Rassegna stampa estera

Volgiamo gli ascoltatori di Radio Radicale venerdì sei marzo questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura i David Carretta tre i temi su cui ci soffermeremo quest'oggi con
Tre articoli innanzitutto
L'Economist la copertina il primo editoriale di questa settimana sono dedicati non tanto alla questione di un possibile accordo nucleare con l'Iran
Che è stato ed è oggetto di controversie non ultimo per il discorso di Benjamin Netanyahu il Primo Ministro israeliano al
Congresso americano questa settimana ma alla nuova era nucleare perché
Vi era non era sulla minaccia quarto di secolo dopo la fine della guerra fredda secondo l'Economist
Il mondo si trova di fronte a una crescente minaccia di conflitto nucleare
Che deriva anche dal comportamento di altre potenze nucleari o aspiranti tali come per esempio la Russia il Pakistan alla Cina alla Corea del Nord ma anche arrabbia saudita o Egitto l'Iran invece costituisce una minaccia per
L'Iraq almeno a leggere un editoriale di ieri di Libération
Sulla dedicato alla all'offensiva lanciata dalle milizie iraniane affianco l'esercito iracheno
Contro lo Stato islamico nella città di Tikrit leggeremo tali d'evasione un editoriale poi
Chiuderemo con la Banca centrale europea ieri c'è stata una riunione del
Consiglio dei governatori a Cipro confermato il quantitativi Singh che partirà
Il nove di marzo le monde dedica
Al Presidente Draghi questo il titolo un lungo ritratto analisi contestato sul dossier Grecia ma applaudito sul suo sostegno alla crescita Mario Draghi ha trasformato la BCE nell'istituzione
Più potente d'Europa scrive il quotidiano francese cominciamo però dalla questione nucleare e dal l'editoriale il principale
Dell'Economist che esce oggi nelle edicole europea e la nuova era nucleare il titolo un quarto di secolo dopo la fine della guerra fredda al mondo si trova di fronte a una crescente minaccia di conflitto atomico scrive
Il settimanale britannico nelle prossime settimane dopo anni di
Stallo in crisi l'Iran potrebbe finalmente dare il suo accordo per limitare il suo programma nucleare
In cambio di un allentamento delle sanzioni dovrebbe accettare in principio ispezioni Pinto elusive e di limitare l'ammontare di uranio da arricchire nelle sue centrifughe
Dopo il due mila e venticinque all'Iran verrà gradualmente permesso di espandere i suoi sforzi la Repubblica islamica insiste nel dire che il suo programma è pacifico ma il mondo è convinto che sia volto a produrre un'arma nucleare
In un discorso di fuoco davanti al Congresso americano oltre marzo Benjamin Netanyahu il Primo Ministro d'Israele attaccato duramente la prospettiva di un accordo di questo tipo
Poiché e temporaneo vale per dieci anni e lascia gran parte del programma iraniano intatto ha spiegato l'italiano
L'accordo non chiude ma apre la strada della bomba all'Iran determinato e malevolo un Iran nucleare mettere Belmondo sotto l'ombra di una guerra nucleare
L'Italia o secondo l'Economist si sbaglia sull'accordo e il la migliore e cosa che c'è sul tavolo ed è molto meglio di nessun accordo che porterebbe
A una crisi maggiore ad altri i trucchetti da parte iraniana è probabilmente alla bomba che Netanyahu dice di temere così tanto
Ma il premier israeliano ha ragione preoccuparsi di una guerra nucleare e non solo a causa dell'Iran
Venticinque anni dopo il collasso sovietico il mondo sta entrando in una nuova era nucleare la strategia nucleare è diventata centrale per regimi canaglia e nemici regionali
Alle prese con le cinque potenze nucleari dell'origine Stati Uniti Regno Unito Francia
Cina e Russia e quelle che si sono aggiunte nel corso del tempo grazie agli sforzi di Netanyahu l'attenzione mondiale ora è concentrata sull'Iran purtroppo sottolinea l'economista il resto dall'agenda nucleare viene trascurata in modo compiacente
Dopo la fine della guerra fredda al mondo mole aveva flirt tatto con l'idea che l'annichilimento nucleare non era più di attualità quando Barack Obama parlando a Praga nel due mila e nove
Sostegno e l'obiettivo di liberare il mondo dalle armi nucleari venne trattato non come un pacifista un po'matto ma come uno statista
Oggi la sua ambizione sembra invece una fantasia anche se il mondo continua cullarsi nell'illusione che una distruzione reciproca assicurata sia improbabile
Il rischio che qualcuno in qualche posto del mondo usi un'arma atomica cresce sempre più
Tutte le potenze nucleari stanno spendendo per rinnovare il proprio arsenale atomico il bilancio
