Manifestazione di apertura della I Festa dei Valori (16-18 ottobre 1998) Prima giornata della Festa presso la Piazza Municipio

Tutti poche parole per presentarvi
Il nostro portavoce sarà sociale del movimento nazionale
La dottoressa Alessandra Paradisi
Ne approfitto anche per presentarvi le persone che sono qui al tavolo per cioè il coordinatore provinciale di Campobasso Orlando Iannotti
La professoressa Rossana Di Pilla coordinatrice del movimento
In provincia di Isernia
Marco Pugliese
Dell'ufficio centrale dal nostro movimento
Voglio ringraziare
Tutti gli aderenti tutti da vicino che ci hanno sostenuto in questa nostra iniziativa
La nostra speranza che questi tre giorni siano un momento bello
L'incontro
Dove dibattiti severi possono creare quei presupposti perché il nostro movimento posso avere una sua presenza nella società rafforzare sopra poco soprattutto i vincoli di amicizia che che ci legano io solo del tanto da dire
Pregherei l'amico Marco Pugliese di portare per dovrebbe il saluto di tutti i giorni del movimento
Diciamo di tutti coloro che da tutt'Italia nuova hanno fatto mandarlo a loro la loro presenza padre grazie allora ringrazio il dottor Lorenzo normanno che si è fatto diciamo promotore di questa di questa organizzazione della prima festa dei valori
Il perché a Campobasso ormai a tutti noto Campobasso una città nativa del nostro leader politico Antonio Di Pietro
Che mi faccio un pochino portavoce di ringraziare e salutare tutti ebbe un arrivederci a domenica sera quando lui tirerà le conclusioni della nostra festa
Come prima festa quindi è un momento anche di aggregazione ci conosciamo come fa piacere incontrare persone che già conosciute durante il periodo del referendum che ci ha visto brillantemente avere un successo
Adesso il nostro obiettivo è crescere portare avanti i nostri valori portare avanti i nostri obiettivi l'obiettivo di queste sede sarà esclusivamente la nostra testa che sarà un momento di aggregazione di unioni di tutti noi ci conosciamo ci il ci divertiremo perché le le serate avranno anche dopo i dibattiti politici che serviranno anche momenti di spettacolo
Per stare insieme per divertirci
Tutti insieme ora dobbiamo pensare a portare avanti il nostro il nostro discorso diciamo di movimento che la dottoressa Paradisi più ci spiegherà
Stiamo assistendo anche un periodo di crisi politica di crisi politica dell'intero sistema italiano noi andiamo avanti per la nostra strada quelli che di essere pienamente i convinti di portare un discorso all'interno dell'Ulivo ne siamo per l'Ulivo quindi le cose che stanno succedendo in questi giorni non ci riguardano non ci interessa noi continua ma continuano come siamo sempre facendo ad andare avanti per la nostra strada
Ringrazio tutti tutta la cittadinanza di Campobasso per l'impegno profuso in questi giorni di organizzazione ringrazia soprattutto tutto il volontariato tutti i vigili del fuoco ringrazio e le forze dell'ordine che stanno sorvegliando ringrazia il sindaco anche per l'accoglienza di nuovo in particolar modo il dottor Lorenzo lo mano che tra tanti sacrifici mentali fissi sia portata avanti quest'idea della festa e quindici vedi insieme tutti noi per
Per divertirci e portare avanti questo discorso passo la parola adesso perché è importante che anche i nostri coordinatori del Molise e il dottore Orlando e hanno anche la dottoressa Di Pilla
Possono ufficialmente presentarsi qui stasera come vesti di coordinatori provinciali del movimento l'Italia dei valori del Molise Happy vi saluto e vi ringrazio
A Lecce per stare insieme questi giorni ecco qua scusate anche l'emozione ma la la prima festa dei valori è un parco archeologico grazie
Buonasera sono non doveva notti
Sono di troppo basso originario di un paese corpicino volevo dire tutti i guanti che avete una possibilità concreta
Da adesso in poi malmenato in questi due giorni di poter aderire al nostro movimento ci sono i banchetti ad hoc proprio per ricevere le attenzione chiunque può a detenere far presente ai propri problemi
Oppure eventuali iniziative da intraprendere farebbero prendere dal dal movimento noi accettiamo qualsiasi proposta ci venga dalla gente normale
Il professionista e ci sono già Puccinelli perché siamo proprio in fase ascesa per creare le condizioni
Farà vedere alla gente normale conclude quella struttura e proporre anche politica profanazione che tutte le problematiche che avrebbero fatto una soluzione ottimale
Vorrei presentarvi anche dal coordinatore indice di della provincia di Isernia la dottoressa prossimamente per il
Sono Rossane non prima
Coordinatore responsabile del movimento dell'Italia dei Valori in provincia di Isernia
Anche in provincia di Isernia in movimento devo dire con molto molto piacere sta prendendo veramente piede
Stanno nascendo in tutti i comuni della provincia dei circoli che quanto prima ufficiali sereno
E noi ci auguriamo che in My menta possa fare sempre meglio sempre meglio e peggio con molto piacere che si stanno avvicinando in provincia di Isernia moltissimi amministratori presto ci fa piacere ci fa piacere perché significa e cominciano a credere in aumenta e vuole essere veramente nuovo un movimento e metteva al primo pasto i valori i valori in Italia dove sembra che certi valori stiano appannando perduti per sempre questo ha perché noi stiamo vedendo in questa nostra Regione e stiamo assistendo a tutti i giorni alle aziende attente alle di trasformismi soprattutto alla Regione
Governo regionale sappiamo tutti che ormai è in perenne crisi e perché è in perenne crisi e in perenne crisi perché ci sono troppi personalismi consentitemi di e allora noi ci auguriamo che con questo movimento con l'Italia dei Valori che ammette ancora il primo pasto vanno via Parravicini ma sempre attuali
Possiamo senz'altro evitare che sia ancora la politica dei personalismi essi la la politica nell'interesse dei cittadini dei giovani per gli anziani
Di tutti dell'uomo il mondo che non si ripaga più al vecchio concetto o pezzi hanno bella o no omini lupus grazie
Buonasera a tutti anch'io mi unisco ai ringraziamenti di coloro che mi hanno preceduto grazie naturale di nuovo per l'accoglienza in questa spende sita in questa splendida cornice della piazza del Municipio che è stata allestita devo dire in maniera brillante dai nostri organizzatori da Sansepolcro a Campobasso una stessa linea che ci conduce a il che ci conduce qui per ragioni appunto di cuore di affezione come quelle che ha citato poc'anzi pugliese cioè il discorso ovviamente dell'origine del del senatore Di Pietro ma anche un discorso che trova le sue radici in un ragionamento politico riportare finalmente grandi temi nazionali dal centro alla periferia
Dalla dall'est stanze chiuse del Palazzo nelle piazze
Perché riteniamo che uno dei principali problemi del nostro Paese sia stato proprio quello di aver ridotto il dibattito politico a un po'una pura dialettica tra detti lavori e di aver invece tenuto fuori delle grandi le grandi tematiche a partire da quello delle riforme istituzionale i cittadini cioè a coloro che saper per primi devono consentire di poter cambiare il nostro Paese ai politici quindi di dare la loro il loro contributo è stato il caso appunto della riforma elettorale abbiamo raccolto settecento mila firme in soli novanta giorni di queste cioè settecento mila firme cinquecento mila sono state raccolte dal nostro movimento
Questo la dice lunga sulla voglia di fare politica da parte del dei ancora del del cittadini italiani e non lo stende la voglia di scommettere sulle possibilità di rinnovare il paese abbiamo raccolto questi settecento mila firme nonostante le l'ostilità possiamo dire di molte segreterie di partito nonostante il silenzio dei grandi mezzi di comunicazione
Sono grazie a questi settecento mila cittadini abbiamo potuto consentire di di non chiudere questa stagione politica con un nulla di fatto dopo il fallimento della Bicamerale
Abbiamo o riusciti siamo riusciti con questi settecento mila cittadini ad opporci alla ritorno al passato alla tentativo di restaurazione che purtroppo e ancora molto presente tra alcuni settori del nostre forze politiche sono settecento mila cittadini che hanno avuto la forza di di ridare forte la loro voglia di opporsi a chi aveva tradito il risultato che era uscito dal referendum lettera dal referendum elettorale del mille novecentonovantatré
