"Quale progetto per la cultura a Napoli" incontro organizzato presso l'Hotel Majestic

Pronunciare Rosi allora io diedi ricominciare
Incominciare ed a fare tendenza mi dicevano che questa purtroppo non si può fumare quindi per favore non fumanti
Certo dai fatti o non sono fumatrice ricadrà sono molto liberale voglio dire non soffro a
Ma
Va dunque allora voi già conoscete il tema di questa serata comunque ricordiamolo quale Progetto per la cultura Napoli chiaramente la cultura di quei dei prossimi tre anni quattro anni e quindi Napoli che si affaccia alle soglie del due mila e che entra nel terzo millennio questo poi era un po'e quindi diciamo che i convenuti dovrebbero formulare auspici e progetti per il una uno sviluppo culturale armonioso e completo della città di Napoli
Allora io appunto coordino introduco dopodiché ampie dovrebbe arrivare altri relatori introdurrà i relatori allora il sottotitolo di questo progetto chiamiamolo così era la cultura napoletana verso il terzo millennio tra vocazione cosmopolita e autonomia creativa
Allora per diciamo farvi capire che cosa mi intendo io e poi chiaramente passo il testimone ai miei amici e colleghi che diranno che cosa pensano di questa vocazione cosmopolita e come mai ci sia e di questa autonomia creativa di una città diciamo tipica tra virgolette come Napoli
Volevo introdurre anche per ecco di scaldare
L'ambiente credo che molti di quelli che mi conoscono sanno che io sono una napoletana sempre molto distante infatti in questo dibattito io mi definirei un'intima estranea c'era un bellissimo film di Joseph Losey che si chiamava dipinti mette in genere
Cioè io chiaramente re mi sento radicate appartengo a questa città la per vicende assolutamente personali autobiografiche ho vissuto molto all'estero sono tornata da meno
Di un anno a a Napoli e ogni volta che torno naturalmente non solo torno torno con grande piacere ma mi sento sempre più radicata in questa città ecco perché parlavo di vocazione cosmopolita perché io come cittadino napoletano avendo poi e spirito
Altre parti del mondo molto differenti alla nostra mi sento molto cosmopolite penso che questa mia apertura cosmopolita venga dal fatto che io sia napoletano
Allora introdurre con una cosa che non è un aneddoto è una mia esperienza di vita sulla diversità e sul collo cosmopolitismo la prima volta vi sono state in Cina
E stato nel settantatré quindi moltissimi anni fa e in piena Rivoluzione culturale e allora io da buona ma anche della Cina di modello maoista andavo facevo dei corsi di full immersion di cinese avevamo così parlare nel nostro paese eccetera avevo molto legato con il mio professore di lingua che tra altre cose all'uomo colto parlava varie lingue tra cui il russo o spagnolo così sia una volta mi disse
Di Serio ho notato che voi italiani siete molto aperto ma vuol forse vi siete mischia ti ho detto all'interno del giardino perché vedo che tu sei alta i capelli neri dico mi h pelle bianca ma ci sono quegli anni capelli gialli capelli rossi la pelle più scura più chiara noi per esempio cinesi siamo fanno per il significante la razza più pura del mondo il popolo
Per essere carina più effervescenti dovrà essere cattiva più razzisti voi tra l'altro la razza pura
Al che io gli ho risposto non solo sono italiani da noi ci sono state medaglia offre da da secoli in più sono napoletana tutti sono passati per la mia città
Dagli Arabi e da greco-romana invia i greci che l'hanno fondata passando per gli arabi normanni Pino agli spagnoli e francesi quindi se tu vai cercando una purezza anche somatica comiche antropologica certamente non c'è allo questo per tornare a noi da un lato la diversità della Cina e di come la rossa intorno la diversità
E dall'altro il fatto che per noi napoletani e assolutamente radicato comunque guardare al mondo a al al resto del mondo quindi quando parliamo di cosmopolitismo
Culturale proprio questa vocazione che secondo me a questa città che per storia e inutile tutti siamo napoletani tutti capiamo appunto
Quante espressioni ha avuto questa città quindi effettivamente ci appartiene e dall'altro questa autonomia creativa
Perché perché appunto proprio perché è una città così tipica ai spesso sempre nel corso dei secoli una grande pietra creatività
Che quindi dato questa città nonostante tutto la grande autonomia anche si si parla sempre di tutte le dominazioni come dire questo identità della città e molto ma molto forte quindi secondo me in un Progetto Lipari nel progettare
La cultura napoletana e darle sempre più respiro certamente questa questo aspetto del nostro cosmopolitismo non si deve perde anzi deve essere potenziato
Quando appunto cercavamo come dire un sottotitolo da dare a questo a questo dibattito
Quali mi dicevano che forse questa parola la vocazione cosmopolita era un po'troppo difficile sarebbe stato più interessante parlare di globalizzazione
Allora io sono un po'come Nanni Moretti sono contro Galli e queste parole il villaggio globale la globalizzazione certo mi rendo conto che però io ne fanno parte della realtà contemporanea
E in realtà vi voglio dire la tendenza dovrebbe la globalizzazione fermo restando appunto questa grande vocazione per quanto riguarda l'autonomia creativa vi ho detto mi sembra che la creatività è napoletana
E diciamo tutti quelli che nei secoli sono stati attirati dall'esterno verso questo grande centro che ha prodotto arte nel senso più puro della parola proprio come produzione autonoma anche come linguaggio diverso come ricerca linguaggi rottura
Sono sempre avvenuti verso questa città alla ricerca dei linguaggi nuovi dall'antichità a tutt'oggi voglio dire no quindi questa mi sembra questa autonomia creativa
Per quanto riguarda appunto e tutto secondo me tutti questi questi tasselli che poi svilupperanno i miei amici
Rendono la nostra città nel panorama italiano parliamo dell'Italia faremo l'Europa il mondo assolutamente paradossalmente invece il Pica perché ci sono moltissime componenti che convivono dentro questo tessuto culturale che è Napoli voglio dire no quindi questo per e ed è questa diciamo la ragione per cui poi noi napoletani a seconda delle fasi in cui abbiamo vissuto abbiamo vissuto questa napoletanità tra virgolette a volte come una zavorra come qualcosa che ci impediva in uscite fuori ma che invece poi è stato quello che ci ha salvato paradossalmente noi allora al mi ha mi piacerebbe sottolineare questo aspetto
Poi va be'questo era tipicità la creatività dei napoletani
Poi questo fatto appunto che Napoli effettivamente è anche con per configurazione geografica
Naturalmente disposta
All'apertura questo questa baia che accoglie tutto e quindi e anche fisicamente geograficamente è una terra di accoglienza per una terra in cui si produce c'è questa accoglienza vuol dire anche confrontano fra vari modelli
Per esempio per farvi un esempio di quello che io dico
Abbiamo detto che Napoli è una città d'arte moltissimi aspetti e per diciamo da un punto di vista di sui beni culturali della sua architettura della sua parte
Cugino di Giovanni che è un grande esperto di arte napoletana del Seicento potrà dire effettivamente che abbiamo questo grande retaggio culturale e a livello detto i nuovi linguaggi faccio un esempio per tutti che mi viene così oralmente la musica
Cioè Napoli è la città che oggi ha prodotto oggi negli ultimi vent'anni il sound che vanno da Pino Daniele fino al novantanove posto che sono assolutamente nutro contemporanei non solo è un linguaggio dei giovani ma addirittura all'avanguardia nel panorama internazionale
Però Napoli e la città ad Acqui venuto il famoso principe Carlo Gesualdo da Venosa che dopo aver commesso il famoso delitto passionale nei confronti della moglie l'amante della moglie Maria d'Avalos
Sonante sia ritirato nei suoi feudi e e considerato l'inventore della grande musica barocca quindi la musica moderna ecco
Facciamo questo percorso basta la musica per far vedere quello che io dico
Città di creatività e città di apertura di cosmopolitismo di sperimentazione
E allora per tornare poi gli alloggi quale dovrebbe essere il progetto tenere presente queste componenti cercare di potenziare i nuovi linguaggi e anche i linguaggi esso dell'avanguardia della rottura che poi vuol dire
Essere molto attenti ai giovani perché sono i linguaggi dei giovani far diventare Napoli anche un polo produttivo a livello di produzione intellettuale ma anche materiale che poi
Come dire scontrino nell'occupazione giovanile cioè se noi per esempio giorni fa
Mi trovavo alla a quella rassegna di cortometraggi nove corto circuito che ormai sono tre o quattro anni che come dire sia radicata a Napoli e partecipò diciamo tutti
Paesi europei questi
Giovani che producono cortometraggi e così via appunto si diceva sentivo parlare di questo che sarebbe bello per esempio creare a Napoli anche un centro di produzione di Livigno
Parlo dei video perché anche quello è un linguaggio che molto dei giovani e privilegia l'immagine e quindi lo sento siccome si parla su moltissimo disoccupazione moltissimo disoccupazione giovanile e moltissimo il duca piacere giovanile al sud
Per esempio se si pensasse a tante forme di produzione legate al mondo dei giovani legate a linguaggi del giovane
E dei giovani secondo me si risolverebbero moltissimi problemi questa è un'altra tematica che lancia l'allora io devo fare la moderatrice quindi sono delle mie riflessioni personali e qui ho detto anche da come vi ho detto al principe dai intime strada persona che va si allontana da Napoli che ogni tanto torna per cui la vide diciamo in questa maniera un po'diciamo con i reperti equidistante no
Quindi dire ecco perché diciamo avete visto gli interventi anche se purtroppo alcuni per ragioni diciamo assolutamente impreviste o per motivi tecnici hanno dovuto rinunciare a questo incontro
Io ho pensato almeno Gino De Giovanni che al mio carissimo amico oltre ad essere uno dei grappe reparti di punta della cultura napoletana della ricerca deve essere radicato in questa città da parecchi anni
Sta alla comunicata per questo è un modo diciamo per portare come dire
Tutto il nostro bagaglio culturale fuori e per fare in modo che in qualche modo questo arricchisca e torni alla città e così lire il mio collega fra Francia sono siamo tutte persone che lavoreranno in campi diversi tenendo presente il rapporto col mondo esterno e mondo esterno vuol dire
Vitale l'Europa il resto del mondo e che suppongo e poi voi comporterete questa mia idea che pensano che la nostra esperienza
Portata all'esterno e poi ripeto con un ritorno in città possa comunque arricchì dare degli spunti per costruire una cultura sempre più attenta ai nuovi linguaggi anche perché ecco una cosa che volevo dire e poi chiudo
Io sempre diciamo venendo a Napoli regolarmente anche questi ultimi quattro anni mi sono resa conto che moltissime cose si sono mossi ultimamente ma si stanno muovendo voglio dire da vent'anni a questa parte in questa città questo dobbiamo dire con tutti
I difetti che noi napoletani d'da buoni napoletani dotati di molto spirito critico
Vediamo sottolineammo e così via
A questo punto io finirei con quesito ci anche perché poi certamente al troveremo materia di dibattito e con gli altri oratori e con voi naturalmente e passerei la parola a Paolo francescani mio collega prese alla facoltà di Scienze politiche dell'Orientale
Moglie
