Rassegna di Geopolitica. Le conseguenze geopolitiche dell'emergere dello Stato Islamico

Vogliono gli ascoltatori di Radio Radicale venerdì ventotto novembre due mila quattordici l'ansia di geopolitica di oggi dedicata alle conseguenze geopolitiche dell'emergere dello Stato islamico in Medioriente il titolo dell'analisi
Tradotto dall'inglese lo Stato islamico ridisegna il Medioriente autore di questo articolo è George Friedman anche il
Presidente di straforo che ha un accento sudamericano che ha sede ad Ostini in Texas che già diverse volte abbiamo
Citato nell'ambito di queste rassegna vediamo che cosa scrive a riguardo
La trattativa sul nucleare iraniano non ha raggiunto un'intesa ma ciononostante c'è stato un accordo sull'estensione dei tempi del negoziato
Quella che è solo un anno fa sarebbe stata una crisi significativa con minacce e anzi di vario tipo
è stata oggi gestita senza drammi
Questo nuovo tipo di risposta di fronte comunque un ennesimo fallimento e l'indice di un cambiamento in corso nella relazione tra Stati Uniti e Iran
Un cambiamento che non può essere compreso senza considerare il grande mutamento giù politico che sta interessando il Medioriente
E che sa ridefinendo la priorità del dossier del nucleare iraniano
Questi cambiamenti sono dovuti all'emergere dello Stato islamico
Ideologicamente c'è poca differenza tra questo e altri gruppi radicali cioè distinse islamici ma in termini di presenza geografica lo Stato islamico si distingue dagli altri
Al Qaeda rimane un'organizzazione terroristica sparsa o diffusa i comunque lontana dalla capacità di prende il controllo di Stati nazione
Al Qaeda non ha presenze territoriali significative permanenti è un movimento e non un luogo lo Stato islamico invece come suggerisce il nome stesso è differente
E adesso guarda se stesso con un seme da cui possa germogliare uno Stato islamico transnazionale
Si è insediato quale entità geografica in Siria e Iraq dove controllo un'aria più o meno delineata e possiede una sorta di esercito convenzionale con l'obiettivo di difendere di espandere il proprio controllo
E dunque nonostante un andamento altalenante lo Stato islamico mantiene un proprio carattere
Inoltre lo Stato islamico rifornisce sostiene vari gruppi formazione di quelli viene conservato ancora Prato terroristico regionale significativo
All'ufficio esso è qualcosa di nuovo per la Regione un movimento islamico che agisce come uno Stato regionale
Non è chiaro se esso potrà sopravvivere oggi è sotto gli attacchi dell'aviazione americana e Washington sta cercando di creare anche una forza di coalizione in grado di attaccarlo e di distruggerlo non è chiaro nemmeno se il gruppo riuscirà espandersi ulteriormente
Il Sozzi Andrea raggiunto i propri limiti in Kurdistan negli scontri con le milizie peshmerga e lo stesso esercito iracheno dopo l'iniziale disfatte comincia a manifestare la capacità di portare avanti delle controffensive dunque si parla di una nuova minaccia territoriale vediamo perché nell'analisi di straforo lo Stato islamico ha creato un vortice che essa risucchiato potenze regionali e globali ridefinendo il loro comportamento
La presenza del gruppo esso è un fatto nuovo che una minaccia impossibile da ignorare causa come detto del suo essere una in Titan territoriale e di conseguenza gli altri Stati sono costretti a rivedere le loro politiche le relazioni nella regione
Ciò oggi è particolarmente manifesto in Siria e dire Damasco e badate non sono gli unici che devono affrontare lo Stato islamico altre potenze regionali Turchia i rami Arabia Saudita su tutti devono ricalcolare i loro obiettivi
Il Gruppo dello Stato islamico oggi è dunque profili geopolitici e fintanto che esso sopravvive costituisce una minaccia di carattere geopolitico
All'interno di Siria e Iraq lo Stato islamico rappresenta gli elementi estremisti dalla popolazione araba sunnita
Si è imposto in diverse zone dell'Iraq da questa esercitando pressione sulle frontiere delle regioni curde e sciite confinanti
Cambiando in maniera considerevole le dinamiche interne era che dove una volta i gruppi di insorgenti sunniti erano deboli e dispersi lo Stato islamico oggi è diventata forza significativa al nord e a Ovest della capitale batte
Arrivando a minacciare la produzione petrolifera nella regione curda insieme la questione ancor più complessa in quanto con esso emerge lo Stato islamico indebolito diversi gruppi che si battono contro il Presidente Assad
In ciò rafforzando la posizione di Assad stesso queste dinamiche illustrano la complessità geopolitica della presenza dello Stato islamico dunque il ruolo delle principali potenze regionali cominciamo dalla Turchia
