"Ridisegnamo Milano. Stati Generali della citta' di Milano" convegno promosso dall'amministrazione comunale di Milano tenutosi al Nuovo Piccolo Teatro dal 11 al 13 giugno 1998

Un giorno
Grazie per aver raccolto l'invito dell'amministrazione comunale
Ed essere riscritti alla partecipazione agli stati generali della città di Milano
Scusate per il leggero ritardo con il quale insieme i nostri lavori c'è un fluire costante di con cittadini che si sono registrati per gli stati generali che stanno espletando le opere l'opera di registrazione di comunicazione dei dati fondamentali per non perdere ulteriormente si tempo ringraziandovi davvero di tutto cuore e sapendo che si tratterà di un tre giorni di lavoro molto intenso Don subito la parola per l'apertura dei nostri lavori al sindaco di Milano Gabriele Albertini
Io
Sono molto grato a tutti voi
Per aver reso possibile questa iniziativa tutti voi che siete presenti a tutti voi che state interagendo gli stati generali rappresentano momento importante per la città
Il momento in cui i cittadini diventano protagonisti della loro storia della cronaca
Desidero ringraziare gli oltre sette mila cittadini milanesi che hanno aderito a questa iniziativa
Grazie anche alle oltre cinquecento associazioni che hanno preso parte alle audizioni che si sono svolti in questi giorni
Una dirlo ringraziamento a tutte le autorità cittadine un ringraziamento anche al Presidente del Consiglio dei ministri
Che forse inizialmente con qualche tentennamento ma poi parlandoci con sempre più convinzione accettato di essere con noi
E di dare il contributo del governo nazionale e lo sviluppo delle nostre città parlandoci grazie al Commissario europeo Mario Monti
Un ringraziamento particolare ai sindaci italiani e stranieri che ci daranno occasioni di stimolo e di confronto per consentirci di capire e di imparare a fare meglio e di più per la nostra amministrazione grazie ai relatori che porteranno il loro
Contributo di idee e infine grazie al Piccolo Teatro che poi vedo non è tanto piccolo
Ed è la prima volta chi ospita una realtà
Civica come quelle degli Stati generali
Dopo i grazie
Come sempre accade per tutti i nuovi quando vogliamo essere corretti con tutti dobbiamo forse fare anche delle scuse io mi sento di farlo per tutti coloro che si sono sentiti esclusi da questo evento
Per fare parlare una globalità di esponenti
Di una città così ricca di risorse ed energie di volontà di partecipare forse tre giorni sarebbero stati veramente
Troppo pochi sono stati poco troppo pochi loro abbiamo visto nelle audizioni ma non avevamo tre mesi di tempo per parlare con tutti la nostra scelta è stata purtroppo vincolata
Dalla impossibilità di dilatare ulteriormente i tempi dell'incontro
Comunque sì abbiamo offeso qualcuno comma scelte effettuate vi assicuro che non vi è stata alcuna malizia da parte nostra e ribadisco ancora le mie scuse
Un grazie particolarissimo a sua eminenza il cardinale Carlo Maria Martini senza il quale gli stati generali della città di Milano sarebbero Stati piste impossibili
E
Ringrazio in modo particolare il cardinale Martini per essere qui oggi per due regioni oltre che per i diciotto anni di guida per l'Authority con l'autorità morale che lo caratterizza della città di Milano e quello che ancora potrà fare per noi insieme a noi per il futuro della città
La prima è una Regione forse quasi frivola ma mi piace poterlo ricordare davanti a tutti voi
La rivoluzione del buon cittadino quel auspicio che compare sotto gli Stati generali
Un battesimo laico del cardinale Martini non ci ha chiesto nessun diritto d'autore ha dato però un segnale di quello che noi vogliamo intendere insieme a lui una rinascita morale della nostra città
Anche nelle piccole cose il Cardinale ha voluti insegnarci la gratuità
L'altro aspetto e più personali più intimo
Il primo giorno in cui mi sono incontrato con il cardinale Martini dal Sindaco di Milano
E mentre vi esprimevo il disagio di un cittadino qualunque diventato responsabili ti tante cose di tanti problemi di tanti stanze
Che si sentiva certamente al di sotto come mi sento tuttora delle responsabilità che mi sono stati poste riconsegnò un messaggio che conservo sulla mia schermaglia è una citazione di Sant'Agostino
Nei momenti in cui sono sindaco di Milano rappresenta i milanesi vorrei a questo punto trasferirla a voi tutti anche che siete fuori di qui
Dice questa eccitazione
L'amore della verità richiede un santo raccoglimento
L'esigenza dell'amore intraprende un giusto lavoro
Se nessuno impone questo peso ci si deve applicare all'intelligenza e alla contemplazione della verità
Se poi viene imposto bisogna accettarlo come Luigi c'è il dovere della carità
Si tratta di un santo e certamente pensava e rideva
Molto in alto
Ma tutti noi abbiamo un nostro particolare
Abbiamo un astro orticello abbiamo nostro essere soltanto MOI da cui dobbiamo uscire si viene imposto dal bisogno di tutti e con questa augurio che dò la parola alla Cardinale Arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini
Buongiorno a tutti grazie al signor Sindaco per le sue parole troppo buona troppo gentili per me sì vorrei dire che quell'accettazione
Di Sant'Agostino è stata quella che anzitutto ha sostenuto me quando nel mille novecentottantadue mi veniva imposto il carico
Spirituale di questa città
è stato in quella parola che a loro trovato conforto per lasciare quella contemplazione della verità che mi affascinava intraprendere un servizio di carità ma senza mai abbandonare il dono della contemplazione delle cose più alte
Ed è quindi a nome di questa contemplazione che ora vi parlo
Quindi viene chiesto in questo intervento di apertura di indicare brevemente i valori che sottendono alla realizzazione di una rinascita ambrosiana
E voglio lottare anzitutto che questo sforzo di ridisegnare la città o come ancora viene detto di promuovere la rivoluzione del buon cittadino avviene in un momento in cui Milano vive sia pure in sordina un grande anniversario della sua storia almeno secondo la tradizione medievale
Infatti Bonvesin della Riva Doctor rincara marchi Case della Milano del Secolo decimo terzo ricorda nel suo demaniali Bush Mediolani
Che la città sarebbe stata fondata dai Galli nell'anno cinquecento due prima della nascita di Cristo
In questo anno mille novecentonovantotto si compirà ebbero dunque due mila cinquecento anni dalla fondazione della nostra città
Ora una città nasce da diverse contingenze storiche economiche e commerciali politiche anche conflittuali
Ma è alla fine è sempre la nascita di una città il risultato di un atto di concordia e di intesa
Un gruppo di persone decide di vivere e lavorare insieme per scopi e vantaggi comuni
Ne deduco che il valore fondamentale su cui si regge una città non è primariamente la semplice buona volontà dei cittadini
Anche se giustamente il libro biblico dei proverbi dice
Con la benedizione degli uomini retti si innalza una città
Non è neppure questo valore fondamentale della città il buongoverno anche su un altro libro biblico il Ciracì idea ammonisce che una città prospera per il senno dei peccati
Ma un valore ancora più sostanziale
è un valore a cui il mondo classico dà il nome di amicizia
Qualcuno si stupirà per questa denominazione
Ma già Platone stabiliva un equivalenza tra l'amicizia e la concordia alla o monodia che fa prosperare la città io restò tre osa affermare che il punto più alto della giustizia sembra appartenere alla natura dell'amicizia
E descrive Aristotele l'amicizia come quel bene senza del quale nessuno sceglierebbe di vivere anche se possedesse tutti gli altri beni
E dallo stesso Aristotele a questo bene un significato politico
Affermando che tutte le comunità sono manifestamente parchi di quella politica e le specie particolari di amicizia corrispondono alle specie particolari di comunità
Ora l'amicizia si esprime anzitutto verso la città stessa nel suo insieme
Nel considerarla un po'come una persona vivente
Così si esprimeva il santo sindaco di Firenze Giorgio la Pira in un discorso tenuto a Ginevra nel mille novecentocinquantaquattro
Diceva le città hanno un loro un volto hanno per così dire una loro anima e un loro destino
Non sono cumuli occasionali di pietra sono misteriosi abitazioni di uomini e più ancora incerto modo misteriosi abitazioni di Dio
Gloria Donnini intesi debitore
E la Pira coglie con lucidità il nesso tra persona e città fino ad affermare
Che la crisi del nostro tempo può essere definita come sradicamento della persona dal contesto organico della città
Così diceva in un discorso ai sindaci del mille novecentocinquantacinque
Non è forse vero che la persona umana si radica nella città come l'albero nel suolo
Che essa sia il cane gli elementi essenziali in cui la città Combusta e cioè nel tempio per la sua unione con Dio e per la vita di preghiera nella caccia nella casa
Per la sua vita di famiglia
Nell'officina per la sua vita di lavoro nella scuola per la sua vita intellettiva nell'ospedale per la sua vita fisica
E la Pira afferma ulteriormente che proprio per questa relazione così di tale permanente che esiste tra le città e l'uomo la città è lo strumento incerto modo appropriato va a superare tutte le possibili crisi in cui la storia umana e le civiltà sono sottoposte nel corso dei secoli
Fin qui le parole di la Pira
Occorre dunque anzitutto a vere e amicizia per la città
E una fondamentale prima manifestazione di questa amicizia è il non fuggire da essa
Non lo dico nel senso fisico perché tonificante fuggire qualche volta verso i monti i quali almeno nei giorni in cui il cielo limpido fanno parte anche del panorama di Milano
Ma lo dico nel senso di non vorrei fuggire dai problemi della città vivendo vi quasi per forza
Bisogna invece prendersene cura dire ai che me ne faccio carico
La città non è il luogo dove abitare il meno possibile mai luogo nel quale imparare a vivere
Certo vi sarebbe qui da interpretare il dato delle indagini demoscopiche secondo cui un milanese su due vorrebbe andarsene mentre dieci anni fa due milanesi su tre preferivano restare io voglio interpretare questo dato per quanto vale non come un segno di un disinteresse che sarebbe distruttivo
Ma come espressione del desiderio che la città sia più visibile
Più a misura di persona umana e anche come determinazione a voler operare in questo senso
Un primo aspetto dunque l'amicizia per la città restandovi operando in essa un secondo aspetto dell'amicizia per la città e nella città
E dato dall'impegno del coltivare le relazioni tra persone e gruppi al di là delle affinità native di ciascuno
Troppo spesso la città mi appare come un agglomerato di tanti corpi separati una serie di strati tra loro non comunicanti
Sono strati costituiti da categorie sociali ciechi professioni interessi di lavoro interessi politici etnie e soubrette mie varie
Talora si ha l'impressione che la città sia troppo grande per sentirci una ebbene è importanti attraversare questi strati con l'amicizia che mettano insieme costumi interessi linguaggi diverso
Come già mi esprimevo nella Cattedra dei non credenti del novantacinque a proposito del tema questa nostra benedetta maledetta città occorre creare quelle reti di relazioni che si coagulano in amicizia e accoglienze
E che se autentiche e profonde raggiungono anche persone diverso e per culture razze e confessioni religiose
In questo contesto si colloca in particolare il compito della Chiesa ambrosiana e di tutte le confessioni religiose
Di creare amicizia al di là delle affinità naturali per costituire quel tessuto di riferimento che fa da supporto al senso civico e morale di una città
Ma ne segue anche un impegno più generale
Di creare cioè i canali di comunicazione tra i luoghi di lavoro e quelli della ricerca i luoghi della sofferenza e quelli del tempo libero le carceri della buona società
Le istituzioni culturali che la gente comune gli emarginati e quelli che sono ricchi di relazioni solo un grande sforzo comunicativo può fare da substrato a tutte quelle iniziative pubbliche e private che tendono a dare un nuovo volto alla città
Terza caratteristica dell'amicizia per la città e nella città è la determinazione a creare le condizioni non solo per viverci bene nel senso di viverci comodamente
Ma anche di operare per il bene
Nel senso di predisporre le condizioni sociali e civile necessarie per uno sviluppo virtuoso
Non possiamo dimenticare che la nostra città ha vissuto in questi ultimi anni grazie alla sua coscienza civile
E all'opera dei suoi magistrati una difficile e non ancora conclusa stagione di lotta alla corruzione
La città di lettura ricevuto un nuovo nome un neologismo Tangentopoli che dice appunto il carattere strumentale del fenomeno della corruzione
Ora ogni formazione della coscienza i valori ideali non può prescindere dalla valutazione delle condizioni in cui la persona vive e opera
C'è un inquinamento etico dell'ambiente che comporta il rischio di inquinamento della coscienza spessa
In assenza di condizioni adeguate la crescita della coscienza e compromessa in presenza di condizioni inadeguati o nocive tale crescita è disorientata
E quindi necessario creare condizioni e strutture favorevoli all'agire onesto e legale
Ecco perché la dottrina cristiana considera la politica come forma esigente di carità
Perché essa deve contribuire efficacemente a rimuovere gli ostacoli e a predisporre tutti i mezzi necessari alla crescita della coscienza
Ma se come ho detto i valori ideali hanno bisogno della politica a sua volta la politica ha bisogno di valori ideali occorre avere davanti agli occhi non necessariamente una città ideale ma almeno un ideale di città
E quindi una quarta caratteristica dell'amicizia per la città e nella città sarà quella di guardare non solo ai mezzi ma anche e soprattutto ai fini
Viviamo in una società dominata dal calcolo dalla programmazione dalla previsione avvertiamo la complessità della città
Ma dove c'è calcolo programmazione previsione dove c'è complessità c'è decisione e scelta
Ogni decisione però mette in gioco una certa idea dell'uomo dei suoi veri beni e dei suoi fini
Ora le scienze economiche e sociali messe in atto dai pianificatori economici e dai politici non sono in grado di porsi il problema dei fini sono assenze solo strumentali
Procedono metodologicamente mettendo tra parentesi appunto alla determinazione dei listini adeguati ma le scelte suppongono invece sempre in modo isterici detto o implicito criteri valori etici ideali il riferimento ai valori etici sia fatto particolarmente forte in questi ultimi anni nel campo dell'economia
La disoccupazione soprattutto giovanile le difficoltà di difesa dei salari e dello stato sociale la crisi dei Paesi dell'Est e del sud del pianeta
Hanno posto in dubbio la capacità del sistema economico di rispondere da solo agli interessi generali
Proprio mentre ci si accinge a ridisegnare la città bisogna ricordare per amore verso di essa che la razionalità economica una razionalità Shima parziale
E la sua legittima autonomia e solo relativa e non assoluta
Essa esige d'essere integrata in una razionalità più ampia
Che si interroghi sulla qualità o validità dei fini perseguiti e non solo sull'efficienza dei mezzi impiegati ecco il punto di inserimento di una responsabilità etica a proposito delle grandi scelte che presiedono alle nostre opzioni dentro una società del calcolo e della previsione
Tali scelte richiedono un grande senso di responsabilità e una misura non comune di afflato etico e spirituale
A questo proposito vorrei richiamare due emergenze particolarmente gravi nella nostra città a cui guardare con occhio amico la condizione degli anziani e dei giovani
In primo luogo menziono il fortissimo processo di invecchiamento della popolazione comune al territorio nazionale ma che a Milano assume dimensioni accentuazioni di gran lunga superiori
Tale tendenza a configura un'area di intervento particolarmente cruciale negli anni a venire
Con l'emergere della cosiddetta quarta età
La condizione anziana è inoltre segnata da diverse gravi forme di povertà
Economica da insufficienza all'inadeguatezza dei servizi socio sanitari relazionale prodotta da solitudine e accentuata dall'ambiente metropolitano
Povertà da perdita di autosufficienza
Non è difficile prevedere come questa problematica appaia destinata ad accentuarsi nel prossimo futuro e richieda il dispiegamento di un notevole impegno sociale
La seconda emergenza
A cui guardare con occhio amico quella giovanile
Fra non molti anni a Milano i giovani saranno la metà degli attuali ci dice da duecento mila a cento mila con tutti i problemi legati all'occupazione alla spinta all'innovazione qui al carico sociale per chi lavora
Ma si può parlare anche per Milano di un rischio giovanile che hanno i fenomeni di devianza la sua manifestazione più eclatante
Nel mille novecentonovantasette la Regione Lombardia contava il più Houghton alto numero di casi di AIDS
Un altro drammatico primato per la nostra regione riguarda i decessi per assunzione di eroina
E la fascia di età più colpita è quella compresa tra i venticinque e i ventinove anni
Certamente molti altri in questi giorni sosterranno con maggiore competenza di me su queste altre emergenze della città
In ogni caso il compito ambizioso di ridisegnare la città deve ripartire dagli ultimi
Non dimentichiamo che anche la maggioranza degli stranieri extracomunitari presenti in città sono giovani e ragazze e che hanno diritto alla stessa assistenza e allo stesso amore che tutti gli altri giovani
Accanto a queste gravi emergenze vorrei segnalare un fenomeno di segno positivo sempre più importante per la nostra città
Mentre altre città che vantano una secolare tradizione universitaria conoscono una preoccupante crisi
Milano vede crescere il numero dei giovani che la scelgono come luogo per la loro formazione universitaria
Di fatto invece per lo più la nostra città non si pensa come universitaria mentre questa sua nuova e recente vocazione potrebbe costituire per essa una sfida il pericolo oggi per un Paese e in particolare per una città e quello di investire culturalmente in modo monotematico
Rispondendo a sollecitazioni indirizzate ad un utilizzo immediato il rischio è quello di inseguire progetti di breve respiro
La ricerca va intesa come investimento educativo sulle giovani generazioni perché si abituino ad una progettualità anche a lungo termine
Milano e dunque sollecitata oggi da sfide a cui può essere in grado di dare risposte recuperando l'operosità e generosità che ne hanno caratterizzato la storia
Nel quadro di un sostanziale consenso o etico e sociale
E qui vorrei lasciare la parola un grande amico della nostra città il cardinale Giovanni Battista Montini poi papa Paolo sesto
Così egli diceva nel suo discorso di ingresso in diocesi il sei gennaio mille novecentocinquantacinque
A Milano più altrove che in Italia e forse più che altrove al mondo concorrono in alto grado la ricchezza stupenda il secolare di una tradizione religiosa
Io voglio dire di fede di santità di arte e di storia di letteratura di carità
Con una ricchezza meravigliosa e modernissima di vita io voglio dire di lavoro di industria di commercio di arte di sporta di politica
E in questo contesto Montini intendeva promuovere emblematicamente da Milano
Una pacificazione sul piano ideologico morale pacificazione della tradizione cattolica italiana con l'umanesimo buono della vita moderna
E l'ideale che promosse anche un altro grande amico della nostra città Giuseppe Lazzati milanese di Porta Ticinese commi amava presentarsi
Nel suo scritto alla Città dell'uomo spiega il perché di una preferenza per l'espressione costruire la città dell'uomo usata come sinonimo di politica
Egli intendeva sono sue parole riscattare il senso il valore della politica come la più alta è la più nobile tra li attività umane nell'ordine naturale ove l'uomo in quanto persona cioè in relazione con gli altri e con Dio esso oggetto artefice il fine che armonicamente si compone dentro il bene comune
è un ideale di armonia che si richiama quello di Platone e di Aristotele passando per il discorso della montagna e le pagine dell'Apocalisse
Ed è ancora oggi capaci di creare amicizie per la città e nella città
E concludo
Ridisegnare la città non vuole dire solo a riscrivere la cornice estrinseca del nostro vivere quotidiano
La città fa corpo con l'uomo che l'abilità della persona umana vive di relazioni e di amicizia
Appunto in questo senso l'uomo è la sua città e la città per il luogo delle buone relazioni e delle amicizie
Per questo Paolo sesto scriveva nell'auto Gezi ma Zegna su costruire oggi la città luogo di esistenza degli uomini e delle loro dilatate e comunità
Creare nuovi modi di contatto e di relazione
Intravedere un'applicazione originale della giustizia sociale
Prendere la responsabilità di questo avvenire collettivo che si annuncia difficile è un compito al quale i cristiani devono partecipare
A questo compito la Chiesa ambrosiana vuole contribuire come ammicca della città facendosi messa interessa nient'altro che voce del Vangelo grazie per la vostra attenzione
Ringrazio davvero di cuore sua Eminenza il cardinale Carlo Maria Martini e chiamo Roberto Formigoni presidente della Giunta regionale della Lombardia per il primo di una serie di forzatamente brevis saluti delle istituzioni
Cittadini provinciali e regionali
Ringrazio il sindaco aveva militato a prendere la parola che questa mattina
Quando come risulta da programma mio intervento è previsto allo svolgerò nella tornata conclusiva di sabato ma queste brevi parole mi servono per testimoniare fin da subito
La grande attenzione e grande interesse con cui
Non soltanto io personalmente ma la giunta della regione tutta la regione Lombardia
A seguito e seguirà questi vostri lavori amici amministratori e amici cittadini di Milano
Credo che sia realmente un'occasione straordinaria offerto alla città
Un momento in cui
Voi tutti noi tutti i cittadini di Milano siamo chiamati a riflettere su di noi per vedere più in profondità
Il senso dell'azione di ciascuno
Anche qui se il son nella duplice valenza di direzione e di significato di quello che svolgiamo
Mi sembra molto importante amico Albertini
Il fatto che tu che voi abbiate chiamato a compiere questa riflessione era doveroso ma non era scontato
Tutti o quasi tutti
I protagonisti di questa città e anche tanti
Ospiti e amici che vengono da fuori dall'Italia e dal mondo
Perché è una città che riflette su se stessa è chiamata a cogliere la profondità della prospettiva della propria azione della propria presenza
In una città come Milano importante commessa è all'interno dalla regione del Paese dell'Europa
Può affermare il vivere in maniera imminente
Quell'apporto giusto
Tra le istituzioni le associazioni movimenti cittadini stessi secondo quel principio di sussidiarietà che sta alla base del programma di governo del comune
Di Milano ed è finalmente entrato nel linguaggio politico soprattutto io spero credo nella pratica politica delle nostre istituzioni nazionali
Anche la Regione in questi anni ha voluto muoversi secondo la stessa direzione
Anche noi abbiamo promosso in questi anni
Un momento di confronto diversi momenti di confronto
Uno in particolare l'abbiamo chiamato con il vostro stesso nome Stati generali da due anni funzionano in Regione gli stati generali dell'economia e del lavoro
Un momento di riflessione comune che ci hanno permesso di andare a scrivere assieme ad associazioni imprenditoriali e sindacali del non profit della cultura della nostra regione
Un patto per lo sviluppo dal quale ci aspettiamo una spinta forte alla costruzione dalla Lombardia del due mila e l'altro è il il tavolo delle autonomie locali delle autonomie funzionali perché è una regione vive
In un rapporto di interscambio continuo Colle cita i Comuni le Province e le comunità montane ma anche una volta di più con le organizzazioni con le associazioni con i movimenti dei cittadini dalla cultura
Della scuola dell'università del non profit quello tutto quel tessuto ricchissimo che fa della nostra regione
Quello che essa è
E fa della nostra regione di Milano
Il luogo di un interscambio continuo per cui anche gli stranieri quando parlano di noi
Ci mettono insieme ho presente le parole
Dal cancelliere Kohl ma poi dopo pochi giorni le parole anche del suo competitor crede ed è significativo che due avversari politici quando hanno parlato di Milano dalla Lombardia si sono espressi negli stessi termini Laudati diete a convincere il loro connazionali così critici a volte verso al nostro Paese hanno dovuto dire che la Lombardia e Milano sono la regione più forte devo Coppa e quindi meritano di entrare in Europa assieme a tutto il nostro Paese
Ecco questo è il senso dell'attenzione forte insisto con cui tutti noi guardiamo questi vostri momenti di riflessione che c'è serviranno anche per rinsaldare quell'alleanza sui fatti che le nostre amministrazioni hanno già voluto stabilire nel corso di questo anno un'alleanza che imposta
Dalle cose
Prima ancora che da una sintonia politica perché Milano è forte se è forte la Lombardia e la Lombardia è forte se è forte e generosa attenta attiva la sua capitale
Questo rapporto grande per cui Milano sa essere ospitale nei confronti di tutti gli uomini e le donne che vengono a lei e vuole riscoprire ancora di più il senso di questa sua ospitalità quella cultura di governo forte innovativa che da Milano può partire per essere momento di rinnovamento dell'intero paese grazie e buon lavoro
Per Formigoni dà la parola all'architetto Ugo Targetti vicepresidente dell'amministrazione provinciale di Milano
A nome del presidente Livio Tamberi porto i saluti della provincia di Milano alla città di Milano dal sindaco Albertini e la sua giunta e al consiglio comunale
Con l'augurio di un pieno successo di questi primi Stati generale della città
La società milanese in costante fermento esente da tempo la necessità di riscoprirsi dire trovare il proprio spirito di rinnovare la fiducia in se stessa
E soprattutto l'idea su una forte visibile prospettiva per il futuro porsi degli obiettivi definirlo un concetto
L'amministrazione comunale accolto tale fermento aveva proposto di stati generali della città ma cos'è oggi la città di Milano una grande ricchezza e complessità di questa città non è certo contenibile
Nei suoi limitati confini amministrativi in ridisegnati per l'ultima volta con atto autoritario nel lontano mille novecentoventitré aggregando undici piccoli comuni di cintura dentro questi confini risiedono un milione trecento mila cittadini ma di giorno i cittadini che lavorano o studiano il consumo non sono più di due milioni
Ma non vi è da stupirsi anche quando la città era tutta contenuta entro le mura essa viveva del rapporto con il suo territorio
La ricchezza non solo economica di Milano nasce dalla ricchezza vitalità del suo territorio della geografia di questo dalle sue risorse ambientali dall'abbondanza delle acque che scorrono sotto sotto il suolo
Nasce dalle trame che l'uomo in secoli di lavoro al tessuto sul territorio
La nobiltà illuminata milanese che getta le basi della moderna cultura cittadina Maciel come nobiltà terriera imprenditrice il capitalismo milanese milanese nasce ancor prima nelle campagne che nella città
La stessa industria radici profonde nel territorio e con essa la classe operaia che tanta parte ha avuto nella costruzione della ricchezza della democrazia del senso civico della cultura del lavoro di questa città
Che è stato il germe del più potente sistema territoriale di piccole e medie imprese d'Europa e forse del mondo
L'identità del territorio milanese ha origini antichissime perché sono una scenetta carolingia nel nono secolo come diocesi delimitata a ovest e a est dei grandi fiumi lombardi il Ticino nella dal Nord dalle diocesi di Como
Assurdo delle diocesi di Perrier Lolli l'identità di questo territorio segnato dalla cultura dalle tradizioni persino dal dialetto Mila no non può ignorare le sue radici che traggono linfa da questo territorio i cui connotati fisici condizionano ancora fortemente le relazioni con la città
L'eccezionale emergenza della storia del territorio milanese rappresentato da un patrimonio architettonico che con i suoi dieci mila beni censiti nel più vasto di Tang ricco di castelli ville patrizie chiese e palazzi
Dopo la crisi della grande industria Milano alla fine degli anni Settanta le relazioni tra Milano suo territorio sono esplose si sono intrecciate in una trama sempre più complessa e diffusa
Milano ha perso quattrocento mila abitanti
Pari alla popolazione di Brescia Bergamo e Como messe insieme
Mentre è cresciuta la popolazione del territorio metropolitano che oggi rappresenta quasi i due terzi della popolazione della Provincia e la Provincia di Milano a sua volta rappresenta il quaranta per cento dalla popolazione lombarda
Ma il territorio metropolitano non è più il contado della città
E Roma è una città di città per mutuare il titolo dove cento il convegno dell'Assimpredil titolo quanto mai significativa e pertinente
Milano nel territorio milanese costituiscono una città metropolitana Laterza devo proprio per dimensione era anglo
Quest'area nel suo complesso
Esprime potenzialità ed esigenze specifiche essa rappresenta una questione nazionale poiché è il più importante nodo delle relazioni internazionale del nostro Paese
Il suo governo dunque rappresenta una delle sfide per la modernizzazione del Paese
La risposta a tale questione centrale non ci sono sono inadeguate
Anche gli Stati generali a giudicare da come intendono affrontare il tema non pare possono dare risposte del tutto adeguate alla prospettiva di governo della metropolitana del resto siamo di fronte a una sfida cruciale
Le istituzioni lombarde e milanesi devono dimostrare capacità di governo mentre con l'attuazione della legge la cosiddetta legge Bassanini è in corso una profonda riforma dello Stato fondato sul decentramento e sul principio di sussidiarietà
A giudicare dall'agenda vi sono limiti all'impostazione di questi Stati generali che paiono un po'stretti passatemi il termine da utilissimo limiti che vogliamo segnalare in uno spirito di aperto confronto e di collaborazione
Milano infatti deve porsi nella prospettiva di costruire relazioni a tutti i livelli e a tutte le scale da quelle internazionale alle relazioni con la regione con l'area metropolitana
Ai sindaci dei comuni vicini Milano per la proposta di governatorato per l'area metropolitana offerto un terreno di rapporti che sarà difficilmente condivisibile
E d'altra parte la di tale questione del decentramento amministrativo dell'istituzione di nuove municipalità che era indispensabile contropartita della città metropolitana non appare centrale nell'impostazione degli Stati generali
Del resto è il confronto con l'Europa che impone nell'agenda politica la questione della città metropolitana le metropoli europee hanno governi metropolitani
L'Inghilterra recentemente ricostituito con un referendum il Governo per la Grande Londra con l'elezione diretta del sindaco metropolitano da parte dei sette milioni di londinesi
Gli stati generali intendono affrontare la questione chiamando al confronto i sindaci dei capoluoghi delle possibili remoto Politano italiane
Mancano nostro avviso altri interlocutori partire dalle Province che oggi rappresentano irreali doverne d'area vasta
Le città metropolitane d'altra parte non si costruiscono per l'aggregazione dei capoluoghi dei territori limitrofi con relazioni di subalternità dei comuni che spesso hanno pesi e ruoli rilevanti
Bisogna dimostrare specialmente in questo campo capacità di innovazione
Cogliere i processi di riforma dell'ordinamento dello Stato che hanno mai sancito di indispensabilità dell'ente di governo intermedio rappresentanza dirette
Se si ostacola i processi di riforma l'alternativa non può essere quello che lo status quo e ciò condannerebbe Milano ad un ruolo di secondo rango nel contesto europeo
è giusto attendersi
Da questi lavori che hanno posto i temi strategici per il futuro della città
Che emergano con forza alle relazioni fare un rapporto del rapporto tra materiale e immateriale fra funzioni ed elementi fisici rapporto che costituisce l'essenza della città che non è riconducibile alle sole grandi funzioni urbane
