Sussidiarieta' org. dalla Compagnia delle Opere a suggello della consegna in Parlamento del milione di firme raccolte in difesa delle associazioni di volontariato (c/o Hotel Excelsior)

Poi vedere questa capacità di organizzarsi
è un principio che noi vediamo in indirettamente presente nell'articolo due della Costituzione vorremmo che fosse sancito all'interno della di una futura Costituzione rinvio futura riforma costituzionale quindi questo il primo scopo il secondo scopo è però da subito che le leggi che il Parlamento sta approntando in numerosi settori siano improntate a questa libertà di associazione e libertà di costruzione dal basso dalla società
Nel campo della sanità della scuola dei servizi pubblici del non profit della famiglia
Noi vorremmo da subito monitorare queste leggi come vorremmo che l'attuazione della Bassanini a livello locale di sussidiarietà verticale non sia fatta contro la società
Ma sia ben chiaro è un discorso che non è per una privatizzazione selvaggia
è contro lo statalismo mai a favore di soggetti sociali perché altrettanto pernicioso come lo statalismo e l'idea che privati con in un'idea di mercato selvaggio
Si approprino dei beni pubblici gestiscano servizi pubblici contro i cittadini noi vorremmo lo sviluppo di quella realtà sociale composita
Fatta di all'inizio del secolo di movimento operaio di movimento cattolico di movimento liberale di libertà di impresa
Che abbia una finalità ideale e che quindi non sostituisca o non integra uno statalismo semplicemente una mondo privato che non ha interessi se non a un lucro vorremmo questa immagine dell'Italia di un Paese dove c'è sempre stata una solidarietà sociale molto forte che si affermi questo è il senso dell'iniziativa ma con queste parole io voglio solo introdurre un dibattito che sarà ricco grazie all'eccezionalità dei
Relatori
Allora innanzitutto
Do la parola per un intervento di saluto al presidente del Senato Nicola Mancino che ringrazio per l'attenzione che fin dall'inizio ha avuto all'iniziativa tutto questo tema
Della presenza della società e del rapporto con l'istituzione
Signor presidente della Camera
Signor presidente Vittadini signori
Componenti del comitato promotore autorità signore e signori
Sono particolarmente lieto
Di potere portare a tutti voi il mio saluto più cordiale
Che vuole essere anche un segno di attenzione delle istituzioni
Verso tante realtà associative di varia ispirazione culturale efficacemente presenti ed operanti nella Società italiana
Il dibattito sui rapporti tra Stato e società civile
Ha attraversato la storia del nostro Paese
Più di settant'anni fa Luigi Sturzo
Enunciava così i capisaldi della sua concezione della vita politica e sociale leggo testualmente
Per noi lo Stato e la società organizzata politicamente
Per raggiungere i fini specifici
Esso non sopprime non annulla non crea i diritti naturali dell'uomo della famiglia della classe dei comuni della religione
Solo lì riconosce
Rito tema li coordina nei limiti della propria funzione politica
Per noi la nazione non è un ente spirituale assorbente la vita dei singoli
E il complesso storico di un popolo uno
Che agisce nella solidarietà della sua attività e che sviluppa le sue energie
Negli organismi nei quali ogni nazione civile è ordinata chiudo le virgolette
Rispetto ad allora
L'attuale contesto geopolitico ed economico sociale
è profondamente diverso
Le grandi trasformazioni degli ultimi decenni e da ultimo i mutamenti che hanno interessato gli scenari politici internazionali hanno determinato il tramonto di ideologia e dottrine consolidante
La fine di molti regimi fondati sulla presenza totalizzante e onnicomprensiva dello Stato
La dimostrata insufficienza da una parte dei sistemi a indirizzo collettivista e dall'altra di quelli fondati sulle ferree regole del mercato
Rilancia un modello di collettività fondato sul più ampio pluralismo giuridico e istituzionale
E sui principi di un solidarismo non residuale nel marginale
Capace di Raff affrontare le sfide dei tempi che viviamo senza idolatria ma anche senza complessi
Il tradizionale bipolarismo Stato mercato
Che confinava tante realtà originali in uno spazio terzo in marginale e in via di superamento ma invia soltanto vi è un privato oggi che si colloca pienamente all'interno del mercato
Non per subirne le distorsioni e le indifferenza ma per esaltarne
Le potenzialità mettendoli a disposizione i frutti per finalità di interesse sociale
Altrettanto dopo datato appare il dualismo pubblico-privato come concepito e realizzato finora
Nel riconoscere i diritti inviolabili dell'uomo anche nelle formazioni sociali
La nostra Carta fondamentale all'articolo due come sottolineava il presidente cittadini
Ha sottolineato la preesistenza DS rispetto allo Stato stesso
Una formulazione non mi fa velo di sottolinearlo in questa circostanza
Legata ai nomi di la Pira Dossetti e Moro che ricondusse quel riconoscimento alla fonte della dignità dell'autonomia della libertà umana l'esigenza di consolidare le basi dello Stato democratico
La necessità di governare di incanalare i fenomeni di partecipazione democratica l'avvento delle regioni
E il protagonismo degli enti locali hanno determinato le ragioni della prevalenza
Di una sorta di sussidiarietà intesa in senso verticale
Cioè come ripartizione delle competenze tra organi dello Stato o tra enti a diversa scala territoriale
Piuttosto che in senso orizzontale come rapporto tra società e Stato nelle sue pluralità istituzionali
La continua estensione delle competenze statali in aree e settori qualificati come pubblici
Ha determinato una totale identificazione del concetto di Statale con quello di pubblico
Fino a generare il diffuso convincimento che i servizi i beni e le attività in qualunque modo riferibile alla sfera degli interessi generali debbano essere gestito erogati dalle amministrazioni pubbliche
Viceversa i corpi intermedi alle formazioni sociali sono stati sottovalutati
Perché ritenuti portatori di interessi parziali e di obiettivi particolari
Solo il successivo riconoscimento da parte degli organismi statali
Poteva rendere gli uni e le altre legittimamente operanti nella realtà sociale
Da questo stato di cose scaturita la contraddizione di istituzioni un po'più lontane dal cittadine di realtà associative private tenute forzosamente ai margini rispetto all'ampia sfera delle pubbliche funzioni
E questo nonostante molte di esse abbiano dato testimonianza di vitalità e di efficienza organizzativa mostrando spesso un nuovo moderno modo di essere del settore privato particolarmente nel campo sociale
La crescita esponenziale dei costi del Welfare State
A fronte di minori disponibilità finanziarie
Le insufficienze di ritardi degli apparati pubblici
Il diverso rapporto fra sovranità nazionale ed organismi sovranazionali e comunitarie
Rendono non più sostenibile l'idea di uno Stato non solo detentori in esclusiva del potere di fissare gli obiettivi di interesse generale ed è giusto che sia così ma anche gestore ed erogatore di tutti i servizi di pubblica utilità
Una ridefinizione di ruoli e di compiti
E imposta dalla crescita di numerosi soggetti non istituzionali
Dall'affermazione di nuovi stanzia un tono mistiche regionalista e federaliste anche se non tutte chiare definite nel lavoro portata si rafforza insomma
Un'idea di Stato molto diversa rispetto al passato fondata sul rapporti nuovi comunità stato cittadine Doria andata verso istituzioni non accentratrici capaci cioè di esaltare senza inglobarla e tutte le potenzialità della realtà sociale
Questa concezione
Deve far leva da un lato sulla responsabilità della persona
Come momento basilare della vita collettiva dall'altro sulla valorizzazione del senso di appartenenza della comunità alla comunità
Per evitare che le diversità diventino fattori di dispersione le esigenze di autonomia si trasformino in momenti di disgregazione della convivenza sociale
Lo sviluppo dell'economia civile
Un più forte ruolo del mondo del non profit
Una piena complementarietà tra pubblico e privato la scelta dell'elasticità e della flessibilità a scapito degli schemi rigidi di inquadramento
Potranno consentire la effettiva realizzazione dei principi di libertà e di solidarietà cui deve ispirarsi l'azione dei pubblici poteri
Per fare questo condizione necessaria però anche l'autorevolezza dello Stato
Perché solo uno Stato autorevole può assicurare il concorso democratico di intenti e di forse necessario per il perseguimento degli obiettivi di interesse generale
A cominciare dalla crescita equilibrata della comunità
E chissà se non può essere affidata solo ad una visione caritatevole dei diritti nobile ma insufficienti a farle rispettare un po'neppure essere lasciata alle sole leggi il mercato
Solo i pubblici poteri possono garantire insieme alle migliori condizioni di operatività e di efficacia dell'azione dei soggetti pubblici e privati la corrispondenza con le finalità di interesse generale
Solo in un equilibrio più complessivo possono essere fornite prestazioni ai meno abbienti o servizi ai territori meno favorite che in una stretta logica di mercato nessun imprenditore privato accetterebbe di assicurare i pubblici poteri
Dovranno conservare la potestà di definire gli indirizzi relative agli obiettivi alle compatibilità e alle priorità di carattere di interesse generale
Ma l'individuazione delle linee di intervento
La ricerca e la messa a disposizione dei mezzi finanziari la scelta degli strumenti operativi la progettazione e la gestione dei servizi dovranno passare attraverso una stretta complementarietà tra pubblico e privato nuove strutture organizzative forme gestionali anche innovative in questo quadro dovranno essere riconosciute
Alla sfera pubblica possibilità effettive di controllare la qualità sociale dei servizi al settore privato l'autonomia e l'esercizio anche remunerato del ruolo gestionale che è in grado di assolvere in tal modo
Quello che oggi viene definito in maniera quasi residuale come terzo settore o non profit potrà ottenere lo spazio che gli compete
Di preziosa articolata realtà economica ed umana
Il confronto sulla sussidiarietà non può limitarsi alla del disputa tra i sostenitori del privato e quelli del pubblico che anche di recente hanno caratterizzato la riflessione politica su questo su questo settore
Il confronto perciò non può rischiare di essere solo rinuncia azione di un'esigenza ma deve trovare idonee soluzioni legislative
Non mi pare che su questo punto ma ho avuto occasione già dei ripeterlo
Presente il presidente cittadini non mi pare che su questo punto sia stato offerto una soluzione soddisfacente in occasione del dibattito sulle riforme una società civile a misura dell'uomo dei suoi diritti e delle sue libertà presuppone delle istituzioni capaci di tutelare perciò dall'ulteriore cammino delle riforme istituzionali dipenderanno anche la possibilità di dare concrete risposte
A molte delle questioni che sono al centro di questo vostro importante appuntamento le forze politiche
Devono saper corrispondere all'impegno che i esse hanno preso di fronte al Paese
Adesso in questa legislatura
E ne approfitto anche perché è presente il ministro delle riforme istituzionali
Occorre fare uno sforzo in più per varare nuove regole capaci di delineare uno Stato non accentratore che Eserciti direttamente alle sole funzioni inerenti la sua sovranità consentendo alle istituzioni territoriali di svolgere tutte le altre
Consentire ai governi di realizzare il loro programma garantire al Parlamento il pieno esercizio delle sue funzioni di iniziativa legislativa di indirizzo e di controllo
Solo così sarà possibile superare e finiscono una transizione politica ancora in atto ridurre i rischi di confusione tra i livelli istituzionali di separatezze o di incomprensione tra i poteri dello Stato
Ma in questo quadro generale permettere anche a quelle realtà organizzate che fuori dalle istituzioni hanno dato concreta testimonianza di efficienza e di capacità
Di potere concorre a realizzare nuovi processi di sviluppo e di crescita nel nostro Paese perciò non solo la raccolta delle firme
Ma anche il Thelma che nella giornata sarà al centro della riflessione politico istituzionale appaiono elementi contributivi di una chiarezza che non ha ancora è stata fatta non nonostante i Pius dei sessant'anni che sono trascorsi da quando non solo la quadri Jesse mo'anno ma ha anche le riflessioni di uno diciamo dei cattolici democratici più autorevoli come don Sturzo avevano avanzato la senza trovare grande ascolto
Nella società di ieri ma anche in quella che stiamo vivendo grazie
Grazie amò
Ringraziamo il presidente Mancino delle sue parole che condividiamo e del suo intervento che rilancia questo tema a livello di riforme istituzionali auspichiamo che le sue parole siano seguite da tutto il Parlamento
E in questo senso o vorremmo continuare il dibattito rivolgendo alcune domande al presidente della Camera
Luciano Violante salutando anche il presidente Mancino che evidentemente per gli numerosi impegni deve lasciarci ringraziandolo ancora
Per il suo intervento
Allora alcune dei rappresentanti delle associazioni che insieme alla Compagnia delle opere all'interno del Foro ma hanno promosso queste petizioni rivolgeranno queste domande il primo prima domanda posta da lì Ivan Guizzardi vicepresidente della Rai
L'associazione dei lavoratori atipici e interinali della CISL nata da un progetto progetto Cirio a circa l'ALAI proprio in termini innovative si rivolge a tutti coloro in cui il rapporto di lavoro non è tutelato da contratti collettivi prego
Signor presidente
Nella storia nel presente di questo Paese su numerosi campi di attività la scuola l'assistenza la sanità l'economia e le iniziative forme di opere cooperative Fondazione realtà associative che testimoniano che il pubblico non equivale a Statale
E per converso che non sempre ciò che è statale corrisponde di per sé al pubblico interesse
Le pongo questa domanda
Come è possibile superare questa pregiudiziale ideologica
E contribuire a valorizzare la realtà del cosiddetto privato sociale nel nostro paese grazie
Dunque lei parla di pregiudiziale ideologica credo che ci sia questa creditizia e logica da superare
Però voi anche affrontare questa questione da un altro punto di vista cioè dal punto di vista del condizionamento storico
Intendo dire che il peso che il pubblico avuto nel nostro Paese
Deriva anche dal modo per esempio in cui si è costruita l'unità nazionale che si è costruita in modo coercitivo
Ci sono due modi sostanzialmente un modo quattro Ivo si è detto e un modo capitalistico di costruire gli stati il tipico modo capitalistico è stata Repubblica di Venezia per esempio i Paesi Bassi
Ho un modo coercitivo cioè ponendo al centro burocrazia l'apparato militare
E l'Italia se costruita in modo coercitivo e questo ha dato al allo Stato al pubblico ai le funzioni coercitive un peso enorme in una storia italiana
Quando all'inizio del secolo si cominciava a fare delle modifiche in questo tipo di assetto di concezione Giolitti eccetera è arrivata la prima guerra mondiale
Prelevato il fascismo
A altri elementi come dire di restrizione di quel tizio di fortissimo peso del pubblico
Dopo il fascismo abbia avuto un Paese che avesse sempre cinque per cento di impianti industriali distrutti
Le cinquantasette per cento delle case italiane non c'era acqua corrente e così via
Soltanto un pubblico poteva prendere questo Paese
E ricollocarlo su un terreno moderno avanzato dei diritti tra civiltà e questo è venuto poi con le contraddizioni quei problemi che sappiamo eccetera ma quando riflettiamo su queste cose io credo che sia giusto evitare demonizzazione guarda le cose come sono andate davvero adesso ci troviamo in una fase diversa
Nella quale per la caduta del muro di Berlino il superamento dei blocchi di dodici e così via si può finalmente ragionare in termini concreti allora in questo quadro io chiedo credo che
Il problema di fondo sia la scrittura di un nuovo patto civile
Il nuovo patto civile
Cioè il problema non è soltanto lo Stato ridotto io sono contro la così tra Stato minimo queste cose qui io credo che bisogna discutere di nuovo sul rapporto Stato cittadino non su uno solo dei due termini su entrambi i termini
Su che cosa lo Stato che cos'è il cittadino
Guardandosi da due rischi e affrontando due opportunità
Il primo rischio che cittadino venga confuso con mercato
Io non ho alcuna visione demoniaca del mercato assolutamente però sono due cose diverse
Esso perché vedo che a volte nel dibattito per esempio che c'è stato alla Camera indoor di articolo cinquantasei dibattito collocato male non per colpa di chi discuteva perché lì si discusso pure cose che salutò posti diversi
Perché ah scusi età sussidiarietà verticale sta nel federalismo la società USA orizzontale sta ai principi generali camuffato voglio dire
E e la parola sussidiarietà
Perché ha tratto in inganno quando i due getti vi collocavano la questione le questioni imposti completamente diverse cioè altro il rapporto tra Stato regioni comuni eccetera alto il rapporto tra cittadini e potere pubblico che e andava invece nella prima parte già questo quindi è stato un punto sul quale e che c'ha c'ha molto deviato ma in quel dibattito in qualche intervento Montottone vuole
