"Organizzazioni non-profit, fondazioni, cooperazione, dopo il decreto di riforma degli enti non commerciali e delle Onlus: problemi e prospettive" convegno organizzato dall'AICCON (Associazione italiana per la promozione della cultura della cooperazione e del nonprofit) presso la Cassa di Risparmio di Forlì

Autorità signore e signori benvenuti e buongiorno
Credo spetti a me in quanto padrone di casa dare inizio ai lavori di questo convegno ma solo per dare immediatamente la parola
Alla chiarissimo professore avvocato Fabio Roversi no Nicola no no ecco Magnifico Rettore dell'Università degli studi di Bologna grazie
Grazie
Ringrazio tutti gli intervenuti
Parlando come presidente pro tempore di questa nostra associazione naturalmente devo ringraziare prima ancora e soprattutto il presidente della Cassa Risparmio di Forlì l'avvocato Leuci ed è il sindaco che la città di fondi
Questa è un'iniziativa che si inserisce nel novero delle iniziative che sono numerose
Volte a illustrare definire le linee di sviluppo le problematiche che solleva la nuova legislazione legislazione che contenuta nel decreto di riforma degli enti non commerciali
E delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale le cosiddette Onlus
Si inserisce in questo contesto ma si inserisce in questo contesto in un modo un po'particolare perché qui in Forlì nella sede universitaria di Forlì ma sempre in stretto contatto con la Fondazione la Cassa di Risparmio e con la Cassa di Risparmio Banca si sono attuate altre iniziative questa è la sede del primo corso di diploma universitario in economia delle imprese cooperative e delle organizzazioni non profit
Questo che si apre che si è già aperto per il secondo anno accademico io penso che la parte le persone sono presenti frequentino
I corsi di questo diplomatico che la Università di Bologna attivato nella sua sede di Forlì
è stato il primo in Italia ora in Milano istanza istituito analogo corso di riprova presso l'Università Cattolica
Ma certamente non è che questo rappresenti una concorrenza quando iniziative di questo genere si sviluppano nel territorio nazionale a opere più università un dato positivo per tutti perché c'è bisogno di una forte crescita di conoscenze in questo settore
Le cooperative le fondazioni le organizzazioni non profit
Debbono essere studiate da un angolo non più da un angolo di visuale parziali devono essere oggetto di un'analisi completa e nell'ambito di queste delle iniziative Dellai con che la nostra associazione per la promozione tra cultura della cooperazione del non profit questa ritengo sia la sia l'obiettivo fondamentale
è un'associazione ovviamente senza fini di lucro non va propriamente confusa con gli organismi che si appresta a studiare e che studierà
Ha sede in presso il corso di liquido di cui più appena parlato intendo operare attraverso la costituzione di un centro di studi documentazione di ricerca
Intende svolgere un ruolo rilevante e significativo nel contesto degli studi di questo argomento in Italia e in Europa perché questa è materia che va affrontata avendo una forte sensibilità la forte capacità di conoscerà anche altri ordinamenti che hanno saputo valorizzare al loro interno in modo più significativo di quanto non sia avvenuto per il nostro alcuni aspetti che sono lo strettamente legati alla capacità degli individui di operare non da soli
Ma di operare attraverso la collaborazione con altre persone altri perché la vita che non sono di carattere egoistico ma che sono di carattere altruistico
Quando
Chatta trattare l'argomento del non profit in termini diffusi ma ancora a mio parere abbastanza superficiale
La prima cosa che mi è venuto in mente è stata la definizione di impresa che davanti nostro grande maestro di diritto commerciale intonso di giardini che sosteneva essere caratteristica fondamentale della impresa commerciale infine egoistico Cicognani se lo ricorda bene questo
E là dove c'era un fine di tipo altruistico questa era la sua terminologia non si poteva più parlare di impresa perché era qualche cosa di diverso io non so sei miliardi avesse ragione se l'abbia avuto in dottrina anche se il momento molto contestato o meno
Ma certamente il problema in questi termini e posto correttamente tra l'a.d. del sito di comportamento di chi crea un organizzazione produttiva per conseguire un vantaggio
Denominato Luca da alcuni scopre così stimolati fra questi di giardini
E chi invece svolge la sua attività e contribuisce a realizzare una realtà produttiva di beni e di servizi avendo però finalità che non sono egoistiche né di lucro de di altro tipo
Ma naturalmente non voglio entrare nel merito degli argomenti fra l'altro non avrei questo caso neppure la capacità voglio solo sottolineare come ci si trovi di fronte a qualche cosa di veramente nuovo
Contenuti in nuce nella Costituzione della Repubblica li ha penso in particolare all'articolo due della Costituzione laddove afferma la rilevanza delle formazioni sociali per la crescita degli individui e della crescita le personalità degli individui queste uno dei modi naturalmente non è l'unico
Per anni
Per decenni abbiamo pensato che la crescita dell'individuo nelle formazioni sociali potesse avvenire soltanto attraverso i partiti i sindacati
è una cosa è una visione questa che mostra la corda la mostra da molto tempo perché in realtà né il costituente e quella norma ha un nome e cognome che è quello di Dossetti in buona sostanza seppure temperata da una serie di indicazioni provenienti da altre parti dico l'altre
Ideologia nell'ambito di coloro che parteciparono alla costruzione a dicevo
E certamente e quell'articolo non era la premessa per i successivi articoli della Costituzione che si occupano di partiti e sindacati e li chiudono
Il loro discorso avevo un'apertura ben più ampia e certamente le potenzialità dell'articolo due della Costituzione
Almeno per alcuni profili sono sviluppate da questo decreto delegato e dalla legge che gli ha dato origine dalla legge delega che gli ha dato origine che in definitiva inserisce sia pure in un modo che ancora parziale che attualmente deve essere rivisto dal punto di vista organizzativo le organizzazioni non profit nell'ambito di quelle strutture che mirano attraverso il concorso di più persone a far crescere individua far crescere la società
Quindi l'angolo di visuale da cui laico e concludo
Intende guardare queste tematiche non è solo l'angolo di visuale del tributarista per esempio
Io trovo abbastanza singolare che questo aspetto sia diventato prevalente capisco tutte le esigenze legate alla necessità di far sì che queste strutture nascano affrancate da una serie di pesi da vincoli tributaria
Però questo purché lo studio prosegua sotto altri diversi profili che sono collegate all'economia che sono collegati all'organizzazione
Che sono collegati ad altri profili del diritto che sono collegati alle tematiche che il genere investono la società e le strutture in cui la società ne scaturì intermedia quella società dà origine del resto se voi scorrette l'elenco dei soci fondatori
Dalla Confederazione delle cooperative italiane l'Istituto nazionale di studi cooperativi Luigi Luzzatti tra lega nazionale delle cooperative e mutue all'Unione delle camere di commercio all'associazione federativa delle casse di risparmio e Monti dell'Emilia Romagna
Alle altre banche tra cui quella di Forlì comuni Fourier via dicendo se scorretti dicevo queste Elenco vedete come sia variegata la composizione di coloro che credendo in questa iniziativa hanno consentito effettivamente di realizzare io spero che si possano fare qualche cosa di importante credo che per la verità credo si sia già fatto qui follia ringrazio nuovamente lei ha detto che oggi presidente il senatore Melandri
E tutti coloro sine die tutti coloro che hanno consentito questa realizzazione
Ma credo che molto oste per fare e che siano in futuro soprattutto lo dovremo dimostrare la nostra vitalità
E ci sono tutti gli aspetti necessari e credo anche su vicende il corso
Il centro di ricerca centro di documentazione c'è la capacità e la possibilità di collegarsi a realtà analoghi che stanno sorgendo principalmente mila io credo nella concorrenza cinque nel coordinamento di iniziative non nella esclusività quindi sono convinto che anche da questo punto di vista gli Amici di Milano
In questo settore potranno sviluppare qualcosa di interessante
Non mi resta che ringraziare nuovamente è stata una presentazione del tutto informale però se volete una presentazione più esatta e contenuta nell'invito che voi avete ho ricevuto e cercato di quali un pochettino lo spirito con il quale siamo partiti con questo spirito vi ringrazio ancora per la vostra
Magnifico Rettore gentili ospiti innanzitutto voglio anch'io ringraziare tutti i partecipanti a questo compagno
A carattere nazionale promosso dall'associazione per la promozione dalla cultura della cooperazione del non profit
Ringrazio anche ovviamente il relatore che con i loro interventi daranno sicuramente un prezioso contributo
All'approfondimento dei problemi e della legislazione relativa alle imprese cooperative alle fondazioni alle organizzazioni non profit
Dopo l'emanazione della nuova disciplina fiscale approvato dal governo che è frutto dell'impegno dalla commissione presieduta dal professor Zamagni una riforma quella introdotta con il decreto legislativo atteso da molto tempo dal mondo degli enti non commerciali che dà finalmente attuazione all'articolo tre della legge sei sei due
E che contiene importanti novità
Quali la precisazione dei requisiti e dei compiti del terzo settore l'accesso a importanti agevolazioni e l'introduzione di semplificazioni contabili per favorirne lo sviluppo e generare una riduzione del carico fiscale complessivo
Una nuova definizione relativa agli enti non commerciali l'introduzione nell'ordinamento tributario italiano
Di quella nuova figura giù giuridica che corrisponde al nome di Onlus Organizzazione non lucrativa di utilità sociale
è significativo che questa iniziativa si sviluppi qui a Forlì nella sua realtà universitaria
Che ha inaugurato fin dallo scorso anno il primo diploma universitario il primo in Italia in economia delle imprese cooperative e delle organizzazioni non profit con il contributo rilevante anche della nostra amministrazione comunale
L'ateneo di Bologna ha potuto contare sull'apporto delle istituzioni locali
Del mondo cooperativo dell'economia civile perché la scelta di attivare questo diploma è conseguenza prima di tutto della grande presenza e tradizione delle organizzazioni cooperative e senza scopo di lucro del nostro territorio
Diplomati suscitato grande interesse prova ne sia che gli scritti provengono da oltre quindici province d'Italia
E l'esperienza giunta al secondo anno è stata senza dubbio positiva la conferma che si sta offrendo una risposta valida alla domanda di professionalità di formazione proveniente dal terzo settore
Da queste positive premesse si è messo in campo un impegno comune per la creazione di strutture di sostegno e di ricerca
La creazione dell'associazione per la promozione della cultura della cooperazione del non profit e del Centro di documentazione di ricerche
Sono l'esempio concreto della vitalità della nostra università un modo nuovo ed originale qualificato e specialistico di fare università
E dell'attenzione della città e del territorio nel perseguire l'obiettivo della caratterizzazione
E dell'eccellenza
Ne conferma il concorso alla loro realizzazione unitamente all'ateneo di soggetti di primo piano istituzionali del mondo della ricerca bancario dell'impresa cooperativa e del non profit
Senza contare l'altissimo livello dei docenti che hanno in mano la commissione di consulenza scientifica che raccoglie i nomi più rappresentativi del mondo accademico italiano provenienti dalle università più prestigiose del Paese
Come sappiamo in Italia oggi il settore non profit costituisce una realtà affermata
Rappresenta una risorsa importante al punto che il suo apporto si rivela ormai indispensabile alla costruzione di una società più giuste ed un'offerta disservizi più adeguata
La crisi del welfare attuale ha riproposto il tema del rapporto pubblico privato cioè di come si può garantire la protezione sociale facendo ricorso anche al mercato
Un mercato composto anche di impresa con finalità sociali che rappresentano una realtà assai diversificata
Una economia civile che necessita di assumere connotati sempre più in prenditi e di liberarsi dei caratteri puramente assistenzialistici e di semplice supplenza
In questo senso
Come amministrazione comunale siamo molto sensibili agli ulteriori sviluppi della nuova normativa introdurrà nelle relazioni pubblico-privato in considerazione anche dei notevoli rapporti contrattuali che già attualmente ci leggono ai nostri partner del terzo settore
Nel nostro Paese in Emilia-Romagna in particolare fare nuova impresa cooperativa vuol dire prevalentemente fornire risposte a nuove forme di organizzazione del vivere civile
Iniziative per la riorganizzazione delle città in termini di fruibilità e attività per la ridefinizione del rapporto tra uomo e ambiente servizi alla persona e alla famiglia attività di formazione culturale e di aggiornamento professionale
Mi sto riferendo a quei servizi che contribuiscono a che contribuiscono ad accrescere la qualità sociale e che non trovano compiutamente risposta nel settore pubblico e nel mercato tradizionale ecco allora l'esigenza di rivolgersi ai bisogni nuovi delle persone
Sviluppando attività ed iniziative nei settori sociali con strumenti capaci di trasformare parti dello stato sociale mantenendo legami di solidarietà e di fiducia
Si è quindi aperta una grande opportunità per gli enti non lucrativi
A scopi collettivi che come si legge nella relazione alla dea legale CISL attiva possono consentire allo Stato di effettuare notevoli risparmi in diversi comparti di servizi attualmente direttamente gestiti dall'amministrazione pubblica
Molti restano i nodi da sciogliere e le questioni alle quali dare risposte penso ad esempio alle modalità di applicazione del nuovo decreto
Alla complessa articolazione del non profit e al conseguente adeguamento degli statuti ai nuovi requisiti richiesti per beneficiare delle agevolazioni fiscali
E ancora alle problematiche inerenti alla gestione e modelli della fondazioni bancarie
Fino ad arrivare le risposte che meritano di grandi quesiti che interessano le ONLUS le quali pur rientrando nella più ampia categoria degli enti non commerciali
Rispetto ad essi sono dotate di una esplosiva finalità di solidarietà sociale
E sono rivolte alla collettività nei settori dell'assistenza sociale e sanitaria beneficenza istruzione cultura arte sport ricerca tutela e valorizzazione da natura dall'ambiente
Agli interventi degli esperti e dei docenti presente al convegno dunque il compito di illustrare e chiarire le nuove regole e le innovazioni fiscali introdotte nell'ordinamento del settore non profit
Ecco permettete mia a conclusione di questo inoltre l'indirizzo di saluto di rinnovare a tutti voi relatori ed invitati il mio sincero ringraziamento per la vostra presenza
Che ci onora unitamente al mio Curio di buon lavoro non senza prima aver espresso la gratitudine alla città a coloro che hanno organizzato questo convegno in primis magnifico rettore professor Roversi Monaco e dall'associazione il presidente per il decisivo sostegno che ha sempre da sempre ha dato al Progetto di Forlì città universitaria
Professor Zamagni nella sua qualità di presidente del diploma universitario in economia delle imprese cooperative e delle organizzazioni non profit e dalla Commissione di consulenza scientifica dell'Aicon
Dall'avvocato Dolcini Presidente della Fondazione dalla Cassa di Risparmio di Forlì che ci ospita ancora una volta grazie
Autorità signore e signori anche da parte mia
Un cordialissimo benvenuto al Magnifico Rettore dell'Università degli studi di Bologna agli illustri relatori da tutti i presenti è con vero piacere con intensa soddisfazione che la Fondazione della Cassa dei risparmi di Forlì anche a nome della Cassa S.p.A. e del suo Presidente
Mette questi locali a disposizione dell'Associazione italiana per la Pro ma sia per la promozione della cultura cooperativa
E delle organizzazioni non profit
Per lo svolgimento di un convegno che costituisce non solo un importante momento di riflessione sulla normativa fiscale delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale
Ma un'occasione di grande rilievo per la presenza universitaria forlivese e per tutta la città
Mi sembra infatti che dell'iniziativa odierna vada data una duplice lettura
Per in per un verso una presentazione dell'associazione del suo ruolo e del suo significato
Per un altro un approfondimento di un testo normativo ma anche di un fenomeno sociale da considerare entrambi la legge e i fatti che l'hanno fatta nascere nuovi e antichi
Strutture portanti di un paese diverso e più civile
Ma anche espressione di idee e di valori il cui fondamento e la cui enunciazione la troviamo chiara ed inequivoca nel patto che sta alla base della nostra convivenza
Non spetta a me altri l'hanno fatto presentare l'associazione mi compete invece anzi e proprio opportuno che lo faccia precisare per quali ragioni la fondazione è stata parte
Mi si consenta di non poco conto nella costituzione dell'associazione
Sono molteplici queste ragioni e tutte valide e idonee a giustificare la nostra adesione
Una però mi sembra importante riferirla perché da sola determinante e decisiva
Se abbiamo presenti le finalità dell'associazione
La ricerca la documentazione e la fondazione e la formazione
Ci rendiamo conto che l'obiettivo è quello di essere una presenza culturale di altissimo livello
Un obiettivo che anzi può già considerarsi raggiunto vista l'assoluta eccellenza del comitato scientifico
Quella di cui abbiamo favorito la Costituzione e allora una presenza universitaria di alta qualificazione e di forte specializzazione che non si aggiunge ad altri e diversi corsi ma completa e da un più profondo respiro culturale alle esperienze già esistenti
L'indicazione che si è voluta dare e quindi quella di una università la cui qualità sia nazionale ma anche internazionale e che di conseguenza sappia dare questa immagine di eccellenza
Di eccellenza nel sapere anche alla città che la ospita
Dicevo che il tema del convegno e quello della nuova legge sul regime fiscale delle Onlus
Un tema i cui aspetti tecnici basti pensare alla deducibilità delle liberalità
Favoriscono considerazioni più generali sul variegato Complesso
E indubbiamente diverso mondo di quello che viene definito non forse attraverso un processo di esclusione hanno innestato nel privato il cosiddetto terzo settore
Un mondo dalle componenti indubbiamente diverso il mercato per organizzazione e per interessa indifferente dalle cooperative ove alle cooperative di solidarietà sociale operatore dalle associazioni di volontariato alle fondazioni nel sociale oppure soggetti che vengono da storie
Da esperienze da matrici culturali distinte e in certi casi diverse uniformato
C'è un elemento però che li lega problema e li accomuna le associazioni e che giustifica una loro considerazione univa of aveva anche se la loro è una natura privatistica
Degli scopi di carattere sociale e collettivo
Il che è di grande importanza
Perché in questo modo grosse organizzazioni private svolgono compiti di spettanza pubblica oltre e concorrono col pubblico
Colonnelli a realizzarli vadano così dando concreta attuazione ad un giusto si chiama è opportuno principio di sussidiarietà
D'altra parte e anche questa una delle conseguenze
Del venire gradatamente meno
Della figura dello Stato proprietario e imprenditore
Che lascia il posto ad uno scatto regolatori Magni fregola Tore disinteressi e ad una società civile nella quale sono sempre di più presenti e importanti
I soggetti privati con finalità pubbliche
Fazio in questo quadro istituzionale e sociale è per me naturale inevitabile
Mi consentirete questo riferimento inserire e collocare le fondazioni bancarie
Soggetti privati
Come opportunamente e giustamente le riconosce il decreto il disegno di legge Ciampi
Espressioni antiche e consolidate della società civile
Da sempre promotori e artefici delle proprie fortune o delle proprie disavventure
E quindi per origine e per esperienza acquisita meritevoli di un'ampia e forte autonomia
Impenetrabile questa autonomia
Salvo per giusti e gravi motivi dovuti al mancato rispetto della legge dal potere dello Stato
Enti privati
Le cui finalità sono però esclusivamente di utilità sociale
La cui vocazione deve essere quindi la dedizione alla pubblica utilità
Un lavoro non nuovo
E nel quale nel passato
Le casse di risparmio oggi le fondazioni hanno acquisito benemerenze e riconoscimenti
Che oggi però devono fare con mentalità e spirito diverso
La beneficenza e il mecenatismo devono diventare progetti nella sanità e nell'assistenza
Organizzazione e CELTA delle presenze e degli strumenti culturali ed artistici
Comprensione e individuazione delle domande e delle esigenze sociali
Programmazione dei modi e dei tempi degli interventi non solo ma anche coordinazione concorso concorrenza con le iniziative delle pubbliche amministrazioni
Ma le fondazioni bancarie non sono solo questo
La loro peculiarità
Sta anche nell'essere azionista della banca
Un ruolo a mio avviso da mantenere perché garanzia delle gambe della banca col territorio e garanzia di un localismo Vance bancario che è sempre il motore di un positivo sviluppo economico
Un lavoro quindi quello delle fondazioni bancarie su due fronti
Quello del non profit e quello invece dell'operatore finanziario
Un'attività non facile
Per larga parte da inventare e che richiede impegno fantasia e dedizione
Un lavoro mi fa piacere dirlo
Che sta facendo in modo molto brillante per le operazioni fatte e per quelle che ha intenzione di avviare il nostro ospite avvocato Giuseppe Guzzetti presidente della fondazione della carta
Due mondi quindi quello delle organizzazioni non lucrative e delle fondazioni bancarie diversi e distinti
Ma con un dato comune
A vere finalità di carattere sociale e pubblico anche se la loro natura e priva
Il quadro di riferimento non è quindi solo di una accentuata socialità ma è un quadro di riferimento di libertà e di grande articolazione pluralistica
La speranza e l'auspicio sono allora
Però avrà parafrasando quanto diceva
Il professor Conso anelli
L'illustre studioso delle fondazioni bancarie
Che un futuro Alexis de Tocqueville
Visitando questo nostro Paese
Possa restare ammirato da come il terzo settore e le fondazioni bancarie hanno fatto crescere la qualità della nostra democrazia
In questa prospettiva vi faccio i migliori auguri di buon lavoro grazie
Ringrazio l'avvocato Dolcini imberbe sbuffa intervento che è andato ben al di là e il saluto per le cose importanti che ha detto