La città il sistema di relazioni complesse l'urbanistica il campo e l'analisi del governo della relazione
E il progetto per la forma le relazioni per dar forma all'anima della città
Oggi non vi è corretto approccio lo umanistica che non si misuri con l'ambiente con uno sviluppo sostenibile tutto ciò ripropone ineluttabilmente delle relazioni con il territorio
Nella qualità dell'ambiente è riconducibile alla sola buona gestione di rifiuti o delle acque per quanto difficili importante sia questa gestione alla qualità dell'ambiente deve diventare un progetto strategico Complesso
Perché essa costituisce condizione indispensabile per lo sviluppo e per la competitività della città ma anche condizione per costruire una città più vivibile più a misura d'uomo come ha ricordato adesso il cardinale Martini
L'Italia ha sottoscritto con l'Europa impegni internazionali per migliorare l'ambiente Milano non solo non può ignorare ma deve porsi all'avanguardia di un progetto di città ambientalmente sostenibile
Ma del resto non tutti i temi proposti dagli stati generali hanno loro declinazione diverse scale soprattutto quella metropolitana
Come si può infatti pensa reti di modernizzazione per i trasporti per la diffusione delle informazioni per la distribuzione dell'energia che si interrompano i confini comunali
Come si può costruire rapporti solidi con sistema produttivo se limitati alla sola città quando la maggior parte dell'attività manufatturiera è collocata nel resto del territorio provinciale
Perché non pensare alle grandi funzioni urbane centro di elaborazione del sapere della cultura anche in città come Sesto San Giovanni come Monsanto Melegnano e altro ancora che offrono occasioni eccezionale e che con Milano hanno stretto in relazione con gli stati generali Milano si ripropone giustamente al centro dell'attenzione del Paese la presenza del primo ministro nella giornata di chiusura ne è testimonianza Milano chiama il governo alla sua responsabilità
Ma anche la nazione si aspetta da Milano capacità di svolgere il ruolo che adesso ha concrete anche in questo caso più che Milano bisogna riferirsi a quella R
Che con la recentemente ricordato è anche il presidente Formigoni come una delle più forti d'Europa che coinvolge la Lombardia l'area metropolitana e la città di Milano
Vi è una preoccupante di dalla creazione dalla vitalità dell'economia della società di questa è la capacità di governo delle istituzioni del sistema degli enti locali
La contraddizione del resto oggettiva
La grande concentrazione territoriale insieme causa della vitalità di prestare e frena la realizzazione degli interventi necessari al suo ammodernamento
Superare la difesa a oltranza delle prerogative locali che a sviluppare cooperazione istituzionale la condizione per dare un governo è una prospettiva a questa dovendo che gli stati generali non fosse un confronto utile ma sporadico ma che fossero preludio rapporti istituzionali organici e continui fatti a produrre decisioni condivise per le grandi opere gli interventi necessari
Alla città stesse all'area metropolitana
La Provincia di Milano ha proposto al primo ministro un'agenda dei nodi di interesse nazionale che vanno sciolti a Milano e nell'area metropolitana nodi che riguardano le grandi infrastrutture l'ambiente le funzioni di eccellenza come la fiera ed altro
Su questi temi la Provincia di Milano propone di aprire un confronto organico con il capoluogo e con la Regione
E si augura che la proposta venga accolta gli Stati Generali forme hanno comunque alle istituzioni e alla società milanese motivi espunti di riflessione indispensabili e di questo ringraziamo la città di Milano
Grazie vicepresidente Targetti la parola all'avvocato Massimo De Carlo
Riduttivo ritenere che la convocazione degli Stati generali della città di Milano
Pure nella sua nella rilevante dimensione dello sforzo organizzativo
Che la cronaca di questi giorni documenta sia un fatto isolato
Nato da una decisione improvvisa dell'amministrazione comunale e destinato a concludere in pochi giorni la fase della ricerca per avviare subito quella della costruzione
Questi tre giorni di lavoro si scrivono invece in un processo più ampio che gli oppositori del governo cittadino vorranno ammetterlo
Si è innescato al momento stesso dell'entrata in carica della nuova amministrazione
Milano e non solo la Milano della politica avviato una riflessione sistematica della città su se stesse
A scopo di inventario e di bilancio
Nella consapevolezza di fondo che senza uno stacco dalla mentalità troppo accentuatamente pratici Istica spesso ancora diffusa
Difficilmente potrà aversi in un rilancio intellettuale e culturale che è condizione dello sviluppo
Il carabinieri dialogico del mito di Milano intatto in crisi alla fine degli anni sessanta è stato fondato sul fatto che cattolici e laici
Moderati e radicali
Contribuivano ad angolazioni diverse ma non opposte al fatto che l'intera collettività cittadina si riconoscesse in un'etica sociale imperniata sul concetto di lavoro produttivo
Questo caposaldo della milanesità non poteva che incontrare la sua crisi di fronte allo stravolgimento epocale causato dall'esodo dell'industria dalla città
E alla impossibilità di espandere il tradizionale modello di sviluppo urbano costretto nei limiti ormai sa Turati
Dagli angusti confini comunali e senza il minimo accenno di soluzioni nella dimensione dell'area metropolitana
Abbiamo così vissuto per anni due rischi contrapposti da una parte quello della totale perdita di identità cioè la rottura con la tradizione della città italiana
Dall'altra quello della perdita di contatto con il mondo moderno che avanzava in altri Paesi secondo schemi che non nega la faccenda facilmente riconducibili alla tradizione italiana
E Milano che aveva tentato per prima e meglio delle altre città italiane il suo collegamento con l'Europa ha risentito più pesantemente di questa situazione
è inutile negare che Milano a segnato per quei per questo la progressiva perdita di una tensione progettuale sorretta e alimentata dall'elaborazione di idee guida a lungo respiro inoltrate nel futuro
L'operazione ritorna oggi voluta dall'amministrazione cittadina nuova
Ma è lecito dirlo
Si tratta di un'operazione largamente condivisa ed accompagnata da uguali interrogativi e uguali speranze che da larga parte della città reale vanno esprimendosi in questi giorni
L'operazione è complessa
E se a richiede la ridefinizione del ruolo di Milano in un periodo in cui il rapporto tra i settori produttivi è completamente cambiato
Il mercato nazionale ha perduto importanza
Le relazioni tra la città e il Governo centrale sono difficili
Ma soprattutto presuppone il riconoscimento del fatto non sempre facile da accettare per la mentalità essenzialmente pratica della città
Che la questione milanese eminentemente culturale e politica
Perché nessuno sviluppo cittadino è ipotizzabile quali risultato di un inventario di cose da fare che non si iscriva nell'idea che la città deve avere di se stessa
Questo mi sembra dunque essere il significato profondo del grande sforzo di comprensione di analisi e di proposta di questi giorni
L'ha raggiunta consapevolezza che il nostro problema non è la formazione della lista della spesa ma la ricostruzione del ruolo di Milano nel suo rapporto con lo sviluppo complessivo del Paese e in Europa
Grazie a Massimo De Carolis do la parola Umberto noi procuratore generale della Repubblica presso la Corte d'appello di Milano
Buongiorno
Ringrazio tutti la ragione del mio essere qui quale magistrato duplice
Mi permette di sbagliare spazio alla giustizia intesa come servizio nel disegno generale della risposta delle scelta che le diverse componenti sociali prospettano in questa fase così tumultuosa ma anche affascinante
Più rapida trasformazione degli assetti socio politici delle aree metropolitane
Quel che forse conto di più
E questo puntualmente questo controvento chi offre per l'occasione di sollecitare una risoluzione sui lettori ma meno specifico
Verificando se in effetti la cultura e di valori sottesi dell'esercizio della giurisdizione
Possono contribuire a restituire Arrigo realizzare quel reticolo di comunicazione perché linguaggio colpevole senza le quali la diversità lungi dall'aver chi per contribuire alla comune crescita diviene conflittualità paralizzante
E il contributo proposta della coscienza da me senza snaturamento del ruolo
Il primo aspetto non ha bisogno di molte parole per far emergere l'urgenza d'iniziativa appropriatezza per rimettere in moto una struttura di servizio mi riferisco al servizio giustizia dal tempo il Ciappazzi
Occorre intervenire in modo selettivo entra cioè non tanto sulla platea sin troppo ricca delle leggi in un sistema che ha rivelato straordinarie capacità di assorbire le novità senza cambiare
Quanto sulle discipline organizzative dalle quali dipendono certezza del servizio e trasparenza dalla scala di priorità
Occorre in altri termini occuparci dell'aspetto assetto organizzativo degli uffici
Sia di mi riferisco agli uffici sia giudicanti che requirenti comprendendo finalmente che questo il nodo centrale di qualsiasi riforma che non voglio a ridursi alla media riverniciatura del vecchio
Dovendo dà propulsione assiomatiche non argomentate come lo spazio che mi è consentito al numero permetterebbe deve essere ore l'organizzazione degli uffici grandi e meno grandi
Chiamando oggi dirige ad un progetto e di cui si deve rispondere in tempi certi il progetto
Che deve divenire realtà ed è ed è questo il prezzo dell'indipendenza del capo dell'ufficio e del singolo magistrato
Quindi non tutto quello che può essere fatto e fatto nel senso giusto ma importante che questa progettualità rinasca e può rinascere anche a livello locale
Il secondo aspetto
Che e cioè la ricaduta che può essere appesa dal diffondersi della cosiddetta cultura della giurisdizione
All'infuori dell'area tradizionale ritengo meriti invece una riflessione più approfondita e cercherò in questi minuti di disegnare il tracciato
In primo luogo essendo consapevoli che la giurisdizione non è patrimonio degli operatori del diritto e tanto meno è patrimonio dei giudici
Pur essendo un valore che insieme il limite responsabilità sorto è maturato nella dialettica processuale
L'ultimo male che potremmo augurarci sarebbe quello di affidarci a giudici per amministrare compie lo dico da magistrato che ha fatto questo mestiere e fa questo mestiere da quarantacinque anni
In secondo luogo deve essere chiaro che con la formula cultura della giurisdizione intendo riferirmi all'esperienza e alla intelligenza del reale nei suoi molteplici profili e contraddizioni
Alla maturata capacità di esercitare un potere delegato perché tale il potere che viene attribuito ai magistrati
In limiti predeterminati nell'attitudine a trovarsi di fronte al conflitto senza sentire l'esigenza di schierarsi
Nella consapevolezza che la scelta dei mezzi contribuisce alla legittimità di Fini e permette di conservare il rapporto di terzietà rispetto al conflitto
In una parola quel che ho chiamato cultura della giurisdizione costituisce il tessuto connettivo
E che quando anche quando non risolve il conflitto perché i conflitti sono sociali e diciamo può talvolta sono permanenti
Ed anche quando il mio sia ancora stabilizzata la scala di priorità sul sulla base della quale il conflitto deve essere risolta
E quindi il metodo prima che il contenuto che va ben oltre l'area dello ius dicere e per questo che ho detto che non è patrimonio dei giudici
Mi si può opporre che osta inviato dalle nozioni di giurisdizione caratterizza caratteristiche solo metro comune
Della obiettività amministrativa e della imparzialità Esterna di qualsiasi amministrazione pubblica prevista dall'articolo novantasette della Costituzione
Ne sono ben consapevole ed ho scelto volutamente questo percorso
Stimo infatti che il riferimento alle esperienze legate all'esercizio della giurisdizione
Con il retroterra di priorità che sottende soprattutto per quanto il
Il rapporto
Tra mezzi e fini rappresenti un sicuro valore aggiunto
In quanto contribuisce a riportare nell'ambito della legalità la funzione di amministrare recuperandone terzietà e indipendenza
In un momento in cui
Si affaccia in forme talvolta tumultuose
Il trasferimento di responsabilità ad enti e istituzioni del territorio
Istituzioni a loro volta in via di trasformazione e con uno dei piccoli normativi fragili è innegabile
Ed ancora in fieri
Quando cioè manca la possibilità di ancorare nuove responsabilità legati al pratico operare a nuclei culturali forti i toni ad attribuire certezza
è un grande compito che ci che coinvolge e attende tutti
E che merita quindi il l'augurio di buon lavoro da parte di tutti grazie
Ringrazio molto il dottor Loi saluto l'arrivo in sala di Indro Montanelli e do la parola Carlo Sangalli presidente della Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Mila
Caro sindaco confesso che ebbero un attimo avevo l'impressione che il buon Scalpelli essendo anche un Valente calciatore mi avesse dribblato invece ho visto con piacere che mi ha recuperato io
Riporto il saluto del Camera di commercio di Milano
Che come istituzione delle imprese partecipa con la grande convenzione questa importante iniziative noi abbiamo offerto alla riflessione
Della città il nostro rapporto annuale su Milano produttiva la Milano di questi anni e più che crescere si trasforma accentuando dal punto di vista economico la sua vocazione terziaria
La Milano che dobbiamo costruire delle competere da protagonista con le altre metropoli europee
Non può essere sufficiente il fatto pur positivo che Milano anche quest'anno è l'unica area metropolitana economicamente in crescita in Italia
Dobbiamo invece dotarla delle grandi infrastrutture a partire da un adeguato sistema aeroportuale ma anche da un moderno centro congressi dalle infrastrutture tecnologiche
Da una competitiva piazza finanziaria e una moderna idea di filiera
Fattori questi che per primi consentono all'intero sistema italiano di recuperare il proprio ruolo internazionale
Ma va detto che Milano può anche contare su un insieme di risorse che ha pochi eguali sul territorio nazionale e basta a questo proposito ricordare un dato
Pensiamo al non profit che qui raccoglie oltre tre mila organizzazioni duecento venti mila volontari e venticinque mila occupati
Milano può trovare in tutte queste realtà la forza per rilanciarsi
Ma sono però se vengono affrontate al più presto questioni come quella del integrazione di differenti culture perché Milano rimane non solo porta di accesso dell'Europa ma soprattutto si conferma una città generosa con tutti coloro che si impegnano per migliorare il loro stessi e la Comunità in cui vivono
A Milano a volte si diventa cittadini e non si resta ospiti
Ma le regole fondamentali vanno rispettate così da migliorare la sicurezza dei cittadini e difendere le impresa e dagli effetti pericolosi di un fenomeno come quello dell'abusivismo
La nuova identità di Milano è stato già ricordato e quella di area metropolitana
Negli ultimi tempi
Si va ancora più di Lou avendo la contrapposizione tra centro e periferia
Le periferie della città
Rappresentano una ricchezza da dove ripartire
Nell'affrontare ad esempio un tema come quello degli orari della città possiamo prospettare insieme un'iniziativa che dalle periferie arrivi fino al centro
Proviamo ad esempio ad aprire per un giorno al mese tutta ripeto tutta Milano
Immaginiamo uno shopping denti ossia un'occasione per vivere la città nella sua pienezza assicurando la piena fruibilità del centro e delle periferie a partire dai servizi pubblici dalla sicurezza
Dalle iniziative di aggregazione per arrivare ai disservizi privati ed anche agli esercizi commerciali
Questi stati generali rappresentano prevalentemente il termometro di una ritrovato ottimismo di voglia di fare di Ricupero della cultura del Progetto è un dinamismo che attraversa certamente le espressioni della società civile
Ma è un dinamismo che non è estraneo lo stesso sistema istituzionale locale a partire proprio dal Comune profondamente impegnato nella riforma della macchina burocratica amministrativa
Il rinnovamento
Della pubblica amministrazione rappresenta a nostro parere il primo vero importante impegno politico che una istituzione deve intraprendere
La Camera di commercio sia rinnovata ed ha presentato alla città
Un percorso di lavoro per i prossimi anni che vede nella risorsa impresa una delle chiavi di sviluppo del rinnovamento economico sociale e culturale
Ebbene si sta delineando in tutti i campi un'occasione che potrei definire unica per il rilancio della ripresa di Milano
Un rilancio e una ripresa però che per essere reali non possono limitarsi almeno lo scambio e confronto di progetti e idee anche interessanti sulla città
Se Milano è rimasta ferma per anni lo dobbiamo anche al fatto che certe buone idee non sono riuscite a svincolarsi da un livello astratto per acquisire il consenso necessario
Milano deve giocare la sua risorsa innovativa soprattutto nella capacità di individuare nuovi modelli di partecipazione di concertazione di capacità decisionale
Occorre recuperare al governo di questa città le più importanti realtà della società civile che sono state tagliate fuori così da dare piena concretezza questa voglia di fare e di pensare in grande
Il vero passaggio politico è questo
Dobbiamo passare dagli stati cittadini a quelli metropolitana
Nel momento in cui la riforma istituzionale da necessarie si sono fatte urgenti
Ed il tentativo della Bicamerale non ha dato i risultati sperati Milano deve proporsi allora come vero e proprio laboratorio di sussidiarietà
Per la sperimentazione di sistemi di governo del territorio che partano dal basso e da vicino realmente le istituzioni e i cittadini
In questo senso è evidente l'importanza di una stretta collaborazione tra istituzioni a partire dalla collaborazione fra il Comune e la Camera di Commercio per rendere Milano una metropoli competitiva a cui fa riferimento tutta l'area dell'Europa meridionale dell'intero bacino mediterraneo
Da parte nostra
L'impegno a continuare nella stretta collaborazione con il Comune di Milano non sarà dunque senza riserve
Lavoreremo in questi mesi perché diventi una modalità di lavoro stabile continuativa a partire dallo sportello unico per le imprese
Dall'integrazione delle due anagrafi dall'innovazione al servizio dei cittadini e delle imprese
In particolare insieme dovremo fare del tema dell'internazionalizzazione un'alleanza forte per completare la cittadinanza europea ed internazionale della nostra città
Io sono certo che la Camera di Commercio inoltre può essere per il Comune un partner istituzionale per fare da ponte con il sistema delle imprese il mondo dell'associazionismo e altre istituzioni territoriali
Concludo esprimendo il mio apprezzamento per questa iniziativa che rappresenta una riflessione sul ruolo sulle prospettive di crescita di Milano
Io credo che questa nuova stagione di Progetto debba essere prima di tutto realizzabile e condivisa
Gli stati generali rappresentano un'occasione per crescere
Per crescere insieme con quello spirito di amicizia al cui ci richiamava prima sua Eminenza il cardinale grazie
Grazie a Carlo Sangalli dò la parola per la relazione introduttiva al sindaco di Milano Gabriele Albertini
Voglio brevemente richiamare i significati che noi attribuiamo all'iniziativa degli stati generali e le motivazioni che ci hanno mosso a portare a termine questo progetto confesso
Che gli diede gli Stati Generali è nata prima di tutto dall'esigenza spontanee di trovare un momento di confronto con la città
Sì siamo
Poco alla volta accordati che questa esigenza era diffusa e sentita adesso tutta la comunità cittadina con qualche eccezione
Il forte senso civico dei cittadini milanesi quello che ha sempre sostenuto tutte le grandi e piccole innovazioni e rivoluzioni di questa città e di questo Paese aspettava solo un cenno un segno di speranza
I milanesi
Almeno nei loro pensieri
Hanno già aderito con entusiasmo alla rivoluzione del buon cittadino
Per noi e di grandissimo conforto osservare che i nostri concittadini ci tengono la mano
Abbiamo allora ho voluto creare l'occasione per cui tutta la città potesse confrontarsi in un dibattito aperto sul presente e anche sul futuro di Milano
Vogliamo però che il progetto
Non si esaurisca in una breve convention dove pochi redattori leggessero una lista di desiderata
Abbiamo pertanto avviato un processo di riconoscimento di ascolto e confronto di tutte le componenti della nostra città
Nostro scopo precipuo e fare sì che nessuna risorsa nessuna competenza effettivo potenziale resti nascosta o inespressa
Gli Stati generali rappresentano per noi il momento di coinvolgimento e integrazione delle false delle forze inespresse della nostra comunità
Le audizioni sono state le circostanze in cui maggiormente ha potuto realizzarsi questo processo di riconoscimento e di confronto
Desidero ringraziare
Tutti gli esponenti di associazioni organizzazioni e istituzioni
Enti gruppi di interessi i movimenti che si sono avvicendati durante i giorni delle audizioni per raccontare la loro Milano alla nostra milizia amministrazione è stato un percorso fondamentale senza il quale gli stati generali non avrebbero avuto senso
Devo anche riconoscere un merito particolare agli organi di informazione che hanno scommesso sull'importanza e di avviare un proficuo dibattito sul presente e sul futuro della nostra città
Vi è poi un altro motivo per cui gli stati generali rappresentano un momento fondamentale
Nel passato la comunità milanese c'era assai meno complessa di quello odierno
Tutte le componenti sociali erano note le une alle altre e in tutte si svolgevano interrelazioni reciproche
Oggi questo non avviene
La comunità presenta infinite divisioni e sfaccettature le relazioni reciproche sono spesso sommerse
La cultura della moltiplicazione la grande velocità di cambiamento e di trasformazione la frammentazione dell'identità che caratterizzano Milano di oggi non permettono di avere un'idea di insieme di un fenomeno complesso come una metropoli
Ecco allora che il processo di confronto
Diretto diventa fondamentale per recuperare il nostro senso di identità sia pure multiforme di questa nostra città
Un'identità sempre più sospesa tra globalizzazione e localismo
Milano dovrà saper rispondere ad entrambe queste forze di attrazione che agiscono in senso contrario
Dovrà riuscire ad essere al contempo globale come Orizzonti come collegamenti
Come capacità come linguaggio ma anche locale per andare incontro a quel desiderio di appartenenza che oggi è così vivo e che si oppone ad una standardizzazione alienante
La nostra città dovrà saper conservare e rafforzare la propria identità e la propria cultura
Sempre rinnovando la il re interpretandola senza cercare rifugio nel passato
La storia gloriosa di Milano non deve diventare un pesante bagaglio che essa si trascina dietro e da cui estrae di volta in volta qualche oggetto per mostrarlo a tutti
La storia deve essere per noi motivo di vanto ed orgoglio un traguardo modello un parametro su cui confrontare paragonare sempre il momento attuale
Il sedicesimo centenario della morte di Sant'Ambrogio il centocinquantesimo anniversario delle Cinque giornate di Milano
Sono stati per nuovi un momento di profonda riflessione sulla nostra città ed un incoraggiamento ad essere coraggiosi e determinati nella nostra azione di governo
Penso a questo punto di dover spiegare quali saranno le linee guida che ispirerà hanno il nostro intervento
Qual è la visione che abbiamo di questa nostra città
Quali dei e quali Grandi Progetti per il nostro futuro comune insomma quale sarà il volto della città nel prossimo millennio
Lascio agli assessori il compito di illustrare tutti i progetti e li dei nate sia dal lavoro della giunta che dei singoli durante l'anno nelle audizioni dei giorni passati
Io voglio invece soffermarmi su alcuni aspetti che potrei definire di metodo che ci sono stati anche indicati in sede di audizione
Milano in questi anni più prossimi cambierà senz'altro volto
Finalmente la nostra città sarà dotata delle strutture dell'infrastrutture che competono ad una grande capitale europea anzi a quella che sarà la capitale del Sud Europa
Intendiamo però rispettare la natura di Milano
Una città dove il potere centrale ha sempre cercato la collaborazione di supporto della cittadinanza senza imporre dirigistica mente progetti grandiosi
Anche per quanto riguarda il finanziamento delle opere coinvolgeremo il più possibile i privati
Siamo convinti
Che rispetto all'auto il finanziamento sia sempre preferibile lasciare spazio alla libera impresa che in confronto alla pubblica amministrazione e più fortemente motivata conseguire risultati di efficienza e di redditività
Chi fa meglio non solo deve poter essere lasciato libero di fare anzi deve fare essere premiato se fa bene
Noi cercheremo di diminuire il più possibile il nostri impegno diretto nella realizzazione delle grandi opere di cui parleranno gli assessori agiremo da stimolo da catalizzatore da garante tentando di coinvolgere il maggior numero possibile di attori grandi nei ghetti e piccoli
La libera iniziativa privata sarà da noi onorata come il vero spirito del sale di questo nostro territorio che ha sempre saputo organizzarsi autonomamente per crearsi un futuro
L'altro grande compito che la nostra amministrazione dovrà svolgere
E quello di mettere in rete la città è un'esigenza che ci è stata segnalata chiaramente anche in varie sessione delle audizioni
Non mi riferisco alla semplici cablatura di Milano
Milano ha grandi centri di competenza eccellenza
Tutte queste istituzioni di cui non cito i nomi ma chi vi sono note sono cresciute come torri d'avorio isolate le une dalle altre
Dobbiamo riuscire a creare ponti e collegamenti
La nostra amministrazione dovrà essere così forte e convincente da persuadere i grandi centri di competenza del territorio ad aprirsi e a mettersi in Rete dando vita a nuove collaborazioni
Sul tessuto frammentato come quello di Milano e della Lombardia fare sistema diventa un'esigenza improcrastinabile da cui dipende il futuro della competitività della regione
Sono sicuro che Milano insieme alla nostra amministrazione riuscirà a mettere a segno tutti i progetti che vi illustreranno gli assessori
Seguendo le modalità e i principi che vi ho esposto con la collaborazione della metropoli con un piccolo aiuto da Roma o almeno senza ostacoli da parte della capitale
Allo scadere del nostro mandato la città avrà un nuovo corso dare una progettualità ed un futuro a Milano e cosa importantissima
E però altrettanto importante
Se è per dare anche un presente a tutti i cittadini
Soprattutto a quanti vivono in situazioni di disagio
Questo è per noi uno dei compiti fondamentali della pubblica amministrazione
Siamo stati chiamati dei milanesi ad amministrare questa città
L'impegno a migliorare la qualità della vita a prestare aiuto a chi ha bisogno ad andare incontro a chi si trova in situazione di disagio sono la nostra prima preoccupazione
Dobbiamo riuscire a rimuovere i tutte le situazioni che sono fonte di emarginazione
Aiutare i giovani che tendono sempre più a essere estromessi e parcheggiati in situazioni di limbo
Assistere le fasce più deboli della popolazione bambini ed anziani
Lavorare tutti insieme perché Milano possa sempre offrire il suo cuore grande a tutti gli immigrati che fuggono miseria e Fanny
Dobbiamo però anche garantire ordine e sicurezza combattere lo sfruttamento e l'illegalità che si collegano intimamente alla clandestinità
Spesso tutte queste attività di amministrazione quotidiana
Vengono considerate di ordini inferiore rispetto ai grandi progetti come biblioteche musei
La mia convinzione e che garantiti piccole cose sì o no per la nostra città ugualmente importanti
Una c Stars sporca con una nuova ed immensa biblioteca resta una città sporca
Una città moderna ed efficiente ma senza solidarietà e senza coesione sociale non è una città la qualità della vita e per noi una delle principali frontiere su cui si combatterà la vera competitività fra i sistemi metropolitani
Personalmente l'obiettivo che i più vorrei conseguire non è un'opera un monumento grandioso che segni il nome della nostra giunta
Vorrei che i milanesi tornassero veramente ad amare la nostra città
La rivoluzione del buon cittadino
La rivoluzione del buon amministratore
Gli stati generali sono un dato di fatto un processo in fase di attuazione che cambierà radicalmente la nostra città
Avremo una città con uno spirito rinnovato
Capace di fare sistema concede il proprio ruolo di capitale del Sud Europa e cosciente della propria identità
Avremo un'amministrazione più efficiente perché ancora più motivata fare meglio che non spreca risorse e non le fa sprecare e che interviene laddove vien maggiore necessità
La realizzazione del mio sogno milanese forse non è così lontana
Spero di non avervi annoiato
Se l'ho fatto come dice Manzoni credetemi non l'ho fatto apposta grazie dell'attenzione
Signore e signori
Signore e signori con l'introduzione del sindaco entriamo nel vivo dei nostri lavori
Grazie alla cortesia dei relatori che parteciperanno tra qualche minuto alla tavola rotonda sul tema la rinascita ambrosiana coordinati dal direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli
Io farei precedere questa tavola rotonda dal filmato i luoghi e le persone di Milano filmato realizzato dalla sede RAI di Milano che la la quale alla quale dobbiamo davvero un sentissimo ringraziamento per la grande disponibilità dimostrate ac nella preparazione degli Stati Generali filmato che conterrà considerazioni sulla città di persone ed i nostri concittadini noti e meno noti seguirà una testimonianza di Indro Montanelli guidata con condotta da Antonio Di Bella e capo della redazione
Milanese della RAI e successivamente la tavola rotonda
Non so se è lecito chiedere già qui a voce alta davanti a tutti ha da a Indro Montanelli se poi volesse
Fermarsi anche partecipare anche alla tavola rotonda che immediatamente seguirà la sua testimonianza quando deciderà lui in Salon visto tanti amici volti noti e meno noti che conosciamo che hanno seguito i nostri lavori che ringrazio molto
Saluto uno per tutti che credo sia qui impegnato nel suo lavoro di croniste di narratore delle vicende anche di Milano Giorgio Bocca quindi tra qualche occhi simili minuti anzi tra pochissimi momenti partirà il filmato grazie
Come cambia Milano rispetto al passato cosa c'è nel suo futuro in questo speciale regione d'Italia rispondono alcuni protagonisti significa vivi per la vita economica sociale e culturale della città cosa pensano di Milano oggi cosa sperano per la Milano del due mila
Della mia del dopoguerra la riapertura della Scala segno un punto di svolta il fu il segnale più
Preciso che la guerra Cassini
Questo tira Totti era stato vittima del terrore che era stato inserito da qualche sala bombardata nell'agosto del quaranta e costruita in tempo diventati nove mesi diede il segno di una ritrovata vitalità inondando di ricognizione
Che che tra grandi le turbolenze
Della Milano degli anni novanta non hanno toccato nasca
La scala è riuscita a
S
Ancora anche in questo contesto il luogo d'arte un luogo di cultura il nuovo che è riuscito nonostante la situazione strana a non esserne condizionato e non risentì ciò ha creato le premesse per una trasformazione istituzionale
Che segna la svolta decisiva nella vita del teatro il passaggio da in tutti ricco a Fondazione evidente
L'amministrazione comunale riuscirà a mantenere i propri impegni
Vale a dire la adeguamento tecnologico del palcoscenico la costruzione della della graduatoria nel salto
La costruzione trattenersi Boldi Seriocha quindi adottare la scala di quegli strumenti che sono necessari nuovi sottoscrivendo in un Scala del terzo millennio che sarà una Scarlatti con strumenti privatistici potrà meglio svolge un livello di pubblico servizio
Io immagino che i prossimi anni determineranno questo questa situazione sulla città avremmo una concentrazione di risorse finanziarie