Punto sedici Campos comune stavolta industriale cui si si costruiscono esperimenti anche come dire di dotazione avremmo ricordando che espellendo dura pur rivendicare con l'elemento imprenditorialmente inclusivo che questo non sarà possibile nella strada che riguarda i beni culturali impegno ambientale modifica in caso diciannovesimo ma sennò invece sicuramente cioè trascinare lo scorso noi invece guardiamo forse è un'immagine di settanta più complessa in cui non si perdono le specificità di una tradizione industriale in cui anzi si guardava possibilità di arricchire un certo qual modo in cui soprattutto si guarda a un tema forte mai ben delineato quello della razionalizzazione della modernizzazione arrivare alla città perché questo è un tema diciamo in fondo rimasto sullo sfondo ma mai profondamente ricostruito è saldato che cosa voglio dire degradare la cultura tante significato
Allora questa parola cultura significa in prospettiva un un valore alto che sappiamo emblematico disperazione artistiche ma anche il significato di cultura in senso antropologico di Città divise
Di colture tradizionalmente non comunicanti
Di mondi Keiko insistono ma che non comunico e questo è la città di Napoli ahimè c'è ancora e quindi un problema non piccolo che noi in qualche modo parlando di voto dobbiamo anche farci carico di delineare e di prospettare se le cose stanno così allora un progetto o meglio un'aspettativa di Progetto un tentativo di Progetto non può non puntare sui temi della formazione della scuola scusa
Questi sono temi grandi che sono rimasti sostanzialmente irrisolti
E che di cui in ogni caso parlando di cultura bisogna farci carico politicamente farsi carico perché è chiaro che un tema forte fondante è il ruolo delle istituzioni scolastiche e il ruolo dei processi di formazione per andare dove
Ecco la questione certamente in direzione del postmoderno arrivare una metropoli mediterranea non posso guardare solo a questo anche in direzione di una città che rimane industriale
Che diventa industriale in senso moderno che si razionalizza che fa i conti con un mercato che acquisisce ecco un elemento di contenuto che a me sembra importante sottolineare tenta di acquisire per la prima volta la sua storia la cultura di impresa
E questo è un punto fondamentale voglio dire le grandi città europee sono città regolate da regole del mercato e della cultura d'impresa anche se l'impresa non c'è funzionano perché sono meccanismi che funzionano come le imprese questo tema forte della cultura d'impresa ai meno mi pare all'ordine del giorno né delle istituzioni scolastiche né delle istituzioni né aver universitarie
Nelle università e nelle istituzioni private che fanno un grande lavoro nella città voglio dire che allora la questione dei modelli di città
è preliminare rispetto anche ai progetti e alle aspettative e lavoro a questo punto diventa enorme
Coincide in larga parte con un progetto di riconsiderazione anche dei rapporti tra istituzioni io dico perché ci lavoro dentro che visto il che l'università fa poco
Olive si dava certamente molto poco fa molto bene
Fa molto bene il suo lavoro
Scientifico ortodosso all'interno la somma città fa molto poco per l'ambiente circostante per il contesto non esci fuori dall'orbita accademica non comunica con le istituzioni
Politica raramente lo fa non dà indicazioni di modernizzazione di contenuti culturali scusate Anna Maria Palermo ha ricordato adesso che la parola globalizzazione fa impressione indubbiamente talmente usufruite talmente consumata però però il termine globalizzazione ahimè è una categoria scientifica
Di certi settori delle scienze sociali che oggi la praticano la conoscono e la e la coltivano voglio dire
Non ci vuole molto accoglierà l'importanza che questo tipo di di culture a per la per la generale per reggere per usufruirne generalmente vivacità che intende muoversi su un'aria internazionale sempre più marcato voglio dire che cioè sostanzialmente il problema del Progetto e della di e della direzione
Da sposato a delle scelte di carattere politiche che non possono essere lasciato solo agli enti locali siamo in campagna elettorale questo bisogna dirlo
Io credo che questa esperienza politica sia stato importantissimo nel senso che ha tracciato delle linee ha fatto delle scelte che magari non sono ancora state disputate maturate ma certamente se ne vedranno nei prossimi nell'immediato futuro ma soprattutto ha lasciato libero le forze poi cultura di muoversi questo è stato in queste esperienze bar sottolinea quello che magari è mancato è una scelta anche in direzioni diverse
Quello che è mancato un progetto un po'più come dire incisivo per colmare questo divario di culture quello che è mancato a parte l'un dell'Università nonostante le grandi cose che si fanno i grandi convegni che si fanno un sistematico rapporti io voglio citare un solo caso
Che mi sembra grave il problema della riqualificazione dei professori delle scuole secondarie
Questo sarebbe un punto fisico nel qua se Togliatti un profilo Sottocapo di sui si trova
Terza corsi sia pure in una maniera molto certe volte non approssimativa ma molto magmatica perché ha appeso tutti gli ordini di scuole praticamente ha cercato di fa ma l'università è restata fuori da questi processi
Funziona
è la più grande scommessa che si può gioca ho accettato per e stabili
Lavora anche con i docenti delle scuole secondarie qualifica portare questa cultura che noi voi studiamo tutto sommato corso che apre i nostri antichi acquirenti diciamo di percettibili di proiezioni molto più diffusi è molto più importante
Un'altra questione di fondo e la questione di fondo secondo me poi riguarda un'altra problema su questo Biagio De Giovanni certamente sarà più in grado di me
Di dire un'opinione come dire di sintesi e di interpretazione vedete quando si parla di cultura intellettuali naturalmente si pensa sempre a un paradigma di riferimento
Ogni epoca storica avuto dei grandi temi di riferimento dei grandi scenari culturali avuto dei riferimenti che sono stati fino a quaranta le grandi ideologie
Che sono stati i grandi sistemi di Peraboni lo storicismo presente è stato importante e lunghissimo percorso
Di come dire di di Pontello anche Forte per la sua intellighenzia Perrone beh ma adesso nell'età alla vigilia del secondo millennio nell'età delle crisi edera età del coro ideologia nell'età della globalizzazione dei villaggi quali sono i parametri di riferimento
Cioè voglio dire con quale sapere ci dobbiamo confrontare che contenuto ci dobbiamo mettere insieme o possiamo tentare di trovare dei contenuti quali sono le scienze sociali che che vincono qua è un tema importante perché si tratta poi di capire se saranno gli umanisti alla maniera dei filosofi
Cioè voglio dire avviate in Filosofia nove ad immettere come tradizionalmente è stato l'ateismo di questa città
A prendere il testimone a continuare a come dire ad orientare
Oppure viene fuori qualche altro tipo di specializzazione qualche altro tipo di competenza chiedere scienza sociale arricchisce oggi il discorso sociologia antropologia diritto economia di un certo tipo una so Sculli o di cose che copre e che da noi paradigma globalizzazione e in questo contesto la globalizzazione si studia in questo contesto come sistema interrelata di saperi che stanno cambiando
Economisti sociologi antropologi si mettono insieme comunica ecco io avrei anche questa esigenza da prospettare che sapere il sapere che sta cambiando che cosa ci mettiamo dentro a questi contenuti e naturalmente un panno derrate non parlo del cinema non parlo de la commedia espiato
E la musica queste le lasciamo naturalmente
A chi è in grado poi di poterle cippato dal tuo punto specifico
E da questo punto di vista c'è forse un caso che diventa emblematico perché un caso anche di formazione e di arricchimento di una classe politica a livello municipale utile anche regionale ed è il tema del meridionalismo
Oggi il tema del meridionalismo ai nei
è caduto anche perché i contenuti di una visione meridionalistica sono stati profondamente visionati a livello scientifico quanta parte di questa revisione ed è passata è stata consumata da parte della classe politica
Qua da parte di questa divisione che per esempio riguarda categorie come patto territoriale il contratto d'aria parole magiche che si legge nel Gianna che significa
In quale in quale sistema di interpretazione li andiamo a mettere è una questione di politica economica del governo è una cosa che si è inventato Isaia Sales o De Rita o rispondono a una visione complessiva della del meridionalismo nuova completamente diversa che si chiama sviluppo endogeno
E che è una cosa che però si studia non è che si può improvvisare sulle pagine di giornale
Ecco io finisco perché penso abbia già l'ho detto già abbastanza gli spunti sono questi da parte mia naturalmente poi disposto ad intervenire su altre cose grazie
Alziamo
Wrexham Ferracane accusata d'aver pancia tra l'altro ogni pazzi chiamata viaggia leggerà
Grazie pare che Anna Maria ha introdotto il tema in maniera molto interessante brillante mettendo in luce
Un aspetto da quali anch'io voglio partire
Qui un aspetto si sente così così perfetto
Un aspetto al quale anche io vorrei partire
E cioè
La grande risonanza che la parola cultura a rispetto a una città come Napoli
Non è mica detto che sia così dappertutto
A Napoli diciamo e la costitutivo credo che abbia ragione Anna Maria e la Costituzione storica della città che ha sempre dato alla parola cultura una risonanza enorme
La cultura napoletana è un po'più difficile dire la cultura romana ora cultura palermitana perché da ma non perché Roma o Palermo non abbiamo una cultura naturalmente
Ma perché tra Napoli e la cultura c'è stato nei secoli una e simbiosi particolare un rapporto specifico direi
Dovuto anche ad un elemento che non è naturalmente il solo poi le congiunture le ragioni sono state tante
Per cui Napoli e più città di tante altre che pure si chiamano sono città Napoli ha una Costituzione che cittadina una costituzione urbana molto seria molto profonda questo è un elemento importante
Naturalmente non sempre un elemento che e il basso in modo così si è fatto valere in modo positivo in modo efficace in modo ho avanti in modo progressista progressivo capace cioè di far fare progresso però questa costituzione della città
E quindi dire cultura napoletana per sei con io non posso mica qui reprimere mettermi a ricordare tante cose però proprio qualche cenno rapidissimo sempre
Rappresentato qualche cosa di reale di profondamente innervato nella vita e nella costituzione di questa
Di questa nostra di questa nostra città
E peraltro la cultura napoletana cultura meridionale ha avuto addirittura nei nei secoli una una grande funzione nazionale
Nei secoli voglio dire
Dall'Illuminismo
All'ottocento in cui bene o male a Napoli è stata pensata l'idea di Stato italiano
Al Novecento ha benedetto conoscenti cioè voglio dire richiamo cose che probabilmente appartengono irrimediabilmente al passato perché come giustamente Paolo Frascati diceva
Bisogna fare i conti con altre cose bisogna fare i conti con un'altra realtà non ci si può naturalmente
Come dire sentire protetti dal fatto che questa città ha un grande passato il rapporto suo con la cultura disseminato ancora nelle cose perché se noi giriamo le strade di questo nostro
Centro antico anche altre di Napoli questa cultura la viviamo in qualche modo potremmo anche farla rivivere però non è non è naturalmente
Questo questo serve da sfondo e e mi permetto di ricordare un'altra cosa che Paolo lo sa benissimo perché tra l'altro su queste cose luce lavorato
Che la cultura napoletana non è stata solamente cultura umanistica contrariamente a una vulgata che certe volte
