"Ho visto un re. Ma chi parla di me? Che TV per i senza potere?" dibattito facente parte di "Più società fa bene allo Stato" ciclo di incontri promossi dalla Compagnia delle Opere, in collaborazione con Club Santa Chiara, organizzato nell'ambito della XIX edizione del Meeting per l'amicizia tra i popoli "La vita non e' sogno" promosso da Comunione e Liberazione (Rimini, Quartiere Fieristico 23-29 agosto 1998)

Ho visto un re
Ma chi parla di me
Quale tv per i senza potere
L'incontro di questo pomeriggio organizzato dalla Compagnia delle opere in collaborazione con il Club Santa Chiara
è una occasione interessantissima
Per comprendere quali cambiamenti
La televisione questo mezzo così
Importante nel senso di invasivo e nei quasi necessario della nostra vita
Sul piano e il prossimo periodo
L'importanza anche di questo incontro è datata gli ospiti che abbiamo tra noi
Che ringrazio a nome degli organizzatori moltissimo
Per essere intervenuti
L'inizio elencare partire dal dal fondo per dare un ordine Gad Lerner
Che
Mi pare tornerà a ripresentare la trasmissione di informazioni Pinocchio e tra l'altro proprio ieri via esausto esordito con una sorta di anteprima parlando dei bombardamenti recenti in Sudan in Afghanistan
Poi il dottor Maurizio Carlotti amministratore delegato di Mediaset
Con calore accogliamo Carlotti anche per il suo recente arrivo dall'esperienza di Telecinco e da poco nominato amministratore delegato di Mediaset e forse questa è una delle prime ecco comparizioni con un pubblico in un in un dibattito
E poi il Presidente della RAI Radiotelevisione italiana Roberto Zaccaria
Siamo molto onorati di avere tra noi e in ultimo presentando anche la sua funzione il giornalista e conduttore televisivo Alan Friedman
Come ricorderete conduttore di Maastricht Italia e di altri programmi interventi lo proprio lui ci guiderà attraverso un dialogo con i nostri relatori e anche fosse possibilmente interloquendo con con voi
Nella navigazione verso la tv dei prossimi anni e forse anche del prossimo quelle Periodo nel titolo abbiamo citato Ho visto un re che deriva da una canzone che amiamo molto e vorremmo che si parlasse proprio anche dell'impatto della società non solo della trasformazione delle aziende
Non solo della trasformazione delle tecnologie ma di questo connessione inevitabile che c'è con la vita della gente della società ed è la persona la palla Friedman grazie
Grazie buonasera a tutti stasera vogliamo approfittare della presenza di
Cioè amici colleghi che occupano ruoli di grande importanza nella televisione italiana e anche per la grandezza dei loro attività anche la tradizione europea e volevo parlare
Proprio della del futuro della tv ma non soltanto come è stato detto in tema di tecnologia cioè la tecnologia è importante e io chiederò a tutti i nostri quell'attore stasera di almeno fare un accenno a quale aspetto dalla televisione cambierà di più
Grazie al evoluzione nella tecnologia che fra l'altro pensate un po'già questo Natale diversi Paesi d'Occidente sarà in vendita il televisore internet professor compiuto browser cioè tutto insieme ha un costo Formenti è troppo elevato ma scenderà nei prossimi anni quindi stiamo assistendo a un momento di svolta nella tecnologia che arriverà anche al consumatore ma il futuro della televisione non è soltanto la questione
Della televisione digitale satellitare nuova tecnologia e anche una questione di scelta più scelta più concorrenza per il consumatore e vorrei che nostro elettore cavano soprattutto di chi consuma chi guarda la tv
Ovviamente al di là della della tecnologia c'è la questione
Che si trova in questo titoli stasera ho visto uno rema chi parla di me cioè chi cura l'interesse dei più deboli
Chi cura l'interesse del telespettatore stante Giata
Dove troveremo spazio da latte cuciono Twist zona listone alla televisione
Tematica
Per l'interesse di nicchia
è qual è il ruolo del servizio pubblico in questo momento va in questo momento di svolta
E il servizio pubblico che trasmetti felicemente dovrebbe essere della RAI ma chiederemo anche Mediaset che vuol dire poco servizio pubblico dalla televisione commerciale
Quindi con Carlotti della mediazione tesa a capire alla RAI parleremo di queste cose con Gad Lerner io sono contento di avere il mio amico Gad qui con noi stasera per anche offrire un po'rivisto da conduttori da giornalista
Di questo momento importante questo momento di svolta chiederò a ogni relatore di parlare per circa una diecina al massimo la quindicina di minuti dopodiché e andremo l'ordine altre vette ecco e dopodiché
Faremo un pori domanda e risposta se c'è un microfono qui è qualcuno volete intervenire nel pubblico avremo un spazio limitato ma a me piace coinvolgervi quindi si può alzare la mano e vedremo se abbiamo la possibilità di anche sentire qualche domanda da voi
Cominciamo subito quindi con chip calotte Maurizio Carlotti amministratore delegato dalla Mediaset
Lo
Sì devo dire lo dico veramente sinceramente
Che esordisco volentieri come amministratore delegato di Mediaset qui al meeting
Perché ricordo
Ormai sono da più di quattro anni che stavo fuori d'Italia che il meeting zona franca dove ci si può esprimere con un grado di libertà tradizionalmente più più ampio che non altre riunioni del genere che sono solite organizzarsi nell'estate italiana posto cioè il meeting più adatto ai dubbi che le certezze il tema di oggi credo che sia fortemente un tema insidiato da dubbi che tutti noi che lavoriamo professionalmente nella televisione avvertiamo in una fase di trapasso
Vorrei anche pregarvi di tener conto che sono probabilmente più influenzato dagli ultimi quattro anni di esperienze spagnole che non da una conoscenza aggiornata della situazione italiana quindi vi prego di non attribuirmi involontariamente alcuni Machiavelli ci pensieri alla situazione italiana perché non è così mi sforzerò di fare un ragionamento di carattere generale giacché i problemi italiani non sono molto diversi da quelli che si vivono per la televisione pubblica e privata in altri Paesi d'Europa
Io l'esigenza di fare un paio di premesse prima di sviluppare una tesi che sono certo vi potrà interessare la prima premessa e che pure essendo certa o che la televisione è al centro di questa rivoluzione tecnologica che conosciamo come rivoluzione digitale convergenza digitale processo per il quale apparati con i quali siamo ormai in confidenza
Come il telefono la televisione altri su con i quali siamo meno in confidenza ma che sono altrettanto diffusi ormai come il personal computer
I microfoni Mimmo Chocolat rituali ne faranno
Questi apparati tendono a convergere in un unico strumento che con tutta probabilità sarà uno schermo televisivo e assomiglierà perciò un televisore
Questo nuovo Centauro tecnologico
Non potrà essere sic et simpliciter definito televisione perché continua ad esserci una grande differenza tra alcuni contenuti ed altri contenuti che verranno veicolati da questo schermo credo cioè che quanto noi abitualmente consideriamo televisione cioè quei contenuti di programmazione più prossimi all'intrattenimento di carattere generale
Molto legati all'attualità spesso indiretta siano sostanzialmente ancorché non sembri ma siano sostanzialmente riversi da un'informazione personale non di massa più legata al mondo del business
Più del negozi un che non dell'otium che sono internet la trasmissione di dati e tutte le altre poderosi stime rivoluzioni che si stanno affacciando attenzione quindi e questa è la prima premessa a non confondere televisione con televisore con questa nuova dimensione della dello schermo televisivo attraverso il quale si realizzerà la convergenza digitale
La seconda premessa che mi sembra doveroso fare che io esprimo un punto di vista assolutamente soggettivo che il punto di vista di un'impresa di un'impresa che opera nel mercato
Orbene l'impresa non è l'unica maniera di organizzare risorse economiche tecnologiche umane intorno ad alcuni obiettivi e per il raggiungimento di alcuni Fini ci sono altre forme di organizzazione che adempiono
Ai medesimi o similari obiettivi che sono associazionismo che sono club fondazioni cooperative l'impresa
