"Quale Europa politica dopo l'Euro" dibattito organizzato nell'ambito della Festa Nazionale de l'Unità presso il Parco Nord

A giudicare dall'affluenza credo che possiamo cominciare immediatamente questo dibattito
Benvenuti grazie di essere venuti così numerosi io faccia delle rapidissime presentazioni in realtà pressoché superflua perché
Gli ospiti di questa sera vi sono tutti assai noti abbiamo con noi il ministro degli Esteri Lamberto Dini
Abbiamo Giuliano Amato che non ha bisogno di presentazione
Anche perché se lo presentassi non sarei sicuro tra agli incarichi che ha ricoperto fino a un tempo recente o quelli futuri che gli vengono attribuiti e sui quali rischierei di essere indiscreto
Poi c'è l'onorevole Umberto Ranieri responsabile degli esteri del PDS
E ho lasciato per ultimo quello che più di casa di tutti in questo luogo perché Renzo in bene
Che comunque non è qui solo perché si chiama Renzo in beni ma in quanto vicepresidente del Parlamento europeo
Dunque il tema di stasera è appunto l'Europa l'Europa io io però su scusate vorrei partire proprio dalla stretta attualità di questi giorni cominciando con la fine di notare che abbiamo vissuto una settimana assolutamente straordinaria
Guardate che quello che è accaduto all'inizio di questa settimana sulla scena mondiale
Se un essere terrestre partito dieci anni fa in orbita su una stazione spaziale poniamo la stazione mio fosse ritornato a metà di questa settimana e avesse letto le prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo
Quindi vi dico un un terrestre partito nel mille novecentottantotto dieci anni fa è sbarcato nuovamente sulla superficie di questo pianeta questa settimana
Apprendo le prime pagine dei giornali avrebbe letto che il Presidente degli Stati Uniti d'America recatosi in visita ufficiale a Mosca
Aveva insistito molto perché i comunisti aiutassero il governo dell'aiuto della Russia
Ma i comunisti gli avevano detto di no che purtroppo loro quello sforzo non lo potevano fare ecco immaginate di un attimo nel mille novecentottantotto e questa situazione assolutamente surreale
Ecco al tempo stesso però e qui vengo al tema di questo dibattito il dibattito di stasera la visita di Clinton a Mosca
Che è stata commentata in tutti i giornali come la visita l'incontro fra due anatre Zope un Presidente americano indebolito dallo scandalo di Monica Lewinsky
E un presidente russo in evidenti ben note difficoltà politiche oltre che economiche finanziarie
Però guardate che quell'incontro
Prima ancora
E mettere in luce la debolezza di Clinton e di Eltsin
Ha messo in luce in maniera ancora più crudele il fatto che lì non c'eravamo noi
Non c'era l'Europa
Questa Europa che ambisce ad essere una grande potenza mondiale soprattutto adesso che ha una sola moneta e che diventata dal punto di vista economico un vero gigante paragonabile agli Stati Uniti
Be'ma proprio adesso che è scoppiata una crisi finanziaria e politica
Devastante in questo immenso Paese
Che è un nostro vicino sostanzialmente un nostro vicino di casa la Russia gli europei non hanno nulla da dire quanto meno gli europei non non sono intervenuti in questa crisi con il peso politico che gli Stati Uniti d'America continuano a sapere esercitare in questi casi
Quindi credo che questo potrebbe essere il tema d'inizio della nostra discussione stasera Peck come mai scoppia la crisi russa
E queste Europa unita rimane sempre un passo indietro rispetto alle iniziative degli americani
Comincerei col dare la parola naturalmente al nostro ministro degli Esteri e però nel dando nel nel dargli la parola vorrei chiedergli di rispondere anche a una domanda
Antecedente
Perché Lamberto Dini come è noto prima di essere ministro degli esteri è stato presidente del Consiglio è stato ministro del tesoro ma è stato anche un banchiere centrale
è stato uno dei massimi dirigenti della Banca d'Italia e anche un alto dirigente del fondo monetario internazionale
Quindi prima ancora di affrontare il tema quanto
E assente l'Europa da questa crisi globale
E perché l'Europa non riesce ad esercitare una influenza analoga a quella americana vorrei chiedere a Lamberto Dini quanto grave la crisi
E questa è una domanda che ci riguarda non so non è solo una domanda politica ma riguarda il nostro futuro l'economia italiana
La crescita degli dei prossimi anni l'occupazione in Italia siamo di fronte a una crisi mondiale grave che potrebbe degenerare come quella del mille novecentoventinove
Siamo in una situazione che prelude ad una vera deflazione mondiale sapete deflazione vuol dire quando crollano i prezzi e stanno crollando i prezzi le materie prime l'indice
Mondiale dei prezzi delle materie prime ha perso il trenta per cento in un anno petrolio incluso
Ecco quando la deflazione coinvolge tutta l'economia non solo cadono i prezzi ma crolla l'attività produttiva e si genera disoccupazione di massa questo fu il mille novecentoventinove
Quindi come preludio al tema politico il peso dell'Europa nella crisi globale io chiederei a Lamberto Dini un giudizio anche da economista e da banchiere
Sulla natura di questa crisi
La crisi
Chi ha investito la Russia in primo luogo una crisi politico-istituzionale
Che anche il suo risvolto economico nella debolezza dell'economia che si è dimostrata ancora più forte
Dopo il ribasso del prezzi delle materie prime in particolare quelle di cui la Russia grande esportatrice
La crisi finanziaria più vasta che ha investito l'Asia
La crisi di crescita la fase recessiva in Giappone sono ugualmente forse più preoccupanti dal punto di vista che Rampini diceva un momento fa se effettivamente siamo alla vigilia di una recessione mondiale oltre addirittura di una deflazione per ora i prezzi che sono calati
Sono i prezzi delle azioni sono i prezzi dei titoli sono i valori sui mercati dei capitali
Le è vero che siamo in una congiuntura bassa anche tra le materie prime e in particolare per il petrolio ma non perché la domanda di petrolio sia diminuita e perché l'offerta in forte aumento
Quindi questa è una componente che riguarda gli andamenti delle materie prime che io credo che non debbano essere sopravvalutati
C'è oggi una crisi di fiducia
Una crisi di fiducia degli operatori nella sostenibilità della crescita in Asia e in quelle che erano i Paesi emergenti le il Tigri asiatiche che venivano fuori con molta forza
C'è una crisi di fiducia generata all'interno in Giappone molto seria che dite alla quale i giapponesi devono messe mettere dei riparo
E queste crisi hanno i loro effetti indotti anche in altre parti del mondo
In particolare nell'America latina mi pare che negli Stati Uniti come l'Europa finora sono rimasti esenti da gli effetti di questa crisi finanziaria
Anche se gli effetti economici in termini
Di un effetto negativo sulla crescita delle economie europee come sulla crescita dell'economia americana non potranno non esserci
La speranza e che di qui a qualche tempo
Con attraverso un'azione coordinata dei Paesi industriali del G7 in particolare del G otto
Sì Possa riportare fiducia negli operatori negli investitori e quindi impedire una fase di recessione mondiale come ho detto fino a oggi
Abbiamo degli affetti di rallentamento sulle economie di tutti i Paesi ma io credo che non sia ancora preoccupante
Abbiamo i Paesi industriali e i governi dei Paesi industriali dispongono dei mezzi per poter far fronte a questa situazione
E quindi attraverso un'azione concertata ridare gradualmente fiducia dove la fiducia è venuta meno a parte il problema del Giappone che dicevo che è un problema molto serio al quale nel dovremmo potremmo ritornare se non c'è una ripresa in Giappone non ci può essere una ripresa in Asia e questo ha un suo effetto di trascinamento anche sulle altre economie ma io direi che il rischio c'è un rischio di rallentamento produttivo nel mondo a seguito di questa evidente forte crisi di fiducia
La prima grande crisi di fiducia che si sta sviluppando a seguito della globalizzazione dei mercati della globalizzazione dei movimenti di capitale che hanno assunto delle dimensioni molto grandi
E che hanno quando cambiano le aspettative effetti dirompenti sulle economie di ogni Paese quindi questo lo sappiamo
Però dobbiamo essere preoccupati ma anche fiduciosi nella capacità di fare uscire il mondo da questa crisi di fiducia che si presenta oggi
Grazie onorevole Dini gli otto nero da lei sulla
Ovviamente sulla questione del ruolo dell'Europa da cui comincerei però a sentire