A oppresso la fisionomia della città se volete anche che se volete anche con
Perché lì in quel settore è stata la cosa più forte che Napoli ha dato però Napoli ha avuto una storia della scienza per esempio una storia della medicina ha una storia
Una storia delle Scienze matematiche cioè Napoli su anche nell'Ottocento ma già nel Settecento ecco perché io ho fatto questo richiamo ripeto non per sentirci protetti da questo perché l'attualità irrompe con tali elementi di novità e con un quadro così sconvolgente di problemi da capire
Che sarebbe ben poca cosa se noi dovessimo semplicemente a limitarci quel a ricordare questo passato però ecco questo dato c'è questo nostro sentirci città non è cosa da poco
Se volete favorito anche dal fatto che il centro storico di Napoli forse uno degli ultimi centri storici
Delle città moderne abitato dai napoletani ecco con tutto questo non diamo una valenza conservatrice o di chiusura o regressiva come pure potrebbe avere in certi momenti ma vediamo questo come un elemento che ci permette come dire di
Storicizzare la nostra presenza come città e quindi determinati sa dei problemi che vengono sollevati
E naturalmente io qui faccio un salto improvviso perché il tempo non ci permette come dire passaggi via cronici
Particolari ceppo immediatamente l'attualità
Sulla quale peraltro sia Anna Maria sia Paolo hanno detto cose molto interessante
Ecco io vorrei cercare di rispondere sull'attualità e poi svolgere brevemente un terzo punto sulle questioni Napoli i suoi problemi
Perché questa diciamo possibile attenzione particolare che questa città deve avvenire al tema della cultura come sarebbe dire più che altrove
Ma intanto se volete per un parto per un atto critico
C'è un dato critico del Mezzogiorno su questo tema
E c'è un dato critico di Napoli su questo tema nega
Sei minuti intendiamo per cultura qualche cosa che non si confina il limita solo a mente in alcune delle grandi cose che abbiamo prodotto nel passato
Ma se non la vogliamo legare ai problemi dello sviluppo e quindi se questa cultura deve diventare per esempio usiamo questa parola ricerca
Intorno alla quale poi organizzare l'intelligenza della città le professioni della città e tutto quel che si
Segue su cui poi beh velocissimamente dirò qualcosa infine dobbiamo sapere perché è un elemento del della situazione di fatto nella quale
Ci muoviamo che
In un certo senso questa distanza dalle zone dello sviluppo si va perfino aggravando
Quindi questo resta un problema enorme cioè attenzione questo è un punto
E non e non rispondiamo attraverso il richiamo alla globalizzazione perché la globalizzazione io sono perfettamente d'accordo con quanto Paolo Frasca mi diceva è un dato reale sta dentro le cose non è una una chiacchiera lontana anche se poi è difficile da analizzare
Ma la globalizzazione richiede più che mai
Più che mai che si risponda dando come dire forza
E forma alle specificità nelle quali nelle quali nelle quali alle con con le quali bisogna rispondere non non ogni risposta alla globalizzazione è uguale altra sarà la risposta che verrà
Da Singapore altera risposta che verrà da Napoli come altre la risposta che viene da New York
Alla condizione che queste realtà siano in grado di valorizzare al massimo ciò che esse sono in se stesse
E la ricchezza delle cose che contengono
Se non la globalizzazione diventa una specie di enorme marmellata in cui tutto significa tutto suo omologo e tutto si identifica naturalmente non è così
E non è così e questo non essere così richiama richiama queste specificità queste storiche necessita di storicizzazione che si debbono che si debbono fare e rispetto al tema cerchio sono partito dal da una considerazione di crisi
E quindi Ina Napoli Napolitano i la città me mi lavoriamo su questo tema città sapendo che poi la città fa parte di una società fa parte di uno Stato fa parte poi dell'Europa fa parte del mondo quindi gli strati di rapporti sono però c'è questa città che deve cominciare a dare una risposta a questa crisi
Del tema cultura ricerca che gravissima perché io qua voglio dare l'atto come dire la risposta al problema la risposta a un un'indicazione di riflessione problema perché
Perché nel Mezzogiorno e in una città come Napoli questo tema credo che sia destinato a diventare il tema centrale per una effettiva rinascita c'è poco da fare
E noi abbiamo una città che ha delle strutture abbastanza fragili se volete dal punto di vista industriale a problemi che riguardano una storia complicata anche ricca del suo rapporto con l'industria oggi però il problema non è più quello di richiamare immediatamente come se niente fosse accaduto questo passaggio perché rifacciamo la Napoli intercetto in un certo senso rifacciamo la NATO industriale vediamo che cosa dovrà essere
La Napoli industriale di domani
Dopo come dire la crisi della vecchia struttura industriale
Ma dobbiamo sapere che se questo processo non saranno immediato da un enorme di me da una dimensione estremamente ricca di ricerca di formazione di cultura quindi tutto ciò che riguarda tutto quello che richiama la formazione sarà campato per aria e cioè non sarà fondato e allora un punto su cui secondo me bisognerà battere e lo diciamo anche alla vigilia di un voto importa ante in cui un certo processo deve continuare si deve sviluppare riferite e questo tema Bardi messo al centro il tema della formazione della ricerca e della cultura se volete anche più di quanto non sia stato fatto finora questo è un punto difficile naturalmente io mi ricordo sempre il grande libro di Francesco Saverio Nitti del mille novecentocinque diciamo il libro che ha pensato la la Napoli moderna forse più di tutti gli altri
Se uno lo Parri vedere anche la trova questo intuito questo nesso fra industria che al era eccetera il cuore dell'intuizione di Nitti e formazione e di ricerca cioè quello che si deve costruire intorno ai venti che cos'è industria
E tu dicevi giustamente anche mentalità da formale cultura da definire
Come dovunque cioè il rispetto al alla collocazione determinata di questa città che ha la forza appunto di essere una città storicamente determinato voglio fermare per il brevissimi punti di riflessione perché questa determinatezza storica di Napoli secondo me ci permette di
Aggregare i problemi esistere per esempio un problema del centro storico di Napoli venisse occultato un problema che è stato affrontato con intelligenza in quest'epoca
Per cento soglia nel senso più largo di questa parola dentro il quale pochette centro antico
Su questo è una risorsa enorme
Sulla quale bisogna io credo che sempre più riuscire a capire come questa risorsa enorme e in grado di organizzare competenza di organizzare elementi di sviluppo
Elementi di trasformazione partirei sono partito dalla considerazione del centro intanto del centro storico intanto perché la realtà dentro la quale più cioè il riconoscimento di questo rapporto fra Napoli e la cultura
Lo dicevo all'inizio in qualche modo disseminato nelle cose disseminato nelle architetture disseminato nelle nelle strade ed è questo questo questa rinascita la necessità cioè di riprendere questo tema
E di portarlo centralmente come uno degli elementi dello sviluppo di Napoli
Quindi tutta la tematica del centro storico tutta la tematica delle competenze che sono da mettere in campo tutto tutta la tematica delle strutture di ricerca di formazione che peraltro abitano largamente il centro storico richiamato
I temi delle università napoletane che tra l'altro sono anche in una fase interessante
Ieri cioè in una fase interessante nel senso che ci sono almeno dei dei tentativi e degli elementi di programmazione e di sviluppo edilizio
Questo lo sappiamo cioè c'è uno sviluppo edilizio dell'università napoletana del centro antico
C'è un problema occidente e oriente
E Occidente adesso sentiremo probabilmente anche Amedeo che avuto su queste cose esperienza specifica di lavoro in questi anni
Che cosa significherà trasformare come dire quella Napoli che è stato il cuore della Napoli industriale
Italsider esemplarmente ma non solo Italsider con dieci idee di migliaia di occupati con un indotto complesso che cosa dovrà diventare quel pezzo di città una volta che questa
Realtà non c'è più
Qui probabilmente bisognerà fare ancora un ulteriore sforzo progettuale io cito queste cose che so benissimo essere problemi enormi per indicare come i problemi di Napoli hanno la forza di essere storicamente determinati e in un certo senso quindi affrontabili
Proprio perché se ne può delineare la fisionomia di piogge o grafica Street dire geopolitica Gero cittadina quindi tutto il tema dello sviluppo Occidente qui no è un caso che in fondo ad occidente sono proprio le strutture di ricerca che sembra che comincino a ridar vita a una forma di città diversa
Si può intorno a questo immaginare che si crea un un che si creano strutture più complesse e più capaci di essere elemento di mediazione tra sviluppo occupazione e così via
Napoli orientale cioè la Napoli che ha
Probabilmente le condizioni per più lì più che altrove di ricostruire elementi di industria fine
Tecnologicamente avanzata nella quale finalmente non ci sia di vario e separazione fra realtà industriale e ricerca intorno alla realtà industriale quante volte si è detto
Sia più o meno esatto questo andrebbe verificato a Napoli abbiamo solamente i terminali e non abbiamo come dire i cervelli della ricerca ma questi sono gli elementi che daranno forma sì ad oriente questo è il problema a una ripresa di vita e di rapporto fra industria e ricerca in una città come Napoli
Senza immaginare come dire io credo senza immaginare Marco realtà
Senza immaginare e cessi di aggregazioni di compattezza se quello che ho detto a un minimo di verità è solo solamente come dire indicazioni di temi non più di tanto in tutti questi temi ritroviamo ricerca formazione e cultura
E io non so naturalmente dare una risposta al tema che puniva Paolo fra Scanni quale sapere so che per pare che tutto questo sia sviluppo concreto della città
Evidente che non è più sufficiente il sapere tradizionale
Che ha avuto a Napoli sui fasti che ha formato a Napoli la classe dirigente amministrativa del Paese perché così
E così ed è così storicamente ma evidentemente adesso questo non basta più anche perché questa classe dirigente si spedirà che formandosi rimanga anche nella città
Il problema è questo che se Napoli si spopola nel senso che nei decenni passati c'è stata questa fuga e come non c'è stata soprattutto di di quelli che in senso tecnico si chiamano ricercatori
E e io so che questa difficoltà esiste ancora questi problemi sono ancora immanente alle strutture della città e quando parliamo di Napoli a parlare anche di questo nome a parlare solamente delle cose anche importanti e positive dobbiamo sapere anche che c'è
Molto da lavorare su tutto questo fronte
Per poter dare diciamo alle generazioni giovani la la prospettiva di poter restare in città ma non restare passivamente in attesa di non si sa che cosa restare in città per partecipare allo sviluppo di questa città
Che deve dare la sua risposta alla globalizzazione
E ai fenomeni di globalizzazione
E trascuro completamente anche perché se no il mio intervento potrebbe sembrare troppo corporativo di ricordare che tutto questo è chiaro che non si risolve se non anche e soprattutto mettendosi in rapporto alla a quello che l'Europa può dare su questo fronte ma è un tema usato un tema nel quale molte cose molte volte ripetiamo e ed è un tema che dobbiamo mantenere stasera sullo sfondo perché diciamo senza questa prospettiva europea Napoli evidentemente non riesce a funzionare veramente consentitemi un'ultimissima osservazione