Certo quando ho cominciato misto di diritto amministrativo molto tempo fa ma non puoi tantissimi chi avesse contrastato l'opinione che lo stato lo Stato come a Prato era la misura di tutto ciò con il perché il pubblico
Sarebbe incorso nelle ire
Degli studiosi di allora quindi si è fatto molto cammino riconoscere il ruolo aderì privati singoli associati e certamente il discorso natura privata le fondazioni con finalità pubbliche va in questa direzione
Adesso inizia il convegno vero e proprio io mi permetterei d'accordo
Con gli amici che avevo vicini
Di suggerire un'inversione degli interventi pregherei professor Zamagni intervenire per primo per dare un inquadramento delle questioni
E poi gli altri interventi seguirebbero la successione così come è prevista l'invito raccomanderei per libro che intervengono a cominciare da Stefano Zamagni
Di contenere l'intervento nel quarto d'ora perché altrimenti tempi diventano troppo lunghi
E non ci sarebbe tema ancor più dibattito che invece credo sia nell'interesse negli intenti gli organizzatori quanto gli stregoni
Grazie molte
E l'occasione che ci vede qua riuniti è un'occasione marca rappresenta un evento straordinario
Questa associazione effettivamente è unica del suo nel suo genere così come è stata concepita e strutturata quindi mi piace sottolineare questo aspetto
Evitare commi di Romolo che azione è un'associazione questa che ha un elemento due elementi Ca'di caratterizzazione il primo e il coinvolgimento in forma nuova di diverse istituzioni in primis mi piace sottolinearlo dell'università non è casuale che il presunto residenti sia il magnifico rettore e la seconda elemento che caratterizza questa iniziativa Evgeny come probabilmente ai più è sfuggito e solo da poco da non più di un anno un anno e mezzo che nell'ordinamento universitario italiano sono entrate discipline materie che riguardano le tematiche della cooperazione del mondo dell'altro
Questo è un paradosso nel senso letterale greco del termine di meraviglia
Perché se c'è un Paese in Europa ad esempio dove la realtà del movimento cooperativo da un lato e delle organizzano e non profit
E di più lunga data è proprio l'Italia eppure in Italia è stato sino adesso il Paese che nel proprio ordinamento giuridico universitario non aveva non lasciava spazio a questa espressione
Esistono le Facoltà di Agraria ci stanno le discipline di coloni industriale del commercio eccetera ma il tema della cooperazione e delle non profit non era rappresentato e quindi è importante che si sappia perché questa diciamo vittoria sul campo alla quale il rettore nostra ha dato un grande contributo perché il ministro solo dell'Università nello nell'agosto dell'anno scorso firmò il famoso decreto che appeal per la prima volta in Italia
All'ordinamento giuridico che vuol dire insediamenti che vuol dire
Produzione scientifica che vuol dire
Didattica ad hoc in questo sorride quindi un auspicio più formulate anche altre università in Italia raccolgono questa possibilità
Di istituire corsi o di diploma o di lettura di Lauria o ancora una volta di perfezionamento post-laurea perché questo possano questo cammino possa continuare in maniera ancora più organizzata e diffusa detto questo il proprio nel merito dell'argomento che mi è stato chiesto di tratta
E non faccio la storia di questo decreto legislativo che come tutti sappiamo ormai è stato approvato e che cominciano a produrre sette a partire dal prossimo primo gennaio
Preferisco usare in pochi minuti che mi sono concessi per mettere in evidenza i problemi e le prospettive che questo decreto legislativo e porta con sé
Le prime osservazioni è un punto di partenza e non di arrivo
Quindi attenzione a non equivocare questo decreto legislativo non rappresenta non non dice la parola fine
Ha un lungo cammino danni nel nostro Paese i diverse diverse diversi soggetti della società civile portatori di cultura andavano esprime è solo un punto di partenza
E esso stesso
Contiene delle lacune esso stesso contiene dell'inadeguatezza però era necessario intervenire in questo momento storico perché diversamente si sarebbe messa a repentaglio la sopravvivenza dell'intero settore chi conosce dall'interno questa realtà Sacchi non si sa non si poteva andare oltre perché le leggi vigenti e in un certo senso costringevo tra virgolette la Guardia di Finanza e organizzazione organismi di controllo a elevare contravvenzioni a elevare come dire ammende varie così questo nel dire questo allora voglio significare due cose primo chi occorre subito e non aspettare
Di non indugiare ulteriormente mettere mano due altri provvedimenti di legge uno in materia giuslavoristica che da un certo punto di vista e il più urgente
Giuslavoristica vuol dire che dopo aver regolamentato sia pure in maniera inadeguata la l'aspetto fiscale e tributario delle organizzazioni non profit imprese cooperative è necessario risolvere il nodo che riguarda le e i rapporti di lavoro all'interno di questa organizzazione
Questo problema molto scottante per le cooperative per le ragioni note a tutti perché esistono da tanto tempo ma lo sarà nell'immediato futuro anche per le organizzazioni non profit
Perché è evidente che di fronte al problema dell'occupazione entro questi organismi a domanda che ci si pone è come dovremmo norma
Secondo il modello del lavoro dipendente chiaramente no secondo il modello del lavoro autonomo chiaramente no occorre dunque mettersi subito mani con urgenza aggiungo ad una normativa giuslavoristica su questo fronte
La questione del socio lavoratore nelle imprese cooperative e soltanto
E la punta di diamante di questa problematica ad essa se ne affiancò altre che riguardano in particolare lenti organizzazioni di più piccola dimensione in altre parole ancora non possiamo tenere questa la mia personale opinione sotto il medesimo ombrello e la in grande impresa cooperativa e la piccola impresa cooperativa le senza soldi verso le questioni legni e le le finalità cui queste diverse organizzazioni aspirano sono qualitativamente diversa
Quindi questo è un primo le traguardo obiettivo da raggiungere un secondo pure e rilevante e riguarda la ma una legge civilistica
Perché questo decreto legislativo ripeto concerne soltanto la problematica fiscale tributaria ma non anche quella civilistica
Ora gli esperti sanno che nella nostra codice civile approvato nel mille novecentoquarantadue ci sono diverse incongruenze incongruenze non vuol dire che allora quando il Codice venne approvato e il problema fosse stato chiaro agli stesso
Proprio punto è che dal quarantadue d'oggi la realtà intatto
La realtà delle nostre economia italiana dalla nostra società italiana e molto diverso da quella di allora
In particolare allude al fatto che ci sono delle discrasie tra il libro primo il libro quinto del codice civile allude in altre parole ad una definizione in positivo solo indicativo delle organizzazioni non profit riprese operativo
Se noi non mettiamo ordine a questa diciamo difficoltà di definizioni sotto il profilo civilistico di che cos'è un'organizzazione non profit
è evidente che da adesso in avanti quando questa decreto legislativo comincerà a produrre effetti si determineranno non poche difficoltà di interpretazione quindi gli avvocati avrà molto da lavorare
E perché in questo decreto legislativo inevitabilmente troverà e difficoltà di applicazioni Alibert interpretativo di fronte alla domanda che ci si porrà ma qual è la natura civilistica di un'organizzazione no-profit ecco a questa domanda
Non c'è ancora risposta ed è questa la ragione per cui auspico Kissing
Attivi un movimento di opinione ma soprattutto un'elaborazione di pensiero
Volta a preparare il terreno ad una prossima io auspico prossima legge civilistiche che ed è su questo fronte che l'associazione a icone intende tra le altre cose batterci proprio perché sappiamo che su argomenti come questi si può innovare se non c'è già un il beneficio di una riflessioni di un confronto dialettico della considerazione di diversi aspetti
L'altro aspetto su cui volevo soffermarmi un attimo l'attenzione riguarda
In la filosofia di fondo che ha retto i lavori della commissione che ha preparato il testo poi diventato il decreto legislativo fiscale tributario
Terre non per fare la storia come dicevo ma per cogliere possibili linee di tendenza
E direi che il l'obiettivo o meglio se non leggessimo in controluce
L'articolato del decreto legislativo tolto quindi linguaggio giuridichese come si suol dire è possibile rintracciare leggendo tra le righe una il seguente messaggio
Il mondo del non profit in Italia che esiste da tempo anzi Cenate partire dall'Umanesimo se volessimo tracciare una storia completa
Ha sempre avuto soprattutto in questi ultimi decenni e questa caratterizzazione qualità di essere pensate concepito all'interno della sfera delle relazioni pubbliche cioè all'interno della sfera della pubblica amministrazione
Centrale o periferica che fosse non faceva differenza però l'idea era e le organizzazioni non profit sono una sorta di agenzia operativa della pubblica amministrazione centrale o periferica che fosse
Ora questa situazione che non giudico negativamente sotto ogni aspetto ma una cosa però è certa non poteva più continua
Perché si è grucce chiuso un concerto ciclo del nostro sviluppo socio economiche in Italia
E per le caratteristiche che il nostro paese ad essi avranno in futuro questa sistematizzazione del non profit e della cooperazione dentro la sfera pubblica non poteva andare avanti questo è il punto forte occorreva trovare un'altra collocazione
Dove all'ora collocare questo variegato mondo che con vada al volontariato all'associazionismo le cooperativa le fondazioni e quant'altro e comitati
Due erano lì opzioni
Ho collochiamo questo variegato mondo all'interno di una sfera ad hoc
Come taluno avevo motivo di sostenere oppure attraverso un processo di graduale sia pure veloce te passaggio collochiamo in questo modo all'interno della sfera del mercato
Ora c'erano ci sono c'erano e ci sono i pro e contro la tesi che io ho sostenuto per la quale mi sono battuto e quella di pensare al mondo del non profit e della cooperazione
Dentro la sfera de mercato e non in una sfera ad hoc che taluno chiama all'americana community circa altri chiamano appunto terzo settore e così via chi riconosce Sacchi io mi sono sempre battuto e continuerò a battermi contro l'espressione terzo settore perché la ritengo sbagliate
Perché dire terzo settore vuol dire pensare ad un settore che è terzo rispetto ad altri due e quindi collocare queste espressioni all'interno di un limbo che non si sa cosa esso sia
Non è stato perché per definizione non è stato non è neanche il mercato e allora quando dei soggetti stanno nel limbo voi sapete che ci sta male ed ecco perché uno deve sapere se deve d'altra parte o dalla era opportuno che ci si muovesse in una e direi che il senso di questo decreto legislativo è stato quello di nuove nella direzione che ho appena indicato portare il cosiddetto terzo settore verso il mercato
Ed è importante che nella relazione della Commissione dei Trenta
La Commissione dei Trenta parlamentari chi ha dato l'ok al governo per stendere emanare il decreto legislativo questa è una legge delega la Commissione dei Trenta non me lo sono portato a comunque chiunque può leggera alla unanimità alla unanimità quindi da Alleanza Nazionale sino a Rifondazione comunista
Ha accettato questa linea
Cioè nella relazione di accompagnamento se voi la legge che c'è scritto vogliamo che le espressioni del mondo della cooperazione del non profit Colli gradualità necessarie Marcin offerti ciò il mercato
Cioè interno dentro la realtà di un'economia di mercato
Questo per me è una un risultato molto importante perché due parole di commento
Vi è molto importante perché avrà a e a fra delle conseguenze caduto molto forti sia sotto il profilo fiscale tributario eccetera e finanziario sia sotto il profilo propriamente civile
Perché portare queste realtà dentro il mercato significa civilizzare il mercato
Perché noi veniamo da una cultura da un'epoca di cultura nella quale il mercato è sempre stato pensato come luogo dell'egoismo
O meglio delle egocentrismo il luogo ciò quindi al tipico dove i soggetti perseguono i propri interessi a scapito delle interessa altro questa è l'idea o se volete l'ideologia che ancora dominante della nostra gente
Quando uno pensa al mercato pensa dei soggetti che necessariamente devono perseguire i propri interessi a scapito di quello degli altri queste sbagliatissime perché non è vero non è che M nel mercato quando è stato concepito un po'di secoli fa non è stato concepito con questa caratteristica
è stato pensato come un'istituzione nella quale dovesse potessero dov'è sovrapposto soggetti che perseguono i propri interessi il profitto benissimo ma anche soggetti che perseguono finalità di natura collettiva allora questa operazione dal punto di vista culturale ha questo significato di rimettere le cose in ordine
Cioè dire di far capire che un'economia di mercato non deve albergare soltanto al proprio interno soggetti portatori di interessi esclusivi
Ma che c'è posto anzi ci dev'essere posto all'interno di un'economia di mercato avanzate devoluta anche per soggetti privati che hanno perseguono finalità collettive
Ecco l'ora qual è stato il principio regolatore dei lavori della commissione da questo principio ne derivano alcune conseguenze multimediale ad esempio quelle riguardo di finanziamento
Se vuoi lo vedete l'operetta in cartella questo decreto legislativo sembra per la prima volta non si stanziano soldi e l'unico decreto legislativo di questa materia in cui si lo Stato non stanzia soldi per ma si dice soltanto i soggetti se fanno certe cose dunque operano e quindi sono imprenditori
Allora avranno sgravi fiscali avranno benefici di altra natura e via discorrendo
Qual è il senso di questi sei sono è che dobbiamo sopra io ritengo una concessione attraverso la quale
Una attività di questo tipo come Bellator Rizzo nel non profit imprese cooperative avviene sulla base di un ma concepito concetto di assistenza ogni cioè di mera redistribuzione
Dobbiamo pensare a questi soggetti come a dei soggetti imprenditori perché imprenditore colui o colei che ha produce un valore aggiunto indipendentemente dal figlio
Se invece noi rimaniamo schiavi della vecchia concettualizzazione
Saremmo inevitabilmente costretti a pensare a dei soggetti di mira redistribuzione quanto prendono dalla pubblica amministrazione redistribuiscono
Questa è una vecchia concezione del non profit che noi dobbiamo affrettarci appunto supera ecco perché questo decreto legislativo non vengono stanziati fondi però si parla di Banco alimentare
Si parla di Banco farmaceutico si parla di tra istinto di personale l'articolo sul prezzo del personale molto importante
Perché vuol dire che unità di personale delle imprese for profit possono essere trasferite con il consenso degli interessati a lavorare presso organizzazioni non profit ci fu un certo limite per creare una come dire
Una commistione o meglio candidi filosofia morale di contaminazione tra logiche di operare diverso si parla poi di liberalità e questo è già stato detto ma di titoli di solidarietà
L'articolo ventinove introduce i titoli di solidarietà anche qui non è tanto importante l'ammontare picciotti ma il significato che per la prima volta nel nostro ordinamento introduzione di titolo di solidarietà titolo di credito
Che significa che si può fare la finanza organizzare l'attività finanziaria anche per finalità di questo tipo e non soltanto meramente speculative
Quanto è diffuso il convincimento invece in base al quale l'attività finanziaria è necessariamente il luogo del carme azioni dell'interesse c'è
Non è vero perché io posso organizzare un'attività finanziaria che abbia finalità di questo tipo
Quindi il titolo di solidarietà va esattamente in direzione di lancia nostro come ormai esiste nei paesi anglosassoni la cosiddetta finanza etica termine che a me personalmente non piace molto ma non è questa la questione non è questo luogo per fare dei bilanci
Sono rimasti due minuti quindi vado a concludere per dire che questo decreto legislativo quindi comincerà a produrre gli effetti e inevitabilmente nei prossimi mesi determinerà tutto una serie di problemi nuovi
Perché le organizzazioni non prostitute soprattutto quelle cooperative già da tempo erano addestrate a questo non sono ancora preparato e noi lo sappiamo
Non sono ancora re preparata recepire questo spirito nuovo cioè questa logica di diventare imprenditori nel senso pieno del termine perché lo sconcerto di imprenditore viene molto prima storicamente dell'avvento del capitalismo a scanso di equivoci quindi
Non è detto che per essere imprenditori bisogna essere imprenditori capitalisti sono buone fa ci vuole fare l'imprenditore di altro tipo spione Frossard e quindi occorrerà un notevole lavoro di formazione
Ed è per questo che alcol nasce esattamente sulla base di questa considerazione che da adesso in avanti ci sarà un bisogno una domanda diffusa di formazione del nostro Paese
Proprio non tanto e solo banalmente per interpretare correttamente gli articoli del decreto legislativo ma per iniziare un cammino opzioni formazione nel senso alto del termine dei propri quadri i propri membri che vada nella direzione che io adesso ho brevemente
Appunto traccia questo è un impegno molto forte che ai con questa associazione avvertito e che appunto
Come ha detto in apertura gli ha il suo presidente magnifico rettore intende perseguire ad ogni costo
Perché non è solo ripeto un problema di diffondere un'informazione basterebbe a loro una bella circolare esplicativa si tratta di e Luca nel senso letterale del termine delle fiducia di portare fuori le persone che operano in questa trattata una concezione che ora
Marzo solo con la gamba dell'impresa privata ma che marcia anche con la gamba dell'impresa sociale o dell'impresa civile che vi dicevo
Perché è da questa articolazione che noi ho motivo di ritenere possiamo attenderci un avanzamento sulla via di un più alto grado di civilizzazione per la società italiana grazie
Ringrazio il professor Zamagni sia per il contenuto
Il suo intervento sia per l'auto regolamentazione
Rispettato rigorosamente i termini ora la parola Ivano Barberini presidente della lega nazionale cooperative mutue
Grazie intanto vorrei
Compiacermi con questa iniziativa economia di oggi dalla costituzione dell'associazione
Rivolgendo preso tutto nel classamento magnifico rettore per averne assunto la presidenza e componente il comitato scientifico
Credo che promuovere la cultura della cooperazione del non profit
Rappresenti un obiettivo prioritario in una fase di così profondi cambiamenti in una fase in cui per motivare le ragioni per la cooperazione del non profit c'è bisogno di un profondo rimette il pensionamento di una rimesso appunto prosciolta Manigrasso parlava delle differenze esistenti tra grande e piccola cooperativa
Tutte queste tutte le forme cooperative hanno in comune almeno così come si è configurato nel nostro Paese
Una finalità generale una connotazione generale è quello di essere comunque organizzazioni non profit nel senso che l'accumulazione
è stato assunto nella nel modo quel movimento cooperativo italiano è cresciuto
Come destinazione gli utili a destinazione indivisibile degli serve indivisibili quindi diciamo una connotazione non profit ante litteram rispetto alla discussione che facciamo
Oggi ma sancito dalla Costituzione
E però insomma c'è bisogno di una rimessa a punto delle differenze vedendone il collegamento in questa in questo connotato generale che poi porta le imprese cooperative da essere orientate o ad assumere come valore centrale
La persona nelle sue diverse
Sfaccettature come socio di cooperativa come lavoratore della cooperativo come cittadino cui la cooperativa si riferisce questo un cemento
Importante anche ai fini poi interpreta nel ruolo di vederne anche le relazioni tra mondo cooperativo mondo non profit
Ci sono oggi sicuramente delle grandi opportunità che sono che derivano dalla necessità che per il funzionamento del mercato di di aver di vedere presenti soggetti che abbiano finalità siano portatori di finalità sociali
C'è il tema della protezione sociale col quale ci spicci stiamo dibattendo confrontando c'è prova della produttività del sistema per competere nel mercato mondiale ma come elemento comunque di produzione di ricchezza cioè il tono in tema grave dell'o disoccupazione ossessivo dall'occupazione c'è il tema della coesione sociale sono quattro
Quattro fattori sui quali quattro campi prioritari nei quali la cooperazione l'associazionismo hanno un ruolo credo rinnovato e moderno
Ed è un ruolo che chiami in causa la cooperazione l'impresa cooperativa il sistema cooperativo nei suoi diversi settori nessuno escluso proprio per quella finalità generale che li accomuna
E per concorrere lo sviluppo di questo
Bisogna in questo settore bisognoso di denominazione perché c'è chi lo chiama Terzo Settore terzo sistema economia sociale economia civile
Abbiam bisogno di di fare una gara per una definizione la più appropriata ma io convengo
Col professor Zamagni che e nel mercato ed ed è del mercato che dovrebbe prima di tutto discute perché quale interpretazione diamo del mercato
Io condivido questo tipo di concessione del mercato un mercato quindi qualche cosa di plasma abile non ti predefinito
Nel quale l'interazione dei diversi soggetti con finalità diverse tra finalità soggette completa protette Soggetti completa non protetto
Soggetti che hanno prevalenza di capitale soggetti che hanno prevalenza di persone come come finalità come connotazione
Ecco questa interazione fra la molteplicità dei di diffusione dei soggetti può venirne un miglior funzionamento del mercato devo dire che io sono stato sono rimasto sorpreso dalla dal leggere trovare che uno studioso rimane spenta Peter Drucker ormai quasi novantenne ma ancora piuttosto lucido almeno così a me pare sono un altro sorpreso nel leggere la sua sollecitazione tracker e uno che ha promosso una fondazione non profit
E nel nel nel parlare della liberisti dica dal mercato uno dei mercati più liberi scritti che ci siano nel mondo di definire di vedere che il funzionamento del mercato negli Stati Uniti dice lui non potrebbe funzionare per più di tre quattro anni
Se non agissero nel mercato soggetti non profit
Che tendono a completare
Completa nella funzione il funzionamento
E tra questi soggetti mette la chiesa mette gli ospedali emette le cooperative
Mette insieme questo questo mondo mondo variegato ora io credo che ci sia una un ragionamento quindi da che deve partire da lì avere come riferimento l'interpretazione del mercato
Con una funzione di soggetti che hanno finalità sociali orientata imprime lui comportamenti etici
Ad ad esaltare la funzione sociale dell'impresa e tutte nessuna esclusa nessun assolta nella sua eventuali responsabilità sociale
