"Quale evoluzione fiscale?" seminario nazionale promosso dall'Istituto Studi Amministrativi e Gestionali (ISAG) nei giorni 6 e 7 marzo 1998 presso l'Hotel Ramada

Perché la giornata sarà particolarmente intensa
Io ringrazio il presidente della Regione per bene la sua presenza
E
Il senatore la Loggia il l'onorevole Pagliarini
L'onorevole Armani dono dell'abito
E darei subito la parola i
Come voi già avete avuto modo di constatare ieri questo seminario si svolge diciamo dentro un mix tecnico
E in parte politico e quindi la comunicazione
Di apertura di questa seconda giornata
Affidata al dottor Luigi Lo Vecchio riguarda quale evoluzione del sistema
Fiscale locale
Io darei immediatamente la parola al dottor Lo Vecchio
Sì io ringrazio
Il dottor Nicolosi e inizio senz'altro anche perché non voglio ci sono tantissimi interventi io vi sono
Programmati molto interessanti quindi
Non voglio togliere la molto tempo agli altri
Inizio subito chiarendo quale l'impostazione del mio intervento anche perché qui c'è stato ricorda la prima il dottor Nicolosi un mix di interventi di estrazioni da parte del relatore allora io innanzitutto chiarisco
Io sono un mi occupo dell'applicazione delle norme quindi il mio intervento non riguarda le compatibilità macroeconomiche o le scelte politiche mio problema riguarda essenzialmente il modo con cui queste scelte si traducono in leggi
E quindi i problemi applicativi che derivano dalla norma
Ovviamente stando questa impostazione di carattere prettamente giuridico è chiaro che l'impostazione anche dell'intervento ha un respiro che
Non ecco quello a trecentosessanta gradi che abbiamo visto precedentemente perché io parto appunto dalla scrittura delle norme
E per così impostare questa diciamo che sono un tributarista ecco per impostare questa questo intervento questa questi questa chiacchierata che ci facciamo ho pensato di iniziare guardando qual è stata l'evoluzione del settore dei tributi locali voce normativa del settore dei tributi locali negli anni più recenti
Perché ho deciso di partire dall'evoluzione normativa dei tributi locali negli anni più recenti per diversi motivi anzitutto perché serve a capire prima ancora dell'evoluzione prospettica qual è stato l'evoluzione storica e da qui già si può trarre qualche indicazione
In secondo luogo perché
Sono sorti dei problemi da questa evoluzione del sistema fiscale locale e questi problemi possono interessarci perché dobbiamo trovare le soluzioni ai problemi
E in terzo luogo perché sono stati fatti degli errori nella evoluzione normativa del sistema fiscale e quindi da questi errori credo che si possono trarre degli insegnamenti per evitare che si ripetano
Questioni di questo tipo soprattutto quando si va a parlare
Di bicamerale di riscrittura della Costituzione di nuova autonomia tributaria degli enti locali eccetera eccetera quindi per queste tre ragioni ho pensato che una base di partenza utile per un intervento tecnico fosse quello di fare una ricognizione della evoluzione storica sotto il profilo normativo che ha interessato il settore dei tributi locali
Salto ovviamente tutta la fase buia tra virgolette
Che iniziata dopo la riforma del settantuno con la legge delega ottocentoventicinque del settantuno che sappiamo tutti a sostanzialmente eliminato qualsiasi forma di autonomia da parte degli enti locali
Si è aperta una grande fase di finanza derivata lei spesi erano finanziate col sistema del piè di lista insomma ecco è successo qualche successo inutile stare qui a guardare che cos'è accaduto inventando oltre vent'anni di evoluzione
Un il punto di svolta
Lo abbiamo sotto il profilo normativo nel mille novecento novanta due quindi l'altro giorno ecco non tantissimo tempo fa
Per la precisione con la legge delega quattrocentoventuno del mille novecentonovantadue che cosa prevede questa legge cosa previsto questa leggera che cosa centoventuno mila duecentonovantadue ha previsto l'istituzione di un tributo
Nuovo importantissimo che Licci
Ha previsto la revisione di tutti i tributi locali attraverso il rispetto di alcuni principi direttivi in particolare ha previsto la revisione tanto della Tosap tassa occupazione sulle da Repubblica intanto dell'imposta di pubblicità quanto ancora della tassa rifiuti
I principi vedi erano abbastanza coerenti
Nel senso che per la tassa rifiuti per esempio uno di principi direttivi era quello che il tributo dovesse essere revisionato adeguando maggiormente la struttura e principi applicativi
Alla sua caratteristica di tassa quindi viene messa in rilevanza il fatto che il tributo sui rifiuti deve rispettare i criteri della tassa
Questo perché nel passato i tecnici che son presenti sanno benissimo che cosa mi riferisco la tassa rifiuti aveva una delle caratteristiche ibride miste c'era una parte tasso una parte imposta questa aveva fatto dubitare della legittimità costituzionale di questo prelievo allora il legislatore del mille novecentonovantadue individua dei criteri direttivi precisi
Quali i primi & qua le prime indicazioni innanzitutto
Una organizzazione attraverso principi unitari del sistema tributario locale e poi ripeto cosa importantissima l'istituzione di un'imposta forte come Licci
Evidentemente anche sottesa a questa scelta
C'è anche in una decisione di fondo anche abbastanza logica ormai diventato pane quotidiano cioè quello di avvicinare la finanza locale ai principi della responsabilità e del beneficio letti e riletti queste cose su tutti i testi sacri
Di diritto tributario di Philby scienza delle finanze quindi in sostanza avvicinare il prelievo ai soggetti che da un lato fruiscono dei servizi e dall'altro votano coloro i quali istituiscono il prelievo quindi responsabilità beneficio quale cespiti Mignone dell'immobile
Legge quattrocentotrentuno successivamente nascono i decreti legislativi decreti legislativi solo lo ricordo molto rapidamente cinquecentoquattro duecentonovantadue che il decreto istitutivo dell'ICI
Il cinquecentosette nel mille novecentonovantatré che sono i detriti che hanno revisionato non hanno istituito perché le posso esistevano già dal mille novecentotrentuno e anche prima e hanno revisionato la tassa rifiuti la Tosap l'imposta sulla pubblicità
Quali caratteristiche avevano queste questi tributi ICI tassa rifiuti impossibilità Tosap guardiamo Licci che il tributo più importante
Lì c'era la caratteristica di presentare pressoché nulli Poteri regolamentari dei comuni
I comuni con Licci prima versione cinquecentoquattro mila centonovantadue non avevano sostanzialmente alcun potere discrezionale
C'era un'aliquota unica le esenzioni erano indicate nella legge le riduzioni erano indicate nella legge non c'era alcuna possibilità di manovrare su questi sugli elementi fondamentali dell'imposizione
Anche la tassa rifiuti se vogliamo in qualche modo non aveva grandi possibilità di variazione certa c'era la materia delle agevolazioni che era liberamente
Regolamentava vile però insomma
C'erano comunque dei binari abbastanza stretti
Però la tassa rifiuti a quanto meno aveva rispettato un principio
E cioè quello di avvicinare il prelievo alla natura di tassa del tributo
E cosa intendo dire intendo dire che con la tassa rifiuti con la revisione istituita con il cinquecentosette sì è quanto meno provato ad affermare un principio molto semplice
Si paga in funzione di quanto si fruisce del servizio punto discorso molto semplice
Certo non con natura corrispettiva natura commutativa come proprie delle tasse
Però il concetto era semplice si parla nella misura in cui ci si fruisce del servizio come si era ottenuto questo concetto eliminando dal costo da coprire con la tassa tutte le spesse che avevano natura di servizi indivisibili
Istituendo un nuovo criterio per la commisurazione della tariffa
Vediamo che cosa succede dopo
Si passa a un altro punto fondamentale
Passano alcuni anni i comuni si sentono stretti in una normativa che offre pochi spazi regolamentari
Ci si interroga su come interpretare la riserva di legge di cui l'articolo ventitré della Costituzione secondo la quale come sappiamo nessuna prestazione patrimoniale può essere imposta se non in forza di legge
Ci si ricorda che quella riserva di legge è una riserva cosiddetta relativa non assoluta cioè quello che è importante che alcuni principi fondamentali siano fissati nella legge tutto il resto
Non è detto che debba essere coperta da Norma di rango legislativo
Si arriva alla legge seicentosessantadue del mille novecentonovantasei
Una legge epocale quella delle tredici deleghe
In materia tributaria
Perché adesso stiamo vivendo sostanzialmente
Nel bene e nel male epocale nel bene e nel male
E comunque dei giudizi Blyth potremo trarre già ecco
A distanza di qualche mese
Che cosa prevede questa legge seicentosessantadue da un lato
Modifiche alle norme dell'ICI
Assegnando ai Comuni dei Poteri in materia di aliquote prima impensabili
La norma prima è passata sotto banco nel senso che nessuno si è reso conto di quanto fosse esclusiva
Adesso che viene interpretata con maggiore attenzione perché insomma abbiamo avuto il tempo di digerirlo è passato oltre un anno eccetera eccetera ci accorgiamo che i comuni oggi con Licci possono fare politica economica lo possono fare
Basta stabilire per esempio che gli stabilimenti industriali pagano un'aliquota superiore o inferiore a quella delle aree fabbricabili per fare degli esempi così banali
E per agganciarmi a quello che è stato detto ieri cioè come fa a fare concorrenza fiscale
Beh Licci uno strumento importante anche per questo
Ovviamente in Sicilia c'è un altro problema c'è il problema dalla finanza d'emergenza ma insomma
Perché è ovvio che prima di poter fare giochi sulle aliquote il Comune deve poter contare su un'entrata che gli consenta
Di sopravvivere se io ho problemi di entrate è chiaro che questa tutto questo mix di aliquote incomincia a diventare più una chimera che altro però insomma lo strumento normativo c'è
Quindi da un lato ed essi si due modifica l'impianto dell'ICI fonti in maniera fondamentale dando ai comuni la possibilità di variare le aliquote e quindi di far politica
Finalmente di far politica
Poi nella legge sei sei due c'è un'altra disposizione questa volta questo un principio della legge delega
C'è una norma interpretativa dell'articolo ventitré della Costituzione importantissima epocale se vogliamo
Perché smonta quello che seguirà se era considerato che l'altro giorno un tabù
La legge afferma che gli enti locali quindi comuni e province
Hanno possibilità di disciplinare autonomamente tutti gli aspetti delle entrate locali e dei tributi locali con la sola eccezione dell'individuazione dei soggetti passivi
Delle fattispecie imponibili
Delle aliquote massime tre punti
Una volta che questi tre punti sono fissati nella norma tutto il resto è a disposizione dei Comuni
E quindi tanto per fare degli esempi
Accertamenti
Liquidazioni esenzioni agevolazioni tutto quanto viene rimesso nelle mani degli enti locali
Però c'è un però perché qui iniziano
I problemi ed ecco perché da qui voglio trarre delle indicazioni per la prospettiva futura
Il legislatore prima sembra essere di manica larghissima
E quindi dice agli enti locali fai quel che vuoi
Successivamente una norma immediatamente posta qualche comma dopo precisa attenzione nella materia dell'ICI che la materia fondamentale dei comuni
Il legislatore delegato dovrà individuare le materie su cui il comune potrà intervenire
Quindi prima si dà un'indicazione di carattere generale dopodiché si precisa guarda che però in materia dell'ICI sono io che devo dirti dove eccome può intervenire
Dalla legge sì sì due sappiamo che nascono i decreti legislativi il decreto legislativo e hanno interessa in questa sede quattrocentoquarantasei del mille novecentonovantasette che quello che istituisce imposta regionale da un lato
Prevede questa disciplina la facoltà regolamentare dall'altro degli enti locali
Disciplina anche la facoltà regolamentare sull'ICI
Per gli enti locali
Ma da questo decreto quattrocentoquarantasei traiamo ancora una volta indicazioni contraddittorie di percorso continua ad essere indeciso debole
Timoroso
Perché nel decreto legislativo quattrocentoquarantasei troviamo di nuovo l'affermazione di principio secondo cui gli enti locali possono regolamentare qualsiasi elemento all'infuori delle fattispecie imponibili soggetti passivi aliquote massime però poi dice
Se regolamenti l'accertamento per esempio l'accertamento deve rispettare questi criteri se regolamenti la liquidazione la liquidazione deve rispettare questi criteri
Nella materia dell'ICI poi in particolare il giocatore esclude qualsiasi potestà regolamentare sia per quanto riguarda le esenzioni sì per quanto riguarda le agevolazioni quindi in sostanza prima c'è un'apertura massima e si dice tutti gli enti locali possono fare quello che vogliono sui tributi locali ad eccezione dei tre principi dopo questa apertura proprio nei riguardi del tributo fondamentale Licci si richiude
E diventa una possibilità regolamentare in ambiti ben delimitati quelle quattrocentoquarantasei vicolo cinquantanove del decreto legislativo quattrocentoquarantasei duecentonovantasette
Ancora
La libertà regolamentare così ampiamente annunciata in materia di accertamento e liquidazione viene in parte ridimensionato nell'articolo cinquantadue del quattrocentoquarantasei laddove si precisa quali sono i criteri cui si deve attenere
L'ente locale che voglia autoregolamentare l'accertamento
La storia la ricognizione storica però non può terminare se non prendiamo in esame anche l'ultimo tassello normativo l'ultimo per adesso evidentemente
Che è quello che la legge quattrocentoquarantanove del novantasette la Finanziaria novantotto
Cosiddetta
Che cosa prevede questa Finanziaria novantotto
Interviene di nuovo sui principi generali in materia di potestà regolamentare degli enti locali
è
Dice afferma in maniera per la verità molto confusa imprecisa però se si va a vedere qual è l'origine di queste norme si capisce il perché sono scritte così male
Perché ovviamente qui c'è uno che tira da un altro uno che tira dall'alto uno che deve risolversi problema personale uno acquista stretto quel tipo di argomentazione per cui ecco
Nella legge quattrocentoquarantanove leggiamo
Che i comuni possono gli enti locali in generale possono autoregolamentarsi tutta la materia delle sanzioni
Quando qualche giorno prima dei dei cult i decreti legislativi avevano invece lasciato capire che la materia delle sanzioni era riservata alla competenza statali e per la precisione
Ad un decreto legislativo sui principi delle sanzioni il quattrocentosettantadue del diciotto dicembre mille novecento novantasette
Quindi
Come vedete un andamento assolutamente ondeggiante ed incerto
Che cosa possiamo
Trarre quali indicazioni possiamo trarre da questo percorso legislativo
E che cosa dobbiamo attenderci dalla legislazione futura
Da questo percorso legislativo voi
Va detto anche va aggiunto ma questo percorso legislativo anche quello che è successo per gli altri per le altre entrate locali
Perché la legge sì sì due otto d'aver affermato il principio direttivo oltre ad aver guardato alla regolamentazione dell'ICI
Anche previsto dei criteri direttivi che poi hanno trovato attuazione sempre con il decreto legislativo quattrocentoquarantasei del novantasette che riguarda il prestante settore di tributi locali
Che cosa previsto questa legge seicentosessantadue in sostanza previsto
La sostituzione
Di entrate tributarie obbligatorie
Con entrate patrimoniali facoltative
E questo va detto per completare il quadro normativo quindi in sostanza dopo la legge seicentosessantadue
Che cosa abbiamo per fare degli esempi che al tributo obbligatorio Tosap cioè tassa occupazioni suoi dalle pubbliche viene sostituito con un cannone facoltativo
Che all'imposta di pubblicità obbligatoria viene sostituito un canone di autorizzazione facoltativo
Non basta
C'è un ulteriore elemento che non c'entra nulla con la legge seicentosessantadue ma che fa parte del comparto della finanza locale alla tassa rifiuti altro grosso elemento di entrata degli enti locali viene sostituita una tariffa la cui natura assolutamente incomprensibile per quanto riguarda me
Che è quella dell'articolo quarantanove del decreto Ronchi decreto legislativo ventidue del mille novecentonovantasette
Quindi
Cerchiamo un po'per maggior chiarezza di riepilogare qual è lo stato dell'arte
Da una legislazione in cui gli spazi regolamentari per gli enti locali erano assolutamente ristretti limitati
Sulla spinta degli enti locali stessi attraverso interventi successivi mal coordinati
Mal coordinati e poco armonici si è giunti a prevedere ampi spazi regolamentari nella materia tributaria
Sostituzione tendenziale delle entrate tributarie con entrate patrimoniali
Assegnazione di poteri regolamentari lo dicevo prima nella materia tributaria
Compart particolarmente ampi perché abbracciano tutta una serie di aspetti delle entrate stesse
Adesso ci sul petto vanno fatte delle riflessioni una prima riflessione
Che credo serviranno a scrivere il sistema fiscale locale futuro una prima riflessione
Tutti noi operatori del diritto tecnici ormai siamo alle prese con un problema molto forte
Quello di chiarire con esattezza la natura di queste entrate
Perché ho detto prima alle entrate tributarie c'è stata una sostituzione di entrate patrimoniali non obbligatorio è questa e lei intenzione chiara dichiarata delle giocatore ma siamo sicuri che è accaduto così
Non basta cambiare un nome ad un'entrata per trasformarla
Per fare un esempio agli addetti ai lavori ci si interroga oggi se per esempio la tariffa Ronchi sia un'entrata tributaria oppure non si un'entrata tributaria quindi
Primo problema in questa confusione legislativa non è ancora chiara qual è la natura giuridica delle entrate che stanno arrivando
Seconda riflessione
Occorre chiedersi la compatibilità dell'entrata che è stata scelta che è stata istituita con il gettito
Ci deve essere una coerenza tra entrata e destinazione del gettito
Sempre per fare un esempio possibile che con una tariffa quale quella del Ronchi si debbano finanziare servizi indivisibili come il servizio di smaltimento
All'interno di un comune di raccolta e smaltimento all'interno di un comune
è corretto utilizzare lo strumento della tariffa per finanziare dei servizi indivisibili che vanno a vantaggio di una collettività
Ancora
Altro elemento di riflessione
L'altro elemento di riflessione riguarda
La portata delle potestà regolamentare degli enti locali
In primo luogo occorre precisare cosa che non è ancora venuta
Che cosa sia di competenza della legge statale che cosa sia di competenza degli enti locali
Perché da un'affermazione di principio che sembrava molto ampia si è giunti poi ad un'applicazione di questa affermazione di principio che tende sempre a restringere gli spazi agli enti locali
Se la scelta l'ha fatta deve essere coraggiosa e decisa bisogna portarla fino in fondo
Non ci si può interrogare Sempre con interventi successivi se una determinata materia è di competenza dello ente locale oppure deve essere regolamentata la legge statale
L'ha fatto una scelta a monte e poi vedremo quale la scelta che per adesso è stata fatta dalla Bicamerale che mantiene delle forti ambiguità
Quindi chiarezza
Nella sistemazione delle fonti cosa è competenza dell'ente locale cosa e competenze cos'è competente dello Stato
Senza un questo andamento ondivago
Ma poi si sta
Rivelando anche un ulteriore problema
Questo ulteriore problema
Mi sembra che rivende a soprattutto dalla la e ce lo ha insegnato lo ha portato alla ribalta l'imposta regionale la contestatissima IRAP
Imposta regionale almeno una scommessa l'ha persa già adesso
Una qua già persa
E altre ne vedremo
L'imposta vera silurata va bene
Ecco io professore ho una perplessità fortissima sulla intervento dalla Corte costituzionale perché i tributaristi hanno imparato
La ripetibili mute rischi purtroppo hanno già notato
Che la Corte Costituzionale son diversi anni che ha assunto un ruolo di conservazione del sistema questo ce lo dobbiamo dire
Sì ma voglio dire prima la Corte costituzionale aveva dei principi che seguiva e sui quali si poteva fare affidamento
è uno dei principi che legislatore conosceva in anticipo e ai quali si doveva attenere nella scrittura delle norme oggi legislatore può fare quello che vuole sostanzialmente una corte europea
Perfetto
E vuol dire che prima ci rimarrà solo quella ma la corte sulla Corte Costituzionale che io personalmente non ho più alcuna lo faccio più alcun affidamento
Per ricordare alcune cose approfittando di questo scambio di idee ricordo la questione della legittimità costituzionale dell'imposta straordinaria sui depositi bancari chiaramente illegittima chiaramente salvata
Ricordo la legittimità costituzionale
Della tassazione retroattiva dell'indennità di esproprio era una cosa su cui io avrei giocato qualsiasi cosa ha detto queste è impossibile non posso passare retroattivamente un'indennità che ho percepito nell'ottantotto e che sono il novantuno che va tassata salvata anch'essa quindi voglio dire io sulla legittimità costituzionale incominciano fare più ragionamento perché come parlare del sesso degli angeli ormai quindi non ci prendiamo in giro sulla legittimità costituzionale si fa riferimento alle istituzioni europee su questo non discuto assolutamente ma la Corte costituzionale ormai ha un chiaro ruolo di conservazione quindi non dà più direttive su come si scrivono le leggi non era più perché ormai riconosce una discrezionalità pressoché assoluta al legislatore tributaria
Dicevo uno una scommessa l'ha persa all'IRAP
Se andiamo a leggerci i lavori della commissione Gallo da cui nasce imposta regionale
Ci accorgiamo che l'IRAP
Aveva anche una funzione quella di creare degli spazi di comunicazione delle interrelazioni dei legami tra i diversi livelli della finanza degli enti territoriali
Era una scommessa cioè si era detto creiamo una sede istituzionale in cui c'è una collaborazione una Coco cooperazione tra gli enti territoriali maggiori regione e gli enti locali comuni province
Attraverso un controllo del territorio che è possibile solo grazie agli enti territoriali
Attraverso l'istituzione di queste fantomatiche commissioni paritetiche
No previste dall'IRAP
In cui partecipano Province comuni regioni per programmare l'attività di controllo
E per dare suggerimenti all'amministrazione finanziaria nella fase transitoria perché sappiamo che sono due anni di gestione da parte l'amministrazione finanziaria
E quindi insomma una grossa scommessa sotto il profilo di una imposta nuova che consentisse alle diversi ai diversi enti territoriali una politica comune nei confronti delle imprese
