Intervento del segretario del Partito della Rifondazione Comunista Fausto Bertinotti, nell'ambito del convegno "Gramsci e la rivoluzione in Occidente" (4-6/12/97) organizzato dal Partito della Rifondazione Comunista presso l'Aula Magna dell'Istituto Avogadro, in Via Rossini 18 nota bene: dell'intero convegno è stato registrato solo l'intervento di Bertinotti

Allora che stava esaltante pomeriggio possiamo dire fisicamente diamo un ritmo straordinaria la parola
Ai generali se poi vedremo per i tempi come siccome siamo comparse Fausto si era fatta aspettare un momento passiamo allora svolgerle quarta relazione Daniela ma la dall'ordinamento interessante turista per la verità dall'Ordine Nuovo ai consigli partecipazione e no delegato
Allora compagni io mi rendo conto che il tema che debbono svolgere
Mi obbliga ad una nobilita proprio ad una carrellata
Su ottant'anni circa per me è una grande fatica e lo confesso
Sono ottanta anni
Sono questi il secolo breve di Osvaldo
Sono anni che hanno registrato inutile dirlo enormi cambiamenti di ordine economico produttivi sociali e istituzionali
Ripeto non è facile fare questa carrellata in breve tempo io cercherò di farlo su momenti che reputo essenziali grazie vista anche la mia esperienza
E sento subito il bisogno di fare una prima precisazione
Io penso solo sempre pensato compagni che bisogna guardarsi dagli accostamenti meccanici e di formule e di fornire organizzative a fronte di tempi e di situazioni tanto diversi fra di loro
Perché come sappiamo nulla si ripete meccanicamente nella storia
Ad un convegno che abbiamo tenuto qui questa primavera a Torino
Nostro presidente di questa tornata Gastone Cottino ricordava come Gramsci non fu mai un pensatore astratto diceva né un riproporsi torre di formule
Io la compagna Gagliardi lo tratteggiava come il filosofo della prassi
Voglio dire allora che i consigli di fabbrica ordinovisti degli anni Venti si calavano in un contesto profondamente diverso
Per la situazione politica per l'economia per la situazione sociale e istituzionale siamo passati dalla monarchia sabauda alla Monarchia fascista fino alla Repubblica di oggi si collocava in una situazione profondamente diversa dalla stagione di trent'anni dopo
Quella dei consigli di gestione io ne parlerò poi un momento
Del post liberazione
Ed a quella ancor di più di cinquant'anni dopo dei consigli che prenderanno vita con le lotte operaie di fine anni sessanta non facciamo dunque confusione io cerco di non farle con che non fare accostamenti tanti meccanici
E ritengo anzi che per chi come noi concepisce la democrazia non come una mera esercitazione elettoralistica che si esercita ogni cinque anni andando a votare
Con un rapporto che poi è un rapporto sostanzialmente di delega
Fra elettore ed eletto tanto più quando è viziata e deturpata dei mille meccanismi a incominciare da quello legislativo che oggi nega il diritto naturale del voto di ugual valore
Ma concepisce invece la democrazia
Come l'esercizio permanente di un potere del popolo
Certamente con regole e compagni che ritorno quell'assemblearismo
Intendo dire non la critica all'Assemblea
No al suo uso tribuni passivo quale abbiamo assistito e del quale Gramsci diceva che riproduceva gli ordinamenti delle tribù barbariche che esprimevano la democrazia sovrana battendo le picche sul terreno ululando quante ne abbiamo viste vero Fausto
Per noi c'è da chiedersi cosa c'è di vitale oggi nella concezione conciliare
A me pare di cogliere alcuni valori di fondo unitari
L'unitari che nelle diverse esperienze di questo secolo tornano a riproporsi oggi come una esigenza che credo sia un'esigenza primaria
Per la politica per sindacale
Angelo Di Gioia
Che sarà segretario voglio ricordarlo di Luigi Longo e collaboratore di Rodolfo Morandi
In quel binomio di persone che si raccoglieva nel coordinamento dei consigli di gestione Angelo Di Gioia in un libro degli anni Cinquanta
Ricorda che in questo secolo cito i lavoratori hanno avanzato in forme molteplici e con insistenza crescente la rivendicazione di un intervento nella gestione dell'impresa
Questo a me pare compagni il tratto comune di tante pur differenti esperienze
Negli anni Sessanta mezzo secolo dopo l'esperienza dei consigli ordinovisti noi qui a Torino
Il il movimento sindacale
Ma non tutto vero fortuna non tutto il movimento sindacale la sinistra politica ma anche qui non tutta
Davanti ad un processo produttivo che era profondamente mutato il che comportava forme diverse nella erogazione delle forza lavoro e di fronte ad un distacco ritardo storico del sindacato
Riscopre lo riscopre ma non senza scosse e vivissimi contrasti al nostro interno io potrei portare una cronaca abbondantissima abbondante dei nostri rapporti con la confederazione a Roma
Riscopre l'esigenza di partecipazione di quella che Comincioli riparo donne con l'ambiente
Chiamava di non delegare di validazione del gruppo operai omogeneo
In termini organizzativi ciò si chiamerà conoscitivi fabbrica delegati valore dell'Assemblea consigli di zona comitati di quartiere
Si chiarirà intreccio fra rivendicazioni in fabbriche rivendicazioni di riforma a livello di società
Io desidero intenzionalmente sottolinearlo ciò ebbe un grande valore non solo sindacale contrattuale compagni non continuiamo a commettere questo errore ma culturale alla ricerca di una cultura legata alla vita
Coi medici per una nuova medicina fondata sulla prevenzione quindi non paghi di posto ma eliminazione del nocivo
Con gli insegnanti per una rivendicazione sulla scuola non solo quantitativa tattici più scuola ma per Diversi contenuti del problema ritornare
Fu sono allora ricordiamolo qui in quest'aula ci son molti compagni insegnanti di quella stagione fu solo allora che noi costituendo il sindacato scuola confederato non corporativo
Coi giuristi per un diverso diritto ricordo con Bobbio quando facciamo le contro inoculazione dell'anno giudiziario con gli architetti nel rapporto nord-sud per gli insediamenti e localizzazioni
Si riproponeva cioè qui mi pare la critica gramsciana gli intellettuali di guardarsi dalla cultura Libre ska e di non guardare al popolo
Cos'è fare cultura
Voglio dire qualcosa proprio perché sono un uomo di cultura sull'ordine Nuovo del Giulio deludenti Gramsci ammonendo che la rivoluzione proletaria non è l'atto anche qui cito fatto arbitrario di una organizzazione che si afferma rivoluzionaria sedicente rivoluzionaria ma un lunghissimo processo storico
Tratteggia i caratteri dei consigli di fabbrica e il loro rapporto polemico e dialettico con i sindacati con le commissioni interne dall'OLAF nella concezione gramsciana il Consiglio è anche qui cito cellula di un nuovo Stato
Dice Gramsci Stato operaio con le basi di un nuovo sistema rappresentativo il sistema dei consigli
Appunto perché dice Gramsci in una determinata fase del processo le forze produttive non possono più svilupparsi e sistemarsi
In modo autonomo negli schemi ufficiali della convivenza
Il processo reale della rivoluzione proletaria non può essere identificato con lo sviluppo e l'azione delle organizzazioni rivoluzionarie di tipo volontari e contrattuali sta quali sono il partito politico i sindacati professionali
E quindi il Consiglio è di tutti i lavoratori
A differenza del sindacato dei soli tesserati
Bene ciò comporterà già in quella fase voglio proprio ricordarlo un rapporto di polemica e di critica contro l'uso riformistico delle tradizionali organizzazioni operaie io parlo di riformistico compagni e non di riformatore ricordo una lezione di del compagno Tortorella quando ci spiegò questa differenza polemica all'attivismo televisione coi socialisti e lo voglio ricordare in questo dice un bordo mondo che che che abusava dei termini
è molto significativo che questa concezione ordina visto del potere che parte dal processo produttivo porti alla polemiche alla modifica degli istituti operai di fabbrica nel venti
Cioè quando ancora era unito il Partito socialista e Gramsci era nel partito socialista
Come si ricorderà rete di Vittorio giorno qui a Torino e poi un vivissimo articolo direttore scriveva Torino sorse un vivo contrasto tra Gramsci e Togliatti
Coi riformisti dalla Confederazione che volevano che ad essere candidati nelle Commissioni interne fossero i soli iscritti alla CGIL escludendo i lavoratori bianchi
Gli operai della FIAT diedero ragione a Gramsci e a Togliatti
Che avevano una visione unitaria della classe
E del ruolo politico nella produzione degli operai e allo stabilimento FIAT di corso Dante quella che voi c'era la vecchia ricambi fu eletto per la prima volta un operaio cattolico l'operaio pelo questo lo volle Gramsci lo colloca gli ordinovisti
Ecco allora che la teoria diventa prassi
Informano i comportamenti muove atteggiamenti e propensioni nuovi obiettivi e nuove strutture
Dalla ideologia la critica reale come diceva il titolo di quel convegno che abbiamo ottenuto con te
Questa prima
Dopo la Liberazione negli anni quarantacinque cinquanta sorgono in tutte le aziende i consigli di gestione voglio dire alcune cose
I consigli come sappiamo furono decretati durante l'occupazione nazista il diciassette aprile del quarantacinque cioè il giorno prima dello sciopero tre insurrezionale che fu un fatto clamoroso
E
In netto contrasto
Con quella che era poi la socialità di Salò sostanza
Ma essi malgrado il progetto di legge che fu poi presentato dopo la Liberazione Morandi d'Aragona non avranno mai il riconoscimento giuridico si insediarono di fatto nelle aziende con raccordi vari
Con caratteri di finzioni anche molto diverse fra di loro io cito la mia fabbrica le Officine di Savigliano con sei mila dipendenti io fui eletto segretario scusatemi questa citazione personale vale a dire anche una testimonianza come tutto il resto
Questo Consiglio di gestione sarà definito commissione paritetica
Cioè formato da rappresentanti mezzi dei lavoratori mezzi della proprietà ma quando noi passavamo di lì a poco atto ad una politica dura di polemica con la direzione di opposizione ai licenziamenti avevamo tre mila e seicento licenziamenti fu una cosa colossale a Torino
I rappresentanti della proprietà non vennero più alle riunioni e i nostri rapporti forno diretti dirottati su una figura minore al direttore d'officina
Ricordo che il mio direttore l'ingegnere Loria
Per chi ha buona memoria era il figlio di quel tocco tanto senatore col quale Gramsci polemizza va sovente volentieri mi diceva mi diceva voi non gestite un bel niente
Bene questi consigli e dovranno conquistarsi sul campo uno spazio di intervento nella produzione prima di venire definitivamente liquidati nella grande reazione degli anni Cinquanta le rappresaglie Farina
Bisogna anche qui compagni di scena le cose non ci capiscono aver presente un contesto complessivo nel quale si situano no
C'erano la distruzione materiale del Paese che era stata lasciata alla guerra c'era un enorme bisogno ricostruttivo
C'erano esigenze elementari di esistenza pezzo di pane tutti i giorni
Se il ritorno di milioni di reduci
