"Cinquantesimo anniversario della Costituzione" Seduta straordinaria del Consiglio Comunale di Prato alla presenza di Nicola Mancino, presidente del Senato

Tutti diamo inizio lavori di questa seduta solenne del consiglio comunale lascia subito la parola al segretario generale per la verifica del numero dei presenti
Andreini
Barney
Ma filoni Bernocchi Bini
Don Giovanni
Castagna
Cecchi
Che i
Che l'UDC
Ciani
Fabbrico
Fragapane
Franceschini ritardi Giugni
Giusti
Landini lombardo
Longo ma dall'uno
Marchesini ma lei
Mattesini
Mazzeo nazioni
Milone
Miracco nazionali
Moschillo
Neri
Agli occhi
Pecoraro
Fonzetti
Ugelli Cati
Rosati
Rossi
Sarai
Escono
Tommasi succhi
Presente solo ventinove constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta
Ho qui le alcune giustificazioni innanzitutto del Consigliere Gian Galeazzo Ciano il quale dice la presente per comunicare la mia possibilità partecipare
Il Consiglio straordinario del diciotto maggio del mille novecentonovantotto per motivi di lavoro inderogabile
Un'altra giustificazione quella del consigliere Lamberto sceicchi capogruppo di insieme per Prato che ci dice dispiaciuto per non essere presente al suddetto Consiglio per precedenti impegni le porgo distinti saluti
Ruby
Signor presidente del Senato
Poi tutti quindici graditi ospiti signore e signori autorità civili religiose e militari presenti questa mattina riscontrare
Questa
Nonostante la vita presenza del Presidente del Senato un caloroso benvenuto
E grazie di essere qui con noi
Signor presidente come ho già avuto modo e dire in Prefettura
Non solo la sua presenza è particolarmente gradita perché rinsalda un legame questa comunità locale rappresentata questa mattina dai consigli comunali di Prato provinciale di Prato
Ha sempre sentito mantenuto
Questo senso di appartenenza una nazione a uno stato questo volere essere parte positiva e dinamica nella costruzione di un'Italia moderna e democratica quindi la presenza qui
Il presidente del Senato
Un'occasione molto importante per fare sentire dal governo nazionale
Per fare sentire al presidente del Parlamento dell'Assam Senato della Repubblica questa volontà di questa parato di questa terra di Toscana partecipe e soprattutto sensibile alla costruzione di unitaria unità e democratica ma è anche particolarmente gradita perché tra poco inaugureremo intitolando a Luciano lama
Un'opera per noi importante la costruzione di un ponte che lega le nostre comunità la comunità della Provincia di Prato e la comunità della Provincia Firenze
Gatti anche da questa opera e dà anche il senso della collaborazione delle autonomie locali della voglia di superare i confini dei campanili
Per aprirsi o una forte e significativa collaborazione a nome che porterà questo ponte io ringrazio la signora dovrà porsi
Diramate accoltellò servita da essere qui presente i familiari
Di lama che sono presenti questa voglia di ricordare questo personaggio questo costruttore di altri ponti punti ovviamente di dialogo punti
Di diversità
Che Luciano Lama è segnato come grande sindacalista eccome vicepresidente del Senato a stabilire senza prese appunti Noiret quest'opera di tessitura di rapporti e siccome qui siamo in una terra di grandi tessitori perché si produce soprattutto stoffa
Questo omaggio a lama particolarmente sentito è significativo ma dicevo signor presidente del Senato una presenza importanti anche per il momento noi abbiamo avuto modo di ascoltare sue parole credo voglia anche ripetere qui alla presenza dei nostri consigli comunali e provinciali sono l'espressione democratica del governo delle nostre realtà alla presenza di tante autorità civili
E militari e alla presenza di tanti cittadini voglia ripetere appunto le parole che stanno a significare l'importanza del momento noi oggi sentiamo due grande necessità
Che ci legano al dibattito sulla Costituzione
Cinquant'anni dalla Carta costituzionale
Una necessità di conoscenza dei valori e dei principi della parte costituzionale messo nel nostro paese moderno dopo il dramma della guerra della dittatura
I valori del diritto lavoro del diritto allo studio il diritto alla salute i diritti alla libertà diritto alla vita
Di diritto alla felicità dell'infanzia e dell'adolescenza
Sono punti fondamentali anche oggi in un'Europa che vuole svolgere un ruolo avanzato democratico in un Paese che vuol stare al passo con l'Europa quindi valori che debbano sempre di più essere trasformati in insegnamento per i nostri giovani della nostra popolazione le dicevo signor Presidente
Anche la meraviglia positiva per il fatto che queste nostre iniziative che hanno coinvolto io decine e decine di migliaia di studenti della provincia di Prato attorno ai valori della costituzione
