"Una sinistra aperta e moderna" Assemblea Congressuale dei Democratici di Sinistra presso la Fiera di Roma odg: elezione a Segretario Nazionale di V. Veltroni e di M. D'Alema a Presidente

Care compagne
E compagni delegati diamo inizio ai lavori della nostra assemblea innanzitutto permettete mi a nome della presidenza della direzione che assume la presidenza effettiva e la guida dei lavori di questa Assemblea di rivolgere un saluto di benvenuto a voi delegate e delegati ai gentili ospiti alla stampa vi prego di tenere a portata di mano la delega perché nell'apertura dei lavori dovremo decidere sullo svolgimento dei lavori stessi
Innanzitutto dobbiamo decidere sull'ordine del giorno che è stato deliberato
Dalla direzione nazionale del ventotto novembre questo ordine del giorno reca tre punti
Il primo dichiarazioni del segretario politico il secondo è l'elezione del nuovo segretario il terzo punto riguarda alcune modifiche allo Statuto in vigore quindi questo no è la proposta dell'ordine del giorno della nostra assemblea quindi vi prego se ci sono interventi sull'ordine dei lavori du sull'ordine del giorno scusate mi
Di svolgerle altrimenti io lo metterò in votazione
Non ci sono richieste di interventi allora vi prego di votare se siete d'accordo con l'ordine del giorno che ha a favore anzi da delega
Chi è contrario
Chi si astiene
Approvato all'unanimità
A norma dell'articolo ventidue dello statuto del partito le candidature alla carica di segretario
Politico possono essere avanzate da un decimo dei delegati e depositate quarantotto ore prima dell'inizio dell'assemblea congressuale
Sono state depositate le firme entro le nove e trenta di mercoledì quattro novembre per un'unica candidatura quella di Walter Veltroni
Dopo questa comunicazione voglio dirvi che quanti di voi vogliono prendere la parola durante lo svolgimento dell'assemblea possono chiedere di intervenire alla segreteria
Della dell'Assemblea presso la quale appunto potete e depositare le richieste di intervento
Adesso dovremo decidere sul calendario dei lavori la proposta della presidenza e quella di svolge gli interventi di Massimo D'Alema e di Walter Veltroni
Di aprire alle dodici un dibattito
Di dare inizio alle quattordici e trenta alle operazioni di voto
Quindi
Questa la proposta di interventi di dell'ordine dei lavori quindi fino alle ore dodici interventi fino alle quattordici
Dibattito quale quattordici e trenta inizio delle operazioni di voto la proposta di durata degli interventi e quella di dieci in minuti
Se siete d'accordo con questa proposta di ordine dei lavori vi prego di nuovo di alzare la delega
Grazie chi è contrario
Chi si astiene
Approvata all'unanimità io vi ringrazio per la collaborazione con cui abbiamo potuto dirime le Rizzo nei vostri lavori e quindi entriamo nel vivo della nostra assemblea congressuale dando la parola al compagno Massimo D'Alema
Voglio innanzitutto ringraziare voi attraverso di voi
Iscritte agli iscritti al nostro partito che in questi giorni
Mi hanno fatto sentire
Il loro sostegno da loro solidarietà
Nel compito difficile che mi impegna personalmente e che rappresenta una sfida per tutti noi
Io credo di dovere motivare politicamente
Quindi non di dare un carattere di saluto di celebrazione del mio intervento
Sia le ragioni che ci hanno portato alla formazione di un nuovo governo di centrosinistra
Sì agli obiettivi che ci proponiamo sia le ragioni per le quali sono stato fra i proponenti della candidatura di Walter Veltroni a segretario dei democratici di sinistra
Abbiamo attraversato giornate difficili
E di grande importanza nella vita del nostro Paese
Meno di un mese fa
Il governo dell'Ulivo uscito dalle elezioni del ventuno aprile del mille novecentonovantasei
Risultava battuto alla Camera dei deputati per un voto
Segnando così esaurirsi di una fase positiva e importante della vita politica italiana
Noi avevamo concorso in modo decisivo
A determinare le condizioni di quella esperienza di governo
Da quando a partire dalla sconfitta del novantaquattro
Avevamo lavorato per un'alleanza di centro sinistra
Un centrosinistra nuovo rispetto all'esperienza storica del centrosinistra italiano
Un centro sinistra basato sulla collaborazione tra le forze della sinistra democratica tra le diverse forze della sinistra italiana
E le forze cattoliche e laiche moderate e democratiche
Quelle forze che si erano presentati divisi alle elezioni del novantaquattro ed erano state battute da Silvio Berlusconi
Quella politica tendente a costruire un moderno bipolarismo adeguato alla realtà storica del nostro Paese
Ci aveva portato
Attraverso l'esperienza dell'alleanza con il Partito popolare prima nelle elezioni amministrative parziali nel novembre già del novantaquattro e poi nelle elezioni regionali amministrative del novantacinque a costituire l'Ulivo
Un'alleanza originale
Non soltanto un'alleanza tra i partiti
Che pure ne costituiva ne costituiscono l'ossatura fondamentale
Ma una coalizione aperta anche a personalità movimenti della società civile
Decisi ad impegnarsi nella costruzione di un moderno centro sinistra pur non riconoscendosi in nessuno dei partiti
Che costituivano e costituiscono l'alleanza
L'Ulivo si costituì intorno a Romano Prodi il candidato che insieme scegliemmo come la personalità più rappresentativa è in grado di esprimere in modo significativo un punto di sintesi
Tra l'esperienza dei programmi valori della sinistra italiana l'esperienza i programmi i valori del cattolicesimo democratico
L'Ulivo come voi ricorderete
Per vincere le elezioni del mille novecentonovantasei
Decise di costruire un suo sistema di alleanze necessario per affrontare la prova elettorale con il sistema a turno unico
Un'alleanza verso il centro
Con il partito del Presidente di Rinnovamento Italiano un'alleanza a sinistra nella forma della desistenza con Rifondazione Comunista
L'esperienza di governo dell'Ulivo fu quindi segnata fin dall'inizio
Da un'anomalia una particolarità
Dal fatto cioè che la coalizione non disponendo di una maggioranza autosufficiente alla Camera dei deputati
Aveva bisogno per governare del sostegno di Rifondazione come
Questo ha rappresentato un problema anche se per la verità Rifondazione Comunista svolto a lungo con lealtà la sua funzione
Di alleato politico dell'Ulivo
Sostenendo misure leggi finanziarie di grande impegno volte all'obiettivo di portare l'Italia in Europa consentire alla nostra moneta
Mi fa parte già dal primo gruppo delle monete che confluiscono nella moneta unica europea
Tuttavia io credo che la rottura che si è poi manifestata e che ha portato alla crisi del governo Prodi
Sia stata una rottura lungamente meditata
Non congiunturale
Che esprime una scelta strategica da parte il gruppo dirigente di Rifondazione raccolto intorno a Fausto Bertinotti
Una scelta così profondamente voluta da mettere in conto il prezzo di una rottura dello stesso Partito della Rifondazione
In realtà l'obiettivo di Bertinotti è quello di costituire nel nostro Paese una sinistra di tipo antagonistico
Che si colloca fuori
Dal quadro di un impegno di governo
E direi persino in una posizione di frontiera tra il sistema politico della protesta sociale
è una scelta che si collega
A posizioni analoghe in altri Paesi europei
Dato che in tutta l'Europa
La sinistra più radicale di derivazione comunista
O anche di altra origine estremistica
Tende a dividersi tra due opzioni strategiche
Una quella che
Sceglie di misurarsi con il governo di costruire una sinistra di governo l'altra che punta invece ad una sinistra antagonistica ai confini tra il sistema politico la protesta sociale
Io credo che noi ci troviamo quindi di fronte ad una novità ad un problema io non considero questa novità positiva per il nostro Paese io credo che noi abbiamo giustamente lavorato per portare l'insieme della sinistra la sfida del governo
E la nuova stagione si apre all'insegna di una rottura voluta dal gruppo dirigente di Rifondazione Comunista
E non da una scelta di rompere a sinistra per rendere più forte il centro sinistra
Tuttavia questa novità esiste e in campo e comporta da parte nostra da parte della sinistra europea di governo che noi rappresentiamo anche la capacità di misurarsi
Di avere una politica a sinistra di dare una risposta
Ai problemi sociali alle ragioni della protesta e del malessere che Rifondazione Comunista cercherà di sollevare contro di nuovi e contro il ruolo di governo della sinistra
Questa rottura ha segnato la fine l'esaurirsi
Di una fase del governo dell'Ulivo
Io credo che anche per altri aspetti l'esperienza del governo dell'Ulivo fosse giunta ad una TAC perché esperienza si è sviluppata in modo straordinariamente positivo
Rappresentando io credo una cesura nella vicenda Alitalia
Un governo stabile un governo autorevole
Un governo che è stato capace di evitare il rischio di una decadenza del nostro Paese
Di riportare l'Italia in Europa
Di conseguire l'obiettivo straordinario e davvero difficile da prevedersi per il raggiungimento dei parametri di Maastricht
E quindi del ricongiungimento dell'Italia e i Paesi più forti del nostro continente
Io credo che quando si guarderà con una prospettiva più lunga a questo questa fase a questo periodo
Si dovrà riconoscere che sotto la guida di Romano Prodi paese ha compiuto un passo decisivo nella sua storia
Questa fase ha raggiunto il suo punto più alto
Con il Maggio nel mille novecentonovantotto
Che segnava una tappa
è un punto di svolta
Da quel momento in poi era a mio giudizio è evidente
Che occorreva aprire una fase nuova
Proprio sulla base dei risultati che erano stati conseguiti
Una fase più fortemente impegnata sui temi dello sviluppo cioè l'occupazione
Dell'approfondimento di un processo riformatore anche per misurarsi con le nuove sfide di una situazione internazionale
Nella quale
Smentendo l'ottimismo
Dei circoli ultra liberisti
Elementi di instabilità di crisi finanziaria
Intoppi allo sviluppo e alla crescita
Facevano già intravvedere la loro comparsa in modo preoccupante
Questo era il senso di quella nuova fase nell'azione di governo alla quale stavamo lavorando
Che noi stessi avevamo fortemente sollecitato e che aveva trovato una prima risposta in una legge finanziaria quella che ora è all'esame del Parlamento
Già fortemente predisposta a sostenere lo sviluppo
Sostenere la domanda
E
Anche con scelte di riequilibrio e di giustizia sociale
La crisi è dunque intervenuta in questo momento delicato di passaggio
Nel momento in cui la coalizione di centrosinistra si preparava a premere l'acceleratore sullo sviluppo del Paese anche con l'obiettivo di trarre i benefici possibili
Dalle scelte difficili degli anni scorsi
Di potere spendere quel dividendo dell'Euro
Che concretamente riduzione dei tassi di interesse liberazione di risorse di risparmio dei cittadini
Dalla debito pubblico e possibilità di indirizzare questo risorse verso lo sviluppo la capitalizzazione delle imprese e gli investimenti produttivi
La crisi ha aperto uno scenario difficile e pericoloso
è tornata in campo una destra festanti
La scena
Il giubilo della destra
Nel momento della sconfitta del governo
è una scena che abbiamo tutti negli occhi molto recente
Si è aperto un vuoto politico
Le uscite da questo vuoto politico potevano essere quelli delle elezioni immediate
Non facile da percorrere questa strada
Sia per l'incombere del semestre bianco e quindi di rilevanti scadenze istituzionali
Sia per il fatto che il ricorso alle elezioni immediate avrebbe portato all'esercizio provvisorio
Ad una discontinuità e a un vuoto politico in un momento molto delicato quello dell'avvio concreto della moneta europea
Sia perché in realtà in Parlamento
Una larga parte delle forze politiche non era favorevole a questa prospettiva
Fra l'altro il rischio era anche quello che intorno a questo tema si determinasse una pericolosa frattura della coalizione di centrosinistra e della maggioranza che aveva sostenuto il governo Prodi
Le altre possibilità era se erano se possibile persino peggiori
E cioè un passo indietro della politica l'ammissione di una sconfitta governo tecnico un governo istituzionale non di breve durata
Che legge finanziaria semestre bianco elezioni europee inevitabilmente almeno un anno di arretramento della politica
Di sconfitta del sistema politico ma innanzitutto di quella coalizione di centro sinistra che aveva vinto le elezioni conquistato così il diritto dovere a governare il Paese
Io credo che l'aprirsi di una fase di questo tipo avrebbe determinato pericoli assai gravi di scomposizione del bipolarismo
Di riaggregazione di uno schieramento moderato e non soltanto sul terreno politico ma anche sul terreno del blocco degli interessi
Delle forze costitutive delle alleanze sociali
Per questo noi abbiamo cercato una soluzione politica della crisi
Stiamo cercando una soluzione politica nell'unica direzione possibile che si era venuta delineando
Che era quella di un allargamento del centrosinistra
Di un allargamento a sinistra
Aprendo la possibilità di una partecipazione diretta al governo di quelle forze comuniste che avevano scelto di rimanere
Leali al patto con l'Ulivo
E di un allargamento verso il centro
Dove si era determinato un fenomeno nuovo
Già da prima che la rottura dell'UDR non è avvenuta in coincidenza con la crisi di governo
Ma era venuta maturando nel tempo una rottura tra gruppi moderati e un centrodestra il cui orientamento estremisti Co.
Rendeva assai poco credibile
La possibilità di presentarsi come un'alternativa di governo nel nostro Paese
Una convergenza che si era manifestata anche nel periodo precedente alla crisi
Prima con il voto di sostegno alla ratifica dell'allargamento dell'Alleanza atlantica voto determinante ad una scelta non marginale diciamo della politica estera italiana
Poi con l'assai più impegnativo forse prima e poi forse confonde i tempi
Voto favorevole al documento di programmazione economica e finanziaria e cioè la convergenza su un documento programmatico triennale che tracciava le linee della politica economica del governo
Io insisto su questi dati perché ci fanno capire come in realtà si fosse delineata la possibilità di una convergenza non improvvisato strumentale
Un processo politico
Tetto naturalmente noi sappiamo bene che
Questo processo politico come d'altro canto la rottura di Rifondazione Comunista sono segni di una fragilità del sistema bipolare del nostro Paese
Di una fragilità politica e istituzionale del bipolarismo italiano politica
Perché non si costruisce il bipolarismo senza l'affermarsi di soggetti politici in grado di interpretarlo e senza una progressiva semplificazione del sistema politico italiano
Cosa che però richiede secondo me non soltanto artifici legislativa ma anche appunto processi politici
Istituzionali perché senza dubbio
La legge elettorale a turno unico e questo è il punto
Favorisce il formarsi di aggregati elettorali
Cui spesso non corrisponde un'omogeneità programmatica
E la mancanza di regole costituzionali coerenti con un sistema bipolare e maggioritario rende questi aggregati ancora di più instabile
D'altro canto il ripetersi di crisi di questo tipo
Novantaquattro novantotto
Sta a dire che noi ci troviamo di fronte a difetti del sistema
E non a fenomeni che possono essere liquidati attraverso una campagna di tipo moralistico
Anche per questo secondo me era necessario costituire un governo che riaprisse la prospettiva di riforme elettorali e se sarà possibile di natura costituzionale in grado di consolidare il bipolarismo e di correggerne gli errori
Il governo che si è costituito nasce quindi per queste ragioni è un governo di centrosinistra
E rappresenta la soluzione politicamente più coerente possibile con il voto del mille novecentonovantasei
è un Governo che si fonda largamente sulle forze che hanno vinto le elezioni
è un governo di coalizione tra l'Ulivo
Che è rimasto intatto nella sua configurazione
I comunisti italiani che si sono distaccati da Bertinotti
E l'UDR
Io ho qualche difficoltà ad accettare l'interpretazione che siamo passati ad un governo dei partiti prima che i partiti c'erano anche prima dice
Sapete non è che fossero stati aboliti Licia
E in secondo luogo perché
Il Governo nella sua genesi e nella sua struttura insisto è un governo dell'Ulivo
E degli alleati dell'Ulivo nella sua genesi
Intanto perché l'indicazione della persona che doveva tentare di costituire il governo è avvenuta da parte dell'Ulivo non da parte dei partiti
La parte cioè della coalizione che aveva vinto le elezioni su proposta del presidente Prodi in secondo luogo perché il negoziato
Con l'UDR con i comunisti italiani è stato condotto dall'Ulivo
In terzo luogo perché anche il governo nella sua composizione
Non è un governo di alleanza tra la sinistra e il centro così come era in terza qualcuno
è un Governo di alleanza tra l'Ulivo
Se penso alle personalità del partito popolare che lo compongono sono tra le personalità più impegnate in una comune sentire con noi
L'UDR dei Comunisti italiani
Io insisto su questo punto fondamentale di continuità e di coerenza non soltanto perché e la chiave giusta per interpretare ciò che è successo
Ma perché proietto questa visione nel futuro
Ho sottolineato io spesso che all'interno della coalizione di governo convivono visioni diverse
Della evoluzione possibile il sistema politico italiano
Ed è del tutto legittimo che si possa pensare da parte di taluno che in futuro futuro
Il centro e la sinistra possano rappresentare i due corni di un bipolarismo italiano di tipo europeo
Ancorché oggi essi collaborino nel governo del Paese
è una visione legittima ma non è la nostra e io credo anche che la nostra sia più fondata sulla base di un'analisi della realtà italiana
Io credo che il bipolarismo italiano avverrà fra il centrosinistra e centrodestra
Penso che la destra non è un fenomeno transitorio
Penso che questa destra italiana che è comparsa come protagonista sulla scena italiana nella Grande Crisi del vecchio sistema politico rappresenta una realtà profonda
Che non è destinata a dissolversi all'interno di una sorta di democrazia cristiana tedesca
Credo quindi che in questo confronto culturale che vive all'interno dell'esperienza che si è avviata le nostre ragioni siano più fondate
E noi possiamo ragionevolmente lavorare per dimostrare ma questo dipende molto anche da noi
Che la collaborazione fra il centro la sinistra è un fatto stabile non transitoria
Che si fonda non su una convergenza temporanea ma su una comunanza di visioni di programmi e di valori
E questo proprio è l'Ulivo l'idea che si possa elaborare in modo permanente
Una comunanza non soltanto di programmi ma un'idea comune del futuro dell'Italia fondata su valori comuni fra la sinistra democratica e le forze del centro cattolico e laico
Che rappresentano nel modo più alto e tradizioni politiche democratiche del nostro Paese
Il governo dunque Governo di centrosinistra e allo stesso tempo governo di transizione
Ho Averno che nasce per garantire
Nella misura del possibile un compimento della transizione italiana non foss'altro
Garantendo che possa svilupparsi quel confronto sulla legge elettorale che sollecitato anche dalla iniziativa referendaria
Dalla presentazione di una legge di iniziativa popolare dalla presentazione di numerose leggi di iniziativa parlamentare
E io trovo anche dal punto di vista democratico
Corretto
Che nel momento in cui la generalità degli attori politici e importanti movimenti di cittadini ritengono che la legge elettorale debba essere cambiata credo che sia corretto consentire che essa sia cambiata prima di tornare a votare
Anziché ricorrere al voto per impedire sostanzialmente un pronunciamento su questo tema
Compito del governo è stimolare il confronto
Aiutare una convergenza naturalmente io ho detto con molta chiarezza che confronto e convergenza debbono essere ricercati nella direzione di una legge elettorale che si è ispirata a quel principio maggioritario che a quella logica bipolare
Che oggi quella necessaria per uscire dalla crisi del sistema politico e democratico nel nostro Paese che risponde alle aspettative della grande maggioranza degli italici
Nello stesso tempo il Governo ha il compito di affrontare con vigore una nuova fase nell'azione di governo del centrosinistra
Di promuovere quella nuova fase appunto
Che
Aveva mostrato i suoi primi passi con la nuova legge finanziaria
E la coerenza con risultato elettorale e anche molto legata io credo al di là degli aspetti formali alla sostanza dell'azione di governo
Alla capacità del governo di caratterizzarsi come governo di centro sinistra
Nel quadro di una forte rilancio del riformismo europeo
Nel quadro cioè di una svolta che può essere impressa lo stesso processo di costruzione dell'Europa
Dato che mi sembra che il segno che assume la vittoria delle forze socialiste socialdemocratiche laburiste in Europa
E proprio quello di una domanda di Europa sociale
L'impegno per l'occupazione e per il lavoro
Di uno spostamento in avanti gli obiettivi di traguardi persino di criteri
Di cui si avverte una forte necessità
I primi passi di questa Europa oramai largamente governata dalle forze della sinistra del centrosinistra democratico
Sono stati in questi giorni
Dopo l'insediamento del cancelliere Gerhard Schroeder
Il documento comune del G7
Contro la crisi finanziaria
Che segna un primo passo in una nuova visione dei rapporti internazionali
Una visione attiva del ruolo dei Paesi più forti
Una visione attiva del ruolo di istituzioni internazionali come il Fondo monetario internazionale
Non più soltanto un controllo fiscale sulle politiche
Ma la costituzione di un fondo per sostenere i Paesi più a rischio di fronte alla crisi finanziaria
Il tentativo di cominciare a definire regole di un'economia mondiale
Nella quale la globalizzazione
Che non è un demonio e tuttavia
La globalizzazione
Deve essere regolata per potere dare frutti positivi che non produrre diseguaglianze ancora più drammatiche
Crisi instabilità finanziaria recessione economica
Noi faremo la nostra parte in sede internazionale in sede europea in Europa è aperto il dibattito su un rilancio di un programma europeo di Investimenti anche su un coordinamento delle politiche nazionali
Vogliamo fare la nostra parte in Italia
Questo è il senso dei delle scelte contenute nella legge finanziaria
Abbiamo cercato anche attraverso un pacchetto di emendamenti stiamo cercando di rafforzare nel senso del sostegno allo sviluppo questo il senso del negoziato che abbiamo aperto
Con le forze sociali
Con il mondo sindacale col mondo dell'impresa
Per arrivare ad una intesa che consenta di far convergere gli sforzi per una politica dell'occupazione e per un sostegno alla crescita
Di fronte ai dati preoccupanti
Io credo che dobbiamo guardare in faccia la realtà
Realtà non è quella della recessione generalizzata come dice qualcuno
Ma senza dubbio c'è un forte rallentamento della crescita
Che deriva dalla crisi internazionale
E a cui si deve reagire in modo determinato
Io so bene dice abbiamo imparato che non c'è un rapporto lineare fra crescita e occupazione
Tuttavia l'idea che si possa generare un'occupazione senza la crescita diciamo questa francamente non mi sembra proponibile
Noi abbiamo bisogno di mettere l'accento sulla crescita economica
Di incoraggiare
I protagonisti di sostenere la domanda come abbiamo fatto con la restituzione dell'eurotassa e con le misure a favore dei ceti sociali più deboli
Pensionati con assegni sociali con le detrazioni IRPEF sulle pensioni minime con le misure fiscali sulla casa
E nello stesso tempo di sviluppare una politica di incentivi che aiuti una riduzione del costo del lavoro nel quadro di un patto sociale
Che garantisca i diritti dei lavoratori
E che ricostituisca quel quadro di concertazione
Politica dei redditi che ha consentito di vincere le sfide degli anni scorsi
Il governo ci metterà del suo naturalmente con misure che stiamo cercando di perfezionare di arricchire che incoraggi non gli investimenti lo sviluppo la crescita del lavoro
Io credo che un forte contributo dei deposta venire anche dal sistema dei governi locali
Che devono anch'essi essere protagonisti certo sulla nell'ambito delle loro competenze evidente
Di un patto per la crescita
Penso che molto si potrà fare ancora per migliorare procedure normative che consentano di decidere e di fare in modo più rapido rispetto a quanto non sia accaduto sino ad oggi
Io vedo qui davvero una grandissima sfida per noi
Per la sinistra italiana il mondo del lavoro
Noi abbiamo vinto la sfida del risanamento
E abbiamo vinto la sfida nel risanamento del risanamento nella equità e nel consenso sociale
Non era affatto facile
E senza il coraggio innanzitutto del mondo sindacale
Coraggio anche di firmare patti difficili a cominciare da quello che è venuto prima
Del novantatré
E chi fu firmato apprezzo anche di una grande sofferenza personale da Bruno Trentin
Senza il coraggio di quelle scelte paese non ce l'avrebbe fatta
Abbiamo costruito una politica del risanamento nell'equità che si è fondata sul senso di responsabilità del movimento sindacale sulla progressiva assunzione di una responsabilità politica
Da parte della sinistra e che poi sotto la guida di Prodi ha portato ai risultati straordinari di questi anni
Adesso noi siamo di fronte ad una nuova sfida per noi e per la sinistra europea
Come promuovere uno sviluppo capace di generare lavoro
In un'epoca in cui il vecchio compromesso fordista keynesiano appare alle nostre spalle e non più riproponibile
In un'epoca in cui spetta alla sinistra combinare politiche di liberalizzazione e insieme una nuova idea dell'azione pubblica
In grado di indirizzare e di guidare anche se certamente non più di gestire come avveniva nel passato
