"L'insegnamento di Togliatti nell'attualità politica" nell'ambito del convengno internazionale: "Togliatti dirigente del movimento comunista italiano ed internazionale" organizzato dal Partito della Rifondazione Comunista, dal Gruppo Parlamentare della Camera, dal Comitato Regionale Toscana, dalla Federazione di Arezzo e dal Circolo "Raffaello Censi" di Cortona Rifondazione Comunista presso la Sala Sant'Agostino, Via Guelfa, 40 del Teatro Luca Signorelli, Piazza Signorelli

Allora buongiorno
Possiamo dare inizio
Da questa seduta conclusiva del
Convegno internazionale su
La figura e l'opera di Palmiro Togliatti
Stamani è prevista come sapete una tavola rotonda
A cui partecipa il professor Gaetano Arfè
Armando Cossutta Emanuele Macaluso
Coordina la tavola rotonda e poi fare alle domande
Interrogherà i partecipanti
Massimo Caprara Maurizio e sapevo che sbagliavo
Mi scuso
A cui io do subito la parola durante la tavola rotonda è previsto anche un
Un giro una fase in cui il pubblico può intervenire fare domande alle partecipa quindi io do subito la parola Caprara
Grazie buongiorno
Io partirei per spogliare di ogni spirito accademico riempire di materialità politica questa parte del convegno da una richiesta alle persone mi sono vicino chiederei a loro
Un terzo entrare nell'argomento su qual è l'attualità
Politica del pensiero dell'azione di Palmiro Togliatti oggi
Come possono esserci giudizi differenti ma chiederei alloro di spiegarci di raccontarci brevemente che cosa è stato Togliatti per loro qual è stata la prima volta che sono venuti a contatto con Togliatti che cosa ricordano che cosa portano impresso nella memoria del Primo rapporto del loro ebbero sia Cossutta da giovane Macaluso da giovani dirigenti del Partito comunista sia asse da socialista e quindi da alleato ma con tutte le turbolenze che l'Alleanza tra socialisti e comunisti possono aver avuto
Ma il mio primo e tutto sommato unico incontro con Togliatti lo avuto in anni lontani credo che vanno sia il cinquantadue
E avevo pubblicato un articolo sulla rivista società c'era una rivista che faceva capo
Al partito comunista
Sul legalismo napoletano in particolare la figura di Bertrando Spaventa
Era il mio primo articolo occhi il mio numero assolutamente sconosciuto
Ebbi modo di incontrare Togliatti a Napoli nel corso di una manifestazione politica
E gli fu presentato un parere a Giorgio Amendola
E allora quando sente il nome il mio nome cui si ricordò dell'articolo
Me ne parlò sì poco si compiacque perché quello era il filone Rava albero genealogico che lui aveva tracciato un per cui si partiva dalla destra storica dice che gli anni di Napoli De Santis poi il dialettico rapporto con Colucci Antonio Labriola insoluto
Era il grande albero genealogico della cultura comunista italiana e quindi si soffermò su questo che mi pare
Rilevante per quanto riguarda la comprensione la figura di Togliatti il fatto che lui avesse letto questo articolo avesse ricordato il nome e si fosse procurato poi di parlarmene nel momento in cui riconosceva anche questo credo che sia il segno della importanza che tu gli attirava alla battaglia delle idee alla politica culturale cioè io credo che Togliatti abbia costruito il Partito comunista
Proprio su questa base l'importanza della battaglia delle idee l'importanza dell'AISI Momigliano culturale che andava conquistata a questo modo
Poi altri incontri con lui non diretti sono stati degli incontri polemici quando ero direttore di Mondoperaio intorno al sessanta cinquantanove sessantatré anni
Successive in cui si era aperta la polemica intorno ai temi dell'autonomia
Del movimento operaio italiano del rapporto socialisti e comunisti
Io scrivevo su questi temi su Mondoperaio che Togliatti IMI dedicò alcuni corsivi su Rinascita firmati ruderi io di Castiglia per la verità molto grevi molto pesanti quando lui era impegnato in una polemica politica convocava subivo
Era era molto duro e questi sono stati i miei rapporti con Togliatti questo per quanto riguarda l'aspetto personale questo è quello che io mi ricordo
Prima di essere portati dal Partito comunista Roma delle ruoli di dirigenti nazionali Cossutta Macaluso lo conobbero nelle rispettive città credo nelle zone dove lavoravano cioè Lombardia in Sicilia dove facevamo lavoro politico
Che tipo di ricordo a Macaluso
Ma io
Dietro gli atti è la prima volta lo vidi non lo
Nelle quarantacinque al primo congresso del partito che sono stato
Anche se ero giovanissimo fu il delegato
Della mia federazione che la federazione di Caltanissetta
Il primo incontro l'ho avuto nelle quarantotto infelice
Quarantotto dopo le elezioni
Io allora facevo il segretario regionale della CGIL non ero ancora al partito
E
Ci fu un grande sciopero l'occupazione del cantiere navale di Palermo allora aveva un una grande fabbrica cambiava l'aveva sei mila operai
E ci fu una resistenza che durò quaranta più di quaranta giorni
E Togliatti chiamo me ero veda che era allora segretario
Della FIOM
Per sapere capire come si potrà si sarebbe conclusa quella lotta che dopo la sconfitta elettorale
Delle
Quarantotto è chiaro che quella quell'isola di di lotta in una in una regione come la la Sicilia avrebbe avuto un senso anzitutto lui si stupì il fatto che c'era
Nonostante lo scoramento elettorale c'era stata questa reazione questa questa grande lotta
Quindi fu in quell'occasione che io per la prima volta ebbe una compensazione diciamo così
Politica sindacale sociale un'informazione su quella che era stata era quello per successivamente poi io
Lo Connor riscontrato nel cinquantatré gli ho fatto un comizio insieme a lui vanta la campagna elettorale lo presenta Ayala
A un comizio del ad Agrigento
Nel cinquantasei poi io sono stato eletto segretario regionale del partito e e nel comitato centrale del partito all'ottavo congresso e via via fatto parte proprio del gruppo dirigente perché
Nel cinquantanove e sessanta sono stato
Nella direzione del partito poi ho fatto il responsabile
Dorgali trazione del partito e nella segreteria del partito con Togliatti e quindi ho avuto modo
Di conoscerlo molto bene e di avere con lui un un rapporto abbastanza intenso in in quegli anni
Cossutta
Credo che ricordi comincino da senza esonero mangiano certamente da lontano è la prima volta cominciamo proprio alla fine di aprile ai primi di maggio del mille novecento e quarantacinque Togliatti viene a Milano c'erano le scritte per le strade di Milano e di Sesto San Giovanni allora io abitavo con delle grandi scritte Nenni e Togliatti a Milano vogliamo Nenni e Togliatti a Milano ma come ieri anche un compagno raccontava c'era un accordo con gli alleati e per malgrado la grande folla che si raccolse attorno alla federazione comunista che fu occupata dai comunisti era una sede la sede del Fascio a Porta Garibaldi Togliatti non poté parlare ma venne a Sesto San se c'è un saluto un cenno ci siamo capiti e non parlo o c'era una proibizione
Eravamo ancora sia pure liberi con la presenza delle forze alleate
In Italia e invece avvenne il giorno dopo a Sesto San Giovanni ci fu una grandissima sempre al chiuso
In un grande chiamo capannoni che poi compagni riuscirono a trasformare in un cinema teatro un grande capannone a Sesto San Giovanni al Rondò di Sesto San Giovanni e che gli parlo parlò brevemente io rimasi colpito profondamente colpito
Perché la sua oratoria era un'oratoria poi dopo divenne classica fondata tutta sul ragionamento
Sulle frasi ampie articolate senza le frasi ad effetto viceversa l'oratoria che che allora era tipica soprattutto dei socialisti penso a quella Pietro Nenni un grande oratore ma un oratore focoso con frasi Brevi con i punti esclamativi
Per per richiamare l'applauso Togliatti cercava di ragionare anzi non interrompeva con la mano quando con molto entusiasmo con compassione il compagno egli manifestavano appunto
L'adesione alle sue frasi adesso ai suoi ragionamenti e poi il rapporto il rapporto fu frequente perché Togliatti veniva a Milano
Due tre anche più volte all'anno per tenere comizi e per tenere anche riunioni anche riunioni che allora Luigi non disdegnava vi ricordo riunioni anche del comitato direttivo della federazione
Veniva a Milano i comizi erano tutti grandiosi imponenti la piazza del Duomo
E poi via via fintanto che appunto anch'io entrai nel cinquantanove sessanta nella direzione del partito parleremo poi dopo tanti aspetti politico culturali
Ma voglio dire ecco che parliamo degli aspetti personali e c'era due lui non amava i grandi banchetti naturalmente quando veniva a Milano tutti avrebbero voluto stargli accanto andare con lui a pranzo e cena egli non amava queste cose
Ma era ben lieto di poter restare con qualche compagno la sua curiosità era intensissima una curiosità
Politica ovviamente ma anche culturale
In qualche caso credo anche con un po'di civetteria perché faceva delle domande
Più che per avere delle risposte per capire se chi parlava era a conoscenza delle cose e dei problemi delle questioni che egli intendeva approfondire una curiosità politica e culturale fortissima
è un grande rigore ma Manuele Manuele può darmene conferma di sdegnato disdegnava alle la superficialità le cose fatte senza band riflettere era famoso ma questo non capitò Mac io soltanto raramente scrivevo qualche articolo per Rinascita ma era noto severissimo ricorressimo
Nomi illustri di compagni membri della segreteria o dalla direzione del partito che si vedevano cestinare i loro articoli perché Togliatti non li considerava ma adeguatamente approfonditi è un po'troppo affrettati o superficiali
Anche
Macaluso ricordava prima che il suo primo per la prima volta che vive Togliatti fu al quinto congresso che si svolse a Roma il quarantacinque
Togliatti aveva era già il capo del partito segretario mai quel congresso è ricordato anche e soprattutto per una per un intervento di Luigi Longo che avrebbe preso il posto di Togliatti successivamente che ipotizzò propose una una forma di partito unico della sinistra che mettesse insieme socialisti comunisti e che avesse una connotazione
Diciamo così il laburista
A distanza di tanti anni
Dopo la divisione che c'è stata del Partito comunista nella fase finale che poi ha portato alla nascita di Rifondazione comunista e del PDS
L'ambizione della cosiddetta Cosa due dà forza politica che adesso viene chiamata democratici di sinistra sarebbe quella di assorbire al proprio interno anche la componente socialista ma cos'è rimasto di quella ipotesi che aveva avanzato Longo e quanto quella cosa è rimasta un sogno e quanto si è invece avverata in queste con questi sviluppi degli ultimi mesi comincerei
Dare a fare di nuovo essendo lui
Parte in causa in questa vicenda
è un problema lungo e intricato siamo qui per sciogliersi perché nove risolverlo ma quanto meno per tentare di capirlo della del superamento di Livorno della unità organica
Si era parlato già in Francia dopo che fu siglato il primo patto di unità d'azione
E da parte comunista allora questa proposta fu
Respinta
Perché bisogna fare prima con una lunga prova dell'unità d'azione che la fusione tra i due partiti non era non era comunque maturato
E che questo si configurava addirittura come una boicottaggio della unità d'azione questo c'era già stato il precedente quando ancora vivo l'ENI si era parlato di unificare i massimalisti comunisti io allora lo Stato legno respingerò proposte poi il gruppo dei massimalisti era entrato nel Partito comunista la così detta frazione terzina con serrati e altri mi è un problema che ha una lunga storia o si ripresenta poi nella corso della Resistenza immediatamente immediatamente dopo
Informa anche allora abbastanza confuse perché da un certo punto di vista al punto di vista prego formale sembrava che quello che era stato l'ostacolo principale la via democratica ora via rivoluzionaria
Fossi oramai superato il Partito comunista era diventato partito di governo e quindi questa pregiudiziale anti collaborazionista nei confronti della Consigliere Borghesi era una pregiudiziale è una pregiudiziale superata quindi meno esistevano delle differenze profonde di tradizioni direi di cultura di di motori far politica Treviglio partitiche non erano facilmente
