"Federzoni e la storia della destra italiana nella prima metà del novecento" org. c/o Sala Zuccari - Palazzo Giustiniani (Roma, 9/10 ottobre)

E grazie ed essere intervenuti soprattutto per la vostra Costanza quello di rimanere fino in fondo
Questo il convegno
Temporaneamente prendo io la presidenza di nuovo perché il professor Casavola dovrebbe arrivare da un momento all'altro da Firenze
Avverrà polizze previdenziali va bene va
Appena viene lui daremo a luglio precedenza allora apriamo allora questa terza sessione dando la parola Paolo nello professor Paolo nello sul tema i protagonisti del venticinque luglio mille novecentoquarantatré bisogna metterci
Allora nel genere per antonomasia
Quanto tempo quanto tempo
Poco palchi si Antonella io invece tre trenta quaranta ok va bene
Proprio tutti gli altri
Non facciamo ingiustizia
Innanzitutto grazie
A chi mi ha invitato
E grazie anche alla pazienza di chi mi ascolterà
Beh quando
Si parla di protagonisti
Del venticinque luglio mille novecentoquarantatré
Il mio pensiero ma penso non solo il mio pensiero va certamente innanzitutto
Al nome Dino Grandi
Dino Grandi
L'estensore
Materiale dell'ordine del giorno del venticinque luglio
E anche poi quello che in qualche modo si adoperò per procurarsi preventivamente i voti necessari per far passare questo ordine del giorno
Ma
Il termine
I protagonisti del venticinque luglio
è credo rilevante anche ai fini di questo convegno perché in tutta questa operazione
Grandi ebbe come
Collaboratore
Più affidato e fedele
Luigi Federzoni
Vedremo poi perché fra i vari personaggi di cui
Con cui grandi entrò in contatto sicuramente il secondo dopo Federzoni a Bottai potrei presenta qualche problema però che ora vedremo
Dal punto di vista i grandi s'intende
Federzoni fu sicuramente quello più
Fidato
I rapporti di grandi confederazioni
Erano di antica data si potrebbe dire
Un grandi giovanissimo
Era nato nel mille ottocentonovantacinque nel gennaio del mille novecentoquattordici
Rompe con la Lega Democratica Nazionale di Cacciaguerra intonati
Nella quale aveva se non militato per la quale aveva simpatizzante o
Perché seguiva
Un sacerdote ferrarese che era legato a questi a venti don Antonio Pellizzola
Rompe con la Lega Democratica Nazionale caccia qualche e Donati quelli che oggi si direbbe dei cattolici di sinistra
Contermine ovviamente molto generico
Sulla questione dell'elezione di Federzoni
Nelle elezioni politiche del mille novecentotredici la Lega Democratica Nazionale era un movimento fortemente contrario
Al Patto Gentiloni e al nazionalismo dei nazionalisti ufficiali grandi rompe
Perché secondo lui fra il nazionalista il socialista non c'è dubbio su chi abbia più fede nazionale e quindi si deve scegliere Federzoni
Quando grandi subisce un attentato nell'ottobre del mille novecentoventi
Ad opera della sinistra bolognese Federzoni fa un'interpellanza parlamentare
Fa un'interpellanza parlamentare nel corso della sua esposizione sui fatti di Palazzo d'Accursio cita anche questo episodio di questo giovane quasi conterraneo e
Ecco nonostante questi rapporti diciamo così
Sia pure a distanza di simpatia
Grande Federzoni erano due personaggi dal punto di vista politico molto diversi
Convergenti per certi aspetti ma DiVersi nella sostanza
E qui
Le tematiche che ieri ha sollevato l'amico Emilio Gentile
Tornano a fagiolo sui rapporti tra fascismo e nazionalismo anche se come vedremo mi creano qualche problema
Perché se è molto facile identificare la posizione di Federzoni ovviamente in questa dicotomia nazionalismo autoritario fascismo totalitario
è più difficile identificare la posizione di grandi
Che è un fascista autoritario una sorta di
Terza Biglia fra questi due questo a dimostrazione di quanto la storia
Sì a sempre più complessa
Grande Federzoni erano molto diversi
Perché proprio per
La di verza o rigide
E la diversa cultura politica
Federzoni era appunto un nazionalista è stato detto ieri
Che i nazionalisti
Costituivano un tipo di destra
Per molti versi diversa da quella fascista
E quindi io non ripeterò adesso le distinzioni che ieri sono state fatte
Soprattutto da Gentile
E grandi invece politicamente a parte diciamo i primordi nasce fascista
Nasce con la guerra
Con la prima guerra mondiale
E nascendo
Politicamente con la prima guerra mondiale
Come fascista avvertiva sempre questa alterità che c'era tra il fascismo e il nazionalismo
Era un alterità legata soprattutto
Come ieri giustamente ha detto De Felice Gentile
Alle tematiche della politica di massa
E della funzione della politica
I nazionalisti erano accusati dai fascisti anche da grandi
Di essere
Degli aristocratici della politica
Di non avere il senso delle masse
Peraltro con due eccezioni perché grandi quando fa il suo famoso discorso
Al congresso il l'Augusteo a Roma nel novembre del ventuno
Al terzo Congresso dei fasci quello che darà vita al Partito nazionale fascista in realtà salva due nazionalisti Enrico Corradini
Per le suggestioni sindacalisti nazionali
E la teoria della lotta di classe internazionale
Cioè la lotta tra popoli proletari
E popoli tutto pratici diciamo così
E si salva
Alfredo Rocco per la sua idea dello Stato come organizzatore della nazione però sostanzialmente
Dico questo perché il fatto che un fascista come grandi
Che dopo una prima fase diciamo così
Radicali già ante
Acquisisce ben ben presto all'interno del fascismo
Una posizione
Che definiremmo
Moderata
Anti integralista e anti radicale ecco anche un fascista come questo avvertiva forte l'alterità del fascismo rispetto al nazionali
E siccome Barlaam parliamo
Di fascisti dobbiamo anche dire
Che una cosa che differenziava certamente Federzoni da grandi come in genere i nazionalisti dai fascisti anche dai fascisti come grandi
Era il rapporto con Mussolini
Perché per qualsiasi fascista
Anche per il fascista che sarà il protagonista del venticinque luglio quarantatré il rapporto con Mussolini una cosa tutta particolare
Legata
Non solo al carisma
Della persona ma legata anche proprio alla concezione della politica che hanno i fascisti
Come sorta di MiTo poi Jesi perpetua in cui
La funzione del capo
è una funzione essenziale
Dei nazionalisti c'è naturalmente l'ammirazione per Mussolini
Ma direi c'è molto meno il mito di Mussolini
In un fascista come grandi cioè un fascista
Che abbiamo collocato diciamo su posizioni moderate sia pure all'interno del fascismo ieri
Gentile avrete notato quando ha parlato dei fascisti ripescati dall'inferno
Un'espressione molto colorita
Non ha mai citato
Il nome di grandi
E di questo gli sono grato perché essendone il biografo vuol dire che a un apprezzamento di questa biografia
Maggiore di quella di altre che si riferiva evidentemente ai gerarchi citati
Però aggiungo
Che il primo a non volere essere
Ripescato dall'inferno
Era proprio grandi
Grandi anche nei colloqui che abbiamo avuto
Non ha mai preteso
Di essere stato
Un buon fascista un fascista diverso
Mensili significava di sostenere
Di essere un fascista a tutto tondo
Mi dichiarava che non voi noi intendendo gli storici non capivamo
Che cos'era stata l'Italia nel periodo successivo alla prima guerra mondiale
Non ci potevamo rendere conto e poi comunque la storia la fanno i vincitori resterà un altro ritornello
Di grandi
Io rivendico diceva
Integralmente il mio fascismo io non solo un pentito
Io sono convinto
Intendendo per vinto
Ed ecco come degli allaccio anche alle tematiche ieri sollevate da Gentile
Sulle varie anime del fascismo un vinto nel senso che all'interno del fascismo
La mia anima la mia tendenza è stata sconfitta
Ma comunque
Il problema come dire di fuoriuscire dal fascismo
Per uno come grandi non si poneva nemmeno
Se si vince si vince dentro il fascismo
Fuori del fascismo