C'è stato uno slittamento in cui si faceva un olio se mi permettete continuo tra e cittadine al mercato non si capiva bene due Fini mercato ricomincerà il cittadino e viceversa
Allora in questo quadro di un nuovo patto civile una delle questioni ideali che dobbiamo porci io credo e il limite alla libertà di scambio
Cioè che cosa non è scambiabile
Che cosa ne scambiabile per le persone
Che cosa non è scambiabile per le collettività che cosa ne scambiare per il pubblico
E perché questo ci consente di fare una ferma distinzione tra ciò che appartiene mercato e Ciocca perché è una persona cittadino eccetera quindi un patto civile che abbia ad oggetto un ridisegno dello stato noi avevamo uno stato programmatore
C'è uno Stato che viola l'idea di programmare la vita le condizioni futuro di cittadini probabilmente quel tipo di Stato era indispensabile nelle condizioni in cui ci trovavamo io credo che ora bisogna passare allo stato incentivante
C'è uno Stato che crea le condizioni informa i cittadini perché le condizioni un po'si creano ma molto precise i cittadini non lo sanno quante volte abbiamo ho l'impresa del sud che ci dice ma per questa cosa c'è un incentivo
Il servizio studi della Camera ha fatto un quadro diciamo quarantadue incentivi per le imprese che agiscono il Sud non so quanti riconoscono tutte
Non basta crea l'occasione bisogna che comunica avete occasione perché cittadino possa utilizzarle altrimenti la vecchia mediazione della politica
Che era la mediazione per l'acqua e di risorse pubbliche diventavo risorse private proprie clientele ed interessi privati diventava interessi pubblici si sposta su un altro e terreni terreno per la comunicazione dell'incentivo utile
Ma utile al politico che fa da mediatore non è utile all'azienda che in quel momento ne ha bisogno
E una comunicazioni piena e completa delle occasioni che il pubblico mette a disposizione privato credo che faccia parte di questo tipo di politica di libertà anche deprivato di scegliere l'occasione che gli serve di più
Ecco in questo quadro dicevo quindi il primo punto è la questione del mercato il secondo equivoco
E un equivoco ne parlavamo stamattina quando sono venuti a consegnarmi le firme di secondo equivoco
L'equivoco che definirei ludico
Cioè il cittadino la persona come quello che può far tutto come la pupa del come una forma di puro alleggerimento di pura libertà in senso giocoso quella perché il passaggio dallo Stato programmatore lo Stato incentivante
Un nuovo patto civile fondato su un ruolo più centrale della persona produce un processo di molto di responsabilizzazione molto più forte
Nel vecchio sistema il diritto soggettivo era lo strumento con il quale il cittadino attingeva di risorse pubbliche
Dello Stato
In questo sistema se riusciamo a costruirlo il centro il dovere
Che questa società non recita in cui dovere e responsabilità hanno un peso enormemente superiore rispetto all'asta precedente
Un nuovo patto civile quindi vuol dire riflettere su questo complesso di cose riflettere anche su quello che si perde perché così si perdono
Io credo che sia uno sforzo da fare
Perché lo che questa questione non patto civile tra cittadini e potere pubblico sia qualcosa attorno a quali bisogna riflettere insieme indipendentemente dalle etichette
Io credo la battaglia di lite
E credo che ed è segno l'appartenenza di ciascuno di noi
Ma credo anche dobbiamo sedici treni nuovi su cui misurarci perché treni vecchi non sono più adeguati
E sono molto spesso distorsivi rispetto al nocciolo delle questioni
Su alcuni dei vecchi i terreni di scontro possiamo in realtà trovare terreni di dialogo invece e forse dobbiamo individuare altri terreni di scontro per per fa parte poi della guai se non ci fosse lo scontro a confronto di conflitto allora in questo quadro io credo che sia possibile
Costruire un pubblico che non equivalga statale
Un pubblico che si caratterizzi per la per il tipo di regole
E per il tipo di scopo e poi dopo lo faccia che capace di farlo
Credo che questo sia molto importante cioè non è soltanto lo scopo sono anche le regole cioè la garanzia che quello scopo se perseguito in modi tali da garantire i cittadini che canti di consumatori garantire chi accede a quel tipo di servizio o che tipo di questioni non è soltanto la finalità comunque venga raggiunta
Naturalmente la regola non deve essere la regola trave sono palestre turnover procedurale chiamano così non deve essere un come dire un trabocchetto per infilarsi sul controllo sulla interno però si può trovare un un modo per poter bilanciare una cosa e l'altra
Alla fine io credo che il modello attorno al quale dobbiamo lavorare e si può lavorare il modello democrazia diverso
In cui la persona
Ma quando parlo di persone o palude delle persone per quelle concrete cioè ragazzi ragazzi bambini le donne e gli uomini queste presso cui ciascun dov'è la sede ma parlo di queste persone
Siano al centro nel senso che pubblico SIP sì ripromette si impegni a costruire le condizioni perché tutte queste persone possano costruirsi con libertà il proprio futuro
In una ideale gerarchia
Da questo punto di vista
Io penso che l'esperienza di questo secolo ci deve consigliare di mettere al primo posto le persone secondo la razionalità
La Regione
Perché i due grandi drammi di questo secolo hanno visto sono stati determinati dal presunto primato della Regione sulla persona
Cioè dal fatto che qualcuno ha ritenuto che ciò che era ragionevole quel qualcuno riteneva ragionevole si potesse schiacciare le persone
E qualcun altro ritenuto che fosse ragionevole che delle persone schiacciasse delle altre che sono le due
Tragedie di questo secolo
Allora se noi lavoriamo per una scala di valori
Che poi segnano ciò che non è contattabile non è scambiabile
In cui la persona le persone vengono al primo posto e la politica si è un servizio per queste persone
E la Regione intesa non come commenta categoria ma come strumento razzi altro strumento quotidiano nazionale sia al secondo posto però che questo complesso i dati ci aiuta a costruire il a rispondere positivamente alla domanda che avete posto qua avete si tratta di questioni teoriche anche o si tratta soltanto di aggiustamenti legislativi citata da dire in testa un nuovo modello delle cose da fare ma credo che siamo arrivati al punto in cui dobbiamo impegnarci in questo sforzo
La seconda domanda
Portata
Dottor Benedetti presidente del dell'Mcl
Onorevole presidente Maastricht l'imminenza ormai dell'euro ci impongono di pensare alle europee
Sesto in ambito di politiche economiche finanziarie ma anche in ambito di politiche sociali
Venendo a queste che cosa pensa che si dovrà fare pensare per la scuola visto che in Italia siamo rimasti l'unico paese a differenza degli altri nel quale il privato il non pubblico soffre di fatto di alcune limitazioni
Io voglio affrontare anche questa questione per come sono capace all'interno il discorso che ho fatto prima
Cioè i problemi e la scuola istituzione con la formazione delle giovani generazioni
Se vale quello che ha detto momento fa io sposterei l'asse sulla formazione delle giovani generazioni
Sia perché altrimenti scivoliamo in un conflitto su quale non posso entrare perché è un conflitto terreno di scontro tra parti politiche per il lavoro che faccio in questo momento non posso entrare
Sia perché mi sta più a cuore
Che una ragazza o ragazzo siano formati bene in modo da competere contro colleghi tedeschi olandesi francesi e così via piuttosto che attardarci uno sconto qualcuno uscirà vincitore ma non certamente i ragazzi che devono poi competere domande per un lavoro una formazione così
Da questo punto di vista la prima questione che ne spendiamo male
Perché
La spesa permute la scuola italiana e più elevata della media OCSE
Ed è sostanzialmente rapporto insegnanti studenti di uno a dieci tra i più alti del mondo
è una quindici per la Francia una sedici della Germania ore diciassette tra Gran Bretagna
Ma il tasso di laureati e diplomati più basso dei Paesi industriali quest'anno è stato un po'meglio Roma trenta per cento i pareri sono trentacinque l'ultimo anno ma certamente siamo molto molto di sotto rispetto al resto
Allora se ci vogliamo occupare delle ragazze e dei ragazzi eterno un attimo da parte di scontri tra parti eccetera il problema di come si fa la formazione di come garantire una formazione permanente
Per la grande mutevolezza cani processi produttivi di conoscenze e così via non basta la formazione interiore che questo ragionamento un po'anche teorico che stiamo facendo insieme dice a riflettere se non debba essere cambiata l'antica concezione i cicli di vita
Il ciclo di vita tradizionale quale fino venti ventuno e due anni studiati
Poi ventidue sessanta sessantacinque cinquanta dipendere casi lavoravi e poi a te devi serenamente decesso per il resto non per la terza fase
Ora il seriamente o meno dipendeva cosa vi fa comminato prima ma io credo che il discorso formazione permanente
Il problema della
Della necessità di cambiare i lavori all'interno dell'esperienza di all'interno delle vite quelli tutto questo ci fa dire che questo questa idea dei cicli di vita va profondamente cambiata sia perché la persona oggi di sessanta anni non la persona di sessanta anni trent'anni fa
E quindi questa persona persona utile che ha un bagaglio di esperienze e di conoscenza
E soprattutto perché la persona ha delle cose da dire a al alle altre persone
Uno dei problemi più gravi che si è posta in Germania e qui c'è un'opinione sulle cosce meglio di me e che il l'uscita dalle grandi aziende di persone di una certa età
Ha portato un tempo paramento verticale delle conoscenze quelle non comunicabili per iscritto
Delle conoscenze Casey comunico attraverso la trasmissione sapere con l'esempio con la parola con la conoscenza ecco allora così tra la persona anche Como un'azione di conoscenze di sapere che non debba essere questo punto accantonate buttata nell'angolo come qualcosa che deve deve se vuole continuare a dare alla Società durante tutto quanto
Il suo ciclo di vita secondo modi in cui può le forme come la capacità biologiche fisica
E c'era credo che faccia parte di questa riflessione
Allora io
O inviterei se mi è permesso a riflettere su questo ripete sul problema della formazione che se porre la persona vuol dire parlare di ragazzi e le ragazze dei giovani come formarli questi giovani come fare in modo che questi soldi che spendiamo che non sono meno dei soldi che spendono antibiotici un risultato migliore rispetto ad altri
Comincia inserire pochi elementi di fortissima qualità all'interno della comunità Enrico secondo palle ragazzi scordati di D'Ascola Disneyland
Materno non vi serve non solo in sé ma vi danneggia
E credo che questo debba essere un elemento che dobbiamo comunicare tutti noi chiediamo più o meno responsabilità sociali politiche istituzionali alle giovani generazioni
La vita è una cosa seria insomma c'è poco da fare
E se non la si prepara seriamente poi non la si affronta seriamente dopo credo che questo debba essere messaggio di fondo allora proverete ci divideremo sulla questione scuole credo come fare eccetera ma ovviamente da parte questa questione credo che sia il giusto
Cercare di non ritrovarci insieme uniti atto una propria di come forma alle ragazze e ragazzi per rendere dare loro le possibilità di realizzarsi meglio nel futuro
La terza domanda posta da Marco Lucchini direttore generale della Fondazione Banco alimentare che come molti di voi sapranno
Sfama ogni giorno seicento mila poveri in Italia e ha promosso sabato la Giornata nazionale della Colletta alimentare
Dove cento mila volontari e quattro milioni di italiani hanno raccolto dando la spesa tre mila cento tonnellate di generi alimentari
Non le ore Presidente mi permetto una breve osservazione prima di formulare le due domande
Entrata quasi clandestinamente nel dibattito culturale e politico di questi mesi anche grazie alla raccolta di firme promosso da un ampio cartello associativo
La sussidiarietà è un principio che ha spiazzato la prospettiva bipolarista con la quale si intende analizzare e giudicare ormai tutto
Non è omologabile a un unico schieramento politico partitico non è né di destra né di sinistra
Ecco allora le due domande
Ritiene che questo atipicità sia un motivo in più perché il Parlamento possa fare uno sforzo comune
Per dare cittadinanza la sussidiarietà a livello costituzionale e legislativo o che invece proprio per questo motivo non troverà sufficienti sostenitori all'interno dei diversi schieramenti
Seconda
E cosa può fare un'autorità super partes come la sua
Perché l'appello di cui siamo portavoce possa trovare interlocutori attenti all'interno del Parlamento grazie
Grazie
In questo sul l'autorità infra par persone super partes poi deve essere e non è neutra
Scusate io rifiuto il concetto di neutralità
Ciascuno di noi alle sfide
E appartiene no le solite su telaio e così via deve essere oggettivo imparziale ci mancherebbe altro ma rifiuterei rivoluzioni permettete come altrimenti quelle direttrice l'equivoco sotto queste cose
Chiedo scusa
Ecco lei dice e la sussidiarietà orizzontale ha spaccato il bipolarismo e certamente perché non ha appartiene e principi fondamentali
Cioè non appartiene a una catalogazione di strumentale appartiene alla identità costituzionale
Perciò ci si può trovare d'accordo con l'accordo indipendentemente dalla collocazione che sia rispetto alle questioni politiche contingenti
Io credo che questo possa aiutare
Naturalmente c'è bisogno di cominciare perché non
Non tutti ne sono convinti anche perché come voi sapete il l'impegno all'interno della Commissione bicamerale riguarda la riforma della seconda parte della Costituzione e quindi rientrava di straforo in un posto dove non c'entra niente insomma tanto per essere chiari però una proposta di legge costituzionale
Che abbia ad oggetto una volta studiato e affinato in modo proprio qui c'è Giuliano Amato
Nel modo migliore possibile
La formula una proposta ad hoc
No che non riguarda poi il contesto complessivo della federalismo lezioni presenta Repubblica eccetto una porta ad hoc
Io credo che possa essere si colleghi senatore o deputato e veterano presentate può essere oggetto di discussione anzi può essere un terreno sul quale cominciamo a riflettere su quello che ha chiamato un nuovo patto civile
Che cosa si può fare
Io credo che sia necessario che questo tipo di idee e di proposte entrino più dentro
Insomma il sangue carne le ossa del Parlamento il più dentro
Non sia qualcosa che si sovrappone o che fa in superficie per questo nel colloquio che ho avuto stamattina io ho chiesto a
Tra gli amici che sono venuti se dovevamo disponibili ad avere delle audizioni con le commissioni Affari costituzionali cultura e affari sociali
Per poter discutere con quelli che poi fanno le leggi giorno per giorno di queste questioni come queste questioni entrano non solo come dire nel petto dell'Aprilia costituzionale ma entrano dentro la quotidianità del lavoro
Volevo informarvi che ho parlato col presidente la Commissione affari costituzionali Maccanico
E copresidente la Commissione affari sociali uno dei bolognesi il presidente Castellani era fuori per impegni parlamentari sono entrambi molto contenti di avere questo che la commissione abbia questo incontro quindi o vi prego di prendere contatti diretti con i due presidenti che rapidamente risentiranno credo che questo è quello che poi un presidente della Camera può fare le onde del panel contenuto specifico e proposte
Però esseri liaison essere tratto di collegamento e far sì che poi le questioni entri nel dibattito parlamentare questo rientra nelle responsabilità di chi presiede
Un ramo del Parlamento che questo fatto bora accetterà anche nel pomeriggio il presidente Castellani presidente la commissione cultura perché avvenga incontro anche con la Commissione cultura
L'ultimo l'ultima domanda posta dal presidente regionale dell'Anffas dell'Abruzzo
There colle
L'Anffas come sapete una delle pubblico importanti organizzazioni a servizio dei disabili
Signor presidente
Quali riforme occorre fare per modernizzare il Paese
E consentire che gli obiettivi individuati
Nelle domande precedenti vengano raggiunti
E per
Ai ai quattrocento Gasparri mi suggerisce qualcosa
No io credo
Insomma la questione ci sono un questo impostazioni generali che dico alla fine scusate le questioni concrete io vedo come assoluta necessità di federalismo
Come assoluta necessità
Un federalismo che non sia lo spostamento da un centralismo a ventidue centralismi ce l'eccentrico statale a centralismo regionale abbiamo già regione Sicilia come esempio tipico di queste forme di centralismo e credo che
Il invece credo un federalismo italiano cioè un federalismo che si basa sulle città
La città e la identità italiana
Ne abbiamo dei giorni che hanno circa vent'anni cosa ne hanno lo Stato nazionale che ne centosessanta più o meno recita che ne hanno mille e passa avere in mille anni ha un senso nella storia di una nazione un popolo
