"La nuova fase della politica italiana" o "Valori, riforme, cultura della modernizzazione" incontro promosso dalla Fondazione Acton presso l'Hotel Plaza

Buonasera a tutti
Buonasera
A nome della Fondazione Acton quel questa sera
Presentiamo questo incontro
A cui abbiamo invitato
Alcuni leader della politica italiana per riflettere assieme
Su quali sono i coi contenuti culturali ideali di questa nuova fase della politica italiana
La Fondazione Acton
E attenta alla al questo grande dialogo
Che ci auguriamo sia sempre più intenso fra la tradizione di pensiero del cattolicesimo democratico fra la vallata tradizione della cultura cattolica non integralista e la tradizione liberale non dogmatica e quella quel liberal
Quella quella tradizione di pensiero
Liberaldemocratica laica che e che ha cattolica che oggi come oggi forse è chiamata a dare il proprio contributo anche alla soluzione di quei problemi che tutti abbiamo davanti relativi alla ricostruzione morale e civile di quel di di questo Paese questa sera abbiamo pensato di invitare
Alcuni leader della politica di oggi per assieme a loro cercare di capire cosa sta accadendo cercare di capire quali sono anche i valori in gioco
Quale la controversia
Sull'uomo che al fondamento poi della della cultura politica
Vogliamo capire prima ancora delle strategie che poi ci esplichi era hanno vogliamo capire quali sono i fondamenti culturali della loro azione politica
E quindi anche della cosiddetta costituente
Dei moderati e dei riformisti di questo Paese io
Lascio subito la parola all'onorevole Buttiglione che
A cui chiedo di introdurre questo in incontro
Tenendo presente appunto che il presidente Cossiga che aveva accettato questo incontro
Fra l'altro è il presidente onorario della Fondazione Acton queste uno scoop perché è una non notizia di pochi giorni
E non è non è più non è e potuto essere con noi perché aveva dei degli impegni istituzionali quindi io lascio subito la parola all'onorevole Rocco Buttiglione
Ci incontriamo in un momento difficile della vicenda politica del nostro Paese
Un momento che segnato da caratteristiche gravi di stagnazione che portano a una perdita di speranza o al rischio della perdita d'una speranza
In un paese il quale alcuni anni fa ha iniziato un cammino difficile per la propria modernizzazione
Per poter essere presente efficacemente in Europa
Per poter dare alle nuove generazioni la prospettiva di una vita più civile una vita anche economicamente più sicura ma soprattutto una vita più libera
Questo processo della transizione italiana ha avuto come base la rottura con un modello consociativo un modello consociativo in cui non c'era la possibilità di un ricambio al governo
La Democrazia cristiana era condannata a governare il Partito comunista era condannato all'opposizione una opposizione che non aveva la prospettiva del Governo veniva sistematicamente a patti con la maggioranza per facilitarne la vita
Ottenendo in cambio di partecipare di fatto alla gestione del potere
Questo per ragioni culturali
Una cultura della sinistra democristiana per esempio la quale
Una cultura della sinistra democristiana la quale era convinta della
Superiorità
Di un sistema consociativo rispetto e sistemi liberali tradizionali degli altri paesi e che per ottenere questo nell'impossibilità di portare i comunisti al governo aveva portato il Governo il Parlamento facendo del Parlamento e di un Parlamento
Consociativo il luogo della decisione politica con il risultato di rendere
Dissi Cile la espressione della volontà degli elettori
Quale fu la bandiera del cambiamento fu il dire bisogna cambiare a rompere il sistema consociativo andare ad un sistema in cui i cittadini possano effettivamente scegliere i loro governanti andare ad un sistema più simile a quello delle grandi democrazie o ci
Fu questo ciò che scrisse tante impegnarsi
I referendum fu questo che fu anche alla base di tutto i cambiamenti politici che hanno segnato
Una fase della vita pubblica italiani
Cosa è accaduto qual è il panorama davanti al quale ci troviamo noi oggi il consociativismo non è stato abbattuto il consociativismo è stato rovesciato
Invece di avere un sistema con la Democrazia cristiana condannata a governare i comunisti con che l'opposizione abbiamo un sistema in cui i comunisti sono condannati a governare pardon non i comunisti gli ex comunisti sono condannati a governare
I democristiani parla non i democristiani ma le forze del centro
Moderato riformista italiano solo sistematicamente condannate alla opposizione avevamo un bipolarismo imperfetto oggi abbiamo di nuovo ancora un bipolarismo imperfetto
E questo bipolarismo imperfetto io credo è anche peggiore
Di quello nel passato
A volte si parla di un regime democristiano attenti all'uso delle parole il bipolarismo di ieri era un bipolarismo in cui il consociativismo si esplicava come diceva Aldo Moro
Nel fatto che il governo non può veramente governare l'opposizione non può veramente fare opposizione
Il nuovo tipo di consociativismo è un tipo di consociativismo in cui il governo si prende sempre più spazi di governo
Non attraverso la Bicamerale attraverso le riforme striscianti dei regolamenti parlamentari attraverso il cambiamento del costume politico
Mentre l'opposizione continua hanno poter fare opposizione condannato a fare sempre meno opposizione io credo che da questo che noi dobbiamo partire
Completare la transizione
E quindi la modernizzazione del sistema politico
Per questo fare l'opposizione creare le condizioni per fare l'opposizione noi non possiamo affrontare questo tema senza partire da una critica
Di quello che è stata la conduzione politica dell'alleanza di centrodestra nei negli anni e nei mesi passa
Noi non pretendiamo che la nostra critica sia l'unica valido giusta
Noi però abbiamo sviluppato un'analisi di quello che è accaduto e stiamo facendo delle proposte per il cambiamento
Io sarei lieto se da Forza Italia se da Alleanza Nazionale emergesse un'analisi diversa un'analisi alternativa che ci dica dove abbiamo sbagliato nel passato cosa dobbiamo fare per vincere nel futuro fino ad oggi devo registrare che questa analisi alternativa non emerge
Io credo che noi abbiamo sbagliato soprattutto su questo
Abbiamo lasciato che la spinta innovativa
Di cui eravamo portatori
Forse bloccata
Fosse bloccata dal fatto che ci hanno imposto una agenda della politica che non è quella che effettivamente nel cuore del popolo italiano il conflitto sulla
Magistratura
Sacrosanto
E quindi io credo di dover ribadire le ragioni per cui ieri abbiamo votato
Come abbiamo votato in Parlamento pubblicamente davanti a tutti rifiutando l'autorizzazione a procedere nel caso Previti attenti non abbiamo detto che Previti è innocente e questo lo devo dire i tribunali
E abbiamo dato piena libertà ai tribunali di andare fino in fondo nelle loro indagine
Non abbiamo rifiutato
Quello che ci è sembrato un segnale politico di un settore della magistratura volto a mettere sotto tutela il Parlamento e a dire non avete diritto di fare le riforme per ciò che riguarda la magistratura almeno senza il consenso di una procura della Repubblica questo è il significato politico del voto
Di ieri
Che noi abbiamo dato
Noi ci troviamo in una situazione in cui lei in frasi sul tema la magistratura e conflitto ma di statura politica lei in fasi sul tema del televisioni ha finito con lo stravolgere un'agenda politica l'agenda politica dell'opposizione non è corrispondente all'agenda politica del popolo italiano
Una forte opposizione sociale al governo Prodi non si salda con la nostra iniziativa politica
Non si salda con la nostra iniziativa politica perché le priorità di questa opposizione sociale sono diverse da quelle l'opposizione politica sono il lavoro
Sono la liberalizzazione
Come condizione per battere la disoccupazione in questo periodi non c'è nessuno che ad una proposta forte per dire che la disoccupazione può essere radicalmente diminuito
Perché attaccare radicalmente la disoccupazione fare una vera politica del lavoro significa scontrarsi con il potere di lobby molto forti per quali tengono prigioniera l'Italia
Questa bandiera oggi non laicità nessuno
E diventa retorico tutto quello che si dice sul grande tema del lavoro dell'avviso quello che sta a cuore al Paese e una Europa in cui vogliamo entrare da protagonisti e non semplicemente come un elemento accessorio e potenzialmente coloniale dobbiamo cambiare l'agenda politica dell'opposizione per fare una opposizione fare
E l'altro fattore che ha bloccato l'opposizione credo che sia un fattore culturali
Devo dire con grande amicizia verso l'onorevole Fini non è pensabile che si cerchi di ottenere legittimazioni
Da Violante o dal PDS
C'è la tendenza della cultura a vedere la Seconda Repubblica come uno ripudio delle forze liberali democratico cristiani
Socialiste le quali hanno salvato l'Italia dal comunismo con De Gasperi con Einaudi e con Saragat hanno aperto il cammino della democrazia italiana della modernizzazione per noi crediamo che invece questo campo e tradizioni ideali vadano riprese per poter riprendere quel cammino
Non è pensabile che nella Seconda Repubblica sì riparta
Dalla seconda guerra mondiale e si riparta dalla idea che in quegli anni di piombo hanno sbagliato gli uni hanno sbagliato gli altri e in fondo si perdonano gli uni con gli altri si legittimano gli uni con gli altri gli eredi dei comunisti gli eredi dei fascisti
