"Europa, riforme, nuovo Mezzogiorno. Le sfide di un moderno partito della sinistra" assemblea regionale organizzata dal PDS della Campania

Buonasera la la ragione
Samantha rappresentanza all'onorevole Massimo D'Alema
Il comprendiamo no no dico del cane regionale
Il compagno amo da Nanchino presidente del comitato regionale dei garanti
I compagni dell'esecutivo regionale compagni nella direzione nazionale l'onorevole ad aziende hanno coordinazione dei parlamentari campani
Unanime la il capogruppo regionale
Il segretario della federazione
Carmine Pinto segretario regionale della sinistra giovanile
Barak presidente dell'Assemblea al compagno Corrado insicure
Ringraziamo tutti i compagni e le compagne intervenuti diamo subito inizio a questo appuntamento di discussione del PDS della Campania sul tema Europa difforme nuovo Mezzogiorno le sfide di un moderno partito della sinistra prende la parola compagno Guglielmo Allodi segretario regionale del PDS
Cari compagni cari compagni
Giungiamo a questo momento di discussione del PDS della Campania in una fase di straordinaria appuntamenti per la sinistra e per il Paese
Dobbiamo sentire forte l'esigenza di affrontare l'attuale fase politica compassione democratica consapevoli del punto di svolta a cui siamo giunti nel processo di trasformazione del sistema politico ed istituzionale
Il PDS a pochi giorni dall'appuntamento di Firenze deve dimostrare la consapevolezza di essere stato motore essenziale della rinascita di questo Paese
E qui nel Mezzogiorno deve mettere in campo pienamente la propria intelligenza la propria capacità di mobilitazione democratica per affrontare una nuova e più importante fase di rinnovamento sociale economico ed istituzionale
Più volte in questi ultimi tempi la nostra discussione è stata rappresentata in modo riduttivo con uno scontro interno tra conservatori e di innovatori secondo vecchi e logorio stereotipi
Una rappresentazione ingiusta che evidenzia però un disagio e che deve spingerci verso la ricerca di percorsi di partecipazione democratica più avanzati dei più capaci di fare esprimere nuove esigenze e nuove culture
Sapremo essere tutti quanti innovatori solo se sapremo determinare pari opportunità di partecipazione del percorso formativo e decisionale alle tante nuove risorse che si sono avvicinati a lui in questi anni
Abbiamo avuto la forza di concretizzare essenziali momenti di discontinuità
Nella storia recente di questo Paese per consentirne la rinascita oggi dobbiamo produrre un atto di pari intensità per dare vita pienamente ad una forza moderna della sinistra democratica
Sento chiare all'esigenza di far comprendere che l'azione di risanamento
Il processo di riforme istituzionali e costituzionali e la costruzione del nuovo soggetto della sinistra sono insieme le condizioni per affrontare il futuro democratico dell'Italia e del Mezzogiorno innanzitutto
Altro che un PDS scaccia schiacciato in una logica di gestione ISMU noi siamo la forza che attraverso il governo
Vuole rispondere al bisogno di modernità e di trasformazione indispensabile per consentire un futuro di libertà di lavoro di democrazia integrazione europea e soprattutto a milioni di ragazze e di ragazzi italiani governare produrre trasformazioni opportunità avanzate e moderne questo il compito nostro questo è oggi lo scontro tra le forze del progresso e quella della conservazione
Non comprenderei altrimenti il confronto in atto anche in questi giorni
Il ritorno ad un'impostazione proporzionalisti da di Berlusconi rispetto al lavoro della Bicamerale
Risponde alla consapevolezza di Forza Italia del limite della coalizione di centrodestra a fronte dei risultati raggiunti dal governo Prodi e a dalla capacità attrattiva che il nostro schieramento riesce ad a vere non solo verso il sistema politico
Ma tra le forze sociali essenziali del Paese
Anche per questo appare sbagliato è sconcertante per alcuni aspetti la posizione assunta da Rifondazione Comunista non è in discussione il destino di una forza politica o di una leadership
Ma la condizione per il cambiamento ha ragione Bobbio la sinistra una moderna sinistra oggi deve interpretare l'esigenza non di una lotta per la supremazia ma di una lotta per l'eguaglianza
La sinistra democratica in Italia deve lottare io credo sta lottando per determinare le condizioni di un'eguaglianza delle opportunità e dei diritti tra sistema politico e sistema istituzionale e tra questi e le moderne inedite aspirazioni di una società complessa ed ancora fortemente diseguale
E in questo processo che sento di straordinario fascino il nostro compito esaltante inutile l'impegno nella politica per noi tutti e per tanti che ancora la guardano con diffidenza
Tutti quelli ho tanti di quelli che ci votano guardano alla sinistra con attenzione manco non trovano il modo di essermi attori
Vedete compagne e compagni l'esperienza nostra di questi anni a Napoli e più generalmente nella straordinaria realtà di questa Regione mi spinge con forza lungo questo ragionamento
Noi abbiamo contato molto nel mantenere una prospettiva democratica in Campania ma oggi dobbiamo avere il coraggio e la consapevolezza dell'insopprimibile esigenza di un netto salto di qualità politico ed organizzativo
In questi anni di difficile transizione la nostra regione ha rappresentato un'esperienza importante per il Mezzogiorno e per l'intero Paese
Dopo il terremoto di Tangentopoli malgrado gli enormi ai drammatici problemi sociali qui è andata avanti una prospettiva democratica il tessuto istituzionale ha retto siamo stati tra i protagonisti della vittoria dell'Ulivo
Non è nata la Liga
A partire dai Comuni è cresciuto una nuova consapevolezza delle potenzialità del mezzogiorno e un metodo nuovo per affrontare gli antichi mali delle nostre terre
Oggi se il Paese a un passo dall'entrata in Europa sia ritrovato dignità e ruolo a livello internazionale
Se possiamo far giungere al traguardo alcune importanti riforme costituzionali e perché qui nel Mezzogiorno le forze democratiche gli enti locali il movimento sindacale
E realtà diversi a partire dal mondo cattolico hanno saputo indicare una prospettiva e una speranza a Civita a città devastate da anni di malgoverno e ferite da un incivile modernizzazione
Ma sentiamo la necessità di nuovo decidi un nuovo decisivo passo in avanti
Gli indicatori economici le statistiche i processi in atto ci dicono che può crescere ancora e in modo lacerante il divario tra il mezzogiorno e paese tra mezzogiorno e l'Europa
A ciò deve saper rispondere una moderna forza della sinistra ecco perché abbiamo posto con determinazione al governo Prodi la questione di una nuova fase che sappia coniugare Risanamento a riforme e lavoro
Attenzione non chiediamo una nuova stagione gli incentivi ha poi a pioggia di assistenzialismo o di opere inutili
Vogliamo contribuire a far maturare il vero dato nuovo di questi anni la capacità di valorizzare le risorse interne di modificare l'organizzazione dello Stato e del mercato
Facendo leva su identità e innovazione si può affermare una visione alta dello sviluppo
E stato di indubbio valore a Napoli a Salerno e in tante altre città essere stati protagonisti della riscoperta e della valorizzazione delle proprie radici
Del proprio patrimonio artistico e culturale per risanare moralmente e finanziariamente gli enti ma sappiamo che non è sufficiente
Ricordano devi Osborne e perché noi viviamo in un'epoca di straordinari mutamenti in un mercato globale che esercita un'enorme pressione sulle nostre istituzioni pubbliche ed economiche
L'attuale ambiente ricevo di richiede istituzioni flessibili ed adattabili che dirigevano per persuasione incentivi più che per comandi che siano in grado di potenziare i cittadini piuttosto che semplicemente servire loro
Mi sembra che sia racchiuso efficacemente dei due studiosi il senso della nostra sfida nel Mezzogiorno
Spetta alla sinistra ad una moderna sinistra europea portare avanti quella che abbiamo definito una rivoluzione liberale nel Mezzogiorno ci vuole coraggio e coerenza
Bisogna battere anche tra noi conservatorismi resistenze pigrizie
Guardiamo alla campagna l'organizzazione burocratica e spero ti Zadra della regione
Le deficienze degli enti locali immobilismo di tante istituzioni che incidono sulla vita dei cittadini e delle imprese inadeguatezza del sistema formativo
La deficienza delle banche i limiti alla chiusura arcaica del mondo dell'impresa e delle professioni concorrono tutti a frenare lo sviluppo
E ancora prima l'emergenza della criminalità che condiziona la città vita civile ed economica della campagna
Riforme e sviluppo sono dunque i cardini della nostra politica per il Mezzogiorno
Sono profondamente intrecciati per garantire effetti stabili e duraturi nella società meridionale
è indubbio che il governo Prodi ha messo in campo a partire da provvedimenti che vanno sotto il nome del ministro Bassanini
Provvedimenti importanti così come è aperta la discussione sul tema della scuola della semplificazione fiscale del federalismo ma avvertiamo il rischio che se non si lo aiutano gli Enti locali del Mezzogiorno
Se non si completano fino in fondo i processi di decentramento e di semplificazione possono aumentare la distanza rispetto ad altre parti del Paese
Dotate di una più forte capacità organizzative associativa degli Enti locali e del complesso del sistema istituzionale
Oggi il problema centrale della nostra azione di governo deve essere quella di promuovere un principio di disporre sponsor vita di trasparenza
E d'automatismo amministrativi tali da garantire certezze prospettive alle forze più dinamiche che vogliono investire dal mezzogiorno e nel Mezzogiorno
Non a caso dentro l'esperienza di questi anni a Napoli a Salerno vi sono alcuni esempi che hanno un valore nazionale
Penso all'accordo con la Bader la gestione dell'aeroporto di Capodichino e all'esperimento di liberalizzazione nelle attività commerciali compiuto a Salerno che ha creato oltre duecentonove impresa e rivitalizzato larga parte della città
Sono esempi da un lato di capacità di attrazione di capitali esteri e dall'altro di autopromozione da parte di nuovi operatori
Si può dire che il provvedimento varato da Bersani per il commercio in Italia è stato già sperimentato con successo nella nostra regione
Sono tanti i settori e i punti su cui procedere con spirito innovativo riprendendo un'efficace slogan del labor Party di Tony Blair bisogna pensare l'impensabile possiamo farlo del resto
Se solo qualche anno fa premiava provavamo a dire quello che sarebbe accaduto ci avrebbero presi come minimo Pertini un per tipi un po'strana
Ed invece grazie all'azione dei Comuni in termini di rinascita civile culturale a Napoli a Salerno e in tante altre realtà siamo stati in grado di ottenere prestiti sul mercato finanziario americano di stabilire un rapporto diretto su progetti urbani molto avanzati con la Comunità europea
Gli avviare disegni urbanistici apprezzati nel mondo
Penso al tema della riqualificazione delle città alla riorganizzazione dei servizi fondamentali in campo idrico energetico dello smaltimento dei rifiuti alla valorizzazione piena dei beni ambientali e culturali alla gestione e manutenzione del patrimonio pubblico abitativo e dei servizi
Sono tutti i campi sui quali dobbiamo attivare idee proposte anche nuove e coraggiose sperimentare forme originali di collaborazione tra pubblico e privato sì quali apice effettivamente ad una dimensione europea
Su questo avvertiamo ancora limiti e resistenze una incapacità da parte nostra di uscire da vecchi schemi
Così come sento che dobbiamo fare passi in avanti sul terreno degli strumenti di promozione dello sviluppo patti territoriali contratti d'area accordi di programma
Sono certamente elementi di novità che hanno messo insieme amministrazioni Dari istituzioni e forze economiche e sociali ma avverto un limite un eccessivo disperdersi della definizione degli obiettivi ritardi poi nel concreto avvio dei programmi
E su questo terreno che possiamo e dobbiamo svolgere un confronto anche una competizione con il sistema imprenditoriale campano e nazionale
Non credo servano scaramucce per indossare poi vanamente la maglia dei più bravi la nuova politica prodotte prodotto forte dinamicità l'azione del governo elementi di convenienza per l'impresa
La pratica della concertazione in un'auto nuova etica della responsabilità deve trasformare questo insieme di opportunità il nuovo sviluppo
Vanno subito definite le priorità bisogno uscire da una fase programmatica ed entrare in una fase operativa si tratta di dare risposte dall'area torrese stabiese a Benevento dall'agro nocerino alla versano ad attese di comunità che hanno rifiutato una visione vecchia dello sviluppo e hanno scelto di misurarsi con gli strumenti della concertazione e della promozione
In questi giorni dal Governo sono venuti segnali importanti innanzitutto la proroga dei lavori socialmente utili e inoltre la volontà di entrare nel merito con il concorso degli enti locali e delle forze sociali delle misure delle azioni perché la creazione di lavoro
Ora toccherà a entrare in una fase operativa di avviare le opere infrastrutturali infrastrutturali di mettere in campo le azioni positive per impiegare stabilmente le migliaia di persone impegnate nei progetti dobbiamo essere in campo con lo spirito che richiamavamo prima
Rispondiamo a questa sfida solo se siamo la forza dell'innovazione e del cambiamento qui sta il nocciolo della Skira nostra al Polo in campagna Rastrelli la sua giunta il Polo somiglia sempre più al vecchio notabilato
Affermare come ha fatto recentemente il presidente della Giunta regionale che s'mastri porta alla secessione economica del nord Italia significa ancora una volta a far perdere dignità e credibilità alla nostra Regione
Per queste ragioni la nostra battaglia contro il Polo non può avere alcune scorciatoie non può essere ridotta tentativo di un inutile ribaltone
La competizione Walter The sostenuta sul tavolo della riforma dell'istituto regionale della sua funzione esclusivamente programmatoria a fronte di un sistema di deleghe e competenze dei agli enti locali detentori della gestione politica ed amministrativa dei territori urbani
D'altra parte questo il punto posto dal complesso di riforme di decentramento avviato dal governo Prodi in materia di trasporti commercio strumenti del mercato del lavoro
Come si può proporre Rastrelli all'interlocutore credibile se la sua gestione a in ulteriormente impantanato la Regione ed ha impedito l'uso di ingenti risorse per lo sviluppo
Siamo in un'aria di competizione globale tra economie regionali e grandi metropoli altro che polemiche di provincia dobbiamo capire che ci misuriamo con questo con le trasformazioni in atto nell'Europa e nel mondo
Qui ci sono le ragioni della moderna sinistra pensiamo all'esperienza del Galles sei grandi rivaluta le a grandi rivoluzioni urbane come quelle di Barcellona all'evoluzione di diverse metropoli americane
Per capire che noi dobbiamo ripartire da livelli di competizione da questo punto di vista siamo ancora però indietro
Gli indicatori ci dicono nessuno in che solo in alcuni settori come l'agroalimentare Letelier le calzature
La produzione automobilistica si accresce fortemente la capacità di esportazione mentre sono in declino settori tradizionali meccanici chimici non sostituiti da nuove attività vi sono ancora troppi pochi esempi di nuove imprese innovative competitive
Dunque riapriamo il confronto con il Governo a partire da qui non sull'assistenza sull'emergenza ma siccome mettiamo in grado la Campania il Mezzogiorno di rispondere alle sfide proposte dai nostri tempi
In più sedi in ultimo nell'importante convegno promosso dalla Federazione del PDS di Napoli abbiamo discusso sui nuovi strumenti per la politica del Mezzogiorno
A me preme sottolineare che grazie all'iniziativa del PDS abbiamo smosso le acque e posso al tempo stesso la necessità di una duplice azione dal basso e dall'alto
Dall'auto razionalizzare gli strumenti e dare agli enti locali alle forze sociali un interlocutore certa e affidabile dal basso agire su un punto fondamentale rendere stabile il cambiamento
Ecco lo spirito al di là di discussioni sterili e polemiche inutili con cui bisogna affrontare la nostra discussione
Quindi ragioniamo su come promuovere forme di autorganizzazione riqualificazione tra gli enti locali siccome concertare rispetto al territorio l'azione tra istituzioni e forze sociali
E si badi bene
Quando parlo di istituzioni interno porre un altro tema
Spesso si dimentica che vi sono altre articolazioni dello Stato penso alle Soprintendenze alle direzioni regionali Denis ministeriale che Marini commercio e poi a una miriade di altre cose che incidono sulle politiche di programmazione del territorio sullo sviluppo anche qui
Bisogna semplificare e velocizzare rompere incrostazioni burocratiche che spesso nascondono uno due forme di corruzione e di clientelismo una nuova politica per il Mezzogiorno non può prescindere dall'ONU nuova politica contro i poteri criminali e per la sicurezza
Determinare sicurezza ambientale significa aumentare le convenienze per gli investimenti e lo sviluppo la sicurezza quindi è una delle condizioni su cui si misura la capacità di governo della sinistra nel Mezzogiorno in Italia e in Europa
Ed è il profondissima e le profondissime il nesso con l'esercizio consapevole delle possibili libertà
Soprattutto in città e in aree metropolitane in cui si mescolano contraddittoriamente integrazione ed esclusioni disagi ed opportunità
Crescente benessere ed aree di povertà e diseguaglianza territori sicuri e zone esposte alla violenza e alla illegalità
Le camorre aggrediscono il territorio distorcono il mercato impediscono lo sviluppo riducono i diritti e le libertà quarta hanno comportamenti sociali quali la migrazione residenziale da deficit di protezione
Le tutele privatistiche di soggetti l'attività la degradazione nei rapporti umani della curiosità a permanente diffidenza che fare allora
L'integrazione delle misure costituisce la chiave di volta per cimentarsi con la rimozione dell'insicurezza con la sconfitta dei poteri criminali e delle cause che li alimentano
Concentrare concertare interventi su vari fronti repressivo giudiziario sociale e culturale sviluppo opportunità attraverso procedure di condivisione decisionale dei vari livelli istituzionali
Cercando di annullare le distanze e proponendosi di intersecare funzioni Progetti delle città di quella strutture di quella completamente vissuto di quella strutturate di quella completamente vissuta la ritto l'attività
Fin qui svolta dal governo è stata sicuramente positiva e generosa adesso però va aperta una nuova fase anche alla luce delle nuove disposizioni all'attenzione del Parlamento
Un nuovo modello dell'azione di contrasto trova la sua ragione nella diversa ristrutturazione delle come delle camorra distretti investigativi interforze specializzati modulati flessibilmente
Sulle l'inizio sulle dimensioni delle organizzazioni da combattere con una più razionale utilizzazione di risorse umane e strumentali
Sulle versante dell'Intelligence modificazione della normativa relativa ai commissariamenti degli enti locali
Presenza di sindaci nelle Commissioni provinciali per la sicurezza e l'ordine pubblico tutela con appositi servizi di fasce deboli uso produttivo di risorse umane uscite da Jean cicli produttivi tutela e sostegno alle vittime
Va da sé che i problemi relativi alla sicurezza e all'ordine pubblico non possono essere declinati esclusivamente lungo coordinate repressive
Riqualificare gli spazi per via ordinaria o anche attraverso i cosiddetti contratti di quartiere piani urbani per la sicurezza moltiplicare le agenzie di socializzazione extra scolastica con apposite politiche di sostegno interventi di supporto educativo all'interno della famiglia con modulazioni articolate
Dell'istituto dell'affido educazione alla legalità e alla solidarietà concentrazione nelle aree di maggiore rischio di una gamma alta di misure da introdurre anche in via sperimentale
Ciò vale anche per lo sviluppo e per la tutela di chi lo deve promuove
Cari compagni e cari compagni
Come sapete il dodici tredici e quattordici febbraio a Firenze ci saranno gli Stati generali della sinistra
Lì nascerà un nuovo soggetto politico e un approdo impegnativo della linea che ci siamo dati in questi anni
Uno sviluppo coerente della svolta del mille novecento ottantanove
Una tappa che può parlare ai tanti soggetti che si sono impegnati nel processo promotore ma soprattutto a quello a coloro e dentro un processo di riunificazione Dida dialogo delle culture della sinistra democratica
Possono trovare nuove ragioni di impegno e di disponibilità
In Campania abbiamo vissuto nelle federazioni e soprattutto nell'assemblea regionale del ventiquattro gennaio dei momenti significativi ed importanti
Saremmo mio che in sé non coglie Simone potenzialità di questo processo
Se lo rinchiude Simo dentro i vecchi confini
Confini del rapporto tra noi e l'aria socialista o peggio ancora dentro una logica schiacciata sulle componenti interne al PDS noto noi ci sentiamo messi in discussione
Il nuovo partito che a Firenze indicherà un nuovo singolo e un nuovo nome vuole parlare ai tanti che non hanno sentito l'esigenza di discutere con voi in questi mesi
Che magari ci hanno solo votato in qualche appuntamento ma che poi sono stati alle soglie in modo critico ed esigenze che magari in qualche occasione hanno votato in modo diverso o non sono andati alle urne
Allora diciamo ci sono nuove ragioni d'impegno
C'è una sinistra europea che affronta la sfida del terzo millennio c'è un'Internazionale socialista di cui ci sentiamo parte che discute e cerca di agire non in termini banali o burocratici ma sapendo che i termini posti dal carattere multirazziale multiculturale dei nostri paesi ci dicono che un'azione fatta in a Roma e da Roma
Può incidere attraverso una rete di relazioni di processi in quello che accade nell'Africa e nell'Asia e poi nella versante o nell'agro Nocentini
Non è dunque la somma di gruppi dirigenti del PDS delle forze che hanno contribuito a questo processo e qualcosa di più e lo stare insieme di coloro che credono che la sinistra può dare risposte più efficaci giunse i problemi della società moderna
Discuteremo di questo delle prospettive che si aprono dopo Firenze ne sono sicuro indecisi mi auguro centinaia di incontri che terremo in ogni città è quartiere della campagna
Lo faremo consapevoli del fatto e lo diciamo qui dalla campagna che la nuova formazione politica della sinistra è solo una parte dell'Ulivo e dell'alleanza di centrosinistra
Lo sperimentiamo ogni giorno nei rapporti politici e nella concreta esperienza della società c'è una parte che non può essere immediatamente riconducibili ad un soggetto politico unico dell'Ulivo
L'esperienza del Partito popolare in Campania pur nelle sue ambiguità e nelle sue contraddizioni e noi le conosciamo bene fin troppo bene non può essere semplificato costretta alla creazione di un partito unico dell'Ulivo così come il rapporto con Rifondazione a volte aspro e difficile può essere aiutato da un moderno soggetto della Sinistra democratica piuttosto che da un soggetto unico dell'Ulivo
La sinistra democratica in Campania deve saper svolgere ancora di più e meglio una funzione che solleciti l'insieme del centrosinistra ad una politica unitaria ed innovatrice
Che sappia sul terreno delle riforme del programma essere concretamente alternativa di governo al centrodestra