Renzo in beni come vicepresidente del Parlamento europeo ecco non
Non è un po'sconcertante l'assenza di un'iniziativa europea forte
Quando scoppia una crisi come quella russa che non è una crisi intendiamoci come ha spiegato adesso l'onorevole Dini l'impatto strettamente economico della crisi russa non è drammatico perché l'economia russa ha un peso equivalente a quello dell'economia spagnola grosso modo o di quello olandese non è un grande Paese non ha un grande peso nel commercio mondiale
Però è un Paese intanto è una crisi di sfiducia degli investitori che si ripercuote immediatamente anche nelle vicinanze
Che può coinvolgere altri Paesi emergenti come la Polonia l'Ungheria che sono candidati a entrare nell'Unione Europea
E poi e la crisi della grande potenza nucleare che convive con noi sullo stesso continente non ci può lasciare indifferenti
Io vorrei iniziare dove ha terminato il presidente Dini
Parlando di globalizzazione e la prima crisi di fiducia rispetto alla fase recente di globalizzazione dei mercati della finanza
Ecco ormai questo processo comincia a essere acquisito anche nelle varie opinioni pubbliche
Questo processo di globalizzazione ciò che si fa più fatica ad acquisire è che mentre se in atto questa globalizzazione
Dell'economia della finanza e possiamo aggiungere tranquillamente
Dell'informazione che viene casomai prima ancora e dobbiamo aggiungere anche con preoccupazione della criminalità
Che cos'è che è in ritardo
La globalizzazione della politica e delle istituzioni
Cioè noi non abbiamo oggi nel mondo istituzioni e politiche adeguate a governare la globalizzazione dell'economia e della finanza
Questa mi pare che sia la questione numero uno
Si leggono in in questi giorni negli ultimi tempi proposte di modifica delle istituzioni monetarie delle istituzioni finanziarie
Ma io penso che sia invece importante pensare proprio anche
A riprendere con forza il tema della riforma delle istituzioni sovranazionali a partire dall'ONU
E a partire anche dalla Unione Europea
Da questo punto di vista
Io credo che sia abbastanza difficile puntare l'indice accusatore nei confronti della Unione Europea oggi perché non era presente a Mosca
Come diceva lei perché noi non abbiamo nel processo di costruzione dell'Unione fino ad ora
Una identità internazionale
Chiaro forte non abbiamo gli strumenti ancora
Per intervenire non abbiamo se si vuole riprendere il tema di questa sera un'unione politica
Che abbia una sua identità internazionale una sua identità in politica estera
Noi abbiamo ancora quindici politiche estere che naturalmente convergono Rispetto determinati obiettivi
Ma che sono ancora molto debole quando si tratta di affrontare delle crisi profonde come questa di oggi
Per cui io penso che dovremmo avere uno una posizione equilibrata
Non scoprire
Di fronte alle due hanno tre Zope così come sono state definite giornalisticamente il presidente Clinton e il presidente Eltsin nel loro incontro di Mosca
Che l'Europa non ha questa sua identità internazionali non ha la forza politico istituzionale
Per ragionare e discutere di intervenire alla pari con il Presidente degli Stati Uniti d'America
Ma cogliere questa occasione
Per definire un progetto futuro che faccia in modo che questo obiettivo possa essere realizzata in tempi non lunghissimi sapendo però che qui andiamo a toccare un punto molto delicato
Io leggo molti dei suoi interventi dei suoi articoli dei suoi colleghi in cui si fa presente questa debolezza politica strutturale questa Europa l'economia più potente del mondo
Una grande forza economica ed una grande debolezza
Politica
In parte è vero ma penso anche che questa realtà esprima lo stato d'animo
Dell'opinione pubblica europea
Dei vari Paesi europei cioè noi non possiamo ignorare che mentre per quanto riguarda il punto di vista italiano e credo che sia un punto di vista della maggioranza e dell'opposizione noi denunciamo queste carenze in altri Paesi dell'Unione europea
Si accusa l'Unione di essere andata troppo avanti
Sappiamo che alcuni referendum a proposito dei trattati
Amsterdam prima ancora Maastricht passano con il cinquantuno e il cinquantadue per cento ci sono Paesi cui gruppi dirigenti vedi la Svezia avrebbero voluto fare l'unione monetaria ma l'opinione pubblica gliel'ha impedito
Cioè non vorrei che si presentasse diciamo l'insieme delle difficoltà dell'unione europea a diventare davvero una forte unione politica con questa proiezione internazionale semplicemente come la somma di limiti di difficoltà di ritardi di incomprensioni da parte dei dirigenti politici dei dirigenti governativi dei rappresentanti al Parlamento europeo
Dobbiamo sempre tenere presente che la costruzione europea è una costruzione difficile
E in alcune opinioni pubbliche nazionali c'è la convinzione che si sia già andati troppo avanti
Nell'equilibrio di potere tra Parlamento nazionale Parlamento europeo tra governo nazionale e Commissione europea o consiglio dell'Unione europea e di conseguenza diciamo i passi che devono essere compiuti secondo me devono essere compiuti con molta attenzione
Le strategie future sono definite l'allargamento a Est
L'unione monetaria l'abbiamo praticamente alle spalle
Le riforme istituzionali sono al di sotto delle speranze dell'Italia ma al di sopra dei timori di altri paesi ecco casomai se mi pro mi permetto di indicare un punto sul quale l'Italia può e deve essere particolarmente attenta per riprendere il cammino il partenariato euro-mediterraneo che a causa della rinnovata crisi in Medioriente si è indebolito questi progetti devono essere portati avanti con forza ma tenendo conto che questa unione che noi costruiamo non è non deve mai darà nessuno l'impressione di uno stato di uno superstato
Che annulla o indebolisce le individualità di ciascun paese di ciascuna nazione di ciascuna a realtà che si esprima all'interno di questi Paesi per cui sì siamo in una situazione di difficoltà mettiamo in programma progetti più avanzati e più coraggiosi ma non illudiamoci di potere fare queste cose senza l'appoggio pieno della gente dell'opinione pubblica dei cittadini dei quindici Paesi dell'Unione europea
Entro il venti
Renzo impegna sicuramente messo il dito su un problema molto reale di cui noi italiani stentiamo a renderci conto cioè io sono sicuro che se qui in questa sala facessimo un sondaggio in tempo reale
Alla domanda siete d'accordo per trasferire più poteri dal Roma a Brussel
Votereste a maggioranza dissi ripeto di ho detto non ho detto da Bologna a Brussel ho detto da Roma a Brussel votereste dissi
Se la stesso lo stesso sondaggio lo si fa in Inghilterra o in Francia sicuramente la risposta e contraria ma la la novità di questi ultimissimi anni è che il sentimento anti europeo e soprattutto la resistenza a trasferire pezzi di sovranità politica
Dallo Stato nazione verso l'Unione europea è arrivata anche in Germania
Paese che invece un tempo era molto europei devo i tedeschi sono stati per tanti anni europeisti come noi italiani adesso non lo sono più
E la campagna elettorale tedesca dice questo su una cosa colpiscono le però sono d'accordo che vogliono e la la parola d'ordine che era quella della signora Thatcher in Inghilterra vogliono che l'Europa di costi di meno
Vogliono che il contribuente tedesco paghi meno tasse per finanziare l'Europa
Ecco però poi non ci possiamo Lamezia se questa è la verità e purtroppo questa è la verità
L'Europa politicamente rimarrà un nano noi siamo diventati un gigante economico ma rimarremo un nano politico
Allora non possiamo lamentarci se di fronte a una crisi globale come quella che ha investito l'Asia o in Russia poi l'America Latina
La soluzione che sarà trovata sarà una soluzione guidata dagli americani e quindi
Fatta su misura per i loro interessi nazionali
Giuliano Amato non è densa
Dopo purtroppo è esattamente così a me è capitato lo dico perché la l'ho già detto ieri di dire che i Paesi europei i quali si lamenta pere che gli americani non li hanno consultati prima di fornire le risposte che hanno scelto di dare al terrorismo internazionale
A me italiano mi hanno ricordato
I piccoli partiti del de del vecchio centrosinistra quando gelosi ciascuno della sua identità si lamentavano perché la Democrazia Cristiana non li aveva consultati non c'è una grande differenza
Ed è una cosa che come dicevate voi giustamente noi italiani abbiamo difficoltà a capire