Facilmente superabili insomma o la frazione tu sionista all'interno del partito socialista come si chiamava allora
è riteneva che questi ostacoli fossero facilmente superabili
E questo mette nel senso dello di una certa più di una assieme assorbimento del Partito socialista nel partito comunista ma ritenendo che potesse verificarsi una sintesi fra le due culture le due politiche nel momento in cui gli ostacoli politici immediati erano
Erano venuti a chiarire o mondo fece questa proposta però io tutto sommato credo che
Anche da parte del Partito comunista all'intenzione ricchi procedere alla unificazione dei due partiti non ci fosse i fatti lo dimostrano nel senso che questo non avvenne però è anche vero che quello fu sì ma credo che se si fosse andata avanti sarebbero sorti molti ostacoli
Ho anche poiché per quanto riguardava la collocazione internazionale del nuovo partito anche perché il legame che esisteva fra il Partito comunista e l'Unione Sovietica
Era riverso dal legame che anche i socialisti allora questo organo isoli carriera sentivano nei confronti dell'Unione Sovietica però non era istituzionalizzato non aveva dietro vi si la storia che avevano in cui invece il partito comunista di questo sarebbe diventato un ostacolo difficilmente superabile ma i fatti di ostacoli ne sono sorti pure senza andare avanti in quella direzione
Quello che incuriosisce capire se quella sia rimasta così una chimera o un irrisolto problema nel quale adesso a vostro avviso ci si avvicina o ci si allontana dalla soluzione Macaluso che è uno di quelli che più ha agito negli ultimi almeno vent'anni nella direzione indicata da quel discorso di Longo è uno che
Ha motivo di di dare la sua valutazione
Ma io
Nel quarantasei e la proposta di Longo fu una proposta molto seria molto elaborata perché proposta una forma di partito laburista una federazione
Che tuttavia io penso che quella proposta
Fu un bene che non si costruì allora un partito unico
Un bene perché
Punto tutto perché il partito pubbliche in quegli anni ci fu un bel momento stesso ci fu una resistenza molto larghe complessiva del Partito socialista anche quelli che volevano l'unità con i comunisti
Dissero che non era il momento e non era opportuno farlo
Compreso Pietro Nenni
E d'altra parte il fatto che poi nel quarantasette quando ci fu la rottura
Della di Saragat
Partito la nascita del partito socialdemocratico allora si chiamava Partito socialista dei lavoratori italiani
Si dimostrò che nel partito socialista c'era una una consistente forza riformista
Che non avrebbe mai accettato una fusione col Partito comunista
E la rottura poiché ci fu nella unità antico democratica del Governo nel governo e la rottura del monto nel nel mondo in due blocchi
Conferma un fatto che il Partito comunista percome era nato
Era nato con la rivoluzione dicendo che bisognava fare come in Russia che era ENAC cresciuto dentro la storia dell'Internazionale comunista
Il Partito Comunista prese una posizione netta di di di adesione di distinzione anche se la prese poi anche il partito il Partito socialista almeno una parte maggioritaria del partito socialista di di stare diciamo blu su con l'Unione Sovietica
I fatti successivi hanno dimostrato che
La presenza di un partito socialista
Che non avesse quella storia quei vincoli e quelle esigenze per come era nato il Partito comunista io ho sempre pensato per come era nato il Partito comunista non poteva fare che le scelte che ha fatto
Perché il suo quadro la sua storia e il suo modo d'essere era tutta collegata all'Internazionale Comunista alla Rivoluzione d'ottobre
Quelle che pensano che Togliatti anche nel cinquantasei poteva fare una prova una una scelta diversa io penso che non poteva farla se penso cos'era la direzione del partito in quegli anni tutto il quadro dove era cresciuto come era cresciuto e anche la larga base del partito e la e che cos'era stato per grandi masse anche l'Unione Sovietica e stare
Ma il fatto che ci fosse un partito socialista
E non seguiti poi questa storia io penso che sia stato un fatto positivo
Perché al proprio durante il cinquantasei fatto che nel movimento operaio c'è stata una parte che ha fatto una scelta che la storia ha dimostrato giusta che la storia ha dimostrato giusta
è stato un un riferimento importante un riferimento importante
Io ritengo che i via via il Partito comunista anche grazie a Togliatti anche per colposa fu l'ottavo congresso del cinquantasei e poi cosa fu la
La presa di posizione di Longo sulla Cecoslovacchia cosa fu lo strappo bimbetta di Berlinguer e via via ha acquisito sempre più quei caratteri
Che dovevano a essere appunto il titolo del chiudi un partito profondamente legato alla storia del nostro del nostro Paese dicevo e il fatto che ci sia stato un partito socialista
Che ha fatto scelte diverse io lo considero un fatto importante oggi questo forse possiamo vederla successivamente io
Finita diciamo così la crisi del comunismo internazionale la crisi
Dei partiti dei paesi delle dell'est
A posto su basi nuove la possibilità di costruire un partito della sinistra in Italia questa è la mia opinione
E io considero
Che dopo l'ottantanove ritengo che dopo l'ottantanove
Sia il Partito comunista che fece la svolta con Occhetto ma peggio una una svolta che lascio il partito né carne né pesce
Doveva farla in direzione netta nei confronti verso il socialismo europeo socialismo democratico europeo
è il partito socialista che fece la scelta sciagurata
Di continuare come se nulla fosse successo
A collaborare con la democrazia cristiana fare il pentapartito come se ci fosse ancora il il il mondo diviso in due ha portato la sinistra a non assumere rapidamente
I i tratti di un partito socialista che porre guardando alla sua storia una storia italiana
Recuperasse i nuclei vitali nella storia del partito comunista e del partito
Socialista e costruisce quel grande partito della sinistra europea un partito di governo in grado di assolvere ha una grande funzione cosa che non ha fatto
Perché
Fatto spesso che il partito il PDS è al venti per cento il fatto stesso che c'è stata una scissione che ha dato vita a un partito di Rifondazione comunista e il fatto stesso che insieme il PDS eppure fa Rifondazione Comunista sono andati al governo ma ci sono andate col trenta per cento dei voti insieme
Che il minimo storico che la sinistra ha avuto perché mai dal quarantasei in poi la sinistra scesa sotto il quaranta per cento mai
Nemmeno nel quarantotto
Ci dice appunto quali errori sono stati fatti e quali problemi ancora oggi la sinistra per diventare un una forza di governo ma una forza maggioritaria di governo come in tutti i Paesi europei
Cossutta quella intenzione di Longo del primo dopoguerra di arrivare ad un partito unico con comunisti e socialisti fu una fuga in avanti fu qualcosa che così non non rispondeva alla realtà di allora un'aspirazione soltanto teorica
E che
Prodotti ha lasciato Jack cosa c'entra quello che D'Alema si è proposto di fare con quell'ispirazione lì
L'aspirazione allora era profonda tra tra i lavoratori
Veniva a bordo del quarantacinque e quindi di qui il progetto presentato da Longo al congresso venivamo da da una guerra di liberazione che avevamo condotto insieme strettamente uniti
D'altra parte le masse non conoscevano non sapevano sapevano soltanto
Le persone i compagni che avevano vissuto la clandestinità e in modo più intenso quali erano stati i motivi delle divisioni delle rotture tra comunisti e socialisti negli anni Trenta
E poi i
Le stesse ragioni della scissione del mille novecentoventuno c'era viceversa una fortissima ispirazione a ad avere un unico grande partito dei lavoratori italiani
Non l'ho vissuta la sentivo raccoglievo ripeto ancora dalla mio angolo visuale certo limitato ma significativo che era quello di una grande centro industriale come Milano e la stessa Città di Sesto San Giovanni
Però non oltre che riflettendo e guardando a come le cose poi sono andate non
Non ve ne erano le condizioni
Non ve n'erano le condizioni tornerò poi un attimo sulla sull'attualità
Per delle ragioni per delle ragioni profonde se andiamo riguardare a riguardare tutta la storia del movimento operaio da dalla fine del secolo scorso dagli inizi del secolo e poi via via e non vi è mai stato in effetti un unico grande partito della sinistra anche se per un lungo periodo il partito socialista
Il vecchio Partito socialista era dal punto di vista organizzativo l'espressione di questa di questa esigenza unitaria perché all'interno di quel partito come tutti sappiamo
Come abbiamo imparato studiare esistevano componenti che erano a loro volta veri e propri partiti i massimalisti riformisti continue separazioni continui scissioni
Perché perché è una sinistra un'unica sinistra in Italia non c'è mai stata
E questo credo atti non tutti per molti dei Paesi dell'Europa di questo secolo vi sono state una vi è stata una sinistra plurale delle più sinistre credo anche che delle forzature allora fossero state fatte quella di Longo era l'espressione di una grande aspirazione ma diciamo la verità
Non fu raccolta cadde attuate cadde subito
Anche se nel partito socialista c'era come ha detto Arpe questa corrente veniva chiamata qualcuno la alla dipingeva anche in modo caricaturale come la corrente dei fumi sionisti di quelli che volevano la fusione col Partito comunista
A delle forzature
Secondo me anche nel quarantotto perché nel quarantotto si crea il Fronte popolare soprattutto per volontà dei socialisti più che dei comunisti e di una parte del partito socialista
Si crea il Fronte popolare il conte popolare vale elezioni per per vincere
Io credo col senno di poi un'opinione ovviamente discutibilissimo ma che fosse stato che sia stato un errore
Anche se in alcune parti d'Italia il fronte aveva un suo valore penso che cos'era stato appunto il blocco del popolo a a Roma che cos'era stato il blocco del popolo in Sicilia
Dove appunto era necessario mettere insieme tutte le forze della della sinistra e non soltanto della sinistra delle forze popolari
In modo particolare delle forze popolari democratiche laiche e di progresso
Ma la
Il fatto di avere avuto contro la Democrazia Cristiana e contro il partito di Saragat che come ricordava Macaluso sorge nel quarantasette e si sottovaluta perlomeno dalle parti mie sì sottovalutò con un errore gigantesco la portata di quel partito tenete conto
Che il partito di Saragat a Milano
Non del quarantotto perché eravamo come fronte non si poteva fare il confronto Wanda elezioni successive nel cinquantuno e anche nel cinquantatré amministrative politiche ebbe più voti del Partito socialista quindi una presenza popolare in una città che è una città di tradizioni socialiste com'era Milano avere sottovalutato la presenza del partito socialdemocratico del partito di Saragat
Portò a questo fronte che rendeva difficile poi l'azione che i socialisti avrebbero potuto autonomamente svolge nei confronti di quella parte di elettorato che era di sinistra ma che non voleva
Una un rapporto troppo stretto con il Partito comunista delle forzature comunque che non però non non portarono a a una unificazione ma anche sempre all'esigenza l'esigenza di un rapporto questo sì
Il patto di unità d'azione rimane a lungo tra comunisti e socialisti
L'Italia è l'unico Paese d'Europa dove vi è un rapporto di questa natura
Il rapporto unitario si chiamava il patto di unità d'azione
E soltanto poi nel cinquantasei di comune accordo
Sì sì sì sì si rompe questo patto di unità d'azione che era già scaduto nella pratica il rapporto fra i due partiti non era più fondato su questo rapporto di unità d'azione
E torno alla mia riflessione per dire che effettivamente bisogna laicamente
Razionalmente prendere atto che vi sono più sinistri
Due sinistre sicuramente più sinistra e occorre ricercare
Le possibilità di intese malgrado le differenze le differenze tra comunisti e socialisti sono state Vespa Sato erano differenze certamente strategiche non era soltanto non era soltanto il il la presenza del rapporto con l'Unione Sovietica che certo era parte fondamentale di una certa strategia da parte dei comunisti il rapporto con l'Unione Sovietica perché anche i socialisti poi in effetti ricordiamoci avevano anzi nei confronti di Stalin penso
