Le politiche energetiche nell'Asia centrale e nella zona del Mar Caspio

Angelo Antonio Rosato per radio radicale siamo in compagnia del dottor Giovanni Porzio giornalista analista di Panorama per un'intervista sulle politiche energetiche in Asia centrale e nel Mar Caspio
Dottor Porzio Buongiorno buongiorno a lei
Noi vorremmo approfittare della sua competenza e dei suoi viaggi nel nel nella zona del Kasper Asia centrale per chiarirci un po'le idee sulle politiche energetiche
E il petrolio lei viene da un viaggio recente in quelle zone vero
Che io sono stato in particolare nel verbale Gianni in Kazakistan Turkmenistan
Era lo scorso autunno ottobre-novembre
E diciamo che tanto per introdurre il discorso per inquadrarlo momento
Si può dire che l'allora delle del bacino del Mar Caspio
Ed è la percentuale meridionale sta diventando è già diventato in qualche modo una sorta di nuovo Medioriente perché ci sono riserve spiega di greggio molto importanti
E piccolo il di problemi politici che ci sono in Medioriente è diventato storico strategicamente molto importante per le compagnie petrolifere occidentali lo sviluppo di questa donna in Azerbaijan in particolare
Sono presenti anche gli italiani dell'Agip che stanno lavorando all'interno di un consorzio di compagnie occidentali per lo sfruttamento
Dei campi petroliferi off-shore nel Mar Caspio spento in Kazakistan e in particolare Helga che interessa gli italiani che sono presenti nel Nord del Paese al confine con la Russia
Attorno alla città di accettai nel campo zingari Galli fiero e petrolifero di caccia cane
Sì dove sono stato il in particolare in Kazakistan
è molto interessante dello sviluppo che sta prendendo perché sono state anche delle liti a livello politico importanti recentemente è stato in Kazakistan e del presidente Scalfaro è stato Romano Prodi
Questo per sottolineare l'importanza strategica che per il nostro Paese può vere lo sviluppo di quella di quel campo petrolifero basti pensare che alla alla alla dipendenza italiana per esempio targato algerino riflettere un momento sulla situazione politica che c'è in questo momento in Algeria per capire quanto la diversificazione delle fonti di approvvigionamento sia decisiva per i prossimi anni il campo ricca la tua Careca e una volta in piena produzione potrebbe soddisfare quasi il venti per cento del fabbisogno di gas dell'Italia
A questo proposito si parla insistentemente tra gli analisti e gli esperti di nuovo grande gioco in Asia centrale per il controllo del petrolio dedica immense riserve di petrolio del Mar Caspio diciamo che era
Il paragone molto calzante perché il grande gioco crea con la definizione di Kipling
Che si riferiva al lotta fra l'impero zarista e quello britannico per il controllo delle sfere d'influenza
Mi alla centrale si può applicare in maniera molto precisa a quello che sta avvenendo adesso nero centrale Frari i Paesi della regione e naturalmente paese Esterni ma potenti come gli Stati Uniti la Cina e alcuni paesi dell'Europa occidentale aspettano appunto combattendo una durissima guerra per accaparrarsi le fonti energetiche del futuro che sono quelle del Mar Caspio
E l'altra centrale
Sono coinvolte ovviamente in primo luogo i Paesi della regione cioè dopo il crollo del dell'Unione Sovietica
C'è stata una specie di corsa di questi Paesi a ovviamente sfruttare le loro risorse energetiche in particolare gas e petrolio
E che fanno cura naturalmente alle altre alle alla russa in primo luogo i servizi in qualche modo sfuggire di mano di questi giacimenti ma anche ai paesi del Sud dall'Iraq alla Turchia
Al grande allora procedimentale gli Stati Uniti
Che stanno investendo parecchi miliardi di dollari in questi progetti
Il vero problema in ogni caso non è tanto il lo sfruttamento dei tutte e dei giacimenti quanto il fatto che nessuno di questi Paesi a degli sbocchi dirette sul mare e qui si pone il problema del trasporto
Peggio del Garda verso i mercati occidentali insomma restare entrare questa ricchezza del circuito
Del mercato internazionale si per fare questo deve essere a costruire una rete di oleodotti la vecchia rete di oleodotti sovietica che naturalmente era in piedi che perché gli archivi sovietici sfruttavano
I giacimenti del Kazakistan e delle verbali Gianna
Sonoro compattamento Pistoletto ormai abbandonati da anni vecchi di concezione non sono stati colletta fatta la manutenzione per cui solo è una rete che va completamente ricostruito riabilitata
E
I paesi interessati le compagnie petrolifere interessate stanno cercando in parte hanno già concluso tipi di di stringere accordi con i governi locali nel tentativo di accidia girare in qualche modo l'egemonia russa
Ovviamente la gaffe come la compagnia taglia russa e la Lukoil la compagnia petrolifera hanno anche loro già raggiunto degli accordi fino al febbraio anche in Kazakistan Marco perché però adesso è molto coperta
