Teatro carcere e Bologna 'invivibile'. La puntata settimanale di Fai Notizia

Pervenuti all'appuntamento settimanale con fa notizia punto it informati inchieste dirà praticarle in onda ogni mercoledì alle ventitré e trenta e lunedì mattina alle sei
Questo in questa puntata parliamo di due argomenti piuttosto diversi dal tra loro parliamo infatti di carceri e in particolare del Progetto di che altro in carcere e di movida bolognese con un servizio che ci arriva appunto da Bologna
Ed è un contributo all'inchiesta partecipativa di fa notizia città invisibili dedicata appunto a come stanno cambiando le città e i quartieri
Anche a Bologna infatti questa estate il Sindaco come a Roma
Emesso l'ordinanza in cui obbliga i locali del centro vicino a piazza Verdi in particolare a chiudere entro l'una di notte il motivo troppi schiamazzi che disturbano la quiete notturna e quindi secondo appunto
L'ordinanza voluta dal Sindaco la salute dei residenti che non riescono a dormire
Iniziamo comunque dal servizio ti altro in carcere di sarà Draghi
Parlare di teatro carcere oggi significa parlare di teatro e basta inizia così il testo di accompagnamento appunto di sarà Draghi al suo video e che si trova che potete trovare sul sito di fare notizia
E continua parafrasando Pasolini il teatro carcere non potrà mai essere teatro che vi aspettate dovrete resistere alla tentazione di dire queste teatro oppure questo non è teatro
Dovrete abbandonare l'idea era di cattivi nelle vostre teste sul carcere sui detenuti e sul concetto stesso di teatro
E teatro in carcere comunque non è una novità
Da oltre vent'anni infatti negli istituti di pena italiani si è sviluppato un tessuto di esperienze teatrali diverse tra loro per merito di e per risultati e che sono condotte da compagni e da registri professionisti
E che hanno prodotto negli anni risultati assolutamente originali e di qualità sia dal punto di vista artistico che comunicativo
E secondo un censimento del Ministero della giustizia nel due mila e tre risultavano cento sei compagnie attive negli istituti penitenziari italiani su duecentoventi strutture in totale
Nel due mila e dodici il numero è arrivato accento dodici su un totale di duecento sei istituti
Si tratta insomma di una realtà unica nel panorama europea in quanto diffusione
Così come unici appaiono i risultati ottenuti che fanno guardare alle carceri come luoghi di elaborazione culturale e di sperimentazione di nuove frontiere di ricerca artistica
Nonostante lo scarso sostegno da parte delle istituzioni in termini di risorse economiche
Il teatro si è stabilito nelle carceri per conciliare le urgenze di due diversi fronti
Da una parte infatti furono i movimenti di opinione negli anni Settanta a chiedere misure alternative alla detenzione
Per avviare quell'effettivo process dire educazione e di risocializzazione dei detenuti che è previsto dalla Costituzione
E mentre dall'altra il Teatro stesso era mosso dalla necessità di rinnovamento e dire invenzione dei propri limiti e si stava appunto spingendo oltre i luoghi istituzionali classici per diffondersi nelle regioni del sociale
E scoprire quindi nuovi protagonisti nei luoghi delle esclusioni
E il primo segnale di compromesso dal punto di vista legislativo
Si ebbe con la riforma dell'ordinamento penitenziario nel luglio del mille novecentosettantacinque quando furono introdotte le misure alternative alla pena detentiva avendo come obiettivo ultimo il trattamento rieducativo dei detenuti
E un decennio dopo entrò in vigore della legge del dieci ottobre del mille novecentottantasei nota come legge Gozzini che diede un ulteriore respiro proprio alla precedente legge del mille novecentosettantacinque
E oggi le problematiche di sovraffollamento e la presenza sempre maggiore anche di detenuti non italiani
Lanciano ulteriori sfide trasformano gli istituti penitenziari i luoghi ricchi di opportunità e di confronti perché come afferma Armando Punzo che sarà Draghi ha intervistato
Dentro il carcere è possibile vedere i risultati delle contraddizioni e delle illusioni dei nostri tempi comunque facendo parlare i numeri da un'indagine svolta nel PRIN tra il due mila e due e il due mila e dodici nel carcere di Rebibbia e confermata
Dall'Istituto Superiore di Studi penitenziari il tasso di recidiva tra chi ha partecipato con continuità alle attività di teatro carcere passa dalla media del sessantacinque per cento a quella del sei per cento
