"La riforma dello stato sociale" dibattito organizzato nell'ambito del convegno "Cercare la verità, amare la giustizia", organizzato dalla Caritas Italiana presso il Teatro Tenda

I signori convegnisti di accomodarsi
Perché noi saremo intenzionati ad incominciare
Così
E buona giornata
Siamo all'ultima parte del nostro convegno
Che questa mattina affronteremo un tema caldo la riforma dello stato sociale nel contesto europeo e nel contesto del possibile federalismo
Vorrei collegare introducendo i discorsi che ascolteremo questa mattina con il tema generale del convegno cercare l'abilità amare la giustizia questo è il tema del nostro convegno sul quale abbiamo richiedente riflettuto nei primi due giorni
Cercare la verità la verità cercata e la verità sull'uomo e la verità sulla comunità umana e la verità sul cristiano
E la verità sulla comunità ecclesiale
La ricerca è avvenuta in profondità
Abbiamo contemplato Cristo rivelazione suprema dell'invio Agate ricco e moderno e riferimento di ogni uomo
L'uomo sull'esempio di Cristo si realizza nella misura in cui sa coniugare e la propria vita l'apertura alla trascendenza e la solidarietà vera verso gli altri uomini vissuta nel dialogo nel dono di sé nell'incarnazione storica la verità sulla comunità è stata studiata a partire dal mistero trinitario quindi anch'essa molto in profondità
La Trinità non ne una verità astratta
Ma è il modello è il fondamento di ogni comunità umana
La comunità umana e vera nella misura in cui ogni persona in analogia con le persone della Trinità
Viene salvata nella sua identità quindi non è oscurata oppressa emarginata dalle altre
Ma insieme ogni persona si realizza aprendosi alle altre così come nella Trinità ogni persona riaperta di altri
Al punto tale che la relazione diventa sostanza
Non è solo un legame esterno ma tocca l'essere la verità della persona stessa
Di questa verità i cristiani e le chiese sono chiamati a offrire esemplarità anticipazione è propizia
E qui si innesta il secondo punto della riflessione del tema del convegno amare la giustizia
Essa può essere in certo senso considerata come lo sforzo che la società organizzata fa per attuare questa verità
E la storicizzazione dell'impegno a costruire una comunità nella quale a ogni uomo a ogni donna a partire dagli ultimi
Viene concessa l'opportunità di sviluppare se stessa e le sue potenzialità
E nella quale ognuno può vivere il diritto dovere di aprirsi agli altri di contribuire alla realizzazione del bene comune
La giustizia se ripetuto anche ieri
Non può essere solo dichiarata pensata approfondita culturalmente invocata
Deve essere realizzata praticata in obbedienza al motto di San Paolo fare la verità nella carità fare la verità costruirla realizzato quel convegno ha ipotizzato tre itinerari di approfondimento teorico pratico ieri sono stati affrontati i primi due anzitutto l'istituzione giustizia nella condizione reale nel suo ruolo sociale e politico secondo la relazione giustizia legalità democrazia
E il tema giustizia confrontato con le sfide economiche facendo riferimento al processo della globalizzazione e cercando di capire il ruolo dell'economia sociale in questo contesto storico
Questa mattina affrontiamo un terzo aspetto della giustizia
Come coniugare la giustizia quindi anche la giustizia economica con la riforma dello Stato sociale
Lo facciamo coscienti che siamo inseriti io un processo storico che ci spinge in maniera irreversibile verso l'unione europea e trova la società italiana protesa nella ricerca di una nuova forma costituzionale più adeguata alle spinte che vengono dalla storia
La posta in gioco e grossa
Si tratta di combinare insieme armonicamente
Tre fattori non omogenei e tendenzialmente divergenti
L'unificazione europea la valorizzazione delle comunità locali
Una riforma dello Stato sociale compatibile con la creazione di condizioni di cittadinanza per tutti che garantisca perciò anche a chi è debole non ha voce pari opportunità sociali
Nel cammino verso l'Unione europea primo dei tre elementi in questi anni si è sentito parlare quasi esclusivamente di economia di rapporto tra debito e PIL di euro di voti dati alle varie nazioni dette Notre ti della finanza
Si è sentito dibattere poco di politiche sociali di incontri di culture e anche di politica nel senso alto al punto che alcuni si sono domandati quale Europa andiamo a costruire l'Europa dei popoli o quella della finanza
La positività di un cammino europeo non può misurarsi solo dalla sommatoria delle varie ricchezze economiche nazionali magari concentrate di un numero sempre più ristretto di persone un pubblico come il nostro che della qualità della vita ha fatto la sua bandiera
Sa che l'Unione europea segnerà una crescita reale solo o se si passerà su una convergenza di valori se sarà quindi un incontro di civiltà e soprattutto si offrirà maggiori opportunità alle fasce deboli
Ma in questa sede il problema non può che essere posto in termini per noi responsabilizzante
Ossia quale contributo
Possiamo votare noi
Forze sociali forze della cooperazione del volontariato della solidarietà organizzata per costruire un'Europa che abbia un incerto volto omogeneo alla nostra visione visibilità
Secondo elemento da combinare armonicamente e la valorizzazione delle comunità locali
La loro riscoperta e rivalutazione sembra il naturale contrappeso alle prospettive della proiezione europea che può aiutare a pensare in grande aspro vince ha risarcito
Ma che rischia anche di sacrificare il patrimonio culturale la ricchezza umana la dimensione relazionale
Delle quali le persone hanno bisogno vitale e che vengono alimentate e salvaguardate nella comunità
Il potenziamento delle comunità locali e oltre tutto funzionale sia all'individuazione più precisa dei Pisoni e delle aspirazioni della gente sia alla valorizzazione delle risorse umane
Ma ci si deve guardare dalla tentazione di localismi di chiusure di separazioni artificiose soprattutto se ispirate alla volontà di difendere il benessere raggiunto e al rifiuto della solidarietà
In buona sostanza è necessario trovare un filo di vera solidarietà che colleghi identità locale identità nazionali cittadinanza europea
E anche su questo punto le forze sociali della solidarietà si sentono interpellati
E se vogliono quindi noi desideriamo anzitutto capire
Le ragioni del malessere che sta alle radici dei vari lentissimi
E inoltre individuare l'apporto che noi possiamo offrire alla ricostruzione in termini reali di una cultura della solidarietà
E qui entra come terzo nodo problematico la riforma dello Stato sociale
E diffusa ormai la coscienza che l'attuale stato sociale e in crisi e va cambiato
Come pure tutti si è tutti convinti che il cambiamento non sarà indolore
Per un verso i servizi erogati costano molto in rapporto al grado di soddisfazione che genere no
Per altro verso le risorse appaiono inadeguate alla crescente domanda
Anche perché nell'attuale sistema universalistico c'è chi fruisce dei sistemi sociali senza contribuirvi anzi e battendo o dei scuotendo il fisco
Le nostre forze sociali registrano sul terreno un rancore montante tra chi si ritiene contribuente verso chi appare assistito
E di conseguenza cresce la richiesta da parte di chi è garantito
E il suo benessere di ridurre i servizi erogati e questo viene presentato come unico sistema per ridurre la pressione fiscale
Anche su questo versante le forze della solidarietà organizzata sono chiamati in causa
Sia sul piano operativo delle risposte giacché e ormai diffusa la convinzione che la soluzione del nuovo Welfare passerà sempre più attraverso un sistema integrato di protezione sociale
Nel quale le società locali e le articolazioni comunitarie che li arricchiscono quindi volontariato e non avranno o dovranno avere il potere di iniziativa di valutazione di gestione dei servizi
Ma soprattutto sono chiamati in causa
A partire dall'orizzonte valoriale
Che le sostiene e dall'opzione preferenziale dei più deboli che attraversa tutte le loro attività e se sentono il dovere di contribuire a costruire una qualità diversa della vita ispirata alla solidarietà e alla legalità ecco questi i tre grandi nodi che affronteremo questa mattina
Nel programma che era previsto che i primi due sarebbero stati affrontati soprattutto all'interno della tavola rotonda de che
Non esclusivamente ma in particolare il terzo Unione Europea e riforma dello stato sociale sarebbe stato approntato all'interno di un dialogo mi incontro con il ministro Carlo Azeglio Ciampi
Purtroppo il ministro
Sta poco bene
Fuori e quindi io deciderò cioè personalmente preferisco che si rimetta a posto che poi funzioni bene come ministro dell'economia anche se ci priviamo della sua presenza competenti piacevoli in questo momento
Però questi temi tutti e tre verranno affrontati dai denti che compongono questa tavola rotonda che vado a presentare anzitutto mille Presidente della Regione Toscana Vannino Chiti
Che affronterà il tema Europa e regionalismo poi il professor Gian Enrico Rusconi
Il professor Roberto Cartocci e il professore Andrea Pierucci ecco io inizio dando la parola e alle presidente della regione Toscana quale visiterà rivolge il suo saluto e anche dati il suo pensiero proprio su questo tema
Sì grazie buon giorno il saluto lo ridurrò proprio a un minuto
Perché voglio poi svolge alcune considerazioni su questo tema del rapporto scusate non secondarie raccomandano mi pare di tenere il microfono un po'più lontano almeno perché altrimenti si sente rimbombare così nostra dicevo intendo verificare soltanto un minuto al saluto perché voglio svolgere poi alcune considerazioni
Su questo tema come le diceva del rapporto tra Europa cittadini e comunità locali temo di prender disastro potenza vi ringrazio per aver scelto Firenze e la Toscana per il vostro convegno
Mi auguro che la presenza qui da noi in Toscana di diffusa esperienze di volontariato la Toscana per numero di associazioni di volontariato il rapporto ah se abitanti è la prima o comunque una delle prime regioni in Italia spero anche che Firenze per quello che trasmette
I spirituale e culturale con le sue opere d'arte con quello che ci ricorda nella sua presenza nel mondo abbiano creato un ambiente giusto adeguato per il vostro lavoro e grazie anche per avermi invitato a voi consentito di svolgere qualche riflessione su questo tema
Oggi che l'Europa alle soglie del Duemila
Non è più soltanto un Progetto ma un'entità politica ed economica definita credo sia giusto interrogarsi sugli esiti che questo processo sta producendo e potrà produrre per i cittadini europei
è importante che questa riflessione avvenga anche in Italia dove l'Europa interpretata come accesso alla moneta unica ha coinciso con il risanamento della finanza pubblica
E ha perciò comportato sacrifici non di poco conto sacrifici che sarebbe stato comunque obbligatorio compiere ma che nei confronti dell'opinione pubblica sono stati ampiamente motivati e giustificate con la scadenza europea
Per questo non possiamo io ritengo fare a meno di porci due interrogativi
Aumenterà o diminuirà la possibilità di garantire quella giustizia economica e sociale che nell'epoca
Della globalizzazione dei mercati rischia di apparire sempre più lontana
E potranno essere consolidate le grandi conquiste sociali strappate dai cittadini europea è il in questo secolo
Non possiamo nasconderci che motivi di preoccupazione non mancano
Dobbiamo innanzitutto prendere atto del sostanziale fallimento di quelle politiche dell'Unione
Che avrebbero dovuto ridurre le differenze economiche e sociali tra le regioni d'Europa
Le disparità tra i livelli di reddito delle regioni europee tra l'ottantatré e il novantaquattro non si sono ridotte
Le regioni con un reddito medio pro capite inferiore al sessanta per cento della media europea restano ventitré mentre quelle con un reddito medio pro capite superiore al centoventi per cento passano dal ventidue a ventiquattro
Nonostante le centinaia di miliardi impegnati in quelli che si chiamano fondi strutturali il divario resta dunque è mutato
Quelle politiche hanno ottenuto il solo risultato di impedire la crescita degli squilibri ma non si è trattato solo di questo nello stesso periodo raddoppiano da quattro a otto le regioni con un reddito medio pro capite superiore al centocinquanta per cento della media europea
Undici anni di politiche di politiche dell'Unione sarebbero dunque serviti aumentare la ricchezza delle pochissime regioni ricche e a lasciare inalterato ritardo delle molti regioni più povero comunque più arretrate
Eppure la questione economica sociale e territoriale è il termometro della democrazia europea e del suo futuro
Se crescono gli squilibri le disparità si indebolisce la solidarietà tra i popoli aumentano le distanze tra i paesi e le regioni e diminuiscono le speranze della gente
L'Europa rischia così per una parte dei cittadini europei di non essere più un sogno ma di diventare un incubo
Perché siamo arrivati a questo punto perché le politiche europee che ancora oggi non di non dobbiamo dimenticarlo sono la somma o al massimo il mi se delle politiche dei quindici governi nazionali si sono dimostrate incapaci di garantire una crescita della coesione
Anzi di sforzi di questi ultimi anni per perseguire un'unione monetaria solida e stabile obiettivo necessario ma non sufficiente minacciano di penalizzare le componenti più deboli della società europea
I giovani i disoccupati di anziani più in generale le aree meno sviluppate di ogni Paese
è un'illusione che la nuova Europa possa scaturire da un semplice coordinamento delle politiche dei quindici governi centrali
Non è così
Perché ciascun Paese contiene al suo interno aree sviluppate e aree svantaggiate popolazioni di che popolazioni povere
Ma soprattutto identità storiche culturali economiche profondamente diversificate
Che affondano le radici nelle regioni e nelle città dell'Unione
In Europa non esiste un faro veste da conquistare da civilizzare
Esistono invece estese regioni periferiche dotate di incomparabili risorse ambientali culturali territoriali e soprattutto umane da valorizzare
Il problema è quindi quello del riequilibrio tra il cuore dell'Europa e le sue articolazioni un riequilibrio imposto non soltanto da un'esigenza di equità economica e sociale
Ma anche dei rischi congeniti in un modello di sviluppo trainato da un'unica locomotiva costretta a trascinarsi dietro vaste aree arretrate o comunque marginali
Per questi motivi io sono convinto non vi è bisogno di riforme minimaliste delle politiche europee per lo sviluppo e per la coesione come quelle che si stanno discutendo a Bruxelles
Bisogna invece ripartire aggiornandolo da quel grande progetto riformatore che era il libro bianco di dello le recuperando lo dagli scaffali di qualche scantinato in cui sta ammuffendo altrimenti resteranno sempre in agguato i rischi della frammentazione sociale più esasperata
E della concentrazione più su sempre più spinta della ricchezza
Rischi alimentati da una visione limitata e deformata del progetto di Unione europea in cui il motore dell'operazione dovesse essere esclusivamente l'accordo economico monetario tra quindici partner commerciali
Non vorrei però a questo punto essere scambiato per uno dei tanti euroscettici in circolazione
Al contrario per me l'Unione europea è una stella polare l'unica prospettiva politica per il futuro del nostro continente ma è un grande ideale non un business sono fermamente convinto che l'Europa abbia in sé le capacità per superare ostacoli e valorizzare la sua risorsa più grande quel policentrismo che da eredità di un grande passato attende divenire l'arma vincente della sfida del futuro
E sono anche convinto che sarà proprio il ravvicinato appuntamento europeo
A convincere gli Stati nazionali o a spingere gli Stati nazionali
Già messi duramente in discussione
Dalla competizione economica che ha spazzato via le frontiere e dal superamento dei blocchi militari contrapposti a fare un passo indietro e a lasciare recitare un ruolo da protagoniste alle regioni e alla città e alle città
Una cosa per me è chiara
Il vecchio Stato nazionale non riesce da solo a reggere la sfida dell'integrazione europea
E il centralismo come modello organizzativo di quello Stato mostra i segni inequivocabili del fallimento
Lo dimostra la relativa facilità con cui le riforme autonomistiche
Per decenni aspramente combattute in tutti i Paesi europei tranne che in Germania si conquistano improvvisamente un posto di rilievo nell'agenda dei governi dal Portogallo alla Spagna dalla Gran Bretagna al Belgio all'Italia
è arrivato il momento spero in cui la profezia di Edgar morente potrà tradursi in realtà
L'Europa si trasformerà in senso regionale nel momento in cui cambierà pelle in senso sovranazionale
Potrà così percorrere quel doppio binario indispensabile per misurarsi con la globalizzazione dei mercati e per mettere in atto politiche orientate alle specificità dei suoi diversi territori
L'Europa
Se non vorrà autolimitarsi ad essere la facciata istituzionale di un'intesa economico monetaria dovrà assegnare per forza di cose il radicale cambiamento di quegli stessi Stati nazionali che gli hanno dato vita per questo per me il federalismo non è oggi in Italia uno dei tanti voti i termini di un gergo politico sempre più lontano dagli interessi reali dei cittadini anche se troppo spesso viene ancora avvertito così