Hanno rappresentato per nulla sorpresa nel senso di un'attenzione una partecipazione una vivacità da parte dei nostri ragazzi che testimoniano non solo il valore della nostra gioventù anche in una realtà come questa
Dove il lavoro è parte elemento della cultura storica ma anche la vivacità e l'attenzione e il sentire importanti per la loro vita quelli che sono ormai diritti fondamentale voglio ricordare
Proprio oggi
Perché oggi in buona parte del mondo e anche le nostre realtà non sente questi diritti sono mantenuti anche delle facce dei giovani cittadini di questo mondo di questo lo quali questa età
Troppe volte si legge si ascoltano i segnali
Drammaticamente preoccupanti che vanno nel senso opposto al diritti che la nostra carta costituzionale
A voluto allora mettere come condizione fondamentale dello sviluppo della nostro stato della nostra Repubblica quindi la conoscenza coinvolgere partecipare dei giovani
A sotto il segno di una freschezza del nostro Stato che lavora della nostra Repubblica
Il secondo aspetto su questo concludo signor presidente del Senato
La di facilità credo necessaria e anche l'attualità del dibattito sulle riforme istituzionali diceva lei poc'anzi
Siamo un momento di grande trasformazione il paese è un trampolino importanti do Pucci dopo cinquant'anni dalla prima scrittura della carta costituzionale si tratta di aggiornare modernizzare rendere avanzata la seconda parte della Costituzione c'è un dibattito che noi seguiamo con grande attenzione con grande interesse
Soprattutto per quella parte del dibattito che attiene al ruolo del decentramento depose
Decentramento dei poteri significa dare la comunità locali a chi le rappresenta
Comuni province regioni il senso compiuto di una partecipazione allo Stato unitario ma anche la responsabilità di chi si sente ormai in prima persona
A governare processi di trasformazione importante del nostro Paese
Credo che dibattito di queste ore sulla tragedia che ha colpito parte della Campania sulle responsabilità del perché forse in uno stato più avanzato dove le responsabilità sono precisate anche dalla Carta costituzionale potrebbe perlomeno essere più dignitoso e più preciso
Perché allora ognuno a la precisione della propria responsabilità noi siamo pronti come autonomie locali come comunità pratese ad assumerci questo onere questa responsabilità
Lo siamo perché questa signor Presidente è una realtà dinamica una realtà produttiva una realtà democratica
Che anche nei momenti difficili della storia del paese e della storia della città ha saputo unirsi attorno a valori fondamentali della Costituzione e attorno ai valori fondamentali del lavoro
Qui siamo signor Presidente lei sa benissimo in presenza di una terra di Toscana di una realtà positiva per il nostro Paese una realtà abituata a chieder poco e a fare molto alte verso lo Stato nazionale
A chiedere però il riconoscimento dei tempi e modi per garantire lo sviluppo la competitività delle proprie aziende e soprattutto la possibilità di vendere vivibile migliore questa nostra terra di Prato
E con questo sentimenti signor Presidente che a nome della comunità pratese rivolgo mio benvenuto e la ringrazio nuovamente verso il presente qui con noi questa mattina grazie
Signor presidente del Senato della Repubblica a nome mio e di tutto il Consiglio comunale di Prato riunito per l'occasione in seduta solenne sono esprimere profonda soddisfazione per la sua presenza
è un grande onore per noi aver l'acqua questo la ringraziamo a celebrare un evento così significativo quale quello del cinquantesimo anniversario della costituzione Salerno
Carta che ha contribuito negli anni a conferire il pieno riconoscimento della dignità civile del popolo nel suo insieme così come di ogni singolo individuo che ne fa parte
La Costituzione della Repubblica elaborata nel biennio quarantasei quarantasette dall'Assemblea costituente
Con l'animo e la passione della lotta resistenziale appena conclusa ed entrata in vigore il primo gennaio del quarantotto risulta ancora una carta ricca di prospettive
Signor presidente
L'impegno politico ed istituzionale dello Stato nelle sue varie forme di organizzazione dovrà necessariamente riguardare non solo tutte quelle modifiche seppur necessarie da portare alla seconda parte della nostra carta costituzionale
Laddove si regola l'ordinamento della Repubblica in maniera da da inserire il nostro Paese in un contesto politico e culturale più aggiornato
E da questo sta lavorando con competenza ed efficacia la commissione bicamerale ma anche a tutte quelle misure per dare finalmente piena attuazione a quelle disposizioni che nell'apposito nella Costituzione sono espresse ma nel concreto ancora non applicata i cambiamenti costituzionali imposti dalla nuova fase di transizione della nostra democrazia dovranno avvenire nelle forme già previste dalla Costituzione e nel rispetto dei principi guida che rappresentano la base dell'unità del nostro Paese
