"Mille imprese cooperano al Duemila" 1^ Assemblea triennale dell'Associazione Nazionale Cooperative di Produzione e Lavoro (ANCPL) organizzata nei giorni 1° e 2 dicembre 1997

Nell'aprire i lavori nella prima assemblea nazionale delle cooperative di produzione e lavoro
Do il benvenuto agli ospiti ed a tutti i delegati ed invito alla presidenza il presidente
Della lega Coop Ivano Barberini
Il presidente della lega regionale Filippo Mariani
Il presidente della Federgolf di Bologna Pierluigi Stefanelli Stefanini
I componenti della presidenza uscente della produzione e lavoro Franco Buzzi Cesare Baccarini Renato canti noti Rossano ribelli e Fabio Campanelli
Questa Assemblea è stata preceduta da un dibattito effettuato in tutto il territorio nazionale e nei comitati di settore
Ed ha visto coinvolti moltissimi dirigenti delle cooperative
La grande partecipazione alla discussione ha dimostrato quanto sia ancora radicato fra i cooperatori il comune sentire
L'interesse per mantenere vivo e sviluppare un importante settore dell'economia che sa coniugare l'efficienza con la socialità un settore che può dare risposta in molte zone del Paese al grande bisogno di occupazione di trasparenza di sviluppo
Proprio mentre sembra ormai acquisito per l'Italia l'ingresso nella Unione Europea
C'è
Il contesto politico in questi ultimi mesi ha contribuito a rendere più sereno il clima sociale
I sacrifici imposti ai cittadini e dalle in paese dal rispetto dei parametri fissati a Maastricht
Sono largamente accettati in quanto frutto di una strategia volta a trasformare il nostro Paese e a dargli stabilità e certezze
Quella stabilità e quelle certezze che da qualche anno si erano smarriti
L'integrazione europea quindi va vista come una sfida e come un'opportunità per il Paese e per il movimento cooperativo
E in questo contesto quindi che va collocata la nostra proposta di sviluppo imprenditoriale
Il mercato richiederà impresse capitalizzate sempre più efficienti orientati all'innovazione con forte radicamento territoriale ed in grado di produrre secondo criteri di qualità
Ma anche in possesso di altissimi contenuti sociali
Tutto ciò richiede una profonda discussione sul modello cooperativo dal socio alla dimensione dell'impresa cooperativa dal posizionamento sul territorio nazionale alla qualità dei gruppi dirigenti
Dalla formazione al valore aggiunto che deve garantire il gruppo io il sistema cooperativo dalla rivisitazione del ruolo che le strutture associative alla loro necessaria riorganizzazione a loro ammodernamento
I temi della nostra Assemblea
I programmi che essa espone sono da considerare pertanto l'inizio di una nuova fase per il movimento cooperativo di produzione e lavoro che se troverà il vostro consenso si svilupperà fin dei prossimi mesi ed ora per tratteggiare nel merito i singoli aspetti della nostra proposta do la parola al presidente dell'Associazione nazionale delle cooperative di produzione e lavoro Franco Buzzi
Prego di formarsi la presidenza Ivano Barberini chiara
Stefanini
Tutti
Abbiamo Pinotti batte
Signore e signori invitati amici cooperatori
L'intensità e la qualità dei cambiamenti in atto nel Paese il particolare momento che vive il nostro sistema di impresa
E l'opportunità di un impegno crescente delle organizzazioni di rappresentanza nel partecipare alle soluzioni dei problemi collettivi fanno di questa prima Assemblea delle cooperative di produzione e lavoro
Aderenti alla Legacoop un'occasione d'incontro dibattito e progettazione tutt'altro che occasionale
La complessità della transizione con la quale si sta misurando la società italiane intermedia sette istituzionali
Nuove forme di solidarietà maggiore competitività e flessibilità del sistema economico nuovi valori e nuove ragioni dello stare insieme rende sempre più necessario un ritorno della grande politica e lo sviluppo di strumenti di partecipazioni
Infatti a fare aumentare il grado di consapevolezza e di responsabilizzazione collettive e ad accrescere il livello di democrazia
Nello stesso tempo occorre aumentare le capacità progettuali e realizzative del sistema economico istituzionale e sociale
Superando i limiti ed i condizionamenti di posizioni ideologicamente precostituite e attribuendo nuovo significato
Alla concretezza all'atto abilità delle scelte al metodo del confronto aperto e sistematico
Noi riteniamo che la cooperazione possa contribuire in modo significativo accanto alle altre forze politiche sociali e progressiste
All'individuazione ed ecco ed al conseguimento degli obiettivi di modernizzazione del Paese grazie alla sua storia fatte di idealità
Ma anche di concretezza alla sua esperienza di integrazione di interessi diversi alla sua specifica cultura di impresa capace di misurarsi con il mercato ma senza rinunciare ai principi di solidarietà e partecipazione
Nel nostro Paese la possibilità di portare a compimento
I numerosi programmi di cambiamento riforma avviati richiede la stabilità dell'esecutivo in un quadro di democrazia che salvaguardi i diritti dell'opposizione che renda possibile l'alternanza tra gli schieramenti politici
Per questo motivo abbiamo accolto favorevolmente la ricomposizione della recente crisi di governo che al di là delle motivazioni che l'avevano generata
E delle questioni che hanno favorito il superamento rischiava di vanificare i sacrifici fatti in questi anni
Per risanare il bilancio statale e di far perdere al Paese l'appuntamento con l'Europa allontanando dal gruppo delle nazioni più sviluppate e scaricando costi difficilmente sostenibili
Ci soggetti sulle aree più deboli
Pensiamo per esempio ai giovani e al sud
Come è stato da più parti rilevato il confronto sull'Oropa e destinato ad alimentare ancora per molto tempo direttamente e indirettamente il dibattito politico del nostro Paese
Valutiamo positivamente questa tendenza ed auspichiamo che nel tempo le questioni di carattere meramente finanziario oppure Levante in questa fase lascino spazio a considerazioni capaci di evidenziare l'influenza che avrà il nostro ingresso in Europa
Sul funzionamento delle nostre istituzioni sul mercato e sulle possibilità di sviluppo sui modelli di democrazia sul comportamento dei cittadini sulla vita sociale
Nonostante l'elevato presto pagato ed ancora da pagare per lo sforzo accelerato di risanamento dei nostri conti pubblici la cooperazione da sempre nettamente favorevole alla scelta europea
Dopo un periodo di stagnazione preoccupante l'economia europea sembra ormai avviata verso una fase di moderato sviluppo in cui potranno determinarsi le condizioni favorevoli
Per interessare risorse ed energie non solo economico verso la soluzione del problema della disoccupazione soprattutto giovanile che per le sue dimensioni per il suo impatto sulla vita sociale rappresenta la sfida più drammatica per la futura Europa
Quella che si sta quella che sia quale che sia la portata dei cambiamenti da affrontare da ripresa economica potrà certamente facilitare la ricerca di soluzioni adeguate a governare la transizione
Ma se le riforme i cambiamenti necessari verranno assunti con decisione nei programmi della sinistra europea
E considerati come una reale opportunità sarà allora possibile mantenere nell'azione di riequilibrio quei connotati rinunciabili di equità solidarietà e partecipazione democratica che vorremmo posti a fondamento della nostra Europa
La cooperazione ha scelto di sostenere l'azione del Governo per il risanamento del bilancio statale accettando la conseguente politica dei sacrifici che il Paese ha dovuto affrontare negli ultimi anni
Per questo apprezziamo gli importanti risultati ottenuti come l'ormai acquisita corrispondente ai parametri di Maastricht e soprattutto il controllo dell'inflazione nettamente inferiore al due per cento
Che ha già consentito il progressivo calo del tasso ufficiale di sconto e potrà renderne possibile una interiori riduzione allineandosi agli altri paesi europei in questo contesto di potenziali opportunità
Si inserisce la manovra di politica economica del governo espressa dalla legge finanziaria per il novantotto è in corso di discussione approvazione in Parlamento contemporaneamente vari provvedimenti di legge che ne costituiscono il collegato considerati i limiti entro i quali è ancora costretta ad esercitarsi l'azione di governo basti ricordare enorme dimensione del debito pubblico non si può non apprezzare lo sforzo compiuto dall'amministrazione
Per qualificare il complesso della manovra e per iniziare a dare segnali positivi di inversione di tendenza in alcune aree di intervento
Accanto a questi segnali di cambiamento delle politiche restrittive in atto da anni l'insieme alla Finanziaria novantotto dei leggi collegate testimonia di una nuova qualità complessiva nell'impostare l'analisi le proposte di soluzione dei problemi del Paese
Che ha contribuito significativamente ad una reale crescita del confronto fra le forze politiche sociali ed imprenditoriale
Tra gli argomenti più rilevanti contenuti nella finanziaria per il prossimo anno vanno ricordati gli interventi all'edilizia e quelli per le nuove assunzioni nelle aree più disastrate
Le misure di sostegno alle nuove imprese e più in generale alla piccola e media impresa così come le norme di riforme flessibilizzazione del mercato del lavoro ed a favore dell'occupazione
E le ipotesi di intesa con il sindacato sulla riforma del Welfare e infine i nuovi assetti fiscali derivanti dall'introduzione dell'IRAP che a parità di gettito dovrebbero contribuire a dare basi economiche più certe al futuro organizzazione federale dello Stato
Occorre però che si consolidi nel Paese un clima di fiducia e di stabilità favorevole alla ripresa degli investimenti interni e tali da ridare da attirare l'attenzione degli investitori esteri
In questa prospettiva diventa necessario fare il possibile per ridurre la pressione fiscale alieno dei principali Paesi europei qualificando nel contempo l'offerta di servizi pubblici sul fronte fiscale inoltre va rilevato che al di là di quanto c'è di apprezzabile nella finanziaria è molto probabile che le recenti modifiche apportate all'IVA il sovrapporsi dell'imposizione locale a quella centrale
E le stesse difficoltà che lascia prevedere l'applicazione dell'IRAP comporti un incremento della pressione fiscale totale anche per il mille novecentonovantotto
In particolare per quanto riguarda l'IRAP c'è da un lato riteniamo positiva la riduzione degli attuali adempimenti tributari conseguente all'introduzione di questa imposta dall'altro non ci convince il fatto che a pagare di più siano comparativamente l'impresa a maggior contenuto di lavoro questo argomento meriterà di essere analizzato e verificato attentamente in sede parlamentare a nostro avviso riteniamo inoltre che dall'imponibile IRAP debba essere debbano essere scomputati gli utili destinati a riserva indivisibile
In questo contesto è auspicabile che vengono approvate rapidamente norme di detassazione degli utili reinvestiti perché un nuovo impegno venga dedicato alla lotta all'evasione fiscale e contributiva per la cooperazione è necessario procedere ad un rilancio degli investimenti pubblici in infrastrutture secondo precisi criteri di selettività e priorità com'è giusto fare in presenza di risorse limitate
Ma anche con la consapevolezza che su questo fronte ci gioco lo buona parte delle capacità competitive del nostro sistema Paese e le possibilità concrete di sviluppo della parte più svantaggiata di esso
Occorre continuare nell'azione di modernizzazione della pubblica amministrazione avviata con le recenti leggi Bassanini accelerando il processo di delegificazione e semplificazione burocratica
Che oltre a rendere più efficiente la rete dei servizi resi alla comunità potrà favorire le attività economiche migliorare la qualità della vita di noi tutti inoltre è lecito attendersi importanti risultati dall'attuazione dei programmi di privatizzazione dell'impresa pubblica nazionale
E locale
Queste possono ampliare l'area del mercato richiamare l'interesse di nuove categorie di investitori favorire relazioni economiche nuove nuove e stimolare l'innovazione e lo sviluppo anche a livello locale
Le misure di sostegno alla piccola e media impresa contenute nella già finanziarie e i provvedimenti legislativi amministrativi recentemente approvati
Sono di particolare interesse per la cooperazione non solo per un evidente e diretto coinvolgimento dovuto al prevalere della piccola dimensione tra le cooperative
Ma anche per il ruolo che la piccola impresa venuto ad assumerlo nel nostro Paese quale elemento di flessibilità economico produttivo e potenziale dai topi sviluppo dell'occupazione
Particolarmente rilevanti ci sembrano di incentivi sul fronte delle nuove assunzioni il credito di imposta per gli investimenti il rifinanziamento di incentivi al sistema produttivo i fondi di garanzia per i Consorzi fidi
Interessante inoltre
E la definitiva introduzione della piccola società cooperativa che può facilitare l'azione di promozione da parte delle associazioni cooperative
Molto preoccupati siamo viceversa
Però norma relativa legge quarantanove ottantacinque la legge Marcora
Il cui spirito dovrebbe essere essenzialmente saldato ricondotta legislazione quadro per la promozione d'impresa in qualsiasi caso chiediamo che vengono assolutamente rispettati dall'amministrazione gli impegni presi nei confronti dei progetti avviati
A questo proposito riteniamo sia giusto sottolineare gli ottimi risultati prodotti da questa legge in termini di occupazione
Di salvataggio di impresa
Con un onere per lo Stato inferiore ai proventi derivati dalle imposte dai contributi pagati dalle attività economiche realizzate è importante inoltre riflettere sulla struttura del sistema degli incentivi che sulle norme di sostegno alla piccola e media impresa
Se tra guardati attraverso l'ottica della globalizzazione
I problemi delle imprese dei distretti economici dai quali la pubblica la piccola e media impresa tratto nel passato occasioni rilevanti di sviluppo sembrano destinati nel tempo a crescere a cambiare natura
Ecco perché ci sembra che all'insieme delle misure adottate pur positive manchi ancora quello sforzo qualche sforzo di integrazione settoriale
E territoriale adeguate le sfide che il sistema delle imprese italiane dovrà sostenere specie per quanto riguarda la impresa minore si tratta in sostanza di rendere più efficaci
Le politiche di sostegno tra risorse mirate
Sul fronte della innovazione dei prodotti e dei processi delle tecnologie della qualità e della formazione professionale oltre che su quello del supporto finanziario e della promozione di adeguati canali commerciali verso l'estero
Per valorizzare questa prospettiva d'intervento
Potranno risultare efficaci per lo sviluppo
Le S.p.A. costituite a livello regionale ma l'orazione sarà
Tanto più efficace quanto più riusciranno a combinare collegamenti territoriali sinergici con i principali soggetti interessati
Alla politica di sviluppo su questo aspetto nell'Assemblea regionale che abbiamo qui richiamato destato particolare attenzione da parte delle stesse amministrazioni occorre un nuovo rapporto con università e un più sistematico ed efficiente processo di trasformazione
Dell'invenzione in innovazione
Da sole le piccole imprese non possono garantirsi tassi d'innovazione accettabili se commisurati alla competizione che ci attende
Per quanto riguarda i servizi finanziari occorre trovare il modo di garantire il credito all'impresa tassi a tempi accettabili anche ampliando la positiva esperienza delle cooperative di garanzia con sostituito
In questo senso è opportuno diffondere ove possibile mettere in Rete gli strumenti di garanzia collettive con la diretta partecipazione collaborazione delle associazioni di rappresentanza più in generale è necessario che ad una politica delle autorità monetarie centrali di gran di graduale riduzione del tasso di sconto corrisponde una politica creditizia coerente da parte del sistema bancario
Riteniamo che le riflessioni sin qui sviluppate
Possono mostrare come la cooperazione di lavoro si è sempre più fortemente interessata la crescita di un sistema organico di politiche di sostegno all'economia e alla piccola e media impresa
Noi non chiediamo misure particolari per le cooperative che non rientro in un disegno generale di politica finalizzata alla crescita economica e allo sviluppo dell'occupazione
Il problema dell'occupazione
Che come è noto è stato affrontato da tutti i governi europei costituisce tuttora un impegno prioritario e ha suggerito via via politici uomini di governo e studiosi
Diversi tipi di soluzioni diverse politiche economiche e sociali
Noi siamo convinti che il problema non ammetta soluzioni miracolistiche ma vada affrontato con una serie di interventi mirati complementari gli uni agli altri sia sul fronte delle riforme del mercato del lavoro
Cioè su quello della ripresa degli investimenti pubblici e della promozione di nuove impresa
E più in generale con una politica di sostegno allo sviluppo economico
Lo stesso tema dell'orario di lavoro va inserito in questo contesto certamente siamo convinti che la semplice flessibilizzazione del mercato del lavoro perde la sua drastica deregolamentazione non sia la strada da perseguire
Ciò non toglie che la modernizzazione del mercato del lavoro diversi modelli di utilizzo della forza lavoro nuove relazioni nuovi rapporti di lavoro possono contribuire a fronteggiare il problema dell'andamento della base occupazionale
Anche perché in Italia sul fronte dell'elasticità del mercato del lavoro si registrano ritardi gravi
Pensiamo alle misure di sostegno all'impresa ai programmi dare ai patti territoriali ai contratti di quartiere al prestito d'onore al nuovo lavoro interinale al finanziamento delle agenzie
Per il Sud fino ad arrivare alla stessa tematica dell'orario di lavoro
Pensiamo che nell'ambito di una politica articolata penalizzata la lotta alla disoccupazione la cooperazione di lavoro posta svolgeva un ruolo sia per la strumentazione promozionale di cui dispone le risorse che può utilizzare
Sia perché la formula cooperativa può risultare valida sebbene supportata per iniziare un attività in aree a bassa intensità di capitale
Proprio perché riteniamo importante il coinvolgimento delle associazioni di categoria
Pensiamo sia necessario affrontare il compito di coordinare le risorse i progetti finalizzati alla promozione di nuovo occupazione a strutture miste pubblico-private snelle
Ad agenzie capace di mettere il veto occasioni risorse senza troppi impedimenti di ordine burocratico
Infine sull'orario di lavoro
La stretta finalizzazione della riduzione di orario alla nascita di nuovi posti di lavoro per politiche di medio periodo non sembra oggi risultare efficace
Più che dividere
Tra più persone la stessa quantità di lavoro occorre allargare a nostro avviso la base produttiva inoltre in un sistema di produzione aperto la politica degli orari non può prescindere
Dai livelli di produttività e competitività del sistema pene generarsi di contraccolpi suscettibili di ottenere sul fronte dell'occupazione risultati opposti a quelli perseguiti
La nostra posizione su questo tema è che l'orario di lavoro sia da considerare terreno utile per le politiche per l'occupazione lavanda saldamente correlato ad altri tipi di intervento dentro e fuori le singole unità produttive
Le politiche formative
L'utilizzo degli impianti tutti elementi che fanno ipotizzare per gli orientamenti politici maturati in sede governativa degli adempimenti politici maturati siede governativi lascino spazio ad un'articolazione di formule adeguate alle caratteristiche del diverse condizioni produttive alle tipologie dell'offerta
Orario annuale o pluriennale diversa concezione delle ferie periodi sabati si lavoro che lavori gravosi eccetera ma soprattutto sosteniamo
La necessità che la per la questione dell'orario e delle disposizioni di leggi che verranno proposte non vengono sacrificate le esperienze più importanti d'elevazione industriale di democrazia economica maturate negli ultimi anni
Il sistema della concertazione avviato con l'accordo del luglio novantatré
Cioè in fase di revisione ma che va riproposto come un terreno utile per l'intero Paese
Uno dei punti più rilevanti per la positiva evoluzione delle prospettive del nostro Paese riguarda la riforma degli assetti istituzionali amministrativi dello Stato
Sono sotto questo profilo le leggi sulla semplificazione burocratica il rinnovato impegno sulle privatizzazioni e soprattutto gli indirizzi
Riforma contenute le recenti conclusioni dei lavori della commissione bicamerale anche se ancora suscettibile di modifiche in sede parlamentare esprime una novità importante
In ordine agli obiettivi di riforma dello stato della Costituzione e del riequilibrio di funzioni tra pubblico privato nell'economia la cooperazione vede con favore il determinarsi di una riforma dello Stato ispirata al federalismo solidale nella quale in coerenza con il principio di sussidiarietà poteri reali di governo vengono assunti da regioni Province e Comuni
Questi indirizzi di riforma possono dare risposta alle attese di maggiore autonomia delle varie specificità territoriale evitando che il localismo finisca per assumere connotati esasperati sino a costituire una minaccia per l'unità nazionale
Peraltro proprio la prospettiva aperta dal nuovo ordinamento federale dello Stato
Richiede una setto della forma di governo è una legge elettorale tali da favorire il formarsi di maggioranze parlamentari nette di governi solidi ed autorevoli
La cooperazione guarda con interesse la possibilità di stabilire con le istituzioni a diversi livelli nuove occasioni di collaborazioni e si impegna a contribuire per la parte che potrà competere all'attuazione dei programmi di modernizzazione della pubblica amministrazione e al consolidamento delle istituzioni sul territorio
Dopo il decimo congresso l'associazione ha dato corso
Alle decisioni assunte
Accentuando la sua natura di sindacato d'impresa
Un'associazione fortemente orientate all'erogazione di servizi alle cooperative associate a loro tutela
Allora rappresentanza in tutte le sedi e tuttavia fortemente impegnata per la stessa natura dell'impresa associate nello sviluppo della cultura cooperativa nel sistema di valori espressi dalla sua vicenda storica
Sono stati tre anni difficili con forti tensioni politiche e sociali il quadro politico si è completamente ribaltato sono cambiati molti interlocutori politici quasi tutti gli uomini di governo
Il settore delle costruzioni ha subito la crisi più grave degli ultimi trent'anni ci sono pesi centinaia di migliaia di posti di lavoro e migliaia di imprese il nostro settore ha perduto importanti cooperative e molte si sono ridimensionate l'associazione ha cercato con l'aiuto della lega comunque delle altre strutture del movimento
Di difendere le imprese in difficoltà e ha fatto ogni sforzo per avviare le ristrutturazioni indispensabile per il superamento della crisi il processo non è ancora concluso e la guardia non va abbassata anche se per obiettività va riconosciuto che la capacità di tenuta delle cooperative di costruzioni complessivamente c'è stata
Oltre all'azione di tutela delle cooperative altrettanto importante l'opera di promozione di nuove imprese d'altronde importanti risultati sono stati conseguiti da cooperative di settori industriali manifatturiero e ingegneria e progettazione
Sono stati seguiti con attenzione i cambiamenti legislativi per il settore manifatturiero l'ingegneria l'edilizia oltre che tematiche generali riguardanti socio lavoratore il fisco e la previdenza un impegno particolare lo si è esplicato per la normativa gli appalti pubblici così come per tutelare le nostre cooperative per ciò che riguarda l'albo dei costruttori l'accesso a interventi finanziamenti tramite il Fontò per la Cassa depositi e prestiti eccetera
Si sono sviluppate le relazioni industriali attraverso una qualificazione dei contenuti della contrattazioni gli enti bilaterali si è cercato nei confronti delle cooperative purtroppo colpite da crisi di assistere alla loro utilizzazione di strumenti di sostegno al reddito
Pensiamo ai contratti di solidarietà la cassa integrazione e alla mobilità
La nostra associazione in accordo con la lega Coop ha sviluppato una particolare mobilitazione sul tema del Tfr per i soci lavoratori per i trattamenti disoccupazione indennità di mobilità altre importanti iniziative hanno riguardato la promozione cooperativa del mezzogiorno tematiche settoriali e finanziari
Lo stesso sistema consortile è stato ristrutturato realizzando in particolare l'importante progetto di unificazione dell'acne CCC
L'associazione inoltre non ha mancato di partecipare e contribuire alle numerose iniziative portate avanti dalla Legacoop ed altri enti cooperativi
Particolarmente importante è stato il rapporto con gli strumenti finanziari del movimento come Unipol gesti fonte fine Fincooper
In generale si è cercato di affinare gli strumenti di sostegno di servizio all'impresa ed è ancora su questa linea che correrà procedere ciò non contraddice l'iniziativa sui temi più propriamente politici di rappresentanza così come l'impegno per la diffusione dei valori cooperativi
Questa impostazione comporta una continua qualificazione dell'azione delle risorse umane e delle strutture del movimento
Occorre ampliare aggiornare continuamente le competenze la cultura imprenditoriale la conoscenza della complessiva realtà sulla quale le cooperative operano è uno strumento di qualità efficiente l'associazione che sede alle cooperative per affrontare il futuro gli anni del due mila
Più di mille cooperative trentacinque mila soci nove mila miliardi di fatturato oltre tre mila cinquecento miliardi di mezzi propri
Sono una buona base per guardare al prossimo futuro con la volontà e la determinazione che servono a perseguire obiettivi e ottenere risultati
Un'altra importante scelta strategica riguarda il rapporto l'alleanza con le altre organizzazioni imprenditoriali e cooperative
In questi anni abbiamo portato avanti la nostra azione di tutela dell'impresa anche realizzando iniziative comuni con le altre associazioni imprenditoriali e con le organizzazioni sindacali dei lavoratori
La valorizzazione della specificità cooperativa infatti non può farci dimenticare che le nostre associate hanno su molti aspetti gli stessi problemi dell'impresa sia industriali che artigiane da questo punto di vista sarà impegno dell'associazione proseguire nella ricerca di rapporti unitari di alleanze
Con le associazioni di impresa così come su importanti problemi relativi al lavoro con i sindacati tutto ciò nella consapevolezza che il perseguire determinati obiettivi sociali e imprenditoriali prescinde da questioni o pregiudizi di carattere ideologico
La nostra base sociale è in prevalenza vicino a forze politiche progressiste
Ma non abbiamo dubbi sul fatto che anche in forze politiche organizzazioni imprenditoriali diverse possono essere sostenuti interessi corrispondenti con quelli delle nostre imprese e su queste tematiche cercheremo di realizzare il massimo di convergenze possibili
Un altro importante tema di confronto e quello con il mondo del credito
Il sistema bancario deve corrispondere maggiormente alla necessità di finanziare le attività produttive l'economia reale
Anche nell'ambito delle opere pubbliche la ridotta capacità dello Stato di finanziare le infrastrutture deve corrispondere ad una maggiore disponibilità di tutti gli operatori economici non c'è dubbio che le imprese senza un adeguato supporto del sistema bancario non sarebbero in grado non saranno in grado di sostenere gli investimenti necessari
Spesso tra l'altro le imprese di costruzioni anche le più grandi hanno un elevato livello di indebitamento è importante quindi che le aziende di credito
Interamente la propria capacità imprenditrici va in questo allineandosi con le banche dei Paesi europei più avanzati sappiano valutare i progetti aiutino con programmi di consolidamento del debito le imprese in difficoltà finanziarie che hanno però i progetti che possono sviluppare la capacità di fare uscire positivamente dalle difficoltà
Infine nei casi di impresa e che lavoro sui mercati esteri le banche interessate possono garantire e finanziare operazioni di trading per le quali è anche auspicabile un contributo del Governo
Del governo italiano
Per quanto riguarda la lotta al lavoro nero un terreno sul quale può essere più forte l'alleanza tra forze imprenditoriali e organi dello Stato e sindacali e quello estremamente importante per imprese cooperative la lotta al lavoro nero
Specie in settori come quello delle costruzioni a parte è questione di ordine politico e morale la concorrenza sleale del lavoro nero e uno dei pericoli maggiori se poi si considera che nonostante il dibattito di questi anni
E le successive riforme delle leggi sui pubblici appalti si continua a segnare lavori pubblici con gran con gare al massimo ribasso
Senza tenere conto di qualità delle della qualità dell'impresa si può immaginare il pericolo di vero e proprio degrado che può ulteriormente colpire l'intero settore delle costruzioni
Come è emerso nel corso i lavori preparatori il settore delle costruzioni anche se non possiamo fermare che abbia totalmente superato la crisi e con la quale ci confronto ormai da anni mostra per alcune tipologie di impresa e fasce di mercato segnali di recupero
Inoltre per diverse situazioni aziendali problematiche
Versioni di riposizionamento strategico e produttivo il cambio di gruppi dirigente traduzione di comportamenti più attenti ai costi alla flessibilità produttive e il supporto dell'associazione degli strumenti finanziari del sistema di Legacoop
Hanno consentito di costruire le premesse per un rilancio delle cooperative interessate
Analizzando le situazioni di crisi che abbiamo dovuto affrontare come cooperazione di lavoro
Non possiamo non rilevare come spesso accanto a problemi posti all'impresa dalla drastica riduzione della domanda della caduta verticale dei prezzi venissero ad aggiungersi problemi interni dirompenti quale diversificazioni improvvisate
Attività immobiliari totalmente finanziati da debito onerosi rigidità organizzative sottolineiamo queste situazioni per evitare di ripetere
Di ripetere gli errori
Un passo del passato il mercato delle costruzioni sarà caratterizzato nei prossimi anni da una maggiore territorialità della spesa pubblica da una legislazione che assegna un ruolo importante al Progetto e toglie spazio alla discrezionalità
Di esecuzioni e dall'aumento generalizzato della concorrenza a fronte di queste caratteristiche del mercato è necessario ripensare il modello di impresa cooperativa individuando un nuovo ruolo per gli strumenti di sistema consorzi società di servizi ad alleanze tra imprese
Abbiamo bisogno di ritrovare le condizioni per rendere coerente sinergico un sistema di impresa impegnati a mantenere l'efficienza e la competitività nel mercato di riferimento
Con la progettualità le economie di scale e il peso strategico di un gruppo imprenditoriale che gestisce quattro mila miliardi di ricavi occupa venti mila soci lavoratori
Sull'estro in particolare siamo convinti si possono affrontare a livello di gruppo Politiche di Sviluppo diversificazioni altamente preclusi alle singole imprese senza ridurre o condizionare l'autonomia e la responsabilità di ciascuno e cooperativa
L'insieme costituito dalle impresa i consorzi e associazioni
Deve poter funzionare sempre più come una rete organizzata con servizi obiettivi opportunità comuni capace di aggiungere valore all'attività della singola cooperativo impresa
La recente unificazione dei Consorzi Accame CCC si inserisce in questa prospettiva di valorizzazione dell'appartenenza la Rete di qualificazione dei servizi senza peraltro fissare a priori gerarchie di ruoli
E funzioni che contrasterebbe Rocco l'impostazione che abbiamo evidenziato
L'associazione si ritiene impegnata a verificare con il concorso di tutti i soggetti interessati le possibilità di realizzazione del Progetto indicato
Gli incentivi per l'edilizia dotati dal Governo va nella direzione giusta e la ripresa economica potrà favorire la crescita di almeno alcuni dei segmenti di mercato peraltro la domanda in opere pubbliche ancora carente e occorre impegnare il Governo almeno nell'accelerare l'impegno l'impiego delle che gli stanziamenti previsti nella legge finanziaria
In secondo luogo occorre che il tema della qualificazione dell'impresa venga affrontato con decisione così da renderne e qua la competizione
è necessario avviare un processo di bonifica di un mercato che risulta alterato dalla concorrenza sleale dal lavoro nero che spesso in alcune regioni si collegano a fenomeni di criminalità organizzata
Su questi problemi siamo impegnati a ricercare con le amministrazioni sindacato istituti preposti al controllo le modalità per limitare i fenomeni di evasione di degrado
Delle condizioni di lavoro e di mercato e per favorire quindi l'interesse delle imprese sane in un'area territoriale dove il mercato sarà in espansione sia per effetto dei finanziamenti dell'Unione Europea sia perché vi saranno convogliate risorse nazionali
Come spesso si dice ma ne siamo profondamente convinti il Sud può essere un'opportunità c'è colta per l'intero Paese
Il settore delle cooperative industriali rappresenta una realtà positiva all'interno della cooperazione di lavoro
E negli ultimi anni ha registrato anche un significativo tasso di crescita
La mortalità delle cooperative industriali che ha colpito alcune unità produttive di rilievo risulta tuttavia inferiore a quella media dell'industria ed è stata bilanciata da un buon aumento dell'impresa di nuova costituzione
In alcuni comparti la cooperazione è presente anche con imprese di dimensioni rilevanti serie di elevata qualità commerciale e produttiva capace di competere sul mercato nazionale ed internazionale
Per altre cooperative di nascita più recente o risultanti l'operazione di salvataggio non ancora consolidate il mercato di riferimento è in buona
Parte costituito da lavorazioni per conto
Tuttavia la varietà dei comparti nei quali è presente la cooperazione industriale evidenzia la vitalità e l'esistenza di uno spirito imprenditoriale associativo socialmente diffuso e testimonia la potenzialità di crescita del settore
Particolarmente significativi sono stati in questi anni i risultati ottenuti attraverso operazioni di salvataggio di punti di produzione condotte anche in regioni meridionali
Per questo la Regione maggiormente per questa ragione maggiormente colpevoli ritardi o l'assenza da parte del governo rispetto alla Marcora come abbiamo detto prima tali risultati confermano come il modello dell'impresa autogestita posso incontrare in presenza di condizioni esterne favorevoli l'adesione di ampi gruppi di lavoratori
Contribuendo alla crescita della realtà imprenditoriale del nostro Mezzogiorno la cooperazione fonte fortemente impegnata su questo fronte
Basti pensare al progetto fare impresa di Legacoop che ha già consentito di contattare migliaia di giovani meridionali offrendo loro il sostegno necessario per la realizzazione per realizzare idee imprenditoriale progettare nuove imprese
Oggi le azioni e l'impegno della cooperazione possono trovare un moltiplicatore efficace delle rinnovate politiche governative di sostegno alla piccola e media impresa e alla promozione di nuove impresa
Nonostante la frammentarietà del settore la sua diffusione territoriale diventa possibile individuare politiche più efficaci del passato sul fronte dell'innovazione tecnologica e di prodotto su quello del supporto lo start-up e alla certificazione di qualità e alla promozione commerciale soprattutto verso l'estero
