Rassegna stampa di economia

Buongiorno radio radicale lunedì sei aprile mille novecentonovantotto supplemento della rassegna stampa di oggi stampa e regime la rassegna stampa di Radio radicale dedicato a dal l'approfondimento di alcuni temi economici in particolare quelli riportati nelle pagine dei supplementi economici del lunedì dei due principali quotidiani Corriere e Repubblica supplementi
Dal titolo CorrierEconomia Affari e Finanza per la Repubblica come gli ascoltatori ben sanno le notizie di oggi innanzitutto Repubblica fare finanza apre con il tema della Borsa
La Borsa galoppa e in particolare i titoli creditizi volano loro in banca
Questo il titolo d'apertura
In prima pagina sua fare finanza anche la vicenda che sta scaldando i rapporti tra Roma e Milano in questi giorni
Quella dell'aeroporto di Malpensa e della guerra nei cieli tra Malpensa e Fiumicino lo scalo del due Padania il CorrierEconomia invece dedica l'apertura
Alla mercati ancora all'Euro
Una Bretton Woods due per far posto alle euro nell'amministrazione americana nelle cancellerie europee si fa strada l'idea di un summit per gestire la nascita della moneta unica alla borsa invece è dedicato anche dedicata anche la copertina de il Mondo in edicola questa settimana cento mila nuovi miliardari i figli del boom in Borsa
Altri titoli vedremo altre notizie su oltre alla Borsa glielo porti si parla di mercato del lavoro lo vedremo sul Corriere della sera sul Corriere Economia dove si parla anche di tasse
Una
Ricerca invece sul costo dei lavori dei posti di lavoro al Sud negli ultimi dieci dodici anni viene presentata da Repubblica un'analisi del successo in Germania del modello anglosassone di capitalismo dispetto a quello renano questo almeno stando a quanto scrive Sandro Orlando e lo vedremo una segnalazione poi dal Corriere Soldi l'altro inserto
Del lunedì del Corriere della Sera che dà alcune indicazioni sulla nuova legge per i canoni di locazione
Partiamo partiamo dalla borsa e andiamo su Repubblica andiamo su Repubblica a pagina due pagina uno pagina due
Carlo Clericetti la borsa la bolla e il ruolo del fisco
Solo quattro anni fa la capitalizzazione dalla nostra Borsa rispetto al PIL ossia la somma del valore delle azioni quotate messe in rapporto con il reddito prodotto in un anno dal paese era intorno al quindici per cento dopo anni in cui aveva oscillato tra il dieci e il tredici
Questo dato confrontato con quello di altri Paesi industriali veniva citato a riprova del sottosviluppo dal nostro sistema finanziario
Negli Stati Uniti il rapporto era intorno al cento per cento c'è una capitalizzazione di Borsa pari al prodotto interno lordo in Gran Bretagna addirittura del centoventicinque per cento
Mentre allora abbiamo detto in Italia si parlava da dieci tredici e quindici per cento quattro anni fa da quando è iniziato il buon Di Piazza Affari rapporto capitalizzazione PIL ha cominciato a crescere in modo esponenziale era ancora di poco superiore al venti per cento fino al novantasei
Un anno e tre mesi fa quindi al trentuno
Per cento all'inizio di quest'anno al trentotto per cento a metà di marzo ha quasi raggiunto il cinquanta per cento venerdì scorso quindi una crescita vertiginosa
Che scendiamo più sotto nell'articolo di Carlo Felicetti tornano alla memoria altre due record storici del lontano passato oltre cinque mila miliardi in aprile oltre sei mila miliardi in maggio era l'ottantasei
E a quel periodo quindi la cifra vanno proporzionate e la borsa era salito del cento per cento nell'ottantacinque di un altro cento per cento
Nei primi cinque mesi dell'ottantasei venti maggio l'indice Comit arrivo a quota novecentootto il giorno dopo ebbe un tracollo di quasi il dieci per cento per poi
Continuare a scendere ci sarebbero voluti ben undici anni perché il Comité ritornasse a quella quota
Più avanti più avanti
Clericetti sottolinea però ma il numero di società quotate ancora inferiore a duecento più o meno come all'inizio del secolo
Dieci anni fa erano duecento venti se ciò accade eh sì perché la struttura industriale italiano infatti in grandissima maggioranza di aziende piccolissime piccole o medio-piccole