Bene o male siamo alla vigilia di questo voto amministrativo
E nella
Nella valutazione di questi anni
Di questi quattro anni io credo che naturalmente incontri io l'ho fatto molto più dall'esterno perché come ricorda Anna Maria Palermo il lavoro che ne facciamo al Parlamento europeo lavoro effetti anche molto intenso io ognuno di noi cerca di rappresentare al meglio
Lui citava città che lo ha ma eletto il cerca quindi di lavorare
Al meglio delle sue possibilità in quella sede come credo che sia giusto fare e c'è invece chi lavora qui direttamente e a contatto con i problemi della città perciò noi abbiamo come dire posto molte questioni molte domande e credo che nell'intervento di Amedeo ascolteremo certamente delle risposte o comunque delle riflessioni sui temi che poniamo io volevo fare quest'ultima riflessione sono passati quattro anni
Io credo che sono stati quattro anni molto importanti senza nessuna retorica senza nessun trionfalismo ma perché personalmente non sono adatto per retorica perché un Parisi ma certamente si sono messi a una serie di premesse
Di premesse sulle quali adesso si può lavorare
Sono state messe secondo me delle premesse
Nel rapporto di fiducia tra l'amministrazione e la città
Cioè nella rinascita dello spirito pubblico
Che non è cosa da poco e quando certe volte si parla solamente di virtualità
Si dimentica che questa virtualità Sissi concreta in una crescita e una rinascita dello spirito pubblico cioè nel sapere che lì c'è un'amministrazione che lavora per la città
Poi può lavorare bene con lavorare in certi momenti meno bene
Può andare benissimo può fare degli errori
E questo è umano
Però si sa che lì c'è un punto in cui la città sì riconosce anche chi e controllo per ragioni politiche per ragioni ideali per qualunque ragione ma sì pur riconoscere in un dato questo prima non era
Quindi questa rinascita dello spirito pubblico io la metterei devo dire al primo posto e metterei al secondo posto ma questo equilibrio di ragionamento che molto obiettivamente io vorrei cercare di fare appunto sulla su tu dicevi mentalità di impresa beh io non lo so se i ed è sì io io condivido tutto sommato e gli elementi di modernizzazione stanno anche dentro quello quello che forse qui si sta riuscendo a fare e disfare rinascere un certo sentimento un certo sentimento sociale diceva ieri Bassolino intervista sulla della della città di fronte a se stessa e nello stesso tempo introducendo degli elementi di modernizzazione nella vita della città faticosamente perché molto faticoso introdurre elementi di modernizzazione in una città come la nostra
Dove il rapporto con la modernità è sempre stato un rapporto quantomai tormentato ecco io la parola giusta che non mi veniva tormentato viva questo rapporto con la modernità
Bene dentro questo quadro adesso ci si deve muovere e quindi io credo che il senso anche del voto di Di Rocco domani di di di Biondi domenica e quello di veder di far sì che questo quadro possa proseguire e possano attualmente definirsi sugli enormi problemi che la città a davanti
Grazie al professore Degiovanni per questa illuminante dunque anche per queste fondo ha dato molte risposte della dove vediamo andrebbe invece che ha lavorato in questa città in questa in questi culto che quattro anni che cosa ci dice quali sono le difficoltà quale sia stato l'udienza
Sarà una riflessione mi pare che sia l'intervento del professore Frasca anni Biagio De Giovanni ci siano state oltre che domande anti indicazione di prospettive quindi risposte io vorrei tenermi invece un po'più in basso facendo alcune valutazioni che derivano appunto dall'esperienza di questi anni cercando di farle non in chiave elettorale perché mi pare che la bellezza dell'incontro di questa sera la suo significato sia proprio quello di tentare anche in una fase complessa di affrontare ragionando alcuni temi di fondo della vita dalla città
Innanzitutto condivido le conclusioni del ragionamento di Di Biagio e cioè che se c'è un dato importante l'esperienza che noi abbiamo fatto questi anni
E che quella che viene presentata come la politica dell'immagine sicuramente ha determinato
La ripresa di uno spirito pubblico
Né i cittadini napoletani io credo qualcosa anche di più
Una semplice ripresa dello spirito pubblico credo che in questi anni il la consapevolezza che si è aperta una fase nuova che la città abbia iniziato un cammino sia pure in salita verso una prospettiva diversa
Stia dando la possibilità di costruire a Napoli concretamente una nuova coscienza civile e anche una nuova identità collettiva io credo che si sia intervenuti non non non non non vorrei dire che questo è un fenomeno che è stato determinato solamente dall'azione dell'Amministrazione anzi probabilmente c'è qualcosa di più
In quello che è avvenuto perché se noi vediamo la politica culturale anche dall'amministrazione comunale
E stato una politica culturale che ha avuto un grande pregio che è stato quello di non sovrapporsi al fermento culturale della città e probabilmente ha avuto anche un limite che è stato quello di una ancora non piena definizione di un progetto quindici tema di questa sera mi sembra assolutamente appropriato
Che consentisse alle forze alle energie che si sono sprigionate nel corso di questi anni di individuare anche un orizzonte entro il quale muoversi
Però il fatto positivo che non vi sia stata una pianificazione culturale intesa in senso classico credo che oggi renda possibile mettere in rapporto a questo sforzo di creatività che viene in città come un elemento che secondo me visto che si è cominciato a discutere
Singolarmente negli interventi precedenti ma io credo in modo molto apprezzabile di una cultura dell'impresa di una cultura industriale io credo che la creatività oggi debba essere anche messe in relazione al mercato
Inteso come il luogo in cui si incontrano la domanda e l'offerta della produzione culturale io credo che in questi anni si siano determinate le precondizioni per questo tipo di rapporto per questa relazione
Credo anche che occorra un progetto più definito e per portare avanti questo sviluppo della città nel campo della cultura e anche le sinergie
Necessari per realizzarlo sinergie che derivano innanzitutto dallo sforzo che viene condotto in tanti campi della vita culturale della città ma che richiede anche un riferimento istituzionale fondamentale e credo possa essere rappresentato anche dalla massima istituzione che cittadina ma facendo un attimo un passo indietro io non sono convinto che in questi anni non sono mai stato convinto che in questi anni
Stavo dicendo una cosa un po'di carattere non propria geografico quindi forse microfono con l'accetta no dicevo che in questi anni credo che si sia determinata non tanto
Una rinascita intesa come risoluzione di tutti i problemi della città
Ma ritengo proprio invece che
Lo sforzo che sia stato fatto che innanzitutto è stato uno sforzo per determinare le condizioni per una fuoriuscita dalla città dal tunnel degli anni scorsi dalla ridimensionamento complessivo dalla città sia dal punto di vista politico e culturale che economico
Credo che lo sforzo che è stato fatto ha determinato le condizioni per quella che è appunto Biagio
Che era chiamava una ripresa dello spirito pubblico una risposta una ripresa di senso comune di partecipazione civile al governo della città
Io credo che questo
Si sia manifestato sia nel luogo in cui avveniva si è parlato di cultura della città si è parlato di parti della città
Che sono in trasformazione rispetto alle quali si stanno determinando profonde innovazioni nelle stesse destinazioni d'uso la zona occidentale dove
Concretamente si passerà da una destinazione di carattere industriale a una nuova convocazione in cui sarà determinante il rapporto tra la riqualificazione ambientale e le attività di ricerca che saranno presenti in questa zona
La zona occidentale la zona orientale della città
Due attraverso un esperimento innovativo che è quello della società di promozione per l'aria orientale si cercherà di procedere sulla strada
Della di una nuova cultura di mercato attraverso non più un intervento assistito dalla istituzioni pubbliche ma attraverso un tentativo che mette insieme innanzitutto forze sociali differente imprenditori e lavoratori che attraverso un metodo di concertazione intende raggiungere l'obiettivo dello sviluppo di quell'aria
E di uno sviluppo dimensionati Lunardi
In una dimensione in cui
Le attività economiche differenti commercio artigianato e piccola e media impresa si possano integrare tra di loro utilizza questa questo tentativo avviato dall'amministrazione comunale alcuni strumenti come politiche innovative nel settore delle incentivazioni alla produzione attraverso sgravi fiscali e contributi
E incentivi contributivi al tempo stesso utilizza un altro strumento che quella delle politica della flessibilità cioè un insieme di strumenti innovativi che vengono sperimentata in un'aria di una parte della città per la prima volta per determinare condizioni nuovi sviluppi io credo che questo abbia qualcosa a che vedere anche con ragionamento della cultura
Non solo per la tradizione la storia di questa città perché questo determina concretamente due fenomeni il fenomeno della ripresa di un'attenzione alla necessità che questa città non sia solo una città in cui si riscoprono
Valori
E tradizioni
Storiche bellezze architettoniche valori di tipo ambientali ambientale e paesaggistico ma una città che anche rimette in moto un motivo un motore produttivo attraverso la ripresa della sua economia ma anche perché questo mi sembra l'aspetto più importante insieme alla necessità di attrarre investimenti dall'esterno
Di creare le condizioni l'ambiente perché questi investimenti possono essere attratti a Napoli si pone un problema di direzionalità di cervello
Che non può essere lontano da Napoli ma che richiede dei luoghi della città all'interno dei quali si possono determinare le condizioni perché riprenda anche a funzionare un'attività direzionale di Napoli
Oltre al luogo credo che ci sia il tema di questa discussione l'oggetto e cioè la cultura intesa in senso ampio io credo che quando si parla di cultura dell'impresa nel Mezzogiorno
Si affronti un tema che forse più vasto che riguarda la possibile a mi pare che Biagio lo abbia delineato in termini molto netti e chiari che due filoni fondamentali della cultura napoletana quello umanistico e quello scientifico possano fondersi per giungere ad obiettivi di interesse generale
Quando si parla di formazione e di ricerca come motori per lo sviluppo e quando si avverte la necessità io l'ho detto molto rapidamente
Non pensando solo al presupposto di una città che si sviluppa ma anche
All'ossobuco e alle attività che questa città deve determinare il rapporto tra la creatività le capacità all'inventiva le competenze professionali che vi sono in questa città e gli sbocchi la sua
Necessità di avviarsi sulla strada della produzione dello sviluppo produttivo credo che se le diamo insieme questi fattori probabilmente l'idea di uno
L'indovino di cui parlava fra Scanni è un'idea che può assumere caratteristiche più chiare e definite
E poi la prospettiva insieme ai luoghi all'oggetto la prospettiva e lo sviluppo produttivo e culturale della città la speranza rispetto alla quale in questi anni si sono mobilitate le coscienze non è una speranza astratta di buongoverno
