"Mille imprese cooperano al Duemila" 1^ Assemblea triennale dell'Associazione Nazionale Cooperative di Produzione e Lavoro (ANCPL) organizzata nei giorni 1° e 2 dicembre 1997

La parola ora a Dario Crespi che presidente
Della associazione che raggruppa le imprese generali associazione con la guardiamo numerosi i rapporti
Numerosi e buoni rapporti
Chiede l'unica porta ieri non è potuto venire e qui
Grazie
Allora io cercherò di concentrare
Le tante cose che ho quasi sempre partire
In in poco tempo comincerei ringraziando l'amico Franco Buzzi per avermi invitato qui per avermi tanto
La possibilità di parlare
Evidentemente io mi occupo di un mondo diverso da quello delle cooperative vorrei quindi affrontare alcuni temi che ritengo abbiamo in comune
Abbiamo in comune la sopravvivenza
Abbiamo in comune la necessità di occuparci del nostro futuro
Vedo che il vostro
Cartellone mette molto in evidenza il discorso per il futuro
E poi sottoscrive mille impresa il compleanno al due mila allora io mi sono domandato questa mattina leggendo questo sottotitolo
E accorgendomi che mancano settecento sessanta giorni al due mila cioè quasi niente
Mi sono domandato quali sono le linee guida che il settore si vorrà dare per il terzo millennio
Ci sono forse no
E quindi io auspico che i buoni rapporti di collaborazione che ci vedono già molto spesso uniti e assieme
Aumentino perché credo che ci sia veramente bisogno
Di una svolta
Tornando al futuro
Questo futuro che è scritto così grande lì davanti a tutti voi io ho
L'ho letto in un'altra maniera
Cioè una visione associativa e una visione di impresa
Romano non vi ha detto che io mi occupo anche di impresa non sono un uomo di struttura io sono un uomo di Teresa
E poi incidentalmente mi occupo di associazione perché credo che l'impresa si debba occupare di creare le condizioni per la propria sopravvivenza
E allora il futuro che cosa vuol dire il futuro delle costruzioni o le costruzioni del futuro
Sembra un gioco di parole non lo è assolutamente il futuro delle costruzioni è un tema tipicamente associativo adesso
Quando arrivi quale secondo il mio punto di vista le costruzioni per il futuro sono un tema tipicamente impresa
Il futuro delle costruzioni
Io credo che le nostre aziende le nostre associazioni debbano darci una mano a trovare una nuova missione dell'impresa
Leggo l'amico Bossi sul giornale oggi
E dice saremmo cerniera per lo sviluppo e mettendo occupazione quale punto fondamentale
Per questo sviluppo
Io sono non d'accordo d'accordissimo su questa cosa però credo che per effettuare per raggiungere questo sviluppo
E per quindi riuscire a creare dico creare spero spero creare non solo mantenere l'occupazione
Bisogna effettivamente provare una nuova missione all'impresa
E quindi creare questo futuro per le costruzioni
Tutti dico tutti i danni parlano di una specie di bestia nera il project financing
Non so quanti
Credo pochi sappiano che cosa è
Però è assolutamente certo che
Nel mondo
Ci sono sempre meno risorse l'italiano non ve lo devo dire io che a poche risorse in termini di lavori pubblici
Quindi io sono nuovamente d'accordo con l'amico Buzzi quando
Dice che è necessario procedere lo lo leggo sempre tra virgolette è necessario procedere a un rilancio degli investimenti pubblici infrastrutture io sono d'accordo Franco però bisogna vedere dove troviamo i soldi
O dove trovarla sciolto allora se vogliamo essere realisti dobbiamo forse renderci conto che questi soldi non ci sono
O comunque ce ne sono molto meno e allora io penso che dobbiamo essere noi i primi a cominciare a cambiare ha cominciato a diventare trainanti a trovare una nuova dimensione di impresa che vada effettivamente a verificare se è possibile il finanziamento privato dell'opera pubblica
E se sì a quali condizioni io personalmente penso che questo debba essere il tema associativo per creare il futuro delle costruzioni
Più che leggere e rileggere questa noiosa legge Merloni che ormai abbiamo letto e riletto troppe volte perché non so neanche bene se ci serva qualche cosa o no
Sono sempre più convinto che non ci serva anche perché non so una volta che se qualcuno sarà riuscito a licenziarla
Non so a che cosa si applica a perché probabilmente appunto fondi non ce ne saranno più quindi non so bene a che cosa serva mentre invece occuparsi di come finanziare
La realizzazione delle infrastrutture di un Paese è fondamentale per quell'occupazione a cui ci riferivamo prima dico riferivamo capì che citavo Bucci
Non c'è occupazione senza sviluppo economico non è possibile non è possibile un corretto sviluppo economico senza un coretto livello di infrastrutturazione
è inutile che noi parliamo di Europa è inutile che il nostro caro simpatico
Presidente del Consiglio ci faccia pagare una tassa per l'Europa
Non ci doti degli strumenti per riuscire a restare dentro questo dopo una volta che ci saremmo imperanti
E non ci resteremo soltanto con lo sviluppo dell'economia
Che ci dovrà portare a vedere l'Europa come un mercato domestico e questo ci riusciremo soltanto attraverso le capacità finanziarie
Del nostro sistema e quando dico nostro sistema dico che dovremmo essere noi da cominciare a stimolare il sistema bancario a ragionare in maniere diverse da quelle che ha fatto fino a oggi
Sistema bancario fino a oggi ha concesso finanziamenti soltanto andando a verificare le capacità patrimoniali del proponente
Intanto non c'è niente di più sbagliato perché bisogna andare a vedere se quello che viene proposto è una buona idea o no ci può essere un proponente ricco che propone una cosa stupida
Allora per quale ragione dobbiamo andare dietro a queste fesserie il sistema bancario deve rendersi conto che deve scendere in campo in maniera vera seria
Cercare di fronteggiare la concorrenza del sistema bancario internazionale
E insieme al mondo delle costruzioni e della gestione e cercare di proporre ai governi al nostro governo al governo
Europeo l'applicazione di piani economici sostenibili e durevoli che consentano all'interno di quel periodo
Di
Farà credere nelle iniziative che essi portano avanti e quindi riuscire a creare nel mercato
Nel mercato di coloro i quali hanno per investire soldi anche pochi
Fare credere nella bontà di queste operazioni che devono diventare remunerative se non nessuno di voi me cara mille lire in una iniziativa di questo genere
Pensate se la prossima volta che comperate o volete fare qualcosa mettereste quelle stesse mille lire in un'iniziativa di realizzazione di un'opera pubblica se la risposta
Saranno significa che il sistema non funziona e quindi significa
Che il mondo delle associazioni qui mi guardo in faccia con i miei amici
Nona ancora raggiunto il suo obiettivo e quindi non ha creato gli futuro delle costruzioni
E per non annoiarvi troppo vengo al punto due le costruzioni del futuro
Negli ultimi cinquant'anni non ho visto non ho visto una azienda insisto non una investire in ricerca e sviluppo
Siamo colpevoli di questo tutti io per primo
Dico io per primo perché ho gestito gestisco aziende e non no investito una lira di ricerca e sviluppo ho utilizzato ha sfruttato la ricerca e lo sviluppo fatto da altri
E ora che ci mettiamo a lavorare cari amici anche su questo le costruzione del futuro sono un nuovo modo di costruire sono un nuovo modo di realizzare le cose sono raggiungerebbe i livelli di standardizzazione che ritengo possibili ma che oggi sono assolutamente inimmaginabili
E per far e anche per fare questo dobbiamo collaborare
Con i governi e con la politica perché la ricerca e lo sviluppo dovrebbe essere facilitata dovrebbe essere del passata dovrebbe essere spinta aiutata in tutti i modi primo perché la ricerca e lo sviluppo la stessa essa stessa
è occupazione
E occupazione tra l'altro di intelligenze il modo di dare spazio ai giovani di crearli un futuro torno sempre a quel futuro che voi avete scritto lì
Perché credo debba essere il fondamento del nostro operato nei prossimi anni
Per trovare il futuro delle costruzioni e le costruzioni del futuro grazie
Grazie all'ingegner Dario Crespi che insomma avete sentito linguaggio ormai questo nel mondo delle costruzioni mi pare sia diventato abbastanza comune questi sono i prodromi di una alleanza che serve per le politiche
Anche nei confronti del Governo nei confronti delle istituzioni nei confronti e anche se si si può dire credo di una evoluzione dell'impresa per una ingresso dell'Italia e degli imprenditori italiani in Europa
Grazie Dario la parola Adalberto Zeri amministratore delegato sei
Si prepari Mauro Giordani si prepari ma
Avrei voluto centrare il mio intervento così come d'altra parte suggerito Minasso tempo da da presidente Buzzi
Sulla questione della promozione
Come vedrete mi avevo di questo ma sfortunatamente loro parlare o comunque accusare parte del mio tempo
Per quella specifica forma di promozione che è andata fino adesso conosciuta come legge Marcora
Vuole soltanto dare qualche dato su questo punto
In generale questa legge non contando soltanto su ciò che ha fatto Jeffery ha consentito di creare otto mila posti di lavoro in circa duecento nuovi prese con un impegno di risorse pubbliche
Di trenta milioni per addetto e un fatturato complessivo ottocento miliardi
Tanto per capire le cifre relative questo significa quindici per cento della produzione industriale della lega i quindici per cento
Del fatturato il venticinque per cento dell'occupazione
Questo per dire come ha pesato questo nelle nuove cooperative costituite dalla stessa lega in questi in questi anni
Ebbene questa esperienza
Che oltre i dati quantitativi ha avuto anche un ruolo più direttamente culturale politico concorrendo con altre forme analoghe a far crescere l'assunzione di responsabilità dei lavoratori
E a diffondere lo spirito imprenditoriale ebbene dicevo come avete notato in più di un intervento questa esperienza si trova oggi in una situazione di stallo
C'è qualcheduno che ha parlato proprio questa mattina o ieri di crisi dice ferì io su questo voglio essere molto chiaro non c'è una crisi dice fece una crisi di rapporto politico tra movimento cooperativo paradossalmente ministero dell'industria
Da dove arriva questo questa problematica
L'Unione Europea
E questo lo riprendono più tardi
Come a molti di voi è noto ha da molto tempo da tempo non dà molto somma assunto nei confronti della legge Marcora una posizione di ostilità
Rilevando che il meccanismo previsto costituisce un aiuto di Stato che pur riguardando piccole e medie imprese e disoccupati è incompatibile con le regole dell'unione europea stessa
Io credo che la decisione dell'Unione Europea sia sbagliata e derivi da un approccio schematico e burocratico al problema della concorrenza
Non di meno
In realtà da molto tempo da almeno due anni e mezzo tre
Prendendo atto dell'impostazione europea CFI
E con essa le centrali cooperative avevano elaborato un progetto di riforma capaci di rientra nella logica comunitaria questo è stato portato all'attenzione dei responsabili politici all'inizio dell'attuale legislatura ed è diventato oggetto di analisi da parte del ministero competente
Sin dal momento in cui la UE c'è l'Unione europea tali inizio di quest'anno esplicitato la sua posizione
Sappiamo che finalmente nei giorni scorsi il progetto è stato portato all'attenzione dell'autorità dell'Unione
Avendo il ministero dell'industria per l'intanto ottenuto con la legge Bersani la delega ai emanare con decreto una nuova disciplina
Quindi da questo punto di vista la procedura per revisionare la Marcorè renderà un'altra volta operativa sembra essere partita
Le procedure scelte peraltro hanno preso prenderanno ancora tempo e il tempo come è noto ognuno di noi
Soprattutto quando parliamo di fenomeni sociali ed economici non è un fatto irrilevante
Ma è anzi un fatto decisivo
Io ho l'impressione che di tempo ne abbiamo poco attualmente esistono non meno di quarantacinque cooperativa tra quelle già approvate e le nuove domande sin qui presenti unte con oltre mille cinquecento occupati che attendono che il meccanismo si sblocchi
Con grande franchezza devo dire qua anche se non ci sono gli interlocutori
Che se da un lato abbiamo avuto modo e ho avuto modo di apprezzare il ministero
Per il lavoro fatto dall'altro lato non posso non più tardi di accertare l'assenza di risultati
E in questo caso quello che conta sono soltanto i risultati
Se questi giungeranno in tempo utile non potremmo che dire bene se questi non giungeranno in tempo utile
Credo che bisogna denunciare con vigore le conseguenti responsabilità
So che prossimi giorni ci sarà un incontro col ministro
Non vorremmo io vorrei che da questo incontro esca con chiarezza diciamo cristallina se possibile dopo un lungo periodo di tempo
L'impegno convinto ad agire perché la nuova Marcora con risorse adeguate procedure Angelini diventi operativo col nuovo anno
E si trova una giusta soluzione per le attese delle cooperative
Già deliberate dal ministro dell'industria oppure un altrettanto chiaro decisioni conseguenti assunzione di responsabilità
Nel senso che l'esperienza dei per ritenersi conclusa
Io credo che lo strumento ma Marcora sia stato e sia soprattutto in futuro un uno strumento di promozione particolarmente significativo e al limite formidabile
Io ritengo che grazie a questo strumento si potrebbe diciamo così costituire almeno due mila posti di lavoro l'anno
E questo è come dicevo ai numeri precedenti uno degli elementi che ha fatto sì che l'associazione associarsi a un numero di cooperative nei settori extra costruzione piuttosto significativo negli ultimi anni ed è uno delle il rilievo da parte dei lavoratori che l'azienda in crisi e la tradizione
E la storia del movimento cooperativo di produzione e lavoro
Se ci pensate tutta la cooperazione di produzione e lavoro nasce sostanzialmente attraverso da due fenomeni le aziende in crisi e i lavoratori che diciamo diventano protagonisti rilevando l'azienda in qualche modo dei modi possibili
Oppure i lavoratori
Che non avendo occupazione pur non provenendo detenuti inglesi non ha non si non attendono che il posto di lavoro ma si danno da fare farne la storia dell'impresa di costruzione
E questa qua sostanzialmente all'inizio
Queste sono questo è il terreno della promozione classica del produzione e lavoro e credo che questo debba rimanere opposta rimanere nel futuro il terreno classico
Devo aggiungere però che e qua diciamo così vi chiedo qualche minuto
Che in questa fase in questa fase
Di grandi cambiamenti si aprono almeno tre altri insetti comparse diciamo così i tratti e dimensione di promozione
La privatizzazione in particolare degli enti non statali
Le forme di partecipazione dei lavoratori una probità ripeta che si diffonde a prescindere dalla cooperazione
E che conseguente anche sale diciamo così al venir meno del settore statale dell'economia qual ridursi a spostare l'economia l'iniziativa dei lavoratori dipendenti non di aziende in crisi che però incominciano
E sempre più sarà così nel futuro
A non avere più le stesse caratteristiche di lavoro fisso che avevano in passato ma correre su se stessi il rischio d'impresa molto più rilevante mente che non in passato e che a questo punto ho nei meccanismi di successione un altri meccanismi possono e vogliono fare impresa per loro conto
Se pensiamo a questi tre ulteriori campi e pensiamo cosa sta maturando in questi tre ulteriori campi non ci rendiamo conto
Che i problemi di cui si è parlato qua
Intorno alla struttura della cooperazione lavoro della struttura CUP organizzativa dell'impresa di produzione e lavoro
Non appaiono più completamente idoneo
Per quanto riguarda la privatizzazione di Seborga apparato statale non pubblico non statale la recentissima legge finanziaria prevede che questa possa essere ceduto a terzi
A società in cui partecipano anche i lavoratori ma non fa alcun riferimento alle cooperative e non può farlo riferimento la cooperativa perché suppone che la cessione di queste attività che sono attività più minute che non quelle tradizionale siano fatte in congiunzione tra lavoratori e altri soggetti l'attesa cosa avviene
Per la crescente e rapidamente crescendo
Partecipazione dei lavoratori alla proprietà delle imprese
Per così probabilmente avverrà anche per la cessione di impresa e non in crisi da parte dei proprietari ai dipendenti
Questo ci pone un problema molto grosso
Si pone un problema per un verso di identità ma per altro verso non di schiacciamento sullo strumento rispetto all'obiettivo
L'obiettivo della produzione lavoro è stato il lavoro
E attraverso questo è nato lo strumento della cooperativa di produzione lavoro così come lo conosciamo classicamente ma l'obiettivo è quello di fare lavoro e impresa
Se per fare lavoro impresa occorre assumere
Ho
Sviluppare il modello nostro compito se non vogliamo rimanere
Diciamo attardati
E sostanzialmente perdere nostro compito è quello di adeguare rapidamente le nostre possibilità mi stanno facendo cenno
Che devo chiudere io però vorrei fare
Mi sembrano molto rilevanti e di suggerimenti venuti ieri da due interventi esterni dai grandi per un verso per la prima parte in cui diceva perché in movimento cooperativo in qualche modo non si occupa dell'azionariato dei dipendenti
Da Turci che diceva
Dovete ripensare il vostro modello e non pensate che ci pensiamo noi per voi ma dovete ripensarlo vuole a questo punto io vi chiederei esplicitamente chiedere l'Assemblea
Che subito dopo l'assemblea si forme io so che si sta lavorando sul socio lavoratore so che sta lavorando sulla riforma dell'esitazione cooperativa
Ma su questo aspetto del i lavoratori e l'impresa credo che occorra che la produzione lavoro
Metta in piedi un gruppo di lavoro molto serio e spregiudicato diciamo così consentiti nelle parole
I mortali da capire come sta ci si inserisce in un mondo che è completamente cambiato che sta rapidamente cambiando rispetto a quello che noi siamo stati abituati a dividere grazie
Grazie
è evidente che l'Assemblea è un momento di partenza per una discussione che si svilupperà nei prossimi giorni
è arrivato un messaggio da parte del ministro Bersani che vi leggo purtroppo interroga in inderogabili impegni di governo non mi consentono di prendere parte ai vostri lavori
I temi all'attenzione della vostra assemblea sono di grande interesse e desidererei conoscere gli esiti della vostra discussione sono quindi disponibile ad un incontro da fissare già nelle prossime settimane
Nel formulare i migliori auguri di buon lavoro invio cordiali saluti noi ringraziamo il ministro Bersani
Purtroppo l'impossibilità di questi giorni conosciamo tutti avremo modo di proseguire con lui una discussione che già iniziato diamo la parola agli organi si prepari fitta
Che presidente Giordani Mauro presidente CCC
Gigi cieche
Il cinque di dicembre come credo sia già stata anche detto diventerà un po'più grande
Considerando che firmeremo l'atto diffusione tra Accame e ci si è quindi
Poi parte un percorso sicuramente
Molto lungo molto importante una di queste dovrò parlare
Innanzitutto credo che l'associazione
Debba essere contenta di come per lo meno è cominciata questa Assemblea
Non mi ricordo da parecchio tempo un'assemblea così numerosa come quella di ieri che ha ha perduto i lavori ed ha ascoltato la relazione introduttiva di Franco Buzzi naturalmente gli interventi che ci sono stati
Questo fatto credo molto importante perché dimostra come
Ci sia una ripresa di una volontà di stare insieme
Non soltanto per leccarsi le ferite ma anche per appunto guardare
Alla futuro che
Il tema fra l'altro di questa prima Assemblea triennali io credo che questo sia un buon viatico proprio per guardare al futuro un buon viatico perché
Conclusione sì un buon viatico perché perché ne ha bisogno
In quanto io ritengo forse con una sottolineatura un po'diverso da quella che veniva nella relazione io credo che la crisi del settore costruzioni quello di cui naturalmente mi occupo un poi di cui ho maggiore competenza
La crisi non è assolutamente terminata
E quando parlo di come produttore
Dieci
Quando parlo di crisi del settore non penso tanto alle crisi delle imprese anche io faccio una distinzione in questo caso come faceva prima Crespi tra il settore le singole imprese
Crisi imprese ci sono sempre state e probabilmente ce ne saranno ancora anche nel nostro mondo anche se credo siamo più apprezzate di qualche tempo fa per per affrontarle quando balli che il settore palline che li strutturale
Una crisi che non è cominciata come si può pensare con Tangentopoli o poco prima
La crisi strutturale di questo settore di cui noi abbiamo avuto l'impressione che fosse fondamentalmente quantitativa
In realtà è una crisi molto più profonda
è una crisi che
E certamente anche di carattere quantitativo ma in Italia per lo meno non soltanto in Italia ha delle caratteristiche direi strutturali qualitativa e quindi molto più complesse da affrontare sia da parte della politica
Ma anche da parte dell'impresa e delle organizzazioni dell'impresa che a questa crisi in qualche modo dovrebbero potere suggerire quanto meno delle delle risposte
L'aspetto quantitativo
Un aspetto che abbiamo visto con la soprattutto nel settore pubblico con i il crollo dei dei dei bandi che ci sono stati negli anni
Adesso stanno riprendendo ciò nonostante i margini delle attività che riusciamo a spuntare restano molto bassi qui questo è un dato sicuramente strutturale
Ma un altro elemento che credo vada sottolineato per evidenziare lo stato di crisi reale e non è evidentemente l'unico
Quella che io penso ossia una segnalazione di una volontà di separazione netta
Tra per esempio la progettazione la costruzione
Questo significa
Che in presenza fra l'altro di una pubblica amministrazione non capace di assumersi in maniera compiuta il ruolo di soggetto programmatore e di progettazione
C'è uno spostamento di egemonia
Tra l'impresa che fino al mille novecentonovantadue
Quando competeva nel mercato per il trentacinque e anche quaranta per cento forse in maniera reiterata era un'impresa chiamata concorre in appalti concorso quindi metteva a disposizione
Della pubblica amministrazione la propria capacità propositiva
Sappiamo che non era sempre così però questo è un dato fondamentale oggi questa capacità propositiva si sposta siano al tre per cento
Questo è un dato strutturale un dato strutturale che con la legislazione in essere che raccoglie in un qualche modo in maniera se volete anche isterica
Delle delle istanze che sono venute da Napoli che mi sta se mi ripeto non attrezzate Puy per rivolgere questo ruolo egemone
Caratterizzate in definitiva una crisi che bene
Non ha a questo punto
Sì dal punto di vista del settore a mio parere e già un personaggio competente del settore come Niger Crespi in un qualche modo lo diceva non ha certamente già definito come dire nelle modalità nelle si vede veramente a mio parere la fine la fine del tunnel
Quindi dobbiamo pensare
Questa è la mia personalissima valutazione pessimistica di convivere con questa crisi e di
Attrezzarci per sfruttare al massimo quelle che sono naturalmente gli spazi che alle imprese sane sono consentiti per potere sicuramente in questo palle sopravvivere
Però credo che la crisi della committenza negativi del settore hanno soltanto ai fini dell'impresa è ancora crisi della committenza in un qualche modo possa essere vista come un'opportunità
Possa essere vista come un'opportunità lo diceva prima Crespi il problema in questo caso è anche quantitativo cioè quantitativo intendendo le risorse che
Le pubbliche le pubbliche amministrazioni possono mettere a disposizione per la ristrutturazione delle città a dei servizi tutte le cose di cui si sente parlare sui giornali
La crisi strutturale
Della committenza io credo che possa essere un'opportunità per ecco uso un termine che da qualche tempo non si usa più un sistema di imprese può probabilmente raccogliere al meglio e a rimettersi in competizione non tanto per riguardare riguadagnare l'egemonia del passato che sicuramente erano basate anche su fatti non propriamente non propriamente corretti ecco ma perlomeno per rimettersi in una
Ambito di propositività in buona sostanza che da un lato dovrebbe consentire di anche riguadagnare margini e credo che questo sia poi l'elemento l'elemento fondamentale
Ma dall'altro posso contribuire a coprire degli spazi che la committenza così com'è strutturato oggi come probabilmente lo sarà anche nel prossimo futuro non è nelle condizioni di potere di potere
A raccogliere raccogliere appieno
Quando dicevo di crisi naturalmente non dimentico però le crisi anche delle dell'impresa e perché è evidente che questo discorso che ho fatto di ristrutturazione del settore non può non passare
Che attraverso una profonda anche ristrutturazione naturalmente del del sistema delle imprese e delle e delle imprese e dell'intero singole
Cosa stanno facendo gli altri per credo rispondere maniera
Con tentativi con sperimentazioni tratto in mancanza di una politica il settore chiaramente non si possono fare che dei tentativi
Non tutti gli altri per gli altri temi in particolare le imprese private evidentemente hanno messo in campo delle fusioni
La risposta
Per cercare di avere delle dimensioni tali da consentire uno sviluppo di attività che non sono propriamente propriamente seccamente del di costruzioni è stata quella di fare dei di fondersi quindi di mettere insieme mezzi uomini capitali e si sono creati a questo punto tre perlomeno adesso gruppi di dimensioni tutt'altro che europee peraltro e sicuramente soggetti che si trovano a competere un mercato quell'italiano che a mio parere non è ancora particolarmente come dire attrattivo per dimensioni di questo genere
Che fanno con queste aggregazioni
Fondamentalmente adesso fanno dall'estero o mettere insieme poi in definitiva le loro presenze sull'alta velocità la grande commessa che coi attirato a come dire a
Fatto sì che si pensasse che queste aggregazioni fossero possibili
Credo che non si limiteranno a questo credo che attraverso queste creazioni perlomeno i segnali sono questi tenderanno a svolgere quel ruolo di promozione
Nei confronti delle pubbliche amministrazioni non attrezzate a cui prima facevo riferimento
E noi
Noi in questi anni ci siamo credo proprio fondamentalmente le cattive ferite
Sono stati alcuni anni di attesa non poteva ampiamente fare altrimenti
Ma io credo che non possiamo però continuare solo alle carceri ferite e a dire che bisognerebbe fare anche qualche cosa
Io credo che dobbiamo avere
L'intelligenza sicuramente non credo ci manchi il coraggio
Di rimettere in discussione alcuni paradigmi che ci hanno condotto in definitiva a gestire gestibile fino ad oggi
Per provare anche noi con delle forme originali a fare anche
Quello che hanno fatto altri di altri come si usa dire
Non ritengo però che la strada giusta questo una valutazione del tutto personale e credo che comunque vanno seguite le varie strade possibili non credo però che la star principale alla quale riferirsi siano le fusioni
Fondere capitali credo sia molto più facile
Che mettere insieme centinaia e centinaia di capitalisti tra virgolette cioè di soci di cooperative di di lavoro credo sia molto più difficile e soprattutto per impresa che hanno la caratteristica fondamentalmente di essere un Paese radicati sul territorio tutte anche le più grandi
Imprese che hanno un fortissimo radicamento con la propria vari sociale non credo che questa proprio delle fusioni sia la strada certo non va esclusa sia la strada la strada
Più facilmente praticabile andar sperimentata anche questo non ci sono dubbi però soprattutto le grandi missioni credo che questo sia particolarmente complesso non credo però che ci possa fare a meno di pensare che aggregazioni stabili tra imprese