Dobbiamo sfidare su un terreno di confronto positivo quelle forze che dentro il Partito popolare penso no ad un ruolo autonomo ed equidistante dal centro o che vivono secondo una vecchia cultura un rapporto di competizione con la sinistra
Abbiamo assistito ed assistiamo ancora prove di costituzione del grande centro
Vogliamo dire con assoluta franchezza e lealtà che così si rallenta pericolosamente una possibilità di svolta in campagna e si offre spazio al ritorno di forze e culture che hanno avvilito la politica e le istituzioni democratiche
Anche qui anche in Campania la frontiera è quella del bipolarismo e del sistema dell'alternanza
Compagne e compagni ci piace ricordare che abbiamo aperto la nostra campagna elettorale per il rinnovo delle amministrazioni comunali con una giornata d'iniziativa del PDS a Napoli sui temi della scuola e della formazione con il contributo del compagno Massimo D'Alema
Abbiamo detto allora che il nostro compito era quello di promuovere al massimo un'Italia che essa un'Italia che vale noi sappiamo che qui nella nostra regione c'è tanta parte grazie a grandi sacrifici a grande lavoro dell'Italia che essa e dell'Italia che vale ma per i frutti amari della nostra storia c'è anche tanta parte dell'Italia svalutata e abbandonata
Noi la moderna forza della sinistra democratica vogliamo coniugare queste due Italie vogliamo portarle in Europa vogliamo fargli affrontare il terzo millennio in un clima diverso dalla paura e dall'incertezza che ha caratterizzato questo Novecento non siamo due Italie dobbiamo dirlo a Bossi agli già tra gli agitatori demagogici della lega agli speculatori del Polo
E altra cosa il Mezzogiorno rappresentato dai sindaci di Napoli e di Salerno dei Comuni piccoli e grandi della nostra regione dalle amministrazioni coraggiose e combattive di tanti Comuni della difficile realtà metropolitana di Napoli Caserta e Salerno
Che fa i conti con gli atti di fattori di arretratezze di incivile modernizzazione nell'Avellinese nel Beneventano dai giovani e da coloro che sono all'avanguardia nel campo della ricerca e dell'innovazione di intrisa
Ben diverso da quello descritto da Bossi e da Formigoni
Noi siamo qualcosa in più e di meglio siamo coloro che hanno restituito resistito in questi anni bui e difficili
Negli anni di Tangentopoli e dell'intreccio tra politica affari e camorra
Noi questo Partito democratico della sinistra siamo la forza che più di ogni altro ha mantenuto alta la bandiera della speranza e del cambiamento in Campania
E oggi ci mettiamo in discussione ci apriamo hanno una scommessa impegnativa e difficile siamo in campo per costruire un nuovo partito
Per dire a tanti giovani cittadini ci sono nuove ragioni di impegno e di partecipazione
Firenze gli Stati generali la sinistra sono tre simboli del nostro impegno
L'intreccio tra la nostra cultura e la nostra storia l'ancoraggio a valori di solidarietà e di libertà la voglia di cambiare ognuno compagne e compagni può fare la propria parte
Ringraziando chiudiamo i lavori per l'introduzione comunico che sono presenti Antonio Bassolino sindaco di Napoli Vincenzo De Luca il sindaco di Salerno Luigi Anzalone presidente della provincia di Avellino Onorevole Isaia Sales sottosegretario al Bilancio Roberto Barbieri responsabile delle politiche per il Mezzogiorno del PDS
Inoltre il compagno Maurizio Valenzi far pervenire i propri soldi all'Assemblea
Usando si deve essere assente perché influenza
Interviene adesso Carmine Pinto segretario regionale della sinistra giovanile
Cari compagni care compagne
Non è semplice parlare in questa storia è Assemblea
Allora io l'organizzazione giovanile
Me la perdurante
Va bene
Solo con violato di portare il saluto della sinistra gioia Campana a questa Assemblea del nostro grande partito dall'alto di una riflessione compagni riguarda il contributo politico che la Nuova Sinistra giovanile el forse la parte più impegnata della nostra generazione uno e dare può dare al percorso di unione di innovazione della sinistra italiana
Ne vogliamo contribuire innanzitutto al processo di innovazione politiche culturali all'allargamento della base sociale della sinistra democratica campana
Noi abbiamo Chaplin in Italia
Messo insieme centinaia migliaia di giovani spesso con provenienze tradizioni diverse ma soprattutto abbiamo portato nella Sinistra democratica una generazione che non è quella dei gruppi dirigenti cresciuti negli anni del nei partiti degli anni settanta ottanta
E una generazione nuova una generazione che si è fermata politicamente negli anni della crisi della transizione democratica del nostro Paese una generazione quindi che ha portato il che porta con sé visioni ideali e strumenti di analisi DiVersi
Ma che se ne sembra invischiata della moda diffusa fino a poco tempo fa del tirassegno sui partiti che ha sempre considerati partiti il più importante luogo di formazione di partecipazione democratica
Cari compagni questo ci porta ancora di più dopo averci misurare con le grandi sfide che vedono per la prima volta la sinistra italiana si sta meridionale come assoluti protagonisti
Negli anni Novanta abbiamo visto cambiare radicalmente il panorama del Mezzogiorno
Abbiamo visto tramontare gran parte del ceto politico legato alla redistribuzione a pioggia delle risorse abbiamo visto la politica di rigore fiscale i tentativi dare maggiore trasparenza gli appalti tutto questo è legato a doppio filo ad un rapporto saldo con l'Europa
La sorte del Mezzogiorno infatti non possono più prescindere da quelli dell'Unione Europea
Infatti prima con l'atto unico poi con l'accordo stesa a Maastricht anche noi abbiamo avuto mutamenti di grande rilievo dalla tutela della concorrenza alla progressiva riduzione degli impegni degli interventi statali
Alla valorizzazione delle politiche di sviluppo regionale dei rapporti diretti tra enti locali denti comunitario
Allora compagni sì la sinistra italiana è protagonista di la costruzione di un solido legame con l'Europa il primo orizzonte della sinistra meridionale deve essere sempre di più la profonda integrazione del Mezzogiorno in Europa
Questo significa compagni che i giovani della campagna e giovedì al sud devo diventare i primi giovani dell'Europa innanzitutto giovani europei
Questo significa che dobbiamo leggere con più attenzione compagni
Le novità culturali di istituzionali venute fuori dalla fine dell'intervento strozzinaggio
Compagni ce la rivoluzione di aspettative di giovani spetta lavori rispetto allo Stato lo dimostro in campagna il successo delle sedici mila borse lavoro i quaranta mila domande quaranta mila progetti presentati dei giovani per il prestito d'onore
Questo significa che c'è una fiducia nuova compagna e per chi vi parla non è un caso che quando si è iscritto al partito il ministro del Bilancio Paolo Cirino Pomicino e adesso è Carlo Azeglio Ciampi
Se sta cambiando la cultura compagne significa che possiamo investire sulla società del Mezzogiorno significa che possiamo investire sui Giochi del Mezzogiorno significa che dobbiamo investire sul capitale umano che è la principale risorsa del sud
Allora non vanno bene le condizioni operative di istituti scolastici universitari
L'evasione nella scuola dell'obbligo la frequenza troppo limitata ma & non solo e non bisogna investire soltanto sugli aspetti operativi siamo d'accordo con Guido Martinotti occorre una maggiore autonomia e responsabilizzazione di istituti meridionali
Per non parlare dell'attuale sistema di formazione professionale che è totalmente inutile perché serve soltanto i formatori appaga gli stipendi e per nuove formati la Regione Campania delle politiche dell'edilizia scolastica fino alle clientele sulla formazione professionale
E uno degli esempi di come si può condizionare negativamente lo sviluppo
Le condizioni ambientali inoltre sono foto sono cruciali per favorire lo sviluppo l'affermazione della legalità la tutela dei diritti le infrastrutture a cominciare dalla forza Mendo delle potenzialità per il trasporto di uomini e merci
Io penso che questo significa però compagni che lo sviluppo non può più essere condizionato dall'emergenza ognuno di noi vive circondato da giovani coetanei senza lavoro
Ma questo non deve mai più sfiduciati o farci nascondere come ci ha insegnato qualche giorno fa Isaia Sales Facci nascondere lamentandosi ogni giorno
Delle cifre disoccupati occorre sì riformare dopo le pensioni lo stato sociale il Mezzogiorno occorre ridisegnare il Welfare proprio in funzione della in occupazione e non abbandona la disperazione
Ma c'è un altro voto del Sud compagni cioè la grande fiducia chi sta diffondendo per il dinamismo delle istruzioni vocali per risultare successi venite fuori dall'esperienza amministrativa
Sono i sindaci sono gli amministratori locali protagonisti di un clima nuovo e di un'immagine che si sta diffondendo nel senso comune dei giovani della gente i protagonisti di un senso civico moderno di una moderna concezione dei diritti doveri i protagonisti di un tentativo storico unico di sanare di modificare l'ambiente locale se è così bisogna rafforzare questa grande spinta politica per affrancare il Mezzogiorno dalla cultura d'la protezione della conservazione dell'assistenza dell'esclusivo sostegno pubblico
Così se è importante la riforma federale dello Stato come condizione per ottenere la massima concentrazione di forze di risorse sui punti strategici dello sviluppo allo stesso tempo occorre rafforzare novità venute fuori da questa esperienza
Occorre trovare quindi l'equilibrio tra la riforma di poteri legislativi delle regioni e la valorizzazione di queste esperienze degli enti locali
La formazione della nuova classe dirigente la frontiera sulla quale noi vogliamo misurarci non giornalisticamente ma vogliamo misura la nostra generazioni giovani il PDS tutti giovani e Mezzogiorno
L'inizio di novembre che tra l'altro l'ho visto tantissimi di noi eletti hanno confermato che la fiducia negli amministratori bravi estesi
Che l'ottimismo e la regola principale per riscattare il Sud
Cari compagni se questo è vero che c'è l'ostacolo serio lo sviluppo di certo ad esempio sono le terze quarte file dei notabili degli anni Ottanta che governano la regione Campania continuando a credere che con le clientele e non con lo sviluppo che si indaga il reddito dei cioè del Mezzogiorno
Cari compagni io penso che questo sì è il messaggio questa è la cultura che io dovevo portare a Firenze io penso che la scommessa di Firenze la scommessa del partito nuovo e soprattutto la fiducia il coraggio e la voglia di impegno dei jet che c'è in tantissimi giovani in questo partito in tutto il Mezzogiorno
Io le dicevo un articolo di Federico Caffé vi risiedono malate la lettrice quest'articolo e pensava quella Massimo D'Alema
Come a D'Alema pensavo a quello che si dice sulla Cosa due pensavo ai luoghi comuni che troppe volte ne usiamo sbagliando quando parliamo degli stati maggiori Federico Caffè parlava dei pappagalli in quest'articolo
Diceva ricordare solo intellettuale riformista
Al quale ognuno da destra e da sinistra cercava di indicare con la bacchetta il suo manifestino per far indicare che era quello il manifestino giusto caffè rispondeva leggendo sembra eh
Un libro molto caro che tu sicuramente conoscerà che finiva con la frase celebre presto o tardi sono idee non gli interessi costituiti che sono pericolosi sia in bene che male grazie compagni del Partito democratico della sinistra
Sono presenti l'onorevole viaggio di giovani deputato europeo l'onorevole Umberto Ranieri responsabile per la politica estera del PDS piano adesso la parola all'onorevole Roberto Barbieri della rivelazione nazionale del PDS
Io credo che il Mezzogiorno sia oggi prima ancora che da un punto di vista economico
Quindi arriviamo spesso il problema esclusivamente dal punto di vista economico un crocevia politico decisivo sul piano nazionale
Qui nel negli anni passati nel Mezzogiorno abbiamo visto dal punto di vista comportamentale dell'estrinsecarsi il pregio dei due principali soggetti attorno ai quali si organizza la vita economica
E sociale di un Paese lo Stato che il mercato
Abbiamo visto per anni uno Stato invasivo gestore erogatore di risorse indiscriminatamente
Uno Stato attorno al quale attorno alla cui debolezza ipertrofia nel Mezzogiorno si sono aggregati interessi costituiti strutture corporative
E questa strutture corporative e l'originalità del Mezzogiorno è proprio questa che non avevano come oggetto di tutela
Ricchezza e ricchezza di alto livello ma anche sussistenza il minimo necessario per vivere
Questa forma dello Stato ha favorito la crescita di un ceto politico burocratico un ceto intermediario tanto forte nella conservazione del potere a qualunque livello questo si esprimesse quanto povero culturalmente
Quindi un ceto politico e non una classe dirigente lo stato del mezzogiorno citare una frase di Giuliano Amato molto recente
Si è rivelato essere un angelo custode capace di essere oppressivo nei confronti dei cittadini e di tessere tranne Diabolik per la qualità complessiva della vita del Mezzogiorno
A mezzogiorno provvisto anche il peggio del mercato perché non è che il mercato nel Mezzogiorno non ci sia stato
E stato mercato per la forza lavoro che immigrate che ha consentito una meccanismo di sviluppo accelerato in altre aree del paese è stato un mercato per le merci che venivano nel Mezzogiorno e venivano vendute
Nel Mezzogiorno e stato un mercato finanziario da cui attingere
La storica alta propensione al risparmio del Mezzogiorno è stato un elemento determinante nella distribuzione della ricchezza nell'allocazione delle risorse nel resto del Paese
Anche dal punto di vista dei mercati finanziari il Mezzogiorno ha visto il peggio non ha visto la capacità dei mercati finanziari di redistribuire ricchezza ricchezza e opportunità
Naturalmente questa presenza negativa di Stato e mercato ha lasciato anche dei segni concreti e reali su cui ci siamo espressi molte volte
Infrastrutture e investimenti di aziende pubbliche che poi in una fase successiva sono entrato in una crisi una crisi profonda
Da questa analisi prima ancora che economica ma del modo di estrinsecarsi della politica nel Mezzogiorno le abbiamo messo nell'ultimo anno in campo una proposta complessiva
Che ha contenuti fortemente economici ma che ha prima di tutto l'obiettivo di dare autorevolezza allo Stato forza vera al mercato e avviare e portare a buon fine la selezione di una nuova classe dirigente
Che non veda il prevalere degli interessi generali come una minaccia che possa mettere in discussione una rendita o un vantaggio
Una proposta che serva anche a valorizzare alcune opportunità presenti
Una di queste determinante
E l'inizio di una crescita di una nuova classe dirigente del Mezzogiorno a partire dalle nuove esperienze politiche amministrative
Degli enti locali una crescita importante ma non sufficiente per trasformare un ceto politico in una classe dirigente stabile
Valorizzare anche l'opportunità dell'Europa e della globalizzazione che metto nel Mezzogiorno nelle condizioni di potere affrontare una profonda meno modernizzazione
E proprio nel Mezzogiorno che come sinistra dobbiamo esprimere il massimo coraggio il massimo della capacità innovativa mettendo in discussioni anche pezzi del nostro blocco sociale di differimento
E da questa analisi abbiamo elaborato una proposta di contenuti di contenuti economici che come diceva Guglielmo Allodi nella sua relazione nasce anche da un'urgenza e da una drammaticità di una situazione economica che vede non aumentare delle stanze del Mezzogiorno dal resto del Paese che vede delle emergenze sociali drammatiche che in questi giorni si stanno vivendo in maniera molto seria in questa in questa città la prima parte la proposta riguarda sempre partiamo delusi del per i due soggetti politici di cui ho seminato prima stato e mercato riguarda riguarda il il mercato noi abbiamo detto portare il Mezzogiorno sul mercato nazionale e internazionale De Capitani
Rendere attrattivo il Mezzogiorno per nuovi investimenti proprio per valorizzare e far crescere di più e più velocemente quello che già c'è ma che dà sullo non è sufficiente
Parlando di mercato e di riforme di mercato abbiamo messo in campo un concetto di cui tanto si parla nel Paese e a volte si parla in maniera equivoca che il concetto della flessibilità
La nostra idea flessibili di flessibilità non mette al centro e al primo posto il problema della flessibilità della forza lavoro ma ammette comunque anche la forza lavoro indica la flessibilità della forza lavoro in discussione
Il primo punto di flessibilità che noi abbiamo chiesto e la semplificazione di tutti gli strumenti normativi e incentivanti gli investimenti nel Mezzogiorno
Che oggi esistono
Noi abbiamo una miriade di strumenti decine e decine che riguardano gli aspetti determinanti nella scelta di investimento per l'impresa
Abbiamo strumenti che portano a forti agevolazioni fiscali abbiamo strumenti che abbassano il costo del lavoro abbiamo strumenti che danno contributi consistenti agli investimenti agli investimenti produttivi
Sono strumenti il cui la strutturati in maniera disordinata nun creano un sistema di convenienza identificabile da chi viene investito
Su questo il governo ha lavorato affatto dei passi avanti notevoli ci sono state semplificazioni importanti
Per esempio della quattro otto otto nella tre quattro uno legge gestito dal ministero dell'industria ma non è sufficiente
Noi dobbiamo costruire rapidamente quella che abbiamo chiamato una nuova cassetta degli attrezzi la cassetta degli attrezzi semplice chiara un'unica norma che rispettando i limiti comunitari di sostegno agli investimenti del sessanta per cento
Consenta a chi vuole venire a investire nel Mezzogiorno di potere utilizzare all'interno di quei limiti sciocchi in quel momento rispetto alle sue esigenze di investimento e di vita aziendale gli serve
Se gli serve il fisco utilizzerà il fisco se un'impresa ad alta intensità di lavoro utilizzerà le norme già esistenti sulla sulla sul costo del lavoro sei sei sono previste forti anticipazione di capitale utilizzerà le norme adeguate per il sostegno agli investimenti il problema e mettere in un unico strumento tutte queste opportunità del burocrate azzarda le abbassare i livelli di negoziazione perché fra la scelta di investimento
E l'autorizzazione quando si va oltre certi tempi cambia cambia lo scenario che può rendere conveniente o meno l'investimento
Beh dobbiamo fare questo essere chiari nelle convenienze che creiamo perché viene investire anche perché dobbiamo lanciare una sfida una sfida fra le nostre fila è una sfida agli imprenditori
Beh dobbiamo stanare quella che io incomincia a pensare per in qualche modo a una certa neghittosità o anche inettitudine di una parte della classe imprenditoriale
Che cerca trovandolo in alcuni casi come ho detto degli alibi per non venire investire nel Mezzogiorno bene ne dobbiamo lanciare una sfida a rendere conveniente venire ammessi nel Mezzogiorno
Chiamarli a questa sfida verificarne i risultati questo il passo importante che dobbiamo fare è una sfida anche nelle nostre fila sul tema della flessibilità del lavoro dicevo una sfida positiva alle organizzazioni sindacali che sono state parte determinante
Nella nel risanamento economico e finanziario di questo Paese però proprio qui nel Mezzogiorno dove sono insistenti le forme peggiori e più selvaggio e di flessibilità
Che sono prima di tutto il lavoro sommerso dove avviene cose che non sappiamo è fuori da qualsiasi forma di controllo
Forme di flessibilità selvaggia anche se sono purtroppo ma lo sono i lavori socialmente utili perché sono forma di flessibilità selvaggia sono forme di retribuzione sotto mercato senza tutela previdenziale di nessun genere allora parte il problema della soluzione dei lavori socialmente utili su questo dico qualcosa
Dobbiamo sfidare un sindacato ad accettare forme dimesse intelligenti di flessibilità
Non più in questo forme assistenziali non più in queste forme estreme ma all'interno di un processo di Investimenti chi abbiano messo in moto con la strumentazione che dicevo che quindi riforma del mercato del Mezzogiorno ma anche riforma dello Stato perché stato nel mercato sono destinati a incrociarsi comunque e dovunque qualunque siano le condizioni economiche qualunque siano le forme politiche sociali presenti c'è un bisogno in questo Paese dopo un lungo percorso fatto risanamento finanziario sui parametri di Maastricht c'è bisogno anche di qualcuno che si occupi di economia reale
Che si occupi di produzione nel senso ampio produzione industriale produzione di servizi di agricoltura ebbene anche lì noi abbiamo messo in campo una proposta precisa
Abbiamo fatto una scelta che probabilmente si è rivelata giusta
Oggi credo che il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo relativo non abbiamo presentato come anche altre forze politiche della maggioranza hanno fatto una proposta di legge Hawthorn abbiamo dato un contributo al ragionamento
La proposta di riorganizzazione e semplificazione focalizzazione degli strumenti ancora presenti dell'intervento dello Stato nel Mezzogiorno
Da qui la nostra proposta di holding leggera che ad arte è stata equivocata spesso si tratta soltanto di quello che legittimamente deve fare uno Stato darsi uno strumento leggero flessibile un'unità strategica di politica industriale in un Paese che ha bisogno di politica industriale
Ovviamente nel senso più ampio
E moderno del Tevere
E avviare con un processo di razionalizzazione
Non è fra loro intervengono nell'economia nella vita e nella vita del Mezzogiorno
Anche perché noi pensiamo che i problemi della questione sociale della solidarietà hanno senso se si coniugano con ipotesi di sviluppo e questo deve fare deve fare la politica industriale quindi focalizzare le emissioni delle varie agenzie semplificarle
E si è creato un doppio equivoco su questa nostra proposta da un lato si è vista così è voluto vedere al secondo diciamo vecchie tecniche di attribuire ad altri ciò che non è stato mai detto
Una riedizione della Cassa del Mezzogiorno si tratta di cosa ben diversa non si occupa di lavori pubblici non è stazione appaltante e semplicemente soggetto strategico di politica industriale
La si è voluta vedere avvolto in contrapposizione con la se giochi vita e la capacità emergente degli enti locali del Mezzogiorno non è così
Anzi
La semplificazione dei soggetti esistenti e la loro razionalizzazione focalizzazione e un aiuto legittimo che lo Stato deve dare agli enti locali per essere più autorevoli sul mercato e nella propria capacità di produrre project
Anche l'ente locale più attrezzato anche l'ente locale più qualificato quando va sul mercato per un progetto che riguarda la trasformazione di un'azienda la valorizzazione di un'aria urbana una progettazione finanziaria
Ha bisogno di un consulente ha bisogno di un advisor che gli dà una mano a razionalizzare il Progetto
Lo Stato mette a disposizione sul mercato questi soggetti semplificati e più efficienti
E credo che questo sia importante l'ente locale fu servirsene come può non servirsene e pienamente libero mai un diritto dovere dello Stato
Erogare disservizi per rendere la democrazia politica istituzionale decentrata più autorevole dalla sua capacità di progettare quindi non c'è contrapposizione fra centro e periferia fra Partito dei centralisti dell'ente locale siamo tutti da da una sola parte
Che è quella di un mercato migliore del Mezzogiorno come ho detto prima di uno Stato di uno Stato più e di uno stato più autorevole
Se questa è la nostra proposta
E la nostra proposta il costruire ridare legittimità e autorevolezza con minor peso al ruolo dello Stato
Di riaprire con tutte le sue potenzialità