Delle guerre fasciste e di tutti noi dalla guerra partigiana milioni
Io credo di poter esprimere un giudizio
Lo esprimo con Gucci purezza io un giudizio di uno che ha partecipato a quella fase in prima persona
Il giudizio è questo che quello spazio i consigli di gestione e lo conquistarono ebbene io ricordo
Le migliaia di conferenze di produzione che abbiamo fatto di azienda di settore
Ricordo il loro contributo questa struttura al piano confederale di Vittorio fu di fondamentale importanza
E negli aspetti economici rivendicativa e produttivi fu certamente superiore al sindacato
Per fare un solo esempio
Mi scuso ancora nella mia azienda noi elaborammo pezzo per pezzo centosettantacinque relazioni tecniche
Produttive
Per loro lavorazioni reparti diversi con proposte eccetera eccetera dalla fonderia al parco rotabile e via discorrendo la Storta il consiglio di gestione aveva un rapporto di collaborazione col proprio comitato tecnico che era formato da centottanta tecnici
Nemmeno iscritti alla CGIL
E quando si aprì la crisi del quarantanove cinquantadue
I licenziamenti di massa
Noi lavoravamo un piano programma di lavoro ancorato alla specificità aziendali ancorato le specificità di dentali non era la cosa pappagalli esca del ripetere le impostazioni confederale significava per noi carpenteria metallica Elettronica materiale rotabile eccetera
E corrispondente e corrispondente alle tremende esigenze del Paese dopo le distruzioni debiti Torino
Nessuno di voi ci fa caso ma Torino cammina ancora comuni tra una bisarca quel tram snodabile no che fu fatto da noi con l'accostamento di due vecchie vetture che assieme del dopoguerra che progetta mo'noi
Per certi aspetti fumo persino elogiati dalla direzione
Perché racconto questo
Diceva Gramsci
Un gruppo sociale deve avere la direzione intellettuale e morale
E può e deve essere dirigente già prima di conquistare il potere governativo
Si deve essere egemonia politica anche prima dell'andata al governo
Certo egemonia gramsciana non quella caricatura che se ne fa oggi per cui pare che sia una cosa mostruosa questa egemonia
Mi pare dunque abbastanza ma non totalmente fondato il giudizio che si può leggere
Su il sindacato dei consigli forbice Chiaberge dove si rileva che c'era una originaria ambiguità dice chi ha dell'ANCI ma compagni l'ambiguità erano la situazione
L'ambiguità dei consigli di gestione che ne facevo d'un tempo dei fattori di stabilizzazione sociale
Ma era stabilizzazione avere equilibrio di potere in quella situazione
E di espressione dirette del movimento operaio
E che nell'ottica dei partiti marxisti consigli di gestione dovevano rappresentare non la collaborazione ma strumento transitorio nella prospettiva socialista
E questo mi pare più appropriato questo giudizio
Dirà Rodolfo Morandi parlando come ministro dell'industria allora al convegno dei consigli
A novembre del quarantasei noi abbiamo bisogno in un modo o nell'altro non conta tanto la formula che la legge potrà trovare di proteggerlo lo sforzo costruttivo su qualcosa di più solido che non sia la pavida incerta volontari troppe parti di quella categoria classica in mano le forze produttive e la relazione parlamentare
Del professor Massimo Giannini che accompagna questo progetto di legge diceva il disegno di legge non fa che affermare una realtà che già insiste
I consigli erano orientati una sfera super AZIENDALE che rendere possibile all'azienda a differenza delle forme corporative o stataliste la propria individualità né ai compagni io non tira una conclusione
Certamente
Sulla riproposizione di vecchio di nuove forme o istanze organizzative non è questo che sto dicendo
Francamente mi parrebbe un'esercitazione a freddo
Le formule nascono sempre da una politica dal contesto nel quale si situano altrimenti sono arbitra
Mi pare che c'è un principio generale dettato dalla Costituzione disatteso e ancora valido
Quella della partecipazione dei lavoratori alla gestione dell'impresa il tempo qui non mi consente
Di aprire questo capitolo che però è aperto
Le obiezioni contro obiezione suggestione su congestione
Nei decenni bisogna anche capire che son cambiate molte cose anche in ruoli dal sindacato non più chiusi nella sola contrattualistica del rapporto di lavoro del salario dell'orario per la corretta
Ma soggetti di politica economica
Ma indubitabile Company che questo problema esiste a cui talmente e dico ancora alcune cose ed è appena
Ed è certo che la politica del sindacato in questa fase il merito delle dure critiche
Basti pensare ad alcuni fatti a Torino clamorosi e direi persino Bergognone sì
A come non è stata gestita tutta la politica industriale di settore parlo della legge sei sette cinque di settore
Parlo della legge quarantasei per l'innovazione parlo degli incentivi senza conquistare controlli reali
Basta vedere qui a Torino la politica un'auto la non gestione della delibera CIPE del piano auto del maggio del l'ottantuno io ricordo che parlai con la FIOM e stava scritto in quella delibera quasi avessimo fatto chissà quale conquista per difendere i livelli occupazionali al massimo possibile
E poi vi ricordate cosa abbiamo avuto sulla pelle ai compagni vi ricordate cos'abbiamo avuto massimo possibile perché che cosa cosa vuol dire
Una politica tutta requisita ai vertici ben lontana dalle concezioni consiglia
Qualche considerazione dovrebbe essere fatta sulle RSU ben lontana da quelle esperienze ben lontano da quel sindacato dei consigli degli anni Cinquanta
Che cremaschi il compagno Cremaschi si gratta la ritorsione ha richiamato ancora di recente sul sull'idratazione come fatto di effettiva democrazia
C'è qui una rappresentanza deformata
Ma c'è anche un carattere capillare che Angelo nella lettera degli accordi avrebbe spazi istituzionale
No di qui ci sono i nodi della democrazia della partecipazione degli iscritti che come dice Cremaschi una frase pesante ma giusta non possono essere il parco buoi il parco buoi
Ma per esercitare questi diritti occorrerebbe un contesto politico sindacale profondamente diverso
Io non ho mai visto
E sfido tutti a dimostrarmi il contrario mai visto
Se non nei momenti di crisi occupazionale acuta quando arrivano le lettere di licenziamento
Non ho mai visto e quando si grida sulle piazze i compagni farebbero bene di ricordarci ultima esperienza della lancia in cui nove oratori uno dopo l'altro gridava queste cose ai finanziamenti pubblici
Dalla FIAT salvo poi dimenticarli un secondo dopo e dimenticarli per sempre chiedere di discutere gli affetti
Dei finanziamenti pubblici all'illustre caro folto questa questione si ripropone oggi con con la rottamazione io ti do ma tu militari
La FIOM ha chiesto dopo questo la la la la come dire la stabilità del rapporto di lavoro dei contrattisti
La FIAT ha detto non ve la do però ha detto
Prolungo
Vedremo
Per le RSU una rappresentanza per organizzazioni sindacali dove il gruppo operaio omogeneo
E tagliata fuori
Io vorrei ricordare due cose poi finisco in questi giorni
L'Unione industriale di Torino e l'Amma
Hanno deciso di fare a proprie spese vero a proprie spese ma poi però vogliono i soldi indietro dalla regione rimborso
La formazione professionale
Per mille apprendisti
E per cinquecento altri lavoratori si dice da riqualificare da riciclare eccetera
Nasce il problema compagni grosso
Non solo sindacale politico
Chi deciderà dei contenuti formativi
Dei programmi didattici
Una visione aziendalista formativa oppure un maggior rossa respiro quei saperi diversi di cui parliamo sempre non li compra chiamo ma in programmi c'è un ruolo qui dagli organi paritetici previsti dagli accordi
E se sì e se sì come si è capace la parte sì di sindacale di esercitarlo fino in fondo a questo ruolo
E a queste domande non le pongo a caso
Le pongo per una riflessione
Perché quando in sede sindacale mi dicono molti compagni
I padroni qui sanno quel che vogliono
Ma noi dopo venti anni di assenza dopo che avevano fondato un sindacato scuola per rispondere agli utenti della scuola
Dopo venti anni di di mancata applicazione questi problemi abbiamo delle difficoltà a parlare di contenuti dei programmi didattici
Si sente in tutto il disagio che deriva dalla scarsa o mancata partecipazione
E qui compagni scusate mi anche voi compagni intellettuali qui si esercita l'egemonia
Che come Tortorella scriveva si contrappone all'idea di dominio ed è una compiuta capacità di direzione oppure qui si proponeva Subert subalternità di chi va a mettere lo spolverino sulle decisioni altrui
Ho letto di recente era un Mordenti
Diceva una cosa molto vero ha un rilievo doveroso quanto detto qui e la nostra relativa debolezza
Ma allora se e il discorso ritorna mica ritorna perché lo faccio ritornare io
Come scriveva Gramsci il rapporto pedagogico esistenti tutta la società nel suo complesso
E se le tecniche sempre più sofisticate che abbiamo dei conoscenza e pratica
E nuovi intrecci di culture lavoro e nuovi rapporti fra lavoro intellettuale industriale allora queste cari compagni sono questione tutt'altro che settoriali
Tutt'altro che circoscrivibili e delegabili è una particolare categoria o la politica del sindacato
Non è compito delegato solo al sindacato compagni intellettuali un problema anche nostro posto di tutti non perché non esistono delle peculiarità sindacali e degli aumenti contrattuali ma perché una cultura rivoluzionare già o se volete dire di trasformazione deve assumerne queste questioni come paradigmatiche come modello dello sviluppo che propone Secondo il termine l'altro ieri
Addirittura il pagina culturale a questa dignità
La stampa spiegava con Caprara
Già segretario di Palmiro Togliatti
Io poiché non sono mai stato togliattiano
Questo segretario
Che visse di servo encomio e credo moriva di codardo oltraggio
Spiegava antimeridionalismo di Togliatti spiegava io ho sentito nessun richiamo dico solo pare che ci vuole un po'di coraggio dire questo
Ma io non mi stupisco più di niente scritto la stampa che naturalmente hanno pubblicato molli stupisco più di niente perché se D'Alema qualche mese fa è venuto spiegarci che Gramsci era liberale
Boh avrebbe detto mia nonna che era una brava contadino di Cisterna basti qui non c'è più religione insomma non non capisco più niente ma lasciamo perdere consentitemi può allora parlando qui a Torino
In relazione a questo di fare un'ultima considerazione
Su un problema che ci deriva da questa concezione consigliare di partecipazione io dico di visione unitari
No su Grancini
Questa è una città sì qualcuno l'ha dimenticato e una provincia ove negli anni Sessanta sugli immigrati centinaia di migliaia di lavoratori dal Sud
Una cosa biblica
Qualcuno scherzando ma poi non troppo diceva che dopo Napoli Torino e la più grande capitale del Mezzogiorno vitali una città che nel dopoguerra aveva seicento mila abitanti
E nel giro lapidi sicura di mesi arriva a un milione duecento mila comuni della provincia che raddoppiano triplicano biologo sceglierà scettico mi ricordo settantacinque per cento della popolazione erano di origine micro torna problemi che esplodono del lavoro della casa della scuola del dormire