Nella risposta concreta alla domanda di partecipazione di dialettica con i centri del potere di verifica e di controllo dell'operato dei governi e delle amministrazioni
La riforma federalista dello Stato è il tentativo organico di trasferire in Italia il principio europeo della sussidiarietà
Assegnando a ogni livello di governo quei poteri che possano essere gestiti direttamente senza bisogno di alcuna tutela
Devono essere affidate ai cittadini e alle loro associazioni tutti quei compiti che si possono direttamente svolgete e quindi che tocco non resta che toccano alle istituzioni devono essere affidati via via a quelle più vicine ai cittadini
Il federalismo non riguarda perciò solo le istituzioni e i governi ma coinvolge la società i cittadini le loro organizzazioni che devono svolgere un ruolo da protagonisti in una fase di trapasso epocale
Quella dello smantellamento non dello stato sociale ma dello statalismo burocratico e insensibile forte fonte di costi eccessivi di ingiustizie ed inefficienze spesso clamorose
Da uomo di sinistra quale io sono sento il bisogno di affermare
Che in questo trapasso non si tratta di suonare la ritirata lasciando il campo a un liberismo sfrenato in cui finirebbe per prevalere la logica del più forte
Si tratta invece di superare quella vecchia forma di conservatorismo secondo cui tutto quello che non passa dalle istituzioni non avrebbe una finalità sociale
Oggi non è più così
Le istituzioni devono programmare e controllare più che gestire e devono saper promuovere il protagonismo della società
Per la riforma del welfare europei federalismo rappresentano per questo coordinate obbligate si tratta di superare le distorsioni di quello Stato che non a caso in Italia per molti anni si è definito assistenziali anziché sociale
La riforma degli Stati-nazione prefigura un ruolo più incisivo per le regioni per le città
Le sole che possono assicurare una vicinanza reale ai cittadini e che quindi possono costruire risposte più efficaci alle loro esigenze e ai loro problemi
Non a caso ad esempio l'articolo settantadue della Costituzione tedesca indica nella promozione di uniformi condizioni di vita dei cittadini infine dell'autonomia che hanno i lender
Il federalismo non presuppone la costruzione di tante piccole società chiuse egoista e sorde agli appelli della solidarietà
Questa è la logica del secessionismo leghista che l'opposto e il nemico del federalismo come ha detto il presidente Prodi federalismo vuol dire fare da sé ma non fare da soli
Serve alle regioni del nord e del centro per liberare tutte le risorse e le energie esistenti sia nel pubblico che nel privato
Ma serve anche le regioni del Sud
Per liberare la società meridionale da quello scambio perverso che la privata della propria autonomia e della propria responsabilità verso il suo sviluppo in favore di un assistenzialismo venuto dall'alto
L'Europa dei cittadini e delle comunità locali presuppone una società in cui le istituzioni decentrate organizzano i servizi ricercando costantemente non solo il consenso
Ma la partecipazione responsabile attiva dei cittadini e delle loro associazioni ecco sì che si promuovono interventi coerenti con il principio della solidarietà
Una solidarietà che si manifesta anche nei confronti delle aree svantaggiate con la partecipazione a un fondo di riequilibrio in modo da garantire a tutti i cittadini pari opportunità di vita
Questo metodo consentirà di selezionare le politiche sociali di cambiare le forme della loro gestione dice sta di gettare alle ortiche residui di vecchi privilegi e di riformare davvero lo stato sociale
Per questo il nostro impegno per l'Europa non dovrà più limitarsi alla costruzione pure importante dell'unione economica
Ma dovrà perseguire con sempre maggiore forza unione anche sociale
Non partiamo da zero tutti gli Stati europei si sono dotati in questi anni di sistemi di garanzia dei diritti dei cittadini e anche d'Europa con la Conferenza intergovernativa di Amsterdam ha compiuto alcuni passi avanti
A partire dalla valorizzazione di quel suo Comitato delle Regioni
In cui si esprime la voce delle sue autonomia
Ma tutto questo ancora non è sufficiente a colmare un deficit di democrazia dell'Europa
Basti pensare ad un Parlamento eletto a suffragio universale e quindi da tutti noi
E che ha un ruolo poco più che consulti
Al tempo stesso dobbiamo riuscire a garantire in maniera omogenea e diffusa gli stessi diritti e doveri e tutti i cittadini dell'Unione
I diritti sociali e quindi del cittadino sono ormai interdipendenti i diritti al lavoro all'istruzione all'assistenza sono parte integrante di quel diritto alla cittadinanza che va rinnovato e costruito un problema questo destinato oltretutto assumere dimensioni sempre più rilevanti per i flussi crescenti di immigrazione da Paesi extracomunitari
E l'Unione europea ancora una volta dovrà mettere la nostra democrazia in grado di accogliere questi immigrati di rende di cittadini con parità di diritti e di doveri
Senza pretendere un'integrazione forzosa ma rispettando le loro diversità culturali e religiose
è una grande sfida per la politica e per la cultura europea che purtroppo marcano già che purtroppo marcano già un grave ritardo l'Europa potrà anche essere un gigante economico ma resterà un nano politico se continuerà a chiudere gli occhi per non vedere le ingiustizie ed e violenze che colpiscono attorno a noi più deboli i bambini le donne se continuerà a ignorare le tragedie le miserie
Esplose nel Mediterraneo dal Nordafrica ai Balcani
E nell'Est europeo
L'Europa come ci diceva padre Balducci è costretta a confrontarsi finalmente con l'altro
E non più con il piglio dell'aggressività non più con la tracotanza sacro laica dei conquistadores del Cinquecento ma in un atteggiamento di rispetto e di attese
Nella convinzione che il futuro dell'umanità
Passa attraverso l'accoglimento di Doni che le culture sommerse o rimosse sono in grado di portare al destino comune del genere umano
Per questo è indispensabile integrare secondo me il trattato dell'unione con una vera care propria Carta dei diritti in modo da rendere esplicito l'impegno dell'Europa in questa direzione
Questa dovrà essere la nostra priorità nei prossimi anni costruire una carta dei diritti e dei doveri sociali del cittadino che garantisca che l'Europa del ventunesimo secolo sia davvero l'Europa di tutti aperta e solidale verso il mondo
La povertà nel nostro mondo non è più misurabile con i tradizionali indici economici dei consumi si misura anche con la cadenza di istruzione e di formazione di consumi culturali di assistenza sanitaria
La povertà oggi non è più legata solo al reddito ma sempre più alla capacità dello Stato di fornire servizi accessibili efficaci
Di garantire cioè una qualità di vita superiore a tutti i cittadini allora e sull'uomo sul capitale umano sui servizi sociali efficienti che occorre investire il problema è quello di governare
La ricchezza crescente prodotta dallo sviluppo tecnologico per orientarmi fra verso obiettivi non più di sfrenato e squilibrato consumismo ma di equità e qualità sociale
Sono convinto che oggi a un cittadino non bastino più un buon lavoro è un reddito elevato se poi costretto a vivere in una società degradata
Che minaccia costantemente la sua vita la riempie di solitudine e non riesce a dare spazio ai valori fondamentali dell'esistenza e molti non hanno neppure e rischiano di non avere un lavoro lo Stato da solo non potrà mai farcela a riprodurre i rapporti sociali erosi dallo sviluppo dell'economia e dalle organizzazioni della vita
Il terzo settore volontariato sono secondo me insieme alle istituzioni locali le gambe su cui far camminare in Europa il nuovo welfare e allargare il sentiero della solidarietà
Da questo intreccio potrà scaturire un contributo di grande rilievo per superare il deficit di socialità e di democrazia
E per alimentare nuovamente la logica del fare solidarietà Del cooperare nel produrre beni e servizi che risorse nel produrre in una parola nuovi rapporti sociali
Toccherà alle regioni e ai comuni che sono le prime scene della democrazia e promotori della cittadinanza essere protagonisti di questa politica sociale che l'Europa e gli Stati membri dovranno riconoscere e valorizzare
Per compiere questo salto di qualità saranno decisive le responsabilità e l'autonomia attribuita alle comunità locali io colloco qui
Non in un astratto schema di ingegneria istituzionale il ruolo l'autonomia la responsabilità maggiore che dovranno vere regioni e città
Perché nelle città e nelle regioni che potranno essere assicurate pari opportunità di vita per tutti i cittadini europei
Per questo se vogliamo un'Europa sociale più forte e più giusta dovremmo vere anche autonomie regionali e locali con maggiori poteri e con maggiori responsabilità grazie
Siamo molto presidente Chiti
Mi pare importante che in questo primo intervento siano stati messi sul tappeto
Due constatazioni
Anzitutto l'attesa soggettiva psicologica che c'è nella gente
Di verificare il risultato sociale dei molti sacrifici che sono stati richiesti in questi anni cammino verso l'Europa
E la seconda constatazione che fino a questo momento
Cammino europeo non ha ridotto le distanze all'interno dell'Europa
Anzi forse l'idea aumentati
Soprattutto in nei confronti delle regioni meridionali
Di una cosa da tener molto presente perché
Credo che tutti quando pensiamo all'Europa vogliamo un'Europa di civiltà ma non c'è un cammino di civiltà se non si per accorciano le distanze e quindi si sia vicina a una maggiore perequazione sociale
E giustamente il presidente Chiti ha sottolineato che non si tratta
Di fare l'elemosina da parte delle regioni ricche nei confronti delle regioni povere
Ma si tratta di valorizzare al meglio tutte le risorse che tutti hanno economiche umane eccetera
E che evidentemente c'è un discorso culturale che va portato avanti che ha un'accezione locale ma anche dei molto molto molto ampie mondiale cioè il credere che ogni uomo e ogni comunità e portatore di ricchezza e portatore di valori
Per cui direi che diventa vantaggioso per tutti collegarsi in rete proprio perché tutti ne veniamo arricchiti
Evidentemente questa valorizzazione delle risorse ha speranza di successo nella misura in cui cresce anche la democrazia nella misura in cui la democrazia si sviluppa a partire dal basso però senza questi rischi quindi accennava no di di chiudersi anche nella visione del federalismo giustamente federalismo fare da sé ma non fare da soli quindi tenersi aperti però partire veramente dal basso perché e nelle comunità locali soprattutto che la possibilità della valorizzazione delle risorse emersi ringraziamo molto diamo do la parola al professore Roberto cartocci
Ordinario e di metodologia delle scienze politiche all'università di Bologna lui è stato direttore dell'Istituto di ricerca Cattaneo di cui rimane uno dei principali collaboratori
Parlerà su un tema caldo caldo soprattutto in questa giornata
Leghismo e leghismi lei la parola
La sostanza è giusta
Dunque
Lo spirito di Bossi
Come si
Dunque si giornata calda e vediamo se riuscito a togliermi dall'impiccio
O comunque sarò convincente nel mio modo di togliermi dall'impiccio
Innanzitutto vorrei sottolineare mi sembra una doveroso quella che è una vera e propria indoor ironia della storia come voi sapete da oggi noi siamo parte dell'area della libera circolazione dei dei cittadini prevista dal trattato di Schengen per cui possiamo andare a Lisbona
E ad Amburgo senza esser tenuti a portarsi dietro un qualche documento
E naturalmente questa è una
Dal punto di vista simbolico una data molto importante
Contemporaneamente come voi sapete ci sono i gazebo dove si vota per una
Per una nuova istituzione e qui sostanzialmente si vota per stabilire delle nuove frontiere
Tutto sommato rispetto ai giorni diciamo qualche mese fa quando si era concordato il tema del convegno devo dire che la data del ventisei ottobre ha perso un po'di di virulenza rispetto a quello che che si pensava vicino a Ferragosto
E questo naturalmente non può che rallegrarci
Dunque da naturalmente il mio modo per uscire da questa difficile situazione in cui mi sono andata Cacciari accettando di parlare delle dismette
è stata ecco la seguente io vorrei
Tirarmi fuori dall'attrice dall'attualità politica stretta
Per cercare di un inquadramento un pochino un più ampio
E vorrei sostanzialmente argomentare una mia fermissima convinzione
E cioè che da almeno un secolo e mezzo al
E quindi sostanzialmente dall'inizio della nostra storia unitaria la vita di questo paese è complicata dall'etilismo
O meglio dal ruolo rilevante
Svolto da un certo orientamento della nostra cultura politica e che oggi si manifesta attraverso il contenitore costituito dalla lega
Mi spiego meglio
Attraverso la lega riaffiora un'antica sindrome anti istituzionale
Che ha come corollario in inevitabile
L'antipolitica cioè un atteggiamento pregiudizialmente contrario alla politica e il populismo
In un certo senso alla lega va riconosciuto un merito
Che il merito di averci ricordato i motivi di debolezza del senso di questa comune appartenenza
Degli italiani e della incapacità di riconoscersi nelle istituzioni democratiche
Naturalmente
Ci sono stati studiosi primi tra tutti i Rusconi che ci hanno ricordato i motivi di questa Doxa difficoltà a riconoscersi a riconoscerci in una comune appartenenza
La tardiva unificazione politica le differenze tra Nord e Sud la frattura della Resistenza
Poi tutte cause
Ma studiate eterni studiate soprattutto in questi ultimi anni sulla scia della dei successi della Lega
Quindi sostanzialmente la lega ripropone un antichissimo problema
La mancata espediente che razionalmente la società civile
Politica e istituzioni in questo Paese
C'è una pluralità di cause e io vorrei intrattenervi sostanzialmente su un il filo di questa sul lungo un filo argomentativo e cioè mettere in evidenza un tipo di carenza che gli occhi che una carenza culturale
E che è quella relativa all'etica pubblica cioè al senso di corresponsabilità
Che dovrebbe
Obbligare i cittadini nei confronti delle istituzioni
In realtà in Italia questa etica pubblica è estremamente carente
Che cosa che cosa ci dovremmo aspettare dai cittadini di una democrazia ci dovremmo aspettare sostanzialmente tre tipi di atteggiamenti
Fiducia e senso di obbligazione morale nei confronti degli altri intesi genericamente come gli altri
E non i propri amici o il propri parenti
Secondo fiducia e senso di lealtà nei confronti delle istituzioni
Terzo
Forme di partecipazione politica prevalentemente fondate su motivazioni disinteressate
Quelle che noi sociologi chiamiamo motivazioni universalistiche contrapponendo le a quelle particolaristiche
Su questi tre punti
Tutte le ricerche che si fanno almeno da trent'anni esattamente nel contesto europeo famose ricerche dell'Eurobarometro di cui forse qualcuno di voi aveva sentito ma anche altre ricerche tutte queste ricerche concordemente
Ci dicono che anno dopo anno
L'Italia è
All'ultimo posto in questi indicatori di fiducia negli altri e nelle istituzioni è sempre sistematicamente in coda
Se ci fossero delle reti sul sito le retrocessioni sarebbero saremmo forse inserirci o inseriti
Si tratta di capire da dove veniva viene questa carenza
Perché è una carenza di cui bisogna prendere atto
Si possono ricordare le le cause remote cattiva unificazione
Eccetera
Ma
Bisogna anche pensare che la cultura per quanto rischiosa per quanto difficile a cambiare se tuttavia mantiene certi elementi di vitalità vuol dire che questa fu cultura funziona
E quindi evidentemente questi modelli culturali sono ancora degli elementi attivi che trovano un contesto in cui non solo servono ma vengono anche alimentati riprodotti
Quindi a un certo punto si tratta di capire perché l'Italia da paese prevalentemente agricolo alla periferia del mondo capitalistico
Sia passata nel giro di trenta o quarant'anni
Al centro del sistema capitalistico mondiale
Sia diventata al di là delle dive delle di differenze regionali che ovviamente sono sotto gli occhi di tutti e che opportunamente il presidente Chiti a ha ricordato ma bisogna anche ricordarsi che
Buona parte della dell'Italia è una delle aree più scritto che e vorrei dire più opulente del mondo
Ce ne sono ci sono poche decine di milioni di persone in tutto il mondo che vivano a livelli di opulenza superiori a quelli di molte regioni italiane
Quindi c'è stato una rivoluzione economica
Di immani proporzioni
Che però non ha intaccato questo patrimonio di sfiducia
Nei confronti degli altri che non ha intaccato questo patrimonio di sfiducia nei confronti delle istituzioni si tratta di capire perché
Ci si può ricordare
Di diciamo di questa miscela di fattori che hanno alimentato la Prima Repubblica
La pregiudiziale anticomunista la conseguente mancanza di ricambio della classe politica
La crescita della ricchezza diffusa della spesa pubblica e dell'intervento dello Stato
Naturalmente non si può entrare nei dettagli però vi segnalo che questa miscela
A in qualche misura contaminato la vita politica italiana
Attraverso due Pattero patologie o per lo meno rinnovato due patologie
La prima patologia cioè la prima malattia è stata quella per cui la politica a invaso ha contaminato la vita quotidiana