Io sono convinto che in questa sfida di governo è essenziale essenziale
Potere contare sulla presenza viva di un partito forte radicato nella società
Che abbia un forte e autonomo profilo politico autonomo anche rispetto al suo impegno di governo
Naturalmente con la consapevolezza del compito di sostenere l'impegno di governo e qui mi riferisco non soltanto a quello a livello nazionale ma quel ruolo diffuso di governo che la sinistra oggi svolge nel nostro Paese
Ma sapendo anche che in ciò non si esaurisce il compito di una grande forza di sinistra
E che anzi lo si fa meglio se si mantiene un profilo politico programmatico autonomo è un rapporto vivo con la società
Anche perché i governi sono governi di coalizione
Inevitabilmente costruiscono delle sintesi se si vuole usare una parola che fa orrore delle mediazioni e nel costruire sintesi e mediazioni e tanto più agevole
Che le sintesi siano più avanzate se si avverte la presenza viva propositiva autonoma di una grande forza di sinistra ben radicata nella società
Io non voglio qui per fare un bilancio del mio lavoro anche perché è giusto che ognuno giudichi per conto proprio cioè
Io credo tuttavia rapidamente
Non mi sfuggono
Le debolezze anche di questo
Sono stati anni particolarmente tumultuosi
E senza dubbio l'impegno fondamentale è stato volto a riconquistare una funzione centrale nel sistema politico italiano
Noi abbiamo senza dubbio conquista anche attraverso la costruzione di un sistema di alleanze che è stato costruito con coraggio con spirito d'iniziativa
Dal partito o per la parte rispettava e anche dai compagni che sono stati più in prima fila in quest'opera di ricostruzione come Walter Veltroni
Senza dubbio questo è un punto di successo della nostra azione
Noi abbiamo conquistato una posizione importante nel sistema politico italiano che abbiamo costruito un sistema di alleanze solido per rispondere al problema del governo del paese
Io considero all'attivo anche
Lo sforzo grande che abbiamo fatto per integrarci in modo significativo
Nella sinistra europea e internazionale era un cammino che era stato aperto
L'abbiamo lavorato in questi anni per
Fare crescere la nostra presenza un sistema di relazioni di cooperazione che è stato un aspetto molto importante anche in questo passaggio diciamo fatto cioè che
L'avvento alla guida del governo da parte di una persona del nostro partito è stata raccolta in Europa come qualcosa di non traumatico in un rapporto amichevole di collaborazione
Con tutta la leadership del socialismo europeo ma anche con le forze non socialiste perché in qualche modo il lavoro di questi anni ha puntato molto
Su questo legame col socialismo europeo non come chiave di legittimazione ma come scelta culturale ideale strategica
Essenziale per legare la sinistra italiana ad una dimensione internazionali io non credo che la sinistra possano vivere al di fuori di una forte dimensione europea che mondiale
Infine considerò all'attivo lo sforzo di innovazione programmatica tentativo cioè di elevare il profilo di governo diciamo
Della della sinistra che noi rappresentiamo
Ovviamente impegno che ha proceduto anche qui su due binari uno è stata quella della partecipazione diretta all'esperienza di governo nazionali e locali e l'altro è stato quello dello sforzo di elaborazione del partito
Ma non c'è dubbio vedete che dello stesso tempo
Assai poco si è fatto sul piano della costruzione dello sviluppo del partito e della innovazione delle sue forme di organizzazione di rapporto con la società
E noi siamo diventati un partito con una testa grossa
Intendendo per testa diciamo le forze impegnati con funzioni di governo di direzione in tanti campi della vita sociale della vita politica della vita economica
Ma con un corpo abbastanza gracile
E con un legame che si è allentato con settori importanti della società con grandi aree geografiche del Paese
E questo alla lunga a mio giudizio davvero un lusso che non ci possiamo permettere
Abbiamo bisogno di un partito più aperto
Innovativo nelle sue forme di organizzazione di rapporto con le persone
E abbiamo bisogno quindi di lavorare per recuperare in forme nuove in una dimensione popolare di massa del partito
Valorizzando di più il ruolo degli iscritti anche sotto il profilo dello Statuto dei loro diritti democratici
Quindi mi rendo conto che c'è un'eredità politica pesante e ci sono compiti assai impegnativi classico
Io sono anche convinto che questa dimensione del partito come comunità di persone ha bisogno di un forte lavoro per sviluppare gli elementi di coesione ideale e culturale
Di un partito che nasce nel suo corpo centrale dalla storia del PC
E che poi si è arricchito di personalità di diverse provenienze ma chi ancora si caratterizza come somma di storie identità passa più che come capacità di elaborare insieme
Una nuova koinè un nuovo sentire comune un quadro di ideali e di valori
Che a mio giudizio deve essere costruito nel legame con la sinistra europea internazionale certo anche il socialismo europeo non è un'identità Stati
è una grande realtà in movimento con profonde differenze al suo interno
Tuttavia quello è il nostro cane e il modo in cui in Europa si ragionerà sul rapporto tra libertà individuale solidarietà
Tra comunità e classe sociale
E lo stesso modo in cui in Italia si ragione
Io credo che nulla sarebbe negativo come diventare prigionieri di un nuovo caso Italia
Ancora una volta con l'illusione di essere più avanti degli altri
L'abbiamo pensato per tanti anni tante realtà gli altri governatore trasformava nei loro Paesi e noi non eravamo nelle condizioni di fare
Anche la questione della sinistra italiana sta dentro questo grande crogiuolo del rinnovamento della sinistra europea né sui valori delle sue idee dei suoi programmi ed è solo in questa dimensione giacché l'Europa non è soltanto munita
O politica agricola
Ma istituzioni spazio politico modo di pensare solo in questa dimensione io credo che noi saremo in grado di elaborare una nuova e più alta identità
Una nuova e più alta sintesi delle diverse storie della sinistra italiana
La scelta giusta
Per affrontare questi compiti e quella di eleggere Walter Veltroni segretario del nostro partito vorrei dire
Ridare sempre nel mio discorso questo carattere di ragionamento che
Questa scelta contiene un forte segnale di unità
Di coesione
Questa unità non è un fatto scontato retto ecco
Non abbiamo mai nascosto
Desistenza nel nostro partito di diverse sensibilità diversi modi di guardare alla sinistra la società italiana
La nostra forza estranea tranquilla
Di combinare queste diversità
In modo tale che la dialettica fra di loro risultasse non distruttiva ma utile
Ad una crescita del nostro ruolo
Anche qui
Io non credo che queste diversità possano essere ridotti ad un dualismo via via nella nostra storia sono stati proposti dei dualismi sostenitrice
Modo molto riduttivo
Di guardare ad un partito che ha una ricchezza di forza e di personalità
Tuttavia detto questo non c'è dubbio
Che la proposta di eleggere Walter segretario del partito è quella anche chi assicura un più alto profilo politico
Ed un maggiore grado di autonomia rispetto alla guida del partito alla guida del partito rispetto alla responsabilità della guida del governo
Io credo che questo sia un bene per il governo e per i partiti
Ci sia un profilo politico alto
E un una visibile autonomia nel modo in cui si dirige il partito
Io credo vedete che queste diversità non ci hanno impedito in generale
In generale
Di trovare fra Dinoi una collaborazione nei momenti decisivi della vicenda politica che ci ha impegnato
Noi abbiamo avuto una vicenda ci è toccata alla vicenda politica particolarmente tormentata
Nel corso di questi anni
Credo che il gruppo dirigente che si è formato e che si è formato nel momento della crisi del PC e poi intorno ad Occhetto nel momento della preparazione della svolta i della svolta in passaggi che hanno avuto un alto contenuto drammatico
Che hanno messo alla prova anche le persone i sentimenti rapporti personali io credo che questo gruppo dirigente
Nei momenti decisivi della vicenda storica dopo di gente fatto di personalità diverse
E che non la pensano tutti nello stesso modo nei momenti decisivi ha trovato al suo interno una coesione che è stato un fattore importante per superare con successo
Le sfide più difficili che abbiamo attraversato
Anche anche in queste settimane è stata fondamentale la nostra coesione interna
Badate ecco come è noto
Questo esito non era stato nei preparati ed è giunto abbastanza imprevisto
E anche non senza motivi di preoccupazione
Però se io penso al modo in cui eravamo stati sconfitti
Se rivedo per un momento l'immagine di Berlusconi Fini Casini festanti
Nell'emiciclo del Parlamento
E al senso di smarrimento e al pericolo di arretramento parlo di qualche giorno fa e al fatto che oggi c'è un Governo c'è un governo di centro sinistra
C'è un governo che ha mosso i suoi primi passi difficili ma insomma comunque con suscita tesa nel Paese abbiamo ricostituito
Uno schieramento una politica e la destra ha reagito in modo rabbioso anche perché ha avvertito il colpo di questa risposta
Io credo vada perché senza la la coesione delle nostre forze
Nostre e dei nostri alleati naturalmente
Questa risposta non ci sarebbe stata e oggi tutto sarebbe più difficile
Anche in queste settimane dunque è stato decisiva la collaborazione fra di noi
Questa collaborazione continuerà
Il che non significa diciamo che si apre un periodo di di uniformità
Non ho alcun dubbio che a partire dalle cose che dirà Walter e poi nei mesi che verranno si manifesteranno quelle diversità di accenti quelle propensioni culturali che sono un elemento di ricchezza guai
Guardi se ora si dovesse arrivare ad una qualche uniformità e lui stesso si renderà conto come sa bene
Che se sarà eletto assumerà il compito di dirigere un partito ricco di opinioni di personalità
Che non è diciamo facile da ricondurre una visione personale e penso che sarebbe sbagliato anche tentare e quindi non ho dubbi che riprenderà la solfa dei dualismi
Ma no no neppure dubbi che essi potranno essere governati
Tra persone che hanno il senso alto della propria funzione
E che sanno che la collaborazione tra di loro non è soltanto una propensione personale ma risponde agli interessi della sinistra e del Paese è stato così nel passato che sarà così nel futuro grazie
Non mi pare ci sia
Non si sente
C'è qualche difetto di correttezza
Ridere ma mi manca davvero
Non c'è
Tecnico del suo
Non è che ci sia bisogno di un podio per dire che vi sono ospiti e delegati che stanno in piedi e che sarebbe molto opportuno che potessero accomodarsi in il galleria questo è una comunicazione di servizio dopodiché non mi resta altro che invitare il compagno Walter Veltroni a prendere la parola
Care compagne cari compagni care amiche e cari amici vorrei prima di tutto ringraziare Massimo D'Alema per aver avanzato la proposta della mia candidatura alla guida dei Democratici di sinistra
E come ho detto in direzione voglio qui ripetere per le motivazioni con le quali lo ha fatto nelle quali c'è scritto qualcosa che mi rendo conto spesso da semplificazione che inevitabile nel racconto delle cose della politica spesso può non comprendere
E che però invece vorrei fosse chiaro a tutti noi per quanto possano essere reali
Le differenze di sensibilità e di modo di esprimersi di attenzioni c'è eccome Massimo ha detto nel gruppo dirigente di questo partito e vorrei dire che non saremmo qui nell'attuale condizione se non fosse stato così
C'è nel gruppo dirigente di questo partito una solidarietà e una lealtà di fondo
Che nessuno potrà cancellare
Come Massimo ha detto questa solidarietà e questa lealtà assessore si è forgiata in un tempo particolarmente difficile e straordinario
Quello nel quale è nato il PDS e in questi anni nei quali abbiamo cercato di difendere le ragioni e i valori di una sinistra moderna e abbiamo cercato di creare le condizioni poi realizzate perché essa potesse vincere questo vale per i compagni che hanno fatto parte di quel gruppo dirigente ma vale in generale per un partito che ha vissuto in quei momenti una esperienza politica ideale di particolare temperatura detenzione
Nella quale credo le ragioni di una solidarietà di una convergenze di una lealtà di fondo
Si siano chiarite come un dovere per ciascuno di noi
E dunque veramente intendo ringraziare delle motivazioni oltre che della proposta
Potete comprendere quanto sento oggi il peso tra responsabilità che mi deriva dalla fiducia del segretario del partito vedere tante compagnie dei tanti compagni di tutte le aree politiche e culturali di cui è composto il nostro partito
Che hanno deciso di sostenere con la loro forma con la loro firma questa proposta
Credo sia giusto perciò presentare a voi
A voi ai quali spetta il giudizio decisivo le linee di un percorso il cui obiettivo è la crescita della sinistra e dei riformisti italiani
In tutto il mondo e in particolare in Europa
E verso la sinistra e verso il riformismo che si guarda per affrontare in nuovi e talvolta inediti problemi che si sono manifestati alla fine del millennio
Ma è proprio guardando questi problemi queste grandi novità che ci accorgiamo di come siano radicalmente mutato lo scenario di riferimento della sinistra
Rispetto al quadro sociale economico e politico dal cui i movimenti e il pensiero socialista ebbero origine nella seconda metà del secolo passato
E da questo cambiamento di scenario che nascono la spinta e la riflessione per una ridefinizione della sinistra
Una spinta e una riflessione che non a caso attraversano le grandi famiglie del socialismo europeo e della sinistra internazionale
Penso soprattutto a tre grandi novità sulle quali vorrei all'inizio di questo intervento concentrare la mia attenzione
Primo la globalizzazione secondo il nuovo ruolo dell'Europa terzo incessante ondata di scoperte scientifiche ed innovazioni tecnologiche
Appena dieci anni fa il credo del libero mercato non regolato dominava il dibattito politico nei Paesi sviluppati e in quelli in fase di crescita accelerata
La filosofia più estrema della globalizzazione era incontrastata
La libera circolazione dei capitali la crescita impetuosa dei mercati finanziari il predominio se voglio
Mo'di una visione interamente finanziaria del processo economico mettevano fuori gioco altre visioni
Da qui nasceva tra l'altro la crisi delle tradizionali politiche socialdemocratiche che erano politiche ancorate alla dimensione degli Stati nazionali politiche che poco a poco perse l'efficacia con la crescita dell'economia globale e dell'interdipendenza mentre gli Stati nazionali perdevano sovranità si affermava allora l'idea che solo il mercato potesse regolare i rapporti tra gli individui e le nazioni le ideologie liberiste nelle versioni più estremi e le politiche conservatrici prendevano il sopravvento si facevano egemoniche sembrava arrivato il tempo dell'eutanasia della politica
La novità
La novità di oggi e che ora si manifesta una nuova domanda di governo della globalizzazione
Sono diventati chiari e dirompenti due effetti negativi che derivano non solo o non tanto dalla globalizzazione e dalla globalizzazione in sé
Ma dal suo sommarsi con il dominio quasi incontrastato che le politiche conservatrici hanno avuto per vent'anni gli ultimi vent'anni sullo scenario mondiale su quello europeo in particolare
Da un lato in tutti i Paesi assistiamo a una crescita delle diseguaglianze sociali all'estensione delle aree di povertà e di esclusione sociale spesso non in contrasto con la parallela estensione delle aree di benessere e di ricchezza
Dall'altro lato sono cresciuti con ogni evidenza i rischi di instabilità e penso sia l'instabilità sistemica dell'intero assetto delle relazioni economiche mondiali
Sia all'instabilità politica interna alle aree regionali e alla potenzialità di crisi politiche e militari
C'è una conseguenza importante di questi processi
Una pesante eredità del ventennio conservatore degli anni ottanta e novanta un'eredità che possiamo analizzare non solo pensando ai Paesi alle intere collettività nazionali ma anche pensando ai singoli individui alle condizioni di vita delle cittadine e dei cittadini di tutto il mondo
Di fronte a un ognuno ci sono maggiori opportunità rispetto al passato ma anche una crescente condizioni di incertezza e con l'aumento dell'incertezza si diffondono nuovi comportamenti difensivi e corporativi
Si estende l'area del disagio perché anche chi ha conquistato una buona posizione di lavoro vive con ansia il suo futuro e quello dei propri figli
Si riduce così il grado di coesione sociale si riduce la fiducia nel futuro si può ridurre persino la propensione delle imprese a investire e a creare nuova base produttiva
Ecco allora la novità di fine millennio
La novità segnalata dalla crisi di rigetto nei confronti delle ricette neoliberiste e neo conservatrice
La novità che ha riportato la sinistra al governo di un gran numero di paesi soprattutto in Europa
Nessuna fine della politica dunque
Al contrario emergono nuove e pressanti domande a cui solo la politica può dare risposte
E le nuove risposte devono avere come riferimento l'intero scenario globale
E non devono limitarsi all'ingegneria economica ma investire gli assetti istituzionali e i comportamenti sociali e politici e nella domanda politica che la sinistra deve raccogliere c'è anche una nuova componente morale in Europa ad esempio la creazione dell'euro innanzitutto un atto politico che offre maggiore stabilità ai Paesi del continente ma anche all'intero sistema monetario internazionale
Ed è un atto il cui valore storico si potrà compiere pienamente se non verrà limitato alla sola spera molto monetaria se diventerà il tassello di una più ampia integrazione sociale e politica
Non è un caso che in Asia le radici della crisi siano da individuare in un ritmo di sviluppo delle istituzioni politiche sociali e di mercato decisamente insufficiente
Al confronto con il ritmo di espansione del potenziale economico
In tutto il mondo insomma si chiede alla politica di essere all'altezza della globalizzazione
Di essere capace da un lato di ridurre i rischi d'instabilità
E dall'altro lato di rendere universali rafforzamento dei sistemi di libertà la difesa dei diritti umani la protezione dei deboli la regolazione democratica di conflitti sociali la diffusione di sistemi sostenibili di welfare
Come ha detto gli oneri a Jospin
Sia l'economia di mercato no alla società di mercato
In questo scenario si confermano e si rafforzano con grandissime evidenza le ragioni della sinistra le ispirazioni dei democratici le idee dei riformisti
Le ragioni e le idee di chi non si sente appagato del progresso tecnico della crescita economica della nostra fetta di mondo e che però le vuole cogliere come opportunità come risorsa per un futuro migliore
Infatti nessuno può ragionevolmente affronterà fermare che ogni fenomeno di marginalità nel mondo sia legato ai processi di globalizzazione al contrario sono molti casi di Paesi in via di sviluppo in cui l'aumento dei salari reali va di pari passo con la capacità di apertura agli scambi con l'estero
Così come è vero che la liberalizzazione dei movimenti di capitali ha determinato enormi afflussi di risparmio dai Paesi ricchi ai Paesi poveri favorendone la crescita
E così come è vero che i Paesi che non sono stato in grado di inserirsi nel sistema di integrazione globale sono quelli che hanno avuto una più bassa crescita del reddito
Ma tutto questo non può essere ragione di appagamento per le donne e gli uomini che si sentono di sinistra
Come possiamo dirci appagati come può la politica dirci soddisfatti
Se le statistiche ci raccontano di un miliardo e trecento milioni di essere umani costretti a vivere con meno di un dollaro al giorno
Come possiamo dirci appagati sì anche nella civile Europa ci sono trentasette milioni di poveri e cinque milioni di senza tetto
Come possiamo dirci appagati se mentre i nostri figli giocano in un parco corrono dietro a un pallone ci sono duecentocinquanta milioni di altri bambini costretti a lavorare duramente per tutto il giorno nel chiuso di una fabbrica e come possiamo ritenerci soddisfatti di un mondo in cui secondo l'Ufficio internazionale del lavoro delle Nazioni Unite circa un miliardo di lavoratori
E quindi un terzo dell'intera forza mondiale forza lavoro mondiale e disoccupato o sottoccupati
Come è possibile credere che questo per dirla con Candid sia il migliore dei mondi possibili
Sesto ci rimanda quotidianamente su scala mondiale immagini di sfruttamento del lavoro minorile di intolleranza religiosa e razzisti Ca'di ricorso alla violenza di sfiducia nella giustizia di crescita della povertà
Come è possibile non vedere la crescita della forbice fra potenzialità tecnologiche produttive e opportunità di accesso per tutti i cittadini ai benefici del progresso scientifico
Un divario ricordiamoci che la storia ha sempre suscitato la necessità di una prospettiva politico ideale democratica
Uno squilibrio ricordiamoci che fin dagli albori della rivoluzione industriale chiama in causa una capacità di governo nazionale collettivo e progressivo dei processi sociali
La seconda grande novità con cui dobbiamo confrontarci è la dimensione europea
è certamente vero che il processo di integrazione europea procede in modo asimmetrico
è vero che è giunto il tempo di riequilibrare gli obiettivi
Di non pensare soltanto alla stabilità monetaria che peraltro rappresenta un bene prezioso soprattutto per gli strati più deboli dalla popolazione ma anche dobbiamo pensare alla crescita e all'occupazione
Ma sarebbe sbagliato liquidare l'attuale stato del processo europeo come uno stadio che interessa solo alle banche e ai mercati la metafora dell'Europa come Europa dei banchieri è fuorviante ma è soprattutto sbagliata
L'Europa rappresenta un'area di riferimento sempre più importante non solo per l'economia e i commerci dei Paesi che ne fanno parte ma per una lunga serie di altri fatti politici e della vita collettiva penso al sistema delle relazioni internazionali penso al tema della sicurezza e a quello di sistemi giuridici e la vicenda delle richieste di estradizione per il dittatore Pino esce ne è un'importante conferma
Penso ai sistemi di istruzione e di formazione penso al sistema audiovisivo penso alle politiche sull'immigrazione alla dimensione di riequilibrio regionale e delle politiche per l'occupazione ma penso anche a un'altra cosa
Che l'Europa che siamo riusciti a disegnare
Realizza la pace che hanno sempre sognato
I grandi costruttori di pace di questo secolo
Un secolo è un continente che sono stati attraversati dalla tragedia di due guerre mondiali che sono stati laboratorio dei totalitarismi che sono stati un inferno dell'Olocausto questo è stato il Novecento in questa Europa
Quel ramo che dava i frutti di tanta violenza questa generazione la rescissione
Certo resta ancora da fare
La ferita dell'ex Jugoslavia brucia ancora quello che accade nel Kosovo non può essere accettato e i focolai dei conflitti regionali rimangono accesi ma quel ramo l'abbiamo precisa voglio credere per sempre
è uno Europa del tutto nuova che diventa esce in democrazia quella che varca la soglia del nuovo millennio
All'Italia
è stato utile pensare all'Europa come a un vincolo
è stato utile durante il difficile processo di avvicinamento a Maastricht
E infatti Zare gli obblighi che l'Europa impone e catalizzare intorno a questi un processo politico e decisionale che resta ancora nel nostro Paese debole e frammentato ricordiamolo sempre
è il riformismo italiano di Prodi e di Ciampi e della sinistra italiana che ha trasformato dei vincoli nella più grande opportunità positiva che si sia presentata all'Italia in questo dopoguerra
E tuttavia dobbiamo fare adesso un passo avanti
Vedere l'Europa non più come vincolo ma come opportunità
Come la nuova frontiera della nostra iniziativa individuale e collettiva come il terreno su cui il nostro Paese al pari degli altri partner potrà mentre cede sovranità acquistare nuove dimensioni nuovi elementi di forza nuovi strumenti e nuove obiettivi ormai irraggiungibili da un paese isolato
Oggi la sinistra e al governo che la maggior parte dei Paesi europei
è chiara la sfida che abbiamo di fronte
Costruire un nuovo riformismo
Fare oltrepassare alle sinistra d'Europa le frontiere nazionali delineare i contenuti e gli obiettivi di una sinistra europea
Insomma evitare il rischio che le vittorie elettorali dalla sinistra del nostro continente possano essere viste e vissute solo come una reazione al fallimento delle destre
E non anche come l'affermazione positiva di un diverso insieme di valori e di politiche
La sinistra europea è consapevole della sfida
Non è un caso che in Europa si ricomincia a discutere di crescita economica
Su questo terreno sono importanti i segnali che i nuovi governi in cui è presente la sinistra potranno dare
Importanti per i cittadini europei ma anche per il resto del mondo
Una maggiore crescita economica in Europa non solo darebbe benefici e disoccupati europei ma potrebbe risollevare il tono asfittico delle economia mondiale prostrata dalla crisi asiatica
Il riformismo insomma è chiamato a dare all'Europa nuovi obiettivi nuovi parametri da raggiungere
Mi riferisco soprattutto alla riduzione dalla sofferenza occupazionale del nostro continente
Dovremo mettere in campo strumenti nuovi dovremmo avere piena consapevolezza dei meccanismi di funzionamento dell'economia di mercato dovremo difendere e rilanciare il metodo della concertazione sociale
Dovremo pensare a politiche per l'occupazione che aderiscano in modo moderno e intelligente alle nuove configurazioni del lavoro delle professioni
