"Il federalismo possibile" promosso dalla Commissione parlamentare per le questioni regionali (c/o Sala Refettorio - Palazzo S. Macuto)

Conoscitiva il Senato della Repubblica il dottore onorevole Petrini
Che rappresenta la Camera dei deputati per il prestigio che dissi danno a questo nostro manifestazioni di presentazione
E anche ad un confronto politico che ha accompagna
E affida alle istituzioni esecutive e quelle legislative indagine conoscitiva
Ringrazio altresì le signore e i signori e i colleghi parlamentari senatori convenuti
I colleghi correlatori e copresentatori dell'indagine conoscitiva il presidente Mattarella
Il Presidente D'Onofrio il professore Cerulli Irelli che anche il presidente della Commissione consultiva ai sensi della cinquantanove il professore onorevoli urbani e tutti i colleghi che hanno contribuito
A dare un significato questo rosso ingaggi
Ringrazio anche la presenza del professore scudiero uno degli auditi tra i docenti
Sulla problematica Concetta alla nostra attenzione e il sottosegretario giochi un particolare saluto mi è consentito darlo al Presidente fuori della regione Liguria che abbiamo già ascoltato nella qualità a suo tempo ordini presidente
Delle regioni italiane e che ha dato impulso in maniera notevole anche alla conferenza delle regioni per quanto riguarda le problematiche oggetto della nostra attenzione
Voi anche facendo tesoro
Del convegno che è stato celebrato qualche giorno fa dalle regioni
E dalle autonomie locali
Abbiamo voluto dare un significato notevole questa nostra presentazione
Che è una traccia e vorrei dire anche un percorso che al di là degli schieramenti politici e delle stagioni
Difficili impervie che noi diamo deve essere affidato alle autorità di governo istituzionali per essere compiuto per dare al medesimo un ritmo di processualità perché siamo convinti che la democrazia nel nostro Paese si consolida e cresce nella misura in cui sì incrementano le istituzioni
Autonomisti che soprattutto
Un capitolo della indagine parla di un coinvolgimento attivo delle Autonomie locali
Lo abbiamo registrato nella conferenza di qualche giorno fa e abbiamo anche registrato una caletta dura essenziale tra la commissione per le questioni regionali
E tutto il sistema delle Autonomie
Nel ribadire un concetto che il processo riformatore
Non deve fermarsi deve proseguire in maniera celere
E deve anche determinare un ancoraggio costituzionale
La mancanza del quale sarebbe un fumus profondo del processo di un federalismo amministrativo che qualche studioso chiama anche regionalismo sperimentati in fondo la vita è tutta una sperimentazione ma di fondo i processi si funzionari delle istituzioni nascono anche attraverso questo protagonismo delle autonomie locali
Il professore saluti romani all'inizio del Novecento punte ma di Zanda ovvero un argomento lo stato italiano della crisi della dei sistemi istituzionali metteva in evidenza comunque incerto affermato in maniera solenne
La centralità dello Stato nell'essere chiesto spesso fonte di emanazioni di diritto edifici creazione di legge
Oggi possiamo dire che questa affermazione al di là della iperbole solenne ma erano i tempi che si devono può essere riaffidato alle Autonomie locali e in maniera particolare le regioni
Ci sono preoccupazioni più dubbi problemi in fondo un processo che era stato già iniziato i signori con relatori lo sanno meglio di me con la legge centoquarantadue e all'articolo tre aveva indubbiamente tematizzato in maniera forte tutto la tematica che era affidato alle Regioni alle Autonomie locali io ritengo che dobbiamo piglia ripigliare quelle istanze portare avanti il disegno riformatore della legge cinquantanove attivarci indubbiamente con l'utopia della speranza con l'utopia degli uomini che guardano al futuro perché le istituzioni democratiche nel nostro Paese possono ripigliare
La via è difficile del processo riformatore della costituzione non ci sono scorciatoie
Oh sì diamo la via ordinaria o sentiamo la strada straordinaria difficile perché deve dar vita ad una composizione attiva delle forze politiche della bicamerale nuovi il processo riformatore almeno per quanto riguarda questo regionalismo possibile consolidato
Deve essere conseguito e Sorin Nizzardo facendo tesoro dell'articolo cinquantotto così come fu approvato dal Parlamento anche su provocazioni intelligente del Presidente Tondo
Ecco noi siamo su questo su questa traccia
Come Commissione delle questioni regionali e insieme alle Regioni e al sistema delle autonomie locali
Vogliamo creare un raccordo forte in sede istituzionale non solo per verificare i sì quindi il processo riformatore ma comunque per rilanciarlo
E per rilanciarlo
Occorre l'impegno e diciamo e la buona volontà delle forze politiche e delle istituzioni democratiche
Diceva il professore Cassese in un saggio brevissimo ma di grande spessore culturale
Anche in tv diciamo dia scenda di forte ascendenza storiografica
Che lo Stato è introvabile
Io ritengo che noi possiamo ritrovare lo Stato uno Stato diverso come può essere riscritto e rifondato se facciamo appello al sistema delle Autonomie locali partendo dalle regioni questo è l'auspicio della commissione
E mi dovete consentire di ringraziare tutti i partecipanti tutti le autorità che abbiamo ascoltato e ringraziare i correlatori
Che daranno certamente un contributo notevole ad arricchire quello che noi abbiamo cercato di offrire modestamente alle attenzioni della Camera e del Senato vi ringrazio e il mio potabile ringraziamento
Darei la parola a professori Cerulli i rally
Il tempo e affidato alla vostra intelligenza io non supererei dieci minuti e nella scaletta cercherò di invitare anche il professore e il presidente morì ad affidare un pensiero suo della Regione Liguria ma delle regioni alla nostra assemblee con questi sentimenti la parola professori ceduti
Lì al microfono a
Caro Presidente cari amici
Innanzitutto i complimenti mi della commissione in Bicamerale per le riforme amministrative
Per questo lavoro
Avviato dalla Commissione bicamerale per le riforme regioni per le questioni regionali con molto impegno con molta determinazione con un largo contatto con uno stretto contatto anche col mondo delle regioni e delle Autonomie
Credo che la via giusta per uscire dalla situazione non facile nella quale ci troviamo
Di cui magari dirò qualche cosa e proprio questa impostare un rapporto forte insomma tra istituzioni centrali
E rappresentanze delle Autonomie dove per istituzioni centrali va inteso non soltanto il governo
E il governo debbo dire adesso attraverso il nuovo funzionamento della Conferenza Stato Regioni e autonomie la tua parte la sta facendo
Forse proprio il funzionamento della conferenza e il fatto nuovo dell'esperienza regionalistica degli ultimi anni ma anche il Parlamento deve fare la sua parte
E noi abbiamo avuto recentemente delle sollecitazioni da parte dei presidenti delle Regioni da parte dell'ANCI dell'UPI e dell'Uncem alle alle sollecitazioni alle quali per la verità abbiamo risposto subito
E e anzi siamo stati d'accordo nel ritenere che la competenza costituzionalmente garantita della commissione per le riforme in rete per le questioni regionali
Io facesse sì che questa dovesse essere la sede diciamo di coordinamento
Una di un luogo in cui tutte gli attori di questo dialogo si debbono ritrovare e l'azione del dialogo intendo le regioni e il mondo dell'autonomia da da una parte e dall'altra le istituzioni parlamentari vi sono due Commissioni permanenti la prima della Camera e del Senato
E due bicamerali
Fortemente coinvolte in questo lavoro le quali debbono con le regioni impostare un dialogo diciamo così istituzionale
Perché vedete quindi è da libro risulta molto chiaro e la situazione è difficile
Perché noi abbiamo avviato con la legge cinquantanove un progetto molto ambizioso in qualche misura troppo ambizioso
Del quale non tutti forse si sono resi conto al momento in cui siamo andati a scrivere e a votare
è un progetto che in qualche modo ribaltava il disegno precedente nel rapporto Stato-Regioni e andava verso un modello di tipo tedesco insomma in cui l'amministrazione a differenza della legislazione in principio viene attribuita a Regioni ed Autonomie locali salvo per quelle materie espressamente riservate allo Stato
E se noi andiamo a vedere l'elenco delle materie non è che sia un elenco molto cospicuo
Quindi se si volesse effettivamente attuare la legge cinquantanove in tutte le sue potenzialità avremmo un modello quantomeno di amministrazione
Larga fortemente impostato in senso federalistico
Sapete che in Germania l'amministrazione tutta regionale locale l'amministrazione dello Stato del Bund e solo a livello centrale non è presente fuori anche nelle materie statali
Amministrano le regioni e gli enti locali ecco questo c'era un po'dietro l'idea del legislatore
Ora questo disegno e da noi ancora non trova le condizioni per l'attuarsi insomma parliamoci chiaro
Io vorrei qui ricordare Pepe credo che abbia avuto la medesima esperienza che delle venticinque ventisei e audizioni di molti soggetti istituzionali categoria indagati due
Che abbiamo fatto come Commissione in sede di adozione del decreto centododici non uno
è venuto a chiederci di essere regionalizzato non uno
Salvo i rappresentanti delle Regioni
Tutti hanno chiesto di mantenere la partenza statale
E questo è un dato di fatto
Tratti trattasi di di categorie del pubblico impiego trattasi di organizzazioni istituzionali trattasi anche le categorie imprenditoriali di sindacati i quali hanno una struttura centralistica
Insomma le forze politiche si sono trovate di fronte a una organizzazione sociale a tutta una serie di attori sociali i quali insomma ancora non sono pronti a questo salto
E quando otto le critiche del mio carissimo amico e collega onorevole Frattini che poi ho dovuto farla tale che dalla sua stessa parte politica Lumiera voce isolata
Perché in realtà nella sua stessa parte politica nessuno ha speso una parola per un'accentuazione più regionalistica del decreto centododici assolutamente nessun controllo voi
Questo che significa che non ci troviamo ancora di fronte a un ambiente politico economico e sociale pronto a quel salto
Quindi lavoriamo da un terreno difficile e ancor più adesso anche questo risulta bene in cui lei dei contributi del libero e adesso ci troviamo anche senza copertura costituzionale
E questo non è una una cosa da poco
Perché Piero che la cinquantanove a me a noi che l'abbiamo fatto dobbiamo sostenerlo insomma tira cinquantanove vive nella Costituzione vigente non è che la cinquantanove incostituzionale
Ci mancherebbe altro anche se qualcuno loro dice
Però insomma rafforzare in qualche misura la Costituzione vigente e quando va fatta si pensava alla nuova Costituzione
E anche nel primo anno di attuazione abbiamo sempre ragionato bene usando al questa successiva sponda
Adesso che ci viene a mancare ci troviamo stretti dal punto di vista giuridico istituzionale e anche un po'in difficoltà dal punto di vista politico perché tutti quei centri di resistenza quelle difficoltà