Ha il suo tratto caratteristico nel fatto che opera in un mercato con un obiettivo principale che il l'utile l'utile economico
Questo non esaurisce tutte le sue funzioni ma certamente ne rappresenta la principale
Questo punto di vista evidentemente condiziona la la mia analisi perché evidentemente l'analisi di un operatore che opera per raggiungere un obiettivo prima che altri fatte queste due premesse
Cerco di delineare brevemente la tesi sulla quale mi vorrei esercitare la principale conseguenza della rivoluzione digitale
E della compressione digitale termine tecnico di difficile esplicazione in qualche minuto
Fondamentalmente la possibilità Del Piero quando dice tramite conclusioni spiega la gente che vuol dire per compressione la compressore significa che nel nel nello spettro radio elettrico nel nel nel nell'Iowa e nell'aria oggi c'è una determinata possibilità ritrasmettere dei segnali televisivi
Con la trasformazione digitale la medesima ampiezza di banda permetterà l'emissione di molti più programmi televisivi quindi la la conseguenza pratica che qui in questa sede voglio sottolineare è che ci sarà un enorme possibilità di moltiplicazione dei soggetti Missori
Non solo ma questa stessa tecnologia digitale si può applicare al cavo telefonico
Attraverso il satellite o attraverso le stesse antenne che avete collocato in questo momento sui tetti delle vostre case che in questo momento funzionano in maniera analogica cioè occupando una certa ampiezza della banda e che tra qualche anno occupando un'ampiezza molto più ridotto
Potrà moltiplicare l'offerta
Questa possibilità di avere molti più canali di televisioni sta già determinando l'Offerta di uno notevole numero di nuove offerte televisive ecco qui io uso sempre una vertenza
Sono talmente variegate le possibilità che io prudentemente preferisco parlare di nuove forme di televisione e naturalmente a queste nuove forme di televisione aggiungerei
Quegli altri servizi più o meno interattivi a cui mi riferivo in precedenza quando a tiravo la vostra attenzione a non confondere televisore con televisione ma anche rimanendo nel campo della televisione è fuor di dubbio che ci sarà una moltiplicazione di offerti
La caratteristica principale di queste offerti che io non sono capace né di prevedere né di definire sarà pur sempre che saranno fondamentalmente offerte appagamento
La novità è che le nuove forme di televisione introducono una nuova apertura nella struttura economica della televisione
E cioè una nuova fonte di finanziamento della programmazione della televisione perché saranno le risorse che le famiglie saranno disposte a spendere per potersi abbonare questi servizi
Ora
La possibilità di a vere un gran numero di un numero molto maggiore di offerte televisive determina la conseguenza che a mio avviso la conseguenza fondamentale da analizzare
è finita lei era de la televisione
Noi conosciamo la televisione in Europa soprattutto come monopolio pubblico la televisione in Europa è nata dopo la in quasi tutta Oropa dopo la fine della prima della seconda guerra mondiale ed è stata per un trentennio
A seconda dei Paesi comunque in quasi tutti i Paesi un monopolio pubblico tanto che si diceva la detto latte revisione l'ho visto in televisione lavora in televisione cioè non c'era nessuna differenza
Per il fatto che la televisione era una ed era per di più pubblica
Con l'arrivo della televisione commerciale abbiamo avuto la percezione che qualcosa stesse cambiando ma ci siamo limitati a constatare che invece che esserci uno o due canali o trenta
Ce n'erano quattro cinque dieci quindici venti ed è passato in secondo grado un aspetto che invece è molto più rilevante era già allora molto più rilevante e cioè che si affacciava una nuova forma di televisione distinta dal servizio pubblico televisivo quasi sempre garantito da un ente pubblico di televisione
Perché nascevano delle imprese
Delle imprese che avevano un altro obiettivo avevano l'obiettivo di stare sul mercato e difendere non tanto di adempiere a una missione diretta di servizio pubblico
Ma di adempiere a un altro servizio che è un servizio a tutte le imprese che si annunciano vendendo la pubblicità che era l'unica risorsa economica con la quale potevano sostenersi
Questo disco questa distinzione non è stata sufficientemente né presentata né né né delineata oggi con l'apparizione di nuove ulteriori forme di televisione che saranno sostanzialmente appagamento
Risulterà finalmente chiaro che la televisione non esiste più ma esistono distinte forme di televisione sostanzialmente tre la televisione
Di servizio pubblico la televisione commerciale e la televisione a pagamento
Guardate che l'importanza di accettare e di definire con precisione questa differenza è fondamentale perché il sistema abbia armonia e Possa perciò soddisfare anche le esigenze di quei ceti meno protetti che oggi giustamente reclamano una rappresentazione che non hanno perché dal punto di vista della struttura economica
Chi è il cliente di una televisione di servizio pubblico di una televisione commerciale o di una televisione appagamento abbiamo tre clienti totalmente distinti
La televisione di servizio pubblico a per cliente o almeno dovrebbe avere principalmente come cliente la collettività nazionale che attraverso le proprie imposte attraverso il canone in Italia
Paga parte importante dei costi di questa televisione
Il cliente di una per regione come facciale sono certamente le imprese che investono i loro quattrini nel comprare la pubblicità nel permetterci di funzionare i clienti delle nuove forme di televisione sarete voi saranno le famiglie
Che decideranno di acquistare i servizi o i programmi che queste nuove di Televisa queste nuove televisione offriranno
Abbiamo perciò già delineato uno ulteriori importantissima differenza tra queste tre forme distinte di televisione vendiamo tre cose diverse
La televisione di servizio pubblico vende un Complesso di programmazione che dovrebbe almeno dovrebbe corrispondere principalmente a esigenze di servizio pubblico
Noi vendiamo contatti pubblicitari alle imprese le televisioni a pagamento venderanno servizi o programmi alle famiglie
Se accettiamo come conseguenza dell'apparizione di nuove forme di televisione questa pluralità di tipologia la prima domanda che viene da porsi è perché televisioni che hanno prodotti e clienti distinti devono competere tra di loro ecco questa è la prima conseguenza importantissima che vorrei sottolineare
Tre forme distinte così distinte così profondamente distinte di televisione non dovrebbero competere tra di loro ma dovrebbero competere dentro ciascun modello laddove competizione ci sia perché nell'ambito del servizio pubblico non vedo perché dovremmo avere due enti di servizio pubblico che competono tra di loro per erogare un servizio pubblico
Certo invece che nell'ambito della Teresiana come sociale e delle nuove forme di televisione la concorrenza come in quasi tutto migliora il prodotto e abbassa il costo
Se si accetta questo ecco interrogarsi sul futuro da Treviso diventa più semplice perché credo che le televisioni di servizio pubblico almeno gli enti pubblici che erogano direttamente tale servizio che lo dovrebbero erogare dovrebbero rivedere profondamente la loro strategia i loro obiettivi la loro missione dovrebbero quanto meno separare le loro funzioni di servizio pubblico dalle loro strutture che vogliano competere con altri prese che fanno la televisione commerciale o la televisione o la televisione a pagamento e le risorse di carattere fondamentalmente pubblico come il cannone
Che vengono destinati dei cittadini agli enti pubblici di televisione dovrebbero essere limitate strettamente limitate alla realizzazione di questo servizio pubblico
Perché in questi trenta o quarant'anni non è solo cambiata la televisione come stiamo vendendo è profondamente cambiata la Società che sempre di più una società poliedrica molteplice un caleidoscopio
Fatto mi verrebbe di dire di minoranze ma mi domando che senso ormai ha la parola maggioranza o minoranza comunque fatto di mille identità diverse
