Intervista a Sergio D'Antoni nell'ambito della Festa de l'Unità di Firenze; La mobilitazione della Cisl: verso lo sciopero generale; Le ripercussioni del possibile sciopero generale a livello europeo; La questione delle 35 ore lavorative

Alla mia sinistra lo conoscete tutti l'uomo del giorno ormai su tutti i giornali Sergio D'Antoni segretario generale grazie
Ha fatto molto discutere in queste ultime settimane per le sue prese di posizione per le sue proposte
Alle volte forse con qualche strumentalizzazione da parte dei giornali comprensione
Vediamo se questa sera riusciamo
A capire meglio anche
Che cosa vuol fare D'Antoni veramente che cosa
Se son vere tutte le le illazioni che scrivono i giornali sul suo comportamento sono sottoposte
Cosa c'è dietro come scrivono molti conservatore e io partirei proprio da una sua recentissima fase
Che poi è stata in parte smentita modificata per chiederli qual era esattamente il suo pensiero lui è andato a Rimini diceva questo meeting annuale di Comunione e Liberazione
E avrebbe detto
Difendendo la sua tesi di un uno sciopero generale necessaria in autunno tra il lavoro l'occupazione avrebbe detto che in caso contrario Romano Prodi deve sgomberare su questo tempo sgomberare tutti a non può su sul tasto
Io
Questa è la mia prima domanda e passo la parola a Sergio
Intanto io ringrazio vendesi
Io ringrazio gli organizzatori della festa per quest'invito per l'occasione che viene offerta di
Diciamo portare un ulteriore contributo spero di chiarezza nell'attuale fase del dibattito politico sindacale nel nostro Paese
Per partire diciamo da questa prima valutazione che mi veniva richiesta io lo dico subito io non ho mai usato l'espressione sgombrare non è nel mio linguaggio non lo sarà mai
Io penso che
Un sindacalista un sindacato ovvero non si sceglie i governi che ha davanti e quindi non li pone mettere di nel farli sgombrare deve giudicarli per come si comportano per quello che fanno per gli impegni che prendono per quelli che mantengono e quindi diciamo da questo punto di vista la prima espressione che io non ho mai usato
Questo tipo di linguaggio diciamo mi è stato attribuito probabilmente nella foga
Della divide la frase diciamo in cui c'era riferimento invece lo sciopero generale mi è stato attribuito una frase in uno dei questo non cambia di nulla diciamo la sostanza della mia impostazione della base delle valutazioni che in questo momento diciamo
Caratterizzano questo dibattito
Ci tengo però a precisare che dal punto di vista del rapporti io sono convinto che questa e una fase importante e delicata e significativa e noi dobbiamo essere lucidi per determinare un ruolo al sindacato e soprattutto dei risultati concreti ora io non so se da questo parto per far la valutazione diciamo o se invece di fare un'altra domanda datavano acquisire la precisazione sulla frase se invece debbo ricostruire perché per quale ragione arrivo no magari
Va ce lo sport sì
Magari nel proseguire per il tempo e possiamo continuare un romanzo alla seconda domanda entra un po'più nel merito è sempre di attualità però allo stesso mittente i primi mesi il commissario europeo Monti sempre contestandogli in modo particolare la previsione di uno sciopero generale Houghton male
Ha detto in sostanza che invece di uno sciopero generale ci vorrebbe uno sciopero generazionale Monti poi ha spiegato che diceva questo perché
Perché
Alle trattative che si delineano parteciperanno gli imprenditori e anche le grandi organizzazioni sindacali come CGIL CISL UIL ma sostiene Monti
Queste organizzazioni sindacali rappresentano un mondo del lavoro che non è quello
Che dovrebbe beneficiare per la nuova politica del lavoro cioè non rappresentano né i giovani medici occupati
Ecco come risponde da Antonia questo obiezione ipoteche in parte anche anche un piede alla realtà nel senso che le adesioni dei giovani oggi ed è già reso più disoccupati soprattutto al movimento sindacale sono molto limitate rispetto a quelle generazione più anziana
Allora andiamo con ordine
Io contesto radicalmente questa visione che Monti ha espresso in questa occasione
Trovò questa impostazione di
Di separare il mondo del lavoro tra giovani e non giovani il separare i figli dei padri francamente inaccettabile
Sono convinto che solo la solidarietà tra le generazioni la solidarietà di chi è impegnato del mondo del lavoro di chi un lavoro ce l'ha lo deve difendere migliorare
E di chi un lavoro non ce l'hai lo deve trovare solo questa solidarietà e l'impegno comune su questa base può garantire uno sviluppo equilibrato e quindi uno spazio l'avvenire anche per i giovani pensare
Pensare che il problema si risolve se
Noi per favorire un giovane dobbiamo massacrare il padre e il nonno è una visione devastante
Di un liberismo francamente retrodatato e mi ha sorpreso molto leggendo i giornali questa mattina di trovare anche esponenti della sinistra che sono attratti da questo da questo modo di ragionare
Che trovo senza senso vogliamo parlare delle cose concrete
Le cose concrete di questo Paese sono il fatto che senza l'azione del sindacalismo italiano che rappresenta i lavoratori
Che hanno un lavoro e che aspira a rappresentare i giovani per fargli trovare un lavoro perché questo è lo scopo questo sindacalismo nel corso di questi anni dal novantadue in avanti ha fatto un'azione di responsabilità e di concertazione che ha sconfitto l'inflazione
Chi era il nemico principale dei deboli perché l'inflazione era la tassa più iniqua che esisteva coltiva in maniera silenziosa deboli e forti
E alla fine quindi colpiva in maniera molto più devastante i deboli
A consentito all'Italia attraverso questa politica di raggiungere l'obiettivo dalla moneta unica ha portato l'Italia tra nel consesso dei Paesi europei questo sindacato con questa base sociale
Fare questa affermazione che noi non rappresentiamo i giovani e non si capisce chi li rappresenterebbe perché francamente non si vede
Chi altri li rappresentano io lo trovo soltanto un modo per debilitata e l'azione del sindacato e per fare in modo che l'azione del sindacato non trovi le sponde necessarie al raggiungimento dei suoi obiettivi
Allora il problema è diverso