Noi vogliamo che gli eredi dei fascisti gli eredi dei comunisti entrino nella democrazia italiana ma vogliamo ricordare anche oltre quelli che oggettivamente sono stati di carnefici della nazione italiana quelli che sono stati le vittime
La grande tradizione degli italiani che sono stati compiuti e Cimo secondo che sono stati con i cattolici sono stati con i liberali che hanno combattuto tutti e due i totalitarismi del secolo ventesimo e che hanno pieno diritto apporre la loro candidatura alla guida del
Paesi
Noi crediamo che l'opposizione non funzioni perché ha perso quella tradizione ideale e perché sia per lasciata irretire su di un ordine di priorità
Che non è quello effettivo del paese crediamo che per portare l'opposizione fuori di questo sia necessario uno sforzo
Uno sforzo corale
Uno sforzo il quale riparta da ciò che non è stato da ciò che non è stato fatto
E c'è bisogno di una classe dirigente che si qualifichi su valori chiari e su programmi precisi per aprire il cammino del furto
Io credo che alla radice della crisi sia una insufficienza culturale la radice prima
Lasciate che io ripensi un attimo alla storia della democrazia cristiana perché cade la democrazia in cella per tante ragioni
Una di queste ragioni però forse la più importante
Entrando nella fase della mondializzazione entrando nella fase successiva alla crisi del comunismo la democrazia cristiana avrebbe avuto bisogno di un bagno di cultura liberale
Quel bagno di cultura liberale non c'è stato
Non soltanto come incontro fra cattolici e liberali ma come capacità di produrre una sintesi nuova di libertà e solidarietà
Le sintesi vecchie non funzionano più una sintesi nuova deve essere prodotta questa e la sfida la sfida a cui l'Ulivo inadeguato
Perché è condannato a tentare di difendere l'esistente modificandolo in qualche parte la sfida che a noi appartiene e che sino ad ora non siamo stati capaci di impostare con una forza adeguato
Io credo che noi dobbiamo accettare e rilanciare oggi questa sfida da più parti ci si domanda
Ma il Polo c'è ancora il Polo non c'è più il Polo continua il Polo è finito
Io credo che sia una domanda sbagliata
Esiste un'area del centrodestra che è alternativo alla sinistra e noi in questa area rimaniamo saldamente
Stabiliti esiste un sistema di relazioni politiche
Che finito che è stato bocciato dagli elettori nel novantasei e poi di nuovo nel novantasette o Cira assegniamo a gestire un sistema di relazioni politiche in cui la possibilità vera dell'alternanza
La possibilità vera del ricambio di governo non c'è
O entriamo
Nella consociativismo rovesciato
Che D'Alema ci propone
Oppure dobbiamo avere il coraggio di ripartire da una identità di ripartire da contenuti una classe dirigente si qualifica perché a una proposta per risolvere i problemi del Paese e una cultura che le consente di identificare questi problemi
Questo è il cammino
Che noi vogliamo
Siamo consapevoli che questo cammino ha bisogno di una forte ispirazione culturale
I problemi della politica italiana sono anche i problemi di una cultura politica asfittica legata al passato che si è tagliata fuori dalle grandi correnti che alimentano oggi la vita delle democrazie occidentali e per questo l'azione che noi svolgiamo non può essere solo politica bisogna legare a questa politica una grande iniziativa culturale di incontro tra il meglio della cultura cattolica e il meglio della cultura liberale non a caso incontro di oggi proposto siamo ospiti d'una fondazione la Fondazione Lord Acton che prende nome da un grande cattolico che è stato contemporaneamente un grande liberale non il liberalismo ideologico ma il liberalismo che vede nel una filosofia delle istituzioni centrata sull'idea di libertà
Quelle via di libertà che fa parte anche del patrimonio più caro del cattolicesimo politico italiano
Questa è l'ispirazione sulla base della quale oggi ci troviamo e chiamiamo a confrontarsi insieme con noi quanti vedono gli stessi problemi hanno a cuore gli stessi valori e noi speriamo vogliono lavorare con noi per condurre la medesima battaglie
L'onorevole Martino
Io sono molto legato alla Fondazione accanto al per questo invito oltre tutto la Fondazione attorno riprende un po'il modello dell'istituto atto anche negli Stati Uniti ha fondato un prete avere sierico
Sfidando una tradizione ho suggerito come socio dall'Ama un parere un society un'associazione internazionale dei liberisti in cui uno dei punti di dissenso e appunto il rapporto con la religione quindi lui è il secondo Preti a diventare socio di questa associazione mondiale di liberisti
Sono molto contento di essere qui stasera perché io ritengo biro delle cose che a me sembrano banali
Che oggi Luigi Sturzo e Luigi Einaudi apparterrebbero allo stesso partito
Che le differenze che separavano cattolici liberali
Dai liberali cattolici nel mondo in cui oggi viviamo non hanno più molto senso
Vorrei dire alcune banalità ricollegandomi a quanto peraltro ha già detto Rocco Buttiglione
A me sembra che il punto di partenza sia questo noi abbiamo noi italiani abbiamo compiuto una scelta
Che io non veramente non credo che sia il River irreversibile perché come liberale non credo alla irreversibilità delle scelte ma che mi auguro mi auguro non venga modificata
Noi abbiamo deciso di passare da un sistema politico caratterizzato da una pluralità di partiti diversi e da accordi di coalizione
Un sistema politico cioè nel quale non erano gli elettori a scegliere chi dovesse governarlo ma in seconda battuta erano i leader di partito a formare accordi di coalizione ad un sistema di democrazia competitiva
Non mi piace parlare di bipolarismo perché un termine abusato ma ne vogliamo una concorrenza fra due progetti politici che si presentano al giudizio dell'elettorato
Gli elettori decidono a chi debba competere l'onere di governare il Paese e a chi debba competere l'onere ancora più gravoso di fare opposizione io non credo che noi dobbiamo dissociarsi da questa scelta credo anzi che dobbiamo adoperarci perché questa scelta funzioni allora se questo è vero ne discende un corollario
E cioè che la organizzazione dei movimenti all'interno di uno dei soggetti politici
E cosa meno importante della organizzazione complessiva del soggetto politico spesso cioè quello che noi deve stare a cuore e che esista un progetto politico della opposizione alternativo a quello delle sinistre che si prepari intanto a fare fino in fondo l'opposizione
E domani se così gli elettori vorranno a governare il Paese questo credo che debba essere il nostro elemento comune il nostro comune denominatore
Ora se si accetta questo
Il termine programma
Assume un significato del tutto diverso da quello che aveva nel sistema proporzionale anche nel sistema proporzionale ogni partito aveva un suo programma ma erano programmi elettorali
Nessun partito poteva sperare di avere la maggioranza assoluta governare il Paese quindi si trattava di programmi elettorali ingenerano lunghi noiosi fumosi documenti che nessuno leggeva restavano in un cassetto
Il nostro programma deve essere un programma elettorale politico e di governo
Deve essere c'è una serie
Non non
Non molto lunga una serie di impegni precisi vincolati
Vincolanti e condivisi da tutti coloro che sottoscrivono quel programma e deve essere anche l'insieme di cose che noi ci impegniamo a realizzare nel caso in cui questa coalizione dovesse vincere le elezioni
Noi dobbiamo partire da questo
Dobbiamo partire dall'idea che nel nuovo sistema di democrazia competitiva
Dobbiamo offrire agli elettori alcune certezze circa le cose che intendiamo realizzare nel caso in cui dovessimo vincere le elezioni e dal programma che dovremmo partire dovevo partire alcune idee forti
Ben specificate vincolanti dire cosa intendiamo fare con chi intendiamo realizzarlo e in che tempi intendiamo realizzarlo perché la gente sappia per cosa vota quando vota per noi
Rocco Buttiglione parlava della crisi delle difficoltà del Polo di centrodestra
L'espressione Polo va sostituita con un altro termine ne troveremo uno migliore comunque giusto per intenderci continuerò ad usarlo
E io vorrei dire però una cosa non e cediamo in spirito critico circa le difficoltà dell'opposizione perché in Italia è almeno a partire dal diciotto marzo del mille ottocentosettantasei
Che non c'è stata opposizione fino al mille novecentonovantaquattro ci sono state le opposizioni
Perché c'era questa grande blocco al centro che governava c'era l'opposizione di destra e l'opposizione di sinistra ma dal momento che destra e sinistra non avevano nulla in comune non potevano mettersi assieme per offrire un'alternativa al governo
Mi son sorvolerò sul trasformismo il Giolitti Isma'il fascismo EISC la cosiddetta Prima Repubblica la realtà è stata questa noi non abbiamo avuto una opposizione senso di un soggetto politico che si proponesse come alternativa
Al governo esistente fino al mille novecentonovantaquattro quindi per noi fare opposizione è un fenomeno nuovo e le difficoltà della opposizione esistono anche perché sopportiamo ancora
Il prezzo della frammentazione del sistema elettorale proporzionale
Ora detto questo ci sono delle cose che non funzionano ma a me sembra che queste cose che non funzionano siano dovute soprattutto al fatto che continuiamo a comportarci come se il problema principale fosse quello riaffermare la nostra personale particolare identità noi dobbiamo viceversa
Cercare di individuare quell'importante elemento programmatico comune che ci unisce da una parte e che ci distingue dall'alternati dall'aggregazione delle sinistre dall'altro dobbiamo partire da un programma comune