Il fatto che le città italiane siano dei giacimenti culturali straordinari non c'è il piccolo paese italiano in cui non ci sia una bella piazza un bel po'momento un bel palazzo Berg una bella cosa
Segna anche l'attaccamento che le generazioni che sono succedute su questo terreno il territorio hanno avuto col luogo in cui sono cresciute sono create CIPE questo un dato puramente italiano
In Francia c'è una città e il resto sono come dire Persiceto marsupio città in Italia si è difficile indicare quale la città la con la con la C maiuscola
Perché e ci sono città medie che hanno qualità di vite ed è di vita enormi servizi migliori città grandi che hanno altre cose ma qualità di vita diversa ci sollecita e allora un federalismo che parta dalle città Botin un federalismo che non non abbia dentro di sé uno spostamento dall'alto verso il basso dei poteri ma un federalismo che ricostruisca il sistema dei poteri partendo dalle città che sua giuridico vicine ai cittadini
E non a caso alcuni dei clienti recita Mancino citava Sturzo ce ne sono anche altri
Dei primi studiosi di questi i primi che hanno proposto questo rapporto nuovo tra cittadino e Stato cittadini potere pubblico erano accaniti sostenitori delle Municipalità di comuni delle città ma non per forme di municipalismo deteriore ma perché vedevano lì uno strumento di realizzazione anche del da persone anche perché quello lì e soggetto che è più vicino al cittadino c'è poco da fare
Ci tenevo il sindaco lo vede il Presidente del Consiglio in televisione
Ma il sindaco c'era lì
E quindi da questo punto di vista io credo che il federalismo sia una delle cose più importanti da realizzare per modernizzare e poi modernizzare cosa vuol dire
Il quello che sinteticamente si possa dire che la modernità e velocità
Cioè sistemi moderni sono i sistemi che assumo decisioni velocemente
I sistemi non moderni sono i sistemi che assumo decisioni lentamente
E siccome i tempi della società non sono decisi dalla politica ma sono decisi da una serie di contesti e generali anche e di tipo globale non solo di tipo nazionale
Evidentemente va avanti quel tipo di paese che si dà un sistema veloce un sistema e decisione veloce e qui c'è una delle questioni più importanti nel prossimo futuro che riguarda la rappresentanza
Cioè il destino dei consigli comunali provinciali regionali e del Parlamento il destino rappresentanze in un mondo che richiede decisioni veloci
Perché la rappresentanza che segno della democrazia e a di di per sé bisogno i tempi
Che per deliberare bisogna consultarsi bisogna attendere dibattito ciascuno deve dire la sua può darsi però che nel frattempo la decisione diventi inutile perché altri o diciotto dodici sottoposto e una delle questioni più delicate e fondamentali che abbiamo e come porre un punto di equilibrio tra presentante decisione
Come fare in modo che decisione rispecchi interessi stenti nel Paesi diversi valori stenti nel Paese ma questo rispecchiare questi valori interessi non vada a discapito della deliberazione preciso in questo un punto fondamentale e curate abbiamo parlato prima delle citando abbia un problema nelle città
Che la disaffezione dei consigli comunali
Non so se qui c'è qualcuno che fa consigliere comunale in vita sua
I così è comunale conta pochissimo
E la rappresentanza nei comuni e ridotta a zero
E qui c'è un punto c misto per riforme costituzionali Giuliano c'è un punto delicato nella riforma che riguarda le regioni
Quello che un difetto adesso dei comuni c'è una grande qualità elezione diretta peso delle giunte sino cresce però stiamo attenti ci vuole anche la rappresentanza
Ci stiamo attenti a non spostare questo questo difetto anche a livello su
Quell'Italia non so se ricordate io rispettosamente o d'istinto dissentito dissento
E il Parlamento non è un vagone attaccato al Sindaco d'Italia
In democrazia il Parlamento e il suo ruolo so collocazione la sua autonomia rispetto all'esecutivo
E quindi anche nei confronti a legge elettorale nazionale che va fatta desse maggiori tale quello che volete voi altri discuterà non devo dire Center via però stiamo attenti
Che deve essere definita le identità delle rappresentanze in modo distinto tale entità ed esecutivo altrimenti facciamo dei pasticci o facciamo le riforme
E infine
Il punto teorico di questo passaggio della modernizzazione e il passaggio come dicevo all'inizio dallo Stato programmatore allo stato incentivante
Ciò che lo Stato che programma allo Stato che incentiva
La distinzione
Tra potere pubblico tra stato e funzione pubblica cioè tra potere funzione
E tener conto di questo che lo Stato programmatore chiedeva fedeltà
Non chiedeva responsabilità agiva responsabilità
Lo Stato incentivante non chiede fedeltà
Esige responsabilità e senso del dovere
Lì c'erano fedeltà e diritti qui c'è responsabilità e doveri è più difficile
Ma la conquista della libertà della persona non è mai stata una cosa faccio nella storia dell'umanità e credo che quello che per chi dicevo che Maurizio nuovo patto civile deve passare attraverso la comunicazione di questo tipo di punti fermi di questi punti fermi ma torno a questi punti fermi la responsabilità il federalismo il ruolo delle città il senso del dovere lo Stato che incentiva il pubblico il pubblico che non sia statale tutto qua attorno a tutto questo si può costruire davvero un democrazia diversa da quella che abbiamo vissuto sino a che non è che è stata negativa siamo le più grandi potenze del mondo utile che un qualche merito l'avuto questo sistema
Però e proprio come dire della forze politiche capire che a un certo punto il rapimento di trasformare radicalmente un sistema prima che esso si di Pio se stesso e quindi cagionando certo punto più danni che vantaggi rispetto ai vantaggi che a quattro otto nel nell'epoca precedente grazie
Ringraziamo moltissimo
Presidente Violante salutiamo
Deve lasciare i suoi impegni
A me sembra che l'articolazione delle delle deve il suo intervento mostre come non è un tema che si può liquidare in quindici minuti anche almeno in Parlamento in un dibattito con trenta deputati presenti
E il senso della nostra manifestazione di oggi e dimostrare che questo è qualcosa questo tema qualcosa che ha la dignità di certi dibattiti
Il presidente Violante ma sono argomenti di discussione di commissione per cui rispondiamo molto favorevolmente alla all'invito di dialogare con il Governo con la il Parlamento con le forze dell'opposizione per poter arrivare insieme tutte le componenti del paese a una formulazione di questo principio una sua articolazione
Che è in qualche modo qualcosa che riprende ripeto ciò che avvenne cinquant'anni fa leggere gli atti che accompagnano l'Assemblea costituente mostra come certe formulazioni di tre righe hanno dietro un impianto teorico e non semplicemente una discussione di opportunità politica che oggi fondamentale
Grazie
Frasca cento
La nostra discussione di stamattina prevederà
L'intervento di diverse componenti due ministri
Il presidente del Forum del terzo settore una un professore esimio professor velo Preside della facoltà di economia di Pavia
Il capo il capo di Forza Italia Berlusconi sottosegretario al presidente del Consiglio Minniti proprio per avere un primo esempio di quello che vorremmo o in questo dibattito do quindi la parola al senatore Fisichella vice presidente del Senato rappresentante di Alleanza nazionale dovevo
Grazie caro Presidente Vittadini per l'invito che ci avete rivolto signori ministri e autorità signore e signori desidero in primo luogo
Portare il saluto
Dell'onorevole Gianfranco Fini che all'estero
Per ragioni inerenti
Alla formazione dei nuovi gruppi parlamentari
In nel Parlamento europeo
E quindi non è presente premia delegato a rappresentare Alleanza Nazionale
Debbo dire che il titolo di questo convegno di oggi molto felice
Perché
Non si muove in una logica di contrapposizione tra la società e lo Stato
Ma proclamando più società va bene allo Stato cerca di massimizzare
I vantaggi e minimizzare i costi
Dell'azione rispettiva del sistema sociale e delle istituzioni nella vita
Della comunità nazionale
Noi io personalmente appartengo
A quel gruppo di studiosi a quella a quel filone di pensiero che ha sempre ritenuto
Che lo Stato detto molto semplicemente debba fare
Poche cose ebbene lasciando alla autonomia della società civile che uno dei nostri fondamenti culturali
Lo lo svolgimento di tutta una serie di funzioni che più specificamente tipicamente
Possono essere realizzate con vantaggio complessivo
Da parte della società civile stessi
In questo quadro noi guardiamo con attenzione
A questa nozione di sussidiarietà
Anche se
Sappiamo che questa mozione implica una molteplicità di interpretazioni che in qualche modo esigono dei chiarimenti preventivi perché in assenza di essi chiarimenti noi possiamo giungere
A
Un quadro di rapporti tra istituzioni società civile che un quadro di rapporti connotato da caratteri di ambivalenza perciò è necessario fare un punto significativo su questa mozione
Nell'idea di sussidiarietà è stato messo in evidenza da più parti sono confluiti una molteplicità di contributi culturali e teoretici
Vi è certamente una interpretazione liberale dell'idea di sussidiarietà
Vi è una interpretazione organi cista dell'idea di sussidiarietà
Vi è una interpretazione pluralista dell'idea di sussidiarietà
Vi è una interpretazione per la quale l'idea di sussidiarietà va vista in una logica di armonia vi è un'idea che viceversa non esclude la logica del conflitto
Quindi sono interpretazioni diverse rispetto alle quali è necessario mettere appunto
Un quadro
Di precisazioni preventive
Va da sé che nel filone chiamiamolo così liberale l'idea competitiva ha una sua centralità che non ha nel filone interpretativo di tipo organici sta dove viceversa l'idea di collaborazione centrale
E allora
Poiché queste due idee sottendono due visioni diverse della società
E chiaro che sottendono possono sottendere anche due concezioni diverse del rapporto fra lo stato e più in generale le istituzioni e la società
All'interno di questo problema vi è il problema del rapporto con le persone e quindi vi è il modo di intendere il ruolo degli individui così come si pone il problema di
Cogliere
Sociologicamente cosa oggi gli individui costituiscono in un quadro di società nella quale gli elementi di massificazione sono molto molto forti sono molto intensi e quindi le spinte alla atomizzazione sono molto rilevanti
Nella esperienza
Della sussidiarietà così come si è sviluppata in una molteplicità di paesi vediamo che da alcune parti ciò che si mette in evidenza il primato dell'individuo del mercato
Con tutta una serie di conseguenze in termini appunto di privatizzazioni ma su queste privatizzazioni poi mi permetterò di dire una parola
Di di avvertenza perché su questo tema della privatizzazione
Si possono determinare degli equivoci dall'altra parte l'idea di sussidiarietà
A che vedere con l'idea di socializzazione dei poteri con l'idea di
Poteri pubblici e quindi di funzioni pubbliche che non sono solo assolte dalle istituzioni
Politiche ma sono assolte da gruppi sociali ai quali si riconosce la capacità di svolgere un'attività
Di utilità pubblica
Vi è il problema del rapporto fra interessi particolari e interessi generali sul quale noi dobbiamo
Fare chiarezza
Interesse generale come mera sommatoria di interessi particolari oppure esistenza comunque di una nozione di interesse generale che ancorché difficile da definire e da riempire in relazione a determinati contributi
A tuttavia una sua autonomia categoriale rispetto all'idea che l'interesse generale sia una mera sommatoria di interessi particolari
Vi è un quid che distingue tipologicamente l'idea di interesse generale rispetto alla mera somma degli interessi particolari oppure non vi è e quindi esiste un problema di
Precisazione sotto questo profilo
Vi è l'intero impianto l'intera problematica sulla quale dobbiamo riflettere che è quella della di vero essa immagine di una visione pluralistica della società o di una visione neo corporativa della società
Abbiamo come voi sapete due grandi linee interpretative da questo punto di vista e questo pone un problema di
Gestione potestà attiva immediata
Come si colloca
In una società nella quale il tema della sussidiarietà diventa rilevante la pratica della concertazione di tipo neo corporativo
Come si colloca in altri termini quello che fin qui è stato un certo tipo di gestione del sistema le decisioni l'Aprilia un mio la triangolazione fra Stato
E quindi il Governo in prese e sindacato in un contesto nel quale in virtù della premessa neo corporativa o neo corporativa
Sì conferiva ad alcune categorie
La rappresentanza del mondo dell'impresa o ad alcune associazioni me ad solo ad alcune associazioni rappresentative la rappresentanza di tutto il mondo dell'impresa
E ad alcuni movimenti sindacali la rappresentanza di tutto il mondo del lavoro
Con una serie di esclusioni molto pesanti perché questo è l'assetto neo porporato questa è la triangolazione che fonda la concertazione
Il riconoscimento del monopolio rappresentativo ad alcuni segmenti la esclusione di una molteplicità di segmenti questa è una scelta fondamentale sulla quale ci si deve confrontare
Possiamo immaginare che una Societ
Va be'la quale epica il principio di sussidiarietà nella quale questo principio di sussidiarietà si afferma
Usi ancora come metodo decisionale la concertazione queste un grande dilemma
Al quale dobbiamo cercare di dare una risposta
Io dico subito che fra le due interpretazioni
Verticale e orizzontale la mia preferenza va alla sussidiarietà su base orizzontali
Io preferisco nella mia visione della società
Un
Riflusso
Sulla società civile di una molteplicità di funzioni
Guardo con qualche maggiore apprensione non perché neghi in principio l'importanza della vicinanza dei centri decisionali alle aree sulle quali le decisioni insistono
Ma guardo con qualche sospetto
O con qualche preoccupazione alle pratiche interpretative della sussidiarietà verticale
Perché temo
Un trasferimento della logica burocratica dal centro alla periferia
E aggiungo
Talune
Situazioni che si sono venute determinando e che si stanno determinando anche in virtù di processi normativi
Per esempio
In sede locale attraverso l'acconto l'azione del ruolo di talune figure istituzionali e la loro sostituzione
Configurare che dovrebbero rispondere alla logica della privatizzazione
Penso ai cosiddetti city manager che dovrebbero sostituire o che hanno sostituito o che hanno ampiamente comunque
Impoverito il ruolo di figure come il segretario comunale e così via che erano figure che avevano che ponevano tutta una serie giornate di problemi perché rallentavano l'iter decisionale e compagnia bella ma che comunque in un qualche modo rispondevano ancora ad una logica di
Professionalità
Apparenta di almeno almeno formale neutralità nei confronti delle forze politiche e così via debbo oggi registrare
Che i cosiddetti processi è un ed è una registrazione di fatto che molti dei cosiddetti processi di privatizzazione che si stanno sviluppando nelle comune nelle istituzioni locali sono in realtà
Processi di
Nomina di figure che senza alcun riferimento concorsuale in una logica di
Privatizzazione selvaggia finiscono per privilegiare soggetti che hanno come titolo prevalente l'appartenenza a partiti
E questo non è un modo non è un modo sempre non è anzi mai in modo coerente di privilegiare la logica del deferimento dallo Stato alla società civile di certe funzioni e di certe competenze
Quindi al contrario a me pare che davvero una sussidiarietà orizzontale
Una capacità che abbia lo Stato che abbia il potere pubblico nella sua diversa articolazione anche territoriale
Di restituire alla società e di riconoscere per ciò in questo senso originariamente alla società funzioni e competenze sia la strada maestra sulla quale dobbiamo insistere non perché ripeto quella verticale non possa essere praticata ma perché su quella verticale dobbiamo porre una particolare attenzione ad evitare
Che si ripropongano a livello di potere locale e quelle caratteristiche di occupazione
Potestà attiva e gestionale e di burocratizzazione che abbiamo registrato e che abbiamo lamentato nella gestione dello Stato centrale ecco queste io e queste sono alcune
Osservazioni
Che volevo richiamare
Perché si eviti
Una bella
Idea
Che è una bella premessa teorica
Sì realizzi in maniera impropria se non vi è
Un preventivo chiarimento di tipo teorico dottrinale e se non vi è poi una capacità di osservazione in maniera molto spassionata di come certi fenomeni si stanno realizzando di come
Certe trasformazioni si stanno verificando perché che siano in corso alcune trasformazioni si vede ma non sempre queste trasformazioni sono suscettibili di produrre esiti positivi
Proprio perché la delineazione di taluni compiti non è stata precisata adeguatamente perciò ripeto nella logica
Ci caratterizza
Dal punto di vista culturale
La
Rivendicazione dell'autonomia della società civile
Ci pare centrale rispetto alla pure importante