Ma anche perché finora l'organizzazione del mercato finanziario il regime fiscale hanno scoraggiato il ricorso al capitale di rischio le aziende si sono sempre finanziate tranne eccezioni
Facendo debiti con le banche questo quanto scrive Carlo Clericetti sua fare finanza al proposito
Del boom della Borsa sempre a questo proposito io volevo proporvi un brevemente un commento di Alfredo recano attese sul mondo di questa settimana che si pone questo problema
La grande ondata dei capitali inquieti ne approfitterà l'economia reale
Dice in conclusione di questo breve commento al fragore Caratese in fin dei conti siamo in presenza in Italia più che altrove
Di una sorta affatto particolare d'inflazione mentre la domanda di impieghi tende strutturalmente a crescere l'Offerta attende altrettanto strutturalmente
A ridursi e si tratta di
Investimenti come in tutte le situazioni inflazionista la ricerca di nuovi equilibri passa attraverso l'instabilità che deriva da tentativi speculativi che si mescolano a Trento reali di evoluzione dei valori
Nel dominio della cultura del mercato questa fase di instabilità sono forse uno scotto da pagare ma se questo scotto dovesse risultare levato Olu correrebbe
Concluderei che il mercato funziona male l'economia produttiva non sembra mostrare la prontezza desiderabile nell'approfittare
Dell'offerta di mezzi finanziari abbondantemente e a buon mercato come non mai
Sesto culturale il forte legame azionamento dalla domanda di risorse finanziarie da parte degli stati se a strutturare la caduta dell'inflazione dei tassi di interesse essere strutturale la globalizzazione dei mercati occorre un salto in avanti anche delle capacità imprenditoriali
Che superi la mera competizione con le produzioni a basso costo oggi del Sud-Est asiatico e domani
Dell'Africa
Non è facile anzi è difficilissimo ma è questa la prova attraverso la quale il mondo più sviluppato può mantenere suoi prima altrimenti il cerchio non si chiude gli exploit delle Borse
Dei quali molto un po'superficialmente si compiacciono
Potrebbe potrebbero essere anche un campanello d'allarme questo Alfredo recano attesi sul boom di Borsa e sulle incapacità che l'economia reale
La struttura imprenditoriale italiana mostra nel saperne approfittare e in qualche modo nel consolidarlo c'è un tutto un dossier del mondo cento mila nuovi miliardari
Che analizza il boom di questa borsa né individua alcuni dati problematici torniamo ad occuparci dei temi che avevamo indicato inizialmente di come contenuto di questa rassegna stampa torniamo ad a Repubblica affari e finanza una delle vicende di questa settimana di queste settimane in particolare dalla settimana precedente è quello che
Viene definito lo scontro tra Malpensa e Fiumicino poi lo scontro tra Albertini e Rutelli per quale degli scali
Debba diventare il come si dice il perno Laba per il trasporto aereo
In Italia le battaglie tra Fiumicino e Malpensa scrive Marcello De Cecco sulla prima pagina di a fare finanza
Che attualmente infuriano che presumibilmente si concluderanno altrettanto rapidamente conoscenza te potrebbero riportarci ai tempi dalle Repubbliche marinare quando Genova e Venezia si fecero guerra al punto che la prima organizza una spedizione comandata
Da un suo cittadino con o a un marittimo geografico portoghese forza lavoro Etro spagnola capitale Genovese e garanzie della casa reale spagnola per aggirare il monopolio veneziano nei commerci via terra con l'Oriente
Questo è un esempio forse troppo forse troppo illustre agli articoli poi su questa vicenda sono a pagina undici dopo aver dato un poco conto delle
I termini della questione Marcello De Cecco scrive c'è ogni possibilità che Malpensa nasca a ISO a guisa di Isola con collegamenti solo aerei con le altre città italiane
Con buona pace di Bossi Formigoni Albertini altre aste Astrid al nord nella vicenda la capacità politico organizzativa della cosiddetta Padania
Hanno brillato negativamente altro che Roma qui la capitale morale e la sua regione hanno dato il peggio di sé
Forse forse De Cecco attribuisce troppe responsabilità ai livelli locali
Di governo in particolare per quanto riguarda le infrastrutture