La difesa della Russia è cresciuto di più del cinquanta per cento dal due mila sette e un terzo di questo denaro è stato destinato ad armi nucleari il doppio di quanto ha fatto la Francia
La Cina lungo potenza nucleare minore sta ampliando i suoi stock investendo pesantemente i sottomarini e batterie di missili mobili il Pakistan sta ammassando decine di bombe nucleari
Per recuperare la sua inferiorità rispetto all'India in termini di forze convenzionali la Corea del Nord è in grado di costruire una bomba l'hanno da aggiungere al suo stock di dieci bombe sta lavorando su missili che potrebbero colpire
L'ha costo ci dentale degli Stati Uniti per firmo il premio Nobel per la pace che attualmente sta alla Casa Bianca c'è Obama
Ha chiesto il Congresso quasi trecentocinquanta miliardi di dollari
Per un programma decennale di modernizzazione dell'arsenale americano
Nuovi attori con armi più versatili hanno poi trasformato la dottrina nucleare classica in semplici congetture spiega l'economista
Perfino durante la guerra fredda nonostante la teoria dei giochi contatti discreti che erano in corso sta Stati Uniti e Unione Sovietica
Sbagliarono più volte interpretare il comportamento dell'altro
India e Pakistan con poca esperienza e meno contatti non hanno praticamente nulla che possa
Guidarli in una crisi se non sfiducia e paranoia in caso di proliferazione nucleare in Medioriente con l'Iran Arabia Saudita e probabilmente l'Egitto destinati unirsi Israele nei grandi delle potenze nucleari
Ciascuno si troverà a gestire uno spaventoso rischiose di stallo quadri menzionare
La cosa peggiore poiché l'instabilità secondo l'Economist durante gran parte della guerra fredda le due superpotenze preoccupati di evitare l'Armageddon
Fecero di tutto per preservare lo status quo oggi invece
Il terreno sta scivolando sotto i piedi tutti ma alcuni Paesi vogliono armi nucleari per rafforzare uno Stato traballante il Pakistan pachistani insiste nel dire che le sue armi nucleari sono al sicuro ma il mondo esterno teme che possono cadere
Nelle mani di terroristi islamisti o di estremisti religiosi
Quando la storia porrà fine alla dinastia Kim in Corea del Nord nessuno sacrosanta accadrà alle sue atomiche se saranno vendute eliminate oppure in un ultimo gesto futile fatte esplodere
Altri vogliono armi nucleari non più per congelare lo status quo batter cambiarlo la Russia ha iniziato usare la minaccia nucleare come arma offensiva nella sua strategia di intimidazione
Le sue esercitazioni militari prevedono regolarmente attacchi nucleari contro capitali come Varsavia Stoccolma
I discorsi di Putin contengono velate minacce nucleari Dimitri chiesi il va uno dei portavoce del Cremlino
Ha dichiarato con orgoglio che le forze nucleari russe potrebbero trasformare l'America in cenere radioattiva qualcuno potrà ben dire che queste sullo retorica ma l'assassinio di Boris mi Enzo fa pochi passi dal Cremlino al ventisette febbraio solo l'ultima conferma
Che la Russia di Putin si sta dirigendo verso un percorso di risentimento nazionalismo e violenza con l'obiettivo di descrivere le norme occidentali che preserva non lo status quo prima in Georgia euro in Ucraina
La Russia ha dimostrato di essere pronta ad arrivare a limiti ecco oltrepassando i per affermare il suo controllo
Sui suoi vicini e convincere l'Occidente dell'inutilità dei suoi interventi anche se Putin bluffa sulle armi nucleari e non c'è ragione per pensare che stia bluffando un altro leader nazionalista dopo di lui potrebbe diventare ancor più pericoloso
Inoltre c'è la Cina prosegue l'economista che costituisce sì una minaccia più distante ma che non si può ignorare
Anche se la relazione sino americana non è paragonabile a quella della guerra fredda la Cina sembra destinata a sfidare gli Stati Uniti per la supremazia in gran parte dell'Asia
L'ha sospesa militare che c'è un ritmo del dieci per cento in più l'anno l'espansione nucleare destinata a dare alla Cina una chance di compiere una rappresaglia nel caso in cui l'America dove sette sta tentare di distruggere il suo arsenale
Una crisi su Taiwan da potrebbe portare un'escalation allarmante il Giappone vedendo la forza militare convenzionale della Cina potrebbe non sentirsi più così al sicuro grazie alle garanzie di sicurezza dall'America
E insieme alla Corea del Nord potrebbe lanciarsi alla ricerca della bomba così ci si troverebbe di fronte a un altro stallo nucleare regionale
Tra Corea del Sud e Giappone da un lato e Corea del Nord dall'altro cosa fare