Perché il sentimento comune degli italiani è molto più favorevole all'Europa di quello che noi abbiamo in altri Paesi europei
La presenza di tutti voi qui a meno che non sia determinata dalla particolare bellezza Dinoi cinque era qualcosa ci stupirebbe
è in qualche modo legata anche al tema di cui ci occupiamo che è l'Europa ed è una testimonianza della plausibilità del risultato del sondaggio che Rampini
Insomma io ricordo ancora Monti diceva al Governo italiano non l'ha chiamata Europa quella tassa
Perché se no rovinate l'immagine dell'Europa gli italiani sono l'unico Paese d'Europa che ha pagato una tassa salatissima che si chiamava Europa rimangono favorevole all'Europa quindi vuol dire che è un sentimento forte
Che non è condiviso negli altri paesi europei
Il fenomeno al quale stiamo in realtà assistendo in Europa
E quello di un ritorno apposizioni
In gergo si chiamano di sussidiarietà intesa come localismo chiedendo una venatura di isolazionismo ciascuno di noi è meglio che risolva da solo i propri problemi
Buona parte del tempo che abbiamo davanti lo dovremo spendere a convincere le opinioni pubbliche nazionali che vi sono problemi che possiamo risolvere soltanto attraverso la voce comune europea
Che questi effetti che la globalizzazione sta producendo su ciascuno di noi ci dimostrano una cosa sola
Che davanti ad essi noi siamo condannati all'impotenza a subirli passivamente essi non siamo in grado di esercitare un'influenza
Sulle vicende che si svolgono al di fuori dell'Europa e che sono la fonte di queste ripercussioni di queste onde che arrivano su di noi da questo punto di vista è in qualche modo benvenuti a questa crisi
Perché facilita
Chi come noi a questa attitudine
Nel fare capire agli altri europei che queste onde arrivano e noi ci finiamo sotto se non le percepiamo con un intervento che come diceva giustamente Rampini
In questo momento sono gli Stati Uniti sono in grado di fare e noi non abbiamo diritto di lamentarci
Io sono tra quelli convinti
Che è pericoloso per gli Stati Uniti ed è pericoloso per il mondo che essi abbiano una sorta di solitudine in questo ruolo di leadership io sono tutto fuorché antiamericani
Mi posso considerare un americano col Kappa ma nessun Paese è in condizioni di essere accetto da solo in tutto il mondo
E anche le migliori intenzioni in parti diverse del mondo possono produrre degli effetti rovinosi c'è bisogno nel mondo di una presenza europea
C'è bisogno nel mondo di un modello di riferimento di un capitalismo meno individualista di quello americano più corrispondente a culture comunitarie che sono diffuse in larga parte del mondo che somiglia di più al capitalismo europeo
C'è bisogno di dare ai Paesi terzi la sensazione che c'è un equilibrio possibile intorno a loro questo di per sé è un fattore di fiducia ma ci dobbiamo impegnare è una politica che ci costa
Che non è gratuito
Massimo infatti che arrivano sul Dinoi come onde che ci sovrastano si può incidere soltanto si sia un'influenza alla fonte
Nessun Paese europeo da solo è in grado di esercitare questa influenza
Nessun Paese europeo da solo è in grado di fare non s'illuda la Francia Della sua grandezza passata come risorse sufficiente
Non si illudano gli inglesi della loro risse relazione speciale con gli Stati Uniti non si illuda neppure la Germania
Che pure sta crescendo meritatamente come paese leader dell'Europa perché essa non è l'Europa
Essa è da sola la Germania abbiamo bisogno di costruire la voce comune europea in politica internazionale
Io qui se mi permettete
Una piccola distanza la prendo da in beni nel sostenere ma non so neanche da come ha interpretato le sue parole posso avere sbagliato
Nel senso che metterei di porre questo tipo di questioni all'ordine del giorno degli ingegneri delle istituzioni
Sono consapevole anch'io che passi istituzionali avanti debbono essere fatti per migliorare la coesione soprattutto del secondo e del terzo pilastro che sono intergovernativi non comunitari lo sappiamo benissimo e tuttavia siamo appena arrivati a modificare Maastricht attraverso Amsterdam e sono state modifiche positive al di là di troppe cose facili che sono state dette
De vogliamo provare a vedere se l'abbiamo una politica europea vogliamo provare a vedere se qualcuno qualche leadership nazionale d'accordo con altre in grande
Di farcela vedere una politica comune europea
Di terrà passarla dentro i pur complicati canali che la politica estera comune così come disegnata da maestri che da ed Amsterdam ci offre oppure vogliamo continuare a rinviare la scelta politica
Al di là di ulteriori cambiamenti istituzionali io sono molto d'accordo qui in questa vicenda europea come in quelle nazionali
Con un'osservazione che fece anni fa Ralf Dahrendorf
Quando disse i Paesi che si occupano troppo delle come prendere le decisioni finisce che vuol dire che non sanno quali sono le decisioni che devono prendere
E forse è il momento di affidare alla politica il compito di costruire la politica europea e di costringere poi i canali istituzionali a prenderne atto
Umberto Ranieri nel darle la parola potrei parafrasare
La ormai celebre frase di Nanni Moretti e dirle dica qualcosa di sinistra ma mi spiego non lo faccio per amore di battuta in realtà c'è un un patrimonio nella storia della sinistra
Che almeno in parte andrebbe salvato recuperato che l'internazionalismo dico l'internazionalismo anche come capacità di analisi cioè l'abitudine che ha sempre avuto la sinistra
Di cogliere i nessi tra la situazione nazionale di un Paese e un quadro un contesto mondiale
Oggi questo è più che mai necessario c'è effettivamente siamo di fronte ad una Carrisi economico-finanziaria globale che può a vere grandi ricadute su temi essenziali per il nostro Paese la tenuta dell'economia la crescita l'occupazione
Temi che sono oggetto di battaglie in questo paese ma che possono essere decisi anche dei denti
Che sono cominciati in Thailandia in Indonesia e poi via via in Giappone in Russia in Brasile e così via
Al tempo stesso
La sinistra arriva all'appuntamento con questa crisi globale avendo messo le mani praticamente in tutti i timoni di governo degli Stati europei
La sinistra e al governo in Francia e al governo in Gran Bretagna e al governo in Italia e potrebbe esserlo Frau mai quattro settimane anche in Germania
è singolare che questa disuniti un è dell'Europa
E questa incapacità di dare una risposta politica alta e forte da parte dell'Unione Europea arrivi proprio quando ai governi dei principali Paesi dell'Unione europea ci sono partitiche appartengono all'Internazionale socialista
Sì
Ma la storia ha voluto le circostanze storiche
Hanno voluto che
Toccasse alla sinistra governare
I più grandi paesi d'Europa e probabilmente anche auspichiamo ce lo auguriamo
Dopo il voto di settembre il cuore dell'Europa comunitaria la Germania
Quando aggiungono al pettine alcuni nodi di fondo
Economici istituzionali
E tocca quindi dipanare questi nodi e dare risposte
Alle forze di sinistra
Le forze socialiste e socialdemocratiche laburiste che hanno responsabilità di governo nei principali Paesi d'Europa oggi
Su quindici paesi della comunità credo che dodici siano governati da forze di sinistra solo Spagna Germania in Ruanda
Da coalizioni diverso
Io penso che
Si debba partire da una dato nel corso di questi ultimi due anni
Nel corso di questi ultimi due anni governi europei hanno vissuto con l'assillo
Della riduzione della spesa pubblica del contenimento della spesa pubblica del risanamento finanziario
Della riduzione dell'inflazione
Mossi da un obiettivo quello di consentire alle economie dei loro Paesi di raggiungere
I parametri
E di avviare il processo
Di
Per dotarsi di una moneta unica dell'Euro
Io vorrei anche su questo punto osservare ascoltavo gli interventi precedenti che
So bene di un sentimento di diffidenza diffuso in alcuni Paesi in particolar modo verso la costruzione europea
Verso la pesantezza burocratica di Bruxelles tuttavia se noi oggi facessimo
Ponessimo il quesito che tu prima Polledri
Alla nostra platea e chiedessimo agli europei ai tedeschi agli spagnoli agli italiani e francesi
Di farsi un conto è di vedere come il fatto che si sia oggi mille euro e chi si sia fatto un passo avanti nella costruzione della monetica Uyuni della moneta unica
Rende più sicuro e meno in stabili le economie europee nei confronti di quanto sta accadendo ma io credo che questo sarebbe la dimostrazione non sono di una scelta giusta ma probabilmente io penso che gli orientamenti prevalenti