Di trasporto ferroviario e stradale che non sono non saranno adeguate nei tempi necessari per servire lo scalo di Malpensa dalla città di Milano ma dovremmo ricordare a De Cecco che la competenza e il potere reale degli enti locali su strade e ferrovie
Eccetera sono sono limitate
Sono limitati e continueranno a far così voli saranno spostati da Linate alla brughiera
E i poveri clienti italiani e stranieri troveranno ad accoglierli tassi carissimi autobus lentissimi che li porteranno a Milano B qui bisognerebbe ricordare De Cecco anche la vicenda del tram capitolino di questi giorni
Quelli che vengono del resto dalla Padania Citra dovranno affrontare viaggi lunghissimi su strade intasate che riporteranno
Alla loro destinazione definitiva
Ma superiamo questi dolori di detenzione immaginiamo la situazione a regime quando autostrade treni risolveranno il problema resta la questione accennata prima
Pensa veramente all'Italia che Amsterdam possa concorrere validamente con Francoforte e Monaco
Sembra che a perdere la partita sarà siano destinati a Zurigo Vienna Londra e Parigi sempre che le compagnie che fanno capo a questi rapporti non decidano di scatenare una guerra dei prezzi
Da essa come in tutti questi casi emergeva vincitore il concorrente con la borsa più fornita e sappiamo giacché esso la Lufthansa ricordiamo che all'Italia sta stringendo ha stretto un accordo di partnership con K LM la compagnia di bandiera
Olandese e quindi il problema di quale aereo porto
Se il mal Linate Amsterdam o maltese Fiumicino Ansano Malpensa quale rapporto debba diventare il centro per Rivoli trans
Continentale transoceanici del due compagnie
Stiamo comunque parlando di clienti era dalla Padania Citra quella Padania ultrà resto del della terza Italia preferirà comunque la base di partenza trans Giorgio pranzo oceanica perché permette solo due scali e per i moti e per motivi
Socio antropologici a questo punto avrebbe senso trasferire la flotta transoceanico olandesi in buona parte a Malpensa perché lì sarà la clientela in tal caso la situazione si ricompone
Gli scali divengono due soli per la clientela di tutta l'Italia e bilanci di Alitalia e cappelle M si mettono al bello
Vedremo chi vincerà tra capitalismo e nazionalismo vendesi è un'espressione un esperimento che si prospetta interessante
Parliamo infine Fiumicino è chiaro che il piano attualmente in completamento di sviluppo di questo rapporto
Partiva dalla premessa che Alitalia non sarebbe divenuta una compagnia regionale e che lo avrebbe tenuto proprio come propria sede principali
Fiumicino nato in Marocco orto ben collegato con la città sia per strada che per ferrovia il suo problema e il non essere mai riuscito a superare la concorrenza dei grandi scali europei per conquistare la clientela d'affari
Del centro nord la vera battaglia dunque e sulla clientela turistica transcontinentale qui con le dovute cautele vale la pena di fare il tifo per Fiumicino le ragioni dello scalo romano solo migliori perché il turismo e trascura transcontinentale atterra a Fiumicino visita a Roma va a Pompei per gli scavi poi a Firenze e poi a Venezia pressione tormenti da Roma e si imbarca
Per tornare a casa propria questo e presumibilmente anche il pacchetto che gli operatori venderanno i turisti religiosi che verranno a Roma il Giubileo quindi questa l'opinione di Marcello De Cecco che cerca un po'di
Fare quadrare il cerchio nello scontro tra Malpensa
E Fiumicino inserendo inserendo da una parte la necessità di tener presente l'accordo con cappelle M. che potrebbe essere sensibile a uno spostamento a Malpensa ma non a Fiumicino dalla Abdel compagnie e il Giubileo e quindi in qualche modo tenderebbe a non penalizzare Fiumicino si occupa della vicenda anche Piero Ostellino
Sulla come editoriale del mondo così il Paese non decolla lo scontro Milano Roma sugli aeroporti riapre un antico conflitto che va risolto
Il sindaco di Roma Rutelli scrive Ostellino sostiene non a torto che a Fiumicino è già un grande perno in grado di operare da centro di smistamento tre voli nazionali quelle internazionali e che pertanto sarebbe del tutto inutile
Crearne un altro Malpensa che finirebbe col sottrarre una parte dell'attuale traffico allo scalo romano
Addirittura a beneficio degli altri centri europei se Linate continuasse a operare come ora