Per portarvi una combinazione di socialità ed efficienza e quindi il modo per concorre a realizzarne qui punti tra la protezione sociale fino alla produttività di sistema che prima richiamavo
Ed è un un azione che tende a dare un contributo gestire le contraddizioni quindi tipi della nostra società
Ora il movimento cooperativo trova la sua forza
Nel bilanciamento tra mutualità io credo responsabilità sociale poste in estrema sintesi
L'utilità per i soci quindi la mutualità con utilità per i soci la responsabilità sociale Comer utilità per la società in generale
E c'è bisogno che il noi che l'impresa cooperativa il sistema cooperativo abbiano una forte identità derivabile dalla proprio utilità sociale derivabile dalla coerenza
Cioè la finalità istituzionali agire economico quotidiano e quindi rispetto dell'impegno di in relazione alla taglia la finalità statutaria agire nella massima trasparenza questo è una condizione per poter competere nel mercato con più forza e competa nel mercato per realizzare appunto quelle finalità sociali c'è bisogno quindi di una di un'attenzione forte a che vi sia una corretta interpretazione delle cooperative
Nel quale cooperative sono nate fondamentalmente per essere utenza associata Consumatori Associati
Di beni sociali di Benni di beni di merci e così via comunque utenza associato lavoro associato e questa e questo ha natura di essere un tempo stesso impresa e Associazione cooperativa e sistema cooperativo interagente per realizzare appunto quella finalità che gli Statuti prevedono
E per realizzare come in prese l'efficienza del mercato e come è successo un la propria finalità sociale
Questo è una corretta interpretazione non siamo contee quando metto l'accento sulla necessita di una chiara identità e perché oggi il fenomeno cooperativo è colpito colpito nella propria immagine dal crescere dai soldi cooperative spurie quello che noi definiamo cooperative spurie
Cooperative che non hanno chiede chiaramente quelle finalità e quel modo quel modo igiene che utilizzano la formula cooperativa in funzione poi di interesse che non sono esattamente consoni alle finalità tipiche dell'impresa cooperativa e della della propria ragion d'essere in questo ci sta
Una netta distinzione per esempio tanto per essere esplicito tra lavoro retribuito e volontariato
Noi ci troviamo di fronte a formule che sono dei lavori di volontariato di lavoro nero mascherato in volontariato
E questo non giova alla crescita delle indie delle cooperative non giova la propria immagine non giova alla crescita di un fenomeno quello del non profit che deve comunque essere basato su chiare chiare chiaro identità eleggibile identità
Il volontariato se inteso come gratuito e così deve essere inteso e volontariato è una ricchezza
Importantissima
Per il funzionamento del mercato per la coesione sociale per gli per l'insieme per l'utilità che ne che ne viene ma quando si confondono le questioni sorgono delle delle diffidenze in campo sindacale sorgono sorgono confusione di ruoli e che non giovano sicuramente a quello che dobbiamo dobbiamo fare ecco allora che il problema è quello di fare in modo che la cooperativa la cooperazione imprese cooperative sistema cooperativo abbiano una chiara espressione dalla propria socialità come carattere distintivo facendo mai meno dell'impresa ordinarie
Quando si tratta di qualità sociale
E questo comporta una uno sforzo non indifferente anche di carattere culturale sicuramente di carattere imprenditoriale manageriale ma sicuramente anche di carattere culturale e di di attenzione vigile costruttiva perché si correggono via via questi caratteri e si impongano inglesi ponga la condizione per marcare questa distintivi identità
Anche perché in questo modo si può realizzare un migliore confronto tra mondo cooperativo e altro organizzazioni non profit otto affinché siano in particolare non profit in modo trasparente
Il rapporto tra cooperazione e cooperazione sociale mondo non profit sindaci deve appunto basarsi su questa chiara lettura
Deve essere visto come una un impegno da parte del mondo cooperativo in questo processo evolutivo verso l'impresa di cui parla il professor Zamagni con tutte le regole tutte le condizioni di questo comporta ma devo dire che ecco in questo in questo rapporto ci deve essere da parte cooperativa
Collaborazione sostenga che vuol dire tutoraggio la formazione anche sostegni finanziari in qualche caso e comunque predisporre politiche strumenti per sviluppare le possibili intese e convergenze anche operative le Onlus sono sicuramente un fenomeno da costruire
Benissimo che ci sia una legislazione ma da qui bisogna partire appunto perché poi nei fatti quotidianamente si riesca da Dalì corpo
Richiede quindi un'attenta valutazione sulla realtà sul ruolo e sulla relazione e necessità di una precisa identità precisa configurazione voglio concludere rapidamente perché ho ancora tre minuti
Per dire per parlare per accennare alle al fenomeno delle cooperative sociali
Le quelle quale cooperative sociali devono sicuramente su un fenomeno in crescita con varie varie impostazioni oggi bisognose quindi anche queste di un profondo ripensamento hanno bisogno di focalizzare la missione di generare un volano per la crescita
Di rispondere a un mercato interpretandolo correttamente che sappiamo essere per tanta parte un mercato a basso valore aggiunto esposto lavoro nero non soggetto
Non soggetto a sviluppo di produttività innescando parliamo di assistenza lente capo alle famiglie e così via quella produttività non può essere applicata come in altri la cresta di produttività non soggetta
A così a sviluppo come altri come altri settori
Bisogna fare in modo che che ci sia un impegno diciamo siamo impegnati a questo a valorizzare la cultura dalla cooperazione sociale sostenerne progetti innovativi
Mettendo in relazione i vari i vari parler varie parti del movimento coperti in funzione proprio dare questo tipo di assistenza ecco c'è ci sono totalmente delle condizioni che la possono sorreggere una chiave principale e il management quindi la formazione la seconda questione riguarda le risorse finanziarie
Non abbiamo attivato da nessun protocollo di intesa con Mediocredito per i Confidi
Sono cioè il campo delle fondazioni bancarie
E c'è il problema degli appalti che tepore della legislazione socio lavoratore di cui parlava il professor Zamagni c'è pone degli appalti non sono sempre al massimo ribasso ma sono rimangono molto difficili e bisogna veramente superare la logica del massimo ribasso
Perché oggi se la pubblica amministrazione continua a vedere la cooperazione sociale come un soggetto utile a risparmiare si manca dalla valorizzazione del fenomeno bisogna che da parte dalla cooperazione sociale ci sia la capacità di presentare progetti da parte pubblica ci sia una valutazione dell'assegnazione dei servizi così delicati come l'assistenza all'handicap
E così via non non meramente misurati sul costo ma sulla qualità della della risposta grazie
Ringrazio
Ivano Barberini per il suo intervento
Ringrazio dubbi perché
Ognuno si mantiene rigorosamente nei tempi previsti e do la parola all'avvocato Giuseppe Guzzetti che il presidente cari
Superati non essendo io il primo americana nella critica per il tempo ma
Parlando delle fondazioni cosiddette bancarie
Un tema piuttosto complesso poi piuttosto ampio ma spero di darvi qualche elemento di curiosità eventuali ulteriori approfondimenti che l'associazione potrà fare sul tema specifico delle fondazioni bancarie
Io liquiderei abbastanza rapidamente
L'aspetto fiscale
Riferendo
L'attuale situazione delle fondazioni bancarie dal punto di vista fiscale in rapporto anche al decreto legislativo oggetto di questo nostro convegno e a realtà le fondazioni bancarie dal punto di vista tributario
Sono nella prima parte di questo nella prima sezione di questo decreto legislativo
Ricomprese fra gli enti non commerciali e quindi dovrebbero seguire la normativa tributaria degli enti non commerciali
Mentre sono esplicitamente esclusi dall'articolo dieci comma dieci e quindi dalla seconda sezione decreto legislativo così come one-man show e quindi dovrebbero avere un loro regime tributario
Questo è anche dovuto al fatto che in questo momento
E in discussione davanti al parlamento un disegno di legge ad iniziativa proponente il ministro del Tesoro Ciampi
Che
Aveva a suo tempo insediato una commissione presieduta dal sottosegretario Pizza che lavoro un testo che è quello in discussione al Parlamento che si componeva di due si compone di due parti anch'esso una prima parte che attiene ad una definizione di carattere giuridico civilistico delle fondazioni in modo organico ho ritenuto tale e una seconda parte dall'articolo tre in avanti che viceversa contiene norme di carattere fiscale di carattere tributario quindi dovremmo dobbiamo ritenere che le fondazioni bancarie
Dovrebbero allora come ente non commerciale rientrare nella disciplina nella legislazione tributare fiscale degli enti non commerciali
E poi dovrebbe dovrebbero fondazione bancaria vere una loro specifica e peculiare disciplina prevista da questo disegno di legge
Tanto che la Commissione dei Trenta a raccomandato un coordinamento fra quella che oggi è ormai una legge c'entra in vigore dal primo gennaio novantotto e i contenuti di questo disegno di legge che è in discussione
E per la partita di votare io mi fermo qui mentre credo che sia di un maggiore interesse a mio avviso spendere una parola devo dire che l'ha già fatta in modo molto egregio
Il presidente Lucini
Riferendo appunto delle fondazioni bancarie spendere qualche parola su questo soggetto che
Compare lascio in maniera come dire piuttosto strana nella legislazione del nostro paese del mille novecento novanta cammin facendo come talvolta accade però una sorta di accidente della legislazione cammin facendo si è scoperto che poteva diventare un soggetto molto importante riferito i temi che sono oggetto di questo nostro convegno ma soprattutto gli scopi della vostra associazione per la quale io mi complimento
Con il magnifico rettore con coloro che hanno avuto questa idea anticipando tutti sul tempo ma sappiamo che aveva l'Emilia e la Romagna sono una terra afferra stile soprattutto in questa materia della cooperazione no-profit
Del sociale come dire privato
Dicevo
Compaiono sulla scena
Civilistica del nostro Paese questi soggetti le fondazioni bancarie
Che diciamo subito Choderlos Shawn delle fondazioni tout court questo aggettivo bancario azioni Agorà scompaia il più rapidamente possibile
Non è dovuto ad altro se non il fatto che
Sono state le fondazioni previste in una legge del mille novecento e novanta
Che aveva per scopo tutt'altro che inventare le fondazioni aveva per scopo di dare attuazione ad una decisione di carattere squisitamente politico che era quello di separare
Per certi tipi di banche particolare rappresentate dalle casse di risparmio
E dalle banche del Monte ed alcuni istituti bancari come la Compagnia San Paolo di Torino il Monte dei Paschi di Siena la Banca di Roma il Banco di Napoli e il Banco di Sicilia che avevano una caratteristica peculiare
Nelle loro origine loro
Documenti fondativi nei loro statuti fondativi
Di essere degli istituti di credito che non erano nati per svolgere un'attività di carattere bancari ma avevano come obiettivo delle finalità di carattere sociale
Tanto è vero che non avevano dei soci non davano dei dividendi a fine anno ma gli utili che
Questi istituti che facevano banca con caratteristiche particolari dal punto di vista per esempio dei tassi minori e dei tassi
Che pagavano ai risparmiatori maggiore rispetto con il sistema bancario e dei tassi viceversa
Attivi nei confronti dei risparmiatori maggiore quindi prestano i soldi
A tassi inferiori per sostenere le piccole attività gli artigiani commercianti e pagavano perché è una finezza sociale di piume danaro che i risparmiatori che era prevalentemente risparmi delle famiglie
Depositavano questi istituti
Nel mille novecentonovanta il legislatore italiano decide
Mi consentite solo una battuta ma
Siccome certi passi la nostra Fondazione ha già fatto non sono sospettabile di una polemica decide di virgolette privatizzare queste casse
Anche qui partendo da una grossa polemica ideologica che cassa senza sorgive con queste finalità uguale
Male amministrato male non ha funzioni casse dove c'è privato che fa utili distribuisci intende bene
In in Europa in Francia ed in Germania continuano tranquillamente a funzionare pensiamo alle Landesbank degli lender tedeschi nessuno
Assolutamente si immagina di privatizzare queste banche ma in Italia si scatenò la polemica violenta che bisognava dividere la banca dalle fama dico questo non siccome io ho dismesso la mia banca quindi non sono non se non avessi dismesse ecco qui più volte nella banca pur virtute cose che hanno scritto sui giornali
Do atto al magnifico rettore che nel momento in cui infuriava la polemica su questi temi che senatori deputati economisti scrivevano sui giornali sui quotidiani economici
E non solo economici più importanti dal Corriere al ventiquattro ore
Diciamo articoli violentissimi contro le fondazioni ma io lettore credo nel novembre dello scorso anno ha scritto
Un articolo sul Corriere della Sera di cui vi sono molto grato a nome di tutte le fondazioni bancarie
Che al rigore scientifico del Magnifico Rettore univa una sensibilità che io non ho trovato voglio dire nel mondo della cultura e nel mondo anche politico una sensibilità direi eccezionale il termine non è io non non sono diciotto invitano cioè non faccio piaggeria ma perché coglieva veramente il significato di queste fondazioni di queste case
Sono sono dei patrimoni che sono stati accumulati lo accennato dolci
Accumulato nel corso dei secoli
Per la laboriosità e la capacità e il senso diciamo civico di intere generazioni che giustamente bisognava salvaguardare nelle loro finalità sociali ma nella loro autonomia
Lo Stato non ha mai messo una lira anzi
Quanto ha preso sotto il profilo fiscale e quant'altro sono casse basterebbe pensare alla mia cosa
Ha dovuto fare nessun che hanno fatto
Interventi per i quali migliaia di miliardi sono stati destinati a risanare altre realtà ripeto a un certo punto si era pensato bene che queste cose si dovevano trasferire al loro stato e capisco bene che era una cosa interessante perché acquisire nella situazione di dissesto della finanza pubblica italiana
Cinquantacinque mila miliardi di queste di queste casse erano un bel caldo che un bel regalo di Natale che arrivava nelle casse dello Stato ripeto devo a uomini come il professor Roberto Roversi Monaco poi loro hanno come dire no non sono attaccabili come dolci del sottoscritto che erano lì in queste fondazioni o nelle case se finalmente si è capito in questo Paese che bisognava imboccare una strada diverso
Allora nel mille novecentonovanta si decise che bisognava separare la funzione bancari accorciati io reputo anche che condivido anche interessante salvo le cose che aziona Dolcini circa radicamento di queste banche sul territorio profonde Rita il fatto mi sono state case che hanno accompagnato e Enzo su tassi curato lo sviluppo di intere basti pensare alla mia Lombardia che ho già fatto la Cassa di Risparmio delle province lombarde questo punto di vista comunque nel novanta si decide allora separiamo la funzione bancaria dalla funzione sociale che prima erano un tutt'uno
Tanto è vero che significativamente il consiglio d'amministrazione della più grande casa del mondo per la Cassa di risparmio ci ha chiamato si chiamava adesso il nome l'abbiamo ereditata noi come Fondazione Commissione centrale di beneficenza
Che amministrava la banca e faceva anche la beneficenza con gli utili che ricadrà
Il legislatore inventa le fondazioni non come un soggetto attivo nel panorama delle istituzioni che può che potevano sorgere finalità sociali ma intensa e sempre un no blu per la verità e mi pare nasce il Trentino per diventare poi bolognese
Inventa le il ministro queste fondazioni come contenitore delle azioni
Cioè siccome non sapevano come privatizzare le case fece allora in prendiamoci Roma nel Codice sta a libro primo capo secondo la parola fondazione allora
Le la banca diventa una S.p.A. e come dire con un calcolo matematico dividiamo il patrimonio sociale per un numero di azioni ricaviamo il valore dell'azione
Stabilito che carico attorno i milioni di azioni le mettiamo in questa fondazione inattesa che poi si decidesse come dovesse avvenire il processo di privatizzazione quindi legislatore non si accorge che in venti anni dalla fondazione aveva
Messo in campo uno strumento formidabile per fare le cose che poi sono caduti dal novanta ad oggi attraverso provvedimenti legislativi e provvedimenti amministrativi successivi dove
Peraltro l'attenzione è sempre sulla privatizzazione delle fondazioni non sicuro nessuno e le polemiche sono sulla privatizzazione
Nel senso questi non privatizza non sono i soliti politici che sono lì a tener ferme queste banche perché nomina riconoscibili gestire San Patrizio
Cammin facendo si prende coscienza e consapevolezza che lei fondazioni bancarie
Potevano e dovevano diventare uno strumento importantissimo proprio nel settore del cosiddetto privato sociale perché
Perché intanto utilizzando gli utili
Che la banca a ogni fine d'anno essendo la Fondazione l'unico azionista o per quelli che hanno fatto interventi di sono andati sul mercato con quote
Molto limitate ci hanno fatto un indica Pittaro pure hanno ceduto dell'azione dei privati la banca e la Fondazione rimaneva l'azionista più importante se non esclusivo non amo la proprietà il cento per cento dalla nostra casa è hanno cominciato queste fondazioni a intervenire utilizzando gli utili delle loro case dei loro ma anche con una maggiore organicità scoprendo dei filoni di interventi delle finita di carattere sociale un po'meno accidentale accidentata rispetto a prima quando le due funzioni erano assieme
La legislazione identificò in quattro settori di finalità sociali
Università formazione istruzione arte cultura sanità assistenza sociale sostegno alle categorie sociali deboli e lev Fondazione hanno cominciato a orientare i loro interventi in modo un po'più organico
Poi si si è accorti che io parlo della mia esperienza e non voglio minimamente parlare dell'esperienza ed altri io sono perché l'autonomia
Ci siamo battuti anche nei confronti del vice Ciampi per garantire questo prevedeva del tutto garantito nel testo iniziale oggi il testo è un ottimo testo io mi auguro che venga approvato rapidamente per la cosa gli dirò fra un istante
Dicendo a un certo punto si è fatto avanti un altro ragionamento
Il nostro ragionamento
Noi oggi eroghiamo un certo numero di miliardi che sono gli utili che era nostra banca mezzi a disposizione
Quando approva il bilancio dopo aver fatto gli accantonamenti dei server ma siamo legati ad una vicenda di carattere come dire di cui non siamo noi contrariamente a quello che hanno scritto e hanno raccontato non siamo assolutamente noi protagoniste ma è la nostra banca che ha un suo consiglio d'amministrazione
Della quale proceduralizzazione del quale non sempre rispettato l'autonomia anche perché noi non eravamo certamente non siamo assolutamente banchiere quindi non hanno non dovevano fare un mestiere d'altri ma abbiamo scoperto che poteva accadere che non hanno la capogruppo faceva quasi due mila miliardi di utili ma in parte certi situazione particolare alla Fondazione non arrivava una lira perché perché la banca non la capogruppo erano gruppo quei soldi sono serviti per fare attracco
E si è allora
Fatto un ulteriore ragionamento che ha determinato la nostra Fondazione a dismettere la nostra banca nel senso le lire sei
Mettiamo profitto il fatto di essere il proprietario al cento per cento in questa casa
Che ha un valore patrimoniale ingentissimo dieci lire trecento miliardi
Attraverso questa operazione potremmo dotare la fondazione
Di un patrimonio che opportunamente investito dalle risorse per fare la nostra Fondazione
Che una funzione che operano nel settore delle finalità sociali aggiungo io perché questa è una battaglia che non abbiamo fatto
Oggi il disegno di legge c'era un conoscente Lucio questo vorremmo richiamare una tensione non solo le quattro finalità ma quelle finalità che i singoli statuti rispetto alla storia
Delle singole casse che va difesa esuberante potrebbe ha già noi aggiungeremo nei nostri statuti a quelle quattro ferita per i quali abbiamo l'obbligo di legge se la legge verrà approvata di euro di erogare non meno del cinquanta per cento delle nostre erogazione annuali delle ulteriore finalità per esempio certamente non lo Statuto della Fondazione Cariplo metteremo il sostegno all'economia locale
Che non è farà banca come qualcuno ancora una volta sbagliando polemizza ma è fare sostegno perpetuando qui si faceva prima l'esempio della banca lo faceva Dolcini banche fondazioni integrando la banca fa lava anche la Fondazione pensate a tutto il problema
Della ricerca applicata della ricerca universitaria del rapporto università economiche in un tessuto fatto di piccole e piccolissime aziende che non sono in grado i distretti che vanno in crisi perché non hanno mezzi e risorse per farla ricerca applicata per sostenere economie mature come la nostra città che noi potremmo ecco questo il sostegno all'economia locale
Allora si delinea oggi un ruolo e devo correre alla conclusione un ruolo delle fondazioni bancarie
Importante e decisivo proprio nel settore del no profit e delle come dire finalità di carattere sociale perché queste fondazioni dispongono
Di patrimoni e di risorse da erogare nei prossimi anni di dimensioni che lo stesso non immaginavamo quando ci siamo messi è come dire a far passare la nostra Fondazione contenitore delle azione Ash oggetto attivo importante nel settore del privato sociale del nostro Paese
Non lo so Fondazione disporrà di circa dodici mila miliardi patrimonio se tutto va bene al due di gennaio
Oggi ci pone un problema importantissimo che neanche immaginavamo di
Investimento di queste oggi scopriamo che la Fondazione paradossalmente la cosa che fa tremare le vene ai polsi non è tanto erogare per i quali Turazza delle la missione da poi decidere poi e trovandosi queste risorse dovendo difendere il patrimonio dovendo farlo rendere perché se no non ero che se non lo investì bene vi rendete conto cosa vuol dire non corre rischi e quel patrimonio che se si mangia patrimonio è chiaro del nostro destino presto o tardi
è segnata quindi ma qui di questo non parlo oggi siamo sul problema
Di cosa fa alla fondazione del rispetto al settore di cui ci occupiamo oggi questa mattina una prima scelta che noi abbiamo di fronte
Che natura di fondazione
Intanto dico subito che noi chiediamo questa legge venga rapidamente approvato perché siamo ancora un ente pubblico nonostante tu delle dichiarazioni con tutto quello che questo comporta
Io ho la nostra struttura è data dai dipendenti di Cariplo Trust trasferiti che paghiamo Pd Lista la fondazione ma oggi noi pensiamo ad una fondazione diverso stiamo studiando un progetto e Fondazione nuovo
