Gli investimenti della RAI per il cinema italiano

Radio radicale parliamo di investimenti della Rai per il cinema italiano lo facciamo con Benedetto Della Vedova della Lista Pannella Benedetto dunque Lara mai la società del cosiddetto servizio pubblico radiotelevisivo e spenderà diversi miliardi per il prossimo triennio per la frizione il cinema italiano che cosa vuol dire quanto spenderà
Dunque significa dal
A regime la legge credo sia la legge centoventidue di quest'anno le armi la legge che impone alla RAI di delle dare il venti per cento del Cannes annuo e tra di circa quattrocentocinque
Quattrocentocinquanta miliardi venti per cento del Ca'annuo ne a produzione di film e fiction italiane ed europee
In realtà poi nel capitolo non entra solo la produzione di rap ah ma anche l'acquisto dei diritti d'antenna eccetera comunque sono soldi che vengono assicurativi ai produttori di film e fiction italiani europei e nel triennio come detto ieri
Toni vite via nel triennio questo significa che sul cinema solo sul cinema italiano ma comunque sul cinema italiano ed europeo ai investirà mille duecentoventi a a questo vanno sommati il CIR duecento miliardi hanno de
Fondo unico per lo spettacolo che vengono investiti nel finanziamento in conto interessi o in conto spese non ha molta poco molta differenza vengono
Dare produzioni difficile e se noi facciamo i conti in tre a o poco sotto i due mila miliardi comunque siamo nel novembre mille cinquecento di ammenda a mio avviso erano i cifra colors per questa via si arriva al cinema di Stato si tor ma il cinema di Stato di regimi di regimi passati sarà una torta sulla quale evidentemente tutti i privati piccolissimi o grandi cerca da hanno di mettere cercheranno di mettere le mani io credo che poi sia spropositato tre confrontiamo questo da cioè circa due mila miliardi investiti per il cinema italiano ed europeo con Juan l'Italia spende spende riempio salvo che la prossima Finanziaria faccia miracoli spenda premio per finanza la legge sulla protezione del suolo cioè mille cinquecento miliardi io credo che siano cifre sommando certi quattrini della RAI e il fondo unico l'aspetta che in pratica sempre di tasse si tratta io credo che siano cifre allucinanti e che nulla hanno fare con un Paese avanzato oltre che velleitaria mente
Velleitaria avente liberale non è che l'Italia è l'unico Paese in cui Churchill e ci faccia degli Stati Uniti e non costa una lira i contribuenti dieci insomma il nel nostro Paese la nostra economia avrebbe molto più bisogno di investimenti nella la protezione e la salvaguardia del suo evidentemente per tre Morrone questa cifra
Rappresenta una quota
In più significativa non so se se uno con il trenta per cento di quanto si invertirà nei
Avere nelle aree o il dieci per cento al venti per cento di quanto si invertirà
De tre
Lo sviluppo economico eccetera cioè il piano
Sud se si arriva in un triennio a dieci mila miliardi non si arriverà mai se arrivasse dieci mila miliardi voti che questi due mila miliardi sono il venti per cento di quanto si investe in su nel sud
Per l'occupazione e lo sviluppo e ho una cosa che lo stesso Veltroni ieri a
Cresce nel primo semestre cresciuto come incassi del
Tre per cento dov'è che bisogna ci sarebbero di questi risorse finanziarie pubbliche assolutamente non c'è bisogno di drogare
Già che c'era l'anno
Della cultura italiana ed europea che è una spiegazione un po'protezionisti è protezionistica sbaglia
Io
Ritengo ritengo che innanzitutto qui non citata dalla cultura italiana europea
Alla fin fine se uno fa i conti e guarda le firme sul tratto dalla cultura di Veltroni invita e
Credo che comunque se anche qualcuno potesse per
Era il film europei che film americani io personalmente voglio film belli che mi piacciano che piacciono al pubblico al che la che che abbiano un riscontro di di di di di popolarità di capacità di coinvolgimento ma anch'
Qualora si volesse
Se avesse il desiderio che permanga una presenza importante del cinema italiano ed europeo che può andar bene
Genere la via dell'assistenzialismo la via oggettiva e la clientela
