Presentazione dell'VIII rapporto sull'immigrazione '98 org. dalla Caritas, Fondazione Emigrantes, Centro Studi Emigrazione di Roma (c/o Teatro Don Orione - via Tortona)

Pronti io voglio chiedere ancora una volta seduto in vere Utz ore è arrivata da Firenze
Uto e vere Oddo è un membro della comitato che le politiche di integrazione che abbiamo evitato a tra i relatori per per questa sua funzione
Non risponde non è arrivato Silvino alle altre nella segreteria affettati attenti quando arriva e allora la la parola passa monsignor Guerino Di Tora che presiede questo nostro incontro
Buongiorno e benvenuti a tutti anche se oggi il traffico di Roma presentava qualche difficoltà con i tassisti
A nome mio personale e delle organizzazioni
Promotrici di questa manifestazione che sono state la Caritas
La Fondazione Migrantes il Centro studi emigrazione di Roma porgo
Il più cordiale benvenuto ha quindi quanti partecipano a questo ottavo appuntamento annuale
La carità sulla iniziato nel mille novecentottantuno subito dopo l'entrata in vigore della legge Martelli
E quest'anno ci incontriamo invece nella delicata fase di attuazione della legge Napolitano turco così come molti hanno denominato la nuova legge dell'immigrazione
Nel salutare tutti saluto in maniera in particolare sua eccellenza monsignor Benito Cocchi che il presidente della Caritas italiana
L'onorevole Livia Turco che il ministro delle dipartimento delle politiche sociali
E il signore Guelfi che rappresenta il ministro degli Interni Jervolino che è dovuta partire per l'Albania
Il Dossier statistico sull'immigrazione novantotto è dedicato alla memoria di padre Jan Fausto Rossoni
Scomparso improvvisamente qualche mese fa
Tra i promotori del dossier è il terzo che ci ha lasciati dopo il dottor Giuseppe Lucrezio Monticelli e monsignor Luigi Di Liegro
L'eccezionale figura di studioso di padre profondi senz'altro aiuterà tutti noi a inquadrare nella maniera più adeguata l'immigrazione in Italia
Quest'anno il dossier è stato posto per la prima volta sotto il patrocinio del ministro per la solidarietà sociale che ha ritenuto di favorirne la realizzazione e la diffusione
Ritenendolo un sussidio pallido per la conoscenza in positivo del fenomeno migratorio nel nostro Paese
Naturalmente la decisione ci ha molto gratificato
Per questo ringraziamo sentitamente ministro come anche ringraziamo l'ufficio di rappresentanza della Commissione europea e la presidenza del Consiglio regionale del Lazio che anche quest'anno hanno dato il patrocinio a questa giornata che serve non solo per presentare un libro
Ma ancor di più per fare il punto sulla politica migratoria
Questa è la prima di una delle molteplici iniziative che all'inizio di questo nuovo anno sociale la Caritas di Roma dedica all'immigrazione
Domani ventinove ottobre inizierà presso l'istituto dell'assunzione in viale Romania il prestigioso corso di medicina delle migrazioni cui partecipano operatori da tutta Italia
Il sei novembre presso il vicariato
Verranno presentati ai capi d'istituto delle scuole romane
I nuovi corsi di aggiornamento organizzati dal Forum per l'intercultura e altre iniziative di mediazione interculturali tra le quali un video sull'intercultura nella città di Roma
Il sette novembre al convegno diocesano su povertà emarginazione le rappresentato un libro che dedica alcuni capitoli all'immigrazione e alla dimensione internazionale della nostra città
Il diciassette novembre si svolgerà un convegno sui giovani che consentirà di approfondire anche le problematiche relative alla seconda generazione dell'immigrazione
Sempre nella seconda quindicina di novembre la casa editrice Sinnos pubblicherà il nuovo libro del Forum per l'intercultura migrazioni paesi e culture esperienze europee a confronto
Come presidente dell'incontro tocca a me spiegare le motivazioni di questo contro le sue finalità e la struttura degli interventi partiamo innanzitutto dalle motivazioni
La Caritas il mondo ecclesiale si occupano di statistiche sull'immigrazione perché la verità è la base della carità
E senza una conoscenza adeguata della realtà la solidarietà subisce un pregiudizio
Perciò come ogni anno subito dopo questa presentazione migliaia di copie di dossier che dal mille novecentonovantuno ad oggi arrivato e cinquanta mila esemplari
Verranno distribuite in tutte le associazioni degli immigrati alle organizzazioni italiane
Ogni oggi stesso il dossier verrà presentato in contemporanea a Torino e aprire una altre ne seguiranno a Bologna vicenza Firenze a Pompei e specialmente nella Puglia regione prescelta per le iniziative della giornata nazionale delle migrazioni nella seconda domenica di None
Qui dossier come si può immaginare comporta un grande dispiego di personale e di mezzi
Ma tuttavia consente di raggiungere alcuni obiettivi di grande utilità sociale
Raccogliere con tempestività tutti i dati disponibili sull'immigrazione inquadrare l'evoluzione del fenomeno migratorio
E interpretarne i possibili sviluppi per facilitarne la lettura strutturali
Tutto questo viene fatto in maniera semplice conta belle chiare e testi concisi che si configurano come chiavi di lettura dei singoli argomenti senza testi da difendere a priori e idee preconcette
Il nostro sforzo è quello di capire ciò che dicono i dati
Se si vuole è un'opera di vera e propria democratizzazione delle statistiche sull'immigrazione operazione alla cui riuscita gli operatori dei mass media che sentitamente ringrazio hanno riservato fin dall'inizio attenzione e sospiri
Naturalmente con la presentazione del dossier ci proponiamo anche alcune finalità e veniamo così al secondo punto
Il nostro obiettivo
Per riprendere il titolo di una videocassetta che abbiamo preparato per il mondo della scuola insieme alle organizzazioni che fanno parte del Forum per l'intercultura e quello di con lo share si per convive
L'immigrazione non è né di destra né di sinistra
Mentre l'aria religiosa né di quella laica
L'immigrazione assolutamente di tutti e tutti devono farsene carico
L'introduzione al dossier di quest'anno parafrasando una frase del Vangelo detto gli immigrati gli avremmo sempre con è una presenza che ci accompagnerà anche nel prossimo secolo e che riguarderà anche le prossime generazioni
Si tratta di un fenomeno che ha una dimensione e alla cui origine stanno drammatiche cause strutturali
Non si può fermare il corso della storia
Mentre è possibile ricercarne il senso e incarna l'armi e gli sviluppi e quanto ci siamo riproposte di fare mostrando che l'immigrazione comporta anche dei problemi ma specialmente contiene innumerevoli virtualità appositi tanto per la nostra società quanto per i Paesi di origine
Purtroppo queste potenzialità se non vengono conosciute non vengono neppure apprezzato
Gli immigrati sono nostri vicini di casa
Ma per lo più restano ancora in gran parte degli sconosciuti
Danni sono danno in piena legalità vivono lavorano al nostro fianco mandano i figli a scuola sono nostri concittadini anche se portatori di culture differenti
E come suggestivamente è stato detto sono anche agenti di sviluppo perché con i loro risparmi e i loro contatti
Costituiscono una ragione di speranza per i loro Paesi tutto ciò merita di essere conosciuto nella sua vera luce
è questo il suggestivo compito di cui si è fatto carico il dossier statistico che quest'anno in copertina riporta lo slogan integrazioni non basta lasciare entrare gli immigrati in Italia senza interrogarci sull'accoglienza che dobbiamo riservare loro e sulle possibilità di costituire insieme una società interculturale
Lo sforzo principale di questa edizione del dossier consiste nell'illustrare attraverso i dati statistici che anche in Italia l'immigrazione assunto un accentuato carattere di stabilità che può essere soddisfatta solo con l'integrazione
Integrazione innanzitutto da comporre in un quadro politico in cui una programmazione lungimirante riesca a ridimensionare il ruolo assunto dai trafficanti e dai traffici clandestini di manodopera
E si faccia carico delle vecchie pendenze attraverso la regolarizzazione il terzo punto
Della mia introduzione consiste nell'illustrare la struttura di questo nostro incontro il primo a parlare sarà il dottor Franco Pittaluga che ha coordinato i vari apporti e potrà illustrare le caratteristiche del rapporto
Mi ha detto chi a voler riportare tutte le tabelle e i testi integrali dei vari capitoli non sarebbe bastato neppure il doppio delle pagine
Questo dà la misura del lavoro intenso che è stato svolto tutti i redattori del dossier interni ed esterni alla Caritas sono qui presenti confusi in saldo
Io voglio ringraziare di cuore per questa sorta di volontariato intellettuale come anche voglio ringraziare l'editore
All'interno del che è diventato complice della nostra brama di aggiornamento e ci ha consentito di apportare integrazioni al testo fino a tutto settembre sabati e domeniche compresi
La presentazione oggettiva di titanio sarà completato
Da Udo Clemente è un vero è un giorno se è arrivato in sala fino a poco fa non c'era ancora
Lui dal punto di vista soggettivo ed esistenziale
E per voi tradizione consolidata invitare un immigrato come relatore evitando che siamo sempre e solo noi italiani a parlare di loro
Abbiamo scelto Udo perché fa parte del comitato per le politiche di integrazione preceduto dal ministro per la solidarietà sociale
E in tal modo abbiamo voluto porre l'accento sull'importanza della partecipazione degli immigrati
Alle scelte che li riguardano e in prospettiva anche al voto amministrativo che come risaputo è stato stralciato dalla legge sull'immigrazione
Udo è anche un esempio dell'integrazione sulla quale riflettiamo perché si trova da molti anni in Italia è sposato con un'italiana e lavora presso un'organizzazione non governativa per la cooperazione allo sviluppo
Il vescovo presidente della Caritas monsignor Benito Cocchi completerà questi primi due interventi con una sistematizzazione delle ragioni della solidarietà
Viene da una città Modena in cui come in molte altre del centro nord esigenze demografiche Hucco puzze occupazionali
Rendono indispensabile l'apporto degli immigrati senza che tale esigenza venga sempre presa in considerazione a livello di opinione pubblica
Rappresenta una struttura ecclesiale che ha la sua ragion d'essere nell'immigrazione alla solidarietà
Partendo dal presupposto che l'immigrazione si configura come una richiesta oggettiva mondializzazione della solidarietà attraverso un nuovo tipo di rapporti tra Paesi ricchi e sud del del mondo monsignor coppie
Illustrerà molto concretamente come questo possano avvenire con riferimento alle decisioni politiche da adottare nel contesto italiano
L'ultima parte dell'incontro è dedicato alle risposte istituzionali
