Il nuovo provvedimento per l'anticipazione del finanziamento pubblico dei partiti e le relative polemiche

Di finanziamento pubblico ai partiti e dell'ennesimo scandalo dei circa centotrenta miliardi che le varie forze politiche incasseranno come anticipazione delle somme che contribuente avrebbero destinato loro con il meccanismo del la quattro per mille dell'IRPEF previsto dall'attuale legge quella varata nonostante che nel novantatré gli italiani approvare hanno alla novanta virgola tre per cento il referendum promosso dalla Lista Pannella per la Pro are il contributo statale partiti questa volta ne parliamo con l'ex deputato radicale Massimo Teodori Massimo che idea che si è fatto di questa questi non è che si ripresenta più o meno negli stessi termini di un anno fa e cosa ne pensi dei ritardi del ministero delle Finanze che sostiene che non è ancora possibile conoscere l'esatto importo della quattro per mille sottoscritto dei cittadini
Ma guarda del ministero delle Finanze tutto scritto del resto si sapeva benissimo quando è stata approvata questa legge che una cosa tipo loculo spoglio delle dichiarazioni reti non può esser fare do se non dopo tre o quattro anni quindi mi pare che tutto questo sia un una sceneggiata in cui poi anche mister lo stesso Ministero delle Finanze o chi per lui ha messo in giro delle voci false i mesi scorsi quando diceva nove il venti per cento degli italiani quindici quindici per cento di italiani sottoscritto per dedicare il quattro per mille ai partito cosa non vera quindi che tutto quanta diciamo così una movida
Ma più in generale io penso che questa storia del finanziamento pubblico ai partiti
Sia prima del referendum del novantatré che dopo il referendum del novantatré con la regina un po'bidone approvata nel gennaio novantasette faccia parte di un grande Tabouri una grande rimozione di una gran senta culturale che ha accomunato
Un po'tutte le forze politiche di cento l'UDC liste d'idee
Per non di fare affidamento sempre sulla mamma citato cioè di non riuscire a pensare a un finanziamento della politica finanziamento dei partiti che non fosse di tipo statalista e che non fosse quella di affidare qui e nelle mani pubbliche un po'passivamente quindi diciamo è un tabù è un tabù di non voler affrontare ha per
L'ente una grande questione ma l'elezione non
Di finanziamento ma è una grande questione di funzionano sento che la democrazia come quello chi deve pagare la politica e come si deve pagare la politica
O di del finanziamento pubblico ai partiti sostengono che queste forme di contributi statali sono presenti in un modo o nell'altro un po'in tutti i Paesi altri invece continuano ad affermare che per esempio nel nel novantatré gli elettori bocciarono soltanto la vecchia legge che comunque i risultati referendari non possono avere validità eterna tu come repliche e
Un referendum non può essere valido sempre non è un caso che anche la legge italiana dice che dopo cinque anni si può richiedere un referendum abrogativo nel caso in cui è stato bocciato una seconda volta a volta quindi non c'è dubbio che il referendum da un punto di vista istituzionale ha una validità limitata nel tempo ma questo non è il problema è vero che esistono in tutti i Paesi delle forme sono previste delle forme di finanziamento della politica i modelli sono di più di che il modello francese il modello inglese e che è quello che da un finanziamento soltanto l'opposizione il modello americano che si basa esclusivamente sui finanziamenti privati detassati il modello tedesco che si affida delle fondazioni collaterale i partiti ma questo non è un po'il il punto il punto seguito a dire che il finanziamento pubblico in Italia che è stato
O un tabù perché non è stato pensato ad altro si riferiva un pochino indietro nel tempo
Vediamo che nella storia italiana del dopoguerra soltanto fu una personalità molto lucida e molto rigorosa liberale