Fu una cosa gigantesca parecchi di voi lo ricordano poteva succedere l'ira di Dio compagni pensiamoci un momento possedeva succedere l'ira di Dio
E fu merito storico
Di questo nostro partito della classe operaia vero unificato ciò che il meccanismo della produzione dell'economia tendevano a dividere a contrapporre quando nelle grandi lotte operaie degli anni sessanta noi qui da Torino
Ponemmo il problema di un diverso sviluppo territoriale del sud
Non Ippoliti ricordi Fausto non il politico gestione e le sacche di depressione esito uno sviluppo armonico quando si operammo qui a Torino non dimenticatelo signori
Scioperano per non chiedere una sola lira ma per avere investimenti al Sud quando andammo a Caserta come siamo andati per difendere la Indesit là sul posto che ce l'avevamo anche qui ad Acerra per le fibre
Al convegno di Napoli per la FIAT e le fibre
Quando fummo invitati dal sindaco di Salerno il democristiano professor Ravera primario cardiologo di Moro
Perché avevamo difeso i forni vetro a Salerno e Roccasecca e avevamo rifiutato noi dal Piemonte un insediamento piemontesi in zona ricca come quella di Peveragno dove correvano due stipendi per famiglia
Due a ad oggi o del singolo
Fra le fragole e e ricevere
E quando dopo anni di immigrazione alcuni anni
I nostri delegati di fabbrica Vernon settantacinque per cento Giovanni meridionali
Bene RAI non di paglia retorico questo noi ci sentimmo compagni
Quasi fisicamente
Quasi fisicamente che il pensiero cultura unitaria
L'insediamento di Gramsci
Non erano passati invano in questa città avevano lasciato segni profondi si erano sedimentati comportamenti tanti e vari sindacali politici amministrativi e culturali
Perché io mi son convinto le cose vere tornano sempre ad essere vivi io credo che questa è la risposta che noi diamo anche oggi
Alle chimismo al separatismo ai tanti arruffapopoli del nostro tempo grazie
Ringraziare l'Italia alto l'applauso raccolto suo bell'intervento allora abbiamo prima dell'intervento di Fausto Bertinotti l'ultima relazione di Alberto Burgio dal titolo valorizzazione della fabbrica e americani
Grazie
La riflessione gramsciana sull'americanismo
Trova la sua cornice ideale nella ricerca delle premesse materiali del rivolgimento rivoluzionario e in questo contesto che prendono forma in tutta la loro portata apparentemente paradossale
I giudizi favorevoli di Gramsci
Nei confronti di quello che egli chiama il fenomeno americano e in particolare del nuovo industria lirismo ispirato alle innovazioni taylorista
Giudizi che ancora di recente hanno suscitato aspre critiche prese di posizione polemiche
Su tali critiche in particolare sull'ultima in ordine di tempo di Bruno Trentin
Che riprende e approfondisce una tradizione già ricca di contributi penso tra gli altri ai lavori di Mario telo Franco Sbardella e Franco De Felice vorrei soffermarmi in questo mio intervento
Cominciamo con l'esaminare il giudizio favorevole di Gramsci nei confronti del nuovo industria lirismo americano
Il discorso gramsciano sul terrorismo si sviluppa sullo sfondo del confronto tra artigianato e lavoro industriale
Tolto di mezzo l'equivoco grossolano come egli scrive come Gramsci scrive secondo cui non inerire IMI Ri.Rei beh al lavoro artigianale alcuna serialità il confronto con il lavoro industriale si risolve si risolve tutto a vantaggio di quest'ultimo
Sulla base della maggiore razionalità che lo caratterizza in quanto produzione di massa destinata a mercati tendenzialmente universali
Il lavoro dell'artigiano si svolge in serie scrive Gramsci al pari di quello dell'operaio della grande industria razionalizzata
E non è meno di questo standardizzato e ripetitivo
Con la differenza che il primo quello dell'artigiano risponde al gusto di ristretti gruppi umani ad orientamenti angusti poco dinamici
Mentre il secondo quello dell'operaio industriale entra in rapporto con una domanda basta articolata e in costante evoluzione il risultato
è che agli occhi di Gramsci il lavoro artigiano e molto più vincolato di quello industriale
Caratterizzato da un rapporto attivo quest'ultimo nei confronti di una committenza ampia e virtualmente illimitata
Scrive Gramsci
La grande industria cerca di standardizzare il gusto di un continente o del mondo intero per una stagione o per qualche anno l'artigianato subisce una standardizzazione già esistente immuni unificata di una valle o di un angolo del mondo
In una parola la razionalità dell'industria consiste agli occhi di Gramsci nella sua tendenziale universalità nella sua dimensione sociale oggettivamente contrastanti al suo uso capitalistico
Ma se la produzione industriale razionale
In quanto costituisce il mezzo adeguato al soddisfacimento dei bisogni della società di massa e in prospettiva del genere umano unificato
Questa valutazione appare tuttavia problematica alla luce dell'approdo del processo di sviluppo di sistemi produttivi della grande industria
La razionalizzazione taylorista esaspera la tendenza alla parcellizzazione che connota la produzione industriale sin dei suoi esordi
E sancisce la reificazione dell'operaio
Il suo compiuto ridursi a me era protesi della macchina
Il fatto è
Che per paradossale che possa apparire
Proprio l'evoluzione dei sistemi di lavoro della fabbrica razionalizzata e standardizzata costituisce agli occhi di Gramsci la testimonianza del carattere progressivo dello sviluppo
Al punto da apparire di per sé un presupposto decisivo ai fini del rivolgimento rivoluzionario
A che cosa allude precisamente Gramsci parlando della maggiore produttività sociale della sempre più perfetta divisione del lavoro
Vi sono molti indizi che inducono a ritenere che questo aumento di produttività sociale discenda a suo giudizio
Dalla oggettiva potenzialità emancipati IVA di quell'attività produttiva automatizzata e standardizzata della quale pure gran ci sottolinea gli effetti Ray ficcanti
La portata obiettiva del fenomeno americano scrive Gramsci consiste nella rapida e consapevole creazione di un tipo nuovo di lavoratore di uomo la cui razionalità e ai suoi occhi innegabile
Da ciò discende l'auspicio che tali soluzioni si diffondano in tutti i Paesi industriali il fatto scrive Gramsci che il metodo Ford razionale comporta che esso deve generalizzare
Non solo
A Gramsci appare altrettanto evidente che le innovazioni oggi introdotte preludono ad ulteriori sviluppi
All'affermazione di un nesso psicofisico nuovo e superiore e anche in questi prevedibili progressi futuri egli scorge un merito storico del nuovo industriali sono giudizi positivi
E sono questi giudizi positivi ad avere suscitato forti perplessità
In essi si è ritenuto di cogliere da parte dei critici di Gramsci che ho citato prima la testimonianza di una netta subalternità al punto di vista capitalistico
Il produttivi Isma'di Gramsci rispose Rebbe su un fraintendimento naturalistico a causa del quale lo strumento tecnico della valorizzazione del capitale la fabbrica i suoi strumenti diversi stemmi di lavoro
è assunto come in sé e perse razionale e progressivo
E questa concezione a sua volta tradirebbe una concezione lineare evoluzionistica del rapporto tra sviluppo delle forze produttive e transizione al comunismo
è innegabile che queste critiche riposano su un dato testuale rilevanti
In effetti i miei quaderni Gramsci punta tutto sulla distinzione
Tra l'elemento oggettivamente razionale immanente nei nuovi sistemi di fabbrica e la loro applicazione il razionale connessa agli interessi della classe dominante e sulla possibilità di separare
Tra loro tali elementi questo in effetti il punto
Gramsci non solo mantiene ferma la distinzione tra sviluppo tecnico e il suo uso sociale
Istituita da bucare in nel rapporto sulla stabilizzazione capitalistica presentata al settimo plenum allargato dell'Internazionale comunista tenutosi a Mosca poche settimane dopo il suo arresto
Egli Gramsci attribuisce al tre sia questa distinzione fondamentale
Comunque a questa distinzione è una funzione fondamentale ai fini della lotta rivoluzionaria contrapponendo sì oggettivamente e forse anche deliberatamente sia alle posizioni dello stesso bucare che aveva argomentato la necessità di non interessarsi ai miglioramenti introdotti dalla razionalizzazione capitalistica pena il rischio di un coinvolgimento collaborazionisti Codella classe nella stabilizzazione del capitalismo
Sia a quelle di Togliatti
Il quale intervenuto al plenum non aveva esitato a dichiarare il proprio accordo con l'analisi di Bucharin e a sconfessare l'esperienza ordinò vista
Rivolgendo le per l'appunto un'accusa esplicita di collaborazione di classe con il patronato torinese
Gramsci
Rimane convinto che gli aspetti regressivi della teorizzazione del lavoro e del fordismo non inerisca no alle senza razionale delle nuove tecniche di produzione
E continua a ritenere decisivo lavorare alla distinzione tra tale essenza razionale e l'uso sociale irrazionale dei nuovi sistemi di fabbrica è così
Che coerentemente con la sua sensibilità per la natura dialettica dello sviluppo storico e con una concezione della critica come negazione determinata dell'esistente
La separazione tra gli aspetti regressivi e le potenzialità emancipati rivede la se razionalizzata e ne taylorista
Diviene ai suoi occhi il problema decisivo di tutta la riflessione sulle condizioni del possibile superamento dell'ordine capitalistico
Torna a questo riguardo il tema dello spirito di scissione
Espressione con la quale Gramsci definisce sinteticamente gli strumenti a disposizione della classe innovatrice nella organizzazione del conflitto
Si tratta scrive Gramsci di lavorare sulla dialettica insita nei nuovi metodi industriali di operare la scissione
Tra gli aspetti progressivi e quelli regressivi della razionalizzazione taylorista e di diffondere nell'intera area dei soggetti subalterni la consapevolezza di tale complessità contraddittoria
Quale premessa di una sempre più generale espansione del conflitto nella società
A giudizio dei critici di Gramsci questa impostazione del problema cioè l'idea che si possa separare l'elemento razionale dello sviluppo tecnico e l'elemento dall'elemento irrazionale del suo uso sociale testimonierebbe per un verso la attribuzione di razionalità al sistema di fabbrica quale è quindi un esclusivo interesse al mutamento di management un totale disinteresse per il conflitto operaio sulla configurazione materiale del ciclo
Dall'altra parte testimonierebbe la traduzione del problema della trasformazione sociale in chiave psicologi Istica
L'unico mutamento della condizione operaia si verificherebbe sul terreno della inferiorità del lavoratore risolvendosi
Grazie alla lacerazione schizofrenica tra corpo e mente in una immaginaria evasione dal lavoro è la teoria dell'ascesi operaia su cui Trentin insiste con particolare asprezza
In ultima analisi la posizione di Gramsci riposerà ebbe sulla separazione tra conflitto politico per il potere nella società e nello Stato e conflitto di classe nei luoghi di lavoro