Vediamo cosa scrive assai forte gli Stati Uniti sono ritirati dall'Iraq con la speranza che il Governo seppure incapace di governare il proprio territorio con sufficiente livello di autorità arrivasse comunque a un equilibrio di potere grazie vari gradi di autonomia formale informale
Era comunque obiettiva ambiguo sebbene non impossibile male margine dello Stato islamico ha modificato in maniera drammatica questo equilibrio di potere nel Paese l'attuale situazione pone una sfida che Washington non può né rifiutare né pienamente accettare
La soluzione americana si in cui essere rinviati ieri militari un minimo di forze di terra per attaccare lo Stato islamico cercando nel contempo di dare vita a un'alleanza regionale in grado di agire
Oggi interveniamo il primo della degli interlocutori la chiave di questa alleanza passa per la Turchia anca e potenza regionale significativa l'economia l'apparato militare più grandi nella regione
Ed è però anche la più vulnerabili agli eventi in Siria e Iraq con le quali confina al sud la strategia turca del Presidente ardua è stata sin qui quella di evitare conflitti con i propri vicine nella regione cosa che si è ad oggi realizzata
Oggi però gli Stati Uniti chiedono Turchia di partecipare soprattutto con forze di terra all'avanzata dallo Stato islamico
Anche era ai suoi interessi a farlo un suo intervento militare potrebbe garantire forniture petrolifere dall'Iraq che ne sono necessarie
E potrebbe evitare il rischio di contagio del conflitto sul proprio territorio il Governo turco molto faticato per tenere la guerra si darà fuori dalle sue frontiere limitando il proprio coinvolgimento nella guerra civile
La Turchia termino oltre che lo Stato islamico possa creare ulteriori pressioni curdi iracheni con il rischio di diffusione delle tensioni ai curdi di Turchia
Ma la Turchia in una situazione difficile
Sissa interviene contro lo Stato islamico a fianco degli Stati Uniti il proprio esercito sarà messo alla prova in una maniera che non è più avvenuta dai tempi della guerra in Corea
E la qualità della sua performances è incerta a riguardo i rischi sono dunque reali e la vittoria tutt'altro che garantita la Turchia paradosso si dovrebbe oggi a ripetere il copione dell'Impero ottomano nel mondo arabo cioè
Gestire le dinamiche arabe in linea con i propri interessi
Gli Stati Uniti non sono riuscite a far venire a che decentemente e dunque non c'è garanzia che possa farlo maturo che adesso al suo posto di fatto al CARA sarebbe trascinato in un conflitto dal quale non potrebbe poi ritirarsi così semplicemente come ha fatto l'America
Allo stesso tempo però ristabilita la propria frontiera sud emerge del nuovo potere territoriali dello Stato islamico in Siria e Iraq rappresenta una minaccia fondamentale per i turchi
In definitiva Ancarani non può semplicemente adeguarsi al Volta di Washington in quanto i propri interessi in Siria sono diversi da quelli americani veniamo al ruolo dell'Iran
L'emergere lo Stato islamico a analogamente influito anche la posizione sulla posizione di Teheran nella regione l'Iran tifa per una Governo uscita filone ogni anno a Baghdad
Che giudica prioritari per i propri interessi che da questo punto di vista lo Stato islamico pone dunque la minaccia esistenziale al governo iracheno
Ad oggi alcune limitate formazioni militari sono state allestite nel Cordes all'orientale e piloti iraniani hanno condotto attacchi aerei contro le posizione dello Stato islamico guidando caccia dell'aviazione irachena
La minima possibilità che lo Stato islamico possa insediarsi in pianta stabile in zone dell'Ira che è inaccettabile per terra che paradossalmente vede in questo contesto i propri obiettivi allineati con quelli americani
Entrambi se Washington che Teheran vogliono distruggere lo Stato islamico
Entrambi vogliono un governo in carica e funzionante a bande dunque e questo è un passaggio fondamentale dell'analisi di firma
A causa innanzitutto dello Stato islamico Mazzi ma grazie anche a più grandi trendy internazionali
Sette uniti e Iran hanno oggi comuni interessi ci sono stati indiscrezioni su casi di cooperazione tratteranno Washington contro lo Stato islamico mentre l'urgenza del dossier del nucleare è passata in secondo piano
Nella nostra opinione sottolinea Friedman acquisire una capacità definitiva di costruire armi nucleari è oggi molto più difficile di essere in grado di arricchire l'uranio
Dunque l'Iran oggi non è un'imminente potenza nucleare e questa sembra essere oggi anche la valutazione americana
