"Governare il mondo: la nuova era della politica internazionale" presentazione del libro di Achille Occhetto Paolo Franchi intervista Achille Occhetto, Presidente della Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati organizzato nell'ambito della Festa nazionale dell'Unità

Mi presento io sono Paolo Franchi
Sono giornalista del Corriere della Sera sono qui
Per intervistare
Achille Occhetto
Anche da
Ma partendo da un libro
Che che Occhetto
Ha recentemente scritto che è uscito
All'inizio dell'estate dargli Editori Riuniti
E che ha un titolo come dire
Estremamente ambizioso
L'ex governatore del mondo
Come dire
Il massimo
Dell'ambizione ora è vero che nel libro il Occhetto non si propone di governare il mondo da solo ci mancherebbe ma
Piuttosto
Fa una riflessione che io personalmente ho apprezzato molto
Diciamo per un verso storico-politica cioè i percorsi chieda alla fine
Del mondo diviso in blocchi quello che abbiamo conosciuto fino all'ottantanove
Ci ha portato ci hanno portato alla situazione attuale dall'altro tende a delineare come dire anche alcune ipotesi di riforma delle grandi istituzioni sovranazionali vice dentro anche il lavoro di Occhetto oltre che come
Leader politico di presidente della Commissione esteri della Camera c'è anche il lavoro della commissione
Esteri della Camera di riforma dicevo delle grandi istituzioni sovranazionali
A cominciare
Dal dall'ONU a cominciare dalle dalle Nazioni Unite ora io non voglio logicamente sartoria
Sintetizzare diciamo il libro il libro di Occhetto
Mi sento però di porgli a proposito dell'ambizione e a costo di farmi dare del
Così del giornalista politico praticone del dell'iperrealista del cattivo pragmatico e via dicendo
Però di porre una domanda di tipo generale il parto da una citazione che proprio alla fine del libro pagina centoventisei a testimonianza che l'ho letto tutto dove Occhetto dice ridefinendo
Cercando di definire però con Fondo i punti di di di solidità di storie compiti della politica sul piano mondiale dice è compito della politica
Indicare una via sistemica coerente sulla base della quale si possano poi giudicare misurare con cognizione di causa
I necessari e realistici i passaggi intermedi in analogia con la funzione scientifica dei modelli in mancanza di una visione complessiva ideale alla politica resta non solo la strada empiriche peggio giochi di furbizia e delle mediazioni
Le ragioni del realismo sono dunque importanti solo se sorrette da una grande capacità
Divisione sistemica altrimenti diventano politicismo privo di significato io che in linea generale di principio sono molto d'accordo con questa affermazione
Porrei però una domanda poi questo audio tutte queste affermazioni hanno probabilmente nel ragionamento di Occhetto anche un valore molto italiano ma resta su questo verremo porta ma per restare alla questione internazionale
Beh noi viviamo tu dici governare il mondo tu poni questi obiettivi alla politica beh se noi viviamo non solo un tempo ma anche un momento queste settimane in questi giorni in queste ore
Nelle quali come dire alla estrema globalizzazione alla interdipendenza dell'economia
Corrisponde un buco nero della politica bene questo momento è quello che noi stiamo credo è quello che noi stiamo vivendo non si riunisce un qualsiasi consesso di qualsiasi tipo
Ultimi ieri
Gli imprenditori a Cernobbio in quali non partano dal dato ma forse la situazione economica sul piano nazionale sul piano mondiale molto meno peggio di quello che appare anzi ci sarebbe pure qualche
Motivo per nutrire un moderato ottimismo il problema è il vuoto totale di leadership politica e di iniziativa politica il problema russo non è un problema economico
Di staranno la modesta rilevanza diciamo della Russia sotto questo profilo è un gigantesco problema politico e via discutendo e qui ci si ferma tutti un pochino alzando le braccia diciamo c'è in questo buco nero c'è questo vuoto per far allora se questo è il dato che significa governare il mondo o meglio che scienza e poi realistiche e concrete ci sono di porsi in questo contesto un obiettivo simile
Quindi io approfitto di questa domanda che ha un carattere così generale importante per diciamo fare una seppur breve introduzione sulle motivazioni
Che mi hanno spinto a scrivere questo vibro credo che nel contesto di queste motivazioni c'è anche la risposta alla domanda che adesso Paolo Franchi
Mi ha posto chi governa il mondo ora questo è un problema che noi abbiamo avanti con estrema chiarezza abbiamo avanti in qualsiasi
Momento della nostra vita non vuole soffocare
Della nostra vita politica il mondo fino a pochi anni fa era governato da due blocchi contrapposti
Una est è uno in Occidente
E bene o male era governato
Situazione come quella Jugoslavia non erano possibili altre situazioni in Occidente erano messe a tacere capofila dei due blocchi erano da un lato l'Unione Sovietica e dall'altro gli Stati Uniti d'America
Ma poi si è avuto il crollo di uno dei due blocchi e cioè il crollo della blocco dell'Est e quindi il problema è
Se dopo il crollo di uno dei due blocchi noi pensiamo che il mondo possa essere governato solo da una grande potenza cioè quella che è rimasta impieghi
E questo devo dire non lo vogliono nemmeno all'interno
Degli Stati Uniti d'America proprio per questo io ritengo che dopo il crollo di uno dei due blocchi il problema centrale è quello di dare vita a una nuova democrazia mondiale e per dar vita a una nuova democrazia mondiale bisogna tenere presente
Che noi abbiamo di fronte due movimenti che sono tra di loro apparentemente contrapposti un movimento verso l'alto
Che tende a espropriare lo Stato nazionale inseguendo i capitali e creando nuovi centri di decisione a livello sovranazionale ma contemporaneamente a questo movimento verso l'alto
Noi abbiamo anche un movimento verso il basso il piccolo è bello che vuole portare il potere più vicino al popolo attraverso un federalismo spinto ebbene questi due movimenti che sono tra di loro apparentemente
Contrapposti a mio avviso possono essere diciamo ricomposto in una proposta che io chiamo la proposta di federalismo globale nella quale la nazione non sparisce
Ma diventa lo snodo attraverso una delega di poteri verso l'alto è una delega di poteri verso il basso e proprio in questo contesto io parlo appunto
Della ricerca di nuovi nuclei le regioni mondiali e faccio la proposta che è una delle proposte di politica internazionale più concrete del libro