Il ruolo del mercato è quello di selezionare all'interno di questo percorso una vera classe dirigente capace di identificare l'interesse generale di sacrificare interessi interessi particolari
E su questo progetto ripeto siamo pronti a mettere in discussione anche pezzi del nostro blocco sociale di riferimento una riflessione importante alla vigilia di Firenze all'indomani della discussione sulla fondazione sulla forma adeguata di partito per questi obiettivi critico sia importante illegittima
Bisogna aprirla con chiarezza bisogna aprirla con grande onestà intellettuale
Io credo che per esempio gli enti locali abbiano fatto un'operazione straordinaria nell'avviare una selezione di una nuova classe dirigente assessori amministratori di aziende volontari professionisti di alto livello che hanno aiutato gli enti locali a operare e ha andare avanti bene quando termina questa esperienza amministrativa noi non riusciamo a questa classe dirigente emergente a portarla nel dibattito al nostro interno
Non dico a rifiutarla perché la classe dirigente non si fa attraverso reclutamento ma non riusciamo a portarla nel dibattito al nostro interno per arricchire la nostra proposta per imparare quanto lui dobbiamo imparato
Allora probabilmente l'esempio degli amministratori diciamo è un esempio sotto gli occhi di tutti dobbiamo ripensare alla inadeguatezza oppure non sono sufficienti alle federazioni alle sezioni come momento di organizzazione della vita del partito
Apriamo sinceramente questa discussione
Utilizziamo fra virgolette della migliore modo possibile l'esperienza che faremo dalla tentazione che secondo me nel Mezzogiorno troverà un suo momento qualificante e importante
Mettiamo tutta la nostra creatività politico istituzionale nel pensare per esempio ad organizzazioni per progetti organizzazione flessibile
Ma credo che dopo che abbiamo messo in campo proposte serie per il Mezzogiorno che andranno avanti nei prossimi mesi dobbiamo mettere anche in discussione le nostre forme organizzate tradizionali
Interviene adesso Gianni cerchia segretario della federazione dica sesto
Un noto giornalista americano Alan Friedman ha scritto nel nostro Paese come di una società di fronte ad un bivio
Ed unica strada sottolinea porta verso una società più equa una vita più democratica e trasparente
Una strada possiamo dire subire anche un grande orgoglio dal governo dell'Ulivo appena imboccato sta calcando in questi mesi in questi anni
Una strada difficile che richiede sacrifici coraggio di impegno quotidiano
Una strada che non consente improvvisazioni improvvisazioni scorciatoie o fughe in avanti
E questa la responsabilità che questo governo che su tutti noi grava
Quella di raccogliere un'occasione storica per l'Italia per il Mezzogiorno quella di costruire finalmente un Paese avanzato e moderno
Dotato di una strumentazione istituzionale capace di governare e non soltanto subire i processi di mondializzazione
Una strada che passa per la costruzione di meccanismi politico istituzionali lineari trasparenti
Tali da stabilizzare la vita dei governi ma anche di coinvolgere i cittadini
Restituendo alla politica cioè l'idea di una dimensione pubblica dell'agire degli uomini e delle donne una chance una dignità che negli ultimi anni si andare a consumando i una generale crisi ritenute credibilità dei poteri democratici
Di qui gli ineludibili nodi delle riforme dell'affermazione di un principio di sussidiarietà che capovolgere sia capace di farlo la piramide del potere e delle competenze de la proiezione europea come nuovo spazio comunitario in cui definire le nostre identità
Ed esercitare una sovranità dei popoli oggi incrinata nei limiti troppo angusti degli Stati-nazione
Di qui soprattutto
La necessità di innervare un saldo ti sistema bipolare dell'alternanza
Fuori dalle secche e dalle eterne emergenze della governabilità
Lontano dalle paure di chiare scelte di campo di definite opzioni programmatiche dal timore del confronto del conflitto che rappresentano invece il sale e la linfa delle democrazie mature
Un sistema bipolare che in Italia se vogliamo evitare astrattezza i verbali e pericolose forzature non può non può certo compie coincidere credo con il bipartitismo ma deve vivere almeno nel medio periodo in una stretta logica di coalizione tra diversi
E già avvenuti in passato che pur nel nobile tentativo
Di un forte rinnovamento si siano in realtà qui di approfonditi difetti del nostro sistema piuttosto che aiutati i suoi pregi accrescere a rafforzarsi
Come ad esempio nel caso della legge elettorale nazionale vigente concepita per esaltare il rapporto tra eletto e territorio
Finita a causa del mono turno dei collegi troppo piccoli per impari entrare particolarismi frammentazioni personalismi ecco perché la sinistra democratica un punto di arrivo
E non un passaggio non è un passaggio convincente
Perché risponde ad un'esigenza forte di razionalizzazione e semplificazione del sistema politico
Senza con questo voler forzare la mano alla straordinaria effervescenza culturale nel panorama politico italiano attraverso un tentativo credo non utile di unificare tutta l'esperienza dell'Ulivo in una sola forma associativa
La nuova classe dirigente del centrosinistra può nascere medio più radicate credibile da un patto strategico di lunghissimo periodo tra le ragioni e formazioni organizzate al plurale
Un partito quello della Sinistra democratica che vogliamo che non si costruisce in una logica di Chiusa Egretta autosufficienze
Ma che vive se capace di rafforzare l'intera coalizione
Vive se diventa più di quanto lo sia già oggi l'asse centrale il punto di equilibrio dell'intera alleanza dell'Ulivo
Una logica dell'autosufficienza che l'attore che laddove ancora persiste va battuta messa nell'angolo una logica che fa il paio con quella speculare del centro di un grande centro tra virgolette autonomo e anch'esso anche in questo caso concepito come autosufficiente
Due concezioni entrambi dannose di corto respiro con lo sguardo rivolto al passato incapace di leggere i segni del presente di raccogliere la sfida dell'innovazione ragione Guglielmo quando ricordava questo nell'innovazione questa questione la sua introduzione
A proposito soprattutto delle riflessioni che alcuni Metra Panzeri
Popolari della Campania hanno su questa vicenda
Checché ne dicano insomma il parlare in italiano
De Mita e i suoi uomini
Di tutto ciò a maggior ragione bisogna al Mezzogiorno
Tradizionalmente si ritrasforma qualunquista ed assistito e che solo adesso con l'apertura della nuova stagione dei sindaci in testa le straordinarie esperienze Ri.Fim. decide Napoli e Salerno incomincia a definire una sua classe dirigente degna di questo nome
Grazie a loro
Cresce nel Mezzogiorno una speranza ma soprattutto si ricostruisce un senso diffuso dello Stato e della società un sentire pubblico collettivo una sua clan come dire un'utilità e una dignità inedita delle istituzioni democratiche
Tutto questo ovviamente non basta
Anzi proprio grazie a questi processi non abbiamo credo necessità di costruire un partito sempre più forte solido sempre più radicato diffuso
Perché la politica non si esaurisce in una delega istituzionale perché riteniamo che sia invece un diritto collettivo la partecipazione continuativa e democratica la vita pubblica
Perché occorre ripensare in maniera assolutamente moderna e all'altezza dell'oggi le forme e i modi di un'esperienza associativa della politica che faccia da mediazione e cerniera
Tra istituzioni altrimenti isolate qualche vuote qualche volta in preda derive localistiche e la società
Pena la sua disgregazione il sud eccessivo a volte disincanto
Un partito cantiere è stato detto un partito laboratorio
Per quale intrecciare contaminare idee culture tendenze quale sperimentare con coraggio Mui percorse coniugare efficacemente insieme i valori del merito e della solidarietà
Un partito soprattutto in un luogo di frontiera come quello della provincia casertana che lavora insieme a tanti altri per costruire quelle condizioni minime normali tra virgolette come è stato ricordato a proposito anche altre questioni
Tali da innescare un rilancio civile ed economico condizioni normali non raffinate alchimie economiche ed istituzionali soltanto la straordinaria rivoluzionaria normalità che non abbiamo mai conosciuto
Condizioni che non solo mancano ma che si allontaneranno ulteriormente se non tradurremo nel brevissimo periodo il grande impegno riformatore nazionale in un nuovo intervento visibile concreto per il Mezzogiorno
Non una nuova assistenza non credo proprio che ne abbiamo bisogno e nella chiediamo con l'intervento che ci aiuti a costruire strumenti di lavoro di governo capace di dare risposte a problemi diffusi e ad aspettative generali di sviluppo di combattere in maniera adeguata insomma per riscatto della nostra gente
Uno sforzo che in primissimo luogo consente al mezzogiorno di superare di liberarsi della principale dice che
Oh mia che la strangola l'illegalità e i poteri criminali
Credo che abbia fatto bene il sindaco Willie qualche tempo fa sottolineava intervista questo aspetto sul Corriere del Mezzogiorno
Ha drammaticamente ragione purtroppo
è per questo che l'impegno
Su questo tema su questo terreno deve essere di tutti al di là delle divisioni tra gli schieramenti politici
Il tema della legalità non può e non deve rappresentare un elemento di divaricazione
Ma una di quelle precondizioni unificanti anche per lo stesso corretto funzionamento di una dinamica politica dell'alternanza
La stessa contrapposizione tra alleanze che viene o dovrebbe avvenire sulla base di progetti programmi valori diversi ma la legalità e il rispetto delle regole comuni rappresentano quel tessuto unitario della comune responsabilità democratica
Almeno dovrebbero a volte purtroppo non accade precisamente questo a volte troppe volte una provincia come quella di Terra di Lavoro e non solo purtroppo in una provincia come quella di Terra di Lavoro anche il rispetto delle regole diventa un'occasione di divisione di contrapposizione
A villa Literno dove il Paolo presta le sue insegna elettorale ad inquisiti per quattrocentosedici bis a Castel Volturno
Dove la straordinaria lo straordinario impegno democratico di un sindaco come Mario Luisa e viene sconfitto da un centrodestra che si fa forte della bandiera della restaurazione della discrezionalità
è un territorio che per decenni era stato sottratto qualsiasi regola a qualcuno a qualunque parvenza di appartenenza l'ordinamento giuridico democratico
Un centrodestra che attraverso i file uno vuole conoscere bene eletto in un collegio dell'alto casertano è un collegio senatoriale della mia provincia un parlamentare come Miglio nodi che a Napoli avete avuto modo di apprezzare tra virgolette ripagare in maniera adeguata permetteremo mai di ringraziare Antonio Bassolino per tutto questo
E che non trova niente di meglio da fare che attaccare i sindaci democratici i magistrati coraggiosi che fanno il loro mestiere
Per non parlare dei balbettii del sindaco di Caserta strutturalmente incapace di adempiere a quel ruolo di capofila istituzionale egli toccherebbe come primo cittadino della città capoluogo
Questo ed altro si potrebbe dire sull'argomento
Ma la mia non vuole essere una recriminazione fine a se stessa anzi mi è utile per sottolineare che è necessario un generale processo di rinnovamento della politica che passa per una comune assunzione di responsabilità di tutte le forze assunzione di responsabilità
Che tranne qualche eccezione lo dico con grande rammarico oggi non c'è
Un rinnovamento della politica assolutamente necessario e tuttavia non sufficiente finché non si metterà mano anche ad altri comparti fondamentali della vita pubblica la giustizia ad esempio con un tribunale come quello di Santa Maria Capua Vetere paralizzata da una mole impressionante di liti pendenti centodiciotto mila civili e centotrenta mila seicento penali circa un record dei primi posti in Italia servono immediatamente non domani o dopodomani giudice mezzi
O gli apparati investigativi costretti nonostante il coraggio personale di tanti operatori seri ed onesti raffrontare in maniera inadeguata allo scontro con i poteri criminali
Anche le auto di servizio sono una rarità e come affrontare i Carpi carri armati con la cavalleria un'esperienza che l'esercito polacco credo abbia già sperimentato più di mezzo secolo fa
La formazione e lo sviluppo
Per dare una speranza di futuro soprattutto a quelle giovani generazioni oggi prive di qualsiasi prospettive
Apprezzabile anche recentissimi impegno del Governo sui lavori socialmente utili scontando pur tutte le cose che condivido dette da Roberto
Ma che comunque oggi impegnano circa trentacinque mila persone nella sola Campania
E anche in questo caso anche nel caso di queste misure credo che il regime dei vincoli che sembra prospettarsi dietro la misura del rinnovo per l'appunto rischia di vanificare l'anni fa di metterlo in difficoltà tante nostre amministrazioni
Occorrono nuovi scenari in maniera rapida e decisa occorre una stagione di straordinario impegno per lo sviluppo e l'occupazione
Capace di determinare una nuova idea di me di meridionalismo fondata sull'integrazione europea sulla valorizzazione delle energie locali sull'iniziativa di un'imprenditoria libera dai lacci e dai ricatti sulla responsabilità di una classe politica finalmente all'altezza del suo compito
Non solo l'Italia come ha detto Friedman e di fronte al suo bivio lo è più di una di ogni altra cosa il mezzogiorno del nostro Paese
Oggi c'è consegnato l'occasione che non possiamo né dobbiamo disperdere
Un lavoro che riusciremo a fare se questo primo in Campania le condizioni per un regionalismo di grande respiro nell'ottica di un federalismo solidale capace di politiche coordinate ed integrate di carattere generale
Perché la Campania seguita al Mezzogiorno e l'intero Paese nel suo ingresso in Europa se tutta la regione dalle sue arie forti a quelle meno forti sarà messa in condizioni di poterlo fare
Un regionalismo quindi che batta settoriali ismi localismi dotato di una politica di grande respiro incisiva dei tempi non biblici un regionalismo che ha assoluta necessità di un forte partito della Sinistra democratica radicato e coinvolgente
Un partito plurale che governi e trasformazioni con spirito unificante un partito per dirla con Bodei che sappia fermare la fuga della politica
E riconquistare a questa una funzione alta una centralità non caricando sulle spalle della politica l'ennesima ricerca di un'astratta felicità pubblica
Ma che si faccia carico del fatto che non si può vivere felici in un lazzaretto come scritto Bodei pochi una felicità personale non era areata e e ossigenato dalla sfera pubblica
Finisce per saper di muffa o per dichiarare la propria natura di ripiego di sconfitte
Noi siamo qui infine invece per dichiarare la nostra volontà di non abbandonare il campo
Il Novecento è terminato con i suoi assalti al Ciro le sue tragedie il secolo che viene ha bisogno di questa nuova sinistra riformatrice anche per dire che la storia non è finita e c'è ancora una speranza forte di Giustizia e Libertà nel nostro orizzonte
Credo che abbiamo grande porticato lungo per fare questa strada fino in fondo tutti quanti insieme grazie
Che viene adesso Nino Daniele capogruppo PDS alla Regione
Care compagne e cari compagni
Le elezioni amministrative di fine novantasette hanno fatto registrare risultati sorprendenti
Larghissimo consenso ottenuto dai sindaci e dalle coalizioni dell'Ulivo e del centrosinistra
Ha mostrato che nel Mezzogiorno e cambiamento avviato dopo il crollo del vecchio assetto politico è ben lungi la rifluire
Per il governo del Paese è stato un impulso a continuare l'opera avviata per risanare i conti pubblici e per conseguire l'obiettivo dell'ingresso dell'Italia dell'unione monetaria europea fin dal suo avvio mezzogiorno ha compreso che stabilità rigore costruzione europea erano un bene capitale soprattutto per le giovani generazioni del sud dell'Italia
E tutta l'Italia che entra in Europa
Non era per nulla scontato
Quando il Governo Prodi iniziò il suo cammino pochi avrebbero scommesso su questo risultato
Sta per giungere a compimento un'opera di valore storico nel guado di una crisi che metteva in discussione l'esistenza stessa dell'Italia come compagine statale unitaria
Al sud ciò è costato molto nell'immediato
E ciò rende ancora più sorprendente che il Mezzogiorno abbia costituito forse per la prima volta in modo così ampio nella storia dell'Italia unitaria una risorsa democratica determinante
Gli italiani si sentono più fieri ha detto il compagno D'Alema
Anche i meridionali e anche i Democratici di sinistra del subito e penso anche noi che siamo qui
Ma il governo che ora e impegnato sul fronte del risanamento finanziario
Deve riuscire ad affrontare in modo chiaro ed incisivo il problema dello sviluppo e del lavoro nel Mezzogiorno
Deve ascoltare l'allarme e le preoccupazioni e rispondere con i fatti
Il nostro allarme e la nostra preoccupazione non certo quelle diciamo che appartengono un po'ad alcuni vizi di un vecchio meridionalismo che pure riemerge in queste settimane
Per richiamare infatti l'attenzione sui vecchi e nuovi Mari del Sud sul profondo malessere sociale prodotto dalla disoccupazione a volte si ricorre di nuovo a descrizioni apocalittiche essi pronosticano collassi incombenti
Corriamo il rischio di nuovo di dividerci in ottimi si apprestino ottimisti e pessimisti
è un vecchio copione tutt'al più una ristampa
Io credo che chi ha veramente a cuore le sorti del Mezzogiorno deve un po'a sottrarsi
A questo copione
Altrimenti rischia di sollecitare di stimolare vecchie risposte centralistiche ed assistenzialistica
E si finisce così per valorizzare
Gli stessi soggetti locali i sindaci gli imprenditori sindacalisti le donne e gli uomini delle competenze i giovani dell'associazionismo che rappresentano la risorsa maggiore del sud
Il sud ora più che mai deve credere in se stesso avere fiducia nelle proprie potenzialità non smarrire la voglia l'orgoglio di crescere con le proprie forze
Allo Stato bisogna continuare a chi a chiedere di fare e soprattutto di aiutare a fare e a saper fare
Il cambiamento intrapreso in questi anni mezzogiorno non può essere considerato una rivoluzione passiva c'è una trasformazione subita e non intrapresa dalle forze politiche culturali e sociali più moderne del sud
Spesso ad oscillare tra la descrizione di miracoli distici Rinascimento o l'imminente collasso dovuto al deserto di classe dirigente sono gli stessi commentatori
Apologeti o fustigatori con umori che escono morì che scattano un po'troppo repentinamente nessuno più di noi sa che la Campania il Mezzogiorno sono luogo di forti contrasti e di drammi sociali
Ma la campagna del Mezzogiorno sono luoghi dell'Europa contemporanea portatori di bisogni e sfide moderne
Le città grandi e medi della nostra regione hanno i loro problemi normali e correnti
Di articolazione degli spazi di dislocazione di economia e servizi
Di insediamenti industriali di politiche attive per il lavoro di organizzazione commerciale
Di ammodernamento del sistema del credito e del sistema finanziario di funzionamento delle università e degli istituti di ricerca scientifica
Di qualificazione della stampa e dell'Hilton editoria delle varie forme di organizzazione ed espressione della cultura
Questo che vuol dire secondo me vuol dire innanzitutto il bisogno di una buona riforma istituzionale
Che tra l'altro o forse fondamentalmente elimini quella strozzatura per lo sviluppo costituita dalla Regione così come per potere poi predisporre gli strumenti innovativi
Che spingano i soggetti pubblici e privati a cooperare meglio tra di loro con le forze imprenditoriali Esterne anche attraverso una competizione sana è regolata tra i diversi territori
Una nuova classe dirigente deve continuare ad ispirarsi alla logica delle azioni positive pensare in grande e agire
Quotidianamente
Io credo che sarebbe un disastro farsi di afferrare un po'dal vecchio vizio autoconsolatorie sommatoria o e autoassolutorio
Della deprecati o temporum maledire i tempi che è un po'tipico di un vecchio malcostume intellettuale del meridionalismo piagnone
Se mi permettete una citazione scherzosa e non paludata
Io credo che valga sempre detto del vecchio saggio cinese Claus è piuttosto che maledire il buio è meglio che accendere una candela
Vedete
Io credo che non debba farla lunga nel descrivere
Limiti
Di un ceto politico quello del centrodestra che governa la nostra regione
è impressionante la continuità di concezione della algide politico di questo ceto con quello che abbiamo conosciuto in passato nella nostra regione della nostra campagna
Come questioni essenziali che concernano la vita della comunità definita da quei confini istituzionali chiamati in Regione Campania vengono affrontati in un contesto problematico con un armamentario
Leggi regolamenti procedure apparati del tutto Bisoli
Da una coalizione di maggioranza e da un ceto politico che navigano a vista
Tenuti insieme più dall'inerzia degli interessi delle pratiche conservatrici che fanno ostacolo alla modernizzazione e all'innovazione necessaria
Purtroppo in questi due anni dell'esperienza del governo di Rastrelli il regionalismo e la regione Campania sono ormai a un naufragio
Definitivamente re io ritengo di sì
Vorrei spiegare quello che intendo dire
Io credo che noi
Dobbiamo un po'abbandonare le vecchie categorie il regionalismo secondo me il regionalismo è stato una specificazione del vecchio meridionalismo che a sua volta si è sempre pensato un po'dentro il centralismo statale
Per cui la risposta alla crisi del regionalismo è il federalismo
Lavorare ed impegnarsi in una rilancio di questa Regione è un compito inattuale e insufficiente
La Regione Campania va scomposta è ricostruita su basi nuove
Le diverse comunità territoriali devono ricontattare e ricontrattare il patto per ritrovare la via del necessario incontro e della messa in comune delle esigenze e delle vocazioni
è questa la strada maestra per ritrovare una competizione cooperativa dall'Area metropolitana di Napoli il sistema delle città medie della Costa e le aree interno
Ci sono stati e sono anche tra di noi questi giorni di discussione tra i sindaci delle città con le amministrazioni provinciali piccoli comuni e medie città sono sorti anche movimenti ed associazioni che hanno riproposto la divisione in due dell'attuale regione campana
Non dobbiamo guardare secondo me a questi avvenimenti cogliendone solo i rischi sono dettati da ragioni oggettive
La nuova dialettica tra globale e locale sollecita l'autovalore Lizza azione dei sistemi territoriali e la competizione
Anche quella quindi tra le rappresentanze politiche specialmente quando esse sono forti legittimate dal consenso
Compagni mezzogiorno subito un ceto politico arrogante trasformista per vocazione
Ed è stato a lungo caratterizzato da un'opinione pubblica votata un perenne lamento antipolitico
Un lamento disposto si allunga subordinazione che ad improvvise fiammate di ribellione
Se vogliamo dare consistenza solidità permanenza al cambiamento dobbiamo continuare a lavorare sulla strada della responsabilità dell'agire quotidiano
Di decisioni che siano comprese
Da tutti da tutto il territorio regionale
E contiamo continuare a rinnovare lo Stato perché uno Stato rinnovato è la condizione per alimentare uno sviluppo auto propulsivo e sostenere e far nascere nuove impresa e di mercato nel Mezzogiorno
E quindi Suriano appunto l'abisso che c'è fra quell'esigenza di avere poi l'elemento di sintesi e ciò che è oggi la Regione campana