Pietre grezze instabili non penso alla vecchia formula consortile
Penso a delle sperimentazioni che vanno fatte
Utilizzando naturalmente il Codice perché non possiamo fare a meno di pensare che abbiamo un codice civile a cui fare riferimento
Penso però che sia fondamentale mettersi ecco il coraggio mettersi attorno a un tavolo e cominciare o ricominciare a pensare a forme di aggregazione stabile che consentano di a vere
Nella nuova dimensione che negativa
La non no alla sostituzione delle cooperative nella loro attività caratteristica che dovranno continuare a fare dovranno continuare a fare meglio per riguadagnare le possibili magico
Ma per riuscire ad avere le dimensioni altrimenti difficilmente recuperabili
Per potere svolgere quelle funzioni nuove propositive che sicuramente questo naturalmente l'ottimismo della volontà le pubbliche amministrazioni chiedono quando penso a pubbliche amministrazioni penso ai soggetti che sostanzialmente programmano aggregano
La la società civile e credo che la nuova dimensione fatta attraverso delle aggregazioni stabili possa consentire possa consentire di raggiungere meglio questi questi scopi
Credo che con la
Con forme di aggregazioni stabili si possono cogliere anche i altri due obiettivi che brevissimamente brevissimamente dico quella promozione cooperativa
E quello della dare continuità questo movimento cooperativo che come diceva ieri Collina se si guarda indietro vede pochi capelli
Nieri
E molti capelli grigi e anche molte menti lucide nel senso che manca di capelli
Manca mancano delle generazioni ma anche per lo meno una generazione di dirigenti che posso prendere in mano questo metodo operativo tra una decina d'anni questo per lo meno è la mia opinione
Le aggregazioni notabili possono consentire di fare meglio un attività di promozione cooperativa che io mi permetto di non di di sottolineare una cosa che forse l'anima detto sufficienza
è stato sicuramente fatta è stata fatta anche bene da gesti forme non soltanto degli altiforni credo però che sia stata fatta più rispondendo
Ha delle domande che gli sono venute
Che non in maniera vorrei dire programmata
Non sono stati identificati dei settori nei quali intervenire e in cui investire e chiamare anche i soggetti importante investire ma si è semplicemente risposta delle domande questo va bene ma credo non basti
Regalò simili si richiude le io chiudo dicendo semplicemente che spero comoda franchezza spero che avremo la capacità di trovare quel coraggio che credo sia un fatto che ci dobbiamo dare
Grazie ma
La parola sicché
Si prepari vanno presidente della bilancia i precari presidente del Consorzio degli
Ma la condivisione dell'arresto di Bussi consentito coalizzare l'attenzione solo su alcuni punti specifici
Io credo che in questi tre anni movimento c'è stato certamente molto impegnato in una dura faticosa edifici l'opera è difeso di ristrutturazione
Sia sul fronte interno che esterno cioè la crisi di alcune grandi cooperative comparto edile l'attacco politico che abbiamo dovuto subire in questi anni di certamente lasciato segni ci ha costretto sul piano di difensiva dalla quale ancora oggi facciamo fatica a uscire del tutto credo che però innanzi non si prospettino come diceva relazione alcuni anni di possibile sviluppo economico stranamente interessante
Credo in questo caso il nostro ingresso in Europa soprattutto grazie
La pesante esposto di risanamento che il Paese ha compiuto in questi anni quindi uno scenario caratterizzato dalla stabilità dei cambi da una bassa inflazione da un calo dei tassi da una riduzione deficit dovrebbe consentire di destinare nuove risorse
Agli investimenti privati anche averle a ritrovare un nuovo impegno un nuovo ruolo nel nel promuovere nel finanziare anche opere infrastrutturali che certamente
Necessitano in un Paese come il nostro che da questo punto di vista è ancora un gatto da da coprire ma distante da coprire
Rispetto rispetto all'euro quindi credo uno scenario entro il quale la cooperazione non può non trovare un suo spazio di Christa se sapremo fare tesoro degli errori compiuti in questi anni
E se sapremo riconquistare anche uno spazio politico e di attenzione ai valori che rappresentiamo e anche alla nostra non irrilevante dimensione economica io credo che fare
Tesoro d'esperienze fatte vuol dire innanzitutto come ha fatto positivamente Buzzi nella sua relazione non nascondersi dietro le difficoltà pure enormi causati da questi anni di pesantissima crisi soprattutto nel nel comparto edile per giustificare
I disastri caduti ma credo che invece vada affrontata con decisione Pato affrontato oggi con il tema dell'adeguatezza dei gruppi dirigenti delle cooperative ancor più il tema del controllo delle cooperative
E quindi della necessità di poter ridiscutere nelle cooperative progetti di sviluppo sovradimensionate rispetto alle possibilità finanziarie patrimoniali professionali
O anche a Venturin se tu rispetti quali ma congiuntamente esperienze conoscenze e professionalità
Credo che ci sia necessità e il dovere di mettere di rimettere in discussione dei consigli d'amministrazione scelte di questo tipo quando queste cominciano a delinearsi quelli credo che questo sia un dovere
Dei gruppi dirigenti ho molto apprezzato presenti il metodo che ad esempio il settore della produzione lavoro si è dato a Modena
Che prevede il monitoraggio periodico sull'andamento delle cooperative anche un confronto continuo sugli obiettivi che le cooperative
Ci sono dati con anche un serio impegno da parte dirigente del come partecipare consigli amministrazione anche la vita delle cooperative io credo che sia questa la strada giusta se si vuole avere il polso delle situazioni reali delle cooperative
Credo che sia un dovere per le astrazioni attuare questo livello di confronto di controllo e credo anche che sia un dovere da padre cooperative garantire il massimo di disponibilità e garantire il massimo di trasparenza nei confronti di questa necessità
Chi non accetta le regole diventa qualcosa di incontrollabile e qualcosa di pericoloso
Quindi perciò chi rifiuta questo rapporto in trasparenza mio viso Simeto automaticamente al di fuori del nostro movimento e credo che rispetto questo testamento non dobbiamo mettere del rating non dobbiamo avere tentennamenti
Credo che il passato ci porti in questo senso per insegnamenti troppo importanti per dovere assolutamente cambiare registro
Tante sono delle esperienze ha poi un forte significato anche sul piano di lavoro politico-sindacale svolto a livello nazionale
Se da una parte fa certamente piacere cogliere nuove vitalità e nuovo dinamismo che ci fa uscire da una situazione di blocco propositivo nel quale difficoltà di questi anni certamente ci avevano ricondotto
Io do volentieri atto di questo di questa di questo nuovo di questo nuovo vitalità
Dall'altra non posso però non esprime preoccupazione per un'impostazione su alcuni temi come quelli del socio lavoratore della capitalizzazione recitazione cooperativa che mi lasciano un po'perplesso
Sarà probabilmente una mia carenza ma non riesco a vedere con chiarezza tutti gli obiettivi concreti i benefici reali e veniteci alcune alcune alcuni pericoli che a mio avviso è bene non sottovalutare
Credo che anche documento preparatorio nazionale non non vada al di là di alcune inno cessioni che parte ritengo anche estremamente condivisibili
Non vada al di là di un di una d'una enunciazione che crede ci richiede un livello di approfondimento molto forte molto serio
Tesoro dell'esperienza che in questo campo
Non vuol certo dire arroccarsi in difesa e conservatrici non è questo che che intendo non vuol dire difendere l'esistente rifiutando nobiltà e opportunità che meglio possono arrestare la cooperazione ad affrontare le sfide dei prossimi anni
Anche perché tra l'altro cui è significativo mutamenti stanno già vendendo anche al di fuori Dinoi e al di là delle nostre volontà cambiamenti sul piano fiscale e che sono già in atto e che potranno conseguenze importanti anche l'interno le cooperative
E non solo mi riferisco all'IRAP strato su questo condivido sfruttamento il giudizio che da robusti certamente stato strumenti importanti per quanto riguarda la semplificazione ma lo strumento che sta perdendo tutto il suo efficace se l'obiettivo era anche quello di un di una riduzione del costo del lavoro perché qui attraverso l'applicazione sul valore aggiunto si sta facendo entrare dalla finestra quello che si tratta voleva fare uscire dalla porta e quindi certamente questo purtroppo dirlo sta raggiungendo questo elemento novità nostro giungendo i risultati gli obiettivi attesi ma anche sulla tua in con taxi e credo che anche su questo tema si produrranno certamente degli elementi beneficio all'interno delle aziende private che egli andranno a ridurre il differenziale che prima esisteva su questo sul punto su questo punto importante la tassazione fra noi e le imprese private quindi figuriamoci se in questo contesto di mutamento non ci sia bisogno
Di una nostra azione incisiva difesa delle peculiarità della cooperazione ma credo che un conto sia pure la questione del trattamento fiscale delle quote di remunerazione del socio derivanti dagli utili gestioni oggi assoggettati ad aliquota in sia dal punto di vista fiscale sia dal punto di vista contributivo e così anche la quota destinata a capitale sociale che ha medesimo che al medesimo trattamento altra cosa innescare a mio avviso la minore la possibilità di trattamento del socio lavoratore al di sotto dei livelli minimi previsti dei contratti di lavoro
Dove in gran parte del movimento il problema esattamente l'opposto di dir con trattamenti con trattamenti retributivi che sono normalmente
Per via degli integrativi al di sopra della media e anche con livelli applicazione di qualifiche che sondano Anita al di sopra della media quindi con problemi esattamente opposto
Soloni Simo so benissimo che la proposta non è partito dalla lega
Ma nelle cooperative e così è stata percepita e così venne vissuta e cioè male e cioè male
Questo è un punto che mio avviso va ridiscusso vari affrontato e va anche rimosso perché credo siano ben altre cose su cui vale la pena affrontare un dibattito anche vivace col sindacato
E sono quindi i temi della flessibilità sui temi del salario variabile sono certamente altre cose importanti sui quali vale la pena confrontarsi limite anche scontrarsi col sindacato
Una pur
Amministratore delegato dell'ICI Cocco Lugo Ravenna si prepari Giulio principi che i romani farebbero bene a giudicare
Io vorrei fare alcune considerazioni sulla realtà in cui è maturata la mia esperienza di copertura
Brevemente ecco il settore industriale un'esperienza che ha avuto inizio lo dico con una certa appunto di orgoglio nel mille novecentosettantadue
Le cooperative che del settore industriale hanno raggiunto una dimensione ragguardevole non sono colpa ok
Vedendo anche esaminando i documenti libro suo che ci sono state date comunque ieri
Nonostante le alcuni casi di cessazione di attività
Che sono avvenuti negli ultimi cinque anni permane il fatto che la mortalità delle cooperative industriali e comunque decisamente inferiore rispetto a quello equivalente dell'industria privata italiana ed europea
Questo ci dovrebbe indicare che comunque questo tipo di cooperativa tiene
In questo settore prima di altri le cooperative hanno comunque dovuto competere con le altre aziende private quindi hanno dovuto imparare a competere con le aziende private
Anche in una logica di nobilitazione dell'economia
E non disattendendo comunque a loro modo dico alloro luogo di cooperativa in quanto motore di sviluppo democratico
Le nostre aziende si sono confrontate o hanno dovuto confrontarsi con le tende i privati su alcuni temi su quelli organizzativi
Sull'efficacia delle loro gestioni su quelli produttivi efficienza dei processi produttivi progettazione ottimizzazione della produzione
Commerciali quelli della competitività dei mercati fornitura dei servizi per fidelizzare il cliente perché nere legato sei il cliente
Finanziari io dico ed è importante ottimizzando anche le risorse quelle disponibili ovviamente per la gestione e per gli investimenti
Ed inoltre hanno anche cercato di motivare a tali obiettivi il corpo sociale
Compositi che tese a individuare le responsabilità e gli incentivi
La cooperativa nel settore industriale quindi è prima di tutto un'impresa competitiva
Anzi deve per forza essere un'impresa competitiva se vuole sopravvivere in questo settore
Per contrastare quella che è la concorrenzialità del mercato e soddisfare i propri clienti sono serie se comunque a Successo se riesce a confrontarsi positivamente con le altre in paese quindi a stare giornata anche con ricerca studi di mercato e vedere dove va il settore in cui opera perché non ha comunque un mercato protetto deve competere con efficienza quindi efficacia dipendere la sua formula imprenditoriale
La cooperativa quindi si configura a mio avviso come modello di sviluppo in cui i soci a questo punto lavorano di più e lavorano anche meglio
Gli strumenti di partecipazione devono essere finalizzati risultati la remunerazione economica che ne deriva
Può e deve essere anche comunque soddisfacente
Ci si potrebbe comunque interrogare ci interroghiamo nella nostra azienda spesso ma la cooperativa confrontandoci con un mercato quello dei cavi elettrici che dove le aziende tante ne nascono ma tante anche ne muoiano ciclicamente ogni due tre anni la cooperativa alle stesse comunque opportunità di cui dispone l'azienda privata per competere sul mercato
E forse un soggetto che è più avvantaggiato come molti pensano
Più incentivato che dispone di Pius leve strategiche ed operative rispetta un'impresa privata oppure è la prospettiva che c'è di avvicinamento dei trattamenti fiscali fra gli utili della cooperativa e quelli dell'impresa privata
Se non è accompagnata da uno specifico Progetto cooperativi che poco operativo che si misuri con il segmento delle predette esazioni
A tutela dell'organizzazione dei lavoratori dipendente rispetto a quello che il mercato azionario rischia di compromettere la competitività via delle ostie in paese
Industriali e spesa al modo
è chiaro che se si vuole che la cooperativa permanga
Un modello di sviluppo come quello illustrato è necessario un'ulteriore sollecitazione al governo affinché tuteli questo modello di impresa
Spesso sentiamo leggiamo anche che l'esperienza cooperativa
Può trovare il porto di sviluppo soprattutto e qualcuno mio Pisa lo spera e spero solo che sia così nei servizi sociali e nella solidarietà
Pur comprendendo l'importanza delle sensibilità politiche sociali che tali Progetti possono soddisfare non possiamo non preoccuparci
Acché la nostra associazione sappia trovare le argomentazioni da porre nelle sedi opportune
Affinché è un'esperienza di valori come quelli descritti posso non solo non possono non solo essere difesi ma anche essere proposti come obiettivi di riferimento
Essere una cooperativa
Oltre che essere un'azienda non deve comportare il problema di doversi difendere oppure di doversi vergognare dei risultati economici che si sono raggiunti
Perché questi sono comunque il frutto di un lavoro svolto lealmente svolto con un'ottica di sviluppo che è tipico ed è specificatamente cooperativo
Il fattore umano
Un tema che ritengo di primaria importanza nell'ambito delle risorse aziendali è il capitale umano
è la risorsa cosiddetta scarsa per eccellenza più delle risorse finanziarie più di quelle patrimoniale della capacità di fare investimenti
Non è vero comunque forse che anche un'azienda privata quando l'imprenditore si ritira si parla di un problema di successione e si parla di un problema
Più grandi in generale in quanto il più delle volte il tema non è facile né di automatica soluzione
Occorre quindi il il problema della capitale umano non è solo della cooperativa è di tutte le imprese
Occorre però che anche la cooperative ponga molta intesi su questi sui temi della capacità imprenditoriale della cooperativa
Sulla successione della cooperativa sullo sviluppo della cooperativa
Ritengo che un consiglio di amministrazione forte preparato e senza dubbio una garanzia per la cooperativa stessa
La cooperazione in particolare ha come propria caratteristica distinta l'autogestione
La voce l'autogestione è una pratica vincente se si caratterizza in un flusso organizzativo lo deve fare e se crea dire io anche valore aggiunto
è chiaro che per accrescere il proprio patrimonio di competenza una leva fondamentale e quella delle proprie severità che richiede del costante aggiornamento e innovazione per essere sviluppate
Ma non si pensi che l'investimento in formazione anche se è orientato alla crescita professionale a tutti i livelli
Si risolva che con la si risolve il problema di garanzia della gestione e dello sviluppo dell'impresa
Per essere il proprio patrimonio di competenze umane e chiaro che ne libera è senz'altro quella della professionalità che debbono essere continuamente aggiornate e rinnovate ma l'altra questione
è di come e di quanto queste professionalità vengono spesi nella cooperativa
Ed ecco quindi che il processore ricco involge il dopo desse di una complessa politica sociale che coinvolge molti aspetti attenti alla Cappelletti levitazione alla sua remunerazione
All'organizzazione produttiva e anche alla responsabilizzazione dei suoi punti di riferimento
A chi si merita di essere socio e a chi no perché è importante che il Consiglio sappia distinguere
Chi merita di essere socio perché crede nell'azienda perché ha delle potenzialità imprenditoriali perché i soci debbono vere delle potenzialità interviene imprenditoriale e a chi no chi invece pensa che essendo socio può godere di migliori privilegi che ha più sicurezza sul posto di lavoro e e a a quant'altro
Quindi questo è un fatto che è molto importante essere socio di una cooperativa a New Delhi a mio avviso specialmente non cooperativi industriale vuol dire credere fortemente nell'azienda
Vuol dire è un privilegio essere socio non tanto un dovere entro in cooperativa e mi faccio so
Il socio lavoratore e all'ordine del giorno da tempo tutti lo sappiamo è stato discusso ampiamente in questa sede il Progetto dell'aggiornamento normativo della figura del socio
La presentazione del volume che è stata il lavoro e l'impresa cooperativa che è venuta il ventuno novembre scorso è un comunque l'ulteriore testimonianza che si è avviato da parte della nostra associazione un presidio attento e partivo di questa tematica che comunque è il cuore del sistema
è di estrema importanza comunque che i risultati ai quali si perverrà nei vari confronti siano conformi alla valorizzazione di questa specifica figura che è di proprietario imprenditore e anche di lavoratori
No no comunque dubbi che i cooperatori sono soprattutto solo dei lavoratori ma sono anche dei soci che vediamo sono quindi anche una quota di rischio che va comunque accresciuta
Capitale quindi di rischio e che pertanto la sede dove il socio deve tutelare i propri diritti è innanzitutto quell'assembleare questo senza togliere niente ai rapporti sindacali che devono sussistere
Ma è importante che il socio sappia che è l'assemblea che lo tutela e i problemi vanno posti in quella sede soprattutto grazie grazie
La parola Giulio Bencini dell'associazione regionale Lazio
Si prepari Gabriele Giacobazzi presidenti di Polytechnic
Nella nostra Assemblea delle cooperative di produzione che lo ha voluto e colazione settanta cooperative decostruzione impiantistica industriale di progettazione
Abbiamo discusso molto i temi congressuali abbiamo dato una valutazione positiva
Ma ci siamo posti il problema
Di porre due questioni che ci vogliono essenziale la prima riguarda alcune iniziative più incisive in alcuni punti chiave che rischiano altrimenti di non avere il giusto rilievo
Questioni su cui concordiamo che sono largamente previste
Nei temi congressuali nella relazione del Buzzi ma che a mio avviso rischiano di annegarsi complessivamente nel tante problematiche ucciso siamo in un'assemblea triennale dobbiamo scegliere le iniziative da fare nei prossimi tre anni non quello che dobbiamo fare da qui ai prossimi vent'credo che quindi almeno alcuni punti debbono essere affrontate la prima questione riguarda una efficace tutela del socio lavoratore
Qui dobbiamo essere chiari una situazione complessa
Per la quale dobbiamo trovare anche possibilità di un raccordo con le organizzazioni sindacali ma che non mortifichi l'essenza fondamentale del socio lavoratore che in sé il punto centrale di una cooperativa
Io credo che noi dobbiamo ribadire con grande forza quella linea mediana che è stata proposta di difendere e tutelare il socio lavoratore anche attraverso un apposita politica legislativa quale soggetto originale che integra contemporaneamente le caratteristiche dei lavori su del lavoratore subordinato
Di cui non può avere certamente minori diritti e dell'imprenditore quindi dobbiamo cercare di lavorare a mio nostro avviso per una remunerazione in cui ci sia un mix di salario di reddito d'impresa
Che va finanziato anche con una quota degli utili derivanti dalla gestione attuando concretamente modifiche anche legislatori legislative di questa parte
Non abbiamo sentito qui da una parte i dolci tipici attenzione se non vi modificate in qualche modo rischierebbe di perdere tutto e abbiamo sentito anche cooperative che dico Quincy può toccare niente perché noi stiamo a posto guardate qui se non troviamo una soluzione che riesca a metterci in campo in modo nuovo rischiamo di rimanere paralizzati e altri decideranno per nuovi la seconda questione l'aggiornamento della legislazione cooperativa per consentire a maggiore capitalizzazione dell'impresa
Io credo qui dobbiamo essere chiari
Con il mercato che va cambiando noi dobbiamo individuare forme nuove di apporto di risorse anche esterne da collegare anche a una riforma del trattamento fiscale
E soprattutto introdurre una maggiore flessibilità nell'utilizzo degli utili da destinare per una quota predeterminata secondo noi a remunerare gli apporti di risorse finanziarie si esterne sia degli stessi soci lavoratori
A noi pare che questi siano i due elementi di forza per il rilancio dell'autogestione cooperativa se mancano questi aspetti l'audio l'autogestione rischia di essere un elemento puramente formale
Mentre invece noi vogliamo approntare con grande forza il problema di una ripresa di questa autogestione di un suo rilancio anche mettendo in campo la novità che dobbiamo riuscire a conquistare che i soci devono diventare ancor più protagonisti di questo aspetto non essere sempre meno i dipendenti in qualche modo che si garantiscono una propria retribuzione essere sempre più protagonisti di una trasformazione dell'impresa
Che quindi sappiano siano capaci di intervenire sui costi aziendali la produttività per essere competitivi sul mercato che sappiano affrontare il problema delle riorganizzazione delle cooperative e la formazione di nuove professionalità
Non abbiamo bisogno soltanto di essere bravi a fare quello che facciamo noi abbiamo bisogno di imparare a fare cose nuove che altrimenti altri faranno per noi
Noi non possiamo essere condannati a essere soltanto elementi della tradizione di un mercato vecchio che va scomparendo sia pure nel tempo mentre altri si presentano come protagonisti del Nuovo Mercato rispetto al quale noi dobbiamo competere
Nel Lazio non abbiamo preso qualche iniziativa di un certo interesse abbiamo promosso per esempio con la Terza Università il primo corso con borse di studio sull'economia cooperativa
Per laureati con meno di trentacinque anni di età
E per i trentaquattro passi abbiamo avuto ben duecento domande
Cominciamo a porre un problema io prima ho sentito parlare da qualcuno che pure pensava di essere molto avanti che dobbiamo preoccuparci di coloro che andranno fra dieci anni a dirigere cooperative
Forse ho capito male
Ma dieci anni sono un mondo
Sono un'altra epoca
Se pensiamo a dieci anni fa dieci anni fa stavamo in un altro firmamento manda possiamo continuare a pensare che il nostro futuro viene misurato nei termini delle vecchie società che ci mettevano vent'anni trent'anni per cambiare
O dobbiamo cominciare a essere capaci di intervenire in modo nuovo
Ad affrontare il problema della selezione dei gruppi dirigenti a portare le do le cooperative anche cose nuove che naturalmente debbono collegarsi e stare insieme alle vecchie esperienze per trarne quell'elemento importante della trasformazione noi su questi problemi faremo un'apposita sezione di assemblee in tutte le cooperative per affrontare questi aspetti e cercare insieme le cooperative di trarne elementi importante di innovazione
Ma un problema su cui crediamo invece si debba superare ogni genericità e debbo dire francamente c'è un elemento anche di critica
All'impostazione fondamentale di questa assemblea congressuale è quello del rafforzamento del radicamento territoriale della Rete delle cooperative in funzione di un'orca do di trasformazione che è stata sempre andando verso nuove dimensioni
Questo discorso sembra venir fuori
Da un'idea un po'originale
Qui si parla molto del rafforzamento di quello che c'è cosa giustissima
Si parla molto di quello che devono fare gli altri
Io ritengo che un problema centrale di capire cosa dobbiamo fare noi dentro questo mercato che cambia
è un discorso che è stato appena aperto all'assemblea delle cooperative di costruzioni di ottobre
Nel quale abbiamo cominciato
Gavossi era uno dei relatori posto questo problema in una maniera molto aperta
E questo discorso nasce dall'esigenza di riflettere su noi stessi e non lo abbiamo fatto nel Lazio da una riflessione su questi tre anni di intensa crisi
Una crisi che c'è stata che forse facciamo tutti finta che non ci sia stata e che non ci possa insegnare niente non ci ha insegnato un sacco di cose anche se molte dobbiamo imparare
Questa crisi non è stata soltanto una crisi che è avvenuta all'interno dei punti forti del movimento
Questa crisi a Roma e nel Lazio dove vi erano grandi cooperative nazionale fortemente insediate ha comportato una drammatica trasformazione del mercato
Ha prontamente ha trasformato questo sistema cooperativo perché ha consentito e da una parte ha costretto noi ad affrontare in modo nuovo il problema del rapporto con la cooperazione al mercato delle altre forze produttive
Per questo abbiamo operato per non disperdere le risorse umane compresi i tecnici che venivano invece lasciati sul mercato da queste crisi e ristrutturazioni
Ci siamo posti il problema di come ridurre le conseguenze sull'occupazione abbiamo creato nuove cooperative dalle costole di queste cooperative che si sono distrutte
Abbiamo posto il problema di salvaguardare e rafforzare le cooperative locali e non a caso le cooperative locali hanno avuto un aumento del cinquanta per cento
Del proprio fatturato da proprio occupazione ci siamo posti il problema di aprirci a nuove prospettive per un mercato di tipo innovativo
Abbiamo sperimentato quindi nuove forme di raccordo tra le cooperative locali e tra queste le imprese private anche non italiane perché quando si affrontano mercati nuovi bisogna cominciare a competere
Sul mercato italiano internazionale bisogna cominciare ad avere anche dei partner che abbiano i requisiti per poterlo fare non bastano i nostri ci quindi siamo ormai diventati presenti sempre non disdegnando il mercato tradizionale in alcune realtà nuove ciclo delle acque la gestione dei sistemi tecnologici dal sottosuolo due opere di urbanizzazione un campo nuove borgate da abusive da noi pensate centotrenta consorzio di cittadini duecento miliardi di fatturato una