Il ministro per la solidarietà sociale onorevole Livia Turco è competente in seno al governo per la realizzazione delle politiche di integrazione abbiamo sentito altre volte il ministro richiamare l'attenzione sui rischi derivanti dalla chiusura agli immigrati da parte di un terzo degli europei italiani compresi che si dichiarano molto o abbastanza razzisti come lo scorso anno ha evidenziato un'indagine dell'Eurostat il suo incarico ministeriale le sue convinzioni personali hanno portato il ministro incentivare la convivenza interculturale l'integrazione
La nuova legge sull'immigrazione ha finalmente sancito questa impostazione chiediamo al ministro di illustrare la programmazione di queste politiche i risultati che possiamo attendere e le difficoltà che dobbiamo superare
Ministro dell'interno onorevole Rosa Russo Jervolino è dovuta partire con urgenza
Per
L'Albania sempre per questioni di migrazioni e al suo posto abbiamo il consigliere ministeriale il signore Guelfi che ci presenterà lui alcune constatazioni
In particolare penso sui meccanismi di ingresso Id Collocamento riguardo alle pendenze del passato per una regolarizzazione nelle strategie di coinvolgimento dando la parola al primo relatore allora ricordo che gli interventi dovrebbero durare ecco dai dieci ai dodici minuti quindi potremmo finire dopo un'ora e mezza circa
A nome dei vari relatori nel dossier che come ha detto don Guerino sono presenti Quinzano
Che hanno svolto una lavora molto paziente generoso io a me tocca il compito di presentare alcuni spunti non posso fare il sunto di un libro che molto grossa
I d'altra parte vi è stata data è libero perché voi ci possiate lavorare con più tranquillità
Invece vi potrà dare degli spunti che possono essere di supporto sia per inquadrare la politica migratoria perché queste anche la nostra ambizione e sia per sorreggere la nostra operatività sociale i anch'io divido le le mie riflessioni in tre punti
Una lati dico a agitati più di natura metodologica l'altra dal la dedico all'integrazione che la parola chiavi di quest'anno
E l'ultima l'ha diritto alla programmazione dei flussi cercando così di dare un incentivo sia rappresentante del ministero dell'Interno Asia al ministro per la solidarietà sociale
I dati e dossier statistico la nostra ambizione non è tanto quella di dare dei numeri
Ma quella di aiutare le persone a interpretare questi numeri
Abbiamo cercato di raccogliere correttamente tutte le fonti disponibili in Italia
E devo dire con una certa
Alle con un certo orgoglio che siamo essendo i primi ad aver fatto un Dossier statistico sull'immigrazione
Siamo stati quelli che hanno messo nel circuito sociale tanti dati che prima erano sconosciuti per esempio quest'anno parliamo anche del rapporto che c'è tra l'INAIL
L'Istituto nazionale per l'assicurazione degli infortuni sul lavoro e l'immigrazione
E magari è un capitoletto Brad ebbero abbiamo iniziate lo completeremo l'anno venturo ci ripromettiamo di esaminare più a fondo in maniera interessante il rapporto che c'è tra gli immigrati l'iscrizione al sindacato
Anni fa
In un rapporto che fece la Commissione europea rapporto rime
Si diceva che l'Italia era un Paese un po'disgraziato perché non solo non c'erano andati ma questi erano inattendibili io mi ricordo che noi del dossier sulla rivista diretta da padre rossori la persona che non si ordito ora commemorato ma c'è una ricezione molto scattava e che questo non era vero in Italia ci sono molti dati molto interessanti certo non tutti sono perfetti
Sì perché si potrebbero prendere lo spunto
Da ciò però spiccare una una
Migliore migliore una migliore sistema intierezza sistematizzazione dei dati non è qua il caso di dire cosa desideriamo presenti desideriamo che siano inseriti a titolo personale i minori e delle altre cose però lo faremo col presso le sedi competenti la cosa che voglio dire che noi preferiamo insistere sin dall'inizio sui dati del ministero dell'Interno non perché siano perfetti per noi cristiani in questo mondo di prefetto non c'è niente
Ma perché sono quelli che ci permettono di lavorare sui dati più attuali e ci permettono di fare delle riletture strutturali più disaggregati
Quindi non è che noi siamo degli sprovveduti ma siamo molto interessati a lavoro sociale capiamo che operatori responsabili decisionali anche degli studiosi non hanno tanti interessi a sapere l'immigrazione come era dieci anni fa
Ma come era l'altro ieri perché questa situazione così attuale ci aiuta a prevedere il futuro
Una cosa è sui numeri della voglio dire noi pensiamo che gli immigrati in Italia quelli titolari di permesso di soggiorno siano poco più di un milione e duecento perché e vedo che i permessi l'archivio dei permessi di soggiorno del ministero dell'Interno impasti occorra valutato di circa il dieci per cento
Che se non grossa archivio dove difficile togliere quelli scaduti vedere i doppioni come potete immaginare sono delle operazioni complesse anche se noi ci auspichiamo dei miglioramenti
Però è anche vero che i minori stranieri che stanno in Italia
Non sono solo i cinquanta mila poco meno di cinquanta mila registrati a titolo personale ma sono circa centocinquanta mila per cui la sopravvalutazione dei dati viene compensata dalla sottovalutazione dei minori e questo più o meno sono intatti
Per fare un quadretto molto veloce vi voglio dire che gli immigrati come del resto qualche voi sarà sapete senz'altro sono molto giovani in prevalenza non vengono dai Paesi dell'Unione europea ma nove su dieci vengono da altri Paesi
A differenza di quanto avviene in altri stati europei c'è una grossa diversificazione che noi abbiamo chiamato con un nome suggestivo policentrismo etnico io vi dico solo quali sono le quattro prima comunità che voi vedete subito che beh sono rappresentati quattro continenti
Marocco c'entro il trentuno mila persone Albania ottantaquattro mila persone Filippine sessanta mila persone Stati Uniti sessanta mila persone
La maggior parte di questi amici che sono venuti da lontano si fermano nel Nord superano più del cinquanta per cento e questa tendenza e crescente negli anni perché probabilmente l'inserimento di più agevolato la ci sono anche degli stranieri che non sono titolari di permesso di soggiorno a volte richiamiamo irregolari a volte di chiamiamo clandestini
Una stima molto recente condotta commissionata al ministero dell'Interno e condotta da un'istituzione
Neutra come l'Università di Milano via stimati pari a duecentocinquanta mila persone
Per cui se voi sommati irregolari gli irregolari arriviamo ammassati un milione e mezzo
Che sarebbe circa il due virgola cinque per cento della popolazione residente in Italia mentre in Europa la media incidenza e la popolazione straniera e del cinque per cento
E questo è il primo punto che vi volevo presentare raccomandandogli di sfogliare il libro perché troverete tante altre cose interessanti
Il secondo punto è dedicata all'integrazione
Perché come diceva come che è stato detto dal direttore della Caritas nell'introduzione non basta solo fare entrare della gente magari ben disposti verso di loro però bisogna fare un progetto su che cosa vogliamo fare insieme
E questo è il capitolo più suggestivo e purtroppo spesso trascurato
In questo momento de la storia siamo più popoli più culture vicine probabilmente un segnale di una storia che possiamo fare delle cose migliori rispetto a quello che facevamo nel passato
Io vi devo parlare solo dal punto di vista dei numeri dal punto di vista dei numeri e vi dico che i segni del radicamento degli emigrati in Italia sono molto forti magari noi molte volte pensiamo che vende vengono e vanno invece vengono per lo più per restare
Per la prima volta abbiamo potuto incrociare i dati del ministero dell'interno del mille novecentonovantuno
Con quelli del mille novecentonovantasette e abbiamo constatato che i circa la metà di quelli che sono venuti si insediano stabilmente in Italia sono duecentosettantadue mila persone che potenzialmente potrebbero precedere la carta di soggiorno cioè quel permesso di soggiorno di durata
Illimitata e che quando verrà approvato il diritto di voto amministrativo potranno votare anche loro
La maggior parte di questi sono africani asiatici perché i primi flussi i più consistenti flussi migratori si sono determinati da quei Paesi mente dai paesi dell'Est e anche dell'America Latina i flussi sono andati accentuando essi sono
Successivamente
Un altro segno molto interessante la consistente flusso di venute per ricongiungimenti familiari il ministero dell'Interno l'anno scorso ne ha registrato ventiquattro mila
Quindi all'incirca nella più consistente più consistente canale di ingresso in città insieme a quello per la fuga e però noi riteniamo che siano trenta mila o anche più perché come vi dicevo prima i minori non sempre vengono registrati a titolo personale
Ci sono dei paesi vicini che vogliamo dire tra di noi come il Marocco e l'Albania la Romania ma ci sono anche Paesi lontani questo possa riprendere però vita l'idea di come qualche volta abbia apra orizzonti nuovi immigrazione
Tanti vengono dagli Stati Uniti dallo Sri Lanka dalla Cina dall'India e dalla Cuba che sono tra i primi Paesi per ricongiungimento familiare
I celibi e nubili che all'inizio degli anni Novanta
Superavano abbondantemente il cinquanta per cento della popolazione immigrata adesso sono solo il cinquanta per cento e sono in diminuzione perché molto accentuata la costituzione di familiari di familiari con Prodi il numero dei minori come abbiamo accennato
Secondo noi e sento che è di centocinquanta mila unità perché noi abbiamo un dato certo che al mille novecentonovantasei desunto dall'anagrafe però se incrociamo i dati dell'anagrafe con di immigrati che hanno la prole consegna arriviamo a questa a questa cifra centocinquanta mila che è una realtà consistente però non corse così consistente come in Europa in Europa i minori sono il venticinque per cento in media della popolazione immigrata quindi noi possiamo prevedere tranquillamente che in breve termine la popolazione dei minori stranieri si raddoppierà
Abbiamo anche dei sistemi per esempio nella nella scuola sul quale il professor Tibisco qui presente ho visto prima entrare
Ha curato capitolo magistrale
Sono stati diffusi pochissimo tempo fa i dati aggiornati a alla agli ultimi due anni scolastici abbiamo visto che gli studenti sono aumentati ogni anno del tredici per cento che un critico da un momento molto consistente
Poi sappiamo anche che i minori che nascono in Italia sono molto numerosi nel novantaquattro l'ultimo anno per il quale si dispongono si dispone delle statistiche erano venti mila senz'altro adesso sono aumentati dai dati del Comune di Roma sappiamo che e straniero uno su dieci è di origine straniera uno su dieci cui Alfano
Il tasso di naturalizzazione cioè quelli che acquistano la cittadinanza italiana però in Italia non è così ampio come negli altri Paesi europei perché la maggior parte delle delle acquisizioni di cittadinanza vengono a seguito di matrimonio mente la naturalizzazione cosiddetta ordinaria quella che presuppone dieci anni di residenza
Meno accentuata re che dieci anni di residenza sono tanti però voi potete immaginare che tutti quelli che sono venuti dopo la legge Martelli del mille novecentonovanta