Ma quando mai nella storia di questo Paese come nella storia di tutte le democrazie occidentali
Sì ottenuto qualche risultato senza l'azione e l'impegno e il sacrificio e la lotta dei lavoratori occupati per migliorare la loro condizione ma insieme sviluppare
La condizione la condizione degli altri ma quando mai si può pensare
Che se noi facciamo il massacro delle pensioni se noi facciamo il massacro del delle condizioni se consentiamo la libertà di licenziamento noi favoriamo più i giovani ma che è sta cosa
Che trova fascino anche a sinistra ma che e il capovolgimento dalla realtà noi abbiamo fatto interventi equilibrati sulle pensioni che ci sono costati
Che ci sono costati consensi
Se tutti facessero quello che abbiamo fatto noi nella nostra base pensionistica tutti quello che abbiamo cercato di fare in equilibrio per reggere i conti di questo Paese
Noi abbiamo cercato di reggere le regole nuove dalla contrattazione nel pubblico impiego per favorire l'efficienza noi ci siamo assunti le nostre responsabilità
Se avessero fatto altrettanto i governi i professori alla Monti l'Europa noi non saremmo nella condizione in cui stiamo mettere uno contro l'altro significa soltanto aprire so aprire Fossati
Thrale generazioni che non servono assolutamente a nulla se non favorirà i forti di questo Paese io penso invece che il problema vero sia un nuovo patto generazionale
Che il problema vero sia a mettere al servizio l'anziano chi lavora e il giovane in una nuova condizione per cui sia possibile avere uno sviluppo equilibrato
Una competizione nel mondo con equità per fare questo noi insistiamo insiste su concertazione partecipazione come le due garanzie per portare avanti questa linea è per questo
Che sono particolarmente critico nei confronti del governo perché su questa linea non è stato coerente e non ha dato i risultati che aveva promesso di dare questa è la condizione vera quindi non rompiamo il mondo del lavoro
Ma anzi favoriamo lo in maniera tale da garantire risultati da chi abbiamo davanti in questo caso dal governo che in questo momento pregio il Paris
Il rischio però ha come hanno osservato tante in questi giorni di polemica è quello di non riuscire a restarci in Europa e forse uno sciopero generale in autunno potrebbe contribuire a questa situazione e ora la disputa sullo sciopero generale sì o no parte da una contestazione che viene soprattutto da fronte CGIL come D'Antoni sa bene che questa questo sciopero generale ora come ora non avrebbe una piattaforma precisa perché non sono ancora terminati i colloqui e gli incontri le concertazioni e la l'obiezione che fanno da Antonia una decisione grave come questa l'estrema Carlotta che possono nel movimento sindacale in occasioni terribile drammatiche
Di solito la si decide una volta che sia sul tavolo il risultato del colloquio tra la trattativa per negoziare invece Luís D'Antoni è partito in anticipo impiantistico e tocco per ora lo sciopero generale sembra solo in funzione di ritardi e di critica anche giuste ma senza obiettivi precisi come è ora invece quelli di quella lotta che giustamente D'Antoni ha ricordato e che è riuscito a debellare l'inflazione non è così no
Noi siamo andati tutti insieme su una piattaforma quindi precisa
Sugli obiettivi
Ben delineati su una
Strategia ben discussa tra di noi ad una manifestazione nazionale per il lavoro il venti di giugno due mesi fa
E abbiamo detto che su quella questione tutti insieme unitariamente riscontravamo delle deficienze dei ritardi
Inaccettabile da parte del governo
Da allora ad oggi
Dalla manifestazione
Del giugno ad oggi le cose anziché migliorare sono peggiora
E i rapporti
Dal punto di vista della costruzione di qualcosa di nuovo e di diverso sono sì sono sfilacciati
E allora io dico se a piattaforme quella
L'abbiamo fatto tutti insieme
Abbiamo fatto la manifestazione
Se re gli elementi si sono peggiorati dal punto di vista dei rapporti da un sindacato che vuole stare in campo
Che vuole avere un'iniziativa che vuole determinare una svolta che deve fare
Un'altra manifestazione
Aspetta e spera
Che le cose miglioreranno da sole io non ci credo
Io credo iniziativa in campo su quella piattaforma che ci ha portato il venti di giugno a manifestare tutti insieme
E che appunto non avendo avuto in due mesi e riscontri deve trovare una iniziativa più forte come lo sciopero generale per fare in modo che i risultati arrivino se non voglio qui come dire
Però valutiamo bene perché nella storia di questo Paese noi scioperi generali ne ha fatti tanti
E se ogni volta avessimo fatti i ragionamenti che qui venivano ricordati da Ugolini
Nel corso di questi anni non avremmo fatto mai sciopero e mai
Cioè mi pare chiaro è perché scusi Colaci slash erogare lo sciopero è stato fatto dopo una trattativa si ecco abbiamo trattato con questo solo poco Berlusconi dopo tre mesi di trattativa con questo governo dopo due anni trattativa questa differenza
Male ed è stato un quindi gli abbiamo concesso gli abbiamo concesso molto di più anzi per lungo tempo siamo stati accusati proprio
Non solo dalla destra ma in generale che eravamo troppo appiattiti oggi siamo accusati dall'esatto contrario cioè vorrei spiegato che il padre vorrei spiegare che la questione di fondo è soltanto il merito vogliamo fare esempi di merito concreti
Concreti per avere l'idea di come ci troviamo perché se no pare che sia tutto un problema di aspirazioni
è un problema concreto di cosa che si fanno non si fanno
C'era stato detto nell'accordo del settembre novantasei settembre novantasei quindi due anni
C'era stato detto che nel novantotto non è a me ma al voto tra contratti varie patti territoriali quaranta contratti d'area e patti territoriali per favorire gli investimenti privati
Sapete quante ne funzionano ad oggi settembre novantotto uno e mezzo
Presunzione pregiudiziale o il merito come si chiama come si chiama parliamo delle infrastrutture
Dato che sono l'elemento decisivo per favorire un nuovo quadro se guardate il piano di infrastrutture fa veramente
C'è la preoccupazione cioè non si apre un cantiere io non so cosa è successo sull'effetto burocratico se la questione di incapacità