In tanti Paesi europei sarebbero più aperti i favorevoli e disponibili ad affrontare i problemi che comporta la costruzione del processo unitario considerati i risultati oggi tutti gli osservatori più attenti gli studiosi più accorti
I politici più lungimiranti ovunque su tutte le sponde su tutto entrambe le sponde dell'Atlantico ricordano che lei è uno consente all'Europa di affrontare meglio i problemi che le questi la la crisi finanziaria IG sconvolgimenti finanziari che oggi è attraversano l'economia internazionale stanno producente
In ogni caso non c'è dubbio che oggi bisogna in Europa e queste non so se la parola di sinistra ma insomma questo è il compito che tocca le forze di sinistra
Rispetto alla preoccupazione che c'è stata in questi anni tesa risanamento riduzione dell'inflazione raggiungimento dei parametri pagando anche quindi conseguenze per gli effetti depressivi sull'economia reale che il raggiungimento di quei parametri poteva comportare oggi il problema dinnanzi a lei cifre della disoccupazione in Europa e ai rischi di alle rallentamento della crescita di recessione addirittura l'incubo di un pericolo di deflazione il problema per i socialisti in Europa al governo dell'Europa enti avviare politiche che certamente tenendo sotto controllo e non vedo rischi di crescita dell'inflazione in questa fase Mate insomma politiche che consentano una ripresa della crescita uno sviluppo e consentano di affrontare i problemi della riduzione della disoccupazione nel continente che è diventato un problema enorme e che colpisce anche il più grandi paesi d'Europa raggiungendo cifre spaventosa e percentuali
Realmente dramma questo è il compito oggi dei socialisti e cioè conciliare da un lato il prosegui il perseguimento del processo unitario e della costruzione economica e monetaria e allo stesso tempo politiche che consentano una crescita uno sviluppo una ripresa da questo punto di vista io tornerei a riflettere su quello che era stato un approccio più moderno ai temi della disoccupazione dello sviluppo a cui aveva lavorato una personalità
Un protagonista della costruzione europea di questi decenni è una personalità della sinistra democratica europea vale a dire l'idea intorno a cui si era lavorato e discusso a lungo del piano piano
Di accrescere la dotazione di infrastrutture moderne ed avvenire a questa Europa
Per renderla anche più capace di competere nella sfida globale e allo stesso tempo di affrontare nudi di ammodernamento del mercato del lavoro di giuste
Elementi di flessibilità da introdurre nella situazione del mercato del lavoro in Europa ma un piano un programma quello di da nord che si proponeva di consentire nuova crescita sviluppo occupazione quindi la sinistra al governo dell'Europa
La sinistra che conquistando il governo in Germania dispone di leve decisive nella governo del continente deve proporsi di portare avanti il processo della costruzione unitaria economica e monetaria e allo stesso tempo di spingere in direzione della ripresa dell'economia questo e anche un contributo che l'Europa nel suo complesso può dare alla stabilizzazione dell'economia mondiale c'è fare in modo che l'Europa conosca una un'ulteriore stagione di ripresa di sviluppo economico su basi nuove di riduzione della disoccupazione anche un contributo che da essa può venire alla stabilizzazione dell'economia mondiale nel suo complesso mantenendo gli altri altri due impegni perlomeno la sinistra su questo non deve venire meno in alcun modo
Da un lato il rilancio del disegno
Dell'unione politica dell'Europa questo è fondamentale in un mondo globalizzato non è sufficiente solo il mercato di trecentosessanta milioni di cittadini e necessario che l'Europa unità abbia un forte visibile profilo politico e quindi anche una politica estera comune come meno le nostre aspirazioni e come anche nella negli obiettivi che l'azione che l'iniziativa del governo italiano
E allo stesso tempo portare avanti il processo di allargamento dell'Unione Europea
Perché anche il fatto che oggi i Paesi dell'est Europa
Paesi che hanno che sono riusciti nel corso di questi anni ad avviare su basi più sicura rispetto all'ansia il processo di transizione all'economia di mercato e alla democrazia
Abbiano come loro reinserimento
L'Unione europea e la possibilità di diventare volgere di tempo ragionevole membri effettivi dell'Unione europea è un fatto importante ai fini della stabilizzazione politica ed economica dell'intero continente ed è un fatto utile anche nel rapporto di questa Europa che si allarga con la Russia
Io vorrei anche dire che certo a Mosca è andato Clinton
Però io sono dell'avviso che anche alcuni degli orientamenti che potranno maturare prossimamente in incontri dell'unione
Il tema della ripresa della Russia della detti una transizione a un'economia più salda e sicura della Russia di un superamento della sua crisi politica ed economica senza nessuno si illude nemmeno gli Stati Uniti possono farlo
Senza il ruolo la funzione il rapporto con l'Europa
Non si è risolto non si va da nessuna parte
E questo è un altro dei compiti che hanno dinnanzi le forze di sinistra i socialisti in Europa grazie
Onorevole Dini io le chiederei il suo parere su questo primo giro di opinioni sulla questione del peso politico dell'Europa nella crisi globale e al tempo stesso oltre al suo padre sanare lei ci può dare un po'il polso della discussione che sta conducendo in questa fase su questi temi con i suoi colleghi europee
Io vorrei dire subito che la mia valutazione su il peso dell'Europa nella situazione mondiale e più positiva di quello che forse si è sentito sia ascoltato in parte in risposta a una domanda piuttosto provocatoria
Di Rampini che ha detto all'inizio
Clinton andata a Mosca l'Europa non si è mossa
Dunque in primo luogo vorrei dire che dobbiamo tutti riconoscere che oggi rimane nel mondo una sola superpotenza
E questi sono gli Stati Uniti
Superpotenza che si basa non solo su una grande economia ma anche l'economia europea sarà ora ugualmente grande
Ma si basa sulla potenza militare
Quindi certamente quindi gli Stati Uniti sono portati anche a intraprendere azioni unilateralmente
Senza consultare la comunità internazionale in primo luogo le Nazioni Unite che sono le sole che possono legittimare in particolare azioni militari
E mi riferisco in particolare agli eventi agli eventi recenti
Ma e questo è un dato di fatto
Però gli Stati Uniti il loro peso nel mondo è fortemente diminuito nel corso degli anni da un punto di vista economico
Gli Stati Uniti sanno che Tassoni non possono risolverò aiutare a risolvere una crisi mondiale
Da soli non sono stati capace di condurre quella che è stata la guerra del Golfo nel mille novecentonovantuno che è stata finanziata largamente da tutti gli altri Paesi quindi c'è ci sono anche i limiti alla forza e alla potenza degli Stati Uniti
Oggi da un punto di vista economico con la creazione della moneta unica e l'integrazione dell'economia europea ci sono due grande aria due grandi economie che sono equivalenti l'una all'altra in termini di dimensione non era mai avvenuto prima in secondo luogo il ruolo dell'Europa
Benissimo Clinton è andata a Mosca ma aveva preso quell'impegno da molto tempo
Io credo che se quell'impegno non l'avesse preso molto probabilmente non sarebbe andato durante la crisi politica perché qual è stato il risultato che quello che ha potuto fare Clinton a Mosca molto poco
Dare soltanto un appoggio generale non soltanto avrà Presidente Clinton o o alle forze che hanno governato la Russia ma anche un incoraggiamento a tutte le forze che sono uscite dalle elezioni della Russia compresi i rappresentanti della Duma dove ci sono le forze più conservatrici e di unirsi per cercare di risolvere questa grave crisi l'Europa non è andata subito ne abbiamo discusso oggi in seno alla riunione del Consiglio dei ministri dei quindici dell'Unione Europea
E abbiamo ritenuto che una visita a Mosca da parte della presidenza di turno del presidente della Commissione europea
Deve avvenire sì e anche in una in un comunicato che abbiamo emesso subita appena sarà costituito un nuovo governo quello è il momento quando la Europa si presenterà io non direi ne posso condividere che l'Europa è inerme
Che è incapace di agire non è così è vero che manca ancora la dimensione istituzionale europea di una politica di sicurezza e di difesa comune
