Rapporto 1998 sull'economia del Mezzogiorno curato dallo Svimez org. c/o sede ABI - piazza del Gesù

Erette avvenuti al nostro consueto incontro annuale per la presentazione
Del rapporto sull'economia del Mezzogiorno
L'ordine dei lavori è un po'scomposta dalla concomitanza dei lavori parlamentari per cui alcuni ministri annua preavvertito che arriveranno tutta
Comunque procederanno con un breve rinvio intervento di apertura il il dottor Pier Piero
Consulente generale della sicurezza e
Illustra all'introduzione del rapporto e poi saranno gli interventi man mano
I ministri si sarà soubrette torna alle undici e poi
Devo invitato parte destra presentazione del presidente del Consiglio Prodi quali ha risposto comunque sale tre che ritengo di dover leggere
Egregio Presidente ho letto via interesse notizie sulla prossima presentazione del Rapporto Svimez a novantotto
Come è noto il governo non ha mai cessato di rivolgerà la sua attenzione allo stato dell'economia meridionale e alle sue prospettive l'immane sforzo profuso per rendere possibile la partecipazione dell'Italia all'unione monetaria europea
Fin dalla prima fase non ha distratto tale attenzione
Un Paese più equilibrato nel suo apparato produttivo e più coeso Apple Simoniato dalla polizia di delocalizzazioni d'impresa che questo governo persegue
La conferma di questa misure di rilancio di alto il sostegno per l'economia a mezzogiorno sempre più ingrato integrata nel panorama produttivo nazionale deve accompagnarsi ad una razionalizzazione di tale strumento
Condizioni importanti per il conseguimento di tale obiettivo e anche la conoscenza del tessuto economico e sociale del territorio che l'Associazione da lei presieduta puntualmente da anni
Verifica con professionalità e competenza
Ho gradito l'invito alla presentazione del rapporto tuttavia sarò impossibilitato a prendervi parte a causa di impegni di governo
L'occasione però propizia per inviare i migliori auguri nell'occasione di un evento così importante per l'attività dell'associazione con preghiera di esternarlo a tutti coloro che vi hanno collaborando cordialmente con molta amicizia Romano
Io ritengo opportuna un breve premessa
Sottolineare alcuni aspetti della politica meridionalistica che nei tempi più recenti hanno in particolare sollecitato la nostra riflessione
Credo che si debba innanzitutto dare atto della maggiore attenzione che è stata riservata ai problemi dello sviluppo del Mezzogiorno
Dobbiamo dare atto in particolare i progressi sono stati compiuti in materia di incentivazione all'attività produttiva anche il sì dobbiamo ribadirlo l'allargamento dell'intervento alle cosiddette aree depresse del territorio nazionale
Che si sono volute estendere ben oltre i confini del Mezzogiorno affatto largamente perdere importanza misure specificamente destinate alle regioni meridionali
Al recupero del curi tardo strutturale intervento stesso era precedentemente per l'ordine eccetto in ogni caso che il nuovo regime di incentivo all'investimento introdotto dalla legge quattro otto otto del novantadue e divenuto finalmente operativo dal mille novecentonovantasei
E molto più selettivo di quello del passato
E grazie all'istruttoria bancaria e alla compilazione di graduatorie consente di economizzare le risorse destinate agli aiuti
E di concentrarle sulle iniziative che hanno maggiori probabilità di acquisire la capacità di reggersi autonomamente sul mercato
Dobbiamo altresì dare atto degli interventi sul mercato del lavoro
Che hanno affrontato i problemi della flessibilizzazione dell'orario e del costo del lavoro all'interno dei contratti dare hanno adottato misure specifiche per l'occupazione giovanile e la formazione professionale abbia recuperato sia pure parzialmente e temporaneamente i canali contributivi di cui era stata concordata l'abolizione con la Commissione europea
La Costituente al costituenda Agenzia infine potrebbe soddisfare l'esigenza di un più stretto coordinamento tra le azioni di promozione tra le azioni di promozione degli investimenti privati
E del sostegno alle amministrazioni pubbliche centrali e locali
Affinché sia assicurato quell'insieme di condizioni necessarie a determinare un ambiente favorevole al radicamento delle imprese
Dobbiamo peraltro ribadire che questo complesso di interventi e azioni promozionali rischia di vedere fortemente limitata la sua efficacia
Se non è accompagnata dall'offerta di condizioni localizzative favorevoli
Queste attengono non solo alla riduzione mediante incentivi del costo dei fattori produttivi ma anche e soprattutto all'aumento della produttività di tali fattori mediante un'offerta di infrastrutture e servizi quantità di alimenti qualitativamente adeguata alle esigenze di competitività delle imprese investitrice
Il miglioramento della dotazione della gestione delle infrastrutture e dei servizi dedicati all'attività economica e alla vita civile
Rappresento elementi strategici essenziali per l'attuazione della politica di sviluppo del Mezzogiorno in quanto strumenti intesi ad assicurare
Una pari convenienza alla localizzazione degli investimenti tra aree forti e aree deboli del pari
Non riteniamo noi riteniamo in proposito che sia le risorse destinate alla politica infrastrutturale
Sia le capacità delle amministrazioni che tale Porfidia dovrà attuare non si siano rivelate adeguate alle esigenze di sviluppo delle regioni brevi
E che quindi l'azione svolta non sia stata in grado di modificare la loro situazione in grave ritardo rispetto alle altre aree del
A quest'argomento abbiamo dedicato quest'anno un apposito capitolo del rapporto immesso tra l'altro è riportato un indicatore di dotazione infrastrutturale rilevato nel mille novecentonovantacinque per le novantacinque province italiane
Ebbene tutte le trentaquattro province mezzogiorno presentano valori inferiori alla media nazionale
Da qui l'importanza che la Svimez ammicca un rilancio della politica infrastrutturale
Il che implica da un lato una maggiore disponibilità di risorse e dall'altro misura idonea conseguire una più elevata capacità di programmare di progettare e alla fine dispetti a tal riguardo i dati Istat riportati nel rapporto mostrano come a scala nazionale la spesa della pubblica amministrazione per investimenti infrastrutturali a prezzi costanti
Si sia ridotta tra il novanta e il novantasette di oltre il ventidue per cento
In rapporto al PIL la spesa per investimenti pubblici è stata milioni centonovantasette pari al due quattro per cento
Ancora ben al di sotto al livello del mille novecentonovanta appare altri
Tre per cento
Insieme ad una diminuzione delle risorse disponibili è andata diminuendo anche la capacità di impegnare a causa della inefficienza intrinseca delle amministrazioni risanamento finanziario ha quindi comportato declino degli investimenti infrastrutturali
Ben più rilevante di quanto ci si potesse attendere come effetto della stessa opera di riequilibrio della finanza
In base alle informazioni disponibili desunte dal rendiconto generale dello Stato
I valori medi della capacità d'impegno rapporto tra impegni e massa impegnabile risultano infatti per lo Stato negli anni tra il novanta e novantasei di poco superiori al cinquanta per cento e quelli della capaci a Crispi sarà rapporto tra pagamenti massa spendibile stabilmente al di sotto del venticinque per cento
Le problematiche sin qui affrontate con riferimento all'intero Paese divengono naturalmente ancora più preoccupanti si è rapportata all'obiettivo di un riequilibrio delle condizioni ambientali tra aree forti e aree deboli del Paese
In questo contesto
Le perplessità che senza indulgere ad alcune hanno strategia sono state espresse a suo tempo dalla Svizzera in ordine al repentino passaggio dall'intervento straordinario nel Mezzogiorno
Ad un intervento affidato alle amministrazioni ordinari centrali e regionali hanno trovato purtroppo confessa
I risultati dell'azione infrastrutturali nelle aree depresse
Dall'avvio dell'intervento ordinaria ad oggi appaiono in fatto il fatto modesti quanto quelli complessivamente conseguiti nel resto del Paese
E non potrebbe essere diversamente perché nei fatti
Esiste una sola azione infrastrutturale nazionale ed è regolata dagli stessi meccanismi organizzative e procedimentali anche se con modalità finanziarie parzialmente diverso
Alla soppressione dell'intervento straordinario
Non è infatti seguita una effettiva reimpostazione su scala nazionale della politica di infrastrutturazione del territorio
Avente tra i propri obiettivi prioritari quello della identificazione degli specifici fabbisogni
A medio-lungo termine
Delle aree depresse di cui programmare la realizzazione attraverso un'azione coordinata delle diverse amministrazioni centrale regionali e locali istituzionalmente preposta all'interno
A ben vedere il rilancio della politica infrastrutturale avrebbe dovuto partire proprio da qui per rendere compatibili allo stesso tempo esigenze di efficienza complessiva del sistema nazionale di reti e commissioni con quello europeo e di riduzione della marginalità economica e territoriale
Delle aree in ritardo del Paese
Ritardi della struttura istituzionale programmatica verificatisi giù a tutti i livelli sono da collegare gli esiti modesti finora conseguiti
Delle disponibilità complessive per nove iniziative nelle a dei press quantificate nel Periodo novantaquattro novantasette in trentasette mila trecentoventicinque miliardi
Soltanto quindici mila novecento miliardi sono per investimenti infrastrutturali
Ma l'utilizzazione tali risorse risulta in gran parte tredici mila cinquecentosessantacinque miliardi pari all'ottantacinque per cento del totale rinviata agli anni successivi al mille novecentonovantasei
Le risorse effettivamente disponibile nel periodo novantaquattro novantasette
Dal per imperfetto e l'effetto delle delibere del CIPE a molto ma appena due mila trecentoventidue miliardi di lire
E sono stati in gran parte attribuite al cofinanziamento nazionale degli interventi programmati nell'ambito dei fondi strutturali dell'Unione Europea nel medesimo periodo
In tutta la fase più recente i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali hanno rappresentato la parte più significativa e qualificata dell'intervento infrastrutturale nelle aree depresse
Complessivamente gli stanziamenti programmati per gli investimenti infrastrutturali cofinanziati dai Fondi strutturali nel periodo novantaquattro novantanove ammontano a più di trentacinque mila cinquecento miliardi
Tale risorse almeno nella parte di cofinanziamento pubblico nazionale incrociamo in buona misura quelle precedentemente quantificati sulle leggi finanziamento degli interventi nelle aree depresse sia in modo diretto
Sia in modo indiretto con la collaborazione da parte di amministrazioni statali e regionali
Di quote di risorse ad essa attribuite per interventi nelle aree depresse e sui programmi comunitari regionali e molti dei giornali di propria competenza
Le risorse dei più rilevante interesse sono quindi quelle dei fondi comunitari stimati in circa tredici mila cento miliardi di lire per il periodo novantaquattro novantanove che in base al principio di addizionalità sancito dalla normativa comunitaria non possono sostituirsi a quelle nazionali
Ma debbano mantenere un effettivo ruolo di aggiuntività
Delle risorse per le infrastrutture complessivamente attivate dai fondi strutturali nel periodo novantaquattro novantanove nell'ottantatré per cento è localizzato nelle regioni meridionali dell'Obiettivo uno
In tale ambito lo stato di attuazione ha avuto una sensibile accelerazione nel mille novecentonovantasette soprattutto per gli investimenti infrastrutturale di cui avanzamento complessivo pagamento sul costo totale programmato e passato dal dodici virgola otto per cento infine
Novantasei al trentasette virgola tre per cento al fine novantasei
E però da rilevare che i dati sull'avanzamento della spesa non corrispondono in buona parte a nuove opere realizzate bensì solo al rimborso a valere sui fondi comunitari sul cofinanziamento statale delle spese sostenute per opere già finanziate con altre risorse nazionali
E per qui visto definite come progetti-sponda
Un serio problema di disponibilità finanziarie si porrà in ogni caso per il prossimo futuro anche per effetto della prevedibile riduzione in estensione e in in intensità
Del sostegno della politica regionale europea allo sviluppo del Mezzogiorno
In conseguenza della riforma dei fondi strutturali comunitari per il periodo due mila diverse a questa prospettiva si aggiunge il problema
Che possiamo definire strutturale della scarsa capacità delle amministrazioni centrali e locali di utilizzare tempestivamente ed efficacemente le risorse disponibile
Sì questo e fattore limitante occorre allora che le amministrazioni statali regionali e locali possano avvalersi di strumenti che lei chiudono a disporre di progetti adeguatamente formulati parrebbe realistiche le offerte localizzative che intendono promuovere e a controllarne l'attuazione e risultati
In un documento recentemente sottoposto dall'attenzione di esponenti della politica delle forze sociali della cultura economia la Svimez ha reiterato la sua proposta di una sollecita attuazione di ordine un'adeguata strumentazione di sostegni all'amministrazione
In questa prospettiva appare senz'altro opportuno la costituzione di quell'agenzia che il governo si è impegnato a restituire con particolari compiti anche in materia di assistenza programmatica alla quale ho accennato all'inizio
Nel dare atto che ci sta cercando di dare una risposta alle esigenze che abbiamo qui rappresentata non possiamo nascondere talune preoccupazioni in ordine a recenti innovazioni
Il sistema di intervento ordinarie nelle aree depresse segnata dal decreto legislativo numero novantasei del novantatré all'atto della soppressione dell'intervento straordinario
è il frutto di una scelta di politica economia che anche la Svimez aggiudicato irreversibile la fine dell'intervento straordinario era segnata dal suo progressivo degrado che fu da noi tempestivamente denuncia
Il nuovo sistema si caratterizza peraltro per il rifiuto di ogni diversificazione organizzativa e procedimentale per la realizzazione degli interni
Senza alcuna possibilità di interventi differenziati che tengono conto della specificità del problema meridionale
E risultino quindi adeguati alle esigenze del superamento di un ritardo che di carattere strutturale
Questa caratteristica appare ulteriormente accentuata dal nuovo assetto istituzionale delle politiche interne
Il dibattimento recentemente costituito presso il ministero del Tesoro deve darsi carico
Genericamente
Della programmazione economica e finanziaria del coordinamento e verifica degli interventi per lo sviluppo economico territoriale settoriale e delle politiche di coesione con particolare riferimento alle aree depresse
Non esiste e quindi a livello di governo alcun organo titolare della missione specifica della politica di sviluppo delle aree depresse e di perseguire l'obiettivo del riequilibrio tra le varie aree del paese
