"Una politica economica per l'impresa minore" dibattito organizzato nell'ambito della Festa Nazionale de l'Unità presso il Parco Nord

Cambiare nei comportamenti e nei modi di agire del mondo economico del mondo finanziario in particolare ora io credo che la piccola media impresa prese nel suo complesso abbia interesse a politiche specifiche abbia interesse politiche generali non solo naturale te a guardare a se stesse ma ritrovarsi imponente che valgono per la piccolo come per la grande impresa credo che anche la contrapposizione tra grande e piccolo vada dimensionato era portato al fatto che per competere nel nel
Nella Nova realtà globalizzata la grande impresa fondamentale e cioè una forza del sistema economico capilista nel suo complesso non in una contrapposizione secca in questa logica generale ci sta
Una non ci sta una lista di cose da fare e che piuttosto condivisa ma bisogna riuscire rispetto a quella lista che più volte anche stasera qui richiamiamo perché ben presente in tutte le discussioni che si stanno facendo giorni sine a imprimere la spinta necessaria e le coerenze necessarie c'è un concetto rivoluzionario che prese tutto o rivoluzionarie professione come compagno Bertinotti dovrebbe capire
Che l'impresa è fondamentale per creare lavoro che lavoro si crea con l'impresa non si crea con lavoro sì spirito o cui lavori di pubblica utilità è una banalità che però è un cambiamento radicale di politiche seguite per decenni nel nostro Paese e da qui ne devono discendere tutta una serie di conseguenze che riguarda le grandi cose come le cose più specifiche bisogna superare ritarde incertezze duecento nelle infrastrutture che andato Lisbona vedrà o chi va a Lisbona vedrà due punti uno lungo otto chilometri l'altro lungo diciotto chilometri Patto per l'Expo noi stiamo discutendo non so da quanti decenni se fare il ponte sullo stretto di Messina cioè sono assurdità che altri superano credo in modo in modo in modo da c'è un problema del sistema scolastico dell'innovazione della ricerca tutti i fattori macro economici che hanno un impatto forte sulla competitività di tutte l'impresa
Voglio portare avanti la riforma della pubblica amministrazione ma qui non è Bassanini ha fatto credo ne siamo tutti tutti convinti e tutti grati ha fatto un'opera meritevole ma su chi chi gestisse quella riforma su quale tessuto di regioni quali è stato delle regioni e degli enti locali piove quella riforma qual è lo stato di preparazione questo del di chi BBB andranno a dalla nostra struttura della pubblica amministrazione in senso più generale questo è il vero handicap che noi abbiamo nei confronti dell'Europa un ritardo di preparazione una ritardo burocratico io sono stato in Sicilia a una manifestazione contro un attentato una cooperativa di che di stampo mafioso beh devo dire che in quella sede più di un intervento mentre l'anno no ha condannato questo fatto e ha invitato a contrapporsi alla criminalità organizzata le minacce che piovono sull'impresa e tanto più sono piccole tanto più soggette questa questo ricatto ma la denuncia è venuta dicendo che tutto sommato
Per paradosso se volete è più limitativa dell'azione di imprendibile l'impresa la Pubblica ministero solamente la pubblica amministrazione che la che la stessa opera della criminalità organizzata per burocrazia per rallentamento e così via allora la sempre dichiarazione allo sportello unico il fondo regionale per incentivi eccetera eccetera devono essere cose che vengono avanti rapidamente come questa agenzia per lo sviluppo un'holding leggera
Che Possa coordinare le chi fa la promozione che fa gli investimenti dovrà essere cose che vanno avanti ci vuole coraggio per l'emersione dal lavoro nero
Velate qui c'è una polemica che viene avanti da tempo
Tra noi anche la Confindustria su una legge del settanta da seicentodue che ha che pone un'agevolazione per quanto riguarda cooperative di pulizie e cooperative di facchinaggio in particolare quella legge è nata e ha prodotto risultati nell'emersione del lavoro nero per quanto riguarda pulizia e facchinaggio
è un piccolo esempio un esempio però che dice che la strada siccome abbiamo vent'anni di risultati che l'emersione del lavoro nero se si ha coraggio e forza può funzionano ci sono le altre cose che vi sono state richiamate incrementi di flessibilità del lavoro mai che nel lavoro come è stato sottolineato io credo che la flessibilità se guardiamo alla competitività e non serbo una flessibilità del lavoro serve la flessibilità di mentalità nella conduzione dell'impresa in mente inflessibili
Capace di stile cambiamento è un conto che le imprese devono fare su se stesse con se stesse oltre che chiedere ad altri qui non è solo il sindacato ci ha chiamato in causa è la capacità dell'impresa di essere Yersin Galdi essere flessibili primi tutto nelle loro managerialità a mio avviso c'è il nodo fiscale parla fiscale che Edoné metterti un elemento di
Di ormai di insopportabilità
Per quanto riguarda in primo luogo il costo del lavoro i costi indiretti ci episodi garantire poi una capacità di crescita dell'impresa ci son troppi vincoli che tendono a temere l'impresa limitate nelle sue dimensioni bisogna insomma ci sono parecchie cose che si possono fare non necessariamente sempre con oneri che gravano sul infine tre punti veloci uno vedere nel terzo settore le opportunità di sviluppo di occupazione
Si dice ma non si fa le potenzialità sono limitate dal trovare dal vedere sempre solo la possibilità di sviluppo di questo settore Traverso destinazione di risorse pubbliche bisogna trovare il modo per ampliare questa possibilità deve per il listone stabile risorse attraverso risorse private attraverso quelle forme che possono consentire un moltiplicatore di questa natura c'è un problema drammatico il più drammatico il tutti forse che la formazione delle risorse umane lo dobbiamo creare lavoro ma lavoro di Rita se non diamo risposte al Sud o i giovani in cerca di lavoro e ci vuole una riforma coraggiosa per quanto riguarda la formazione professionale
Infine c'è un problema che riguarda il rapporto fra questo mondo c'è un problema di semplificazione ed è vero ma c'è un problema di trovare anche delle sinergie
Delle intese del modo di di modi di operare insieme la forza della piccola impresa piccola media impresa nei distretti ed ha la capacità di essere Rete nella capacità di coppe rare di trovare insieme alla competizione quel rafforzamento in forme cooperative di supporto di e di legami c'è un terreno sul quale credo che le intese possesso va aggiunto che sono proprio quelli
è tutto della formazione su questo credo che si potrebbe davvero trovare una grande intesa con i sindacati stessi che possono consentirci insomma di rispondere al meglio a questo bisogno essenziale grazie
Io sarò breve perché
Abbiamo fatto un polo avanzate poi stiamo incrociando con gli annunci della serata per cui non si rese più sentire la voce degli parla qua dentro dato lato e l'ora in cui si fa gli annunci per la seconda parte della giornata quindi possiamo neanche arrabbiarci con l'annunciatrice del festival
Io devo scusarmi con i nostri amici del organizzazioni che hanno accettato l'invito perché
Hanno ragione quanto hanno sollecitato che dobbiamo ripe Sale questo modo di incontro
Alle prese vitale che un po'troppo rituale quello di mettere necessariamente insieme le organizzazioni perché i giornali o tensioni delle piccole medie imprese la Confindustria relazioni cooperative poi quest'anno abbia messo in commercio sono dovremmo avremmo dovuto allunga agli articoli di questo tavolo
E credo che bisogna cambiare la formula ridurre volta volte voglio devoto e ma pali confronta giustamente come sindacati la Confindustria date con cassone autorevolmente presente ma non solo Coppi buste in quanto associazione dei gameti per cioè il settore prima impresa Confindustria la Confindustria anche tout-court ma devo dire però che e voglio ringraziarlo presenze Casoni ha portato con quella linea più in generale che la Confindustria sostiene su questi temi quindi accogliamo intanto la sollecitazione critica ripensare per la prossima scadenza ma tanto è che nel Pucci contiamo su una volta l'anno per le feste l'unità voglio dire occasioni dibattito Kohler foto e cooperative con l'artigianato con la cooperazione con le piccole imprese abbiamo correntemente sia in sede strettamente politica che in sede parlamentare e di governo detto questo
Io vorrei riprende alcuni spunti perché sono molto convinto su alcune sottolineature fatte intanto è chiaro non tocca a me e io sono stato anche dentro questo mondo come dirigente votando versione cooperativa ma non
Ne parlo da come dirigente politico nella mia veste e siccome però vissuta anche quell'esperienza io sottolineo anch'io l'esigenza di una semplificazione della rappresentanza
Badate avrete il problema come piccole-medie imprese del fatto che c'è come dice già come in un'intelaiatura
Voglio dire cinquantennale che quando si pensa all'incrocio con le forze sociali cosa fa il governo chiama la Confindustria mentre centrali sindacali e pensa di aver fatto il grosso del lavoro questo chiaramente qualcosa da superare nell'approccio del Governo e del Parlamento mai anch'è vero che finché ci saranno quattro centrali cooperative quattro associazioni artigianali non so quanto associazioni del commercio questo indebolisce il peso effettivo che già che avete invece nella realtà concreta quindi non posso che sollecitare visto che poi volevo compie un compito vostro e non ovviamente delle Meter istituzioni e forze politiche ma incoraggiare tutto questo perché questo probabilmente porterebbe anche a riposizionare il rapporto fra grande impresa e non solo piccola Pete alle medie imprese noi abbiamo in sostanza se guardiamo alla struttura dell'imprenditorialità italiana un non abbiamo una soluzione di continuità partiamo voglio dire dall'artigiano impresa familiare più semplice che lavoro dai i lavori titolare magari è sua moglie arriviamo con articolazione voglio dire che passa balia supera la soglia artigianale tradizionale di legge arriva piccole imprese poi arriva la media impresa poi arriva alla cosiddetta grande impresa
Perché nulla podio dire annota assunto la decima determinazione numerica da piccole e medie imprese capiva quanto ha duecentocinquanta dipendenti e cinquecento miliardi di fatturato cioè che mediamente sono i nostri distretti già imprese di quelle leader quando io l'ho una dimensione allora se si andasse verso una riorganizzazione semplificazione della rappresentanza probabilmente questo comporterebbe anche cambiamenti negli equilibri tra Confindustria altre sigle ma avremmo forse
Sigle più capaci via di dare il peso che gli effettivo delle forze che hanno alle spalle detto questo io devo dire l'ha detto Sangalli quindi ha detto una voce insospettabile che presenta gli artigiani ma noi per noi per
Primi come forza politica non concediamo ha fatto una sorta di conflitto inevitabile fra la piccola e media impresa la grande impresa cioè voglio dire ecco l'insieme del mondo imprenditoriale che fa la richiesta del Paese che fa il suo sviluppo tecnologico su sviluppo occupazionale
La sua competizione a livello internazionale chiaro che nessuno pensa attualmente è stato infelice anche il titolo che abbiamo posto a tavola rotonda perché una politica per l'impresa minore è insieme anche la briga per imprese maggiore voglio dire poi ci saranno delle accentuazioni c'erano alcuni strumenti che sono più adatti per la FIAT che altri sono più adatti per avere trenta mila imprese del settore metalmeccanico di piccola dimensione ma in ultima in ultima istanza
Non è che esiste un conflitto lo so di conflitto di classe e riproposto in termini tra grandi e piccoli è di concepire una politica economica sociale istituzionale che faccia evolvere il mondo imprenditoriale italiano alla luce di quello che è diventato c'è ormai l'unico mercato interno che il mercato europeo di quello che è l'autore di quella che è la competizione globale fuori dall'Europa e allora quando la vediamo in quest'ottica cioè con
Siamo che voi stessi fosse continuiamo ha usato un linguaggio che è superato in confronto alla dinamica effettiva dei fatti
Ancora
è stato detto ma fosse invece di pensare alle politiche per le piccole e medie imprese per questi perché gli atti fosse dei dieci apertamente che dobbiamo fare da soli ma lo ha creato le condizioni
E che lo facciamo davvero bene io devo dire sommato che ormai di esperienze non fatte sotto vari da vari punti di tavoli ricordo esperienza dalla Regione
Io ho sempre pensato per esempio che una Regione quando abbia fatto prima di tutto bene per le piccole imprese e gli artigiani i commercianti le politiche sostegno dei Confidi ha già fatto tre quarti dei suoi doveri di politica industriale verso le piccole e medie imprese ce
Cioè noi dobbiamo pensare a strumenti che giocano in modo modo diffuso sulla sulla territorialità diffusa non tanto alle leggi che intervengono per piccoli interventi alle singole imprese perché su questi sono incompatibili
Con l'universo come universo di cinque milioni di partite Iva e se vogliamo anche selezionare dentro le partite IVA comunque con centinaia di migliaia di piccole e medie imprese le politiche vicentini individuali le poi fare su settori micro settori molto mirati però l'opposizione tecnologico oppure sto sull'atto estremo prego da D'Ulizia per il nuovo anno dello Stato nella così Topolino economia sociale ma in generale bisogna pensare a politiche di fattori che già vi ho trasversalmente e creino il clima e l'ambiente