Snella strategica non appesantita da molte come dire da una struttura burocratica ma di avvalerci di collaborazione esterna ma mi rendo conto che ecco perché bisogna fare una Mario nascono secondo Zen vantare dicevo oggi per esempio c'è la scelta una fondazione che eroga una fondazione che fa la mia opinione la nostra fondazione ha già fatto una scelta noi non in non faremmo perché vuol dire immettersi oggi che siamo all'inizio di questa esperienza
In operazioni il cui esito è gestire un ospedale gestire la scuola gestire e conosciamo contrari per esser chiari
Che la Fondazione faccia questa scelta viceversa lo riteniamo che la Fondazione depresso una fondazione di erogazione cioè una fondazione che sostenga l'azione di soggetti che già operano nel settore del sociale e del privato sociale quindi MC quattro settore in quelli che aggiungeremo il nostro eroe la nostra sarà una presenza di sostegno è inutile che noi ci impegniamo a gestire certi settori è molto più importante
Che noi interveniamo a sostenere questi oggetti
Chi oggi già operano in quei settori con maggiori e presenze capacità e tante altre cose che la Fondazione almeno nello stato attuale non è in grado di avere a rischia di fare dei grossi riconosceva e quindi una fondazione de allora
Oggi la Fondazione può diventare il punto di riferimento importante
Delle cooperative sociali del no profit delle ONLUS eccetera
Dove ricompare Lando queste esperienze queste presenze nel sociale nei settori dove opera certo facendo delle scelte decidendo che cosa vogliamo fare poi non ci come siamo una fondazione a dimensione sovraregionale a differenza di altre fondazioni abbiamo anche il problema del rapporto col territorio con le popolazioni non siamo tutti di espressione provinciale rispetto ai grandi interventi che può fare la formazione pensiamo ad esempio delle comunisti Foundation
Delle fondazioni comunitarie locali che hanno un rapporto più stretto con il territorio e sci risolvono questi problemi lasciando alla Fondazione virgolette madre di fare i grandi interventi della Biblioteca Ambrosiana sostegno alla Fondazione Scala Programme per l'edilizia universitaria lombardi alla ricerca dice
Chiudo professor diventerebbe veramente di avere di avere abusato per dire questo
Anche noi come tutto quello che si muove in questo settore da questi provvedimenti anche noi siamo in una fase di definizione di che cosa vogliamo essere siamo aspettiamo la legge per capire serratura sarà privata come dice la legge quindi su questo non si discuterà ma come dici
Organizzeremo definire quali sono i settori lei quale vogliamo intervenire qualificando la presenza delle fondazioni certo e concludo oggi sia per il cosiddetto terzo settore ma più in generale per di interventi nel privato sociale
è comparso sulla scena un soggetto dalle potenzialità anche economiche rendeva antichissime che può dare un contributo importante non in questo siamo intenzionati a farlo un contributo importante allo sviluppo di questa realtà che già oggi operano che danno un contributo rilevante alla crescita civile ma la soddisfazione divisioni sociali in presenza dello Stato che arretra non ha più le risorse oggi le fondazioni non in modo sostitutiva perché è chiaro che i duecento mila miliardi intervento del del Fare non possono essere sostituire Rifondazione ma certo dando un contributo importante a sostituire interventi che oggi il pubblico non è più in grado di dare la spesa pubblica non è più in grado più gravi sostenere se tutto questo avviene con un effetto moltiplicatore fra l'intervento alla Fondazione ed è realtà che già oggi operano sociale credo che i risultati saranno interessanti grazie
Io ringrazio l'avvocato Guzzetti lungi da me l'idea di fare un riassunto le cose interessantissime che ha detto
Mi limito a sottolineare due cose una e effettivamente l'idea che il legislatore quando ha creato questo marchingegno non avesse in mente nulla per le fondazione ed è un un bel caso di inter auto individuazione delle delle proprie finalità di di vivacità e di vitalità di senza nella società la seconda cosa vale soprattutto per i giovani seguono il corso io credo che veramente il problema anche per le nostre fondazioni quelle dell'Emilia e della Romagna sono generalmente a base associativa
Sì è quella di trovare amministratori dirigenti funzionari
Che da un canto sappiano erogare ma lì effettivamente come si sono ognuno può trovare la propria mission è poi proseguito
Ci vorrebbero gestire e quello veramente credo che sia un compito formativo che spetti anche non solo all'università che è una cosa importantissima per la che è stata rilevata dall'avvocato Guzzetti
Che ringrazio vivamente il suo intervento
A questo punto volevo a informarli del fatto che il dottor Mastrobuono non potrà essere presente segretario generale di Unioncamere però ci manderà poi un intervento scritto
E lo sostengo chiederei al avvocato Tucci di prenderlo dal presidente perché io purtroppo verso l'una un impegno a Bologna e quindi debbo
Permesso grazie
Ringrazio di nuovo dal Magnifico Rettore per la
Presidenza la partecipazione
Così intensa e interessante a questo convegno lo ringrazio per la presidenza della associazione che oggi noi rappresentiamo e sono certo che il contributo il magnifico rettore sarà una garanzia di successo e di risultati per la nostra associazione
Do la parola sempre con preghiera di mantenersi nei limiti di tempo che il relatore si sono a otto
Dati al signor Mauro Mauro Mario Mauro vicepresidente per il non profit della Compagnia delle opere
Grazie
Sentito alla associazione che
Ha voluto qui anche la nostra presenza
E approfitto dall'assenza temporanea dal tavolo anche del professor Zamagni
Per esprimere invece un grazie
Altrettanto sentito e non formale
All'Hui cioè al lavoro
Alla sua pervicacia e alla sua diciamo ostinazione che ha favorito senz'altro la produzione di questo decreto sulle Onlus un grazie perché probabilmente senza questa ostinazione date le
La gran numero di trappole diciamo
Poste sul cammino di questa decretazione non profit difficilmente qualcosa sarebbe arrivato a compimento
Purtuttavia rimangono molte le incognite legate appunto
Alle norme che stanno per andare in vigore
E mi permetterò in questo senso fare almeno un osservazione critica
Voglio però riprendere la suggestione che c'era nell'intervento di Zamagni anche nella ripresa che faceva Barberini vale a dire sul legame che c'è tra mondo del non profit e mercato
O meglio ancora
Nel momento in cui si ha la pretesa di rimanere sul mercato di stare nel mercato che senso ha come si concilia questo questo il fatto di chiedere delle agevolazioni cioè di chiedere sostanzialmente delle corsie preferenziali
In che rapporto sono i due aspetti
Vi chiedo scusa in anticipo perché non avendo una formazione da economista
Potrò esprimere questi concetti con estrema rozzezza però mi permetto fare questa osservazione prima di tutto
Torniamo sulla questione del mercato il mercato inteso appunto come spazio anche fisicamente inteso dove sì proprio vede gli scambi in virtù di uno stesso sistema di pesi e di misure vale a dire di stesse regole
Certo se tanto si sono spinte le organizzazioni non profit e chi ha voluto questa legislazione è stato a partire dalla constatazione che non vi erano stesse regole
Sul mercato e che c'era necessità di un riequilibrio in favore delle organizzazioni non profit questo deve essere secondo me è chiarissimo perché bisogna capire che se è compatibile su una strada pubblica che circa circolino veicoli
Di diversa natura e che alcuni di questi esprimano anche rendano servizi di pubblica utilità
Ben più difficile sarebbe pensare che il non profit chieda per i propri veicoli chiamiamoli così uno status da auto blu
Non è questo il punto
Quando si parla di agevolazioni si parla di qualcosa che nel tempo porteranno a stessi per se stesse misure vale a dire a stesse regole all'interno delle quale sia le imprese private puramente intese sia le imprese
Non profit
Possono avere una loro collocazione ben definita
Perché non marchi il mondo del non profit come un mondo a rimorchio della rendita politica
Cioè come un mondo che fruendo di agevolazioni
Posta in definitiva collocarsi ai voleri del di qualsivoglia esecutivo
Di qualsivoglia potere politico quando chiediamo agevolazioni per il non profit non chiediamo insomma stato stia auto blu chiediamo un riequilibrio delle leggi del mercato
In modo tale che chi opera con finalità di utilità sociale possa vedere questo suo questa sua vocazione riconosciuta e approvata
Zamagni citava prima la difficoltà di arrivare in tempi brevi anzi brevissimi a una normativa giuslavoristica e a una legge di natura civilistica
Io vorrei evidenziare questo proposito a scalini uno dei rischi più forti legati alla mancata produzione in tempi brevi di queste leggi vale a dire il rischio di dequalificare il settore non profit
Il rischio cioè che in presenza solo di una normativa fiscale
Senza una norma che precisi la natura degli enti non profit non ci troveremmo in breve a una corsa a poter fruire dei vantaggi delle organizzazioni non profit da parte di qualsivoglia struttura e questo con il grave problema di gettare una luce di sospetto sulle organizzazioni non profit vere reali
Accanto a questo mi preme anche fare un'osservazione sul testo che indica come il cammino sia per molti versi incompiuto e che quanto spiccato dal professor Zamagni sia in questo momento solo la metà dell'opera
Intendo cioè sottolineare l'avventura di un termine ma potrei aggiungerne un altro del termine istruzione dentro questa normativa dentro questa decretazione
Ma vi si potrebbe aggiungere esempio il termine sanità
Il termine istruzione e tra quelli diciamo plausibili per l'attività delle Onlus ma nello stesso tempo tali attività al contrario di quelle diciamo del primo gruppo rientrano nella
Fate una scuola materna siamo al lusso se la facciamo tutta per bambini handicappati e questo a dispetto del fatto che da anni in questo Paese si favorisce l'inserimento degli handicappati in classi normali
Ora il mondo dell'istruzione della formazione può godere dei benefici previsti se e solo se la propria azione destinata a soggetti svantaggiati o esteri
Ciò implica di fatto l'esclusione di tutte le scuole dai benefici garantiti a questo nuovo soggetto fiscale
Fatto questo di per sé discriminante penalizzante
Ma le novità del decreto legislativo in questo senso in questione sono anche sul versante degli enti non commerciali dove noi dobbiamo registrare un ulteriore grave penalizzazione per il mondo delle scuole
Infatti in base alla nuova formulazione del testo unico l'oggetto principale dell'attività svolta dagli enti non commerciali e individuato nell'attività essenziale per realizzare direttamente agli scopi primari indicati dalla legge
Dall'atto costitutivo o dallo Statuto ciò comporta che a prescindere a prescindere dalla natura ideale dei fini perseguiti
E dall'assenza del fine di lucro
Sanciti statutariamente ai fini dell'assoggettabilità imposta di un ente risulta determinante la natura dell'attività di fatto posta in essere
Conseguentemente quegli enti che si trovano a realizzare le proprie finalità ideali ad esempio educative ma anche assistenziali
Attraverso attività di natura di per sé considerate commerciali scuole ospizi case di ricordare non potranno più essere qualificati ai fini fiscali quali enti non commerciali
Con conseguente assoggettamento anche dell'attività finora considerata istituzionale alle disposizioni previste per la tassazione del reddito d'impresa
è solo un esempio
Di cosa può voler dire non completare l'intero ragionamento con il professor Zamagni a lungo abbiamo discusso in questi mesi ma oserei dire anche in questi ultimi anni di quanto valesse la pena aprire la porta del mondo del non profit
In modo tale che
Potessero entrarvi a pieno in titolo tutti i soggetti che ne hanno realmente diritto
Ci ritroviamo con questa decretazione con una porta che in parte aperta certo non vorremmo trovarci tra qualche tempo con un uso appena socchiuso
Concludo dicendo che quanto detto ricco il riferimento al mercato ci pare assolutamente indispensabile
Per favorire sul mercato una piena presenza di soggetti che abbiano finalità di utilità sociale
Senza dimenticare che questi soggetti debbono potersi leggere seppur si scrivono non profit impresa e quando sono in prese e nel momento in cui si scrive non profit ad esempio l'attività di volontariato possano leggersi a pieno titolo e definitivamente carità grazie
Grazie a Mauro sia per i tempi sia per i problemi che ha sollevato che sono nuovi e interessanti indubbiamente opinabili e discutibili ma comunque e certamente da esaminare ed approfondire il primo è quello della definizione o direi meglio della necessità o meno di una definizione delle Onlus il secondo è sulla natura sulla fruibilità delle particolare agevolazioni per le scuole il problema della sanità
Credo che questi saranno i problemi grossi e importanti della discussione di oggi ma soprattutto di domani
Felice Scalvini servizio segreto vicepresidente della Confederazione cooperative d'Italia
Grazie presidente grazie anche
Molto sul piano personale perché venire a parlare di non profit impresa sociale a
A Forlì e a me fa estremamente piacere sul piano personale Ray le sai perché ebrei
Io ho cominciato a parlare di impresa sociale a Forlì
Ne parlavo con Gino Matarelli
Andavamo a mangiare le tagliatelle
In collina
E dopo aver parlato di impresa sociale
Con Gino Matarelli vent'anni fa
Partivamo
Per l'Italia a parlare di impresa sociale e venivamo entravamo nel limbo di giornali di cui che citava Zamagni perché
Gli imprenditori ci diceva che eravamo matti
Ai Potì Zahra che ci potesse essere sociale si potesse fare impresa per il sociale e nel sociale
E tutti gli amici del mondo solidaristico del volontariato
Ci guardavano con molto sospetto dicendo costituisce cominciano a parlare di impresa
Incominciò a diventare pericolosi
Cominceranno a parlare di soldi incominceranno a parlare di profitti cominceranno a parlare di cose con cui il mondo del non profit il mondo del volontariato il mondo dalla solidarietà perché questo era poi il termine di riferimento
Non deve avere a che fare
E invece adesso a distanza di
Non molti anni perché vent'anni si possono essere tante ma in fondo sono solo fiato di vento nel corso della storia
Molta strada
è stata fatta il concetto di impresa sociale ormai è un concetto che si è affermato
La cooperazione sociale che sognavamo con Gino matterello è diventato un fenomeno molto rilevante forse uno dei più rilevanti nel panorama della evoluzione del delle politiche sociali del nostro Paese
Ed è a partire un po'da questo breve ricordo che mi son concesso ma mi sembrava anche un un dovuto omaggio mi ha fatto molto a a un grande uomo e soprattutto un uomo buono perché questa era la caratteristica fondamentale
Di Gino Matarelli
Ho detto questo anche per i per dare un po'la cifra l'al di là degli elementi personali e di carattere concettuale al mio intervento che si inserisce tutta nelle considerazioni fatte dal professor Zamagni in apertura
Cioè
Anch'io credo lo credo come espressione anche di una delle parti più una parte cospicua del movimento cooperativo del nostro Paese insieme a Ivano Barberini che rappresenta l'altra grossa parte che il fatto nuovo
Di questi ultimi anni sia stata l'irruzione della dimensione economica nel mondo della solidarietà
E quando parlo di irruzione della dimensione economica intendo una cosa ben precisa quella che Zamagni chiamava il mercato cioè la dimensione degli scambi economici
Cioè il fatto nuovo che si sta determinando in questi anni è che si esce dalla dimensione pubblicistica e rogatoria per cui la solidarietà è frutto è qualcosa che si svolge al di fuori degli scambi economici
Ed è frutto soltanto della beneficenza dell'erogazione delle famiglie del delle donne attraverso il lavoro di cura degli ordini religiosi sono poi una forma di di di lavoro di cura al pari delle donne c'è lavoro non non retribuito
Ed è la struttura pubblica per incominciare invece entrare un fatto
Di scambi economici e parate questo e un fatto che dobbiamo valutare positivamente
Per una semplicissima ragione tutte ci sono stati vari accenni anche negli interventi che mi hanno preceduti tutti le analisi riguardo al futuro ci stanno dicendo che i bisogni sociali stanno esplodendo ci sono ragioni demografiche molto precise
Ci sono effetti anche di trascinamento positivo dell'evoluzione sociale ed economica voi pensate che gli handicappati un handicappato vent'anni fa aveva attese di vita che se se stavano sui ventisei anni
Adesso attesi di vita che superano i sessantasei anni attendono ad arrivare alle attese di vita ordinaria
Dobbiamo renderci conto che ci sono quarant'anni
Di costi aggiuntivi
Perché abbiamo ottenuto un grande risultato c'è sociale civile umano quello di garantire attese di vita più lunga una persona disagiata ma dobbiamo sapere che questo produce dei costi
L'allungamento dell'età produce dei costi cioè c'è un fenomeno di evoluzione demografica che determina all'interno del mondo dell'intervento sociale
Una richiesta di
Risorse maggiori
Che non s'erano ma state preventivate lo stesso fenomeno della medicina la medicina è qualcosa do e e è uno dei settori dove l'evoluzione scientifica l'evoluzione tecnologica anziché ridurre i costi di aumento
Perché vent'anni fa
Una diagnosi era frutto di mezz'ora di lavoro di un bravo medico che che faceva dire trentatré auscultando ti sotto la scapola adesso un set di analisi non lo si nega a nessuno né al nemmeno per un piccolo mal di piedi quindi però capire c'è una bella differenza di costi e d'altronde è giusto che sia così
Ma questo determina
Un fabbisogno di risorse
Che esponenzialmente molto più rilevante e soprattutto non è stato previsto e non si pongono due problemi
Si pone un problema sicuramente di recupero di risorse di trasferimento di risorse per il mondo del sociale in questi anni le risorse sono costantemente aumentate non è vero che siano diminuite
Ma c'è anche un problema di generazione di efficienza perché l'altro modo per riuscire a rendere disponibili per tutti i cittadini quindi per continuare a perseguire un ideale di intervento universalistico di garanzia universalistica per tutti i cittadini di uno standard di protezione sociale
Adeguato e è trovare più risorse ma anche usare meglio le risorse che ci sono e magari recuperare anche le risorse marginali integrarle in un processo che sia virtuoso che sia in grado di
E
Direi la scienza economica la storia
C'insegna che il mercato quando è un fenomeno virtuoso come lo disse loro
Tratteggiava con
Con alcune
Pennellate il professor Zamagni e come poi ed ed è e vede la presenza di una pluralità di soggetti con obiettivi diversi come ben sottolineava richiamando Blücher
Invano Ivano Barberini e uno strumento utilissimo per generare efficienza
E quindi questo processo di i avvicinamento di emersione della dimensione economica all'interno del mondo del sociale intero mondo sul della socialità è un fenomeno di cui non dobbiamo avere paura questa la convinzione del mondo della cooperazione questo la corte e la e la ragione
Del successo della cooperazione sociale
Perché la cooperazione attraverso la cooperazione sociale è stata la prima che non ha avuto paura
Di parlare di dimensione economica di parlare d'impresa di parlare di efficienza di dire che l'efficienza è una condizione della solidarietà non è alternativa la solidarietà che una solidarietà inefficiente è un solidarietà monca
Una seconda solidarietà che sperpera una solidarietà che meno solidarietà di quanto dica di essere una solidarietà che non è attenta alla buona gestione dei beni della terra è una solidarietà che perde qualcosa e quindi l'efficienza è un elemento strutturale
Della della solidarietà
Ecco dicevo non bisogna aver paura di parlare di economia non bisogna aver paura di parlare di impresa non bisogna aver paura di affrontare le sfide che questa nuova dimensione propone
Questo è il problema
Che abbiamo di fronte e badate bene che questo è un passaggio epocale
Perché questa mutazione di prospettive
A soprattutto la grande implicazione dal punto di vista delle politiche pubbliche
Voi capite che in una logica di questo tipo non è più pensabile
Che la pubblica amministrazione
Sia il soggetto garante dell'erogazione dei dei servizi di protezione sociale
Direttamente sia anzi sia l'erogatore de ma la pubblica amministrazione deve diventare il garante della capacità della comunità locale della società di produrre protezione sociale al proprio interno
E una mutazione di prospettiva quella che noi abbiamo cominciato a chiamare come la mutazione il passaggio verso le politiche sociali attive
Prendendo un po'a prestito la definizione dalla dalle politiche attive del lavoro cosa significa politiche attive del lavoro significa che lo Stato la pubblica amministrazione non dai lavoratori e cittadini
Cosa che peraltro in alcuni regimi si è provato a far è stato protestato tentato spie sperimento è stato tentato tutti i regimi socialisti garantirne lavora tutti il bene lavoro che il bene fondamentale del nostro patto costituzionale
Quindi né che sia impensabile che lo Stato garantisca tutti lavoro non ha funzionato
Le politiche europee sono e anche occidentali si fonda su su sulla ipotesi delle politiche attive del lavoro cioè la pubblica amministrazione stimola gli imprenditori perché investano di più perché assumano i giovani perché assumano le persone svantaggiate
Fanno formazione rinforzano
Sul fronte della del dell'offerta di lavoro mettono in campo cioè tutte quelle iniziative non sempre riescono in Italia siamo abbastanza arretrati però che tendono a stimolare la capacità del tessuto sociale economico di produrre e distribuire il bene lavoro
De distribuiti distribuirlo nel modo più efficiente possibile minando le simmetrie informative che ci sono fluidificare il mercato del lavoro sappiamo che in Italia c'è molto da fare però la posizionato le avesse una posizione attiva di stimolo e attraverso questo ha l'obiettivo di realizzare questo Obiettivo di giustizia sociale che la piena occupazione nei limiti in cui ecco la stessa logica noi riteniamo che le pubbliche amministrazioni debbano assumerlo nel fronte sul fronte della
Produzione dei dei servizi sociali e servizi sanitari dei servizi di protezione sociale
Cioè non più amministrazioni che incassano risorse attraggono risorse attraverso il prelievo fiscale e le erogano attraverso servizi diretti o indiretti
Ma una pubblica amministrazione che diventa sempre più un'Agenzia di sviluppo
Della capacità degli agenti della se del sistema sociale economico locale di produrre e distribuire
Il bene assistenza agli anziani il bene sanità il bene sostegno agli handicappati venisse rimetto lavorativo tutti i beni sociali