Il settore della progettazione dopo una fase di mercato fortemente problematica è interessato da una situazione potenzialmente più favorevole e potrebbe quindi avviare con successo una nuova fase di espansione qualificazione imprenditoriale
Le sue potenzialità derivano innanzitutto dal fatto che la nuova legislazione d'appalto pone il Progetto al centro del sistema di gara favorendo con questo la trasparenza e la certezza del quadro di riferimento per la competizione tra Impresit
Esecutrici inoltre accanto alle attività di progettazione di opere pubbliche si sta sviluppando la domanda è legato alla pianificazione territoriale
Agli studi di fattibilità a recupero del patrimonio all'ambiente alla manutenzione alla sicurezza ad una parte della situazione recente
E all'ampliarsi della responsabilità degli enti locali e l'ampliarsi della responsabilità degli enti locali tendono a rendere sistematica e qualificata il più certa finanziabilità infine per la crisi del settore
Un ulteriore contributo può venire dall'introduzione delle norme sulla piccola impresa cooperativa e dal riconoscimento della società d'ingegneria col quadro legislativo sembra orientale
Naturalmente non tutti i problemi che incontro le cooperative di progettazione del mercato possono dirsi superati
L'associazione a questo proposito è impegnata a favorire la rapida approvazione del quadro normativo
Legato a Merloni ter e ai regolamenti attuativi in modo tale da accelerare la valorizzazione del Progetto di cui si è detto
Ma anche per ridurre i margini di discrezionalità della pubblica amministrazione nell'assegnazione degli incarichi e per denunciare situazioni di concorrenza sleale
Da parte di soggetti che non rispetta le norme fiscali e contributive occorre puntare alla qualificazione professionale al consolidamento finanziario patrimoniale alla certificazione di qualità proponendosi di intervenire in aree di mercato nuove come quella dei servizi di progettazione e gestione per conto di enti locali tra loro consorziati
L'autogestione cooperativa rappresenta il tratto distintivo della cooperazione di lavoro
Attraverso i processi autogestione Ali il collettivo dei soci lavoratori si esprime quale imprenditore collettivo
E determina gli indirizzi del controllo della gestione aziendale
Il movimento cooperativo guarda con orgoglio a questo aspetto della sua specificità forte di un patrimonio di esperienze di democrazia produttiva che non ha confronti con gli altri modelli di organizzazione partecipativa e che poggia su una solida base di valori
Il lavoro e la cultura imprenditoriale diffusa il merito di bisogni collettivi la professionalità e la solidarietà le relazioni di sistema
L'attenzione verso l'autogestione presuppone un lavoro continuo di ricerca e sperimentazione che non può per sua natura ritenersi in alcun modo concluso
Inoltre le trasformazioni culturali istituzionali e del modo di fare impresa da parte delle organizzazioni più innovative Stephanus continui adeguamenti della formula cooperativa spesso proponendo aree temi nuovi allo sviluppo dei processi auto gestionale
Occorre garantire la salvaguardia l'adeguamento continuo dei valori di cui siamo collettivamente portatori valori che non si esauriscono la gestione della singola cooperativa ma che riflettono il modo di essere della cooperazione come sistema culturale oltreché imprenditoriale
Per valorizzare la dimensione sociale collettiva che costituisce la nostra specificità riteniamo si debba investire in maniera più sistematica nei processi di comunicazione soprattutto di formazione
Ogni anno sorgono nuove cooperative
Decine di lavoratori assumono responsabilità nei consigli di amministrazione vengono nominati i nuovi dirigenti tecnici e sociali per far crescere le capacità la cultura la comprensione dei problemi derivanti dall'assunzione di nuovi ruoli è necessario attivare processi formativi che possono costituire occasione di confronto e tali da produrre identificazione
E senso della responsabilità collettiva l'associazione intende impegnarsi con forza su questo obiettivi e lavorerà con il concorso dell'impresa delle società del movimento un progetto di formazione finalizzato alla crescita della nostra organizzazione
Abbiamo sviluppato in questi ultimi due anni un'azione di difesa dei soci lavoratori rispetto ai diritti che erano più sconosciuti
Sono stati ottenuti dei risultati importanti ora occorre guardare avanti e come a come il quadro giuridico
Riguardante la cooperazione fosse effettivamente contribuire a stimolare la crescita
Nel ribadire l'importanza delle tematiche relative alla remunerazione alle regole che attengono il lavoro ha portato al socio lavoratore non vanno sottovalutati gli aspetti relativi agli incentivi alla capitalizzazione delle cooperative stesse la difesa del normativa sulla impassibilità degli utili
Portati a riserva indivisibile necessaria ma non sufficiente poiché come è noto il sistema impositivo sulla remunerazione del capitale di tale entità dare è data eh
Di tale entità da rendere difficile l'adeguato sviluppo della capitalizzazione delle cooperative stesse
Noi riteniamo che per tutte le imprese così come per le cooperative devono essere incentivati attraverso una modifica degli attuali sistemi impositivi processi di capitalizzazione
Per ciò che attiene il socio lavoratore dal punto di vista dell'evoluzione del diritto del lavoro riteniamo che superando polemiche e contrapposizioni devono essere affermati
Alcuni principi che scaturiscono dalla logica osservazione della realtà consolidata da decenni la figura del socio lavoratore è una figura terza rispetto il lavoro subordinato autonomo la sua la numerazione un misto la retribuzione o reddito d'impresa
Oggi è aperto il dibattito sulla riforma della legislazione è necessaria la definizione di una fattispecie specifica questa figura rientra tra le tante che si cerca di incorporare il nuovo assetto giuridico delle figure dei lavoratori non inquadrati nelle fattispecie tradizionali
Noi pensiamo che una prassi consolidata di una retribuzione rapportata ai contratti di lavoro e considerata a tutti gli effetti costo del lavoro debba essere mantenuta ma riteniamo che si debba essere introdotta a completamento della remunerazione del socio lavoratore un'adeguata forma di compenso a rischio imprenditoriale sul quale su queste tematiche ci aspettiamo dal ministro del lavoro proposte adeguate ed un utile ed un utile confronto
L'obiettivo di offrire possibilità di occupazione
Ogni tanto salta per accelerare l'obiettivo di offrire possibilità di occupazione attraverso la promozione di nuove imprese cooperative
Assolutamente prioritario
In particolare per il Mezzogiorno il movimento cooperativo deve sapersi proporre come un soggetto capace di realizzare cose concrete
La cooperazione può stimolare organizzare la proposta imprenditoriale la formazione di neo imprenditori la ricerca di finanziamenti sostegno all'avvio dell'impresa il tutoraggio successivo mettendo a disposizione della promozione una rete di servizi reali all'impresa
Ma anche di esperienze già realizzate nelle aree forti dal movimento e tramite strumenti specifici come gesto di fronte lavorare affinché il movimento cooperativo si sviluppi in tutto il Paese non venga in sostanza confinato nelle regioni nei settori tradizionali comporta cambiare significativamente i programmi di promozione e sviluppo del passato
Spesso si è scelto di creare le condizioni per una presenza delle cooperative più forti nelle aree più debole esperienza cooperativa
Se in parte questo rientra normale logica di sviluppo delle medio-grandi imprese nel momento in cui è invece in cui invece ciò significa significhi il tentativo di esportare un modello di lavoro rischia di fare commettere seri errori
Oppure puntare lo sviluppo della cooperazione partendo dalla specifica realtà delle regioni dalle caratteristiche della struttura produttiva sociale del mercato del lavoro dell'assetto della pubblica amministrazione dei bisogni sociali emergenti
La cooperazione è un modello di impresa è una risposta ai bisogni sociali
Sarà utile comunque collega relazione gli strumenti promozionali amica con dei consorzi delle grandi cooperative e più in generale del movimento cooperativo le altre società o agenzie pubbliche o private di promozione
Dell'occupazione occorre infatti un grande concerto di forze per sviluppare l'occupazione nel Mezzogiorno
Il protocollo del ventitré luglio del novantatré proceduto da un'analoga intensa intesa della prima del novanta tra le centrali cooperative e sindacato ha segnato una svolta nella zona industriale del nostro Paese
Quegli accordi hanno dato un contributo molto importante al risanamento dell'economia del Paese e attraverso la politica dei redditi che ne è conseguita la ripresa di competitività del sistema industriale
Senza voler sottolineare il solo aspetto del posto di lavoro è innegabile che l'accordo sulla concertazione abbia dato una base di consenso sociale alla complessiva manovra economica che ha portato l'Italia raggiungere gli obiettivi di Maastricht
Ci sono oggi alcuni aspetti del protocollo che vanno compiutamente realizzati in particolare le parti relative a sostegno alle politiche del lavoro e alle imprese anche attraverso la diminuzione degli oneri sociali che impropriamente agiscono sul costo complessivo della mano d'opera
Infatti mentre da un lato è stata realizzata una certa modernizzazione
Moderazione salariale e sono stati tolti anacronistici automatismi
Non ancora sufficienti sono gli incentivi ad incrementare la flessibilità salariale e la legislazione che complessivamente può agire da sostegno alla politica delle relazioni industriali
Ribadiamo che stabilire leggi cogenti sull'orario di lavoro a trentacinque ore sarebbe sbagliato
Occorre al contrario ridare forza al sistema della concertazione incentivando il pieno coinvolgimento delle parti sociali nella regolazione della materia contrattuali una modifica che si rende necessaria e che va concordata tra le parti sociali riguarda la regolazione della durata dei contratti
Per non sovrapporre i cicli negoziali
Una più precisa definizione dei tetti di inflazione programmata
La verifica biennale degli spostamenti non una nuova contrattazione è una maggiore rilevanza della contrattazione aziendale legate ai risultati incentivata con una forte defiscalizzazione
Noi non pensiamo che ai contratti nazionali debbano essere aboliti
Riteniamo che i diritti basilari devono essere garantiti a tutti siamo certi però che è una maggiore elasticità e flessibilità anche delle retribuzioni possa essere di aiuto ad un aumento globale dell'efficienza del sistema economico
Per quanto riguarda la nostra associazioni in questi anni
Abbiamo avuto un rapporto corretto con le organizzazioni sindacali
Diamo loro atto della disponibilità dimostrate ad affrontare complessi poco complessi problemi specie per quanto riguarda i processi di ristrutturazione del settore e dico delle costruzioni
Per quanto attiene alla nostra autonomia contrattuale
Abbiamo portato a sintesi le volontà espresse dalle cooperative cercando di coniugare le esigenze delle nostre imprese con l'opportunità di valorizzare di valorizzare le specificità del sistema cooperativo per sviluppare i temi della partecipazione della democrazia economica
Abbiamo infine dimostrato la piena volontà di corrispondere ai soci lavoratori ai dipendenti delle nostre cooperative quanto previsto nella contrattazione collettiva nella struttura nell'assoluto rispetto delle norme sul lavoro sulla previdenza sulla sicurezza
Per gli edili in particolare abbiamo in generale
Tutti i lavoratori che regola con i versamenti alle casse di
Seguire il supporto necessario la promozione di nuove cooperative
In questo ambito va proseguita la riflessione sulla tematica dell'Area lavoro siamo inoltre consapevoli che un'integrazione sul piano del coordinamento delle politiche su quello degli strumenti tra Legacoop associazione potrà migliorare la capacità di risposta
Signor invitati amici cooperatori
La cooperazione di lavoro è giunta questa assemblea dopo un periodo di difficoltà finanziarie
E di mercato che hanno inciso profondamente sul nostro tessuto produttivo e sociale
Per superare diverse situazioni di crisi aziendale è stato decisivo il poter far ricorso al sistema di supporto di solidarietà di lega il che consente di ricordare a tutti noi come l'appartenenza al movimento costituisca da sempre un punto di forza imprenditoriale e sociale
Anche se le difficoltà di molte cooperative non possono dirsi totalmente superate l'impulso che potrà venire alle imprese dalla nascita dalla crescita economica in atto i provvedimenti specifici contenuti nella Finanziaria incentive derivi stanziamenti in opere pubbliche misure per la piccola e media impresa e le norme imposte d'approvazione sul mercato del lavoro potranno determinare un quadro di nuove opportunità imprenditoriali e da parte nostra debbono essere dobbiamo essere pronti a cogliere a questo proposito è necessario ripensare in molti casi il nostro modello di impresa attestandosi per mantenere le prospettive di sviluppo in un mercato destinato a divenire sempre più aperto e concorrenziale
Occorre acquisire chiara consapevolezza del ruolo strategico che efficienza efficacia rivestono nel nostro Consiglio moderno contesto competitivo
In condizioni di inflazione prossima allo zero non esiste la possibilità di far leva sui prezzi
Ogni incremento di costi compresi quelli da lavoro va correlato specifici aumenti di produttività le scelte di investimento debbono partire da una valutazione attenta delle risorse disponibili
E tutto ciò deve essere realizzato con il consenso dei soci attraverso un dibattito chiaro documentato che faccia cresce l'autogestione ed il livello di partecipazione democratica tratto distintivo ed irrinunciabile dell'impresa cooperativa
Su questo tema che rimanda la figura del socio lavoratore e dal suo ruolo nell'impresa cooperativa auspichiamo una riforma della legislazione corrente
Che tutelando i diritti per i quali soci di cooperative adesso gli stessi contributi dei lavoratori dipendenti ne valorizzi il ruolo di imprenditore collettivo rendendo possibile adeguate forme di compenso del rischio imprenditoriale
L'acquisizione di più efficaci comportamenti strategico operativi da un lato e la puntuale riforma della normativa sul socio e sull'impresa cooperativa dall'altro
Possono consentire la cooperazione di lavoro di cogliere nuove possibilità di sviluppo di allargamento dello suo padre sociale produttiva infatti la riforma dello stato sociale l'evoluzione del mercato del lavoro la politica delle privatizzazioni è quella di modernizzazione della pubblica amministrazione aprono spazi nuovi o potenziare allargamento quantitativo qualitativo della cooperazione ed inoltre la riforma dello Stato in senso federale spostano quote importanti della spesa pubblica a livello periferico e rivalutando le possibilità di sviluppo della gestione locale dell'economia può consentire al movimento cooperativo non solo i territori più consolidata presenza
Per recuperare un ruolo forte di agenzia di innovazione interlocutore dell'ente pubblico per la gamma di servizi che è in grado di offrire per il suo nuovo di sistema
Infine la cooperazione chiamata ad un impegno straordinario sul fronte del problema disoccupazione intervenendo nel modo oggi ritenuto più efficace e duraturo che consiste nella creazione di nuovo lavoro attraverso nuove imprese su questo tema occorre dare sistematicità alla nostra attività di promozione
Realizzando una saldatura strategica con gli obiettivi di sviluppo del sistema stimolando la rinnovata progettualità delle strutture in primo luogo dell'Associazione nazionale delle Società di servizio dei consorzi delle stesse imprese
Operative
La qualità della sfida connessa con le potenzialità di promozione e sviluppo che ci si presentano è tale da richiedere tutta la nostra capacità di impegno quale sistema imprenditoriale e sociale
Ma siamo altresì convinti che sarà proprio su questo terreno che la cooperazione potrà mostrare alle soglie del nuovo millennio tutta la modernità della sua cultura del suo sistema di valori del suo modo di fare impresa del mercato contando sulla responsabilizzazione e nel contempo mantenendo alto l'impegno per la solidarietà e la partecipazione grazie
Prima di dare la parola agli ospiti
Un ringraziamento ed un saluto ai presenti al dottor Giuseppe Capo che è vicepresidente del CNEL al dottor Di Iorio direttore generale per la cooperazione al dottor Carlo Ferroni direttore generale dell'Ance
Ha detto Roberto Gerbino Giorgini segretario generale della ne accenna all'ingegner Greco che è presidente dell'assistente al dottor Alfiero Grandi responsabile dell'ufficio lavoro della segreteria del PDS a Fabrizio Matteucci segretario regionale PDS dell'Emilia Romagna a Carla Cantone segretario generale della Fillea CGIL Civiero delle segreterie della Fillea
Ai componenti la segreteria nazionale Raffaele arrestino Moretti Renato cd rom
A Ferruccio per non essere presidente delle ferie lavoro col cooperativa Giuseppe Morgagni presidente della DC PLI chi ci ed un saluto particolare
Alla agli coppette verrà capo unità della commissione dell'economia sociale poi vi sono numerosi ospiti amici Kinsella cooperazione degli organismi della cooperazione che saluteremo successivamente ora il secondo
Il programma stabilito daremo una parola per il saluto mai di ospiti iniziando dal dottor Carlo Ferroni che il direttore generale dell'Ance grazie al dottor Ferroni
Sono io presidente Buzzi presi vicepresidente Gavossi a ringraziare
L'associazione qui della cooperativa cooperazione della produzione e lavoro per aver voluto dare voce all'Ance l'associazione dei costruttori edili in questa importante occasione
Io sono lieto di di portargli il saluto del presidente Ravasi e il saluto di tutta lance
E un augurio di buon lavoro un augurio di buon lavoro che vi faccio con molta la sotto Colagrande sottolineatura valore che molto di questo lavoro io penso che in futuro faremo insieme
Io ho ascoltato con la molto interesse la relazione di Franco Buzzi cui faccio i miei complimenti per l'equilibrio e l'approfondimento della relazione
E noto fra le tante cose un dato positivo che vuole essere un complimento nei vostri confronti e che spero prendiate come tale altrimenti apprezzate le intenzioni e così è a un certo punto sia dal sia dalla relazione sia da un'affermazione khettara fatta l'azione stessa noto urna progressivo abbandono Dei luoghi ideologici per passare a una posizione che è di maggiore apertura nei confronti delle necessità delle esigenze
Della cultura di mercato a me sembra che questo porsi del sistema delle cooperative
In concorrenza sul piano del mercato col sistema delle imprese private
Sia un dato positivo un dato che apprezzo parzialmente in un momento in cui forse dato anche il tipo di governo che abbiamo potrebbe essere più facile avere un atteggiamento diverso e noto che questo viene fatto con la Garbo convola progressione apprezzabile senza abbandonare
Quelle connotazioni specifiche di questo movimento che si sente sintetizzano in principi di diciamo ragionevole solidarismo
Questo dato di movimento della nel sistema delle a cooperazione a me sembra un fatto positivo che volevo sottolineare io non so non sono molto abituato a parlare nelle vostre occasioni e quindi non so se il tempo si misura secondo io almeno oggi o al partito ora ma se o ancora qualche minuto per dire qualche altra cosa vorrei riprendere dalla relazione di Buzzi due cose l'una ha parlato a un certo punto essenzialmente di Europa e di occupazione
Bene sono due obiettivi che ci uniscono
Anche lance ha espresso alla governo Prodi il proprio apprezzamento come dire per la mano ferma con cui ci ha guidato sia pure attraverso forti sacrifici che il settore delle costruzioni ha parzialmente pagato
Di averci guidato verso l'Europa
E quindi in questo senso sono d'accordo quando c'è da Buzzi ma adesso abbiamo rivendicato e mi sembra che rivendichiamo anche voi nei confronti del governo una maggiore attenzione
All'altro tema che Buzzi ha sollevato la sua relazione quello dell'occupazione cosa che facciamo ovviamente anche nell'interesse delle sistema di imprese che difendiamo
E debbo dire che ci sono da parte del governo
Alcuni primi segnali li accennati gli accennati e Buzzi il sì illa l'incentivazione
Edilizia una maggiore stanziamento nei confronti nell'ambito della Finanziaria dopo cinque anni è la prima volta che vediamo un aumento di stanziamenti nella Finanziaria
Ma io credo che noi non ci dobbiamo fare una battaglia più cioè noi dobbiamo ottenere più attenzione dal Governo
Non solo e soltanto per i guai che abbiamo avuto che tuttora abbiamo e quindi per superare la crisi quindi non per le nostre sfortune ma voglio dire per le opportunità che il settore delle costruzioni offre al Paese pure accennate nella tua relazione io muoio
Richiamare sia pure velocemente prima il contributo all'occupazione
Non soltanto perché quella tradizionale capacità del sistema delle costruzioni dare occupazione ma anche per il fatto ineludibile ineluttabile inevitabile qui chiedono rappresentate anche le cooperative industriali manifatturiere
Il dato inevitabile di riduzione della capacità di assorbimento di lavoro da parte del sistema industriale sistema industriale starà in piedi
Ah potrà affrontare la concorrenza globale che gli si presenta ma non potrà offrire maggiori apporti occupazionale
Questo credo che un dato che dobbiamo prendere e ci piaccia H oggi piace
Secondo perché il sistema delle costruzioni
In un momento in cui non ci sarà più il giochino del cambio per a sistemare la competitività della nostra industria perché un tempo diciamoci la verità quando non avevamo ucciso facciamo un pochettino si dava contezza cambio e la macchina ripartiva adesso nella prospettiva dell'Eur questo è vietato
Allora occorrerà trovare dei sistemi che assorbano le diseconomie di cui soffriamo su altri fronti ed ecco che il sistema delle costruzioni può dare il suo grande contributo penso alle reti che sono citate le relazione che forse
Più tardi illustrerà
Da Rossi penso alla difesa dell'ambiente penso alla valorizzazione del patrimonio artistico penso voi alla città e grande problema dalla città la riqualificazione la funzioni funzionalizzazione delle città una la creazione di una Area
Privilegiata per la crescita della economia del terziario e del Quaternario in mancanza di città attrezzate io credo che l'Europa da dovremmo vedere col cannocchiale alla rovescia anche sentiamo nell'Euro
E in questo senso noi offriamo al governo chance e non solo i mali della nostra crisi e questo è il senso del ragionamento che abbiamo fatto come ANCE anche a Brussel con un nostro memorandum delle settimane scorse
In cui abbiamo sostanzialmente chiesto e vagamente c'è qualche segnale di risposta che latte comunità si sposti dalla ossessiva ricerca delle grandezze macro economiche dall'ossessiva ricerca di una libertà di concorrenza e di libertà di accesso al mercato anche laddove questo poi non serve a tanto
E si sposti verso delle politiche che rispondano di più e meglio a con l'obiettivo di occupazione che nella relazione di Buzzi è stato così e lucidamente evidenziato
Ma certo perché la nostro settore posso offrire questo contributo io credo che noi dovremmo tenere parecchie cose molte verranno dei sono tale detenere azioni di Buzzi molte verranno dette dopo io la voglio citare molto velocemente
Soprattutto per sottolineare il consenso rispetto ad alcune cose sono state dette primo la convinzione politica
Che questo settore può dare delle chance alla sistema secondo l'ammodernamento legislativo Merloni interno o o cosa Bargone ho visto la diplomazia negozi documenti l'avete chiamati in tutti i modi nessuno ti offenda
Il rafforzamento della pubblica amministrazione un nuovo assetto fiscale
No l'assetto fiscale che non può ancora scaricarsi sul sistema casa nella maniera in cui si è scaricato negli anni scorsi e qui due sottolineature sul fatto fiscale
Una grande attesa da parte credo anche dal sistema delle cooperative perché sì prego vanno prenda la sua brava decisione sulla manutenzione straordinaria e tenga ferma questa IVA al dieci per cento alla fine dell'anno altrimenti si rischia di e diciamo decapitare un tantino la valenza di cui incentivi alla ristrutturazione edilizia che pure abbiamo fortemente apprezzato secondo mi associo alle preoccupazioni sull'IRAP
Le azioni la di rapa per almeno in un primo momento per un settore come quello delle costruzioni
Così poco capitalizzato e così ricco di manodopera può essere una rischio lo abbiamo detto a chi di dovere forse bisogna ribadirlo non per fare di G. strepiti ma forse per ottenere un periodo transitorio di primo avvio e poi ancora vorrei dire occorre che ci siano nuovi strumenti finanziari fondi comuni d'investimento progetta Nansen deve cominciare perché altrimenti le cose da solo non non camminano
Occorre interrompere quella dissennata politica di dismissioni di immobili pubblici
Perché il discorso delle città della rivoluzione azione delle città non l'avremmo mai se immobili pubblici vengono dismessi in quel modo in cui si stanno dismettendo adesso lo strumento nuovi strumenti finanziari potranno sopperire a questo scopo bene ci vuole poi un sistema di impresa
Forse è diverso perché non tutte
Non possiamo fare solo richieste dobbiamo pure prenderci le nostre responsabilità
Io credo che il processo di crescita processi di fusione di consorzi di maggiore capitalizzazione siano tutti nella direzione giusta
Quello che credo si debba rivendicare lo voglio rivendicare qui anche per per alcune battute qualche riga che ho letto qua e là ecco la libertà di organizzazione dell'impresa
I processi di specializzazione devono dei processi rimessa di processi di scelta da parte delle imprese non devono essere dei percorsi può a sicuramente obbligatori quello che serve e che ci sia una pubblica amministrazione
Capace di scegliere che non punti soltanto ed esclusivamente al prezzo più basso ma sappia scegliere la qualità
Sappia scegliere la durata sappia scegliere il la possibilità di manutenzione futura mi sono lasciato andare un po'sul nostro settore recupero perché mi comincia a guardare male
L'amico Buzzi per concludere dicendo che su con questa Filosofia
Con questi indirizzi pur nella diversità delle nostre organizzazioni io a penso di poter dire a nome dell'Ance che la forma di collaborazione che abbiamo avuto fin qui con il sistema delle cooperative potrà non solo durare ma consolidarsi ulteriormente in futuro anche perché ne sono convinto
Che nei confronti del Governo qualsiasi governo sia di un colore di un altro e meglio rappresentare un fronte unito che magari servizio i suoi problemi al suo interno piuttosto che presentare delle fratture sulle quali i governi da che mondo è mondo
Sì lanciano con grande determinazione grazie
Ringraziano anche noi direttore dell'Ance ed è evidente che con questa politica di diciamo di rapporti continui e costanti con tutto il movimento con tutto il mondo delle costruzioni
Riusciamo a portare avanti al meglio le politiche che attengono ai bisogni delle nostre cooperative e comunque al mondo dell'impresa dicono di costruzione non solo di costruzioni nel suo insieme ci è stato comunicato che è presente l'assessore Serini del comune di Bologna noi lo salutiamo ero invitiamo alla presidenza anche per chiedere un intervento di saluto da parte del Comune di Bologna alla nostra Assemblea grazie
Alle all'assessore Serini prima di dare la parola a Carla Cantone rispettare quei insomma va chiedo scusa privato proprio
Decimo infatti mi sono distratto io
No io rubo soltanto qualche secondo perché purtroppo il sindaco vitali voleva esser qui presente ma come voi sapete abbiamo tra i cittadini di Bologna è presente il Consigliere quando vi sono appuntamenti istituzionali così missing essere presente
Sindaco voleva essere a quest'incontro
Volete essere a quest'incontro non solo per portare i saluti a questo importante Assemblea a tutti i delegati alla presidenza ma anche per ringraziare le motivazioni con cui l'associazione ha scelto da Città di Bologna
Nelle parole del presidente puzze che nella lettera inviata al sindaco vitali riconosce Bologna come capitale della cooperazione ebbene vero
La storia di questa città il DNA di questa città segnato puntualmente positivamente dal sistema la storia del sistema dalla cooperazione
Ma è anche vero che propone interno del contesto della relazione articolata puntuale del vostro presidente
Il DNA di questa città è chiamato ad un aggiornamento
Interviene a globale della sistema città che a marzo all'aggiornamento
è in questo contesto le il sistema della cooperazione è chiamato anch'esso a rimodulare la propria funzione rapporto con l'ente locale
E allora
Lo andiamo a dire a puntualmente non in funzioni di preconcetti o di scontati rapporti istituzionali politici ma sui fatti concreti
Questo questa realtà in movimento
E oggi all'ordine del giorno dei lavori quotidiani dei rapporti quotidiani tra l'ente locale amministrazione comunale di Bologna e sistema della cooperazione in particolare con la lega delle cooperative
Perché a Bologna
Abbiamo fatto una scelta prendendo atto della volontà della città di mantenere anche un proprio prima né mangiato una sfida la sfida è quella di uscire dalla casualità della frammentarietà dia interventi in relazione con il mondo produttivo
E lanciare una tra le prime città a livello nazionale un patto territoriale
Ma non una sigla
Ma un nuovo modo di governare il territorio
Uscendo come dicevo prima dalla frammentarietà degli interventi ma invece andando a definire in funzione di una reale concertazione e di una Coppola programmazione degli interventi con tutte le associazioni di categoria con tutti i soggetti economici presenti sul territorio un documento
Che impegna l'ente locale e le associazioni di categoria a costruire le reali base di rilancio per il Duemila
E i temi sono quelli citati nella relazione del vostro presidente sono quattro
Quella dell'intervento il mercato del lavoro
Non vi possono essere più interventi uguali per situazioni differenti
Occorrono degli interventi mirati perché anche qui a Bologna dove abbiamo i livelli occupazionali sicuramente ottimi abbia bisogno di farci carico di nuovi strumenti
Secondo il rapporto della semplificazione che non può essere più semplificazione ma deve essere semplificazione riorganizzazioni dei servizi all'impresa
Andando a farsi carico di tutti i nuovi servizi che vi sia esistono e nuove procedure dei nuovi strumenti
Terzo capitolo e innovazione innovazione ricerca applicata
Dobbiamo anche qui uscire dalla casualità il sistema della cooperazione delle piccole e medie imprese non può permettersi di affrontare questo problema che garantisce il primato
Rimanendo nell'ambito della casualità di un incontro casuale tra il mondo dell'università e il l'imprenditore o il cooperatore più ha avanzato quarto tema
Il discorso del sostegno alle nuove impresa che mette in gioco il rapporto con il sistema creditizio che la mette in gioco qualcosa fa un'Inter locale per favorire nuovi insediamenti e sostegno delle nuove imprese
Ecco sono quattro temi che si trovano ampiamente nella relazione del presidente pur e concludo con l'auspicio che vale per Bologna ma credo che valga per il nostro Paese spetta a noi che questi obiettivi in tempi rapidi diventerà presto realtà grazie
Ringraziamo l'assessore Sereni che è andato un po'al di là del saluto nel senso positivo del termine entrato nel merito delle nostre questioni lo ringraziamo veramente perché in effetti Bologna e le migliaia capitale nella cooperazione grazie assessore
E prima di dare la parola Carla Cantone che intanto si prepara anche il segretario generale della Fillea io vorrei anche ringraziare Flavio Casetti Mauro Coryell egli opera su uccide la presidenza della Legacoop
Gianni Consorte presidente dell'Unipol Eugenia de Paolis Presidente del Fincooper Alberto Zevi amministratore delegato del CFI
Paolo Cantelli presidente di fine che Albertini direttore di fine Luigi Dominici presidente della Bane che e Dante millilitri presidente dell'anca
Francesco Boccetti presidente di gesti forme Enea Mazzoli presidente della Fondazione Cesare Federico genitori nell'LCD grazie a Federico è un caro amico peraltro è la parola alla Carla Cantone
Sì grazie intanto io vi porto il saluto dalla segreteria nazionale della CGIL del suo segretario generale Cofferati che oggi era impegnato l'ultima Assemblea era stato presente a Roma quest'oggi aveva degli impegni inderogabili
Ho ascoltato attentamente e la redazione di Franco dovuto ho avuto anche modo di leggere passi documenti c'erano stati inviati qualche giorno fa mi sono proposte riflessioni molto interessanti alcune già conosciute altre penso abbiano bisogno di qualche elemento di chiarezza in più
Cercherò quindi di evidenziare quattro temi quale contributo al Vasco dibattito se riterrete utile terne né contro che riguardano il nostro comune lavoro il primo tema
La ripresa dal settore
Per anni ci siamo dati da fare per cercare un'uscita qualitativa dalla crisi abbiamo prodotto idea sollecitato impegni percorso strade che andassero al di là
Delle vecchie grandi opere pubbliche spesso finalizzate a interessi di un sistema che involge verso oggetti compiuti interessa i con interessi diversi spesso discutibili
Con regole di mercato che si sono verificate come abbiamo visto di una qualche squalificante problematicità
Il sistema ha dovuto cambiare pagina ma gli sforzi obbligati e voluti di questi ultimi cinque anni hanno prodotto risultati importanti ma anche diverse delusioni
Ora però penso che siamo davvero a un punto di svolta
Il governo queste o governo non può permettersi di fallire deve portare l'Italia in Europa ma soprattutto nel far sì che ci rimanga
Uno dei punti decisivi per la credibilità del Paese verso gli Stati europei è stato sicuramente l'accordo
Fatto solo Air France sei bene quell'accordo che ha visto per fortuna protagonista il sindacato la CGIL con il suo segretario generale
A posto al primo punto l'occupazione il lavoro la ripresa perché senza il lavoro non c'è stato sociale che tenga
Senza il lavoro non si allarga la platea dei contribuenti verso gli istituti previdenziali e se non entrano risorse di che pensione di anzianità parliamo
Di quale difesa dello stato sociale se non si modificano in positivo i fattori dalla ripresa saremo sempre obbligati a intervenire sulle politiche sociali
Se non la col ventagli creando una pericolosa instabilità per i diritti delle persone
Quindi il lavoro il lavoro legale contro il lavoro nero e l'arte di arrangiarsi gattara da parte di disperati ma anche di approfittatori che con la crisi hanno incentivato concorrenza sleale evasione contributiva e fiscale elusione e sfruttamento dei più bisognosi il lavoro regolare
Con regole e vincoli che tutelano le imprese oneste per con con controlli e vigilanza preventiva che bruciano sul nascere i furbi e il sistema illegale e senza un minimo di qualità
Che determinano spesso dei veri omicidi sui posti di lavoro sarebbe interessante sapere
Interessante non c'è tempo Magnum dei non lo sa lo sa quello che è successo nel cantiere della Circumvesuviana e qua le sistema d'impresa c'era lì
Quella intesa dicevo sul Welfare recepisce sostanzialmente l'accordo del settembre novantasei sultanati per l'occupazione