E e questa è quella patologia fatta di appartenenze politico ideologiche fortissime
Vissute fideistica mentre
In una logica di crociata e di contrapposizione frontale
Naturalmente come ben sappiamo i tratti più virulenti di questa patologia si sono progressivamente affievoliti e hanno perso molto seguito
Ma è una patologia di cui ancora non siamo completamente guariti
E così proprio in base a questa al tipo di patologia passatemi questa metafora
Che si spiega un tratto culturale tipico degli italiani e cioè l'inesauribile tendenza alle soluzioni palingenetiche al perseguimento di utopie astratte
Alla testimonianza e alla difesa di posizioni di principio
è un un tipo di patologia che ha fatto considerare come primo nemico da battere e per i terroristi da abbattere
Le posizioni riformiste o semplicemente riformatrici razionalmente adattate alle diverse circostanze secondo un'unica un'analisi pragmatica dei vincoli e delle opportunità
Altro tipo di patologia che è quella per cui è stata la vita quotidiana che ha contaminato e piegato la politica
E alludo qui a quella prevalenza del particolarismo fatta di Fini sfiducia negli altri di indisponibilità all'azione collettiva e chi insensibilità al bene pubblico
Politicamente questa patologia riproduce qualunquismo e apatia oppure clientelismo e voto di scambio
Quindi contemporaneamente la politica da una parte il luogo di ogni nequizie i politici sono tutti uguali cioè sono tutti ladri eccetera eccetera
E l'occasione di uno scambio sciagurato tra diritti politici e benefici individuali
Tipica qui la nozione di voto di scambio
Per cui il voto diventa la sua la soluzione di un problema concreto un'assunzione una pensione o un esonero dal servizio militare
Quindi da un lato a priori ritmi biologici e appartenenze dall'altro voto di scambio e degradazione dei diritti in favori
In particolare proprio il voto di scambio è stato lo strumento di raccordo tra il mondo delle istituzioni e della rappresentanza politica e il mondo apolitico del particolarismo
Sensibile solo ai benefici privati che si possono ottenere
Però d'altra parte ce l'ha anche il voto d'appartenenza ancorato a pregiudiziali ideologiche e indisponibile ad una presa di coscienza critica e autocritica
Che per molti partiti ha costituito una comoda una comoda rendita da incassare invariabilmente ad ogni scadenza elettorale
In sostanza voto di scambio voto di appartenenza per quanto ben diversi quanto nobiltà di motivazioni
Erano accomunati da un da un punto
Cioè entrambi erano modi per eludere il principale correttivo su cui possono contare le democrazie
La valutazione della qualità della maggioranza attraverso la sanzione elettorale
Alla fine è successo quello che un è stato un vero un un vero e proprio baratto perverso
In cambio di consenso elettorale sia svenduta la legittimità delle istituzioni
E la lega che cosa c'entra in tutto questo
In prima approssimazione la lega c'entra come reazione all'inefficienza delle istituzioni
E questo diciamo è effettivamente l'aspetto razionale tra virgolette della propaganda della Lega cioè come contrapposizione all'inefficienza e allo sperpero delle
Condotto da parte delle istituzioni
Però variati la lega non è solo o non è tanto una reazione ma è proprio la figlia legittima dell'inefficienza delle istituzioni
Sempre che a patto che si rifletta sulla duplice faccia delle istituzioni
Da un paio da una parte le istituzioni svolgono una funzione pratica come è ovvio e scontato
Sono la rete di sostegno che garantisce la nostra convivenza civile e disciplina i rapporti sociali diritti e doveri dei cittadini di famiglie aziende
Però c'è anche il secondo atto
Quel che è quello più rilevante in questa sede
E che è simile alla faccia nascosta della luna cioè si tende a dimenticarsi che esiste
è in atto simbolico e pedagogico delle istituzioni
Cioè la loro capacità di influire sull'etica collettiva
In questo senso in questo punto in quel su questo lato nascosto della luna diciamo così
Si può a inquadrare quella che è la legittimità dell'istituzione che cos'è la legittimità delle istituzioni è il senso irrazionale e sottolineo irrazionale
Di identificazione dei cittadini nell'architettura istituzionale di un Paese
Che è considerata buone anche se naturalmente migliorabile
è considerata giusta anche se perfettibile
E qui compare il problema di Jordi ordine generale della giustizia
Le istituzioni sono inviato preliminare giuste o vengono considerati in via preliminare giuste
Terzo le istituzioni vengono considerati una cornice non problematica per i propri progetti di vita futura cioè non le considero degli impacci le considero delle opportunità
Quando dico senso di identificazione irrazionale voglio alludere esplicitamente mettere in qualche misura i piedi nel piatto
Rivendicando la piena liceità di considerare gli aspetti irrazionali della politica in senso in aspetti irrazionali si badi bene non con una connotazione negativa
Che tutto quello che irrazionale è cattivo no tutt'altra
è che lei e le le istituzioni
Evocano diciamo un senso di appartenenza che nonché deriva dalla loro natura simbolica
Vi ricordo tanto per chiarirsi le idee
Che
Il termine simbolo che viene dal greco
Al punto il termine greco essi in ballo che vuol dire getto insieme
Sulla base di questa etimologia il contrario di simbolo è diavolo e cioè di appalto che vuol dire metto attraverso cioè sostanzialmente il simbolo è quello che unisce il diavolo e quello che separa in nella fattispecie i concetti gli azioni reazionari sono quelle che si appannano perché individuano i singoli individuano dei progetti di strumentali i di di vita il simbolo è invece quello che unifica che cosa è successo è successo che
Le istituzioni sono stati incapaci e cosa fare per le istituzioni parlo anche delle istituzioni repubblicane
Le istituzioni sono stati incapaci di alimentare questo senso di comune appartenenza non sono diventate non sono riusciti a diventare simboli unificante
Se nel loro funzionamento quotidiano le istituzioni riescono a garantire i diritti di cittadinanza allora diventano oggetto appunto di una trasfigurazione simbolica cioè vengono caricate di un valore positivo
Dai cittadini che in essi si identificano
Ci sono degli studiosi che i mettono appunto individuano proprio in questo sentimento diffuso di cittadinanza e chi è un'eredità comune individuano appunto il la declinazione moderna dell'identità nazionale
In altri termini le istituzioni attraverso lo svolgimento delle loro funzioni cementano le identità collettive producono fiducia e integrazione sociale
Badate bene che le istituzioni anche quando non funzionano anche quando sono inefficienti tuttavia non non smettono di fare uno un'azione pedagogica non non smettono di fare lezione non mettono di fare scuola
Se lo che quando come è successo spesso nel nostro Paese
Queste istituzioni sono inefficienti e non riescono a garantire i diritti a soddisfare le domande dei cittadini
Le istituzioni diventano cattive maestre
E quindi invece di produrre e diffondere i valori producono e diffondono disvalori
Qui se insegnato se ha appena ma naturalmente a buona parte dell'uditorio la norma cose chiare che la è stata la Chiesa cattolica che ha messo in evidenza per prima sto parlando della fine degli anni Ottanta dei primi anni novanta questa capacità pedagogica perversa delle istituzioni
Pubbliche nel produrre disgregazione sociale al nudo al documento della CEI sul Mezzogiorno per quello educare alla legalità del novantuno
Quindi a questo punto il problema non è tanto lamentarsi perché le istituzioni non funzionano e c'è naturalmente serve questo è sede anche capire
Quali sono i motivi per cui non con con funzionano per trovare i correttivi adeguati ovviamente
Ma si tratta un certo punto di prendere pienamente atto delle conseguenze culturalmente
Perversi che hanno prodotto le liste istituzioni che non funziona non sul tessuto sociale e soprattutto sull'etica collettiva
Quindi a questo punto la lega non è solo la reazione all'inefficienza delle istituzioni ma è anche figlia legittima de queste inefficienze
In quanto la lirica
è l'ennesima espressione di una medesima sindrome che questa del deficit di un'etica collettiva
In sostanza la lega ha coagulato il vecchio e il nuovo vecchie elementi e i nuovi elementi che cos'è il vecchio messo insieme dalla lega
Il vecchio particolarismo
Familistico che vede nella famiglia una non certo un quinto uno strumento di valorizzazione delle individualità ed educazione alla sessualità ma vede nella famiglia semplicemente un clan chiuso contrapposto a tutti gli altri
La frattura fra governanti e governati
L'antiparlamentarismo e il sospetto per i politici il dualismo nord-sud la maggiore dotazione di risorse di identità locali delle regioni che hanno conosciuta la civiltà comunale
Cioè questa il vecchio che la lega ha recuperato e lo ha messo insieme con il nuovo con nuovi ingredienti
E in particolare il contrasto tra il mancato decollo economico del Mezzogiorno e il rapido passaggio delle regioni del Nord Est dalla miseria e dall'immigrazione all'opulenza e alla piena occupazione
E in questo senso ad horas messa così le cose come io credo che si debba mettere in anche in senso parlare di leghismi al plurale
In particolare appunto leghismi in quanto la lega non è stata l'unica risposta populista alla crisi del vecchio sistema della Prima Repubblica
Per la lega è un caso particolare giù di una fattispecie più ampia
E in particolare è stato il populismo la sirena più allettante
Comprensibilmente in un certo senso
Dal momento che sì veniva sto parlando dei primi anni novanta si veniva da un periodo in cui le istituzioni avevano dato così cattiva prova
Se voi ricordate si potrebbe quasi fare un gioco di società ci dice in un minuto più che fa in un minuto più nomi di populisti che ci sono stati nei primi anni novanta
Naturalmente populisti di destra populisti di sinistra populisti attrezzati tecnologicamente e populisti in meno attrezzati tecnologicamente
Per riconoscerli bastano alcuni segnali chiari l'appello alla gente
Indeterminata
La traduzione della quantità in qualità
La demonizzazione delle istituzioni
Il populismo ha avuto anche un'altra ora
La funzione che è stata la funzione di tipo transfer diciamo così
Cioè contrapponendo i meriti della gente a tutte le nequizie della politica e delle istituzioni
Ha permesso quella gigantesca avuto Asuncion è collettiva e rimozione delle responsabilità politiche che le inchieste giudiziarie indirettamente imputavano a ciascun elettore
In quanto compartecipe alla selezione di una rappresentanza politica di Josip anyway spessore morale
Solo dicendo la gente e buona la politica e le istituzioni sono cattive ci si poteva assolvere dimenticandosi chiave abbiamo votato
I nostri rappresentanti politici
Per così tanti anni
E quindi
E il problema che noi abbiamo ancora che io considero ancora un problema presente per la nostra transizione politica è la sirena populista
Sirena populista
Che in qualche modo come come ho appena detto a a molte a armi molte frecce nel suo arco
Prospettiva
Di fronte a questa sirena populista noi come paese abbiamo di fronte una duplice sfida
Primo
Prendere atto compiutamente
Di tutte le implicazioni anche di quelle più quotidiani e dimesse
Dei limiti del nostro ethos pubblico della nostra etica pubblica cioè dobbiamo fare una o operazione di lì autocoscienza
Di secondo
Varare le necessarie riforme istituzionali che rinviano efficienza al sistema politico come ovvio
Ma che anche garantiscano la formazione di un rapporto di lealtà ET compartecipazione tra cittadini e istituzioni
Beh vorrei fare piccola su questi due punti mi vorrei soffermare un attimo
In in particolare sul primo prendere atto compiutamente delle implicazioni della nostra insufficiente etica pubblica
Dunque se le istituzioni sono oggi degenerate non è per colpa di una classe politica corrotta cui si contrappone una società civile onesta virtuosa
Il rapporto tra istituzioni e società civile in questi ultimi decenni sto parlando sulla scala temporale dei decenni sia chiaro
In questi ultimi decenni che è stato simile a quello dell'uovo e della gallina
Gli orientamenti perché coloristici della siccità hanno pervaso le istituzioni che a loro volta gli hanno propagato gli hanno mi ulteriormente messi in circolo
E qui naturalmente sorgono le difficoltà
Perché non è facile mettere in discussione noi stessi i nostri gesti più consueti e comuni
è molto più semplice far risalire le responsabilità a ragioni impersonali ineluttabili la breve storia unitaria la guerra fredda
E esattamente come scusa perdonatemi la citazione un pochino così pochino leggera
Come Alberto Sordi
Che io trovo una superba maschera delle nostre debolezze
E quando giustifica le sue paure le sue sconfitte personali ricordandoci che a me ma rovinato la guerra no che è una forma di deresponsabilizzazione tipicamente italiana
è altrettanto facile assolvere noi stessi ad un santo la colpa ai bit ai vituperati politici
Dimenticandosi di aver gli eletti e confermati elezioni dopo elezioni
Quindi sostanzialmente la se quello che l'invito e che naturalmente è un invito che rivolge ogni Rebbe rivolgermi prima di tutto a chi parlate anche se stessi
Cioè bisogna frugare nel nostro quotidiano per riconoscere in esso le molteplici manifestazioni della nostalgia slealtà verso le istituzioni
Vi vorrei a questo punto intrattenere su un esempio recentissimo di questa incapacità di venire a capo della nostra slealtà verso le istituzioni e anche della capacità pedagogica perversa delle istituzioni stesse
Alludo in particolare
A la recente vicenda della approvazione del nuovo esame di maturità
Ho approvazione dimezzata ancora del nuovo esame di maturità
Tanto per mettere letti le carte in tavola io sono stato il il primo ad essere beneficiato dal nel mille duecentosessantanove dal ministro mi pare il sullo
Dal ministro della Pubblica istruzione sul
Che nel sessantanove in piena contestazione studentesca pensò di fare una cosa non non so quanto intelligente non sicuramente popolare
Di rendere più facile l'esame di maturità io sono stato il primo miracolato dal ministro sullo quindi
Lo devo ammettere tuttavia questa questa nostra sperimentazione dei degli esami di maturità e durata come voi sapete trent'anni non è detto che
Che sarà finita qua
La cosa che mi ha colpito è stato il rapidissimo dietrofront di tutte le forze politiche presenti in Parlamento
Alla prova alla prospettiva di mettere in vigore fino dal prossimo giugno il nuovo esame di maturità
è bastato è bastato qualche decina di studenti che sono andati in piazza naturalmente gli studenti quello che fa sono sempre studenti
Che sono andati in piazza e tutti hanno capito che bisognava fare marcia indietro
Molte sono state le critiche a questo modo di comportarsi perché tutti facevano vedere che lesa nuovo esame di maturità sarebbe stata una cosa più seria il vecchio esame di maturità non era tanto una cosa poco seria badate bene quella che è la cosa che mi sconvolge adesso mi sconvolge come padri
è che il vecchio cioè l'attuale esame di maturità è una formidabile scuola di slealtà nei confronti delle istituzioni
Perché come forse buona parte di voi ha ha approvato direttamente l'ultimo anno delle scuole medie superiori si svolge su un doppio binario quello che dice l'orario delle lezioni
E quello che si fa in classe
C'è la cabala delle materie
L'analisi attenta della serie storica delle materie estratte nell'ultimo ventennio
E chi più ne ha più ne metta
E quindi sostanzialmente si tratta di pro di fare esercizio di furbizia alta tipica qualità italiana al fine di ridurre al minimo i margini di rischio margini di rischio sono perdere tempo a studiare materie che non saranno estratte
è ovvio
Che è grave che c'è una distinzione tra per la serie di seria e materie di serie B che certamente non non è buona cosa nei confronti di una preparazione finale
Ma questo non è ancora il male peggiore
Il male peggiore per esattamente la diseducazione civica
Cioè stabilito che esiste l'altra faccia della luna
La scuola non educa solo attraverso i programmi ministeriali libri di testo e le lezioni
E il educa anche attraverso la parte la prassi quotidiana degli insegnanti e vitelli quindi i bidelli fanno educazione civica esattamente come gli insegnanti questo dev'essere chiaro
è un macro è un microcosmo dalla formidabile potenza formativa
Sistematicamente sottovalutata rispetto ad altre priorità sindacali e politiche
Se me lo guardiamo sotto questa luce è difficile immaginare un meccanismo più diseducativo del vecchio esame
L'esame di maturità già il termine stesso e impegnativo
Prima prova rilevante che lo studente cittadino elettore si trova ad affrontare è stato per anni una formidabile lezione di diseducazione civica
Quali sono le elezioni la furbizia paga con le regole si può sempre venire a patti
Male che vada è ragionevole contare sull'indulgenza dell'istituzione voi sapete che il novantasette per cento degli ammessi viene promossa
Quindi qual è diciamo la la morale di questo di questa specie di apologo dell'esame di maturità
è che
Si è persa un'occasione preziosa per cominciare a lanciare un segnale cioè di ricostruzione di un rapporto di lealtà fra cittadini e istituzioni