Vale a dire Luigi Sturzo presentò un progetto di legge voleva un finanziamento dei partiti che fosse affidato diciamo al libero gioco del mercato presentando in tal modo una legge una proposta di legge del nel cinquantotto che però non non fu mai approvata venne invece approvata nel settantaquattro questa legge sul finanziamento pubblico che allora era di qua ente cinque miliardi l'anno perché venne approvata verrà provata perché gli scandali si moltiplicavano le tangenti venivano fuori
I partiti prendevano dai fondi neri essi visse il finanziamento pubblico è quello che riesce ad evitare il
Finanziamento illecito dei partiti qual è stata la verità credo
Finanziamento pubblico dal settantaquattro in poi che non ha per nulla evitato poi le tangenti ai fondi dei han se guardiamo la storia dal settantaquattro in poi da quel momento aumenta il finanziamento illecito dei partiti aumentano gli scandali aumentano dirlo l'intreccio stretto fra affari e politica sia sul per che degli enti pubblici sia sul versante degli enti privare del dell'impresa i primi gruppi privati dei gruppi economici privati fino alla catastrofe del novantadue novantatré in cui tutta quanta la politica italiana
Ti consegna a a mani politiche Mani pulite si consegna il giudice allora qual è il problema il problema è che il finanziamento pubblico
Non volontario perché la ripartizione viene fatta dallo Stato sulla base dei risultati proporzionali alle elezioni in realtà non riesce da una parte non riesce a soddisfare i bisogni finanziari
Che hanno i partiti cioè il costo del della politica dal punto di vista dei partiti dal punto di vista elettorale e dall'altra lato in realtà incrementa piuttosto che decremento aree i fondi neri e le tangenti delle mazzette allora che il problema fondamentale e questo apro tare a viso aperto il problema chi deve pagare la politica chi deve pagare i partiti chi deve sovvenzionare i partiti candidati e Vieri Silvio c'è un'altra maniera per farlo un'altra maniera che Mazzini lei diciamo le responsabilità individuali le scelte individuali e e al tempo stesso sia efficace nel senso che riesca a far pronte acque i costi che nella democrazia sicuramente la politica i partiti candidati hanno questo mi per e che il grande problema è un po'che non non si vuole affrontare non solo affrontare per ragioni di cultura perché sia le grandi tradizioni cattoliche comuniste post comuniste in fondo rifuggono da un da un rapporto onesto e tra
Casato fra attività economiche politiche a sostegno dei propri interessi apertamente i sia individuali che di gruppo economici sia per un po'pregiudizio di carattere
Prettamente culturale dovuto appunto alle storie di questi partiti
Vogliamo ricordare a questo punto cosa i radicali hanno proposto su questo argomento
Dalla posizione dei radicali è stato quello appunto del contro il finanziamento pubblico per ragioni appunto che che dicevo prima
Ridare invece il fine il finanziamento della politica a intanto diciamo a forme date rifinanziamento naturalmente incentivate dallo Stato e poi ai rimborsi spese che sono altre cose da finanziamento pubblico nel penso che tuttora esistono i rimborsi spese elettorali che sono dei rimborsi che si danno dopo le elezioni per le specie che i partiti che li ha riso sta in un'elezione naturalmente all'interno di certi limiti e chi c'era i tetti e in terzo luogo o quello di prevede in rete per lo Stato una funzione per così dire di AGEA teche provvede a strutture per la politica che significa struttura della politica significa sale di riunione scientifica modo di comunicare significa agevolazioni per ottenere le riunioni politiche e via di seguito e
Ultimo ma ormai diventata cosa più importante e il problema della comunicazione politica perché non dimentichiamo amo che oggi parlare di finanziamento di costo della politica di cambiamento dei partiti e il finanziamento elettorale è qualcosa che riguarda in gran
Parte il problema dell'uso della televisione della radio cioè come comunicare
I costi politici le