Tra l'altro la decisione degli Stati Uniti dal recente vertice di Birmingham di in qualche modo alleviare alleggerire le sanzioni imposte all'iraniano perché la Libia e a Cuba
Riapre nuovamente la possibilità di investimenti e di all'ottanta per i dettagli prodotti anche attraverso l'Iran che fino a qualche settimana fa sembrava preclusa
è proprio a questo proposito volevo introdurre il caso italiano è il caso dell'ENI nel senso che tempo fa c'è stata la visita del nostro ministro degli Esteri Dini Cattelan e in un'intervista rilasciata da Bernabé e a me è stato delegato dell'Emilia sei marzo novantotto sul Corriere la sera
Bernabè parla di Iran Libia e Iraq come Paesi che si sono rimessi in movimento che vanno reintegrati e la comunità internazionale
E aggiunge ci sono segnali di apertura e disponibilità da parte di Washington questo in marzo
Alla luce degli avvenimenti recenti sembra quasi
Si può così parlare di preveggenza oppure di forte pressione i italiana ed europea appunto verso gli Stati Uniti Martini io credo che Petrini calore conto di due cose uno che la politica degli embarghi
Non non paga non paga in termini economici ma nemmeno in termini politici perché in qualche modo non servono non hanno mai funzionato
E dall'altra la necessità l'esigenza di mantenere buoni rapporti con con l'Europa perché una guerra commerciale con l'Europa non conviene agli Stati Uniti
Quindi la l'alleggerimento delle sanzioni nei confronti dell'Iran ha in qualche modo riaperto la possibilità di tornare in Iran e di rimettere in moto il progetto per la rete per la costruzione degli oleodotti ed è caldo ticket al Mar Caspio
Arriveranno nel Golfo del Golfo Persico ai forti iraniani del Sud andrà bar eccetera che sono già trattati
Dal punto di vista tecnico per il caricamento Dale dei prodotti sua navi cisterna queste ostruzione tra l'altro auspicata dalle compagnie petrolifere la maggior parte delle compagnie petrolifere perché la meno costosa
Il diciamo la la la la rotta la rotta meridionale quella che da Carpio dal Turkmenistan attraversa l'Iran e quella più breve
Ideologicamente più semplice e quindi quella più
Ambita da lei e dalla società petrolifere questo non significa però che la soluzione sia definitiva
Mi spiego il il governo americano è sempre stato contrario a questo tipo di soluzione
E non soltanto per perché vigevano le le sanzioni della legge sbarca a Cuba soprattutto perché la preoccupazione della Casa Bianca e quella che facendo defluire diciamo gas e petrolio del bacino del capo della centrale attraverso l'Iran
Crebbe a concentrarci nel Medioriente nella zona i grandi Iraq praticamente due terzi della in potenziale energetico dell'intera regione
E questo ovviamente un un punto di debolezza perché non in caso di problemi di tipo politico in caso di
Guerre come già ce ne sono state fra Iran Iraq che ovviamente il rischio di un'interruzione delle forniture petrolifere sarebbe molto elevato per questo motivo ridefiniti Premolo continuano a premere per delle soluzioni alternative tutte le alternative sono solo e soltanto tre
Oltre a quella iraniana e cioè il la via russa data tradizionale via attraverso la Russia che è già in parte in funzione a nove certamente riaperto e il vecchio prodotto e da Bacula verso Novorossijsk scene Russia
L'altra vada che quel diciamo sponsorizzata più degli Stati Uniti e quella del sistema dirette
Di Park AN che attraversa la la Turchia bypassando il Mar Nero quindi sfociano direttamente sul Mediterraneo questo anche perché la Turchia non non è molto contento del fatto che attraverso i Dardanelli e il Bosforo passino come già stanno portando centinaia di petroliera al giorno con gravi rischi di tipo ecologico ovviamente e l'ultima l'ultima strada è quella che attraverso il Turkmenistan Uzbekistan Kazakistan
Dovrebbe portare gas e petrolio verso i mercati del Sud-Est asiatico della Cina
Questa è strategicamente una una rotta molto importante tanto è vero che il il governo cinese
Pochi mesi fa ha concluso con un secco Vernon Carrasco una primo accordo di cinque miliardi di dollari per la costruzione di di questo nuovo Granzotto e ortodosso
Perché nella entro il due mila quindici più o meno eccita i le economie della sia orientale in particolare del Sud-Est asiatico della Cina diventeranno importanti importatori netti
Di Energia e quindi si può capire quale sia la pezza potenzialità enorme di questo mercato
è noto il posto da quello che lei dice si intravede una ragnatela di alleanze e opposizioni ci può per favore spiegare appunto come come composita a questa a questa ragnatela
Duca naturalmente le compagnie petrolifere non guardano in faccia nessuno naturalmente non non non hanno problemi o scrupoli di tipo politico le faccio soltanto un esempio la americana o americana Unocal che una compagnia petrolifera che molto attiva in questa regione ha recentemente concluso un accordo con il con il Turkmenistan per costruire una fa Klein che arriverà in Pakistan attraversando il nord dell'Afghanistan