Perché anche questo era l'IRAP uno strumento per dialogare con le imprese
Dicevo questa scommessa è stata persa è stata persa per un motivo molto semplice per la opposizione ferma precisa dei comuni
Ha da dire l'addizionale IRAP
A questo punto essendo venuta meno addizionale IRAP come sappiamo sostituita l'addizionale IRPEF i comuni e le province hanno perso qualsiasi interesse
A partecipare alla gestione alla cogestione dell'imposta che a questo punto è un'imposta che resta solo regionale
Però questo
Malgrado l'IRAP ripeto sia una scommessa persa sotto questo aspetto
Non toglie che il problema rimane
E qual è il problema che rimane il problema di chiarire quali sono i rapporti tra enti locali da un lato e regioni dall'altro
Il problema che l'ha posto l'IRAP ripeto fallito in prima battuta si riproporrà
Come devono essere regolati i due livelli di finanza degli enti territoriali
Qui
Cioè tra l'altro da segnalare
Una fase particolare che stiamo vivendo
E cioè gli enti locali da un lato hanno oggi
Una libertà regolamentare
Che le regioni non altro
Cioè in questa fase storica si sono invertiti i rapporti
Gli enti locali hanno amplissimi poteri in materia tributaria le regioni sull'IRAP possono fare pochissimo
Questa è una
Conseguenza piuttosto chiara da spiegare semplice da spiegare le regioni come soggetto impositore nascono oggi non hanno una storia nella gestione dei tributi
Gli enti locali si sono conquistati sul campo la loro autonomia
Allora si può prevedere che le regioni potranno avere in prospettiva
Un'autonomia regolamentare o legislativa in materia tributaria ma va detto che su questo punto l'attuale scrittura del decreto legislativo quattrocentoquarantasei non lascia alcuno spazio e quindi evidentemente dovrà essere emendato
C'è poi
Per concludere diciamo e poi
In via definitiva guardando che cosa qual è la proposta della Bicamerale c'è poi un ulteriore
Riflessione che ci si pone
L'ulteriore riflessione è questa
Bisogna pensare
E questo è ovvio è stato già oggetto da parte di studio da parte tutti coloro i quali si sono occupati di federalismo o di decentramento come lo vogliamo chiamare
Bisogna pensare alla possibilità di affetti indesiderati di concorrenza fiscale
Questo è un problema piuttosto grosso
Perché ho detto prima oggi con Licci l'ente locale fa politica
Fa politica nel senso che fra poco cara anche l'ultimo Baluardo
Diciamo di di limite dell'ICI cioè l'aliquota minima del quattro per mille ma insomma a una storia breve nel senso che Carra anch'essa allora a quel punto una volta caduta anche l'aliquota minima
Noi potremo avere enti locali che per esempio potranno fissare aliquote molto basse per favorire insediamenti industriali
O per favorire altri tipi di iniziative per esempio per favorire le attività commerciali o di servizi o artigianali così
Ho esentare la prima casa
Certamente
Allora a questo punto voi capite
In Italia ci sono otto mila comuni oltre otto mila comuni
Questi oltre otto mila comuni avranno la possibilità di crearsi delle strutture tributarie specifiche localizzate
Con il risultato ovvio che il Comune dia più risorse
Potrà permettersi delle politiche liberali
Nel senso più ampio del termine il comune che ha meno risorse queste politiche liberali forse non se ne potrà permettere
Allora un primo problema ovviamente e di tipo perequativo
Il secondo problema è proprio quello di verificare se noi siamo pronti o vogliamo davvero
Un'Italia di ottomila municipi ognuno dei quali si crea una politica economica propria
Se vogliamo avere un'Italia con una mappatura addirittura a livello municipale
è una scelta che va fatta voglio dire non sull'onda della pressione del federalismo va fatta con con molta razionalità
Io ricordo a tutti l'intervento provocatorio ma non tanto di Salvati sul Sole ventiquattro Ore di qualche mese fa
Che si chiedeva a chiare lettere ma lo vogliamo davvero il federalismo è una soluzione il federalismo io credo che questo è un ragionamento che va fatto con molta serenità e lucidità
Infine
Per quanto riguarda la scrittura
Approvata dalla Bicamerale
Che cosa prevede leggo testualmente
Gli enti locali dispongono di autonomia finanziaria e tributaria con legge approvata dalle due Camere sono definiti i tributi propri le addizionali o sopra imposte su tributi erariali
Riconoscendo autonomia nella fissazione delle aliquote eh ove possibile nella determinazione degli imponibili cioè è un'ennesima reiterazione di tutte le ambiguità che oggi ci troviamo ad affrontare questo testo così ambiguo secondo me va senz'altro emendato
Perché non chiarisce ancora una volta qual è la competenza dalla legge statale e qual è la competenza regolamentare degli enti locali
Non chiarisce quali sono i rapporti tra i diversi livelli della finanza territoriale quella regionale e quella locale
Sembra quasi sotto certi aspetti essere più limitativo dell'attuale
Dell'attuale interpretazione dell'articolo ventitré della Costituzione
Detto in un in termini sintetici se dovesse passare questo articolo credo che sia il sessantadue
Sessantaquattro
Se dovesse passare questo articolo sessantaquattro nel testo così come è stato approvato dalla Bicamerale avremo bisogno di un'ennesima legge interpretativa così come quella che è stata contenuta nella legge sei sei due del mille novecentonovantasei
Perché arrivarci ancora una volta che cosa può fare l'ente locale e che cosa invece riservato al
Livello statale
Quindi proprio l'esperienza storica che abbiamo vissuto
E che stiamo vivendo dovrebbe averci insegnato che è meglio dirle chiari subito le cose senza necessità di fare una norma che qui a sua volta ha bisogno di una norma interpretativa così come accaduto oggi
Occorre precisare con chiarezza
Gli ambiti regolamentari e occorre precisare contare con chiarezza anche se devono esserci delle funzioni di coordinamento delle regioni a livello di politica tributaria locale
Io mi fermerei qui
Do la parola al dottor Nicolosi che mi riservo eventualmente di fare qualche precisazione se dal dibattito dovessero emergere elementi utili grazie
Ringraziamo dottore Lo Vecchio per prezzi finissima relazione cioè verso un e io darei la parola all'onorevole Cosimo come da programma all'onorevole
Pietro Nanni
Parlare ieri perché
Prima di entrare nel merito di alcuni aspetti particolari
Che mi sono stati diciamo così sollecitati dalla bellissima relazione del tutto nuovo vecchio
Per quanto riguarda in particolare il rapporto fra finanza locale finanza statale in particolare ancora
Imposta regionale sulle attività produttive vorrei lì visto che nella ricerca
Del il sangue c'è il tutto a una prima parte che riguarda diciamo così le prospettive le prospettive future del nell'evoluzione mondiale in particolare in relazione alla con l'avvento della moneta unica europea
Vorrei fare qualche così considerazione anche se mi scuso che sarò forse un po'più lungo
Qualche considerazione di carattere generale su questo appuntamento che non è del maggio di quest'anno ma sarà della fine sta
Ma il maggior e la fine di quest'anno
Sono ammesse anche
Dei ripensamenti
Cosa che io che sono un vecchio euroscettico
In servizio permanente effettivo mi auguro alla luce
Di quello che accennato a diciamo fatto intravedere la vittoria di Schroeder nella Bassa Sassonia
Noi ci avviamo
Per la prima volta nella storia del mondo so quanti sono cinque mila dieci mila anni
Di storia
Per la prima volta nella storia del mondo ad introdurre una moneta cioè la rinuncia a fare a fa mettere in moto un meccanismo in base al quale gli Stati nazionali rinunciano alla sovranità monetaria senza rinunciare alla sovranità politica
è una follia nel modo più assoluto
Voluta
Non si sa bene da chi perché adesso diciamo così le vittorie sono di di tutti nelle sconfitte di nessuno voluta negli anni seconda metà anni ottanta
E varata con il Trattato di Maastricht che precede la caduta del muro di Berlino quindi precede all'unificazione tedesca né quindi presupponeva il Trattato di Maastricht una Germania di sessanta milioni l'anno poi ci siamo trovati una Germania di ottanta milioni
La cosa nome di fare
Quindi ci avviamo verso un esperimento che potrà vedere effetti dirompenti
Dico subito che l'Italia se dovesse essere valutate in termini tecnici non entrerebbe nella moneta unica questo è
La pali Siano e assolutamente certo
Perché nella direttiva che verrà approvata questo lo so per certo perché ho avuto colloqui anche a livello di banca centravanti d'Istituto Monetario Europeo
Quando si stilerà
Il Regolamento diciamo così per l'inserimento dei Paesi in
Nella moneta unica vi sarà un
Vincolo
Per il rientro del debito pubblico limite o verso il limite del sessanta per cento del rapporto col PIL nell'arco di dieci anni
Quindi il piano di quel piano di Ciampi ci facciamo gli aeroplanini di carta dodici quindici anni in dieci anni dovremo rientrare tal centoventidue per cento al sessanta per cento al settanta va
Voglio essere Magnani
Quindi
Noi avremo questo vincolo in particolare
Che è un punto di fondo
Perché se direi il sottosegretario Giarda è stato di un'onestà forse tu ricordi in Commissione Bilancio essa rione di stare di onestà diciamo cristallina ce l'ha detto praticamente se noi dobbiamo rispettare questo vincolo
Non dovremmo ridurre la pressione fiscale per i prossimi dieci anni restare così anzi tutte le volte che cresce dei del il PIL noi dovremmo recuperare una quota dire per mantenere un certo rapporto e quindi aumentarle l'avanzo primario cosicché in dieci anni o magari noto il nome si realizzi l'obiettivo
Quindi questa è una prospettiva
Diciamo drammatica
Prospettiva drammatica che potrebbe essere attenuata
Come ci ha detto il governatore la Banca d'Italia non più tardi di due giorni fa
Potrebbe essere attenuata con due provvedimenti
Uno diciamo così che desse in fiducia
Al sistema economico italiano
Riducendo la pressione fiscale per allargare la base imponibile e sostenere la crescita del PIL
Questo è quello che ha detto chiaramente il governatore due giorni fa l'altra che può essere diciamo così contemporanea
Di riduzione della specie delle sprinter venti strutturali sulla spesa interventi strutturali sulla spesa significa accelerazione della riforma Dini riforma Amato Dini per quanto riguarda le pensioni di anzianità
Vi vi ricordo che non più tardi di una settimana fa il la Camera ha approvato un provvedimento che riguarda la introduzione nel d UE del registro navale per le navi che hanno traffico internazionale in cui in una delle tante norme e si tratta di un provvedimento omnibus
C'è anche il finanziamento Aspesi e del fondo per i portuali delle dei prepensionamenti i portuali esuberanti nei porti di Genova Napoli
La Spezia e così via quindi le pensioni di anzianità continuano a crescere
Quindi questi sono i due vincoli
Intervento sulla spesa strutturale che non può che essere intervento sulla spesa previdenziale è una definitiva separazione
Fra previdenza e assistenza cosa che avrebbe dovuto avvenire con una legge dell'ottantanove ma si sa in Italia le leggi vengono fatte poi vengono disattese
Non si è fatta questa separazione tant'è vero che anche con un provvedimento che è stata approvata al Senato che adesso recita in discussione alla Commissione lavoro dalla Camera
Sì si sistema a posteriori tutta una serie di anticipazioni del Tesoro la lista all'INPS con il quale praticamente l'INPS ha finanziato una parte delle spese di assistenza quindi sostanzialmente
Sì si sono fatti sono fatte delle anticipazioni del Toce si è indebitato links verso il Tesoro
Ancorché
Questo indebitamento sia fasullo perché avrebbe dovuto essere sostituito da trasferimenti di bilancio quindi iscritti nel bilancio e quindi poiché il Bilancio il disavanzo finanziati con il debito pubblico ufficiale finanziamenti che viceversa sono stati sostituiti da anticipazioni cioè indebitamento fittizio del Linux verso il tessuto
Quindi questa è diciamo così la situazione sulla quale noi lavoriamo
E che quindi sostanzialmente
Metterebbe l'Italia dal punto di vista tecnico detto tecnico fuori dal sistema monetario europeo parla Metelovic entreremo eccetera eremo con un calcio un bel calcio nel sedere
Cioè tremo per ragioni politiche non per ragioni tecniche ci entreremo per ragioni politiche ma naturalmente dovremo avere questo vincolo di rientro del debito pubblico in dieci anni Kenshin imporrà tutta una serie di sistemazioni quindi io riflettevo proprio su questo mentre lei parlava del problema dei rapporti fra i tributi statali i tributi locali
E i poi avremo il problema della
Diciamo così dell'inserimento in un sistema in cui la convergenza reale dell'economia non avviene o viene affidata alle ancora a diciamo le potestà sovrane nazionali
Ricorderete tutti che quando si parlò di politica europea contro la disoccupazione col disse la disoccupazione Sella risolvono ciascuno stato in casa propria
E queste ancora la linea sulla quale si va e si prosegue
E quindi noi ci troveremmo in questa situazione
Cioè praticamente non rientriamo sul piano politico nella moneta unica senza esservi entrati sul piano tecnico e avendo questa palla al piede che dovremmo realizzare in dieci anni di rientro
Nel sessanta per cento del centoventidue per cento che abbiamo quindi questo è il non lo sfondo sul quale dobbiamo lavorare e ci dobbiamo aver per forza perché è un dato non è un qui sul sinking è un dato una realtà
E allora ecco che ci sono due mobili per
Affrontare il problema
Quello che paventa il governatore della Banca d'Italia e cioè che che sostanzialmente ha fatto capire Giarda ancorché smentito successivamente il giorno dopo dai grandi strilli del di altri esponenti
Superiori del governo compreso Ciampi compreso Prodi eccetera
Cioè che sostanzialmente un governo di
Passa per cento gradualmente mano mano che cresce il PIL
Ma noi sappiamo che il PIL crescerà
Se va bene nel novantotto del due per cento non due cinque perché ci sarà l'effetto della caduta della rottamazione e ci sarà l'effetto della crisi asiatica che nessuno conosce di nessuno
Va a valuta ma che è diciamo sotto traccia
Largamente avanzante
E quindi la situazione e di un incertezza assoluta
Incertezza soprattutto dal punto di vista del livello che la pressione fiscale siamo al quarantaquattro per cento sulle fiscale come voi sapete somma fra imposte statali imposte locali e contributi previdenziale
Siamo al quarantaquattro per cento
Non voteremo ridurla perché appunto un Governo di sinistra non è in grado di ridurre la pressione fiscale abbiamo visto chiaramente insomma in questi anni si è lavorato
Tagliando in modo selvaggio le spese in conto capitale che sono le uniche spese pubbliche in conto capitale che sono le erano le uniche apparentemente manovrabili e poi aumentando la pressione fiscale inventando sempre nuove
E facendo il giochetto ecco mi riferisco a quanto diceva
Il dottor uno vecchio giochetto di trasferire di ridurre i trasferimenti dello Stato agli enti locali sostituendoli con questa autonomia che poi autonomia non è perché in parte come ci ha dimostrato dottor Novellino Lo Vecchio
è una un'autonomia vincolata a tutta una serie di
Condizioni di limiti e di e di ambiguità ecco anche questo l'elemento che va considerato quindi se questo è lo sfondo
Sul quale lavoriamo naturalmente
L'opposizione propone una politica esattamente opposta a quella
Per il governo noi sosteniamo che si è sbagliato a fare
L'incentivo sulla rottamazione che peraltro ha avuto uno zero cinque per cento di affetto nella crescita dell'uno e cinque del PIL nel novantasette si è sbagliato perché naturalmente è chiaro che finito il perfetto la rottamazione si avrà una caduta
Della domanda di automobili ancora non c'è ma ci sarà nei prossimi mesi come avvenuto del resto in Francia quindi non si inventa nulla il nuovo è che si è fatto l'errore di incentivare la rottamazione anziché
Reintrodurre una forma di legge Tremonti che avrebbe diciamo così ha avuto uno spettro di trecentosessanta gradi perché avrebbe detassato gli utili reinvestiti in tutti i settori Prodi o quanto meno nei settori produttivi dei beni di investimento dei beni e di consumo durevoli e che quindi avrebbe avuto un riflesso un effetto molto più ampio e molto più stabile perché laddove lo sono stati
Dei settori diciamo in cui la domanda sarebbe calata vi sarebbe stato un incentivo viceversa in altri settori ma siccome
Fra Visco e Tremonti c'è un odio profondo questo l'abbiamo visto in commissione dei Trenta quindi a questo punto Tremonti Visco non poteva fare la legge Tremonti se Nord perduto la faccia non solo ma disco ha voluto fare una riforma tributaria perché ogni Ministro delle Finanze sogna di avere il proprio nome scolpito in lettere di fuoco o se si vuole il lettere d'improvviso sul marmo all'ingresso del ministero delle finanze
Quindi di essere consegnato alla storia verrà tutti per aver rivoluzionato il sistema tributario italiano e quindi da Gallo in poi compreso anche Tremonti devo dire che l'unica sua fortuna che è stato sette sette mesi
E quindi ha fatto soltanto la legge Tremonti una legge certamente positiva
Checché ne dica la sinistra la quale dice ma non è Sylvian gonfiato angosciato la congiuntura drogato la congiuntura della la rottamazione non droga la congiuntura soltanto che quella droga di sinistra e quindi è buona politically correct
E quella è una droga di destra invece e politicamente scorretto
E quindi destare la la differenza ma sotto sotto lo che tutte e due Enzo soltanto in quella è una droga diciamo in cui lo spettro
Degli diciamo del del del del delle siringhe Dada influenzi RAI infilare nel corpo dell'Italia era molto più ampio quello è una rissa in India solo all'anno togliamo quella evidentemente siano effettivi
Che noi ci attendiamo
Allora dicevo che in questo contesto cui questa prospettiva futura dei prossimi anni
Noi abbiamo avuto una rivoluzione del sistema tributario gigantesca
L'idea che Sky è assolutamente probabilmente priva di effetti positivi
Gli effetti distorsivi moltissimi agli effetti positivi pochissimi
Mi riferisco in particolare non so se essere essere discusso qui in questa sede della così detta di uguale in campo tax una specie di feticcio
Buono costruito dagli uffici studi la Confindustria che dovrebbero studiare di meno secondo me perché farebbero meno danni
Via io all'incauta s'che era stata diciamo enfatizzata dal Sole ventiquattro Ore Orgon organo per la Confindustria
Come una specie di paese di Bengodi cioè sostanzialmente riducendo in soldoni la tassazione l'aliquota sull'IRPEG sull'imposta sulle persone giuridiche
Tutte le volte
Che le impresse appartiene a un certo momento in poi avessero trasferito gli utili in e mezzi propri trasformato gli utili mezzi propri piuttosto che ricorrere all'indebitamento questo
In termini molto molto elementari e molto grosso ma tutto questo è avvenuto fra l'altro perché i sempre i legislatori arrivano sempre in ritardo rispetto alla congiuntura economica questo è un fatto che risale dalla imposta sul macinato del secolo scorso impropri
è avvenuto questo fatto che avrebbe una giustificazione se fossimo in regime di inflazione perché è chiaro che il regime di inflazione l'indebitamento costa sempre di più e strangola l'impresa e quindi se uno può fare una norma tributaria che spinge le imprese
A diciamo capitalizzare sia costa Arroyo robusti sì dal punto di vista del capitale piuttosto che a indebitarsi quindi a scegliere i mezzi propri piuttosto che i mezzi di terzi questo avrebbe avuto
E avrebbe un significato in una fase di inflazione con un'inflazione a due cifre
Avessimo fatta negli anni ottanta ecco probabilmente negli anni ottanta invece abbiamo soltanto aumentato le aliquote negli anni novanta volte non ne parliamo
Quindi avessimo fatto allora avrebbe avuto un significato fatta oggi con un sistema di tassi di interesse decrescenti o addirittura Collovati negli ultimi tempi
Non per merito italiano certamente ma per merito internazionale basta vedere i prezzi delle materie prime come ci sono ridotti in particolare del petrolio
Fatto oggi questa violenti al tax non ha nessun senso ha soltanto il fatto che il fisco distingue fra le imprese indebitate le imprese capitalizzate le imprese capitalizzate sono sono le spese di seria le imprese indebitate sono invece riprese di serie B i buoni sono i capitali quelli che ci sono capitalizzati i cattivi sono quelli che si indebitano
E naturalmente né se il Fisco che decide questa distinzione e secondo me questo è un fatto illiberale
Fatemelo dire da un reazionario come un esponente di Alleanza nazionale nessuna difficoltà essere
Cassa classificato di destra è un principio illiberale assolutamente illiberale per cui il fisco decide qual è il tipo di assetto finanziario dell'impresa deve assumere
L'impresa deve assumere di fronte al mercato
Questo è un fatto che devono decidere l'impresa il Nobel
Il fisco
Questa è una prima osservazione quindi secondo me la Divan cacciate fra l'altro pensata dalla Confindustria e trasformata dal ministro Visco in una specie non so se voi tecnici della materia conoscete il decreto delegato
Che riguarda la dico all'incanto tax trasformata in una cosa impossibile
Complessa assolutamente inapplicabile perché naturalmente nel momento in cui si concedeva una riduzione della aliquota IRPEG fino al dieci per cento e si è messo tutta una serie di tentati Ali condizioni e vincoli per cui praticamente sarà in larga misura inapplicabile
Questo decreto
Quindi questo è un primo punto quando l'avete c'è l'IRAP io adesso ho fatto fotocopiare la mia relazione di minoranza
Alla Commissione dei Trenta Sully realtà in cui ho individuato tutta una serie di aspetti di incostituzionalità certamente sono d'accordo con tutto Lovecchio
La corte costituzionale specialmente da quando abbiamo il Quirinale
Oscar Luigi Scalfaro si è trasformata in un organo del principe un organo di diciamo così che prende gli ordini del principe
E quindi non è più autonoma non è più un organo di garanzia costituzionale come dovrebbe essere
E quindi è chiaro se c'è qualche maresciallo oppure denunciarli e tartufo l'indennità l'immunità parlamentare
E quindi
Tanto più che Gianfranco Fini era stato denunciato per l'assessore e non ha avuto riflessi mi sto tranquillo
Dicevo che la corte costituzionale mi rendo conto non potrebbe non considerare questi aspetti incostituzionali ma sono di una diciamo polesitter di una enormità assolutamente gigantesca il mio collega senatore Furio Bosello ordinario di diritto tributario all'Università di Bologna