Questo credo che sia uno sforzo che assieme
Tutti quanti
CCD CDU Alleanza Nazionale Forza Italia possono realizzare individuando alcuni temi importanti caratterizzanti
Che ci uniscano e che al tempo stesso dividano i nostri avversari perché questo è il punto loro le loro divisioni sono molto più marcate delle nostre se noi veniamo fuori con un programma chiaro otterremo non solo il risultato di identificare noi come soggetto politico ma dimostrare anche le dimissioni che spaccano le sinistre
Quanto alla Costituente dei moderati io non sono moderati
Io non credo
Che la moderazione sia una filosofia politica credo che la moderazione nella vita sia un fatto positivo
Ma la moderazione nella lotta per la libertà non è una virtù a mio avviso è un vizio così come l'intransigenza nella difesa della giustizia non è una un vizio ma è una virtù una qualità positive vorrei raccomandare alcuni miei amici moderati di essere moderati in tutto anche nella moderazione non siano in moderatamente moderati
La Costituente dei moderati è un fatto importante di organizzazione all'interno
Di quello che deve essere il soggetto oggi di opposizione domani di alternativa e possibilmente di governo che si contrappone all'aggregazione delle sinistre
Nella misura in cui scusate l'espressione trita riesce
A contribuire a rafforzare identitario il soggetto alternativo alle sinistre assolve un composto un compito storico fondamentale se viceversa dovesse essere un fatto di divisione all'interno
Del cosiddetto polo di centrodestra questo
Ovviamente sarebbe negativo vero che è arrivato anche l'onorevole Mario Segni regola Magazin Nicolaus
Dicevo quindi ben vengano tutte queste iniziative che a me sembra possano contribuire a rendere ancora più incisiva e chiara l'azione dell'opposizione oggi dell'azione di governo domani ma soltanto sono appunto volte a rafforzare questo soggetto politico e non ad indebolirlo
In altri termini
Noi dovremmo ispirarci è una considerazione credo di Aristotele e qui il professor Buttiglione spero non mi corregga
Quando diceva
Le cose differiscono in ciò che hanno in comune noi ci rendiamo conto del fatto che i fiori
Hanno colori diversi perché hanno in comune il fatto di essere colorati noi abbiamo un importante elemento comune sul quale possiamo innestare le nostre differenze quell'importante elemento comune deve essere il nostro programma
Comune e abbiamo da questo punto di vista un'indicazione molto chiara
Il secolo che si chiude
è stato il secolo dell'abuso della politica
è stato il secolo dell'uso della politica a danno della libertà individuale è stato il secolo dello statalismo il secolo dei grandi dittatori il secolo di Stalin di Hitler di Mao
è stato che anche il secolo dei piccoli dittatori di polpo otto di A Ming è stato il secolo della estensione ingiustificata del potere politico burocratico ai danni la Società spontanee
Noi abbiamo in comune come ispirazione questa che dobbiamo invertire questa tendenza perché se proseguisse le nostre libertà ed il nostro benessere sarebbero in pericolo
All'inizio di questo secolo il rapporto fra la spesa pubblica il prodotto interno lordo era del dieci per cento negli anni Cinquanta era del trenta per cento attualmente siamo al sessanta per cento
Coloro i quali non si rendono conto dalla correlazione inversa che esiste fra il potere della politica e libertà individuali non hanno capito il rischio che queste corrono nel momento attuale
Noi dobbiamo ispirare il nostro programma una radicale inversione di tendenza
Per ridare spazio a tutte quelle istituzioni spontanee che fanno la varietà la ricchezza e la libertà di un Paese agli individui alle persone alle famiglie alle imprese sparsi che sono stati sottratti dalla ingerenza burocratica
Nelle nostre vite
Tutto questo può anche a taluno apparire inattuale anche se io non lo credo ma chi apparisse inattuale vorrei ricordare le belle parole di Croce
Non è mai politica attuale la parola dei profeti disarmati
Ma in un popolo ci vogliono i politici attuali e quelli inattuali e se i primi sono giudicati sardi di secondi matti ci vogliono i serali e ci vogliono i matti e guai ai popoli che hanno solo disabili
Perché spetta di solito ai matti porre coltivare i germi della politica avvenire grazie
Ringrazio l'onorevole Martino
Passo senz'altro senz'altro la pala parola all'onorevole Casini
Ma naturalmente veniamo
Da
Veniamo da diversi
Da diversi strada diverse strade sia noi all'interno del Polo sia
Mi riferisco all'amico Segni che
E qui oggi con tanti altri amici che hanno condiviso l'esperienza referendaria
Anche recentemente abbiamo assunto posizioni diversificate
Però vorrei riprendere
Una riflessione di Buttiglione e anche Di Martino
Più intimistica per coloro che sono stati
Fino in fondo convinti dell'esperienza del Polo
Mi sembra che ci siamo cullati per qualche mese qualche mese di troppo a mio parere nella speranza della provvisorietà del nostro ruolo di opposizione
Il dibattito che si è risvegliato in queste settimane è il segno che finalmente abbiamo un minimo comune denominatore cioè ci stiamo rendendo conto fino in fondo che c'è una lunga marcia che ci attende
E che scorciatoie non ve ne saranno
Perché dico questo perché molti hanno avuto la speranza o hanno coltivato l'illusione
Che la nostra condizione di opposizione fosse una condizione provvisoria in questa legislatura
La crisi di governo che c'è stata qualche mese fa avuto questo grande merito
Di liberare il campo dalle illusioni
Molti pensavano ad esempio che la Bicamerale servisse come anticamera di un governo di larga coalizione
E e hanno subordinato i comportamenti del Polo e dei partiti del Polo alla speranza
Di questa sorta di grande coalizione che avrebbe in qualche modo rilegittimarsi può anche coloro che stavano l'opposizione non è così
Scusatemi se io lo dico ma non è che voglio fare il papista centella operò molti fin dal giorno dopo le elezioni hanno spiegato che non sarebbe stato così
Che queste scorciatoie non avrebbero non ci sarebbe stata data la possibilità di prenderlo
E oggi finalmente anche se tardivamente ci rendiamo conto che il problema nostro è stare all'opposizione stare all'opposizione di una maggioranza che rischia in modo preoccupante diventare regime e se ci sono amici che all'inizio di questa legislatura hanno condiviso l'esperienza dell'Ulivo io oggi sono qui con noi
Sono qui con noi perché sono accumulati da un giudizio preoccupato e critico su questa maggioranza che assume le sembianze preoccupanti di un regime
è una parola forte ma è così
Allora se questa è la premessa
Io mi rendo conto che Martino da un lato e Buttiglione Dio da un altro ad esempio siamo destinatari quando andiamo in giro e quando parliamo di domande diverse a noi ad esempio chiedono a Rocco e a me
Ma voi volete rifare la DC non si capisce se è un'affermazione voi volete rifare la DC o se è una domanda ma voi volete rifare la DC
E la risposta è appesa ad alcuni con speranza ed altri con timore
Perché alcuni dicono magari li facessero DC altri di Cormano rifaranno mica Ricci
Ora io credo che in politica la cosa peggiore ritenere che sia possibile
Vivere di nostalgia
Se qualcuno spera che sia possibile una sorta di restaurazione del passato è fuori dal mondo
E dico tante volte ad amici che ingiustamente sono stati colpiti in una stagione i disse la pezza che la DC non è morta per Tangentopoli
La DC è morta per un'altra ragione la DC è morta perché negli ultimi vent'anni ha scelto Dossetti ha dimenticato De Gasperi ed è ferita cercato età accettato l'idea ed ha accettato l'idea di vivere una sua stagione finale
In una sorta di subalternità culturale alla sinistra
Se noi prendiamo tutti grandi provvedimenti dall'equo canone alla legislazione sui prezzi sull'ambiente a tutto il resto non li abbiamo intrisa la legislazione di principi
Marxisti comunisti e comunque di principi che sono estranei alla tradizione
Degasperiana che è la tradizione del grande incontro tra le forze di Berardi repubblicane tra il filone socialista democratico e il pilone democratico cristiano per cui non si deve spaventare nessuno perché noi non vogliamo rifare se mai
Fosse possibile Cuéllar Democrazia Cristiana
Il problema oggi comune che dovrebbe unire tutti coloro che sono a questo tavolo è sette possibile ricreare una grande formazione politica che metta assieme Einaudi e Saragat la Malfa e De Gasperi cioè essa che metta assieme quella grande tradizione all'incontro di coloro che hanno fatto un'esperienza ispirata cristianamente di quanti laici che non hanno il dono della fede che non sono praticanti ma che hanno un bagaglio di valori condivisi che sono i valori di riferimento
Che io credo abbiano anche caratterizzato la grande stagione di ricostruzione di questo Paese
Perché io dico e non non ho paura di citare i grandi
Uomini del passato
Lo hanno fatto gli amici ad esempio segni mi viene in mente il suo intervento domenica la Costituente nostro perché vedete il popolo a mio parere ha avuto un grande difetto
Cioè dove nasce quella che Galli della Loggia definisce gli impresentabili tasso c'alle del POR che sia giusta o sbagliata l'affermazione di Galli Della Loggia e molto bisognerebbe fare un altro dibattito però adesso mi voglio fermare al super fin alla superficie
Molti dicono il Polo è socialmente impresentabili
Se a mio parere c'è un dato di vero in questa affermazione
è che il pollo non ha coltivato la memoria cui poteva riferirsi politicamente