Non di tanti seggi europee di di a nazioni europee ma di un unico seggio che rappresenti l'Europa al consiglio di sicurezze l'altra parte del libro affronta il tema dei padri del Governo mondiale di vibrante con la sua tematica del rapporto tra nord e sud palme con la sua nuova concezione dei problemi della sicurezza Berlinguer c'è un capitolo dedicato a Berlinguer al problema dell'austerità
Al modo come Berlinguer Capin tempo che il problema del rapporto tra nord e sud del mondo non poteva essere risolto come una sorta dita me di San Vincenzo ma era necessario cambiare qualcosa di profondo nel modo di produrre e di consumare nella parte sviluppata del mondo si parla anche molto del diciottesimo congresso
E della svolta
Della svolta come un momento importante della sinistra italiana
Di compressione delle nuove caratteristiche
Mondiali
Io segnalo anche un punto che forse preannuncia persino le idee dell'Ulivo mondiale
Là dove è riportato nel libro I miei colloqui con Gorbaciov fa e parlando con Gore già Baccio of io parlo della possibilità che si formi una nuova entità
è uno Perea
E proprio in base alla nuova entità europea si dice
Ma allora anche le organizzazioni internazionali possono cambiare nato possono cambiare natura c'è un'altra parte del libro che mette in evidenza la differenza tra neoliberismo essere liberale essere liberali in senso moderno vuole anche avere una forte carica critica neoliberismo colpire invece accettare criteri del salotto buono dalla borghesia italiana quindi io sono favorevole le forme di regolazione economica che vengono anche riproposte da dell'horror
Non credo che il problema è che noi ci accontentiamo di entrare nel salotto buono avere la coda di paglia perché si è stati comunisti e quindi dire semplicemente mercato
Liberismo oggi sembra che l'intelligenza consista dal punto di vista dei politici
Nel dire che ci vuole la flessibilità cosa che tutti sanno dire
Che bisogna diminuire il costo del lavoro e se bisogna fare degli investimenti bisogna investire nell'educazione
Un politico che dice queste tre cose è considerato un genio e tant'è vero che ormai dicono tutti queste tre cose e le ripeto no nel modo più strano
E quindi di qui nasce in fondo la mia idea anche se non così esplicita ma ne parleremo di due sinistre sbagliate
Un opportunista e l'altra velleitaria l'esigenza invece di costruire una sinistra nuova ora io credo che questi temi del libro hanno trovato anche recentemente lo ricordava adesso Paolo Franchi
Tanti banchi di prova la crisi russa
La proliferazione delle armi atomiche
In modo come gli Stati Uniti d'America hanno combattuto la loro battaglia contro il terrorismo
Tutto questo dimostra che è necessaria una grande sensibilità
Verso gli strumenti della democrazia mondiale
Che richiede impegni rilevanti sia per la costruzione europea e quindi per i problemi di un'Europa che non sia soltanto l'Europa monetaria Man Europa politiche sia per la riforma delle Nazioni Unite cioè dalla Global Governance infatti il tema di un nuovo equilibrio democratico ha molti risvolti c'è tutto il problema dei rapporti tra paesi piccoli e grandi tra Paesi ricchi e poveri tra nord e sud ma anche tra Paesi nucleari e no gli ultimi esperimenti nucleari e pongono un problema noi non dobbiamo sancire la divisione in due categorie degli Stati quelli legittimati a detenere armi nucleare dall'altra tutti gli altri
Se il mondo è diviso tra chi ha il potere atomico e chi no mancherà il diritto morale di chiedere a un paese di non costruire l'arma nucleare
E quindi qual è il problema il problema è che crebbe atomico deve mettersi esso stesso in discussione deve avere l'autorità morale di guidare un processo di disarmo
Che riguardi anche il club atomico e quindi dobbiamo muoverci se vogliamo veramente governare il mondo sia contro
La proliferazione
Ma anche per la riduzione
Fino all'abolizione totale alla messa al bando delle armi atomiche enucleare
L'altro
L'altro banco di prova
E il terrorismo io comprendo che gli Stati Uniti d'America abbiano risposto come hanno risposto
Però sulla base credo che franche che ha letto il libro non si stupisce che dico questo delle cosa che io sostengo del libro di problema non è che io penso che non bisogna combattere anche duramente anche con la violenza
Il terrorismo però quella la strada sbagliata
Come dentro Allo stato
Ormai diciamo la cultura giuridica
è arrivata alla conclusione che un cittadino anche se ha ragione non può farsi giustizia da solo questo a mio avviso nel villaggio globale deve valere anche per le piccole e le grandi potenze
E quindi la lotta al terrorismo va preparata tra verso l'accordo consensuale l'iniziativa più ampia a livello internazionale perché se no può anche essere frutto di nervosismo del riflesso
A livello internazionale di problemi di politica interna di questa o quella potenza quindi necessario riproporre il tema centrale
Che non è quello che dicono certi pacifisti uso o no della violenza è chiaro che di fronte a elementi di gravità inaudita come quelle che abbiamo l'usura la vuole violenza che deve essere il problema è chi detiene il diritto dell'uso della violenza in un nuovo volto
A villaggio globale dobbiamo costruire le istituzioni che hanno questo diritto questo lavoro lo dobbiamo fare nella direzione dell'ONU solo Biezze o nell'ONU
Non ha la forza di farlo ma loro non ha la forza di farlo perché le grandi potenze non hanno mai voluto Dante all'uomo
Questo potere quindi e carne o gatto che si voglia che si morta che si morde la conta ecco io ho fatto adesso alcuni esempi per attualizzare questa visione che per dire una cosa
Ed è quello che appunto ritorno alla domanda
E che una politica non ne empirica dovrebbe portare la nostra discussione a livello di di questi di questi grandi temi
Voglio soltanto dire che sono contento di poter affrontare i temi di questo libro qui
A Bologna
In un'area nella quale voi sapete c'è la Bolognina
Un'area nella quale mi sento estremamente legato
Direi che tutta la mia vita nel bene e nel male nella passione nelle sofferenze che ho potuto avere legato a quella giornata in cui sono venuto qui io annunciato l'esigenza della trasformazione quindi per me
E di grande gioia di essere con voi compagni bolognesi in quest'aria dalla quale abbiamo incominciato un cammino importante
Per l'Italia e per l'Europa
Di essere anche nella città dell'Ulivo al quale ho sempre creduto
Ho parlato prima che si parlasse dell'Ulivo dalla carovana credo che se l'Ulivo è quello ma ne parleremo dopo che deve veramente essere e la carovana di cui ho più volte
Parlato quindi vi ringrazio compagni di Bologna di essere qui ad ascoltare queste poche parole sul mio libro e sulla mia fatica grazie