Alla riforma cui facevo riferimento prima naturalmente prendono forza una volta che il processo di riforma costituzionale si è fermato vorrei ricordare che per questa parte il processo di riforma costituzionale dalla Camera aveva avuto un passo aveva con compiuto un passo molto forte decisivo in senso regionalista in senso federalista
Anche la Camera ha fatto un passo ulteriore rispetto agli stessi contributi dalla di camerale
E vorrei ricordare che su alcuni punti in quel testo contiene dei cambiamenti decisivi rispetto alla situazione esistente mi riferisco per esempio alle possibilità di un regionalismo differenziato
Di autonomia differenziate di regionalismo negoziato
Che in quel testo sono contenute e che è un passo verso l'attuazione del principio di differenziazione contenuto della legge cinquantanove che oggi noi stentiamo ad attuare
Perché evidentemente gli attori dei governi dei governi interne del governo territoriale sono diversi l'uno dall'altro è diversa la Lombardia
Rispetto alla mia regioni Abruzzo quanto a potenzialità capacità di governo a tradizioni storiche ad aspirazioni autonomistiche
Sono profondamente diversi e richiedono risposte diverse
E tutto questo per esempio l'originaria
Proposta di D'Onofrio eppure
Lì per lì
Presentava una serie di problemi però andava su questa strada insomma dare risposte diverse assicurazioni territoriali e politiche profondamente diverse queste nel testo della Camera c'era e adesso non c'è più e ci troviamo di fronte ha una Costituzione su questo certamente molto sacrificando comunque noi e un polo con queste difficoltà stiamo andando avanti
Il centododici bene o male è stato approvato e adesso lo stiamo attuando tenete conto che con il centododici e col nuovo grande decreto di trasferimento delle funzioni non abbiamo fatto niente
Abbiamo soltanto aperto un processo
Avverto un process
E adesso la vera battaglia era del punto decisivo si gioca sui decreti che sono in lavorazione che vanno a puntualmente individuare le risorse e le strutture i mezzi e il personale trasferito
Temple l'opposto poi per il trasferimento ovvero delle funzioni
E son questo si sta giocando una dura battaglia le Commissioni parlamentari certamente Rania ma si può ancora più credo la la quella presieduta dal collega Pepe sono dalla parte della riforma questo deve essere chiaro
E l'altro giorno siamo venuti all'Assemblea da voi convocato credo che abbiamo parlato chiaro le Commissioni parlamentari sono dalla parte della
E intendono battersi contro tutte le resistenze di settore
Però hanno anche bisogno hanno anche bisogno di un supporto forte da parte delle organizzazioni delle regioni e degli enti locali
Sono loro che devoto che devono promuovere il processo politico perché sono attori importanti sono attori delle quote dei quali non si può fare a meno
E quindi devono guidare loro il processo politico facendo fronte comune insomma dobbiamo lavorare per il partito della riforma e certamente un partito trasversale
Sia tra le forze politiche sia tra i soggetti istituzionali
Ecco questo è il e con le regioni e con gli enti locali che per la prima volta democristiano loro volta uniti
In un fronte unico questo è un fatto molto importante
Per la prima volta a Regioni Province e Comuni si sono presentati di fronte al Parlamento nazionale
Con con un fronte unico dal punto di vista politico dal punto di vista istituzionale mentre molte volte si erano presentate in maniera differenziata con richieste anche differenziate e quindi oggi e più facile instaurare direttamente un dialogo
E fare fronte comune ecco con questo ringrazio ancora il Presidente Pepe gli faccio i migliori auguri grazie
Col voto al ministro Bassanini che è presente tra noi e che certamente darà il suo autorevole contributo la parola professore D'Onofrio presidente do
In un incontro come quello di oggi io credo che
Le considerazioni da fare possono essere sostanzialmente due
La prima
Siamo per così dire indotti a celebrare la conclusione in questa legislatura di una ipotesi di riforma dello Stato
Che vada oltre la definizione di Stato regionale
Questa è l'opinione prevalente
Che il cammino della Bicamerale si sia interrotto è che non consente in questa legislatura di affrontare se non i temi di
A Costituzione vigente vedere quali funzioni rinvii slogan del tra centro e periferia
Su questo devo dire
Che l'opinione prevalente comprensibile
Non la condividevo non la condivido
Ritenevo ritengo che questa legislatura potesse avvenire e possa venire a seconda dei casi il compito del sanzionare il passaggio da un modello di Repubblica ad un altro
Quando l'inizio dei lavori della bicamerale
Poi sulla domanda apparentemente banale se vi è la consapevolezza del fatto che si era di fronte al problema del passaggio da un ordinamento regionale uno federale volevo sapere se vi era consenso su questa premessa
Mi fu detto che era del tutto ovvio che tutti erano d'accordo ricordo proprio il fatto in sé tutte le cose tranne Fisichella e pochi altri che con molta correttezza dissero siamo contrari alla ipotesi federale
Non alle modalità venivano indicate siamo contrari alle quote sul e devo devo dire anche con i colleghi di Rifondazione che per ragioni in uniformità economica tesero a dire siamo contrari
Non è una parola che consideriamo alla fine un prezzo da pagare ma i contenuti di un federalismo che significasse anche una disomogeneità dei delle regole della convivenza civile ed economica ma gli altri sembravano tutti orientati
Mi sono sforzato il mi sforzo di dire che non è vero
Noi viviamo là dentro Cerulli mi sono detto una cosa di cui siamo consapevoli appena mettiamo mano al rapporto tra sistema dei partiti e sistema economico sociale
Non vi è un solo soggetto politico sociale nazionale che sia federalista
Che abbia una struttura federale al proprio interno
Che non abbiamo una organizzazione nella quale la gerarchia va dal basso verso l'alto
I sindacati sono struttura fortemente verticistica nazionale
I sindacati del lavoro dipendente sindacati da lavoro autonomo con la sola eccezione degli artigiani che sono un potenziale alleato di una riforma federale della Repubblica dei cui non può essere sottovalutata l'importanza e i sindacati degli imprenditori sono preoccupanti e di un eccesso di federalismo perché questo distrugge la possibilità della contrattazione nazionale di alcuni aspetti che per gli imprenditori sono fondamentali
In questo senso sono
Coerenti con la posizione dei sindacati lavoratori ma la cosa più importante ecco non federale di struttura culturale l'establishment intellettuale italiano l'abbiamo avuto come modo furibondo nel corso di un anno
Italia Nostra non è banale che abbia scritto lettere di fuoco contro l'ipotesi che si dicesse che il territorio non compariva nell'elenco delle materie di competenza statale
Non è un caso che il WWF sia stato terrorizzato dall'idea che beni culturali dovessero niente deve andare nelle mani di quelli stracci Venturi che sono gli amministratori locali
Non è un caso che i migliori opinionisti dalla stampa nazionale abbiano sparato a zero contro ogni ipotesi di struttura federale della scuola
Non è un caso che le organizzazioni più importanti della vita scolastica abbiamo detto ministro Berlinguer in testa
Che
Quella formula molto blanda che non era federalismo scolastico articolo centotrentadue della Costituzione rimaneva intatta quelle Formentini
Decentramento forte del governo del personale scolastico e si vantava erano inaccettabili ex ministro intervenuto formalmente etica alla Camera contro una proposta del Comitato diciamo lo dico non per polemizzare
Ma per dire che il passaggio da un ordinamento centralistico a base locale ad un ordinamento federale non incontra oggi in Italia un sistema di alleanze economiche sociali culturali degno di questo nome
Ecco perché quando sentivo dire siamo tutti federalisti dicevo dedica una cosa convenga usando la parola federale in modo improprio è una captatio benevolentiae è un modo per poter apparire alla pace non si poteva non essere federalisti perché non è vero perché vi sono stati ottimamente organizzati che federalisti non so no
Mi sono all'interno dell'Unione Europea modelli di organizzazione statuale non federale che funzionò benissimo quindi la scelta è una scelta storica politica culturale sereno e non è una scelta tra il bene e il male
Qual è il modo migliore per lo Stato Italia ad essere parte dell'Unione europea questa domanda molto semplice e drammatica allo stesso tempo
Allora ritengo che in questa legislatura sardi fatti oggi assolutamente imprevedibili
Non vi siano le condizioni del passaggio però questi una legislatura che sta facendo maturare la consapevolezza bella opportunità della diciamo della spendibilità della trasformazione federale come non era mai avvenuto fino ad ora
Nelle legislature precedenti
Con molta serietà non si era mai detto che si andava verso un modello di tipo federale
Ma De Mita Iotti avrà detto ai limiti del greggio dai limiti del federalismo regionalismo un po'forte possibile perché avere la consapevolezza di non usare le parole a vanvera
Dunque se legislatura la parola federale sia usata molto per così dire per furbizia e non sempre per convinzione io a parte da quelli che sono convinti ma in modo sereno
Non è in modo vivo vivono convinto che l'Italia unità come nell'Europa unita non vada bene
Che nel proprio perché l'Europa unita tende ad essere oggi un obiettivo a portata di mano la sola moneta unica diventa un problema fondamentale le disomogeneità storiche culturali
Di di di capacità produttive dato italiano abbiano miglior possibilità di tradursi dell'Europa unita con un coltello
Chiamiamolo di tipo federale è ovvio che la parola non è che si può definire una volta per tutte quindi ritengo che il tema sia e interrotto manomesso la parte e noto con piacere che dopo due mesi nei quali sembrava che il tema non se dovesse più parlare perché era diventato malvagio si ricomincia a dire come arma che ha fatto il federalismo lo dice Romano sulla stampa lo dice gli amanti sul ventiquattro ore dicono altri
Gli enti locali e lo dico all'amico barriere tutti gli enti locali non possono illudersi che la partita si risolva in una trattativa dentro il ceto politico
Il ceto politico comunale provinciale regionale e nazionale è un ceto politico al all'interno del quale vi sono sparsi per una trasformazione federale della Repubblica consapevolmente tale il ceto politico vive una stagione ancora fortemente condizionata da una struttura gerarchica verticistica dei partiti di appartenenza
Quindi non c'è da illudersi che se tutti i presidenti e verdure voglio una cosa automaticamente lombardi ritenuti non è vero
Perché Presidente le regioni fino ai tempi ultimi non so fino non so se sarà vero domani aspirino diventare parlamentari nazionali
Quindi esattamente l'opposto diciotto un sistema federale deve e vedere cioè la gioia di rimanere governo locale per la vita politica stabile come nei Paesi federali dove normalmente si rimane governatore di un santo