Non c'è salvezza
Quindi quello che poi nella agiografia missina è passato come non semplicemente un traditore
Il traditore ma addirittura come libri e al tipo
Del traditore
Come vedete in tempi non sospetti rivendicata integralmente il suo fascismo dopo
Quindi non chiedeva di essere tirato fuori
Dall'inferno
La concezione del fascismo di grandi
Era legata
Aveva una sua originalità
Ed era legata alla convinzione che il fascismo costituisse un fenomeno transitorio
Ci sono delle pagine dei diari di grandi
In cui i grandi
Definisce il fascismo la dittatura di salute pubblica mussoliniana
Cioè il fascismo era un regime transitorio
Inconcepibile senza Mussolini
Inconcepibile senza Mussolini
Che aveva sostanzialmente due finalità
Nazionalizzare le masse
E soddisfare la volontà di Potenza dell'Italia
Questi obiettivi
Secondo
Grandi potevano essere realizzati soltanto da Mussolini perché e qui
Intendiamoci bene
Io ho cercato anche di dimostrarlo della mia biografia il discorso che faceva molto pericoloso strutturalmente pericoloso
Grandi riconosceva che
Grandi riconosceva che l'Italia
E non era sullo stesso livello di potenza delle altre grandi potenze sotto il profilo da Potenza materiale
Non lo era pensava di
E qui però da questo diciamo da questo riconoscimento non potevano che derivare due conseguenze
Ecco ci faceva una equilibrata politica estera ascia maniera dei liberali e dei democratici cioè si prendeva atto che l'Italia non potendo materialmente competere vero con
Le grandi realtà grandi potenze europee doveva come dire moderare le proprie aspirazioni
Oppure
Ma su questo il fascismo era chiaramente ben deciso a operare
Non si rinunciava
Alla volontà di potenza e si sopperiva anche con Mussolini questa era l'idea di grandi cioè con la personalità eccezionale
Per usare le sue parole che tutta l'Europa ci invidia e che con le sue doti di politico
Di diplomatico
E anche di reclami lista del fascismo
Come medicina per l'Europa tra le due guerre
Però aiutarci
A realizzare le nostre aspirazione
Ora perché mi intrattengo
Su questo fatto
Cioè sul
Perché
Se non si capisce questo
E si continuerà a usare queste
Parliamoci chiaro sciocche categorie moralistiche
Del tradimento
Del tradimento
E perché se il fascismo
Per grandi e questo
è chiaro è inevitabile
Che nel momento in cui si acclari
Che la persona di Mussolini
è invece un ostacolo
Per la sopravvivenza e la nazione si pensi di metterlo da parte
In maniera pulita
Perché
Grandi comunicò Allo stesso Mussolini
Che capì benissimo e poi se abbiamo tempo vedremo che capita al dente bene
Due tre giorni prima del Gran Consiglio capi talmente bene
Che quando arrivano alla seduta del Gran Consiglio
Cercò di non far mettere in votazione l'ordine del giorno Grandi
Ma l'unico ordine del giorno che comunque non si poteva permettere lo sapeva di mettere in votazione era all'ordine del giorno Scorza
E vedremo anche qui perché
Ora questo tipo di ragionamento
Vale ovviamente tanto più per Federzoni
E i nazionalisti per antonomasia diciamo così
Riducevano il fascismo
Alla personalità di Mussolini
E né nazionali istinti il richiamo alla figura del re diciamo aveva radici molto più antiche
Ah che grandi ormai era monarchico tutto d'un pezzo pur dopo aver avuto trascorsi repubblicani
I protagonisti del venticinque luglio sono almeno all'origine indubbiamente questi due
Grandi avvicina Federzoni nonostante le polemiche passate
Cioè le polemiche dovuti ad un altro periodo storico tranviere è sempre stato contrario alla fusione tra fascismo e nazionalismo per le ragioni che abbiamo detto ma qui la situazione completamente diversa
Qui si tratta
Secondo lo stesso grandi di fare che cosa col venticinque luglio e su questo Federzoni perfettamente d'accordo
Si tratta di liberare
Quella che grandi chiama la struttura autoritario costituzionale corporativa dello Stato
Dalla sovrastruttura del dittatore del partito
Quindi attenzione il senso dell'operazione del venticinque luglio sia ingrandite in Federzoni
E nel segno della continuità
Si tratta di dichiarare conclusa
La fase transitoria
Dell'esistenza del fascismo
Grandi prepara subito dopo il venticinque luglio un testo di decreto legge per Acquarone
Con l'abolizione Gran Consiglio
Come è noto il Gran Consiglio insieme al primo maresciallo atto dell'interno
E alla questione dell'Alto Comando delle Forze Armate
Della seconda guerra mondiale erano state era stato uno dei tre temi su cui più
Il re aveva avvertito intaccate le proprie prerogative costituzionali
Tra Consiglio poteva addirittura metter bocca
Sulla successione ora è notorio che qualsiasi decima monarchico il remoto viverne
Non esiste un problema di successione
Quindi si trattava di liberare di dichiarare conclusa la fase di eccezionalità del fascismo
Non di arrestare Mussolini
Questa era una cosa che nessuno dei componenti del Gran Consiglio tantomeno grande voleva
Il fascismo si doveva mettere da parte
Un Salini ma anche grandi almeno in un primo momento
E tutti quelli che avevano rivestito
Funzioni di responsabilità del regime
Tant'è vero che grandi prospettava l'ipotesi
Di un governo politico guidato da Caviglia
Perché caviglia era molto meno compromesso di Badoglio che c'era dentro fino al collo
Padroni un personaggio che difficilmente ispira simpatia
E era molto meno compromesso di Badoglio e come è noto godeva di ampio prestigio presso gli inglesi
Perché aveva
Ho mandato truppe inglesi nel corso della prima guerra mondiale aveva conservato dei rapporti sul fronte italiano aveva conservato dei rapporti
Con loro eccetera e poi un governo di coalizione composto da
Antifascisti costituzionali come lui richiamava cioè esponenti di forze politiche di opposizione al fascismo ma che si riconoscevano nella monarchia
E ex
Fiancheggiatori
Cioè ex-combattenti personalità diciamo in vista
Del mondo non propriamente fascista ma che aveva fiancheggiato il fascismo
E questo da tutto il senso di una transizione nella continuità che grande Federzoni volevano assicurare con l'insistenza tutta speciale
Che i due grandi Federzoni
All'indomani del Gran Consiglio mettono nei cercare di ottenere
Dal rende sostanzialmente
La pubblicazione dell'ordine del giorno del gran consiglio
Perché
Forse voi
Non sapete che questo benedetto Ordine del giorno Grandi
Rischiò seriamente di passare sotto silenzio
Fu grandi che alla fine riuscì ad ottenerne
La pubblicazione sui giornali ma non la comunicazione via radio
E il re fece sapere a grandi tramite Acquarone
Che considerava una gaffe
La pubblicazione del
E questo vedremo dopo un attimo perché per non
Qui però accennò per dire della difficoltà che grandi a nell'ottenere la pubblicazione dell'ordine ciò che lui invece è fondamentale perché
Qui oggi
Calarsi in quella fase quella mentalità è difficile ma
Grandi era presidente della Camera dei fasci e delle corporazioni lui sia male il presidente della Camera
E probabilmente grandi
Quando il re insiste
Sulla necessità di un voto delle Camere o in assenza di esse che di fronte alla richiesta delle di un voto delle Camere
Grandi tra sacca nera ha dei momenti di difficoltà vicino come voto delle Camere il lei suggerisce allora il Gran Consiglio
Ora questa storia Gran Consiglio
Così si dà per scontato che una buttate no insomma una qualsiasi lo e invece
Così Asti andando più a fondo questi personaggi soprattutto ritrova il terzo e grandi si trova che queste preoccupazioni giuridico costituzionali per quanto a noi possano sembrare oggi fuori del mondo data l'eccezionalità della crisi erano fortissime questi si sono andati a riprendere
Un discorso
Fatto niente popò di meno che da Gaetano Mosca
Il diciannove dicembre mille novecentoventicinque al Senato