Da qui il nostro timore che si pervenga una identificazione o quanto meno a una sovrapposizione delle politiche di sviluppo con le politiche di coesione e che siano misconosciuto
Le condizioni peculiari della politica di sviluppo delle aree ritardo strutturale nell'ambito dei problemi generali della coesione economica e sociale
Con vantaggio per le aree meno bisognose gli interventi di civili
Siamo consapevoli che i problemi qui accennati sono di non breve momento ma la loro soluzione ci appare indispensabile perché la politica di sviluppo del Mezzogiorno persegua completamente il suo obiettivo di unificazione del paese grazie
Grazie
Do allora la parola alle otto Salvatore Cafiero che alla sua richiesta lascia l'incarico di direttore altri mezzi al quale il Consiglio ha confermato la sua stima e la gratitudine per quanto ha fatto quarant'anni di attività e ha assunto l'incarico di consulente generale della Svimez il dottor Ferriere procederà ad illustrare l'introduzione del rapporto grazie
Il mille novecentonovantasette è stato l'anno in cui l'Italia ha compiuto sulla via del risanamento di grande basso che aveva consentito di entrare con il Pd nella moneta unica
Al conseguimento di questo risultato è venuto giù da contribuito in misura che è difficile quantificare ma che è stata certamente apprezzabile
Fino al mille novecentonovantadue anno in cui ha avuto inizio con particolare intensità l'azione di risanamento
La compressione della domanda interna penalizzato soprattutto l'economia meridionale dello aperta verso i mercati esteri
La politica di bilancio ai ucciso soprattutto sulla componente della spesa primaria delle pubbliche amministrazioni chiatta prospettive dell'economia meridionale importanza maggiore che per quelle dell'economia settentrionale
Una spesa per investimenti pubblici per contributi agli investimenti privati
La spesa corrente invece è continuato ad aumentare ad un ritmo sostenuto anche se ridotto rispetto a quello tendenziale
Nonostante i provvedimenti di riforma del mille novecentonovantadue del mille novecentonovantacinque i maggiori aumenti si sono avuti per la spesa previdenziale
La cui distribuzione territoriale strutturalmente favorevole al nord dove sono maggiori e al sud ossia la percentuale dei pensionati sulla popolazione sia l'importo medio delle pensioni
L'ingresso nell'Unione monetaria lungi dal ridurre fino all'impegno di risanamento ci impone di perseverare immesso per ridurre l'enorme peso del debito pubblico
L'unione monetaria non è il traguardo finale ma un traguardo intermedio per raggiungere quella stabilità che sono la riduzione del debito potrà prendere solida e sicura
La stessa stabilità sei il fine ultimo per la Banca centrale europea non può esserlo per i popoli e per i governi europei per i quali può essere solo una precondizione per conseguire il vero fine educativo
Quello di ampliare le opportunità di vita di tutti i cittadini europei in primo luogo di quelli le cui opportunità di vita sono gravemente ridotte dalla disoccupazione e dal bisogno
Per questo da molti oggi giustamente si chiede che la Banca centrale europea istituzione non elettiva e autonoma dai governi posta a presidio dell'obiettivo della stabilità monetaria si collochi in un sistema istituzionale europeo in cui siano rafforzati anche i portieri delle istituzioni rappresentative dei popoli che dei governi
Le politiche economiche e sociali restano dunque di competenza dei governi nazionali la stabilità e per esse un vincolo da rispettare
Ma nei limiti consentiti dal rispetto di tale vincolo gli obiettivi delle politiche economiche e sociali nazionali non possono essere che quelli dello sviluppo economico e dell'equità sociale
La scure del rigore finanziario imposta dal vincolo per la stabilità non deve dunque continuare ad abbattersi sugli investimenti
Ida distribuzione sociale territoriale dei sacrifici che la politica per la stabilità
Che le politiche per la stabilità necessariamente comportano deve essere condizionati dagli interessi dei gruppi delle categorie delle generazioni delle aree territoriali più forti
E più efficacemente rappresentate difese sul piano politico e sindacale
Gli accordi di politica dei redditi a partire da quello del luglio del mille novecentonovantatré hanno costituito un passo importante
Ai sindacati ne va dato atto
Ma per quanto riguarda la politica di risanamento della finanza pubblica il rapporto fra identità e composizione dell'aumento dalla pressione fiscale
E Gitai composizione dei tagli di spesa ha subito i condizionamenti degli interessi meglio organizzate ciò ha impedito che fossero adottate misure fiscali più favorevole agli investimenti alla creazione di opportunità di lavoro regolare a una maggiore considerazione delle politiche sociali per le situazioni di effettivo e di più grave disagio
Per i condizionamenti sono ancora all'opera
Il DPEF per il triennio novantanove due mila uno prospetta una crescita degli investimenti a tassi superiori al sei per cento annuo e la creazione di seicento mila posti di lavoro
Nelle sue considerazioni finali di quest'anno il governatore ha detto che per sostenere lo sviluppo del reddito e dell'occupazione indicato nel documento investimenti devono crescere a un ritmo superiore a quello ipotizzato
Quale che sia il ritmo di crescita degli investimenti necessari a conseguire incrementi significativi di occupazione il problema e che gli interessi politicamente forti siano disposti a consentirlo
Da parte di molti osservatori si richiama l'attenzione sui segnali nuovi e positivi che vengono oggi dalla Società Meridionale dieci sì uno in particolare preme sottolineare dal Mezzogiorno non si levano oggi rivendicazioni regionalista e contro il resto d'Italia
Il Mezzogiorno richiede per sì ciò che è nell'interesse del Paese innanzitutto politiche generali orientate alla competitività e lo sviluppo
Capaci quindi di favorire la piena valorizzazione delle sue risorse di lavoro di territorio di risparmio di capacità di iniziativa
Affinché le sia rafforzato il sistema economico italiano del contesto competitivo europeo e mondiale
è vero che il Mezzogiorno per rendere la convenienza a investire sul suo territorio non minore della convenienza a investire in altre regioni d'Europa
Richiede anche misure e strumenti differenziati rispondenti ai suoi specifici problemi e alle sue particolari condizioni strutturali
Ma se indirizzati rigorosamente al fine di rendere convenienti diversamente investimenti produttivi
Anche misure e strumenti riservati specificamente al Mezzogiorno servirebbero allo sviluppo economico dell'intero Paese e di riflesso anche al rafforzamento del suo ruolo politico dell'Unione Europea
Per la valorizzazione delle risorse di lavoro di risparmio di territorio d'iniziativa del Mezzogiorno e necessario l'azione pubblica più intensa più regolare e più efficiente di quanto non sia stata negli ultimi anni
Le disponibilità di bilancio a questo fine è necessario non saranno ricercate in un'attenuazione dell'impegno per ridurre il peso del debito pubblico
Questa sarebbe quand'anche non fosse preclusa dal patto di stabilità una gli esposti al rischio dell'insostenibilità nel caso di crisi internazionali respinge essere in alto i tassi di interesse
La riduzione dello stock di debito pubblico del resto risponde all'esigenza di liberare quote crescenti di risparmio da destinare agli investimenti produttivi
Una parte dei quali potrà e dovrà essere orientata verso localizzazioni meridionali
Il Mezzogiorno chiede minore rigore finanziario
E nel suo interesse che la credibilità di recente conquistato dal nostro Paese si consolidi io rientri positivamente le aspettative e le decisioni degli investitori
E soprattutto nel suo interesse che superata finalmente l'esigenza di decidere due volte l'anno manovre di bilancio di portata imprevedibile
Si può sapere quella certezza pluriennale definanziamento che necessaria perché l'intervento pubblico per lo sviluppo possa essere seriamente programma
Il finanziamento dalla politica per il Mezzogiorno deve dunque essere compatibile con la riduzione progressiva del debito pubblico
E anche in difesa della competitività internazionale delle nostre produzioni con la riduzione della pressione fiscale particolare di quella gravante sulle imprese e sul lavoro
Come indicato nel DPEF
La quadratura del cerchio rifinanziamento dalla politica per lo sviluppo la riduzione della pressione fiscale
E la riduzione del debito pubblico può essere resa possibile oltre che devo da un'accelerazione delle privatizzazioni solo dal contenimento delle spese correnti al netto degli interessi
Ma la difesa della competitività se gli impone che la pressione fiscale si è ridotta impone anche che il contenimento delle spese correnti non si riflette negativamente sulla quantità e qualità già oggi molti settori gravemente insufficiente dell'offerta di servizi pubblici
L'economia sulla spesa corrente vanno dunque realizzate con sostanziali recuperi di efficienza nella produzione di servizi vanno realizzate cioè attraverso maggiore concorrenza delle forniture semplificazioni procedurali innovazioni tecniche razionalizzazioni organizzative compresa la mobilità del personale maggior concorso dell'utenza alla copertura del costo dei servizi
In parte questi risultati potranno più agevolmente conseguirsi aprendo ai privati la produzione di servizi sostitutivi o integrativi di quelli prodotti dal settore pubblico ma la riorganizzazione il quesito resta in ogni caso essenziale l'imposizione di tetti rigidi a singoli settori dispensa ha dunque un senso se viene intesa non come un'operazione il taglio indiscriminato
Ma con un incentivo ad adottare le misure necessarie per ridurre il costo degli atti amministrativi e dei servizi pubblici
Le riforme amministrative disposte da leggi e provvedimenti recenti dovrebbero consentire rilevanti progressi in questa
Direzione
Dalla capacità delle amministrazioni in particolare di quelle operanti nel Mezzogiorno di mettere in atto di mettere in atto queste innovazioni normative dipendono largamente anche le prospettive di rilancio della politica di sviluppo regionale
In materia di riforme istituzionali c'è stato il timore e la riforma dello Stato in senso federalista potesse risolversi in un danno per il Mezzogiorno si è temuto che la definizione degli aspetti fiscali della riforma federalista risultasse incompatibile con un adeguato impegno per lo sviluppo delle regioni economicamente più deboli e con minore capacità fiscale
Il nuovo sistema di finanziamento delle regioni non cancella del tutto questa preoccupazione
Un divario di dotazioni finanziarie tra regioni ricche e regioni povere potrebbe infatti cominciare a prodursi a partire dal due mila e uno quando diventerà operativa
La facoltà riconosciuta alle Regioni di aumentare Lia di qualche sia dell'Ira presiedere addizionale IRPEF
Il Mezzogiorno non è necessariamente città distanza l'autonomismo in quanto comporta la massima responsabilizzazione dei governanti
Verso i cittadini contribuenti ed elettori risponde in linea generale molto meglio del centralismo agli interessi anche nel Mezzogiorno
Ma occorre che la riforma autonomiste si accompagna un impegno serio certo di lungo periodo perché siano pienamente valorizzate le opportunità di sviluppo il Mezzogiorno offre a tutto il sistema economico italiano
Questo impegno e dell'interesse della comunità nazionale e quindi è giusto che anche in un assetto federalista dello Stato che riconosca ampia autonomia impositiva Regioni ed enti locali resti a carico della generalità dei contribuenti
Un riferimento a tale impegno è inserito nel terzo comma dell'articolo centodiciannove della Costituzione vigente
Sarebbe giusto che restasse anche in una Costituzione riformata che intendesse non contraddire ma consolidare l'unità della nazione
Tra le grandi riforme di cui da qualche anno animatamente si discute quella da cui Mezzogiorno avrebbe molto da attendersi e la riforma del welfare scritti il Mezzogiorno è interessato non solo una correzione della riforma previdenziale del novantacinque Cinieri ad anticipare di affetti di riequilibrio finanziario e ha quindi le quindi a liberare risorse di bilancio per lo sviluppo e l'occupazione
Ma anche e soprattutto la rimozione degli aspetti più grave iniquità sociale che persistono nell'attuale sistema a danno di soggetti e di sogni che proprio nel Mezzogiorno sono più diffusi
Il nostro sistema di sicurezza la sociale lascia largamente prive di tutela i soggetti più isolate dispersi più difficili da raggiungere da mobilitare da parte di sindacati e di partiti
E figure professionali autonome o sedi autonome rapidamente cresciuta negli ultimi tempi
In parte soprattutto al Nord per effetto della generare terziarizzazione dell'economia in parte soprattutto al Sud
Per la mancanza di adeguate opportunità sul mercato del lavoro dipendente
I disoccupati dei quali solo una piccola parte oggi ammesse ai benefici per integrazione salariale e delle indennità di mobilità e di disoccupazione
Gli occupati saltuario precari non regolare i giovani in cerca di prima occupazione le famiglie prive di reddito o con reddito inferiore alla soglia di povertà
Il Mezzogiorno dove la quota di popolazione rientrante in queste categorie molto maggiore che nel resto del Paese
Non può non essere penalizzato da una spesa sociale costituita per i quattro quinti da prestazioni previdenziali
Che tendono ad essere tanto più elevate quanto meno si è poveri e infatti quasi la metà dei trasferimenti pensionistici e destinata a famiglie il cui reddito è superiore al reddito medio delle famiglie italiani
Con riferimento al mille novecentonovantasei la spesa sociale annua per abitante risulta maggiore al nord che al sud nonostante che hanno i redditi prima lavoro da altra impresa siano più alti che al sud
Questa differenza tra Nord e Sud di oltre due milioni di lire e quasi totalmente imputabile alla componente previdenziale
Sfavorito nelle prestazioni sociali di natura monetaria il Sud è penalizzato più del nord anche nell'ampiezza e nella qualità della prestazione di servizi un riequilibrio della spesa sociale a favore delle fasce deboli oggi meno tutelate avrebbe dunque anche un effetto di riequilibrio della sua allocazione territoriale oggi molto sfavorevole al Mezzogiorno
Per quanto riguarda in particolare i trattamenti di disoccupazione sarebbe insieme giusto in linea generale rispondente all'interesse non di breve periodo del Mezzogiorno che si fossero per quanto possibile costituiti da incentivi all'occupazione regolare piuttosto che da sussidi che possono di fatto tradursi in un disincentivo alla ricerca di occupazione o in un cd un un incentivo a lavorare in nero
Nella prospettiva di un generale riordino del sistema di sicurezza sociale si colloca il decreto legislativo che introduce in via sperimentale il reddito minimo di inserimento
Un passo significativo di quel passaggio da Alberto era vuota appare il Mezzogiorno sarebbe certamente l'aria maggiormente interessata potrebbe essere costituito da misure alle quali nel DPEF si accenna pure meritevoli di essere messo allo studio