Il sindaco di Milano Albertini dice invece grosso modo nemmeno lui ha torto costruiamo la Grande Malpensa altra settentrionale
Scoraggiando contemporaneamente le compagnie aeree mondiali dal voler usufruire ancora di Malnate e lasciamo al libero gioco dalla concorrenza di distribuire non solo il traffico tra i due grandi perni
Ma di decidere anche la stessa parziale sopravvivenza del secondo rapporto milanese come scalo internazionale
Fin qui i termini della questione che malgrado le apparenze non è un fatto tecnico ma anche se non soprattutto un problema politico e perciò di ancor più difficile soluzione nel facile
Ne a facilitare la sembra servire esempi di altri Paesi come Brasile o gli Stati Uniti tanto per citare i maggiori nei quali la capitale politica amministrativa il centro industriale finanziario con le rispettive lo porti non coincidono
La non c'è la stessa storica rivalità che c'entrano i fa Roma e Milano e che affiora a ogni occasione
Quindi
Oggi la tarda rivalità tra Roma e Milano ripropone la primitiva contrapposizione che frutta Torino e Roma Torino era nata ci pantografi italiana che Roma l'avrebbe sottratto c'era lei prima la RAI poiché sarebbe finita a Roma
L'alta moda era nata essa anche anch'essa a Torino per me emigrare quindi a Milano successivamente Roma e così via con questo singolare processo di centralizzazione
Anche di alcune fra le manifestazioni più tipica la società civile tende a completarsi processo risorgimentale di unificazione del Paese iniziato con il trasferimento a Roma dalla capitale politica
Ma non è detto che sia necessariamente pur bene allora abbandoniamo la vicenda abbandoniamo la vicenda ero forti che comunque è una vicenda significativa per i risvolti sia specifici
Sullo sviluppo del trasporto aereo sia più in generale sull'ammodernamento delle infrastrutture
Di trasporto delle infrastrutture in generale sia però anche per capire come si sta organizzando l'Italia l'Italia se su base centralinista poco su base decentrata e disarticolato in alcune delle sue principali funzioni
Passiamo occuparci di mercato del lavoro e euro e c'è un articolo di Enrico Marro a pagina due Di CorrierEconomia il contratto variabile delle euro a un certo punto scrive amico Marro coordinamento limitato per ora alle condizioni minime di lavoro che si sta parlando del coordinamento tra le centrali sindacali principali centrali sindacali dei vari
Paesi che faranno parte della moneta unica non si parla invece delivery statali un terreno sul quale del resto
Se andrebbe immediatamente lo scontro con il patronato avverte Rinaldo Fadda direttore per le relazioni industriali da Confindustria non possono esserci regimi contrattuali europei
La materia salariale è fuori dalla politica sociale comunitari
Anzi secondo fatta lo scenario più probabile è quello di una centrata signore delle differenziazioni contrattuale sul territorio
Perché nel momento stesso in cui si ha una moneta unica e quindi rigidità su questo versante si impone di aprire alla flessibilità su altri fronti
Eppure tra i lavoratori una spintoni formale attribuzioni ci sarà
Pensiamo solo a quello che provo che dalla busta paga in euro
Sarà una vera e propria rivoluzione dice Luigi Cal responsabile dell'Ufficio internazionale della CISL operaio italiano
Potrà immediatamente confrontare la sua retribuzione con quello di un collega in Germania con pari qualifica anzianità magari appartenente alla stessa azienda multinazionale e vedere chi guadagna molti euro in meno
Una differenza dalla quale chiederà conto i sindacati ma l'ipotesi di un contratto europeo di categoria giudicata almeno per i prossimi anni piuttosto irrealistica più avanti dice
Enrico Marro
In deve Enrico Marro chiede il suo parere a Renato Brunetta
Anche un economista favorevole alla deregulation come un atto promette ritiene necessario un momento di coordinamento a livello europeo che fissi anche un minimo salariale ma minimo minimo per evitare rischi di dumping contrattuale
Tutto questo però non significa immaginare di arrivare un contratto europeo che non è percorribile ma un sistema più semplice anche un po'più flessibile regole del gioco fissate a livello europeo poi contratti territoriali e mezzo nulla