Ogni giorno più numerose ogni giorno più orgogliose ogni giorno che più pretendono da parte di un servizio pubblico che dovrebbe essere tale che forse non lo è di che utilizzi le risorse che questa collettività mette a sua disposizione per dare questo servizio pubblico io mi domando perché se vorremmo vedere
Un'opera o un buon programma di teatro dovremmo Bonacina Telesino appagamento
E non dovremmo avere una volta al mese una volta la settimana dal servizio pubblico questo servì questo servizio da un servizio pubblico che riceve risorse di carattere fondamentalmente erariale
Per poter produrre questo servizio
Il futuro per la televisione commerciale non mi sembra così complicato perché si è si si sta si sta dipingendo un futuro molto molto preoccupato per la televisione commerciale l'attenzione come il sale è una televisione che deve rivolgersi a un grande pubblico
Propriamente perché noi abbiamo un'unica possibilità di finanziare le nostre attività
Ed è la pubblicità per poter vendere la pubblicità noi dobbiamo avere un grande consenso presso l'ascolto cosa che non è necessaria aprivo ori per un servizio pubblico
Per dare un buon servizio pubblico così come non è necessaria per una televisione a pagamento
Una Teresina pagamento non ha bisogno di una grande audience ha bisogno di un pubblico grande o piccolo non ha importanza che sia però disposto a pagare quanto è sufficiente perché questo canale si possono ante nere
Possono essere un milione di abbonati cento mila abbonati possono esistere anche canali tematici talmente specifici ma talmente specializzati che con trenta mila abbonati che pagano evidentemente un abbonamento molto alto raggiungono lo punto di equilibrio
Noi abbiamo bisogno di essere la televisione generalista e credo che in questo svolgeremo una funzione popolare proprio perché siamo una televisione che non può dedicarsi a segmenti a settori
Si dice che perderemo ascolto è possibile che la previsione del futuro
Veda una quota di ascolto la televisione commerciale inferiore non siamo per nulla preoccupati perché siamo certi che questa funzione che la televisione commerciale esercita non è pregiudicata dallo sviluppo di altre forme che non sono direttamente competitivo
E un'ultima considerazione perché il moderatore Mina gentilmente richiamato la brevità in tutti questi nostri dibattiti quasi sempre a un certo punto viene fuori che il futuro sarà un mercato globale e multimediale
Bene se è vero io sono profondamente convinto che sarà così che che il nostro vero termine di paragone sarà un mercato globale e multimediale io credo che non si può
Continuare attenere un punto di non sufficiente chiarezza tra chi è impresa che sta sul mercato con le regole del mercato e chi non è impresa o non è completamente impresa e da altre risorse con cui operare
Credo che questo sia un punto molto delicato di sviluppo armonico di democrazia
Per poter stare in un mercato bisogna accettarne le regole oppure si può invocare la diversità
E questo è anche un argomento che si può discutere si può dibattere però ciò che non potremo permetterci è di tenere un punto di non sufficiente chiarezza su questo
Io non so il futuro prossimo che cosa ci aspetta ma di sicuro i soggetti che operano su un mercato sono in prese e se sono imprese globali non possono essere enti nazionali devono essere alleanze internazionali
E su questo punto credo che
Le carabine cioè sono pure mettermi nei panni del presidente la RAI ma credo che un ente che fondamentalmente pubblico che non è un'impresa o comunque non è solamente un'impresa e che è uno strumento caratteristico nazionale lo strumento una prova poco opportuna che un'entità prevalentemente nazionale abbia maggiori problemi di un'impresa nel trovare le sue alleanze credo che questo sia un punto e sul quale mi trasformerò da relatore a interessato ascoltatore perché spero che il presidente la Rai ci dica qualcosa che mi chiarisca le idee
Bene grazie
Grazie allora il sette morti
Mentre calotte parlava creatore Dario abbiamo fatto un piccolo complotto abbiamo deciso da due giorni rischia di fare un passo indietro per un attimo lascia parlare i primi libri quindi dopo nostro ha messo Toledo guidato dalla Mediaset sentiamo il presente dal mare Roberto Zaccaria
Ma dunque
Quando si parla per secondi sia inevitabilmente la tentazione di seguire la scaletta del primo d'altra parte sarebbe perfino scortese non fa
Devo dire che venendo qui a Rimini io avevo pensato
E continuo a pensare che
Sì è importante in questi dibattiti in questi dibattiti
Del mese di agosto e di settembre
Evitare di di cadere in una sorta di rituale o di copione prestabilito
Cioè
Il copione degli anni passati
Lo scontro a televisione pubblica la televisione privata
No perché io credo che questo sia un finto problema esiste però credo che il tema posto dagli organizzatori la televisione del futuro
Imponga in qualche modo di
Di guardare a queste cose con un'ottica
Meno legata a quello che abbiamo alle spalle più legata ha ha una capacità di cogliere quello che sta per succedere
Allora
Certo si possono impostare questi argomenti in tante maniere cominciare
A fare una sorta di di carrellata su tutto quello che la televisione ci potrà offrire
I nuovi mezzi i le nuove tecnologie nuovi sistemi distribuzione
Il collegamento
Con la parola magica di internet
Quando uno è un po'in difficoltà in un certo discorso se la cava sempre dicendo
Siamo vicini all'epoca multimediale
E la stagione di internet
E questo non come dire getta nello spazio all'ascoltatore una sorta di panico da tecnologia e quindi una sorta di rifiuto o tendenza rifiuta comprendere ecco io vorrei dire che noi dobbiamo ma mano che il problema diventa complesso
Cercare di affrontarlo con una domanda semplice
E in fondo un po'quello che fanno i giornalisti no perché la
Se la domanda del giornalista è complessa
Non sembra quasi mai una buona risposta
Deve essere una domanda semplice
D'altra parte anche semplice
Anzi voglio dire raffinato a suo modo è il titolo dell'incontro di oggi no
Ho visto un re
Appunto ma chi parla di me
Che TV per i senza potere
Ecco
Ora quando si dice re in questo caso
Si parla di televisione
La televisione il re
Mi pare che qui siamo d'accordo che in questa impostazione la televisione è assimilata
A una sorta di potere assoluto
Poi c'è la preoccupazione se questo potere assoluto
Sarà sufficientemente illuminato
Da poter concedere un qualche spazio a qualcun altro
Ecco la domanda che oggi si domanda semplice che noi dobbiamo porci
Proprio di fronte alla televisione del futuro
E la domanda di sempre eh la televisione
E potere ho la televisione e libertà
Perché guardate che io sono convinto che
Se noi facessimo questa domanda
Così semplice
Noi non avremmo tutti la stessa risposta
Non avremo tutti la stessa risposta
Ma perché non abbiamo tutti la stessa risposta
Perché
Se noi andiamo a guardare consentitemi solo per un attimo di fare il professore perché è l'unica mia professione stabile
Se noi andiamo a guardare nella Costituzione
Il problema della televisione
E trattato in un articolo che
Dice
Tutti hanno la libertà di manifestare il proprio pensiero
Con la parola lo scritto e con qualsiasi altro me
Tutti gli hanno la libertà di manifestare
è certamente una libertà
Non c'è il minimo dubbio
Cioè il fondamento diciamo del
Antico di questa lite è una libertà
E addirittura è una libertà di tutti
Di tutti
Cioè cinquantasette milioni di persone che hanno questa libertà si si va in Europa su un di più certo
Ecco però io sono convinto
Che voi non crediate all'ipotesi della libertà
Voi pensate che siamo più nella logica del potere
Perché siamo una logica del potere
Perché a un certo punto
Voi sapete tra l'altro che le libertà hanno una caratteristica fondamentale
Guai porre limiti alle libertà cioè non guai ma pochi limiti la libertà così diciamo meglio
Pochi libica libertà proprio perché in un Paese democratico la libertà devono svilupparsi misura ampia soltanto non devono invade le libertà altrui ma pochi limiti alla libertà
Mentre per il potere la logica è opposta il potere va limitato perché non deve essere oligarchico non deve essere assoluto