Soprattutto perché Milano e la sua area metropolitana diverranno
Aree territoriali di per la competizione europea
Ma nello stesso tempo avremmo in qualche modo anche una sorta di destrutturazione sociale e civile gialla misuriamo con mano pensiamo ad esempio a più di cinquanta mila persone che sono al di sotto della fascia di povertà
All'atto
Oppure dobbiamo immaginare una città che si costruisca
Termini competizione quindi una città competitiva ma sia anche una città solidale per questo ritengo che sia opportuno porre nell'agenda di lavoro il tema di un nuovo contratto sociale e di un nuovo welfare municipale
Dei dipendenti e qui
Milano è senz'altro alla fine della prêt à porter e quindi della moda e del design italiano Milano e piena di stilisti Pina
Video e piena di clienti di giornalisti e devo dire che l'abbiamo veramente cambiato l'immagine nel mondo itineranti eccetto che tutti noi dobbiamo chiariamo messa tutta per riuscire ho fatto un sacco di anche di sacrifici di grande entusiasmo grande competizione
Chiedendo che da venticinque anni un'attenzione nelle scuole nella preparazione dei giovani per essere preparate entrare nelle varie societarie per eccetera raccomanda sempre questo questo museo della moda non inteso come museo per le nostre così dalla nostra parte bensì il museo della moda vista come molto larga molto molto larga e non fa ma stavo vedendo il costume taglia il costume identiche finalità e anche per l'Italia
Tutte cinque dell'Università di Milano ha stanno procedendo secondo progetti di sviluppo
Il Politecnico improvvisa per il suo secondo polo all'Università degli Studi ieri di Milano alla Bicocca con l'eventuale creazione di una seconda università
La boccoli la Cattolica e lo IULM secondo altri progetti di sviluppo
Il fatto che per alcuni tempi non si sia dedicato molta attenzione molte energie al sistema universitario formazione e ricerca
Secondo me è legato ad una mancanza che c'è stato a un certo punto non so spiegare il perché di una progettualità rivolta a lungo termine
Una mancanza di lungimiranza che invece la connotazione
Tipica della cultura milanese e che secondo me sta riprendendo non solo terziario non solo servizi per la Milano in futuro quindi ma anche attività produttiva industriale che è la vocazione storica della cultura di Milano
Ovviamente non con le industrie vecchie petrolchimiche siderurgiche ma con il nuovo industria tecnologia lascia
Costituito nel dopoguerra la forza della situazione dell'Arte a Milano dove si veniva per comprare da Parigi Nizza da Berlino veramente impressionante
E ora anche proprio la la la la situazione generale era quella senso reale di liberazione che c'era di di produzione nuova
Si produceva dagli edifici che si ricostruiva nuova alla manifestarsi più aperti o di una interesse per l'arte deriva anche da parte dell'istituzione
Devo dire che negli ultimi mesi l'istituzione della mia amministrazione Milano incomincia dal segno di di ripresa in questo senso
La mostra di portare via il cucciolone la molto discussa insomma Palazzo Reale si sta il che mi sembra interessante speriamo che Chirac contro il progetto
Dove dell'amministrazione manca ancora proprio nella per esempio nella Fondazione indispensabile di un museo d'arte contemporanea mangio quello che si chiama sulla temporale
Oggi a Milano è un appartamento al quinto piano del Palazzo Reale dominanti Camera c'è sculture strepitoso educazione la propria identità un'altra istituzione io dico io parlato spesso e che credo sarebbe indispensabile che fare a Milano la casa del Futurismo come poche altre città Milano è legata al movimento delle avanguardie Futurismo e milanese è nato a Milano appresi caratterizzerà più della Milano
Come grande città industriale che sarà espande
Io penso Rocco
Impalpabile
Consenso in qualche modo forse perché Albertini Carla molto alla al pragmatismo milanese Istanbul brindò di un frutto di indagini come si misura che non riempie di contenuti sarebbe molto importante
Sì rimettesse in marcia il Piccolo Teatro
Chieda un consiglio di amministrazione deve scegliere se darsi un'impresa capocomico all'antica oppure direttore artistico sulla scia diciamo così di quel grande Paese questo Strehler
Carne
Allora
E poi una sottoscrizione pubblica con la testa il comune per l'acquisto o l'affitto della collezione Mattioli una delle più importanti del mondo che in questo momento affittata alla Bulgaria di Venezia
L'industria ENAC in maniera
Tumultuosa perfino dentro la città le grandi fabbriche le grandi fabbriche fondate sulle grandi famiglie imprenditoriali bastava guardare Milano le fabbriche dentro la città i capannoni la che dentro e che la stringevano
In questo ultimo decennio ci è stata senza dubbio una grande trasformazione la trasformazione verso l'economia che è in lista d'industria e disservizi
E dunque l'industria un'impresa su sei è manifatturiera la città per vivere delle continuare a sviluppare la sua vocazione industriale seppur il adeguando la alle mutate esigenze di fine essi colori del
Salgo io entrai come vescovo nell'ottanta
Il tema dominante era il terrorismo
E quindi tutto quanto gira Mompeo attorno a questa incognita drammatica che poteva colpire ciascuno ad ogni momento e
Viene
Questo offeso la città è cambiata molto grazie a Dio è cambiata molto in meglio ci sono state tante vicende difficili
Però c'è libertà tranquillità possibilità di fare e di agire e quindi c'è un futuro aperto più sereno Milano è sempre stato un luogo di incontro potremmo dire
Riferendosi al nome di Milano di mediazione un luogo centrale nel quale molti convengono da diverse parti del mondo dall'Est e dall'Ovest dal nord e dal sud oggi accertamenti anche un luogo di incontro di fedi e di culture diverse
In particolare abbiamo iniziato da poco a Milano
Un'esperienza pilota quella del Concilio ecumenico delle Chiese cristiane proprio per un'azione comune di tutte le confessioni cristiane se cerchiamo sinceramente il dialogo anche con le altre religioni lo cercheremo in particolare nel prossimo anno
Precede il Giubileo ok sotto il tema di Dio Padre Dio Padre di tutti e quindi tutte le religioni che cercano il mistero di Dio
Ieri auto bottiglia a figlia o
Io penso che la cosa importante è che ogni istituzione faccia il suo dovere e si interroghi seriamente ce lo fa sia coerente con i suoi principi
Non badi troppo al plauso al ciò che sono gli umori della gente se recede qualche gratificazione qualche riconoscimento lo accolgo volentieri ma come motivo per intero
Darci abbiamo fatto abbastanza non potremmo forse fare di più un
Di
Mai
Un
Una
Un attimo
Allora buongiorno si sente
Uno due tre
Buongiorno mi chiamo Antonio Di Bella e cercherò semplicemente di
Suggerire qualche spunto entra Montanelli
Che è un milanese antico perché mi diceva poco fa che è arrivato a Milano nel trentotto la cosa che lo interessava e questa frase
La rivoluzione del buon cittadino perché mi piace questa frase
E mi piace mi piace per FI ci vuole questa
Non facciamoci illusioni
A qualunque sindaco noi diamo Palazzo Marino
Sarà impedito sempre di operare da quel reticolo di norme che paralizzano ogni volontà di si attiva
Io concepisco questi stati generali come la delega
Della cittadinanza al sindaco
Del diritto di disobbedire
Purtroppo per poter fare qualcosa in Italia bisogna disobbedire naturalmente
Questa disobbedienza deve essere portata avanti
Almeno secondo me
Con metodi non violenti commetto di Gandhi anni
Beh del resto su Albertini ecco io vorrei che Albertini diventasse il Gandhi di Milano
E in fondo in fondo
Con gamberi e hanno aggira delle delle somiglianze fisiche
Lo so che il questo non è un omaggio alla sua le sue attrattive Tilli tema e insomma bisogna dirlo c'è qualche rassomiglianza
Io vorrei che Albertini che ho conosciuto soltanto da un paio di mesi non lo conoscevo prima
Che Albertini lanciasse il Guà il il guanto di sfida alla al potere centrale
Rivendicando a una città come Milano il delitto alla disobbedienza e a fare da sé del resto Milanello
Milano a una vecchia tradizione di pionieri lirismo in questo senso
Perché tutto ciò che è nato in Italia
Buono e cattivo e nato a Milano
Senta
A Milano eliminato
Anche se poi fu battezzato a Genova
Il Partito Socialista
Che finché rimase il milanese fu qualcosa di buono e di positivo infatti diede a Milano alcuni dei sindaci migliori non di Milano Bankitalia
Fuori emigrato altrove diventò piazza Alioto demagogico rivoluzionario a parole soltanto perché questo è il destino di Milano di mettere al mondo dei figli che poi degenerano
A Mila no è nato il capitalismo italiano perché l'intero propellente del capitalismo italiano fu finalmente una banca che accettava di fare dei prestiti a lungo termine come l'imprenditoria esige vero che questa banca che fu la Banca commerciale fu fondata da due ebrei che da due ebrei tedeschi due garantirebbero ai tedeschi
Gioie Letter Please ma dove vennero parla la banca mila poi questo capitalismo trasferito a Roma diventò capitalismo di Stato introvabile
Con tutte le conseguenze
Che ne derivava
A Milano nacque l'interventismo forse forse il fatto falsa della prima guerra mondiale forse faceva meglio a non nascere ma comunque nacque a Mila
A Milano Napoli il fascismo non abbia uno abbiamo vergogna ricordarlo che come e interattivo
In primis di ristabilire la legalità fu una cosa fu una cosa giusta e logica poi gli avevan dato a Roma diventò un regime abbastanza dagli sette anni
A Milano è nato tutto
Sarebbe giusto che nascesse anche questa rivoluzione pacifica
Che
Innalzarsi la disobbedienza
A metodo di governo dell'amministrazione cittadina
Io credo che la cittadinanza milanese debba rilasciare al sindaco Albertini questa bellica e sostenere per esempio noi sappiamo benissimo
Che ci sono dei servizi pubblici che non funziona
Naturalmente il sindaco Albertini non può licenziare il personale di questi servizi pubblici pubblici ma che succederebbe
Che smettesse di dargli lo stipendio
Foglio delle ai interviene il TAR si ero la in
Come dire la la il sabotaggio
A ogni iniziativa anche un organo giudiziario
Il da il quale convalida sempre il sabotaggio all'iniziativa ebbene il sindaco Albertini
Sede aiutata nel senso cioè non prende sul serio le sue sentenze che succede lo arrestano
Non credo proprio
Qualcuno dirà ma come questo Montanelli
Ha passato la vita
A battersi contro i rivoluzionari visibili dictum di tutti i generi
Viene voglia novant'anni apre ricavarci della rivoluzione si voglio concludere la mia vita da riproduzione
Questo sarebbe il miglior modo di concepire gli stati generali
I vostri applauso in via rincuora non molto ma non basta
Questa delega Albertini bisogna da
Grazie
Il richiesta d'una rinascita non soltanto amministrativa tra le eccellenze di Milano in passato c'era anche il Futurismo ecco c'è il punto unibo avevo dimenticato il Futurismo
Io non so se fu una cosa buona o cattiva però compenso ancora non l'ho capito ma certamente portò il nome dell'Italia in tutto il mondo
La cultura italiana
Comincio ad avere una valenza cosmopolita e internazionale grazie al Futurismo
Il quale credo che agisse e fece anche molte sciocchezze ma riuscì a imporre in qualche modo accanto alle sciocchezze fece anche delle cose senza dubbio eccellente
E anche quelli da dove nacque a metà non poteva nasce da altrove tutto in Italia nasce a
Io di questo non posso essere fiero perché sono un milanese d'accatto
Ma da ben cinquanta
Lo sono al mio modo toscano cioè molto polemico
Ma lo sono figlio alle più intime mie Fibak
Io sento l'orgoglio io milanese attacca Milanese accolto milanese ospitato
In un tempo in cui
Noi vendevamo beh io non venivo proprio dalla terroni avvengono dalla sta Firenze
Ma insomma eravamo quasi considerati degli extracomunitari in questa città io trovai immediatamente accoglienza diritto di cittadinanza ecco perché da allora mi sento milanese esitò anche l'orgoglio del neofita milanesi
Ecco perché dico che mi danno deve dare ancora una volta
Il cardinale Martini ha detto che Milano ha un volto ha un'anima e il sindaco Albertini ha detto
Dobbiamo cambiare il volto però è difficile le grandi città del mondo da New York a Madrid a Parigi hanno problemi comuni traffico inquinamento è possibile fare qualcosa oppure ci illudiamo
No è possibilissimo fare qualcosa mani no
Dentro il quadro della legalità attuali
Questo non è possibile
Bisogna uscire
Bisogna uscirne a tutti i costi bisogna uscirne bisogna che i milanesi
Rivendichi fino a questa questa iniziativa la quale intendiamoci bene
Discarica
Ciccanti
Di molte responsabilità
Queste responsabilità noi dobbiamo assumerci niente lei gli diamo l'esercizio al sindaco
Ma moralmente arrestiamo responsabili nota
Noi cittadini di Milano
Bisogna essere pronti ad assumere queste responsabilità
E io spero che i milanesi gli ossia
Che noi milanesi gli ossia
Grazie
Chiamo il direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli che coordinerà una tavola rotonda la rinascita ambrosiana con Alberto Arbasino Letizia Moratti Cesare Romiti e Marco Tronchetti Provera
E naturalmente sono pregati risalire
Sì e con grande piacere rimani con noi Indro Montanelli
Come mai
Come cose
Un'altra cosa
Aria
Passeggero
Bene buongiorno a tutti abbiamo inizio
La nostra tavola rotonda che concludere i lavori di questa mattina e che ha come titolo la rinascita ambrosiana
Abbiamo assistito prima a un proclama rivoluzionario
Per Indro Montanelli
Soprattutto a un grandissimo
Scatto d'orgoglio milanese che forse quello che in questi anni è uno a questa città è mancato
Abbiamo assistito questa mattina a una serie di interventi estremamente interessanti
Coi citarli soltanto due passaggi che così a mio modestissimo giudizio sembrano importanti di questa mattinata che possono rappresentano un po'il filo conduttore il sommario di questa mattina soprattutto l'intervento né straordinaria profondità morale di sua Eminenza il cardinale Martini poco soprattutto nel passaggio va molto meglio di quando dice
Segnata e amicizia per questa città
E soprattutto non fuggire dai ministri che è un po'quello che successe se voi ci pensate a Milano in questi anni
Milano è cresciuta anzi sono cresciute in molte città nella città
è venuto meno questo amalgama che ne faceva prima una grande metropoli e prima ancora una capitale morale
Si sono sviluppate a cerchi concentrici diverse metropoli
Con tutti i luoghi di eccellenza di questa città ma è mancato nel collante il passaggio da sintesi
E soprattutto vi è stato un curiosissimo fenomeno
Lo sciolse
E relatori di questa tavola rotonda poi condividere hanno
Di milanesi che sono Vieri assentiti estranei rispetto alla loro città
Che non hanno più vissuto un rapporto con la loro città
Che in qualche modo l'anno disconosciuta qualche volta di sprezzante voluto quindi le parole
Del cardinale Martini
Che riprendeva poi
Il l'esempio di Giorgio la Pira sono estremamente e interessanti e credo che possano rappresentare un monito e un filo conduttore per il nostro dibattito
Quando poi Albertini ha detto dobbiamo con un afflato liberista che certamente li dobbiamo riconoscere ma che dobbiamo in qualche modo riflettere sulla storia di questa città
Fammi la capitale del Sud Europa ma soprattutto ritrovare questo rapporto fra cittadini e città che si è interrotto questo patto non scritto che in qualche modo sente ora io un dopo la parola ai nostri ospiti avvertendo vi subito che
Non abbiamo Luigi Fausti presentata anche commerciale lo scrittore Vittorio Messori a vuole cominciare da un grande scrittore
è un grande raccontatore anche dell'anima di questa città che Alberto Arbasino
Citando un bellissimo articolo che è stato pubblicato sulla Repubblica civica bevuto Paul volentieri pubblicata sul Corriere della Sera quindi in questo caso esprimo tutta la mia invidia
Direttoriale
Che è apparso nel novembre nel novantasette fece guardava il male oscuro di Milano
Poca non ve lo sintetizzo ma in fondo Arbasino diceva che bisogna ritornai a vedi spettro per il giardino costituito da questa città rimettere un po'insieme metterlo in ordine
Forse come primo passaggio de di costituire questa identità milanese che faticosamente cerchiamo di rimettere insieme
Con lo scetticismo e questa è la cosa più importante via via sempre più basso
Allora volevo chiedere ad Arbasino che cos'è poi questa malattia psicosomatica
Che si è impadronita di Milano
Come la si può battere e quali sono i sintomi secondo lui della rinascita ambrosiana
Grazie del saluto e dell'invito per prima cosa davanti al paziente si esprimono immediatamente gli auguri più cordiali e più affettuosi di pronto ristabilimento anche se poi le cosiddette malattie psicosomatico che sono fra le più insidiose
Io credo di essere stato convocato in questa sessione di stamattina soprattutto per portare
Testimonianze memorie e confronti per il fatto che
Negli anni cinquanta qui aveva aveva perfettamente ragione allora l'allora arcivescovo
Mondini ha appena ricordato dal cardinale Martini con quel messaggio così così tutti entusiastico e si capisce gli anni cinquanta erano gli anni del cosiddetto boom
Negli anni cinquanta volendo fare confronti io negli anni cinquanta ho fatto a Milano
L'università la laurea e dei libri molti anni dopo anni Ottanta così ho fatto il deputato di Milano e quindi forse questo è stato inventato per fare un po'di confronti e anche di testimonianze che vanno indietro di qualche decennio
Però attenzione oggi bisogna dire senza moralismi né illuminismo e perché quelli erano i valori che fosse certamente andavano bene per altre epoche e collettività dette organiche
Invece oggi spesso si tende a mettere le mani avanti a per carità non facciamo mica Mauresmo ma non non non volete mica fare del moralismo no o anche per esempio illuminismo illuminismo e meccanica Cattaneo Hope roba che non tiene però attenzione anche alle nostalgiche il come eravamo come la più bella il passato perché oramai fra i precoci segni lì
La Nostalgia sistematica aveva addirittura addosso ai cosiddetti anni di piombo a negli anni di piombo come la Rame la più bello il cielo al più belle le ragazze negli anni di piombo eran più buone persino le ciliegie le pesche quindi bisogna anche un po'guardarsi dalla Nostalgia
Dai come eravamo
Senza Peralta totale di quelle euforie ambrosiane delle entusiastico Bonvesin da la Riva e neanche dei crepuscolari Disney
Un po'pessimisti Giardino dei ciliegi Strehler Visconti
Veniamo al dunque veniamo agli anni Novanta
Gli anni novanta non erano fatta ma facciamo proprio de dei dei paragoni obiettivi statistici senza senza assolutamente metterci la del delle dalla Nostalgia
Paragone che si possono fare per esempio che riappare indole ingiallite pagine degli spettacoli dei quotidiani milanesi negli anni Cinquanta
Dove c'erano non solo le grandi mostre a Palazzo Reale organizzate per esempio da Roberto Longhi
E non solo per esempio c'erano venti venticinque spettacoli nuovi alla scale in ogni stagione sette o otto legge ottime di Strehler
Nel nel piccolo teatro ma essendo studenti dal momento che la qualità media era quella veramente si poteva dire ogni sera stasera dove andiamo c'è la Callas c'è dandosi ce l'ho appena detto e saldi
Cioè la Morelli Stoppa con Visconti dice Ricci Maniezzo Gino c'è invece con la Pagnani ci sono tanti altri spettacoli
Mentre invece oggi il l'offerta culturale sembra un po'minore e quindi dal confronto fra le diverse epoche si vede che allora la qualità della vita aveva anche dei fattori quantitativi oltre che qualitativi basta pensare agli scrittori che vivevano Hummel hanno in quegli anni e anche lei basta riguardare le pagine culturali di allora del Corriere della Sera poiché il giorno i settimanali i libri pubblicati da Mondadori da da da Bompiani e poi anche anche da Rizzoli e ed ecco che il confronto è non solo quel e qualitativo e quantitativo
Però dicevo non solo quello perché la Milano di quegli anni la
Aveva soprattutto tale pilastri molto importanti uno le grandi dinastie industriali e finanziarie ancora fosse un ottocentesche con grandi illusioni per il proprio avvenire sia per quello che riguardava le le le espansioni in Europa e anche per quello che riguardava le possibilità e la capacità dei propri discendenti le terze e le quarte le quinte generazioni
Secondo pilastro
Del pubblici amministratori socialisti Intek germi ancora in un certo senso è eredi delle leggendarie amministrazioni asburgiche mai atteso che secondo le amministrazioni Austriae secondo pilastro via
E anche terzo pilastro anche per esempio dei funzionari sì e prefetti sia magistrati sia questori
Ancora eredi di una grande tradizione poco ogni canna Paul napoletana di di grande finezza diplomatica ed erano insomma questi mi sembra i tre pilastri su cui sì
Svolgeva la vita della società milanese ora quando invece adesso si parla di degrado il degrado naturalmente più visibile dove le qualità e livelli di partenza erano migliori il degrado se nota soprattutto a Torino nel centro di Bologna e purtroppo anche a Mila no perché Milano
Che ai tempi di Stendhal era una lista più belle d'Europa
è una città che è diventata sempre più brutta ma soprattutto per colpa dei milanesi perché se si pensa che la città che aveva l'ideale delle ameni efficienza civile il titolo di una mostra che c'è stata pochi anni fa
Cioè una magnificenza cittadina al servizio di tutta quanta la collettività una magnificenza pubblica più che privata e si guarda invece come spiacevole prima cosa l'edilizia del dopoguerra M negli milizia valuta e spiacevole non solo ma basta guardare i graffiti sparare sono cioè più tutti chi più tristi i più sinistri in Europa
Quindi l'abilità dell'ambiente non sono molto favorevoli oltretutto in una certa dove il clima è pessimo e però c'è un'attitudine al lavora notevolissima certe volte anche fino alla mania
Se non funzionano bene i servizi pubblici
Possono subentrare alienazione e paranoia e anche una certa conflittualità perché c'è un cinismo nello squallore c'è un compiacimento nello scatta fascio pur vanno
Per esempio un visitatore una lì erano che si aggira oggi fra strade milanesi brutte e tristi muri fra i più di un barattate in Europa un pochino viene un po'di detta ritirò Balotta
Nessuno apparentemente che cerca di migliorare l'ambiente l'avventata anziché spesso simili contrario
Succede cioè come del resto anche in in tante città in quelle in quelle città postindustriale inglesi desolate che si vedono nei nei film Liverpool Menga Anglade Scott quel dunque l'immagine stradali devo un po'di teppisti vandali e esaltati dal cinema impietoso e scomodo
E se incita di questo tipo se non si è lì mandati per lavoro dalla ditta
O per girare un film di successo sullo squallore urbano magari con i coltelli tifosi fans si trovano qui si picchiano e così chi viene dal di fuori è portato naturalmente a domandarsi
Famosa domanda di Bruce Chatwin ma che ci faccio cui sto qui anche stasera poco finite le incombenze salutati gli amici simpatici a quel mando un saluto un omaggio anche da qui e allora però si va alla stazione si va a Linate e si chiede il primo pezzo per ripartire però non non tutti saranno dei come il sottoscritto dei pensionati degli ex deputati dei sorellanza ed è e dei single
E invece molto per molti e specie censite in questa città ci devono giustamente a dettare e allora sarà spontaneo per la cosiddetta coscienza civile stare soprattutto dalla parte degli umiliati e offesi e delle vittime che cioè le vittime sono quelli che abitano per forza in quartieri sempre più degradati e pericolosi
Fra i tanti parassitismo e violenti più o meno corporativi dei gruppi e gruppetti e la microcriminalità in aumento come in tutta Europa dove
Sono in aumento continuo
Basta vedere le indagini sui grandi settimanali francesi inglesi e tedeschi per esempio qui i piccoli reati metropolitane che non si va neanche più a denunciare perché tanto è inutile perché tanto no non non prendono il piccolo criminale se lo prendono viene viene liberato e non e non gli succede niente e quindi non si va a denunciare la piccola criminalità che affligge i quartieri e le periferie e magari anche il centro
E che quindi non sia in quanto non sono denunciate non entrano nelle statistiche
Del crimine oltretutto le vittime oltre a subire ogni tipo di prepotenze grosse e piccole vengono per di più schedate perché magari non sono politicamente corrente vengono sgridate magari anche su con la non è di giornale dove tutto intorno ci sono le denunce di cronaca fatte dalla polizia e della magistratura ma la vite in arrivo reati in aumento
Detenuti che non appena liberati ripeto hanno gli stessi femmine
Lo leggiamo ogni giorno sui giornali
Anche poi abitanti residenti magari sgridate perché vorrebbero dormire dopo il lavoro mentre dagli altri quartieri arriva famoso popolo della notte a far casino
Sotto le finestre ma come dell'arresto anche a Roma nipoti intonata presso il Vaticano gli abitanti vengono rimproverate perché si lamentano quando i bivacchi Campin dei pellegrini
Bloccando il quartiere bloccano ogni movimento e spostarsi per andare in ufficio a scuola in una famiglia dove sono due che lavorano due che vanno a scuola o anche a far la spesa diventa un inferno anche se si è alle porte del Vaticano
Comunque però questo questo è un po'una costante perché per per tutto l'otto cioè gli indigeni vengono sempre rimproverati per tutto l'Ottocento
Ci sono stati tutti gli indigeni africani asiatici che venivano rimproverate dagli europei ma come gli arriviamo lì in casa vi portiamo del bene voi vi lamentate ingrati vergogna
A oggi succede un po'il contrario gli indigeni europei che vendono Biasin nati perché come ci arrivano in caso di tutto il mondo e non siete contenti vergogna non siete politicamente correnti
E allora qui bisogna veramente tener conto dei nuovi conformismi
Nel cambio delle mentalità perché sono spesso le mentalità che sono alla base alle radici sono le cause degli effetti noi di mentalità conformiste che ne abbiamo conosciute almeno tre leggenda la recente e sempre con dei dopo un mi coatti dell'obbligo
La serie ridotti bacchettoni beghine baciapile
La serie le giornali fascisti squadristi milite Duce baionette vinceremmo la serie ad avermi Baffone Togliatti Armata Rossa comunismo speranza dell'umanità senza Dio e al posto di Dio ma poi oltretutto nell'antropologia italiana e tradizionale la solidarietà e la simpatia per l'illegale e il fuorilegge
Il simpatico delinquente in genere clandestino il bandito contro lo Stato e conto qui con gli ioni noiose che sono i cittadini che obbediscono ai codici e quindi ci sono delle maggioranze silenziose numerosissime
Fa contato anche la tradizionale avversione italiana
Per i connazionali perché in fondo metà degli italiani è storicamente e questo anche Montanelli ce lo ha raccontato spesso nelle sue Storie d'Italia
Metà degli italiani cerca di far fuori l'altra metà appoggiandosi
E a chiunque scritti in odio parlare il cinquanta per cento dei connazionali alle alleandosi con gli stranieri del momento
E che e che quindi possono essere i francesi gli inglesi i tedeschi e gli austriaci degli americani i i russi e in questo momento si cerca
Un po'un po'di tutti i Balcani sceglie gli africani così ma sempre in odio all'altra metta dei connazionali
E oltretutto siccome poi nella e in questa specie di simpatia e attrazione per tutto quello che perché il suo fuori legge ed è sempre stato una costante simpatici banditi dell'ottocento è passato cortese
Ho ancora oggi per esempio
Si vede Icahn per chi cantano i cantanti di insuccesso
Per gli autori dei reati cioè i detenuti carcerati o per le vittime degli degli stupri de de degli scippi dei rapimenti delle delle dei dei terrorismi
Delle dichiarazioni dismettere dei nel SISMI del tre così di solito il cantante canta i protagonisti i protagonisti sono gli autori di reati e la vecchietta che è stata
Scippata non è protagonista di niente e quindi niente
Allora però bisogna cui fare attenzione a un un un passaggio importante per
Per la mentalità attuale il politicamente scorretto a finito per portare tutti un po'gran parte dei tradizionali conformismi italiani e le nostre intolleranze inveterata mentali maliana
A identificarsi con tutto ciò che trasgressivo dissacrante quindi doveroso
L'ultima provocazione di doverosa
Però attenzione senza più badare al socialmente utile perché il politicamente corretto lombarda tanto al socialmente utile per la collettività nel suo insieme nel suo complesso e questo naturalmente significa una notevolissima perdita di coordinate e parametri pelle nuove generazioni anche di zombie
E di cloni Estate il politicamente corretto produce parecchi pregiudizi e tabù soprattutto ideologici linguistici ma non fa poi molto di concreto per la gente
Scuole ospedali trasporti la posta ai servizi pubblici anzi in nome delle più varie cause politicamente corrette contro esige continue esenzioni
Particolari dalle regole urbanistiche ecologiche igieniche commerciali e anche in materia di ordine pubblico e di inquinamento acustico
Ecco tutta una serie di etichette salvifiche bisogna tener conto perché funziona dopo mesi dopo mi e assiomi e pregiudizi di ride
E queste etichette assolvono eredi immondo molti comportamenti che già venivano definiti associarli può antisociali in quanto dannosi per la comunità
Etichette come i ragazzi i giovani giustificano già in partenza qualunque teppismo e vandalismo aggressivo contro la cittadinanza in tutto o in parte
Il parassitismo violento dei di singoli gruppi corporativi conto la collettività
Etichette con me gli immigrati gli extracomunitari esonera hanno in genere dall'osservanza di qualunque legge civile e penale e commerciale e amministrative sanitaria
Della repubblica italiana e anche dell'Europa cui ormai apparteniamo
E anche da qualunque soprattutto da qualunque obbligo fiscale con licenze scontrini di tipo italiano europeo anche se poi il commercio abusivo è diventato un mercato
Parallelo di vaste dimensioni perché leve l'apparizione di merci uguali in tutta Italia
Queste non possono venire soltanto da ripartire da Lubatti ci ci sono evidentemente dei depositi di mafie e camorre più enorme del dell'UPI modella standard concordo qui
Il lavoro nero o infantile forse chissà c'è l'interrogativo sul lavoro nero infantile
Se il per favore possiamo
Rispettare i tempi e possiamo fermare no no no no allo scrutinio di naturalmente ma non è un problema per diciamo Little Big scansione D'Alema la sotto il cinquanta presumiamo per prego prego ma come prosegue Adriana
Allora voglio dire andando andando in fretta dico qui anche le più pure caritatevoli intenzioni benefiche solidaristiche possono involontariamente funzionale come copertura ai avallo di una quantità prima la vittima arrivo in un Paese che già dispone di mafie e camorre proprie così importanti e per di più e anche già carico
Di disoccupati però ricco a questo proposito va be sicuro che era bambino durante la guerra si può ricordare le le invocazioni dei parroci quando si parlava molto della Divina Provvidenza divina e invece e e con la con la P maiuscola
Ma da quando invece si domandano
Le di elargire provvidenze scatta la e scatta invece esplode la rabbia per la mancata elargizione delle delle delle provvidenze allora a questo punto evidentemente il politicamente corretto non quantifica perché quando chiede le provvidenze a degli organi amministrativi non quantifica e allora e allora la collettività e gli organi amministrativi non hanno cuore
Perché d'altra parte invece sono commi per vent'anni dei dei traghetti o come i pompieri del dei cinema che quantificano dicono dopo un certo punto
Erano non è che non abbiano a cuore non è non è che non abbiamo cuore ma sì sì quantificate aveva ragione così Luca un ultimissimo aspetto e qui finisco che ha quale drammatico perché il politicamente corretto americano come è noto rivendica accanitamente
Tutte le identità tecniche e le differenze e le idiosincrasie razziali assolve ispanica orientali indiane ebraiche musulmane
Fino a tutte a tutto che le mie nozze nell'abbigliamento le musiche i cibi etnici conto ogni integrazione nel così detto nel tempo che in America