E di avere coloro che avevano voluto far rientrare dalla finestra quello che con il referendum i cittadini avevano fu fatto uscire dalla porta cioè il sistema proporzionale
Doppi tripli salti mortali per giustificare
L'incomprensibile e ingiustificabile se non ci fossimo stati noi se non ci fosse stato il nostro movimento sicuramente quel tentativo di restaurazione sarebbe andato in porto
Noi non sappiamo infatti ancora se la Corte costituzionale ammetterà o meno il referendum ma un risultato di certo l'abbiamo già raggiunto ha sicuramente abbiamo fatto andare di traverso la prostata di casa letta e abbiamo messo una pietra tombale sul Mattarellum due e non credo che sia già un risultato di poco conto ma c'è di più abbiamo credo fatto capire che la democrazia vuol dire governo del popolo e non governo sul popolo nessuno Riera abbiamo ribadito può avere il diritto di interpretare la volontà dei cittadini chiamandoli ad esprimersi alle urne a dare il proprio giudizio il proprio parere su delle riforme Point
Interprete stravolgerne la volontà più diciamo interpretando in maniera completamente diversa da quella che era stato il significato di quella di quell'espressione
Questo è stato ed è tengo a ribadirlo l'oggetto principale del referendum riportare la volontà dei cittadini al centro delle scelte del sistema politico italiano
Ma è oltre quello che è il contenuto del referendum e che ancora una volta proprio in questi due giorni ci dimostra che abbiamo avuto ragione
Siamo stati farti infatti facili profeti quando abbiamo sostenuto che il sistema elettorale attuale avrebbe mostrato presto tutti i propri limiti
E impedendo al governo di durare impedendo la di avviare una stagione di stabilità
Graziani cinquanta e più partitini che oggi affollano il Parlamento italiano e che non hanno nessuna giustificazione ideologica non hanno nessuna giustificazione
Di valori ma hanno soltanto o una ma rappresentano soltanto una grande frammentazione di interessi spesso spera anche che è solo di natura molto particolare
Lo avevamo già visto con il governo Berlusconi i limiti di questo al sistema l'abbiamo rivissuto in questi giorni con Prodi
Bastava debba in questo sistema basta il mal di pancia di qualche leader politico basta il problema di allattamento di qualche signora per far saltare il governo per farà vanificare in poche ore il la politica dia anni questo non è un sistema che può funzionare ed è un sistema che deve arrivare a compimento
Se non cambiano le regole del gioco non giocheremo mai nessuna partita e non avremo mai la governabilità nelle riforme serie che il Paese chiede di cui ha bisogno
E non potremo partecipare alle sfide mondiale che ci attendono
Per fare questo però ci vuole il coinvolgimento appunto di tutti i cittadini e soprattutto un rapporto improntato alla chiarezza e al rispetto delle scelte democratiche dal referendum alle elezioni
Se i cittadini hanno votato una maggioranza d'un programma non si può con I soliti accordi di palazzo tra notabili di partiti più o meno virtuali rovesciare il responso elettorale
Quel fan
E questo vuol dire stravolgere il significato delle elezioni
Non è un obbligo stare al potere se una maggioranza i numeri per governare governa se no va a in minoranza oppure torna a chiedere il consenso sul proprio programma alle gli elettori
E se i cittadini lo baciano se ne tornano a casa questo è il nostro concetto di democrazia ed è il nostro concetto di alternanza
Non ci sembrano vere in verità delle cose straordinarie ci sembrano dei concetti elementari che dovrebbero essere scontati purtroppo da noi diventano questioni sensazionali
Devo dire che ho avuto spesso l'impressione da quando sono portavoce del movimento sono portavoce di turno poi confermata fino alla fine dell'anno
Che ritrovarmi molto spesso come il bambino della favola dichiarare che il re era nudo cody frontale folle che invece Prodi vanno al passaggio quante volte questo è successa in questi mesi tantissime l'abbiamo vista punto qual il discorso del referendum e lo stiamo vedendo oggi né per quanto riguarda il problema il problema della delle maggioranze uscite dalle elezioni abbiamo in questo abbiamo in questi mesi impedito grazie a questa a nostro nostra vigilanza
Che avvenisse avvenissero Sacco si consumassero sotto sulla scena italiana delle degli scambi incredibili
Abbiamo impedito per esempio proprio grazie a questa forse vogliamo dire a questa visione ingenua della politica forse basata ancora su su principi che molti hanno hanno abbandonato
La chiesa per esempio nella bicamerale si consumasse lo scambio allucinante fra riforma istituzionale e giustizia giustizia intesa come la risoluzione dei problemi personali di alcuni leader politici
Abbiamo evitato il peggio anche se questo non è ancora non è anche se questo processo purtroppo non si può dire ancora finita
è la stessa cosa la stessa vigilanza lo stesso allarme che abbiamo gridato al momento in cui si è parlato dell'amnistia
Dell'amnistia per i reati di Tangentopoli che fa da corollario alla invenzione splendida e di qualche mente
Devo dire piuttosto abile e spregiudicata della commissione d'inchiesta su Tangentopoli
A luglio infatti il no deciso di Antonio Di Pietro è quello dell'Italia dei Valori
Ha risvegliato dal sonno di della ragione che aveva che aveva colto anche molti dei nostri alleati che stava perché stavano per cadere in una trappola ben congegnata tutti colpevoli nessun colpevole
A fare il processo a Mani pulite sembrava ormai all'ordine del giorno riportare ai giudici sul banco degli imputati invertendo i ruoli fra a magistrati ed inquisiti
Abbiamo avremo aveva avuto premi qui che magari chiedeva spiega crea poteva chiedere spiegazione a Colombo del suo operato magari di sentire Berlusconi intere interrogare Borrelli
Queste sono le cose che stavano avvenendo nel nostro Parlamento di fronte alle quali noi abbiamo gridato il re è nudo e nessuno fino ad oggi ha potuto mai suo contraddirsi sul termine della ragione non sui termini delle non in termini di interessi personali e per di colare
A quello che noi abbiamo ribadito l'autonomia della magistratura
L'indipendenza dei giudici e la separazione dei poteri in una in un sistema che riconosca appunto anche il ruolo dei politici e del Parlamento ma in un'assoluta separazione di ruoli e funzioni
A questi atti a questi veri e propri attentati all'indipendenza la magistratura non ci siamo opposte ci conteniamo ad opporre con forza eppure è scritto nella nostra Costituzione appunto ancora come dico come ho detto prima
Abbiamo dovuto gridare Arre nudo
Abbiamo appunto ha evitato il peggio e non è ancora finita
E c'è bisogno di far sentire tutta la nostra voce perché a giorni in Parlamento si tornerà a parlare della commissione su Tangentopoli e vorremmo vedere a questo punto quanti hanno ragionato e riflettuto su queste vicende se questo è il Paese normale che si vuole costruire noi a questo Paese normale diciamo no non è un Paese normale quello fondato sulle amnesie di massa
Ammissiva amnistie di massa sulle finzioni istituzionali sullo stravolgimento delle regole della democrazia sugli inciuci sui falchi sui salti di fossi sui voltagabbana e sui cerchiobottismo mi chiudere che il post con il passato vuol dire soprattutto oggi evitare che si ripropongano quelle condizioni che hanno impedì che hanno consentito di arrivare a quelle degenerazioni di costume a quel mare illegalità diffusa che è stata la causa di tanti nostri disastri
Noi sappiamo da che parte stare da parte dalla parte dei cittadini che chiedono la trasparenza e la chiarezza e le norme di questa carenza e siamo siamo qui a batterci con forza contro chi vuole snaturare L'Ulivo contro chi vuole snaturare la maggioranza uscita dalle elezioni del mille novecentonovantasei
è il nome di questa chiarezza che abbiamo Ripa di impedito che davo la prostata sì consumarsi offrisse agli italiani un altro bel pasticcio ha firmato medico in questi giorni il che si stava cercando di proporre per raggiungere aggiungere per altra via quella Perrone era riuscito con l'abile camerale prima con il Mattarellum due dopo e che speriamo non riesca con la commissione su Tangentopoli
Non è un problema di persone è un problema di coerenza e di fedeltà ha una linea e ad un programma ed è la voglia di scommettere Sempre di più con maggior forza sul bipolarismo e quindi sull'Ulivo