Ecco questo piccolo esempio tutto sommato abbastanza abbastanza secondario l'esame di maturità però mi serve anche per cercare di di di mettere in evidenzia quella che è una mia convinzioni e cioè
A che cosa devono tendere le riforme istituzionali
E che ovvio che le riforme istituzionali devono prendere in considerazione i rapporti tra governo e parlamento gli assetti della magistratura tu questo è solo
Questi sono i rami alti imprescindibili
Però il problema sono anche i rami bassi quelli della gestione quotidiana degli uffici
Vi faccio un altro esempio tratto dalla nostra attività di ricerca all'Istituto Cattaneo
Qualche anno fa un politologo americano tale Robert Pakenham ed alto ha avuto un momento di celebrità anche sui giornali perché aveva fatto uno studio molto serio sul rendimento delle istituzioni regionali nel nostro Paese
Individuando delle differenze macroscopiche di
Cardilli adempimento di efficienza
Tra le regioni del centro nord
E alcune soprattutto alcune regioni del Sud
Noi abbiamo fatto una un aggiornamento di questa di questa ricerca analizzando i dati relativi al al tra il novanta e il novantaquattro
E ci siamo accorti che le differenze sono in forse ancora aumentate
Tanto per darvi un'idea indicatori sono sono indicatori proprio di funzionalità quotidiana la capacità di spesa alla capacità di smaltimento dei residui passivi
Anche la la velocità di approvazione del Pd rendiconti e dei bilanci di previsione ci sono delle differenze abissale certi bilanci vengono a privati in alcune regioni con quattro cinque anni di ritardo
Ci sono delle sezioni in cui una un'assemblea approva
In una in una seduta quattro cinque bilanci
A distanza naturalmente inviando il comma e voi come potete pensare che cosa voglia dire democrazia in questi casi quando i documenti più impegnativi per un'amministrazione vengono a a approvati con tali ritardi
Per cui è ovvio che si pone un problema
Fondamentale in vista di questa diciamo estenda di questo allargamento delle autonomie locali che opportunamente necessariamente dovrà essere fatto e cioè bisogna a un certo punto cioè prima ancora di devolvere i poteri funzioni a a istituzioni così malmesse bisogna ritrovare efficienza delle istituzioni stesse
Quindi è ovvio che
Questo non vuol dire vorrei essere chiaro questo non vuol dire che le riforme istituzionali non si debbano fare
Naturalmente
Bisogna chiedere alle istituzioni quello che possono fare ma non miracoli
Cioè le istituzioni a e devono essere l'architettura che delimita i confini dei comportamenti illegittimi
E alle alle istituzioni dobbiamo chiedere un'azione pedagogica che quella faranno sempre
Ma dobbiamo chiedere che questa azione pedagogica
Sì è una mia mozione pedagogica virtuosa
Un altro appunto del dobbiamo tener presente quando avremo fatto le riforme istituzionali e naturalmente tutti auspichiamo che queste riforme luglio istituzionali siano lungimiranti ed efficaci non possiamo aspettarci che immediatamente facciano sentire i loro effetti pedagogici sulla società civile
Occorreranno anni
Per colmare lo iato che separa i cittadini dalle istituzioni e far germogliare in forme nuove di fiducia e di identificazione
In ogni caso una corsa contro il tempo perché la sirena populista trae alimento proprio dal perdurare del deficit di legittimità delle istituzioni e affascina soprattutto le generazioni più giovani
Che per motivi di età cioè è un problema istologico più che culturale
Dietologia proprio sono diffidenti in quanto giovani sono diffidenti della politica ufficiale sono diffidenti della logica delle istituzioni che vengono considerate elementi di conservazione puntelli dell'ordine costituito veicoli di prevaricazione arrivismo e opportunismo
Voglio scusate sono arrivato alla fine ma Gorni vorrei fare una brevissima considerazione sul ruolo del volontariato perché altrimenti corro il rischio di rimanere un po'sospeso operaio
Naturalmente il ruolo del volontariato ma s'inquadra in questo schema tutto sommato
Piuttosto oscuro che io ho disegnato
La
Il volontariato
è il recettore
Privilegiato
Dico tutti quelli atteggiamenti prova sociale diciamo di disponibilità all'azione collettiva che esistono nella società nella cecità non è fatta solo di particolari rischi non esser fatta sono tutti
Antipolitica
è fatta anche di fortunatamente ci sono anche aree di generosità ed il senso di corresponsabilità sociale il volontariato è il recettore principale di questo
Di questo mondo
Inoltre posso aggiungere anche altri dati un dato empirico
Il volontariato gode della massima Paul polarità e della massimo consenso da parte della popolazione più ampia anche di quella che
Non non lo esercita il volontariato
Quindi
Anche il volontariato io ritengo ecco diciamo è chiamato e diventa un canale importante per questa opera di pedagogiche di ricostruzione di un di un rapporto di fiducia e di lealtà
Tra cittadini e istituzioni grazie
Ringraziamo molto il professor cartocci
Di questa
Riflessione che ci ha fatto che al di là della
Del tema giornalistico quotidiano di attualità spicciola
Ha voluto andare in profondità aiutarci a capire
Capire che cosa
Anzitutto le ragioni del malessere
Di cui la lega testata fattore rivelatore
Ed è molto importante questo perché noi non sappiamo cosa succederà della Lega
Non oggi ma Grey nei prossimi
I prossimi anni
Può darsi che permanga che cresca può darsi che crolli
Ma non possiamo passare la nostra nostro atteggiamento
Di tranquillità sull'andamento di un fattore politico come questo
Cioè dobbiamo veramente verificare se gli elementi di fondo che hanno dato origine alla lega sono elementi che continuano a permanere nella società perché se per ipotesi questi elementi continuano a permanere
Dobbiamo tutt'altro che essere tranquilli qualunque sia il destino della Lega sei molto importante questo discorso che ha fatto il professore
E lui ha trovato uno dei noti fondamentali proprio di questa esplosione in Oriente di questo quote di questa coalizione di consensi attorno al fenomeno lega ai vari disegni
Il fatto uno dei fatti che ha messo in luce accanto ad altri e la carenza di etica Poli pubblica cioè la mancanza diffusa
Del senso della responsabilità la mancanza di fiducia negli altri la mancanza di fiducia nelle istituzioni
Carenza di etica pubblica diffusiva che le istituzioni questo va messo ha messo i sottolineando e non hanno fatto nulla per ed eliminare anzi sembra che il modo con cui le istituzioni hanno agito
Siano state e in hanno fatto siano stati di incremento di questa carenze di etica pubblica e quindi lui diceva
Come tutte le istituzioni hanno una loro valenza pedagogica però qui la pedagogia è stata una pedagogia rovesciata
Nel senso che hanno incrementato i disvalori presenti nella società anziché più tradizionali
Ecco questo discorso della della per cui il populismo ha avuto diceva il professore facile accesso
Perché ha pescato un po'del torbido ha trovato ha trovato delle mento un un humus assolutamente e facili tante no questo senso del populismo
Populismo che continua ad essere ad essere imperante ecco io credo che ciascuno di noi e dei nostri movimenti delle nostre associazioni
Può verificare nella propria esperienza per quanto limitata sia la verità di queste affermazioni
E siamo un poco quanto diffusa e la sfiducia reciproca
E la e incredulità che qualcosa cambi
Io di portoghesi da anche per intervallo così poi civili no allentiamo un po'la tensione per le cose che profonde che vengono che vengono proposte ho avuto un piccolo incidente d'auto sondato dal parlo aggiustare da da l'automobile
E il meccanico mi disse e quanto devo mettere sulla bolletta
Nel sulla ricevuta come quanto devo mettere mette a quello che è costato dicono
Ha di se sa perché qui sempre chiedono che sia messo di più perché poi lei ha solide assicurazione non pagano mai quello che si chiede scudetti si mangia Agency si morde la coda non si ha spiegato
E se a un certo punto noi andando dal dentista andando dal parrucchiere non pretendiamo un comportamento etico noi siamo conniventi quanto le pubbliche istituzioni poi cerchiamo quando le cose andiamo male che fanno male
Cerchiamo sempre dei capri espiatori ecco le diceva giustamente professore
Il capro espiatorio ed istituzione basta dir male demonizzare le istituzioni però trovato il capro espiatorio e noi siamo tranquilli coscienza e lì se non è cambiato nulla perché le istituzioni sono la controfacciata è quello che noi siamo e loro hanno a loro volta incrementa nove
Per quindi alla fine lanciava questo discorso sulla responsabilità del volontariato qui volontariato intesi in senso ampio popolare perché sappiamo che il volontariato non si identifica né col terzo settore quanta siamo così tutte le forze della solidarietà organizzata in un senso ampio che indubbiamente partono da un bagaglio di valori
In cui credono e per le i quali sono apprezzate perché giustamente dice gode di popolarità il volontariato
E consenso anche da parte di chi non vorrebbe mai praticata non lo pratica era mai però lo apprezza lo apprezza perché in un certo senso perché vedono in questa presenza soprattutto quando è autentica
E riflesso quello che vorrebbero che tutta la società fosse allora partendo da questa fiducia che la gente ha nelle nostre componenti noi dobbiamo caricarci di grossa responsabilità ma di responsabilità pedagogica
E guardate che anche questo non è automatico perché il discorso della qualità della vita esige grossi sforzi e su per dire quando voi puntiamo ieri sera si parlava delle cooperative qualcuno faceva qualche cenno e una una gara di appalto per i servizi convenzionati con l'ente pubblico che va ai ribasso
E noi stessi molti giocatori pur di riuscire a guadagnare la gara d'appalto senza guardare la qualità quindi penalizzando ipotetiche sono destinatari dei nostri servizi
Dare sarebbe il segno che di questi valori non ci interessa nulla alla pari della gente dice che ci mettiamo in linea con questa corruzione per cui c'è veramente una grossa responsabilità che abbiamo anche come forze della solidarietà organizzata bene passiamo alla terza il terzo intervento delle dottore Andrea Pierucci e membro di gabinetto del commissario europeo corretta
Parlerà sul tema per una cittadinanza europea ecco lui e può l quindi siamo di il sensore che ci consente però il vedere a partire dall'altra parte no cosa sta avvenendo ora sta camminando ecco questo sarà il terzo e e anche ultimo intervento adesso vedremo perché il le Pen mille professor Rusconi non è potuto partire materialmente i con l'aereo non so non so il motivo
E ha ha tentato di mandare soci sia già arrivata la relazione ma non è che possiamo metterci a leggere la relazione la leggerete penso in un secondo momento
E quindi dopo l'intervento suo apriremo un uno spazio molto contenuto di dibattito vi pregherei proprio di restare perché le cose che vengono fuori sono estremamente interessanti
E poi ci saranno le conclusioni quindi anticiperemo un po'anche la nostra chiusura quindi questo è motivo di più perché siamo tutti presenti
A lei la parola procedo
No basta grazie
Sì questa
Funzione giustizia istruzione
Innanzitutto
Volevo dirvi quanto sono grato di essere stata invitata a prendere la parola qui
Mi fa molto piacere
Senza troppi complimenti la prima collana cosa essenziale che voglio dirvi che sorge ieri ho imparato un sacco di cose il che già non male
E quindi sono molto lieto di trovarmi qui e anche per una seconda ragione perché la questione della costruzione europea è una questione che
Ora mai
è diventata a titolo pieno finalmente una questione politica ma su questo difetto di ferro sono lieto per una terza ragione sono felicissimo dunque perché mi occupo di affari istituzionali cioè di riforma dei trattati del mille novecentottantadue
Qualche annetto fa
E
Via via
Ho scoperto grazie al fatto insomma occupare dell'atto unico il Trattato di Maastricht del Trattato di Amsterdam
Che le riforme dei trattati lungi dall'essere la realizzazione di un sogno gruppi sta un lungi dall'essere beghe aggiustamenti tecnici intona la difficoltà di prendere le decisioni erano delle scelte politiche di grandissima importanza
Fatte e questo è il punto
Più impressionante
Ma forse sta cambiando fatte al di fuori dell'attenzione e della partecipazione sociale
Le reazioni difficili al Trattato di Maastricht so un po'queste
Abbiamo inventato la moneta unica l'Europa politica dove lo dopo l'ottantanove abbiamo inventato nuove competenze quell'unione addirittura abbiamo citato cittadinanza dell'Unione
Diciamo senza chiedere il parere di nessuno ecco credo che questo elemento ossia un elemento che invece forse sta un po'cambiando ma sono lieto di parlare con lui di queste cose anche perché sono cose che effettivamente interessano cittadino
Ma partiva da una domanda che retorica e retorica cinismo il senso strano perché parlare di una cittadinanza europea ma è retorica per chi pensa che
L'Europa è propria diplomazia l'Europa dei mercati che diavolo c'entrano i cittadini possono essere consumatori
Possono essere produttori possono essere eventualmente subiti perché bisogna fare delle leggi perché non mettere in discussione meccanismi economici ma per il resto che diavolo ci fanno in questa costruzione oppure è un problema è una domanda retorica per chi pensa che l'Europa è uno spazio di persone e di idee di solidarietà
Nel quale invece piuttosto qualche volta ci si domanda cosa ci facciano degli eccessi di burocrazia cosa ci facciano gli eccessi di economicismo in questa Europa
E dunque la domanda che per entrambe le parti si pone come retorica la prima risponde l'autunno
Perché parlare dovremmo parlarne le altre dice vivente che dobbiamo parlarne
Credo che questo sia un problema fondamentale dell'Europa
Vorrei divenire riprendere un minuto qualcosa dell'intervento precedente che mi è piaciuto naturalmente tantissimo
Sulla questione
Di queste istituzioni che si sono lasciate fondamentalmente corrompere in senso tecnico e in senso morale
Io penso che ci siano tante ragioni tanto sono stati citati sembra tutte giuste
Penso che ci sia anche un'altra vittima in un certo periodo di tempo la moda essenziale cambio da parte degli anni ottanta la moto essenziale era quella è bravo tappeti
Possibilmente al limite della legge perché se ne fanno tanti di più e più in fretta
A mi sembra che questo sia stato da parte dei cittadini un elemento di rinuncia alla cittadinanza un elemento di rinuncia alla politica dall'altra si diceva forse con eccessiva enfasi
Occupati della politica se non la politica si occuperà di te e mi sembra che vi ne abbiamo avuto una certa prova oggi lo stesso discorso vale per l'Europa
Occupati dell'Europa se non l'Europa su graditi
Dovrà fare i mercanti non è l'Europa che esiste ma è un'Europa possibile è una norma che domani potremmo avere fra le mani anzi perché
L'Europa dei cittadini pure un'Europa possibile
Ma neanche questa fatto sconta
Ecco allora queste sono le ragioni il senso del mio intervento e quindi adesso vedremo se specificatamente alcuni problemi
Quali sono le ragioni di una cittadinanza sono e ce ne sono essenzialmente tre
La prima ragione giuridico politica l'Unione europea si occupa di problemi che concernono quotidianamente i cittadini determina le mie condizioni di reddito
Determina le mie condizioni di vita determina alcuni valori determina il modo di rapportarsi col mondo esterno cioè di targa delle questioni che giorno per giorno
Mi interessano provocano delle conseguenze nei miei confronti personali individuali questo per lo meno dall'inizio degli anni settanta bene
Non esiste nel mondo civile
Ma suscita che si vuole comunque bene o male democratica
Che si occupi di queste cose non abbiano una relazione diretta con i cittadini
Secondariamente quello della solidarietà
La cittadinanza è prima di tutto oltre che un fatto giuridico una questione di solidarietà
All'interno di una comunità terminata la comunità statale l'unione
Io su questo non sono d'accordo non è certamente unicamente un'entità liberista che si occupa di libero scambio
Mi sembra piuttosto che siano insita complessa contraddittoria nel quale l'elemento solidarietà compare compare in almeno quattro poc'accezioni
La solidarietà sociale
Quando più quando meno
La solidarietà regionale
Che non ha solo avuto risultati però drammatici bensì avvio blando penso alle regioni della Spagna che pure ne ha dovuto dei benefici strepitosa della solidarietà regionale
La solidarietà verso i popoli più sfavoriti oggi purtroppo l'aiuto allo sviluppo la Cenerentola dei bilanci e delle prospettive dell'unione europea questo è chiaro però fino a oggi non è stata l'unica a fare una politica dello sviluppo capisco il senso
Poi possiamo contestarlo possiamo provare gratis perché era sbagliato ma per lavoro però una ragionamento
Una lo scopo un obiettivo realizzato non realizzato Remo discuterne
Non è vero che credo che altre politiche di aiuto allo sviluppo avessero essenzialmente o quasi esclusivamente funzioni di bilanciamento dell'altra grande potenza
Bene o male non ramo questa linea e qua il quarto elemento di solidarietà importantissimo l'Unione europea di oggi e questa apertura per l'ampliamento a Est
L'ampliamento a Est e la volontà di estendere il sistema di solidarietà quel poco che c'è o quel tanto per cioè all'insieme del continente europeo