E visto dai gruppi etnici come una pericolosa
E aspetta illusione innanzitutto a tracolla del potere del sistema che vuole solo sudditi e consumatori
Da noi invece al contrario spesso si insiste su una difficile problematica integrazione che che poi è sempre stata rifiutata in tutti i Paesi del Mediterraneo dei Balcani basta fare un panorama geopolitico anche con stragi e tifoso siamo abituate che leggiamo tutti i giorni sui giornali ma pare ingenuo però nascondersi e dei problemi che sono molto seri perché per esempio il panino il quotidiano panino il il panino in discoteca il panino in discoteca o il panino in caso panino della scuola
Contiene il prosciutto che è un tabù alimentare molto importante per le religioni che non sono che non sono la Cattolica
E poi per esempio anche il trattamento delle bambine delle donne e diverso nelle nelle diverse e comunità
Ma basta addirittura pensare come sarebbe difficile problematico pur nella lotta contro la droga un qualche accordo comunitario per esempio fra il Santo Padre che dispone della scomunica
E e che gli Ayatollah musulmane che che dispongono di quelle fatte così contro i tempi inoltre però però una controversa i consumatori o spacciatori deliberò che ecco quindi quali possono essere io ho fatto un rapido certe i problemi amministrative rapito non può però che perché ci sono ingenti e gravi questioni di conformismi di intolleranze di pregiudizi ditta Abu e di mentalità io faccio molti auguri e vi ringrazio
Qualche
è scritto un bellissimo editoriale pongo per la verità ma comunque bellissima anche perché noi dobbiamo in questa tavola rotonda fare in modo che i presenti non si pongano la fatidica domanda di eccetto quindi che ci facciamo qui
Perché se no sei M pur non trovandosi in Patagonia ma trovandosi applicata primari
No questo sì discorso troppo lungo
Quindi
Non ci soltanto il collo che avviandosi brutto del Milan ma ce n'è uno forse una una qualità di Guglielmi il divisi sono probabilmente conosci se la portano dentro il Mullah conoscono e due nessuno io condurre la discrezione di Milano e Milano una strana città che nasconde tutte le sue bellezze
Io ero abituato al città che un posto ha certamente le mettono in vetrina come come come come filo insieme come per non parliamo di un uomo poi il gol altro lungo del barocco dello spettacolare eccetera
Un'ammenda hanno Milano bisogna su quegli va piano piano perché era il punto uno del del lusso quasi la vergogna delle sue bellezze
Per esempio ci sono due giorni Dini stupendi da Milano di cui però bisogna possedere la chiave per il più sconvolti villaggi muraglie
Del tutto quando così è una città da scoprire metterebbe credo che questo significa
Il portato beh adesso lo possiamo dire il rischio più il cardinal Martini non è più qui Young dello spirito già nunzio in lista
Il
è probabile che il novanta per cento degli anelli banco sappiano cos'è il giansenismo ma sono agenzie misti cioè hanno questo senso del pudore memore della propria delle proprie delle proprie cose belle hanno paura di offendere gli altri mostrandogli il proprio cose belle questi è un carattere perché non mi apparve subito a Milano ma che presero dentro di me
E biellese del sempre più attenzionato ammiratore il voluminoso di un sito in questa città col c.t. grazie
Questa tavola rotonda oscillano tra ricordi
Scoperto nell'anima e naturalmente asticelle che vanno nella profondità della storia
Titti questa città ma il nostro compito anche quello di abbiamo anche un dovere di concretezza cioè proprio ma anche in questa tavola rotonda poi per in ossequio lo spirito degli stati generali compito e il dovere di dare delle indicazioni di fare delle proposte concrete di vedere come per esempio il quali possono essere le linee portanti di questa rinascita ambrosia
Allora volevo chiedere Letizia Moratti
Quali possono essere secondo le le proposte concrete e la linea di sviluppo ipotetica di questa città perché abbia quel ruolo di capitale europea che diceva prima il sindaco e soprattutto vorrei che mi rispondesse
Alla domanda del perché diversamente da quello che accade in altre città il rapporto tra pubblico e privato e così contrastato e a volte così è sufficiente
Grazie io credo che hanno a me non compete fare proposto io credo che personalmente l'unica proposta
Mi sentirei di sostenere quella Indro Montanelli di dare una delega piena a una Milano che riesca a essere autonoma nelle decisioni io credo che questo è veramente un punto fondamentale
Milano ha sempre nella storia di uno stato di dare proprio meglio quando ha potuto agire salvaguardando le proprie specificità salvaguardando la propria cultura la propria vocazione
E questo è diventato poi forse sempre più difficile perché perché la società diventa più complessa diventa più difficile perché i legami di intrecci traina il potere locale il potere centrale e altre forme di potere locale
Attengono a queste necessità di governare la complessità della società
Però io penso che una semplificazione sia assolutamente necessaria
E qualora questa semplificazione non sia possibile credo che anche un'assunzione di responsabilità al di là di quelle che sono delle regole formali sia assolutamente necessaria sì senso di questo non penso della nostra città possa veramente pensare di costruire un futuro meeting di nei quali c'è richiesta di costruire questo futuro
Io penso che senza parlare i progetti ripeto perché a me sembra tratto ci sia una lista di progetti infinita in questa città di ogni tipo sono tutti progetti bellissimi sono tutti progetti che meritano attenzione
Su tutti i progetti che meriterebbero di essere tesse le lodi di realizzarsi quindi io credo che più che parlare di Progetti penso che si possa parlare di metodo come nel far sì che questi progetti che già ci sono diventino operativi e poi forse è un'altra cosa di come ricreare
Un un uso un tessuto sul quale si possono innestare queste realizzazioni concrete quindi domandarsi forse perché a oggi certe cose non si sono fatte
E se dovessi dire io credo che
Partirei dalla dai punti di forza dalla nostra città Mila no da il valore aggiunto che Milano da all'economia nazionale e del nove per cento quindi un valore aggiunto molto forte
E alcune caratteristiche che io credo che siano veramente dei punti importantissimi dei punti di forza sui quali lavorare
Milano ma un sistema universitario come è già stato raccolto ricordato che importante che ha contribuito tra l'altro anche nel tennis tempi recentemente passanti
A realizzazioni fondamentale non dimentichiamoci che il Politecnico di Milano adatto un premio Nobel il professor Martani negli anni sessanta e tra l'altro con una collaborazione interessantissima
Tra lì un'impresa in quell'epoca la Montecatini e appunto il Politecnico che ha sviluppato un in una la capacità per Montecatini tra l'altro poi di di di essere prima nel mondo produttrice di polipropilene
Quindi una vocazione universitaria forte io personalmente credo che il futuro si basa las sempre di più sulla sulla sulle risorse umane
è in atto una una una guerra nel nel nelle imprese nel mondo per accaparrarsi i migliori talenti
Ecco io credo che Milano la a la vocazione difforme una classe dirigente
Di di grande valore e deve rafforzare questa vocazione così come credo che un un altro dato interessante di Milano è il dato relativo alla ricerca siamo un paese molto povero nel senso della ricerca il il tasso però iniziano rispetto al prodotto interno lordo Minelli nel campo della ricerca e sviluppo al bassissimo siamo a una media di la metà dei Paesi europei avanzati
Quindi meno di un due per cento del PIL contro il tre dei villani nei Paesi europei
Milano in questo si differenzia a invece una capacità di destinare risorse alla ricerca in maniera importante
è un valore a un assetto in Milano è un valore che credo che Milano dovrebbe sempre di più su quale Milano dovrebbe sempre di più puntare
E poi da ultimo forse l'innovazione una carrellata veloce per la sto cercando di fare chiudendo voglio solo dare qualche flash
Ma l'innovazione credo io credo che peraltro lo sviluppo più recente di Milano l'ha dimostrato rinnovazione sia fondamentale nel campo del della diciamo dell'industria del futuro
E in questo Milan ha dimostrato di essere all'avanguardia buona parte circa un trenta per cento dei brevetti nuovi quindi delle di quelle che sono imprese più innovative del paese i processi militare che sono i più innovativi
Nascono da Milano è una cifra importante quindi credo che questo di nuovo sia uno dei valori uno degli assetti di questa città
E basandosi su questi punti di forza io penso che Milano
Possa a riprendere un proprio cammino
Però penso anche che questo cammino economico che Milano ha dimostrato di saper svolgere e tra l'altro secondo me sempre adattandosi con grande flessibilità all'uovo Milano è riuscita a essere molto forte nell'agricoltura in un momento in cui avrà fatto fatica con la propria industria manifatturiera nel periodo d'esempio della concorrenza con le con i grandi Stati europei
Ha fatto fatica non ha fatto fatica riconvertirsi quindi è è passata dall'agricoltura alla dalla manifattura l'agricoltura così come quando son diventati non competitivi i prezzi dei dei prodotti agricoli è ritornata a sviluppare industrie correlate all'agricoltura all'industria testi ad esempio che avevano avuto un grandissimo sviluppo
E passata alla appunto a sviluppare delle industrie e l'industria sviluppato sono delle industrie che hanno secondo me nel tempo sempre testimoniato un'altra caratteristica di Milano
La ricchezza e la creatività di questa città molte delle nostre città si sono sviluppate attorno a dei popoli mono culturali Milano una città anche se diversificata moltissimo quindi non stanno a una grandissima ricchezza
In questo anche recentemente Milella alle difficoltà dell'industria che sono difficoltà legate a una pro cesso purtroppo ti deindustrializzazione enti di De localizzazioni verso are che sono considerate più competitive per i costi che hanno a livello industriale e qui in questo processo Milano ha saputo di nuovo riconvertirsi riconvertirsi nel terziario riconvertirsi nel settore dei servizi riconvertirsi in quei settori che tra l'altro sono i settori che in altri Paesi hanno dimostrato di essere i settori portanti terrà la per la nuova occupazione quindi in tutti i Paesi nei quali che c'è stata una crescita dell'occupazione questa crescita dell'occupazione è sicuramente stata data dal settore
Dei servizi quindi Milano ha saputo di fatti compensare una perdita di di occupazione nel settore industriale
Dedicandosi alla ai ai servizi e queste sono sicuramente degli aspetti di di forza degli aspetti positivi di Milano
Io credo che non si debba neppure invece dimenticare quali sono gli aspetti i Pirelli i punti di debolezza della nostra città in questo vorrei mettere sicuramente è una mancata K
Cita nell'ultimo periodo di Milano di rispondere ai ai ai bisogni sociali
Io credo che ci siano e purtroppo nella nostra città più che in altre delle dei delle esigenze sociali che si svilupperanno a mio avviso nel futuro in maniera drammatica è stato ricordato al cardinal Martini questa mattina
Il problema della vecchiaia Milano guardavo qualche giorno fa gli indici di invecchiamento gli indici di vecchiaia di Milano nel giro di dieci anni sono passati da sessantacinque accento quindici è un quindici credo impressionante
E quindi credo che un'attenzione da parte di Milano a questi temi sia veramente prioritaria
Da ultimo forse allora questo rapporto tra tra tra pubblico e privato questo è un tema che Archer certamente richiederebbe
L'intervento più lungo ma io credo che ci sono sicuramente delle responsabilità del privato che si è ritratto è stato forse troppo in quei bellissimi cortili di cui parlava prima Montanelli
Ci sono io credo però anche delle responsabilità del pubblico
Milano ha sempre saputo agire in con una grande solidarietà credo che ne sono testimonianza i numeri cinquanta mila volontari che lavorano a Milano oltre duecento associazioni di volontariato
Ecco non sempre questo volontariato è stato posto in condizioni di operare e con pari dignità rispetto al pubblico io non credo personalmente non penso che penso che sia fuorviante la logica della contrapposizione tra pubblico e privato però di una cosa sono certa che il privato deve poter avere una dignità pari al pubblico quindi
Se non senza questo mirano non potrà ritrovare la propria anima non potrà liberare quelle risorse che sono che esistono a Milano che ci sono che sono essenziali per il futuro per lo sviluppo delle nostre città quindi l'augurio che addirittura il Governo nella sua presentazione alla sua presenza agli stati generali di Milano
Possa così come sta facendo contratti d'area tutta l'Italia nel settore industriale
Ecco possa addirittura portare a Milano la la possibilità di essere Milano laboratorio di eccellenza e sperimentare su Milano un comune diverso un comune che ha le leve per poter intervenire sui problemi della città che adesso non hanno e un po'è un comune che quindi attraverso queste leve possa essere capaci di dare le risposte che Milano bisogna creare
Grazie
E anche soprattutto per quell'accento che ha fatto sulla recanti potenzialità di Milano nella formazione nella ricerca e innovazione soprattutto nel trattamento di quella che è la materia prima di fine millennio che l'informazione porre soprattutto nel fatto che possa essere questa anche una capitale che attiva talenti mentre negli anni scorsi sono tutti fuggiti talenti e non talenti
Volevo chiedere a
Marco Tronchetti Provera presidente la Pirelli una un ulteriore approfondimento di quello che il il tema importante che fa da da specchio alla nostra conversazione
L'idea centralmente a detto che a Mila no occorrerebbero anche dei simboli correrebbero dei segnali forti anche fisici architettonici progetti che Milano può far vedere ai milanesi e può ancor più al modo esibire anche lì agli stranieri dopotutto dei grandi fasi delle grandi metropoli
Europee sono stati anche contraddistinte da grandi opere pubbliche da grandi progetti tra pubblico e privato
Il grattacielo della Pirelli che adesso non è più della Pirelli ma è della Regione è stato un simbolo della Milano per gli anni cinquanta sessanta quindi è stato un simbolo del boom economico anzi il simbolo del boom economico
Allora volevo chiedere a Marco Tronchetti Provera di approfondire questa sua analisi di Milano e di darci anche Luís delle prospettive delle indicazioni concrete
Grazie ma la prima cosa che voglio dire che mi danno che ha ci siamo avuto la capacità di sopravvivere in momenti
Difficili non ha avuto la cappella possibilità di costruire ma è passato attraverso il terrorismo eletti siamo sopravvissuti è passato attraverso Tangentopoli siamo sopravvissuti adesso si respira un'atmosfera diverso c'è la possibilità di fare qualcosa per non sopravvivere soltanto ma qualcosa che che resti che rimanga evitando i toni degli per venti di questa mattina mi è parso di cogliere una cosa per che per me che faccio impresa è fondamentale perché fare impresa pregiudizio vuol dire fare qualche cosa che ci sopravvive che sopravvive a nuovi e entusiasmante in quanto nella nostra vita e limitata ma se riusciamo a fare qualcosa che va oltre noi evidentemente abbiamo già compiuto un una parte del nostro dovere e quello che ha respirato questa mattina un'atmosfera in cui dal cardinale da sindaco Montanelli a tutti gli interventi tutti hanno dato una sensazione di Prost io la possibilità che Milano possa fare che posso un'altra volta nella sua storia a dare un segnale a tutto il resto del Paese
E questo è il sentimento credo dei cittadini viene detto oggi perché quello che oggi si sente quello che il sindaco bene sta interpretando in questa capacità di fare io sono abbastanza ottimista che sia possibile fare al di là delle dichiarazioni di singoli perché la stessa amministrazione che fatta molto spesso di persone che non sono milanesi e vengono da fuori Milano
A al suo interno la dignità di sentirsi Milanese in qualche modo Milano a questa strana caratteristica credo unica e io fra le città italiane
Di fare in qualche modo aggregazione di essere una città aperta
Quindi al di là della riforma Bassanini che è certamente un veicolo estremamente importante ma se il sindaco e la sua giunta sapranno dare all'amministrazione ai singoli funzionari la sensazione di essere imbarcati in un'avventura una vettura che oggi non è remunerato nel modo giusto non è eccessivamente riconosciuto sufficientemente riconosciuta credo che questi obiettivi si potranno ottenere l'abbiamo provato sulla nostra pelle abbiamo portato avanti un progetto estremamente ambizioso alla Bicocca stiamo costruendo qualcosa che in Europa non è stato fatto se non a Berlino in misura simile a quella che l'abbiamo fatto abbiamo trovato nell'amministrazione nei singoli funzionari dell'amministrazione una capacità e volontà di fare perché si sentivano imbarcati gli stessi chiama gareth quando c'era Tangentopoli spostavano sott'acqua Ocone fra di loro approfittavano dell'onda lubrifica Tory eccetera quindi tutto questo evidentemente fa riteneva che sia il momento giusto per pare le cose da fare è già stato detto sono tantissime io non legate a suo tempo alcuni ma credo che la Giunta abbia sul tavolo molte e credo che tutto potrà essere possibile tutto verrà fatto
Il sindaco Albertini e la sua giunta avranno la possibilità e la capacità di evitare il vero nemico che non sta solo a Roma qualche sta magari nelle loro stesse fila della maggioranza le ambizioni dei singoli d'invidia dei singoli desiderio magari via battere quello che si sta costruendo questo è il pericolo che si corre ci sono tutte le condizioni per fare ma si piccoli giochi della politica si piccoli egoismi o le piccole invidie prevarranno qui non si farà nulla quindi faccio tutto io pure Albertini sa che noi siamo a disposizione come mondo dell'impresa e come cittadini per fare augurandoci che loro abbia la capacità di inventare di evitare le trappole che verranno soprattutto da quelli che sono più vicini al loro grazie
Grazie presidente la Pirelli
Ora vorrei
La sera
E le volevo chiedere a Romiti innanzitutto come vede questa rinascita ambrosiana e soprattutto quale può essere il ruolo dell'industria della finanza l'industria ha avuto caratterizzato gli anni del boom economico di questa città la cultura industriale è nata anche a Milano
Poi è diventata una piazza eminentemente finanziaria e in questo credo mi Ugo soltanto pochi secondi che credo che un po'si sia perso nel passaggio dall'industria la finanza la milanesità
Perché in qualche modo si perdeva il rapporto fisico con un modo di produrre
La grande la grande sfida di questi anni sarà quella di creare una piazza finanziaria che abbia qualcosa di Milanese mentre in realtà per definizione le piazze finanziarie
Di questo fine millennio sono viventi nazionalità qui vedo rapporto con queste città sono assolutamente cablate telematiche ma in qualche modo è qui che si gioca anche la sfida di queste città che deve da lasciare un'impronta rispetto alla modernità per il momento non c'è riuscita potremmo capire come potrebbe riuscirci prego solamente
Ma prima di tutto io vorrei dire io e la mia presenza a questo tavolo è abbastanza anomala perché intorno a questo tavolo ci sono milanesi di nascita
Ci sono milanesi di adozione come ci ha spiegato Montanelli e ci ha raccontato che da sessant'anni a Milano
Il mio invece una presenza di una persona che vien da fuori
Io negli anni cinquanta in realtà ho vissuto a Milano per oltre un anno potevo vissuti Lombardia per quattro cinque in Lombardia in più e morì in Piemonte e Lombardia ho vissuto a Novara per quattro cinque anni
Oggi
E la vigilia
Di ritornare per me a Mila no e quindi consideratemi con tutta la benevolenza un milanesi in pectore quindi soltanto per queste quindi diverso da tutti coloro i quali con i quali oggi io mi sto confrontando a questo tavolo rotondo
La prima cosa che vorrei dire
Io conosco Albertini non come sindaco di Mila no ma come collega nel mondo industriale
Lui è stato il presidente di una Federazione degli industriali molto importante la federazione dei meccanici
E in quel periodo non è stato lungo
Ma in quel periodo ha dimostrato le sue qualità di imprenditore e di organizzatore e poi ho assistito al momento in cui è stata offerta ad Albertini la possibilità di candidarsi qui Sindaco di Milano
E il suo trauma perché credo pensavo se me lo avessero detto almeno in passato i momenti in cui ci dicono essendo vissuto sempre in mondi diversi voi entrare anche se amministrare la città non è un interrare in politica però entrare in un mondo diverso
E anche lui attraversato un momento di indecisione e di tanti pensieri e mi ricordo che in quell'occasione
Chi lo ama Napoli perché c'era un convegno Albertini venerdì e ci saremo vicini per un quarto d'ora io gli dissi coraggio coraggio e forza
è è necessario che lei lo faccia e necessario che lei si cimenti
Sono contento deve di dato quel consiglio perché così come sta facendo come sta facendo bene Albertini credo che come industria avevo perso un esponente importante intelligente ma come sindaco credo che abbiamo acquistato un qualcuno che valeva la pena di acquistare
Sono contento per esempio che Albertini abbia promosso questi stati generali perché è vero che si è fare una città come evidentemente penso che lui pensi
E prima di tutto di trovare e di ritrovare il senso di appartenenza e di comunanza culturale
Di condivisione degli stessi valori e insisto sola parola valori che non è una parola ma è un significato molto più profondo condivisione tredici si Progetti coinvolgerebbe veramente
I cittadini di una città e il punto di partenza per rinsaldare lo spirito civico che certo si è persa a Milano però non vorrei che i milanesi
Ne avessero si è perso in tutte le città d'Italia e quindi Milano che è una delle prime città d Italia lo soffre ancora il maggior in maggiore misura
Quello spirito civico che per esempio di ricordo quando negli anni Cinquanta abita è a Milano per oltre un anno io mi ricordo che insisteva e che c'era perché c'era proprio in questa città negli uomini che vi abitavano
E che mi sembra qualche volta proprio che si è perso come si è perso sopraffatto da una miriade di istanze particolari
Di tendenze che portano più a dividere la città che non ha unito alla io credo invece che fra le varie città d'Italia Milano e quella che questo spirito civico lo può ritrovare per prima e lo può ritrovare così com'era ai tempi degli anni in cui io lo ricordo
Io voglio anzitutto non io credo che questo che sto per dire sarà considerato come una captatio benevolentiae
Pensato lo pure ma lo voglio dire io ho un grande affetto per questa città anche se essendoci un istituto come Rip come io ho detto solo per un anno ci sono venuto però centinaia di volte
Che è una città di cui mi piace il suo dinamismo mi parla mi piace la tendenza all'apertura al nuovo che ha la capacità che a questa città di riconoscere e premiare chi merita questo è un vanto vi è una caratteristica di Milano
Mi piace anche di Milano quel suo modo di non amarsi abbastanza diceva Montanelli poc'anzi perché questo modo di non amarsi abbastanza significa anche non oste intarsi non mettersi in mostra
Naturalmente bisogna stare attenti che questo non amarsi abbastanza non si trasformi in un senso di sfiducia come credo che negli anni passati in qualche momento si sia verificato
Ma soprattutto di uno stimolo continuo a migliorarsi
E allora partendo da queste premesse e ripeto essendo soltanto un milanesi in pectore
Io vorrei dare soltanto alcune indicazioni non tanto preciso come all'andata e letizia Moratti o Marco Tronchetti Provera ma rimanere un pochettino sulle Generali
Io credo che Milano grande città tagli nord e il sud del continente europeo sia il baricentro di una grande area che accomuna soprattutto l'Italia settentrionale con l'Europa centrale
Ed è quindi una posizione geografica che assegna a Milano un ruolo strategico e sede assegna minare un ruolo strategico
Quello che io vedo di Milano o che mi piacerebbe che Milano diventasse e lo fosse Milano di essere un cervello in Europa al servizio dello sviluppo
Dico in Europa perché i ragionamenti oggi sono più proiettati sull'intero continente che non sulla nostra nazione questo cervello dell'Europa questo cervello per lo sviluppo è proprio una missione che si addice a Milano
Per poter essere però un cervello per lo sviluppo mi pare che tre cosa dovrebbero essere essenziali
Prima di tutto
Un forte miglioramento cosa di cui il sindaco Albertini ci ha detto che è già sua c'è già un'esigenza sua un miglioramento di tutto ciò che collega che permette gli scambi di conoscenze che facilitare azioni
Insomma le infrastrutture in dei sequestri in un senso molto ampio non solo le infrastrutture che sono caratteristiche Zappia desidero porte dalle ferrovie dalle strade ma in tutte le sue esigenze
La seconda esigenza che mi parrebbe per poter essere cervello dello sviluppo che cosa voglia dire questo
Per essere cervello di sviluppo bisogna vedere una posizione a a a essere consapevoli che questa è una posizione di privilegio che assegna però anche grandi responsabilità
Allora vuol dire che in questo caso Milano deve essere generosa come è generosa è stato in passato e come lo è nel suo intimo e cioè che questo è il pensiero che può essere generato
Non bisogna tenerselo per sé ma metterlo a frutto bisogna esportarlo piscina trasferirle metterlo al servizio di tutta quella regione e la Regione europea di cui Milano è il baricentro
E la terza esigenza e quella di fare affidamento sulle risorse umane le più qualificate ma questo è il punto credo su cui Milano è
Più avanti che non altre città o altri centri perché stamattina pure è stato ricordato la valenza dell'IDV delle istituzioni universitarie in questa città
Certo
Sì Milano deve diventare un cervello per lo sviluppo le cose da fare ma credo che siamo tutti consapevoli milanesi e non milanesi
Le cose da fare sono veramente tante e bisogna cercare di combinare con tutte le sue risorse in una maniera come fino a oggi Offer per problemi questi ultimi anni non è stato un fatto
Bisogna arrivare a una cooperazione aperta leale
Così come il carattere ripeto dei milanesi una cooperazione che sia insofferente di privilegi e anche di isolazionismo i di sapere agire e reagire con prontezza e flessibilità in tutte le strutture pubbliche e private e io mi associo a quanto ha detto poc'anzi Letizia Moratti
Si tratta di una mutuo integrazione per la quante la quale soltanto la città può acquisire o meglio riacquisire una sua dimensione che sia non più particolaristica ma veramente collettiva
E allora turno ai loro Giare il sindaco ma non voglio che con questo con tutti i periti che ha pensi sindaco deve pensare anche al Cac quanto lavoro ha davanti
Per la promozione di questi Stati generali che sono un primo passo verso questa dimensione che mi piacerebbe che forse e il secondo passo proprio in questa direzione e di portare tutte le energie milanesi ad essere consapevoli di questo grande ruolo che Milano può svolgere un grande ruolo che attende la città un grande ruolo nel quale i milanesi debbono spendersi con coraggio intraprendenza proprio per affermare questo ruolo
Io mi riprometto molto umilmente molto modestamente dal prossimo mese quando da milanesi in pectore sarò diventato milanese effettivo di dare il mio piccolo contributo
Siamo
Cesare Romiti noi ci siamo proposti di terminale per Luna quindi se ce lo consentite fai un giro velocissimo proprio con delle risposte telegrafiche di trenta secondi ai nostri ai nostri ospiti
Cominciato ad Alberto Arbasino scusandomi con lui per l'interruzione della nel suo intervento di prima ecco ma Arbasino si vedono dei tratti di civiltà milanesi oppure qual è la cosa di cui lei ha Maggiore Nostalgia fate come veri vedere insomma qualche voce l'auspicio che si fa come scrittore come uomo di cultura per questa città e anche per questo Paese
Ma io nelle
Mi limiterei a dire la serietà del lavoro ben fatto scusate se è poco
Grazie questa titolo non è non è un suo Mai un titolo questo quindi è un omaggio che vinta quelli da questo punto di vista
Vorrei chiedere a a Marco Tronchetti Provera
Questa è una
Abbiamo fatto fin troppi complimenti al sindaco Albertini non gliele facciamo più insomma anche perché il fatto che sia stato paragonato a Gandhi mi induce a pensare che se che si ritornasse indietro non la farebbero questi ente della Federmeccanica vero anche lei questa sensazione era un allora un farmaco Moffa
Allora voglio voglio chiedeva questa è una gestione
Del popolo a Mila su va fino a una velocità atto nel Polo e Ulivo no ci siamo stati oggetto
è un'elezione anomala Tronchetti rispetto al Polo oppure espone caratteristiche nel Polo Anna che in altre parti
Non riesce ad esprimere magari perché altre parti sono più vicina ad Arcore di quanto non sia Milano
Ma io penso che è una cultura che dovrebbe caratterizzare poco il Polo ma che purtroppo non è così evidente che lo caratterizza
Quello che che mi pare un segnale estremamente positivo che è un un sintomo di questa cultura e la collaborazione che esiste sulle cose tra il sindaco Albertini ministro Bassanini che viene dall'Ulivo
E questa è la cultura del fare la cultura di superare gli steccati e la cultura di non essere sempre e comunque di parte ma di lavorare nell'interesse dei cittadini grazie
Allora potremmo anche per rispettare l'orario riunita perché Montanelli a una regola monastica che è quella che cioè la regolarità un no giustamente cioè è una tra l'altro è una puntualità milanese insomma articolo esatto come scrivendo articoli per il colonnello giro Myers prossima allora vorrei chiedergli da questa mattinata ecco qual è l'aspetto che lei Montanelli vede più
Positivo insomma e che può dargli una una speranza c'è se fosse chiamato anche lei ha sarà un titolo
Fatte oltre ho visto una partecipazione quella partecipazione perché io nel mio piccolo modestissimo
Osservatorio chiedevo
Che non so cosa potrà condurre forse
Il mio modo di chiudere la mia
Dunga giurisprudenza per quello il miglior modo per quello di ritrovarmi
Condannato perversione passa a San Vittore nella cella di Albertini forse questo
Naturalmente ci auguriamo che non ci sia stato in sala giudice Papalia perché crea inviti alla ribellione che sono stati fatti
Montanelli non è più punibile allo stato però rete poi realizzato una piccola secessione meneghina e poi alla fine cioè l'avete raccontata bene cioè se fosse stata fatta in dialetto milanese o lombardo avrebbe scatenato l'attenzione di qualche magistrato ma avete siete riusciti a farla con grande eleganza non glielo chiede viene chiusura sempre a se mai perché la sensazione è che le donne continua relativamente poco sia nel Polo sia nell'Ulivo sia comunque nella città
Ma in realtà a Milano c'è questa sensazione domando quale sempre difficile antipatico fare tristezza di questo tipo però mi mi ha colpito moltissimo che per esempio nel momento in cui si sono se creato un nuovo partito Democratici di sinistra ci fossero state tonde democratiche di sinistra diciamo a perché facciamo un partito che ha già una declinazione maschile
Perché comunque sono se con le ultime quale può essere vuoi perché poi le donne contano ancora così relativamente poco una città e invece a una grandissima tradizione sto questo stress
Io credo che uno non si debba porre il problema nella se contano o non contano le donne io credo che problemi questa nostra città sono tali e tanti questa Giunta Cozzo sindaco appare non fate complimenti prima e quindi li faccia adesso sta lavorando carattere disobbedire al cabaret portuale
Istituzione ecco sta lavorando bene ma veramente con problemi complessi allora credo che
E alle persone che dobbiamo guardare non alle categorie io personalmente tra qualche le categorie sono quanto di più negativo esista ottava troppi anni Pubblico e privato ma anche la categoria nella del nord del Mezzogiorno c'è tutto quello che riconduce schemi che sono veramente delle costrizioni mentali li dobbiamo liberare le nostre risorse e fare in modo che tutti ne danno i giovani bambini e gli anziani partecipano a a partecipare a questa rinascita questa mia oppure per questa città che amo profondamente