Rimasta inapplicata per un anno con una grande irresponsabilità da parte del governo
Le scelte comunque lì contenute riguardano per il settanta per cento l'edilizia lo sblocco dei cantieri la velocizzazione di procedure che risorse la strategia riguarda le infrastrutture e la viabilità le reti risanamento ambientale riguarda la manutenzione e ristrutturazione interventi su città e periferie bene lo si faccia
Non ci si fermi all'imbiancatura delle città pure importante lo abbiamo preteso noi
è importante dicevo e vale sicuramente il fatto perché è rissa lei dà lavoro a tante piccole e medie imprese e a un intervento utile che aiuta
Ma la strategia è un'altra cosa
La strategia di ripresa finalizzate allo sviluppo inutili industriale
Deve basarsi sulla capacità di progettare e costruire opere pubbliche che favoriscono per lo sviluppo economico e produttivo necessario mantenere il nostro Paese in Europa che è il fanalino vi vota rispetto alle infrastrutture
Dal Sudan
Non basta imbiancare le città che già ci sarebbe tanto da fare riempia carte per favorire Pera la crescita e lo sviluppo
Così come il mitico ponte di Messina è sicuramente una grande opera infrastrutturale ma il problema non è come collegare la Sicilia la Calabria
Occorre collegare il sud al centro e al nord del Paese per pari opportunità verso l'Europa
Nel sud cerca Renzi di reti e Ferrovie e se rimangono insufficiente il Ponte di Messina servirebbe solo a fare passeggiate fra Messina e Reggio Calabria avanti e indietro mi pare ovvio
Cento alcune opere importanti pur tra mille polemiche e intralci spesso strumentali si sono per fortuna vi arte
La Salerno Reggio Calabria il Progetto per l'alta velocità e le reti collegate e che sarà attuato nel suo insieme dal nord al sud
Consentiranno
Alle industrie italiane di programmare esportazione con quei costi competitivi che la globalizzazione impone
Dotare il suo di acqua e quindi di un sistema acquedottistico funzionante aiuta la civiltà oltre ad essere un diritto dai meridionali
Come anche voi avete sottolineato mi ricordo bene dal convegno letto almeno gli atti non son potuto partecipare che avete fatto a Napoli il sei novembre scorso
Prevenire le calamità naturali è di qualche interesse o no visto che condividiamo con inondazioni terremoti smottamenti
Le dirette o sociale sanitaria scolastica e di qualche interesse o no
So che ci sono problemi di risorse
Ma perché
Non si ritorna a parlare concretamente del padre financing via Rua noi donne Ode al sistema creditizio come indicava Buzzi concordo con lui
Di dove finiscono le risorse stanziate nel perdersi perdono il finanziamento UE europee
E sarebbe opportuno Perrone di fare una santa Santa puliamo Santa un'alleanza Faenzi è che la infedele a livello europeo per vedere che si può fare pure di queste strategia altro che rottamazione di auto e motorini
Tutto questo ripeto sta nei programmi del Governo e insisto nelle intese che sono state sottoscritte con il sindacato proprio nei due ultimi accordi si chiama concertazione ma noi
Crediamo alla concertazione se si rispettano gli impegni derivanti da un'analisi comune
Per questo il ministro del Tesoro
Questa volta non può brevettare deve liberare le risorse se vuole trasformare queste la strategia che noi abbiamo firmato e apprezzato da strategia virtuale
Che a conti tenuta nelle intese in strategia concreta
Così come le stazioni appaltanti e la pubblica amministrazione devono uscire dal già posso coperto di emanazione dei bandi di gara che aumentano sempre senza aprire però i cantieri ognuno deve fare la propria parte
Il sindacato confederale ha imposto un buon accordo al governo ora tocca a tutti noi alle parti sociali e di categorie interessati per pretendere nell'applicazione
Io penso che oltre ai tradizionali interventi che ci competono dobbiamo attrezzarci noi e voi
Per essere protagonisti delle trattative che si apriranno sul patti territoriali nei vari territori
Parte in cattedrale priorità che si individueranno vi siano scelte mirate verso l'edilizia verso tutti gli impegni assunti dall'accordo del primo di novembre fra governo e sindacato
Perché attorno a insistere ma l'accordo è basato rispetto all'occupazione per il settanta per cento sulle costruzioni e quindi sull'edilizia
Sì l'edilizia non diventa ora per questi motivi ora priorità nella costruzione e definizione dei patti territoriali per occupazione e sviluppo quando lo diventa
Se noi diventiamo ora noi e voi che le altre associazioni imprenditoriali
Protagonisti nel pretendere la realizzazione di interventi sperimentali di edilizia sovvenzionata inserita nell'ambito di recupero urbano attraverso i contratti di quartiere quando lo facciamo
Ognuno di noi a responsabilità ben definite vedo Ferroni che mi guarda male Buzzi eppure non sono gli artigiani ma non vi vogliamo mica rubare il posto però appunto perché abbiamo delle responsabilità ben definite
Però non è vietato allearci
Nella massima trasparenza accerto per pretendere che in bagni Regione e comune al nord come al sud si spendono le risorse per realizzare le opere ed interventi contenuti sia nelle all'intesa dal settembre novantasei che quella dal primo novembre sul web parte
La seconda questione la quell'indicazione dall'impresa e le procedure della legislazione la Merloni ter del Regolamento attuativo che dovrebbe stare a dare stabilità e qualità alle procedure sono diventati come il grande intramontabile amore non si incontra mai
Abbiamo però incontrato una parte dalla riforma dell'albo nazionale dei costruttori alcune modifiche sono positive lo abbiamo detto no al ministro
Ma non è questo di cui abbiamo bisogno scusate la franchezza e voi che siete un associazione di grande e media impresa che ha sempre dovuto dimostrare la propria capacità di qualità lo sapete bene
La Roma superato così come previsto e presto se vogliamo uscire d'abitudine che non hanno tutelate l'insieme del settore e le imprese più seria e più vere continuiamo a rimanere molto dubbiosi
Sulla capacità
Sulla capacità
Nell'attuale struttura dell'albo a gestire alla revisione dall'impresa in questa fase transitoria
Prima di passare al nuovo sistema dequalificazione secondo i parametri europei previsti dal disegno di legge
Quello dalla ventidue ottantotto l'articolo due occorre costituire subito l'autorità prevista adeguatamente supportata
Da una struttura tecnica qualificata di gestione a partire dalla fase transitoria non nel due mila uno con la costituzione di una commissione consultiva che operi sia per la fase transitoria sia per
Determinare il sistema unico di qua di qualificazione
Noi riteniamo che occorre affermare con nettezza il primo noi alla CGIL non so la Fillea
Il principio di separazione tra responsabilità di gestione da quello consultivo quanta fatica vero il fiero Tare entrato per uscire dagli enti e quindi anche dall'altro
Quindi da quella consultiva dicevo ed in diritto e in cui troviamo giusto entrare una giusta collocazione le parti sociali deve valere oggi per l'albo domani con la nuova struttura occorre e esserci ma con uguale di responsabilità trasparenti più legittimi e più qualificati per questo siamo usciti nel novantatré e per questo non abbiamo cambiato idea
Vuoi un po'di meno
P barcamena te in una qualche contraddizione secondo me
Non vi arrabbiate
Vi chiederei di riflettere di considerare davvero superato l'Aalborg
E comunque vi chiedo di pretendere con noi che il ministro dei lavori pubblici mantenga fede agli atti politici agli indirizzi contenuti nella Merloni spezza
Però qualcuno sono cadute le motivazioni per le quali eravamo usciti dall'albo nel novantatré gli è venuto il dubbio che a quelle motivazioni ci crede o non ci credeva un granché
E anche il e la tenne al
Continuano a mantenere le stesse idee sulla partecipazione al controllo di certificazione del sistema di qualità dell'impresa
Noi faremo una conferenza di settore posta in cento abolirlo baseremo sulla qualificazione in senso industriale e sul lavoro
A febbraio e di questo ne parleremo
La terza questione vado verso la fine le nostre relazioni contrattuali
Abbiamo concluso la tornata contrattuale con qualche sofferenza con qualche contraddizione
Ma con tanto buonsenso ad ambo le parti che ringrazio Buzzi e di averlo ricordato
Sopportando provocazioni e sorte durante la trattativa alcune poco attinenti con il merito dal confronto ma finalizzati al ripristino di vecchi modelli consociativi
Insieme abbiamo proceduto isolando che aveva le mani sporche di marmellata abbiamo raggiunto un apprezzabile intesa
Ci sono stati giustamente ha dei momenti di baci Colomanno grossi con rimedi
E la vostra delegazione trattante che accosta almeno quanto la nostra non è stato una vivacità leale fra persone che intendevano trovare un'intesa
Ora dobbiamo completare quell'accordo senza spirito di rivalsa non dobbiamo fare noi la riforma dalla contrattazione
Mantenendo dicevo correttezza e coerenza per gli impegni assunti da parte di tutti e facendo tutti uno sforzo per superare eventuali complicazioni e problemi che come si sa siamo sempre bravi poi noi sindacalisti abbiamo qualche difetto in questo senso a trovarli anche quando non dovrebbero esserci
Ma sul versante delle relazioni sindacali dobbiamo e dovete impegnarvi per risolvere quattro nodi che essendo questa la vasta assemblea nazionale e non una sede di trattativa ovviamente cito solo per titoli
Chiudo con la questione dal socio lavoratore la prima è che si devono Ravel contratto dando il via alle trattative per la contrattazione di secondo livello quella territoriale
La seconda che occorre costituire alla previdenza integrativa di settore
Che credo che sia di qualche interesse coinvolgendo tutte le associazioni tutte Buzzi Ferroni Giorgini dovete stare insieme tutte le imprenditori edili perché è un pezzo di welfare assolutamente indispensabili ai lavoratori che organizza la terza è quella di costruire un sistema unitario di enti bilaterali perché ne abbiamo bisogno sia per i lavoratori che per le imprese nel contegno delle casse edili ho avuto modo di dire il venti novembre io invitati a superare prevenzione antiche quella promossa dall'Ance
Per ricercare l'accordo con tutti utilizzando come riferimento l'accordo del Friuli e tentando così di ricomporre il fronte dall'impresa
Bellissimi tappato anche lo abbiamo bisogno di ricomporsi ed ai suoi enti guardando al futuro del settore altrimenti rimane alla frantumazione
E chi è che essi indicati rimane solo una di allegare al riconoscimento dalla reciprocità io non voglio l'arresto che me lo risalga al governo Baglio contrastarlo la se non mi date la possibilità la via legislazione è l'unica cosa che mi resta
Appunto rappresenta i lavoratori
Quarto punto e chiudo
è un punto dicevo del saggio categoriale e confederale la questione dal socio lavoratore crediamo sia giusta
Sia giunta a maturazione
La necessità di definire questa materia con un accordo tra le parti e a voi chiediamo un ruolo determinante per definire punti di convergenza per l'interesse che rappresentiamo
Per noi il carattere prevalente di questa figura è quella del lavoro subordinato per moltissime ragioni che sono presenti anche nei vostri documenti preparatori
Troviamo la soluzione al problema
Magari risolvendo l'anomalia tra Salce lavoratore nel secondo livello contrattuale non lo sa discutiamone o attraverso un percorso che non modifica il diritto di rappresentanza e contrattuale di questi lavoratori
è del tutto fuori luogo pensare scusa Franco
La franchezza
Dico lineare la rappresentanza di questi lavoratori insedi bilaterali cui affidare la verifica dell'applicazione pratica delle regole
In ragione del fatto che la cooperativa realizza in sei
In ragione dalla partecipazione dei lavoratori all'impresa la fine di ogni antagonismo
Noi e la CGIL reputiamo che la condizione di confine tra lavoro dipendente e quell'autonomo e quindi bella rappresentanza non possono dipendere
Dal rapporto con la proprietà altrimenti corriamo il rischio e passatemi un minimo di ironia di pensare che i dipendenti Alitalia o Telecom siano diventati soci lavoratori solo per aver acquisito alcune azioni ho estremizzato il concetto
Ma mi pare che ci siamo capiti risolviamolo questo problema
Lo so che li facevo riterranno estremizzato il concetto passate vedere la mia
Voi siete molto bravi a leggere a capire fra le righe ci siamo intesi risolviamolo questo problema
Il volto presidente Barbieri di qualche intervista ma anche durante le trattative confederali
Sacchi ha avuto un bando e ha detto che qualche ragione nelle nostre argomentazioni ci sono kibbutz riaperto il ragionamento nella sua relazione bene
Distinguete didattici ha poco a che fare con la vostra democratica storia imprenditoriale di associazionismo e vedrete che l'intesa con il sindacato confederale di categoria si troverà senz'altro
Si troverà l'accordo sulla contrattazione sul socio sul costo del lavoro troppo alto in edilizia è vero
Sull'orario e la sua articolazione che deve essere contrattata la legislazione può aiutare per essere un sostegno ma non posso istituire la contrattazione solo se ficcato dello strumento dalla concertazione
Se troveranno accordi però
Se ci sia animerà il merito e l'autonomia di ruolo e di pensiero la CGIL con i propri dirigenti vuole fare il suo mestiere
Lo dice Sergio nel suo libro ma non c'aveva bisogno di scriverlo
Cioè quello del sindacalista senza essere di supporto a nessun partito o coalizione politica né tantomeno a governi cosiddetti amici
Il modo migliore di aiutare gli schieramenti politici da sempre vicini al nostro cuore
Ai nostri sentimenti è quello di essere autonomi da loro nello svolgimento del nostro mestiere di sindacalista e discutendo sempre di merito
Per raggiungere intese a favore degl'interessi generali e complessivi di chi si vuole rappresentare
Ed è con queste piccolissimi quattro nobili che io auguro alla presidenza
Al mio amico Buzzi ai miei
Le mie controparti e ribelli romano che tanto ci fanno tribolare durante le trattative
Ma soprattutto a tutti voi anche per ispettor del per come ci si conosce nei territori livello nazionale vi auguro di proseguire bene di fare una buona assemblea soprattutto fatte dalle buone conclusioni e quindi un buon lavoro schiera
Siamo Carla Cantone anche per la simpatia oltre che per i contenuti dell'intervento che lei ha voluto proporre al nostro mondo fare la nostra Assemblea triennale
Sicuramente i temi che ha esposto in questa sede
Sono all'ordine del giorno ovviamente noi abbiamo per anni in verità incalzato il sindacato su alcune delle questioni che sono state poste questa mattina
Diciamo con a argomentazione Compton approfondimenti anche nuovi per alcuni versi che abbiamo apprezzato moltissimo ripeto l'abbiamo posto molti di questi problemi abbiamo posti da tempo siamo per discutere adesso prima di dare la parola al dottor capo vicepresidente del CNEL che preghiamo intanto di prepararsi volevo
Annunciare che sono presenti per la BNL comma Koper credito il dottor Amedeo Caiazzo che direttore responsabile crediti al dottor Ermanno Lemme responsabile di settore ringraziamo ovviamente per la loro presenza e la parola al dottor capo
Quale denigrazione vivamente per l'invito che ho ricevuto
Tipo Tolosa assemblea il assoluto il tutor come nel al nostro Presidente degli però per l'amico e collega Silvano Veronese ovviamente di tutto il Consiglio
Ascoltandolo in relazione agli interventi che mi hanno preceduto mi ha colpito la coincidenza di una serie di temi che sono propri delle vostre
Tutte le forze sociali presenti nel CNEL portano alla individuazione di sentieri di percorso equilibrati in un momento in cui ce ne particolare bisogno
Lire anche io molto brevemente anche perché non voglio sottrae tempo e spazio al seguito dei lavori ma mi ha colpito l'insistenza
Che positivamente è stata dei che ha dedicato alla più di un intervento al tema dei patti territoriali
Be'non beh spirito patriottico ma vorrei ricordare che il ruolo propulsore propositivo a tutta l'Ave Maria dei patti territoriali nel Nord come nel sud del Paese
è venuta proprio dal Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro
Il quale continua a essere a disposizione di tutti delle forze sociali
Degli enti territoriali delle comunità per portare avanti quella filosofia e fare in modo che diventi sostanza vera al di là delle enunciazioni
Che già sono virtuose
Su due o altri tre temi
Ho sentito parlare molto e sempre in termini positivi devo dire che condivido pienamente questi opinione questi orientamenti della Filosofia la concertazione della pratica della concertazione degli strumenti attraverso i quali la concertazione è stata attuata nel nostro Paese
Il riferimento al protocollo del novantatré e a quello che è successo poi a valle del protocollo del novantatré gli scenari di una verifica
Della efficacia e delle prospettive di applicazione di quella cultura sono cose di questi giorni
Anche qui voglio ricordare che nelle stato attivo e propositivo e capace di raccogliere degli orientamenti equilibrati
Cioè di svolge il ruolo al cui il costituente lo aveva chiamato già oramai parecchi anni fa e il nuovo costituente in qualche modo sembra volerlo chiamare ancora una volta
Le tematiche specifiche non mi ci soffermo
Una però in particolare merita un cenno perché anche su questo tema come CNEL ci siamo pronunciati assai di recente sulla tematica dell'orario di lavoro come su altre tematiche che pure hanno evidentemente un senso positivo un senso costruttivo un senso virtuoso e cioè quello dell'occupazione
Anche come CNEL siamo convinti che non possa essere sottratto alle parti sociali il ruolo che di competenza delle parti sociali
Che la legislazione può offrire un supporto o un sostegno il CNEL dice dopo che le parti sociali abbiamo individuato le soluzioni e non prima
Ma non è possibile pensare che la legislazione possa sostituire quello che invece è un ruolo fondante essenziale strategico che è attribuito proprio dalla Costituzione del quarantotto e poi da una pratica di cinquant'anni e più
Alla competenza e al libero dispiegarsi del dialogo fra le parti
Il discorso del mercato del lavoro che si lega a quello dell'orario ci ha visti molto presenti
Con una serie di proposte che in qualche misura toccarlo anche i vostri scenari più vicini più tipici
Se devo parlare ancora nell'ultimo intervento del problema del socio lavoratore che mi è ben noto per aver antiche esperienze professionali
Qui c'è tutto un un'attenzione è una inclinazione della nostra comunità nazionale in particolare penso al Parlamento a dettare e noi diciamo che è tempo perché intervengano nuove regole legislative
Rimuovere quei lacci lacciuoli e legami che hanno fatto della nostra legislazione sul mercato del lavoro un qualche cosa di abbastanza superato
C'è il problema che è specifico ma non è tanto specifico dei cosiddetti lavori atipici
Starei per dire che già la definizione inesatta e sorpassata noi rischiamo di a vere e forse non è un rischio ma è una positiva promessa nei prossimi anni
Una affermazione del lavoro avviati Pico fino al punto che esso diventi edipico e quello che noi siamo abituati a considerare come l'addizionale si capovolge nell'ordine di importanza delle cose
E se mi è consentito di dirlo anche a me Sergio Cofferati dice anche queste cose nel suo libro che ho letto con molta attenzione
C'è il problema grosso della modernizzazione della pubblica amministrazione ce ne stiamo occupando al CNEL attraverso una serie di iniziative di proposte
Soprattutto cercando di mette insieme e fa ragionare insieme
I legislatori con gli applicatori delle norme
E c'è tutta l'esperienza che stiamo portando avanti a proposito di ricadute della famoso e positivo decreto legislativo ventinove del novantatré con coloro che hanno concepito e poi stanno attuando gli altrettanto importanti decreti Bassanini
C'è però qui un problema di modifica della cultura del rapporto tra le istituzioni l'amministrazione la burocrazia e il cittadino ai corpi sociali e anche in questo senso noi stiamo cercando di offrire un contributo positivo sul tema del welfare non mi soffermo anche se l'abbiamo approfondito
Sotto diversi profili vorrei chiudere soltanto dicendo questo la mia esperienza personale insieme al CNEL che poi conta fino a un certo punto modesti Moni Anza
Di tutti coloro che in rappresentanza delle parti sociali lavorano nel CNEL non importa se provengano
Da una designazione dibatte imprenditoriali o di parte sindacale
Sono arrivati alla conclusione che il CNEL ancora una sua valenza e un suo ruolo e un suo significato
E una sua capacità di progettazione e di proposta per venire incontro ai problemi di cui voi state discutendo
Noto con molto approfondimento e con lucida analisi nel coso dalla vostra assemblea questo ci tenevo a dirlo qui in questo saluto che si ferma qui proprio per non sottrarre tempo ai vostri lavori
Rinnovo il ringraziamento dell'invito de soprattutto faccio a tutti voi un cordiale augurio di buon lavoro per le conclusioni cui del vedrete al termine della vostra assemblea grazie
Ma noi ringraziamo il dottor capo per che voluto partecipare alla nostra assemblea triennale anello se se ne deve andare la verità è che noi da un molto tempo interagiranno con il club sui temi che sono stati qui ricordati soprattutto quelli riguardanti la concertazione
Patti territoriali i contratti di quartiere che sono gli strumenti moderni della concertazione e della contrattazione programmata
Le quali ovviamente non può non essere impegnati allo stesso Cerciello riguarda pure la Cantoni e quindi noi continueremo questa collaborazione ma anche per la parte che riguarda la normativa e il settore delle costruzioni in particolare grazie dottor Caprotti
La parola hard Alfiero Grandi della segreteria del PDS responsabile ufficio lavoro della segreteria del PDS grazie
è un congresso che avviene a valle di una condizione economica difficile e anche di una vita di una fase travagliata della settore della produzione lavoro quindi a un congresso di
Grande importanza ho sentito l'introduzione del vostro presidente Debussy e mi pare che giustamente lui abbia cercato di dare un tono positivo tono e guarda avanti che cerca di individuare le strade i problemi anche quelli non risolte
E in effetti oggi ci sono le condizioni anche perché alcune delle condizioni più difficili perfino sul piano personale
Di alcuni compagni ed amici penso a Fabio Campanelli che io continuo a salutare come un mio carissimo amico da tanti anni
Oggi hanno le condizioni per potere tornare a guardare con tranquillità al futuro e in particolare l'impegno che li aspetta
Ora sulle questioni che sono state dette da Bossi io vorrei ricordare soltanto tre cose anche per non farla troppo lunga la prima riguarda i problemi
Diciamo pure le le prospettive che abbiamo dal punto di vista economico sociale del nostro Paese
Mi pare di avere avvertito una valutazione positiva del modo come sono state affrontate le questioni del risanamento finanziario
Il crinale tra completare il risanamento riguardare anche i parametri europei ed evitare che la situazione economica e sociale abbia un contraccolpo negativo è un crinale molto difficile
Nell'insieme a questo risultato sostanzialmente si è arrivati
I dati confermati anche da Ciampi nei giorni scorsi sono dati rassicuranti da questo punto di vista poi Prodi fa bene a non essere eccessivamente ottimista mettere in luce le difficoltà e i problemi ma non c'è dubbio che i parametri sono parametri molto importante
Dobbiamo dire che per ciò che riguarda lo sviluppo come ha detto ancora una volta l'introduzione ci sono novità significative
C'è un impegno che anche nell'ultima finanziaria è un impegno rilevante
Carla Cantone ha ragione quando sottolinea la preoccupazione dei ritardi con cui gli impegni positivi vengono poi effettivamente erogati diventano realtà ci mancherebbe altro che il sindacato non fosse su queste questioni di attenzione di stimolo e ovviamente anche dal punto di vista del mondo dell'impresa
Io penso che questi risultati ci sono e lo dimostrano anche occasione elettorale di questi giorni oltre chiede con qualche settimana fa confermano cioè che c'è su questo un apprezzamento importante si sono create delle premesse forse alcuni settori del mondo dell'impresa farebbero meglio dire apertamente che anche loro beneficiano non solo per gli incentivi sostegni ci sono anche questi per carità
Ma anzitutto perché il costo del denaro è diminuito perché le condizioni complessive tendono a cambiare perché ci sono delle cose
Che non colloco nel mondo dell'impresa in una condizione necessariamente antagonista ma semmai di critica positiva nei confronti del Governo e delle sue politiche ecco in questo io voglio arrivare alla prima considerazione
Per ciò che riguarda il PDS il rapporto è non solo quello di essere parte importante dello schieramento di governo e del governo stesso di assumere quindi una responsabilità importante questo va da sé
Ma di mantenere aperta una riflessione che perfino di natura culturale politica ma anche di iniziativa
Per fare sì che le questioni dello sviluppo e dell'occupazione diventino in termini sempre più forti il terreno centrale dell'attenzione dei prossimi mesi dei prossimi anni e questo è il Grande Punto
Che la guardiamo dal lato dei problemi del Mezzogiorno di evitare il rischio di una spaccatura del Paese in due parti
Che la guardiamo dal lato della qualità cioè di politiche che tendono a collocare il nostro sistema produttivo di imprese in una fascia alta essendo del tutto chiaro che non c'è futuro per il nostro Paese nella concorrenza non dico soltanto
Ai paesi in via di sviluppo ma anche ad una politica di concorrenza fondata sulla compressione delle condizioni retributive salariali
Sia che la guardiamo dal lato di un atteggiamento che valorizza fortemente la qualità del lavoro quindi istruzione formazione e ricerca
Noi abbiamo evidentemente bisogno di fare uno sforzo di natura eccezionale che nei prossimi mesi metta a frutto al meglio gli effetti delle politiche di risanamento e anche i benefici che le politiche di risanamento annoterei
E allora proprio per questa ragione mantenere aperta la riflessione
Non essere mai soddisfatti di quello raggiunto pur valorizzando tutto quanto è stato fatto
E anche in termini positivi rispetto a quello che oggi chiaramente non dimostra di essere un'alternativa credibile come lo schieramento di centro destra
Significa continuare si potrebbe dire in progress
Continuare una riflessione una ricerche l'individuazione anche di ulteriore iniziativa c'è bisogno sempre di più di fare in modo che le condizioni nuove che c'è a cui possiamo guardare con qualche fiducia dei rapporti in Europa vengano affrontati anche con quelli di più di iniziative che sono necessari possiamo ritornare a parlare di politiche di sviluppo
Ha di nuovo ragione secondo me Carla Cantone quando dice anche se fosse un po'sottovalutato nelle parole
Il ruolo di interventi come la rottamazione per le auto e altre cose un peso l'hanno avuto il cinquanta per cento del PIL del novantasette sarà fondamentalmente dovuto al sistema dell'Haute agli incentivi non si può evidentemente andare avanti soltanto con iniziative di questo tipo ci vuole un quadro più ordinato nelle nuove condizioni di competitività in Europa in particolare e di regole in Europa
Però bisogna disegnare con più precisione i punti di attacco i settori d'iniziativa l'equilibrio perfino tra i consumi non possiamo sicuramente incentivare sempre solo il consumo dalle automobili allora bisogna mettere investire le risorse del Paese nei settori fondamentali e in questo sicuramente
Il settore in cui voi siete incardinati non solo l'edilizia ma anche il sistema delle cooperative di produzione e sicuramente un punto molto importante
E qui io trovo le ragioni di una nuova giovinezza possibile del movimento cooperativo e della produzione e lavoro in particolare perché vedete se voi affrontate anche molto sommariamente quanto si è cercato di fare fondamentalmente sotto l'etichetta politiche per l'occupazione
Prestiti d'onore oppure interventi di formazione soprattutto nel Mezzogiorno altre iniziative ancora
Voi scoprite che c'è una grande potenzialità una richiesta importante di energie che possono diventare anche iniziative d'impresa
La cosa che mi pare ancora distante dalle potenzialità di cui abbiamo bisogno sta nel fatto che oggi sia in epoca di globalizzazione modernizzazione confronti di mercati aperti eccetera eccetera
Sia effettivamente sufficiente e Fini fondo credibile che tutto questo avvenga tra l'individuo ancorché aiutato e un sistema di mercati di questo tipo
è evidente che ci vuole qualcosa che
Prendendo per mano aiuta e sorregge un processo di questo tipo
Utilissimo ciò che possono fare i sistemi delle Autonomie locali tutto ciò che può consentire la crescita e la qualificazione dei sistemi di impresa
Ma penso che in questo c'è un ruolo particolare che può e deve dare in particolare il movimento cooperativo e il settore della produzione e lavoro c'è una richiesta c'è una domanda
Saremo sarete capaci di riuscire a essere un soggetto in grado di dare risposta a questo elemento di costruzione di forza di qualità
In un'ottica che guarda con la decisione ad una politica di sviluppo e di occupazione che è un grande tema con cui scommette il futuro il nostro Paese e questo credo che sia un appuntamento
Che come tutti gli appuntamenti vere impegnativi hanno un carattere epocale fanno tremare perfino nella loro complessità ma a cui la vostra struttura può guardare
Comma la fiducia di chi ha carte in regola per contribuire a dare delle risposte evidentemente non da solo
Secondo tema che mi pare di rilievo che riguarda questa questione della socio lavoratore
Io vorrei rovescia rompo impositivo alcune affermazioni che ho sentito in parte nell'introduzione Debussy in parte negli interventi che per la verità giustamente come il mio non sono solo vi saluto ma sono di intervento
Nella discussione politica ci mancherebbe altro
Io penso che la noi abbiamo bisogno di dare una soluzione a questo problema
Non ce lo possiamo trascinare non possiamo continuare a lasciarlo lì facendo finta che il problema non c'è non è rilevante e non cita anche delle condizione di tensioni difficile
Del resto avendone discusso alcuni parametri se volete ancora molto lontani dall'offrire una soluzione
Però indicava oggi che
C'è un terreno su cui si può cercare di lavorare
Perché anch'io ho letto le affermazioni di Barberini mi sono sembrate molto significative Busti è stato molto netto dell'introduzione
Il rapporto con il contratto nazionale di lavoro questo mi pare un elemento che sgombera chiaramente il terreno da una condizione di dibattito che potrebbe diventare invece faticoso e difficile
Dall'altro lato il riconoscimento di una diversità del modo di stare
Del socio nell'ambito della cooperativa e quindi anche dell'impresa
Questo ragionamento che è stato evocato dall'introduzione sulle forme di partecipazione è sicuramente una premessa importante per poter arrivare ad un'intesa su questa questione
Tra le altre cose il valore di trovare una soluzione che io ovviamente a Como in questo momento la forza di indicare né sarebbe giusto farlo in una sede congressuale cosa che va costruita evidentemente
Però secondo me è un valore importante perché potrebbe parlare ad un interrogativo che oggi si pone in termini estremamente nuove che è quello che appunto del rapporto tra l'acquisizione da parte di Are dei lavoratori di una partecipazione azionaria e il futuro di quell'impresa io non so
Se la soluzione stia nel fare lo stesso mestiere da parte dei soggetti diverso
Mi chiedo ad esempio e c'è qualcuno che lo propone
Se il sindacato debba essere il soggetto del canale di organizzazione della presenza del lavoratore in quanto azionisti personalmente ho molti dubbi temo che anche il sindacato non ne guadagnerebbe di molto ad avere un ruolo complesso perché sindacato sue caratteristiche noi evidentemente possiamo beneficiare in questo paese di un sindacato come ha ricordato Carla Cantone sottolineando molte volte il sindacato confederale
Abbia un ottica non corporativa e come dire non soltanto difensiva a valle dei processi e quindi un sindacato che si spende per grandi scelte che riguardano la società e l'economia questa è la cosa molto importante che dobbiamo valorizzare non credo che ne beneficerebbe un sindacato così costruito di un ruolo in cui accanto si debba occupare anche di altre materie che non sono sue anche perché la tutela del lavoratore in quanto azionista Comit Generali e di tutti i piccoli azionisti o mestiere molto complicato e non è detto che fare bene l'uno sia necessariamente una biglietto da visita sufficiente per fare bene la è molto diverso il criterio ce ne siamo accorti quando affrontando i problemi della previdenza integrativa abbiamo scoperto che mettere da parte i soldi per garantire una previdenza integrativa degna di questo nome a coloro che mettono a punto i risparmi è cosa diversa
Dalla gestione di quel patrimonio per fini sociali che pure sono pur sempre delle cose del tutto legittime perché non è detto che l'una cosa orrenda come la e quindi e ci può essere la tentazione in una certa logica magari a investire addirittura in altri Paesi e cosa che non avviene quando invece il tuo risparmio è direttamente connesso degli obiettivi di altra natura
I problemi complessi non hanno soluzioni semplici danno soluzioni che debbono prevedere la possibilità di uno sviluppo delle diverse facce
E poiché capita che nella stessa persona
Siano diversi ruoli che si combinano questi diversi ruoli bisogna cercare di squadernare in pomodoro da poter avere delle soluzioni che siano soluzione tra loro coerenti e se possibile non confliggenti
E che non vuole dire avere l'idea assurda della fine del conflitto il conflitto si sarà sempre però ci sono due tipi di conflitto molto diversi tra di loro il conflitto che ammazza tutti e il conflitto invece che un conflitto positivo quello che fa crescere tutti del resto voi sapete benissimo che questo problema ce quindi io penso che la questione del socio lavoratore va portata fuori da uno scadenziario indifferenziato e questo problema dobbiamo provarci seriamente a risolverlo anche ad affrontarlo
Benissimo le commissioni di professori splendido decisione Sperti che tutti conosciamo e che valutiamo positivamente che si stanno occupando del problema
Anche se io resto convinto che il problema come dire e anzitutto un problema di natura politica poi naturalmente le soluzioni debbono essere trovate anche sul piano tecnico e giuridico e quindi come tale
Dichiaro fin da ora interesse e disponibilità ad affrontare il problema per cercare di dare un modesto contributo alla soluzione ultima cosa la questione dell'orario
Questa questione io non la non voglia in questo momento fare polemiche con nessuno
Né tanto meno credo che sia utile
Introdurre degli elementi di rigidità degli che credo siano degli errori io vorrei esattamente ragionare in termini contrari io penso che la questione della riduzione d'orario sia strategicamente una scelta inevitabile
Perché il rapporto tra produttività e crescita del prodotto interno lordo dice
Che così come c'è un problema di sviluppo maggiore ma come ci ricorda la comunità europea al di sotto del tre per cento di aumento del PIL la disoccupazione non cresce
E come hanno detto alcune proiezioni se non arriviamo al sei per cento di aumento del PIL cosa che francamente mi pare un tantino campata per aria non saremo in grado di raggiungere in dieci anni livelli di disoccupazione contenuto