Il primato statalistico del politico indurrebbe nell'ENI mista Gramsci
La tendenza a legittimare il dispotismo dell'élite politica mascherato dalla formale identità tra il partito e la classe
In una parola Grancini come semplice ideologo del capitalismo di Stato e del totalitarismo
Non sarebbe onesto negare che queste critiche muovono da elementi reali
Come si è visto Gramsci riconosce al sistema di fabbrica una razionalità oggettiva
Indipendente dall'elemento del dominio in questo senso i quaderni si muovono nel solco tracciato già negli anni della esperienza ordino vista in una fabbrica aveva scritto Gramsci nell'agosto del mille novecentoventi
Gli operai sono produttori in quanto collaborano ordinati in un modo determinato esattamente dalla Tecnica Industriale
Che in un certo senso indipendente dal modo diva appropriazione dei valori prodotti alla preparazione dell'oggetto fabbricato
Tale valutazione
Ribadita nelle note del carcere induce in effetti Gramsci a trascurare nell'analisi dello sfruttamento la configurazione materiale del ciclo non solo è assolutamente vero
Che Gramsci non concentra la propria critica sulla parcellizzazione
A differenza di Marx
Egli non ritiene che ha la vecchia divisione del lavoro debba subentrare né una nuova nella quale ciascun lavoratore sia messo in condizione di svolgere diverse attività produttive in virtù della quale cioè per riprendere le parole del capitale
All'individuo parziale mero veicolo di una funzione sociale di dettaglio subentri l'individuo totalmente sviluppato sono parole di Marx per il quale differenti funzioni sociali sono modi di attività che si danno il cambio l'uno con l'altro
Al contrario Gramsci considerava azionarie e quindi irreversibile la tendenza lo specialismo
E alla segmentazione del ciclo produttivo
E per questo giudica scientifici i principi base della razionalizzazione taylorista
Si tratta però di domandarsi come mai questo avvenga l'impressione è che la teoria dell'ascesi banalizzi l'argomento gramsciano
E che l'analisi che riconduce il tutto al primato del politico e a una presunta subalternità di Gramsci dal punto di vista capitalistico risenta di intenti polemici
Antisovietici e tipicamente sindacalisti ICI
Che ostacolano l'intelligenza del teste
Prima di formulare un giudizio sulla posizione di Gramsci sul suo contenuto di verità occorre insomma ricostruirne dall'interno l'argomentazione
Prendendo in esame elementi irregolarmente trascurati da tutte le critiche almeno da tutte quelle di cui io sono a conoscenza
Prima di pronunciarsi sul valore della tesi gramsciana si tratta cioè di prenderla sul serio ponendosi in questo caso alcune domande precise
Che cosa succede per Gramsci
Quando si verifica la scissione tra elemento tecnico e suo attuale uso sociale
Cosa comporta in concreto l'auto comprensione dell'operaio come parte del lavoratore collettivo
E il riconoscimento della organicità dell'opera comune alla cui creazione contribuì contribuisce il suo lavoro individuale
Ammesso che sia di per sé è corretto ridurre un qualsiasi processo di comprensione a un semplice evento psicologico occorre occorre comunque tenere presente che per Gramsci non si tratta di questo
E prima di dare per scontato che egli risolva tutto per riprendere la teoria dell'ascesi in una sorta di autoinganno degli operai
Ebbene esaminare la sua idea secondo cui capire ciò che prima non si era compreso trasforma la soggettività e il suo rapporto con la realtà
E pone con ciò stesso le premesse per la concreta trasformazione di quest'ultima
Nella fattispecie
La scissione tra elemento tecnico razionale e suo attuale il razionale uso di classe uso sociale che Gramsci concepisce come un processo di acquisizione di coscienza
Cioè come un progresso sul piano della conoscenza della realtà trasforma l'identità dell'operaio
Da appendice frammentaria ed eterodiretta del ciclo a parte indivisibile del suo dominus
Trasforma il rapporto dell'operaio con la funzione produttiva delegittimando nella dipendenza da ragioni altrui e ponendo all'ordine del giorno la sua autonomia
E pone quindi le premesse materiali per la trasformazione della funzione produttiva stessa
Avviando la alla produzione di oggetti reali come gran ci scrive non più di merci e consentendole di recuperare il proprio significato costitutivo di funzione sociale nel contesto di una comunità in grado di autogovernarsi
In una parola
La presa di coscienza del valore progressivo dello sviluppo tecnico isolate
La costituzione della sua stessa soggettività
Se l'operare produttivo del singolo essenzialmente parte di un'opera comune
Egli non ne comprenderà il valore e introitando il punto di vista del capitale sul suo personale contributo la disprezza era come agire meramente meccanico mattinale in questa misura totalmente fungibile
Finché non riconoscerà se stesso come parte di un tutto soggettivo più organico e come attore razionale capaci di spendere la propria fatica in una costruzione ricca di significato
Ma le conseguenze di questa nuova concezione della funzione produttiva non coinvolgono soltanto la sfera produttiva i soggetti in essa attivi e tutta la società
E data la dimensione virtualmente universale del processo l'umanità intera ad essere interessata dal mutamento
In un progressivo compiersi della sua tendenza alla ricomposizione e all'autodeterminazione integrale
Per il fatto stesso di trasformarsi in un operare organico è sensato l'attività del lavoratore collettivo produttore di oggetti reali scardina era un nesso il rapporto di Mercia informato dal comando capitalistico nel quale ancora coinvolta l'intera società come terreno di elaborazione di bisogni indotti
Funzionali agli interessi del capitale e vi sostituirà un nesso caratterizzato dalla emancipazione oltre che del lavoro della società nel suo complesso
Posta in condizione di autodeterminarsi nella definizione dei propri fini ancor prima che nell'attività pratica volta alloro perseguimento in questo senso
La scissione operata nella fabbrica non è che il punto di partenza della costruzione di una nuova egemonia politica sull'intera società
Ma a questo punto
Chiarito il significato della scissione tra sviluppo tecnico il suo uso di classe
Si pone la questione è più complessa
Relativa al fondamento teorico di tutta la posizione gramsciana
Si tratta di chiedersi perché Gramsci attribuisca alla scissione
Cioè a un mutamento che si compie dapprima nella mente dell'operaio la capacità di sortire simili formidabili effetti concreti
Porsi questa domanda
Ineludibile al fine di verificare la fondatezza della teoria dell'ascesi operaia equivale a corse né un'altra davvero decisiva quale la verità che l'operaio scopre in virtù della scissione tra elemento tecnico e suo attuale uso capitalistico e la scoperta della quale lo pone in condizione di sovvertire la sua attuale situazioni di sfruttamento
Il problema avverte sulla concezione gramsciana dell'automatismo
L'idea base di tutta la riflessione su questo problema
è che divengono automatici soltanto quei comportamenti che si sono dimostrati utili al conseguimento degli scopi prefissi
Sul piano sociale per Gramsci automatismo significa standard pratico razionali
Comportamento generalizzato si in conseguenza della sua razionalità e cioè della sua produttività sociale
Farla inequivocabilmente di questo l'esempio che Gramsci Adduce proprio nell'analisi degli automatismi introdotti dagli industriali americani riferendosi ad una delle funzioni pratiche fondamentali della vita
Come si cammina scrive senza bisogno di riflettere a tutti i movimenti necessari per muovere sin cronicamente tutte le parti del corpo in quel determinato modo che è necessario per camminare
Così avvenuto e continuerà ad avvenire nell'industria per i gesti fondamentali del mestiere
In una parola
Secondo gran si si afferma storicamente come prassi socialmente condivisa e come comportamento automatico solo ciò che effettivamente risponde ai bisogni storicamente determinati della collettività
Il discorso ha validità generale
E rimanda alla concezione dello sviluppo storico come processo di realizzazione della ragione nel considerare il progresso delle tecniche sociali di produzione
Ciò significa che il graduale affermarsi di nuovi automatismi consegue all'evolversi della capacità delle forse delle forze sociali produttive di soddisfare i bisogni generali della società
Da questo punto di vista e nella misura in cui ottiene una sanzione collettiva nella misura in cui cioè diviene effettivamente regola generale di comportamento la razionalizzazione taylorista cessa di essere frutto di arbitrio individuale
Ferma restando la necessità di distinguere tra le sue molteplici forme di applicazione tra i suoi molteplici usi di classe
L'innovazione dei sistemi di lavoro riesce a promuovere il trasferimento della memoria del mestiere nel sistema degli automatismi dei singoli produttori in quanto costituisce una risposta razionale agli scopi della funzione produttiva per Gramsci insomma e grazie alla loro oggettiva razionalità che ai nuovi sistemi di fabbrica riesce di imporsi e di generare automatismi
E in questo senso proprio la struttura parcellizzata e standardizzata del lavoro è ai suoi occhi
La sede della specifica razionalità della grande industria
La meccanizzazione standardizzazione del lavoro quella che Gramsci chiama la sua divisione sempre più perfetta
Costituisce la premessa tecnica del massimo incremento di produttività del lavoro operaio del macchinario posti da essa in grado di produrre risultati adeguati ai bisogni sociali della massa
Ed è questa capacità
A rendere ragione del successo del tentativo del nuovo industria lirismo di spezzare il vecchio nesso psicofisico del lavoro professionale qualificato per sostituirlo con un tipo nuovo di lavoratore e di un uomo
Qui è il nocciolo teorico della scissione tra elemento tecnico e suo attuale il razionale uso di classe
La parcellizzazione taylorista
Conferisce virtualmente
All'operaio una competenza professionale nella quale è implicito un sapere teorico pratico all'altezza delle esigenze di Autori produzione generale della comunità sociale
Tendenzialmente ricomposta
La scissione di tale competenza dal suo attuale uso funzionale agli interessi del capitale
Consente all'operaio di appropriarsi tale competenza e di finalizzare la ha un'attività produttiva affrancata dal dominio questo intende sostenere Gramsci nella scandalosa nota sulla meccanizzazione del lavoratore
Come l'acquisizione dell'automatismo nel camminare
Non costituisce una premessa di lacerazione del nesso psicofisico individuale
Così l'automatismo che trasferisce nel corpo del lavoratore nuova memoria professionale non costituisce di per sé un elemento di scissione e di reificazione
Rappresenta al contrario al pari dell'assimilazione di qualsiasi automatismo un nuovo episodio del processo individuale e sociale di alfabetizzazione teorico pratica