Se perché appunto prima ce l'ha tanto il topolino uno poi Tangentopoli due oggi hanno scoperto Tangentopoli tre non ferma più nessuno niente così è sicuro che nessuno rischia nulla e non si fa niente che è la cosa che sta avvenendo
Vogliamo entrare nel merito cioè avete lo dico con una battuta purtroppo amara ma avete notato che gli incidenti ferroviari avvengono tutti nel centro nord avete notato
Per forza al sud non ci sono treni come debbono avvenire
Volete passiamo avanti si era parlato di agevolazioni fiscali da dare per favorire gli investimenti nelle aree a più forte sotto sviluppo a più forte disoccupazione non si può fare perché la comunità europea lo impedisce e ci siamo subito arresi vorrei sapere perché la comunità europea lo consente a riagguantare lo impedisce all'Italia e perché l'Italia non si batte con la forza con cui si dovrebbe batterà per ottenere quello che è stato concesso alle novanta
Si dice ma lì non abbiamo margini e perché dovremmo averli altrove su Malpensa ci stiamo battendo contro la comunità europea che vuole impedire l'apertura dell'aeroporto di Malpensa e alziamo la voce puntiamo i piedi
Perché non lo facciamo altrettanto sulla questione del lavoro dell'occupazione edere agevolazioni fiscali queste sono le domande di fronte a queste domande il problema vero è di avere un'iniziativa di avere la forza di metterla in campo se si ha un'iniziativa io penso che si discute si raggiungono risultati se non si ha iniziativa si aspetta che le cose maturino da sole
Le cose ahimè da sole non maturano come dimostra la storia del sindacato Italia
Non vorrei apparire con antisindacale Roma bensì coloro che la somma bensì colore senza la lotta non si ottiene nulla ma e di qui vorrei insistere con la trattativa non è finita la trattativa non è finita e lo sciopero generale rimane a mio parere l'arma estrema l'ultima nel frattempo sono piovute sui diversi tavoli proposte diverse sulle quali forse sarebbe interessante anche che il sindacato invece distorcere solo al naso andasse a vedere magari per trarne qualcosa anche perché sono sono proposte che in qualche modo vanno incontro a quella che è la filosofia centrale Dio nuovo come D'Antoni cioè la concertazione Pallotta il patto Ciampi
Pallotta e la proposta di potenziale per il lavoro Paolo anche dalla proposta di Cofferati che riprendeva questa idea di una programmazione di un nuovo tipo di programmazione basata soprattutto sul sistema fiscale Paolo dalla proposta mesi se voi
Che chiedeva di di di di di mettere una nota aggiuntiva come fece la Malfa bensì a nel sessantatré però stavolta dedicato ai poveri dell'occupazione
Ma insomma sono proposte che pernottano che c'è un fermento c'è un'attività c'è un desiderio di venire incontro alle stesse attese del sindacato perché no discuterle
Ma non io sono pronto a discutere non è questo in discussione io continuo a dire che
Se tu hai a queste discussioni con una mobilitazione in campo con più forza contrattuale hai più possibilità di far passare le tue idee
Se tu invece ci vai in una condizione disarmata rischia di non far passare detto ed è questa la questione non non un'altra nessuno nega che bisogna andare a discutere
Però faccio notare che proprio queste questa diciamo discussione che tour richiamavi dimostra tutta l'incertezza del quadro che abbiamo davanti tutta
Dal punto di vista della programmazione e del famosa proposta della
Come denota aggiuntiva datata anni sessanta che cos'è la concertazione se non esattamente questo ma siccome si ha paura delle parole
Non si chiama concertazione una cosa che è esattamente quella linea
Dal novantadue che noi la pratichiamo si vuol dire che essa è la politica
Fondamentale per portare avanti questo Paese o no perché bisogna avere tanta preoccupazione ed inventarsi note aggiuntive c'era per noi chiamare col suo nome vero quello che l'ha chiamato col suo nome
Perché questo sconvolge qualche parte dalla maggioranza perché questo crea problemi e di stati d'animo di ansietà qual è il punto
Questo è la questione
La politica dei redditi esattamente questo bassa inflazione
Ci comportiamo in maniera coerente sui prezzi sulle tariffe sul salario per ottenere basse tasse più sviluppo per avare una politica di domanda pubblica che faccia più Investimenti esattamente foresta
Né più e né meno Ciampi legge aggiungiamo una parte
Per cui cerchiamo di fare in modo che i profeti vengano destinate agli investimenti e che ci sia più flessibilità nel lavoro bene discutiamo
Quello che rimprovera al governo esattamente il fatto che siamo davanti a troppe proposte frastagliata e confuse il Governo ed avere un una proposta metterla in campo
Nero su bianco e dire a questa per me
E la politica di concertazione e questa per me e la politica che voglio fare e cui chiamo le parti ad aggregarsi se non lo fa e perché c'è qualche problema continua a discutere continua a parlar d'altro e alla fine non si stringe i risultati non arrivano
E la concertazione diventa una cosa che viene usata secondo dai dalla mattina del pomeriggio dalle convenienze
Io la mattina parlo di concertazione e il pomeriggio poi faccio una legge sulle trentacinque ore
Io sono per la riduzione e l'orario di lavoro voi sapete che la CISL è sempre stata per la riduzione all'orario di lavoro
Avremmo uno strano dibattito al contrario negli anni settanta e ottanta in cui noi venimmo contestati per essere stati e coloro che volevano diventare si usava quell'espressione allora il palo previsti
Volete dividerà la miseria questo nel rimprovero che la sinistra ci veniva fatto noi costo sparavamo la riduzione dell'orario
Benissimo quindi non è il problema di ridurre l'orario anzi se altri si sono convinti meglio riduciamo no ma la strada non è la legge
La strada è la concertazione e la contrattazione se si vuole avere un risultato se si vuole rispettare dicono dalle parti se no salta la concertazione e la contrattazione queste sono le contraddizioni allora non è sottrarsi al dibattito
E non valutare in maniera coerente le questioni che abbiamo davanti voi avete notato che il Presidente del Consiglio quando siamo entrati in Europa il tre di maggio è andato in televisione e ha ringraziato tutti
La maggioranza l'opposizione gli italiani per i sacrifici ha fatto benissimo a mio giudizio