Quindi c'è lo sviluppo necessario c'è una politica anche che riguarda ad una diversa distribuzione del lavoro
Il cui primo grande problema riguarda il fatto che oggi nel settore industriale si lavora mediamente sulla quarantatré quarantaquattro ore cioè c'è un'enorme mole di straordinari
Che ci dice due cose la prima che intanto lì c'è uno spazio di lavoro che ancora oggi non è utilizzato seconda questione ci dice anche un'altra cosa ci ricorda
Che quando leggi o contratti dicono una cosa si va da un'altra parte si aprono delle contraddizioni molto difficile
E quindi bisogna lavorare perché le politiche di riduzione abbiano per quanto è possibile un contributo positivo sulla realtà non una realtà che va da una parte una teoria che va dall'altra perché questo primo coi diventa un elemento di destabilizzazione e crea delle fratture
Allora io penso che dobbiamo fare una scelte e la scelta guarda alla riduzione d'orario come un asse un problema che nell'immediato e soprattutto nel medio lungo periodo è una scelta inevitabile
Credo che abbia fatto un errore grave chi e non voglio fare rispetto dei termini di prima se no direi nome cognome evidentemente
Chi nelle vicende della crisi di governo ha ritenuto in quel momento di porre il problema in termini tali che hanno creato una reazione negativa maggiore di quella che era presumibile nelle parti sociali perché da parte delle parti sociali compreso il sindacato c'è stato talora l'impressione che qualcuno volesse sostituirsi
E di conseguenza una certa idea diciamo di natura invasiva addirittura sostitutiva se non addirittura prevaricante soddisfiamo nell'ordine delle parole che si possono usare delle aggettivazione per indicare il problema sicuramente questo non è stato una cosa positiva nell'attacco
Io tutto sommato penso che se l'ordine del giorno è stato scritto a penna e male forse lo si deve anche a qualche ritardo di troppo
Resta il fatto però che quando non viene scritto bene molti fanno fatica a leggerlo ad accettarlo come l'ordine del giorno del momento e di questo bisogna prendere atto
Allora questo è un problema ma secondo problema è una reazione francamente esagerati
Una reazione di chiusura che non ha spiegazione
Una relazione di di rigetto quasi come se l'argomento fosse un argomento tabù arrivando all'assurdo questo francamente Notre Ugo trovo assurdo sul piano concettuale di dire che più si lavora più si creano posti di lavoro questo mi pare francamente che presi da eccessi polemici si finisce con l'andare fuori dal seminato
Passiamo la cosa nell'ambito giusto del problema
E nell'ambito giusto del problema c'è inevitabilmente l'esigenza che la legge sia una legge di sostegno legge di sostegno significa che la legge non può esimersi dall'indicare dei parametri delle regole e anche dei tempi
Ma deve essere una legge che aiuta le parti sociali e raggiungere l'obiettivo per il presupposto di prima altrimenti fa chiacchiere e non raggiunge risulta
I soggetti che possono raggiungere risultato sono le parti sociali a partire dal sindacato e quindi deve essere una legge di sostegno alla contrattazione
Che evidentemente non si può esimere dal dire delle parole anche chiare ma deve essere osserva tempo una forte legge di sostegno c'è una strana polemica una polemica che dice ma costa certo che costa
Non si è mai visto un esito politico che si raggiunge senza costi
Ma gli oltre tre mila miliardi per prepensionamenti non costano novantasette noi spenderemo più di tre mila miliardi per prepensionamenti se il diavolo ci mette la coda perché se qualcuno dovesse metterci quello che si dice sui giornali e che per ora faticosamente si sta tamponando potrebbero aumentarle
Ma quanti sono tutti i miliardi che si spendono in generale per ammortizzatori sociali il cui unico obiettivo e accompagnati alla porta verso la pensione Faraday che gli ammortizzatori sociali ormai a vario titolo in Italia raggiungono i nove mila miliardi
Cifre di questo tipo ci dicono che non si possono avere due pesi due misure quello che ti allontana del lavoro va bene
E quelle invece che ti aiuta a rimanere o addirittura ad entrare nel lavoro nomade
Forse su questo veramente c'è un'ottica europea che noi non utilizziamo perché quando ero cara proposto un documento approvato dalla maggioranza del Parlamento europeo ha indotto questo ragionamento
Cominciamo riconvertire risorse che oggi sono fondamentalmente finalizzata all'allontanamento dal lavoro
E cerchiamo di redistribuire
Parola d'ordine è meglio un contratto di solidarietà che i prepensionamenti meglio la riduzione d'orario che non sarà mento dal lavoro cioè trovare le forme poi non dappertutto si può fare non dappertutto nello stesso modo
Non siamo nessuno nati ieri però credo che una strada di fondo che cominci gradualmente ad invertire sia una scienza utile sulla quale si può cercare di ragionare
Bisogna fare in modo che si apra un ragionamento costruttivo e qui io vedo e lo dico per questo non perché come dire abbia avvertito sentimenti polemici attenzione è stata una relazione assolutamente garbata su questi argomenti
No per un'altra ragione perché io credo che a voi sia giusto chiedere un contributo in più di quello che è già avvenuto
La serenità il garbo con cui le cose state affrontate sono fuori discussione ma io credo che sarebbe molto importante se da un versante del sistema delle imprese nel settore della produzione lavoro potesse essere venire un ragionamento di verità primo
Le contropartite perché nessuna cosa senza effetti
Non c'è dubbio che ci sono delle contropartite che vengono da un'organizzazione del lavoro che rimessi in discussione le imprese possono avere contropartite di altro tipo che sono interessanti come quanto e perfino di più
Quando si parla di lavori appunto di lavori pubblici e di qualità se possibile non al massimo ribasso c'è o no il grande problema di finirli più rapidamente possibile perché altrimenti il ponte sullo Stretto giusto o sbagliato che sia
Rischia di essere non per i nostri figli ma
Però dopo se andiamo avanti con i chiari di luna e i tempi a cui siamo abituati vogliamo fare un patto che dica che alcune grandi opere Salerno Reggio Calabria noi portiamo primarie imprese Poli diciamo che tra dieci anni potranno portare le merci al Nord in termini accettabili dovremo farli in tempi che siano più o meno in grado di dare risposta sistema dell'impresa
Allora sequestro dobbiamo fare bisogna inevitabilmente che lì ci siano sistemi di lavoro molto diversi da quelli che abbiamo conosciuto fino ad oggi
Non ha inventato nulla mi pare che Antonio Pizzinato a suo tempo parlava di turni di lavoro sette giorni su sette per cercare di realizzare alcune decisive opere pubbliche in tempi rapidi
Allora noi abbiamo bisogno di fare un ragionamento in cui entra un punto di vista dell'impresa ma entra in termini positivi con le sue condizioni
Le contropartite vogliamo chiamarle così
Che possono essere un diverso utilizzo del lavoro un diverso utilizzo degli impianti che possono essere anche altre cose che io adesso non ma non sto a dire ma che
Appunto collo con in una discussione no questa cosa di guerre ideologiche che finisce i entrato di questa epoca francamente non mi sembra positivo in termini quasi di guerra santa di terrorismo economico facciamo ragionamento di verità
Io la fine non trovo scandaloso anche litigare con qualcuno nella maggioranza
Se ci dovesse essere un problema che riguarda le scadenze per qualche mese in più o in meno e ieri vedere anche qualche cosa forse scritto un pochino in modo troppo affrettato
Però evidentemente non lo posso fare ritengo che sarà molto difficile farlo se questa discussione avviene come qualcuno ha detto buttiamo via tutto lasciamo perdere non facciamone nulla perché questo sarebbe inevitabilmente oggetto di tante conseguenze politiche sociale negative Luna che mi dispiacerebbe la crisi della maggioranza la seconda che mi dispiacerebbe altrettanto una reazione di incomprensione da parte di settori importanti della società
Allora io so che voi avete su questo una sensibilità e penso che se riuscirete a dare un contributo positivo e propositivo dicendo questi problemi si possono affrontare a queste condizioni almeno secondo noi a queste condizione
Allora la discussione può cambiare cambiare profondamente noi cercheremo di dare un contributo in questa direzione perché il cinque a Mila no faremo l'iniziativa noi come PDS sull'orario in cui rilanceremo un pacchetto di proposte giuste o sbagliate che siano
Però cercheremo di dare un contributo alla discussione cercando di portarla fuori da ideologismi in eccesso che ci sono stati sia di natura falsamente offensiva
Sia di natura falsamente difensiva ragioniamo per i problemi veri che ci sono e ancora una volta grazie dalla vostra attenzione
Ringraziamo veramente Alfiero Grandi perché aperto una fronte di p questioni sulle quali sicuramente dovremmo confrontarci e io personalmente ma credo di poterlo dire a nome della presidenza
Sulla questione che tiene il socio lavoratore squadre abbiamo bisogno di confrontarci non sono dentro ma anche fuori e quando troviamo disponibilità in questo senso per noi importante rilevante ai fini dell'area di trovare poi una soluzione che venga in che venga incontra i problemi che sono stati detti cioè allo spazio che questo settore della economia può valere in questo Paese essi l'altra questione rilevante quella della riduzione del di lavoro per la quale è evidente che c'è un nostro interesse a discutere e ad approfondire parteciperemo agli incontri che sono stati ricordati con nostre proposte di merito ma anche nel corso dell'Assemblea
Ci saranno interventi che cercheranno di entrare nel merito delle questioni che sono state enunciate grazie ancora grandi e la parola ora la ad Annis coppette capo unità della commissione economia sociale della unione europea grazie all'INPS
Bongiorno
La precisione per incominciare
L'unità si chiama economia sociale alla commissione europea perché è una delle istituzioni europee non son qua per farle lezione sulle strutture europee L'Unità e le fa parte della direzione ventitré che si occupa di politica d'impresa e con lui e con i ma sociali turismo e piccole medie intese e te lo dico perché mi permette di mi introduco così e capisco capiranno anche come mai quest'unità
Della quale mi occupo si trova in questo miscuglio di strutture un po'particolari e spiega anche le difficoltà che si incontriamo per portare avanti l'idea dell'economia sociale
Dunque il mio discorso non potrò entrare nei particolari di certi interventi molto interessanti prima perché questo troppo legato presto alla vita dell'Italia la politica italiana
Però io quello che vorrei fare prima di tutto fare un appello fare un appello a voi voi strutture di economia sociale
Per partecipare di più all'Europa perché noi in Europa non siamo lì nel nostro ufficio a pensare da soli noi pensiamo con voi attraverso fuori e tutte le discussioni
Tutti i punti sollevati stamattina sulla riduzione del tempo lavoro tutti questi tutti queste politiche sono approfondite a livello europeo però non vorrei che qualcuno continuasse a dire stiamo entrando in Europa in tutti i discorsi consentito ma siete in Europa l'Italia da più di trent'anni io non capisco no stiamo state entrando in Italia mentre in Europa meglio e forse per sempre molto pus solido più impegnato però mettetevi in testa e presto credo purtroppo visto da lontano da Bruxelles e forse una debolezza del movimento cooperativo italiano parlo soprattutto della Legacoop esteso avvenuta anche per quello per dirvi questo
Finora avete vissuto troppo fra di voi
Troppo con tutte le vostre pronti problematiche tutte le vostre difficoltà con i governi con le diverse tendenze politiche senza vedere l'interesse che poteva portare in Europa senza dirci che avete per esempio come Legacoop una bella dirne una bella esperienza abbia avete buone pratiche che potete farvi paletti dipenderà da altri Paesi dunque avete anche qualcosa
Una potenzialità molto importante dunque mio
La mia presenza qua un po'e per prima per impegno personali prima per impegno professionale
Ma anche un appello un appello per dire no ER commissioni che ci paghiamo nell'unità economia sociale abbiamo bisogno di un appoggio del terreno seno chi rappresentiamo che politica facciamo
Perché va be'c'è il Parlamento europeo che che ci dà sempre una mano nelle nei nostri di nell'industria discussioni però non è il caso con il Consiglio spesso l'Europa di rivista che tipi di pixel però non si sa che un lavoro di base lo facciamo noi
E si parla di economia sociale anche forno voluto perché noi ci occupiamo delle cooperative e mutue associazioni fondazioni e non vorrei spezzare queste quattro strutture
C'è una tendenza anche nell'ambito della Commissioni anche aiutato aiutata questa tendenza da certi parlamentari
DTE Ricci ci sono due tipi di cognomi e sociali quella come fuori
Che funziona che sul mercato economico tipo cooperative mutua assicurazione e gli altri associazioni fondazioni piuttosto assistenziali e quello non va noi ci battiamo perché l'economia sociale sia comunità unica che ci sia anche una solidarietà fra le diverse strutture
Tutto sommato il fatto che l'Unità economie sociali si trovi nella direzioni di polizia politica d'impresa non è mai e noi che siamo forse un gruppo di idealisti
Che non ha non abbiamo sempre una vita facile perché conoscete la politica delle commissioni abbastanza mite abbastanza liberale dunque non è facile far passare l'idea dell'economia sociali
Però siamo anche contenti di ho parlato poter far passare le nostre idee attraverso la politica d'impresa
E il discorso che fate oggi secondo me capita al momento giusto capita al momento giusto perché nuove strade si stanno aprendo per loro
Siamo dopo Lussemburgo certo il summit di Lussemburgo sull'occupazione non non ha dato risultati precisi stato molto mite però ed affrontare e ci tornerò
I risultati sono da sfruttare e nove corro sull'aiuto lo ripeto lo vorremmo sfruttare in modo positivo
Non solo in modo di distribuzione di soldi per fare progetti pilota perché l'Europa non è un distributore di soldi loro mette il treno sulle sulle rotaia e poi dopo ci sono altri Stato ma regioni enti locali abbiamo parlato anche delle loro il loro potere per fare andare avanti questa locomotiva
Da otto anni esiste alla Commissione unità economie sociali cosa ha fatto finora finora si è interessata a mettere in piedi
Una struttura a far riconoscere tutto il principio che dietro economici sociali e non son qua per spiegarle lo sapete meglio di me
Per creare reti perché abbiamo ora reti che non sono l'unico interlocutore inoltro e anche per quello sono svenuta son venuta per incontrare il terreno scusate la parola
Tutti i fatti parlo di voi come di terreno perché qualche volta le reti che abbiamo creato il nobili Bruxelles ci fanno è l'albero che nasconde la foresta e che e ci ci fa dimenticare la vera realtà che vivono i cittadini europei nei paesi dunque se son venute per quello e anche per sentire tutte le vostre proposte il discorso del presidente Buzzi è stato molto interessanti diversi interessa interventi perché prepariamo un programma di azioni poca pur Floriani nuovo per il novantotto Duemila
Ci sarà programma di economia sociali che sarà un programma di mainstreaming vorremmo fare entrare i principi la presenza la realtà dell'economia sociali in tutte le politiche comunitarie dove hanno qualcosa a che fare che siano il politiche sociali fondo sociali
Fondi strutturali altre politique vogliamo rafforzare le strutture vogliamo rafforzare la visibilità dell'economia sociali in Europa spiegare il ruolo dell'economia sociali il ruolo in termini di occupazione in altri termini anche in termini di la risposta ai bisogni dei cittadini oggi che la società si sta muovendo
Nuova demografia nuovo modo di vivere a riduzioni del tempo lavoro crea nuovi bisogni dunque e stiamo anche per creare lanciare l'idea di un osservatorio dell'economia sociale c'è già un ci son già diversi osservatori a livello europeo
Tipo l'osservatorio dei piccoli media impresa però noi vorremmo veri in tutta l'Europa in ogni Paese un punto di riferimento che ci faccia
Sentire che ci e spesso ci si spieghi le evoluzioni le tendenze che ci informi su su quello che state facendo ora sulle statistiche sul ruolo economico e questo ci manca ci manca come come strumento due parole sulle conclusioni di di Lussemburgo come l'ho detto sono uniti però potete esser frode protagonisti la parola è stata utilizzata prima
Un fondo speciale globalmente di trenta miliardi di Cuper ha stanziato sviluppato da Banca europea di investimenti e lì bisogna voi con le vostre capacità di creare nuove strutture forse nuove cooperative di creare una capacità innovativa molto sviluppata siete interlocutori degli enti pubblici tutti questi punti sono stati trattati nelle conclusioni di Lussemburgo certo l'economista Ciani cometaria pari una volta che è un po'ridicolo però si parla molto di piccole miti Impresit immutati IST
Mutanti mutandis vorremmo che tutto quello che viene previsto a livello europeo per le piccole e medie imprese per rilanciarle sia anche riconosciuto accettato per tali economie sociali delle cooperative e mutue associazioni Rifondazione
Vorremmo dunque
Vera attraverso il nostro lavoro con le vostre proposte con le vostre domande portare avanti queste idee per che anche le cooperative appostano profittare di questi risultati
Scusi con tutto ciò che non è secondo me
è stato trattato abbastanza potrebbe forse sì
Essersi sviluppato nei vostri lavori che tutto l'aspetto formazioni ho sentito poco parlare di formazioni di inserimento professionali di orientamento professionali secondo me
Potenti con le vostre strutturi con la nello stesso spazio che occupati
Che siano le cooperative di lavoro o e produzioni o le altro la Legacoop in genere potente sviluppare una politica Europa può aiutare ci sono programmi europei tipo la mio dato da Vinci che sono la per vedere insieme come creare i partenariati Scutari
Buoni pratiche di altri paesi sviluppare anche possibilità di apprendistato di tirocini in un altro Paese dunque questo aspetto secondo me deve essere e fa parte di conclusioni di Lussemburgo
Uno punto e lì non è una critica però mi stupisco un po'che non è neanche venuto sulla tavola e l'uguaglianza uomini-donne non so se vi preoccupa o no però io mi stupisco di vedere così poche donne in questa stanza a meno che le donne siano al lavoro e gli uomini a discutere ma non è una critica però s'è un punto che anche noi in Europa sul quale ci battiamo un altro punto che è stato Magnenzio nato dal presidente Buzzi e fa anche parte delle nostre preoccupazioni europee e la semplice trattazione delle pratiche amministrative del quadro amministrative per lei che sia in Europa che sia nei Paesi delle per le imprese
Io un qualche idea vorrei l'anno ogni vorrei parlare dopo col presidente Barberini vorrei perché trovo che come non europea non facciamo forse abbastanza per le cooperative da qualche anno non se ne parla abbastanza fare una grande manifestazione comprendendo l'Italia come punto di di ancoraggio sì posso dire però le manifestazioni transazionali europea sull'imprenditorialità delle cooperative e nelle cooperative trattando tutti i punti di creazioni di nuovi Impresit nuove cooperative
Relazioni fra loro relazioni col mondo con le altre intese la gestione e la formazione
E la Poli Paul problematico al problema delle degli aiuti di Stato e via dialogo sociali tutti questi punti li vorrei mettere in un dibattito la grande conferenza che si tratterrebbe verso settembre autore in Italia basandosi su lavori di ricerca fatti dall'eccidio Ciriè che il centro di ricerca internazionali sull'economia sociale
Prima di concludere vorrei e lì ritorno sul mio discorso di solidarietà fra le strutture di economia sociale dire due parole su una comunicazione che è stata approvata dalla Commissione il quattro giugno scorso sulla promozione il ruolo delle associazioni e fondazioni e che tratta
Tutte le problematiche che hanno le associazioni mi alle associazioni domani diventeranno forse cooperative sociali hanno con la vita dei cittadini del diritto alla vita del lavoro
Le grandi problematiche sta comunicazioni sulla quale stiamo lavorando Traverso gruppi di esperto sempre a livello europeo e conferenze nazionali sono la dare alle associazioni in quattro legali fiscali le relazioni con le autorità pubbliche le definizioni di cos'è un'associazione anche voi siete un associazioni associazioni sempre non profit o almeno dove l'uomo al centro delle preoccupazioni se c'è un profilo di un un beneficio un minuto
Bisogna anche definire si parlava tanto del welfare Stand bisogna anche definire che ruolo queste associazioni o cooperative socie tali possono svolgere riprendendo quello che non fa più non farà più lo Stato domani non andiamo verso la privatizzazione andiamo verso una collaborazioni mondiale una contenente mancare Rita
E io credo che in Italia o allora se l'infornata male
Voi che avete in strutture forti cooperative esporti forse non guardate abbastanza verso le associazioni le fondazioni egli credo ci sarebbe un lavoro da fare una collaborazione della solidarietà da sviluppare
E in questo senso pensiamo Terni due mila due mila uno
Di fare un anno dell'associazione e della cittadinanza europea questo fa parte delle azioni che iniziano ora
E il piano d'azione che la messa in opera della comunicazione documento esiste in tutte le undici lingue
Sì lo buongiorno attinenti un primo punto di questa comunicazioni ma anche di quello che fece anche perché fate voi verrà fatto a giugno a Birmingham ed altri Hans cinque giugno durante la sesta Conferenza dell'economia sociale e spero che molti di voi potranno partecipare forse far beneficiare alti della vostra esperienza io sono qua sono per portarmi un messaggio che dire che a Bruxelles c'è un'unità che si occupa di economia e sociali Kim vorrebbe che il terreno si svegliasse di più ci testi di più una risposta una mano per dire sì continuati andati ad anti e consiglio nota non sarà solo in Europa di grandi imprese di di multinazionali ma anche di economia sociale
Ma non ha teppisti Grigioni dunque si posso essere utile o faccio volentieri ringrazio lire gli organizzatori faccio tanti auguri sì
Anche noi ringraziamo agli scoperte perché per noi insomma i queste cose queste discussioni che Apeca nella ferroviere
Unione Europea sui temi dell'economia sociale sono questioni che forse alle quali non abbiamo forse dato fino ad oggi l'attenzione che merita e che devi a vere
Quello che però è importante lei sappia
E che per quanto riguarda riguarda alcuni aspetti importanti che lei ha citato quella della in necessità che non ci sia un'Europa di grande impresa si di grandi multinazionali le siamo sicuramente d'accordo perché la nostra è un'impresa medio-piccola
Ma è altrettanto giusto lei sappia che sui temi della formazione dell'orientamento professionale si giocherà
Quello che i grandi diceva il futuro gran parte di quello che i grandi prima diceva il futuro allo spazio per questo settore delle economie in Italia ed in Europa
Pone resta da organizzarci per concludere la mattinata
Noi abbiamo vi proponiamo tre interventi dell'ingegner Greco presidente Degrassi stalle risulti Roberto Giorgini e di Ferruccio Appelius
Che presidente della fede al lavoro con operativa vi preghiamo di rimanere fino alla conclusione dei lavori dopo che dopodiché ci sarà un'interruzione con un lance che sarà effettuato qui nella sala in basso che poi è una piccola colazione
Dopodiché ci sarà una breve interruzione ora la parola l'ingegnere greco presidente dell'assistente grazie cordiale ringraziamento Franco Buzzi all'amico Romano Gallotta a nome dell'assestato che ho l'onore e di rappresentare in una mattinata costruttiva in occasione della nostra Assemblea generale
Di solito le celebrazioni sono atti simbolici privi di risvolti pratici proprio perché ricordare il cammino i successi ottenuti rischia di far dimenticare le occasioni mancate
Il modo migliore di ricordare il passato sta nel guardare al futuro e attrezzarsi per superare le difficoltà che ci attendono
Visto l'autorevolezza dei presenti e gli interventi precedenti e cercherò di evidenziare il ruolo dei costruttori di impianti in questi anni difficili per la crisi del mercato che sembra interminabile
La situazione del settore è stata ben illustrata dal presidente cogliendo il momento favorevole le ricreate condizioni oggettive che in realtà cooperative
E d'impresa e confindustriali non potranno non cogliere
Ed inserirsi nel processo di ripresa economica Coni conseguenze contributo al problema occupazionale
I costruttori di impianti esprimono soddisfazione per i nostri stemma di qualificazione che il decreto Costa ha promosso e quindi riconosce gli impiantisti quali general contractor
Si tratta di un risultato storico è l'inizio di una partita in cui in palio il sistema di qualificazione del dopo due mila l'Unione Europea sta per dettare nuove regole generali il mercato dei costruttori di impianti ammonta a circa dodici mila miliardi di fatturato
Hanno di cui a poco più del cinque per cento all'estero un livello significativo in quanto ottenuto in condizioni particolarmente difficili è significativo che i costruttori si identificano nel sistema produttivo del Paese la maggioranza è costituita da imprese sotto venti dipendenti molte piccole sono familiari
E fra norme difficoltà hanno dimostrato nei fatti di essere la formula vincente con gli accordi del quattro e dieci febbraio di quest'anno abbiamo dato vita alla costituzione del fondo di categoria il secondo dopo quello dei chimici che con che si è concretamente realizzato con l'atto costitutivo il ventuno ottobre
Del fondo denominato Cometa
Dopo anni e anni di dibattiti la previdenza complementare oggi si presenta imprese lavoratori con un'iniziativa concreta e come strumento operativo
Anche nel nostro Paese quindi siamo in grado di dare realizzazione compiuta al modello che tre pilastri l'obbliga la l'obbligatoria pubblica la volontaria contrattuale e la volontaria individuale ciò significa dare una dimensione di equilibri nuovi al sistema di tutela previdenziale per i quali il passaggio dal metodo retributivo al contributivo è una tappa essenziale
Le organizzazioni e le parti data ad Oriali e i lavoratori dette il settore metalmeccanico hanno quindi assolto
In modo compiuto e direi tempestivo al compito che che il legislatore al loro riservato un ruolo fondamentale e preminente alla contrattazione con l'IVA e alle istituzioni dei del fondo pensione il nostro sistema è destinato a divenire se tutti ne saremmo ad altezze una delle più importanti iniziative
A livello europeo e una delle prime nel mondo considerato un milione settecento mila lavoratori circa una delle condizioni essenziali per il successo di Cometa è costituita da non perdere mai di vista qua qual è lo scopo esclusivo assicurare ai lavoratori metalmeccanici una migliore tutela previdenziale per il loro futuro
La globalizzazione acrobazia mercato produce l'effetto di far emigrare industria e servizi nel Terzo Mondo con perdita continua e costante ricco di posti di lavoro fenomeno favorito dalla rinuncia ad un'economia morale ed una qualità etica dell'impresa
Di fronte a queste problematiche alcuni esponenti della classe politica e sindacale si ritirano ritenendo che la globalizzazione si possa e convenga fermarla
Certamente non si può ricco di trattare la partecipazione al nostro Paese il complicato processo europeo ma si dovrebbero accelerare cambiamenti e trasformazioni che devono condurre l'impresa ad essere efficienti e competitive
Provi a questo proposito il Mezzogiorno rappresenta il vero trampolino bilancio per la partecipazione da subito all'Unione Europea
Le alleanze con i partner europei si potranno realizzare per il completamento delle opere sospese rappresentano la scommessa per i prossimi anni
D'altra parte la nostra associazione est ha dato una forte accelerazione all'attività estere ai contatti cocco con le associazioni estere attraverso i canali internazionali
Così come è stata dotato un forte impulso all'attività formativa portata ad attuare nelle aziende la trasformazione e l'allargamento del per l'avviamento del mercato
L'attività di consulenza informazione ci circa le possibilità di accesso ai fondi europei anche con la ricerca di partner idonei
Unitamente alla cooperazione con la Confindustria il tavolo d'intesa che è composto dalla lega noi partigiani ed altri rappresenta per l'assist alcuno degli strumenti trainanti della propria strategia senza confusione di ruoli resta fermo l'obiettivo di un punto unico di riferimento dei costruttori di impianti
Pur ritenendo che i processi di modernizzazione dalla cultura alla formazione sono fenomeni vivi vorremmo una stagione di concretezza in comune di cui sente a un gran bisogno indipendentemente dalle associazioni di appartenenza si potrebbe operare in modo da rendere manifesti all'esterno gli opportuni contatti
Per rappresentare le esigenze di perseguire gli scopi comuni
Il tavolo d'intesa rappresenta quindi il confronto costante fra soggetti appartenenti all'organizzazione diversa imprenditoriali acquisisce concetti di interessi comuni per superare le difficoltà del mercato ed affrontare la sfida della globalizzazione
Infine
Proprio per allargare l'orizzonte dei costruttori di impianti il dodici novembre scorso lassista le ricorsi al garante per la concorrenza del mercato avviando un'iniziativa legale per la violazione della normativa sulla concorrenza nei confronti delle Ferrovie dello Stato
Tanto Ital Fer eccetera l'oggetto della contesa riguarda la procedura di assegnazione degli appalti previsti dal progetto alta velocità in particolare la stessa l'ha chiesta l'Autorità garante di segnalare al Parlamento al governo la grave distorsione del mercato
Degli impianti tecnologici che si verrebbe a creare in seguito all'assegnazione al consorzio Saturno in esclusiva in assenza di procedure pubbliche della realizzazione di tutte le infrastrutture elettriche dell'alta velocità
Il valore di tali opere ammonta a circa quattro mila e seicento miliardi data mille novecentonovanta a fronte di investimenti complessivi per l'alta velocità stimati a trentasei mila miliardi sempre data di novanta
L'associazione assist al ha inoltre denunciato le Ferrovie dello Stato la Tabitha al fare per abuso di posizione dominante e insieme con il Consorzio Saturno di aver posto in essere un'intesa restrittiva della concorrenza in violazione delle norme Antitrust prevista dalla legge duecentottantasette del novanta
Le considerazioni che ho voluto qui manifestare valgano come contributo alla conoscenza della nostra associazione aperta forme di collaborazione compatibili alle sinergie in specifici settori per il nostro Paese in un'Europa unita foriera di di grandi benefici degli imprenditori cooperatori e lavoratori che vogliono mercato più aperto e procedure più trasparenti grazie
Grazie diretto
La parola ora Roberto Giorgini segretario generale della fine cernia
Necci innanzitutto vogliamo ringraziare a nome del
Cicagna degli edili operanti
Gli iscritti alla CIA agli atti per quest'invito e vogliamo subito dichiarare l'ampia condivisione relazione presentata dall'amico Bussi
Crediamo stimolante soprattutto perché ha posto domande adatto soluzioni attorno alla quale credo che vi sia la necessità di approfondire ulteriormente dei medici futuri la discussione il confronto che comunque in questi anni non è mai venuto meno
Da alcuni elementi della sua riflessione credo che vadano riprese vadano approfonditi al quale vogliamo dare il nostro contributo innanzitutto credo che vi sia un elemento centrale del della sua relazione te quello relativo all'occupazione fiori oggi oggi ci sia parlato molto dei problemi dell'occupazione molto si discuta
Molto si discute attorno alla questione delle famose trentacinque ore
Noi siamo convinti come artigiani delle diversità e questo non ci al punto dare della riflessione troviamo fare in questi anni
Che dovremmo fare in futuro nodo fondamentale della discussione al problema del costo del lavoro questo il vero problema attorno al quale dobbiamo discutere attorno al quale dobbiamo dibattere proiettando quello Giuda risposta generale generica
Sui problemi del costo del lavoro ma è quello di individuare percorsi sistemi che vi vado da favorire sostanza tutte quelle imprese che favoriscono che hanno coloro giunti ballo d'opera
Che riescono in questo modo dare una sostanziale riduzione del costo del lavoro che è pensabile la riduzione del costo del lavoro l'impresa delle dei resti di imprese artigiane edilizia che sia pari all'impresa metalmeccanica che si avvale di sistemi devoluzione estrometterlo affidati e con un altissimo livello di investimento
Non si può pensare ad una riduzione del proprio lavoro che valga per entrambi alla stessa maniera dove a parte il valore aggiunto dell'impresa sta della manodopera dall'altra parte però chiudere presa statica acconciature proprio perché lo dobbiamo favorire
Con la riduzione del costo del lavoro le imprese
Che hanno valore aggiunti Barolo pre questo non per pesare sull'impresa che ho fatto investimenti produttivi per i quali per le quali questi tipi di prese occorrono sistemi di intervento diversi più fidati esatti la tipologia di investimento diciamo questo perché
Il governo dà modo a però oggi è fortemente presente ovviamente del paese ma dobbiamo dire con estrema chiarezza e con un vanto che la minore ripresa desolato a patto correttamente il suo dovere
Nella ripresa desolato ha tenuto saldo i livelli di occupazione e se in questo Paese vi sono state risposte positive in termini occupazionali questi sono venuti senza dubbio dal sistema delle minori impresa c'è un'apposita domanda sino a quando
Le migliori imprese di usciranno in modo particolare impresa di costruzioni dell'artigianato attenere queste posizioni
Stiamo assistendo ad attacchi pesanti nei confronti del sistema delle migliori imprese dove sono questi attacchi basta guardare un dato
Che è quello del numero dell'impresa operante nel settore costruzioni in questo Paese siamo ormai a seicentotré mila questo è il numero che c'era che ha diffuso in questi giorni e diffuso decentemente la struttura delle camere di commercio ormai assistiamo ad incrementi non più sopportabile del numero delle imprese
Ormai è un bollettino di guerra ogni volta che verifichiamo l'andamento trimestrale del numero delle imprese proprio del chairman assistiamo ad un incremento assurdo l'ultimo incremento dell'ultimo trimestre
Che abbiamo potuto leggere stato quello di nove mila e trecento imprese come saldo attivo con situazioni allucinanti come nel Trentino Alto Adige
In cui si assiste si è assistito da un mento dell'impresa pari al quarantacinque per cento quindi ciò non sono più dati fisiologici siamo davanti chiaramente ad una patologia
Lady rischia sempre più si caratterizza come settore spugna
Settore in cui ormai come dicevo prima la cresta è patologica che è devastante questo meccanismo per il settore delle minori impressi in questo modo quello che viene messo in discussione al mercato
Questo è il dato vero parliamo tanto di mercato discutiamo tanto di mercato noi siamo per il mercato come sistema delle piccole imprese quando vediamo questi dati
Che significherà anche comportamenti sul mercato i sul sul sull'attività produttiva in un certo modo ci rendiamo perfettamente conto che questo e mette in in difficoltà il sistema delle migliori imprese