Si discuteva la nuova legge sulle attribuzioni e le prerogative del capo del governo
Gaetano Mosca caso
Carissimo
Pur essendo come voi sapete oltre che un illustre
Scienziato politico
Oggi si direbbe tribù insorse
Fa oggi si direbbe così poco politologo valere
Era anche un liberal-conservatore
Quindi apparentemente
Una legge che rafforza l'esecutivo Gaetano Mosca voto contro
Uno dei pochissimi che voto contro questa
E quanto motivo
Il suo voto contrario disse esplicitamente
Che se la legge sulle attribuzioni delle prerogative del capo del governo una legge che rafforzava poderosa mente
I poteri lo dico a beneficio
Mi pare gli studenti che ci sono
Della tradizione costituzionale italiana non esisteva un capo del governo e sistema un Presidente del Consiglio dei ministri
Che era una sorta di primus inter pares insomma invece questa legge codificata
L'esistenza di una figura tra governo
No che era lo dico grossolanamente
Mi perdonerà il mio vecchio per essere diritto costituzionale dico molto tizio russo lo dico molto grossolanamente che costituiva una sorta di tramite
Fra
Il re
E il Governo stesso
Mostra la dichiara incostituzionale
E oltre che in costituzione illegittima irrazionale perché perché dice se il la legge trasformasse il primo ministro
Né il cancelliere del re
Cioè nel cancelliere che sta lì non finché Agra dal Parlamento ma finché aggradare a me va benissimo c'è un criterio
Ma questa soluzione rende il capo del governo di fatto il responsabile
Non ci sono organi costituzionali di riferimento se non
Si potrebbe desumere
Quel Complesso di forze
Economiche sociali e politiche
Che manifestassero in qualche modo palese
La loro avversione al capo del governo
Ecco come nasce nelle grande idea del Gran Consiglio
Chi più del Gran Consiglio
Poteva passare no per l'organo che rappresentava il Complesso di forze che sosteneva
Perché questo sproloquio
No perché dice questo lo so che
Poi gli storici si perdono le particolare o per voi piace almeno
Succede che uno De Felice poi queste ce l'aveva un po'ce l'ha insegnato e
Si piglia saprà parente sì
No e venti righe dopo se quell'evasione si chiude
No vi dico questo per sottolineare tutta la preoccupazione questa invece politica di grandi di dare alla crisi in qualche modo un aspetto costituzionale
E Federzoni era perfettamente d'accordo
Perché perché se si riusciva a dare alla crisi
Una valenza costituzionale
Si poteva governare la transizione nella stabilità
Questa è anche l'idea del re
L'altro collaboratore
I grandi
Cioè Bottai
E qui va ricordato non solo perché Bottai a mio modo di vedere l'ho anche scritto
Attirandomi
Critiche feroci perché avevo bestemmiato ma
Francamente non mi pareva
A all'interno del fascismo come intellettuale la stessa importanza presepio Grancia avuto all'interno del movimento comunista italiano intellettuale di primo ordine io vengo tra l'altro
Dalla sua università perché
Vengo dall'università di Pisa dove Bottai ha svolto presso il Collegio Mussolini la scuola e scienze corporativa ha creato
I corsi a letteralmente creato i corsi che avrebbero dovuto poi le istituzioni accademiche che avrebbero dovuto poi
Dar vita alla nuova classe dirigente
E però questo c'ha questa accenno spiega perché Bottai rispetto a Federzoni
Eh sì un collaboratore attivo di grandi
Ma è un collaboratore di cui grandi si fida meno di quanto non si fidi di Federzoni
Non certo per questioni di indole personale Bottai era persona integerrima
Sotto tutti i profili
Uno può avere una fede politica sbagliata ma come dire questo non vuol dire no che la persona nell'invece Farinacci il duro il puro ci sarebbe da fa un lungo discorso
Sulla vita privata professionale
Dell'avvocato Roberto Farinacci ma lasciamo stare
Quindi persona integerrima ma Bottai
Era un fascista di tipo diverso
Da grandi
Cioè era un fascista che riteneva invece occhi aveva ritenuto fino ad allora e che ancora in parte riteneva in qualche modo
Che il fascismo dovesse dare dignità non fosse semplicemente la dittatura e salute pubblica mussoliniano ma dovesse dar vita ad una nuova civiltà politica
Quindi Bottai condivideva molto più di quanto non facesse grandi
I sogni
Di quello che De Felice ha definito il fascismo movimento ma che c'erano anche non tanto nel Mussolini politico quanto del Mussolini metà politico
I sogni di una rigenerazione e non solo dell'Italia
Come pensava grandi come pensavano i nazionalisti no al fascismo e lo strumento per rigenerare l'Italia punte chiuso
Ma in un certo senso con un fenomeno che era già stato tipico della Rivoluzione francese la frase si poteva rovesciare
L'Italia e le baionette italiane diventa lo strumento di affermazione del fascismo del mondo
Bottai coniò anche la famosa frase
Dopo la marcia su Roma comincia la marcia vita Roma che era un concetto
Che i nazionalisti come Federzoni coi fascisti come gran era totalmente estraneo grandi arrivava da un curarsi che gli altri Paesi non avessero regimi fascisti
Perché se il fatto di avere un regime fascista è una delle ragioni la fondamentale della nostra forza come politica estera e meglio gli altri non ce l'abbiano
Perché le democrazie sono imbelli e via dicendo e poi qui naturalmente i fatti smentiscono
Gran Bottai viene coinvolto da grandi da Federzoni perché Bottai in quel momento stava giocando un ruolo aveva anche degli aspirazioni Popeye sperava spera fino alla nomina di scorza
Nell'aprile a segretario del partito Bottai sperava di diventare il segretario del partito
Questa era la carica cui Bottai aveva aspirato per tutta la vita
E io credo che all'interno del fascismo fosse anche il migliore il più adatto
Per tenere questo posto
Ma Mussolini come è noto aveva altre idee
E quindi anche nell'aprile del quarantatré la carica passa a Scorza
Meglio per votare che aprile quarantatré siamo però però questo per dirvi mentre grandi nell'aprile del quarantatré
E lo stesso Federzoni e poi due cominciano a parlare apertamente di questa cosa nel maggio del quarantatré e già pensano all'assoluta necessità di andare oltre il fascismo perché non c'è versi
Altrimenti non si esce dalla situazione di crisi Bottai nell'aprile del quarantatré ancora sperava di rigenerare
Il fascismo
Come
Facendolo tornare un partito politico vitale un regime vitale
In cui tutto non si risolvesse più nella autocrazia mussoliniana
Grandi usava lei bottaio usava l'espressione rivista ripristinare la collegialità
Del fascismo
E allora cerco di concludere
Questa relazione
Bottai però è utilissimo
Ha grandi Federzoni nella preparazione del cinque luglio
Perché Bottai e il loro grimaldello nel partito
Dai interpreta sia pure a modo suo in modo diverso ovviamente da quello di scorza da quello di Farinacci però interpreta un malessere che tra i fascisti c'è
Il sedici luglio del mille novecentoquarantatré
Dai insieme a Scorza insieme a Farinacci insieme ad altri esponenti del partito va da Mussolini Mussolini che aveva questo il pronunciamento
E chiede allora Mussolini la convocazione del Consiglio
Quindi sono loro
Notai e gli intransigenti paradossalmente
Che tolgono le castagne dal fuoco a grande Federzoni che non sapevano una volta stabilito di far votare Gran Consiglio come diavolo farlo convocare Gran Consiglio non era stato convocato nemmeno al momento della dichiarazione di guerra
Solo gli intransigenti che riescono ad imporre ad un Mussolini prostrato
Anche poi dal convegno di Feltre
Con Hitler di convocare il Gran Consiglio
E qui e arrivo veramente alla conclusione nella mia relazione se no giustamente
Cioè in cui
Dei Parlamenti anglosassone del parlamento inglese
Al venticinque luglio si arriva
Con sostanzialmente tre posizioni
Semplifico al massimo
Da una parte cioè la posizione degli intransigenti