Ma io credo che nonostante questo nessuno di noi può pensare o vuole tornare a un modello di sviluppo come l'abbiamo conosciuta in passato perché è impossibile
Imprese pubbliche o imprese indotte o comunque imprese che lavorano per il settore delle infrastrutture tutto cioè meno che aziende i mercati noi invece dobbiamo puntare
Su quelle aziende che hanno saputo reggere la prova del mercato
Che sono quantitativamente significative e salde e vitale il nostro compito deve basarsi su questa premessa su questo potenziale per creare uno sviluppo duraturo per il Mezzogiorno
E per farlo dobbiamo introdurre mutamenti che eliminino i fattori che scoraggiano la voglia delle imprese rinascere di crescere
Mutamenti quindi sono necessari sul piano culturale e struttura
Io credo che in questo senso quindi una nuova e più efficiente statualità la legalità e il mercato
La responsabilità e la solidarietà sono quei valori che il segretario regionale nella sua introduzione diceva
Che hanno fatto Dinoi Sinistra democratica nel Mezzogiorno i portatori di una vera e propria rivoluzione liberale
Care compagne e cari compagni siamo in prossimità degli stati generali da cui deve nascere la nuova formazione politica della sinistra democratica
Si tratta dell'apertura di un cantiere
Abbiamo lavorati andiamo a questo appuntamento con una speranza
Che la sinistra dimostri
Che anche dalla politica può venire ancora
Possono venire ancora significative innovazione non solo dalle nuove istituzioni è un fatto fruttuoso per la democrazia soprattutto nel Mezzogiorno
Ed è quindi un bene che forse personalità della sinistra si uniscano
Ciò può essere fatto perché c'è stata una sinistra capace di audaci innovazioni e di ambizioni vittoriose
Un'idea di innovare la sinistra e questo è il compito del PDS
E la prima e fondamentale ragione di un rinnovato lavoro comune con il cantiere che si apre e ancora la necessità di audaci innovazioni capaci di sorreggere la nostra rinnovata ambizione di essere forza decisivo anche nel secolo che sopraggiunge
La sinistra italiana ha dovuto affrontare l'affronta tanti problemi molti comuni a tutta la sinistra europea altri che riguardano la nostra specificità
Che derivano dalla storia di una modernizzazione disomogenea e distorta
A prima vista sembra sempre un un po'malmessa eppure vince
Una delle ragioni per cui ciò è accaduto è dovuto anche alla capacità di presentare insieme un programma attraente credibile di innovazione e di protezione
Ma oggi in quinta Antalya il nostro compito e di impedire che il vecchio affermi il nuovo in Campania dobbiamo osare con più coraggio
E tutto quello che si muove intorno a noi a sollecitarci un nuovo riformismo
Se non vogliamo per esempio dramma del lavoro riapra la storica contraddizione l'assistenzialismo e sviluppo
Solo per dare l'idea di una via di una ricerca non tanto per proporre un obiettivo immediato perché non ci interroghiamo senza pregiudizi sulla misura come il reddito di cittadinanza
Da un lato si potrebbe soddisfare l'esigenza di un minimo di sicurezza materiale per tutti
Ma dall'altro si potrebbe liberare il mercato del lavoro
Da molti fattori che frenano una pur necessaria flessibilità contribuire alla solidarietà tra le generazioni rende anche più difficile il ricorso al lavoro sommesso
L'assistenzialismo invece produce favoritismi sprechi e profittatori distrugge l'idea del lavoro come diritto di tutti e la fiducia nella legalità
Ciò ci riporta indietro
Un nuovo riformismo una sinistra moderna sono per me anche le condizioni per dare in Campania slancio all'Ulivo
Io credo che sarebbe per noi
Difficile sostenere che sempre e comunque l'Ulivo qui in Campania è apparso più della statica somma delle forze che lo compongono
E che quando si è diviso le ragioni erano di competizione nell'innovazione più che di conservazione o di autotutela
Sembra invece mi avvio a concludere Domenti il momento di domandarci
Se non sia ormai venuto per noi il tempo anche di lasciare un po'un'espressione camp
Che non renda conto che quello che di fronte a noi è un compito urgente ed attuale
Che l'Ulivo
Se è l'alleanza di un centro di una sinistra che ha deciso di che hanno deciso di collaborare in modo non occasionale ed episodico ma strategico perché hanno fatto la scelta strategica del bipolarismo
E perché si considerano portatori di una proposta e di una visione del governare non effimera
Ma fondata sul punti di vista criteri ed obiettivi comuni
E allora si deve convenire che questo è quello che dobbiamo fare rilanciare per dare nuovo slancio all'Ulivo in campagna
Dobbiamo renderlo una forza che guarda al futuro perché stare insieme pienamente se c'è la volontà di farlo deve trovare una motivazione adeguato
C'è in Campania evidente la crisi del centrodestra e rischia di essere una lunga agonia che ci costa caro
Ma questa crisi non può e non deve essere foriera di nuovi trasformismi di confusione di arretramento della limpida dialettica politica
L'Ulivo in Campania deve definirsi da subito in quanto Alleanza per il governo a cominciare dai programmi dalla loro precisione qualità
E definirsi in quanto alleanza riformista che valorizza il meglio delle tradizioni riformiste i soggetti che la compongono
Così si scoraggiano gli architetti di nuovi centri che sono anche dentro l'Ulivo perché sono sempre all'opera
Per scompaginare la prospettiva del cambiamento ed è così che diventa credibile
Ecco perché la sinistra che sta cambiando se stesse deve spingere al cambiamento anche le altre tradizioni culturali al rinnovamento anche gli altri soggetti della coalizione
E soprattutto aprirsi ad altri apporti e partecipazione
Solo così una nuova sinistra ed un Ulivo Alleanza riformista per il governo della Regione potranno sfuggire ai rischi ricorrenti di pensare a una sconfitta della destra solo per via Dini manovra politica
Dobbiamo invece a scomporre il Polo come un processo effettivo di liberazione di forse
Che riguarda una credibile classe dirigente in grado di realizzare i cambiamenti e la spinta propulsiva necessaria a realizzare la vocazione europea della nostra religione
I nodi che sono di fronte a noi o avranno una soluzione europea o non l'avranno affatto
Se faremo sempre più percepire questo dato apparirà sempre più insopportabile il peso gravoso dell'inettitudine della destra alla guida della Regione Campania
Oh Dio solo spreco delle risorse nel campo della formazione o della sanità o dei rifiuti
O la mostruosità delle procedure burocratiche degli apparati elefanti ac o un uso discrezionale delle risorse che non tiene conto di un equilibrato piano di sviluppo che del resto non hanno mai prodotto
E che guardi all'intero territorio regionale
Tocca a noi essere lo schieramento politico in grado di additare posso con soluzioni nuove il cammino
E di collegare con indicazioni precise istituzionali e di programma il futuro europeo alla valorizzazione delle nostre particolarità civili
Spesso i giornali e concludo scoprono che tra di noi discutiamo pensate un po'
Andiamo verso una formazione politica nella quale il pluralismo sarà ancor di più
Un carattere costituzionale e abbiamo capito da tempo che i guai cominciano quando qualcuno ritiene di possedere il vero bene il nostro compito e di cercare le verità buone essere viandanti della ragionevolezza nonno Chieri della ragione con la R maiuscola
Ecco quindi creativa responsabile decisa forte di nuove ragioni e questa la sinistra che vogliamo costruire cioè la costruiremo così la sinistra che vogliamo
Interviene ora Umberto l'onorevole Umberto Ranieri della direzione nazionale
Io vorrei dire alcune cose su un aspetto della nostra discussione
Che considerò essenziale ai fini della realizzazione del progetto che andiamo a Firenze il tema è stato trattato da Lodi poi
Da Barbieri
La sinistra e il Mezzogiorno
Ora l'Ulivo ha fatto grandi passi nel Sud
Aria Pretto una prospettiva politica di governo ha fermato una nuova classe dirigente in grandi città
E tuttavia restano aperti due nodi decisivi con cui dobbiamo fare i conti
Con molta serietà
La collocazione del Mezzogiorno nell'economia nazionale spenta migliorare significativamente e l'influenza della sinistra nel sud resta ancora circoscritto ad alcune arie delimitate
Il Mezzogiorno in sostanza resta
Un problema per la sinistra
La verità è che nella percezione che il Sud a della sinistra così come appari attualmente permangono ancora tratti di estraneità che la vittoria dell'Ulivo e la conquista di importanti amministrazioni non sono riusciti a superare
A mio avviso ciò chiama in causa insufficienze
E la sinistra meridionale del suo profilo ideale culturale
Io vedo nella correzione di queste insufficienze il compito lo spazio di una nuova più ampia sinistra riformista quella che vogliamo costruire
A mio avviso fondamentalmente due sono le insufficienze che limitano una più diffusa espansione del consenso alla sinistra nel Sud
Noi forse abbiamo lasciato correre una lettura parziale del divario meridionale
Una lettura che è stata propria di quei settori della società italiana che attribuivano i ritardi del Mezzogiorno
Esclusivamente a limiti soggettivi della politica meridionale
Ha trovato spazio forse nella cultura politica della sinistra
Una sottovalutazione della dimensione oggettive ed economico sociale del ritardo meridionale
La cancellazione dell'intervento straordinario
è stata interpretata per esempio da una parte della sinistra del Mezzogiorno solo nella chiave di una resa dei conti con il vecchio sistema di potere
E del tutto marginale è stata invece la preoccupazione su quali strumenti e modalità di intervento
Avrebbero dovuto sostituire quelli datati della tradizione della cassa ed è significativo che solo oggi a grande distanza dalla fine dell'intervento straordinario la sinistra
Torna ad interrogarsi sul tema degli strumenti per un intervento nelle arie in ritardo cos'è questo se non un'insufficienza di cultura politica riformista
Della sinistra meridionale
C'è poi un'altra questione nella nostra piattaforma per il sud noi abbiamo fatto leva giustamente su due punti la portata dirompente dell'ingresso sulla scena politica meridionale di una nuova classe dirigente amministrativa i sindaci la rivendicazione del federalismo come leva istituzionale nuova per riaffermare per affrontare il tema del Mezzogiorno
è sufficiente ci siamo
Per riaffermare una realistica prospettiva di riduzione del divario
Io resto dell'idea che sarebbe un errore una concessione alla retorica antimeridionale la tesi che la risposta ai problemi del Mezzogiorno sia solo di natura interna al sud
E che non vi sia invece anche un problema di politica statale nazionale un problema di strumenti specifici per alimentare un meccanismo di crescita del sud cosa mai potrebbe sostanzialmente modificare l'innovazione del federalismo se restasse invariato tra il nord e il sud del Paese
Il meccanismo quantitativo e qualitativo di allocazione delle risorse per investimenti guardiamoci intorno
Altri Paesi europei hanno dovuto affrontare in questi anni un problema
Di unificazione economica di riduzione dei divari di attrazione di investimenti esterni il caso della Germania qual è stata la leva su cui si è puntato
Non quella dell'affidamento solo sulle risorse interne Marco degli strumenti è stato complesso e soprattutto ha fatto leva su uno sforzo significativo di concentrazione di politiche nazionali e fiscali volti alla riduzione del divario
è singolare io credo che la sinistra italiana Rebbe singolare sì la sinistra italiana
Nel cui bagaglio culturale di era tradizione del meridionalismo democratico disperdesse il punto fondamentale quello della centralità del Mezzogiorno nelle politiche nazionali come leva essenziale per la risoluzione del divario
La mia opinione è che su questi limiti deve appuntarsi l'opera di riflessioni arricchimento da parte di una nuova sinistra riformista nel Mezzogiorno partendo dalla consapevolezza che la dimensione nuova in cui si colloca il problema del Mezzogiorno
Quella della convergenza europea muta i termini di una politica volta a recuperare il ritardo strutturale
La novità per il Mezzogiorno è duplice di fronte all'Euro
Da un lato per la prima volta nella sua storia
Sarà inserito in un quadro di relazioni caratterizzate dalla fissità dei cambi e dal riferimento ad una moneta forte e stabile
E dall'altro il confronto diretto con le arie forti dell'Europa evidenzierà ancora di più i caratteri qualitativi del divario meridionale
Per altri versi tuttavia la dimensione europea ripropone una tematica classica del meridionalismo
Una tematica che è una nuova formazione della sinistra deve coraggiosamente rimettere al centro della propria politica quella della priorità delle politiche della crescita e di attrazione degli investimenti io penso che la cultura politica
Della sinistra in generale non solo in Italia per la verità
Abbiamo sofferto in questi anni un limite dissi staticità
La sua cultura economica sia stata influenzata da una visione Spagna azionista quante volte ha fatto capolino nella pubblicistica di una certa sinistra
Del Mezzogiorno la tesi che fossero mai state raggiunte e superate le colonne d'Ercole delle possibilità dello sviluppo
Una Baio che abbiamo forse condiviso con quasi tutta la sinistra dell'Europa continentale
Ma che non per questo assolti
Dopo decenni la realtà della disoccupazione da un lato e la constatazione dell'impressionante dinamica dello sviluppo dei Paesi anglosassoni costringe la sinistra a rivedere schemi di lettura di questi anni
E a tornare per quanto ci riguarda al mettere al centro della nostra politica
Alcuni capisaldi del pensiero meridionalista della sinistra
Il tema della crescita l'importanza di una politica economica nazionale orientata allo sviluppo la necessità di un indirizzo di politica generale di strumenti specifici per indirizzare la ripresa del mezzogiorno io credo in sostanza
Che
L'arricchimento riformista della politica e dei programmi della sinistra meridionale coincida
In una certa misura con la ripresa di alcuni pilastri della migliore tradizione del meridionalismo democratico troppo frettolosamente accantonati certa un nuovo meridionalismo
Deve essere capace di coraggiosa innovazione di cambiamenti veri non di artifici retorici
Come quello del sud che ce la fa da solo che finisce nella sostanza per portare acqua ed argomenti al disegno di spezzare il Paese di sancire una doppia velocità tra le due arie dell'economia e della società italiana ed isolare il Mezzogiorno
Sono non meno ma più qualificate selettive politiche pubbliche per il Mezzogiorno e dobbiamo intenderci anche sull'uso di un termine spesso usato a sproposito nella polemica
Culturale riferita al Mezzogiorno quello di statalismo
è una sinistra moderna l'abbandono dello statalismo coincide con una visione aperta dinamica dell'economia
Che riconosce il peso dell'impresa privata come motore dello sviluppo
Per il Mezzogiorno ciò significa il superamento definitivo
Della tesi che affidare imprese pubbliche il compito di guidare il processo di fuoriuscita dal ritardo riconoscendo l'importanza anche per il Sud di una politica di liberalizzazione e di incoraggiamento dell'iniziativa privata ma attenzione
Questa è tutt'altra cosa da alcune semplificazioni che hanno finito per dare alla polemica verso lo statalismo un significato fuorviante
Confondendo sotto tale denominazione fenomeni diversi tra di loro al punto che qualunque rivendicazione di una politica nazionale
O di strumenti specifici per il Mezzogiorno finisce per essere intesa in un'accezione liquidatoria
La giusta rivendicazione della valorizzazione delle risorse interne
Del sud rischia di tradursi
In un'invocazione retorica fece abbandona la prospettiva di una politica generale di strumenti esterni
Che fa persino le spinte inerziali che frenano e paralizzano ma dinamica della crescita della società meridionale
Gli strumenti a cui mi riferisco sono essenzialmente tre concludo una politica fiscale orientata l'attrazione degli investimenti produttivi
Strutture che supportino ed era Rino la capacità di progettazione delle istituzioni locali nel Mezzogiorno
Politica del mercato del lavoro che sottraggono il Sud alla morsa del degrado del capitale umano che la scommessa decisiva
E la risorsa più abbondante di cui si dispone questa politica
Com'è evidente non può camminare solo sulle gambe delle amministrazioni locali ha bisogno di una reticolo di nuovi e moderni strumenti di intervento e di Indirizzo dell'economia meridionale ecco il banco di prova
Del nuovo riformismo meridionale in questa ricerca
Possono ritrovarsi le migliori tradizioni politiche della sinistra del sud e io credo che Napoli abbia bisogno di questa forza
Anche per Napoli dobbiamo saper lavorare ad una fase due dell'esperienza riformista
Possiamo farlo sulla base del consenso conquistato e della stabilità amministrativa garantita dalla Giunta guidata da Antonio Bassolino
Occorre avviare una seconda fase dell'azione della sinistra la falsa che io chiamerei dell'avvio alla realizzazione di alcuni grandi operazioni strategiche
Dell'individuazione di alcune opzioni economico culturali
Che derivano saldezza a ma prospettiva per cui ha lavorato in questi anni l'amministrazione comunale che diano
Prospettiva la città perché essa possa fronteggiare le sfide europea questa è la strada per impedire di essere risucchiati
Nel circolo estenuante della eterna emergenza io credo le questo debba essere possano essere l'obiettivo fondamentale
Della nuova sinistra meridionale napoletana io sono sicuro che ci sono falsa importanti per realizzare questa prospettiva ci sono le idee c'è la volontà per farcela grazie
Comunico che sono presenti rappresentanti del mondo sindacale
Crisci segretario regionale della CGIL Crispi scusa segretario regionale della CGIL Michele Graviano della Camera del lavoro di Napoli e rappresentanti di organizzazioni professione comunico inoltre che la Banca d'ingresso la sana sono disponibili una cartellina di documenti la relazione di cui gli hanno alloggi la parola adesso Luigi Anzalone residente nella provincia di Avellino
Compagne e compagni io credo che sia utile non auto enunciato io
Mi pare che stiamo dando questa sera una prova con la discussione nostra
Di una qualità alta di ragionamento di analisi e di proposta
E io credo che sia giusto sottolineare questo perché esprime in modo significativo oltre che nella prassi nell'azione concreta
Il segno della mostra discontinuità
Rispetto a prescindere dalla qualità morale
Rispetto a quella grigia indistinta pattuglia della mediocrità intendo in cultura che il dominata in modo troppo egemonico le istituzioni locali nella Prima Repubblica
Io ho ascoltato con interesse e non poteva essere altrimenti la relazione intelligente e brillante del compagno Guglielmo Allodi
Voglio cogliere l'occasione che mi viene data
Per fargli i complimenti e permettermi di aggiungere una piccola modesta annotazione
Essa non dirò che mi è sembrata schiacciata ma un tantino troppo concentrata e dal punto di vista della tonalità emotiva abbastanza dimentica delle zone interne un tantino troppo concentrata e rivolta all'aria metropolitana sicché Guglielmo
Essendo io presidente di una provincia quinto figlio di un dio minore
Che non trova credito
Nel suo discorso come istituzione
Quindi essendo un provinciale
Guglielmo I consentirà di dire che è sbagliato da parte nostra
Non rivolgere un'attenzione seria e partecipe a grande dramma che sta vivendo l'entroterra campano dover ripreso gli il problema il fenomeno la tragedia dell'immigrazione
Ma care compagne e compagni che il mio non vuole essere un tono lamentoso piagnone
Vuole invece richiamare l'attenzione mostra sul fatto che quelli che emigrano sono i figli degli immigrati sono coloro che hanno studiato che hanno il diploma Totò diceva Laura
Eppure
Nonostante la loro intelligenza con loro voglia di fare la loro speranza di cambiamento non trovano occupazione nella regione no Ostra
Da questo punto di vista momento da questo problema io voglio brevemente rapidamente frammentaria mentre mi perdonerete se non sono dotato di spiccate capacità dialettiche svolge lettere osservazioni la prima che riguarda il nuovo soggetto della sinistra la Cosa due che sta nei pensieri nelle parole ma soprattutto nel cuore nella speranza della sinistra che più di adesso
Secondo problema è quello trattato in modo così pertinente ed elegante del compagno Ranieri dal Mezzogiorno il terzo
Di quella sorta di darwinismo istituzionale che si vorrebbe realizzare attraverso la soppressione dell'ente Provincia
E qui non perché parli un Presidente di Provincia che
Questa sera mi è sembrato un buon figlio di un dio minore pure io vivo in una realtà nella quale l'ente Provincia la Compagnia De Simone lo sa e quello che più conta
Capita anche questo bene dirlo
Questa autocelebrazione quest'auto elogio per dire appunto con Barbieri che è meglio parlare di enti locali piuttosto che riscrivere l'articolo cinquantacinque della Costituzione quando questo non è stato ancora fatto
Sul primo tempo
Io stimo compagni che noi dobbiamo trovare il tono giusto
Con cui realizziamo questo nuovo soggetto della sinistra
Le idee valgono se sono animate da passioni se sono sentimenti e comportamenti altrimenti sono libri di filosofia o di Filosofia della storia di Sociologia
E il tono giusto ti costruzione di un nuovo soggetto della sinistra a me sembra quello per cui non si ospita allargando le pareti facendo stanze nuove altra gente che viene
Come quella quel compiacimento con quella signorilità con quel garbo che però sa di supponenza di chi in quella casa ci abita ne conosce tutte le stanze assai mobilio come fatto
Insomma è in grado di ospitare signorilmente far sentire a casa sua chi viene questo è sbagliato
Noi viviamo questo passaggio di millennio dovendo mettere alle nostre spalle il nostro romanticismo deluso le grandi utopie della legge decidendo l'assalto al cielo di cui ha parlato elegantemente con intelligenza un compagno
Ma se questo è vero noi assomigliamo forse la metafora è forte un tantino agli ebrei della diaspora
E allora questo nuovo soggetto della sinistra non ha una casa ma la costruisce un percorso in un percorso che non è fatto né di macerie né e di lungo attraverso un deserto
Ma che comunque non ha un euro così mia di valori ho una compagna di concetti un sistema di certezze già stabilito è fissato ma che riesce infelice
Giorno dopo giorno in nome di una mediazione progettando e che spinge in avanti la situazione
A realizzare ad immaginare un modo nuovo e di una società migliore avendo che cosa
Amenduni indagato come caratteristica fondante una volta il compagno D'Alema mi consenta questa via cioè il nome Piaggio di ero stato appena eletto segretario della federazione corsi l'attimo fuggente per carpire la sua presenza Avellino visse davamo nella stanza del segretario e cioè la mia
Dei nostri drammi dei nostri problemi noi che ripetiamo il concetto di giustizia sociale
Che cosa vuol dire oggi
Io stimo che il concetto di giustizia sociale cioè un concetto che esiste che la misura in cui si decompone si realizza giorno dopo giorno
Muovendo da un dato
Che nello stesso tempo concettuale che psicologico emozionale irrazionale se volete del cuore quello per cui la modalità del nostro sguardo pur essendo rivolto Aldo universale alla composizione degli interessi nuove si radica
Negli esclusi ma dolore innocente
Nella in tutto ciò che non è immediatamente dentro
Il sistema
Attinenti non si capisce più
Quale l'uguaglianza che non realizzata ma battuta in questo secolo Breve noi vogliamo in qualche modo realizzare all'una noi ci poniamo insieme come aperti alle ragioni degli altri ma non nel senso che dobbiamo piatta mente far nostro il riformismo dei compagni socialisti