Ieri dei partiti e delle elezioni nell'ultimo decennio sono i costi televisivi
Allora mi pare che tutto questo discutere servitù centodieci miliardi centotrenta miliardi che con qualche espediente i partiti vogliono di dire attraverso questa leggina di anticipazione eccetera sia veramente un non mettere i piedi sul piano i piedi sul piatto lo ripeto sono quelli di dire quanto costa la politica
Dove stanno essenzialmente questi costi e questi costi sono sempre di più nei costi di comunicazione e non in quelli degli apparati delle strutture politiche e come farvi fronte e quale ruolo lo Stato può avere per incentivare e facilitare la copertura delle spese della politica senza distribuire dei danari distribuzione tra l'altro perché sempre ancorata a che cosa al proporzionalismo che venisse meno come dovrebbe venir meno
Una Marco sistema elettorale una parte di te ma elettorale che appoggia sulla proporzionale tutta quanta l'impalcatura del intervento pubblico sotto forma di finanziamento pubblico sotto forma di Pseudo quattro per mille cadrebbe perché non avrebbe più il punto di riferimento che la ripartizione proporzionale elettorale e che oggi avviene nella quota del venticinque per cento
Lei proposte alle quali faceva cenno prima vennero ulteriormente ribadita in Parlamento anche nei primi anni ottanta quando in occasione del raddoppio del finanziamento pubblico
I radicali condussero un duro ostruzionismo vogliamo ricordare brevemente quel momento
Per gli ascoltatori per tre ma è un po'indietro dunque il cateto pubblico fu istituito nevicato settantaquattro con quarantacinque miliardi l'anno da distribuirsi e ai partiti alla fine degli anni nel settantanove otto ci fu una grande offensiva per aumentare finanziamento pubblico in quella stagione che poi veniva subito dopo il referendum del settantotto che era stato formalmente perso ma qua sostanzialmente vinto da noi radicali perché ottenemmo quarantacinque per cento dei voti per l'abolì se non il finanziamento pubblico prete dando all'ottanta appunto il parlamento ci fu questa grande offensiva noi Pacem una grande battaglia ostruzionismo e via di seguito venne fuori nel mille novecentottanta una leggina che sostanzialmente raddoppiava il finanziamento pubblico che passo da i quarantacinque miliardi l'anno se non ricordo male a circa novanta miliardi l'anno mala la battaglia che noi facemmo in Parlamento fu anche per la battaglia sul rendicontazione sui Bill
ANCI dei partiti
è bene ricordare che noi all'la alla Camera dei Deputati faremo una dura battaglia sul modello su cui i partiti erano tenuti a presentare i bilanci i al Parlamento in quel modello non volevamo che fosse inseriti sia le proprietà e in immobiliari sia diciamo
Il bilanci consolidati cioè i debiti dei partiti e tutto il resto
Nello credo su cui allora di perché dico presentavano i bilanci alla Camera dei deputati perché la Camera deputati era detta revisionare in i bilanci era assolutamente ridicolo tanto è vero che tutti quei bilanci erano dei bilanci falsi perché tutte le voci delle proprietà dei partiti dell'e del passato dei bilanci cioè dei debiti e via di seguito potevano tranquillamente non figura
Noi facemmo un una grande battaglia pubblica contro la Iotti perché la Presidente della Camera avvia la facoltà di stabilire il modello del Bilancio del Partito allora in maniera stupefacente correva l'anno mille novecentottanta ottantuno la Presidente della Camera Iotti a cui era demandato il controllo dei bilanci dei partiti rispose che per carità
Non si doveva entrare all'interno i bilanci della vita dei partiti perché sarebbe stata un'intromissione contro l'autonomia dei partiti
Cioè la presidente Iotti sostanzialmente legali lo l'illegalità che era quella forma di rendiconto e il bilancio dei partiti che era stato fatto fino allora e che continuo a essere fatto in quella maniera a assolutamente ridicola fino a al mille novecentonovantatré quando c'è stato ci sono state delle nuove disposizione quindi pochi oggi ricordano