Dei processi di organizzazione delle industrie e delle imprese dovremo fare i conti con la segmentazione del mercato del lavoro con dualismi che hanno caratteri strutturali non facilmente ricompone ibrido non dovremmo avere paura delle politiche per la gestione delle nuove flessibilità che sono necessarie sul mercato del lavoro
Anche se dovremo dire con chiarezza
E con la necessaria forza che la flessibilità non può essere intesa come libertà di licenziamento da parte delle imprese anzi richiede nuove forme più avanzate di regolazione e garanzia dei diritti
Diverse e più complesse sono le dimensioni della flessibilità necessarie per riportare in equilibrio il mercato del lavoro europeo
Penso alla flessibilità interna le imprese e alle amministrazioni pubbliche e a quella connesse ai percorsi di approfondimento e di formazione continua dei lavoratori
Penso alla flessibilità degli orari e dei tempi di lavoro nell'arco della vita lavorativa e alla flessibilità che vaste categorie di lavoratrici e lavoratori di chiedono per rendere compatibile la presenza sul mercato del lavoro con altri impegni di vita
Perché la vita di una donna e di un uomo deve avere la possibilità di andare oltre la pur fondamentale spera dell'obbligo
Perché il lavoro lo ha ricordato con delle bellissime parole il cardinale Martini
Va dimensionato secondo ritmi che fanno alzare la testa dalla terra per guardare il cielo la fanno girare intorno per dialogare tra le persone
Perché c'è un problema fondamentale di qualità dello sviluppo al quale dare risposte nuove i piani di azione nazionale per l'occupazione
Che tutti gli Stati europei hanno varato e che sono soggetti a un processo di coordinamento e di valutazione da parte dell'Unione europea in base alle decisioni di Amsterdam sono un'occasione da non perdere per i governi di sinistra e di centro sinistra
Un'occasione da non perdere ma nello stesso tempo un primo passo perché credo che sia possibile andare oltre è il tema della discussione la sinistra europea darsi un nuovo Obiettivo l'obiettivo di una moderna piena occupazione europea
Una moderna piena occupazione flessibile che tenga conto dei dualismi e delle nuove forme di lavoro
Una piena occupazione reinterpretata alla luce dei bisogni delle economie di fine millennio e delle nuove opportunità fornite dalle tecnologie
Una piena occupazione però che abbatta gli ostacoli di accesso al mercato del lavoro per i giovani le donne le categorie più deboli che permetta una distribuzione più equa delle opportunità di lavoro disponibili
Che diventi un asse portante delle nuove politiche per l'inclusione sociale
La terza grande novità che la sinistra di fronte a sé nello scenario di fine millennio e data dagli effetti delle nuove ondate di scoperte scientifiche e di innovazioni tecnologiche
Un'accelerazione di enorme portata
Che modifica gli equilibri della biosfera che investe il nostro pianeta e la vita dell'uomo che riguarda le condizioni e le prospettive della vita di ogni individuo
Tutto intorno a noi sta cambiando
Con i nuovi livelli di produttività e con una domanda mondiale depressa le macchine possono produrre disoccupazione e non lavoro
Siamo chiamati a fare nel corso della nostra vita più lavori e non a considerare realistica la possibilità della difesa del posto fisso per fare più lavori però dovremmo avere più sapere
Più capacità di apprendimento più accessibilità alle reti di informazione e di formazione per questo la formazione e lo snodo decisivo del mondo del due mila
La rivoluzione tecnologica delle comunicazioni ai normalmente aumentato la velocità di trasmissione e la quantità di informazioni disponibili
Da casa dall'ufficio si può entrare in rete con tutto il mondo una nuova biblioteca di Babele che rivoluzionerà la nostra vita trasformerà le città cambierà i meccanismi di accumulazione e diffusione del sapere
Ma che contiene come tutte le rivoluzioni della tecnica anche rischi e ambiguità
Nuove forme di alienazione potranno consolidarsi nuove solitudini nuove concentrazioni del potere di produzione e di trasmissione dei contenuti sulle reti e anche nuove forme di esclusione sociale
Le pari opportunità cominciano oggi dall'altra il Pd dall'alfabetizzazione anche da quella informatica
Dall'apprendimento non solo tecnico ma anche psicologico dei meccanismi dalla Rete dalla capacità di reperire le informazioni desiderare desiderate
E di filtrare l'enorme offerta di informazioni trasmesse di stare nella Rete con intelligenza e con capacità critica di usare la Rete come elemento di Nuova democrazia
Le nuove frontiere scientifiche nel campo medico e biologico poi pongono tutti noi di fronte a questioni inediti credo che la sinistra abbia un dovere prioritario
Quello di difendere un approccio razionale scientifico alla sperimentazione e alla valutazione dei risultati in Italia questo dovere è di particolare importanza lo abbiamo visto
Perché la destra italiana non è riuscita in questo campo e non riesce ad abbandonare atteggiamenti demagogici e strumentali
Su questioni che richiedono tensione etica e spessore culturale lo abbiamo visto nei mesi scorsi durante una dissennata campagna politica contro il ministro della Sanità su un caso di sperimentazione farmacologica
Di fronte alla sinistra stanno anche i cambiamenti indotti dagli effetti a lungo termine delle scoperte mediche e dalla diffusione di sistemi di prevenzione e di cura
Qui lo scenario si è modificato in conseguenza delle stesse conquiste della sinistra soprattutto in Europa
Il prolungamento delle aspettative di vita e miglioramento nella qualità della vita stessa reso possibile dalle moderne conquiste scientifiche debbono essere guardati come grandi successi
Ma al tempo stesso impongono una riflessione sui meccanismi di regolazione tra vita sociale
Basti pensare al grande tema della bioetica
In questo campo chi governa sarà che ho mai chiamato sempre più a fare scelte chiare e dirimenti a tracciare confini certi tra libertà e compiti della scienza da una parte e valori etici dall'altra
Poiché le strutture sociali non si modificano con la stessa velocità con cui si diffondono i benefici del progresso tecnologico possono emergere squilibri anche rilevanti
Viene messa in discussione la validità degli storici sistemi di welfare costruiti in Europa sulla spinta delle lotte del movimento operaio attraverso il finanziamento a carico del costo del lavoro e quindi degli occupati se la composizione della popolazione muta a favore delle generazioni anziane e a sfavore delle generazioni in età lavorativa occorre pensare ad aggiustamenti non solo transitoria
E tuttavia ritengo sia davvero una follia dimenticarsi che il dato di partenza di questi problemi l'allungamento della vita e il miglioramento della sua qualità è un fatto rivoluzionario è positivo per la storia dell'umanità
Dobbiamo io credo rifiutare l'idea che le generazioni più anziane delle nostre società siano i nemici delle generazioni più giovani
Dobbiamo liberarci dal vero ideologico che ci porta a considerare un problema l'allungamento della vita che invece una ricchezza una nuova grande opportunità per gli individui e per le società di cui fanno parte dobbiamo essere capaci di scrivere un nuovo patto fra le generazioni
Un patto in cui prevalgano la solidarietà intergenerazionale l'universalismo dei diritti di accesso alle prestazioni sociali la fine delle nicchie corporative il rafforzamento delle politiche contro l'esclusione sociale la crescita dell'occupazione
Ecco quindi l'altezza delle sfide che stanno di fronte alla Sinistra democratica nel nuovo scenario all'alba del terzo millennio sfide
Che disegna una nuova frontiera della sinistra europea
Un nuovo riformismo che si faccia carico delle domande degli anni novanta e riesca a tracciare elementi di unità culturale e politica nuove
Questo processo di unificazione
Di costruzione di un orizzonte comune e già in corso
Guardando la recente evoluzione della sinistra in Europa è facile notare una crescente comunanza di linguaggio di cultura politica di valori che si manifesta anche nell'esperienza di governo della sinistra e del centro sinistra
è alla creazione di questo linguaggio comune che stanno lavorando intellettuali della sinistra europea
Ed è nel solco di questa ricerca che vorrei inserire alcune considerazioni
La vecchia sinistra
Tendeva a rendere ipertrofico il ruolo dello Stato
La vecchia destra cercava di ridurre lo stato al minimo
Il nuovo riformismo non crede che l'espansione della spesa pubblica sia la panacea di ogni male
Ha compreso il beneficio di finanze pubbliche ordinate e di un debito pubblico che si ridimensiona rispetto alla ricchezza creata del Paese
Desidera una maggiore responsabilizzazione tra società civile e delle sue rappresentanze anche al di fuori dei tradizionali canali dei partiti
Promuove il principio di sussidiarietà rafforzando in senso federalista i governi locali persegue una maggiore trasparenza delle decisioni pubbliche la vecchia sinistra sosteneva la proprietà pubblica la vecchia destra quella privata
Il nuovo riformismo persegue una nuova economia mista
E sostiene l'intervento dello stato non tanto come proprietario diretto di attività economiche quanto come arbitro della concorrenza efficiente regolatore dell'ambiente di mercato
Uno Stato che riduca la sua presenza in settori che sono più congeniali al mercato
E al tempo stesso concentra i suoi sforzi sulla regolazione dei mercati sulle politiche antitrust e sul raggiungimento di livelli soddisfacenti di investimento e di cura per i beni e servizi pubblici collettivi
La vecchia sinistra guardava welfare solo come strumento di redistribuzione del reddito la vecchia in verità anche la nuova destra vuole smantellare il welfare
Il nuovo riformismo la nuova sinistra vede welfare come strumento di solidarietà e di uguaglianza di opportunità un welfare universale
Collegato ai diritti dice di cittadinanza e appunto per questo da disegnare in modo che sia flessibile e sostenibile
E accanto adesso un welfare specifico e non generico orientato alle effettive situazioni di bisogno un welfare finalizzato alla valorizzazione del capitale umano
Un welfare che al centro la la dell'attenzione la qualità della vita dei cittadini e dei lavoratori
La vecchia sinistra concepiva il sindacato come lo strumento politico e il conflitto sociale come un'arma la vecchia destra e anche la nuova crede che l'organizzazione degli interessi di lavoratori sia dannosa ed è ostile verso i sindacati
Il nuovo riformismo vedere i sindacati dei lavoratori un essenziale elemento di democrazia e di organizzazione sociale
Sa che per coniugare crescita ed equità e necessaria la concertazione
Ha compreso i benefici di una bassa inflazione ma gli è chiaro che per mantenere bassa l'inflazione senza colpire i ceti più deboli non è sufficiente la sola politica monetaria ci vogliono anche il consenso sociale e la politica dei redditi
L'esperienza di questi anni
Ci confermano la scelta strategica del Nuovo riformismo
La battaglia politica anche in Europa si riorganizza in questa battaglia è necessario trovare una piena collocazione del campo riformista per un vasto insieme di forze che non sono conservatrici e non appartengono alla tradizione socialista
Penso anche al patrimonio di una società civile sempre più capaci di organizzarsi
E di lavorare con concretezza ed efficacia su temi quali l'assistenza agli anziani o ai portatori di handicap l'accoglienza agli immigrati la tutela dei diritti dei consumatori e dei malati l'associazionismo culturale ricreativo
è un patrimonio una ricchezza che si presenta in mille forme dalle quali viene espresso il bisogno di una politica nuova medicina ai problemi dei cittadini
L'esperienza di sindaci è risultata vincente perché ha saputo rispondere a queste domande diffuse
Verso nuove iniziative luoghi di incontro che Contini non muoversi in questa direzione e che contribuiscano ad arricchire e a rinnovare il progetto fondamentale dell'Ulivo il nostro bipolarismo non potremo che avere una interlocuzione positiva
Anche verso il movimento delle cento città
Che certo non può non essere cosciente
Della necessità di evitare il rischio di divenire una sorta di nuovo frammento all'interno di un sistema politico già eccessivamente frammentato
E che dunque a oggi l'opportunità dispiegando tutte le sue potenzialità di interloquire con i processi di innovazione politica che sono in corso
Nel nostro tempo è prevalso
Nel nostro Paese ha prevalso l'idea che le moderne democrazie occidentali siano costituite esclusivamente dal Governo ed ai partiti presenti in Parlamento
Questa è un'idea che rischia di impoverire il dibattito e la vita politica del Paese e che mortifica entusiasmi ed energie di milioni di persone
In altri Paesi la società civile organizzata e presente e ha un peso concreto e visibile noi abbiamo la stessa esigenza
è un compito che ci attende sarà quello di creare occasioni di valorizzazione di rafforzamento di un mondo ricco di valori di dignità di rispetto e di solidarietà
Si tratta di una scelta che per la sinistra democratica un valore strategico non riducibile a un semplice tentativo di riproduzione di vecchi collateralismi
è una scelta che deriva dalla convinzione che la società civile non abbia bisogno di tutori
E che la politica non debba avere la pretesa di mettere le armature di qualche tipo per poi arruolarlo al proprio servizio no la società civile è un campo che può produrre frutti migliori solo se viene coltivato irrorato
Il valore dell'autogoverno della responsabile sposa abilitazione della società civile è un valore fondante della nuova sinistra socialista riformista
Un valore che si contrappone ad una visione al tempo stesso meccanicistica dei processi sociali e dirigistica dell'azione politica
Che nel passato la vecchia sinistra espresso sia nella tradizione socialdemocratica che in quella comunista
La nuova sinistra non si accontenta non può accontentarsi
Di una visione puramente monetario della crescita economica la crescita economica non è interamente riflessa lo ha detto D'Alema nel dibattito alla Camera nella misurazione quantitativa del prodotto delle nostre nazioni la crescita non è sufficiente se non porta con sé una riduzione delle diseguaglianze e un aumento delle opportunità di scelte di vita per tutti i cittadini
Che riformisti non possono accontentarsi tra crescita quantitativa del prodotto interno lordo
Era ben chiaro fin da anni lontani ai liberal americani fu detto allora
Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow Jones
Nei successi nazionali sulla base del prodotto interno lordo perché il prodotto nazionale lordo non tiene conto dello stato di salute delle nostre famiglie la qualità della loro educazione o della gioia dei loro giochi
è indifferente alla decenza delle nostre fabbriche e alla sicurezza delle nostre strade
Non comprende la band la bellezza della nostra polizia l'intelligenza delle nostre discussioni o l'onestà dei nostri dipendenti pubblici non tiene conto né della giustizia dei nostri tribunali né della giustezza dei rapporti tra noi
Se i valori dell'ambiente della cultura della giustizia della salute e della sicurezza non trovano misurazione quantitativa è compito della nuova sinistra ricomporre il rapporto andato in crisi dagli anni settanta in poi fra crescita e benessere diffuso
La risposta della sinistra democratica lo strumento con cui regolare lo sviluppo in funzione del benessere sta in una parola che è diventata negli ultimi anni è difficile da pronunciare che io invece vorrei pronunciare programmazione
Una programmazione concepita non certo come prefigurazione dall'alto di una società ideale ma come cornice per la decisione per la valutazione per la trasparenza delle politiche pubbliche
L'ironia della storia che come scriveva Marx capovolge ogni cosa fa sì che oggi per rintracciare modelli di programmazione lo sguardo dalla sinistra si debba posare non verso gli Urali ma oltre l'Atlantico
E infatti verso gli stati gli Stati Uniti come ricordato Giorgio Ruffolo nel seminario di Orvieto che possiamo volgere l'attenzione verso l'esperienza di pianificazione strategica avviata nel mille novecentonovantatré verso l'idea di un'amministrazione pubblica non più ordinata per competenze ma strutturata per obiettivi capaci di valutare le sue performances in grado di misurare i risultati raggiunti dalla sua azione
E di discutere in modo trasparente nelle sedi democratiche di decisione
La nuova sinistra deve avviare in tutta Europa politiche di lotta al disagio sociale nella consapevolezza che non c'è una soluzione magica che c'era costruire una miriade di azioni di contrasto di contenimento e di sostegno attivo
è la somma di tutte le micro opportunità che saremo in grado di generare a fare la nuova politica per l'occupazione così come la nuova politica sociale
In Italia ciascun patto territoriale ciascun contratto dare a ciascun Accordo di programma ciascun nuovo investimento nel Mezzogiorno porta con sé qualche decina talvolta qualche centinaio anche qualche migliaio di nuovi posti di lavoro
Ciascuno come ovvio preso perse presta una goccia nel mare della disoccupazione meridionale ma non è una goccia per chi grazie al contratto dare al patto territoriale al nuovo investimento può trovare lavoro
E soprattutto messi insieme calati in un quadro di fiducia e di stabilità
Accompagnati da una nuova qualità del governo locale inseriti in quella nuova programmazione che ministro Ciampi avviato diventano una politica che ha impatto anche sui grandi numeri
L'universalismo si misura sui diritti di cittadinanza
E sull'uguaglianza di opportunità per l'accesso alle prestazioni sociali non è certo messo in dubbio dall'esistenza di politiche specifiche contro l'esclusione sociale né dal finanziamento in base alla capacità contributiva dei singoli e delle famiglie
Non vogliamo che pesi non in una vita il talento e la creatività individuale ma sentiamo il dovere morale che a tutti i cittadini siano date pari opportunità indipendentemente dal reddito dalla provenienza geografica dal colore della pelle dal credo religioso
Infatti quando non esistono pari opportunità l'obiettivo della libertà di scelta non ha davvero senso
è la possibilità di accesso ai diritti che dà senso alla libertà solo elezioni di Amartya Sen è di Ralf Dahrendorf che la sinistra riformista ha fatto proprio
E allora si tratta di lanciare una nuova grande battaglia per il superamento dell'arretratezza storica del nostro Paese
E non penso solo agli indicatori economici di arretratezza penso anche agli indicatori sociali
Alla dispersione scolastica all'efficacia del sistema sanitario alla crescita delle aree di vecchia e nuova povertà alle condizioni di sicurezza di molte aree territoriali e di molti quartieri urbani
Penso al parametro calcolato dalle Nazioni Unite per misurare in modo sintetico lo sviluppo umano
Un parametro che accanto al reddito nazionale misura le performances dei sistemi di istruzione di sanità in base al quale l'Italia che figura tra i primi dieci Paesi al mondo secondo la graduatoria sul PIL
è classificata al ventunesimo posto ed è superata da molti Paesi che hanno sviluppo economico inferiore come ad esempio la Grecia
Ecco la nuova sfida che la sinistra democratica italiana deve fare propria una volta raggiunto l'obiettivo europeo completare la modernizzazione del Paese dare l'ultima spallata alle arretratezze italiana
In due anni e mezzo è innegabile il governo dell'Ulivo ha posto le basi per un processo di modernizzazione del Paese
Ha innestato una serie di circoli virtuosi i cui effetti si incominciano a vedere il risanamento finanziario la fine dell'assillo del deficit permettono oggi di discutere le nuove spie
Di riflettere a lungo termine nel nostro Paese quell'esperienza quell'esperienza
Promosse decisa dal voto del ventuno aprile è stata spezzata dal voto di Bertinotti ed è stata l'interruzione di quel processo una ferita difficile da rimarginare
Ma c'è un elemento a questo proposito su cui occorre fermare l'attenzione la fine del governo Prodi se pensiamo al modo in cui è stata provocata e all'evoluzione politica che ne è seguita ha portato alla luce elementi strutturali della crisi italiana
Per tanti aspetti possiamo dire che ci siamo trovati di fronte a qualcosa che può farci parlare di crisi di sistema
La soluzione che siamo riusciti a dare con il governo di centrosinistra guidato da Massimo D'Alema rappresenta un risultato positivo
Un risultato positivo per noi perché ha portato alla guida del Governo il segretario dei Democratici di sinistra e un risultato positivo perché nelle condizioni date
E nel quadro di un'alleanza che si è allargata al centro a sinistra L'Ulivo ha mantenuto un suo ruolo un ruolo che come dirò va difeso
Il fatto che le forze dell'Ulivo con il concorso di Rinnovamento italiano
Abbiano saputo conservare la loro unità nella gestione difficilissima della successione a Prodi indicando il nome di Massimo D'Alema e concordando il programma con gli alleati è un fatto da non sottovalutare
Si tratta di un dato importante che può aiutarci a definire la nostra prospettiva e quella dell'alleanza
Il nuovo governo un buon programma in continuità con il precedente e farà bene anche con il nostro leale e convinto sostegno è un Governo che ha un grande compito davanti a sé deve essere l'ultimo della fase ormai troppo lunga della transizione italiana
Al Paese deve essere infatti assicurata la stabilità di cui ha bisogno quella stabilità che è la condizione principale per avviare a compimento la modernizzazione del Paese che ha ricevuto un grande impulso con il governo Prodi
Ora si tratta di mettersi alla guida della trasformazione per liberare energie in ogni campo introdurre nuovi elementi di civiltà politica e un nuovo senso di appartenenza nazionale
L'Italia deve proiettarsi con più coraggio verso il giro di boa di fine millennio al Paese dobbiamo dare un messaggio di speranza la voglia di progettare il futuro è anche una spinta alla mobilitazione
Perché la nostra sia una democrazia più veloce ma anche più partecipata
C'è un aspetto in particolare su cui dobbiamo porre la nostra attenzione riguarda lo stato di salute dei partiti politici italiani
Ed anche il modo in cui dopo il terremoto di questi anni si può riaffermare quel ritorno alla politica quel primato della politica che è tipico di un sano equilibrio dei poteri in una società democratica in questi anni si sono inediti canali di collegamento fra i soggetti politici e la società
Il meccanismo della delega ai partiti ormai unidirezionale i partiti comunico comunicano ma spesso non hanno più gli strumenti per ricevere i messaggi
Io sono convinto che solo chi pensa a una società che possa fare a meno dei partiti posso gioire di questa situazione
Chi invece crede che i partiti debbano svolgere un ruolo di primo piano nella promozione e nella raccolta delle spinte che vengono dalla società non può non guardare a questi processi con preoccupazione
Questo avvio incerto dalla Seconda Repubblica questa lenta ripresa dalla politica vanno di pari passo con la rinascita dei partiti
Ma i partiti che abbiamo di fronte rischiano di diventare solo macchine politiche di avvicinamento di settori della società al governo del paese il luogo per chiedere qualcosa per manifestare radicali contrapposizioni
Infatti cresce la motivazione contro mente tende ad affievolirsi la ragione positiva per cui si sta in un partito Pepe
Ecco perché i partiti non crescono
Perché la loro vita interna si inaridisce perché tante energie soprattutto quelle dei giovani si sentono tagliate fuori
Il rischio è che la famelica partitocrazia che abbiamo visto all'opera soprattutto degli antipapi negli anni del pentapartito se ne sostituisca una minore non ricattata dalla questione morale ma di basso profilo
Il rischio che corriamo è che si crei una sorta di nuova barriera fra le grande massa dei cittadini-elettori e la minoranza che fa politica che la politica credo
Tocqueville e scriveva che la politica ci sono due parti che non bisogna mai confondere
Una fissa e l'altra mobile la prima è quella delle grandi teorie delle leggi generali di bisogni permanenti dell'umanità la seconda quella pratica militante
Dell'esercizio del Governo e della lotta contro le difficoltà di tutti i giorni
Ecco stanno e fare in modo che queste due parti non si separino mai
Perché senza le visioni della prima senza gli ideali rischieremmo di procedere a tentoni perché senza la duttilità della seconda senza la capacità di concretezza non faremo molta strada
Solo recuperando in pieno questa capacità recuperando ambizioni orizzonti la politica dovrà ridare come è giusto che sia e come è suo dovere ai cittadini le ragioni di un impegno solo così potremo offrire a Chioggia diciott'anni
L'idea che fare politica vuol dire prima di tutto impegnarsi per la costruzione di ideali e di valori forti da realizzare
Il nostro partito può e deve svolgere in questo senso un grande ruolo
Sapendo che all'ordine del giorno dobbiamo porre più in generale la riforma dei partiti vero punto di svolta dalla modernizzazione italiana
Sapendo anche che la riforma dei partiti è ostacolata dal modo in cui si organizzato il sistema politico e da gravami che vengono da un'architettura istituzionale che necessita a sua volta di una grande riforma
E il fatto che la Bicamerale non abbia potuto condurre a termine le riforme che aveva messo a punto lascia sul tappeto la questione istituzionale e costituzionale italiana il problema di un riassetto globale delle nostre istituzioni
Il punto di partenza è questo
Oggi noi viviamo in una sorta di compromesso in cui maggioritario proporzionale convivono e la loro difficile coabitazione resta rende il nostro sistema politico sempre più esposto a crisi e a instabilità