Perché potremmo dire semplicemente non abbiamo rubato per quelli craxiani che hanno rubato il socialismo è un'altra cosa una cosa bella e nobile non dimentichiamo Nenni e Pertini
E facciamo vostra porta nostre le vostre idee la cosa è diverso
Io credo che l'idea di riforma che noi portiamo avanti siano un di più è un oltre
Gli stessi recenti concluse gli orizzonti di senso che filosofico teorici della socialdemocrazia
Io su questo
Rifletterei e penserei se non avessi debbono energie intellettuale modeste competenze culturali ma su questo stimo
Che noi dobbiamo pensare riflettere nel momento in cui costruiamo la Cosa due intendendo la politica come impegno responsabilità speranza
Speranza qui soltanto vorrei dire un po'blocchi andamento edito a professore di Giovanni non delusa mai retta principio che essa realizzarsi nei fatti
E allora il problema del Mezzogiorno questo è l'unico elemento non dico di dissenso ma di dialogo tra interlocutore minore a quello maggiore con Umberto Ranieri
Il problema del Mezzogiorno innanzitutto caro Umberto va situato una volta Bassolini una sua bella relazione
Disse che vi erano più questione meridionale evidenziò come nel Mezzogiorno siamo negli anni Ottanta Doni
Ci sono realtà avanzate o realtà che vivono drammi che non sono quelli mettiamo dell'altri Spinea o del Cilento negletto mondo alla Palinuro per capirci
Ma oggi la morfologia la forma della questione meridionale almeno dal mio punto di vista è altra è diverso
Essa si inserisce nel fatto che il Mezzogiorno non fa parte più del Paese dell'Italia
Ma fa parte del mercato globale
E chi e il mercato globale nome una cosa più bella del capitalismo
Il capitalismo ripetuto tante volte i compagni mi lo sanno e il voto umana
Del mercato del suo Bellomo omonimo controverso del suo darwinismo Del Grosso del suo scontro fatale
Quello per cui nei Paesi Celly della mia provincia arrivo negli eserciti dei cento mille prodotti di tutto il mondo delle finanziarie noi come reagiamo
Poi abbiamo reagito costruendo dal basso
Io qui voglio elogiare in questa sala un'idea intelligente di un grande cattolico del professore emerito
E io stimo enormemente
Il protagonismo dell'ente che con l'onore di presiedere
Nasce appunto dalla costruzione di un patto globale e nasce anche e si realizza grazie all'impegno alla solidarietà
Egli l'unico degli uomini di governo
Con il quale si può stabilire un contatto che non sia metà fisicamente lontani dicevo grazie alla solidarietà affettuosa vicina del sottosegretario compagno sale sotto che i nostri parlamentari Magna De Simone ma non facciamo un elenco da vecchio regime
Ebbene
Se questo è sembra già giorno d'Italia è nel mercato globale
Se il capitalismo essendo il mercato delimitato da un territorio da un sistema di leggi ancora umano
Se noi siamo aggrediti dai ceti do mille Eserciti
Se contemporaneamente abbiamo e concludo tra un istante una questione settentrionale che la questione morale
La vera malattia morale del Paese oggi
Sì un'aria del del nostro paese che ha oggettiva ed espulso dal sei le sue nevrosi le sue angosce i suoi limiti e le sue paure identificando di un territorio una popolazione il territorio mezzogiorno la popolazione meridionale
Tenti compagno
Non abbiamo Kim Bossi soltanto l'estenuato il ridicolo
Ma tutte così le cose finite male su cominciato informa ridicola
Rappresentante chiudendo razzismo che in fondo c'era anche a tempo di rock e suo fratello
Abbiamo qualcosa di più e di peggio che appare un tratto positivo compagni
Il ritrovamento che senso quella dimensione comunitaria
Chi fa l'amministratore e questo è il terzo punto che voglio affrontare sa
Che oggi c'è un altro una rinascenza
Di fronte a questo sentirsi cittadino del mondo e alle sfide non rette soprattutto nelle zone povere dell'economia mondiale
Cioè una rinascenza del senso di appartenenza ad una comunità un mondo proprio a una tradizione ad un vissuto ad un ambiente
Ha una memoria
Il vivere cioè la propria dimensione umana non come cittadini del mondo ad accanto alla Voltaire accompagnato inutile ma
Come soggetti che ritrovano il senso forte fondante della propria esistenza nel mondo
Io credo che questa sia un'energica che noi non dobbiamo disperdere
E sia l'origine la fonte di un nuovo meridionalismo
Ed allora mi chiedo
Come si fa
Per Alberto non per difendere una competenza istituzionale non m'interessa
Come si fa
A non comprendere che una cosa è lo Stato federale
Un'altra cosa in questo passaggio di millennio è una forma di un è un Medioevo Cappellato per federalismo
Attenti compagni
Noi siamo un partito di sinistra
Dovunque andremo ci riconosce minimo così
E possiamo mai immaginare una forma istituzionale
La quale finisce per privilegiare due soggettività forti
Una soggettività forte dal punto di vista socio politico le grandi città
Con loro carico di drammi e di tragedie
Con l'enormità finito dei loro problemi
Con la mano indica enorme e loro protagonisti Pastorino
E un'altro soggetto forte
Il no e nord est
Gli interessi dei commenta
Questo misto di abnegazione nel lavoro e di plebe Isma'comportamentale e di tristi sia umana
E gli altri degli esclusi
Dal punto di vista sociale dal punto di vista territoriale che fine fanno
Attenzione compagni
Le istituzioni non sia affatto non si rinnovano
E principio di sussidiarietà vale Sensi intorno unghia con ciò che cresce palpita
Nell'anime nell'immaginario collettivo delle nostre genti
E allora io dico
Siamo più riflessivi
Diceva qualcuno amanti dal lento
Per leggere Land chiedo scrive l'evento una volta e concludo qui
Il compagno Bassolino che è stato segretario nella federazione del Pci ecco perché lo cito tante volte di averli negli anni settanta lui era già eccezionalmente bravo Hierro scadenti Simo corrispondente dell'Unità
Compagnia Bassolino venne ad Avellino ad una nostra manifestazione
E io dissi
Senti sindaco conta poco
Che tu sia il sindaco di Napoli se sei solo il sindaco di Napoli
Tra un anno c'è il novantanove su un due secoli vada rivoluzione partenopea
Ci sono però quelle redenta speranza
Quel passato carico di futuro
Io credo che tu come esponente imminente di un collettivo di compagni di democratici intellettuale
Possa dare concretezza
Comunque il futuro
A quella speranza che rinasce di riscatto di democrazia di cultura civile nuove
Ebbene questa è mentre noi andiamo a Firenze e compagni ancora oggi se consentite
La speranza di un esponente
Di un'istituzione che sembra figlia di un dio minore e io però sono convinto che con un moto dell'intelligenza
Con un palpito dell'anima
E con un atto della volontà noi sapremo realizzare questa speranza lo dico al presidente D'Alema innanzitutto a livello istituzionale
Ma soprattutto saremo all'altezza di questo momento di storia
Interviene adesso Cozzolino Andrea segretario della Federazione di Napoli
E la prima occasione per discutere insieme al segretario nazionale del partito
E gli importanti risultati che il PDS ha ragione in questa città nella provincia di Napoli
è un voto fatto di molte componenti
E l'apprezzamento e la nostra funzione di governo in questi anni
E la capacità di rappresentare esigenze istanze di ambiente settori della società DiVersi
Di un partito capace di esprimere concretezza e innovazioni rigore e modernità
E qui sta la nostra comune il recente esperienza politica
Suo consenso ci ha caricati una responsabilità grande
Come forse non era mai accaduto nel passato recente
è una domanda di politica nuova che non va inevasa o delusa a Napoli c'è una sinistra forte vitale non chiusa su se stessa
Che costituisce l'architrave dell'ampia alleanza di governo delle città e che anche il terreno su cui mettere le radici del nuovo partito dei Democratici di sinistra
Non una sommatoria di partiti e partitini
Ma una forza unitaria e di massa
Che esprime una cultura di governo nel Mezzogiorno e in tutto il Paese riconosciuta e apprezzata da gran parte dei cittadini e dell'opinione pubblica
La cultura di governo che esprimono i nostri sindaci le scelte politiche coraggiose forti che abbiamo compiuto sul piano nazionale e che hanno fatto del PDS il centro dell'innovazione politica ed istituzionale del Paese
Nulla ci è stato risparmiato
Perché questo è il compito più importante e forse anche più gravoso che la sinistra italiana sia assunto completare la difficile transizione italiana
Riformando l'assetto istituzionale il sistema delle regole fondamentali della vita democratica
Con le conclusioni della Bicamerale per le riforme con il dibattito oggi avviato in Parlamento
Con il contributo tenuto dai nuovi poteri dai due funzioni di governo diffuse sul territorio
Con la scelta strategica dell'alleanza di centro sinistra
Noi stiamo fondando la seconda Repubblica italiana
La Repubblica Federale fondata sul principio come più volte è stato detto da ultimo Lanzalone della sussidiarietà
Con la nuova articolazione tra poteri da del Governo centrale delle regioni dei comuni non più legata ad un principio gerarchico ma ad un assetto funzionale una Repubblica è uno Stato moderni e competitivi
Ci siamo assunti questa responsabilità consapevoli di essere una forza moderna
Parte di una sinistra che guida in Europa importanti democrazia e che si candida interpretare governare i grandi processi di trasformazione sociale che Mundo vive
La costruzione di un nuovo partito della sinistra riformista socialista democratico
Legato alle migliori tradizioni ma ancora di più alla ricerca nella quale impegnata la sinistra europea e mondiale ci candida naturalmente a guidare con i nostri uomini le nostre forze l'Italia di oggi
Il governo dell'Ulivo ha conseguito in questi venti mesi risultati straordinari
Il risanamento segnali di ripresa economica il rientro nei parametri richiesti per la partecipazione alla costruzione dell'unione monetaria
Abbiamo proseguito la politica di rigore e risanamento
Dentro la quale c'è già una prima svolta quella dell'equità
L'ingresso in Europa richiede di proseguire sulla strada del risanamento del Paese
Non dobbiamo compiere l'errore di considerare la politica del rigore come una necessità momentanea
Essa deve essere un metodo una politica con la quale la sinistra democratica caratterizza la propria serietà ma anche la propria capacità riformatrice
E tuttavia se vogliamo considerare l'Europa una prospettiva stabile il quadro di riferimento politico economico e sociale nel quale colloquiamo l'intero Paese
Dobbiamo chiedere al Governo di porre al centro della propria azione la priorità del mezzogiorno e del lavoro
Senza ipocrisie il Mezzogiorno ha beneficiato solo in parte in misura insufficiente della ripresa dell'economia nell'insieme del Paese
La disoccupazione è un problema esclusivamente meridionale
Sarebbe certo ingeneroso sostenere che in questi venti mesi nulla è stato fatto
I nuovi strumenti di promozione di promozione dello sviluppo territoriale i nuovi strumenti di flessibilità del lavoro importanti risorse impegnare l'avvio di una politica infrastrutturale
I risultati però sono ancora del tutto in su insoddisfacenti
PDS avanzato una proposta impegnativa ne abbiamo scuso lungamente la scorsa settimana qui Anna
E che ha prodotto anche una forte attenzione all'assunzione di rilevanti impegni da parte del governo
Questi impegni vanno tradotti in fatti concreti gli strumenti di lavoro nell'impegno di risorse se ne tenga conto nella preparazione del Documento di programmazione economica e finanziari
Da cinque anni siamo un Paese in avanzo primario
Possiamo perciò pensare che sia un bene per la stessa politica di risanamento
E di rigore impegnare una parte dell'avanzo primario per sostenere la promozione dello sviluppo dell'economia meridionale per rendere competitivo sui mercati il Mezzogiorno le sue ali etnica
Abbiamo bisogno certo di una cassetta degli attrezzi come è stato qui ricordato ma anche e soprattutto di un indirizzo strategico dobbiamo far leva sulla risorsa più importante di cui dispone oggi mezzogiorno una nuova classe dirigente un nuovo spirito pubblico un nuovo senso civico della politica e dei cittadini segnali di dinamismo e di novità presenti nel mondo la cultura della ricerca del lavoro dell'impresa
Ecco la scommessa riformatrice che possiamo affrontare non possiamo guardare a mezzogiorno avendo gli occhi o Nostalgia per il passato
Essere lui la sinistra a trasformare il Mezzogiorno da questioni ad occasione
Da fardello sociali al laboratorio dell'innovazione dal luogo della dipendenze dell'assistenza selvaggia al luogo dello sviluppo autonomo dell'innovazione produttiva della creazione di più ricche occasioni di lavoro posso dirla fino in fondo la vera riforma dello stato sociale nulla dobbiamo sperimentare fare soprattutto nel Mezzogiorno
Separando la vecchia assistenza dallo sviluppo e promuovendo invece nuovi elementi e nuovi diritti di cittadinanza
Per affrontare questa sfida il tavolo della concertazione che ieri a Roma è stato designato essenziali
Occorre l'impegno la responsabilità di tutti i soggetti del governo centrale dei diversi livelli di governo del territorio del sindacato dell'impresa siamo solo agli inizi
Lungo questa strada c'è un serio nodo politico irrisolto e che precisa e la crisi del regionalismo una crisi potente che apre varchi nella società nell'economia nella politica
C'è un voto che qui in Campania come nel resto del Mezzogiorno non occupa il Polo il centro destra
Pur se svolge una rilevante funzione di governo in tante regioni del Mezzogiorno
Questa destra costituisce in molti casi anzi un freno un ostacolo sulla strada dello sviluppo e dell'innovazione
Attenzione non mette in discussione il principio dell'alternanza che è l'anima stessa di un sistema bipolare nel mi sfuggono i tentativi pur presenti in Campania neo centristi
Ne discuto la forza della destra che in questa ragione in questa regione una forza radicata forte che ha un consenso e merita rispetto
Ma noi dobbiamo contrastare con maggiore efficacia
Ha funzione che essa esercita l'incapacità di sostenere lo sforzo di levante che tanti Comuni stanno compiendo questo è un terreno centrale di battaglia politica per il partito nostro in Campania neanche una questione politico nazionale dell'insieme delle forze di centro sinistra
E cioè come prepariamo nell'insieme delle regioni del Mezzogiorno una politica uno schieramento idee forze leadership capace di contrastare l'attuale instabilità l'attuale blocco del sistema di governo nelle regioni meridionali
Dare vita ad un nuovo partito della sinistra radicato profondamente la società campana napoletana è questo l'obiettivo di questa
Assemblea
Un partito di donne e di uomini
Organizzato è strutturato che fornisce sedi e luoghi occasioni per una più ampia diffusa partecipazione democratica dei nostri militanti dei nostri aderenti dei nostri iscritti
In partito che non abiterà ad una sua a una delle sue funzioni primarie selezionare una più moderna giovane classe dirigente
Capace di proporre idee e di governare
In questa città abbiamo fatto pochi mesi fa una straordinaria esperienza di coinvolgimento e di partecipazione alla selezione delle candidature per il Comune con elezioni primarie
Credo che ci abbia aiutato a stabilire un rapporto di fiducia e di attesa con tanta parte della società napoletana che guardando voi
Come una forza aperta democratica ma anche una forza rigorosa rispettosa delle regole io penso dunque ad un partito giovani capace di costruire un dialogo e di un rapporto fecondo con le nuove generazioni
Per questo abbiamo bisogno di scommettere sulla costruzione di una nuova classe dirigente
Una classe dirigente più colta più preparata più dinamica più attenta a cogliere e interpretare le trasformazioni presenti nella nostra società
Per questo nel proporre che si costituisca qui a Napoli sia questa una delle sedi nazionali della Fondazione che il PDS insieme ad altre forze ad altre istituzioni culturali sta costruendo e avviando con l'assemblea
Di Roma
Un laboratorio che ci aiuti a costruire la classe dirigente di cui Napoli Mezzogiorno ha bisogno per affrontare le sfide affascinanti impegnative del millennio che sia a volte presi come siamo dall'essere una forza sempre presente in campo ci stupiscono titoli etichette e giudizi sommari a volte semplificazione
Forse contribuiamo anche lui a determinare un certo clima intorno a noi alla nostra discussione ai nostri gruppi dirigenti
Tant'è però ci rimane una cosa essenziale se permettete questo è il nostro valore aggiunto essere orgogliosi
Di essere protagonisti di una nuova stagione della politica qui a Napoli come nel Mezzogiorno
Orgogliosi di essere stati protagonisti e di essere protagonisti nella direzione di importanti di alta importanti città di una grande importante organizzazione di massa come la federazione di Napoli
Questo almeno questo anche dentro tante discussioni a volte astratte nessuno davvero può toglierci nemmeno un titolo di stampa
Ricordo sempre al banco da all'ingresso della sala e disponibile la relazione di alloggi diamo davano no adesso a Vincenzo De Luca sindaco di sale
Io credo che quella di questa sera si ha una scadenza importante
Di riflessione politica
Che avrà un valore ancora maggiore se riusciremo dopo la discussione di questa sera legare l'iniziativa del partito ad alcuni temi concreti
Io credo che un partito si rafforza e si grati
Se fra le proprie risorse ha non soltanto il credere nella volontà di credere dei suoi militanti
Ma anche la capacità di rappresentare e tutelare interessi reali
Comunità locali
Di conseguire un radicamento sociale profondo di trasferire il consenso che abbiamo acquisito in questa fase in tante esperienze negli enti locali sul piano politico
Se ha la capacità di essere non un corpo esteri
Sovrapposto a tante realtà locali
E sostanzialmente lontano dal senso comune
Ma capace di darsi una base sociale ampia ed evidente
Io credo che possiamo fare questo sforzo
Avendo una condizione positiva
Del nostro partito nell'esperienza di governo avendo risultati di governo francamente straordinari incontestabilmente
E questo ci consente di affrontare questo tema che voglio sollevare con la serenità necessaria ma anche con la tempestività che a mio parere si ritiene
Vorrei fare qualche riflessione su due temi su cui io avverto questa esigenza di un elemento di concretezza da dare alla nostra iniziativa policy
La prima riflessione sul tema delle Autonomie locali
Le Autonomie locali possono essere uno di quei tasselli di una base sociale di consenso ampia intorno al nostro partito
Si sta riflettendo in questi giorni sul ridisegno del sistema delle Autonomie
Io ritengo che è prioritario il ragionamento sulle cose che uniscono l'insieme degli enti locali e dei comuni in modo particolare
E credo che fra i temi che uniscono ci siano quei temi che rappresentano il complesso della vita ordinaria dei comuni delle province e delle regioni
La realtà oggi è questa i Comuni sono di fronte ad una stretta finanziaria che non esito a definire selvaggio
Credo che dal governo Dini in poi noi abbiamo assistito ad un processo di centralizzazione finanziaria
Tanto più pesante quanto più avanzavano nel dibattito politico generale
I ragionamenti sul federalismo e sul decentramento
Siamo di fronte ad una grande centralizzazione finanziaria che ormai gli enti locali stentano
A sopportare
Vi faccio un esempio per rendere chiaro il mio discorso
Si è rinnovato il contratto per il personale degli enti locali
La contrattazione avvenuta a Roma diversamente da quello che avveniva fino a tre anni fa oggi il Governo non trasferisce più ai comuni lei maggiori sospese legate ai contratti rinnovati
Un comune come il mio ci rimette ogni anno sette miliardi
Contemporaneamente si è deciso di aumentare i contributi sul tutto il salario non solo su quello ordinario ma anche sugli straordinari sul salario accessorio
Sì sono aumentati i contributi fissi dal diciannove al ventitré ottanta per cento
Ora io credo che su questo solo dato ci dica di fronte a che manovra siamo di fronte in questi anni
Siamo cioè di fronte a manovre che stanno tagliando nella percentuale del venti per cento i trasferimenti irreali agli enti locali
è una cosa che noi viviamo in maniera pesante
Ed è uno dei primi temi concreti sui quali io mi permetto di sollecitare un impegno forte del partito e dei gruppi parlamentari acché questa spinta al taglio dei trasferimenti finisca nel novantotto
Comprendiamo le difficoltà finanziarie del Paese ci siamo fatti carico tutti oltre non possiamo andare perché oltre significa davvero toccare la carne viva delle nostre comunità
E allora io credo che sia ragionevole quello che propone Massimo villone cominciamo ad affrontare tutto il capitolo dei poteri ordinari del Comune
Cosa che si possono modificare a Costituzione invariata
Nuovi poteri da dare alle amministrazioni locali sull'urbanistica
Nella gestione del personale lei tributi da non ridurre per i Comuni semplicemente ad una manovra sull'ICI che più virtuale che reale
Ma quale manovra sull'ICI in una realtà nella quale le doppie case non ci sono e abbiamo una percentuale di case popolari che fa paura
Qui veramente siamo in ginocchio
Allora io credo che su questo su questo sia ragionevole diciamo avere un'accelerazione di interventi di decisione
Anche per via straordinaria
Accompagnando a questo un ragionamento su qualche potere straordinario qui io sono colpito dal fatto che diamo poteri commissariali per il dissesto idrogeologico per gli edifici scolastici
E di fronte al terremoto sociale di una realtà con il venticinque per cento di disoccupazione abbiamo paura a dare un potere straordinario a un sindaco per un anno per varare un programma di opere pubbliche che dia respiro ad una comunità locali ma cosa ce lo impedisce ma quale augura dobbiamo avere nel nostro corpo per non decidere cose concrete ed efficaci in questo senso
Io posso dire sulla base di un'esperienza limitata che la possibilità di poteri non dico straordinari ma minimamente sburocratizzazione mi consentirebbe di mettere sul mercato opere per cinquecento miliardi nel giro di sei mesi
Possiamo farlo ragioniamo in una sede più ristretta organizziamo una proposta ma l'idea di attendere diciamo il ridisegno generale mentre la realtà è questa credo che sia un'idea che ci danneggia
Una seconda considerazione finisco riguarda i temi dello sviluppo noi avevamo segnalato già da tempo il tema dei
Della diciamo transizione quella che chiamavamo la volta dell'assistenza democratica e trasparente cioè il tema di quale risposta concreta dare in attesa che si avvii un processo di sviluppo e che questo processo di sviluppo produca occupazione
Io credo che dobbiamo anche qui liberarci abbastanza rapidamente nel problema dei lavori socialmente utili mi pare che non ci sia davvero materia per discutere una proroga che riguarda trenta mila disperati che abbiamo nella regione Campania almeno su questo credo che potremmo risparmiare cioè diciamo di appesantire le nostre discussioni mi pare del tutto evidente
Che non si può dire a trenta mila persone in mobilità Uggè Pizzata e da domani mattina ve ne andate così come mi pare evidente che nessuno può proporre a queste persone di trasformarsi in impresa a scadenza fissa quindi a giugno diventiamo imprenditore anche perché fra l'altro questa esperienza
L'abbiamo fatta abbiamo costituito tre società miste pubblico-private con maggioranza del comune di Salerno
Con l'unico risultato che mentre prima le cooperative pagavano contributi sociali da cooperative noi immediatamente abbiamo triplicato gli oneri sociali perché siamo diventati una S.p.A.