Questo è un un uno soltanto un esempio naturalmente complicato da tutto quello che sappiamo quello che avviene in Afghanistan sono stati accordi diretti fra il governo turco meno e i talebani afgani
Sono stati colloqui accordi tra la compagnia petrolifera in questione e appunto i talebani in Afghanistan
Il le potenze regionali sono in qualche modo in competizione una con l'altra
Per lo sfruttamento di questi giacimenti il Mar Caspio per l'intera costa del Mar Caspio che complica ulteriormente la questione e che ancora non è stato definito se sia un mare o un lago da questo e non è da poco perché e la il il mercato viene considerato un un mare vedi vengono applicate secondo diritto marittimo internazionale
Se le situazioni che riguardano anche gli altri mari cioè l'estensione del territorio nazionale fino a dodici miglia dalla costa
Che invece si tratta di viene definito un largo a questo punto lettone disputa mento cambiano perché nei laghi le i diritti di sulle acque territoriali sono a questo punto non in proporzione alla lunghezza delle delle coste dei rispettivi Paesi ma devono essere divisi equamente attraverso
Appunto i vari paesi per la Regione
Il l'Azerbaijan il tormenta nel Kazakhstan ma sono paesi
Che hanno un lunga costa sul Mar Caspio premono per una soluzione di un tipo altri Paesi come l'Iran
Spesso l'Uzbekistan che addirittura non arriva
Fino fino al karma che al campo dei diritti sarebbero propensi invece per una soluzione di tipo diverso
Poi ci sono a lei dei grandi pressioni che vengono dalla Russia la Russia erano tradizionalmente ha sempre trasportato
Gas e petrolio dalla centrale verso verso l'Europa e verso notoriamente mercato interno russo e quindi non accetta di buon grado che queste repubbliche diventati indipendenti
Faccio una loro politica energetica autonoma rispetto a tutto Prignano alleanze accordi industriali con Paesi estere in particolare con gli Stati Uniti quindi c'è una rivalità forte fra Russia e Stati Uniti sullo sfruttamento dei delle risposte di questa Regione
Poi c'è la Turchia la Turchia pretende che indietro tutti parlino spinge ovviamente perché villoso si passa attraverso il suo territorio seriamente i paesi si su cui tali prerogative pipeline
Recepiscono delle royalties su questo oltranzista
Sì naturalmente invece l'Iran esprime perché venga accettata la soluzione
Per il diciamo il la rotta meridionale
Quindi vere che ci sono problemi di tipo di concorrenziali perché poi colò amico problemi di tipo politico rivalità anche antiche perché tra e i paesi della Centrale Repubblica indipendente dalla centrale
E Mosca c'è ovviamente una ruggine che si è accumulata attraverso decenni di durante il periodo l'Unione Sovietica soci sono le economie potenti della dell'Asia orientale in particolare la Cina che premono invece per nella direzione opposta per far affluire queste ricchezze verso i mercati orientali quindi vada molto complesso complicato anche dal fatto che non c'è accordo tra le compagnie petrolifere nemmeno tra quelle occidentali sono ovviamente in concorrenza tra di loro
Gli Stati Uniti insistono ovviamente ritagliati la la parte del leone in questa in questo nuovo grande gioco della centrale si sono mossi in maniera molto spregiudicata sono mossi per tempo
Si sono accaparrati le concessioni migliori soprattutto nel Mar Caspio
Hanno stretto accordi a livello di governo con i Paesi della regione
E quindi solo la posizione di grande vantaggio in questa corsa alloro nero
Tutto ciò indice qual è il peso e la strategia dell'ENI ovvero degli italiani grande gioco paritaria all'Agip che posizione netta diciamo in una
Maniera abbastanza buona piena da Béjart che in Kazakistan
Hanno puntato soprattutto su il petrolio off-shore nel Mar Caspio e in particolare per i Galasso sul giacimento di Kashagan è che
Il giacimento di Kashagan anche è uno dei più estese al mondo perché ha riserve stimate intorno ai cinquecento miliardi di metri cubi di gas e trecento milioni di conti tonnellate di petrolio
Per quanto riguarda il dal Caspio invece dove punto l'Agip sta operando percorso occidentale in alcune piattaforme off-shore
Il potenziale calcolato in circa duecento miliardi di barili di greggio
Quindi ci si tratta di chiederle molto importanti
Elleniche mossa diciamo a livello delle altre compagnie petrolifere europee
Spregiudicata è stata la Total francese che alcuni mesi fa ospitando della le sanzioni americane aveva già concluso con l'Iran considerando un un accordo importante
Per lo sfruttamento dei
Dei giacimenti petrolifere di South Park nel Golfo Persico innamarata da due miliardi di dollari che aveva molti arrestato all'epoca alla Casa Bianca pronto pronto io la sento vecchio
Prego prego
A questo proposito sulla stampa è stata riportata dichiarazione di Clinton di lunedì come una abolizione delle sanzioni in realtà pare si tratti semplicemente di una dichiarazione di non applicare le sanzioni nei confronti della Total Gazprom Petro nasca una compagnia malese