Perché l'affermarsi di prassi convenzione consuetudine incontra costituzione il Plebani prevalere di una costituzione formale rispetto alla costituzione materiale sono aspetti di un'altra vita forse ancor maggiore di un eventuale quanto non auspicabile insuccesso nel tentativo di riforma e di ammodernamento della carta
Le prospettive di cui parlavo programmatiche finalisti che hanno conferito e continuano a conferire alla nostra Costituzione una marcata attenzione di carattere etico e sociale
E tutte le affermazioni in essa contenute anche quelle che possono annoio oggi apparire le più ovvie e consolidate hanno la loro spalle una lunga storia di Robbio culturali civile politiche
Che hanno segnato profondamente la storia d'Italia e d'Europa e non possono quindi venire ad alcun modo ridimensiona ecco allora il senso di questa iniziativa il reale valore da conferire alle celebrazioni del cinquantesimo anniversario della carta costituzionale
Una preziosa occasione per riaffermare con forza l'idea di una Costituzione la vostra ancora vita ad una chiara volontà innovatrice una carta che mira alla realizzazione dell'uguaglianza tra gli omini non solo al piano giuridico
Ma anche sul Tirreno sia economico che sociale
Non quindi un arido documento notarile bensì un grande progetto ideale e civile in gran parte ancora da attuare
La ringrazio ancora per la sua presenza così preziosa in questo nel nostro salone a nome mio ripeto e di tutto il consiglio comunale di Prato
Cedo la parola alla senatrice bocciare
Signor presidente
Di fronte al sindaco al consiglio comunale
Alle autorità tutte della città
Ma anche alle rappresentanze delle forze economiche sociali
Alle rappresentanze del volontariato
A presenze anche degli studenti del mondo della scuola
E per me è un onore grande porgerle il benvenuto qui a Prato
Un saluto deferente ma lei che mi conosce sa che posso dire anche affettuoso e anche questa città che mi conosce sa che posso dire affettuoso
Lo faccio con piacere a nome anche dei miei colleghi
L'onorevole Maroni l'onorevole Vannoni
Noi la ringraziamo per essere con noi e speriamo di riuscire in un tempo purtroppo rapito
A presentarle quel volto della nostra città quel volto che a me pare tanto bello oggi per cui anche chi come mi pratese non è non poche imparare ad apprezzare questa città ad amare questa città
Perché qui in uno dei più grandi distretti industriali di Europa
Si incontra una comunità vera una comunità che non si è chiusa nelle sue fabbriche nei suoi laboratori
Qui lo sviluppo io così lo sento ha avuto un'anima
Qui si è vissuto concretamente l'intreccio
Della ricchezza anche della Venere di un tessuto ricco economicamente con un tessuto però ancor più ricco umanamente e socialmente
E questo non significa lo sappiamo tutti che qui non vi siano problemi
Nella vita
Della nostra nuova Provincia
Anche grazie al suo presidente
Non si è vissuto tanto l'antagonismo rispetto a Firenze e molte presenti sanno quanto per me questo sia una corda viva vita mi pare che si sia avvertite che si avverta la volontà e la capacità di portare il nostro contributo perché si armonica perché sia equilibrato lo sviluppo di quest'aria vasta Firenze Prato Pistoia
Solide radici storiche signor Presidente qui ci sono una contemporaneità molto partecipato
E tanta fiduciosa scommessa sul futuro nostro di questo Paese
Questa è l'aria che io respiro sente in questa città nei suoi comuni tra la nostra gente
Lei si onora di una visita in un momento di grandi novità
Anche di Problemi nella vita di questo Paese
L'Europa
E le speranze che ci sia un'unione politica e sociale oltre quella monetaria
L'approvato ad una riforma della seconda parte della nostra Costituzione che mette in grado le nostre istituzioni di affrontare le grandi sfide che ci attendono che abbiamo
Il Parlamento dovrà vivere questa fase costituente con grande senso di responsabilità
Con capacità di dialogo per tutte le sue componenti
Soprattutto però consentitemi in questo momento solenne il Parlamento dovrà ambire a quell'accezione alta della politica e caratterizzò la vita dell'Assemblea costituente
Quella da qui è nata nostra Costituzione quella che oggi vogliamo non ricordare non celebrare ma far vivere
Questo è necessaria
Queste io ho sentito mi è stato chiesto da tanti elettori
Ognuno di noi
Presso nella propria individualità e ciò che è spesso persona comune
Nei vizi come nelle virtù ma quando ci viene assegnata la rappresentanza del nostro popolo
E quando questa rappresentanza viene accettata