Al Partito Socialista penso alle parole stesse di Pietro Nenni quindi non solo della sinistra socialista erano parole espressioni giudizi di il grande grandissimo rispetto e più che rispetto nei confronti di quella personalità
Anzi anzi fornelli che
Togliatti non uso mai questa espressione l'abbiamo visto ieri nel dibattito ieri e l'altro ieri
Ma quando fu fu su una uniche che dici ci consideriamo marxisti Leni visti e stalinisti non fu mai Togliatti a usare l'espressione statali
Vede lo ha detto anche lo ha sostenuto poi dopo naturalmente ha condotto la sua polemica e la sua differenziazione come sappiamo anche molto molto fermamente molto fermamente
Ma le differenze le distinzioni e gli effetti erano in qual in quello che poi era
E che doveva essere ancora oggi è il ruolo delle sinistre diverse ieri veniva ripreso un articolo che adesso io voglio anch'io riprendere per altri versi un articolo di Togliatti siamo nella nel sessantadue Togliatti scompare nel sessantaquattro
Siamo alla vigilia del dell'ultimo congresso al quale partecipa personalmente Togliatti e quando lui parla appunto della necessità di un rapporto positivo
Con il centro sinistra che sorgeva allora siamo nel sessantadue è ovviamente in modo particolare con i socialisti e con quelli che chi finivano già da allora definiti le forze le forze riformiste e però mette in evidenza la necessità dell'intesa
Di un rapporto di intesa ma metteva in evidenza anche le differenze che poi sono quelle differenze differenze di fondo
Dice bisogna stabilire questo rapporto non è facile dipenderà anche prevalentemente da noi cioè dall'ampiezza la profondità e lo slancio che il movimento operaio riuscirà ad a vere a mantenere nella battaglia per delle vere riforme
Dipenderà dal fatto ecco la frase chiave
Che per l'azione di un partito rivoluzionario come il nostro dice Togliatti non si perda mai nelle masse lavoratrici la coscienza delle gambe
Tra le riforme parziali e gli obiettivi più profondi del movimento operaio e socialista
E questi non vengano mai né cancellati né offuscati
Togliatti riformatore diceva ieri un un illustre commentatore uno uno dei commentatori di questo nostro convegno degli interlocutori Togliatti riformatori si di questo capacità di avere una visione riformatrice
Anche sulle questioni appunto concrete parziali limitate circoscritte ma senza mai perdere di vista la prospettiva più lontana la prospettiva della trasformazione la prospettiva appunto rivoluzionaria quella di una società di una società completamente completamente diversa questo col passare degli anni si è visto era poi il punto di differenza tra tra comunisti e socialisti
E voglio dire per tornare all'attualità questo quello che poi ha portato
Non ha la scissione glielo su questo intendo una questione certamente soltanto terminologica capisco non c'è stata scissione per quanto riguarda il mille novecentonovantuno c'è stata separazione
Il PDS non epici
PDS non so neppure se può sentendo le parole dei suoi attuali massimi dirigenti considerarsi l'erede del PC
Né noi possiamo pretendere noi di essere gli unici eredi del PC
Ma allora c'è stato di fronte a una a una scelta
Strategica una separazione
Una separazione delle con la fine del Partito comunista italiano una separazione da una parte il PDS maggioritario e dall'altra parte Rifondazione Comunista minoritaria
Ma è una separazione che che ha delle sue ragioni che non sono appunto soltanto legate al nome
Legate al simbolo legate alla al mito ma che sono probabilmente da fare ricondurre ancora a quella visione a quella concezione che lo stesso Togliatti metteva in evidenza nelle sue nelle sue riflessioni ci sono state due sinistre continuano a esserci perlomeno due sinistri
Non non interessa qualificarle
Una una sinistra
Più antagonista una sinistra più moderata ma sono due sinistre due sinistre che hanno che hanno delle strategie diverse
Che hanno delle analisi diverse e che malgrado questo questa è la mia convinzione non debbono considerarsi contrapposte
Come non dovevano considerarsi contrapposti comunisti e socialisti
La storia più lontana ma debbono ricercare le possibilità del del confronto circa le possibilità le possibilità dell'intesa
Su questo Caprara cominciato da questo a farci le sue domande pungenti
E su questo effettivamente c'è da riflettere molto
Io credo che credo non sono certo io il più a tatto idoneo a interpretare il il pensiero di D'Alema dei dirigenti delle quello che era il PDS adesso si chiama in un altro modo ma credo che non abbiano mai pensato di avere un un rapporto organico con Rifondazione Comunista
Perché perché lo stesso D'Alema
Anche se interno in una come avendo io in un convento anche qui vicino appunti mi hanno mi pare fu D'Alema stesso che in quel convegno al quale anche noi partecipammo con altri esponenti delle sinistre italiane fu lui che chiuso finalmente quella espressione
Le due sinistre
Ci sono le due sinistre e sono due sinistre due sinistre
Io credo io quando nel mio partito nel nostro partito di Rifondazione Comunista sento dire dei compagni e l'unica sinistra siamo noi
Interventi dico non è così noi siamo una sinistra una sinistra che dichiaratamente alternativa e antagonista l'attuale ordinamento scusa cono prego e alle macchine
L'Udinese uno due come
Siamo
I DS è Rifondazione sono il trenta per cento tutti quelli e qui ciclica ma solo trentaquattro per cento nel settantasei è insieme ai seminaristi piglio il quarantasei per cento insieme
Allora io debbo pensare che ci sono tre sinistre che c'è una parte a sinistra che non vota più né per noi né per sì sì ma io sono d'accordo Conte che ci sono le sinistre
Le sinistre occulte c'è una grande parte del dei lavoratori del popolo e del popolo italiano ma che non è che non si esprimono in modo esplicito in una formazione di sinistra e certamente c'è
Anche qui e noi avevamo comunisti il trenta siamo arrivati ad avere il trentatré per cento e bisogna anche che quattro sì siamo arrivati all'europea al trentaquattro per cento e diventammo allora il per il primo partito in Italia ecco dopo la scomparsa purtroppo di di Enrico Berlinguer
Quindi una forza una forza immensa ma bisogna trovare anche le ragioni di come mai c'è stato quel crollo quel
Di quel che ha no perché le sedi quelle sono componenti sono componenti nella sinistra il Partito della Rifondazione Comunista ci sono più anime e noi cerchiamo di raccogliere in un unico partito unitario
Forse e che sono che hanno culture e storie diverse
Ci sono nel nostro partito igienisti ci sono nel nostro partito i trotskisti
Ci sono nel nostro partito compagni che vengono grande maggioranza dalla storia del Partito comunista italiano ci sono compagni che vengono da altre storie da Democrazia proletaria da Lotta continua
Da altre dal produttore da altre formazioni che allora erano minoritarie della sinistra vi sono anche nel nostro partito compagni che vengono direttamente dal Partito socialista
Che sono stati anche esponenti autorevoli all'interno del partito socialista e e appunto è un partito il nostro quello della rifondazione comunista che cerca di dare età
Una sua unitarietà ad anime che sono fra di loro diverse ma non strategicamente diverso ecco hanno delle differenze di cultura di sensibilità anche di orientamenti ma non di strategia oggi le strategie del di del dei Democratici di sinistra e di Rifondazione Comunista sono strategie strategie fra di loro diverse fra di loro contrastanti e ripeto
Malgrado le differenze le divergenze bisogna cercare di trovare una una possibilità di di intesa
Ci sono più sinistri sì sì sì la sinistra il plurale la sinistra plurale è una sinistra plurale una sinistra è appunto ma siccome poi le sinistre
Devono trovare la loro espressione nella forza organizzata e politica oggi le due sinistre sono soprattutto direi fondamentalmente quelle sia pure con rapporti di forza diverse dei Democratici di Sinistra e del Partito della Rifondazione Comunista
Trovo che ogni bilancio impietoso a un ne richiede un'analisi attenta quindi quando Macaluso dice la forza della sinistra minore rispetto al passato ma senz'altro seguito con attenzione questo ragionamento e forse è anche vero che rispetto agli anni dei quali stiamo parlando conta anche una cambiamento di sistema elettorale con un conseguente abbassamento delle percentuali dei votanti
E che ad essere con
Una forza minore rispetto a quella del passato
E la sinistra ma è anche quello che allora si sarebbe definito il centro che ha avuto una frantumazione che ha avuto la presenza di una forza come la lega sì domandano di percentuale vuote assente attinica OK perfetto d'accordo
E
Questo sì altre
Però con il microfono sano vorrei tornare a pochi attimi si torniamo a Togliatti allora se togliamo togliamo i suoi rapporti a sinistra lo che si è detto sì io volevo chiedere una cosa Cossutta le dicevano molte sinistre come turisti però molte sinistre esistevano Cardone
Giudizio che negli anni successivi Togliatti rivede perché la condotta rispetto ai socialisti recepiti ecco questo quello che volevo chiedere a dal se socialiste secondo voi quanto di quell'atteggiamento ostile verso i socialisti che è quello del trentadue che viene seguito poi dalla politica dei fronti popolari quindi che non è eterno però quanto ne era rimasto nella figura di Togliatti
Negli anni seguenti questo rende le cose di cui Togliatti ovvero non fosse nasceva il microfono al momento economico fino in fondo mica erano attesi della Terza Internazionale socio al fascismo
Togliatti si adeguava ci metteva poi i suoi insomma però era un uomo troppo intelligente per credere davvero catturati forse Cetera eccetera insomma era semplicemente era l'obbedienza alla alla direttiva che veniva dalla terza internazionale per cui socialismo il fascismo erano equivalenti
E va be di questo di del negativo di Togliatti se ne potrebbero dire tante anche negli anni poi della della Repubblica però comunque adesso qui in questa sede però cerchiamo di capire un poco saldatori positivo a tutto questo ora se li si vuole le diverse anime della sinistra esistevano anche all'ovazione
Ho però esisteva una egemonia culturale che era esercitata da Togliatti anche sul Partito Socialista
Per cui queste varie anime finivano poi a un certo punto comporsi in qualche modo così con riluttanza e con resistenze con un ribellismo e così via però esisteva una direzione che nasceva da una egemonia culturale che Togliatti esercitabili questo
E la genialità politica di Togliatti dopo io lo vedo in questo senso via più chic veramente a capire questa a operare questa sintesi che era culturale e politica al tempo stesso Mariano molto spregiudicata
Molto discutibile in molti casi però comunque c'era questo o e e e questo derivava era il tutto della padronanza che lui a privare i termini anche ideali di orologi dottrinari dei conflitti che esisteva all'interno della sinistra oggi io credo che sia venuto il momento anche di fare un bilancio critico di tutte queste cose
Cioè non limitarsi a prendere atto che esistono dice o o sei io otto sinistre ma cominciare a fare un bilancio critico tutto questo vedere che cosa dire che cos'è morto
Cercare di elaborare una cultura oggi non abbiamo un'autonomia culturale dalla sinistra
Perché il PDS accorparla naturalmente schematizzando però non ha più una propria autonomia autonomia ideale e questo incide anche sulla propria sulla sua autonomia autonomia politica sul c'è da recuperare una cultura critica nei confronti dell'esistente che è stata questa poi l'anima del socialismo
Dottrinale ideale come valore etico politico insomma e tutto questo oggi infatti non c'entro
E quindi si tratta di fare veramente un bilancio privi di tutte queste cose e aprire un dibattito anche anche polemico intorno a questi temi riscoprire l'abbia l'importanza della battaglia delle idee e recuperare alla sinistra nel suo insieme una cultura critica e monopoli dati un'autonomia culturale senza di che non esiste neanche l'autonomia politica e questo è un tema molto delicato questo del riconoscere che non c'è un'autonomia ideale della sinistra e forse il tema che può essere al centro di tutti i dibattiti da qualsiasi angolatura la prendiamo dal passato dal presente