Siamo davanti ad una concorrenza insopportabile ormai c'è gente che pur di far quadrare i conti per mettere insieme il pasto con la cena e disponibili a lavorare a qualsiasi prezzo a qualsiasi valore
E questo è stato dovuto
Sostanzialmente ai processi di destrutturazione ai processi di autorizzazione che sono venuti all'interno delle imprese maggiori questo è il dato vero dal quale non possiamo assolutamente preside riprese maggiori hanno scaricato ed è una scaricare sul sociale e nei confronti del sistema dei minori prese le loro difficoltà le loro incapacità la loro impossibilità di stare in modo corretto e coerente sul mercato e allora a questo punto noi siamo dell'avviso che occorre porre rimedio
E per porre rimedio noi abbiamo proposto l'olio e sarà una battaglia di condurremo avanti dei prossimi mesi di definire sistemi di accesso al settore
Non possiamo più permetterci
Che chiunque possa domani mattina diventare imprenditore edile vasto fare da questa sale a cinquanta metri ce la Camera di Commercio ci si va e scrivere come imprenditore edile si comincia domani far concorrenza senza vere requisiti
Di qualità dietro e sature finanziari di conoscenza queste Genta che va a mettere seriamente in difficoltà insisteva questo incomincia sulla risposto non vogliamo fare gli albi
Di mestiere non vogliamo fare i partenti
Vogliamo purché sia
Possibili nel trarre il nostro settore solo se si hanno i requisiti di conoscenza di qualità
Di professionalità
Di capacità finanziarie di esperienza maturata del tempo con questo modo
Forse lo dico chiediamo una colpa lavoro nero ma probabilmente diamo una mano a questo poema che ovviamente non è un problema
Solo italiani un problema dell'Europa ma in questo modo per dare risposto come abbiamo ritenuto di dare risposta allorché nel lontano
Mille novecentonovantaquattro da soli
Anche essendo sbeffeggiati da qualcuno
Che diceva che non non intendeva andare a sostituire Ceci scusate chiusa questa volgarità ma fu la parola che fu detto in quel momento proponemmo la cosiddetta fiscalizzazione dei costi della valutazione paciere
Delio Rossi lo dica perché sia la presente ecco che quando furono fatti e meno è quella fu una scelta che noi facemmo non la faccia e la facciamo se pensate con l'obiettivo di far pagare più tasse per fare in modo che non ci fosse Bosio nel fiscale per fare in modo che ci fosse lavoro nero
Oggi
Dobbiamo prendere atto di questo gioco ci fa piacere
Che il governo abbia colto abbia trasformato Sapporo parzialmente se ancora vi sono alcune cose che non condividiamo questa proposta che noi facemmo nella un pezzo fondamentale della finanziaria
Credo che su questo punto vi sia da dare un'ultima spallata
Quella di far sì che l'Iva del campo della manutenzione del riuso e del recupero sia ordinaria che straordinaria venga portata al cinque per cento come data paté prevista della direttiva settantasette del novantadue qua dobbiamo dire
Che due incontri che abbiamo fatto come euro più ambedue Confederation la Confederazione degli artigiani edili col con il commissario Monti ha trovato consenso questa nostra proposta mi auguro che attorno a queste vi sia un coinvolgimento telefona se
Male che vada l'IVA al dieci per cento nel campo della manutenzione che però deve essere estesa anche l'ordinario non solamente a loro straordinarie per le parti e BTP e così
Si combatte coerentemente correttamente il lavoro nero ma credo anche dei siamo convinti e questo non è sufficiente occorre procedere agli investimenti infrastrutture
Occorre procedere con lavoro dell'attacco corredare allo questo Paese questo nostro Paese ulteriori infrastrutture dobbiamo continuare a dare però politiche anche per il territorio per il turismo cioè dobbiamo intervenire anche tutte quelle aree in cui sistema delle minori prese posso facilmente operare senza aver bisogno avviamenti di lavorare della logica dei subappalti e qui credo che parimenti siamo d'accordo con quanto avete posto sulla questione del project financing
Proprio per i casi di cui però purtroppo è però debbo dire con amarezza dei stiamo parlando troppo tempo le paghiamo molte facciamo fatica ad andare avanti credo che sia necessario che il governo ha poi correttamente
Un rapporto col sistema bancario corre procede ad un ragionamento col sistema bancario occorre che il sistema bancario italiano passi
Da quello che molto spesso si può raffigurare in quello di un banchetto di mercato rionale diventi effettivamente banca con tutti i difetti tutte le conseguenze cioè passi da una situazione di puro commercio del denaro ma bassissimi ribelle per acquisire una dimensione reale di Banti europea che sappia sostenere lo sviluppo dell'impresa
E sostenere propone prese ma anche un altro pezzo
Che qui si è parlato forse non sufficientemente che al problema della qualificazione del sistema dell'impresa
E qui dobbiamo dire con molto molta chiarezza dobbiamo rilevare un governo che deve decidere il da farsi il giudizio che noi diamo del provvedimento costa eh
Quello che la montagna ha partorito il topolino l'atteggiamento ondivago tenuti in questo periodo a questo ministro che ha lanciato su ventiquattro ore
Frasi ridondanti roboanti come quella che avrebbe eliminato le scatole vuote più che ne ha più ne metta poveri alta non ha eliminato nulla perché la proposta che è stata mandata al Consiglio di Stato
Che avremo di cui voi mente avremo presto una risposta alla proposta che passi che tutte le scatole vuote rimangano
Iscritte alla cosa state potuto non abbiamo avuto un salto di qualità abbiamo fatto bilanciato delle proposte e poi noi abbiamo tradotti concrete qua
C'è la possibilità di farlo perché ed è qui paghiamo molto dell'Europa ANIA domande c'è questo famoso o famigerato ti trecentotrenta del cedente dovrebbe discutere sulla qualificazione dei riprese a che punto
Perché tutti qui parlo detti trecentotrenta ma nessuno sa di cosa parla ho l'impressione o se lo sa non lo dice
Poi la viabilità di cominciare a dire a che punto è arrivato intreccio i titoli Geltrude e abbiamo un'opinione di pressione Teti trecentotrenta si è impantanato perché ci sono i tedeschi e gli inglesi che la pensa in un modo gli italiani spagnoli che la penso in un altro e davanti a questa situazione di stallo non si va avanti
Così parimenti lo si può indicare una riforma c'è autoriforma Della Bona stade costruttori senza collegarlo fortemente ai principi dalla qualità della qualificazione delle imprese e alla questura occasione storica che aveva il governo
Incominciano a parlare di qualificazione del riprese
Compiono un percorso che poi è stato indicato all'interno della Merloni ter se vogliamo chiamare di un percorso che porti dal nulla la qualità
Ci sia un percorso
Che vada per gradini e questo è l'occasione storica mi pare che
Il ministro Costa non so sempre le sue deficienze sempre sua carenza o se mal consigliata qualcuno ha preferito volare basso all'altezza dei coccodrilli
Questo mi pare che sia a livello del volo del ministro senza avere la volontà di guardare un attimo al di là della collina mi pare che stia scivolando
Su questi temi c'è un'occasione storica e mi auguro tennista abbia la capacità di farsi autocritica
Di tornare indietro
Vi ascoltare Colotti dicono gli imprenditori veri imprenditori quelli che ha dipendenti cioè il giorno vanno sul cantiere quei dipendenti si devono misurare ascoltare meno
Come ora che vanno a dirigere scatole vuote costruito e molto spesso non lo schema di un telefono due geometri l'avvocato importantissimo e lo statistico
Colpiscono esperto di statistica che ti consente di fare media immediate per individuare il punto ove parlo feto perché spesso questa dimensione delle prese questo credo quindi che sono i punti del ragionamento e così come siamo preoccupati per Rita davvero ditta
Questa legge che nel novantaquattro godiamoci fu approvato in Parlamento in sede di gennaio della centonovantaquattro
Tra meno di due mesi per stage avremmo i quattro anni
Ebbene siamo ancora davanti a legge temi efficacia settanta per cento teoria no che sia impossibile andare avanti così non si può parlare di nuovo modo di fare gli appalti di trasparenza degli appalti quando una legge per il settanta per cento ed applicata per questo vuol dire una cosa che stiamo scivolando molto lentamente ma quasi senza nessun ostacolo a quello che capitava prima
Torniamo alle logiche ante Merloni ter torniamo corriamo il rischio fra un paio di anni tre anni a dover rileggerci quello che scrisse la famosa Commissione bicamerale sulla riforma degli appalti pubblici dove un tavolo vanto due
Sì ci ricordiamo nel settembre novantadue puntuto quanti chiamati come organizzazione ha parlato e pure una riforma degli appalti è bene tutti i mali
Che allora erano elencate mi pare che quei mari siano ancora ampiamente presenti essendo andiamo rapida attuazione a legge ce ne andiamo rapida attuazione al Regolamento
Corriamo il rischio di scivolare su quale posizione dove fra qualche anno dove rilegge quel documento e rilevabile purtroppo la sua drammatica attualità quindi eccoci
Il problema di andare oltre di andare a costruire normative che sia uno coerenti con la reale esigenza di una riforma e qui
Andando avanti anche sul dato terremo
In quale
Non mi pare che relazionerà abbia posto al ceto ma io mi permetto di richiamarlo e chiudo che è quello della previdenza integrativa questo credo che sia un altro grande terreno su cui ci dobbiamo misurare abbia molto spesso parlato
Di casse edili reciprocità eccetera credo che qui abbiamo un nuovo terreno su cui ci dobbiamo andare a misurare cioè quella da prevedersi delle tv un modo nuovo di interpretare i rapporti di lavoro interno dell'impresa
La previdenza integrativa è un modo nuovo per discutere è un modo più avanzati per discutere di rapporti lavori qui
Poi ha messo in modo chiaro sistemi cui tutti sono eguali in cui non ci sono dominanti e recessivi in cui non ci sono padroni servitori dove non ci sono una e Vassalli in cui tutte le parti sociali pronto lo percuote effettivamente rappresentano e su questa è la strada che possiamo rapidamente dall'adozione altri settori metalmeccanici chimici
Parlano di mettere insieme entro un anno
Il numero sufficiente per partire con un fondo di previdenza integrativa bene possiamo fare domani mattina
Col sistema delle caste dire domani mattina possiamo avviare concretamente un sistema te qualora raggruppare centinaia di migliaia di dipendenti in un sistema di previdenza integrativa
Ma qui presuppone ecco ci dov'è l'altro elemento fondamentale
Al quale ogni tanto i sindacati cita le bacchettate sulle dita quale adesso voglio chiamare il sindacato a dare una risposta che qua e là si stese integrativa
Incominciamo a modificare il sistema detto alle Casse edili Merino prestazioni extra contrattuali Chievo del team vuol dire un banale meno colonie in quel piccolo ci vanno più meno occhiali che spesso si trasforma in occhiali Ray-Ban per il figlio meno dei dieci quante Bilal detto Dio lasciamo stare tutto meno assegni per il rientro dal ma dalla intende settore dopo il militare cioè cerchiamo aleggia abbiamo settantadue prestazioni extra contrattuali erogati alle casse
Vogliamo trasformare questi d'assistenza integrativa vogliamo incominciare a fare un salto in avanti basta sperperare i soldi per mille rivoli quegli anni cominciano a fare delle casse di risparmio menti per il governo della sintetica diritte vuol dire
Riduzione costi per il per il datore di lavoro vuol dire maggiori prestazioni ai lavoratori dobbiamo smette poi gli scandali in cui ci sono casse edili che hanno centoventi miliardi di riserve
E devo dire che gli imprenditori hanno pagato
E il pari gestirà chi non si sa bene chi masse di danaro i lavoratori ve non i soldi che dovrebbero essere no ne stanno sono la gestiti non si sa bene da chi
Piani provinciali portare questo nell'ordine nella trasparenza di passi che le casse di ritorno veramente i loro valori origina questo alici della cooperazione sono scommesse
C'ho scommesso paga avvisaglie sono disponibile a discutere
Sono disponibili ad agire adesso disponibile operare mi auguro nei prossimi tempi di poter ragionare su queste cose che un voi per dare concretezza attualità a questo tipo di scelte ciò che abbiamo fatto e vogliamo continuare a sostenere grazie
Grazie agli ordini ha enucleato le questioni che sono all'ordine del giorno lo ringrazio ancora
Sicuramente su queste questioni faremmo tutti i confronti necessari l'ultimo intervento a uno di casa a Ferruccio appello s'presidente della fede lavoro Confcooperative
Pienissimi innanzitutto io voglio porre a tutti voi alla presidenza
E a tutti i partecipanti a questa Assemblea
Il saluto dell'asse del lavoro e servizi di Confcooperative
Io ho sentito molta attenzione lo anche letta stamattina in treno la relazione
Di di Franco Buzzi
Io mi sento di dire e che esiste così come è esistito in questo hanno praticamente la mia nuova esperienza
Una piena concordanza con l'analisi con gli obiettivi della vostra federazione
E penso che questo sia
Un segnale importante rispetto alla necessità che si lavori assieme che si ritrovi
Una maggiore unità nel lavoro e nella definizione degli obiettivi e nell'interesse della cooperazione
E vero è stato detto io ho visto anche delle slide
La cooperazione promuove il lavoro
Mentre la media la grande azienda sono state citate le multinazionali stanno facendo scempio di occupazione in questi mesi in questi anni mentre la media grande azienda è stata continuamente espellendo lavoro e sta pompando non solo la rottamazione ma è proprio la grande e la grandissima azienda che sta pompando le risorse degli ammortizzatori sociali
La piccola e media impresa in particolare la cooperazione attenuto nonostante le difficoltà sul versante dell'occupazione
Questo significa significa che la cooperazione e ancora
Un modello per il Paese è ancora una risorsa per il Paese
Questo significa che se noi così come faceva giustamente e correttamente la relazione mettiamo al primo posto
A da delle nostre preoccupazioni l'emergenza lavoro come priorità per il nostro Paese noi di qui dobbiamo ricominciare anche per ridare una nuova stagione di rilancio alla occupazione e attraverso lo strumento della cooperazione che oggi si rivela quanto mai attuale
E io ritengo che questo problema della occupazione del lavoro dello sviluppo di cui noi dobbiamo farci carico
è una cosa importante non solo dal punto di vista del reddito
Di preoccupazioni diciamo di di diversità di vario di reddito tra nord e sud io ritengo che oggi è essere disoccupato
è un fatto molto molto più drammatico di ieri perché significa emarginazione nella società attuale significa esclusione di cittadinanza
Per i giovani in particolare nel Mezzogiorno il lavoro non è e non sarà solamente una questione di reddito
Per quello ci sono le famiglie in parte che per fortuna compensano ma
La non
Esclusione esserci la vere una identità questo è il problema del lavoro
Allora se questo è noi oggi assistiamo la relazione lo diceva ad un drammatico calo di occupazione che però e anche grandi facevo riferimento a questo non sarà assolutamente riequilibrato dalla pura dinamica del mercato anzi più cresce la ricchezza più cresceva produttività
E più cala l'occupazione
Questa è la situazione che ne abbiamo drammaticamente di fronte e quindi
L'armamentario che abbiamo non basta più servono nuove ricette la ridistribuzione l'orario di lavoro e dell'offerta di lavoro è una di queste il passaggio progressivo da una domanda di beni privati ad una domanda di beni sociali
E quindi una cooperazione più attenta alle nuove frontiere di quello che è stato chiamato welfare market cioè il mercato sociale e l'ambiente il recupero delle aree urbane il territorio il patrimonio artistico
E i servizi ai privati e i servizi alle famiglie e così via in una in una fusione diciamo così in funzione tra produzione e lavoro e servizi
Per coprire un'area di mercato sociale anche per di fronte all'evoluzione del Welfare ecco a me pare che proprio per queste ragioni per questi nuovi mercati proprio per l'attenzione che la cooperazione a al lavoro dal punto di vista qualitativo e quantitativo
E appunto per questo che la cooperazione io ritengo sia una forma idonea non per il passato per il presente ma per il futuro
Perché perché è abbiamo di fronte un modello e certamente parliamo della cooperazione positiva della cooperazione buone non parliamo certamente di esempi e che vorremmo non esistessero
Abbiamo un esempio classico dove si crea la sintesi attenzione
Non è solamente un fatto di essere azionista o di andare in Borsa un borsino il problema è un altro e che nella cooperazione si fonde c'è una sintesi tra lavoro e qualità
Tra lavoro e capitale tra capitale efficienza solidarietà e mutualità cioè non è il la stessa cosa del lavoratore che si compra le azioni della sua azienda
è una questione di e è una questione molto molto più molto molto più sofisticata cioè è un lavoratore
Che e decide di rischiare in proprio e di lavorare Maggi rischiare in proprio e si mette assieme agli altri
A differenza di quello che è invece in genere la ricerca del profitto che ingenerano una ricerca individuale e del profitto
Questo senza mai perdere di vista quella che mi pare la lezione che tutti abbiamo imparato la stessa relazione se la ricordava che oggi la competitività l'efficienza e la qualità dell'impresa e devono essere coniugate ancora
Con i concetti della mutualità e della e della solidarietà
Ecco l'altra questione è che mentre oggi sistema capitalistico Staccioli cercando delle forme di partecipazione delle forme di partecipazione dei lavoratori noi oggi abbiamo nella cooperazione
La gli essenza stessa della democrazia economica perché la cooperazione è nata come modello di democrazia economica
Ecco allora se queste cose sono vere se queste cose sono vere e mi pare che la condizione per la promozione per lo sviluppo sia quella di riuscire a
Arrivare ad una nuova fase di promozione di cooperazione
Di una
Promozione di cooperazione fondata prevalentemente sui soci lavoratori che sono la vera risorsa della cooperazione in da tutti i punti di vista
Anche dal punto di vista della flessibilità anche dal punto di vista proprio della capitalizzazione delle aziende della flessibilità è chiaro che qui non dobbiamo fare tutte voglio dire generalizzare
Io sorrido quando qualcuno mi parla del socio lavoratore del di un'impresa di pulizie
E lavora tre ore al giorno e che investe un capitale di trecento mila lire e che poi esposto ad un mercato non mobilità selvaggia come si fa a parlare di socio lavoratore
Con
Donne di bassissima scolarizzazione inattese di giovani magari che sono in attesa di un altro lavoro fisso perché perché questo settore è un settore oggi esposto una concorrenza bestiale
Che manda rischio anche alcune cooperative per i clienti sono costrette a rincorrere
Delle aziende spesso pirata che ci sono nel settore
Ma questo non è il socio lavoratore che abbiamo in mente noi il socio lavoratore che abbiamo in mente noi eh io socio lavoratore
Chi è imprenditore di se stesso che ha messo capitali che mette la propria testa non mette più solo più il lavoro come ammetteva decine decine d'anni fa mette la propria testa mette la propria progettualità allora qui parlare di cooperazione significa di parte parlare di soci lavoratori come prima risorsa della cooperativa
E allora su queste questioni io mi soffermo solo su questo punto
Io vorrei dire che a me pare e su questa vicenda del socio lavoratore noi siamo maledettamente che Rita
Ma quando dico noi dico principalmente il governo che si è impegnato ufficialmente a settembre dell'anno scorso nel patto per il lavoro a presentare un disegno di legge sul socio sulla figura giuridica del socio lavoratore
è passato più di un anno da allora
Noi abbiamo una situazione che oggi
Il bassi mo'della confusione ci mancava solo la sentenza quarantasei sessantadue della Cassazione di qualche settimana fa che dice la Cassazione afferma il principio secondo cui la controversia tra società operativa di produzione e lavoro rientra nella competenza del giudice di lavoro
E e poi ci sono le motivazioni questa è l'ultima e l'ultima perla ma la questione è un'altra
La questione che io sottopongo alla vostra attenzione e che noi abbiamo avuto vi ho avuto personalmente ma assieme ai colleghi della dei servizi della lega l'avventura di lavorare più di un anno attorno al rinnovo del contratto di lavoro delle pulizie
Dove voi sapete esistenti una previdenza regolata dal dal DPR seicento e due del settanta
Allora voi in occasione di questo rinnovo del contratto ci siamo trovati di fronte a spinte enormi della Confindustria che ha preteso per firmare il contratto di lavoro
Con la parte sindacale e la parte politica sulle regole firmata al ministero che ha preteso che nel protocollo generale ci fossero due disegni di legge su sui quali Treu ahimè si è impegnato
Si è impegnato e io continuo a dire se impegnato su pressioni prevalenti della Confindustria
Treu
In questo documento
Si impegna a presentare due disegni di legge uno che parifica la previdenza per il socio di petto per il socio lavoratore e lavoratore dipendente
Quindi la parificazione la presidente della previdenza secondo disegno di legge un impegno presentare appunto un testo che parifica i trattamenti economici e normativi tra socio lavoratore
Dipendente indipendentemente dal tipo di impresa in cui esiti lavorano
Allora noi ci troviamo di fronte al fatto che a usi tra a mentito spudoratamente dicendo che la previdenza i regimi seicentodue costa alla azienda privata sei milioni all'anno in più rispetto alla cooperativa
Noi abbiamo fatto uno studio al cervello elettronico dell'INPS presso cervellone dell'in se abbiamo scoperto
Che la differenza ittita forbice massima tra privati e cooperative è al massimo di ottocento mila lire l'anno
Andando a contare tutta le masse contributive provincia per provincia regione per regione e nazionalmente facendo raffronto tra quanto pare una cooperativa e quanto paga
Un lavoratore in cooperativa e quanto pare un lavoratore in
Azienda privata
Allora questa forbice di ottocento mila lire attenzione
Dà per scontato che il sud molto più indietro ma al nord abbiamo salari convenzionali da due milioni per cui è chiaro che al nord noi siamo paghiamo di più delle aziende e private
Allora non si è manco andati a vedere
Sì e si è fidati dei dati di Confindustria per promettere a Confindustria due disegni di legge che non ci hanno permesso di di firmare il contratto di lavoro
Perché perché non si possono ovviamente ipotizzare due disegni di legge che ipotecano fortemente quella che la soluzione finale bella figura
Giuridica del socio lavoratore
Che noi abbiamo chiesto di essere risolta da un disegno di legge onnicomprensivo che vale per tutti e per tutta la cooperazione possibile pensare a degli acconti per il settore pulizie in termini di legge sul sulla figura del socio lavoratore
Allora qui disegno chiaro
E io penso che ci sono tanti segnali che ci dicono oggi
Che invece di pensare alla cooperazione come strumento di sviluppo si pensa alla cooperazione da parte di molti da parte di molti e Confindustria in testa come una con l'intenzione di abolire da una parte la seicentodue e dall'altra di omologare la figura del socio lavoratore con quella del lavoratore dipendente dopodiché a questo punto la cooperazione non avrebbe più nessun significato
A me pare però che badate che bisogna cominciare a fare una riflessione
A parte l'esigenza di riformare la seicentodue perché è un'esigenza tutta nostra ma la riflessione che dovremmo cominciare a fare è appunto se
Voglio dire è possibile parlare
E di di benefici di sgravi
Dell'uno dell'altro senza parlare anche dei vincoli che hanno le imprese di un tipo rispetto alle imprese un altro tipo
Cioè cooperazione imprese private hanno lineamenti Diversity originano dalla Costituzione e dalla legislazione
Cioè vorrei fare una provocazione ma la così tra supponendo che volesse la legge l'applicazione del seicentodue che vale per la cooperazione è disponibile la usi tra a porsi limiti come abbiamo noi la remunerazione del capitale all'indigeni ante indici di indivisibilità del patrimonio ispezioni obbligatorie annuali pagate dalla cooperativa
Obbligo della certificazione di bilancio cioè è disponibile un'azienda privata a assumersi questi vincoli
Perché se no si parla e ovviamente di sperequazioni ma rispetto a due tipologie d'impresa che sono completamente completamente differenti
La stessa cosa vale per l'IRAP che penalizza ancora di più le aziende in regime di seicentodue cioè noi abbiamo quindi la necessità su questa questione socio lavoratore
Se lo poniamo come asse strategico per il il futuro sviluppo della cooperazione noi abbiamo la necessità di forti iniziative per rilanciare questa figura e per avere una normativa che definisca una volta per tutte la questione della figura giuridica la nostra i di la nostra linea mi pare anche confortata dalle centrali confederali e quella di arrivare ad un disegno di legge che dica che il socio lavoratore è una figura di terzo genere cioè non è né lavoratore dipendente né lavoratore autonomo
Noi abbiamo
Fatto un percorso di strada con le organizzazioni sindacali
Percorso che non ha portato ad un accordo
Io penso e noi dobbiamo ricominciare non basta giustamente chi l'ha detto
Una commissione di scienziati o di tecnici e di esperti per risolvere questo problema qui ci vuole il consenso tra le parti ci vuole l'unità tra le centrali cooperative e le centrali sindacali
Però bisogna anche che noi ci rimettiamo attorno a un tavolo sapendo che dobbiamo superare i punti di contrasto che ci sono tra di noi
Gli statuti dei lavori Statuto idillica i nuovi lavori
Ebbene noi vorrei chiudere con un esempio
Qui non me ne voglia il sindacato però quando noi parliamo di socio lavoratore quello vero
Quello che dentro
Con la testa col portafogli e col suo lavoro
Ed è un vero socio lavoratore non è la donna delle pulizie ecco per essere chiari senza nessun senza nessun dato spregiativo
Se noi ci troviamo di fronte a questo socio lavoratore questo è un socio che si autogestite che si auto progetta che ci mette della progettualità
Cioè è un socio che ha come rappresentanza primo l'assemblea dei soci come Luigi secondo consiglio d'amministrazione
Se il sindacato mi dice guarda che tu al socio lavoratore Primoli deve applicare il contratto qualsiasi cosa succeda partiamo dall'applicazione del contratto dopodiché se vogliamo andare oltre al contratto perché socio lavoratore dovrebbe andare oltre il contratto
E dobbiamo anche fare dei regolamenti perché perché è chiaro che il contratto definisce il reddito annuo
Ma mica pretendere modi di applicare il contratto per il socio lavoratore più tutte le parti normative alcune varranno alcune no
Perché altrimenti Regolamento della della della cooperativa non avrebbe alcun senso
Allora questo punto c'è il sindacato mi dice tutto quello che è diverso dal contratto lo andiamo a contrattare in azienda con la rappresentanza dei soci lavoratori qui casca l'asino
Perché il socio lavoratore non può essere ha presentato al consiglio d'amministrazione dall'assemblea dei soci lavoratori al mattino
Il pomeriggio si mette al cappellino da rappresentante sindacale unitario e sì in modo schizofrenico va a discutere con se stesso va a discutere con se stesso
Il mattino fa socio lavoratore il pomeriggio fa il difensore
Del dei soci lavoratori come dipendenti allora è chiaro che ci qui ci troviamo di fronte ad una contraddizione che investe il tema della rappresentanza
Che è un tema di non poco conto questo cosa vuol dire Coldiretti dal fuori sindacato assolutamente no vuol dire trovare la forma che porti i il sindacato e la cooperazione a trovare dei delle delle dei tavoli delle sedi di confronto di confronto sui problemi che possono esistere è come sembra
Che su questa questione si debba non dico a andare di corsa ma addirittura di più perché e vitale per proprio per la cooperazione spessa la figura di questo socio lavoratore nel nel salutare vi tutti quanti io vi auguro buon lavoro per la vostra assemblee soprattutto vi auguro di produrre buoni risultati per le vostre per l'otto aprile
Ma anche Pino Morgagni che avrebbe dovuto intervenire questa mattina il presidente dei laici AGCI e che ha rinunciato per consentire a tutti quanti noi di andare a questo punto a colazione grazie fino fare il quindici e trenta il primo intervento è di Bianchi Susanna della cooperativa archeologica toscani ore quindici e trenta quindici e trenta ora verrà scritto anche nella
è come
Nel nostro Statuto previsto
Allora la commissione elettorale già chi Maurizio
Baccarini cioè essere
Scavo né Donato
Giacobazzi Gabriele
Vanni Armando Casoli Mauro
Se non sono presenti coloro che ho nominato dentro non possono dire sono presenti cercheremo di mettere in moto
La nostra organizzazione per comunicare se la procura volta approvata la proposta seria proposte approvate che questi i che i componenti la Commissione elettorale si trovino per cominciare alla a ma lavorare c'è proposte di integrazioni
Di modifiche
Metto ai voti la proposta
Chi vota a favore
Chi vota contro
Chi si astiene
Venne approvata all'unanimità già chi per piacere
Non lo vedo fra poco arriverà per contattare i componenti la Commissione proposta commissione verifica poteri che a una commissione abbastanza importante perché si tratta di verificare se ci sono le condizioni di validità della nostra Assemblea ma credo che la presenza di questa mattina e di oggi pomeriggio da questo punto di vista garantiscano
I delegati comunque la proposta di commissione verifica poteri e Renato De Bortoli
Antonio Frassinetti Renato Verri
Ci sono proposte di modifica di integrazione
Allora se non ci sono proposte chiedo di mettere ai voti la commissione verifica poteri chi è d'accordo alzi la mano
Grazie chi non è d'accordo
Chi si astiene nessuno grazie approvate all'unanimità adesso possiamo procedere con il primo intervento di Susanna bianchi che ringraziamo anticipatamente grazie
Dunque ma sembra importante in quella della nostra associazione una Cendant portante lo dimostra
Tutto il dibattito che si è sviluppato nella mattinata e non Cendant cantante perché ci troviamo in un momento in cui dobbiamo affrontare grossi problemi come quello più volte citato nella mattinata dell'occupazione del riequilibrio Trane a diversi indice di sviluppo problematiche ritengo però non possono essere sono considerati a livello di un problema nazionale ma non sicuramente implicazioni che si allargano al al fronte europeo anche a livello internazionale ma non sembra importante credo anche perché per la prima volta dopo tanti anni parliamo del settore delle costruzioni uno dei settori fondamentali della nostra associazione non più come un settore in caduta libera diciamo non siamo non credo come indicava la relazione
Che non si possa pensare o indicare che tutti i problemi sono superati però la fine del tunnel si intravede si comincia a intravedere possibilità e e potenzialità di sviluppo
Anche in questo senso opera bisogna pensare che la possibilità che alcuni settori tradizionali anche nel mondo delle costruzioni probabilmente nello sviluppo e nell'articolazione dei mercati non avranno più
Le potenzialità le protesi possibilità di ha avuto in momenti diversi del nostro della nostra economia questo perché credo che il dato fondamentale e in cui questa assemblea si colloca ecco la piazza di fronte a un momento di grosse trasformazioni
Un discorso ovviamente la riforma dello Stato che necessita di un federalismo solidale
Ma anche credo di una grossa capacità che dovranno affinare le nostre amministrazioni locali per rispondere a questa nuova organizzazione lo Stato che non sta ovviamente a noi qui in questo momento discutere
Ma l'altro elemento fondamentale l'evoluzione dei mercati
Permane la necessità per il nostro Paese di un ammodernamento della rete dei servizi e delle imposte infrastrutture
Ma il dato nuovo maggiore che secondo me muta completamente
Quella che è stata la cultura degli anni cinquanta degli anno ottanta la le le grosse sviluppo edilizio abitativo il il la cultura passata uno del consumismo dello spreco oggi è proprio come modello culturale in crisi il modello culturale che si propone oggi un modello che non solo a livello nazionale ma a livello europeo è anche internazionale
Mira alla cultura della manutenzione del recupero della valorizzazione degli aspetti della storia del passato e di riacquisizione di quelle sono le radici del del cittadino ecco credo che su questo elemento
Si sia chiamati a re che è un elemento ovviamente parziale del vasto mondo che è rappresentata nell'associazione ma sia importante riflettere perché come dirà dopo può essere volano anche per diversi indirizzi sviluppo e forse ancora non sono completamente così chiari la un breve inciso sul fatto che la relazione
Di Buzzi giustamente sottolineava i notevoli passi avanti
Fatti politicamente con l'attuale compagine governativa che per lo meno sembra di aver sembra aver la capacità di affrontare in maniera corretta i i problemi veri direi che ci perché che ci vengono posti
Direi però che almeno io una carenza la sentirei nel senso che al di là di parte ha per affermazioni di principio che Cittanova nuovamente quello che dicevo prima
La cultura dell'ambiente del recupero eccetera eccetera però non ci sia un indirizzò puntuale dica azione per il mondo imprenditoriale quindi anche cooperativo nazionale
Su dove andare a camminare e cioè una capacità da parte del governo
Denis selezionare e quindi di indicare indicare anche al mondo impeto imprenditoriale quali però sono i settori po'quali possono essere i settori con maggior possibilità di sviluppo va benissimo promuovere nuova imprenditorialità ma attenzione detto così probabilmente non garantisce quel non dati necessari strumenti di supporto e che invece il mondo intero imprenditoriale è lei la povera violenta e le cooperative in particolare avrebbero avrebbero bisogno d'altra parte credo si debba dire che di fronte a un evidente interesse da parte del governo sull'impresa hanno parole Ritter
Non corrisponde non mi sembra che corrisponde un altrettanto interesso interaziendale sinodale della cooperazione tout court
Tra i valori che noi esprimiamo e continuavo a ribadire più volte il valore del lavoro De Kooning dà occupazione il valore della cultura imprenditoriale diffusa il valore della solidarietà non sono soltanto valori del mondo in provincia editoriale sono valori culturali che dovrebbero supportare e quindi essere uno degli elementi di riferimento per il governo in quanto valori che portano a una crescita sociale in senso progressista
Ecco io non credo che ancora ci sia un quadro così definito così per che apprezzi in maniera puntuale questi valori che lavorazione porta avanti un breve inciso sull'IRAP che comunque andrà spero bene sia ancora in discussione
Pur comprendendo le necessità per cui va formulata incongrua formulata la proposta come attualmente si si legge viene e viene indetta indicata sembra penalizzare
In maniera decisa
Quelli che sono impresa e con alto alta presenza di uno d'opera
Con scarsa capitalizzazione per cui devono ricorrere appunto al al sistema bancario e quindi con oneri finanziari molto alti ecco credo che in questo senso dei correttivi vadano ovviamente ricercati e che l'associazione la lega nel suo insieme
Battaglia a tal riguardo
Rilegga collegandomi al discorso iniziale del dei nuovi settori
Vorrei sottolineare ulteriormente il fatto che proprio nel settore dei beni culturali intendendo in questo ambito un settore ampio che spazia sia da dai recuperi architettonici agli scavi archeologici ai restauri ma e poi vedremo anche ad altri settori