Perché l'insieme dei territorialità Possa cresce in termini qualitativi e competitivi quindi anche su questo semplificazione è proprio questo l'invito che stiamo perseguendo Kanda caldi ci dice unificazione dei fondi semplificazione decentramento vacuo in questa direzione riduciamo il numero delle leggi che intervengono per Nico interventi e vediamo di rendere più efficienti più vicino alle imprese responsabilizzando le Regioni e gli enti locali attraverso ciò che è stato chiamato scuote l'unico e le cose che non riprendo perché sono ben presente la nostra discussioni io credo peraltro che il decentramento e anche l'unico modo per fa Napoli che da vero che tocca la massa del piccole e medie imprese perché con i ministeri centrali si potrà partita che ci tratta citato di grandi gruppi quando quando mai al di sotto
L'emissione grande gruppo non hai la scala per trattare col ministro dell'industria comizio del ceco scientifica con altri ministeri centrali allora il decentramento anche questa funzione ma detto questo
Io resto convinto che se dovessi per
Due in uno schema non lo slogan l'obiettivo di una politica per le imprese diffuse direi che lobby più principali creare l'ambiente in cui possono crescere bene le imprese diffuse e l'ambiente più che di politiche industriali in fatto di politiche fiscal è fatto di politica del territorio è fatto di politiche formative né fatto di politiche di sostegno alla ricerca scientifica in senso lato allora su queste cose bisogna dire che sono un qualche cambiamento in questi due anni abbiamo cominciato inserirlo è è vero
Con l'Italia ancora molti monopoli ma io stamattina lo Perugia a un convegno su questi temi ho fatto una relazione ci avevo lavorato sodo due giorni per vedere cos'è cambiato in questi anni badate che la liberalizzazione antimonopolistica contro le vendite Moro polisti che contro i monopoli legali che è stata avviata in questi quattro cinque anni sta cambiando gli equilibri storici del capitalismo italiano è chiaro che siamo a metà percorso ma quando non avremo più buono e non abbiamo più il monopolio e telecomunicazioni quando avremo finito in lavoro di Carpi non avremo più il monopolio elettrico quando non avevo più il monopolio delle poste da banco a discutere dieci giorni fa in questa stessa sala la trasformazione sistema postale del nostro Paese quando abbiamo tolto il monopolio perfino e giustamente dico io
Già il lavoro nel senso cioè di consentire anche collocamento privato cito a casaccio alcuni esempi per dire come stiamo inserendo nel sistema italiano molti elementi di concorrenzialità di mercato che creano l'ambiente giusto per la piccola media impresa
Su forniture non l'abbiamo intesa con un fattore di come si potrebbe dire dice va be'avete avete fatto la mossa in senso opposto avete voluto irrigidire mercato mente contemporaneamente di tegole da podio di mercato no fare spazio mercato vuol dire anche stabilire regole nuove in cui tutti gli attori e posso giocare alla pari la subfornitura questo significato vani silicato di locale le dinamiche concorrenziali e competitive allora due parole sul
Fisco perché il fisco effettivamente resta sedute ma di grande sofferenza se noi pensiamo
Agli studi di settore che dall'anno prossimo dovrebbero cominciare entrare in funzione Fini della determinazione della redditi del reddito
E le partite Iva cioè dalla massa insomma dei piccoli e medi produttori oltre che dei professionisti e così via beh parlate le gli studi fiere di settore sono stati fatti in un rapporto continuativo con l'associazione di categoria sono stati pensati in modo di andare l'amministrazione fiscale che progressivamente diventi meno progressiva e più collaborativa io penso che quando il ministro alle Finanze sancito a votare regimi questo con le corrispettive semplificazioni di procedure e di altri e gli altri che apre piccole e micro imposte ne avremo fatto un salto notevole di civiltà dall'atto di creare anche dall'atto che del fisco quell'ambiente favorevole alla crescita dell'imprenditorialità diffusa certo c'è un problema di strumenti ciò prema di livello della pressione fiscale
Voglio ricordare che il Governo sta discutendo con la finanziaria la ipotesi di una precisa formulazione giuridica che suoni così tutto ciò che sarà prelevato in termini di aumento di gettito ad aliquote Chris
Sì sulla base della capacità di fare emergere il sommerso e di combattere l'evasione sarà ridistribuito intermedi abbassamento delle aliquote legali credo che questo sia il patto fiscali più serio che il Governo può fare con i produttori grandi piccoli e medi siano del cento del nord o del Sud e su questa linea intendiamo andare avanti infine nella finanziaria che voi siete già trovati al capo del governo comincia a discutere si comincia e qui dovremo vedere la quadratura del cerchio che lo quella
Le più difficili prossimi quindici giorni ma pensate non solo in termini di priorità giustamente alla riduzione del costo del lavoro almeno per i nuovi assunti nel Mezzogiorno attraverso da decontribuzione dei primi tre quattro anni dei nuovi assunti Lodi soprattutto giovani nel Mezzogiorno ma si comincia a pensare a ridurre strutturalmente il cuneo fiscale
Di quelle voci improprie che si chiamino inaudite si chiamino Gescal che abbiano altre voci per un importo che se ce lo faremo trovato copertura sarà almeno di zero virgola sette punti
Di percentuale sul costo del lavoro zero sette sembra poco ma sappiamo che chi fa i conti in impresa sia i lavoratori per un verso si è di pericoli per l'altro non è cosa da poco un punto di decontribuzione costa quattro mila miliardi nel nostro Paese sono pensati per diamo di una finanziaria che muoverà tredici mila miliardi tra tagli e minori e maggiori entrate ci tenete conto che parliamo di un indirizzo molto importante allora io non voglio dire con ciò che noi abbiamo ormai imboccato una strada che sa cogliere fino in fondo in termini moderni in termini di sensibilità ma anche in termini di schietti equilibrio di interessi sociali del lavoro dipendente da lavoro autonomo dell'impresa la via maestra no io credo che abbiamo molte cose ancora dagli pence tale da correggere in un confronto che non sarà sempre tranquillo però questi fattori che sto ricordando e che sono il frutto del lavoro del ministero dell'industria del ministero delle Finanze il ministro della Funzione pubblica di altri ministeri vanno in questa direzione io mi rendo conto tuttavia che ne abbiamo ancora anche delle rigidità che facciamo fatica politicamente a smonta
La sei due sei in termini di principio la grande legge di civiltà perché noi siamo un Paese che ancora un enorme numero incidenti sul lavoro di morti sul lavoro ce lo possiamo ricordarci questo solo quando c'abbiamo i titoli in prima pagina perché e s'è caduto muratore da ogni parte duro perché sono molti tre operai lungo la linea ferroviaria perché si è passato il piano sopra deduzioni i turni di vigilanza avete si aggiustavano i binari cito casi da nostre giorno sto citando casi vedi altre di altre parti d'Italia tuttavia è vero che per alcuni aspetti
è stato quello che è stato ricordato c'è una traduzione troppo schematica di normative che vanno bene per la grande impresa ma non vanno bene bella piccole imprese che si chiami poi impresa delle artigiane danaro o dalla Confindustria o delle non cambia allora probabilmente lì per tanto abbiamo tentato di fare una prima traduzione in termini di piccola impresa una rilettura ancora andrà fatta ma anche qui quando parlo di rigidità è che abbiamo a volte anche dentro la sinistra
Le idee
Perché non si possa parlare assieme sembra che come banale di Garibaldi cioè ci sono quei principi ideologici quelle ottusità scholae logiche per cui flessibilità caduta porose vale barato sto parlando il sindacato e nove il sindacato complessivamente una linea sto parlando di spezzoni che sono del sindacato che sono delle forze di sinistra che sono nelle forze di maggioranza e sono a volte anche delle forze dall'altra parte quindi noi abbiamo il problema che oppone la cultura cioè di capire Fini info punto che non bisogna prima al sale dell'ombrello quando le imprese chiedono una cosa e poi lo si abbassa lentamente per cominciare Veneto socia di mali Donella richiesto dobbiamo aveva un approccio laico costruttivo anche quando si dice di no perché un grande fattore che inevitabilmente di dire di no richieste dell'ingaggio richiesto il sindacato ha richiesto ai professionisti a richieste di altre categorie sociali però il punto che fino in fondo deve maturare nel centro sinistra nell'Ulivo nel governo
E aggiungo anche nel partito i Democratici di sinistra è un approccio laico di corresponsabilità di piena disponibilità a discutere con le imprese con una parte del tutto legittima del mondo sociale italiano ci tiriamo dietro al coda sia pure in termini minoritario e mai le scelte degli altri ma di altre epoche di altre culture della sinistra quando da una parte c'è al mondo dell'amore dato c'erano i nemici e mondo del lavoro e questo poi si trascina nella articolazione anche associativa in tutte le cose che sappiamo siccome ormai il cambiamento di fondo della realtà è alle nostre spalle siccome mai salti più significativi interni di cultura strategica l'abbiamo compiuti oggi dobbiamo compiere quel processo più come si potrebbe dire micro che deve penetrare nelle fibre anche minori delle forze politiche sociali della cultura politica e la sinistra affari fino in fondo il conto in modo laico e costruttivo col mondo delle imprese chiudo con la considerazione proprio tutta politica che riguarda il ho capito ci si sta come riguardo all'Ulivo più in generale
Io credo che noi dobbiamo essere consapevoli come forze dell'Ulivo e come forze del democratici di sinistra dentro l'Ulivo che o queste forze politiche riescono sfondato il taglio la mente il muro che ancora li divide da una parte troppo grande dell'imprenditoria diffusa del mondo delle professioni del mondo intellettuale oppure L'Ulivo non uscirà dalla sua minorità non c'è Bertinotti che tengono certo facciamo bene ho cercato tuo con Bertinotti ma i voti che ci saranno di opere dall'altra parte questo dobbiamo averlo molto molto chiaro se no a quel dove possiamo ritardare ma non evita uno score Fitto ecco il senso allora anche più profondo politico che ispira la convinzione con cui noi discutiamo quei rappresentanti dei mondi Polito gliali piccolo medio è grande vi ringrazio
Io vi ringrazio tutti
Tale con la
Che
Mio compito è semplice nel senso che
Apro e poi passo la parola nel corso di un dibattito
Che terremoti stringato possibile per evidenti ragioni di tempo
Ma credo sia importante nel senso l'unica cosa che io vorrei dire apprezzo lo
Si sentisse due nel senso che a me sembra che sulla vicenda
Della capacità per il governo per un lato per il partito per l'altro di individuare risposte efficaci sulle questioni che verranno poste questa sera che io quindi non anticipo
Della piccola e media impresa credo che si giochino cose fondamentali in questo Paese
Si giocano da un lato cose fondamentali per il Paese nel senso che credo siamo tutti convinti che l'occupazione non si crea per intervento del Governo si crea per la capacità delle imprese di vivere di prosperare di
Di funzionare
E quindi per la fondamentale se chi governa è in grado di rimuovere da un lato i vincoli e dall'altra di creare anche il quadro di sistema che incoraggi respinga all'intraprendere dall'altro
Ho promesso ovviamente esaltato brevissimo lo sono dall'altro credo che questo sia anche un tema fondamentale per il partito
Nel senso che se il partito non acquista fino in fondo la capacità di diversi come partito
Dell'impresa dello sviluppo economico della crescita economica e sociale del Paese non può essere partito di governo
E se non è sinistra di governo probabilmente non ha più neppure una funzione da svolgere
E quindi sia per quanto riguarda le questioni generali del Paese
Lo sviluppo economico e l'occupazione innanzitutto sia per quanto riguarda il ruolo la funzione che i Democratici di sinistra si assegnano il confronto libero articolato spregiudicato ma come dire
Stando nello stesso campo sostanzialmente con l'impresa minore è un fatto fondamentale lo volevo dire con poche parole ma come dire senza perifrasi
Perché naturalmente
Queste questioni non sono come dire non controverse su queste questioni cede legittimo il dibattito e però ritengo coi Lanfranco Turci parlerà alla fine e quindi era anche qual è la nostra posizione complessiva ma credo su questo di non essere lontano dalla posizione che abbiamo come partito
Sia per quanto riguarda appunto le questioni paese sia per quanto riguarda quelle specifiche della funzione del ruolo del compito che il partito si assegna
La missione rapporto in contatto con l'impresa minore hanno sembra sia un fatto fondamentale siamo presenti molti io coi dirò le qualifiche nomi ma mano che passerò la parola
Ma come voi capite anche perché conoscete meglio di me gli interlocutori abbiamo qui presente dal governo al partito alle ha soprattutto i rappresentanti delle organizzazioni più significative della impresa cosiddetta minori questo Paese anche qui ultima battuta minore si riferisce solo alle dimensioni individuali di queste imprese