Secondo
Macaluso e Cossutta da due punti di vista diversi ecco che cosa
C'è da buttare che cosa c'è da temere dell'insegnamento da Togliatti per a vere un'autonomia ideale della sinistra che immagino ognuno di voi veda in una maniera differente ma con dei tratti al limite anche Comuni
E la nascita e la Rivoluzione d'ottobre la nascita del fascismo
La guerra anzi le guerre che c'era la guerra di Spagna né guerre
E la costruzione poiché della democrazia
I dopo la guerra in Italia in un contesto internazionale
Che via via si definì certamente sino alla sua morte con i due blocchi qui c'è diciamo così e opera e in un contesto siccome io penso che
Bisognerebbe tornare all'abitudine perché ok è un'abitudine che si è persa vice uno storico illustre come Gaetano Arfè
Che molti storici anche hanno perso e cioè quello di None collocare
L'opera di una di una persona che ha avuto un ruolo nel contesto storico in cui ha operato per cui anche alcune frasi alcune discorsi alcune posizione alcune operazione politiche
Scollegate dalle contesto storico in cui si sono si sono svolte oggi lette oggi sembrano sembrano anche un po'un po'folli che sembrano in ogni caso certamente sbagliati quindi io penso che per fare anche quell'opera che giusta che ci suggerisce Gaetano afferenti e cioè una ricognizione critica
Della del dell'attività di Togliatti ed è l'insieme delle forze della della sinistra bisogna fare sempre questa operazione che è quella di collocare nell'epoca in cui in cui AG
Ora Sensi tiene fermo questo diciamo così questo criterio
Certo poi ci sono diciamo delle
Delle scelte di fondo tutto
Dello pensione culturali anche che hanno un valore universale che restano
Giusto sbagliate criticamente Palù valutabile
Ecco quali sono a mio avviso
Ricorso su cui ancora oggi c'è
Una certa validità nelle cose che diceva Togliatti nel nel pensiero di togato
Io credo che la prima
Riguardi proprio il contesto internazionale
Togliatti fu un uomo che si informo diciamo così
Nella nell'Internazionale comunista
Un uomo che ebbe molto presente quindi nella sua
Nella nell'epoca in cui visse tutta la vicenda mondiale
E nella nell'opera che fece qui in Italia che rispose poi qui in Italia il riferimento internazionale fu sempre forte
E lo fu non solo ecco questa repressione volevo dire sotto le non solo perché c'era un riferimento con l'Unione Sovietica e certo lo quell'errore
Ma per avere sempre presente il contesto mondiale e per e se provincia rizzare anche la vita politica italiana e dare sempre alla politica italiana in un un contesto dentro cui si muove
Ebbene io credo che questo
Questa valutazione a questo modo di far politica
Resta valido
E a mio avviso si è spesso
In in buona parte
Perché se penso a all'assenza di lei di analisi
Di che cosa è avvenuto nel MotoGP molto genericamente si parla della globalizzazione
Poi abbiamo esplosione è una volta e l'Indonesia un'altra un'altra volta un paese Sudamerica poi ci sono
Fenomeni come quelle che abbiamo che abbiamo visto sono anche in Europa per quel che riguarda il del processo di
Di di unificazione con l'Euro eccetera
Ora
La avverto quindi che nella sinistra una ricaduta un po'provinciali Istica nel momento in cui invece la spinta al stessa che viene dall'euro inevitabilmente porterà a ridare una dimensione molto più vasta all'iniziativa d'azione politica
Perché l'euro inevitabilmente accelera un processo politico
Che investirà inevitabilmente i soggetti che oggi sono fuori dalla vicenda bancaria diciamo del del dell'euro questa è la prima questione la seconda questione è un provincialismo che si rischia anche ad un'esterofilia eccessivo dal volto perché tutto il dibattito viene confuso e uno a favore della via francese o dell'Asia in via ma questa delle riforme appunto è appunto è una una scusato una una pantomima un po'ridicola questa delle del riferimento alla io parlo proprio dei grandi scenari in cui si muovono le forze internazionali le forze economiche le forza sociale la cultura internazionale la le i i Poteri ritengo che governano anche il monto su questo io avverto che non c'è non ci sono analisi adeguate e che era invece lo sforzo che cui Togliatti ci aveva abituato
Di avere sempre presente questa questa dimensione
La seconda questione
Riguarda il le problema dei partiti
E cioè la che cosa che cosa potesse del partito Togliatti fu il primo che parlo del partito di massa
E anche qui
Superando il leninismo
Perché Togliatti aveva sempre questa abitudine di di superare il le
Il leninismo senza dirlo senza dire dobbiamo rivedere leninismo whig viva lei ne ne aveva leninismo ma faceva cose diverse perché è chiaro che il partito leninista era un partito di quadri
Addestrato alla diciamo così alla alla alla rivoluzione
Il partito di massa e partito a cui pensa invece Togliatti che è un'altra cosa
Cioè un partito come lui diceva presente in tutte le pieghe della Società usava questa frase in presente in tutte le pieghe della società
Quindi io un partito che non si identifica certo con la società come qualcuno poi ha pensato ma che è parte della società ed è dentro la la società
Che
Contraddice anche la storia diciamo così quella che si chiama una sinistra statalista che che Artom fu una storia anche del Partito comunista se si pensa all'esperienza dei comunisti
Dove governavano ma anche un'esperienza della socialdemocrazia di questa sto statalismo rispetto a i fermenti ai processi e ai poteri da affidare alla società
Io penso che l'attenzione che diede Togliani
Allora partito punto di massa come come compartecipe della vita democratica del Paese
è stata una grande una grande
Scuola
Ed è stato anche ed è qualcosa su cui ci deve fare riflettere oggi
Nel momento in cui c'è una negazione addirittura dei partiti non una ripensamento dei partiti ma una negazione del ruolo dei partiti
La polemica contro la partitocrazia per polemica anche giusta sulla degenerazione dei partiti
A partiti appunto che si identificavano con lo Stato che usarono stato Bacchiega no una cosa del tutto diverso sono diventato una cosa del tutto diversa di quella che era
E Togliatti lo avrebbe in mente non solo per il PC se ricordiamo le cose che lui disse
Sui cattolici sul partito cattolico sulle organizzazioni cattoliche
Le cose che disse anche sul partito fascista perché come primo partito che tentò una una organizzazione di partito di massa io penso che questa questione di un paio di del partito
Come momento no non esclusivo ma come momento importante della vita democratica è un insegnamento che a mio avviso questa la mia opinione resta terzo e ultimo punto e concluso
Non perché non ce ne siano altre
Riguarda il le
Il
Il modo con cui Togliatti
Se ne è parlato anche nei diede in in qualche su quattro che io ho sentito
Pose il problema delle riforme
Il problema delle riforme il problema del socialismo non il problema del socialismo come società
Precostituita come modello
Ma come processo
Io ricordo un un suo discorso
Fatto a Napoli in uno dei congressi di Napoli negli anni
Se non ricordo male negli anni la fine degli anni Cinquanta
In cui rispondeva a don
Ad un compagno al quale gli chiese ma la il socialismo
Risolverà la questione meridionale perché era incentrata molto sulla
Finalmente col socialismo avremo una soluzione la questione meridionale
E tagliate dispose con un ragionamento
Che gli disse no
Non è là sotto la domanda Esperia
Perché lui disse nella nel momento in cui il partito la forza del lavoro la sinistra
Si impegnano a risolvere la questione meridionale ora a dare soluzione ai problemi quintali forma agrari alla questione la lotta per la per lo sviluppo industriale per lo sviluppo dei in un momento in cui si impegna ora costruisce
Le forze date al bell'alle forze
Muove nella società interessi culture forza tali che sono forse che via via chiameranno soluzione più avanzate e quindi rafforzano l'idea stessa di sul
Visco
E quindi la riforma battaglia diciamo così immediata l'altra battaglia per dare soluzione ai problemi
Alle questione del lavoro alla questione della disoccupazione al problema e dal Mezzogiorno ai problemi delle delle libertà e come il punto essenziale norme strumentali ma come punto essenziale di un processo
In cui la diciamo così il socialismo non era un la prefigurazione di una camicia di forza da metterà la società ma poteva poteva sorgere Soro da una richiesta della società stessa come suo sviluppo e come sulla possibilità di dilatazione economica sociale e culturale
Di libertà quinti non per fare il socialismo dobbiamo sacrificare quindi dobbiamo socialismo è più importante di quelli che sono gli interessi io penso che la sua pagasse fu esattamente
A rovesciare atta e io apprezzo che questa idea
Di guardare di più ai problemi che si pongono oggi nella nella società
Per vedere via via come risolverli senza precostituire già
La società del futuro debba rimanere un asse che ancora valido dell'insegnamento degli organi
Io credo che su questo che Macaluso dice non ci sia necessariamente una divergenza di opinioni con Armando Cossutta su questo
Immagino che si possano rintracciare i segni di una formazione comune per la quale
Macaluso entra nella direzione del PC nel cinquantanove Cossutta c'entra in sessanta e più o meno la Sierra c'è una insieme stesso comunque è stesso congresso no c'è qualche mese disegnini favolosa adesso congresso e allora nelle vostre biografie ufficiali vengono date dei cadaveri mentre diversi
è invece il temeva il caro vecchio allora nei primi giorni del stasera se saranno allora le volevo chiedere allora comunque questo via comunque perfettamente tant'è che nel libro
Vecchio nuovo corso Armando Torno ricordi che Amendolara quando entraste in direzione parlava di dei giovani trentenni che arrivavano a compiere questo rinnovamento dei quadri dirigenti come degli Abba Tini con l'espressione non necessariamente generosa nei vostri confronti ma prima di tornare ritorneremo su questa cosa qui perché poi mi incuriosisce sapere da voi se ci sono ancora Batini in giro e come qual era l'identikit di quello che Amendola riteneva l'abatino ma Macaluso diceva sostanzialmente non si può astrarre una persona dal contesto storico e questo fuori discussione
Il valore dell'insegnamento sta nella concezione di un partito ramificato e non settario non separato e che vita senza una divisione tra se stesso e la società e nella capacità di non innamorarsi di una bandiera soltanto per venerare la ma di costruire l'obiettivo gradualmente con approcci diversi ma non credo che questa possa essere un motivo di di grande divergenza tra di voi
E che altro c'è secondo Cossutta da temi presente da non da non perdere dell'insegnamento nota agli atti e ringrazio della domandarci
Dobbiamo tornare insieme a valutare quello che rimane e io desidero anzi ringraziare vivamente i compagni di Cortona della federazione di Arezzo che hanno promosso questo incontro
Per il quale nei giorni scorsi ci sono state relazioni di di forte spessore culturale
Storico politico
Che hanno riportato
A discutere attorno alla figura di Togliatti
Nel momento in cui da tante altre parti si cerca di mettere nell'ombra il suo insegnamento e il suo ricordo
Io desidero dire
E non è non appaia retorica questa mia affermazione
Che la riflessione subito gli atti deve essere assolutamente oggettiva non acritica
Ci sono certamente anche nell'opera nella vita di Togliatti momenti nei confronti dei quali la critica il sopravvento rispetto all'elogio
Ma l'insieme della sua opera gigantesco
Io considero ripeto senza retorica Togliatti come uno dei più grandi statisti di questo secolo
Per l'Italia
Ed è questione su cui vorrei che altri
Non soltanto di Rifondazione Comunista riprendessero questa riflessione ripeto non in modo acritico in modo oggettivo razionale ma riprendessero questa questa riflessione
E l'opera di Togliatti per quanto riguarda la vicenda politica
Per la sua strada la sua linea politica la sua strategia