Perché i contratti nazionali non hanno più senso un modello non lontano da quello statunitense dove i minimi salariali sono determinati per legge
E poi c'è il contratto aziendali le ricette insomma sono molte ma concordano su un punto il contratto nazionale a base del sistema italiano perderà importanza
Forse non scomparirà ma i contratti di lavoro diventeranno sempre più un fatto territoriale o aziendale lo impone l'Euro che svuota di significato le politiche economiche nazionali
Prendiamo l'inflazione il parametro per tutte le rivendicazioni salariali non sarà più determinata Roma Parigi ad Amsterdam Francoforte dalla Banca centrale europea per avere un senso la revisione dell'accordo del luglio novantatré che impegnerà
In Italia nei prossimi mesi governo imprese sindacati dovrà svolgersi sotto il segno delle euro
E vedremo anche quale modello di relazioni industriali si affermerà se si dovrà affermare un modello unico di relazioni industriali dall'Europeo cioè se sarà quello della concertazione
Italiana o quello per capirci ditta di stampo anglosassone dove purtroppo però essendo l'Inghilterra e Gran Bretagna al di fuori dell'area-euro per il momento il rischio che prevalga l'asse
Franco italiano e in parte anche tedesco un rischio e rischio concreto così come pure
Bisognerà capire se e quale modello di capitalismo si affermerà in si affermerà nell'Europa delle euro sempre CorrierEconomia a questo proposito dà conto di un'inchiesta un'inchiesta svolta in Germania svolte in Germania imprese finale se scoprono il modello anglosassone e vincono il libero mercato è renano anzi tedesco
La regina d'Inghilterra si rassegnerà a viaggiare in rosso Royce made in Germany che colpo ma l'unica alternativa alla BMW era la Volkswagen questo
L'incipit dell'articolo di Sandro Orlando che appunto descrive una situazione in cui in Germania alla antica antichissima diatriba tra modello di capitalismo cosiddetto renano concertato molto come dire stabile con le aziende la cui proprietà nei fatti in mano alle grandi banche e modello invece anglosassone quindi di economia competitiva competitività nel controllo delle aziende ecco sembra stando a quanto dice Sandro Orlando che questa vecchia
Vecchia querelle si stia in questa fase risolvendo a favore del modello anglosassone
Molti in Germania ne sono convinti dice a un certo punto e puntano l'indice contro la nuova aggressività di tanti imprenditori a cominciare dal capo di Stato
Roman Herzog che ammonisce le imprese misurano oggi il loro successo i licenziamenti anziché parlare di shareholder value pensino a tutelare il sistema paese questo ha detto il presidente Repubblica tedesco proprio perché si sta
Accorgendo che invece le aziende vanno in una direzione opposta il termine indica una filosofia americana che punta a ottimizzare il rendimento degli azionisti a differenza del capitalismo e Donati renano che si impegnava sulla stakeholder value
E sullo stakeholder value emetteva l'impresa al servizio di tanti interessi dei creditori dipendenti politici in questa logica rientrare il sistema di concertazione
Ma anche legame banca impresa che faceva di dodici banche Alianza con le loro corpose partecipazioni industriali veri protagonisti dell'economia tedesca un consociativismo abbandonato dopo la recessione
Del novantatré novantaquattro sulla strada aperta da Juergen Schrempp della Daimler
Inflessibile pioniera dello share folder Veglio ricordiamo lo shareholder value era anche il leit motiv della politica di liberalizzazione soprattutto di privatizzazione di Margaret
Margaret Thatcher
La ricerca quindi lo shareholder value del massimo rendimento del capitale investito ha spinto Schrempp ricordiamo della dando un dame Albins quindi dalla Mercedes a concentrarsi sul core business liquidando attività collaterali come la Fokker
Avevo aerei la Heche
Elettrodomestici o scorporando le nuove joint con l'abbandono di undici su trentacinque settori il prezzo pagato interne occupazionali è stato
Altissimo ma nel novantacinque novantasei Daimler è tornato in attivo dopo perdite record per sei mila miliardi
Più avanti più avanti si parla della internazionalizzazione