E appunto sarà Draghi per realizzare su reportage cioè è stata prima nel carcere di Volterra dove nel mille novecentottantotto
Armando Punzo ha fondato la Compagnia della Fortezza segnando il passaggio verso riconoscimento pieno del teatro carcere in Italia
Grazie ad un'attività finalmente continuativa e che ha istituzionalizzato per certi versi metodologie e le Scotte
Dell'attività di ricerca teatrale con i detenuti e Draghi poiché è stata anche nelle carceri di Venezia dove invece qui dal due mila e sei è attivo il Progetto teatrale passi sospesi diretto da Michalis Straits SIS
E qui il progetto è stato finanziato inizialmente dalla Regione Veneto e poi negli anni sostenuto anche dal Comune di Venezia
E dal Ministero della giustizia
Trasmettiamo quindi di sarà Draghi il teatro carceri il montaggio enti Giuseppe groppa Bilotta Bruno e ci risentiamo in studio tra quindici minuti
Io sono culla fluoro
Più l'attuale
Dissi rami sottraendoli in un gesto largo se misura alto danzatore terrà
Cipro un gesto che travalica la Camera
Non mi abbia detto
All'idea mai formulata di essere un mostro
Considero
Guardo il mio passato
Con un sorriso ironico
A furia di militari sui di me
Di recuperare quell'immaginazione di ornamenti più belli
Ordine dei mutui
Parlare il teatro carcere oggi significa parlare di teatro e basta
Da oltre vent'anni il teatro il carcere presente negli istituti di pena italiani e riconosciuta tra le attività trattamentali previsti dalla legge Gozzini
Ovvero tra le misure alternative alla pena detentiva che mirano alla rieducazione dei detenuti e allora l'inserimento sociale anche attraverso i contatti con l'ambiente esterno
L'insediamento delle attività teatrali nel carcere consegnati infatti le nuove misure alternative alla detenzione quell'udienza nel teatro stesse ad un rinnovamento profondo sul piano del linguaggio artistico
L'incontro tra registi professionisti detenuti ho prodotto negli anni risultati assolutamente inediti e di qualità rappresentando una realtà unica nel panorama europeo
Oggi le attività teatrali sono presenti in più del cinquanta per cento degli istituti di pena operando nella maggior parte dei casi senza convenzione finanziamenti pubblici
Secondo un'indagine svolta nel carcere di Rebibbia e confermata dall'Istituto Superiore di Studi penitenziari il tasso di recidiva tra chi ha partecipato con continuità alle attività di teatro carcere passa dalla media del sessantacinque per cento quella del sei per cento
Nel carcere di Volterra nel mille novecentottantotto Armando Punzo fonda la Compagnia della Fortezza segnando il passaggio verso il riconoscimento pieno del teatro carcere in Italia
Nel due mila il Ministero della Giustizia riconosce la Compagnia della Fortezza è uguale ad esperienze pilota nell'ambito penitenziario sia sul piano trattamentale sia su quella dell'espressione artistica cos'è oggi la correttezza beh insomma
E difficile da riassumere in breve è una vera e propria compagnia in teatro
Che però abita semplicemente un un luogo un po'anomala che un carcere però fra tutti gli effetti alla Compagnia Teatro come per me il carcere e
Il mio teatro c'è evidente al luogo dove io faccio teatro
Io credo che in ventisei anni abbiamo raggiunto traguardi straordinarie
Per alcuni è veramente impensabile impossibile
Siamo delle compagnie più importanti in Italia siamo la compagnia che permesso in qualche modo veramente la nascita
Teatri in carcere che c'è oggi in Italia
Oggi da quello che ho
Che sono gli ultimi studi che hanno fatto erano cento di esperienze su duecentoventi istituti
Quando ne abbiamo iniziato questo era quasi del tutto assente non c'era all'interno vestiva Presidente altri in carcere
L'idea di costruire mente Altria che stiamo lanciando ma ci stiamo lavorando a dieci anni quella di
Aprire un vero e proprio che altro stabile all'interno del carcere questo ci permetterebbe per esempio di far vedere i nostri lavori per un tempo molto più lungo
Farlo ritiri a tutte le scuole permettere una maggior visioni di questo lavoro ritenete abbiamo trovato una sorta di autenticità un modo per arrivare criticità in scena con persone che non avevano nulla a che vedere