Funzione di decentramento istituzionale che merita comunque di essere sviluppata se sussidiarietà ha da essere pensiamo che questo sia un percorso che meriti davvero di essere sviluppato e approfondito nel senso
La società civile Recuperi i suoi spazi ma questo deve avvenire con coerenza di regole e non con affermazioni di principio che poi sono nella pratica
Contraddette da comportamenti che viceversa le vanificano determinando uno stato di confusione più alta c'è poi ripeto il nodo cruciale che è quello della concertazione
E su questo nodo e necessario che venga sviluppata una grande attenzione perché davvero in caso contrario i discorsi
Sulla sussidiarietà a livello macro politico rimarranno lettera morta questo è davvero il nodo sul quale noi dobbiamo soffermarci grazie
Facciamo il senatore Fisichella e auspichiamo che una dalle profondità di argomentazioni si anche quella che sia poi portato dal suo gruppo da lui personalmente in Parlamento
Secondo quest'idea di sussidiarietà orizzontale che ci trova evidentemente molto favorevoli grazie lo salutiamo parte
Deve andare grazie canaline dove Grazie Caro presidente Vittadini grazie riderci e
Diamo ora la parola
A due esponenti del Governo
Uno innanzitutto il ministro per le riforme istituzionali
Giuliano Amato
Siamo molto lieti di ospitarlo
Qui oggi perché anche in seguito ai suoi interventi degli ultimi giorni in cui aveva segnalato la necessità di una ripresa di queste riforme istituzionali e anche per la sua grande competenza
Su tutto il tema della rapporto Stato Società quindi darei la parola a senatore ama alla preside
Alla ministro Amato tanto
Faccio
Sapere che ci ha mandato un telegramma di solidarietà e di saluto il cardinal Sodano segretario di Stato e sono molto lieto di Puerto
Perché sottolinea l'origine il testo di Bari
Sì ha fatto secondo me molto bene Fisichella che così io ammiro e stimo sempre perché non deflette davanti a qualunque pubblico fine intera la sua riflessione concettuale sul tema che gli viene sottoposto a questo è comunque importante
Anche perché questo gli permette di dire cose che non sempre e la platea che ha davanti gradisce
Che sono l'altra faccia del problema che è stato sollevato ma è sacrosanto che via ogni problema venga anche sollevata l'altra faccia di quindi
Ha fatto bene a mettere davanti ai vostri occhi il quadro delle situazioni e dei problemi che ricadono sotto la nozione di sussidiarietà
Anche perché questo vi dà una ragione delle difficoltà oggettive e soggettive che l'affermazione di questo principio ha incontrato in ragione delle tante sfaccettature Chievo
E questo allora all'interno di questo quadro mi facilita nel
Perorare la causa
Di una sussidiarietà
Una appunto perché ce ne sono più d'una poi non tutte del hanno bisogno di trascinarsi appresso il destino delle altre
E forse questo come ha sottolineato giustamente Violante è stato un equivoco davanti alla Bicamerale che in un unico articolo si sono infilate in realtà sussidiarietà dive
Quella di cui penso Vittadini intendesse
I rievocare le radici
E le buone ragioni e che è stata paradossalmente assente almeno proprio come radice dalla discussione che ha fatto la Bicamerale diciamoci le cose come stanno è quella dell'ordine del giorno Dossetti
è quella dell'ordine del giorno Dossetti su cui lavoro la relazione di la Pira che imposto la prima parte della Costituzione ebbe a cui sulla base di mediazioni suscettive su successive
Uscirono alla fine gli articoli due e tre della del del testo costituzionale vigente ma
Non lo dimentichiamo l'ordine del giorno l'Api Dossetti che è quello che pone all'attenzione dei costituenti il tema della sussidiarietà parla di persone
Destinate a completarsi a perfezionarsi a vicenda mediante una reciproca solidarietà economica e spirituale
E allora aggiunge anzitutto in varie comunità intermedie disposte secondo una naturale gradualità comunità familiari
Ari territoriali professionali religiosi e quindi per tutto ciò in cui quelle comunità non bastino nello Stato
La nozione tecnica di sussidiarietà che quella poi applicabile a tanti versanti sociale economico territoriale e quella che emerge alla fine
Lo Stato faccia ciò a cui le altre comunità non bastano mai il senso della solidarietà che Dossetti ha in mente e l'anima di questa di questa sussidiarietà è la solidarietà economiche spirituale si riferisce fondamentalmente a questo
è questo il tema sul quale poi
La tira costruisce la sua critica quello che lui chiama lei che l'ISMU da una parte dello Stato che fa tutto all'individualismo senza comunità intermedie e dall'altra del liberalismo
E su cui la sinistra reagisce con diffidenza come sempre hanno reagito i riformatori di ispirazione giacobina
Quando gli viene messa tra i piedi la società che può essere coi suoi interessi precostituiti d'ostacolo alle riforme che
I progressisti in genere ritengo di ritengono di dover potrà ritenevano di dover poter fare lavorando su una tabula rasa la società attende
A non essere rasa se non viene rasata il che sempre un problema
I tre anni
La discussione fu
Meno se volete impegnativa di quanto avrebbe dimostrino avrebbe avuto bisogno di essere a nella stessa Assemblea costituente cioè c'erano degli ottimi cervelli forse migliori di quelli della mia generazione
E tuttavia non sempre discutevano come noi diciamo una volta discutevano non sempre è vero insomma la discussione non fu particolarmente ricche tuttavia fece venir fuori
Di i dilemmi fondamentali fra l'altro è interessante perché questo è un filone poi dimenticato ma molto importante la versione
Chiedete Costantino Mortati più di ogni altro di quella forma di il rapporto tra Stato e comunità intermedie
Che era favorevole all'espansione del ruolo delle comunità intermedie in quanto educatrici ad un in
Per essere via via più generale cosicché lo Stato anziché presentarsi nella concezione di Mortati come un residuo
Si presentava come il coronamento perché era solo e proprio in virtù dell'educazione ad interessi non solo individuali
Otto conseguita nella partecipazione a comunità intermedie che il cittadino ha poi arrivava a metabolizzare anche l'interesse più generale di cui doveva farsi carico lo Stato ecco questa
Idea di e sequenza crescere che
Aveva Mortati certo si è che rimase al fondo
La diffidenza originaria nei confronti della sussidiarietà che è quella se volete che risale alla grande bipartizione di Montesquieu tra monarchia e repubblica quando
Identificando Montesquieu nella Repubblica l'ordinamento che porta al cambiamento positivo
E nella monarchia il conservare le cose no Montesquieu non sceglieva tra queste due non faceva capire se conservare era peggio che cambiare comunque
Attribuiva alla monarchia in quanto conservatrice il bisogno di reggersi su comunità intermedie
In quanto queste tutelavano interessi precostituiti
E vedeva il cambiamento della Repubblica chi è fondata su cittadini tutti uguali fra loro e non
E
Accorpati in comunità intermedie è rimasta quest'idea qua nella storia
è rimasta l'idea che le comunità intermedie sono fonte di conservazione
E che il cambiamento il miglioramento ha bisogno della tabula possibilmente rasa ecco ha bisogno di individui
Che siano messi direttamente a confronto con l'interesse generale attraverso una onnicomprensiva rappresentanza politica
Credo che la sinistra sia stata ancora schiava di questa antica idea nel previa discussione che c'è stata in Bicamerale in fondo nella difficoltà che ha avuto ad accettare il principio di sussidiarietà
In una fase storica nella quale
Non è rimasto molto di Montesquieu
Certo tutti sappiamo che ormai siamo andati al di là nella ricerca nella scienza nella conoscenza che qualunque forma di organizzazione sociale al di là di una certa fase tende a Sclero ti Zanzi
Tende ad auto o conservanti tende a perdere lo spirito che l'aveva originariamente costituita ma questo vale per tutti e e questo pone l'esigenza di un ricambio pone l'esigenza di far sì che chi ha più motivazione abbia lo spazio e non si trovi dalle organizzazioni preesistenti lo spazio precluso per affermare la propria la propria volontà di cambiare la propria volontà di farsi valere
Ma e tipico della fase storica sulla quale Montesquieu rifletteva quello
Di identificare il cambiamento nell'assenza dei corpi intermedi e il radicamento nelle esistenze nei corpi intermedi perché Montesquieu vive in fondo l'ultima fase dell'accentramento del potere
Nelle monarchie nazionali e a seguito di secoli e secoli di lotta nei confronti di potere i privilegi organizzazioni in parte feudali in parte corporative
E quindi tutta una vicenda secolare che porta progressivamente al sradicamento appunto di Poteri privilegia anti locali territoriali o corporativi
Verso così un centro che prima le tasse moi del sovrano assoluto poi diventa le tasse moi delle assemblee legislative assolute del prime repubbliche borghesi post rivoluzione francese
Noi siamo in una fase storica completamente diverso non abbiamo a che fare con quel tipo di problema abbiamo a che fare con un ben altro problema che richiama fortemente il bisogno della sussidiarietà di Dossetti
Abbiamo a che fare con società nelle quali per mille ragioni quali che essi siano
Lo spazio di governo delle istituzioni è sempre più ristretto rispetto ai bisogni che le nostre società esprimono lo è comunque lo è perché le le burocrazie sono meno tollerati e lo è perché le risorse sono diminuite
Lo è perché le nostre società sono profondamente cambiate si espandono si moltiplicano hanno nuovi membri dentro dissi che vengono
Dalle parti più diverse del mondo si collocano fra di noi
Esprimono bisogni nuovi e diversi oggi
Insomma l'adesione complessiva
Ai principi democratici
Che sono i principi liberaldemocratici da parte di tutti
Ha una conseguenza molto precise i compiti pubblici si restringono
I compiti pubblici si restringono
E da allora si cade in quello che ha detto Violante che o è chiamato tutto mercato
Ma non è vero che tutto mercato perché è vero che il mercato sono le attività economiche quelle in cui si scambiano
Beni ai quali attribuiamo un valore fondamentalmente economico ma tra gli esseri umani ci sono scambi anche d'altro genere
Che non sono esclusivamente di mercato ma rispetto ai quali egualmente
Si è ristretta l'area del possibile intervento pubblico e rispetto al quale il fenomeno con cui più dobbiamo fare i conti è quello chiamiamolo come degli individui abbandonati a se stessi
Cioè insomma per capire la la misura del problema che la società del nostro tempo davanti la domanda è questa
Il rispetto alle tante questioni che ciascun essere umano si trova davanti nel corso di una giornata su quante
Vi sono istituzioni pubbliche che hanno voce o capacità decisionale al di là di quello che possiamo dire sullo stato tuttora troppo invadente
Per milioni di esseri umani lo Stato e le sue istituzioni non si incontrano quasi ma
E non perché debbano essere incontrate ma perché si tratta di una sfera in cui vi possono essere bisogni vi possono essere esigente se per l'appunto di solidarietà
Rispetto alle quali non vi è istituzione che abbia o possa avere un ruolo
E quindi si torna alla domanda di Dossi rispetto a quest'aria gigantesca che cosa succede gli individui sono abbandonati a se stessi
Ciascuno è in grado di provvedere a se stesso
Le contingenze variegate della vita sono tali da permettere che ciascuno pensi a se stesso e si trasferì essi mo'tutto allo Stato sarebbe in grado lo stato di
Adattarsi alle pieghe di queste infinite realtà con le sue istituzioni
E voi capite che la risposta è no
E chi la sussidiarietà di cui primariamente c'è bisogno è la sussidiarietà espressiva di solidarietà
E la sussidiarietà espressiva di quella responsabilità che a ciascuno è chiesto di farsi carico degli altri prima ancora che di se stesso o anche se volete allo scopo di farsi carico di se stesso
Di essere responsabile di se stesso
E quella cosa che nella cultura liberale si chiama libertà che ha giustamente soppiantato la ricchissimi territori che erano prima propri del potere
E tuttavia libertà è in quanto sia responsabilità
Perché se tale non è non ha la dignità neppure della libertà liberale
Altro grande equivoco del nostro tempo scambiare la libertà per individualismo per il fare ciascuno ciò che crede
La libertà se non è anche riconoscimento dell'altro cessa di essere libertà
E quindi e responsabilità e perciò tende ad essere solidarietà
Di qui è un un riflesso enorme
Via via che si ritrae lo stato e lo Stato è destinato a ritrarsi
Lo spazio che si del termine uno spazio che non può essere lasciato ad individui abbandonati ciascuno a se stesso ma nei quali deve essere incoraggiata promossa e lasciata vivere
Quella le reietti di i fenomeni collettivi di comunità intermedie che fanno solidarietà
Che possono meglio meglio qui vale l'ultimo pezzo lo Stato dove questo non basta possono meglio entrare in rapporto con con i singoli
Le implicazioni sono tante le implicazioni sono tante il solo ora vi si comincia ad affrontare superando antiche pruderie
Ci si accorge che finalmente che compito dello Stato è far sì che vi siano risorse adeguate per la formazione non necessariamente che provveda per intero alla formazione
Sia difficoltà ad accorgersi che le istituzioni sociali non cessano di essere tali quando cessano di essere statali
Ma hanno bisogno di essere rafforzate in quanto sociali e non in quanto necessariamente statale
Si ha paura che questo metta a repentaglio principi universalistici è un errore di principi universalistici si possono salvaguardare anche con una organizzazione sociale collettiva delle istituzioni che sono state finora pubbliche
Lo deve capire anche l'INPS queste lo deve capire anche l'INPS non vorrei che insomma arrivassimo prima ad eliminare il monopolio dell'energia elettrica che quello della previdenza lo troverei un paradosso
E c'è bisogno difforme collettive non pubbliche di previdenza c'è bisogno di forme assistenziali integrativo sanitarie che non sono necessariamente pubbliche e con quello che
Io cerco a volte di far ricordare ma è una memoria che si vuole cancellata
E che il movimento degli esclusi
Degli esclusi del tardo Ottocento di coloro che si organizzarono né i sindacati né i partiti popolari M i partiti socialisti di allora
Le istituzioni sociali le inventò solidaristiche mutualistiche non le inventò statali
Lo statalismo fu una reazione conservatrice al mutualismo dei ceti popolari dei ceti degli esclusi
Facciamo arrivare il sottosegretario Minniti chiesta prendendo tutta l'attenzione giustamente ecco ora vi sedete un attimo qui davanti a me perché poi siete maleducati verso di me bersaniana
Perché
Ecco e lo statalismo e del lungo l'ultima cosa che dico ecco fu la reazione Bismarck Guyana
Fu Bismarck che inventò le istituzioni sociali dello Stato perché diavolo devono essere oggi partiti che si riconoscono nei ceti popolari a difendere le invenzioni di Bismarck
Il quale ebbe una lungimirante mente conservatrice
Reazione a quanto i ceti popolari stavano inventando perché con le loro istituzioni sociali solidaristiche mettevano a repentaglio
Perché questi avevano una carica antagonista equilibri esistenti e preferire assorbire questa carica bene rubando la nel suo antagonismo nello statalismo e Dora
Questo statalismo sotto forma di universalismo viene difeso da quelli che in realtà ne furono a suo tempo beffati
Ma questa io la considero proprio una vendetta tragica della storia
Io capisco che lo statalismo diventato universalismo ha acquisito un contenuto che va difeso
Evitare che il pubblico rimanga la parte dei poveri
E quindi decada e che il sotto la parola sociale vi sia in realtà un privato che fornisce un servizio di qualità superiore al ricco abbiamo capito che questo è il rischio da evitare
è possibile evitarlo per quale ragione frenare la spinta solidaristica che c'è in tanta parte del Paese che poco ha a che fare con l'arricchimento privato
In nome di una preoccupazione alla quale si può dare una risposta diversa da quella di Bismarck
Tornare a noi
Allora si tratta di affrontarle con chiarezza queste questioni di non le tutte in un unico cesto che non ha giovato a chiarire Huáscar unificare e a distinguere
E ad affrontare perciò un percorso di riforma sul quale spero che vi possano essere i consensi sufficienti al fondo del quale ci si accorgerà
Fatte tutte le distinzioni che quella cosa che Dossetti aveva chiamato con me il pane e il vino
Solidarietà economiche ai spirituale può essere un'anima che entra tanto nel verticale quanto nell'orizzontale
E che forse rende meno rilevante la distinzione tra verticale e orizzontale
Che non quella tra solidarietà ed altre forme che sono ispirate da altri fini ed e realizzate con altre strumentazioni vi ringrazio
L'auto
Auto
L'applauso spontaneo alla ministro Amato segna il consenso che abbiamo con le sue tesi di sussidiarietà legata alla solidarietà
E segna anche l'auspicio che della sua carica appunto di ministro delle riforme istituzionale possa introdurre in un in una prossima dibattito e legiferazione riforma costituzionale su questo tema la parola sussidiarietà come non riusciva a fare Dossetti nella Pira negli altri costituenti