A partire dal due mila e uno del termine duetti potranno chiedere la cittadinanza se vogliono restare in Italia e quindi anche questa aumenterà molto pensati in Europa ogni giorno mille stranieri nell'Unione europea mille stranieri acquistano la cittadinanza europea
E in un anno solo questo era l'ultimo dato dei novantaquattro erano stati trecentotrenta mila questo che mostrava i sempre l'impatto culturale il mescolamento tra le culture queste prospettive di convivenza interna
Voglio dire una cosa sulla essendo della Caritas riduttive sulla differenza religiosa
Noi cattolici e gli altri gli altri cristiani sono in Italia non hanno paura della differenza religiosa perché Dio deve essere un fattore di pace
E quindi a parte qualche caso che c'è stato di sospetto terrorismo islamico noi consideriamo i musulmani seguaci di religioni orientali dei nostri fratelli
La la Kultur la differenza
Se vissuta positivamente dev'essere un'occasione di arricchimento e non di paura e in ogni maniera i cristiani sono quelli predominanti tra gli immigrati noi abbiamo calcolato che più del cinquanta per cento secondo una stima molto articolata che fa la Fondazione Migrantes
Sono più del cinquanta per cento poi c'è circa un terzo di Sormani dieci per cento di seguaci di revisioni orientali poi delle altre degli altri gruppi il terzo punto è lo tirò velocemente anche se molto importante
Riguarda la programmazione e l'immigrazione irregolare non bisogna avere paura neppure di parlare di immigrazione irregolare
Con le Paure noi non ci facciamo scudo di niente le Paure accrescono i problemi e non li risolvano ma secondo noi far venire più gente serve per far venire l'immigrazione
Far venire più gente regolarmente serve per far diminuire l'immigrazione irregolare clandestino
E qua entra il no indaghi in circuito il grande problema della programmazione noi crediamo che la nuova legge si riuscirà ad azionare velocemente tutte le nuove leve che prevede certamente porterà a regime questi flussi non è che noi possiamo immaginare che non ci siano mai delle imperfezioni però ci sono delle cose promettenti come iscriversi per la ricerca del posto di lavoro
Poter venire con garanzia svolge lavoro autonomo continuare a essere chiamato come attualmente
A titolo nominativo e così e così via
Certo è che i flussi irregolari
Sono spesso facilitate dal fatto che sino ad oggi sono state poco consistenti flussi irregolari quindi bisogna essere molto realisti nell'aumentare le quote in maniera che questa potente richiesta di di emigrazione venga in qualche maniera soddisfatto dobbiamo stare attenti a non confondere l'immigrazione irregolare o clandestina
Con quelli che richiedono l'asilo che oltretutto sono pochissimi io suppongo che potenzialmente sono di più e non riusciamo a riconoscere l'anno scorso solo noi abbiamo avuto meno di due mila richieste di asilo
E senz'altro come sapete i fatti tragici del mondo ci fanno capire che sono potenzialmente molto di più
L'altro grosso motivo l'altro grosso flusso da non confondere con l'irregolarità e quelli che vengono per motivi umanitari
Uno che sfugge a una guerra vuol salvare la vita non lo dobbiamo considerare un clandestino io nostro fratello che vuole comunque sopravvive
E anche questo è molto importante ci aiuta a ragionare con giudizio e con equilibrio sui flussi io comunque credo che se saremo sulla base dei numeri perché non non valgono tanto le le mie opinioni personali
Sulla base di nove di sera saremo più aperti nella programmazione riusciremo
A
Diminuire fortemente l'impatto dell'immigrazione clandestina e riusciremo molto a tagliare l'erba questi trafficanti di persone che fanno dei guadagni molto lucrose
Una cosa troverete nel dossier ci sono delle letture strutturale molto interessanti per esempio quando un una un gruppo etnico a molte presenze qua in Italia bisognerebbe soddisfare non solo attraverso ricongiungimento familiare ma anche attraverso un numero equilibrato di permessi per lavoro perché altrimenti le catene familiari comunque faranno venire dalla gente che si troverà in situazione irregolare
Da questo punto di vista troverete con dovizia di dati che i nostri vicini di casa non hanno molti motivi per essere contenti io vi cito o un esempio l'anno scorso all'Albania sono andati poco meno di quattrocento nuovi permessi per lavoro
è chiaro che questo ci porta a pensare che sì non aumentiamo i presi per lavoro ci continuerà l'immigrazione irregolare come anche di lei nuovi permessi che sono stati dati al Marocco
In nove casi su dieci erano per famiglia solo in un caso su dieci erano per lavoro e sono delle accortezze che nella programmazione dei flussi si possono perfezionare
Una cosa molto promettente è quella la via aperta dalla nuova legge per il lavoro autonomo tra gli italiani il trenta per cento di quelli che stanno in posizione lavorativa svolgono lavoro autonomo se noi riuscissimo
Ad avere il trenta per cento degli emigrati che svolgono lavoro autonomo che oltretutto non costa niente delle casse dello Stato non ci sarebbe più disoccupazione tra gli immigrati
Perché anche delle piccole cose condotti avanti con lungimiranza e con costanza possono sgonfiare il problema evitare che consideriamo l'immigrazione un pericolo ma come un problema da affrontare e da risolvere positivamente l'ultima cosa che voglio dire
E riguarda i Paesi di origine degli immigrati sino a non molto tempo fa noi non li consideravamo dei partner per l'immigrazione fortunatamente queste cambiato anche in Italia e io penso che quando un Paese nel quale vengono gli immigrati
Detratte noi condividiamo pari dignità di concediamo anche dei benefici sarà un nostro partner per regolare nella maniera migliore questo grande fenomeno sociale
Dell'immigrazione grazie
Grazie al dottor non so se è arrivato Udo
Ecco
Niente
Ma è don Guerino io direi siccome lui ieri sera tardi ha detto è colorito a zaffate
Allora facciamo prima intervenire sua Eccellenza monsoni monsignor tocchi e poi parlerà Guido
Nella sua presentazione monsignor Di Tora ha chiaramente
Delimitato e facilitato me nel compito che ora devo svolgere e ha definito il tema sistematizzazione delle ragioni della solidarietà immigrazione come richiesto oggettiva di mondializzazione della solidarietà attraverso un nuovo tipo di rapporto tra Paesi ricchi e poveri gli avvenimenti drammatici di queste ore di questi giorni e anche alcune reazioni nei confronti dell'accoglienza cari tasso dei volontari in genere fanno calare le nostre riflessioni
Potenzialmente astratte sulla solidarietà in un contesto molto concrete quasi sanguinante
Nel problema della immigrazione come in altri problemi e nella relativa legislazione entrano
Inevitabilmente almeno tre componenti le ragioni della solidarietà le ragioni della sicurezza dello Stato le ragioni diciamo del mondo del lavoro di fronte all'immissione di nuove forze
Che potrebbero essere concorrenti dentro in gioco queste componenti questi valori entrano anche in rotta di collisione fra loro
L'accentuazione di uno inevitabilmente comprime e mortifica un altro dei tre valori
Però sono tre valori di nessuno dei quali si si può privare pena una situazione di gravi ingiustizie anche di disordine
E fuori dubbio però che il valore solidarietà resta il più ampio potremmo dire più importante ma il più ampio anche perché trascina ma anche limite agli altri due
Una vera solidarietà esige che sia considerata anche la sicurezza della società
E la ripercussione nel mondo del lavoro della immissione nel caso nostro di altre forze al contrario
Se prevale il criterio o la ragione della sicurezza dello Stato può essere portata all'estremo con sistemi che cancellano la solidarietà
Nei confronti nel caso degli immigrati e allora brevemente le ragioni della solidarietà le ragioni della sicurezza e le ragioni dei lavoratori del mondo del lavoro
Quali sono le ragioni i motivi del valore solidarietà
Ovviamente mi limito ad alcuni ad alcune ragioni e a quelle seconde perché la prima ragione la sostanziale uguaglianza di ogni persona nella dignità i diritti
E allora quali sono le ragioni della solidarietà
Possiamo frontale approfondirle Manni cenere ma appena appena facendoci un paio di domande perché vengono in Italia
Vengono in Italia per lo squilibrio Nord Sud di fatto è la condizione oggettiva questa condizione oggettiva e triste che denota una mancanza di solidarietà
E già in se stessi né accettabile
Per chiunque ragioni in termini umani no universali
Non semplicemente di pura egoismo fosse pure statale
Ma ancor più inaccettabile lo squilibrio se si pensa che non nasce soltanto dal destino ma a ragioni peraltro non lontane nel tempo causate dall'uomo dagli Stati da scelte economiche
Appunto che non vanno oltre i trenta quaranta anni fa
La solidarietà verso il sud del mondo rive riveste per questo anche una motivazione di riparazione di non pochi ingiustizia e in qualche caso di oggettivo sfruttamento
Gli ultimi dati alle previsioni sulla situazione dell'Africa nei prossimi trenta quarant'anni
Il confronto col punto di partenza degli anni Sessanta ne sono una prova drammatica il Papa recentemente parlava di inaccettabile geografia
Della del mondo della pace dei delle disuguaglianze eccetera
Dunque lo squilibrio la prima ragione
Che la solidarietà intende affrontare una seconda ragione per cui vengono in Italia
L'attrazione verso l'Italia della forza lavoro
La situazione demografica attuale e futura dell'Italia è tale da richiedere fin da oggi e per i prossimi decenni l'arrivo di forza lavoro
Oggi potremmo dire lavoro di base prevalenza materiale
Che peraltro e rifiutato fin dove possibile o non è appetito largamente dal dal dal dagli italiani da noi dagli indigeni diciamo
Ma domani forse sarà necessario anche una forza lavoro per livelli più alti e più qualificati
Vista
L'andamento dalla curva demografica che si aggraverà appunto nei prossimi decenni
Ragioni della solidarietà quale strategia allora nei confronti dei Paesi da cui vengono gli immigrati
Prima di tutto un effettivo aiuto allo sviluppo
Una legislazione attenta alla immigrazione dunque che sembra riferirsi soprattutto alla all'Italia nel caso non deve far dimenticare che la prima condizione che spinge a tentare un'avventura una vicenda la condizione sociale ed economica politica del Paese da cui dal paese di origine
Insieme all'accoglienza occorre dunque impostare una politica di cooperazione che sia tesa a creare condizioni di vita più sicure e più degno dell'uomo
Certamente una tale azione produrrebbe automaticamente anche un rallentamento della pressione a fuggire o cercare un trovo altrove lavoro e sicurezza anche se noi leggiamo a pagina cinquantotto di questo volume dopo alcune note che riguardano l'Italia solitamente si dice
No
Per da sessanta
Il in un panorama generale già poco soddisfacente
è stato notato il declino della cooperazione