Ma è anche una speranza concreta è la constatazione che si possono determinare le precondizioni e io credo che in questi quattro anni si siano determinate lepri condizioni
Perché nei prossimi quattro anni di amministrazione si possa avere uno sviluppo effettivo in questa direzione
Io credo che questi temi che sono temi che io ho cercato di affrontare
In questo modo
Abbiano al fondo una motivazione
Che guarda un poco alle nostre spalle
Quando parliamo di sviluppo della coscienza civile di un adulto nuova identità
Credo che dobbiamo fare riferimento anche a un limite di fondo che abbiamo avuto la nostra storia un limite di fondo del meridionalismo del Mezzogiorno
Il limite del meridionalismo io credo che sia stato non solo in una impostazione di politica economica
Che ha determinato una condizione di subalternità del mezzogiorno e cioè politica di carattere assistenziale per dirla molto rapidamente
Che hanno puntato più che hanno puntato più ad un sostegno dei redditi e quindi è un trasferimento di risorse dallo Stato verso il Mezzogiorno
Più che invece determinare le condizioni per un sostegno alla produzione quindi per veri una verifica concreta dei risultati economici che produceva l'intervento dello Stato
Credo che a fianco a questo limite fondamentale di una concezione del meridionalismo ve ne sia stato un altro che attiene di più alla storia l'antropologia del Mezzogiorno
E dei meridionali e cioè il fatto che nel Mezzogiorno non di sia stato se non in fasi rare nella sua storia
Un elemento di coesione di aggregazione di forze sociali che abbia consentito di superare il particolarismo attraverso il quale erano gli interessi
Dei più forti degli interessi
Meno generali a prevalere rispetto invece a un'esigenza di porsi obiettivi comuni
Io credo che questo punto fondamentale forse siamo arrivati a uno snodo che può consentire di superarlo perché in questi anni cercavo di
Sottolinearlo nel ragionamento precedente in questi anni probabilmente è venuta avanti nella nostra città come non mai
La riscoperta di alcuni fenomeni che probabilmente erano già presenti nella realtà napoletana
Le strutture e le istituzioni culturali napoletani le attività di ricerca credo che abbiano dato grande prova di sì se pensiamo all'attività dell'Istituto di Studi filosofici degli istituti di ricerca che sono presenti nella nostra realtà
Se pensiamo a quello che anche l'università con tutti i suoi limiti ha prodotto nella nostra realtà credo anche che in questi anni sia venuta avanti
Una grande manifestazioni in settori diversi della vita cittadina si parlava della musica
E il fenomeno della musica napoletana che un fenomeno assai variegato perché va dalle correnti più sperimentali avanzati dal Rocco contemporanee fine al fenomeno
Che forse eccessivamente inferte infatti Zarri in questa fase quello dei neomelodici che però ha pure
Necessita di essere spiegato
E di essere anche in qualche modo valutato per quello non solo per le sue manifestazioni esteri ma per quello che rappresenta e non rappresenta io credo solamente una parte deteriore di questa città ma rappresenta anche la necessità di un'espressione in termini differenti con linguaggi differenti di alcune sensazioni sentimenti e convinzioni ma naturalmente diciamo credo che ci siano elementi da sottolineare di questi
Di quello che sta avvenendo di questi fermenti culturali assai più significativi
Credo che così come nella musica nell'arte dello spettacolo e più in generale della cultura di questa città siano venute avanti personalità figure gruppi che sicuramente sono di rilevanza nazionale ed internazionale
Che cos'è che manca perché io credo noi dobbiamo invece determinare nel corso dei prossimi anni
Credo che sia mancato un amalgama e la possibilità anche di determinare al di sopra di questi fenomeni che Napoli ha rappresentato da un lato una obiettivo una organizzazione di queste attività verso un obiettivo che secondo me quello che definiva la relazione
Anna Maria Palermo la necessità di creare a Napoli un polo produttivo
E cioè la possibilità di fare in modo che queste energie e queste risorse della città abbiano anche uno sbocco produttivo un significato che va dal diva aldilà della pura manifestazione di un pensiero di un orientamento dall'altro io credo che e voglio terminare con questa valutazione
Credo che nel corso di questi anni dei prossimi anni di governo della città noi dovremo determinare le condizioni perché allo sforzo di una classe dirigente che ha avuto caratteri politici
E cioè penso soprattutto all'esperienza del sindaco Bassolino in questi anni è stato punto di riferimento di una svolta concreta nella vita della città
Che insieme a cui sto
Solo che questa è la consapevolezza dello stesso Bassolino che l'ha posto come tema centrale della campagna elettorale
Credo che assieme a questo vi sia la necessità di determinare le condizioni perché a Napoli sia di un processo di formazione di una nuova classe dirigente diffusa
Cioè io vedo che questi la necessità che questi fermenti che questa
Vorrei salutare sia l'onorevole Siniscalchi che l'avvocato Gerardo Marotta prego
Pregherei l'avvocato Marotta di accomodarsi
Dicevo terminando che la valutazione che a me sembra
Fondamentale perché
Dalla fase appunto della rinascita di uno spirito pubblico si passi alla fase di uno sviluppo della cultura
Della produzione napoletana insieme allo sforzo che questa amministrazione ha svolto perché in particolare massimo elemento rappresentativo di questa Amministrazione del sindaco ha svolto
Si verifichi si determinerebbero segnali un processo più diffuso di formazione di una classe dirigente quando penso alla classe dirigente
Penso non solo a chi siederà nei banchi del consiglio comunale dell'amministrazione a chi rappresenta
Nei livelli istituzionali diversi di questa città
Gli elettori napoletani penso soprattutto alla necessità di rendere possibile
Una un'integrazione una crea una coordinamento delle energie nel corso di questi anni si sono espresse in tanti campi della vita associata cittadina nel mondo della cultura
Ma anche nelle impresse nelle competenze professionali io credo come dicevo prima che abbiamo espresso personalità figure gruppi anche istituzioni di altissimo livello
Non è arrivato l'avvocato Marotta io credo che l'Istituto di Studi filosofici abbia rappresentato a Napoli un punto di riferimento essenziale per realizzare una frontiera nuova di sintesi di simbiosi tra la cultura umanistica e quella scientifica
Io credo che sia necessario per queste personalità queste figure queste istituzioni siano messe in grado di trovare un elemento di coordinamento di partecipare direttamente all'opera di governo della città
Non attraverso un assist sostituzione di chi ha responsabilità politiche con chi invece opera in attività di tipo culturale nel sociale nell'in nell'impresa
Ma attraverso un coordinamento degli sforzi verso un obiettivo comune se l'obiettivo comune dei prossimi anni dovrà essere quello dello sviluppo della città
Lo sviluppo produttivo innanzitutto ma anche dello sviluppo delle sue attività culturali io credo assolutamente necessario
Che il processo non sia guidato solamente da un gruppo forte determinato che rappresenta nelle istituzioni la città ma credo che questo processo debba essere sempre di più un processo diffuso
Nel quale si creino le condizioni perché questo amalgama questo rapporto questa relazione divengono una vera sinergia di forze perché l'obiettivo un obiettivo molto ambizioso
E c'è la necessità di perseguirlo con il massimo di partecipazione possibile ma non una partecipazione nei tempi nei termini in cui la intendevamo alcuni anni fa e cioè un indistinto moto di popolo che partecipa al governo dalla città una partecipazione stratificata coordinata organizzata come diceva Biagio De Giovanni in cui le competenze e le attività di questa città dia un contributo non solo
Nel consenso a un'opera amministrativa ma nella creazione degli obiettivi nella elaborazione delle strategie anche nel controllo delle realizzazioni questo mi sembra il punto fondamentale
E spero che nei prossimi anni si possono determinare le condizioni perché questa possa andare
Ringraziamo Amedeo Lepore che mi sembra punta dato quelle risposte o comunque ha fatto un bilancio molto interessante nella sua esperienza di questi quattro anni e quali sono invece come dei settori anche gli aspetti di questo progetto
Per una cultura Napoli che devono essere nei prossimi anni come dire sottolineati enfatizzati siamo contenti senza che frattempo ci hanno raggiunto
L'onorevole Siniscalchi avvocato Marotta per cui cedo la parola all'onorevole Siniscalchi facciamo chiudere avvocata Marotta che non era presente ma che è stato molto citato esaurisca tenerezze perché
è stata
Non se ne sentiva d'abilità l'istituzione più citata come questo a tante diciamo nel tutto
E questa
Tale età la città la popolazione la ricerca e questi due aspetti quello umanistico e quello scientifico che Pavia come diceva Biagio De Giovanni hanno caratterizzato in varie fasi storiche la cultura della nostra città
Allora passo la parola allora uno che propriamente
E doveroso chiedere scusa per il ritardo ma credo che sia noto a tutti che in queste ore rappresentano un carosello continuo di interventi di partecipazioni interessanti anche se avrei voluto
Partecipare con più con maggior presenza hard a questa riunione per i temi che mi stanno in parte in particolare a cuore come deputato di Napoli e più in particolare come deputato di questo collegio
A proposito del quale vorrei formulare una piccola iniziale domanda di servizio al capogruppo uscente PDS ad Amedeo Lepore
Io sono alla ricerca di una identità del luogo dove abito in che senso continua a essere imbrattata
La targa Eva argomento a parentela con la cultura sul campo con la cultura sul territorio continua a essere imbrattata va targa che stabilisce che il luogo dove abito non è via Carducci anche se ne ma è piazza Giovanni Amendola che cosa si può fare per il suo usciamo di qui continueremo a trovare imbrattato coperto in nero la targa che e dedicata a Giovanna
Essendo essendo diventato come politico un uomo essenzialmente pratico nonché la discussione deve
Sulla cultura non sia una discussione che impegni la ragion pratica mi permetto di sollecitare come primo programma minimo non me ne vorrà essendo il candidato più e giustamente popolare al quale poi sono legato da particolare affetto per il grande ruolo che ha svolto ecco continua a svolgere nella direzione amministrativa di questa città Amedeo Lepore problema della cultura
Qualche breve segnalazione io un mi occupo di cultura me ne sono occupato sempre e non come professionista dalla cultura come discente eterno discente ma un discente molto appassionato che ha cercato sempre
Di fare qualcosa in un tessuto vivacissimo come tessuto di Napoli e come vivace il rapporto tra Napoli alla cultura suggestivo questo titolo
Del terzo millennio un po'pastorale un po'come dire
Insomma diciamo così un po'com'è questa storia del Millennium uno poi si alza il Duemila alla prima dormire vede che un giorno come tutti gli altri Enzo parlavate succeda comunque è chiaro che si pongono dei problemi e me la il millennio della
Cultura e tecnologie della cultura e comunicazione della rivoluzione completa che si è maturata sullo scorcio di questo secondo millennio venendo come sempre ripeto a questo recinto di ragion pratica nel quale mi muovo ormai da due anni con l'affettuoso conforto dei tanti