Sempre meno capaci di rispondere alla domanda di governo che viene dal Paese e che la congiuntura storica richiede questa precaria coabitazione poi aggravata al di là del modello elettorale da un intreccio ancora più inquietante che vede una prevalenza del maggioritario nelle regole quindi proporzionale nei comportamenti
L'effetto è sotto gli occhi di tutti un'ulteriore frazionamento della rappresentanza politica e il diffondersi di atteggiamenti che rimandano a schemi politici precedente all'introduzione del maggioritario
In un Paese che pur nelle sue diversità partecipa a pieno titolo alla vicenda economica culturale e sociale del continente questa sopravvivenza di un sistema misto costituisce un perdurante dato non europeo
Un aspetto che l'arretratezza italiana che d'altro canto si era presentato anche nel corso dell'ultima fase e allora non ci possono essere dubbi
Non si scioglierà definitivamente il nodo della transizione se non si darà una risposta al tema della stabilità politica un passo importante nella giusta direzione quello che il Paese ha compiuto sotto l'impulso che la spinta referendaria che non solo aveva introdotto straordinarie novità nel campo del rappresentante apolitica ma soprattutto aveva portato ad una prima ridefinizione del ruolo dei partiti
Ora sarebbe sbagliato rimanere fermi
Perché continuare a stare a mezza strada è come prendere una medicina metta si riduce il suo affetto e alla lunga si stressa l'organismo io credo che la direzione da prendere sia chiara
Quella indicata anche la fatto che quasi dappertutto nei paesi moderni la stabilità è assicurata dal sistema maggioritario e su questa strada come ha detto D'Alema prima che dobbiamo continuare a camminare
Serve innanzitutto chiarezza
Penso che la discussione possa diventare più proficua se si confronteranno apertamente la scelta proporzionale e quella maggioritaria
Da evitare a ogni costo infatti è il rischio di consegnare il Paese a un ulteriore periodo di incertezza esposto al ricatto di sistemi confusi l'Italia ha bisogno di un vero sistema bipolare
Ed è solo il sistema elettorale maggioritario che può rendere compiuta facendo in una risorsa la scelta del bipolarismo
Sappiamo che non solo fra gli studiosi ma soprattutto nella concreta vicenda politica il meccanismo bipolare deve affacciarsi diverse varianti
Il bipolarismo che abbiamo immaginato noi che si è costruito in questi anni ha visto confrontarsi un polo di centrodestra e l'Ulivo punto di raccordo fra le forze del centrosinistra
Ora in campo un'altra ipotesi che vive come ha ricordato D'Alema nella stessa esperienza di governo appena iniziato
La nuova alleanza infatti sarebbe per alcuni una sorta di patto termine con una scadenza non temporale ma fissata politicamente
L'UDR ha legittimamente l'ambizione di rappresentare il primo nucleo di un raggruppamento di forze di centro che conclusa l'esperienza di governo si proporranno come alternativa alla sinistra
Nessuno oggi può ipotizzare quale sarà l'esito finale della ristrutturazione del sistema politico anche si tirò in seguito qual è lo la prospettiva lungo la quale lungo la quale credo dobbiamo incamminarci
Quello che appare certo che tutte le ipotesi oggi in campo rimandano comunque ad una limpida scelta maggioritaria
Per il Parlamento potrà fare soprattutto se l'opposizione di centrodestra sceglierà la via del dialogo
Varando quel sistema elettorale maggioritario a doppio turno di collegio che è oggetto di numerosi iniziativa parlamentare e per il cui raggiungimento sono impegnate diverse forze
Politiche e della società se invece il Parlamento non riuscirà a legiferare in tal senso sarà ancora una volta la strada referendaria ad indicare la direzione di marcia
Perché una cosa deve essere chiara
Il nostro obiettivo non è una legge qualsiasi per evitare il referendum ma è quello di un sistema elettorale più bipolare e maggioritario è quello di un Paese stabile e con regole certe
Che permettano il corretto funzionamento delle istituzioni è un loro trasparente rapporto con i cittadini
Troppo spesso in tante regioni d'Italia succede che su questo abbiano la meglio vecchi vizi c'è da pensare ed è una proposta che avanzo a soluzioni come quella di un disegno di legge
Che faciliti l'autoscioglimento dei consigli regionali oggi così complessa a una legge che garantisca che quando il governo di una regione entra in una crisi irreversibile si possa tornare dagli elettori
E quanto proporremo nei prossimi giorni alle altre forze politiche
Il governo di Romano Prodi è stato il governo dell'Ulivo
E dalla maggioranza del ventuno aprile che si doveva partire per assicurare la governabilità del Paese
Lo abbiamo fatto fino in fondo con coerenza
Ma qualunque su soluzione avesse rimesso in gioco il Po o avesse portato all'abdicazione della politica ad esempio la prospettiva di un governo tecnico-istituzionale avrebbe creato certo una situazione di maggiore difficoltà
Non solo perché in pratica avrebbe cancellato in quel caso si davvero cancellato il risultato elettorale ma perché avrebbe segnato una grave sconfitta del progetto dell'Ulivo ed un pericoloso arretramento della politica
Siamo così partiti tutti assieme dalla necessità di tenere fermo il patrimonio dell'Ulivo per cercare di ricostruire attorno ad esso un quadro politico che consentisse l'approvazione e la finanziaria il completamento dell'ingresso in Europa
Dell'Italia in Europa e l'avvio di un processo riformatore in grado di chiudere la transizione e di avviare il Paese verso un più limpido limpido meccanismo di alternanza
Il nuovo governo è già all'opera i primi segni sono segni incoraggianti
Era realisticamente un governo diverso da quello precedente
è un governo diverso perché pur partendo dal nucleo dell'Ulivo non è il governo del ventuno aprile è un governo di coalizione nel senso vero del termine
Le forze che concorrono a formarlo e si sono impegnato a sostenerlo hanno infatti progetti differenti la componente moderata che ha contribuito a formarsi della nuova maggioranza
Non solo come ho ricordato pensa di partecipare a un'esperienza che prepara il tempo dell'alternanza ma legittimamente vuole anche caratterizzarsi nei diversi campi per una più marcata identità moderna se il governo dell'Ulivo indicava il tentativo che ha fatto molta strada di avvicinare culture politiche differenti ora la sfida nuova è il confronto con con un tempo nel quale si sottolineano diversità e persino lontananza
Io credo che nella prospettiva della costruzione di un centro alternativo alla sinistra vi sia un punto debole che è costituito mi pare dalla presenza in Italia diversamente da altri Paesi europei di una destra radicale forte
Questa destra è un dato reale della storia politica italiana
E si esprime atteggiamenti politici conservatorismi e particolarismi sociali che hanno attraversato la storia del Paese
Per molti anni questo stato d'animo ha prodotto un largo consenso alla DC
Ma ha potuto farlo in ragione di due condizioni
La durezza del conflitto ideologico e politico della guerra fredda Elli spendibilità politica del partito il Movimento sociale che a quelle pulsioni avrebbe dovuto dar voce
In qualche misura si può dire che c'è stato un ottantanove anche per il centro politico italiano una parte sentita si liberata è andata a destra
Un'altra parte anch'essa con una libertà liberi trovata ha deciso di incontrare chi condivideva molti dei suoi valori di solidarietà giustizia sociale democrazia di qui è nato il Partito Popolare
Che ha compiuto con coraggio scelte difficili e che per questo sarebbe difficile immaginare alternativo al riformismo italiano
è giusto riflettere sulla destra italiana
E in particolare su quel popolo di centrodestra di centrodestra che talvolta una gestione estremistica rischia di portare ad una sorta di isolamento rancoroso di cui noi avvertiamo il pericolo non dobbiamo sottovalutare quello che state avvenendo in quello schieramento
Persino indipendentemente dalle scelte dei leader del Polo
E anche dei limiti della loro politica che sono grandi perché la rottura provocata all'interno
Dei gruppi parlamentari del Polo dall'UDR non si può ridurre assolo trasformismo essa è qualcosa di più e di diverso e di qualitativamente diverso
è il segno di una inadeguatezza di quello schieramento politico che si è mostrata nel corso di questi mesi
A rispondere alle domande che vengono dei moderati italiani e la rottura dell'UDR nasce dunque dal consumarsi di questa contraddizione che il Polo a in qualche misura messi in campo scegliendo una politica da destra radicale
In quei larghi settori di società che stanno vivendo con l'ostilità eccolo procure con preoccupazione la nuova fase politica si agitano diverse correnti e idee
E però in tempi però in atto da tempo un processo di unificazione culturale e politica
Il berlusconismo e forse un fenomeno a termine ma ha messo radici nella società ha dato un comune senso di appartenenza alla destra
Nelle ultime manifestazioni sono venuto meno gli aspetti più folkloristici e si è vista scendere in piazza gente vera
Non sono certo medio ma giovani lavoratori gente del sud e del nord che si ritrova assieme perché contro la sinistra
Dove si dirigerà
Dove li porteranno i loro leader una destra moderna potrebbe legittimamente far leva su questo popolo per avanzare la propria candidatura alla guida del Paese
Una leadership populista
Può invece dirigere questa forza d'urto contro la democrazia in un modo non tradizionale creando nuove artificiose contrapposizioni sollecitando una sorta di autostima isole di massa dal processo di trasformazione e modernizzazione del Paese
Noi abbiamo seguito con attenzione l'evoluzione di Alleanza Nazionale
Io l'ho considerata in tempi non sospetti un fatto importante per la democrazia italiana un fatto che poteva preludere ad un processo di definitiva europeizzazione della destra nel nostro Paese
Tuttavia questa riforma
Sembra ancora da compiere la sua interezza il nostro Spicer che si compia nella sua interezza forse perché non si è avuto il coraggio di pagare fino in fondo come ad altri è capitato un prezzo reale in termini di consenso elettorale i di forza organizzata il nostro auspicio oggi esattamente lo stesso che la destra italiana divenga per toni e programmi una destra di tipo europeo
Ci vuole rispetto nei confronti delle donne e degli uomini della destra italiana e noi dovremmo
Al tempo stesso deve tornare la disponibilità nostra a far convivere le ragioni del dialogo sulle regole del gioco
Con una solare nitida lotta politica ideale
Ho detto prima che abbiamo il compito di contribuire al successo del governo guidato da Massimo D'Alema
Ed anche all'obiettivo di stabilizzare questo equilibrio quello del centro sinistra
Un compito che riusciremo ad assolvere tanto più e tanto meglio se riusciremo a coltivare le nostre idee politiche la nostra strategia la nostra linea
E a quanti ci dicono che la nostra strategia è la nostra linea devono partire dal dato che l'Ulivo è ormai a pezzo a pezzi io rispondo che non è così e che se così fosse non dovremmo avere alcuna ragione per esserne contenti
L'Ulivo non è stato una macchina politica messa in campo per raccogliere voti
Per quanto non si debba dimenticare che grazie all'Ulivo che abbiamo raccolto sia il ventuno aprile novantasei sia delle consultazioni successive più voti della somma dei consensi dei partiti
Perché l'idea dell'Ulivo ha fornito un valore aggiunto politico senza al quale il ventuno aprile del novantasei avrebbe vinto e governato Berlusconi
L'Ulivo ha rappresentato prima di tutto una grande idea politica un vero progetto
L'Ulivo è stata la risposta alla crisi dei partiti anche di quelli della sinistra dopo l'ottantanove
L'Ulivo senza nulla togliere ai partiti e d'altra parte dalla nostra elaborazione che nasce e valorizzandone anzi l'identità ha raccolto quella spinta venuta dal crollo del muro di Berlino a mettere in discussione in comunicazione culture politiche diverse
Fino ad allora incapaci di andare oltre il dialogo forzato degli anni della guerra fredda e della contrapposizione Est Ovest
In questi anni l'Ulivo è stato tre corsi un'alleanza elettorale che si è misurata più volte a livello politico amministrativa e più volte è risultata vincente è stato un programma e una cultura è stato anche un'esperienza di governo che a detta di tutti ha risanato il Paese fatto riconquistare Alitalia credibilità internazionale e avviato radicale riforme un'esperienza che prosegue
Quali di queste tre cose sarebbe stata sepolta dal voto di Bertinotti la desistenza quella sì
è un'esperienza che quel voto ha rimosso ma l'Ulivo idea politica che noi vogliamo rafforzare è una risorsa viva e per noi insostituibile che cos'è l'Ulivo a cui pensiamo l'Ulivo deve essere il luogo della convergenza politico culturale di tutti i riformisti
Il luogo in cui arrivo adoperarsi perché cadono gli steccati tra le forze che guardano alla riforma della società ma che non sono riuscite ancora a trovare un modo per progettare insieme e realizzare insieme l'intero progetto
Non una costruzione a tavolino quindi ma la possibilità concreta e reale che si affermi una cultura di riferimento comune al centro sinistra
Una cultura che abbiamo già visto all'opera ad esempio quando il solidarismo cattolico ha trovato un punto d'incontro con l'ansia di riforma sociale di riformismo laico
E di sinistra con la progettualità del mondo dell'ambientalismo rappresentata all'interno della coalizione dalla Federazione dei Verdi
L'Ulivo deve essere il modo migliore e più efficace insieme ovviamente la riforma del sistema elettorale per prendere sul serio e rafforzare il bipolarismo e l'alternanza
Per rafforzare il nucleo riformistico della l'attuale sistema bipolare italiano imperniato sul confronto tra centrosinistra il centrodestra l'Ulivo non è e non sarà un partito
Ma va rafforzato nella sua cultura nella sua struttura organizzativa va aperto ad altre esperienze che mostrano di saper rispondere alla domanda di nuova politica che emerge dalla società civile
E bar rinsaldato lavorando costantemente per mantenere vivo lo spirito della coalizione e per incrementare la nostra capacità di contaminazione reciproca
Di qui in questo impegno che c'è intende il grande ruolo che può per tutti noi svolge il leader dell'Ulivo Romano Prodi
Da qualche parte sembra talvolta affacciarsi il timore che il progetto dell'Ulivo e quello di un più grande partito dalla sinistra possano finire per rappresentare una contraddizione credo proprio che non sia così
Credo anzi che essi siano l'uno condizione per l'altro
L'Ulivo infatti ha bisogno che tutte le sue componenti siano vitali e attive ricche di idee e di coraggio riformista
E al tempo stesso le sfide dei singoli partiti rischiano di essere perdenti sia da un punto di vista elettorale che programmatico senza una coalizione che si rafforza che porta un suo valore aggiunto
Per questo diciamo che il nostro traguardo deve essere quello di una grande sinistra in un grande Ulivo per questo per ciò che ci riguarda sappiamo che i Democratici di sinistra tocca un grande compito noi siamo la sinistra che con l'Ulivo ha portato l'Italia in Europa avviando il più importante processo di modernizzazione del Paese abbia conosciuto da decenni noi siamo la sinistra che ha dato serenità questo Paese noi siamo la sinistra che ha avviato il più profondo e radicale processo di rinnovamento della politica e delle culture politiche
Particolarmente intensa come dissi già a Firenze è stata l'innovazione programmatica che si è prodotta in questi quattro anni con la segreteria di D'Alema un'innovazione che rappresenta un valore di cui si è giovato alla sinistra italiana
Questa sinistra sta in Europa a pieno titolo
Con grande orgoglio e con il riconoscimento di tutti questa sinistra si sente si sente parte della grande famiglia del socialismo europeo
Tuttavia dobbiamo ricordare l'esistenza di due anomalie la prima è quella che deriva dall'essere stati parte minori Partito Comunista di quella tradizione abbiamo estratto il meglio nel momento in cui abbiamo deciso di dare vita al PDS
Ora con la Presidenza del Consiglio di Massimo D'Alema acquista il valore storico di quella scelta si chiude definitivamente una fase in cui qualcuno ancora voleva far pesare sul nuovo soggetto politico il segno del passato quel tempo è finito
La seconda anomalia è costituita dal fatto che al confronto con le altre forze che la sinistra europea noi siamo con il nostro venti per cento circa di consenso elettorale una formazione troppo piccola
La sinistra italiana tutta era nel novantasei al trenta per cento
Uno dei dati più bassi nella storia della sinistra
Nel quarantasei era circa il quaranta per cento due anni dopo il trentotto per cento mentre nel settantasei tutta la sinistra raggiunse addirittura il quarantaquattro per cento l'impegno che dobbiamo prendere allora è quello di far crescere questo partito
Di renderlo forte come gli altri partiti della sinistra europea
Perché tocca a noi la responsabilità principale di portare il Paese nel nuovo millennio nel segno di una compiuta modernizzazione
Ecco perché noi perché siamo parte di un processo politico mondiale
E a questo appuntamento ci siamo arrivati con la nostra storia ma anche interrompendo nel corso ci siamo arrivati dando vita ad un'ipotesi politica una grande sinistra in un grande Ulivo che rappresenta il motore del cambiamento
E per questo che il nostro dovere oggi cresce
Ma un partito di sinistra non cresce solo cercando consensi aggiuntivi
Attaccando qualcosa al suo ceppo originario un partito come il nostro cresce solo se si apre culturalmente e politicamente
E voglio indicare le tre aree politiche fondamentale per la nostra crescita
La prima è quella del cattolicesimo democratico
La DC nel corso de la sua storia aveva saputo realizzare conservare a lungo intorno a sé l'unità dei cattolici non solo in virtù dell'anticomunismo ma anche per la sua capacità di essere strumento di inclusione nazionale democratica di grandi masse cattoliche
Ma resta il fatto che l'unità politica del mondo cattolico avuto come principale movente la necessità di fermare il comunismo
E che i fatti dell'ottantanove con il crollo del muro di Berlino e l'esaurirsi la minaccia da est mi hanno fatto venire meno la ragione aprendo per l'Italia uno scenario inedito
In una democrazia compiuta quale l'Italia si sta avviando a diventare la chiese la presenza cattolica nel suo insieme non dovranno più assumere caratteri di parte dal punto di vista degli schieramenti partitici
Il loro compito nel civile nel politico non cessa anzi si accentua ma su un piano diverso
Fornire un apporto essenziale ancorché non esclusivo al consolidamento dove ha occorra la ricostruzione delle riserve etiche della democrazia
Questa funzione oggi non è solo legittimamente rivendicata dalla Chiesa ma largamente Alessia riconosciuta dalla Società italiana nel suo insieme e dallo stesso mondo della politica nelle sue diverse articolazioni
Nella prova la rispettosa attenzione con la quale sono ascoltate meditate
Le autorevoli considerazioni del Papa sull'Italia o le molteplici prese di posizione dell'episcopato nel suo insieme o dei singoli vescovi
Ne è prova soprattutto la grande stima che circonda il lavoro quotidiano spesso silenzioso delle comunità cristiane cattoliche non nei campi dell'assistenza come dell'educazione dell'animazione sociale come dell'accoglienza
Ma la fine dell'unità politica ha innanzitutto liberato il voto la militanza politica dei credenti da vincoli di appartenenza lungo alimentati gli elettori cattolici sono oggi pienamente liberi
Nella loro responsabilità di cittadini di orientare il loro consenso verso partiti e schieramenti diverso
Non a caso la fine della DC ha determinato il fiorire di un ampio pluralismo non solo dei comportamenti elettorali dei credenti ma anche delle proposte politiche di ispirazione cristiana
A questi processi da tempo noi guardiamo con attenzione
In primo luogo noi abbiamo stretto rapporti di alleanza organica e strategica per il governo del Paese con le forze politiche del centro popolare democratico nate dall'aria articolazione dell'area ex democristiana nel nuovo bipolarismo italiano
Non sappiamo le spetta del resto solo nuovi stabilire quale sarà l'evoluzione di questa organica collaborazione tra la sinistra democratica e le diverse formazioni dal Centro popolare
Crediamo però di sapere due cose primo che questa collaborazione nell'interesse del Paese destinata a durare per un tempo non breve
Secondo che la collaborazione tra la sinistra democratica il Centro popolare non esaurisce la nostra attenzione nei riguardi dell'area cattolica della stessa ispirazione cristiana della politica
In questi anni la sinistra democratica visto evolvere la sua stessa cultura politica anche grazie a quella che fu definita la contaminazione tra diverse tradizioni e diversi aspirazione
Lo abbiamo fatto lo stiamo facendo
Nella consapevolezza che dar vita in Italia ad una formazione politica di sinistra democratica sul modello europeo significhi dare non solo cittadinanza piena ma ruolo costituente a tutte le culture che compongono il variegato mondo della sinistra
Più precisamente di nuovo sul modello di quanto vanno facendo i grandi partiti della sinistra europea siamo consapevoli che solo l'incontro della tradizione socialista con quella liberaldemocratica e con l'ispirazione cristiana
Può dar vita ad una sinistra in grado di far fronte alle grandi sfide del nostro tempo
La sinistra nuova che siamo impegnati a costruire quindi una sinistra che ha dentro di sé anche l'apporto costitutivo del cristianesimo sociale e democratico
Un apporto che si va articolando lungo due grandi direzioni
C'è innanzitutto un sempre più intenso dialogo con il ricco universo tre esperienze d'impegno sociale e civile germogliati in particolare anche se non esclusivamente nel secondo terreno dell'area cattolica
Penso all'attività di tante cooperative associazioni gruppi tutte testimonianze di una nuova cittadinanza quella che oggi si definisce Cittadinanzattiva
Per moltissimi italiani per milioni di italiani e oggi è questo il modo in cui si vive per gli altri
Ci si spende e si fanno esperienze reali di solidarietà e di comunità
L'autonomia di questo vasto mondo fatto di associazionismo volontariato imprese sociali di varia natura ha avuto ed ha un valore indiscutibile ed una sua profonda ragion d'essere che intendiamo rispettare rigorosamente una sinistra che rinunciasse a dialogare con questi mondi sarebbe con una sinistra che rinunciasse a dialogare con il mondo sindacale una sinistra suicida
E c'è di più un rapporto di dialogo con il mondo del volontariato sociale e civile e tanto più essenziale se vogliamo rendere viva la connotazione etica della nostra identità di donne e uomini della sinistra
Un dialogo più ravvicinato con Universo le barre intagliato sociale e civile ci può aiutare a evitare il rischio dell'omologazione della quiete amento del tacita mento delle nostre coscienze dinanzi alle intollerabili diseguaglianze che ancora affliggono la nostra società
Ma l'apporto costitutivo del cattolicesimo democratico la sinistra nuova che siamo impegnati a costruire e anche un apporto di cultura politica non riducibile ad una rappresentanza distanze esco sociali che Specchia da altre culture mediare politicamente
La cultura politica dell'Ulivo è anche il frutto dell'incontro tra contaminazioni di diverse culture la lezione diventa di la Pira di Dossetti di don Milani fanno parte oggi nel nostro bagaglio di cultura politica non meno di quel di Gramsci Gobetti di Rosselli ed Enrico Berlinguer
E questo in qualche misura deve valere anche per i Democratici di sinistra
Guardiamo in particolare a quei settori del cattolicesimo democratico che in questi anni hanno offerto un contributo di rilevanza primaria nell'innovazione politica istituzionale lo hanno fatto prima con i referendum elettorali del novantuno e del novantatré vinti grazie al massiccio apporto del voto cattolico poi guidando animando l'originale esperienza dirlo dell'Ulivo
Ci auguriamo che per molti di essi la nuova sfida possa essere ora quella di contribuire ad inventare a costruire la nuova componente italiana del riformismo europeo
La secondaria alla quale dobbiamo guardare quella laico democratico
Nella fisionomia della nuova formazione politica cui stiamo dando vita l'incontro con il pensiero liberale con la cultura liberaldemocratica non è un semplice elemento aggiuntivo un connotato che si aggiunge agli altri ma invece un fattore costitutivo e lo fu fin dal tempo
Della costituente che portò agli stati generali di Firenze è un fattore cruciale perché esso abbia una reale capacità di rispondere efficacemente alle sfide ai nostri tempi
Ci spinge infatti in questa direzione non già una tendenza in murare analoghe esperienze che vanno maturando in Europa laburismo inglese nel socialismo dei paesi scandinavi nella socialdemocrazia tedesca che su questo ha impostato e vinto la campagna elettorale
Ma la natura stessa dei problemi che ci troviamo a dover affrontare il meglio del secolo ventesimo ha prodotto sul terreno delle istituzioni politiche sociali e nato appunto dall'incontro tra il pensiero liberaldemocratico le forze politiche espresse dal movimento operaio il meglio
A cominciare da dalla creazione del Welfare State che certo oggi va riformato però rimane irrinunciabile
Certo qui in Italia
La tradizione del liberalismo si scrive complessivamente sotto un segno di moderatismo che il corrispettivo di quella che è stata per lungo tempo è tuttora rimane per molti versi la condizione di debolezza sociale e culturale della borghesia del nostro Paese