Noi vorremmo che questa importazione siamo contenti che lo dica una importante membro del governo sia quella che apre il la destro apre la strada apre la stagione di un nuovo rapporto tra stato e Società civile in Italia anche diverso del precedente cinquantenne do la parola adesso al ministro delle per rapporti col Parlamento Guido Folloni che anche lui ha un incarico importante perché
Segna il rapporto tra il governo e il parlamento quindi anche la possibilità che si a cui qualcosa nel prossimo futuro
Ma io intanto prendo volentieri parte a questo vostro questa vostra iniziativa
Devo dire nella duplice veste innanzitutto come uno di coloro che hanno firmato questa partizione che considero di per sé è un atto importante un atto del quale il parlamento alla Camera dei Deputati c'era qui il presidente Violante
Il Senato della Repubblica dovranno tenere conto per la riflessione sul percorso delle riforme che investe i due rami del Parlamento ma anche più minutamente in modo più vorrei dire ordinario più feriale
Per l'attività legislativa in senso proprio
Per quell'attività di riforma ordinaria che sono le leggi che giorno dopo giorno Camera dei deputati il Parlamento fanno che consegnava i cittadini le nuove regole entro le quali visivo loro vivono i principi che Fisichella e Amato hanno qui ricorda
Ci sono molti modi è stato detto
Di intendere la solidarietà io devo dire che vorrei riservare dopo l'intervento
Di Amato
Questa mia breve partecipazione ai vostri lavori ad una esemplificazione più pratica di che cosa
Di quali questioni possono essere oggi affrontate partendo da quella riflessione di sulla sussidiarietà che qui Amato hai toccato
Ci sono molti modi ma ce ne sono due sostanzialmente rispetto ai quali procede il modo di operare o di non operare di fare operare o di non fare operare il concetto di solidarietà all'interno della nostra società
Uno è quello che vede
Le piramidi di competenze
Scale infinite di burocrazia
Spesso inefficiente e infinitamente bisognosa di decentramento
E invoca per questo una sussidiarietà una sussidiarietà nelle istituzioni fra i diversi ordini di responsabilità dell'amministrazione pubblica dello stato delle forme delle articolazioni che lo Stato sia dato
Ed è quella secondo la quale quelli che si può fare più vicino al luogo dove il problema esiste
E dove deve trovare soluzione non venga avvocato deciso burocratizzato altrove
Che cioè
Ciò che può fare un comune non sia assunto come compito esclusive del saluto orante di una burocrazia ministeriale ore Giona
L'altro
L'altro
E il modo di intendere
Lo ricordava bene il ministro Amato
Il mondo di relazioni di libertà di diritti primari e di autorganizzazione delle persone e delle comunità
Di comunità e persone come realtà naturali costitutive originariamente il tessuto sociale
Sono tutte queste considerazioni ben espresse ancorché non pure realizzate non valorizzate nella storia di questi cinquant'anni
In quel testo costituzionale ed in particolare nella prima parte della nostra Costituzione
Allora il principio di sussidiarietà non è solo come spesso noi abbiamo anche nei procedimenti di riorganizzazione della pubblica amministrazione è finito per riconoscere
Solo la riorganizzazione amministrativa ma è anche e soprattutto l'organizzazione sociale nuova attraverso la quale gli individui
Riconosciuti come autonomi come soggetti autonomi rispetto all'organizzazione del vivere sociale Autonomie capace Amato diceva responsabile possono concorrere a creare una società che nasca dalle esigenze fondamentali che costituiscono la persona una risposta una Autori sposta i beni ai bisogni primari che diventa anche risposta sociale
Allora
Una prima osservazione e che nel grande cantiere della globalizzazione
Quella che costringe la riorganizzazione alla riorganizzazione tanto le forme di lavoro
Quanto quelle di welfare
Di scuola di impresa
Questo secondo modo d'intendere la sussidiarietà anch'io
è difficile pensare che l'Italia possano compiere il percorso dentro alla globalizzazione senza percorrere questa strada
Io voglio fare
Tre esempi tre esempi pratici tre esempi ordinari tre esempi feriali
Di settori nei quali dovremmo rendere operante diventa urgente a rendere operante anche questo secondo concetto di solidarietà
Il primo riguarda
L'atteggiamento rapporto l'atteggiamento del fisco verso le famiglie
Perché le famiglie
Perché la famiglia è uno dei principali soggetti della sussidiarietà anzi in un certo senso noi potremmo dire che la famiglia in se stessa naturalmente come suo entità naturale è la cellula il principio della sussidiarietà
Che essa ricorre alle altre dimensioni quella extra familiari naturalmente istintivamente
Alle altre istituzioni del vivere sociale quando la soluzione dei bisogni primari e delle esigenze dei suoi membri non sono risolto risolvibili immediatamente istintivamente in quel primo nucleo vitale
Ebbene noi sappiamo che l'Italia è oggi agli ultimi posti in Europa per quanto riguarda le detrazioni fiscali riconosciute alla famiglia per le spesi ad esempio che essa affronta per il mantenimento dei figli
è un obiettivo da porsi questo da parte di uno Stato che voglia operare un principio di sussidiarietà diventa perciò quello di enti esentare dalla imposizione fiscale le spese reali che una famiglia sostiene per mantenere educare i figli
Ne va della dignità delle persone delle famiglie che ne non devono sentirsi sussidiate dall'estero ma devono vedersi riconosciute come protagoniste di questo processo
Genetico e formativo originario
Voglio fare un esempio e non sempre rispettoso
Ma dovrebbe valere anche soprattutto per le famiglie
Quello che talvolta è stato fatto è ancora si fa per l'impresa la dove si dettasse hanno gli utili reinvestiti
Non investe forse la famiglia sul futuro della società e della collettività
Tutta intera quando decide di caricarsi di responsabilità allevando formando preparando alla vita un figlio
Più che politiche assistenziali lo Stato dovrebbe mettere a valore questa risorsa
Questa cura originaria della famiglia verso i cittadini di domani
E voglio fare un secondo esempio dell'atteggiamento
Verso il vasto mondo che opera senza finalità di lucro
Il volontariato
La solidarietà che dentro alle persone ai corpi sociali
Quelle realtà che lavorano spesso in forma volontaria o comunque non a fini speculativi
Nella realtà dei servizi del soccorso bisogno umano delle marginalità e ci sono altri tantissimi altri settori che potrebbero essere qui elencate
Qui c'è molto da fare sia da parte dello Stato
Del legislatore del Governo
Ma anche io credo da parte dei soggetti sociali
Lo Stato deve vincere una diffidenza un sospettoso atteggiamento che vede nel non profit
Uno straniero in patria presente ed operante ma sospettato di quasi chissà quali
E va assioni elusioni rispetto alle finalità proprie della collettività come se lo svolgersi ordinato di attività di servizio di volontariato non fosse in se stessa la società che lo Stato deve riconoscere sussidiaria
L'Autorità di settore
Dovrebbe operare rimuovendo questa diffidenza
Ma anche la società le società queste forme sociali dovrebbero proporsi come più forte movimento organico
Penso ad una realtà come il movimento cooperativo fatti voglio fare questo esempio
Che ha nelle sue origini che ha avuto nelle sue origini come pilastri portanti la mutualità e la non divisione degli utili due principi che rendono pienamente conto di questa dimensione di socialità e di responsabilità con cui che ci richiamava il ministro Amato
Penso alle tante forme nuove di associazione di enti alloro potenziale immenso di opere sociale
Ora il vostro gesto di oggi
Il milione di firme voglio immaginarle come una domanda lo Stato da parte di un movimento adulto e maturo pronto e lavorare a proporsi come protagonista di un nuovo sistema di welfare
L'ultimo esempio è la scuola
Il problema della parità
Non è mai stato e non dovrà essere un problema confessionale
è un problema di sussidiarietà
E come lo Stato è come lo Stato pensa quella libertà di educazione scritta in Costituzione
E come lo Stato pensa che i genitori siano anche educatori e come lo Stato pensa liberi nell'esercizio della loro professionalità gli insegnanti come pensa siano autonome le istituzioni scolastiche tutte le istituzioni scolastiche
è un tema questo di grande rilievo sociale non è un tema di qualche ente all'interno della nostra società
Quello della riorganizzazione della scuola tutte
Comprendendo in essa ogni risorsa formativa distruzione
Di formazione e di educazione
Certo ogni istituzione ogni forma di istruzione e di formazione degna di questo nome
Che abbia le qualità per essere chiamato a tale e questo credo un problema basilare dell'ammodernamento della nostra società
E credo che investa pienamente la riflessione che voi fate sulla sussidiarietà il dibattito che oggi si è aperto
Fra le forze di maggioranza e strappo che in Parlamento sul problema della parità di un sistema di integrazione di tutte le disponibilità di offerte formative di educazione all'interno della nostra società
Voi ci proponete oggi come protagonisti di questa innovazione di cui la società tutta ha bisogno
Io credo che si dovrebbe riconoscere di più che voi non state chiedendo qualcosa Allo stato e alla società voi state offrendo qualcosa lo Stato credo che lo stato di questo dovrebbe dirgli grazie
Bergamo molto
Però polloni perché
Ha mostrato come concretamente può avanzare questo discussione questo dibattito sulle riforme istituzionale in questo senso
E anche per le parole di ringraziamento di nei nostri confronti io vorrei ribadire qua che il nostro scopo è proprio quello di aprire questioni chiuse perché quando due anni fa cominciamo col Palavobis la parità era un tema che era sconosciuto alle forze politiche
E quindi anche e quando cominciamo questo lavoro sulla sussidiarietà era un tema chiuso tra le forze politiche nostro scopo proprio quello che le forze politiche di maggioranza e di opposizione secondo i diversi momenti sì interrogarmi si interrogano sui temi che sono centrali per la vita della gente e siamo contenti che cominci questo dibattito vorremmo che arrivi fino al livello finale delle riforme prima dei due interventi finali di politici sottosegretario Minniti già qui presente e il presidente di Forza Italia Berlusconi e quindi importante sentire due voci che ci danno il quadro di queste istanze innanzitutto il Presidente del Forum del terzo settore Nuccio Iovene che è stato la riorganizzazione che ha coordinato la raccolta di firme e poi il professor bello
Presidi facoltà di economia in a Pavia che è parte di un gruppo di studiosi che sta riflettendo questo in questo tema della sussidiarietà
Grazie
Ci sono dei momenti e dei tempi dei temi delle tematiche
Nei quali la politica si mostra in ritardo rispetto alla società
Non è certo la prima volta ma io credo che in quest'occasione su questo tema
Questo ritardo sia presente ed evidente
Se la politica avesse saputo vedere ed ascoltare nei mesi scorsi
Il lavoro le istanze e le proposte che all'interno del Forum Permanente del Terzo settore
Avevamo cominciato a portare avanti che poi si sono riassunte nella petizione
Che oggi abbiamo presentato alla Camera dei deputati
Probabilmente si sarebbe sottratto ad un confronto ideologico ad uno scontro ideologico il tema della sussidiarietà e lo si sarebbe affrontato con occhio e in maniera assolutamente diverso
Lo stesso fatto che sia stato il Forum Permanente del Terzo Settore uno organizzazione che raccoglie oramai più di settanta esperienza del mondo l'associazionismo del volontariato e la cooperazione sociale delle organizzazioni non governative di cooperazione allo sviluppo del nostro paese di diversa storia tradizione cultura
Di
Diverte esperienza sociale organizzativa dovrebbe avere in un qualche modo dato l'idea di questa potenzialità e di questa ricchezza messa
A disposizione
Ora noi realtà del terzo settore il forum avevamo preso sul serio l'impegno di riformare la seconda parte della Costituzione io questo lo vorrei ribadire e lo avevamo fatto a tal punto da presentarci nell'audizione del quattro aprile del novantasette presso la commissione bicamerale e successivamente
Attraverso la predisposizione di quattro importanti emendamenti che furono sottoscritti da parlamentari di diverso schieramento
Politico
Perché quella riforma adesso un segno
E si incardina sale su un principio importante il principio di sussidiarietà
Ora devo dire
Che il milione di firme che abbiamo raccolto in calce alla nostra petizione testimonia che anche i cittadini avevano creduto a quel tentativo di riforma e quindi che quel tema questo problema non può essere abbandonato
Un'idea alta di riforma io credo non legato ad interessi particolari di forze politico di schieramento senza nessuno scambio
Alla base di interessa la base come la petizione per l'appunto rimosso
Ora il punto è sono stati molti a ricordarci questo problema
Se
Non fossero in qualche modo decontestualizzata questa nostra petizione
Se in un qualche modo fosse fuori tempo massimo la nostra iniziativa rispetto alla fine dei lavori
La brusca interruzione dei lavori della Bicamerale
Ora io credo che non lo sia non lo debba essere anzi
Questa petizione deve assumere il senso di un richiamo ad un dovere politico che è stato assunto alle forze politiche in questa legislatura
Che è quello di compiere un processo di riforma istituzionale e costituzionale
E che questo processo di riforma debba basarsi su principi e valori alti
La petizione infatti contiene quattro idee chiave
Che noi crediamo debbano essere ritenute centrali nella ridefinizione della di ogni prospettiva di riforma
Innanzitutto il fatto che i cittadini siano posti alla base della Repubblica insieme
Ai diversi organi istituzionali avevamo predisposto un articolo una emendamento prove l'articolo cinquantacinque della Bozza discussione alle Camere
Che la prospettiva federalista federalista si in
Centrasse in una ottica solidale così come contenuto nella costituzione tedesca cioè il federalismo lo qualche modo non ho prede terminasse una diseguaglianza dei diritti dei cittadini a seconda delle
Parte del paese in cui vivono Manzi diciamo prendesse ad una sostanziale
E uguaglianza dei diritti dell'opportunità
Il principio della sussidiarietà orizzontale che è stato qui ricordato da viversi
Anche qui presentato un emendamento all'articolo cinquantasei specifico in cui si diceva espressamente che i Comuni le Province e le Regioni e lo Stato riconoscano e valorizzano
O nell'ambito loro funzioni le formazione i cittadini e le formazioni sociali
Ora rispetto alla l'epoca che ci ricordava il ministro
Giuliano Amato di Dossetti
Occorre dire che la società è diventata più complessa per certi versi più complicata
Ma anche più ricca di formazioni sociali e quindi quel tema che aveva già una sua lungimiranza all'epoca diventa oggi essenziali ineludibile
Perché la società
Lo pone nella sua concreta articolazione
Ed infine il quarto punto di questa iniziativa quarto punto di questa petizione e
I limiti alla revisione costituzionale in particolare alla prima parte della Costituzione contenuto da inserire all'interno dell'articolo centotrentotto quello che norma la revisione della Costituzione
In maniera tale da garantire che i diritti già riconosciuti dalle fonti internazionali dalla stessa Costituzione italiana e non possono essere ridotti sottratti qualunque sia la maggioranza politica che in quel momento sì posso determinare individuando un giudice perso dalla Corte costituzionale in grado di intervenire come vedete non si tratta di fatti marginali su questi purtroppo non c'è stata l'attenzione neanche
Della negli organi d'informazione della stampa oltre che della politica su questi temi ci siamo impegnati nel corso dell'ultimo anno
Fino a raccogliere di un milione di firme che abbiamo consegnato oggi
Su questi temi continueremo a lavorare perché informo permanente al terzo Ettore non vuole essere non vuole limitarsi ad essere il sindacati Cino delle associazione della realtà del terzo settore mo'vuole
Essere invece lo strumento attraverso il quale i cittadini organizzati alla società civile organizzata fa sentire i propri bisogni e le proprie esigenze vi ringrazio
Facciamo
Io avevo
Anche perché è veramente un segno importante questo unitari tutte le realtà associative
Nel in un lavoro comune
Chiediamo di prendere la parola al sottosegretario al Presidente del Consiglio
Onorevole Minniti
Il titolo
Sotto il quale è stata
Condotta la raccolta di firme
Se non vado errato e di il futuro
Nelle mani dei cittadini
Un titolo fortemente evocativo molto impegnativa
Io penso che
Sì anche in quest'occasione giusto riconfermare
Un principio
A volte disatteso
E cioè che le istituzioni
E le forze politiche
Debbono comunicare con la società civile se Kendo un duplice binario
Da un lato comunicando
Le loro intenzioni
Riferendo i loro programmi
Ma dall'altro sapendo anche ascoltare quanto viene dalla società civile
Se posso fare da questo punto di vista una riflessione critica e anche autocritica
Ritengo che spesso funzioni meglio il primo canale quello della comunicazione