Con il teatro con l'arte del futuro almeno così sembrava no per tanti non per me ma per tanti sembrava così a volte anche con una parte di loro
Ho bisogno di
Trovare veramente l'origine del teatro no ritrovare una necessità
E quindi lo cercate con persone che si vantano arrivassero i vizi provvisto delle scuole alle spalle avesse dei vizi dei teatranti ma che ha visto bisogni dire qualcosa avesse bisogno di una un linguaggio di permettesse di esprimersi questo è quello che cercavo anch'io in qualche modo
Ecco io ho sempre lì nel carcere ho trovato questo quindi una sorta di livello zero da cui si poteva ripartire
E far ripartire stiate ritrovare quello che è la necessità del teatro importante riuscire a fare la turni uscire anche fuori dal carcere o non credo che sia per forza determinante
Prenda ritorni sicuramente la cosa che anche gli attori
Interessa perché hanno un confronto non solo il tema del carcere ad un confronto più
Vero del teatro c'è da chi potrebbe anche scegliere di fare questo come lavoro come l'hanno fatto alcuni con lo sta facendo nell'arena presente
No che va oltre l'avrà compagnia ha lavorato con Matteo Garrone ha fatto un film insomma altre proposte insomma farlo diventare veramente un lavoro e quindi
Non rischiare di ghettizzare nessuno all'interno del carcere
Mi chiamo anni allora lena sono di Napoli
Faccio patta della compagnia della Fortezza
Da più di dieci anni
Sono andato una sede a vedere cosa succedeva nel teatro avevo visto queste persone i miei compagni di trasformarsi in altro la prima domanda che mi sono posto
è stata Poma che cazzo restare lo voglio dire perché nella mia immaginazione
Pensavo essendo napoletano teatri napoletani classici Armando Punzo ha sposata proprio una causa voglio dire
Io lo chiamo semilibero all'incontrario nel senso che ne quando abbiamo le misure alternative si esce dal carcere per lavorare fuori e la sera simile militare ha mandato all'incontrario
Mantenga quale nove possa invece all'una di Ninì pomeriggio a pranzo niente alle tre e dieci alle sette e il tempo ogni giorno ogni giorno
Prima di frequentarli teatro io vedevo la vita ho sempre detto con i parroci o quello che volevo vedere
Poiché altra Memmia aiutato anche a togliere diciamo questi para oggi a vedere le cose sotto un'altra prospettiva
Ma questo avviene anche perché ha una crescita teatrino cioè quindi ma no perché siamo in carcere perché è chiaro perché anche fuori e una crescita è una sfida Collu mano diciamo Armando Punzo si sta battendo
Tra virgolette per da ottenere un teatro stabile perché ci sono tanti diminuiti si potrebbero formare di mestiere vero e proprio
Perché se uno di nuovi definisce una pena
Perché non potrebbe continuare i facendo l'attore o facendo e costumi sto facendo io lo scenografo quindi è quella di teatro stabile quindi noi siamo una compagnia bene proprio come avviene fuori
Io mi chiamo Cangini prema vengono Senegal da tre anni che sono qua conto era quest'anno faccia facciamo Santo igiene facciano generale l'abbiamo presa sui i paraventi quello voglio era alle
Faccio anche il Papa speriamo che sia al primo papavero
Poi Pecorella mi occupo anche dalla dalla Stato LEA aspettatevi cucire vi siete un po'l'esperienza di Sartorio pareggiato qua con Armando mia cambiare veramente ho cominciato anche
A leggere l'amore della lettura anche nel dato anche il teatro deprimono le devo ma solo con il nome Marra Mario cosa fare ma sono arrivato qui era tre anni fa
Loro facevano ecco se non vuole morire casualmente prima portato un libro di dice ex vero Otello
Ho letto la prefazione la prefazione iscritto Otello
Un modo il generale Mori Venezia
Dopo che sarà una domanda questo coltello che mare veramente né alla moglie del sistema
Ricordo che sono una cosa un personaggio non rilevati tu non devi sorridere se vuoi fare oltre ad aver fatto e ho fatto nato ad
La la mescolanza di culturali etniche che ci sono dentro questo teatro è una richiesta per noi
Perché cerchiamo sempre di prendere le cose positive di ogni
Le uniche nero io cultura e cercavamo di mescolata per fare una bella cosa per lo spettacolo Herman palude a trentasei anni è albanese ed è attore della compagnia della Fortezza dal due mila e dieci
Non è facile descrivere quello che succede qua
Perché è come se fosse un Energia pura che ti è andata dentro Titti polli scelti il prende ti sbatte e poi si lascia