Sono mi pare anche abbastanza notte e il giudizio
Positivo abbastanza scontato ma io ritorno su quello che ha detto ora Macaluso
Per poi venire agli aspetti più più propriamente politici e cioè
Il il retaggio nulla che recita dito gli atti per quanto riguarda il partito
Il partito
Certamente Lenin quando crea il il partito bolscevico chiama quel partito Partito di tipo nuovo
E si riferiva
Di tipo nuovo alla alla tradizione
Forte anche in Russia socialdemocratica e te europea l'eminente fortemente è una personalità europea
E ieri
Padrone della cultura
Ho iniziato il padrone della cultura europea
Togliatti parla di partito nuovo
Ed è una cosa completamente nuova diversa
Rispetto rispetto al Partito comunista bolscevico
Partito che poi si chiamerà dell'Unione Sovietica e anche agli altri partiti del movimento operaio
Un partito nuovo
Perché prima di tutto un partito
Di massa
E i partiti comunisti erano partiti di quadri
Partito di massa anche il Partito socialista era in qualche misura partito di massa non solo di quadri era un grande partito
Fino alla al all'avvento del fascismo
Ma era un partito che considerava il suo rapporto soprattutto sul piano elettorale lo dico con
Con animo critico una constatazione Togliatti considera vuole crea costruisce il partito di massa
Come un partito che innanzitutto diramato su tutto il territorio
Togliatti è affiancato da altre personalità imminenti
Diceva ieri Diliberto l'altri ieri Diliberto spesso noi che parliamo di queste cose ci sentiamo come fu detto a suo tempo nani sulle spalle di giganti ma pensate anche alle altre personalità
Che con Togliatti costruiscono questo partito di massa
Luigi Longo Giuseppe Di Vittorio Giorgio Amendola Pietro Secchia
Giancarlo Pajetta e potrei continuare tiranti effettivamente un partito di massa prima di tutto perché diramato su tutto il territorio fu nostra allora la parola d'ordine una sezione per ogni campanile
E poi
Non ci siamo arrivati parlo del grande piccino parlo delle formazioni attuali parlo del grande PC non ci siamo arrivati campanili sono superiori alle sezioni del partito comunista ma diramato su tutto il territorio
Partito di massa perché radicato in tutti i ceti della società
In tutti i ceti della società naturalmente del mondo del lavoro
Mondo del lavoro ma lavoro che lavoratori oppure gli operai impiegati tecnici lavoratori dipendenti pubblici e privati
Gli agricoltori conta di i ceti medi
I giovani tentoni
Che anziani in tutti i ceti ceti sociali o ciechi particolari della della società un partito di massa diramato sul territorio un partito
Presente in tutti i ceti della società
Secondo Togliatti crea il partito politico
Non sembri un'affermazione
Pleonastica
Un partito politico un partito politico cioè un partito che non è una formazione socio economica sociologica
Di tutto rispetto
Ma un partito politico perché appunto è un partito che intende non fare soltanto opera di denunzia
Di analisi e di denunzia e di protesta ma azione politica
Un partito che misura la sua influenza della sua capacità appunto sulla base dei risultati Cherici esce ad ottenere a vantaggio delle masse lavoratrici delle masse popolari
E le forze delle forze democratiche un partito che sarà
Muoversi con questa
Sua caratteristica
è un partito in terzo luogo democratico
Un partito democratico Togliatti
Era di gran lunga la personalità più imminente
Ma sapeva sapeva mettere al lavoro all'opera
Con grande distribuzione di forze tutte quante le intelligenze aveva grande grande fiducia ci fu una battaglia norme nel Partito comunista italiano attorno agli anni cinquantasei sessanta il processo di rinnovamento
Ma non è cosa di poco conto punto pensate che cosa era la direzione del partito comunista di allora i nomi che vi ho citato aggiungete Umberto Terracini Arturo Colombi Emilio Sereni Mario Alicata
Pietro Ingrao personalità eminenti in questa direzione ma no
Io fui emozionatissimo Manuele credo quantomeno quando entrammo per la prima volta in quella riunione era fatta di solo diciassette persone
Ma era coraggioso portare appunto dei giovani come il segretario di Milano il segretario della Sicilia
Paolo Bufalini aveva a qualche anno più Dinoi allora era il segretario di Roma
E poi negli anni successivi il segretario di Napoli che era
Giorgio Napolitano e poi in quello di Bologna e poi quello di Firenze poi la direzione anche sì al largo ma Togliatti che pure era personalità di gran lunga superiore a tutte le altre
Non voleva il partito mono cefalo sono parole sue
Non ci deve essere il partito mono Cefalù ci deve essere il partito Poli Cefalù e quindi c'era sia pure nella graduatoria dei valori c'era una partecipazione di tutte queste personalità che insieme e nel Paese e nel Parlamento e sui giornali e sulle riviste esprimevano la politica del partito
Togliatti condusse una lotta forte per dare al partito questa natura di massa di partito politico di partito democratico che combatteva le manifestazioni
Di di semplicismo l'ho già detto di superficie arrivismo
E certamente anche le posizioni lui ha sempre lo Stato come diceva sui due fronti
Contro le posizioni opportunistiche ce n'erano nel Partito comunista italiano e contro le posizioni estremiste settarie
Che erano forti nel Partito comunista italiano non ebbe mai esitazioni a a scegliere la strada che appunto era la strada di dire le cose
Attorno a un asse a un asse a un a un filo conduttore che era poi sempre quello che lo riportava a a questa natura questo carattere del del partito citato prima quell'articolo scusate uno degli ultimissimi articoli di Togliatti
Che il pubblico appunto su Rinascita degli articoli impegnati importanti
Ma lui a proposito appunto dalla necessità di battere le posizioni chiusure settarie di aprirsi nei confronti anche di interlocutori con i quali conduceva come ho detto la polemica anche forte astratto
Aspra
Era aspro nella polemica quando lo riteneva necessario Togliatti ma con questo suo
Intento quello che farebbe comodo ai democristiani sarebbe un partito comunista
Che combattesse il riformismo con pure contrapposizioni verbali
Con vuote invettive o con quelle cosiddette alternative globali che di rivoluzionario hanno l'aspetto il suono ma nulla più
E si riferiva poi a una citazione di Leni Togliatti è vero che supera il leninismo ma Togliatti fa dell'insegnamento leninista uno dei punti cardinali della sua cultura politica
Io non dimenticherò mai un un fascicolo di enorme valore di Togliatti sulle nichilismo
Anzi intitolato Gramsci il leninismo quando allora Togliatti con grande coraggio definisce Gramsci più grande leninista italiano
I giovani vadano i compagni vadano rileggere questo fascicolo fondamentale del pensiero di Togliatti e città citato gli atti appunto questa frase di Leni
Per il rivoluzionario del giorno di oggi il pericolo più grande forse persino il solo pericolo e chi esagerare i rivoluzionari sommo
La dimenticanza dei limiti e delle condizioni di un'applicazione opportuno ed efficace dei mezzi rivoluzionari e qui che spesso i veri rivoluzionari si sono rospi rotto l'osso del collo
Quando il cominciarono a scrivere rivoluzione con la maiuscola e a fare della rivoluzione una cosa quasi divina a perdere la testa a smarrire la capacità di riflettere col massimo sangue freddo e a mente chiara
Di pensare di pesare di verificare in quale momento in quale circostanza in quale campo di azione si deve sapere agire in modo rivoluzionario
E in quali circostanze in quale campo di azione si deve saper passare ad un'azione riformisti Ca'
Questo è per me il più importante insegnamento di Togliatti
E la sua maggiore eredità il partito di massa il partito politico il Partito Democratico
Ma tutto questo va collocato condivido pienamente l'analisi che fa Macaluso va collocato nel contesto nella situazione e questo partito è
Un partito non astratto costruito così ma in funzione di quella strategia di quella politica
Che Togliatti cui Togliatti è portatore
Il cui Togliatti è portatore c'è stato un lungo dibattito in questi giorni alcuni di voi non erano presenti quindi riprendo questo tema se quando Togliatti sbarca in Italia nel quarantaquattro
Egli è portatore di quella innovazione
Che portò anche sconcerto nelle file del partito di allora il partito lui sbarca a Napoli partito d'Italia
Centro settentrionale era ancora occupata dai nazisti che invece era cominciata la vita democratica sconcerto nel partito che allora veniva ricostruito sconcerto anche nelle forze della sinistra
Della sinistra italiana per esempio nel partito socialista nel Partito d'Azione con la sua con la sua strategia che era quella di cercare l'intesa fra tutte le forze
Per cacciare lo straniero e di mettere da parte anche la pregiudiziale
Monarchica quel pubblicata la pregiudiziale repubblicana contro la monarchia
La faremo la Repubblica diceva Togliatti faremo la Costituente ma adesso tutti debbono essere uniti in questa grande battaglia ed è in quella grande battaglia che poi il Partito Comunista Italiano ci fu una
Lucida intuizione sarebbe diventato partito di massa
In quella grande battaglia che portava i comunisti in prima fila non da soli certo in prima fila dalla battaglia per la liberazione del Paese
Togliatti è portatore lui stesso di questa strategia non condivido le opinioni di quanti pensano dicono sostengono ancora
Che fosse Stalin ad avere suggerito a Togliatti questa strada
E documentazioni al riguardo sono sono di tipo diverso si aprono gli archivi si possono leggere lettere i documenti
Ma
Io sono convinto semmai del contrario Togliatti aveva con Stalin un rapporto
Molto forte
E Stalin aveva aperto gli atti un rispetto immenso
Era la figura più imminente
Del movimento comunista internazionale
C'erano altri personaggi eminenti c'era ancora Dimitrov
Ma Togliatti era la figura più imminente che che Stalin guardava con immenso rispetto ed Ettore agli atti che poi mente fa intendere a Stalin la natura della situazione italiana che gli aveva studiato a fondo negli anni dell'esilio
Antifascista
Che detto gli atti che che indica poi quella strada guardate le parole che Stalin USA l'ultimo discorso che fa Stalin prima di morire vuole mi cinquantatré e si tiene poco prima il diciannovesimo congresso del Partito comunista dell'Unione Sovietica Stalin non fa il rapporto
Manda avanti male in corso fa un saluto e in quel saluto
Sembra di riecheggiano le parole che erano parole che in Italia noi usavamo che erano le parole della nostra cultura quando si rivolge ai partiti comunisti di tutto il mondo prendete nelle vostre mani la bandiera della democrazia
Che la borghesia ha lasciato cadere nel fango
Sono parole che Stalin rivolge con immenso potete capire perfetto sul mondo intero quando si rivolge ai comunisti perché siano i portatori di questa battaglia per la democrazia e per l'indipendenza nazionale
Sono le nostre battaglie le battaglie sulle quali si costruisce si forgia il Partito Comunista in Italia e poi gli atti è il portatore di questa di questa strategia di una strategia che volta appunto
A fare della battaglia per per la democrazia per l'indipendenza nazionali cardini di tutta la nostra
La nostra azione Cossutta riconoscere anche tu che Stalin la Maneggio con una certa disinvoltura questa bandiera della democrazia cioè questa insomma politiche la sera come questo non c'è dubbio Togliatti
Ha usato già nell'agosto ha usato ha usato Togliatti parole molto precise e rigorose per quanto riguarda la degenerazione alle quali pervenne la politica dell'Unione Sovietica distali
Ma promozione
No non si è opposto siamo in stato di certamente non si è opposto non ha avanzato riserve perché quella era carrozze
La vicenda del mondo perché nella vicenda del mondo certo era possibile necessario anzi dire
E Togliatti ha riconosciuto che avrebbe dovuto anche prima potere dire certe cose ma era la situazione del mondo diviso in blocchi contrapposti
In blocchi che separavano da un sipario di ferro una parte dell'Europa dall'altra
Il mondo diviso in due in due forze tra di loro contrari contrastanti contrapposte e bisognava bisognava fare una scelta una scelta lo sai anche tu Orfei che fu in una prima fase una scelta di tutta la sinistra di tutte le sinistre italiane
