Speciale Giustizia: in memoria di Giorgiana Masi (Un commento alle indiscrezioni pubblicate recentemente dal quotidiano Il Messaggero sull'omicidio di Giorgiana Masi)

Parliamo di Giorgiana Masi quest'anno vogliamo anticipare naturalmente ci ritorneremo ma vogliamo anticipare
L'anniversario
Come dire anticipando al venticinque aprile
Proprio perché questa è una giornata particolare noi di questo vogliamo parlare
Scenda di Giorgiana Masi l'uccisione di Giorgiana Masi è tornata in questi giorni di attualità almeno sulle pagine di un giornale il Messaggero di Roma
Che ha accreditato un'ipotesi che viene definita viviamo tempi di revisionismo storico in tutti i sensi una nuova pista per l'omicidio di Giorgio si si tratterebbe
Spiega giornalista del Messaggero
Di un omicidio scaturito non tanto dal fuoco delle forze dell'ordine quanto piuttosto da una pallottola vagante sparate
Da un esponente di autonomia operaia che nel frattempo peraltro poi morto dopo essere entrato dopo la sua milizia nel nell'autonomia nelle pieghe
Della vicenda adesso ci occuperemo in dettaglio fatto eccetto a tutto concedere ma vediamo che c'è ben poco da concedere
Il fatto certo è che quel giorno la polizia sparò
C'è poco da discutere
Vi sono inoppugnabili prove fotografiche
Che poi del Messaggero all'epoca valorizzo con un indiscutibile coraggio dal punto di vista anche di un informazione erano gli anni più truci dell'unità nazionale rispetto al fresco dei mezzi di informazione noi questa signora vivido vorremo due materiali uno d'archivio e un altro invece solo in termini di alcun costerà che con interviste realizzate da Alessio Falconi prima vero vogliamo con producendo ripercorrere un po'quest'ultima tappa
Della vicenda Giorgiana Masi appunto viviamo tempi di revisionismo storico e in questo caso
Lo storico è un pentito Marco a farlo apposta mi pare sia Angelo Izzo ecco Bruno partiamo da qui perché mi pare che da lì parte tutta la nuova puntata Massimo ricordava che
Questo
Gravissimo fatto ormai di ventun'anni fa è stato riproposto recentemente all'attenzione di tutti da questo articolo del Messaggero e sintetizzava anche il contenuto di quest'articolo c'è da tener presente un antefatto che risale alla primavera dell'anno scorso esattamente di questi tempi giorno più giorno meno
All'epoca un altro quotidiano l'avvenire
Pubblico in esclusiva
Ampi stralci di un verbale di interrogatorio del pentito nero Angelo Izzo
Un verbale d'interrogatorio che risaliva alla fine del mille novecentonovantatré
L'interrogatorio si era svolto davanti al giudice di Milano Guido Salvini che come molti sapranno è stato a lungo impegnato in due inchieste parallele
Sull'attività di gruppi dell'estrema destra extra parlamentare apertamente eversiva della fine degli anni sessanta e prima metà degli anni settanta e sui rapporti fra questi da Rete di gruppi di stremato destra e ambienti delle forze armate e dei servizi segreti italiani stranieri e un'altra inchiesta vincolate a tutta una serie di sbarramenti giuridici perché detto in soldoni non si può processare nuovamente per lo stesso reato una persona che sia già stata assolo h al termine di un processo e con una sentenza passata in giudicato dicevamo un un'altra inchiesta che sia pure con mille vincoli tentava di riaprire possibilmente completare il discorso investigativo sulla strage di Piazza Fontana del dodici dicembre mille novecentosessantanove alla Banca dell'Agricoltura di Mila
Perché il giudice Salvini alla fine del novantatré interrogava Angelo Izzo beni nel quadro della sua attività e cercando di arrivare a qualche risultato tangibile entrambe le inchiesta di cui si occupava il giudice e Salvini a rimesso a rumore tutto l'ambiente dell'estrema destra extra parlamentare ed eversiva e anche della destra parlamentare perché esplorava anche ipotesi di connivenze collegamenti di omertà e quant'altro al rimesso a rumore dicevamo tutto quell'ambiente per trovare riscontri a nuove scoperte che andava facendo e e attingendo a testimonianze queste invece nuove di zecca quindi si spiega per motivi anche normali perfino banali perché andare a risentire Angelo Izzo che detenuto dalla ininterrottamente fino a oggi dal settembre del mille novecentosettantacinque quando si rese comparti CIPE coprotagonista del massacro del Circeo sul quale non c'è bisogno di spendere altre parole fino a quella data benché giovanissimo è stato frequentatore degli ambienti su cui poi aveva aria appuntato la sua attenzione il magistrato di Milano e nei suoi percorsi carcerari soprattutto da quando ha deciso di vendersi al miglior offerente