Di tipo relazionale una grossa componente relazionale con cui abbiamo a che fare e capire che questa è una svolta una svolta epocale
E proprio la svolta di prospettiva quella delle politiche sociale attive però perché questa svolta sia possibile
E necessario che i soggetti del a me piace molto la definizione di Stefano domani che odiano detto quindi la prete della io di economia civile che quel quell'ambito di economia che mette insieme l'aria della cooperazione del terzo settore dell'economia
Della della della solidarietà
E necessario che questi soggetti si diano una prospettiva una strategia costruiscono innanzi tutto loro
Un disegno
De di rispetto a un orientamento di questo tipo e siano in grado di negoziarlo
Di renderlo praticabile attraverso ovviamente tappe successive
La legge in materia di ONLUS è una di queste tappe
E sicuramente una di questa età non mi soffermo perché molte cose sono state dette condivido quello che è stato detto nel sottolinearne gli elementi positivi ma anche i limiti del fatto di essere un gradino di non essere la come dire il punto d'appoggio per arrivare all'approdo finale di questo processo di trasformazione che molto sinteticamente è un portamento cercato di delineare e su questo è vero che ci sono
Altre tappe
In concludere mi permetto di sottolinearne
Tre
La prima invertendo l'ordine proposto da Stefano Zamagni non ma per una sottolineatura specifica e quella della di metter mano al Codice civile
Non si può entrare nella dimensione economica con un'attrezzatura normativa che non ha niente a che fare con la gestione di attività economiche
E questa attrezzatura normativa
Per affrontare attività economiche già esiste nel nostro codice civile visto un duecento novantotto articoli in materia di il professor Luciano qualcosa di più però io faccio meno l'avvocato di altri quindi
E in materia di
Società di associazioni
Che esercitano attività economiche che sono le società
Perché nel nel diritto l'associazione che esercita un'attività economica è una società è una società per azione lo sta cooperativo non S.r.l. bastano accomandita semplice un'altra operazioni una società in nome collettivo eccetera eccetera
Cioè esistenza un'accumulazione normativa
Che ci dice come si tutelano i terzi
Come si gestisce in regime di solvenza
Qual è la responsabilità degli amministratori qual è la responsabilità degli associati cioè tutto il patrimonio del diritto commerciale che stiamo attenti è vitale
Anche per le organizzazioni non profit nel momento in cui si mettono a gestire attività economiche
Anzi
Un attimo una organizzazione non profit che gestisce attività economiche a maggior ragione deve utilizzare tutto quell'apparato che è frutto dell'accumulazione di circa due secoli di di pensiero giuridico o forse anche di cinque secoli siete vogliamo vogliamo partire da i certificati di credito su cui del
Delle dei mercantili senesi Lucchesi e e fiorentini che ha stati socialmente le lamento di nascita il diritto commerciale moderno e dell'economia moderna quindi queste accumulazione
Deve essere portata
E resa disponibile
Per tutto il mondo del non profit nel momento in cui inizi mette gestire attività economiche altrimenti il rischio eh che noi ci troviamo nel giro di qualche anno con di fronte qualche grosso
Qualche grossa situazione di dissesto economico perché nel momento in cui ci si mette a gestire fatti economici anche se il suo gestisce per fini di solidarietà si va incontro a un rischio economico o rischio imprenditoriale
E io credo che sì vorrei ci vorrebbe c'è chi sia necessario questo vento una grossa lungimiranza per anticipare questi tempi
In parole proprie credo che si debba fare la riforma per introdurre nel nostro coordinamento altre forme di imprenditoria sociale accanto alla cooperazione sociale perché la cooperazione sociale avuto successo perché è stata la prima che ha preso una forma giuridica tipica strumentata
Adeguatamente strumentata per gestire attività economiche qual è la forma cooperativa
E la un po'risistemata e adeguata a finalità solidaristiche
Io credo che l'operazione da fare oggi peraltro un'operazione che in altri stati già stata fatta principalmente nella legislazione belga è quella di prendere la strumentazione del libro quinto
Del Codice civile e dire che possono nascere le società per azioni a finalità sociale lei S.r.l. a finalità sociale le società in accomandita finalità sociale perché è vero che per fare attività sociale ci sono
Alcune attività che richiedono un forte elemento partecipativo e allora verrà scelta la dimensione cooperativa ma in altre dove va tutelato e garantito la dimensione patrimoniale quindi
Opportuno avere a disposizione strumenti tipo le società per azioni società capitalistiche nel termine tecnico evidentemente fondate sul capitale che permettono di svolgere attività solidaristico
Sottolineato questo punto sugli altri sarà molto più breve soltanto per dire
A conforto di quanto diceva il professor Zamagni
Che il consiglio europeo straordinario sull'impiego riunitosi a Lussemburgo il venti e ventuno del mille novecento novantasette
Con la partecipazione di tutti i presidenti del Consiglio del del degli Stati dell'Unione europea
A
Affermato che per favorire lo sviluppo dell'occupazione ogni stato membro esaminerà
Su sul proprio fronte l'opportunità di introdurre nella propria legislazione dei tipi di contratto più flessibili per tener conto del fatto che l'impiego riveste delle forme progressivamente sempre diverso
Quindi
L'affermazione fatta da professor Zamagni che poi anche Grey una battaglia del movimento cooperativo
Da da da alcuni anni suo socio lavoratore in questo momento a l'autorevole imprimatur e la forte sollecitazione percorso del consiglio europeo dei primi dei primi ministri riunitosi
All'uso un po'Lussemburgo proprio pochi giorni fa e credo che questo sia sufficiente
Terzo per non dire altro per dire che è una cosa che va fatta e sulla quale tuttavia organizza detta il sostegno in qualche modo del terzo settore dell'economia ci si civile della cooperazione debbono impegnarsi a fondo
Terza questione che io metterei in agenda e poi concludo questione delle IPAB
Io credo che il ragionamento fatto effettivamente come
Giustamente diceva l'avvocato Guzzetti senza grande consapevolezza per quanto concerne
Le casse di risparmio e le fondazioni bancarie in qualche modo vada rifatto per le IPAB
Una legge di cui c'è assolutamente bisogno è quella della riforma delle IPAB
La mia convinzione personale ed è una proposta anche fatto dal Forum del terzo settore in questo in questo momento e che si debba andare verso la privatizzazione delle IPAB e la dissociazione
Del fatto gestionale dal dal dal dal fatto patrimoniale là dove il fatto patrimoniale è un fatto che non è afferente direttamente
Alla gestione di attività d'intervento d'intervento sociale
Quindi anche qui scorporare l'azienda sociale
Perché vada avanti a essere un'azienda sociale e
Ride vedere di trovare il modo di ricompattare riunire forse un tattica addirittura far confluire dentro le fondazioni bancarie sui di questi grossi patrimoni che molto spesso sono assolutamente inutilizzati lo sono finalizzati socialmente e finiscono per essere una
Una cosa sostanzialmente inutile o poco produttiva ai fini del protezione sociale
Primissima notazione l'agenda in questa agenda ipotetica che ho proposto interventi legislativi c'è però un'agenda quotidiana ordinaria ed è quella della collaborazione forte tra tutte le organizzazioni dell'economia civile
Cioè io credo di su questo invece l'unica cosa su cui un po'dissento da Stefano Zamagni io credo che la parola terzo settore un qualche senso ce l'abbia ce l'abbia nel senso di esprimere un modo diverso di stare sul mercato
Un modo diverso soprattutto di relazionarsi tra produttori un modo che privilegia gli elementi di cooperazione agli elementi di competizione senza peraltro scooter che ci possa essere anche qualche elemento di competizione
L'avete il le organizzazioni terzo settore la cooperazione sociale le associazioni l'associazionismo sociale il volontariato hanno di fronte una sfida che sull'età con la sfida morale a mio modo di vedere
Quella di non pensare
Che l'elemento fondamentale per la produzione di socialità e per la produzione di di solidarietà sia lo sviluppo di se stesse
Ma di pensare che sia che e importante che si sviluppino anche altre organizzazioni
Cioè per lo per il la cooperazione sociale pensare che è importante che si sviluppino si sviluppi l'associazionismo per l'associazionismo pensare che si è importante sviluppi per il volontariato per il volontariato è importante che pensare che si sviluppino le fondazioni e così via
Però calate questa ipotesi su nel quotidiano del lavoro sul territorio
Significa superare antagonismi personalismi significa trovare le ragioni e le forme della collaborazione significa trovare e realizzare le forme del reciproco sostegno
Sicuramente l'associazione che avete creato è una testimonianza che a Forlì sette
In grado di farlo credo che questa sia peraltro la sfida più rilevante più forte
Più come dire più elevata a cui sono chiamate le organizzazioni del dall'economia sociale dell'economia civile se davvero vogliono in qualche modo essere i soggetti di una svolta epocale grazie
Vede grazie l'avvocato Scalvini
E consentitemi di ringraziarlo
Anche e soprattutto per il ricordo
Che ha voluto dare di Gino Matarelli un ricordo che per me personalmente ma credo per molti di voi sia un ricordo culturale ma soprattutto ricordo educativo e umano
Mi sembra che il l'immagine di questo uomo di questa persona possa essere di grande stimolo e molto efficace per sia per i lavori di questo convegno ma questa è poca cosa ma soprattutto per una funzionale e solido sviluppo del settore non profit nella nostra città
Grazia Scalvini anche per aver posto accenno molto importante e significativo acuto profondo sul rapporto fra l'economia e di non profit e su questa dimensione di imprenditorialità e di organizzazione di impresa che il non profit
Devo dire vincendo antiche e remote diffidenze sta cercando di darsi e soprattutto poi grazie per questa immagine della responsabilità che da questa dimensione ne discende il il il a ricordo delle dalla normativa del Codice civile è sostanzialmente questo
E non è un ricordo e consentitemi l'espressione de iure condendo e
La dottrina e la giurisprudenza stando oggi dibattendo
E su posizioni diverse il problema della fallibilità
Delle fondazioni non lucrative che esercitano però o che hanno una responsabilità d'impresa ci sono delle sentenze
Che dichiarando il fallimento di questi tipi di associazioni per cui questo problema è un problema vero reale ed è un problema che deve essere definito per quanto mi riguarda un problema di responsabilità nella visione etica e giuridica questo è un problema di responsabilità
Chiudo so che ha chiesto di intervenire il professor Farneti
Per la verità Angelo
Intervenire di far sedere l'ho chiesto perché sono stato invitato dal dall'amico Salvatore Melandri
Probabilmente l'avrei comunque richiesto perché
In questa in questa mattinata ho riempito tre pagine fitte degli appunti perché ho trovato veramente e ringrazio di conseguenza anch'io gli organizzatori ho trovato veramente
Ricca
Ricca di spunti la discussione così come si è sviluppata
Sino a questo momento
Ora
Mi stavo chiedendo dopo che appunto il senatore Melandri mi ha invitato ad intervenire da che cosa nasce questo interesse che io ho provato questa mattina per una materia che per lo meno in questi ultimi anni non è stata la materia alla quale mi sono dedicato
A parte che ho ho riscoperto nella mia mente che circa venticinque trent'anni fa il mio primo articolo che scrissi lo scrissi
Me ne rammento solamente ora lo avevo quasi dimenticato sullo scopo mutualistico delle cooperative
E che come assistente in quella che oggi tecnica professionale sempre un venticinque anni fa
Feci una parte di corso quello che oggi si chiama modulo proprio sul sistema sul sistema delle imprese cooperative
Ora
Quello che a me credo interessa mettere in rilievo questa mattina di fronte a una platea che oltre a essere formata da autorevolissimi studiosi operatori è formata anche da studenti
L'unitarietà della disciplina aziendale la mia disciplina
Che io vedo confermata attraverso tutti gli interventi
Quando ho appena ascoltato parlare di efficienza come condizione della solidarietà
Un concetto simile io recentemente lo scritto con ha proposto di efficienza come condizione della socialità con riferimento alla pubblica amministrazione quando sento parlare di una necessario contemperamento combinazione fra cooperazione e competizione
Beh mi viene in mente che addirittura questo fenomeno si realizza nell'ambito del sistema dell'impresa pensiamo ai pensiamo alla realtà dei distretti
Industriali che così significativa per le nostre per le nostre zone quando sento parlare a proposito delle IPAB ovviamente ricordo maggiormente le ultime le ultime battute di scorporare così come è avvenuto
Per le fondazioni l'attività
L'attività gestionale dalla proprietà e di conseguenza la gestione dall'indirizzo alle Ria che riecheggia in me
Non solo un tema tradizionale del mondo dell'impresa ma particolarmente vivo particolarmente attuale nell'ambito delle pubbliche amministrazioni ma sin dall'inizio di questa mattinata quando il magnifico rettore a osservato come al di là del fatto contingente cioè la normativa appena approvata
Pure rilevantissima perché chiaramente all'aspetto in positivo è un aspetto al quale tutti gli operatori sono sensibili che molto spesso determini comportamenti dei soggetti però il mondo del non profit significa anche tanti altri tante altre aree culturali e ha incominciato Roversi Monaco parlando di organizzazione ma poi a il re management è stato un pochino ricordato ricordato da tutti
Ed è stato parlato anche di impresa sociale ora e io sotto il profilo delle materie con cui io che fare delle quali sono studioso vorrei dire che con la terminologia impresa sociale sia quasi andati
Oltre i fenomeni osservati così come si va oltre quando ha proposto dalla pubblica amministrazione e dell'esigenza di infondere imprenditorialità nel senso di concretezza economica l'operare delle pubbliche amministrazioni si dice appunto che le pubbliche amministrazioni sono diventati impresa non è vero perché impresa significa fine lucrativo
E allora c'è una contraddizione fra il concetto di impresa il concetto il concetto di non profit ma il discorso è presto fatto
L'aspetto comune di tutte queste organizzazioni primo secondo terzo settore o primo e secondo se il terzo non lo consideriamo non non mi occupo ora di questo tipo di classificazione è che tutti questi soggetti sono aziende cioè sono e si occupano di attività economica e che ecco un aspetto molto importante che è molto importante
In modo particolare
Per gli studenti per le loro prospettive gli studenti oggi sono presenti
Ora tutte le aziende tutte le organizzazioni economiche hanno delle aree di comunanza che sono di grandissimo rilievo perché tutto il processo della produzione
Tutto il processo della produzione e buona parte degli strumenti di misurazione di controllo esprimono are di comunanza fra le diverse tipologie aziendali
E e quando noi parliamo di formazione o di formazione avanzata o di prospettive o di prospettive occupazionali
In questo settore per non dobbiamo dimenticarci che tutto questo Liga e legato in buona misura al management al controllo cioè alla capacità di sviluppare la possibilità di decidere razionalmente in questi contesti perché gli operatori sono i soggetti che devono mandare avanti operativamente
E di conseguenza debbono sapere decidere di conseguenza debbono sapere razionalizzare
La loro attività e mi viene in mente a questo proposto dal parlavo con il nostro collega il professor Fiorentini la settimana scorsa dove nell'ambito di una riunione mi diceva che il terzo anno del diploma prevede quattro novità di queste quattro annualità due sono in queste area in questa Area o in queste aree cioè nelle aree di tipo aziendale nelle aree che si propongono di fare acquisire
La capacità di decidere razionalmente io vorrei concludere sottolineando l'aspetto iniziale cioè
Oppure questa convergenza che al di là della distinzione delle dei soggetti che operano nell'economia di processi di formazione di produzione
E di distribuzione della ricchezza al di là della individuazione delle tipologie di questi soggetti però questi soggetti dei loro comportamenti effettivi stanno convergendo e questo un motivo di più
Per sottolineare l'importanza che nella formazione vi sia quella base culturale uniforme che propria di tutte le aziende
Ad esempio ad esempio
L'aspetto della competizione
L'aspetto della competizione
Ora che la competizione faccia parte del mondo dell'impresa
Che la competizione sia allargata al settore del non profit
Ma ancora di più la competizione fa parte oggi anche del mondo della pubblica amministrazione
Fa parte del modo dalla pubblica amministrazione perché compie la competizione si lega ad operare del mercato e si lega ad altre diciamo aspetti organizzativi che che sono in grado di affermare momenti di competizione pensiamo alla a tutta la tematica che si è sviluppato è relativamente all'individuazione di una serie di indicatori che Dio lo conto dell'efficienza e dell'efficacia e che permettono attraverso questi indicatori di confrontarmi di confrontare le attività dei diversi dei diversi soggetti
E
E ancora di più
Contemporary infine egoistico con il fine con il fine solidaristico ma anche questo non è mica una novità in senso assoluto tutt'altro il mondo dell'impresa il mondo del profit sa benissimo che il soggetto che opera in base a concessioni esclusivamente di tipo lucrativo di breve termine è un soggetto che non ha vita probabilmente lunga tanto è vero che il mondo del non profit ha scoperta ad esempio tutta la tematica del benchmarking
Il che significa confrontarsi con gli altri soggetti sulle determinanti delle Successo competitivo
Cioè su tutto ciò che all'origine che all'origine del profitto ecco allora io vorrei semplicemente concludere il mio vuole è solo diciamo è stato un piccolo insieme di di Flash e digli di di di piccole osservazioni a fronte di un interesse veramente vivo che ho provato
Ad ascoltare le le relazioni che si sono succedute questa mattina ecco la mia riflessione di fondo la mia puntualizzazione di fondo e che nell'ambito di questa multidisciplinarietà del mondo del non profit
Un nucleo certamente fondamentale e quello di tipo economico aziendale
E che questo nucleo fondamentale
E in questo vi è anche io credo un'indicazione che peraltro si sta seguendo anche sotto il profilo formativo
Questo aspetto porta a a ad affermare e ad approfondire
Tutte quelle conoscenze che fanno parte delle materie aziendali e che in una certa misura accomunano
Le diverse tipologie
Di aziende nella consapevolezza che esistono motivi di convergenza di convergenza fra queste tipologie
E questo aspetto riafferma ancora di più la necessità di una visione unitaria
Della disciplina aziendale e delle discipline nelle loro insieme che convergono sul settore del non profit
Grazie
Devo rimediare ad una dimenticanza se n'è andato l'avvocato Guzzetti mi ha pregato di scusarmi pegni
Indifferibili lo portavano e lo costringevano a lasciare anticipatamente i lavori del convegno
Credo che da parte nostra si debba ringraziarlo per il contributo che ha dato per chiarezza per concisione
E che soprattutto per i riferimenti di grande concretezza sulla sua esperienza personale
Che indubbiamente e lo dico soprattutto per quanto mi riguarda possono essere estremamente utili
Ma altri che chiedono di intervenire
Professor Colozzi
Presidente del Comitato scientifico dell'associazione
Sì faccio parte del comitato scientifico dell'associazione I con tanto volevo complimentarmi per questa iniziativa che ritengo un una un'ottima partenza per l'associazione perché e anche per la qualità degli interventi della mattinata che sono stati molto qualificati che hanno offerto degli spunti interessanti io mi limiterò a raccogliere alcuni di questi spunti sui quali
Forse c'è non so se se possono diventare delle domande per un'eventuale ripresa o comunque spunti per un'ulteriore riflessione sul tema io credo intanto che si debba sicuramente valorizzare come è stato fatto
L'approvazione di questo decreto questo decreto era importante importante che ci fosse è sicuramente un passo avanti un passo avanti che nella strategia diciamo graduali Istica
Della della Lunga Marcia del privato sociale per una per la legittimazione del privato sociale in questa società italiana è importante però soffre io credo ancora di una di un limite il limite è quello di rientrare nella logica del regime concessorio
Cioè non è
Zamagni ha detto io ho voluto portare sette e il terzo settore dal dallo Stato al mercato non credo che ci sia riuscito fino in fondo
E sicuramente poi tornerò un attimo su questo comunque è sicuramente una linea positiva come come prospettiva ma non è certamente ancora nei fatti
è lo stato che concede alla al alle Onlus agli enti alcune agevolazioni questo regime concessorio che deriva da una cultura statalisti cambi molto
Pesante molto grave che l'eredità della nostra storia dovrebbe essere superato in quello che noi abbiamo definito il regime normativo cioè un diverso modo di impostare
Le cose che riconosce normativamente legittima normativamente
I diritti associativi diritti delle associazioni e che in base a questo costruisce le relazioni delle associazioni col mercato che con lo Stato
Per andare in questa direzione bisognerebbe ovviamente ripensare le relazioni sociali complessive dovrebbe essere stato voglio dire il fatto che lo stesso Zamagni ci ricordi spesso nei suoi interventi la delusione della Bicamerale rispetto all'articolo relativo al principio di sussidiarietà invece ci dice come questa cultura in Italia si è ancora di là da venire sia ancora oggetto di dibattito emeriti quindi una pressione molto forte
Solo nel momento in cui verrà ripensato in termini di un corretto principio di sussidiarietà l'architettura costituzionale del nostro Stato che il regime normativo per le organizzazioni di privato sociale potrà a vere un reale sviluppo e il la loro legittimazione potrà essere pieno detto questo è comunque certamente un passo avanti un passo avanti che deve essere ulteriormente perfezionato la seconda osservazione che faccio riguarda appunto al la terminologia so che può essere una questione solo di accademia ritengo che non lo sia io non penso diversamente
Da Stefano Zamagni che si possa includere
Questo insieme di realtà di cui parliamo nel mercato
E che questo sia sparire anche anche concettualmente non sia molto utile
Non sia molto utile bisogna invece diciamo io quindi credo in quello che è stato definito terzo settore o che possiamo definire con un altro termine privato sociale cioè che si tratti di sottolineare e valorizzare la natura associativa