L'acquisizione di una competenza che si tratta di riconoscere come una ricchezza potenziale considerandola al di fuori della cornice storico sociale della razionalizzazione capitalistica nella quale soltanto essa si determina quale strumento di valorizzazione del capitale e di perfezionamento dello sfruttamento del lavoro
Per gran finestre ma sintesi l'automatismo è caratteristico di tutte le funzioni sociali cioè di tutti i comportamenti conformi allo stadio di sviluppo storico delle forze produttive
L'impatto alienante del lavoro terrorizzato non consegue quindi all'automatismo
Né al processo di parcellizzazione delle funzioni produttive che si sviluppa attraverso i loro automatizzate sì bensì alla etero non mia che caratterizza il loro svolgimento nella fabbrica capitalistica
In questo senso
Non si tratta di ritornare a una improbabile o organizzazione artigiani scade la produzione industriale
Ma di liberare il lavoro operaio dal dominio capitalistico ponendolo in condizione di realizzare la propria capacità di fare da sé
Come gran ci scrive rivolgendosi nel settembre del diciannove ai commissari di reparto delle officine FIAT cioè di disporre in piena autonomia dello strumento tecnico in Serra passionale e di orientare lo al soddisfacimento effettivo dei bisogni sociali merito
Ciò consente di individuare il vero discrimine teorico tra la posizione gramsciana e quella dei suoi critici per questi ultimi certo inconsapevolmente a rischio a rischio di farsi banditori di suggestioni reazionarie tipiche di ogni critica radicale della modernità
Lo strumento tecnologie e sistemi produttivi ma lo stesso potrebbe dirsi sul terreno politico per lo Stato e l'apparato istituzionale
è interamente determinato e inficiato dall'interesse di classe del capitale o comunque del soggetto dominante
Per Gramsci invece nello strumento è immanente una dimensione autenticamente razionale in quanto la sua costituzione e trasformazione al pari di ogni altro momento del processo di elaborazione delle forme di vita storiche il prodotto di un progresso tecnico-scientifico e più in generale storico sociale soltanto in parte
Funzionale all'affermazione dell'interesse di volta in volta dominante e dunque sempre in qualche misura e in misura se
Kondo Gramsci crescente conforme anche all'interesse comune della collettività
Il confronto tra Gramsci sui critici intorno alla razionalizzazione capitalistica si chiarisce se lo si legge come un confronto tra due posizioni di un tra due diverse concezioni del processo di sviluppo della razionalità collettiva in particolare la posizione di Gramsci è improntata al rifiuto di una critica della razionalità che scambiando per radicali
Integralismo fornisce alimento ad atteggiamenti subalterni quando non a un ribellismo nichilisti come su questo processo di sviluppo della razionalità sociale Grancia punta l'attenzione memore della lezione filosofico storica dice che le di Marx
Come presupposto dell'analisi critica della modernizzazione europea era ieri il riconoscimento della funzione storica progressiva svolta dalla borghesia capitalistica così oggi la ricerca delle con sì ogni per il superamento del dominio borghese implica la comprensione della portata obiettiva del fenomeno americano cioè la percezione della sua specifica razionalità
Che non si tratta di rifiutare in blocco bensì di estrarre dall'involucro del suo attuale uso il razionale quale strumento di dominio sul lavoro salariato sull'intera comunità sociale
Questo è l'argomento gramsciano
Sul quale si tratta di pronunciarsi evitando di schiacciare di arbitrariamente il peso di polemiche dirette verso altri bersagli e tenendo presenti i rischi dico
Imputazioni empiriche sovente fondate su pietra di paragone arbitrarie e inadeguate un buon modo di cominciare l'esame di questo argomento e di chiudere
Questo già troppo lungo intervento e forse domandarsi
Se nell'idea di gran ci secondo cui la parcellizzazione astratti Zazie o ne delle funzioni produttive è solo l'aspetto fenomenico con cui si manifesta la loro superiore organicità
Non sia contenuto un elemento prezioso anche per l'analisi dei processi attualmente in corso correntemente riassunti sotto la rubrica crisi del fordismo
Se in qualche misura è fondata la persuasione di Gramsci
Che è premessa necessaria la ricostruzione dell'antagonismo operaio
Sia il riconoscimento della essenziale organicità delle funzioni produttive a dispetto della loro parcellizzazione
Se cioè accettabile l'idea che si tratta di cogliere per paradossale che ciò possa apparire la potenzialità retcon positiva dello dell'attività produttiva Taylor Rizzato
L'idea che proprio in questa forma del produrre si tratta di riconoscere il luogo costitutivo di un soggetto operaio nel quale si incorpora un suo per e razionale teorico pratico all'altezza di uno stadio avanzato del processo di ricomposizione sociale allora
Ribaltando di centottanta gradi la tendenza a identificare segmentazione dei cicli dei sistemi di fabbrica e frammentazione della soggettività operaia
Appare plausibile immaginare che il punto su cui fare leva oggi ai fini della riaggregazione delle soggettività antagonisti che sia proprio la oggettiva organicità di una funzione produttiva che si presenta disseminata nei luoghi e differenziata nelle forme del produrre
Se le analisi del testo gramsciano qui prospettava TAR dovesse rivelarsi corretta non cadrebbe insomma soltanto la tesi banalizzando e che riferisce c'è l'affermazione della progressività dell'americanismo contenuta nei Quaderni alla pretesa subalternità di Gramsci dal punto di vista capitalista
Insieme a tale tesi cadrebbe anche un'importante a Lippi
Invocato a giustificazione dell'arretramento subito dal movimento di classe negli ultimi decenni
Posto che la costruzione della soggettività antagonistica non avviene mai
Sul terreno della immediata concretezza della funzione produttiva ma richiede invece sempre la capacità di cogliere l'essenza di quest'ultima a cominciare dalla sua oggettiva organicità e razionali
Già tuttora confusa per riprendere un'ultima volta in termini gramsciani in una transitoria sintesi con gli interessi della classe dominante
Grazie
Siamo al
Appassionante
Poi
Troppo
Abbiamo espropriato il nostro presidente al microfono tanto
Io non vi esproprio delle conclusioni invece semplicemente un intervento ma non è soltanto un una clausola di stile proprio che non non potremo sopra di fare premi
Del resto
Aveva diciamo una continuazione questo convegno importante domani
E di questo convegno io vorrei sottolineare proprio semplicemente da testimone
Il carattere
Va bene vogliamo dirla così gratificante per dire una cosa
Molto immediata e un po'ambigue
Nel senso che a Molteno è capitato oggi di di respirare un po'
Usi costretti ad una battaglia politica a cui pure crediamo molto ma su un terreno che però usarono femminismo possiamo definire accidentato
Ritrovarsi a pensa rispetto non solo a categorie fondamentali per la nostra prospettiva politica
Ma anche così in grado di proporci
Chiavi di ritorno sul presente
Molto diciamo più stimolanti di tanti dibattiti apparentemente concentrate sul presente spesso costituisce io credo un titolo di merito di questo confronto
E vorrei sono soltanto quaestor
Come partito ringraziare i compagni che ci hanno lavorato e che hanno consentito davvero questa occasione così stimolanti al portiere da da Alberto Burgio
Italianità che hanno lavorato alla preparazione di questa iniziativa la cui riuscita adesso sotto gli occhi di tutti
Io sento
Regia sull'utilità anche politica
Oltre che culturale di riflettere oggi su Gramsci nelle modalità che qui ci sono state proposte
E vorrei dire anche avendo se era scontato
Per parlare di queste ultime le relazioni così impegnate e molto ricche
Io oggi pomeriggio oltre che interventista ma
Che l'operazione stimolante e difficile insieme
Perché Gramsci e davvero un pensatore difficile
Cioè non si presto adesso si vedeva anche un tuo ultimo intervento ad una interpretazione semplice che semplifica
E forse proprio diciamo così la chiave della sua difficoltà va ulteriormente indagata io ne propongo una probabilmente parzialissime nei questa stessa suscettibile di essere buttata ma che a me invece sembra molto pertinente nel panorama di questa difficoltà
Il gran c'è un pensatore
Un dirigente del movimento operaio movimento comunista quindi pensatore di parte partigiano decisamente battigia tutto interno diciamo
Al costruzione teorica marziana
E però prossimo prossimo continuo spento sì sempre nei territori limite
Dell'organizzazione dell'avversario
Dell'avversario sociale e politico
Pensatore diciamo di parte e esploratore di terreni
Che per essere così diciamo prossimi all'avversario sono proprio scivolose
Adesso veniva ricordata l'organizzazione della produzione e il prodotto
Per via di un terre la modernità su e la modernizzazione
Per via di un terreno su cui l'egemonia
Per usare una categoria frotte gramsciana
E
Dell'avversario di classe
E di cui tu però ti proponi vitale così grande si proponga di cogliere come dire la verità in Terna
Per usare una categoria filosofica dell'avversario ma vale qui e come sua costruzione dello Stato
Vale qui persino come rispetto al fascismo
Di cui tenta in qualche modo di cogliere l'elemento diciamo
Nazional popolare come dire di Kaká oggettiva molte virgolette
E questo secondo me questo approccio che lo rende un pensatore difficile
L'essere decisamente partigiano vogliamo dire così essere un pensatore Della rivoluzione
E insieme esploratore dei terreni per la nazionalizzazione della modernizzazione cioè delle categorie antinomiche rispetto quello rivoluzionario
Ora la di la perché difficile
Difficile perché che noi che in qualche modo ne vogliamo cogliere un'eredità poi vediamo quale eredità se ne siamo capaci
Il rischio dello spaesamento di fronte questo ricerche molto forte
Sia cioè quello di sulla base della temperie dei tempi
Di scivolare in una dimensione apologetica cioè di passare dalla capacità di cogliere la verità interno essere prigionieri della falsità
Dell'operazione ideologica dell'avversario
Sia quella di per rimanerne fuori di essere partigiani di una battaglia opposta e oppositiva mai niente
Lo dico col terreno di fabbrica che mia quello diciamo più congeniale
Io continuo a pensare lo dirò poi che c'è nell'elaborazione anche di americanismo e fordismo un'ambiguità io vecchi lo dico voi pagare tutto e compagni compagni di avere molta benevolenza per il mio intervento nel senso che e lucida la consapevolezza del della miseria diciamo della mia esperienza personale politica culturale rispetto alla costruzioni che lanciano una chiesa ci mettiamo da rivolte
Ma diciamo con questa avvertenza metodologica quindi è prendendoci una libertà diciamo di cui tu e sappiamo la sproporzione teorico culturale io sento che lì c'è un'ambiguità
Prego con lo assumo come elemento generale perché sento che aveva risposto toglie con l'ambiguità è molto difficile adesso
Perché se se sceglie il lato dell'ambiguità che secondo me fortemente come tutto con compreso nella