Il nostro movimento è nato e vive per e vive per difendere quell'idea l'idea di una democrazia moderna e compiuta dove c'è chi governa e chi sta all'opposizione
Dove esiste una governo una corretta dialettica tra maggioranza e minoranza sulla base di valori condivisi incerto ma nella chiara distinzione di ruoli e funzioni
Dobbiamo ricondurre quindi il dibattito politico nell'alveo della civiltà
Basta agli insulti basta la politica delle con i Metallica delle calunnie
Basta con le prove generali però di nuovo consociativismo
Ve le ricordate se io non so quanta gente
Ogni tanto si va a rileggere i giornali del passato si ricorda i servizi che si sono appannate sono andati in onda nell'edicola per le dichiarazioni di D'Alema quando diceva
Che Berlusconi doveva andare a chiedere l'elemosina per strada ve le ricordate
Le dichiarazioni di Berlusconi quando andavano a mangiare diceva che il comunisti e a oggi il PDS mangiava i bambini
Poi però tutti e due di fronte a queste campagne cosa devo anche piuttosto denigratori dell'uno rispetto agli altri si stavano accordando tranquillamente in Bicamerale
Ecco queste cose non fanno parte del nostro patrimonio politico
Non è un discorso appunto di rapporti tra
Tra le persone è una discorso di rapporti civile tra forze politiche dei quali bisogna trovare per il rispetto del proprio avversario ma con una chiarezza appunto di di della distanza e delle distanze
Non è una cosa seria quindi non Respect Noè non non rispettare il voto di quelli che la che la pensano diversamente da noi ma per favore non facciamo confusione
Come se vogliamo la gente come vogliamo che la gente possa capire la politica come vogliamo che la gente possa da avere amore per per la politica se non si capisce quali sono le ragioni che ci distinguono e che ci distanzia no ed è facile capire perché i giovani poi non abbiano Lapo la difficoltà hard interessarsi alla politica
Lady Manzione dei problemi che dovrà affrontare il nostro Paese sono tali che non permettono si mantenga questo clima di sfiducia nei confronti del mondo politico del suo sistema perché altrimenti i problemi sarebbero di difficile governo
Le sfide mondiali a cui il Paese chiamato tattiche il cui che il Paese chiamato ad affrontare richiedono un salto qualitativo cambiamenti rapidi di mentalità e di efficienza del sistema
Di fronte ai problemi della globalizzazione il problema del governo dell'economia il problema dello sviluppo dell'occupazione il problema delle grandi migrazioni umane
Il problema della pace e della sicurezza il problema della salvaguardia dell'ecosistema
Il problema delle vecchie e nuove povertà il problema delle dell'alfabetizzazione tecnologica il nostro sistema politica appare infatti molto inadeguato e attardato in un dibattito provinciale e spesso privo di senso
Occorre quindi affrontare il passo chiudere con forza la stagione dell'illegalità diffusa che al di là di ogni età grigi ogni giudizio morale al significato soprattutto per il nostro sistema degli sprechi delle inefficiente
Delle efficienze
è a e questo si potrà fare solo approvando delle leggi in Parlamento che impediscano il riproporsi dei fenomeni di corruzione in che abbiamo conosciuto e consenta non la giudica alla giustizia di essere più veloce e quindi più giusta
Con una pari dignità per accusa e difesa
Chiudere con la vita con l'illegalità vuol dire riscoprire i valori profondi del nostro Paese dalla famiglia alla comunità passando per la solidarietà superando l'unico l'egoismo legato ad un unico Osorio e miraggio di benessere materiale
Il paese dell'IMI ritrovare il suo orgoglio nazionale superando però lo Stato centralista ottocentesco
Perazzi andai per incamminarsi verso moderno federalismo letta valorizzando le regioni e i comuni sulla base di un principio semplice quando fondamentale il principio della sussidiarietà
Ognuna devi fare le cose che riesce a farle meglio questo ad ogni livello sì quindi all'autonomia no alla abituale di vivere in Italia
Se vogliamo comprendere il sistema internazionale dobbiamo avere dimensioni per farlo uomo che non sono solo dimensioni in termini economici ma sono dimensioni storiche culturali sociali
E l'Italia in Europa può giocare un ruolo fondamentale l'Europa senza l'Italia non ha e non avrebbe alcun senso
Sì possiamo quindi svolgerà intercultura per storia un ruolo importante sullo scenario mondiale al servizio della pace e dello sviluppo del mondo
Quanti Paesi come l'Italia possano capire il problema di chi è costretto a lasciare il proprio Paese per cento cerca di lavoro e di un modo dignitoso per vivere
Quanti Paesi come il nostro sapranno farsi interpreti e quindi dell'istanza di molti Paesi e di qui di paesi che si affacciano lo sviluppo e che vengono ed è in cielo cittadini che vengono a cercare da noi un modo onesto per vivere
Proprio per questo dobbiamo ritrovare e riscoprire anche il patrimonio dei cicli cinque più milioni di italiani che vivono al di fuori delle nostre frontiere
E che tanto hanno contribuito al nostro sviluppo già economicamente e e culturalmente e Piaggio aspettano il riconoscimento di un diritto che viene
Assai viene dato in tutti i Paesi europei
Quello di poter avere il diritto di esercitare il voto nei Paesi di residenza sono anni che questo diritto avviene negato loro ed è bene che questi italiani abbiano riconoscimento pertanto lavoro che loro hanno dato intanto contributo che hanno portato al nostro Paese
Questa è il principio della partecipazione il principio dell'integrazione e di e della inclusione contro tanti particolarismi e tanti nazionalismi che minacciano invece il mondo
Ripeto abbiamo quindi un ruolo da svolgere sia come ben
E sia come movimento all'interno di questo Paese per dare voce a quelli che non ce l'hanno
Per dare un voce voce a quanti in un mondo che va sempre più accelerando i propri processi di integrazione rischia di fare pagare una grave una bolletta molto salata
Alle fasce più deboli allegate ricoveri e svantaggiate
Ai a coloro che sono in una situazione economicamente più fragile parlo dei disoccupati parlo dei pensionati parlo di tutti quelli che appunto non hanno rischiano di perdere
Quegli ammortizzatori sì sociali che hanno contraddistinto lo stato del benessere degli anni settanta e ottanta
Abbiamo quindi da sviluppare nuove forme di solidarietà tra nord e sud del mondo tra Paese e Paese tra cittadino e cittadini altrimenti avremo un mondo sempre più diviso tra pochi che hanno e i molti che non hanno
Di fronte a queste sfide
Io credo che l'Italia dei Valori non solo ha già posto le condizioni per improntare un cammino Pereyra iniziare un cammino su una politica appunto che e si elegga un poco dal dibattito di tutti questi questi giorni che guardando a questi problemi appare quanto di più provinciale possa essere ma soprattutto di riporre al centro di una società i valori quelli più quelli più fondi quelli più forti quelli che fanno di un Paese no non si era un insieme di parametri economici mano insieme di di cittadini di umanità che ha molto da da dare su tanti terreni
Io volevo ringraziare per questa di nuovo per questa occasione aprire soltanto dare alcuni temi di riflessione se volete anche un po'in maniera provocatoria ma credo che sia importante che da questi trenta questa tre giorni vengano fuori un po'alcuni temi che forse non non sempre i grandi politici di turno hanno hanno a cuore come questo come questo movimento grazie di nuovo io mi passò da questo punto apro ufficialmente la festa dei valori
E invito a venire qui a prendere la parola per il primo dibattito l'Ulivo simbolismo tra realtà e prospettive
La coordinatrice che è la dottoressa Rosaria Di Cesare del movimento da Italia dei valori della della Puglia lato interno onorevole Miller Bordon il sottosegretario di Stato là sotto e la dottoressa Marina Magistrelli
Coordinatrice Movimento per l'Ulivo
Dell'onorevole Rino Piscitello coordinamento nazionale dell'Ulivo io non so se l'onore e l'onorevole Mussi aveva fatto pervenire mi dicevano poc'anzi scusandosi l'impossibilità per via partecipare alla dibattito per ragioni ovviamente politiche che tutti potete comprendere e e l'onorevole letta lo stesso aveva fatto sapere che sarebbe stato nell'impossibilità di prendere parte al dibattito