è cresciuto il peso degli investitori stranieri spiega Alexandre Debray Liù direttore della Goldman Sachs di Francoforte ed è aumentata la richiesta di trasparenza e di scelte mirate al profitto come indica anche la recente ondata di acquisizioni
Gli analisti parlano di transizione a un sistema di colpo la governance d'impronta anglosassone i sindacati denunciano invece un ritorno al capitalismo puro
Per il presidente della Confindustria tedesca anzi OLAF Henkel le logiche dello stakeholder lo shareholder value non si contraddicono una strategia che mira a massimizzare le quotazioni in Borsa spiega quindi il valore del mercato dell'impresa funziona solo se assicura
Un rendimento e investe nei suoi prodotti un imprenditore non lungimirante che taglia il Budget per la ricerca non verrà certo premiato dal mercato osserva la Borsa riflette infatti le attese per il futuro ed è anche un di indice dell'occupazione di domani anche se su questo
Anche negli Stati Uniti la polemica aperta laddove uno dei fattori di Successo nel breve periodo dei titoli quotati nelle varie Borse americane di New York in particolare negli ultimi anni era proprio il fattore di successo se non proprio i licenziamenti
Conclude Sando Lando così negli anni in cui nell'acciaieria nelle miniere nei servizi pubblici esponevano violenti conflitti sociali emergeva SIM silenziosamente
Emergevano silenziosamente i nuovi global player come la sala la quarta azienda tedesca per capitalizzazione l'unica casa europea in grado di battere americani e giapponesi
Con un suo software l'R tre
Che ha conquistato il mondo imponendosi come standard universale nelle applicazioni client server lassa oggi non ha bisogno di delocalizzare crea posti di lavoro in Germania mentre il suo titolo continua a volare più centosettanta per cento nel novantasei
Conferma di quanto afferma un recente studio contro condotto da Price Waterhouse proprio le aziende che si sono rientrate più allo shareholder value hanno creato occupazione quindi modello renano o modello anglosassone
In questa semplificazione molto efficace Sandro Orlando ci dice che in questa che le quotazioni nella stessa Germania del modello anglosassone sono in crescita a scapito di quelle del modello
Renano sempre a pagina sette di
Del di CorrierEconomia di oggi non è di sei aprile
Uno studio dell'università austriaca di Linz troppo Stato uno studio l'onestà dell'INPS l'Italia al primo posto ma non solo nel lavoro non ufficiale l'economia sommersa
Dalle tasse
Si affronta il la questione del sommerso in Italia
E si dice gli italiani sono molto più ricchi di quanto si pensi comunemente basta del resto viaggiare attraverso Piemonte Lombardia e Veneto per rendersene conto si vive ben al di sopra degli standard
Che risultano dalle cifre e pare che si lavori sempre di più nel settanta l'economia sommersa in Italia superava di poco il dieci per cento del PIL nell'ottanta era già al sedici e sette per cento ma il balzo finale arrivato soprattutto negli anni novanta come in tutta Europa
Anche Germania ad esempio tradizionalmente puritana vige la legge l'anno passato il lavoro nero toccato il quindici per cento
A conclusioni analoghe ma con latte materiale meno recente giunti in questi giorni anche alla commissione europea per quanto sia molto difficile confrontare situazione diversi Paesi europei secondo i giornali da Germania Italia
Presentano un andamento analogo la spina dorsale delle due economie e in ambedue i Paesi delle società dei Brambilla in queste centinaia di migliaia di Mignon micro imprese che si nasconde l'economia sommersa
Fra le aziende di servizi all'astronomia del teste del ricambio automobili ma soprattutto dell'edilizia che da solo ha raggiunto una quota pari al quaranta per cento del totale qui starebbe il lavoro sommerso
Sì nell'articolo di Marika de Feo sul sommerso più avanti si dice perché l'economia sommersa a furia di crescere come ha fatto in Germania ad esempio al ritmo del duecentoquaranta per cento
In vent'anni o in Italia dove la quota di lavoro nero triplicate in trent'anni è diventata uno dei
Settori più importanti dell'economia circa il settanta per cento il volume totale di queste Padania in economia parallela influenza direttamente la crescita del Paese attraverso l'acquisto di beni