A sua volta diversificata della posizione di scorze di Farinacci su cui però non insisto per ragioni di tempo
Intransigente cosa vogliono
I tre agenti vogliono sostanzialmente
Una radicalizzazione del regime
Fino al prospettare con Farinacci regime del terrore
Per
Ribadire la volontà di resistenza
Insieme ai tedeschi
E questo regime del terrore non poteva essere instaurato esautorando i comandi militari italiani a beneficio dei tedeschi
Perché
Lo stato maggiore non vuole vincere
E
Dando al partito
E all'interno del partito alla vecchia guardia intransigente quel potere che per vent'anni Mussolini gli aveva costantemente negato
Abbiamo poi la linea di grandi di cui
Su cui non c'è bisogno di insistere e abbiamo infine
La linea inusuali di l'unica che secondo me spiega
A meno che non si pensi ad un momento di completo rinvio Cilento
Di Mussolini L'Unità che secondo lei spiega il suo contegno nel Gran Consiglio
Mussolini Walter consiglio sapendo quello che vuol fare Scorza quello che vuol fare Farinacci quello che vuol fare grandi gliel'hanno detto tutti cosa vogliono fare
Grandi ha un lungo colloquio con Mussolini nel pomeriggio del ventidue luglio
Il ventidue luglio Mussolini ha visto anche il re
Il re sia pure sempre più tentennante
In qualche modo si è dichiarato disposto a dargli ancora
Qualche tempo
Udite udite
Per tentare di uscire la guerra
Quindi con buona pace dell'agiografia missina
Quando grandi Walter quando Mussolini Val Gran Consiglio del ventiquattro venticinque luglio del quarantatré non ci va
Ecco l'idea
Di onorare all'infinito il patto dolore coi tedeschi
E alla coscienza assolutamente tranquilla io qui non mi posso dilungare si potrebbe fare un lungo elenco dei tradimenti dei tedeschi a cominciare dal periodo in cui von Ribbentrop era ambasciatore a Londra
E cercava di fare l'accordo diretto con l'Inghilterra facendo passare per bellicista ed italiani
Quindi da questo punto di vista secondo me sta storia il patto d'onore bisogna proprio liquidarla eh
Ci va con la coscienza tranquilla ci va con l'idea di ottenere visto proprio questo Gran Consiglio si deve fare e che alla fine può tornare anche utile una sorta di voto di fiducia del Gran Consiglio alla sua persona per rafforzare la propria posizione nei confronti delle
E tentare
In qualche modo di uscire dalla guerra aveva già autorizzato lo stesso sedici luglio giorno del pronunciamento il suo sottosegretario agli Esteri Bastianini
Attentare un contatto con gli alleati
La mattina del venticinque luglio fa sapere all'ambasciatore giapponese che farà l'ennesimo passo energico subito il per convincerlo all'armistizio con la Russia ma tutto il senso della lettera è in realtà
Lo si capisce chiaramente
Nell'ultima frase altrimenti l'Italia non potrà che riconsiderare la propria posizione
Allora se Mussolini valga il Consiglio con l'idea di tentare in qualche modo di uscire dal conflitto se Mussolini valgono il Consiglio sapendo che la fiducia del re nei suoi confronti e traballante ma in qualche modo è stata confermata
Se Mussolini Walter al Consiglio escludendo a priori
Di diventare il luogo dei tedeschi
Disse io non sono Farinacci come dire
Non sono un cow l'alter no
A scuola spiega ante tale già trincea è chiaro perché Mussolini don far restare
I cosiddetti congiura
è chiaro perché Mussolini non lo può fare mettere ai voti l'ordine del giorno Scorza prima dell'ordine del giorno Grandi una cosa che Scorza
Che lasciava Scorza
Esterrefatto
Perché l'ordine del giorno Grandi che non era il suo ideale
E che By the Way come dicono gli inglesi era stato quasi neutralizzato c'è un momento quando la seduta riprende Mussolini ha ripreso in mano la situazione
E pensa di pilotare la con il ritiro di tutti gli ordini del giorno presentati ecco perché va a presentare l'ordine del giorno storto
Solo che poi scomparsa
Fa un intervento così intempestivo e così impolitico assorbita asse patti d'acciaio Ronie eccetera che quello per forza deve fare
Fatto votare quello perché ritiene
Che quello sia l'ordine del giorno che gli consenta ancora di rimediare
E infatti e concludo davvero prova a rimediare la mattina del venticinque fa il passo sull'ambasciatore giapponese che si è detto cerca disperatamente grandi per offrirgli il ministero degli Esteri
Chiede immediatamente udienza al re per farli approvare
La sua sostituzione
Ai dicasteri las la sua la propria di Mussolini ai dicasteri militari un passo che avrebbe consentito di dire in realtà comunque approvato le mie scelte
Perché questa è la prospettiva di Mussolini come sappiamo le cose andarono diversamente
Perché il re
E comprende benissimo
Che a quel punto veramente si è a un bivio irrevocabile
Di fronte ad un voto contrario a Mussolini del Gran Consiglio
Ossido istituisce Mussolini
O non lo si destituire a mai più grazie
Grazie professor Mellone adesso la parola Giuseppe Parlato sul giudizio di federazione sul fascismo dopo il venticinque luglio
Grazie presidente
Praticamente la storia continua l'amico Nello si è fermato al momento in cui i congiurati tra virgolette
Decidono il grande passo
E io proseguo subito dopo
Già perché due giorni dopo questo avvenimento
Federzoni e grandi si incontrano insieme con qualcun altro
Che non ci interessa in questo momento ai fini del nostro racconto
Per buttare giù una bozza
Del resoconto
Del Gran Consiglio
Come sappiamo il Gran Consiglio non ebbe un verbale sul momento
Mussolini non era particolarmente entusiasta
Nei verbali scritti
Sulle scialbo e quindi voleva assolutamente
Lasciare mano libera poi anche ad eventuali aggiustamenti di tiro
Che a caldo i due principali
Ecco mancava Bottai probabilmente ma insomma i principali esponenti
Dell'operazione si incontrano e anzi prima si scambiano i compiti fondamentalmente Federzoni forse ha detto avvento grandi tuo occupati dei tuoi interventi io redigo il testo generale dell'incontro
Questo l'ho arguito dal documento trovato nelle carte Federzoni
Perché c'è una strana anomalia
I due interventi Dino Grandi sono scritti su un'altra carta e con un'altra macchina da scrivere
Invece un'altra parte della documentazione riguarda tutto l'arco del Gran Consiglio meno
I due interventi di Dino Grandi
Quando si incontrano fanno un'operazione di
Unificazione
Dei vari pezzi e qui succede un fatto curioso
In archivio Federzoni
Il pezzo di Dino Grandi i due brani Dino Grandi sono abbondantemente cancellati
Cioè Federzoni rileggendo il testo dei due interventi di grandi probabilmente dice ma queste cose non le rette
Oppure come mi suggeriva nello stamattina queste cose le ho dette io
Dopo presto vedere la luce come documento utile per ricerche di studi superiori
Ma quello che ci interessa invece in questa sede e che da quel momento Federzoni incomincia quel lungo lavoro di rilettura
Del fascismo
Che si concluderà con la pubblicazione
Dell'Italia di ieri per la storia di domani del mille novecentosessantasette un mese dopo la sua scomparsa
E quindi un arco piuttosto cospicuo
Dal ventisette luglio quarantatré al sessantasette
Una con uguale Federzoni
Rilegge
In condizioni tra l'altro umane non facilissima
E lo diremo tra poco rilegge la storia del fascismo e soprattutto da un giudizio su se stesso
Su Mussolini
Ieri la relazione di Emilio Gentile ha suscitato molte domande su questo punto e giustamente le domande che si è posto gentile sono le domande che si possono porre a tutte le persone che erano nella situazione di Federzoni in quel frangente
Ci sono sei momenti queste varie stesure memorialistica e possono essere articolate in sei momenti l'appunto il resoconto della seduta del Gran Consiglio gli appunti di diario sono una settantina di capitoli redatti fra il settembre quarantatré giugno quarantaquattro
Il memoriale di difesa per l'Alta Corte scritto intorno al luglio del quarantaquattro