Sindaci delle città non si pensa di passare il termine gerarchici da uno scalino l'altro questo è un fatto determinante
Ecco perché e tutti i convegni ribalti lì dentro il ceto politico mi lasciano sostanzialmente differenti
Manca fino ad ora una seria strategia di alleanze con il ceto sociale economico produttivo senza la quale non è possibile non trasformazione di questo tipo queste sono le considerazioni di lei in media dopodiché il lavoro della commissione presieduta dal dal collega ed amico Pepe può essere utile certamente che può essere utile perché tutta questa vicenda
E la marginalizzazione della commissione vede è stato un elemento negativo
Era un pezzo di alleanza possibile per la riforma federale dello Stato che non è stato il suo mondo chiamato a poter dimostrare che all'interno del Parlamento che uno un nucleo di deputati e senatori favorevole a questa trasformazione
Perché quel nucleo ribaltamento non è maggioranza
Ma la mancanza di dalla percezione di quel nucleo come testa d'ariete ha indebolito complessivamente lo strumento allora il discorso mi sembra che debba essere ripreso dal vero
Però continuiamo nei termini in cui c'è oggi sapendo che alcune questioni né in Bicamerale nella camera erano state risolte quando lo vedo l'ingombro dei degli enti locali l'altro giorno e lo ripeto oggi
Non bastava essere d'accordo sulla ripartizione delle materie dell'elenco delle materie peraltro contestato per altre ragioni
Le due questioni sulle quali si decide se c'è o non c'è una modifica radicale dell'ordinamento sono federalismo fiscale senato federale quelle cose non erano stati ancora scritte in termini tali da poter dire c'è la svolta nello Stato predicazione possibile un orientamento favorevole una volontà Rizzo Giovanna formula di federalismo fiscale occorreva scrive qualcosa il testo approvato aggiungo la pronta a novembre non è un federalismo fiscale
Il Senato approda giunto in serata prodotto da Bicamerale non è ritenuto federale con i i due pilastri della svolta andavano ancora definiti
Siamo in grado di farlo
è possibile farlo ecco perché io sono contrario all'idea di stralciare il pezzo del federalismo e farlo andare avanti per conto suo è una falsità dobbiamo renderci conto non già un pezzo maturo rispetto al resto padrone
Perché era una bella si mette mano ai cinque sei sette articoli che la Bicamerale ha provato che la Camera aveva notevolmente modificato e ce li portano all'interno di un sistema diciamo articolo centotrentotto si batte la testa contro il muro
Non c'è il federalismo fiscale non c'è il Senato federale quel però si ferma subito
Ecco perché non si può scendere nella riforma la parte dello Stato dalla parte del governo
Quando faremo un'altra volta l'iniziativa costituzionale io chiedo alle Autonomie locali e gli amici come dire questo di chiedere che si parta dallo Stato anziché dal Governo
Perché se si decide di partire dal Governo e dalla giustizia per ovvietà si ritiene che allo stato non banca modificato radicalmente la Bicamerale era partita con l'idea che si dovesse cambiare giustizia governo è stato i tre vicepresidenti questo era no
La ragione per cui vicepresidente erano tre questa era si pensava che fossero lega Polo e Ulivo i protagonisti della riforma le ragioni per cui la lega regge metafore le conosciamo da quel momento la riforma federale Saragozza Ruffato dell'Alenia
Errore catastrofico dal punto di vista politico il fatto non è della lega il fatto poi che l'Italia o non è che si è fatto della lega la cosa che deve allegare all'ipotesi della secessione non era l'importo della riforma federalista dello Stato la lega ha puntato su un obiettivo diverso dalla riforma costituzionale
Io credo che oggi si possa ripartire in modo serio perché proprio dalla lega dal suo sedicente Parlamento autonomo di Chignolo Po è venuta una duplice proposta confederale una federale l'altra
Quella definita federale va letta con attenzione perché è la prima volta che nero su bianco da quella parte si dice cosa sarebbe per la lega una Repubblica federale
E da questo punto di vista il confronto può ripartire credo che sia questa è la stagione già domande non credo a riforme pizzeria Bocconi non credo che la legislatura faccia restare rivoluzione per così dire fredda
Ritengo che sia utile questo grande cambiamento so di essere minoranza del panorama complessivo mi auguro che si costringano gli altri a trovare sempre la legge le alleanze che non ce ne sono stati passati
Grazie presidente proprio darei la parola per un saluto al presidente della Giunta regionale della Liguria dottor morì
Da sempre tutto volevo precisare che appunto
Il presidente della Conferenza delle Regioni mia incaricato anche come membro del direttivo di essere presente a nome delle Regioni in questa riunione io direi che questa riunione
Molto importante proprio perché oltre a presentare questo testo dimostra una comune volontà d'azione da parte delle due Commissioni che fa diverso titolo con diverso funzioni stanno impegnandosi sul tema della riforma dello Stato
E soprattutto direi in un momento in cui si avvertono da parte della Regione come abbiamo già indicato nella riunione del ventidue ventitré scorso gravi preoccupazioni in relazione all'applicazione della legge cinquantanove
A questo fatto le autonomie tutte non sia comuni le Province e le comunità montane le Regioni stesse stanno tenendo una opposizione di tipo unitaria di reazione unitaria consapevoli che il processo che è stato iniziato non può anche credo che il rispetto
Nella battaglia che è stata annunciata dalla volontà che sono state espresse largamente presentate all'opinione pubblica non può essere interrotto in pelle o peggio ancora
Attuato in modo distorto e in questo senso le Regioni tengono moltissimo che alcuni fatti che si sono già verificati
Possono far sì che va che l'attuazione vada a presentare situazioni non ottimali
Tali da giustificare coloro che sono contrari a questa a questa linea di azione
Abbiamo avuto episodi che non ci tomba indubbiamente una comportamento anche del parlamento parallelo
Alla legge cinquantanove
Su alcune importanti in materia e con il quale si è tentato una regolazione regolamentazione di tipo verso di tipo contraria a quanto legge cinquantanove rappresenta e diciamo che questo fatto ci fa temere che anche i DPCM attuativi
Per quanto riguarda i trasferimenti per quanto riguarda
Lei disponibilità siano tali da mettere le Regioni ed Autonomie locali in gravissima difficoltà
Come dicevo creare delle condizioni per cui Regione-Autonomie locali non possono pienamente adempiere alle funzioni che vengono trasferite qui vanno indubbiamente è un modo potrebbe essere un modo raffinato per combattere questa riforma
E di questo noi siamo fortemente preoccupati
Io credo che e i rischi sono pesanti per tutti
Perché i rischi sono quelli di moltiplicare esperienze di moltiplicando e che aveva regalato che azioni finanziarie sia da parte dello Stato e della regione senza però ottenere risultati che se vengono largamente attese dalle popolazioni
Io sono convinto che in quanto è stato detto corrisponda a realtà che le varie organizzazioni operante dello Stato cantanti dallo Stato a vario titolo non hanno ancora non si sono ancora organizzate in senso federale questo
è una ferita
Però credo anche che alcune di queste incominciano a ragionare in questa direzione credo che ne so dei testimoni no gli accordi e i protocolli che vengono via via stipulati tra le Regioni
Per esempio l'Associazione industriali dalle regioni
E il commercio tricolore
La prima è già stato stipulato il secondo in corso a un certo momento di accordo proprio tutto questo indica che non c'è un apposito indubbiamente c'è una difficoltà di adattamento per quanto riguarda la struttura vecchia che ha difficoltà ad adeguarsi a una struttura di tipo federale ma è certo che esiste una disponibilità di test associazioni soprattutto se questo verrà nella linea tanto richiesta dai dell'osso della velocizzazione delle procedure
Noi dobbiamo tenere conto che se a un certo momento esistono indubbiamente delle degli ostacoli delle resistenze a questa trasformazione esistono d'altra parte delle istanze che si muovono in senso opposto
Ossia le richieste che vengono dalle categorie che sono nel senso di dare una venerdì un'organizzazione più elastiche più decentrata più veloce in questo non si può altro che realizzare in questa direzione
In questo senso nuovi auspichiamo che se in questa legislatura come ormai sembra abbina veda in interrotto il processo di riforma costituzionale quindi riforma dello Stato
E che si dia almeno piena attuazione a quanto previsto dalla legge cinquantanove senza ritorno indietro e che si possa così su questa base avere avere il contributo di questo decentramento amministrativo
Compiuto che possano solo su quell'imposta basarsi la futura riforma che noi auspichiamo che si realizzi almeno nella prossima legislatura così come siamo
Che il paese come ho già detto precedentemente anche forse con alcune contraddizioni ma soprattutto una parte del Paese
Non sempre questa necessità
Io sono anche d'accordo che il dobbiamo tenere conto delle diverse realtà
Ed alle diverse situazioni dei vari zone del Paese
Sotto questo punto di vista però noi chiede chiediamo anche che eventuali inadempienze di singole realtà territoriali non possono essere imputate sul piano generale delle istituzioni come spesso avviene avviene e con grave danno da parte di coloro che invece adempiono pienamente il proprio al proprio dovere ecco sotto questo punto di vista noi siamo effettivamente
Registriamo in modo positivo questo incontro
Siamo ovviamente disponibili come penso tutte le autonomie locali a questa collaborazione che già iniziata ci poniamo il problema di collaborava al meglio che ringraziamo anche di questi grazie presidente la parola al professore
Presidente Mattarella e poi il professore onorevole Urbani
Io nel vedere il nel guardare l'indagine conoscitiva e la relazione conclusiva della Commissione
Come tutti ho registrato che si è trattato di un lavoro che ha
Che costituisce il frutto di un confronto tra il Parlamento ordinato rappresentato nella Commissione bicamerale per le sedi regionali
Le Regioni le varie associazioni che raccolgono i governi locali
E la cultura giuridica del nostro Paese tra l'altro attraverso sei condizioni
Rigorosamente equiparate geograficamente tra del Nord terrier tre del nord tra i teatri del centro sud quindi in maniera assolutamente equilibrata nel riparto geografico del nostro Paese
Ed è quindi significativo tra l'altro quello che viene raccolto nella relazione finale che comincia come
Come abbiam visto ricordando prima il modulo di separati separazione serie di attribuzione tra Stato e regioni
Indicatori quella carta il quarantotto e successivamente ricordando poi il successivo modulo di integrazione di dico di collaborazione tra Stato e Regione intreccio di attività di competenze e funzioni