E colui abbiamo fatto tutta una serie di elencazioni di aspetti dei quali vi risparmio adesso prenderete il mio testo e ve lo vedrete
Elencazione di aspetti di incostituzionalità talmente palesi che sono un secondo me difficilmente una Corte costituzionale che avesse un minimo di decenza potrebbe accettare non non accettare ecco quindi andremo a vedere ci saranno dei ricorsi di costituzionalità ci vorranno uno due tre anni perché vengano fuori ma certamente questo fu lo posso dire
Tributaristi e commercialisti contribuenti scaricheranno sulle commissioni per
Bulgaria una valanga di ricordi di diciamo di obiezioni che porteranno certamente il problema all'attenzione o i problemi dell'IRAP all'attenzione la Corte costituzionale ma poi c'è un aspetto di carattere comunitario che e particolarmente importante alla luce anche delle premesse ingresso dell'Italia nell'Euro che ho inizialmente fatto
E cioè che sostanzialmente è un'imposta che esiste soltanto dello stato del Michigan
Va bene in tutto il mondo
Un'imposta come l'IRAP esiste solo nello Stato del Michigan
Perché la pax professione il precese quella equivale tedesca sono cose completamente diverse è inutile che il ministro Visco
Faccia la correlazione fra lire appellare tax professione perché non c'è qua c'è l'amico Uckmar credo che anche lui mi dovrebbe dare conforto sono due cose completamente diverse
Per la base imponibile per la sua struttura la base imponibile per i meccanismi previsti la deducibilità e cioè giusto bravo quello lei è un aspetto che alle società di
Ecco quindi
Dal punto di vista della distorsione dalla concorrenza e quindi anche del concorrenzialità fiscale che giustamente il dottor Lo Vecchio ha messo in risalto per quanto riguarda gli aspetti locali ma che
Può avere un riflesso importante anche dal punto di vista delle singole economie nazionali che mantengono la loro competitività perché noi vedrete l'Europa dopo la moneta unica sarà ancora più litigiosa di prima
Perché gli stati nazione e la concorrenzialità per il servizio non si ridurrà ma si accentuerà ancora di più
Perché quando
Quando noi saremo con le braccia dietro legate dalle manette e non potremo più manovrare i cambi non potremo più manovrare i cambi a quel punto l'unica diciamo disponibilità
Di fronte ad una crisi economica di tipo congiunturale per esempio il fatto che l'Asia ci porti ad una presepio pensate che cosa succederebbe nel Periodo fra il maggio novantotto il dicembre novantotto se si svaluta la moneta cinese
O se il piano di quattrocento mila miliardi di ristrutturazione del sistema finanziario giapponese che è stato previsto
Non avesse perfetto non avesse dell'effetto che tutti si attendono cioè di rilancio dell'economia giapponese voi sapete che l'economia giapponese da alcuni anni cresce a tassi bassissimi
In quel momento
Praticamente
Con la svalutazione della moneta cinese col non è affetto del piano giapponese
Si scatenerebbe una serie di
Valutazioni competitive
Delle monete asiatiche
Questo cosa significa significa già crollo questo è già avvenuto
Cioè ce l'abbiamo crollo delle nostre esportazioni
Verso quelle zone noi non abbiamo come Italia
Grosso
Con un corno andiamo un grosso contributo al nostro tutta non si esporta azioni verso quella zona si tratta del sei sette per cento però si tratta sempre di alcune decine di migliaia di miliardi quindi non trascurabile
Comunque il crollo delle esportazioni dei Paesi dell'Europa comunitaria verso quelle amare e enorme capacità concorrenziale di quei Paesi terzo nei nostri mercati
Quindi necessità quindi crisi in molti settori industriali i nostri
Necessità
Da parte della Banca centrale europea di alzare
Diciamo le difese
Piazzale difese facendo una politica il rialzo dei tassi
A quel punto una politica di rialzo dei tassi senza la possibilità di fare svalutazioni competitive da parte dei singoli Paesi significherà una rissa gigantesca
A Francoforte si sentiranno gli urli fino a Palermo
Da Francoforte una rissa gigantesca Francoforte per spartirsi
E per diciamo per spartirsi zione il gli oneri e i vantaggi disponibilità diciamo così dei fondi comunitari perché l'unico momento in cui si potrà diciamo avere uno spazio sarà quello
Contemporaneamente un paese come l'Italia che in dieci anni deve rientrare del proprio debito pubblico con un aumento dei tassi verrà uccisa e quindi a quel punto si taglierà selvaggiamente lo stato sociale oppure si aumenterà al quarantacinque quarantasei per cento
La pressione fiscale
Quindi ecco il prospettiva no io scusate non voglio fare menar gramo ma
Qui siamo in un ambiente qualificato
Di gente che ragione che conosce i problemi quindi io penso che questo sia opportuno sottoporre questi aspetti quindi
A quel punto il fatto che l'Italia abbia un'imposta come l'imposta regionale sulle attività produttive che è unica rispetto agli altri Paesi perché come elemento di distorsione della concorrenza
E certamente ci saranno degli imprenditori italiani i quali non hanno il prosciutto sugli occhi i quali chiederanno alla corte
Di giustizia europea di rilevare l'incostituzionalità dal punto di vista delle leggi europee e di distorsione della concorrenza alla Commissione
Per all'Antitrust europea per
Per eliminare questi aspetti dell'IRAP che sono assolutamente inaccettabili per come voi sapete la base imponibile dell'IRAP prevede nell'ambito della base tassabile
Sia il costo del lavoro che gli interessi passivi e non è detraibile come è stato giustamente detto anzi si determina un fenomeno strano per riallacciarmi al discorso del dottor Lo Vecchio
Che poiché e questo lo vedrete nella dal testo che speriamo arrivi prima che si faccia notte dalla dalla fotocopiatrice vedete che io ho fatto un conto
Nell'ipotesi di una
Di una rendita catastale riunendo in un immobile di una pronte la di proprietà di una società per azioni un'impresa società per azioni di un milione
è chiaro che in questa rendita catastale rientrare nel reddito l'impresa va bene
E quindi viene tassata al trentasette per cento se poi impresa utilizzava di uguale in carpaccio può scendere anche al ventisette per cento
Però poi questa
Questo stesso immobile
Rientra in un certo senso né i cespiti assoggettati all'IRAP
Va bene
E l'IRAP non è detraibile dall'IRPEF da dall'IRPEG
Quindi il trentasette per cento più quattro il venticinque
Ora c'è l'ICI supponiamo il sei per mille che la l'aliquota media del caso degli immobili aziendali
E anche gli sci non è detraibile dall'IRPEF anche e dall'Iraq tale quindi noi abbiamo una cascata questo il e il federalismo fiscale che ci
Ci attende per i prossimi anni avremo a cascata sulla stessa base imponibile Lir pende l'IRAP etnici
Il totale di tutto questo trentasette un ventisette per cento quattro e venticinque più sei per mille significa centouno novantuno per cento
Della
Della rendita catastale in più adesso sappiamo che le rendite catastali aumenteranno del quindici
Per cento ce l'ha detto
Ministro delle Finanze pochi giorni fa
Qui viene di fatto entro il Duemila e quindi noi avremo una tassazione a cascata sulla stessa base imponibile che è l'unica che fra l'altro sul territorio è evidenziabile quella degli immobili
Che praticamente ucciderà completamente non solo la proprietà immobiliari
Ma anche tutte le attività che sulla ruota un ritorno l'attività mobilia meeting mi dite voi quale sarà
I l'operatore economico che utilizzerà l'incentivo per la ristrutturazione edilizia quarantuno per cento eccetera eccetera
Con una IVA al venti per cento e con una prospettiva di tributi a cascata sulla stessa base imponibile come ho descritto prima
Ci sarà possibilità ci sarà soltanto un aumento del sommerso è infatti questo
Verrà fuori praticamente secondo me io non vorrei sbagliarmi ma parlando con la Confedilizia abbiamo visto che sostanzialmente questo Effetto del della detrazione del quarantuno per cento
Avrà un riflesso positivo soltanto sulle spese condominiali perché i singoli avranno incentivo a utilizzare ancora
Il sommerso che può fare sconti di dimensioni molto più consistenti di quanto non siano quelli previsti sul piano fiscale quindi ecco queste sono due due imposte diurno incanta sei IRAP che sono le grandi novità
Della riforma Visco
Ma quello che è grave
E mi pare che il dottor Lo Vecchio ha detto molto bene
E c'è questa confusione normativa io parlando con il mio collega Bosello
Abbiamo contattato il numero delle circolari delle
Delle leggi dei regolamenti fiscali sono migliaia e migliaia di civili e decine di migliaia che si sovrappongono una sull'altra e che rendono mandano l'amministrazione finanziaria totalmente in pallone
Io vi posso dire che è in preparazione al ministero delle Finanze una circolare sull'IRAP di duecento pagine alla faccia per la semplificazione perché perché naturalmente e chiaro che un'imposta così complessa
Così organico organizzata ha bisogno di essere esaminata da tanti punti di vista delle fattispecie diciamo così che emergono sono sempre in un in numero sempre maggiore e quindi quanto maggiore è il numero delle fattispecie tanto più complessa che la norma interpretativa
E noi sappiamo che quanto più complesse sono norme interpretative tanto più si trova la strada per uscirne fuori quindi
L'evasione avrà potrà aprire le bottiglie di champagne
Per i prossimi anni perché certamente in questo campo
Allora spazio notevole questi sono due aspetti
Quindi voi capite per concludere perché ho parlato anche troppo
Per concludere
Noi che abbiamo siamo di fronte ad una prospettiva di ingresso tecnico di ingresso politico nella moneta unica ma non di un ingresso tecnico quindi con tutti i problemi
Di differenza delle economie reali che esiste nel nostro Paese
Voi sapete che noi abbiamo già un'esperienza di questo tipo nel mille ottocentosessantuno abbiamo fatto l'unificazione d'Italia i nostri nomi nostri bisogno più avuto un antenato che ha pure partecipato alla spedizione dei Mille quindi Friulia
Parlo di quelli Boringhieri mille originari mica mica di quelli che son venuti dopo quelli come come sono stati i partigiani o i video gli ante marcia che sono venuti dopo la vicenda
Dunque diceva abbiam nel mille ottocentosessantuno abbiamo fatto l'unificazione che cos'è successo è successo che tutte le riserve degli Stati preunitari sono confluiti confluite nella banca
Per il Regno d'Italia bancario nazionale del Regno d'Italia che è poi la Banca d'Italia
E che la banca piemontese
E si dà il caso che il Piemonte
Era lo Stato più indebitato ovviamente perché aveva dovuto sopportare le spese delle guerre indipendenza
Era lo Stato più di tutti gli Stati preunitari quindi dalla banca all'orario di Toscana del del regno borbonico del del Regno d'e della della dei ducati di Parma e Piacenza e così fu
Dello Stato Pontificio
Quindi le Riserve
E l'indebitamento lo scarso indebitamento degli Stati preunitari sono confluiti nel sistema piemontese il sistematicamente ci ha potuto ripianare i propri debiti
Ora
Questo è avvenuto perché perché allora si è fatta l'unificazione monetaria la lira piemontese è diventata la moneta unica
E si è fatta anche l'unificazione politica
Cioè si è unificata lì gli Stati preunitari sono spariti nello Stato unitario italiano nel Regno d'Italia
Oggi no oggi
Nell'anno netta unica mantiene in piedi elicottero il nostro il nostro debito pubblico
E allora attenzione nel mille ottocentosessantuno si mise in moto la divaricazione fra nord e sud perché questo ormai ce l'hanno insegnato i libri di storia
Ce l'ha insegnato Pasquale Saraceno quantunque abbia fatto parlandone da vivo qualche fesseria ma comunque
Ce l'hanno insegnato so aggiorno Robinson
Tutti i vari studiosi della del divario fra Nord e Sud
E cioè sostanzialmente noi abbiamo visto che da allora
Unificando due realtà economiche diverse la realtà del Nord già pronta ancorché agricola
A entrare attraverso l'accumulazione originaria ad entrare nel sistema produttivo industriale anzi addirittura aiutata dall'Austria in questo non so se voi sapete che la prima elette la prima ferrovia Milano-Venezia
Fu l'elemento attraverso il quale una larga parte di agricoltori lombardi si spostò a
Convertiva per i propri capitali nella produzione di cemento per la prima volta avete prodotto in cemento in Italia proprio da ci fu una crisi del baco da seta
Creerò problemi di disoccupazione nell'agricoltura lombarda alcuni lombardi e soprattutto di Bergamo e dimora e del Monferrato sui due punti il sviluppo del cemento
Sì all'anno in Belgio e fecero come i giapponesi in Belgio in Francia copiano
La linea di produzione del cemento e la portarono in Italia e naturalmente la grande diciamo un grande debito legga la grande opera pubblica della ferrovia austriaca
Milano Venezia fu canale attraverso il quale si poter collocare quindi il Nord era già diciamo così pronto all'industrializzazione
E che cosa aveva bisogno al nord
Una volta realizzato lo Stato unitario di due tariffe protezionistiche quello negli anni ottanta e degli anni novanta del secolo scorso perché potesse diciamo realizzarsi
Ipotesi teorica diciamo pattista sei voi sapete la protezione doganale per proteggere le industrie giovani la nascita delle industrie giovani
Vissuto invece era il rapporto scusate se faccio questi rilievi di carattere dottrinale il rapporto tipico del sistema fra l'Inghilterra il Portogallo perché avviene
Consacrato in alcune splendide pagine del volume principi economia di David Ricardo cioè il rapporto proporrà lo vendeva il vino importo all'Inghilterra all'Inghilterra esportava importo dalle prodotto industriale
Quindi vi era un rapporto libero scambisti questo rapporto libero scambisti era tipico del Regno borbonico e venne distrutto dalla logica dell'unificazione pesci fu però l'unificazione che quantomeno eliminò l'indebitamento del Piemonte consentiti la quotazione della lira italiana sul mercato di Londra e di Parigi quei non ci sarà nemmeno questo perché noi ci terremo il nostro debito
La Germania col cavolo che c'erano soci sono incivili sono però i problemi e a quel punto noi avrebbero il ministro Visco che ha introdotto la diga virtuale in Campania sta per l'alienata la ritiro modifica dell'IRPEF sulla quale non vi trattengo perché non voglio parlare oltre che ci verranno C.Corp in danno dei grossissimi problemi in più quelli della concorrenza fiscale quindi ci sarà una concorrenza fiscale
Fra le varie realtà locali secondo quello che ha detto giustamente il dottor Lovecchio i Comuni che cercheranno con le aliquote dell'ICI
O le regioni con le aliquote dell'IRAP perché voi sapete che c'è anche un'addizionale per affidata alle regioni oltre al quattro e venticinque attuale
Ci sarà questo tipo di Marco sì ci sarà concorrenza fra i vari Paesi
Ma voi sapete non so cosa avrei certamente no e cinque mila imprenditori del Triveneto sono andati in Romania e hanno creato ottantadue mila novantadue mila quanti sono posti di lavoro e Romania portando trecentocinquanta quattrocento miliardi di investimenti
Certo consolidando anche qualche posto di lavoro nel Triveneto perché come voi sapete le scarpe
Lei i semi prodotti delle scarpe dell'abbigliamento nonostante in Romania porgo i TIR vengono portati nel Triveneto e completati con lei nella qualità del made in Italy e che viene realizzato minima
Sta di fatto che c'è una concorrenza sul piano del costo del lavoro
Ci sarà anche una concorrenza fiscale
Perché se l'Italia avrà l'IRAP che la Francia non ce l'avrà e chiaro del tutti quanti prende per tenderanno andare in Francia
Già adesso non lo posso dire il Canton Ticino ha varato delle norme di incentivo per le industrie lombarde e molte illusioni Orlando se ne vanno in Canton Ticino perché hanno meno problemi soprattutto meno sindacati
Meno sei e meno strutturata due la mano d'opera sindacalizzata in più
Hanno tutta una serie di facilities e quindi se ne va all'incanto dice nonostante il Canton Ticino patente ad un Paese che non appartiene all'Unione Europea quindi
Ci sarà questo duplice concorrenza all'interno italiano fra i vari comuni delle regioni e ci salva poi concorrenza fra gli stati questa è la prospettiva che ci si apre dei prossimi luminosità anni
Nei prossimi prossimo futuro grazie
Grazie onorevole Armani darei la parola all'onorevole abito membro alla commissione Bilancio della Camera dei deputati
L'arguzia e la simpatia che contraddistinguono l'onorevole Armani
Gli fanno anche perdonare spesso lo facciamo
Qualche sparata estremamente di parte le sue argomentazioni estremamente di parte
è
Che io sento per essere assieme in una forse in due ogni tanto commissione anche intere ora che c'è la Bicamerale
Assieme le sento più o meno le stesse argomentazioni dello stesso taglio sin dal maggio mille novecentonovantasei
Criticando ogni e in questo modo ogni provvedimento del governo ma
Quello che il governo ha prodotto all'attenzione di tutti e per cui ognuno trae le conclusioni che vuole
Le riflessioni dell'onorevole Armani sollecita o sollecita avrebbero replica
Però ho dato il taglio non squisitamente politico di questo convegno mi atterrò alla la mia modesta
Relazione
Che intende disegnare brevemente
I provvedimenti è la politica fiscale delineata sì
Il futuro fiscale possibile prevedibile e auspicabile
Il tutto visto nel quadro di riferimento che condiziona le scelte e in funzione degli obiettivi che ci si preoccupò pone di raggiungere il quadro di riferimento degli obiettivi sono rappresentati da una situazione dei mercati che è contrassegnata dalla mondializzazione delle dell'economia
Intendendo con tale termine l'incremento degli scambi commerciali e degli investimenti realizzati all'estero
La crescita dei flussi internazionali dei capitali specie a breve termine la veloce ed estesa diffusione delle innovazioni tecnologiche soprattutto nei settori dell'informatica e delle telecomunicazioni
L'interdipendenza economica a livello planetario il mercato senza confini
Siamo alle prese con l'Unione europea io la pensa in maniera diversa e io credo che l'Unione monetaria europea si farà nei modi e nei tempi previsti e l'Italia ben avviata per partecipa Parviz sin dall'inizio
Il nostro inserimento nel quadro europeo le condizioni per entrare nell'euro la necessità di una armonizzazione fiscale europea condiziona fortemente le scelte di politica fiscale
Si parla sempre più di federalismo le esigenze diffusamente sentite di decentramento amministrativo e fiscale sono ritenute essenziali per lo sviluppo e il quadro normativo fiscale si sta adeguando a queste esigenze
Vogliamo sempre più una semplificazione amministrativa che significa eliminazione dei costi di burocratizzazione snellimento di procedure al fine di ridurre il costo del sistema e sta un rare migliori rapporti tra fisco ai contribuenti
Abbiamo a cuore anche lo sviluppo delle zone svantaggiate la competitività delle imprese
Con la Finanziaria per il mille novecentonovantasette e il Parlamento ha delegato al governo
Tra gli altri tre provvedimenti di grande portata innovativa che modificheranno profondamente l'intero sistema tributario indirizzando lo verso il decentramento territoriale dell'imposizione verso forme di tassazione volte a favorire l'investimento in apparati produttivi verso forme e modalità di adempimenti e rapporti amministrazione finanziaria contribuente più semplici e più snelli
In ordine al federalismo fiscale
A Costituzione invariata la Regione ci sembra sia l'ente locale al quale può essere riconosciuto l'effettiva autonomia tributaria
Con tale espressione intendendosi la potestà di istituire uno autonomamente tributi purché non in contraddizione con i principi dettati da fonti normative statali
Certo è che è una scelta netta in questa direzione comporterebbe la soluzione dei problemi rilevanti quali ad esempio le sovrapposizioni e astrattamente possibile che si verifichi una sovrapposizione dell'imposizione erariale
Ed in quella locale sul medesimo presupposto che in ipotesi limite potrebbe condurre ad una sostanziale espropriati vita in contrasto con il principio costituzionale dalla capacità contributiva
Secondo la concorrenza fiscale possono nascere fenomeni di concorrenza fiscale tra Regioni
Ciò e in certa misura accettabile nel quadro di un utilizzo dello strumento fiscale volto al perseguimento di precise fine al finalità
Di politica economica ed industriale per esempio stimolare l'occupazione favorire gli insediamenti produttivi incentivare certe attività e disincentivare né altre non è il fisco che decide ma che mette le condizioni per le scelte dell'imprenditore tuttavia è importante evitare che tale concorrenza dipenda sleale anche nel senso dell'adozione di politiche fiscali irrazionali
O anti economiche
è utile osservare i possibili effetti di due concezioni e tra loro antitetiche un federalismo spinto permeato dal principio di sussidiarietà in base al quale lo Stato centrale svolge solo le funzioni
Che non possono essere validamente svolte a livello locale questa impostazione di certo più rispettosa dell'autonomia delle comunità locali
Ha il difetto di accentuare nel medio e lungo termine gli squilibri fra Regioni
Un federalismo perequativo cioè nel quale vi siano meccanismi di aggiustamento e di compensazioni doni a contrastare sia gli squilibri territoriali esistenti che quelli potenziali
Sì è una fonte politica che da parte di istituti di ricerca e commissioni di studio sono state avanzate negli ultimi anni e numerose proposte genericamente riconducibile al concetto di Ferrari federalismo fiscale
Tra le più rilevanti ricordiamo il libro Giarda
Il
Il le
I libri è la concezione del di Tremonti per ultima anche la riforma del sistema fiscale in senso regionalista la cosiddetta commissione Carlo
Il lavoro dei Giarda è stata alla base e di larga parte della discussione sul Ferrari lì federalismo fiscale le proposte si caratterizzano per porre enfasi sul decentramento a favore delle Regioni
Lasciando in ombra e comunque riguardo al fisco tali proposte si basano su tre cardini la sostituzione dei contributi sanitari con un'imposta di tipo valori aggiunto
Questa imposta rappresenta un antecedente storico dell'IPAB re dalla commissione Gallo la quale ha tuttavia la caratteristica di sostituire un numero maggiore di contributi e di tribù decentramento di tutte le imposte per le quali ciò si rileva tecnicamente fattibile imposta sul consumo dei tabacchi di registro dell'otto eccetera
La compartecipazione su uno su entrambi i i grandi tributi erariali e cioè l'Iva Poli per oli o l'IRPEF sul lato dei trasferimenti alla proposta si caratterizza nel senso dell'eliminazione degli attuali vincoli di destinazione dei fondi trasferiti la proposta Tremonti libro bianco