Però ecco prima di di prendere solidarietà solo però lo colato vorrei fare una distinzione perché è un pericolo c'è sempre su come tutte le prove importanti
C'è sempre un pericolo fra solidarietà due valenza ma serva Enza particolare la valenza universale
Direi che la valenza particolare quella della solidarietà
Tra i partecipanti a un determinato sistema istituzionale cittadini istituzioni stati nel caso europea
Che implica una reciproca solidarietà però il rischio è che qualche volta questa solidarietà abbia funzione di esclusione degli altri
La cittadinanza moderna è nata anche come cittadinanza di uno stato membro rispetto ad altri
Si fanno delle riflessioni sulla questione leghista e nata come solidarietà
Dei ricchi
Rispetto a quelli sono meno ricchi
Dunque sulla serialità prendiamo il valore universale invece parte dalla persona
La cittadinanza
Tra cittadinanza erano cittadinanza non vi può essere una frattura insanabile altrimenti termini solidarietà ha poco senso
La cittadinanza è il termine di paragone
Per dare a tutte ecco
Gravitava il terzo problema quello delle condizioni di vita
Non ci può essere cittadinanza
In una società marcata dal bisogno dell'emarginazione
Se la sudditanza
Cioè si dico proprio delle monarchie assolute dette largamente
Il bisogno d'immaginazione l'incapacità di esprimersi la cittadinanza un po'non dovrebbe ammetterlo l'attenzione nei nei confronti dei cittadini metti chiunque altro entri in contatto con le istituzioni in contatto con te stesso territorio
La condizione di bisogno esclude l'autonomia tipica della persona e del cittadino
Crea condizioni indipendenza e mette in causa il principio di eguaglianza che non è tanto un principio ideale ma è la condizione politico giuridica perché esiste la cittadinanza se no la cittadinanza puramente e semplicemente non è
Mi sembra che tutti questi elementi vi sia nel sistema dell'Unione Europea
Nei trattati originaria cittadinanze da poco considerata
Si considerava tutto sommato
Che i problemi trattati fossero problemi di alta amministrazione
Di alta politica caso mai si pensava di diritti speciali dei cittadini europei nei confronti degli Stati dove missili esibivano i nostri emigranti per esempio hanno beneficiato di questi diritti speciali certamente in quanto cittadini italiani
Non in quanto venti una relazione diretta con l'euro
Basti accennare concezione volte evolve negli anni settanta la comunità europea comincia delle delle responsabilità politicamente più interessanti per i cittadini più deboli immediatamente coinvolgenti per la vita associata e se ne parla
Se ne parla se ne parla ma non si arriva granché
La sola cosa a cui si arriva alla fine all'inizio degli anni ottanta e perché la teoria di gadgets
La cittadinanza di gadgets il passaporto dello stesso colore che tanto carino
La patente dello stesso formato lui europeo siamo dimenticati risolve il problema della proprietà intellettuale del Senato è questione la bandiera importantissimi certo ma questo non costituisce la cittadinanza e dire che il Progetto del Parlamento europeo dell'ottantaquattro Progetto skinhead il primo epocali forma compiuta l'idea di cittadinanza con le sue tre Valenzi
Ma naturalmente come sapete il progetto di Trattato di unione europea era un progetto
Visto previsto solo come progetto non è mai stato trattato l'Atto unico europeo dell'ottantasei ancora non affronta il problema della cittadinanza
Non c'è il Trattato di Maastricht di Maastricht il primo affrontare il problema della cittadinanza europea l'affronta con una dichiarazione ai cittadino del dell'Unione Europea qualunque cittadino agli stati membri
Non dico punto e basta perché comunque c'è qualche elemento concreto però ci si limita a questa definizione
Cioè ci sono vari elementi che vedremo ma essenzialmente c'è questa di Fini
Vorrei un attimo però soffermarmi sull'importanza di questa definizione che è stata criticata
Perché cittadino dell'Unione soltanto chi sia cittadino dello stato membro
Sì è criticata dicendo da un punto di vista federalista eppure l'Unione potrebbe conferire la cittadinanza pistole darebbe statualità d'altra parte si critica dicendo ma perché l'Unione non può conferire la cittadinanza a chi non è cittadino di uno Stato membro per esempio gli emigranti
Mi sembra che vi siano due elementi fondamentali tendono a confermare a sostenere che la scelta di Maastricht da questo punto di vista è stata buona
In primo luogo da cittadinanza non è questione spezzettata cittadino del Comune della Regione della Provincia dello Stato delusione
Sono sempre io Hui l'altro non mezzo mi mezzo alto un po'cittadino dell'Unione forse un po'cittadino
Della del dello Stato non si sa cioè sempre L'Unità di chi è cittadino va riconosciuto
Secondo elemento è probabilmente più importante e il fatto che se noi siamo costruiamo un'uscita dell'Unione ma ci cittadinanza dell'Unione
Separata dalla cittadinanza nazionale c'è qualcuno che cittadino dell'Unione ma al tempo stesso non è cittadino di uno Stato membro creiamo due cittadinanza ora la storia
Dall'epoca dei romani all'epoca del il colonialismo italiano ci insegna che quando ci sono su un determinato territorio
Due tipi di cittadinanza vuol dire
Che esiste una discriminazione che su questa costruiamo per esempio concede la cittadinanza dell'Unione aumenti migranti una gran bella cosa probabilmente ci assicuriamo il cristallizziamo il fatto che hai ben diverso da me che sono cittadino italiano il cittadino dell'Unione
Per questo credo che la scelta di questa rapporto biunivoco fra cittadinanza nazionale speranza dell'Unione sia un elemento essenziale direi però che la scelta del Trattato di Maastricht è stata modesta è stata limitata
Perché perché al tempo stesso il fiato il Trattato di Maastricht ha inventato la moneta unica l'unione economica e monetaria ha intentato il carattere politico dell'Unione ha inventato un numero di competenze specificatamente interessanti i cittadini per l'Unione
Ha costruito cioè un sistema molto più ampia molto più direttamente a contatto col cittadino
Qualche volta si ha l'impressione con la scarsità di diritti contenuti nel trattato tipiche degli obblighi contenuti nel Trattato di Maastricht che l'idea della Ctm cittadinanze sia stata lanciata lì per dire beh in fondo non è soltanto l'Europa dei mercati Della Monica attenzione ci sono anche i cittadini
Chi sono da questo è da vedere
Credo che invece col trattato di Amsterdam bene o male la situazione sia radicalmente cambiata
Teniamoci non è sufficiente quello che è stato fatto ma direi che Franco capitolina ieri ha detto una cosa giusta si era partiti per fare la riforma delle istituzioni della politica estera
Questo non è riuscito e su questo penso che il Parlamento e la commissione prenderanno a breve scadenza delle iniziative questo non è riuscito però è sorta in uscita da qualche parte
Questa idea di cittadinanza di diritti di poteri lecite
E attenzione quello che interessantissimo nel trattato di Amsterdam e credetemi penso che non sia stato fatto apposta ma questa è una considerazione
Che nel quadro istituzionale non è sempre giusta quello che interessantissimo è che il trattato è formulato in termini di continuità fra cittadino hanno cittadino
Venga a spiegarlo
Lo schema di Amsterdam della cittadinanza è fondata su tre elementi essenziali l'elemento di diritti
L'elemento della risposta alle inquietudini dei cittadini
E l'elemento poteri politici mi tratterà un po'più a lungo ma non troppo sulla questione dei diritti
L'acqua la categoria dei diritti del trattato di Amsterdam è molto vasta e comincia con i diritti fondamentali
I diritti fondamentali sono sempre stati riconosciuti bene o male
Nell'Unione Europea ma nessuno l'ha mai affermato formalmente di questi diritti erano riconosciuti e che la loro dotazione comportava possibilità di ricorso davanti al giudice certo le Corti costituzionali la corte di giustizia alle Comunità europee hanno interpretato in questo senso il trattato ma non c'è mai stato un affermazione forte
Oggi c'è ed è accompagnata da qualcosa di straordinario per l'Unione dal fatto che questo crea ospiti vecchi Stati membri lo stato membro che non rispetta i diritti fondamentali può essere sanzionato fino al punto di Todini diritto di parola e di voto nel sistema delle istituzioni
Non so se questo
Obbligo degli Stati
Sarà sanzionato anche qualora all'esterno
Dello Stato spesso all'esterno del territorio dell'unione presepi in azioni di pace delle Nazioni di quasi pace non saranno rispettati questi diritti ma certo che è un problema l'elemento fondamentale
Un elemento fondamentale anche nei confronti dell'immigrazione
Considerare l'immigrazione di fuori del sistema di diritti fondamentali costituiranno un soltanto all'interno dello Stato un'ingiustizia una violazione della Costituzione ma anche una formale violazione del Trattato
Al tempo stesso
Vi è il problema dell'adesione di nuovi Stati all'Unione
I Paesi dell'Europa orientale molti di questi Paesi hanno chiesto di aderire questi Paesi hanno una caratteristica in comune va bene una difficoltà di organizzazione che certamente elemento che non favorisce sempre
Lo sviluppo diritti fondamentali e poi delle presenze massicce di minoranze bene il trattato stabilisce che senza il rispetto di diritti fondamentali non tuttora in servizio
Al di là dei diritti fondamentali sono almeno tre elementi che vorrei sottolineare
I diritti sociali certo il trattato non ha fatto quello che mi era stato chiesto di sindacati presenti
Non ha dato lo stesso
Livello stesso valore e diritti sociali rispetto di diritti fondamentali
E tuttavia sono iscritti nel Trattato sugli iscritti nel preambolo sono iscritti nel capitolo sociale
Bisognerà sviluppare perché questi per il momento si limitano a ispirare il trattato non costruiscono obblighi questo è un limite
Però vi vi assicuro che rispetto al dibattito che si è fatto insieme alla Conferenza intergovernativa sembra semplicemente un miracolo perché ci sono stati momenti in cui c'era unanimità
Contro il fatto stesso di citare i diritti fondamentali nel preambolo
Devo dire che c'era anche forte maggioranza contro i diritti fondamentali
Ma ci divertiremo sul
Il secondo elemento è la lotta contro la discriminazione questa è una grande scelta del trattato di Amsterdam ed è stata una scelta fortemente conflittuale
L'idea è la seguente
Non siamo in grado di di proibire la discriminazione
Su base sesso razza origine etnica religione o credenze eventi capita orientamento sessuale però perché non siamo riusciti a trovare un accordo su questo maturo
Però si dà un potere all'Unione di prendere delle misure per combattere la discriminazione
La norma nonostante la sua imprecisione tecnica mi sembra di importanza
Fondamentale crea una sorta di competenza dell'Unione crea l'idea fondamentale
Che la non discriminazione elemento chiave del funzionamento dell'Unione
Non so come andrà a finire
So solamente che dal punto di vista del trattato questo elemento importante
E finalmente la questione dell'eguaglianza fra uomini e donne non mi dilungherò mi limiterò a dire che per la prima volta viene messo in un testo diciamo così di valore costituzionale come il Trattato di Amsterdam l'idea di discriminazione positiva
Ed è ben chiaro che queste insieme i diritti concerne le persone non soltanto
E poi il problema dell'inquietudine dei cittadini non è parlerò a lungo perché dovrei fare un commentario del Trattato di Amsterdam mi limito a citare lavoro ambiente ed è l'occupazione ne ha parlato ieri Franco piccolina ambiente sicurezza personale politica sociale libertà di circolazione dei cittadini residenti immigrazione salute pubblica protezione dei consumatori
Prefigurano uno spazio pubblico europeo nel quale bisognerà riflettere anche l'idea di servizi pubblici intesi in senso moderno naturalmente non come servizi pubblici era per erogati dalla bontà e dall'autorità dello Stato dell'Unione certamente come il problema che interessa i cittadini a fondo
Intendiamoci ognuna di queste materie ma questo lo dico soltanto per inciso non sfugge al dibattito sui diritti fondamentali
Ma comporta soprattutto attività positivo dell'unione sta
Anche qui non vi è discriminazione nei destinatari cittadini non cittadini naturalmente
Vi è però un problema grosso che si è posto e che è stato posto anche in queste mi diversi dibattiti verso interventi in questo dibattito in questo convegno
Ed è il problema della sussidiarietà
è un problema gravissimo perché il premier sia Rita nasce fin dall'Iliade come problema di solidarietà crescente dalla solidarietà necessaria per fare un figlio andassero in stampa solidarietà necessaria per fare le Nazioni Unite
è cioè un grado di presentazione i diversi livelli di solidarietà la sussidiarietà è stata sempre tirata in ballo
Quando c'era da accrescere il livello di solidarietà
Prendete per esempio
L'incisività della fine degli anni Novanta mille ottocento nella quale non si chiama il principio di sussidiarietà ma si tira in ballo perché ci si rende conto che l'autorità dello Stato dello Stato come tale non può essere estraneo alla produzione economiche extra la realtà economica bene l'elemento solidarietà è sempre stato presente oggi nell'Unione molto spesso la sulle verità sussidiarietà e il usata come nemico della solidarietà
Sono stati esenti chiarissimi nel corso della conferenza intergovernativa ci sono esempi chiarissimi nel dibattito politico
Voi sapete perché le azioni prioritarie in materia di poco povertà sono state bloccate
Insieme al Consiglio dei ministri sulla base della dichiarazione che il fatto che l'Unione si occupasse di povertà era contrario al principio di sussidiarietà
Perché ci sia opposti all'introduzione del capitolo occupazione perché si è detto che era contrario al principio di sussidiarietà diciotto diciotto milioni di disoccupati non creano un problema europeo
Creare un problema prima di tutto dei Comuni delle Regioni poi forse anche dello Stato finalmente europeo
Questa definizione della sussidiarietà è un nemico della solidarietà credo che questo sia un elemento essenziale i gatti neri
Quando si parla di sussidiarietà bisogna tornare all'idea fondamentale sussidiarietà significa
Fari insieme di più quello che non si riesce a fare da soli non significa impedire
Di fare quello che si potrebbe fare insieme
Terzo elemento è quello dei poteri politici
Il trattato di ambiente di Amsterdam come Trattato di Maastricht costruisce alcuni poteri politici una maggiore forza del Parlamento europeo cerca una maggiore forza dei parlamenti nazionali
Un diritto dei cittadini e anche ai non cittadini alla trasparenza fra sapere cosa succede cosa sta facendo l'Unione diciamo un diritto a occuparsi dell'unione senza che l'Unione possa occuparsi di lui lasciando di ricadere che so magari di briciole di benefici relazioni comunitarie
Io però penso che questo non basti per creare una vera cittadinanza politica
E non credo che bastino nemmeno degli ulteriori riforme il trattato può fare delle riforme siamo certi
Possiamo rafforzare il potere di Parlamenti possiamo rafforzare il diritto alla consultazione possiamo rafforzare il diritto all'associazione ed il ruolo delle associazioni il ruolo dei partiti politici il ruolo dei sindacati
Ma il trattato da solo
Non è capace di grande una cittadinanza modificare il potere politico di cittadini
Una volta si diceva apporto perché quando si parla di fucile non si parla più di cittadini che il potere stava sulla canna del fucile poi si è detto che ci stava soltanto quando ci si inserirono di fiori
Però eccetto che la cittadinanza il ruolo politico della cittadinanza derivano dalla sono un la conseguenza dell'azione concreta dell'azione diretta della società civile
La società civile deve diventare capace di esprimere i suoi bisogni le sue esigenze i suoi valori le sue soluzioni anche a livello europeo
Non è poco perché si chiede a una struttura la società civile un'organizzazione complessa è per definizione non istituzionale altrimenti sono di nuovo i partiti
Istituzioni governi cioè
Ma questo dialogo questa capacità di dialogo l'istruzione condizione spezza per il funzionamento del
Delle istituzioni
Credo che alcune elementi concreti che ci siano e mi sembra che la Conferenza intergovernativa di Amsterdam in parte
Abbiamo stato qualche possibilità
Un numero enorme di associazioni da quelle di quartiere ai sindacati
Hanno manifestato con costanza il loro punto di vista sulle i risultati della conferenza lo so che è probabilmente difficili da TBC però è la mia esperienza personale
Vi assicuro che se non ci fosse stata la pressione sociale
Il capitolo cittadinanza non sarebbe mai comparso nel trattato di a
Sono stati fino dal mille novecentonovantacinque scontri politici fortissimi per escludere il trattare capitolo cittadinanza dal Trattato
E il fatto che il Parlamento europeo abbia avuto l'iniziativa di lanciare un appello alla società civile il fatto che la società civile abbia reagito il fatto che almeno sette mila organizzazioni
Abbiano scritto abbiano sia intervenute per spiegare che non sarebbero stati d'accordo con altre soluzioni
Il fatto che ci siano state delle mobilitazioni su questo è stato elemento determinante per l'esistenza di questa parte nel trattato