Ma non possiamo dimenticare che nel panorama della cultura liberaldemocratica non sono mancati oltre che singole figure neppure movimenti e partiti politici penso nell'un caso e nell'altro all'azionismo fino a Ugo la Malfa
Che sono proposti come interlocutori e talvolta alleati della sinistra
Questo il punto
La socialdemocrazia ha saputo vincere la sua battaglia in questo secolo che non per niente è stato definito il secolo socialdemocratico in quanto ha saputo coniugare la sua Spiral ispirazione socialista e una pratica della democrazia senza riserve limitazioni potrà vincere anche nel secolo prossimo che in realtà è già cominciato se saprà coniugare i suoi antichi ideali con i valori altrettanto antichi del liberalismo e questa è la frontiera sulla quale scorre il confine tra chi è disposto a barattare la democrazia con lo sviluppo economico e chi si rende conto che senza democrazia prima o poi anche lo sviluppo si rivela una falsa promessa e perché solo così combinando in una nuova sintesi le grandi corrente veneziano moderno la sinistra potrà continuare ad essere quello che è stata fin dalle sue origini il Partito della Libertà
La terza are alla quale credo noi dobbiamo guardare ci deve spingere ad aprire una riflessione
E a porci l'obiettivo di raccogliere dentro di noi una certa radicalità diffusa in aree vecchie e nuove dalla sinistra una radicalità che parla di diritti e di nuovi bisogni
A quest'area dobbiamo guardare con umiltà e con attenzione
Non c'è solo il disagio sociale
Che richiede l'intervento il compito di rappresentanza di una grande e moderna forza della sinistra
C'è anche un'area di disagio politico che attratta ora dalla tentazione del rifiuto della politica ora dalla rivolta contro la politica stessa la disattenzione verso questi ambienti
Verso questi ambienti della sinistra verso questi cittadini
è spesso all'origine del nuovo astensionismo di sinistra
In cui si combinano aspirazioni idealità fortissime che si sentono escluso sciolto escludono non trovando canali di comunicazione
A queste idee a questi sentimenti a questi valori lo dobbiamo dare cittadinanza risposta perché si tramutino irrazionalità politica
Ovvio che il confronto serrato che dobbiamo aprire a sinistra non potrà che vederci impegnati in una polemica delle idee con chi interpreta la politica come pura testimonianza come arte del sottrarsi alla responsabilità del governare
Questo confronto però non significa guerra o contrapposizione
Dobbiamo ritrovare ragioni di dialogo con tutto quello che alla sinistra Democratici di sinistra si muove si organizza
E dobbiamo guardare con attenzione al percorso politico che si è aperto per i comunisti italiani che insieme a noi hanno scelto di continuare a combattere per non restituire al Paese alla destra
Fra il pragmatismo e l'antagonismo inconcludente c'è lo spazio per una forza tra sinistra democratica ricca di valori e di culture capaci di aprire spazi capaci di organizzare nuovi protagonisti
Questo partito nel momento in cui definisce la sua identità
Di moderna forza della sinistra riformista può e deve aprirsi alle culture diverse dalla sinistra italiana può e deve rinunciare ad ogni tentazione di integralismo deve evitare in particolari rischi di passate esperienze di governo nelle quali la sinistra in qualche misura fu coinvolta cioè fastidio per i movimenti delle società e anche per forme talvolta radicali di protesta specie giovanile
E anche in questa direzione che la nostra azione si deve svolgere con la consapevolezza che il nostro partito e già ricco di culture e di sensibilità che ci possono consentire di comunicare capire e dialogare con questi universi
Allora questa deve essere una nuova stagione
La stagione di un partito che persegua con più coraggio l'idea di un'apertura per subculture diverso di un partito forte e strutturato con una solida cultura politica
Senza la quale ci sono solo i partiti mediatici quelli senza fondamenta reali e profonde il partito a cui credo dobbiamo pensare e allora un partito capace di annodare i suoi legami con la società
Un partito che torna ad impegnarsi in essa che rimette in circolo idee risorse che sollecita un risveglio una più ampia partecipazione di tutte le energie specie quelle delle nuove generazioni fatemi da questo punto di vista fare una sottolineatura del tutto particolare
Il dato che più ci deve preoccupare in questo momento alla guardando la situazione del partito agli scritti e talvolta anche all'elettorato è quello di un suo progressivo invecchiamento
Dobbiamo assolutamente considerare questa come un'emergenza e questo significa non solo ma in primo luogo sostenere aiutare a crescere rispettandone l'autonomia la Sinistra giovanile che ha ben lavorato in questi mesi
Per anni l'assillo della sinistra è stato il programma di governo la capacità di tradurre un grande consenso in una proposta per la guida del Paese
Quella sinistra riteneva di avere avuto in un orizzonte che alla fine di questo secolo non esiste più un sistema di valori e di idee che parlavano al cuore e alla mente di milioni di persone
Oggi il rischio che tutti noi avvertiamo e quello di essere una sinistra che ha un programma di governo e anche un'esperienza di governo ma che non riesce a rendere sufficientemente chiaro il senso del Progetto delle idee forza dei suoi pensieri lunghi
è lì che dobbiamo tornare ad un grande Progetto ad un visibile Progetto dalla sinistra italiana
I nostri valori di riferimento non solo un dato concreto
Conservato negli anni della cassaforte nella cassaforte della nostra storia sono valori di uguaglianza e di solidarietà di libertà e di giustizia che dobbiamo continuamente rinnovare condividere con chi ha avuto un percorso diverso dal nostro
Prima di tutto perché dobbiamo aprirci a culture diverse da quelle di nostra tradizione tradizionale differimento
Chi è entrato nel nostro partito in questi mesi
O vuole entrarci deve considerare la propria identità non come qualcosa che si aggiunge o peggio si sovrappone acceso a ciò che noi pensiamo di essere o siamo stati ma deve avere la certezza e la garanzia di portare nella casa comune un valore in più che arricchisce tutti
Per quanto ci riguarda non ci possono essere dubbi
Non c'è contraddizione
Tra l'affermare che la sinistra deve sostenere in modo forte e leale il governo cui partecipe che un suo leader dirigere dirige e sostenere che la sinistra non è circoscrivibili è solo all'azione di governo
I valori e le idee forza devono vivere durante al di là dell'esperienza di governo soprattutto di un governo di coalizione in cui come abbiamo detto si misurano culture e prospettive così diverso un partito questa è la nostra sfida deve avere un programma scelto
Ma come ho detto d'aver un progetto che illumini emotivi le sue scelte le sue politiche
Per questo prima di concludere io vorrei fare riferimento a quello che mi verrebbe quasi da definire un nuovo alfabeto dei nostri ideali e dei nostri valori la sinistra democratica che guarda al futuro deve avere forte radicato questo sistema di valori
Con il quale entrare in contatto con tutti quegli individui che vedono cambiare la loro vita che vedono di schiudersi possibilità ma che sentono anche avanzare ogni giorno nuove insicurezze un nuovo senso di disagio e di solitudine
C'è un principio del primo d'acqua reparto che deve essere riferimento dalla nostra azione del nostro impegno politico
E il principio di inclusione contrapposto a tutti i nuovi tipi di disuguaglianze discussione sociale che l'abbiamo detto sono associati ai processi di accentuata competitività economica
La priorità che noi dobbiamo scegliere quella della lotta contro ogni forma di esclusione
Di una grande lotta contro il concetto la pratica per cui al di fuori o ai margini della società esista e che non ha un contratto stabile con il mercato del lavoro e con il sistema formativo
Che è trattato come strano per la sua razza la sua nazionalità la sua religione lo sue preferenze sessuali quelle preferenze sessuali per le quali in questo Paese esistono ancora inaccettabili discriminazioni esclusioni e atteggiamenti di intolleranza
Non possiamo accettare che sia così non possiamo accettare che il prezzo da pagare per la crescita economica sia quello di una debole coesione sociale oggi una limitazione delle libertà fondamentali di ogni individua
La sinistra democratica perché solo la sinistra democratica può farlo di verdura riuscire a far diventare effettivo il principio di inclusione
Deve farlo attraverso una concreta azione politica e di governo che sia in grado di muoversi efficacemente per prima cosa proprio sul piano dell'occupazione ed è la formazione
Secondo ci sono due sfide che dobbiamo vincere per affermare in pieno l'uguale valore di ogni individuo
Per affermare il principio per noi irrinunciabile delle pari opportunità
Per aumentare cioè le potenzialità di chi parte socialmente svantaggiato perché non è possibile che gli individui come scritto John Rawls siano soggetti alla lotteria della nascita ma anche per esaltare le capacità il lavoro di chi ha talento
Insomma il nostro obiettivo è quello della creazione delle condizioni perché nella società di oggi ci siano le stesse chances di successo per tutti
E questo vuol dire ridefinire i sistemi di welfare a partire dal vincolo dell'uguaglianza di opportunità vuol dire utilizzare in modo attivo le politiche pubbliche vuol dire rispondere mutamenti del mercato del lavoro vuol dire aumento tra diffusione del sapere in cemento Della sua qualità
Abbiamo questo compito
Perché nell'orizzonte riformista rimangono sempre i valori di equità e di solidarietà
Perché siamo convinti che rigore pari opportunità non solo vanno perseguiti simultaneamente ma si rafforzano a vicenda
Perché crediamo che ancora molti siano i limiti da valicare per rendere effettivo il principio delle pari opportunità e per coniugarlo con il grande tema della differenza sessuale
Che implica una profonda revisione del ruolo di tutti donne e uomini in ambiti di balordi vita cruciali per ogni società moderna il lavoro distruzione e la famiglia
Qui non si tratta più di pensare il mondo e di seguire percorsi di liberazione femminile seguendo concetti come quelli di assimilazione o di tolleranza
Ma di fare i conti con tutto ciò che il movimento delle donne ha posto sul tappeto attraverso la sottolineatura fondamentale
Del nodo uguaglianza differenze io se permettete per evitare di allungare rimando la lettura di questa parte al testo scritto vorrei solo richiamare quali sono i punti che costituiscono secondo me i temi costituiscono secondo me i caratteri dominanti richiesta alfabeto dei nostri valori e delle nostre ragioni
La mescolanza la liberalizzazione la liberalizzazione dell'opportunità anche dell'opportunità di poter lavorare senza vincoli in una società non burocratizzata i diritti della persona
L'ambiente che davvero io credo possano costituire il riferimento fondamentale dei nostri valori quelli sui quali costituire una società migliore quelli per i quali vale la pena che esista una forza dalla sinistra
La sinistra del due mila ha dunque una ricca agenda da scrivere
Il nostro sguardo troppo spesso rivolto al passato
Alle pagine fitte di divisioni e tragedie i conflitti e di grandi battaglie
La sinistra del due mila ha una casa è l'Internazionale socialista
E lì il luogo nel quale le diverse esperienze diversi linguaggi delle sinistre si incrociano
Già guardando la sinistra europea si scorgono le generalità percorsi storie nazionali
Io vorrei che in Italia il nostro partito avesse dentro di sé lo stesso arco di posizioni che si manifestano all'interno dell'Internazionale socialista o anche lo stesso arco di culture che all'interno dei singoli partiti quelli grandi si esprimono coi sistemi lì nell'Internazionale socialista noi abbiamo raggiunto compagne e compagni quelli che venivano dall'esperienza socialista e laburista che nel grande conflitto delle sinistre del Novecento prima gli altri avevano individuato la via corretta
è un'organizzazione che ha una lunga tradizione alla quale sono legate le più importanti conquiste politiche sociali del Novecento
Quello che si è fatto in Europa occidentale perché aree più giustizia più sicurezza più opportunità di istruzione più attenzione dello Stato verso i poveri e i deboli non ci sarebbe mai potuto raggiungere senza il pensiero e l'azione del movimento socialista
Ora alle soglie del nuovo millennio dobbiamo avere il coraggio dell'innovazione la forza di guardare avanti di progettare più di quanto la tradizione socialdemocratica conosciuta prodotto in questo secolo come hanno fatto Blair a Schroeder e Jospin
Perché nuovi sono gli obiettivi concreti e nuovi referenti sociali
Perché alle domande delle basi operai sindacalizzati sono giunte con un peso sempre maggiore ormai preponderante quelle delle nuove professioni dei giovani precari e di disoccupati dell'opinione pubblica
Il valore dell'esperienza del socialismo europeo del quale ognuno di noi è parte attiva si deve sviluppare arricchire facendole incontrare con le diverse culture riformiste cui ho fatto riferimento in precedenza
Anche l'internazionale che per l'Internazionale si apre un tempo nuovo il tempo dell'innovazione politica e culturale è di questo che abbiamo discusso in questi mesi è di questo che continueremo a discutere
Sia chiaro
I democratici di sinistra non devono proporsi di diventare L'Ulivo
Ma nel momento in cui si impegnano per lo sviluppo della coalizione hanno il dovere di dar vita ad un partito aperto e moderno forte e plurale
Penso ad un partito che guardi alla società che s'impegna a definire un solido radicamento sociale un moderno sistema di valori un partito aperto e plurale
Non vi sembri una contraddizione solo un partito strutturato e capaci di definire un progetto per la società italiana può davvero pensarsi plurale
Può avere l'intelligenza di capire che la sua articolazione interna per aree politico anche tematiche gli consente di capire incontrare segmenti di società ai quali altrimenti non parlerebbe io considero per questo che la pluralità culturale e politica del partito e la visibilità di queste diversità sia un valore non un problema per un partito che voglia crescere
E penso al tempo stesso che ha tutte le compagne e compagni si debba chiedere di parlare anche a nome dell'intero partito di cui sono parte costituente
C'è oggi davvero bisogno di tutte le energie di cui disponibili
Da molti anni il partito in una situazione di sofferenza ed è una sofferenza che si avverte sia al centro sia nelle organizzazioni provinciali e regionali
Nel corso degli ultimi anni il partito ha sofferto una sorta di svuotamento di quanti che sono passati all'attività di governo nei Comuni nelle Province e nelle Regioni nel governo nazionale
è un fenomeno questo che ha avuto un effetto collaterale
Che merita attenzione è una rapida correzione di rotta
Lo spostamento del nostro baricentro dell'attività del partito Al Gore dal al governo ha comportato il pagamento di un prezzo non possiamo negarcelo in termini di distacco per non dire di allontanamento dalla società
Il partito ha così finito talvolta per divenire una sorta di rifugio governo ombra perdendo una parte importante della sua identità e dei suoi collegamenti
Io vorrei essere chiaro su questo punto
L'idea di un partito che si ritaglia un ruolo quasi da governo ombra è stata anche nell'Est
Ciascuno di noi porta la sua parte di responsabilità ed io sento tutta intera la mia ma storie del passato appunto
Guardando avanti invece il partito dovrà assicurare il massimo di realtà e il massimo di collaborazione al Governo di centrosinistra ma proprio per questo dovrà avere un'elevata misura di autonomia politica
Perché il carattere che a questo governo
Un governo di coalizione che deve attuare un programma comune ma in cui pure convivono progetti politico-culturali diversa natura tende a restituire ai partiti un ruolo e una funzione di stimolo e soprattutto perché l'orizzonte di un partito moderno non può essere solo il governo
Perché il suo campo di applicazione deve essere rivolto ad una pluralità di soggetti politici sociali e culturali insomma stare con noi lavorare con noi deve significare esprime idealità positive
Una voglia di costruirsi cita più forte più libera più tollerante
Significa saper rispondere domande elementari di un cittadino che si rivolge alla politica e si chiede se il suo impegno e utile e se sì quanto conterà
Sì a questa cittadina o a questo cittadino non sapremmo dire che la sua voce conterà effettivamente e che stiamo costruendo un luogo politico in cui incontrerà altri cittadini che in questo rapporto conoscerà qualcosa che prima non sapeva misurandosi con i problemi inediti dal mondo moderno della persona una umana ebbene noi avremmo fatto fare alla democrazia
Alla sinistra hanno gli stessi un passo in avanti
Le nostre strutture sanno oggi rispondere a queste domande la nostra organizzazione quali immagine di sé rimanda al cittadino che si interroga sulla sulla politica e che ad essa vorrebbe tornare a impegnarsi per la prima volta io so che sono state fatte esperienze importanti
Molta fiducia ad esempio nelle Autonomie tematiche che si sono realizzate in tanti settori perché sento che questo modo di organizzarci risponde alle domande anche specifiche di chi vuole fare incontrare le proprie attese civili e quelle politiche in un partito
Ciò su cui dovremmo riflettere sono le condizioni delle unità di base di quelli che un tempo si chiamavano sezioni che il più delle volte sono il luogo in cui si realizza il primo incontro con la nostra comunità politica
Qual è la vita di queste organizzazioni come lavorano quanto contano
Il nuovo gruppo dirigente del partito dovrà tornare a misurarsi con le strutture di base del partito stesso dovrà fare al loro interno un vero e proprio viaggio
Propongo per questo che da subito il nuovo gruppo dirigente si impegni in centinaia di incontri nelle sezioni che diano al partito il segno dell'apertura dell'ascolto della partecipazione
Ed è qui che si deve ripartire per dare corpo alla vita democratica del partito per definire meccanismi certi di funzionamento di una grande organizzazione che considera democrazia come risorsa morale e intellettuale indispensabile
E anche da qui che si deve passare per conferire alla politica l'idea di una processualità fondata sull'ascolto reciproco e sulla decisione comune per questo è necessario anche il concorso delle forze intellettuali
Noi abbiamo avvertito nel passato una sorta di distanza o di freddezza nei confronti dell'impegno politico un po'in tutte le culture
Ci sono in particolare a sinistra luoghi di elaborazione ricerca come la Fondazione Italianieuropei che hanno un ruolo fondamentale ma nel partito in un nuovo moderno partito che ha fame delle idee di tutti
Gli intellettuali devono poter ritrovare un proprio ruolo una propria funzione sono troppe le domande sul mondo a cui dobbiamo cercare risposte per pensare che la politica non abbia bisogno di saperi esperienze linguaggi che siano esterni asse
è un modello rischiose faticoso quello che ci accingiamo elaborare a mettere in campo la politica moderna richiede velocità
Una rapida capacità di ascolto dei fenomeni nuove delle domande che vengono dalla società
Che non sono solo richieste di tutela ma anche domande ideali interrogativi profondi
Ma la velocità della politica deve andare di pari passo con l'approfondimento dei processi democratici è un modello rischiose faticoso anche soprattutto perché il partito deve dirigerlo
Una direzione che prospetta una persona fatte salve le diverse responsabilità di ognuno di noi ma un gruppo dirigente vero in grado di assumere collettivamente il peso della sfida in grado di essere tanto coeso quanto pluralista
In grado di sviluppare al massimo le capacità di ascolto e un'attitudine profonda rispetto reciproco e alla reciproca lealtà
Questo partito ha bisogno insomma di una grande unità per dare gambe robuste alla nostra forza elettorale e un nuovo dinamismo alla nostra iniziativa politica ha bisogno di gruppi dirigenti forti a tutto ribelli
Ha bisogno di inaugurare una nuova fase della sua vita in cui si stabilisca un meccanismo certo di rapporti di comunicazione di decisioni così dagli avvicinare le federazioni comitati regionali e il centro del partito
La stessa costruzione di nuovi gruppi dirigenti deve conoscere una svolta in sintonia con il processo più generale di rinnovamento di sviluppo del partito
Dovremo essere capaci di utilizzare le energie migliori
Valorizzando lealtà e autonomia politica e intellettuale ma anche considerando un valore la provenienza e la collocazione di queste energie nella nostra dialettica passata presente e futura
è in questo quadro che proporremo alla platea che pure su alcune modifiche statutarie la prima
Prevede l'attribuzione della carica di presidente dei Democratici di sinistra al presidente del consiglio qualora questi sia membro del nostro partito così il compagno Massimo D'Alema diventerà presidente dei Democratici di sinistra
La seconda per consentire alla direzione di configurare un nuovo assetto degli organismi dirigenti del partito
La riflessione finale consentitemi di dedicarla con quella che è stata chiamata con un'espressione che tutti noi abbiamo avvertito non essere particolarmente brillante la Cosa due
I Democratici di sinistra lo voglio dire subito non possono essere la semplice combinazione del PDS e di quattro organizzazioni di dimensioni minori
Dopo molti mesi le strutture delle formazioni che dovevano confluire in un processo di unificazione sono rimaste separate
E lo stesso processo non ha mostrato il carattere espansivo che noi ci auguravamo e che può avere è una scelta che comprendo nel tempo dell'autotutela delle singole formazioni di fronte al rischio della dispersione o di una sorta di risucchio determinato da una specie di confluenza
Il paradosso è che questo ha anche questo obiettivo non è stato raggiunto e questo ha generato una sofferenza e un disagio reale in questi nostri compagni e amici ma questo tempo paura superato
è talmente urgente la necessità di aprire le nostre porte le nostre finestre che sia dal punto di vista politica sia dal punto di vista della formazione dei gruppi dirigenti dobbiamo realizzare compiutamente un vero processo di unificazione
Rendendo più fluida e circolare la nostra vita interna non sto chiedendo di sciogliere le componenti di disperdere le identità che vogliono restare distinti al contrario sto proponendo a quanti al partito di pensare a se stesso più in grande
Sto proponendo una sfida comune che esalti la pluralità delle voci la loro visibilità all'interno però di un impegno comune di una laica e moderna appartenenza
Io care compagne e cari compagni se il partito sarà d'accordo
Mi accingo a misurarmi con una nuova impresa
Sono consapevole potete immaginare quanto dalla sua grande difficoltà
Nella mia vita mi è capitato più volte
Di assumere responsabilità di cominciare nuovi viaggi di iniziare nuovi lavori in cui le condizioni di partenza erano difficili di tutte però questa per la sua grandezza è la prova più difficile
Ma credo proprio sia anche la più affascinante
Per parte mia
So di poter garantire un clima di dialogo
L'ascolto permanente e di apertura
L'impegno a cui mi dedicherò con tutte le mine GE e quello di costruire insieme a voi la politica l'identità e la struttura di un nuovo partito che sappia essere protagonista della trasformazione italiana
Ci attendono mesi difficili e diverse competizioni elettorali cioè tengono il congresso del Partito socialista europea e le elezioni europee
Tornate amministrative e forse consultazioni referendarie di grande importanza ci attende poi a partire dall'autunno prossimo un congresso importante
Che fisserà la fisionomia della nuova sinistra del due mila se con il vostro voto deciderete che il nostro lavoro debba cominciare in questo percorso in queste prove che dobbiamo fare emergere nuove identità dei Democratici di sinistra
Lo dico per serietà e non per prudenza per raggiungere il nostro modello nostro obiettivo ci vorrà tempo e ci vorranno molte e nel civile quelle di una persona sola
Per quanto integralmente a disposizione ovviamente non bastano la sinistra italiana care compagne e cari compagni deve poter contare sul lavoro sulla passione di tutti noi grazie
Abbiamo inizio ora alla dibattito
Il
Il primo iscritto il primo iscritto Massimo Mezzetti segretario della federazione di Modena egli si prepara Giorgio Tonini devo avvertire che il tempo massimo è di dieci minuti e lo faremo rispettare
Faro dentro i dieci minuti svolgo questo compito ingrato fumate la segreteria mare nel frattempo c'è un elenco di adesso non è facile definire naturalmente dopo gli interventi di D'Alema e di Veltroni che sono stati ampi Vitti di suggestioni e contenuti analitici e programmatici e per il poco tempo giustamente a nostra disposizione
E io mi concentrerò solo su alcuni spunti non di più soprattutto sull'ultima parte delle azioni di Walter
Credo di interpretare il punto di vista è lo stato d'animo di tanti compagni e compagne dell'Emilia Romagna
Se dico che se il buongiorno si vede dal mattino con la giornata di oggi sulla base della giramenti svolti degli impegni assunti
Da questo palco si apre una stagione nuova della vita del partito sicuramente carica di difficoltà e impegnativa come diceva Walter ma anche affascinante avvincente
Una sfida quella che ci hanno proposto sia Massimo che Walter per la quale davvero vale la pena impegnare spendere le proprie energie e il tempo anche la propria vita
Siamo convinti sono convinto che la concreta e robusta lucidità politica del Presidente del Consiglio compagno D'Alema alla guida del governo del Paese saldata la forte