Invenzione che può darsi non potrà ripetersi ma che significa che dobbiamo cominciare a entrare in aspetti nuovi questo quindici ha consentito di evitare che da questa drastica e drammatica situazione nazionale avessimo il disastro
Questo non vuol dire però che a Roma e nel Lazio possiamo accontentarci di questi e dobbiamo dire che è inadeguato non so la nostra presenza ma in generale dell'intero movimento cooperativo in un mercato come a Roma e Lazio che del dieci dodici per cento di quello nazionale
Ma quale mercato si prospetta qui debbo dire nessuno è parte
Io non capisco
Si dice che c'è un decentramento amministrativo io dico che c'è un decentramento fiscale che ancora di più di quello amministrativo perché significa che i soldi sono decentrati e che quindi anche le politiche sono decentrate
Questo sta cambiando il volto del mercato avanza la società della comunicazione sta stravolgendo
I mercati dell'intervento compresi quelli delle manutenzione delle reti c'è uno sviluppo delle reti acque gas che si va privatizzando rispetto al quale noi non siamo ancora competitivi mentre gli altri si stanno già preparando
C'è una ristrutturazione dei grandi servizi nazionali l'Energia il trasporto locale ferroviario che è recente la novità rispetto al quale nessuno se ne sta preoccupando c'è una dei pubblici d'azione dei servizi pubblici
Enti previdenziali dei patrimoni questi giorni sentiamo parlare delle Poste e sui patrimoni cominciano pure loro a fare questa politica c'è una trasformazione delle città verso il recupero mentre il nuovo che la nostra caratteristica
Della tradizione del abitazioni sta scomparendo c'è l'avvio di servizi di nuova costruzione e gestione con risorse pubbliche e private anche incentivate dalle aziende municipalizzate ma se questo è il futuro del nostro settore
Io credo che dobbiamo porci il problema di come adeguiamo la cooperazione a questo mercato
Il problema centrale è che non si può più radio comandare lo sviluppo
Non è più possibile da un centro lontano porsi il problema di stare sul mercato quello si può fare forse facendo qualche gara d'appalto e forse vincendola
Noi siamo di fronte a una novità importante la redistribuzione delle risorse significa maggiore del aderenza alle esigenze della società a livello locale
Che significa quindi conoscenza analisi della realtà locale alleanze fra le forze produttive e nessuno può farlo se non è radicato sul territorio
Ma significa anche capacità di proposta su cui costruire un rapporto positivo con le autorità locali su cui si misurerà in in competizioni con altri promotori ha ragione Turci quando dice attenzione
Non si pensi che la cooperazione può essere considerato il nostro interlocutore privilegiato noi dobbiamo essere interlocutori privilegiati che propongono idee innovazione capacità di risposta degli enti locali che dimostrano di non essere capaci ma questo significa un'altra cosa
Significa che la nostra politica noi dobbiamo porre un problema centrale
Il radicamento territoriale era mi creda che la nostra associazione si mette in capo e vuole affrontare oppure può pensare di continuare a mantenersi soltanto in pochi punti importantissimi
Ai quali ci vediamo tanto di cappello ma che non risolvono il problema fondamentale come essere ramificati nel complesso e allora se questa fosse la politica e non riteniamo che debba essere la il problema centrale che dobbiamo mettere in strumenti di sistema i consorzi della Pirelli ma io dico di più
Le stessi sono enti finanziari della Lega al servizio di dare sviluppo non basta più che i servizi finanziari della lega siano al servizio delle emergenze bisogna aprirsi al servizio dello sviluppo
Devono essere quindi in grado di muoversi in modo nuovo noi quindi proponiamo e ho finito un nuovo patto associativo
Con la lega e complessivamente dalla Pirelli
Che esperimenti in alcuni importanti realtà territoriali noleggiamo Lazio possa essere mezza ma non è un problema
Un nuovo rapporto sinergico tra le cooperative la rete delle cooperative locali i consorzi per radicare estendere il movimento cooperativo su base territoriale
Questa non è una scelta che facciamo su valori purtroppo al le grandi realtà si stanno decentrando già sul territorio lo fanno per motivi loro però stanno affrontando in maniera nuova questi aspetti
è una nuova sfida che a nostro avviso il movimento cooperativo deve assumere per rinnovare se stessa e contribuire al rinnovamento del Paese
In una Italia che si articola che moltiplica i suoi centri di decisioni non basta più a nostro avviso un movimento cooperativo fortissimo solo in alcune regioni occorre quindi ampliare il radicamento governare insieme questo processo processo farne un Progetto centrale della nostra battaglia politica
Come lega dobbiamo saper essere coloro che dedicano a questo energie risorse Progetti tutti devono contribuire se questo non ci sarà
Muzzi per la verità l'ho accennato Collina e giordani lo hanno ripetuto è una sfida che vogliamo affrontare con tutti però se questo non avverrà
Se la sfida del radicamento territoriale nei prossimi tre anni non comincerà a fermarsi vorrà dire che avremo perso una grande occasione grazie
Grazie all'impiego
Abbiamo una parola a Gabriele Giacobazzi presidente di Polytechnic si presenti attesi prepari Aldo Cattaneo
Io spero due cose sulla settore dell'ingegneria anche per a votare cambiano un po'argomento
Quando si parla di ingegneria si parla di un settore non successivamente conosciuto io prima di venire qui o mi sono divertito a fare alcune
Elaborazione
Aritmetiche di dati e informazioni che ho rilevato da l'attività dolce che sindacato dell'organizzazione di ingegneria al quale ad aderiscono anche alcune delle nostre cooperative di progettazione
Da questo da quel dai dai dati che raccoglie periodicamente dolce
Emerge anche per questo settore
Uno stato di crisi
Che ha caratterizzato gli ultimi anni e che effettivamente drammatico basta
Pensare che il numero indice della produzione fatto base
E a novecentottantuno deflazionato
Nel mille novecentonovantasei ha assunto il valore di novantatré quindi lei sostanza ignari e italiane nel novantasei
Hanno lavorato il sette per cento in meno dello del dell'ottantuno
Maturando per il quarto anno consecutivo un calo della produzione
Di circa il cinque per cento
Che chiude un ciclo drammatico che appunto è cominciato quattro anni fa
Questi dati del novantasei tra l'altro contraddicono vistosamente una ipotesi una proiezione che era stata fatta poco tempo fa
E che ipotizzava un novantasei di sostanziale ritenuta
Ma il dato ancora più grave oltre al fatto che per il mille novecentonovantasette
Si può ipotizzare al massimo un consolidamento dalla situazione dell'esercizio precedente è che sono
In forte calo
I contratti
Le acquisizioni rispetto agli esercizi precedenti
Cioè anche per nel settore dell'ingegneria gli andamenti negativi il periodo negativo di questi anni non è concluso
E non è facilmente ipotizzabile
L'inversione delle tendenze
Di che cosa parliamo di ciò che ho fatto qualche lavorazione per per avere una volta per tutte qualche dato
Secondo gli analisti più attenti
La domanda di servizi di progettazione naturalmente intendendo per servizio di presa tutti i servizi dalla pianificazione territoriale fino alla progettazione costruttiva
Valgono nel nostro Paese circa quindici mila miliardi
Quindici mila miliardi di cui circa due mila cinquecento
Originate dalla committenza pubblica
Di questi quindici mila miliardi un terzo si può ipotizzare prodotto all'interno delle stazioni appaltanti o comunque delle committenze uffici tecnici attività svolta all'interno dell'impresa eccetera
E la domanda che viene effettivamente che si rivolge al mercato che viene effettivamente che muove il mercato quindi è vade intorno ai dieci mila miliardi cinque si può pensare siano a carico di dei singoli professionisti che rappresentano comunque in questo Paese una realtà estremamente consistente e significativa l'altra metà nato cinque miliardi circa altri cinque mila miliardi circa
Si rivolgono sono costituiscono
Diciamo così il mercato delle organizzazioni d'ingegneria che nel nostro Paese
Si stima siano circa seicento
E questo per dire di che cosa qual è il settore di che cosa stiamo parlando
Una delle incognite una delle domande più curiose
Che si può fare intorno a questi dati è dove finiscono
I due mila cinquecento miliardi di servizi di ingegneria acquistati dal pubblico o comunque necessari per l'attività nel settore pubblico
Anche nel nostro settore le stazioni appaltanti sono circa quattordici mila quindi un numero molto ampio
La domanda è legittima perché anche in Italia di dovrebbe essere in vigore una norma che tende a portare pure una differente interpretazione che si possono dare ai testi
A forme pubbliche di confronti debiti di carattere concorrenziale
Quindi a forme di carattere concorsuale scusate
Anche le amministrazioni le stazioni appaltanti pubbliche nel settore il nostro settore quello dell'ingegneria
In realtà andando a controllare i bandi di questi due mila cinquecento miliardi solo il venti per cento circa emerge
Il resto non matura non si trasformino domanda esplicita di servizio
Questo è solo uno dei sintomi
Che ci fanno considerare il mercato dell'attività di ingegneria un mercato che ancora in mattinata turo non è voluto dove
La concorrenza il termine concorrenza
Non esplica pienamente il suo senso il suo significato
La realtà drammatica e però purtroppo di dente che Monti molti enti locali e soprattutto i più grandi
Molti enti pubblici soprusi più grande
Hanno adottato stanno adottando tendono ad adottare strategie per sottrarsi al mercato questa è la realtà
Come attraverso
Dando vita originando entità impresa e società di servizi
Con la propria partecipazione diretto indiretta
E affidando direttamente queste società
Lo svolgimento dei servizi d'ingegneria
Attraverso una suddivisione di incarichi illegittima ai sensi della direttiva del della legge diretti pronto due cinquanta della legge di recepimento
E quindi portando gli importi a valori che consentono procedure non pubbliche o comunque
Non quelle che la legge prevederebbe oppure ancora una strategia più strisciante sottile consiste nel fare i bandi non la se non affidare l'Inter non affidare i progetti
C'è un numero elevatissimo di gare per servizi di ingegneria che non vengono affida
Servizi che non vengono affidati e che originano successivamente tutta una serie di di possibilità di vie traverse di ritorno indietro migliori precisazione insomma in sostanza si riesce anche attraverso questa strada a deludere i meccanismi di mercato
Vedono noia vi faccio un esempio divertente che
Riguarda una realtà territoriali quindicina
Un'azienda unità sanitaria locale autorizzato il proprio ufficio tecnico non singoli dipendenti proprio ufficio tecnico
A acquisire commesse di ingegneria sul mercato
E a svolgerle utilizzando le strutture dell'ufficio in cambio di una remunerazione percentuale a fronte del dell'uso dell'ufficio se non sbaglio del cinque per cento cose di questo genere
Questo
Per dire come e quante siano le vie attraverso le quali committenza pubblica riesce ad eludere i meccanismi pur consolidati attraversano faticoso iter legislativo
Nonostante questo
Gli osservatori sono perché si occupa del nostro mercato d'accordo a ritenere che ci sia complessivamente un clima favorevole alla nostra attività che negli ultimi anni
Si siano maturati scrivono ancora maturando fatti e fenomeni che dovrebbero determinare un clima più favorevole
Restano
Enormi problemi l'ho detto prima una domanda che in indecifrabile
Che è volatile cambia rapidamente nel tempo
E gonfiata
A volte non corrisponde una effettiva capacità di spesa errati Capasso da un settore all'altro ha dimensioni enormi
Dimensioni
Che non giustificano neppure le procedure di gara che a volte vengono messe in campo
L'Offerta cioè il mondo dell'impresa di ingegneria è assolutamente destrutturata perché è chiaro che l'effetto di quattro anni
Di difficoltà così pesanti
Comporta sono sono visibili ormai
Tensioni finanziarie norme sulle società che per un verso hanno poca capacità di autofinanziamento
E non si vedono segnali di processi di ristrutturazione significativi che siano capaci portatori di qualche sbocco costruttivo
Alla lunga dicevo ci saranno delle opportunità
C'è un problema di prezzi i preti sono crollati
L'ingegneria si produce appresti intorno alla metà di quelli di cinque anni fa
C'è un nodo legislativo non ha ancora sciolto
Infine che rappresenta una vera e propria insensatezza
Processi difficili e lunghi lasciati a metà
Che devono essere protette
Concludo
Dicendo solo due cose riguardo al nostro settore le cooperative di che fanno ingegneria le cooperative nostre cooperative naturalmente non ho non ho potuto sottrarsi a questi andamenti e queste difficoltà
Le cooperative più esposte coloro che erano quelle che erano più attive sul fronte delle iniziative dei nuovi mercati hanno finito per pagare anche un prezzo maggiore anche se possiamo dire che il periodo più difficile probabilmente
Passato
Io ho concludo
Richiamando un'affermazione che fa spesso quando ha occasione di parlare il professor Carrer che è stato presidente della commissione ministeriale che ha partorito il decreto sull'offerta economica economicamente più vantaggioso nel settore dell'ingegneria
Progetto inteso come attività tesa la trasformazione dell'ambiente fisico quell'uomo lavora dal territorio gli oggetti e dirle che ne organizza la realizzazione la pratica realizzazione
Il Progetto starò di Cal mente cambiando l'idea di Progetto sta radicalmente cambiando
Da l'attività creativa individuale e di gruppo il Progetto diventa un prodotto complesso
Un prodotto che deve essere comunicabili è prima di tutto che deve essere
Certificabile in termini di requisiti un prodotto che deve essere garantito che deve essere garantiti le garantito
è chiaro che questo Progetto quest'idea di progetto che ha delle implicazioni di carattere sociologico antropologico che
Non sono sono oggi sono qui rilevanti verso questo progetto Lecco anche le cooperative di ingegneria hanno tenuto la rotta
In questi anni difficili
Ora la prua in quella direzione credo che non basti aspettare che ci sia il vento sufficiente per farci muovere penso che abbiamo davanti ancora alcuni anni in cui bisogna avere la capacità di remare con le risorse che abbiamo
Grazie che riecheggia Comasina parola Fabio per pannelli si prepari Massimo Matteucci presidente del Centro
Io credo che la funzione di un assemblea triennale di un'organizzazione che fa un'assemblea annuale per ogni settore e tante altre iniziative c'è quella di ragionare in termini strategici e questa credo che sia il caso
Per fare questo bisogna partire da quello che si da quelle che si hanno
E io vorrei dire questo condivide in pieno il taglio che Buzzi ha dato alla relazione che è quello di un misurato orgoglio per avere resistito e per presentarsi
Darsi anche un obiettivo per il c.t.
Abbiamo resistito lo ha ricordato giustamente Vanni e dell'Etruria a tutti gli attacchi che hanno avuto come epicentro la fine del novantaquattro ministro nel novantacinque governi di centrodestra
Per molti canali politici istituzionali che tanto duramente quanto ingiustamente
Hanno colpito le coop rosse loro concorso lo dico evidentemente proprio perché questo era un obiettivo e i loro dirigenti
Insieme questo abbiamo saputo salvaguardare
Le cooperative delle costruzioni da una straordinaria crisi del settore
Una crisi che ha ha ribaltato i rapporti di mercato e le strategie della ripresa oggi
Non si ragiona assolutamente più come si senta ragionato il passato quando il settore che toccava un punto del ciclo negativo pensava la ripresa
Una crisi che ha provocato anche
Difficoltà drammatiche sul sistema delle imprese italiane
è uscito la è uscita l'analisi sulle prime cento Impresit pubblicato mi sembra da costruire il fatturato del novantatré di quel fatturato del novantatré come dirò al fatturato e novantasette che sono gli anni che precedono l'assemblea triennale le assemblee triennale si chiama congresso
L'ultimo oltre che l'abbia fatto alla fine del novantaquattro e si chiama Assemblea triennale il fatturato medio
Delle cento impresa le prime cento imprese italiane nel novantatré era di centottanta miliardi il fatturato medio delle prime cento imprese italiane del novantasei comprese le cooperative di centotrenta miliardi pensate cosa
Provocato nonostante che ce n'è una che si chiami Impregilo che ha riunite tre in prese private
E che fa mille ottocento miliardi in questa classifica del novantasei pensate che
Che il guasto
E naturalmente ed è questa crisi drammatica creato i guasti anche sulle imprese cooperative coinvolti indipendentemente dal modello di impresa dalla loro dislocazione della loro dimensione
Per cui sono entrati in crisi quelle cooperative che la crisi del settore ha messo a nudo il proprio Rory manageriale proprie difficoltà agli squilibri eccetera eccetera
E purtroppo laddove questi questi guasti queste difficoltà delle singole cooperative erano più profondi
A causa di errori manageriali evidentemente la crisi obbligato quei soci a imboccare delle procedure concorsuali e sono andate perse anche delle cooperative di grandissime dimensioni nazionali che oggi non registriamo più nella realtà nella nostra realtà
Va detto però che gli sforzi della politica di ristrutturazione ha pagato
Credo che si possa dire anche se non si è ancora risolta del tutto in quelle cooperative che sono state ristrutturati si è evitato il rischio di un crollo verticale generalizzato
Oggi io sono abituato di Recco qualsiasi sbocco che le cooperative
Molto deboli alla fine di un processo di ristrutturazione perché erano in crisi
Se anche in bocca c'era una procedura concorsuale avrebbe effetti molto meno drammatici di quelle che avrebbe sarebbero ci sarebbero stati avremmo registrato un paio d'anni fa
Che va dato atto a quei lavoratori i soci a quei dirigenti del responsabile impegno ancorché poco gratificante
Che ha consentito di dare continuità aziendale quelle cooperative
Accanto a questo va dato atto però a quei lavoratori e quei dirigenti di quelle cooperative che prima e durante la crisi hanno saputo non solo salvaguardare la continuità aziendale ma hanno saputo anche sviluppare le cooperative
Nonostante la crisi
Allora da dove partiamo oggi per guardare al futuro quali sono le basi strutturali che oggi abbiamo per guardare il futuro
Sulle prime cento imprese italiane
Mentre non abbiamo diminuito il numero delle cooperative che sono sedici
Mentre nel novantatré noi rappresentavamo un fatturato del diciassette per cento adesso rappresentiamo un fatturato è un dato anche questo del ventitré per cento vuole dire che se strutturalmente siamo più presenti di
Quattro cinque anni fa
Nel panorama almeno di questo parametro Lecce primi cento il Paese italiana
Questo è sufficiente no assolutamente abbiamo sentito il rappresentante le grandi imprese Crespi stamattina dire che ci accomuna una battaglia
La stabilità la sopravvivenza e una anche per quanto riguarda il futuro
Questo differenziale che siamo un po'più presenti diciamo abbiamo una quota maggiore nell'ambito delle cento imprese non ci soddisfa non è sufficiente
Non è sufficiente soprattutto perché oggi il ciclo della ripresa del settore costruzioni ha cambiato totalmente
Diciamo il suo il suo trenta
Chi si ricorda e quando
Chiedevamo rilancio del settore costruzioni ci rivolgevamo al governo chiedevamo più investimenti nel settore
E le opere pubbliche e una politica della casa per cui afflusso di denaro pubblico per il rilancio delle costruzione edilizia agevolata eccetera eccetera
Oggi non è più così
Perché nonostante che l'investimento da bandi di gare in opere pubbliche sia molto commentato nel mille novecentonovantasei e soprattutto nel mille novecentonovantasette lo diceva Mauro Giordani precedentemente questo non è segno di ripresa e perché non dà maggiore occupazione e dati i rapporti di mercato
I ribassi che occorre fare per concorso per acquisire gli appalti non danno la remunerazione necessarie per pagare spese generali oneri finanziari
Questo è il problema
E abbiamo un sistema imprenditoriale sotto capitalizzato che si rivolge diciamo a questo mercato
E il pertanto bisogna cominciare a ragionare di queste cose qui e bisogna anche dire un'altra cosa che ci riguarda direttamente bisogna ribaltare un luogo comune
Che è quello di una supposta debolezza patrimoniale delle cooperative dato la loro natura sociale
L'economia sociale cooperative c'è un diverso un sottocapitalizzate non è vero non è vero se pensiamo al capitale come somma fra capitale sociale e riserve accumulate
Perché perché mentre ha ribaltato il parametro cioè state cento lire
Delle capitale proprio dell'impresa privata ottanta sono capitale e venti Riserve perché evidentemente l'azionista ha portato a casa
Gli utili nelle imprese cooperative questo parametro rovesciato novanta sono le riserve e dieci del capitale sociale
Ma quando parliamo di capitale proprio patrimonio netto parliamo del capitale sociale di Sir e allora mentre nel novantasei sempre dai soliti parametri eccetera
Le imprese private ventinove lire di capitale proprio cento di fatturato rispetto al fatturato le cooperative sapete quanto hanno in questo rapporto il quarantatré per cento
Noi diamo una potenzialità ancorché evidentemente molto limitate perché è un rapporto molto imitato questo mediamente superiore quel dei privati
Comunque ecco ripeto questo non è un vantaggio competitivo che non possiamo mettere sul sul piatto e dire adesso data la ripresa degli investimenti abbiamo un futuro che voglio dire torniamo a ad accumulare abbiamo o le imprese cooperative delle costruzioni che torno a reddito eccetera no no assolutamente
Per cui
Dato che poco varranno e ancora sono d'accordo con Giordani
Le
Politiche economiche di tipo classico nelle situazioni di crisi che sono da sempre quelle delle ristrutturazioni
Noi se ristrutturiamo ancora cioè se riduciamo tagliamo eccetera eccetera arriviamo fa delle strutture di un dirigente col telefonino e perché
Voglio dire è la e l'automobile per andare avanti indietro non è più possibile ma potrei parlare di tutto il sistema imprenditoriale a ristrutturare vuol dire ridurre i costi
Ma le concentrazioni non sono la la risposta al problema
Perché le concentrazioni si fanno rispetto un capitale che in partenza dato che non si pensa ricapitalizzazione perché non ci sono
Le attrattive per chiamare dei capitali in questo settore sull'impresa di costruzioni non è a tratti l'impedimento non è attrattivo lo dirò dopo quando parlo di capitalizzazione e della sua importanza per cui qui il problema è questo se non vogliamo a rassegnarsi
A un inevitabile declino come in premessa di costruzioni per cui fra tre anni
Quando faremo la prossima assemblea triennale vedremo che la media del fatturato nel più centotrenta miliardi ma sarà al di sotto i cento miliardi delle prime cento imprese italiane comprese le cooperative
Ecco noi bisogna che sì sì sì sì diamo degli obiettivi e io prende in esame due questioni la finanza intesi in senso generale e la promozione di nuove iniziative cooperative
Che sono due cose che io li metto accanto tutte le altre iniziative che bisognava prendere accanto il cambiamento delle regole al controllo di legalità che nel nostro settore bisogna fare a delle strategie imprenditoriali in direzione di specializzazioni produttive diverso insomma
Alla ricalibratura di dimensioni aziendali compatibile con le risorse disponibili perché anche questo le crisi cicli aziendali ci insegnano che bisogna fare
Allora bisogna creare le condizioni perché le cooperative di condizione possono svilupparsi sulla finanza
Allora partiamo da Ido sternale dei nostri dati quelli che l'associazione ha presentato all'assemblea di ottobre relativamente alle cooperative nostre delle costruzioni della lirica
Noi abbiamo un costo del debito oneroso medio nel mille novecentonovantasei del quattordici virgola sei per cento
Quattordici virgola sei per cento bisognerebbe finire qui e diedero cosa possiamo fare
Abbiamo già visto il perché lei ha ragione quando si ha la debolezza del capitale sociale
Il mancato decollo di apicidi socio sovventori lo stesso prestito ai soci che si riduce perché qualcuno ha preso il prestito da trasformato in ciò Ciochina PC o cose di questo centro in cui nel del saldo si riduce
Ci sono chiare le ragioni perché non si sviluppa il capitale ci sono chiare anche i motivi
E questo non vuol dire che laddove possibile non si deve lanciare la politica dell'aumento del prestito sociale del socio sovventori eccetera eccetera vedere di aumentarle i motivi sono che il settore non è remunerativo
Per cui si mettono in gioco il ciclo virtuoso di qualsiasi investimento di qualsiasi capitale di rischio dell'attrattività cioè a dire sottoscrizione del cemento remunerazione
E
La certezza del rimborso cose che l'impresa di costruzioni ma nessuna lo garantisse perché è un mercato questo sul quale se non si va a rubargli notte non si guadagna
Allora io credo che anche per queste ragioni credo superfluo dire che la cooperazione svantaggiata
Perché non può andare in Borsa chi ha guardato erano sette l'impresa di costruzioni in Borsa tre anni fa due anni fa adesso ce ne sono solo due e mezzo
Chi si ricorda del farmaco chi si ricorda la Grassetto enormi prese di costruzioni privati con dei grandi capitali alle spalle con delle Assicurazioni il gruppo Ligresti eccetera eccetera te questo cosa vuol dire che vuol dire che l'impegno in costruzione da altre capitali perché non li remunera e perché è un buon bisogno come si dice a Bologna non li dà indietro
Va bene così
Allora il problema a
Qui e bisogna se si punta la capitalizzazione come bisogna puntare un problema di Ettore lo diceva già Franco Bursi nella relazioni indicava bisogna portare le cooperative reddito
Bisogna offrire al capitano un rendimento legato ai risultati Turci ieri ci diceva una cosa
Che il presidente le cooperative lo sanno bene quelli che si sono dati da fare in questo senso
Crea automaticamente
E il la la richiesta i soci diversa del capitale
E la la la contropartita idea del io te lo pago l'automaticamente crea una dialettica vera fra il socio lavoratore le imprese cooperative fra socio lavoratori che diventi imprenditore l'impresa cooperativa
E bisogna mettere in discussioni io credo bisogna cominciare laicamente a mettere in discussione la laicità la laicità
La indivisibilità delle Riserve perché questo potrebbe essere un modo di legare una rivalutazione delle delle azioni
E e bisogna rivedere anche questo io una mia idea personale l'allocazione delle risorse
Delle cooperative delle costruzioni del nostro settore negli organismi del sistema lega
Perché noi abbiamo decine centinaia di miliardi di capitali investiti negli organismi di sistema allora a questo punto bisogna che si crei un andate ritorno una circolazione diciamo di questi è che tornino a trasformarsi in qualche modo in capitale
Queste capitali poi c'è un problema di finanza tout court perché quello che dal lato della provvista fa perno quasi esclusivamente come per tutte le aziende italiane sul sistema del credito bancario
Ancora una volta mi permetto di dare un dato perché partire dai numeri ogni tanto conta tutte le cooperative delle costruzioni nel novantasei alla fine novantasei avevano mille centocinquantotto miliardi di affidamenti dalle banche di credito non affidamenti tutto quello che si prende sul quale si pagava l'onere finanziario
Sul fatturato