è morto centrata sul ruolo dei comuni a favore di questi ultimi si ipotizza il trasferimento di gran parte del patrimonio immobiliare erariale
Il trasferimento di tutti i tributi sugli immobili compreso il registro Lir beffe
Sulle case
Riguardo l'accorpamento di tutti i tributi sugli immobili riguardo alle regioni rispetto alle ipotesi Giarda non si prevede la sostituzione
Dei contributi sanitari ma una maggiore regionalizzazione dei medesimi che coinvolga anche gli aspetti amministrativi
Si pone una minore enfasi sui Sutri sui tributi specifici limitandosi ad auspicare il trasferimento di tabacchi lotto e lotterie si ipotizza inoltre il trasferimento alle Regioni di tutti i tributi sull'automobile accorpati in un unico prelievo come terza fonte di finanziamento si indicano i canoni
Le tariffe si indica infine come ultima forma di finanziamento la compartecipazione all'Iva o all'IRPEF è ad entrambe in analogia in questo caso con l'ipotesi già
Liparòs nella proposta della commissione Carlo le linee guida di questo proposto di questa proposta nel dibattito politico economico sui temi del federalismo fiscale della finanza locale rientra la corposa proposta
E dalla commissione di studio detta GA
Il progetto di riforma
Prese ha presentato come obiettivi il Ferrari federalismo fiscale indenne andò con esso un sistema che via i governi locali tributi propri e quote di tributi erariali
Un sistema di coordinamento fra Stato ai governi locali e orizzontalmente fra questi ultimi in modo tale che con il progetto di decentramento le regioni più povere non siano svantaggiate si trovino in una situazione di limitatezza delle risorse finanziaria peggiore di quello attuale
Allo scopo si prevede un fondo perequativo per tenere conto degli eventuali squilibri finanziari regionale
In altre parole si persegue un modello di federalismo fiscale cooperativo e solidaristico non spinto che non crei possibili situazioni di concorrenza fiscale fra le diverse Autonomie locali
E su questo ultimo modello
Di federalismo fiscale che si è mosso il Governo con l'istituzione dell'IRAP
Che rappresenta un'imposta innovativa per realizzare un decentramento fiscale si tratta di un modello che ha senz'altro dispetto a livello imposte sul redditi minori riscontri nelle esperienze estere
Questo non perché all'estero si utilizzino altri tributi per l'autogoverno fiscale degli enti locali quanto piuttosto perché nei principali Paesi esteri i margini di autogoverno fiscale sono tutto sommato modesti
Parlo della Spagna dalla Francia è della Germania in cui i i i i i tre tributi principali sono destinate ad alimentare i bilanci degli enti locali aventi funzioni diverse in ciascuno dei tre Stati membri dell'Unione
Europea in base a parametri che sotto l'etichetta di BBC visti ex esce includono in varia misura il pentito il capitale i salari e altri criteri
Tutti e tre
E in genere negli negli altri stati gli Enti locali sono finanziate ripartendo il gettito di imposte statali in base a indicatori economici regionali
Ma questa sarebbe solo una nuova versione dall'attuale sistema dei trasferimenti che non responsabilizza fatto i poteri locali
Il vero autogoverno fiscale invece quello che consente agli Enti locali di scegliere
Tra avere più tasse e più servizi oppure meno tasse meno servizi e solo in questo modo che gli enti locali possono davvero fare politica in maggio in materia tributaria
Ed è questa l'esigenza che all'estero e forse meno sentita stante la maggiore omogeneità finanziaria e comunque socio culturale che caratterizza altri nazione all'estero i margini di autogoverno fiscale sono inferiori a quelli che si desiderano dare imitare
Non a caso all'estero l'autogoverno fiscale affidato essenzialmente all'imposizione a carico degli immobili grosso modo corrispondente alla nostra ICI
Un po'poco per realizzare quel federalismo fiscale che tutti almeno a parole consideriamo di importanza vitale ma quali strumenti erano de al erano a disposizione per realizzare un autogoverno fiscale aggiuntivo rispetto a quello basato sulla tassazione degli immobili
Non la tassazione dei consumi per la quale l'Unione europea ha stabilito il principio di esclusività dell'IVA limitando a casi particolarissimi ad esempio dei prodotti petroliferi la possibilità di tassazioni aggiuntive dei consumi basarsi solo su una addizionale IRPEF a beneficio degli enti locali avrebbe trasferito sull'autogoverno fiscale le stesse disfunzioni che caratterizzano il tributo sui prezzi
Oltre ad essere sotto questo profilo una scelta obbligata lira per risponda ad un modello concettuale
Facilmente comprensibile perché colpisce la remunerazione dei fattori produttivi cioè i profitti remunerazione del capitale di rischio gli interessi del re remunerazione del capitale di prestito
E i salari capitale umano dove l'ira per rimpiazzare i contributi sanitari quali sono gli effetti anzitutto con lire appesi sono resi permanente una serie di prelievi generalmente considerate anomali o di dubbia legittimità o comunque temporali
è il caso dei contributi sanitari posti a carico delle imprese tanto impropri come oneri imposti al sistema produttivo ad essere stati oggetto di ripetuti interventi di fiscalizzazione
è il caso dell'ILOR da tempo individuata come tributo da eliminare anzi già cancellata per illegittimità costituzionale nei confronti dei lavoratori autonomi privi di strutture produttive
E adesso di fatto introdotta surrettiziamente nonché della cosiddetta tassa salute
è il caso dell'imposta sul patrimonio netto introdotta temporaneamente nel novantadue ma poi prorogata fino al mille novecentonovantasette
Questo tributo straordinario che il decreto sull'IRAP dice avrebbe cessato di esistere comunque con il mille novecento
Novantotto il gettito che produce però è stato resuscitato dalla nuova imposta regionale ed ancora trasformato in definitivo come quello degli altri a nome dei tributi che cessano di esistere dall'anno in corso in sostanza in sostanza scompaiono i vecchi tributi ma resta il loro gettito ripulito sotto l'effigie della nuova IRAP nobilitata dall'obiettivo di realizzare un primo tassello di federalismo fiscale
Il secondo grande intervento che si ha con l'IRAP e quello dell'eliminazione quasi completa delle differenziazioni di prelievo sui diversi soggetti e settori economici
Vale l'esempio dell'ILOR che non riguardava tutti coloro che invece dovranno pagare lira perché vale l'esempio dei contributi sanitari la parziale fiscalizzazione dei quali ha creato un variegato panorama di aliquote effettive di contribuzioni
Che l'IRAP adesso cancella rimane riconosciuta solo quella per le aree depresse solo per due anni
Il peso dei contributi sanitari rimarrà di fatto a carico della datori di lavoro ma per tutti nella stessa misura così che chi meno ne pagava prima cioè che aveva più fiscalizzazione risulterà penalizzati
Questa operazione di omogeneizzazione del prelievo tra le diverse categorie di soggetti economici e realizza di fatto una sorta di riforma delle agevolazioni
Cioè di sfoltimento delle disposizioni particolari e settoriali che nel tempo si sono accumulate nel sistema fiscale e parafiscali
L'obiettivo è la riduzione dell'erosione delle basi imponibili per allargare la platea dei soggetti dei cespi e dei cespiti colpiti
La terza importante innovazione dell'Ira per rispetto ai tributi soppressi sta nell'indeducibilità del nuovo tributo
Le cose si possono vedere in due maniere diametralmente opposta
Ciò produrrà una crescita del reddito e quindi un aumento indiretto del gettito IRPEG e IRPEF in pratica l'imposta personale graverà non solo sugli utili reddito ma anche sulle somme versate alle regioni a titolo di rape
Il meccanismo serva all'erario per sottrarre il proprio gettito dalle variazioni di aliquote che potranno disporre autonomamente alle al peggio
Però
Concordo con questa valutazione perché l'onorevole Armani sa pure che nella Commissione dei Trenta il lamentele chiamiamole le
Le audizioni che abbiamo avuto e tutte le categorie che ci hanno posto i loro problemi
Compreso le le categorie professionali consiglio nazionale dei commercialisti verrà il giorno non ha posto un problema se Colli latte il professionista pagava di più
Che ritengo che quello che avrebbe dovuto porre
Ne poneva un altro che quello che prima non pagava lì l'orrore è oggi paga lire Hoppé eccome se si lamentasse di una
E minor somma che pagano gli altri senza potersi lamentare di se stessi e che ne ne pagavano sicuramente non di più questore una concezione che
Non condivido io credo che con la riforma o colla riforma avviata non con la riforma già completata
Uno dei meriti ma credo di averlo già detto e quello del disboscamento di tutte le agevolazioni fiscali che si annidavano dai redditi di lavoro dipendente a qualsiasi altro tipo di un reddito di lavoro autonomo è
Non scordiamoci che compreso in questo quadro anche la razionalizzazione delle delle imposte sul rendite finanziarie che prima non si era mai attuali
è un'altra e vado avanti parlando di un'altra della
Riforma che io ritengo di valenza
Che è che permette che inverte la tendenza della non
Nella non propensione al destinare capitali propria la propria impresa che avevano con un bel un'inversione di tendenza
Alla capitalizzazione delle aziende che si è avuta con la dual income tax con la quale si intende favorire proprio la capitalizzazione delle imprese utilizzando la leva fiscale
Non la scelta del fisco la leva fiscale
Significa la scelta che il l'imprenditore può fare può non fa non curvo una decisione che prendono gli altri ma ci sono le condizioni a cui poi l'imprenditore
Separando attuali in contatto se la base imponibile sulla quale effettuare il prelievo sugli utili corrisposti corre sugli uteri corrispondenti alla remunerazione ordinaria degli incrementi del capitale verrà applicata un'aliquota ridotta rispetto a quella ordinaria
Un trattamento fiscale incentivante favorisce la creazione e lo sviluppo delle imprese creando sviluppo e occupazione
Il problema di ridurre la tassazione sulle imprese è stata affrontata con interventi tampone onerosi per i per la finanza pubblica quanto frammentarie temporale
I conferimenti agevolati negli anni ottanta la legge Tremonti negli anni più recenti
Si sentiva il bisogno di affrontare in termini strutturali non solo il problema del peso fiscale sugli utili di impresa ma soprattutto quello della penalizzazione fiscale vitali utile rispetto al regime di favore applicabile alle rendite finanziarie
Quest'ultimo aspetto infatti tipico della fiscalità europea a causa della mobilità e volatilità di questi redditi
Specie dopo la caduta delle barriere valutarie ed è aggravato in Italia dall'intento di non scoraggiare la sottoscrizione di titoli pubblici
Ne deriva una discriminazione dei profitti di impresa tassati molto più pesantemente delle rendite finanziarie
Tale situazione favoriva l'indebitamento delle imprese ostacolava la loro crescita
Proseguire con provvedimenti tampone avrebbe Dora grato dovrà drogato l'economia e gli interni e gli investimenti per un po'di tempo e avrebbe poi lasciato le cose allo stato di prima
La discriminazione tra capitali d'impresa investimenti obbligazionari sarebbe rimasta e risparmi avrebbero continuato a tenersi lontano dal mondo produttivo
Da molte parti si chiedeva un drastico taglio alle aliquote sul reddito d'impresa sostenendo che una simile manovra avrebbe potuto auto
A finanziarsi in termini di maggiore sviluppo economico e quindi di maggior gettito
Si tratta di un punto di vista senz'altro vero ma che non rappresenta a mio parere tutta la verità bensì solo la faccia di una medaglia in cui rovescio è stato finora sorprendentemente messo in secondo piano basta riflettere un istante
Per capire che l'effetto di una riduzione di imposte deve essere valutato in base in base alla differenza fra le minori imposte versate a dire da chi avrebbe comunque investito
E le maggiori imposte versate da chi perfetto della mitigazione fiscale investirà e produrrà di più con effetto a cascata sui salari e su altri tipi di reddito
L'efficacia dei provvedimenti fiscali diretti a invogliare l'imprenditorialità e a stimolare lo sviluppo dell'economia va quindi valutata volta per volta in base al saldo di questi due feti contrapposte
L'effetto negativo esattamente quantificabile mentre l'ammontare di quello positivo dipende dalla re reattività di quei contribuenti che dovrebbero produrre e investire di più
è a tal proposito io non voglio riferire a un esempio che noi viviamo e abbiamo vissuto nel Mezzogiorno dove dal sin dal dopoguerra abbiamo avuto agevolazioni fiscali e con la legge sessantaquattro dall'ottantasei abbiamo avuto la esenzione totale dalle imposte dirette che secondo me da sole le agevolazioni non hanno creato investimenti occupazione
Non hanno creato quella
Ciclo virtuoso dire nell'economia del Mezzogiorno tale da aumentare l'occupazione
Occorre quindi una certa prudenza nello stimare questo secondo effetto evitando belle speranze destinate poi a rimanere sulla carta magari a rimettere in discussione un equilibrio dei conti pubblici che ancora molto fragile
Ecco perché è un intervento a regime basato su un'indiscriminata riduzione delle aliquote non avrebbe potuto andare al di là di qualche passo percentuale
Ne sarebbe derivato uno scarso stimolo agli Inter agli investimenti e sarebbe rimasta immutata la discriminazione fiscale a danno del capitale d'impresa rispetto a quello impiegato in investimenti finanziari
Il riequilibrio tra i due regimi fiscali avviene secondo lo schema della Dual income tax applicando al rendimento finanziario teorico del capitale proprio un'aliquota tendenzialmente in linea con quella prevista per i redditi finanziari
Questo schema di fondo resta fermo anche se il provvedimento governativo si applica agli incrementi di capitale non Allo stock del capitale esistente
Probabilmente nell'intento di massimizzare l'impatto sullo sviluppo dell'economia un incentivo più generoso sul capitale aggiuntivo è infatti più efficaci in termini di sviluppo di un trattamento relativamente meno generoso
Esteso al capitale preesistente
Questo provvedimento come la legge Tremonti sulla detassazione dei nuovi investimenti in beni strumentali tende ad incentivare lo sviluppo male Analogie si fermano qui
La Tremonti dava molto per poco tempo meno la ditte e a tempo indeterminato e i suoi affetti sono crescenti nel tempo Mammana o che il capitale si rinnova mentre la Tremonti si limitava i beni strumentali nuovi la ditte si applica senza interferire con le scelte di investimento dell'impresa che potrà impiegare il proprio a Tivoli scorte aumenti di credito alle clientele la diminuzione di debiti spesse
Di manutenzione e quant'altro
Ci sono inoltre profonde differenze relative alla distribuzione
Degli utili la Tremonti con una mano agevolava al momento degli acquisti di beni strumentali
E con l'altra vanificavano agevolazione al momento della distribuzione degli utili ai soci a causa del perverso meccanismo della maggiorazione di conguaglio
La ditta invece traghetta in modo trasparente sul TPL percepisce dividendi
E questo dimostra come sia fuorviante etichettare in termini di detassazione degli utili reinvestiti
Sarebbe invece più esatto considerarla una detassazione dei frutti di tutti i capitali investiti nell'impresa non solo degli si tratta indubbiamente di un provvedimento ambizioso negli aspetti tecnici che produrrà rilevanti frutti nel futuro
Sulla riforma fiscale attuata mi piace concludere con le parole di un osservatore imparziale autorevole quale la Banca d'Italia
Le modifiche apportate con la riforma tributaria perseguono obiettivi di razionalizzazione si è cercato di conseguire una maggiore neutralità dell'imposta nei confronti delle decisioni delle imprese di favorire maggiormente le famiglie numerose di semplificare gli adempimenti dei contribuenti
L'IRAP va nella direzione di garantire una minore interferenza del sistema fiscale nelle imprese la ditte attenua la discriminazione tra le fonti di finanziamento
Ed inoltre e concludo
In ordine al Mezzogiorno è fiscalità futura
Ritengo che un processo di cambiamento nel Mezzogiorno è già in atto in alcune aree del Sud dove sta sorgendo una cultura di impresa aperta al rischio e alla competizione
Ma una risposta di questo tipo rinvia a un'altra questione come è possibile assicurare il radicamento della nuova cultura di impresa
E quale classe politica locale avrà realmente la capacità di perseguire coerentemente politiche pubbliche dirette a realizzare uno sviluppo auto centrato delle regioni meridionali
Sui contenuti di queste politiche sesto esistono ormai significative convergenze dagli studi della Fondazione nell'al rapporto del CNEL sullo stato dei poteri locali
La costruzione di un nuovo modello di sviluppo delle regione meridionale collegata all'affermazione di alcune precondizioni essenziali
Riforma della pubblica amministrazione valorizzazione del capitale umano creazione di capitale sociale infrastrutturazione funzionale alle effettive esigenze della produzione il luogo delle cattedrali nel deserto
Bisogna allora a favorire il processo di sviluppo dal basso insistendo e perfezionando gli strumenti della contrattazione programmata con il coinvolgimento dell'imprenditoria locale dalle banche locali dei sindacati
Bisogna creare le condizioni per favorire una più alta integrazione dell'economia meridionale nei mercati nazionali ed internazionali per evitare localismi velleitari
Bisogna sviluppare incentivi fiscali mirati e soprattutto creare le strutture le infrastrutture che possono fare sviluppare le imprese
Librarie bisogna liberalizzare nelle pubblica bisogna avere una liberalizzazione dei mercati e quello del lavoro mercato del credito
La riduzione razionale dei permessi dell'autorizzazione certificazioni che opprimono
Le piccole imprese
Io credo che la spera spirale virtuosa innescata con i provvedimenti di riforma sta esplicando tutti i suoi effetti
Che circa un anno fa erano impensabili
La diminuzione del tu se degli interessi a diminuzione del fabbisogno l'inflazione a livelli di trent'anni fa
Le manovre finanziare le stangate
Che non ci saranno se ci saranno saranno lievi così si preannunciano io credo che questo è il momento di poter anche mirare alla riduzione della pressione fiscale ed impiegare notevoli risorse
Rese disponibili dal processo di risanamento per affrontare il problema dei problemi che ha rappresentato dalla disoccupazione ancora di più nelle nostre aree del Mezzogiorno
Relazione l'abito dove stamattina purtroppo andiamo
Facciamo senza break perché dare la parola al professor Massimo Ferracci docente di tecnica del commercio internazionale presso la Luiss nonché membro del comitato scientifico del nostro istituto
Volendo essere assolutamente rispettoso dei vengono indicati dagli dalla dal dottor Nicolosi cercherò di intrattenervi solo venti minuti non di più per lasciare il posto ai miei illustri
Illustri relatori che prenderanno la parola dopo di me
Un venti minuti cercherò di fornire alcuni schemi di riflessione solo alcuni schemi di riflessione mi auguro
Che possono essere di vostro
Aiuto e supporto nella fase di dibattito eventualmente anch'io vi parlerò della moneta unica europea e vi parlerò della moneta unica europea sotto le dinamiche contabili e fiscali
Mi sono occupato a lungo della moneta unica europea i chi mi conosce sa che tratto la materia ormai da quasi due anni
Alcuni e premesse ad alcuni assiomi fondamentali
Dal primo gennaio mille novecentonovantanove
Non c'è più la valvola di sfogo del mercato dei cambi rappresentato dalla svalutazione
Dal primo gennaio novantanove cioè l'univocità della politica monetaria il che vuol dire che la politica monetaria è univoca in tutta Europa
E questa sarà rappresentato in euro
Dal primo gennaio novantanove c'è l'obbligo dell'emissione di titoli del debito pubblico in euro
Dal primo gennaio novantanove esiste il principio della continuità dei contratti sottoscritti dagli operatori economici prima dell'entrata in vigore dell'unione monetaria europea
Sempre dal primo gennaio novantanove esiste il principio della facoltà della scelta del debitore di anticipare il pagamento dell'euro anche durante la fase di transizione
Alcuni elementi dimensionali l'avvento della moneta unica europea
Porta drammaticamente alla ribalta due
Grandi aree di criticità che accennava l'onorevole Armani in premessa
Decolla criticità forte e che il sistema finanziario italiano è un sistema finanziario di serie B abbiamo appreso in questi giorni che i flussi trattati dalla Borsa valori di Milano
Rappresentano l'undicesima Borsa Valori europea ci supera che Lisbona da questo punto di vista
Ed inoltre il sistema bancario italiano
Su cui spesso non si dice perché o non si ha il coraggio di dire o perché si debbono mantenere in piedi posizioni di rendita appare francamente in ritardo
Pensiamo che fino al mille novecentonovantaquattro la banca in Italia era assoggettata alla legge mancare del trentasei che ha costituito riserve di caccia assolutamente non più in linea con l'evoluzione dei mercati
Quindi l'arretratezza del sistema finanziario italiano unita all'arretratezza sconvolgente del sistema bancario italiano comportano elementi di forte criticità nell'avvento della moneta unica europea
Io cercherò di in questo in questi brevi ecco questo breve mio relazione di di delineare alcuni aspetti più tipicamente fiscali e contabili rivenienti dalla moneta unica europea per poi passare ad una ultima riflessione sugli impatti della moneta unica europea relativamente alla pubblica amministrazione
Ecco anzitutto la moneta unica europea sollecita le imprese Ida anche quindi alle imprese siciliane
Una matrice di analisi a tre livelli una matrice dimensionale una meretrice commerciale relativamente mercati di sbocco è una matrice valutaria e finanziaria
La sovrapposizione dei tre schemi potrà fare emergere la tendenza delle imprese ad anticipare o a ritardare la scelta di transizione all'Euro permettendo così una valutazione più accurata dei tempi investimenti da affrontare sotto il profilo organizzativo
Tale evidenza sottolinea infine le zone di incertezza in cui le aziende potranno interagire per orientarsi verso le soluzioni più convenienti valutando il rapporto costi-benefici
Ecco le imprese avranno
Parecchi problemi organizzativi listini doppi lire euro e direttiva sulle uniti pricing
Contratti di vendita e documentazione fiscale in uscita
Contratti di acquisto e documentazione fiscale ricevuta investimenti in titoli ed operazioni finanziarie scelte di indebitamento conversioni delle indicizzazioni a tasso variabile