Quel fatto adesso
Richiamo diciamo alla
Sua vicenda politica alla la vicenda politica italiana oltre che internazionale degli ultimi dieci anni d'altronde anche nel libro tu ricordavi adesso tutto il tema del nuovo inizio diciamo della della svolta era già all'epoca voglio dire
Da parte tua almeno fortemente
Collocato dentro questo da una parte dentro questo grandioso mutamento diciamo dello scenario internazionale dall'altra però anche rispetto a processi che erano maturati prima di questo dei della caduta del Muro
Di Berlino per intenderci
Venerdì scorso nelle la risposta che tu che tuttavia prima tu ecco ai enunciato
Con una punta critica diciamo da sinistra nei confronti della sinistra
Attualmente maggioritaria diciamo mi è parso di capire però può ha rinunciato ne vorremmo enunciazione come dire se voi
Didascalica didattica ma un po'più precisa diciamo il concetto di due sinistre
Che continuano a misurarsi senza che ci sia se capisco bene la sinistra o non ci sia ancora sulla sinistra di cui appare il tuo ci sarebbe bisogno
Diciamo la sinistra opportunista mi pare tu abbia detto da un lato la sinistra velleitaria dall'altra cosa è l'attuale PDS Rifondazione
Due visioni della della politica due concezioni culturali due nomi o cosa
Ma io credo che siano due concezione culturale perché il nodo dell'ottantanove e io qui voglio dire con estrema pacatezza e serietà fare questa osservazione perché serva ai compagni gli agli amici e anche a coloro che ci guardano dall'estero
Il nodo dell'ottantanove è stato preso da alcuni dire va bene lasciamo da parte le vecchie storia del comunismo e ci muoviamo su una linea di innovazione però senza principi
Che può andare in tutte le direzioni fino per esempio la santificazione del neoliberismo o di altre cose dall'altra gli si contrappone una sinistra
Che invece è una vecchia sinistra una sinistra che non ha capito quali erano gli errori profonde del comunismo e l'esigenza della innovazione della sinistra stessa
Ora in questo senso io parlo appunto di una sinistra che si è accontentata di andare al governo e che non duri propone l'esigenza di una discussione seria nuova
Qui ed ora sui problemi di rinnovamento della Società italiana e della società
Mondiale
Da un lato e dall'altro una sinistra che purtroppo dice magari di volere fare queste cose ma lo fa su vecchi temi come avvenuto per esempio sulla questione Dell'Anna atto che è un po'come fare la battaglia che fanno i vecchi pugili suonati e quando sentono un campanello suonare alzano il braccio perché credo no che sia il ponga che abbia suonato credendo che la NATO oggi centri con la vecchia battaglia contro l'Unione Sovietica non c'è più l'Unione Sovietica non c'è più quel mondo e quindi quella battaglia
Non ha il significato che poteva venire se lo aveva in un'altra fase storica ora queste due sinistre impediti cristallizzate su queste posizioni impediscono una effettiva innovazione questo la mia opinione
E la terza sinistra cose L'Ulivo cioè se finché scusa volevo volevo capire
In che senso ecco se l'Ulivo nell'Ulivo ma in che senso l'Ulivo secondo te perché io fatico sempre un po'a capirlo
Uno può dire come non mi piace non vorrei diverso però allo stato degli atti
In che cosa sia diverso che cosa sia differenze quale sia il suo
Boss in più rispetto alla coalizione diciamo di partiti dati se la coalizione di partiti dati la parte maggioritaria del vecchio Pci Interior denominata Partito democratico della sinistra la sinistra democristiana qualche altra cosa denominata Partito popolare più alcune altre piccole formazione politiche in che senso se questo può ambire diciamo ad essere la sinistra nei opportunista né velleitaria c.t. fa riferimento
Io credo che l'Ulivo non è di per sé il partito nuovo dalla sinistra e una coalizione però per rispondere diciamo a questa domanda io devo fare un passo indietro per vedere che cosa è successo realmente in Italia in questi anni noi l'abbiamo avuto nel novantaquattro
Una sinistra più forte di quella del novantasei in termini di voti che non è potuta andare al governo perché
La Lega si è alleata con Berlusconi lo ricordate USA e perché il centro ha corso da solo e perché il centro ha corso da solo ma fondamentalmente la lega è stata determinante in tutti questi quattro anni perché nel novantaquattro la sinistra ha avuto più voti non è andata al governo perché da lei che ha deciso di dare quei cento collegi la Berlusconi
Un mese dopo la Lega sempre la lega decida di abbandonare Berlusconi e cadde il governo Berlusconi
Un anno dopo la lega decide di non allearsi né con gli uni né né con gli altri e di fatto fa vincere l'Ulivo
Che pure nel quale la sinistra a meno voti di quelli che aveva nella novanta nella Bicamerale la Lega non sta mai seduta viene un giorno fa cambiare e decisione della bicamerale dal premierato al presidenzialismo questo cosa vuol dire vuol dire che con il sistema elettorale attuale italiano un piccolo partito che sta soltanto in una parte del Paese può fare il bello e il brutto tempo e cambiare tutta la politica
Credo che ritorneremo su questo questo dimostra le buone ragioni del referendum e del maggiore età però che cosa è successo certo nel novantasei dopo l'esperienza vittoriosa di Berlusconi si è costruita un'alleanza che però non era un'alleanza positivo era un'alleanza contro il nemico
Tanto è vero che tra Dini e Rifondazione non c'è un accordo programmatiche non solo tra e Rifondazione siamo ancora di fronte a una sacrosanta alleanza contro l'avversario di destra che aveva vinto le elezioni in un'ipotesi bipolare come quella che sostengo io invece lo schieramento dello schieramento tra due grandi bocconi
Che si confrontano con i cittadini su dei programmi che non hanno bisogno di rifare le verifiche che furono le verifiche dei vecchi caffè delle vecchie coalizioni della Prima Repubblica
Perché hanno ottenuto dai cittadini attraverso un rapporto diretto con loro l'accordo sui punti programmatici fondamentali e su quel punto governano per cinque anni se non hanno più la capacità di governare ritornano agli elettori e si cambia e si fa l'alternativa
Per me questo
Costruì
Costruire l'Ulivo
L'Ulivo però non ne già un partito e una prima esperienza
è una prima esperienza dalla quale potrà nascere qualche cosa di nuovo
E allora se dopo la prima era del tutto evidente che noi non avevamo una coalizione come tu dici giustamente omogenea il problema direi vero capolavoro politico dalle acque essere quello di costruire la coalizione
E di far fare un passo indietro ai partiti