Della scelta degli Autori e magari anche delle pellicole da finanziare sia o comunque una scelta perdente perché sì costringerà
Un settore come il cinema alla alla alla dipendenza dalle scelte pubbliche dalle scelte politiche e credo che questo alla lunga c'è il modo peggiore per il modo peggiore per garantire la sopravvivenza di una presenza del cinema italiano ed europeo nel contrasto del Cile internazionale
Tale dei quattrini credo che sarebbe meglio introdurre elementi di defiscalizzazione eccetera poi lasciando al mercato di organizzarsi come meglio crede mentre invece il fatto che sia il potere politico direttamente dal governo o della RAI a gestire in tre anni tutti questi soldi per produrre firmò acquistarli o prendere i diritti credo che sia una una cosa che dov'pare chiunque desidera vi
Una società libera in cui non vi siano persone del regime di volta in volta dominante o del regime dominante punto bar
Deve decidere orientare la produzione cinematografica come nessun altro tipo di produzione culturale ecco questo però non è l'unico punto che vorrei mettere in risalto in quanto nel diciamo scelte di bilancio sei c'è una
Dato pericoloso a mio viso che viene avanti perché qui abbia
Tardi risorse limitate a questo punto perché i quattrini
Queste entità di circa interprete all'argomento di cui stiamo parlando cioè la funzione del cinema sono risorse illimitate sono ripeto quattrini che vengono dal
Tasse dei contribuenti con cui qualcuno pensa di fare concorrenza a Cecchi Gori io lavoro alla Metro Golden me io ero producendo facendo il produttore di film con i soldi dalla collettività ma a parte questo l'altro
Quello relativo ai diritti sulle trasmissioni dai diritti per la trasmissione di alcuni eventi sportivi in particolare il calcio su questo ci sono due ordini di due ordini di i diritti problematiche sollevate da vita Zaccheria Celli del direttore generale della RAI e anche da Veltroni il primo è quello di fare l'elenco delle trasmissioni di di eventi sportivi non credo Tabili e il secondo più
Quello di po'moratoria per i diritti delle trasmissioni in parquet
Trasmetterà il calcio italiano Hibiki compra che presto i diritti per trasmettere le partite di calcio italiano indiretta
Pagamento criptati ecco io credo che in questo
Esposto all'Antitrust allora se ci sono problemi di concorrere
Alle o di posizione domina parte di alcuni gruppi tele più altri va bene questo va ad arte l'Antitrust e lì per quello ma
Che si vuole
La possibilità di trust
Le partite di calcio
In qualche
Cato pagando i diritti meno di quanto il mercato è disponibile a riconoscere io credo che ci ci si troverebbe di fronte a un ennesimo tentativo prevaricatore da par parte dello Stato mantenere forte potere alla RAI attraverso la torta è odioso attraverso la traduzione perché il calcio voglio ricordare agli ascoltatori che RAI
Gli eventi sportivi assolutamente interdetta il calcio costa alla ai trecento miliardi annui di diritti e rende questi sono i conti che la RAI
Di in sport
Creare con duecento miglia
La possibilità che
O ci sono Canale cinque e Telemontecarlo fanno e lo farebbero con più ampi se fosse possibile gratuitamente quindi qui tra c'è una concorrenza sleale della RAI io credo invece che sulla questione dei diritti del delle trasmissioni e
Si tratta solo di calcio bisogna lasciare che il mercato trovi un equilibrio gli attori di questo mercato sono le società
Soci delle società di calcio aziende che
Hanno televisione gli spettatori i tifosi fruitori io sono convinto che il mercato raggiungerà un proprio equilibrio seri Bengt
Per il calcio è diventato un business per la televisione a pagamento adesso al di là della recente ingresso di Murdoch comprate al Manchester United Matt
Novate immediatamente un proprio equilibrio è un'azienda da in termini economici lo sport e il calcio continua a essere seguito non capisco perché
Il diktat di vita e Zaccaria che dice no basta qui bisogna calmi
Pretty perché sono la RAI non ce la fa allora veneti ringraziamo ringraziamo Benedetto Della Vedova della Lista Pannella buono sconto come sempre da Radio radicale