E sottolineando come in poi il riappropriarsi in sede centrale delle competenze e funzioni abbia dimostrato addio svuotato quel modulo dimostrando comunque inadeguato
Anche perché l'aumento in cui si registravano appropriazione centralizzata di funzioni e competenze
Sì veniva a manifestare in tutta la sua portata storica un processo diverso
Quello che vede oggi non la crisi dello Stato nazionale ma la sua evoluzione che si manifesta più fortemente attraverso la Perla erosione di compiti e di funzioni verso l'alto e verso il basso verso io avrei sovranazionali della Comunità europea che vennero piega e verso il basso verso la voglia di e la possibilità e la capacità di contare di più imperniato povero di regioni ed enti locali
Ora per questo
Si era immaginata
Sì ci si è sforzati condendo uscita più o meno ampia con consapevolezza piena o meno
Di dare una risposta a questo fenomeno storico che si registra di ridisegno dello Stato nazionale di rimodulazione del suo reddito e il suo modo di essere
Rispetto sotto in questo versante ai governi locali
Da un lato con una risposta che è quella della vita asserire a normativa
Cosa usuale vigente tutto ciò che si può il lavoro del ministro Bersani la Commissione tributaria
Vincenzo Cerulli Irelli che delegati cioè tra asserire compiti funzioni ebbene lo si sta facendo sì fatemela significativa ampia si può continuare compiti a Regioni e autonomie locali dall'altra parte però un ridisegno più fondi e più di fondo
Una mutamento di natura del potere delle Regioni
E un riconoscimento diverso il potere delle e nelle funzioni di governo degli enti locali
E un loro inserimento nella struttura politica sensazionale vegetale lo Stato attraverso una la Camera o un senato in maniera paritaria fra tre Fisichella Carraro Senato delle Regioni
Il mille e questo era il mille versante più impegnativa rubarla poc'anzi Donofrio è quello che si è interrotto
Ma senza il quale la risposta pur importante che attraverso la delega Bassanini sta facendo e insufficiente monca
Storia credo che in realtà qui il computo dei capigruppo sia più perché approfondimento di indicazione di intenzioni
Vada ribadito il bisogno di procedere questa mattina perché al Senato fa rivolto un appello che è stato anche di altri ho fatto anche il capo dello Stato qualche tempo addietro a riprendere velocemente il percorso delle riforme
Che ha poc'anzi qualche giornalista presente se ne sono le condizioni e bisogni riso vi sono le procedure indicata la Costituzione il tempo per farlo in queste già Tura vi sono i numeri per farlo
Non vi è ragione se non quella di mancanza di impegno per non fare
Riattivate le doti senza a quanto diceva Francesco D'Onofrio
Non credo che nulla osterebbe alla competenza e alla e alla lucidità ad un disegno riformatore anche procedere per singole parti per singoli pezzi
Di un mosaico che comunque già d'intensità perché il lavoro che sia pure Grossato sia pure non definito si è poi non assegnato e lavoro della commissione bicamerale per non perderlo e non vanificare per quanto riguarda la forma di governo per quanto riguarda alcuni innesti di forma di governo possibili in questa Costituzione e per quanto riguarda il versante rapporto tra Stato Regioni e autonomie locali
Lo si possa fare anche per singoli interventi anzi che si debba fare persino l'intervento altrimenti impossibile farlo
Essendo difficile immaginare un recupero di un grande contestuale organico complessivo il riformatore contestualmente condotto e questo credo che sia che necessari allora quanto nella relazione nel e nelle intenzioni della Commissione preceduta dall'onorevole Pepe viene detto la disponibilità costituire una sede di confronto insieme la Commissione per le deleghe del del cinquantanove tutta la verità c'era Cerulli
E insieme alla agli altri interlocutori che del versante si occupano opere definire
Un confronto in questa in questa direzione in questa prospettiva è inutile inquinamento e lavoro che potrebbe continua a svolgere la commissione dicano alle pretese regionali ma il lavoro vero naturalmente sulla base di questo confronto che si potrà sorgere allora fatto in Parlamento recuperando
In maniera non completa non assoluta non non totale ma in maniera significativa i punti principali che di quello che è stato e rimane il disegno proposto da Clusone bicamerale
La parola al presidente è il vicepreside della commissione Esteri professore Giuliano Urbani prego
Ma io voglio innanzitutto esprime ringraziamento ed i complimenti per questa indagine conoscitiva
Che credo che sia molto utile per il Censimento che ha fatto
Allo stato delle conoscenze disponibili naturalmente
Ma ieri lancerei addirittura mi auguro che voi seguiate perché e perché insieme
Un modo per la verità a molto problematico Aguglia realisticamente fatto cenno Donofrio però dobbiamo muovere verso una strada il senso del mosaico di Mattarella ecco federalista questo processo è un processo lungo
E allora si uccide se non ci dotiamo di strumenti di controllo oggi si dice il monitoraggio continuo permanente
Il Mosaico impazzisce il rischio che si faccia non si faccia ma che comunque si faccia male quel poco o quel tanto si faccia male avuto altro
Quindi
Non vorrei caricare di responsabilità ulteriori ma ho l'impressione che se voi come dire il dato il metodo permanente di controllo dello stato dell'arte e di tutto questo questo potrebbe esserci molto utile
Perché ci fa fare degli errori perché ci fa essere consapevoli dalla strada che stiamo facendo anche perché il processo decisionale Matei CISL arriva in Italia
Non è dei più ordinati quindi se c'è punto questo monitoraggio che ci segnala ecco quando gli scarti dalle direzioni volute questo può essere molto
Dico questo anche se ho l'impressione che voglio dare un dovrà Mattarella ma ho l'impressione che l'accordo sul mosaico
Sarebbe il primo il il ho l'impressione che il disegno del mosaico da costruire
Dice Nino a parte la affianco a tenere a fianco non vanno bene mettiamo i tasselli
Non ci sia però per un po'ha dimostrato l'esperienza della Bicamerale sulla quale torno subito dopo ma quanto dimostra la struttura dei nostri interlocutori ringrazia tutti gli interlocutori quelli che si dicono federalisti e quelli che nemmeno lo si dicono più possibile sinceramente ecco e poi non hanno una struttura federale qualche ragione deve esserci nel DNA del del paese il DNA di Restivo
Dico questo non per me dire
Non siamo portati per questa strada perché io la ritengo una strada storicamente indispensabile aggiungo anche una strada urgentissima perché perché siamo un Paese in cui le diversità tendono aumentare tendono a diminuire ci sono stati ad un periodo all'inizio degli anni sessanta in cui eravamo convinti che per effetto della televisione della cultura di massa andassimo verso i Paesi extra un putiferio
Non è questo il rischio oggi riapriamo il rischio che corriamo semmai è quello che molte diversità si accentuano e accentuando così ecco un paese con più diversità sia storiche sia di prospettiva ha bisogno come il pane
Della degli autogoverno e quindi la struttura federalista sì perché perché non si governa altrimenti dementi
Qualunque elusione di governo produce risultati minimalisti si governa al minimo livello non si governa a livelli ragionevolmente ambiziosi di che cosa di risoluzione di problemi collettivi perché poi quelli sono sul tappeto a Vicenza
E ce l'abbiamo
Ecco allora dico se questa necessità quindi benissimo il federalismo possibile perché a e di buonsenso
Però consapevoli che col federalismo possibile non risolviamo i problemi quindi serve il federalismo ambizioso necessari
Fino a quel momento
Consolo federalismo possibile facciamo esercizio di buonsenso ma non andiamo oltre no andiamo
Bene allora seno necessità e e e io credo che abbiamo il dovere di muoverci in questa direzione
Però per farlo dobbiamo anzi altrettanto consapevoli della indispensabilità ricostruire in termini di ragionevolmente chiari e irragionevolmente definiti quella mappa
Ecco che ci serve poiché la giornata nera e su questo gli dà ragione il tentativo di andare anche a pezzi e bocconi qua e là può essere fatto a patto di avere però il Progetto il piano esecutivo la mappa di riferimento saranno salgono non lo speriamo è un'avventura diventa un'avventura eccessivamente rischiose
L'abbiamo ha dimostrato una grande l'avevamo perché è fiero
Io sono convinto che abbiamo fatto fino a questo stadio lì
Un buon lavoro un lavoro da non buttare in aria
Però ha ragione D'Onofrio a mio avviso quando ricorda che non lavoro compiuto lavoro incompiuto anche dal punto di vista della sulla mappatura ripeto del del dello schema di riferimento
Vedo che ha ricordato
Che in materia di federalismo fiscale insegnato
Forse non eravamo sufficientemente convergenti io metterei in Senato perché probabilmente sul Senato poi si può anche consentire o dissentire ma ho l'impressione che non sul testo di di giugno di novembre naturalmente ma
In quel lavoro che paga una prostituta una mano compiuto comitati permanenti e soprattutto al comitato dei diciannove ho l'impressione che se fossi vicini a una soluzione
Dio maggiore vuole consenso diffuso poi probabilmente non piacerà non piaceva non sa leggerlo al presidente di segrete ma voglio dire accordi dissensi
Il consenso era sufficientemente ampio per poter parlare di l'esistenza di una mappa ecco almeno sul federalismo fiscale no
Permettete aggravare quello che diceva Donofrio perché e perché in materia di federalismo fiscale dissensi nell'profondissima terrà se lo ricorda su due cose
Su una sicuramente gravoso ha parlato ai documenti erano lì erano Scoglio
Chi riscuote
Le imposte e chi trasferisce lo Stato all'autonomia o l'autonomia lo Stato ed è non è una piccola differenza devo dire purtroppo recenti tragedie dimostrano che quando i soldi sta scritto sulla carta Paluzzi trasferiscono sul la cassa facciamo grandi differenze naturalmente quanto a responsabilità vivi degli amministratori locali regionali ma anche comunali provinciali e così via
Quindi primo problema era questo ripeto non era piccolo e se non ricordo male Mattarella un'impressione che su questo parlassimo lingue diverse se non ricordo male insomma voglio dire è un conto aperto c'era un altro punto Alberto che traspare un po'anche dalle cose che ha detto Angelo morì esatte Mitterand
Il federalismo fiscale lo facciamo con un tentò senza tetto
Guardate che la cosa non è irrilevante perché tutti i Paesi che nel mondo io cc cito quelli di area OCSE ma proposito di studi voglio dire ci sono studi recenti
Anche più
Oltre l'area OCSE negli ultimi venticinque anni tutte le riforme in senso federalista
Fiscali che sono state fatte hanno comportato per i cittadini un aumento rilevantissimo della pressione fiscale da una diminuzione
Allora fa una grande differenza se il federalismo fiscale lo facciamo in termini tali da aumentare o diminuire stabilità pressione fiscale quella che
Sia una cosa secondaria