Dalle istituzioni e dei partiti verso società civile
E che per quanto riguarda l'ascolto tutti quanti noi spesso siamo un po'più disattenti
Andiamo troppo in fretta
è del tutto evidente quindi che di fronte anche a questa petizione e giusto che le istituzioni
Sì rapportino con una manifesta capacità di ascolto
E Vittadini diceva
Ci siamo spesi imposti il compito di riaprire partite difficili
E anche questo è un compito
Molto impegnativo
Perché è del tutto evidente che
Questa petizione ripropone il tema
Della riapertura di un processo riformatore delle istituzioni e della costituzione del nostro Paese
Ritengo che
Lo sforzo fatto
Testimoni della centralità di questo tema che a mio avviso è un bisogno essenziale del Paese
Io ho considerato un errore interrompere quello sforzo
Penso tuttavia
Che ci debba essere oggi un impegno e una volontà tesa
Se possibile riaprire quell'impegno costituente
Ritengo che questo vada anche
Nell'interesse generale del Paese
Non è un problema e che può essere collocata nell'ambito degli interessi di una maggioranza o di una forza di opposizione degli interessi del Paese perché il mio profondo convincimento che nel momento in cui l'Italia prima con la moneta unica europea
Poi con quello che susseguiranno
E chiamata
A confrontarsi con un processo di integrazione più ampie su scala sopranazionale
Dovrà misurarsi anche con quello che io chiamo il differenziale
E il gatto istituzionale del nostro Paese
Noi entreremo a pieno titolo in Europa
Se saremo capaci di sviluppare forme di integrazione economica sociale
Mentre ma pieno titoli in Europa anche se avremo istituzioni all'altezza della sfida europea
E sono convinto che una mancata innovazione istituzionale alla fine diventerà un penso anche per l'integrazione economica sociale del nostro Paese
Per questo io penso che bisogna fare ogni sforzo
Perché la prospettiva per le riforme venga riaperta nel nostro Paese
Da questo punto di vista
L'attuale governo
A diciamo segnato
Attraverso la sua stessa composizione un punto di impegno
E prima di me ha parlato non casualmente
Il ministro per le riforme istituzionali
Il ministro per le riforme istituzionali che insieme alle cose che ha detto rappresenta in sé una forte volontà
Il governo non si colloca in maniera neutrale rispetto alla prospettiva delle riforme sa bene che le riforme per essere fatte hanno bisogno di una larga convergenza ma intende sviluppare una politica interventista in questo caso
E io mi auguro che questo scorcio di legislatura non vada perduto
A chi dice
Rinviamo tutto quanto alla prossima legislatura io dico state attenti
Perché chi ha tempo non aspetti te
è del tutto evidente che un rinvio
A tempi tra virgolette migliori
Non gioverebbe alla capacità di affrontare le grandi questioni che oggi anche voi ci ponete sul tappeto
Vorrei cioè che ci fosse insieme
Una coerenza
Tra l'impegno che viene da questo milione di firme raccolte è l'impegno a riaprire una discussione sul terreno delle riforme costituzionali
Altrimenti il circuito non si chiude
Ed è su questo
E io penso che la vostra predizione possa costituire uno stimolo potente impegnativo a riprendere questo cammino
E per quanto ci riguarda
Noi dobbiamo però dire
Un'altra cosa
E che nel momento in cui la strada per le riforme dovesse essere
Precluse
Nel suo terreno di assunzione pregiati responsabilità certo a quel punto toccherebbe ciascuna assumersi le proprie responsabilità
Dentro il Parlamento e non c'è dubbio che la maggioranza parlamentare
Dovrebbe assumersi e si assumerà pienamente queste responsabili
Vedete
Il tema della sussidiarietà si è imposto all'attenzione del Paese
Il fatto che questo tema si sia imposto e può anche il segnale di come
Italia sia cambiata
Io vedo
Se posso dire
La vostra petizione ma più in generale quello che è avvenuto dice a sostegno di quella petizioni
Un
Elemento emblematico dei cambiamenti strutturali della società Italia
Di un processo significativo di modernizzazione del nostro Paese che pur tra tante difficoltà era davanti
Di fronte ad una crisi
Di un modello tradizionale di Welfare State
E che chiaramente richiama tutti e cinque gli ad un progetto complessivo di fu
Non c'è dubbio che
Si è sviluppato
Un ruolo straordinario
Del volontariato dell'associazionismo no profit che non hanno soltanto svolto in un ruolo di supplenza
Ma
Si sono collocati dentro una posizione centrale
Di sviluppo e di crescita del nostro Paese
Non mi convince cioè l'idea di considerare questi processi come fatti tra virgolette che si sono mossi dentro gli interstizi di una debolezza dello Stato socialità
Io penso che
Sia mio dovere chiarire innanzitutto due cose
La prima cosa che io considero il ruolo da socialismo economica e sociale
Un ruolo di grandissimo valore
è importante il loro sviluppo
Importante la pluralità delle spiegazioni ideali culturali che motivo
Importante
Che queste associazioni siano valorizzate e sostenuto
Siamo altrettanto convinti
Che dentro un processo
Che individui e come luogo naturale di valorizzazione del principio di solidarietà di sussidiarietà
La riforma della Carta costituzionale
Si possa come si è tentato di fare cercare di incominciare a produrre segnali positivi anche a Costituzione invariate
Da questo punto di vista
Non siamo a zero
Si è già affermato a livello legislativo
Come
Il principio di sussidiarietà costituisca un punto cardine
Nella definizione dei rapporti tra Stato e regioni Enti locali
Il riparto delle competenze dei compiti amministrativi relativi alla cura degli interessi alla promozione dello sviluppo delle comunità delle regioni degli enti locali e effettuato
Nell'osservanza del principio di sussidiarietà
Si cerca cioè di dare una risposta
All'idea che ci devono essere più protagonisti nell'assorbimento di funzioni di compiti di grande rilevanza sociale
Inserendoli impegnando in tal senso le famiglie e le associazioni le comunità
Vi è dunque uno spazio anche a Costituzione vigente
E questo spazio è stato in parte coperto e in parte può essere ancora di più utilmente coperto
Naturalmente so bene che tutto ciò non basta
Che i passi avanti non sono sufficienti ma su questa strada io penso si possa e si debba andare avanti
E con l'assunzione della sussidiarietà
Come principio posta basse
Di una moderna idea di un federalismo solidale
Si determina anche un fondamento che io definirei morale nel nuovo rapporto tra stato Enti territoriali intesi nel senso lato cittadini comunità associazioni
E vedete
A questo punto io vorrei fare una piccola precisazione
Mi guarderei da idee banalmente semplificato
Non mi convince cioè tra virgolette
Una vis
Ciecamente e in maniera semplificativa antistatalista
Bisogna cioè esami avviso saper distinguere
Una cosa è un'iniziativa per riforme
Cambiare in modo significativo lo Stato
Altra cosa e l'idea di chi considera lo Stato tout-court come un avversario
Io non penso che questa idea sia di alcuno di coloro che hanno sottoscritto
La petizione
Ma a me pare necessario richiamare un'attenzione
Solo un mio profondo convincimento
Vedete negli anni a cavallo tra i sessanta e settanta
C'era uno slogan che andava molto di Vogue
Ed era lo Stato si abbatte e non si cambia
Io penso che bisogna capovolgere quello slogan
Lo Stato si cambia ma non si abbatte
Si cambia e si cambia profondamente
Perché se mi convince
Una riduzione dello Stato
Delle sue articolazioni
Nel senso voglio dirlo qui con grande chiarezza
Di una abbattimento della sua
Della sua struttura burocratica
Semplificazione
Delle Gifi che azione
Capacità di incontrare e di valorizzare i movimenti e le domande che vengono dalla società
Capacità di incontrarsi quelle do con quelle domande per sostenere
Noi dobbiamo sapere che il principio di sussidiarietà
Si realizza attraverso questo incontro
Di uno stato profondamente riformato leggero capace di esprimere forti indirizzi e regole ma capace di interloquire di integrarsi
Con i movimenti e gli autonomi domande e proposte e iniziative che vengono dalla società civile
Integrazione
E vorrei brevemente chiarire e ho concluso
Le ragioni di questo mio convincimento
Noi dobbiamo procedere
A questa
Idea di riforma dello Stato che sia fortemente intrisa del principio di sussidiarietà
Che sia capace di agire su entrambi i versanti perché noi dobbiamo fare i conti
Con due storiche fragilità del nostro Paese
La prima riguarda la debolezza della nostra identità nazionale
Vale a dire la difficile tormentata questione della identificazione tra collettività è stato voi sapete quanto questo sia stato compresso nel nostro Paese
La seconda consiste nella fragilità
Dello Stato istituzione nei rapporti con i cittadini
è del tutto evidente l'interconnessione tra queste due questioni e tuttavia esse richiedono
Saggezza e intelligenza legislatori la Costituente nei suoi interventi
Devono essere volti ad avviare una integrazione
No no una separazione né una marginalizzazione
Nel corso degli ultimi anni si è svolto e penso che abbia toccato
Anche un punto abbastanza significativamente alto il dibattito dentro la Commissione bicamerale su questo tema
Un dibattito molto impegnativo che ha visto
Interessata la parte migliore della nostra cultura
Io penso che
Da lì dobbiamo partire
E per stabilire una elementare questione
Che il
Fallimento
Dello Stato centralizzato rende obbligatoria la strada
Di una valorizzazione in senso autonomista e federalista di un processo riformatore
Di un processo che sia ispirato ad un principio effettive reale di sussidiarietà
Nella ricostruzione nella riforma dell'istituzione lo Stato dobbiamo avere presente
L'esigenza di fondo di riconoscere tuttavia valore e capacità di rappresentazione generali
Degli interessi alle istituzioni pubbliche al contempo riconoscendo valore costituzionale all'associazionismo
Aggiungo infine e ho concluso un'ulteriore osservazione
So che ne ha parlato anche Vittadini per rafforzare rapidamente queste mie col considerazioni
La globalizzazione dell'economia
A mio avviso un punto di vista obbligato da cui muove
Per sviluppare
Anche in sede nazionale le nostre analisi nostre opzioni politiche
è opinione
Diffusa che la globalizzazione
Possa costituire non una minaccia ma un'opportunità
E opinione diffusa ma vi avviso non del tutto fondata
Che la globalizzazione significhi in prospettiva rapida un declino è un deperimento degli Stati nazionali
Questo problema qui ci riguarda soltanto marginalmente
E mia opinione tuttavia che fenomeni collegati alla mondializzazione dell'economia
Che vanno appunto come diceva Vittadini governati
Possono essere meglio affrontati
Da Stati nazionali
Solidi
Capaci di sviluppare un rapporto di integrazione sovranazionale
Capaci di impegnarsi dentro un processo
Che abbia
Una chiara finalità
Di una prospettiva di identità sovranazionale e quindi europea
è del tutto evidente che la moneta unica europea
Allude fortemente ad un'Europa che io mi auguro sarà più unita
Economicamente e socialmente e anche istituzionalmente
E del tutto evidente che l'Europa è e sarà l'orizzonte del nostro Paese dell'Italia
Ma non c'è dubbio che in questo processo queste almeno la mia convinzione gli Stati nazionali non sono destinati a deperire
Sono destinati a trovare forme di più profonda e più solida integrazione ma non scompare
Se questo è vero
Noi dobbiamo contestualmente affrontare sfide fondamentali
Riformare lo Stato accentuandone le valenze federali
Con l'impronta di cui parlavo precedentemente
Con una cultura istituzionale alta riducendo negli interventi impropri assegnando adesso lo Stato funzioni di elaborazione generale direzione e di coordinamento
Collegando
Vicini
Dobbiamo in sostanza impegnarci su due fronti
Da un lato battere ogni superata concezione ideologica statalista
Incapace di valorizzare sia le istanze locali che la ricchezza della società l'associazionismo intermedio a cui va riconosciuto valore esso va sostenuto
Dall'altro dobbiamo rifiutare la tentazione di una marginalizzazione delle istituzioni politiche
E l'idea di una residualità dello Stato
Sono convinto che su questi due fronti il contributo che viene dalla vostra petizioni e un contributo importante che va nella direzione della modernità e del cambiamento del nostro Paese
Graziano
Anche per l'auspicio a immediatamente
Muoversi verso l'attuazione della sussidiarietà anche prima delle riforme costituzionali e lo ringraziamo anche per l'articolazione del suono intervento che apre sottolinea la possibilità di un dibattito attuale
Prima dell'ultimo intervento del presidente di Forza Italia onorevole Berlusconi chiederà il professor bello Preside di Facoltà di Economia a Pavia
Di
Dare il suo contributo anche come studioso a quello che vede
Sul principio di sussidiarietà abbia sentito molti interventi politici interessante sentire
Quasi alla fine del dibattito il contributo di qualcuno che come che studia anche perché è stato detto più volte stamattina non è un problema solo prati con un problema di impostazione radicale dell'idea di Stato e di società nel nostro Paese
Grazie presidente
Ma tutti siamo impaziente di sentire le conclusione verrà presente Berlusconi quindi consentitemi di proporli
Quattro Flash molto sintetici e magari inviando ad altra occasione un più ampio dibattito visto che un dibattito sulla sussidiarietà certamente avrà a molte molte occasione di svilupparsi nella nostra società
Prima considerazione
Perché la proposta che oggi stiamo discutendo è forte
E forte perché dietro c'è un milione di voti un milione di firme
è tantissimo e tantissimo visto anche il tempo e le modalità con cui queste
Questa raccolta di adesioni è stata fatta
E forte come ci ha ricordato Amato perché ha delega dici storiche fondamentale ma c'è un altro aspetto che vorrei sottolineare e che a mio avviso è forse il
E più importante
Questa proposta è forte perché non è una proposta italiana
Perché corrisponde un dibattito profondo italiano e europeo e mondiale perché è al centro di un dibattito costituzionale che coinvolge tutte le forze a tutti i livelli perché la risposta adeguata
La risposta adeguata a livello mondiale dove stiamo discutendo la riforma dell'ONU la riforma fondo monetario internazionale stiamo discutendo la gestione a della globalizzazione a livello e che aveva questo richiede soluzioni federaliste fondata sulla sussidiarietà ma soprattutto la sussidiarietà
Il principio costituzionale cardine
Dell'Unione Europea e quindi in Italia non so c'è in Italia nel confronto fra forze stataliste e forse favorevole al sussidiarietà quale dove sia la maggioranza ma è certo che il processo che si sta sviluppando a livello europeo e a livello mondiale
Farà pende la bilancia a favore della sussidiarietà
Certamente in una prospettiva a breve o medio termine si tratta poi di gestire nostro futuro
Accelerando i tempi visto che il tempo è una variabile importante
Seconda considerazione
è importante la sussidiarietà
Nello scontro di modelli sociali politici economici che si sta realizzando a livello mondiale
La globalizzazione ha fatto saltare i piccoli modelli nazionale ma dal giapponese saltato altri modelli micro nazionali sono saltati
Ormai di fronte abbiamo due grandi modelli che si stanno confrontando chi era contro la storia è uscito dalla storia ma due grandi modelli si stanno confrontando do un altro Stati Uniti gelato coccola
E la sussidiarietà mi sembra che in questo quadro sia un punto di confronto costruttivo molto importante
Alcune battaglie sono state già vinte dagli Stati Uniti master che cosa il momento in cui ci prendiamo la globalizzazione abbiamo accettato come parametri fondamentali i parametri del Bilancio degli Stati Uniti master cos'è il bilancio degli Stati Uniti
L'attuale amministrazione americana ha fatto un passo avanti verso Baggio tre zero
Il pareggio di bilancio e le opere esposte con il patto di stabilità nuovamente
Uno che è in fermento coerente con le scelte del Paese leader del sistema in un quadro globalizzazione inevitabile ma attenzione se questo è vero un minimo comun denominatore indispensabile quanto riaperto
Il confronto fra due moderni
Quanto
Può vincere il modello calvinista
Perché anche lui temiamo che diceva Amato già molte componenti non lo dobbiamo considerare in un confronto storico ma quando arriviamo ad alcune scelte di fondo Nanni ti chiamo che da un lato c'è un modello calvinista
Quello statunitense che impone il singolo individuo di fronte al grande mercato mondiale solo di fronte alle grandi forze
E dall'altro lato un modello europeo cristiano nel senso più ampio del termine fondato sui corpi intermedi sulla solidarietà sulla partecipazione lo conosciamo il sistema
Che stiamo cercando di difendere nel segno del rinnovamento storico
In questo quadro allora mi sembra che la sussidiarietà si ponga come una grande scelta
Fra sistemi e non soltanto come un problema
Regionale come un problema italiano
Riteniamo appunto precedente in realtà il dibattito europeo e noi siamo una componente che può creare alimento dal dibattito europeo che può contribuire al dibattito critico in una prospettiva mondiale
E allora concludo
Ultimo ultima considerazione
Molto semplice