Qua niente si spegne tutto quello che nasce
Nasce da noi tutti insieme qua ci mettiamo tutti leggiamo informo a
Ci confrontiamo abbiamo proponiamo le nostre idee non viene
Mai buttato niente forse qualcosa viene mal messa a parte
Però che era emersa da parte come la pasta cassapanca
Anche all'indomani quando uscivano io ritengo come tesori queste questi vissuti sceglie il confrontarsi con Armando o con tutti noi qua ritengo come tesori a parte la vita fuori poi
Quando avrò bisogno di qualcosa vado ad attingere in questi tesori per poter
Affrontare la quotidianità esterna magari
E per un futuro non si sa mai si un'idea me la sono fatta magari per poter
Creare qualcosa nell'ambito del teatro
Un'idea tipologico Antonaz di poter aprire
Una compagnia
Do ora la parola mi troppo grande baro
Nostra con qualche amico allora sono Vincenzo mi trovo qui nel carcere di Volterra da circa tre anni e mezzo
Il progetto del Teatro Stabile sono parecchi anni c'è in ballo per questo sogno si realizzasse sicuramente da parte di Armando ci sarebbero anche la disponibilità di assumere
Persona vi potrebbe dare lavoro per dire scenografi sartoria costumisti formare attori ma sia dal punto di vista umano che dal punto di vista proprio di fare l'attore
Noi nel teatro più piccolo del mondo realizziamo degli spettacoli che
La gente resta praticamente è stanziata senza giudicarci da detenuti ma per quello che facciamo per quello che
Riusciamo a realizzare grazie grazie ad Armando Punzo i suoi collaboratori
Mi chiamo arrivino Lentini
O tre intercity anni sono tunisino non ho mai frequentato istigato non ho mai neanche
Andato
Vedere uno spettacolo al Teatro
è stata per la mia prima volta Castelli Walter trovo nel teatro che la strada in cui la persona che si può inviare esse stesse della sua menti crimini che le sue idee a comunicare tra la gli enti teatro funziona con la confidenza tra le persone
E si va avanti così
Facendo un po'di cultura e dell'altro un po'di forze militari
Si ottiene gallerie trattati sempre soprattutto corale la fine delle spettacolo quando riceveva una un applauso che vedo un complimento egli che avete voi la cosa che ci guardano internet di quell'area come la ricompensa è quello
Speriamo che in breve tempo
Sarà un nuovo aggiunto nel gruppo per frequentare il turco aree
Il progetto teatrale passi sospesi indiretto da mica insisterei SIS di Bala mostre altro e attivo dal due mila e sei negli istituti penitenziari maschili e femminili di Venezia con il sostegno del Comune della Regione Veneto e del Ministero della giustizia
Il Progetto teatrale nel carcere maschile
E distinto ed è separato da quello femminile quindi si tratta di due POR percorsi autonomi nel carcere maschile dove le persone sono dentro le celle per
Trentuno in mezzo ore al giorno
è un'ottima opportunità per uscire di cella nel carcere femminile invece non è così le celle sono aperti e si approva la mattina
E si chiudono alla sera l'esperienza che ho fatto con le donne della Giudecca lavorando sull'editoria timori i tempi ha colpito molto il fatto
Come le donne della Giudecca abbiano compreso
E abili hanno saputo fare un lavoro su di loro è un lavoro sull'elaborazione del dolore che il tema principale
Del dramma
Di Euripide che la prima volta nella storia del teatro che parlandovi sconfitti
Che sono donne e sono proiettate verso un futuro che completamente sconosciuto abbiamo fatto un esercizio
Dove abbiamo messo delle scarpe legati da donna nello spazio ma esso una musica e le ho chiesto di muoversi
E allora invece è stata
Una donna
Chi ha messo le scarpe e quando ha messo le scarpe si è trasformata completamente e poi mi ha detto guarda io sono quattro anni e mezzo che sono dentro il carcere per la prima volta mi sono sentito una donna
E il teatro in questo caso
Questo esercizio accadono opportunità alla ragazza
Di considerarsi donna quindi di ritrovare quella sua dimensione che in un periodo di detenzione aveva aveva perso se una visione istituzionale
Che parla di e rieducazione personalmente non interessa ritoccare le persone
L'obiettivo del progetto teatrale e quello di fare teatro
Punto e basta dare la possibilità
Ai detenuti alle detenute enti
Acquisire una otto stemma
Che in una una struttura detentiva viene persa quindi recuperare l'autostima o