Gli articoli sull'Indipendente la nuova stampa
Che vanno tra il maggio e luglio quarantasei che riprendono ma in qualche caso modificano
Gli appunti di diario scritti dopo ordinatamente dopo il settembre quarantatré
Poi ci sono ecco tra l'altro questi articoli sull'Indipendente hanno a stampa si sarebbero dovuti trasformare in un volume
Le memorie di un condannato a morte che poi non fu pubblicato poi c'è un periodo piuttosto lungo
Di un decennio nel quale dice neanche quindicennio nel quale Federzoni cornucopia epistolare mente o con interviste o con articoli di giornale riprendendo i vari temi memoria distici precedenti che sono interventi in realtà estremamente utili sul voto quelle meno realistici lo vedremo qua in qualche in qualche occasione perché sono non finalizzati direttamente alla stampa e quindi sono più diretti e immediati e infine come abbiamo detto il volume
Sappiamo che Federzoni dopo il venticinque luglio codette del personale appoggio del Rey per cui a differenza di molti altri gerarchi poteva andarsene tranquillo a passeggiare per Roma in una di queste circostanze incontro Bardi che al quale raccontò le vicende del venticinque luglio Bardi food accordissimo con la posizione di Federzoni salvo poi a utilizzare questa confidenza in sede di processo da parte dei fascisti di Salò
E il nove settembre Federzoni va accetta l'invito dell'ambasciatore portoghese presso la Santa Sede e si trasferisce nel villino ai Parioli evitando l'arresto appunto da parte delle autorità della Repubblica sociale con la liberazione di Roma poi c'è il passaggio al Pontificio Collegio ucraino San Giosafat al Gianicolo quindi l'esilio in Portogallo o in Brasile il passaggio in Argentina con la propria identità finalmente nel febbraio quarantotto e infine tra marzo e i primi di aprile il ritorno in Portogallo nel cinquantuno il ritorno in Italia quindi voglio dire questo materiale memorialistica o viene fatto viene redatto da Federzoni in una condizione di obiettiva difficoltà
Intanto una difficoltà di colloquio con altri personaggi protagonisti dei Gran Consiglio si incontra e colloquia con pochissime persone grandi uno di questi per esempio ma non con gli altri
Qualche contatto con i Bottai ma voglio dire in maniera abbastanza sporadica nello da quanto risulta dalle lettere in archivio
E poi in una condizione di esilio che non è mai ovviamente una condizione faccio
I punti sui quali si articola la riflessione in raccordo il ricordo di federazioni sono diversi qui per una esigenza di tempo io cercherò di sintetizzare ma certamente il primo di questi punti e quello relativo al problema nazionalismo italiano qui è stato più volte affrontato il problema del nazionalismo
Per Federzoni diventa più io non sparo ripetere tutto quello che già benissimo abbiamo sentito in questo convegno ma l'accusa importante credo da dire e che per Federzoni
Il nazionalismo diventa
L'unico momento assolutamente presentabile in quel momento della sua vita
Cioè il nazionalismo diventa la difesa quindi del nazionalismo che opera Federzoni diventa essenziale per evitare che nella damnatio memoriae che si fa del fascismo venga coinvolto anche nazionalismo che è cosa diversa federazione
E che quindi va preservato da quella che già si profila nell'immediato post venticinque luglio l'attacco dell'antifascismo ovviamente contro il fascismo e tutto ciò che lo rappresenta
Di qui la necessità che le federazioni esprime in maniera netta nei primissimi nelle primissime settimane direi dopo il venticinque luglio
Di salvare il nazionalismo e quindi interviene a contestare alcune affermazioni
Di giornali nei quali lei nazionalismo italiano veniva assimilato a quello francese
E quindi veniva anche inserita l'etichetta di razzista Morra Siano bar anziano che invece nazionalismo italiano non voleva avverte sì perché interviene anche sul problema
Dei finanziamenti
Dei finanziamenti all'idea nazionale e interviene
Nei suoi scritti subito successivamente negli anni Cinquanta in una lettera a Attilio Tamaro che è stata pubblicata su Nuova Storia contemporanea da Andrea Ungari recentemente nella quale Federzoni ecco lì forse il ricordo di Jubilee gioca qualche scherzo nel senso che l'assenza di documentazione come si diceva prima non gli permette di essere puntuale nella ricostruzione della vicenda mi sostiene
Che i nazionalisti non hanno mai avuto un finanziamento dal siderurgici di Perrone salvo un certo periodo e qui c'è un discorso di data sbagliata probabilmente c'è una riduzione del contributo dei siderurgici all'idea nazionale
A quello che ci interessa adesso non è sapere se Federzoni aveva in quel momento
Le gli elementi per potere fare una ricostruzione storica esaustiva quello che ci interessa è capire per quale motivo lui interviene appunto sguainato la spada difendere nazionalismo
E la difesa dell'unica cosa che sostanzialmente gli rimane in qualche modo improponibile nell'immediato dopoguerra
La fusione con il fascismo la fusione del nazionalismo con fascismo è un altro elemento sul quale Federzoni si trova a disagio lo dice chiaramente
La fusione con il fascismo avviene nel mille novecentoventitré ma da parte di alcuni nazionalisti già si era chiesta prima e io mi ero opposto perché i due movimenti sono profondamente diversi
Perché nulla hanno a che vedere dal punto di vista ideologico nazionalismo
E fascismo
Ma soprattutto hanno obiettivi che vanno
Divergente do nel tempo e vedremo questa che quella parte Grey più importante di questi ricorsi
In realtà lui sostiene che la fusione tra nazionalismo fascismo fu un fallimento
I nazionalisti entrano fu un matrimonio d'interesse non d'amore è stato detto ieri in azionisti entrano perché ritengono di potere normalizzare il fascismo di poterlo rendere moderato di poter ancorare a una un forte basamento istituzionale
Questo fascismo che appare a tutti gli effetti eversivo
Questo non riesce perché il fascismo prosegue per la sua strada e
Il tentativo di normalizzare urlo sfugge poi di mano ai nazionalisti
La fusione avviene dice sempre Federzoni per evitare gli scontri tra nazionalisti e fascisti tra camicie nere camicie azzurre
Ma dice relazioni poi in fondo di scontri sono continuati all'interno del pianeta non è che ci abbiamo guadagnato molto
Quello che invece è grave e ieri lo ricordava Gentile dice Federzoni e che in realtà il fascismo funge da calamita nei confronti dei nazionalisti
Alcuni nazionalisti che erano sicuramente per uno Stato legalitario monarchico
Lontani da tenda da tentazioni eversive nel momento dopo la fusione vengono attratti economiche fa Federzoni sono quello di Forge Davanzati
E di Alfredo Rocco per motivi diversi con diciamo intenti anche diversi ma lui dice
Non siamo stati noi a portare il fascismo dalla parte della legalità istituzionale è stato il fascismo a portarci apportare alcuni di noi
Verso l'eversione e verso l'estremismo
La mia formazione nazionalistica aggiungeva Federzoni Minghi Nava ad accettare un governo forte ma rigorosamente costituzionale legalitaria ecco perché la marcia su Roma Pedersoli dice io non l'ho fatta la marcia su Roma e non è una battuta
Umoristica persone era già a Roma quindi non poteva fare la marcia su Roma non è quello il punto a cui non era fascista
Non era sciarpa Littoria non aveva fatto parte dell'adunata del di Sansepolcro quindi lui non è in quel momento il ventotto ottobre l'uno nei fascista
Lui è un azionista che fa da trait d'union fra la decisione della corona di rifiutare lo stato d'assedio e Mussolini sulle barricate al quale lui telefona il ventotto ottobre spesso per comunicargli
Che la parità è vinta
Ma è finita dice Federzoni chiaramente sul nome di Orlando