Guarda caso si è scordato di ringraziare i sindacati
Che erano stati grandi protagonisti tutto questo
Chiesto perché ha risposto la dimenticanza e questo ci preoccupa
Che sia una dimenticanza
E che quindi vogliamo evitare vogliamo evitare che ci siano altre dimenticanze e questo è il nostro ragionamento è questo noi portiamo come elemento di dibattito e di proposte
Esatto
Perfetto
Sì
Signora esatta ebbe su quello che stiamo dicendo ciò è proprio questo ecco perché di fronte al massimo
Certo
Ecco di fronte a tutto questo io dico proprio perché i discorsi sono tante le chiacchiere sono tante che noi dobbiamo mobilitarci di fronte a situazioni come quella che avete scritto lei di sua figlia
E dobbiamo avere in campo una proposta forte una mobilitazione forte per ottenere risultati per lei e per sua figlia questo è proprio quello che cerco di di convincere Totti anche quelle che non vogliono sentire
è è vero ci vorrebbe una mobilitazione movimento il problema da Antonio e che a mio parere il movimento oggi nel Paese non c'è
Non c'è un solo non c'è a Firenze e non c'è ad un altro la manifestazione del venti giugno ha registrato del paurosi vuoti delle delegazione dal va oltre il rischio di uno sciopero generale costruito così è quello di vedere un'assenza delle popolazioni soprattutto dal nota lo sciopero generale detto questo
Io chiedo anche a tanto dice lui non crede
Che come ha detto di recente Cofferati del resto che il rischio più vero poi di uno sconto di tipo diverso in un turno venga dalle posizioni della Confindustria col fatto che
Come voi sapete se questo tavolo che dovrebbe stabilire i nuovi livelli contrattuali le nuove forme di contrattazione e la Confindustria ha una posizione a quanto pare non disposta ad andare avanti come nel passato con due livelli di contrattazione è vero questa cosa che si prevede uno uno sconto per D'Antoni mi sembra senza senza protagonisti principali mente per la CGIL con un occhio diverso rispetto ai pericoli alla Confindustria
Allora andiamo con ordine sulla prima parte io io credo che
Come dire che
Se c'è una impegno c'è una mobilitazione sulla questione del lavoro non si può dire siccome io temo che non riesca non si fa perché questo è un ragionamento che porterebbe sembra non decidere mai cioè io no io credo che uno si misura con le questioni se c'è un sindacato
Che ha che ha la forza la capacità di sostenere le sue posizioni le mette in campo e convince
Orienta in maniera tale che le cose riescano io non credo a questo da questo movimento che si è chiuso che impedisce che non ci credo assolutamente misuriamoci facciamo in modo che le cose siano tali da garantire questo passaggio secondo sulla questione alla Comindustria la questione è delicata perché io credo che il rischio ci sia ma il problema è come ci si arriva
Il problema è che se noi ci prestiamo agli diamo l'alibi anche a questi nostri interlocutori poi ci ritroveremo in una condizione di difficoltà
Noi abbiamo l'impegno con l'avevamo scritto di verificare l'accordo di luglio alla fine del mille novecentonovantasette
E alla fine quindi del quadriennio siamo a settembre noi dobbiamo verificare l'accordo di luglio e rilancia la concertazione proprio per non dare alibi a nessuno
E per non fare in modo che non prevalgano dentro la Confindustria atteggiamenti che siano tali
Da provocare rischi di conflitto che io non temo nella maniera più categorica però dico che è il vero tema di questo paese in questo momento è il lavoro la vera priorità e il lavoro
E su questo dobbiamo stare attenti ad evitare di cambiare priorità
E allora se verifichiamo l'accordo di luglio Serri lanciamo noi quell'intesa se rilanciamo noi due livelli di contrattazione noi impediamo di creare questa condizione se non c'è l'iniziativa del Governo non c'è la verifica allora è chiaro che lasciamo uno spazio che qualcuno occupa e qualcuno che lo Kovaci può produrre ad effetti di conflitto diverso allora evitiamo no mettiamo in campo questa iniziativa facciamo in modo che appunto si verifichi l'accordo di luglio
E verifichiamo in quel tavolo qual è la reale posizione la Comindustria se vuole rimettere in discussione i due livelli o non le vuole mettere perché solo lì lo sapremo perché per ora andiamo dietro la dichiarazione dei singoli un giorno Pininfarina un giorno o l'altro
Ma se non c'è questa iniziativa se non c'è questo tavolo siamo a settembre ora
Teo c'ha detto che avremo l'incontro Oggiono Notre
Ma sono passati sei mesi si poteva benissimo cominciare a questa verifica prima perché si è aspettato tanto perché non si insiste invece per mantenere da questo punto di vista il risultato che si vuole queste sono le questioni
Allora anch'io temo
Che si possono creare quelle condizioni ma proprio per questo bisogna anticiparle bisogna prevenire scoprire le carte
Del nostro interlocutore non è evitare che il postata nelle carte coperte poi ci faccia ritrovare al momento del rinnovo dei contratti con una condizione che non abbiamo preparato quiz la forza alla nostra iniziativa qui sta la capacità di anticipare i movimenti degli altri non invece attendere che gli eventi poi ci sopra fanno perché se noi attendiamo che gli eventi ci sopra fanno a quel punto il ruolo al protagonismo del sindacato diventa subalterno e io con tutte le forze mi batto perché questo ruolo e questo protagonismo il sindacato sia pieno senza differente
Deve passare tema delicato che è quello delle accuse politiche che fanno spesso e volentieri in questi giorni a Sergio D'Antoni
Partendo però da un'accusa politica che ha fatto lui sempre a Rimini alla CGIL la CGIL l'ho letto sui giornali sarebbe vittima di un ricatto politico è un'affermazione grave perché
Un grande sindacato con la CGIL ha dimostrato io credo negli anni anche in tempi di governi per esempio di altri governi di centro sinistra quando una bella fetta la CGIL era di militanti socialisti a CGIL per dirlo a tutti e e si riconoscevano in una parte del governo e per e non per questo mancavano gli appuntamenti di lotta la mia domanda è su appunto su questa affermazione Cara CGIL sarebbe prigioniera di un ricatto politico
Prego io qui non ho problema