Fu la scelta anche del partito socialista
Che non nette Tupi nel battersi contro la nascita del Patto Atlantico che non ebbe dubbi nel sostenere la necessità di una della fine della guerra fredda contro l'imperialismo americano e quindi di una T un Togliatti che dopo consegnati dopo lo tirai il bandito toglierà i certamente qua non del Partito Comunista Italiano
Che per la verità per la verità sette anche avere del suo interno sia pure con limiti e difetti che abbiamo saputo riconoscere una vita una vita profondamente democratica perché la partecipazione nostrano si è presa Primeval sempre all'e sterno allora c'erano discussioni
Macaluso ed io abbiamo partecipato abbiamo partecipato a discussioni che erano discussioni nelle quali i compagni
Si strappavano la pelle dalla pur nella polemica ma non emergevano le sterno rimanevano
Nell'ambito degli organismi tutto questo poi gradualmente divenne anche un dibattito più pubblico ci fu un dissenso che riuscimmo un diritto al dissenso che riuscimmo a conquistare e a fare fare diventare pratica della vita della vita del partito ma torniamo adesso le scelte alle scelte politiche appunto quelle scelte che che poi portarono Togliatti ecco la la profonda innovazione
A portare il movimento operaio
Dello stato
A portare il movimento operaio
Come perversi i suoi anche De Gasperi fece
Portando i cattolici dello Stato
E ci fu nella polemica nel contrasto fra queste due grandi personalità poi una una congiura convergenza convergenza obiettiva ma e Togliatti che si batte sono parole che potremmo utilizzare ora in tutta la nostra attività politica
Per fare del Parlamento lo specchio del Paese
Lo specchio della società
Il Parlamento che deve essere la forza fondamentale non soltanto perché è rappresentativa della società ma appunto perché è rappresentativa della società al suo interno l'espressione
Di quel conflitto sociale che si vuole oggi emarginare
Espungere espellere dalle dalle istituzioni
Sono parole sono frasi concetti che hanno una loro forza vitale in questo momento in cui appunto
Vi è una revisione sul piano costituzionale
Chi ricorre occupa moltissimo e che finisco
E vi è anche in Togliatti sempre questa questa visione che non che che democratica la doppiezza di Togliatti Togliatti che dice una cosa ma poi nella sostanza ne fa un altro io non ho mai colto questo e Togliatti stesso che denuncia la doppiezza
Che denuncia la doppiezza che era presente nel nel nostro parte del Partito comunista allora era presente una doppiezza di chi appunto
Sosteneva la necessità della via democratica della via italiana e poi pensava che si sarebbe dovuti arrivare allora all'ora X per fare quel salto qualitativo che portasse
Alla trasformazione socialista ma non era nella politica
Di Togliatti questa questa doppiezza la sua era una linea che appunto teneva conto fermamente dei vincoli
Dettati dalla vicenda internazionale e che nello stesso tempo però in Italia era rivolta a fare del nostro Paese un Paese democratico e indipendente e avanzato sul piano sociale
Anche quando parla della democrazia non cade nella democrazia formale Togliatti ecco perché non c'è la doppiezza lui sostiene sempre
Che non è vero che sono memorabili i suoi scritti non è vero che la il capitalismo coincide con la democrazia sostiene anzi l'inverso
Che è piena democrazia soltanto quando viene presenza di tutte le le le forme della società
Che riescono ad avere la possibilità di svolgere pienamente il loro ruolo la loro funzione a partire appunto dalle dalle organizzazioni dalle organizzazioni di base e che fa della società sovietica una società che secondo
Quello che allora
Veniva considerata una società che aveva una sua una sua forza democratica e dunque per concludere
Un insegnamento è un valore che trova oggi nella vicenda politica italiana credo un momento di riflessione perché e per quanto riguarda la natura del partito
E per quanto riguarda il carattere della politica di una politica che deve essere democratica e alternativa nello stesso tempo io credo che sia un insegnamento del quale dobbiamo tutti tenere conto
Cossutta diceva Togliatti porta il movimento operaio all'interno dello Stato ed è indubbio credo riconosciuto da interpreti di diversa impostazione che una delle caratteristiche principali di Togliatti è quella di dare una così spendibilità politica alle energie che il Partito Comunista nel dopoguerra a in forma molto
Forte ma anche grezza come Grizzana dovuta essere per colpa della clandestinità per colpa di una situazione politica certamente non distesa qual era stata quella degli anni trenta e quaranta
Quindi il Togliatti che le le nostre generazioni hanno tramandato per esempio alle generazioni più giovani della sinistra è stato anche l'insegnamento per stare ad un dettaglio ma di quello che dice ai parlamentari nella quarantasei e nel quarantotto che arrivano da un paese
Stremato dalla guerra e certamente unito negli anni ma non nella sostanza fisica mettetevi la cravatta adottate maniere civili nel vostro rapporto con gli interlocutori Parlamento né in un libro
Che uscito recentemente che Macaluso ha scritto con Paolo Franchi
Macaluso sottolinea soprattutto che la preoccupazione di Togliatti fu quella di accreditare il Partito Comunista a agli occhi della borghesia italiana di settori della classe dirigente per poter fare con per poter partecipare ad una partita politica che altrimenti l'avrebbe vista ai margini
E Macaluso indica soprattutto alcuni momenti l'appoggio al governo Badoglio l'appoggio all'articolo sette della Costituzione che riconosce i Patti lateranensi l'amnistia ai fascisti
Allo stesso nello stesso libro
Macaluso sostiene a un certo punto
C'era una diffidenza verso un eccesso di tatticismo di Togliatti da parte di Amendola di Longo e di altri che erano vicini al segretario del partito comunista e concordando e inevitabile credo riconoscere che ci furono tutte e due le cose in Togliatti ci fu questa attenzione matura alla complessità del ruolo del Partito comunista nel dopoguerra e ci fu ovviamente un uso della tattica
Che anzi trova in lui uno dei più raffinati
Ad applicarle alla politica
Se si pensa all'oggi alle riforme istituzionali da fare e a questi due punti diciamo a questi a ad un confida ad un spazio che abbia come limiti queste due cose il la Core la giustizia del diciamo del l'opportunità del di un rapporto maturo e non estremista con gli avversari
E invece l'eccesso di tatticismo
Verso dove
Standa andò a sinistra ha acquisito sufficientemente il primo insegnamento o sta accadendo nel secondo difetto
Macaluso
Ma io
Ritengo appunto che Togliatti tornato nel quarantaquattro tenendo conto che cosa è come era considerato il comunismo parti in un Paese che usciva dal fascismo
E per l'esigenza di
Di far politica nel
Nel senso più alto della parola
E anche di Rush di lanciare dei messaggi
Di una forza che guardava agli interessi nazionale dello Stato
Per ricostruire
E
Di un rapporto appunto con quelle che erano anche le classe dirigente del Paese
Quindi io ritengo che
Molto brevemente evidentemente ritengo che l'operazione fatta col Governo Badoglio che fu ostacolata da una parte importante anche della della sinistra
Da un caldo aveva l'esigenza dei dire appunto noi dobbiamo continuare a fare la guerra per vincere la guerra contro i tedeschi e quindi la l'unità deve guardi guardare anche i monarchici quelli l'esercito le parte che si opponevano alla alla ai tedeschi dall'altro
Era anche un'operazione politica
Che l'usciva con questa iniziativa a collocare il Partito comunista nelle forse che avevano già un rapporto con le vecchie classi dirigenti
Lo stesso io penso fu la stessa operazione fu
Che parte sempre da esigenze reali la l'articolo sette tutta l'impostazione che Togliatti che anche i grammi ci aveva dato al ruolo dei cattolici a ruolo anche del Vaticano nella politica italiana
E tuttavia c'è anche una posizione che nello stesso tempo vuole accreditare il Partito comunista come una forza che rispettando la storia la tradizione italiane quindi dalla Chiesa cattolica
Prevedeva appunto un percorso non indebito lenta contraddizione contrasto con me i capi con
La sesta mestiere fascisti
Ebbene a mio avviso questo senso è infatti poi Partito Comunista Lushi ad essere un partito non solo per questo
Che ebbe quel ruolo nazionale a cui abbiamo accennato ora io per quel che riguarda oggi elogi io anche qui bisogna stare attenti a non a a non fare trasposizione
Oggi la situazione del tutto diverso
Oggi il problema di una revisione della Costituzione su questo certo non sono non sono d'accordo io con alcune cose che ho sentito anche quindi è solo in questo convegno io sono dell'opinione per esempio
Che una riforma della Costituzione
Che muova in direzione delle semi presidenzialismo
In né direzione della di un delle del maggioritario a doppio turno eccetera non sono in contrasto al Met con la democrazia né con la costruzione di una forza di sinistra di massa chiedercelo sarebbe troppo lungo
Dilungarmi su questo su questo fatto ritengo che
Che siccome bisogna pigliare atto del fatto che a un certo punto la democrazia italiana è entrata in crisi
E allora bisogna capire le ragioni di questa crisi e bisogna sapere su questo ci possono essere opinioni se anche le istituzioni così come si sono configurate
Non avevano bisogno di un adeguamento rispetto al fatto all'esperienza europea effetto al fatto che il nostro paese abitava appunto in Europa sistemi politici e di un sistema politico più adeguato
Alla applicare decisioni più rapide
Ad essere più in sintonia appunto con quelle che sono le democrazie europea ora io credo che questo sia un'esigenza oggettiva giusta
E che le riforme costituzionali possono essere fatte anche con me intese con le altre forze che questa è stata la storia anche di questo di questo Paese quindi a me non mi stupisce questo fatto
Che ci sia una ricerca di un'intesa anche con forse del di destra
Rispetto alla all'ordine costituzionale da dare al Paese a me quello che mi stupisce è un'altra cosa e concludo
Mi stupisce il fatto che la sinistra è andata a quest'appuntamento
Senza una sua strategia senso un suo progetto
Questo è il punto
Cioè noi abbiamo citato
Tra presidenzialismo semipresidenzialismo governo più forte Palermo per e il Governo più debole oggi abbiamo addirittura due due
Poteri qua su uguale per il Presidente della Repubblica eletto il presidente del consiglio anche esso informa diverso ha eletto cioè io avverto che c'è una confusione da questo non c'è un progetto lo stesso dico anche per lo stato sociale
E cento dicendo che c'è qualche tatticismo invio viene dal fatto che non c'è un progetto politico un progetto costituzionale
Un progetto per quel che riguarda anche lo stato sociale un progetto per quel che riguarda anche la questione alla giustizia
Per cui si oscilla
A volte conforme di giustizialismo forcaiolo
Che non sono state estranea al nostro Paese alla destra e anche alla sinistra o a forme di sovrapposizione tentativi sovrapposizione alla magistratura quindi noi la la questione che avverto io
Sabbia sì
Quanto il fatto che a tutto come sta non c'è un né umano una bussola un Progetto una linea chiara su cui la sinistra avrebbe potuto
Fare una battaglia convincente e da questo punto di vista io credo che una difesa una differenza e ci sia appunto pone all'epoca e abbiamo messo ci avviamo verso la conclusione in genere lei ha sempre chiesto ai comunisti di fare una riflessione sul proprio passato di dire se è ancora la pensano così su certe cose hanno fatto facciamo
Un esperimento di tipo diverso io chiederei a da fare che era socialista e se intendi materie costituzionali né ritiene che la ritrosia con la quale Nenni guardò all'articolo sette della Costituzione all'appoggio che i comunisti davano a questa norma che riconosceva ai Patti lateranensi e che confermava la possibilità di un rapporto così più disteso con il Vaticano con questo soggetto politico importante nella storia d'Italia