Amici di tanti cittadini di tanti altissime espressioni della cultura di questa città io metto a disposizione della amministrazione comunale
E una richiesta ed un impegno la richiesta è quello su questi problemi di un collegamento
Più intenso con l'ambiente parlamentare perché il luogo dove queste cose si decidono quello dove si organizzano è certamente il territorio con le sue molteplici espressioni da quell'accademica quella spontanea da quella spontanea a quella giovanile da quella giovanile a quella delle varie forme della cultura ma e in definitiva
Ho notato
Che una possibilità di fare cultura di più organizzare la cultura in modo il più possibile pregnante il più possibile diffuso
Perché io credo che la domanda sulla maggiore diffusione sulla maggiore circolazione io adesso vengo da San Pietro a Patierno per esempio c'è
Una masseria per non conoscevo che va osservata benissimo la masseria luce
Un antico edificio di San Pietro ma di notte il rischio di di essere e che che potrebbe essere un luogo ottimo di cultura
E Gerardo Marotta e sale con
Il bastone soltanto in questa occasione le pendici dei monti lucani per andare a portare la parola dell'Istituto italiano di cultura noi dobbiamo salire anche su certi luoghi che non determinò Ibra grande necessità di arranca mento ma che sono nella nostra città e rappresenta un per la mia visione di queste cose
Dal momento che è necessario ad affrontare cioè quello della circolazione della diffusione della espansione
Della attività culturale così intensa così importante di questa città raccordo parlamentare
E molte delle cose che saranno state dette che vengono lette in genere in queste occasioni
Riguardano anche la legislazione nazionale la legislazione parlamentare penso alla legge sul teatro penso alla legge sul cinema
E non penso alla legge sull'università perché non voglio avventurarmi in questa materia perché entriamo nel campo del diritto di nuovo e questo nuovo quadro assolutamente affrontare
Ma su queste leggi che hanno una Maggio la legge sui conservatori e tutto una serie legislazioni che ad esempio sono all'esame della commissione Cultura della Camera dei deputati
Che il sono leggi in questo momento che rischiano di registrare una schizofrenia
Tra l'assetto generale
E la domanda giusta di maggiore autonomia e che nasce dalla struttura federalista che si pone attraverso la Bicamerale nel futuro assetto dello Stato e soprattutto la crescita
Di questa soggettività dei sindaci di questa soggettività dei comuni allora
Io credo che per dare un contributo concreto e soprattutto un contributo di servizio dal mio versante che quello del servizio parlamentare
E pur nella mia modestia pur nel ruolo limitato credo che bisogna cominciare come si passa a sera a discutere di queste cose in modo circolare cioè non solo alcuni addetti ai lavori ma lei espressioni di tutti coloro i quali a da attraverso il quale passa alla organizzazione della cultura la legislazione gli enti territoriali che acquistano come sempre questo maggiore protagonismo in questo senso noi
Beh pomposamente entriamo nel terzo millennio ma non ci sbagliamo la mattina del due mila come si alzano la mattina del due mila non ci svegliamo con gli stessi problemi cioè quelli di quella enorme creatività della o norme vocazione autonoma creativa e quella
Della vocazione cosmopolita che e certamente importante
Ma quella in definitiva della difficoltà di fare circolare in maniera adeguata
Tutta la possibilità di espressioni che i campi dei cinema i campi del teatro i campi dalla letteratura e campi dalla polizia spesso si diventi è che vi sono dei campi
Che rischiano di essere soffocati anche per la loro radice essenzialmente umanistica per la loro la dice essenzialmente individuare penso appunto
Alla poesia per fare un'immediata esempio alle arti figurative eccetera
L'unica cosa che volevo ribadire era questa richiesta alla futuro programma della amministrazione di una raccordo
Ovvio con i parlamentari
E europei soprattutto quando sono rappresentati in maniera così prestigiosa
E così è collegata in maniera così funzionale con i problemi della cultura come il caso del comma dell'onorevole
Viaggio di Giovanni ma in particolare con il l'ambiente parlamentare tenendo conto che poi le leggi si fanno e Satta tendo ad esempio per la legge sul teatro dove dopo i molti uomini di teatro e rischiano però di sistemare l'esistente ma rischiano di non cogliere effettivamente la espressione delle potenzialità
Culturale alle quali avete dedicato questa sera non indugio più oltre formulo
Gli auguri a questa iniziativa perché tra i tanti compiti dell'amministrazione comunale tra i tanti compiti di Amedeo Lepore
Pizzi ha dedicato uno spazio particolare al di là delle funzioni non occorre essere naturalmente assessore alla cultura
Penso che debba essere molto di più consone insomma non non è un problema tanto di raccordo e il problema del cambio di cultura essere più vicini tutti insieme ovviamente al Sindaco ma il sindaco non può essere onnivoro onnicomprensivo già fra quello che tutti sappiamo insomma ma adesso qui i i prossimi quattro anni
E scusate che inserisco solo questa battuta propagandistica perché io parlo di prossimi quattro anni di un'amministrazione io ritengo è destinata a vincere che è la nostra e deve esserle perché vede perché deve essere e badate
Io ringrazio per l'applauso soprattutto per l'auspicio all'amministrazione di cui io non avrò l'onore di far parte ma di cui mi sentirò di far parte se sarà quella uscente riconfermata che però avrà un cammino tutto in salita
E perché comincerà dopo il problema della ripresa dei valori che cessato e comincerà poi il problema della organizzazione delle piccole e delle grandi cose non so se è stato fatto già fatemi fare a me questa parte e concludo e io pregherei in queste ore scusate se inserisco in una manifestazione di così alto livello modesto suggerimento politico elettorale
Facciamo in modo che si voti per il consiglio comunale e non solo per il sindaco cioè moltiplichiamo questo messaggio
Ha una enorme difficoltà perché è un messaggio che non può essere fatto dai mass media quindi votiamo tutte le risse non naturalmente diciamo la lista del partito democratico dalla sinistra i candidati che sono
Qui presenti candidato che è qui presente però
Votiamo nella libertà assoluta della coalizione che è ampia forse anche un po'troppo perché si sono moltiplicate troppo le liste comunque
L'ampiezza e segno del pluralismo quindi io vorrei dire è un'ampia scelta che si offre qui parliamo di cultura pensate quanti appassionati di cultura uomini di cultura possono trovare nel delle identità precise nelle liste che rappresentavano coalizione però andiamo a votare el facciamo capire
Che si deve votare anche per il consiglio comunale vorrei dire soprattutto per il consiglio comunale proprio per votare a pieno titolo per il sindaco che tutti quanti vogliamo grazie
Ringraziamo l'onorevole Siniscalchi allora per concludere
Dopo
Gli auspici ieri dei Siniscalchi anche il fatto di impegno che ha preso ricca rappresenterà sempre più la cultura e la città in questo caso perché ci sta a cuore stasera
Stasera paradossale e concludere mi sembra che non c'è migliore conclusioni all'avvocato Mario
Grazie Anna Maria Palermo
Questa sera siamo arrivati in ritardo perché l'Università di Napoli Federico secondo ha conferito una laurea honoris causa a Marc Fumaroli
Un grande accademico di Francia
Un grande saggista umori immensa cultura legato a Napoli perché sono anni e anni che viene all'Istituto Italiano per gli Studi filosofici a te lezione
E devo dire appunto che siamo rimasto commossi quando Fumaroli ha citato quattro volte l'istituto Como continuatore della repubblica delle lettere
E ad ammesso Napoli al centro
Dell'avventura intellettuale europea
Nel senso che è cominciato proprio era dei tempi più antichi sempre Napoli Napoli dama inerenti a ad oggi questa città che rappresenta una continuità culturale come invece non rappresenta nessun altra città d'Europa
Perché quando Napoli
Era nel quinto secolo avanti Cristo uno dei centri gara gracilità della Magna Grecia
Sama nella più assoluta barbarie tutti gli altri popoli ai
Allora da questo da questo
Nel discorso di formatori era chiaro anche che quando si dice a Napoli dobbiamo stare al passo con l'Europa
Si dice una cosa inesatta perché l'Europa che dovrebbe cercare di mettersi al passo con Napoli
Quell'Europa a cui noi abbiamo rivolto in questi anni vari rimproveri per esempio la Germania ha tolto la sola filosofia lei sei
E si industria no poi i ministri Denver a togliere quanto più Filosofia dalle università stesse come al reggae sbornia dovranno tolto tre cattedre di Filosofia
Destinando e al folklore locale perché dice che la filosofia guasta la testa ai giovani
E allora come dice
Ebbe queste è la domanda che futuro all'Europa maggio dice Della orrore nei suoi discorsi Europa e al suo declino a un declino di perseguire in una deriva tremenda tremenda soprattutto editor porre di demenziali da molte volte
E di noncuranza per le nuove generazioni perché la seconda guerra mondiale si è conclusa
Eh le classi dirigenti europee hanno iniziato a opera di ricostruzione correlativa speculazione delle città delle fabbriche delle delle scuole bene ma la ricostruzione spirituale delle nuove generazioni dove sta Europa non ci ha pensato affatto
Le classi dirigenti europee non ci sono occupata dalla ricostruzione spirituale dell'Europa
Per cui quando noi per protestare contro l'abolizione dalla disciplina di Storia della Filosofia dalle scuole
Siamo andati a Parlamento Europeo eravamo accompagnati da una lettera del Presidente del derby più grande filosofo evidente al presidente Baron Crespo del Parlamento europeo
In cui ha detto a tutte lettere abbiamo stampato in migliaia di copie signor Presidente del Parlamento europeo molti sarebbero i compiti storici dell'Europa ma l'Europa non ha coscienza di se stesso
Quindi
Oggi è dovere dei cittadini napoletani e di quella borghesia napoletana che non riesce a venire alla luce
Diceva Benedetto Croce
Non si è mai occupate di stato semichiuso nel suo torpore nei suoi piccoli interessi nel nella conquista del danaro segnando sempre un'allegra giornata di saccheggio dice Benedetto Croce queste la borghesia napoletana ma noi speriamo invece che intorno all'entusiasmo che ha creato e napoletani questa Amministrazione
Diretta da Bassolino di cui il capogruppo Amedeo Lepore oggi e porre portato avanti e presentato da una serie di professori universitari gli artisti eccetera Possa a un certo punto questa nuova amministrazione
Posso suscitare un interesse sempre più grande anche dei ceti medi
Di modo che abbiamo un risveglio la città perché io mi permetto di dire davanti al nostro grande filosofo Biagio De Giovanni mi permetto di dire
Che fosse Napoli ha un compito europeo di grande importanza in questa assenza dalla cultura europea in questo disperdersi della cultura europea in questo coro rompersi dalla cultura europea
E quindi Napoli
Deve riprendere la sua funzione di guida culturale questa sua funzione che ha avuto nei secoli è un freno all'Europa
Per farla
Rinsavire diceva
Luigi Einaudi
Nei suoi nei suoi insistenti tentativi per fare entrare una coscienza europea
Diceva se poi l'Europa vorrà Insiel va inselvatichiti si e non ci sia però Vinci si potrà rimproverare annui che abbiamo speso tutta la vita per costituire gli Stati Uniti d'Europa
Se l'Europa vorrà inselvatichiti stimare roba si è già inselvatichiti da non è questo un un paradosso non è questa una una frase per fare impressionare no