Quale quella di dotare il disoccupato di un voucher da cedere all'impresa che lo assume
Per quanto riguarda le politiche del lavoro con l'approvazione della legge Treu il Governo ha dato attuazione a quanto per la promozione dell'occupazione era previsto dal Patto per il lavoro del ventiquattro settembre del mille novecentonovantasei
La legge affronta le questioni cruciali della flessibilità del mercato del lavoro e dell'avviamento al lavoro dei giovani ai prodotti lavoro interinale ampliato la possibilità di ricorrere a contratti
Di formazione lavoro e di apprendistato ha dato impulso ai tirocini ha reso più conveniente il part-time perché i contratti a termine
Ma il problema dell'occupazione non può trovare soluzione solo con la flessibilità normativa del lavoro dipendente
Andrebbe anche generalizzata la possibilità finora limitata ad alcuni contratti d'area
Di differenziazioni contrattate a livello decentrato in funzione dei livelli di produttività e degli specifici problemi di squilibrio dei mercati del lavoro locali
Del resto alcuni contratti nazionali di settore ampiamente presenti nel Mezzogiorno Persica diventare coltura edilizia già prevedono la possibilità di deroghe a livello territoriale con le quali adattare sempre meglio la regolazione contrattuale ai diversi contesti produttivi sociali
Quando ne fosse assicurata la flessibilità di applicazione in funzione della varietà delle situazioni e dei problemi locali i aziendali
Anche a una riduzione dell'orario di lavoro potrebbe non contrastare o addirittura contribuire all'aumento dell'occupazione
E e quanto in parte prevede il disegno di legge governativo che introduce in via sperimentale l'orario di trentacinque ore limitatamente alle imprese con più di quindici dipendenti
Importante appaiono importi particolare le seguenti condizioni
E gli effetti di occupazione delle riduzioni di orario siano discussi e verificate in sede di concertazione governo sindacati
Che le maggiorazioni retributive per le ore eccedenti l'orario normale siano contrattate in sede decentrata che si possa evitare se occorre anche con sconti salariali che la riduzione di orario si traduca in una perdita di competitività delle imprese
Che siano consentiti turni lavorativi che aumentino l'utilizzo degli impianti che sia flessibile la gestione delle ore lavorate nel corso dell'anno in modo da ridurre il disco il ricorso al lavoro straordinario nei periodi di punta della produzione
Alla riduzione della disoccupazione potrebbe dare un contributo non trascurabile anche una maggiore mobilità territoriale
Dai dalle regioni in cui le occasioni di lavoro scarseggiano verso le regioni in cui addirittura si rilevano carenze di manodopera
In parte l'attuale limitata mobilità territoriale e dovuta oltre che alle migliorate condizioni socio economiche delle famiglie che appartengono ai giovani meridionali in cerca di occupazione a carenze informative e formative che impediscono l'offerta eccedentaria di lavoro del sud di incontrarsi con la domanda eccedentaria del Nord
L'avviata liberalizzazione del collocamento la costruzione di una rete informativa sul mercato del lavoro il previsto riordino della formazione professionale sono tutte misure volte a favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro
L'altro serio ostacolo alla mobilità e costituito dalle caratteristiche del mercato immobiliare in particolare dall'elevato livello dei canoni di affitto nelle aree di potenziale immigrazione
Dopo che questo rapporto era stato inviato alla stampa la Camera approvato una nuova disciplina delle locazioni che tetti appunto calmierare il mercato e sostenere la domanda degli inquilini meno abbienti
Va anche segnalato il recente provvedimento che ha previsto un'indennità aggiuntiva a favore di quei giovani meridionali
Che partecipino ad attività di inserimento professionale fuori delle loro regioni ma forse a favore dei lavoratori migranti andrebbe anche valutata la possibilità di misure di sostegno di portata più generale
Si è detto che le regioni del Mezzogiorno e richiedono il padre di indirizzi di politica generale orientati allo sviluppo della stabilità anche interventi differenziati calibrati sulle loro specifiche condizioni di ritardo strutturale
Ora dal mille novecentonovantadue novantadue le regioni del Mezzogiorno sono oggetto di politiche differenziate solo come parte di un più vasto insieme di aree che comprende anche zone circoscritte ma numerose nel Centro-Nord
Queste sono stati individuate con notevole larghezza soprattutto ai fini dell'applicazione della legge quattrocentottantotto del novantadue che certamente la regina incentivazione più efficace e gestita in modo più efficiente
Ai fini della convenienza di localizzazione le maggiori economie esterne per cui rispetto alle regioni meridionali sono dotata persone incentivabile nel centro nord sono tali da più che compensare la minore intensità di aiuto perizie prevista dalla legge
E accaduto così e circa il quaranta per cento nel novantasei e circa il cinquanta per cento nel novantasette degli investimenti agevolati in base alla legge quattrocentottantotto risultano localizzati nelle aree incentivabile nel Centro-Nord
Nel mille novecentonovantasette a questo risultato territorialmente squilibrato ha contribuito una distribuzione regionale delle assegnazioni finanziarie da parte del CIPE che è risultato molto sfavorevole al sud
è infatti consentito di accogliere solo il quarantotto per cento delle domande un incentivo provenienti dal Mezzogiorno contro l'ottantacinque per cento di quelle provenienti dalle aree incentivabile del centro-nord
Ma nel mille novecento novantotto per la ripartizione regionale delle disponibilità il CIPE dovrebbe attenersi a nuovi temi che dovrebbero evitare il ripetersi di squilibri così gravi
Incentivi fiscali e finanziari sono lo strumento necessario della politica di sviluppo necessario ma in quanto sono attivate dalla domanda dell'impresa tendono a confermare la specializzazione industriale esistente
Questa soprattutto nel Mezzogiorno vede prevalere nettamente i settori più esposti alla concorrenza di prezzo delle produzioni provenienti da Paesi a più basso costo del lavoro
La politica industriale dovrebbe porsi anche obiettivi strategici di modifica della specializzazione esistente a favore delle iniziative più innovativi
A questo fine dovrebbe disporre di strumenti che le consentano di mobilitare l'insieme dei soggetti pubblici e privati operanti nei campi della ricerca della formazione del credito delle amministrazioni pubbliche le associazioni imprenditoriali e dei sindacati
L'accusa cooperazione essenziale per determinare condizioni favorevoli allo sviluppo delle imprese soprattutto delle imprese più dinamiche e innovative
I strumenti di natura negoziale
Con i contratti d'area e i patti territoriali mirano a favorire questa cooperazione ad essi dunque ci giustamente venuta attribuendo un ruolo crescente negli ultimi tempi
Altra tanto e giustamente è stata avvertita l'esigenza di una riorganizzazione e di una strumentazione più efficace dell'azione di promozione degli investimenti privati sia di grande che di piccola dimensione sia di provenienza esterna
Sia di provenienza interna all'aria gli uni e gli altri sono infatti ugualmente essenziali allo sviluppo del Mezzogiorno soprattutto se considerati in una prospettiva di reciproca integrazione
Con la globalizzazione l'economia mondiale divenuto un mosaico di sistemi produttivi locali
In reciproca competizione per lo sviluppo
Il territorio non può più essere considerato un oggetto passivo delle scelte localizzative delle imprese
Ma deve essere considerato come un sistema di attori e di attività economiche sociali e culturali istituzionali da cui dipende la capacità di generare innovazione e sviluppo
Quell'agenzia sulla cui costituzione sulla cui struttura oggi così animatamente si discute dovrebbe appunto rispondere all'esigenza fondamentale il coordinamento frazione di diversa natura
Di promozione di imprese locali di richiamo agli investimenti esteri
Di sostegno alle amministrazioni pubbliche centrali e locali
Di partecipazione del mondo della ricerca della formazione del credito
Delle public utility i sassi che si è assicurato tempestivamente un ambiente favorevole soprattutto per le imprese anzi per i sistemi di impresa che per affermarsi sul mercato fanno leva sulla qualità e sull'innovazione
Alla nuova Agenzia dovrebbero far capo anche compiti di banca d'investimento
Non sembra ingiustificato il timore che criteri di natura politica possano in questo campo indebitamente condizionare le scelte di un soggetto di natura pubblica
Questo timore potrebbe essere superato se la partecipazione di capitale pubblico fosse circoscritta alle iniziative per le quali l'insostenibilità del rischio per le piccole e medie imprese private
Fosse dovuta all'incertezza propria investimenti ha detto aventi carattere fortemente innovativo
Il modello che si suole indicare per la nuova Agenzia è quello delle organizzazioni pubbliche segni autonome preposti alla promozione dello sviluppo regionale in Francia in Scozia nel Galles in Irlanda ebbene allora avere presenti quelli che secondo gli osservatori sono i motivi comuni di successo di queste organizzazioni
Innanzitutto la loro missione di natura strategica non è assoggettata ai condizionamenti e alle limitazioni che sono propri della quotidiana prassi burocratica questi organizzazioni pertanto per quanto sottoposte al controllo di un dipartimento del governo centrale non sono meri tracce esecutivi delle decisioni prese in sede governativa ma agiscono con grande autonomia
Ciò non impedisce ma favorisce la ricerca di collaborazione con le autorità locali permettere appunto cooperazioni calibrate sulle specifiche situazioni territoriali la loro autonomia infine trova fondamento non solo nei loro statuti ma ancora più dell'autorevolezza e nella competenza dei managers posti alla loro vita
Queste in verità furono anche le carte le caratteristiche dalla Cassa per il Mezzogiorno quale fu voluta nel mille novecentocinquanta da Menichella e da De Gasperi e quale cessò di essere nei decenni successivi
Da allora i termini del problema meridionale sono profondamente mutati
Le linee di strumenti di azione pubblica non possono più essere quelli di cinquant'anni fa
Ma alcuni requisiti sono rimasti ugualmente necessari
Chiarezza nella definizione degli obiettivi strategici e delle missioni operative da assegnare ai vari soggetti alta qualità delle progettazioni
Congruità rispetto agli obiettivi di risorse finanziarie modelli organizzativi e e procedure responsabilità e quindi autonomia delle strutture della dirigenza tecnica cui è affidato il compito di perseguire quegli obiettivi garantendo un uso corretto ed efficiente di risorse che di procedure
Ringrazio dottor Carriero proprio da cortese autorizzazione del ministro Maccanico anticipa l'intervento del sottosegretario vizi
Allora va bene correva notare rottura donare lettera del ministro interna qualità né è pervenuta pochi istanti fa caro presidente sì mi rincresce molto non poter partecipare alla presentazione del Rapporto Svimez e mi e novecentonovantotto
Ho avuto di recente in più occasioni da ultimo al convegno di Napoli del ventisei giugno
Di partecipazione incontri sui problemi da porre al centro di una rinnovata azione di Governo per il Mezzogiorno
Che vede impegnate ugualmente le Regioni e gli enti locali le parti sociali e la cultura meridionalistica
Si può parlare in questo senso di un momento significativo di recupero di consapevolezza e di rilancio della riflessione sui temi sempre fortemente richiamati dalla regolazione dall'iniziativa dell'azione
E c'è da augurarsi che da questo ciclo di incontri iniziative scaturisca un ulteriore più ampia e coerente decisioni tali da aprire davvero una nuova fase di sviluppo per il Mezzogiorno
Un saluto particolare a Salvatore Cafiero la cui relazione al convegno di Napoli ovviamente apprezzato e che dice Total pertanto contribuito alla tradizione dei rapporti timidezze saprà ancora garantire iniziò qualificato apporto al dibattito meridionali
Con viva cordialità Giorgio Napolitano
La parola malmesso
Ritengo che non sia privo di significato il fatto che questo un rapporto annuale finezze per il mille novecentonovantotto sia presentato proprio alla vigilia di un dibattito parlamentare che dovrebbe annunciare il il nuovo corso riformatore del governo
Perché questo nuovo corso riformatore del governo come tutti sappiamo avrà al centro la politica di sviluppo della politica per l'avviso contro la disoccupazione la politica per il Mezzogiorno
Come ed abitudine questo rapporto della Svimez se e estremamente accurato estremamente oggettivo senza compiacenze e che illustra la situazione del Mezzogiorno come si presenta oggi io ho avuto modo di dire in altra occasione come il professor Xavier Cafiero ricorderà che il pezzo giorno ha subito oltre sciocco molto grave
Il primo è stato quello dell'ultima fase dell'intervento straordinario
Con una politica di industrializzazione errato con interventi a pioggia che hanno nuociuto al Mezzogiorno gravemente
Il secondo ciò che è stato quello della interruzione improvvisa del e dell'intervento straordinario che non è stato sostituito dal nulla in un arco temporale molto lungo
Le cosiddette intervento ordinario è stata
Non c'è stato ed è stato un una fase veramente molto grave per il Mezzogiorno
E io mi ricordo l'ho vissuto quando ero sottosegretario governo Ciampi qual era la triste situazione
Il terzo Shocker venuto la relazione lo illustra dalla politica rigorosa di risanamento che per la quale Mezzogiorno ha pagato un prezzo pagato un prezzo molto alto
Perché quando si è trattato di riordinare la finanza pubblica insieme
Dovuto ricorrere
Allo strumento fiscale dello strumento del contenimento della spesa e voi sapete che il contenimento della spesa è molto difficile quando si tratta di spese correnti molto più facile quando si tratta di spese di investimento e quando le spese di investimento sono contratte
La zone meno favorite del paese il Mezzogiorno viene particolarmente penalizzato
E ammirevole nel rapporto che però si si
Si esprime una adesione piena alla politica di risanamento dalla politica
Che ci ha portato allo storico traguardo del conseguimento di all'ingresso nella moneta unica
E andremo lei perché significa che quella politica questa politica severa che pure ha dato
Significato il pagamento dei prezzi un prezzo elevato per il Mezzogiorno era l'unica via possibile che il Paese potesse seguire
E apprezzabile perché ancora nel nel rapporto si dice che non bisogna
Allontanarsi da questa linea di rigore
Si dice addirittura anche se il patto di stabilità non esistesse noi dovremmo continuare a impegnarci né un rigore della finanza pubblica per e eliminare quel peso quel fardello enorme del debito che abbia e ammirevole perché e questa la linea che noi dobbiamo seguire è ammirevole perché si capisce che ormai la questione della globalizzazione dei mercati nella nuova situazione dell'Unione europea la macro alla politica macroeconomica è cambiata bisogna puntare sulla concorrenza sul mercato su una riorganizzazione diversa del mercato dei capitali su una maggiore flessibilità del lavoro e questo è il quadro complessivo che mi pare che la finezze sostanzialmente accetti