Allora quasi con precisione meneghina ci avviamo al termine all'una esatta io faccio una domanda telegrafica al dottor Romiti
Che presiedendo ancora per pochi giorni e pietre con la sua grande esperienza ha girato tutto il mondo che ho visto ovviamente
Esempi stranieri sicuramente importanti dei quali ci si può fare riferimento pallavolo chiedere quale città nella sua lunghissima esperienza di manager l'ha colpito di più per efficienza capacità di Progetto rapporto tra impresa amministrazione
Rispondo subito ma prima volevo fare un'osservazione a letizia Moratti ha ragione quando dice che per i servizi distinguere in categorie sempre noioso però la categoria delle donne sempre l'amico di la città che più mi ha colpito in questi ultimi anni è stato a Barcellona
Barcellona per dinamismo di quella città del sindaco dell'amministrazione comunale
E da passione che ci hanno anche gli abitanti di quella città che hanno messo da quando ci sono state le Olimpiadi ma forse anche prima ma dal giorno dell'impegno di hanno completamente
Cambiato anche nelle sue strutture esterne una città rendendo alla bella appassionata e veramente
Europea
Bene grazie dottor Romiti
Noi come il Corriere della Sera ci schieriamo contro le Olimpiadi a Roma per favore non fatto una candidatura Milano perché ci mettereste in difficoltà grazie
Benissimo intervento di saluto ai nostri lavori ad Alisha Utzon responsabile dei rapporti con il mondo cattolico dell'Unione delle comunità ed organizzazioni islamiche in Italia
Sacchi Nicolino
Si accomoda al podio quindi bisogna dargli la voce
Porto il saluto della comunità islamica milanese e ringrazio per la loro lungimiranza politica il sindaco Gabriele Albertini gli assessori Sergio Scalpelli e Salvatore Carrubba e tutti coloro che hanno permesso la diffusione del seguente contributo alla progettualità degli stati generali
Il Progetto ridisegniamo Milano necessita di una considerazione dei cambiamenti storici e sociali in atto che interessano la nostra comunità milanese
Da Milano come centro propulsore ed energie culturali ed economiche ci si aspetta una visione globale proiettata verso la realizzazione di un'Europa delle nazioni e dei popoli
I segni inserita in maniera positiva in un contesto internazionale di scambi conoscenze ed esperienze
L'apporto della civiltà islamica alla storia dell'Occidente ci permette di costituire i presupposti etici per una possibile convivenza
Centrata su valori condivisi e partecipati a tutte le componenti sociali
E per la prevenzione di possibili pregiudizi tensioni scontri che andrebbero ad incidere sulla stessa qualità della vita di tutti noi cittadini
I valori della convivenza si basano sulla conoscenza reciproca sulla consapevole interazione di culture e di gruppi
Di origini e tradizioni diverse nel riconoscimento e nel rispetto delle specifiche connotazioni di fondo
Il tessuto urbano della metropoli a cui tutti pensiamo il luogo di incontro di comunicazione di collaborazione per risolvere l'emergere di problemi nuovi con soluzioni originali
Il contributo che ci sentiamo in dovere di dare da buoni cittadini per progettare il futuro in comune verso il quale abbiamo uguale responsabilità
Passa da proposte miranti ad un utilizzo di spazi in comune di servizi al cittadino di infrastrutture urbane e di concreti strumenti di intermediazione culturale e sociale
Importante la presenza nel territorio milanese di cittadini che si identificano nella fede islamica
In parte provenienti da Paesi aree geografiche diverse dei loro figli e nipoti inquinati e in parte d'origine italiana
Per non parlare dei flussi migratori sempre più cospicui che inevitabilmente transitano o convergono verso la metropoli miraggio di benessere economico sociale sanitario e culturale
Questa comunità è stimata pari al cinque per cento della popolazione milanese globale e nei prossimi anni si prospetta un incremento esponenziale da qui nasce la necessità di proporre soluzioni innovative adeguate alla vastità del fenomeno e alla gravità del problema
Non pensiamo di proporre spazia attività ghettizzare anti ma luoghi e strumenti di informazione di dialogo di collaborazione e di convivenza
L'amministrazione pubblica d'altro canto deve farsi carico delle istanze delle esigenze della cittadinanza intera
Per evitare squilibri e conflitti e per gettare le basi di un'armonica ed equilibrata coesistenza civile realizzabile solo si si superano luoghi comuni e a cariche diffidenze
I tempi sono maturi affinché Milano dia un forte messaggio di rappacificazione
Con la costituzione di un centro interreligioso di cultura delle grandi religioni monoteistiche anche alla luce della celebrazione del Giubileo
Sul modello della sostituiti montava ab a Parigi si potrebbe fondare un centro di documentazione multimediale sulla civiltà e la cultura dell'Islam
Tra i grandi progetti la città potrebbe annoverare un parco dei popoli e delle culture spazio di tempo libero di gioco da animazione di incontro con all'interno un museo etnografico
Un grande spazio verde con un bioparco botanico e zoologico secondo i criteri più avanzati di ricostituzione dell'habitat favolistico
Potrebbe soddisfare l'esigenza soprattutto da parte dei bambini di un riavvicinamento con il mondo della natura
è sempre stato segno d'autentica civiltà e lungimirante spunto di tolleranza a cogliere nel territorio urbano istituzioni dei nuovi insediamenti culturali si pensi alla costruzione della moschea di Roma
E di spazi riservati alla preghiera al culto e alle aree cimiteriali
Riteniamo indilazionabile il reperimento di referenti istituzionali e partecipativi che abbiano la funzione di assorbire tutte le emergenze e i conflitti socio culturali per tutto questo e per altri progetti siamo disponibili a contribuire da parte nostra con le idee con le nostre esperienze e il nostro entusiasmo
Noi musulmani e musulmane buoni cittadini milanesi sentiamola viva esigenza ad essere parte attiva in questa ricerca della nuova dimensione metropolitana che è tipica della tradizione di civiltà di Milano
Che si è radicata profondamente in valori partecipati e aperti ad una visione realmente universalistica
Accogliamo con grande apertura di cuore le parole del cardinale Martini indirizzate ad una visione ecumenica del destino dei popoli ci associamo con la nostra voce a questo appello alla riconciliazione religiosa e ribadiamo la nostra disponibilità alla reciproca tolleranza con la società laica
Chiediamo l'ora la benedizione del grande disegnatore e Architetto dell'Universo su questa meritevole iniziativa
Che oggi ci coinvolge attivamente e auguriamo a questa nostra città un futuro prospero nella sicurezza nell'amicizia e nella pace grazie
Grazie a tali Schulz la parola a Roberto Ruozi questa volta nella veste di presidente del consiglio d'amministrazione del Nuovo Piccolo Teatro Giorgio Strehler
L'assessore Gentile signore e signori vi ruberò soltanto qualche minuto per poggiare a tutti i convenuti il più sincero è caldo benvenuto a nome del Piccolo Teatro Città di Milano
Che ha il piacere e l'onore di essere stato prescelto come sede dei lavori degli stati generali che l'amministrazione comunale della nostra città organizzato per ascoltare la voce della città essere quindi meglio in grado di servire la sua gente il piccolo e parte integrante della vita milanese da oltre cinquant'anni
E sta vivendo un momento delicato di transizione
Dalla vecchia struttura di via Rovello ad un complesso molti teatrale in cui si possono accogliere ogni sera circa due mila persone
Due mila spettatori contro i cinquecento classici
E in cui si possono organizzare quasi seicento rappresentazione all'anno contro le circa centottanta del passato
Queste grandi trasformazioni che si accompagnano anche ad un allargamento dell'attività del piccolo dalla prosa ad un complesso più fare io di rappresentazioni comprendente anche l'opera la musica il balletto il cinema la Poesia e via dicendo
Stanno imponendo grosse modificazioni allo stesso modo di essere e di questo tratto
Il consiglio di amministrazione
Approverà la prossima settimana la nuova stagione teatrale novantotto novantanove stagione che sarà ancora una volta volta ricca e diversificata e che speriamo ancora una volta sappia lasciare un segno nella vita culturale della nostra città
Mi auguro che lo stesso Consiglio possa risolvere entro fine mese anche il problema più importante del teatro cioè quello della direzione
Che pesa in modo molto rilevante sia nella gestione giornaliera sia in quella strategica di più lungo respiro
Occorre una reazione fortemente sensibile ai problemi della gestione ma anche una direzione artistica di primo ordine
Che sappia inaugurare una nuova epoca che spero sia almeno altrettanto gloriosa come quella che si è chiusa con la comparsa con la scomparsa di Giorgio Strehler
Comunque vadano le cose posso assicurare che tutto sarà fatto per mantenere al piccolo il ruolo che la storia gli ormai affidato e per svolgere il quale ha sempre potuto contare sull'ampia disponibilità dell'amministrazione comunale che ringrazio vivamente e alla quale auguro che il piccolo possa almeno contribuito a portare quel po'di fortuna
Che insieme con la determinazione con la competenza che la contraddistinguono consente alla stessa amministrazione di trasformare gli Stati generali in cose concrete al servizio della città e dei suoi cittadini grazie d'attenzione
Grazie professor Ruozi io cedo la parola per coordinare i lavori di questo pomeriggio a Maurizio Costanzo direttore di Canale cinque molto stranoto a tutti
Bene buongiorno vuol pomeriggio anzi prima di dare la parola all'assessore alla cultura e quindi poi ad ascoltare il Bari
Interventi io sono molto lieto imbecilli lasciare la parola al presidente della RAI Roberto Zaccaria Sergio Bertocchi
Mi tolgo solo qualche minuto un paio di minuti perché noi oggi
In concomitanza con questa importante iniziativa
Abbiamo tenuto un consiglio d'amministrazione nel sede RAI di Milano
Potrei dire che la che va fatta apposta è una coincidenza
Però è una coincidenza fortunata
Dicevo che tra l'altro lamentano che sono qui con me e i consiglieri Gamaleri Balassone quindi il direttore generale è impegnata a Bergamo quindi è come se fosse con noi dicevo a questa idea che alla base di questo incontro disegniamo Milano mai potremmo dire vorremmo esserci e quindi il mio saluto a questo significato
Il significato che naturalmente spesso si concretizza con una valorizzazione immediata di che cosa si chiede alla RAI per Milano
Abbiamo partecipato su invito del rettore De Maio qualche settimana fa a una iniziativa proprio a Milano
Abbiamo detto non solo di un'attenzione ma abbiamo colto anche nelle parole del sindaco che abbiamo incontrato in quell'occasione
E che oggi ci farà l'onore di venire un momento un breve momento a
Visitare a salutarci al alla sede di Milano della RAI
Abbiamo detto che
Siamo impegnati a far sì che Milano possa essere un luogo dal quale si legge l'Italia verso verso l'Italia e verso la dimensione internazionale
Questo per noi è un chiaro messaggio e quindi credo che non tanto la riunione del consiglio d'amministrazione che può interessare relativamente poco
Quanto ad esempio alcuni fatti concreti la
Settimana scorsa nel nello scegliere gli uomini che realizzeranno il Nuovo Progetto dirette territoriale la nuova RAI tre
Abbiamo praticamente scelto per l'informazione con condirettore che
Ha operato e lavora è come dire si è realizzato una realtà milanese quindi è un segnale non solo soggettivo ma anche oggettivo per noi di grande significato come per dire che in qualche modo abbiamo una visione nazionale il responsabile dei programmi è un giovane son due giovani questi che opere nostre scelti che si è formato nel realtà di Napoli ecco quindi
L'idea di una rete territoriale sta nascendo Traverso scelte concrete
Credo che questo sia il segnale di una direzione precisa di marcia sulla quale ci sentiamo impegnati
Mi fa molto piacere essere qui a dire queste cose salutare tutti voi
In un luogo dove
Mi ricordo di Paolo Grassi che è stato il mio primo presidente in RAI quando io sono entrato nel settantasette sono entrato accanto a Paolo Grassi Glisenti
Che e poi avrebbe lasciato dopo per l'esperienza ma Paolo Grassi per me è stato una grande guida essere qui a salutarvi ricordare anche lui oltre trailer evidentemente per me ha un grande significato grazie
Bene allora ringraziandolo del professor Zaccaria possiamo cominciare questo
Pomeriggio che sarà scandito da tempi molto serrati tra l'altro sono numerose le persone
Di grande interesse peraltro il consorte invitate a parlare quindi l'introduzione questa questo pomeriggio degli stati generali che fa seguito a una mattina di grande rilievo veramente di grande di grande successo
Dicevamo prima con il come il sindaco di Milano
Evidentemente scherzando quando una Serenissimo iniziativa comincia così bene sarebbe molto furbo interromperla quel momento cioè quando alla massima del successo come accaduto questa mattina quando insomma rischiano anzi avanti anche in un pomeriggio ancorché calcistico e quindi in qualche maniera
E divagante allora io lascerei all'assessore alla cultura del Comune di Milano Salvatore Carrubba l'introduzione
Grazie può pomeriggio tutti
La competizione sempre più accesa tra le grandi città del mondo espressione metropolitana del travolgente processo della globalizzazione
Si giocherà pesantemente sul grado di attrattività di ogni città fatta di capacità di governo gusto progettuale qualità del vivere civile e sviluppo delle infrastrutture volontà di proiezione sulla scena internazionale
Milano non è e non è mai stata il deserto culturale che molti descrivono
La ricchezza culturale deriva da una forte radicata vitalità di iniziative private che hanno saputo sviluppare nei secoli una forte collaborazione tra di loro e con l'amministrazione pubblica
Per garantire servizi culturali e sociali che andavano a vantaggio di tutta la città
Sono nati così per restare nel campo dalla cultura musei teatri università
Ricostruire il clima di collaborazione ambrosiana implica perciò in primo luogo che l'Amministrazione faccia non calando dall'alto scelte culturali ma assicurando
Le condizioni perché i privati possono sviluppare le proprie iniziative perché queste possano essere rivolte al benessere comune perché non si ostacolino la vicenda perché la città si senta coinvolta in progetti condivisi
E la linea ad esempio invocata nel corso delle audizioni preliminari dai teatri che chiedono giustamente al Comune servizi interventi iniziative di supporto
Opportunamente perciò siamo stati chiamati sempre delle sessioni preliminari di questi Stati generali e al molto opportunamente sindaco ricordato questa espressione questa mattina ad avviare assieme la rivoluzione del buon cittadino quella del buono amministratore
Da qui lo sforzo dedicato in questi mesi a ricreare un clima di collaborazione e di scambio in primo luogo con le nostre cinque gloriose università che rappresento nono per la città una straordinaria risorsa
E con le grandi istituzioni museali culturali
Cittadine non raccolte finalmente in una consulta permanente la prima conseguenza di questa convenzione sta nella scelta effettuata da questa Giunta di favorire gli interventi di tipo strutturale
Rinunciando a una ricerca di consenso immediato da acquisire attraverso la pratica che ha cambiato forse nome ma non natura dell'effimero
La prima decisione ambiziosa è stata già assunta scommettendo sulla costruzione del grande Auditorium degli Arcimboldi
Che coprirà un vuoto infrastrutturale che attualmente mortifica le straordinarie potenzialità di una città che avrebbe tutti i numeri per qualificarsi con autentica capitale della musica non solo europea
La scelta di cui dicevo prima si riflette nella denominazione stessa della delega affidatami dal sindaco trasformata da cultura e spettacoli in cultura e musei
Certo per sottolineare l'importanza e la centralità che una moderna politica del sistema museale rappresenta anche come strumento indispensabile di tutela dell'identità e della memoria comuni
Dobbiamo garantire questo ruolo i nostri musei visti troppo spesso quando i milanesi sanno che esistono come centri di pura conservazione
Dobbiamo in primo luogo rafforzare l'attrattività dei Musei civici e delle numerose e qualificate iniziative culturali e scientifiche che loro infaticabili responsabile organizzano una tra l'altro su questa sera alle diciotto sfidando
L'appuntamento calcistico al castello che evidentemente sarà una realtà futbol free
Dobbiamo mettere in condizione i nostri musei di comunicare di introdurre con metodo e senza approssimazione innovazione tecnologica e strumenti multimediali di cui la cablatura della città costituiva uno degli strumenti di attuazione
Per questo e necessario giungere quanto più rapidamente possibile alla definizione di uno status giuridico e amministrativo diverso
Che garantisca l'autonomia gestionale e di bilancio del Musei e che consenta la presenza e l'accesso finanziario dunque anche di controllo dei privati
Sul piano delle strutture due priorità si impongono Palazzo Reale e il Castello Sforzesco a Palazzo Reale il secondo lotto di lavori che a otto anni dal precedente è stato avviato quest'anno affronterà una porzione significativa che tra l'altro comprende la Sala delle Cariatidi
Ma non definitiva dell'intervento complessivo
Stiamo perciò lavorando alacremente per consentire l'avvio del terzo lotto dall'impegno finanziario che si avvicina agli ottanta miliardi
Sono lieto di poter annunciare che la Fondazione Cariplo ha manifestato il suo interesse a partecipare a questo sforzo straordinario dal concedere un intervento finanziario che risulterà assai consistente certo determinante per realizzare questo terzo lotto
Palazzo Reale con la propaggine dell'Arengario potrà così essere destinato a sede espositiva culturale polivalente raccolta nella sua estensione complessiva di circa ventitré mila metri quadri intorno a tre grandi funzioni
La prima di museo di se stesso da realizzare attraverso il recupero degli arredi esistenti ma dispersi la seconda di grande sede espositiva
La terza di sede di un autentico e degno Museo d'arte contemporanea nel quale valorizzare tra l'altro la tradizione del Futurismo che già costituisce il nucleo portante delle raccolte civiche
E poiché la rinascita del Museo d'arte contemporanea non potrà tuttavia esaurire l'esigenza di un Museo del presente
Sarà necessario individuare realizzare uno spazio particolare magari nell'ambito degli interventi già previsti per alcune aree industriali dismesse
La seconda priorità riconosciuta riguardo al Castello Sforzesco l'amministrazione in primo luogo riconsiderato gli studi che nel corso degli anni dalla società civile sono pervenuti
E che erano stati effettuati intorno al castello gli ha chiesto da Assolombarda e Amici della Scala di poter avviare un confronto tra questi studi da essi effettuati meritoriamente
Per individuare le priorità degli interventi possibili questo confronto è stato affidato i rappresentanti delle cinque università che presenteranno entro luglio una prima bozza
Alloro ai docenti delle università sono stati sottolineati gli impegni dell'amministrazione sul castello
Farne il centro dell'identità collettiva e l'espressione della storia milanese
Valorizzare le straordinarie raccolte d'arte l'ammirevole impianto Musio grafico considerare la possibilità di un concorso internazionale di idee
Per la migliore collocazione alla Pietà Rondanini di cui comunque nel frattempo con in collaborazione con l'uso con la Soprintendenza ai Beni artistici avvieremo un'opera che apparentemente molto banale ma che finora non era mai stato mai fatta cioè la pulizia
Ampliare gli spazi destinati a servizi per il pubblico liberando il castello dalle presenze incongrue e con la sua destinazione di polo espositivo museale
Recuperare al godimento le aree oggi inaccessibili come le merlate che verranno peraltro riaperte durante i mesi estivi
Interventi importanti sono stati già avviati tra i quali ricordo la nuova illuminazione interna ed esterna nella quale ci sta dando un contributo determinante la M
L'amministrazione inoltre ben decisa a ridefinire urbanisticamente a valorizzare tutta l'area di cui il castello eterno nonché l'area complessiva dei giardini di via Palestro
Due impegni così importanti come quello sul Palazzo Reale sul Castello Sforzesco
Che riguarda un patrimonio di cultura di cui ci sentiamo responsabili nei confronti di tutta l'umanità riteniamo debbano essere seguiti dalla competenza dalla passione di un grande studioso abbiamo perciò chiesto di svolge questa funzione a Federico Zeri
Che sono lieto di annunciare accettato di dichiara dunque a Milano parte del suo straordinario impegno scientifico
Altri due progetti specifici riguardano Palazzo Dugnani alla Rotonda di via Besana
A Palazzo Dugnani finalmente partirà in tempi brevi il restauro dello straordinario affresco di Giambattista Tiepolo grazie all'intervento finanziario di un generoso mecenate che ha destinato una consistente cifra per l'operazione
Circa l'utilizzo dell'interno la Banca Popolare di Milano confermando il suo interessamento per l'attività culturale del Comune ha già destinato dei fondi a un progetto di fattibilità per realizzare un autentico museo dell'Illuminismo della ragione
Palazzo Dugnani fine potrebbe più che degnamente ospitare i matrimoni civili restituendo così l'intero complesso di villa Reale della quale così con lavori di restauro la sua naturale funzione di sede museale
Per la Rotonda di via Besana è stato già deciso il ripristino della destinazione espositiva per la quale si profilano i necessari lavori di restauro resi necessari ancora una volta dalle in Curia che ha consumato da molti anni a questa parte tutti gli immobili comunali e quelli monumentali in particolare
La rotonda per la quale pure si sono già manifestati interessi di finanziatori sarà destinata a diventare la casa del collezionismo milanese in una linea volta valorizzare questa forte presenza che avrà ulteriore stimolo dall'avvio dall'attività della Fondazione boschi
Interventi straordinari di restauro e valorizzazione sono infine è previsto che per villa Reale per l'Acquario Civico per musei del Risorgimento di storia contemporanea
Mentre per le Civiche raccolte archeologiche è stata già ottenuto la disponibilità della ex scuola di via Nirone che consentirà un ampliamento significativo delle attuali strutture di corso Magenta da destinare al Museo della Milano romana e alto medievale
Mentre d'intesa con la Regione prevista la creazione di un nuovo non di un secondo polo archeologico presso l'Ansaldo
L'impegno sulle strutture naturalmente non può trascurare un altrettanto significativo sforzo per riportare Milano nell'ambito delle grandi mostre internazionali degno della tradizione alla città e strumento fondamentale di rilancio dell'immagine della città nel mondo
Proprio questa tradizione ricordo che spesso giustamente ancora stamattina lo ha fatto qui Arbasino viene avvocato delle grandi occasioni degli anni cinquanta e sessanta e delle meritorie istituzioni che le ha reso possibili
Ci rafforza nella convinzione che Milano non possa limitarsi ad acquistare mostre essa deve essere capace di produrne manifestando la vitalità creativa critico organizzativa che sembrava smarrita
Comprendo che ciò possa infastidire chi le mostro abituato a vendere al Comune ma sono convinto che Milano deve riacquistare capacità progettuale autonoma
Questo compito è stato affidato un illustre studioso il professor Flavio Caroli
Che ha messo a punto e sta organizzando in collaborazione con musei cittadini una serie di otto grandi mostre di qui al due mila uno era in elencate nella versione integrale il mio intervento che
Troverete fuori
Questa gente profondamente convinta della necessità di rafforzare l'evocazione le eccellenze che hanno definito l'identità milanese in questo ambito aspetto fondamentale rappresentato la cultura scientifica
Che a Milano è sempre stata tra l'altro espressione della capacità di dialogo e collaborazione tra università centri di ricerca e impresa
Questa vocazione la città deve ora esprimersi nella creazione di centri di eccellenza sempre più competitivi sul piano della ricerca della tradizione scientifica milanese e espressioni superata in particolare il Museo della scienza della tecnica che pur non ricadendo nelle dirette competenze l'amministrazione civica e da questa sentito come una risorsa particolare della città da difendere e rafforzare partecipiamo perciò con molto interesse e passione allo sforzo che il museo in particolare il suo presidente Carlo Camerana stanno effettuando per individuare un nuovo assetto giuridico che consenta di tornare allo spirito originario di fondazione aperta al contributo di istituzioni e privati
Ci siamo già impegnati in tutte le iniziative che da subito possono mettere in musica nelle condizioni di lavorare al meglio come il riordino delle raccolte navali
Uguale interesse per la città riveste il rafforzamento delle diffuse eccellenze che las la arricchiscono la qualificano nel campo della ricerca medica
Tra le vocazioni particolari di Milano ricorda in particolare quella che ne fa la capitale dell'editoria dell'informazione italiana
Che d'intesa coi rappresentante le categorie interessate vogliamo tutelare e valorizzare creando le opportune iniziative questo accenno al libro editoria mi permette di ricordare il grande capitale rappresentato per tutta la città dalla rete di biblioteche civiche
Che costituiscono dei servizi più utilizzati più care a tutta la cittadinanza
Questo primato civile di Milano va difeso rafforzando i progetti di ripristino restano delle troppe sedi bibliotecari disastrate riordinando l'organizzazione dei servizi di custodia
Ridisegnando il sistema complessivo di presenza sul territorio accelerando l'informatizzazione delle norme capitale librario l'innovazione tecnologica di cui sarà prima espressione avanzata la biblioteca multimediale di Chiesa Rossa
Trasformando ribatte che ci dica in punti di organizzazione pur e promozione culturale per le periferie
Tra pochi mesi saluteremo con sollievo la riapertura dalla Sormani ma restiamo tutti consapevoli dell'insufficienza di questa pur benemerita istituzione rispetto l'esigenza e la città
Siamo perciò fortemente interessati alla realizzazione del Progetto Milano Biblioteca del due mila che riteniamo costituirebbe una risorsa insostituibile per Milano e l'Italia tutta e alla quale l'amministrazione destina all'area della stazione di Porta vittoria
La collaborazione è particolarmente importante significativa con la Regione alcuni esiti della quale sono annunciate nei prossimi giorni potrà portare inoltre due significativi risultati la creazione della FIN Commission spesso invocato dagli operatori cinematografici
Come strumento indispensabile per rilanciare il polo produttivo di Milano
E il concreto progetto per la realizzazione di autentico museo del design espressione anche su di una eccellenza milanese proverbiale nel mondo
L'insieme dei progetti che ho qui presentato sono dunque non un libro dei sogni ma i primi capitoli di un intervento coerente ambizioso fattuale
Tre condizioni però sono indispensabili per poter realizzare questo disegno complessivo la prima condizione non sta in ogni la seconda sta anche noi la terza sta solo i nomi
La prima si chiama Stato Milano è abituata a far da sé ma con forza allo stato chiediamo decentramento autonomia e defiscalizzazione
Decentramento da che ci preoccupa la perdurante tendenza allo statalismo e al centralismo autonomia perché anche le strutture pubbliche come le università possono adattarsi con sempre maggiore rapidità ed efficacia alle esigenze della realtà nella quale operano defiscalizzazione
Perché la cultura dell'autonomia dei soggetti della collaborazione tra privati e pubblico della sussidiarietà non può reggersi
Senza il supporto di una legislazione fiscale che incentivi e non dei motivi al mecenatismo all'intervento finanziario a favore delle iniziative sociali culturali
Il Comune non può ovviamente cambiare le leggi dello Stato ma può fare si impegna a fare molto per sollevare il problema per sensibilizzare l'opinione pubblica per mobilitare tutte le energie
A partire da quelle parlamentari disponibili a modificare un sistema che esso stesso
Espressione di quella cultura centralista e statalista che mortifica e deprime il grado di autonomia dalla società civile cioè la sua libertà
La seconda condizione
Sta nell'utilizzo di nuovi strumenti finanziari che consentono di alleggerire il peso dell'intervento pubblico e di favorire forme alternative di finanziamento indispensabili anche per lo sviluppo di nuove attività d'impresa nel campo dalla cultura della ricerca
La terza condizione sta in noi
Settecento dieci anni fa Bonvesin de la Riva evocato stamattina al cardinale arcivescovo
Riusciva a individuare solo due difetti nel suo appassionato elenco di
Meraviglie di Milano la prima è la mancanza di un porto alla quale i milanesi hanno poi cercato di riparare con la Darsena l'Acquario il Museo Navale la seconda il difetto di concordia civile defecato se civilis concordino
Anche in questo campo credo che potremmo tranquillizzare l'affettuoso cronista di Porta Ticinese
I milanesi infatti è una convinzione sono giunti che essere centro il motore della modernità dell'innovazione del cambiamento comporta rischi pari solo alle opportunità che ciò sicura Milano ha sempre saputo cogliere l'opportunità rimanendo potente ricca e autorevole pur né traumi delle trasformazioni che ne hanno modificato e ne continua a modificare vocazioni e profilo sociale
La concordia civile dalle affermare non consiste nelle essere tutti d'accordo su tutto
Il pluralismo delle opinioni delle idee una delle ricchezze di Milano e l'espressione più eloquente della sua natura profondamente democratica
La concordia civile sta ora nella consapevolezza che queste trasformazioni che si faranno sempre più impetuose frequenti
Imponendo una competizione sempre più accentuata tra le grandi aree urbane del pianeta si potranno governare solo attraverso il recupero di una identità collettiva cementata dall'adesione a un progetto comune
Che spetta agli amministratori indicare che spetta a tutti i milanesi realizzare grazie
Bene adesso io darò via via la parola alle molte persone che sono state invitate voglio invitarli però a se è possibile mantenere insomma rimanere all'interno dei dei cinque minuti abbiamo più o meno in ordine alfabetico dico più o meno perché la sostituzione di un diventato un'altra preziosa poi questo ordine alla un po'contraddetto
Per me io sono stato chiamato a moderare mi pare molto difficile moderare dato il numero delle persone chiamate a parlare quindi sarà ecco piacevole ascoltarli pure invitare subito senza bisogno di andare ma ecco parlando direttamente l'acquaforte guadagniamo anche tempo il professor Adriano De Maio rettore del Politecnico di Milano prego grazie
Io ho dato delle trasparenza sui così si accelerava il tutto se ci sono bene se no non importa
Allora nella
In cinque minuti
Io vorrei illustrare quella che è la posizione su alcuni problemi legati a quest'incontro della Politecnico di Mila no che io ho avuto
L'ardire di chiamare grande storica istituzione culturale
Storica perché non è un caso in cui il politico di Milano è stata la prima università
Fondata a Milano e ritorno proprio sull'ultimo punto su questo
Allora per capire la nostra posizione bisogna rifarsi rapidamente alla missione del Politecnico
La missione Politecnico è suddivisa fondamentalmente in termini storici su quattro punti questa via sempre mantenuti
Il primo è la formazione formazione di professionisti di alta qualificazione la seconda di svolge l'attività di ricerca la terza e la quarta sono non anomale rispetto al sistema universitario se noi pensiamo quando è stato fatto il Politecnico cioè più di centotrent'anni fa e la terza la quarta missione sono di trasferire l'innovazione