Che ovviamente ha incontrato e ha avuto modo di parlare con moltissimi dei personaggi coinvolti nei fatti di quegli anni in particolare il giudice Salvini voleva sapere dare inizio quanto aveva da dire sì aveva disponibilità anche sotto questo profilo su la storia del tutto particolare di un gruppo sostanzialmente composto dalle stesse persone che insieme a inizio si resero corresponsabili del massacro del Circeo un gruppo tipicamente romano dell'estrema destra romana le scimmie ottava un po'le impresse dei cosiddetti samba villini di Milano nella prima metà degli anni settanta con rapine anche spettacolari per autofinanziamento e con una completa totale assoluta disponibilità a eseguire lavori sporchi per ambienti anche para istituzionale quanto meno secondo uno stile e una mentalità che potremmo definire così giornalisticamente sbrigativamente sudamericana
Izzo confermò al giudice Salvini le cose che Salvini aveva già appurato parlando con altri personaggi
E aggiunse
Colpire il tutto un particolare che appunto riguardava Giorgiana Masi la tragica fine di Giorgiana Masi e un episodio la giornata per il dodici maggio del mille novecentosettantasette avvenuto quando Izzo è bene sottolinearlo era già in carcere da almeno un anno e mezzo
Era in carcere da almeno un anno e mezzo e però proprio in quei giorni molto impegnato in un tentativo di evasione dal carcere di latina che sarebbe poi andato in fumo perché sventato dalla sorveglianza nell'estate del mille novecento settantasette era quindi verosimilmente in contatto con non solo con i suoi compagni di detenzione come oppio ma anche con i suoi amici
Sì rimasti all'esterno e ricordiamo che effettivamente il personaggio più carismatico prodotti quel ambiente Andrea Ghira condannato anche lui con sentenza definitiva all'ergastolo per i fatti del Circeo
E rimasto ininterrottamente fino a oggi latitante appunto dalla settembre del mille novecentosettantacinque forse si aggirava ancora per l'Italia in quel maggio del mille novecentosettantasette
Quando si verificava la la manifestazione per ricordare il l'anniversario della vittoria nella referendum sul divorzio e quando suonarono i tratti sì pari che portarono anche alla morte di Giorgiana Masi fu su questo non si può essere certi ma è verosimile visto che pendeva quel tentativo di Eva Simone dal carcere di latina degli altri imputati per i fatti del Circeo infinita era in buona sostanza l'unico rimasto libero
Allora
Izzo ha raccontato al giudice Salvini che in quel periodo dopo aver letto sui giornali la notizia dalla morte di Giorgiana Masi nelle cronache su l'andamento di quella giornata ovviamente i i giornali riportarono nell'immediato
Anche lei polemiche sul gravissimo comportamento della polizia e di interi reparti non solo di uomini in borghese e in servizio di ordine pubblico con armi anche fuori ordinanza
Izzo ha raccontato a Salvini che riflettendo su questo e parlando con altri compagni di detenzione di quello che si andavano leggendo sui giornali
Sì convinse che fra le forze dell'ordine potevano benissimo aver agito in funzione di fiancheggiano Totti provocazione anche elementi del gruppo di cui lui aveva fatto parte fino al momento dell'arresto si convinse ancora di più di di questa possibilità leggendo nei giorni successivi sempre nelle cronache dei giornali che stampavano una dettagliata cronaca romana per esempio lo stesso messaggero la notizia del ritrovamento o nei giardinetti di piazza Augusto Imperatore a Roma di Ombretta scappare di foggia militare contenente pistole caricatori e proiettili e Pistol secondo Izzo dello stesso tipo di quelle che avevano fatto parte dell'arsenale che lui stesso aveva maneggiato fino al momento del suo arresto per i fatti del Circeo in particolare Rico disse a Salvini di essere rimasto colpito all'epoca della presenza fra queste pistole di una calibro ventidue che sparava proiettili ventidue lungo di tipo camiciatura rinforzato come quelli che sarebbero stati usati sarebbero stati sparati nella serata dell'atto di Maggio mille novecentosettantasette su ponte Garibaldi cioè sul teatro dell'ultimo scontro in cui trovò la morte anche Giorgiana Masi il tutto desunto dalla lettura della cronaca dei giornali di quel periodo disse Izzo alla giudice Salvini bene nel ai primi di maggio dell'anno scorso e cioè del mille novecentonovantasette a tre anni e mezzo di distanza è bene dirlo spiegarlo da quando venne reso questo interrogatorio da parte di Soir Salvini