Ma
Il titolo parla di re
E quindi parla
Di un potere assoluto
Cos'è che trasforma la libertà in potere
Scusate io vado su questo percorso emergente elementare ma è fondamentale per dare la risposta al quesito abbiamo di fronte
Quello che trasforma la libertà in un potere
è il fatto che una storicamente una certa libertà
Come quella alla quale stiamo parlando a un certo momento
Viene esercitata accanto alla libertà dei singoli
Che continuano a esercitarla viene esercitata
Da impresa e non più da singoli soggetti
Da impresa quindi queste strutture complesse impresa e di grandi dimensioni
Spesso
E sempre di più diceva Carlotti sovranazionali
Imprese che hanno fatturati
Di centinaia di migliaia di miliardi
E allora l'esercizio da parte di questa libertà da parte di Soggetti così forti
è l'elemento che trasforma la libertà in un potere
E naturalmente
Fassini che allora i limiti non debbano essere più pochi cioè pochi o eccezionali ma devono essere tanti perché il potere va limitato
Ed è una strana situazione quando si parla d'esempio del giornalista
Perché il giornalista domandate voi a un giornalista se pensa quando scrive o quando fa televisione di esercitare un potere dirà assolutamente di no classe mai esercita un contropotere ma anche questa è una brutta Nunzio
Però il giornalista opera all'interno di queste imprese di grandi dimensioni spesso caratterizzate da un indirizzo editoriale
Che impone
Una certa pendenza del dibattito che c'è oggi in Italia intorno all'editoria alle caratteristiche l'editoria
Repubblica al Corriere della Sera cioè gli schieramenti politici e di conseguenza l'assestamento anche della della Grande impresa editoriale
Rende questo problema Complesso quindi allora si l'impresa di grande dimensioni che esercita libertà esercita un potere
E come tale va limitata
I soggetti che operano all'interno di questa impresa verso una libertà
Guardate che e Complesso il discorso
E e tutti e tutti i cinquantasette milioni che hanno la libertà di manifestare il pensiero dove sono andati a finire in questo gioco di prestigio
Cioè non sono i titolari dell'impresa che a questi fatturati colossali
Non sono giornalisti molti vorrebbero fare i giornalisti e studenti
Grande sogno fare giornalismo
Pochi sono gli imprenditori
Pochissimi pochi sono i giornalisti
E tutti gli altri
Sono fuori dal gioco
Sono dall'altra parte
Sono
Nell'impostazione di Carlotti sono consumatori
Nell'impostazione mia sono pubblico
Ascoltatori spettatori
Ma questi soggetti che hanno questa libertà che poi non esercitano
Sì la esercito tutti i giorni possono fare qualche comizio qualche conferenza
Ma voglio dire
Non più di tanto non fanno certamente opinioni
Questi dove li mettiamo nel nostro schema
Sono e secondo me sono che TV per i senza potere
Cioè che TV si potrebbe anche dire che TV
Per i senza libertà
Guardate bene che anche questo è importante capire che TV per i senza libertà perché in realtà ci rendiamo conto che questi soggetti
Sono privati non certo schema
Anche della libertà
Anche della libertà
Quant'è non confondete cioè la libertà di parlare con l'amico di parlare in famiglia di sostenere una conversazione con un gruppo di persone c'è
Ma quella libertà di cui parla l'articolo ventuno
Contribuire a a formare le opinioni
Poi si collega con con l'articolo sui partiti
Formare in qualche modo gli indirizzi politici ce l'hanno queste persone
Ecco e qui allora scatta l'altro profilo importante
Che nell'articolo ventuno a un certo punto
Non c'è scritto guardate che non c'è scritto non andato là a leggere perché non lo troverete dell'articolo ventuno c'è scritto
Tra le righe e lo hai e lo ha ricavato la Corte costituzionale c'è scritto che esiste
E deve esistere un diritto del cittadino all'informazione
Attenzione questo è questo è il lato siccome è fondamentale che apre ed imposta il discorso sulla televisione di oggi e del futuro
Il diritto del cittadino non tanto a essere parte attiva in un processo informativo che gestiscono le grandi imprese sempre più grandi e sempre più grandi
E che gestiscono gli operatori dell'informazione
Che sia ben chiaro gli uni e gli altri vi diranno sempre che il loro punto di riferimento è il pubblico
Cioè non c'è nessun imprenditore che dirà che non fa un giornale per il pubblico che giustamente lo deve prendere
Non c'è nessun giornalista che penserà di non fare il giornalista dell'interesse del pubblico
Ma domanda qualche volta il pubblico qualche volta il pubblico può avere il diritto di parlare in prima persona
Di
Quanto meno di pretendere che l'informazione
Rispetti certi obblighi
Rispetti certi obblighi il diritto all'informazione esiste se c'è di fronte a noi qualcuno che ha degli obblighi
Se non esiste un diritto
Allora due cose io
Concludo in questo il termine che sembrano generali ma che in realtà sono strumenti per capire il futuro verso il quale andiamo
A incontro
Allora fino a che la televisione
è qualcosa che si fa con mezzi di queste dimensioni
La televisione sarà monarca assoluto
Monarca assoluto
E le prospettive che abbiamo di fronte ci fanno apparire una monarchia ancora più forte
Una monarchia ancora più forte perché
Qualche giornalista che mi domandava di Murdoch
Quando si parla di questi grandi gruppi che operano nel settore della televisione telecomunicazione
Si parla di gruppi che hanno dimensioni di fatturato dell'ordine non
Di centinaia di miliardi di mille miliardi ma di
Venti mila miliardi
E naturalmente
Più si allarga lo scenario più entrano in gioco soggetti di questo tipo
Visti fronte a questa impostazione
Il dibattito sul duopolio interno Rai Mediaset
Si è è importante se ne può parlare possiamo dedicarci parte della seduta di oggi ma sembra provinciale anacronistico se entrano in campo colossi di questa portata
Voglio dire è molto difficile pensare che ci sia spazio per la dimensione di libertà
Guardate bene che anche a livello europeo a livello europeo
Sta andando avanti una grande spinta verso la liberalizzazione
Sappiamo è un grande valore la liberalizzazione
Però
Però che cosa si è fermato a livello europeo l'altro treno che diceva norme a tutela del pluralismo sembra una parola quasi oscena a tutela del pluralismo che vuol dire sostanzialmente concorrenza vera fatta tra più soggetti
Fatta perché liberalizzazione se porta poi al dominio
Di alcuni grandissimi
è una parola pericolosa allora perché
La liberalizzazione sia liberalizzazione bisogna che si possano sviluppare tante iniziative bisogna fare in modo
Che quei cittadini che non esercitano il lato attivo e la libertà possano avere almeno la libertà di scegliere di scegliere
E guardate che non è una scelta se voi andate da in un qualche negozio e comprato un oggetto nell'altro negozio c'era un altro oggetto un altro oggetto
E il proprietario è lo stesso quindi ma che mi interessa se io compro una maglietta basta che mi piaccia il colore la forma avete ragione
Ma se voi andate in un negozio e comprate in un giornale è andata in un altro negozio e comprati un altro giornale andato in un altro negozio comprate ancora un altro giornale e il proprietario è lo stesso vi secca un po'perché il primo giorno avete la sensazione di leggere cose diverse dopo un po've ne accorgete e volete leggere cose diverso
E allora quello che io dico che è molto importante
E che questo processo diciamo verso la televisione del futuro
Bisogna che sia fatto da molte televisioni da molti giornali bisogna che non ci sia solo l'apparenza dei molti ma che ci sia la sostanza dei molti
E bisogna quindi che ci sia
E chiudo con questo che potrebbe esser l'apertura del del discorso ci siano due
Due e quindi Bra tori del sistema il primo grande equilibratore
Sono le regole antitrust antimonopolio anti concentrazione che devono essere ed essere applicate perché allora voi avete la garanzia che comprate e giornali guardate televisioni diverso la seconda è che ci siano Soggetti come i i grandi servizi pubblici che devono essere impresa come dice Carlotti che devono essere concorrenti che devono avere
Capacità competitiva
Ma che abbiano dei valori di fondo