Per disposizione all'innovazione qui anche confermata politica e culturale di Veltroni potranno determinare nuovo slancio e passione nel rimettere in moto un partito che a oggi davvero maledettamente bisogno di una rivitalizzazione che non può però fondarsi sull'evocazione di vecchi modelli e che è indispensabile per realizzare gli obiettivi indicati
Ho accolto con soddisfazione sia nell'intervento di Veltroni in direzione che qui oggi il richiamo alla necessità dir ridisegnare una solida cultura politica
Per il partito e per il Paese c'è bisogno di tornare a parlare di cultura politica di dare ad essa dignità
La dignità che era conferita la cultura politica quando essa si configurava come un orizzonte di riferimenti di teorie utili al dibattito ideale alla prospettiva sociale
Il confronto la discussione avvenuta ad Orvieto e anche qui quella di stamattina disegnano i contorni di questa cultura politica bisogna però rendere quelle riflessioni patrimonio diffuso comune
Una nuova cultura per una nuova politica che dia risposte efficaci alle domande sul senso e sul valore del fare politica su
Ti siamo gli uni per gli altri le ragioni dello stare insieme per raggiungere obiettivi comuni
Io sento con urgenza l'esigenza per questo Paese di riperimetrare i contorni di un'etica pubblica
Una un bisogno acuto è sentito soprattutto in un Paese come l'Italia che non ha mai eccelso in questo ambito
è indispensabile che la politica vale a dire l'impegnarsi a governare una comunità organizzata e complessa venga innervata da un'etica sì lo so mi si dirà che etica e politica una vaga espressione solenne
Anche un po'retorica eppure credo che ancor più nel momento in cui ci sforziamo a riscrivere i termini del patto costituzionale ed istituzionale il discorso sull'etica nella politica assume al contrario tutta la sua dimensione di concretezza
L'etica pubblica perimetrare l'area della condivisione della comune lealtà civile
Fisse costruisce i termini del patto in cui si impegnano a modellare le nostre forme di vita collettiva le comuni istituzioni entro cui perseguire i nostri differenti obiettivi ideali o interessi
C'è invece in circolazione un frainteso spirito di interpretazione di quello che dovrebbe essere un sistema bipolare della politica italiana che pone un tema di riflessione serio per tutti noi
Sembrano infatti proporsi ogni giorno due soli giochi quello del non capirsi e non ascoltarsi e quello degli schieramenti su qualsiasi argomento in discussione ormai una costante il gioco del non capirsi
Del non essere d'accordo che più che legittimo ma proprio quello di non capirsi o di fare finta di non capirsi è la cosa peggiore si parla e si risponde su piani diversi
Questo gioco è causato soprattutto dalla volontà di proporre solo le proprie certezze senza alcun reale desiderio di ascolto e di confronto così si tende a demonizzare l'avversario a scatenare praticamente su tutto guerre ideologiche fondate sul pregiudizio
Si genera così un clima cupo astiosi in cui viene meno il senso profondo della politica che è un contenitore uno spazio dove il conflitto delle ragioni può dispiegarsi senza rischi di distruzione reciproca tutto ciò allontana la gente pericolosamente ancor di più della politica
Allora l'orizzonte di senso nel quale incardiniamo le scelte le azioni di governo da Roma fino al più piccolo comune che spesso si è appannato sono un'esigenza profonda per tanti di noi lì un problema per tutti i nuovi l'ha detto Walter valori ed è sono indifendibili
I valori che nazione accompagnati da un sistema politico pratico sono inutili e viceversa
Allora noi vinceremo se porteremo a questo progetto non la raccolta di quelli che sono iscritti o battono già a questo o a quel partito cosa che pure sarà importante realizzare
Ma se in numero grande saremo in grado di affascinare una nuova generazione che non è mai stata iscritta a nessun partito e forse molto spesso neanche esprime il proprio consenso elettorale sarà quella generazione che deciderà il futuro della sinistra
Senza giovani la politica manca di freschezza ed entusiasmo essenza essa si chiude facilmente nella routine nella ripetitività
Se manca del coraggio nasce necessario per muovere mali atavici situazioni stagnanti se non ha sufficiente fantasia per proiettarsi nel futuro dipende anche molto spesso dall'assenza dei giovani che non è una questione solo anagrafica
Ma è anche vero che uno dei grandi mali che ha portato alla crisi della politica del Paese
E certamente quello della mancanza di ricambio generazionale dei ceti dirigenti nei decenni passati il destino di una nazione coincide quasi sempre con la parabola delle sue classi dirigenti
In queste condizioni urge certamente preparare favorire il ricambio non solo nella politica ma anche in quella mitica società civile che non ha certo Celso nel ricambio delle ditte destro i corpi sociali
Una sinistra moderna dunque deve essere all'altezza delle sfide del proprio tempo combattendo conservatorismi pigrizie mentali e luoghi comuni che si annidano anche al suo interno
Tutti i partiti politici devo tornare a essere veri e propri laboratori punti di aggregazione scuole di sperimentazione di ricerca strumenti di espressione dell'esercizio della sovranità popolare
E il partito nostro come moderno officina di conoscenza e di sapere occorre lavorare per rigenerare dentro un moto di collettivo ricchi Rinascimento nuovi Circuiti di selezione decine di dirigenti
Certo è comprensibile che sono in molti che per una legittima reazione alibi densa dei partiti condannò tende a delegittimare il partito politico in quanto tale parcheggio la democrazia senza partiti ma chi la pensa così inganna abili tutto prima di tutto se stesso
Organizzare la partecipazione la partecipazione disinteressate compito istituzionale dei partiti politici il loro compito ancora ma tutto attuale quello di funge da cerniera fra lo Stato il suo potere da una parte la base popolare dall'altra
Allora e mi avvio a conclusione per non rubare altro tempo
E certo che un punto che però per noi non può essere discutibile pena la cancellazione in assoluto del nostro codice genetico e che noi dobbiamo investire sulla politica di molti
Uomini e donne di questo Paese devono davvero essere protagonisti della trasformazione dell'Italia attraverso il fare politico politica e allora noi dobbiamo porci le domande e mi avvio a chiudere
Se ancora valido l'articolo quarantanove della Costituzione che assegna i partiti politici questa funzione abbiamo davanti a noi domande
Su un partito appunto come desse un parti non si vuole schiacciare né schiacciati sulla funzione di governo su come affronta le sfide del terzo millennio rapporto con quelle forze fuori dalla politica ma dentro l'organizzazione sociali terzo settore associazionismo queste dalle risposte a queste domande che non sono neutre né scontate dipende non soltanto il futuro democratici sinistra ma anche quello della democrazia del nostro paese e chiudo davvero quando dico che noi dobbiamo pensare al nuovo partito come ad un sistema avrete integrato un sistema di valorizzazione democratica di una rete di esperienze di identità culturali tematiche di Sesto generazionali
è stato già detto davanti al loro riprendo ma parte fondamentale di questa rete devono essere le esperienze territoriali è stato detto sia in questi anni progressivamente lacerato e sfibrato il tessuto di rapporti tra Roma periferia
Questi anni sono stati segnati da una quasi assoluta interruzione di ogni forma di comunicazione
Un partito realmente federalista non come rivendicazione di salvaguardie autotutela sul territorio ma come possibilità di determinare comunemente le scelte fondamentali
Al termine del suo intervento Walter in direzione ha chiesto aiuto collaborazione reciproca e lealtà massima
Io dico a Walter che può contarci c'è un tempo per ogni cosa è oggi il tempo per costruire da noi avrai aiuto collaborazione e lealtà ma con franchezza dico anche che avrai da tante compagni tanti compagni maggiore esigenza
Compagni non più usi ad obbedire tacendo senza almeno qualche qualcuno gliene spieghi le ragioni e una rivendicazione che non avanzo per noi credo che sia un esigenza di tutto il partito e allora buon lavoro Walter buon lavoro Massimo buon lavoro a tutti noi
Dunque se noi non ristabiliamo un minimo di condizioni
Di ordine la discussione è meglio non farla anche perché oltretutto
Mi pare che abbiamo ascoltato due importanti discorsi che giustamente si sono presi ecco per piacere si potrebbe guardate che io chiudo la chiudo la riunione e andiamo tutti a casa non si può lavorare in questi le congratulazioni nel non possono avvenire in questo modo
O creiamo un minimo di condizioni per parlare oppure io chiudo la
Siccome è naturale che sia quindi chi sia e vuole andare assieme agli altri si siedano
Se no è inutile è una buffonata nessuno ascolta niente si danno le interviste in giro benissimo chiudiamo discusse siamo d'accordo
Detto questo non è che i nostri problemi sono risolti perché noi alle due e mezza abbiamo dei tempi assolutamente Ricci
Alle due e mezza dobbiamo dare inizio alle operazioni di voto
Che non saranno breve né semplice influenza
Mille cinquecento vuota
Quindi io credo che noi lo dico subito perché non ci siano fraintendimenti è illuminante
Io credo che noi abbiamo una ventina di iscritti a parlare sono assolutamente impossibile parlino tutti pensano sono più di tre ore di dibattito e non ci sono
Quindi io darò la parola nei limiti in cui questo sarà possibile
E cioè tenuto conto ripeto che alle due e mezza hanno dobbiamo cominciare a votare
Detto questo
Come primo atto prima di darle la parola scusami
Invitando permette qualcuno a rinunciare se vuole ristabilire detto questo noi dobbiamo votare immediatamente l'Ufficio elettorale e gli scrutatori perché si possono organizzare le cose
Avete la lista mi dicono che è stata diffusa una lista dell'ufficio elettorale per cui non ho bisogno di legge son pochi nomi campione Curzio Della Rocca
Guidi lombardi Perelli
Reverberi sciocco il e tra poi ci sono gli scrutatori che invece sono molto più numerosi e non sto al legge
Direi anche che in queste condizioni se qualcuno è contrario alzi la mano in queste condizioni io chiuderei anche le iscrizioni
Quindi procedo ha delle votazioni poi ti do la parola prima votazione questa avete la lista abbiano letto il mio letto anche i nomi dobbiamo e leggere e nell'ufficio elettorale
Chi è d'accordo con le proposte della presidenza
Aziende
Giù chi è contrario
Nessuno
Secondo io propongo di chiudere le iscrizioni
Chi è d'accordo con la chiusura delle iscrizioni anzi mi pare che siamo tutti d'accordo e allora affidate e la la gestione in un'ora e mezza di fare il massimo degli interventi che sono previsti fatalmente il che significa che qualcuno dovrà rinunciare
La parola al compagno Antonio che non rinuncia quanto
Non rinuncio ma faccio solo una breve dichiarazione di voto perché giustamente non è il tempo per fare interventi Complessi
La dichiarazione di voto è di grande favore nei confronti della relazione che devi a sedere gambe la relazione di Veltroni
Credo che nessuno di noi può sottrarsi all'invito che l'ho già fatto
A intraprendere questa impresa che è un'impresa davvero gigantesca noi abbiamo di fronte e nulla di meno che il tentativo di affrontare non dico risolvere ma meno affrontare con decisione un problema
Che in Italia è aperto almeno dal sessantotto a oggi
E cioè il problema della contrapposizione tra i movimenti e i partiti la contrapposizione tra le forze politiche organizzate e le istanze di movimento che vengono fuori dalla società civile
Con una battuta potremmo dire che dal sessantotto a in avanti in Italia noi abbiamo avuto una birra senza schiuma è una schiuma senza birra due prodotti entrambi difficilmente brividi da una parte abbiamo avuto dei partiti che si trasformavano gradatamente in una birra senza schiuma
Erano qualcosa di sempre più fermo e quindi sempre meno attraente nei confronti della società civile delle giovani generazioni in particolare dall'altra parte abbiamo avuto tentativi ricorrenti di produrre una schiuma senza birra
E cioè questi movimenti che sono andati avanti hanno tenuto anche viva e desta
La democrazia nel nostro Paese ma non sono mai riusciti ad andare oltre la pura espressione distanze momentanee particolari ecco la grande impresa alla quale si invitava alter Veltroni è quello di provare
A messe nere nelle nostre cantine finalmente una birra con la schiuma
Io credo che tutti noi dobbiamo sentirci impegnati in questo sforzo
Ci ha fatto anche una proposta che io condivido un modello di partito al quale lavoriamo da diverso tempo un partito che abbiamo definito plurale per l'apporto alla pari delle diverse culture
Un partito aperto che abbia al suo interno anche il momento della competizione per i gruppi dirigenti
Un partito federativo che tenga conto del fatto che l'Italia è lunga ed è diversa nella sua dimensione territoriale anche per le forze politiche quindi non possiamo immaginare di costruire un partito uguale
Anche nel suo modello organizzativo
Dalla Val d'Aosta fino alla Sicilia
Io credo che a questa impresa non possiamo sottrarci sappiamo tutti che è un'impresa molto grande per le nostre forze
Ma sappiamo anche che la democrazia in Italia oggi si gioca anche su questo terreno accanto al terreno delle riforme istituzionali c'è il terreno della scommessa
Di rendere possibile un partito nel quale sia possibile vivere un'esperienza democratica ricca la esperienza dei cristiano sociali che
Non so se posso qui rappresentare perché non ci siamo sentiti ma credo di poter dire che a sia riconosciuta in maniera convinta nella relazione di Veltroni al quale auguriamo di cuore buon lavoro ovviamente insieme al buon lavoro che rivolgiamo a Massimo D'Alema il suo governo grazie
Grazie ripeto l'invito a sedere dignità detenuto agli sempre per
A
Fulvia Bandoli furbi abbandoni
Io avrei una proposta da fare alla presidenza dell'Assemblea viste le condizioni di stanchezza e anche di mobilità e visti che molti di noi che dobbiamo parlare
Sentito l'opinione anche di molte altre persone riteniamo che la relazione che Veltroni ci ha posto qui sia ampia circostanziata e posso apparire sia ma materia di discussione nei prossimi organismi dirigenti nelle sedi della direzione nelle prossime settimane io volentieri lo dico a partire a me stessa che ho già l'intervento scritto qui ma mi sento in una situazione abbastanza di frustrazione
Io penso che noi dovremmo a questo punto faccio la proposta la pongo anche all'Assemblea decidere di continuare questa discussione in una serie di un po'più tranquilla con una disponibilità di ascolto maggiore perché siamo anche stanchi dopo due relazioni così lunghe e se mi mi mi permetto sommessamente di dirlo di fare questa proposta in modo molto sommesso se ci sarà l'accordo di procedere con le altre
Per me diciamo io per quel che mi riguarda
Decido di consegnare intervento scritto e di riproporre gli argomenti che avevo deciso di svolgere qui nelle prossime sedi
Sì mi pare sacrosanto decidere tra di noi è ovvio
Che dovremo trovare presto penso il nuovo segretario ascoltami
Per piacere
Trovare si propone di trovare una sede in cui si possa fare una discussione
Alberto in condizioni impossibili detto questo
La decisione di rinunciare sono decisioni individuali non è che noi possiamo decidere subito quindi io procederò alla ringrazio Fulvia Bandoli che mi che consegna il suo intervento scritto ma procedo alla chiama
E poi ognuno perché se qualcuno vuole parlare non credo di avere l'autorità né un deliberato dall'assemblea può toglie questo diritto quindi
Detto Fulvia rinunciato Peluffo presidente la Sinistra giovanile lo chiamo
Ma uno lo adesso non esageriamo noi un'ora un'ora di tempo per per ascoltare alcuni interventi abbiamo il l'UFO ti do la parola senza ammetto che la proposta dei Fulvia Bandoli nei colpisce di qui prende di sorpresa intanto intervengo così continuiamo a discutere a decidere cosa fare siamo
No anche perché credo che in questa nostra discussione
Di oggi sul progetto della sinistra al governo sia tornato a più riprese il tema delicato del rapporto con i giovani ci allora io in questi pochi minuti intendo affrontarlo di petto rispetto a due aspetti via prima di tutto
La necessità di dare risposte alle condizioni materiali di vita alle aspettative alle opportunità dei più giovani a noi spetta cioè l'onere di indicare soluzioni percorribili
E questo nostro compito ancora più necessario
Perché il centrodestra ha scelto la strada dello scontro tra generazioni lo ha detto chiaramente l'onorevole Berlusconi nel dibattito alla Camera il Polo ha deciso di evocare i giovani e di brandire i numeri del potenziale conflitto tra generazioni per attaccare la riforma delle pensioni per attaccare il ruolo del sindacato della concertazione ma questo dello scontro tra generazioni è il modo più ingiusto e meno efficace
Per affrontare l'esistente sperequazione di trattamento nei confronti delle giovani generazioni serve al contrario un nuovo patto tra generazioni che neri equilibri il rapporto questo c'è negli impegni del governo
E credo allora che ruolo dei Democratici di sinistra sia quello di incalzare questa maggioranza di centrosinistra perché effettivamente si dia corso alla riforma degli ammortizzatori sociali per esempio che prevista una delega all'interno della Finanziaria
In modo da includere anche chi finora è rimasto escluso da strumenti di sostegno al reddito come lavoratori saltuari come disoccupati in larghissima parte giovani
è necessario poi insistere
Perché procede la discussione sulla riforma degli ordini professionali perché si sposti l'attenzione dall'interesse degli ordini ad auto conservarsi
A quello posto dei giovani di poter accedere alle professioni per cui si è tanto studiato ma i democratici di sinistra si giocano il rapporto con le giovani generazioni anche su un altro terreno quello della presenza tra i giovani la sinistra deve impegnarsi di più
Per essere più vicina anche fisicamente andando a cercare i giovani nei luoghi che non sono tradizionalmente di sinistra
Come il mondo dei lavoratori atipici delle partite Iva delle collaborazioni coordinate e continuative e ancora la sinistra deve essere più vicina
A quegli studenti che stanno sperimentando le trasformazioni di una scuola che inizia ad offrire occasioni di partecipazione diverso rispetto al passato
Questa è una generazione da conquistare all'impegno politico non è una generazione persa non è tutta vuota e indolente come spesso viene descritta ma scoperta
Va ascoltata in questo senso serve una sinistra più aperta capaci di rappresentare di coinvolgere non solo chi ha già conosciuto l'impegno politico ma soprattutto a chi non ha mai incontrato la sinistra
Vale la pena secondo me scommettere su questa generazione perché energie capacità risorse di per sé non è meglio o peggio delle generazioni precedenti è semplicemente diverso ha soprattutto bisogno di strumenti per ritrovare fiducia e per sentirsi responsabilizzati
Fiducie responsabilizzazione sono i presupposti per trovare la propria strada
E su questi due elementi e costruito il progetto di una legge quadro sulle politiche giovanili su cui sta lavorando il ministro Livia Turco in questi giorni per questo credo sia importante sostenere questo disegno di legge e impegnarsi a che venga approvato al più presto infine per segnare una netta inversione di tendenza è necessario che la sinistra si presenti alle giovani generazioni più consapevole più risoluta
Capace di mobilitarsi e di mobilitare
Rispetta grandi battaglie di respiro internazionale sui diritti inalienabili dell'uomo innanzitutto
Contro la pena di morte contro ogni forma di discriminazione alla globalizzazione dell'economia cioè deve corrispondere lì internazionalizzazione Della democrazia e dei diritti umani e civili politici sociali
In buona sostanza una sinistra moderna che non si presenta più come ex o come risultante di identità distinte Giuseppe e giustapposte ma costruisce una propria forte identità in positivo
Questa mi sembra essere l'avventura che abbiamo di fronte e allora tanti auguri di buon lavoro a Walter Veltroni tanti auguri di buon lavoro a Massimo D'Alema ma credo a tanti auguri di buon lavoro anche a tutti noi casa
Allora
Intanto comunico che Petruccioli ha presentato l'intervento dato alla presidenza intervento scritto
Rinunciando a svolgerlo
La bocca la compagnia vuole sì mi mi sta dicendo che fa la stessa cosa Ruffolo pure due rinunciato
Boggi ha rinunciato
Francesca Izzo oppure e quindi io do la parola a Crucianelli
No io non ho intenzione di svolgere un un intervento un vero e proprio intervento
Però vorrei sottolineare un dato peraltro lo posso fare in tutta serenità perché ho ascoltato con interesse l'intervento di Veltroni
Devo dire ho colto molti elementi positivi per come io la penso nell'intervento fatto da Veltroni
E credo anche che l'emergenza di un passaggio di consegne che non è proprio nell'ortodossia
E The giustificato soltanto dalla straordinarietà della situazione cioè dal fatto che il segretario ancora di questo partito è stato eletto Presidente del Consiglio con tutto il significato che questo Anna
Poteva però essere un po'accompagnata diversamente la voglio dire anche in modo critico badate perché oggi noi ci troviamo di fronte allora era meglio fare all'inizio presentare due interventi aprire le urne e andare avanti così
Perché è assolutamente evidente in queste condizioni fare un minimo di discussione e di riflessione e anche di dichiarazione di voto
Su quella che è stata la relazione fatta da Veltroni è praticamente senza senso è praticamente senza senso perché il senso vorrebbe che perlomeno ci fosse un minimo di ascolto reciproco e di interlocuzione reciproca questo non c'è per cui io mi limito semplicemente a sottolineare in modo critico per come sono stati un po'organizzati questi lavori e quindi rinuncia all'intervento
Certo giusto bisogna organizzare le cose in modo diverso e poi ci vuole un'autodisciplina diversa perché disciplina da sempre qui è così sì ci riuniamo al quinto piano di Botteghe Oscure e la stessa cosa quindi
Se qualcosa che non è di carattere organizzativo
Che non funziona
Lumia Giuseppe
Ma io non so non non non è non è possibile poi tratto costringere una persona a fare che cosa scritta la la la la la gente certo è incredibile che
Qualunque cosa si dica no nessuna Effetto su decine di persone che stanno in piedi chiacchierando tra di loro ma stiamo in un'Assemblea in cui si discute smettete era uscita fuori ossia è
Come si deve fare
Dov'è Lumia
Lumia ho chiamato non c'è a volte rinuncia
Petruccioli ha già detto Gloria Buffo
C'è Gloria Buffo
Si decise
Parleremo presto spero della pratica politica del modo in cui facciamo le riunioni discutiamo perché io credo che sia una delle ragioni
Della crisi dei partiti io velocemente perché le condizioni sono difficilissime voglio dire che ciò che mi ha spinto a sottoscrivere la candidatura di Veltroni è sicuramente la stima personale
Nei suoi confronti ho apprezzato alcune sue dichiarazioni partito aperto e plurale
Ricostruire un partito indebolito un partito leale ma autonomo da Palazzo Chigi
In una stagione politica che certo lineare non saranno
Lo sforzo per rilanciare i democratici sinistra vedrà me io credo tutti gli altri compagni della sinistra del partito in prima fila
Tutto questo non significa però tacere ed è per questo che ho considerato doveroso intervenire
Tacere le differenze re né rinunciare a ricordare che in molti avremmo voluto un modo meno contratto nella discussione per scegliere il nuovo segretario
Ora il richiamo insistito di Veltroni a piantare in piedi nei valori nei principi
Nella difesa di diritti non negoziabili e molto importante perché se si afferma un realismo con scarsi principi il partito si rinsecchite chez e si crea io credo un guasto profondo perché allora un'alleanza locale vale un'altra e l'ambizione a governare comunque o far pagare prezzi troppo alto apprezzato la proposta di Veltroni proprio sulle leggi che devono sciogliere i Consigli regionali
Io so anche lo dico a Walter e a tutti noi che avremo però l'onere della prova
Anche sui diritti civili che ho visto per fortuna citati e che in Italia sono una Cenerentola noi saremo chiamati a scelte molto nette a partire dalla laicità della scuola
Nella laicità dello Stato da carceri che sono nel nostro Paese più che in altri affollate da poveri
Sul tema delle famiglie delle unioni civili
Oppure quando accade come è accaduto qualche tempo fa che un insegnante di religione in una scuola pubblica è stata licenziata perché in attesa di un bambino ma non ancora sposata con il padre di questo bambino nove per una grande forza di sinistra deve decidere in questo caso naturalmente localmente se se ha qualche cosa da dire e con che forza lo vuole dire in Europa nella sinistro appena si entra anche dalla porta di un welfare civile e dei diritti saprà il partito spingere ciò che magari nell'alleanza di governo non è possibile o non si spinge io lo spero anzi l'occhiello sui non tacere le differenze giudice dicevo metterle a frutto ci sono tre questioni e concludo brevemente che dominano la discussione della sinistra europea sulle quali io credo noi siamo minoritario
La prima è la questione del lavoro che va oltre le questioni politiche però lo dico
A chi sarà eletto segretario e a tutti che sulle politiche per il lavoro noi dovremo presto scegliere
Tra la ricetta di la Fontaine e di Martine Aubry o la ricetta che per brevità chiamo di Ichino quella che dice la libertà di licenziamento la riduzione dei diritti dei lavoratori occupati mette meglio in competizione occupati e disoccupati