Della cooperazione anca da parte dell'Italia motivi di vi far quadrare i bilanci per loro eccetera ma c'è stata una diminuzione in anche in termini percentuali ma purtroppo di tutti gli stati come una forse anche una una rallentamento nella pressione popolare nella sensibilità nei confronti di questo però occorre anche le però niente però occorre il presente a pagina cinquantotto dove si dice solitamente si dice che lo sviluppo in blocco
Agisce come freno nei confronti dei flussi migratori internazionali e che la cooperazione economica internazionale e l'unica o principale leva per fermare l'esodo in realtà nel breve periodo la crescita economica tende a stimolare e non a frenare l'immigrazione
Un dato di fatto che potrebbe scoraggiare ma ormai è una legge come la l'introduzione nei paesi in via di sviluppo
Di sistemi di sanità più sicuri hanno peggiorato la situazione economica perché felicemente non c'era più la mortalità infantile di prima dunque c'era un maggior numero di bocche se vogliamo questo fondato che meravigliava negli anni Sessanta ma e nella logica quindi guai a noi se poiché la cooperazione metti in moto un esodo dalla campagna alla città coi dalla città all'Occidente dovesse frenare
Questa questo dove poi quale strategia ancora il rapporto Europa o se vogliamo Italia col Mediterraneo e con i paesi che si riflettono sunnita l'Italia è geograficamente collocati in un punto strategico rispetto all'Africa e al Medioriente
Si tratta alla fine di una scelta strategica può accettare di diventare un angolo di una fortezza che disperatamente si difende presumendo di difendere l'Europa
Ma allora si pongono tutte le basi di un atteggiamento bellicoso che forse rallenta fra virgolette l'invasione ma non la lontana forse la più senz'altro la peggiore oppure partendo da un concetto che mira alla costruzione di un futuro di collaborazione
Di valorizzazione delle differenze eccetera allora l'Italia scopre un ruolo fondamentale in tale prospettiva
Io oso dire che anche l'impostazione della legge l'impostazione nella legge del complesso forse si può anche riservare qualche osservazione però come impostazione si può dire sia ben tenuto conto di di questa realtà anche geografica dell'Italia
Quale strategia in Italia per un'accoglienza che per quanto è possibile possibile
Rispetti le ragioni della solidarietà
Le possiamo ridurre quasi materialmente a a a pochino a poche denominazioni ma fondamentali la abitazione la casa
Tutti conosciamo immigrati che lavorano e non hanno la casa
Ora un immigrato è costato lire zero all'Italia per andare in fabbrica a lavorare un italiano che a vent'anni vada a lavorare già costato circa centocinquanta milioni potrà dovremmo dire meriterebbe gratis
L'appartamento per un quindici per quindici sedici anni a conti fatti
Non è da dimenticare che una tal quale ricchezza dell'Italia e dovuta al calo demografico
Pensiamo cosa costo un figlio pensiamo quanti milioni ogni anno sia in più da spendere in ogni famiglia
Quindi l'abitazione non Comuna benigna concisione ma comun segno di accoglienza effettiva finché sono fuori casa difficilmente ci sentiranno non dico fratelli ma concittadini dello stesso mondo
Il lavoro ovviamente dicendo lavoro si può anche pensare a un allargamento delle possibilità riguardo al lavoro autonomo riguarda lavoro precario lavoro stagionale
E infine il la la famiglia la possibilità di ricongiungimento in quanto è interesse nostro perché più l'immigrato si inserisce in una situazione di benessere e di pace
Più aumenta la sicurezza per tutti se poi pensiamo al tipo di attaccamento degli immigrati esemplare potremmo dire nei confronti della famiglia
Possiamo anche capire come sia fondamentale augurarsi che il milione di persone abbondante che c'è in Italia in massima parte giovani le percentuali sono nel libro di coloro che vanno dai venti ai quarant'anni
Possiamo immaginare quanto sia importante poter mettere attorno a loro la famiglia
Le ragioni della sicurezza
Detto questo è chiaro che non diventerebbe una sola predica se si insistesse solo ed esclusivamente oserei dire quasi ciecamente sulla solidarietà che la solidarietà non può ignorare i le ragioni della sicurezza
Siamo consapevoli che emerge a questo punto una questione essenziale e concreto la ragione le ragioni della sicurezza passano tra il nel trae nel rapporto tra solidarietà e legalità
è un problema difficile da un problema reale che punti all'onore della cronaca anche in questi giorni
Dicendo legalità noi alludiamo direttamente alla legge dello Stato e ripetiamo che nessun volontario nessun gruppo di volontariato anche meno la Caritas intendono sovvertire le leggi dello Stato intenderanno spingere perché acquistino una una certa ampiezza in particolare direzione ma guai a noi se apparisse mai che il volontario
Si colloca contro la legge no
Certo possiamo anche auspicare o anche lamentarsi quando la legge non è quale vorremmo però diamo atto di sforzi non piccoli che sono stati fatti dal governo
Dunque lo diamo lei se lo Stato è sotto intendiamo anche il concetto di sicurezza nel suo senso più ampio ecco occorre qualche chiarimento
Nessuno che si dedichi all'accoglienza degli immigrati ha intenzione di porre sullo stesso piano quanti in un sì in un modo o nell'altro mettono piede in Italia siamo consapevoli che vi sono persone in cerca di lavoro e ci sono anche malavitosi diciamo vi sono per sono sfruttate ma ci sono anche sfruttatori
Questo ne diamo atto
Potremmo potrei potremmo dire che se differenza anche fra chi è in regola e gli illegali ecco
Certo ma è anche vero che il volontario se vede qualcuno che s'aggrappa al molo non pretende che documenti nella sua condizione nel nel momento lo salva lo nutre ma non per questo giustifica tutto deve essere chiaro d'altra parte non vediamo come potremmo instaurato un rapporto di ragionevole accoglienza se partissimo immediatamente col preconcetto
Che se non vi se non arrivano al nuoto quei documenti in mano noi italiani
Nessuno auspica quanto è accaduto in questi giorni ci mancherebbe nessun è lieto di queste situazioni ma credo che nessuna famiglia si mette in quelle condizioni sul gommone
Se non c'è dentro una disperazione o per timore di persecuzioni o o per altri motivi che poi questo sia sfruttato rende ancor più urgente che da parte nostra stato dei volontari missione attenzione che non è mai giustificazione ovviamente
Per questo noi chiediamo quindi che si sia anche una distinzione distinzione tra gli i clandestini ed illegale
Tra quanti sono i legali o quelli che sono in attesa o di asilo politico tra quelle che erano in regola fino a poco fa cui han perso il lavoro per cui su questo noi chiediamo anche possibilmente che il Regolamento della nuova legge possa tener conto di alcune cose c'è
Una limitazione delle possibilità
Piccolo
Di chi poco esporsi chiedendo di essere ha regolarizzato col rischio di essere al di fuori delle quote fissate fa sì che probabilmente molti rimarranno clandestini per pure di venirci ad esporre per trovarsi poi nelle condizione di essere espulso vi sono vari casi nei varie situazioni
Che per eventualmente poi si possono far pervenire a chi di ragione poi ultima la ha ragione diciamo dei lavora del mondo del lavoro
è vero è un possibile problema sociale specie in presenza di una forte disoccupazione però dice ha sempre illa la ricerca la pagina duecento quarantanove se non erro
Che l'immigrazione come hanno evidenziato gli operatori del settore non fa altro che drammatizzare i nodi irrisolti e le contraddizioni presenti nella complessa relazione tra domanda e offerta di lavoro li drammatizza non li crea
E addirittura c'è una speranza che a breve si post possa mettere in moto
Anche un una catena che favorisse la parte da lavoro mi spiego sempre il volume dice che gli immigrati hanno in in qualche parte d'Italia ridato vita a certi settori alla pesca alla pastorizia l'agricoltura inserti aspetto sono settori dove forse si può anche creare a catena un movimento positivo movimento favorevole ecco non è fra l'altro certamente ignoto che molti degli immigrati si inseriscono nel in un lavoro che non è il primo che gli italiani ricercano vengo da Modena dove diciotto venti mila immigrati
Sono inseriti nel lavoro delle piastrelle che probabilmente nessuno di Modena attende o auspicate per i propri figli come primo lavoro questo è certo ciò è comprensibile
Concludo
Il al nella lettura del libro che interamente merito ogni elogio anche perché proprio il suo succedersi di Nannina hanno in qualche modo verifica le situazioni da dei volti anche ai numeri in qualche modo rende giustizia a a a certe scelte che sono state fatte ecco leggendo si coglie una realtà che è molto più positivo vorrei dire serena nella sua quantità di quanto non appaia talvolta nei titoli di cronaca mai logico ha sempre più rumore se un non sia un cane morde un uomo non fa rumore su un uomo morde un cane fa rumore il negativo e chiaro
Che risalta immediatamente ma è ingiusto quando diventa il il titolo che ignori invece una situazione che a pensare qui e modificazione che ha comportato è sostanzialmente positivo
Ecco qual è l'auspicio o o comunque anche ciò a cui mira il lavoro dei volontari e certamente anche l'impegno dei nostri governanti che si che si ci si convinca che siamo in una fase di transizione che non si risolve in un anno
Probabilmente per una generazione abbondante siamo in fase di transizione occorre non attendersi soluzione eccezionali ma imparare a vivere alla transizione che prevede dei tentativi di strategia a lungo termine ma anche la fatica di mediare giorno per giorno per soluzione temporanea che non saranno quelle definitive ma la transizione sarà certamente lunga infine allora non dico rassegnarci convincerci che dobbiam passare dall'emergenza alla integrazione alla normalità alla convivenza questo credo
Se ci fosse questa spinta anche dell'opinione pubblica probabilmente anche molti problemi concreti troverebbero una più facile soluzione e anche soluzioni legislative che potremmo auspicare e più spinte in certe direzioni sarebbero accettate e vissute meglio grazie
Ringraziamo Silvio Cottier prima di dare la parola a Udo
Vorrei esprimere la nostra soddisfazione per la presenza di docenti e allievi del corso di formazione professionale dei nomadi
Sì ho incontrati prima
Di entrare
Qui nell'androne alcuni di Sarajevo e quindi mi chiedeva una ragazza essendo tornato da pochi giorni a Sarajevo come era la situazione ecco questo modo loro ormai di integrarsi
Con un corso di formazione professionale qui da noi un sentito ringraziamento agli studenti
Di alcune scuole superiori di Roma e ai professori che li hanno accompagnati
Per noi quest'anno è importante la loro presenza
E prospettive della nuova società si preparano con quelli che domani saranno i protagonisti
Un ringraziamento alle autorità ai rappresentanti di Stati esteri dalle ambasciate agli istituti culturali ai responsabili delle associazioni italiane
E di immigrati e a quelle che fanno parte del Forum per l'intercultura grazie
Ora la parola ad unico