Rapporti con le banche principio della continuità dei contratti
La deducibilità dei costi dovuti al changeover
Su cui sollecito una riflessione la tassazione deducibilità delle differenzi latenti sui cambi le operazioni di chiusura apertura di bilancio al Cengio ove le assemblee societarie per variazioni capitalista tutti
Pensiamo tutti i valori nominali delle Atella in prese che sono sotto le mille novecento lire che dovranno essere gli adeguati con assemblee straordinarie da tenersi possibilmente nel novantotto
I rapporti con la pubblica amministrazione con l'amministrazione fiscale in particolare
E con l'euro o mente era la trasparenza e l'armonizzazione rendendo possibile il confronto immediato fra i prezzi dei prodotti simili nei vari Paesi
Fra qualche anno ne avremo che tutti i prezzi di vendita suoni Euro questo consente la confrontabilità dei prezzi con risvolti sul versante macro economico infatti l'euro comporta la riduzione del differenziale dei prezzi ma anche sul risvolto delle politiche che le imprese dovranno seguire fare applicare per il ciclo produttivo
è ovvio e di grande attualità quindi che la perdita della sovranità nazionali in materia monetaria
Soprattutto in materia monetaria e finanziaria comporta un'attenta valutazione proprio delle politiche fiscali diventa un mix micidiale infatti per le imprese il la fiscalità in materia di lavoro e in materia di reddito
La conversione dei prezzi in euro deve essere effettuata convertendo prima in euro e la cifra ottenuta nella seconda valuta alcuni problemi forti per le imprese l'arrotondamento potrebbe determinare differenze di prezzo evidenti degli articoli a basso costo
Le aziende che intendono fissare i loro prezzi applicando i cosiddetti Prezzi o listini psicologici per esempio novantanove euro
E potrebbero essere costretti a modificare le caratteristiche dei loro prodotti
O la politica dei prezzi per adattarli alle variazioni di prezzo conseguenti alla conversione
Alcuni Paesi l'Italia e la Spagna in particolare non includono i decimali nelle loro valute e pertanto avranno difficoltà nell'applicazione dell'euro che avrà come noi sappiamo i centesimi
Secondo il principio nessun obbligo nessun divieto adottato nello scenario di transizione tra gennaio novantanove il trentuno dicembre due mila zero zero uno le imprese potranno operare in euro ma non saranno obbligati a farlo
Alcune grandi aziende soprattutto le aziende quotate in borsa hanno deciso iniziare ad operare in euro fin dal mille novecentonovantanove
Vi faccio presente come a voi noto che con una legge dello Stato la legge diciassette dicembre novantasette numero quattrocentotrentatré è stata concessa delega al Governo
Per l'introduzione dell'euro il Governo a tempo sei mesi per emanare una serie di disposizioni di regolamenti congruenti
Per l'avvento della moneta unica europea quindi fino al diciannove giugno noi dobbiamo attendere gli esiti delle decisioni governative sapendo che questa è materia estremamente delicata
Ecco alcuni aspetti tipicamente fiscali e contabili che porto alla vostra attenzione
La normativa italiana non prevede alcuna specifica regola in termini di tenuta della contabilità in merito alla relativa moneta di conto quindi la compatibilità può essere espressa in una valuta diversa dalla lira o in più valute diverse fra di loro
In tema di redazione di bilancio tuttavia il Codice civile all'articolo due mila quattrocentoventitré ultimo comma prevede che il bilancio deve essere redatto solo in lire
Salvo la possibilità data l'articolo due mila quattrocentotrentacinque di pubblicare il bilancio anche in ECU
Pertanto già nella fase transitoria quindi già dal prossimo anno
La norma offre agli operatori la possibilità di scegliere secondo il proprio personale convincimento la munita di conto
Dalla vigente normativa fiscale italiana invece desumibile il principio secondo cui la contabilità debba essere tenuta ordinariamente in lire
Un segnale in tal senso è offerto dal disposto dell'articolo settantasei comma due ultimo periodo del fluire
In base al quale per le imprese che trattengono in modo sistematico rapporti in valuta estera è consentita la tenuta della contabilità plurimo unitaria con l'applicazione del cambio di fine esercizio ai saldi dei relativi conti
La normativa necessita quindi di un adeguamento urgente al mutato scenario che emergerà con la fase di transizione all'euro
Nel libro verde il libro verde pubblicato dalla Commissione europea nel giugno del mille novecentonovantacinque è previsto che tutte le operazioni la contabilità
Debbano possono essere fatti in euro già durante la fase di transizione
Contrariamente a ciò tutte le autorità
Pubbliche intendono posticipare l'accettazione delle dichiarazioni fiscali in euro al due mila zero zero due
Cioè al termine della fase transizioni di transizione gli faccio osservare una stridenti dicotomia tra ciò che il libro verde e ciò che ha deciso di fare la pubblica amministrazione in materie di dichiarazioni fiscali
In sintesi alcuni principi generali recepiti dall'Italia vengono qui esposti principio generale nessun obbligo nessuna proibizione
Possibilità fin dalla fase di transizione di utilizzare l'euro nei pagamenti della pubblica amministrazione richiedere versamenti in euro la pubblica amministrazione comunicare con la pubblica amministrazione in euro
Altri aspetti vedo che il tempo corre drammaticamente altri aspetti sono sulla capitale sociale
Tecnicamente l'operazione di materiale conversione in euro del capitale sociale determinerà problemi di arrotondamento
Ecco l'acquisto da parte della società con meccanismi similari all'acquisto di azioni proprie l'arrotondamento effettuata a livello di singole azioni o quote di imputazione riserva legate delle legate alle differenze complessive
L'eliminazione del valori nominali in ogni a singola azione o quota per esprimere tale valore in una frazione di capitale sociale
Alcuni aspetti tipicamente fiscali ecco sottolineo che la federazione europea dei revisori e individuati alcuni temi di particolare interesse l'armonizzazione delle eliminazioni delle distorsioni alla concorrenza determinati da vantaggi fiscali
La valuta di conto delle dichiarazioni fiscali criteri di conversione l'arrotondamento della data di effettiva di affetto obbligatoria per presentare le dichiarazioni pagare le imposte in euro
La modificazione letterale di testi normativi ogni qual volta vi sia un riferimento a valute nazionali da convertire in euro
L'atteggiamento sanzionatorio per errori commessi nella fase di transizione alla moneta dalla moneta nazionale all'euro tutti gli aspetti considerati dovevano essere necessariamente ed obbligatoriamente regolamentati dagli Stati
Via imposte indirette gli effetti in materia di IVA per i cosiddetti regimi del margine dovranno essere chiarite le modalità di conversione delle operazioni a cavallo
Nella determinazione dei plafond degli esportatori abituali sono opportune precisazioni sui metodi di conversione per dare la necessaria certezza agli operatori effetti distorsivi sul calcolo del pro rata per le differenze tra i singoli stati europei sulle imposte dirette dobbiamo dire che il trattamento delle differenze su cambi particolare
Le operazioni di conversione porteranno certamente alle dalla evidenziazione differenze positive e negative di cambio
Ti faccio osservare che l'euro dal punto di vista fiscale produce i suoi effetti no nel novantanove ma nel novantotto infatti al trentuno dicembre domandò del novantotto
Gli utili o le perdite su cambi si intendono realizzati dal momento che evidentemente i tassi di conversione sono noti prima della chiusura di bilancio
Ecco
Ciò posto pare certa la tassazione immediate di integrale delle differenze realizzate anche in riferimento a quanto già citato in paragrafi precedenti trattamento dei costi legati al cambiamento potrebbe essere possibile prevedere a livello legislativo
La fruizione di un credito d'imposta o dura o di una detassazione del reddito calcolate in rapporto alle spese legate al passaggio alla moneta unica europea per tutte quelle imprese che evidentemente passano all'Euro prima della obbligatorietà altri aspetti sono legati agli ammortamenti in Italia e valori contabili delle immobilizzazioni legati ai costi storici sono inadeguati ad esprimere valori attendibili su cui calcolare gli ammortamenti
è cosa nota infatti che il procedimento di ammortamento delle immobilizzazioni risponde ad una pluralità di scopi tra cui la ripartizione di un costo di natura poliennale nel tempo
E la creazione di autofinanziamento dall'età tale da consentire il rinnovamento delle immobilizzazioni
L'inadatti l'inattendibilità del costo storico risulta determinato dall'inflazione che rende non più attuali costi di acquisizione degli impianti esistenti
L'ultima leggi di rivalutazione monetaria che abbia avuto applicazione generalizzata del mille novecentottantatré ne consegue
Che la quasi totalità delle imprese italiane evidenzia valori storici inadeguati agli scopi sopra precisati tenuto conto degli elevati tassi di inflazione
Che l'Italia ha sperimentato in questi quindici anni e fino a poco tempo fa
In mancanza di un provvedimento di rivalutazione monetaria su cui sensibilizzo la vostra attenzione che tenga conto dell'effettivo tasso di inflazione e del violento deprezzamento del cambio della nostra moneta in quest'ultimo quindicennio
Le imprese si troverebbero quindi ad essere penalizzate rispetto ai loro concorrenti europei
Il passaggio all'euro infatti non consentirà più rivalutazioni monetarie cristallizzano definitivamente i valori contabili sulla base dei tassi irrevocabili di conversione
Ecco alcuni altri aspetti
E poi concludo la mia breve relazione relativamente alla pubblica amministrazione ci porta a dire che l'euro costituisce per la pubblica amministrazione alcune sfide ma anche alcune straordinarie opportunità
L'avvento della moneta unica europea contribuisce a rendere decisamente più chiara e trasparente la competizione tra i sistemi istituzionali caratterizzata dal processo di integrazione economica europea i riflessi della mi dell'Euro
Sui costi della pubbliche amministrazioni sono destinati ad essere maggiori di quelli determinati da meccanismi sanzionatori o di diritto amministrativo
Una una sfera importante che i prezzi e le tariffe dei servizi pubblici denominati in euro consentiranno un confronto e una trasparenza maggiori nella verifica dei risultati dell'azione di risanamento
Le retribuzioni costi anche tutte le dinamiche salariali
Saranno più chiari con evidenti dirette implicazioni sulla contrattazione le commesse pubbliche la mobilità i meccanismi di incentivazione di organizzazione di innovazione amministrativa e tecnologica dei diversi Paesi
L'ingresso definitivo dell'euro per la pubblica amministrazione come è noto si avrà solo nel due mila zero zero due quando tutta la macchina amministrativa potrà recepire l'utilizzo del nuovo numerario
Tuttavia prepotenti questioni appaiono ad oggi non ancora pienamente definite
L'utilizzo da parte di cittadini ed imprese dell'euro su base facoltativa nel periodo di transizione
Primo aspetto la possibilità di pagare le tasse in euro secondo aspetto l'intero comparto dei trasferimenti erariali terzo aspetto il ruolo della tesoreria unica e la formazione delle risorse
Non sfugge che il passaggio chiave per il rispetto degli impegni europei sta nella capacità operativa degli uffici pubblici di rispondere con immediatezza allestiti della moneta unica che per il suo simultaneo totale impatto è un banco di prova
Più consistente di tanti grandi riforme amministrative sempre annunciate e mai eseguite
La tradizionale difficoltà del sistema pubblico italiano a gestire in modo soddisfacente le innovazioni e la centralità degli apparati ministra attivi nel processo di introduzione alla moneta unica
Dovranno essere riviste in relazione alle nuove flessibilità alcuni aspetti sono relative alla preparazione adeguata e tempestiva
Le linee guida del passaggio per la pubblica amministrazione dovranno essere chiare definite la revisione legislativa e del regime sanzionatorio gli investimenti in comunicazione coinvolgimento del personale periferico dialogo con gli operatori economici verifica del grado di soddisfazione degli utenti
L'ammodernamento del sistema fiscale
L'impatto decisivo deriva dalla capacità della macchina amministrativa di integrare la transizione all'Euro Comini programmi di riforma istituzionale che oggi investono la pubblica amministrazione
Sapendo che sul livello di efficienza raggiunto questo sarà una misurazione oggettiva e strutturato di adeguamento funzionale la pubblica amministrazione sarà giudicata da tutti i cittadini
Un'ultima riflessione che porto
La vostra attenzione che l'avvento della moneta unica europea contribuisce a determinare un quadro di stabilità economica finanziaria in questo quadro di stabilità economico-finanziaria
Le imprese saranno sollecitate agli investimenti di lungo periodo
è indubbio che la diminuzione del costo del denaro
L'inflazione sotto controllo perché rientra tra i criteri predeterminati dal Trattato di Maastricht
Il la il i conti in ordine
E soprattutto e soprattutto la diminuzione o meglio l'annullamento del rischio di cambio
Genera dei fattori che in economia si chiamano fatto di virtuosi per spingere l'investimento di lungo periodo investimento di lungo periodo sta a significare che d'ora in poi per risolvere il paradigma dell'euro
Le imprese dovranno attentamente e valutare la strategia di medio e lungo periodo in un momento in cui peraltro la strategia di medio e lungo periodo
E fosca e tendenza di problematiche anche sul piano squisitamente locale quindi
Se da un lato l'euro
Comporta degli effetti positivi sul versante finanziario dall'altro l'ingresso della mole nell'ingresso dell'Italia nell'Unione monetaria europea non fa altro che catalizzare anticipare e porre in drammatica evidenza un quadro veramente di grande fragilità del sistema imprenditoriale e del sistema creditizio italiano
Dal momento che non potrà più essere veramente definita nessuna ulteriore
Difesa di un sistema che finora ha prodotto consistenti risultati tali da far giungere l'Italia tra i cinque paesi più industrializzati del mondo grazie
Avete sentito il rappresentante del Polo poi quello dell'Ulivo e adesso sentite il rappresentante della lega Nord per l'indipendenza Padania così avete avete il quadro d'insieme io sono abituato alla sede per iscritto le cose che dico anche perché spesso cito dei numeri quindi dovreste prendere dalla cartelletta tre documenti che dovreste Verlaine
Uno c'è scritto camere i deputati ed è una relazione di minoranza nell'ultima legge finanziaria
Poi ci sono due fogli che citerò che sono piuttosto importante uno riguarda la pressione fiscale proprio lo riconoscete perché c'è scritto pressione fiscale vera
E il terzo che quello con cui parto non riconoscete perché da una parte c'è scritto vediamo come è stato fatto risanamento dei conti pubblici nel cosa piuttosto importante questa mentre dall'altra parte in fondo in basso vedete due diagrammi dove c'è la classifica dei debiti accumulati sul PIL e la classifica del deficit sul PIL e partirà proprio da questo
La settimana scorsa l'Istat ha dato i dati ufficiali di finanza pubblica e sui giornali e sulle televisioni e manco avessimo vinto la terza guerra mondiale no ritagli accentrato il due virgola sette per cento sul perché ricordate proprio una cosa incredibile
Al PAC cominciava a ragionare su questo perché piuttosto importante
è vero che l'Italia ha centrato il due virgola sette per cento sul PIL però quello che nessuno dice è che lo hanno centrato tutti
Esclusa la sola Grecia
Però la Grecia molti meno debiti dell'Italia tanto per intenderci non ecco tra quelli che hanno centrato il rapporto deficit PIL tolta la Grecia l'ultima è la Francia e la penultima e l'Italia tutti gli altri stanno molto meglio di noi
Questo rapporto lo sapete in una una scala da zero a cento vale dieci perché fotografa il risultato di un anno in quell'anno si è avuto questo risultato no abbiamo generato cento di ricchezza
Invece di spendere tanto di più sono riuscite a spendere solo centodue virgola sette abbia speso un pochino più della ricchezza generata
Ma è chiaro che il parametro più importante quell'altro quello dei debiti accumulati in tutta la vita no sul prodotto interno lordo perché quello ha dentro il novantasette e tutti gli anni precedenti ecco in quel rapporto che quindi vale novanta in una scala di cento signore il massimo è sessanta per cento e noi siamo a centoventidue se lo superiamo giù
Di molto il superiamo addirittura il doppio del massimo consentito la Grecia sta meglio di noi
E dietro le notiamo solamente il Belgio però il Belgio nel novantasette ha fatto un due punto uno del rapporto deficit PIL due punto uno rispetto al nostro due punto sette
In proporzione invece la metà dei nostri disoccupati e soprattutto il parametro del prodotto interno lordo pro-capite del Belgio del quaranta per cento superiore a quello dell'Italia
Questo lo dico solo perché
Non è giusto imbrogliare in questo modo i cittadini cioè veramente perché io che anche qui stamattina ho sentito dire a i conti pubblici sono in ordine eccetera senior noi siamo i peggiori in assoluto dell'unione monetaria
Non facciamoci illusioni siamo conciati da buttar via non facciamoci illusioni e non c'è stato nessun esimo risanamento sono solo stato mentale delle tasse dopo lo vediamo in dettaglio questo non finché questo mi serve per partire con il ragionamento che voglio sviluppare noi siamo violente in assoluto gli urti non facciamoci illusioni
Noi se siamo fuori dall'Unione monetaria lo dicono tutti siamo rovinati ed è vero perché la nostra impresa avranno maggior costo del lavoro un maggior costo del denaro una maggior pressione fiscale
Ma se noi entriamo conciati come siamo conciati noi siamo rovinati ancora più in fretta che se restassimo fuori perché richiamo al mercato interno
Le nostre imprese non possono competere perché devono sopportare una pressione fiscale molto più alta degli altri e dopo faccio vedere quel parametro sulla pressione fiscale reale
E abbiamo un costo lavoro più alto degli altri perché per dare cento euro nostro dipendente le nostre aziende pagano
Pagheranno come paiono oggi duecentoquindici euro mentre i nostri concorrenti per dare cento euro loro dipendente avranno un costo centoquaranta centocinquanta esattamente come oggi la differenza sono contributi sociali
Tasse l'ora quando siamo intonacato interno Tessa moneta
E due svantaggi competitivi drammatici come una pressione fiscale molto più alte un costo lavoro più alto significa che i nostri concorrenti fanno più utile non mani prenditori quando fanno più utili checché ne pensi Bertinotti o qualcun'altro non è che fanno il giro del mondo con la delle bionde quando fonti utili cosa fanno prima roba investono
Ricerca sviluppo di nuovi prodotti nuove tecnologie nuove cicli produttivi nuovi macchinari
E noi invece non possiamo investire perché facciamo meno utili ammesso e non concesso che facciamo utili
Risultato arrivano sul mercato del mercato interno prodotti che noi non siamo in grado di fare quindi il Paese perde di competitività e quanto un Paese perde di competitività prima non assumi poi licenzi quei chiodi Pano palline pensione salta per aria tutto
In questo devo dire
Tra le relazioni che mi ha preceduto e del Polo e dell'Ulivo sono decisamente molto più vicina a quella del Polo perché anche Armani sostanzialmente ha detto più o meno le stesse cose
Quindi poi dibattiamo ci sarà del dibattito però punto di partenza e questo noi siamo la mente conciati male stiamo perdendo competitività adesso se prendete il documento sulla Camera della della lezione finanziaria perché ci son dei documenti che vorrei farvi vedere
Qui si parte
Con la dichiarazione fatta adesso no al primo paragrafo è il sistema Paese perde competitività Pepe non approva basta guardare a pagina diciassette uno studio che ha fatto
L'Economist Intelligence Unit sulla competitività nell'attrarre nell'attrarre le imprese
Signore se voi guardate
L'Italia
Era al ventinovesimo posto preceduta dalla Corea del Sud dall'Argentina da Israele Thailandia Portogallo Taiwan Malesia Cina
Ci cioè questi sono dati scusate non della lega questi sono dati dell'economista tanto per per chiarire quindi non facciamoci illusione
E perché perdiamo competitività per i motivi che ho detto prima no pressione fiscale eccessiva
E compagnia bella
Adesso dobbiamo ragionare sul risanamento perché questo è piuttosto importante perché tutti dicono che è stato risanato questo Paese
Se voi
Prendete questo fogliettino dove c'è il dettaglio del risanamento dei conti pubblici
Questo lo aggiornato proprio all'altro giorno dopo lady dopo le le diciamo le notizie che ha dato lista
Se vedete la percentuale su cento lire di risanamento
Quarantanove virgola sessantatré per cento del cinquanta per cento viene fuori dal momento pressione fiscale
Questi sono dati di Ciampi e ora mi capite che chiunque dei presenti in aula e capace di risanare aumentando le tasse il problema è porsi la domanda di che cosa succede aumentando la pressione fiscale se dobbiamo rinunciare al golfino di cachemire chi se ne frega
Ma segmentato le persone fiscale si riducono i consumi delle famiglie come si stanno riducendo maniera drammatica Rodano possiamo dire che se ne frega
Perché se le famiglie non consumano i negozi non vendono nei negozi uno fanno ordinare in prese le imprese non vendono no è evidente questo come consumi sulle famiglie
E l'altro effetto ce le abbiamo sulla capacità di investimento delle imprese
Siamo impresa una pressione fiscale eccessiva non investe e sono investe abbia visto prima non tira fuori nuovi prodotti nuove tecnologie eccetera e quindi perde competitività cinquanta per cento quindi viene fuori dalla dal momento pressione fiscale
Quattordici ottantanove dei quindici per cento questo non lo dice nessuno viene fuori dalla riclassificazione contabili cioè Giarda che a fare il suo mestiere anche abile è andato all'Eurostat e ha concordato un nuovo e diverso modo e fare il bilancio italiano concordando cinque riclassificazione cioè cinque modi diversi rispetto l'anno prima
Che hanno generato una riduzione di zero sessanta di peso cioè se l'anno scorso avessimo fatto bilancio allo stesso modo non saremo partite da sei settanta ma saremmo partiti da sei a dieci ecco
Cosa sono queste riclassificazioni contare un esempio banale