Forse è difficile crederci però vi assicuro nell'esperienza personale qui
C'è una logica in questo periodo Fontolan
Non è una logica palesi accettata
Figura il muro come me queste logiche percepiranno mai però è sottintesa
Dall'ottantanove l'Unione dal mille novecentottantanove l'unione di una contraddizione fortissima fra una coscienza della sua necessità
In questo tipo di mondo dove la concorrenza economica politica culturale c'è un altro modo di definire la globalizzazione fortissima
Il timore di non avere gli strumenti istituzionali ma anche culturali cioè le motivazioni i valori le proposte per il mondo esterno
Le ragioni profonde dello stare insieme indispensabili per affrontare questa concorrenza c'è questo timore di non aver
E non sarà il trattato a darli naturalmente
Penso che sarà soltanto la società civile Meglio si organizzata gli artisti ricercatori gli intellettuali
I cittadini che il colorazione delle associazioni nelle attività di rinnovamento elasticità nel volontariato nel campo della cultura le stesse persone che hanno dei problemi di varia natura che che assumono in forma estrema e dolorosa
Le domande più profonde della società può concretizzare questi elementi
Non parte da zero
Ci vuole soltanto vero burocrate che pensa che possa pensare
Che noi europei d'Europa siamo così poveri
Da non poter riconoscere fra Dinoi le ragioni i valori della nostra convivenza
Ma riconoscere vivente Bu elemento essenziale per essere in questa società internazionale per avere un senso per poter esportare prima ancora delle automobili dei dei
Certo non comuni comunista Doris
Ma come oggi nascita moderna in cui chi non ha niente da dire sta zitto sul piano culturale sta zitto sul piano economico sta zitto sul piano politico
L'interesse per i cittadini
E l'offerta di una cittadinanza dove europeo non sono né la conseguenza
Della puntata il governo delle istituzioni e neanche mi dispiace per i miei amici federalisti di un rinato spirito europeista
Si tratta ma non si ammette di un appello urgente la politica da sola non va più da nessuna parte
La burocrazia naturalmente ancora meno
L'Europa si costruisce con i cittadini a partire dai cittadini e questo credo che
In modo assolutamente involontario sia il principale messaggio che possiamo ricavare dal trattato di Amsterdam grazie
Grazie professor Pierucci
Mentre professor parlava io a me veniva l'interrogativo che Miro deriva nel cervello
Si parla di cittadinanza europea
E e mai possibile costruirla perché diceva giustamente che dovrebbe essere una CID eleganza di tutti i cittadini degli Stati membri
Domandava è mai possibile costruirla
Quando all'interno dei singoli Stati ci sono dei non cittadini
Che non abbiamo dimenticare giustamente Dahrendorf nel suo libro quadrare il cerchio di se c'è una grossa caduta di cittadinanza Diderot degli Stati caduta di democrazia
Per le persone che sono private di alcuni diritti fondamentali cenava discorso il diritto al lavoro eccetera eccetera
Allora il mettersi insieme a un livello più alto
Facilità questo Ricupero o peggio ora ecco il problema lì fuori
Porto soltanto giusto per introdurre anche questo mezz'oretta di dibattito io per poi proporrei che facessimo dibattito fino alle ore dodici e un quarto
Qualcuno e domande e poi lasciando cinque minuti ciascuno di loro
Mi sembra anche di Avvenire sottolineato dalle parole delle dottor Pierucci
Tre punti deboli
Il primo la caduta di solidarietà con il Terzo Mondo in questi ultimi tempi
Noi negli ultimi due anni abbiamo toccato il fondo come Stati membri dell'Unione per i contributi dati alla cooperazione internazionale
E questo discorso di fondo non è un discorso marginale perché se la solidarietà non è aperta
E inevitabilmente una caduta nel corporativismo egoistico cioè la difesa i propri interessi non è più solidarietà perché anche i mafiosi hanno solidarietà nostra Doro di famiglia fatta chiamato a famiglie addirittura ma non è la solidarietà aperta
Secondo il punto debole che il professore ha evidenziato
E che per quanto riguarda i diritti sociali non siamo andati più in là delle denunciato
Per cui diceva bisogna lottare perché questo discorso debba camminare
E il terzo punto debole e la chiarificazione tra il principio di sussidiarietà e il principio di solidarietà
Perché quando lui accennava alla difficoltà degli stati di affrontare il problema occupazioni
Partendo dal motivo che l'occupazione e un anzitutto un fatto nazionali e poi soltanto in un secondo momento ecco io mi domandavo sì abbia ancora senso una posizione di questo genere in un momento di globalizzazione in cui sono enormi i le il peso e norme il peso delle con dei condizionamenti che ci vengono proprio dalla dall'abilità dalla dell'economia globale
E mi sembra molto importante e l'accendo che faceva alla fine in cui diceva non bastano i trattati e non basta la politica percorro Costruire cittadinanza ci vuole una presenza nel sociale mi pare che e coppe probabilmente credo che che le nostre i nostri gruppi e le nostre associazioni hanno avuto la sensazione in questi ultimi anni che di fronte a questi problemi grandi europei la possibilità di pesare da parte delle singole associazioni sia stata veramente minima o di impotenza ISO di impotenza
E tuttavia a me sembra che questo appello diceva raccolto va raccolto nel senso che
E
E necessario sempre più che ciascuno dei nostri gruppi esca dal suo isolamento essi colleghi in Rete con tutti gli altri tutte le forze sociali
Ed è importante che messi insieme troviamo poi una strategia con cui pensare proprio su questa dimensione sociale delle dell'euro bene io direi che sì ci sono alcuni che hanno qualche interrogativo da fare ai tre relatori si credo che ci sia spazio per tre o quattro chiederei proprio domande precise e anche dire a chi ci si rivolge e successivamente prego
Sa
Bruno Baratto vengono a Treviso quindi in pieno l'orda insinuarsi
Mi rivolgo in primo luogo il posso cartocci apprezzato molto il discorso sul valore simbolico delle istituzioni
L'ho ripensato in una situazione come quella del vento di Treviso in particolare
Dove in molte imprese ci istituzioni sono state diciamo così tra virgolette conquistate
Dal discorso leghista
E quindi dal discorso leghista e quindi ci si trova a fare i conti con un simbolica linciati tipo
Non volevo dire o chiedere una cosa sul ruolo del volontariato dentro questo contesto
Io credo che ci sia una crisi di consenso del volontariato da parte della società civile almeno nella nostra zona per quanto riguarda la sua dimensione politica quando prendiamo posizione nei confronti degli immigrati nei confronti di azioni o quote sociali o altro abbiamo
Non il consenso diffuso della cittadinanza ma una certa ostilità
L'altra parte ci troviamo ad essere conflittuali con istituzioni
In questo contesto ora come possiamo mediare un consenso che in parte non abbiamo da esso delle istituzioni con le quali normalmente ci troviamo in conflitto
Primo discorso un secondo una domanda che faccio forse un po'tutti non lo so
Mi spiace con sia stato ripreso il discorso Guetta
Le volevo chiedere questo
Interrogativo che sarebbe non solo me ma anche altri amici con cui si parlava come volontariato come Chiesa
Fino a che punto dobbiamo essere realisti come si diceva ieri sera
Con Prodi con gli altri
Fino che punto cioè ammettere le varie difficoltà ritardi pazienza riduzioni eccetera
Fino a che punto esse utopici
Cioè chiedere
Alcune priorità a scapito di altri priorità per quanto riguarda l'assistenza di un certo tipo per tutti
Eventualmente
Stagionate in maniera diversa ma a scapito di altre risorse di altri interventi
Fino a che punto
Insistere perché un discorso che rimane utopico sia comunque presente
Dentro una riforma dello Stato sociale che altrimenti rischia di essere soltanto realista
Grazie che sono interrogativi precisi ecco questi ci stiamo questi tre e poi chiudiamo diamo la parola ai redattori prego
Salvo
Io sono Nicola la mia domanda è diretta al professor Pierucci
Anche se devo dire che nella società mio verso Giuditta don rubò cioè come si fa ribadisco a costruire un'Europa senza considerare i non cittadini io nella mia realtà di volontariato
Opero molto per non dire moltissime quasi sempre o con i senza fissa dimora che purtroppo sono nell'ottanta per cento extracomunitario direttamente con gli extracomunitari
E allora volevo sapere se nella costruzione del modello
Ci si sta ci stanno pensando a spazi e possibilità che offre hanno alcune forme di tutela anche questi soggetti grazie
Un viaggio se non riusciamo chiostri autore del Progetto Italia Firenze commenta presidente del Comitato per Piazza Signoria
Poi gestita essi io mi rifaccio a discorso ieri scontato in Virgilio Virginio Colmegna il quale diceva noi
Ci sono i finanziamenti poi arrivano i Progetti allora io volevo far presente
Che profeta templum resistono alle linee di un importantissimo Progetto e che spero che poi senza inserito all'interno di finanziamenti questo Progetto in questo lavoro svolto dal nostro Comitato
A
Si lega al Dosso tema in quanto il progetto stesso parte da il concetto di un ecco qui infrazioni
Giustizia pace Bellezza e quindi sì in collega nel nostro discorso di partenza noi abbiamo tanta bellezza lavoriamo sul punto più ricco di indicazioni e di storia e di forza morale quello anche che diceva il presidente Prodi arriveremo alla pace e alla giustizia
Il tema della giustizia economica la coniugato a a queste a questo progetto individua e da attuato una sorta di darci nazione la prima associazione italiana
Che poi potrà esser seguite da altre e tutto il Progetto è congegnata in modo da attuare
Piccoli e ma forti interventi che hanno la forza appunto di una con carne concatenazione di vaccinazioni queste uno dei punti e quindi la semplicità il recupero del senso del sacro che voi ben sapete potentissimo grazie non hanno capito signora i mille ci sono altre tre l'ha capito l'interrogazione e basta costantemente intanto è tanto difficile mi ha percorso gran un
Ultime intervento poi cinque minuti ciascuno e poi ci siamo le conclusioni
Sì i miei chiamerei si è quello che ha detto il dottor Kitty sia a quello che ha detto il professor cartocci
A me sembra che richiamando il titolo cercare la verità amare la giustizia
Noi abbiamo bisogno di richiamare la potenza critica del denunciare le ingiustizie
E denunciarli nel senso di rilevarle e rivelarle e come manifestarle ma anche lottare cercando di ridurle ove possibile
E credo che alle affine all'intervento finale è stata anche sui diritti fondamentali sociali che credo qualche volta nelle varie dichiarazioni d'intenti che sicuramente in questi anni nella preparazione dell'Europa sono stati cacciati sono a volte un po'dimenticati
Il lavoro e quindi la possibilità di avere persone che col loro reddito si mantengano riducendo quella quota di assistenzialismo e di quota è inutile perché la persona che si sente davvero
Diversa non paritaria con gli altri come cittadini la casa
E letture
E vorrei dire che Camassa vuol dire quello che mi ricorda essendo torinese negli anni Sessanta era richiamo di forza lavoro dal Sud non garantendo a questi casa se non quelle topaia in cui più o meno stando spesso ai nostri immigrati oggi nel novantasette
Alle soglie di un'Europa più libera e e e qua nelle proprie risorse
E casa allora vuol dire possibilità di formarsi una famiglia altro diritto fondamentale e mantenendola tenerla unita
Ci piacciono di più forse i popoli Filippini che la Burlando da noi quanti anziani quante persone vengono curate da questi ma danno la rimessa alla Giunta non portano con sé la famiglia e quanti invece ci disturbano gli extracomunitari che chiedono di avere con sé anche i propri figli
Ultimo letture impotente mi occupo di Ets e qualche volta un del Ter TTT il non uso delle risorse
In tutte le regioni risultano all'ottobre del novantasette non spesi migliaia di dati dallo Stato l'anno scorso impegnati dalle regioni il venticinque di novembre dell'anno scorso e calabresi spesi per un quinto
Impegnati e non spesi quindi chiedo che qualche volta anche quando i blocchiamo risorse sappiamo Pino e distribuirle ultima cosa le donne e mi spiace siamo stati poche ancora una volta io avevo fatto un po'un appello al primo andati questi tre convegni le donne sono presenti nelle istituzioni non solo perché noi abbiamo una vicepresidente ma credo che debbano contare le donne sono presenti nella chiesa
Le donne sono poco presenti dai presidenti delle associazioni di volontariato ma le donne sono molto presenti nelle attività che queste associazioni fanno ebbene una delle grosse piaghe dovute al squilibri altra no del sud teste a Ovest è stata la piaga della prostituzione gente venuta per trovare un vero lavoro gente venuta per migliorare la propria condizione sociale
Gente che è nata sulle strade troppo spesso il nostro giudizio che non è di giustizia e su qui a Frances appagamento e non chi lo chiede e interamente a questa ingiustizia grazie
Allora
Facciamo il cammino inverso di quello che abbiamo fatto nell'ascolto e cinque minuti ciascuno pregherei proprio i relatori dare delle risposte Flash professor Pierucci
Grazie allora io risponderò sul posto e cosa certo di essere rapido
Ci si chiede se una cittadinanza europea facilita o peggio ora la possibilità di risolvere i problemi di emarginazione che già si verificano nel quale la cittadinanza nazionale
Io vorrei fare qualche esempio rapidissimo allora c'abbiamo tutti la piaga della disoccupazione diversamente distribuite territorialmente probabilmente le cause sono le stesse
Secondo elemento abbiamo tutti quanti una forte immigrazione
Con problemi di varia natura
Tutti e per le stesse ragioni perché appunto l'aiuto al famoso tentativo di aiutare il Terzo Mondo sta andando a pallino e anzi non è vero che abbiamo toccato il fondo e si ha quindi occorre cince andremo del fondo come sempre molto più lontano di quanto non sembri
No addirittura si prevede che ci saranno delle edizioni inferiore di bilancio se nessuno si muove questa cosa qui
Ancora un'altra cosa la coda che si segnalate l'ultima signora la questione della prostituzione e del traffico più tenera prostituzione traffico di donne e adesso tantissimo anche in modo spaventoso del traffico di bambini
Ma tutto questo non è che capita in Italia però non in Germania naturalmente capo nello stesso modo negli stessi posti e gestito bene o male dalle stesse organizzazioni criminali
Che hanno legami politici certamente che hanno legami economici certamente
E combattere contro le quali non è
Spurs simile a livello nazionale non è possibile a livello di un poliziotto che arrivata alla frontiera frena perché Pilla Previte andarci
Mi dispiace io non sono un un re professionista ma credo che in queste cose ci vogliono repressione di tipo collettivo dell'Europa perché è un fenomeno che concerne tutti
Quindi credo che se dobbiamo lottare contro l'emarginazione dovrà offre una chance in più
Non è la soluzione del problema è un quadro di azione in più un quadro di azione più idoneo all'azione comune per risolvere i problemi fra l'altro i problemi della marginalità
E ieri e insisto su questo perché senza l'azione positiva
L'Europa da sola come le istituzioni italiane con istituzioni francesi o le Nazioni Unite non farà mai nulla
Secondo elemento sul quale volevo venire la questione
Della costruire un'Europa senza ai non cittadini no lo scopo è quello che questi abbiano un ruolo mi sembra che nel trattato di Amsterdam forse involontariamente sia dato comunque uno spazio nei diritti
Nell'azione dell'unione
Si tratterà poi di vedere se davvero queste cose si concretizzano
Problema delle di chi non è cittadino in Europa però non riguarda soltanto
Quelli che non hanno la cittadinanza formale nere sentito una bruttissima cosa bruttissima vera una cosa vera che ha dedicato al sindacalista che è intervenuto perché ha detto giustamente
La la disoccupazione non genera reazione sociale non cioè l'azione collettiva non è che ci stiamo perdendo per la strada come non cittadini quelli che sono non occupati pongo ancora questo problema
Ma
Questione sul Welfare
Di nuovo l'unione non fa i servizi pubblici tutto da sola aperti negli spazi contrattazioni Amsterdam
Se siamo capace di imporre un'attività di servizio pubblico e per il benessere dei cittadini e per la soluzione dei problemi di chi è in maggiore difficoltà ci sarà un'azione se no col principio di sussidiarietà diremo che drogati sono un problema dei comuni
Mi sembra che ci siano
Spezie in Gran Bretagna in Germania Italia e Spagna passano un problema dei comuni forse un problema di ordine pubblico essenzialmente
A oppure se l'hanno disposto di questo genere se invece ci muoviamo forse
Risposte potranno essere diverse
Ultima questione d'intervento della signora che parlava di un progetto
Culturale diciamo
Mi sembra che uno dei valori messi in discussione dalla dalla cattiva applicazione della sussidiarietà si ancora anche quello della bellezza
Ben immaginabili che la salvaguardia del patrimonio pubblico europeo del patrimonio culturale che è di tutti come si fa a dire che la chiesa di Assisi un patrimonio italiano o che che solo il il castello di Versailles è un patrimonio dei francesi grazie veramente ci vuole un'ignoranza caratterizzata per dirlo beh tutto questo ci si oppone per il principio di sussidiarietà