Di queste di queste realtà e e non solo quindi la loro finalità che non è la massimizzazione dell'utile
Anche perché ritengo appunto che non ci sia bisogno di civilizzare il mercato mi sembra un'operazione come dire sicuramente buona di e con buone intenzioni ma che forse
Come dire può suscitare qualche perplessità
Il mercato a una sua certamente ambivalente come tutte le realtà sociali ha però una sua una sua Etty che ha una sua logica USA ha dimostrato di essere un sottosistema sociale capace di funzionare il problema è nelle relazioni fra il mercato lo stato e questo che vogliamo chiamare terzo settore o società civile o privato sociale che si radica nella società civile chi ha quindi delle dimensioni
Diverso dal mercato perché la finalità non è la massimizzazione dell'utile e che non esclude per questo ti costituirsi come impresa ma il fatto di essere impresa appunto come ci è stato detto anche mio intervento precedente non è una specificità del mercato non hanno specificità economica
Fare venne il penny
Fare bene il bene perché questo vuol dire diventare impresa nell'ambito del privato sociale cioè non limitarsi a fare il bene ma farlo bene cioè senza sprecare risorse senza intervenire in maniera maldestra o o dilettantesca eccetera fare bene il pene
Deve essere valido certamente per l'impresa che vuol fare utili anche per l'impresa che vuol fare solidarietà sociale e anche per lo Stato richieste stiamo soffrendo tutti l'incapacità dello Stato di fare bene quello che sta facendo
Chi di voi prende il treno normalmente ad esempio ne ha una una vaga idea di che cosa voglia dire non riuscire a far bene il l'impresa
Ecco quindi essere impresa non significa essere nel mercato perché allora anche stato e mercato e non credo che si possa collocare lo Stato del mercato a meno di una come dire di una semplificazione molto forte dal punto di vista concettuale che anche il terzo settore al privato sociale debba andare nella direzione di una miglioramento delle proprie capacità gestionali e manageriali dire di rendere efficiente ed efficace il modo con cui deve operare sicuramente una necessità importante questa Associazione nata anche per formare in questa direzione per dare una mano in questo
Che dalla Mazzini si
Sono il presidente provinciale del Libardo moderati civili e presidente di una cooperativa sociale
Io ringrazio la fondazione
Che ci ha dato l'opportunità di venire qui questa mattina disporre
Nostre problematico
Così come ringrazio Iren relatori perché ci hanno dato lo spunto di conoscere meglio alcune materie anche se
Il nuovo decreto noi non abbiamo ancora messo mano non siamo proprio dico affatto a conoscenza di tutti i particolari che prevede che anche le agevolazioni naturalmente
Ma
Mi associo Scalvini
Chiedo scusa all'Assemblea
Sì ripeto già quello che è stato il detto qui di riferimento attivino Matteo è stato per vent'anni presidente onorario dell'Associazione nazionale mutilati e invalidi civili dello provincia di Forlì
Assieme all'onorevole Matarelli
Abbiamo io personalmente ho partecipato perché son più di quarant'anni che dirigo queste associazioni per nostrana ora vicepresidente nazionale e quindi sono anche un po'più vicino di qua ai ministri al Parlamento
Voglio dire con uno dei materiali abbiamo fatto due leggi molto importanti per le nostre categorie una sull'assistenza economiche cioè segni e l'altra legge per quanto riguarda il lavoro la quattrocentottantadue e prima di quella legge la mille cinquecentotrentanove senza parlare dello scuola eccetera eccetera
Dico mi associo naturalmente al riconoscimento a ricordo di questa persona perché è stata per noi parlo dell'associazione non solo di Forlì ma nazionale un referente molto molto importante coloro vorrei anche qui dire una cosa
Per quanto riguarda le materiche sono state trattate professor Zamagni lei atta sta ha toccato un tasto che credo che debba essere fatto luce perché lo stesso Scalvini a Castrocaro
Se lei ricorda ci fu un po'di polemica con l'opposizione del sindacato
Perché quel rinnovo contrattuale ha comportato alle cooperative sociali un costo del quattordici per cento fra oneri sociali salari
E qui incontrò delle difficoltà soprattutto quelle cooperative sociali e noi come associazione assieme alle mai tra Casini si annuncia questa mattina si è presente altri di Cesena coste Thuram nel mille novecentosettantacinque la prima cooperativa sociale Cesena
L'associazione mirata ne ha fatti sette di queste cooperative però per i primi anni ad oggi pur essendo commenta
Pur applicando i contratti nazionali di lavoro
Pur rispettando le regole perché veramente rispetto alle regole e questo lo posso assicurare
Lo posso e ci sono del resto anche tutti le ispezioni e controlli che vengono fatti per queste cooperative che comprovano e ciò che ci dice
Ma oggi incontro più difficoltà di ieri
Perché c'è una concorrenza sul mercato che è spietata no c'è una concorrenza e come si fa voi dovete spiegarmi allo come si fa a essere competitivi trasparenti e col mercato non fare dicevo Barberini della lega il lavoro straordinario son d'accordo con lei anzi queste deve essere la battaglia di fondo ma attenti perché sul mercato e ci sono dei primati
Che lavorano per dieci dodici mila lire all'ora e lavorano in regola io dico come si fa a essere competitivi con queste realtà
Allora secondo il mio punto di vista va sciolto il nodo professor Zamagni per quanto riguarda il sociologo storto la cooperativa
Perché se va considerato cederà sconsiderato lavoratore ha un aspetto a ed è quindi secondo il mio punto di vista e finirebbe la ragione sociale di quella cooperativa i fini sociali che quella cooperativa
Finirebbero colore dico bisogna metterà mano su queste cose perché altrimenti non avremo la possibilità dico la possibilità di contenere dei risultati soprattutto per l'inserimento nel mondo del lavoro tipizzati
Ora noi aveva la nazionale sono abbiamo dove centonovantaquattro mila pardon sessantaquattro mila
Disabili iscritti nelle liste speciali
Se collochiamo il trenta per cento solo e le cooperative sono un'opportunità importante perché l'azienda si rifiuta adesso c'è la legge che lì in Parlamento è presa provata ma la Confindustria ha detto che non è d'accordo no
E quindi se abbiamo la possibilità di collocare soltanto il trenta per cento sapete che risparmi allo Stato due mila miliardi se gli assegni sulle pensioni
E due mila miliardi possono essere dirottati per l'economia per investimenti per creare nuovi lavori e che quindi le copertine sociale possono essere dicevo un'opportunità però voglia anche dire questo processo mi rivolgo a lei perché io seguo attentamente tutti lavorati i documenti eccetera da parte di quella Commissione territorio nazionale
Ad esempio per io ho detto prima l'ho premesso chiedo scusate la mia ignoranza non ho avuto nemmeno il tempo di guardare il decreto però come si può pretendere oggi che è una cooperativa sociale di sette per fare una convenzione con una istituzione che spero per un importo di centoquaranta centocinquanta milioni spenta due milioni soltanto in certificati imporli e in carta tackle permessi o tutte le altre tutte le altre documentazioni necessari se partecipò a una gara come minimo a non è speso oltre duecento mila lire
Nelle domande con tutti i certificati richiesti da quella gara
Poi abbiamo altri costi che sono i costi per l'IRPEG corte The River e quindi il tre per cento per la mutualità hanno ogni sostanza un costo che fatta cinque al sei per cento
E tra il tosto professore mi permetta che il cinque sei per cento per una cooperativa sociale diventa naturalmente anche questo o una difficoltà enorme per essere competitiva perché già pur rendendo all'interno del volontariato no pur avendo anche dei soci lavoratore normodotati ma non saranno mai competitive col mercato il lavoro e con la produzione del servizio perché dov'è un disabile ha già dei problemi di difficoltà maggiore rispetto all'altro l'autore
Normodotato vi chiedo scusa e vi ringrazio ringrazio veramente i relatori la fondazione
Che già notato questa possibilità verificasse anche e soprattutto per le cose che ci avete detto almeno da parte mia
Sono importanti e terrò presente anche nelle sedi opportune al riparo nazionale della successione che rappresenta grazie del
Grazie Palazzini sì avevo visto un signore che prima aveva chiesto in termini bravo ecco
Volevo ringraziare nell'organizzare l'organizzazione che avete fatto ecco quello che per quest'attività che decisamente importante
Quello che volevo dire discorso del dei lavori in nero nelle associazioni che ha parlato il signore ecco questo a parere mio non esiste perché sostanzialmente gli enti si ritrovano a dover affrontare una serie di corti per garantire l'attività istituzionale e avendo pochi gli inquilini a disposizione devono operare in un certo modo ecco dopo hanno anche la sfortuna che quando gli arriva in controllo che non fa nomi dell'INPS come è successo
A una società sportiva di calcio che ha trovato la solita signora delle pulizie che che sistemavano gli spogliatoi l'hanno ricoverata dipendente e con tutte le gravi penalità che abbiamo che sappiamo tutti quanti
Ecco la un'altra cosa come professionista insomma un commercialista penso che come suggerimento sia importante discorso della necessità che sentiamo del trasferimento di queste nuove opportunità che il legislatore ci ha dato quindi di trasferire chiamiamo in senso buono la tecnologia che voi avete passando a di quale noi perché noi possiamo assieme agli avvocati alle associazioni di categoria cominciare a mettere nero su bianco
Ecco tenendo presente come tutti sappiamo che questi enti
Non hanno disponibilità finanziarie ingenti quindi noi lo facciamo traffico le tesi su buona gratis quindi bisognerà cercare perché il discorso non profit venga trasferito effettivamente sul campo di risparmiare sui costi ecco con battuta mi pare che fosse non c'era necessità perché ci sono già degli sponsor di un vuoti mostre sopore come ad esempio la fondazione gli enti pubblici che c'è neanche ci sono nei dépliant che dovrebbero in teoria contribuire a questo discorso
Ecco Kinsey discorso del professor Zamagni che qualcuno ha criticato che si è aperta una porta
è sì vero che si è aperta a parte della quota però dobbiamo essere anche positivi nel dire che da da tutte le porte chiuse bisogna avere la pazienza che si aprono ecco io sono revisore dei conti di un ente che ha un volume d'affari di trentasette miliardi
Fa formazione non profit con le ultime due leggi sull'IRAP Dwan tax che conosciamo già vanno via trecento milioni perché questi sono proprietari del fabbricato se le cose restano
Ecco quindi questo è un altro suggerimento per cercare
Con la calma col tempo e se ci ascoltano di di sistemare anche queste cose grazie
Grazie altri
Se non ci sono altre richieste di intervento
I relatori chiedono di verificare
Vorrebbe dire fare considerazioni
Forse
Chiede dunque
Va bene allora prendo volentieri loro la ringrazio per l'interventi molto stimolante avete visto che già in luce si è determinata una sorta di dibattito ab intra all'interno dello stesso comitato scientifico dell'associazione l'intervento alludo all'intervento di coloro il professor Colozzi in particolare mi ha sottolineato questioni fondamentale su cui è bene che ci sia una pluralità di visioni perché queste alimentano il dibattito allora io ho perso preciso cose che nel mio intervento precedente o la Sacchi Perre proprio per continuare alimentarli Bactrocera Colozzi dice io credo al modello dei tre settori persona facciamo questioni nominalistiche possiamo che
Ma molte al settore privato sociale un importo importante che lui dice io credo al modello dei tre ambiti Stato mercato terzo settore privato sociale che dir si voglia
Io invece non ci credo a questo modello allora io devo argomenta
Perché per due ragioni perché il modello dei tre settori è un modello soletto che poteva funzionare ieri nell'epoca della Società fordista e in avanti non può funzionare perché perché il problema non è tanto quello delle relazioni qui il problema per essere molto espliciti banali e quello dei
Delle risorse perché il modello del tre settori per funzionare ci obbliga a una riproposizione dello schema neo corporativo non c'è niente da fare perché la domanda diventa
Questo terzo settore dove attingere risorse
Allora se uno pensa che li posso attingere dalla pubblica amministrazione allargata o centrale o periferica Parkour così come è stato ma se non le attinge noi dobbiamo fare in modo che questo terzo settore sia in grado di diventare autonomo Autonomous finanziariamente perché altrimenti dovrà dipendere necessariamente dagli atti e non è solo un problema di relazione
Qui è un problema di rispondere alla domanda come noi concepiamo le regole e la compri tant'è vero
Chiede l'intervento del presidente dell'associazione proprio perché ogni parte dei fatti va nella direzione perché io le dire non è che ci si arriva anche io ero partito pensando che il modello detta del settore fosse migliore adduttori Credem in corso d'opera parlando con la gente vedendo dall'interno come funzionano queste organizzazioni
Che in quel modello non possono funzionare perché lunare quando lui ha detto quivi costi di transazione gli addetti e quel cinque c'è per cento ci stanno ammazzando
Parlato di con come si fa a essere competitivi perché perché se noi temiamo che il settore del mercato che sarebbe il primo settori secondo lo Stato o pubblica amministrazione il terzo il tasso se noi diciamo che nel mercato ci sono solo le imprese di tipo capitalistico cioè quelle che hanno l'obiettivo del profitto
Allora evidente che questo settore fagocita gli altri
Perché e imponiamo al tempo stesso la competizione è ovvio che l'impresa competenti e la impresa di tipo capitalistico realizza un a un vantaggio comparativo in termini di efficienza rispetto al all'impresa sociale
Allora l'impresa sociale in questa ottica dovrebbe per continuare ad esistere o avere un flusso continuo di finanziamenti dalla fiscalità generale o altrimenti da dove
Questo è il punto proviene tutto lì quindi non è un problema di tipo sociologico pone un problema essenzialmente economico cioè se noi crediamo o no
Questa la della scelta che i soggetti chiamiamoli del non profit e la cooperazione
Debbono essere espressione della società civile
Devono diventare autonomo perché altrimenti riproponiamo il modello antico e cioè di farli dipendere con leggi speciali allora abbiamo la legge del volontariato che dice
I volontari ricevono soldi dallo Stato
Perché le fondazioni bancarie ne sa qualcosa quando fra qualche mese le fondazioni bancarie diventeranno soggetti di diritto privato perché la legge Ciampi così non pagheranno più al volontariato il quindici per cento adesso questo molti non sono Monica coraggio avviso sapete in Italia
La campestre dura
Perché adesso sono obbligate per legge ma fra quattro mesi quando diventeranno soggetti privati le fondazioni bancarie l'avvocato dolci che lo sa bene non darà non saranno cioè se vorranno lo daranno
Ma non saranno più tenuti a dare il quindici per cento al volontariato allora io dico tutto il mondo del volontariato in Italia fra un po'di tempo in avanti come farà a finanziarsi sino adesso otteneva il quindici per cento ma voi lo sapete cosa modi di quindici per cento
Quindici per cento vuol dire Emilia-Romagna novecento miliardi
Il mondo del volontariato in Emilia Romagna ogni anno riceve nove c'è ci sono stati dei ritardi ma dove cento miliardi
Subito cose da poco
Franco scompariranno e così via contarle neanche del volontariato poi sono in centro Esatri servizi ma esami Domenico io vado agonizzante nominate spia esatto
Sì e Zago dopo lo so che voi avete il dente avvelenato voi presente che giustamente ma comunque io non volevo entrare volevo andare al cuore del problema questo è il punto
Allora noi o troviamo per questi soggetti del terzo settore una soluzione ma non statutaria economica o altrimenti non ci sarà niente da fare perché allora per tenerli in vita dovremmo fare le leggine ad hoc
Una regina che dica tu sei obbligato a dare soldi a questo tu sei obbligato e questa non è più la via anche perché in Europa non ce lo consentiranno non ce lo consentirebbero nel cielo considera
La seconda ragione e invece questa che invece bisogna civilizzare il mercato questa è una battaglia fondamentale perché è un mercato che non è sensibilizzato divento bensì hanno OCSE ci ha dato una bella rappresentazione del mercato che quello che comunemente ma sotto il nome di mercato selvaggio cioè la foresta obesi anno in cui homo homini lupus ogni uomo ha un gruppo gli atti io non voglio questo
Cioè io non voglio vivere in una società in cui il mercato è secondo il modello bresciano quindi io lo voglio civilizzare
Civilizzare vuol dire che si può vivere in un'economia di mercato di Tipu avvio cinque c'è il modello di mercato chiamiamolo americano c'è il modello di mercato i nomi di sappiamo di altro quello giapponese ognuno ogni popolazioni
Ogni Civita e di deve essere lasciata libera
Io personalmente a me non mi piacerebbe vivere in una società di mercato nella quale la sfera del mercato fosse di tipo bisogna non mi ci troverete non mi piace una scelta questo è chiaramente un libro c'è une liberista globuli invece così
Per questo che di qui il modello del non profit americano a noi non va bene fino va bene solo fino a un certo punto perché in America c'era esattamente il modello dei tre settori ci dice che il mercato deve essere selvaggio dove non si guarda in faccia nessuno la legge dura del mercato
E lo sappiamo
Allora poi per compensare creiamo il terzo settore non per nulla la parola terzo settore in atti d'America a in Francia America ma diventato famoso con la mente non profit espressione americana inglese non profit ai tre
Perché lì si è detto c'è il mercato Burundi duro e puro selvaggio Besano per compensarlo creiamo il terzo settore
Io non dico mica di no
Solo Fantini se lo ritengono dico però che guardando la realtà americane guardando i lavori per l'ultima letteratura gli economisti sociologi americani di tutte le stirpi stanno denunciando i guasti cui si va in questo modo vogliamo replicano gli dico già stare attenti perché quando voi mettete due settori questi settori hanno pesi specifici Diversi è chiaro che quello più forte domina primo poi l'altro e gli toglie la libertà
Questo il punto allora io dico perché non tentiamo quest'altra via quelli invece di civilizzare il mercato come era all'inizio
Come era nel Quattrocento nel Cinquecento quando il mercato comincia a funzionare presidiamo vedere le opere degli autori di quell'epoca Cino Giambattista vico vediamo che marciavano in questa direzione
E cioè dire di fare in modo di competere Facundo etere nel mercato impresa e civili e imprese privata
Lunedì private hanno l'obbligo l'obbligo aggiungo di massimizzare il profitto e sotto intascano loro benissimo
E imprese civili cioè espressione di economia civile che pur ragionando con la stessa modalità per l'Est perché l'efficienza un valore anche se infra Valente però ha un valore che però hanno finalità di altro tipo perché qualora questa contaminazione
E ciò che garantisce alle forme di impresa cipiglio private di punto e polvere in un qualche modo di aiutarsi sì i tra virgolette
Perché l'alternativa io non la vedo dal punto io vorrei che intendiamoci quei bello discutere qualche uno però me lo dimostrasse in un modello teorico come fa in un modello dei tre settori da adesso in avanti a esistere il terzo settore io sono pronto a scommettere che nessuno può riesce a dimostrarlo
Non lo dico io lo dicono ormai tutti gli autori perché uno fa il modello dividi mostrarmi con le equazioni senta suo settore stritolato tra un mercato che diventa sempre se lasciato selvaggio sempre più egemone finire
Ecco perché secondo me su queste cose ai con l'associazione dovrà riflette il fatto che ci sia pluralità di vedute infine l'ultima osservazione importante Colozzi ha detto questa legge ancora un regime col arancione ma lui ha ragione da vendere
Però mi piace ricordare che il regime concessorio che in parte non è totalmente in parte presenti questa legge è stato imposto da un sistema di vincoli che su questo punto non c'entra lo Stato
Quindi è che questo è un paradosso in della nostra cultura italiana che questo regime concessorio in parte è presente in questo decreto legislativo non è stato imposto dallo Stato quindi non è il figlio dello statalismo ma il figlio del privatissimo perché questo regime concessorio c'erano imposti ai soggetti privati Confindustria Confcommercio accenna eccetera questo io tutti i documenti a futura memoria e quindi questo molti non lo sa
Perché chi ha voluto imporre questi vincoli ha detto bene prima Mauro con riferimento all'istruzione alla sanità
Evidentemente non è stato portato non è stato il governo col ministero delle Finanze sono stati i privati
A dimostrazione ancora di quello che dicevo prima che se noi non troviamo un modo nuovo di arricchire la nostra concetto di economia di mercato saranno guai perché sono stati privati che attenendo il cloud and Haute cioè lo spiazzamento
Evidentemente hanno voluto imporre dei paletti perché l'impresa privata dice io ho paura di esser scassata via dall'impresa cooperativa dall'impresa non profit dalla cooperativa sociale eccetera
E quindi questa legge alla fine ha dovuto subire queste mediazioni
Quindi questa legge si è trovata a seguire un percorso tra Scilla e Cariddi lasci la dello statalismo Lecce
Ma anche il Caridi
Giugno di un mercato privato di soggetti privati e chi ancora vittima di una concezione arcaica dico io di economia di mercato vedevano nel hanno visto vedevano nel mondo del non profit anziché un potente direi alleato per andare avanti come un antagonista
Allora noi dobbiamo superare questa visione dicotomica della realtà che ci dice buoni cattivi perché poi alla fine il mercato selvaggio diventerebbe il cattivo luogo di cattivi allori buoni solo sonde prima io supero queste perché ci porterebbero a delle spaccature anche a livello di società civile
Ecco allora perché io ritengo sia importante invece andare dopodiché il confronto deve esserci aperto infine l'ultima considerazione del dottore commercialista
L'unica ha detto giusto alcol nasce anche con questo intendimento avete sentito cosa ha detto attenzione nel mercato della formazione non costringete le organizzazioni non profit però vere formazione o a volte consulenza a dover pagare lui ha detto prezzi di mercato perché come dire i costi sarebbero insopportabili io molto le rispondo con piacere che ai con nasce anche con questo intendimento sue direttive offrire a questi soggetti dei pacchetti formativi che siano adeguate alle loro capacità