L'assistente
No si sente
Se volete farlo parlare va
Va bene abbiamo capito il senso la domanda sì no va be'
Diffidenze desidera allora no andiamo con calma
State a dalla con calma non c'è non c'è
Se per favore
Andiamo andiamo con calma guarda che io no no no no giustificato nessuno poi sto paragonano Bertinotti è un po'complicato e cioè
Come dire bisognerebbe chiederlo
Chiedono ben diversamente cioè conto agli come dire basta chiedere basta chiedere di più
Al rapporto di del di questo Governo con la sua maggioranza quante volte ha scavalcato il sindacato non mi fa fare parte che io proprio non ho mai fatto
Secondo sugli industriali esattamente il contrario di quello che ha detto io ho detto proprio questo cioè evitiamo di fornelli alibi che è una cosa diversa
Diamogli la
Cioè proprio la la l'insieme di una politica che gli tocca qualunque alibi e li metta in campo per quello che sono
Proprio per evitare che altrimenti abbiano la scusa per fuggire da una parte e dall'altro lato ricondurci ad un conflitto vecchia maniera
Terzo non parliamo della storia e di altri governi peggiori e di come noi ci siamo comportati
Perché noi te lo ricordo a te come a chiunque altro questo Paese segnato da scioperi generali fatta a guida democristiana con i sindacalisti democristiani che erano i primi a scioperare nelle piazze
Per favore per favore
Per favore non facciano non facciano questi ragionamenti perché qui cambiamo la storia la storia non va mai cambiata poi la spostiamo pensare in un modo o nell'altro ma ma la storia non va mai cambiata perché altrimenti faremmo torto a noi stessi
A noi stessi quindi come
Anche
Anche non osservi
No certo certo Baroda io mandava ma non faccia differenza Cohen dell'onda non ha detto questo io ho detto che è importante avere un giudizio di equilibrio di autonomia di autonomia di autonomia è l'autonomia e l'autonomia è quella e così rispondo anche a Ugolini e l'autonomia è quella che valuta
I rapporti tra gli impegni presi e gli impegni mantenuti
Lei se gli impegni presi vengono mantenuti io mi comporto in maniera costruttiva se gli impegni presi non vengono mantenuti io mi debba mobilitare
Stiamo attenti lo dico a voi stiamo attenti
Perché se noi non mettiamo in campo pure iniziativa
Se lasciamo le cose preoccupati delle conseguenze politiche noi facciamo un torto a noi stessi
E neanche un bene a questo Paese stiamo attenti a non farci prendere da questo vincolo del quadro politico che diventa devastante
Sono tutti gli amici siamo tutti amici però noi dimostriamo la nostra capacità di autonomia se giudichiamo gli altri sulla base di quello che fanno
Sulla base di come si comportano sequestra la nostra forza questa fatto forte del sindacato in Italia non perdiamo questa caratteristica se noi restiamo tanto a porte
Vi dirò a me
Paradossalmente
Qualche volta Sergio D'Antoni e faccio un bel complimento dedicata a Pierre Carniti ai ritardi lontani Pierre Carniti però che a quell'epoca Pierre Carniti osteggiata anche e duramente una parte consistente nel movimento operaio della sinistra contestava il Partito Comunista ricordate tutti l'ottantaquattro la dicembre alla scala mobile però la differenza tra D'Antoni e Pierre Carniti che Pierre Carniti
E era guardava anche in quel momento lucidamente a una parte
Di un'altra sinistra dalla politica italiana ma che la sinistra oggi D'Antoni e basta leggere i giornali e i commenti dell'ambiente politico italiano
Rischia di diventare un leader del Polo che lui lo voglia o no oggi giri deputati oggi deputati e i senatori dal Paolo vanno dicendo fanno vanno dicendo non è che io conosco meglio di voi D'Antoni eh no eh no esteso a brevissimo sa benissimo che non è vero sa benissimo che non è vero però
Però
Lunedì con la sua irruenza e con la con questa sua proposta di sciopero generale rischia di a di coagulare un fronte che non è il suo io non credo che non si allora io le chiedo non è il caso non di smentire se stessi ma di prendere le distanze da quelli che oggi vogliono diventare i padrini di D'Antoni è che non sono i padrini Ramponi perbacco io credo non credo che lui stia con Mastella Ostia con ostile con Cossiga
Ecco io gli chiedo di prendere le distanze da questo o di dirci chiaramente visto visto che visto che è un sindacalista ma che è anche un uomo che pensa politicamente è un uomo che si è speso anche per l'Ulivo durante le ultime fasi della campagna elettorale insieme alla Riserva operati perché questo hanno fatto nella loro piena autonomia si sono spesi per il per l'Ulivo le chiedo di prendere le distanze se è possibile solo credere opportuno oppure di chiarire il suo pensiero su queste sirene che lo stanno circondando
No ma io penso Ugolino dico affettuosamente le distanze cioè io non le ho prese ora non lo debba prendere ora le ho prese gialla è la mia storia era prese la storia la riorganizzazione e la storia del movimento sindacale italiano che ha preso le distanze da questa posizione
Ma stiamo attenti a non farci condizionare dal punto di vista del sindacato la questione alla politica se no il sindacato mesta subalterno come lo debbo spiegare se qui ogni volta che noi dobbiamo fare un'iniziativa dobbiamo preoccuparci se a vantaggio di Tizio o di Caio noi iniziative non è facciamo piove cioè queste alla questione se è ogni volta che abbiamo un problema dobbiamo preoccuparci che della dietrologia questo quest'altra quest'altro io la lingua nostra autonomia non esiste più ma un sindacato che non è autonomo non ha visibilità non apporta
Per di più una democrazia che non era partiti autonomi e sindacati autorevole la maggioranza e l'opposizione è una democrazia asfittica
Il sindacato deve essere deve essere linfa di autonomia e ognuno poi si misura con le sue proposte con le sue idee