Tutto il resto non è minorenne il contributo al prodotto interno nord o nel contributo tanto meno all'occupazione per tutto il resto siamo di fronte probabilmente alla all'aggregato anzi sicuramente non probabilmente all'aggregato più significativo di questo Paese con tutti i problemi che derivano dal fatto che non abbiamo di fronte come dire singole entità potentissime ma abbiamo un movimento un movimenti
O forze importanti e decisive per il Paese che però devono passare anche attraverso credo sia un altro dei temi attraverso fasi di ulteriore aggregazione di ulteriore semplificazione di ulteriore di ulteriore capacità di crescita detto questo
A me sembra utile quindi avvalendomi dell'autorità provvisoriamente affidata mi mi sembra utile che innanzitutto
Illa onorevole sottosegretario Carpi
Ci via
Qualche indicazione su quel che il governo sta facendo in questo campo sulle proposte sono nati ma anche anche questo se me lo consentite anche qualche sua idea e qualche sua proposta in modo da poter aprire meglio il giro di tavolo
Grazie
Ma nella necessaria stringatezza
Vorrei evitare di illustrare cose che sono evidentemente notte non soltanto chi sta a questo tavolo ma evidentemente a tutti i presenti ne vorrei
Siccome mi sono essi a dire anche le cose che passano per la testa mia oltre che esporre puro praticamente le cose che fa il governo
Il rock che in quanto tu hai accennato hai detto ora sì minore ma in che senso perché le dimensioni sono quelle che sono nel nostro Paese ora questo assume subito e tanto vero che assume subito lo sta assumendo in questi giorni anche in questioni che parrebbero non direttamente attinenti al tema
Un peso fortissimo dovrà un esempio noi dobbiamo o uno dei una delle chiavi per una bilancio un'apertura del sistema industriale italiano è certamente la liberalizzazione del mercato elettrico ebbene noi per la liberalizzazione del mercato elettrico ci troviamo di fronte a questo problema di difficilissima soluzione
Nel nostro Paese data proprio la grande rilevanza della presenza della piccola media impresa e dell'artigianato
Che e non raggiungono non raggiungono neanche a regime al due mila tre le dimensioni di cliente libero di cliente leggibile che possa andarsi a comperare l'Energia a sua trattare comprarsela sul mercato uscendo dal mercato dei vincolati
Fanno sì che sia primo difficile riuscire ad aprirlo davvero questo mercato data la limitatezza di quelli che sono per i numeri
Clienti e leggi
In secondo luogo ci rende estremamente difficile rovesciare una delle e veri realtà più negativa del mondo elettrico cioè che proprio il settore della piccola e media impresa è quello che paga tariffe altissime
Mentre altri settori la grande impresa e la stessa utenza familiare hanno in Italia tariffe mediamente apparse sono altissima è quella della piccola impresa
Allora noi dobbiamo in un settore come questo e lavorare
Delle linee particolari italiane di recepimento della direttiva e questo è un fatto politico di notevole rilievo per la piccola impresa modo da immaginare dei possibili consorzi
Di piccole e medie imprese che possano diventare Nancy Brilli niente eleggibile andare sulla gambe comperarsi era cioè una verdura reale ma questo comporta giù di difficoltà proprio tecniche su come realizzare un'ipotesi di questo genere è soltanto un esempio di come in realtà non sia un fatto di dibattito ideologico ma concretissimo
La necessità di articolare una politica per la piccola e media impresa in modo specifico per il nostro Paese ho fatto il caso dell'elettricità ne potrei fare altro limitano a dire però che nell'impostazione che il Governo e in particolare il nostro ministero ha dato alla politica per il settore noi abbiamo agganciato il concetto di politica per la piccola media impresa soprattutto a due elementi da un lato una forte semplificazione
Dall'altro
Una adesione io credo la più convinta all'interno del governo alle linee di decentramento amministrativo che sono che vengono attuate tra l'altro per esempio attraverso la cinquantanove la Bassanini eccetera
Per cui noi abbiamo perseguito innanzi tutto per esempio lo conoscete bene col decreto
Centoventitré una razionalizzazione delle procedure e da questo punto di vista più che devo dire più che disporne le caratteristiche la natura
A me farebbe piacere so che non c'è una seconda tornata per replicare ma già in termini di acquisizione di osservazioni e di critiche mi fa soprattutto per me di grande interesse sentire quale la reazione
Quale il giudizio sulla iniziativa già prese
Ma puniti in particolare noi abbiamo pensato a due elementi che sono per noi decisivi il fondo unico e lo sportello unico
A prescindere dalla quattro otto otto che nel impostazione del Governo te mantiene per ragioni di omogeneità sul territorio nazionale
Resta gestita dal ministero salvo però che i criteri vengono decidi decisi elaborati in sede di Conferenza Stato Regioni
Tutte le altre fonti di incentivazione fino ad ora estremamente burocratizzati e centralizzate
Sono o o concentrate in un fondo unico che verrà gestito darle regioni
Quindi le risorse e le le risorse nazionali quelle che ci sono e quelle che a cui stiamo pensando
E anche su questo magari posso aggiungere qualcosa che ci sono sono nuovi tipi di risorse per l'innovazione tecnologica per la ricerca eccetera
Noi pensiamo che debbano essere gestite dalle e regioni e come dire entrare in sinergia con i fondi piani di sviluppo regionali questo è un elemento l'altro elemento sul quale stiamo e questo è già contenuto dentro la cinquantanove entra Bassanini l'altro elemento è quello dello sportello unico
Dello sportello unico che vada concentrare di non comune poco in un pull di comuni che faccia sportello unico quando le le dimensioni lo considerino
A concentrare lì
Tutte le pratiche autorizzative naturalmente nel e abbassando molto tutte le procedure misure il concetto dell'autocertificazione quindi rovesciando proprio rapporto
In fondo con la stessa logica che ha presieduto alle semplificazioni e al rovesciamento proprio di logica della riforma del commercio
Non posso nascondere questo un elemento che vorrei venisse rilevato che su questo terreno non è che il governo proceda in modo liscio perché incontra non poche difficoltà non poche resistenze in parlamento e non necessariamente la l'opposizione
Non necessariamente dall'opposizione perché ci sono cultura che resistono fortemente per esempio all'idea a mio parere lo dico con tutta franchezza assolutamente ovvia
Che in questo periodo che noi prevediamo di otto mesi entro cui vede risolversi tutta la pratica senza di che scattano
E ad meccanismi che consentono all'investitore di andare avanti nell'investimento beh in questi otto mesi io sono disposto anche a portargli a nove
Ma
I procedimenti di valutazione di impatto ambientale debbono stare lì dentro
Devono stare lì dentro perché debbono essere uno degli anche questi devono rientrare in quegli elementi di certezza che noi dobbiamo dare nei tempi naturalmente su questo ci sono forti difficoltà dovute non soltanto resistenze burocratiche ma ci sono forti resistenze proprio ideologiche c'è ancora l'idea che invece necessariamente li investì c'è in molti settori e non necessariamente solo per parlar chiaro per esempio tra i Verdi
Ma diffuso largamente l'idea che l'investimento industriale debba essere necessariamente e come dire collidenti e con una politica dell'ambiente con una politica di difesa ripeto dell'ambiente
Un'idea perversa quando invece l'aspetto ambientale
Deve essere a mio parere in una visione moderna e avanzata non un ostacolo ma una opportunità in più
Deve diventare una opportunità anche per l'imprenditore come dire dirà affinamento dell'idea stessa di investimento e di maggior competitività questo è un problema serio voglio dire i problemi più seri del governo delle difficoltà più serie non sono queste voi lo sapete benissimo ne ha ben altre magari fossero solo queste tuttavia quando noi parliamo di una sinistra di una sua cultura di governo dobbiamo tenere presente anche queste difficoltà
Una tendenza per esempio hanno un tener conto dei costi altissimi che certe politiche comportano e delle loro compatibilità questo è vero in termini di costi gravissimi per esempio per la piccola e media impresa in termini di ritardi di lungaggini di difficoltà
E questo è vero in modo diverso per il nord e devo e per il Sud dove le situazioni sono diversissime ma i problemi che pongo sono metodologicamente gli stessi ma è vero anche quando si sentono Ferrari per e in tutte le questioni dell'Energia per esempio
E valutazioni di come dire di innovazione rispetto all'impatto ambientale che non tengono alcun conto delle compatibilità economiche si sente parlare di centinaia di migliaia di miliardi come fossero ovvietà
Ecco io devo dire che da questo punto di vista i rischi sono molto gravi
E tutta una una sinistra di governo si deve porre il problema non lo deve lasciare porre agli atti lasciarlo porre all'opposizione
Deve porsi il problema per esempio dei gravissimi costi che andrebbero a gravare sulle riprese
Offre oneri di sistema di questo tipo non venissero graduati nel tempo calibrati e scaricati direttamente sull'impresa
Per cui da un lato il governo in particolare il ministero dell'industria possono presentare un pacchetto di iniziative che sono quelle che io ho richiamato e che tutti conoscete e che certamente e hanno un notevole uno uno avranno un notevole impatto voglio credito sono convinto che questa sia quella del decentramento e quella delle semplificazioni siano le linee giuste
Ma non c'è alcun dubbio che questo non basta se non sia ben chiaro
Chi è l'espansione produttiva può sopportare solo fino a un certo punto solo fino a che è a chi risultasse elemento propulsivo e non elemento di blocco o di impedimento lo scaricamento indiscriminato
Sul sistema produttivo che già atta sanzioni forti un costo del lavoro forte gli oneri di sistema che io in questo momento su un tessuto industriale come quello italiano ritengo difficilmente sopportabili
Sono problemi che il Governo ha e che non ci pone necessariamente solo caposezione o solo come dire lo spirito antagonistico de di e di Fausto Bertinotti
Ma sono problemi che stanno dentro o la compagine di governo e che mi fa piacere c'erano stati posti come una delle questioni che devono caratterizzare una sinistra che vuole governare
E che quindi problemi questi problemi li pone ma sapendo che ideale porre in funzione ripeto propositiva e non ostativa avuto questo quindi le questioni di metodo Danu impostate ma anche gravissimi problemi legati a difficoltà di questo genere perché per esempio si presenteranno anche prossimamente nella finanziaria
Grazie sottosegretario Carpi mi pare che come da molti è sto non solo ci ha detto cosa il governo è ben accetto anche ma prettamente trasparire e credo che su questo valga la pena subito di iniziare un giro di tavolo io chiederei innanzitutto di intervenire al presidente della Confartigianato Francesco Giacomin direttore
Preciso che sono segretario porta via il posto Spallanzani
Altrimenti domani Spallanzani
Ho chiuso ovvero
Son Camolese
Scusate se spazzaneve essere prima è andato in quel di Bari nell'ambito della Fiera Levante
Il titolo dice una politica economica compresa minore
Io dopo venti due anni di mi
Attività sindacale in rappresentanza della zona Tom dubito che ci possa essere una politica economica per le imprese minori
Non voglio fare il pessimista svolgono sono mento brevissimo per dire che secondo me nei prossimi anni non ci sarà nel senso che non ci potrà essere un'impresa una politica certo un tentativo uno sforzo non si nega a nessuno ma cerco di uscire del illusioni e di stare coi piedi per terra
Innanzitutto perché questo è un Paese che per cinquant'anni quaranta anni trent'anni secondo gli argomenti che si prendono ha costruito una sua intelaiatura un suo linguaggio una sua strutturazione su tutt'altra realtà con grandi contraddizioni perché non c'è dubbio che i comuni per la piccola impresa un fatto molto anche a piccole aree pressati miracoli fenomeni quindi non si può generalizzare nel discorso ma parlo delle intelaiatura e principali
Queste non sono costruite non sono mai state costruite ha dimensioni democrazia economica di piccola impresa
E per piccola impresa non parlo di al Senato e parlo di piccole imprese del novanta nove per cento di unità Protti del paese a meno di venti dipendenti quindi è un discorso che riguarda compra Senato che riguarda Confindustria che riguarda tutte Lorenzo azionato nel soggiorno
Nella politica industriale nella politica del lavoro c'è una politica loro che è fuori dalla realtà quella odierna adesso vedo che per esempio sul tema dei licenziamenti della flessibilità
Pare che ci sia un consenso corale e noi eravamo i matti che cinque anni fa ponevano problema da centootto
Che era banale adesso finalmente su questo c'è un coro
Un quel far costruito a misura di dipendenti di grande azienda e anche il tentativo di riforma lo scorso anno non è uno scandalo se dico che non lo ha firmato nessuno reazione perito reale sono i sindacati hanno firmato
Quello che dovesse l'accordo di palazzo Chigi
Sulla generale intesa sul welfare che riguardava pensioni ammortizzatori stare qui è una cosa di non poca gravità sugli aiuti sulla ricerca tutt'oggi se noi pensiamo si pensa che la ricerca riguardi la grande industria o o la diffusione della ricerca no la fanno le piccole imprese per buona parte certo che riguarda anche la grande industria ma tutti i meccanismi di distribuzione la ricerca sono tarati su un linguaggio che non può assolutamente futura per aprire un'impresa