Quotidiano l'avvenire poco
Pubblico ampi stralci di questo verbale che cosa era successo la giustificazione del giornale del giornalista che se ne occupo per riproporre un documento del genere era successo che ci si avvicinava all'amico alla diverse salario al ventesimo anniversario della dodici maggio mille novecentosettantasette e pochi giorni prima per l'esattezza il nove di maggio all'universo da di Roma era stata gravemente ferita in quel momento era ancora in coma la studentessa Marta Russo colpita alla testa da un proiettile si dice Eva all'ora da parte con grande certezza da parte degli inquirenti sebbene non fossero disponibili
Frammenti di questo proiettile ma soltanto le radiografie del cranio di Marta Russo un proiettile calibro ventidue sparato da una pistola calibro ventidue
Quindi le diciamo l'esigenza giornalistica era questa e perché non riproporre un documento fino a quella a quella a quei giorni Inedito questo il quattro quindi dell'antefatto che riflessioni possiamo fare mettendo a confronto o il verbale di Izzo
L'articolo dell'Avvenire del mille novecentonovantasette e questa presunta nuova pista del messaggero di pochi giorni fa
E pendio
ICI le innanzitutto che Angelo Izzo rinchiuso nel carcere di latina abbia potuto leggere nei giorni immediatamente successivi al dodici maggio mille novecentosettantasette sui giornali che arrivavano in carcere la notizia sia che a colpire a ferire mortalmente Giorgiana Masi fosse stato un proiettile calibro ventidue e ben più facile invece che abbia letto in quei giorni la notizia che era un proiettile calibro ventidue o di calibro molto simile se il colpo arrivo deformato a destinazione era un proiettile calibro ventidue o molto simile quello rimasto conficcato in un guantone d'ordinanza che portava che indossava uno dei carabinieri schierati all'altra estremità di Ponte Garibaldi rispetto a quella su cui si trovavano i manifestanti e fra loro Giorgiana Masi
Quindi tanto per intenderci all'imbocco di Ponte Garibaldi dal lato del Ministero di Grazia e Giustizia edificare un proiettile di piccolo calibro sparato verosimilmente dall'altra parte che del di Ponte Garibaldi e già privo della forza di penetrazione tanto che arrivo acconti
Casi soltanto nel guantone del carabiniere senza produrre altre lesioni e altri danni fortunatamente questo Proietti
Ripetiamo compatibile con un calibro tipo ventidue ed è ben possibile che sui giornali sia uscita all'epoca questa notizia non l'altra anche perché il tipo di ferite purtroppo mortali provocate dal proiettile che aveva colpito Giorgiana Masi e che aveva spezzato la tibia a una donna vicino a lei e non poteva essere certamente un proiettile calibro ventidue sparato dall'altra estremità di Ponte Garibaldi dove si trovavano le forze dell'ordine doveva essere un proiettile di tipo più grosso diciamo più o meno parente ti quelli calibro sette sessantacinque nove corto in dotazione alle forze dell'ordine
Allora perché Angelo Izzo introduce questo elemento nel suo interrogatorio della fine del mille novecentonovantatré ricordiamo per inciso che quell'interrogatorio viene reso dall'inizio subito dopo la sua cattura a Parigi dopo una evasione durata qualche settimana perché non si era ripresentata
Nel carcere del Norditalia in cui era rinchiuso un carcere fatto su misura per pentiti o collaboratori di giustizia dopo aver usufruito di un permesso per venire a Roma a trovare i familiari diciamo il il corpo di polizia che perde le tracce di Izzo al
Roma è la Polizia di Stato e sono uomini della Polizia di Stato quelli che riescono con la collaborazione dei colleghi francesi
A catturare Izzo a Parigi qualche settimana dopo quando viene sentito da Salvini Izzo quindi è tornato nel