Invece si è fatto esattamente l'opposto
C'è voluto affrontare il problema del più grande partito socialdemocratico i democristiani hanno cominciato di nuovo a pensare che era bene averlo in fondo un bel grande partito democristiana e naturale che Rifondazione incominci a pensare che vuole salvare tutto il proprio elettorato e rompa le scatole scusate lo dico scherzando tra virgolette perché pensa al proprio futuro politico e quindi si è fatto esattamente l'opposto
Di quello che bisognava fare che era quello di dare Primo Rita solubilità alla costituzione della coalizione
In questo contesto sia apriva un rapporto fecondo tra gli elettorati
Io non sono convinto che la politica è fatta dagli stati maggiori tagli Intelligent Toni e furbi Simi degli stati maggiori è fatta dalla gente e in aprile l'agente aveva capito che bisognava inventare qualche cosa di nuovo come l'ha capito l'elezione dei sindaci
Perché a Napoli la somma dei partiti non dalla vittoria di Bassolino a Roma la somma dei partiti non dà la vittoria di Rutelli in campo nazionale la somma dei partiti
Non avrebbe dato la vittoria di Protti la vittoria di Prodi è stato dato da quel quid in più che ha fatto credere nel bipolarismo e nell'esigenza di conti di creare di nuovo un nuovo rapporto di crescita feconda tra un elettorato che non è il classico elettorato socialista democristiana e così via che rimane ma un elettorato in ricerca di qualche cosa di nuovo
E su questa ricerca e sperimentazione reale che bisognava innestare anche la Costituzione di nuovi partiti per esempio quando si dice io questo lo vorrei dire con la necessaria severità
Che i referendari vogliono distruggere i partiti io mi chiedo ma di che cosa si parla badate che i partiti vengono distrutti dagli attuali gruppi dirigenti
Quando vengono trasformati in comitati elettorali
Le coalizioni come soggetti politici vengono distrutte quando vengono presentate soltanto come cartelli elettorali nel campo quando si ci sono elezioni
E nel frattempo non c'è partecipazione non c'è dibattito non c'è vita delle sezioni o chiamiamole come come vogliamo
Io credo invece che il referendum deve aprire la fase per la costituzione di partiti veri altro che voglia di distruggere i partiti partiti che però abbiano una concezione della politica che si fonda sulla democrazia dei cittadini democrazia dei cittadini non vuol dire distruggere i partiti vuol dire che il cittadino e l'alfa e l'omega della politique io sono profondamente convinto che fintanto che ci sarà vita associata e chiaro che le persone che la pensano allo stesso modo costituiranno delle parti
E cioè dei partiti
Ma le parti partiti storicamente cambia e quindi difendere i partiti per difendere soltanto delle segreterie dei partiti o delle burocrazie
Con lo scudo che si vuol difendere l'idea del partito non è valida è un gioco toccato io sono per i partiti ma i partiti li dobbiamo costruire con la gente e con un'esperienza reale l'Ulivo e questa esperienza ed ha fatto
Se ho capito bene
Quello quello che tu dici io personalmente vale quel che vale ma condivido
Un punto del tuo ragionamento noi sentiamo una retorica diciamo così a difesa del partito politico
Del sistema dei partiti del partito politico
Che in buona misura una retorica falsa suona falsa all'orecchio anche perché
Basta che ci giriamo un po'attorno e scopriamo
Poi vediamo quello che lo Stato dei partiti politici non stiamo difendendo siamo vent'anni fa a difendere partiti formati da centinaia e centinaia di migliaia di uomini e di donne come loro respinti erano casa chiesa famiglia scuola l'Italia insomma
Da cui un po'tutti veniamo stiamo parlando di strutture vagamente intere di cui conosciamo
Il momento del comando diciamo ma gli altri momenti inciso ci sono
Anche a chi li cerca di osservare con un po'di attenzione ci sono invece fortemente fortemente Plinio avrebbero due obiezioni che sono anche due domande non ci da formulare al tuo discorso una classifica va bene l'Ulivo mondiale le cose e via discutendo nell'Europa continentale della quale ci piaccia o no noi facciamo parte le famiglie dei partiti politici che ci sono in tutta l'Europa
Continentale sono quelle ben nota c'è la famiglia
Cattolico popolare democristiana chiamiamola sbrigativamente cioè quella conservatrice
Ce n'è una anche di estrema destra cioè quella socialdemocratica e c'è anche una fa Miglietta non non disprezza benissimo in termini numerici perché specie nella nell'Europa mediterranea ma non solo in quella ancora comunista o neo comunista o o qualcosa o qualcosa comunque di sì nel momento proponi anche nel tuo libro in cui noi poniamo la questione dell'Europa siamo in Europa insomma
Tu poni giustamente secondo me la questione dell'Europa politica oltre a quella monetaria quella di Maastricht insomma noi possiamo pensare a un'Italia che segue un percorso
Dopo la crisi del suo vecchio sistema dei partiti così radicalmente diverso diciamo da quello europeo non è un discorso come dire astratto rispetto all'Europa continentale
Ed è la prima la prima teme pongo due assieme ed è la prima questione che Chieti volevo che ti volevo porre la seconda
E torno al alla questione che pone di tutte queste dieci giustamente i partiti non esiste finché ci sarà vita associata a quelli che la pensano allo stesso modo
Sì assoceranno tra loro quindi in qualche modo la forma non sarà il partito cerchiamo era in un altro modo ma insomma
Questo sempre esisterà non si fa questo però senza la partecipazione della gente alla democrazia dei cittadini e via dicendo
Problema che io pongo rispetto al movimento referendario questi detto in una parola noto tu pensi diciamo a una roba che muovendosi partendo rivitalizza i e cambi ciò che c'è oppure su questo terreno andiamo secondo te è ancora attuale pensare depressiva a fratture tale per cui nascono nuove formazioni politica che superano largamente quelle che ci sono per intenderci
Un grande sinistra centro centrosinistra chiamalo come vuoi seguire una grande è una grande formazione moderata oppure c'è un problema che i partiti recuperino in qualche modo questi partiti recupero in qualche modo il rapporto con la
Ma intanto io voglio dire sulla questione dell'EUR dell'Europa continentale è una diciamo
Modo di dire un po'
Pigro che si continua sopruso nei partiti a sostenere cioè il senso di questa impostazione è questa
Che in tutta l'Europa c'è un partito socialista un partito democristiano e così via dicendo e quindi anche in Italia deve essere così