Detto questo però mi pare anche giusto
E quindi su questo il governo non può che essere d'accordo che i è assurdo sperare che gli automatismi del mercato possano darsi risolvere questi problemi secolare
Gli automatismi del mercato sono necessari ma non sono sufficienti sono una premessa ma non sono sufficienti quindi sono necessarie importanti politiche pubbliche
Politiche pubbliche che non possono più essere quelle quelle del passato
Non possono più essere quelle del passato che erano fondate soprattutto sul deficit spending sulla dalla spesa pubblica sulla l'intervento pubblico diretto nell'economia e tutto una fase passata e la Svimez giustamente pone con riconosce che questa non è più una via da seguire
Esiste il problema che è quello di tenere alto innanzitutto il ciclo economico cioè di avere una un periodo di espansione economica un quadro complessivo di espansione economica
E sì dato dal documento di programmazione economico finanziaria che questo obiettivo si cerca di a vere si parla di un incremento degli investimenti che dovrebbe dovrebbe essere superiore alla al sei per cento hanno si parla di questa intende necessità si accetta quindi sostanzialmente questa impostazione del Governo
Naturalmente la via da seguire e e sento diversa da quella del passato deve puntare innanzitutto sulla creazione delle convenienze ad investire
Della convenienza dei del mercato dei capitali a di rifugiarsi nel Mezzogiorno
E qui è importante che si insista sulla politica delle infrastrutture
La politica delle infrastrutture e delle risorse che a questo fine devono servire
Sulla politica delle infrastrutture è molto importante che si dica che le risorse devono venire
Da una
Contrazione delle spese correnti si parla di necessità di riformare la riforma del welfare si parla di una necessità di riformare la pubblica amministrazione a tutti i livelli a livello centrale a livello regionale a livello periferico
E questo è un punto fondamentale cioè noi dovremo fare un grande sforzo in futuro per poter contenere la spesa corrente poter avere maggiori risorse per le spese di investimento
Il metodo della
Programmazione contrattata mi pare che sia accettato che sia uno dei punti forti
Programmazione concertata che può andare avanti può andare sì
Se
Da una parte esistono le risorse e le risorse ci sono
Anche se non sono abbondanti ma dall'altra se esistono procedure tali di questi interventi rendono molto molto rapido
Ecco questo su questo punto ed in lei è la sfida per il Governo è molto molto alta recentemente abbiamo consiglio dei ministri ha approvato il provvedimento per lo sportello unico
Approvare una norma non certo significa risolverlo adesso questo problema dello sportello unico bisognerà affrontare affidata ai comuni io credo che si possano anche avvalere delle camere di commercio ma è uno dei problemi dei problemi di fondo
Aggiungo che
La riforma devo un elemento di preoccupazione
Esiste anche pare che il rapporto lo comperi nel rilievo in questa tendenza marcata al federalismo non perché il federalismo in sé sia qualche cosa da condanna ma bisogna vedere in che modo si realizza questo questo aspetto quello che è veramente importante quale sarà la nuova legge vissuti che riguarda la finanza regionale sì è stato stabilito che l'IRAP ed attenzione alle parte dovranno rafforzare il potere impositivo delle regioni ma io credo che il problema vero sarà quello delle quote di tributi erariali che dovranno andare alle regioni
E la battaglia che si fa nelle regioni e mi più avanzate e proprio su questo terreno quando voi sentite che nel Nord dove vogliono autonomia speciali perché loro hanno in mente il il modello del Trentino Alto Adige dove i nove decimi del gettito vanno alla Regione ora se questo si si estendesse veramente la condanna per il Mezzogiorno sarebbe definitiva io credo che questa sarà la battaglia di fondo che noi dovremmo fare cioè quando le quote di tributi erariali dovranno essere date alle Regioni e quale quote di tributi invece dovranno rimanere ai fini del riequilibrio a norma dell'articolo centodiciannove della Costituzione per le regioni questa è una battaglia importante sulla quale
Bisognerà veramente vigilare seriamente
Un punto volevo far presente
Mi pare che nella relazione che è così completa così ricca di dati non suscita sufficiente rilievo a mio avviso a un fatto importante quello che riguarda poi la mia competenza e cioè il e il settore delle telecomunicazioni
Il settore delle telecomunicazioni in questi due anni di governo abbiamo fatto una vera e propria rivoluzione
Siamo passati dalla monopolio pubblico delle telecomunicazioni da popoli o televisivo a un sistema aperto di pluralismo e di concorrenza
E questo ha un effetto molto importante sul politica in un paese dualistico come come d'Italia che pone dei problemi dei problemi seri
Perché noi non possiamo nasconderci che il centro propulsivo dello sviluppo nei Paesi contemporanea sta diventando paradossalmente proprio il sistema delle telecomunicazioni
E noi dobbiamo farci carico
Di vedere qual è la politica nel momento in cui si liberalizza il mercato sul mercato si affacciano soggetti nuovi
Nel momento in cui si allarga la concorrenza in cui non esiste più il lo strumento o delle concessionario pubblico al quale si dà il comando e fagli Investimenti eccetera quali sono le politiche pubbliche che in questo caso devono essere seguite questo è un tema serio è un tema serio perché non possiamo pensare che e il Mezzogiorno
Hanno i poligoni politica delle infrastrutture nel Mezzogiorno si possa limitare alle infrastrutture fisiche
Se ne vogliamo una localizzazione industriale diffusa bisognerà pensare anche a quelle che sono le infrastrutture di telecomunicazione di telematica che sono una cosa molto importante
E quindi né parlare di a contratti d'area e il piccolo di programmazione
Contrattata
I patti territoriali io credo che un capitolo importante di questo siano anche le strutture di telecomunicazioni e ci rendesse e qui le politiche pubbliche del governo devono devono avere un certo ruolo
Dico questo perché mi pare che quelle che sono le potenzialità delle sviluppo delle settore delle telecomunicazioni in virtù delle innovazioni tecnologiche della convergenza
Del
Delle innovazioni digitali sono un po'sottovalutata complessivamente dal nostro organo nostro nel nostro Paese
Paesi anche fortemente liberisti come gli Stati Uniti d'America
E annunciano programmi per la Società per l'informazione Al Gore il vicepresidente del Consiglio a lanciato questo grande programma della società dell'informazione io credo che anche noi dovremmo fare qualche cosa qualche cosa che di questo tipo
E io nel legge duecentoquarantanove che ha fatto la riforma di sistema delle telecomunicazioni ho voluto prevenire questo Forum delle telecomunicazioni annuale proprio al fine di valutare e insieme a tutti i protagonisti di questo mondo che vanno dalle dalle società manifatturiere ai gestori di reti e agli produttori di contenuti
Quali possono essere le politiche pubbliche che possono aiutare questa crescita questo interessa enormemente il mezzogiorno e questa è la ragione diciamo per la quale noi abbiamo scelto di stabilire a Napoli l'Autorità delle telecomunicazioni
Lo abbiamo goduto l'Autorità delle telecomunicazioni a Napoli e non solo per un fatto simbolico così di considerazione per Napoli ma perché noi vogliamo che intorno alla all'Autorità per le Telecomunicazioni si creano iniziative di eccellenza né su questo settore avanzato della economia e di dico per incidenze che per esempio Napoli è una delle poche grandi aree metropolitane italiane cablata che è stata già cablato quindi esistono fosse possibilità di sviluppo
E credo che nel prossimo autunno noi faremo uno il primo Forum delle telecomunicazioni centrato proprio sulle sulle realtà multimediale locale perché questa è una cosa importante se la ripresa dei viceré
Se vogliamo questo sviluppo come si dice otto ma dal basso verso l'alto io credo che questo sia un tema è un capitolo che va considerato un secondo punto io richiamerei l'attenzione lo dico qui ma sarà necessariamente richiamare anche all'attenzione del governo e e il problema dei dei distretti industriali
I distretti industriali sono una realtà della nostra economia veramente singolare particolare non si tratta solo di una piccola e media impresa si tratta di sistemi che intorno a una filiera produttiva si creano in certe aree e che hanno un'importanza enorme sono in espansione da quello che ho potuto apprendere già adesso hanno problemi
Problemi nel senso che hanno bisogno di manodopera che non trovano perché strategico sistemi di impresa di non di quindici venti dipendenti ma anche di più che se che si integrano fra di loro hanno bisogno di una legislazione particolare che ne tenga conto e vorrebbero estendersi a mezzogiorno in aree del mezzogiorno e qui si pongono dei problemi seri perché finché c'è la programmazione la contrattata con le grosse imprese ci sta benissimo si discute con l'amministratore delegato eccetera ma quando si tratta di sì sette industriali Tiesco quale soggetto si discute bisogna è una è una serie una tematica che a mio avviso va va esaminata ma bah curata
Ecco questi sono spunti che io volevo dare l'importante per me però è che sì si abbia consapevolezza che si apre una fase nuova una fase nuova che deve avere da una parte una linea politica di grande rigore nel perseguire gli obiettivi di risanamento finale della finanza
Dall'altra parte una politica che deve portare all'ammodernamento dell'amministrazione alla creazione di procedure più agili e alla capacità di iniziativa del governo in questa politiche positive per la positive per l'impiego positive per lo sviluppo
Nel rispetto della economia di mercato
Si è parlato dell'agenzia anch'io credo che l'agenzia sia necessario ma bisogna farlo nascere bene
Mi pare che giustamente il rapporto si richiami ai modelli che sono stati realizzati in Galles in Irlanda eccetera ecco quelli sono i modelli che noi dovremmo dovremmo seguire è un tutto un un work in progress piuttosto imponente che abbiamo davanti a noi soprattutto non dobbiamo illuderci che questi problemi possano essere risolti in breve tempo sono problemi che richiedono tempi non brevi
E quindi l'importante però ritenere Marotta giusta e per la verità come uomo di di governo io devo esprimere la mia gratitudine alla Svimez perché ci aiuta molto attenere la rotta sul giusto cambino grazie
Grazie al ministro Maccanico azione stimolante intervento assicurato che terremo conto sulle zone di citazione
Grazie do la parola all'onorevole Sales sì
Sottosegretaria Nietzsche rilancia verrà detta salutare una nazione
Grazie io stima
Io la Svimez nella frequentazione annuale
Dei suoi rapporti posso consentirne l'uso di qualche differenziazione dal rapporto
Leggendo il rapporto Svimez di quest'anno sembra un su in grandissima difficoltà sul piano economico
Questo indubbiamente è vero ma avrei preferito anche una lettura del Mezzogiorno dal punto di vista delle soggettività cioè delle forze che sono in grado di determinare una uscita da queste difficoltà questo non c'è
Ho l'impressione che questo non è
Non aiuta perché pongo vediamo l'impressione di un'aria in grandissima difficoltà ma con le potenzialità per uscirne uno io non ce la facciamo riproporre un'adeguata attenzione problemi nel mezzo
Questa è una polemica antica con la Svimez
Cioè nel senso che io ritengo ci mancherebbe fondamentale ricordarci punti di partenza
Ma oggi a mezzogiorno e un'aria
Che si presenta più ricca possibilità di quella dalla quale ne stiamo uscendo
Altrimenti sembra che in qualche modo tutto ciò che è avvenuto
La fine dell'intervento straordinario la fine delle partecipazioni statali il risanamento della spesa pubblica la fine della vecchia classe dirigente del Mezzogiorno sia un fatto da cui non possiamo più uscire io non sono d'accordo
Non sono d'accordo perché non è così
Io invece dico che il Mezzogiorno esce rinsecchito dalle politiche di risanamento
Esce con una difficoltà economica maggiore rispetto alle altre parti del Paese ma questo è il punto che avrei preferito fosse sottolinea come è possibile che un Mezzogiorno che riceve questi corpi non esplode è anzi si atteggia positivamente verso il risanamento di cui è stato in parte una vittima
Io avrei preferito una discussione di questo tipo
Perché ciò dimostra le straordinarie potenzialità soggettive del Mac
Forse la Svimez non deve occuparsi delle soggettività del Mezzogiorno ma se noi non leggessimo nelle pieghe sotto la scorza
Economicista sotto la scorza dei dati economici quello che si prepara a mezzogiorno e forse daremo una lettura inadeguato mi permetto di dire la presenza di un ministro come marca la presenza annunciata di altri ministri era negli ultimi anni una novità nei rapporti sublime
E annessi all'inizio diceva manca un'autorità
Che in qualche modo
Testimoni della unicità e della coerenza delle politiche del maggio io non ho nessun rimpianto
Io non ho nessun rimpianto né per i ministri del Mezzogiorno né per le autorità uniche che si occupavano del Mezzogiorno quello è stato un danno per il giudice
Perché quelle politiche isolata nel Mezzogiorno dalle politiche ordinari io sono contentissimo che un ministro
Meridionale
Di grande autorevolezza come Maccanico ma un ministro che si occupa di telecomunicazioni ci venga a parlare del ruolo del suo ministero di quello che sarà il suo ministero per il Sud nel campo delle telecomunicazioni
Sono contento che venga il ministro dell'industria dirci che farà il ministero dell'industria per il Sud
Sono contento che vengo ministro del lavoro a dire che cosa farà per il Sud e cioè io sono contento del fatto che nella politica ordinaria il Mezzogiorno oggi conta di più
Perché sono state le politiche straordinarie e sono state le competenze uniche sul Mezzogiorno che hanno deresponsabilizzato una politica ordinario di Gucci
E quindi da questo punto di vista altro ragionamento il coordinamento altro ragionamento e avere maggiore intesa tra di loro e altro elemento io l'accetto credo che sia una critica giustificata
Di avere maggiore coordinamento maggiore coerenza maggiore sinergia
Ma il fatto di vedere undici ministri attorno a un tavolo dialogare coi sindacati
E con gli imprenditori e qualcuno di questi imporsi di dover parlare del Mezzogiorno e dire che fa il suo ministero del Mezzogiorno per me è un'assoluta novità
A cui non corrisponde ancora una politica ordinaria adeguato però è un fatto
Ma scusate non era questo l'obiettivo principale dalla fine dell'intervento straordinario
Non era quello che il Mezzogiorno tornasse ad essere di straordinaria importanza nelle politiche ordinarie
Non è questo l'obiettivo per il quale tanti di noi ci siamo battuti negli anni
E allora anche qui permettetemi di fare una difesa