Questo è il quaranta per cento
Ho detto prima quanto ci costa c Corte dodici no prima dicevo tutto il debito dello le banche ci costruì il dodici virgola nove per cento
Beh insomma mentre noi abbiamo il quaranta per cento di affidamento sul fatturato le imprese privata nel cinquantasette per cento se qualcheduno volesse spendere qualcosa nella ricerca come diceva per Crespi bisogna finanziarla la ricerca noi non ne abbiamo abbastanza per
Fare funzionare il circolante l'Impregilo da sola ho detto mille centocinquantotto miliardi abbia l'Impregilo del suo di cui Crispi anche azioniste
A mille trecentottantasei miliardi dalle banche soltanto l'Impregilo da sola a duecento miliardi in più di quelli che hanno tutte le cooperative aderenti alla lega di credito bancario
Non vale dire ho dato che costa tanto tanto vale per me poco perché qui c'è un problema proprio di far funzionare le nostre cose e e e e di non fare ricadere poi sul sulle aziende e sui loro meccanismi e sui loro sulla loro attività
Con un sistema bancario esso spesso in preda ha grossi problemi di redditività con larghe secche sacche di insufficienza eccetera eccetera e che ha nel settore delle costruzioni di tutti i crediti il ventidue che è a rischio
Insomma adesso
Sarà molto difficile secondo me per l'estensione del credito ridurre i costi eccetera anche se questo Nord Italia che bisogna fare
E questa battaglia
Per gli obiettivi che diceva
Buzzi nella nella nella relazione e deve essere canalizzato su determinate questioni per cui il rapporto con gli istituti di credito va selezionato per quantità e qualità bisogna allargare le fonti finanziarie
Bisogna rendere sinergico il potenziale finanziario della lega perché se no da soli
Dato che siamo il settore delle costruzioni che ha rispetto il sistema bancario complessivamente il ventidue per cento di tutti i crediti che sono considerati a rischio delle banche pensate voi cosa dobbiamo fare
In sostanza però io credo che sinergicamente si può fare qualcosa di più
Fare sistema
Avere una regia perché fare sistema vuol dire che ci vuole un regista di tutto questo e regista io non lo vedo dentro il settore io lo vedo in un ambito intersettoriale in un ambito lega incerta
E poi c'è un problema che interno che un problema di professionalizzazione eccetera il nome di mente Croma e di dire che non abbiamo vissuto tutta una nostra storia e abbiano distrutto di dirigenti commerciali abbiamo avuto di dirigenti e tecnici eccetera
Non dico che adesso è l'ora era ieri l'ora di aver dei dirigenti finanziari che mettano becco in ogni decisione che la cooperativa prende perché questo è anche un punto che presentino dei bilanci dei dei bilanci trasparenti ma presente no delle proposte finanziari che sia proposte credibili
Quando partono dal funzionario dell'Agenzia per arrivare fino sostenermi area e poco conta andare chiedere abusi
O a Barberini o a Consorte o qualche d'uno dei nostri intervieni ben col direttore centrale della Banca perché abbia presentato un buon presa molte volte si interviene si fa anche una figura un po'del cast
Per cui
Del caso
Allora noi abbiamo detto in una riunione che abbiam fatto convulsi e abbiamo un sogno che nel giro di tre anni tutta questa iniziativa potesse considerare che quel quattordici e rotti per cento di oneri finanziari e paga potesse ridursi di tre punti abbiam detto nutra insomma
Ci sforziamo infinite le strategie di sviluppo faccio presto e
Allora
Io credo che noi dobbiamo cercare di individuare dei ruoli nuovi per le cooperative medio-grandi del nostro movimento
Vuole dire in sostanza spostare gradualmente il baricentro strategico dal mercato degli appalti dall'essere solo costruttori a politiche di diversificazione e a politiche di integrazione sono le due parole contenute nella relazione
E io uso queste non del genere del passato le diversificazioni in settori assolutamente Eccentrici rispetto la capacità che abbiamo
Ma in settori nei quali ci possa anche essere alla fine messa sul piatto una capacità che è quella di costruire costruire bene come sappiamo fare
Bisogna cercare di individuare delle attività che spostano il ruolo strategico dalla fase di costruzione noi abbiamo quello a una fase più vicina dove si forma il cosiddetto business vuol dire che bisogna essere un po'più capaci di promuovere di progettare di fare la fattibilità del progetto e mobilitare le risorse e bisogni sostanza per dirla in termini sintetici alzare la soglia della catena del valore quella che oggi ci vede nella realizzazione del servizio pubblico dell'opera pubblica cioè per dei costruttori ma oggi siamo dei degli imprenditori dei costruttori fra i costruttori quando l'investitore il committente viene da noi
Chiederò dice adesso ti metto sullo stesso piano con cori perché tu sei bravo tu sei bello tu sei qui magari se anche ai anche delle relazioni con il territorio e con l'ambiente per cui tu mi servi anche meglio di un altro però ci mette in concorrenza
E qui non nemiche che allora a questo proposito per fare questo noi abbiamo però una cosa oltre a essere capaci di costruire che non ha nessun altro
Noi abbiamo due levi efficaci i cosiddetti punti di forza nostra pecore del TAC apparteniamo come settore costruzioni a un sistema che nazionale e intersettoriale ed è un sistema che funziona a Rete
Cioè e radicato sul territorio pur avendo una concentrazione strategica una una centralità strategiche funzioni sul territorio
Questo non ce l'ha nessuno e ci vengono a cercare per le cose anche più bislacche ma e significativo perché noi abbiamo queste caratteristiche
Allora se è vero come fra l'altro anche autorevoli interventi ieri in particolare mi ricordo quello che ha detto grande in sostanza se vogliamo io son da corrivi teorizzare il ruolo della cooperazione anche la cooperazione costruzioni in generale ma in particolare la nostra noi dobbiamo se essere capaci di collegare strategicamente i bisogni di fare impresa i bisogni di occupazioni eccetera con la disponibilità che c'è delle Risorse
Incentivi interni al movimento cooperativo i nostri strumenti esterni al movimento cooperativo questo è il nostro è la sfida che secondo me dobbiamo fare
Se vengo abbiamo al nostro mondo la promozione di nuove iniziative oggi non si fa così non c'è questa saldatura non c'è questo snodo c'è una domanda che si presenta ai nostri organismi
Che sono ho finito tutti quelli fin nei gesti pomice felice sono domande
Ci sono domande che nascono da una spontaneità diciamo che nasce in una cooperativa un gruppo di lavoratori
Una cooperativa delle costruzioni che presente nel continente gesti forno avrebbe finanziato cinque interventi questo sì sono obbediscono all'oggetto sociale che non è quello strategico allora il nostro problema è quello di saldare
Strategicamente gli obiettivi di promozione via nuove attività strategie intersettoriali dico che interessano gruppi omogenei di cooperative non più una cosa orizzontali gruppi omogenei di cooperative allora
Io propongo che l'associazione proprio si dia un progetto che coinvolge gruppi omogenei di cooperative che sono deputati Emilio granché i consorzi
Per promuovere nuove iniziative per spostare appunto queste quote di attività verso da diciamo dalla capacità di costruzione alla partecipazione
Grazie
Vediamo viene invito la parola al presidente la Cmc Massimo Matteucci si prepari il presidente Lecce vendicandosi
Ma sicuramente questo punto della discussione il rischio oggettivo di
Ripetere anche riprendere tanti concerti
Ale
Io anche per guadagnare tempo
Utilizzo uno schema che mi sono
Il prete scritto preparato quindi
Condivido però
La setto e soprattutto il contenuto delusa relazione introduttiva che il presidente Bush faceva
Laddove soprattutto si fa riferimento al fatto che è necessario non abbassare la guardia rispetto a questa condizione di crisi
Che non sono il mercato ma le imprese industriali della e di costruzione vivono in questi ultimi anni
Il mercato quindi
Partendo dal presupposto che permane in queste difficoltà
E soprattutto partendo dal presupposto che non è che evocando lo stato di crisi poi in automatico si pensi che finita questa ritorno i tempi di prima
Nella maniera più assoluta mi sembra un dato scontato non è riproponibile
Per tante ragioni un moderno mercato di riferimento come quello che
Ci ha accompagnato fino alla fine degli anni ottanta e novanta è però necessario partire ed individuare quelle che sono le strategie punti di attacco essenziale rispetto al recupero di questa situazione
In primo luogo io voglio fare un riferimento a quelle che sono i processi di trasformazione delle istituzioni
Della struttura politica e organizzativa
Dello stato
Lo dico perché c'è un ministro di questa compagine amministrativa di questa compagine di governo scusate
Che il ministro Bassanini che sta facendo probabilmente il lavoro più scure più importante
Che è il tentativo di ridisegnare attraverso diversi anche disegni di legge già in parte proprio preporre approvati in parte ancora in fase di definizione di tentare un'operazione importantissima vitale non solo per il settore delle costruzioni oggi parliamo dell'industria parliamo di quello ma in generale rarità lo Stato che è quella di riformare la burocrazia dello Stato
Riformare quindi il sistema delle regole cioè tentare di ritrovare una situazione che eviti i paradossi che quotidianamente riscontriamo in alcune realtà
Io non so quanti di voi hanno avuto l'opportunità di partecipare al convegno che il sei di novembre l'Apl
A organizzato a Napoli sul a mezzogiorno quant'altro io non so di quali non ho avuto apposita di farlo ma mi sono letto attentamente gli atti di quel convegno sono apparse due cose a mio modo di vedere
E tra tanti da questo punto di vista la prima è che nonostante dei primissimi del novantasette siano triplicati gli interventi di danaro pubblico di investimento del Mezzogiorno
Triplicati rispetto agli altri anni non sereni fatti odiato nessuno e quel che è peggio e quel che è peggio è che la occupazione ancora continuate a diminuire ovvero magari è aumentata quelle regolare
Che non è censita dal nulla
Ora questo elemento è un elemento di una preoccupazione straordinarie
Dal quale discende sicuramente anche il nostro contributo ridotto impegno deve discendere in otto contributi torto impegno per far sì che questa riforma questa autentica rivoluzione organizzativa della burocrazia dello Stato
Assume toni vincenti sia i binari attraverso o traguardi vincenti
E questo lo dico perché
Esistono presupposti
A questo scenario che dobbiamo in qualche modo sottolineare e vivere insieme
Il primo che sicuramente serve una maggiore qualificazione della committenza che deve sempre diventare organo capace di decidere e soprattutto di incidere sui bisogni della collettività ma di Sapelli anche imporre
Non è sufficiente stabilire i criteri e soprattutto le evidenziazione le priorità occorre saper lì anche imporre da qui il bisogno quindi di un governo forte
Stabile che sino alle condizioni di poter anche decidere qui di assumersi responsabilità
Il secondo presupposto è che le imprese quindi noi tocca a noi
Deve diventare sempre più un'impresa capace di realizzare i lavori con qualità
Con tempi e costi predefiniti e soprattutto con costi con comportamenti sociali corretti io vado chiusi un gruppo col quale noi difficilmente potremo prescindere rispetto a questa nuova dimensione di mercato
Terzo l'efficace soluzione un'efficace soluzione al problema della concertazione tecniche amministrativa delle autorizzazioni quella rivoluzione in termini positivi burocratica a cui facevo riferimento
Ecco io credo che da questo punto di vista e coerentemente l'atteggiamento dell'impresa e debba essere debba essere conseguenti
Innanzitutto è evidente che sia per la pubblica amministrazione per l'impresa dovranno favorire così dorate devono favorire l'affermarsi di questo processo con coerenza e determinazione
La richiesta di una qualificazione pertanto occorre la richiesta di una qualificazione delle imprese tramite le specifiche azioni di congrui e affidabili requisiti tecnico-organizzativi
Economico-finanziari e una conseguente rigorosa formulazione dei bandi di gara
Cioè si deve andare nella direzione di far sì che si premino oggettivamente le imprese strutturate e organiche che sono le condizioni di garantire di assumere questo livello venti
L'acquisizione del principio da parte di tutti da parte di tutti
Del principio che la concorrenza non è uno dei è un obiettivo permanente e non l'ostacolo da aggirare
Qualificandola però non su criteri esclusivo del prezzo più basso
Ma su quote al prezzo più giusto il prezzo più equo quello capace di garantire la qualità del progetto la qualità dei tempi di realizzazione la corretta la corretta la correttezza dei rapporti contrattuali la piaga del lavoro nero e la sicurezza nei cantieri
Di quello che accadeva in quello che è accaduto anche di recente
Quotidianamente la prova dell'imperfezione di questo sistema
Che non consente il dispiegarsi di una concorrenza stanche sia sana e trasparente
Ecco in definitiva in definitiva criteri che esaltino l'affidabilità complessiva dell'impresa anche attraverso nuovi parametri di valutazione
Delle capacità organizzative produttive e non solo sul piano meramente patrimoniale
Ciò consentirebbe di alleviare il problema crescente della capitalizzazione dell'impresa con tutte le implicazioni che gli interventi precedenti Miano anche mi consentono di evitare di riprendere la capitolazione dell'impresa e dicevo che è venuto accentuando sì a seguito dalla forte contrazione dalle attività in un settore che in questi anni ha conosciuto questa forte stagnazione e depressione di mercato
Il sistema quindi imprenditoriale in particolare quello delle costruzioni delle nostre cooperative
Per il club per programmare le proprie di sviluppo non può quindi non tenere conto di queste evoluzioni io credo che sia importante come premessa al ragionamento che segue
E al quattro che si è quindi in qualche modo indicato
In questo contesto può affermarsi
Che non vi sarà più spazio salvo settori di nicchia e di mercato quindi mercato marginale
Per imprese generiche
E pertanto si riconferma la tendenza verso la quale sempre più la lecita però ogni cooperativa dicerie di segmento nel quale operare in base all'esperienza maturata negli anni trascorsi e alle capacità e vocazioni imprenditoriali che sono più presenti al suo interno e che le sono più congeniali
Cioè il tempo del fare di tutto un po'così come viene probabilmente finito è terminato
Occorre fare scelte precise specializzazione di vocazione che altro non sono che la storia dell'azienda
Le sue vocazioni le sue esperienze il suo maneggio nella sua capacità il suo le sue compatibilità cioè quello che è capace di essere di leggere rispetto al confronto con le altre il Paese
Come abbiamo già avuto modo di rilevare un aspetto importante l'uomo mercato infatti era tendenziale crescente presenza delle opere da realizzare di impianti e tecnologie evolute
E ciò indipendentemente dalla dimensione delle stesse
Sempre più queste anche se dimensionalmente contenute
Perché destinate a prestare servizi che ne so a piccoli bacini d'utenza devono essere redatte con altri contenuti impiantistici tecnologici in comprende sottratta di Progetto all'incapacità progettuale
E nello scegliere il segmento di mercato non bisogna neanche in Corea errore di considerare il livello imprenditoriali inferiore e lavorazioni specialistiche di parti di opere complesse in quanto di importo non elevato
Ciò che conta è raggiungere in tali segmenti di mercato una posizione non marginale siano ma di preminenza
Non esisteranno quindi più questo il senso del mio ragionamento nove scenderanno non esisteranno quindi più binomi opere complesse grandi in prese o per i semplici piccole compra piccola impresa
Dovranno invece esistere dovranno invece esistere i binomi
Costruiti sulla necessità di avere opere complesse imprese con caratteristiche di general contratto per questa dimensione globale dell'intervento e lavorazioni speciali di sanità di imprese specializzate
Che hanno quindi la possibilità di essere Circuit Tati in questo circuito virtuoso che consente in qualche modo la possibilità di vedere coinvolto anche una strategia di sistema ci torno più avanti
Ciò comunque ciò comunque comporta l'acquisizione di una cultura di Progetto che è il primo requisito di cui si deve dotare un'impresa che voglia essere realmente moderna e competitiva sia nell'un campo che nell'altro comunque se una capacità di potere
Leggo così faccio prima
A fronte di queste tendenze il movimento cooperativo è obbligato ad accelerare il processo di ristrutturazione avviata in questi tempi e a sostenerlo con strategie di sistema io condivido questo ragionamento che prima che altri riprendevano soprattutto campanelli per reggere questa delicata fase dirottamento ad un mercato che già da tempo ricorda riscontriamo più come più competitivo e globalizzato
Quali strategie di sistema sicuramente il processo di unificazione Hakan CCC oltre rafforzamento patrimoniale la struttura che di questi tempi non è che faccia proprio male
Può rappresentare una svolta positiva l'attività di promozione interpretazione del mercato valorizzando anche l'attività di consorzi territoriali che non sono un problema guai se ci mettessimo discutere sul
Sul peso sul
Fatto che i consorzi territoriali sono un po'anzi a me pare un proprio esattamente il contrario sono una opportunità per il presidio alcuni territori ma soprattutto esprimendo nelle quale azione di concertazione e di coordinamento che spesso nel rapporto cooperativo sono risultate inadeguati
Questa strategia di impresa di comportamento del rapporto col mercato che Lacan CCC nella sua visibilità oggettiva in condizione di poter esprimere bene in questi ultimi anni e mese rispetto a ha lasciato un po'a desiderare
Un'operazione quindi volta ad una politica di qualificazione dei servizi offerti con lo scopo di accrescere e migliorare le opportunità di mercato di rendere più proficua attività riduzione delle partnership utili alla definizione delle alleanze
L'altro fattore critico di successo e finisco riconducibile a strategie di sistema e il credito la finanza intesa come vero strumento di competizione dell'impresa
Io sfogliando questa mattina questi giornali sono visto anche lire alcune riflessioni riferita al fatto che il sistema bancario stima creditizio è un sistema ostile adesso io non mi sentirei di dire che non credo che abbiamo fatto nulla le banche per essere consideravo sicuramente non
Non di più di quello che magari qualche impresa privata o di altro settore può avere combinato quindi
Non credo che sia una discussione da poggiare in termini di reciproca ostilità cioè non mi pare un po'esagerata certo è che questo settore non gode di attrattiva e certo è che oggi la finanza al di là
Dei piani di ristrutturazione straordinari che si sono anche messo in moto con l'ausilio importante di strutture corretto cooperativo è un elemento di competizione dell'impresa
è un elemento di competizione nel settore
Prima infatti di un certo periodo di tempo avevamo tutta una serie di fonti di finanziamento che oggi non abbiamo più rarissimo Ramaccioni anticipazioni su lavori inesistenti la revisione prezzi ci sono di molto contati gli investimenti pubblici ha ragione Giordani più in termini di quantità che di qualità e dimensioni
La redditività del settore precipitata nuovi strumenti come il project financing stentano a decollare
Anche l'impresa e pertanto anche l'impresa del nostro settore al pari delle imprese europee nei settori di costruzioni delle altre di altre zone d'Europa abbiamo di creare le condizioni minime di richiamo del credito individuando rapporti privilegiati
Che consentono prospettive di accompagno e di sostegno l'attività ordinaria delle stesse a al alla all'attività
Alla ordinaria attività delle stesse strutture imprenditoriali
Anche per le soluzioni originali innovative che sappiano coinvolgere indirizzare investimenti flussi finanziari penso l'opportunità legate al sistema la previdenza integrativa dei fondi immobiliari di Dio tipi di o ti cioè tutte quelle che hanno soluzioni
Finanziari di tipo più internazionale
Ecco ognuno quindi fa la sua parte e concludendo veramente
In questo quadro di riferimento di forte cambiamento che la creatura politica spinta riformista questo credo vada ricordato ripreso nel rapporto con l'esterno principalmente con le istituzioni con le forze sociali e nell'interno con imprese cooperativo
Penso che da questo momento da questa situazione possano anche derivare era presentarsi una prospettiva di rinnovata Bot visibilità del movimento non soltanto in chiave politica ma anche in chiave più meramente più meramente imprenditoriale grazie scusate nel sistema parola Carlo Vizzini presidente della CEI nemesi prepari il Presidente Dellai che Giancarlo Giannini
Qui io ho visto l'orario ormai effettivamente sono state fatte parecchie considerazioni credo che
Il pregio di un congresso dopo tre anni sia anche quello di riuscire a portarlo a sintesi cioè dopo tante analisi riuscire a focalizzare alcuni obiettivi precisi
E possibilmente darsi dei tempi rispetto ai quali poi verificare la congruenza dell'attività dei gruppi dirigenti
Altrimenti Progetti se partono da analisi opinioni ma non si danno dei tempi poi rischiano di essere un po'aria fritta
Allora io parto dall'esperienza purtroppo si sono concentrate in questo momento dall'Assemblea esperienze attualmente analoghe quindi o come quelli che mi hanno preceduto un'esperienza più o meno di quel taglio
E cerco di dare un'esperienza
Dal mio punto di vista un un contributo a questi due
Io parto dalle riflessioni che faceva
Campanelli che oltretutto secondo me sono estremamente ben sintetizzato in quel documento che è stato allegato alla relazione di Busi quello sul settore costruzioni che io credo estremamente azzeccato che partono dal presupposto che è indispensabile per il settore della cooperazione delle costruzioni della Lega
Se vuole mantenere un ruolo leader all'interno del sistema delle costruzioni che casualmente io non credo che annualmente dopo
C'ho un una battuta un po'polemica con alcuni terreni ma non casualmente probabilmente a un punto di partenza più avanzato di quello che non aveva dieci anni fa
Ka ma non è così casuale il fatto poi che queste cooperative abbiano retto meglio la crisi di altri perché si tutto quello che negativo è colpa nostra tutto quello che positive casuale io non so che tipo di proposto un o che tipo non dico di auto esaltate ma voglio dire che tipo di valori dobbiamo portare avanti e questo proposito sui come serve per ricollegare ragionamento che farò dopo anche Steve valutazioni che troppo spesso e questo mi sembra che sia un portato dalla cultura di sinistra non per far capire alcuni argomenti abbiamo bisogno di esasperazione negativi
Per cui portiamo come emblema APC gli errori e nel momento in cui poi non credo che nessuno neghi l'esigenza per una prospettiva di sviluppo della centralità della dell'impresa
Dobbiamo andare a giustificare alcuni fatti accaduti parliamo di cesarismo e interpretazioni singolari ma potrà essere stata uno
Va bene mi in questi anni quante sono state le imprese private che sono falliti o modi ma questi sono fatti normali
Io do tutto la ventura di essere un'impresa di quelle che qui vengono citate per avere trovato perché allora era importante io credo che sia anche oggi importante l'esigenza di una crescita per
Per linee esterne si diceva non per linee interne per richieste ne abbiamo avuto la ventura essendo in un in un distretto di un certo tipo di fare una diversificazione enorme
Badate bene che tutti i progetti che si rispettano tempi obiettivi mezzi strumenti ma non ha la certezza del risultato ci sono dei rischi altrimenti che impresa e fare e allora io qui visto che ho la ventura di rappresentano imprese rispetto alla quale e anche forse una parte di gruppi dirigente rinnovati perché va dato atto di questo debbo dire che se poi questi presi hanno affermato questi valori però del mercato e perché quei gruppi dirigenti rispetto ai quali forse tanta critica si è fatto assieme alle cose negative che solo e venga ricordato non è soltanto altro di positivo altrimenti come si sarebbe costruita la prospettiva io questo chiedo
Ecco probabilmente c'è accanto a delle scelte imprenditoriali che hanno avuto dei limiti perché negli anni Ottanta tutti noi vivevamo all'interno di un meccanico si è detto l'epoca il craxismo somma un'epoca di
Corsa sfrenata verso ponente modelli di sviluppo non
Non del tutto corre
Però credo che va dato atto anche questo punto che noi partiamo da un punto di partenza effettivamente estremamente avvantaggiato rispetto alla concorrenza in un settore che non sto a dire quello che ci vuole
Io cito solo un fatto su cui noi dovremmo essere più incisivi all'esterno batterci
Anche denunciando perché siamo molto migliore di altri da questo punto di vista non non facciamo dei tatticismi a molte capisco che per mantenere le relazioni vogliono scusate alcuni temi ma noi dobbiamo denunciare le situazioni che altri non rispettano noi abbiamo bisogno sistema che si sviluppi con regole chiare
Siamo l'unica entità
Che effettivamente si presenta con dei valori sociale rispetto a fatti negativi come lavoro nero ne cito solo uno altri prendono a prestito questi slogan ma non sono patrimonio
Tipico delle loro imprese questi sono valori nostri ecco da questo punto di vista effettivamente l'associazione dei venti
A mio avviso come ha fatto in questo periodo essere molto puntuale nel problema della denuncia e del rispetto delle regole noi questo l'abbiamo vissuto tutti sulla nostra pelle un altro delle considerazioni che la fatte
E che mi viene da fare ogni tanto mi ricordo fece Barberini in uno dei nostri interventi
E che noi tutto sommato una delle cose di cui mi forse non ci rendiamo perfettamente conto di portare come missione ma la fine è quasi un cromosoma ok
E all'interno delle nostre imprese oltre l'occupazione a redditività e quant'altro non so chi di voi la vissuta fino in fondo ma abbiamo la missione di sopravvivere nel tempo noi siamo portatori di valori che Turano
E l'essere portatore di valori che dura nonché uno dei nostri obiettivi è quello di prendere impreparata non di fare molti utili metri dalla parte chiudere
Non mi risulta che nessuno dei dirigenti che sono venuti prima di noi abbia chiuso gli utili da qualche parte io mi ricordo anche tempo fa quando c'erano alcuni situazioni drammatiche no
Che l'hanno vissuto sulla loro pelle Busi diceva io può infine contendono casa loro vedevo le case normali no con dei quale pacata le pareti ma non quadri diva delle riproduzioni cioè che bene o male appartengono quelle cooperative artistiche che tutti hanno
Per cui da questo punto di vista penso che sia importante per la prospettiva dare un significato questo fatto della durata bene in questa proiezione noi non lo so si è finito il il momento più critico tutti i dati che sono venuti fuori lo negano le analisi che abbiamo fatto il nostro interno quanto meno dicono che il novantasette ha dato un elemento di svolta
Probabilmente tanta più svolta non c'è da aspettarsi poi ci saranno azioni di lobby di poi questo è comunque un momento interessante per fare una proiezione per lo sviluppo futuro
Il nessuno sviluppo è possibile nella durata se non si ha la disponibilità pur mantenendo ferma la missione di fare dei grossi campione