In realtà poi abbiamo visto che piaccia o non piaccia però il partito laburista di Tony Blair ma cosa profonda di Verdi profondamente diversa dalla Spd tedesca preparare un partito laburista che si è rinnovato fregasse ha rinnovato appunto ed è una cosa profondamente diversa
Nulla toglie che in Italia una nuova forza dalla sinistra perché com'è chiaro io non voglio negare la sinistra anzi vorrei che essi determinarsi alcune vetture in un'eventuale nuova forma della sinistra deve avere un serbatoio costitutivo della sua novità che non me la somma degli apparati limiti
E delle e delle schegge della storia recente della crisi delle sinistre
E appunto io penso che con l'Ulivo nella prima fase con l'elezione dei sindaci per una certa fase ma non durerà molto perché in realtà poi è prevalsa quella che tu hai chiamato il cartello dei partiti
L'opinione pubblica aveva avuto la speranza che si potesse costituire questa realtà d'Europa quindi chi la pensa
Dei termini della esigenza comunque di una grande forza di sinistra che si collega alle altre forze di sinistra europee doveva lavorare su questo elemento dinamico su questa esperienza
E non mortificare questa esperienza questo è quello che penso io
L'altra cosa è che l'Ulivo nello stesso tempo non deve avvenire la pretesa di essere un partito che si sostituisce io ritengo che l'Ulivo deve essere la coalizione
Però a questa coalizione deve avere una sua soggettività i suoi gruppi dirigenti una sua capacità di intervento che non sente il diktat di questo o quel segretario di partito e i partiti che non devono sparire
Invece devono coprire l'altro fronte il fronte della società il fronte dell'innovazione il fronte della Costituzione nuova di una passione democratica dal basso tutte cose che stanno si stanno perdendo e poi nel contesto di un processo storico le due esperienze naturalmente
Potevano confluire d'altro canto l'altra strada io arrivo all'ultimo parte la domanda che mi sembra più importante se le forze storiche non si muovono in questa direzione per il proprio rinnovamento io non lo auspico ma è del tutto evidente
Che rispetto a la piccola dicci il piccolo partito socialdemocratico che poi non decolla come abbiamo visto è il piccolo Partito Comunista nascerà la tentazione di costruzione di nuove forze e quindi partirà Di Pietro
Con la sua cosa Cossiga con la sua cosa e queste forze diventeranno minoritaria e quando vedo che per esempio si vuole assorbire tossica nella centro sinistra io mi chiedo ma che senso alla politica
Se ci può assorbire tutto prima assorbiamo gli ulivisti e poi dopo non ne vogliamo seguire là fuori
Koji
Si decide di assorbire Di Pietro e io non ero d'accordo e poi non si è d'accordo sull'unica cosa essenziale che Di Pietro ha messo in campo sulla quale invece io sono d'accordo che il referendum per il maggioritario adesso si dice che si vuole assorbire Cossiga il quale secondo me ha un grande merito di essere l'unico democristiano che ha capito in tempo io ho chiesto a suo tempo il suo impeachment ma però sempre apprezzato che la DC era finita e che ci voleva un'alternativa a chi si colloca come capo di un'alternativa di centrodestra nuova diversa da quella di Berlusconi ma ne che assolviamo tutti anche Berlusconi e Fini ma cosa capisce l'agente nella politica allora io non metto in discussione lo schema europeo io sto mettendo in discussione la paccottiglia italiani deve essere chiaro questo il mio problema
Sì no non vorrei ritrovarmi nella parte del difensore della paccottiglia italiana ma mi sono tenuta come dire per dovere d'ufficio visto che faccio
Che ti sto intervistando insomma
Allora vi potrei dire come gli Enti potrei provare due motivazioni sulla quale vorrei sentire la tua
La tua opinione questo tema che tu hai detto ma si può assorbire tutto dentro il centro a sinistra Di Pietro prima coi Cossiga perché mi ricordo pure che anche la lega era un certo punto una costola
Era stata definita una costola della sinistra o del movimento operaio quindi le possibilità sono numerose e sotto questo profilo però probabilmente così per fare una brevissima riflessione di carattere sistemico questo è dato dal fatto che esattamente come nella Prima Repubblica o nella sua fase terminale soprattutto tutto avveniva nella lo scontro e l'intesa
La il duello e il pateracchio tutto avveniva all'interno dell'area di maggioranza e di il governo quindi poi giustamente aggiungere con i risultati
Che si sono che si sono visti da si riproduce
Dentro un bipolarismo che non è decollato esattamente la stessa cosa cioè questa roba che noi definiamo centrosinistra diciamo allo stato attuale è l'universo della della politica che conta diciamo in presenza di una opposizione tanto stretti tante quanto virtuale
Allo stato dei fatti la politica si muove dentro l'orizzonte che c'è l'orizzonte che c'è e l'orizzonte
Comunque della maggioranza anche chi ha in mente per il domani metti pure che Cossiga
Volesse essere il leader di un centrodestra di domani no il suo passaggio obbligato se questo è il contesto è installato su con le sue forze dentro un centro sinistra che c'è questo mi pare abbastanza dico in termini di fotografia un dico che è bello dico che in termini di fotografia della situazione in presenza di un bipolarismo che non è decollato è un esito come dire conseguente a centocinquant'anni circa di storia italiana non è una novità novità nel bipolarismo nella storia italiana
Se si fosse formato non certo non certo diciamo questo accorparsi accorparsi al centro allora si stanno però così le cose anche questa potrebbe essere un'ipotesi perché uno perché tu per esempio sei considerando che ci può dispiacere ma questo bipolarismo non è in queste forme non è decollato allora uno può ritenere mi sembra che tu ritieni
Come dire il mutamento della legge elettorale l'iniziativa referendaria è la chiave di volta per farlo ripartire su questo uno può sempre nutrire dei dubbi perché se una cosa non c'è non esiste
Legge elettorale sulla faccia della terra Pieve consenta di esistere ma l'altra ipotesi perché non può essere un'intesa
Di centrosinistra tra un forte centro e una forte sinistra
Ma si può essere l'intesa tra il fronte ci il forte centro e dal forte sinistra il problema che io pongo è un altro e che in tutte queste discussioni appunto di assorbimento
Non c'è mai la questione essenziale e cioè i punti programmatici sui quali avviene questa intesa
Fintanto che la questione è un gioco puro di parallelogramma delle forze poi ci troveremo a scrivere sui giornali ma che cosa strana
Sull'Albania non sono d'accordo la si era detto che era un grande capolavoro no