L'investimento di biliardi di dollari a in South Pass esatto avere qui ancora una volta la dimostrazione come diciamo certe decisioni di tipo politico
Solo buone finché fanno comodo al momento in cui le compagnie petrolifere vado avanti per la loro strada
E gli Stati Uniti hanno corso il rischio di essere tagliati fuori dal mercato iraniano evidentemente questo ha fatto in qualche modo cambiare idea
Alla Casa Bianca resta il fatto che appunto le sanzioni di o comunque delle misure in vigore
Lo restano almeno fino a quando il congresso dovrà ratificarlo verrà provate
E la conseguenza la prima conseguenza però positiva dal punto di vista delle compagnie petrolifere
E che lei tutto il mercato iraniano i progetti chieda i danni erano in preparazione potranno perciò essere sviluppati
Questo è un un un grosso incentivo in un momento in cui le
Dirà che il petrolio iracheno resta invece sotto embargo
In effetti come lei prima stava accennando riguardo al Congresso americano in un'intervista il senatore D'Amato autore relatore della della legge Iran Libia sancendo Hecht si è espresso contrario a questa dichiarazione di Clinton per cui è pensabile che Clinton troverà una certa opposizione in seno dal Congresso americano
Senza dubbio ci sarà una forte opposizione
Parla molto forte anche la lobby delle compagnie petrolifere che conta suo suo grembo pettirossi e della politica all'americana come l'ex ministra difesa Weinberger
Come alcuni ex segretario di Stato e quindi diciamo che la lotta che si che vedremo nelle prossime settimane al congresso alla totalmente quella del diciamo la la repubblicana la lana travolto l'oltranzista chiamiamola così del Congresso americano contro la grande lobby delle compagnie petrolifere il rito è molto incerto
Ma io credo a questo punto comunque vada il voto del Congresso le compagnie petrolifere nostrano prospettare il responso di Washington Pettenò via investendo se non già muovendo molto attivamente completa Leni che pop dall'Agip che penso adesso Prato in Libia potrà finalmente dare corso al progetto per il nuovo oleodotto anche di un progetto di cinque mila miliardi insomma
Mi sono a lungo in un gioco interessi veramente norme ad personam
A questo punto ci si può chiedere se siamo in prossimità dell'abolizione dell'embargo verso l'Iraq come invocava Bernabei nell'intervista di dottorato precedentemente
Ma questo secondo me invece più è una questione un po'diverso dal comma ovviamente risulta anche dalla delle vicende politiche l'embargo nei confronti dell'Iraq totalmente diverso dal tipo di embargo o sanzioni
Nei confronti degli altri paesi l'embargo contro l'Iraq è un embargo totale nel vago che seguito ad una guerra e che è stato decretato la Costituzione corrette le Nazioni Unite
Non è non discende da una legge del governo americano come come lei sa ad anni di governo iracheno chiede l'abolizione delle delle sanzioni sostenendo che di avere ormai diciamo distrutto tutte le armi di distruzione di massa che che aveva uno del le principale il principale motivo per cui ancora viene mantenuto l'embargo è che il la commissione delle Nazioni Unite incaricata fare rispettare di appunto la risoluzione
Dell'embargo contro l'Iraq sostiene che ancora i controlli effettuati non sono sufficienti e quindi l'embargo non non credo che sarà abolito molto molto rapidamente
Avete ragione secondo me è ancora la questione del petrolio
E cioè il l'Iraq che era un produttore porta di petrolio produceva circa tre milioni di barili giornalieri di petrolio
E quando ero in Azerbaijan parlando con alcuni petrolieri americani texani
Parlava appunto della questione dell'Iraq loro mi dissero apertamente ma speriamo che l'embargo sia mantenuto perché altrimenti qui noi perdiamo un sacco di soldi che cosa vuol dire vuol dire che al momento in cui l'Iraq potesse a rimettere sul mercato internazionale i tre milioni di petrolio di barili di petrolio giornalieri che produce la prima dalla guerra del Golfo
E il PLI tutto lo sforzo di sviluppo del giacimenti dell'altra centrale
Non dico che si fermerebbe ma sicuramente avrebbero uno una battuta d'arresto cioè in qualche modo i finanziamenti sarebbero ridotti perché poi diventa più così importante sviluppare in fretta si posi alternativa energetica
E l'Iraq potesse reimmettere sul mercato sul petrolio sì se c'è un altro motivo anche le labbra Arabia Saudita e il Kuwait in forza delle Bargone contro l'Iraq che hanno ottenuto di poter aumentare la loro produzione
E questo interesse agli Stati Uniti perché Iraq e Kuwait stanno ripagando il debito dalla guerra del Golfo circa quaranta miliardi di dollari che sauditi e kuwaitiani devono restituire agli Stati Uniti
Per le sulle spese sostenute dalla coalizione diretto degli americani durante la guerra del Golfo devono essere rimborsati cioè il conto dalla guerra del Golfo e questi Paesi stanno pagando questo conto
Grazie a questo surplus di di petrolio che sono in grado di di produrre