La scuola le qualifiche di formazione provvisionale non hanno nulla a che vedere con i presa minore
Estremizzo un po'ma poi quando si va al dunque il prodotto scolastico oggi non è utilizzabile da dico l'impresa che deve riprendere riformare da par suo tutto altrimenti le qualifiche minuto della piccola impresa non saranno mai rese possibile
La giustizia non ha previsto assolutamente che un paese a milioni di partite Iva quindi ogni volta che c'è da fare una transazione
è una sanzione di qualcosa sia dall'impasto tale dieci anni quindici anni per avere una sentenza parlo di giustizia civile quindi come si fa a dire che siamo a misura della piccola impresa e a dire che fra un giorno due giorni tre giorni un anno due anni tre anni cambierà qualcosa
Questi coseno dei tempi di cambiamento
Che sono decennali ventennali l'Italia delle rendite
Non cambia facilmente c'è ancora una parte d'Italia che si interroga si deve applicarla Bassanini ci sono ancora diciotto categorie di privilegiati che si interroga se sono sottoposte la legge Dini
Parlo di Quirinale di col conte personale di Parlamento Camera Senato si interno dall'alto i loro privilegi loro sì pensano
Che derivino direttamente da Dio mentre tutti gli altri uomini hanno altra derivazione se sono o non sono soggetti a una legge del parlamento e forse fra qualche giorno magari il ministro lavoro governo ci viene a chiedere che Hideo torni facciano n-esimo sacrifici sulle pensioni sanità
Dopo otto ma ha dovuto per prima da questi signori cioè non c'è più un problema di numeri c'è un problema di politiche di giustizia ecco ne siamo in questa situazione di welfare dove c'è il problema delle energie che poneva Carpi cioè i costi energia sono ribaltati a secondo del potere contrattuale dimensione non hanno nulla a che vedere con la realtà e quei bisogni guardati maggiori sconti la già ci scusino fatti sui produttori d'acciaio
Perché i piccoli non sono riusciti a modulare i consumi energetici e siamo certo certo certo certo ma io prendo atto che non solo i miracoli possono cambiarlo ogni mattina
Do atto che il Governo ha tentato di cambiare alcune cose però con molto realismo dico che occorreranno dieci o quindici anni per cambiare le fondamentale
Quindi impegnarci oggi per una politica faccio realista nomi pessimista e realista non ce la facciamo quindi è sbagliato parlare in termini di domani o dopodomani di politica per l'impresa minore perché non è possibile
Bisogna non illudere le persone perché la vendita degli aggettivi non serve più per colmare i problemi proprio ieri a sera la realtà si vendica e ogni giorno la realtà economica si vendita
Non parlo di problemi di occupazione perché continuano al capezzale dell'occupazione alternarsi coloro che l'occupazione non la fanno non la possono fare
è una cosa assurda nove se un medico non sa guarire un malato manicomio allontanato al malato e si cambia medico quindi da questo punto di vista cioè tutto
Tutto ciò che vi ho detto confligge con una logica di politica ma ci sono altre due cose per cui dico che quasi impossibile ragionare di politica non nel sito cosa d'impresa minore
C'è una distinzione artata in questo Paese si parla di piccola impresa di azionato che non abbiamo nessun significato
Perché io vi posso dire che c'è un'impresa minore con quattrocento dipendenti se fa a basso valore aggiunto e fa concorrenza Romania e c'è l'impresa maggiore con venti dipendenti si è fatto lavora giunto e lavoro settore strategico
Noi dobbiamo uscire da queste logiche che sono di Istat di quaranta anni fa di lettura dell'economia che non ci servono d'altra parte quando un'opera un malato se non fa una scorretta diagnosi che operazione fa ecco non abbiamo gli strumenti tra diagnosi parlo dell'Istat della vettura economica che sono stati che raccontano di un'economia che non c'è siamo in pieno post fordismo con gli strumenti d'analisi della dell'anteguerra
Per cui io rifiuto personalmente sempre più categoricamente tutte le edizioni che in questo Paese si fanno sull'impresa minore sulla piccola impresa sulla lesionato rispetto l'industria
Perché non nella realtà economica
La realtà economica parla di subfornitura era leggiamo la subfornitura
Parla di subappalti allora leggiamoli parla di filiere produttive di distretti di meccanismi di export andiamo a vedere quelle cose che non sono raccontate nella lettura economica e ne sono prese a riferimento per fare le leggi per fare i propri miti di politica industriale tutt'altro
Così come c'è un grande problema di comunicazione questa impresa non c'è nella comunicazione non essendoci nella comunicazione nel racconto non ha potere contrattuale non scambia niente come il decisore decisore scambia il potere le decisioni con chi si racconta nei giornali nella stampa nella letteratura economica
E conseguentemente c'è una sorta di blocco delle rappresentanze noi siamo con una organizzazione sostanzialmente rappresentino dell'unitarietà del mondo dell'imprenditoria o dell'impresa e tante sigle poi dell'artigianato del commercio dell'industria
C'è una sorta di blocco delle rappresentanze che non porta più da nessuna parte
Perché è punitiva della realtà del Paese noi stiamo facendo tentativo nel piccolo per superare questo blocco del rappresentante produrre qualcosa di nuovo un tentativo di aggregare nella Senato almeno fare un unico soggetto un soggetto rappresentativo di piccola impresa che è una cosa con mille uno ostacoli e con mille uno nemici ma non tanto per dire diventiamo forti per diventano forti quanto per modificare le logiche di rappresentanza di questo Paese perché secondo piano con diciotto sigle l'Europa ride
L'Europa delle competitività ride quando è Giancarlo andiamo in Germania in Francia si mettono a ridere di queste miserie umane delle sigle che hanno è un palazzo Chigi solo per il fatto che si era parso che ISI penso aveva toccato il cielo con un dito di avere i soldi per l'economia
Ma per carità di Dio non facciamo cinese da questo punto a presto
Comunque sempre la Confindustria che almeno a un ufficio studi che prima di sentirsi a di andare a Palazzo Chigi sforna le ipotesi letture le proposte le controproposte come fa uno reazione moderna di rappresentanza
E la piccola impresa non è ancora giunto a capire che questo è il punto di partenza non le cartoline non la realtà effimera non il virtuale
Ecco quindi ci sono anche problemi per noi che siamo titolari di segmenti rappresentanza a finirla con questa storia della folklore italiano perché l'Europa c'è e non consentirà più un grammo di indecisione da questo punto di vista così come ecco quindi dico tutto ciò
Aggiungendo a l'Italia ancora tarata sulla grande dimensione perché non ci illudiamo che l'anno prossimo che fra due anni o che fra tre anni possa esserci una politica per la piccola impresa almeno in senso maggioritario e che risolve i problemi
Con ciò non è che siamo qua per dire dichiariamo chiuso discorso da domani e mettiamoci in pensione che tanto dobbiamo attendere i miracoli o i cataclismi no il nostro lavoro è comunque quello di dare degli obiettivi e di tendere
A delle possibili modifiche per cui persa ragioniamo sull'ammodernamento giuridico dell'impresa
Pensate che ancora oggi una Snc è un essere le sono diverse rispetto il fisco non c'è la neutralità fiscale nel Duemila pensate che ancora oggi impresa esile cilindrico risana non partecipate da risparmio
Quindi uno che vuole investire anche familiarmente per far crescere in prendono lo può non è partecipata ire
E in tutti gli altri Paesi non c'è questa realtà noi siamo nel Medioevo del giuridico dell'impresa sono partiti due gruppi di lavoro uno il pidiessino i popolari uno mi sono giustizia per ammodernare la logica d'impresa partendo da dal problema delle quotate in borsa
Ma questa è la realtà nell'Europa della competitività non siamo partecipava Ida risparmio andiamo a raccattare danaro dalle banche che poi succede quello che bei tutti voi conoscete e quindi l'impresa piccola e sotto capitalizzata
Ma che programma a medio e lungo termine fa di politica industriale impresa sullo capitalizzata ma si vive e tirarsi era già tanto è già tanto che ci arrivi
Così come scuole formazione o si cambia o non c'è futuro per la piccola impresa perché proprio scolastico del tutto sparato al linguaggio la logica
Per non dire poi che tutti vogliono far gli avvocati tutti vogliono fare a generi tutti voglio far le cose che in realtà non ci sono
E allora succede nel mitico Nord-Est che si importano tre mila operai
A vicenza di extra comunitari e altrove che c'è la realtà di scollamento tra domanda fare perché sappiamo così come innovazione ricerca se non si fa sulla piccola impresa è chiusa la vicenda perché un Paese non può competere ogni giorno con la Romania
Investendo sul basso valore aggiunto un Paese ha bisogno di fare medio alto valore aggiunto all'Italia l'Italia della manifattura
Così come il lavoro la flessibilità finiamola di parlare la facciamo né i fatti finiamo anche con i santuari della conservazione dei sindacati perché il problema del lavoro che è cambiato prema di tutti i partiti ad esser Cecchi a non vederlo
E così come e concludo
Parliamo di mercato di mercato vero perché le privatizzazione italiana ancora non stanno dando mercato vero perché non si mette se non si mettono le imprese
Nella condizione di partecipare di essergli acquistare di esprimere di essere nel mercato vero diceva Savona
E più autorevole di me qualche mese fa che lui ritiene che il settanta per cento del mercato italiano sia oggi in condizione di monopolio o di rendite assicurate per legge qualcuno settanta per cento pensate voi
Che ruolo ha potuto avere la piccola impresa in un mercato così bloccato ed ha potuto avere con la subfornitura subappalto ma non c'è mica futuro e per un Paese se c'è subfornitura il subappalto in termini di non collaborazione tra committenti subfornitori non c'è mica foto unico paese per cui e concludo mercato mercato come condizione perché ci sia un futuro per la piccola impresa se rimaniamo nelle situazioni attuali
E questa è la parola fine ai proposti e anche il convegno si dà grazie
Grazie anche perché stiamo riuscendo mi pare a procedere
Con molti contenuti ma anche piuttosto velocemente
Che è una cosa naturalmente vorrei ribadire la richiesta di continuare così agli altri
Agli altri interlocutori va veloce tutti possono esprimere le loro già opinioni platonico Giacomina possono salire in questione naturalmente non sarà possibile dare risposte che riguardano anche forme giuridiche che riguardano classificazioni che riguardano come dire categorizzazione i
Che sono questioni molto importanti io su questo vorrei chiedere quale passare la palla
Come dire a un'altra area dell'INPS
Di questo tipo di impresa che abbiamo definito convenzionalmente minore con tutti quei significati che partiamo dare cioè vorrei chiedere in questo caso alla
Alla passa la parola al mondo cooperativo in questo caso a Maurizio dati dell'Associazione generale delle cooperative italiane
La ringrazio ringrazio
Per l'ospitalità
Io non sono così
Diciamo istintivamente
Portato avanti
Dare delle definizioni basandomi su una
Concezione delle finalità
E cioè mi spiego
Una politica economica per l'impresa minore io preferirei arrivare a definirla dopo avere fatto un analisi dei problemi che la nostra esperienza più recente quella degli ultimi due anni parla chiaro quello a cui ci ha riferito il
Segretario del CN
Beh per quanto riguarda il nostro piccolo una nostra organizzazione e quella della cooperazione ha potuto fare allora non voglio andare a cioè premettere le conclusioni voglio arrivare a delle conclusioni dopo aver minimamente ma rapidamente tutti sta tranquillo vogliosa rapidamente rapidamente arrivare a delle constatazioni pratiche di fatto delle esperienze
è indubbio i prima di tutto il quadro dopo lo sforzo corale e i consensi unanimi per l'obiettivo eh
L'abbiamo raggiunto abbiamo scontato perché poi gli imprese questo luogo lo sconto non lo sconto solo la borsa della cooperazione questo importante dirlo
E eseguito una forte differenziazione politica sul processo delle riforme costituzionali una presa di coscienza delle difficoltà dell'economia
Squilibri Nord Sud incremento del tasso di disoccupazione o per lo meno una presa di coscienza e della in egual pensa di varie
Versanti per l'azione del governo essenziali per lo sviluppo delle piccola impresa
Si sono certamente delineati degli indirizzi di rinnovamento sostanziale dello stato in primo luogo come ricordava il sottosegretario lo sforzo della legge Bassanini per la riforma della pubblica amministrazione
è fuor di dubbio che essenziale perché è uno dei fattori di competizione che le nostre piccole imprese rispetto al contesto europeo più evidentemente pagano
Sappiamo tutti benissimo che il ministro Bassanini è un nostro tabù nel senso di guai chi ce lo tocca però anche lui ha i suoi problemi le sue le sue gatte da pelare quando andiamo dietro uno sportello molto probabilmente bisogna discutere
Per tirar fuori i regolamenti e le leggi perché molte volte non sono nella disponibilità di chi li deve attuare e noi queste lo poniamo perché molte volte non si sa
Come si deve andare a fare una dichiarazione di diciamo autenticare una firma erano presenti e purtroppo impresa specie le cooperative che sono piccolissime sono molto più minori delle minori evidentemente trovano questi problemi