La questione del lavoro di tutti i lavori a partire da quello per le donne però è un elemento costitutivo
Io credo e qui c'è una prima questione quei partiti europei che giustamente Veltroni ha ricordato hanno il trentacinque quaranta per cento dei voti
Rappresentano sempre e comunque i ceti popolari e il mondo del lavoro nelle sue varie forme senza questa base non si spicca il volo non ci si stacca da quel venti per cento perché nessun partito europeo
L'ha fatto
è la condizione per rivolgersi senza Complessi a settori sociali diversi a cui ci dobbiamo rivolgere mentre non è mai vero il contrario che correndo prima dietro agli imprenditori arriveranno poi necessariamente i voti
Dei ceti popolari che vanno ora nel nostro Paese in quantità eccessiva alla lega alla destra o all'astensionismo
Anche sulla qualità dello sviluppo la globalizzazione dobbiamo prendere un orientamento netto diciamoci la verità nei due anni fa abbiamo fatto un phon Cresto
In cui è prevalsa un'idea semplificata ottimistica della globalizzazione oggi
Tutti gli osservatori avveduti ci dicono invece che vanno viste anche le ombre i conflitti ciò che lineare non è allora bisogna rivedere Maastricht il mercato non è la sola medicina e se la se non è la sinistra continentale
Che vinci si dice il neo keynesiana senza più scandalo vorrà pur dir qualcosa come vuol dire non ce lo possiamo dimenticare che accanto a che insieme quello che ha detto o scritto e fatto dello sul modello sociale e lo dico facendo un'osservazione alla relazione di Walter modello sociale ride loro nel quale non è però previsto un Welfare per i forti e uno per i deboli e poi l'ambientalismo che non è più un lusso ma ormai una bussola decisiva quanto ci vorrà ancora nel nostro Paese per uscire dal mito secondo cui la soluzione sta tutta nella flessibilità mentre in altri Paesi la sinistra al governo già pensa rosso verde pensa agli stili di vita
Consumi compresi e paesi che hanno già ridotto molto più del nostro la differenza di reddito tra lavori subordinati e punte alte della Società infine al ruolo della sinistra
Noi abbiamo un Presidente del Consiglio del nostro partito nel momento in cui la sinistra italiana è più frammentata
Ora presenza governo capacità di a coalizione o anche una legge elettorale migliore non basteranno temo da sole a dare radici più forti alla sinistra e più stabile
Negli altri Paesi questa è una questione che io credo vada messa al centro la sinistra riformista e la sinistra radicale collaborano io non sono audace quanto Giuliano Amato
Da chiedere un partito unico perché questo può più spaventare che avvicinare
Ma un'iniziativa che incida sui rapporti a sinistra ci vuole e forse ci sarebbe già monta con più cocciutaggine anzitutto da parte di un partito della sinistra io ho citato sono tre questioni
Su cui con Veltroni sono sento minore assonanza
Dovremo cercare in un clima nuovo di rimettere in forze il partito per arrivare a un congresso in condizione di parità e di dignità per le posizioni diverse alla base e al vertice che competeranno per cercare idee e soluzioni più forti
Una fase in cui non accada più che qualcuno nel partito qualcuno il dissenso siamo tutti il partito e le nostre due differenze lasciatemelo dire D'Alema e Veltroni non solo le differenze tra le due figure più eminenti del nostro partito tutte le differenze in un clima solidale di rispetto
Possono allargare le adesioni e gli orizzonti della nostra forza politica perché solo allargando i protagonisti e superando una visione promette incassò l'Italia
Della sfida politica noi avremo nel partito più idee e meno spettatori
L'obiettivo è un partito forte plurale aperto alla società siamo d'accordo sapendo è l'ultima cosa che voglio dire che l'apertura alla società richiede delle scelte perché in un'epoca
Chi non mancheranno ma stabile nelle fondamenta
E nei valori Veltroni sa quanto io ami insieme ad altri cercato di aprire sul terreno delle libertà alcune porte del nostro partito ad associazioni studentesche associazioni sulle droghe movimenti degli omosessuali esperienze sul carcere per la piccola esperienza che ho fatto so però che non ci si scambiano monete forti
Principi e insediamento se non ci si scambiano monete forti si promuove un'attivazione dell'attimo
La partecipazione di un momento che è importante ma in questo caso i governanti delle istituzioni quintali di lei resteranno soli nelle loro scelte discuteremo anche di questo il partito e lavoreremo anche noi naturalmente che siamo una parte che vuole anche essa rinnovarsi in rapporto all'esperienze migliori della sinistra europea
Adesso la parola Valdo Spini dopo parlerà Ranieri
Compagnie cari compagni un dibattito serio ha un'introduzione uno svolgimento e delle conclusioni l'unico modo in cui credo si possa partecipare a questo dibattito e dare l'ho scritta presidenza per
Grazie al compagno Spini allora Umberto Ranieri dopo di lui Allodi
L'olandese no consegno dove io trovo atroce validamente consente se vuoi insomma i motivi che giustificano la decisione che prendiamo oggi sono stati efficacemente rappresentati
La scelta secondo me ha un significato inequivocabile la responsabilità di governo che ci siamo assunti
Non ci fabbricare al disegno di costruzione di una grande e nuova sinistra non viene meno
La essenziale ITA del tema del partito
Si è molto discusso in questi giorni della presunta contraddizione tra il compito che viene affidato al compagno Veltroni
E la nettezza
Della posizione che gli ha sostenuto in questi anni in ordine alle prospettive di una sinistra democratica più ampia
E che sapesse andare oltre i confini naturali della sua tradizione
Qualcuno ha sostenuto che tale scelta potesse significare perciò un allontanamento dall'obiettivo della costruzione del nuovo partito della sinistra
Io non credo che sia così affidare la guida dei Democratici di sinistra
Alla personalità che ha interpretato in questi anni un indirizzo di forte apertura è il segno che il cammino della costruzione di una formazione nuova della sinistra non si interrompe
Io sottolineo il significato politico della scelta che facciamo dell'impegno politico del compagno Veltroni in questi ultimi anni il tratto più originale è la visione del centrosinistra
Come scelta culturale di fondo il centrosinistra come profilo che riguarda non solo le alleanze politiche della sinistra democratica ma la caratteristica intima del nuovo partito io trovo qui
Un grande elemento di sintonia nell'idea di una formazione politica nuova
Non più affatto post comunista ma anche di per se stessa una forza di centro sinistra
E che fa dell'espansione al centro il proprio tratto essenziale questo è quello che più avvicina la nostra ricerca a quella prevalente nella sinistra europea
Bisogna dare atto a Veltroni di aver dato questo segno alla sua battaglia politica
E questo l'orizzonte entro cui si muove il rinnovamento della sinistra europea
Il rinnovamento della sinistra europea dalla Terza via di Blair
All'idea del nuovo centro che è stata la parola d'ordine della Spd è la direzione di marcia e quella di una sinistra
Competitiva nella conquista del voto moderato e perciò capace di puntare alla maggioranza
C'è un secondo elemento che mi convince io ritengo che questa scelta rafforzerà il Processo di laicizzazione della dialettica interna al partito troppo a lungo la battaglia la discussione politica nei Democratici di sinistra ha mantenuto un tratto di ideologismo
Il punto debole del processo di formazione del nuovo partito è stato un eccessivo peso che hanno avuto distinzioni di tipo ideologico nella dialettica interna
E lo scarso riferimento a contenuti programmatici
Alle cose da fare piuttosto che alla vista le dispute sui fondamenti in tutto questo decennio ormai che la svolta
Dai confini per il la fuoriuscita dai confini della tradizione del PC il tratto più debole del profilo della nuova formazione politica è stato quello programmati
Forse solo con le conclusioni del congresso di Roma
E con la polemica intorno alla riforma dello Stato sociale ci siamo avvicinati al punto ovvero del rinnovamento del partito
Nel momento in cui il segretario del partito è chiamato alla guida del governo questo tema
Di accrescere il carattere programmatico del partito del suo profilo culturale
F.I. ripropone
Ciò di cui vi è bisogno è Hill abbandono dei residui biologici dalla nostra discussione interno
Ed una forte caratterizzazione dell'iniziativa dei Democratici di sinistra sul terreno programmatico per questo io ritengo che facciamo la scelta più adeguata perché le caratteristiche culturali e politiche della leadership che ci apprestiamo a scegliere sono quelle di una forte distanza dai tratti biologici della nostra discussione di questi anni
Io non intendo però sottovalutare ciò che non mi ha convinto sinora delle posizioni sostenute da un compagno Veltroni
E che costituisce motivo di una discussione che continuerà nella fase nuova che si apre
Mi hanno diviso dalle posizioni che egli ha sostenuto due cose in particolare
Il giudizio
Sulla tradizione socialdemocratica sulle prospettive dei partiti socialisti
E poi una inclinazione verso una concezione dell'alleanza di centrosinistra e dell'Ulivo come come influenza di tutti i riformismi in una formazione unica
La storia di questi anni si è incaricata di fare i conti con quello che fu il residuo più resistente che la svolta dell'ottantanove non aveva cancellato l'esaurimento
E la tradizione socialdemocratica oggi nella parte del mondo di cui siamo parte siamo all'apice del successo di una tradizione politica che si afferma come protagonista
Sulla scena mondiale per il nuovo set e ciò che è più importante che la ripresa della socialdemocrazia non avviene su una piattaforma conservatrice ma su una radicale apertura alle tematiche di un nuovo riformismo
Che non si spaventa di mettere in discussione fondamenti essenziali delle politiche sociali ed economiche della sinistra e io considero che la nettezza con cui l'equivoco di una nostra presunta diversità dal socialismo democratico europeo è stato risolto la scelta fondamentale della esperienza politica di questi anni
Noi siamo parte di questo movimento siamo parte delle sue intenzioni siamo parte della sua ricerca è fuori di esso il nostro rinnovamento si perderebbe nelle nebbie
Di un'esperienza provinciale e priva di futuro nell'Europa quando all'altro motivo di confronto e concludo io non credo alla prospettiva di una confluenza di tutti i riformismi
E ritengo che la realtà di un rapporto di coalizione e di alleanza trasformazioni distinte del centro e della sinistra non contenta alcunché di limitativo
Sono temi su cui proseguirà il confronto
Siamo tutti consapevoli che la chiarezza della distinzione culturale come accade dovunque nella sinistra europea dovrà manifestarsi e operare
E non costituiva un elemento di freno al nostro lavoro all'impegno per il successo dell'azione di governo un treno al raggiungimento dei nostri obiettivi sarebbe una lotta politica sorda opaca ipocrita
Io sono convinto che non sarà così noi vogliamo un confronto delle idee una dialettica limpida e leale
E per quanto riguarda le considerazioni che io svolgevo sulla rinnovamento e l'ancoraggio al nuovo socialismo europea io credo che su questo terreno proseguirà il confronto così sarà in questa direzione io mi sento impegnato auguri compagno Veltroni
Ha ora la parola al compagno all'oggi segue Tonelli
C'è Allodi
No totalmente
Forse sarebbe stato è opportuno organizzare un po'meglio i lavori della nostra assemblea perché io ritengo la discussione di oggi una discussione non formale non rituale
E per questo ho deciso di mantenere questa opportunità per esprimere alcune opinioni
Abbiamo vissuto io credo care compagne cari compagni in queste settimane un'improvvisa accelerazione che ha cambiato il panorama politico italiano ponendo la sinistra di fronte a scelte difficili e di grande valore strategico
Io credo che anche qui stamane valga ancora una volta a salutare con passione d'affetto il compagno D'Alema augurando al governo suo di poter rappresentare pienamente l'ansia di cambiamento che tanta gente ha manifestato dando fiducia
Fiducia al partito nostro e al centrosinistra
La crisi del governo Prodi e nata certamente dalle scelte avventurista idee sbagliate di Bertinotti
Che hanno prodotto una frattura che a me pare assai profonda e non sanabile tanto da portare alla chiusura di un ciclo di un'esperienza in tal senso il governo D'Alema rappresenta io credo certamente l'unica possibilità per riprendere il cammino del risanamento dello sviluppo delle riforme ed è questo quello delle riforme il punto che più rende indispensabile questo governo la crisi del centrosinistra matura ed esplode nel momento in cui qualcuno pensa di poter dividere il destino del governo da quello degli esiti della Bicamerale
Il ventuno aprile non ha rappresentato il raggiungimento della riforma del bebop bipolarismo e del sistema dell'alternanza ma soltanto l'affermarsi delle condizioni per avviare la transizione
Avrei pensato che il governo del processo di trasformazione di riforme elettorali e istituzionali fossero indipendenti è stato l'inizio della fine di un percorso in questo senso condivido quando D'Alema dice che questa maggioranza nasce da una doppia frattura prodotto assi negli schieramenti del ventuno aprile
Per questo una discussione astratta e umorale sull'UDR non mi ha appassionato e non mi appassiona
A partire da questa nuova rappresentazione di forze possiamo guardare all'obiettivo coliforme comunque in torcia entrare io penso di sì
E che
E da qui che riprende il cammino per un nuovo ed è avanzato sistema bipolare maggioritario dell'alternanza
E aperta una forte sfida politica dobbiamo avere consapevolezza soprattutto averne consapevolezza soprattutto loro e nel Mezzogiorno in modo particolare
Centrosinistra più forte e radicato oppure centro contro sinistra
Per questo sarebbe un errore lasciar dialogare da solo e le forze del centro il mondo moderato deve incontrare la riflessione e l'iniziativa della sinistra
Dobbiamo rispondere a diffusi fenomeni di disagio sociale ad una presenza forte delle organizzazioni criminali ad una debolezza strutturale dello Stato per questo ci aiuta a una fase di governo di centrosinistra che prosegua l'azione di risanamento
Serve molto un respiro europeo della nostra parte politica la possibilità di collegarci con un patrimonio di governo ormai consolidato mi maggiori Paesi del nostro continente
Con l'approvazione della Finanziaria la costruzione del Patto per lo sviluppo il varo di misure per l'occupazione possiamo aprire una stagione nuova nel Mezzogiorno
Oggi la sinistra deve essere in grado di offrire una credibile prospettiva di crescita civile democratica la parte più disagiata del Paese dobbiamo essere consapevoli che alcuni argomenti della campagna propagandistica messe in campo dopo stanno dentro un'incidenza nel Mezzogiorno
Per questo è necessaria un'offensiva politica e culturale della sinistra combinando insieme l'azione di governo a ripresa di un forte insediamento del nostro partito e della coalizione nella società meridionale
Io credo che il nel Mezzogiorno si avverta il bisogno di un partito che sia qualcosa in più di ciò che è stato in questi anni
Un partito capace di dialogare con la società con le sue parti più attento ed esigente con le nuove generazioni
Avverto il rischio di un povero impoverimento di una chiusura di un ridurci ad un semplice partito elettorale
Da qui al congresso che necessariamente va tenuto così come ricordava Veltroni dopo le impegnative scadenze dei prossimi mesi dovremo produrre un lavoro significativo
Abbiamo compiuto in questi anni straordinarie esperienze di governo che hanno ridato fiducia e dignità tante città del Meridione
Dobbiamo porci obiettivi ambiziosi non solo di risanamento morale e materiale ma di profonde innovazioni nelle istituzioni nelle con l'Emilia nella società
In questo senso mi sembra utile ricordare come l'Istituto regionale nel Mezzogiorno a parte qualche eccezione costituisce un fattore di ostacolo alla crescita civile e democratico
Le regioni dopo decenni di governo clientelare e assistenziale e dopo l'affermazione del centrodestra in diverse realtà sono solo degli enormi carrozzoni incapaci di programmare e di aiutare lo sviluppo
Oggi un nuovo meridionalismo credo debba ripartire da qui dalla necessità di profonde riforme delle istituzioni regionali affinché esse siano in grado di favorire la modernizzazione e all'ordine del giorno credo anche una riserva riforma del sistema elettorale che aiuti il bipolarismo renda possibile così come avviene oggi per gli enti locali lo scioglimento in caso di crisi delle maggioranze le la nostra prima preoccupazione nel Mezzogiorno deve essere quella di mantenere unito l'Ulivo e la coalizione dentro un disegno generale guai ad assecondare spinte settari Osage Street
Al gruppo dirigente nazionale a quello meridionale spetta il compito di compiere sempre una battaglia per l'unità per la coesione della coalizione anche nelle situazioni più difficili e controversi
Altrimenti possono prevalere tentativi di costruzione di un centro indistinto che sceglie di volta in volta per il rapporto con la destra o con la sinistra un partito più forte non è alternativo all'Ulivo anzi è una condizione essenziale per mantenere unito e stabile la coalizione
Cento da Firenze in poi il processo costituente
Non ha fatto grandi passi in avanti
Ma comunque io credo che sia da solo da non credo sia da sottovalutare quello che si è costruito l'apporto importante dato da uomini e formazioni politiche che da un anno lavorano con lui alla costruzione dei Democratici di sinistra
E si sono un fattore importante un passo in avanti rispetto all'esperienza del partito democratico della sinistra dalla sconfitta subita dei progressisti nel novantaquattro abbiamo fatto tanta strada in avanti
Rischiando e mettendo in discussione nel fisso mettendo in moto il processo costituente di una formazione politica oggi come lezioni di Veltroni che vede l'appoggio unitario di tutte le componenti del partito mosso mi sembra che possiamo dare alle nostre forze ai nostri iscritti ai nostri lettori e anche coloro che ci guardano con occhio critico un messaggio importante di serenità e fiducia
Impegnano nella direzione del partito il compagno che ha avuto la mano maggior rilievo nella prima esperienza di governo della sinistra nel nostro Paese una personalità apprezzata e conosciuta dalla sinistra europea ed internazionale
Io lo leggo comun atto che dice ai nostri militanti ai nostri iscritti che il partito non è solo un transito per le istituzioni e un elemento fondante dell'anno democrazia moderna il nuovo partito della sinistra ha bisogno della partecipazione dell'elaborazione del contributo di tutte le intelligenze dobbiamo trovare il modo per farla essere utili per farle scegliere decidere
I Democratici di sinistra vi danno spesso l'impressione l'idea di tante forze tante energie impegnata in ambiti diversi che non trovano il modo di dialogare e di confrontarsi di scegliere insieme
Un partito moderno deve avere la capacità di mettere in rete tutte queste esperienze e di proporre una sintesi più alta ed efficace
E indispensabile avviare un processo molto forte di costruzione di una nuova classe dirigente degli S abbiamo bisogno di maggiore collegialità di un più proficuo rapporto tra centro e periferia
Dopo una fase transitoria penso sia utile ridefinire i luoghi della direzione politica facendoli diventare meno pletorici e più utili al confronto ed alla promozione delle forze migliori
Io penso che dall'assemblea di oggi può venire un segnale di fiducia e di slancio a tutto il partito mosso abbiamo prove molto seria nei prossimi mesi le possiamo affrontare per vincerle grazie
Allora adesso la parola torna el mezzo che era la tribuna Antonella è una comunicazione urgente per gli scrutatori che abbiamo prima eletto
I nomi sono quelli dell'elenco distribuito gli scrutatori devono trovarsi all'ufficio elettorale alle quattordici precise per la organizzazione delle operazioni di voto alla parola tornei
Grazie
Care compagne e cari compagni
In queste settimane L'Unità si scorda ci sforna radiografie di ogni tipo per farci capire che il partito e in crisi che c'è bisogno di una svolta seria viene da dire
Ma forse non lo si sapeva
Tutto ciò viene alla luce con il cambio della guardia che all'ordine del giorno di questa Assemblea ma il male non era poi tanto oscuro se piuttosto tardi il segretario uscente ci ha richiamati a ritornare a fare politica con la gente battendo carrierismo e burocratismo
Non dobbiamo stupirci quindi che lo Stato del partito e quello che
Soprattutto sopraffatto dalla leaderismo più esasperato dal centro alla periferia senza più un una goccia di democrazia interna vestire se mai sostituita dalle notizie che ci vengono dei giornali
Ci sono certamente anche ragioni oggettive riguardanti i partiti di massa
Il mondo è cambiato per dirne una
Ma è ora di finirla di rinnovabili muovere le responsabilità con una scura di sempre nuove emergenze
Che impedirebbero di discutere in termini critici e autocritici e che imporrebbero solo e sempre continue ratifiche
Io mi rivolgo al nuovo segretario ai compagni o Veltroni cui non ho bisogno di ricordare il rinnovamento del partito e rinnovamento della politica di ricche Enrico Berlinguer propose alla nostra attenzione
Chiedendogli più democrazia e ridimensionamento della personalizzazione della politica
Io chiedo che questa fase di grandi accelerazioni cui siamo chiamati ci porti entro e non oltre il prossimo anno il congresso come qui è stato detto quello vero quello che oggi decideremo di rinviare in cui si possa discutere la nostra strategia il ruolo del partito il programma di una sinistra moderna è plurale
Ed in quell'occasione avrei preferito ci procedesse alle opportune modifiche statutarie più compiute
E no lo strike odierno di riforma dello Statuto che appare più una forzatura che una urgente necessità spero che il nuovo segretario può dare vorrà dare un'anima questo partito
Che non lascerà Bertinotti in esclusiva di rappresentare riferimenti sociali che sono anche nostri e che non lascerà D'Amato le appesi
E non lasciava Donatelli che occorre estendere le proprie radici senza cambiarle
In questo compito molto gravoso occorre essere in tanti non bastano i leader servono le compagne e i compagni delle nostre sezioni
E ai nostri militanti che bisogna ricominciare altrimenti si fallisce bisogna ascoltarli ma anche e soprattutto quando i contare nelle decisioni
Non coi referendum tanto quanto con la partecipazione attiva occorre compagno segretario stabilire chi come e dove si decide una volta seriamente per tutte
Non ti ripeto solo andare a ratifiche o a formalità
Bisogna responsabilizzare i gruppi dirigenti oggi ridotti ad una sempre più tesi esile cassa di risonanza e cioè a tutti i livelli
Se no continua a trionfare in modo creativo dall'alto in basso cui si accompagnerà fatalmente la famosa arroganza del potere non si può procedere più come le designazioni annunciate dai giornali cui del resto sono state ispirate una seconda prenotazione riguarda i rapporti a sinistra
Non si può negare che la sconfitta dell'alleanza di governo è stata tale per tutta la sinistra perché è venuto meno è venuto a cadere in equilibrio avanzato di tutta la sinistra unita con parte del mondo cattolico
Il pelo della sinistra si è ridotto con la nuova frattura che ha portato alla nascita dei Comunisti italiani
Ci sono pesanti responsabilità di Bertinotti per una concezione ristretta dell'alternativa ma certamente la dottrina delle due sinistre ha approfondito la rottura dal Mirror del mito che centonovantuno
Così la maggioranza elettorali non si è mai trasformate in maggioranza di governo e non possiamo dire che noi siamo completamente innocenti
Ciò che oggi dobbiamo evitare
E considerare Rifondazione Comunista come una zavorra
Con Bertinotti va tenuta aperta la possibilità di dialogo dobbiamo avere una politica verso queste componenti più radicali della sinistra non dobbiamo fornire pretesti per ulteriori riscontri che danneggerebbero non solo la sinistra ma anche il governo
Consapevoli però compagno Veltroni che trentacinque ore occupazione Mezzogiorno sono anche fatti nostri e non solo di Bertinotti
Da qui la necessità parallela di dare i Democratici di sinistra la capacità espansiva che finora non hanno avuto e che non potevano avere dopo l'operazione tutta verticistica degli stati generali di Firenze
Tentiamo di dare uno sbocco positivo al rapporto a sinistra in previsione delle elezioni europee
Almeno dal punto di vista di alcuni accordi programmatici con l'obiettivo di europeizzare la sinistra italiana nel senso di una sua paziente ricostruzione
Unitaria
Quale partito dunque quali a sinistra
Dal nuovo segretario la garanzia di una risposta positiva a loro il compito di una complessa transizione recuperando la bussola di valori per coinvolgere soprattutto le nuove generazioni
Al neo presidente del consiglio io voglio dire anche se non c'è qui che dopo tanti decenni di grandi lotte democratiche
Per la causa più bella del mondo come l'aveva definito il nostro indimenticabile Peppino di Vittorio lui sta proprio lì a Palazzo Chigi oggi a dimostrare che il passato è servito a costruire il presente e a dimostrazione che noi gente antica non siamo dei perdenti anzi
Sarà dura
Cossiga non è proprio il mio tipo ma penso che il compagno D'Alema saprà farcela
Auguri perciò a tutti e due D'Alema e Veltroni sappiate rinnovare il Paese ed il partito insieme tutti quanti tutt'con tutti noi