Abbiamo dovuto pagare ovviamente a tariffe sindacali rischiamo di andare al disastro
Ecco un altro tema concreto è possibile una decisione di governo che stabilisca che i contributi sociali per quelle società
S.p.A. e S.r.l. che rispondono a finalità sociali siano alleggeriti perché è una S.p.A. delle mie cooperative non è la FIAT o l'Olivetti
Ma detto questo anche qui io credo che ci sia il grande capitolo dell'ordinario su cui dobbiamo accelerare la legge sui lavori pubblici
Da legge sui lavori pubblici attendiamo ancora che sia definita ed approvata è semplificata
Una legge sul project financing continuiamo a rilevare che ci sono investitori privati che sarebbero disponibili ad investire decine centinaia di miliardi e non abbiamo il contesto normativo che ci consenta di procedere con tranquillità
Anche in una scelta minimamente discrezionale fra i soggetti attraverso un'evidenza pubblica rapita
Abbiamo un funzionamento del CIPE
Che non può rispondere ai tempi biblici di decenni fa
Noi non possiamo più accettare che vi siano più di mille miliardi non utilizzati dall'estate del sette del novantasei perché rinviati alle regioni dopo il riparto dovremmo immaginare qualche procedura anche qui straordinaria che consenta di mettere nel circuito economico risorse che ci sono
E che vengono rimpallato e fra i diversi livelli istituzionali
E infine
Io credo che dovremo fare qui da noi uno sforzo
Ragioniamoci sopra
Io credo che sia assolutamente necessario che noi ragionando anche al nostro interno
Definiamo un Progetto io non mi illudo parliamoci chiaro di avere il governo generale della Regione del territorio ma una cornice unitaria che dia un orientamento unico a tutte le nostre forze be'questo io lo vedo assolutamente necessario in tutta la regione Campania e allora definire un progetto che su alcuni temi dieci obiettivi otto obiettivi non di più uno o due per provincia vincoli e impegni le forze di governo i gruppi parlamentari a produrre dei risultati concreti io credo che sia uno sforzo da fare allora
Il sistema della portualità
Fra Napoli e Salerno con le tue Stazioni Marittime da riqualificare o da costruire
Le strutture annonarie nelle varie parti del territorio regionale
Le strutture alberghiere per fare le quali continuiamo ad avere tempi urbanistici e normativi incompatibili con i processi economici
Le strutture culturali e universitarie quattro cinque temi rispetto ai quali io credo che abbiamo la possibilità di definire un programma a cui
Vincolare le nostre forze di governo le nostre rappresentanze parlamentari
Questo c'aiuta
Perché vuol dire che in ogni area di una regione che ha sei milioni di abitanti noi riusciamo a produrre un risultato che è concreto
E che consente di avviare quell'inizio di identificazione fra partito e territorio regionale che ancora non c'è
Perché abbiamo grandi aree della regione Campania nelle quali lo ripeto il nostro partito è un corpo estraneo
Compagni non lasciamoci abbagliare da Salerno da Napoli da Castellammare da non so che altro a Salerno noi abbiamo perduto a Battipaglia a Nocera Inferiore assalto a Sappada
Un po'meglio è andata credo in altri comuni in altre province a livello politico noi abbiamo tredici parlamentari su tredici che sono di destra
E se vanno avanti i trasferimenti di poteri alla Regione Campania noi rischiamo davvero da qui hanno molto di avere un disastro politico
Io non credo che dobbiamo drammatizzare credo che dobbiamo vedere con lucidità il problema che abbiamo di fronte abbiamo la possibilità ripeto di organizzare un programma nel quale possa riconoscersi e identificarsi il grosso della Regione Campania
Il nuovo partito che vogliamo costruire credo che andrà avanti se avrà questa capacità di sostituire alle ideologia e cadute una cultura della realtà della trasformazione di dare ai nostri militanti alle nostre comunità oltre che programmi di carta anche un animale
Adesso Massimo vi chiedo un presidente della commissione Affari questi
Io credo che nel percorso di avvicinamento a Firenze
Sia stia diventando è chiaro a tutti noi
Questo insieme di dibattiti di confronto e di convegni e di riflessione personali e collettive come in questo Paese ci sia bisogno
Dei sinistra
Ci sia bisogno di una sinistra che con nel suo insieme di valori di giustizia associati l'equità di diritti devo Alianza come diceva Guglielmo proprio nella sua relazione iniziale
E soprattutto noi qui ci andiamo convincendo che c'è bisogno di sinistra nel Mezzogiorno
In realtà la sinistra ha bisogno del Mezzogiorno
E il Mezzogiorno ha bisogno della sinistra
Grazie
Proprio quando si misura la capacità di venire in essere di uno sinistra moderna che non perda la sua identità
è mezzogiorno ha bisogno della sinistra perché se non c'è la sinistra al governo di questo Paese non c'è nessuna vera possibilità che quei valori di cui la sinistra è portatrice siano fatti valere anche qui in una situazione di grande difficoltà
E questo soprattutto perché tempo
Dell'intervento straordinario finito
E finito vedete non per una questione di astratti i modelli non perché sia giusto farlo in un modo per in un altro
Ma è finito perché non ci sono più le risorse per un intervento straordinario
A misura di quello che sarebbe necessario per incidere davvero sul vinte su divario tra il paese è forte e il paese dei balocchi
Qua è stato richiamato ad esempio per la Germania
Giusto
Perché la Germania un problema molto simile al nostro
Con i Laender dell'Est
E però la Germania in cinque anni dal novanta al novantacinque
Ha investito qualcosa come cento mila circa miliardi all'anno
In cinque anni
Circa mezzo milione di miliardi
E non l'hanno ancora risolto il problema
E noi in quarant'anni or triste evento straordinario abbiamo investito vive di oggi qualcosa come duecentocinquanta mila miliardi
Ora
Nessuna politica pubblica per il Mezzogiorno
Oggi e nel futuro prevedibile
Guardi vada in una zona vicina in qualsiasi modo a queste cifre
Quanto pensate che sarà possibile investire nel Mezzogiorno
All'anno
Cinquanta mila miliardi
Quaranta mila
Trenta mila
Venti mila dieci mila
Vedete noi possiamo dire ed è giusto dire
Che ci deve essere una politica statale per il Sud però poi dobbiamo anche attestati nelle condizioni di praticabilità
Politica ed economica
Questo è un Paese nel quale ci sono ormai antagonismi radicati territorialmente
Leghisti e affini
Ci sono divaricazioni strutturali nel sistema economico
Io perciò credo
Che pur essendo necessario ovviamente dare ad una politica statale efficace le poche risorse che si vorranno dare queste non potranno che essere catalizzatori elementi catalizzatori
Delle necessarie risorse che dovranno essere trovata sul mercato
Il problema del Mezzogiorno è rendersi appetibile sul mercato del risorse
Questo un punto che non si risolve con politiche statali d'intervento
Ed è questa una grande differenza di oggi rispetto a ieri
Quindi la domanda vera che noi come forza politica di governo ci dobbiamo porre eccome
Prendiamo il Sud più competitivo sul mercato delle risorse
Qui c'è un rapporto stretto che io vedo è indispensabile
Tra mezzogiorno e riforme perché se non c'è innovazione nel Mezzogiorno distrutto non sarà mai competitivo sul mercato religioso non sarà mai possibile
Che attragga investimenti nella misura necessaria a superare il divario tra Nord e Sud
Quindi Ernesto strettissimo con la strategia delle riforme che noi come forza politica perseguiamo sul piano nazionale perché varate non è che ce la siamo sognato da ieri una strategia necessaria l'innovazione
Tutto ciò che sta andando avanti
La linea di fondo nella Commissione bicamerale
L'attuazione delle leggi cosiddette Bassanini che hanno anticipato va riformato
Più ampia di livello costituzionale
Tutto questo è nella nostra strategia e badate che una strategia che sta andando avanti
Con con le sue difficoltà con le sue battaglie quotidiane perché questo è un Paese nelle qua nel quale l'unica riforma facile quella che si fa in casa di auto ognuno in casa propria non vuole riformare mai nulla è questo che sta accadendo per esempio in odor scontro quotidiano nell'attuazione
Nelle deleghe di del delle leggi Bassanini in cui ogni ministero difende con le unghie e con i denti le funzioni che ha il federalismo la fa qualcun altro mica la faccio io
Ora è una strategia questa che sta andando avanti
Anche con contraddizioni perché ha ragione De Luca quando ricorda il problema del taglio ai trasferimenti sul quale devo dire ogni anno noi ci siamo battuti dal momento della legge finanziaria tende tentando di libri ridurre al minimo i danni
E in qualche misura come De Luca certamente anche sa
Il risultato l'abbiamo ottenuto quindi una strategia c'è in atto e io credo che vada approfondita che vada approfondita sull'ordinario facendo già fin d'ora in quello che è possibile fare
A livello di legislazione ordinaria a Costituzione invariata e consolidando poi nella riforma in Bicamerale la prospettiva di livello più alto
Se c'è un punto debole va detto in questa strategia guardate e la Regione
Perché problema quale con la Regione
è uno solo che essendo già oggi un ente autonomo
Le Regioni in questo Paese ossia autori formano o non le può riformare nessuno
Il potenziale di innovazione di cambiamento che noi dal Governo del Paese dal Parlamento e della iniziativa di indirizzo politico di governo possiamo e potevamo mettere in essere l'abbiamo già svolte lo stiamo svolgendo
Ma nelle regioni
La stessa Regione che si deve autoriforma e qui la centralità di una battaglia in Regione Campania che tra le regioni è una delle più resti per le più ferme delle puntate delle più chiuse a quella indispensabile innovazione che possa rendere la Regione qualcosa di più di un dinosauro in un mondo che siamo
Ora è stato proprio questo dimostra come si aggiusta la nostra linea di un federalismo a tre gambe che non sia solamente Stato-Regioni ma che veda anche una centralità degli enti locali fino a che non si può onestamente valutare solo sul profilo della sorte della Provincia che peraltro arriverà gli obblighi
Quindi il futuro a mezzogiorno in un mezzogiorno competitivo nel sistema economico ed in quello politico e istituzionale e l'autonomia la riforma e la chiave di questa competitività
Chiudo con una considerazione
C'è bisogno di una sinistra che come diceva
E c'è bisogno di una sinistra in un bipolarismo di sistemi
Qui si parla molto del grande centro della voglia di ritornare
Alla vecchia DC una voglia sbagliata
Ma anche una voglia impraticabile
Vedete ricreare la DC non è alla fine possibile davvero
Perché non c'è spazio per una politica democristiana in questo Paese non c'è più spazio
La politica che accomodava tutti tutte le corporazioni tutte le domande tutte le pretese semplicemente allargando la copertura del debito pubblico e questo era questo il fondamento della politica della vecchia DC che non c'è più
Oggi
E non solo oggi ma nel futuro prevedibile le politiche di bilancio sono e saranno rigorose necessariamente per l'entrata in Europa per la necessità di restarci oggi e quindi per questo la politica e scelta
E spetta anche a noi scegliere quindi anche a noi nel mentre vediamo con chiarezza che è un centro alla vecchia maniera non ha spazio politico e istituzionale anche noi però spetta di affinare la nostra capacità di scelte di non concedere noi stessi coperture
A corporazioni interessi anche se sono magari storicamente noi vicino
Quindi affiniamo nel bipolarismo la nostra capacità di scelte candidiamo il suo in questo modo
Ad essere un perno sistema politico di questo Paese ad essere un perno dell'Italia del futuro grazie
Cerri hanno rapidamente verso le conclusioni la parola adesso a Giovanni Martano della direzione regionale
Giovanni
No pacatamente avendo essi pure rilancia annacquano analizzando mancano nove anni dunque io volevo partire in questo bene intervento partita dato abbiamo adesso si arrivava all'appuntamento di stasera ora ottavi Fornezza giornali lo stivaggio magari una partita della sinistra
Ma io partire da qui perché penso che questa attività allora chiuda quello che devono a mio avviso essere contenuti negano una forza politica che tutti insieme abbiamo deciso di voler costruire al nostro ultimo congresso
Due obiettivi sono stati raggiunti ne avrà ottanta
è un obiettivo che ci poniamo andremo in rotta un risanamento del debito pubblico il secondo grande obiettivo
Che sanno di si ottiene aggiungendo variamente ora possiamo decidere di incominciare a lavorare scrittori politici se non quando abbiamo dovuto alla sfida elettorale con il Polo
Cioè a sì sana ingrata di incominciare a lavorare per realizzare il programma elettorale in base al quale oggi siamo al governo e allora io a Napoli in anche a livello nazionale penso che l'hanno una forza politica che stiamo decidendo infine di costruire che a Firenze all'ex primo atto ufficiali questa nuova forza politica dalle ordinanze non c'entra i temi dell'amore dello sviluppo
Prodi ha detto che questa sarà l'anno delle occupazioni movimento Nicoletta in Spagna è partita della coalizione governativa dobbiamo fastigio acquista Tenna questi temi lavora sviluppa di Valentino alla centralità della nostra agenda politica
Cose diciamo sì a questa terra no li ascoltato con interesse l'intervento di Bettini
Condivida la necessità più volte dagli sottolineata di costruire le condizioni per attirare investimenti H
Tali nel Mezzogiorno
Ma la cosa che mi piacerebbe sentire nelle riflessioni del partito e della sinistra è anche un'altra quale idea di sviluppo abbiamo per il Mezzogiorno che cosa voglio dire per noi è indifferente in quali settori investono i capitali che intendiamo attirare
Io ritengo che non è sufficiente sottolineare la necessità di costruire condizioni per attirare investimenti dobbiamo anche dire una con in più in quale direzione pensiamo che debbano orientarsi questi investimenti che vogliamo attirare nel Mezzogiorno
Voglio dire quali sono i settori costitutivi dell'idea di sviluppo che noi abbiamo per il Mezzogiorno
Ragioniamo ancora di una nuova politica industriale per il Mezzogiorno prima fino a prima che noi andassimo al governo parlavamo della necessità di dare vita a una nuova politica industriale lontana dei criteri del vecchio industria lirismo
Parlavamo di industrie moderne compatibili con l'ambiente ad alta innovazione tecnologica orientate all'esportazione bene questa nuova forza politica che ci accingiamo a costruire erediterà e svilupperà questa imposta Silone e su questioni per esempio aperte come l'Ansaldo alla Mecca fonda solo per citarne due noi cosa diciamo come queste vicende sono compatibili con il processo di moderni persone che vogliamo mettere in atto nel Mezzogiorno e ancora perché non discutiamo un po'di più del termine modernizzazione e del significato che a questa parola noi come sinistra vogliamo dare a proposito di settori di sviluppo per il Mezzogiorno su quali altri settori produttivi noi puntiamo per lo sviluppo di questa parte del Paese
Possiamo dire il turismo ma il turismo anch'esso e in crescita Napoli è una testimonianza della rinascita da questo punto di vista di questo settore produttivo ma anche il turismo necessita di adeguate Politi che guai se pensassimo che il turismo è un fenomeno affidato alla spontaneità bisogna attrezzare anche qui politiche di settore e allora io voluto fare solo alcuni esempi di quelli che a mio avviso devono essere i temi su cui discutiamo di più e con maggiore impegno
Io sono d'accordo con la necessità che il governo marchi una maggiore presenza sui temi del lavoro dell'occupazione
Io ritengo che rispetto al passato questo governo alcuni segnali li abbia dati basti pensare solo al pacchetto Treu eppure io su questo sono molto d'accordo con i sei a Sales
Sono sufficienti queste misure se non sono supportate da un'idea di sviluppo rispetto alla quale il pacchetto tre è un costituisce le condizioni gli strumenti ma gli strumenti non possono essere l'obiettivo
E allora io penso che noi dobbiamo ragionare con un rigore su queste questioni
Sfuggendo a semplificazioni o a slogan che certe volte pure vivono in mezzo a noi
Questo significa secondo me parlare anche alle nuove generazioni non dimenticando che le nuove opportunità si costruiscono su una politica chiara e non disdegnando
Anche una ricca di garanzie che non sempre possono essere liquidate con una parola magica e ti significato cattivo assistenzialismo che anche Fawzi amo spesso
Come una parola magica per risolvere questioni serie pesanti ecco io penso che questi temi a me interessa perlomeno che questi temi sia nei temi di cui discutiamo di nuovo e di più anche per me è la prima volta lo diceva qualcun altro che posso discutere del Mezzogiorno con il segretario nazionale del partito mi piacerebbe che la nuova forza politica fosse una forza politica nazionale che si pone come centralità quella dell'elaborazione più nuovo meridionalismo
L'ultimo intervento di Michele gravano segretario della carne del lavoro di Napoli interverrà dopo l'onorevole D'Alema
Veniamo da giorni
Che hanno segnato la vita della di Napoli
Ma anche di diverse realtà della nostra provincia ma anche la nostra regione di tensioni di conflitti aspri
Di scontri
Di tentativi che le forze della destra hanno tentato di fare di porre ricatti determinare le condizioni della violenza della ingovernabilità per dare immagine di Napoli immagini disperante di protesta anti istituzionale
E mettendo sotto accusa in maniera aspra e il responsabile per certi versi la politica del governo
Questo tentativo in qualche modo avuto vita breve
Ma i pericoli e le tensioni sono ancora tutte presente sono stati questo quest'operazione è stato nei giorni scorsi bloccato
Ma i pericoli reperto sono ancora attuale noi abbiamo respinto questa dimensione
Abbiamo imposto pur nella dimensione del movimento con forte tendenza alla frantumazione e ama quel prato iniziazione
E l'esperienza francese a Napoli è stato ad un passo dal compiersi
Abbiamo imposto invece una visione in cui si sono distinte
Le tensioni i problemi le aspettative i limiti e le insufficienze gli errori della politica del governo e di alcune compì significative settore del Governo in particolar modo il ministero del lavoro
Ripeto una visione che a tentare di distinguere limiti ha potenzialità una visione della situazione economica con potenzialità con dimensioni di crescita come segnalano anche le tendenze e i i dati degli ultimi giorni sulla ripresa industriale alle difficoltà e anche in certi casi al dramma occupazionale
Scrisse di importanti fabbriche come a me ecco Comelli
Tanti altri che non cinque via angosce che sono presenti in settori industriali di grande
Consistenza l'ex partecipazioni statali ancora partecipazioni strada l'Ansaldo il settore spazia
Preoccupazioni e anzi rispetto a scelte importanti che si annunciano da parte del governo e da parte di investitori interessate
Questa situazione questa attenzione è stato bloccato e dicevo è stata bloccata grazie ad un'iniziativa intelligente e coraggiosa del sindaco che ha aperto polemiche discussioni interpretazioni faziose ma ha determinato una situazione nuovo per il governo che lo ha riportato riportandola alla concretezza di scelte che devono essere fatti in questa fase e ha determinato un terreno nuovo che deve essere da tutti praticato in maniera impegnativa e coraggiosa
Affinché la politica della seconda fase la politica della ripresa e del lavoro e del rapporto del mezzogiorno e quindi di Napoli e della sua area metropolitana con questo nuovo c'cenare col quale siamo misurati sia concreto e pregno di risultati positivi sul terreno della crescita e della crescita soprattutto sul terreno delle risposte occupazionale
In una fase nella quale i processi
Per quelli che sono profeti di sventura
Vanno avanti anche in termini positivi e la crescita nordisti presente in termini consistente
E i flussi migratori sono ripresi alla nostra in saputo le reti la sola regione dell'Emilia Romagna tre province dell'Emilia Romagna Bologna modem a Reggio Emilia hanno negli ultimi tre anni oltre trenta mila giovani di Napoli e dell'area metropolitana di Napoli che sono impegnati nel
Amare nel nelle fabbriche metalmeccaniche sono una parte fondamentale del sindacato di quella società e della produzione di quel ricchezza questi sono i processi veri questa la condizione alla quale oggi noi siamo misura
E quindi Bassolino ha fatto bene e noi come sindacato come CGIL CISL UIL abbiamo incoraggia perché c'è molta confusione in una politica del governo di questo tempo e perché il modo come si sta gestendo la vicenda delle trentacinque ore
Può essere foriero se non governata opportunamente
In questo momento foriero di ulteriore rotture a sinistra e più loro timore brutture nella maggioranza di governo ed ulteriore rottura il rapporto con il mondo del lavoro
E a questo punto dico
Sollecito al segretario del mio partito
Che è opportuno a un certo punto se la trattativa che il Governo apriranno a a settimana prossimo dovesse avere elementi di difficoltà e di pericolosità come è stato fatto sui di strumenti per il Mezzogiorno il PDS prenda Luís un'iniziativa di uno proposta che riannodare il dialogo a sinistra e determini le convergenze di un esito positivo respingendo l'allarmismo che la Confindustria sta facendo e ponendo su un terreno serio la soluzione di una risposta ed è una risposta seria alla questione delle trentacinque ore che non è la panacea della risposta occupazionale questo dobbiamo dire per forza non lo è anche in una realtà come il Mezzogiorno ma è uno strumento importante come abbiamo detto come CGIL per governare anche i processi di modernizzazione e di sviluppo e anche possibilmente in misura limitata e per dare risposte sul terreno occupazionale io avverto i pericoli e metto sull'allarme da Napoli e chiedo a un certo punto che ci sia un'iniziativa
E il tavolo che Bassolino ha determinato a un elemento profonda di novità
E sbaglia Rifondazione a pensare che questo sia in contrapposizione con la Conferenza sul lavoro così com'era stata con
Servite come c'era stata annunciata la conferenza sul lavoro sarebbe stato un boomerang e la sconfitta
Del governo e delle forze riformatrici e anche del sindacato al Sud perché era
Un seminario
E rispetto alle aspettative che sono maturate nel Paese e nel sud era un boomerang pericoloso aver posto il problema corre stabilità di rinviarla di due tre mesi è un atto di saggezza politica ed è un terreno per impegnare in maniera più seria il Governo è l'insieme delle forze dell'imprenditoria nazionale a fare i conti con questa fase della politica dello sviluppo della crescita e del rapporto che il Mezzogiorno deve avere in questa crescita H
Il Ciarra dalla politica industriali quindi nessuna contrapposizione il tavolo della concertazione è il modo per dare gambe alla politica per il lavoro così come
Così come il tavolo che è in discussione sulle trentacinque ore non deve essere visto come un intralcio al tavolo che è stato determina nato da Bassolino con Prodi sul terreno della concertazione i soggetti della concertazione sono i soggetti fondamentali
E l'elemento nuovo sono il governo di imprenditori
Il sindacato e i soggetti istituzionali del mezzogiorno che sono i protagonisti e le leve del dello sviluppo non più la vecchia
Questione di portare la questione meridionale al centro per chiedere aiuto allo Stato no regolare e concertare all'interno delle politiche nazionali le scelte fondamentali sulle politiche degli Investimenti Sole Poli che sociali sulle politiche industriali e calendarizzare i risultati di queste scelte in termini di opere in termini di risultati in termini di progetti intermedi politiche di sviluppi territorio in termini di politiche di creazione di impresa e questa è la sfida impegnativa che si è aperta alle conclusioni delle contro dell'altro giorno con
Il Governo e questo è interenti impegnativo che l'insieme del PDS
E l'insieme del sindacato deve sostenere perché la pagina nuova io non condivido e vado rapidamente alle conclusioni scusandomi che
La questione oggi sia riportare il Mezzogiorno al centro ha già risposto villone quando scegliemmo l'intervento straordinario una delle preoccupazioni fondamentali fu quello di riorganizzare la politica ordinaria nazionale
E di collocare in maniera coerente
Il Mezzogiorno dentro la politica nazionale dentro gli strumenti della politica della programmazione e quindi il ministro del Bilancio il dipartimento e di collocare in maniera più puntuale corso su questo bisogna ancora lavorare il rapporto tra politica nazionale politica comunitaria che un punto ancora dolente per il Mezzogiorno se c'è un problema di rapporto non è tra il Mezzogiorno e la politica nazionale ma è tra il Mezzogiorno e la politica
Europea che ancora non è sfruttata e non è utilizzato come leva anche come condizione per incentivare gli investimenti privati nazionale e internazionale
E questo fu un terreno meritorio egli organizzammo anche gli incentivi se oggi Bersani ha potuto far funzionare la quattro otto otto con le valutazioni meritorie perché le furono fatte delle scelte
Questo non significa che non bisogna ritornare su quelli sugli strumenti centrali delle cose vanno fatte l'accordo che il governo ha fatto anche grazie alla nostra iniziativa sull'agenzia di promozione è un esempio di questo ma bisogna va però tener conto che oggi il Mezzogiorno è un Mezzogiorno profondamente diverso nell'economia nazionale e internazionale e che i conti dobbiamo farli con lui e quindi anche il tavolo nazionale non significa ridurre la dialettica sociale l'dielettrica politica soltanto alla dimensione nazionale no gli avversari nemici del Mezzogiorno stanno qui e noi continueremo a far e Conte con degli avversari e i nemici nel Mezzogiorno perché non intendiamo fare sconti a nessuno e perché la battaglia riformatrice passa essenzialmente qui