In questo clima
Si è poi
Configurato un'altra esperienza
Aumenta il divario tra nord sud
Perché
C'è poco da fare cioè un divario tra Nord e Sud c'è maggiore impegno o minore impegno c'è maggiore o minore propensione c'è maggiore o minore preparazione anche in chi deve gestire il decentramento e attenzione qui non mi fermo solo decentramento amministrativo e burocratico ma andiamo anche avanti con il decentramento che azionava i sottosegretari
E cioè il decentramento determinate diciamo canali di risorse che devono aiutare e sostenere la piccola impresa
Io non sono rimasto molto sottosegretario glielo dico
Molto entusiasta di vedere che si stanno facendo piani per potere formare a questo proposito dei dirigenti e dei funzionari delle pubbliche amministrazioni territoriali soluzioni mi rendo conto bisogna farlo
Bisogna fare però
Vuol dire aver davanti a noi prima che sta roba qui diventa efficiente e purtroppo l'impresa lo scontano ha ragione almeno due anni tre anni se davvero poteri sostitutivi cioè speriamo vediamo poi dobbiamo ancora praticare anche questo
Inoltre c'è un'altra questione da dire che abbiamo anche preso in considerazione
Un dato e cioè che non solo si accentua il divario tra Nord e Sud ma c'è anche il pericolo che determinate risorse resti non nelle regioni dove si sono prodotte e il fenomeno della disoccupazione diventa forse ancora più endemico
E abbiamo fatto qualche conto e io non vorrei che fosse sbagliato ma ho paura che non lo so ma ci sono e spese pubbliche al nord che sono stimolate dagli enti locali per il quaranta per cento e gli incassi dell'ICI la emissione di Boc Bop e Borgo
Da dove possono evidentemente aver fonti nel Nord nel centro
E allora tutto questo determina ancor più la possibilità che ci sia magari uno sfruttamento dell'ipotesi di sviluppo
In certe zone dove dobbiamo invece evidentemente a venire a cuore tutti tutti i problemi del Mezzogiorno perché l'occupazione soprattutto un problema del Mezzogiorno
Gli Investimenti Infrastrutture tardano a decollare
E attenzione ci sono dei pesantissimi ritardi nelle realizzazioni e carenze del recupero della funzionalità non lo dice non lo dicono solo i sindacati noi partecipiamo a veri a vari consorzi industriale di promozione eccetera noi ad esempio con una certa di siamo a Crotone siamo Siracusa siamo dalle altre parti
Non è che la cantierabilità delle spese sia una questione di di mesi diventa una questione di anni diventava un sovraccarico di procedure un sovraccarico di interdizioni e quel che più conta sottosegretario
E che la partecipazione certamente e la concertazione sono certamente delle chiavi di volta ma il problema vero è che se qualcuno dei soggetti interviene non già per costruire ma per avvalersi di un potete
Venter dedizione ahimè
Lei sa come va a finire Sasso
La pressione fiscale è aumentata al di là dire delle ragionevoli attese
Onestamente siamo qui che aspettiamo chiarezza su sulla possibilità che si verifichino quelle certe cose che certamente sulla stampa non sono apparse così chiare e non sono Apa oh Dio tutta la stampa magari da una parte da un'intenzione dall'altra era un'altra
Noi quel che capiamo e quando andiamo a fare i conti con i bilanci delle nostre imprese non andiamo ad ascoltare tesi o contro intesi
Personalmente ho sempre avuto del ministro Visco
Una stima se non altro un apprezzamento per la sua coerenza e anche per la sua certo e uno che dice le cose come le sente le pensa
è meglio avere questi che di fronte un ministro Visco piuttosto che avere qualcuno che ti dice le cose che non pensa
è bene però che si assuma con correttezza anche una capacità di verifica da parte del ministro Visco del sottosegretari e anche di tutta l'apparato che sta cambiando certamente anche delle finanze di andare a verificare effettivamente se quando si istituisce una certa imposta evidentemente gli affetti
Siano previsti con una certa precisione rispetto alle grandi imprese rispetto alle medie imprese
E sottoscrivo pienamente quello che ha detto la persona che ha parlato prima di me in ordine al concetto di media grande impresa che sarebbe ora di ammodernare diventare europea
La pressione fiscale in offre deve essere considerata anche su un punto
Che non può essere slegato il concetto dell'agrario o della diminuzione della pressione fiscale rispetto al conto al concetto dell'aggravio o della diminuzione degli oneri previdenziali e anche perché se il Governo come ha in animo vuole trovare una soluzione per il sommerso chiaramente bisogna fare attenzione che non si proceda su due strade contraddittorio da una parte si cerchi un obiettivo e dall'altra invece alla fine poi lo si contraddica
Il mondo cooperativo non è molto soddisfatto o per lo meno ritiene di non avere un'attenzione specifica che magari una volta gli era riservata e forse si era abituato a questa riserva di attenzione a questa accentuazione di apprensione eccetera non chiediamo niente
Però c'è una cosa che chiediamo è stata appena avviato
Il processo di esame formale ma soprattutto poi deve innescarsi il dibattito politico parlamentare
E speriamo la conclusione sul famoso problema della disciplina giuridica della posizione so solo oratore per noi diventa essenziale perché avremo finalmente chiarezza su un fatto che il socio non può essere so solo oratore quando spremuto ai fini delle tasse ai fini dei contributi eccetera e poi quando invece diventa titolare di possibili diritti in materia previdenziale è considerato un emarginato perché è padrona dall'azienda allora dobbiamo essere coerenti troviamo una linea ben precisa chiara ma che sia evidentemente indiscutibile per i signori giudici magistrati per i signori dell'INPS e per tutta quella gente che arriva e molte volte ci mette nelle condizioni di chiudere le aziende e così combattiamo la disoccupazione
Prendo poi in esame un solo comparto della mi interesso soprattutto in questo caso stiamo parlando di piccola impresa di media impresa il comparto delle costruzioni
Beh i dati i nostri danno che i prezzi che remunerano i costi non si elevano semplicemente perché si comprime la redditività delle aziende
Stiamo organizzando qualunque cosa qualunque esperienza come quello di ricorrere a collaborazioni con i consorzi artigiani e addirittura ha delle innovazioni che portano alla gestione Total Service di patrimoni immobiliari ci sarà speriamo questa privatizzazione del patrimonio degli enti e quindi avremo un mercato anche di questo genere sta di fatto però che la differenziazione da fare ormai per quello che la nostra percezione non è tra impresa almeno per quanto riguarda l'esperienza cooperativa
Fra imprese del Sud nel Nord ma fra imprese strutturate e presenti sul mercato con una dimensione organizzativa e imprese volete che mi dica io ho scritto fantasma ma finalizzate a turbare gli esiti delle gare
La selezione in questa direzione non è avvenuta e non pare che sia facile avvenga anche perché la ventilata riforma dell'albo nazionale dei costruttori non produrrà nel breve periodo risultati significativi
E forse porterà degli inconvenienti e a un incremento di concorrenza sugli appalti sotto i trecento milioni
Tutti mi conosce non faccio una difesa di classe e neanche di categoria
Evidentemente siamo i primi a volere
Gli accertamenti siamo i primi a volere il rigore siamo i primi a volere
Qualunque verifica però siamo i primi a volere che come la si fanno i nostri confronti la situazione i confronti belliche velleitaria mente partecipano a gare e ce le fanno perdere
Per la semplice ragione che praticano dei preti che stanno al di sotto di quello che salta fuori solo come remunerazione del costo del lavoro applicando i contratti questa è la verità
La normativa del settore manca di un assetto definitivo e attenzione assistiamo ha delle avanti
Avanzante di leggi regionali ad esempio mi viene citato qualcosa su del Trentino Alto Adige che vuole legiferare o a Gianluigi ferrato sta per legiferare con ulteriori appesantimenti oscillazioni comportamento inoltre dobbiamo citare e credo che qui accomuna la nostra esperienza quello dei miei amici dell'artigianato
Che l'applicazione del seicentoventisei nello specifico comparto delle costruzioni ma anche delizia sta avendo riflessi concreti sugli appalti per quanto riguarda l'organizzazione della produzione ma c'è il fondato timore che penalizzi le nostre imprese più strutturate e che sono oggetto di sistematici controlli
Come conclusione come abbiamo tentato di parare abbiamo tentato di parare
Ricorrendo a
Quello che
E la visione del futuro
Le nostre imprese sono state costrette a operare con una visione di più breve periodo diciamo più tranquillamente
Più che non di prospettiva più attenti a non solo a dimensionare l'azienda per resisterà incertezze a oscillazioni del mercato che non a cercare di cogliere sfruttare gli elementi di sviluppo che il mercato poteva palesare
Chi si è comportato così ha colto i frutti della prudenza e di questa attenzione alla strategia di difesa ma ci rendiamo conto anche che forse il tempo di pensare a delle prospettive di sviluppo
Se ci sarà da parte del governo
Una non dico una definizione una chiara una ma almeno almeno delle indicazioni dei dei degli elementi che ci fanno sperare in una politica di sostegno non chiamiamola politica economica per è un nome troppo grosso troppo paludato troppo ma se ci saranno delle indicazioni concrete di elementi che ci fanno capire che potremmo a vere
Un contesto più favorevole a secondo dei territori seconda
Di quelli che possono essere ad esempio il credito non ne ho parlato be allora c'è anche la possibilità di cominciare a pensare non più in termini di strategie di difesa ma in termini strategia di sviluppo
E questa è la base di ogni possibile ragionamento sull'occupazione
Grazie
Grazie chiederei al Luciano D'Ulizia presidente dell'UNCI di prendere la parola
Ringrazio D'Amico Turci tutti
Gli altri organizzatori della festa dell'Unità cercherò in qualche modo di portare il mio contributo anche collegandomi per quanto diceva il collega Zaffini ma soprattutto insomma
Cercando di far capire secondo il mio punto di vista che una politica economica per la piccola e media impresa
Non può imbastita
Fu una scorta
Domestica
Noi abbiamo due problemi da da guardare da osservare
Quello esterno esterno al nostro sistema quello che chiamiamo sempre più spesso meschina mercato globale economia globale planetaria cede
Eh sì poi quello domestico quello europeo
Ora le politiche degli Stati e anche la nostra
Puntano a Fara pensare
La società
Il lavoro
E
Vediamo
Che Rispetto
A qualche anno fa questi sono i numeri piacciano o non piacciano
La disoccupazione in Italia
Che in Europa è aumentata
Un Paese civile non può avere n'è una disoccupazione al dodici per cento
La cultura della sinistra ora io non voglio fare dei richiami che ha una parte di questa Assemblea una parte degli amici della sinistra potrebbero sembrare
Graditi ma la verità
E che le tesi marxiste
Non sono del tutto
Bah come o infondate non tutto non tutta la teoria marxista pensate all'esercizio di riserva la forza lavoro
E allora se non li che esiste che è la dimostrazione del dodici per cento il suo occupazione che abbiamo o del quattro per cento che viene definita dagli economisti più avveduti
Cioè i neo keynesiani come disoccupazione necessaria
Su
Struttura alle fondamenta
E quindi quelle tesi una qualche proibita e fondatezza le hanno le avevano e sono state dimostrate
E allora il lavoro l'occupazione nello sviluppo sono gli obiettivi di una cioè cosiddetta cultura occidentale il problema il problema Esterno il problema domestico il problema Esterno cari amici è questo
Che noi ci limitiamo a dividere ai scherza su una parte minima
Del degli uomini
Ed è in azione
Il mondo occidentale allargato io direi al nuove aree
Emergenti
Ma
Come si produce
Con quali garanzie produciamo i beni e servizi
Poi c'è il nostro mercato
Ecco allora
Il problema stanno di fare una politica economica per la piccola e media impresa in termini endogeni cioè partendo da quello che noi abbiamo accumulato un solo da quello che noi abbiamo accumulato come esperienza ma mettendo insieme i criteri endogeno
Con quello esogeno cioè con tutto quello che si muove perché ormai si riflette sulla nostra civiltà crolla la borsa eccetera Vittorio nega cioè e la nostra crolla perché il mercato e così globalizzato interattivo che risente anche di fenomeni che qui non voglio citare ma che poco hanno con l'economia è molto hanno con la così suscettibilità allora se noi partiamo da una dimensione esclusivamente domestica interna
Del Progetto per la piccola e media impresa del piano economico per la piccola e media impresa facciamo degli errori fondamentali
Scusa perché oggi non c'è un problema di saper produrre ma di saper vendere a quelle categorie che hanno il reddito sufficiente per acquistare allora la cooperazione che cosa dice la cooperazione non è un medico tecnico per produrre come una qualsiasi altra impresa è un metodo sociale ed economico per aggredire i problemi
Che deprimono e umiliano il mondo del lavoro
Ma scusate
Noi abbiamo creato nel settore sociale questi sono i dati Istat io non aggiungo nell'evo
Ieri sera alla presenza del ministro Treu abbiamo esaminato queste cose la cooperazione sociale negli ultimi cinque anni ha creato solo la cooperazione sociale ottanta mila nuovi posti di lavoro