Non possiamo che mettere ogni capacità conoscenza competenza professionalità ma soprattutto non possiamo che mettere valori e testimonianza
Al servizio della collettività nazionale dell'intera collettività nazionale di cui noi ci sentiamo qui grande parte
I tempi hanno posta questo Parlamento a questa stagione politica la sfida dell'innovazione
è una sfida
Che mi intimorisce
è una sfida che può intimorire
Perché su un bene prezioso che stiamo mettendo le mani
Ascoltare lei signor Presidente la seconda carica della nostra Repubblica
E anche un modo io credo per le nostre istituzioni per la nostra collettività
Così attenta e partecipe questa mattina di seguire consapevolmente questa difficile ma io penso straordinaria transizione grazie signor presidente
C'era a questo punto la parola al presidente del Senato della Repubblica
Signor sindaco
Autorità colleghi parlamentari
Signore signori
Io ho aderito
O lenti eri all'invito anche se lo differito nel tempo
Perché mi mi toccava divenire
Il diciotto di aprile
Ma ero in supplenza all'epoca perché il Presidente della Repubblica ero all'estero e non mi sembrava
Che
Qualche parola
In più potesse suscitare polemiche proprio in un momento in cui non ero solo il presidente del Senato
Ma il rappresentante della nazione per assenza
Del capo dello Stato
E ci torno a distanza di un mese
Provando
Un clima di quelli che inducono ad una riflessione
Mi auguro adeguata al momento
Che mi distraggono
Anche rispetto al cerimoniale che io quasi mai leggo
E perciò mi ha toccato già di fare un un intervento affrontando alcune delle questioni che tenterò parzialmente di evitare problema
Della
Celebrazione
Del ricordo della carta costituzionale
Non si possegga aumentare se non per parti essenziali
Alcune
Da confermare altre da modificare nel modo che meglio riterranno due assemblee della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica io so di trovarmi
Signor presidente del Consiglio comunale in una città
Che ha
Lungamente lottato per l'affermazione nella sua autonomia
Provando peraltro una sensibilità forse in ritardo
Cronologicamente non diverso dal ritardo con cui tutti i parlamentari
Di Camera e Senato
Sì sì si resero responsabili all'epoca non attuando
Un principio dalla carta costituzionale che era quello dell'adeguamento
Dell'ordinamento dei poteri locali
All'impianto della nostra carta costituzionale
E dalle
Mille novecento quarantotto in poi
Per quando si siano succedute nel tempo ipotesi di
Riforma
Tuttavia siamo arrivati al mille novecentonovanta cioè a distanza di ben quarantadue anni
Rispetto agli impegni ed io non sono tanto giovane
Da non ricordare che almeno al livello all'epoca del mio partito
E fummo chiamati a Roma per discutere una bozza che era la prima che si presentava nel
Nell'ordinamento repubblicano che risaliva
Al ministro dell'interno dell'epoca onorevole Scelba
Quindi potete immaginare quanto cammino ha dovuto fare la carta costituzionale per vedere un suo punto realizzato nel mille novecentonovanta ma anche vi renderete conto che chi vi parla
Non è un giovane apprezza
Che la classe dirigente si rinnovi nel tempo
Non tanto in termini giovanilistici quanto soprattutto di aggiornamento della rappresentanza alla luce
Delle grosse trasformazioni che si sono verificate all'interno e non solo all'interno del nostro paese
Non crediate che quando si discute del nostro Paese
Molte volte più per i suoi difetti che per i suoi pregi sul piano internazionale
Voi non risultino anche gradevoli
Le parole che qualche responsabile politico di altre nazioni
Rivolge come attenzione nei confronti nostri
E voi sapete quanto è stato lungo il cammino
Per mettere il nostro Paese nelle stesse condizioni
Degli altri ai fini della partecipazione
Alla munita unica il risanamento si è sempre parlato me Risanamento ha avuto sempre una doppia faccia
Dalle nostre parti si dice come quella me lo consentirà a sua eccellenza il vescovo come quella di San Matteo
Una faccenda
Che indicava che avremmo fatto opera di risanamento
Un'altra faccia che avremmo continuato in un abitudine alla risorsa facile
Ma chi veniva colpito
Era innanzitutto il sistema delle Autonomie se bisognava
Ridurre la spesa
La riduzione della spesa ha giocato più sul versante delle Autonomie che non su quello dell'amministrazione
L'amministrazione generale dello Stato l'amministrazione centrale
Poi i tempi hanno consentito i conflitti anche di carattere politico la temperatura diverso ha una sensibilità maggiore
Noi siamo arrivati ad una clima politico che ha acconsentito anche alle amministrazioni locali di partecipare al grande sforzo di Risanamento del Paese
E se sì ottenuto sì ottenuto
Grazie ai governi centrali