Mi sembra di notare da parte della nostra associazione una non adeguata considerazione io e anche per le imprese della nostra associazione parla in particolare delle imprese
Io è evidente
Tante in prese dice di costruzioni
A le le crisi sono innestate anche per tentativi di diversificazione non programmati e non controllati oggi però a mio parere onesto è un argomento che va apposto come fondamentale non esaustivo e che risolve il mondo ma è un appuntamento fondamentale su cui la discussione Valaperta proprio perché alcuni mercati tradizionali non riusciranno tacciono
Avere la capacità di sviluppo di altri momenti mentre questi nuovi mercati probabilmente se abbiamo anche nove le capacità riusciremo riusciranno ad averli
Questo settore nota pensato unicamente con un discorso come il discorso appunto specialistico
Archeologia scavo restauro o quant'altro ma è un settore che ha potenzialità nel senso sia ovviamente per l'esecuzione delle opere quindi recuperi architettonici la realizzazione di parchi che sempre più troviamo anche come come gare come gare di appalto
Ma anche un settore che però sviluppare le
Impresa industriale cioè oggi il discorso della produzione di riproduzioni di oggetti artistici
Di di gadget che poi vanno in vendita in vari punti che non sono solo le struttura museale lattanti ma diventa una prodotti che circolano circolano all'interno del della distribuzione
Sono settori che anche questi vanno analizzati
Il declino tra la fornitura dei prodotti non dimentichiamoci che il restauro
Viaggia su prodotti chimici in particolare ma anche d'altro tipo settori che anche quelle oggi probabilmente sono in sviluppo
è un settore quello appunto dei beni culturali che consentirebbe una migliore programmazione dei tempi nel corso dell'esecuzione anche delle opere di edilizia pura
è un settore che ovviamente svilupperà la fornitura di servizi una custodia e manutenzione svilupperà la gestione di questi dunque per strutture e di questi servizi argomento sul quale probabilmente dovremo perlomeno aprire una discussione
E primo settore a mio parere trasversale che impone rapporti Inter cooperativi ed intersettoriali su cui l'associazione e la lega punta dalle deve essere presente deve stimolarli
Danae e garantire anche i livelli di progettualità cioè deve essere Primolo propositivo e non solo recepito ore di eventuali proposte che vengono dalle imprese
Questo settore anche però fortemente deregolamentato al pari di altri settori emergenti dell'associazione se la dovrebbero tenere particolarmente in considerazione come quello della progettazione col quale spesso ci troviamo in in sintonia per i problemi che abbiamo di fronte pensavano e i problemi che abbiamo sono quelli legati agli affidamenti spesso soppesate pianta la mano e su quella stessa legge quadro Merloni
Lascia due livelli molto alti mentre poi la realtà dell'economia e delle commesse viaggia su importi molto più bassi è un settore che non ha capito Avati
Puntuali i capitolati sono inesistenti e generici e per cui non permettono tuona reale selezione e il giudizio sulla qualità dell'opera effettuata
Manca non un adeguato contratto di riferimento contratto nazionale di lavoro di reperimento come manca anche il ricorso che il riconoscimento delle delle figure professionali per quei spesso e volentieri invece di avere il problema del lavoro nero ottantadue
Abbiamo però il problema di un lavoro nero
Mascherata dal discorso del lavoro autonomo proprio perché è un settore completamente deregolamentato inquilini possibile qual sia qualsiasi forma di lavoro di lavoro
Permettetemi anche querelle andava la nuova regolamentazione dell'ANCI ne ha effettivamente meravigliato meravigliato mi hanno apertamente del muro pur sapendo del nel supporto che è stato dato dalla nostra associazione rispetto alle richieste del nostro settore nel senso che gli scavi archeologici in questo specifico non sono riconosciuti categoria speciale cioè a oggi
Sia il restauro architettonico che lo scavo archeologico
Riempiono non unica category categoria questo mutare perlomeno sperare in un momento in cui si parla di specializzazione di professionalità
Quando poi faccio per dire il movimento terra è considerata una categoria speciale repressione rione avere secondo me a livello proprio di mercato perché la capacità lo scavo archeologico non va pensata come il con il pennellino l'impresa di costruzioni che che hanno avuto a che fare con noi
Sanno che Peters gioca sulla quarto di tempi di esecuzione
Sfruttare le ruspe grandi boccate i mezzi piccoli e il pennellino questa capacità professionale con l'attuale regolamentazione come viene proposta è completamente annullata ed è un rischio per tutti
Volevo concludere parlando della nostra associazione stamattina tutto il dibattito è stata ovviamente politico credo che dobbiamo programmi si comincia a parlar come prese dobbiamo riflettere su questo casa nostra primo appunti la promozione della cooperazione dato fondamentale continuare la battaglia sulla Marcora
Continuare nell'opera del salvataggio delle imprese in crisi Mar salvaguardare valorizzare anche l'esistente e non solo per il manico mantenimento ma con proposte che vadano allo sviluppo
Far conoscere
Nel mondo della formazione la cooperazione farla conoscere al modello economico piantato tra andamentale accennato anche questo nella relazione e che mi sembra qualcosa si stia muovendo in tal senso perché ci scontriamo come compare colorazioni in senso lato in un anno conoscenza probabilmente dei modelli economici possibili
Dal punto di vista di strumenti finanziari lega credo ci si debba muovere nella stessa logica cioè sopportare ovviamente i piani di ristrutturazione le cooperative in crisi ma promuovere lo sviluppo delle cooperative esistenti entrambe mentalmente supportare la progettualità delle nuove vecchie cooperative
Attraverso piani di piani di fattibilità spesso anche cooperative
Piccole e medie non hanno capacità economiche di reggere questi livelli probabilmente gli strumenti finanziari lega lega crediamo nella possibilità di sviluppo
Da di queste potenzialità progettuali davano supportare questi settori relativamente alla formazione lo ritengo oltre l'aspetto fondamentale impegno della dell'associazione della lega in generale come dicevo prima il discorso di far conoscere il modello economico della cooperazione all'interno dell'università degli istituti superiori ma promuovere stimolare sia all'interno e all'esterno una formazione in senso gestionale rosse
Meno necessaria per le grosse cooperative ma il nostro mondo al tatto anche di piccole e medie cooperative che ben presto hanno forte e necessario bisogno
Mi pare giustissimo fatto indicata nella relazione di proporre l'adeguamento delle strutture di formazione professionale in base a nuovi percorsi di scuola lavoro
La cooperazione in quel sito deve avere un ambito privilegiato per i lavori per i valori che abbiamo detto precedentemente non supportano
In generale noi dobbiamo subito che l'associazione debba sviluppare una maggiore capacità propositiva
Non AGEA anche una maggiore visibilità verso l'esterno la preparazione è spesso conosciuta per la cooperazione di consumo dobbiamo rilanciare proprio come immagine anche quella per la produzione ma anche la preparazione di produzione e lavoro
Dovrà avere maggiore attenzione non ha già detto ai settori emergenti ai mercati nuovi tra cui la progettazione il recupero l'ambiente dobbiamo stimolare rapporti inter cooperativi senza senso verticale
Che orizzontale e intersettoriale
Ma prima il più importante di tutti secondo me dato al momento commenta generale ma secondo me è fondamentale è quello che l'associazione sia nei suoi livelli regionale la sua articolazione regionale che nazionale
Deve garantire la la conoscenza dell'opportunità che insegnano legislative che iniziano a finanziare che siano dei problemi di di mercato di evoluzione del mercato darebbe garantire questo passaggio di informazioni non solo dal passaggio passivo dico
Di informazione ma come elemento propositivo
L'ultimo elemento nel discorso dell'Area lavoro
Lamin andiamo oltre la rimandiamo giustamente questo argomento deve essere trattato congiuntamente a un discorso generale di riorganizzazione della lega delle cooperative
Però nei fatti e nelle cose la necessità di questi rapporti intersettoriali anche tra operativa Cassano nel mondo dei servizi ricorrere a riversare il mondo della produzione lavoro e che appartengono tutte all'aria lavoro
è necessario immediato per lo sviluppo delle imprese per le cooperative
Per cui al di là di quelle che saranno i livelli di discussione generale del quadro organizzativo o da nessuno deve pensare nell'immediato a sinergie ha rapporti all'utilizzo dei servizi congiunti paralleli l'associazione associazioni perché i primi ad essere flessibili privati aspetta i risultati finali dobbiamo essere noi
Grazie Susanna bianchi anche per le proposte
Interessati che ha fatto del rispetto all'associazione le politiche intersettoriali che sono un argomento di grande rilievo di questa nostra prima assemblea triennale ed ora la parola Renato Simonetti
Presidente della Chance di Caserta voi avete visto che non abbiamo un elenco alle spalle dal quale risulta
Qual è l'ordine degli interventi salvo ospiti che possono in qualsiasi momento in rilievo che posso in qualsiasi momento Leo intervenire
Grazie
Io cercherò di essere breve te lo prometto no
Per la verità vorrei trattare su un solo argomento
Dichiarandomi come si conviene come peraltro è vero
D'accordo sostanzialmente con la relazione e senza addentrarmi in analisi del mercato né delle costruzioni né delle cooperative industriali fanno parte della dell'associazione ma su un argomento
Che non ho ancora sentito trattare rispetto a una parte dello slogan la democrazia economica
E
Ovviamente senza nulla togliere
Non lo dirò in seguito quindi potrebbe sembrare
Una mistificazione senza nulla togliere alla centralità del socio lavoratore della cooperativa di produzione da
Che è certamente la elemento portante del di questo tipo di impresa
Ma cercano di fare un ragionamento
Perché questo modello
Di impresa sia esportabile propaganda abile che possa per svilupparsi come si conviene e per le finalità di cui tutti stanno dicendo non solo da oggi Dinoi chi è qui lo sta facendo danni
Ma perché la cosa non si porrà chiudere in mille impresa che è un bel numero ma mille impresa che coprano per il due mila con trentasette mila
Soci sono una realtà economica interessante è una realtà sociale marginale
Una certa disattenzione anche delle forze politiche di riferimento del movimento cooperativo risiede anche in questi numeri
E allora mi domando e domando a voi tutti
Se non vada ripensato per un momento
Facendo un attimo di
Diciamo storia per flash
Se non vada ripensata alla missione complessiva delle cooperative di produzione e lavoro
E cioè domandarsi un momento in modo non non retorico
A quale bisogno rispondevano le cooperative di produzione e lavoro
All'inizio della loro storia a quali bisogni potrebbero e dovrebbero rispondere adesso
Bene
In estrema sintesi in pillole assolute sale bisogno principale era
Una risposta alle necessità di un lavoro dipendente
Diciamo meno disagiato
Perché la il termine Cybo riproporre
In un momento
Diversi decenni fa
Dove la soglia d'ingresso in una nuova attività poteva essere ed era sufficientemente bassa da permettere a un gruppo di lavoratori che avessero un mestiere una testa da investire come diceva chi mi ha preceduto poco fa stamattina in cui
Avesse voglia di investire la propria intelligenza la propria capacità lavorative poteva fare un'impresa poteva produrre un reddito in modo trasparente democratico per i lavoratori
Il mercato si è voluto tanto e lui forse abbiamo fatto qualche abbiamo accusato qualche ritardo nella comprensione dell'evoluzione
Chi oggi e non da oggi e l'unico preposto a tutelare il lavoratore dipendente è il sindacato
Faccia bella faccia male questo non mi compete in questo momento
Ma è
L'unico preposto riconosciuto riconosciuto tanto da essere fortemente presente anche all'interno delle nostre stesse cooperative di produzione e lavoro
Con il socio con il doppio cartellino come è stato detto questa mattina
Che alla manifestazione sindacale contro se stesso
Ma che ha un notevole diritto di cittadinanza
Bene
Quindi se questa associazione non cioè se questa formula pare scusa
Se questa formula non risolve più quel tipo di problema
O a una nuova missione o si avvia al declino
Beh questo mi sembra veramente eccessivo
E allora dovremmo vedere
Se esiste una necessità di rispondere a quell'asta a quello stesso bisogno così come si presenta in un modo nuovo
In un mercato che si globalizzazione in tre più
Ovvero
Tutto diventa un grande villaggio
Dove
L'economia e non la democrazia economica la fanno da padrone
Dove milioni
Di italiani investono volentieri a frotte facendo le resse alle alle banche
Nelle dismissioni di questo di quella azienda o nel capitale delle grandi multinazionali in giro per il mondo
Che poi distribuiranno il lavoro secondo necessità di mero reddito
Bene questo porterà o potrebbe portare a una impoverimento
Del nostro Paese e a una condizione del lavoratore dipendente estremamente più disagiata rispetto a quello di oggi
Se siamo in grado di guardare
Oltre l'immediato questo pericolo esistente
Non starò qui a fare il cattolico perché la Chiesa cattolica si sta ponendo il problema di superare il capitalismo di affrontarlo dopo aver demolito il comunismo
Sarebbe un impegno troppo
Troppo grande può veramente però ha un valore condivisibile
Se qualcuno ha detto
Che nelle società socialiste
Ho comuniste se preferite ad opera di vera l'unica forma
Di capitalismo possibile
E nelle società capitaliste la cooperativa è l'unica forma di socialismo possibile vuol dire che la formula
Moralmente sana socialmente valida bisogna dargli gli strumenti
Ora io non pretendo di aver risposto alla grande domanda esistenziale della cooperazione o dell'economia sociale
Però credo che se non ci sono risposte economiche convincenti per le persone per i soci lavoratori impegnati in queste aziende la formula Sister e lisce
E allora c'è bisogno di risorse e allora se è vero come dicevo poco fa e ritengo che lo sia
Non basta
Avere buona volontà un mestiere
E investire proprio cervello ci vuole anche qualcosa d'altro bisogna cercare qualcosa d'altro danaro
Che non può essere come purtroppo stiamo facendo per troppo tempo
Richiesta di danaro pubblico la richiesta di sovvenzione di questo o di quell'altro tipo la rivendicazione anche necessaria
Della legge Marcora e di quant'altro a bisogna vedere se siamo in grado di convogliare sulle nostre attività
Risparmio privato
Niente di così sconvolgente
Basterebbe pensare a quanti soci di ognuna delle nostre cooperative
A
In corso di assegnazione Telecom o altri titoli di qualsiasi altro genere con capitali sociali parlo dei soci lavoratori in genere molto bassi
E comunque come raccolta di mezzi propri limitata ai soli soci lavoratori che sono sicuramente la parte fondamentale della cooperazione ma che non sono tutto già dal novantadue il legislatore forse più sensibile di noi
A
Proposto
La possibilità del socio sovventori
E non sconvolge gli equilibri gestionali di una società cooperativa che sicuramente non mette in crisi un gruppo dirigente capace se è vero come è vero e ce ne sono di gruppi dirigenti capaci che ha affrontato la crisi in questi anni l'ha superata sicuramente dimostra di esserlo
Ed è abituata a gestire un'azienda dando conto non solo a un azionista Esterno ma un azionista che va anche guidato nel proprio lavoro di tutti i giorni
Chi lo fa sa che è più difficile
E quindi abituati dicevo a render conto come management
A
Un azionariato diffuso
E non mi riferisco soltanto alla Public Company in senso lato ma alla dare la possibilità a persone
Di investire piccoli propri risparmi sull'azienda sotto casa sull'azienda che si può sentire propria sull'azienda che produce e che vende qualcosa che si fa
Nella contrada nella città nella provincia e via via anche altrove ma non alla multinazionale
Consente Adamo Rocco dove dove ci piace parla vede sede e che distribuisce il suo lavoro
O anche a Conegliano Veneto e se preferite
E distribuisse distribuisce lavoro tra le Filippine Taiwan è qualcosa d'altro la pubblicità al le nostre televisioni di Paesi consumatori
I e le magliette a basso prezzo
Quindi
Io penso e se in questi anni
Questo argomento alla o per meglio dire io pensavo fino a poco fa
E se in questi anni
Non siamo riusciti a mettere in piedi una proposta perché non può essere una proposta della singola cooperativa molte delle cooperative presenti qui hanno delle forme simili di società avventore con la possibilità di e parlo di cooperative di produzione e lavoro
Composita di prestito sociale
Ma si tratta di dare sistematicità a questa a questa ipotesi l'esempio delle coop di consumo penso che la dica
Sufficientemente ampia
Le cooperative di consumo riescono ad assolvere alla loro missione sociale quella di portare sugli scaffali di tutt'Italia e di tutt'Italia non solo di una parte di una regione
Prodotti a marchio Coppa prezzi competitivi perché hanno i mezzi finanziari per farlo
Le cooperative di produzione e lavoro
Molte delle quali esprimono un elevato livello di professionalità ovviamente un mondo variegato
Spesso mancano dei mezzi per fare gli investimenti di cui c'è necessità
Io ritengo che questa strada potrebbe portare dei frutti importanti ma dicevo l'altra cosa prima
Non è possibile così come della Coppa inteso come consumo contattare milioni affini
Milioni di soci tanto da poter per dire allo slogan pubblicitario la Cop sei tu quindi va benissimo mi riconosco io stesso sono soci della cooperativa di consumo
Ma anche la parte dei numeri milioni di soci non trentasette mila in mille impresa però nostre cooperativa hanno un altro limite quello di non avere la possibilità di contattare
Una vasta platea di potenziali soci sovventori persone fisiche in questo ritengo che ci sia la necessità se l'idea è meritevole di approfondimento di un intervento
Diciamo strutturale della Legacoop che possano via via a definire gli strumenti senza arrivare a pensare a la borsa del delle cooperative ma avvicinandosi perché è vero che le nostre aziende a differenza delle piccole e medie aziende nazionale sono più trasparenti più controllate
Basta verificare cosa sono le revisioni annuali e quant'altro da poter attrarre se appena appena remunerato ed è ritengo possibile con il calo dei tassi
In essere da l'ha un po'di tempo attrarre risparmio privato per conseguire l'ammissione
Io ho finito
Grazie Simone il e alcuni
Elementi di riflessione soprattutto per la politica intersettoriale che mi pare uno degli argomenti che siano stati posti nella relazione che meritano uno sviluppo di discussione in questa sede ma anche successivamente la parola a Filippo Mantu hanno Traffic Coop Lucera grazie attuano dunque per sempre per nel rispetto dell'ordine degli interventi siccome Giacobazzi di Politecnica non lo troviamo allora prego Giuliano Poletti di prepararsi dopo mantovano grazie
Io
L'intervento che mi avrebbe voluto sviluppare terzo
E voglio anch'io intervenire rispetto all'intervento che mi ha preceduto
Perché credo che la relazione
Da questo punto di vista sia fortemente carente
Ma che
Perché io penso che ci è c'è stato un processo
Che durato fino a un certo punto dopodiché se interrotto perché siamo stati tutti sulla difensiva per i problemi che abbiamo quanto all'interno della relazione nel mondo politico e sociale complessivamente
Si parla di Europa e di globalizzazione dei mercati
Quando noi giustamente diciamo al di là del fatto se siano pochi poche o molte villain prese cooperano al due mila e non scriviamo mille cooperative
A verso il due mila vuol dire che abbiamo fatto una certa
Che è una scelta di fondo che è quella dell'impresa
E quindi di conseguenza dobbiamo perché questo è la sfida
Che stiamo accettando noi complessivamente e che dobbiamo accettare fino in fondo oppure essere delegati
Io oggi si parla molto di non profit di cooperativa sociale così di questo genere io credo che
Quando si fa un'attività d'impresa
è un'attività d'impresa che si deve misurare con il mercato
E quindi di conseguenza
Solo queste la strada soprattutto per la nostra associazione per le cooperative che aderiscono alla nostra associazione come lo dico di produzione e lavoro non può essere altro che impresa
E da questo punto di vista nella mattinata si è parlato parecchio
Di quello di quella che è la figura e del rapporto socio lavoratore
Senza tenere presente
Che
In un processo di globalizzazione dei mercati del mercato in un interno all'andata verso l'Europa
Per quando
Lei prevede le privatizzazioni
Lo vedevamo prima
Cioè nel senso che
Il passato il passato si va verso un'economia che non è più un mercato drogato quello che avevamo fino a qualche tempo fa ma che andiamo verso un'economia di un mercato finalmente mercato
Noi diciamo io dico
Ma proprio perché abbiamo questo aspetto
Dobbiamo sapere che all'interno dell'impresa
Soprattutto nelle impresse
Come le nostre di produzione e lavoro e in maniera particolare per le imprese industriali uno dei fattori vincenti è quello del capitale di rischio
Io questo problema è un problema che non non l'ho visto non non l'ho visto all'interno della della relazione
Non l'ho visto sviscerare
Anche nei documenti preparatori
E stavo dicendo non ci siamo fermati alla legge cinquantanove
Ma credo che proprio in questa fase nel momento in cui si avvicinava all'Europa
A questa competizione forte
Dobbiamo mettere
La nostra attenzione su questo aspetto fondamentale
Le nostre imprese
Ori esco uno come ci stanno riuscendo con tutti i limiti però di questo aspetto fondamentale che è quella della ricerca del capitale di rischio sul mercato
In generale cioè Orio scegliamo
A mettere su
Degli strumenti che non sono quelli della legge qua qua cinquantanove pecca perché con tutti i limiti e i i lacci e laccioli che ci sono è stato uno spunto danno hanno un'apertura il socio Salvatore quelle dell'azione di partecipazione come era dire sappiamo benissimo soprattutto per quanto riguarda le azioni di partecipazione cooperativa Camp
Non ha dato notato da questo punto di vista nessun risultato ma perché perché se non si crea un mercato finanziario di quei titoli
Non non c'è l'investimento diceva prima
A chi mi ha preceduto dice Macaolo quasi vanno le primi ragione per migliaia di miliardi la richiesta sempre più che il doppio di quello che è ma è normale che sia così perché sa che il giorno dopo alla riesce comunque a vendere
Ma nel momento in cui si acquista un'azione della mia cooperativa
Non essendoci un mercato finanziario delle azioni cooperativa è un è è lui
Non non lo so se c'è no non c'è il mercato finanziario allora ecco dobbiamo andare fino in fondo da questo punto di vista dobbiamo ricercare fino in fondo senza senza che ci crea troppo il problema è il fatto che si ci possa essere
E ci possa essere
Un domani
La possibilità che è un privato posso addivenire diciamo azionista di maggioranza di una cooperativa non non questo tabù non ci deve preoccupare più di tanto due sono i fattori che creano un mercato un mercato finanziario di azioni e di capitale di rischio due sono i fattori uno è quello di poterlo un domani raggiunge il cinquantuno per cento e quindi gestire quell'azienda
Due è quello di avere una remunerazione io penso che dobbiamo fare la seconda scelta
La seconda scelta proprio perché siamo cooperativa e quindi vedere come limitare questo aspetto ma non limitarlo ma non non metterci no non essere un tabù può anche succedere
Che è una cooperativa possa divenire va divenire una una una una società per azioni
Io lo so che sto lanciando delle prove o se non lo faccio apposta
Perché deve essere teme di ribatte De oggi non lo è
E oggi non lo è perché non riusciamo a su questo aspetto
Possiamo anche non risolvere il problema della figura del sociologo rotore
Non ci crea grandi problemi all'interno delle nostre cooperative
Della prospettiva di competizione di mercato che abbia
Ma se non risolviamo questo aspetto
Se non
Non lo affrontiamo ma realmente veramente sappiamo bene come sono andate a finire gli strumenti finanziari della Lega
Come sono
Come sono andate a finire che quali quali quali sono le questioni le sappiamo tutti è inutile qui a dircelo quindi io troviamo delle soluzione che pensa che devono essere sul mercato e non possono essere delle soluzioni interni né al nostro sistema cooperativo lega che può dare una mano un aiuto ma non ci risolve l'aspetto fondamentale che è quello del capitale di rischio arriderle recuperati perché io mi sento male amati come anzi
Arriva cosa a parte demandare alla banca
Con tutti gli annessi e connessi di quelle che il rapporto con la banca
Guardate
Io c'ho un fornitore alcuni giorni fa mi sono incalzato vero condono questo Comito Lucchini
La Lucchini siderurgica
Ormai ne sono due grandi a che Lavolta dismesso lo Stato
Riva e Lucchini noi acquistiamo facciali
Per lavoravo e sono vede idea dice guardano i in un discorso generale di quello che sono i limiti di rischio 'ste cose qua dobbiamo verificare quelle che il rapporto con tutti i nostri clienti da un punto di vista dell'affidabilità
In maniera particolare perché per le cooperative
Perché le cooperative non danno tali toh in generale faceva un discorso girano e rivolte a alla alla nostra azienda un discorso di carattere generale
Perché le cooperative a Salerno e che diano tanti affidabilità da quelle che sono il patrimonio in capitale sociale così questo gene noi siamo una cooperativa Marcora
E abbiamo un capitale sociale abbastanza ecco rispetto in generale abbastanza sostenuto su un volume d'affari di circa tredici quattordici miliardi abbia un capitale sociale di due miliardi e mezzo
Ma non ci basta
Io scusate la fuga con la quale ho posto questo proprio
Mi dovete scusa però è un problema che va affrontato
Perché non riusciamo nuove cooperative a competere con il privato da questo punto di noi come traffico che siamo nati circa dieci anni fa abbiamo iniziato l'attività
Ma sapete quanti soldi abbiamo investiti investito all'Inter l'autore de se non l'avessimo fatto se non l'avessimo fatto
Avremmo chiuso
Avremmo chiuso per competere
C'è bisogno di grossi investimenti
Soprattutto nell'attività industriale quindi non riusciamo a risolvere anche ma soprattutto questo aspetto oppure siamo destinati a fare eh scusate
Il non profit
Faremo la cooperativa sociale che stare di per fare un poco di assistenza e così questa gemma non è un'impresa un'impresa Dressi impresa deve tutti e tre i fattori lavoro
Il capitale è quello che la la tecnologia l'innovazione
Lo deve poter fare e affronta se non riesce a fare questo io penso che sia destinato a Pilato aspetto fondamentale ma qui mi limito poco è quello di come coi ecco una strategia per quanto ci riguarda i come aggredire quelli che sono i mercati esteri
Le nostre strutture non non ci sono più
Erano basati in una certa maniera
Ma se diciamo andare verso l'Europa ci andiamo ogni cooperativa per fatti suoi
Va ogni e cooperative
Si vede ognuno di riesce a trovare un proprio mercato anche estero c'è la ma siamo forti così
Oppure non bisogna vedere come trovare delle soluzioni alcune cose si stanno cercando di fare però dobbiamo anche da questo punto di vista è spingere e anche qui vedo dei limiti all'interno della relazione io mi devo scusare con il compagno Buzzi ma credo che si devono mettere in risalto questi due aspetti grazie
Mantovano per quanto riguarda la riflessione che lui ha fatto sul flusso lavoratore con implicazioni legate alla capitalizzazione delle cooperative di stare che la nostra associazione
Esso non per rivendicare una priorità insomma nelle scorse settimane sviluppando un importantissimo seminario convegno nel quale sono stati sono state le poste le basi di una riflessione molto interessante
Per cui è ovvio che in questa fase siamo ancora in una fase di diciamo di elaborazione che richiederà un dibattito più in avanti fra nelle associazioni nella lega grazie
E chi che già ha giustamente si è insediato grazie
Ma io penso che la discussione così come si è avviata quando le mosse da una relazione i busti che appare molto interessante che accolto
Gli elementi fondamentali della discussione della riflessione della problematicità della situazione della cooperazione di produzione e lavoro c'è discussione comunque che si sta avviando a me pare in maniera particolarmente interessante io vorrei cercare di seguire una riflessione se volete persino banale
Però credo che ogni tanto faccio bene a tutti
Recuperare un po'di banalità o di ovvietà
Allora la prima questione che a me pare banale ma che voglio dirvi è questa
A me pare che abbiamo dimenticato oppure non sottolineavo con sufficiente vigore il fatto che le cooperative sono fatte da i soci perché questi soci decidono di mettersi insieme per averne un vantaggio loro
Non per fare il bene di qualcun altro quello viene dopo subito la prima questione ha prima ragione
è quella di ottenere un vantaggio mettendo sì assieme un vantaggio ottenere un risultato che magari da soli singolarmente non avrebbero potuto ottenere a me pare che questa questione se la questione che è sparita
E io credo che sia un gravissimo errore non sottolineare questo dato
Io la leggo così siamo passati dalla sindrome dell'omologazione capitalista qualche anno fa quando c'era l'arrampicata Vento Sociale vediamo diventar ricchi tutti la mattina dopo e avanti di lì e oggi siamo la sindrome del non profit
Perché dire che facciamo una cosa insieme per averlo montaggio una cosa di cui vergognarsi io credo di no io credo che i soci facciano bene a rivendicare il diritto di mettersi insieme per avere un vantaggio
Perché altrimenti se non si conferma questo dato in cooperativa comandano tutti dal sindaco
All'ultimo che passa di lì e quelli che non contano sono i soci perché loro debbono solo prendere il loro trattamento economico
Punto e a capo poco più poco meno adesso mi scuserete l'estremizzazione ma io credo che questa questione se la questione che ha un suo significato di fondo perché ne conseguono una serie di passaggi conseguenze logiche
Il che non significa ovviamente che io non condivido appieno la tesi di chi sostiene che un'impresa è un'impresa eccellente quando risponde in maniera e qua a tutti i gli attori di riferimento
Il primo attore di riferimento il principale ovviamente diciotto per una cooperativa poi naturalmente la cooperativa del rispondere ai clienti ai fornitori alla comunità locale
Certamente ma prima di tutto deve rispondere ai soci
Dico questo perché perché da questo punto di vista ci sono alcune conseguenze che vanno tratte qui veniva citato la prima grande questione che io credo sia oggi per la cooperazione di produzione e lavoro il problema dei problemi cioè la questione della capitalizzazione
Guardate che il primo porto di capitale lo possono e lo debbono a portare i soci della cooperativa
E se ci guardiamo in casa scopriremo che non è vero che in tutte le cooperative i soci hanno portato il capitale che avrebbero e potrebbero portare perché se andiamo a vedere i numeri scopriamo che molti dei nostri soci della notte cooperativa ancora oggi hanno un tasso di apporto di capitale troppo basso troppo limitato
In parte sostituito dal prestito in parte sostituito dal niente
Dire questo
Significa anche discutere della legittimità e dell'opportunità della selezione delle parti sociali delle cooperative io reputo che essere socio di una cooperativa è una opportunità ma non è un obbligo
Non è scritto da nessuna parte che uno deve per forza di cose essere socio della cooperativa in cooperativa si può lavorare come lavoratore dipendente tutelato da un contratto di lavoro e viverci anche bene
Ma se vuoi essere socio devi essere qualche cosa in più di uno che presta in maniera onesta
Il proprio lavoro deve essere qualcuno che ci crede che fa la scelta consapevolmente che rischia quindi ci mette anche dei capitali
E se uno non li ha sei uno non Lia le cooperative lo aiutano a trovarle forma però averli e se proprio non li ha Done obbligatorio che sia sotto perché secondo la tesi per cui siccome c'è uno che non c'è via non glieli mette nessuno
E a quel punto ci ritroviamo con la cooperativa dove è più facile fare il direttore o il Presidente perché è la base proprietaria non c'è perché non rischia e guardate che il problema chi rappresenta i lavoratori socio
Fino a che non avremo risolto il problema dalla relazione tra remunerazione del lavoro che è giusto e necessario nelle forme qui dette
Capitale di rischio remunerazione del capitale di rischio per emulazione del riso in quanto imprenditore che partecipa quest'operazione fino che hanno trovato un punto di equilibrio
Non ci chiameremo i piedi perché fino che il reddito personale sarà rappresentato per il novantotto per cento dal salario voi potete raccontare quello che gli pare a chi gli pare
Io non ci credo che qualcuno penserà che lo rappresento io quel socio c'è il salario glielo contratti sindacato l'unica risponderà al sindacato come normale e ragionevole che sia quindi se non spostiamo i punti di equilibrio nel sistema della figura socio lavoratore alla fine noi continueremo raccontarci delle robe ma la sostanza continuerà ad essere quella e dobbiamo quindi avere la capacità di sceglierla questa strada di misurarci con questo problema di litigare io ve la dico francamente come posso dire
In maniera anche qui banale io tra le cooperative dove non troviamo la gente che diventa socio e quelle che hanno la lista di quelli che vogliono diventare socio preferisco queste ultime io preferisco che si capisca la differenza tra essere insomma cioè non esserlo perché è una cooperativa dove c'era il socio non è se non è la stessa cosa non è una cooperativa
è un'associazione di benpensanti è tutto quello che gli pare fuorché un'impresa cooperativa perché non seleziona l'imprenditore questo è un problema che noi dobbiamo fare presente se non lo governiamo questo fatto se non riusciamo a darci dentro e dargli concretezza
Da questo punto di vista noi alla fine certo ci troveremo dieci dall'impresa e venti tutto quello che volete
Torneremo della gente che ci fa gli applausi che ci dice che siamo bravi ma siamo bravi perché non contiamo niente allora io preferisco che avere qualche duro che mi dice meno bravo ma preferisco vere un sistema efficace efficiente che riesce a crescere
Da questo punto di vista quindi io credo che lo sforzo che dobbiamo fare sia quello come dico recupero
Un ragionamento di non di un grande pensatore politico
è un cantautore Lucio Dalla quindi passiamo al pensiero debole
Barolo Lucio Dalla dice e se come dice una cosa molto importante
Che lo sforzo eccezionale è di essere normale
Noi bisogna che in un Paese che prova di essere normale anche noi dobbiamo cercare di fare in modo che la formula cooperativa sia vissuta come un qualche cosa di normale
Come una Jean come un'opportunità con una scelta che si può normalmente fare noi non possiamo essere quella roba strana secondo cui noi senza capitali
Senta Investimenti senza rischio senza proprietà facciamo l'impresa quest'altro che è normale queste alla normalità
Resa all'ennesima potenza quindi abbiamo bisogno anche quando affrontiamo queste tematiche di non pensare che abbiamo inventare sempre qualcosa di straordinario dobbiamo essere normali dobbiamo guardare alle cose per come sono e cercare di guardando questo risolvere il problema