Interpretazione delle macchine dalla fabbrica da parte di di garantisce cioè sulla razionalità in Terna
Il rischio molto forte
In qualche misura di essere accompagnatori adattativi del processo di modernizzazione
Ma d'altra parte se tu ti metti semplicemente dalla critica Esterna questi processi
Rischi non poter attivare i movimenti di lotta di quei soggetti che sono compresi in quell'elemento di dominio di egemonia ma anche di contrasto in ragioni di interessi Alberto anche di internet
E anche gli interessi immediati oltre che di bande di comprensione
Dell'operazione generale dito medio che l'avversario costruisce queste le parole di tributario
Ed è una difficoltà connessa anche alla lettura e interpretazione
Io penso che per potere
Diciamo così proporci l'operazione dell'eredità
Noi troviamo
Ma riflettere sul
Interezza della figura del pensatore del rivoluzionario grande
E e programmare aggiornarlo però dal punto di vista in cui siamo collocati oggi nelle lotte politiche sociali
Oggi come edito offre
Oggi
Che ha caratterizzato
Dal dispiegarsi di una nuova fase dello sviluppo capitalistico
Su tutti questi elementi naturalmente ha aperto una discussione nuova fase sviluppo capitalistico in ognuno e in tutte insieme è aperta la discussione
Io penso tuttavia che sia una buona approssimazione usa questa definizione
Cioè pensare che lo sviluppo capitalistico entra rispetto a quello precedente così non non definiti non usiamo definizioni troppo SIM attive a in una condizione che lo con Lotta diversamente
E dall'altra parte
Che si apre una fase della lotta per il superamento della società capitalistica
Che chiede
Oltre che una eredità una soluzione di continuità con la storia del secolo chiediamo l'ESP
Anche questa seconda anzi a maggior ragione questa seconda creazione chiederebbe un approfondimento su Juve sull'insieme di questi termini ma anche qui penso che sia un buon punto di partenza
Se queste due formulazioni sono vero la cosa che assolutamente inutile è sbagliato fare vere e leggere ganci come un classico
Se in queste due cose non sono vere
Ognuna delle due tutt'e due insieme allora sì Mallorca
Calcio è un classico
Ci legge si interpreta ci si chiede cosa dicono come quasi
Se invece questa scena cambiata
è cambiata nel senso opposto a quello atteso da tutti nuovissimi
Cioè è una scena che cambia perché ridefinisce le coordinate dello sfruttamento degli azione capitalistica nel mondo e propone alle forze anti capitaliste la ricostruzione di una strategia della trasformazione e della della individuazione
Di un progetto di ridefinizione delle forze capaci di compie quest'impresa
Allora
Gramsci va letto diverso
Non come un classico
Ma come un pensatore Kia ancora delle cose da dire rispetto a questo processo di questo di costruzione cioè ci propone il problema di una vita
Io penso che il mutamento di scena sia rilevantissimo
Ed è quei e questo è il secondo problema il primo abbiamo detto quello da difficoltà almeno ho detto quello della difficoltà
Il secondo è quello che si tratta di applicare un'eredità difficile da decifrare
In una situazione completamente modificata
No innanzi non completamente molto modificato Man modificata molto ma non completamente
Non completamente al punto che resta di quella precedente all'essenziale
Cioè l'essere una formazione economico-sociale capitalistica
Questa elemento che anzi subisce una dilatazione rispetto al ciclo precedente
Si esprime per parte propria
Rispetto a un processo di modernizzazione che siamo soliti definire quello della globalizzazione
E rispetto a un mutamento di scena su cui abbiamo sessanta sentito anche qui cose importanti questo pomeriggio che il crollo dei regimi dell'Est
Dopo il primo elemento la globalizzazione capitalistica io credo che vada colto un elemento di diversità rispetto al ciclo precedente
Secondo me questo è un punto drammatico
Che mentre il ciclo precedente fuori in mezzo a tragedie immani che non possono essere messi tra parentesi
Non è che oh che meraviglia il ciclo taylorista fordista intanto in al SISMI fascismi tragedie Weah cioè non è che lo regge quella e a un'ipotesi porre intimamente progressiva no
Tuttavia tuttavia
Nella sua fase matura
Operato da grande operazione politica sociale e culturale civili di civiltà della sconfitta del nazifascismo unto decisivo
E della costruzione sulla sconfitta del nazifascismo
Dei paesi che si definiscono socialisti
Lo sviluppo fordista e taylorista keynesiana prende un abbaglio che in relazione alle lotte di classe alle lotte democratiche alla crescita della democrazia allargata
Contiene una contiene anche una ipotesi progressiva
Che viene dispiegata precisamente la lotta di classe
Adesso vogliamo parlare così l'Europa
Che sta di fronte a noi per quanto massacrata un po'del delle politiche liberiste porta i segni di questo processo
L'evoluzione
La mia opinione ma è proprio l'opinione
La mia opinione è che diversamente da quella ultima fase matura questo processo di modernizzazione contiene invece una tendenza regressiva dal punto di vista la civiltà
Cioè questa questa tendenza
Questa tendenza contiene dentro di sé una vocazione
Proprio per come si propone nella assolutizzazione della competitività
Assoluta
Delle merci e di ogni cosa ridotta merce e persona e natura
Produce nipote Jacassi una civiltà
Il secondo elemento e che il crollo dei regimi dell'Est
Fallimento che va indagato dentro la sconfitta generale di questo secolo
E in qualche modo segna una cesura nella storia dell'otto di classe
Anche perché il terreno nuovo Trotta di classe non può di spiegarci con efficacia di alternativa senza fare i conti con questa sconfitta
E inoltre
Dalla combinazione di questi elementi
Si produce anche una mutazione delle soggettività
Che a loro volta
Costituiscono elemento di modificazione della scena il terzo diciamo insieme a globalizzazione come i paesi delle c'è un terzo che ha fatto da nuove contraddizioni
In grado di segnare il nostro tempo
Secondo me
Tutti quelli che hanno pensato queste contraddizioni come prevalenti rispetto alle classe hanno avuto una smentita clamorosa
Nel fatto che si è affermata la più dura delle lotte di classe in questi ultimi anni guidate dalle borghesi imprenditoriali su scala mondiale che hanno fatto l'inseguimento alla forza lavoro su più basso prezzo la direzione centrale riorganizzazione dell'intero pianeta ma la questione del la questione del genere la questione dell'ambiente la comparizione tra nord e sud entrano sulla scena
Come elementi diciamo così che ne modificano i connotati PUE segnati secondo me dal perdurare e persino dall'accentuarsi del conflitto di classe
Insomma per viola proprio brutalmente
Noi siamo di fronte per l'insieme di questi elementi
Alla fine affermarsi delle ragioni
Che hanno visto
La nascita del marxismo del movimento operaio della Rivoluzione d'ottobre della lotta di classe forme sono dispiegate
Ma insieme ci propongono la raggiunta maturità di questo assetto
E il problema adesso per usare un termine caro di una rifondazione
Indispensabile per l'efficacia dell'azione politica non è mai ricevemmo questo è un lusso no
Se queste cose hanno un senso il tema della rifondazione
Di una teoria di una pratica rivoluzionaria per usare una formula troppo ellittica è il problema del nostro tempo
Io penso che il problema delle eredità di Gramsci si pone qui
E io penso perciò che se un punto di vista può essere proposto come lettura dell'unitarietà della figura di Ganci e quella di un pensatore della rivoluzione in Occidente
Della rivoluzione in Occidente
Dentro una dimensione del mondo imprescindibile per il suo stesso pensarsi
Io credo
Che
Quando qualcuno di noi parla del ritorno a Marx
Siccome non pensa sarebbe puramente una sciocchezza di
Cancellare il secolo perito e al tornare a irretisce vamos
Pensa invece di riutilizzare le categorie critiche di Max per rileggere anche il secolo e anche la nostra storia
E da questo punto di vista io penso che ci tornerò poi su questo Gramsci costituisce un punto assai importante
Proprio per quel tratto di che io chiamo di ambiguità non riuscendo a dare una definizione meglio
Ciò vogliamo dirla così per il carattere non ortodosso
E per il carattere
Non eclettico
In questo senso non riuscendo in una definizione di pertinente continua a mantenere ambiguità in un senso taglia secondo noi un senso negativo attribuendo all'ambiguità qui un senso fecondo di ricerca di apertura di Lecce
Per ragionare così io penso che bisogna
Proprio come dire
Coglierne tutta l'unitarietà io su questo insiste
Io tra le cose che trovo più o ad un po'fastidiose
Sono le letture apologetiche
Di Gramsci perde i suoi lati estratti arbitrariamente contro altre la tedesca dello stesso
Il anche una parte importante del dibatto al dopoguerra Italia così ha stufato
Up per citare il convegno importantissimo così Cai sessantasette con la relazione di Bobbio scusate cos'è questo
Non era forse la lettura di di Gramsci contro Hamas dalla lettura della città civile ingrandisce contrasta civile Imax e l'idea sostanzialmente diciamo così dalla proposito la proposizione attraverso
Attraverso Gramsci di un pensatore
Situato altrove
E da lì vieni avanti
Anche quando hai proposizione di grandissimo interesse penso quella famosa di Alessandro Pizzorno su Gramsci come scienziato sociale
Ai appunto un'altra lettura in questa chiave di estrapolazione di un lato di assolutizzazione del medesimo per non parlare diceva Gianni poco fa
Delle grottesche attribuzione a Gramsci di essere un pensatore della rivoluzione liberale ecco per non parlare diciamo di questo
La rottura di questa di queste unilateralità ci ripropone appunto
Il pensatore della rivoluzione in Occidente e nel mondo
Io penso
Che concorra questa unitarietà un'altra unitarietà che vadano ripensato
Quella della della persona Antonione
Del militante comunista del dirigente comunista dell'uomo in carcere dell'uomo con quegli affetti
Comunque la moglie con quei rapporti familiare in quella tende
Quindi davvero non è un tributo pagato l'esperienza delle donne la cultura delle donne
La questione del vissuto tra Pacciardi sotto non è separabile
Dal pensatore
Che diciamo concepisce le categorie che so io dell'egemonia ed è una città civile
Questa questione è un punto essenziale tra l'altro una figura come un punto essenziale perché siamo di fronte a una a figura di pensatore di cui è scomparsa natura quindi copre
Cioè quelle di no no di intellettuali che si sono che sono dirigenti di partito perché questo diciamo
Anzi nella storia del movimento comunista del movimento operaio in particolare in Italia costante
No ma quella di essere grande teorico della rivoluzione che si applica alla direzione di un partito politico rivoluzionario questo
Più di non un intellettuale che anche un politico
No un'altra cosa
Un teorico dalla evoluzione che dirige un partito rivoluzionario
E lo fa
In una condizione in cui
Tutti i drammi per le tragedie sia dello sconto
Con un avversario mortale letteralmente mortale come il fascismo