Io ero ministro dell'interno all'epoca quando per la prima volta venne
Proposto al Parlamento una discreta potatura
Delle entrate dei cittadini e dei nostri cittadini ben novanta mila miliardi col governo Amato del mille novecentonovantadue
E poi nel tempo fino
All'attuale Governo in carica che ha fatto due manovre non certo di poco conto senza lasciare il segno delle graffiature che si erano prodotte
In due esercizi finanziari una prima volta di cento mila miliardi
Una seconda volta di cinquanta mila miliardi
E quando siamo entrati in Europa ci siamo entrati
E grazie al sacrificio e alla capacità di sopportazione della comunità nazionale
Ma questo ha prodotto ha prodotto sfiducia
Riserva diffidenze
Perché noi siamo passati per lunghissimi anni come quelli della spesa facile
Anche se tutto questo in un quadro di ripensamento critico dovrebbe portarci a valutare quali sono stanti i vantaggi
Della costruzione di una qualità di Stato dello stato sociale quali sono stati i vantaggi che noi abbiamo realizzato nel tempo perché poi facile distruggere tutto sembra che le alluvioni non soltanto distruggono persone beni cose ma le alluvioni politiche sono quelle che in un certo momento della storia del nostro Paese cancello non va alla lavagna anche le cose buone
Che sono state create l'assistenzialismo certo non è stato una cosa buona
Ma lo stato sociale acconsentito al nostro Paese di superare una fase della sua vicenda storica in grande tranquillità senza scontri sociale
Naturalmente illudendo probabilmente che si sarebbe potuto continuare ma certamente disegnando uno stato sociale che è stato al centro del confronto fra Paesi anche più avanzati nordeuropei che pure avevano una socialità diffusa sul territorio
Ed una erogazione di benessere da parte dello Stato nei confronti di quelli che non riuscivano ad emergere sul piano del mercato sul piano
Sul piano della produzione
Ma quando colle ha detto
Della Lombardia ma conoscendo probabilmente bene la Lombardia non conoscendo bene altre realtà che pure ci sono all'interno del nostro Paese
Quando ha detto che la Lombardia e Milano Air Europe competitive al primo posto rispetto all'Europa che entrava a far parte della moneta unica
Per noi non potevamo non dire che una spiegazione convincente doveva essere anche addotta in Parlamento per convincere quelle che giustamente difendevano il valore del marco
Ha potere dare consenso alla operazione riuscita della entrata della Germania di alta dei dieci Paesi all'interno della della moneta unica
Probabilmente si sarebbe potuto dirlo senza probabilmente si sarebbe potuto dire certamente anche senatrice Bucciarelli anche di anche di Prato di questa operosa popolazione
Ma di questa ricchezza di cui può menar vanto il nostro Paese grazie alla capacità alla la cavità alla operosità al senso del rischio dell'investimento che è stato nel tempo dimostrato
Da parte della popolazione di quest'area io ricordo
Le battaglie che in Parlamento si sono fatte ai fini della realizzazione dell'autonomia della provincia di Prato ricordo che mentre per voi
Grazie ad un'astuzia parlamentare con una legge
Si riuscì
A realizzare la autonomia della Provincia
Io faccio l'esempio della provincia di
Ascoli Piceno lì non fu possibile pure essendo ferma votata
Di grandi risorse e di un CEI di centri produttivi aziendali produttivi il ragionamento che si faceva e che avremmo impoverito Ascoli anche seri
Fermo reclamava la sua la sua autonomia il cammino delle autonomie è molto difficile
Ed è un cammino che io ho sempre valutato insiste nel senso diciamo della segmentazione difficile ricondurre ad unità una cosa che si è divisa nel tempo e anche quando ci illude avevamo che bastavano incentivi regionali per portare alla unificazione di comuni contermini proprio per mettere insieme i servizi di utilità che pure c'erano sul territorio io credo che tutti questi risultati si possono contare sulle dita di una mano perché è molto difficile
E molto più facile oggi provarci di fronte ad una ipotesi di modifica della Carta costituzionale
Noi usiamo il termine ribaltamento
Nel senso delle il ribaltamento del ruolo delle competenza e quindi anche delle funzioni intestando le appropriatamente mi auguro appropriatamente
Ai livelli istituzionali territoriali regioni province
E comuni io so che nel corso del dibattito nell'altro ramo del Parlamento qualcosa
Non è stata accettata facilmente cioè c'è stata una protesta dell'Ente Provincia
Quando l'ipotesi era quella di dare vita allo Stato
Come parte dell'ordinamento alle regioni
Alle città metropolitane e alle altre città con la scomparsa della
Così suddivisione sul territorio dell'ente Provincia ma non perché dovesse scomparire