E c'era una memoria cui noi potevamo agganciarci era la memoria di chi ha fatto le scelte della grande tradizione europea di questo parco paese di chi ha fatto le grandi scelte occidentali
Di chi ha impostato la ricostruzione di questo Paese cioè mentre Alleanza nazionale
Difficilmente poteva coltivare
In questa ultima fase una grande memoria storica
Mentre Forza Italia si è presentata sulla scena politica
Con un atto che era la rimozione quasi della memoria c'era la novità per eccellenza potremo discutere di questo ma non lo voglio fare
Alcune fonti forze politiche più di altre potevano essere depositari di una sorta di memoria storica che noi abbiamo finito di regala per regalare alla sinistra addirittura noi abbiamo regalato alla sinistra l'Europa amici
Cioè nell'immaginifico generale noi finiamo per essere più tiepidi verso l'Europa rispetto alla sinistra
Che è una che è un'aberrazione da tutti i punti di vista da tutti i punti di vista allora
Io credo che noi dobbiamo coltivare questa memoria storica assieme agli amici
Che hanno
Una grande un grande radicamento nel filone liberale che in questo Paese c'è stata nelle grandi tradizioni laiche che vi sono state che hanno contribuito al progresso dell'Italia
E questa memoria storica deve passare anche attraverso un'autocritica forte
Noi democratici cristiani parlo per chi aspetta ha vissuto l'esperienza dici non possiamo solo coltivare il meglio della memoria storica democratica cristiana evitando quell'autocritica che tutto sommato è sembra difficile da fare
Noi dobbiamo anche fare un'autocritica sulle degenerazioni che vi sono state e che hanno segnato una delle ragioni vere dell'epilogo politico democratico cristiano
Per non possiamo coltivare la memoria rimuovendo la critica che dovrà e l'autocritica che dobbiamo fare
Su quest'operazione si innesta a mio parere una nuova un nuovo schema che ci deve essere la politica italiana
Ormai è stucchevole il dibattito Berlusconi leader Cossiga e Berlusconi allora così che Berlusconi si debbono vedere gli altri si fanno CCD CDU si fondono tutte cose di cui alla gente importa pochissimo
Oggi il problema vero è capire come è possibile dare una speranza di cambiamento a quei moderati italiani che non vogliono rassegnarsi a morire ulivisti che non vogliono accettare l'egemonia permanente dell'Ulivo
Che contrariamente a quanto la sinistra fa in tutta Europa
In Italia compie un'operazione diverso menti Tony Blair si incarica di togliere il salario alle casalinghe di spiegare le ragioni agli inglesi di una scelta impopolare apparentemente una scelta che può esser tutto salvo che una scelta di sinistra
Cioè si sposta di di di compiere un processo di cambiamento della sinistra inglese
Noi in Italia abbiamo da Lella che mette tutti su questo carro di Tespi dal giustizialismo di Di Pietro al garantismo dal punto di vista della giustizia di Gargani
Dal dalla tecnocrazia di Dini al vetro comunismo di di Bertinotti e di Cossutta
E compie non la trasformazione della sinistra italiana vediamo con la Cosa due chiamato gli ha spiegato benissimo che se cercava di trasformare la sinistra
Del PDS con la Cosa due l'operazione già fallito no cerca di fare un'operazione diversa cerca di realizzare le condizioni
Per venirci a spiegare come ieri lo ha fatto con l'arco costituzionale che oggi c'è una nuova versione dell'arco costituzionale
Che nel centrodestra sono tutti impresentabili che lui si presenta al supermarket della politica c'era collocata e tutto luglio
Cioè per i la la domanda che i consumatori gli rivolgono lui ha tutto destra sinistra centro nella sua grande coalizione un'operazione trasformisti che ha che è la premessa della creazione di un regime e che è la mortificazione del bipolarismo
Perché il bipolarismo vero sarebbe esattamente la cosa opposta cioè prefigurerebbe un processo di trasformazione della sinistra
E una possibile alternanza tra i due schieramenti che invece da lei ma nei fatti cerca di vanificare creando le premesse per un regime allora
La riflessione che alcuni di noi hanno fatto è questo noi non possiamo accettare l'idea di un bipolarismo di comodo e io ho piacere che in Alleanza nazionale amici e e e qua e mi fa piacere sia pubbliche ore proprio perché dobbiamo discutere tra di noi di queste cose
Alcuni amici non si avvede hanno che per rimanere nel salotto buono pagano un prezzo a D'Alema che è il prezzo della mortificazione della subalternità cioè quando Fini sul tema della Bicamerale
Dimostra di accettare qualsiasi minestra che gli mette in tavola D'Alema
Perché
Perché vuole avere la delle la legittimazione a stare nella Seconda Repubblica grazie a una concessione reggia dell'onorevole D'Alema ma se fa questo è un errore mortale perché deve giudicare il il il contenuto deve giudicare il contenuto della Bicamerale a secondo di quella che è la minestra che gli viene offerto a sente le riforme che si fanno sono riforme accettabili è giusto dare una mano di Camera se le riforme sono riforme insoddisfacenti non c'è dubbio che non bisogna che noi compiacciamo in nessun modo la strategia dell'onorevole D'Alema
La quale strategia è molto chiara
Cioè cerca di creare in Italia le condizioni per un bipolarismo anomalo tra destra e sinistra convinto in questo modo che la sinistra sia destinata a vincere nei prossimi anni
La costituente di centro nasce almeno per quanto mi riguarda sulla riflessione
Critica di questa situazione sulla necessità di creare un centro alternativo alla sinistra
Non certamente un terzo polo
Io non sono disponibile a partecipare a terzo polo perché dovrei andare a chiedere scusa l'onorevole Martinazzoli spiegandogli che ho sbagliato tutto che ha ragione lui non si capisce perché allora in questi quattro anni il partito che io rappresento se accettassimo l'idea il terzo polo
Ha fatto esattamente il contrario rispetto a quello che era il terzo polo
Noi dobbiamo creare un centro alternativo alla sinistra
Che dia una speranza di cambiamento i moderati ed ecco perché io ho parlato di contratto le tonale con Alleanza Nazionale
Per derubricare un'alleanza che stava quasi per diventare un'alleanza i biologi cassa sul modello del partito unico ad un'alleanza in cui ciascuno fa la sua parte
La destra fa la sua ma il centro non viene sostanzialmente di espropriato de il compito di fare quello che fa in tutt'Europa cioè l'alternativa alla sinistra questo è anche l'unico modo per me per riuscire a raggiungere lettori scontenti dell'Ulivo
Quei popolari guardiamo ieri la spaccatura che c'è stato non si parlava solo del caso Previti ieri ieri si parlava dello stato di diritto si parlava di un tema non si doveva fare il processo a Previti ieri in Parlamento come impropriamente qualcuno
Ha finito per dire nelle dichiarazioni giornalistiche ieri si parlava di regole e di Stato di diritto
E quella che che è stata la reazione del Partito popolare con una spaccatura al cinquanta per cento dimostra che convivono sensibilità diverse
E se nel gruppo dirigente la spaccature tale figurate di la spaccatura che c'è tra gli iscritti e gli elettori del Partito popolare allora e termino
Io credo che questa iniziativa sorge per dare speranza di cambiamento che interpreta questa iniziativa come una scorciatoia
Nei confronti della sinistra non commette solo una grande offesa nei confronti di ciascuno di noi perché francamente credo che siamo anche in condizione di di dirlo che proprio è un'offesa gratuita rispetto ai comportamenti che ciascuno di noi ha sempre tenuto ma commette anche uno sbaglio cioè sottovaluta
La possibilità che quest'operazione può dare in un riassetto della dello schema politico italiano al cambiamento e noi vogliamo cambiare non possiamo accettare l'idea di essere l'opposizione di comodo che garantisce per vent'anni la vittoria dell'Ulivo
Ringrazio l'onorevole Casini
Ringrazio anche non onorevole Fiori la sua presenza di aver accettato questo invito passo subito la parola all'onorevole Fiori
Dunque mi sembra sia chiaro dalle cose che abbiamo ascoltato e che condivido
Che è giunto il momento di operare in questo Paese
Un'altra grande svolta politica dopo quella del novantaquattro
Dinanzi ad una maggioranza piena di contraddizioni
In tutti i campi dalla giustizia alla RAI dal lavoro al tipo di sviluppo economico dalla Bicamerale la legge elettorale
Noi stiamo vivendo una fase nella quale l'opposizione praticamente una sorta di bell'addormentata nel bosco
è un'opposizione
A parole che non riesce a costruire un progetto alternativo sul quale realizzare il cambiamento trasformare cioè l'opposizione in maggioranza
Ed allora perché questo non accade
Io credo che questo ancora non è accaduto perché ci muoviamo con una sorta di ambiguità tutti quanti che non aiuta la realizzazione di questo nuovo progetto
Mi ha fatto piacere ascoltare la parte finale soprattutto del discorso di Pier Ferdinando
Quando ha detto con chiarezza che non si tratta di fare il terzo polo
Che non si tratta di aprire una partita in Terna per sostituire questo con quello che inizi tratta aggiunge un'iniziativa che non è contro Berlusconi ma è contro D'Alema
Cioè si tratta di rafforzare le ragioni che hanno dato inizio all'esperienza del Polo prendendo atto che in questo momento che da qualche mese
L'iniziativa del Polo non è più in grado di garantire un'autentica opposizione
Allora non ci dobbiamo perdere sui nominalismo mi
Geografici centro centro sud centro est Centro-Nord
Perché vedi Pier Ferdinando amici che state da questa parte
Il centro può significare tanto ma può non significare niente
Se è una posizione geografica