Io credo chiedere al Governo quanto sono costati al governo questi ottanta mila nuovi posti di lavoro e nelle stesse previsioni Istat c'è scritto che la cooperazione sociale nei prossimi cinque anni
Produrrà altri centottanta mila posti di lavoro io chiederei al governo quanto costeranno sapete quanto costano allo Stato italiano questi posti di lavoro
Costano niente perché facciamo risparmiare le strutture pubbliche ripete rispetto al costo complessivo io non ho il tempo allora che cosa voglio dire il metodo dell'economia sociale il metodo della cooperazione vai soccorso e sopperisce alle carenze di Edipo capitalistico qui bisogna dirlo chiaramente
Caldo Wright oggi sul Corriere della Sera e ieri sono rosse nelle sue interviste stanno dicendo che il capitalismo è alle corde
Uno sbaglio della sinistra sarebbe quello di sottovalutare la forza del mondo del lavoro della cooperazione dell'economia sociale
Quindi noi non possiamo fare un programma economico
Per le piccole e medie imprese in termini esclusivamente domestici o partendo da valutazioni di piccolo cabotaggio dobbiamo ormai guardare i fenomeni Complessi
E aggredire i problemi in termini veramente
Comprensivi
Ecco allora la cooperazione disposta e quando io sanno i colleghi e sanno
Gli altri presidenti delle organizzazioni artigiane dei commercianti quando io parlo di Progetto sociale della cooperazione delle forze all'economia socia parlo di queste
Dobbiamo convertire anche la nostra cultura per dare risposte giuste e allora io credo che il nostro contributo ai Democratici della sinistra debba essere quello di insistere e di far capire che il Progetto va fatto e va realizzato per i milioni di uomini e disoccupati che aspettano una risposta sicuramente non dalla destra
Che
Persegue solo ed esclusivamente un utile di tipo capitalistico ma deve venire la risposta dalla sinistra dalle forze democratiche dalle forze lavoro
Perché la tesa di una risposta che avvii a soluzione il problema dell'occupazione credetemi esiziale e potrà anche determinare gli equilibri democratici non solo nel nostro Paese ma anche in Europa grazie
Grazie
Io chiederei ora di prendere la parola la verità a Mario Casoni responsabile delle piccole e medie industrie per la quasi
Ma io ho ascoltato
Relatori che mi hanno preceduto
Noi vorrei cercare di mitigare un po'alle così le le
Valutazioni che sono state date sul tessuto imprenditoriale italiano fermo restando che le aziende in Italia sopra i duecentocinquanta dipendenti sono lo zero tre per cento quindi condividiamo tutti che questo è un paese di piccole imprese non è un Paese che hanno sostato dentro il tempo io voglio dirvi che c'è il il fenomeno dei distretti che pure non è un fenomeno perché è talmente diffuso sul territorio e quindi non si può più parlare di un fenomeno che contraddice nonostante tutto
Tutto quello che si fa in Italia contro il mondo dell'impresa
Sì
Gli ultimi dati questo voglio dire è una nota di ottimismo che io sto cercando di di trasferire gli ultimi dati proprio sul mondo sulla bilancia dei pagamenti sulle esportazioni dimostrino che i distretti sono stati capaci di riassorbire il deficit di manodopera che è stato creato dalla grande industria
Hanno supplito per esempio sottosegretario ai due mila miliardi di deficit della rottamazione che abbiamo avuto nei confronti dei Paesi esteri
Per andare evidentemente quanto era stato deciso quindi c'è una vitalità e una capacità di affrontare il mercato che è stupefacente
Per cui io ritengo che se chi ha la responsabilità della cosa pubblica quindi il Governo e la maggioranza
Hanno veramente il
La forza culturale
Di comprendere il fenomeno del quale oggi l'Italia deve confrontarsi la globalizzazione ha cambiato gli scenari e soprattutto la crisi che in fondo direi abbastanza inaspettatamente
A
Aleggiato dall'inizio di agosto alla fine di luglio ed è arrivata e ha agito francamente sta disegnando degli scenari estremamente preoccupanti
Quindi io non voglio parlare adesso di questo ma stiamo cercando di pagargli una politica e di cosa deve fare quindi governo cosa si può fare per affrontare questa situazione allora dico attenzione
Le stime dell'altro ieri dicono che la crescita mondiale scenderà dal tre al due per cento
Noi Italia paese abbiamo potuto potuto avere delle buone performances in funzione delle quote di export che abbiamo ma intatto non certamente per l'andamento del mercato italiano dove la domanda è stagnante quando di vettura non
Recessiva
Quindi cosa vuol dire voglio dire che a questo punto io sentivo prima il sottosegretario Carpi che lo diceva
E condivido assolutamente sul punto di vista credo che le contraddizioni all'interno della maggioranza in questo momento rischino terribilmente di creare difficoltà al nostro Paese
Quindi mai come in questo momento credo che il Governo non abbia tempo spazio per evitare di assumere comportamenti di assoluta determinazione
Ci sono diverse cose sulle quali e si può intervenire io credo che il fisco la flessibilità l'internazionalizzazione il credito la pubblica amministrazione sono settori nei quali si possa fare tantissimo frego io parliamo del fisco
è troppo facile sapere o dire che in presenza di una eccesso di fisco certamente un paese non si sviluppa direi che questo è un fatto assolutamente l'auto ma ne dobbiamo prendere atto d'Italia applicato il rigore ma non ha certamente avuto attenzione verso lo sviluppo quindi questa insistenza per la quale noi come i piccoli impresa aderenti a Confindustria chiediamo insistentemente
Un'attenzione fiscale e chiediamo al governo di mantenere le promesse di sono stati fatti in termini di tre punti percentuali almeno di riduzione della pressione fiscale ecco questione di avere il coraggio e di farlo subito ma non soltanto perché ci sia si
Luppoae si possono mantenere le posizioni ma io dico ancora cosa più seria più curare è un problema di equità questo ha costretto oggi una gran parte delle con italiane a dividere di sommerso ma non è possibile che la quinta sesta settima potenza mondiale dipende evidentemente da quali sono i parametri con i quali sono dedicate debba vere un retaggio di tale direi quasi vergogna il nostro peggior concorrente signori e quello che non paga le tasse quindi non è soltanto nemico dello Stato ma preveduto nemico degli imprenditori
Quindi attenzione io e quindi chiediamo al governo signorina cercate di darci un livello di imposizione fiscale compatibile con chi rischia con chi tutti i giorni si deve confrontare con le difficoltà e dell'impresa questo credo che non sia assolutamente una un volere rifuggire dalle responsabilità che sappiamo che il governo ha assunto nei confronti dell'Europa accettando i patti di Maastricht né stessi abbiamo direi insistito fino forse all'esagerazione perché l'Italia riuscisse ad agganciarsi a che allora per guai se non avessimo fatto
La crisi che appunto abbiamo affrontato e stiamo affrontando in questi giorni ha dimostrato quanto sia stata buona la scelta di entrare di entrare nell'euro quindi governo maggioranza attenzione dovete fare quelle riforme strutturali che consentano assolutamente di ridurre la pressione fiscale e di dare al Paese una maggiore livello di equità non è possibile che leggiamo le statistiche ci dicono che un lavoratore su quattro
Se proprio non è nel sommerso comunque vive in una condizione di non rispetto della legge vuol dire allora che la legge è sbagliata e che va corretta perché non è possibile che un Paese normale possa vere
Parametri siffatti
Pubblica amministrazione ma voglio dire pure che amministrazione noi siamo veramente grati al ministro Bassanini per quello che sta facendo lo apprezziamo la passiamo profondamente però questa è una battaglia che rischia di essere regionale una battaglia contro un muro di gomma sono alla NASA quindi ma ovvero
Non si farà mai abbastanza per cercare di abbattere il costo che la burocrazia impone a questo Paese
Probabilmente quasi arriva a dire che forse è più difficile vincere la burocrazia che abbassare che abbassare le aliquote poi sentiremo eventualmente il ministro cosa ci dice su questo punto vado velocemente perché non voglio rubare spazio alle che le persone che poi devono parlare flessibilità qui ci siamo tutti riempiti la bocca con la parola flessibilità è un contenitore nel quale ci si può mettere tutto
Io mi sono preparato alcune citazioni che le voglio dire perché sono abbastanza puntuali
La flessibilità è un metodo la flessibilità un approccio culturale
La flessibilità è un fattore valore immateriale sul quale tutte le piccole imprese italiane hanno costruito il proprio successo dimostrando che i cambiamenti si gestiscono sapendo cambiare sapendo Lattanzi sapendo adeguarsi
In questa logica non c'è spazio per le rigidità tanto meno per quelli inutili che il contesto esterno impone all'improvviso non c'è spazio il mercato impone flessibilità le imprese opera nel mercato e devono essere signori dovete venire a cosa mi rivolgo il mio ricordo evidentemente alla Pubblica ministero né che ho appena citato e mi rivolgo ai sindacati perché superino un certo tipo ancora di rigidità che il mondo con il quale dobbiamo competere non ci consente ulteriormente di mantenere concordavo
Il credito
è stato fatto tanto in termini di tasse c'è stata certamente una grande diminuzione però attenzione facciamo sempre riferimento al credito
Reale cioè teniamo sempre presente le quote di inflazione quello che abbiamo pagato per determinare di quanto effettivamente gli oneri finanziari e il costo del denaro eliminare detto questo noi riteniamo che ci sia la possibilità sicuramente di abbassare il costo del denaro
Noi condividiamo totalmente quello che il governatore anche recentemente dichiarato il suo manifesto che noi sottoscriviamo al cento per cento però si abbassasse il tu scaricamento e non ci dispiace la sfida sulla
Internazionalizzazione
Come abbiamo detto prima gli italiani hanno la vocazione
Di affrontare i mercati esteri
Non dobbiamo pensare abbiamo di vettura sentito recentemente che alcuni componenti della maggioranza pensavano di tassare o comunque di penalizzare le imprese italiane che investivano all'estero
Credetemi è veramente una bestemmia quello che importate questo Paese tenga la testa in Italia ma internazionalizzare de e delocalizzare è un segno di forza è un segno di capacità
Noi abbiamo settori maturi nei quali difficilmente con i nostri costi possiamo mantenere i mercati esteri se noi riusciamo a mixare una parte di questa produzione con quella che viene fatta per esempio nei Paesi dell'Est e qui la Germania insegna Ravizza questo vuol dire che noi riusciremo a mantenere i mercati riusciremo a essere svolti riusciremo ancora fare occupazione e a far crescere questo Paese Confapi mi fermo qua per il momento
Bene io proseguirei credo su questi temi con la Carlo Sangalli Confederazione nazionale artigianato
Grazie
Io vorrei
Fare una proposta della prossima festa nazionale dell'Unità
Nel pieno
Che è quella che invece di un dibattito sulla politica dei piccoli in parete le piccole imprese fatto dalle piccole imprese
Ci facciate fare un dibattito a chi volete voi e Scelta con il sindacato e la Confindustria dei grandi
Per parlare della politica piccole imprese in Italia
Perché sarebbe carino sentire
Che cosa pensano da una parte e dall'altra della barricata
Quelli che dal mille novecentottanta al novantacinque si sono sorbetti atti il novantanove per cento il novantanove novantasette per cento
Dei trasferimenti dello Stato al mondo dell'impresa
Essendo meno dell'un per cento dell'impresa del nostro Paese
E sarebbe altrettanto carino capire che cosa pensa di una politica per le piccole imprese che è esattamente quella che il dottor Casoni si ha detto adesso che io condivido appieno
Ad esempio il sindacato cioè quando si è trovato di fronte a una proposta che veniva dal mondo dell'artigianato un anno fa
Sull'emersione dell'economia sommersa locali ci ha detto che fare un abbassamento delle barriere all'ingresso
Il modo che parte del sommerso potesse naturalmente emergere essendo questa una delle esigenze fondamentali di un Paese che ha quasi un quarto del prodotto interno lordo
Che non fa parte della contabilità nazionale ci ha detto che le proposte venivano avanzata da questo mondo erano proposte
Al di fuori da ogni comprensibilità ed inaccettabili neppure discutibili ora io non voglio partire col solito tono dalla polemica ma se in Italia le piccole imprese sono più del novantanove per cento è curioso che della politica economica
Discutono la Confindustria e i sindacati
Altrettanto devo dire che è curioso che delle politiche più specifiche per l'occupazione attitudine continua a discutere coloro che fanno che strutturalmente riducono l'occupazione nel nostro Paese
Mi pare che si si dovesse paragonare a un tavolo clinico
Il paziente che viene analizzato non è analizzato da dei medici che devo fare la diagnosi eccetera
Ma si chiama risolvere quella malattia quelli che devono fare l'autopsia del paziente per quelli che hanno già dato il loro abbondante contributo per motivi positivi non soltanto per motivi negativi
Però a rendere meno flessibile il nostro sistema a rendere a senso unico gli stanziamenti di denaro pubblico a rendere impraticabile nei fatti un abbassamento del peso fiscale per il mondo la piccola impresa
Coloro che rendono impraticabile ogni realistica non generica ogni realistica strategia contro il lavoro nero e sommerso nel nostro Paese
Allora proviamo a
