Ieri ha avuto luogo l'incontro ufficiale tra i sindacati e il Governo in vista della Finanziaria e della definizione del "nuovo patto sociale"; La Confindustria continua a chiedere un politica di riduzione della pressione fiscale

Radio radicale continuiamo a parlare della situazione economica in vista della preparazione da parte del governo pro o della preparazione ufficiale del testo della legge e finanziarie naturalmente tenendo conto della situazione economica internazionale complessiva abbiano ai nostri microfoni e Guglielmo Epifani segretario ce ne ha raggiunto di CGIL ieri incontro ufficiale tra i sindacati e il governo in vista appunto della Finanziaria e nell'attesa della definizione di quello che è stato definito dal superministro Ciampi lo o patto sociale che cosa vi siete detti
E qua a ad oggi qual è la situazione dunque la la riunione di ieri che era la
Ma dopo dopo la ripresa dell'attività è servita soprattutto a darci una a una scadenza una dimensione di tempo e anche di metodo perché noi sostanzialmente abbiamo tre per tre tavoli aperti uno quello sull'le infrastrutture gli investimenti nel Mezzogiorno insieme con i sindaci e le regioni diverso sezione dell'imprenditore
E quello al ministero del lavoro per il rinnovo dell'accordo del ventitré luglio cioè quello relativo al tema delle relazioni contrattuali tra noi per sistemare le imprese
Il terzo tavolo ovviamente diciamo a quello tradizionale collegato alle misure di politica finanziaria e politica di bilancio
Abbiamo cercato di mettere un po'd'ordine nei tempi Wiener tra questi tavoli perché non c'è dubbio che si tratta di materie distinte ma anche di materia interconnessi alla fine il risultato è stato questo la Finanziaria andrà in Parlamento entro la fine di questo mese e quindi è urgente collegare la conclusione il negoziato sui tavoli aperti per il Mezzogiorno con il confronto da fare sulla finanzia
Via e al centro che tiene assieme le due questioni anche un'accelerazione per quanto riguarda il confronto sulla regole contrattuali ecco ma quali sono i rapporti con il Sindarin con i
Il governo e anche i rapporti all'interno del mondo sindacale perché vi sono posizioni differenziate mi pare da CGIL CISL dunque per quanto riguarda
Diciamo che è un rapporto nella nella forma molto molto disponibile adesso si tratta un pochino di di sapere se la conclusione dei tavoli aperti sul Mezzogiorno porta qualche risultato che noi giudichiamo positivo mentre e che nell'impostazione non solo genere tale ma anche più particolareggiata delle politiche di di bilancio in modo particolare dalla legge finanziaria ci sono risposto meno ai problemi che abbia un posto al governo con un nostro documento quindi diciamo a una situazione abbastanza fluida
Nella quale vero possono convivere per quanto riguarda il sindacato anche lui punti qualche punto di valutazione un po'diverso così come ci ha diviso in questi mesi tra noi e la CISL senta Visentin
Ieri il Confindustria presentando il centro studi della Confindustria presentando questo rapporto sulla politica economica nella ripresa autunnale ha detto che la ripresa ha la crescita del prodotto interno lordo si dovrebbe attestare intorno al due per cento che comunque è una percentuale inferiore a quella del Documento di programmazione con già e finanziaria e e la Confindustria continua a chiedere una politica fondata su un meno tasse voi del sindacato che cosa rispondete
Dunque
La situazione del peggioramento del della nostra dinamica di crescita in realtà non è di adesso era già presente da qualche mese gli indicatori lo segnalavano in realtà è avvenuto in Italia una cosa un po'strana che il punto di maggiore espansione è stato l'anno scorso quando tutti pensavano che dovesse essere quest'anno e quest'anno che si doveva consolidare un po'più sottosopra causa per me sicuramente la il crollo della domanda indotto soprattutto dalla crisi asiatica sia per qualche ragione interna la ragione interna fondamentale non è l'assenza di flessibilità come talvolta si dice ma che un intervento DTP individui manovra finanziaria del peso di quello che ancora dobbiamo sopportare e necessità realmente destinato a incidere sul livello dalla domanda sia perché non può consentire un abbassamento dalla pressione fiscale finché esiste questa struttura questo peso del debito sia perché finisce per mettere sotto controllo anche la domanda di consumo quindi in qualche misura lo sfruttamento indotto dalla situazione del debito pubblico pesa sull'economia e pesa sulla domanda eccetera