Cioè difficile durare a lungo rimanendo se c'è rimanendo se stessi ma cambiando Saint-Fargeau rimanendo con alcuni concetti fondamentali ma cambiando sostanzialmente sempre questo secondo me è uno dei momenti favorevoli per il nostro movimento nel settore delle costruzioni per fare alcune scelte di sviluppo strategiche che qui campanelli ricorda
Che io individuo fondamentalmente attagliata il gruppo delle grandi prese puramente o quel profilo
Che sono in questa fase anche particolarmente ricettive perché guardate bene che siccome il momento di fare scelte a rischio per la prospettiva nessuno gode a sentirsi dire che alcuni anni abbiamo sbagliato c'è un'esigenza di appartenenza a un settore portando ciascuno il proprio contributo rivendicando anche non questa età un ettaro di reazione ma certamente la condivisione di un progetto all'interno della nostra associazione che sia in qualche modo tale da consentire anche un riscatto di Mancini io qui porto un'altra
Esperienza che Buzzi strenuamente difeso in questi anni a chi ha avuto come me l'avventura di essere anche in altri organismi di leghe non solo di associazione
è stato supportato in questione sopportato c'è già stato a un certo punto quasi sembrava Kiki dite voi aveva difeso l'impresa in qualche modo danneggiarsi immagini del movimento non c'è stato questo
Poi evidentemente il fatto io non auguro a nessuno di avere sulla pelle la cui si spezza in un settore in crisi che siamo incapaci di presentare un progetto di sviluppo credibili
Probabilmente in parte non è vero io credo che comunque oggi questa sfida va d'accordo
Cioè quello che a mio avviso ci sta davanti per i prossimi tre anni come fatto indispensabili e che anche le grandi imprese hanno
Credo
Valutato al proprio interno
E che probabilmente con la situazione data non è possibile fare quel salto di qualità lo diceva anche Jordan intervento che comunque
Con diversificazioni politiche di integrazione io qui colgo in sintesi vista l'ora anche il suggerimento che è venuto a proiettare la produzione del e lavoro al di fuori della propria frontiera e vedere con il settore dei servizi come non fare solo del costruire l'elemento di proiezione
Valorizzando l'appartenenza e non rivendicando io anch'io sono particolarmente attento come fa campanelli tanto rientro in termini paritetici dei capitali che lo abbiamo investito gli strumenti finanziari movimento
Noi secondo me ho diritto di volerli triplicati quadruplicati perché quando uno fa un progetto di sviluppo e all'interno del movimento diamo delle spacchi e sono esperte acchito aumenti di capitale quando in progetti di sviluppo
E ma ogni società finanzi i propri progetti andando a chiedere i capitali agli azionisti di riferimento
C'è chi dice che non è un settore che ha prospettive oggi
Di appetibilità io sono convinto comunque che nella percezione generale servirono anche lei valutazioni che vengono fatte rispetto al risveglio di questi mercati noi siamo comunque l'intero settore che se sappiamo in qualche modo coglie nelle modificazioni temi di gestione di complessità
Spumante è sempre un settore primario per l'economia di un Paese non oltretutto evidentemente ci dovremo confrontare con lavoro nero ma non ci confronteremo mai col fatto che darà la produco in Italia dei di ciliegio voglio io non è che producano le case vicine ce le portano quindi abbiamo comunque davanti a noi un una prospettiva che io credo indubbio interessa quindi da questo punto di vista io partirei potrà entrare più nel concreto in temi di proposte che sono state fatte
E per togliere un tabù guardate bene che non non è un fatto come dire ideologico ne abbiamo anche sperimentato direttamente delle forme di capitalizzazione e che la legge ci dà io però credo che
Se è vero come penso che per mantenere un ruolo leader all'interno del settore
Non si possono e qui è un attimo di critica la relazione non si possa comunque prescindere da elemento dimensionale
Cioè non pone lo facciamo e come la centralità dell'impresa che lo neghiamo non può essere il fine la dimensione ma non si può prescindere dalla dimensione ciò facciamo la fine dei consorzi degli artigiani cioè
E io lì rispetto la legalità del lavoro non è inutile comunque
E per cui si corse il problema dimensionale rappresenta comunque un problema che non è indifferente e noi oggi questo problema lo possiamo sostenere solo con è una delle modificazioni fondamentali del nostro sistema quello della finanza e di come attirare risorse
Ve lo dice uno che la cui cooperativa e io credo che abbia fatto bene nel ventidue diventata fascista cioè per sopravvivere chi è venuto nel quattro non è che sia sopravvissute le cooperative Riccio tutti diventati fascisti Cevoli bisogna bisogna all'interno di un sistema confrontarsi contro tutto ce lo dicono
Coloro che dalla nostra parte sarà al governo
E e voglio dire allora a questo punto io credo che se non e poi e non è il problema di tutti perché ci sono tante altre che hanno delle Riserve lo abbiamo già dei soci che mediamente a cinquanta milioni ma non saremo mai come il consumo tentar loro che comunque alle c'è un dolce io mi pongo ancora il problema se fare una tassazione agevolato meno a dei sovventori canoni ex pensionato figurate di capacità non siamo una public company Ghisoni che da questo punto di vista innoviamo
Ed è vero che probabilmente oggi non c'è attrazione sufficiente ma non non è poi neanche non è neanche detto rispetto alla capacità che abbiamo d'impresa
Sui soggetti e di proposta che potremmo essere in qualche fatto siamo accreditati di un ruolo che non gli stessi invece ci chiediamo
Quindi io vorrei
Sollecitare da questo punto di vista alla presidenza di questo questo congresso
Di prendere in mano in questa fase un'azione forte orientata un progetto di sviluppo del sistema che secondo me è di tutto il sistema
Che non potrà prescindere dalla presenza degli strumenti di
Del nostro settore come i consorzi
Ma è altrettanto chiaro come se il problema della capitalizzazione che i Consorzi
In quella funzione che hanno riscritto sviluppo finora non saranno i promotori del nuovo livello non non potranno essere i gestori di tutto il mondo io l'ho detto anche secondo me il passo avanti che abbia fatto Comacchio ci sia un fatto fondamentale oltretutto si vede perché quando si dice Progetti Obiettivi tempi celeri
Il le risultati sin concreti no uno dei quelli concreti lo che quattro anni che ci sono imprese che siamo
Il ventitré per cento eccetera
Un un fatto concreto nei prossimi anni dovrebbe essere quello che alla fine si individua o in una forma cooperativa o in una forma di capitali che porrà fine ragazzi se non abbiamo gli strumenti come cooperative non facciamo altro
Mediamente noi diamo vita a tutti gli anni dieci società di capitali non riusciamo dà vita selvatico per essere a mettere insieme quei soggetti
Per fare delle proposte di settore non che ognuno di noi o quanti progetti ora andare a fine a gesti io ne ci vuole un progetto di settore per investire risorse abbondanti
Rispetto al quale di un veto che in questa fase si rischia che ci sia un'iniziativa autonoma
E dei dei di coloro che hanno responsabilità di questa impresa che tende può tendere a canalizzare se restano quindi io sollecito in questo momento oltretutto in cui nonostante tutto il rinnovo dei gruppi dirigenti c'è stato non ci sono incrostazioni
Come dire di continuità fra l'altro ciascuno di noi c'è la percezione che ponete dopo un tempo di
Relativamente limitate bene cambiare perché altrimenti non si dice più niente di nuovo
è un momento da non perdere per poter arrivare qui fra tre anni
Con un soggetto fondamentalmente diverso con qualcosa che sia e che ci consenta di mantenere quel ruolo di avanguardia con questa
Anzi parolacce anni presidente dell'hi-tech si presenti e si prepari Antolini
Io lo dico sinceramente ho prestato molto acque perché un verbale se materie pressione delle proposte per quanto riguarda il settore dell'edilizia dove operiamo come cooperativa le proposte contenute nel documento diciamo di settore contenuta nella relazione di Bossi e in particolare anche nel documento preparatorio sarà la causa devo sottolineare modo che lei
Ma poco critico
Comunque ha forse una
Non vuole spingere fino in fondo l'idea che ci sono una certa timidezza su come proposta sono un'idea anche perché condivido quello che ha mosso fatto molto color abbiamo proceduto negli interventi poco fanno insomma
Difficilissima guerra di posizione
Con morti feriti e indebolimento complessivo
Ma che siamo ancora in trincea
è una situazione difficile dove probabilmente non si sa un nemico che ci aggredisce in modo mortale ormai in trincea si può anche per vivere d'umidità
Questa è la situazione per cui al la fine di questa trincea non la vedo sinceramente a breve termine va be'novantasette c'è stato è questa ubriaco Tura del numero di gare però se si va a vedere la conclusione finale
Adesso secondo diversi
Analisti non so se se confermati ne hanno mi pare che il più che si realizza alla fine si un più zero virgola qualcosa anzi addirittura zero virgola uno per dire che c'è un più certo che la tendenza sembra essere spero che sia voglio essere ottimista e sono ottimista alla ripresa però inerenti pendente sarà una ripresa che ci sia la sera ancora in trincea per qualche anno perché l'impresa hanno a che fare e avranno inizio il più bel menta che fare
Con i risultati che son portate caso in questi anni che sono stati i risultati dei deboli hanno a che fare con portafoglio di organi che hanno confezionato realizzato in questi e anni e in questa fase
Ci sono bruciate risorse in questi anni
C'è una bassa redditività
Che si conferma anche negli annunci di ripresa e pare che questo dato
Dalla redditività non sia destinata a cambiare pare che si debba sempre pare perché è difficile fare i conti a casa d'altri pare che si è allineato anche su quelle che sono le tendenze europee quindi come dire a questo punto ma questa situazione probabilmente ci dovremmo abituare
Come dire in un qualche modo indebolito
Se dovesse usare una frase ad effetto direi che diciamo così una fase d'affanno anche chi ma sopravvissuto decorosamente in questi anni per preparare dal proprietà rappresenta ma che abbia altre cooperative anche se il movimento cooperativo ha combattuto bene questa guerra di posizione
Ha migliorato un po'Heine Gemonio per fare partecipazione Graziana però somma la guerra di posizione difficile che ha necessità nel futuro di trasformarsi anche in guerra di movimento anche perché quindi con la un altro vietare state ribadite da tutti ma tutte le analisi portano a questo non si esce da questa crisi non nel modo classico cioè sono riprese con trattativa
Siamo state costretti ad espiare anche molte colpe nel Paese probabilmente hanno dovuto espiare di più coloro che hanno compiuto almeno peccati meno gravi o non avevano peccato però di fatto non nessuna questione biposto intentò prelevando situazione che deriva da un mutamento della domando della committenza sia pubblica privata in termini di quantità e di qualità son va be'anche dei se volete dei fatti oggettivi che pesano
In questo tipo di situazione e di valutazione il documento a cui facevo riferimento all'inizio
Parla e indica quello che deve essere qualche può esso nipote spione ipotese del impresa del futuro e quindi giustamente Ballet l'interesse generale che sia cade una complessità di coordinamento si coordinatrice di lavori complessi e sottolinea molto questo aspetto e anche qui a un
Motivo dominante per discussione proprio dico
Pubblico dall'ovvietà
Che un'impresa capace di partecipare al finanziamento di opere miste pubblico e privato anche lo stesso spostarsi in termini quantitativi
Delle iniziative da
Governo centrale a livelli decentrati questa nascite che c'è stato ed è in corso in questi anni anche aiutato legislazione nuova Bassanini e non solo
Di decentramento di costituzione per la gestione di servizi pubblici di imprese pubbliche dei società per azioni pubbliche o pubblico-private a maggioranza di capitale privato
Come dire portano evidentemente in queste relazioni Andersen inevitabile
E quando si parla di Global serve del pose fine anno siamo alcuni giorni fa sul Sole ventiquattro Ore avete letto tutti quella che è la previsione che fa la tappa Img conosciuta
Di consulenza noterà la Spd bar ricche che prevede che stima
In Europa nei prossimi cinque anni il trentacinque per cento delle opere pubbliche saranno finanziato da privati preso come sempre l'ipotesi difficile vedo spesso una certe perplessità motivata e giusta
Quando si parla di questo persone esperienze che cui non siamo abituati in Italia le legislazioni che l'hanno annunciato un altro atto concretezza in meccanismi non sono chiari non c'è convinzione è sufficiente il sistema bancario il sistema bancario aspettato e via dicendo però insomma se
Facciamo la somma portiamo a sintesi
Quella che è l'area il modo i cambiamenti che ci sono sono avvenute livello istituzionalizzati in questi anni in Italia le esigenze che ha il Pubblico rimettere in moto a rimettere in moto il sistema economico da affrontare
Di un calo effettivo di risorse e abbiamo che su questo aspetto si cercava in presenza anche una certa come dire solidità che ospitiamo tutti a livello governativo Rivers meccanismi avanza in una passi da gigante recuperando anche i ritardi che ci sono stati quindi su questo io sono d'accordo e credo che ci siano alcuni aspetti decisivi
Modifiche come birre introdurre iniziative da assumere a livello di impresa ad assumere anche a livello di movimento legalizzazione sindacale che rappresenta lei in prese su diversi aspetti mode particolare sicuramente c'è questo aspetto dal questione finanziaria e la questione della capitalizzazione dell'impresa è stato io distinguerei un po'perché se si le questioni sono intrecciate
Io condivido moltissime il discorso che ha fatto campanelli adeguato quindi la mia solo una modesta sottolineatura sulla repressione e ha fatto al riguardo suo bar quanto riguarda il versante della capitalizzazione
E vero
è giusto quello che si annotava che
Anche le imprese private non
Vivono in situazioni migliori questo però non ci consola su questo io credo che possiamo e dobbiamo fare ancora del passi e lo dico
L'anticipo non solo per la questione
Monetaria finanziare di ammontare finanziario
Ho letto anche per un'esigenza che hanno sempre più lenti nostri impresa se volete persino per motivi ideologici di di di storia di come dire allargare sempre più la propria base sociale di essere riferimento di comunità anche e quindi credo che alcune iniziative al riguardo sia per l'importanza che hanno verso i soci classici risorse oppure socio cooperatore ma anche altre iniziative battono assunte io risparmi cartine colosso sa che va un po'di tempo faccio prima siamo orgogliosi di aver fatto da apripista sulle questioni di azioni di partecipazione cooperativa del modo legittima e legale
Un po'smesso di fare l'omelia riguardo anche perché non vorrei fare la fine di Marco Paolo Chavez esperto tra The Servant
Aperto un fronte dopo le fatiche giuridico-formale imporrebbe che notte della legge cinque cose parla Viani pochi importi con voi compresi abbiamo fatto per applicarla per tradurre in realtà però non è su questo son commenta alla fine che siano molteplici
Gli strumenti che possiamo già utilizzare a partire da legge cinquantanove e anche altri per produrre capitalizzazione la nostra azienda con difficoltà
Con difficoltà perché quando non c'è ha redditi vita sia sul fronte della capitalizzazione e non c'era chiede e in generale sia sul fronte della capitalizzazione che sul possibilità di accedere al credito la difficoltà rimane come dire strutturale se non
Non si riesce a esprimere e dare risposta alle esigenze che hanno le imprese però su questo delle azioni di partecipazione cooperativa sull'aspetto dei soci sovventori credo che siano per questi son due strumenti che hanno delle norme potenzialità poi ben venga condivido perfettamente la proposta che
A
Fatto Buzzi con la sua relazione dell'ANC PL di introdurrà anche delle modifiche legislative permettano progetto capital gain che permettono anche di Pelé ragionare in modo nuova in modo innovativo attorno a queste questioni però ripeto non possiamo aspettare ancora una volta anni perché mi permetto mutamento di legge significa anni prima dei dare risposte attuazione questo tipo rispetto dicevo prima che non è solo un aspetto di raccolta
Di ulteriori finanziamenti poi necessari ma specialmente per quanto riguarda i soci sovventori credo che sia una questione anche di relazioni come dire
E imprenditoriali
Possono essere strumenti che ci permettono un rapporto diverso su questo poi aggiungiamo alcune cose col sistema bancario e che possono se volete darà anche nuova dignità in una ipotesi di ripresa anche all'apporto delle imprese a valle con la realtà tipica dei subappalti possono essere strumenti anche di alleanza in pettorale fa stesse cooperative codificate anche da uno strumento formale con rilevanza giuridica
Per quanto riguarda invece il rapporto col mondo bancario vennero testardamente Capparelli perché ad esempio di Impregilo di pensare che la situazione più sofferente di Impregilo
Rispetta il debito Anna Rosa ripeto quello della cooperazione che è stato trazione più che giusta veda pensa che la differenza purtroppo almeno per quanto conosco io almeno per quanto ci riguarda che quel debito né rospi Impregilo avviene controlli
Cioè con un grande gruppo bancario è presente all'interno quindi in un qualche modo come dire un paio di secondi e presente Impregilo per favore birre
Mentre per quanto ci riguarda abbiamo un rapporto col sistema bancario
Direi un po'apra io reverenziale e comunque sempre le scuse niente da clienti
E questo è un nodo che credo vada gradito e vada superato non solo Impregilo mancate pesi Prati in questi anni hanno visto l'ingresso di capitale di provenienza bancarie all'interno della compagine sociale in molti hanno salvato che questo è un segno veramente debbono essere sono stati trasformati crediti e sofferenze ingresso nel capitale ma queste sì rischia di rivelarsi rischia poi è un bene se il mercato va bene ovviamente si rivela anche un'arma di fronte a una certa ripresa del mercato perché un rapporto così strutturate con le banche oltre a dare tranquillità
Dal punto di vista finanziario oltre a permettere una un vento dal per quanto riguarda l'accesso al sistema del credito garantisce anche competenze sonetti garantisse anche delle sinergie commerciali comunque la ricetta per dare soluzione
Alle esigenze che dicevo prima del mercato del futuro su queste io credo che possiamo fare e molto dobbiamo lavorare credo che sia utile anche un lavoro dell'associazione perché il rapporto con il sistema bancario e agevolato anche dal nuovo clima politico a livello nazionale non credo proposto a tale singola impresa occorre una massa critica che solo le cooperative una rinnovato unità di sistema la stessa associazione possono garantire grazie
Grazie parola Adriano Antolini direttore visitina si prepari Pietro Andreotti presidente dell'incidente
No io condivido molti degli interventi fatti la relazione così di e sono talmente tanti problemi che sovrasta nel movimento cooperativo in generale la società italiana
Che credo che sia appropriato tutti gli interventi che hanno fatto
Chi si siede suddivisi diciamo così le varie tensioni sui vari sui vari argomenti io intenderei parlare un po'della nascita è andato operative specie al Sud
Anche perché
Negli interventi di ieri ad esempio mi è parso di capire che oltre che all'interno della lega è uno delle su questioni più sentite nell'ambito del società politico-sociale italiana oggi
Però continuo però io pro leggerò spesso leggerò perché è un ragionamento che vorrei fare
Ed è necessario che faccia prima pochissime considerazioni sul come e perché siamo giunti Allo stato attuale di crisi nel movimento nel nel settore delle costruzioni
Voglio dire che è evidente che fra le cause
C'è prima di tutto la crisi economica la caduta degli investimenti negli ultimi anni Novanta ovviamente
E che è vero che vi sono stati degli errori commessi dal management nella gestione come giustamente dice il documento ma è anche vero che vi era un errore di Teoria strategia imprenditoriale
Sull'approccio al mercato che hanno segnato tutto il settore delle costruzioni ed anche il movimento cooperativo
Due concetti
La fase di espansione era gonfiato da distorsioni di mercato e ingerenze politiche
Un altro la facilità di accesso al mercato faceva sì che tutti si addensassero sulla fascia alta del del mercato
Non son due cose dopo
E in questo contesto il movimento cooperativo giustamente
Mirava a presidiare soprattutto la facciata del mercato
Perché quello doveva essere l'input in quel periodo
E però è venuto meno
In questo periodo il supporto alle piccole e medie cooperative che c'erano sparsi in tutta Italia
Specie al Sud
Ora
C'è stato un periodo in cui questo sostegno c'era negli anni sessanta settanta e l'inizio degli Ottanta
Dall'inizio degli anni ottanta in poi
Il fatto di fare nuove cooperative di sostenere quelle medio-piccole sostanzialmente è venuto un po'meno meno direi
Ecco io dico che in questo sta l'errore
Strategico teorico
Perché
Non non essere stati consente di per non essere stati conseguenti
Al principio che la cooperativa appartengono a un movimento che ha successo tanto maggiore quanto maggiore è la diffusione delle cooperative del territorio
Nel territorio nazionale NI Complessi di tutto ciò che determina l'andamento economico del paese
D'altra parte il successo dell'economia emiliana credo ne sia un esempio
Più chiaro e limpido esempio
Poi è giusto e naturale che l'impresa il mirino a diventare grandi
Ad aumentare il proprio potere contrattuale
Al
Sforzarsi di entrare in tutte le fasi nuove di mercato che si affacciano e quindi condivido pienamente quello che diceva capannelli Zini
Matteucci ed anche altri
Però è chiaro che
Se non si penetra il mercato
In tutta la sua essenza
Il rischio dell'isolamento da parte del movimento cooperativo ci sarà sempre
Le banche diceva prima
Ciani ma le banche
Sicuramente stanno dentro le società di capitale perché proteggono il capitale per natura
è difficile che le banche possono entrare in una società cooperativa
Che riceve sono società di persone
Prendo Dio come riferimento il la questione delle cento dalle cento dal Pacifico cento imprese
Per dire che
Nelle prime trenta
è la trentesima fatturato i centoventi miliardi
Bene ci sono dieci cooperative su tre impresa
Quindi
Tutto il
La testa di ponte come dire lì la la capacità massima del Monte del movimento cooperativo è concentrata nelle prime trenta impresa perché dalla settanta la trentunesima alla centesima ce ne sono cinque
Le è la trentesima fa risotto pere la centesimo fa diciotto miliardi di fatturato
Questo cosa significa fra l'altro se andiamo a vedere
Peso nelle prime trenta per il trenta per cento del fatturato
Hanno debiti finanziari solo per il venti per cento di fatturato
E tutte le impresa recenti impresa e tutte mediamente ci rimettono le prime trenta ci rimettono centocinquantasei miliardi lei dieci cooperative ci rimettono cumulativamente fortunatamente sono poche quelle che ci rimettono
Ventinove miliardi
Quindi le imprese cooperative
Sono avanzate sul mercato
Nella fascia alta
Sono meno indebitate
Del sistema
Privato
E tutto sommato sono
Hanno più capacità di innovazione perché hanno una come dire
Un abbraccio sul territorio e sulle capacità e sulle questioni reali che gli permette di immediatamente avviare progetti che siano efficaci per una ripresa
Voglio dire anche che hanno i mezzi propri lo diceva anche i capannelli mezzi propri dell'intelletto in delle cooperative sono superiori ai mezzi propri mediamente delle trenta imprese grandi
è questo un dato di fatto importante perché per accedere cosa di cui non voglio parlare
A tutto il sistema della gestione
Delle acque della gestione delle dei servizi eccetera è indubbiamente una posizione di privilegio
Questo però non toglie al fatto che
Fra l'altro anche questa è la dimostrazione che la formula del dell'imprese cooperative vincente sia in fase di recessione del mercato sia in fase di espansione del mercato
E quindi tutto sommato
Se la legge dovesse il come auspicato una relazione come proposto dalla relazione recepire alcune innovazioni non del dubbio tenuto il metodo operativo è fra le forme di impresa
Che è meglio possono tutelare e i diritti del lavoratore e i diritti del territorio e della proprietà
Ora però vorrei ritornare al tema che son le cooperative del sud
E su quali strumenti possono essere di supporto
Per governare ed averne una tranquillità che questo sviluppo
Possa essere da una parte avere successo e da e possesso e dall'altra
Motivo per espandere e maggiormente incentivare la capacità propositiva del movimento operativi interni
Ora
Il problema sostanzialmente che le dieci cooperative che dicevo prima non possono essere lo strumento di di di sviluppo per per le cooperative piccole muoversi
Devono pensare a quelle fasce di mercato che si diceva prima né i loro problemi devono ricco devono hanno altre altre cose da fare
Ci sono i consorzi però e i consorzi per per natura stessa
Sono deputati a dare i servizi credo che quasi sì in preso cooperativa che nasca sul nascerà bisogni tutti i servizi tecnici amministrativi finanziari commerciali
Sono tutte cose che il movimento cooperativo a collocate in organismi diversi
Bene io credo che
Le strutture consortili
Possono
Attingendo questi servizi
Portare un pacchetto di servizi di sostegno che debba e che possesso di sostegno alla creazione e alla nascita delle nuove cooperative al suo
E ce lo spazio per farlo
Perché non mi ricordo chi ma detto il mercato edilizio ma dico al Mercato Pavia bene c'è il mercato delle grandi cose ma c'è quell'altro mercato perché in un paese come questo che sta rigenerando e rinnovando il mercato sotto il profilo
Bella come dire del federalismo bene
è logico pensare che verranno meno le grandi opere pubbliche
Errando sempre più incentivati progetti per le opere pubbliche contano per la sana personali per il Po quindi importanti inferiore minore
Poi le grandi opere ci saranno sempre
Le grandi le grandi imprese non devono temere questo anzi
Anzi
Però è chiaro che il federalismo
Di azzerare sulla capacità propositiva del territorio e dell'impresa e del territorio diceva mi sembra Amico del lastrico pandillas
Allora
I consorzi gli apparati consortili possono e devono
Cominciare a fare questo supporto secondo me hanno la capacità di farlo
Badate bene ci vogliono degli uomini dei dirigenti anche localmente ma non c'è fase migliori di questa secondo me per poter trovare
Della personale valido
Tecnicamente amministrativamente eccetera
Localmente o da spostare da trasferire
Perché purtroppo i ridimensionamenti degli apparati aziendali che in questi anni hanno tormentato tutti
è portano a estromettere del personale anche valido molto spesso validissima
Ma che purtroppo per condizioni ambientali deve essere allontanato
Bene quindi se ci sono gli uomini
Se c'è la strumenti lo strumento potrebbe di si potrebbe dire che mancano la capacità finanziaria
Ma anche questo io credo che sia un falso problema
Perché ci sono strumenti per finanziamenti per la formazione
Finanziamenti per la creazione delle piccole e medie Metin prese finanziamenti per l'attrezzatura
E credo che il punto fondamentale sia di riuscire a coagulare in un unico pacchetto di servizi tutte queste cose
Cioè il Consorzio credo che debba la l'apparato consortile dovrebbe diventare quello che attinge
Dal sistema cooperativo e anche da fuori
Tutte le questioni che servono e i servizi che si erano a sostenere lo sviluppo delle piccole cooperative