La cosa più gente secondo l'economista e ridare vita alla diplomazia nucleare una priorità e difendere il Trattato di non proliferazione che rallenta la diffusione
Delle armi nucleari rassicurando alcuni Paesi che loro vicini non stanno sviluppando bombe atomiche
Essenziale che l'Iran resti nel trattato il pericolo è che come con l'Iran
I firmatari vedano l'arricchimento dell'uranio come un primo passo verso la bomba spingendo dunque
I vicini ad arricchire a loro volta serve per l'Economist uno sforzo collettivo per scoraggiare l'arricchimento dell'orario reca poi ha un ruolo centrale da giocare
Il controllo delle armi era parte vitale delle relazioni tra sovietici e americani e così deve essere tra Cina e americani tra America e la Russia di Putin
Paesi avversari come India e Pakistan possono rafforzare la stabilità semplicemente parlando sì in fondo il momento peggiore per conoscere il proprio nemico e durante una crisi
Nel mille novecentosessanta Albert Wall stettero uno stratega nucleare americano scrisse dobbiamo contemplare alcune possibilità estremamente spiacevoli solo perché vogliamo evitarle
Oggi
Il primo passo essenziale per confrontarsi alla crescente minaccia nucleare
E dunque di riconoscere pienamente questa minaccia così la vede
L'Economist che è partito dall'Iran e noi vogliamo tornare all'Iran non tanto sulla questione dell'accordo nucleare avremo tempo di approfondirla
Nei prossimi giorni ma sull'offensiva lanciata in Iraq contro lo Stato islamico nella città di Tikrit Libération ieri vi dedicava un lungo dossier
Con reportage con analisi la copertina o la prima pagina dividerà questa l'Iran penetra in Iraq
Il sostegno delle forze di terra nell'esercito iracheno impegnato contro lo Stato islamico potrebbe ravvivare le tensioni tra sciiti e sunniti andiamo a leggere l'editoriale di ride passiamo che scrive
L'offensiva appena lanciata dall'esercito iracheno su Tikrit per sloggiare lo Stato islamico da questo bastione sunnita è pesante in termini
Di simboli innanzitutto perché si tratta della città natale di Saddam Hussein poi perché questa operazione
Segna apertamente il ritorno dell'Iran sulla scena era che era attraverso le sue timidi lì milizie sciite
Inviate in rinforzo l'esercito iracheno più di trent'anni dopo un conflitto sanguinoso che feci almeno un milione di vittime dirà che l'Iran si ritrovano sullo stesso terreno alleati o nemici in funzione delle fazioni o delle confessioni non bisogna essere
Una divinità per predire che le cose rischino di andare molto male negli Stati Uniti d'arresto si sbagliano raramente prendono cura in questo caso di tenersi a distanza dall'offensiva lasciando ieri della coalizione anti Stato islamico sulle piste il tempo necessario affinché la situazione si chiarisca
Sanno che i bombardamenti ieri non basteranno da soli a sconfiggere gli jihadisti dello Stato islamico non vogliono inviare truppe di terra la popolazione americana non ne può più di inviare i suoi Marina farsi uccidere in Iraq
O in Afghanistan il problema qual è chi Pasdaran iraniani il rinforzo l'esercito iracheno in qualche modo sì
Vanno benissimo a Washington solo che gli iraniani non si fermeranno una volta riconquistata iscritto oppure Mosul
Alla fine iraniani rischio di prendere il controllo dell'Iraq rilanciando così una guerra assassina tra sciiti e sunniti
E rimettendo nel gioco il siriano Bashar al-Assad perché non ha mai che tarando non ha mai smesso di sostenere conclusione di Di Biasio
Gli occidentali
Dovrebbero già a sapere che tra tutti questi mali non esiste il male minore così ricco di quotidiano progressista francese che
Potremmo sintetizzare con una frase usata dall'Italia o nel suo discorso il nemico del tuo nemico nel tuo nemico in questo
In questo caso un'accusa di retta alla all'Amministrazione Obama secondo cui
L'Iran può essere un alleato nella
Nella lotta contro lo stato islamico per chiudere invece lo vogliamo parlare di BCE ieri c'è stata la riunione del Consiglio dei governatori a Cipro il quantitativo signor partirà il
Dove di marzo le monde dedica al
Presidente Draghi questo il titolo molto autorevole quasi tutto l'Italia
Un'analisi ritratto contestato sul dossier greco ma applaudito sul suo sostegno alla crescita Draghi ha fatto della
Vicino l'istituzione più potente d'Europa scrive le Monde per alcuni è Salvatore dell'euro per altri la sua influenza sui destini economici degli Stati fa di cui un temibile despota monetario