E magari se ce la facciamo dobbiamo anche provare di copiare gli americani vigliacchi maledetti che quelli che sono il capitalismo lì quelli del diavolo
E bene hanno fatto gli ESO hanno fatte le società con una legge che dice che c'è i lavoratori di un'impresa si comprano l'impresa e ne detengono il controllo hanno dei vantaggi hanno delle leggi che li tutelano
Che garantiscono che il bene non fa il furbo eccetera eccetera eccetera Bene non sarà legislazione cooperativa
Non avrà cento ai tanti anni di storie come noi ma tutta la dignità di uno strumento moderno per affrontare acque
Le situazioni allora dico guardiamoci guardiamo cosa c'è intorno a noi e cerchiamo di cogliere queste opportunità perché si altrimenti noi pensiamo solo alle nostre radici che sono per il glorioso e non ce la faremo ad affrontare la modernità dei problemi che abbiamo di fronte
Da questo punto di vista c'è una grande questione che è già stata citata io voglio chiuderla lì su questo punto che alla questione la capitalizzazione che fa riferimento ad un grande passaggio del di grande delicatezza però quindi so che ce la diciamo come sta e che prendiamo la strada
Noi oggi diamo il problema anzi abbiamo una grande forza che sono le Riserve indivisibili che è il patrimonio che le cooperative hanno accumulato nel corso della loro storia uno dei grandi vincoli che abbiamo è come si fa a remunerare
Il capitale di rischio senza correre il pericolo che l'accumulazione storica che si è realizzata venga tra virgolette svenduta dilapidata ceduta in opportunamente come facciamo separare il risultato del capitale che viene immesso fresco dal socio lavoratore o da un altro capitalista che decide di darci dei soldi perché facciamo impresa dal fatto che c'è una accumulo storico che va salvaguardato questo è un esercizio sul quale dobbiamo lavorare per trovare una risposta perché altrimenti altrimenti non ci troviamo da simpatiche situazione che la nostra grande forza il patrimonio accumulato diventa il nostro l'altra camicia di forza diventa il vincolo per il quale non possiamo fare nient'altro perché altrimenti rischiamo sempre
Che ci venga tolto quello che avevamo io credo che su questo punto dobbiamo ragionare come facciamo separare il patrimonio accumulato
Dal risultato di impresa che siamo in grado di produrre ogni anno con la nostra esercizio di attività imprenditoriale se riusciamo a sciogliere questo nodo probabilmente siamo in grado anche di aprire una riflessione intorno alla vicenda
Della capitalizzazione dell'impresa cooperativa che io considero la questione diciamo così essenziale concludo con una riflessione su un altro punto già detto del socio ho già detto di questa questione della capitalizzazione io vorrei recuperare un attimo ragionamento sulla cooperazione industriale sulla
Per un pezzo di cooperazione che guardate
Oggi leggendo i numeri che sono scritti nella relazione sono presenti nella brochure
In effetti con una qualche meraviglia ho dovuto notare che la cooperazione manifatturiero porto industriale rappresenta in termini di numeri di volumi di fatturato di numero di addetti circa quasi o circa il cinquanta per cento delle cooperative del valore per il numero di cooperative più alto il cinquanta per cento del ruolo delle cooperative associate alla PL
Io con questo lo voglio mettere da una parte le cooperative edili d'altra parte le cooperative industriali ma dobbiamo capire che c'è una differenza
Tra queste impresa io credo che il lavoro che è stato fatto in questo perito intorno alla valorizzazione dell'attività della cooperazione industriale un lavoro importante è un lavoro sul quale si può e si deve continuare si deve fare meglio di quello che siamo oggi che fare fino ad oggi ma dobbiamo prendere atto che è una realtà importante anche per il futuro
Attenzione su questo punto torna la coesione di prima quando sento dire e credo che si dica ragionevolmente che la cooperazione allo strumento
Che difficilmente può agire in ambiti dove c'è una esigenza rilevante di capitale questo se noi la prendiamo come una come un dato di fatto cioè con un qualcosa di immodificabile vuol dire che noi un pezzo di cooperazione alla Mondrian per la strada vuol dire che non c'è un pezzo di economia con la quale non potremo fare i conti né oggi né domani né mai
Perché ci siamo autoveicolo atti a non misurarci con quel problema
Io credo che invece la questione non posso essere posta in questi termini
Dobbiamo usare tutti gli strumenti che già oggi la legislazione ci mette a disposizione vediamo con la Marcora come va
Da questo punto di vista credo però ci sia un altro problema da aggiungere sul quale lavorare rapidamente ed è la questione del della successione di impresa guardate che non abbiamo solo il problema perché qui torniamo alla così del del miracolo noi venne a noi di miracoli se ne chiedono più d'uno perché tanto per cominciare si dice che una cooperativa va bene farla quando c'è una crisi aziendale
E però sono fare un'impresa nuova dall'impresa in crisi non è un'operazione semplice perché se andate in crisi è altamente probabile che ci portò dei problemi seri io parto dall'idea che le ha reso tutti imbecilli io parto dall'idea che se non ce l'hanno fatta era dura
E noi metà vogliamo un compito facile dove hanno fallito gli altri ci provate voi dall'esercizio facciamo una volta che corriamo pare che io si ricorre sempre in salita
Allora la cosa che propongo è ma perché non possiamo ragionare anche del passaggio che in atto nell'economia nella società italiana dalla successione d'impresa in Emilia Romagna la media dei proprietari di piccole e medie imprese
Comincia ad essere con un'età
Vicina o forse in qualche caso anche oltre lo stato della pensione
E cerca delle risposte a come far transitare l'impresa
Io credo che la forma cooperativa debba candidarsi in una serie di realtà a diventare la risposta a questo tipo di problema
E da questo punto di vista torna la questione di prima come capitalizziamo per impresa quali risorse finanziarie come farlo se noi non corriamo tutti questi testi li mettiamo insieme è chiaro che rischiamo di essere destinati a non svolgerà eh
Normalmente ordinatamente ordinariamente quella funzione che in questa società possiamo e dobbiamo svolgere concludo con una battuta sulla piccola società cooperativa guardate
Io credo che effettivamente la piccola sindaco per via con tre soci possono presentare una facilitazione a un'opportunità per promuovere questa forma d'impresa
Ma a me sinceramente preoccupa non poco perché l'impressione che ho è che rischi di diventare uno strumento abnorme che non corrisponde alle logiche generali
Delle ragioni per cui ci si mette insieme per fare impresa cooperativo per fare impresa io sono preoccupato che questa forma tenda sfuggirci un po'di mano tende a diventare una forma subdola per dribblare i problemi di tipo fiscale o altro
Quindi io credo che dovremo come organizzazioni cooperative riflettere molto su questo punto e cercare di costruire un'autoregolamentazione nostra Interna
Una forma di etica di relazione con questo tipo di impresa perché altrimenti il rischio è che una opportunità diventi un rischio diventi un pericolo per la nostra organizzazione detto questo quindi io vedo davanti a noi un futuro sicuramente impegnativo è sicuramente importante da questo punto di vista io penso che noi dobbiamo sentirci orgogliosi di rappresentare questo tipo di esperienza
Grazie Poletti
La parola a Bruno Busacca Presidente della associazioni delle cooperative di servizi che
Gioca in casa
E per questo questo sospetto è questo occasione di tribune davanti a una platea
Allargata dei cooperatori della produzione del lavoro noi siamo abituati più più che altro ad avere incontri con i gruppi dirigenti delle nostre rispettive associazioni peraltro sono molto lieto di ricambiare
La presenza che il presidente Buzzi fece alla nostra assemblea congressuale lo scorso anno
Spero di dare un contributo quasi pari a quello che gli diede in quell'occasione
Parto da una banale considerazione ci spinge al confronto lo Moggi unità della base associativa
Raggruppiamo quasi tutta la cooperazione di lavoro presente all'interno della lega Coop per il numero di in paese per numero di soci
Per dinamismo imprenditoriale
Ma non solo i temi della col della riforma della cooperazione di lavoro e al suo interno della definizione aggiornata della figura del socio lavoratore
Devono vederci al nostro Paese
Coinvolti in un più stretto raccordo in una più stretta collaborazione in una più stretta sinergia
Ho citato questi temi partendo non come noi stessi abbiamo fatto negli ultimi tempi parlando di voi riforma della figura del socio lavoratore ma parlando di riforma della cooperazione di lavoro
Perché ci sembra che sia riduttivo impostare il tema solo sui diritti retributivi e sui diritti sindacali del socio lavoratore ma ed è una consapevolezza che credo si stia facendo strada all'interno della nostra organizzazione all'interno della lega Coop c'è da evidenziare la l'originalità della cooperazione di lavoro che è diverso
Rispetto ad altre forme di cooperazione la cooperazione di abitazione la cooperazione di utenza
Un tronco comune ma i rami hanno bisogno di normative proprie hanno bisogno di normative diverso
Lo è senz'altro per quanto riguarda il problema della capiti di attuazione dell'impresa
Lo è senz'altro per quanto riguarda il problema dell'apporto dei singoli soci per quanto riguarda l'interesse del socio all'interno dell'impresa per quanto riguarda la remunerazione del lavoro del socio
Non aggiungo niente alcune osservazioni che condivido che poco che poc'anzi ha fatto Poletti
Ma credo che anche altre questioni dovremmo approfondire insieme
Il problema dell'ammodernamento delle forme in cui si esprime la mutualità interna
Ed anche delle forme in cui si esprime in cui si è costruita la mutualità esterna nella cooperazione di lavoro forma tipica quella consortile
Sappiamo quanti problemi può derivano rispetto alla forma consortile da un'evoluzione della normativa nazionale fosse anche da un'evoluzione delle normative comunitarie su questi temi
è una riflessione che credo convenga fare insieme
Voi l'avete già avviata fondendo avviando la fusione tra CCC ACAM noi stiamo cominciando a riflettere anche su quale la funzione del nostro consorzio il CNS
Credo che su questo utili scambi di di idee se non proprio anche di collaborazione sul campo possano essere utili senz'altro
Il problema della tutela dell'impresa cooperativa in un sistema normativo in profonda evoluzione più evidente l'evoluzione del sistema fiscale ma anche l'evoluzione del sistema degli appalti l'evoluzione del sistema della pubblica amministrazione ci crea no
Questioni sulle quali la riflessione congiunta creda arricchisca il patrimonio di idee sia della cooperazione dei servizi che dalla cooperazione di produzione e lavoro
La questione alla tutela dell'impresa sana e regolare rispetto alla battaglia contro l'impresa irregolare e conto il lavoro nero aggiungo su questo punto una specificità tutta propria del mercato dei servizi
Bisogna riconoscere che nel mercato dei servizi la forma cooperativa
Se non viene regolamentato il mercato e non viene regolamentata la forma cooperativa evolvendo levo all'Arcobaleno dalle norme sulla cooperazione di lavoro rischia di essere un'impresa a rischio o meglio un'impresa che determina rischi unisca
Poletti citava poc'anzi la questione dei rischi derivanti dalla
Innovazione della piccola società cooperativa ma nell'arco nel mercato dei servizi la forma cooperativa già rischia di diventare un'impresa studia e sappiamo quanto siamo direttamente colpiti due volte come cooperazione
Della lega come cooperazione sana
Da imprese e cooperative che ci fanno concorrenza come tutte le imprese sane regolari e che cinquina del marchio una battaglia che sentiamo il dovere di fare e rispetto al quale credo che una collaborazione un comune impulso posso portare solo del bene
E ancora le minacce opportunità che derivano dalle questioni che il presidente Buzzi ha esemplificato nella sua relazione la riforma da solo sociale l'evoluzione del mercato del lavoro le privatizzazioni
La modernizzazione della pubblica amministrazione questioni di grande rilievo questo di tutte che per un sistema di impresa possono determinare Grandi opportunità ai grandi occasioni ma questioni anche che presentano delle minacce ne cito solo
Guardate l'evoluzione l'avverto per esempio nel mercato dei servizi
Del la crescita l'ipertrofia delle società miste ipertrofia delle aziende speciali promosse dagli enti locali per quanto riguarda la gestione dei servizi pubblici locali
Riusciamo a trovare forme di collaborazione di convivenza o assisteremo a una sorta di nuova irritazione
Promossa dagli enti locali
Si dice che non siamo davanti all'IRI di nobili ma all'IRI di Beneduce siamo davanti all'ENI di Mattei ma senz'altro vi è una compressione e un ridimensionamento degli spazi di mercato che devono preoccuparci credo
Che peraltro non solo risposte politiche ma anche risposte imprenditoriali possono essere più competitive se costruite in modo coordinato facendo perno sul meglio delle nostre impresse
Finisco senza eludere un tema
Ho visto presente nel documento accennato nella relazione l'ho sentito anche riprendere del primo intervento di questa di questo pomeriggio la questione dell'area lavoro
Qui esprimo ovviamente le posizioni della nostra associazione nazionale non è discusso più volte col presidente Buzzi con la vostre
Dirigenti centrali anche con Amici come Cioni della produzione lavoro credo che su alcune cose credo che sia
Non non siano solo idee di una delle due parti
E un tema che non possiamo
E non vogliamo approva affrontare noi da soli guai se pensassimo a una sorta di auto sia delle scelte organizzative esso va inquadrato nell'ambito generale
Del sistema lega e di una riforma per una maggiore efficacia del sistema le
Tuttavia non fermiamoci troppo delegando lo solo una questione di scelte generati
Credo che già da oggi si potrebbero determinare sistemi di tutte le più efficienti sul territorio con positive ricadute sull'attività delle cooperative
Credo che due problemi dobbiamo avere due elementi dobbiamo avere per scegliere
Uno e
Due obiettivi la maggiore efficacia dalla tutela non solo a livello centrale ma a livello del anche territoriale
La seconda ovviamente la ricaduta positiva sull'attività e sui bilanci delle cooperative che possono venire da una riforma del sistema generale di tutte
Questa è dunque un'analisi e sono scelte che vanno condotte nell'ambito della casa comune
Il nuovo delle scelte e la Legacoop
La lega Coop e le leghe regionali le le leghe territoriali
Ma
Queste scelte devono vederci come settori protagonisti devono vederci portatori di proposte che vengono dalla conoscenza diretta dei due settori che vengono dalla conoscenza diretta
Delle problematiche delle nostre cooperative che vengono dalla conoscenza diretta delle esigenze di tutela associativa che le nostre cooperative
Esprimo
Ecco io finisco ed è sincero non è il pistolotto finale credo che le due associazioni siano oggi in grado di poter innescare questo processo di approfondimento senza chiusure e senza gelosia
Pensando principalmente al bene delle cooperative e al miglioramento dell'efficacia della funzione associativa che fa parte del bene comune di quest'organizzazione vi ringrazio ancora
Grazie a Bruno Busacca eccetto che quest'anno discussione questo confronto riprenderemo in sedi opportune delle ore abbiamo una parola Piero Collina presidente dell'anca Anna
E quando abbiamo
Svolto il Congresso precedente
Era il luglio del mille novecentonovantaquattro
Credo che nessuno di noi se non pochissimi si sarebbero aspettati di affrontare un triennio successivo
Della difficoltà che
Tutti abbiamo potuto constatare
Già in quel momento sicuramente segnali
Di difficoltà imminente erano presenti però ripeto credo che pochissimi potevano pensare a un risultato come quello che abbiamo potuto verificare
Non vorrei
Con questo rovinerà la festa ma
La composizione di questo movimento cooperativo fra il novantaquattro e il mille novecentonovantasette è sicuramente cambiata
Si è modificata dove riccamente speriamo sia migliorata qualitativamente
Ma oltre trenta cooperative di questo settore
Sono scomparse o sono in procedura
Segno che la pesantezza del triennio che abbiamo trascorso ci ha colpito nel profondo
Ha colpito prevalentemente il settore delle costruzioni meno quello industriale che non è rimasto indenne dalla crisi
Ma ha colpito il settore delle costruzioni alla pari di tutte
Lei impresa nel settore delle costruzioni che hanno dovuto fare i conti con una situazione
Il mercato
Politica amministrativa
Che erano sicuramente poco favorevoli a sostenere lo sviluppo del settore delle costruzioni
Credo che celebrando questa Assemblea triennale dobbiamo tener conto anche di questo aspetto
Perché il gruppo dirigente di questa associazione
E ha dovuto gestire
Questo difficile triennio
Ha dovuto sopportare un peso non semplice
Un peso che non ha paragoni nella storia del settore delle costruzioni
Non ci sono stati nel corso della nostra storia
Momenti di crisi e di difficoltà
Così pesante come quella che abbiamo vissuto
E difficile quindi fare dei paragoni
La capacità che c'è stata detti di controllare
Il mondo cooperativo di avviare
Le politiche di sostegno di ristrutturazione per le cooperative che avevano qualche elemento di possibilità
Di riuscire a uscire dalla crisi credo che vada
Affidata come merito
Ad un'associazione che nelle mille difficoltà ha saputo lavorare su questo tema
Abbiamo nel corso di questi mesi dico abbiamo perché nessuno di noi è rimasto indenne da queste operazioni abbiamo avviato
Anche una serie di strumenti che sono serviti a contenere la caduta della calda a rallentare la crisi e in alcuni casi a contenere le difficoltà delle nostre cooperative
Fine immobili gesti
Di cui si parla tanto
Sono in gran parte il risultato di uno sforzo
Elevato che il settore della produzione lavoro fatto
L'un gran parte del capitale sociale delle risorse che sono state messe a disposizione
Di fine Kerimov il gesto provengono
Dallo stesso settore che era in crisi
Credo che questo al di là di tutti
Ti aspetti critici che ci possono essere sulle gestione delle crisi sulle capacità più o meno elevate di gestire la crisi
Questo aspetto debba comunque farci riflettere che
Pur in un momento di grande difficoltà
Come quello che abbiamo attraversato nel corso di questi ultimi tre anni
Quello
Ha significato
La capacità di mettere in circolo risorse è ancora una volta la capacità di questo movimento cooperativo di essere solidale con se stesso
è una qualità
Che abbiamo riscoperto ma che credo debba continuare a far parte degli elementi importanti della nostra politica
Io non affiderei a molti altri
Il merito di a vere
Trattenuto
Contenuto la crisi di questo settore
Gran parte di questo merito ciò dobbiamo prendere noleggio ce lo deve prendere il settore della produzione lavoro per quello che ha saputo fare nella capacità anche di dare nei momenti di difficoltà il sostegno morale
A quei gruppi dirigenti che nel corso
Degli anni passati hanno dovuto vivere crisi aziendali e crisi proprio
Troppo facile
Dare degli indirizzi che non essere sul pezzo molto più difficile applicare gli indirizzi essere impegnati su cento mila tre cose
Qual è la situazione che abbiamo oggi
Credo che questo
Questa Assemblea triennale non si chiama più congresso questa assemblea triennale
Si svolga in un momento sicuramente
Più positivo rispetto a quello del mille novecentonovantaquattro
Non solo perché la selezione che doveva esserci in base alla situazione del mercato c'è stato e quindi
Se dovevamo ridursi perché eravamo troppi come qualcuno aveva sostenuto nel corso degli anni passati
L'operazione è stata compiuta
E adesso siamo sicuramente
Più pronti ad affrontare il nuovo mercato no credo che
La situazione sia migliore per tanti spetti
Intanto non dimentichiamo l'ambiente
L'ambiente nel quale operiamo è un ambiente che si sta gradualmente con molta gradualità modificando
E stanno comparendo segnali
Di sicuro interesse per il nostro settore per le cooperative delle costruzioni per le cooperative industriali
Lo stesso mercato degli appalti
Anche con tutte le sue distorsioni è un mercato che si sta modificando si sta incrementando
Che fra
Il primi nove mesi o dieci mesi del mille novecentonovantasei e i primi dieci del novantasette ci sia stato un incremento dei bandi del cinquanta per cento
E che complessivamente siano aumentati anche gli importi medi degli appalti
Indica che c'è
Un movimento all'interno a del mercato aumento hanno le possibilità
C'è qualche cos'altro
C'è un mercato che non è semplice
Non è il mercato migliore per uscire dalla crisi
Non è il mercato che consenta alle imprese cooperative che si sono svegliate per resistere nel corso del triennio
Di recuperare margini
E affrontare con maggiore serenità quell'obiettivo del due mila che è indicato come slogan di questo congresso
La sola possibilità di aumentare la nostra quota di presenza sul mercato ha imposto alle cooperative fra il novantasei e il novantasette
Un aumento dei ribassi d'offerta di oltre quindici punti
Certo sì acquisito di più
Sicuramente però sono rimasti sono ridotti ulteriormente i margini
Noi facciamo una serie di considerazioni su quello che serve alle cooperative per arrivare a superare il due mila
Il capitale sociale
La finanza
Ma il primo requisito credo sia la redditività
Credo che lo sforzo che da qui a procedere debba fare il nostro settore e i suoi rappresentanti
Sia proprio quello di intervenire sulle leve di mercato
Affinché si Recco liberano i meccanismi d'appalto per consentire alle imprese sane e quindi non sto a fare il discorso sul lavoro nero
Si consente alle imprese sane di poter agire in maniera adeguata sul mercato
Reinvestendo per poter essere sempre più efficaci
Ma ricostruendo al proprio interno quelle capacità per poter essere poi uno strumento attraente anche per tutti gli altri aspetti che abbiamo citato che sono stati citati
Perché aumento di capitale sociale
Come rischio del socio probabilmente vuol dire un capitale sociale remunerato diversamente rispetto a quanto lo è oggi
Per una è raro capitale sociale ci vuole il reddito
Per avere reagito ci vogliono dei margini diversi rispetto a quelli attuali
Se detto del problema finanziario
Abbiamo un grosso problema
Di sbilanciamento il settore delle costruzioni in genere
è sbilanciato verso il mondo finanziario è il settore più indebitato fra tutti i settori produttivi
Noi facciamo la nostra parte probabilmente neanche tanto quanto la fanno le imprese private basti guardare
I dati che
Costruire una presentato nel corso del mese di novembre dei primi giorni di novembre
Impresa di costruzione molto più blasonate della nostra
Di qualsiasi nostra sono sicuramente molto più indebitate di quanto possiamo noi qualcuna per risolvesse il problema dovuto
Trasformare il debito in capitale
Cosa che noi non possiamo fare quindi dobbiamo essere attraenti
Per essere attraenti presso il mondo bancario dobbiamo avere dei requisiti interni
Una forma una forma del nostro bilancio sicuramente
Un po'più adeguata rispetto a quella che l'esigenza che normalmente le banche chiedono
Il problema principale resta quindi il mercato la legislazione la capacità di intervenire su queste are
Della politica del del nostro settore
Perché sono gli elementi centrali per far ricrescere il nostro settore e ridargli la dignità che
Vuole e che merita
Credo che il nostro settore poi abbia alcuni altri problemi perché non possiamo dire sempre soltanto che
Le nostre difficoltà provengono da fuori
E allora cominciamo a vederne qualcuno soltanto per
Per indicarmi poi vedere se si riesca a costruire attorno
Qualche possibile soluzione
Abbiamo un problema di segmentazione delle nostre cooperative
Non è possibile pensare che ogni cooperativa possa avere un rapporto col mercato indipendente da quelle che sono le sue caratteristiche
La specializzazione è un elemento che deve essere ricercato all'interno di ogni cooperativa e per la propria specializzazione essere individuato
Un campo un'area di mercato
Anche il territorio è un elemento di specializzazione
Non soltanto la capacità di saper fare gallerie o di idee anche la capacità di essere radicati sul territorio è una specializzazione
Ed è una specializzazione che non è finalizzato unicamente a quella singola cooperativa quel gruppo di cooperative radicate su quel territorio
Finalizzata la capacità di dare un'immagine dando del movimento cooperativo in quel territorio che garantisce anche alle altre cooperative che possono avere specializzazioni superiori e diverse
Di poter intervenire su quelle aree con il consenso delle forze politiche sindacali
Perché la propria capacità di essere impresa nel vero senso la parola
è garantita anche dalla capacità con cui altri soggetti operò normalmente su quelle aree
Abbiamo un problema di professionalità
Si diceva prima nei corridoi
Ma qualche volta conviene dirlo anche
Nell'Assemblea
Che siamo sempre le stesse facce
Non c'è un grandissimo ricambio all'interno di questo settore
Sicuramente c'è stato un indebolimento una riduzione qualche faccia è sparita questo sì
Ma il settore della produzione lavoro credo che abbia negli ultimi dieci anni come tutti gli altri settori e non non non pensiamo di essere gli unici perché anche se poi guardiamo
Le altre riunioni più ampie che si fanno libero di lega sono sempre quelli anzi in alcuni casi sono anche chiudete ricche noi che
Sì e già perso
Cioè non costiamo ci del tutto e
Però sicuramente all'interno del nostro settore manca una generazione
Una generazione assente
La generazione che va dai trentacinque ai quaranta
è una generazione che
Dovrebbe dare il cambio alla nostra una la tua opera di quelle che ti sta di là
Dovrebbe dare il cambio questi però è una generazione che oggi è praticamente assente all'interno del nostro settore credo che sia un problema che un gruppo dirigente di associazione
Ha un gruppo dirigente di un movimento come il nostro deve porsi questo problema e quindi cominciare a ragionare anche su questo piano perché la continuità delle imprese
E date dalla capacità che ogni gruppo dirigente a di formare un altro gruppo dirigente e se guardiamo che cosa hanno prodotto
All'interno delle imprese cooperative
Gli ingressi
Di dirigenti che provenivano da mondi esterni
Credo che noi avremo ancora maggiore necessità di rafforzare il concetto di ogni di gruppi dirigenti che sorgono si costruiscono all'interno del nostro mondo cooperativo perché è una cooperativa è molto simile ad un'impresa privata ma non è un'impresa privata
Non si può pensare di collocare a livello dell'impresa privata per impresa cooperativa gli stessi concetti operativi a livello che si usano per un'impresa privata
E tenuto prima Busacca
Io credo che il terzo volle terzi elementi da ragionare secco delle sinergie fra i due settori io mi comincia a domandare perché non si fa
Non so perché questo matrimonio non s'ha da fare
Ma credo
Oggi si dice tanto project financing ma si dice
Ma si dice anche costruzione e gestione
Il settore degli appalti di costruzione e gestione possono rappresentare
L'elemento di congiunzione fra le capacità che a questo settore delle costruzioni e le capacità che ha l'associazione nazionale dei servizi con le sue associate
Bisogna cominciare a ragionare nel concreto su queste cose
E far vedere che le sinergie sono reali non esistono soltanto delle ipotetiche sinergie esistono dei fatti concreti su cui si può lavorare insieme
Quarta ed ultima considerazione
Se la solidarietà ha rappresentato un elemento fondamentale per salvaguardare
Le cooperative che attraversavano momenti difficili credo che bisogna che facciamo un ragionamento approfondito
Sugli elementi di vincolo che ci sono all'interno di questo di questo mondo e sulla capacità che i vincoli danno al settore della produzione lavoro come a tutte le altri settori anche quello dei servizi
Danno per mantenere un'efficace presenza sul mercato
Anche qui proveniamo da una storia
Che è la storia
Della centralità dell'impresa ma soprattutto diciamo delle sesso
De interpretazione che è stato dato a questa terminologia
Non è facile recuperare
Però credo che sulla strada del recupero ci siamo proprio nel momento in cui abbiamo messo in campo la solidarietà per salvare il salvabile di questo settore
Quando ci siamo raggruppati all'interno di enti finanziari per cercare di salvaguardare la caduta di certe cooperative quando abbiamo stretto dei patti
Per evitare che grandi fette di mercato ci uscissero dal controllo
Io credo che
Attorno all'associazione
Debba essere racchiuso nuovamente un grande patto di solidarietà è un grande vincolo di appartenenza
Attorno ai di strumenti che operano nel settore delle costruzioni e negli altri settori
Di specializzazione che ha il movimento cooperativo debbono essere ritrovati questi aspetti
Non è vero
Che siano superati in momenti della politica di gruppo
La politica di gruppo è l'elemento che ancora condiziona gran parte delle nostre cooperative che gli dà gran parte dell'efficacia che gli consente di pensare a un futuro che da a ciascuna cooperativa la possibilità reale e concreta di potersi confrontare con gli altri di otteneva dal rapporto con gli altri gli elementi essenziali anche per la sua attività
Il consorzio che nasce dalla fusione fra che mi CCC è soltanto uno dei momenti attorno cui bisogna stringere questo tipo di vincolo
E soltanto uno di quelli che sono i tanti strumenti che possono essere utili ad uno sviluppo del mondo cooperativo
Ma credo che all'interno delle cooperative proprio attraverso quello che è un esame critico degli anni trascorsi ma delle attività compiute recentemente Possa risorgere quella voglia di stare insieme che era
Uno degli slogan della relazione di Buzzi
Che possono consentirci anche una grande capacità di ripresa e di permanenza su questo mercato tra
Grazie
La parola Renato canti noti che è presidente della CGIL toscana nello delle presidenze nazionali
Voglio tornare anch'io né minuti che mi sono concessi
E sulle riflessioni fatte da Buzzi nella relazione riprese da molti interventi ora da Piero Collina io credo che siamo tutti consapevoli che questa Assemblea la prima assemblea triennale
La teniamo dopo un periodo un triennio appunto in cui abbiamo tutti alle spalle come impresa come dirigenti cooperativi come soci delle nostre cooperative
Esperienze situazioni vicende
Che a molti di noi e a molte poche impreviste
Erano capitate
Nel corso della storia precedente diciamo in diverse fasi in poche altre fasi dal dopoguerra a oggi non solo in termini di crisi aziendali ma anche se pensiamo anche alle vicende di attacco politico
Che proprio sulla produzione del lavoro e tramite essa si è cercato di fare per un attacco più generale movimento cooperativo anche in termini talvolta l'abbiamo vissuto di rimessa in discussione
Dei valori e della possibilità di riproduzione dell'esperienza e delle vicende del movimento di cooperativa cooperativo di questo settore e allora io ritengo se questo è vero
Che noi in questa fase in questa Assemblea in questo congresso come vogliamo chiamarlo siamo chiamati a rispondere fondamentalmente a due domande
La prima e mi pare Buzzi la evidenziava con forza
Per lui è uscito in questo scenario il movimento cooperativo di produzione e lavoro a reggere l'urto della violenza di una crisi economica sociale che non ha investito solo il settore delle cooperative di costruzioni vada ha chiamato a una sfida forte l'insieme della cooperazione di questo settore perché nel contempo insieme alla crisi dell'abitazione dell'ascolto delle costruzioni
Si è palesato un quadro di mutamenti nello scenario concorrenziale non mi ci voglio soffermare più di tanto che ha messo alla prova l'insieme
Qualcuno l'ha detto qui delle esperienze delle caratteristiche dello stesso modello d'impresa industriale nella forma cooperativa che abbiamo
Conosciuto nel passato io credo si possa dire se guardiamo le cose in termini oggettivi a partire dai dati che la cooperazione di produzione e lavoro ha sostanzialmente retto l'urto parte oggi da una base certo i nove mila miliardi di fatturato suddivisi praticamente in maniera equa più di sempre tra costruzioni industriali progettazione il numero degli occupati dei soci i due mila cinquecento miliardi di mezzi propri che sono una risorsa enorme in un paese come questo e in un sistema industriale come questo
Possiamo dire
Che l'urto è stato complessivamente il retto da questo movimento cooperativo di questo settore e badate anche qui
Poi abbiamo i difetti e siamo abituati in questi anni a fare più autocritica che una visione critica del nostro mondo
E forse fa anche bene fare così però non ce lo dimentichiamo qualcuno l'ha ricordato se guardiamo le classifiche di costruire per il settore delle costruzioni nel mille novecentonovantasette sfido chiunque a trovare in prese che sono più capitalizzate con meno indebitamento bancario delle nostre cooperative che pure sappiamo in che condizioni sono
Che pure sappiamo le primarie imprese
Private
Forse la primaria stessa hanno un livello di indebitamento a breve
Che è quasi vicino all'uno uno
Il che non ci consola sia chiaro
Perché sappiamo quanta strada quanti sacrifici anche in termini di aziende sono stati fatti quanti errori quanti investimenti sbagliati e tutto quello che ci siamo detti
Ma ancora permane un quadro se tutto è relativo di potenzialità imprenditoriali di risorse e anche di rapporto con il sistema imprenditoriale alcuni settori non banale varate anche nelle nelle industriale dobbiamo abituarci a parlarne di più
Se guardiamo il raffronto l'abbiamo fatto nelle nostre realtà c'è un dato anche nazionale sembra fra i mezzi propri nostri medi poi anche lì
Sono un po'come i polli di Renzo però medi fra imprese industriali cooperative e campione Mediobanca non abbiamo da invidiare niente
In termini
Le risorse interne poi abbiamo imparato
In questi anni e ci siamo posti il problema anche della riforma
Della legislazione cooperativa io son d'accordo mi ha mi auguro che dirigenti politici i parlamentari compagno Turci che mi auguro parlerà stasera ci dicano della possibilità reale
Di una riforma del modello cooperativo che in uno scenario che molta dove stanno entrando in campo i fondi pensione dove i fondi immobiliari stanno per essere varati dove c'è un quadro possibile
Di cambiamento del sistema dell'accesso al credito che ci auguriamo non sarà più quello o non sarà più solo quello
Del credito del risparmio a breve dai libretti dei risparmiatori che tramite le banche le garanzie reali e compagni Antandro che ha un capitale di rischio intervenga nell'impresa di questo abbiamo bisogno come sistema nel suo insieme
Allora su questo è legittimo giusto per le esperienze che abbiamo fatto che ci sia anche la possibilità per il movimento cooperativo cento in uno scambio
E in una possibilità di scambio non obbligatorio non per tutti
Fra i benefici le condizioni con cui oggi è impostato il modello cooperativo delle Riserve tutto quello che sapete
E la possibilità di avere parti accesso a parti delle risorse finanziarie per lo sviluppo e per il consolidamento
Io sono convinto che noi dovremmo fare ma vado più veloce una riflessione più attenta sul perché abbiamo retto l'urto anche se ritengo che poi dobbiamo guardare più avanti qualcuno ha detto qui è merito nostro
Cioè io ritengo che se il movimento cooperativo