Scoprirla perché in alcuni casi si perde l'autostima in alcuni casi l'autostima non si è mai a frutta tentare un'altra possibilità
Questo e l'obiettivo del teatro sia perché lo fa dentro che perché lo fa fuori
Il teatro nei luoghi di disatteso è sempre stato necessario quindi paradossalmente
Un luogo Chien considerato come dire la pattumiera
Può essere la cassaforte di un nuovo slancio artistico se da affrontare anche una curiosità del pubblico che a volte Sama e a volte morboso no quindi noi siamo attirati
Dall'idea di vedere un detenuto che fa teatro di vere gli animali in campi
Solo che io
Non voglio come dire dare in pasto da persone esterne animali Gambia
Bene questo era il servizio di sarà grandi teatro carcere e vi ricordiamo che come sempre sul sito www punto fa notizia punto it potete trovare la versione invidio
Di questo servizio appunto era cambiamo completamente argomento e ci spostiamo a Bologna con il servizio di Emiliano trovati e di Valerio lungo zio
Trovati e lo Muzzio partono dal racconto di una notte a piazza dir di appunto nel capoluogo emiliano qui nell'andirivieni generali di giovani studenti che cominciano la propria serata
Un ragazzo di trent'anni di nomi toni e di origine bengalese se avvicina subito a loro con un pesante zaino sulle spalle chiedendo loro a bassa voce se vogliono una via terra
Questo raccontare quello che avviene da due anni a questa parte da quando l'Amministrazione comunale ha emesso un'ordinanza che se chi va a tutti i locali di via Petroni la DIA che affaccia direttamente su Piazza Verdi appunto questa piazza centrale di Bologna
Obbligando appunto i locali a chiudere all'una di notte
E a spingere il Comune a questa scelta sono state le numerose proteste e lamentele di un comitato di cittadini arrabbiati danno media Petroni e dintorni cittadini stanchi di non poter dormire la notte a causa della movida universitaria
Il sindaco Virginio Merola ha spiegato che proprio non potendo intervenire direttamente per limitare l'orario dei locali a causa della gli tra l'interazione voluta dal Governo Monti ha dovuto imporre la chiusura con un'ordinanza per motivi appunto sanitari
Insomma anche a Bologna servi proposto quello che succede altrove a Milano a Torino a Firenze o anche a Roma e così come al Pigneto quartiere che abbiamo già raccontato quest'estate con un nostro reportage Jean
E proprio poche settimane fa sempre a Bologna invece il TAR ha accolto il Rizzo che il ricorso del comitato di cittadini di via Petroni contro l'apertura di cinque Dior lungo la strada e condannato il Comune di Bologna a pagare le spese legali
Ad annunciarlo è stato proprio Giuseppe esisti che è l'iter dell'associazione dei residenti e i residenti si erano posti ed è ora fin da subito all'inizio aprile temendo un peggioramento la situazione della strada che da sempre teatro delle polemiche
Sull'eccessivo impatto della mobilità notturno
Trovati non Muzio hanno intervistato Milena Naldi che è Presidente del Quartiere San vitale in cui si trova appunto piazza Verdi
Ma anche giovani ed esercenti per raccontare il fenomeno e le sue contraddizioni trasmettiamo quindi il loro servizio e ci risentiamo per i saluti tra cinque minuti
Siamo a Bologna di piazza Verdi centro storico e della mobilità cittadina nel piano della zona universitaria
Qui ogni giorno trascorrono il loro tempo libero migliaia di studenti che la sera frequentano i numerosi locali che si affacciano sulla piazza dell'adiacente che Petroni da ormai tre anni non è in corso una vera e propria battaglia a colpi di multe ricorsi tutta l'Amministrazione cittadina divisi dati del quartiere i commercianti a causa di un'ordinanza restrittiva firmata dal Sindaco Virginio ma
Così dal due mila dodici di locali di via PEC Ronie sono obbligati ad abbassare le serrande all'una di notte come ci spiega il Presidente del Quartiere San vitale in cui sorge la piazza Milena Naldi
Avendo avuto la liberalizzazione degli orari ed efficiente per il del commercio e quindi il Comune non ha più questo tipo di possa svilita di programmazione e di contenimento anche degli orari e cioè se non può più dire
Si chiude perché all'una amministrazione accertato
Sono un elemento presenti via Petronio di fare un'ordinanza che si basa
Su un principio sovrano che è quello della sanità
Ovvero del problema delle conseguenze sanitarie di un rumore diffuso
Che crea
Quando la gente l'andata percorrenza