Fu un errore fu qualcosa che andava riconsiderata oppure no né i fatti il Partito socialista lo ha riconsiderato quando poi Craxi mi fermo i nuovi patti lateranensi Marcel ripensando ad allora ripensando come lui la vedeva allora quell'approccio poteva essere diverso oppure no
Altre vi chiedo scusa vorrei fare un
Di un piccolo passo indietro
Per
Per riprendere il tema
Il tema che è stato toccato da Cossutta e quando qualche anno fa ci fu un processo intentato a Togliatti che fu promosso da Craxi e al quale parteciparono e degli storici comunisti
E fui io a scrivere un articolo che fu pubblicato a fatica dall'Unità in difesa di Togliatti per dire che non era quello il modo li affronta are un problema e di e già fa fare un bilancio sapeva che era stata l'opera di una lavori grande genialità politica che era stato uno dei costruttori
Della Repubblica italiana però credo che non dobbiamo neanche andare nel senso della santificazione perché se no a un certo punto si perde proprio di vista quello che il problema dei fare un bilancio critico in cui a un certo punto ci spiega anche perché il Partito comunista il partito nuovo il grande partito di Togliatti partire o arrivare al trentaquattro trentasei per cento
Crolla sotto le macerie del muro di Berlino insomma
O e quindi cosa è successo e c'è la prima fase di Togliatti la fase degli anni tra la Resistenza il quarantotto che la fase alla quale come le basi del partito nuovo ed è indubbiamente un partito che da un contributo enorme al superamento anche di certe Tare tradizionali del socialismo italiano il contenimento delle spinte massimalisti che la polemica dottrinale ideologie che ha nei confronti di tutti gli estremismi la valutazione del momento culturale nella battaglia politica dei socialisti italiani non avevano mai avuto e ieri e poi il contesto internazionale valutare cioè collocare la lotta sociale sta nel contesto internazionale non state
Le carenze tradizionali del socialismo italiano che Togliatti supera o nel periodo che nel periodo la guerra fredda gli anni bui della guerra fredda e ci sono molti passi indietro e Ettore a quella che è la concezione del partito nuovo insomma e quindi non non è che dobbiamo far della polemica insomma il caso Vittorini il caso Magnani Lea la condanna ridotte le Liri sia interne
Gruppi e gruppetti che erano erano suscettibili di essere accusati di di essere considerati come fonti dire esili Sinis sa che venivano che venivano dispersi un clima di conformismo culturale ideologico all'interno del partito era considerato scandalo che Lelio Basso facesse un Numero riguardo stato dedicata a Rosa Luxemburg l'eresia dello spontaneismo ogni caso rivolge il movimento operaio fece tutta una fase e nella quale ha dalla parlava preso del Confort non è molto forte nel Partito Comunista ecco gli attimi è la responsabilità e credo che sia importante rilevare questo perché si a un certo punto la protesta del sessantotto si rivolge anche contro i partiti della dell'movimento operaio e anche perché questi questi fermenti esistevano positivi o negativi che fossero ma che comunque dovevano avere diritto di cittadinanza erano stati tutti quanti emarginati o quindi teniamo presente anche questo e ti devo e senta il fatto che poi nel cinquantasei quando c'è veramente l'occasione di ripensare il problema della dell'unità del movimento per l'autonomia ecco gli atti o meglio del come si possono fare tutte le si possono trovare tutte le motivazioni che si vuole la l'orientamento della base la tensione internazionale eccetera però è il momento della della Momo svolta mancata Togliatti aveva anche la capacità di dirigere le svolte però nel cinquantasei Luni non coglie l'importanza e Lou udienza dite avviare comunque una nuova svolta e tutto questo è stato è stato pagato poi da tutta la sinistra tutta la sinistra italiana e perché poi il gruppo dirigente posso togliattiano c'è mosso su quella linea l'unico che avuto ritarda intanto delle delle intuizioni Stato Giorgio Amendola diciamo apposto in tempi lontani il problema del superamento di Livorno Romano unità
Della sinistra però non fu io ero fu non fu recepito da nessun altro ecco volevo fare questa replica perché credo che questa nostra presenza
Ha un senso se parliamo in termini critici di questa grande esperienza storica su quella vicenda brevemente dell'articolo sette sulla posizione dei socialisti
Allora come e su quella vicenda sulla diciamo sulla posizione dei socialisti che fu bustine il l'articolo sette motivo di dissenso si Caputo non opera sul dualismo tra socialisti e comunisti dicevo se su quel dissenso socialisti avevano mo'
I voti o fu un dissenso che poi che fu poi superato dai fatti e lì nel partito socialista c'erano gli elementi positiva degli elementi negativi cioè nel senso che c'era la difesa della importante da difesa della della tradizione Lai Ka che era un qualcosa di che andavamo a mettere che andava mantenuto insomma o c'era dall'altra parte questa dai dai socialista era sottovalutata l'esigenza di un rapporto col mondo cattolico nel suo insieme che poi si è visto nella Frosinone tema del tempo è stata una cosa è stata una cosa utile anche anche questa insomma o però comunque allora ci può anche questa tra sottovalutazione che a mio parere da parte di Togliatti della della fedeltà alla tradizione laica che non era soltanto socialista era anche liberale
Cossutta una rispetto a quello che dicevamo prima cioè tra le restituisce l'insegnamento del dell'arte del compromesso non al ribasso ma con il Progetto come quello del dopoguerra sul costituzione entra in vigore il primo gennaio del quarantotto o il tatticismo verso dove le sinistre di oggi sì orienta
No io sai desidero anch'io dire qualche cosa ancora qualche parola proposito di quanto adesso affermano per fare non ho nessuna beatificazione no anzi c'è bisogno di una riflessione critica tutta la Latini questione che c'è stata la le relazioni che in questi giorni si sono sentite e sono l'espressione di una di una volontà di ricerca di ricerca critica guai se se questo non dovesse svilupparsi voto libero oggettivo razionale non otterremo nessun risultato utile di fronte tra l'altro a quella campagna che una campagna dice versa fortissima di di mistificazione di denigrazione che che va a colpire intrugli attiva colpire poi la sostanza delle scelte delle scelte che i comunisti
Hanno compiuto hanno portato a compimento in quei decenni
Anch'io desidero sia pure in modo interrogativo non ho una risposta precisa
Intendo sottolineare alcuni limiti o persino errori nell'opera nell'opera di Togliatti e del gruppo dirigente che influenzava fondamentalmente
E e mi riferisco punto gli ho fatto già un cenno in altre circostanze alle vicende del quarantasette quando o comunisti e socialisti vengono cacciati dal governo
Dopo il viaggio di De Gasperi a Washington
Eravamo in una situazione nella quale probabilmente probabilmente
Non era stata colta è avvertita la profondità del mutamento intervenuto su scala mondiale
Con il discorso di Churchill appunto in cui appunto per la prima volta parla della divisione dell'Europa con un sipario di ferro sono le sue parole da Stettino fino a Trieste
Probabilmente non si coglie la la portata la gravità di questo mutamento che vede la divisione tra le potenze che avevano vinto la guerra contro il nazifascismo
E che vede in Italia la divisione tra le forze che avevano insieme combattuto per conquistare la libertà
E per conquistare la Repubblica
Non ci chiede niente in Italia
Non succede nulla ci siamo cacciati dal governo io sono
Parlo di Bema si può parlare di altre esperienze segretario in una città come Sesto San Giovanni che aveva diciotto mila iscritti al partito
Che aveva la maggioranza assoluta al Comune non c'è neanche un'Assemblea e così è a Milano in corsia in Lombardia così è per quello che so in altre parti d'Italia ciò e non si coglie la la gravità allora naturalmente ci sono stati compagni che hanno sostenuto che era necessario fare allora non so bene che cosa sbagliavano profondamente penso per esempio a alla impostazione che compagni che si richiamavano all'insegnamento esperienza di Pietro Secchia hanno portato avanti in quegli anni negli anni successivi non c'erano le condizioni per fare quello che alcuni avevano probabilmente in mente di fare e d'altra parte e lo stesso Pietro Secchia quando si reca a Mosca a discutere con Stalin
Sulla base di un lungo rapporto che gli fa sulla situazione italiana e le critiche che egli esprime alla politica del Partito comunista italiano all'incontro con Stalin all'incontro con molto fuori incontro con gli altri dirigenti del partito con unicità dell'Unione Sovietica e a questi dirigenti del partito sovietico egli pone l'interrogativo in modo esplicito ma nel caso potessimo portare l'Italia una fase di tipo pre-evoluzione vario l'Unione Sovietica e disposta ad aiutare sì a darci una mano dite del noto il biglietto rigoroso di Stalin che con l'indice della mano dice per tre volte no no no non vi sarà nessun intervento da parte dell'Unione Sovietica l'Unione Sovietica dunque al e va ben chiaro che c'era ormai una una divisione del mondo dell'Europa con le le le rispettive zone di influenza che erano state quelle stabiliti a Yalta ma non ha contemporaneamente forse la stessa dire dirigenza suo vi etica la portata di quella divisione che viene introdotta con il discorso di Giorgio Armani non soltanto il discorso colazione americana i titoli dei loro degli alleati degli Stati Uniti e in Italia non succede proprio nulla io che che quello fosse un momento è un limite non perché si dovesse fare come si è fatto in Grecia è invece c'è stata la guerra civile addirittura sulla base di un movimento che era diretto da un da un comunista il comico il accompagnò Marcos e che fu soffocata quella quella insurrezione quella quella lunga guerra civile che lascio poi uno strascico per decenni e decenni nella vita politica dai greci assolutamente no perché quell'ero appunto le come ho detto le condizioni della divisione del mondo ma che si dovesse fare qualche cosa dei movimenti delle iniziative prendere dentro
Perché perché c'era la preoccupazione comprensibile legittima di portare a conclusione il processo costituente perché eravamo nel nella fase conclusiva della Costituente bisognava varare la Costituzione quindi limiti
Oggetto perlomeno di riflessione critica e parlo di grandi scelte strategiche e sono io credo necessarie d'altra parte
E e come è una è una situazione che si ripete spesso nella vita delle sinistre nella politica delle
Si dice io non c'entra più Togliatti ma ho una mia valutazione sul sul fatto che appunto ne ha parlato prima Macaluso dicendo eravamo arrivati tutti abbiamo sottolineato al trentatré addirittura il trentaquattro per certo dei voti siamo nel settantacinque nel settantasei e poi dopo più avanti avremo le elezioni europee ma era già una situazione anomala quella che si determinò con risultato delle elezioni europee prendiamole risultato
Per le elezioni politiche il Partito comunista è così forte insieme ai socialisti ed altre forze della sinistra si ci si arriva quasi alla metà del corpo e le
Orale e poi ecco che la soluzione tenesse un motivo di riflessione su quello comincia anche esserci la divisione all'interno del Partito Comunista Italiano c'è sul piano
Politico il compromesso storico e sul piano sociale c'è il compromesso c'è una svolta sindacale dell'Eur e una cosa che nell'altro vi è un un rapporto strettissimo tra la soluzione sociale la soluzione politica di un di un
Arretra mento come se il
Osare di più e usare di più non vuol dire avventure mai ma osare di più forse e dovesse suscitare chissà quale sgomento c'era la paura di avere una situazione come quella del Cile ti ricordiamo gli articoli di Berlinguer a questo riguardo va io credo che ci sono stati limiti e difetti che hanno poi pesato e nella vicenda passata antica e nella vicenda nella vicenda più eccetera
Ora è vero altre che per Togliatti per il PCC furono tutti quei limiti anche di vita interna Imagna cookie così venivano chiamati appunto la dissidenza di Magnani di Cucchi altre ancora