Non so se è qui invece in sostituzione l'onorevole Cananzi che aveva dato il punto l'adesione perfetta quindi all'onorevole Cananzi verrà a a partecipare alla al convegno al nome del Partito popolare italiano grazie arrivederci
Siamo senz'altro il primo dibattito di questa festa
E non possiamo fare a meno anche noi di dare tutto il nostro ringraziamento agli organizzatori di Campobasso che ci permettono appunto con il loro lavoro di questi giorni abbastanza frenetico per quello che mi risulta di aprire questa fase di confronto con i cittadini di Campobasso ma sappiamo che sono giunti e stanno giungendo ne arriveranno ancora altri fino a domenica da tutta Italia
Il dibattito di oggi il primo dibattito di oggi è l'Ulivo tra realtà e prospettive
E un tema che quando è stato pensato nel momento in cui si è deciso appunto di organizzarlo per questa festa
Non si pensava che poi assumesse tutta la centralità che oggi sta avendo
Diciamo che è un tema che è stato pensato perché caro al movimento perché il movimento si interroga
Sull'Ulivo sulla sua crescita sulle sue prospettive e invece è diventato un tema che interessa tutto il paese che al centro del dibattito nazionale in questi giorni e in queste ore
Voi avete ascoltato ieri sera ha ben due trasmissioni televisive che si sono occupate del problema tra l'altro alcuni dei presenti stasera al dibattito erano presenti anche ieri a fare un tipo di discussione analoghe quindi per una serie di coincidenze ci troviamo ad affrontare una questione che oggi è centrale
La questione centrale è questa abbiamo sentito dire da qualche parte L'Ulivo è morto
Ma una prima affermazione che ci sentiamo assolutamente di non condividere l'Ulivo per noi è vivo ed è vitale quella che è morta semmai è la maggioranza del ventuno aprile e allora innanzitutto bisogna sfatare
Questa identificazione falsa che viene fatta tra maggioranza del ventuno aprile
è maggioranza dell'Ulivo se voi vi ricordate quando nel mille novecentonovantasei l'Ulivo si presentò agli elettori aveva già la consapevolezza di non rappresentare
La maggioranza del Paese ed è proprio partendo da questa consapevolezza che fu necessario fare quei famosi patti di desistenza con il Partito della Rifondazione Comunista
Che poi consentirono di vincere le elezioni e di portare L'Ulivo e il centrosinistra al Governo
Quindi tanto per fare chiarezza su questi aspetti quella che è venuta meno è la maggioranza del ventuno aprile
Perché
Il segretario del partito della Rifondazione comunista ovviamente tutto il Partito della Rifondazione Comunista ad un certo punto del percorso ha deciso di non sostenere più questa maggioranza
Secondo noi in maniera del tutto il responsabile il responsabile perduta due punti per due a spenti sia per quanto riguarda il destino del suo partito per il quale ha provocato una scissione profonda e dolorosa che sinceramente noi abbiamo difficoltà a comprendere e poi soprattutto una di responsabilità nei confronti del Paese perché si stava avviarsi stava portando avanti ormai com'è il terzo anno
Con questa manovra finanziaria uno si stava completando un processo di risanamento nel paese che ci ha dato una credibilità enorme nei confronti dei nostri partners europei ma anche a livello internazionale tutto questo è stato messo in discussione
Da
Motivazioni di critiche ad una finanziaria sicuramente molto più leggera di quella degli anni precedenti che appunto Bertinotti ha voluto perché hanno portato alla caduta di questo governo
E c'è da fare ancora un'altra precisazione secondo me
L'Ulivo del mille novecentoventisei non è l'Ulivo di oggi
Perché nel frattempo questa maggioranza è cresciuta e si è arricchita della presenza di un movimento che è quello dell'Italia dei Valori che nel frattempo è nato e ha preso piede
è che è stato il principale responsabile secondo noi abbastanza
Credo di non essere in modesta quando faccio un'affermazione del genere di quel grande successo che è stata la raccolta di firme per il referendum ne abbiamo raccolte
Se oltre settecento mila e abbiamo in questo modo imposto all'attenzione del Paese che esiste un'altra emergenza oltre a quella economica oltre a quella di portare a termine ad approvare la Finanziaria
Oltre a quella dell'euro esiste la necessità per il Paese di modificare la legge elettorale perché è già verificato ci sono già oltre settecento mila cittadini che vogliono modificare la legge elettorale che chiedono un referendum
E che chiedono che comunque tutto questo avvenga già a metà aprile del prossimo anno
Quindi completato il quadro in questo modo fatte queste precisazioni oggi ci troviamo di fronte ad una situazione io vi parlo di quello che ho sentito al ai telegiornali delle delle tredici delle quattordici
A una situazione in cui
Forse nel pomeriggio in queste ore sarebbe stato affidato l'incarico per un nuovo governo a è stato affidato mi dice Bordon l'incarico pervenuto a formare il nuovo governo a D'Alema dopo che Prodi ormai che la possibilità di un governo Prodi è andata completamente esclusa
è Cossiga appunto alle due avrebbe detto sì a questo governo D'Alema
Ora siccome Cossiga soltanto fino a ieri diceva che l'Ulivo
Era morto e che quindi bisognava andare ad un superamento di questa di questo governo che ormai in quella forma del ventuno aprile non aveva motivo di esistere
E e i nel momento in cui Seat ieri ha detto no approdi e oggi dice sì a D'Alema che comunque rimane un candidato premier dell'Ulivo che addirittura è stato proposto ieri da Prodi
Io sinceramente ho difficoltà almeno per una lettura apparente e ed immediata
Delle dichiarazioni di Cossiga ho sinceramente difficoltà a capire i motivi oggi di un sì a Cossiga
Ma a di Cossiga a D'Alema scusate ma nello stesso tempo
Magari rinviamo
Nello stesso tempo però ho altrettanta difficoltà a capire le reazioni di sdegno
Di Berlusconi e del Polo che mi paiono sinceramente del tutto e se agitate ed esagerate ha minacciato le dimissioni di tutti i suoi parlamentari del pollo
Gridando al tradimento rispetto a quelle che erano state decisioni degli italiani e due anni fa gridando al voto al voto vorrebbe appunto che fosse questa l'unica soluzione possibile
Precisando che il nostro movimento è assolutamente contrario ad ogni forma di inciucio questo ormai piene di dietro ed altri rappresentanti del movimento lo vanno dicendo da giorni è che soltanto noi dell'Italia dei Valori possiamo dire quanto sia doloroso per noi fare delle affermazioni del genere
Perché capite benissimo che andare immediatamente al voto vorrebbe dire andarci con quella stessa legge elettorale che abbiamo criticato per la quale abbiamo girato l'Italia e per tre mesi ci siamo vincolati per tre mesi
In tutte le piazze per raccogliere quelle firme che c'hanno poi consentito di ottenere quel successo
Ma pure in questa consapevolezza noi diciamo che per coerenza politica non si può fare diversamente inciuci vanno evitati assolutamente però bisogna capire se effettivamente di inciuci si tratta
Questo termine a me non piace comunque si usa e quindi lo ripeto per quello che perché bisogna Berlusconi dovrebbe spiegare
Senta piuttosto il tradimento non sia quello di quegli elenchi tutti nel pollo
Che oggi fanno riferimento all'UDR e che decidono di sostenere un governo di centrosinistra un governo dell'Ulivo
Non è forse è questo che ci dovrebbe spiegare chiaramente
E poi perché gridare soltanto oggi allo scandalo e non quando l'UDR comunque ha sostenuto il Documento di programmazione economica e finanziaria perché anche questo è avvenuto
Non del silenzio ma diciamo è è stata una questione abbastanza accettata da tutti
E allora si tratta di questioni apertissima e delle quali ripeto si sta discutendo in questi momenti quindi avremo tutto il tempo e il modo di approfondirle ma sono questioni che non possono non fa parte del dibattito odierno
Perché appunto perché per questioni di attualità non possiamo non tenerne conto
Fatto questa premessa e questo Breber riepilogo della situazione io vorrei presentarvi i relatori di questo dibattito
Che sono Miller Bordon alla mia destra sottosegretario di Stato alla mia estrema sinistra l'onorevole Raffaele Cananzi della Commissione affari costituzionali
Come avete sentito l'onorevole Fabio Mussi non potrà raggiungerci perché per problemi a Roma l'onorevole Rino Piscitello dovrebbe raggiungerci a momenti mentre è presente alla mia sinistra la dottoressa Marina Magistrelli coordinatrice del Movimento per l'Ulivo