Sia il conflitto interno
Di cui secondo me tutto Tortorella e lo Stato bene il punto drammatico
Della sua visione non tanto del conflitto aperto tra i bolscevichi come distruttivo ma del modo con cui quel conflitto viene già citato come distruttivo e colate la frase famosa distruggerà la vostra causa
Un una come di una tragedia gigantesca una tragedia gigantesca
Io non so se noi riusciamo a sitcom come possiamo pensare diciamo così ai Quaderni dal carcere senza pensare
Che quell'uomo lì quello delle no pure delle note sulla studiò grammatiche quello lì stava pensando che era probabile che i suoi compagni di partito all'ottenesse l'appartamento in carcere
Non so se se riusciamo a percepire come dire alla sconvolgente tragedia
Di un dirigente rivoluzionario impegnato in una in una in una guerra contro l'avversario mortale
Che è indotto a pensare
DS addirittura trattenuto in quelle canzoni immortali non già semplicemente dal carattere distruttivo l'avversario ma da una contesa interna la propria parte
Cosa che non può non rinviarlo al problema del stava dirigendo la causa non può non rinviarlo
E a quel punto io penso diciamo così che questa accelerazione drammatica del del tempo e della vicenda umana
Rende come dire mette una lente di ingrandimento su alcuni punti della sua ricerca
L'altro elemento da cui cercherei di tenermi lontano
E quello diciamo della partizione di Gramsci questa volta invece che per sensibilità o attitudini
Per diciamo periodi o tipologie di intervento i camosci dell'Ordine Nuovo il gancio di nuovista consigliare ottimo vista un po'estremista
Un po'estremista cioè quello che fa lo scontro con tasca
Su i suoi consiglieri
Scontro che non casualmente tornerà nel sindacato dei consigli all'inizio degli anni settanta esattamente nei termini del conflitto tra garantisce tasca
Se cioè i delegati dovevano essere struttura di base del sindacato oppure Structure
Rappresentante dei lavoratori dialetticamente in relazione reciproche
Soggetto prevalentemente politico soggetto prudentemente consigliere
Insomma il camosci della furibonde tirate contro i ponti sindacale
E invece come dire i ganci sofferente tragicamente sofferente ma composto in una riflessione matura dei Quaderni
E poi ancora separato da questa il dirigente politico del tempo dei bolscevichi Partito Comunista Italiano
Naturalmente come nella storia di ognuno tanto più se grande
Degli elementi diciamo di differenze possibile rinfaccia
Ma io credo che a noi serve assai di più
Cerca di capire
Una personalità
Del
Rivoluzione
Un pensiero e un approccio
Che che tanto più che secondo me
Il suo modo di avvicinare i fatti cioè quello dell'attenzione al particolare dell'attenzione allo specifico come si dice al contingente per usare un suo termine
è sempre stato riposto a costruire un sistema interpretativo generale
Un sistema interpretativo generale del resto questa è una penalità
Servono deve scegliere tra pensiero forte pensiero debole almeno adesso basta col pensiero debole trovasse col pensiero forte poi se non ce la fa peggio per voi ma insomma l'unica cosa che non può avere complemento consolatorio che tanto c'è il pensiero debole non non è cosa da Toyota a nord
Quindi intanto la ricerca di una interpretazione unitaria dei fenomeni è un punto di ricerca fondamentale unitaria
E qui in Ganci questo elemento è fuori discussione la totalità dalla formazione economico-sociale esaminata propone una relazione tra economico sociale civile statualità e politica in cui si viene letta
La visitò cesso ma il processo unitario la tendenza unitarietà tendenza fa sistema
E in essa la centralità del conflitto di classe
E insieme l'interpretazione delocalizzazione della produzione della dell'altra struttura la società civile
Anche qua
Su questo elemento da Città Civile in Gramsci bisogna credo tornare
Perché è un punto assai importante anche per il nostro lavoro di oggi
In ogni caso questa col questa collocazione diciamo di ricerca organica di critica della città
E insieme della sua evoluzione
Ne fa un pensatore da cui possiamo trarre elementi importanti
In questo contesto ci sono quegli elementi che io ho chiamato di ambiguità ma io insisto sul carattere fecondo di queste
Naturalmente se uno poi dovesse diciamo guardarlo rispetto a suo tempo non può vederne dedicata non può non vediamo il carattere Novato
Perché ogni volta
Il suo elemento di ambiguità una correzione di un dominus
Che invece parlava il linguaggio o dell'autoritarismo o della centralizzazione o dell'imposizione dall'alto e ogni volta invece Lucio un correttivo che parla dell'autogoverno dello spaccio in lire dell'articolazione della rivoluzione che ha concesso cioè non è e e è evidente che che siamo nel tempo
E evidente e sarebbe del tutto sbagliato
Per no non pensare anche agganci come un pensatore che propone il Partito comunista come leva fondamentale del processo l'evoluzione non c'è dubbio in quel in quello è totalmente diciamo
Sintonico con i bolscevichi non c'è dubbio secondo me non c'è dubbio alcuno su questo punto va be'è una pura stupidaggine cercati dei già in questo diciamo un caso umano ma l'italiano ma anche su quel punto il partito come guida come direzione come e educazione anche dall'alto del proletariato delle masse e del popolo è un elemento fondativo bella idea dalla rivoluzione non c'è dubbio
Senza il partito pesante il partito in qualche modo levatrice del processo rivoluzionario e persino capaci di Foggia ecco un interramento in qualche misura otto qualitativo come quello pedagogico almeno quello pedagogico e poi anche quell'altro
C'è un punto assolutamente diciamo così
Non solo non solo non si può dire banalmente al suo tempo no di una concezione la rivoluzione non è che poverino era del suo tempo no
E che quel su quel punto pensava precisamente che la cottura rivoluzionaria
Non casualmente lo diciamo non c'è nessuna
Incertezza sul diciassette persone
Perché la conquista
Dopo il potere
Anche attraverso la conquista del potere statuale anche dell'ultimo anello alla catena anche la rivoluzione conto il capitale è un punto essenziale per lui dolente non è indotto non è che in quello in qualche misura diciamo accedeva
Con qualche doppiezza è un punto essenziale il suo pensiero se non che diversamente da altri rivoluzionari del suo tempo e grandi teorici no attribuiva un carattere esaustivo a questa leva
E al contrario i i i i proponeva un una correzione qualitativamente significativa nell'autogoverno
Meglio autogoverno a partire dal Gotha auto-governo nel processo produttivo e del produttore in grado egli stesso di essere portatore persino dicevi giusto di una eticità che non lo metteva in partenza in un ruolo subordinato anche neanche rispetto al partito perché non il produttore medesimo era portatore di un sistema di valori
Seppure diciamo così
In pochi definibili anche in relazione all'arrivo di partito
E che infatti gli affidavano e affidavano a luglio grande rivoluzionario grande teorico un compito che altre formazioni culturali non si proponevano neppure cioè il contributo di analisi molecolare
L'analisi particolareggiata il caso lo studio de lo studio insieme all'operaio della condizione operaia
Non semplicemente quindi diciamo il processo dall'alto ma anche il processo dal basso
Questo elemento lamento forte e i due elementi insieme fanno la filosofia dalla prassi non semplicemente uno dei due ed esorta questa combinazione si è risolta perché e forse è stato da noi e qualcuno ha risolto dopo
Per tenere a te a me sembra che sia straordinario tenere aperta questa cosa non lasciarla chiudere sul terreno d'autorità centrale sul terreno del partito amico positivo aprirla invece direttamente al contributo diretto della classe delle persone e al processo delle forme di autogoverno
In questo produttore naturalmente
C'è un elemento forse prometeico
C'è una un'assunzione procedono in un minuto ma finisco rapidamente
C'è un punto c diciamo mi vede con una diversità rispetto da Alberto Burgio ma perché mi interessa molto discutere c'è un elemento prometeico anche questo però in larga misura
Era difficile
Persino per un uomo di grandi letture sopra gli anni
Come a Gramsci
Non
Attribuire una nazionalità in Terna
Ha una grande evoluzione come quella che ha investito il processo di lavoro organizzazione capitalistica lavori fece forse forse allo stato impossibile
Del resto non se ne conosce
Altrimenti
E in ogni caso anche quella assoluta centralità del processo di lavoro del lavoratore del produttore
Come dire stabilisce una relazione con due altre elementi fondativi di quell'ambiguità di quello sull'andamento che sono la nozione di blocco storico nozione di egemonia
Insomma un'idea secondo cui la realizzazione del socialismo anche questo a me sembra una cosa enorme
Viene pensata anche come guerra di posizione
Come organizzazione occupazione delle casematte come trasformazione del territorio
In cui avviene la rivoluzione
Sono posso dirla così io che pure io che pure ho enormi simpatie confesso per i giacobini
E no mi debbo dire che qui c'è un tratto di evoluzione anti giacobina invece sarà e devo questo va detto
Legge un elemento proprio di come dire di correzione forte
Di quella di quell'impianto fosse perché già nel volante o se perché già vede la verità che cade su di sé anche
E tenta diciamo un'operazione di di allargamento con appunto la guerra posizione le casematte
L'adozione diciamo nero
Anche qui lo dicevi vettura fra dannosa dice Monia è totalmente separata da quella e contro la tesi la dittatura del proletariato ma no ragionamenti certo che no
Certo che no
Ma ma costituisce un elemento di diversità a dispetto alla nozione imperante in quel momento dittatura del proletariato sei sì
Non è altro non è un'alternativa la dittatura del proletariato
Che ha diciamo così il pensiero dominante dei rivoluzionari del suo tempo
Ma quelle ma introduce sulla stessa lunghezza Donda degli elementi precedenti devasta civile delle casematte egemoni anche lui riapre nella stessa direzione cioè da Livia di egemonia
Del rapporto con la cultura con gli intellettuali si potrebbe dire per usare il termine filosofo con la costruzione delle causazione ideali del processo rivoluzionario
Cioè della cottura dell'economicismo e del trascende il mento del della causa meccanica dalla evoluzione in una operazione in cui insieme all'elemento del conflitto di classe e dell'autogoverno c'è l'elemento della costruzione della Città futura
Della critica la città capitalistica la sua formazione suo divenire e nella proiezione
Sono gli elementi tra emancipazione della liberazione che si presentano
Dentro proprio come sta come ha detto qualcuno uno dei primi pensatori anche marxisti che usa il concetto di mondo con quelle interdipendenza
Che gli fa parlare appunto del mondo come una realtà grande terribile e complicata e complicata questo termine che uso Ganci il mondo è una realtà grande terribile virgola e complicata