Magari anche sostenuti da un canone perché è giusto che questo sia cioè non non un canone dato a fondo perduto ma perché ci siano dei valori che sono in qualche modo realizzati e c'è un contratto di servizio
Che ha questa funzione perché non è i valori altrimenti sono cose opinabili ci deve essere un contratto che dice tu prendi il canone perché fai queste cose
E allora questi due sono elementi che qui librano il sistema
E ci consentono di dire
Che può nascere anche un diritto del cittadino all'informazione
Diritto a un'informazione pluralista che già un qualche cosa c'è diritto di scegliere cose diverse e realmente diverse e diritto di avere un soggetto che si faccia carico concerti obblighi
Di mantenere una società dei valori questo secondo me è la prima conclusione ma è l'apertura allora non sarà più la televisione re ma sarà saranno le televisioni che apriranno la strada alla libertà
Grazie
Roberto Zaccaria abbiamo già visto
Un paio di visione non del tutto
Diverse ma sicuramente come impostazioni diverse via Brennero
Qui abbiamo
I grandi capi di grandi gruppi privati pubblici ma
Quando s'accapiglia parlano di dando il bisogno di dare libertà al telespettatore
Credo che sottoscriverà scrivi anche tu l'idea che noi come conduttore come Giolitti ovvio innanzitutto parlare chiaro e poi mettersi sempre nelle pale del cittadino davanti al potere che sia ministro o chiunque
Ma parlare un po'nel nel tuo intervento abbia
Di questo aspetto
Che TV per i senza potere
Sì e si diventa importante ne parlo subito con l'unica premessa di scusarmi per essere stato assente ieri proprio per ragioni professionali stringente al dibattito cui ero assegnato e permessi armi quindi introdotto un po'da abusivo in questa conversazione tra manager io manager non sono affatto faccio un altro mestiere quello del giornalista come Alan
E quindi la potendo piatta questa domanda
Chi diavolo può farla la tv dei senza potere chi può rappresentare l'Idi senza potere in tv la prendo piatta dicevo con probabilmente una serie di risposte un po'confuse e disordinate ma intanto credo che una premessa dobbiamo
Prenderla per buona la tv dei senza potere la tv che potrà che può oggi mi e domani soprattutto rappresentare al suo interno e senza poteri non è
La tv senza soldi
Non è la tv dai piedi scalda i giornalisti però dai registi dei ballerini dai cantanti dei conduttori coi piedi scalzi così come un sistema sanitario efficiente dentro alla crisi del welfare
In tutto l'Occidente non verrà risolto dai medici dei piedi scalzi e dalla loro pur fondamentale generosità
Il punto di partenza è che anche la tv che rappresenta i senza potere come è già stato anticipato costa molti soldi io questa mattina ho avuto la fortuna prima di venire qui a Rimini di assistere a una pizza
Anteprima una visione privata in anteprima del nuovo film di Stevan Spielberg che verrà presentato nei prossimi giorni a Venezia e quel film avete sentito fosse già parlare salvate il soldato Ryan nel quale si fa un affresco io sono convinto che entrerà dritto nella storia del cinema
Dello sbarco in Normandia e quindi di una vicenda cruciale decisiva del nostro secolo sono ancora in questionato da quello che ho visto ripeto sono convinto che entrerà nella storia del cinema ma di più
Mi ha convinto ulteriormente che è una regista come Steven Spielberg
Per le opere che ci ha già ha regalato dai posteri verrà ricordato come narratore del Novecento come narratore del secolo che ne stiamo vivendo esattamente come grandi romanzieri e grandi pittori immortali verranno che accordati come narratori dei secoli precedenti solo che Tolstoj poteva sedersi da solo nella sua Dacia scrivere Guerra e pace
Spielberg ha speso decine di miliardi soltanto per fare il film che vedremo nei prossimi giorni e che ha una funzione io voglio dire anche sociale culturale giungo a dire spirituale elevatissima questo costa e soldi e rappresentazione in questo caso di un momento cruciale ed eroico e decisivo di svolta del nostro secolo perché senza il sacrificio di chi sbarco in Normandia non saremmo qui a chiacchierare
Ma anche e la rappresentazione
Di degli svantaggiati dei senza potere che sta
Tutto rappresentare facendoci pure del business l'altra sera in televisione hanno fatto rivedere un film da Oscar se non sbaglio figli di un dio minore sui sordomuti ha avuto una funzione sociale importante io credo quel film rispetto ai portatori di handicap ha avuto grande successo nelle sale cinematografiche e mi spiace di parlare in questo caso più di cinema che di televisione fosse dovremmo rifletterci lo dico non tanto ai manager quanto nei giornalisti perché la vita dove nostro in questo campo hanno avuto grande successo questa non è cinema
Dei film che rappresentavano i senza lavoro da fu il Monte dei a Grazie signora Thatcher ad altri ancora realtà appunto che dice che facevano anche cassetta ed era bene che facessero cassetta ed era bene che facessero profitti che si facesse profitto
Raccontando e rappresentando i senza potrebbe il punto di equilibrio è proprio questo e del punto Zaccaria che sta in mezzo alla domanda che anche tu hai posto la televisione più libertà e più potere Stato sta proprio lì
Secondo me la difficoltà dopo ti racconto una risposta molto bella che ho trovato fissa su su tabelloni pubblicitari negli Stati Uniti a questa tua domanda ma appunto io credo che anche chi fra noi e cui a Rimini sono in tanti può viene da esperienze e militanti
E non considererebbe neppure concepibile fare il proprio mestiere quale che sia nel mio caso specifico il mestiere del giornalista senza averne ben chiara una forte
Un forte senso una utilità sociale un comunicazione ditte spesso nella quale ti rivolgi per trasformare migliorare la realtà ad un pubblico che anche questo andato ad Andria
Quindi concepiamo innanzitutto come pubblico di cittadini e solo secondariamente un pubblico di consumatori perché a me non fa schifo affatto
Che le mie trasmissioni Rastrelli no contatti e pubblicità e che quindi Randy no rendano capofitto possibilità di farne delle altre ancora possibilmente sconfiggendo trasmissioni di livello culturale
Inferiore se possibile
Ma dicevo pur provenendo e so quanti del mondo di CL hanno lavorato anche nel giornalismo povero dove dove imparare a fare tutto con quattro soldi a Pupo venendo da lì dobbiamo sapere che oggi ci dobbiamo misurare con la necessità che la tv che rappresenta anche i senza potere si regga sul mercato e quindi sia concorrenziale con le altre la risposta è solo una piccola parentesi per andavate non ragionamento che ho trovato affissa durante una vacanza che ho fatto negli Stati Uniti a a a quella domanda che poneva Zaccaria era una pubblicità della Abc quindi di un grande network privato statunitense che recitava attaccato per le strade ignoti di San Francisco l'ho vista la seguente frase
Prima della televisione ci sono state due guerre mondiali dopo la televisione nessuna firmato e i vicini
Io l'ho trovato molto bello e naturalmente molto discutibile perché noi sappiamo quante guerre benché non abbiano la dimensione della conflitto mondiale siano in corso se siano accompagnate anche raccontate dalla televisione ma credo che in ogni caso sia vero anche dal punto di vista di questa questione fondamentale delle mentale della pace e della guerra della sopra della vita e della morte
Che ma sopraggiungere dell'era della televisione con tutti i suoi handicap con tutte le sue insomma controindicazioni
Abbia costituito un grande vantaggio il fatto che la maggior parte dei conflitti del nostro pianeta siano in qualche modo coperti come si dice in gergo ma dall'informazione in particolare dall'informazione per immagini
Un punto a favore della televisione da un punto che trattiene l'esplodere ulteriore e più generalizzato dei conflitti
Però dicevo
Al di là di questa parentesi il problema è
Come Fossa diventare anche conveniente rappresentare di senza potere deve essere anche un business non scandalizziamo cene
Nella particolare novità perché Carlotti ha descritto di frammentazione delle nostre società