I titoli di Stato zero coupon
è stato concordato con Eurostat che vengono classificate come interessi e sono contabilizzate al momento del rimborso allora se lei io son ci Antelami da ottanta lire oggi
Sette marzo io le do un bel titolo zero coupon con su scritto questo vale cento lire al trentun dicembre novantanove
Il mio costo e venti lire
Però se io concordo con Eurostat che queste venti lire le contabili già al momento del rimborso al trentun dicembre novantotto io sembro Angelo e la finanza
Mi ha dato tanta lire l'ho messo in banca ma reso interessi attivi costo zero sono fenomeno no
In realtà non sono nemmeno Mago di Oz perché o semplicemente non ho non ho contabilizzato per competenza un costo Torino cioè mica tanto tunica tanto a capire se la decreti ecco e questo è stato fatto per le Ferrovie dello Stato è stato fatto per un sacco di voci che valgono
Questi questi i undici mila settecentotrentacinque miliardi che vedete qua e questo lo dice il ministro del Tesoro e non lo dice né Armani ne Forza Italia nella lega su documenti ufficiali
Se se con se qualcuno non è d'accordo e pensa che le riclassificazioni contabili siano ricchezza vera tacere stasera va a Catania con amorosa o col moroso
Va nel più bel ristorante Catania
Prende vini prelibati mangia cose squisite al momento di pagare fa scusi se non le spiace io la pagherai con una riclassificazione contabile del Prodi o del Ciampi saliva bene vuol dire che a ricchezza vera
Se non gli va bene rimandano in cucina a lavare i piatti o chiama la polizia volgere che non è ricchezza vera no
Ecco e a questo punto siamo già arrivati a siamo già arrivati a al novanta per cento ah no scusate poi c'abbiamo un venticinque per cento di riduzione degli interessi
Ah quindi ritorno a dire sono interessa son venuti in tutto il mondo e per fortuna sono diminuite anche da noi tre mete c'era da mettere un dito nell'occhio no perché son diminuiti in tutto il mondo perché prima la Germania dovendo risanare la Germania dell'Est chiamava capitali quindi offriva tassi alti
L'Italia per pagare le pensioni sono le pagava ha offerto tassi in proporzione ancora più alti
La Germania del Senato la Germania dell'Est e abbassato i suoi tassi essendo se andate al traino abbiamo passato più che in proporzione anche nostri questo vale venticinque per cento risanamento ma non è che uno è bravo che so io son di metti tutto il mondo i tassi indennità anche Renault loro vedere cosa succedeva se non diminuivano no e siamo arrivati al novanta per cento del risanamento quello che avanza dieci per cento il saldo netto tra tagli alle spese che però non ne ho trovati
Spese rinviati al futuro che sono i famosi residui passivi e voi sapete che Italia della ce lo fa per Cassano se uno di voi ha un bell'appartamento qui a Giardini Naxos di costo un milione al mese d'affitto il vostro sito di dodici milioni all'anno
Se voi pagate l'affitto solamente fino alla fine di settembre e poi andate avanti però a viverci senza pagar l'affitto alla fine dell'anno avete pagato nove milioni d'affitto domanda avete risparmiato tre milioni avete un debito di tre milioni no
Il tesoro ha chiuso i rubinetti non ha trasferito soldi al Comune Provincia Regione Anas e compagnia bella e protetto ho risparmiato voler risparmiato ai debiti infatti sono residui passivi no
Il povero Ciampi poi usando han dovuto andare a Francoforte a Londra eccetera spiegare 'sta roba dei residui passivi ma già poco spiega
Do dal dare quattrini non le ho date invece rinvio
Sono
Però questi il rinvio di spesa è stato ben superiore al dieci per cento perché è dovuto finanziare nuove spese Giubileo Banco di Napoli e compagnia bella e assistenza al Mezzogiorno che non ha dato nessun effetto però io credo che bisognerebbe poi ci arrivo anche questo non al sud il problema secondo me non si può risolvere continuando con la politica dall'assistenza perché tu in questa maniera finanzi finanzi consumi fece una finanziare lo sviluppo vero mica i consumi e trenta ci siamo mica
E questo era il discorso delle delle sarà netto che però mi sembra importante altrimenti
Altrimenti non sappiamo più dove dove andiamo a finire no
A questo punto a questo punto c'è da dire una roba la pressione fiscale vera nel nostro Paese quanto è perché le aziende scappano abbiamo cenato brevemente ieri però e e tra l'altro quello trovate anche in questo in questo bellissimo libretto a pagina settantotto quindi voglio dire hanno toccato veramente tutti gli amici qua io gli ho dato una la tabella più completa solo perché ha avuto più tempo per guardare non vedete foglio dove c'è pressione fiscale vera qual è il problema il problema è che la pressione fiscale ufficiale in Italia oggi lo ha detto listato venerdì scorso il quarantatré virgola tre per cento sul PIL ma dentro il PIL signore c'abbiamo al nero
Perché un diciotto per cento del PIL è stato rivalutato per considerare l'economia sommersa di questo diciotto per cento qualcosa e comunque tassato in mentre un noto nove per cento e proprio a Nerone rompa le tasse signore
E chiaro che che chi fa mio non paga mica le tasse no ma se io faccio quarantatré per cento ed entro cento c'è gente che non paga le tasse la pressione fiscale non è quarantatré per cento è di più quanto è non secondo la lega ma secondo il Consiglio nazionale dottori commercialisti sede via policroma
Hanno pubblicato uno studio Lino che per riprendere cosa che la Lega dice a cinque o sei anni no voi lo vedete qui ci sono due ipotesi la prima ipotesi hanno corretto il PIL del ventidue virgola tre per cento perché questo è il dato delle delle ore di lavoro invero chi è che ha detto Lista Pannella sorti una relazione
E quindi hanno detto il ventidue tre per cento del PIL rivalutato quindi se vogliamo novantasette il pile invece di essere un milione novecentocinquantasette tolto il ventidue virgola tre c'è una correzione quattrocentotrentasei mila e si arriva a un milione cinquecentoventi
Se abbiamo un quarantaquattro per cento di pressione non lo calcoliamo su un milione nove ma sono
Quanto cinquantasette per cento vuol dire che non abbiamo la speranza dipingendo dovrà farlo da sola prendere l'Atlante e decidere dove mi creiamo perché non ci può essere a regime nessuna impresa che resiste in un Paese dove la pressione fiscale cinquantasette per cento non esiste
Non esiste in natura proprio non è possibile perché perché siamo nell'Unione monetaria come giustamente ha detto ha detto prima Armani ci fanno entrare per motivi politici non perché rispettiamo i parametri
Mercato interno pressione fiscale
Capisce lo storia vedere IRAP amiche prima che scatti ma da sette per cento noi chiudiamo tutti e buonanotte no ce ne ce ne andiamo
Un'altra ipotesi va be'si arriva quarantanove quindi le stesse no quindi questo problema della pressione fiscale è veramente veramente grosso allora a questo punto vediamo un attimino vediamo un attimino che cosa fare
In un Paese organizzato in questa maniera ci sono problemi ci sono problemi di pagamento e pensioni ci son problemi sanità c'è problema di disoccupazione e quando Bertinotti ha fatto l'ultima crisi lui parlava di tre problemi il lavoro nel Mezzogiorno
La sanità e le pensioni se Bertinotti invece sollevare questi tre problemi ne avesse sollevati altri tre Milan secondo me sarebbe stato uguale perché tutto riconducibile ha un solo problema e del lavoro del Mezzogiorno
Perché è chiaro che con lo stato organizzato in questa maniera noi mandiamo noi il Paese manda risorse finanziarie assunta è chiaro che se il Sud avesse lavoro
Non te le manda risorse finanziarie ma riceve risorse finanziarie perché se c'è lavoro si paga le tasse per più tasse si pagano i contributi sociali e con queste risorse finanziarie è ovvio che risolve i tutti i problemi no le pensioni la sanità e compagnia bella quindi secondo noi
E l'abbiamo questo questo documento la mia relazione minoranza finanziare non l'ho scritta per questo convegno e datato novembre no però la conclusione è che il problema più grosso del lavoro del Mezzogiorno anzi è l'unico problema il problema dei problemi
E questo punto sarebbe giusto discutere sulle varie soluzioni
A me mi mi scoccia un pochino quando sento dire che la lega in cui lista razzista stupidate del genere noi con la proposta di secessione consensuale facciamo una proposta tecnica
Uno è autorizzato a dire che non è d'accordo su questa proposta tecnica naturalmente non autorizzato secondo me a dire che agonismo che razzismo addirittura che come è scritto la fila Sicilia di oggi che è offensiva
La Terna proposta tecnica no cioè diciamo dobbiamo fare qualcosa di strutturale perché la politica degli aiuti
Non serve a niente
Io qui avevo citato
Lo vedete a pagina pagina quattordici due personaggi sicuramente notti qua Giorgio Amendola che diceva che da soluzione della questione meridionale non è alta non è quella di un intervento dall'esterno o dall'alto
A mezzo di un ente speciale de di ridurre o che so io no ma la via un'altra quella di permettere alle stesse popolazioni meridionale di operare il rinnovamento il progresso economico di quelle regioni quindi più responsabilità
E l'altra De Feo delle del successo industriale Rinaldi di Napoli che invece giustamente dice introdurre Mezzogiorno fattori di convenienza per lo sviluppo economico l'ora
Gli ingredienti dovrebbero essere due no più responsabilità e fattori di convenienza economica
Secondo noi con il nostro Progetto la nostra proposta come voterà la proposta no di secessione consensuale si realizzano i due problemi di due obiettivi maggior responsabilità perché è evidente non non deve più dire Romano mi capisce Roma lontana Roma mi deve aiutare
Sei tu lo stato e se tu che devi capirti ad aiutarti
E la convenienza economica perché è una moneta più competitiva è logico che attira più investimenti che attira più capitali che attira più turismo che aiuta le esportazioni
Voi pensate che tre signori tra i giornalisti che non sono per niente della lega ma anzi son contro la lega no Turani che scrive su la Repubblica l'ambasciatore Sergio Romano sulla stampa e levi sul correda la sera in tempi diversi
Hanno scritto che se si realizzassero proposto di doppia moneta della lega nord Bossi avrebbe una statua in ogni piazza del Mezzogiorno mentre verrebbe maledetto a nord
Perché l'impresa e la Padania verrebbero tutti assoluta se hai più responsabilità e hai una moneta più competitiva questi abbastanza evidente
Ora questo in parte è vero
Mentre non è vero quello che dicevano che avremmo rovinato completamente le imprese del Nord perché molti farebbero prima molte quelle con sul cono produzioni sofisticate eccetera magari per il momento resterebbero lì ma poi dopo e l'intervento del mercato che che che che che fa arrivare a delle conclusioni nel nostro progetto è chiaro che noi prevediamo comunque dei trasferimenti di solidarietà perché se domani si firma il trattato di secessione dopodomani su dalla sua moneta più competitiva non è che dopo domani sera l'economia esplosa no c'avrà comunque degli anni e come si pagano le pensioni
Quindi noi prevediamo alla torta tanto dei trasferimenti di solidarietà per gli anni necessari finché l'economia non parte questa è una proposta
Quello che a me ritenendo qui da un po'di fastidio è sentire che qui c'è del razzismo che qui c'è dell'egoismo o addirittura dico oggi sulla Sicilia vedo scritto proposta offensiva sua dopo c'è il dibattito qualcuno mi deve dire perché vi sentite offese
Il punto però per arrivare a capire completamente la proposta dell'ultima robe forse mi collego a quello che ha detto Armani prima enti che ora parliamo domani perché è chiaro che dobbiamo ragionare in termini d'Europa no al mai tu dicevi prima che con l'euro lei nazioni d'Europa saranno ancora più litigiose
è vero
Ma è e l'Europa che non deve più delle nazioni
Cioè il problema è Europa delle nazioni o Europa dei popoli è chiaro che se ne vogliamo avere un'Europa
Con dentro il pazzo avvolto nel tricolore francese
Che sono Papalia mi dà un altro ergastolo il pazzo avvolto nel tricolore francese che gira l'Europa dicendo Mayor datur mondo e tre del rinnovo vede la frase eccetera cioè gli egoismi degli Stati-nazione
Che però o è tricolore sempre sempre vincerà le stesse scusate meno sì abbiamo l'Europa delle Nazioni non ci siamo più ragione Armani
Cioè andiamo verso la causa
Cosa adesso dopo Sequeri poi dopo se vuole può intervenire però la prosegue per intervenire io ti sto dicendo qual è il il mio ideale ecco mettiamola così se poi mi dice materno ai bavarese Solferino ignota allora tu dice se come Sophie Rimini otto loro faccio il filmino tanti ho capito invece noi che siamo dei sognatori il nostro mestiere a realizzare i sogni speriamo dando il buon esempio di far cambiare anche il modo di agire dei bavaresi ecco mettiamola così no
Quindi ne vorremmo un'Europa delle regioni allora Agrigento è una città d'Europa che fa parte di una regione d'Europa che si chiama Sicily
Ruhpolding una città d'Europa che fa parte di una regione d'Europa che si chiama Baviera così come non so Siviglia una città d'Europa che fa parte di una ragione d'Europa che si chiama andalusi no
Alla base dei popoli le città d'Europa dentro le regioni d'Europa e sopra ai il Parlamento di Brussel dove vengono approvati i principi dello Stato federale Europa questi principi poi vengono recepiti nelle varie regioni d'Europa
Nel rispetto del modo di intendere la vita delle tradizioni della qualità come è giusto che sia la ricchezza nostre questa no
Cioè voglio dire
La Lombardia riversa siciliano di comica che meglio o peggio riversa così come la Sicilia diversa dall'Andalusia dal Kenta dall'Essex e compagnia bella no queste la ricchezza d'Europa se avessimo dei principi approvati a Brussel che poi ognuno recepisce a casa sua
Giustamente come vuole lui però il principio vincolante no il collante tra le regioni d'Europa
Ecco che si crea uno stato armonico
Che ci porta veramente lontani è un esempio di questi principi sono poi non è chiaro il concetto no sia prossima si approvano il principio che l'istruzione deve essere obbligatoria non so fino diciott'anni in ogni regione d'Europa
Poi dopo magari in Sicilia si decide che a insegnare in aula ci devono andare solamente professionisti che fattura uno che fatturano il governo siciliano in questo caso perché la Sicilia ha scelto una scuola privata rinfaccia di ma
Se invece in Baviera dicono che in aula insegnare ci devono andare solo persone che sono a libro paga del governo bavarese vuol dire che hanno scelto scuola pubblica ognuno fa quello che vuole come è giusto che sia però è importante che il principio filologo lo rispetti facendo così noi mettiamo dentro la politica il principio della concorrenza
Che è un principio di destra
In principio giustissimo perché la concorrenza genera sempre più efficiente e più efficienza no
Se per recepire i principi del Parlamento di Bruxelles la Sicilia faranno so dieci scelte e poi vede che queste cinque di questi che ci son perfette ci copiano e le altre cinque invece c'è gente che fa meglio e si cambierà le cinque per copiare gli altri no cioè
Ai più efficienza nel sistema ma questo lo realizzi solo con una Europa delle regioni che il punto in cui vorremmo arrivare
Ma se è quello il punto dove vorremmo arrivare
è inutile star qui a rimandarla col tricolore con i sacri confini al padre eccetera perché comunque la storia le chiuderà questi Stati nazione non ci saranno più siccome noi speriamo che questa sia l'indirizzo della storia faccia questa proposta tranquille che tanto che tanto è destinato comunque a finire poi uno mi dice ma mio nonno è morto per l'Unità d'Italia sull'altopiano di Asiago ho capito diciamo grazie intestiamo le vie e le piazze ridiamo la pensione fino alla decima generazione detto questo siccome peso concludono se come guardando avanti abbiamo l'unione monetaria che parte Sebastian dentro in questa maniera siamo rovinati se sono fuori siamo rovinati e dobbiamo fare qualcosa per evitare attenzione non è che per la lega nord l'economia era roba più importanti ne ho parlato solo di economia però i valori veri sono mica queste no i valori sono la cultura la tradizione la solidarietà la famiglia e compagnia bella
Ma quando un disoccupato non arriva alla fine del mese non ha da comprare le scarpe per i figli e non ha da mangiare il pensionato non ce la fa
Ecco che allora l'economia diventano allora importante
E allora sarebbe utile
Dare un'occhiata anche all'economia
Detto questo in questi giorni e promette Point
Praticamente il nella loggia farà qualche dichiarazione interessante non lo so detto questo
è ovvio che a noi della lega nord tutto ciò che va verso l'efficienza ci va bene dal più piccolo decentramento su su fino alla secessione nel termine che le ho proposto è ovvio
Non ci permettiamo di raccomandare la secessione per dare a mezzogiorno uno strumento in più che quello di avere una moneta più competitiva che ti degli investimenti
Protti è chiaro che tutto quello che va in quella direzione ci va bene il problema è che a Roma non vogliono cambiare assolutamente niente di niente di niente di niente voi pensate che i sindaci a casa all'ora nominati dei cittadini eletti ai cittadini
Donde il Comune non contano niente perché chi comandano solo i segretari generali che non dipendono dal sindaco ma dipendono del ministero degli Interni
Cioè e Sorrento ancora Sodano e basta pensare l'ultima roba io dico per far per fargli capire che proprio Roma non vogliono fare assolutamente niente è il testo dalla Bicamerale
Se voglio riprendete il foglio da cui siete partiti quello dove in fondo c'erano le classifiche eccetera voi trovate l'articolo nove sessantadue della Bicamerale sulla Bicamerale ha fatto un gran parlare no presidente la francese all'inglese eccetera
Il Polo Pagliarini che se ne intende poco dice a me cosa me ne frega di come nomino presidenti finché non so che poteri hanno i presidenti
C'è quindi ma abbiamo un pochino dove vanno i club dovevano finire i quattrini e poi casomai se ne riparla i quattrini sono gestiti nell'articolo sessantadue ripidi con breve cosa perché facendo avevo leggere però perché così si capisce meglio
Il comma due a premere nel comma due è perfetta
Se ci fosse solo queste api giuro io smetto di fare politica tono lavorare perché ho raggiunto tutti gli obiettivi no Comuni Provincia e Regione stabiliscono e applicano tributi entrate proprie il meccanismo dovrebbe essere comuni Province Regione stabiliscono entrate proprie ognuno si tiene il cento per cento delle sue tax
Poi tutti assieme con la massima trasparenza come è giusto che sia si decide
Lo si mette in comune per le spese generali dello Stato perché amica avremo l'esercito Veneto o l'esercito rigore spero no esercitare una spesa generale quindi fa finanziata mettendo in comune dei soldi delle spese generali
E poi magari non lo so Abbiategrasso a tante risorse Agrigento ne ha di meno è assolutamente giusto fare delle politiche di solidarietà di perequazione però con la massima trasparenza decidendo tutti assieme
Allora se tutti si tengono le tasse poi si decide cosa si mette in comune della solidarietà la perequazione spesa generale siamo a posto però se andate avanti guardate cosa hanno provato a questi signori dicono che essi Comune Provincia e Regione
Dispongono inoltre una quota non inferiore della metà del gettito complessivo delle entrate tributarie erariale nome e ho capito che non c'era più le entrate tributarie erariali ah ho capito che ognuno se teneva i soldi le sue tasse poi si decideva cosa mettere in comune
Allora cerca di capire meglio escludendo dal computo dei soldi che tornano indietro le risorse del riservare anno per anno le esigenze indivisibile la comunità nazionale indicate nel quarto comma Dianti cosa vedere quarto comma cosa dice no
Comma quattro sono sottratte
Quindi non torno indietro le risorse destinate a quattro cose no servizio il debito pubblico e qui già non si torna più indietro niente perché sono interessi passivi calamità naturale giustissimo esigenze connesse esecuzione la sicurezza del Paese e poi quella tecnici di se non è proprio l'assistenzialismo messo nella Costituzione
A interventi volti a favorire lo sviluppo economico sociale equilibrato sul territorio nazionale qui nella costituzionali l'assistenzialismo non c'è dubbio no
Punto di a costituire il fondo perequativo di cui il quinto comma demoni del quinto comma con legge fa il fondo perequativo
Dove sono erogati trasferimenti a favore della rete regionale nelle quali la capacità fiscale per abitante in Fiera inferiore a parametri il che vuol dire assistenza Mezzogiorno no
E poi pensate che addirittura in questo testo c'è il premio all'inefficienza
Perché c'è scritto ossia superiori costi necessari all'erogazione dei servizi che il Comune Provincia devono fare allora sindaco di Catania magari si fa un mazzo così efficientissimo e riesce a dare un certo servizio a cento lire pro capite
Sindaco di Napoli è troppo occupato perché deve andare in televisione un giorno sì e un giorno sì non ha tempo di razionalizzare e quindi lo stesso servizio lo da duecentocinquanta lire pro capite reggiano
Ossia ai superiori costi necessario l'erogazione di servizi diamo centocinquanta lire a Napoli perché non è efficiente
Detto questo non torno indietro più niente allora ce la nuova lettura del comma due no il Comune Provincia e Regione stabiliscono e applicano tributi entrate proprie cioè paghi le tasse come oggi
Pressione fiscale cinquantasette per cento non torna indietro niente l'economia del sud e non parte però comuni province regioni possono fare nuove tasse e quindi aumento ancora pressione fiscale e salta tutto per aria adesso capite perché e quelle della lega nord e invece di tornare alle professioni continuano a far politica perché noi non vediamo l'ora di smettere far politica sia ben chiaro grazie
Grazie Pagliarini la parola al
Senatore Enrico la Loggia dopo il senatore Enrico la Loggia
Ci saranno le conclusioni del presidente verrà il giorno vedrà
Beh innanzitutto un ringraziamento a lei sarebbe tutti gli organizzatori responsabili perché credo che questo incontro stia diventando molto più interessante di quanto Cornel più ottimistiche previsioni si era potuto immaginare
Io inizierò con una brevissima letture di alcuni dati
Che se non fossero talmente OP
Forse qualcheduno potrebbe ancora meravigliarsi
Ma il fatto è che questi dati per quanto di quindi largamente condivisibili vengono dalla Banca d'Italia e quindi danno un ruolo pregnanza