Info affrontato che dirà che sotto embargo quindi io penso che grosso modo fino a quando ieri sauditi e kuwaitiani non avranno finito di pagare il loro debito a Washington l'embargo sarà più o meno mantenuto
Dottor Porzio si dice che è un'altra ragione che ha spinto Clinton a fare questa dichiarazione di sospensione delle sanzioni nei confronti de Investimenti totale Gasparon i malesi in Saud feste è il fatto che coinvolta la Gasparon
Sarebbe un modo per spingere Eltsin
A convincere a fare dei passi per convincere la Duma ad approvare il trattato Start tu
Che riguarda il taglio millimetri ridimensionamento degli arsenali nucleari che trattato che fermo davanti all'ad un ma anche non vuole ratificarlo
L'avete qui ancora una volta il petrolio viene utilizzato come arma politica
Questo non è una novità ovviamente è possibile è possibile che ci sia stato da parte dalla Casa Bianca una un'aria pensieri questo tipo no cioè quelli che abbiamo un un'agevolazione alla Gazprom in cambio di ricevere dal punto di vista politico un tornaconto è anche vero che insomma pare lei rilegge voi avrete la Gazprom l'ex primo ministro Cernomyrdin
Sì adesso però è stato parte modo silurato da Eltsin
Quindi non so se converrà è un rapporto così diretto fra le due questioni certamente Rispoli e più in generale che il l'arma del petrolio degli oleodotti e dei gasdotti
Inutilizzata di volta in volta per fini politici per esempio anche durante la guerra in Cecenia ed è posta in gioco era il petrolio e anche allora l'accordo che fu timidi in qualche modo la guerra in Cecenia Urano sponsorizzato dalla gaffe tromba della Lukoil no cioè concedendo
Alla adesso Valentina mal governo ceceno possibilità di ripristinare le condutture le pipeline che passa attraverso la Cecenia tra l'altro il il primo l'ho dovuto che è stato rimesso in funzione proprio alcune settimane fa
Per trasportare il petrolio del Mar Caspio e prodotto che passa attraverso la Cecenia
Quindi ecco come sempre le questioni strategiche politiche economiche sono strettamente legati questo evidenti soprattutto quando si tratta di interessi colossali come lo sono quelli che mette in gioco il petrolio
Pare che una deduzione che che che salta all'occhio da quello che le sta dicendo che dunque diciamo questa guerra questo Britt Demme per il petrolio
Non è solo per il controllo del petrolio ma
Il petrolio può essere anche un mezzo per avere il controllo geopolitico dal noto mentre Filippo le a mio modo di vedere il però Del Carpio della centrale
Sta diventando è già diventata una delle zone strategicamente più importanti per i prossimi decenni
D'altra parte l'abbiamo visto che in passato quel qual è l'importanza anche più politica del petrolio ci ricordiamo tutti cos'è stata la crisi petrolifera settantatré le conseguenze politiche politiche che si sono verificate le guerre che ne sono seguite le tensioni fra i Paesi della regione e alla fine la la vittoria diciamo sul a tutto campo dedite finiti nella regione
Ecco credo che nel nata centrale e nel cartoon la situazione si è un po'diverso cioè non si vede come come visto in Medioriente un'egemonia assoluta del degli Stati Uniti
Proprio perché le compagnie petrolifere occidentali l'ENI l'Agip e marchi francesi tedeschi inglesi si sono mossi sono mossi intelligentemente per tempo in questa regione quindi che sicuramente gli Stati Uniti date le loro potenti mezzi valori economici e finanziari e di pressione politica hanno sicuramente la leadership anche in questa regione diciamo che non è una egemonia assoluta come invece in Medioriente
Dunque i giochi anzi il Grande gioco ancora in movimento giochi non sono ancora fatti tra l'altro comunque la Russia ha ripreso ad essere attiva ma quando invece verso i primi anni novanta era sembrata un pochino tagliata fuori e su una posizione debole
Baby nei primi anni novanta erano anni di grande confusione politica ed economica
Podio confusione politica ed economica c'è ancora adesso in Russia ma sicuramente rispetto ai primi anni novanta al grande cambiamento di quegli anni
La stazione ci ha un po'a assestata il peso del governo russo ovviamente ci sia chi si è reso conto che essendo la Russia un paese uno dei più il primo esportatore al mondo Picasso il divenire di petrolio non posso assolutamente lasciarci sfuggire queste ricchezze di Milano
Per la Russia è stato sicuramente un o comunque comunque un grosso colpo quello della indipendenza del Paese la repubblica asiatica e sette Faile il soltanto il Turkmenistan possibile per le terze leader mondiali riga
Per dare un'idea tre mila miliardi di metri cubi prima
Quindi sono sono delle immense riserve ed è un laboratorio quattro milioni d'abitanti Turkmenistan quindi ci sono delle dei dei paesi che fanno veramente con largo la tutti
E quindi il grande gioco l'aria resta aperto si riapre adesso in una nuova fase dopo la insomma nell'abolizione delle sanzioni contro l'Iran