Che era l'accordo che Federzoni aveva fatto con Mussolini pochi giorni prima appena Mussolini si rende conto che la parità ed in terre non firmerà allo stato d'assedio
Per telefono dice Federzoni sì ma sia chiaro si fa un'operazione tutta di destra lasciamo pure Orlando
E pone la candidatura per la successione a fatta
Di qui
Il primo vulnus secondo Federzoni col quale appare quale appare dalla dalle memorie ad un progetto costituzionale autoritario ma legalitario monarchico fatto appunto da Mussolini
Ovviamente il periodo del ministero degli interni dell'interno è certamente uno dei periodi più importanti in questo contesto non soltanto perché si inserisce nel dibattito fra Federazione Farinacci
E cioè fra l'ala estremista ma direi non io non farei una distinzione qui tra falchi e colombe come è stato fatto non in questa sede per fortuna ma è stato fatto in altre sedi
Qui è un problema di progettualità politica Gentile che
L'aveva perfettamente ragione come ha ha detto anche nello poc'anzi il problema è che Federzoni nona un progetto di rivoluzione nazionale sociale
Non ha un progetto di eversione totale dello Stato liberale ma di correzione in senso autoritario e temporaneo
Dello stato liberale
Di qui la necessità delle leggi cosiddette liberticide i cosiddette lo mette Federzoni ovviamente nella memoria la ratio di queste leggi spiega Federzoni è ben altra e lo ricordava anche questo ieri Emilio Gentile
La legge sul prefetto per arginare i poteri dei ras locali
Il podestà per evitare che all'interno delle amministrazioni comunali vengano spinte di carattere eversivo marcia su Roma era stata era passata da poco tempo
I provvedimenti alla stampa ma dice redazioni
Abbiamo finalmente abolito la figura ambigua del gerente responsabile sotto la cui ombra si sono fatti i danni terribili per la stampa dopo l'
Come te non direttore responsabile effettivo non soltanto una testa di legno che pagasse e l'altro potesse poi dice poi in effetti va detta una cosa
Dopo l'approvazione di questa legge sono stati molto più i giornali fascisti ad essere perseguitati può essere colpiti da questi provvedimenti piuttosto che i giornali antifascisti
è vero anche che i giornali antifascisti cominciavano a scarseggiare in quel periodo quindi la proporzione forse non si può fare però è interessante che voi
Dica questo perché da un po'l'indirizzo alla propria iniziativa
L'uscita di Federzoni dal ministero del dal Ministro dei dal ministero dell'interno e un'uscita
è un'uscita strana
La mattina vengono approvati in Gran Consiglio le leggi liberticide
Le leggi sulla
Revisione dei passaporti per l'estro annullamento di quelli già rilasciati sanzioni per i responsabili complici di espatrio clandestino revoca delle già dell'agire Enza di tutte le pubblicazioni di opposizione scioglimento di tutti i partiti contrari regime istituzione del confino di polizia perché tenta di sovvertire lo Stato
Istituzione del servizio d'investigazione politica presso certi ciascun comando di regione della milizia
Non è roba da poco cioè sono leggi che danno
Il segnale di una evoluzione nel corso del regime fascista
Il pomeriggio Federzoni si dimette
Io non credo sulla base della documentazione che ho visto e sulla base della
Letteratura storiografica sull'argomento non credo che Federzoni si sia dimesso perché contrario a queste leggi che poi nella memorialistica Unter altro difende dicendo io ho dovuto a situazioni eccezionali operare con mezzi eccezionali quindi non la rinnega quindi inutile attribuirgli un rinnega mento che lui non manifesta ecco
C'è piuttosto un altro problema
E sono di attentati che vengono fatti in quel periodo contro Mussolini
Dal ventotto che suscitano la polemica degli intransigenti i quali dicono Bevere degli attentati a Mussolini guarda caso c'è da fare cioè persone che interni
Quindi voi non è in grado di porre rimedio a questo fenomeno oppure oppure in qualche modo è connivente di fronte a questo dilemma Federzoni preferisce chiudere la partita con il ministero dell'Interno dando le dimissioni nel pomeriggio
Del stessa seduta del Gran Consiglio il cinque novembre ventisei e viene trasferito alle colonie
Io per esigenze di tempo salterei discorso colonie perché Nieri entra di meno in questo filo conduttore che sto cercando di proporvi e passerà invece alla presidenza del Senato che sotto questo aspetto è utile per capire
Che siamo già in una fase nella quale
I nodi vengono in qualche modo al pettine anche per sei persone
Nell'anno critico del decennale scrive Federzoni nelle memorie Mussolini aveva ormai mietuto il successo quasi in tutti i campi della vita interna del Paese
Riassestamento dei servizi pubblici ottime riforme amministrative annessione di Fiume attuazione sia pure soltanto formale dell'ordinamento corporativo intrapreso piano di grandiose bonifiche agrarie conciliazione con la Chiesa
Non mi sembra che sia
L'affermazione di un pentito questa è del in tema di dittature è un Celestino uno di questi appunti di diario che Federzoni scriveva ed è ed è evidente la fine del quarantatré
C'è quindi un blocco
Il primo decennio del regime sul quale Federzoni nonna ripensamenti critici
Ed è il periodo nel quale maggiormente e sottolineato il suo impegno istituzionale
E dopo il trentadue che cominciano i problemi
Nel ventisei aveva ancora detto ancora pronunciato un duro discorso e lo ricorda nelle memorie sensali negarlo minimamente aveva pronunciato una scusate una le ha mandato una lettera a Mussolini dopo un discorso da lui pronunciato in difesa dell'Alto Adige contro le mine Pan germanistica e le per le Italian Shoes
E scrive adduce una sincera Lettera nella quale mette a confronto le viltà di Luzzatti e di Orlando dei primi vent'anni del secolo e la dignità con la quale oggi si tratta la politica estera
Il periodo successivo fornisce caratterizzato dalla rottura
Ma la rottura non è in
Tanto il prevalere degli intransigenti ricordiamoci che Farinacci se ne va via prima da segretario del partito di quanto se ne vada Pedersoli da ministro degli interni
Quanto alla rottura
Dell'equilibrio dialettico
La diarchia sulla quale si reggeva e sulla quale per perfettamente era d'accordo Federzoni si va spezzando o comunque si va incrinando giorno dopo giorno con una lenta progressiva usura
Che certamente ha come regista
Lara estremiste intransigente del partito con un Mussolini che come al solito media ma senza mai prendere le difese nette da una parte e dall'altra
Peraltro mi ricorda
Il rifiuto di
Cacciare sa di cacciare Sforza
Dal Senato
Quando glielo chiede
Perrone Compagni
Uomo di punta della disperata di Firenze
Persone non ci sta e si appella e si trincera dietro precise coordinate costituzionali
Il rifiuto della progressiva fascisti trazione del Cerved Senato
E poi il problema
Del doppio maresciallo ATO dell'impero
A a è imitazione di Hitler Mussolini dopo la guerra d'Etiopia è convinto di essere un grande stratega e a imitazione disattende ad assumere in pieno le cariche di comandante delle forze armate allora vuole una una carica in più non è chiaro De Felice lo spiega con molta attenzione molta cura non è chiaro che se la l'iniziativa sia partita direttamente da Mussolini certamente partita dall'ambiente estremista del partito
Il re si offende
Se non ci fosse una situazione internazionale precario non firmerei questa legge si offende per l'equiparazione evidentemente
Federzoni interpreta tutta questa operazione è soprattutto alla gazzarra che succede al Senato quando i deputati fascisti entrano al Senato per imporre a Federzoni
L'approvazione per acclamazione della legge sullo doppio maresciallo atto e federazioni pignolo dice non nominiamo una commissione nomina una commissione con con dei fascisti che urlano gridando Arriva il Senato fascista Starace si sgola