Che è l'ultimo baluardo della sovranità che ancora i paesi come in beni ci ricordava sono riluttanti accedere all'Europa queste vero però per quanto riguarda le questioni della politica estera le gestioni delle crisi i paesi europei hanno operato e trovato un consenso nella loro azione
L'hanno trovato nei Balcani come lo stanno trovando ora nel modo in cui affrontare la questione la questione russa
Vorrei anche in questa Europa che è stata costruita fino a oggi
Dare un giudizio molto positivo dobbiamo pensare che qui si tratta di costruire la nazione europea
Partendo come diceva Giuliano Amato da tante piccole nazioni alcune più grandi che altre più piccole e quello che è stato fatto
Dalla creazione del mercato comune
Uno spessore politico molto forte perché
Perché la moneta unica e attraverso il patto di stabilità
La stabilità la cultura della stabilità è entrata nella costituzione materiale dei Paesi europei compresa l'Italia
La moneta unica permette di creare questo abbiamo abbia lavorato per questa integrazione di tutte le economie europee che fanno dell'economia europea un'economia tanto grande quanto quello americano
La moneta unica sarà un serbatoio di valori e dire affiancherà il dollaro come una grande moneta di riserva
è la prima misura di carattere federativo che l'Europa ha raggiunto ora poi cosa che dobbiamo fare dobbiamo muovere nella direzione in cui diceva in beni ma coi diceva Giulio anche Giuliano Amato primo luogo ora dobbiamo applicare il Trattato di Amsterdam
Che è un altro passo avanti nella costruzione dell'Europa
Perché valorizzare
Quello che c'è di nuovo nella costruzione europea nel trattato di Amsterdam la cittadinanza europea la creazione di uno spazio di libertà e di sicurezza nuovi poteri per il Parlamento europeo
Quindi in materia e che fanno parte della sovranità di ciascun Paese diventano materia comunitaria
Mi riferisco alla all'ENI all'immigrazione ai listini
E quindi all'asilo che diventano materie comunitarie che sono materie che toccano la sovranità dei Paesi decidere chi entra occhi non entra in un paese quindi mi pare che queste della il Trattato di Amsterdam ma quando ora entrerà in vigore aggiunge una nuova dimensione di carattere federativo della costruzione dell'Europa rimane
Naturalmente questo è l'aspetto che interessa di più non tocco il governo dell'economia le politiche dell'occupazione le politiche e culturali sui quali si può discutere
Rimane l'aspetto delle istituzioni
Sui quali con Amsterdam non abbiamo fatto il passo decisivo cioè a dire in particolare la politica di difesa e di sicurezza comune
Che l'ultimo baluardo delle sovranità nazionali che dobbiamo superare
Dicevo delle istituzioni perché le istituzioni
Perché ora è importante in questo prossimo futuro con le questioni dell'allargamento dell'Unione Europea rivedere il funzionamento delle istituzioni e in particolare fare accettare e fin qui è stato difficile il principio che l'Unione europea deve decidere a maggioranza e non all'unanimità
Già con un'unione a quindici è difficile progredire nell'integrazione
Nell'armonizzazione della della tassazione la fiscalità in tante altre materie fare accettare il principio delle decisioni a maggioranza
Se arriviamo a questo io credo che avremo allora veramente fatto il passo decisivo nella costruzione nella costruzione dell'Europa oggi l'Europa e più forte
In quanto si possa pensare
Gli Stati Uniti e l'Europa sono le due grandi aree di solida stabilità
Che insieme possono contribuire a ridare fiducia alle aree di crisi in Asia in Giappone come nella Russia rispondo infine alla domanda di Rampini col secche i ministri degli esteri voi qui il Consiglio europeo sta facendo a questo riguardo
Le decisioni di oggi sulla Russia come quelle sul Kosovo dimostrano che c'è coesione
Fra i paesi europei ben che la dimensione della sicurezza e della politica della difesa non siano ancora dimensioni europee e dimensioni comunitarie
Andremo avanti io credo che agiremo bene
Avremo più influenza di quello che si possa pensare anche perché e lo ripeto gli Stati Uniti da soli non possono più pensare di risolvere e non lo pensano le crisi mondiali
Tra meno di quattro mesi nasce definitivamente l'euro
Nel senso che la lira di fatto cesserà di esistere sarà agganciata sempre a una parità fissa con lei euro la il Tesoro italiano comincerà ai mettere buoni del Tesoro CCT in euro
Quindi il momento ovvero della nascita dell'euro sarà al primo gennaio del novantanove
Noi ne abbiamo già cominciato a incassare i benefici adesso proprio con questa crisi in anticipo in qualche modo di Amanda incassato in anticipo l'effetto Euro perché se l'Italia fosse stata fuori dalla moneta unica avrebbe seguito lo stesso destino che ha colpito in questa crisi finanziaria internazionale la dracma greca e la corona Danese che sono stati immediatamente attaccate dalla speculazione costringendo le banche centrali nazionali ad alzare fortemente i tassi di interesse quindi per l'Italia stare fuori dall'euro avrebbe significato una dura stretta monetaria che rischiava magari di soffocare questa fragile ripresa economica che abbiamo quindi sicuramente ci avviciniamo a quest'anno data del primo gennaio novantanove della nascita ufficiale dell'euro avendone già dei benefici alle spalle al tempo stesso però con la nascita dell'euro ci sono dei timori timori anche di natura politica sulla deficit di democrazia
Della moneta unica
Dal primo gennaio del novantanove Sara pienamente operante con tutti i poteri che il trattato di Maastricht leda la Banca centrale europea
Ma di fronte a questo potere dei banchieri
Di fronte a questa struttura tecnocratica potentissima non ci sarà un governo europeo
Non ci sarà un Parlamento europeo che abbia gli stessi poteri che ha il Congresso degli Stati Uniti quando dialoga con la Federal Reserve la banca centrale americana in un certo senso è molto simile alla Banca centrale europea perché strutturata anch'essa come una federazione di banche statali però quando il governatore della Federal Reserve americana
Parla con Clinton ha di fronte a sé il presidente più potente della terra
Da noi nasce una super banca centrale che non ha di fronte interlocutori politici
Sei
Nel corso dei prossimi anni la crisi economica dovesse precipitare
Se in Europa
Dovessimo perdere tutti quanti la battaglia contro la disoccupazione
Se dovessimo trovarci addirittura in una situazione di recessione in cui bisogna spostare tutte le priorità della politica economica che finora e molto ancora orientata a combattere l'inflazione chi avrà il potere di dire alla Banca centrale europea è ora di cambiare guerra
La guerra contro l'inflazione è stata vinta adesso ce n'è un'altra da vincere
Non esiste nessuno che abbia questo potere
Enzo in beni
Beh sono diverse questioni cercherò di riprenderle se non tutte almeno in parte
La prima il successo del dell'Italia
Io penso che molto del fumo che viene gettato ogni giorno addosso alla i nostri occhi che riguardano le vicende italiane
E vicende quotidiane le vicende politiche
E rivolto anche involontariamente a tentare di farci dimenticare questo risultato straordinario
Io spero che ci sia una sufficiente intelligenza perché invece non ci si dimentichi che l'Italia ha ottenuto un successo straordinario realizzando l'obiettivo di entrare nella moneta unica nel maggio del mille novecento novantotto ed è vero quello che diceva Rampini
Sarebbe bene che ognuno in casa propria facessi Contini che cosa sarebbe successo al proprio stipendio la propria pensione al proprio reddito la propria impresa se l'Italia fosse rimasta fuori
Perché l'Italia non è un paese come la Grecia
Non è un Paese come la Danimarca l'Italia è un Paese che provoca degli appetiti ben più consistenti intermediazioni speculative come abbiamo visto anche in passato e se noi fossimo rimasti fuori l'azione contro l'Italia non sarebbe stato un'azione tra virgolette delle dimensioni di quella che si è rivolta contro la Grecia è contro la Danimarca una ben più consistenti
Per cui un grandissimo successo un passaggio storico nella vita del nostro Paese
Io ho una riserva e la dico qui in estrema sintesi su come si è realizzato a proposito di Eurotassa Giuliano Amato e a proposito del messaggio perché noi adesso ci interroghiamo sul perché della crisi da appagamento ai primi di maggio sventolio di bandiere Euro fuori grande contentezza del paese e poi dopo quindici giorni tutti a chiederci adesso cosa facciamo