Potrebbe riaprirsi ulteriormente con l'abolizione dell'embargo in Iraq ma è indubbio che tutta questa regione resta resterà nei prossimi decenni come una regione di dal punto di vista il più politico di ed economico di grandissima rilevanza strategica anche per l'economia orientali e per l'economia della Cina perché la Cina
Assolutamente bisogno del del gas e del petrolio del bacino del Caspio per sostenere per lo sviluppo economico
Certo sembra che in futuro la richiesta di Energia da parte
Delle degli Stati del dell'Estremo Oriente crescerà sempre di più fra l'altro e certamente trattamento sono economie in crescita nonostante
L'attuale crisi finanziaria ma il punto ricordiamoci scarpe maschili soprattutto finanziaria di una tesi politica sensibili
Del settore bancario dalla moneta eccetera ma non sono economie comunque che se anche stavano costrette ora a rallentare il loro passo di crescita comunque sono due sempre economica e che hanno uno sviluppo industriale economico superiore a quello che l'Europa nettamente
Quindi è chiaro che il fabbisogno energetico resterà resterà elevato nei prossimi decenni
La Cina è un fiume
Diciamo sei scesa come come tasso di sviluppo dal dieci all'otto sette metro per cento ma forse per tasso di crescita ma che non ci possiamo sognare
Quindi Europa che negli Stati Uniti
Certo tra l'altro c'è anche un'appendice che non è un'appendice qualcosa di più riguardo la Cina il Kazakistan nel senso che il sinché anche cinese confinante con il Kazakistan qui c'è un movimento irredentista
Che la Cina vorrebbe controllare e che diciamo
Rappresenta una forza centrifuga in direzione del Kazakistan perché non c'è dubbio procedure mai perché tutte queste rotte petrolifere tutto questo grande gioco più ruoli in un contesto
Politico sociale estremamente complicato del fermamente rischioso perché si è ben vero che nel finché anche c'è un movimento musulmano solo lei autonomista separatista
Quindi che quella zona è a rischio ma non dimentichiamoci che anche in Afghanistan è già in corso una guerra civile sanguinosi scrive inseriti dall'intercity Stern
Ci non per non parlare del Caucaso che adesso in questo momento se ne parla poco ma la tensione resta elevatissima sia in Georgia finalmente anche in Cecenia
C'era il Nagorno Karabakh lavacro Nazareth e tutta una ronda attraversata da conflitti religiosi etnici politici sociali
è andato ad altissimo rischio ma il petrolio che sta come stranamente effettuava soprattutto in questa regione del Medioriente alla centrale
Sembra che siano nelle zone predilette del del petrolio dal carcere o anche quelle dove sono più forti conflitti civili
E infatti dottor forse come lei ha d'ombra questi conflitti nel Caucaso sembra un pochino troppo connessi con ragioni petrolifere per essere solo conflitti che si origina dalla da da dal
Motivi religiosi sociali eccetera ma insomma non c'è dubbio dove dove ci sono grandi ricchezze ci sono grossi interessi e quindi grossi lo scontro sociale politici e costruendo abitazioni
Perché è evidente che ci sono delle strumentalizzazioni politiche
Ci sono state fatte sia nel Caucaso che in Afghanistan
Questo questo è chiaro insomma deve fare la storia ci insegna che così è stato anche in passato
Nessuno credo pensi più oggi che la guerra la guerra del golfo la guerra siamo contro l'Iraq sia stata portata avanti e messe in atto per difendere indipendenza di un paese come coerente
Tutti sanno che che si è trattato soprattutto difendere i diritti milizie somale per il PdL l'egemonia l'egemonia occidentale sul petrolio del Golfo Persico per fermare l'unica ragione
Quindi viene è chiaro che i conflitti politici economici sono intrecciati
D'altronde anche il Kurdistan guarda caso dovrebbe essere anche il il
Dovrebbe anche essere il terreno di passaggio di questo famoso oleodotto Baku sei anni esatto non solo ma il Kurdistan è iracheno produce la maggior parte del petrolio iracheno
Quindi adesso sono stato recentemente in Iraq che offra in Kurdistan un'effettiva zona di Kirkuk di uno scooter che sono diciamo
Almeno erano territorio curdo fino fino alcuni anni fa fino all'arancia amara alla fine degli anni settanta quando cominciavano i trasferimenti di massa dei curdi in altre zone la arabizzazione della regione o comunque sono sono geograficamente in territorio curdo
E appunto questo è uno dei dei problemi fondamentali della questione curda perché certamente se imminente Kurdistan non ci fossero importanti o Italcementi petroliferi spinti dal Kurdistan non passasse
I fiumi come il Tigri ci fossero grossi progetti anche intorno alla alla la l'altra grande risorsa strategica del Medioriente che l'acqua
Fonte anche queste di grossi conflitti tradimenti futuro ne vedremo anche gli armati sue costole dell'acqua è chiaro che i curdi dallo Stato avrebbe nascosto in cui si trova oggi
Certo e tra l'altro mi pare che ci siano anche altre zone del Kazakistan interessate interessanti per noi italiani per esempio ottenga Gizzi ecco grande
Diciamo giacimento petrolifero a ridosso del marcato ma in territorio