Tutti i giornali ne avevano scritto di mettere insieme da Rifondazione a Dini ma era ovvio che sull'Albania non non si era d'accordo e così via su tante altre cose che vedremo quando arriveremo alla questione della scuola privata voglio vedere come funzionerà un accordo di centro sinistra è una cosa che mi interessa proprio da spettatore vedete come funzionerà questo accordo allora quello che io critico il fatto che uno dei punti centrali della svolta che era la riforma della politica
E stato messo nel cassetto e si è tornati alla vecchia politica e quindi centro e la destra la sinistra vengono trattati come l'accordo del Caf e a questo punto non è più una nuova politica che fa nascere diciamo gli accordi sulla base diciamo di trasformazioni culturali reali che impegnano la gente a stare insieme ora badate io ritengo che il bipolarismo ha subito dei colpi indietro
Però per fortuna abbiamo raccolto le firme al referendum e se non interviene la Corte costituzionale non vedo come la Corte Costituzionale possa impedire questo referendum questo referendum passa a mani basse
E se passa a mani basse
Possiamo dire quello che vogliamo
Ma in Italia sarà obbligatorio perché se no nessuno viene eletto di fare due poli uno di testa e uno di sinistra in contrapposizione quindi io sono tranquillo aspetta il cadavere e passa davanti il fiume perché arriveremo a questo grazie referente
Due studi che si possa andare a una modificazione della legge elettorale prima del referendum cioè che ci sia una via beh certe parlamentare sei no no io la auspico non solo non escludo io ritengo che i referendum vengono fatti per spingere il Parlamento a legiferare se il PDS si ricorda
Della sua linea fondamentale che era quella del doppio turno
Maggioritario nei collegi che io condivido
E si batte conseguentemente per questo e si fa la legge prima del referendum e io sono contento che il referendum lo si faccia e si faccia la legge di doppio turno come vuole anche il PdL
Quando ci fu la precedente campagna referendaria
Che tutta segretario della PDS sostenerti fortemente fu una delle innovazioni più radicali rispetto alla anche alla precedente
Storia del PC non solo l'impegno diciamo sul terreno ore non tanto l'impegno sul terreno referendario che non era una novità
Ma la scelta sul terreno istituzionale ed elettorale in quella posizione che era radicalmente alterato dalla posizione storicamente avuta dai comunisti italiani in quella campagna referendaria sono passati otto anni adesso se non a otto anni sull'Arno dopo anni su quella del novantuno sei poi su quello del del novantatré la linea aerea va bene si battono per il sul terreno della riforma soprattutto del sistema elettorale uomini e forze che domani quando il sistema elettorale
Sarà cambiato si troveranno magari dalle due sponde opposte dalla della barricata e va bene così andò non c'è problema cioè
Secondo te che prima giustamente hai posto il problema
Cioè e io Prosperi espresso una forte avversione all'idea così che ci sia sempre di tutti secondo i vecchi criteri italiani
Più o meno al centro diciamo della della scena politica secondo te ma è possibile veramente riedita le a otto o sei anni di distanza
Uno scenario per il quale allora adesso tutti combattiamo uniti per avere il referendum dopo ci dividiamo
Che voglio dire a dieci anni di otto anni di distanza riproporre lo stesso quadro qualche elemento di difficoltà forse lo pone oppure se invece c'è diciamo nel movimento se il movimento referendario esprime una sua propria
Soggettività antipolitica da un domani che ne fai tu deroghe il PDS caro a recuperare
Sarebbe una presenza come quella di Di Pietro non è in qualche misura ingombrante cioè ottima prendere i voti per prendere le firme via discutendo ma in prospettiva non è ingombrante
Ma Di Pietro ingombrante forse nel PdL nel nello schieramento dell'Ulivo ma lui bisogna distinguere Di Pietro giudice che è una cosa Mani pulite tu sai che io su questo sono giudizio positivo dell'operazione dei giudici e considero estremamente pericolosa l'avversione ai giudici che si cerca di far nascere nel nostro paese anche se i giudici possono sbagliare ma non è questo il problema il Di Pietro che vuole le riforme istituzionali in senso bipolare e che e per il maggioritario sono d'accordo con lui e su un tema sul quale sono d'accordo
Naturalmente non sono convinto allo stato attuale ma tutti possono cambiare che Di Pietro sia un uomo di sinistra
Però lo vedremo nel corso del tempo quindi io il problema di Di Pietro al nostro la Matiz sere perché tutti questi problemi Di Pietro da un lato Cossiga dall'altro poi sorgerà sempre qualcun'altro che pensa che deve fare il Presidente della Repubblica il Presidente del Consiglio sono tutte a dimostrazione della crisi della politica italiana per cui oggi abbiamo il prevalere degli appetiti personali si dice che Violante deve fare presente la Repubblica che D'Alema deve fare il presidente del Consiglio che Di Pietro deve fare il Padreterno che l'altro deve fare non so che cosa ma queste sono solo manifestazioni della crisi se noi ritorniamo al mondo al problema centrale che è quello di per riformare il sistema politico italiano ora può sembrare una cosa strana ma in parte l'abbiamo fatto la legge dei sindaci ha cambiato moltissimo in Italia pensate come noi avremmo attraversato la transizione difficilissima di questi anni a Napoli
In metà del Mezzogiorno se avevamo i vecchi consigli comunali nelle mani dei consiglieri che cambia che fanno cadere le giunte delle lunghissime verifiche di maggioranza sarebbe stato un elemento disastroso e distruzione ma invece una legge che ha obbligato a votare secco un sindaco di centro destra o di centrosinistra ha creato in un punto delicatissimo
Della storia politica italiana che è quella delle città e qui c'è una originalità nazionale in Inghilterra è meno importante una cosa di questo genere in Italia è importantissima un punto di stabilità
Esternamente importante io credo quindi che è un maggioritario che spinga in un modo o nell'altro perché quel maggio Italia abbiamo visto può essere il doppio turno al turno secco io sono per il doppio turno che spinge a costituire di fatto delle coalizioni organiche
Che non c'è più la desistenza non c'è più
L'accordo soltanto contro il pericolo di destra ma c'è l'accordo su dei progetti positivi