Io direi di iniziare dall'onorevole Bordon sottosegretari di Stato al quale proprio per questa sua funzione attuale oltre alla considerazione fatta ovviamente svolgerà la relazione che vorrà
Viene da fare un'ulteriore domanda c'è secondo lei quali difficoltà o potrebbero esiste e ci se ne esisterebbero in seguito a questo cambio di premier sempre ammesso che un nuovo governo si riesca a fare a guida D'Alema eccetera cioè a livello di continuità dell'azione politica ci sarebbero delle per ripercussioni è uno
Ma io credo che ovviamente
Fatte salve le diversità
Che ci sono degli uomini che già ovviamente connotano
Delle differenze inevitabili il problema non può porsi non si può porre solo a livello della figura che regge il governo anche se questo non è un fatto secondario perché io vorrei
Ricordare una cosa fin dall'inizio il ventuno di aprile
I cittadini italiani
Non hanno solo votato per una maggioranza e quindi per un governo
Ma hanno per la seconda volta ma come qualche come datore oggi giustamente diceva probabilmente con una coscienza ancora rafforzata per decidere chi doveva essere il Presidente del Consiglio in questo Paese quindi come dire cambiare questo senza che lo decidono gli italiani non è un fatto seconda e anzi è un fatto centrale io vorrei che non dimenticassimo una cosa che nelle democrazie
A sistema come dire di democrazia compiuta dell'alternanza
Non esistono esempi di questo se non uno soltanto il famoso cambio che tante volte viene ricordato fra la Thatcher e nei giorni in Inghilterra ma che come tutte le eccezioni come dire conferma la regola non la stravolgere e quindi vorrei ricordare e partire intagli anzitutto da questa riflessione e da questa annotazione in secondo luogo però vorrei dire che il nostro giudizio
Sul governo
Che si andrà a formare dovrà essere riferito lo dico anche comunemente Italia dei Valori
In relazione ad una seria terrà dicono tante
Vuole dire che non basta dire che a presiederla è stato chiamato uno degli esponenti più prestigiosi dell'Ulivo
Bisognerà vedere se come dire quelle indicazioni così chiare
Che vennero dagli elettori il ventuno di aprile
Verranno rispettate o se si andrà ad un fatto che a mio avviso ci porterebbe molto indietro e cioè quello di formare una nuova maggioranza sulla base di voti di parlamentari che erano stati eletti come tutti noi ovviamente in parte per la loro è evidente presenza personale ma soprattutto perché erano parte di un progetto politico perché qui sarebbe la seconda lesione assolutamente come dire tutt'altro che secondario di un problema che per quanto mi riguarda ecco io vorrei ricordassimo non limitato soltanto al contingente io da tempo vado pensando e anche sostenendo che in questo Paese c'è una questione che quella del cambiamento della e nella politica che non era questione come dire che viene posto da alcune anime candide perché se fosse così sarebbe consumato abbastanza secondari ma chi è una questione centrale di sopravvivenza del nostro Paese rispetto alle nazioni più avanzate
Questo è il problema e questa è la questione che secondo me noi dobbiamo porci anche in questo momento ed ecco perché quando si parla non voglio farla lunga perché come dire ci sono anche interlocutoria perché spero che saranno poi confronti dibattiti fra di noi avremo modo di tornarci quando si parla di Ulivo tra realtà e prospettive
Io vorrei anche qua fare come dire due ulteriori notazioni la prima vedete io quando parlo di Ulivo
Non parlo tanto e soltanto perché vi faccio parte del centro sinistra
Ma parlo di un modo nuovo
Che avevamo introdotto negli ultimi anni nel nostro Paese di concepire la democrazia dell'alternanza e la politica
Perché se volete mi preoccuperei parte non dico alla stessa maniera ma comunque rispetto ai destini democratici di questo Paese se il problema nascesse nell'altro
Cioè il bipolarismo come dire non è una questione secondaria e l'elemento determinante della crescita di una democrazia matura
E allora
Il problema non è secondario
Se dobbiamo discutere come dire di un'alleanza elettorale che per caso si chiama Ulivo potrebbe chiamarsi anche Mariolina
Oppure se stiamo parlando di un qualcosa come abbiamo da sempre sostenuto tutti che va ben al di là della sommatoria tra i partiti
Diciamo che questa domanda avremmo dovuto porterà già da qualche tempo a dir la verità perché
A me è venuto anche da dire anche da scrivere
Che quando abbiamo incominciato
Non a riunire più coordinamento dell'Ulivo
Mai dire i cosiddetti vertici tra i segretari dei partiti alcuni reali alcuni virtuali che componevano l'alleanza elettorale dell'Ulivo già come dire abbiamo imboccato una strada che non mi piaceva e che rischiava di portarci allo scalo fascino
Ma ovviamente dobbiamo anche qua capire di cosa stiamo parlando se parliamo come dire di quel qualcosa di più che vorrei ricordare ci ha fatto vincere come centro sinistra perché se ci fossero stati soltanto i voti dei partiti non avremmo vinto ha perfettamente ragione in questo caso Berlusconi
Se parliamo di quello allora parliamo di un qualcosa che purtroppo purtroppo già da molto tempo
Io voglio essere brutale su questo
Non esisteva più
Ovvero sia certo esisteva nella volontà di coloro che l'avevano votato ma esisteva sempre di meno per coloro che avevano ripreso le brutte vecchie abitudini tradizionali della politica dei partiti e che quindi come dire avevano trasformato
Questo qualcosa di più in una semplice se volete tutto sommato niente di male e qualcuno mi potrà dire secondo me molto di male perché ci riporta indietro di un'alleanza tra i partiti vista al problema di fondo resta il problema di fondo perché se come dire se non discutiamo di questo io credo che rischiamo di non capire quello che sta avvenendo in queste ore nel Paese e rischiamo di dare rispetto a questo una valutazione tradizionale c'è una valutazione come dire che in questo Paese c'è sempre stata franchista da destra e chi ha sta a sinistra mentre a mio avviso non solo oggi cena
Vittime dell'Ulivo io avrei detto che secondo me i partiti
Che non devono certo scomparire ma dovevano cedere sempre di più quote della loro sovranità allievo inteso come qualcosa di più della semplice sommatoria di partiti veri potuto fare alcun esempio avrei detto come dire l'Ulivo deve essere come l'Unione europea i partiti devono essere come gli Stati nazionali noi non abbiamo sciolto l'Italia ma abbiamo delegato parte dei nostri poteri e Unione europea
Questo avremmo dovuto fare e questo vi ho veduto dire gli avrei voluto dire ovviamente oggi come dire gli ho parlato in parte di un'altra questione perché la vedo drammaticamente più gente io credo che se non stiamo attenti nelle prossime ore
Rischiamo di gettare dalla finestra una parte dell'esperienza di cambiamento che abbiamo fatto in questi anni
Lo dico perché non vorrei ecco che sotto la spinta della cosiddetta Realpolitik e io non ho mai capito cosa voglio dire nel senso voglio dire che la politica non può che tener conto del reale ovviamente masse priva della passione di ideali allora è un'altra cosa si va chiamato in un'altra maniera sotto la spinta dicevo della Realpolitik qualcuno non ci portasse
Davvero nuovamente all'interno di un processo di restaurazione che mi preoccupa non tanto per il mio punto di vista soggettivo
Ma perché rischierebbe di fare uscire l'Italia dal novero delle passo dei paesi più moderni quindi ci porterebbe ad un danno secondo me molto grave
Grazie
Ecco salutiamo da dove Piscitello che anche se in ritardo ci ha raggiunti
E l'avrebbero dato apposto problema centrale che è quella del superamento della visione dell'Ulivo come semplice quali Azione elettorale un tema particolarmente caro alla dottoressa Magistrelli e che magari sicuramente riprenderà durante il suo intervento
Ma intanto volevo passare la parola all'onorevole Cananzi al quale aggiungerei oltre come per la l'onorevole Bordon una una domandina magari provocatoria Guarri sapere secondo lei come mai Cossiga dice Dino approdi e dice di sì
A D'Alema se lo chiedono in molti in Italia e quindi la chiedo a lei cioè il problema di Cossiga e poi davvero in un libro ora è forse la centralità del Partito popolare che intende rimettere ai margini
Si raccomanda certamente
Meriterebbe un approfondimento di qualche tempo ed è veramente una domanda posso dire in qualche modo provocatoria