E il ruolo dei lavoratori in questa battaglia è fondamentale e quindi chiudo dicendo che basta con le lamentele degli imprenditori
Bassolino ma al Nord
A chiedere agli imprenditori del Nord di venire qui perché fa ossa e De Feo non fanno altrettanto fanno i promotori del al nord e a livello europeo di chi vuol venire a investire a Napoli al Sud e D'Amato la Simec la di fare lamentele e di accusare sempre il Governo quando dal governo avuto fior fiori di incentivazione questa storia è arrivata a un punto ognuno in questo contesto si assuma le sue responsabilità e non come sindacato siamo pronti ad assumerci le nostre caro Roberto Barbieri io sono d'accordo con te c'è bisogno di uno costa di un nuovo mercato oggi nel Mezzogiorno me aggiungo anche di una nuova solidarietà
Attento alle rotture dei blocchi dei blocchi sociali sono pericolose l'abbiamo conosciuta nel passato è stato il varco per la destra noi dobbiamo ampliare il nostro consenso e soprattutto il nostro consenso sociale le flessibilità il sindacato unitariamente il sindacato napoletano in un quadro di salvaguardia dei diritti già è disponibile a dar non trovando gli imprenditori disponibile a discute seriamente su questo terreno perché non è un problema però vorrei e questo lo dico fra permanente per l'affetto il rispetto che ho vorrei capire anche la tua idea di flessibilità ancora non l'ho capita
E non vorrei un passaggio è fatto che riferimento fosse alla flessibilità del lavoro nero quelle a un'anomalia che dobbiamo evitare che dobbiamo eliminare e che dobbiamo annullare la flessibilità is indagato napoletane la CGIL CISL UIL nazionale l'hanno sempre Dante purtroppo non è questo il problema il problema è la capacità di investimento degli imprenditori italiani che in questo momento è un punto critico
Votano il ma segretario nazionale
Della sinistra
Carissime compagne e compagni
Io credo che
La prossima settimana quando ci riuniremo a Firenze
In quelli che abbiamo chiamato gli stati generali della Sinistra democratica del nostro Paese
Noi compiremo un atto importante
Ed un atto secondo per la vicenda politica forse anche per la storia d Italia
Non è
Ciò che noi faremo
Una operazione burocratica
Un puro incontro di ceti politici come si dice
In un qualche modo spregiativo
Io credo che in realtà
Noi porteremo avanti la ispirazione che fu propria della svolta da cui nacque il PDS
E cioè quella volontaria di unire e rinnovare la sinistra
Superando le ragioni di una sua divisione storica
Ed insieme portandola a misurarsi con le sfide del futuro
Quella volontà
Che animo la decisione di dare vita ad un nuovo partito
Nel momento in cui finiva
La storia del movimento comunista
Certo noi sappiamo che a Firenze non si riunirà tutta la sinistra
Non abbiamo una pretesa integralisti che ha
Sappiamo che questo partito che vogliamo costruire insieme ad altri rappresenterà solo una parte
Ma una parte decisiva
E cioè quella sinistra
Che si muove in una ispirazione riformista europea e di governo
Con altre componenti della sinistra non con altri sinistre io penso che la sinistra sia una
E che si può contenere partiti diversi
Con altri componenti della sinistra noi continueremo a discutere
Con Rifondazione Comunista
Verso la quale non vogliamo ergere steccati anzi
Abbiamo lavorato per portare l'insieme della sinistra italiana è una sfida nel governo
Naturalmente però si deve pur riconoscere che alla prova del governo alla sinistra di Giunta perché c'era questa sinistra europee e di governo
Altre forze sono venute è un fatto positivo ma nell'ambito della strategia che noi abbiamo disegnato perseguito
Ci sono poi forze di ispirazione socialista che resistono
A prendere atto che non c'è ragione
Per non convergere in un progetto comune
Io credo che queste resistenze non debbano essere motivo di polemica
Noi apriamo un processo
Le porte resteranno aperti
Io spero e sono convinto che questo processo potrà conoscere una crescita progressiva di adesioni di consensi
Di adesioni e di consensi io spero
Non soltanto nel mondo politico
Ma innanzitutto nella società che tra le nuove generazioni
Anche per questo a Firenze e noi abbiamo deciso di non
Conclude
Ma di aprire insieme ad altri
Una fase di costruzione
Di ricerca culturale programmatica ideali
Di costruzione e di innovazione organizzativa c'è molto da ripensare anche nelle nelle forme in cui oggi partito moderno
Riorganizza il suo rapporto con la società
La sua capacità di raccogliere reclutare forze nuove di formare classe dirigente
Di
Costruire canali di comunicazione con una società che cambia e che certamente non possiamo pensare di rappresentare nelle forme esclusivamente tradizionale
Abbiamo detto un cantiere per dare il senso diciamo tanto perché se riteniamo che sia necessario aprire cantieri come ne parlerebbe in generale ecco ma ma per dare il senso di un'operazione aperti
Di un lavoro comune in cui il PDS porterà la sua esperienza delle sue forze rilevanti
Ma altri lavoreranno con nove
Io credo compagni che nulla sarebbe sbagliato come confrontarsi con questi altri con una boria di partito
O fare in conti si siano tanti se siano pochini
Io credo che questo sia alla fine scarsamente importante
Perché credo che la scommessa vera
Non è nella somma
Delle forze che si riuniranno a Firenze
Ma è nella capacità di attrazione che può avvenire
Un moderno partito di sinistra alla cui costruzione concorrano donne e uomini che vengono dalla storia del socialismo del cristianesimo sociale
Dalla storia della sinistra laica repubblicana azionista dalla storia di quella sinistra che viene dal pc
E poi
Queste che sono le forze tradizionali le correnti culturali tradizionali della sinistra italiana
Sempre vinte tuttavia
E poi aprendo sì
A nuove componenti ideali
Al pensiero delle donne l'ambientalismo
In una capacità di sintesi
Rispettosa delle diverse tradizioni
Ma anche fondamentalmente aperta verso il nuovo
Dobbiamo pensare che un partito così di cui in Italia a profondamente bisogno
E che collega Lita
Ad una ricerche a un rinnovamento della sinistra che si sviluppano su scala europea e internazionale dobbiamo pensare che un partito così abbia una capacità d'attrazione
Posso superare i confini tradizionali della sinistra
Possa rappresentare non in modo esclusivo
E tuttavia con una funzione importante decisiva
Un pilastro del bipolarismo che si sta costruendo nel nostro Paese
Io vorrei dire
Chiarire per prevenire discussioni e polemiche rappresentazioni
Che la nuova formazione politica della sinistra che vogliamo costruire
Nasce nel segno della continuità
Con la politica che abbiamo fatto in questi anni
Nasce per
Garantire la stabilità
Del governo
E del processo politico che stiamo conducendo
Non a caso noi abbiamo voluto noi abbiamo voluto prima di altri
Che nel momento in cui la sinistra rilancia un proprio autonomo profilo politico culturale
Con gli stati generali di Firenze nello stesso momento sì avviasse
La costruzione di una struttura democratica
Dell'Ulivo
Superando quel rischio di una Francia ambientazione della coalizione di governo nell'alleanza chi governa il Paese
Una pura riduzione dell'Ulivo ad una somma di partiti che io credo sarebbe un errore
Perché ridurrebbe le potenzialità espansive della coalizione
Vedete questo è un punto fondamentale
Non vi è alcuna contraddizione
Per la scelta dell'Ulivo come alleanza strategica non soltanto con il patto elettorale
Alleanza strategica per governare l'Italia
Scelta che noi non abbiamo subito
Ma abbiamo fortemente voluto elaborato e motivato
Quando all'indomani della sconfitta
Dei progressisti nelle elezioni del mille novecentonovantaquattro
Sulla base di una riflessione critica seria profonda
Indicammo la necessità di una coalizione capace di rappresentare un inedito centrosinistra per il nostro Paese
Inedito perché a differenza del vecchio centrosinistra
Una politica in grado di Unire la Sinistra e una prospettiva di governo e di
Invece dividere il centro ciccione di promuovere anche nel nostro Paese come in altri Paesi democratici quel superamento di un centro immobile
Che garantisce in mobilità sistema politico
E invece l'aprirsi al centro di una battaglia l'egemonia
Di un confronto tra le forze in campo
In grado di garantire la governabilità sulla base di una rapporto
Della sinistra
Con forze moderate
Concetti sociali tradizionalmente lontani da noi con componenti culturali
Diverso dalla sinistra
Noi abbiamo lavorato quindi per fondare la governabilità del Paese
Su un patto sociale tra il mondo del lavoro il mondo intellettuale il mondo dell'impresa più aperti più moderno
Abbiamo lavorato perché a questa alleanza sociale corrispondesse un'alleanza politica
Con le forze moderate e democratiche cattoliche innanzitutto laiche
Con forze e personalità che sono espressione della borghesia più moderna del nostro Paese più europea
Preoccupata per il prevalere di una destra per molti aspetti immatura impreparata governare un grande Paese dell'Occidente
Questa operazione politica cultura
Non è stato l'improvvisazione tattica
è una grande scelta strategica
Io credo destinata a reggere per una fase lunga la transizione democratica del Paese
Non credo che l'Ulivo ossia un fatto transitorio
Non credo che la nuova formazione politica della sinistra che andiamo a costruire possa ragionevolmente puntare a governare da solo nel nostro Paese
In fondo la sinistra non governa da sola in nessun Paese europeo
Ma il centrosinistra e cioè una sinistra che si apre alle correnti politiche culturali di ispirazione religiosa o liberale
è la forma prevalente oggi del governo in Europa
Il che può anche realizzarsi come avviene in Inghilterra in un partito solo ma questo appartiene alla tradizione del tutto peculiare
Della Gran Bretagna
Ma in generale negli altri paesi avviene nella forma di coalizioni politiche
Cui la sinistra è alleata forze libera con forze cristiane
Per noi quindi
L'Italia ha bisogno dell'Ulivo
Ma nell'Ulivo c'è bisogno di una grande forza di sinistra
Di una sinistra europea di governo modeste
Capace di essere al tempo stesso una forza unitaria
Una forza al servizio della coalizione ma anche una forza capace di promuovere e di rinnovare una propria autonoma identità un proprio profilo idea un appropriato Anzio
A cui la sinistra non può rinunciare
Ecco perché io non vedo affatto in contraddizione
Lo sviluppo dell'Ulivo come alleanza strategica
La crescita di un governo democratico di questa alleanza
Anche nella forma che abbiamo deciso di un vero organismo dirigente della coalizione
E nello stesso tempo la crescita di una grande forza di sinistra
Di una forza che aspira ad essere sulla sinistra della maggioranza di governo
Che delega al centro la funzione decisiva del governare
Perché noi non siamo questo noi siamo la forza centrale della coalizione che governa il Paese
E siamo anche la forza di cerniera
Una sinistra radicale
Che c'è
E che io credo non dobbiamo pensare ripeto ritagliare fuori
E un mondo moderato democratico che c'è che ha una propria identità e che ben geloso di questi pentita
I popolari con le forze che si raccolgono intorno presidente Dini
E da altre forze
Il vero mi pare difficile diciamo pensare astrattamente
Che noi riduciamo questa complessità
A Dublino
Quasi attraverso una logica di reclutamento forzoso
Che finisce vedete da una parte
Perché creare all'interno del nostro partito la preoccupazione che in questo processo si stemperi svanisca l'identità della sinistra
Ma negli altri
Crea un non minore timore di vedersi assorbiti dentro una forza nella quale piaccia o non piaccia
Noi rappresenteremo di gran lunga l'elemento predominante con il rischio di stemperare e di liquidare altre identità
Io credo vedete che
I processi politici sono processi storici maturano sulla base del con sei su mi sembra difficile che ci si possono mettere ad un tavolino in un laboratorio e decidere che in Italia ci sarà il bipartitismo
Cosa che potrebbe anche strettamente piaceri ci diciamo così fino a che vivremo in una società libera ci sarà il numero di partiti che verranno costituiti diciamo
E non ci potrà essere un decreto che stabilisce queste cose e tutto sommato il pluralismo politico del nostro Paese
è il frutto di una vicenda storica di una complessità sociale di un'articolazione culturale
E
La riduzione di questa complessità
Avverrà con il passo dei processi stocastici io credo che già sarebbe un grande passo in avanti diciamo
Se davvero noi riuscissimo come credo riuscire a compiere questo processo riunire le componenti diverso della Sinistra democratica italiana
Della sinistra riformista
Dentro un grande partito europeo e di governo già questo sarebbe un passo in avanti rispetto a una storia quella della sinistra
Che è una storia di divisioni di scissioni di separazione di gelosie più che una storia di ricomposizione umiltà
Io penso che da Firenze verrà un messaggio molto forte
Di stabilità
Il Paese ha bisogno di stabilità
Il governo ha lavorato sin qui in modo positivo
Fronteggiando una emergenza che poteva essere drammatica
Per il nostro Paese e per il Mezzogiorno
Noi oggi parliamo giustamente della necessità di imprimere un corso riformatore più coraggioso e di affrontare la situazione del Mezzogiorno con una rinnovata ispirazione riformatrice sociale
Però non dimentichiamo ma che mancato appuntamento con la moneta europea avrebbe spezzato in due il Paese e avrebbe tagliato fuori il mezzogiorno
Perché la parte più ricca dell'Italia per conto suo
Ci sarebbe agganciata all'Europa
E quindi la scelta della moneta unica è una grande scelta di unità nazionale ed è una grande scelta meridionalistica
Perché così facendo attraverso sia pure politiche difficili sacrifici
Tuttavia l'Italia intera integra a far parte dell'Europa unite
Il governo deve potere continuare a lavorare con tranquillità
Lo dico a tutti in queste ore in cui
Sento un certo poiché i problemi parlerò secondo me si possono risolvere ma vorrei davvero che i compagni di Rifondazione Comunista non ripetessero un errore
Come un errore è stato diciamo introdurre un elemento di instabilità di di incertezza di crisi
Come è accaduto poiché siamo usciti
Un errore che credo Rifondazione abbia potuto misurare anche nel rapporto con i propri elettori con quel mondo di sinistra che ha fiducia Rifondazione comunista ma che non vuole una crisi di governo
Che avverte come un danno per il Paese
La rottura di quella coalizione di quella solidarietà politica su cui si fonda la stabilità il governo Prodi
Io penso che non c'è nessun problema che non possa essere discusso frontale visto nel rispetto dei patti naturalmente
Ma
Al di fuori
Della minaccia del pericolo di crisi
Tanto più il responsabile in un momento come questo in cui diciamo noi dobbiamo trarne un risultato dalle scelte difficili che abbiamo compiuto nell'approssimarsi delle decisioni
Sulla moneta europea
Stabilità di governo è un valore essenziale
Senza il quale nessuna politica per il lavoro per lo sviluppo per le riforme
Potrà essere realizzata
E continuità nell'impegno per le riforme costituzionali
Mi impegno difficile anche per le incertezze e le difficoltà
Della destra
Che abbiamo voluto coinvolgere giustamente abbiamo voluto come fu forza interlocutrice di un processo costituente che non poteva che impegnare l'insieme delle grandi forze politiche del paese
Dato che come abbiamo detto e questo è stato uno dei punti forti della nostra battaglia elettorale e una delle ragioni della nostra vittoria
Noi abbiamo vinto anche perché di fronte ai cittadini italiani c'era una destra che diceva se vinciamo non faremo prigionieri e c'era un centro sinistra che diceva se vinciamo le regole li scriveremo insieme ai nostri avversari
Due modi molto diversi di presentarsi al Paese
Ha vinto un'espirazione alla quale dobbiamo essere fedele con coerenza
Naturalmente questo processo riformatore
Che come mi è capitato di dire a privilegiato
Il dialogo e la ricerca del consenso qualche volta anche sul linearità delle soluzioni perché è evidente che nella ricerca del consenso nel confronto aperto non vincolato ad una logica di maggioranza
Ve le soluzioni vengono avanti in modo più faticoso qualche volta anche contraddittorio com'è accaduto sul tema della giustizia non perché noi abbiamo fatto un osceno compromesso anche qui insomma
Difficile atto il tempo sarà poi alla fine renderà giustizia diciamo
Mi è capitato di leggere oggi non dico dove per non fare polemica insomma
Che
Il compromesso realizzato sulla giustizia in Bicamerale era così bruttino che anche D'Alema ne ha preso le distanze e quindi il segno di una sconfitta ora in verità primo noi non abbiamo realizzato nessun compromesso come basta anche solo sfogliare gli atti diciamo siamo stati battuti
Questo sì
Siamo stati battuti su alcune questioni importanti e in questi giorni una parte delle forze che ci hanno battuto sembrano avere cambiato idea
Io non lo considererei una sconfitta diciamo non voglio dire un successo diciamo hanno mi pare una sconfitta se alla fine la maggioranza del Parlamento deciderà come io ritengo giusto che non ha alcun senso fare due sezioni del CSM prevedete a volte come la realtà
Vista onestamente per quel che e assai diversa da come la racconta annuncia che il petto ne abbiamo fatto un compromesso che abbiamo votato abbiamo perso
Ne prendiamo le distanze da un compromesso perché da quelle soluzioni siamo sempre stati distaccati perché li abbiamo contrastato né si può considerare che sia una sconfitta il fatto che adesso una parte delle forze parlamentari che ci hanno battuto pensano che quella norma può essere corrette
Bisogna avere fiducia bisogna avere pazienza che bisogna sperare che poi alla fine diciamo
Alla fine i cittadini giudicherà
Io ho fiducia che alla fine queste riforme saranno più efficace
Più serie e più incisive di come sono potute apparire
Via via nel processo faticoso della loro elaborazione
La prossima settimana comincerà il lungo percorso parlamentare delle riforme comitato sta lavora
Il comitato si è orientato ad accogliere positivamente cioè a proporre per l'approvazione all'Aula
Di gran parte degli emendamenti che ci sono stati suggeriti dai Comuni e dalle regioni italiane
Io credo che questo sia un fatto molto positivo che consente già di costruire un patto riformatore
Con i sindaci eletti dei cittadini con i presidenti delle Regioni
Per dare a questo federalismo sedici all'Italia
Sì diciamo il sostegno di un arco ampio di forze non soltanto di un arco ampio di forze parlamentari ma anche nel Paese cioè federalismo all'Italia io lo difendo in quanto tale perché poi
Quando passiamo dall'Autore migrazione recluso espressione del generali usato in senso auto denigratorio da parte degli italiani
A capire di che cosa si tratta e si tratta del fatto che il nostro federalismo
Non sarà un patto fra Regioni e Stato in Italia non ci sono
Ma sarà un forte processo di
Decentramento di poteri verso le Regioni ma anche verso i comuni verso le città metropolitane verso le Province come avviene adesso proprio con i decreti Bassanini
La lega
Contrasta questa scelta e anche altre forze parlamentari
E pensano che bisognerebbe invece concentrare nipoti nelle regioni
Ma io domando
E forse dal punto di vista filologico diciamo quella sarebbe una scelta più propriamente federalista nel senso classico
Però noi vogliamo fare una riforma della Costituzione per fare piacere diciamo le assemblee regionali con
Alla fine per dare ai cittadini uno Stato più efficiente e più vicino a loro
E se noi cittadini italiani spieghiamo alla fine abbiamo fatto una grande riforma
Oggi il tuo sindaco conterà di meno perché conterà di più la Regione voi pensate che saranno contenti i cittadini italiani o saranno dispiaciuti
Noi dobbiamo fare una riforma che tenga conto della realtà del nostro Paese ok cali un modello astratto
E allora il problema reale dell'Italia non è
Quello io credo semmai che le regioni
Hanno svolto poco la loro funzione legislativa programmatorie di Indirizzo hanno svolto troppo una funzione amministrativa
E spesso e gestionale spesso in forme non meno burocratiche inefficaci dello Stato centrale
E allora la riforma
La riforma che dobbiamo fare deve tenere conto dell'esperienza del regionalismo italiano anche per correggerne le storture rafforzando i poteri legislativi delle regioni rafforzandoli nel rapporto con lo Stato centrale
Ma nello stesso tempo stabilendo in Costituzione che le funzioni amministrative spettano ai Comuni o alle città metropolitane o alle province e non alle regioni
Io credo di sì allora ecco
Ed è
Cominciamo andare i nodi della riforma
Perché
Per dire cioè poco federalismo è facile fare un fronte unico su questo quando poi andiamo ai nove punti
In realtà emergono diverso e ispirazioni io difendo una ispirazione che punta su una pluralità di soggetti
E che valorizza le peculiarità del nostro Paese
La Germania
La nazione che si è costruita attraverso un fetish oltre ai lender tra gli Stati
L'Italia il Paese delle città e fare una Costituzione che non tiene conto della storia della realtà del nostro Paese credo che sarebbe un abito che poi non non verrebbe indossato diciamo dagli italiani parliamoci chiaro
E rischieremmo di fare una Costituzione che poi resterebbe a lungo inapplicata
Anche la Costituzione del quarantotto badate
è rimasta a lungo inapplicata in diversi suoi punti i costi adesso essa viene celebrata come un documento altissimo diciamo in generale per poi poter dire invece c'è questa monnezza che stanno facendo adesso
In realtà sì ma è giusto che sia così
C'è sempre una mitica età dello diciamo ma in realtà anche in quella mitica età dell'ONU furono compiute scelte che erano forzature intellettuali isteriche che poi
A cui poi corrispose assai poco la costituzione materiale del Paese
Evita rendiamoci conto che la lunga il lungo cinquantennio di evoluzione democratica del Paese
Ha potuto reggersi non soltanto sulla perfezione delle norme costituzionali ma in misura notevole su quello che ci stava dietro un patto tra i partiti democratici
Che molto spesso ha riempito anche i vuoti della norma costituzionale noi adesso per esempio Andrea in modo una discussione drammatico sui poteri del presidente eletto dei cittadini
Che si vogliono limitare nella preoccupazione autoritaria i
Ma io ho trovato che scherzo con uno dei più accaniti
Più e preoccupati avversari del presidenzialismo a recita agli la Costituzione vigente diciamo e poco poco ci mancava che mi se mi dicesse che c'era un pericolo di colpo di Stato perché perché nella costituzione vigente il capo dello Stato può sciogliere il Parlamento semplicemente dopo avere sentito i presidenti di Camera e Senato c'è mentre nella prossima Costituzione non lo potrà fare
Perché lo potrà fare soltanto se la maggioranza parlamentare entra in crisi
Nel passato forse non era necessario scriverlo
Perché c'era una convenzione non scritta che questo suo grande potere il capo dello Stato non esercitava dopo avere sentito i partiti e d'accordo con loro
Ma in una democrazia nella quale i partiti secondo me dovranno contare di meno
E le regole dovranno contare di più forse più giusto scrive
Anche circoscrivendo
Al termine forti
Io ritengo cari compagni che in questo grande lavoro che noi stiamo facendo per il nostro Paese
Tra tante difficoltà ma anche con successo
Governare l'Italia a fare le riforme costituzionali rinnovare la sinistra sono diciamo tre
Tre lavori che portiamo avanti in parallelo ecco sono e che tra di loro poi sono collegati e sono parte di un grande progetto di modernizzazione del nostro Paese
In questo lavoro noi siamo a metà percorso
E abbiamo bisogno di potere lavorare ancora con tranquillità per diverso tempo
Anche per questo noi siamo gli ultimi vorrei rassicurare qui perché su intanto su questo nascono dei dibattiti siamo gli ultimi a poter volere le crisi le elezioni anticipate
Non si riesce ragionevolmente capire perché chi ha vinto le elezioni dovrebbe volere le elezioni anticipate questo è un altro e che le scemenze dice ridato vanno smentite mentre si basterebbe basterebbe un minimo riferimento al buonsenso diciamo per capire che non può essere possibile e noi abbiamo ancora un lavoro importante da cui
Nella stabilità del Governo Prodi
Nella continuità dell'impegno riformatore del Parlamento nel lavoro di rinnovamento della sinistra che vogliamo compiere
E dopo Firenze con maggiore impegno di quanto non abbiamo fatto sin qui
Io credo che l'Italia si trova di fronte ad una grandi opportunità
La possibilità di compiere un processo importante di modernizzazione
Di trasformazione
E
Che noi che tocca a noi guida perché ci hanno dato questo compito di cittadini non è una
E noi abbiamo la possibilità di imprimere il segno della sinistra e dei suoi valori
Perché
La destra non è stata capace di guidare la modernizzazione del Paese insomma
Ha avuto la sua occasione non ha avuto la forza hanno avuto la capacità
Di realizzare ciò che aveva promesso cioè quella liberalizzazione dell'Italia qui il liberazione dallo Stato opprimente le cose che avevano promesso che sulla base delle quali avevano vinto
Non hanno avuto questa capacità
Tocca Noè realizzare questo processo badate in questo compito ci sono cose da fare
Che
Non sono alcune di queste cose da non sono né di destra né di sinistra
Cioè evitare la bancarotta in finanziaria non era diciamo come dire una
Un obiettivo che facesse parte necessariamente della Weltanschauung della sinistra
Era una necessità
Chiunque si trovasse a governare il Paese avesse a cuore l'Italia il destino delle nuove generazioni lo doveva fare