Ebbene io credo che questo cambia qualche cosa di profondo dalla politica italiane anche Di Pietro sarà uno dei tanti se avrà le carte sarà presidente di questo o di quello io che voglio e che volete che vi dica ha fatto la svolta mi accontento di fare il presidente della bocciofila invece tutti gli altri sono candidati a tutte le cose lasciamo che si candida tanto quasi tutti saranno sconfitti perché poiché che vincesse riceve una c'è un
No la come dire
La domanda che ti facevo su Di Pietro può era anche legata a una questione cui tu accennavi prima cioè se fatte salve tutta la fondatezza delle critiche alla
Alla degenerazione diciamo della politica tutte le cose di cui abbiamo parlato finora beh riduzione ditemi di umori che vanno al di là della persona voglio dire che sono gli umori molto spesso canonici dell'antico non solo dell'anti partiti come sono ma dell'antipolitica e sovente anche e così non viene da un po'forte dire dell'antidemocrazia ma qualche volta
Qualche volta ci siamo anche avvicinati non in qualche modo porti acqua al mulino non dico avvalori la tesi di chi giudica va bene questi partiti che ci sono saranno tutto quello che dici tu avranno tutti i limiti che dice due e via discutendo ridiamo una bella spallata in un paese che fin qui peraltro Espresso sul piano di lì dei numeri non dei seggi maggioranze di destra o di centrodestra non maggioranze non maggioranze di sinistra sarà infinitamente peggio
Ma io ritengo che il problema è di non fargli di fare in modo che non ci siano queste che danno le spallate
Se il PDS
Se i socialisti se i popolari
Si fossero messi lo alla testa
Del referendum come abbiamo fatto l'altra volta quindi nove era lo stesso e era per il maggioritario anche l'altra vorrei che
Indi tutti i pidiessini l'altra volta hanno tutti firmato quindi noi firmavano una cosa contro che c'era da fare sul serio l'approccio
Abbiamo sempre sostenuto che questa era la nostra linea
Se lo facevamo il fenomeno Di Pietro non sorgeva nemmeno
In politica e c'è rapporto dialettico tra le cose se tu non fai una cosa lo spazio viene preso da un'altra sorgeva un problema maggioranza di governo però perché se lo facevi sul piano politico parlamentare
Perché Rifondazione Comunista piuttosto che ai popolari che cosa mi dicevi
Ma si fa no la tesi dei go voglio vedere fare una crisi di governo comunali Governo che sta qualche ha portato l'Italia in Europa solo perché un gruppo di partiti diceva che si può affermare il referendum chi si assumeva questa responsabilità volevo vederlo era un'arma
Veramente scarica che si è fatto finta di ritenere che fosse che fosse carica la povera Rifondazione non è riuscita a fare la crisi di governo succose sulle quali credeva moltissime ha dovuto ingoiare tutto perché sapeva della impopolarità di una crisi di governo in quella fase quindi io non credo affatto a questo argomento mentre credo che effettivamente essere alla testa di un processo di rinnovamento
Impedisce che forze che si presentano con la purezza
Del cambiamento totale anche comunisti eversivo come tu dici prendano piede cioè mamma hanno le forze tradizionali diventano conservatrici e si muovono nel piccolo cabotaggio della piccola politica e della piccola furbizia
Sono queste forze che l'altra non lo spazio alle forze plebiscitaria e quindi io vedo il tuo stesso pericolo ma dico che questo pericolo lo si combatte
Non rimanendo nella vecchia politica Malosti contante battendo Vittorio fa le posizioni repliche Italia è sbagliato di chi vuole colpire la democrazia
Sì
Va be'adesso vediamo gente grazie per lei tema in che misura secondo tempo e diventerà tema di di di di confronto congressuale nella nel PDS diciamo quello quello che tu stai dicendo lo diventerà sicuramente con che tipo di
Di battaglia politica ma bisogna vedere che congresso c'è quando ci se ci sarà un congresso quale mozione è chiaro che se presenteranno mozioni alternative io ritengo purtroppo che non sia
Un fatto bello importante che tutti gli ulivisti tra Petruccioli e ad altri non siano state invitate per esempio il dibattito di questo di questo festival naturalmente ringrazio per il fatto che io sono qui presente spero che finalmente si faccia un congresso vero sono anni che lo facciamo un congresso vero e se si fa un congresso vero con delle tesi contrapposte è chiaro che tutte queste questioni saranno al centro del dibattito
Ecco che volevo chiedere una cosa per così per serrare un po'al discorso avvicinarci alla alla conclusione della nostra chiacchierata abbiamo tu hai parlato ha insistito
Soprattutto sui temi in questa discussione anche per colpa delle mie domande probabilmente sui temi diciamo di la politica la riforma della della politica erano partiti dalle questioni mondiali di cui parla il tuo libro
Siamo siamo arrivati a quelle italiane molto riforma insomma
Ti esprimo anche un dubbio personale per
Sono stato anch'io convintissimo che il problema fosse la crisi del sistema politico la sua riforma la sua trasformazione e lo penso tuttora in ultima analisi però avverto che anche in questa discussione cioè sempre una difficoltà le alternative su che cosa benissimo ricostruiamo creiamo tutte le condizioni anche quelle cogenti comune pianismo elettorale che gli obblighi voglio dire a costituire schieramenti politici che si confrontano su programmi sulla leadership che abbiamo cinque anni di stabilità per governare e chi più ne ha più ne metta io personalmente avverto però una straordinario viceversa deserto della politica per dire che se non avessimo anche costituito schieramento
Moderato lo schieramento riformatore progressista
Non saprei mica bene esattamente su un terreno dei programmi delle idee forza si diceva una volta che cosa poi con
Creta mente differenzia l'uno dall'altro mi colpisce volevo sapere un po'l'opinione tua su questo che questo è l'aspetto di cui meno si parla tu dicevi all'inizio cos'è che dice adesso un leader politico che servo via di fino alla perché bisogna flessibilità Investimenti e possibilmente investimenti nell'educazione forse la tragedia e che oggi lo dice qualcosa di simile tanto un leader politico del centrodestra quanto un leader politico del centrosinistra forse quando parliamo di crisi della politica e di sua riforma for se uno dei punti fondamentale sta proprio qui se non c'è dubbio che il problema dei contenuti dei problemi reali della politica diventa poiché il problema centrale
Non vorrei essere equivocato quando io parlo di un sistema politico che favorisca il superamento delle vecchie dello scontro tra le vecchie
Burocrazie di partito per spingere tutti alla ricerca delle motivazioni di fondo di un'alternanza tra di destra e sinistra o centro destra e centro sinistra considero questo uno strumento ma poi rimane tutto il contenuto