Gadamer quando viene a Napoli ricorda sempre quella riunione grandissime che si è avuto in Germania degli scienziati di tutto il mondo e quando lui ha sentito queste relazioni
Che entravano in tutti i particolari eccetera e si è rivolta al più grande dei licenziati dicendo collega scusi ma siamo alla mezzanotte mi dispiace deluderla professor Gadamer siamo a mezzanotte e un quarto mare umanità
Non si è accorta
Così quando è venuto Rubbia Napoli grande premio Nobel diceva né nel ristorante dove però accompagnammo per la cena c'era una riunione del Rotary
E diceva
Marotta datti da fare abbiamo fatto un'indagine approfondita sull'ozono prima erano chiacchiere magari ma adesso abbiamo fatto un'indagine circoscritta a temi precisi ci sono due milioni Vito Muri aveva ossa tre milioni di tumore alla pelle per questo problema la zona fa propagande io faccio propaganda dicevo
Cioè che posso fare nel mio piccolo tu alla televisione
Puoi fare una grande propagandato se un premier Obreja diceva ma i governi non ci lasciano parlare
Perché non possiamo terrorizzare le popolazioni si avvicinò un avvocato Ugo della del foro napoletano che così in grave decadenza caro Siniscalchi mi dispiace Pirlo
E in così grave decadenza perché
Non si capiscono più i confini tra i regali alla camorra non si capiscono queste un'offesa gravissima ma è un l'autocoscienza che mi fa parlare come avvocato
EMI si avvicini un avvocato Ugo le dice collega Marotta scusate potete domandava premio Nobel fedeli manata ventina d'anni quadretto
Ho detto miserabile avvocato Ugo napoletano tutto dedito al tuo interesse ed egoismo personale tu non ti preoccupare anche dei figli e dei voti
Ma io mi preoccupo invece dalla figura terribile che l'umanità parata mandano storia quando questo mondo
Verrà autodistruttive a un'umanità incosciente
è soffocata soffocata
Da demenza ma noi come come delegazione napoletana sia mandate al Parlamento europeo è cresce con l'aiuto di Degiovanni e di altri deputati europei
Ma soprattutto di de Giovanni Greppi c'ha fatto proprio l'appello dell'istituto perché non si tolga l'insegnamento da filosofi anzi
Venga di nuovo immesso & tutte le scuole tutti dicendo tutte le altre scuole superiori d'Europa ma poi siamo andati in America
E America la delegazione napoletana ha dovuto combattere aspre battaglie io ringrazio anche tutti i professori che sono venuti con noi che sono andati autonomamente a nome dell'istituto presidente Gianni Vattimo e tanti altri
Ebbene nelle università americane abbiamo dovuto combattere
Perché gli studenti delle università americane sono mobilitati
Nel dire l'Europa cattiva maestra d'Europa che dal mila quattrocentonovantadue ha distrutto tutte le civiltà precolombiane d'Europa dei mangiatori Doro dei problemi degli Aztechi l'Europa
Che ha insegnato lo spirito di rapina che vive ancora nello spirito di rapina e allora noi abbiamo detto ma sentite guardate che quando si faceva la strage dei precolombiani
A Napoli per esempio Cerro tutti gli illuministi che giravano contro questa strage contro questo sfruttamento
è che a un certo punto nel Seicento
Furono furono sconfitti alla nel cinquecento e nel seicento furono sconfitti tutti gli umanisti perché ricordiamoci che Paracelso Montaigne Erasmo da Rotterdam e tanti altri si opposero alla conquista sanguinose violenta saccheggio
Diceva Paracelso europei diventino di pietra le nostre navi prime andare a fondare prima di andare a ad offendere quelle civilissime popolazioni
Bene
Noi siamo andati in tutte le università a dire questo voi non potete togliere perché non abbiamo trovato un Cristellor disperato in Germania l'invio al caldo
Alla alla Colombia e alla New York University abbiamo trovato un cristallo del disperato che diceva stanno togliendo l'insegnamento dell'umanissima da tutte le università americane era sostituiscono fa storia del capo pellerossa tal dei tali eccetera eccetera
Cosa giustissima farà storia dei popoli precolombiani fare la storia di tutti questi popoli che sono state vittime dalla crudeltà europea però è anche importante
Spiegare che cosa è la cultura europea di fatti quando si gli abbiamo riunito m'migliaia e migliaia di giovani per far vedere elezioni di questi grandi maestri europei dei filosofi
E ne abbiamo visti che una parte applaudiva freneticamente una parte invece stava in silenzio quasi o spedire alla fine quelli che erano rimasti insieme io sono composti da noi hanno detto avvocata Marotta ma sapete quelle perché avranno hanno applaudito perché quelle sono gli studenti dei licei italiani austriaci la vicenda la filosofia mentre invece erano in America siamo un continente disparato siamo un popolo di analfabeti e c'era un premio Nobel che ha confermato
In quell'occasione quando io dicevo perché il premio Nobel ha detto vedete avvocato Marotto voi che pensate che l'Europa posso dare che sa che questo prolungamento dell'Europa che sono gli Stati Uniti possono offrire al mondo di sapori risorse ma guardate
E tutti i segnali stradali apposto delle scritture che c'erano prima e si sta popoli perdo Topolino e Paperino che fanno i segnali perché c'è l'analfabetismo di ritorno che il fenomeno più inquietante che vista l'America
Per cui non potremo dire vincere nessuna gara anche se oggi soffre nostro
è l'hardware sta nel Giappone oggi purtroppo la situazione sta cambiando
Ma siamo andate Nazioni Unite perché questi giovani dice quelle che via via Plauto non sono italiani e l'auspicio dei sei devo europei invece noi siamo un continente desolato veniamo a scuola con i coltelli e le pistole ci sono i metaldetector ma noi lo lo stesso riusciamo a entrare con le armi fra poco metteranno i generali a al posto del preside di fatti li hanno messi perché io vi racconto un viaggio di alcuni anni fa
Li hanno messi al posto dei pesi ai scuri ci sono i generali
Ebbene
Dice andate alle Nazioni Unite fatta presente la situazione miserabile degli Stati Uniti d'America in cui la gioventù ignora completamente la storia romana storia greca che cosa Rinascimento che cos'è l'Illuminismo ignoriamo tutto
Che siamo come capre poi a università Biella grande specializzazione sul portico
Università italiane facciamo questo cammino ebbene siamo andate alle Nazioni Unite ci ha siamo stati ricevuti dal vicesegretario generale dei rapporti con l'esterno ci ha colti meravigliosamente ha pubblicato ha fatto ha dato ordine di pubblicare il nostro appello per la filosofia e l'appello per per l'umanesimo in nel bollettino dice del nazioni richiama in tutto il mondo siamo tornati in albergo felici c'era anche lei professore universitario napoletano voi
Ma i telefoni squillavano i napoletani i napoletani dove stanno i napoletani stiamo qui generazioni unite ma già si ciliegia ci siamo andati no o il presidente della Lazio Henry Alletto appello per la filosofia e per avuto Romanis Sica vuole assolutamente che era voleva ritorno domani alle quattro l'indomani un grande armadio era un triestino caricato di tutti i servizi di sicurezza delle Nazioni Unite del mondo ai tuoi chiederà pare dare entrate siamo giunti alla per alla presenza
Siamo siamo giunti a alla presenza di questo grande presidente che è stato in sandali presidente all'assemblea azioni il quale ha detto avete ragione ho preparato un messaggio disposto per voi
Un inizio di risposta che dice che senza la filosofia dal si possono allevare classe dirigente e voi napoletani avete portato una parola nuova in questa Assemblea dove si riuniscono classi dirigenti che pensano solo a distruggere il mondo
Tornate portate congressi di Filosofia dente Napoli è una luce nel mondo ora sta luce la vogliamo tenere accesa
La vogliamo tenere accesa o vogliamo portare tutto a Bassolino Amedeo Lepore Lucile difendere stiamo e allora
Io debbo dirvi la verità la città e mezza sveglia e mezza addormentata
La Provincia e addormentata nel suo piccolo e si accanisce perché il piccolo diventi sembra il più piccolo
E quindi praticamente la situazione non è una situazione positiva sia a un certo punto Napoli non darà il senso all'Italia all'Europa di una grande partecipazione alle elezioni e non di un assenteismo e bisogna tutti mobilitarsi perché questa partecipazione sia forte questa partecipazione politica che è indice anche
Di civiltà di un Paese e padre perché Napoli sì proponga finalmente
Come la città
Che ha avuto il più grande illuminismo europeo forse avuto Gaetano Filangieri avuto Antonio Genovesi avuto tutti grandi del pensiero mondiale nel Settecento è io penso che anche l'Illuminismo francese non può pretendere di essere superiore a quello di Napoli ebbene non voglio fare un discorso di paragoni ma voglio dire semplicemente questo che noi siamo stati una capitale del pensiero in
Mensa
Da Giordano Bruno abdico che è stato Santomaso c'è stato c'è stato una serie enorme di grandi pensieri a Napoli ebbene che Napoli in questo momento di decadenza dell'Europa di deriva dell'Europa di declino dalla RAI ma come diceva or come dice Ruberti che oggi è stato ministro per la Ricerca dell'unione europea ebbe Napoli sì proponga come guida Napoli
Riesca di nuovo a sprigionare una quando esce in villa di cultura di spiritualità di pensiero di libertà che questo a volte è un vulcano che è il nostro Vesuvio sia come dei
Roberto voce si moltiplica in tanti piccoli vulcani che badano voleva Polo mentre come marchio e novantanove per resuscitare lo spirito europeo
Verrà grave
Dunque mi sembra che quest'applauso è più effettivamente chiude molto bene questa nostra conversazione e a questo punto ci dovremmo auspicare che il presidente della Comunità europea in questa prospettiva che la filosofia di scarti l'Europa e la nostra città diventi per l'avvocato Marotta lavora
Dato che ha delle idee molto chiare per questo progetto ora a parte gli scherzi mediato molto facile introdurre un dibattito sulla cultura Napoli perché appunto siamo tutti figli di questa città e come diceva giustamente avvocato Marotta effettivamente abbiamo una grande tradizione un grande retaggio grande storia e quindi ci muoviamo con disinvoltura in queste tematiche culturali mi sembra molto arduo e difficile
Invece chiuderei questa carrellata di cotanto senno o su non solo quale cultura per la Napoli del Duemila
Anche cercare come dire di trarre le conclusioni una cosa è venuta fuori questo mi sembra che tutti l'hanno detto questo fatto che noi effettivamente siamo gli eredi di una grandissima tradizione culturale quindi partendo da questo dato obiettivo si può continuare a costruire e a proporre un progetto culturale per la città altri un'altra idea che mi è sembrato interessante che più o meno tutti gli oratori hanno espresso questo fatto che oggi appunto nel mondo della globalizzazione eccetera della cultura è importante come dire sposare queste due anime della ricerca quella umanistica e quella scientifica perché questo vuol dire anche vuol dire anche occupazione attenzione al mondo giovanile quelle queste sarei venuto fuori da Frasca anni è venuto fuori da De Giovanni
E così via poi cioè c'erano moltissime purtroppo io quindi alla puntata poco diciamo i punti salienti di interventi tutti però non so se il tempo ci permette di ritorna R. su certe
E
Va bene avere comunque io volevo più o meno tirare le conclusioni per caso mai se rimane tempo sono le otto e dieci c'era possibilità le copie
Fino a che ora vediamo continua Otto e mezzo richiede Inter allora prima di chiudere ok perfetto
Ok allora chiamiamo il corpo amabilità di attendere perché