Noi lo abbiamo fatto
C'è lo abbiamo fatto
Tenendo conto
Di un'esigenza di giustizia sociale in questo c'è il segno della sinistra
Ma andava fatto come io credo
Che un opera di
Lotta contro la ragnatela burocratico corporativa che offrono e prego prima questo Paese va fatto
Non c'è dubbio che in altri paesi europei
Il risanamento finanziario e la liberalizzazione sono stati fatti avvolta dalla destra usare tre sono state forze neoliberiste che hanno condotto questi processi
In Italia per ragioni che sarebbe troppo lungo qui indagare diciamo così io non credo che ci sia una destra in grado di guidare un processo di questo tipo
E quindi tocca hanno voi
Sviluppare anche un processo di riduzione il peso opprimente di una struttura pubblica inefficiente di liberalizzazione del Paese
E naturalmente
In questa opera di liberalizzazione
Noi dobbiamo tenere fermo però un principio di solidarietà e puntare a costruire un nuovo patto sociale non una società senza regole e senza vincoli di solidarietà
Questa è la sfida nella quale ci troviamo e alla quale non credo che ci possiamo sottrarre
Questo non significa in alcun modo
Vedete che
Le scelte necessarie per esempio di privatizzazioni in alcuni settori
Di dismissione di una gestione statale
Egli attività produttive significhino una rinuncia ad una presenza pubblica nell'economia
Noi qui siamo di fronte ad un punto ecco quando noi parliamo di seconda fa
Questa espressione è un è un'espressione per molti aspetti impropria
Certamente c'è una continuità nell'azione di governo ma è anche vero che non c'è dubbio che per tutta una prima fase l'attenzione prevalente è andata anche per necessità all'emergenza finanziaria
E man mano che il risanamento dà i suoi frutti anche in termini di
Riduzione dei tassi d'interesse e quindi del servizio al debito e quindi di liberazione di risorse noi possiamo cominciare a guardare con maggiore serenità al futuro
C'è una ripresa economica che si annuncia certo in modo diseguale paese tuttavia
Insomma la ripresa economica produce ricchezza produce possibilità e chiaro che nel momento della crisi e della stagnazione non avrebbe avuto senso che Bassolino andasse a parlare con gli imprenditori del Nord Est oggi che quelli investono
E vita loro sono congestionati
E magari pensano di andare a impiantare le loro fabbriche in Croazia e Slovenia o Romania il fatto di degli badate che ci sono delle opportunità di investimento al Mezzogiorno insomma fa un'altra credibilità insomma non c'è dubbio che la ripresa la ripresa automaticamente non risolverà i problemi del Mezzogiorno ma certo è una grande opportunità
Io sono d'accordo di questa strana idea così diffusa anche a sinistra che tra lo sviluppo il lavoro non ci sia nessuna relazione è un po'bizzarra ecco
è vero che la crescita non genera automaticamente nuova occupazione ma senza crescita creare lavoro mi pare francamente un'impresa diciamo
Piuttosto discutibile
Ed è bene che da questo punto di vista che anche l'idea che il problema del lavoro sia semplicemente quello di ripartire una risorsa scarsa attraverso la riduzione di orario a me sembra una idea
Un po'poco marxista ecco
Dopodiché io sono per la riduzione di orario grande processo naturale un grande processo la riduzione del tempo di lavoro necessario un grande processo che si sia sviluppato nel tempo e deve essere governato
E deve essere governato ai fini della creazione anche di nuovo lavoro ma questo non significa che esista un rapporto automatico meccanico
Anche perché non c'è niente da fare c'è una peculiarità poi Italia e cioè che
Il lavoro da di cui vogliamo ridurre l'orario è da una parte del Paese la disoccupazione da un'altra parte del Paese che c'è poco da fare
Questo è un grande problema io lo dico no io no io voglio rispettare i patti
Ma credo che dobbiamo anche aprire un confronto un confronto da compagni con Rifondazione perché ci potrà essere una discussione ragionevole su come affrontare questo problema
è del tutto evidente che se noi pensiamo che il grosso delle risorse pubbliche non molte di cui disporrà il Paese
Devono andare a finanziare la riduzione di orario perché gli industriale finiranno e vuole dare voce all'erario costa tanto
Questo significa progettare per i prossimi anni una dislocazione di risorse ingenti verso il nord del Paese parliamoci chiaro e evidente non è che ci vuole
Quindi
La questione non può essere vista in questi termini automatici
Noi dobbiamo pensare ad una legge che preveda una complessità una molteplicità di strumenti
Dobbiamo incentivare la riduzione di orario che generi nuova occupazione io credo che dobbiamo incentivare quelle impresa della dove alla riduzione di orario sì accompagna la creazione di nuova occupazione perché badate se noi dobbiamo finanziare la riduzione dell'orario legale che si accompagna la crescita degli straordinari francamente questo che mi sembra
Solare è
No io credo che dobbiamo sostenere sostenere quei quelle scelte imprenditoriali laddove la riduzione di orario magari anche che si accompagna ad una nuova organizzazione del lavoro
Genera nuova occupazione ma credo che in questa scelta ci dovrà essere una priorità meridionalistica quando faremo questa legge
Io
Chiedo sommessamente stessi tenga conto che esiste Mezzogiorno anche nelle polemiche riduzione di orario system soggiorno
Io credo cioè vedete che qui lo stesso tema delle trentacinque ore su cui io vedo accendersi un
Un pericoloso conflitto ideologico ecco puramente ideologico
Debba essere recuperato come un tema della politica economica
Ma come uno dei temi della politica economica
Credo che la maggioranza sia uscita dalla crisi non soltanto con quel protocollo che prevede prevede badate però due punti fermi il primo che la legge il Governo la deve concertare con i sindacati
E con gli imprenditori
E quindi io innanzitutto dico si avvii questa concertazione
E lì c'è scritto così
Secondo che la legge deve precedere una sì una data ma anche un meccanismo di flessibilità di verifiche si dice verifiche
E di verifiche di cui siano protagoniste le forze sociali
Perché evidentemente questa questo però non può essere affrontata in termini dirigista
Ma deve essere deve attivare un processo sociale di cui devono essere protagonisti innanzitutto i sindacati i lavoratori gli imprenditori
Questo c'è scritto nell'accordo di maggioranza
Io sono per il rispetto di quell'accordo
Però sono anche dell'opinione che noi la questione delle trentacinque ore dobbiamo calare ancora dentro la ripresa di un grande confronto nazionale sui temi dello sviluppo e dell'occupazione e del Mezzogiorno
Deve essere una delle leve di una politica per il lavoro e per lo sviluppo
E deve essere una leva ad attivare nel quadro di una compatibilità con le scelte per fare crescere il lavoro lo sviluppo
E non credo in questo diciamo di fare un discorso irragionevole né di fare un discorso che non possa essere inteso a sinistra
E allora se la questione la ricco Lucía in questo modo io credo che il tema del Mezzogiorno non possa che essere un punto di partenza essenziale
Io credo non vorrei
Stupito anche se non siamo caffè edificio
Gambrinus credo di poter dire che sono d'accordo con Bassolino anche in questo contesto insolito che Bassolino abbia fatto bene
A riproporre nel confronto con il governo con molta forza temo anche nei suoi termini reali di grande emergenza
Tema del lavoro
Alla ad aprire un confronto
Ad aprire un confronto che preso le mosse da Napoli ma poi diciamo in qualche modo Napoli ha condotto a nome di tutto il Mezzogiorno
Perché alla fine questo primo accordo si è fatto con il Governo sui lavori socialmente utili non non è solo a favore di Napoli dove deputato pugliese ringrazio invece
Una volta tanto Napoli ha fatto la capitale del Mezzogiorno arretrato cosa che non sempre
Credo che questo confronto giustamente abbia diciamo non solo ha messo l'accento sull'emergenza ma anche posto qualche problema un po'più di prospettiva
Noi dobbiamo
Dare seguito
Alle decisioni che abbiamo preso il Governo intende dare il seguito nei prossimi giorni il consiglio dei ministri dovrebbe
Varare il Progetto a cui ci si è riferiti anche qui nel dibattito ne ha parlato di nuovo Barbieri uno dei degli degli ideatori di questo progetto di questa holding di questa struttura
Che non sarà Liri due espressione del micidiale diciamo speriamo di toglierlo tutte queste cose con due non vanno male se
Perché no perché l'espressione ivi ricorda qualcosa che di un altro tempo cioè no qui noi vogliamo sentiamo il bisogno di qualcosa di diverso cioè di mettere insieme strutture esistenti
Ma dentro una nuova filosofia che è quella di una intervento pubblico
Che non può più avere il carattere di un intervento gestori ma deve avere carattere di un intervento che promuove che sollecita che accompagna processi di cresce e quindi l'uso delle risorse pubbliche intanto come volano per gli investimenti privati
è un punto essenziale Dick io credo che si possono attivare rilevanti investimenti privati anche internazionali badate che la forza della lira
Attira
Rilevanti risorse
Dall'estero verso il nostro Paese
Purtroppo queste risorse vanno raramente verso gli investimenti diretti
E vanno verso l'acquisizione di portafoglio perché e che noi non siamo organizzati per favorire gli investimenti diretti per la complessa intanto non siamo capaci
Siamo capaci questo è un grande problema che riguarda la complessità burocratica la giungla delle leggi l'incapacità anche di Prost
Vive gli incentivi noi abbiamo una grande difficoltà a prospettare lì opportunità di investimento che ci sono nel Mezzogiorno
E anche soltanto un lavoro di promozione del del Mezzogiorno e di sul canalizzazione di fare in allora appunto agli investimenti privati con una struttura pubblica cambia questa funzione abbiamo che faccia finanza
Finanza moderna
Nel senso degli Investimenti favorire gli investimenti che faccia progettazione e aiuti nei prese fornisca servizi
Che
Faccia secondo me è che se ne intende imprimere in prima istanza probabilmente non sarà possibile queste macchine organizzi meglio aiuti le regioni a organizzare meglio la formazione ematemesi sono punti Xantia noi dobbiamo anche qui
Io sono per il federalismo
A certe se noi dovessimo pensare il federalismo a partire da quella che è stata l'esperienza della formazione professionale parte giustizia per le querce e colpi di scena un sussulto centralistico pervadere venti Paesi
Noi dobbiamo e guardate questo è un punto essenziale ne abbiamo parlato molto di lavoro ma non c'è niente da fare una una politica del lavoro
Ritiene che un uso assai più appropriato della leva formativa
Ed è il rapporto tra formazione di base e formazione professionale
Formazione di cultura imprenditoriale formazione tecnica io sono convinto che questo è un altro punto su cui bisogna coordinare le politiche pubbliche
E allora le politiche pubbliche
Che secondo me non saranno più quelle della gestione industriale
E tuttavia le politiche pubbliche restano fondamentali se noi vogliamo investire sul capitale umano
Investire promuovere gli investimenti sulle grandi infrastrutture
E orientare e incoraggiare lo sviluppo e la creazione di impresa
In questo io ritengo e essenziale il ruolo che possono avere le nuove classi dirigenti del Mezzogiorno
In una sfida con la destra io credo che anche qui il bipolarismo
Non significa che venga meno una comune responsabilità delle classi dirigenti meridionali
Certo la destra
Meridionale che hanno Mezzogiorno rilevanti posizioni di governo non stava offrendo una prova brillante
A mio giudizio in generale
Però noi li dobbiamo incalzare e sfida
Poi c'è l'abbiamo l'obiettivo di sostituirle nelle posizioni di governo che ma questo non toglie perché badate in questo battaglia per lo sviluppo la funzione delle classi dirigenti locali a fondamenta
Insomma l'imprenditore straniero che vuole investire nel Mezzogiorno che pensa di poter investire nel Mezzogiorno vuole capire che opportunità che incentivi che aiuti che qual qual è il quadro normativo e di delle opportunità
Vuole capire se c'è una sicurezza
Quindi l'investimento in sicurezza e anche una condizione lo sviluppo che vuole vedere in faccia le classi dirigenti locali per capire se sono affidabili insomma cioè se se ci sono delle persone serie di cui ci si possa fidare in cui si possa pensare che determinati programmi di sviluppo certe scelte infrastrutturali certe scelte urbanistiche hanno un minimo di fondamento di certezza
Queste sono le condizioni io credo che da questo punto di vista ci sono elementi nuovi mezzogiorno
In qualche caso ci sono classi dirigenti che non sono all'altezza di questo compito credo dobbiamo incalzarlo sfidarmi sollecitarli non soltanto attaccarli
Ma cercare di coinvolgerli in una sfida di sviluppo e di crescita
Dal punto di vista di una forza dirigente quali noi siamo che ha una preminente responsabilità di governo io credo che la conferenza sul lavoro
Si debba fare
Capisco che forse prudente diciamo evitare il precipitare la nell'emergenza abbiamo bisogno di fare una conferenza che non sia un seminario sentito criticare seminario però lasciatemi dire neanche non si è neanche una manifestazione comizio sì è un momento un appuntamento al quale si arriva con dei progetti con delle idee da mettere a confronto
Vorrei dirlo alle forze sindacali ovviamente al mondo della cultura alle forze imprenditoriali sono io davvero io spero che il mondo imprenditoriale passi da una posizione negativa io posso anche capire le ragioni di una resistenza al tema della riduzione di orario
Ma davvero esprimo la speranza che il mondo i pretoriani passi ad una piattaforma propulsi IVA sui temi dell'occupazione
Insomma fino a questo momento su almeno la grande opinione pubblica percepito soltanto due idee
Che bisogna ridurre i salari nel Mezzogiorno e che si che non bisogna ridurre l'orario di lavoro diciamo è un po'poco
Primo diciamoci la verità perché i salari nel Mezzogiorno sono già quelli reali sono già molto più bassi che nel resto del Paese ma questo non ha risolto il problema della disoccupazione questa ferita secondo perché no alle trentacinque ore non non basta a creare occupazione
Io sono uno di quelli che dice che le trentacinque ore automaticamente non creeranno lavoro ma neanche il no alle trentacinque ore crea lavoro
Allora apriamo un confronto su come si può creare lavoro mettiamo in campo delle proposte di politica industriale costruiamo insieme una strategia di sviluppo
Che comprende anche la flessibilità Avenue davvero qui il sindacato ha fatto grandi passi in avanti e tra di noi io non riconosco allo stesso tempo però dico ai nostri compagni del sindacato
Evitiamo una polemica sterili tra di noi
Quando si mette l'accento sulla flessibilità
Non è per favorire il lavoro nero per combattere perché parliamoci chiaro il lavoro nero è l'altra faccia di una certa rigidità formati cioè è da una parte la rigidità predicata per certi settori protetti e poi fuori da quest'aria di rigidità c'è la flessibilità selvaggia della illegalità
Allora la flessibilità è un modo per portare tutti dentro la norma cioè per governare il mercato del lavoro per tutelare tutti
Io non voglio tornare sulle incomprensioni che hanno segnato il nostro congresso perché dopo ci siamo capiti e si è capito che quando io dico che e inutile un sindacato che resta fuori dalla fabbrica difendere il contratto nazionale di lavoro mentre in fabbrica gli operai firmano su una busta paga dove dentro c'è la metà di quello che c'è scritto fuori questo non vuol dire
Cari compagni questo non vuol dire io sono contro il contratto nazionale di lavoro per scherzi a so benissimo che il contratto nazionale di lavoro è il punto essenziale da difende anche se probabilmente in futuro sarà diverso da come è stato nel passato perché quando il in una economia senza inflazione
E in un'economia ammonita europea
E sarà inevitabile io credo che il contratto di lavoro definisca un quadro di diritti e di garanzia per tutti mentre la contrattazione salariale si sposterà molto di più là dove si produce la ricchezza
è inevitabile che sia così ma quel quadro di diritti e di garanzia per tutti a mio giudizio è una conquista di civiltà irrinunciabile
Il vero problema e come fare in modo che sia davvero per tutti
E perché sia per tutti bisogna entrare nelle fattezze
Bisogna conto difendere e rappresentare il lavoro laddove cioè il lavoro
Se invece resta fuori da questa capacità di difesa un'area enorme di lavoro non tutelato di lavoro nero eccetera io credo che che quella conquista di civiltà e scritta ma non è reale per tanti lavoratori
Mi pare che
Su questi temi
Che stanno essenziali nella modernizzazione che vogliamo del Paese noi a Firenze dovremo tornare approfondire il confronto
Precisare anche obiettivi anche la vicina
Per un impegno di governo
Che sempre di più si misura e si misurerà con le trasformazioni che sono necessari per il nostro Paese io non parlo più per voglio andare rapidamente verso la conclusione degli altri aspetti di una politica riformatrice essenziali anch'essi per il suo l'avvio di un nuovo sistema fiscale
è un processo in atto
E che comincia a dare i suoi frutti
Anche
Positivi inattesi per certi aspetti quella riforma della pubblica amministrazione che Sissi si va conducente
Poi io sono colto il messaggio che viene De Luca che dice occorre più coraggio corrono anche certe misure straordinarie discutiamo io credo che noi non possiamo favorire il resto
In determinate situazioni quando si tratta di di di anche attribuire compiti e poteri particolari dei sindaci è stato fatto nel passato può essere fatto
Per condurre con rapidità certe procedure per realizzare certe opere pubbliche io credo che per l'amor del cielo questo senso di un'emergenza che richiede anche misure forti
E assolutamente compreso da parte nostra non possiamo che favorire anche un confronto con il governo
Che possano condurre anche la scelta di questo tipo
E tuttavia al di là delle misure di emergenza e il grande processo di semplificazione
Di riforma burocratica che essenziale per il Paese ed è cominciato indiscutibilmente concerto misure assai coraggio
Così che ancora poco tempo fa potevano sembrare misure rivoluzionari impensate
Io credo anche che nello sviluppo di questa politica
Il governo abbia e anche grazie alla sua stabilità
Conquistato un prestigio e una affidabilità internazionale dell'Italia che sono importanti anche ai fini dello sviluppo del Mezzogiorno
Insomma l'Italia che oggi Ciampi rappresenta in Germania il modo come veniamo ascoltati sono una novità importante
Badate noi dobbiamo sapere diciamo che quanto il nostro Paese ha pagato l'immagine della instabilità del paese dei governi che cadono della mafia nel
Che
Abbiamo pagato un prezzo alto
Oggi questa immagine dell'Italia sta cambiando sta cambiando positivamente
A questo ha concorso anche la ripresa di una politica estera italiana e per molti anni siamo rimasti piegati
Sui nostri drammi nel tempo legge adesso siamo un Paese che ha potuto anche riprendere una sua funzione internazionale
Pensiamo al successo della missione in Albania valore che ha avuto
Secondo me l'Albania lui ha contribuito ad una stabilizzazione democratica consentire libere elezioni ad uscire dal cachet
E poi anche per l'Italia indubbiamente l'Italia ne è uscito comunque sì più credibile più rispettato
Io voglio dire questo anche in queste ore in queste ore è accaduto qualcosa di di grande di doloroso
Se creato una tensione anche fra il nostro Paese di paesi amici
Lungi da me nel modo più assoluto volere rilanciare diciamo vecchie vecchie forme
Di diffidenza di ostilità verso gli Stati Uniti che non appartengono diciamo
Al modo di essere di una sinistra moderna che anzi in questi anni semmai la sinistra italiana ha mostrato semmai Simpatia
Anche perché l'America di Clinton diciamo era anche naturale che foci fosse più simpatica di quella di Reagan
Quello che è accaduto l'altro giorno è una cosa grave
E che tocca a mio giudizio non soltanto il problema del rapporto con le basi militari americane in realtà forme più a giovedì il problema del rapporto tra la la sicurezza della vita civile l'attività militare in tempi di pace
Si è generato un equivoco gravemente al piacere che oggi nella giornata di oggi questo equivoco è stato chiarito anche con un opportuno documento nelle forze armate degli Stati Uniti che hanno spiegato che quel generale
Che ha detto che l'aereo era proprio dove doveva essere ha detto una cosa sbagliata anche perché veniva sospetto diciamo che dovesse essere proprio lì contro la funivia che francamente non credo fosse ragionevole giustamente invece le forze armate degli Stati Uniti hanno riconosciuto che quell'aereo volava molto molto molto più basso di dove avrebbe dovuto essere adesso noi ci aspettiamo che rapidamente ci spieghino perché questo è accaduto quali responsabilità ne sono
Perché credo che questo sia un'esigenza di giustizia
Che dovuto dovuta non solo alle vittime di questo tragico incidente ma anche ad un grande Paese civile come l'Italia che ha una sua sovranità una sua dignità nazionale diciamo
Da fare valere anche nel confronto con gli amici
E io ho sempre in spirito di amicizia vorrei aggiungere un'altra cosa cui guardo con molta preoccupazione
E che credo interessi Mezzogiorno
Che vi talmente interessato il Mezzogiorno al potere crescere e progredire in un Mediterraneo mare di pace anche perché questa è una condizione vedete
La Germania ha affrontato il problema dello sviluppo della Germania dell'Est non soltanto investendo come qui è stato ricordato molti soldati ma anche concependo la Germania dell'Est come un grande ponte verso
L'Europa dell'Est e lo sviluppo del Mezzogiorno è lega anche al rapporto che l'Europa saprà costruire con il mondo animale e quindi
Alla pace alla collaborazione con quei Paesi con con i popoli
Io non credo che una iniziativa militare nei confronti dell'Iraq
Aiuti la parcella collaborazione
Diamo noi non abbiamo nessuna comprensione verso Saddam Hussein
Il quale
Proibendo come ha fatto sin qui ripetendo ostacolando l'esercizio delle ispezioni delle Nazioni Unite ha compiuto un atto illegale
E noi con grande travaglio sofferenza in Terna ci per quello era una cosa nuova non fummo ostili comprendendo le ragioni
Anche di un'azione militare internazionale quando Iraq invase un Paese sovrano
Di fronte ad una grave violazione
Io non credo che l'uso della forza Rio rispetto il pacifismo di principio che pensa che non si debba mai usare la forza ma penso che nella politica internazionale l'uso della forza al servizio del diritto possa essere una dolorosa necessità
Credo che però che fare la guerra del Paese perché ne invade un altro e comprensibile fare la guerra diciamo perché proibisce di entrare gli ispettori diciamo mi sembra
Una reazione spropositata rispetto alla quale e
Ci deve essere uno s'sì o per la politica
E una scelta diversa creerebbe anche una situazione difficile rapporto fra gli stati la Russia
Ci Francia anche in Italia credo di poter dire non sarebbe felice di fondo iniziativa di questo io mi sono permesso
Oggi di scrivere una lettera una lettera
Rispettosa amichevole ad un leader della sinistra che noi rispettiamo e che consideriamo comunque molto con molta speranza Toni Blair
Che diciamo guida il Governo della Gran Bretagna che in questo momento è l'unico governo al mondo che sembra
Sostenere l'ipotesi di un'azione militare una lettera con la quale
L'ho voluto esprimere la nostra preoccupazione
Di un Paese di prima linea nel confronto con il mondo arabo con l'opinione pubblica araba
E la nostra speranza che l'Inghilterra del nuovo partito laburista voglio lavorare per una soluzione pacifica di questo conflitto e non per una soluzione militare vedete
Io credo che questi sono i valori sono venuto snocciolando le parlando dei problemi tutti questi problemi rimangono a delle scelte di fondo il lavoro
La difesa della dignità delle persone la pace e la sicurezza questo è il quadro dei valori a cui si ispira una moderna forza di sinistra
E l'esercizio di un compito di governo anche se certo il Governo
è un compito difficile comporta anche in misurarsi con problemi minuti qualche volta il governo è l'arte del possibile
E certamente noi ce ne siamo accorti in questi che forse era più poteva sembrare più coerenti con i nostri principi chiedere
Molto dall'opposizione che fare magari poco dal governo ma penso che per i cittadini invece sia molto diverso
E tutto sommato essi preferiscono una sinistra che riesca a portare i suoi valori nel governo e gradualmente a tradurli i mutamenti concreti
Però una grande forza di sinistra anche se deve avvenire il senso del compito che le spetta oggi
E deve fare il suo dovere nei confronti del Paese deve avere il coraggio di guardare più lontano io di questo resto convinto una grande forza politica è ciò che fa
Ma è anche le speranze che mette in movimento e il futuro che è in grado di immaginare e verso il quale è in grado di spingere
Le persone e le nuove scene sicuramente
E per questo credo che a Firenze sarà anche l'occasione per tornare a ragionare sulla sinistra dopo le sconfitte e le amarezze le esperienze di questo secolo ma
Anche una sinistra che contro ogni previsione c'è vedete sono cambiate le bandiere i simboli i nomi ma quel bisogno
Uno di giustizia e di eguaglianza da cui la sinistra innata evidentemente non cessa di esistere se è vero che al mondo oggi la sinistra c'è ed è più forte di prima
E per la partecipazione amo questa iniziativa invitando tutti ad impegnarsi con il
Essa di costruzione dell'
Per rafforzare la coalizione del centrosinistra
Nel giorno un ruolo propositivo e di utilità la realizzazione dell'unificazione euro