Calda com'dove il
Sono soprattutto gli americani che hanno che hanno interessi attendibile anche lei lei mi sta seguendo con interesse anche questo zone del Paese credo che siano interessati al
Conclude raccordi se non altro di cogestione del Progetto
Ma appendice perché un costo cemento di circa nove miliardi di barili stima sì
Lì sono soprattutto gli americani che hanno che annovera bianchi gli inglesi che sono riuscite ad avere le migliori concessioni Stalin e il è stato un po'una una corsa contro il tempo perché appena
Questi Paesi sono qualche modo emanciparsi dal
Dalla protezione di Mosca chiamiamola così subito le compagnie sono arrivati a stringere accordi non è stato facile mi mi spiegavano i tecnici responsabili dell'ENI
A Parma in Kazakistan ma anche a a Baku in Azerbaijan
Perché insomma sono governi che hanno una o un sistema un sistema DTT amministrativo il tema di potere ancora molto giovane diciamo viziato anche da corruzione da infiltrazioni mafiose interessa che non sono del tutto limpidi e quindi non è stato facile fiera trovare la strada se concludere gli accordi accordi che peraltro spesso vengono anche poi una volta fermati vengono così denunciarti restano lettera morta serie perché sostanza livore decisi grande suk in cui in cui vince venti offre di più una specie di asta ora ci sono state fermate dei contratti sembrano definitivi sono partiti Progetti e quindi non dovrebbero più esserci sorprese ma fino a pochi mesi fa insomma ci sono state delle capo dei voltafaccia anche abbastanza e impressionanti del De anche del governo kazako rispetto ad accordi che erano già stati firmati con paesi stranieri insomma
Sì quindi poi c'è una forte debolezza del sistema monetario creditizio locale ci sono ostacoli burocratici e ci sono c'è una grandissima incertezza del quadro legislativo
Non sono state ancora più diciamo approvate le leggi che regolano la materia del trasferimento di capitali del
Della quadro legislativo che riguarda le società straniere che operano in questi paesi dice sono sono molto a questo ente ecco un po'difficili complicate io mi ricordo che nel nel giacimento di Karachi a Carrara che pure un posto assolutamente lontano da tutto il metano spetta
Siberiana
L'ENI l'Agip aveva di un consulente giuridico che praticamente stava di ventiquattro su ventiquattro occuparci di tutti i problemi che riguardano i rapporti fra il Consorzio diciamo guidato dagli italiani e le autorità locali
E la compagnia del del gas locale ovviamente si muove ancora con così in un quadro legislativo foto fluido
Certo dunque si tratta di paesi diciamo Giovanni
Dove un processo di costruzione dell'apparato statale ancora in fieri ma tra l'altro gli esperti dicono che questi Paesi il Kazakistan a questa ex Repubbliche sovietica sia centrale
Non corrispondono esattamente a delle entità nazionali
Corrispondono più che altro dei confini amministrativi segnati in passato e ma certamente perché come tutti questi Paesi sono state un po'
Diciamo modella il sulla base del incipiente economiche amministrative prima degli habitué dell'impero russo poi dell'Unione Sovietica
Sapeva il tema degli tuttora una una suddivisione quadri di compiti tra le varie repubbliche no pensiamo sua qualcosa Rudbeck Ludwig per un Paese anche Luisa delle risorse idrocarburi eccetera
Ma negli anni cinquanta scelta però stata deciso a Mosca che doveva diventare quindi il più grande produttore del mondo ciò che in effetti è diventato di cotone
Linus decreterà un Paese che tutto monocultura di cotone poi viene impiegata anche manodopera minorile
Dove sono stati effettuati dei disastri ambientali codici spaventosi fascia mostra diventato il lago di Aral
Proprio per
Eseguire queste canalizzazioni massicce
Che ha portato ordinata Mosca quindi è stato drenata l'acqua del lago di Aral per per uscirà coltivare il deserto uzbeko ha Cottone cosa che sono riuscito a scappare
Distruggendo però uno dei patrimoni ecologici più importanti della del pianeta
Questo per dire che appunto l'uso dei che tale è una un paese a monocultura così altre zone della della Centrale erano state invece delicate per esempio riterrà che stanno era diventato il poligono
Nucleare di di Mosca per cui ci sono che di grossissimi problemi perché nel noi assegni Platini scherziamo cittadina a nord di amarti dove vengono effettuati esperimenti nucleari ci sono bambini che nascono che forme ci sono problemi enormi Intini saluto di radioattività
Eccetera e c'è anche il poligono di lancio
Di Baykonur da cui vengono lanciati missili satelliti venivano lanciati i miei preferiti sovietici opinionismo ogni regione aveva una sua specializzazione deciso a Mosca e a chi confini erano così in qualche modo disegnati sulla carta geografica cento per conto delle nazionalità locali insomma in Kazakistan è un un enorme un immenso Paese conosco interno tre o quattro principali nazionalità moltissimi gruppi etnici minori