Di reddito e alle loro capacità di spesa proprio per evitare quella degenerazioni infine il presidente qui presente ha ragione quando lui parla di come dire di di di quei
La necessità di mettere Ordine alla figura del socio lavoratore eccetera cioè io l'ho detto passa però sono sicuro che anche il presidente Barberini forse vorrà intervenire su questo non c'è dicotomia
Perché nel suo passaggio non ha negato quello che lei dice secondo me bisogna cominciare a distinguere anche così come dentro il mondo dell'universo delle cooperativa già abbiamo già due tipologie la cooperativa sociale la cooperativa tout-court
Potremmo anche pensare con uno sforzo di fantasia di fare una tripartizione cioè distinguere cooperative a seconda del loro assetto dimensionale perché sono diverse esigenze soprattutto sul versante contributo finanziario cioè ma comunque adesso su questo
Grazie al professor Zamagni per la consueta chiarezza e veramente precisione nella esposizione di problemi
Non facile
Devo comunicare che sono pervenute alla presidenza della del convegno è pervenuta una comunicazione del consigliere regionale Arianna Bocchini che purtroppo si dichiara dispiaciuto di non poter essere presente per una concomitanza seduto del Consiglio regionale e un telegramma del senatore Massimo Bonavita e dell'onorevole Walter Bielli che parlano di impegni parlamentari che impediscono la loro partecipazione alla l'importante convegno augurando buon lavoro
Posso presidente si ma
Io vorrei intanto ribadire che sono piuttosto d'accordo professor Zamagni su questa concezione del son d'accordo con te
Sulla concezione del mercato io credo che questo sia un distinguo abbastanza netto
Che riguarda il concetto stesso di società nella quale vogliamo vivere
è abbastanza singolare ma credo anche bisognoso di essere ripreso di essere approfondito e mi pare che questo stesso sede l'Università i corsi dovrebbero concorrere allo scopo
Sarà sembra che stiamo ancora discutendo della impresa come tale che cosa deve essere l'impresa l'impresa quell'impresa cooperativa è nata è stata concepita almeno nella sua versione più moderne nel mille ottocentoquarantaquattro
E ha combinato rispetto ai fallimenti precedenti ha combinato come fattori di successo proprio socialità ed efficienza erano principi democratici una testa un voto nessuna discriminazione
Politico-religioso adesione libera e volontaria poi principio di buona amministrazione
Interno a quelli del pagamento contanti al loro e così via vuol dire che esista oggi una realtà che vede la presenza nel mercato di impresa e che hanno finalità sociali con questo distinguo
Il profitto come misuratore dell'efficienza è un dato per un tipo di impresa è il fine per altri tipi di preso nel mezzo
Tutto qui ce ne fu l'impresa cooperativa così come è stata concepita dall'articolo quarantacinque della Costituzione
In armonia con lo spirito della Costituzione del resto e così come si è trasformato poi nella legislazione dalla Baselli in poi a questo tipo di caratteristiche inutili conseguiti dalle cooperative nella zona del mercato sono indivisibili
Se sono indivisibili beneficiano di trattamenti fiscali
Agevolativi ora il problema e quindi è non di considerare che l'impresa è sinonimo di impresa capitalisti e quindi fretta il profitto che l'impresa è un'organizzazione di persone perché tutto che dinanzi destinate ad un'azione economica
L'agire economico che produce dei risultati deve produrre del dell'accumulazione che può essere la finalità ultima dell'impresa presso un Maso per realizzare quella finalità sociale
Che le carte le cooperative vuoi lo sviluppo dell'occupazione voglio a tutela del potere d'acquisto dei consumatori socia voi la tutela della salute e dell'ambiente sono altre finalità
Per questo tipo di impresa solo finalità primarie per l'impresa capitalista e dovrebbero essere finalità secondarie come fino a come responsabilità sociale e così via ma io non voglio aggiungere di più su questa che mi pare però sempre bisognosa di una Lucio chiarimenti io credo che più nonché insomma che sia il mercato
Da plasmare un mercato che deve essere rispondente a un'idea di società nella quale si combinano diversi fattori produzione di ricchezza premi produttività del sistema economico infuso di occlusione di di piazza
Per per tutti Telecom e crescita sociale progresso sociale però che il progresso economico congiunti ma ecco il problema a mio avviso quello di separare
Di tenere ben distinto il gratuito
Credo che un po'di confusione si sta facendo nella pratica si usciamo dalla teorizzazione e vediamo nel concreto e che oggi agiscono nel mercato e sono presente cioè possono svilupparsi tranquillamente in un qualche modo
Delle formule ibride
Dove il volontariato non è sinonimo di gratuito
Il volontariato è sinonimo stesso di lavoro nero questo induce e sindacati un'opposizione dura contro quelle che vengono contro le stesse cooperative prese in blocco Camossi avesse abbiamo polemizzato durante l'estate col segretario del generati da CGIL su questo
Allora cioè il gratuito è qualche cosa che di distinto deve essere tenuto distinto e e serve bandito al funzionamento del mercato anche somma è qualche cosa che va qualificato così volontariato come sinonimo di diritti gratuito non altro oggi le cooperative sociali o le forme imprenditoriale che voglio leggere in un mercato povero come quello dell'assistenza alle famiglie agli handicap e così via
Si trovano si trovano premente una concorrenza o rischiano di non di non mantenere ne venne per gli appalti pubblici in una logica di pura assegnazione passato sulla sul risparmio che le pubbliche amministrazioni magari intendono fare non alla qualità del servizio si trovano a dover andare la la concorrenza data dalla dalla sotto le mura del secondo lavoro nero sì o no a una persona da accudire da far accudire nottetempo e trova chi glielo fa dieci mila lire quando la cooperativa sociale costa venti mila lire allora
Che CELTA faccia ci sono dei dei problemi molto concreti molto pratici e molto realistici forse ognuno di noi scegliere per le dieci mila anziché le venti mila ma questo diventa un impedimento io credo serio a sviluppare occupazione retribuita che l'altro problema non secondaria che abbiamo ed avere un un mercato un passaggio dall'assistenza pubblica l'assistenza privata non non basato su su meccanismi di questa natura ecco allora ci vuole una una comportamento del Pubblica amministrazione io credo nell'assegnazione degli appalti io ho visto ho visto sono rimasto molto colpito
Delle degli appalti pubblici assegnati a dei giovani che hanno costituito una cooperativa sociale per accudire persone estremamente disagiate mettiamo bambini
Accuditi per maltrattamenti in famiglia e quindi un grosso investimento sui bambini e sulle famiglie e sulla professionalità dei giovani che hanno costituito e queste cooperative
Vedere messo in discussione ogni anno l'appalto l'assegnazione dell'appalto
Con una provvisorietà enorme c'era il meccanismo della parte altro elemento che va regolamentato bene al di là della delle posse oggi il massimo ribasso di per sé sarebbe anche superato è una logica del massimo ribasso che rimane nella vocazione a risparmiare bisogna misurare la qualità del servizio in questo modo
E bisogna probabilmente fare un'azione convergente anche normativa ecco su questo tendente a colpire appunto quelle forme che che non sono proprie non abbiamo già la piccola impresa cooperativa
Tra persone questo passo un fenomeno che che si distende veneta quando parliamo di socio lavoratore badate anche le polemiche ci sono tra chi lo considera essenzialmente un lavoratore dipendente e chi lo considera invece un lavoratore autonomo
Che può distribuì dividersi quello che guadagna mi vedesse quello che guadagna al di fuori di qualsiasi tutela può significare appunto giustificato uno sotto remunerazione col peso che hanno oggi contributi sociali e così via ci sono logiche da da da non seguire pedissequamente
Ma questo si trova anche nella diversa dimensione la cooperativa di muratore che ha quattrocento soci
E e questi sono ci sono dentro un'organizzazione del lavoro che vede il capo cantiere e così via nel concettualmente anche come vissuto sono molto più vicini a d'auto considerarsi dipendenti che non so c'è poi hanno l'assemblea la cooperativa dei tre cinque persone il vissuto il diverso qui c'è una distinzione da fare ma io ecco richiamerei solo tensione
Sul bisogno di di considerare con attenzione il modo come come poi gioco in queste varie organizzazioni queste vari modi di essere di intervenire in campi di questo tipo
Chiudo solo su una battuta che avevo quando parliamo di impresa ed imprese cooperative di ruolo che hanno nel mercato possono e nel mercato in Emilia
Io credo che non siamo al di sotto del trenta per cento del prodotto del PIL
Attraverso l'economia cooperativa quindi è una realtà ben presente e questo mi quando si parla di modello emiliano emiliano-romagnolo basato sulla piccola media impresa basato sulla coniugazione tra socialità deficienza
Vedere che questo modello è fortemente influenzato dalla presenza storicamente determinata sì del dell'impresa cooperativa
Gasparri
Ma solo due battute rapidissime una su questo tema del mercato sociale
Io credo che perché decolli una qualche forma di mercato sociale
è necessario che dopo un'operazione sul fronte della politica fiscale do dopo un'operazione politica fiscale sul fronte dell'offerta qual è stata la il normativa in materia di ONLUS e indispensabile per fortuna è comparsa nel documento di programmi di nel documento che i il Governo nell'ultimo testo relativo la riforma del welfare che il governo invitata inviato alle forze sociali ed economiche tra cui anche le centrali cooperative
Bisogna introdurre l'elemento della deducibilità dei costi in capo alle famiglie per le spese sostenute per prestazioni socio assistenziali
Se non creiamo questo tipo di
Vantaggio per la famiglia la famiglia sceglierà sempre la filippina cioè cioè sempre sarà sempre più portata a scegliere la filippina in nero piuttosto che il la cooperativa sociale o un'altra forma di impresa sociale che lavora in un regime di trasparenza e ti copertura effettiva dei costi del lavoro quindi solo per la tuta ma questa sicuramente una delle battaglie strategiche per tutto il mondo del non profit perché altrimenti al di là delle distinzioni tra mercato zero eccetera non si apre questo tipo di mercato se in qualche modo non si crea questo elemento d'innesco
Ovviamente l'intervento posso fare un'etnia chiamato a nozze io faccio solo due notazioni
Una per dire che questa transizione verso dimensione imprenditoriale delle aziende di erogazione è già avvenuta in nel nostro Paese riguarda le aziende municipalizzate
Chi si occupa di queste cose sì ricorderà che vent'anni fa le aziende municipalizzate non erano considerati imprese ma era un'azienda di erogazione e tutta la dottrina aziendalistica ma anche
Giuridica a metà strada tra diritti era più una materia di diritto amministrativo quella delle municipalizzate che essere una materia di diritto commerciale
Adesso nel giro di vent'anni nessuno più nemmeno si ricorda di questa cosa ma perché perché questo percorso le aziende municipalizzate attraverso la figura dell'azienda speciale adesso dall'S.p.A. pubblica il domani della S.p.A. privato a partecipazione pubblica come si stanno con la Rotonda sono mai hanno quel coso questa
Transizione in un'area di servizi pubblici che è del tutto contigue servizio
Di protezione sociale dei quali noi oggi stiamo parlando quindi dico questo per dire che probabilmente anche dal punto di vista didattico visto che qui siamo all'interno di una scuola di informazioni di una di un istituto sporcato di livello universitario probabilmente ripercorrere perché la storia insegna sempre qualcosa ripercorrere l'itinerario delle aziende municipalizzate degli ultimi vent'anni potrebbe aiutare a comprendere qual è l'itinerario che io credo stiano percorrendo le aziende non profit che operano nell'ambito della protezione sociale ultimissima rotazione
Io sono assolutamente d'accordo col professor Farneti quando ricordava i distretti industriali e la formula del distretto industriale come il sistema che compete e collabora ecco io quello che in mente sono pare distretti industriali fosse esige palestrati imprenditoriale distretti imprenditoriali dei distretti dell'INPS locali dell'impresa sociale
E da questo punto di vista
Signor presidente io credo che questo potrebbe essere l'ammissione quanto meno una delle missione principale delle fondazioni bancarie
Cioè diventare gli stimolatori della nascita dei distretti locali dell'economia sociale e delle e delle e dell'imprenditoria sociale
Perché ormai questa secondo me è la visione e in questo le fondazioni bancarie recupererebbero come ben diceva l'avvocato Guzzetti
Nel suo intervento la propria visione localistica ma anche la propria la propria propensione la propria natura localistica ma anche la propria missione originaria di essere soggetti di sviluppo dell'economia locale un tempo bisognava sviluppare l'artigianato
L'agricoltura la piccola imprenditoria tradizionale che oggi tutto sommato non è che non abbiamo più bisogno di sostegno ma hanno altri strumenti perché sistema economico si è voluto
Le fondazioni bancarie possono diventare il motore di sviluppo di questi distretti imprenditore delli locali dell'imprenditoria sociale che credo siano una delle opportunità vere di garantire nel futuro protezione sociale democrazia nel nostro Paese grazie
Bene vi chiedo tre secondi due battute di pazienza è stato costretto ad abbandonare i lavori del convegno del vicepresidente per il non profit della Compagnia delle opere
Si scusa diporto i suoi saluti il ringraziamento per l'attenzione che gli ha detto riservata è pervenuto il l'intervento di Luigi Mastrobuono segretario generale di Unioncamere
Mi consentirete di non leggerlo evitarlo per letto dello riassumo in sostanza è sulla linea dei lavori di questo convegno la sua tesi è la convergenza delle imprese tout-court con le imprese non profit e quindi direi che siamo nella nel settore e confidiamo nella tesi del professor Zamagni di una economia civile ecco a proposito di questo
Voi mi consentirete di non fare le conclusioni perché non voglio farle non sono pronto a farle non mi spettava di farle
Due considerazioni per oggi sì me aggiuntive ai lavori di questo convegno
Un ordine riconsiderazione che riguarda più in generale la materia del non profit
Io sono per natura un pensatore quando riesco a pensare non e non è una cosa comune
E non lo faccio normalmente sono un pensatore positivo quindi sono abituato a vedere le cose buone
Di quello che succede nel mondo allora la prima considerazione molto modesta molto pratica che faccio e questa questo decreto sulle Onlus
Non è indubbiamente niente di perfetto di eccezionale salvo la bravura eccezionale che ci ha messo il professor Zamagni nel farlo ma questo decreto sulle ONLUS indubbiamente fa fare alla nostra società un passo in avanti dal punto di vista della modernità
E dico modernità interpretandola settica mente senza nessuna considerazione etica e politica questo termine modernità per modernità basti il fatto della deducibilità delle liberalità
Questo avvicina il nostro Paese a dei settori molto avanzati
Delle grandi società anglosassoni e statunitense
Prima considerazione seconda considerazione
è vero quello che dice il professor Zamagni se è un settore
Della economia che va visto
Alcuni direbbero sotto un occhio buonista e questa è una espressione che vorrei che non mi consentisse di fare ma c'è un settore dell'economia che indubbiamente ha una sua civiltà
Nella e senza ed è è vero l'economia della impresa sociale del non profit laddove il non profit riesce a darci una dimensione economica ma io dirò di più vorrei ampliare questo disco
Perché anche il settore tipico dell'economia imprenditoriale e commerciale
Si è parlato e si parla tuttora di un rapporto fra l'etica ed economia
Ma mica
Il rapporto fra letti che l'economia non si deve leggere come una visione moralistica che impone all'economia di fare delle cose che sono contraria alla libertà propria dell'agire economico
Il rapporto fra l'etica e l'economia va letto e va interpretato
In un rapporto fra determinati valori che oltretutto sono nella nostro ordinamento
Normativamente disciplinati che sono il valore della buona fede tanto per dire nella stipulazione dei contratti e che alla base di qualsiasi economia e che deve essere proprio di una società ad alto livello economico ma dirò di più
Questo è un è un è un esempio forse passatista
Ma dirò di più il diritto delle minoranze
Non è un diritto politico o non ero solo un diritto sociale è un diritto economico nelle società per azioni e tutta quella parte del codice civile che l'avvocato Scalvini auspicava forse anche giustamente applicato dal punto di vista della responsabilità alle associazioni non profit
Ma il diritto al controllo
Proprio delle società commerciali e l'attività dei dei del del del dei del collegio sindacale è un diritto che deve essere comune a tutta questa sfera di carattere economico questo per dire che i nostri sono tempi in cui le diffidenze i rancori le ostilità le divisioni per un mondo capitalista un capitalista hanno fatto effettivamente da un punto di vista logico e razionale
In una in via di sviluppo complessivo alla società il loro tempo
Come ha fatto faccio questa considerazione prendendo lo spunto da quello che diceva prima Presidente Barberini
In qualche modo il suo tempo
E ve lo dice uno che è modestissimo cultore del diritto del lavoro il diritto del lavoro
Ha fatto il suo tempo nella concezione tradizionale ci viene portata avanti dagli inizi del secolo del diritto del lavoro come di diritto del lavoro dei lavoratori subordinati
E in questa riforma del diritto del lavoro e con il pacchetto Treu costituisce forse la prima parte
Il primo passo
Che è una riforma che porta a una visione più ampia e più complessiva del concetto di diritto del lavoro che non è solo il diritto dei lavoratori subordinati ma che è il diritto ad esempio di quello che oggi in senso molto lato è molto generico chiamiamo interessati
E passiti UPEA che vi ricordi tentativi progetti professor Ichino in primo luogo in questa direzione per capire come la sfida dei tempi moderni enti su queste basi
E su queste basi che sono concrete reali che portano nell'indomani a delle effettive trasformazioni e non si riferiscono a dei sogni utopistici
Mi permetterete che in chiusura parli delle fondazioni bancarie non posso evitare di parlarne
Io ho ascoltato con grande interesse con una grande attenzione l'avvocato Busetti
Devo dire la verità che l'ho ascoltato anche provando insieme un sentimento che non è propriamente cristiano e Piepoli o dell'invidia perché infetti
Dico
Credo che questo questo senso di ammirazione chiamiamolo in questo modo
Per chi è presidente
Di un ente privato chi ha un potere una possibilità e una capacità di operare di trasformare la realtà con che lo circonda come povera la Cariplo la Fondazione dalla Cariplo
Indubbiamente questo ci dà la dimensione in assoluto alto di quello che le fondazioni bancarie possono riuscirà a fare
Devo dire
E dico questo perché mi ricollego con i problemi che sono anche i problemi veri delle fondazioni bancarie che tutti i problemi non li ha risolti e che forse i suoi problemi cominceranno proprio adesso
Nel momento in cui ha dismesso la banca e affronterà il mare aperto dei rischi e delle scelte degli investimenti
E i rischi e le scelte delle responsabilità che veramente fanno tremare le vene ai polsi di questi investimenti e della conservazione obbligatorio essenziale direi metafisica
Di un po'del patrimonio per una fondazione
Ecco su questo io e ecco solo più prudente nel senso che non mi spaventa il problema della dismissione al di sotto del cinquantun per cento perché sono convinto che sulla base delle tecniche
Che oggi esistono all'interno delle assemblee dei soci una società si possa controllare anche sentendo al di sotto del cinquantun per cento quindi ritengo che il disegno di legge Ciampi pur con questa incentivazione
Chi amiamo la coercizione un po'l'incentivazione
Dei mussulmani quando governavano in conquistavano altri paesi cristiani e dicevano
Noi siamo dei governanti molto liberali perché consentiamo ai cristiani di mantenere ad essere critico anthem di continuare ad essere cristiani
Il problema era che imponevano ai cristiani un surplus di tasse e si verificava che i cristiani che evidentemente
Come poi è successo molte volte nei tempi che avevano poca fede ha più Ramunno tutto tutti la propria fede per non pagare le tasse ecco il disegno di legge Ciampi in qualche modo mi ricorda questa forma di liberalità
Titoli incentivazione fiscale però tu devi scendere al di sotto il cinquantuno per cento va bene mi sta bene
Il controllo della banca io ritengo che sia importante che ancora lo conservi non solo per quella ragione che dice come l'introduzione che facevo prima
Cioè controllo della
E estranea al territorio vengono della banca e quindi garantire in modo sicuro il continuare il perdurare delle quali sono mancati
Ma il controllo della banca io lo devo mantenere anche perché pur nella a volte eseguita dell'investimento bancario rispetto ad altri ma forse fuggevoli Investimenti
E di breve periodo investimenti
Investimento bancari invita la solidità dell'investimento sicuro quasi immobiliare almeno io penso a questa banca e alle caratteristiche di solidità patrimoniale e di redditività di questa banda
Ma dire che questo è una considerazione sul problema delle fondazioni non è la considerazione più importante
Che considerazioni più importante è proprio del futuro e nel disegno in avvenire delle fondazioni
Qui abbiamo enti che sono in grado se ben gestiti se ben patrimonializzati se governati con oculatezza di governare
I territorio assieme ad altri ovviamente ma di assumersi questa responsabilità di individuare i il le caratteristiche di sviluppo del territorio dove opera
E io direi che questa è la derisione futuro delle fondazioni in una in un quadro dove non abbiamo più uno stato che hanno l'unica responsabilità della funzione pubblica ma è uno stato solo regola Torre di interessi e una società civile che si esalta il si governa in un modo veramente pluralistico e veramente democratico
Questo è a mio avviso il futuro delle fondazioni un futuro da mantenere e su questo chiudo nel rispetto assoluto della autonomia
Rispetto assoluto dell'autonomia in omaggio in ossequio alle origini delle fondazioni
Al significato politico e culturale che ad esempio l'alleanza del mille ottocentotrentanove fra cattolici liberali e laici qui in questa città anticlericale diede vita alla Cassa dei risparmi di Forlì
Un esempio
Conto di controtendenza in un Risorgimento che aveva delle caratteristiche di separazione e di chiusura