La la la il Politecnico prima con Vittorini e le altre sì tutte cose verissime tutte cose che comunque non oscurava no nella sostanza quella che era la la dimensione popolare democratica di quel Tito e il coraggio anche Lardini Italtel ardito coraggio di Togliatti del gruppo dirigente comunista di allora che nel cinquantasei nel pieno di quella vicenda nel momento stesso in cui noi diciamo di sì i comunisti dicono di sì all'intervento sovietico in Ungheria però elaboro la piattaforma dell'ottavo congresso che nessuna forza mai di sinistra aveva elaborato in quei termini tutte comunista ovviamente e neppure delle altre componenti della sinistra una piatta o può
Appunto e che che indicava la possibilità e la necessità di una trasformazione democratica del nostro Paese ma comunque poco poco va bene ci sono appunto tutti sì lo sai benissimo su questo tu puoi puoi ripetere mai tutte queste cose pesano e poi e e non non oscurano secondo me però quello che era è che il che pesano certamente non voglio contraddirti su questo assolutamente qua desidero dire un'altra cosa e concludo
La situazione pro completamente riversa buttata c'è un cambiamento profondo nella vicenda politica del Paese nella nostra società e c'è bisogno delle riforme viene io Manuele sa che per quanto ci riguarda per quanto mi riguarda non abbiamo mai detto che non si debba procedere a una fase
Di di profonde riforme innovazioni anche di carattere istituzionale ma parte l'ambizione sfrenata è sbagliata di rifare tutta la seconda parte della Costituzione attraverso la commissione bicamerale che già una violenza né con ti dell'ordinamento costituzionale vigente per la banca appunto perché l'articolo trentotto della Costituzione regola e potrebbe regolare in modo adeguato ogni processo innovativo e poi comunque questo volere
Inviare tutti gli articoli della seconda parte della Costituzione come se ci dice non si deve toccare la prima parte come se la seconda parte della Costituzione non fosse altro che il modo preciso politica mente definito per dare attuazione a ai valori e i principi che sono indicati nella prima parte quelli sono i valori e questo è l'ordinamento adatto per portare a compimento quei valori che quei principi ma veniamo pure alla necessità del cambiamento riceve più c'è bisogno di dare finalmente al Paese un'organizzazione regionale dello Stato altri la chiamano impropriamente di carattere federalista non è così sono Bugie nella nuova Costituzione c'è scritto titolo del Ca'pittore ordinamento federale dello Stato è una vera Bugia perché non esiste federalismo nella presenza di venti Regioni federalismo può essere un fatto reale che non è questa la possibilità per l'Italia nel caso in cui ci siano Quack cinque sei grandi regioni uno Stato federale comunque l'Italia non è in grado di di arredi di di di di definire ed è e antistorico fuori della realtà non è questo ma un profondo regionalismo si è un processo questo che è necessario che per quanto ci riguarda abbiamo anche cercato di di sostenere malgrado la difficoltà sostenere innovazioni e correttivi che fossero e che siano al di fuori non della necessaria necessaria intesa la intesa invece Saria anche con forze che non sono dell'attuale maggioranza ma Uras politico che si è determinato e che fa mette da parte scuote ogni possibilità di emendamento da parte delle forze all'interno della maggioranza son d'accordo
Quello che è venuto a mancare appunto io io sono per non rompere questa maggioranza sono per fare intendere con forza le difficoltà che abbiamo un da da parte della politica del governo della maggioranza ma quale maggioranza è una domanda Angus ciò usa quale maggioranza è che respiro che forza che che che che che spessore a una maggioranza nel momento in cui essa al suo interno posizioni così divaricate su questioni di fondo chi sono come sono quelle dell'assetto dello Stato e calato un un un dibattito un confronto un approfondimento fra le forze e della sinistra e delle forze democratiche compresi appunto i popolari che sono parte integrante delle forze democratiche in questa battaglia per non parlare poi delle questioni di politica in
Per nazionale che maggioranza e mai quella che non sa trovare una sua intesa su questioni così così rilevanti bisogna tenere conto dei cambiamenti perfetto per quanto riguarda il regionalismo per quanto riguarda cosa che non riesco assolutamente a Ca'lire perché si debba mantenere il e le due Camere in Italia Camera e Senato il Senato sorge nel quaranta sette dalla Costituzione viene formato il Senato con gli stessi potori della Camera perché ve uscivamo appunto dalla ditta tu pura dalla dittatura che aveva determinato lo sconquasso che sappiamo e costituenti volevano avere la garanzia se sbaglia la Camera corregge il Senato o viceversa oggi tutto questo non ha ragione di essere dopo cinquant'anni perché non ci deve essere una camera sola dal momento che vi sono poi venti assemblee legislative con poteri fortemente accresciuti
Tutto questo comunque oggetto giustamente deve essere oggetto di riforma quello che non riesco a capire l'azione Abete perché vi debba essere una soluzione di tipo preside inserita o semi presidenzialista questo secondo me è malgrado le novità le innovazioni profonde le modifiche profonde è una fuga in avanti
Sbagliata
Proprio perché oggi più di allora la società è complessa e più complessa di quella che avevano dinnanzi ai loro occhi alla loro mente i costituenti una società complessa non trova le sue soluzioni con delle
Con delle fughe in avanti con una soluzione di tipo verticistico del don non voglio dire di tipo autoritario ma di tipo verticistico per non parlare poi del conflitto che si può determinare che te il presidente del Senato seconda autorità dello Stato che mette in evidenza che tra il Presidente della Repubblica che può essere di un segno politico e il Presidente del Consiglio che può essere il disegno politico diverso e che si trovano ad avere possibili reali motivi di contrasto e quindi di conflitto al vertice dello Stato non è una soluzione la e e N Vale è stato detto ieri egregiamente
Ne vale il riferimento alla Francia è una cosa fuori luogo tutti i paesi dell'Europa la grande maggioranza dei paesi dell'Europa non ha una soluzione presidenzialista a me è tua fa perché il fastidio doverlo dire ma ci sono le monarchie in Europa Hirai le regine dalla Svezia Norvegia Danimarca l'Olanda al peggio a Lussemburgo la Spagna la Gran Bretagna Israele Regina hanno meno poteri meno poteri dei presidenti eletti direttamente dal popolo si trova ora ci troviamo di fronte a una situazione che a Novara
Solo la Francia mancia
Determina il presidenzialismo di fronte alla crisi algerina generale mostri marciava contro il governo della repubblica alla testa di un esercito in subordinato e c'era si riaffaccia sulla scena il generale De Gaulle la figura
Gigantesca politicamente gigantesca di di Charles De Gaulle e qui dove sta sta Sparta crisi di Algeria o o pensiamo che ti
Pietro possa essere la figura che si sostituisce in Italia al generale de Gaulle e quindi non esiste una soluzione no non esiste una
Una necessità di questa di questa natura invece una società complessa richiede soluzioni complesse e queste soluzioni complesse possono essere determinate dalla saggezza collettiva è pura differenza strategica si della saggezza con le prima della partecipazione democratica di fondo è che bisogna andare a una partecipazione diramata nel territorio diramata nella società e anche al vertice un Parlamento che sia l'espressione più autentica della società uno su capacità di rappresentatività e nello stesso tempo un governo che abbia una capacità di potere governare con un un premio di maggioranza che dia stabilità e dia stabilità per potere governare per tutta la regista
Tour è questa la la soluzione che era stata ideata era stata ideata dai popolari fatta propria da Rifondazione comunista e in qualche misura anche allora si chiamava ancora pidiessino e poi viceversa di fronte all'irrompere nella Bicamerale della lega e di fronte alla opinione diverso non parlo di defezione del loro diritto di quattro cinque parlamentari dell'Ulivo che si schierano con la destra nella soluzione presidenzialista dopodiché
Si va e perché si deve andare inevitabilmente però ci deve essere un confronto o forte su questo punto perché ci deve essere questo asse che è diventato un asse un asse che che i chicchi non consente il confronto il dibattito in par cioè una cosa umiliante decine e decine di emendamenti con questo limitazione dei tempi i costituenti si riporterebbero nella tomba si può parlare un minuto convinti assicuro emigrato dicendo storie un minuto se se a l'interno di un gruppo il nostro ne ha trentaquattro i popolari ne hanno sessanta cinquantanove e altri ancora oltre il discorso l'intervento di cinque minuti del capogruppo un altro deputato vuole esprimere una frase in più un'Inter con minuto a suo avviso ciccione stiamo parlando di cambiare la Costituzione di cambiare la vita della Repubblica è una è una situazione insopportabile e poi comunque per quanto forti gli argomenti siano degli uni che gli altri si mette ai voti e tutti gli emendamenti vengono rispediti non quelli di di Armando Cossutta
Gli emendamenti di Mattarella e a nome del Partito popolare che forza fondamentale all'interno della maggioranza ecco perché tutte su ho portato il discorso sulla sull'attualità politica ecco perché la questione la esigenza di di riforme un'esigenza reale ma appunto di quali riforme i quali
Tra la costruzione di quale Stato e di quale Stato per l'Italia e di quale condizione per l'Europa appunto un'Europa che non può essere
L'Europa soltanto delle banche e dei gruppi poi tetti finanziari deve essere futura Europa qui lo dico ancora perché a questo fu un altro dei temi della battaglia della battaglia dei comunisti per una lunga fase anche dei socialisti e l'Europa abbiamo fatto la moneta unica dopodiché dovremo cercare di avere anche il governo politico dell'Europa il prossimo obiettivo e arte che è stato deputato europeo da tempo si batte ci sollecita e ha ragione nel criticarci perché siamo ancora troppo Sordi alle sollecitazioni per una iniziativa
Europea che si appunto faccia intendere quale deve essere la dimensione politica di questa Europa che andiamo costruendo anche di politica internazionale anche di politica estera di un'Europa che sia all'Europa l'Europa libera dall'INPS l'Enza e dal dominio degli Stati Uniti libera è un'Europa che deve trovare nell'Europa le condizioni anche della sua sicurezza internazionale della stessa sicurezza militare all'interno appunto di un continente che deve essere un continente così come deve essere in
Dipendente e sul piano economico e finanziario da o deve essere sul piano politico dev'essere anche sul piano militare ma come e si è detto appunto di giungere a concludere questa nostra bellissima discussione io desidero farlo
Con tutto in tutta sincerità esprimere un ringraziamento di nuovo i compagni che hanno promosso l'incontro compagni di Cortona i compagni di Arezzo ai compagni e gli amici che hanno voluto portarci il loro contributo forte nei giorni scorsi vedere la di fortissimo spessore culturale di indagine storica esiterò anche ringraziare ma ringraziare veramente molto più duramente un carissimo compagno socialista come il compagno a fare sempre stato moda
Vero Gaetano sei sempre stato socialista riformista però adesso tutti trovi a sinistra tutti quanti perché perché perché sono cambiate ed o non sei cambiato appunto non è che ti sei fatta di far che abbiamo sentito dalle tue eruzioni no non è che ti sei fatto prendere da Rosa Luxemburg ti sei fatto prendere dall'evenienza fatto prende da Bertinotti da Cossutta no sei sempre rimasto quello che segna e quindi e desidero ringraziare il compagno Macaluso col quale
Ho nella mia vita stabilito rapporti intensa di intensa fraterna affettuosa collaborazione ci siamo poi trovati
Strade diverse uno uno con sincerità di intenti che desidero ringraziarlo per avere detto con la sua franchezza di sempre quello che pensa a questo riguardo grazie
Appunto ringraziamo tutti i partecipanti anche il pubblico è prima di tutto vorrei che Zara sulla dibattito e concludo
Deve andare a votare