Peraltro difficile come forse sono molto spesso le cose semplici
In questo quadro deve cambiare
Lo Stato
Le associazioni che hanno raccolto un milione di firme lancia una sfida allo stato in tutte le sue articolazioni dal livello locale a livello europeo mondiale eccetera
Oggi in tutti gli interventi che abbiamo ascoltato il medico
La sfida forse più importante che le associazioni hanno lanciato alle associazioni stesse
Perché non solo deve cambiare lo Stato ma deve cambiare
L'associazionismo deve cambiare volontariato deve cambiare il terzo settore
Perché deve assumere una responsabilità diversa nuova che in passato non aveva molto più importante e per assume pienamente questa responsabilità deve cambiare deve cresce deve modernizzarsi
In fondo allora allora questa sfida della sussidiarietà anche una sfida a tutti noi
Perché tutte le persone che oggi sono qui presenti sono legate dalla volontà di contribuire a questo modello altrimenti nessuno di noi sarebbe venuto questo è il minimo comun denominatore ci lega e allora un milione di firme come inizio di un processo non come fine come sfida agli altri e noi stessi
Sì perché sono certo ci verrà riunita ancora molte volte grazie
Lasciamo fatelo anche per il suo lavoro
All'interno di un salotto delle riforme che ha fra i più importanti studiosi italiani come dirò alla fine perché è un contributo che vogliamo dare le forze politiche
Per affrontare questo tema e do la parola al presidente di Forza Italia onorevole Berlusconi per l'intervento conclusivo di questa giornata
Ringraziandolo innanzitutto già per la sua presidenza per l'impegno che già in sede di discussione sulla Bicamerale abbia sull'argomento
L'altra cosa no
Vi parlo da Cecco oltre che da raffreddato
Perché continui flash che ti buttano negli occhi e poi vi fanno perdere la capacità di distinguere anche le belle ragazze che ci sono in sala
Che è un danno notevolissimo perché una delle poche consolazioni per gli oratori di questi tempi è il senso dell'estetica
Che trova conferme
E gli ascoltatori io non so da che parte cominciare francamente perché le cose da dire sono tantissime
Tanto devo dire che il sussidio ma ferme da parte mia
è un qualche cosa di provato
Quando partendo dei principi e dei valori
Che mi venivano dalla mia formazione io decisi che bisognava cambiare questo Paese
E cercare di trovare il coraggio di fare ciò che sentivo il dovere di fare perché le forze politiche erano ridotte nella situazione che ricorderete autunno del novantatré la sinistra col trentaquattro per cento dei voti ottenne l'ottanta per cento dei governi locali
Quando io presi atto che se non c'era qualcuno che si impegnava
Come Forza Nuova tutti gli elettori moderati che avevano trovato rappresentanza politica né i cinque partiti
Che erano di tradizione democratica occidentale se questo succedeva la storia del nostro Paese sarebbe stato la storia con un futuro probabilmente soffocante illiberale pene io pensando alla decisione da prendere cominciai a guardarmi dentro
Affare emerge nei principi e valori a cui ero stato educato che facevano parte di me da quei principi prassi
Spero con coerenza il programma naturalmente lavorando in équipe
Con altre importanti professionalità
E in quel programma
Il principio di sussidiarietà ebbe in assoluto il primo posto c'era sì
Le esigenze di ammodernare lo Stato con un'elezione diretta del Presidente della Repubblica da parte dei cittadini un presidente della Repubblica vero che avesse capacità di direzione del governo potere di direzione del Governo c'era l'altra faccia la medaglia che era il federalismo
Lo spostare competenze e funzioni
A livelli dei governi locali ma la base di tutto era il principio di sussidiarietà
Che significa in parole povere meno Stato significa che una concezione che la concezione cattolica la concezione liberale dello Stato deve attuare trovare a attuazione in quello che l'istituto sta
Questa
Convinzione la portammo avanti sempre io per primo
Usi all'attenzione delle forze politiche il problema della sussidiarietà dopo l'esperienza di governo mi alzai in Parlamento a nome di tutto il Polo il due di agosto del novantacinque ho riletto questa notte
Quel discorso di cui sottoscrivo ogni parola
Parlai della necessità per cominciare riformare la Costituzione di introdurre questo principio introdurre sia il principio della sussidiarietà verticale che il principio della sussidiarietà orizzontale
Abbiamo successivamente
Dopo che ci è stata negata la possibilità di un'Assemblea costituente accettato l'unica forma di possibile modifica della Costituzione rappresentata dalla Commissione bicamerale siamo entrati in Bicamerale io mi sono personalmente dedicato a tessere la tela dell'accordo con gli esponenti della sinistra
E in Bicamerale quel principio da questi esponenti della sinistra con cui ho parlato da quegli esponenti che sedevano nella Bicamerale fuori città
Noi riuscimmo dalla Bicamerale con una bozza che rappresentava la citazione del principio di sussidiarietà e che quindi comportava uno sconvolgimento di una certa loro mentalità arrivammo alla Camera
Con chiarezza all'inizio dei lavori della Camera
Sul testo uscito dalla Bicamerale io rappresentai cinque punti che ritenevamo riteniamo indispensabili per ammodernare lo Stato ed erano i punti che riguardavano la forma di governo che riguardano i poteri del presidente elezione del presidente
L'ampliamento dei diritti di difesa di libertà dei cittadini la sussidiarietà arrivammo a punto della sussidiarietà e improvvisamente sapete tutti come è andata ascoltando qui
L'intervento di un autorevole rappresentante del governo poco fa
Sembrava che addirittura
Fossimo noi ad avere votato contro quell'articolo cinquantasei che ancora una volta ho colto la enorme distanza un'enorme differenza che c'è tra le parole di costoro e i fatti che poi invece costoro producono tra l'altro devo dire che mi spiace che sia anche si sia allontanato perché avevo tante belle obiezioni da muovere ai discorsi che gli ho sentito fare
Tra l'altro ho apprezzato la capacità Ruffo in mistica che hanno quando dicono che da parte della politica da parte del Palazzo c'è poca attenzione a ciò che dicono i cittadini un modo veramente
E offre mistico di dire che il palazzo se ne frega dei cittadini
Il disprezzo
Del voto degli elettori è sotto i nostri occhi c'è a Palazzo Chigi un governo che gli elettori non hanno votato sostenuto da una maggioranza che gli elettori non hanno votato c'è un Presidente del Consiglio che gli elettori anche di sinistra non hanno un voluto addirittura nelle regioni dopo tutte le affermazioni che avevano fatto D'Alema
In modo solenne che si dimettano i consiglieri così si va al voto non abbiamo mandato soliti ingenui i consiglieri dal notaio i nostri consiglieri di Sicilia Campania Calabria hanno depositato
Le loro dimissioni naturalmente gli altri null'altro hanno fatto The ribaltare il voto oggi in Sicilia stanotte
Sì sciolta anche la situazione in Campania sì queste regioni si troveranno al governo esattamente coloro che avevano perso le elezioni si troveranno l'opposizione coloro a cui loro avevano consegnato il dovere l'onere di governarli
E questo purtroppo vedete eh la rappresentazione la fotografia di ciò che è oggi la situazione del Paese
Perché tutto ciò che succede porta una grande distanza tra la realtà
E ciò che si dichiara anche leggendo venivo qui leggendo qualche giornale il caso Orcia avanti sembra che adesso la colpa non si riassumono Cioran
è un grande guaio
Non so come ce la caveremo stiamo presi in giro da tutti ci considero veramente più fessi dell'Europa lo so al telefono diceva come via potuto vi siete voluti mettere una situazione del genere ora non è un caso non è un errore sorta tutto questo è frutto del fatto che qualcuno nelle fra le forze del Governo partendo da un'ideologia che non è mai morta in loro che erano Gia terzomondista
Anzi atlantica anti occidentale si è dato da fare per fornire a questo signore uno sfogo qui da noi in Italia è convinto che quello si dovesse fare qualcuno anche dichiarato dieci doveva addirittura cambiare la politica estera del governo
Chi doveva prendere la decisione che aveva avuto tutto il tempo per prendere questa decisione perché da sedici di ottobre il governo italiano era stato avvertito dal governo turco della possibilità che questo personaggio arrivasse in Italia un po'per non dire no ha una componente importante del suo governo ma soprattutto perché nel suo intimo ancora quell'ideologia permane quando uno mangia per anni pane ideologia ideologia e pane non si può pensare
Che
Avvenga un campeggio un cambiamento davvero possa prodursi uno dovrebbe prendere un charter andare a Damasco viene giù il fulmine e allora succede un qualche cosa che nella storia si è verificato poche volte ma qui nessuna lato Damasco
In non ci confrontiamo con questi signori della sinistra che sono permeati ancora e sempre da una mentalità antica che si riconduce la loro ideologia mai rinnegata che si riconduce alla loro mai rinnegata cultura che vive presente in loro al di là delle parole
Quando dentro la Bicamerale noi siamo arrivati a questi cinque punti quando siamo arrivati al punto della sussidiarietà
Avete visto cosa è successo addirittura un esponente Guerini del Partito popolare
A seguito delle nostre rimostranze al seguito dei nostri emendamenti rispetto agli emendamenti che avevano introdotto i signori della sinistra sul testo frutto di tanto lavoro della Bicamerale
A un certo momento lo stesso Partito popolare e dei dossettiani
Facendo prevalere a un accordo di maggioranza ha votato contro
Il principio di sussidiarietà e lo si capisce lo si capisce perché qua ci sono due filosofie due concezioni dell'uomo della Società dello Stato che si si scontrano e che sono antitetiche l'una all'altra la nostra concezione concezione liberale cattolico liberale il rispetto per l'uomo l'infinito valore della persona umana che l'ideologia comunista negato lungo tutto l'arco di questo secolo mai si era visto chi prendeva il potere dichiarare guerra al suo popolo sono morti
Decine di milioni di innocenti perché si voleva rifondare
La Società rifondare l'uomo nuovo distruggerà l'identità di chi si mandava a morire
E tutto partiva da una diversa concezione dello Stato e della persona umana la nostra concezione dello Stato siamo noi i cittadini lo Stato noi persone famiglie associazioni lo Stato viene prima nelle noi veniamo prima dello Stato lo Stato è un'associazione la convenzione tra
Di noi che per crescere meglio per avere tutelati i nostri diritti affidiamo ad uno stato ad un'istituzione
Il compito primo di difenderci difendere i nostri beni nostro patrimonio la nostra vita di difendere i nostri diritti di lasciare che i nostri diritti possano essere e esplicati da noi al massimo grado nella massima libertà
La loro concezione
Prima dell'uomo viene lo Stato lo Stato è la fonte dei diritti dei cittadini lo Stato è il padrone dei diritti dei cittadini è lo Stato che chiamano etico lo Stato autoritario lo Stato partito
E come tale lo Stato che è la fonte dei diritti concede graziosamente ai cittadini
Questi diritti e può quindi anche quando la ragion di Stato lo volesse intervenire per ridurli per limitarle per negarle per calpestarli cos'è successo nel novantadue
Emergenza concussione emergenza corruzione finanziamento illecito dei partiti
Nascosto riservato dei partiti che come sapete è delitto soltanto in Italia penalmente rilevante quindi e soltanto per chi lo fa la fatto dall'ottantanove novantadue
Ma a parte quello quella fu la scusa per cui si preso dei liberi cittadini si picchiarono in carcere si buttarono via le chiavi e furono lasciati lì fin quando questi non si decidevano a confessare a denunciare altri a fare la spia
E questo è un qualche cosa che loro giustificano perché la ragion di Stato lo vuole interesse dello Stato cui sappiamo che la menzogna la ragion di Stato dato che lo Stato non è una divinità non è un Moloch con una sua autonomia e senza mai rappresentato da chi ha il potere in quel momento è interesse di chi in quel momento a il potere
E da questo discende tutto quanto
E ora questi signori che hanno conquistato con la maledizione che è stata proprio di tutti
I movimenti comunisti in Europa in questo mezzo secolo il potere non attraverso limpide chiare e trasparenti regolari elezioni ma l'hanno conquistato con le trame di palazzo
Una volta che hanno conquistato il potere ma volete davvero che abbiano intenzione di spartire il potere con gli altri di dare più spazio alla Società di dare più spazio ai cittadini
Ma volete davvero credere alle parole che ci dicono
Ma questi non se lo sognano nemmeno ma questi occupano il potere dovunque comunque quotidianamente e sistematicamente scientificamente
Hanno occupato la Corte costituzionale che dovrebbe essere l'ente che garantisce nostri diritti occupano la Consob mettono loro persone dovunque dovunque nelle aziende pubbliche nei corpi dello Stato nelle prefetture e le questure a Milano Forleo
Chi era se non un deputato della Sinistra per due il a me avallato lo so che hanno messo colui che io vinsi nel collegio di Roma e che rappresentava la sinistra le elezioni precedenti
Mettono persone dappertutto occupano la RAI dove fanno delle pulizie etniche sarai che dovrebbe essere al servizio di tutti pagate con i soldi di tutti
E poi via via anche quello che vogliono sviluppare come presenza nella società il centodiciassette
Ma è da stato democratico libero civile veramente un numero dove tutti possono sfogare la propria gelosia la propria invidia sociale il proprio odio di classe denunciando questo quell'altro i quarantacinque mila telefoni sotto controllo la schedatura dei conti correnti
L'inventario patrimoniale il riccometro tutte cose che sono preparatorio penso io che sono malizioso di un'imposta patrimoniale
Ma soprattutto uno stato che arriva dappertutto
Che invade e pervade anche con la legge Bassanini ma anche il modo con cui si è arrivati alla legge Bassanini altre parentesi ma non crediamo mi che siamo una democrazia normale e che abbiamo un Parlamento normale
Chi ancora questi elusione l'opposizione in Parlamento imbavagliata
Trentotto volte posta la fiducia
Il governo attuale ha battuto anche il record di Prodi che la prima l'aveva posta due mesi dopo essere entrato Palazzo Chigi questa la posta punto ventotto giorni dopo su una cosa che riguardava una libertà assolute dell'individuo lo straordinario la possibilità di fare straordinario
Che è l'unico l'unica ricchezza l'unico patrimonio che ha un lavoratore che altro non ha lavoro delle sue braccia la sua forza lavoro per guadagnare di più
Per consumare per spendere di più creano soltanto benessere maggiore perse in piuma creando anche benessere poi successivamente perché qualcun altro lavorerà in più se Luis bende
In più
Ebbene proprio in questo caso quando in tutte le ricette che ne conosciamo tutto quando parlano degli altri stati della globalizzazione
Tema i Paesi che vanno bene che cosa sta facendo che cosa hanno fatto quella fatta la signora Thatcher il presidente riga cosa fare l'Irlanda con la fa il Galles
Flessibilità assoluta nei rapporti di lavoro e tu intervieni
E impone a un piccolo piccolissimo imprenditore se vuole perché alla commessa eccetera far lavorare i suoi collaboratori più di quarantacinque ore di andare chiede il permesso agli ispettorati del lavoro a questa è la via della flessibilità
Ma con col col con la la posizione della fiducia io spero che tutti abbiamo chiaro che cosa succede
Quando il governo presenta un disegno di legge noi che l'opposizione che siamo normalmente persone di buonsenso presentiamo gli emendamenti di buonsenso siccome la maggioranza e variegata eterogenei multicolore
Qualche emendamento qualche volta convince qualche parlamentare della maggioranza di governo capisce che può non avere la maggioranza che quegli emendamenti possono passare pone la fiducia cadono tutti i nostri emendamenti si imbavaglia
L'opposizione e poi c'è il sistema delle leggi delega
Quello qui mi faccia ho fatto riferimento parlando della Bassanini
Il governo con un colpo di maggioranza che chiede alla sua maggioranza in Parlamento toglie dal Parlamento una certa materia e la porta
Nella possibilità di legiferare del governo ha tolto tutta la materia che riguarda le amministri la la ristrutturazione del settore del comparto amministrativo dove adesso sono signori possono fare ciò che vogliono possono cambiare dal direttore generale del ministero al segretario comunale nessuno può dire niente no in Parlamento non possiamo non recepire
Ma l'han fatto per delle materie importantissime come la materia fiscale
Portata tuttavia dal Parlamento il governo detto qui comando io impongo le tasse che voglio io le impongo chi voglio io naturalmente che le imposte
Ha la sua base elettorale no le imposte alle piccole piccolissime imprese al ceto medio IRAP e via dicendo l'IRAP che tassa addirittura il lavoro IRAP che tassa gli interessi sugli investimenti per ampliare l'impresa
Questi sono i fatti