Al fatto che non se ne occupa
Mi sembra dunque che l'Unione siano posso essere un di più considerevole rispetto alla cittadinanza nazionale lo spazio necessario per affrontare certi problemi
L'Unione non è come non è l'Italia come non è la Regione come non è il Comune la soluzione dei problemi
Grazie
Professor cartocci i suoi cinque minuti
Dunque ok poche parole per
L'ostacolo
Però
Poche parole per
Forse chiarire ulteriormente quello che io intendo per il valore simbolico delle istituzioni il l'interlocutore di Treviso poneva
Voleva un problema di ordine pratico che naturalmente
Fa vedere tutte le implicazioni del passaggio fra diciamo il lato puramente discorsivo della cosa e la diagnosi di Dini della vita reale
Dunque per quanto riguarda la
Il grado di favore di consenso e di popolarità delle delle delle istituzioni del volontariato nella loro accezione più ampia
Il problema è questo
Quando noi noi va intendo come i ricercatori sociali sociologi e così via
Cerchiamo di interrogare la società lo facciamo sempre con procedure molto imperfette e molto approssimativo
Che ci danno semplicemente dei dei punti di riferimento molto molto generale
Certamente il grande favore che incontrano
L'istituzione del volontariato Rispetto
A quello che incontrando istituzioni del governo centrale per esempio sono tende delle reazioni relativamente immediate relativamente poco meditate ma non per questo meno significative perché danno un po'l'idea dei quadri mentali dei ragionamenti che si fanno nella testa della gente
Il problema è che questi questo il tipo di di ragionamenti va preso per quello che c'è un'indicazione di massima
Per cui dopo non c'è da preoccuparsi se in un contesto specifico nell'azione specifica nello svolgimento diciamo di un attività di di volontariato come quella per esempio di assistenza di aiuto degli immigrati extracomunitari a un certo punto la comunità locale reagisce in maniera diversa smentendo sostanzialmente quello che potrebbe essere diciamo un'opinione generi
In questo senso questo da un po'il la misura la misura della della difficoltà cioè ci richiama a quello che dicevo prima cioè della prevalenza di questi alimenti di di ricerca particolari stati del proprio tornaconto
Perché ha a che vedere per esempio apre con questa scansione territoriale che con con la quale noi ci stiamo ci stiamo interrogando per tutta la mattina cioè il livello locale corregionale il livello nazionale il livello sovranazionale europeo e oltre all'Europa al di fuori dell'Europa dei quindici il mondo circostante il Mediterraneo verso monte
A che punto ci poniamo a che punto si pone l'Itala e l'italiano medio nella sua nella sua disponibilità alla solidarietà nella sua disponibilità ad accettazione degli altri
Da un problema grosso io ho trovato ho avuto occasioni osservato come tutti voi
La la questione albanese
Della questione albanese ci sono di solito sempre due momenti
C'è il momento del si arrangino e pugliesi
Per cui a un certo punto la diciamo la l'arrivo di questi di questi centinaia o migliaia il triplo subiti non desta desta fornisse il fastidio che può destare un qualunque di una qualunque notizia del telegiornale ma non ci coinvolge direttamente il se la vedranno i pugliesi
Poi partono i i pullman per le diverse località
Per i vari campi dove devono essere alloggiati gli albanesi e ha solo a quel punto sì alzano i cartelli di protesta si fanno i blocchi stradali nel se e questo naturalmente eh
è molto meglio di una domanda un questionario evidentemente il territorio nazionale e non mi non mi tange quello che mi tange la mia piccola piccolissima comunità
Perché comincia a pensare che mi potrà trovare qualche malintenzionato che mette in giardino oppure mi scarsi in alla macchina e quelli e quindi e quelle che con questo si torna alla al punto di partenza
Sì un'ultimissima cosa è ovvio che il valore simbolico delle istituzioni prescinde dall'occupante politico dell'iscrizione in quanto tale è ovvio che anzi una maturità e una piena maturità democratica potrebbe essere raggiunta quando si arrivasse a scindere l'occupante che la carica politica da da legittimità della carica politica
E questa è una è una scissione fondamentale per una pieno raggiungimento della della maturità democratica si continua a pensare che l'occupante della carica politica dei legittima con ciò stesso la l'istituzione che che occupa è chiaro che è stato sempre al punto di partenza siamo sempre alla guerra del muro contro muro
Scusate grazie grazie professore presidente che
Ma volevo iniziare comunque una nota più ottimista
Professor cartoccio faceva riferimento agli albanesi per per esempio la Regione Toscana se offerta invece mentre altre Regioni rifiutavano perché la questione degli albanesi non poteva essere proprio la questione pugliese perché io non concepiscono non concepiamo il regionalismo comunque fatto di egoismo
In Toscana c'è stato il maggior numero di albanesi dopo la Puglia e non abbiamo avuto gravissimi problemi due o tre casi ma non abbiamo avuto gravissimi problemi
E l'altra cosa per dare ancora un elemento anche un pochino di di di di speranza di fiducia in questi giorni è venuto anche un'altra cosa importante un altro fatto importante tra le regioni italiane
Tutte le regioni italiane del Sud del Centro e del Nord hanno fatto un accordo per cui una parte di risorse comunitarie non ancora impegnate siano utilizzate da un bel da Marte per
Affrontare i temi del terremoto quindi ci può essere anzi io dico che c'è è più facile che ci sia se si ha fiducia nei cittadini se si ha fiducia nelle istituzioni più vicine se c'è una collaborazione
Tra essi sussiste la possibilità anche di raggiungere obiettivi positivi io sono d'accordo con chi ha detto che bisogna non solo non ignorare ma non perdere la lettura critica delle situazioni e non indebolire l'impegno per affrontare ridurre le giuste le ingiustizie e le disparità
Questo secondo me vale ovunque vale nel quartiere di qualsiasi città vale in Toscana vale in Italia vale in Europa quando
Forse che non si riescono a utilizzare
O perché ci sono progetti che non sono fronti operativi e invece altri progettisti che sono operativi potrebbero funzionare non vengono privilegiati o perché in Italia sicuramente oggi è così
Molto è così perché ci sono una molteplicità di procedure e una molteplicità di responsabilità
Vi faccio un esempio concreto
Le Regioni sono titolari delle politiche che e che esula dal nostro campo così le regioni sono titolare delle politiche verso di artigiani anche di quelle europee non sono titolari delle politiche verso la piccola impresa
In una strada e predefiniti esiste davvero ci può essere un artigiano e un'impresa di quindici dipendenti una piccolissima impresa l'una e l'altra un trattamento diverso
Anche da questo poi viene la spinta e la sfiducia verso le istituzioni e questi alle un suo in cui puoi atteggiamenti come quelli della lega possono avere spazio infine io dicevo nel mio intervento che sono di questo fermamente convinto che in Europa occorre un impegno più forte per politiche di coesione
Ha ragione tutte luci quando dice l'Irlanda la Spagna io aggiungo anche la Grecia e l'Italia hanno camminato ma il problema non è di camminare
Perché se io cammino uno
E l'altro che più avanti a me cammina dieci alla fine del percorso
Quello che un grande obiettivo che l'Europa deve portare avanti che ridurre le disparità valorizzando tutti i territori questo può voler dire un rapporto con i cittadini non si attiene infatti alcuni cifre che io dicevo della de della distanza e sono nel rapporto sulla questione che ha dato la Commissione dell'Unione Europea a Brussel nell'aprile scorso
Allora bisogna e non c'è dentro l'occupazione
Perché se mettiamo dentro quelle cifre il dato dell'occupazione che deve giustamente richiamava il dato dell'occupazione aggrava questa disparità cioè le regioni che sono meno avanzate sono le regioni in cui c'è più disoccupazione o c'è meno lavoro
Cioè c'è anche non solo chi perde lavoro ma chi non lo trova
Bisogna ad ogni costo porre questi come temi centrali
Del dell'obiettivo dell'Europa se vogliamo che il cuore non ci batta forte quando c'è un referendum per Maastricht ma spesse le sicuri che l'Europa vive nel cuore nella speranza nei sentimenti anche dei cittadini infine l'ultima considerazione
Belle difficile realismo utopico utopia ma io dico perché devono essere messe obbligatoriamente in contrapposizione
Il terreno del Governo il terreno dei responsabili delle istituzioni e il terreno anche del confronto con i cittadini quando si decidono le risorse come utilizzarli e quello della concretezza e quello del realismo
Certamente bisogna fare delle scelte
Quali sono le compatibilità oggi quali sono le priorità nelle politiche sociali per esempio penso
Quello di garantire ovunque il più possibile pari opportunità di vita per tutti ma se ci fermiamo a questo cioè se non ci mettiamo anche l'elemento di utopia o di criticità di sogno chiamiamolo come si vuole
Ho diciamo la stessa cosa
Finisce possiamo rischiare che irreale che in quel momento è reale davvero diventa però un assoluto
E invece un assoluto non deve diventare cioè lo stimolo e la la la ricerca per andare a oltre questo ci deve essere anche perché se l'utopia non è praticata
Da uno solo perché se praticata da uno solo può essere anche un visionario che si sogna ma se un utopia un'utopia diffusa allora vuol dire che ha delle Regioni delle ragioni a De fondamenti è un movimento concreto che aiuta anche le istituzioni
Grazie molte e vi ringraziamo nostri tre anni sì
Per le cose che ci hanno detto ma anche per aver inserito dei tori interventi delle prospettive nelle quali noi possiamo impegnarsi
Credo che io vorrei chiudere con questi due i pensieri anzitutto andiamo di anche con il senso del limite se vogliamo
Nel senso che
La nostra presenza non troverà molti folle plaudenti perché noi siamo scomodi
Per natura come sono scomodi i poveri ecco il motivo per cui ci sono queste reazioni al volontariato quando fa politica
E perché proprio in questo momento del suo essere volontariato va intaccare al di là della superfici le cause e quindi mette in discussione i meccanismi che producono povertà
Ed è lo stesso atteggiamento che hanno che la gente a nei confronti dei poveri stamattina e don Elvio parlava del cinico e per la folla era molto tranquillità e e faceva comodamente Lele Molin affinché il secco restava al suo posto di cieco
Quando ha incominciato a pretende reti vederci cioè di uscire dalla sua condizione hanno cominciato subito a zittirlo perché diventava scomodo perché metteva in discussione tutto ne è stato di Sydney che non che voleva est dove essere così
Così succede anche del nostro limiti dice
Illa limitazione con cui dobbiamo fare i conti per fare volontariato
Insieme però a me sembra che dobbiamo anche prendere coscienza che noi in questi giorni abbiamo fatto cultura
Cultura
Perché abbiamo individuato l'orientamento i di vita e di socialità a partire da problemi concreti
Però credo anche che dobbiamo prendere coscienza ravvedere a nostro vantaggio incoraggiamento
Che noi facciamo cultura giorno per giorno non sono soli momenti di razionalizzazione a partire da i fatti come questi non possiamo cultura giorno per giorno
Nella misura in cui noi lavoriamo Comit poveri e per i poveri ma per farli diventare i protagonisti noi stiamo già costruendo una cultura diversa alternativa a quella dominante e stiamo costruendo un per un pezzetto la cittadinanza europea
Allora prendiamo coraggio anche eterei proprio da da questi riflessioni che sono arrivate e passo la parola ai quattro responsabili del convegno per chiudere
Grazie a voi
Quello che
Facciamo è una piccola sintesi
Molto rapida per chiudere i nostri lavori e per dare un po'd'ordine a queste giornate è un po'a tutta l'esperienza di questi tre incontri fiorentini
Dovrebbe venire anche al tavolo Campedelli
Luigi ecco qua pare che arrivano
Chiediamo con questo terzo convegno
Nella percezione di un lavoro ben fatto
Di una sfida posta con pertinenza
Quando ci siamo messi assieme nel novantacinque non volevamo imporre niente a a nessuno ma mettere noi stessi
Cioè gli ambienti della carità sociale alla prova della nuova sensibilità ecclesiale e della moglie nuova condizione istituzionale il sociale del nostro Paese
Il percorso ha visto titoli impegnativi le ricordo annunciare la carità pensare la solidarietà nel novantacinque
Annunciare la carità vive nella speranza nel novantasei cercare la verità amare la giustizia nel novantasei
Abbiamo incontrato alcune fra le persone più creative dalla nostra Chiesa dal cardinale Silvano Piovanelli a suore Manuel Marvin da padre Kolbe banca padre camma CISET ai laici e laiche e cristiane che hanno riempito questa attente abbiamo incontrato alcuni dei nuovi personaggi della vita culturale e istituzionale della nostra nazione
Dai giudici Giancarlo Caselli Pier Luigi vigna gli economisti Zamagni Baldassari il governatore Fazio dai ministri Carlo Azeglio Ciampi al costituzionalista barbiere al presidente del Consiglio Romano Prodi
Molti davvero i nomi di quanti ci hanno accompagnato in questi tre giorni e nei convegni precedenti siamo loro dei pittori
Nell'incontro abbiamo visto anche i nostri limiti i ritardi della nostra competenza economica le incertezze dei nostri giudizi istituzionali la fragilità di alcune sensibilità ecclesiale
Tuttavia credo che ci sono alcuni guadagni che possiamo serenamente riconoscere un primo guadagno la conferma della vitalità degli ambienti della carità sociale
A parte le nostre sibila i convegni hanno dato visibilità e solidità al patrimonio di sorprendente generosità della nostra gente un osservatore attento riconosciuto negli appuntamenti fiorentini
L'espressione pubblica migliore del mondo dalla carità in Italia un giudizio forse troppo ottimistica
Ma comunque indicativo
Un secondo guadagnò il rinnovamento dello slogan ecclesiale a ripartire dagli ultimi
La nostra chiesa lanciato nel mille novecentottantuno a partire da un decennio molte voci hanno tentato di rimuovere la priorità per la scelta dei poveri magari per rovesciare lo slogan contro ripartire dai primi
Non si tratta come capita di scontri fra lobby crisi Asti che contrapposte ma di un dovere di fedeltà al Vangelo
Un terzo guadagno riguarda il confronto su alcuni temi che non appartenevano al patrimonio assodato della nostra tradizione allude in particolare i temi della legalità ai valori etici dell'istituto
Ogni pubbliche dal nuovo rapporto fra mercato e disagio al federalismo e all'unità nazionale dallo stato sociale nel contesto della globalizzazione al tema europeistico alla democrazia come luogo di moralità pubblica
Un quarto guadagno è stato l'avere apprezzato il nostro mondo ai mutati contesti istituzionali del nostro Paese
Rispetto a un preoccupante ritardo di parte della Chiesa italiana davanti alla nuova geografia delle presenze politiche istituzionali in Italia
Questi convegni fiorentini hanno permesso ai nostri ambienti di non scivolare o nella cecità oppositiva tutto o nella subalternità a figure e forme politiche singole
Abbiamo piuttosto rivendicato e attuato un'autonoma capacità di interlocuzione pur consapevoli della nostra collocazione delle nostre misure
Un quinto guadagni e di aver ottenuto tutto ciò imponendo negli stessi una continuità e una certa originalità nella ricerca spirituale
è stato questo il tema più insistito e coltivato dei convegni in esso è contenuta la nostra identità elemento più vitale del nostro servizio e non ci sembra poco
Porto che un saluto e un ringraziamento
E chiedo scusa ai miei amici se scattano subito chiedo scusa
Ma le tre a un impegno pubblico a Bolzano
E quindi scappa senza ascoltare
Le contributo vostro
Ma Michiko ripartire da quello che questa mattina è successo uscito dalla chiesa dove abbiamo avuto la gioia di riflettere di pregare insieme
Allora parto da un punto della riflessione che abbiamo sottolineato con linguaggi DiVersi
In questi due giorni e mezzo
Perché tutti poi la nostra storia
Abbiamo parlato evitiamo quella che la ricchezza delle differenze
E perché avvenga veramente la ricchezza delle differenze
è necessario che ci sia una diversa e complessiva visione dell'uomo
E dei sistemi di vita e di governo che lui stesso ha prodotto
L'abbiamo detto con forza
Io io di non l'ha ribadito dai vari versanti del non profit e l'economia della giustizia e la ricerca della verità
Perché non c'è solo la guerra tra un popolo e un altro tra Paese e un altro
Ho sempre più tra gli appartenenti ad una religione piuttosto che un'altra
C'è la guerra anche tra l'uomo e l'ambiente
E giustamente l'è stato ribadito
Tra chi è ricco e chi non dà niente
Tra chi vive al sud e al nord del nostro Paese
Tra chi è sano e chi è malato
Tra quanti sono inseriti nella società e quanto sono costrette in marcia
Sono queste guerre senza armi
Dove non si perde la vita ma in cui vengono calpestati i diritti e dignità
In cui non si è considerati uguali tutti cittadini e persone
Vi è una parte di società che schiaccia all'altra
Che riduce l'uomo a merce
Che il Duce l'uomo una cosa un caso un numero
A una pratica
Che lo scarta in molti contesti