E di contribuire allo sviluppo culturale economico e ho raggiunto io soltanto in fondo di qualità della vita perché allora non c'era ma adesso è diventato uno dei punti fondamentali
Allora anziché fare un elenco di possibili progetti
Su cui conviene era fermata soffermarsi io ho fatto un trucco
Gioco su questo ragionamento noi siamo abituati a parlare sempre di quello che noi chiediamo agli altri allora mettiamoci viceversa la posizione ed è una un plagio che sto facendo di uno storico discorso
Che cosa possiamo fare noi per allora con questo trucco ho indicato una serie di punti di che cosa può fare il Politecnico per l'amministrazione e per la comunità in cui vive e attraverso questo cosa poter fare vengono evidenziati ovviamente quelli che noi riteniamo essere i problemi principali
Allora che cosa può fare il Politecnico per l'amministrazione semplicissimo fornire le proprie competenze per interventi complessi e qui noi abbiamo indicato quattro fra i problemi che riteniamo più importanti per la città in termini di gestione del territorio di ambiente fisico di adozione di tecnologie innovative e di utilizzo delle risorse su cui abbiamo voluto citare l'energia come principale ma non l'unica
E poi partecipare a progetti specifici già l'assessore Carrubba citava il Castello il Palazzo Reale io aggiuntiva figli puntini una serie di altri
Contribuire a migliorare l'efficienza in generale dell'amministrazione che riteniamo un punto fondamentale in termini di formazione organizzazione e adozione di tecnologie che noi governiamo ci picchiano di saper governare
E contribuire all'efficienza organizzativa dell'amministrazione per lo sviluppo economico produttivo della città su cui poniamo due punti di riferimento fondamentali a nostro avviso come importanti che sono lo snellimento burocratico
E le agenzie di promozione per lo sviluppo delle attività produttive
A cosa può fare il Policlinico al di là dell'amministrazione per la comunità in cui opera
Ecco il primo elemento che quello storico della promozione e sostegno allo sviluppo dei luoghi e dei momenti della cultura allora leggiamo la sempre noi riteniamo che questo sia un punto fondamentale per lo sviluppo della città
E qui ho citato i punti che riteniamo principale il Museo della Scienza e della Tecnica
La grande biblioteca
Con una serie di altre possibili biblioteche tirature più specifica la diffusione del sapere tecnico-scientifico su cui se non parte Milano non parte nessuno e ad esempio l'accenno del presidente Zaccaria e ha fatto molto piacere poco prima
Le manifestazioni con i grandi scienziati pensiamo una fra tutte i i premi Nobel richieda partirà quest'anno sono completamente rivisti come organizzazione
Gli interventi sul territorio come cantieri aperti quindi noi vorremmo ad esempio abbiamo intenzione sul nostro cantiere futuro della Bovisa per il cantiere aperto in cui tutti possono andare a vedere che cosa vuol dire fare cosa vuol dire costruire mantenere i propri laboratori scientifici aperti aperte le scuole aperti alla cittadinanza e il museo del design con cui abbiamo già un stretto rapporto con la Triennale
Cosa può fare ancora il Politecnico ecco io ho preso un progetto esemplare
Il progetto la grande ristrutturazione della Bovisa da quartieri dismessi abbandonato accentro del sapere tecnologico scientifico e dello sviluppo della nuova manifattura nel campo delle tecnologie avanzate
Noi non possiamo permetterci a nostro avviso di non considerare Milano anche un centro produttivo industriale
Milano e nato come centro è nata anche come centro Plutino industriale e non può pensare di non potenziare questo sua attività
Ma vogliamo anche considerare Milano come il centro il centro che Raggio Suta lombardi allora vediamo il progetto il politiche corrette quindi Como lecco Cremona Mantova Piacenza
Su cui noi riteniamo che possa essere sviluppato un nuovo ruolo di Milano intermedi Polo aggregante
E ancora lo sviluppo della ricerca e del trasferimento tecnologico e ancora giriamo rapidamente lo contributo allo sviluppo dell'attività economica e produttiva
In particolare io ritengo che sia importante su cui Milano deve giocare una un ruolo rilevante
Come parco diffuso scientifico e tecnologico con una serie di attività di spin-off che sono il punto fondamentale della ricerca tecnologica nel mondo come lo sviluppo per l'imprenditoria giovanile
è importantissimo ne abbiamo delle risorse e dei giovani che sono fantastici abbiamo bisogno di strumenti per facilitare e favorire l'imprenditoria giovanile
Delle nuove iniziative manifatturiere e di servizi
Pensiamo ad esempio il fatto che anche Milano c'è la Nature lasciamo esigenze nazionale dell'editoria elettronica per vedere come su un campo editoriali si possono sviluppare e cosa può fare il Politecnico infine in quanto e sempre più visto che le università sono fattori rilevanti di competitività territoriale il Politecnico quindi ritiene che insieme con le altre università non da sola
Debba giocare questo fattore di alta competitività territoriale in termini di qualità della vita in termini di sviluppo scientifico in termini di sviluppo produttivo ne dobbiamo riuscire a mantenere le attività che ci sono già attrarre e crearne di nuove
In una grande Milano questo non soltanto è possibile ma a nostro avviso è doveroso allora
Alla fine noi che cosa chiediamo però perché se ne siamo disponibili a fare ed è importante questo noi che cosa chiediamo chiediamo alcune cose che sono molto importanti
Che sono innanzitutto il sostegno alla nostra strategia di sviluppo sostegno critico ma un sostegno su dieci gli aumenti
Su un problema che è fondamentale a nostro avviso che quello dell'accoglienza
Residenze non solo residenza per i giornali
Vediamo nel punto in cui si fa cultura si fa musica si fa teatro si fa spettacolo si Fife
Ci sono duecento mila studenti universitari di Milano
Non si può pensare di abbandonarli non si può pensare che esista soltanto la fase di urla dell'attività cioè quella di studiare desse nelle Aule in università
E con gli ultimi due sono l'eccellenza ce le vogliamo essere internazionale noi abbiamo dei grandi contatti e tutte le le università milanesi hanno i profondi contatti con l'esterno dobbiamo permettere delle foreste io le chiamate fuori serie generale ma per gli ospiti stranieri vuol dire studenti stranieri per la reciprocità vuol dire professori vuol dire ricercatore vuol dire quant'altro perché altrimenti noi non sviluppiamo la scienza e i centri per i talenti io qui ho messo i collegi di eccellenza per un mio ricordo personale sembra che un ex collegiale ma il discorso fondamentale di capire come si può sviluppare Italia sostegno nei confronti dei terzi perché abbiamo bisogno di fare lobby non si usato questo termine in Italia ma importante
E promozione delle attività congiunte e allora qui terminò con l'ultima trasparenza
In cui io ritengo che esiste oggi una grande opportunità che è quella del ritorno al momento costitutivo del Policlinico mille ottocentosessantatré caso abbastanza insolito in Italia il politico è stato fatto
Dalla comunità
Perché è stato voluto dal Comune dalla Provincia alla Camera di Commercio dalla carica
Dalla Società d'incoraggiamento d'arti e mestieri ed altre associazioni culturali allora la nostra ipotesi è nostro nostra sfida a tutti non soltanto l'amministrazione a tutta Milano è quello di creare una Fondazione per il Politecnico con un'ipotesi di alleanza delle autonomie grazie
Grazie al professo De Maio io vi vi do la parola all'ingegner Ernesto Gismondi che il presidente di Artemide prego
Sì grazie
Milano è una città straordinaria è l'unica città in Italia forse in Europa che è riuscita a creare un'industria culturale
Una città che non solo ha raggiunto il primato di cento del dibattito culturale ma ha saputo trasformare la forza delle idee in progetti concreti avviando quella che potremmo definire la produzione industriale della cultura
Milano è la città dove le idee producono ricchezza
Altrove si producono magari idee ma non necessariamente ricchezza oppure ricchezza ma non idee
Molte sono le persone e le imprese testimone di questo primato di Milano e i vari sono i settori che sottolineano l'eccellenza della città provato elencarle è sicuramente un elenco incompleto
Desailly l'assessore Carrubba
Ha esordito dicendo il design'eccellenza milanese proverbiale nel mondo è vero l'industria design'è nato a Milano
E a Milano è riuscito a dar vita ad una straordinaria intesa di creatori d'idea imprenditoriale
Ha permesso la nascita di centinaia e centinaia di imprese nei settori merceologici più disparati e diffusi perché il fattore d'esame è sempre di più determinante per il successo del prodotto
Tant'è vero questo fatto cioè riconosciuto in tutto il mondo come testimoniano i dati relativi all'export che riguarda ormai il sessantacinque per cento della nostra produzione
Moda
Quello della moda a Milano un fenomeno noto a tutti e il fatto che questo mondo inizia ad essere guardato con interesse sempre maggiore dal mondo della finanza del Mistress internazionale sottolinea i risultati raggiunti
La moto non è più solo settore frivolo ma inizia ad essere vissuta come primario seccamente economico fatto di aziende dai bilanci importante
Con strategie mondiali dove l'immagine prodotto e distribuzione si rincorrono si fondano
Editoria e comunicazione per quanto riguarda la carta stampata a Milano operano più di cinquanta importante case editrici di giornali
Periodici e libri e di queste oltre venti sono di assoluta rilevanza internazionali sul fronte televisivo
Milano non solo ha visto nascere primo polo televisivo privato italiano ma a tutt'oggi qui operano i tre grandi gruppi nazionali oltre ad una ventina di televisioni locali e ad una cinquantina di stazioni radiofoniche
Anche la comunicazione Pia radicata a Milano consultando gli elenchi delle diverse associazioni di categoria
Emerge che qui hanno sede venti tra le più importanti agenzie di pubbliche relazioni nazionali ed internazionali
Cinquanta importanti agenzie di pubblicità il servizio a servizio completo
Senza contare le centinaia di consulenti che operano nel settore della comunicazione
Con questo io ho voluto dare una conferma del primato di Milano il primato della cultura che crea ricchezza
Ma questo primato deve essere mantenuto consolidato accresciuto e garantito per il futuro
Nel prossimo millennio noi dobbiamo fare in modo che chiunque voglia emergere nel mondo della cultura in Italia ed in Europa debba venire a Milano
Quello che noi dobbiamo fare garantire una continuità allo sviluppo dei produttori liberi
Anche puntare sul ricambio un ricambio che in alcuni casi è generazionali
A mio avviso la continuità il ricambio
Possono essere garantiti dall'educazione e quindi l'istruzione la formazione diventano punti focali sui quali concentrare la nostra attenzione mi ripeto
La formazione e l'unico modo per garantire il funzionamento del sistema di idee cultura sapere occorre però creare nuovi strumenti di formazione delle scuole di eccellenza
Interdisciplinari con un forte radicamento nel mondo della produzione e tutto ciò oltre le importanti e di elevatissimo livello dell'Università di Milano
Il rettore del Poli De Maio ha ben illustrato quali sono tutti gli Stati di avanzamento di ricerca di riproposizione da parte del Politecnico Milano ecco non è solo il Poli che sta facendo questo anch'
Se non si parli di Ischia
L'iniziativa per la creazione di queste scuole superiori deve partire da noi imprenditori in quanto direttamente interessati al mantenimento del prima
E alla continuità di queste idee sia come imprenditore evidentemente come cittadini evidente però che in questo non possiamo essere lasciati Sone
Gli imprenditori possono sostenere dei programmi impropria come università collegi privati Mastroianni ma è necessario l'appoggio il coinvolgimento dall'autorità pubblica in particolare del Comune di Milano
Alcuni esempi ci sono già iniziative come il mittente un master intesa è strategico del Politecnico di Milano sostenuto da diversi gruppi industriali pubblici e privati
Questo master per sedi un'attività di formazione alla progettazione del sistema prodotto
Cioè l'insieme integrato di prodotto servizi e comunicazione è una grandissima innovazione affrontare problemi in questi tempi Politecnico sta facendo queste lo sta facendo in una simbiosi fra pubblico e privata fra aziende interessate e le capacità del Politecnico
Oppure il master di Comunicazione Marchetti
D'iniziativa privata nato e sviluppatasi dal collegamento diretto fra le aziende e le cinque Università di Milano
Nel campo del design è chiaro noi abbiamo già delle attività abbiamo già a Milano sette scuole
Di cui uno è la Domus Academy di valore internazionale abbiamo una laurea in Designer presso la facoltà di architettura del Politecnico
E sono un segno di quello che stiamo facendo e quello che succede io vi dico non basta non basta per il mondo del design e non basta in genere per questa fonte di ricchezza che è la cultura che Milano a e che ha come prima
Ritengo che il futuro richiede un impegno maggiore
Occorre che le associazioni imprenditoriali di categoria e culturali e le università sì e lei no a questo scopo e che l'amministrazione pubblica presti loro una grande attenzione
è l'unico modo per garantire un futuro
Mi permetto non c'è il sindaco ma c'è l'assessore Carrubba
Mi permetto di suggerire al Comune di Milano che come istituito l'assessorato alla Moda crei un'analoga struttura dedicata non tanto al sostegno di specifici settori
Quanto allo sviluppo di quel sistema divide culture sapere in grado di garantire continuità allo sviluppo dei produttori di beni
Oppure andati avvertiva perfettamente valida che il Comune modifiche il ruolo dell'assessorato alla cultura
Perché Milano oltre che di musei e biblioteche di diverse iniziative ha bisogno anche di azioni specifiche per lei disciplina artistica
Un ultimo esempio che è già stato citato dall'assessore Carrubba ci stiamo muovendo Milano si sta muovendo a sostegno di determinati settori del pesante
è stata costituito un'associazione per la realizzazione del museo del design è un'associazione fatta da Regione comune Assolombarda Camera di Commercio Fiera di Milano triennale
Andiamo avanti ritengo sia un'iniziativa molto importante come testimonianza di quanto è stato fatto
Però può essere fatto solamente nell'ottica di creare un laboratorio di ricerche di sperimentazione esperite designers e non solamente di testimonianza di quanto siamo stati bravi nel passato
Inoltre stiamo sempre lavorando come associazione per la Costituzione non è ancora dal firmato non ancora definiti cioè per affermare ancora una volta sottolineare che Milano è la capitale mondiale del design per cui questi enti che vi ho citato che fanno parte di questa associazione stanno lavorando per costituire il realizzare un premio internazionale di design Città di Milano
Che avrà sede qua sarà presentato presso la Triennale sarà un modo per Milano per far sapere per dire quando si parla di Desai nel mondo si parla a Milano grazie
Grazie a Dio il mio ultimo in vigore il consigliere delegato di Civita l'architetto Niccolò Savarino
Grazie
Sono qui anche per rappresentare il professor Gianfranco Imperatori presidente del Mediocredito centrale di cui Gero una breve indirizzo di saluto prima di fare un sintetico intervento
Qualche decennio fa si è sviluppato in Francia un indirizzo storiografico che poneva l'accento sulla lunga durata ossia sui fattori di lungo periodo che influenzano in profondità la storia delle nazioni
Ho sempre ritenuto che questa impostazione offrisse una chiave di lettura di grande importanza per capire anche la storia italiana
Credo che non ci siano dubbi sul fatto che l'elemento di lunga durata che ha determinato la storia italiana nel corso dei secoli il vero e proprio elemento che fa da architrave la nostra storia nazionale sin dall'età dei comuni sia rappresentato dalla dimensione municipale tra la dimensione cittadina
Dire questo dire che l'Italia è il paese delle mille città non significa coltivare impossibili sogni municipi cameristici di separatezza ed isolamento mi significa negare l'importanza e la funzione dello Stato nazionale
Significa qualcosa di diverso significa comprendere che la dimensione delle città la dimensione delle Autonomie locali e anche oggi l'elemento fondamentale sul quale far leva per rilanciare lo sviluppo del nostro Paese al nord come al sud
La progettualità dal basso ostinata e tenace costruzione di progetti vale infrastrutturazione del territorio di valorizzazione dell'immenso patrimonio artistico urbanistico architettonico
Che i secoli ci hanno consegnato costituisce oggi anche alla luce del giudice in fermento amministrativo che ormai legge dello Stato a grande priorità e la grande occasione per le politiche di sviluppo nel nostro Paese
è un'acquisizione che stenta a farsi strada così come incontra tutto la forza di resistenza resistenze l'idea che la valorizzazione del patrimonio artistico possa avvenire attraverso l'incontro tra pubblico e privato
Un'idea che le infrastrutture possano e debbano essere concepite non come fonti di spreco del denaro pubblico ma come imprese che producono reddito
Devo dire che da questo punto di vista l'impostazione che avete voluto dare questi vostri Stati generali per la Milano del Duemila mi sembra invece innovativa in particolare nell'introduzione dell'assessore Carrubba
A questa sessione di lavoro ho rinviato rinvenuto un richiamo non retorico ha necessità di un recupero dell'identità collettiva cittadina
Assieme ad un elenco concreto di cose da fare e di impegni che costituiranno un momento importante per confermare rafforzare l'identità di una città come Milano
Da sempre consapevole della propria percezione quanto aperta ad ogni proficuo interscambio con altre esperienze e con altre culture
Il gruppo Mediocredito centrale per un'antica vocazione al servizio dello sviluppo delle piccole e medie realtà produttive
E degli enti territoriali saprà essere al vostro fianco più impegnative sfide con le quali la città di Milano ha scelto di cimentarsi Gianfranco Imperatori presidente eccetera
Aggiungerò qualcosa sul tema specifico dei problemi della cultura che sono oggi al centro di una fitta rete di relazioni che conducono direttamente allo sviluppo economico e sociale delle città e del territorio
Innanzitutto perché alla cultura è affidata la crescita qualitativa dell'economia qui fornisce quel ti differenziale di valori nelle merci nei processi Pizzi prodotti che caratterizza una società postindustriale
Differenziale di valori non di valore non più solo in termini puramente mecenati istrici ma anche che sempre di più nel senso di valore aggiunto alla produzione grazie all'innalzamento della ripetitività di tutti i fattori presenti nel ciclo produttivo
Da quelli localizzativi cui il patrimonio culturale conferisce qualità e pregio al design come qui ricordato dal marketing dalla pubblicità i rapporti con la creatività artistica
Tout-court divengono ogni giorno più stretti al management alla cui formazione la cultura fornisce crescenti elementi di innovazione creatività attitudine critica identità sociale
In secondo luogo perché tutte le attività interessata alla conservazione valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale cominciano già a dare un contributo sostanziale ai processi di innovazione tecnologica e organizzativa in atto nel mondo per la ricerca
Dello sviluppo e della produzione
E proprio questi due aspetti crescita qualitativa dell'economia e innovazione sono al centro delle strategie di rinnovamento urbano e metropolitano
E io credo che possiamo dire che il museo sia oggi a interpretare nel migliore dei mondi possibili in questo momento il ruolo di motore culturale dello sviluppo delle società urbana avanzate
Ma perché ciò sia dobbiamo rifondare radicalmente l'idea stessa del museo
Sicuramente dobbiamo abbandonare la sua concezione illuministica originaria di luogo deputato alla conservazione sottraendo le testimonianze della storia della cultura e dell'arte al degrado inevitabile del tempo nei luoghi e degli uomini
Nonché le esigenze di tutela una sicurezza siano oggi minori tutt'altro
Ma non possono solo più essere queste le motivazioni su cui saremmo disposti ad investire per creare moderno ed efficiente sistema museale urbano e territoriale
Ed è fondamentale una nuova e potente a domanda sociale di conoscenza e di acculturamento
Di massa che costituisce l'elemento fondamentale da seguire per poter impostare un sì nuovo sistema museale urbana e territoriale
Di cui proverò sinteticamente a delle indicare otto concetti fondamentali su cui esso dovrebbe essere impostato dapprima essere concepito appunto come sistema urbana e territoriale in grado cioè di ricostituire quei limita indissolubile tra oggetto e contesto storico ambientale quello che in gergo chiamiamo
La ri-contrattualizzazione dell'opera d'arte che il museo tradizionale aveva disarticolato
Due essere in Rete prete come interconnessione telematica dei singoli musei
Non solo al suo interno ma anche con tutti gli altri sistemi museali del paese del mondo in prospettiva con gli altri sistema culturale quelli bibliotecario che quello archivistico in primis in modo tale da costituire un sistema unitario ed integrato a livello locale e transnazionale
Terzo essere accessibile in maniera si reale che virtuale e questo deriva ma nun implicitamente dal punto precedente
In modo tale da consentire a tutti gli utenti una fruizione al tempo stesso globale personalizzata guidata ed assistita del patrimonio culturale nel suo complesso favorendo peraltro la nascita e lo sviluppo di nuovi servizi culturali ad alto valore aggiunto sulla Rete
Essere intelligente applicando cioè tutti i più moderni sistemi tecnologici disponibili per la sicurezza degli oggetti delle persone per il controllo automatico dell'ambiente per l'automatizzazione dell'informazione per il controllo dell'illuminazione dell'acustica
Per l'attivazione di supporti audiovisivi per la mutazione programmate e così via
Per le sue stesse caratteristiche anzi potrei dire che il museo Poldi venti lire diventare l'espressione più alta ed evoluta nell'ambito di ciò che chiamiamo edilizia intelligente e Building management Quinto essere capace di spettacolo rizzare i propri contenuti espositivi adottando un approccio simile a quello già sperimentato da tempo e con grande successo nei musei scientifici ove non solo si mostrano gli oggetti che segnano la storia della scienza
Ma se ne sperimenta anche il funzionamento e sperimentare il funzionamento di un'opera d'arte e appunto ricostruire la genesi le implicazioni i rapporti con l'ambiente e con la società in cui è nata
Sesto essere concettualmente articolato in due parti distinte quella dedicata alla conservazione allo studio la manutenzione delle opere quella che qualcuno molta con grande intuizione ha definito la stanza del tesoro del museo e quella dedicata all'esposizione e la fruizione
Superando la distinzione tra dizionari le dei musei tradizionali tra esposizioni permanenti interminabili gallerie di quadri a cui siamo purtroppo abituati e temporanea dobbiamo acquisire il concetto cioè che in un tutto ciò che in un museo deve essere esposto simultaneamente ma tutto ciò che è esposto deve essere comunicato
Settimo deve essere polifunzionale un museo fornendo un'ampia gamma di servizi cosiddetti aggiuntivi nel terminologia burocratica della pubblica amministrazione ma che invece sono intrinsecamente legati al modo attuale di fruire dell'arte e della cultura
E qui occorre seguire e soddisfare la domanda della gente senza paura di comporre la di col di corrompere l'arte con il mercato lo scopo deve essere sempre quello di richiamare quanta più gente possibile nei musei
Ed infine un museo deve essere dotato di una gestione imprenditoriale essere un punto di incontro tra poteri pubblici quelli dedicati alla conservazione e capacità private di efficienza gestionale e di efficacia nel rispondere alla domanda culturale della gente
Ebbene per concludere credo che per Milano la creazione la concezione stessa di un sistema museale rispondente acquisti requisiti
Sarebbe qualcosa di altamente innovativo per l'organizzazione dei servizi dalla città del suo territorio un obiettivo cui varrebbe la pena di rispondere e che bene si inquadra nella strategia dell'amministrazione comunale così come esposto nella relazione introduttiva dell'assessore Carrubba
Vorrei dire tanto che l'assessore Carrubba che via via prende appunti poi farà una rapinano
L'esame di alcuni punti che stanno via via emergendo dagli interventi do la parola al dottor Giancarlo Lunati presidente del Touring Club Italiano prego tassi
Io mi rivolgo subito all'assessore Carrubba
Che conosco da tanti anni
Per fare una dichiarazione ovvia
Oggi il gestire una grande città come Milano è un'impresa molto difficile e lo è anche per due ragioni
Perché già si farebbe uno splendido lavoro se si facesse soltanto una buona manutenzione della città
E sarebbe già morto
Cito un esempio fra i tanti
L'inquinamento acustico un fenomeno diffuso in tutto il mondo in Italia in modo particolare
Ed è deleterio per tutti i cittadini
Sotto ogni profilo si è a Parigi al fatto un esame di un fenomeno di questo genere e hanno detto che il sei è una moto attraversa di notte la città sveglia trecento mila persone
Quindi questo già uno dei fatti importanti ma a Milano c'è anche l'inquinamento visivo io ha fatto pochi minuti fa via Edmondo de Amicis in macchina
E non c'è un metro quadro dei muri che non sia dipinto da Segni demenziali che danno certamente un'immagine molto negativa della nostra città
Io e ho detto che già una buona manutenzione sarebbe un fatto molto importante
Ma c'è un nuovo corso secondo scenario come oggi si usa di che a mio avviso va a affrontato e ed è quello di non limitarsi a una buona manutenzione ma di raccogliere una sfida eccezionale in un momento eccezionale Milano può diventare una delle grandi capitali d'Europa ci son tutti i presupposti perché questo possa avvenire e questa Amministrazione io mi auguro chiamo fonti il problema Milano sotto questo profilo che è molto più alto ed è una sfida straordinario Milano è l'unica città italiana per tutto quello che abbiamo sentito poco fa le cinque università
La Rete Museale straordinaria le biblioteche e l'imprenditoria la gente capace di pensare e di realizzare di tradotti oggetti infatti
Ecco questa sfida io mi auguro che questa Amministrazione l'accordo
Io dico ho avuto un'altra cosa cercando di stare nei cinque minuti che ci ha imposto il nostro moderatore
Il la problema chi visto dal mio angolo visuale
Che riassumendo lo come resto
Il Touring Club Italiano e un ente nazionale ma non accade rosso è nato a Milano cento quattro anni fa
Oggi è uno degli enti più importanti nel suo settore del Paese con più di cinquecento mila sono oggi è quindi un'associazione straordinari del tutto privata che si regge sulle proprie forze non chiede una lira a nessuno
E di questo me ne faccio veramente un punto d'orgoglio
Ebbene quando nacque questo ente l'Italia era da poco riunita
Per ora via di guerre del Nord verso il Sud di acquisizioni e così via il nostro Risorgimento Alda da Milano a Napoli era un lungo viaggio quando credette nel mille settecentottantasette arrivò in Italia concausa cavalli domestici avevo un pittore con Sequi anche lui dipingeva Tisci by né al suo pittore preferito perché alle macchine fotografiche non c'erano evidentemente andava e dipinge ebbene ci impiego appare che ho tempo io sono partito da Napoli poche ore faccio me su un'ora e sono arrivato a Milano Verona Napoli tra un convegno ebbene
L'Italia oggi rappresenta dal punto di vista turistico
Un aspetto limitato e potenzialmente un aspetto grandioso
Il turismo nel mondo è turismo di varia natura di divertimento d'evasione così via il sessanta per cento dei turisti che viene in Italia viene ancora per ragioni balneari
Il balneare il sessanta per cento balneare il balneare è stagionale dura tre quattro mesi non di più
Se si vuole andare a fare i bagni
Come fa parte molti di voi
In pieno inverno andate ai Caraibi andate alle Seychelles andati in giro per il mondo
Ebbene il turismo del futuro dagli indici che noi abbiamo sta crescendo come in tutto il mondo come turismo culturale
Non c'è paese del mondo che abbia una potenzialità così forte come l'Italia sotto questo profilo
E ahimè siamo indietro ancora perché l'anno scorso sono arrivati in Italia trenta milioni di stranieri in Francia sessanta milioni e in Spagna più di quaranta quindi stiamo facendo poco
Ebbene perché faccio questo ragionamento perché io vado ogni tanto nel Sud anche stamattina un convegno giù a Napoli
Nel Sud è molto più difficile fare queste cose
E diceva Carrubba che ha avuto avrà al suo fianco Federico Zeri e io sono felice ma Federico Zeri disse pochi
Poco tempo fa che per salvare Pompei bisogna seppellirla di nuovo in modo che nessuno possa entrare deturpare rubare così vi ha ragione Federico Zeri
Alcune cose in Italia sono molto difficili io credo che a Milano sia non facile ma possibile fare molto di più di quel che si fa in tanti luoghi dell'Italia
E Milano adatte può diventare un centro di un sistema di turismo culturale può tetto intelligente
In cui non avvengano le deturpazione i furti che sono ai beni accaduti in giro per l'Italia perché Milano oltre la vera la sua rete di musei
Di cultura di gente valida che è importante di uomini validi
E anche il centro di un sistema di turismo culturale
Attorno a Milano
Ci sono beni ambientali e beni culturali straordinari
Dai viaggi giù
A Pavia a vigevano Lodi Monza Bergamo eurosistema straordinari
Cogliamo quest'occasione assessore Carrubba
Corriamo perché siamo alla vigilia del due mila ci sarà il Giubileo siamo sulla via Francigena arriveranno i pellegrini arriverà tanta gente dal mondo cogliamola è un'occasione unica che non si ripeterà più per parecchi anni grazie
E andiamo avanti dando la parola a Leonardo Mondadori presidente della Arnoldo Mondadori
Grazie io con un grande piacere ho letto nei giorni scorsi
Relazione
L'assessore Carrubba perché finalmente dopo anni fosse anche qualche decennio mai di colpirli colpevole assenza l'amministrazione comunale finalmente riconosce
Che i progetti
Culturali possono e devono diventare uno dei volani principali per lo sviluppo della città come d'altronde già avvenuto però molto citato europea basta pensare a Parigi vent'anni fa la stessa Barcellona tutto sistema delle città tedesche
E quindi vedo molte di polemiche per anni hanno angustiato vedere al palato il degrado di Palazzo Reale vedere il degrado della Besana vedere al degrado delle biblioteche chiuse
Spesso ecco tutto questo finalmente nero su bianco vediamo che non solo c'è un progetto concreto ma che è anche molto dell'istruzione e della della città dalla Cariplo a ad altre banche a soggetti privati
Contribuiscono e contribuiranno finalmente a fare qualche cosa di concreto in questa in questa direzione
Io credo che se posso permettermi dato poco son quattro cinque minuti mediamente di dare fu da pochi avvisi perché altro tempo non credo che ci sia qualche suggerimento
E vi sono due bisogna che ed è rivolto non certamente l'amministrazione comunale ma a tutti noi
Che noi dobbiamo sentirci in qualche modo rotolare un terreno nuovo perché una cosa secondo me è vera di Milano che nessuno di noi oppure si sente per certi versi con voglioso di fare parte di questa città
Siamo tutti chiusi in una sorta di imploso egoismo in cui ci troviamo più o meno soddisfatti all'interno del nostro essere di attività che duri poche volte ci troviamo a mettere a disposizione le nostre energie per far parte di un disegno di largo di largo respiro
E tutto questo credo che dovremmo senza dar colpa nessuno dove c'è anche un atteggiamento un po'Milanese questo di occuparsi col del far bene il proprio lavoro che va benissimo trova e anche ora