Grazie
Intanto mi scuso per non ma fu avrà avuto l'opportunità che ascoltare persone sono intervenuti prima del mio arrivo
Nel leggere il il dossier
Che mi ha mandato Franco Pittaro
Tanto dico che l'ho trovato molto più utile rispetto al lavoro che Faccio ci sono molti altri ignorare associazioni o cooperative sociali come si chiama
E ho trovato molto più utile questo numero rispetto a quelli precedenti e e spero che continui così ne migliorarsi nell'ampliarsi nell'allargare la il campo dell'informazione che ci che ci offre ma nel leggerla nel leggere certi dati che così non personalmente non mi immaginavo mi immagino mi sono chiesto quanto i dati contenuti in questo nuovo volume quanto possono contribuire
Convincere qualche volta a convertire coloro che preferiscono l'allarme e quando si parla del tema dell'immigrazione
Non mi sono dato una risposta però nere tornate sospetto che probabilmente coloro che pane e linguaggio
Di allarmismo di invasione di ondate di mare o quant'altro probabilmente a questi fatti troveranno sempre a qualcos'altro da contrapporre anche perché non hanno date altrettanto attendibile da contrapporre a queste ma semplicemente la loro allora immaginazione
E mi è tornato in mente a quante volte risulta più tenace
La propria percezione di chi cerca la maggior visibilità sociale di certe categorie rispetta i numeri reali che ci sono il Partenone ha colpito il dato che riguarda un certe parte i cittadini di di i alcuni paesi europei che certamente ben pochi ama verrebbero fra quelli dal quale proviene un flusso di grave migratoria la Svizzera verso l'Italia
E mi ha fatto anche pensare che a volte ci si può e bisognerà che cominciamo ad ammettere che è questa
Emigrare non per sfuggire alla fame alla guerra quant'altro ma semplicemente che si perché si vuole emigra perché non credo che cittadino svizzero che Nigrelli che lì perché c'è guerra c'è farmaci e quant'altro
Si potrebbe anche migrare per ragioni culturale o semplicemente di scelta e avvolta ancora anche ragione fertile
Nel leggere la scelta alcune alcune parole chiave proprio utilizzati dai curatori organizzare questo questo dossier ve lo propongo presente in maniera anche sciolta
Il lavoro ma già è stato parlo ne ha parlato anche un sì ma pare che ha parlato prima di me
Sulla questione del lavoro
Io penso che sia uno dei punti centrale una sorta le chiave rivolta della condizione
Presente e futura delle persone immigrate in questo Paese
è un punto che finora mamma non ha trovato
Soluzioni adeguate
Allo stato attuale ci sono le premesse per un cambiamento
Però non dobbiamo dare per scontato che questi cambiamenti avverranno automaticamente
Occorre ancora lavorarci sul lavoro la questione del lavoro subordinato
Che è stato una sorta di condiziona quale ci sono stati siamo stati presso l'immigrato inchiodate
E la legge fino fino fino alla legge nuova
Molti sanno e leggendo questo dossier ritorna il dato della scarsissima presenza delle persone immigrata
Nel settore del lavoro autonomo c'è il settore nell'esercizio del lavoro del lavoro autonomo ora in un momento in cui tutti a quota anche parlando di qualsiasi cosa viene chiamato in causa la globalizzazione viene chiamato in causa qualcuno parlare tra la fine del lavoro avverte costretto una parata tra popolazione residente ad un solo tipo di lavoro
Di fatto ha voluto dire
Limitare ulteriormente fortemente le possibilità che questo settore la popolazione dite guadagnarsi da vivere e soprattutto le partecipa nella vita della società
L'auspicio l'augurio l'augurio ma anche fatto sul quale dovremmo lavorare è che
Sulla base della nuova legge
Tutti ci impegniamo per allargare questa maglia
Perché e vero che molti molte persone immigrate fanno il lavoro che molti italiani non vorrebbero
Però io vorrei che questa fosse semplicemente descrittiva della situazione passata e non qualcosa che finisce poi con me e rigenerare confermare perpetuare una situazione futuro perché se così fosse sarebbe veramente un grave peccato
Sarebbe grave perché
Sì anche se si può scegliere in determinate materie fare determinati lavori
Che state nati sotto delle proprie capacità le proprie competenze le proprie qualifica
Attuare questo vuol dire un grande spreco di risorse umane almeno per coloro che preferisco ragiona in termini economici e anche uno spreco economico
Fa lavorare
Un un vince ieri infine un
Forestale o quant'altro in un acciaieria è semplicemente uno fu spreco di storie di questo sistema avrebbe potuto tranquillamente a diciotto anni versata al mio lavoro
In questo devo fare un appello sulla regolarizzazione a prossima futura
No io capisco che ci sia necessità di porre le condizioni per accede alla regolarizzazione rancore una volta l'esperienza esercizio
Dovuta alla decreto Dini disegna
Che se la questione la prova del lavoro di tipo di lavoro ha messo e la sua prova non verrà affrontato in modo accurata avremo del nuovo altre tragedie come abbiamo avuto quella volta
Non svelo segreto né dico
Una cosa mossa appuntasse e dico che molti sono stati costretti e molte persone sono state costrette a pagarsi i contributi per poter partecipare in quell'esercizio io spero e mi auguro che queste non si non si vede Ripetta
Parlando il re regolarizzazione a fare un accenno al decreto flussi
Che è stato firmato qualche giorno fa un accenno che devo semplicemente comunicarvi una mia processare una certa sensazione o sentimento che sensazione di di di delusione di delusione perché
A tutt'oggi
Quella proposta in questo decreto e ben al di sotto delle aspettative delle richieste e soprattutto delle necessità almeno per quello che si sentono in giro
E davvero se non non non non sarà chiara non si chiarita in tempi brevi
Attraverso quale modalità le persone che non rientreranno
Potranno rientrarci successivamente e quanto prima versi potrebbe creare ancora una volta una situazione grave di di perché no corsa superare le altre ad arrivare fra fra i primi
Ma sulla questione del lavoro c'è anche un aspetto che tante volte no su quale ci sorvoliamo
Occorre per le persone immigrate per perseguire e arrivare a quell'integrazione di cui si parla d'altro che di cui si parla in modo particolare in questa nuova legge sull'immigrazione
Occorre che anche per le persone immigrate il lavoro diventa una cosa del tutto normale
Nel senso che siano presenti in più settori possibile della vita della su
Certo le dico un'altra parola occorre realizzare anche in questo quello che gli anglosassoni chiamano il mainstreaming
Dobbiamo uscire dai lavori particolare settoriale
O ancora di più nel settore lavoro autonomo qualcuno parla e viene richiamata nel dossier di imprenditori etnica
Ma cosa vuol dire imprenditoria etnica
Il e l'imprenditore di calzature o di borse
E cinese quanto cosa di questo di specifico di cinese e meno di pratese dati marchigiano o di fare moda e quant'altro in tutti i posti dove hanno sempre lavorato e fatto questo
Occorre occorre qui liberare tutte le forze
Anche gradatamente però per arrivare a questo accesso possibile anche nel settore pubblico a vari livelli a tutti i livelli
Un'altra delle questioni sollevata trattata bene esaminate sul quale abbiamo dati sul quale ragionare
è quella che riguarda l'accesso alla cittadinanza
Le partite nelle sue parti tra naturalizzazione di e per matrimonio
Su questa su questa questione registrato nei giorni scorsi
Con piacere pronuncia il venti di due ministri la ministra Turco e anche la parlavano no Wannenes pari opportunità Balbo entrambi si sono detti
Disponibile sopra il tuo foglio desiderano e arrivare ad una modifica di una legge umana invece le novantuno e a quale molte persone nel mondo dal socialismo l'associazionismo ad ambienti Danae onori rilevato la la inadeguatezza
Tanto è che scontro che un un gruppo di associazione Picasso della Rete antirazzista non più di un anno fa ha proposto una riforma di questa legge attraverso la produzione di una legge di iniziativa popolare quel quella proposta non ha non ebbe grande fortuna non solo presso l'istituzione ma anche presso molte associazioni che ancora per qualche ragione non avevano colto ha voluto cogliere la portata di quella di quella proposta
Visto che ha anche questo è un moto utile per facilitare l'integrazione un'integrazione che mi auguro o non si intende
Per lo meno non valida fin qui sia nella direzione dell'assimilazione ma in quella del pluralismo pluralismo culturale e compare opportunità pari opportunità di accesso e di dignità alle alle alle persone occorre però seguire attentamente non sono né formale né già ma anche le pratiche le procedure perché il è vero che la nuova legge la invece del novantuno ha ristretto e normalmente normalmente le possibilità attraverso alcuni criteri introdotti o modificate rispetto al passato ma è anche vero che a volte basta la farraginosità delle procedure da da seguire
Sconsigliare da sconsigliare questa questa scelta certo non deve essere l'unica l'unica l'unica via l'unica possibilità e processore stabilizzazione
Del persone immigrate sul territorio italiano
Di passaggio
O da una così le immigrazione temporanea almeno così motiviamo sempre definita ad una stabilizzazione maggiore a diventare componente del popolamento cioè non c'entra immigrati ospiti che dopo tre quattro anni fatti i soldi se ne vanno a diventare componente ripopolamento questo passaggio può anche avvenire avviene dettata anche attraverso altri strumenti in questo senso però colgo comma soddisfazione la la l'introduzione della cartella carta di soggiorno ma devo anche aggiungere che una soddisfazione piena perché ancora questo non è partito causa della non
Approvazione all'uscita del regolamento di attuazione ma quando questo sarà uscito quando questa parte dalla legge
Andrà in porto Hofer applicata questo componente di questo elemento di stabilizzazione certamente insieme alle naturalizzazione varie aiuterà a consolidare questo questo processo
Nell'intervento che mi ha preceduto il possano fare chiamato la questione che riguarda la cooperazione allo sviluppo io qui vorrei prendere un piccolo aspetto un piccolo e partendo da un dato contenuto nel dossier che dato che riguarda la presenza di studenti gli studenti esteri
Stranieri nelle università italiana il modo parte con la presenza degli studenti dai paesi in via di sviluppo di e forti dubbio che
L'accesso la collaborazione a livello universitario
La prossima a livello universitario un uno dei componenti per la cooperazione allo sviluppo è uno dei modi in molti casi si può aiutare molti paesi in via di sviluppo è proprio quello di aiuta ad alleggerire la pressione sulle strutture scolastiche a tutti i livelli ma ancora di più a livello universitario avvero indotto attraverso varie vari passaggi questo possibilità ha ridotto e norme mente
Quello che si poteva si poteva fare
Senza togliere troppo tempo richiamo e qui con lo faccia con un paio di domande semplicemente la questione che riguarda la partecipazione politica