Ce lo mettiamo Angelo mettiamo questo tetto costituzionale non è soltanto una disputa tra scuole economiche i costituzionalisti ferite è un problema che va nelle tasche dei cittadini quindi grosso a proposito di consenso
Adesso non ho tempo di soffermarmi sulle altre incomprensioni che per adesso insistono nella mappa
Ma Mattarella ritirate subito sorpassi provocatorio perché lui ha opinioni diverse ma insomma
Sulla famosa questione della sussidiarietà scusate orizzontale
Gli si ritiene di intervento pubblico
E e
Deve esserci e non deve esserci questo limite
Lagrangiana per la sua importante dice ancora da noi riteniamo indispensabile questo per dirla con lo slogan
Preferiamo il federalismo dei cittadini dal federalismo delle municipalizzate adesso lo slogan è un pochino provocatorio ma il decreto non fa differenza piccola però fa una grande differenza pratica
Dal punto di vista dalla presenza di uno stato Grasso uno stato macro
Stato inteso in termini complessivi non nel senso dei bond greci Enzo dello stato federale nel senso ripeto complessivo la Repubblica direbbe dallo frivola la intervengono gira intorno tante collocazione della Bicamerale
Federalismo competitivo sì uno deve esserci competizioni fa perché vedete regioni in prospettiva o no vediamo incentivare la competizione o no
Anche via ma che sia una piccola cosa secondo me estremizzo non non c'è federalismo senza competizione i soli federalismi che si giustificano storicamente oggi in Italia sono quelli che consentono anzi in qualche misura promuovono incentivante la competizione e su questo commissione bicamerale anche da donazioni collera neanche fossimo sconti d'accordo
L'ultimo punto il problema del federalismo cooperativo
Più il federalismo e competitivo più ha bisogno di riequilibri cooperativi senza non ci dimentichiamo il debito pubblico soldi Follini ovviamente allora per le dimenticarci queste due cose abbiamo bisogno anche di meccanismi convengo operativi come coesistono con meccanismi competitivi
E questo è un bel problema che purtroppo oggi conosce lo sa ce lo siamo posti all'inizio della bicamerale poi presi da problemi che non risolvevamo di altro genere abbiam detto
E esiterei finito fra le righe ce lo siamo quasi dimenticato a porre un problema strutturale di funzionamento anche questa notte avrò detta secondaria della famosa rampa che ma lei io auspichiamo dico di costruiti disegnare
E sono collocati essenziali sono cose importanti ci diede in termini ingegneristici
Concludo
Auspichiamo tutti un dialogo per far ripartire le riforme per la semplice ragione che in questo Paese se non fa le riforme li paga paga il rinvio delle riforme ecco io credo che
Dobbiamo e se tutti disponibili al dialogo e anzi cercare soltanto che dobbiamo farlo con con franchezza con estrema franchezza cioè il dialogo ha un senso in quanto e sulle posizioni chiave sul ad esempio queste questioni per quello che riguarda la parte riforma federale dello Stato
E sappiamo anche che il dialogo ha senso e riprenda riparta nel momento in cui c'è una ragionevole convergenza su punti come quelli che ho accennato perché altrimenti non corriamo soltanto un rischio di nostri confronti e cioè di lunga cibi dar vita a tavolino
Va be'Licci che producono poco pago mettiamo un altro errore molto più grave e questo credo che non dobbiamo commettere e quello illudere i nostri concittadini potrebbe essere drammaticamente tragico grazie professori Urbani forzando un po'la canonica del cerimoniale essendo stato inserito nel carnet dei correlatori inviterei il presidente Fisichella
A fare qualche sua considerazione
Prego
Colgo l'occasione anche per ringraziare e salutare il sottosegretario Bettinelli
Grazie
Collega presidente perché gli offrono qua mi trovo ad essere in una duplice veste perché ero stato inserito nel gruppo dei relatori e dello Stato onorato di questa inserzione di questo inserimento e poi ieri il presidente Mancino che era impossibilitato ad intervenire ha avuto l'amabilità di designare mia rappresentare il senato
In questa seconda deste orgoglio naturalmente il saluto del Senato e l'apprezzamento il lavoro che è stato compiuto dalla commissione per le questioni regionali
Lavoro
In cui gli sviluppi si possono cogliere in questo davvero interessante volume che è stato presentato alla nostra attenzione
Che io penso costituisca una riflessione interessante
Nasce quando ancora il fallimento della bicamerale non era stato registrato e quindi in questa in questa chiave sia all'inizio si viene sia nelle conclusioni si dice espressamente
Che dopo le poi essere
Una somma di riflessioni e si inserivano poiché operavano come contributo al lavoro anche della bicamerale
E sotto questo profilo l'apprezzamento rimane perché comunque richiama tutta una serie di questioni che conservano una loro incidenza è un loro significato undici bonus detto nuovo
Nella veste a questo punto però non più il relatore vorrei contrarre anche quantitativamente il mio intervento e limitarmi ad alcune rapidissime considerazioni non è questione
Di parole e quindi la parola federalismo non mi spaventa più di tanto anche se è stato ricordato dal collega D'Onofrio io non sono federalista non lo sono per ragioni culturali non lo sono per ragioni storiche
Non credo che l'Italia abbia bisogno di un esito di tipo federalista
Ciascuno ha le sue radici queste sono le mie io espongo serenamente ma non mi spaventa più di tanto la parola
Ciò che viceversa mi preoccupa quadro condizionale
Nel quale si iscrive questo insieme di problema
Premetto che
Sono fra quanti hanno auspicato
Uno Stato con poche funzioni
Uno Stato che facesse poche cose
Uno Stato che restituissero alla società civile competenti attribuzioni autonomie che le erano state progressivamente sottratte
Quando la più gran parte delle forze politiche del nostro Paese la stragrande maggioranza della cosiddetta intellighenzia o della reale intellighenzia del nostro Paese
Da tante parti predicava l'intervento della mano pubblica indiscriminata
Indiscriminato
Predicava uno statalismo illimitato
Per i di cava e realizzava una prevaricazione
Dello Stato sulle auto non
Niente
Della società civile a vari livelli
A livello economico così come a livello culturale
Ero tra i non molti allora che rivendicavano
Il recupero dell'autonomia
Da parte della società civile e conservo questa linea interpretativa conservo questa linea interpretativa
Mi chiedo se le ipotesi federaliste alle quali stiamo facendo riferimento hanno a che vedere con questo tipo di impostazione
Ho non si risolvono in un quadro
Dei moltiplicazione di istanze istituzionali è sostanzialmente distanze burocratico amministrative
Perché tale il rischio
Che
Sì atteggiano
In una situazione di crescente conflittualità
Non possiamo tacere questa il meno questa è almeno la mia percezione che io oggi intento
Nell'atteggiamento che cioè
Verso lo Stato
Io sono un fautore dello Stato unitario ma non sono un fautore dello statalismo altri hanno predicato e praticato lo statalismo in questi decenni età e anche in decenni passati nel nostro Paese
E io credo che oggi
Tutto questo processo di riforme alle quali stiamo facendo riferimento
Prelude o addirittura reali la uno sei
Il meccanismo delle riforme a vari livelli si è inceppato
Preludio addirittura realizza una logica di conflittualità che viene istituzionalizzata
Tra Comuni e Province Comuni e Regioni regioni e province nel tutti contro poi lo Stato tutti pronti a Spring dell'ARE
Lo Stato
Al di là probabilmente anche di quelle che sono le giuste rivendicazioni di a ben aldilà di quelle che sono le giuste rivendicazioni di autonomia
Che dalla società civile
Dal mercato economico dal mercato culturale possono e debbono salire
Ho sentito parlare ne ha parlato mio vecchio amico Giuliano Urbani di un federalismo competitivo tra le Regioni
La sola idea mi spaventa
Le istituzioni non hanno il compito di alimentare
Le competizioni io so bene che la parola conflitto è una cosa diversa rispetto alla parola competizione sappiamo tutti bene che cosa si deve intendere per competizione nella sua distinzione rispetto al conflitto la presenza di regole del giuoco che atteggiano questo conflitto secondo certe modalità peste la competizione
Però il fatto è che in comunque il compito delle istituzioni non è quello di alimentare i conflitti ed è quello se mai di regolare i medesimi cercando di
Equilibrare di mediare comporre questa è la funzione nella mia ottica dell'ASS dello Stato nella mia dottrina dello Stato immaginare che le istituzioni atti sino conflitti mi appare una cosa assolutamente che va aldilà di ogni di ogni logica di ogni logica normativa di ogni logica funzionale insieme quindi
Io colgo ed è questa la prima grande preoccupazione che io io colgo in questo processo di riforme al di là ripeto delle giuste rivendicazioni di autonomia
Una ispirazione così drasticamente
Dei
Guerra di tutti contro tutti
Che mette a repentaglio
L'Italia che metterà a repentaglio l'Italia e la sua medesima sussistenza
E questo è il secondo ordine di considerazioni che io debbo fare noi ci troviamo in un quadro continentale
E planetario
Rispetto al quale oggi e umani ancora di più l'Italia e una molteplicità di altri paesi del nostro soprattutto del nostro continente dovranno affrontare delle sfide gravissime
Delle sfide molto serie sfide demografiche
Sfide gli equilibri internazionali molto precari
Noi corriamo il rischio
Di riavviare
Un processo
Probabilmente decennale come minimo decennale
Perché il quadro che ci ha fatto Francesco D'Onofrio prima era il quadro di un Paese che fondo non è preparato
A un assetto istituzionale diverso da quello da quello attuale non è preparato dal punto di vista culturale non è preparato dal punto di vista economico non è preparato dal punto di vista politico
Sappiamo bene che dietro queste in preparazioni ci sono anche tanti interessi per così dire
Che che confliggono
Con Honda con una logica di snellimento dello Stato con una logica di nel maggiore equilibrio funzionale del rapporto fra lo stato e i poteri locali e regionali ma al di là di questo aspetto
Cioè
Una in realtà rispetto alla quale una realtà internazionale è una realtà
Che ci circonda
Rispetto alla quale noi corriamo il rischio
Di dover affrontare sfide molto serie
Non avendo più uno Stato unitario e non essendo riusciti a mettere in piedi uno Stato federale io dico con molta franchezza serenità che
Che abbiamo bisogno per il sistema Italia non abbiamo assolutamente bisogno di disarticolare
La nostra realtà voi mi dite letti certamente le le buone intenzioni non sono quelle nel senso della disarticolazione io convengo perfettamente che si potrebbe teoricamente
Attivare un processo e mi avvio a concludere
Di decentramento e probabilmente questo processo di decentramento e necessario per certi aspetti che giunga fino a voler levare che giunga fino a culminare i principi sovrani
Attraverso il ribaltamento della logica dell'articolo centodiciassette della Costituzione questa è questione sulla quale io non posso convenire io personalmente forse sbaglio
