23 FEB 2024
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Podcast. La Francia e la libertà di aborto nella Costituzione, di Anna Maria Lecis

RUBRICA | di Roberta Jannuzzi - Radio - 18:51 Durata: 22 min 9 sec
A cura di Enrica Izzo
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Un progetto di legge di iniziativa del presidente della Repubblica Emmanuel Macron, presentato l'8 marzo scorso, intende costituzionalizzare la libertà di aborto in Francia.

Ricordando la figura dell'avvocata Gisèle Halimi, più di mezzo secolo dopo lo storico processo di Bobigny che aprì la strada alla legge Veil legalizzando l’interruzione volontaria di gravidanza in Francia, il Capo dello Stato ha provato a imprimere una svolta al dibattito parlamentare già in corso.

Ce ne parla in questo podcast Anna Maria Lecis, costituzionalista, professoressa associata di Diritto pubblico a
Sciences Po Bordeaux.

Questo podcast è realizzato da Radio Radicale in collaborazione con le Riviste di diritto pubblico comparato ed europeo.

Le fonti audio.

L'8 gennaio 1974, nel programma "Aujourd'hui madame", l'avvocato Gisèle Halimi risponde a un’antiabortista: "Stiamo lottando perché le donne siano libere di scegliere la loro maternità".

Mercoledì 8 marzo 2023 il presidente francese Emmanuel Macron annuncia la sua intenzione di inserire la libertà di aborto nella Costituzione francese, prorpio durante un omaggio all'avvocata e attivista femminista Halimi.

Il 22 gennaio scorso, nel 51esimo anniversario della decisione Roe versus Wade, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden rilancia la battaglia sul diritto all'aborto, evidenziando ciò che i democratici ritengono sarà una potente arma politica contro il probabile candidato repubblicano Donald Trump.

E infine Simone Veil il 26 novembre 1974 interviene all'Assemblea nazionale francese.

In un discorso divenuto famoso, l’allora ministra della Sanità difende la legge che depenalizza l'interruzione volontaria di gravidanza.

Cambia la prospettiva del dibattito esponendo questa "convinzione femminile" di fronte a un'"assemblea composta quasi esclusivamente da uomini".

Per questo si arrivò ad accusare Simone Veil, che era stata prigioniera in un campo di concentramento e che aveva avuto la famiglia decimata, di difendere una legge nazista.

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