Le parole sono qualcosa di diverso io ho creduto le parole quando dopo essere stato irriso quel due di agosto quando io mi alzai a dire riformiamo la Costituzione il capo del principale partito di sinistra di se andiamo al mare
Dopo si convinsero un po'capirono che potevano avere dei vantaggi in dissero noi vogliamo riformare la Costituzione credemmo che fosse vero riformarla in un senso di ammodernamento dello Stato
Be credemmo che fosse vero siamo andati nella Bicamerale addirittura io mi sono battuto con i miei e li ho convinti
A dare i nostri voti a D'Alema presidente della Bicamerale perché ritenevo che così gli davamo lui la possibilità di svincolarsi dall'essere il presidente soltanto dalla sinistra che poteva diventare presidente di tutta la Commissione bicamerale
Bene cos'è successo è successo quello che sappiamo sull'articolo cinquantasei che su tutti i punti importanti su tutti i punti importanti
La loro mentalità ha prevalso e c'è stata chiusura totale la loro concezione antica non dichiarata forse nascosta è sempre quella lo Stato è lo stato etico la società fa dominata e va controllata non si deve concedere nulla soprattutto quando il potere dello Stato è stato finalmente conquistato
Quindi quando io sento venire
Dalla sinistra da uomo di governo questa indicazione riforme riforme sì le riforme che vogliono loro che sono per garantire ancora di più
Il loro potere la loro Presa sullo stato la loro vecchia concezione di oggi e quella di fare smistato un grandissimo campo di concentramento in cui tutto è controllato tutti i rapporti tra tra tra cittadini sono controllati ma quello che cosa succede adesso Tremonti diceva l'altro giorno un chilometro e mezzo di leggi nell'ultimo anno
Ma perché oggi lo Stato diceva ancora qui Minniti poco fa no nello Stato non deve lo Stato guai a considerare lo stato un avversario me ma domandate agli italiani
Cosa pensano di questo Stato e diventerà peggio sì loro resteranno per molto tempo al governo al potere questo stato gli italiani non solo considerano inefficiente sprecone
Produttore di privilegi criminogeno perché ti costringe certe volte a commettere dei reati eccetera lo considerano soprattutto lo Stato ostile
Qualcuno lo considero uno Stato nemico uno stato che qualunque attività tu mette in piedi interviene con mille divieti Emilia adempimenti
Le piccole aziende sono alla disperazione devono fare è cento e passa a volte la coda presso le istituzioni per far denunce adempimenti vari per rispettare difficoltà burocratiche si trovano sempre sul loro operare che dovrebbe essere libero
Lo Stato che
Dovrebbe difendere il cittadino
Quanti sono i delitti che vengono trascurati che rimangono impuniti ottantacinque per cento dei delitti
La sicurezza nelle città e tutelata e di che cosa si occupano i magistrati che sono organici a una certa parte politica si occupano più di far fuori gli avversari politici come è stato fatto nel novantadue che di perseguire i diritti e tutto questo cambia
Quando si va a rischio una costituzione non si dovrebbe innovare anche per quanto riguarda la situazione della giustizia in Italia e dare ai cittadini la possibilità di non essere cittadini di serie B
Ma di essere dei cittadini che hanno diritti di libertà di difeso uguali a quelli dei loro confratelli europei vi siete accorti tutti di che cosa è successo col cinquecentotredici poco fa la Corte costituzionale
Praticamente qualcuno vi può venire ad accusare ciascuno di voi
Nella stanza chiusa di un pm questo qualcuno può sparire bene quell'accusa
In udienza può diventare una prova contro di voi voi non avresti il diritto di interrogare di fare interrogare quel testimone che li accusa voi potreste essere condannati per quella accusa senza nessuna possibilità di difesa
Ecco tutto questo va ricondotto
In una mentalità che persiste purtroppo
Io so che tutti sorridono hanno fatto pesanti ironie quando io dicevo il compaiono indica il comunismo dei carri armati ma non so più anch'io che il muro di Berlino è caduto in testa loro non si sono nemmeno tanto ravveduti dopo averlo ricevuto in testa
Ma che non c'è più un impero sovietico che ha tanti guai per conto suo forse speriamo non anche per conto nostro perché hanno armamenti atomici e chimici che fanno paura
Ma a parte queste speriamo che tutti i grandi santoni della politica internazionale vi devo dire che avendo partecipato vestiti internazionali sono molto pessimista sulla capacità di decidere per il bene degli uomini di chi deve decidere
Cioè in Europa si mandano di solito
Quelli che si vogliono non avere più in casa perché danno fastidio cioè purtroppo quando si va a vedere nelle alte sfere io ho fatto un G7 quindi posso parlare con in presa diretta per conoscenza diretta
Io vi posso assicurare che già da da dire speriamo che davvero qualcun altro ci pensi a noi perché questi mesi ci pensano potrebbero anche farci tanto male stessa cosa ripeto paro paro per il governo italiano agli arresti
Ora la situazione quindi che noi ci troviamo è una situazione che con realismo dobbiamo conoscere ed è una situazione in questi termini oggi c'è una sinistra che c'è Molise una variopinta quali visione
è una sinistra che difficilmente potrà operare riforme dei meccanismi di spesa perché sarà fermata in ogni riforma dai veti incrociati dei dieci partiti che la compongono sono partiti destinati all'inglobamento lo svuotamento
Veltroni denunciati in maniera chiare andato di cui era arriva sul converrà arie per proprio far capire che voleva addirittura appropriarsi
Dei capisaldi culturali di questo o di quell'altro partito d'altronde la storia di questi cinquant'anni di tutti i piccoli partiti
Che i comunisti hanno usato per dare un'apparenza esterna di pluralismo ai loro ai loro alle loro dittature loro totalitarismi e lì a insegnare
Qual è il futuro che si può provvedere perché 'sti piccoli partiti ma non illudiamoci davvero che le parole di questi signori che dicono riforme riforme siano prodromiche
Atto una possibilità reale di introdurre questo cambiamento copernicano nel nostro sistema nella nostra Costituzione che è l'affermazione del principio di sussidiarietà
Che lo Stato attraverso le sue istituzioni non se intrometta laddove i privati le famiglie le associazioni possono fare da soli
Questo principio al contrario a loro principio fondamentale che invece lo Stato deve essere presente controllare tutto e dominare la società il primo a essere contento di un cambiamento di testa di mentalità se ne naturalmente io
Sono da ottimista
Di sempre oggi sono pessimista avente essendomi confrontato direttamente con loro
Vogliono riaprire il percorso delle riforme tanto stiamo avevamo detto un mese per la legge elettorale trovato l'accordo per una legge elettorale non è venuta fuori nessun proposta concreta siamo ancora qui ad aspettare teniamo che non siano in grado di mettersi d'accordo su una legge elettorale che non Spinesi che non cambi che non manipoli il voto degli elettori siamo molto preoccupati abbiamo detto
Presentateci qualunque
Progetto ma sta che raggiunga lo scopo di consolidare il bipolarismo di dare stabilita garanzie di stabilità ai governi che eviti i brogli che purtroppo ci sono ahimè
E sono una una pratica professionale di una certa parte politica
E di evitare i trasformismi passaggi di campo i tradimenti che disdicono la prima regola morale della politica che è quella del rispetto del mandato degli elettori non siamo qui ancora adesso ad aspettare apertissimi senza pregiudizi giudicheremo Rocco pregiudizi ma con il giudizio
E non è venuta ancora alcuna proposta per il resto abbiamo detto ci chiedete di sederci a un tavolo ma siamo stati seduti una e mezzo al tavolo con voi sappiamo come la pensa ci chiedete di sederci al tavolo per fare ancora ammuina
Allora fatti ci delle proposte concrete
Il principio di sussidiarietà benissimo cioè di un articolo bello chiaro preciso lo tirate fuori c'è una metodologia che l'articolo trentotto centoventotto dalla Costituzione
L'ho presentata in Parlamento introducete nella nostra Costituzione principio di sussidiarietà tutto il resto è tempo perso sono schermi sono Caritas
Questa è la situazione io non ho credo altro da aggiungere se non che non ci batteremo
Per l'affermazione nel nostro Paese di questo grande principio di democrazia
E di libertà
Grande principio dalla nostra tradizione cattolica dalla nostra tradizione Christie
Cristiana grande principio globale nel mondo i poteri si stanno nel mondo a poco a poco spostando dei governi centrali via via ai governi sottostanti ai governi locali eh
Un percorso che non riguarda soltanto noi come giustamente è stato poco fa qui fatto rilevare però la strada
è una strada lungo una strada difficile perché va esattamente contro la vera concezione che lorsignori hanno dello Stato e del potere che oggi nelle loro mani
Mi piacerebbe aggiungere un'altra cosa so che che che che che scopo dal seminato
Ma voglio dire a presidente Vittadini alla Compagnia delle opere a tutte le associazioni che sono qua eccetera eccetera
Quello che certe volte oso dire a certe confederazione che rappresentano l'industria eccetera eccetera
Guardate che non si può veramente pensare di poter trattare con tutti coloro che hanno il potere sempre per avere una cosa oggi una cosa domani una piccola cosa che una cosa piccola cosa la per certuni per certe confederazione dirittura osato dire
La politica del Francia o Spagna purché si Magna non vi porta alla fine da nessuna parte
Ci sono dei lavoratori che esprimono i sindacati e sindacati sono posti da una certa parte politica adesso sono con il governo questo diminuisce ulteriormente il tasso di democrazia nel nostro Paese
Va bene ma lì rappresentano i loro interessi sposano una certa parte politica allora le associazioni dovrebbero fare una profonda riflessione
Al loro interno e domandarsi ma davvero ma davvero noi dobbiamo dire siamo fuori dalla politica la politica la rappresentanza dei diritti rappresentanza degli interessi dei cittadini
Ma davvero ci conviene di non prendere mai parte
E cosa succede se non si prende parte se si prende parte per chi cattolico perché cattolico-liberale è chiaro il futuro delle riforme è garantito qual è il nostro futuro
Se fossimo quando saremo perché sono certo che saremo maggioranza nel Paese noi presenteremo come primo disegno di legge quello per un'assemblea costituente
Noi non riteniamo che le riforme possono passare ancora attraverso la Bicamerale con questi signori maggioranza noi pensiamo che soltanto un'assemblea costituente in cui siano davvero coinvolti tutti i cittadini perché siamo sicuri che la maggioranza dei cittadini con la pensa come noi
E perché anche l'Assemblea costituente ma perché ci sembra logico per il grado di informazione che oggi hanno i cittadini di ciò che si discuteva nella Bicamerale
Che questa loro informazione aumenti oggi non c'è nei cittadini la consapevolezza
Delle riforme anche il principio di sussidiarietà e ancora qualcosa i non conosciuto e questa è una grande opera come avete fatto e anche la raccolta di firme
è qualcosa da apprezzare grandemente tra l'altro un milione di firme sono qualcosa di grandissimo quando io parlo di un milione di persone che stanno dietro un'idea dietro un'iniziativa
In Europa si meravigliano allargano gli occhi quasi non ci credono ma la tiene ma è vero quando mi ha portato un milione di persone in piazza i giornali italiani
Nel nel nel grande coro conformista c'è andato una pagina di cui metà di critica e lo sono andato a raccontare ai nostri
Partner europei non ci credevano perché da loro cinquanta mila persone
Sono un avvenimento sono un grande successo in piazza da loro cinquanta mila firme su qualunque cosa sono un grande successo noi qui abbiamo un grande movimento popolare una grande popolarità opacità di coinvolgere la gente
Bene ma
Continuando i a volere che la gente che dal basso si esprima soprattutto che del che cosa la legge fondamentale dello Stato quello che ci condurrà ai che regolerà la nostra vita per i prossimi decenni
D'Alema stamattina sui giornali ha detto Berlusconi perde voti pare non è vero che ho perso i voti voglio dirlo per precisione perché sono bravissimi nel mentire
Nei cinquanta comuni unici in cui si può fare un confronto perché non si possono confrontare le elezioni politiche con le elezioni amministrative nelle sue amministrativi si prendono le liste civiche
Candidati ce ne sono centinaia c'è una frammentazione localistica di interessi chi al potere prevale quindi non si possono confrontare lezioni politiche con le elezioni amministrative la prova provata
è le elezioni amministrative che si terranno nel novantaquattro insieme alle europee Forza Italia ebbe il trenta virgola sei per cento nelle europee contestualmente ebbe il dodici virgola cinque per cento nelle amministrative bene confrontando quindi amministrative con amministrative
Nei cinquanta comuni in cui si vota sì sì voto nel novantaquattro
Si è votato domenica con i nomi dei partiti con le liste dei partiti Forza Italia è l'unico che è salita dello zero virgola nove per cento non è una vittoria certa una cosa risibile
Ma il PDS di allora DS di oggi è sceso di un punto e mezzo Alleanza nazionale sceso di due punti
Quindi veramente non capisco come si possano cambiare le situazioni ma è un'altra delle loro abilità perché la menzogna fa parte del loro bagaglio culturale la scuola dell'Università delle Frattocchie ha insegnato molto bene
Allora voglio e termino
Soltanto con una campagna per elettorale di molti mezzi per eleggere i padri costituenti per dare vita all'Assemblea Costituente
Si avrà modo di informare i cittadini
Di che cosa le parti politiche propongono allora ci sarà una sinistra che andrà RAI dirà queste la mia concezione dello Stato
Non attribuzione di poteri all'istituzione su locali ma solo delega di poteri lo stanno facendo con la Bassanini
Ma attenzione che nella finanziaria si sono tenuti tutti i finanziamenti quindi il potere rimane a loro quindi diranno loro è una regione fai così o fai cosa altrimenti non arrivano i finanziamenti
Quindi questo è importante quindi la loro concezione dello Stato la nostra concezione dello Stato da cui discende coerentemente l'azione politica
C'è grande coerenza il loro
Ci sto c'è grande coerenza di noi i cittadini oggi lo so di sicuro non hanno le idee chiare e non ditemi che lo so di sicuro che pagina sondaggi perché anche qui si ride sui sondaggi ora noi in queste elezioni
E non parlerò mai più mi son detto isolati devono servire soltanto a noi per le nostre decisioni via la generosità non ne parliamo più
Non diamo i nostri numeri e le nostre spese lo facciamo reclutare che per gli altri i sondaggi che noi avevamo di cui parliamo quando mi dicono che Forza Italia io dico veleggia tra il ventisette
Il trentuno e sei per cento
è un sondaggio nazionale per le elezioni nazionali quando sono in gioco i destini del Paese
Per le elezioni locali avevamo commissionato avevamo tenuto i sondaggi sulle situazioni locali ed erano sondaggi molto negativi per noi nessuno di noi ha parlato di questi sondaggi purtroppo i risultati
Hanno cambiato di poco sono stati superiori perché ci siamo dati da fare io mi sono speso con una vita infernale per quindici giorni sono andato dappertutto meno che a Roma
Dove peraltro rispetto alle Comunali precedenti Forza Italia tutto suo in un punto e mezzo quindi anche qui
Perché perché perché perché tacitamente
Roma c'è una presenza forte di Alleanza nazionale di Fini a Milano c'è una presenza forte di Forza Italia di Silvio Berlusconi ciascuno rispetta la parodia dell'altro
Ma a Cuesta e la situazione è vera i sondaggi non sono stati smentiti sono stati purtroppo certificati perché
Quella è la situazione locale quelle la situazione con la presenza di molte liste ha portato quei risultati che hanno punito tutte le grandi formazioni politiche
Tutte sono state punite in primis
Il partito dei come si chiamano oggi DS quindi io ritengo di essere ancora una volta
Con in tasca la ricetta la soluzione giusta e di avere le idee molto chiare
è difficile contro l'avversità di molti mezzi di comunicazione che stava dall'altra parte si capisce anche che hanno grandi interessi e quindi
Ciascuno fa il proprio interesse è difficile scavalcare il muro dalla comunicazione con i cittadini
Qualche volta si può qualche volta ci riusciamo qualche volta nocivi non non ci si riesce però non bisogna perdersi d'animo la maggioranza dei cittadini vuole la libertà la Miglioranza di cittadini pensa
A meno sta
La maggioranza dei cittadini vuole che la vita sì della Società delle famiglie si sviluppi libera da condizionamenti eccessivi quindi noi dobbiamo essere certi che la nostra battaglia
Che la vostra battaglia è una battaglia sacrosanta
Che alla fine le buone cause trionfano non dobbiamo tirarci indietro non dobbiamo lesinare nessuno sforzo affinché questo succeda voi nel contatto diretto con la gente noi nel contatto con la gente abbiamo contatti con tanta gente
Noi nelle istituzioni noi in Parlamento a combattere con l'abbiamo combattuto fin qui la battaglia per la sussidiarietà per un grande principio di libertà e di democrazia per tutti noi