Di tutti quanti partecipare a un sogno è un disegno è un disegno comune quindi tornare a essere orgogliose la propria città che ha sparato
Si potrebbe anche vedere alcune controprove
Per poter vedere anche il centro cittadino prima delle periferie rientrati più pulito senza del Milanese Butti ormai con facilità con spontaneità sigarette pezzi di carta e altre cose che un piccolo segno Claudel disamore
Verso verso la città
E secondo avviso e che quello che tutte quelle culturali sono possibili anche qui se ci sporchi socializziamo mi alla città mi spiace dirlo sono fosse in controtendenza culturalmente solamente provinciale
Poi speriamo anche credo il perché anche qui che siamo tutti mossi da un'ottica
Più qui implosa soddisfatta della sicurezza dei propri confini e non ci misuriamo quasi mai col mondo internazionale
Il giusto non importare mostre ma è anche giusto credo in futuro misurarsi con il mercato internazionale
Che significherà se le nostre o se saremo capaci difendere per esempio i nostri progetti culturali all'Est sopra questa è una delle prove che quello che nel progettiamo è una cosa utile è una cosa interessante
E questo sistema di concorrenza perché anche nel campo museale anche nel campo delle biblioteche anche nel campo reputo culturale c'è una concorrenza con cui bisogna fare conto lacrime per presente Piccoli dettagli dei tempi perché è giustissimo fare tutta una serie di progetti teniamo presente che i grandi sistemi museali mondiali stanno programmando al due mila due due mila tre
E se qualcuno tenta di fare delle cose insieme dicono giustamente non lo fino al due mila e due abbiamo già tutti i tutte le mostre tutte le cose fatte per cui da questo punto di vista quello che dico ci troviamo in un gravissimo ritardo del e siamo quindi estremamente lasciati
Nelle province degli imperi dell'arte
Quindi ci vuole una secondo me una
Voglia di essere cosmopoliti
Una voglio una grande passione per l'eccellenza
E quindi tornare a essere quello che Milano fu piace dire di la più negli anni cinquanta sessanta la vera realtà internazionale culturale italiana
Le biblioteche i musei ma il più ambito metodi aggiungere anche concerto di fototeca perché se abbiamo il privilegio di lavorare con seri fosse anche l'occasione di chiedere una piccola cosa al polso Zeri di lasciare a palazzo reale quando sarà finito la più importante foto toccato il mondo di proprietà dello stesso Zeri Precotto significherebbe avere un polo anche qui di attrazione internazionale mettendolo magari in Rete
Insieme al diretti
Della più importante fototeca fototeca mondiale in USA con una capacità di attrarre anche all'interno del comune di Milano una serie di studiosi di studenti quindi diventare non solo un polo di attrazione museale anche un polo di attuazione proprio per uso
Io credo che ci sia per quello che vedo dall'Osservatorio fonda la casa editrice una grandissima fame oggi nel pubblico una fauna fame straordinaria di avvenimenti ma specialmente di luoghi da consumare
Perché la città
Da poco come dire ed è questo un po'più ci sentiamo tutti un po'in sede stranieri offre poco in termini di luoghi comuni
Non parliamo dopo le sette di sera
Dopo le sette di sera questa è una è una è una città che con pochissime eccezioni tende a morire tende non c'è traffico non ce le persone si rinchiudono guarda caso in casa
Perché non ci sono occasioni di anche ritrovarsi incontrarsi
L'aveva avuto un si due esempi aveva aperto una libreria due anni fa in centro a Milano per la prima volta tenuto aperto tutti i giorni domeniche comprese fino alle undici di sera
E edizione delle ogni sera la dobbiamo Puteaux può spingere le persone fuori perché è diventato una specie di piccolo fenomeno di passare la serata o la domenica tutto anche all'interno di un luogo aperto luogo socialmente coperto ed in dubbio che le biblioteche
E i musei specialmente nel mondo tedesco nel mondo anglosassone su uno degli elementi di coagulo principale di tutto questo però devono diventare dei luoghi attrattivi fu che lo perché se no se sono una semplice luogo di esposizione
Dimostra effimere o di collezioni inutile poi ce lo diciamo si vero Milano tavole che siamo in presenza di collezioni Imbriaco straordinarie ci sono delle cose bellissime però non è che siamo che abbiamo delle collezioni che possono creare oggi come oggi il turismo culturale con poche con poche eccezioni anche qui giustamente è stato detto che ci vuole turismo culturale ma turismo culturale a Mila no estremamente limitato
E anche perché e qui il terzo avviso bisogna aggiungere un ulteriore fatto minimo anche questo tuo nel mondo d'oggi è così
La capacità di comunicare io credo che questa città abbia pochissima capacità di comunicare se stessa e i propri valori
Cito un esempio in cui con l'amico possiamo cavalli discutemmo un giorno
Milano a una gemma straordinaria fare varie gemme che anche nell'ottica ambrosiana nel il giorno in cui è stato inaugurata proteica Ambrosiana mi pare un anno fa
Che è stato un avvenimento guarda caso all'interno dei confini della città
Due giorni prima tutto il mondo internazionale dell'arte tutto interno è andato a Bilbao a vedere uno straordinario museo appunto issati lettoni come al museo praticamente vuoto però tutto il mondo internazionale che contava era lì
Nessuno del mondo internazionale era venuto a Milano fa vedere all'Ambrosiana l'apertura
Questo è un fenomeno perché viola motivo pensarci perché oggi purtroppo la percezione di un avvenimento la percezione di un museo la posizione di un fatto culturale vale possiamo deposizioni discutere fino a domani mattina sequestro sia una cosa buona o cattiva però è così vale anche quello che viene percepito e la percezione che se oggi del mondo culturale milanese è un mondo una percezione bassa King questo chiudo con un ultima
Osserva osservazione che riguarda anche qui fosse una colpa dell'industria culturale milanese io sono sul vento è convinto che Milano non sia la capitale dell'IPO e dell'informazione in questo senso e vedo che ci sono tantissime industrie c'è da Mondadori a Rizzoli piccola grande e media industria ceduti però anche qui sono tutte industrie staccata dal tessuto vero della quotidianità cittadina
Cioè non e non è credo facendo manifestazione che bisogna trovare io me ne faccio carico veramente anche un aree uno un'aria comune degli strumenti comuni per poter la mente contare contare di più per indubbiamente oggi noi siamo staccati dalla dalla dalla dalla realtà quotidiana della città e di questo vedo me ne faccio carico e do tutta la disponibilità come l'assessore sa benissimo a ricercare insieme finalmente avendo dall'amministrazione comunale un interlocutore aperto che cerca questo colloquio tutti gli strumenti per poter migliorare proprio la qualità della vita attraverso la sfera culturale della della nostra città grazie
Aveva
Mi mi permettevo di aggiungere una parola quanto il davanti al lardo Mondadori riguardo all'orgoglio
E alla mancanza se ho ben capito di di orgoglio altri voglio dire da osservatore anche se da trentotto anni per motivi professionali vivo parte della mia settimana Milano che proprio di recente a me è parso che invece proprio Milano abbia ritrovato stia ritrovando questo orgoglio che sicuramente un collante molto forte ma credo che questo ci si io lo dico evidentemente
è una persona in transito però come l'impressione che ci sia mai se ci sei zero meglio
Cioè del del movimento son non vorrei togliere spazio arrivati ma mi piacerebbe come c'è l'orgoglio quando si va c'è poco da fare alla Scala per fortuna uno entra alla Scala e sente di essere parte di qualche cosa che ha valore mondiale
A mia solo però per l'occasione che la città offre in questo senso dico semplicemente questo
Al direttore del nucleo Poldi Pezzoli la dottoressa Alessandra Mottola Molfino prego
Desidero ringraziare il sindaco Gabriele Albertini vice sindaco Riccardo De Corato gli assessori Scalpelli e Carrubba per questo invito
A parlare in quest'occasione così rare importante di consultazione di tutta la nostra città
La mia credo non è una presenza personale ma infatti una presenza direi Po simbolica
Della della qualità della gestione dell'istituzione che dirigo da venticinque anni il Museo Poldi Pezzoli
Un'istituzione che mi sembra di capire il nostro assessore l'assessore Carrubba ha riconosciuto come un una sorta di modello di incontro tra pubblico e privato un'antica istituzione di nascita risorgimentale la nostra che è stata creata proprio ad uso e beneficio pubblico e queste sono le parole di Poldi Pezzoli
Una volontà tipicamente risorgimentale dunque che però nel nostro secolo molti musei statali i civici hanno visto stretta tradita
Perché in qualche modo la burocrazia ha privatizzato queste istituzioni
Sono inoltre credo rappresentante di una vera e propria squadra dei direttori curatori dei musei milanesi che sono tutti qui presenti questa sera
In qualche modo io mi sento la loro portavoce
Una squadra che finora è stata in panchina anzi si può utilizzare questa metafora molto adatta alla giornata
Che però ha capito da da come si sta muovendo questa Giunta ha una Giunta di persone serie che chiede
Delle proposte vere ha capito che si può scendere in campo noi chiede abbiamo chiesto al nostro Assessore discendere in campo abbiamo già cominciato a lavorare con lui
E questo si è visto perché nei musei milanesi e qui vorrei ricordare all'architetto Savarese che non soltanto nei musei e ci sono ragni e topi come una poco edificante pubblicità sponsorizzata dall'associazione civica ha voluto far credere agli italiani ma ci sono anche persone che lavorano molto
E il nostro lavoro con questa ci sta è stato molto difficile per tanti decenni qualcuno stamattina Tronchetti Provera credo ha ricordato che questa non è soltanto come io dico sempre una città d'arte ma è anche stata una città martire
Ricordiamo tutti cos'era uscire di casa negli anni settanta con tra le cariche delle camionette li cortei gli autonomi fascisti le bombe
Nelle banche e ricordiamo che la negli anni ottanta era difficile lascia la sera scegliere in quale casa andare a cena perché e c'erano delle case che non era bene frequentare troppo
Dunque oggi insistiti e tira un'aria diversa e questo è stato notato da tutti noi e la voglia di fare Stahl venendo fuori e grazie a questo gruppo
A questa Giunta che all'inizio abbiamo tutti
Come dire guardato un po'scettica mente ma che poi alla fine devo dire ci ha conquistato e come ha conquistato Federico Zeri così sta conquistando un po'tutti noi nei musei
Io ho visto in questi giorni in questi mesi dare voce da parte dell'assessorato a una un linguaggio e una cultura che e una delle culture che compongono la nostra città
E che è quella illuminista una cultura a me molto cara mi dispiace ancora una volta che certo Savarese siamo su un altro
Versante ormai cultura illuminista che quella di Pietro Verri e si è fatto una mostra su di lui che quella delle della Milano delle Cinque giornate e queste sono state celebrate
Con molta serietà in questa città si è parlato di un museo dell'Illuminismo finalmente questa cultura seria e civile aperta all'Europa mi sembra stia cominciando a Milano avere un suo spazio è un suo diritto di parola e le ideologie integraliste che spesso negli ultimi secoli hanno occupato gli spazi su i pubblici anche recentemente con valenze ideologiche
Troppo forti
Dovranno conforto confrontarsi con questa civile nobile tradizione non la tradizione che da Paolo Giovio conduce a Manfredo Settala il canonico eclettico che lascio all'Ambrosiano una collezione fenomenale
Per l'Europa di allora che va assolutamente ricomposta in tempi brevi
A Cesare Beccaria i Verri Alessandro Manzoni a Carlo Cattaneo a Giuseppe Verdi e fino alla Scapigliatura al Futurismo ma anche al secondo dopoguerra e non per nulla siamo nel teatro di Paolo Grassi e di Giorgio Strehler
Dunque dopo almeno alcuni mesi di incredulità e di silenzio abbiamo cominciato a discutere a pensare a progettare e ora la nostra amministrazione sta dimostrando di voler cambiare modernizzare la macchina comunale per rimetterla al servizio dei cittadini dunque da parte nostra da parte di noi intellettuali direttori di musei curatori poche cose semplici e fattibili io Leo ed indicate nel documento che è in distribuzione all'ingresso e Lillo le potrete trovare non voglio dilungarmi
Ho parlato di riqualificare l'immagine globale della città di arredo urbano di percorsi culturali che vanno dall'antico al futuro Direct dalle vetrine dei Musei alle vetrine dei negozi
Alle fiere agli showroom della moda al riordino delle aree monumentali
Naturalmente anch'io sono per le biblioteche come altri hanno detto qui e in particolare per vorrei riprendere quel quanto diceva prima Leonardo Mondadori
Per un centro biblioteca centro di documentazione delle arti visive
Una grande fototeca una grande un grande centro che si può costruire anche riunendo le biblioteche sparse tra in nei nostri musei Castello Poldi Pezzoli museo archeologico Pinacoteca di Brera ISAF eccetera
E a vere insieme ai fondi comunali
Della grande foto teca civica acquisire altri fondi per esempio il fondo Perotti il famoso fondo fotografico d'arte del del fotografo Perotti
E confluire attraverso i mezzi nel modo contemporanee la digitalizzazione una Rete veramente mondiale
Naturalmente mi è caro e lo scudo capite tutti parlare di un sistema di musei ma un sistema di musei autonomi
Attività autonomi nel senso di in istituzioni o fondazioni di partecipazione che possano rivolgersi soprattutto all'utenza locale questa è una regione di nove milioni di abitanti
E aprirsi all'intervento dei privati ma non solo anche ai giovani alle cooperative di giovani specializzati in servizio al pubblico dalla catalogazione informatica alle visite didattiche per le scuole e famiglie
La nostra società deve imparare a non ghettizzare i propri figli per timore dei loro comportamenti trasgressivi e quindi dobbiamo dar loro luoghi confortevoli attrezzati per lo studio quelle come le biblioteche e anche ingressi preferenziali per il lavoro nei musei e se i Musei saranno autonomi questo sarà possibile fare e poi per quanto riguarda il collezionismo la grande passione dei milanesi di ieri come il Poldi Pezzoli di oggi
Io sono lieta che il nostro assessore abbia parlato della casa del collezionista quella che potrebbe essere una fondazione di fondazioni un luogo dove i collezionisti possono lasciare esposti i propri tesori
A termine o anche a lungo termine insicurezza e con la possibilità di essere ammirati e non più sepolti nei caveau delle banche noi nessuno di noi ha la più lontana idea di quali tesori d'arte nasconda questa città nelle proprie case
E anche nelle proprie banche
Ma per concludere noi abbiamo io credo un obiettivo nel nostro settore l'obiettivo primario che è quello di gestire le nostre meravigliose risorse culturali nostri incredibili capolavori questa è una città che possiede quarantasette Musei
Tra il musei e luoghi espositivi la più alto numero di musei in Italia in una città
Esempi di venti la gestione di questi beni culturali deve diventare esemplare perfetta impeccabile esemplare per l'Italia e per l'Europa
Come diceva appunto anche Mondadori prima
Questo questo modo di gestire sarà il quello che attirerà su di noi l'interesse dei grandi progetti europei che catalizza era Milano eventi culturali di eccezionale importanza mostre prestiti donazioni sarà però dipenderà da noi dal nostro modo di presentare di gestire questi beni un un modo che appunto ripeto dovrà essere impeccabile
Presentati con la qualità eccezionale dei nostri designers custoditi con custodi perfetti guide professionali impianti
Est di sicurezza all'avanguardia questo mi sembra di capire sia stato proprio l'input che ci ha dato Salvatore Carrubba e che ci sta dando questa Giunta lo accettiamo vogliamo lavorare insieme
E per questi degli straordinari capolavori che la nostra città possiede
Grazie al il professoressa all'opera il presidente della sì dal associati
Grazie credo di essere a questo tavolo questa sera in una triplice veste prima di tutto sono un economista o insegnato la Bocconi e fra poco sarò diventerò professore in Cattolica sono il vicepresidente del Teatro la Scala il suo nome il terrorista il Corriere della Sera
Questa piccola presentazione personale per dire che usava i miei cinque minuti per dare una visione della cultura vista da un economista di cultura se ne parla molto tantissimo si sottolinea come c'è un una specie di revival della cultura i giovani hanno riscoperto la scultura ma se ne parla anche in senso con aggettivi negativi con connotati negativi si parla di mancanza di te cultura offerto di cultura inadeguata carente
Come economista in questo dibattito non mi sorprende nel senso che se guardo a le statistiche è l'unica cosa che gli economisti sanno fare
Credo che col progredire con l'aumentare del reddito degli individui delle Nazioni la gente tende a domanda responsabile espone esponenzialmente soprattutto tre cose la prima cosa la sanità e in generale la cultura del proprio da cura del proprio corpo
La seconda cosa domanda per educazione dei propri figli e la terza cosa domandano più cultura
Quindi questo voglio dire si domanda più cultura
O c'è questa sensazione anche di domani è soddisfatta per la semplice ragione che noi come italiani soprattutto come milanese che siamo molto più benestanti siamo ricchi
Anche se non ce ne rendiamo conto di quanto siamo relativamente ricchi e soprattutto un numero molto più grande di persone ha conosciuto il benessere solo quattro date per metà le cose nel suo a fuoco il relitto medio pro capite Lombardia di quarantaquattro milioni
Più alto del reddito medio pro capite di un paese di due Paesi
Diciamo benestanti come Danimarca e Austria lo stesso rito pro-capite dalla Germania che sono i poi ci confrontiamo con la Provincia di Milano
Abbiamo reddito medio pro capite che va oltre quarantasette milioni ed è poco vicino mo'non molto distante dal reddito medio pro capite per la Svizzera che il Paese corredo medio pro capite più alto nel mondo industrializzato
Cosa vuol dire questo vuol dire che con l'aumento del benessere aumenta la domanda anche di cultura distruzione che la la cultura diventata un bene di massa non è più un qualche cosa di elitaria e non parlo di élite economica parlo di élite in generale
Chi gestisce le istituzioni culturali
O educative deve rendersi conto che il mondo è cambiato e sta cambiando e cambierà ancora di più primo a il numero dei suoi potenziali clienti tra virgolette è enormemente aumentati
Viene da grati di istruzione qualifiche ch'professionali
Tra le più variegate e viene da posti molto diverso a questo proposito è molto opportuno il richiamo di Leonardo Mondadori al fatto che i consumatori di cultura milanese devono essere pensati come consumatore del mondo non soltanto della Lombardia
Si comunica ai mezzi di comunicazione sono diverse la sensibilità degli individui o diverse
Un esempio che faccio molto spesso avete mai notato come un ragazzino impara a interagire con un personal computer
Il suo approccio estintiva animalesco non ha bisogno di un manuale per imparare giocare un video che io professionalmente passo la vita davanti ai computer ma ho bisogno di manuale prima di imparare il che significa che la logica di apprendimento
Delle persone è diversa sta cambiando
Quindi bisogna veramente a ribaltare la logica con cui le istituzioni culturali nel senso più lato sono gestite
In linea di massima dirai che la logica il fioretto che rappresenta il presente forse passato anzi mi auguro soltanto il passato ma temo di no e la logica passiva tipica la pubblica
Otto tra i loro obiettivi stretto più volte sia la sensazione giusta vera che sia che molti musei pongono come obiettivo quello di conservare l'opera di studiarla
Non certo quello di massimizzare o catturare andare proporsi attivamente a catturare l'interesse della gente molte volte
Incerti Musei se addirittura si scoraggiano i visitatori e quanti teatri pensano al proprio pubblico unicamente come le persone che fisicamente sono nella
Nella nella sala in quel momento
E tra parentesi rapporto con lo spettatore si storici semplicemente la venti del biglietto invece di pensare ai propri potenziali spettatore provenzale pubblico non come qualcosa di molto più vasto molto più grande raggiungibile
Con mezzi multimediale diversi
Ecco quante istituzione culturale è una direzione marketing quanti istituzione culturale hanno un servizio di cortesia di assistenza e reclami per i propri clienti tra virgolette quanti utilizzano sistemi di programmazione pluriennali
è chiaro che per farlo bisogna cambiare l'organizzazione con cui questi istituzione vengono gestite e credo che questo sia il problema non tanto la carenza di creatività la carenza di idee la carenza di genio quello nel riso cioè non non non vedo
Un deserto di idee è un deserto di genio a Milano e Lombardia un'Italia in questo momento
En
Quindi il problema il cambiamento e come fanno si tratta di un problema molto simile a come cambiare la pubblica amministrazione la faccenda non è molto semplice soprattutto perché in questo caso la pura del cambiamento si può trincerare dietro uno scudo molto molto efficace
Che quello che questa logica commerciale o industriale della cultura
Porta o porterebbe inevitabilmente a comprimere la libertà intellettuale e la creatività questo è assolutamente falso nella mia esperienza personale o operato ha fatto la carriera accademica negli Stati Uniti
Il posto dove ho vissuto e visto la maggiore libertà intellettuale la maggiore creatività sono le migliori università americane che sono gestite con logiche strettamente imprenditoriale
Con programmazione pluriennale e finanziate interamente dei privati quindi rigetta totalmente il fatto che logica imprenditoriale di gestione significano comprimere la creatività la cultura libertà intellettuale
Questo mutamento che si va evolvendo mio spiega anche perché il privato le imprese sono più interessate a finanziare la cultura è molto semplice la cultura è diventato un bene di massa quindi raggiungo tramite il finanziamento e l'istituzione culturale prestigiose raggiungo
Tante consumatori e posso promuovere io come impresa la mia immagine e quindi la capacità di cambiare la propria organizzazione l'estrazione culturale e quindi di raggiungere un maggior numero di consumatori in modo diverso
Determinerà la capacità di raccogliere interesse e finanziamenti dal settore privato e quindi di finanziare libertà intellettuale la creatività artistica
Questo è un problema quindi cambiare l'organizzazione ciò un altro problema che è quella dello Stato
Non è soltanto il problema di affrancarsi dei finanziamenti dello Stato e ho detto questo dipenderà dalla capacità di organizzazione di promuovere
Di promuoversi delle istituzioni culturale
Ma lo Stato non solo si ritirerà perché ovviamente i vincoli di bilancio imporranno che meno risorse saranno confluiranno dal centro verso le istituzioni periferiche culturali
Ma anche lo Stato mantiene una marea infinita di vincoli
Che lo Stato impone sul modo in cui l'istituzione culturale anche periferiche anche private
Sono gestiti
Abita soltanto e chiudo due aneddoti due esempi che vengono a mia esperienza personale primo università non so quanta gente si rende conto che i corsi di laurea come vengono chiamati it Hill e macchie che vengono insegnate la lunghezza dei corsi vengono decisa al ministero a Roma c'è il professore non può decidere assolutamente nulla e la legge di autonomia
Che didattica che ed è stata trovata e entrerà in vigore a mio avviso cambia le cose in modo migliora le cose ma senz'altro non in modo sostanziale non si vuole delegare completa autonomia alle università di fare quello che vuole con la pura che chiaramente che università impazzì Isca e la Bocconi si comincia insegnare corsi di veterinari
Secondo esempio la legge istitutiva che ha trasformato gli enti lirici in fondazioni private alla Scala è stato trasformato in fondazione privata lo scorso mese di dicembre tutta la legge istitutiva obbliga il La tre sale la trasformazione da ente lirico pubblico in fondazione privata non è un'opzione che viene data secondo la legge impone statuti e vincoli uguale per tutti gli enti lirici ovunque che sia la Scala o che sia un altro teatro ma chiudo con un aneddoto impone anche che nello Statuto
Dell'ente lirico si promuova la musica lirica tra gli studenti e lavoratori legacy lavoratori dipendenti
La non c'è assolutamente nulla di male anzi penso che sia un primo dovere di una fondazione privata ben gestita quello di promuovere la musica tra i giovani perché sono loro i consumatori miei del domani sono loro che hanno la possibilità di comprare o agire interagire con mezzi multimediali sono utili la l'utilizzo di internet
Mi ed in Italia esso nelle l'età media di chi utilizza internet in Italia di diciott'anni quindi si voglio usare questi strumenti devo chiaramente coltivarne Giovanni non è questo il punto il punto è i vecchi pregiudizi quando si dice che bisogna obbligatoriamente per legge promuovere la lirica tra gli studenti lavoratori dipendenti si usa un linguaggio e i pregiudizi del sessantotto perché e quali sono le professioni del futuro le professioni del futuro sono la classica persona che a vent'anni non studia più perché non è andato università ha già cominciato a lavorare probabilmente lavora da solo come un'autonoma perché scrive il software per una casa di computer questo è Bill Gates baby chiese non sarebbe stato degno di essere
Pensato come le persone che dovrebbero ricevere
Come parte del compiti di una fondazione privata la promozione della musica lirica grazie
Grazie al professor Ferrarotti che ora l'amministratore delegato dalla Fratelli Branca Distillerie a Fabio piano dj prego
Ma come succede spesso in questi in questi dibattiti via via che si ascoltano le relazioni si sente una una strano sentimento di interazione quindi si vorrebbe avere poi la possibilità di scambiare delle opinioni discuterle qualche volta anche polemicamente
E io speravo in effetti che la presenza di Costanzo ci avrebbe permesso Luini così maieutico e straordinariamente capace di provocare ci avrebbe permesso di scambiare confrontare opinioni
Era questione di tempo che i sei Signori giallo tempo così a votare fino alle otto datato che voi siete dodici fatto traballare un mi i motivi ma io ero di casa arrivava allora improbabili potevo andare a piedi diamoci una per appuntamento quei perché amo due sessioni
Però la metà di voi ogni volta altrimenti non è
Non è ragionevolmente possibile assoluta meno
Anche ai loro è un po'almeno per un po'ma potremo fare una un azzerata telefonini
Se è vero che in realtà il l'invito a questa questa questo incontro si chiama ridisegniamo Milano
E vorrei brevissimamente fare una riflessione proprio su questo su questo titolo come uomo di gestione d'impresa quando ridisegno faccio ridisegnare qualcosa
Lo faccio perché qualcosa non ha funzionato evidentemente
Quindi credo che fare un'analisi del che cosa non ha funzionato sia opportuno ma tutti ne siamo ne siamo per sicuramente coscienti
E forse più importante fare un'analisi non spetta a me quindi è solo una provocazione intellettuale fare un'analisi del perché non ha funzionato
Mi viene solo una riflessione parliamo di musei parliamo di recuperi ma ai Musei poi bisogna anche andarci bisogna arrivarci in aeroplano
Bisogna arrivare in città bisogna trovare il posteggio per l'automobile cioè ci sono tutta una serie di problemi che anche quotidianamente forse molti di noi affrontano
E ricordo una presero uno uno studio fatto dal Politecnico alcuni anni fa e presentati in Assolombarda cui ho avuto la fortuna di partecipare alla cui presentazione avuto la fortuna di partecipare
E che metteva in evidenza la tragicità del sistema di di di di viabilità lombardo milanese e certamente con una previsione di medio lungo termine per mi pare che la conclusione fosse a dieci anni siete condannati al caos se non si fanno non si prendono dei provvedimenti
Allora questa è una città dalla quale nella nella quale bisogna anche potere poter arrivare e quando mi capita di avere degli ospiti che arrivano dall'estero e a a vari livelli dai German dei grandi corporation a clienti anche modesti e mi capita di invitarli spesso con le famiglie o con le mogli sono molto felice di arrivare perché sanno che c'è la Scala sanno che ci sono una serie di boutique dove possono andare le consorti a fare dello shopping grandi altri stimoli non hanno e quindi c'è un problema di comunicazione verso l'esterno
Indubbiamente da da sviluppare e mi pare che altre città del Nord Italia si sono in questo senso si sono mosse hanno creato addirittura delle funzioni che girano il mondo
A promuovere l'immagine è l'immagine della città
Ma la città è prima di tutto una città per i cittadini perché ci altezza e quindi va considerata credo non solo da un punto di vista del dell'ottica dell'impresa è fin troppo scontato che io abbia quell'ottica lì ma anche dall'ottica dei cittadini
E come ha ricordato stamattina basino come ha detto anche prima l'amico Lunati Milano è una città imbrattata si dice che sia più imbrattata di Berlino
Questi segni questi graffiti che ci violentano sono però dei segni che devono essere letti devono essere interpretati sono dei segni talvolta di una protesta che non è quella del Bronx o di Harlem erano protesta forse più borghese meno creativa certamente visto che sono brutti però vanno vanno metabolizzati vanno interpretati e poi successivamente vanno sicuramente portati in qualche galleria e venduti come opere d'arte ma ci dobbiamo fermare lì
E però vanno sicuramente capiti interpretati
Il l'ideogramma ideogramma invece del del Duomo del Duomo fatto di matite e a differenza di questi un ideogramma interessantissimo perché è il simbolo di una città creativa
La matita produttiva e poi è un Duomo quindi una città con un'anima ed è proprio a quest'anima che dobbiamo contro credo assolutamente continuare ad ispirarci
Come uomini d'impresa amministratori delegati presidenti e pubblici amministratori soprintendenti
Ogni giorno USA usando i servizi dalla città
Ci troviamo impantanati
Bloccati su una tangenziale e ci domandiamo quale quale sia il senso delle cose
E quale debba essere anche il nostro ruolo
E allora per i Paesi a moneta quella che fu la Milano degli anni settanta
E la negli anni settanta stava diventando Lunati prima diceva che possiamo avere grande dignità europea eravamo quasi la capitale d'Europa eravamo quello che fu Parigi negli anni Cinquanta quando la mia generazione è stata fortemente influenzata da quella cultura l'esistenzialismo Sartre il montano Juliette Gréco
Fra i nostri cuori palpitano da quelle idee dieci anni dopo fu Londra veri contro Carnaby Street i Beatles il mondo ha sentito quell'influenza lì
All'inizio degli anni settanta mila no ebbe un momento straordinario di potenzialità
Attirava le avanguardie di tutto il mondo i gli artisti più siamo provocatori aprivano gli studi a Milano le grandi gallerie di New York aprivano a Milano
è durato tre anni
Poi è imploso per usare un termine che piace alla Leonardo Mondadori la città si è ripiegata su se stessa fu la guerra del Kippur furono le domeniche a piedi non lo so certamente si è ripiegata si è ripiegata su se stessa e da allora sono passati venticinque anni
Non è più successo quasi nulla cioè siamo sopravvissuti come ha detto stamattina
Molto lucidamente un grande imprenditore siamo fortunatamente cui siamo sopravvissuti al terrorismo siamo sopravvissuti a Tangentopoli siamo qua e adesso dobbiamo ridisegnare ridisegnare mila questo ruolo che ci aspetta è un ruolo che deve essere anche di immaginazione se il ruolo di recupero dell'esistente si era un ruolo di recupero della propria immagine dignità ma vorrei dire
Signor Sindaco anche di nostra originalità
Non siamo nella Grande Mela
Nel versare né Berlino siamo Milan
E vogliamo essere mila vogliamo essere da questo punto di vista originali non solo perché c'è importantissimo il design non solo perché c'è la moda ma perché il nostro pensiero che dev'essere un pensiero originali