Per la quale uno si colloca in un certo posto per poter avere le mani le mani le mani libere andante andare a destra a sinistra secondo le circostanze non è una cosa
Allora ci dobbiamo misurare su questi valori per vedere se ci sono le condizioni presupposti gli argomenti comuni sui quali costruire questa nuova fase della vita politica nazionale
Naturalmente la democrazia
Naturalmente il rifiuto di ogni forma di razzismo e di antisemitismo
Naturalmente i valori di libertà
Naturalmente la solidarietà
E cioè
Dare valenza al mercato
Ma non fare del mercato una categoria morale
E cioè riconoscere che il mercato è uno dei diritti di libertà che poggiano anche sulla visione cristiana della vita
Ma che è un mercato senza regolamentazione potrebbe diventare il contrario di quello che ne vogliamo che sia ed allora se ne mettiamo insieme queste considerazioni
Il popolarismo manzoniano
Il primato
Gioberti hanno il federalismo rosminiano vediamo se siamo d'accordo su queste cose
Alleanza nazionale queste cose le ha accettate
Cioè la grande svolta
Che c'è stata nel novantatré
E devo dire la grande capacità di Gianfranco Fini è stata proprio quella di portare un partito in qualche modo legato alla sua matrice storica all'interno di un'area nella quale questi valori sono stati tutti riconosciuti
Allora io mi domando ad esempio
Ma voi del centro
Voi del centro cattolico
Vi sentite più vicini al centro laico
Sul problema della droga a Taradash o a quello che sosteniamo nuovi
Sulla difesa della vita
Vi sentite più vicini a noi che abbiamo fatto in N della lotta per la difesa della vita una punto centrale vi sentite più vicini a noi o a coloro invece che nel mondo liberali liberisti quando un atteggiamento ambiguo
E sul tema del mercato della libera iniziativa
Vi sentite più vicini a una visione del mercato come suol dirsi anche impropriamente selvaggio o invece voi ritenete che il mercato debba assumere che all'interno del mercato debba essere introdotta un'etica dello sviluppo economico che tenga conto dei valori dell'uomo perché noi siamo su questa linea
Dobbiamo Fauré fa forse fare un apprendistato lo dobbiamo riaffermare solennemente a Verona
Ma noi stiamo su un versante che quello che scaturisce dall'incontro di due tradizioni la tradizione della destra politica con la tradizione del cattolicesimo liberale
Sono questi valori che sono stati i valori fondanti del partito di Alleanza Nazionale a Fiuggi
Dico questo perché dobbiamo sciogliere gli equivoci quando iniziamo insieme un percorso cioè non dobbiamo
Correre il rischio
Di creare delle fratture delle lontananze delle Riserve
Che sono solo formali tornando agli errori della Prima Repubblica quando la politica si fascismo con le formule e con gli schieramenti anziché coi contenuti
Per cui avevamo dei gruppi all'interno della DC che con il fatto di stare al centro non si sapeva mai se poi al momento congressuale si sarebbero collocati da una parte o dall'altra
Io credo che questo non lo dobbiamo evitare
E ce lo dobbiamo dire con grande franchezza proprio perché con moltissimi di voi abbiamo vissuto tanti anni di battaglie comuni
Che rimpiango e rivendico ma che hanno tracciato con forza una cultura che ci vede un coro uniti sulla quale ne possiamo costruire una nuova realtà politica ma dobbiamo essere sinceri
Perché altrimenti la conseguenza sarà che alimentiamo un fenomeno che è già iniziato è che quello lo uno sport che si sta diffondendo all'interno dell'opposizione
Nessun gruppo escluso nella sostanza e cioè quella corsa
Che io chiamo il D'Alema colonna che sarà introdotta anche nell'ad Olimpiadi a chi arriva prima parlava avere un rapporto a fare un accordo con D'Alema cosa che sta accadendo
E allora chi ci va per ragioni di giustizia chi ci va per ragioni di potere chi ci va per ragioni di delegittimazione compì mettendo tutti lo stesso identico errore
E cioè di fare un riferimento verso il nostro avversario per avere un ruolo e un prestigio all'interno della madre la minoranza allora questa minoranza questa opposizione nella dobbiamo costruire senza egoismi di partito
Senza equivoci culturali fondando la nostra il nostro legame il nostro contratto politico sui valori sui contenuti non sulle formule astratte non sulle parole
Lo dobbiamo fare chiarendo come ha fatto molto bene Casini che non si tratta di costruire un'ipotesi nella quale mettiamo Tizio al posto di Caio
Ma un'ipotesi che parte con un tavolo comune con un manifesto di valori
E con un Progetto che essa rappresenta la trasposizione in chiave politica di quei valori che viene sottoscritto e viene accettato
Che fa voltare pagina la storia di questo Paese e che finalmente fa esplodere tutte le contraddizioni che sono presenti all'interno dell'Ulivo
Perché quando qualcuno pensa e c'è chi lo pensa
Di far saltare
All'interno di fare esplodere all'interno ad esempio dei cattolici che sono nell'Ulivo le queste contraddizioni con abbassando il livello della contrapposizione fa un errore terribile
Perché anzi più teniamo basso lo scontro politico delle idee e della cultura e più consentiamo ai nostri amici che stanno dall'altra parte di poterci restare senza trovarsi in difficoltà
E allora dobbiamo alzare il livello di una politica dei valori trovare insieme la strada comune percorrerla insieme senza alibi senza equivoci e senza infingimenti e io credo che ci siano tutte le ragioni per aprire una nuova pagina nella storia del centrodestra
E per poter finalmente superare il pollo per andare verso uno schieramento che sia alternativo e antagonista rispetto al centrosinistra
Tu dicevi ricordavi del comune amico Martinazzoli ma
No il nostro amico Martinazzoli
Ma ho sentito leggo pure io sul giornale Martinazzoli si sta c'è un colloquio ma come
Il gioco grande sofferenza ho rotto con il mio partito nel novantatré all'assemblea organizzativa nazionale perché Martinazzoli aveva deciso insieme a Rosi Bindi di fare l'accordo col Pd ecco il PC PDS
Adesso dobbiamo fare un l'uno schieramento alternativo antagonista al PDS e rifacciamo il discorso come alpino al solito
Se facciamo presto noi commettiamo un errore Strategico perché forse riusciamo a mettere insieme a mettere insieme truppe maggiori e ci lasciamo libere le mani di muoverci con più tranquillità ma di fatto mettiamo in essere gli stessi equivoci che hanno portato alla sconfitta e alla distruzione della democrazia cristiana
Allora detto questo
Con molta amicizia e con molta lealtà io credo che ci siano gli spazi per una grande iniziativa che metta in crisi questa maggioranza che è una maggioranza trasformista
è una maggioranza carica di contraddizioni ci sono contraddizioni della giustizia nella Rai TV si è dimesso oggi pomeriggio irrevocabilmente siciliani
Nell'occupazione nel tipo di sviluppo economico sul federalismo nella politica di sviluppo sul bicameralismo
Stanno insieme cementati dal collante del potere e di un sistema di mass media che è provano rispetto ai nuovi padroni
Ma nel momento in cui noi dovessimo riuscissimo ad alzare il livello dello scontro alzando le bandiere dei valori che ci tengono uniti loro non potrebbero resistere
Ed allora salterebbero tutta una serie di operazioni fra cui anche consentitemi di dirlo anche la Bicamerale
Che è vero ed è motivo di polemica fra Fini e me che è vero che AN ha perseguito secondo me sbagliando come ho detto pubblicamente nell'assemblea di AN ma che è stata approvata con i voti di tutti quanti voi
Cioè c'è stata un'intesa generale sbagliata a mio avviso che ha portato ad un'approvazione di una bicamerale che è una parodia del presidenzialismo che è una parodia di federalismo
E che è una terribile manovra di tipo elettoralistico che rappresenterebbe se venisse approvata il ritorno in grande stile della partitocrazia
Allora o noi abbiamo il coraggio di dire queste cose di non nasconderci io dico un grandissimo militanti mi dovete credere mi faccio un po'trasportare dalla foga ma lo dico con grandissima umiltà proprio perché sto in mezzo ha tanti amici che rivedo dopo qualche anno
E sento che possiamo riprendere a fare insieme un grande cammino
Portando con noi tutti coloro che forse prima non la pensavano così ma che invece adesso hanno accettato questi valori che sono della nostra tradizione
E allora non dobbiamo perdere l'occasione per e Go ismi di partito di fare una battaglia di retroguardia
Ma dobbiamo invece mettere alla prova a sfidare tutti coloro che si considerano nel grande schieramento di centrodestra per vedere se accettano questo sistema di valori sui quali dobbiamo costruire la prospettiva per il futuro
E allora per concludere per concludere
La mia proposta è che si incominci a istituzionalizzare questo tavolo
Paga pochi importanza se poi AN deve restare
Di un po'più distante non è che una cosa che ci preoccupi moltissimo questo
Ma il problema è di stare insieme sulle cose che contano cioè di pensarla allo stesso modo
Perché può accadere che si è un po'distanti geograficamente fisicamente e si sia invece una grande consonanza di valori e invece può accadere che quasi staccati abbracciati insieme e la si pensa in modo completamente diverso
Se non c'è chiarezza allora non ha importanza se si tratta di stare un po'più di qua un po'più di là poi la cronaca la storia giudicherà
I fatti prenderanno il sopravvento il problema è che questa operazione questa ulteriore svolta questa nuova svolta dei moderati dopo il novantaquattro l'importante è che vada costruita su il manifesto dei valori il progetto politico
Identificando il blocco sociale