Evidentemente da mettere in campo e questo fa parte del processo reale penso che questa crisi della politica delle idealità sì anche un po'il frutto che uno scontro ideologico sul quale si è bloccato il mondo da un lato il comunismo
è un certo comunismo quello sovietico e dall'altro il liberalismo Olga capitalismo è una certa concezione di tutto quel sto crollato lo scontro centrale si sono perse le motivazioni di fondo che possono dividere la destra e la sinistra e di fatto
P perché nell'attuale re ricavi esumazione dei partiti favorito dalla proporzionale si rischia di non fare passo avanti guardiamo il caso che Rifondazione Rifondazione non è capace di fare nessuna battaglia alter
Attiva ideale ritorna l'alternativa quando si ricorda c'era l'Unione Sovietica c'erano gli americani c'era l'imperialismo e fa la battaglia sulla NATO e fra la ma poi deve tornare indietro perché si accorge che anche i suoi hanno un interesse del tutto secondario sulla questione della NATO vediamo il nuovo partito dei popolari notarile popolare non si capisce su quali identità in fondo si costruì esce sedere a un certo punto mettere diciamo
Quinto di coagulo delle energie intellettuali che lo seguono e dare ad esse
La pseudo prospettiva si ricorda di che cosa della scuola privata
Si arriva a vecchie cose che sono state sedimentate nel corso del tempo e ciascuno perché col
Sa per difendere perché questo caso scusa in questo caso la differenza dalla NATO per Rifondazione anche si tratta di interessi
Corposa delle appartenenze appartenenza ma però siamo ancora a un livello diciamo che fa parte di una vecchia storia se invece dovessimo veramente sperimentare l'alter
Enza tra due grandi blocchi alternativi è chiaro che le questioni di cui parlavamo prima devono ritornare in campo
Cioè la questione
Sulla quale vedo c'è anche una grande difficoltà con la stampa che è quella del governare il mondo è una questione centrale
Sicuramente molti di voi pensano che il tema che io ho affrontato in questo libro non c'entra con le questioni della politica di ogni giorno e invece è uno dei punti più centrali perché quando sulle coste della Puglia
Via
Si vede arrivare l'immigrato albanese
In quel momento il pugliese si trova di fronte a un problema grandioso che il problema del terzo millennio che il problema del modo come governeremo i grandi
Essi mondiali che il problema di come affronteremo il rapporto tra nord e sud del mondo che il problema del rapporto tra ricchezza e povertà
Carla planetaria che è il problema
Istituti internazionali e democratico
Rispondere a questa questione e allora cento nell'ignoranza immediata nella paura
Piccolezze sa del mondo politico del teatrino italiano dove dobbiamo vedere alla televisione le dichiarazioni di Casini non cioè la risposta a questi problemi ma
A ritenere che il problema non è la furbizia dalla politica di chi dice guarda che furbo ha fatto questa mossa e quindi sulla base di questa mossa si porta dieci deputati di più verso il centro sinistra oppure dieci deputati di più verso il CED protesta ma se incomincerà pensare come facciamo a portare le tecnologie in quella parte affamata del mondo in modo che lì si trovi la risoluzione di problemi del lavoro ai problemi dello sviluppo invece che avere la risposta
Immediata della lega è quella di dire sono degli straccioni e vanno buttati a mare ecco il problema della Global Governance il problema del governo dei problemi del mondo è la questione della droga come l'affrontiamo se non ci poniamo il problema
Dei contadini della Colombia del problema della trasformazione intere piantagioni del problema degli strumenti e coercitivi e produttivo vi su scala internazionale con i quali affrontare tutte queste questioni sono questioni astratte no se poi in Parlamento
Tu ci dividiamo sull'Albania ci sulla NATO sulle acque ma però lo facciamo ancora con argomenti vecchi e non con gli argomenti nuovi ecco perché io
Ritengo che noi dobbiamo sbarazzare il mondo politico italiano di tutte le pigrizia del passato di quella politica con la P mai
Scuola che invece l'Apt l'aveva piccolissima perché era la vecchia politica machiavellica Guicciardini a furbetti
Circa della tradizione italiana che non conduce da nessuna parte invece ritroviamo idealità la forza morale dalla politica perché badate nella vita attuale con questo voglio concludere nella vita politica italiana c'è un gran The chiasso ci sono le dichiarazioni c'è la televisione ci sono i dibattiti a Porta a Porta ma io in questo grande chiasso sento un grande silenzio un grande vuoto un grande silenzio di idealità e allora io vi dico dove che vediamo
Tutto questo non è nello spostamento di intere generazioni dei quarantenni tra il centro destra e centro sinistra lo vedo nel silenzio delle giovani generazioni
Una volta parlavamo alle giovani generazioni con lo scontro terzomondista
Con lo scontro fascismo antifascismo comunismo capitalismo io non credo che dobbiamo riprodurre tutto questo ma evidentemente e la cent egli Simo sta dimostrando tutto questo non stiamo ritrovando la chiave per ridare alla politica la sua funzione all'da e non e la politica potrà riavere la sua funzione alta e nobile se partendo dai programmi arriviamo ai Progetti e arriviamo non alle ideologie ma certo alle grandi idee che devono trascinare per Torre i grandi centri storici e grandi agglomerati politici e umani del nostro Paese per questo io ritengo che sia importante a rinnovare le liste tutti i giorni e nello stesso tempo cioè Roberto sono d'accordo con Paolo Franchi dare contenuti nuovi alla politica ma io vorrei dire una cosa che forse non espressa pay le trame Paolo Franchi in questo dibattito io non sono contro i partiti io sono un uomo di parte io non so concepire la mia vita dentro una parte
Io sono contro l'assegno statura dei partiti
Perché quando i party
Incominciano a diventare le cordate per vedere chi è il prossimo decurtato in quel collegio le cordate per vedere chi è il prossimo assessore le cordate per vedere chi è il prossimo sindaco sei parti
ITIS solo questo non sono i partiti
La democrazia è
Ci sono comitati e
Dati elettorali che noi riformeremo la politica
Questo lo voglio dire qui alla Bolognini dove io ho dato la mia vita la mia intelligenza e la mia cultura
Dire badate la svolta non deve a diventare meno comunisti per entrare nel salotto buono della borghesia italiana evadere l'orgoglio de mare a testa alta la politica italiana per insegnare a tutti che cosa è una politica nuova
Ci siamo dobbiamo cercare di esser e di farlo veramente
Elisa e compassione