Serve io potrei potrei cavarmela tranquillamente dicendo che questa domanda bisognerebbe farla direttamente al Consiglio
Perché assai difficile stabilire in questo complesso
Momento di transizione
Nella generale transizione che il Paese sta attraversando
Capire esattamente dove si voglia arrivare la mia sensazione che il problema Cossiga in riferimento al fatto prove o al fatto D'Alema abbia una valenza politica assai più modesta
Di quello che tutto sommato saremmo tentati di voler intravedere sia guardando a conseguenze politiche sia guardando diciamo così a conseguenze di prospettiva di governo io sarei un tantino più terra terra ma non intendo esprime dico soltanto che secondo me si tratta di una questione che ha più del personale
Anziché del politico
Sono indotto a questo tipo di considerazioni nella e così nella visione del problema che abbiamo davanti perché evidentemente ebbene strano che alcune cose si siano dette da Cossiga dal suo movimento dal suo partito ieri in riferimento a Prodi e che altre cose che si dicono oggi in riferimento a D'Alema
Ho ho la netta impressione
Che forse l'obiettivo ecco mettiamola così che forse così diventa più chiaro il discorso
L'obiettivo che si intendeva perseguire da questa fascia di ex democristiani
Era in qualche modo quello di liberarsi di Prodi che qualche tempo fa aveva causato all'interno diciamo del movimento ex democristiano qualche problema
Perché nel momento in cui l'Ulivo si è affacciato diciamo sul terreno della politica naturalmente c'è stato forte lo scontro soprattutto all'interno del Partito popolare tant'è che il Partito popolare sì allora diviso
Tra chi stava dietro a Buttiglione che dietro a Buttiglione non stava
Messo in questi termini naturalmente il problema non solo si ridimensioni ma direi quasi si minimizza dal punto di vista delle condizioni personale
Non penso che dal punto di vista politico ci possa essere una spiegazione in qualche modo di Venezia perché è vero che Prodi rappresenta l'unico ma è anche vero come è stato detto con estrema chiarezza ieri sera dalla Magistrelli per televisione come è stato ribadito poc'anzi dall'amico Gordon
è anche vero che quello che è caduto e la maggioranza
Del ventuno aprile la maggioranza diciamo così politica costituita dall'Ulivo sulla desistenza di Rifondazione Comunista ma certamente non è caduto l'Ulivo
Questo è il principio direi
Discriminante rispetto al quale gli italiani sono indotti ha dovere fare qualche considerazione non solo nell'analisi politica ma anche nella prospettiva politica io mi meraviglio un po'di meno della collega Bordon per quanto attiene al problema del cambio tra D'Alema e Prodi in riferimento al ventuno aprile
Per la semplice fondamentale ragione
Che tentavo di spiegare già da qualche anno anche in qualche tavola rotonda che si faceva all'epoca dei mille novecentonovantadue novantatré con De Mita e Scoppola sulla questione dei sistemi elettorali
Che il sistema Italia non è nel sistema Gran Bretagna nel sistema Germania noi abbiamo una condizione in qualche modo diversificate
Che danno ragione questa stessa condizione del perché in Italia sia stato possibile che Prodi abbia dato vita all'Ulivo
Perché noi veniamo da una situazione italiana
Che ha avuto uno svolgimento dalla seconda metà dell'Ottocento quindi Unità d'Italia fino ai nostri giorni che è una condizione assai diverso di quella che hanno vissuto sia la Germania che la Gran Bretagna
E dobbiamo tenere conto di questa condizione storica e politica e sociale perché sennò molti problemi e molte questioni che vengono al pettine in questo momento noi non sapremmo spiegarci che cosa intendo dire
Intendo dire
Che da noi in Italia questa idea
Della alternanza come possibilità di sostituzione di una coalizione all'altra è un'idea del tutto in qualche misura nuovo tanto è vero che siamo costati costretti nel novantatré a fare un referendum non c'è ancora una cultura dell'alternanza manca questa cultura perché però c'è un dato culturale di fondo che va in qualche modo vagliato
Perché da noi la ricchezza culturale complessiva del Paese e assai più vasta e assai più fervida di quanto non accada in queste altre nazioni europee
Noi abbiamo vissuto una vicenda culturale e politica che non ha visto soltanto in Italia destra e sinistra
Ma ha visto una serie di sfumature tra destra e sinistra che naturalmente hanno contato nella vicenda politica del Paese siamo in una fase attraverso la quale con la quale vorremmo raggiungere la stabilità politica superando nel momento politico non la ricchezza culturale ecco la ragione dell'Ulivo
Ed ecco la forza dell'Ulivo in virtù della quale a mio modo di vedere pur cadendo il Governo e pur cadendo Prodi certamente non cade l'Ulivo ma c'è una ragione in più perché l'Ulivo esiste
Perché noi si vuole proprio attraverso l'Ulivo fare in modo che quelle visioni culturali e quelle condizioni sociali che nel Paese hanno costituito il tessuto di fondo sia pure in opposizione per vario tempo possono in questo momento invece coagulare
In una sintesi culturale e politica forte consistente la quantità dei valori espressi e la quantità dei risultati ottenuti per fare un passo avanti nel dato democratico e nella vicenda democratica
Tutto questo non cade lasciatemelo dire con estrema chiarezza perché cade il governo Prodi tutto questo può trovare qualche ulteriore difficoltà per il fatto che il governo Prodi è caduto e che Prodi non sia più il presidente del Consiglio
Ma io mi auguro che qualunque sia la condizione rispetto alla quale ci muoviamo e cioè un più complesso e complessivo Governo di centrosinistra
E più e o un eventuale governo tecnico che si dovesse affacciare sulla scena politica italiana
Qualunque cosa accada noi che abbiamo creduto e che crediamo nell'Ulivo come capacità di cambiamento del Paese proprio per la forza che viene dalla sintesi di queste due forze vitali è sostanziale che sono state nel Paese anzi forse più di due
Perché c'è anche il momento liberal costituzionale c'è il momento ambientalista questa capacità di fondere come Prodi è riuscito non solo nel governo ma nella cultura
E nel programma politico non solo continui ma si rafforza
Perché è un centro sinistra che oggi si muovesse al di fuori di questo contesto ENA la speranza di poter ricostituire soltanto con i partiti e con la forza
Del movimento dell'Italia dei Valori ed ecco la forza del movimento dell'Ulivo
Perché il cambiamento è essenziale del Paese dato da questa capacità di partecipazione dei cittadini che si muovono non senza i partiti ma certamente oltre i partiti
E direi che la prospettiva dell'Ulivo è quella di essere uno dei centri forti una delle condizioni essenziali perché il nostro Paese nel prossimo futuro
Oltre ai partiti non senza i partiti ma oltre i partiti
Riesca ad esprimere veramente questa alternanza
Che non tolga la ricchezza delle culture la forza della varietà delle culture ma che l'esprima pieno facendo in modo che ciascuno di noi si senta rappresentato sia nel Parlamento che nel governo io credo che questi itinerario questo cammino
Indubbiamente richiede da parte di chi crede nell'Ulivo e da parte di chi crede nell'Italia dei Valori
Una grande forza di resistenza in questo momento è una grande capacità anche di prospettiva
Noi non ci chiudiamo ma direi ci apriamo a questo nuovo discorso dicendo ai partiti attenzione
Guardate che voi sbagliate se pensate di potere da soli portare avanti questo momento forte di cambiamento nel Paese avete bisogno di tutte le realtà e in queste realtà si scrivono
Sia il movimento dell'Ulivo sia il movimento dell'Italia dei Valori
Che il gioco non fortemente sul terreno dalla partecipazione democratica
E che individuano punti di forza politica e di forza culturale rispetto ai quali noi passiamo necessariamente se vogliamo essere a livello europeo e se vogliamo essere una nazione moderna anzi postmoderna in cui la pluralità e salvata
E poiché ogni dato di totalitarismo anche ai partiti e la forza della democrazia nasce proprio da questa forza di partecipazione attraverso cui la base si muove si fa presente grazie
Allora abbiamo preso ufficialmente che il presidente Scalfaro ha conferito l'incarico per formare il nuovo governo a D'Alema
Onorevole Piscitello
Secondo lei abbiamo sentito oggi Cossiga che diceva si diceva disponibile ad un sostegno ad un governo D'Alema