Secondo me una spiegazione c'è noi abbiamo indebolito il messaggio che dovevamo mandare noi abbiamo detto dobbiamo entrare nell'Europa mentre in Europa ci siamo e dovevamo dirlo dobbiamo entrare nella moneta unica
Abbiamo detto eurotassa facendo un errore clamoroso in termini di comunicazione e non abbiamo invece ha detto la moneta unica è il passaggio che ci serve perché l'Italia possa contribuire a realizzare il progetto politico ideale della unione dei popoli europei questo è il messaggio vero che bisogna trattare e allora il i primi di maggio a questo punto non erano il traguardo
Raggiunto il quale ci si metteva a sedere e ognuno diventava più libero qua come qualcheduno ha detto o scritto è fatto ma era invece il momento in cui si diceva ecco ora possiamo cominciare a ragionare da Paese maturo
E definire i nostri obiettivi direi europeizzazione
Dell'Italia e di giocare il nostro ruolo a livello europeo
Chiusa questa parentesi ritengo che ripeto al di là del modo insuccesso sia un successo straordinario io sinceramente su questo tema del deficit democratico un'opinione
Che credo sia diversa da quella della maggioranza del degli opinionisti coloro che si sono interrogati ai adesso abbiamo trasferito la nostra sovranità da Roma a Francoforte
La Banca d'Italia conta poco conterà solo la Banca centrale europea abbiamo deciso un trasferimento di sovranità enorme senza accorgercene quasi ma quando mai
Il deficit democratico c'era di più prima che adesso
Ci interrogheremo sicuramente su chi ci sarà di fra
Tre al presidente della Banca centrale europea ma io preferisco la situazione di oggi a quella di ieri
Quella di ieri come noto era la situazione nella quale il governatore italiano o spagnolo o non voglio dire francese perché andiamo a toccare una questione di rango
Che prendeva la decisione sul tasso di interesse o sul sul tasso di sconto prendeva la decisione un quarto d'ora dopo mezz'ora dopo due giorni dopo la decisione della banca centrale tedesca come ebbe a dire autorevolmente un esponente della banca centrale francese la mia autonomia è totale infatti io decido
Un quarto d'ora dopo che la banca centrale tedesca ha deciso ora in questo direttorio di Francoforte c'è un governatore c'è un presidente
Ci sono sei persone tra cui l'italiano è importante e ci sono i governatori delle banche centrali
Cioè noi abbiamo una situazione che a mio avviso è nei fatti
Più democratica di
Per cui non sarei assolutamente d'accordo con una esigenza che parte da un deficit democratico accentuato rispetto al passato
Cioè che il problema è che i messaggi che vanno rivolti a questa banca centrale europea messaggi dei singoli governi
De in governi dell'Unione riuniti in Consiglio Ecofin
Del parlamento europeo devono essere messaggi politici forti
Io penso che questi messaggi politici posso venire possono venire prima che ci sia l'autorità indicata con nome occhio e cognome il presidente dell'unione europea del futuro non so quando verrà questo futuro io penso che questi messaggi politici
Abbiamo risanato non ancora a sufficienza in molti Paesi possiamo investire di più
Per una fase di espansione se questi messaggio che viene dai singoli governi
Dal Consiglio Ecofin dal Parlamento europeo la Banca centrale europea si muoverà in questa direzione perché l'autonomia come è stato detto o scritto ripetutamente non è
Isola isolazionismo
Non è collocarsi al di fuori del mondo
Ecco infine sul punto che abbiamo discusso prima per concludere io non vorrei per dire qualche cosa di sinistra fare il mediatore tra il presidente Dini e il Presidente ama
Mi sento però di dire questo per quanto riguarda la descrizione della situazione
Noi non dobbiamo gettare
Diciamo sulle spalle dell'Unione europea delle responsabilità che essa non può Perona prendersi
E non soltanto perché non è potenza nucleare
E non solo perché è potenza economica ma è ancora molto poco potenza politica ma perché il il processo di costruzione europea arrivato fin qui ora
E noi non possiamo inventarci in astratto un altro tipo di percorso
Io son d'accordo Giuliano che bisogna mettere mano alla politiche non affidarsi di nuovo a piccoli cambiamenti
Che possono essere definiti dal dalle diplomazie anche le migliori di questa terra di questa Europa d'accordo
Però noi qui siamo arrivati
E la riforma di Amsterdam l'abbiamo neanche ancora le spalle perché il Trattato deve ancora essere ratificata
Ecco e quando io parlavo delle opinioni pubbliche non voglio trovare un argomento giustificativo per fermarci assolutamente ricordo una polemica col col mio Colle un mio collega inglese che diceva ma lì noi non vogliamo la moneta unica perché la nostra opinione pubblica non la vuole di conseguenza inutile che voi insistiamo
Noi non vogliamo documento in cui si dica che ci vuole una politica estera comune perché la nostra opinione pubblica non ne vuol sapere
Dato che la faceva molto lunga gli ho dato gli ho risposto ad un certo punto guarda che quando ha due mila anni fa l'opinione pubblica e posso dire che è stata posta di fronte alla alla scelta di scegliere un galantuomo è un bandito ha scelto il bandito tra Cristo e Barabba come una e noto l'opinione pubblica aveva scelto darà naturalmente è stata una provocazione in quel modo
Perché perché l'opinione pubblica è un dato di fatto dal quale partire dopodiché ce l'azione di governo l'azione politica l'azione di convincimento eccome da questo punto di vista è stato Grande nel portare la Germania nella moneta unica anche se la maggioranza dei tedeschi non volevo detto questo noi siamo giunti a questo punto e non possiamo inventarci improvvisamente un toro
Essendo ancora diciamo un animale di dimensioni più ridotte dal punto di vista politico istituzionale come Europa
Il problema qual è
Siamo a questo punto
Dobbiamo riflettere presente Dini e qui accenno dovuta ad un problema molto molto grande al fatto che noi abbiamo avuto una Europa chiara ancora la la la diciamo l'Europa di prima della caduta del muro che quando c'è stato questo sconvolgimento improvviso
Il muro l'Unione Sovietica che crolla e così via ha saputo individuare alcune scelte
Accelerare i tempi della moneta unica la strategia dell'allargamento
La strategia dell'allargamento che andava subito a coprire un vuoto che altrimenti lasciato lì rischiava diventare molto pericoloso c'è una proposta quei popoli e quei Paesi
Noi per anni abbiamo mandato un messaggio di progresso di democrazia di crescita di sviluppo ecco voi potete diventare protagonisti insieme a noi di questa storia abbiamo abbiamo verso quei popoli quei Paesi mandato un messaggio positivo
E in quel momento l'abbiamo trovato in una strategia operativa
Quando si è determinata una situazione migliore per la pace in Medio Oriente c'è stata la prontezza di riflessi anche per l'iniziativa particolare degli spagnoli
Di avviare una strategia euromediterranea che fissa degli obiettivi due mila quindici unione doganale nel Mediterraneo collaborazione tra nord e sud dei paesi del Mediterraneo
Poi
Dicevo già prima c'è stata una difficoltà per per per l'azione l'assassinio di Rabin e tutto quello che ne è seguito
Ecco ora io ritengo proprio per quello che lei diceva presidente Dini è la prima crisi di fiducia che si determina nell'era della globalizzazione
Ecco qui è la premessa di un discorso nuovo che l'unione europea deve fare per collocarsi rispetto a questa dimensione della globalizzazione
Cioè io non non penso che questo sia un tema da riunione diciamo conferenza intergovernativa per una nuova modifica del Trattato di Hans Amsterdam penso che qui ci sia un tema di interesse politico generale che riguarda proprio la prospettiva quale diventa il progetto dell'Unione europea in una situazione completamente nuova modificata dove non c'è più appunto non soltanto l'Unione Sovietica
Ma dove il Giappone e in questa situazione le famose crisi le crisi delle tigri asiatiche assume una dimensione che fino a pochi anni fa pochi prevedevano ricordo UNESCO uno esperto tra i migliori della nostra organizzazione europea che anche pochi mesi fa ha detto no l'Indonesia è un caso a sé il resto si riprenderà
L'Indonesia un caso a sé invece vediamo che non si c'è d'Indonesia una situazione particolare ma anche agli altri Paesi sono in una difficoltà notevoli la situazione in Africa cioè c'è tutto tutto il quadro che è cambiato e allora qui da questo punto di vista raccolgo l'invito di Giuliano Amato bisogna che noi riflettiamo