L'ufficio mi auguro di farla farla farla in maniera adeguata ma questo è il primo governo che dopo anni di silenzio e di voto abbia proposto il Mezzogiorno come priorità come priorità della politica economica nazionale
E il primo governo che non ha fatto coincidere la fine di intervento straordinario con la fine della questione meridionale perché questo è il rischio che abbiamo corso che la fine dell'intervento straordinario segnasse la fine dell'Inter della questione meridionale
Oggi noi abbiamo una situazione nella quale io chiedo agli amici della Svimez se ricordano negli ultimi anni un dibattito sulla stampa unico partito politico un dibattito alle forze sociali con al centro il Mezzogiorno più ricco di adesso
Io non ricordo negli ultimi quattro anni un'attenzione così straordinaria per i problemi del Mezzogiorno
Parlo di attenzione non sto dicendo di politiche adeguata
Oggi tutti parlano di
Voglio dire questo non viene dal cielo questo risultato
E non è la situazione economica che commuove perché questo situazione economica doveva commuovere anche negli anni precedenti
Cioè non è il tasso di disoccupazione che commuove
Non ebbe difficoltà dell'economia meridionale perché quante volte arnesi e Cafiero hanno parlato nel deserto negli ultimi anni
Ma adesso no padano nel deserto perché non segnalare
Parlano in una straordinaria attenzione
Parlano in maniera autorevole come sempre ma avendo ascolto cioè facendo opinione il Mezzogiorno torna a fare opinione nel dibattito politico nazionale
Perché non segnalare
Massa opinione attenzione perché forse c'è consapevolezza che il meridionalismo storico ha consumato tutta
L'autorevolezza di cui era capace
A volte io mi rendo conto sì ragione come se ci fosse stata una nottata difficile
Per cui il Mezzogiorno nella sua come dire la sua priorità nella politica nazionale doveva scontare un periodo di difficoltà passato qua
Si può tornare non dico alla vecchia politica ma quasi alla stessa attenzione
Ma non è dare del Mezzogiorno ha passato la nottata così il Mezzogiorno viene da il fallimento di una politica e che è un fallimento su cui dobbiamo riflettere
Quella politica ha consumato risorse ha consumato consenso
Creato ha dato colpi durissimi al bilancio pubblico alimentato una malavita cioè perché tutti quanti noi che naturalmente abbiamo vissuto quella politica con la massima buona fede non dobbiamo riflettere sul fatto che la fine dell'intervento straordinario è il fallimento di un meridionalismo che ha puntato sul centralismo sull'intervento dal centro con una sfiducia storica con un pessimismo storico sulle classi dirigenti meridionali
Il nobile intento c'è c'era un ordine interiore la sfiducia totale delle classi dirigenti del Mezzogiorno
E in base a questa sfiducia sia organizzato un sistema di intervento pubblico
Che alla fine si è incrociato con altri fatti l'utile qui sottolineare che ha portato non solo a non avere risultati ma portato addirittura un movimento politico nel Paese che ha fatto di quella politica
Dal legittimo azione per il suo consenso nel cioè l'Italia è l'unico Paese che ha avuto una politica straordinaria per un territorio e ha impiegato risorse cospicue per quella politica ha impiegato risorse straordinarie per quella politica il risultato di quella politica non solo il divario non è diminuito ma è nato un movimento politico che sia diventato dei cattivi risultati di quell'altro
Cioè non c'è esempio al mondo di cosa di costruttivo
Allora che cosa dobbiamo fare oggi dobbiamo mettere tutta la straordinarietà nel sostegno alle energie locali della gente
Alle classi dirigenti del Mezzogiorno
Se fosse assunto questo mio presupposto cioè che non ci fosse una nuova classe dirigente del Mezzogiorno la partita è già chiuso perché non possiamo seguire il passato non lo possiamo seguire nelle per ragioni politiche né per ragioni di bilancio netto nessun'altro
Cioè se questo riassunto che oggi c'è un meridionalismo della soggettività cioè che c'è una soggettività nel Mezzogiorno
Su cui puntare fosse sbagliato non avremo nessun altra scienza che quella di galleggiare sulla situazione invece io penso che non solo è vero
Per cui non dobbiamo avere maggiore fiducia in questa soggettività del Mezzogiorno spendere tutte le nostre energie perdere tutta la nostra autorevolezza di cui siamo capaci
Perché o il meridionalismo che ha rotto con la cultura della dipendenza o il meridionalismo della soggettività ormai meridionalismo dell'autonomia del Mezzogiorno ha qualche chance di vincere
Oppure insomma la partite complicate allora io da uomo di sinistra ritengo che ha avuto ragione dorso nella politica del Mezzogiorno che il Mezzogiorno e politica di classi dirigenti
Che quella è una dell'est ed è sulla soggettività del Mezzogiorno che ne dobbiamo punto
E dobbiamo fare leggi norme in funzione tale da aiutare questo sforzo dal basso perché la politica dall'alto o segue ciò che si muove dal basso o non lo può sostituire questa è in qualche modo il Bilancio del meridionalismo
Un nobile allora questa volta lo dobbiamo fare incontrare dorso ce lo ricordava la politica dal basso da una politica dall'alto di qualità hanno che possa incoraggiare questo sforzo dagli strumenti adatti per potersi affermare
Io sono tra coloro che sostengono che la politica che la riforma più seria per il Mezzogiorno è stata l'elezione diretta dei sindaci
La riforma istituzionale più meridionalistica degli ultimi anni è stata un'elezione diretta dei sì
Perché da lì si è sprigionato un'energia nuova di cui non avevamo consapevole
E allora investiamo sulle novità civili del Mezzogiorno investiamo sulle novità soggettive del Mezzogiorno investiamo sulla nuova classe dirigente è azzardato e rischioso io sono convinto che non abbiamo altre strade
Altro ragionamento poiché non non mi sento di non ho la competenza per farlo altro giovamento è sul federalismo in qualche modo leggo nelle pagine la Svimez una specie di passato pericoloso
Ma io su questo mi sento di dare maggiore simpatia questa posizione rispetto alle altre perché per come si stanno impostando oggettivamente c'era qualche rischio per il Mezzogiorno voglio adesso venire invece nel nel nel merito allora io ritengo che il Mezzogiorno in condizioni di ripartire
Il governo Prodi ha creato delle condizioni per il Mezzogiorno facendolo uscire dal silenzio facendolo uscire dall'imbarazzo c'era stato negli anni precedenti e sta creando le condizioni perché nel Mezzogiorno possa ripartire
Può ripartire non vuol dire risultati ne avremo nell'immediato
Questa è una politica che avrà bisogno di un giudizio i tempi in è sconveniente e anche un po'scandaloso che ogni venti giorni qualcuno Chiquita conto di quello che facciamo per il mezzo
E chiaro che ciascuno di noi dovrà rendere conto ma impossibile un bilancio ogni venti giorni e ogni venti giorni qualcuno ci chiede di inventare qualcosa di nuovo e ci chiede ragione di quello che è stato fatto come se avessimo a che fare con una piccola questione per cui un mese due mesi un anno di lavoro fosse sufficiente per la sua ne chiediamo una verifica se abbiamo creato quelle condizioni quegli strumenti se sono questi strumenti adeguati per consentire al mezzogiorno di vita
Allora gli obiettivi non schierano tre
Rimettere il Mezzogiorno al centro della politica nazionale
Rifare delle convenienze per chi investe nel Mezzogiorno attento nel Mezzogiorno conveniente per gli investitori esteri
Rafforzare lo sviluppo locale e le forze locali dello sviluppo questionari tre obiettivi su cui abbiamo tentato di impostare una strategia io mi permetto di dire che l'unica strategia in campo dopo la fine dell'intervento straordinario
E dunque va in qualche modo valutata in rapporto a questo obiettivo il primo obiettivo già detto
Sugli altri due cioè una discussione
C'è una discussione da fare voi sapete
C'è una diversa valutazione tra lui e il mondo imprenditoriale io sono convinto che in alcune posizioni degli imprenditori meridionali c'è da un lato la giusta preoccupazione che non tutto ciò che si fa si rivolga unicamente ai nuovi investimenti c'è anche un po'di paura della concorrenza c'è anche un po'di paura
Di quelli che vengono da fuori io mi rendo conto che un tessuto imprenditoriale debole si sente più pronto a difendere le ragioni di chi esiste che le ragioni dei nuovi che verranno ed è singolare una situazione in cui una parte del mondo imprenditoriale del Nord si dice interessato vuole venire a vedere e gli imprenditori meridionali che gli dicono vi fidate non è vero non esiste nessun vantaggio questo è una delle situazioni più singolari più sconcertante degli ultimi
Noi abbiamo fatto un paragone con una serie di incentivi gli altri Paesi
Ci tiene una critica dalla Svimez che io ritengo in parte da cogliere
Questo rapporto con aree depresse io qui
Mi esprimo
Apertamente io ritengo che è finito il tempo in cui bisognava parlare di area depressa il termine aree depresse fu inventato nel novantadue in una situazione politica del Paese in cui per fare qualcosa per il Mezzogiorno bisognava convincere che non lo si faceva solo il permesso
Poiché le condizioni politiche del Paese sono cambiate io ritengo che è finito il tempo in cui dobbiamo usare questo
Aggiungo che già lo stiamo facendo perché il novanta per cento delle risorse che il CIPE destina alle aree depresse vanno Obiettivo uno
Però non basta io ritengo che le aree depresse del centro nord possono utilizzare i fondi della Comunità e quindi risorse comunitarie l'Obiettivo uno invece deve usare risorse comunitarie più risorse nazionali
Possiamo metterci d'accordo su questo noi non disconosciamo che esistono aree depresse del Centro-Nord diciamo soltanto che quelle possono avere solo i fondi comuni
Invece il problema è per chi già esiste nel Mezzogiorno allora al di là della drammatizzazione di Confindustria bisogna vedere che cosa si può fare
Ma con una giustificazione però
Le imprese che già esistono possono avere qualcosa di sostegno sotto perché il costo del lavoro non è più alto in altre parti del Paese questa è una cosa che non sta né in cielo né in terra perché la produttività per addetto
E diversa e quindi il costo lavori inferiore compensa questo a più bassa produttività
Quindi non auguriamoci di creare delle condizioni in cui la produttività sia uguale tra impresa e ve l'ha detto per imprese del nord sotto nel frattempo bisogna fare qualcosa
Ecco da questo punto di vista io ho considerato e considero singolare la sortita del commissario Monti il quale per giustificare che non esistono margini per una nuova trattativa sugli sgravi dice voi non utilizzati i fondi comunitari
Anche qui forse qualche nostro rappresentante in seno alla Commissione dovrebbe sapere di più quello che facciamo in Italia perché perché dobbiamo farci male noi stessi ne spendiamo il quarantadue virgola quattro per cento arriveremo al cinquantacinque per cento siamo nella media europea perché dobbiamo ancora avere qualcuno che ci rimproverò di utilizzare Dino spendere i fondi altra questione e se con questi fondi facciamo delle cose
Utili o meno al Mezzogiorno questione sulla quale non mi permetto di intervenire in quanto sono programmi
Precedenti però dal punto di vista della spesa non proprio perché spendiamo e stiamo imparando a spendere abbiamo tutto da poter rivendicare un'attenzione particolare della comunità ora io ritengo due cosa possiamo fare uno dal punto di vista delle esigenze delle imprese che già esistono nel Mezzogiorno
Io ritengo che abbiamo uno strumento che nessuno ci può contestare che il de minimis sessanta milioni per ogni impresa solo nel Mezzogiorno casomai contando o seicento mila lire
Lavoratore ombra lavoratori risultato lo stesso Massimo possiamo dare sessantadue
Lo possiamo fare per tre anni rinnovabile la comunità non deve mettere nessun timbro sul de minimis
Una cosa del genere possiamo farlo solo per il Mezzogiorno io sono nettamente contrario a qualsiasi politica di riduzione a carico dello Stato del costo del lavoro o o di nozioni fiscali che non siano finalizzate a rendere conveniente l'investimento nel Mezzogiorno
In questo Paese non può consentirsi il lusso di sette mila sette mila e cinquecento quattro mila e cinquecento miliardi quello che saranno per abbassare il costo lavori in maniera generalizzata il momento in cui abbiamo ancora così forte il problema del Mezzogiorno
Allora possiamo consentirci di sette mila cinquecento miliardi quello che si terrà a condizione di rendere ancora più favorevoli quando noi pensiamo già uccisi il ventuno
Allora il de minimis lo si può fare la comunità non vedenti intervenire potremo ridare un ulteriore fiato alle imprese meridionali soprattutto alle piccole perché con sessanta milioni potremmo intervenire forse soltanto per le imprese fino a sessanta
Ha detto
Gli sgravi la comunità una proroga ce li ha dati per due anni ma non perché ha ritenuto che due anni fossero sufficienti ad uscire la difficoltà ce li ha dati per due anni perché nel novantanove quindi nel due mila bisognava rifare la mappa degli aiuti e bisogna fare la mappa delle zone novantadue tre a e delle zone novantadue tre PC
Credo di parlare a una platea di Esperti anche del linguaggio comunitario in ogni caso poiché alcune regioni meridionali dovranno uscire
Dall'Obiettivo uno secondo la comunità loro aspettavano di rivedere questa mappa per valutare gli sgravi dunque la comunità non è che ci ha dato due anni di proroga e basta la comunità ci ha detto lo facciamo per due anni inattesa di di vedere la mappatura delle aree
Dove c'è bisogno di fare eventualmente scagliarsi quindi noi teniamo conto di questa posizione della comunità e gliela ricorderemo
Terza questione la questione del Milan
Ora Monti e Vanni già che conterà sempre di più nella politica nazionale dispetto e quindi ci dovremo abituare con questi diciamo con questi nomi di governanti europei ma niente ci dice che Maggi non ce ne sono
Ma insomma da questo punto di vista la tassa dell'IRAP è una tassa che si presta ad una differenziazione perché virato presuppone
Servizi già fornito servizi da fornire al sistema delle riprese per cui le imprese pagano perché o hanno servizi già in essere servizi che diciamo lo Stato le Regioni dovranno fare
Ora da questo punto di vista basta vedere il livello di infrastrutture che ha ricordato la Svimez credo che si giustifica le imprese meridionali pagherebbero il quattro il venticinque per cento uguale a un'impresa della Lombardia senza avere lo stesso livello di servizi lo dico lo stesso la stessa efficienza e quindi da questo punto di vista una differenziazione territoriale
Si potrebbe
Si potrebbe giustificare dunque io direi alla trattativa con la comunità bisogna andarci sapendo che abbiamo ricreato tutte le convenienze per chi fa nuovi investimenti
Dobbiamo anche dare una mano alle imprese esistenti perché da lì viene un grido d'allarme e a volte il grido d'allarme nelle imprese esistenti vi spinge a fare delle cose non giusto cioè dire che non esistono le convenienze per i nuovi investimenti che è una cosa
Lei questo l'abbiamo un contrasto tra le imprese che esistono imprese che debbono venire ed è assurdo che la parola sull'impresa che debbono venire la debbono dare le imprese che già esistono perché la rappresentanza e e fatta delle imprese che già sinistro quindi