Mario Draghi irrita tanto quanto affascina e non passa settimana senza che non si parli di lui dall'inizio dell'anno e l'arrivo di si mise in Grecia anche i social network hanno iniziato a farlo
La BCE taglia i rubinetti di della liquidità alle banche di atti nel quattro febbraio e Twitter si scandalizza per il colpo di stato finanziario di Draghi nei confronti del popolo Greco messo in ginocchio da sei anni di crisi
La bici annuncia che stante la moneta per rilanciare l'economia in Francia Draghi viene salutato come vero e della ripresa europea e la stampa britannica ormai sopra nomina
L'uomo più potente d'Europa bisogna dire che dal suo arrivo nel novembre due mila e undici questo ex governatore della Banca d'Italia passato da Goldman Sachs ha trasformato completamente la BCE
Sotto il suo predecessore Jean-Claude Trichet la BCE funzionava come la Bundesbank tedesca grande guardiana dell'ortodossia di Bilancio
Aveva gli occhi puntati sul sull'inflazione
Draghi invece ampliato il suo campo d'azione alla stabilità finanziaria la crescita al tasso di cambio ha usato una gamma di strumenti dediti per lottare contro la crisi
E modernizzare la BCE gli enormi prestiti alle banche i tassi di deposito negativi India verbali pubblici le riunioni del Consiglio dei governatori
E poi c'è stata la nuova missione la supervisione delle più grandi banche della zona euro per condurre a buon fine questa mutazione ed abile tattico
Draghi ha dato prova di durezza e diplomazia in particolare di frontaliera Sbai Manin Presidente dell'inflessibile Bundesbank i due si sono trovati spesso d'accordo ma dal maggio due mila quattordici
Hanno punti di vista in particolare sui pericoli della deflazione di fronte i politici europei Super Mario si è mostrato altrettanto abile
Sempre pedagogico fermo quando necessario perfino troppo fermo secondo alcuni come quando all'apice della crisi cipriota nel marzo due mila tredici la BCE
Mina ciò Nicosia di tagliare gli utile banche sulla avesse accettato un programma di salvataggio un'arma che oggi viene usata anche con Atene
Nel mondo a questo punto si chiede se la BCE lo stia abusando del suo potere per imporre riforme i Governi cioè se i padroni non elettivi Francoforte lo stiano oltrepassando pericolosamente il loro mandato
Forse ma significa dimenticare che quando la crisi è scoppiata la BCE si ritrovata sola di fronte a dei Governi incapaci di mettersi d'accordo sulle misure d'urgenza da prendere
In una zona euro priva di istituzioni efficaci serviva qualcuno che prendesse decisioni difficili Draghi ha supplito alle carenze degli Stati a volte malgrado se stesso ed è soprattutto
Il solo ad avere una visione di lungo periodo per l'Unione monetaria spiega un diplomatico del resto dal suo arrivo è stato uno dei
Motori dei progressi istituzionali
Della zona euro la BCE prima detto
Che avrebbe avuto bisogno di regole di bilancio rafforzate nel dicembre due mila undici e tre mesi dopo viene firmato il fiscal compact nel maggio due mila dodici
Dagli suggerisce al Parlamento che serviva un'unione bancaria Merkel si è lasciata subito convincere
Certo non è il solo artigiano di questi progressi ma il suo peso è stato determinante così come il metodo indicare ciò che la BCE sarebbe in grado di fare per aiutare gli Stati poi precisare ciò che manca perché
Lo possa fare correttamente secondo le Monde alla BCE
Sotto l'impulso né di Draghi è diventata l'istituzione più potente d'Europa alcuni dicono addirittura la sola vegliare attivamente sulla stabilità dell'unione monetaria
Ogni calo della crescita ogni problema bancari ogni difficoltà con la Grecia tutti si rivolgono a lei
è un potere smisurato spiega un parlamentare europeo ma oggi lo stesso Draghi è stanco di questo potere e non è il solo ormai
C'è consenso tra i membri della BCE tutti stimano che l'inefficacia degli Stati della commissione li abbia costretti ad agire e che è stato fatto sufficiente
Tagliando la liquidità le banche greche il quattro febbraio la BCE non ha voluto solo punire Atene cercando innanzitutto di mettere gli Stati europei di fronte alle loro responsabilità
Tocca a loro mettersi d'accordo per aiutare la Grecia la decisione deve venire dalla politica non dai banchieri centrali di Francoforte così
Nel mondo su Mario Draghi che spinge ancora una volta i politici alle loro responsabilità ci fermiamo della mitica retta una buona giornata su Radio radicale ma prima ricordando che la casa elementi io ascolto chiocciola Radio Radicale punto it