Io sono distanti anni luce sulle proposte sulle questioni che abbiamo citato delle generazioni del rapporto Nord solo dove queste sono le questioni vere non è distanze la prende la Tizio da Caio ogni volta che fai una dichiarazione perché a quel punto non è più un sindacato quello state attenti a sinistra ed è successo in Francia e successo in Spagna la sinistra se si convince che ce la fa da sola e il sindacato deve essere subalterno poi perde ed è consegna al paesaggio per la statua contrario per l'esatto contrario verso il sesto metteranno in terra questo errore ha fatto in sé in Francia emetterà anche abolito dal sindacato che è diventato suo paterno e ha consegnato il Paese a Chirac poi per un errore di Chirac è ritornato a Jospin Gonzales Gonzales in Spagna ha fatto lo stesso e allora rispettate l'autonomia dal sindacato e la sua forza perché più si rispetta l'autonomia
Più si rispetta la sua forza più la democrazia ne guadagna e io sono convinto anche una sinistra riformista ne guadagna
Più o comprime al sindacato più avviene il contrario
Sì
Tutto questo Mogol
Nata allora voi parliamo dopo dai parliamo dopo dai parliamo dopo quando scendo parliamo dopo dai faremo dopo adesso dodici
Sexies impariamo dopo RAI se no non è utopia scorsa dopo quando quando scendo quando scendo parliamo d'altro
Anch'io son convinto che
Il valore dell'autonomia sia un valore inalienabile per il movimento sindacale
Non credo che però che i dirigenti sindacali abbiamo deciso di seppellire le loro legittime ambizioni politiche ma su questo non ritorno sono pieni i giornali oggi sulla dissertazione sulle ambizioni politiche possibili ma del resto D'Antoni diciamo la verità ha dato esca qualche volta per quando ha fondato un movimento che aveva qualcosa di palla politico a sollecitato nei commentato dei commentatori la curiosità e anche l'interesso verso possibili operazioni politiche legittime ma io vorrei passare un altro tema
Che è un tema che mi sta molto a cuore quello dell'unità sindacale e dei propositi della CISL
Ma lui ma diamo prima di passare propose alla CISL
A questo punto uno e all'unità sindacale
La mia impressione che in questo turno se le cose vanno avanti così se Cofferati da una parte e D'Antoni dall'altra in mezzo Pietro Larizza si lanciano accuse più o meno velate l'uno di scarsa autonomia dall'alto di essere soggetto oscuri disegni politici e sembra che di si presenteranno ai tavoli delle trattative tavoli importanti come ricordava prima D'Antone con la Confindustria col Governo
Più deboli
Anche la stessa unità d'azione che pure è stata salvaguardata in questi anni e che è passata attraverso prove terribili rischiano di non esserci più o no
Io penso che questa rischio dell'unità d'azione però per ora non è
Non è alle viste nel senso che noi abbiamo una piattaforma comune
L'ho citata perché siamo andati alla manifestazione del venti giugno con quella piattaforma sulla verifica dell'accordo di luglio abbiamo sostanzialmente un'impostazione comune quindi questo rischio non c'è
C'è una differente valutazione sull'iniziativa da mettere in campo per sostenere questa nostra impostazioni questa è la differenza
E io sono convinto che questa differenza se c'è deve emerge
Deve farsi sentire che nessuno di noi nessuno perché vale per me quello che vale per gli altri
Se io mi debbo preoccupare che avendo quest'idea sul ruolo e l'azione del sindacato non la esprima perché questo rompe il sindacato anche l'altra parte del sindacato deve preoccuparsi dello stesso non può essere una preoccupazione a senso unico magliette nell'uso dei
Avete fatto sempre se in questi anni giorno dopo giorno e mese dopo mese adesso non più no io sono convinto che anche adesso faremo sintesi
Se i fatti dimostreranno che le cose migliorano e che non c'è bisogno di una mobilitazione generale io sarò il primo contento
Se i fatti non cambiano io sono convinto che anche chi oggi non la pensa come me prima o dopo dovrà convincersi vale per loro come per gli altri
Sei il prodotto interno lordo non aumenta ma diminuisce è un problema non è un problema
è un problema io penso bisogna fare in modo che aumenti perché se aumenta la ricchezza avremo più possibilità di distribuirla se non aumenta siamo tutti condannati alla in Anita
Se l'occupazione non aumenta e invece diminuisce è un problema non è un problema il problema come dire davanti agli occhi di tutti allora le questioni la differenza la fanno i fatti
Se le cose cambieranno come a parole dice il Governo il presidente i ministri dicono tutti lasciateci lavorare
Così le cose arriveranno se cambieranno meglio cambierà la mia posizione ma se non cambiano altri dovranno cambiare la loro posizione io non penso che questo sia a senso unico è un vizio che bisogna togliersi
Maledettamente togliersi questo vizio perché noi dobbiamo insisto giudicare gli elementi di fatto che abbiamo davanti non giudicare le nostre simpatie i nostri stati d'animo
E se non c'è questo risultato se le cose non cambiano senta grado avviene anziché fare raccogliere questi vessilli ad altri raccogliamo le noi queste questi
No non debba io dico veramente giriamo un po'quel Paese andiamo in giro il rischio di conflitti disperati ci sono tutti diamo una sponda questi conflitti
Diamo un ampio sbocco a questi conflitti evitiamo di farci prendere da questa specie di competizione mettiamo in campo l'iniziativa e questo rischio che dici tu non ci sarà più ed è tutto qui io sono un sostenitore convinto dell'unità dato che mi farai quella domanda successiva io sono un sostenitore nei cinque anni che propongo una costituente per l'unità
Finora non è mancato per me e per la CISL all'unità non si è fatta ma gli altri non possono pretendere che roba cento se l'unità poi decidono loro per conto dei voti perché questo non si chiama unità sicana Geroni è monopolio
Scusa D'Antoni però
La medesima accusa te la fanno gli altri testi cioè dicono che la cinese ha deciso per conto di tutti prospettando una grande CISL Grando un'alleanza con organizzazioni che fino a ieri non avevano nulla a che vedere col movimento sindacale e che questa un ostacolo che vende impossibile l'unità organica allora a questo punto io chiedo lo sarebbe meglio dire che ciascuno deve andar per la sua strada perché è impossibile unità organica visto che è uno da una parte si vuol fare la grande civiltà dall'altra si dice che con la grande sì non si può fare l'unità sindacale organica
Allora anche qui andiamo con ordine il noi proponiamo l'unità dal mille novecentonovantatré
Nostro congresso del mille novecentonovantatré
E da allora sono passati cinque anni