Forse il bus ma demandare la funzione sovrana perché di questo poi si tratta alle per regioni rispetto al lo Stato
Su tutta una serie di questioni questo è un punto che a mio avviso
Indebolirebbe drasticamente
La capacità del nostro Paese
Di affrontare le spinte che si profilano nell'avvenire ecco dunque che senza avere nessunissima contrarietà di principio anche si possano ampliare competenze e funzioni e attribuzioni
Delle Regioni dei Comuni delle Province fermo restando naturalmente che dobbiamo evitare che tutto ciò accada in una logica di conflitto come viceversa sta già verificando sia ancora di più si verificava si verificherà per l'avvenire
Fermo restando che tutto questo si può tentare e nei limiti in cui si può tentare non si può comunque giungere fino a capovolgere la logica del centodiciassette
Una cosa di questo genere comporta uno spostamento drastico delle funzioni della logica della della sovranità dallo Stato alle regioni
Se questo accade l'Italia e se questo accadesse nella misura in cui davvero accadrà concretamente l'Italia non sarà nelle condizioni di reggere
Le sfide dell'avvenire ecco perché io
Mi faccio carico deve esprimere una valutazione che so essere impopolare
Sicuramente probabilmente quindi sicuramente in altri ambienti anche se attenzione le cose che io esprimo tanti altri le pensano e non le esprimo no
Tanti altrettante altri ambienti ne sentono non non le manifestano io mi sento e le esprimo può darsi che sia una posizione che poi risulterà minoritaria nelle istituzioni
Sento il dovevi farlo proprio come dove come dovere civico attenzione a come ci muoviamo in un quadro che non è il quadro
Così di neutralità
Esterna rispetto al quale noi operiamo ma è un quadro che ha su di noi delle cadute fortissime che possono diventare dirompenti grazie
In questi tempi e quindi si chiede la parola al ministro Bassanini ringrazio per la presenza anche per il tempo che abbiamo sottratto al suo lavoro
Sono venute meno
Egli è giorni
Che frena
Diverso tempo per diversi anni
Andrò spinto
Gran parte del
Le istituzioni italiane delle forze politiche rappresentate in Parlamento
Allora ritenere necessarie a lavorare su una
Coraggiosa su una impegnativa riforme nel nostro sistema istituzionale e amministrativo
Sulla base del modello federale nell'applicazione del principio di sussidiarietà
Io credo che si debba rispondere innanzitutto a questa domenica
Non non no colto
Nelle vicende di questi mesi
E anche nelle ragioni che hanno portato
Alla interruzione del processo di riforma costituzionale
Una risposta positiva a questo qui sì
Mi sembra che la rottura sia avvenuta su altri temi
Rilevantissimi
Non su questo
Su questo tema forse non si è arrivati ancora
Un
Costruzione completamente appagante
Bisogna ancora lavorarci c'era ancora del lavoro da fare tuttavia
Una scelta sembrava condivisa
Da gran parte della il nostro sistema politico ed istituzionale
è una scelta che era delineata nei programmi elettorali
Sulla cui base la gran parte deve dire forse bonifiche rappresentante in questo Parlamento sono state dette
E non è ferita che
Aveva percorso i lavori della commissione parlamentare per le riforme istituzionali che aveva ispirato il Governo il Parlamento nelle mettere appunto
Il disegno di riforma
A Costituzione invariata
Si era e rimane a mio avviso quindi è uno dei punti
Critici
Dell'attuale vicenda percorsa attuali di riforma di rinnovamento le nostre istituzioni c'era una connessione
Dichiara consapevole tra le riforme a Costituzione invariata e la riforma costituzionale
Che anche dalla indagine conoscitiva emerge con molta chiarezza con molta nettezza
Da riforme le riforme a Costituzione invariata che utilizzavano i larghi
Spazi di elasticità
Sul terreno dell'organizzazione
Della costituzione del mille novecentoquarantotto tuttavia
Supponeva hanno
Scommettevano
Su l'arrivo della riforma federale in tempi ragionevolmente brevi
L'interruzione del processo di riforma costituzionale non può rappresentare
Un pretesto per fermare
L'ammodernamento possibile del nostro sistema istituzionale a Costituzione invariata tuttavia
Non possono non a rappresentare un ostacolo
Di notevole rilievo
Ve lo dico sapendo di ripetere cose che appunto sono già emerse lo dico segnalandomi diversi profili
Innanzitutto il lavoro di riforma costituzionale rappresentava una sorta di ombrello
Sotto il quale la riforma Costituzione vigente si poteva nuotare al riparo
Il compito di delineare il nuovo quadro complessivo più avanzato di riforma che investiva addirittura tutto il quadro dei poteri dell'architettura costituzionale lo aveva in Parlamento e in prima battuta presso la Commissione
Parlamentare per le riforme istituzionali
Nell'ambito di un orizzonte più ampio di riforma federale di applicazione integrale del principio di sussidiarietà delineato appunto dai programmi elettorali che la gran parte delle forze politiche rappresentate in Parlamento vedrai i lavori incorso nella Bicamerale
La riforma costruzioni invariata poteva diciamo percorrere tutta la strada possibile
Consentita dall'attuale il testo della Costituzione è consentita anche ad almeno lo stato dei rapporti dei rapporti politici
Il venir meno spero provvisorio della riforma costituzionale prima il cosiddetto federalismo amministrativo del quadro delle garanzie
Delle il quadro delle garanzie del quadro degli strumenti di ordine di natura costituzionale
Che sono propri di una forma di Stato di tipo federale
Fa emergere naturale precarietà delle riforme a Costituzione invariata
Fatte con legge ordinaria
Qualunque altra legge ordinaria ovviamente può rimettere in discussione queste scelte legittimamente
Un altro Parlamento un'altra maggioranza lo stesso Parlamento la stessa maggioranza
Lo stesso Parlamento la stessa maggioranza per effetto di una scelta consapevole
Sull'architettura istituzionale amministrativa del nostro sistema o persino per affetto di certe inconsapevoli
E la mia impressione è che ci siano anche scelte inconsapevole
E che si debba ragionare su come evitare quantomeno deve mettere in discussione il lavoro che si sta facendo di lei
Ammodernamento del nostro sistema concerto inconsapevoli almeno cerchiamo di attrezzarci ad evitare questo almeno quindi ruolo della commissione del per per le per le questioni regionali e altri strumenti parlamentari che
Di fronte a scelte per esempio lui centralizzata Ricci
Rendono avvertite al Parlamento alle forze politiche
Che si stanno facendo scelte centralizzate Ricci
Questo vale per il federalismo amministrativo e vale per il resto che si stava identificando ciò che si è delegificato che esista ricco complicando ciò che si è sicuro cadenzato
Che esista Halloween mettendo regolazioni pubbliche dove invece si è scelto una strada di deregolazione
Che si stanno istantanei usando per così dire ciò che si è deciso
Magari anche con largo consenso di il
Appunto di destagionalizzare di di di smettere di affidare il principio di sussidiarietà orizzontale perché mentre si svolgeva il grande dibattito ideologico sulle principio di sussidiarietà orizzontale nel frattempo qualche scenetta
In direzione di uno di uno Stato più snello veniva fatta
A a Costituzione vigente anche qui presunzione consente molte cose tuttavia anche qui queste scelte sia quando si perseguono coerentemente o vengono come dire
Quotidianamente rimesse in discussione legittimo vorrei dire non vorrei che qualcuno pensasse che a un certo punto
Il Parlamento può usare solo può andare solo in una direzione Parlamento ha diritto Parlamento governo come interrogatori del Parlamento hanno ovviamente il diritto di cambiare strada anche ad ogni minuto
Tuttavia
Un Paese moderno che ormai è diverso nello scenario della competizione globale e che anche per questo ha bisogno di fare scelte innovatrici molto forte in tempi molto rapidi
Non può permettersi di procedere Aziza
Di fare un passo avanti e due indietro uno di lato uno dall'altra
Deve fare delle scelte
Allora in modo più limpido
Era quello che all'inizio di questa legislatura avevamo credo
Con larghi consensi prescelto
Facciamo unico impegnativo organica e coerente riforma della seconda parte della Costituzione
Sulla base di alcune linee generali che in fondo su cui fondo scena concerto consegne salvo poi dividersi sulle soluzioni
Io poi ho una mia tesi qui ci sono Julian urbani Fisichella che in questo che in questo relativo convergenza dei programmi di riforma istituzionale dei due maggiori schieramenti politici derivasse anche dal fatto che poi alla fine un certo lavoro prima della fine della precedente legislatura era stato fa nel confronto tra i due maggiori schieramenti politici qui appunto ci sono il sale alcuni protagonisti di quel lavoro e poi
La la parziale convergenza ma parziale ma importante convergenza che in fondo era stata raggiunta si era attraversata nei programmi elettorali
Dei due gli schieramenti dei quindi
Avevano una
Un'area di possibile convergenza sulle quali costruire un progetto comune perché poi la riforma costituzionale non può
Che essa era in larghissima misura
Frutto della costruzione di un progetto comune come tutti sappiamo non è che se lo si può imporre ha colpito il cinquanta virgola uno per cento
Magari non corrispondente neppure al cinquanta virgola uno per cento dell'elettorato poi come nel caso Italia ma non solo il caso italiano voglio dire
E mentre Progetto originario ad inizio del rettore era mentre si fa questo cominciamo a fare tutta la strada possibile
Nel
Alpiaz mentre si fa questo al piano nobile della riforma costituzionale al pianterreno in cantina dove dove pure c'è tutto un lavoro da fare
In coerenza con le riforme che si fanno al piano nobile cominciamo a fare il federalismo amministrativo l'ammodernamento della macchina amministrativa
All'applicazione del principio di sussidiarietà una forte devoluzione di poteri e risorse innanzitutto agli enti locali
Che sono come dire Ithil sul territorio cominciamo a ragionare in tempo intermedio di quel principio di sussidiarietà che a differenza di quello che pensa a un un'opinione pubblica non è avvertita e singolarmente
Convergente con le condizioni della globalizzazione perché la competizione globale come qui almeno una sala dove ci sono addetti ai lavori si sa porta in primo piano i sistemi economici territoriali
I sistemi economici e civili di territoriali dei quali si creano ognuno si crea no le condizioni
Ambientali strutturali culturali economiche favorevoli o no alla competizione
Favorevoli una competizione e la globalizzazione
L'ente questo confronto dei condizioni
Dei convenienza di competitività coperte dai sistemi economici
Istituzionali politici amministrativi locali un confronto Serra altissimo serratissima
Se no no no convenienze sufficienti a costruire dopo il nuovo stabilimento a Manfredonia io imprenditore di Treviso vado in Slovenia vado in Croazia
Se vado a Manfredonia citato non perché caso del
Contratto d'area di Manfredonia non perché faccio una dama di San Vincenzo Virga un imprenditore non può essere una dama di San Vincenzo ma perché gli mi si sono create situazione complessiva di convenienze