Credo che questo problema
Si debba superare sono due questioni storiche Giorgio
Che non è di solito non sono risolvibili in poco tempo
Il problema dei tempi e della vesciche dell'efficienza efficacia e la pubblica amministrazione il problema della
Ecco qui resta il problema come dire non c'è nessun decreto nessuna legge dello Stato che può risolvere questi problemi se non mettiamo il seme perché nel tempo
I territori siano più ospita
Questo lo sforzo che noi facciamo con i patti territoriali anche qui Banca d'Italia ha fatto una riflessione il suo ufficio studi veramente singolare ha confuso i patti territoriali come uno strumento di agevolazioni industriali per cui i patti territoriali vengono da Banca d'Italia giudicati Dapporto se creano meno nuovo occupazione ma che c'entra
Per fare il nuovo per fare gli investimenti ne abbiamo una legge la quattro otto otto e stiamo rafforzando la tre quattro uno
I patti territoriali sono un finanziamento al territorio e finanziamento il territorio non è fatto di soldi alle imprese e attrezzare le forze sociali in maniera tale che nel tempo si possono creare quaranta cinquanta in grado di buona amministrazione su che possono essere eseguiti ad altri questa è la sfida che ne vogliamo fare
Perché quando si parla di questi fattori che non aiutano gli investimenti sono fattori culturali di abitudini di modo di fare di modo di atti dire che hanno bisogno del tempo ma hanno bisogno anche che le forze sociali locali si rendono conto di queste difficoltà e creino delle condizioni favorevoli allo sviluppo creino un clima culturale favorevole sviluppo i patti territoriali e non possono essere giudicati poi i ritardi ci sono
E non è dovuto anche una burocrazia ministeriale
Che ha creato problemi ma i patti territoriali non possono essere giudicati da questo punto di vista non sono sufficienti bisogna farne altri altri strumenti benissimo ma l'obiettivo è questo come si rafforza il tessuto locale in un periodo di transizione
Come si rafforzi cioè come si dà forza ai sindaci agli imprenditori locali e sindacati del poste come la cultura di un territorio possa diventare più favorevole sul
Anche perché questa volta con la criminalità abbiamo un vantaggio che oggi nella fase di ristrutturazione degli enti locali dal novantatré in poi e sei più esterna restituzione di quanto lo fosse nel mille novecentonovantatré cioè è una condizione estremamente favorevole
Infine alla pubblica amministrazione e non aggiungo niente da dirgli che secondo me oggi la questione meridionale e la questione nella pubblica amministrazione
Non aggiungere altre parole secondo me bisogna fare qualcosa bisogna applicare ancora di più i decreti Bassanini questo governo ha avuto un coraggio straordinario forse bisogna pensare qualcosa di più questo qualcosa di più secondo me è un azzardo
I dati in mano ai sindaci una serie di poteri che apportino chiamiamo straordinari
E che perché applichiamo per alcune condizioni ma che bisogna andare in via ordinaria cioè in un periodo il fatto che la classe dirigente del del del Mezzogiorno fosse una classe di intermediari
Porta una serie di passaggi burocratici da seguire sull'idea che in fondo si attenua assai diciamo la voglia di fare affari di questi sindaci sulla base di vari passaggi invece i vari passaggi hanno consentito ai sindaci imbroglioni di dividere l'imbroglio con una serie di funzioni
Questo è stato il meccanismo per cui l'imbroglio ci divideva e i tempi si allungano
Oggi abbiamo le condizioni del Mezzogiorno di affidare ai sindaci una serie di poteri ordinari che siano più veloci io dico di sì con tutto l'azzardo
Non possiamo pagare un prezzo superiore a quello che abbiamo già pagato in termini di moralità e in termini di facciamo stanza
Diamogli la possibilità in due mesi di attrezzare un'area pitta di dare una concessione di dare quali saranno gli elettori a giudicare
Non potranno fare più guai di tutta la classe dirigente procede finisco con l'ultima cosa che riguarda i fondi comunitari ho detto prima dei risultati importanti che abbiamo raggiunto dal punto di vista della spesa io sono tra quelli che non è soddisfatto della qualità
Il Quadro comunitario di sostegno che sta finendo è un quadro che era a ridosso della fine dell'intervento straordinario in qualche modo è stato
La fotografia di quello
Però noi dal due mila due mila sei abbiamo una straordinaria opportunità come cifre
Allora la prima idea questo noi abbiamo il novantanove di tempo novantotto novantanove per preparare i progetti per il due mila e due mila sei
Utilizziamo questo anno e mezzo per prese tre parà c'è tutta la progettazione con il consenso per il piano due mila e due mila sei
Seconda questione tutto ciò che finanziano con politiche nazionali per il Mezzogiorno dobbiamo avere le idee che sia già cofinanziati di modo che aggiungiamo i fondi nazionali i fondi europea
Cioè il CIPE i finanziamenti che il CIPE da deve essere
Il cofinanziamento cioè nessuna politica nazionale deve essere fatta se non è cofinanziato
Terza questione
Anche qui si parla di infrastrutture
Io sono tra quelli che forse ritengo che per l'esperienza del Sud forse è bene che grandi infrastrutture si facciano fa una serie di infrastrutture nei che segue lo sviluppo piuttosto che anticipando perché nessuna di queste infrastrutture anticipato per la verità almeno rispetto oggi la Basilicata e la regione più vivace del Mezzogiorno è un livello di infrastrutture del cinquantacinque per cento rispetto alla media nazionale e la media più bassa del Mezzogiorno ed è la regione più sviluppato del Mezzogiorno in questo momento escludendo l'approccio
Allora
è possibile sedersi attorno a un tavolo e decidere di dieci quindici opere pubbliche fondamentali da fare per lo sviluppo perché questa idea le infrastrutture sono funzionali allo sviluppo io la sento da tempo ma non sento qualcuno che mi dice bisogna fare uno due tre quattro cinque fino una volta fatto fino a quindici e siamo tutti d'accordo tra il due mila e due mila e sei noi avremo qualcosa che si aggira attorno ai sessanta settanta mila miliardi di fondi europei possiamo fare quello che vogliamo se tra il novantotto e il due mila abbiamo fatto
La progettazione necessari
Facciamo questo in ogni regione
Ma ricordiamo che c'è una priorità fondamentale del giorno ce ne dobbiamo aiutare le regioni se le regioni con i fondi comunitari finanziati rifacimento del marciapiede del comune di abbiamo già fallito
E da questo punto di vista io e ho terminato mi dichiaro per quello che può contare favorevole all'idea anche del ponte sullo Stretto io da meridionale ritengo che se quello quella strozzatura fosse stato tra Venezia o Genova o Milano sarebbe stato fatta già da molti anni ritengo che per fare un ponte in un Paese normale bisogna fare tre considerazioni tecnicamente se possibile la punisce ambientale se sostenibile appunto finanziario si associa tecnicamente non mi pronuncio dal punto di vista ambientale ci sono dei territori con dei ponti sono ancora più belli venti procedendo a turnista finanziario se non ci sono dei privati pubblica farlo il pubblico deve solo decidere se sette otto mila miliardi di utilizzare prioritariamente qui ogni è punto e basta
E poi giustamente decide utilizzarlo più per le infrastrutture ordinarie che peraltro
Se a risorse scarse se ci sono dei privati che li vogliono fare francamente io considero una cosa
Un po'assunta il fatto che sul ponte si possono attirare capitali privati stranieri secondo me è un segnale di grande fiducia nel Mezzogiorno in questo segnale riconoscere il teste
Dalla palazzotto se senatori sostituzione del ministro Treu dopo dopo faremo preannunciato da profonde
Molto sinteticamente solo gli aspetti più meramente inerenti alle problematiche del lavoro
Nel senso che
L'annuale rapporto dello Svimez offre il quadro e un'analisi puntuale anche se dalla stessa si possono avere non consensi su tutti gli aspetti
Ma stante il tempo e volendo May soffermare unicamente sulle politiche del lavoro
Partendo dal fatto come veniva sottolineato rimarrà Maccanico e ora la Sales che il Governo si è dato in questa fase la priorità di consolidare il risanamento assieme a mezzogiorno e lavoro
Si è sottolineato che per dare una nuova fase di sviluppo al Mezzogiorno si devono affrontare i problemi degli insediamenti dello sviluppo delle politiche economiche e finanziarie e dei servizi
Momento di queste politiche più generali sono quelle del
Già il nostro relatore introducendo il rapporto richiamava
La svolta che pertanto a parte abbiamo compiuto nel corso del novantasei nel novantasette traducendo in norme il cosiddetto pacchetto Treu
Io vorrei su questo aspetto
Soffermarmi oltre che fare una considerazione finale ma lo farò in modo molto sintetico
La programmazione contrattare
Che passa attraverso i patti territoriali i contratti d'area gli accordi di programma gli accordi istituzionali
Oltre agli aspetti che sottolinea Sales ve n'è uno che io ritengo decisivo
E lo dimostrano i fatti dove correttamente si è stato attuato in questo senso
L'auto propulsione
Venti di burocrazia avendo un soggetto unico di responsabilità
Questo il punto
E cioè se pubbliche amministrazioni privati pubblici a fronte di un progetto sì compie la scelta di essere tutti concordi Massimo Mina un soggetto l'unico può essere una società per azioni può essere un progetto ma ad un amministratore unico che attraverso l'Assemblea decide
Può a
Decidere anche in deroga ad aspetti urbanistici e tutti noi sappiamo che cosa significa per rallentare gli investimenti può decidere invero qua a regolamenti non è un caso se si va vi sono degli esempi nel Mezzogiorno dove ci sono stati questi criteri
Diciotto mesi sono intercorsi fra il momento in cui un'impresa del Nord ha presentato un progetto di insediamento e si è inaugurata l'azienda medesima
Tempi si rispettano questi queste caratteristiche
Che neanche hanno sempre vengono rispettati e questo mi sembra che l'elemento si è pervenuti a definire questa accelerazione attraverso le norme che nel corso del mille novecentonovantasette novantotto sulla base del precedente esperienza si sono dotati
Assieme a questo vi sono altri elementi
Che io credo che sia doveroso sottolineare perché sono determinanti al fine di uno sviluppo auto propulsivo le possibilità di partner variato
Con le aree del nord e varie sono le intese che si stanno raggiungendo
Contemporaneamente la flessibilità flessibilità che riguardano le prestazioni flessibilità che riguardano anche aspetti retributivi vorrei sottolineare a questo riguardo
Quando
Si faceva il nome nel passato di Gioia Tauro
Tutti pensavano a un investimento a una scelta compiuta decenni fa ad un fallimento
Se ragioniamo oggi su Gioia Tauro
Grassi all'intesa fra a una scelta di investimento di un'azienda danno in accordo con lo Stato in accordo con le organizzazioni sindacali che hanno assunto la flessibilità di prestazione
Di retribuzione una retribuzione quella per la prestazione effettiva una era la prestazione per le centinaia e centinaia di ore di formazione che si è fatto e ora in pochi anni
Uno dei più importanti porti europei ma ormai nell'arco di un paio d'anni lo sarà a livello europeo ecco che cosa significa
Programmazione contrattata in termini concreti è utilizzata in modo compiuto non da tutto il territorio
Fare questo però significa cambiare anche una cultura questo mi sembra che è l'elemento vi è un elemento di politiche amministrative di politiche di insediamento ma anche di cultura i soggetti devono essere soggetti che si assumono la responsabilità attraverso il soggetto questo mi sembra che
Un passo decisivo se si affronterà lo riprenderò alla fine un secondo elemento
Secondo aspetto le politiche del lavoro
Si sono
Pizze
Rendendole più corrispondenti alle realtà del Mezzogiorno mi riferisco alla riforma dell'apprendistato
Mi riferisco alla formazione e lavoro mi riferisco
Anche alle possibilità più articolate rispetto al Nord dell'utilizzo di forme flessibili del lavoro come ad esempio per quanto riguarda il interinale
L'insieme di questi aspetti hanno consentito veniva sottolineato prima tassare non sempre con qualità ma ad esempio un salto qualitativo nell'utilizzazione dei fondi sociali europei non solo di fondi strutturali
E a un secondo elemento sul quale desidero brevemente soffermarmi
E che riguarda la grande sfida del mille novecento novantotto è una sfida in particolare per il Mezzogiorno
Dal nove luglio al trentuno dicembre di quest'anno Biella transizione che metterà in pensione dopo cinquant'anni un sistema di Collocamento
Che in particolare negli ultimi decenni ma in particolare nel Mezzogiorno non mi era non solo efficace nomi efficiente ma inutile
Perché la grande sfida in particolare per il Mezzogiorno
Perché le caratteristiche strutturale
Del nuovo sistema di Collocamento deve essere definito da ogni singola regione e quindi vi sono le responsabilità proprie
Delle regioni del Mezzogiorno gli avatar il sistema di collocamento a quelle che sono le strutture economiche sociali di ogni provi cioè di ogni regione
Saranno in grado di fare
Preoccupazioni ve ne sono c'è
La scadenza era il nove di luglio al nove di luglio solo quattro regioni tutte del nord
Hanno approvato le leggi ma in tutto il Mezzogiorno la discussione in consiglio siamo convinti che entro i novanta giorni previsti dal decreto anche il Sud
Sarà in grado di fare delle leggi e saprà queste la convinzione di chi vi parla accogliere la sfida e non rispondere a un sistema che faccia riferimento ad aspetti burocratici del passato ma bensì alpinismo che necessario nelle politiche
Attive del lavoro del Mezzogiorno
In questo senso i centri per l'impiego
Devono rispondere in tempo reale attrezzi
A domanda e offerta
Alla preselezione
E alla formazione professionale
Formazione professionale che deve essere corrispondente alle esigenze di quel territorio e non l'attuale sistema che Vienna è un'altra delle riforme che va realizzata nel corso di quest'anno
Non li come Ministero del lavoro
Procederemo a trasferire
L'intero sistema informatico che stiamo realizzando in questi mesi entro la fine dell'anno trasferiremo i fondi
Abbiamo richiesto
E
Siamo convinti che nella prossima Finanziaria vi saranno i mezzi finanziari
Per realizzare l'aggiornamento e la formazione professionale in primo luogo degli addetti alla formazione perché rispondono a queste esigenze nuove
Un'esigenza nuova in particolare perenne più forte per il Mezzogiorno sapendo che c'è un altro dato
Che dal nove di settembre e in competitività così con il sistema di collocamento pubblico
Per quanto ci riguarda abbiamo provveduto a definire il regolamenti quindi il sistema ricollocamento che ha superato il vecchio collocamento agricolo che ha superato il vecchio collocamento di iscrizioni degli ungheresi ma bensì risposte in tempo reale domanda e offerta pre selezione formazione deve essere il salto
Che consente di contribuire a una nuova fase di sviluppo per il Mezzogiorno
Nella relazione
Del professor Cafiero vi erano notazione