Di significato che diversamente se venissero da qualunque studioso studente non potrebbero dare lo faccio un po'provocatoriamente per poi fare alcune riflessioni
Prendo qualcosa in positivo dalle cose che sono state dette soprattutto da Armani niente da Pagliarini anche contestando alcune cose precedentemente dette facendo una mia personale sino a questo momento personale proposta non intendo con quella impegnare per intero al movimento di Forza Italia anche se sono ben convinto che all'interno di Forza Italia questa posizione sia largamente prevalente
Allora la prima notazione la vettura di poche righe che traggo da alcuni elementi forniti dalla Banca d'Italia
Secondo lo studio appunto dalla Banca d'Italia alleggerire il carico fiscale
Favorisce e favorire una maggiore flessibilità dei costi di lavoro in relazione alla produttività
Così come continuare sulla strada della semplificazione burocratica e delle regole che riguardano il mercato del lavoro
E quindi rafforzando l'azione di controllo dall'amministrazione per stanare le violazioni sono ricette attraverso le quali è possibile creare un contesto più favorevole all'attività produttiva incidendo soprattutto sulla causa principale del lavoro nero
Sull'eccessiva regolamentazione un carico fiscale elevato norme rigide e onerose per l'imprenditoria
è strano che facendo questo tipo di osservazione alla Banca d'Italia le continua a raccontare poi anche le Contini a scrivere ma il governo dalla Repubblica ne tenga così scarso contro inoltre attraverso audizioni del capo ufficio studi della Banca d'Italia Giancarlo Morgando alla Commissione lavoro dalla camera sull'indagine conoscitiva sul lavoro nero e minorile si sono forniti numeri e cause di un fenomeno che continua a creare effetti negativi sui conti pubblici e distorsivi sulla concorrenza e che stringeva la morsa soprattutto il Mezzogiorno
Dove i valori ancora in aumento segnano un ulteriore distanza come al Centro-Nord
L'Istat ha individuato che le posizioni non regolari sono per il sessantasette per cento fatta da secondi lavori
Il ventitré per cento sono lavori non dichiarati dalla impresa nel sei per cento da stranieri non residenti e il quattro per cento occupati non dichiarati
In testa ad ogni statistica il settore edile e il sud qui c'è una tendenza all'aumento dell'occupazione non regolare che contribuisce a differenziarsi dal nord
Un divario evidentissimo se si confrontano i dati delle più nere tra le più nere come come come lavoro nero naturalmente intenso regioni d'Italia e cioè la Calabria con il quarantasei per cento e la Sicilia con il trentotto per cento
Anche la Confartigianato per il suo verso da delle cifre sulle perdite nette dello Stato
Le posizioni abusiva o mentono al ritmo di quaranta unità al giorno il volume d'affari sottratto al fisco nel settore artigiano è pari a ottantacinque mila miliardi e proprio con evasione dell'Iva di otto mila novecentoquattordici miliardi
L'IRPEF evasa sfiora i quattro mila miliardi mentre quella previdenziale arriva a tre mila miliardi
E quell'assistenziale a più di
Di mille miliardi
Come per la Banca d'Italia anche per la Confartigianato la ricetta è quella della riduzione della pressione fiscale
Una scoperta come vediamo straordinaria
Che commentare lo stato italiano ha perfettamente recepito il ministro Visco ha perfettamente applicato io in questo vi devo dire che condivido o assolutamente alla posizione espressa qui
Dal collega Pagliarini i dati che lui ha citato sono incontrovertibile ufficiale e quindi non non meritano commento sa non presa d'atto purtroppo di quello che sul cari Correale della pressione fiscale
Una secondo osservazione che traggo da questi appunti e con riferimento alla ad un'altra cosa che sembra altrettanto ovvia
Come il peso del fisco possa ostacolare lo sviluppo dell'economia e qui il governatore della Banca d'Italia non proprio l'ultimo tra i cittadini italiani afferma che la pressione fiscale nel nostro Paese troppo elevata
Che può produrre effetti distorsivi sulle scelte economiche e ostacolare il recupero dell'economia sommersa
La tassazione troppo elevata il maggior freno allo sviluppo e alla nuova occupazione purtroppo le scelte dell'esecutivo vanno nella direzione opposta
Questo lo afferma Fazio non lo afferma il signor Rossi
Lo afferma Fazio vista l'introduzione del riccometro che toglie alle classi medie le prestazioni dello Stato sociale puntando dritto alla proletari interazione degli impiegati dei commercianti e dei professionisti
Il governo spinge ancora la leva delle tasse precludendo al nostro Paese la possibilità di competere quando ci sarà la moneta unica
Per ridurre la pressione fiscale la strada è una sola si tratta di ridurre l'incidenza delle spese pubbliche
Ed è proprio qui che il nostro Paese sta mostrando i limiti maggiori al di là delle manovre di casse tentativi di riforma strutturale sono miseramente naufragato queste riforme sono affossati e per il prevalere di interessi costitutivi
Variamente rappresentate all'interno della maggioranza dalle parti sociali questa osservazione nostra non certo dal governatore della Banca d'Italia che forse non si permetterebbe di dirlo forse anche pensando a Roma non di dirlo così chiaramente
E quando la politica economica dominata dagli interessi di parte del ristagno disoccupazione diventano esiti obbligati
Interessa infatti assorbono risorse sotto con lo sviluppo ogni lira di tassazione sui fattori di produzione e lavoro e capitale è un freno allo sviluppo è un disincentivo all'avvio di nuove iniziative ma se l'inflazione si è abbassata se il deficit pubblico si è ridotto come mai i conti non tornano
Perché non sono state rimosse le cause strutturali che frenano l'economia italiana così il deficit pubblico si è abbassato ma è aumentata la pressione fiscale impoverendo gli investimenti infrastrutturali l'inflazione è calata e i prezzi continuano a salire
Questa per quello che riguarda una notazione come dire di situazione rispetto al tema che qui è stato dibattuto su quale vorrei fare alcune riflessione
La prima e con un po'di Ronie anche mi consentirete
Dopo averne fatto sfoggio apprezzabilissimo anche l'amico e collega Armani né forse per spiegare meglio questo genere di argomenti sarebbe sufficiente esprimersi in buon italiano
Noi abbiamo invece questa così questo vezzo tutto provinciale tutto italiano di mutuare dalla lingua inglese ma anche da quella tedesca talvolta di quella francese alcune terminologie
Allora io vedo come sia difficile spiegare al fattore di potenza che come è noto non è una figura matematica ma è un agricoltore dalla Basilicata che cosa sia la Dual income tax
Forse sarebbe più facile se la Banca d'Italia al governo
Ministro delle Finanze cominciassero a usare la lingua italiana che male non farebbe
Anche per essere più facilmente comprensibile ai cittadini del nostro Paese
Ma detto questo come notazione di carattere generale la dice lunga nord inoltre in ordine alla non autenticità o comunque la non originalità dell'impostazione economica del nostro Paese
E facendo una piccola parentesi sulla anche non originalità
Delle ipotesi di riforma costituzionale per un verso il fiscale per un altro verso che si tentano dimmi tuo di mutuare da modelli che sono assolutamente diversi per storia tradizione caratteri e culture
Situazioni ambientali situazione dal punto di vista economico nella reperimento e nella utilizzazione delle risorse e di altri Paesi io sono stato sempre contrario ai definire vedo che anche qui molti si sono
Si sono pronunciati nella stessa direzione commesse
Fosse possibile prendere il modello inglese o il francese o il tedesco americano è calarlo pari pari come se fosse un vestito su misura sul corpo italiano che certamente non ha
Le stesse identiche caratteristiche non potrebbe sopportare allora vediamo quale può essere un punto di partenza per una riflessione che partendo appunto dalla situazione in evoluzione di riforma costituzionale possa calarsi poi
Nella attuale prospettiva di evoluzione fiscale
Però la prima cosa
Io non sono d'accordo non separare il nostro Paese su tra poco ritornerò anche su questo argomento contestando per questa parte della pregevolissimo esposizione del collega Paglieri
Ma sono d'accordo per inventarci un modello che sia molto diverso dall'attuale e che si questo a una profonda origine storica del nostro Paese io qui non posso fare anche per ragioni di tempo
La storia d'Italia a partire dal mille ottocentoquarantotto in poi però credo che sia nella memoria di tutti ma soprattutto dei nonni siciliani
Come la annessione allo Stato sabaudo sia stata in parte voluta in parte subita dalla gran parte delle regioni italiane
E allora è la parte su cui io insisto e insisto da siciliano da autonomista da chi ha nel DNA
Gli elementi essenziali dell'autonomia voglio soltanto ricordare non per autocelebrazione ma perché fatto storico è che lo Statuto siciliano è stato in gran parte scritto da mio nonno da mio padre credo che in tutta Italia tra i politici attualmente
In
In attività di servizio ci possono essere pochi che possono avere una visione di autonomia più ampia di quella che io riesco in qualche modo Desprez allora la proposta è due livelli di autonomia
Con la buona pace del mio collega Mattarella che vorrebbe che lo statuto speciale siciliano fosse abolito allora io dico una cosa molto semplice la esprimo in termini quanto più possibile elementari anche per ragioni di tempo primo
Dove livelli di autonomia che vuol dire
Vuol dire che prendiamo atto con tutta franchezza
Che in Italia lo Stato italiano ha fallito sostanzialmente i propri compiti
Che l'attuale assetto delle autonomie speciali è inadeguato che occorre ricontrattare da parte di tutte le Regioni tra di loro
E nei confronti dello Stato la unità del paese
Partendo dal concetto del doppio livello di autonomia che si spiega in termini molto chiari come segue
Non tutte le Regioni sono nelle condizioni dal punto di vista economico dal punto di vista ambientale di potersi consentire un livello avanzato di autonomia
Allora noi immaginiamo di poter introdurre un livello di autonomia che sicuramente maggiore di quello attuale della Regione a statuto ordinario ma che si ferma a un certo punto
Soltanto alcune competenze possono essere trasferite dallo Stato la re alle regioni
Ma altre competenze la Regione non sono in condizione di poter sale organizzare e gestire direttamente da sé per ragioni ovvie
Sulla ovvietà di queste ragioni re-invio all'altra conversazione ad altra esposizione mi basterebbe soltanto citare a il reddito pro capite di il reddito complessivo ci la quantità di risorse di il complesso di infrastrutture e di servizi per poter a otto a potersi auto consentire un livello maggiore
Un secondo livello molto più avanzato di autonomia
Ma così avanzato da essere addirittura superiore rispetto agli attuali statuti speciali dove possono accedere soltanto regioni attuali a statuto speciale sono credono ma anche altre regioni a partire dal nord est dalla Lombardia dal Piemonte dalla mica dalla Liguria se lo vorranno
In maniera tale che per quel tipo di regioni per quel secondo livello di autonomia ci sia una disciplina estremamente semplice
Quale potrebbe essere la disciplina
Estrapolate le tre quattro funzioni che comunque devono restare allo Stato tutto il resto sottolineo tutto il resto diventa di competenza regionale
Non è di competenza regionale delegata dallo Stato
Ma di competenza propria delle regioni con gli affetti di legislazione esclusiva di leggi di di amministrazione esclusiva e
La parte che credo interessa più di ogni altra con un sistema fiscale che grosso modo somiglia a quello enunciato dal professor Pagliarini forse con qualche correttivo in più
E cioè quando si parla di tributi propri da assegnare alle Regioni dagli enti locali bisogna
Riprecisare per non cadere nell'equivoco che lui giustamente ha notato nella bozza di riforma della Bicamerale Cave tributi regionali e locali sono è esclusivo di che non vi saranno altre imposte a qualunque titolo di carattere statale ogni regione si fa il proprio tributo ogni ente locale sono creda si fa il proprio tributo
E ogni cittadino vede utilizzata le proprie imposte e le tasse pagate nell'ambito del proprio territorio
Cosa resta allo Stato per essere estremamente chiari
Resta soltanto quanto gli occorre per le proprie funzioni residue
A di per le grandi opere infrastrutturali
Sci
Per il fondo di perequazione nazionale
Di per la riduzione progressiva del debito pubblico in che modo attraverso una nuova imposizione ai cittadini e cioè raccogliendo superando l'osservazione di Pagliarini accanto i tributi regionali e locali ci dovranno essere nuove ed altre imposte
Dello Stato nei confronti dei cittadini la mia proposta la nostra proposta è no
No ma altre imposte non altre tasse
Ma anno per anno per far fronte a queste spese a quelle che ho definito ABCD dello Stato solo quelle con legge ordinaria che quindi il Parlamento dovrà da provare anno per anno si calcolerà
Quanto è esattamente il film visto il fabbisogno dello Stato e sarà suddiviso in ragione di prodotto
Di ogni regione tra le Bari regioni quindi non come imposizione nei confronti del cittadino Paglieri
Ma come contributo che le regioni anno per anno danno allo Stato per il raggiungimento di quei quattro obiettivi ai quali faceva riferimento
Io credo che questo sia un vero e proprio un ribaltamento del sistema attuale fiscale
Che sia sostanzialmente alla proposta che va incontro alle esigenze di tanti cittadini che giustamente richiedono di vedere con i propri occhi utilizzate le somme che pagano nei confronti dell'erario in questo caso non ci sarà più un erario statale ci saranno rari di tipo regionale
Fatta questa proposta e volendo spiegare anche un'altra cosa
Che spesso viene ignorata da Reggio Calabria in su
Lo Statuto siciliano e senz'altro il più all'avanguardia in questo momento rispetto a tutti gli altri Statuti speciali non parliamo di tutti gli altri Statuti regionali
E avuto due peccati di origine gravi un primo peccato di origine che va ricordato perché altrimenti come mi capita spesso quando vado in Veneto in Lombardia o in Piemonte a spiegare queste cose il primo dalla platea che si alza mi dice ma se così bello lo Statuto siciliano com'è che la Sicilia non è riuscita a realizzare il proprio obiettivo i ebbene sì risponde dicendo che lo Statuto siciliano purtroppo a due peccati originali che è ovvio
Non dovremmo più accettare nel nuovo assetto federale dello Stato
E quali sono i due peccati originali primo
Il primo fu un peccato originale tutto politico
Pur di avere un immediato riconoscimento di quell'autonomia speciale
I siciliani rinunziare o no ad avere uno statuto che fosse immediatamente applicabile in tutte le sue norme bene allora va ricordato da Reggio Calabria in su
Che gran parte delle norme dello Statuto siciliano soprattutto quelle in materia finanziaria ancora non sono state completamente attuate
La Regione accorse accetto
Un diktat che veniva dal governo nazionale per la istituzione di una commissione paritetica per i rapporti Stato-Regione che avrebbe dovuto
Dirimere le varie controversie e fare le varie norme di attuazione dopo i primi dieci dodici anni in cui si vede un grandissimo impulso le norme di attuazione dallo Statuto siciliano i successivi quarant'anni purtroppo hanno segnato gravemente il pass so che il presidente Drago su questo è molto impegnato per chiudere questa controversia io profitto ancora una volta in questa circostanza per fare un fortissimo appello a tutte le forze politiche isolane perché lui escano insieme di maggioranza e di opposizione ad ottenere al governo dello stato la immediata chiusura di questa lunghissima vertenza con la definitiva approvazione di tutte le norme di attuazione
Il secondo peccato originato
E noi abbiamo tre articoli che sono cardine non lo Statuto siciliano
Che sono gli articoli trentasei trentasette trentotto
Solo recentemente ma molto recentemente da parte anche della lega grazie all'azione della Lega
è cominciato a diventare oggetto di discussione quello che noi avevamo di già ben intuito nel mille novecentoquarantasei
E cioè che anche le imprese o chiunque venisse ad investire a produrre in Sicilia dovesse per la parte di reddito prodotto in Sicilia lasciare una in consentire alla Regione una imposizione di carattere regionale diverse e distinte rispetto a quella che lo stato dà per lo stesso tipo di attività
Questo non è mai stato attuato o non è stato sufficientemente al regolamentato per quello che riguarda il nostro Statuto per quello che riguarda la nostra economia e con riferimento all'articolo trentotto dopo i primissimi anni di applicazione
Che fecero da fulcro rispetto alla ripresa dell'attività economica in Sicilia con nella realizzazione di quasi tutte le opere infrastrutturali che oggi dopo cinquant'anni possiamo osservare
Ebbene da parecchi anni
Che a causa per un verso di una cattiva gestione perché non dirlo con un po'di autocritica del governo dei governi regionali che si sono susseguiti e in carenza di una presentazione
Vera effettiva lungimirante di piani organici quinquennali che fossero utilizzabili a questo scopo lo Stato non c'è più dato un centesimo
Ed è invece un principio costituzionalmente garantito che noi avremmo dovuto continuare a chiedere e ottenere anche attraverso la nostra iniziativa politica bene questo non è stato fatto non è stato sufficientemente fatto
Ed è un peccato originale leale che ci trasciniamo appresso
E allora come si fa tesoro di questi peccati originali per fare in modo che le altre Regioni in un prossimo in un prossimo futuro
Se passasse una riforma del tipo che io appena accennato
Non abbiano a soffrire degli stessi problemi che in di cui noi abbiamo sofferto che le norme andrebbero immediatamente rese applicabili
Che vi fosse non più la tesoreria unica che è in atto Gemma vi fossero le tesorerie regionali così come noi abbiamo avuto sino al mille novecentottantasei
Che vi fosse la possibilità di utilizzazione in loco di tutte le tasse riscosse in loco tutte tasse imposte e che vi fosse la possibilità quindi di presentazione di piani organici di sviluppo
Questo porta ad un'altra considerazione immediatamente successivo
Che tutto oggi
Tale impostazione fiscale del nostro Paese andrebbe completamente revisionata arrivista
Sancendo nella Costituzione
La non possibilità la impossibilità da parte dello Stato di aggiungere anche un centesimo fosse anche un centesimo di imposizione
Rispetto alle imposte che ogni regione e ogni ente locale a attribuito ai propri cittadini
Se questo si riesce a fare faccio soltanto un esempio non ci sarebbe più liretta cioè ma ci sarebbe lire terre cioè imposta sul reddito prodotto nella regione non ci sarebbe più l'IRPEG ma ci sarebbe la io Webber cioè l'imposta sul reddito le persone giuridiche
Della regione non ci sarebbe più l'IRAP
Che è un altro degli ostelli argomenti di battaglia come siciliani in quanto secondo la norma dal nostro Statuto l'IRAP dovrebbe essere di competenza nostra
E non di competenza dello Stato ecco che allora anche l'IRAP potrebbe diventare una imposta di tipo regionale vera da lasciare solo ed esclusivamente per i redditi prodotti nel regione
è ovvio e poi occorrerà un contributo di tutte le regioni per le residue funzioni dello Stato come ovvio anche per le grandi opere infrastrutturali
E qui mi permetto di fare una piccola osservazione anche sulla critica che in parte giusta e in parte ovviamente forzata dal collega Pagliarini
E vero e che il Mezzogiorno la Sicilia in particolare hanno vissuto per anni anche per decenni dai interventi non certamente strutturale ma di tipo assistenziale
Vero è non abbiamo nessuna difficoltà a riconoscerlo
Ma siamo anche i primi ad essere stati danneggiati caro collega Pagliarini
Siamo stati danneggiati perché prima di tutto va chiarita una cosa che purtroppo nel nostro Paese conosciamo forse in qualche migliaio
Perché gli altri o sono morti o sono solo scordati o hanno fatto finta di dimenticare
E che il l'intervento straordinario dalla Cassa del Mezzogiorno non fu come lo volevo Sturzo
Aggiuntivo rispetto all'intervento ordinario che comunque lo Stato avrebbe dovuto fare così come ha fatto per tutta la regione del nostro Paese ma fu sostitutivo
è largamente inferiore rispetto all'intervento ordinario che lo Stato ha fatto ha operato nei confronti di tutte le altre regioni
Sicché molto probabilmente i conti si possono fare in questo ci sono tutte le statistiche possono essere consultati il totale
Del trasferimento di risorse dallo Stato alla Regione siciliano alle altre regioni del Mezzogiorno è stato inferiore complessivamente rispetto
Alle risorse che sono state trasferite in altre in altre regioni come media naturalmente se facciamo la media per abitante
E con ulteriori aggravanti e la Sicilia si porta appresso una grande risorsa che è diventato invece un grande handicap per il proprio sviluppo
Ed è la risorsa delle fonti energetiche
Noi produciamo qualcosa come il quaranta per cento di tutta la produzione nazionale di fonti energetiche di petrolio di metano di gas naturale e quant'altro
E ne abbiamo in cambio praticamente nulla
Io una volta ho detto provocatoriamente
E lo voglio ripetere oggi provocatoriamente che l'applicazione letterale di un modello di federalismo fiscale non corretto come quello che ho appena finito di delineare ma scorretto cioè nel senso della utilizzazione delle risorse in loco per ogni regione ma senza quella parte che riguarda l'insieme del dei compiti residuali dello Stato porterebbe ad una deformazione sicuramente del nostro sistema economico e sapete a vantaggio di chi a vantaggio dalla Sicilia per esempio e di alcune altre zone del Mezzogiorno
Faccio solo del l'esempio
Al quale facevo riferimento dalle fonti energetiche secondo uno studio recentissimo se noi potessimo mantenere in Sicilia
Tutte le fonti energetiche che noi produciamo ai siciliani la benzina non costerebbe più niente potremmo darlo addirittura creati sì Lombardia costerebbe sei mila lire al litro non so se questo è utile
Rispetto allo sviluppo dall'economia del Nord certamente sarebbe utilissimo allo sviluppo dell'economia del dalla Sicilia e di gran parte delle zone meridionali
Dal nostro Paese e allo stesso tempo nel momento in cui facessimo caro Pagliarini questa divisione che tu dici che non trova fatto offensiva trova irrazionale però questo sì trovo irrazionale dal mio punto di vista dalla mia impostazione
Perché nel momento nel quale alcune imprese del nord tra le più noto posso fare l'esempio dalla Galbani dalla Citerio dalla Parmalat ovvero dalla Benetton dovessero ne immaginare di poter operare in uno Stato separato Mezzogiorno una parte isola e dall'altra parte del Centro-Nord