Badate bene quando parla di piccole cooperative venti cooperative che fan cinque miliardi Luna fa cento miliardi
E se vado a vedere nelle classifiche
Quelle che fanno diciotto venti miliardi fra quelli che fan diciotto venti trenta miliardi sono meno numericamente quelle che perdono denota grande
Di gran lunga di meno
Ciò significa che è più facile gestire quando le cose sono piccole ciò significa che l'impresa sebbene supportata sul nascere ha forti possibilità di guadagnare e se si vada ad attingere a tutte quelle forme di finanziamento che diceva alla capacità può avere la capacità di dotarsi brevemente di mezzi propri in autofinanziamento
Di un volume di mezzi propri necessarie a parte l'attività con l'autofinanziamento
Ma e anche uno con l'occasione per i consorzi prego
Ritengo che sia un'opzione valida per i consorzi
Anche perché
Portare un pacchetto di servizi questo genere significa
Partecipare al rischio d'impresa di quell'impresa Silvio portarlo organizzazione chiudo
Per i se porta l'organizzazione e sostanzialmente partecipare a rischio d'impresa bene una partecipazione del venti trenta per cento rispetto impresa comporta
E mentre sugli utilizzo i mezzi anzi sul margine di contribuzione di una commessa del dieci per cento comporta più di quanto sia la contribuzione attualmente per le testate ad esempio o altri servizi che son costretti comunque a fare i Consorzi comporta una
La remunerazione superiore
Quindi voglio dire e chiudo perché credo che il tempo sia ormai passato
Su questo cioè il processo di sviluppo passa attraverso una nuova fase in cui anche i consorzi devono capire e devono sforzarsi
Entrare in una questione che rasenta l'impresa che non è impresa ma rasenta la capacità d'impresa per sostenere quelle lo sviluppo delle delle delle imprese cooperative in loco
Dello sviluppo di questo genere di cui oggi il credo che tutto il Paese ha bisogno è chiaro che poi diventa essenziale
La posizione delle associazioni della lega locale perché lo sviluppo di questo genere si regge solo se c'è la coscienza reale
Del peculiarità del territorio
Delle questioni che servono lo sviluppo del del del territorio e al sud c'è l'agricoltura centrismo c'è il commercio e così via e tutte queste attività di sviluppo si possono coniugare con nuove attività di non solo il di di di di di attività di costruzione che non sono che non possono essere non solo quello del recupero urbano e così via
Grazie al solito
Parola Andreotti si prepari Torelli
Credo
Proprio per
Cercherò di affrontare due aspetti della politica industriale
Che sono sinergici è tutta un'altra serie di argomenti che sono stati trattati precedentemente in vari interventi per essere più efficace lotta prima han detto di bisogno che stringe
Confronta da queste cose
Leggendo brevemente e anche tagliando parecchio le cose che poi consegnerò nella relazione
Al presidente d'assemblea lo sforzo che va dobbiamo fare
è quello di far combinare in modo più efficace possibile in un modello di sviluppo sostenibile
Le esigenze e le opportunità di crescita economica di aumento della competitività e dell'occupazione salvaguardando contemporaneamente
L'ambiente e puntando ad un crescente miglioramento delle qualità della vita dei cittadini degli utenti e dei lavoratori le trasformazioni del mercato
La sua globalizzazione e l'apertura europea offrono nuove opportunità ma impongono nuove regole
Competitive basate su trasparenza efficienza della spesi rapporto l'utilità sociale concorsualità e quindi basate su competenza know how e professionalità dell'Offerta
Questo richiede modifiche di comportamenti e di politiche sia a livello nazionale che locale ma soprattutto a livello imprenditoriale
Già si è fatto molto per la sopravvivenza di questo movimento cooperativo Moro occorre puntare in alto e pensare al futuro
Le nostre impresa saranno chiamate nel prossimo futuro a uno sforzo innovativo globale
Innovazione organizzativa innovazione finanziaria si è parlato molto di questo innovazione di processo produttivo di prodotto qualificazione dell'organizzazione e certificazione di qualità
Solo se sapremo impegnarci
Su tutte queste varie direttrici di sviluppo potremo essere in grado di favorire una crescita competitiva e sostenibile sia in grado di rispondere
Alle necessità di oggi non ho ancora soddisfatte ma quelle che nasceranno inevitabilmente dai cambiamenti continui e sempre più veloci dell'organizzazione della società e del mercato
La modernizzazione del Paese è una scelta prioritaria del governo dell'Ulivo
Poter partecipare subito a pieno titolo alle comunità del mercato della moneta e poi a quella politica è un imperativo per il nostro Paese ma poi occorrerà restarci in modo non subalterno ma da protagonisti
Dovremo impegnarci in una fase nuova di sviluppo in cui la produzione di idee
I progetti di ricerca e sperimentazione di nuove tecnologie saranno utilmente ed efficacemente utilizzati per la produzione di nuovi prodotti di nuovi processi produttivi puliti e qualifica
Il nostro Paese potrà competere solo se sarà in grado di innalzare i livelli di conoscenza le competenze e le professionalità
La qualità e la capacità di innovare i processi i prodotti i servizi sia a livello del suo sistemi istituzionale che è quello produttivo questo no al momento che è presente nella relazione di Buzzi ma è stato anche ripreso da altri ma a me preme qui sottolineare alcuni aspetti
In primo luogo dopo queste indispensabile opera di risanamento delle finanze pubbliche
E di una timida ripresa occorreva destinare più risorse all'attività di ricerca e sviluppo tecnologico sia da parte dello Stato che da parte dell'impresa per recuperare al più presto i Dieppe questo occorra occorra porci un obiettivo di destinare almeno quello che destinano agli altri partner a livello dell'Europa e degli altri Paesi competitori negli ultimi dieci anni la spesa della ricerche supini Italia rapporto il PD è sempre stata circa la metà di quella francese tedesco inglese e molto meno della metà di quell'americano e giapponese
Se si siamo dal poi gli incentivi alle indiretti dalla recente pubblicazione dell'OCSE emerge che l'Italia è il Paese più arretrato nell'aiuto all'incentivo alla ricerca e l'innovazione dell'impresa
Il ministro Berlinguer alla sua recente relazione sulla riforma del sistema ricerca ha delineato delle linee di riordino del sistema con un coraggioso intento riformatore
Che punta soprattutto sulla valorizzazione sul trasferimento al tessuto imprenditoriale dei risultati della ricerca e della tecnologico una rilevante novità per favorire una sinergia fra soggetti pubblici e privati e per ridurre il divario fra la Regione del Nord e quelle del Sud è costituita da nuove forme di negoziazione programmate ti consentono di avviano attività coordinate su una specifica area per le quali occorrono interventi diversi per competenze metodo e che richiedono una forte presenza di attività di ricerca di formazione di riqualificazione tecnologo
Quali l'accordo di programmi patto territoriale contratto dare contratto di programma io mi ricordo solo che in questo momento c'è un bando circa di trecento miliardi sui contratti di quartiere che affronta in modo più concreto questo problema
Dall'integrazione fra attività di recupero delle periferie disagio abitativo e sociale e attività di sperimentazione della normativa tecnica nazionale
Così come per il nostro sistema pesa indispensabile sviluppare l'innovazione però mentale la competitività anche per il nostro sistema imprenditoriale per le imprese cooperative di produzione e lavoro e dei servizi la conoscenza la tecnologia la risorsa umana qualificata
La finanza costituiscono in seppure in misura diversa i compensi notevolmente diverse dal differenziale competitivo
La capacità di crescere e di svilupparsi
La necessità di incrementare tutte quelle azioni ed iniziative volte alla diffusione delle conoscenze tecnologiche ed è l'opportunità di partecipare ai programmi di ricerca e sviluppo e sperimentazione è strettamente legata all'opportunità di dare maggior sostegno alla strategia dall'Associazione nazionale per contribuire ad ammodernare e sviluppare le nostre cooperative
Per questo occorrerà intensificare nei prossimi mesi quell'azione di divulgazione e di destinazione che abbiamo sviluppato insieme e nell'anni passati settimo in modo molto episodico
Questo presuppone una presenza concreta di personale con l'adeguata eccolo scienze relazioni sul territorio che insieme dice assumono un ruolo di cerniera interfaccia attivo e propositivo fra le esigenze delle imprese cooperative e le molteplici opportunità
Di incentivazione finanziaria nazionale e comunitaria per lo svolgimento di quei servizi reali necessarie a far crescere nostra impresa
In questo senso l'ICI è un centro di competenza che ha già una serie numero evolve di programmi a livello europeo e che coinvolgono numerose impresa e cooperative Vasco valorizzata questa competenza
Ma soprattutto
Dato un maggior spazio all'istituto per sviluppare un maggior potenziali maggior valore aggiunto alla rete di cooperative di cui qua questa mattina si parla in diversi in diversi altri sedimenti in diversi altri aspetti
Allora si queste condivisibile
Anche nei momenti più difficili non rinunciava delle nell'impresa risorse dedicate allo sviluppo tecnologico all'ammodernamento dei processi produttivi ed organizzativi
Il movimento cooperativo ambisce alla posizione di rilievo nel quadro delle imprese nazionali ed europee
Questa posizione la si può conquistare e mantenere solo se sarà in grado di affermare un ruolo frutto d'energia intelligenza delle sue capacità d'innovazione tecnologica ed organizzativa
Non possiamo più permetterci di conservare metodi abitudini strutture organizzative che coltivano la passività la rassegnazione la difesa delle regole del passato ad esempio aspettare che la legislazione in materia di qualificazione Possa subire ulteriori significativi slittamenti è necessario che ci si impegni senza più titubanze verso quei processi di ammodernamento e soprattutto verso perché i processi
Di qualificazione e di certificazione
La garanzia attraverso il sistema di qualità da fornirà il committente all'utente cliente venne resa atti evidente attraverso la accertamento da parte di un soggetto di attestazione di certificazione l'associazione ha creato Licci ora Licci si sta ulteriormente ampliando sta ulteriormente sviluppando le proprie azioni si sta integrando con un altro soggetto di certificazione per dotare il sistema una potenzialità superiore soprattutto per quanto riguarda le certificazioni di qualità dei prodotti e soprattutto per quanto riguarda la certificazione delle con autista ambientale
Vado a concludere
Dal punto di vista dell'impresa è la prospettiva e quella di operare in un mercato trasparente dove la concorrenza e basato su regole oggettive
Dove prevale il saper fare e dove possono emergere le vere capacità imprenditoriale dell'impresa San siamo convinti che le nostre cooperative abbiano buone possibilità di riuscita di crescere e di uscire bene dalla crisi che ha colpito il settore
Il livello di successo di crescita è direttamente proporzionale però al superamento delle tradizionale metodologie gestionali non più adeguate nemmeno garantire la sopravvivenza e alla capacità di innovarsi tecnologicamente e organizzativamente di qualificarsi per reperire le risorse necessarie per far abbiamo la responsabilità globale di qualificare l'ho sempre sette nove rispondere in modo adeguato alla quelle sfide che qua tutti ricordavano e a questa resto la verità riguarda ovviamente dici le imprese consorzi noi siamo qui nel nostro piccolo vogliamo fare la nostra parte grazie
Del l'ultimo intervento il biondo Torelli
E poi interverrà il presidente della lega
L'anno Perbellini quindi io pregherei tutti di cominciare a rientrare perché
Stiamo avviandoci verso la fase conclusiva
Consegnerò il mio intervento alla presidenza perché possa essere registrato
Dico alcune cose
Che ritengo importanti per la nostra struttura innanzitutto però un ringraziamento all'ANC Pirelli a Franco Buzzi per l'invito che mi è stato rivolto ad intervenire a questa prima assemblea triennale delle cooperative di produzione e lavoro come presidente di qua Sco
Il mio intervento viaggia
Fra una insoddisfazione è un dubbio
L'insoddisfazione mi proviene dal laboratorio che abbiamo acqua Sco dal nostro osservatorio e si riferisce alla qualità della lettura della situazione strutturale situazione strutturale del settore delle costruzioni
Per la quale noi registriamo una scarsità di contributi di analisi da parte di tutti gli operatori del settore
Pubblici o privati
Imprenditoriali o sindacali che siano
In questa insoddisfazione naturalmente metto anche il ruolo di contributo del quasi scoppia e dunque anche l'impegno di recuperare questo ritardo
Il dubbio invece si riferisce al mio ruolo di cooperatore dunque la valutazione delle linee che dovrebbero costituire riferimento strategico per le nostre cooperative per il due mila
Per rendere più esplicite queste due affermazioni parto da un tema che a me pare emblematico
Ne abbiamo anche discusso molto
Come è noto la recente crisi di governo si è risolta con l'impegno di varare entro il due mila uno la limitazione a trentacinque ore della settimana lavorativa del lavoro salariato
A partire dai prossimi mesi verranno schierate tutte le truppe cammellate di chi valuta questa scelta una tragedia per l'economia italiana e quelle contrapposte di chi ritiene questa una conquista storica di civiltà
Da quanto mi risulta non mi pare che la lega l'ANC PL abbiano provveduto a schierare definitivamente le truppe del movimento cooperativo dall'una o dall'altra parte Buzzi peraltro dice no a leggi cogenti sulle trentacinque ore quindi va tutto va bene in questo senso il quello che è stato detto e il nostro impegno l'auspicio ovviamente non è quello di sollecitare una scelta quello che faccio io ma di decidere prima del come
Se schierare le proprie truppe in guerra per la conquista del vuoto e dell'inesistente e adesso sentirete perché perché le trentacinque ore non so non è una tragedia ne è una conquista storica
Appare da questo punto di vista veramente paradossale come in un contesto quale quello odierno nel quale sono continui riferimenti e pregnante la realtà dei processi di globalizzazione della nuova organizzazione quella post fordista della produzione
Delle nuove politiche economiche sociali cosiddette poste keynesiane
Ci si possa confrontare in una guerra per una cosa che non esiste
Nel settore delle costruzioni la questione si presenta ad esempio in termini addirittura opposti un solo dato da questo punto di vista può essere utile
In questi ultimi tre anni la media delle ore lavorate a settimana dagli operai del settore è di circa ventotto ore ventotto ore questo è il dato che emerge dall'Osservatorio delle casse edili della regione Emilia Romagna
è evidente che questo dato sconta anche una esigenza dell'impresa che in questi anni hanno dovuto recuperare dei margini erosi dalla crisi e dunque un comportamento tendente a denunciare meno ore di quelle effettivamente lavorate
è però evidente che parlando di trentacinque ore imposte dalla legge non possiamo che fare riferimento ai dati ufficiali e legali e dunque per questo settore due sono i messaggi che emergono
Il primo è che la legge del due mila uno non avrà alcun impatto rivoluzionario in questo settore
Il secondo più paradossale segnala l'esigenza esattamente opposta e cioè quella di come legalizzare e fare lavorare di più gli operai dell'edilizia
Al di là comunque di questo dato peculiare del settore la questione è un'alta di portata più generale e straordinariamente più importante
Tutti gli assetti le organizzazioni del reti moderne della produzione ci segnalano la drastica e sostanziale riduzione del lavoro salariato siamo di fronte a un processo incontrovertibile
è un dato forte è significativo che possiamo registrare negli assetti della produzione moderna e che ritroviamo come costante della globalizzazione della produzione post fordista e delle politiche post keynesiane
è un cambiamento profondo e di carattere epocale già intervenuto e tendenzialmente in espansione
Chiuso definitivamente la lunga stagione della fabbrica tradizionale della concentrazione della produzione
Della catena di montaggio e dell'operaio massa l'impresa si caratterizza sempre di più come un'organizzazione con una produzione virtuale nella quale il decentramento e l'esternalizzazione riguarda non solo pezzi e fasi di lavoro complesse
Ma addirittura tende alla stessa imprenditorialità azione del lavoro subordinato
E dunque anche del singolo lavoratore
è evidente che un processo di questo tipo che già nell'oggi e che sarà sempre di più nel due mila ha delle implicazioni sociali e normative di portata storica
Cambia la natura sociale lo stato giuridico di quello che ormai si presenta con una figura definita in molti modi lavoratore autonomo lavoratori imprenditoriali tratto responsabilizzato artigiano ma che ha comunque
Un rapporto giuridico con l'impresa virtuale o impresa rette o avete complessa che nulla più a che fare con il lavoro salariato classico
A me pare che rispetto a queste modificazioni profonde straordinarie
Sia più che doveroso urgente porsi come i cooperatori delle domande include il mio intervento sono queste domande
Rispetto a questa nuova organizzazione del lavoro chi è e come si organizza il socio lavoratore
In che cosa si concretizza e come si esplicita il richiamo all'autogestione i non è impresa sempre più virtuale
In che rapporto entra l'autogestione della cooperativa con la rete di società esterne che hanno statuti giuridici non cooperativi
Qual è il senso da dare alle strutture di servizio i consorzi ad esempio in un contesto radicalmente diverso e nel quale la stessa impresa si farete e organizzazione fondamentalmente di servizio questo passaggio credo molto importante
Qual è il senso da dare struttura di servizio i consorzi in un contesto in cui l'impresa si farete e organizzazione fondamentale di servizio credo che su questi temi ci sia dagli abili compresso in un contesto produttivo sempre più frantumato ed avete che senso alla politica delle fusione degli appartamenti anche se sono in una fase calante
In che rapporto la cooperativa entra nel mercato della intermediazione del lavoro come se e perché entra osa il lavoro interinale qual è il ruolo e l'articolazione della Printemps associativa in un contesto frantumato e Into viene integrato dalle reti
Sono domande naturalmente alle quali non so oggettivamente dare una risposta
Ma dalle quali penso non si possa prescindere se vogliamo dare un senso ad una forma giuridica di fare impresa ed organizzare il lavoro nella quale ancora noi crediamo e anche fortemente per quanto mi riguarda e per tentare di corrispondere alle responsabilità dei miei ruoli posso solo indicare alcune ipotesi di lavoro che propone alcuni impegni
I processi che sommariamente ho cercato di evidenziare impongono innanzitutto un lavoro di conoscenza e l'analisi decisamente più attento di quanto non vi sia non vi sia stato fino ad oggi e questa è una cosa buffa letta che la nostra che siamo principi nel fare delle analisi però così è
E questo è un passaggio fondamentale per contestualizzare strategie d'impresa e assetti organizzativi altrimenti ancorati a modelli soggetti vecchi o addirittura ormai inesistenti
Qualche dato strutturale del settore delle costruzioni noi spaventate sto finendo che può rendere più evidente l'importanza di questo passaggio
Dal settantuno ad oggi c'è un solo dato che nel settore rimane sostanzialmente immutato ed è il numero complessivo ed iniziare indifferenziato di circa un milione duecento mila detti
Ma se proviamo ad analizzare e sia pure con dati grezzi e
Tali è il minimo che possiamo fare
Le imprese fatto cento il numero del settantuno passano a duecento ottantacinque
Nel settantuno i lavoratori indipendenti erano il tredici virgola tre per cento degli addetti del settore sono oggi circa il quaranta per cento i lavoratori salariati amministrati dalle casse edili nel settantuno erano ottocentocinquanta mila
Sono oggi meno di quattrocento mila
Questa straordinaria frantumazione in presenza di una stabile dimensione complessiva è una tendenza che non solo riguarda tutto il Paese ma registra punte più accentuate proprio nelle aree più sviluppate in Emilia Romagna ad esempio registriamo un'incidenza percentuale di impresa e artigiani nel novantuno sul totale delle imprese delle imprese del novantuno per cento
Mentre a livello nazionale nello stesso anno era del settantaquattro per cento
Gli stessi addetti delle imprese artigiane rappresentavano in Emilia Romagna il sessantadue per cento del totale mentre l'Italia era presente davano il quarantasei per cento
C'ho letto
Chiudo con una riflessione
Che dice nei processi di ristrutturazione degli apparati produttivi che ho cercato di evidenziare esistono strumento che rappresenta il veicolo fondamentale del sistema di relazione appunto per eletto post fordista
Nella complessa rete della produzione virtuale si sviluppano sempre di più delle concatenazioni fra committenti e fornitori
In queste catene di relazione lo strumento che sostiene caratterizza il rapporto anche giuridico e non solo di mercato e sempre più dato dalla introduzione dei sistemi di qualità
Secondo le cosiddette norme della serie ISO nove mila che tutti conoscete
So che alcuni imprevisti sono mosse in questa direzione ma la riflessione che ripropongo non riguarda il ritardo o la scarsa attenzione verso una norma con la quale comunque dovremo misurarci
Riguarda invece una sfida strategica che propongo a tutti noi e cioè il modo con il quale ci poniamo di fronte a questa sfida e l'occasione straordinaria che queste cosiddette ISO nove mila
O lo può più ad un'organizzazione d'impresa come le quella della cooperazione
Non voglio non posso naturale dell'ISO due mila penso però che non si possa ignorare il fatto che il sistema qualità impone ad un'impresa di riflettere profondamente di modo diffuso sulla sua organizzazione
Sulle procedure e i sistemi di comunicazione interni ed esterni sulle responsabilità attribuite ai diversi livelli
Il sistema qualità impone tutto ciò attraverso delle procedure formalizzate controllabili e registrabili ed un per traverso un'organizzazione trasparente
Mi pare che la zona e sugli organi d'azione di questo tipo
Sia indispensabile per la cooperazione ma in particolare per chi vuole gestire una organizzazione è appunto autogestita e e moderna
Mi pare dunque che anche a partire da un tema Police decido come quaestor
Proprio al quasi poi da lì ci viene che sul tema il nove mila lavoro da anni e sono fra gli istituti qualificati nel settore possa e debba venire un contributo straordinario
Un contributo che ovviamente potrà esprimersi nella misura in cui
Sapranno sviluppare attività ed iniziative conti diverso in paese ma anche se troveranno interlocutori interessati ad accogliere la sfida della qualità non solo per avere un certificato un pezzo di carta
Ma anche per dare risposte a quelle domande che mi sono posta come cooperatore
E dalle quali penso dipenda gran parte del futuro di una forma imprenditoriale e trovi le ragioni della sua specificità in un contesto straordinariamente diverso da quello che ha motivato la sua nascita grazie scusate la franchezza
Grazie al credito vediamo la parola il presidente della lega Ivano Barberini
Mi dispiace mi dispiace per voi per l'orario che cercano di tessere il più breve possibile
Vorrei innanzitutto sottolineare che che questa mi è parsa veramente una buona assemblea con buone relazioni una buona discussione sia per i toni che ha usato sia per le proposte per i propositi che si è che ha assunto mi pare colta questa esigenze che veniva sottolineata i fare di questa Assemblea triennale un'occasione per la riflessione di carattere strategico per un bilancio di quanto si è fatto fin qui mettendo insieme sempre propositi programmi e e verifiche risultati misura delle propositi chiare risultati misurabili
Ora l'esigenza primaria che credo di carattere generale che non avvertiamo abbiamo avvertito in questi anni
è quello di creare innanzitutto un clima interno più positivo
Clima di fiducia all'interno del nostro movimento che negli ultimi tempi ha preso sicuramente botte non trascurabili e creare un ambiente Esterno
Intorno al movimento nel territorio nazionale più consono a crearne a valorizzarne le potenzialità dell'impresa cooperativa e a creare le condizioni di di sviluppo
Il settore del lavoro produzione lavoro credo o deve giocare un ruolo sempre più incisivo sulle scelte generale del movimento
Mi pare che questo ed a questa Assemblea una base di quel per questo gioco per questa per questo ruolo venga fuori si è fatto un bilancio di questi tre anni
Sì denunce sia denunciata senza drammatizzazioni però che neanche questo Tonino sia un fatto positivo
Sì è denunciata la crisi in che si è affrontata gli attacchi alle persone l'organizzazione che son dovuti subire ecco e e affrontare
Cioè ci si è dovuti focalizzare sull'emergenza che ha distolto rispetto alla necessità di pensare di progettare il futuro
Abbiamo abbiamo riscoperto improprio travaso questa fase di crisi l'intreccio sistemico del nostro movimento in un intreccio di immagine
L'intreccio di rapporti sociali dell'intreccio di risorse attivabili o ben ci sta dei necessari necessariamente da attivare fronte di crisi aziendali come ne usciamo da questa da questa crisi io credo che tutti se ne esca scossi ce n'è Skin parte diversi
Si abbia acquisito una diversa coscienza di sé delle proprie potenzialità dei propri limiti del proprio delle proprie del proprio bisogno di interagire con gli altri codesto movimento se ne esce con una scommessa per il futuro
Che non dipende tanto dalla profondità delle crisi che abbiamo passato quanto io credo dalla capacità di congiungere gestione gestione del presente e cambiamento progettualità gestione senza avere tempo nonostante la fatica di questi anni
Lo stress un profondo subito da tante idee tante dirigente dell'insieme dell'organizzazione non c'è tempo per fermarsi evidentemente
Credo che la sottolineatura che è stata fatta qui sulla necessita di competere nel mercato sulla questa vocazione dell'impresa cooperativa liberasse del tutto
Fatta salva evidentemente Rampl rappresenti oggi una un'ottica indispensabile tanto più in quanto va competitività sta crescendo
E noi siamo interessate che vi sia un mercato trasparente e competitivo in modo corretto
Non è in discussione il fatto di dover competere nel mercato di voler compete nel mercato
Si tratta di capire meglio quali sono le leve per competere quali sono le condizioni come gioco né in questo compete nel mercato
Letizia distintività cooperativa la sua efficienza economica le sue finalità sociale come gioco non le contraddizioni credo che gestire queste contraddizioni sia un elemento
Che porta sciogliere nodi nodo importante o quanto meno a porle in una dimensione gestibile nomi versione che sia consapevolmente affrontata tema della capitalizzazione lo sappiamo porta ha portato e porta in discussione il rapporto tra socio cooperatore socio capitalista tra identità cooperativa episodi sviluppo
La responsabilità dell'impresa e responsabilità di sistema la competitività nel mercato la finalità istituzionale e la gestione del presente la progettualità del futuro sono elementi congiunte ma in buona parte contraddittori
Credo che noi dobbiamo consapevolmente scegliere una via che non mortifichi le risposte da dare ai soci ai lavoratori