Ma perché si riteneva che degli ambiti territoriali potessero essere più appropriatamente disegnati attraverso le Regioni che conservando la configurazione territoriale
Delle attuali Province
Però c'è stato anche un grande dibattito in direzione nella formazione delle conquiste di autonomia che si sono avute la Provincia
Ecco personalmente l'ho sempre considerato un livello di
Ordinamento fra i comuni che sono disseminati nel territorio della regione che qualche volta è molto
è molto lontana magari non capiterà la stessa cosa a voi ma pensate alla
Divisione del nostro territorio nazionale e alla lontananza soprattutto del più importanti regioni per popolazione e territorio pensate alla Lombardia
Pensate alla Campania pensate anche alla Sicilia per quanto dotata di Statuto speciale c'è un problema di raccordo perché riguarda la stragrande maggioranza dei Comuni dal nostro territorio
E sono migliaia i nostri comuni tutti più piccoli di quanto uno possa immaginare e tutti tuttavia nella necessità di trovare un livello di riferimento proprio per non essere schiacciati dai Comuni più grandi
Pensate ai Comuni metropolitani vorrebbero essere tutti i Comuni metropolitani pochi potranno essere probabilmente comuni metropolitani dice Ernesto
Quei cinque sei sette comuni metropolitani
Ecco farebbero corre il rischio ai Comuni minori di essere completamente schiacciati il che non rientra in un ordinamento armonico perché l'ordinamento può disegnare grandi linee
Ma nelle grandi linee deve sempre ricomprendere lei peculiarità le specificità
Le diversità che ci sono all'interno di un paese che ha vissuto grazie
Ad una sua tradizione secolare i Comuni sono nati prima dello Stato del resto è così anche lo scenario di questa magnifica giornata è indicativa di una storia secolare che ha difeso sempre l'autonomia dei dei Comuni la loro indipendenza l'orgoglio di farne di farne parte diversamente no alcune altre configurazioni che sono state disegnate dal legislatore costituente o dal legislatore ordinari in termini di ambiti gli ambiti territoriali io signor sindaco
Ho fatto un po'tutti i mestieri dal consigliere comunale alle provinciale al regionale allora versata al parlamentare nazionale
è io ero uno di quelli che si opponeva
Ai comprensori urbanistico trattino territoriali perché ero convinto che noi al come regionali avremmo potuto anticipare la riforma dell'ordinamento delle Autonomie attraverso la delega alle Province nelle funzioni diciamo essenziali
Poi ci fu l'euforia
Che questi comprensori potessero essere enti funzionali agli interessi delle regioni
E le regioni molte regioni disegnando sul territorio credo anche alla Toscana abbia disegnato sul territorio il fallimento c'è stato perché l'illusione
Di potere attraverso un artifizio sostituirsi alla naturalità
Delle degli interessi che si articolato in ambiti territoriali hanno bisogno soltanto di configurazione di tipo ordinamentale istituzionale questo
Fa parte di disegni che molte volte non sono estranee neppure nella riflessione attuale
Che noi stiamo facendo soprattutto per quanto riguarda un sistema semplificatorio della dispersione
Che pure registriamo siamo troppi
Partiti troppi movimenti all'interno del nostro Paese rispetto a culture che si possono ricondurre facilmente a non più di tre quattro al massimo di culture e tuttavia le forze politiche che si esprimono sul piano del nostro territorio sono molto più di quanto siano le culture tradizionali europee anche tra transcontinentali e tuttavia questo e il figli è figlio di una crisi che attraversa il nostro Paese che noi speriamo di potere superare non saranno mai le leggi vorrei dire
Ai colleghi parlamentari non saranno mai le leggi che vinca avvieranno le tendenze ad esprimersi sul piano del del territorio ci potranno essere comodità d'epoca
Che una forza emergente si colleghi ad altra forza emergente ma se la diversità culturale e profonda quella forza si affermerà nel tempo nonostante i sistemi
Che volessero ingabbiare la per dire che
Lo spazio di libertà di riflessione all'interno del nostro Paese e ancora da coprire ma noi non possiamo irrisi correte il rischio di attardarci dietro
Una situazione di transizione che ha bisogno di essere superata al più presto la transizione nostre troppo lunga per non destare una qualche preoccupazione
E poiché la nostra carta costituzionale ha una sua prego prima parte che è importantissima che nessuno mette in discussione ma questo non è detto sempre vero perché quelli che vorrebbero metterlo in discussione non appaiono appariranno dopo che abbiamo fatto abbiamo fatto la riforma perché ci sono diversità che non possiamo superare ecco questa carta costituzionale nata dalla Resistenza
Resiste nel tempo nonostante il tentativo di adattarla ha posizioni diverse ma se resta