Sul quale questa nuova maggioranza questa opposizione che vuole trasformarsi in maggioranza si costruisce quando nel quarantasei quarantasette Degasperi mollo i comunisti
Non fece un'operazione a tavolino ne siamo il centro così della sinistra così tra destra no
Si preoccupò giustamente di vedere quale dovrà essere il blocco sociale sul quale avrebbe dovuto costruire la nuova maggioranza
Ed allora cosa fece allora disse il blocco emergente dei ceti emergenti che vogliono ricostruire il Paese insieme alla classe contadina
Ai lavoratori della terra
E fece questo trasformando con la riforma agraria i contadini i manovali della terra in piccoli proprietari
Ruppe il raccordo con i latifondi fece una scelta democratica e crea un blocco che ha governato il Paese per cinquant'anni
Noi dobbiamo ripetere questa operazione cercando di capire quali sono i gruppi sociali da intorno ai quali e con i quali si può costruire il nuovo blocco sociale che avrà in Parla
Torno a maggioranza e poi su questo allora realizzare le linee politiche sulle quali
Delle quali scaturisca il nuovo programma
E allora i lavoratori autonomi
I lavoratori dipendenti che non sono garantiti dalla triplice la nuova borghesia produttiva l'uno in pieno pubblico rinnovato i disoccupati quelli che oggi rappresentano la protesta sociale ma ci rendiamo conto no che in questo Paese oggi
Cioè una crescente protesta sociale
Che vada i Cobas ai produttori di arance eccetera eccetera eccetera che si sviluppa nelle piazze e nelle strade perché non trova in Parlamento un'opposizione capace di dare a loro una voce
Sarebbe sufficiente che questa opposizione uscisse dal letargo nel quale si è avuto condannata dando voce a tutti coloro che non si riconoscono più in questa politica da sotto sviluppo e non da Sviluppo
Per costruire una nuova maggioranza però in questi termini in questi limiti su questo tipo di propria posta io sono disponibile per quel poco che conto per quel pochissimo che rappresento
Ma credo che se riusciremo con costanza a portare avanti a recuperare questi valori sulle di concetto delle libertà concrete dei valori del quotidiano
E della tradizione io credo che veramente potremmo aprire una nuova pagina per la storia politica del Paese
Ringrazio l'onorevole Fiori
Il passo la parola l'onorevole Segni
Io cerco di fare un passo avanti perché molto è stato detto molto ho sentito e come è stato raccontato quello che non c'è
E con devo dire con grandissima parte le cose è stato detto condivido in pieno
Sono giusto
Martino ha detto non c'ero a me l'hanno riferito oggi bisogna superare i vecchi schemi di aggregazioni politiche culturali perché oggi Sturzo
E Inaudi sarebbero nello stesso partito questo club
Giusto
De Gasperi Audi sarebbe non spartito giusto aggiungo che probabilmente oggi De Gasperi Dossetti non sarebbero nello stesso partito
Che significa che cinquant'anni sono passati da quello che era giusto e logico cinquant'anni fa in un paese diverso politicamente istituzionalmente
Culturalmente oggi è diverso c'è il maggioritario c'è bisogno la maggiore chiarezza sono sviluppate cedette idee e quindi e questo significa naturalmente che come da una parte si sviluppa un'alleanza di sinistra l'Italia ha bisogno di una grande
Alleanza
Cattolico liberale laica cattolica giorni in cui tutte le varie culture nel passato di Wiesel confluiscano in una partito Alleanza unica fermiamoci qui sui termini origami giustissimo
Benissimo so perfettamente
Dice Pier Ferdinando Casini giustamente
Non
Sia ben chiaro che noi vogliamo collocarci in un quadro bipolare perché questa è la base non per fare giochetti ma per fare l'alternativa ad alette stesso è l'alternativa vincente perché
Non mi fermo su questo ma questo processo veloce nasce dalla sensazione che sta diffondendo che se non c'è un'alternativa nuovo l'alternativa non è vincente si perde non so quanto tempo venduto
Voglio andare atti perché io credo che questo processo ormai siamo sia già in atto
Credo che
In qualche modo
Darà luogo a
Nuove forze politiche penso che questo processo di di riaggregazione
Dell'area cattolica laica liberale alternative alla sinistra fra poco inizierà a copulare forse fra molto poco inizierà comunale inizierà ad avere avesse un qualche cosa di nuovo e ciò che siamo alla vigilia
E non entro neanche adesso nei problemi interni al Polo mi fermo a dire che naturalmente sarà un processo duro difficile con scontri che comunque c'è un dato evidente che bisogna fare una cosa nuova
Non staremmo qui Allan di carcere cervello non staremmo tutti a dire che ci vuole qualcosa che vinca se non fossimo tutti convinti che lasciando le cose come stanno con gli attuali organizzazioni con le attuali divisioni con gli attuali organigrammi
E con l'attuale linea e
Naturalmente anche con l'attuale leader del Polo si perderebbe quindi ci vuole una cosa nuova dopo tutto questo per scontato perché sono i fatti a chiarirlo
E poi pur se di frane evitabili difficoltà inevitabili polemiche tutto questo andrà avanti e andrà avanti io son convinto anche molto presto
Io vado avanti dicendo però che tutto questo non basta
Spendiamo cinque stime risultati dei grandi passi avanti tutto questo sta sta questo tavolo rotondo di oggi questa riunione due mesi fa sarebbe stata impensabile sarebbe stato in impossibile di una sala piena interessata come oggi fosse qui
Ad aspettare quello che si fa di nuovo rendendosi conto che ormai all'asfalto Nasser i passaggi sono le spalle che sia la vigilia in qualcosa che nasce in un soggetto politico nuovo che nasce perché in qualche modo questo vien fuori
Dico però che adesso proprio questo abbiamo fatto dei grandissimi passi che si sta per sbarcare finalmente
Adesso
Cioè ci si rende conto di quanto è dura e difficile la battaglia di tutto quello che ci vuole che quello che si è fatto finora e giusto e indispensabile abbiamo fatto benissimo a farlo ma è appena l'inizio di un cammino che se non ha
Un ulteriore marcia naturalmente poi non va
Mi sono
Noè contiamo dobbiamo contare su
E c'è un'attesa che c'è nel Paese sedi un'alternativa di un'alternativa seria di un'alternativa più credibile di un'alternativa che abbia una storia e ragioni depennando i giustissimo quello che ha detto
L'errore uno dietro il Polo è stato non dall'impressione della totale estraneità alla storia italiana mentre c'è un passato sappiamo questo è un grande passato dell'alleanza degasperiana tutto questo è verissimo è giustissimo
C'è un pezzo di tale che aspetta questo c'è automaticamente un pezzo d'Italia pronta muove su questo per costruire l'alternativa era unico però ancora tutto questo non basta
La radice storica è fondamentale l'aggregazione delle culture necessaria la novità rispetto a quella dei limiti di di quello che è stato fatto in questi anni indispensabile
Ma questo esercito che si prepara a sbarcare deve ancora trovare unanime qualcuna grandi bandiere e su questo infiammare gli uomini anche perché rendiamoci conto qui non è che ci siano eserciti organizzati già pronti
Come è stato nel momento in cui è nato l'Ulivo
Che ha messo insieme eserciti collaudati formati e che automaticamente portava una grande armata sotto le mura avversario
Qui c'è invece da richiamare una un Paese un'opinione pubblica e tutto un mondo che è quello a cui ci rivolgiamo che spaesato che incerto che spesso si rifugia nell'astensione
Che addirittura si chiede se le grandi trasformazioni iniziate col passaggio in solitario siamo veramente stati utili
C'è da dare a tutta questa iniziativa unanime che un po'
Quindi giustissimo tutto quello che si è detto io parto già quel giorno successivo dal giorno successivo auto
Allora
Cerchiamo di mettere un po'di pepe
Cerchiamo di dare un una forza di vedere quale il sangue di questo soggetto temo
Prima di tutto lo dico una cosa che mi sembra odiava
Va ricordata e va detta Eva sbandierata ai quattro venti
Qui se c'è l'esigenza che sta nascendo che nasce quindi una cosa nuova e che in Italia sta nascendo un nuovo consociativismo
La debolezza dell'opposizione la sua
I la cappella fu la forza di pressione di garantire le indecisioni tutte le i pasticci tutto quello che volete di fatto stanno
Facendo nasce un nuovo sanciti consociativismo che suo il bipolarismo e il maggioritario e l'alternanza per cui abbiamo combattuto questa è la verità reale di fronte che abbiamo
La colpa e secondo me uno dei grande errore strategico del Polo è stato quello attraverso una serie di atti fra i quali la passività nella Bicamerale in tutto il tema in restituzione di averne
Non solo ha dato la sensazione mai inaugurato sostanzialmente un clima di grande Ambra son e quindi cosa cioè che è una delle colpe che voglio ricordarlo Publio Fiori pubblicamente anche recentemente ha rimproverato a Gianfranco Fini ed ha
Perfettamente allora mi fanno ridere quelli che qui dobbiamo respingere sdegnosamente l'accusa ma voi che volete fare il centro nuovo
Suo che siete contro il bipolarismo siete contro alternanza volete tornare al proporzionale questa è una bugia è un'infamia è una banda che il bipolarismo lo stanno svuotando quelle che oggi fanno gli accordi in casa letta o altri che si fanno
Questi sono veramente
Che sulle leggi su su meccanismi che sotto l'usbergo è sotto la scusa di ancor Tare avanti le istituzioni in realtà riportano indietro una partitocrazia sfacciata
Creare un nuovo clima d'intesa che è esattamente quello che si però in Parlamento fra il lungo governo il centro sinistra e l'opposizione comunista