Del delle persone immigrate in questo Paese noi sappiamo tutti com'è andata la proposta di legge che per questa commedia che invece a marzo sappiamo e lo richiamai dossier capo al mente la via scelta è quella di una legge costituzionale però mi chiedo quali i tempi di approvazione
Quanto e che cosa si si può fare per accorciare in questo tempo ma mi chiedo anche se davvero non è praticabile la via seguita per i cittadini
Del dell'Unione europea
Mi fermo qui e e chiedo scusa se ho scelto ha fatto questa breve presentazione scegliendo a volte argomenti apparentemente sconnesse atto almeno tutti certamente uniti dall'attività di quel milione e duecentoquaranta mila persone che si definiscono ci definiamo persone immigrate in questo paese grazie
Ringraziamo unico e nel dare la parola al dottor Carlo Guelfi del ministero degli Interni
Ricordo così una considerazione particolare va riservata senz'altro
Alla regolarizzazione degli immigrati attualmente presenti in Italia ma sprovvisti di permesso di soggiorno
E la fase in cui stanno per entrare
Compiutamente in vigore tutti i meccanismi della nuova legge è opportuno azzerare
Le pendenze del passato facilitando la loro immersione e ricordando che le politiche repressive sono tanto costosi quanto inefficaci ecco col dottor Guelfi
Devo leggere un breve lettera che ministro Jervolino inviato a don Guerino dopo farò rapidissime osservazioni per dare alcune informazioni rapidissime carissimo don Guerino
Scrive ministro Jervolino sarei venuta molto volentieri anche quest'anno la presentazione del dossier statistico sull'immigrazione della Caritas di Roma così come per tanti anni ho fatto subito che monsignor Di Liegro
Purtroppo non è possibile oggi sono a Tirana perché le varie tragedie che in questi giorni si sono susseguite sul Canale di Otranto rendono necessario un contatto urgente con il governo albanese perché sviluppi una idonea politica di contrasto nei confronti di quanti in modo inumano speculano sulla disperazione degli immigrati facendogli avventurare
In viaggi costosi e pericolosi come al solito leggerò con attenzione il vostro dossier statistico che ogni anno con estrema serietà offre dati sui quali riflettere ed impostare una seria politica dell'immigrazione
Il mio nove incarico non fa certo venire meno il Mela spinta interiore adoperare per il riconoscimento dei diritti degli immigrati
Guardo sempre al vostro lavoro con ammirazione e gratitudine e mi impegno ad operare in modo che le istituzioni pubbliche
Nel nuovo e più organico quadro normativo in cui di cui oggi disponiamo riconoscano ai cittadini stranieri regolarmente sonanti d'Italia pienezza di diritti ed adeguato sostegno affinché questi diritti possano essere esercitati
Il contrasto che deve essere rigoroso ed efficace dell'immigrazione clandestina e di rinnovato impegno per sconfiggere gli organi criminali
Che prosperano sul bisogno alle speranze degli immigrati sarà accompagnato da una programmata politica degli ingressi con il meccanismo delle quote dovrà cominciare a funzionare nel mille novecentonovantanove
Desidero anch'io come hanno già fatto altri colleghi ministri esprimere il mio convincimento sulla necessità di rivedere l'attuale ormai inadeguata legge sulla cittadinanza
In modo da offrire agli stranieri ormai stabilizzati nel nostro Paese e i loro figli il naturale completamento del loro percorso di integrazione consentitemi infine di rivolgere un pensiero di gratitudine al mio predecessore Giorgio Napolitano nel quale tutto io credo riconosciamo ad aver saputo porre le basi della nostra nuova politica dell'immigrazione
Con questa nella
Ecco vorrei soltanto dare di sé alcune informazioni sulle cose che sono attualmente non dire allo studio ma la fase ormai della conclusione per quanto riguarda la le procedure di regolarizzazione e un breve accenno anche al problema della programmazione dei flussi per quanto riguarda le regolarizzazioni come sapete ventiquattro ottobre è uscito insomma sulla Gazzetta Ufficiale il decreto firmato dal presidente Prodi anzi direi che è uno degli ultimi ultimissime atti di governo insomma è stato per l'appunto firmato dal presidente Prodi
Che da una risposta
Che qualcuno ritiene ancora insoddisfacente ad un'esigenza che comunque avvertita quella cioè di normalizzare per quanto possibile la situazione esistente l'attuale stock di immigrati esistenti in Italia credo che la le leve così le incertezze le la cure che possono emergere dalla lettura del decreto saranno
Così superate dalla lettura che spero potrà essere fatta nei prossimi giorni delle circolari che ministero dell'interno e ministra del Lavoro soprattutto insomma
E manderanno per l'attuazione di questo decreto quello che vorrei soltanto insomma mettere in evidenza e che
La famosa quota di trentotto mila individuata per il novantotto ad integrazione della quota già esistente di ventotto mila non è una quota che contingentare il numero delle regolarizzazioni questo deve essere chiaro
Cioè adesso si aprirà sulla base ripeto deve circolari delle quali naturalmente si terrà conto
Del parere delle associazioni del padre della Caritas di quelle che sono poi le esigenze oggettive di cui in realtà credo insomma che
Nuovo governo poi lo dirà il ministro insomma turco nel suo intervento si intendono pienamente farsi carico comunque le e procedure di regolarizzazione
Riguarderanno tutti i soggetti che hanno i requisiti sono previsti dal decreto che saranno ulteriormente specificati direi specificati in senso favorevole agli immigrati nella delle circolari per poter accedere alla regolarizzazione
Coloro che non rientrando nel tetto delle quote è fissato per il mille novecentonovantotto rientreranno nella programmazione del mille novecentonovantanove questo l'altra parte era scritto in maniera chiara nel documento
Sulle politiche dell'immigrazione approvato dal Parlamento e quindi è un documento politico non è una legge ma un documento politico
Impegnativo per tre anni
Ma per governo e quelle pubbliche istituzioni
Ecco la già nel decreto comunque come avete visto si supera il concetto del lavoro subordinato in senso classico che si introduce insomma la categoria del lavoro atipico in qualche modo anticipando una legge che ancora non è stata fatta questo anche divenne un segno estremamente importante mi pare che va colto insomma
Dando la possibilità di regolarizzazione quindi anche a quegli immigrati che fanno lavori a tempo parziale lavori atipici
Non rientranti quindi una definizione ristretta di lavoro subordinato e poi naturalmente a differenza del precedente decreto Dini poi convertito fisicamente in legge discuteva dei lavoratori autonomi questo decreto comprende anche il lavoro auto e sulla base delle definizioni e delle indicazioni che vengono date dalle circolari sarà possibile agli immigrati accedere insomma
Credo già su questo è un'anticipazione sulla quale credo di poter dare una indicazione impegnativa credo che già e alla fine la prossima settimana inizieranno insomma le procedure di prenotazione presso le questure
O più esattamente presso di uffici o sportelli unici che verranno fatti insomma presso le questure o presso i commissariati a seconda insomma le dimensioni naturalmente della luogo in cui risiede l'immigrato sera semplificate al massimo la procedura di erogazione delle domande
La o per quanto riguarda
La programmazione dei flussi d'ingresso io son d'accordo con le osservazioni che ha fatto Pittaro sulla importanza di avere una programmazione dei flussi che se anche vista come sostanziale deterrente nei confronti della immigrazione clandestina si tratta di mettere a regime quei meccanismi che la legge sull'immigrazione documenti documento programmatico prevede maniera molto chiara e quindi oltre alla programmazione dei flussi legati alle quote privilegiate per Paese che verranno di alcune sono già state definite alterano definite sulla base del gli accordi bilaterali dovranno esserci delle quote riservate anche alla a coloro che potranno entrare sulla base di garanzie così che ti ascolto e anche una quota riservata nel caso non funzioni eminentemente sistema negli sport come previsto dalla legge per tutto quanto la quota fissata per chi entra per ricerca di lavoro dovranno essere messi a punto e questo è una sollecitazione importante che credo tutte le associazioni interessate al tema dell'immigrazione dovranno rivolgere e anzi l'invito sono in qualche modo secche che mi permetto insomma di suggerirli insomma è che si proceda rapidamente con le liste di prenotazione presso le ambasciate in modo che il sistema possa funzionare concludo riconoscendo
Perché poi vorrei ecco riconoscere dare segno insomma di così qui in questa platea a Franco Vitale alla carica della collaborazione preziosa che
Dei confronti diciamo del dei dei dei ministeri che si sono occupati della preparazione dei vari documenti sia nel momento della fase di elaborazione della legge sia nella fase successiva
Con dalla documento che abbiamo fatto insieme insomma sulla situazione degli irregolari vede la spia della presenza disegnano Italia se nel documento programmatico devo dire che appunto insomma la presenza delle associazioni generale
Della Caio devo dire particolari è stata estremamente preziose questa è l'occasione in cui riconoscerlo e rivolge un vivo apprezzamento e ringraziamento una speranza che per il futuro questa collaborazione sia sempre garantita e anzi insomma potenziata grazie
Grazie al dottor White l'ultimo intervento è delle ministro Livia Turco degli affari sociali
Ma io vuole innanzitutto esprimere la mia
Profonda gratitudine alla Caritas alla Caritas di Roma la carta situazionale per
Tutto quanto hanno fatto stanno facendo devo dire su tutti i temi sociali
Mi hanno detto di essere faziosa perché vado definendola sulla Caritas come il vero ministero della solidarietà sociale mi hanno detto che sono faziosa quindi non la faccio più perché sembra che appunto voglio dimenticare il merito degli altri associazione di volontariato però Vito che dire che insomma la Caritas la incontro ovunque sui temi difficili di questa nostra società e quindi
Sento il dovere insomma di esprimere questa gratitudine così come la gratitudine per questo dossier che come tutti gli altri dossier ci offre strumenti di analisi dati elementi di riflessioni importanti però sono particolarmente grata a questo che ha al centro il tema della integrazione
Che
è un dossier che mette al centro come diceva Franco Pitta o un dato
Che
Noi ci dimentichiamo
E cioè la presenza siamo di fronte ad una presenza
Significativa
Di immigrati stabili nel nostro paese non soltanto di immigrati regolari
Di cui ci si dimentica ma di un'emigrazione che sta diventando stabile
Mi sembra questo uno dei dati più significativi che appunto diceva nella relazione fra compita o i nuclei familiari
I bambini numero crescente di bambini
E quindi il fatto che ci troviamo o nel nostro paese con una presenza significativa