E queste le questa è la ragione profonda della radicamento territoriale dell'autonomia e su questa base su in relazione a questo discorso dell'autonomia io non sarebbe l'opinione indicare quanto meno dal punto di vista legislativo degli obiettivi e delle finalità gli obiettivi dei finalità nessuno come ad esempio giustamente l'ultima riforma del presente legge Ciampi ha detto di utilità sociale abolirei anche quella tradizionale quadri partizione fra la sanità l'arte l'assistenza la cultura obiettivi di grande di grande respiro di gran anche utilità sociali ma soprattutto obiettivi che nella loro autonomia di organizzazione e di potere auto decisionali le fondazioni nel rispetto di questo radicamento territoriale e di questa nascita da privati cittadini per il bene pubblico sono ancora oggi in grado di darsi grazie
Sono
Si accomodi l'avvocato Gozzi
A
Ma
Che trentuno incontri interessanti dalla delega consente di essere ripreso dalle telecamere
Signori sì sì
Lei la
Mia deposizione mi impegno
Però quanto
Certo
Via libera letale
Mi chiamo Guzzi Rodolfo
Nato a Livorno il tredici dieci mille novecentoventotto
Prove a copioni se non per dire alla sua
Avvocato Colucci lei ha conosciuto Michele Sindona e in caso positivo vuole riferire quali sono stati i suoi rapporti con lui
Io sono stato il difensore di Michele Sindona dall'ottobre mille novecentosettantaquattro fino al ventuno maggio mille novecentottanta
Sono stato nel collegio di difesa di Michele Sindona insieme all'avvocato Michele Strinati all'avvocato professore o Agostino Gambino e inizialmente con l'avvocato Bovio successivamente sostituito dall'avvocato Federico Sordi
Sordillo
Questi difensori perché componevano il collegio di difesa di Sindona può dirci se
Sono ancora tutti viventi o se per caso qualcuno non vuole più
Mi che aveste Lina l'avvocato Bovio sono preceduti il professor Agostino Gambino l'ex ministro delle Poste nel governo Dini esercita a Roma e Federico Sordillo esercita mi danno
Voglio precisare che in questo collegio di difesa diciamo che io e Agostino Gambino eravamo i civilisti del collegio
Mentre Federico Sordillo e Bobbio prima erano i penalisti e Michele Esterina era esperto entrambe le branche del PD
Vuole sinteticamente indicare al Tribunale a tutti noi quali problemi giudiziari Sindona aveva
In Italia e negli Stati Uniti e a partire da quando proprio separando i due Paesi cominciamo dall'Italia
Cominciando dall'Italia nel nel mille novecentosettantaquattro esattamente l'undici settembre mille novecentosettantaquattro Falbi il tentativo di salvataggio della Banca privata italiana di Michele Sindona da parte del Banco di Roma
Voglio precisare che il primo agosto del mille novecentosettantaquattro e già questo era un sintomo di quel era propedeutico al salvataggio la Banca d'Italia nonostante che vi fossero due relazioni dei gli ispettori Desario e Taverna negative perché sia la Banca Unione che la banca privata finanziaria erano entrambe passive fortemente passive autorizzò la fusione nella banca privata italiana parlo della banda
Quando si naturalmente questo era anche collegato all'intento visto perlomeno dall'allora governatore Carli
Di arrivare a una a un sub ingresso nella Banca privata italiana cioè creare una nuova banca evidentemente facendo sicché Sindone celeste
Il controllo di questa banca privata Italia e i fatti GTV una lunghissima trattativa alla quale io non partecipai
Ho avuto modo spiegherò perché dico questo ho avuto modo di conoscere tutto questo perché sulla base poi di questo si sono instaurate una serie di azioni di carattere civilistico negli anni settantaquattro settantacinque
La la banca
La banca il Banco di Roma
Praticamente avrebbe dovuto rilevare sia la la banca privata italiana sia la Società generale immobiliare sì anche la Fina banche che era la banca di Ginevra
Del Sindona
Senonché nel ci fu quel famoso a quella famosa riunione dell'undici settembre mille novecentosettantaquattro nella quale all'ultimo momento lividi azionista di maggioranza della banca del Banco di Roma
Dette un parere negativo ricordo esattamente che c'era agli atti un pareo dei dei professori Ferri e Nicolò di Roma
Che sconsigliavano l'acquisizione di questi pacchetti da parte del Banco di Roma perché a loro dire
Si poteva pensare che vi fosse
Un il pericolo di una violazione del divieto del patto commissorio di cui al due mila seicentoquarantaquattro del codice civile
Questo perché sostanzialmente i pacchetti il pacchetto della Generale Immobiliare
Era a riporto presso la banca privata italiana e quindi si temeva di poter farsi di poter violare questo questo divieto
Nelle a seguito di questo naufragio di questa trattativa
Che cosa successe che il la banca privata italiana venne positiva in liquidazione coatta
Vi fu un immediato provvedimento blindata ventisette settembre del mille novecentosettantaquattro del ministro del tesoro di cui poi parlerò
E Schiochet pochi giorni dopo venne dichiarato
Colombo
Venne dichiarato risolvente lo stato di insolvenza della banca privata italiana con la nomina
Del commissario liquidatore l'avvocato Giorgio Ambrosoli
Il provvedimento e questo vorrei sei se crede vorrei parlarne subito del provvedimento
Ha del provvedimento una piccola parentesi il Banco di Roma come era entrato nella vicenda Sindona
Il Banco di Roma era entrato perché lei dice che l'undici di settembre del settantaquattro lì a proposito del presidente dell'IRI chi era era Petrilli era Petrilli
Da parere negativo circa la acquisizione giusto sì questo per quindi spieghiamo facciamo un attimo un passo indietro
Com'è che il Banco di Roma era entrato era interessato a questa vicenda Belleli Granatieri romano era diciamo la la banca dove ricade per eccellenza
E vi era una situazione che era la situazione fra la diciamo la finanza laica e la finanza cattolica
La finanza laica rappresentata all'epoca dal dottor Cuccia e da Ugo la Malfa la finanza cattolica invece sostenuta dalla DC
Del resto poi Sindona aveva in precedenza parlo del per e questo risultava agli atti perché ci fu anche ci furono anche gli interrogatori
Dei vari personaggi Michielli Scarpitta eccetera a Milano
Per quanto riguardava un finanziamento che Michele Sindona aveva fatto poi ci arriveremo mai
Avvocato va be'proprio in questo momento sinteticamente come il Banco di Roma entra perché che cosa era avvenuto
Che aveva portato il Banco di Roma o meglio gli amministratori del Banco di Roma ad interessarsi
Della banca privata italiana
E quello quello che ho detto sosta
Sta partendo molto da lontano io desideravo in questa fase se possibile una risposta più più sintetica per poi riprendere il discorso che lei aveva lasciato interrotto
C'era stata la nomina di un amministratore delegato che nella persona dell'avvocato Mario Barone
Che era stato messo perlomeno questo quanto si diceva era stato messo appositamente per risolvere la questione dicendo
Scusi si diceva vuole dirci che cosa sa lei intorno a questa nomina da dove appresso questa notizia o comunque dallo stesso Sindona
Dallo stesso Sindona
Ricorda quando l'attende prima della nomina contestualmente no no no no no io la prendo dopo perché il rientro dopo questa fa parte di una storia che io non ho vissuto c'era l'avvocato per Piero Schlesinger come avvocato di Sindona
Quindi io so dopo di questa nomina che era stata voluta per
Agevolare
All'interno del Banco queste ingresso queste la soluzione del Sindoni hanno ecco per agevolare questa questa soluzione veniva ancor di Roma in che forma in che misura attraverso quali strumenti poteva agevolare la banca la banca di Sindona
Be
Praticamente c'era stata una valutazione di questa di questa banca sulla base dei depositanti per dalla banca privata italiana
Perché sulla base dei delle dei depositi all'epoca perlomeno si riteneva che una banca avesse un valore del pari al dieci per cento dei della massa dei depositanti
Siccome se non se mal non ricordo in questo momento ma credo di essere vicino senz'altro al vero la banca privata italiana
Risultante appunto dalla fusione delle due banche Banca Unione banca privata finanziaria aveva un miliardo
E ottocento milioni di depositanti la banca di Sindona era valutata centottanta miliardi
Un miliardo e ottocento milioni non di depositanti Vinassa depositata è di massa depositare
è è aveva e aveva quindi aveva quindi un mille e mille ottocento miliardi no nobiliari
Ne ha detto un miliardo e ottocento milioni un miliardo un miliardo e otto no mille ottocento miliardi mi scusi discutere presidente la stanchezza potrà garantirsi scherzi richiedono l'assenza
Quindi mille ottocento miliardi di massa si deposita e quindi il valore diceva lei Sisti nata nel dieci seicento del dieci per cento quindi centottanta miliardi centottanta miliardi
E comunque dicevo la il Banco di Roma interviene in che momento attraverso quale
Passaggio tecnico non le posso fare una domanda più specifica per evitare di suggerirle la risposta del banco il Banco di Roma inizia praticamente con
L'acquisizione della mettendo praticamente degli uomini suoi il dottor Ciucci alla società generale immobiliare
Il controllo all'infinito on nella banca privata italiana e
Un un rappresentante del Banco di Roma anche presso fino a Banca
Ma prima di mettere questi suoi uomini in questi posti strategici Power ha fatto qualcosa del Banco di Roma aveva parlato un primo versamento è ricoverato Barack data al governatore della Banca d'Italia primo versamento dell'ammontare di quanto
Fu un versamento di circa
Cento milioni di dollari mi seicento milioni di dollari
A fronte di questo versamento che cosa aveva dato la banca privata italiana
Ah cauzione di questo versamento a garanzia di questo versamento
Aveva dato praticamente le le azioni della
Della Società generale immobiliare e
Quindi anche il pacchetto della banca privata quindi era diventata azionista di controllo azzardi lettura azionista di maggioranza nella banca private italiane così diciamo che
Era diventato un creditore pignoratizio un con diritto di voto compiti
L'avevo interrotta nel suo excursus perché desideravo o che si chiarisse questo ruolo della Banco di Roma
Stava dicendo lei nell'esporre i problemi giudiziari ecco no no stavo dicendo prima mi volevo richiamare richiamarmi a quello del decreto delle ventisette settembre mille novecentosettantaquattro è quello di messa in liquidazione no no determini se li deve essere quello nella procedura io stavo parlando del decreto del ministro del tesoro
Colombo
In questo questo decreto praticamente che cosa sì di era composto da un solo articolo
Che cosa si diceva in quest'articolo che
Banca d'Italia avrebbe effettuato delle anticipazioni all'uno per cento
A quelle aziende di credito che fossero intervenute per il salvataggio di un'azienda di credito in dissesto
Sulla base di questo al di questo decreto sul quale poi tornerò a proposito del project
Una sola un solo chiarimento la data di questo decreto che lo ricorda lei ha detto che invece ai sensi a settembre del mille novecento operai essere quattro ottobre
Lo e del ventisette settembre quindi contestuale
Ventinove settembre escono quattro dovrebbe ottantaquattro
Settanta al settantaquattro ed altrettanto trovate vada avanti allora quindi composto da un solo articolo
E a spiegare prevedeva queste anticipazioni all'uno per cento quali banche rissosa denunciano sulla base sulla base di questo di questo
Provvedimento
Venne costituito un consorzio tra le tre banche di interesse nazionale cioè Banco di Roma committente e Credito Italiano
Le quali questo consorzio fu costituito per la liquidazione della banca privata italiana cioè a dire oggi il sistema è cambiato e forse proprio per quest'esperienza
Dico io non da testimone qui ma da tecnico negativa fatta all'epoca
Il
Le la Bach i depositanti devono essere salvaguardati
IMI secondo il sistema italiano chi deposita riprende i suoi soldi anche se la banca si trova sesto
E certamente lo era all'epoca questo questo tipo di principio
Per cui sì penso di creare questo consorzio tra le tre Bin per ripagare i depositanti tante
Che ricordo esattamente che se io ero depositante presso la banca privata italiana di trenta milioni
Andavo presso una delle tre bimbe facevo la mia cessione del credito
Al consorzio e mi pagavano i trenta milioni questo era il meccanismo che si volle porre in essere perché questa come si approvvigionano questo consorzio tra le tre Bin
Perché l'anticipazione all'uno per cento era soltanto un'anticipazione che era uno strumento per
Poi poter fare danaro le tre il consorzio con queste anticipazioni ricevute
A questo
Buoni del Tesoro
Al tredici e cinquanta per cento hanno scadenza annuale emessi dal ministero del Tesoro
E quindi con la differenza fra il tredici e cinquanta per cento di interesse annuale e l'uno per cento che è vasta e passivo
Prego sinistro prego
Non ho capito no no no no prontamente un commento
A allora con questo poco questa rendita del tredici e cinquanta per cento
Con le anticipazioni all'uno per cento operazioni che se erano definite perché le ho viste esattamente le ho studiate presso il Banco di Roma allorquando poi mi interesserò successivamente della sistemazione o di un progetto di sistemazione era avveniva questo alla scadenza dell'anno
Il Banco di Roma le il Consorzio percepiva il dodici e cinquanta per cento differenza fra tredici cinquanta euro restituiva l'anticipazione e con la montante di quegli interessi
Dodici e cinquanta per cento su questa operazione spaccate adduceva liquidità al Consorzio per ripagare
I creditori della Banca privata Italia
Quindi su cento lire di capitale che il consorzio ogni anno investiva
Aveva un ricavo netto di lo dice ci dodici e cinquanta con i quali faceva fronte al ai depositi dei vorrei clienti e cioè e questo si stabilisce sostanzialmente da subito sì con il decreto del ventisette settembre del sessanta
Continui ad andare avanti perché lei stava o facendo stava rispondendo alla domanda principale ci vado adesso lei mi giudiziario i cyloni prego venga
Allora
Mi ci si presenta questo scenario che praticamente messa in liquidazione coatta
Quindi necessità di impugnare davanti al TAR
Il decreto di messa in liquidazione coatta della Banca privata
Ci si presenta subito dopo il problema
Della dichiarazione dello stato di insolvenza dei di sostanzialmente fallimento procedura fallimentare e si fa un'opposizione alla sentenza dichiarativa dello stato di insolvenza davanti al tribunale di Milano
Ci si presento Lupoi tutta una serie di situazioni che impegna lo praticamente il collegio di difesa per tutto il mille novecento settantacinque
Attraverso una serie di azioni che sono direi a tappeto perché solo azioni promosse non soltanto dalla farsesco che era la società
Azionista di maggioranza della Banca privata italiana di proprietà di Sindona
Ma vengono promosse anche da una serie di altre società che fan parte del gruppo tipo capisse che tipo Finamore o che era l'azionista di maggioranza
Della Società generale immobiliare nei confronti del Banco di Roma nei confronti delle dei cosiddetti palazzinari romani che nel frattempo avevano acquisito il pacchetto della Società generale immobiliare dal Banco di Roma nove allora all'epoca sostenevamo lo ricordo esattamente
Come tu Banco di Roma
Non hai acquisito in via definitiva il pacchetto della sui banca privata italiana perché c'era il re
Rischio del divieto del patto commissorio un mese dopo l'ove venti pacchetto della Società generale immobiliare
Che resti era stato dato in garanzia alla
Ai palazzinari in questo scenario ecco ecco abbiamo una piccolissima parentesi chi erano questi cosiddetti palazzinari che acquistare il pacchetto di maggioranza era generale immobiliare dunque io ricordo che c'era originariamente Genghini
Beh belli
Parnasi
Sacco
O
Erano sette otto zero ora così a memoria ricordo quei questi questi
Dan i nomi di battesimo Genghini ricorda con Mario Masini Mario Genghini poi ha detto credo belli Carlo Belli Carlo Belli portante Angelo Belli scusare Arcangelo Bellelli ecco poi
Chi c'era ma poiché c'era Parnasi
Voi c'è la novantaduesimo solo ricordarvi Parnasi no
No no nel battesimo di Sacco Sacco era so che era un imprenditore di Alessandria che poi ritornerà fuori dopo in relazione a una certa trattativa condotta dall'avvocato Memmo
Va bene quindi questi sono i cosiddetti palazzinari poi magari ci ritorneremo voce quindi diciamo svolgiamo
O tutta questa serie di anzi iniziamo tutta questa serie di azioni ma nel frattempo
Nel frattempo Michele Sindona era stato colpito
Da mandato di cattura
Da parte del Tribunale di Milano sulla base non già di un questa procedura che era soltanto all'inizio ma sulla base di una procedura di falso in bilancio che era ancora in istruttoria presso il Tribunale di Milano
Michele Sindona io lo conosco non in Italia ma lo conosco hanno IOR
E sinistra aura il procedimento di estradizione nei confronti del latitante Michele Sindona colpito da un mandato di cattura
Quando era stato emesso questo mandato di cattura nei confronti di Sindona il mandato di cattura se mal non ricordo del
Della fine del settantaquattro per otto ore non non ricordo
Anzi scusi
Poteva essere ventisette ottobre del settantaquattro sì sì sì senz'altro ed è messo da
Dal
Tribunale Milano il giudice ubbidisce tribunale cioè Judith EUR PC che funzione svolgeva giudice istruttore dodici istruttore a Milano in relazione a quali procedimenti
E il il mandato di cattura era in relazione a questi procedimenti di falso in bilancio
Di falso in bilancio ed era iniziato anche no procedimento per bancarotta fraudolenta era iniziato certamente si era aperto il procedimento di bancarotta fraudolenta a seguito della dichiarazione dello stato di insolvenza
Il giudice pur Vichy quanti procedimenti stava istruendo in quel momento con imputato principale Sindona
E questa è una domanda che alla quale io precisamente non so rispondere del mio non seguivo i neo Keanu allibiti agevolarla potevano essere due
Certamente certamente c'era questo falso in bilancio che riguardava addirittura il mille novecentosettantuno se mal non ricordo
E poi c'era il procedimento principale che quello che diventerà procedimento principale che è quello di bancarotta fraudolenta
Quindi sono entrambi pendenti davanti al giudice istruttore Busiri vici sedici l'avevo davanti al giudice istruttore invece certamente sì l'aveva interrotta lei dice
Stava parlando appunto un latitante Quincy Jones si si presenta questa situazione che una situazione abbastanza complessa il giudizio di estradizione la insufficienza praticamente delle azioni civili che erano state promosse per la anche per la lungaggine di queste azioni civili
E quindi la necessità in relazione al procedimento di estradizione di farsi che in sostanza vi sia anche un supporto
Non strettamente tecnico che Possa in qualche modo cercare di fare ritardare l'estradizione
Per poter arrivare e potere
Accelerare i tempi delle procedure
Giudiziari
Su questo punto e quindi arriviamo diciamo al mille novecentosettantasei
No si perdoni prima di arrivare al settantasei io desidererei che lei in parallelo ci dicesse abbiamo visto come nascono i procedimenti in Italia e c'è già il provvedimento restrittivo nei confronti di Sindona richiesta di estradizione la colloca quando perché non non ricordo in questo momento se l'ha detto
No alla richiesta il procedimento di estradizione essi diciamo siamo nel mille e novecento infine settantacinque primi del settantasei il dato d'altro canto quindi ticinese oramai aveva prestato anche una cauzione in sede
Davanti al tribunale di
Vedi Iorio no credo che ci sia un attimo di commissione un attimo il procedimento di estradizione richiesto dall'Italia
Dice inizia inizia quando i mandati di cattura sono abbiamo detto del ventisette dieci settantaquattro sì
è sicuro che iniziano nell'alla fine del settantacinque non all'inizio del settantacinque perché un altro teste stamattina
A finito di dirci che già all'inizio del settantacinque era stata richiesta l'estradizione agli Stati Uniti
Per i procedimenti italiani attenzione chiaramente quindi è un'estradizione attiva qua sì sì questo questo capisco può essere anche iniziato può essere anche il sito
Può essere anche questo procedimento formalmente può essere anche iniziato nel mille novecentosettantacinque all'inizio del settantacinque
Io quando non lo ricorda non è un problema ma no no no ma però mi consenta Presidente
Il mio discorso riguarda un po'più la sostanza di questo procedimento cioè quando e poi ci passeremo alla sostanza intanto vogliamo incamerare dei paletti sì diciamo dai quali partiti ora così non ricordo l'adattamento lasciamo stare lasciamo stare questo negli Stati Uniti contemporaneamente era stato aperto un qualche procedimento penale una qualche indagine penale a carico di Sindona per qualcosa oppure ancora no
Diciamo ottobre settantaquattro primi del settantacinque
Se lei allude alla Franklin benché sì alludo a mia mi risulta che Linda Eastman della Franklin Bank risale addirittura al mille novecentosettantanove anzi
Ricordo esattamente che è del diciannove marzo mille novecentottanta Roma Linda ai come usato un termine inglese sì in RAI Marche mobile incriminazione
Ma l'incriminazione interviene alla fine belli cosiddetti indagini preliminari cercava i risponde diciamo alla nostra richiesta di rinvio a giudizio
Ma l'indagine quando era stata aperta
Beh direi che era stata aperta nello stesso mille novecentosettantacinque
Quindi diciamo che già nel mille novecentosettantacinque noi abbiamo Sindona imputato in Italia e indagare io diremmo oggi negli Stati Uniti è corretta la ricostruzione benissimo e allora se vuole andare avanti possiamo seguirla ho quindi di fronte a questa situazione stavamo parlando appunto di estradizione cioè delle vicende legate all'estradizione
Le vicende legata all'estradizione sono praticamente seguite dagli avvocati americani casa nostro e Kerry
E quindi vorrei fare gentilezza uno spelling del dei due cognomi per Casano Fo K V finale
E in termini invece si legge scritto Kirby Cappai R di i geni
Il lungo insomma
Seguito da
Da queste due avvocati
E sì portò il discorso si volle impostare il discorso del
L'estradizione non già su un aspetto tecnico strettamente tecnico ma sull'aspetto politico
Ci vuole spiegare cioè questa ricetta a che cosa da cosa nacque secondo voglio pensare che l'ONU non è una scelta alla quale io ho partecipato lei aveva un'esperienza lei ha detto che si è occupato dell'aspetto civilistico
Si si ritenne che la per poter a vere uno una qualche possibilità di successo negli Stati Uniti l'aspetto politico sarebbe stato determinante e siccome Sindona
Sì era conosciuto per essere un accesso anticomunista
Il portare l'accento sul perseguitato politico
In Italia dove sostanzialmente il Partito Comunista aveva avuto
Una certa rilevanza eccetera potesse servire per ritardare quanto meno se non per risolvere il problema dell'estradizione
E quindi per questo
Furono
Acquisiti in Italia degli affidavit che erano sostanzialmente