Che non mortifichi le potenzialità Linden potenzialità dell'impresa
Se la dimensione la che la peculiarità cooperativa rappresentassero un freno alle potenzialità di risposte che l'associazionismo potare dovremo mettere in discussione la tutela la formula cooperativa non se non fanno il contrario
Io sono convinto che esistono grandi potenzialità nelle nella formula cooperativa così come qui si è da più parti Espresso e tuttavia questo limite non possiamo sacrificare in un involucro che sia troppo stretto
Una un'impresa questo sarebbe credo qualche cosa che non riusciamo contenere non sarebbe neppure giusto contenere dobbiamo semmai ecco non cede dello scorciatoia affronta le contraddizioni e vedere come risolverne al meglio
Rispetto al punto su come siamo in crisi quali sono le crisi aperte quali sono qual è lo stato di salute del movimento domanda che ci viene posta all'e sterno spesso che noi stessi ci dobbiamo porre
Io credo per dirla
Usando un certo termine che dovremmo ragionare per logiche di Citto diritta è fisiologico
Risorge che la fase che va dalla crescita la nascita fino al declino di un'impresa come di una persona si tratta semmai di agire
Per costruire una seconda curva di questo ciclo di vita
E il successo di questa seconda curva del ciclo di vita cioè di un rilancio che eviti di entrate in declino dipende dal tempo aspettare come abbiamo dovuto fare o un fatto intanto il caso aspetta adesso in crisi
Significa probabilmente non riuscire a cambiare a cambiare in modo in modo opportuno addusse non non avere successo bisogna cambiare quando il ciclo è alto ecco perché bisogna cogliere questa fase nella quale siamo entrati dopo aver superato le crisi in una fase che vede una tensione rilanciano teso allo sviluppo e situazioni di maggiore
Almeno parlando in senso generale maggior stabilità non considerare il neanche soprattutto là dove si va bene che questo centro destinato continuare motu proprio
è meglio porsi il problema del rapporto tra il la propria realtà e la realtà circostante e capire quali sono i cambiamenti indotti e come essere agenti di cambiamento perché appunto se ne abbia una forza maggiore
La necessità in generale per il nostro movimento è quello di un riposizionamento strategico
Nelle diverse specificità settoriali di comparto e così via se c'è un settore che di questa necessità ne ha sicuramente molto bisogno ma che anche grandi opportunità nelle fase che si sono aperte ed è quello delle costruzioni
Probabilmente gli ha tutti i settori Nando il giorno sicuramente in questo caso mi sembra essere ancor più evidenti
Lo dobbiamo avvertire anche nei settori che vanno bene i pericoli strategici nate sembra sembra banale purtroppo è fatale ne abbiamo qui e in Europa settori che vanno benissimo
E si accorgono improvvisamente di essere in crisi
O è lontano improvvisamente in crisi perché hanno mancato di aver di di cogliere il pericolo strategico che la situazione comporta nel tempo giusto l'idea della propria forza della propria invincibilità
Pericoli strategici
Che sono affidati a vari fattori riconosciamo
E che risiedono anche soprattutto nei del diverso nel diverso rapporto nel diverso una diversa concezione del tempo i tempi dell'economia i tempi delle organizzazioni tempi cooperativi i tempi della politica e così via
C'è un tempo oggi dell'economia che sfugge a qualsiasi contro contenimento
In altri in altre modalità di tempo la fluidità del nostro modo di intendere il tempo e così via c'è un cambiamento
Profondo e bisogna né coscienza di questo cambiamento profondo da introdurre nelle persone e nelle cooperative nel sistema e bisogna orientarsi organizzare questo cambiamento organizzarlo sempre meglio anche qui
Un atteggiamento deterministico che pensi che il il cambiamento sul ghanese da solo venga indotto dalla situazione generale anche qui fuorviante cambiamento non si organizza da solo soprattutto in ordine a sole complessa come la nostra
E soprattutto quando il cambiamento è vero e quindi e anche doloroso c'è sempre una in tutti noi evidentemente una l'esistenza a questo
Io credo che se guardiamo come è stato fatto in questi due giorni a occhi aperti Lucidi critici autocritici personalmente mi compiaccio con interventi anche di esterni abbiamo sentito qui riscoperti dall'Europa
Farci alcuni richiami io credo che siano atteggiamenti positivi che ci aiutano ed è un elemento di forza di una delegazione e cogliere gli spunti critici che vengono e auto mette ammettessi il disco e mettersi in discussione queste punto via forse non è debolezza non è che si risolvono i problemi l'altro mondo e direi che in questo contesto in questo quadro la dimensione che deve preoccuparsi e quella umana
Non solo perché come è stato detto e la risorse si dice ed è un fatto di cui tranne se mai tutte le conseguenze e la risorsa più importante più critica
Ma perché noi dobbiamo fare i conti con il livello di motivazione o anche di demotivazione che esiste all'interno del nostro organizzazione fra tanti quadri querelante non solo chi fa il lavoro di tutti
C'è una demotivazione nostro movimento
In tanta parte e spero di sbagliare naturalmente che riguarda quadri a volte anche dirigenti e anche dirigenti compri una responso comprimarie responsabilità di questo deve esserci dobbiamo preoccuparci fortemente perché a una risposta è una risposta nella capacità di cambiare c'è un problema quindi di nessun umane che attiene a questa motivazione attiene alla preparazione alla capacità la all'apprendimento la capacità la vocazione la voglia di apprendere continuamente diceva l'altra sera
Un un professore di università che non mi insegna non insegna le cose e cosa ecco come escono e sono come si fanno vietando queste diventano saletta rapidamente insegno concepire il cambiamento insegnò a pensare come attrezzarsi quando quando ci sono le cose che cambiano
Ora questa dimensione è molto importante anche perché io non condivido
L'affermazione che che un po'di moda che l'impresa è saranno sempre più virtuali questo una concezione io credo mi permetto di dire sociologica
Che va un po'di moda ma io condivido un'altra affermazione che ritiene che le imprese non siano affatto virtuali perché sente di relazioni fra persone si tratta e non c'è qualche cosa che vada nato a parte l'ora
Se noi vogliamo superare un certo Riva ci preoccupiamo nel creare una motivazione positiva di rafforzare la motivazione positiva dobbiamo fare un'opera di cambiamento che parta prima di tutto dall'abbandonare parecchie cose che sono dentro di noi che fanno parte premetto della nostra storia che hanno avuto aspetti positivi ma che sono oggi
In contrasto con quella motivazione nuovo con quella capacità di introdurre risposte aggiornate positive alle situazioni nuove abbandonate concezione d'impresa di sistema dire verso l'Inter cooperative anche interprete interpersonale che sono maturate negli anni ottanta sulle quali critica autocriticamente a un patto
Con taluni eccessi di chiusura nella propria cooperativa e questo bisogna che che ne che lo valutiamo Dokic musica da un titolo che da occhi
Non più attenti in modo lucido voglio dire
C'è stata una spinta più la competizione interna che alla cooperazione
Non abbiamo posto una sufficiente attenzione al tema della visibilità sociale
E ci siamo collocati ci collochiamo in un ambito in una realtà alla quale del di cui facciamo parte e che dobbiamo contribuire anche noi cambiare
Qui si è parlato delle trentacinque ore io credo che il problema son condivido anch'io non è un problema di dividerci su questo mi pare che la formula
Che è più con più condivisa
Sia quella di dire non non per legge perché significherebbe per tutti e per tutto non in modo così plastico per contratti si discute nel merito è vero noi abbiamo abbiamo già un'applicazione ma normalmente abbiamo barattato
Tempo libero con possibilità di utilizzare lavoro quando serve quindi produttività e tempo libero non più non Temple non riduzione dell'orario e occupazione e questo è un altro un altro fatto
Dobbiamo quindi concorrere a superare talune abitudine culturale che sono quelle di vedere più una divisione lo dicevo Bussi più vedere il la divisione a ripartizione del lavoro esistente che non l'ampliamento del lavoro
L'abitudine a remunerare il non lavoro tra il prepensionamento alla distruzione dei prodotti e così via
E credo se guardiamo al nostro interno dobbiamo spingere perché ci sia un ampliamento delle responsabilità
E una un'attività una spinta a fare l'hanno spinta limitata adatte anche qui posso sbagliare spero sempre più sbagliare ma si avverte un pochino noto verso anche discussione che sono un po'a volte rituali adattate
Quando si fanno delle cose allora c'è la protagonismo la corsa alla centralizzazione nell'impresa nel sistema e così via
C'è più attenzione a chi fa e a limitarne un po'l'azione che non a spingere ad agire io credo che un'ordinazione con la nostra possa funzionare soltanto se ha all'interno delle singole impresa e nel sistema la più ampia e più diffusa responsabilizzazione alla quale corrisponde alla voglia di impegnarsi e la voglia di rispondi di agire in positivo
E sia e si possa contare su molti leaders su molti leaders non qualcheduno non affidarsi a uno tra i leaders molti diversi ogni impresa bisonti universo ogni organizzazione territoriale dello Giulia Casoni ogni associazione episodio ore più leaders e così via
Quindi non è che dobbiamo anche qui
Queste secondo me un elemento che sul piano culturale sul piano dei comportamenti giocano un fatto positivo
Dobbiamo vero la concezione del potere che è usata ed è usata è stato usato in casa nostra non non non non non di poco conto confondendo in qualche modo responsabilità e potere o vedendo che la responsabilità se si accetta solo con il potere
Che il potere legittimo soltanto quando è assolutamente necessario e quando veramente e necessario travisando propria funzione e quindi una vigilanza un'attenzione che non se ne abusi mai
Questo è un fatto che credo sia ti giusto in sostanza credo anche che dobbiamo poi rafforzare la coscienza ci richiamava mi mi è stato detto io non l'ho sentito stato richiamato più volte anche stamattina Turci la coscienza che bisogna fare da sé
Non attendersi aiuti esterni che sono improbabili mi pare che anche le vicende del mondo a cui abbiamo affrontato le crisi cioè segnino c'abbiamo abituato eccepì primo
E mi pare che lo spirito che è emerso da questa Assemblea proprio Visco risponda positivamente a questa concessione lo dobbiamo e siamo interessati fortemente a farlo toglierci di dosso qualsiasi
Idea all'immagine di essere in prese o settori protetti
La quale accusa è spesso strumentale gratuita
Anche perché
Non si hanno nel movimento cooperativo in Italia che è cresciuto su basi protette se andiamo a vedere realmente come stanno le cose
E il capitalismo in Italia che si è sviluppato sotto l'ala protettiva dello Stato in simbiosi con la pubblica con la banca pubblica
Ora i punti i punti in discussione il quale noi stessi dobbiamo concorrere superare il carattere peculiare che l'intreccio tra stato e mercato
Ha avuto nella storia italiana e abbiamo un processo programmato detestare per statalizzazione della economia le privatizzazioni a questo dovrebbero servire più chiamato
Diciamo che interessate una riforma dello Stato che garantisca troppa trasparenza negli assetti proprietari
Che detti regole picchiare di concorrenza in modo che i soggetti economici vedono limitata fortemente allora naturale tendenza a sopprimere la concorrenza uno stato che non gestiscano poca nell'economia e così via e che si è impegnato a disporsi care la seguo burocratica che penalizza le imprese
Credo che se noi ci muoviamo in un'ottica positiva critica e autocritica nostro interno di rispetto tutte le cose che dobbiamo cambiare e questo ripeto è un punto di forza a mio avviso non è un'autocoscienza o cose che indeboliscono la tensione all'uomo è più importante superare cose solette che prima ancora che che costruire di nuove se ci muoviamo quindi in un'ottica che ci dà credibilità anche per sostenere i cambiamenti più generali che interessa sono Daccico abbiamo una responsabilità sociale o spesa generale un interesse diretto di movimento d'imprese credo che in questo contesto portare avanti una concezione di mercato
Che veda una un mercato caratterizzato dalla presenza di imprese sociali rappresenti un distinguo importante corrisponda a concepire una reale concorrenza nel mercato ad avere una certa che funzioni realmente con un mercato non affidato però solo se stesso
Perché non durerebbe ma affidato o un intreccio un'interrelazione tra impresa e che hanno finalità sociali prese che hanno più occasione di profitto
O dobbiamo rafforzare quindi per raggiungere quella maggiore visibilità e credibilità
Il sistema di relazioni all'interno ed essere dare senso
Alla all'economia sociale ad essere parte dell'economia sociale collocarci come ci veniva richiamato qui
Nella dimensione europea tener conto delle direttive comunitarie tener conto dell'interesse che noi abbiamo a far sì che l'Europa si all'Europa dei cittadini e non solo delle imprese e che si sviluppi una economia sociale
Considerando quello che il nuovo scenario competitivo nel quale ci troviamo speriamo d'agire
Che comporta grandi rischi di disgregazione sociale più omogenei persone culturale ma anche grandi opportunità di progresso economico ecco dipenderà in che modo Inca in che termini si crea e si costruisce un nuovo europei come questo nuovo Europa in questa Italia riescono poi a muoversi nella mondializzazione
Riescono a utilizzare l'innovazione tecnologica
Ora qui si è detto che e si è detto ci scrive
Che non via occupazione senza sviluppo
Credo che sia una affermazione tutta da condividere l'Europa a scarso occupazione per scarsità di crescita e tuttavia è anche vero come si sta dicendo che non è più detto che sviluppo credi che lo sviluppo crea occupazione che serve molto di più che serve innovazione serata produttività innovazione il processo di Progetto di prodotto
Innovazione dei sistemi produttività di sistema produttività e quindi per l'impresa e così via
Il valore di cui parlava anche campanelli
Il risultato di questa somma
Della produttività e dell'innovazione son questi due elementi che vanno introitati coerentemente all'interno dell'impresa e che vanno introiettate nel sistema economico e dare valore quindi significa se si deve a questa conclusione
Non lo dobbiamo ritrovare nell'attività d'impresa e nel rapporto intessuto Riale
Carparelli parlava di catena del valore ecco qui c'è un dato che può essere affrontato in termini astratti teorici accademici per essere affrontato anche guardando la nostra realtà e avendo anche degli esempi
Io credo che se vogliamo ragionare in termini di valore e appunto intendiamo questo come il prodotto di produttività e innovazione allora devo che loro sognare ragioniamo in termini di valore aggiunto derivante dall'essere sistema dobbiamo regionalità mitico creazione del valore la catena del valore una sequenza c'è qualcuno che arriva dopo Lacco creazione del valore significa agire insieme coi e tempestivamente
Se se el Kobe consumatori
Porta avanti dei centri commerciali
L'accordo di costruzione in un po'rivale nel momento in cui tutto è compiuto deve arrivare nel momento in cui si progetta quel centro commerciale e si creano le condizioni per realizzarlo questo vuol dire cocleare valore
E gli esempi come questi ne possiamo fare altre acque è un elemento molto importante sul piano politico sul piano delle relazioni interne sul piano del modo come affrontiamo
Poi i temi della riqualificazione della città qualcuno parla di verticalizzazione oggi io credo che oggi siamo invece nel dovere contemperare la specializzazione necessaria per avere il massimo di performance
Di una chiara focalizzata missione
Ma nello stesso tempo di vederne l'intreccio sistemico a livelli più alti più più ampio la riqualificazione delle città chiamo in causa un insieme di soggetti non solo un soggetto che ha un mestiere evidentemente
Ora io credo insomma che noi dobbiamo muoverci a tutto campo facendo iniziativa politica sviluppando l'iniziativa imprenditoriale creando maggiore capacità di affrontare i problemi nuovi
Dobbiamo avere una l'approccio progettuale questo è uno degli elementi su cui si lavora perché su questo c'è stato una spinta forte movimento dobbiamo fare cultura
Un'organizzazione se non produce cultura ma anche delle imprese che funzionano ma son destinate a non avere un futuro forte
Uno dei riferimenti poi non sempre tutto funziona bene ma uno dei riferimenti anche nel campo delle costruzioni che si fanno solo taluni modelli di impresa
Quello di qualche imprenditore che oltre ad avere gestito l'impresa fatto fare anche prodotto cultura sull'impresa detto su altri aspetti
Che producono questi questi fenomeni vanno questo punto di riferimento di credibilità anche più ampia fare cultura e quindi vuol dire essere un modello di impresa di riferimento per qualità sociale per eccellenza operativa
E per noi vuol dire anche fare sistema come veniva detto fa la differenza per l'impresa cooperativa servono sistema
E quando noi parliamo di sistema parliamo dirette qui è stato detto in più occasioni io sarei meno ottimista nel dire che noi siamo già un sistema rette
Uno dei distingui che si fanno e sistemare siamo un sistema rette naturale come qualche studioso ci dice perché naturalmente c'è questo intreccio
Ma tra il sistema Rete naturali sistema Rete governato c'è un salto notevole perché appunto presuppone che ci sia una progettazione della Rete è un Governo della Rete
Per per il principio non gerarchico ma basato appunto su una responsabilità diffusa su tanti nodi vitali e su tanti tanti limita ora la cooperazione di di lavoro a avere uno suo proposto culturale è una sua un sopportato in questa in questa situazione
E credo che in questa in questo lavoro di riposizionamento in questo lavoro di visibilità
Della specificità del lavoro della cooperazione di lavoro che poco un correre
Ha una visibilità complessiva del movimento ci sarà Paul c'è bisogno di fare delle dei distinguo anche queste diventano molto molto concreti
Parliamo di promozione parliamo di esistenti e parliamo di grandi cooperative parliamo di piccole cooperative tutto questo non rientra più né in unico contesto in un unico contenitore legislativo
Ne in una in un rapporto in una neppure nel concerto dell'autogestione un conto alla cooperativa che ha tre o cinque Ciocci oggi la piccola cooperativa può essere così tre soci
Parla di autogestione ci sono tre cinque nove soci è altra cosa rispetto a chi ne ha cinquecento duecento trecento
Ma lo stesso vi sono utopie diverso quando noi discutiamo col sindacato e parliamo anche con presidenti di cooperative riconoscendo loro stessi soci prevalentemente per un condono un connotato di di di lavoro dipendente
Premente queste leggi per perché il muratore nel cantiere sul cantiere risponde pur socio risponde a una organizzazione che è basato sul capo cantiere e così via il suo vissuto quotidiano e più di lavoro dipendente che non di socio
Probabilmente queste soglie sono dimensione che rientro poi anche nelle concessioni sto sporgono Point concezione diciotto Portorico civile
E c'è uno specifico della grande cooperativa io credo altre cose concepire le forme dell'autogestione dello stessa la stessa natura di socio lavoratore nella piccola impresa forse anche questo uno degli elementi che a volte fu portata all'una con una confusione noi credo sul polvere socio lavoratore abbiamo anche discutendone discutendone dell'azione nazionale raggiunto una certa sintonia con anche con lo stesso sindacato mi pare che ci siano gli spazi per potere agire e risolve positivamente dopo aver risolto i problemi delle delle emergenze delle gli ammortizzatori sociali anche da un nuovo nuova disciplina a questo fatto Treu su sollecitazioni ripetute
Ma istituito questa Commissione
Affidata a professor Zamagni
Già del designato professor Biagi a fare a farvi parte ci sono altri nomi dovranno essere scelti noi stessi abbiamo concorso almeno suggerire una rosa
E questo gli ha mai no grosso nodo sul quale nei prossimi mesi io spero anche in prossimi computer ravvicinati mesi se ne posso discutere per entrare non c'è il problema della capitalizzazione che rappresenta un altro nodo di fondo
Della rivisitazione della legislazione cooperativa
Qui ci sono ci sono questioni che anche qui hanno una loro complessità non risolviamo con un secondo modello che presupponga la divisibilità delle Riserve
Io non sono non sono tra quelli che pone la questione che dicevo prima Polo che sono in termini di di principio c'è una discussione aperta su questo fronte per tale piuttosto che il problema attenga fatto che non è detto che questo di per sé rappresenti una soluzione
A monte c'è la redditività
C'è la redditività senza rigidità non c'è poi ci pone su un circolo un po'virtuoso o vizioso tra capitalizzazione elettività ma mi pare insomma che il problema di fondo ancor prima e ancor più che la divisibilità o indivisibilità delle Riserve sia quello della flessibilità dell'impresa e a questo si è si è cercato di rispondere si sta cercando di sport aveva su un'articolazione
Che spesso avviene attraverso formule di impresa non cooperative
E quindi con John in Belgio o altre o altre misure di questa di questa natura
Se questo è un fatto che l'impresa cooperativa utilizzando anche quella che è una distrazione detto e articolarsi si trova di fronte comunque questa duplice alternativa tutta da valutare
Da non risolve con formulette troppo affrettate bisogna entrare nel merito fino in fondo tra un modello cooperativo che presupponga una ti visibilità delle Riserve professor costi a suggerisco suggerisce
Di costituire una riserva divisibile attraverso la gestione solo degli storni
è una formula passionaccia processato e formule che anziché stesso un centrato sul modello cooperative esistente e centrato sulla figura del socio lavoratore poi c'è la la figura del socio capitalista da da da considerare questo può essere comunque un fatto ci può essere l'altro modello che vede l'impresa cooperativa essere il c'è l'agenzia gerarchie è strategica
Del gruppo diciamo così che si articola in società che poi chiamo in causa altre quale che sia la scelta con noi abbiamo a monte un problema di fondo che è quello della cultura
Cooperativa che cura della del del Sistri dell'identità cooperativa dei suoi valori si può gestire anche una Rete basato su cooperative sul prese non cooperative
A condizione che ci sia una grande focalizzazione sulla missione sui risultati sui gol sul sistema di valori da parte della dell'impresa cooperativa infine il tema che è stato sollevato della promozione
Cooperativa
C'è una funzione di gesti fonte deve essere vista c'è probabilmente una valutazione che dovrà essere aperti in modo non non non casuale
Non occasionale
Sul quantità di risorse che sono destinate alla promozione
Ci deve essere una capacità di porre la discussione sulla proposta un'incallita ad ottenere anche risorse da altre fonti soprattutto quando parliamo di promozione cooperativa centrata sulla formazione delle risorse umane capaci di gestire le imprese e su questo vediamo un investimento forte qui possiamo vedere anche aiuti se io credo che in tutto questo vederci stia il fatto di acquisire un
Un un impegno un ruolo una capacità di di essere punto di riferimento di concorrere
Complessivamente ai problemi più più spinose che il paese anche il movimento cooperativo attraverso una proposta che ci ha centrato sulla qualità di vita per lavoro
Questo vale sì quando promuoviamo nuove cooperative vale quando dobbiamo gestire lanciate e nuove imprese
C'è infine ed è il discorso
Su quale contributo la lega cotto può dare alla sopravvivenza dello sviluppo della promozione dalla cooperazione di lavoro
C'è un interrogativo che dobbiamo porci che non va posto fuori causa rispetto alla discussione che Bianchedi a che cosa serve un'organizzazione associativa che non sia puramente di lobby
Perché poi mente laddove ragionasse niente ancora niente lobbistici forse altre organizzazioni hanno più peso e più forza denominazioni cooperativa
Ma che voglia essere uno di sua invenzione soggettiva a livello di settore a livello intersettoriale e credo che anche da queste risposte dipendono parecchie questioni
Che attengono allora Tura stessa dell'impresa cooperativa come questa si realizza come ci sia nel mercato è una scelta al fondo insonne sostanza
Da dove non lo prendiamo il problema attiene al modo come noci concepiamo nel mercato come vogliamo attivare la nostra competenza del mercato che vogliamo realizzare le finalità cooperative e credo insomma che ci sia bisogno di un di un concorso di un impegno rigoroso
Alto
A ripensare l'impresa cooperativa ripetuta nel nostro sistema e vedere in che modo non traguardiamo molti du mila un sistema che ha dimostrato tanta vitalità che secondo me di mosto oggi
Tanta modernità rispetto i problemi che abbiamo dipende da noi saperli cogliere oppure no
Iniziale presidente della lega dei preghiamo di stare un pochino ancora inattese e lo ringraziamo per l'intervento che lui ha fatto per i contenuti dello stesso
Non mancheranno non mancheranno nostra una particolare attenzione ai richiami
E alle sollecitazioni di fatti ora dobbiamo procedere vi prego però di non muovermi perché perché almeno per un un quarto d'ora venti minuti abbiamo bisogno che tutti i magnati e qui anche perché poi alla fine ci sarà un brevissimo intervento un brevissimo intervento conclusivo del presidente dell'associazione intanto io vorrei chiamare vorrei chiamare io intanto vorrei chiamare qui Renato De Bortoli perché la commissione verifica poteri ci dia i risultati della commissione verifica poté
Per cortesia mezz'ora rimane non va
Be'penale tra nell'arco di tre
L'alta velocità logica
Andiamo in fretta però dovete essere per cortesia pazienza ancora per un quarto d'ora venti se non allora signori decretati il signore delle Grazie dove si è riunito stamattina la commissione verifica poteri chi ha rilevato la presenza di trecento novantadue delegati sul cinquecento trentacinque letti pari al settantatré virgola ventisette per cento
Pertanto in base al regolamento approvato dalla direzione nazionale del ventitré luglio scorso la commissione dichiara fallita la prima assemblea firmare dell'Associazione nazionale cooperative di produzione e lavoro
Adesso Maurizio cosa avete convenuto l'assemblea ora
Creata dobbiamo fare un adesso momenti nona
Una riflessione
Sulla base del treno passato in ancora in relazione ad alcune considerazione da parte di membri della direzione passata e di osservazioni scaturiti in alcune assemblee triennali regionali
Al fine di uno snellimento che rende efficace rappresentativo la nostra associazione
Si ritiene che sarebbe opportuno un organo intermedio da chiamarsi consiglio nazionale
Fra l'Assemblea nazionale dei delegati che lavoro questa che andrebbe convocato ogni tre anni e la direzione nazionale con il compito di suoceri Poteri attualmente previsti
Nelle convocazione annuale dell'Assemblea Denard nazionale di cui l'articolo dieci dello Statuto tale proposta scaturisce dalle crescente volontà di partecipazione delle cooperative di produzione e lavoro
E al lavoro della vita associativa associativa che renderebbe complessa la gestione e la convocazione dell'Assemblea nazionale dei delegati
A tal fine si chiede di approvare l'orientamento di modifica in tal senso dello statuto nazionale