E se ne sono no adesso nominiamo una commissione si riunisce sia finita subito hanno fatto aspettare i fascisti tu quanti per due ore alla fine la commissione ha deciso
Il pubblico
Sì esattamente sperimentati Castrense si sino alle lì Luís a evidente la
Certezza che si sta rompendo e proprio l'equilibro della via Appia e proprio in un caso del primo maresciallo dell'Impero
Federzoni non lo dice perché non ha elementi documentari per dirlo lo dice De Felice
E il primo tentativo e il primo assaggio
Per procedere ad una revisione costituzionale radicale da parte del fascismo
Una revisione della quale il peso del sovrano indubbiamente sia inferiore
Il peso dell'esecutivo sia ulteriormente ha cresciuto il peso delle potere legislativo ridotto ad una serie di commissioni come quelle che appunto saranno istituite già al Senato dopo il mille novecento
E trentasei e alla Camera con l'istituzione della Camera dei fasci e delle corporazioni che funziona come un agglomerato di commissioni parlamentari
Quindi
Il proprio maresciallo ATO è in realtà il primo tentativo ha ragione Federzoni a preoccuparsi e il primo tentativo per fascistizzando in Senato per demolire quella certezza costituzionale sulla quale Federzoni basa la propria adesione al fascismo
Poi ricordiamo anche per sopra mercato la riforma dell'ordinamento militare l'avvento di Baistrocchi a sottosegretario alla guerra la fine del periodo tutto sommato vetero liberale con Gazzera De Giorgi e gli altri
Con Baistrocchi
Il fascismo entra nell'esercito come disse appena nominato e Federzoni attribuì poi
Il fallimento
O comunque certe incapacità dell'esercito durante la guerra a quella fascisti Zazzera una voluta da Palestro
Le corporazioni l'ho trovato un elemento di un certo interesse
A proposito dell'istituzione delle ventidue corporazioni trentaquattro
In una delle memorie
Perso il non avrebbe nessun motivo per vantarsene tutto sommato
Allo stato attuale non è neanche politicamente corretto quindi possiamo crederci tranquillamente sostiene di essere stato lui e io sono convinto che questo sia vero
A non volere un sistema corporativo a base elettorale
In Gran Consiglio riprende la parola perché c'erano alcuni io posso immaginare in Gran Consiglio personaggi come Rossoni Cereti non c'era ancora ma appunto i rappresentanti sindacali avrebbero sicuramente insistito per l'elezione
Grezza dei membri delle corporazioni situazione dice no
Ma abbiamo fatto tutta questa fatica sono vent'anni no non erano vent'anni ma sono erano da dozzina danni che il fascismo insiste per l'abolizione dei sistemi elettorali a livello politico ed adesso dobbiamo reintrodurlo
All'interno delle strutture di carattere economico dove poi non riusciremo a controllarle e quelle diventeranno la vera camera il Consiglio nazionale delle corporazioni diventerà la vera
Camera legislativa intendiamoci Federzoni non diceva delle delle cose particolarmente strane Luigi Razza nel mille novecentotrentatré nel dicembre trentatré alla conclusione
Del Consiglio nazionale le corporazioni propone la trasformazione della Camera dei deputati con il Consiglio nazionale delle corporazioni a base elettiva
Dei coproduttori e dei consumatori quindi voglio dire reazioni coglieva nel segno il pericolo di una
Corporativi Zazie ione del sistema legislativo esisteva
Ma soprattutto quello che relazioni paventa
Stoppando come si dice oggi questa operazione delle corporazioni e l'avvento o l'aumento di potere del fascismo di sinistra
Che lui individua già in queste memorialistica come
Il vero pericolo del fascismo
E cioè col fascismo rivoluzionario col fascismo che mira ad una rigenerazione morale degli italiani alla creazione dell'Italia non nuovo a prospettive di carattere socialisti COO
A breve o a medio o lungo termine ecco di fronte a tutto questo per le azioni non si riconosce
In questo in questo fascismo
E quando il presidente del il podestà di Bologna Facchini nel mille novecentoquarantatré o quarantaquattro verrà ucciso dei partigiani
Qui scopre che questi partigiani sono tre studenti universitari
E e commenta in uno di questi memoriali questi appunti memorialistica sì beh
Le abbiamo il allevati bene i ragazzi dei buffoni facendo loro leggere i testi rivoluzionari e parlando loro di rivoluzione sociale adesso a Mazzone federale di Bologna
Ovviamente l'altro aspetto su quale mi dilungo pochissimo e quello della questione razziale
C'è un fatto devo dire
Abbastanza strano
Si parla poco
Di questione razziale
Nelle carte di Federzoni successive venticinque luglio
Ci sono degli accenni molto nella memoriale dell'Alta Corte molto asettici
Quasi un discorso en passant se ne parla di più intorno al mille novecentosessantadue quando esce il libro di De Felice
La storia degli ebrei sotto il fascismo allora Federzoni legge una recensione di Bruno Gatta sul Gazzettino di Venezia non è d'accordo scrive una lettera che viene pubblicata sul Gazzettino e questa è certamente quale per importante
Della quale lettera poi deferisce terrà conto nel volume Mussolini quando tratterà delle leggi razziali aggiungerà che l'azione di Federzoni non c'è stato soltanto un opposizione di Balbo l'azione di ferro o di De Vecchi Todi debbono scusate l'azione di Baldini Federzoni è stata utile per allargare
I discriminati mettendoci dentro appunto i militari
Ma è un discorso così abbastanza circoscritto non non si parla molto di leggi razziali
La guerra proclamata il dieci giugno comuni prima la guerra d'Etiopia trovano Federzoni contraria
Sono in raccordo con il piano la Palomar non è d'accordo con l'operazione fatta da Mussolini per spingere per la guerra
Per quanto riguarda il dieci giugno ugualmente mi comunica a Mussolini suo pieno di senso nei confronti del conflitto
Poi c'è il venticinque luglio su quale già ha intrattenuto molto bene
Paolo nello sul venticinque luglio in specifico c'è pochissimo nella documentazione memorialistica c'è solo un durissimo attacco Scorza
Un durissimo attacco scorsa dicendo nel quale si dice Scorza ha voluto a tutti i costi
Presentare il suo ordine del giorno era taciturno nella prima parte della seduta era in panta espone gente della sua della seconda dopo il venticinque luglio si è messo a disposizione del re quando a Salò l'hanno chiamato per testimoniare al processo contro i traditori del venticinque luglio
Ci ha messo su come si suol dire comunemente il carico da undici facendo l'ingenuo a
A inguaiato ulteriormente i cinque poi che sono stati fucilati i sei di cui cinque fucilato
E non è voglio dire in giudizio che esce di scorza come si può evincere non è certamente positivo né politicamente né umanamente né moralmente
Mi avvio alla conclusione ma vorrei chiederle una brevissima ulteriore supplemento di di pazienza per due punti che mi sembrano invece centrali
Per abbia una conclusione
Il giudizio sul fascismo che noi abbiamo molto sommariamente visto poi
Se usciranno gli atti sicuramente sarà un pochino più denso il racconto
Il giudizio sul fascismo non può essere completo se non aggiungiamo a questi elementi altri due a mio avviso in enti fondamentali
Il giudizio sulla Repubblica sociale e il giudizio sull'antifascismo
Perché soprattutto sul secondo a mio avviso si gioca il giudizio di Federzoni sul fascismo
Per quanto riguarda la Repubblica sociale io credo che
Per Federzoni
Dal punto di vista come posso dire
Della propria difesa
E della propria personale
Auto assoluzione
Sì è stata fondamentale
Cioè la presenza della Repubblica sociale legittima Federzoni a fare questo esattamente questo discorso
Allora avevo ragione io
Che quel fascismo di sinistra che quel fascismo rivoluzionario che quel fascismo con simpatie socialiste e rivoluzionarie che ci veniva proposto