Creare una volta una sede in cui confronto può essere anche polemico per sarà aperto con questi interlocutori io non vorrei che passasse una idea
Fare politica economica e politica industriale in un paese ed in un continente dove in Europa i dati sono grosso modo gli stessi e Italia percentuali di grandi piccole e medie imprese
Così caratterizzato da presenze strutturali di piccole imprese di piccole e medie imprese
Fare politica economico ed industriale vuol dire fare politico nomi illustri hanno si si fa politica economica e se si fa politica industriale Perna piccole T-Rex
Io ricordo pochissimi provvedimenti per la piccola impresa
Pochissimo
Ricordo grandi interventi di politica industriale
Che prevedevano quote marginali trasferimento alle piccole imprese dagli anni settanta al sei sette cinque in poi
E poi senza interventi di politica industriale che hanno visto come un carrozzone da trascinare il mondo e la piccola impresa quello che ci dice Casoni quello che dicono i dati più generali è che non è più così
La percentuale di Expo del nostro Paese non dico solo dell'artigianato se poi la la diamo al mondo delle piccole imprese nel suo complesso rilevantissimo
La capacità di tenuta in periodi di forte instabilità economica data proprio dalla flessibilità naturale del mondo alla piccola impresa
Dimostra che bisogna agire per potenziare questo requisito positivo che alla piccola impresa che la flessibilità non è non nel senso della giungla senza regole ma nel senso della capacità di adattamento costante dinamica della domanda e dell'offerta
La possibilità di avere delle politiche territoriali piuttosto delle politiche centrali centralistiche B sono tutti questi delle come dire componenti che compongono l'idea di un Progetto per la piccola e media impresa che poi è un progetto di politica industriale per un Paese come il nostro per l'euro
Io avverto un po'di rischi che non sono addebitabili al governo che devo dire
Io condivido molto le cose che sottosegretario ha detto in apertura sia sulla necessità del mercato
Insomma SMI consentito la battuta risorsa vedano convegno di studi però tutte le mattine quando si accende la luce ceceno monopolio quando si alza la cornetta del telefono
Un po'meno ma si prende in mano monopolio quando si va a a fare un'assunzione di un lavoratore all'Ufficio di Collocamento si va in un monopolio quando si va in banca si va sostanzialmente in un regime monopolistico di cartello siamo la sesta
Cioè al cielo che fermano polio se
Segua la televisione sono in un duopolio no ecco se vedo un po'il gli andamenti
Insomma capisco per quale motivo siamo la sesta settima potenza industriale mondiale siamo la quarantacinquesima quarantottesimo paese come libertà di mercato
Siamo quando siamo quaranta quarantennio paese rovinata rimarca piano lontanissimi mise le piccole imprese
Hanno paura del mercato e quando mai
Io ho letto un'interessante intervista del dottor Guidi del dottor Casoni qualche giorno fa sui giornali emiliani
In una fase di particolare attenzione di Confindustria nei confronti del modo alla piccola impresa e il dottor Guidi ha detto una cosa che ho trovato sacrosanta molto importante che non vorrei però diventasse la politica economica per le piccole imprese
Devo dormire ha retto da una parte c'è la grande industria che e burocratica estatica
Una pesantezze una rigidità bisogno della rottamazione pestare i piedi salvo poi prendere i fischi all'assemblea di Confindustria per isolata rottamazione a tutte queste cose qua dall'altra parte se la piccola impresa che è fortunata perché ha fatto da sola
Perché si è saputa adattare perché ha trovato dentro di sé l'identità la linfa vitale l'intelligenza l'accaduto questo
Se la politica per le piccole imprese riteniamo che sia fatta da soli e adattate mi quello che chiediamo lo stato e non fate politica economica per favore fatte semplicemente un minimo di riduzione fatto un minimo di riduzione della percentuale di incidenza fiscale sulle su un reddito che quando si paga le tasse perché avevo già pagare tasse è vero che uno che non paga le tasse o concorrenti
Però è anche vero che per il sessanta settanta per cento di piccoli operatori se si pagassero tutte le tasse che sono previste tra sistema fiscale italiano chiudono bottega ringrazio
L'evasione fiscale è una componente dalla politica economica che si deve fare per mantenere i piedi quando il prelievo sul reddito e cinquantacinque cinquantasei sessanta per cento altro che azionista di riferimento lo Stato è proprietario assoluto
Se ci catturati dieci punti lo metto previdenziale per l'impresa di capitale per
La politica economica a tanto l'idea della politica funerari
Ora se ci fosse semplicemente se da alloggi legislative sono quei dobbiamo fare da soli
Se facciamo da soli
Possiamo farcela a condizione che ci si astenga dal fare tutta una serie di cose
Per esempio la sei due sei citata tutti nuovi sei due sei è definizione al Presidente del Consiglio dei ministri quindi la prendo Chiarelettere non userò il termine vero causato Presidente del Consiglio dei ministri
è una legge pensata in Germania e tradotte in Italia diciamo così da qualcuno ricco di dabbenaggine ha detto un'altra parola nell'incontro che facemmo assieme
C'ha ragione perché è stata pensata lavoro svaghi
è stata pensata sulle grandi industrie organizzate tedesca ed è stata portata sulle pare un sul Barbiere che lavora nell'Aspromonte
La cosa è improponibile
Non farà mai emergere nessuno dal sommerso la presenza di una legge di questo tipo cosa fai emerge indurrà ulteriore sommerso sposterà ancora verso i sottoscala impoverita tessuto imprenditoriale allora se gli interventi sono di questa natura
Calma e gesso meglio non avere una politica economica e Vaticano storie ce l'avrebbe stelle perché molti economisti pensano che sia meglio non avere una politica dedica ma sia meglio poter lasciare più libertà al mercato
Avendo poi una quota di intervento dello Stato eccetera di regolazione dentro la quale però un mercato nel quale ci sia l'acqua sufficiente per poter votare
Perché se il mercato quello di prima della palude per cui non esiste una piccola ripresa si pianta lì e non riesce più votato più acqua c'è più mercato c'è meglio le piccole imprese possono andare
Se invece vogliamo pensare alla politica economica Prettico ripresi modo rigoroso io devo dire la verità non per piaggeria perché c'è qua sottosegretario Cardoso il Governo sta provando a impostare la politica
Che vada in quella direzione
Adesso la chiese di essere ancora meno devo dire ci ha provato anche il governo di prima e ci ha provato anche governi prima ancora che era peraltro hanno provato io ricordo Tremonti con la detassazione degli utili reinvestiti era una modalità per favorire tra l'altro modalità che non so dare affatto scandaloso che per le piccole imprese magari nel Mezzogiorno si vedesse ancora si rappresentasse ancora
C'erano delle modalità di fare politica sta cercando delle strane e devo dire che da parte del governo c'è anche una certa
Serietà nella procedura Plinio devo riconoscere qui all'onorevole carte sottosegretario Carpi fatto per esempio che si è battuto
Assieme a noi per cercare di stabilire delle quote la regolarità del funzionamento del mercato perché a proposito di Monopoli noi vediamo che mentre denunciando i monopoli che ci sono tutti i giorni nascono i nuovi allora scopriamo che le municipalizzate debbono vogliono gestire l'intera catena dei servizi alti benino scopriamo che e le le grossi gruppi intervengono in sostituzione del Molise municipalizzate in privatizzazioni che diventano ancora peggiori della
Della presenza delle del regime pubblico e controllo del mercato sotto ci siamo battuti per il post contatore per le dive di mercato per lo slogan trovato coerenza dei comportamenti
Però c'è qualche cosa che ostacola il pieno dispiegarsi di una politica per le piccole imprese non è il governo
Io credo che da una parte si una cultura che forse
Per me ha molto anche la maggioranza che sostiene il governo e da qui derivano un po'di difficoltà che ci sono c'è una cultura probabilmente in larga parte del Parlamento l'abbiamo vista sulla legge sulla subfornitura
Che hanno votato all'unanimità però abbiamo sentito interventi d'una pesantezza tale contro quella legge contro quella quella modalità di allinearci agli altri Paesi europei abbiamo sentito dire che era contro il mercato prevedere di poter pagare i tempi di fornitura
Analoghi a quelli che si usano in Germania tre e sessanta giorni era andare contro il mercato
Non le ha detto tu
Ecco
Assolvere no no ma infatti no no stavo debita autogoverno cauto addebitare una cultura
Che rende rende
Problematico probabilmente il dispiegarsi di un realistico approccio alle piccole imprese
Io penso che ci sia anche una parte finiscono intervento però sulla gola spero significativa credo che sia anche una parte grossa di responsabilità nostra
Una evidente responsabilità no
Già il fatto che per palati piccola impresa non sia abbastanza il tavolo la dimostrazione che c'è un problema
Siamo in troppi
Non si sa perché siamo in tanti non si capisce più perché le ragioni di quarant'anni cinquant'anni fa non ci sono più
Giacomin tutte le volte mi scavalca a sinistra io mi trovo sempre a destra che dovrà essere quello di sinistra eccetera non ci sono più queste modalità per cui dobbiamo dire che motivo c'è per averne una
Separazione così una strada così differenziata nella rappresentanza
In più siamo a rappresentare si fa per dire gli interessi più spazio diamo a coloro che stanno attorno al tavolo del malato a fare gli anatomopatologi su quel tavolo
La piccola impresa deve costruirsi una forte e autonoma rappresentanza
E la piccola impresa all'artigianato è il mondo della piccola industria è il mondo di parte della cooperazione e il mondo di quella impresa che per ragioni differenti non è un'impresa multinazionale non è un'impresa partecipazione
Di capitali gli stranieri non è un'impresa che opera i slegata dal proprio territorio ma è l'impresa che stanno i sistemi territoriali che vive la realtà del Paese che ha una dimensione grande o piccola
Relativamente alla sua capacità di impatto ma è un'impresa che ha interessi comuni e convergenti che non sono gli stessi interessi dell'impresa
Grande multinazionale spesso assistita dalle politiche pubbliche privata o parastatale che sa sono interessi di fare questa rappresentanza di questo mondo o c'è e c'è unitariamente con uno sforzo culturale ideale organizzativo quello se non ci sarà semplicemente ci saranno proteste sì faremo da soli sia da terremo a fare da soli ogni organizzazione sì darà un po'da fare chi più chi meno ma alla fine non ci sarà un ruolo per questo mondo enorme da piccola impresa al nostro Paese
Questa è una questione fondamentale ma perché non si sa per ragioni politiche non ci sono più
Per ragioni di divergenza di interessi difficile a trovarlo
In realtà non si sa perché continua a esistere un interesse e a mio modesto modo di vedere un interesse proprio dell'impresa monopolistica a che non ci sia una rappresentanza libera autonoma dell'impresa di mercato nel nostro Paese
Ed è l'impresa di mercato che deve cominciare a trovare le la Jolie della propria rappresenta dobbiamo saperlo sono dei grandi interessi divergenti
Questi non possiamo falsità o ci sono interessi divergenti a grande impresa pubblica privata assistita e l'impresa di mercato
Questi interessi bisogna cominciare
A renderli plausibili perché se no non noi siamo responsabili di quanto accade non c'è una politica economica perché non c'è una cultura dalla piccola impresa
Perché più sia se ci sono accentra tre recisione in questo senso va bene la riforma dello Stato in senso federalista
Va bene basta ricorda centralmente va bene tutto questo la piccola impresa è amica della programmazione territoriale ha bisogno di governo territoriale
Il governo centrale non è amico dalla piccola impresa per definizione non questo o un altro governo perché la macro politica sta con la grande impresa sta con i grandi mercati
C'è bisogno di questo ma c'è bisogno anche del fatto che il mondo da piccola impresa si è in grado di rappresentarsi con dignità e con autonomia
E questa autonomia
Io averla con i centri studi con la capacità di elaborare delle politiche
Con la capacità di essere davvero liberi da ogni condizionamento politico ma anche con la straordinaria capacità di dice le cose semplicemente come stanno sapendo che nessuna guerre sante da fare
Noi non abbiamo quelle Santer a fare con la grande industria riteniamo che la Gran negli USA sia fondamentale allo sviluppo di un Paese
Ma non può essere però
Che si possa pensare a contrario e cioè che la grande industria è fondamentale allo sviluppo anche dati con l'impresa non è così
Non può essere che la ricerca scientifica caschi dall'altro sia sulla cascata non può essere che la formazione sia pensata in modo piramidale non può essere che il mercato preveda sempre grande impresa Emma imprese grandi cioè imprese sistemiche territoriali tra loro organizzate io credo che faremmo un atto di e ho finito di buongusto per tutti se
La prossima volta possiamo confrontarci anche noi cui sindacati da Confindustria
E noi garantiamo almeno per quanto riguarda il modo d'artigianato che saremo capaci di mandare uno solo a parlare dell'autorganizzazione alla Confindustria e al sindacato nato pioveva dalle quattro cinque ce ne sarà uno
Però da qui come da tante altri posti di dibattito di questo periodo è proprio utile che non si pensi