Auto apparecchi televisivi con il contante caldo del lavoro nero l'altra faccia della medaglia però e che lo Stato non partecipa abbastanza a questa cuccagna gli studi condotti dimostrano ad esempio che nelle casse dello Stato costiero nel novantasette
Sono affluiti quaranta miliardi di scellini su un volume totale dell'economia parallela pari a circa duecentoventi miliardi di scellini in meno di quanto sarebbe entrato se valore fosse stato
Regolarmente denunciato
Somme da capogiro che fanno comprendere gli sforzi intrapresi in tutti i Paesi per cercare di legalizzare e portare alla superficie il fenomeno le strade da seguire secondo Snaidero dell'università dell'INPS sono essenzialmente due la prima consiste nel ce l'ha nel cercare di far calare i costi aggiuntivi dei contributi di salari e stipendi imponendo nuove tasse dirette o indirette molla sgravare i costi del lavoro la seconda consiste in incentivi da concedere per ristrutturazione dichiarate dalle qua dalle case le quali dovrebbero riuscire a portare in superficie
Buona parte del lavoro in nero la terza è l'aggiungiamo noi e anche dare strumenti di reale flessibilità nell'occupazione flessibilizzare la possibilità di licenziare anche come strumento per dare possibilità concreta all'economia sommersa di sopravvivere una volta venuta alla luce
Una volta venuta alla luce su Affari e Finanza
Supplemento di oggi sei di Repubblica
Segnaliamo da una parte un'intervista Lanfranco Turci basta con il gioco perverso delle partecipazioni
Incrociate Turci denuncia il rischio di creare un cartello azionario globale anche analizzando le nuove le nuove le nuove possibilità di fusioni in ambito bancario
Detta fare finanza però vogliamo leggere brevemente un pezzo di Alessandro De Nicola la mano visibile Blair New Labour è vecchia piaggeria
Dopo aver detto dato conto dell'enfasi scrissi può non su Blair thatcheriano
Dice Alessandro nel De Nicola tuttavia il DNA socialiste dirigista non è del tutto svanito
Prendiamo la sanità invece di estendere il timido esperimento conservatore di concorrenza tra strutture pubbliche per migliorare l'efficienza e l'agorà è tornato al vecchio servizio universale
Producendo un confuso pay pare in cui si sprecano gli aggettivi manageriali ma la sostanza è scarsa educazione nonostante il tanto parlare sull'adozione da parte di privati una scuola pubblica la realtà è che il governo inglese sta abolendo il sistema dei buoni scuola appena introdotto per gli asili nido aumenta le spese per istruzione ma decurtare borse di studio per gli alunni bravi indigenti che scelgono le scuole private vuole impedire ad Oxford e Cambridge di rimediare ai tagli statali decidendo autonomamente una parte
Delle rette nel campo della regolamentazione si può scegliere tra la proposta di una tassa su polli punta che colpirebbe in realtà anche gli studiosi britannici per finanziare l'apprendistato Cimatti grafico nazionale speriamo che controllino mi sappia niente
E il nuovo regime per le public utilities
Niente di drammatico per carità si fa strada l'idea che la concorrenza sia il miglior regolatore ma si istituiscono strani comitati di consumatori
Che dovrebbero interloquire con le Authority Singh e in caso di profitti eccessivi si dovrà giudicare se essi provengano da circostanze fuori controllo ed eventualmente prendere provvedimenti cosa è fuori controllo eccessivi rispetto a quanto pianificato lo Stato sfida del San Nicola
Il bilancio presentato al cancelliere Gordon Brown è così ben accolto dalla stampa conservatrice si limitano a parte buona ad aderire targhe di spesa al governo mezzo
In quella cattiva ad alzare i contributi sociali per i ricchi e a concedere assegni familiari che come ha sintetizzato l'Economist
Manda un messaggio perverso
Lo Stato pagherà di più per un estraneo
Approvato dal governo che badi ai tuoi bambini piuttosto che se lo fai tu o un parente un pacchetto di incentivi per promuovere l'impresa risulterà in maggiori tasse per tre mila miliardi di lire e già l'anno scorso l'imposta di registro sugli acquisti di casa ero ventata ed erano stati aboliti i benefici fiscali fondi pensione privati per quindici mila miliardi di lire