Così Valeria quello stesso in Uzbekistan lo stesso nel nel nel labirinto diciamo del Caucaso dove anche di basti pensare a Codella da tre persone Nagorno Karabakh dell'Armenia
Sempre per capire quanto sia complicato diciamo la la geografia etnica e politica
Della regione
Certo tra l'altro ovviamente la Russia si appoggiava qua attua una politica di divide et impera appoggiando alcuni Paesi ridere della regione contro alti per esempio l'Armenia contro l'Azerbaijan per
Sa di che anche la cultura religiosa poiché in qualche modo viene viene a galla l'ho mussulmani il pericolo temuto pericolo islamico in queste in queste zone
Che poi secondo me non è non è fondamentale almeno in questa regione la minoranza e certamente la politica di Mosca per quella di dividere per per comandare il i russi se ne sono andati per esempio da Carrà che per adesso in massa
Lasciando questi questi impianti petroliferi completamente abbandonate che già erano di vecchia concezione obsoleti all'epoca sovietica e ora solo il che al grande lavoro che sta facendo adesso l'Agip presenta Caraccio carattere
Non è tanto quello della costruzione non ancora quello della costruzione degli oleodotti e gasdotti quanto quello del cosiddetta riabilitazione dei vecchi pozzi sovietici è un problema ma è un lavoro difficile anche costoso che consiste nel posto per posto nell'andare a fondo della dello scavo sostituire delle tubature i tubi
Tutti gli impianti le valvole questo lavoro molto che richiede del tempo ma necessario perché per mettere in produzione il campo indispensabile farlo
Sottoporsi o quello che ha appena detto a proposito del movimento di di russi dal Kazakistan è molto interessante visto che il Kazakistan in precedenza non so se anche adesso lo chiedo a lei aveva una composizione è tecnico linguistica diciamo divisa cinquanta per centro fa Colussi ucraini e kazaki dall'altra parte il che era un grosso certo era ha una grossa spada di Damocle per quanto riguarda l'indie
Nel se di questo Paese sta cambiando tutto è pronto pronto la sento venisse a mettere va diciamo che ovviamente si
Le le percentuali sono quelle che lei diceva ma tutta l'amministrazione mettere nelle mani della dei russi
E anche i campi petroliferi
Che all'OLAF erano e restano la principale risorsa del paese erano in qualche modo gestiti dal dalla Russia non soltanto perché il personale tecnico o amministrativo era in in maggioranza diciamo di etnia russa ma perché tutto il sistema di oleodotti e inerte costruito in modo da depennare il la risorsa energetica dal da Dacca la capitale verso i grandi centri industriali dell'ex Unione Sovietica della Russia ancora adesso le il paradosso è che il Kazakistan che pure grande
Produttore di gas e di petrolio e costretto a importare energia dalla Russia perché presentata Xari dove sono stato il il camping i gli oleodotti gasdotti vanno tutti verso nord almeno così vecchio divertenti però occupano ancora tutti verso nord e uno di quelli che ancora fortunatamente gli in funzione
Attraversa il confine confine russo arriva ad un centrale di trattamento e di produzione di energia elettrica energia elettrica ritorna all'acciaieria no perché alla chitarra verso la Russia che contino e quindi in qualche modo a controllare
A tenere in mano quelle che sono le le le le fonti energetiche del Paese
Bene per concludere dottor Porzio mi pare che si possa evincere da quello che lei dice che la posta in gioco
Non è tanto il controllo dei giacimenti ma il controllo del trasporto del petrolio dunque il controllo delle Pai Terenzio eccetera non c'è dubbio questo è il il vero problema è che a questo punto sta di fronte
Vero problema che questo punto sta di fronte alle alle compagnie petrolifere e ai Paesi coinvolti in questo grande gioco è proprio quello del trasporto
Come dicevo all'inizio il il fatto che sia caduta in qualche modo la preclusione verso più i progetti meridionali c'è in particolare verso l'Iran riapre un po'tutta la questione degli oleodotti
In qualche modo a Palander perché potrebbe essere la Turchia e che era il paese diciamo privilegiato dall'Occidente ed in particolare degli americani e degli europei per il passaggio del dei nuovi oleodotti
Potrebbe subire una battuta d'arresto la costruzione dei degli oleodotti e dei gasdotti in Turchia o almeno ridimensionarli a favore di una dell'opzione meridionale iraniana che quella
Insomma più logica meno costosa e soprattutto
Più interessante per il fatto che mentre in Turchia dopo sul nei punti più sbocco dei tipi di nuovi gasdotti cioè nel Mediterraneo non esistono porti importanti attrezzature già già già efficienti
Nel sud dell'Iran di in particolare il porto di Bandar Abbas Cage attrezzatissimo per l'esportazione per ricevere diciamo glielo doti di gasdotti per fare lo stoccaggio e il caricamento delle petroliere
Benissimo d'accordo allora ringraziamo il dottor Giovanni Porzio giornalista la ringraziamo molto prego prego figure Angelantonio Rosato per radio radicale
Arrivederci arrivederci