E probabilmente non gli verrà più facile al signor Citterio vendere di Houston la Monaco di Baviera di quanto non gli viene per poterli vendere in Sicilia in Calabria o a Napoli
E probabilmente Parmalat sarebbe costretto ad andare in concorrenza coronali coi produttori della Danimarca e dall'Olanda con qualche difficoltà di piazzamento dei propri prodotti sul mercato rispetto alla facilità attuale
Di piazzamento da loro prodotto dal Mezzogiorno dal nostro Paese
Ma vuole essere soltanto un esempio per un certo verso anche provocatorio sicuramente
Marginale rispetto al ragionamento che viene proprio nel fatto dagli esponenti della lega Nord allora pur condividendo lei esigenze ma condividendole da meridionale compì condividendole da siciliano le esigenze di altrettanta autonomia anche dei più efficace efficiente e autonomia e di una migliore utilizzazione delle risorse prodotte in loco che possono essere e e avanzate dalle popolazioni del Nord condividendole in pieno
Però io dico che vi è anche un limite che un limite non ecco ideologico o di rimembranza storiche anche se quelle hanno sicuramente il loro valore
Ma sul piano della razionalità di un sistema economico di una capacità di concorrenza
Dalla cosiddetta azienda Italia rispetto ad aziende sicuramente più combattive più competitive bene questo che io definisco federalismo non competitivo e non solidale
Ma nella razionale e ragionevole ricerca di una terza via
In cui vi è quella parte di solidarietà che soltanto relegata al contributo che ciascuna Regione deve dare al fondo di solidarietà o di perequazione nazionale come si vuol dire ma anche però competitivo sul piano del della della della gestione delle leve fiscali perché ogni Regione avrà la possibilità di farsi il proprio sistema fiscale
Con riferimento alle esigenze della Propata arte di territorio corner riferimento alla necessità di puntare sullo sviluppo di determinate attività a preferenza di determinata e altre
Bene io credo che quello possa essere un sistema sul quale possiamo trovare anche una ragionevole intesa in Parlamento e probabilmente anche nella Bicamerale
Ed è sicuramente una buona base di dialogo nei confronti anche degli amici della lega ma soprattutto
Degli è amici del Polo e anche degli amici dell'Ulivo che si riescono sconsiglia questo momento in posizioni completamente diverso
Ma con riferimento alla Sicilia e concludo per ciò che riguarda quello che è stato detto e anche ieri qui dal professor Uckmar
Io sono assolutamente d'accordo è da tempo che proponiamo lo stesso tipo di impostazione
In un modello di quel genere
Che riguarda il futuro per il resto dalla regione italiana ma una volta tanto caro amico Drago utilizziamola in positivo l'autonomia dello Statuto siciliano
Noi possiamo realizzarlo dopodomani quel modello
Quello della defiscalizzazione forte della diminuzione forte del carico fiscale per tutte le imprese per tutti coloro che vogliono venire a investire nel nostro territorio italiani o stranieri
Siciliani o delle altre parti dal nostro Paese bene un modo per abbassare il tasso la abbassare la pressione fiscale ad un limite tra il dieci e il quindici massimo il venti per cento
E quindi io ripetere in Sicilia quello che è stata una manovra sino a questo momento
Grandemente apprezzata che dato risultati grandemente positivi come in Irlanda può essere prodotto in Sicilia senza
Grandissimo sforzo di immaginazione o grandissimo sforzo di contenzioso rispetto al governo del nostro Paese va trattata va trattata in sede di Unione europea
Va conclusa in sede
Di comunità europea
E se noi pensiamo ad alcuni settori cardine perché possono fare da traino all'economia
Siciliana con riferimento alla commercializzazione all'internazionalizzazione dei nostri prodotti con riferimento alla risanamento la fruizione l'autorizzazione dei beni culturali con riferimento ad una rivalutazione dell'attività agricola
Della nostra Regione con particolare riguardo a quei settori che sono realmente trainanti che vanno dei fiori alle primizie
Alla forestazione con riferimento alla denominazione di origine controllata di tutta una serie di nostri prodotti con riferimento ancora
All'artigianato e per dirla in ultimo che poi tutte queste cose comprende l'ultimo ma non certo
All'ultimo della scala dei valori ad una rivalutazione delle nostre attività turistiche con riferimento ecco all'ultimo al risanamento dalle nostre coste
Chi lo paga il costo chi lo paga il costo del dell'inquinamento del danno ambientale prodotto in Sicilia per
Commento soltanto i siciliani
E perché con riferimento a questa che potrebbe essere la prima ricchezza la prima fonte di propulsione per le nostre risorse per creare occupazione lavoro e risorse ragiona Pagliarini non vogliamo più assistenza
Vogliamo potere utilizzare le nostre risorse
E per far questo abbiamo bisogno anche di opere infrastrutturali molte delle quali possono essere realizzate con i nostri fondi regionali molte altre possono essere fatte con i fondi europei è una parte residuale che chiediamo allo Stato
E per quella parte ne abbiamo diritto come Regione come tutte le altre regioni
Non credo che le autostrade del Nord o i trafori siano stati fatti soltanto con le imposte e le tasse Praga pagate dai cittadini veneti lombardi o piemontesi credo che anche noi siciliani abbiamo contribuito a fare il traforo del Frejus o del Santo ione o di chiasso credo che anche noi abbiamo contribuito a fare l'acqua duplicazione delle ferrovie o delle autostrade del Nord
Diamo soltanto di avere la parte che riguarda la normale distribuzione di risorse che lo Stato ha comunque il compito di fare dandoci noi le nostre infrastrutture ma avendo anche riconosciuto il diritto di potercela fare non abbiamo bisogno di altro o di tanto altro tanto è avverto
Il popolo siciliano del popolo meridionale a forme di autonomia che al Nord sono in questo momento assolutamente sconosciuto
Forse abbiamo un titolo in più per poter affermare questo
Abbiamo il titolo di chi ha avuto e ha sofferto sulla propria pelle cinquantadue anni di autonomia che avrebbero potuto trasformare in altre con di Gianni politiche avrebbero potuto trasformare la Sicilia in una nuova California e invece è ancora a livello
Per cui tutti noi ancora studiamo come è possibile che in Sicilia la media della disoccupazione sia superiore al trentaquattro per cento gli allunga superiore rispetto alla media nazionale ed ed europea
Allora concludo questa mia breve
Riflessione forse non tanto Breve sono andato un po'oltre i tempi che mi sono stati assegnati
Sì ti ringrazio Beppe
Ma credo che le proposte siano da mettere sul tappeto siano da discutere sia con riferimento al modello istituzionale sia con riferimento al modello
Sia con riferimento a quella che può essere l'impulso che oggi il governo regionale mi auguro ne dia conferma tra poco il Presidente Drago può fare
Nell'ambito della legislazione vigente ad una condizione legislazione vigente venga rispettata
E ciò che è mancato alla parlamento siciliano al governo siciliana in definitiva al popolo siciliano di vedere rispettate le normative vigenti e di avere avuto invece entra
Per la cattiva gestione politica spesso per la omologazione perché non dirlo del governo regionale nei confronti del governo nazionale
E quindi non avere potuto svolgere una vera battaglia per la attuazione dello Statuto e per la utilizzazione le risorse siciliani se solo a un bar di avesse potuto avere nel mille novecentoquarantasei quello che ha avuto la Sicilia oggi non staremmo a parlare
Né di secessione né di federalismo probabilmente il problema l'avremmo già risolto da diversi decenni
Ebbene in questo io voglio essere ancora più avanti quando parlo di ricontrattazione dell'unità nazionale perché sono convinto che porta perché lo sappiano i presenti ma soprattutto perché l'amico Pagliarini lo posso riportare alla sua terra la Sicilia non ha mai votato annessione al governo sabaudo fu un falso storico la Sicilia voto per avere il proprio statuto
E fu così interpretato invece da Cavour dagli altri come se fosse stato un referendum positivo all'annessione al governo al Governo torinese
Dell'epoca noi non lo votammo il nostro progetto di indipendenza una data antica Tartara mille ottocentoquarantotto parte attraverso
Il inganno che Cavour operone confronti del nostro popolo nel mille ottocentosessanta e che riconfermò nel mille ottocentosessantasei nel mille novecentoquarantasei non abbiamo tenuto
Ho soltanto una parziale riparazione storica allora la storia va letta per quello che per i fatti accaduti non per le interpretazioni che spesso vi sono state date
E se l'interpretazione è quella corretta la Sicilia è sicuramente all'avanguardia sul processo federalista del nostro Paese processo federalista nell'ambito di uno Stato unitario sarebbe stato facile
Nel mille novecentoquarantacinque avere la
La vittoria del separatismo sarebbe stato facile a metterci agli Stati Uniti d'America aveva la nostra indipendenza all'interno del Mediterraneo facemmo quella scelta la riconfermiamo oggi
Ma vogliamo rispettati i nostri diritti sulla base delle norme vigenti e vogliamo concorrere all'avanguardia perché siamo all'avanguardia nei confronti di chi costruisce oggi un nuovo Stato federale un nuovo modello fiscale federale grazie
Questo
In attesa che
Allora io
Recupererò
Tempo che da oggi al Senato la Loggia
Ha preso dal tra l'altro per dire cosa molto interessante che condivido quindi anzi di esonerata villa ripeterle
Beh noi vogliamo creare un sistema Sicilia perché sia competitivo che possa competere non solo con la Calabria o Carlo con la Campania insomma con le altre regioni del Mezzogiorno ma non nemmeno con non soltanto con le regioni del Nord ma che possa competere
In questo nuovo mondo della globalizzazione che stiamo vivendo
Quindi stiano tranquilli quanti pensano che vogliamo continuare a creare
Uno sviluppo illusorio un falso sviluppo
Basato così come accade negli anni passati basate sul trasferimento del
Le risorse da parte dello Stato
Che tra l'altro come diceva il senatore la Loggia non erano aggiuntive alle risorse ordinarie ma di fatto erano straordinarie solo sulla carta
E quindi siamo tranquilli quanti ed è per questo che sono contento di aver ascoltato l'onorevole Pagliani
Io penso che con quanti operano
Al nord per quanto il porto avanti battaglie comunque che si basano
Sulla
Sulla voglia di fare sulla sviluppare la propria terra le prove proprio sistema basandosi sulle proprie nel giro sulle proprie risorse ce ne possiamo andare avanti possiamo andare avanti di comune accordo
Siamo tranquilli quindi che
Non siamo desiderosi di perpetuare quei cosiddetti trasferimento di solidarietà a cui faceva riferimento
O le ballerine che per la verità da diversi anni da tanti anni e non ci sono più
Non esistono più a meno che per trasferimento di solidarietà non si intendono quei mille miliardi che il governo Prodi ha stanziato per i lavori socialmente utili progetti pubblico verità che solo in parte stanno arrivando alla Sicilia che noi non vogliamo non ci interessa
Lo dico con estrema chiarezza tratto pensiamo che le politiche del mezzogiorno da parte del governo Prodi sono assolutamente inadeguate per il Mezzogiorno
Allora
Se siamo d'accordo su questo e siamo d'accordo anche nel momento in cui vogliamo competere vogliamo avere un sistema che compete nella nell'Euro Mediterraneo perché pensiamo di poter svolge un ruolo
Anche rispetto alla collocazione strategica che abbiamo no agendo del Mediterraneo e quindi crediamo all'Europa delle Regioni no d'Europa della regione allora è probabile è probabile che
Insieme senza contrapposizione ma
Ragionando e confrontandoci probabilmente qualcosa di buono lo potremmo può fare allora insomma la vogliamo creare questa concorrenza vogliamo essere concorrenti nuotando con le nostre braccia
A questo sia chiaro a tutto il mondo se ce ne fosse ancora dei bisogni stasera stamattina lo siamo chiarendo
Però nel momento in cui diciamo che vogliamo Notaro nostre braccia diciamo anche non vogliamo più risorse aggiuntive non vogliamo interventi straordinari però vogliamo le stesse condizioni che hanno altri
E non altri Italia altri Europa
Se è vero che dobbiamo competere in Europa
Che cosa vuol dire questo questo vuol dire che
Strumenti
Gli strumenti che vogliamo per potere competere
Che non sono risorse aggiuntive io mi sono incontrato col sottosegretario agli esteri Fassino che ha la delega per tracciare per per il negoziato con la unione europea rispetto all'arrivo all'Agenda due mila avrà redistribuzione dei fondi suturare le ho detto
Ma i soldi che ci spettano andateci felice dove devo andare insomma non è che possiamo rinunciare sobrio vogliamo però noi chiediamo anche rispetto alla nostra autonomia la nostra specialità che
Ci sono segnate voi è stato quel gol perno di Roma ci sono Senate nei confronti dell'Unione Europea per ottenere strumenti che altre regioni europee hanno beh un uno tra tanti la fiscalità di vantaggio
Capisco perché il Galles o l'Irlanda come dire il germe dell'estate la Catalogna e altri hanno fondato anche su questo non solo su questo per cui se qualcuno si illude che solo con la fiscalità vantaggio si possono risolvere proprio nello sviluppo di una zona svantaggiata certamente non è così ma e così giovane e caro o i capitali nella
Economia senza prendere vanno laddove conviene lavorare il conveniente cento se in Sicilia in Italia ma voglio dire per quanto mi riguarda come Sicilia
E si varie cinquantaquattro ce l'hanno invece quando sento invece il ma perché dovrebbero venire a investire no mi pare ovvio allora io chiedo andiamo a andiamo a trattarlo andiamo a trattare il dieci quindici sedici dodici
Per cinque anni perse hanno anche qui a tempo bene facciamo lo hanno dato ad altre regioni lo richiedevano e tra l'altro lo Stato non do del cileno in questo servigi Arda a sbaglia atto i suoi conti vadano a leggersi anche lo Statuto siciliana dato Isolde dello star del delle tasse in Sicilia vengono versate talmente alle casse della Regione
Di cui non ne facciamo uso allora io posso denunciare qui non è non chiedo risorse in più addirittura rinuncio perché per il primo anno per c'è una riduzione del jet
Pare ovvio ma lo faccio perché mi prospettiva mi si allarga la base produttiva allargandosi la base produttiva mi aumentano le entrate ragionamento semplice
E lo dico fiscalità di vantaggio e non arriva e franche o altre cose
Perché io voglio creare un sistema competitivo con nuovi strumenti ma che utilizzi le mie radici
Che come dire punta sulla sulla propria storia la si vuole puntare sulla propria storia non su un modello di sviluppo
Che come negli anni passati Corea deturpato il territorio come il petrolchimico
E non ci ha dato per nessun vantaggio rispetto al danno che provoca
Allora
Una fiscalità di vantaggio per
Attrarre capitali in alcuni settori specifici e sono la cura industria fatta sono le mani fattori trasformazione dei prodotti agricoli tutto ciò che e turismo Ebba come dire puntando su beni culturali sulla fruizione qui ne indotto al turismo con lo sviluppo del dalle proprietà dizione quindi property cenato locale insomma
Non ci soffermiamo su questo
Tentando di creare
Ma anche un modello di crescita endogena no non sviluppa Uto propulsivo perché poi il danno che ha creato dal intervenuto Adriano nel Mezzogiorno era stato che sono venuti da fuori ridotto il vantaggio quasi lamenta va che dell'Interreg land che la Sicilia abbia utilizzato nel suo intervento Esagramma che cosa ha utilizzato abbiamo avuto sì un aumento redditi dei siciliani negli anni ma che cosa hanno contrade siciliane le cose sono state prodotte altrove c'è il valore aggiunto del guadagno è stato tutto al polo del Nord o delle imprese straniere che hanno che di cui abbiamo consumato ma non solo ma guardare anche risparmi abbiamo avuto un sistema creditizio che è stato massacrato è stato al servizio perché ha drenato il capitale zero portata al Nord che stava lì hanno investito i nostri risparmi allora tutti tutto ciò dobbiamo essere consapevoli no
Allora nel momento in cui una diciamo vogliamo
Ora con le nostra brace vogliamo un un sistema vogliamo strumenti alla pari certo però dobbiamo anche dire con estrema chiarezza che io ci metto tutto quello che ci posso mettere perché non posso offrire una fiscalità di vantaggio e poi un'amministrazione pubblica che per dare un'autorizzazione ci sa due anni e quindi devo devo fare la mia riforma la pubblica amministrazione devo costruire le Authority magari in alcuni settori come come in Galles come come l'Irlanda reale è vero che ci sono questioni che attengono allo Stato e ad un equilibrio delle risorse dell'utilizzo delle risorse rispetto alla creazione delle infrastrutture e voglio dire ma perché l'autostrada a nord che lei ha creato le la da Lombardia e Veneto o lo Stato sono create con le risorse dello Stato avere rispetto ad uno una fiscalità vantaggio vogliono appoggio la pubblica amministrazione me la faccio io nella nella nel riscoprire nella mera modernizzò io ma come dire ricco Breda mentre al sistema dei trasporti un sistema integrato e cioè comprando le autostrade il problema del dei costi delle tariffe diciamo aerei e così via spesso battuto contrattato con lo Stato senza che questo voglia significare a chiedere qualcosa in più rispetto a quello che ci tocca che ci spetta rispetto ad una riutilizzato una redistribuzione equa delle risorse centrali per tutto il perentorio per tutto il territorio nazionale questo per fare che cosa per farla finita con tutto ciò che magari si è verificato ma che oggi non si vernice
Non si verifica più lui diciamo che assistenzialismo che finanzi consumerà invece vogliamo risorse le finanze lo sviluppo
Perché siamo i primi a dire non siamo d'accordo su internet ci troviamo d'accordo con Pagliarini nel momento in cui come dire
Afferma fa questa affermazione che per noi sono ormai scontate anche perché obiettivamente non ci sono non ci non ci vengono date manco queste spese assistenziali queste risorse
Sì trentanove gruppi trasferite anche qui io ho appreso cosa che molto interessanti sulla ricerca delle tasse Che anche qui secondo me dovremmo capire ecco o con l'analisi giusta obiettiva quali sono tutte queste risorse che vengono nel capitolo della dell'assistenzialismo e vengono trasferite al Mezzogiorno e quindi alla Sicilia a meno che la la sanità ma Masai dando grande tutti hai un problema dato che ci mettiamo Mammano il fondo del per la sanità la percentuale che paga la Regione per aumentar siamo a quaranta quattro per cento vanta cinque per chiedono mentre prima era molto di Melvin anche qui paghiamo di più rispetto a quanto a quanto pare pagavamo
Quando pagavamo prima allora
è chiaro che
Se noi diciamo di voler notare con le nostre braccia con quanti hanno notato intendono notare con le loro braccia possiamo come dire anche allearci
Ma non per andare contro qualcuno no
Contro lo Stato contro l'Unione europea ma per fare in modo che in un nel momento in cui si discute di redistribuzione dei poteri a la Regione di federalismo sapendo che il federalismo non è solo fiscale ma è anche culturale che anche attiene anche alla sicurezza dei ciascun territorio certo io posso noi possiamo fare tutti gli sforzi per rendere sicuro questo territorio e certamente lo è più sicuro grazie
A ai due nuovi gruppi dirigenti alle forze dell'ordine la magistratura tutto quello che volete ma me ma se parli spunta un Turani di turno sulla Repubblica
Per cui mi scrive su un editoriale
Di fondo
Mesetto fa sulla in prima pagina e come fa l'imprenditore del Nord e o fuori o dell'estero insomma venire in Sicilia laddove
Può trovarsi se entra in un bar a prendere un caffè e tutta d'un tratto incappucciato portato via poi per rilasciarlo ha bisogno di dare i numeri
In dono la la fabbrica che ha realizzato
E allora fino a quando avremo questi squallidi personaggi italiani prezzolati non so da chi ma certamente prezzolati perché solo chi e prezzolato chi lo fa per mestiere insomma può scrivere queste cose che già da oggi
Una rissa se erano un buon mai scrivere queste cose si citano e queste pratiche non è questo dato proprio cioè questi abbia visto a Brescia piazza FADEC sequestri per favore saranno sardi ma che vivono a
Brescia cioè certamente regge dalla Sicilia alle di rispetto a questo consentire qualunque sforzo e bagno qualunque sport vanno se insieme nel rispetto assoluto delle propri sforzi dell'indegni di ciascuno come dire non si riesce a dare un'immagine nuova
Ciascuno delle proprie realtà
Tra l'altro come dire il sentimento di unità nazionale
E su questo che che deve solo su questo può continuare esiste se è vero che invece come regione con me
Come territori chiediamo ma giusta né dobbiamo tenere la possibilità di auto governare i propri processi economici
A fine dello Stato nazione questo vuol dire
Allora rispetto a questo consentire probabilmente c'è ancora tanto da fare e propria degli steccati che esistono o sulla carta o in teoria probabilmente nel confronto nel dialogo
Continuo in questi gemellaggi e anche nord sud anche se a livello imprenditoriale regge che stanno inizi bando a funzionare probabilmente ecco possono trovare e maggiori ragione comune maggiore ragione unitari rispetto a questo la Sicilia è pronta è pronta a come dirà ad offrire ad offrire la propria storia la propria anche esperienza autonomistica il proprio statuto così come rispetto alle cose che diceva il senatore la Loggia perché questa esperienza condurre luce con le ombre indubbiamente che ha avuto in questi anni possa anche fungere da esperienza per non sbagliare nei prossimi anni vi ringrazio
Io ringrazio tutti gli intervenuti vorrei solo dire due brevissime cose ma
Noi abbiamo
Ho ritenuto di offrire
Un po'poco di una discussione che nei due giorni credo in un crescendo costante si è fatta una discussione interessante un punto di riferimento del dibattito tecnico economico e istituzionale
Noi siamo una piccola cosa ma siamo una piccola cosa che intende crescere dentro la logica del confronto e della capacità di misurarsi con i temi che proprio questi istanti il presidente la Regione a enunciato in questo senso siamo a disposizione con la serietà e con il rigore che credo abbia improntato questo seminario che è diventato un forum siamo a disposizione
Della classe dirigente imprenditoriale e politica
Come centro di ricerche come centro di formazione al servizio della Sicilia del Mezzogiorno grazie