E sono passati tanti dibattiti tante discussioni ma una accoglimento di questa proposta non c'è stato
Per quale ragione per quale motivo ogni volta è mancato sempre qualcosa
Ultimamente è mancata si diceva la legge sulla rappresentanza
Che era quella che impediva la possibilità di farlo
Come
Ad una tradizione storica dalla che non ha mai accettato le leggi che regolavano il sindacato
Questa è stata una delle differenze
Del patrimonio sindacali italiane
La CGIL avuto sempre un rapporto diverso ha ritenuto che bisognava avere una legge che garantisse a tutti iscritti e non iscritti la rappresentanza e la possibilità di esigere i diritti sindacali questa è stata un'espressione che se usato la CISL ha sempre ritenuto storicamente che era importante conquistare questi diritti attraverso la contrattazione non attraverso la legge perché le leggi possono cambiare perché le maggioranze possono cambiare questa storia
Ma noi per venire incontro a questa esigenza dalla CGIL e pur di superare questo ostacolo che impedisce che ha impedito la costituente dell'unità abbiamo accettato la legge sulla rappresentanza
Cambiando un'impostazione storica che la circola sempre avuto e cambiandole mettendolo al servizio di un'ipotesi di unità allora ora cosa manca
Cosa c'entra la questione
Della grande civiltà del foro cosa che è arrivata quel come dibattito l'altro ieri non c'entra è una scusa ogni volta se ne trova una l'unità è una grande cosa perché mette in discussione tutti e mette in discussione il tutto e bisogna mettere in discussione tutti e tutto se si vuole raggiungere questo risultato
Sulla questione poiché passa per grande CISL noi facciamo un ragionamento che è un tantino più impegnativo e che dovrebbe riguardare tutti non solo noi dovrebbe riguardare il fatto che c'è un dibattito non solo in Italia ma nel mondo
Quello che vedrà riuniti giorno venti di settembre hanno Jorge Clinton Prodi Blair ed altri sul fatto che le risposte tradizionali
Che abbiamo avuto sulla politica sono insufficienti
E insufficiente liberismo perché produce troppo diseguaglianza è insufficiente lo statalismo e la socialdemocrazia perché non dà più le garanzie che finora sono state offre ci vuole quello che Blair chiama la terza via cioè ci vuole una cosa nuova diversa
Da costruire allora se noi abbiamo questa condizione di sfondo perché io dico non dobbiamo utilizzare una delle caratteristiche forti della società italiana cioè il suo associazionismo perché non dobbiamo mettere in campo una società che si autorganizzati e si responsabilizza
In termini individuali e collettivi perché non dobbiamo mettere in campo obiettivi e valori di grandi organizzazioni per fare in modo che questi risultati si ottengano
E che c'è di impedimento tra questo processo di unificazione del sociale per battersi per obiettivi di equità e di uguaglianza con l'obiettivo dell'unità sindacale
Perché l'uno impedisce l'altro non non impedisce affatto l'uno o l'altro può benissimo convivere per rafforzare il sindacato la parte e la Società dall'altra questa è una questione la sfida grande che ha questo Paese
E che ha la società in questo Paese noi lanciamo la doppia sfida L'Unità e la società e il Forum sociale e chiediamo a Totti altrettanto coerenza perché ci sentiamo in una fase importante per dare un contributo vero alla soluzione dei problemi di questo Paese
Niente di più e niente di meno se altri hanno ritardi è bene che il loro superano i ritardi e non si appigli no alle contraddizioni altrui
Io mi avviene alle conclusioni con un paio Berlinale
Rimanesse sulla tanti
Sulla tanto
La prima riguarda
Agli ultimi fatti che oggi sono noi andiamo incontro a questa scadenza d'autunno
Con questa
Non ho capito eravamo in caserma visto visto che eravamo in tema sull'unità sindacale volevo parlare di questa di questa cosa qui no
Dicevo io sento spesso parlare di unità sindacale quando ancora all'interno del set dei lavori nel settore dei lavori dei vari ministeri esistano le corporazioni tra lavoratori io faccio parte della pubblica istruzione sono rappresentate sindacale no un collaboratore scolastico
Io mi trovo a delle difficoltà enormi nell'interno dell'ambiente di lavoro perché ognuno porta avanti la sua bandiera per conto suo quindi collaboratore scolastico è rimasto anche se è stata è cambiata la definizione è rimasto lo scopino della scuola i professori hanno decida che chiaramente lancia continuamente veleno verso il sindacato deve degli ausiliari e del personale ATA
Completamente impossibile cerca di fare qualsiasi tipo di proposta costruttiva e di trattativa all'interno di ogni singola scuola
Io va bene posso anche dirlo lavora all'educandato della Santissima Annunziata di Firenze ma penso che il problema riguarda tutta la Pubblica Istruzione
Ci sono delle disparità enormi abbia per esempio il professore può fare il secondo lavoro quando un peso uno del personale Ata e guadagna circa la metà dello stipendio non lo può fare la perdita del posto di lavoro quindi sentendo parlare di unità sindacale
Se non si riesce a fare all'interno dei singoli settori di lavoro un'unità prima lì penso sia una cosa molto improponibile anche perché super interno
Categorie diverse stipendi diversi una qualità della vita diversa e questo fa fa credere insomma che le cose andranno molto quella lunga sì siamo in Europa ma gli stipendi io non prenderò mai quanto un mio collega tedesco o mio collega francese o svizzero
Se non si fa una politica economica quindi ecco dicevo ho trovato questa occasione di Billboard parlare un rappresentante del Sindacato nazionale
Per vedere se si riesce a fare un po'di chiarezza perché adesso so che è stato firmato un nuovo moderato credo nella scuola no ancora non è stato fermato miglia da gennaio abbiamo il contratto fermo
E che tutte le volte arrivano delegati sindacali provinciali e regionali
E non finisce finisce niente praticamente ci raccontano delle delle favole
Dice presta servizio avrà la situazione che noi siamo una categoria che non serve nella Pubblica soluzioni ma se non serviamo licenziati perché non ci docenze che se non è così allora esami anche noi c'abbiamo in valore come persone come lavoratori ma questo non si vede mai