Queste sono guerre che si svolgono ogni giorno anche le nostre città
Delle nostre società democratiche sviluppa
Firenze
Una città che da tre anni ci accoglie
Questa chiesa questa città e questa Regione a cui noi siamo molto molto riconosce
L'abbiamo detto in apertura la nostra gratitudine a questa chiesa e a questa città
E soprattutto non abbiamo dimenticato
La ricchezza di esperienze di contributi
La generosità di Firenze
Ma come dappertutto
Le zone d'ombra
Le statistiche
E uscendo dalla chiesa questa mattina a molti di noi sono nati un bar a prendere un caffè e in quel caffè è entrato un signore dalla pelle scura
Carino simpatico
Con la sua cravatta da festa una cornice la
Certamente di seconda mano passi a vista che si è avvicinato ma messa bene
La sua giacca e tutta la sua grande foglia di un'identità e di una divinità
Ha chiesto di poter andare i servizi
Un po'la lingua un po'la mole di lavoro
Un po'o chissà che cosa non tocca a me nessuno di noi giudicare
E finita
Che dal cassetto del barista uscito una pistola
E alla presenza di molti vogliano puntata contro per cacciarlo da quel bar
Casualmente noi eravamo lì
I ragazzi della scorta
Sono occorsi per capire i termini di questa vicenda
Hanno chiamato altri che sono venuti
Oltre la minaccia inquietudine
E molti di voi presenti congenita senza scorciatoie
Sono disponibili a essere testimoni
Ed è portare il proprio nome
Perché ci sia verità e ci sia giustizia
Una città grande a cui noi siamo solo riconoscenti e di cui dovremo fare crescere
Per lo vediamo tutto il bene che c'è come dappertutto questi segni il profondo inquietudine
E secondo segno di inquietudine
E i giornali di oggi
I giornali di oggi
Lo dico con un senso anche qui mai di generalizzazione
è sempre di grande rispetto
Scusate
Ieri qui cui su questo ottavo
Un'assemblea molto più numerosa perché c'eravamo praticamente tutti ieri sera per molti han dovuto scappare perché impegnato
Quell'incontro che qui è avvenuto
Tra Romano Prodi e il presidente del Consiglio dei ministri e Luigi Presidente sionisti in questo momento nel nostro Paese
E un magistrato Giancarlo Caselli
Per tutti non aveva un grande significato
Il significato parte ad agosto di quest'estate
Quando
Qualcuno ha usato il Presidente del Consiglio
Facendo un'interpretazione non dormo di notte pensando da Andreotti a quel processo permettono a contro un magistrato che rischia tutti i giorni la vita
E lì qualcuno subito usato ha cavalcato usato e strumentalizzato
Qualcuno di noi ha subito intervenuto
Nel mese di agosto
Umilmente
Ma anche con la conoscenza dei fatti
Testimoniando che nessuno può usare le persone
Cioè cercare la verità
E a mare la giustizia
E che nessuno crede grandi manovre
Per frenare la giustizia e per fermare la verità
I due sono parlati a lungo ci si è incontrati venuto dei grandi momenti
Ma qui
Rispetto a tutti noi ieri quel segno quel segno
Fisicamente messi uno vicino all'altro
Vuole essere un segno proprio
Di come
Le scelte impegno le attenzioni sono proprio di sostenere questo amore per la giustizia e questo cercare la verità
Non c'è una riga in questo senso
Oggi
Non solo ma un telegiornale ieri sera a mezzanotte
Ha trasmesso le immagini di folla nelle Presidente del Consiglio né di Giancarlo Caselli
Dicendo un passaggio dicendo che Giancarlo Caselli ha dichiarato che deve essere vista la legge sui pentiti
è un anno che lo dice
E subito dopo l'informazione
Che
Persone che sono imputate a cui vogliamo tutto il bene sia ben chiaro che la verità possa venire
Subito dopo si mette questi per dire avete visto che i pentiti non sono attendibili
Nessuno vuole semplifica
A tutti dall'ultimo popolo Cristo sulla faccia della terra pastori nostri molti dei nostri ragazzi
A chi più forte e più potente e io lui nulla null'Hui tutti noi ci dobbiamo battere perché ogni uomo chiunque esso sia
Possa dimostrare la propria innocenza
Costi quel che costi ma che nessuno
Prenda le scorciatoie
Che faccia manovre ecco
è il giornale di oggi ci presentano tutti
A titoli così questo
Ci vuole una mischia
E le parole un personaggio noto della nostra Repubblica rilancia
Lo cito testualmente lo cito testualmente
Serve una misura che spazzi via tutti i veleni in Tangentopoli
Anche un indulto
Signori si stava adattando la giustizia nel nostro Paese
Non è possibile che vuole mini che hanno creato un'economia che ha ucciso la storia di tante persone e non ti uccide solo con le armi ma anche con il silenzio la disoccupazione la fatidica
Che hanno tratto Teti
Chi solo permesso di usare la ricchezza collettiva per finanziare partiti correnti singole persone
Non è possibile che oggi si chiede di spazzare via tutto
Quando le nostre carceri sono piene di tanti poveri cristi certo chi sbaglia deve rispondere a
Chi sbaglia
Chi sbaglia deve rispondere ma questo vale per tutti la legalità la giustizia
La giustizia allora c'è inquietudine dentro di me dentro di noi
E forse la parola più corretta dire inquietudine
Noi siamo una piccola cosa ne siamo anche consapevoli
Ma dico Recco amici
Chiediamole fuori queste nostre unioni uno nella sua realtà sua competenza
Il coraggio di denuncia di parola
Non ci frega nulla rispetto alla storia della nostra gente
Ne I grandi cardinali le grandi politici
La forza di dire quello che è la verità infatti numerica concretezza
Non sentiamo compromessi
Perché
La storia delle nostre persone
Tutte ho detto tutte appropriati più grande il più piccolo
Non possono essere usate come merce di scambio
Tra poche ore
A Locri
Un pastore un vescovo
L'amico
Di quella chiesa
Che noi abbiamo la sentiamo un po'nostra
E quella
Che questo signore dice testimoniato per tanti anni dicono voi perché per me è un grande punto di riferimento
Non solo per gli anni ma per il grande spessore di contenuti
All'hockey fra poco
Scenderanno sulla strada gli auguro tanta tanta tanta gente
Sarà una fiaccolata questa sera un momento di preghiera prima
Perché sono ricominciate le faide tra diverse famiglie
Ma l'altro giorno lo stadio dei lotti l'avete letto sui giornali
Due minuti di silenzio non uno due minuti di silenzio per il grande boss mafioso
Non ne possibile cioè questo restano con coraggio
Noi come libera Remo mandato Loewe messaggi
Lascio l'inizio perché
Lo rilanciamo se vogliamo firmarlo un po'tutti primato che Giancarlo
Non importa l'etichetta che c'è sopra
Ma io credo che le fiaccole di Locri sono una testimonianza questa sera è una speranza che la pace la giustizia possono vincere
Che la paura l'indifferenza possono essere superate
Che la voce dei più deboli o di chi è schiacciato dall'illegalità e della prepotenza
Possono contare
E imporre cambiamenti innanzitutto nelle coscienze loro in questo senso mi sembra lo propongo l'Assemblea lascia Vinicio
A Torino in Sicilia a Roma o Milano a Trieste o da altre parti quest'oggi
Tutti noi tutti noi troviamo accende finalmente idealmente accende una fiaccola con gli amici di Locri
Per dire che non sono soli
Che il nostro impegno
Vuole essere condiviso con il loro grazie
A noi un compito
Dei metodi che ci dobbiamo dare dopo questo convegno
Siamo qui presenti
Espressioni varie di un pluralismo di modi ecclesiali e sociali delle nostre chiese
Volontariato associazionismo
Imprese cooperative sociali religiosi Loris Giosa e Caritas
Che ci sentiamo però interlocutori diretti
Della quotidianità delle nostre chiese le diocesi le parrocchie con la gente
Perché direttamente impegnati nei vari mondi delle povertà
Quanto abbiamo fatto emergere ma in termine di approfondimenti e di presa di coscienza di responsabilità di RAI all'interno del filo conduttore del convegno cercare la verità amare la giustizia
Ci dobbiamo ora impegnare a viverlo e a farlo circolare nelle nostre appartenenze che le si arricchì base
Questo significa fare non altre cose ma di assumere nell'impegno ordinario dell'evangelizzazione
Tutti i bisogni veri delle persone quelli veri
Secondo giustizia
Le attese della società l'impegno per la giustizia
A partire dai problemi del territorio apprendersi però alla dimensione più ampia europea e planetaria
Rappresentanti anche dei servizi direi di frontiera quelli più avanzati noi che siamo qui
Abbiamo la percezione che è emersa anche Petra convegni
C'è aiutati ci hanno aiutato a stare insieme a crescere
Di ieri la percezione di dovere essere anche una forza che attiva in senso dinamico un vero cambiamento sociale culturale economico politico ecclesiale
Questa percezione
Si impegna a trasmettere coinvolgere tutti quei credenti e non credenti cittadini di buona volontà che sentono il bisogno di esprimere solidarietà ma solidarietà però che deve essere aiutata a crescere in progettualità
Inconsapevolezza
Direi a collegarci Conti assunto un impegno per la giustizia
In vista e nella ricerca del bene della comunità
Cioè passare aiutare a passare dai singoli gesti ha consapevolezza culturale e forza di cambiamento
Questo nell'ottica della cittadinanza sempre accanto alla recente nella quotidianità
Chiudo questo brevissimo intervento pochi minuti
Con un esempio veri una proposta un esempio molto direi attuale ma anche da parte nostra doverosa voi siamo qui abbiamo lavorato in questi tre giorni
Ma nel nostro Paese quaranta mila sfollati
Dell'Umbria delle Marche
Soffrono attendono
E sono ancora tormentati anche ieri da scosse sismiche abbastanza
Preoccupanti
C'è un'emergenza dell'emergenza tutti sono presenti molte forze le più disparate la solidarietà direi che è stata molto vivo molto presente organizzata ed è ancora presente però gradualmente ci sarà un ritiro di queste forze ci sarà l'allontanamento le persone rimarranno sempre più sole
Ecco allora la necessità che il volontariato che lei la Chiesa che altre forze esprimano con le quella vicinanza quella presenza con le persone che sappia dare segni di speranza segni di aiuto
Come una funzione anche direi pedagogica
Perché aiutare penso in questo momento al direttore della Caritas di Assisi terremotato Luís dal suo famiglie ha perso la casa però d'aiuto di tante persone lo aiutano ad attivarsi la solidarietà diventa moltiplicatore attiva altra solidarietà Cuesta penso che debba essere la nostra presenza il nostro ruolo nella società attuale nella chiesa
Io veramente sono qui per castigo
Che abbiamo espresse nei giudizi questa mattina una cosa che avrebbe voluto esporre ieri sera conclusione della tavola rotonda
Ma era troppo tardi ed erano troppo pochi ed erano troppo stanchi
E i miei amici mi hanno detto che dovevo portarli dall'Assemblea perché loro da condividevano perché si è condivisa da tutti ecco son qua
Il mio intervento che volevo fare ieri sera era in questi termini
Il presidente della Conferenza episcopale italiana
Venerdì se venerdì
Ha insediato a Roma il forum detto progetto culturale al quale partecipano cento cinque professori ed esperti ventitré cardinali e vescovi e nove rappresentanti di associazioni e movimenti
Il cardinale a quanto hanno riferito i giornali ieri mattina ha detto spesso viene riconosciuto al merito delle chiese e dei cattolici di essere protagonisti nell'ambito della solidarietà
Penso che sia ora di puntare umiltà con coraggio ad una presenza parimenti significativa sui temi delle libertà e dell'intelligenza
Un giornale il Messaggero preso quello perché ieri non aveva dei dei supplementi e metà anno tanto prestigio quelle dove prendere pure come vogliono loro per ora va be'il Messaggero traduceva in questo modo del parole del cardinale
I cattolici in Italia devono contare di più sul piano culturali anzitutto ma anche su quello politico e non solo su quello sociale e del volontariato
Queste parole danno speranza per il futuro perché esprimono la volontà di passare con concretezza dei propositi e reazioni
Ma
Questa impostazione del problema
La a nell'animo
Una inquietudine sì forbici mi ha rubato quel questa parola scritta
Che in molti ci portiamo dietro ancora bel convegno ecclesiale di Palermo
In quel convegno chi si occupa dei problemi dei poveri aveva chiesto senza risultato
Che da scelte preferenziale dei poveri non fosse chiusa soltanto dentro un ambito
Ma forse fatta passare trasversalmente anche attraverso gli altri ambiti trattati nel convegno cultura anche Walter cultura quelle accademiche
Informazioni economia impegno politico giovani famiglia
Per editare chi è marginale nell'assistenza i problemi che i soggetti deboli
Come corrette la cultura del mondo liberale
L'inquietudine nasce dal timore che siamo ancora su quella linea
Che non ci porta verso l'obiettivo del nostro convegno cercare la verità a mare della giustizia
Credo che l'obiettivo che noi riuniti in questo convegno abbiamo
Non sia quello di essere rotta o misti
Nell'ambito della solidarietà
Noi protagonisti
Ma da nostra aspirazione che i problemi che i soggetti deboli siano presi in seria considerazione anche dalla cultura ufficiale verrà politica
Per la cultura ufficiale continua è che i problemi di soggetti deboli diventino maggiormente oggetti di studio e di ricerca di formazione dell'Università Cattolica delle facoltà teologiche dei seminari
Dei professori cattolici in tutte le università degli studiosi cattolici
E per la politica vuol dire che tutti i cattolici che operano nel mondo politico in qualunque informazione abbiano scelto di militare si facciano carico veramente realmente dei problemi di soggetti deboli pensiamo in questo momento
Alberti forma dello stato sociale
Allora ecco il problema cose che io dicevo vittime hanno chiesto di presentare qui come possiamo collaborare costruttivamente corra nostre chiese pertanto passare i i contenuti che abbiamo espresso in questo convegno e che rappresentano le istanze e le sofferenze di tutti quelli che non contano in Italia Mary Progetto culturale deve chiese italiane
è il contributo che visite richiamo darei al Forum del progetto cultura
I nove rappresentanti di associazioni e movimenti che sono presenti nel forum io non so chi siano ma penso che se sono movimenti associazioni appartengono al terzo settore
Possono essere un ponte efficace fra questo convegno i contenuti di questo convegno e il forum io lascio queste vie inquietudine e i miei amici coi quali abbiamo preparato in questo convegno e a tutti voi grazie
Al termine di questo di questi tre appuntamenti
Mi è stato affidato il compito di sapere che cosa succede il prossimo anno fino al due mila
Dove si prega Allah si accorga non è uno slogan ma l'appuntamento che ci diamo per il terzo millennio
Per il novantotto faremo silenzio
Anche se ciascuno continuerà a operare nel quotidiano quel terribile quotidiano che rischia di inghiottire soci
L'appuntamento che ci diamo per il mille novecentonovantanove
Perché nel Duemila non avremmo nulla da dire
Ma eventualmente fare penitenza
Per non essere riusciti dopo due mila anni dall'annuncio di Cristo a ricreare quel giardino di Dio che Dio aveva sognato e per le quali è Cristo è morto risorto
Nel novantanove metteremo insieme appunto la proposta del pregare e della cogliere quale contributo delle nostre vite prima che delle nostre azioni per il benessere di tutti e per la costruzione del popolo del Signore
L'esigenza di coniugare preghiera d'accoglienza nasce dal profondo di quanto abbiamo sperimentato in questi tre anni a Firenze
La sfida continua a chiamarci sulla strada
Parchi ci chiede anche di coinvolgere tutto il popolo di Dio in uno sforzo di coerenza e di santità
Non possiamo essere ridotti a riserva indiana mentre da altre parti i normali pensano Progetto no decidano dimenticano
Di mettere insieme spiritualità e azione significa ridare collocazione al tono di assistere più qui siamo stati investiti e di cui finalmente abbiamo preso coscienza
Crediamo che uno dei nostri azionisti e saremo coerenti si saranno coerenti e pulite aiuteranno le istituzioni nella costruzione che a loro spetta di garantire uguaglianza Rispetto e dignità per ognuno
Noi siamo fiduciosi
Siamo sottratti per nostra storia a piccoli e grandi stratagemmi di organigrammi e ti collocazioni ecclesiali e civili
La durezza e la drammaticità della ditta ci spingono a verità e a giustizia
Con fiducia abbiamo sperimentato che la costruzione del Regno ha bisogno dell'azione di misericordia che possiamo essere degni di accoglierla
Questo
è l'appuntamento che ci diamo le scadenze
Novantotto Silenzio novantanove ci riconvochiamo intanto riprogettati Amour pensiamo tutti pensate tutti
A questo dove si prega Allah si accorga non lanciamo nel novantanove e nel due mila vestiremo
Di stracci e di polvere e di cenere perché altri non posso lasciando ad altri le funzioni delle l'operato tutor dell'operato comuniste quella roba lì
Che tra l'altro non non si addice alle nostre pochezza
Termino chiedendovi l'adesione a quanto don Luigi ha chiesto e vi leggo il passo centrale di questo breve messaggio le fiaccole di Locri sono una testimonianza e una speranza che la pace e la giustizia possono vincere
Che la paura l'indifferenza possono essere superate che la voce dei più deboli o di chi è schiacciato dall'illegalità e della prepotenza possono contare imporre cambiamento innanzitutto nelle coscienze
Sia d'accordo alzi la mano e
Ho applaudito
Nove di questa Assemblea
Inoltrerò inoltrerò anche a nome di questa assemblea al vescovo di Locri la versione a questa forza di cui loro hanno bisogno grazie a tutti arrivederci
Avvocato