Dove è molto difficile semplicemente individuare appunto chi sono quelli che hanno poteri che sono quelli che non ce l'hanno chi sono i sopra presentati che sono il sottorappresentati
La divisione elementare poveri ricchi esiste ancora eccome se esiste ma non ci basta più
Per ragionare e per rappresentare una società che la televisione stessa ha contribuito su scala planetaria quasi o per lo meno nell'Occidente nel suo insieme nel nord del mondo a uniformare e omogeneizzare in maniera quasi brutale un sociologo quest'anno ha un sociologo statunitense di cui in questo momento non ricordo il nome ma ho letto il suo libro tradotto dal Mulino con grande interesse a descritto studiando in vitro al caso McDonald
Il grande fast food la grande catena degli hamburger a descritto la McDonald Itza azione del pianeta la tendenziale uniforma il uniformazione di prodotti di consumi di mentalità di oggetti che
Sembra terribilmente renderci tutti uguali tutti analoghi tutti assimilabili ma contemporaneamente sappiamo bene che questa McDonald inflazione che badate riguarda anche la sfera religiosa volendoci rifletteva quel non è più il caso di farlo
Fai sperò perché paradossalmente al proprio interno invece differenze ricerche di senso che cerca di appartenenza di nelle proprie origini nelle proprie radici nella propria identità
Che sono invece appunto esplosive per cui hai ragione Carlotti
Sempre di più anche come udienza anche quando ragioniamo semplicemente come tecnici dei mass media in termini di audience
Dobbiamo fare i conti con mille minoranze come dicevi tu è molto difficile pensare di acchiappare tutti l'altro giorno Giuliano Ferrara ha fatto su Canale cinque un ascolto molto alto perché ha fatto una trasmissione su Padre Pio
Lì scusate il cinismo perché può sembrare un po'così poco rispettoso nei confronti della sicura di Padre Pio dirlo in questi termini ma sappiamo dai rotocalchi popolari che ci fanno un articolo per ogni numero si sa che si va su un pubblico specifico si va a colpo sicuro
Padre Pio uguale tot ascolti così come molto spesso trasmissione sul fisco uguale Tota ascolti trasmissione sulla sanità eccetera eccetera eccetera
E poi e poi ci sono appunto le mille identità che vogliono essere ha presentate che Petta pretendono giustamente di rompere all'interno della televisione e sono molto spesso qui quando parliamo dei senza potere
Dobbiamo probabilmente allargarne la cognizione al di là della dimensione della povertà o dell'handicap
Quindi delle delle diverse forme di povertà materiale fisica o spirituale perché senza potere sottorappresentati sono dentro al nostro sistema dei mass media
Molte altre realtà penso soltanto all'importanza cruciale che si attribuisce nei nostri telegiornali nei nostri talkshow alle trattative triangolare governo Confindustria sindacati per sta un caso caro anche Alan Friedman e poi se ci andiamo a domanda è statisticamente ma poche solo statisticamente quanti cittadini italiani sono materialmente direttamente coinvolti nell'applicazione di quegli accordi si rendiamo conto che c'è un e norme maggioranza che ne tagliata fuori che lavora nel sommerso che lavora in nuove forme
Di rapporto non più di tipo tradizionale ma invece genericamente possiamo definire autonomo ma c'è dentro di tutto
Ma
Accentuo a aggiungo grande discussione questo momento sull'integralismo scusate il disordine ma credo che questi esempi vadano portati esiste un nuovo nemico dell'Occidente i telegiornali ne sono pieni Bin Laden il fronte mondiale islamico eccetera
Si pone urgentemente un problema di dialogo culturale di conoscenza da parte nostra di una realtà immensa come quella dell'Islam che c'è anche arrivata in casa e Kent certamente non può essere semplicemente rimessa a quella etichetta questo estremo pericolo questa emergenza che indubbiamente diamo che pone per esempio dei compiti anche i mass media molto delicati di dialogo di dialogo per esempio con la sponda sud del Mediterraneo dove la nostra televisione viene
Raccolta allora sono stato disordinato per arrivare a una rapidissima conclusione però e riferirmi solo per un attimo ai temi dei manager ai temi di quelli che comandano il futuro dell'assetto televisivo italiano io credo e questa è la risposta che do alla domanda iniziale sulla televisione Days dei senza potere come si può
Fare
Costando soldi
Io credo che la si possa fare soltanto se c'è davvero concorrenza
Se c'è una concorrenza vera nel sistema al televisivo e anche qui vale lo stesso discorso anche se è un po'diverso per la carta stampata allora ci sarà la corsa anche a cercare davvero di conquistare questi nuovi pubblici e di saperli rappresentare altrimenti finché in Italia sopravviverà la condizione di duopolio che attualmente noi soffriamo RAI e Mediaset ebbene finché continuerà la concorrenza sarà fatta all'interno esso sarà una concorrenza ad assomigliarsi sempre di più per una RAI che lancerà una carriera ci sarà subito una media sette che cercherà di imitarla con Mara Venier
Per un Bonolis che sfonda nella storia nel traino potere scrittore telegiornale
Di Mediaset ci sarà subito una garitta eccetera di imitarlo con Conti e così via con tutta la simpatia per la Venier conti non voglio assolutamente fare polemiche qui non c'è la concorrenza vera in questo Paese
E c'è semmai una voglia di conservare questa situazione e mi piacerebbe sapere da Carlotti se davvero lui
Desidera così tanto che la RAI che venga abolito il canone RAI o se questo non potrebbe costituire anche una grana dal punto di vista economico prevedibili enormi introiti pubblicitari che questo potrebbe portare alla retribuzione di convenga che lo status quo
Prosegua molto all'un
Allora
Questa concorrenza come può nascere qui Zaccaria ha detto
E ammesso ma che non potrà mai venire così per spontanea germinazione dall'interno della società italiana in Italia in questo momento non ci sono tranne forse i miei ex editori violata anche una parte attuali editori ritrovino della stampa cioè famiglia Agnelli Gruppo FIAT ma credo che fuori Manna mi corregga se sbaglio lo credo che non ci siano altri che possano avere incassa liquidità sufficiente per fare Investimenti imponenti in campo televisivo per entrare in Italia seriamente capo televisivo non c'è gente che ha soldi abbastanza quei pochi che ci hanno soldi abbastanza
Per ragioni di opportunità al loro dei io non posso discute questo momento non interno ritengono possibile farlo ci so o degli outsider che sono molto interessati a entrare in questo che è sicuramente il business del futuro si vota si possono guadagnare dei soldi Romiti leve CS De Benedetti a altri ancora ma siamo a livello di outsider da questo punto di vista io mi domando
Da quel se
Possiamo immaginare che questa situazione italiana si sblocchi senza l'arrivo degli stranieri sarò un irresponsabile ma io non non vedevo come una tragedia neppure l'arrivo di Murdoch in questo Paese
Forse avrebbe rotto questa rigidità forse avrebbe portato anche il nostro Paese in Europa e nel mondo dal punto di vista della produzione
Televisiva comunque auspico che da questo punto di vista i privati entrino spot presto anche dentro all'azienda per cui sono felice di lavorare che la RAI e penso che questa sia la premessa alla quale noi giornalisti dovremo aggiungere il tassello decisivo né quello se al quale non dedico parole perché ha già parlato troppo a lungo che quella di una radicale innovazione del linguaggio The lady is il suo tra del linguaggio dell'informazione televisiva in particolare che è molto lungo e che è molto lungo proprio secondo me per la ragione che i generi si sono consumati
Nella rappresentare soltanto categorie e realtà sociali diciamo molto cristallizzate che sono le solite abbiamo risolto troppo spesso le nostre trasmissioni con interlocutori rappresentavano categorie corporazioni chiuse al proprio interno e ora di aria nuova e questo diciamo la scommessa che abbiamo davanti
Quante provocazione bene bene non parliamo di momenti di Bellocchio di tutti subito ma ci c'è una domanda che Carlotti di Baggio buon lavoro affrontare anche sulla servire a favore o meno dalla produzione al canone RAI e ho visto che lui dicevo rinnovo prima voi voi affrontare incerto seconde con la questione poi andiamo avanti calotte