Perché assolutamente in una riunione sindacale saliva mai a capo di qualcosa
Il Consiglio i consiglieri di amministrazioni non si presentano mai a una riunione sindacale
Il direttivo non si presenta mai a Anna riunione sindacale e quindi praticamente stamani mescolare nostro prodotto tra di noi senza riuscire mai arrivare a un punto di niente io fra l'altro è stata anche minacciato di telefonare al sindacato durante l'orario di lavoro perché avevo l'informazione
Mi auguro dire questo è un vero
Fa la domanda così oppure no dai
Bella domanda
Ora io faccio una un'ultima provocazione
E poi D'Antoni chiudeva quarta serata interessante mi sembra
La mia piccola provocazione questa
è una piccola verità che vorrei che ad Antonio e dicesse
Io sono convinto che potrà anche darsi
Si debba aggiungere uno sciopero generale in Italia non lo trovo scandaloso percosse proprio il governo dovesse
Dovesse
Prendeva pesci in faccia e dirigente sindacale CGIL CISL UIL e non dare tutte le risposte
Che ad essi chiedono può anche darsi che si giunga a questo
No io chiedo D'Antoni che ammetta
Che se lo sciopero generale in Italia si può fare si fa
Lo si fa insieme alla CGIL e all'ovile perché allo sciopero generale indetto da un solo sindacato in Italia siano essi siano sci sia l'unico sarebbe anacronistico e soprattutto non troverebbe cioè otto il consenso del mondo del lavoro
Allora alla mia chiuso no io prima di rispondere a questa domanda Checco cui rispondono in maniera molto chiara
Volevo meglio dire al nostro amico lavoratori che i problemi che Lucia qui denunciato cioè io credo che faccia la propria parte di questa riflessione cioè nel senso che
Noi abbiamo come dire la necessità complessiva di un rinnovamento che superi proprio queste contraddizioni che ci portiamo dietro
E che faccia che rilanci la nostra iniziativa sia sul piano contrattuale sia sul piano più generale
Per quel che riguarda i contratti proprio nel settore pubblico in luglio si sono rinnovati i due contratti quello allo stato puro dal parastato e quello alla scuola gli altri contratti
Alla ripresa ora in settembre dovrebbero arrivare in porto ma qui c'è un problema forte di rilancio complessivo di un'iniziativa sulla scuola in particolare sull'esigenza in particolare di a vere una scuola funzionante in cui siano valorizzate tutte le professionalità
Perché solo da questo che può nascere quel rapporto forte che garantisce poi proprio su un settore così delicato come la scuola la possibilità di avere affetti funzionanti e che determinano una vera capacità di a vere sostanzialmente un sapere distribuito perché io sono veramente preoccupato del modo come il sapere in Italia viene distribuito
E se non funziona lesta la la come dire la scuola gli elementi fondamentali questi rischi ci sono tutti
Oggi una delle questioni più importanti in Italia e questa distribuzione ingiusta del sapere
In Italia il sapere viene distribuito in maniera iniqua non so se voi avete notato lo dico con una battuta ma dall'idea noi abbiamo come dire nove normalmente noi figli di imprenditori fanno gli imprenditori siccome si riuniscono a Capri o a a Santa Margherita Ligure si fanno chiamare giovani imprenditori nove nove figli di operai quando possono fanno gli operai e siccome non si riuniscono né a Capri né a Santa Margherita Ligure non le chiamano giovani operai e questa è una delle questioni è una delle questioni più importanti per
Che se il sapere si trasferisce da padre in figlio e non c'è invece una vera con questi dati e se la laurea come si vede diventa una un risultato per pochi e quei pochi su Torno tutti i figli di papà l'ingiustizia in questo Paese aumento noi dobbiamo garantire una scuola università efficiente Pertol perché tutti quelli che lo possano possano diventare posteggia abbiano questa capacità ecco perché io penso che anche qui non voglio metterla subito sul governo ma anche qui è visibile la contraddizione eravamo partiti per portare alla scuola dell'obbligo a diciott'anni
Poi ci hanno detto a sedici poi forse arriviamo a quindici io stiamo attenti perché c'è una deportata a tredici mentre abbiamo bisogno di aumentare a determinare questa nuova concezione allora detto questo lo dice Pavolini è qui davanti a tutti voi
Non c'è dubbio che lo sciopero se ci sarà o è e CGIL CISL UIL o non ci sarà su questo non abbiate la preoccupazione di nessun tipo nessuna così Pat solo in Italia da rompere il movimento sindacale proclamando uno sciopero con una sola sigla quindi da questo punto di vista il problema non esiste detto questo io penso che è un dibattito su lo sciopero serva a questo sindacato ha la sua autonomia e alla sua conquista di protagonismo e serve in maniera forte perché deve portare ad ora a conclusione unità a mio giudizio proclamandolo ciò però a giudizio di altro no vedremo alla fine io no no vado sereno con tutta la CISL a questo dibattito unitario perché io credo a questo sindacato italiano lo dico perché diciamo la verità
Questo sindacato è fatto di milioni di persone diverse che hanno avuto idee diverse e che la pensano in modo politico diverso che hanno appartenuta appartengono a partiti Spence
Sono opposti ma la caratteristica di fondo di questo sindacato è stato il suo pluralismo la sua autonomia la sua forza queste queste queste da quello che va mantenuto Oddo perché se questo patrimonio restano e lo mettiamo al servizio del Totti lo mettiamo al servizio di questa democrazia e se questo patrimonio viene intaccato che facciamo un danno al sindacato alla democrazia così la penso ecco
Sembrava dico in maniera spassionata perché tra persone che vivono insieme ma che hanno pensieri diversi la vera forza e pare alla fine in sintesi era sempre se si farà se il dibattito è inverno anche aspro e alla fine si fa la sintesi sentendo e gli altri si arrendono non serve a nessuno a mio giudizio questo dibattito poster vera al governo aperto agli atti perché se il Los
Non avendo portato il Paese in Europa che le cose andavano bene comunque non vanno bene e se non si svegliano i risultati non arrivano e nel sindacato vedersi tagliare questo ricordo che ci appartiene grazie
Cosa l'avvocato del premier
Però
Per competere