Mandando a carte quarantotto svuotando di significato tutto quello che l'italiano fatto con i referendum tutto quel e tutto quello che è stato il significato positivo del posto
Io non c'ero non condividevo ma riconosco che il significato e della vittoria del Polo novantaquattro fu fatto proprio prendendo la bandiera del del bipolarismo dell'alternanza della contrapposizione democratica insomma dove tutto qua
In questi giorni e questi che
Fanno questo tipo di accordi che rispolverano neanche sottobanco ma apertamente un po'gotico e sfacciato consociativismo hanno il coraggio di dire hanno che vogliamo portare qualche cosa di nuovo nella politica italiana e ne vogliamo riportare il vecchio i vecchi partiti
Il vecchio sistema precetti
Questa è un'infamia che bisogna stress peggio dicendo a chiare lettere a testa alta a tutta l'Italia che il primo motivo il primo dato su cui oggi si deve sviluppare una nuova alternativa
Un nuovo soggetto quello chiameremo dicendo se tutte queste cose i nomi e quello di rompere il nuovo consociativismo degli ultimi mesi di hanno portato in Italia
Che la negazione e la truffa di quello che gli italiani hanno voluto con i referendum e hanno voluto anche votando il Polo novantaquattro dico io che non ho votato come
Con questo automaticamente cadono le accuse voi volete rifare il vecchio volete rifare la vecchia DC
Il centro incompatibili né chi l'ha detto che il centro è compatibile col bipolarismo diciamo cioè il centro che mangiano che compra il pane da due forni secondo la vecchia concezione quello sì differente furbescamente ma
In piccolo in Germania si dichiara ed è un uomo di centro signori magari avessi un bipolarismo chiaro come in Germania non hanno neanche bisogna fare riforme l'opposizione che ce l'hanno nei fatti
Con non è non è alternativo alla ai socialdemocratici e perché l'alternativa la fa da posizioni vedi repubblicane ripeterò naziste o da posizioni estremisti no
Alternativa l'ha fatta una posizione chiaro libera ispirata alcuni principi anche della cultura di sbiancato ma che dimessa dal socialismo di la fonte e decide questa è la realtà politica dell'AGEA ed è una realtà alla quale dobbiamo ispirarci dobbiamo dire non è affatto vero che il bipolarismo significhi la lotta fra l'estrema
Il bipolarismo e la lotta fra due cose confronto fra due cose diverse
E possono essere due cose moderato e noi non siamo gli estremisti siamo dei moderati ma siamo diverso dalla sinistra il di di D'Alema dalla sinistra del PDS da quel pezzo di cattolici che stanno con loro ce ne ci riconosciamo diversi le rispettiamo pretendiamo di essere rispettate chiediamo agli italiani di votare per noi invece che per ponte ecco questo si va avanti attestata
Secondo punto
Lo spirito del cambiamento
Non facciamoci illusioni italiani ha nostalgia di De Gasperi
Non hanno Nostalgia dei gol degli ultimi governi della Prima Repubblica un grandissimo sbagliasse
Sanno benissimo che gli ultimi anni era pubblica della Prima Repubblica le cose andavano male
Tutte quelle che vengono dicono vogliamo rifare la DC civico rifacciamo un qualche cosa che si faccia ai grandi valori che attore
Ma non a quello che è stato gli abusi la partitocrazia lo statalismo che la corruzione degli ultimi
Ora il vento del cambiamento
In Italia è stato portato avanti per referendum
è stato interpretato o gli italiani così hanno visto del Polo nel novantaquattro se no non avrebbe vinto il Polo novantaquattro sì oggi creiamo la sensazione di un qualche cosa che vuole tornare indietro
Questo esercito che si prepara a sbarcare nona respinto non ha futuro non ha spazia
Noi dobbiamo rivendicare le grandi tradizioni ma dire che vogliamo fare una cosa nuova che guarda al domani
Solo queste e la possibilità di vince una volta
Terzo punto e mi fermo
A un tema
Di contenuto
Che mi è caro forse anche per la mia origine
Mia origine la mia regione di nascita secondo
E che voi si riallaccia al discorso che è stato fatto
Pubblico fiori l'ha fatto per ultimo gol bisogna capire a chi parliamo
Io Julio sono molto più liberista di te lo sa
Ma oggi io credo che il rottura di vecchi schemi statalisti ci e esigibili esigenze di tipo sociale a differenza che cinquanta anni fa otto in cui bisognava scegliere oggi si fonda
E comunque voglio dire stiamo attenti o
Oggi c'è una fetta d'Italia a cui non parla nessuno
E che non parla con nessuno
Ed è una fetta d'Italia che non ha rappresentanza politica e che sostanzialmente è la grande sacrificata
In maniera drammatica pesante
Da questa politica ed a questo tipo di alleanze politiche sociali d'irregolarità
Questa fetta d'Italia è oggi rappresentata dai giovani
E soprattutto dai giovani del sud
E soprattutto dai giovani disoccupati del Sud che come sapete
Che come sapete raggiungono punte del sessanta per cento
Ed io sono di una città
Che purtroppo ha il record più alti
Per nord grassa ma non siamo
Questi non hanno
Tutte
Guardate che io ho di fronte a me lo spettacolo di quasi tutte delle persone che vedo quasi tutte le settimane quando torno in Sardegna tra l'altro io non sono deputato
Per questo nemico onorevole Rinaldi sono può quindi vado da cittadino da corso intende sta ma di padri disperati vengano a raccontarmi di tre quattro figli tutti disoccupati
Che superano i trent'anni che arrivano a trentadue trentatré anni con la prospettiva di non inserirsi mai nel lavoro e con una angoscia una disperazione
Superfluo descritti
Questa non è un'alleanza politica e sociale che regge oggi in paese fatta dai partiti della sinistra e dei sindacati fatalmente anche forse contro le migliori intenzioni chi la conduce fatalmente e l'alleanza dei disoccupati
Contro chi è fuori del sistema e e il e l'alleanza degli occupati contro spesso i figli degli occupati anche se non voti
Questi giovani non sono rappresentati dai partiti al governo non sono da presterà p e sindacati che fanno la politica della tutela di chi c'è già sacrificando chi sta fuori
Amici o noi facciamo un movimento partito Alleanza corsa che riesca a parlare a questi milioni di giovani del sud o altrimenti è inutile che andiamo allora
Noi dobbiamo diventare in Oriente
Rendendoci conto che non avremo la bacchetta magica che sarebbe uno sbaglio fare la barchetta in rete
Cercare di illudere che abbiamo la bacchetta magica che distribuiremo
A pioggia soldi e sussidi per tutti quanti
Che certamente
Vanno fatte non è che uno Stato possa far stare fermo
Macché
Una politica
Che in chiedendo sacrifici certamente diminuendo la spesa
Diminuendo le imposte
Lascio più spazio agli investimenti pubblici
E diminuendo il peso il carico fiscale socia consenta che si creino al sud di quegli investimenti di oggi non vi sono assolutamente in una politica che non dà certezze ma da spera a questi giovani dobbiamo dare la speranza e la sicurezza la almeno la garanzia che certezze no ma che almeno le possibilità cioè la questo sì
Dobbiamo diventare un Paese in cui tutti hanno la possibilità se si lamenta c'è lavoro sul Sudan se faticano di avere un futuro
Oggi non dimentichiamoci l'Italia che sta come mi auguro entrando in Europa e me ne compiaccio l'Italia che vede abbassarsi il livello nei tassi di interesse ed è una bellissima cosa l'Italia in cui esplode la borsa e nessuno nessuno fa piacere più che a me l'Italia che in certe regioni concorre con i paesi più di sul più tecnologicamente più avanzati al mondo di una cosa bellissima
Oggi però non dimentichiamoci e l'Italia che lascia alcune milioni di giovani al disperazione
E quello che sta capitando in Francia e un Paese perché la situazione di un Paese che reagisce
In maniera dura posso assi abramiche sono minori che imita
Non dimentichiamoci la protesta è fortissima ma nessuna regione francese a credo il sessanta sempre cinque per cento di giovani disoccupati comincerà la Sardegna comincerà la Calabria come c'erano alcune altre regioni del Sud
Allora da un liberista convinto quali sono io
Su questo e molto più d'accordo con Antonio Martino che compongono e lo sai benissimo che dice che l'Italia ha bisogno di una rivoluzione liberale che non è mai mai avvenuta che avrei bisogno di un di una pace non frammenti di tre o quattro io vi dico che questo dobbiamo farlo
Assieme però a una politica intelligente quella pace ha liberalizzato a cui anche fattore industria in Galles non dimentichiamo certo che queste cose vanno fatte
Allora è uno Stato deve pensare tragico sale su io vi dico questa roba dobbiamo farlo perché dobbiamo dare a questi giovani su una speranza
E queste deve essere una delle bandiere che tiriamo avanti
Non c'è solamente il problema del Nord con Bossi che urla non c'è non solamente un Nord che vuole se vuole la secessione ci un c'è un jour un Sud soprattutto i giovani disoccupati nel Sud di piante diritto aveva speranza che doveva varieranno
Che allora
Allora qui mi fermo perché voglio dire che
In questi mesi le cose sono mosse moltissimo
Abbiamo fatto dei grossi passi avanti
El e ed è una cosa bellissima
Ma
Noi siamo appena iniziando uno sbarco
Che deve conquistare un territorio enormi
Se non ci mettiamo può idee sangue questa rimarrà una cosa a freddo invece credetemi questa deve essere veramente una grande battaglia perché l'Italia ne ha bisogno nel gioco
Grazie o non Moffa onorevole Segni consentitemi di chiedere al professor Bot Buttiglione se può tirare le fila di che di questi questo io incontro
Ringrazio ancora l'onorevole Segni ritengo che questo momento sia significativo per iniziare per continuare per rilanciare questo grande dialogo fra la cultura liberaldemocratica e la cultura cristiano democratica chiederei al professor Buttiglione ha può appunto di chiudere questo incontro che abbiamo organizzato come fondazione a grazie