Adesso si tratta di sapere che in una situazione di ciclo che può invertire su perché ancora non è detto che questo ordine in che modo poter rilanciare la domanda e ovviamente domanda d'investimenti ma dico io in qualche misura anche domanda dei costumi
Non so per dare una risposta alla domanda esattamente le dimensioni della che finanziariamente si possono rendere disponibili per questo intervento in ogni caso io penso che sia utile un intervento per abbassare opere devo Fiske
Alle o il prelievo contributivo che per noi forse addirittura più importante perché una parte di questo prelievo che sul costo del lavoro finisce per penalizzare le imprese il lavoro senti ma tue dita appunto unità
Venti opere diminuendo il prelievo fiscale un prelievo contributivo però per l'intanto il ministro delle Finanze Visco ha fatto una figuraccia da manuale su tutta questa storia dell'eurotassa tu come la giudichi ma con l'economia e noi dopo
E che è evidente che che ci sta
C'è stato una superficialità un po'un po'strane anche secondo me un po'negativa perché quello che conta nel rapporto tra i cittadini e il sistema del prelievo e soprattutto ha un rapporto di fiducia quindi bisogna stare attenti a dir le cose per come sono uno anche che si fanno degli errori comprensibile intendiamoci però questo poi finisce per ledere il rapporto di fiducia quindi è una vicenda secondo me assolutamente
Sbagliare
Quindi per superficialità o per errore non conta somma si incrina qualcosa perché bisogna sapere senti senti tu appunto
RAI parlato abbiamo parlato un po'anche della concertazione sociale ieri i miei Confindustria si è detto il nuovo patto sociale di Ciampi e può andar bene
Lo deve essere chiaro che non ci devono essere vincoli o limiti ai profitti voi del sindacato che ne pensa dovunque ovviamente la recita
Ha la risposta di Confindustria è una risposta fatta al modo con il quale Ciampi ha proposto il Libardo sociale ora in realtà Ciampi che cosa aveva detto aveva detto sostanzialmente una cosa gli imprenditori sono più attenti e profitti unità via investire in maniera intensiva sono meno attenti agli investimenti di natura istintiva cioè la creazione di nuove impresa diciamo così e non solo a intervenire con investimenti sulle agende che ci sono e quindi a dalla area del reddito e della ricchezza che producono e per questa strada tenere alti profitti questo era il ragionamento di Ciampi che è un ragionamento naïf non bisogna ovviamente portarlo perché una persona come Ciampi ma consiglio suona che conosce le dinamiche di mercato non può ovviamente pensare che si possono mettere sotto controllo i profitti però dire agli imprenditori avete avuto poco coraggio non avete il coraggio necessario per rischiare giocate sempre sul sicuro questo è corretto anche perché non c'è dubbio che lo dimostrano tutti gli studi la moderazione salariale di questi anni all'
Grato l'area dei profitti rispetto alla ricchezza prodotta una perché i profitti sono andate a tali non c'è dubbio una parte di questi profitti sono stati o utilizzati per manovre finanziarie occorre investiti ma che tra
Tato quasi sempre di reinvestimento per salvare per ridurre lavoro e per intervenire sulle situazioni sugli impianti o sul sistema delle macchine ha detto omologia esiste non per
Ampliare la base ecco ma questo tipo di politica degli investimenti da parte di indichi in territori dipende sicuramente molto anche dalla struttura dei costi in particolare dalla presenza di una consistente
I consistenti aliquote fiscali di consistenti oneri contributivi secondo me dovuto a due fatti uno è questa sicuramente la seconda però
E l'incertezza sulla domanda cioè siccome i cicli tendono a diventare molto più brevi di cui ci più espansivi o i cicli recessivi e siccome c'è molta e certezza nell'epoca della globalizzazione allora prima di aprire uno stabilimento che vuol dire avvertimenti volumi prossimamente in genere ci si pensa due volte e si