Carcere in cui era stato rinchiuso ed è e gestito fra virgolette bisogna usare questa espressione ormai da quando i singoli corpi di polizia mantengono il contatto diretto con i pentiti o i collaboratori
E che hanno contribuito ad arrestare ed è gestito sempre da personale della polizia di Stato e diciamo introduce quindi
Sono andando a ritroso con la sua memoria i suoi ricordi questo elemento sulla calibro ventidue
Dobbiamo arrivare al a pochi giorni fa a all'articolo del messaggero
Trovare esplicitato col quello che un lettore più smaliziato poteva intravedere anch'alle pagine del verbale riempito da Rizzo nelle inverno del mille novecento novantatré e cioè per per trovare Espio citata l'ipotesi di lavoro quanto meno di un incidente per fuoco amico come direbbero i militari e cioè per un colpo che avrebbe raggiunto Giorgiana Masi e l'altra donna perché è esploso inavvertitamente da qualche manifestante armato che fronteggiava le forze dell'ordine questo la distanza ravvicinata sarebbe anche questo elemento cioè la distanza ravvicinata sarebbe compatibile anche con il tipo di lesioni più che Pavia devastanti che sono state inferte alle due donne con conseguenze più gravi e tragiche per Giorgiana Masi c'è han io parlerei motivo per pensare che l'eventualità di un incidente sul lavoro abbozzata fra le righe verbale Tizzoni
L'inverno del mille novecentonovantatré anche serizzo attribuiva la responsabilità del tiro a suoi ex camerati commilitoni infiltrati fra le forze di polizia certamente ipotesi questa non non rassicurante per la collettività questo che era possibile questa ipotesi del fuoco amico che era possibile leggere fra le pieghe che le dichiarazioni d'inizio è stata ora esplicitata appare in un rapporto curato dalla DIGOS quindi sempre da personale della Polizia di Stato investita per il nuovo supplemento di indagini sul Giorgiana Masi dal sostituto procuratore di Roma Giovanni saldi ci sono secondo me tracce di una vera e propria partita di giro per quanto riguarda la circolazione di queste notizie ovviamente il primato spetta ai fatti che saranno i fatti gli sviluppi delle indagini
Sulle quali non sarebbe male che l'opinione pubblica e i mezzi di informazione proiettasse ero un cono di luce a dirette come sono andate le cose e
Se non come sono andate le cose esattamente in tutti i dettagli il dodici maggio del mille novecentosettantasette come sono andate le cose per questa ripresa dell'interesse intorno al caso
La schiena di Ruggero sia più che esaustiva c'è da aggiungere che le abbiamo già fatto ascoltare nelle precedenti programmazioni notturne alcuni momenti assai importanti includere queste vicende cicoria anche nei prossimi giorni che abbiamo già fatto ascoltare l'intervento alla commissione di P due quello che gli ascoltatori Marco carne in cui Pannella descrive schedina politico di quella giornata la scelta nel
Tutta politica di creare a tutti i costi non ricordo da chi di quella strage fu ucciso ostacoli sulla creazione uccise
è stato quasi un caso giacché il volume di fuoco è stato del PdL le stesse fotografie a obbligati all'epoca dimostrano come non fu un agente occasionalmente a sparare ma vi fosse effettiva eccome diceva Ruggero spesso fosse squadre armate in borghese con pistole fuori ordinanza circo da togato sempre citando quell'articolo del Messaggero non privo di prece giù capita spesso negli articoli che quindi può capitare purché concedermi sta parlando adesso però più organico veri e propri Vergani non avevano nessun ente sul fare corteo coprendo i rischi un corteo dove poi scelgano gli otto aperta conclude Carriero piazza Navona prestare teste
Per ricordare Lavitola che referendum sul divorzio quella manifestazione più fu vietata sapendo benissimo che ciò avrebbe creato detenzioni la gestione della piazza fu particolarissima e si favori
Il formarsi di cortei di uscita da piazza Navona viceversa avrebbero potuto tranquillamente anche vietando la manifestazione arginare e bloccare il flusso di eventuali cittadini che comunque malgrado il divieto oppure informatica il divieto risolto l'accesso piazza
Ma al di là di tutte queste vicende raccontate dettagliatamente da Pannella i suoi drammatici cioè medici i colloqui telefonici con l'allora ministro dell'interno Francesco Cossiga
Al di là di questo che abbiamo anche fatto ascoltare altra documentazione