Mettiamo mi sembra sempre che noi siamo dall'altra parte e la scienza la cultura sia da quest'altra parte dietro il tavolo
è vero questo per io per esempio non sono un uomo di cultura sono un operatore culturale che si interessa solo di teatro quindi non posso avere la sapienza la cono scienza anche l'eloquio di voi che mi avete preceduto però
Facendo occorre fare delle provocazioni delle perforazioni e se vengono da parte mia
Vengono da una persona il cui voto per questa Amministrazione forse vale di più perché io ideologicamente non sono
Di questa parte però un voto
Bassolino
Botto Lepore voto
Il partito voti del partito perché ho capito
Ho capito che sono riusciti a creare un sentimento una coscienza comune della municipalità per cui noi oggi ci sentiamo orgogliosi di essere napoletani proprio per l'abilità per le la volontà di alcol del del sindaco
E di alcuni assessori di altri non condivido e Amedeo sale voto anche per l'amicizia l'immenso piacere
Che ho per Amedeo però questa frattura fra gli intellettuali fra il professor De Giovanni che poi non ha propri piaceri col di vedere perché sì se ne andrà in Europa io resterò nella mia piccolo nel mio piccolo microcosmo napoletano
Con l'arma professoressa Palermo compreso perché anch'io non ho proprio no con con Siniscalchi sì perché abbiamo fondato trent'anni fa una rivista vicina al e insieme quindi lo vedo lo vedo spesso sono un suo elettore
Però questa non vorrei che questo sentimento della municipalità così alto
Che è stato creato naufraga asse Prodi nel prosieguo della vita dell'amministrazione perché perché già Rio vorrei fare un riferimento ad l'altro periodo include io ideologicamente liberale ho votato per il signor
Maurizio Valenzi ho votato per la lista
Perché anche la c'era il fermento di una nuova di una nuovo discorso civile riguardante la città poi il car sì della vita complicargli la vita mi hanno riportato a rivotare un'altra volta per Siniscalchi che io ammiro profondamente
Non voterei per qualche assessore napoletano che fa del baraccone Isma'dell'effimero Faglia il Baracco lirismo dell'effimero
E non fa una politica culturale una progettualità culturale negli nel riferimento della città
E il Pro all'onorevole il professor Marotta che e meravigliosamente ingenuo parla della decadenza della filosofia in alcuni paesi dell'Europa io provocatoriamente forse cito una frase di un celebre poeta drammaturgo solo ovvio ratio più cose in cielo in terra che i sogni di tuo filosofica possono immaginare e lo diceva Shakespeare nel Seicento quindi forse qualcosa di vero
Cioè ma sale c'è una desertificazione culturale in Italia all'estero e qualche volta anche a Napoli professore come vuole che lei che fa tanti discorsi e che io ammiro dal profondo del cuore possa tenere accesa questa luce ci vorrebbe proprio una rivoluzione globale e ci vorrebbe che il professor De l'onorevole Di Giovanni la professoressa Palermo professor Pascali Siniscalchi siano vicino a noi operatori concreti della cultura non siano al di fuori Siniscalchi dice una cosa notevolissima ci sono dei le leggi in gestazione al Parlamento tra cui ha citato la legge teatrale che interessano più da vicino a noi questa legge e mi dispiace dirlo
Non è democratica
E potrei citare in le scene e allora Century avessimo uno scambio frequente se noi avessimo la possibilità di avere il vostro supporto naturale e materiale noi potremmo correggere questa legge che
E poche potrebbe far volare alto il ministro Veltroni che la che la proposta e invece sta volando basso atti si sta volando basso e penso perché ci sono tanti esempi che io potrei citare ma non vi voglio annoiare io vorrei solo ho fatto delle annotazioni perdonate non sono un oratore affatto sono delle elezioni non so posso il professor De Giovanni occhi ha parlato di apertura al mercato io io vengo dalla scuola sono stato assistente universitario di Epicarmo Corbino quindi il mercato è una brutta bestia in mercato tenterà tende a fagocitare proprio quello che diceva il professore la luce della cultura perché è proprio Ernesto nella pratica dell'attività del mercato quindi stiamoci attenti perché c'è anche una legge in economia che dice che la moneta cattiva scaccia Lamonica buoni la professoressa Palermo parlava
Di ricambio generazionale ricambio generazionale la parola mi ricordo allora c'era il giovanilismo il ricambio generazionale è una parola meravigliosa la parola interessante perché parla dei fermenti dei giovani noi d'una certa età dovremmo scomparire dovremmo altro limitarci metterci da parte e invece io penso che questa fusione fra i giovani e le persone anziane che hanno una certa esperienza
Possono possono produrre produrrà dei frutti notevolissimi ma la il il ricambio generazionale non può avvenire
E non avviene sta perché perché mancano le strutture abbia eleganti che possono dare un valore ai giovani io vorrei citare degli esempi notevoli
Operazioni fatte in virtù di questo di questo concetto Splendido della della del ricambio generazionale fatti tentativi morti nel nulla morti nel nulla proprio recitare i due esempi c'è stato un premio Idi per a per autori giovani un premio nazionale un premio Idi per compagnie giovani hanno vinto si sono sprecate decine per non dire centinaia di milioni queste due compagnie anno fa anzi coglievano dieci venti persone a sera nei teatri e quindi è perché perché non c'era un circuito che potesse ricevere queste compagnie quindi le cose astratte e così fate sono stupende
Questa questa mostra ci sono sto interessamento per i problemi culturali a parte che fa perché è un dovere che voi avete perso la vostra professione ma la cosa che ci mi entusiasma perché purtroppo vengo da situazioni molto deleterio molto o molto visibilità che incongruenti e allora io mi sento
Mi sento proprio entusiasta di questo fatto mi sento entusiasta di votare per Amedeo Lepore
Pare che Bassolino di votare proprio ve lo dico ma ve lo dico sì ma un perno non per poco sete di protagonismo rivolto perché in buona fede penso che veramente
Se si i attua quello che in Etiopia se la prassi segue la teoria allora veramente ci può essere una rinascita della città di Napoli della Siberia una piacevolissima e Napoli che però dovrebbe esse e
Sorvegliata guidata indirizzata da voi mi faccio un altro esempio scusate se io sono molto modesto e il maestro Roberto De Simone una delle più grandi espressioni credo della cultura musicale
Aveva poca di cui io mi onoro essere stato produttore per venti anni espropria De Simone non ha un luogo dove provare la nuova edizione della Gatta Cenerentola la vecchia edizione della Gatta Cenerentola prodotta da me
Con sacrifici enormi con perdite enormi economiche norme è stata approvata in una camera d'albergo in una cava all'hotel ex e ne parlano tutti i giornali dopo G dodici anni
Con indicando lamenti sostanziali con i camion Salgari il maestro Roberto De Simone non sa dove cominciare le prove continuare il proprio perché l'ha fatto un po'di sale blu bianco sopra non sa dove continuare le prove della Gatta Cenerentola
Vi sembra questo un auspicio comitati allora io rivolgo ad avere o rimbomba Bassolino non non non per cose mie personali perché ma per questo senso della cultura
Di scendere dall'alto ve la posso alla filosofia né scendere sul concreto via il di stare vicino a noi ma non per gli aiuti Matter aiuti materiali per combattere insieme queste battaglie ma spero che e che Amedeo mi segua e fissato un quanta buona fede un io parlo per amore beccato per amore della cultura
Volevo dire la cultura che cos'è la cultura
è una cosa un po'difficile a dirci io so solo non non sono né un Claude propone un uomo appunto di cultura
Ma la cultura e ricerca la cultura e sacrificio la cultura la continua lotta il professor che l'avvocato Marotta io lo chiamo professor non lo so perché me per me
Cioè limitativo proceda no perché il professore invece io ho un ricordo bellissimo Depeche mi hanno insegnato per il prossimo e di una volta ma io parlo da io parlo io purtroppo
Darlo
Avvocato Marotta io parlo perché sono nato fra Gramsci Gobetti sono nato fra Einaudi è un web sono sono a una o una formazione culturale leggermente anomala emerge forse questo mi e ha spiegato questo mea sia
Io onore la ricerche queste ci deve essere un meccanismo bisogna creare un meccanismo che sia una come dire una catena di montaggio una dei fermenti e culturale
E sono vivissimi nella città di Napoli nei giovani e negli anziani Roberto e Simona veneta sessantaquattro anni io credo che faccia una ricerca formidabili non solo non non solo i giovani fanno una ricerca Roberto De Simone fanno ricerca musicale di di estrema importanza e pure a sessantaquattro anni
Professoressa Palermo a sessantaquattro anni non è proprio giovane quindi se se
Se ci fosse questa possibilità di costruire questo meccanismo aggregante che
Dovrebbe essere proprio una catena di montaggio che inquadra tutti i fermenti tutta la vivacità culturale nato forse noi al limite dei quattro anni e al terzo millennio avremmo fatto
Gli avremmo dato un po'di luce all'Europa avremmo continuato le tradizioni di Giambattista vico dell'abate Galiani che era ritenuto che era ritenuto il più grande illuminista ed dai e il dagli enciclopedisti francesi
Sì
Sì noi coltivasse IMO queste e nel campo della filosofica nel campo dell'economia nemici cara giornalisti nel campo della musica lassa vedere
Opera buffa napoletana
Io sto cercando di fare di realizzare del Festival dell'opera buffa napoletana ma chi lo vado a dire sto cercando di di riorganizzare questo festival Peter l'opera buffa profane che un patrimonio inesauribile di cultura musicale ma perciò rivela l'assessore un approdo non credo che possa aiutare
Ho formato una compagnia di giovani e ci e e non e poi Gibilisco perché altrimenti padre la folla una compagnia di giovani senza scopo di lucro tutti i soldi che ed diamo all'incasso lo devo diamo alle opere di beneficenza l'avvocato Siniscalchi è dovuto venire una sera a darci cento mila lire perché i giovani erano scomparsi dalla città di Napoli
Ci ha regalato ad
Quindi
Qui e io io mi auguro io mi auguro
Io mi
Io
Io io mi auguro che voi non ci abbandoniate
Che si stabilisca dove su Amedeo non sottomesso Siniscalchi un rapporto costante duraturo casomai dialettico con la vittoria cioè a voi
E noi che portò cooperiamo piccole organizzazione grazie
Rapidamente a questo punto quelli sono stata sollevata da questo complicatissimo compito di chiudere questa carrellata perché vedo naturalmente che il tempo fugge e molti di voi se ne stanno andando per cui è già fuggito per cui io devo dire che comunque mi sembra un bilancio positivo perché tutti hanno dato delle indicazioni e per rispondere anche al nostro ultimo interlocutore devo dire per quanto l'UDC passato tirare più o meno intellettuale più o meno astratti abbiamo tutti un impegno e un lavoro che ci tiene legati alla città per cui ci impegniamo ognuno ai nostri livelli lì di continuare così e mi sembra che questo la Ettore faceva parte del perdettero del consiglio comunale ma anche mulini era Sveva Istituzione che rappresentiamo in Italia all'estero adeguato conto di queste naturalmente e vogliamo sottolineare quest'impegno anche per il futuro ringraziamo Amedeo che ci ha dato quest'occasione di riunirci di discutere su questa un argomento che ci appassiona tutti quanti che effettivamente è qualcosa che già sta perché c'è e che deve continuare a essere una progettualità con risultati tangibili diciamo e Scars cadenze fisse va bene