Lei buffone i sindacati dei giornali dallo stesso Mussolini un giorno sì e l'altro magari no però insomma con un colpo al cerchio l'altro la botte
Avevamo ragione noi allora che quel fascismo avrebbe portato alla violenza aveva portato all'alleanza a critica con la Germania avrebbe portato la guerra civile in Italia
Solo che cosa rappresenta
Rappresenta
L'inveramento del fascismo di sinistra
E cioè l'arrivo a conclusione di un processo sbagliato per Federzoni
Di un processo nel quale in luogo di una dittatura tempo
Si instaura una rivoluzione permanente
Un processo nel quale invece di uno Stato autoritario dittatoriale magari anche emerge uno Stato totalitario
Un processo nel quale
In luogo del recupero delle certezze costituzionali abbiamo le velleità di un uomo nuovo che non è mai arrivato
Quindi queste velleità operai spighe
Questa ricerca di una soluzione di una rottura della diarchia in favore di tendenza a evitare pubblicano i socialisti che ha questa polemica antiborghese che caratterizza l'ultimo fascismo ATER Federzoni il punto d'arrivo di conclusione nella Repubblica sociale italiana
E costituisce questo una indiretta conferma della bontà
Delle sue scelte dei delle sue perplessità delle specie voi dissensi
Ovviamente qui non sto a dire tutte le volte che Pederzoli entra nel merito e sono tantissime sul nel merito dell'R sei
Si contesta barra Q arriva recupero del Risorgimento su questo Federzoni è furibondo Risorgimento non si tocca adesso non può prende solo anche Salò
Si è preso il fascismo se vuole prendere anche Risorgimento
Ma quello che più dà fastidio Federzoni è il fatto che Mussolini cerchi l'alleanza con gli antifascisti a Salò
Cerchi rapporti con Bombaci cerchi di allargare il quadro di azione del fascismo repubblicano allargando la sinistra a quegli antifascisti contro i quali lui aveva firmato aveva fatto le leggi liberticide
E allora dice dice
Federzoni non sono io allora che rinnegò il fascismo e Luigi e Mussolini che sta rinnegando il fascismo io ne salvò metà
Io salvo mezzo fascismo senza problemi sull'altra metà o delle difficoltà
Ma se Mussolini chiama gli antifascisti a collaborare con il suo Governo di Salò insieme con i tedeschi allora in cui che rinnega il proprio passato non io e Lou traditore non io
Salva Gentile e questo è una bellissima pagina della delle memorie di Federzoni
Nel giorno dell'assassinio due giorni
Ma non certamente soltanto come scritto d'occasione Federzoni fa un paio di paginette su Gentile
E viene fuori un bellissimo Gentile
Ma viene fuori chi viene fuori Gentile ministro del primo decennio viene fuori la riforma scolastica gentile che come
Le altre
Riforme e le altre leggi del primo fascismo lo trovano perfettamente consenziente
Quello successivo dice Federzoni con molta tristezza non è colpa di Gentile e Mussolini che incluse Gentile nelle vittime dell'antifascismo
Così il filosofo nominato presidente della Ca'de militaria fu inserito di viva forza nel nuovo caotico e pericolante sistema della Repubblica sociale non era esattamente così
Gentile ci andò a Salò convinto non spinto viva forza
Che avesse delle perplessità delle riluttanza e credo che sia fuor di dubbio e lo hanno dimostrato diversi studi ma certamente non c'è andato a viva forza l'ultimo punto poi concludo e quello dell'antifascismo quindici forse un po'delicato
Perché Federzoni si sente e l'abbiamo sentito da Paolo nello e non solo loro
Grandi Bottai diciamo i leader di questa operazione si sentono giustamente coloro i quali hanno ribaltato il regime
Forse volevano fare qualche altra cosa
Nello ci ha spiegato che non era un'operazione contro il fascismo contro Mussolini
è un'operazione di
Cesello ma è in quel momento forse è un po'difficile da capire un'operazione del genere di fatto il loro pronunciamento a suscitare terminato la crisi del regime
E dice Federzoni
Dopo di che
Invece di essermi grati
O esserci grati
L'antifascismo risponde con l'Alta Corte ex questa è troppo signore
Cioè io ho fatto abbiamo giocato messo in gioco le nostre vite abbiamo messo in gioco le nostre reputazione ci siamo fatti prendere per traditori da mezza Italia
E l'antifascismo che invece di non dico darci una croce di cavaliere ma perlomeno riconoscere questo ruolo
Dall'ergastolo cioè dalla condanna a morte sostanzialmente
A molti di questi
E allora dice
Poi chi ce lo sta dicendo dice il ragazzo
Ce lo stanno dicendo quegli antifascisti storici
Che sono i principali responsabili dell'avvento del fascismo al potere perché dice Federzoni
Ovviamente voglio dire sono ricostruzioni che fa vedere zone a caldo adesso non non sto dando delle enunciazione di carattere storiografico vorrei vorrei chiarirlo ecco
Se le zone dice i socialisti
Gli estremisti di sinistra sono quelle che hanno iniziato il periodo la violenza tra il venti
E il ventuno
Al quale hanno abbiamo risposto noi sempre pronti e loro camicie nere
Ma loro hanno cominciato e poi aggiunge Federzoni
Parliamo dei migliori tra questi antifascisti popolari
Ma le responsabilità dei popolari sono enormi lo dice in una lettera all'ambasciatore del Portogallo
Di cui adesso mi sfugge il nome ma insomma quello che poi loro
Far riparare prima in Portogallo poi Brasile
Popolari hanno rifiutato di guidare il governo del ventuno
E avrebbero potuto farlo hanno votato i pieni poteri a Mussolini hanno partecipato al Governo Mussolini e poi sono andati a fare l'Aventino tre scelte sbagliate
E poi soprattutto questi antifascisti dice Federzoni
Fanno un'operazione pesantemente negativa
Siamo tre a tre mesi prima della liberazione di Roma
E Federzoni attacca Adolfo Omodeo
Dice questi antifascisti anglofilia
Fino all'otto settembre si auguravano che l'Italia perdesse la guerra
Beh un conto e di cercare di abbattere il fascismo un conto è cercare di affossare la patria
Fino all'otto settembre se fossero stati patrioti avrebbero dovuto come ho fatto io pur non essendo d'accordo con la guerra fare il tifo per la propria nazione
Questo dice Federzoni è un brutto segnale
Perché questi non sono poi legittimati a rappresentare nel domani una rinnovata unità nazionale
Perché questi hanno preferito la morte della patria oggi si direbbe no la distruzione della parte purché il fascismo potesse concludersi
Il giudizio su questi anni e quindi necessariamente amaro
è una realtà Federzoni si rende conto una e quarantacinque si fa pochissimi fusioni a mio avviso si rende conto che quel mondo che era già finito sostanzialmente alla fine degli anni Venti quel mondo liberale
Autoritario legalitario non può più ritornare
La restaurazione antifascista non è in realtà una restaurazione qualche cosa d'altro
E mi se ne rende conto subito
è un pezzo d'Italia che evidentemente per lui non c'è più
E vorrei sotto questo punto di vista concludere con una frase di Federzoni che mi sembra estremamente utile per comprendere tutto questo nostro discorso questa Italia vera già nostra dei nostri vecchi per la quale a mezzo lo secolo scorso erano morti eroicamente il sacerdote Tazzoli
E il socialista Pisacane e nel cui amore la prima guerra mondiale aveva riconciliato per una concorde opera Filippo Meda e Leonida Bissolati non esisteva più
Il fascismo aveva voluto ucciderla per prenderne il posto nel cuore degli italiani e solleva rinnegato il passato con la pretesa puerile di tutto rinnovare le idealità e gli statuti indirizzi mentali e il costume
Aveva cercato di far dimenticare il Risorgimento e tentato di cancellare la dalla storia una sommaria condanna per mediocrità di idee di opere il primo ottant'anni di unità nazionale
Per il presente e per l'avvenire esso aveva parlato di rivoluzione anziché di patria