E quindi anche sotto questo profilo abbiamo bisogno di adottare un modello di sistema istituzionale molto più articolato secondo il principio di sussidiarietà
Allora questo questa era la scelta che abbiamo fatto
Un pezzo di strada è stata fatta
Su questo terreno dalla Commissione bicamerale del Parlamento
Un pezzo di strada fatto è stato fatto con ritardi con contraddizioni dal Governo e dal Parlamento e poi i anche prima insieme dal Governo e in regioni in Comuni e Province perché
Come sottolinea anche l'indagine conoscitiva poi la realizzazione di una riforma è un fatto è un'opera collettiva complessa come dice la nuova definizione della riforma Clinton Gorna nasce una partnership senza della quale non si reinventa il governo del Paese K vizi richiede una nasce un'anta riuscì nella quale molte cose caro Fisichella si sciolgono perché molto anche molte rigidi anche molte contraddizioni di principio sciolgono la la National Partnership forno in venti in gravemente americana tra le sue innovazioni fondamentale c'è la vera hit
Riscoperto e valorizzato gli strumenti di cooperazione tra i diversi livelli di governo federale diversi livelli gli organi di amministrazione federale statale e locale perché in uno Stato federale ci sono pure gli strumenti di cooperazione che devono operare in modo flessibile in modo efficace
E quello è un Paese a federalismo secondo le distinzioni un poco qua stratega Silvana federalismo competitivo no non al federalismo compiere cooperativo però questo problema se lo sono posti ora stanno affrontando
E e e e e nessuno pensa negli Stati Uniti del federalismo significhi lasciare solo io
Degli Stati o gli enti locali e di fronte che esso alle grandi emergenze naturali
Alle grandi emergenze naturali quelle piccole-medie magari sì se la cavano talora rispetto alle grandi da quindi voglio dire anche di abbiamo abbiamo molto lenta
Sì si era fatto un pezzo di strada adesso il rischio che noi abbiamo e che questo pezzo di strada
Sì interrotta in una fase estremamente difficile
Che si può riassumere che ci sono la fase di uno che
Attraverso un crepaccio che fa un salto non è che si possa fermare a metà di quel salto dicesse mi fermo a metà e aspettiamo tempi migliori ci finisce dentro vero a verbale si inserisce dentro anche le tracce
Ora la fase di con l'aereo che appena decollato il Chelsea alzato dal suolo se non accedere raggiunge una quota alla velocità di crociera si schianta al suolo ora io ho l'impressione che siamo esattamente in questa
Il federalismo amministrativo deve essere attuati
Trasferimenti effettivi di potere strumenti risorse umane finanziari e patrimoniali
Un lavoro grosso Casale ed a fare coerentemente
Insieme al devoluzione di poteri e di risorse agli enti locali alle regioni c'è un lavoro di riorganizzazione che alcune Regioni stanno facendo bene
Con le leggi di attuazione del centododici che altre Regioni non stanno facendo affatto ci sono persino ragioni che sono in crisi di Giunta da mesi e quindi non fanno niente
Situazione pericolosissima
Pericolosissimo e non crediate che sia così facile fare bene i decreti sostitutivi mancanza di legislazione regionale perché i decreti su temi sono inevitabilmente alloggi Rhodes
Senta riorganizzare l'amministrazione dello Stato incoerenza
Con i principi della legge cinquantanove la partita è molto più difficile perché
Anche per le ragioni che dicevo l'interruzione del processo di riforma costituzionale
Come dire
A
Intimidita abilmente ha portato che chi pensava di aver perso la partita
Legittimi interessi centralisti legittime ancorché vecchie culture burocratiche
Pensava di aver perso la partita e in fondo anche servito una battaglia di retroguardia tanto poi arrivava la nuova costituzione per oggi invece oggi invece pensa Gambardella possa essere vinta si è fermato al processo di riforma costituzionale si può benissimo si può benissimo a un certo punto bloccare il processo di riforma chiamiamo un amministrativa
Siamo in una fase di profonda ma difficile trasformazione
Della
Struttura profonda del nostro sistema amministrativo
Spiegare
Che bisogna fare contemporaneamente una serie contenere che si faccia una serie di rivoluzioni culturali
Dall'autoreferenzialità delle amministrazioni al servizio dei cittadini
Dalla dal vecchio dalla vecchia cultura burocratica
Per cui quello che importava era rispettare le procedure fino all'ultimo codicillo
E poi i risultati erano irrilevanti e indifferenti tanto la Corte dei conti non avrebbe mai permesso a nessuno sotto procedimento perché non si raggiungono non si raggiungono i risultati mentre per carità
Se ci si dimentica un un codicillo procedura quello sì era gratis anche questo è una rivoluzione è una rivoluzione culturale
A pensare che le amministrazioni si misura le performances in misura e si devono poter misurare e anche se è difficile lo stile questo è un altro
Pensare che anche qui quante discussioni ideologiche astratte che abbiamo fatto pensare chi evidentemente quando si può assicurare comprare
Un bene un servizio per la collettività dal mercato
Per farlo assicurare dalla società civile e costa meno alla collettività conviene farlo per concentrare le risorse pubbliche sulle funzioni pubbliche essenziali anche questa è un'altra rivoluzione culturale a cui
A cui Nicotera quali sono moltissime resistenze
Moltissime resistenze
L'idea che non è vera
Vero egualitarismo
Dare gli aumenti contrattuali a tutti
A chi se li merita e a chi invece non fa assolutamente niente anche d'Aosta è una rivoluzione culturale tutte queste cose vanno fatte assieme
Tutte queste cose vanno fatte assieme in una fase nella quale
Appunto il processo riformatore sembra essersi fermato
E lo scontro
Muro contro muro tra le forze politiche
Anche su cose su cui avevamo verificato invece una larghissima convergenza
Poi c'era naturalmente in Parlamento si votava contro ci votano a favore secondo se c'è la maggioranza vogliono però c'era una larga convergenza questo rischia di rendere tutto più difficile allora la via domanda torna al punto di partenza Massimo
Su sulla giustizia e sulla forma di governo avevamo forse idee diverse almeno così è apparso ma si su questi
Se sulla riforma della forma dello Stato
Se nessuna riorganizzazione del nostro sistema amministrativo
Se sui principi che devono ispirare
La ricostruzione di un sistema di istituzioni e di amministrazioni pubbliche capaci di reggere al confronto della competizione internazionale
C'era invece una convergenza larga perché almeno su questo non si può ripartire e cercare di costruire urla strada delle riforme
E a questo punto non sarà la riforma della seconda parte della Costituzione
Ma chi è una condizione importante perché chiunque governerà l'Italia nei prossimi anni chiunque governerà l'Italia
Ci sia oggi la maggioranza dei sia l'opposizione non si trovi un Paese che ormai arrestato
Buttato ai margini della competizione internazionale che ha accumulato un ritardo irrecuperabile
Non si trovi che nel mezzo di questo processo le Regioni le Province Comuni sono stati messi nelle condizioni di
Dimostrare
Il i falli perché se non riusciamo a costruire bene l'operazione di trasferimento delle risorse degli strumenti dei mezzi
Neanche la Regione il Comune meglio amministrato riuscirà a far fronte a ritmo di competere nuove responsabilità
Avremmo un'amministrazione centrale dello Stato delegittimata per certi compiti per certe attività ma che magari continuerà a farlo ed è sicuramente
Avremo una serie di principi e di idee innovazione largamente condivise che però non sono riuscite a realizzarsi in maniera convinta
E anche qui con il rischio che
Ritorni a prevalere la vecchia tradizionale
Cultura italiana
Che condanna il nostro paese ad essere un Paese arretrato l'idea cioè che in Italia è inutile cercare di trasformare il nostro in uno Stato moderno
Nostro paese lo Stato moderno non lo non può diventare lo può essere
Può leggere ma finalmente al confronto soltanto perché c'è fantasia invenzione c'è il sole c'è un patrimonio culturale unico al mondo ci sono ci sono alcune risorse importanti che poi alla fine ci consentono di galleggiare
Ma non siamo in grado di reggere il confronto con gli gli statico con gli Stati più avanzati con le democrazie con le democrazie più moderne o io non credo che ci possano assegnare a questo
E proprio per questo io credo che le conclusioni
Questa indagine conoscitiva azioni importanti ma dovrebbero rappresentare per tutti noi un invito alla riflessione
Sul modo con il quale noi possiamo riaprire
Un percorso di riforma
Costituzionali e amministrative che non ci possiamo non possiamo assumerci sulle nostre spalle la responsabilità di un fallimento non possiamo scaricare sulle generazioni future
La responsabilità di una scelta che ha fatto prevalere dissensi legittimo ma che riguardano prevalentemente altre cose
Rispetto alla possibilità di lavorare insieme in questa impresa di ammodernamento e di riforma del nostro sistema istituzionale
Ministro Bassanini saluto e ringrazio di vicepresidente Fisichella il vicepresidente Petrini che lasciano i nostri lavori per impegni parlamentari
Io sono sintonizzato bene all'orario che avevo programmato però se c'è qualcuno che diffidano intervenire
E poi
Li accolgo molto volentieri e le ultime cose che ha detto Bassanini mi dispiace che sia andato via
è cerca almeno su questo fronte a si possa riaprire un dialogo
Perché ha ragione che c'è un legame anche se il grande pubblico quello che lui dice non avvertito non coglie il legame fra sussidiarietà e globalizzazione
E sembra non ammoderniamo lo Stato
Cioè se noi oltre a essere entrato in Hopa perché abbiamo risanato i conti non riusciamo neanche a Revere qui livelli di statualità come li chiama Cassese
Che Celentano competitivi con le democrazie moderne è chiaro che non è così come siamo entrati in Europa va a finire che Pacini butteranno fuori saremo cioè tra gli altri dalla competizione
Io su questo sono d'accordo però
Il problema è molto difficile
Mi pare con un elemento che aleggia nel PD sia nel palazzo non se n'è parlato
Se non riusciamo a ristabilire un rapporto di normalità
Fra le forze della maggioranza e le forze dell'opposizione
Non solo è preclusa nelle imprese dalle bicamerale ma credo che sia precluso persino il percorso del centotrentotto
Questo è un elemento di ordine politico formidabile enorme
Non se ne esce
E badate non se n'esce mi dispiace ripeto che Bassanini sanatoria finanziaria esce perché non se ne esce con la cinquantanove
Io ieri Bassanini sono amico da trent'anni abbiamo fatto anche esaminare insieme in aree lontane del Paese ha dapprima conoscenza da Croce ma non come una la Calabria
Due allora faceva il professore di diritto costituzionale
E quindi voglio bene
Bambini ammiro il suo coraggio
C'è un discorso di Bassanini fatta Senigaglia ripetuto poi nel palazzo Vecchio di Firenze diciamo intanto la gente mi tira per la giacca Milice ma ministro che faremo ad aree nuove funzioni alle Regioni