Rende più facile
Inibire meno costoso diciamo l'investimento lo stabilimento che cioè poi per quanto riguarda le dinamiche sui costi ora e tutto vero che abbiamo diciamo una pressione fiscale tra le più elevate e un abrasione di costo gli oneri contributivi e molto altro non c'è dubbio Conte puramente però abbiamo una dinamica di retribuzione salari o il tuo bassa rispetto agli altri paesi per un operaio metalmeccanico guadagna quaranta per cento in meno più metalmeccanico tedesco questo più al sia chiaro i soprattutto abbiamo avuto in questi anni qui lo si dice poco una dinamica del costo del lavoro per unità di prodotto indi scelta quindi è vero che partiamo da zoccoli molto alti per quanto riguarda costi e oneri di natura fiscale o contribuì tira me altrettanto vero che queste compensato lo dico purtroppo penso che dovremmo poter fare più noi da dinamiche retributive Rea ali molto sotto controllo leggermente va e poi da una discesa del costo del lavoro per unità di prodotto perché tanto è vero che profitti in questi anni sono cresciuti non sono diminuiti sentina
Appunto tu ami stese parlato di una manovra di una possibilità di una manovra di sostegno della domanda è fatto accenno appunto alla questione fiscale in particolare alla cui ne contributiva però questo perché non aumenti il disavanzo vuol dire in qualche modo incidere anche sulla spesa e quindi siamo sempre a urlare equivale a no fondamentale
Anzi in questa
Al problema ora io ho già detto prima lo ripeto che con una peso del debito ancora così rilevante gran indi margine di manovra per ridurre la pressione fiscale comunque non ne vedo perché insomma se non avessimo questi sei sette punti di prelievo percentuale per pagare gli interessi sul debito va da sé che gran parte dei ragionamenti e delle polemiche di questo periodo non avrebbero ragione d'essere perché ci sarebbero le risorse Abba a diciassette punti di prelievo fiscale o contributivo e quindi allinearci tranquillamente alla media europea tenere sotto controllo
La spesa Marisa e sarebbe un bel boom dell'economia sarebbe ovviamente su questo non c'è discussione perché così sarebbe ovviamente una maggior propensione a
Investimento una maggior propensione al consumo su questo non c'è dubbio quindi potrebbe alimentare un ciclo virtuoso di una domanda in una fase di possibile recessione
Teme che per tagliare la
Largamente quello su cui ci si esercita in questi anni ovviamente noi poniamo due limiti uno che i tagli alla spesa non inducano ad alterare la il tema di coesione sociale che ha consentito comunque al Paese di andare avanti senza particolari conflitti o apparenti conflitti in secondo luogo e noi abbiamo una sola non Malika non la spesa sociale la spesa per pensioni siamo senza
Data da una tasso di spesa per fare il TAR altre cose molto più vasto per cui nel complesso la spesa pubblica sociale mediamente tra livelli medio va se non tra livelli medio-alti quindi abbiamo quell'anomalia quella caratteristica però onestamente in una situazione in cui non siamo molto difformi dalla media europea il punto in realtà almeno dal mio punto di vista è molto semplice cioè quei sei o sette per cento di oneri sul debito pubblico vanno un po'ripartiti non possono essere caricati tutti sulle spalle di una parte e allora vanno i partiti con una spesa pubblica che sta un po'sotto della media europea perché abbiamo questa parte del debito conta dice che stanno un po'sopra perché abbiamo questa parte di debito e quindi in qualche modo se vogliamo mantenere questo sistema di coesione e di equilibrio interventi che modificano in profondità questo tipo di distribuzione su
Fondo me almeno dal nostro punto di vista non sarebbe comprensibile e forse neanche utile per il Paese siete un po'conservatore in questa
Apre diciamo siamo osservatore in questa forma di distribuzione del reddito
Però siamo anche onesti perché diciamo esattamente che anche il mondo del lavoro perché lo paghiamo anche noi per
In tutta onestà quando le retribuzioni reali crescono meno dalla produttività questo vuol dire che lo paga anche il lavoro bene ti ringraziamo ringraziamo Guglielmo Epifani segretario generale aggiunto di CGIL buono sconto come sempre da Radio radicale