Che il fondo una delle responsabilità formali naturalmente della grande ruberia dei partiti del il storia di Tangentopoli
è stata in una certa misura legalizza nata da parte della presidenza della Camera che ogni anno stabiliva che i bilanci i partiti erano dei bilanci corretti quando se avevamo che non erano dei bilanci corretti non lo dimostra mo'allora per esempio lo dimostra AMMO con tutti quando vennero fuori i soldi che il Banco Ambrosi hanno aveva dato al Partito socialista democristiana al Partito Comunista dimostra in modo che i nei Bilanci questi soldi non non figuravano e quindi chiede una sospensione beh insomma è tutto un una storia in cui è stato legalizzata l'illegalità per per tanti anni quest'ormai risale a circa vent'anni fa per dire sostanze te che la storia della legalità dei partiti da un punto di vista finanziario era una storia conosciuta da tutti ha avuto ragione aveva ragione
Bettino Craxi quando negli ultimi suoi discorsi in Parlamento tra il novantadue e il novantatré e disse guardate io sono accusato di essere un po'un grande ladro rubato questi soldi e via di seguito ma guardate che tutti i partiti lo hanno fatto che tutti i partiti hanno truccato i loro bimba ANCI e di questo erano consapevoli tutte le alte autorità dello Stato e tutti i leader dei partiti della vigilia al PC completi quindi è vero che io mi sono mosso in questa maniera fuori dalla legge perché ho dovuto provvedere al finanziamento del periodo socialista attraverso tangenti fonti di ieri ed altre cose la guerra ad una cosa generalizzata aveva ragione Bettino Craxi allora oggi il qual è il problema il problema è se vogliamo uscire
Se non vogliamo che sulla storia di Mani pulite si ripete periodicamente e quello di affrontare a viso aperto il rapporto fra sostenitori dei partiti
Insomma Kia Montedison ENI e ieri
I grandi costruttori hanno tutti quanti avuto dei fondi neri ingentissimi con cui hanno pagato i partiti questo oggi lo sappiamo per certo se noi vogliamo che anche fra i gruppi economici i partiti eccetera l'attività produttiva che produce da me Caro e l'attività politica vi sia un rapporto onesto dobbiamo questa cosa portarlo alla luce del sole e non in maniera sotterranea
Come oggi altrimenti una storia poi ci ripeteva sempre uguale a se stessi naturalmente per le concludo bisogna evitare che questi furti continui in
No essi ripetano anche con la complicità di chi magari avrebbe potuto permettere la non promulgazione di certe leggi
Beh queste leggi ed è qui insomma sono state leggine sostanzialmente ricopertura lo è stata la legge lo finanziamento pubblico prima settantaquattro poi rivista nell'ottanta all'ottantuno poi rivista successivamente
Eccetera e questa lo è questa legge del quattro per mille perché diciamo su sono leggi in cui dalla par te del letame dei bilanci
Insomma anche qui l'esame dei bilanci non viene sottoposto alla Corte dei Conti
Ma viene sottoposto deve essere presentato in in Parlamento anche questa è un'assurdità è un foro un foro interno sostanzialmente dei partiti
Quello che arriva che rivede i bilanci dei partiti quindi tutto questo a che fare con l'apertura di un una questione che la questione appunto e la personalità giuridica dei partiti e degli strumenti di garanti per controllare la vita finanziere dei partiti come elemento essenziale anche della vita democratica dei partiti disteso certo la cosa è molto pericolosa perché non vice a dare in mano ai giudici perché gli strumenti per intromettersi nella vita politica e quindi bisogna tenere separata le cose però quanto Renzi sia non si può e a controlli e non si può fare in modo che i partiti che è una specie di di partecipare nata dello stato che fanno quel che vogliono dal punto di vista finanziario come se fossero sciolti dalle leggi comunità ebraica i codici comuni
Era l'ex parlamentare radicale Massimo Teodori insieme al quale abbiamo parlato di finanziamento pubblico ai partiti a risentirci