Io vorrei tentare in qualche modo di riprendere alcuni concetti forti che sono emersi e che possono essere la base d'una riflessione ulteriori prima di tutto credo che era da tempo che non sentivamo la voce della politica come questa sera
E abbiamo iniziato una riflessione
Sulle
Ragioni della opposizione nel nostro Paese una riflessione la quale finora è mancata
All'interno del Polo una riflessione che noi siamo riusciti oggi ad iniziare con persone che vengono dall'esperienza del Polo ma anche con esperienze che vengono da fuori dall'esperienza del Po
Siamo andati realmente oltre il Polo
Oltre il Polo non significa un polo che si amplia acquisendo un pezzo significa una cultura che oltre i limiti della cultura che il Polo ha saputo esprimere fino al momento presente
Martino ha detto una cosa molto importante
Puntiamo su ciò che unisce e non su ciò che ci divide puntiamo su di una proposta per l'alternativa alla sinistra
Io vorrei riprendere questo e radicalizzare una proposta per l'alternativa alla sinistra non è possibile se non siamo disposti a rimettere in discussione noi stessi
L'operazione politica che noi stiamo conducendo
E un'operazione che ha un prezzo il prezzo e la disponibilità da parte di ciascuno a rimettere in discussione non valori e di ideali
Ma le concrete aggregazioni politiche nelle quali ha militato le concrete che relazioni politiche nelle quali il cammino dell'Italia verso la transizione si è incanalato per cui
Fermarsi congelarsi raffreddarsi
Lì far iniziare a perdere la speranza che il cammino della transizione possa arrivare fino in fondo
Casini ha sottolineato anche l'una cosa molto importante uscire da un bipolarismo dimezzato
Non per fare un terzo polo ma per compiere il bipolarismo per impedire che la transizione italiana si conclude in un bipolarismo rovesciato
In un bipolarismo come dire imperfetto che quello di prima con un'unica variante che adesso governo gli ex comunisti questo è il problema politico davanti al quale noi tutti oggi Ricci proviamo e noi riusciamo a fare questo
Fiori lo ha ricordato se partiamo non da considerazioni politici visti che tutto interno al sistema di relazioni politiche esistenti ma se siamo capaci di ripartire da valori forti e quali sono questi valori forti io credo sono prima di tutto i valori della persona umana
Tornare a pensare la politica a partire dal valore della persona umana che il valore che ordina tutti gli altri valori e senza il quale gli altri valori rischiano di capovolgersi di diventare disvalore questa la sfida sulla quale noi dobbiamo incontrarci con la disponibilità a rimettere tutto in gioco e tutto in discussione
Noi abbiamo fra noi persone che hanno una tradizione democratico cristiano
Noi abbiamo fra noi i democratici cristiani
L'abbiamo fra noi quelli che vogliono rifare la Democrazia Cristiana
Noi dobbiamo dire che al passato non si ritorna non abbiamo nostalgie del passato ma abbiamo l'orgoglio dei valori democratici cristiani ecco vogliamo creare uno spazio politico in cui si possa vivere con piena dignità questi valori riprendendo quello che è stato il cammino che De Gasperi ha tracciato e andando oltre le forme del tempo proprio di De Gasperi
I valori veri non muoiono ma risorgono perché cambiano forma
Noi cerchiamo una forma nuova per quei valori
E nel momento in cui cerchiamo una forma nuova per quei valori ci auguriamo che la forma politica che questi valori assumono nella fase nuova della storia italiana sia una forma politica che possiamo condividere con gli eredi di Saragat e con gli eredi di e in altri di Behrami i democratici cristiani i socialisti che hanno un'ispirazione umanitaria ed anti marxista questo credo sia il perno della proposta che non ci sentiamo oggi di fare a fiori vorrei dire una cosa
Noi dobbiamo camminare con decisione in questa direzione noi non possiamo lasciarci irretire da problemi di legittimazione AN la sua legittimazione non deve cercarla presso D'Alema AN la sua legittimazione deve cercato a livello nazionale ed internazionale presso quello che è stato il grande Centro democratico non deve chiederla ai nipotini di Togliatti semmai ai nipotini di De Gasperi
In Italia e anche fuori città
Aiuti
AN
Non verrà
Quando D'Alema dirà loro che sono buoni la legittimazione gliene verrà quando la famiglia dei partiti democratici cristiani europei tratterà con alleanza nazionale e riconoscerà l'autenticità e positività del suo cammino
Questo è più importante che non una spolverature di liberismo
Cioè qui Dario Antiseri forse non sono del tutto d'accordo con me il problema di AN come anche quello di altri non è quello di leggere Popper
Il problema di AN e acquisire
La consapevolezza culturale della storia italiana e in questa storia riconoscere le condizioni per proseguire il cammino di De Gasperi inserirsi nel grande cammino che De Gasperi a iniziato
E non si tratta di rinunciare alle accentuazioni di quelle che a volte si chiama la destra sociale noi non abbiamo bisogno di un di meno
Abbiamo bisogno di un di più di solidarietà
Abbiamo bisogno di una solidarietà però pensata in un modo nuovo solidarietà separata da assistenzialismo solidarietà no non ridotta domanda di accrescere la spesa assistenziale dello Stato
Solidarietà pensata non per ampliare le dimensioni di un apparato burocratico di Stato che deve occuparsi dei poveri
Solidarietà pensata per aiutare i poveri a diventare meno poveri ad uscire dalla povertà solidarietà pensata sul primato delle famiglie e di una società alla quale si auto organizza e autorganizzati dodici od organizzati in modo solidale
Credo che questo sia un elemento fondamentale della sfida che noi dobbiamo lanciare non si riforma dello stato sociale rendendolo compatibile con lo sviluppo senza ripartire dalla famiglia senza riprendere la centralità della famiglia all'interno della società
E
Mario Segni ha detto che noi dobbiamo dare un cuore
A questa impresa io credo che il cuore sia la capacità di accettare la scommessa della libertà e della solidarietà
Quando De Gasperi ha risollevato l'Italia non aveva la possibilità ridare sussidi non aveva la possibilità di assumere gente a carico del bilancio dello Stato non aveva la possibilità di creare un'economia sussidiati
Aveva fiducia nella libertà io credo che la scommessa del lavoro del mezzogiorno e legata alla capacità di dare fiducia alla libertà di stimolare l'Energia dei nostri giovani
Delle classi dirigenti meridionali dell'impresa del Meridione del sindacato del Meridione
Perché puntando sulla libertà e sulla valorizzazione delle nostre energie noi possiamo riuscire a ottenere quello che non si può ottenere per l'aria del sussidio dell'intervento statalistico del controllo statalisti
Il Mezzogiorno soffre anche e forse soprattutto di politiche socialiste le quali hanno pensato che al Nord si poteva sviluppare il mercato il Sud avrebbe dovuto essere sviluppato dall'intervento dello Stato
Ne dobbiamo puntare invece sulla vivacità e creatività della società meridionale
E dobbiamo rompere l'alleanza del grande capitale e di una parte forte del sindacato la quale sistematicamente drena risorse dal resto del Paese ed ai non garantiti a favore dei garantiti
Questo ci consente di saldare un'alleanza nazionale fiori parlava di blocco sociale
Un blocco sociale per la libertà e per lo sviluppo
Dobbiamo saldare questo blocco sociale per la libertà e per lo sviluppo con un progetto di riforma dello Stato
L'anti statalismo non può diventare condanna indiscriminata ammette la funzione dello Stato né per esempio del pubblico impiego
Categoria spesso demonizzata in cui si trovano tanti nostri elettori da cui funzione invece da ripresa ricordata ed esaltata nel quadro di una riforma dello Stato che consenta loro di essere effettivamente produttivi e protagonisti bello sviluppo questo io credo sono vestite avanti alle quali noi ci troviamo dobbiamo rompere la prigionia che deriva dalla sudditanza della politica sudditanza rispetto a problemi di legittimazione che non possiamo pagare con una subordinazione politico chiami problemi di legittimazione che AN deve affrontare nel modo giusto
E non mettendo sì a chiedere tale legittimazione a D'Alema non dimenticatelo mai lo dico agli amici di AN chi legittima oggi può delegittimare domani farsi legittimare da qualcuno significa contemporaneamente mettersi nelle sue mani per il futuro infine un'ultima considerazione che su questa chiudo siamo moderati
Non moderate nella difesa della giustizia della verità
Moderati perché moderati sono quelli che riconoscono il primato della persona umana e a questo primato sanno subordinare tutti gli altri valori impedendo che divengano idoli questa e la dimensione pragmatica
Della politica che non è mancanza di riferimento ideale e capacità di ordinare tutti gli ideali nel modo giusto nel modo che serve veramente il bene del Paese occorre coraggio
Coraggio di uscire ciascuno dalla tana in cui si è rifugiato dalla tana in cui può sperare in qualche modo di garantire qualcosa per sé o il proprio ruolo
L'operazione che abbiamo iniziato riesce se ognuno di noi a il coraggio di rimettere in discussione se stesso
Il proprio ruolo le proprie certezze fasulle per rimanere fedele alle certezze vere per rimanere fedele a un ideale liberale cristiano per rimanere fedele all'impegno che abbiamo preso insieme con il popolo italiano
Grazie a tutti e la presenza buonasera