Precisa che il compagno D'Alema aveva un urgente impegno di governo per rapporti internazionali ma rientreranno non appena questo impegno sarà terminato adesso per l'ultimo intervento ha la parola il compagno grandicelle compagna grandi
Sta arrivando e compagnia
E l'ultimo intervento poi dobbiamo procedere al punto successivo cioè allo Statuto quindi raccomando a tutti di restare inaugura
Anzitutto sul le osservazioni che sono state fatte
Sullo svolgimento della riunione
Sono sicuramente giuste sul modo di organizzare i lavori ma permettetemi di dire
Anche sull'atteggiamento con cui si guarda al dibattito probabilmente si potrebbe fare qualcosa di più nell'organizzazione non dare troppo l'impressione che il dibattito sia chiuso e comunque come comportamento diciamo di etica personale
Io credo che nelle riunioni in cui la discussione c'è va condotta
Perché altrimenti vuole dire che le prove e gli appuntamenti che abbiamo di fronte
Non sono pienamente innovi per la gravità per la forza per le scommesse che ci propongono
Naturalmente anche io mi limiterò ad alcune considerazioni devo dire chiedo scusa soprattutto a Walter
Se queste considerazioni sono concentrate su una parte del problema perché quando si è presi corre l'obbligo di stare prevalentemente sulle cose diciamo che distinguono non su quelle che uniscono
Anzitutto la prima cosa che a me pare importante
è essere chiari sulle condizioni in cui si è formata questa maggioranza e questo governo
Naturalmente anch'io
Vedo io lo voglio dire con grande forza la novità rappresentata dalla Presidenza del Consiglio D'Alema
O perfino ricevuto una critica da un compagnia autorevole che un compagno che siede in questa Assemblea
Perché ho parlato di emozione
Qualcun altro
Ha detto forse è un richiamo troppo forte ad un'esperienza profonda di cinquant'anni perché questo rischia di portare anche cose che non sono come dire di attualità penso sia un errore perché ognuno di noi è figlio di una storia e figlio naturalmente anche della sua capacità di innovare e in questa novità c'è un elemento forte non c'è dubbio
Ma accanto a questo elemento forte c'è anche questa maggioranza e questa condizione
Quello che è accaduto nell'Ulivo
Capisco benissimo lo sforzo che c'è dentro l'obiettivo di dire
Una sinistra più forte questo partito più forte nell'ambito di un Ulivo più forte ma non è così semplice
è cambiato qualcosa il percorso non è una continuità
è giusto dire l'UDR a votato il DPEF ha votato per l'allargamento della NATO ma noi liberi da vincoli avremmo fatto la proposta all'UDR di costituire una maggioranza
O siamo partiti da uno stato di necessità
Le responsabilità di Bertinotti sono drammatiche non c'è dubbio
Bertinotti e la maggioranza di Rifondazione hanno ottenuto due risultati incredibili
Quello di portare in poco tempo ha due sessioni del partito
Con una sorta di selezione genetica l'olandese nel senso che l'Olanda al monopolio notoriamente della genetica
Creando le condizioni addirittura per ulteriori possibili divisioni di questo partito
E quindi le responsabilità di fare cadere la maggioranza il governo sono sicuramente molto grati
Ma anche noi abbiamo delle ragioni per ragionare per non abbandonare questo filo del ragionamento
Per non fare di necessità virtù per non guardare alle condizioni quasi come fosse un'ovvietà no no noi siamo di fronte ad una scommessa politica forte fare la Finanziaria entrare nell'euro
Avere una riforma elettorale che si consenta di non avere un'elezione ogni due anni giustissimo andare in questa direzione ma ciò non toglie che oggi per fare questo abbiamo dovuto costituire una maggioranza che è cosa diversa da quella che noi avevamo immaginato il ventuno aprile
Una maggioranza che in sé a i caratteri della transitorietà ha detto D'Alema qui
E anche per questo è difficile definirla come una maggioranza di centrosinistra europeo
Allora abbiamo delle implicazioni da questo ragionamento
La prima implicazione a me pare quella anzitutto
Di creare le condizioni perché a sinistra non solo venga mantenuto un filo di dialogo accerto chi di noi non è profondamente irritato dal modo come gruppo dirigente di Rifondazione ha affrontato i problemi ma attenzione
Noi non possiamo guardare assistere
Ad un nucleo politico e sociale che a sinistra incardina una linea del tutto contro tutti
Noi abbiamo la responsabilità di un'estensiva di dialogo di confronto che cerca anche coinvolgendo i compagni che sono con Cossutta
Anzitutto i compagni che sono con Cossutta in ordine di confronto e di dialogo nei confronti di Rifondazione
Un nucleo così collocato a sinistra è un nucleo che non conviene a nessuno certamente ma per di più per la sinistra significa anche un'amputazione la rinuncia ad un'iniziativa politica adeguata
La seconda preoccupazione
E quella che riguarda il ruolo del nostro partito
Noi stiamo in questa maggioranza nessuno in Italia ha dubbi
Sul fatto che in questa maggioranza oggi costituite non solo dei che ci avviamo il Presidente del Consiglio che sarà finita questa Assemblea il presidente del partito ci staremo correttamente e lealmente va da sé che sarà così
Ma noi siamo in questa maggioranza ma non siamo solo di questa maggioranza
E questo è il grande tema che riguarda in particolare il futuro del partito
Un ruolo di un partito che deve sapere a vere autonomia capacità d'iniziativa
Io ho trovato ad esempio in D'Alema in una riunione del comitato politico e poi della direzione una grande lucidità
Nell'individuare i problemi che questa maggioranza è la presenza in questo governo non potranno essere affrontati con lo stile con il modo con cui le abbiamo pronta in fino alla caduta della crisi dalla maggioranza e del governo Prodi
Questo significa allora che il partito deve affrontare apertamente e con maggiore forza con minori identificazione
La capacità di un progetto e di un'iniziativa ma se guardiamo al partito
Abbiamo tanti problemi
E mi limito a denunciarne due
Uno che riguarda il lavoro e uno che riguarda i giovani
Quello che riguarda il lavoro è fondato su due aspetti l'Unione europea ci ha detto ha proposto è questa la ragione della critica che ha fatto al Piano del lavoro italiano
Che ogni disoccupato da almeno dodici mesi
O al giovane che non trova lavoro da sei entro cinque anni bisogna essere capaci di fare una proposta
La ragione per cui Spagna e Francia
Hanno ricevuto la promozione con lode sta nel fatto che di fare di fianco l'obiettivo hanno messo i quattrini e le forme per arrivarci
La ragione della critica e della bocciatura in una certa misura del piano italiano sta proprio qui
Che noi oggi uno dei paesi che al tasso di disoccupazione è più alta non siamo in grado di fare una promessa credibile nell'arco di cinque anni
Per arrivare a dare una risposta ai disoccupati di lungo periodo di cui abbiamo il primato europeo i due terzi né ai giovani in cerca di lavoro questo il grande tema il grande tema che ci porta giustamente
A ridiscutere e a cercare di dare un'accelerata del nuovo vento europeo il socialista anche alle cose che stavano nella finanziaria qualcuno ha detto la finanziaria e non è tutto ha ragione
Perché noi comunque avremo di fronte il problema della scommessa e D'Alema ci ha ricordato tanto più oggi di fronte alla crisi mondiale a rallentamento della Polonia lo sviluppo non è tutto ma senza sviluppo non arriveremo a quegli obiettivi
Quindi un grande tema ma nello stesso tempo un grande tema che anche nella vita concreta del nostro partito non è oggi corpo fondamentale dell'iniziativa
Noi stiamo preparando la Conferenza nazionale dei lavoratori molti temi li affronteremo in quella sede l'abbiamo spostata di un po'perché questo partito aveva bisogno oggi di riassestare il gruppo dirigente di eleggere il segretario del partito
Ma badate che il modo ostentato come va avanti e la preparazione della conferenza malgrado l'impegno generoso di tanti compagni che ci provano indica che il rapporto tra questo partito e mondo del lavoro
E decaduto in condizioni preoccupanti
Oggi noi diamo bisogno di rilanciare un'attenzione verso il lavoro un'attenzione che è fatta anche della capacità di una risposta come ci ha ricordato in un'intervista recente dell'orso L'Unità
Di non lasciare abbandonati con i loro drammi anche gli operai anche gli operai for visti perché dire che c'è il nuovo non vuole dire rinunciare a rappresentare queste aree dei lavoratori
E non dimentichiamo che a Taranto il lavoratore che è morto è un lavoratore che ha fatto trentadue ore di lavoro in due giorni e questa anche una delle cause della questione
E allora la questione dell'orario non è questione semplicemente di concessione a Bertinotti che può avere la responsabilità di avere maltrattato con l'ideologia sulle trentacinque ore la questione dell'orario ma c'è una grande questione di condizione di orario di tempi che riguarda appunto il lavoro qui caro Walter
C'è una svolta politica importante che deve fare il partito che tu di rigenerare
E la seconda grande questione riguarda i giovani non abbiamo fatto una discussione
Innovare la conservazione io non ho mai creduto molto alla distinzione tra innovatori e conservatori
Ho sempre pensato che ci sono modi diversi di stare nella globalizzazione modi di stare nei mercati modi di stare nei processi di innovazione del resto
Noi abbiamo per un certo periodo ha parlato di privatizzazioni quasi se ne fosse una unica modalità oggi tutti siamo critici sul modo come sono stati affrontati i problemi di questo tipo
Quindi innovare sogna ma noi dobbiamo discutere come innovare la sinistra non può non essere innovatrice
Ma la qualità il segno il passo dell'innovazione e il grande punto di cui noi dobbiamo ragionare mettere a confronto pluralità di innovazione e qui le innovazioni sono diverse
Molte cose che ha detto Veltroni mi convincono altre meno rompo la festa della giornata no perché anch'io ho votato la sua candidatura e con tanti altri la presento la voterò ma questo non mi impedisce di dire che dovremo impegnarci tutti in un confronto politico leale
Per affrontare i problemi dell'innovazione
Non c'è un già dato c'è un da fare che è cosa diversa da quella che possiamo considerare come un'ovvietà e ripeto qui c'è il grande tema dei giovani
Badate noi parliamo molto dei giovani del loro lontanamente o c'è una crisi di futuro quasi drammatica nella modo di guardare dei giovani al futuro della società e noi dobbiamo parlare con loro
Ma come parliamo settanta parte anche del nostro partito non sa e non conosce
Che al Senato per nostra iniziativa c'è una proposta di legge che stenta ad andare avanti approvata da una commissione che propone diritti per i lavoratori che oggi non ne hanno svolge non è più la stessa gente sta scadendo mobili non è più la stagione in cui c'era qualcuno che aveva troppi diritti
Oggi la stagione di qualcuno che non mea o ne ha troppo poco e occorre riconsiderare una stagione di diritti come il modo di parlare ai giovani
Occorre dare loro coscienza che il loro potere d'intervento ad esempio sul loro fondo previdenziale li deve potere portare a votare vi deve potere portare ad organizzarsi e a non essere dispersi
Allora queste una delle tante naturalmente
Proposte concrete piattaforma Progetto capacità d'iniziativa anche di precorrere ciò che potrà fare il governo anche in una dialettica con la maggioranza parlamentare
Per spostare in un'ottica in un orizzonte più europeo più consono a quello che ciò che stanno facendo altri partiti a noi simili in Europa il vento l'asse strategico della questione che dobbiamo affrontare e allora in questo ambito
Ha ragione Walter a chiedere lealtà del gruppo dirigente
Ma nella lealtà nazista anche un'impronta forte di pluralismo e di capacità di consentire di colloquiare con culture con punti di vista con le esperienze che altrimenti rischiano di sentirsi ai margini o addirittura fuori da questo partito
E badate che oggi anche in questo partito il problema non è più soltanto quello di fare valere di dare voce al mondo del lavoro
Ma quello di caratterizzare fortemente il lavoro nella vita e nell'essere concreto di questo partito
L'abbiamo così terminato la discussione passiamo adesso al punto relativo alle due modifiche statutarie che ha già preannunciato nel suo intervento al compagno Veltroni io pregherei di prendere posto perché poi dobbiamo procedere a una votazione
Leggo dove sono molto bravi le due modifiche che vengono proposte
La prima è l'introduzione nello statuto di un articolo ventiquattro bis
Che così formulato il presidente del consiglio dei ministri se iscritto ai Democratici di sinistra è il presidente del partito
Il Presidente del partito presiede l'assemblea congressuale in sua assenza l'Assemblea presieduta dall'ufficio di presidenza della direzione queste la prima modifica che come vedete è un articolo aggiuntivo
Seconda modifica che è una delega anche questa in qualche modo aggiuntiva
La direzione nazionale e delegata di vedere gli articoli venticinque e ventisei dello Statuto che riguardano per vostra informazione
Il comitato politico all'esecutivo con l'obiettivo di fornire al partito una setta degli organi dirigenti ed esecutivi che sulla base delle esperienze fin qui compiute assicuri funzionalità ed efficienza
Una reale rappresentatività delle organizzazioni territoriali e tematiche e del pluralismo culturale politico e una forte autorevolezza e collegialità nell'opera di direzione politica
Ritengo doveroso leggervi relativamente a queste modifiche il parere espresso all'unanimità dal consiglio nazionale dei garanti che si è riunita proprio per esaminare queste proposte
Il testo è questo il considerazione dei garanti democratici sinistra esaminato
Le proposte di modifica statutaria titolo ventiquattro bis è la proposta di delega alla direzione per la revisione degli articoli venticinque e ventisei dello Statuto transitorio dei Democratici di sinistra
Il Consiglio ha confermato che tali proposte sono statutariamente legittime rientrando nei poteri conferiti all'assemblea congressuale dall'articolo trentacinque ad uno statuto
Al tempo stesso prego di notare queste considerazioni perché mi sembrano importanti
Il Consiglio dei garanti sottolinea il carattere transitorie sperimentale sino al prossimo congresso all'approvazione di un nuovo Statuto della revisione degli organi dirigenti esecutivi di cui gli articoli venticinque e ventisei
Ricorda altresì che ha direzione deve anche adempiere alla delega conferitagli dagli stati generali di Firenze di esaminare con la necessaria istruttoria ed eventualmente approvare le proposte di revisione statutaria presentate in quell'occasione quindi come vedete dando un parere pienamente di piena legittimità delle proposte al Consiglio dei chelanti
Intanto ne sottolinea il carattere transitorio e sperimentale e raccomanda la direzione di fare uso non sono di questa delega bensì anche della delega che lei venne conferita dagli stati generali di Firenze
Chiedo se vi sono compagna compagni che chiedono la parola su queste proposte
Mi sembra che non vi siano richieste e in questo caso
Metto ai voti le due proposte la prima la rileggo articolo ventiquattro bis aggiuntivo al Presidente del Consiglio dei ministri se iscritte democratici di sinistra è presidente del partito Presidente del partito presiede l'assemblea congressuale
In sua assenza l'assemblea presieduta dall'Ufficio di Presidenza della direzione
Ci sono dichiarazioni di voto
Non vi sono allora chi è d'accordo con questa articolo aggiuntivo è pregato di alzare la delega
Giù le deleghe chi è contrario
Nessuno mi sembra chi si astiene sì mi scuso sino che Nonda che non si vede
Scusate è impossibile vedere chi vota strateghi davanti uno allora ripeto chi è contrario
E qua scrive approvata con quattro voti contrari vediamo chi si astiene
Sei voti contrari quali sono gli astenuti
Allora la proposta è approvata con sei voti contrari e undici astensioni a seguito di questa norma ampiamente il compagno dal
Passiamo ora alla seconda proposta la delega la direzione la rileggo
La direzione nazionale delegata di vedere gli articoli venticinque e ventisei dello Statuto con l'obiettivo di fornire al partito un assetto degli organi dirigenti esecutivi che sulla base delle esperienze fin qui compiute
Assicuri funzionalità ed efficienza una reale rappresentatività delle organizzazioni territoriali e tematiche depurativo culturale politico e una forte autorevolezza e collegialità nell'opera di direzione politica vi sono richieste dichiarazione di voto
Non mi sembra allora pongo ai voti questa proposta di delega chi è favorevole è pregato di alzare tagliando di delega
Giù le deleghe chi è contrario
Contrari
Chi si astiene
Siamo
Allora questa proposta di deleghi approvata con tre voti contrari e un astenuto quindi adesso la direzione delegata
Dovrà usare sollecitamente questa delega dunque adesso possiamo accingerci alle operazioni di voto che mi sembra che possano avere luogo subito dobbiamo aspettare posto le operazioni di voto si svolgono nell'atrio antistante la sala e le urne resteranno aperte fino alle quindici e trenta l'assemblea un momento adesso sono le almeno al mio orologio che spero sono le quattordici e venti o l'assemblea riconvocata alle ore sedici per proclamare i risultati nella tesa
Sì manichini
Nell'attesa credo che possiamo prendere atto di un documento che è stato presentato dalla Sinistra giovanile notturno allora
Comitato produca rimesso in libertà scusate non vi sono stata male informata ho capito male
è un ordine del giorno promosso dal Comitato promotore di Sinistra e Libertà autonomia tematica sui diritti civili e di libertà lo leggo brevemente Breve
Premesso che nei giorni scorsi la magistratura spagnola ha chiesto il fermo di Augusto Pinochet in Gran Bretagna
Che il dittatore di cileno beh scusate però impossibile leggere una cosa o se non sia il testo esatto quindi prego il compagno di correggere il testo e poi lo leggeremo
Se non sbaglio si sono
Allora
Rileggo premesso che nei giorni scorsi la magistratura spagnola chiesto il fermo di Augusto Pinochet in Gran Bretagna il dittatore cileno che si è macchiato di gravi crimini contro l'umanità si è reso colpevole anche della tortura di numerosi sugli incidenti attualmente cittadini italiani
Che le famiglie dei suddetti cittadini italiani attendono ancora giustizia dopo oltre venti anni dei fatti criminosi
Il Parlamento europeo si è espresso a larghissima maggioranza per la sottoposizione di fiducia giudizio
E l'iniziativa della magistratura spagnola è stata seguita da una da analoghe iniziative in Francia e in altri Paesi chiediamo nel caso in cui i cittadini italiani all'epoca dei fatti siano rimasti vittime delle repressioni in Cile che il governo italiano proponga ai sensi degli articoli dieci comma uno e undici comma due del codice penale la richiesta di procedimento nei confronti dell'ex dittatore Augusto Pinochet
E che il governo italiano si faccia promotore di un giudizio internazionale sui crimini come si incide e negli altri Paesi e l'America latina dalla famigerata operazione condor mi sembra che sì è inutile sottolineare l'importante l'attualità di questo messaggio io vi propongo che l'Assemblea lo faccia suo per cui se non vi sono obiezioni questo testo è accolto e fatto proprio dalla nostra Assemblea
Ringraziamo i compagni del comitato promotore di Sinistra e Libertà per la proposta allora sono aperte le urne si chiuderanno alle quindici e trenta l'Assemblea riconvocata per la proclamazione alle ore sedici vorrei caldamente raccomandare siccome le operazioni di voto si svolgano nell'atrio che i compagni che Liparota aree vada ovviamente nell'atrio ma che sì collabori tutti per tenere sgombero il più possibile l'atrio in modo che le operazioni si possano svolgere in modo ordinato e quindi anche celere
La seduta è sospesa fino alle sedici
Siamo
Ma si aspetta
Riprendiamo la seduta
è arrivato il verbale dello scrutinio degli scrutatori e quindi dichiaro i risultati della votazione iscritti mille e cento novantanove
Voti favorevoli mille sessantanove
Fare all'ottantanove virgola uno per cento
Contrari quarantotto pare al quattro per cento astenuti settanta pari al cinque virgola otto per cento schede bianche due dodici pare pari all'uno per cento
Schede nulle nessuna quindi proclamò eletta segretaria del partito e compagno Walter Veltroni giochiamo alla presidenza
Allora
Intanto grazie posso assicurare che queste saranno brevissime parole
D'altra parte mi sembrava giusto questa mattina
Visto che l'elezione del segretario del partito avviene al di fuori di un contesto congressuale che il voto che voi eravate prossimi ad esprimere si potesse realizzare sulla base di un'indicazione
Che avesse un minimo di respiro e di profondità per il tempo che abbiamo di fronte a noi di lavoro insieme
Grazie grazie a tutti voi compagne e compagni grazie coloro che mi hanno dato la loro fiducia e grazie a tutti i compagni che hanno partecipato al voto
Un grazie particolare
Al segretario del partito uscente oggi presidente del Consiglio quindi uscente nel modo migliore possibile
Grazie
Agile che è qui con noi e grazie a Pasqualina sperando che sia eletta lei Presidente della Provincia di Roma tra qualche settimana
Vedete che quattro anni fa eravamo in questa Sala in una situazione un po'diversa
Molte cose sono cambiate da allora
Se ci si pensa fanno persino venire la vertigine per quanto sono state radicali le mutazioni che sono prodotte in un tempo così breve
Allora c'era il Governo Berlusconi oggi non c'è più
Oggi tredici Paesi su quindici in Europa sono governati dalla sinistra allora c'erano la signora Thatcher un governo di centrodestra in Francia
In Germania ce l'ha con la
Allora tante delle compagnie dei compagni delle amiche e degli amici che sono qui con noi oggi non erano qui con noi non ero allora con nuovi erano in altre formazioni politiche
Allora non c'era l'Ulivo
Con il quale abbiamo vinto
Le elezioni del novantasei vuol dire che in quel passaggio che fu per molti versi difficile ma anche a suo modo straordinario voglio dire anche per il modo in cui tutti loro vivemmo
Da quel passaggio che non fu solo una scelta del di un segretario nuovo del partito venne un grande impulso e da quell'impulso a generata una fase positiva di sviluppo per le ragioni della sinistra per le ragioni dei riformisti di questo Paese
Mi auguro che possa avvenire la stessa cosa oggi
Possa avvenire nelle mutate condizioni possa avvenire dando al nostro partito alla sinistra riformista italiani un'analoga Energia è un'analoga forza giacché dobbiamo sempre ricordare che le vittorie elettorali i successi politici non sono qualcosa che si acquisiscono una volta per sempre sono qualcosa che bisogna inverare giorno per giorno settimana per settimana mese per mese attraverso un lavoro paziente faticoso e coraggioso
C'è una bellissima frase di Petrarca che dice ci ricorda che bisogna Cogno share chiaramente
Che quanto piace al mondo e breve sogno
Noi dobbiamo costruire e rafforzare il nostro partito nostro schieramento
Dobbiamo rendere più forti riformisti italiani
Per quanto ci riguarda il compito primo è di oggi ridare forza energia apertura al nostro partito io so che ci aspettano degli appuntamenti difficili
So di avere due primi gradini studi uno permettetemi di fare una notazione non abbiamo lanciato quest'idea della campagna cento sezioni
In quattro giorni sono arrivate all'incirca migliaia di richieste io
Vorrei far presente che non sarà possibile per quanto mi riguarda ovviamente soddisfare tutte queste esigenze ma vorrei già qui dire una cosa che questo viaggio nelle sezioni lo farà solo il segretario del partito
Lo farà il gruppo dirigente del partito lo faranno le compagne e i compagni che saranno impegnati
A diversi livelli e con diverse responsabilità nel gruppo dirigente tutti e tutti insieme
Dovremmo cercare di andare nelle sezioni a ascoltare anche a spiegare la ragione per la quale oggi la riorganizzazione del tessuto del lavoro del partito attraverso le sezioni e con le aree tematiche creare politiche sia un valore il secondo gradino che bisogna salire sarà tra i primi
Ecco dalla formazione di un gruppo dirigente anche questo non sarà facile non sarà facile perché bisognerà tener fede agli impegni che abbiamo preso degli impegni che abbiamo preso sono quelli della composizione di un gruppo dirigente autorevole
E pluralistico
Naturalmente tutto questo non potrà essere affidato a un computer che trovi la giusta equazione tra le diverse esigenze necessiterà che si compiano delle scelte
Quello che posso assicurare che queste scelte saranno varate esattamente con lo spirito che ho cercato di descrivere in questa in questa riunione nella nella introduzione a questo libro
Infine guardate vorrei concludere dicendo
Quello che ho detto prima noi dobbiamo oggi
Guardare alle nuove generazioni di questo Paese
Noi dobbiamo guardare alle tante ragazze ai tanti ragazzi che guardano la politica è che la trovano non
Non sufficientemente carica di quei valori di quei significati di quelle ragioni per le quali la stragrande maggioranza di noi qualche anno fa
Ha deciso di incontrare e di cominciare a fare politica
Se dovessi dire in questo momento quale
La
Principale preoccupazione nel momento in cui abbiamo condizioni di stabilità di governo abbiamo una forza della nostra coalizione ecco mi pare sia questo mi pare sia questa e se dobbiamo prendere un impegno il primo impegno forse proprio qui cerca
E di trovare
I in modi i linguaggi perché ragazzi italiani che hanno voglia di incontrare la politica possono incontrarla e possono incontrare
Under forza aperta e moderna della sinistra italiana quale possono essere i Democratici di sinistra grazie
Senza fare diciamo
Ma