A cominciare dalla produzione del lavoro
Non avesse fatto una riflessione che andava oltre le esperienze tradizionale di rappresentanza sindacale e di rapporto con le associate
Delle forme che conosciamo se non avesse messo in campo idee strumenti nuovi che lanciasse un messaggio forte
Perché si mettessero in campo dove era necessario piani di ristrutturazione Progetti di rinnovamento delle logiche delle forme di conduzione delle nostre cooperative
Fine se non fosse scattato in questo e in una forma nuova la solidarietà intergovernativa io credo che non saremmo arrivati alle condizioni che oggi ci diciamo non avremmo non superato la crisi perché non è così
Ma impostato un quadro di opportunità di condizioni dei programmi per rimettere in cammino una realtà importante nell'economia e nella società
Ma la cosa che voglio sottolineare e che non ci siamo fermati a questo
Non è vero che abbiamo acquistato a affrontato solo la Rizzi
Badate in questi anni sono successe cose importanti
Sei una volta o qualche volta impositivo Dinoi hanno parlato di strumenti di comunicazione di massa e perché abbiamo fatto anche promozione cooperativa
è perché per dirne una che conosco meglio
Nella realtà di Livorno una crisi industriale profonda si è trasformata in una grande opportunità di sviluppo grazie alla presenza del movimento cooperativo della legge Marcora e di ciò che è successo a cantieri Orlando
Dove oggi nella seconda città della Toscana
Più di mille persone vanno al lavoro tutti i giorni non sono tutti soci c'è l'indotto e sono uno dei fattori della rimessa in moto dell'economia di questa città ma di queste realtà su scala minore
Quante esperienze
In tutto il paese si sono fatti
Ecco perché tra l'altro compagno Turci abbiamo bisogno che si acceleri il percorso della legge Marco
Abbiamo bisogno che si riconosca questa possibilità capacità del movimento cooperativo di non guardare solo a ciò che esiste ma di mantenersi come soggetto attivo nei processi di crisi e di ristrutturazione
In questo in questo Paese qualcuno lo ha detto lo riprendo anch'io cerca se non ci fosse stato anche un clima più generale
Anche di natura politica probabilmente non avremmo avuto la forza di arrivare fin qui e di proporsi obiettivi di sviluppo
Io vedete sono tra quelli e rimango critico con alcuni punti e orientamenti dell'azione di governo detto ora della Marcora ci tornerò fra un attimo perché poi tutto va rinnovato non bisogna guardare le esperienze all'indietro anche qui Buzzi ci richiama a qualcosa lo condivido
Potremmo dire del socio lavoratore
Mi auguro che i propositi espressi qui stamani anche da rappresentanti politici
Vadano in una direzione giusta perché non è immaginabile con i tempi che abbiamo di fronte con le forme nuove le sfide
E la concorrenza che abbiamo oggi le novità per promuovere cooperative si possa rimanere in un quadro di incertezza sui diritti e i doveri che una persona che si mette in cooperativa
è certo di a vere o è certo di dover dare per esserne parte di una cooperativa Medusa io sono critico sul non aver compreso questo magari averci qualche volta collocato in un indistinto scenario d'economia sociale o di no profit che non c'è proprio denunce in questo senso caratterizza però credo sbagli eremo anche a far politica all'incontrario un po'come fa la Confindustria
Dove dal particolare e sul particolare si accanisce e fa finta di non vedere che gli interessi più generale del nostro sistema di imprese poison legati alla politica del risanamento all'abbassamento dell'inflazione all'obiettivo dell'Europa al quadro di certezze nuove e di moralità nuova nell'economia che ancora non è completata
Macché ridando slancio e norme ad un soggetto con il movimento che non vuol dire schierarsi
Guardate durante la crisi di governo io credo che in una forchetta alla crisi la reazione anche esplicita non solo dell'organizzazione ma dei dirigenti cooperative in mai come oggi è stato un volersi schierare
Politicamente molto rispondere oggettivamente a una consapevolezza che solo su un quadro di sviluppo delle azioni di risanamento e di prospettiva portata avanti era possibile
La seconda domanda ma lo dico
Rapidamente
Se abbiamo resistito è possibile oggi a partire da questi dati da questo quadro di esperienze tornare ad essere ciò che forse in questi anni non siamo riusciti a destra
Cioè un soggetto utile più utile ai problemi di fondo in questo Paese un soggetto non solo regionale sovraregionale ma nazionale intorno ai temi che appunto agitano
Le questioni di fondo la l'occupazione lo sviluppo delle aree più deboli e complesse
Di questo Paese e vedi Poletti io capisco le cose che tu discende conditi
Ma non ci dimentichiamo che noi torneremo ad essere un soggetto utile avvertito come tale
Dalle dalla realtà economica sociale Poli non solo se sbandiera eremo giustamente le cose nuove e più forti più solide che siamo riusciti a mettere in campo
Ma se riusciremo al contempo a capire quali novità introdurre nella strumentazione del movimento cooperativo nel modo di agire sul territorio nel rapporto con le novità che stanno maturando nelle regioni la legislazione e con modeste
Con attenzione capillare riusciremo forse con debolezza
Qualche volta non soggetti più deboli
Di quelli che un'immaginaria Trigoria che io condivido vorrebbe ma fa ripartire processi di occupazione possibilità di allargamento della base produttiva rafforzamento delle condizioni di io e questo credo sia so che ci serve
Tre punti che richiamo per tutti
Se l'occupazione come è stato detto
è un problema che non si risolve solo con i meccanismi spontanei né della ripresa né delle tradizionali politiche keynesiane del passato che un po'di più ci vorrebbero negli appalti pubblici e compagnia cantante
Ma che hanno bisogno di soggetti che si sporchi non le mani
Con Progetti programmi questioni che nascono su segmenti diversi di quelli tradizionali dell'economia sul territorio su bisogni è intorno a questi fanno confluire risorse e strumenti sviluppo professionale
Io opportunità se questo è vero allora io credo che non abbiamo tre punti
E con questi chiude uno dobbiamo riarticolare meglio per salvare l'occupazione qui c'è
Gli strumenti che abbiamo usato finora intorno ai progetti di ristrutturazione di risanamento destrutturazione perché sistema delle cooperative edilizia industriale non solo le quote del trenta quaranta imprese
Che pure sono state oggetto dell'intervento delle valutazioni di fine Abbiatense
è un sistema di mille imprese che guarda nel due mila moltissime delle quali hanno bisogno di essere di analizzate vi studiate qualche volta con poche lire sostenuta in progetti e in programmi di rinnovamento di innovazione e di rilancio
Allora abbiamo bisogno di un sistema arresti io non lo so se è questa la Rete degli strumenti finanziari di cui parla qualcuno il sospetto di diciamo due cose vive
Perché c'è un problema di risorse e di allocazione delle risorse in punti differenziati delle Regioni delle realtà che si impegna a non su questo avviene in ogni caso un sistema a rete di strumenti
In grado di guardare a partire da ciò che c'è i problemi di innovazione di ristrutturazione di rilancio dell'insieme di questo movimento che non si fa dall'alto e con uno strumento unico è inimmaginabile imposti in secondo luogo capire ciò che sta succedendo
Il decentramento di poteri verso le Regioni
Le problematiche dei patti territoriali e dei contratti di area la nuova articolazione anche lì
Se ci sarà nella misura che sarà necessario di risorse di intreccio fra strumenti regionali
Società private strumenti e pubblici per articolare anche rispetto a questo la nostra esperienza della promozione quando Buzzi ci ricorda ma è immaginabile io credo che non lasci FI
La dobbiamo salvare la legge Marcora abbiamo bisogno che ci sia ma possiamo pensare che agisca come nel passato come la ridotta
Della cooperazione
Per affrontare tre o quattro casi
Ogni qualche mese o non dobbiamo immaginare uno sviluppo organizzativo una capacità di articolazione rispetta questa tendenza decentramento all'articolazione dei poteri degli strumenti
Che non potranno non vedersi come il fatto di novità dei prossimi anni e che non potrà non vederci
Presenti con professionalità strumenti per dire la nostra o per non esserci
Su programmi e progetti badate
Io non sono tra quelli che pensa che la crisi della Sci FI e di questi strumenti è nata perché abbiamo usato troppo a Livorno non so da qualche altra parte
La crisi c'è se non riusciamo ad articolarsi su internet e lo dobbiamo fare e con questo chiuso davvero anche se tante sarebbero le cose da dire rinnovando anche l'organizzazione
Io su questo dico una parola sola
L'esperienza mi dice una cosa
Noi abbiamo fatto Atene bene tenere in conto tutti le esigenze di bilancio la diminuzione secca delle risorse che affluivano con la contribuzione quanta mai tempo di guardarsi in faccia
Con le aziende esprimibili insieme della cooperazione
Se vogliamo rispondere a questa nuova logica dei disordini delle problematiche delle logiche con cui
Possiamo tornare ad essere visti come un soggetto utile
Non possiamo immaginare che la produzione il lavoro l'area lavoro discutiamo quello che vogliamo sul territorio scompaia ossia ridotta a due o tre regioni e magari nei punti più caldi
Come il Meridione come sono le zone più deboli del Paese che sono anche nel centro e nel Nord ricordiamocelo le zone deboli
Non ci sia ora ossia rappresentata esclusivamente dalla lega che deve esserci
Ma che potrà fare una sintesi giusta degli interessi degli obiettivi delle proposte che porta avanti se tutti i settori quindi anche noi
Anche noi ci siamo a dire la nostra a portare la nostra cultura d'impresa a tenere aperta una dialettica per trovare sintesi che vada nell'interesse complessivo della cooperazione e del paese grazie Graziella tocca anche gli altri
Parola Lanfranco Turci responsabile economico delle segreterie del PSI grazie a tutti
Cari amici cari compagni innanzitutto lasciate che vi dica la soddisfazione insomma sembra un po'particolare
Di trovarsi e mi incontrai con
I cooperatori della lega perché in qualche modo quello del passato tanto tempo da quando abbiamo lavorato insieme quindi non è solo una visita
Legata all'obbligo delle del mio ruolo attuale ma è anche un rinnovo un rinnovamento di rapporto di amicizia e di di di solidarietà con tanti di voi con cui abbiamo lavorato nelle negli anni passati
Nella relazione che ha presentato Franco Buzzi era evidente la consapevolezza degli anni difficili cui poi è stata portata a testimonianza che alcuni interventi uscito nel pomeriggio che il movimento cooperativo ha passato
A partire diciamo dalla dei primi anni Novanta insomma fino praticamente alle momento attuale consapevolezza soprattutto che questo momento difficile ha investito in particolare le cooperative di produzione e lavoro poi per la crisi
E verticale di un settore come le costruzioni voi per tutte le vicende di Tangentopoli che hanno travolto insieme vola padre imprese di costruzioni che hanno gettato un'ombra complessivamente su questo settore a prescindere da specie specifici casi e dalle responsabilità particolari voglio dire che sono pensate in cercare di imprese per fortuna non cooperative
E tuttavia la consapevolezza degli anni difficili passate legato giustamente a caso disperazione che una serie di guai più pesanti sono stati aggiustati anche con un pezzo direttive quelle tende sono state lasciate sul terreno penso imprese anche e di nome di prestigio oggi chiuso comunque in via di liquidazione sicuramente queste sono attrezzi che non si possono facilmente dimenticare ma è giusto anche guardare al futuro non solo sta piange voglio dire su e ciò che si è lasciato per strada e guardando al futuro io penso che
Si deve considerare la fase nuova in cui il nostro Paese sta entrando stato fatto in tutta la prima metà delle azioni di Guzzi
Il fatto che realizzato buona parte del processo risanamento del Paese oggi si può respirare un'aria un po'meno pesante un po'meno
Densa di richiamo e Sacrifice di strette finanziarie ma capace anche di pensare l'economia reale capaci anche di dal spioni economia reale nel momento stesso in cui tentato in Europa
Da un lato crescerà nuovi stimoli alla produttività la competizione della concorrenza l'economia del nostro Paese ma anche nuove possibilità di sbocchi di mercato
Più facili meno filtrati dal cambio dal cambio della moneta e da vincoli che stanno definitivamente tramontando
Aggiungiamo poi che
Sto nostro paese andando in Europa sta rivedendo le sue regole ma dello suo regole formali legislazione ordinaria agitazione straordinaria quelle costituzionali ma sta anche cercando di riaggiustare il suo corpo materiale nel corpo materiali credo la base produttiva intendo il servizio interno le infrastrutture e quindi anche uno spazio
Seppure certo non esagerato ma anche uno spazio di rilancio
Degli investimenti pubblici che sono in particolare per una parte significativa delle imprese come rappresentate il mercato ordinario di sbocco della vostra della vostra produzione e dunque è giusto sono in un bilancio che considera anche sacrifici che ci sono alle spalle le passaggi anche difficili vissuti guardare anche le possibilità che si aprono e che danno respiro fiducia un senso ad operare per il prossimo futuro
In questo contesto io credo che
Se è giusto nel momento cooperativo si interroghi anche sulle ragioni più specifiche sulle regioni sulle proprie con cui può stare in questa nuova fase che si apre al nostro Paese sui cambiamenti che ancora deve affronta e io devo dire che a questi aspetti sono particolarmente interessato perché insomma
Venire qui per ripetere analisi sulla situazione economica e politica del Paese che possiamo leggere tutti i giorni sui giornali o nel dibattito parlamentare non mi sembra il modo migliore di sottrarre tempo al vostro dibattito e quindi vorrei dedicare poche parole simulato un po'anche alla luce della memoria di esperienza
E di cinque anni vissuti Aveto cooperativo delle riflessioni che ho continuato per conto mio insomma anche a svolge su questi temi darvi alcune impressioni alcuni elementi di sollecitazione ulteriore che secondo me restano o necessarie per lo sviluppo per un futuro del mito cooperativo italiano
Quali questi temevano Cenate nella relazione di Buzzi altri sono stati oggetto di convegni iniziative alcune delle quali anche ho partecipato promosso proprio dalla vostra associazione per altri aspetti sono usciti anche nel dibattito di oggi pomeriggio come stamattina ho potuto seguirlo in particolare nel kumite del venti del pomeriggio e io vorrei
Fermarmi ancora una volta in più su quelli che mi sembra alcuni temi interni ammonito cooperativo ma decisivi per il futuro
Uno è questo della capitalizzazione su cui sono intervenuti diversi amici di qui oggi pomeriggio e l'altro è quello anche delle forme di governo dell'impresa cooperativa
Io voglio partire dal problema delle forme di governo
Perché credo che
In alcune delle crisi che ha vissuto metto cooperativo negli anni passati alcuni cresce anche voglio dire verticali no con raccogli anche rapidi e imprevisti o imprevedibili
Oltre a fattori di difficoltà improvvisamente cresciute ci sul mercato per vicende sia economiche che politiche
Abbiamo giocato anche problemi seri di governo delle imprese cooperative
Del rapporto fra ed i punti di responsabilità gli organi collegiali la base associativa
Il fatto che
Peraltro temi su cui voglio dire la macchina di più lontani insomma il fatto di avere ancora troppi fenomeni di cesarismo troppe fenomeni di direzione troppo personalizzata
E che non dà conto con continuità ad organi collegiali è una dialettica di qua per gli organi collegiali delle scelte che si compiono
Badate che
Uno dei grandi temi come detto di trasformazione capitalismo italiano nei ce l'ha ricordato le vicende delle dimissioni di Guido Rossi ieri l'altro da Telecom attengono proprio le regole di governo delle imprese capitalistiche ma quando ci interrogheremo davvero sulle regole di governo delle imprese cooperative
Conoscitore Gore ci interrogheremo davvero sui modi del ricambio dell'imprese cooperative sui nodi delle rendiconto delle responsabilità della definizione delle scelte strategiche in imprese cooperative badate che i temi didattici di colpo i Cobas ne abbiamo le imprese cooperative che sono per eccellenza imprese democratiche per definizione ma basta definizione in alcuni casi più che in certe imprese capitalistiche
Se non cominciamo a chiamare queste cose con il loro nome anche quando vanno bene gli affari perché ricordasse inquadravano maglia fari e così unica e piange sul latte versato io credo che se non facciamo questo veniamo meno a un'esigenza di guardare al futuro e di difendere una specificità un'originalità una
Una motivazione propria forte di valore dell'impresa cooperativa anche come tratto distintivo nell'universo delle imprese di varie tipologie che operano sul mercato italiano sul mercato internazionale
Ecco a me pare che questo sarebbe un tema su cui sarebbe bene tuonano soffermarsi continua a interrogarsi anche per giungere a proposte più precise
La funzione anche di distinti organi voglio dire dal presidente al direttore della dalla direzione presidenza del consiglio d'amministrazione dopo Tuccimei stazione collegi dei revisori
In molti casi questi meccanismi non hanno funzionato a dovere non c'è stato una dialettica dei quattro tra gli stessi così che voglio dire poi improvvisamente Cuccia poggiamo dietro certi tracolli che c'era caro direttore che faceva tutto lui o pagare un direttore Presidente faccio tutto unità motrice neppure distinzione
E sanno poi che alla fine poi abbiamo Tolosa il rigetto delle associazioni dei baci sociali
E crisi vere e proprie frontali di fiducia per certe basi sociali ma dopo la crisi voglio dire i vertici che vengono nato fino a quel momento le imprese
La data in cui Stone prima serio non possiamo pensare che tutto questo non c'è perché tanto siamo all'interno di un corpo
Idealmente unificato da grandi valori ideali di grandi valori sociali da una storia voglio dire di un secolo che ha premiato profondamente anche la vita democratica la vita civile dei delle zone i territori in cui le cooperative hanno più fortemente non lo dice una loro storie quali per esempio una regione come questo
Questo è un punto che secondo me bisogna ritornare mettere ordine del giorno che di cui seguirebbe perché ne parlo voglio dire destano crittogame fissare l'agenda delle delle movimento cooperativo ma come amico credo di avere qualche diritto qualche a poter dare qualche suggerimento coltellate tanta libertà dipendenti anche la risposta che non turba gli tema figuriamoci non non credo che gli assicura sale in cui chi ne sono i posso dire parla di altre cose vi posso dire sbaglia Nanni Sperone Tondato altrettanto liberamente e amichevolmente con cui lo stesso spirito con cui faccio queste considerazioni l'altro elemento collegato a questo perché c'è collegamento fare cose quello della capitalizzazione cioè i temi che poneva Poletti insomma sono polemiche veri cioè veri siamo convinti tutti ma devi anche nel modo un po'foto in cui e polemiche prima ancora che ma attuano riponevano cioè in altri termini
Noi dobbiamo risolvere questo grave capitalizzazione tre tutto per la regione di sopravvivenza del mito cooperativa
Perché non è pensabile che in un momento in cui voglio dire che ha convinto anche foto di conti compiuti concorrenza
Le imprese cooperative posso andare avanti con livelli di disponibilità di risorse proprie che hanno in confronto alle esigenze di mercato in confronto alle sfide che si propongono quotidianamente
E poi affrontare i temi a capitalizzazione che fra l'altro è il tema del sociologo dottor non solo il suo il calcolo sociologo autore anche capitali strani ma è anche col socio lavoratore
Vuole dire anche stabilire una dialettica vera fra i proprietari voglio dire dell'azienda cooperativa e il Dell'Elce che li dirige le rappresentanze che li dirigono c'è questa idea insomma di un'impresa senza proprietari che risponde genericamente al movimento è l'altra faccia poi di quello che ho chiamato prima le i fenomeni che abbiamo avuto di fugace solistica di Tiraspol abilitazione delle basi di di di di di di direzioni iper individualistiche con con gli effetti che abbiamo avuto c'è un con una connessione tra tutto questo naturalmente
Ora
Ne abbiamo la storia del mento cooperativo soprattutto quello diciamo la verità soprattutto quello che fa capo lega delle cooperative che ha una storia dal punto di vista ideale politico anche più marcata di altre centrali cooperative
Altre centrali cooperative soprattutto alla pedana centrale cooperativa Confcooperative voglio dire ha avuto sicuramente nel suo storie pronta giusto di parallelismo politico quello avuto negli anni trenta anni la lega delle cooperative ma voi perché
E quel parallelismo si è sciolto per tutti ma in particolare dalla tappate venuto meno anche quello che è il soggetto politico di riferimento di quella forma di parallelismo voi perché
Non c'è mai stato una così folti identità anche ideologica mia storia mito cooperativo bianco in confronto quelle munito cooperativo della Lega sta di fatto che esso malinteso cooperative
Degli aderenti al cooperativo anche centrali minori hanno sempre avuto probabilmente una minore connotazione di movimento cioè di identità collettiva di far parte di un collettivo forte chiamato con la cera tossica di Centallo di associazioni abbia vinto una centrale e molti più fenomeni individualismo imprenditoriali presenta un bel che andavano male imprese fra di loro in concorrenza cioè in altri termini mi pare di poter dire che il tessuto connettivo di altre centrali cooperative è stato storicamente parlando l'altro sto parlando di questa fase di utili in pochi anni
è stato meno forte di quello che è stato la fa potenza del tessuto connettivo interno
Fra le imprese aderenti alla lega cooperative tant'è vero che in molti momenti in movimento ha fatto vendeva ha fatto premio in confronto poi l'individualità dell'impresa la sua dinamica sua logica io mi ricordo insomma quando in anni lontani io stavo meno corriva telaio poeti concerie siccome ciò parla di centralità dell'impresa era tema Califfato e poi somma benissimo tutti un movimento ma poi si è ripreso ma vanno bene se lo conoscevo la mente degli utili sono sicuramente mercato non c'è movimento che tenga era questo il segno collettivo no di quella forma di quella polo d'ordine dice poi la centralità da imprese passato come stavo dicendo prima in alcuni casi la centralità
Topo individualizzato su singoli dirigenti così che abbiamo avuto quei fenomeni che ho ricordato ma voglio che però mi fido del mio ragionamento dicevo l'Astoi nato cooperativo della Libia è una storia di forte identità collettiva di fare già collettiva come movimento prima ancora che come soci di un'impresa e poi i soci dell'impresa righe che sento patti di un progetto più generali prima ancora che di essere lavoratori soci e voglio dire con il ritorno in positivo o negativo dell'impresa per cui lavora
Questi elementi di forte identità
Della connotazione detto cooperativo italiano soprattutto di quello cosiddetto rosso una tradizionale distinzione fra cooperative rosse bianche è stato un punto di forza sicuramente non stordimento cooperativo italiano
è stato anche un punto che ha consentito di passare negli anni prenotarmi attraverso difficoltà enormi attraverso momenti di di di discriminazione politica di emarginazione politica comunque ma di solito cooperativo della lega negli anni duri voglio dire quando e se di sinistra voleva dire noto al mercato quasi tagliati fuori prima di tutto per possibilità stessa di o partecipare ai grandi appalti pubblici pubblici pilotati o dallo Stato o dalle partecipazioni statali
E tuttavia questa foto in marcatura di identità collettiva a in qualche modo messo in ombra il discorso dell'identità di impresa per singole imprese in quanto tale coi suoi problemi e dentro l'impresa dell'identità del s'socio lavora tolti parliamo d'altro mito sopra le cooperative di lavoro non voglio generalizzare questo discorso di cooperazione di consumo di utenza oggi abitazione che hanno tematiche diverse anche se hanno il tratto comune
Di impresa cooperativa o da noi
Dovremo in qualche modo andare fosse in futuro ci stiamo già andando secondo me credo insomma tutti consapevoli ha un'esperienza cooperativi in Italia che sarà sicuramente meno marcata politicamente
E non dobbiamo avere paura che questo venga anzi aggiungo che prima si deve le condizioni per una grande aggregazione del grosso momento cooperativi italiano bianco rosso verde che sia meglio è per la democrazia italiana e meglio è per le cooperative
Pensate invece che storie lontane sono storie con forte connotazione anche reciprocamente polemica e concorrenziale
Va bene quindi ed operativo meno marcato dal punto di vista dell'identità ideologica ma vorrei dire perfino dell'identità ideale se identità ideale deve essere sentita come una specie poi di filtro contro le logiche di impresa contro oggi un'impresa moderna contro le logiche di stare sul mercato in termini adeguati e avere contemporaneamente impresa è molto più capaci di di il Corriere improprio ma appunto l'ora qui essi il tema evocate richiama secondo capitolo che dicevo accanto quello delle regole di governo imprese operative colore a capitalizzazione ora
Io penso che noi dobbiamo
Superare alcuni freni più o meno di cui siamo più o meno esplicitamente consapevoli ma che tuttavia ci sono con Hopa che modo un tabù non rimosso ma nel modo di affrontare queste questioni dentro al movimento cooperativo
Uno dei tabù è quello secondo cui affrontare apertamente questo tema vuol dire rinunciare i famosi benefici fiscali
I famosi grandi benefici che tardivi dell'articolo quaranta quaranta cinque sopra come dicono i principi uno dell'articolo quarantacinque istituzioni poi dei decreti legislativi dell'immediato dopoguerra che hanno sancito dal sei di principi fiscali a favore del movimento cooperativo
Badate
La vicenda dell'Iraq al di là delle distorsioni che l'Iva possa contenere non so però se faccio veramente unita al costo lavoretti viceministro delle Finanze con tutte le tabelle presentate che
Non c'è un aumento del costo del lavoro soprattutto non c'è nelle imprese che hanno un grosso parte di lavoratori ai redditi medio-bassi e le cooperative in generale hanno la grande ma se loro dei loro lavoratori voglio dire socio un socio che siano redditi medio-bassi un certo redditi alti ma comunque sia
Diciamo che influenza su costo del lavoro quando non sia di di svantaggio l'Iban interno di vantaggio molto relativo c'è sicuramente
E uno dei punti per cui si era pensato leader degli anni passati come un forte incentivo sono il costo del lavoro concretamente Luceri fatti non si sta manifestando Maldive però che sì è vero l'opposto
Ma la vicenda dell'IVA pagina voglio dire di altre voci su cui si sta discutendo scherzo stato sollevato anche nell'azione di puzze Stati proposte degli enti in sé conoscitive da parte del presidente via Barberini a tre centraline confronto la commissione di trenta bicamerale
E poi c'è il delirio comunque sia dia dei dettagli evidenzia una cosa precisa
La cosa precise che a regime quando io sarà entrato totalmente decimi lo scaltro che c'era fra imprese cooperative e imprese private tout-court che è circa del cinquantuno cinquantadue per cento citi tassazione da un lato i profitti e di non tassazione dall'altra si riduce intanto in termini mediante al trentatré per cento
E il collaudo all'incantarsi che ancora moderatamente ma tende a ridurre ulteriormente la pressione fiscale sui redditi d'impresa tu cuoceteli presso privati
Questo scalino si ridurrà ulteriormente allora io non vorrei che dietro la difesa di questi famosi privilegi per cui quelle cooperative sono regolarmente attaccate dalla Confindustria dalla destra eccetera eccetera eccetera
Si facesse una sorta di veto psicologico a pensare in termini più moderni al a questo discorso poniamo mettono un momento sotto interrogativa i vantaggi fiscali
Non per rinunciarci a priori nessuna privo di non c'è nulla ma per dire possa vagamente a discussione lavori noi quell'euro sette lo equilibrio proprio sull'altro versante cosa potremmo acquisire
Ecco io ho l'impressione che qui c'è un tabù psicologico che non consente di affrontare almeno apertamente magari si fa contorto per dire stiamo fermi dove siamo fatto tutte le verifiche medio tentare finché dura di mantenere questo che apprezziamo missionario nuove possibilità
Però questo non avviene secondo me con in modo sufficiente
E questo vuole dire allora affrontare il problema del tratto di come si vengono vengono remunerati soci dell'impresa cooperativa di lavoro in termini di salario mettermi anche di reddito da capitani
Questo vuole dire anche e discute volte la legge cinquantanove ad aperture capitali privati non c'è dubbio che io non ho una formula che questo punto di vista lo sto dicendo io c'ho già un'idea adesso ve la propongo che hai ditemi poi pensate si discostano pensa
Però
Qualche in qualche modo questo abbiamo affrontato in modo un po'più deciso di quello che ancora non siamo usciti da fare
Perché se non l'affrontiamo i fatti ci verrà imposto mandarlo che cito Palermo ad essere espulsi dal mercato non mandano i capitali sufficienti a no non basta all'appello alle banche
Le banche non sono totalmente un organo di ben organismo di beneficenza anzi badate che la critica che ne facciamo sistema bancario italiano come PDS DS ancora poco efficiente di guadagnare poco
Quindi pensare che le banche si porranno di fronte a imprese cooperative l'operatività mi opporrei critico c'avete bisogno che ci pensiamo noi non esiste certo mai diciamo alle banche che bisogna guardare anche i progetti dell'impresa e non solo ai Ayala chiede come si potrebbe dire i patrimoni materiali alle garanzie materiali che posso portare dotazione ma la fine siccome era la competitività pare banche crescerà
E crescerà ulteriormente con lo scarso livello di reddito che le banche hanno in termini di spread frate interessi attivi e passivi o qui Magi più ti richiamo ancora il cambio perché passa un anno quel margine di ultimo ci più perché non c'è più giù di cambiare
Cerchiamo tutti conto che dalle banche non possiamo attenderci atteggiamenti
Cambiamenti atteggiamento in nome in qualche modo di un dovere politico ideale di sostenere le imprese esposte alla luce dei Cuccia come densa di ritorno
E allora non c'è capitale di credito che alla lunga posso sostituire i capitali di rischio questo vale per le imprese private ma vale anche per le imprese cooperative
E allora bisogna che questo prima ce lo portiamo più direttamente e più apertamente vedendo anche voglio dire io dico andiamo un po'venire com'è stato detto un po'meglio ancora esperienze di altri Paesi europei è vero purtroppo che
Le imprese cooperazione di lavoro solo con l'esperienza
Principalmente italiana c'è qualche cosa e significativi Spagna qualcosa in caccia ma sono sicuramente
Il grosso cooperazione europea a un'altra connotazione voi cooperazione agricola o e cooperazione di consumo e cooperazioni intenso e cooperazione di credito cooperazione di lavoro ce n'è poco in atti ma qualcosa c'è
Andiamo un po'a vedere anche un confronto in queste questioni siccome però di uno di questi Paesi non c'è neanche l'assetto fiscale che abbiamo avuto in Italia che è stato il punto di forza ma oggi può diventare perfino come si potrebbe dire insomma la l'erede
Il sonnifero no al cambiamento andiamo a vedere un momento come affronto la la procedevate Capital ci sono esperienze punto state ricordate americani che non sono spesso
Metri tipo cooperativa una nostra eccezione tuttavia sono sempre nel modo della partecipazione dei lavoratori al capitale dei eccetera eccetera però badate che
Su queste cose dobbiamo fare un passo avanti più forte
E io dico dal punto di vista politico voglio dire che i il compito di un partito come come PDS quello di affiancare questo spazio di appoggiarlo
Naturalmente non credo che debba essere un partito propone la soluzione
Al posto delle centrali cooperative rosse centrali cooperative dove associazioni voglio dire ad avanzare delle proposte e tuttavia dovete sapere che una un affiancamento positivo per la modernizzazione per il rilancio su base rinnovati di un futuro voglio dire dove papà decentrati abbiamo spalle momento cooperativa l'interesse strategico
Per un partito come quello che sono qui questa sera presentato in cui militò in tanti cooperatori italiani Bonessio chiaro dicendo questo noi non ci muoviamo più nell'ottica vecchia di anni lontani in cui prima ancora del Pd SPC pensava in qualche modo che le uniche imprese amiche fossero le cooperative o forse i ceti più piccoli marginali voglio dire delle piccole imprese autonome tutto il resto fossero i nemici di classe la Combat per nostra fortuna ci muoviamo in un atto oggi che ne vogliamo misurarci con tutto il mondo imprenditoriale spingevano modernizzazione spinge ho giocato un ruolo che tenga l'Italia nel mondo e che faccio sviluppare di più in Italia l'economia e l'occupazione
Ma superati questi questi dogmatici mitologici non potete non siamo consapevoli dello spazio che storicamente unito cooperativo giocato democrazie italiani interni sociali oltre che i democratici e della possibilità di voto cooperativo posso giocare ancora nel futuro del nostro paese e quindi in sostanza quindi lei
Coraggio affrontiamo con più decisione e determinazione questi temi e vediamo di sfida il mondo politico proprio su questo terreno
E siamo di cuore
Lanfranco Turci che come sempre quando viene nostre se ne
Si ritrova in casa
Ci conosce come nessun altri dire io le sollecitazioni le riflessioni le proposte che lo e affatto secondo messo saranno elementi preziosi di riflessione per la nostra associazione
A questo punto la proposta che noi facciamo è di rinviare a domani il proseguo della discussione scusandoci con coloro che nell'anno gli ha previsto con intervento però che ci sono venute numerose
Ieri e sollecitazioni
è che tutta una serie di servizi dalle sei in poi non ci sono più comprese è contesi perché
Ove per dar modo a tutti coloro che sono iscritti a parlare di intervenire
E Congo con le due Commissioni sono convocate domani mattina per le ore nove sia la Commissione per la proposta di commissione elettorale che la proposta missione verifica poteri Giachini e de Bortoli sono pregati di contattare tutti i componenti delle due commissioni grazie buonasera
Quest'qui qui quindi quanto qui quindi quanto qui quindi qui qui quanto qui
Qui quest'quanto quest'qui qui
Qui quindi qui quindi quanto qui quindi quindi
Quella quindi qui qui qui quindi quindi quanto qui qui quanto qui qui quanto qui qui qui qui queste qui quindi
Questa
Quindi questa
Qui qui qui quindi quella
Quanto qui
Quindi
Quindi qui qui questo quindi quanto qui quella qui quindi quindi qui quanto quindi qui quindi qui quella quanto
Quindi
Qua qui
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Quindi qui
Questi
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Quindi qui quindi qui
Qui quindi qui qui quindi quattro
Quindi qui quanto quindi quindi quattro quindi qui qui
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Questa
Quella
Quindi quest'quanto qui
Qua qua
Quanto quanto
Qua qui
Quindi qui quindi quindi qui qui quindi qua qui qui qua quanto qui quindi qui quindi
Qui quindi
Quindi
Il terzo
Questi
Quella
Qui quindi quindi qui quindi
Quindi
Quanto qui
Qui
Quella
Qui quanto