Che a noi tocca un segmento della politica economica novantanove per cento dell'impresa dicono che la politica industriale o la si fa per loro o non esiste che la politica economica o la si fa indirizzata in quel o non c'è
Non siam parlava politica per i piccoli prese stiam parlando la politica economica del nostro Paese e dell'Europa
Grazie
Eterei a faccia ottimi della casa d'intervenire
è ovvio che sia ormai è apparso evidente a tutti soprattutto per quello che riguarda la piccola e media impresa nel campo specifico dell'artigianato
Dopo gli interventi dei due Segretari generali di accennare della Confartigianato che una politica economica per la piccola e media impresa
Debba necessariamente avere un presupposto quello dell'inizio concreto di una politica specifica per le piccole e medie imprese
Ed in effetti la ulteriore riflessione di portare ad un confronto anche con il mondo dei sindacati dei lavoratori e della Confindustria
Una risaia di questa problematica di fondo cioè dell'assenza di una politica specifica per la piccola e media impresa e delle conseguenze di una politica invece omogenea per la grande impresa della piccola e media impresa
E seriamente è qualcosa che dovrebbe condurre ad un confronto in cui gli stessi sindacati e la stessa Confindustria
Non potrebbero non arrivare a conclusioni identiche e per la verità una ipotesi di confronto c'è stata mi ricordo che ci fu nel novantaquattro
In seno al che nelle in cui venne approvato un documento congiunto ENEL che nelle ci son presenti tutti c'è presente Confindustria e sindacati dei lavoratori
Ebbene in quell'occasione l'assemblea dei Bell approvò un documento in cui testualmente veniva a documentalmente provato che qualora la piccola impresa ripresa Moro cellulare l'impresa familiare
Già allora quindi un'epoca indubbiamente ancora diverso da quello attuale ancora forse non così accisa nella nella vessazione e nella influenza negativa nei confronti della stessa possibilità di sopravvivenza
Questo documento diceva che qualora la piccola impresa dovesse contemporaneamente applicare le norme sindacali le norme laburisti che le norme fiscali le norme tributarie vigenti si troverebbe inevitabilmente fuori mercato e che in questo ha come presupposto questa omogeneizzazione della normativa per la normativa più in generale nei confronti della grande impresa senza alcuna considerazione di una specificità
Che per la piccola impresa artigiana addirittura o avrebbe addirittura una tutela di ordine costituzionale se è vero come è vero che l'articolo quarantacinque secondo comma della Costituzione
Ad ed a prevedere per il legislatore ordinario un obbligo preciso di tutela e di sviluppo dell'artigianato e quindi della impresa artigiana
Detto questo appare evidente come una considerazione di ordine politico e in una sede politica quale queste indurrebbe anche a riflettere su come anche da parte della sinistra e soprattutto di questa sinistra
Continuare ad avere incentrata l'attenzione sulla grande industria sia un fenomeno non compatibile con quella che l'evoluzione anche nell'impegno politico della sinistra
Se pensiamo che quei grandi problemi quei drammatici problemi esistenti all'interno della grande industria in altre epoche
Sono ormai ovviamente affrontati sono superati sono comunque oggetto di un'attenzione politica decennale
Che dovrebbe portare anche una politica economica della sinistra a rivolgersi verso quello che dà nuova occupazione il nuovo lavoro che la piccola in media impresa
Questa considerazione così come la sviluppava anche il il sottosegretario oggi dà però una riflessione di fondo di come l'attenzione del mondo politico sembra comunque rivolta verso dei presupposti che sono oggettive ineludibili che la piccola e media impresa che dà nuovo lavoro che la piccola Mary impresa che è l'asse portante dell'economia che la piccola e media impresa che dovrebbe essere oggetto non più di attenzione ma anche soprattutto di considerazione
Eppure aveva ragione se graverà CN a Sangalli se c'è una riferimento legislativo specifico dei confronti la piccola e media impresa risale agli anni cinquanta e la legge istitutiva dell'Artigiancassa
Ma dall'epoca una legislazione specifica di settore in senso di considerazione verso il settore ed ovviamente non c'è più stato d'altra parte il concetto stesso di politica per la piccola e media impresa dovrebbe portare a considerare la piccola e media impresa dal punto di vista la sua connotazione reale
Che come diceva e accennava giustamente il segretario generale della Confartigianato non può e non può più essere di natura meramente dimensionale anzi al contrario se c'è un elemento con lo tante per la piccola e media impresa dovrebbe essere proprio il concetto di qualità
E il concetto di professionalità
Un concerto peraltro che dovrebbe e questo dovrebbe essere anche preso a presupposto di altre della soluzione di altre problematiche qui e della flessibilità e della mobilità
Dovrebbe essere un concetto non solo proprio dell'imprenditore e quindi condotante l'impresa ma un concetto anche condotante il lavoratore dipendente all'interno della piccola e media impresa
In cui la centralità della persona umana nella dicotomia imprenditore il lavoratore
Dovrebbe a un certo punto portare a risolvere il problema della subordinazione dell'imprenditore e delle lavoratore ad un unico soggetto distinto da tutte e due che l'impresa
Se si riuscisse a distinguere non solo dal punto di vista giuridico ma anche dal punto di vista economico all'intero dell'impresa due soggetti distinti ma non in contrapposizione in antitesi bensì complementari
Nella realizzazione di un utile che l'utile di un soggetto terzo l'impresa
Si arrende possibilmente anche la soluzione di problemi fiscali inerenti comunque un utile che andrebbe distinto come utile dell'imprenditore quale apporto professionale all'attività d'impresa
Come utile di lavoratore dipendente non solo e non non connotato soltanto in termini di salario va aggiunto in termini partecipativi e un utile di impresa che va considerato come oggetto di patrimonializzazione come oggetto di reinvestimento
E a cui dubbiamente dovrebbe essere dedicata un'attenzione dal punto di vista fiscale diversa da quella attuale perché utile non è segnare vestito all'interno dalla stessa impresa come soggetto autonomo e distinto dagli altri due
Intesa in questi termini è ovvio che dovremo poi arrivare una considerazione ulteriore
Quello per la politica economica non possa prescindere da una politica del credito perché se è vero che quello che abbiamo detto finora individuato finora e consiste sei in un elemento di drenaggio allo sviluppo economico dell'impresa è altrettanto vero che se la politica economica a favore della piccola impresa seguita a essere una politica di il capitale una politica di garanzie patrimoniali
è evidente che siamo molto lontani e molto distanti da quello che il concetto di sviluppo economico che altri Paesi non solo in sede europea offrono la piccola dell'impresa fondata su una garanzia di tipo progettuale o una garanzia di tipo reddituale
Se ancora oggi l'artigiano o il piccolo imperitura artigiano per avere un finanziamento deve portare il rogito notarile di acquisto di caso di acquisto dell'azienda restiamo molto lontano dalla considerazione di una politica progettuale di una politica di sviluppo di una politica che consideri
La necessità di dare garanzie con l'attività e non solo garanzie con il capitale e cori patrimonio
è evidente poiché quando si parla di sommerso si parla di un problema di fondo si parla del problema di difendersi da una giungla normativa burocratica amministrativa fiscale economica che non consente di essere delle verso perché nessuno sceglierebbe
La strada della illegalità una strada comunque della complicazione
Di tipo pratico e operativo secondi avesse indubbiamente una forte pressione da un contesto normativo che non può recepire
E allora quando si parla di impatto ambientale per le norme di legge si faceva riferimento alla segue sei che potrebbe portare a fenomeni addirittura ovviamente risibili
Pensate a una impresa familiare del sud in cui magari in casa sia un bagno solo e quelli dell'azienda dovrebbe avere due bagni uno per la moglie uno per il marito
Pensate a quanta disattenzione
Potrebbe essere il dovrebbe essere il frutto di una applicazione così tout-court di questa normativa pensare anche ad esempio un'altra considerazione di fondo che esistono in altri Paesi ora una idea che il presidente della Confartigianato Spallanzani aveva più volte rappresentato in sede fallimentare quella di introdurre una analisi di impatto legislativo
Per il recepimento delle leggi
Vale a dire verificare quanto quella legge sia recepibile e quanto quella leggi invece produca danni all'interno delle piccole e medie imprese per una sorta di ricettività per una sorta di di di impossibilità di adempiere a quella normativa
E allora e concludo anche perché chi mi ha preceduto ha fornito un quale una disamina complessiva delle problematiche analitiche
Che una politica economica per le piccole e medie imprese non possa prescindere da una considerazione fattuale in senso Donativo in senso legislativo e anche in senso sindacale di quella che è la specificità di un comparto che non è soltanto l'asse portante dell'economia italiana
Ma che può condurre l'economia italiana solo ed esclusivamente il questo comparto a competere in una dimensione europea in maniera valida ed efficace grazie
Grazie Ivano Barberini
Lega delle Cooperative ovviamente
Io credo che l'affollamento delle organizzazioni di cui parlava Sangalli pesi prima di tutto sui partecipanti alle tavole rotonde che significherebbe che ce ne facciamo di più forse ampliando il consenso a semplificare le organizzazioni ma mi pare insomma che parlare di piccola e media impresa significa parlare d'un mondo molto variegato sia per forma societaria che per settore d'intervento
Impresa cooperativa artigianato piccoli medi impresa in senso senso generali in varie forme dire per una concezione generale di cose piccola media impresa per dimensioni ma che evolutiva
Credo che quello che si considerava grande impresa vent'anni fa oggi c'è un'altra cosa in vari settori quindi e da vedere che nella fase della globalizzazione i confini i quali siano le dimensioni i parametri per misurare riprese cambino continuamente tutori in Italia siamo tutti d'accordo
Che la piccola e media impresa è un punto di forza è un caso di studio l'Emilia la Romagna la il Veneto solo punti di forza questi queste realtà che vedono una forte presenza d'artigianato dalla Pubblica ministero e la piccola media impresa delle cooperazione
Anche dal punto di vista sociale non solo dal punto di vista imprenditoriale cioè si è creato trovarsi a queste forme di impresa questa crescita quel tessuto associativo che permette una riproduzione che permette attraverso l'imprenditoria diffusa quell'ambiente sociale che genera imprenditorialità che una delle cose che manca al suo nel quale si parla troppo poco ma della quale premente che costituì sorprendente per lì sotto uno di elementi di impedimento alla crescita del piccolo né di impresa
E della della imprenditorietà in generale c'è una domanda di fondo questo mondo che e questa economia questo mondo che fatto per il novantanove per cento di cosiddette piccole e medie imprese e al sicuro
In una fase di globalizzazione
Io credo di no credo che sia una risposta abbastanza scontata per tutti noi ma non solo perché c'è una concorrenza dei paesi terzi dove il costo del lavoro diverso dove ci sono settori nostri maturi che hanno altri Manta agirà perché anche altri Paesi dalla stesso Unione Europea
Stanno facendo politiche di formazione politiche del lavoro nei confronti l'articolo mete impresa più avanzate di quelle che stiamo facendo noi
E questo scarto negativo verso la Germania verso la Spagna e così via destinato in modo strisciante a creare una perde di competitività nostri impietrita se non prendiamo misure adeguati c'è un punto centrale c'è una centralità della piccola media impresa se assumiamo coerentemente la centralità della priorità assoluta di cui tutti parliamo che è quello del lavoro ne parlava Casoni prima
è un dato di fatto è un dato che vale per l'Italia va be'per altri Paesi la l'occupazione si fa con i servizi e le piccole e medie imprese la grande impresa in Italia in Europa negli Stati Uniti perde posti di lavoro
Le cinquecento più grandi imprese degli Stati Uniti
Hanno perso in meno di vent'anni più di cinque milioni di posti lavoro circa il trenta per cento dei posti di lavoro mentre sono montati possiamo Orta decine di migliaia quindi esiste uno scarto esiste un fatto ed esistono scarto negativo nei confronti delle diciamo il corpo della della risposta all'occupazione che richiede che verso i veri i piccoli e medi intrecci sia una più coerente politica di sostegno messi N a una insufficienza della politica di sostegno esiste una scarsa attenzione del mondo economiche finanziati
A questo questo nodo strategico lo diceva lo accennava anche qui calcioni
Il fatto che oggi ci sia dal mondo bancario un'attenzione più alla possibilità di ipotecare degli immobili nella concessione di un motto che la bontà di un progetto
Che si possa diventare imprenditori solo se si hanno i soldi non solo se si ha la genialità dell'imprenditore questa uno è una proprietà una perdita secca per il Paese la perdita di energie di richieste