Sì io non sono non ho detto che voglio l'abolizione del canone RAI no no no ma non per questi motivi scure no no no io vorrei che il canone Rai fosse usato per scaldare i piedi di questa televisione dei senza poteri
Che con due mila cinquecento miliardi di canone all'anno che corrispondono a circa tre mila miliardi di fatturato che è solo qualcosa meno di quello che fatturiamo noi in un anno con tre reti potrebbe fare una stupenda televisione per quelli che non hanno il potere perché questa è la funzione di qualsiasi servizio pubblico la funzione di un servizio
Io curate non volevo strappare l'applauso io penso che se lo Stato finché lo Stato vuole avere una televisione commerciale
Primo deve avere il coraggio di dirlo secondo lo deve fare senza privilegi
E si metta questa televisione di Stato e commerciale dichiaratamente commerciale con l'orgoglio di essere una televisione commerciale si metta sul mercato e faccia la televisione commerciale
Quello che non è possibile e che si paga lei Dino due mila cinquecento miliardi per fare un servizio pubblico e poi si faccia una programmazione molto simile alla televisione commerciale che non alle sovvenzioni perché mettiamoci d'accordo
Se fare adesso io non c'ho ben presenti palinsesti perché vengo dalla Spagna Hispania anche peggio e il pane anche peggio ma se per fare Domenica In
C'è bisogno di una sovvenzione pubblica non si vede perché sta stessa sovvenzione non si va anche a Buona domenica
Se per fare le partite di una squadra di calcio che la sulla RAI citata c'è il canone non si vede perché per pagare le partite che vanno sulle reti Mediaset non ci debba essere una trasformazione è così
In tutti i campi in cui a un servizio pubblico si affianca un'attività in pretoriani privata già rimarginate se l'assistenza sanitaria indiretta non godesse del rimborso ma chi potrebbe andare in un ospedale privato
Perché si pretende che si finanzi l'educazione privata che si finanzi con soldi pubblici evidentemente perché nessuno in questo momento impedisce a chi voglia di aprire una scuola e di faticare l'insegnamento che ritiene più opportuno il problema è che come dicevi tu senza mezzi non si fa il bello di questa questione che i mezzi ci sono solo due mila cinquecento miliardi di canone pura grazie rotti
Abbiamo
Abbiamo pochi minuti e vorrei dare l'opportunità voi a fare quattro cinque brevi domande ma prima non non posso andare avanti se non facciamo come entrare presentano ai a questi commenti dal questo e io vorrei dire solo una cosa cioè
L'avete visto il taglio del mio discorso è un taglio protetto dichiaratamente credo che
Io non insegno era ormai a Confalonieri come si fa a farla televisione privata
Vorrei che Confalonieri non insegnasse a me come si fa a fare la televisione pubblica
Perché
Perché vedete la televisione pubblica italiana
Ha un riscontro lo diceva prima con altre parole Gad Lerner quando si opera in uno stesso mercato inevitabilmente alcune regole diventano comuni
L'unico riscontro che noi possiamo richiamare e quello che la televisione pubblica italiana è quella che ha il riscontro di pubblico più elevato in Europa e l'unica televisione pubblica che ha il cinquanta per cento dell'ascolto e della televisione pubblica che batte la televisione privata
Questo è un elemento vedere che lo giudica al pubblico non è che lo giudico io lo giudica al pubblico e lo giudica segnando una differenza molto netta
Come si fa poi a dire se è una televisione e buona o cattiva guardate che io
Ho un fondamentale non mi metto mai a giudicare la televisione nel suo complesso perché si va in una tale tipo di banalizzazione per cui la televisione mi piacciono mi piace vi dico soltanto se volete giudicata nel Complesso la televisione italiana
Fate qualche chilometro andate all'estero aprite le televisioni all'estero o sfogliate la televisione via satellite che si vede anche in Italia
E a quel punto cominciava a parlare se la televisione italiana l'attenzione pubblica italiana e una buona televisione o meno io non accetto discorsi superficiali mi piace o non mi piace
C'è qui un contratto di servizio
Che lo Stato sottoscrive e chi contiene una serie di obblighi una serie di obblighi molto precisi che lo Stato ogni quattro anni
Contrae e impone alla televisione pubblica
Sono scritti qui dentro chi ha la pazienza di legge se li li può trovare tutti e sono obblighi di produzione di innovazione tecnologica di capacità di essere presente nel cinema di fare una televisione
Di qualità che voglio dire non si possono liquidare con un applauso io vi prego di credere la televisione pubblica non può essere quella che la televisione privata vorrebbe che fosse
L'adesione pubblica è quella che riesce a stare sul mercato che riesce a prendere Gad Lerner che riesce a prendere
Personaggi del del mondo anche dello spettacolo perché io credo che anche nel mondo lo spettacolo non sarà un caso
Se anche un programma di spettacolo non è fatto soltanto dalla Carrà al programma della Carrà e fatto da una squadra di autori e fatto da una squadra di di persone che lavoro dietro le quinte fatto dalla tecnica di chi riprende i programmi
Perché a un certo punto una formula riesce ad avere un certo successo questa è la formula della qualità e la formula del risultato
Che l'unico soggetto che può giudicare Gad cultura hai detto e il pubblico e il pubblico e il confronto quindi può esser fatto su due piani se noi osserviamo questi obblighi che sono che sono Carlotti sono i due mila cinquecento miliardi
Questi obblighi sono i due mila cinquecento miliardi
Sono i due mila cinquecento miliardi Carone ma se volete a un certo punto noi possiamo ridurre il Canone
Entriamo sul mercato della pubblicità
Però abbiamo il cinquanta per cento e l'ascolto e togliamo risorse anche ai privati Canone vedova che questo accadrà ma guarda ma vedi accadrà data scusa
Noi sappiamo perché siamo in Europa e sappiamo che a un certo punto il piano ne verrà in prospettiva verrà eliminato
Non subito perché se fosse subito ci sarebbe un trauma che non reggerebbe la televisione commerciale
Perché noi toglieremmo circa mille miliardi a televisione commerciale quindi allo io ci secondi perché dice Bonomo scusate io
Ammetto che sia un filone di pensiero che ha la sua logica però pensare che due mila cinquecento miliardi netti che equivalgono ripeto a tre mila miliardi perché si netti netti Preside noi dobbiamo dar fuori a vendere e dobbiamo convincere i clienti che ci diano i loro soldi a voi di arriva un assegno il trentuno di marzo di due mila cinquecento miliardi contro
Pretende di dire che questi due mila cinquecento miliardi se ne rilevano a voi ci fanno più danno valori ma magari hanno citare una frase allora voglio vedere la RAI senza addurre l'articolo Silvio
Ma è calma io vorrei capire Bao dunque caro poi dopo va a fondo facciamo fare tre o quattro domande quello che avevo reso locale fra un attimo chiama tutti ma vorrei brevemente canotti un po'di chiarezza che cosa
Qual è il nocciolo cioè il cuore che cos'è la tua critica
Io lo in parole fra il Bagaglino io occorre la critica non io dico questo io dico che resto la televisione pubblica in Europa non voglio riferirmi alla RAI perché giustamente sarei scortese nei confronti di un interlocutore amabile però è un caso generalizzabili
La televisione pubblica in Europa con l'eccezione della BBC da diversi che non c'ha un secondo di pubblicità
Si è trasformata progressivamente in competitore della televisione come il sale cioè si è spostata sul quadrante di un altro tipo di televisione perdendo di vista la propria missione di servizio quindi che cosa pretende ridefinire la funzione del servizio pubblico quando è esercitato direttamente da un ente pubblico destinare a questi è il solo a questi fini le risorse erariali Satriano organo nell'oceano qual è la carica di cioè il vertice
Sentiamo tutte e due le parti signore io dico che la la funzione di servizio pubblico non può essere quella che piace individualmente a ciascuno di noi sarebbe una cosa impossibile da interpretare