Ne ho voci interne Teran hanno interesse a danneggiare le proprie relazioni a causa del dossier nucleare messo oggi in ombra dalla scesa dello Stato islamico ma non tutt'ci sono contenti di questa ripresa del dialogo tra Stati Uniti de Iran anzi in particolare Arabia Saudita scrive Friedman
Questo non va Mantoan tra americani iraniani allarma l'Arabia Saudita la terza maggiore potenza regionale
Riad considera l'Iran con il suo rivale nella regione del Golfo in grado di stabilizzare il proprio regno influenzando
La sua popolazione uscita l'Arabia Saudita vede gli americani come garanti ultimi della propria sicurezza nazionale il dialogo tra Stati Uniti e Iran dunque allarma molto appropriate
Tanto quanto il rischio di autosufficienza energetica degli americani grazie allo sci il gas e luce i tuoi la cui produzione gli Stati Uniti contribuisce al calo delle importazioni petrolifere dall'Arabia Saudita stessa
Si parla molto del fatto che lo Stato islamico sia finanziato da potenziare ma dal punto di vista saudita sarebbe un calcolo controproducente
Per forte lo Stato islamico più si rafforza il legame tra Iran e Stati Uniti più avanzata minacce dallo Stato islamico più era ne usa hanno bisogno ciascuno dell'altro e ciò va ovviamente contro gli interessi dei sauditi
Inoltre se il principale avversario dei sauditi e l'Iran ciò non toglie che anche lo stesso Stato islamico sia una minaccia la sicurezza dedicato e potrebbe puntare anche
Nella direzione del Regno saudita dunque dalle potenze regionale la principale potenza mondiale quale deve essere uno degli Stati Uniti in questo contesto nell'analisi di Friedman
Per gli Stati Uniti emerge dallo Stato islamico la prova che l'idea di abbandonare la Regione è semplicemente realistica
Allo stesso tempo però Washington non ha intenzione di farsi coinvolgere una sfaccettata guerriglia in Iraq
Se l'America non c'è riuscita al primo tentativo è improbabile che possa riuscirci adesso il ricorso agli attacchi da parte della forza aerea da parte americana e sia un indice dalla sua potenze presenza nell'aria ma anche dei suoi limiti
La possibilità poi di dar vita a un'alleanza militare in funzione anti Stato islamico estremamente complessa giacché come abbiamo visto la Turchia non ha intenzione di farsi coinvolgere in assenza di grandi concessioni
Gli iraniani hanno interesse a ridurre la pressione sul programma nucleare in cambio del loro aiuto i sauditi per parte loro temono il pericolo rappresentato dall'Iran quindi
Si tratterebbe di comporre gli interessi strategici diversi e specifici di ciascun interlocutore
Quel che è interessante notare e che chi impatto dello Stato islamico sulle relazioni regionali il suo emergerà posso lamentele sapete al centro del sistema regionale e ha costretto comunque le tre principali potenze regionali a rivedere le proprie relazioni con Washington in vari modi
In conclusione è improbabile che lo Stato islamico possa sopravvivere la realtà è che Turchia Irene Arabia Saudita spettano tutti che ho conosciuto risolva il problema grazie alla forza ed è alimentate truppe sul terreno
Ma queste azioni da sole non distruggerà non lo Stato islamico piuttosto contribuiranno a rompere la sua coesione territoriale diminuendone la forza e riportandolo a combattere tattiche di guerriglia di terrorismo ed è questo proprio ciò che sta accadendo
Ma l'affermazione seppur temporanea di questo gruppo ha fatto capire che i presupposti non tengono conto delle realtà correnti
Anche a non potrà evitare il rischio crescente di coinvolgimento nel conflitto
Teheran dovrà convivere con gli Stati Uniti e l'Arabia Saudita dovrà seriamente di pensare alle proprie vulnerabilità e per quel che riguarda gli Stati Uniti e si potrebbero in teoria tornarsene a casa anche se la Regione nel caos
Ma per gli altri attori testa è casa loro e questo il punto che le merci dello Stato islamico arreso molto chiaro
Insomma l'analisi Giorhcelidze maltesi centrale che le principali potenze regionali devono fare i conti con le realtà locali modificata dal fenomeno dell'emerge dello Stato islamico e modificare di conseguenza le loro politiche ma anche gli Stati Uniti non possono semplicemente abbandonare
La Regione e tornarsene a casa
E dunque il titolo tradotto dall'inglese lo Stato islamico ridisegna il Medioriente autore di questa analisi a Giorgio UIL ma che il Presidente del questo centro studi stratiformi con una sede in Texas
Sito internet straforo punto comma con questo si vede anche la puntata di oggi tra l'assegno di geopolitica una saluto da Lorenzo rendi ci sentiamo domani mattina alle ore sette