Beh anche quella è un elemento di quel di che fa parte di questo allargamento non della rinuncia non cioè come tanti pensatori deboli del nostro tempo la complessità come elemento rassicurante siccome complessa lasciamo le cose come stanno non se ne parla più
No la complicazione come elemento che le chiamate
Alla costruzione della teoria della Patria da trasformazione affrontando della complicazione
Cioè dicevi tu non di non pensare che battendo Piquet hai risolto il problema
Sul sito dice Colucci tu citavi
Adesso non ce la fa non si attribuiscono anche il
In quel senso tuttavia poi appunto e qui arrivo dei Cure
Quest'uomo che adesso anche qui e per questa ragione a cui ha segnato tanta parte della storia del movimento operaio italiano per questa è una storia curiosa Marchese elezioni ganasce morto ne parla più nessuno ma come si può anche essere se uno sta alle apparenze
Ma tutte le grandi fase di lotte di crescita in questo Paese sono stato attraversato da una riscoperta dei bilanci tutte tuo ricordare in quegli anni cinquanta sessanta in meno
Io ricordo con siccome son più giovane di tre io ricordo quello della fine degli anni sessanta
E anche e anche del processo degli anni sessanta
Perché parole come le parole vi sono Pietro vero come società civile egemonia blocco storico classe subalterna e per quale ragione si depositano con così forse la vocazione di tanta parte del Movimento per l'Italia
Si depositano perché a che fare con quelle nozioni o quali concetti a che fare
La sua esperienza consiliare Della nasce nel sindacato dei consigli porta alla rilettura qui qui a Torino qui quanti giovani verso un po'invecchiati qui sono andati a rileggersi lo scontro tra camicie tasca sulla base del fatto che bisogna fa in Consiglio
E poi e poi hanno detto che la Commissione esecutiva di Torino
Proponeva una cosa foto furbetto tra camicie tasca proprio dalla più ragiona Ganci l'hanno imparato leggendo la sulla base del fatto che stavano facendo l'esperienza che le inviava ha un grande patto teologo consiglia
Quindi io come dire sono dico ben scavato vecchia talpa ma dentro c'è c'è dentro il progetto certo e si trascurato nelle dirigenze di partito alla classe dirigente dell'area rossicce
Però malgrado questo ha vissuto nel profondo perché ha incontrato grandi questioni della vicenda italiana
La questione meridionale è questione nazionale l'autogoverno dei proletaria incontrate mi ha incontrato sulla sua strada il punto è che nessun vuoi chiedermi se lo incontra ancora e come l'incontro ma biliare incontra su questo non c'è dubbio alcuno
Perché chi è parte faccio l'interrogativo perché
Vedete compagni compagni o penso che ci sarebbe bisogno oggi di qualcuno che scrivesse un nuovo americanismo fordismo io penso di sì o di io penso che meglio ancora se uno scrivesse manifesto i comunisti
Giusto per andare in pari
Ma insomma
Capita no ma insomma però già americanismo e fordismo serve una bella operazione
Sì assolutamente sì perché la mia risposta mi ha risposto di semplice militante perché
Lì c'è un'indagine tra una grande fase di costruzione di un nuovo ciclo capitalistico di sviluppo
In tutte le sue organizzazioni dalla produzione e consumo dalla produzione alla riproduzione sociale
Dalla dalla produzione alla riproduzione sociale all'organizzazione della produzione
Ha la produzione delle culture di appoggio ha quasi a una nuova Antropologia
Adesso un po'forzato ma insomma quasi con la topologia e il fondazioni questo sviluppo qui c'è un'operazione straordinaria in America nel golfo di sua tutrice metodologico lui mette a frutto quella feconda ambiguità di cui parlava la metà buttato a Camp David nel profondo
E quindi io ne sento il bisogno posso dire sempre con l'avvertenza di San Bernardo che siamo nani seduti sulle spalle dei giganti che tuttavia Alberto diversamente da altre trovo proprio io è sorta la questione delle macchine
Cioè della tecnologia
Cioè della tecnica incorporata nei rapporti sociali di produzione
E so benissimo e so benissimo che si può operare una distinzione fa i rapporti sociali produzione le macchine cravattino tra la mafia e il suo uso capitalistico fino a un certo punto
Fino a un certo punto
Perché oltre a un certo punto i rapporti sociali produzione e il segno di classe
E e vita nella macchina e diventa elemento costruttivo parlo della macchina non soltanto come te nei come tecnologia ma come organizzazione ozio
E in questo senso e in questo senso io penso
Che
Come dire il sistema di nazionalità oggettiva
Chiediamoci attribuisce
All'organizzazione terroristica dalla produzione
è il frutto invece qui della cultura del suo tempo più che dalla critica la cultura celtica
Che cioè c'è
Una idea della nazionalità e della scienza fortemente connotata da derivazioni positivi liste
E almeno da una concezione largamente contrassegnata da una presunzione di neutralità della scienza io penso
Badate che io penso che sia così vero che tutto il movimento operaio
Prima e dopo avere capisco fordismo così ha pensato operato in larghissima misura fino alla cottura del sessantotto quando quando l'arrivo la proprio la rivolta operaia e studentesca
Adesso aspettiamo non vi sto a dieta secondo me perché avendo ereditato molti di umori disseminati negli anni Sessanta porta la critica alla neutralità della scienza e della tecnica
Porta la sua critica la critica della pratica liberatoria sulla neutralità della scienza tecnica e gli dice guarda che questa è l'organizzazione
Capitalistica del lavoro non è l'organizzazione del lavoro e Lorenzo e capitalistica del guarda che questa qui non produci in realtà una costruzione
Improntata all'efficacia e all'ICI e all'efficienza del produrre rispetto al consumo ma anche a una tecnica di subordinazione
E Dini e di inglobamento nel processo delle macchine di sussunzione
Non solo la forza lavoro ma di parte dell'individuo affinché attraverso l'informalità dalla relazione funziona quello che altrimenti se fosse stato soltanto da navate funzionato
Ma che ne sussunta ed egemonizzata in quell'elemento finché viene spezzata qui su parlare dei grandi è sempre difficile ma io trovo che il proprietario esempio le tue citato
Il la razionalità incorporata nel camminare
E la oggettività azionare incorporato nel comportamento dal lavoro salariato nella fabbrica per l'ho vista ci sia la prova di forza
Perché la scienza sociale non ammette di essere mutuato dalle scienze naturali
Tutto
Cammini e incorpora dei comportamenti automatici e sulla base di relazioni complesse che hanno frate con la storia della natura delle relazioni tra le persone gli uomini e civiltà psicologi eccetera
Ma queste sue naturalmente condizionati anche da altri elementi ma fortemente segnati da queste quando ti sei nel processo produttivo stai in un processo e chiamo diretto in cui gli elementi di automatismi ti vengono imposti anche quando sono innaturali mi il lavoro possiamo anche semplice aveva più semplice del mondo ti fanno lavorare di notte ma non sarà mica attuale lavorava di notte
Cosa vuol dire che la gente in Padova di notte vuol dire semplicemente che si piega ad una dimensione di dominio Cagliari estratto la capacità e la nozione di autogoverno del proprio tempo perché siamo tutti che si fa più fatica si sta male lavorando di notte ma non ci puoi fare nulla
E in qualche misura ti prendi anche nel lavoro notturno un'automaticità ma automaticità deviata dalla egemonia e dall'interesse del capitale
Non è un po'di dire è incorporata come camminare no no assolutamente no non è la stessa cosa
Nel secondo caso c'è un'operazione in cui le macchine e locale sulla tecnologia ti plasmano e conto quel plasmati a un certo punto per fortuna nella fase matura è avvenuto alle volte
Urtato l'odiato notte questo porta il tuo seno io la voglio altro e legali opposto che cosa le inchieste la ricerca dall'ambiente
Il benessere psicofisico contro la parcellizzazione la serializzazione certo
Naturalmente
Ritorno
A dire
Questo è semplicemente un lato troverete del tutto arbitraria un'operazione che scioglie secolari chiamo la bibita in questa direzione tutta tutta la vita cioè troverete così come non condivido diciamo una interpretazione diciamo che
Che in via riportava tutta in avanti a maggio a maggior ragione c'hai contrarissimo a dire che allora perciò
Garcia un pensatore diciamo interno alla modernizzazione capita in questa mi pare una cosa indicibile indicibile
I cui ed il terreno su cui quell'ambiguità che in genere seconda a me pare più invece portata su un terreno
Diciamo dubbio di dubbio e di dubbio effetto tuttavia anche qui temperato
Dal fatto che immediatamente ci mette la democrazia il prodotto cioè immediatamente anche in anche in questo secondo me la sua grandezza è tale che anche quando secondo me
E più segnato dall'ideologia del suo tempo che dalla capacità di Focene tuttavia la recuperate ad un'altra brigata Caccin mette che cosa l'istanza di emancipazione di liberazione di quei produttori che gli deriva non soltanto dà la sua interpretazione di classe cioè da te debba essere interno le teorie marziale dalla liberazione ma anche
Dall'analisi puntuale del processo lavorativo nel suo tempo ed agli elementi di alienazione di subordinazione che viene contenuto
Lì c'è secondo e fatti
Uno dei pochi pensatori che coniuga diciamo così la classe la persona
Le sue opere pochissimo
Punto perché attribuisce a questo elemento un carattere diciamo così
Appunto liberatorio liberatorio è la stessa cosa per cui ma nessuno ci guarda e su un altro terreno la sua opera ecco malgrado questa mia adesso
Proposizione critica la vedo proprio da studiare come opera qui sono debitoria a studiosi di questo genere che sono presenti qui
Perché vale per i Quaderni del carcere secondo me vale più complessivamente vale più complessivamente appunto l'opera e l'eredità
Dell'opera che non ci propone
Appunto e ho finito esattamente tornando al punto di partenza
Io penso
Che queste eredità
Sia proprio in questo essere
Studioso pensatore
Dirigente politico filosofo di parte
Del movimento operaio e classe operaia e essere alla ricerca dei confini
Per il territorio con l'avversario per poterglielo e sta togliere anche attraverso la capacità interpretano la verità interna
In cui
Compie il marxismo cioè nel senso che gli dona una possibilità di seguito
Gli donò la possibilità di essere io credo che fosse questa la lezione più importante che dobbiamo intona
Incompiute
Più dargli una possibilità di seguito chi ha la possibilità di cui hanno bisogno tutte le donne e gli uomini che sfruttati alienati dicono nel mondo il dominio del capitalismo grazie
Allora
Abbiamo concluso questo pomeriggio
Affascinante domani mattina e alle nove e trenta la servizio la seduta abbiamo
Luigi Pestalozza e come coordinatore e al nove e trenta con dibattito successivo nel pomeriggio
Avremo il coordinamento di Renato Zangheri che salutiamo che è venuto qui oggi
E la discussione per tutta
Il pomeriggio stesso grazie a tutti buonasera
Nove
Oltre
La presidente Aprea maggiore ad accertare che ho fatto niente Stato qua semplicemente a sentire
Lungo presidente
No
No