La movida universitaria però non a orari i giovani infatti dopo la chiusura dei locali si riversano in piazza Verdi dove raccoglierli ci sono venditori abusivi di birra
La piazza si trasforma in un perenne happy hour a cielo aperto
Tale spalla bigliettini via prezzi stracciati così ogni sera una quindicina di bengalesi SIGO ogni anno da vivere in tempo di crisi
Come Toni ragazzi trentadue anni laureato in matematica
Master in fisica da undici anni in Italia e da tre senza lavoro
Vutov
Vuoto che obbligano il più piccolo per impedire eventuali dubbi piene da tre anni a vigilare sulla piazza c'è un presidio delle Forze di polizia con il compito di mantenere l'ordine pubblico carabinieri Polizia Guardia di Finanza e municipali dispiegamento di forze che rimanda la memoria I tempi più bui vissuti dalla città quelli della contestazione studentesca che degli anni di piombo a detta dei commercianti il presidio però non sembra essere un deterrente per l'attività illegali svolte all'interno della piazza
Della stessa opinione sono gli esercenti di via Petroni che si domandano infatti come mai le forze dell'ordine siano più attenti a controllare il rispetto dell'ordinanza della chiusura dei locali all'una di notte anziché la vendita abusiva di birra e non c'è
Uno dei primi a sollevare la questione ASP ATO Massimiliano Bolelli gestore del bar Balanzone quel raduno Tiziana inchiesta perché non serve per presidiare eventualmente qualcuno che vende qualcosa di abusivo ma servono esclusivamente perché all'una quando smontano devo passare dagli Petroni a controllare che le
Si percepisce
A tutt'oggi
Noi continuiamo a vedere dai dieci ai quindici tra vigili poliziotti passano per vedere
Siete attività semplice in una
Per un costo
Più o meno
Sui duemila
Sono tutte le sere ci costa da noi contribuenti ma non per controllare
Magari siccome chi fa il cretino l'abusivismo di vendita di altri
Per controllare se le attività
Esigono l'ordinanza di che cosa anche Giampiero Giuffrida gestore del locale diciamo in via Petroni non ci sta ad abbassare le serrande alle undici di sera in meno di due anni infatti Giampiero accumulato oltre sessanta mi una euro di multa per aver tenuto locale aperto dopo l'orario di chiusura imposto dall'ordinanza tradizione che creano degrado è sempre la solita storia
Se è più comodo punire chi lavorò per giustificare il bagno altrui perché loro non c'è quindi non loro
Organizzare evidentemente è un ordine
Dato che ritengono che ci sia discordi morbido perché ad un regime commerciale
Quindi l'ennesima presa per il culo avuta
Voterò
Ma
Io
Darò la parola poi tramite una volta avvenuta solo perché è ovvio
Alzato il velo voluta
Però
Degli anni quindi Piazza Verdi è divenuta motivo disputa sociale
Tra l'Amministrazione comunale e i commercianti
Ed è proprio in quest'il dibattito che si inseriscono i venditori abusivi che a conti fatti sono gli unici a trarne vantaggio
Bene egli è così in studio solo per i saluti questo era il servizio di Milano trovati valere non Muzzio da Bologna per raccontare appunto la movida bolognese
Che l'Amministrazione comunale ha cercato di combattere come anche altrove ha colpe di ordinanze comunali e vi ricordiamo che questo servizi è uno dei numerosi contributi all'inchiesta partecipativa di fare notizia
Intitolata città invivibile che appunto tuttora aperte contributi di quanti vorranno partecipare
E con questa inchiesta ci siamo appunto chiesti ci siamo voluti chiedere che cosa rende una città più o meno vivibile e se è vero che la sensazione di insicurezza e di disagio sono crescenti quali sono i fattori che le scatena no e quanta parte poi di questa insicurezza reale oppure il prodotto di ossessioni collettive
Insomma vogliamo proporre una riflessione su come stanno cambiando le nostre città e quali sono i parametri gli indici di cui bisogna tener conto nel valutare la vivibilità di un
Perché o di una città
Tutte le informazioni su come partecipare le trovate comunque sul nostro sito www punto fa notizia punto it
Dove troverete anche numerose altri contributi a questa stessa inchiesta
Però oggi è tutto vi ricordiamo che potete seguirci anche su Facebook e Twitter basta citare fai notizia ritorniamo mercoledì prossimo alle ventitré e trenta e lunedì alle sei di mattina un saluto e a una buona settimana da Daniela sana