Su una dimensione più politica che è quella in fondo di quale contributo viene dall'Unione europea attraverso un rafforzamento della propria identità internazionali riconosco gli sforzi che si stanno facendo ma anche attraverso la collocazione dell'unione europea rispetto agli altri alle altre parti in questo scacchiere mondiale dove come dire i fatti che assumono una velocità tale per cui i tempi della costruzione dell'unione europea rischiano di essere inadeguati questo un po'la mia preoccupazione
Grazie
Amato
Io siccome questa l'avevo già dette prima passo a rispondere a quella domanda l'euro
Il gap di democrazia il minaccioso potere dei tecnocrati per riprendere la domanda
Ora io sono d'accordissimo con impegni anche su questo io questa questione degli abiti democrazia proprio non riesco a capirla
Sono riuscito a convincere un mio studente inglese che l'hanno inventata loro per colpa loro e quindi non ce la tirino addosso a noi
Perché insomma e certe ovvero che le istituzioni europee quelle e esclusivamente europee la commissione il Parlamento il Consiglio dei ministri
Il Consiglio europeo hanno o una derivazione non popolare o quando hanno una derivazione popolare ce l'hanno con poteri limitati
Ovvero attraverso gli Stati attraverso i parlamenti nazionali
Il nostro ministro degli esteri è il ministro della Comunità europea in quanto il ministro degli Esteri italiano legittimato da un voto del Parlamento eletto dagli elettori italiani
Questa è la situazione delle istituzioni europee perché non è un'altra è vero che qui c'è un gap di democrazia
L'unico organo direttamente le tv ha pochi poteri gli organi non elettivi hanno più poteri quello che mi ha più di tutti è la banca centrale che proprio quei processi eletti che non c'è nessuna relazione
Perché è così
Perché alcuni Stati a partire dagli inglesi
No volti a uno chi la legittimazione popolare di retta delle istituzioni comunitarie vada al di là di un Parlamento con limitati poteri veri e rifiuterebbe ero ad un governo che fosse espressione di quel parlamento i poteri che riconoscono ad un governo che espressione in realtà dei parlamenti nazionali
C'è un gap di democrazia
Voluto da chi vuole un getto di federalismo europeo non ci si può lamentare di ciò che si è voluto gli ultimi che hanno il diritto di parlare degli abiti democrazia sono quelli che ne sono la ragione
Quindi questo per me è un argomento chiuso lo riapro con gli inglesi il giorno anche come auspico hanno una disponibilità superiore a rafforzare la struttura democratica europea ma non vengano a raccontare me nuovamente primo punto
Secondo punto
La questione della banca centrale esiste no non sul terreno del Gia più democratico
Perché da questo punto di vista realisticamente vero quello che diceva Renzo il venti
Sì ma preferisco avere tutte le banche centrali insieme piuttosto che quelle diverse dalla banca leader che seguono la scelta della banca leader argomento che è sempre stato usato devo dire la verità dalla nostra banca centrale
Le banche centrali si dice sono un po'spogliate dalla Banca europea la nostra intelligentemente ha sempre detto in fondo è meglio essere tutti nello stesso buone
E non ci perdiamo nulla stando tutti nello stesso con il problema non è del gap di democrazia
è in realtà
Assolutamente esiziale per noi
Che non vi sia in corrispondenza di un unica banca centrale un unico governo comunque politica economica e fiscale centralizzata
Dovendoci noi in qualche modo con tentare di politiche economiche fiscali coordinate anziché unifica uniti questo è il problema che molti economisti antipolitici hanno sollevato per sostenere che in realtà abbiamo fatto un'autentica mattina follia
Nel unificare la politica monetaria prima di essere nella condizione di unificare la politica economica e fiscale è vero che questo è davvero esiziale
Alle condizioni che riceva Rampini potrebbe anche esserlo
Però io c'ho un po'di sangue meridionale e mente Rampini parlava mi veniva di fare gestacci del tipo ma insomma saremmo di una iella clamore sa se capitasse insieme tutte le disgrazie che diceva Luís non è detto che capitino tante disgrazie tutte insieme a questo mondo
Perché allora
Avrebbero ragione quelli americani che passano il tempo a scavarsi nel giardino il rifugio nucleare inattesa che qualcuno li tiri una bomba nucleare in testa
Il problema però esiste il problema però esiste cioè è vero in poche parole qual è il problema
Che si oggi
Si determina una situazione sul piano internazionale di tipo economico monetario che costringe ad una stretta dei tassi di interesse e a volte capita che c'è una stretta dei tassi d'interesse che è inevitabile
All'interno dell'Europa noi siamo in questa condizione i paesi più forti
Automaticamente o dopo un po'gli si apprezza la valuta i Paesi più deboli che non tengono quel livello hanno la possibilità di svalutare
Io ho sempre sostenuto che c'era in questo congegno qualcosa di evangelica mente cattolico
Perché grazie all'apprezzamento delle valute forti al deprezzamento delle valute deboli chi vinceva veniva un po'punito e chi perdeva veniva un po'perdonato
Perché il vantaggio competitivo se la tua valuta si apprezza un po'lo perdi lo svantaggio competitivo se la tua sbalordita se la tua valuta si svaluta un polo riduci
La moneta unica questo congegno lo fa venir meno non l'abbiamo più
E noi ci vediamo tra quelli che se ci fosse avrebbero la svalutazione da utilizzare ma non ce l'hanno più io allora che succede dicono gli economisti nei paesi federali
Ci sono leve fiscali centralizzate che entrano a quel punto in funzione
E poi per male che vada si va a lavorare dai Paesi deboli ai agli Stati forti dal South Dakota si va nello Stato di Washington dal salotto e Sicilia non si va in Danimarca
Oh Dio la Sicilia va ovunque va ovunque però insomma non si risolve con altrettanta mobilità del lavoro questo tipo di problema
Oggettivamente questo problema esiste oggettivamente questo problema esiste
Ma io qui sarei ancora per dire siamo in grado di risolverlo sì abbiamo una visione politica gli strumenti istituzionali che abbiamo sono esigui ma sono canali percorribili
Il Parlamento e il gol il consiglio della Commissione non sono tagliati fuori dalla politica monetaria nel senso che ci sono canali di comunicazione con la banca europea che il Trattato ha stabilito la banca europea non l'ha mica scritto il Padreterno da nessuna parte che deve essere fatta da banchieri centrali assetati di sangue di europea non sta scritto da nessuna parte che deve fare una politica ferocemente restrittiva si dice che le banche centrali per acquistare credibilità nel loro club debbono essere restrittive non non non è necessario
Proprio perché consapevoli della diversità tra l'economia europea i nostri banchieri centrali do fa parte del loro mestiere
Terminerei una posizione ragionevole non è obbligatorio che le banche centrali siano Fenucci
In caso di improvvisi Shock che impongono loro delle politiche restrittive verrà messa alla frusta la capacità di coordinarci a livello europeo
è un'occasione per provarci per scavare in questo strumento del coordinamento non dimentichiamoci
Che l'ideatore che citiamo tutte le volte che vogliamo predicare l'unità europea maggiore
Nella rapporto sulla moneta unica a differenza di rapporti precedenti del mai Dunga scrisse realisticamente che noi dovevamo lavorare col coordinamento delle politiche economiche e fiscali
So che non è una situazione ottimale ma può essere l'anticamera di un passo di ulteriore integrazione politica successivo
Sì ce la faremo a usare questa pressione che avremo per un coordinamento efficace delle politiche economiche e fiscali sperando che la disgrazia abbia una portata sopportabile da me meridionale
E non così drammatica come diceva Rampini può essere la leva su cui costruire politica più integrata dopo ma non siamo completamente disarmato
Ranieri
Ma io vorrei adesso Giuliano ricordava un po'
Gli strumenti e i mezzi di cui dispone l'Unione per fronteggiare problemi difficoltà dovessero insorgere in questa fase così complessa de la situazione economica internazionale io volevo ricordare che nei giorni scorsi abbiamo avuto modo di discutere con
Alcuni nostri amici della socialdemocrazia tedesca per
Chiedere loro un po'come ormai a poche settimane dal voto in Germania stessero andando le cose
Mi ha colpito l'osservazione
Di alcuni
Candidati al Bundestag tedesco