Che non fosse un governo a termine che anche andasse al di là dell'approvazione della Finanziaria e che potesse investire Hungary altri problemi e del Paese innanzitutto la legge elettorale
Ora le vorrei chiedere
Secondo lei quale possibilità un governo che potrebbe nascere sostenuto da Cossiga
è con la componente costrutti Anna che l'appoggia che sappiamo essere una componente proporzionalista
Potrebbe portare quale possibilità ci sono che si arrivi ad una legge elettorale effettivamente di tipo maggioritario e e che ruolo invece potrebbe avere il referendum
Ma il ruolo che ha il referendum è un ruolo assolutamente
Evidente e quasi automatico nel senso che se la Corte costituzionale accetta il quesito e lo considera come noi riteniamo assolutamente evidente lo considera chiaro
E uniforme e quindi come dire e in regola con i deliberati della Corte costituzionale in materia di referendum di questi anni e soprattutto se risponde al primo dei canoni che la Corte costituzionale ha stabilito in tema di referendum ossia la garanzia che anche se si votasse l'indomani la legge elettorale non non resterebbe monca e quindi si potrebbe andare a votare siccome il referendum è costruito con questa con questa logica s'Doyle riteniamo che sia evidente che la corte costituzionale lo approverà
In quel caso nessun governo può costruire una legge elettorale qualsiasi
Qualsiasi governo arriva deve costruire una legge elettorale che va nella direzione del referendum per eliminare il referendum
Altrimenti il referendum si farà ugualmente anche se si modifica la legge elettorale non in quella non in quella direzione e quindi io ahimè a meno che la Corte costituzionale non cancella non non accetta il referendum e assolutamente evidente che questo Parlamento dovrà fare una legge in quella direzione o più probabilmente siccome il governo difficilmente e cioè siccome un arco di forze ovvero un arco di forze così vario difficilmente riesce a fare una legge elettorale sensata io credo che come già altre volte è successo noi avremo una legge elettorale determinata direttamente dal referendum con la differenza che l'altra volta la modificazione della legge elettorale
Costringeva a fare quindi il passaggio al maggioritario costringeva a fare una legge elettorale ora non ce ne sarà bisogno se il referendum viene viene approvato io devo dire che però sono preoccupato da altro
Io sono preoccupato dal fatto che Cossiga nel momento in cui dice
Noi crediamo che questo governo non deve essere a termine ed elenca una serie di temi tra cui anche la legge elettorale anche qualche passaggio del riforma costituzionale ho visto in qualche dichiarazione
Voi ha semplicemente dire un governo che duri due anni e mezzo di questa legislatura con noi dentro che finalmente torniamo al governo quanto tanto tanto c'era mancato scusate se utilizzo come dire
E io ho molta preoccupazione perché Terenzi io condivido gran parte del ragionamento che hai fatto su su una cosa io ho un dubbio grosso che la gente cioè che la puntura dell'alternanza non si sia ancora instaurata nel nostro Paese la verità è che la cultura dell'alternanza non è passata
Tra la politica del nostro Paese nei partiti nel nostro Paese ma tra i cittadini nella testa della gente il bipolarismo si è affermato nel modo più chiaro ed evidente il bipolarismo è passato tra la gente la prima domanda che le persone che hanno fatto finora
Era Massei del Polo o dell'Ulivo il tassinaro che mi porta dall'aeroporto al Parlamento non mi chiede di che partito sono ma mi chiedo se la sono del Polo o dell'Ulivo
Io ho paura questo è importantissimo è entrato è entrato nella testa di questo Paese è entrato nella testa di questo Paese
Perché ora al di là di quello che noi diremo su questo governo e poi ci entro se mi date qualche minuto
Al di là di tutto questo ma perché è una forza che oggettivamente proporzionalista anche se all'interno vi sono alcuni che hanno firmato per maggioritario una forza che oggettivamente proporzionalista come l'unione l'UDR
Vuole a tutti i costi a questo punto entrare in questo governo e perché prima dicendo no a Prodi e poi dicendo sì e sia D'Alema
Perché hanno bisogno e che e che questo governo non sia termine perché probabilmente qualcuno pensa che occorre un lunghissimo Periodo per togliere dalla testa il sistema bipolare dalla testa della gente e distruggendo l'Ulivo e riducendo oggettivamente anche per una forma di Chiara i tiri costante
Che il Polo ha fatto in questi due anni e mezzo nel nostro Paese riducendo il Polo a una larva di se stesso probabilmente si spezza
Il meccanismo bipolare nel nostro nel nostro paese questo è l'inserimento di una delle categorie più proporzionalisti che della storia della politica in un sistema maggioritario
Qual è una delle categorie dicevo più proporzionalisti che il concetto dell'ago della bilancia perché l'UDR sta facendo nient'altro che quest'operazione quelle ricordate Craxi che negli anni diciamo della cosiddetta della cosiddetta Prima Repubblica
Faceva di tutto per diventare l'ago della bilancia del sistema politico e quindi diventare indispensabile di modo che con tre gol quattro col dieci si otteneva il venti e il trenta il quaranta
Delle come dire nelle nelle trattative il concetto dell'UDR identico l'UDR sta facendo passare in questo Paese il concetto di ago della bilancia
Dei nostri voti avete bisogno
Dei nostri voti avete bisogno
Queste sono le condizioni capestro e la prima non a caso non per cattiveria nei confronti di Prodi Opel cattiveria nei confronti dell'Ulivo
Ma proprio per distruggere il bipolarismo la prima condizione di Cossiga
E l'Ulivo deve essere dichiarato morto
Questa è la prima condizione che ci pongono per questo il senatore Di Pietro l'incontro tesa dei segretari di partito la prima cosa che risponde e noi non siamo disponibili non alla terza delle condizioni che allora era la condizione discussione no perché le tre condizioni di dell'UDR a a a Prodi qual era non la prima devi dichiarare morto l'Ulivo la seconda ci devi dichiara ci devi chiedere i voti Laterza devi farci entrare al governo insomma con le persone nostre i segretari dei partiti discutevano della terza si può fare la terza in questo momento o è meglio degli a gennaio al senatore Di Pietro in quella riunione alla quale ho partecipato
Ha detto ma perché sta discutendo utile la terza io non sono d'accordo sulla prima
Cioè io l'atto di morte dell'Ulivo non lo stilo am lascio questa riunione perché non sono d'accordo a monte sulla prima delle questioni
Ora questo è il nodo io non so cosa succederà tra domani e dopodomani su una cosa sono cento
Viene oggettivamente da parte di un pezzo del sistema politico italiano
All'interno forse di un meccanismo di possibilità e di obbligo che tutti dovremo valutare in questi giorni io credo anche individualmente oltre che collettivamente
Vi è
Il virus proporzionalisti go che rompe e distrugge il ben pianismo bipolare facendo come dire costruendo quello che era un sistema bipolare non dovrebbe entrare
C'è un pezzo di una coalizione
Chi ha perso le elezioni
Sia Lea con la coalizione che ha vinto le elezioni e insieme formano un nuovo governo al di là di qualsiasi considerazione che ripeto faremo anche noi come movimento poi ci vengo al di là di qualsiasi considerazione questo è un vulnus del sistema bipolare sette Cuesta
E la direzione attorno alla quale si marcia io devo dire parlo in questo caso sul piano personale non è vivevo i nostri organismi tra domani e dopodomani io devo dire ho molta francamente molta perplessità
Anche perché noi dobbiamo decidere prima di tutto una cosa
Noi dobbiamo decidere cosa ne facciamo dell'Ulivo prima di dirmi
Che noi dobbiamo fare questo governo perché questo governo e l'equilibrio più avanzato possibile utilizzo sottendono un'affermazione di Bertinotti che doveva costruire un equilibrio più avanzato che questo governo è l'equilibrio più avanzato possibile che quindi dobbiamo accettare il Governo tra virgolette un governo più dei partiti
A te facendo le le riforme necessarie la finanziaria che è necessario eccetera
Prima di tutto questo devono darmi una risposta è questa me la devono dare i partiti aderenti all'Ulivo e i loro leader più rappresentativi cosa ne facciamo dell'Ulivo
Perché vedete se noi dichiariamo tutti insieme domani dopodomani in questi giorni