Lo Stato funziona male ma le Regioni non faranno peggio
Bassanini in quell'occasione rispose è una scommessa ora se fosse stato presente il ministro del ritorno sulla pelle del Paese non si può scommettere e badate io mi appello alle perché onorevole Pepe io vedo telefono se trovo conferma di cose per le quali io mi batto da trenta quarant'anni ma sono Bosco amava clamans in deserto
Trovo qui bello spiattellato nella prima pagina l'esperienza del giornalismo italiano quelle parte di troppo perché è così non è che sia falsa contrassegnato da una progressiva divaricazione rispetto al modello costituzionale
Presidente per come il quale divaricazione che siamo totalmente fuori della Costituzione terzo comma del centodiciotto dovevano fare il sistema delle Autonomie dovevano delegare tutte le materie del centodiciassette agli enti locali non hanno fatto niente
Sono passati cinquant'anni ne sono passati trenta dallo statuto ordinario
E lei prende il posto giusto transitiamo bandleader imponenti i suoi colleghi connivente lo riprendo a pagina dieci in primo luogo il principio di sussidiarietà fino a Marina di distinzione netta
Fra i compiti di programmazione delle Regioni ai compiti richiesti alle leggende locali ma dove sta questo
E il ministro Bassanini dice le regioni debbono assolutamente vedere quali sono le materie che stanno in capo articolo quattro stanno in capo alla Regione
Ed era ciò che vengono da legare gli enti locali
E intanto questi funzioni prettamente campa delle regioni non sono specificati quindi potrebbe benissimo danza che quelle famose Regioni dice Bassanini non accettate io per gli addetti ai lavori in separata sede che funzionano bene l'applicazione della cinquantanove
Boh non vorrei che a un certo momento mentre sono in capo alla Regione
Tutto
Per cui avevano mostrato un po'e io non dar Mirella volte probabilmente il povero Franco non dorme la notte perché c'è un altro passo dalla vostra relazione molto bello incognite piovono i decreti ma non c'è ancora veramente abolita pagina venti
Perché non sentono scelto il meccanismo infernale dove cinquantanove è veramente una girandola è una girandola le regioni devono fare i decreti in cui mettono in capo alla Regione le funzioni di per sono a livello regionale devono dare quella gli enti locali mantenevano fare entro novanta cioè lo devono fare in sei mesi
E mi pare che siamo già alla scadenza fra poco passata la fase estiva poi se non lo fanno interviene un decreto legislativo sostitutiva del ministro
E anche qui non so come si farà centralmente a stabilire delle funzioni alle Regioni e quelli degli enti locali poi bisognerà verificare e controllare
Contro mi avvio alla conclusione me ne rendo perfettamente mi rendo perfettamente conto bisognerà controllare che questo funzionate vengano effettivamente esercitate
è un anche perché se un certo momento le badanti e le regioni e non lo fanno queste interviene centralmente al ministero il quale novanta giorni fa interventi sostitutivi energia
Accaduto uno presento per la funzione dell'agricoltura il centoquarantatré già accaduto una sola regione la quanto la Regione Toscana le altre regioni non hanno fatto
Quindi è una girandola impressionante veramente impressionante quindi se non ci sarà coordinamento sarà una mezza tragedia ma finisco con quanto avevo cominciato dicendo che se non si riprende il dialogo
Perché ricordiamocelo ed io non sono d'accordo tanto con i piani nobili
Il punto focale mai abbiamo un federalismo chiamiamolo pure così ma è tutto italiano
Perché parte dallo Stato mette Baido federalismo è già nella Costituzione con l'articolo cinque il titolo quinto lotta vengo alla norma transitoria cioè dallo Stato autonomistico mai attuato nel nostro Paese
Ebbene il punto nodale focale rapporto Regione enti locali oggi c'è caro Presidente c'è un rapporto conflittuale
E il quando vedo che addirittura la commissione dell'undicesima legislatura
Lalla definita alla degli ottimi avevano informato di centoventotto subordine ordinamentali tempo ai pendolari circa equamente ricevute che vada o
Sta Palazzello contropotere ordinamentali la riforma del centoventotto io quindi circo e qui vorrei dirlo affiancato proprio
Io non sono d'accordo con l'arte del possibile
La politica vede l'arte del possibile ma bisogna avere delle idee chiare in testa mi dispiace caro il senatore D'Onofrio Sampras succeduta da una parte della Bicamerale che ci sono ben altre ragioni che annunciò fallimento
Ma veramente abbiamo avuto l'accoppiamento dalla frantumazione delle forze sociali dello Stato
Per prevedevo di D'Alema che quando davanti a Comuni devono Regione Comune alle Province alle Province e così via e non riusciva a conciliare le cose
Ma anche la mancanza di una progettualità precisa da parte dalla classe dirigente della Bicamerale aveva ragione Manzella a Senigaglia rinviamo la solitudine del diritto costituzionale
Grazie
Grazie anche se è un intervento a tutto campo anche questo un po'pericoloso perché noi dobbiamo trovare elementi di sintesi e di pacificazione la parola vice presidente Valducci chiude l'amico vicepresidente donde Ivan colgo l'occasione per ringraziare i relatori
Un saluto particolare mi sia consentito di darlo ai funzionari che vedo qui e i collaboratori di funzionari e anche i e i collaboratori nella grande
Che hanno dimostrato grande disponibilità e diligenza nella parte logistica e organizzativo di cui sto seminari
Si è un po'complicato una brevissima conclusione ritengo che in questa fase affermare anche quello che viene definito federalismo amministrativo che mi sembrava denominazione corretta attraverso cinquantanove centododici se una cosa sbagliatissime anche noi non dobbiamo assolutamente consentirci di fare però è anche vero che dobbiamo stare attenti a non farsi che questa riforma rimane in mezzo al guado e che quindi andiamo a aumentare magari delle strutture che ci son presenti ragione magari in provincia senza andare a rimuovere funzioni le risorse umane e finanziarie che ci sono passo sotto centrale questo è un grande rischio
Io vedo in questa fase di stallo e anche di ritorno di quella che sono certe convenzioni centralistica
E quello che anche
Il nel centododici si vedono soprattutto in alcuni settori in alcuni ministeri dove c'è sicuramente un'impronta più centralista rispetto ad altri
Io penso che la nostra
Commissione così come quella sorta in seguito alla legge Bassanini così come quelle le prime Commissioni debbano in questo periodo
Cercare di dare una spinta affinché si attui quel regionalismo possibile che a Costituzione invariata sarebbe
Un grande passo avanti che questa modernizzazione dello Stato possa procedere io penso che da parte nostra ci debba essere come peraltro c'è questa convinzione che seppur evidente quello che è stato anche detto poc'anzi ci sono anche dei deficit da parte delle regioni come d'altronde c'è da parte dello Stato centrale
Noi non dobbiamo rinunciare a questo processo dobbiamo anzi cercare attraverso anche le nostre forze politiche di andare a modificare quelle cose come lo Statuto e regolamenti che oggi impediscono alle regioni stesse
Di passare da un sistema basato elettorale che più maggioritario almeno per quanto riguarda la salute del tatuaggio Regione ordinaria a quello che invece ancora oggi è uno Statuto dal momento che spesso è molto consociativo cioè in tutte le regioni sia del Nord e del Centro e del Sud spesso per andare a modificare solo l'ordine del giorno
è necessario avere quattro quinti quindi siamo di fronte a ancora delle strumentazioni delle regioni che non consentono poi la il recepimento di queste funzioni e compiti che attraverso il centododici vengono attribuite anche per l'affare generalità e la difficoltà che sia proprio nell'applicare questi strumenti
Penso che siamo in una fase costituente delle Regioni
E ritengo che dobbiamo dare molta esperienza da quella esperienza positiva che è stata l'introduzione della legge ottantuno sui Comuni e le Province che sicuramente anche attraverso l'elezione diretta dei presente Province e sindaci ha dato un impulso avvicinato questo istituzioni a cittadine
E i cittadini come nessun'altra legge negli ultimi quarant'anni aveva cercato di fare
Grazie onorevole Valducci rappreso la parola al onorevole molto torinese perché siamo al termine della nostra riunione
Credo però di do per evidenziare una questione purtroppo ancora oggi vediamo che la storia si ripete
E ancora una volta ci troviamo di fronte a una mancata scelta del Paese non l'ha saputa fare
E oggi l'abbiamo registrata seppure quando abbiamo iniziato questo lavoro come Commissione gli affari regionali intendimento era proprio quello di accompagnare un processo più ampio che stava avvenendo
E di conseguenza di stare tutti i supporti possibili ed immaginabili ma anche le occasioni di confronto
Perché questo lavoro fosse facilitato ma all'interno di questo se andate a vedere i lavori c'è una cosa che e molto esemplificativo al professor Barbera ricordare la sua condizione
Come avvenne negli anni in cui si fecero le regioni che nell'arco di pochissimo tempo vi fu una controrivoluzione che fermava bloccava di fatto e di conseguenza tutte le argomentazioni di natura culturale sono state sollevate sulle difficoltà e disagi questo è il paese di affrontare uno dall'altro la Federal sono tutti veri profondamente veri io parto proprio la considerazione dei voglio dirlo condivido pienamente il giudizio che il professor Urbani ha dato qui siamo di fronte a una strada credo inevitabile da percorrere credo che il modello federale sia quello più adatto non lo faccia discende da scelte di natura quale siano no come se lo strumento più adatto per comporta queste differenze di cui il nostro Paese ricco ed è pieno il modo per regolare del muto
Oserei diretti addirittura in maniera sinergico produrre anche negli affetti estremamente positivi
D'altra parte devo ricordare con questo voglio concludere che se poi lungo o lo stesso opinione dal professore Fisichella
E mancato molto questo confronto cioè che sono diventati tutti federalisti in un colpo e forse questo confronto perché mette in evidenza un fatto molto grave
Che forse la cosa più grave è quello di non decidere di non scegliere ci troveremo come ha detto Valducci in mezzo al guado dove i costi aumenteranno la riforma non si fa i cittadini avranno meno servizi è questo il grave pericolo a cui andiamo incontro questa lucetta fosse dipeso anche da uno scarso dibattito per cui dare per scontato che la questione federalista fosse una colpa acquisita
Da tutte soltanto oggi l'ho sentito dire con una certa determinazione che tutte le nostre strutture della vita comune dalla vita sociale non lo sono
E questo bisogna prendere consapevolezza e coloro che vogliono intraprendere questa strada credo che devono pensare a come rimuovere o come fare quindi figlio
Direi culturale che consenta un di affrontarla forme questo senso con questo che ringrazio tutti grazie a tutti e buon pomeriggio