Che dicevano beh insomma quei lei sito e incerto socialdemocrazie data ancora come nei sondaggi vantaggio sul cancelliere Kohl che però è un osso duro combatte
E
Gioca tutte le carte di cui dispone tuttavia avvertivano un mutamento a proposito di opinioni pubbliche di sentimenti prevalenti o meno rispetto alla costruzione europea all'Euro e poi in Germania dove abbiamo toccato con mano quanto sia stato difficile e complesso far passare l'idea del
Cambio dal Marocco all'Euro che però dicevano dinnanzi a quello che sta avvenendo nel mondo
Da un lato avvertiamo che tra gli elettori
In sostanza il fatto che lei è uno che
L'Europa Recchia regime di moneta unica molto meglio di altre economie
Rispetto ai problemi che si stanno producendo questa cosa sta facendo
Maturare anche tra gli elettori tedeschi i cittadini tedeschi ossia esitanti quando si è posto il problema del cambio
Tra euro e Marco sta facendo maturare la consapevolezza che beh insomma si sta costruendo una cosa solida una costruzione che ha fondamenta non è qualcosa di rischioso
Questa scelta per la Germania e per il marco e poi anche l'idea che considerati gli impegni della Germania verso la Russia
Il fatto che sia una
Sì all'Europa nel suo complesso a doverosi misurare a porsi il problema del ruolo cui assolvere per contribuire alla superamento della crisi alla ripresa
Di la Russa beh questo è un fatto che porta gli elettori tedeschi a riflettere a discutere a ragionare delle un'OPA che tema centrale di questa loro campagna elettorale con maggiore serenità e quindi anche appelli emotivi o discussioni liquidatorie non prendono chi
Questo è molto importante secondo me ed è una conferma della straordinaria portata della operazione politica in cui l'Europa è impegnato la costruzione
Unità
Io sono convinto che
Tocchi alla sinistra a questo punto
Mettere l'accento sulla necessità del rilancia della costruzione politica qui è stato ricordato e su questo mi pare
Conveniamo tutti e tra l'altro governo italiano Ministro Dini è stato nel corso di questi anni decisamente impegnato a fare emergere questo tema la costruzione politica dell'euro
Certo
Sono contrario a descrizioni
Del problema democratico della costruzione europea in termini drammatici tuttavia un problema di profilo politico
Un problema di governo politico dell'Europa è un problema che esiste
è un tema reale
Un problema di riforma delle istituzioni europee e anche di individuazione di un punto di governo democratico dell'Europa è un problema che esiste
è un tema su cui io ritengo dobbiamo con determinazione e convinzione insistere basti riflettere lo ricordava prima il ministro Dini sulla questione allargamento dinnanzi all'allargamento e cioè al fatto che dell'unione entrino a far parte altri paesi
Per il problema di un in in ulteriore difficoltà nel funzionamento del meccanismo decisionale attuale è un problema reale e quindi la necessità di riforme istituzionali più incisive è un problema autentico è un problema nevralgico centrale su cui io credo che la sinistra
Con le responsabilità che essa oggi a e che vedrà cresciute probabilmente alla guida di paesi decisivi dell'Europa deve sapere affrontare deve saper affrontare con maggiore determinazione nettezza e decisione questo deve essere il tema fondamentale della discussione che avranno i socialisti europei che si incontreranno in Italia per celebrare il loro terzo congresso agli inizi del prossimo anno e deve essere il clima distintivo della sinistra europea anche nel corso della battaglia elettorale il prossimo giugno per il rinnovo del Parlamento europeo
Cioè la sinistra deve senza esitazioni e incertezze
Assumere decisamente il tema della costruzione politiche su questo
Un confronto interno alla sinistra europea da esserci anche con forze della sinistra che sottovalutano questo aspetto come per esempio i laburisti i laburisti in Gran Bretagna i quali innovatori su tanti terreni
E audaci innovatori insultante tematiche restano mio parere attardati supposizioni
Di chiusura e di incomprensione rispetto al grande tema della costruzione politiche europeo quindi un confronto all'interno della sinistra in nel nostro continente
Anche con i laburisti per esempio è un confronto importante da svolgere e io credo che la tesi da sostenere per quanto ci riguarda come Democratici di sinistra italiano non possa che essere quella della centralità della costruzione politica del rilancio della grande idea dell'unione politica dell'Europa grazie
Siamo alla conclusione di questa discussione onorevole Dini le affido l'ultima parola
Ma mi pare che condivido pienamente le considerazioni che sono state svolte su questo punto e quindi sarò sarò veramente molto Preve anzi quando
Rampini ha posto queste domande
Per provocare il dibattito diciamo in maniera provocatoria tutte quelle condizioni negative catastrofiche come Giuliano Amato mi sono domandato se era amico nostro amico del giaguaro tuttavia vorrei dire che la Banca centrale europea
Deficit democratico
La Banca centrale europea ai Poteri che i governi dell'Unione gli hanno conferito e niente di più non è che la Banca centrale europea si sia appropriata di qualcosa
Ai poteri di intervento particolarmente sui tassi di interesse che sono gli stessi poteri che alla Banca d'Italia che li fissa indipendentemente dal Governo abbiamo quindi ceduto questa sovranità che invece di essere all'interno di un Paese la fissazione dei tassi di interesse l'abbiamo passata a una sovranità europea attraverso la Banca centrale europea che fisserà i tassi di tassi di interesse
Ma la Banca centrale europea come la Banca d'Italia deve periodicamente rendere conto al Parlamento
E dovrà render conto al Parlamento europeo periodicamente sulla sua attività e giustificare le sue decisioni
E come diceva Giuliano Amato non dobbiamo pensare che e le grandi personalità che dirigono la banca centrale siano degli irresponsabili o siano insensibili all'andamento della congiuntura accerto hanno il dovere di mantenere la stabilità della moneta e la stabilità viene primo è il primo obiettivo che a loro è stato fissato come del resto la Banca d'Italia
Che spesso i governi si trovano scontenti sulle decisioni Olonne in decisioni della Banca d'Italia ma abbiamo dato noi quel potere perché si è ritenuto nel mondo dei Paesi industriali che una banca centrale indipendente
Risponde meglio agli interessi della nazione che ha una banca centrale che invece sottoposta al all'autorità governativa è Giuliano Amato come ministro del Tesoro prima e come presidente del Consiglio ha fortemente contribuito a rendere la Banca d'Italia indipendente come indipendente oggi la Banca centrale europea
Certamente c'è una un governo della moneta europeo non c'è ancora come è stato giustamente detto un governo dell'economia europeo governo dell'economia cosa vuol dire la possibilità di governare
A livello europeo la fiscalità il bilancio la congiuntura
E la congiuntura è proprio l'aspetto del quale parlavamo prima e a questo riguardo la l'aspetto occupazionale che se se che sicuramente molto importante
Nel momento in cui la congiuntura può essere può essere debole il governo dell'economia deve essere rafforzata vogliamo anche vedere come funzionerà questo rapporto fra la Banca centrale europea
Il Consiglio europeo dei capi di governo e i componenti del Comitato dell'euro del quale fanno parte tutti i Paesi che fanno parte essi stessi della moneta unica vediamo come funzionerà io sono anche a questo riguardo piuttosto piuttosto fiducioso se c'è un rischio che anzi vedo viste le regole della stabilità che ci siamo dati
E che l'euro non sia soltanto una moneta stabile ma che sia una moneta forte che anziché potrebbe anche divenire una moneta troppo forte
Perché la stabilità che stiamo dando alla nostre economie e in particolare alla al governo della moneta sarà una grande attrazione
Per gli investimenti di fondi di Paesi esteri fondi di investimento ai fondi pensioni che verranno a investire nell'euro e questo tenderà astenere forte
Il valore della nostra moneta
C'è da augurarsi non troppo forte perché non dei prima non deprime all'economia a quel punto la banca centrale al lo strumento della riduzione dei tassi d'interesse per anche impedire diciamo un troppo forte innalzamento del valore della moneta della nostra moneta ciò a dire dell'euro a partire dal primo gennaio novantanove grazie
Grazie relatori grazie a tutti voi arrivederci buonasera