Collega Pam
All'evento della nostra resistenza
è una carta costituzionale che ha come sua intrinseca qualità quella dessert a presidio di una democrazia di una certa qualità della democrazia di una certa presenza delle forze politiche
Corre comprendendo che l'evoluzione del tempo non sempre naturalmente ci consente di ragionare allo stesso modo come se gli avvenimenti non si fossero verificati come se in un nuovo e forse non si fossero affacciate sulla scena politica politica nazionale
E allora
Il problema che qualche volta mi si pone soprattutto nelle interviste
E se la gente segua
La mutamento della riflessione
Sul sull'aggiornamento della Costituzione
Io personalmente sono convinto che
La gente guarda con una qualche preoccupazione
Perché di riforma non parliamo solo oggi
Ci sono sostenitori
Della riforma già ai tempi dell'approvazione dalla Carta costituzionale chi non ricorda diciamo le battaglie fatte
Senza successo da Calamandrei per un tipo di sistema politico
Per dire che il sistema politico non può imprigionare ciascuno di noi fino al punto da recitare una sorta di Vangelo laico costituzionali siamo tutti
O la stessa testa con la stessa intelligenza con la stessa cultura
Anche se alcuni hanno fatto le scuole professionali altra hanno fatto il liceo scientifico altre hanno fatto al a hanno fatto io gli istituti commerciali insomma ognuno ha la sua testa e ognuno raggiunta con la propria testa l'importante che sia soltanto i buona fede sufficiente da dare un apporto poi impositivo alla costruzione della organizzazione del potere all'interno dal nostro paese questo è importante
Non se io condivida l'opinione di un altro è importante che io mi ponga rispetto al problema
Con lo spirito costruttivo
E però con l'autonomia della riflessione che mi consente
E di poter esprimere la mia valutazione poi le maggioranze si formano io mi auguro le grandi maggioranze si dovranno formare sull'adeguamento della carta costituzionale questo è una garanzia
Che la carta costituzionale non è come una legge ordinaria che si può modificare in qualunque tempo
Con diciamo alla rigidità della nostra carta costituzionale si immagina cammino
La seconda parte possa resistere quando ho avuto capacità di resistenza tutti interno l'impianto costituzionale cinquant'anni non solo molti nella vita
Diciamo ordinamentale di un popolo ma sono tanti tenuto conto che siamo usciti da una lacerazione profonda abbiamo fatto
Una lotta di resistenza contro la presenza nazifascista all'interno del nostro Paese abbiamo fatto un referendum abbiamo far cambiato forma di Stato
Le siamo diventati Repubblica al posto della monarchia cioè ci sono stati grossi rivolgimenti nel verso la fine
Degli anni Quaranta tali da portarci poi alla elaborazione di una
Di una carta costituzionale che ha avuto grande pregio dal punto di vista anche culturale non soltanto al nostro interno ma anche sul piano sul piano più generale io faccio un'ultima riflessione poi chiudiamo io
Sono venuto
Anche per
Una cerimonia che faremo subito dopo ed è una cerimonia per me molto importante anche suggestiva
E
Commovente io ho conosciuto
Luciano lama prima di incontrarlo in Parlamento
E se noi intestiamo
Diciamo un ponte
E intestiamo giustamente a un uomo di conciliazione
Un'opera che deve suscitare riflessioni per chi vi passa per chi sa
Che si chiama si chiama ponte lama
Ma la carta costituzionale fu costruita grazie all'apporto delle grandi correnti di pensiero presenti nell'immediato dopoguerra
Che si espressero nell'immediato dopoguerra ma che avevano fatto la Resistenza anche durante il regia
Poi credo anche in termini di cultura io dico che se vogliamo cambiare la Carta costituzionale noi abbiamo bisogno di due condizioni che tutti in buona fede vogliano davvero riformarla e mi auguro che siano tutto il indipendentemente se su alcune parti si può trovare completo soddisfazione o non completa soddisfazione
Ma l'altra e che ci sia una convergenza non ci sia un distinguo
Cioè la carta costituzionale dei potere essere al centro del nostro ordinamento come madre dei movimenti antichi e dei movimenti recente che si sono costituiti
E quindi deve racchiudere in una armonica
Sui
Il pensiero diciamo post bellico immediatamente post bellico sia il pensiero nuovo
Se si tratta di pensiero nuovo come per alcuni si tratta davvero di dipende di pensiero nuovo la società si sta organizzando un po'diversamente da prima
E allora noi dobbiamo davvero valorizzare punti irrinunciabili della nostra carta costituzionale io vorrei chiudere con la stessa riflessione che ho fatto in anticipo
Ma io avevo detto non avendo letto il cerimoniale doveva farla coi anziché farla dall'altra parte signor prefetto ma dico che ogni carta costituzionale regge se tiene conto di due esigenze