La funzione di servizio pubblico sono quegli obblighi che lo Stato pone come pone in Francia come con in Germania come pure in Inghilterra e che sono contenuti in un testo molto chiaro che noi osserviamo e applichiamo tutti i giorni questo è il servizio pubblico e questo è il contratto di servizio pubblico che noi interpretiamo i nostri programmi ok vuole
Vedere perché avevo dieci minuti vorrei vedere le mani per favore chi ha una domanda si alza la mano Colazione da prima fila viene qui vorrei il suo nome
E dove viene chiedendo al secolo Fabio Alisei schemi chiamo Mazzanti sono giornalista di una tv regionale mi permetto solo di farvi quest'esempio
Io con un piccolo strumento come questo che è una camera digitale faccio il lavoro spesso mi trovo
Con dei colleghi RAI o Mediaset che so di tre e alla fine produco un servizio che è quasi uguale Balzamo non non voglio mettermi proprio su di me per dire di che oggi si possono fare cose interessanti più vicine alla gente alla realtà
Anche spendendo di meno
Ristrutturando tutto una serie di burocrazia e di e facendo lavorare anche più persone con un'attenzione a tantissimi giovani che queste cose le possono fare poi una parola che non è emersa ma era nelle secondo me nei contenuti di Lerner
Quando parla di un firmo come quello di Spielberg il problema sono i contenuti cioè noi è giusto che spendiamo anche cifre enormi per via dei contenuti validi e fosse questo fatto che c'è degli ultimi tempi c'è una disaffezione a una certa televisione è perché mi sono venuti a mancare dei contenuti quelli del nome è una domanda un'articolazione
Qualcuno ha una domanda un commento
Quel signore lì camicia gialla se può avvicinare gentilmente dirci come si chiama ecco e a chi spetti alle domande
Ecco
Ma anche una considerazione velocissimo e siamo io mi chiamo Sandro Pasquali fa soci sono un giornalista di provincia avendo la direzione grazie
Intanto se una che televisione per i senza potere che abbiamo sentito parlare dei massimi sistemi che poi si riducono ai grossi gruppi
RAI Mediaset Murdoch eccetera secondo me se una televisione senza potere che riguarda la cultura c'è una cultura forte ma che non riesce a passare in televisione e questo né nelle reti RAI né nelle eletti Mediaset faccio solo un esempio qui a Rimini si tiene
Un convegno il meeting ormai ha conquistato un grosso successo e quindi è diventato anche un fatto diciamo una notizia che interessa tutti
Regolarmente tutti gli anni qui c'è un raccolta degli aderenti di una comunità cristiana che è quella che ha dato vita al mittente
E che porta a Begnini una quantità immensa di persone che però le televisioni io orfano questo evento con che quindi dovrebbe essere interessante perché è una notizia
Su questo sono tutti d'accordo
Certi personaggi si non passano in televisione io sono di Piacenza il cardinal Tonini e di Piacenza diventato una star della televisione
Ma mi spaventa pensare che il cardinal Tonini sia diventato una star della televisione
Perché semplicemente perché alla scoperto Biagi
Andando a Ravenna quando c'è stato il caso di quella nave che dove son morti nella stiva nere altri e questo è avvenuto pochi anni fa dopodiché il cardinal Tonini diventato una star televisiva il suo messaggio ecco il mio messaggio questa considerazione
Al di là di queste la considerazione che mi interessava più fare è che la libertà di cui si è parlato qui
Sarà sempre teorica di attuale come si usa dire oggi se non cambieranno le registrazioni perché guardate io vengo dal Piacenza c'è un caso particolare senza c'è una parrocchia del contado piacentino
Che fa una bellissima televisione cioè bellissima fa una televisione è un Paese Ponte dell'olio la fa una cooperativa di Pavarotti il parroco e di cittadini è una televisione a circuito paesana
Comunque è una televisione che interessa la gente e Inter toccano dei temi interna che che piacciono e io a un certo punto ho detto ma perché voi non potete crescere si parlava di concorrenza non possono crescere perché dice noi rischiamo una televisione comunitarie mi pare che il termine sia quelli quindi voglio dire il profitto che a Speak e alla Gad Lerner che anch'io cioè se sono bravi se la sente è interessata quel lavoro dovrebbero avere la possibilità di raccogliere pubblicità di crescere invece quelli devono rimanere lì non avere mai nessuna
Possibilità di raccogliere pubblicità perché altrimenti dovrebbero passare ad un'altra categoria dove ci vuole un mezzo miliardo di deposito
Se non cambiano queste cose non ci sarà mai concorrenza ma non concorrenza concorrenza ai massimi livelli di cui si parlava qui ma la concorrenza terra terra che è quella che poi fa crescere le cose va in Brasile molto per questo commento
Ultimi due ecco mentre l'ultimo anzi siamo
Alla fine se leggermente eccepisce Aldo Masullo me e la domanda perché io mi chiamo materna la domanda riguarda i contenuti perché io l'esperienza mia e di un anno fa perché da un anno non la guardo più
Però io esperienze di tutto il che nelle tv italiani ci sono principalmente per più del cinquanta per cento sesso violenza e spettacoli leggeri
Per sesso penso non so anche a bagarino roba del genere violenza peso soprattutto di telefilm e spettacoli leggeri
Poi quando sente i telegiornali mi viene voglia di chiuderla spegnere la televisione perché ci sono sempre quasi solo notizie negative
Cioè uno si demoralizza perché dice non c'è proprio niente che funziona bene no
Allora io domando ma l'attivo degli altri Stati ed è è peggio di queste uno e la seconda è non è possibile fare invece delle delle cose dove ci sia cultura principalmente cultura
E poi dove ci siano notizie positive per esempio quelle che ho sentito qui al Meeting
Su culture io per pensato a Milano Nord che mi è rimasta in mente oppure notizie positive come quelle che ho pensato sentito qui al Meeting quando parlavano del sole e e hanno fatto una serie di di dite che funzionano perché si deve parlare sempre della come si chiama della violenza dell'Amati eccetera e non invece dire le cose che funzionano io la ringrazio ridare la parola sacre a calotta è il più vecchio essendo straniero mi permetto di dire che lo stesso discorso si fa negli Stati Uniti lo stesso discorso potrà così far fare un sarà fine inoltre era
Purtroppo questo è un discorso che si sentono in tutto il mondo sulla nutrizione che più
Sul quale tra la televisione il dibattito e Costa soprattutto
L'atrio come documento e per questo
No io credo che sia un'opinione c'è l'ho detto prima ogni ogni persona la sua valutazione va rispettata io lo credo che in certe schematizzazione
Cioè non si non si non si capisca meglio cioè nel senso che l'informazione dobbiamo ricordarci che abbiamo un certo Paese noi dobbiamo contribuire a farlo crescere ma non possiamo pretendere che l'informazione ce lo dipinge in un modo diverso da quello che credo che il compito dell'informazione sia quello di di descriverne io credo oggettivamente alla semplificazione perché vedete
Io ho una regola la televisione la guardo e poi provò a giudicarla cercando di dare il meno possibile giudizi generali guardando un singolo programma un singolo telegiornale una singola cosa
Se no diventa praticamente impossibile certo faccio fatica ad accettare i giudizi da chi dice in un guardare la televisione
O che io primo ritiro e dico solo questo c'è una cosa su cui calotte ESA crea sono andati band Arcori perché ascoltata bene Carlotti all'inizio ha detto moltiplicazione di offerto nella nuova TV
Zaccaria ha detto a un certo punto non parleremo più di questo duopolio perché sembra provinciale
Quindi la scelta che tutti cerchiamo vera anche della nuova televisione e io spero che in un futuro Meeting di Rimini parleremo non soltanto del duopolio edemi posizioni contrasti ma anche contrastanti ma anche
Per la
Ripeto arricciata in tanti soggetti ringrazio Gad Lerner ringraziamo ricercano attivo in atti una pietosa crea grazie a voi e buona sera grazie
Scusate ricordo che negli stands della Fiera è possibile sottoscrivere la petizione raccolte