Un pensiero cioè che deve coniugare la contemporaneità con il futuro
Le avanguardie perché erano importanti
Erano importanti perché le avanguardie in qualunque a sfera del pensiero opere non sia questo il pensiero della musica dell'arte
Della letteratura le avanguardie anticipano qualcosa che verrà le avanguardie coi diventano contemporaneità poi diventano storia
E allora noi abbiamo bisogno di riprodurre di ricreare
Del pensiero proiettato nella ve ne dobbiamo riuscire a riavere dell'immaginazione e dobbiamo dare al nostro Sindaco la forza di avere quella che si chiama alla nell'impresa nel mondo dell'impresa si chiama la CERM invece non non abbiamo bisogno secondo me
Di dargli delle troppe spiegazioni dovrà essere e la struttura pubblica che ci deve dare la la visione all'interno della quale poi noi ci dobbiamo muovere e dobbiamo realizzare se no la cultura del fare
Rischia di essere una cultura che a un mondo caotico sempre più caotico sempre più frattale non farà altro che aggiungere fare su fare e diventerà poi con una situazione ancora più complessa da gestire
In questa in mare in questa diciamo visione comunque del fare come conseguenza di un pensiero sono state già elencate tali iniziative che non posso certo aggiungere nient'altro
Mi pare però che il riferimento che è stato dato ai musei ma soprattutto vorrei dire al Castello Sforzesco
Sul per il quale esiste un progetto straordinario fatto dall'Assolombarda completo dettagliatissimo
E cosa c'è di più importante di più monumentale di più diciamo di dimissione veramente planetaria del nostro Castello Sforzesco questo dovrebbe avere realmente dignità e priorità assoluta richiede risorse finanziarie probabilmente
Molto allargate quindi richiede una partecipazione sicuramente a tutti i livelli voglio citare come esempio di rapporto pubblico-privato
Splendidamente riuscita e che fra poco diventerà una realtà per tutti Latorre del parco la torre di Gio Ponti
L'attore che la nostra società a restaurato con un investimento molto molto significativo e che grazie alla nostra attuale
All'attuale situazione del del del Comune quindi la nostra ottima collaborazione pubblico-privato di petto è diventato una realtà è una torre simbolica è una torre che fino agli anni tre dagli anni Trenta aveva anticipato e coniugato industria
I tubi d'acciaio Dalmine furono forniti gratuitamente
Design e architettura
Quindi né metteva già con cinquanta anni fa insieme questi tre questi tre valori
E per noi resta un simbolo che invita a vedere la città dall'alto non voglio dire con la lente dell'entomologo ma vedere la città dall'alto significa riavere delle prospettive ricreare delle prospettive
Sarò ancora pre sarò breve
Alberto Savinio in un suo costo bellissimo libro ascolta il tuo cuore città Prezzolini viveva in piazza Repubblica al decimo piano
E voleva salire più su Excelsior vice inizia così questo suo racconto voleva salire più in alto perché più in alto veti le cose con diverse prospettive e a chi dice che Milano nona possibilità di paesaggio
è vero Milano non a paesaggi non ha Landscape come molte altre città come può essere Firenze
O colonia con la si saprà Ricci Milano è tutta qui siamo un sasso una ghiaia sulla con l'abbiamo costruito delle case allora salire sua centonove a cento metri e simbolicamente trovarsi lì a guardare la città da un'altra prospettiva
Anche le buche
Per la strada assumono una dimensione minore diretto tutto meno importante meno grave e più risolvibile sarà una realizzazione imminente
Dobbiamo ringraziare la nostra amministrazione che ci ha permesso di soprattutto di avere un progetto di risanamento di quel polmone incredibile che il parco di Milano
Ma devo dire però che ho trovato la battaglia del sindaco del vicesindaco una battaglia solitaria
Io non ho sentito la città che vuole ridisegnare si pulsante programma per aiutare la nostra pubblica amministrazione a combattere delle battaglie che erano necessarie prima una parte ci si lamenta del come dire disastro ambientale e poi non si permette di intervenire mettendo le recinzioni o si devono fare in mesi e mesi di di discussione su questi argomenti allora bisogna che se ne vogliamo ridisegnare la città ci schieriamo le idee e poi diamo più forza anche la nostra pubblica amministrazione a superare le sue le difficoltà con chi non è d'accordo
Voglio chiudere dicendo proprio in questo senso
Chiudere con una dotta citazione voglio citare per cosa dice Platone sull'argomento
Sulla realizzazione
Platone dice che un'impresa non può considerarsi conclusa quando abbia realizzato il suo compito
Solo quando avrà ottenuto stabilità durevole allora potrà essere considerata che quello che doveva essere fatta è stato fatto ed è proprio a questa stabilità durevole che noi dobbiamo pensare quindi non più una cultura dell'effimero
Ma la cultura degli investimenti in beni capitale come direbbe un economista credo presso The Attic spero vi esprime in modo corretto
E quindi non più trovo non più in spese correnti come è stato fatto negli ultimi decenni
Può essere che questa la sfida che ci aspetta come uomini d'impresa come cittadini come privati è forse meglio ancora come Bonici verso grave
Bene volevo
Complimentarmi con il pubblico presente che ormai ha preso maniera straordinaria ritmo dei cinque sei minuti e infatti
Quando erano passati da poco prima
Come una riflesso fatto tentativo di applaude quindi raccomando ai tre devono ancora parlare
L'estate nei tempi ne siamo tutti grati il professor Guido Pozza sovrintendente scientifico l'ospedale San Raffaele prego
Caro moderatore
Caro sindaco che ringrazio di essere qui con noi signori e signore la sezione intitolata a Milano Sistema di idee culture sapere e credo di essere stato invitato come sovrintendente scientifico dell'Istituto San Raffaele che una realtà che si è affermata a Milano negli ultimi venticinque anni quindi è sicuramente molto giovane
Ora penso che sia interessante per voi conoscete la serie che idee che hanno portato a questa realizzazione e che dimostrano come una iniziativa privata inserite nel pubblico
Possa anche essere coronata da un certo grado di successo
La prima idea è stata sicuramente quella di far nascere una struttura ospedaliera di diritto privato che operasse difficoltà assolutamente nel pubblico e che operasse si consultum di pubblico dimostrato dal fatto che ha un pronto soccorso che quindi non c'è nessuna possibilità di selezione di casistica e che quindi il servizio un servizio totalmente per il pubblico
Oggi una struttura con mille duecentosessanta letti tre mila cinquecento dipendenti seicentotrenta medici trecentosessantasei ricercatori perché la seconda idea è stata che non si può erogare un'assistenza medica competitiva e così come la popolazione ha bisogno di ricevere se contemporaneamente non si fa un'attività di ricerca
E quindi accanto all'ospedale sorto un grosso istituto di ricerca
Noi siamo in una svolta epocale per quello che riguarda la ricerca biomedica
La terapia delle malattie non è più destinata a venire fondamentalmente dell'industria chimica e la chimica fine ma sempre più verrà dallo studio del biologia molecolare
Del della bioingegneria e quindi la ricerca si deve per forza portare molto vicino al letto dell'ammalato
E ci deve essere questa integrazione profonda tra ricerca di base di ricerca clinica
La terza idea è stata quella che la ricerca ha bisogno di soldi
E non si può pensare che lo Stato arrivi dappertutto
E che quindi la ricerca deve trovare le sue linee di finanziamento attraverso interazioni con il privato con l'industria con l'industria privata oltre che naturalmente accinge alle fonti pubbliche e questo ha portato la crescita e la nascita del Parco scientifico San Raffaele
Che ha permesso di stabilire relazioni con multinazionali come Roche nasce Ring ring Baio ma anche con le piccole e medie imprese perché la grande richiesta che oggi c'è quella di far nascere delle piccole e medie imprese e quindi la collaborazione dare lustro i nostri e lo starter per far nascere nuovi iniziative
La quarta idea che è la più recente e che quella che avendo un concentrato di menti di ricercatori anche vivi dati
Era anche il matura la possibilità di far nascere una università e così è nata l'università Vita-Salute San Raffaele
E questo per dare un una breve sintesi di quello che può essere fatto vorrei capire a lanciarmi a quanto diceva il rettore Di Maio che cosa noi possiamo fare signor sindaco
Per venire incontro alla questa cita la quale vogliamo bene io sono un milanese toccherà innamorato dalla mia città
Quello che noi possiamo fare certamente e far crescere ulteriormente il contenuto culturale le università di Milano non sono cinque ma oggi sono di fatto sette abbiamo tre università statali
L'Università di Statale K essere Mantegazza
Il Politecnico la sorella regredisca rettore Mantegazza del Politecnico che era rettore di Michael qui con noi e la Bicocca che ormai possiamo considerare una realtà te il decreto è vicino ad essere firmato e d'altra parte l'inaugurazione c'è già stata
Alla presenza del del ministro Ruberti e qua abbiamo quattro università private
La Bocconi il rettore se n'è andato da non molto che sicuramente ha una delle più de uno degli esempi più uniti di di università non statale del nostro sistema
Università Cattolica del Sacro Cuore classico esempio di libera università confessionale
Luigi Uliano e ora il San Raffaele signor Sindaco noi abbiamo sette università nel territorio di Milano e non operato dalla Lombardia Formigoni se n'è andato e quindi ecco rimaniamo nel contesto del Comune di Milano
Quindi una possibilità di concentrato culturale notevolissimo con tre facoltà di medicina perché c'è la facoltà della primo università la facoltà della Seconda Università della Bicocca della facoltà
Non statale del San Raffaele che partirà questa Milano è anche sede di un due tre quattro cinque sei degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico
L'Istituto dei Tumori l'Istituto Besta l'Ospedale Maggiore di diritto pubblico Istituto Auxologico l'Istituto Europeo di Oncologia San Raffaele il diritto privato e richiamandomi all'il intervento che ho visto questa mattina nel filmato di Umberto Veronesi
Io credo che Milano si possa proporre come con indicati data per essere capitale della ricerca biomedica dell'Europa perché un concentrato di questo genere è abbastanza straordinaria
Che cosa abbiamo bisogno dopo l'avvento di quello che possiamo fare
Noi abbiamo bisogno probabilmente di far crescere grande cuore milanese il mecenatismo milanese in modo da avere ulteriori finanziamenti alla ricerca noi abbiamo vi siete rivolgerci allo Stato perché venga perfezionato il sistema di defiscalizzazione del sostentamento alla ricerca scientifica
E non li ho visti o di vedere cresce nel contesto soprattutto milanese del così detto Venture Capital
Quello che il nostro Paese ancora non è riuscito sviluppare come è riuscito svilupparlo Presidente degli Stati Uniti le piccole e medie imprese le piccole industrie di via tecnologie sì valgono soprattutto del Venture Capital
Questo è sicuramente una iniziativa che noi dovremmo cercare e naturalmente abbiamo bisogno dell'attenta solidarietà della nostra amministrazione grazie
Grazie passiamo a monsignor Gianfranco Ravasi prefetto della Biblioteca Ambrosiana
Io intervengo ormai a questo punto quando per quell'Oriente che io conosco bene che ha mossi alla cosiddetta sofferenza di chi parla per ultimo e questa sofferenza però non conduce al silenzio ma costringe lo stesso parla
I temi l'anno dovrebbe diventare sempre di più un luogo di confronto con una cultura emergente con una manifestazione religiosa e culturale emergente che quella dell'Islam che è stata ricordata in apertura diventare sempre di più un crocevia e quindi in questo momento di crocevia tra Oriente ed Occidente imparare a passare dalla paura
Dalla polemica dalla dialettica pura e semplice magari al contrappunto al contrappunto anche armonica e armonico in musica
Passare dal duello al duetto insomma cercare di più di conoscere anche il sapore della conoscenza e dell'accoglienza lo dico anche come prefetto dall'Ambrosiana perché io ho la fortuna
Di custodire
Due mila e duecento codici arabi
Che rendono Milano alla città europea che custodisce il maggior numero di manoscritti arabi di grandissima qualità e devo anche confessare che ieri a quest'ora una signora di Milano è venuta da me
E mi ha portato in dono uno stupendo Codice persiano del Seicento scali la in una un bellissimo Codice perché continuasse ad essere disponibile maggiormente agli studiosi di quanto lo era nell'Inter
Di una cassaforte di una cassa di sicurezza di una banca
Primo quindi elemento costituire un po'qualcosa che sin che faccia diventare Milano quasi una cattedra del dialogo della comunicazione interreligiosa internazionale secondo filo
Questo lo chiamerei Filo d'Oro è stato ricordato a più riprese io direi il figlio il filo dei Grandi Progetti del cercare di respirare il più possibile con dimensioni che non siano provinciali
Stato regolato Beccaria parlo anche in questo caso in maniera autobiografica per riuscire a dare un po'più di colore alle ripetizioni
Io scrivo quando sono nel mio ufficio nella posizione un po'ufficiale
Scrivo su una scrivania che era di Beccaria e ho alle spalle a un metro meno di un metro dalla mia testa il manoscritto dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria
Nella e di la prima edizione del mille settecentosessantaquattro non dimentichiamo che nel mille settecentosessantasette
Caterina di Russia chiedeva sognava di poter riavere questa donna piuttosto libera nei confronti del regime zarista stesso per il famoso una casa per questa ristrutturazione del codice
Penale Rousseau chiedeva di poter avere Beccaria
Questo modesto alla fine sembrerebbe sembrava allora in Europa questo personaggio milanese chiedeva di poterlo avere come consulente anzi di poterlo avere come l'estensore
Di tutto quel codice ecco io penso che necessario ritrovare ancora un po'il gusto dell'Utopia anche e in questo senso credo che sia fondamentale la religione anche la religione nel suo senso più nobile
Sì è importante insomma che l'Autorità chiamiamola così religiosa e civile facciamo abbia un po'alla funzione che Kirch lo diceva nel suo diario con amarezza registrando una situazione del secolo scorso che è del tutto ricostruibile ai nostri giorni che che Gore diceva la nave ormai
E in mano
Al cuoco di bordo e ciò che trasmette il megafono del comandante non è più la rotta
Ma ciò che mangeremo domani
Troppo spesso nelle nostre case sappiamo ovvero
Che si sa bene che cosa mangiare quale conserve di qui di sentimenti anche consumare ma non si sa la rotta e in questo senso il filo dove importante terzo
Un filo rosso vorrei dire anche che quello della costanza della continuità della concretezza anche io anch'io come tutti gli altri elogio l'intervento di Carrubba per il suo realismo operativo per questo elenco puntiglioso anche
Di impegni
Ecco su questo naturalmente tutti dobbiamo dare un nostro contributo questa operatività costante però che non sia solo esplosiva che non sia soltanto simile
A un gioco pirotecnico un fondo fuoco arti d'artificio particolarmente affascinante che poi sistemi e in questo senso io penso che anch'io ho cercato di dare il possibile raccogliendo la provocazione
Della dottoressa Mottola Molfino Ria allestendo il Museo Settala ma anche cercando di aprire forse una sequenza di grandi mostre che verranno fatto su uno dei grandi possessi di Milano che Leonardo da Vinci aprendo a novembre questa grande mostra di Leonardo
In cui l'Ambrosiana offrirà finalmente alla visione questo Codice atlantico che pochi sanno essere di mille centodiciannove fogli belga Eliza comperato per quarantacinque miliardi diciotto fogli
Questi i mille centodiciannove fogli sono io li voglio aprire lo annuncio già su pagine
Che Leonardo ha disegnato o ha elaborato durante la sua permanenza a Milano nei due periodi della sua permanenza milanese ma vorrei ogni anno poi
Lentamente ogni anno far conoscere quella biblioteca che necessariamente devo tenere chiusa al grosso pubblico per ragioni puramente contingenti
Ma ogni anno una mostra per indicare questo grande tesoro di Milano e da ultimo anch'io in anti climax diciamo no in critica letteraria cioè con un filo nero non in crescendo come nel finale di una sinfonia vorrei ricordare un filo nero che è stato regolato da tantissimi
Ed è quello che Milano ha bisogno di una forte dose ancora di bellezza
Purtroppo c'è una mancanza di stile c'è una volgarità che si è diffusa c'è anche persino una certa arroganza e triste questa cosa perché purtroppo la percepiamo tutti e ci fa essere tristi fondamentalmente soprattutto coloro che amano come coloro che amano la loro donna e la vedono in qualche modo sfregiata
Ecco dobbiamo dire che Milano purtroppo anche una tradizione anche certe volte di negritudine in questo senso negativo pensate un po'per il Codice Atlantico
Noi tante volte sentiamolo dare il governo austriaco a Milano però io devo dire che il barone di ottanta fresche era più o meno l'equivalente dell'assessore Carrubba allora
Quando Napoleone se ne andò e andò a Parigi per recuperare i nostri disegni
Tutti ma i manoscritti leonardeschi nella Shoah dodici prima di tutto perché non si preoccupò di andare a vedere onesti Giglio false si fermò soltanto la proteina sarà ma persino voleva lasciare il Codice Atlantico perché con sprezzo del pericolo guardando la scrittura come ben sapete inversa dei Leonardo concludeva dicendo che si tratta indubbiamente di un manoscritto cinese che non è nostro per fortuna parlo da ecclesiastico in questo caso c'era anche il Antonio Canova che era il delegato dalla Santa Sede quale gli disse no no guardi che questo è importante lo porti via e ritorno per fortuna Milano
E dall'altra parte e concludo
Vorrei che si realizzasse
In questa crescita di bellezza in questa crescita di eccellenza in questa crescita di intelligenza si realizzasse quello lo si è citato stamattina lo citiamo ancora adesso idealmente a sigillo quello che c'è un ponte sin dall'arrivo a uno dei grandi
Innamorati di Milano che con sprezzo del pericolo filologico come sapete nell'ultima pagina partendo dal nome non latino di Milano
Tenta di dire a Milano deriva in realtà dal verbo Mirror per cui bisognerebbe meglio chiamarla mirano tanto è una cosa stupenda speriamo che lo diventi grazie
Lei proviamo degli interventi con il presidente dell'Aie Associazione italiana per la ricerca industriale professor Renato Ugo prego
Chiudere chiudere con cinque minuti di anticipo immagino quindi cercherò di essere dal primo ministro conventi evitare
Venti militari vorrei chiudere dicendo entrano in una domanda Mila no ha necessità di una cultura scientifica
Milano deve restare come è stato nel passato una Città della scienza una cittadella tecnologica
Ora se uno guarda quello che sta avvenendo nel mondo ce le grandi trasformazioni testamento del mondo e se guardiamo Pentecoste a facilitare diciamo questo Paese si sta allontanando dalle grandi trasformazioni questo Paese ormai in decadenza
Così l'economista sa che le grandi trasformazioni economiche seguono secondo delle famose ronde le grandi trasformazioni tecnologiche
E Milano queste trasformazioni tecnologiche nel passato incluso quando c'erano questi austriaci che forse non conoscevano Leonardo ma sapevano fare forse Nest di la tecnologia sapevano anche far trattare il ferro
Ne ha sempre seguite in queste grandi trasformazioni intitolò il suo ponte uno deve fare come se deve assecondarle perché se non fa come il surf va dentro l'onda annega e si annega vengono i problemi
E sono non piccoli problemi per son problemi povertà d'immaginazione problemi sociali
E mi pare che questo Paese non si sia reso conto che se ne inseguiamo questa onda che sta avvenendo è che l'onda terrificante un'onda velocissima
Un'onda che è difficilissimo da seguire che quella della trasformazione tecnologica seguente il mondo
Noi affonderemo
Ero a Bergamo chiederemo a Milano deve affrontare questa è la domanda che ci è venuto
E come fa la Milano affrontare questo la seconda domanda fisico
Allora la prima domanda io posso rispondere molto semplicemente minare non è mai affrontata
Perché Milano la cultura scientifica non ha mai considerato la cultura il secondo livello a differenza del tutto il Paese a incominciare da Benedetto Croce
Milano ha sempre considerato il sapere conoscitivo importante ma il tuo sapere produttivo altrettanto importante
E quindi ha coniugato e due saperi insieme
Tanto è vero che non Aldo vinci fu chiamato a Milano non tanto quanto come artista ma come architetto ed inventore di macchine di guerra quindi gialli Sforza conoscevano il sapere di Leonardo ma i codici che non averci lasciato non parlando arte parlava del sapere produttivo addirittura del sapere scientifico
Il Milano lo scienziato non è mai stato un emarginato ne abbia avuto uno scienziato Sindaco di Milano duca Ross
Mi abbia avuto un rettore del Politecnico Sindaco di Milano
Noi abbiamo avuto uomini come Natta come De Gasperis che non viene citata ma che ha fatto una grande scuola di cardiochirurgia
Antesignano in tutto il mondo e come altri che ne abbiamo adesso che sono opinion leader riconosciuti di eccellenza scientifica nel mondo
E che hanno creato un'immagine di Milano come centro scientifico di eccellenza
Allora io mi chiedo
Perché dimenticare che Milano può coniugare due culture
Noi qui si sente vincono a parlarci di fare il museo
Del Futurismo
Molto bene
Matteo è stato mirano il Futurismo se non la unione di una cultura tradizionale con una grande attenzione per il formidabile trasformazione dell'innovazione tecnologica
E quando Boccioni faceva i suoi quadri quel chiaramente futuristi non i primi Boccioni holding il manifesto in morì Marinetti che voleva fare il formidabile perché non si ispirava la scienza e se andiamo a vedere per esempio non sono un esperto di arte astratta però mi piace la scuola comasca era scosso comasca scorderò dei Badiali la scuola dei Radice della Galli
è una scuola geometrica e forse questo scuola comasca sarebbe potuta vivere e venire in Italia se non ci fosse stato il Politecnico di Milano e rigore scientifico che mi chiedeva nella cultura milanese io penso di no
Allora Milano hanno necessità di una cultura scientifica perché insita nello spirito di Milano perché il sapere produttivo è cultura scientifica e cultura tecnologica qual è il problema
Il problema è che questo Paese sta decadendo e con questo Paese sta decadendo Milano
Perché se noi andiamo a vedere noi ci vediamo che mirano alla meglio le avete scientifica e tecnologica che Milano cento innovazione per produciamo più brevetti è vero ma ci paragoniamo Alitalia
Ed è giusto quello che dice grado Mondadori ne non ci possiamo più paragonare l'Italia ci dobbiamo paragonare a un contesto internazionale di eccellenza allora se andiamo a vedere
Quello che sta avvenendo negli ultimi vent'anni trent'anni a Milano visto in un contesto internazionale noi siamo in decadenza noi stiamo perdendo smalto
Allora cosa possiamo fare
La cultura ed esame tipica cultura dove si unisce la capacità artistica con la tecnologia è nata a Milano non per caso non per caso tantissima tecnologica nessuno se lo ricorda
E allora
Io cosa vorrei dire vorrei dire che noi dobbiamo di nuovo riposizionarci e dire se questa cultura vogliamo mantenere la vogliamo coniugare con l'altra cultura cioè voglio avere sapere conoscitivo
è un sapere produttivo che sono stati di questo città affatto questa città una delle città più importanti d'Europa è una recita certamente recita più importanti d'Italia e per far questo ne dobbiamo uscire da un contesto nazionale ci dobbiamo togliere i lacciuoli che ci legano accerti strutture centralizzate e cercare di creare rimanendo in questo Paese
Rimanendo però entrando a confrontarci al di fuori di ogni di contesto nazionale perché ormai non esistono più noi abbiamo un contesto in piazza e in particolare un'OPA in cui noi ci dobbiamo posizionare
Per far questo noi dobbiamo ripianare le tradizioni è logico che una volta mecenatismo
Io sento con piacere che è stato rimesso a posto il trattore dal palco con cui andavo quando ero giovane quei fidanzatine per determinano sarebbe un piacere così giovani andranno con la finanza etica di nuovo asso partono del parco per andare a vedere Milan anche Genova Bellavista
Però forse il mecenatismo deve ritornare insieme all'industria insieme a delle strutture che producano ricchezza noi dobbiamo ritorna ha fallito per fare questo grande disegno
Abbiamo bisogno anche di una parte finanziaria e non può essere Comune di Milano
Non può essere un deve essere toccate le condizioni al contorno perché la finanza e il denaro ritorni nell'aria milanese perché non si fa cultura scientifica senza struttura industriale o struttura terziaria avanzata non si può creare come si vuol fare
In questo Paese la cultura scientifica nei deserti facendo quelle che io chiamo le chiesette nel deserto che sull'epatite nordici al Sudan al centro d'Italia e così si posto per ma bisogna ritornare alla cultura in cui si dice che si investe dove c'è l'eccellenza
Perché soltanto l'eccellenza porta il vantaggio compiti e allora questo cool questa atmosfera lo abbiamo fanno i milanesi
E basta a creare l'atmosfera perché ci sono i condizionatori intorno e questo me l'hanno sempre segnato se ci sono le buone idee poi i soldi arrivano questo non c'è poco ma è sicuro e quindi se ci saranno delle buone condizioni i soldi arriveranno vuole quindi concludere molto brevemente perché io dico che tocca Milano vorrei leggere perché è meglio leggere
Alla sua amministrazione altre strutture istituzionali ai suoi operatori industriali finanziari per finire ai creativi del made in Italy ideare sostenere progettualmente operazioni culturali di ampio respiro
E sono stati citati e moltissimi alcune non recito perché sono talmente ovvia
Ma in prima con le direi che se noi vogliamo veramente coniugare la necessità di sapere cosa sta facendo la scienza come necessità del pubblico di conoscere e non terrorizzare assi Marika perché la scienza è un fattore di progresso e non un fattore di regresso o di paura gran bisogno che ci sia un organismo dedicato alla diffusione della cultura scientifica e tecnologica capaci di coordinare connettere
Una rete di attività permanenti o di iniziative cito dieci Nobel che hanno raccolto dieci mila persone in cinque anni qui c'è una richiesta di queste iniziative culturali volti a creare un rapporto strategico il puntino tra scienza e Società milanese
Una struttura museale diffusa nell'area metropolitana dedicata alla cultura tecnologica e all'attribuzione produttiva di Milano che non guardi solo la memoria del passato
E alla nascita della conoscenza ma che si interattiva che insegni ai ragazzi cos'è la scienza e capro smentisca spiega percentualmente il futuro tecnologico perché la gente vuole sapere il futuro è interessata al passato ma vuole sapere quale sarà il futuro e Milano deve essere la cita del futuro
Una comunicazione una cultura d'impresa che anche grazie ad opportune facilitazioni fiscali con detto tutti siano più sensibili ai grandi temi che nascono da innovazione tecnologica
Dunque è già stanno riprendendo ad essere parte attiva della società lombarda e in particolare di Danese
Ponendosi anche a suo servizio ripeto anche al suo servizio enormi chiudendosi in se stesse facendola partecipare ai propri organi di guida per queste altrettanto importante con lo scopo di diventare incubatori di idee di nuove imprese e delle professioni del futuro
Infine e quindi per Milano si deve attaccare l'Europa
Milano anche nella scienza deve di vent'attaccarsi al lo sviluppo dell'OPA della lotta che l'Europa deve sostenere sopravvivere nel Comune contesto competitivo
Un piano di alleanze con le regioni dare forti della scienza e tecnologia della pappa grandi piani quadro dove si sparpagliati oggi a tutto ma non costruisce i suoi bastioni di difesa contro gli attacchi tecnologici che ci vengono sta Milano deve partecipare a questi bastioni alleandosi con le aree forti in maniera tale che ci sia un rilancio europeo del futuro tecnologico come anticipatore dell'osso nel suo libro bianco e questo significa anche occupazione e cultura grazie
Bene prima di lasciare all'assessore Carrubba poche parole di
Conclusione forse
Val la pena direttive
Molti interventi è vero un po'costretti dal tempo ma in dal tempo poco ma una grande disponibilità questo forse anche
Questo mi ricordo che il sindaco Albertini quando ha parlato qualche tempo fa per questa purtroppo è la natura
Del dell'incontro di questi incontri di queste giornate grande disparità ma anche molte molte idee molte suggestione quando io prima parlavo dell'orgoglio ecco mi sembra che sia poi venuto fuori via via attraverso tutti
Tutti gli interventi sarà poi cura degli assessori denti carrubo ma anche di Scalpelli poi andar dietro a questa disponibilità e a queste proposte che non è facile sentirle così sincere reali e
E concrete poi un'ultima notazione protetto assolutamente da quello interno che non era ma è capitato di ascoltare tante lodi alla relazione al di un assessore quindi complimenti per dieci bombe preghiera dei primati risentito
Dodici tredici o addirittura bella insomma come fatto
Da schiere al diario per lo meno oggi ho avuto tutti questi complimenti complimenti comunque a questi stati generali
Partiti in maniera così straordinaria questa mattina che mi auguro continui anche nei prossimi giorni quindi all'assessore Carrubba le conclusioni grazie per l'attenzione
Grazie talmente tanti complimenti che ero entrato assessore desco Barone non a tutti capita
No in realtà non lo non posso trarre delle conclusioni da questo materiale che si è aggiunto alle tante riflessioni che abbiamo fatto in questi mesi che un materiale particolarmente importante e credo che al momento in primo luogo del sindaco e di tutti noi dobbiamo ringraziare la passione di chi era seduto chi di chi è seduto attorno a questo tavolo e che ci ha dato tante suggestioni vorrei soltanto per concludere questo incontro fra le due due riflessioni osservo che la prima è che il famoso filo nero di cui ha parlato monsignor Ravasi col quale ha sintetizzato una voglia di bellezze della città di ordine di pulizia in realtà richiama a una grande caratteristica della civiltà milanese che secondo me il decoro
Che è una grande espressione della cultura borghese che ha fatto grande questa città
E credo che questo sia uno degli elementi della storia dell'anima rossa cita da recuperare una civiltà borghese come il gusto del lavoro ben fatto del lavoro per gli altri del lavoro con gli altri
E questo credo che sia molto importante che venga tenuto presente a tutti noi
La seconda notazione riguarda un ricordo che mi è venuto ascoltando questi questi interventi da di una cosa che diceva uno dei maestri della mia formazione
Il quale ricordava come nel in ogni decisione politica ce la somma di tre elementi la verità la passione gli interessi
La verità è che Milano è una grande città capitale d'Europa e del mondo nonostante tutta la sua voglia anche spesso di di di autocritica motivata e giustificata che mi dà la forza andare avanti
La passione quella di tutti noi milanesi in primo luogo in questo momento degli amministratori che stanno cercando di fare di di di recuperare questo orgoglio del quale pure si è parlato gli interessi sono quelli che dobbiamo mettere ed essere capaci tutti noi
Di fare collaborare perché le classi dirigenti di questa città perché questa è un'altra caratteristica forse trascurate di Milano il fatto che essa tante classi dirigenti
Che nel passato non sempre sono riuscite a dialogare fra di loro ecco che queste classi dirigenti quella politica dalla finanza dell'industria cultura dell'università riescano a dialogare riescono a mettere insieme le loro passioni con gli interessi di tutti grazie
Posto
Nella sala del Teatro Studio
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