Una è quella di assicurare la stabilità
La stabilità politica chi si presenta al giudizio del corpo elettorale deve poter lavorare per realizzare il suo programma e le forze politiche lo devono mettere in condizione di realizzare quel programma
Dovremmo essere un po'inglesi anche se siamo diciamo latini ed italiani
Però in Inghilterra capita anche che quando manca un parlamentare della maggioranza il parlamentare dell'opposizione mette in grado la maggioranza di non andare sotto
Ma lui non capita questo
Capita anche che magari qualche volta ce
Assenza
E questo non conviene perché sul piano del dibattito è preferibile confrontarsi nella speranza che la proprio opinione possa possa prevalere
Ma
C'è bisogno anche di un'altra delle garanzie
I Parlamenti come le assemblee alle altre assemblee elettive
Solo importanti dal fumo dal punto di vista della tenuta degli ordinamenti democratici
Quanti sindaci trovo che mi confessano ma io faccio ma anche di bene di città medie io faccio tre volte quattro volte all'anno cinque volte al vanno ai consigli comunali l'otto diciamo una demotivazione nei consiglieri comunali
E noi ci dobbiamo abituare anche ai ruoli diversi
Io vado inutilmente senatrice Boccia derivato inutilmente sostenendo che se noi togliamo il controllo formale sugli atti dei comuni
Il controllo formale sugli atti delle Province il controllo formale sull'amministratività amministrativa delle Regioni viva Dio perché dovremmo temere un organo giurisdizionale che controlla l'attività di governo
E non guardare a un'ipotesi di controllo o di risultato dell'azione di governo da intestare o alla Camera dei deputati o al Senato della Repubblica per sapere come si spendono i soldi perché non si spendono velocemente
Perché l'inflazione si mangia
Le risorse seppe quali impedimenti si sono riscontrati durante il cammino di una certa procedura amministrativa proprio per porvi rimedio noi abbiamo una diciamo un distacco notevole tra il Parlamento e il controllo del governo non sono le interrogazioni non solo ma interpellanze non sono un'emozione
E la vita quotidiana e il capire perché un'opera non è andata avanti perché magari consentitemi solo un riferimento ai recenti disastri in Campania perché i regi lagni e di cui si discuteva all'EPO io in cui io ero presidente dalla Giunta regionale nel mille e novecento settanta settantacinque perché i reggini Lanni non sono stati ricondotti alla funzione che prima avevano erano addirittura canali navigabili San Paolino vorrei dire passo eccellenze il vescovo raccontano
Andò hanno l'attraverso una barca per dire che lei antichità erano in condizione di potere percorre quei regi lagni che poi si sono sono stati tutti coperti da terriccio da Alberizzi sono quindi ostruiti fino a creare queste queste condizioni è quello che io dico sul piano generale però l'Assemblea e condizione di vita o di morte delle amministrazioni locali
Vive il sindaco se vive l'Assemblea sei sta per morire l'Assemblea travolge anche il sindaco allora diciamo che nei momenti essenziali
La democrazia ha bisogno delle assemblee cioè ha bisogno del Parlamento
Non serve tutti i giorni
Perché tutti i giorni è il quotidiano ma nei momenti di grande bisogno quando e al rischio qualcosa di fondamentale per la vita democratica dei popoli i parlamenti e devono potersi esprimere con grande autorevolezza
E quello che noi dobbiamo fare nel disegno di riforma costituzionale e se questo faremo noi avremo onorato tanti uomini che si cimentarono nel quarantasei quarantasette la stesura della Carta costituzionale pur avendo registrato cambiamenti di quadro politico pur avendo all'opposizione due forze politiche essenziali che pure collaborarono per scrivere la Carta costituzionale
è questo il tempo che io mi auspico che è un tempo
Di elevazione del dibattito ad un livello tale che si possono superare le meschinità del contingente
La Carta costituzionale non è di quelli che la scrivono
La Carta costituzionale e di quelli che la devono vedere applicato la devono applicare cioè delle nuove generazioni
E proprio con questo augurio io rinnovo il saluto alla città e al consiglio comunale al sindaco alle autorità presenti
Sapendo benissimo che anche la loro riflessione che già è stata importante nel cambiare una parte dell'impianto soprattutto in termini di decentramento i ruoli e funzioni la loro funzione diventerà sempre più importante se seguiranno questo processo via così di avanzamento della riforma
Della organizzazione del potere all'interno del nostro Paese grazie
Grazie al presidente del Senato della Repubblica a questo punto dichiaro chiusa questa seduta solenne del Consiglio comunale di Prato