Si sono fatte politiche relative alla disoccupazione
Forme di sostegno non a forme di promozione di lavoro
Dio una sperimentazione che è in corso
Da sei mesi
Che io credo alla fine dell'anno ci consentirà
Di fare una valutazione mi riferisco le borse lavoro gli stretti
Di che cosa si tratta
Le aziende
Che hanno meno di cinquanta dipendenti possono aver sino a un massimo di dieci lavoratori in borse lavoro per venti ore di prestazioni settimanale lo Stato dal sussidio
Al giovane lavoratore
è una prima esperienza di lavoro che fine un'azienda l'imprenditore sperimenta Giovanni lo forma e alla fine dell'anno può decidere
Io credo che sia già in materia di riflessione il fatto
Che rispetto alle sessantacinque mila borse che avevamo previsto ne siano state richieste centosettantacinque mila
Che la maggioranza delle aziende che la richieste erano piccolissime aziende mi abbiamo avviato gli ultimi dati sessanta miglia
Inoltre venti mila aziende la stragrande maggioranza però sono aziende che hanno meno di dieci dipendenti più dell'ottanta per cento
Ha fatto emergere anche fatti di irregolarità
Che dice quale in qualche caso il livello di degrado chi ad esempio chiedeva al giorno e non solo di lavorare venti ore ma quaranta ma chiedeva anche che tasse all'imprenditore una parte del contributo che dava al giovane lo Stato
Il che è stabilire quali sono in qualche caso i livelli Vezio siamo arrivati ispettorato del lavoro ha constatato che risente vi era chi chiedeva il cinquanta per cento dei sussidio al giovane che prestava in quel caso quaranta ore di lavoro senza nessun costo per l'incremento
Ma al di là di questo
Io credo che alla fine dell'anno sarà interessante valutare quanti sono
I giovani che saranno trasformati il rapporto di lavoro a tempo indeterminato
Dalle informazioni che abbiamo vorrei non di essere smentito dai fatti ma vi è una soddisfazione nella stragrande maggioranza dell'impresa pensa di trasformare al termine
Dell'anno di Borsa lavoro il rapporto di lavoro a tempo indeterminato con un regolare rapporto di lavoro se questo sarà il risultato
Come e quello che stiamo facendo per quanto riguarda gli stessi probabilmente si potranno eliminare una serie di incentivazione e
C'entrare maggiormente su questo aspetto finisco
Per il futuro
Si è acquistato nove è stato qui sottolineato nel rapporto qualità politiche economiche quali politiche infrastrutturali riorganizzare la pubblica amministrazione per l'efficienza ma una pubblica amministrazione efficiente condizioni Berlusconi
Perché i livelli di produttività del Mezzogiorno
Consentimi Sales io che sono un nordico non è che in molti casi nel Mezzogiorno non siano più antico ed eterno sono quelle infrastrutture
La mancanza di infrastrutture porta a tutti i costi io son convinto i dati sono lì a dimostrarlo che l'agricoltura pugliese e competitiva con l'agricoltura lombarda
Non vi è più competitiva nel momento in cui al problema di affrontare i trasporti ad esempio con lungo eccetera per essere in tempo reale nel mercato interno quindi il problema è si può far compiere un salto ulteriore e come il porto di Gioia Tauro oppure essere il punto di traino per lo sviluppo e la Calabria
L'agricoltura ieri se lo può essere tutto l'agricoltura nato il giorno se noi compiamo decrescente per quanto concerne
Le infrastrutture trasporto che non è solo strade ma è anche porti e anche trasporto aereo se vogliamo essere sui mercati del Nord
Quindi ci può essere questo ma fare questo io ritengo
Che con coraggio
Dopo che si è superato la Cassa per il Mezzogiorno le altre forme sia necessario compiere un salto ulteriore
Condivido con un'integrazione di ipotesi che formulava Maccanico manca
E cioè non possiamo più pensare a politiche del Mezzogiorno su base del Mezzogiorno o delle regioni e delle province
Le realtà sono molto differenziati
Dobbiamo pensare a una suddivisione del territorio in distretti economico e produttivo che qualcosa di più di industriale
In modo che in relazione alla specificità
Alle caratteristiche economiche sociali ai livelli di occupazione e disoccupazione ai livelli di servizi ai livelli del tredici
E così via si decide quali tipi incentivazioni per quel territorio in modo che sia
La sinergia e l'autoproduzione dei soggetti locali ma anche gli interventi sono mirati per quella specifica realtà
Se non si compie questa scelta anche la riforma del collocamento
Anche gli interventi sul piano formativo possono non cogliere la specificità
Mi si consenta un esempio che può sembrare banale ma che personalmente mi ha particolarmente colpito
Nel bilancio dello Stato da tre anni
Vi è un finanziamento per le aziende agricole di quattro regioni dove via il fenomeno del caporalato
Che prevede alle aziende che attraverso una convenzione con gli uffici del lavoro provvedono direttamente al trasporto dei lavoratori agricoli un intervento dello Stato gli otto milioni a o di otto di mila lire aggiornata per dipendente
Ben è un minimo dei fondi non utilizzati ci sono realizzate solo duecentodieci convenzioni una minima parte delle aziende li utilizza
Che significa mi son posto questa domanda lo discorso lo discussa questa visione continui imprenditori agricoli pugliesi e calabresi
Non beneficiate
Poiché non ne fate domanda delle otto mila lire aggiornate che avete la possibilità pagate dalle dieci alle dodici mila lire il caporale ferito ha sporto il personale in azienda
Vi è una differenza di costo secche secche di venti mila lire
Non li utilizzi il sussidio di qual è la causa quali sono i motivi
Io credo che questo fatto questo episodio faccia emerge nel un altro elemento che ho bisogno non solo di un ufficio di collocamento che in tempo reale mi fornisca il personale
Se ho che quel tal prodotto e maturo c'è bisogno di raccogliere il giorno dopo non posso attendere
Ma ho bisogno che vi sia accanto anche un servizio di trasporto che il personale meno accompagni me lo porti alla mattina nell'azienda probabilmente è necessario la metto qui come riflessione che si realizzi un sistema misto
Probabilmente attraverso una società che vede il pubblico con la sovvenzione che si dà
Per consentire di organizzare il trasporto vi sia una società mista ritenere presente le aziende agricole e che quindi sanno le esigenze possono gestire cioè fornire in tempo reale sia la manodopera avere la formazione che se la fa e avere un sistema che vede Compart e CIPE lo Stato gli enti locali l'agricoltore nel gestire il trasporto in questo modo si elimina anche pressioni non sempre lecite non corrispondente alla legge finisco e chiedo venia della frammentarietà di questo intervento non cercate di essere il più possibile sul concreto
è necessario
Dobbiamo farlo prima dell'interruzione del festival la realizzazione dell'Agenzia per lo sviluppo
Come agenzia leggera di progettazione e di finanziamento
Senza aggravarla di altre funzioni
Come dobbiamo dare risposta ai problemi di fuoco uscire dalla condizione in cui si trovano
Alcune decine di migliaia di lavoratori
Impegnati oggi in lavori socialmente utili in attività precarie non credo che la strada possa essere quella che Italia lavoro di assumere tutti alle loro dipendenze
Italia lavoro deve contribuire a creare società miste che devono avere degli equilibri economici e finanziari
Poter stare sul mercato e attraverso la risposta servizi reali alla persona al territorio all'ambiente si dà uno sbocco positivo
Se si andasse per la tua strada
Anche se
Come qualcuno ha ipotizzato
Assumerli a tempo indeterminato
Nell'agenzia di lavoro interinale vorrebbe dire uccidere il lavoro interinale non aiutare le funzioni quindi scelte rigorose come abbiamo fatto anche per quanto concerne le misure straordinarie grazie per l'attenzione
Grazie allora facciamo questa coffee break e un quarto d'ora poi riprendiamo grazie
Allora professor Marzano
Io vorrei cominciare con una manifestazione di gratitudine alla ringrazio
Perché
Di in crisi dica di tanto in tanto
Che il Meridione al centro dell'attenzione della classe politica del Governo e così via secondo il mio punto di vista è stata la Svimez
In questi anni attenere
Viva la fiammella della questione non la questione meridionale ma della questione del Mezzogiorno nel nostro Paese
Se non fosse usata per la Svimez
Mensa primo poco
Pochi si sarebbero interessati al problema
E fra questi pochi mi dispiace ma devo mettere anche i ministri dell'attuale governo il governo certamente non ha considerato fra le priorità del Paese il meridione d'Italia credo che non siano valutazioni politiche ma dati di fatto
Verrà un giorno in cui si scriverà la storia di questo Paese
Da storici e cioè con un obiettivo di con una scopo di obiettività
Si sente spesso dire che tutta la politica meridionalistica fatta nei decenni passati gli è stata fallimentare
Si sente dire ma ne sappiamo che non è così sappiamo che almeno nelle fasi iniziali della attività nella politica meridionalistica cose importanti sono state fatte sappiamo tutti anche quelli che dicono il contrario che il Mezzogiorno e trasformato insomma io poi comincia la vera metà per ricordarne alcune cose che altri magari Giovani sotto solitario ministri non hanno mai visto ma ILOR solo un testimone
Fra tanti che pure ci sono con il cane diciamo in questa sala
Che il mezzogiorno di oggi non è mezzogiorno dell'inizio degli anni cinquanta o cose del genere è stato profondamente trasformato
Naturalmente aggiungo anche che nella parte finale
La politica meridionalistica l'intervento straordinario eccetera è degradato che ci sono stati fenomeni gravi
Però da qui a dire che era tutto sbagliato che non è seguito nulla questa è una delle menzogne storiche che
Circolo purtroppo con facilità di tanto in tanto anche su altri temi in questo Paese verrà un giorno in cui si chiarirà anche questo
Il Mezzogiorno non è quello dell'inizio degli anni cinquanta
E nel periodo che va dal cinquanta al novanta nei decenni che amano cinquantanove il Mezzogiorno ha conosciuto tassi di sviluppo
Superiori a quello di altri paesi industriali in Europa sicuramente superiore al Belgio in media superiore a quello del Belgio
Va quello della Svezia a quello della Gran Bretagna
Ed è stato piuttosto vicino lievemente inferiore al tasso di sviluppo medio dei Paesi industrializzati
è stato inferiore al quello del Nord ma è stato superiore a quello dell'Inghilterra a quello dicevo del Belgio
Il di altri paesi europei io per mia formazione metterei un momentino d'accanto alla questione del divario
Secondo me è una questione
Difficile che può portare il discorso fuori dai binari
Secondo me il problema non è tanto quello del divario Nord Sud perché allora perché non dovremmo rallegrarci che il divario si è ridotto rispetto ai Paesi che citavo prima e cioè il tasso di sviluppo mi sono più fare luce non è migliore rispetto a quei Paesi industrializzati
Il problema derivare il sistema è un problema divenuto secondario perché uno dei risultati è stato alla forte omologazione dei consumi pro capite del Meridione nel resto d'Italia non c'è più il problema meridionale come c'era all'inizio degli anni Cinquanta anche per questo
Perché i consumi pro capite meglio non so così vista dagli altri
Allora quale il voto che prima
Del problema non mi attardo anche sulla questione che alcune regioni ormai non sono più questione meridionale lo sappiamo tutti ormai questo è un dato presentato al bis
Ma
In che termini sopravvive il problema sotto vive secondo me soprattutto Polito semplificare dopo avere le priorità sono il problema della disoccupazione
E il problema del nonno Polonia
Del carattere non Anton propulsivo
Del Meridione per lo sviluppo del Meridione io credo che sono queste le questioni su cui bisogna veramente concentrare l'attenzione la disoccupazione e perché sordo oggi non è ancora in grado di fare da sé
Di realizzare uno sviluppo otto propulsivo
Tutto il resto certo esiste se volete ancora c'è il problema del binario ma è secondario secondo me rispetto alle due questioni cruciali quello che la disoccupazione e
Un fenomeno gravissimo
Direi al limite dello scandalo sociale
Che in una zona così ampio il Paese non ci formazione super il ventidue per cento
Che la disoccupazione giovanile superi il cinquanta per cento sono i cattivi maestri
Ci vado sei per cento
E che quella femminile sia del sessantacinque per cento cioè sondati scandalose caldo dati da far vergogna
E di fronte all'impazienza di alcuni esponenti politici del centro nord stupisce
La pazienza
Dei meridionali
Con questi dati
L'altro problema come dicevo questo fenomeno è in crescita oltretutto non solo è così alto ma in continua crescita
Un altro fenomeno che un gruppo nel sud non è ancora autoconclusivo insomma ha bisogno ancora di apporti esterni
Io vorrei fare una riflessione su queste cose se ne se mi consentite dicendo qualcosa che normalmente sono enti controcorrente
Non è esaminando io credo che le risorse che sono state utilizzate nel Meridione che quantità veramente sono state certamente rilevanti ma che hanno anche trasformato come vi dicevo il Meridione sia pure lasciando queste due questioni disoccupazione così alta
La mancanza di meccanismo
Le risorse sono state Quantica demente rilevanti ma i meccanismi innescati da queste risorse
Sono da approfondite
Io credo che c'è stato poco mercato e che ci sia poco mercato nel Meridione
E che questo sia anche l'effetto delle politiche realizzate prendiamo
Gli incentivi le agevolazioni finanziamenti no agevolati noi sappiamo che hanno dei limiti
Il finanziamento agevolato presente
Sono pari più di uno millimetro a ricordarne alcune
Questi finanziamenti abbassano la soglia della selezione
Il finanziamento agevolato
Non favorisce la selezione degli investimenti insomma suscita e iniziative di bassa qualità qualche volta perfino si è constatato iniziative quasi inconsistente
Il finanziamento agevolato spinge Venturelli mezzo finanziamenti meno caratterizzanti da capitali di rischio
Il finanziamento agevolato proprio questo perciò non è noto avvocato al Meridione approvato ovunque che state esperienze
Il finanziamento agevolato spinge le imprese a l'adozione di tecniche produttive
Più capitano intensi no ha più intensità del capitale agevolato e a minore intensità di lavoro
E quindi tecniche venute in almeno indicate
Per risolvere il problema della disoccupazione sono dati di fatto per iscritto
Cioè quindi il mercato dei capitali
Non ha svolto funzioni importante
Nel Meridione
E in una situazione in cui si trova il sistema bancario meridionale è una delle conseguenze di quello che so diciamo o no secondo il mercato sto parlando del mercato nel Meridione mercato del lavoro
Ma accidenti non ricevono i due luci Federico il vero ormai credo mezzo secolo fa
Che cosa diceva e quando in un paese coesiste un'area a piena occupazione o quasi piena occupazione e un'altra area in cui c'è disoccupazione
Il salario che tende a formare si è un salario di squilibrio sia per l'aria Atene occupazione dove risulterà troppo basso e quindi spingerà sempre più alla piena occupazione dell'IDV
Sia per l'aria invece con la disoccupazione dove risulterà invece è troppo alto e quindi perpetua la disoccupazione nell'aria
