È il segretario di Radicali Italiani Daniele Capezzone ad annunciarlo nel corso della conferenza stampa tenutasi stamani a Montecitorio.
Con un "brindisi" Capezzone ha dato il via all'iniziativa nonviolenta e rimarrà in sciopero della sete per 24 ore.
Dopo di lui … sarà la volta di Rita Bernadini e quindi progressivamente di altri dirigenti e militanti radicali che si passeranno il testimone sia dal palco per condurre un comizio ininterrotto ventiquattro ore al giorno che nell'astensione dall'assunzione di qualsiasi sostanza solida o liquida per una giornata intera.
L'iniziativa si colloca nell'ambito del Satyagraha radicale per la legalità costituzionale guidato da Marco Pannella giunto al suo 69° giorno di sciopero della fame.
Insieme al leader radicale sono oltre 5.000 i cittadini che hanno progressivamente aderito all'azione nonviolenta e tra questi si registra l'adezione di oltre 3000 i detenuti, di 24 diverse nazioni, in gran parte extracomunitari. L'arbitro e le regole, nelle istituzioni Il segretario di Radicali Italiani ha fatto un parallelo con le polemiche suscitate dagli arbitraggi ai mondiali di calcio in Corea e la questione della legalità costituzionale che i radicali continuano a porre all'attenzione dell'opinione pubblica.
"In questi giorni - ha sottolineato Capezzone - gli italiani hanno capito cosa accade quando un arbitro non fa bene il proprio mestiere", ma nessuno li informa di che "cosa accade quando le regole non vengono rispettate anche nella vita delle istituzioni".
Quanto sta accadendo in Parlamento con la mancata soluzione del problema dei 13 seggi non ancora assegnati ad oltre un anno dalle elezioni, è per i radicali una esempio del mancato rispetto della legalità costituzionale.In difesa della Costituzione Capezzone ha sottolineato che l'obiettivo dei è quello "di difendere le leggi scritte della costituzione ad oggi stracciata nella parte in cui fissa il numero deputati", recuperando quello "strumento che rischia la desuetudine, cioè il messaggio formale scritto alle camere del Presidente della Repubblica".
A fronte della denuncia dei radicali, al contrario "i lavori della giunta per le elezioni della Camera si sono chiusi" senza assumere una decisione e il presidente della giunta, Antonello Soro ha espressamente affermato che la Giunta si è rimessa alla decisione alle forze politiche.
In sostanza, ha sottolineato Capezzone, si tratta di una esplicita ammissione del fatto che le istituzioni sono in mano "alla capacità di accordo e di papocchio tra forze politiche".
Contro tutto questo, a sostegno di Marco Pannella e degli oltre 5000 partecipanti al satyagraha, di fonte al palazzo del Parlamento i radicali condurranno la maratona della parola e della sete per chiedere il rispetto delle regole ed il ripristino della legalità costituzionale.
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