Quindi Alessandro De Nicola contesta la vulgata di un Blair in realtà thatcheriano e come dice tuttavia il DNA socialiste dirigista non è del tutto svanito non è svanito per Blair figuriamoci quello di Prodi Bertinotti
Quello di Prodi Bertinotti chiudiamo questo supplemento di rassegna diede stampe regime con la rivoluzione degli affitti anche se in realtà ricordiamoci sempre che i giornali
Da cui stiamo prendendo le notizie in particolare CorrierEconomia fare finanza per quanto di regime e stanno bene insediati comunque sul supplemento Corriere Soldi di oggi la rivoluzione dagli affitti in dirittura d'arrivo la riforma delle locazioni è previsto un doppio canale mercato libero ma durata di quattro anni più quattro Canone concordato e sgravi fiscali quindi doppio binario canone libero
Con come unico vincolo il contratto di quattro anni più quattro invece una sorta di rivisitazione dell'equo canone con canone contrattato tra sindacati Q sindacati inquilini associazione proprietarie comune
E comuni
Per quanto riguarda il canone libero l'assistenza dei sindacati e delle associazioni sarà facoltativa e non più obbligatoriamente non siamo riusciti a capire se per i canoni contrattati sarà ancora obbligatorio ultima segnalazione
Da Repubblica affari e finanza sud i grandi creano poco posti lo Stato paga la metà
Bilancio e costi dei contratti di programma tra impresa amministrazione di Alessandro Carini articolo importante
Vediamo
Vediamo alcuni numeri quanto costa un posto di lavoro o oneri per lo Stato nuovo occupazione a seconda dei diversi contratti di programma in milioni novecentodiciassette milioni all'Olivetti non seicentonovantotto
Per Texas Instruments ieri due S seicentottantadue milioni Barilla quattrocentosessantaquattro milioni FIAT Melfi trecento quarantanove milioni un altro grafico le grandi imprese al Sud investimenti totali tra l'ottantasei e novantasette
Ventitré mila seicentocinquantasette miliardi oneri per lo Stato undici mila centonovantuno miliardi nuova occupazione ventisei mila seicentoventiquattro unità costi per lo Stato in posti di lavoro a posti di lavoro quattrocento
Venti miliardi oneri dell'investimento coperto dallo Stato quarantasette
Virgola tre per cento e tanto è poco certamente se si prende solo l'occupazione diretta creata il costo vantaggio non è evidente ma c'è tener conto di un'altra serie
Di fattori l'espansione della base produttiva che ha fatto argine contro l'impoverimento astuto l'amante fattoria Ventruto del sud gli Investimenti laboratorio di ricerca informazione alla localizzazione Mezzogiorno Melfi né è un caso di imprese su fornitrici
In questo caso della FIAT e infine il fatto di questi contratti per la loro agilità e snellezza hanno attratto imprese straniere
Che potrebbero essere potenziati in futuro resta il dato citato una ricerca che a conti fatti è come se il cinquantaquattro il cinquanta per cento della nuova occupazione fosse per la vita a carico dello Stato ma almeno non lo sviluppo del Sud ci sono e visti i risultati unti d'intervento
Non altrettanto si può dire di centinaia di miliardi spesi di spesa pubblica che arrivata al Sud in questi anni alcuni colorazioni secondo i due studiosi
Che hanno condotto questa ricerca sarebbero necessarie io credo di qualche più di qualche correzione è vero che qualche risultato lo si è avuto ma ripetiamo il costo lo stato a sopportato il cinquanta per cento degli investimenti manifatturieri di Olivetti Tex assiri Barilla Buhl FIAT IBM
Natuzzi e altri quindi un economia fortemente sussidiarietà e fortemente assistita anche l'economia privata nel sud vedremo se dal novantotto in poi
Le cose cambieranno e si darà spazio al mercato magari anziché ricorrendo continuamente contratti dare alla concertazione eccetera creando una flessibilità nel mercato del lavoro derivante dalla normativa e non dalla e non dalla concertazione caso per caso e che questo possa essere in particolare al Sud assieme a una riduzione del carico fiscale un motore di sviluppo efficace e duraturo e che non finisca alla fine ancora per pesare
Sulla spalle dei contribuenti con questo chiudiamo il supplemento economico di stampa e regime di oggi lunedì sei aprile un saluto da Benedetto Della Vedova grazie IVA radici per la regia