Di immigrati regolari che con la loro presenza con loro fare quotidiano con la loro vita stanno cambiando e secondo me stanno cambiando in meglio se pur silenziosamente il nostro Paese nel senso che stanno ponendo dei problemi che vanno assunti governati e che se assunti governati ci fanno fare dei passi in avanti penso per esempio alla presenza di tanti bambini stranieri nelle scuole
Penso al fatto che
Dover fare i conti con questi bambini non significa soltanto dare l'opportunità ai bambini italiani di confrontarsi con altre culture con altri bambini e di vivere come normale il fatto che ci possa essere persone
Con una pelle diversa che magari parla una lingua diversa io credo che questo sia un grande vantaggio per i bambini italiani
Ma penso anche per esempio in
Al vantaggio che
Esperienze come quella di madre della Caritas di Roma della dialogo multiculturale posso offrire appunto per di italiani stessi
Il io sono d'accordo con moltissime delle cose che sono state dette sono d'accordo con le relazioni che mi hanno preceduto quindi vorrei stare all'invito che mi rivolgevamo signor settore di dire insomma un po'che cosa
Che cosa di fronte a questo tema ecco presenza stabile significativa di immigrati irregolari
Come si intende applicare la legge sull'immigrazione quindi che cosa fare sulle politiche di integrazione
Prima di entrare nel merito di questo vorrei dire come ho fatto anche
In altre occasioni che
Dobbiamo partire da un dato che realizzare le politiche di integrazione e cioè occuparsi davvero di chi vive in modo stabile e regolare da noi
Per significa un po'
Farò né a fare una polemica con gli stessi dicono gli stessi italiani
Perché noi in nome di una cultura dell'emergenza oltre che di emergenze vere e proprie
Con le quali bisogna fare i conti sicuramente ci deve fare i conti chi governa ma sopra tutto in nome di una cultura dell'emergenza noi continuiamo a identificare il problema dell'immigrazione
Con il problema degli sbarchi dei clandestini in questo modo non vediamo non vediamo e non facciamo i conti appunto contro il milione duecentoquaranta mila dite voi immigrati regolari che invece stanno cambiando io dico in meglio il nostro Paese
Pur ponendo dei problemi che è giusto assumere governare proprio perché
Si possa realizzare una convivenza civile più avanzata
Questa cultura dell'emergenza è dura a morire io me ne sto rendendo conto proprio avviando le politiche di integrazione non si pensi che le politiche di integrazione sono la parte più semplice di applicazione della legge non è così perché innanzitutto si tratta proprio di
Cambiare appunto questo questo approccio al problema dell'immigrazione ed emigrazione come emergenza
Noi la legge ci offre e poi il Regolamento il Regolamento che spero le Camere approvino rapidamente e che sicuramente il governo rispetto ai quali il governo deve le Camere devono esprimere un parere
Il governo poi dovrà recepire le obiezioni che le associazioni della clientela camere stessa e
Realizzare una stesura un'approvazione definitiva del Regolamento
Spero che questo atto avvenga in modo rapido anche perché questo consente l'avvio l'applicazione piena e vera della legge su alcuni punti sui quali senza regolamento diventa complicato applicare la legge stessa
Penso per esempio il problema della tratta della prostituzione oppure penso al loro stesso fondo sulle politiche migratorie noi abbiamo facendo un accordo con la corte dei conti esteri stabile e una abbiamo fatto un anticipo
è un ripartizione abbiamo anticipato la ripartizione del fondo del novantotto le regioni per consentire le regioni di poter spendere risorse del novantotto ma per poter spendere fino in fondo tutte queste risorse abbiamo bisogno appunto del regolamento attuativo
Legge e Regolamento prevedono in modo chiaro ecco quali sono i i i diritti che devono essere alla base di una politica di integrazione
Noi però dobbiamo fare una discussione anche su quale modello di integrazione vogliamo analizzare per quale strada vogliamo imboccare nel nostro Paese
Credo che questa sia una discussione una riflessione la messa a punto che debba avvenire in corso d'opera cioè facendo le politiche concrete riflettendo sulle politiche concrete ma sia una riflessione che dobbiamo fare
Che devono fare le associazioni di immigrati e non soltanto appunto le forze di cosiddetti Esperti perché credo sia molto importante definire appunto
Il patto che si vuole costruire tra italiani e immigrati
C'è un modello di integrazione che infine di un modello di integrazione che si sta costruendo nel nostro Paese io penso sia preferibile
Un modello mite l'integrazione che punta alla messa a disposizione di pari opportunità che punta all'inclusione che su che punta all'inserimento pieno della cittadinanza pur resti rispettando però le differenze di cultura e considerando questa differenze di cultura un punto di ricchezza un modello di integrazione che fa leva su una pluralità di soggetti gli enti locali le comunità locali e le associazioni di volontariato ma che però deve avvalersi questa è la novità il bisogno dell'Italia di un indirizzo nazionale
Che sia di sostegno che sia di
Monitoraggio e che consenta
Di fare sì che queste politiche di integrazione riguardino tutto il territorio nazionale non soltanto alcune aree del nostro Paese
E da questo punto di vista
Per stare ai compiti che noi abbiamo di fronte per l'applicazione delle politiche di integrazione come sentiamo proprio fortemente la necessità di attivare i soggetti interessati responsabili delle politiche di integrazione prima di tutto gli enti locali
Li abbiamo degli enti locali che sono sensibili che hanno un patrimonio di esperienze
Abbiamo però poi molti altri enti locali che invece continuano appunto essere distratti rispetto al problema della integrazione degli immigrati
Così come fare le politiche di integrazione significa coinvolgere le forze economica e sociale del nostro Paese
Dall'impresa a tutti i soggetti economici e sociali penso che il mondo dell'impresa debba da fare la sua parte non soltanto per quanto riguarda l'ingresso nel lavoro ma proprio anche per quanto attiene all'integrazione piena delle persone
Abbiamo indicato abbiamo individuato nel documento programmatico
Oltre che un modello di integrazione degli obiettivi che riteniamo essere prioritari e lo abbiamo individuato proprio anche ascoltando molto l'associazione di volontariato intanto bisogna che questo che su tutto il territorio nazionale ci siano siano predisposti i centri della prima accoglienza nel riparto di risorse d'accordo col ministro degli interni
E voglio precisare che i centri di prima accoglienza non sono da confondersi con i centri di permanenza temporanea sui quali voglio poi dire una cosa e che la competenza dell'attivazione dei centri di prima accoglienza è delle Regioni
E che il riparto delle risorse del novantotto d'accordo col ministero degli interni abbiamo destinato una quota significativa di queste risorse per il completamento dei centri di prima accoglienza
Privilegiando quelle regioni del Mezzogiorno che solo Sicilia Calabria e Puglia e io mi auguro che quegli amministratori però spendono per le risorse perché o è lo Stato che deve cioè o si decide che c'è la centralizzazione oppure c'è il decentramento e se poi c'è un decentramento allora poi bisogna essere conseguenti su questo ma io informò di lipidico molto chiaro
Che Calabria Sicilia Puglia hanno avuto del riparto del novantotto quote consistenti di risorse per completare i centri di prima accoglienza perché non è giusto come dice come è stato detto
Da monsignor cotti che lo Stato che le associazioni volontariato si sostituiscano sta società di volontariato devono
E se l'elemento di stimolo di integrazione ma certo non possono sostituirsi alle carenze dello Stato
Le altre priorità che abbiamo indicato nel documento che intendiamo realizzare sono il problema dei bambini dei minori stranieri fenomeno consistente fenomeno che ha molto diverse facce
Finita la prima generazione di immigrati ritirerà seconde generazioni di immigrati figli di irregolari che però la legge dice il nome della convenzione dell'ONU sui diritti dell'infanzia che devono avere gli stessi diritti definiti regolari
Minori non accompagnati
Ecco noi su questo punto intendiamo porre moltissima attenzione ne abbiamo discusso in un convegno a Milano
Con gli operatori con gli enti locali
Con le Capital Martini come sindaco di Milano abbiamo messo a punto delle proposte concrete proprio molto concrete che riguardano la scuola ma soprattutto i servizi perché c'è una fascia di età zero tre anni in cui le donne fanno fanno fatica a lavorare e poter seguire i figli soprattutto le donne immigrate quel triste fenomeno dei tanti bambini immigrati negli istituti soltanto perché le donne immigrate lavorano e non possono tenere con sé o non hanno i servizi sufficienti per seguire la cura i propri figli
Quindi il tema bambini sostegno alla maternità aiuto alle donne che lavorano avendo particolare occhio la fascia di età zero tre anni
E poi vogliamo porre molta attenzione al problema della casa dell'abitazione
Della scuola
Dei della mediazione culturale sostenendo i progetti di mediazione culturale
E poiché proseguire il lavoro che appunto anche con l'associazione abbiamo iniziato sul problema della tratta e della prostituzione questi sono i punti di obiettivi fondamentale che ci siamo posti nei prossimi nel lavoro di questi di questi mesi di questi tre anni perché il pro e il documento programmatico è triennale
Ci sono poi altre due questioni che sono state sollevate qui io sono contenta che sono state sollevate sia nel dossier sia negli interventi lo faceva poi Udo
Imporre particolare la questione
Della partecipazione politica degli immigrati è questione della cittadinanza
Partecipazione politica degli immigrati ma ieri abbiamo insediato la Consulta dell'immigrazione che insieme alla commissione per le politiche di integrazione sono i due importanti strumenti che il Governo utilizzerà per realizzare le politiche di integrazione di Citi dinanzi agli immigrati io penso che dobbiamo dire innanzitutto che la legge sull'immigrazione
Attraverso l'articolo che prevede la costituzione della Consulta attraverso l'articolo che prevede la costituzione dei Consigli territoriali attraverso il ruolo che dalle associazioni
Che è un ruolo di promozione della partecipazione sociale politica ma anche di essere partner attiva nella gestione dei progetti di integrazione
Se mettiamo insieme un punto questi articoli io credo che si possa dire che nella legge c'è un modello di partecipazione politica degli immigrati in Italia
Che è un modello che ha una sua originalità
Ed è un modello che per esempio prevede la partecipazione politica degli immigrati
Alla pari in modo uguale ai nazionali non su base etnica in modo individuale però nello stesso tempo riconoscendo il ruolo delle associazioni e riconoscendo anche il ruolo dell'identità culturale