In cui in partenza cioè più disoccupazione lo diceva cinquant'anni fa
I due Lucia
Gabbie salariali immediatamente le analisi e le teorie illustri economisti vengono in questo Paese bollate con slogan anche ne bloccano il contenuto euristico il contributo di verità ma è così
è sotto gli occhi di tutti lasciamo da parte di smog Gardesana tanto che anche ma questo problema esiste questo problema esiste il costo del lavoro
E mi pare che la Svimez specifica che il costo del lavoro il costo del volo per unità di prodotto negli anni cinque novanta
E aumentato più
Resto del paese il che è un'assurdità visto che la disoccupazione è aumentato di più nel Meridione indicato non sa non funziona quando succedono queste cose
Nel caso dei beni
Nel caso dei beni
Su tutti i temi che a me piacerebbe approfondire con una Nieri cerca ma non ho più il tempo di fare ricerca e siccome in questa ora invece ci sono persone che hanno bene di poter fare ricerca mi piacerebbe che qualcuno almeno rigorosi curiosissima queste cose
Nel caso dei beni quando gli incentivi
Portano soprattutto alla creazione di impresa che sono cacciati di altre imprese che sono nel nord per intenderci
E allora molto facili che si verifichi questo che l'impresa è cattivo che producono una sezione del processo produttivo di delle imprese maggiori
A producono la quantità di beni richieste dalle imprese ma anche cioè la loro la domanda di Priolo beni e risolta all'origine dall'impresa ma produce questo che certamente non cercano al mercato
Non si danno da fare per cercare il mercato
Perché è il peccato è quello della impresa
E se non c'è ricerca del mercato se non c'è il tentativo di espandersi perché cercare domande significa crescere
Delle imprese non crescono non c'è un indotto e il mercato anche sul mercato dei beni non c'è stato un mercato abbastanza secondo nel merito questi son problemi da approfondire bisogna cercare di trovare la soluzione di questo tipo di problema
Io non dico che non si devono fare più incentivi finanziari però sapendo che i limiti sono quelli sul mercato del lavoro non funziona per lavoro nel Meridione
E le imprese cattivo c'è un'impresa sono la lunga mano della non sono imprese propriamente interamente meridionale sto cercando di capire
Sì pure mi scuso con qualche approssimazione di fronte a queste
Cosa deve fare lo Stato
Per intanto diciamo che lo Stato dovrebbe fare le cose che gli competono una delle cose tipiche del nostro Paese che uno Stato che non fa riconosce normali da fare da parte dello Stato sicuri di Celli altre cose c'è questa continua tendenza
Le infrastrutture a chi compete fare
Ma lo sa
Certo c'è il cofinanziamento queste cose le sappiamo iniziativa ecco non è che lo Stato ed ENI dati Vincenzo se leggo bene ci dicono che qui
C'è stata una riduzione secca della spesa per le infrastrutture per investimenti infrastrutturali allora come si fa a dire che il veglione sarà al centro dell'attenzione
Come si fanno certe affermazioni
Lacrime criminalità scusate ma a chi deve competere insomma la soluzione di questo problema
Attenzione a un circolo vizioso che esiste qui perché la disoccupazione è uno dei fattori della criminalità
E quindi dire che non si può risolve il problema della disoccupazione se non si risolve il problema della vendita è un'altra di cui i meccanismi viziosi in cui rischiamo di infilarci le due cose vanno affrontati insieme
Ma la criminalità
Che aderiscono lo sa
E i problemi seri di povertà
Io ho sempre pensato che se le risorse sono scarse bisognerebbe destinarle con priorità a chi ha più bisogno
Ma l'indice IFO c'era una volta sta aumentando
E il settantuno per cento delle famiglie proprio sta nel Sud povere
Non sto parlando di gente che con l'andare in pensione a cinquant'anni sopra dando delle famiglie al di sotto della soglia della povertà
E perché i critici
C'è qualcuno responsabile di questo e non è un compito dello statuto quello di destinare prima unitariamente le proprie risorse a povertà
E prima di tutto lo Stato non dovrebbe fare manutenzione ordinaria in questo Paese come si fa a pretendere nuovi ruoli nuovi compiti
Qui so che il mio discorso tende a essere un po'come dire
Se volete anche banale però che questi sondaggi insomma se
Gli ospedali vengono sequestrati
Se le Ferrovie dello Stato diventano piuttosto pericolose ad essere frequentate tanto che qualcuno dice che festa esseesse indica ormai Ferrari ed è stato più ferrovie dello Stato
Sì
Le cartelle fiscali praticamente sono sbagliate cioè queste manutenzioni ordinarie io direi povere cose principale da fare uso del Meridione e essere uno stato normale
Poi fare infrastrutture poi preoccuparsi gliela criminalità e e trenta cioè di uno stato sociale che non trascuri per favore la prima cosa famiglie avviso la sua dalla povertà
E per il resto
Io credo che il problema sia
E qui dobbiamo ricostituire le ragioni del profitto
Che non è una cattiva parola
Anche se suona male
Perché ricorda approfittare ma profitto non è una cattiva parola
Bisogna ricostituire le ragioni del profitto e smetterla di sussidiati li raggiunge dell'Antartica
Se si continua a sussidiare niente non avremo mai in un meccanismo autoproduce i voti di sviluppo anche bisognerà sempre dipende da qualcuno che ci ripiana le perdite
Solo ricostituente le ragioni del profitto
Noi possiamo avere uno sviluppo basato sul profitto e che quindi diventa a un certo punto sia pure da un certo punto in poi autonomo
Cioè dobbiamo fare un'economia quindi il mercato nel Meridione
Bisogna avere un sistema bancario e finanziario nel Meridione
Che ci assicura i due cose che le risorse di risparmi nel Meridione raccolte nel bacino meridionale possibilmente rimangano lì perché qui guardate che sta correndo un grosso rischio a
Ci stanno modificando il sistema bancario e non vorrei che è lecito poi fuse che le risorse di Spagna meridionale venissero destinati altrove e secondo però e contemporaneamente
Che si assicuri che la selezione
Degli impieghi del risparmio degli investimenti sia fatto sulla base di condizioni di profittabilità propri profitto profittabilità
E inoltre con l'interferenza di questi o di quelli tra i partiti del Paese
Questo è pubblica imbarcato si fa così
Il mercato si sta riducendo la pressione fiscale
Perché oggi è uscita una richiesta c'è
Non è propriamente un centro di ricerca di Forza Italia c'ero
In cui si dice risulta che la pressione fiscale
Sulle società di capitale e in Italia al cinquantatré per cento ed è mancata rispetto all'ottanta per diciassette punti
Nel Regno Unito è al trentuno per cento cinquantatré trentuno ed è diminuita di venti punti
In Portogallo e al quaranta per cento dei diminuita di dodici punti sogni sbagliati aumentata come in Italia
Ma da noi diciassette punti dall'ottanta al risparmio di due punti e da noi è arrivata al cinquantatré per cento in Spagna trentacinque per cento
Questi sono i dati sulla pressione fiscale
Sulle impresa e sulle società di capitali
E questo significa far fuori mercato
E creare una situazione tale in cui lei in prese da un lato padano fisco così allo stato e dall'altro ricevono un finanziamento agevolato da parte dello Stato ma chiediamo non significa
Bisogna smaltire sfoltire i labirinti burocratici
Ci sono individua burocrazia una sorta di gioco dell'oca lo ricorda erano stati in un anno senza anzi al gioco dell'oca si sbagliava Casella bisogna tornare indietro e poi ripartire ci sono imprenditori che dice non è questo il gioco dell'oca non vi piace preferiscono andarsene ad insediare altrove dove non ci sono questi labirinti
Vedete in Italia ci sono troppe leggi e una burocrazia spesso inefficiente con molte eccezioni e io conosco le eccezioni che la pubblica ammissione anche che funzionano
Ma in generale ora troppe leggi e una pubblica enunciazione spesso inefficiente ci fossero molte leggi ma una pubblica amministrazione rapidissimo poco male
Ci fosse la pubblica amministrazione inefficiente ma pochissime leggi pochi adempimenti poco male
Mai no cioè
Di troppe energie di una pubblica amministrazione inefficiente è insopportabile e micidiale
Terzo
Mercato del lavoro o quarto scusate il sistema bancario e finanziario
Fisco
Labirinti mercato del lavoro è quello che dicevo prima non è concepibile un mercato del lavoro in cui il costo unitario del costo del lavoro per unità di prodotto momenti in parallelo all'aumento della disoccupazione
Credo che bisogna riportare la contrattazione più vicino al livello aziendale che riflette
Di più le condizioni di produttività dell'azienda e di più il mercato in cui quella del mercato del lavoro quindi l'eccesso di offerta di lavoro nel mercato in cui quell'azienda
Tutto quello di diverso da questo i lavori socialmente furti
Le borse di lavoro
La riduzione dell'orario di lavoro a trentacinque ore a cui poi la Svimez deve trovare un rimedio dicendo sì si può fare ma in quest'altro modo ma sarebbe meglio fa
Che ne ha un'agenzia
Che Contini
Istituti gli enti e le società esistenti ma non c'è già la cabina di regia e non c'è il Dipartimento per la coesione allo sviluppo e che sappia questi
Non è un'altra cosa
Rischio di carrozzone o chissà che dovrebbe essere leggera di carrozzella
Che pensare a queste cose pensare a un'agenzia pubblica sono tutte ipotesi ridotta ancora niente di concreto amabilmente parla di queste cose con lo sono ancora a livello delle ipotesi che quanto mi pare ormai sia troppo tardi
Un'agenzia pubblica per il lavoro interinale
Un'agenzia pubblica vedrò volentieri
Introdurre limiti amministrativi al lavoro straordinario
Cominciare a pensare a un Statuto per il lavoro autonomo come se non bastassero i guanti ci derivano da una certa parte non certo da tutto dello statuto già esistente per il lavoro dipendente
E quanto ai contratti da
Io ne ho visto alcuni con più di quaranta CM
Un economista no liberista sarda
Ha definito uno di questi contratti sulla base del numero delle firme una specie di Trattato di Versailles
Un passo indietro dalla burocrazia ma un passo avanti di tanti altri siamo sicuri che la soluzione migliore
Ho la soluzione migliore non è dare più forza al mercato con un sistema bancario e finanziario efficiente con meno pressione fiscale con meno burocrazia e con più libertà nei contratti di lavoro
C'avete pensato siete così sicuri che queste cose non sarebbero quelle più importanti non di polemiche le più importanti
Per rilanciare vissuto quanti all'Europa anche qui sento dire Speciale Europa risotto troverà meridionale ma chi l'ha detto macelleria pensa
L'Europa significa una un'unica politica monetaria per tutti i Paesi e poi tutte le regioni
C'è forse un Europa la cui struttura produttiva e omologa e che quindi può sopportare tranquillamente la un'unica politica monetaria o c'è una nota in cui le regioni paesi hanno strutture produttiva molto diverso
Alle quali però ci risponderà con un'unica politica monetaria questo il problema queste grosso problema
Il vero problema è questo un'unica politica monetaria
Per tutti
L'Europa non risolve il problema abbiamo fatto bene dovevamo entrare per carità queste cose io le devo dire se non mi dicono che sono nella antieuropeista abbiamo fatto per non potevamo fare a meno di entrarci non potevamo consentirci di rimanere la San Marino dell'Europa
Ma non pensiate che i problemi siano risolti
I problemi esistono tutti e c'è bisogno di smontare una pagina nel senso dal mio punto di vista che vi dicevo più mercato per il Sud
Infine
Per alleggerire un discorso che non rendo conto non è allegro
I dati sulla disoccupazione meridionale dicono che la situazione si è praticamente triplicata ma anche nel Paese si è triplicata rispetto a quello degli anni diciamo cinquanta sessanta e tre volte tanto
Sapete come si indica la disoccupazione in gli economisti anglosassone disoccupazione si dice Anna blocca tutto e il simbolo dell'occupazione e tre volte triplicare la disoccupazione significa in formula
Tre U
Sarà un caso ma il ministro del lavoro a questo nuovo credo
Ringrazio la professor Marzano apertura esemplare chiarezza Julia formato il suo intervento
Sono parola di un qualificato economista che debbano essere meditate nove penseremo senz'altro ad alcune delle sue indicazioni
State allora credo dobbiamo chiudere i lavori milizia consentito una brevissima replicare l'onorevole Sales
Perché mi sembra che nel suo intervento c'era stato qualche addebito alla posizione Svimez determinato forze ed equivoci
Nessuno nega quello che affatto il governo Prodi io stesso nell'intervento di questa mattina ho dato atto soddisfazione di alcuni interventi che il ad avviso né altri mezzi segnano un avanzamento nella politica dice
Nessuno nega un risveglio delle soggettività locali
Ne la necessità di sostenere per creare commesso il meccanismo autonomo il primo io credo che il
Dissenso Seti dissenso si possa parlare sia il dissenso di esse di sempre
Ma a punto senza che ci sia stato uno sforzo per chiarire i terminali essi noi anzi posizione prima insurrezione Saraceno è sempre stata quella che in un Paese caratterizzate da un divario così rilevante nel quale ideare caratterizza l'Italia sia assorbiti indispensabile che ci sia una diversificazione organizzativa e normativa a sostegno della politica interna
Qui sta diversificazione organizzativa normativa ha funzionato magnificamente bene nei primi vent'anni intervento straordinario poi un intervento straordinario
è degenerato e nuovi della Svimez il siamo stati i primi a denunciare questa degenerazione
E non abbiamo mai pensato che potesse risorgere rinascere miracolosamente l'intervento straordinario era una pagine
Ciò non toglie dall'altro che una necessità di diversificazione per rendere produttiva la propria intervento sia a livello organizzativa sia a livello normativo è a nostro avviso indispensabile
Mi sembra di aver capito che l'onorevole Cesare se punta ancora sul coordinamento ora un autorevole giurista che non sono io ha detto grande impegno che il coordinamento è una parola che deve essere cancellata dal vocabolario politico istituzionale iniziative so cinquant'anni che noi giriamo intorno a questa parola insomma cinquantenne che nessun coordinamento mai avuto successo di questo dobbiamo prendere quando voi quindi sia nelle mia interventi questa mattina sia le piega del rapporto facciamo riferimento alla necessità di una diversificazione organizzativa e amministrativa lo facciano perché riteniamo che solo se esiste un punto stabile di riferimento
A livello governativo
Chi si gli acari della Poli Ejido possono conseguirsi quei risultati che altri miti il mero coordinamento compra diversificazione delle competenza e verbalizzazione rende assolutamente impossibile
Limitare a queste considerazioni restando ovviamente poi d'intesa provinciale approfondiremo reciprocamente i punti di vista ma sono
Tra le due posizioni il quale poteva sembrare tale parola insomma compreso dichiaro chiusi i lavori vorrei però prima
Zeta chiusura ringraziare solo Giorgio Cefis s'è sobbarcato dalla fatica il rapporto armato Tor Padova
Nuovo direttore sui mezzi e tutto il personale che ha consentito a tappe forzate e arrivare puntuale a questo appuntarvi grazie