Da decidere la modifica in una prossima e approvare la motivi in una prossima riunione dell'Assemblea nazionale dei delegati
Nella composizione attuale da convocare rapidamente in tal senso la commissione elettorale presento una prosa una proposta di composizione del consiglio nazionale da approvarsi invia informale
E da ratificare ufficialmente alla riunione dell'Assemblea prime indicata insieme alla modifica dello sto tutto
Crede allorché la proposta è che essere presentate si è chiara
Nel senso che va solo votate mi pare che ci sia la necessità di un adeguamento del nostro Statuto
Venti rimanere quindi con l'assemblea congelata che dovrà essere convocata al più presi in allargare così alla proposta adesso che io vi faccio dell'Assemblea
Prima dalla modifica dello statuto per ratificare la proposta che adesso vi faccio
E in via informale viene approvata d'accordo vada avanti
Cioè
Ho capito ed è un povero e calma perché sono un po'dovevo si erano di un altro paziente Antonini Seagram Angeloni Enzo cooperativa Luisa di Ancona al Polino Giuseppe R. C PL Lombardia Boonen lo Duilio lega Coop lui Friuli Buzzi Franco NC PL
Callea ora ricollega coppe Liguria campino di Renato recite alle Toscana campanelli Fabiani Cipirello
Ceroni Giancarlo lega di Rimini cotti ignoti Lorenzo lega di Ravenna
De Bortoli Renato NC PL De Santis e Maurizio R. CIPE alle toscana Ray Roberto ANC PL Finelli Antonio NC PL Galassi IRNA lega Forlì Gavossi Romano NC PL
Già chi Maurizio NC PL Lugli lauro lega Modena Meo Raffaele
Consorzio cooperativa perché adesso dove dopo aver Monaco Antonio RCP alle più a monte
Moni Adolfo RCP alle toscana musicarello Giorgio RC PL Sicilia Piano Luigi lega Calleri Pirani Paolo lega Ferrara
Poletti Giuliano lega Imola rappa Stella Mario RCP l Umbria rimedi Rossano NC PL Rollo Carmelo RC PL Puglia russo
Schiavone Donato RC PL Basilicata scocca lega Bologna
Torelli otto lega emiliana Reggio Emilia Parma Piacenza verrei Renato ANC PL
Poi Atzori Renato OPEC Cagliari Aurelia Armando Cossutta Coop Costruzioni Bologna Baroncini Rino Cesi di Imola Bonolis Tiziano Orio
Cassare Roberto C PL caso Di Mauro ogni eco Reggio Emilia Ciani Giancarlo intorno Ugo Conti Paolo Montecatini
Corsi Sauro sigla Doni Galia Giovanni costruzioni Argenta Fontanesi Donati Coopsette
Levorato Claudio Manutencoop
Allora Filippi Pierluigi Celata adiacenza Martinucci Massimo Cmc Ravenna
Morini Larissa sistema Campogalliano premi CIPE mucca fare tessitore Salvatore Eliot lana Tripoli Carmelo cotto alla Sicilia Vanni Armando Consorzio Etruria Pezzali Roberto CDC di Modena Zini
Carlo Cmb Carpi guida cooperativa politelica Basilicata Grillo Franco cooperativa o vuole Rossano Cosenza
Poi il settore industriale allora Angeloni Enzo cooperativa LUISS di Ancona
Bottazzi Marzia conferma confezione primavera Lombardia
Casini Claudio c'è fra Imola cavalletti Mauro Coppa Cannonau pena Ciacci Stefano Cellini toscana Finocchiaro Carmela Mezzarro a Catania regna Renzo vittime che vitelli Dino i www San Giovanni Valdarno Lufino Mauro HR
Mantovano Filippo tra film Top Foggia Maruccia fino Vincenzo Cerami che industriale di Livorno Paci Giorgio c'è il fare di Forlì Salar di demo sott'Corno ci PLC Gpl a Reggio Emilia
Sutton Lina CLN Verona Serafini Massimo consorzio Cantiere Orlando Livorno Sitta Daniel
Allora finita vergati bene allora noi abbiamo pensato di fare un'azienda è anche molto diciamo molto numerosi dati comunque duecento persone circa sulle mille cooperative associate che si riunisce una volta l'anno perché voi sapete che noi effettivamente ogni anno facciamola sempre in cui presentiamo non solo il lago oro ma anche il lavoro fatto quindi il rendiconto ma anche la proposta di lavoro per l'anno successivo oltre l'approvazione del bilancio
E tutto il resto e abbiamo sempre approfittato di quella circostanza se era alcune verifiche fatte con il mondo esterno cioè noi il fondo l'assemblea congressuale un'Assemblea che ha triennale dove andiamo al rinnovo degli organi un momento di più anche partecipazioni ma i contenuti dell'assemblea annuale al di là di questi aspetti diciamo statutari
Sono comunque fatti tutti gli anni poi bisogna pur dire che il governo di direzione dell'associazione era l'idea è la direzione che seppur organismo abbastanza ampio
E comunque un organismo più snello c'è da dire che noi e voi utilizziamo il criterio di fare organi un po'più ampio di quello che si potrebbero fare diciamo le cose poi come stanno Garavini poi comunista nella discussione che gli organi dell'associazione una presenza delle cooperative comunque
Detto questo io sono per mettere in Voltaire dunque no prima di mettere in votazione ci sono osservazioni proposte di modifica
Se non
La mozione gli elmetti anzi si momento momento non c'è cioè noi mettiamo in votazione ovviamente la mozione naturale che anche sull'orientamento relativo all'approvazione della Assemblea il previsione della modifica dello statuto dell'associazione se siamo d'accordo la mettiamo in votazione chi è d'accordo
Chi non è d'accordo chi si astiene approvate all'unanimità
C'è adesso da fare un'ulteriore proposta quella del collegio di revisori dei conti dell'associazione noi proponiamo Lucio Ferretti CCPE AGAC di Reggio Emilia in qualità di presidente
Già presidente nella precedente nel precedente collegi dei revisori di conti poi Renzo Zucchelli del CCC anche a me di Bologna Francesco Francesconi delle CNC Paolo Mazzini dell'après le dimore Luigi Pallottini dell'ACT ambiente Roma
Ci sono proposte
Chi è d'accordo allora alzi la mano
Chi non è d'accordo chi si astiene approvata all'unanimità adesso diamo la parola a Collina per una proposta
Lei che come queste semplice ma adesso quindi voglio
Io ho ascoltato il dibattito ho ascoltato anche quello fuori
Ho guardato
Quando si parlava di prospettiva a chi ci si rivolgeva
E tutti si rivolgevano verso questo questo palco questi uomini io l'ho preso come un'indicazione
Che coloro che hanno gestito il triennio passato
Potrebbero essere gli stessi che gestisco nel prossimo triennio
Quindi penso che a questa Assemblea noi potremmo proporre che Buzzi Gallozzi siano riconfermati nel loro ruolo di Presidente di vicepresidente dell'Associazione nazionale
C'è un aspetto non si può fare così
C'è un aspetto che le modalità siete stanchi non vorrei che sicuramente farà la votazione segreta
Quindi non ci resta altro che fare la votazione per alzata di mano almeno quella siamo lavorano se non per acclamazione che l'abbiamo per fortuna
Ringrazio
Per la fiducia che avete confermato nei miei confronti e nei confronti di di gala ossi
Completo la proposta per quanto riguarda la presidente quindi poi chiudiamo con alcune brevi considerazioni che mi sembra d'obbligo
Propongo di integrare l'attuale presidenza e quindi al presidente vicepresidente grossi Baccarini campi notti
Campanelli e ribelli sostanzialmente la valutazione che si fa
Di confermare
L'attuale gruppo che così ci pare di capire abbia riscosso
Sufficiente consenso da parte delle nostre associate emerge per un'altra valutazione
Che è emersa anche nel dibattito che abbiamo fatto all'interno del nostro giornale non abbiamo proposto modifiche statutarie per evitare appesantimenti in questa fase anche quella questione dell'Assemblea di prima
Abbiamo evitato di presentare anche modifiche perché se non servono di troppo oltre modifiche statutarie comporta sempre un dibattito un appesantimento
Fortunatamente il nostro Statuto consente all'assemblea anche le modifiche degli atro affronteremo serenamente quella questione volevo dire che comincia via via manifestarsi bisogno
Di se volete creare un organismo intermedio
Poi si tratterà di vedere perché una pletora di di strumenti potrebbe appesantirsi troppo quindi uno si esaurisce nel far funzionare le cose però non c'è dubbio che c'è bisogno di affiancare a quanto ed ai nomi che gli ho detto anche alcune realtà regionali
Noi sentiamo il bisogno sostanzialmente di dare un contenuto un po'più forte rapporto fra associazioni alcune realtà regionali
E quindi proporre anche nella prima direzione non solo quella modifica ma anche un ampliamento in modo tale che vi siano alcune realtà regionale che con noi sistematicamente portano avanti un'attività che pare prospettarsi bastante impegnativa per quanto riguarda riguarda il futuro e che potrà produrre particolari risultati se in quanto vi è questo intreccio e questo legame
Intanto mettiamo in questa fase l'approvazione la presidenza è così al completo come gli ho proposto se ci sono osservazioni considerazioni
Bene
Consentitemi allora
Due brevi considerazioni
Anche perché Barberini è stato bravo ha già portato un suo contributo io mi limito
A fare alcune valutazioni che mi paiono d'obbligo
La prima considerazione
Valutazione la sento con estrema onestà
Non l'abbiamo detto in apertura abbiamo aspettato che si sviluppasse il dibattito il confronto che ognuno con serenità e tranquillità dice secolo che pensavo rispetto alla sua esperienza alle sue attese arrivare ispettive
Io sento il bisogno dell'ingraziare tutti voi
Coloro che hanno prodotto reddito e ricchezza non loro cooperativa
Coloro che hanno affrontato processi di ristrutturazione non facili
Coloro che hanno subito anche mortificazioni
Io sento il dovere il bisogno ringraziare tutta questa gente
Per l'apporto il contributo che hanno dato la nostra associazione
In una fase così delicata così difficile e così impegnativa
Arrivare
Questo dibattito questo confronto uniti
E con gente che ha il senso di responsabilità per quanto era presente dei nostri soci e loro famiglie per quanto rappresento le nostre cooperative credo sia un fatto che vada sottolineato e testimonia che la nostra gente
Anche per la serietà con cui avete portato avanti eseguito i lavori testimone che la nostra gente gente
è gente seria vigente saranno su cui abbiamo fatto bene a mio avviso ad investire in questi anni in questi anni sicuramente sicuramente difficile noi ci consideriamo parte fondamentale di questo movimento cooperativo
Come ho detto abbiamo la responsabilità e la consapevolezza che rappresentiamo molto per le famiglie dei nostri soci
E quindi questo atteggiamento sempre atteggiamento che richiamo divino e al suo ruolo le sue responsabilità ritengo che si possa dire anche da questo dibattito emerso con forza
Che rappresentiamo ancora e dobbiamo continuare a rappresentare un importante riferimento all'interno più generale del movimento cooperativo
C'è stata una fase in cui era quasi impensabile addirittura l'ipotesi di promozione cooperativa nel settore industriali o delle costruzioni se volete dell'ingegnere progettazione sembrava quasi tramontata
Sembrava una struttura un'organizzazione che dovessi in un certo qual senso così accomodare
I propri conti e cercare pian pianino con poco rumore di accompagnarsi da qualche parte a me pare invece che non si sia trattato soltanto di un moto di orgoglio
Ma si sia trattato in molti casi di competenza di serietà e di senso di responsabilità i risultati che si sono prodotti e qui sottolineati da molti di voi testimoniano tutto questo
Testimoniano sostanzialmente che abbiamo un patrimonio su cui fare leva per guardare con fiducia al futuro
Molti di voi
Ce l'hanno detto in questo dibattito lo avete anche sottolineato avete ripreso sostanzialmente la considerazione la valutazione se siamo un po'ottimisti oppure no se effettivamente siamo fuori dispetto
Ai problemi con i quali da tempo ci stiamo confrontando credo dobbiamo essere molto onesti rispetto questa valutazione
Pur essendo movimento unito
Rappresentiamo numerose cooperative ogni realtà cooperativa al suo bilancio
Ogni realtà cooperativa interpreterà i propri conti la propria strategia
Sarebbe sbagliato fare una valutazione generale e generica
C'è ancora chi sta soffrendo per portare la propria impresa la proprie cooperativa ad un risultato positivo
E quindi non c'è dubbio che da questo punto di vista il nostro sforzo del nostro impegno
Come associazione come p e più in generale di movimento cooperativo deve continuare
Non credo che si possa dire che quelle in prese quelle cooperative si debbano lasciare andare al loro destino perché nei fatti siamo stanchi
Vogliamo guardare solo avanti credo che sia un aspetto è un impegno che abbiamo richiamato nella nostra redazione
Dobbiamo riproporre con forza il che non significa bruciare risorse
Il che significa soprattutto rinnovare un impegno Rispetto obiettivi chiari e concreti che si tratta sostanzialmente dare risposte punto alle problematiche dell'impresa dell'occupazione che se volete anche del territorio
Ci sono delle attese se avete notato ci sono delle attese che stanno via via crescendo nei vari territori nelle varie realtà
E sono attese attesi importanti ci si aspetta che questo movimento non investa solo in culture immagini tutte cose importanti ci si aspetta che questo movimento cooperativo ancora una volta così come avvenuto in passato sappia anche rischiare
Proponendo progetti proponendo sia assieme ad altri per dare risposte puntuali alle problematiche dello sviluppo del territorio delle nostre città e più in Generali e più in generale dell'economia
Quindi abbiamo una fase di ristrutturazione che c'è abbiamo altre problematiche e mi fa piacere che qui siano immerse
Che sono sottolineate e rappresentano se volete il dato nuovo
Il dato per il quale abbiamo lavorato in questi anni da una parte la ristrutturazione e l'impegno dall'altra parte riuscirà a tenere unito tutto questo movimento fatto di tante diversità e al tempo stesso vedere se ne manca pazzi di spenderci un certo consenso
Sulla base di tutte queste motivazioni né a suo tempo abbiamo deciso di fare la nostra assemblea Triennale a Bologna
E devo dire abbiamo fatto bene
Eravamo preoccupati
Eravamo soprattutto preoccupati di dare l'immagine a molti di voi di chiuderci in una realtà regionale forte ma non sufficiente
Come avete peraltro sottolineato noi rimaniamo movimento nazionale
Eravamo preoccupati del fatto
Che fosse difficile avvicinare
Le forze politiche o di governo
Peraltro impegnate in modo straordinario nella finanziaria
Abbiamo avuto alcuni scompensi ci sono avvertiti e non c'è dubbio però ampiamente a mio avviso compensati
Dagli oltre trenta interventi che ci sono stati nel nostro dibattito alcuni francamente vi dico la verità li abbiamo sollecitati
Eravamo preoccupati che non ci fosse dibattito allora come si suol dire qualche amico Everett preparati cerca di intervenire devo dire però che la stragrande maggioranza di interventi che ci sono state sono stati spontanei
Molti non hanno potuto intervenire
Ringraziamo anche questi
Vedremo di pubblicare vedremo di pubblicare gli atti credo che si possa dire però che si sia trattato di un dibattito serio puntuale i dirigenti che hanno la consapevolezza del proprio ruolo non si nascondono per un verso i problemi accettano le sfide
Come arriviamo noi sostanzialmente siamo oltre siamo di qua siamo di là complessivamente una valutazione di questa natura credo la si debba fare senza generalizzare qualcuno ci richiama spesso all'organici dice state attenti che portare
Dare dei numeri complessi di parlare di tre mila cinquecento miliardi
Di patrimonio spesso si dà quasi l'immagine di una holding
Noi fungiamo da queste ipotesi da questi comportamenti che peraltro non non sono nostri ogni cooperativa alle sue responsabilità alla sua autonomia ha un suo consiglio d'amministrazione e che deve funzionare
E che deve funzionare ci piace però pensare che si è formato nel tempo della ricchezza si sono formati e i dirigenti si sono formati dei quadri e tutto questo la ricchezza è patrimonio di questo movimento cooperativo tutto quello può ancora crescere
Ci sono le condizioni si sono create le premesse soprattutto c'è un dato che è emerso da questa da questa assemblea e mi ha fatto piacere sentire alcuni presidenti che ne hanno parlato in positivo cioè si sono spesi
C'è la consapevolezza che alcune cose ormai si configurano come un dato come un dato oggettivo
Dell'economia un paese che si sta risanando
E allora c'è la consapevolezza che non ce la facciamo più
A gestire l'esistente a fare le cose fare del nostro meglio per andare bene per andare avanti c'è la consapevolezza che oltre ad elevare la qualità progettuale c'è anche bisogno bisogno di spendersi e se volete anche di rischiare
E se volete anche di rischia perché non c'è dubbio che
Abbiamo davanti ancora elementi di certezza non c'è dubbio che l'attività economica comporta anche elevati elementi di rischio quei rischi noi dobbiamo assumermi per dare una risposta e un futuro alle nostre cooperative
Dobbiamo assumere come qui è stato detto coinvolgendo i nostri soci responsabilizzando rispetto le sfide future credo sia fondamentale se non c'è futuro creare le condizioni affinché attorno alla cooperazione
Vi sia sempre più un dibattito e un confronto che amplia le risorse i soggetti altri soggetti che assieme noi vogliono spendersi che possono essere anche privati e da questo punto di vista se avete notato da tempo lo stiamo facendo lo state facendo voi
Ah nelle vostre nelle vostre assemblee
Da tempo stiamo portando avanti i comportamenti e atteggiamenti che tendono a non presentarsi in termini ideologici che tendono demonizzare gli altri ma favorire se volete il massimo di convergenza in questo senso ogni ipotesi ogni proposta deve in un certo qual senso valorizzare il dato cooperativo
Perché ci pare fondamentale noi lavoriamo prima di tutto per le cooperative dall'altra parte dobbiamo creare i presupposti affinché la nostra azione
Il nostro comportamento mobility sempre più richieste risorse uomini che vengono e provengono da tutte le parti
La complessità dei problemi con i quali il nostro movimento cooperativo le nostre impresa il nostro Paese ci dovrà misurare è tale da richiedere comportamenti atteggiamenti sempre più responsabile da parte di tutti i soggetti il movimento cooperativo
Non può chiudersi e c'è un dato che abbiamo qui sottolinea lo abbiamo ripreso con forza qualcuno di voi lo ha lo ha portato come imperativo obiettivo
Da una parte c'è l'impresa c'è l'esistente dall'altra parte abbiamo la necessità di riuscire andare oltre anche in molte aree di questo territorio
Per poterlo fare e quindi promuovere nuove impresa
Per poterlo fare abbiamo bisogno che tutti i soggetti più robusti
E parliamo quindi delle nostre cooperative medio-grandi parliamo del nostro strutture consortili societarie tutti i soggetti più robusti parliamo anche delle nostre società di sistema
Di promozione ma anche delle società finanziarie devono porsi questo obiettivo così come ci ha detto il presidente della lega nella sua in precedenti riunioni ma anche in questa occasione deve diventare un imperativo per la nostra organizzazione
Se vogliamo che la gente ci guarda ci guardi se vogliamo che i giovani ritrovino guardare con fiducia alle parole prospettive c'è un terreno interessante importante sul quale bisogna calare qualità di progetti qualità di risposte e impegno
E laddove vi fossero ritardi
Da parte di amministrazioni pubbliche da parte di Enti finanziare e quant'altro dovremmo denunciare questo tipo di ritardo anche nei confronti del governo
Da dove vi fosse un ritardo un tentennamento rispetto le opzioni di promozione imprenditoriale a tutto campo ivi comprese quelle della cooperazione chiudo con una riflessione che è emersa qui nel nostro dibattito e su quale necessariamente dovremo dovremo sviluppare assieme al movimento cooperativo
Un ulteriore confronto
Non c'è dubbio che corriamo il rischio quando parliamo di recitazione cooperativa di introdurre elementi di divaricazioni all'interno del nostro movimento cooperativo
I periti azione fra noi e altre centrali cooperative divaricazione fra il nostro modo di ragionare
A seconda di alcune aree di questo territorio
Per esempio tra cooperative dalla stessa produzione lavoro a secondo dei dei settori merceologici in cui si opera della storia dei processi di capitalizzazione oppure divaricazione fra noi ed altre centrali cooperative ed altri scusati settori cooperativa
Credo che occorra per un verso sollecitare riforme e trasformazioni che corrispondeva a differenti bisogni
Su questo non c'è dubbio diversamente corriamo il rischio di non muoverci più
Però ritengo anche che sia fondamentale ed è una ricchezza per quanto riguarda anche la produzione lavoro
Proporre soluzioni e in questo siamo stati sollecitati
Cioè Tc intere dei nostri interlocutori sospettano che non si butti sul campo una proposta
E allora dobbiamo riuscire giustamente come qui è stato detto entrare nel merito con coraggio ma riuscirà a produrre soluzioni il più possibile unitaria
Il più possibile unitaria e qui vorrei aggiungere una considerazione molto breve e quando penso soluzioni legislative pensiamo socio lavoratore
Pensiamo alla capitalizzazione alle sottolineature anche le critiche che sono emersi anche in questo in questo nella nostra nel nostro assemblee
Però vorrei fare una sottolineatura molto breve
Il bisogno che ogni azienda ogni cooperativa di avere denaro in quantità sufficiente il bisogno di essere adeguatamente capitalizzati come qualcuno c'è anche qui richiamati non può portarci a perdere la testa e a formulare ipotesi e soluzioni che ci allontanano in modo definitivo dall'altro cooperativo
Noi riteniamo come scritto nella relazione come ci ha ricordato lo stesso presidente della lega
Che il nostro Paese ha bisogno di un ventaglio di un'articolazione di soluzioni di ipotesi imprenditoriale
Una di queste quella cooperativa hanno compete evidentemente valorizzare queste esperienze mi sui valori sui contenuti nel suo dato imprenditoriale
Se perdiamo questo aspetto a mio avviso non c'è soluzione che tenga è un movimento imprenditoriale destinato non Francia
Se invece riusciamo a valorizzare ciò che di importante cioè come qui è stato sottolineato ma al tempo stesso di introdurre elementi di novità ne abbiamo creato le condizioni per un robusto dire il nostro socio
Il suo ruolo all'interno della cooperativa non te generiamo non del generiamo e manteniamo un connotato chiaro la nostra rimane una cooperativa una società di uomini di persone rimane la Società di uomini e di persone ci si mantengono questi connotati questi aspetti va da sé si comprende che il capitale sociale visto che rimaniamo all'interno di una testa un voto
Capite perfettamente che è difficile ipotizzare che un privato Possa qui si della cooperativa cinquantun per cento quando il suo capitale ci sono vincoli e questioni che debbono a mio avviso rimanere
Rimanere diversamente si degenera questo modello di impresa che ancora una sua o funzione una sua importanza vi sono altre questioni qui richiamate
E credo che giustamente come qualcuno ha sottolineato partono da un dato non ideologico partono dal fatto che anche i nostri soci sono cambiati sono pronti a fare anche questo salto allora prima di tutto prima di tutto
Prima di sollecitare grandi trasformazioni credo sia un imperativo attuare al meglio al massimo quello che ci ha consentito dall'attuale situazione
Secondo aspetto creare i presupposti affinché questo modello di impresa
Posso evolvere articolarsi in modo adeguato corrispondendo alle sfide alle sfide che ci sono davanti ognuno ha la sua sfida ognuno al suo interlocutore
C'è chi si batte con un concorrente europeo e deve misurarsi con la dimensione c'è chi invece ha un mercato più territoriale se volete dov'è premiato non tanto l'organizzazione complessiva e quant'altro qua il saper fare saper rapportarsi in un certo modo credo che a tutti questi aspetti occorre dare delle risposte puntuali e articolate
La legislazione deve accompagnare a nostro avviso questo modello di impresa deve saltarlo e soprattutto c'è un dato a mio avviso che sempre più necessario da sottolineare
La modifica di alcuni provvedimenti legislativi o di natura fosse fiscale prima di mollare son d'accordo che col presidente l'abbiamo anche scritto guai è meglio guardarsi attentamente e però la modifica
Di questa impostazione di questo ragionamento deve innanzitutto prioritariamente a mio avviso vedere l'ampliarsi come ho detto prima delle alleanze io ho sofferto di un aspetto credo anche voi in questi anni di esperienza
Nel movimento cooperativo
Ho sofferto del fatto che è difficile
Proporre soluzioni su tutti i fronti quando tutte le volte ci si rapporta con la piccola made in preso altri soggetti noi dobbiamo presentarci con la nostra specificità
I nostri progetti vengono sempre dopo le nostre vengono sempre dopo tutte le volte siamo mancante Uncino enunciamo mai a fare il salto faccio un esempio la promozione cooperativa che è un dato importante ci lamentiamo giustamente Della Martora
E abbiamo fatto bene a sottolinearlo continueremo sottolinearlo il vero problema
Come questo movimento cooperativo
Con i suoi strumenti di promozione imprenditoriale riesce a interloquire a interessare a entrare in sinergia passati nel termine con tutti quei soggetti privati e pubblici che si interessano di promozione cooperativa
C'è un Paese che sta dicendo che nel Mezzogiorno occorre spendere migliaia di miliardi
E ne parliamo dei cento miliardi per la Marcora questo voglio dire
Credo che si possano e si debbano certo punto valorizzare questo patrimonio di serietà di impegno che ha caratterizzato il movimento cooperativo soprattutto nella qualità del progetto e non certo nel clientelismo
Se tutto questo fosse speso poi saremo in grado di produrre risultati risposte più ampie il governo sarebbe più attento
Non è detto
Non è detto che i risultati ci siano subito il giorno dopo
Però si comincia ad avvertire il messaggio che viene anche dalla nostra gente
Di come riuscire a creare dei volanti moltiplicatori
Di come anche rischiare da questo punto di vista se la qualità progettuale seria se questo sì movimento cooperativo aggiunge anche qualcosa in più e del sistema come qui è stato sottolineato ne abbiamo delle prospettive
Non abbiamo bisogno di modificare molto la nostra struttura l'altra base è chiaro che se ognuno rimane chiuso in casa sua ognuno si chiude nel suo territorio si chiude la sua cooperativa non c'è strategia non c'è prospettiva se invece riusciamo a valorizzare come qui è stato anche sottolineato in modo articolato
Più ricco rispetto al passato la possibilità anche di mettersi in moto il sapere che altre cose sono state inventate ma sono state inventate da un altro cooperatore e che si può sostanzialmente spingere avanti il Progetto la qualità imprenditoriale e quant'altro credo credo che si possano Tevere ottenere importanti risultati
Molti di voi ci hanno anche richiamato alla qualità dell'impresa
All'innovazione
Tutti temi seri significativi credo però come abbiamo detto la nostra relazione e qui chiudo veramente
Ci si è anche bisogno di recuperare non retoricamente ma in modo serio e puntuale uno sforzo un impegno e di elaborazione di proposte per quanto riguarda progetti di formazione professionale
Noi usciamo da questa vicenda comunque anche con certo appesantimento
Ho detto prima si è tenuto sedato una risposte disconobbe sfide che sono davanti sono difficili allora abbiamo bisogno che ovunque
Partendo soprattutto dall'esperienza diretta partendo dalle nostre cooperative pensando ai lavori nuovi che ci sono davanti ovunque si torni a programmare la promozione professionale la qualificazione professionale dall'altra gente
Se non facciamo così è chiaro che corriamo il rischio di di chiudersi ed in una vere e deve avere prospettive a me pare però si possa dire
Che la nostra Assemblea la vostra attenzione la serietà con cui avete seguito i nostri lavori siano una testimonianza valida per il nostro futuro grazie
Grazie buon lavoro