Promuovere la partecipazione politica degli immigrati significa agire a più livelli curare molto la formazione perché gli immigrati possono diventare leader abbiamo bisogno di tanti immigrati che in tutte le sedi in modo autorevole prendano la parola perché questo è estremamente importante per affermare con la pari dignità tra italiani e immigrati
E quindi benissimo iniziative come queste che appunto abbiamo sentito quanto sia stato importante e autorevole per esempio la parola di Udo io so quanto importante è stato importante per me nell'elaborazione
Della legge sull'immigrazione o la sua presenza e di altri nella Commissione per le politiche di integrazione la formazione su base territoriale
La però è incentivare la presenza degli immigrati in tutti i luoghi della partecipazione politica partiti sindacati organismi economiche sociali
E poi valutare se per esempio soprattutto a livello locale non sia utile dotarsi anche di alcuni strumenti di partecipazione politica
C'è poi la questione del diritto di voto voi sapete che io ritengo che questa sia una questione caposaldo della politica di integrazione degli immigrati diritto di voto a livello locale
Non ripeto Noriko nono ritorno sulla vicenda della legge sul fatto che
E il dibattito parlamentare
Che certo non sostenne moltissimo la norma sul diritto di voto pur prevista nella legge ordinaria del Governo
E poi alcuna obiezione di costi carattere costituzionale suggerirono al governo dal governo Prodi di fare il disegno di legge costituzionale parlate del disegno di legge costituzionale non si trova lo si può approvare in un attimo e fatto di un articolo
C'è un problema di volontà politica e di consenso
Allora in questa sede io per mi permetto di dire siccome mi pare si riapra la stagione delle riforme istituzionali
Proponiamo con forza il tema diritto di voto a livello locale e riforma della legge di cittadinanza come un punto significativo di questa nuova stagione delle riforme e crediamo il consenso necessario
Composta
Che quando la
Ramo la legge sull'immigrazione tanto consenso tanto sostegno
Tanto sostegno alla norma sul diritto di voto io non l'ho sentito quindi forse è il caso che questa convinzione questo sostegno cresca
E incida un può sull'orientamento del Parlamento perché poi per far le leggi bisogna vedere i voti in Parlamento così come la legge sulla cittadinanza
Noi abbiamo incardinato un percorso la commissione per le politiche di integrazione ha un compito
Che è quello di rispondere acquisiti che il governo pone e di aiutare il governo nella elaborazione di però
Poste ebbene
Nel mese di settembre quando fu insediata la commissione ne discutemmo il programma di lavoro della Commissione di intesa col ministro Napolitano pose alla commissione di integrazione il seguente l'esito aiutati cita elaborare una nuova legge sulla cittadinanza d'intesa col ministro Jervolino ho ribadito alla presidente dalla commissione la professoressa Zincone esattamente questo questione elabora
Era una nuova legge sulla cittadinanza è una cosa complessa significa toccare delle corde fondamentale del nostro Paese significa per esempio dire che l'essere cittadini italiani non è che fin ito dell'appartenenza di sangue da avere una qualche discendenza italiana ma significa esigue esercita Vitaliani significa condividere e le regole di questo Paese sentirsi Pan alte della cultura italiana significa che la cultura italiana diventa disponibile all'ascolto alla inclusione di altre culture quindi un cambiamento Fondamenti importa in fondo io vorrei che l'elaborazione di questa legge sulla cittadinanza che faremo sia accompagnata da una grosso dibattito culturale
E che non si riduca a tutto a cinque anni anziché dieci anni perché ci sono dei nodi di fondo e ci sono i nodi di fondo che riguarda una propria
Anche il progetto di vita degli immigrati per esempio sarei contrarissimo alla legge sulla cittadinanza che avesse lampante carattere impositivo o avesse un qualche automatismo un conto è di come diceva avuto superare la farraginosità e la discrezionalità che sono i due elementi costitutivi dell'attuale legge sulla cittadinanza farraginosa e molto discrezionale
Altra cosa è e quindi bene prevedere dei diritti altra cosa invece come dire una legge che fosse eccessivamente impositiva c'è un problema
Di rispetto della pluralità dei progetti delle persone che emigrano nel nostro paese c'è chi vuole diventare cittadino italiano chi vuole mantenere appunto la sua identità
Quindi ecco io vorrei che questa tecnica elaborazione di questa legge questo impegno anche avvenisse con
Attraverso un grosso dibattito un grosso dibattito culturale e che ne fossero protagonisti cittadini italiani i cittadini stranieri
E
Perché appunto si possa arrivare presto a un nuovo testo di legge in sintonia anche con una riflessione europea è un testo di legge però che abbia
Trovato un consenso nel nostro del Paese
Dicevo prima e concludo che realizzare le politiche di integrazione significa attrezzare sì per un lavoro quotidiano difficile concreto di lungo periodo abbiamo bisogno però che questo lavoro ossia in qualche modo anche visibile
Deve in qualche modo cambia
Nel nostro
ESE l'ordine del discorso sull'immigrazione fare in modo che si e si fa
A me di migrazione parlando di concreti progetti di integrazione di successi parliamo anche dei successi dell'integrazione e non soltanto appunto del
Denied dei conflitti delle difficoltà
Parliamo delle discriminazioni che le persone immigrate incontrano e di come superarle
Per rendere visibile il
La costruzione di questo processo di integrazione ma ieri dalla Consulta degli immigrati abbiamo discusso una proposta e vi rappresento che sono contenta di rappresentare in qualche modo anche di rendere pubblica più significativamente pubblicati quello di far
Del mille novecentonovantanove l'anno dei nuovi cittadini e cioè di avere una campagna ricche e coinvolga gli amministratori locali e le aziende i media
Le scuole cioè tutti gli attori i singoli cittadini oltre che gli immigrati le comunità degli immigrati
Perché ciascuno del proprio ambito realizzi dei progetti dei progetti che si prefiggono proprio di fare diventare di far sì che gli immigrati possano diventare nuovi cittadini un anno di mobilitazione per poi arrivare la la l'autunno del novantanove ad un grosso appuntamento che valorizzi questi progetti che li dia visibilità e ti dimostri come fa gli immigrati nuovi cittadini sia una cosa che conviene non soltanto gli immigrati ma conviene molto agli italiani
Io quindi sono come dire ne faremo abbiamo fatto un appello su questo appello raccoglieremo delle firme vorrei proprio sarei molto contenta che le prime firme in calce questo appello venissero da qui faremo un comitato di persone che ci lavorano e incardinato nella nella Consulta che vogliamo appunto fare in modo che questo progetto DTT questa che questo processo di costruzione di iniziative di integrazione che già è in corso già in fatto di tante cose appunto abbia una sua consistente e abbia una sua visibilità
Ho messo molto al cento
L'idea di il del del la questione dell'immigrazione regolare dei regolari di quella maggioranza silenziosa di cui non ci si occupa
Però voglio concludere in cui su un punto relativo alla
A all'immigrazione clandestina che qui è stato sollevato
Io sono convintissima del fatto che il
Nei confronti del della clandestinità
E soprattutto di chi usa che sfrutta l'immigrazione clandestina servano norme molto severe contro i trafficanti di morte
Sono sempre stata convinta chi con chi abbiamo avuto modo di discutere in questi anni non sa che il
L'aver messo nella legge norme severe contro l'immigrazione clandestina risponde prima di tutto per quanto mi riguarda
Non tanto l'esigenza di sicurezza dell'Italia anni quanto al rispetto profondo della dignità delle persone immigrate perché immigrare in modo clandestino significa prima di tutto ledere la dignità della persona immigrata
Penso che occorra contrastare l'immigrazione clandestina perché bisogna davvero cambiare la cultura di questo Paese e far capire agli italiani che gli immigrati che appunto sono pre persone che abbiamo accanto a noi e che ci aiutano a vivere meglio
Sono altrettanto su convinto e siamo tanto convinti che per avere una per contrastare l'immigrazione clandestina sia necessario fare una politica di ingressi regolari e sia importante anche dimostrare i vantaggi dell'immigrazione regolare per questo è utile parlare degli avrei dei regolari di quei milioni e duecento mila persone che vivono accanto a noi per dimostrare appunto che c'è un vantaggio dell'immigrato regolarmente
Conoscete la fermezza quindi nei confronti della immigrazione clandestina io però vorrei dire una cosa non vorrei scandalizzare nessuno
No forse però bisogna anche quindi fermezza massima fermezza norme severe nei confronti dei mercanti di morte
Come non essere d'accordo con le parole del presidente del consiglio e con il fatto che oggi Rosa Russo Jervolino è in Albania per discutere con le autorità albanesi appunto sugli accordi e sugli accordi che prevedono il contrasto dell'immigrazione clandestina tanto più che noi governo italiano con l'Albania siamo state
Abbiamo rispettato i patti sia per quanto riguarda le quote d'ingresso sia per quanto riguarda i progetti di cooperazione e io qui sono d'accordo con quanto è stato detto
Però ecco questo non vorrei che fosse un elemento che fa scandalo ma sento il bisogno di dirlo abbassiamo però i toni perché e c'è una fisiologici dobbiamo abituare anche a convivere una sorta di fisiologia dell'immigrazione clandestina è scandaloso dire questo è rinunciatari
Voglio dire questo io non lo credo lo dico semplicemente per appunto avere il tono giusto nell'affrontare le questioni e per poter vedere e gestire il problema della immigrazione appunto come
Con rigore con pacatezza e guardando in tutte le sue facce
Dicevo c'era un punto riguardante i centri di permanenza temporanea
Nella legge e nel Regolamento soprattutto nel Regolamento è previsto che questi centri di permanenza temporanea siano gestiti con il massimo rispetto della dignità della persona con il ministro Jervolino abbiamo intenzione di fare un incontro con l'associazione di volontari nato proprio per discutere su come gestire questi centri perché l'esperienza di questa estate ci ha dimostrato quanto sia essenziale necessaria vitale quella funzione di mediazione culturale che soltanto le
Società di volontariato e le figure di mediatori culturali possono dare quindi anche su questo vi chiederemo una mano e non soltanto appunto nella gestione e nella promozione delle politiche di cittadinanza e di integrazione degli immigrati
Prima di concludere sciogliere
La nostra Assemblea volevo annunciare epiche subito dopo l'uscita della circolare sulla ma regolarizzazione verrà organizzato un incontro informativo per immigrati e operatori non ha amo ancora fissato la data il luogo per cui chi fosse interessato potrà telefonare in Caritas e avere notizie più dettagliate grazie a tutti della partecipazione e buona giornata