Che il quadro di riferimento di tutti noi e la coalizione dell'Ulivo che ha vinto il ventuno di aprile e che noia aldilà e a partire da questo quadro di riferimento
Abbiamo la necessità di fare due o tre cose nel nostro Paese dopodiché si avvia una discussione se è corretto andare alle elezioni o meno io sarei anche disponibile ad aprire questa discussione magari non accetterei
Personalmente di come dire di di avere incarichi ma sarei anche disponibile a stare in questo contesto ma noi non possiamo dimenticare il quadro generale di riferimento del ventuno aprile
E non possiamo non dire agli ai milioni di italiani che il ventuno aprile hanno votato l'Ulivo cosa noi crediamo di fare dell'Ulivo
Perché vedete ci hanno detto tante volte
Che noi non dobbiamo contrapporre quelli come noi convinti che l'Ulivo deve essere molto più dei partiti molto più dei partiti dice non dovete contrapporgli e chi invece pensa che i partiti sono fondamentali
Io su questo questo lo comprendo
Anche se credo che come dire la politica in primo la direzione di marcia quindi o va verso la coalizione di partiti o va verso il partito democratico è questo bisogna deciderlo nelle lunghe nelle lunghe distanze però io
Vorrei che si riflettesse su una cosa che una cosa molto importante
Il nostro è stato un Paese politicamente molto arretrato rispetto alle grandi democrazie dell'Europa occidentale
E come in tutti i luoghi che a volte hanno un'arretratezza di fondo ha individuato però un'idea che lo ha posto avanti rispetto alle grandi democrazie europee
E l'idea è stata quella della costruzione di uno schieramento di centro sinistra
Che si può che potesse diventare maggioranza in un Paese superando le antiche contrapposizioni a mio parere un po'datate
Tra le socialdemocrazie europee e i grandi schieramenti popolari europei di questa grande intuizione cosa ne facciamo
Questa è una risposta che va data adesso perché noi possiamo dare due risposte o quella di dire siccome il nostro è un Paese arretrato abbiamo dovuto fare un'alleanza temporanea
Tra la sinistra e centro ma fra un anno e mezzo questa alleanza temporanea
Lascio chiamo
E poi ci presentiamo da un lato il centro dall'altro la sinistra se questo io non sono d'accordo farò un'altra cosa con molta con molta franchezza non stiamo andando nella stessa direzione se questo quello che si pensa se invece si pensa
Che è possibile costruire un grande contenitore del centro sinistra attorno al quale poi ognuno sceglie se stare dentro il suo partito
E dentro il contenitore o stare solo dentro il contenitore e quello si deve contrapporre alla destra del Paese perché non esiste un bipolarismo sinistra centro
Ma insisto mi Polaris mo'sinistra destra in una corretta strategia dell'alternanza
Questa è la direzione dove io sto marciando
Tutti gli amici del centro sinistra lo stesso presidente del Consiglio incaricato penso che ora lo possiamo formalmente chiamare in questo modo Massimo D'Alema deve darci una risposta in questa direzione io perdo un altro minuto soltanto l'Italia dei Valori stamani andata dal Presidente della Repubblica sono andato io a nome verità dei valori per dire
Noi crediamo che le rigidità sono giacché le rigidità sono inutili
Che non vogliamo assumere alcuna rigidità rispetto a nessun tentativo
Di formazione del governo noi crediamo che sia stato il ventuno aprile la gente abbia scelto un leader cioè il premier è uno schieramento di centro sinistra
è possibile ancora continuare con lo schieramento di centro sinistra
Riteniamo che in questo che che se lo schieramento rimane
Nel quadro coerente del centrosinistra e possibile anche andare oltre la sola approvazione della Finanziaria ma sia chiaro
Che nel caso in cui si apre ad altre forze in modo pieno ed organico a forze che hanno partecipato dell'altra coalizione
Non può che andarsi in un tempo relativamente ma oggettivamente Breve a ricercare il consenso elettorale tra i cittadini su una nuova formula politica
Che non è quella uscita nelle elezioni del mille novecentonovantasei che sono state elezioni chiare nelle quali il centrosinistra si contrapponeva al centrodestra e i cittadini hanno decido deciso nel mio collegio io sono siciliano temo che dall'accento si senta i cittadini hanno deciso
Di votare me ed eleggere me nel mio collegio non perché io ero il candidato di un determinato partito di uno schieramento oltre di un determinato partito io sono aderente alla Rete ma perché è vero il candidato della coalizione e mi hanno votato
Comunisti delle fondazione perché lì c'era poi la desistenza pidiessini mi hanno votato popolari e il candidato dell'altro schieramento è stato votato da tutta la destra compresi quelli dell'UDR che oggi questo è il sistema noi dobbiamo rispettare le regole del sistema se vi sono alcune necessità che ci impongono di infrangere le non si può che in Francia le in modo Temporary grazie
Prima dell'ultimo intervento volevo ricordarvi che questo è un dibattito quindi sono previsti anche degli interventi da parte del pubblico quindi se volete nel frattempo iscrivervi immediatamente dopo la dottoressa Marina Magistrelli apriremo il dibattito la dottoressa Magistrelli è coordinatrice nazionale del movimento dell'Ulivo a questo punto del dibattito molte questioni riguardanti l'Ulivo sono state già aperte Ulivo coalizione elettorale o quali cere di programma o di governo
Rivolgerei comunque anche alleghi per stile per riformarmi per Riva citare anche un po'al dibattito di oggi una piccola domanda
Per sapere perché sicuramente nessuna meglio di lei avrà il polso della situazione rispetto a questo con il popolo dell'Ulivo
Vede la presenza il il sostegno di Cossiga a questo Governo una presenza se vogliamo per certi versi inquietante per l'Ulivo
è una è veramente una domanda acciacco resta è una domanda insomma stesse ai vivacizzato molto con questa domanda
Io manifesto lo sconcerto delle persone che rappresento io
Cioè del Movimento per l'Ulivo
Di fronte a un possibile accordo con Cossiga con l'UDR
Non solo per la storia personale
Di queste persone degnissime ma che comunque una storia sembra
Difficilmente che si possa incontrare con il percorso politico portato avanti in questi anni da Romano Prodi e dagli altri leader dell'Ulivo
Una difficoltà oggettiva che ci è stata segnalata dal cosiddetto popolo dei fax
Mi sembra però che questa difficoltà non sia solo quella manifestata dal Movimento per l'Ulivo e stasera da quello che sento dall'Italia dei Valori
Ho visto anche militanti dei partiti
Manifestare disagio all'inizio incredulità oggi disagio
Vedremo
Che cosa sarà possibile costruire
Io una cosa chiedo a D'Alema
Voi avete sentito ieri
Le parole di Romano Prodi quando ha lasciato il Presidente della Repubblica anzi forse non tutti hanno avuto la possibilità di sentirle visto che discorso di Romano Prodi i quattro minuti
Concessi Romano Prodi in quella breve intervista che tutti i leader politici Rina Asciano
Non sono stati mandati in onda in due televisioni
Una distrazione
Non ci credo
Se vi ricordate ieri
Al TG uno mi sembra
Mentre Romano Prodi leggeva messaggio
Il giornalista ha commentato
Quello che Romano Prodi stava dicendo non abbiamo sentito le parole
E così anche mi sembra TG cinque
Questo ritengo sia un fatto indicativo e anche molto preoccupante
Permettetemi di rileggere
Poche righe del discorso di Prodi
L'unica condizione per poter formare il governo era la distruzione della coalizione dell'Ulivo
Che ha dato in questi anni all'Italia il risanamento interno ed una crescente dignità internazionale
Una condizione per me inaccettabile perché non potevo essere chiamato a distruggere quanto avevo costruito
Dell'Ulivo e del sistema bipolare l'Italia ha oggi più che mai bisogno
Questa è la motivazione fondamentale per cui non è stato possibile costruire una maggioranza di governo
Per questo motivo per questo motivo di coerenza Roma nota Romano Prodi oggi è tornato a Bologna
Ora
Pongo una domanda a Massimo D'Alema
Non è retorica
Ho molta fiducia nell'intelligenza di questo leader politico
L'abbiamo conosciuti in altri momenti importanti per la vita del paese e sappiamo che il suo partito
Ben guidato
Ha saputo trovare gli strumenti politici per superare tanti passaggi delicati ma una domanda oggi la dobbiamo fare a Massimo D'Alema noi il popolo dell'Ulivo
Noi in movimento per l'Ulivo insieme all'Italia dei Valori e perché no anche insieme al movimento dei sindaci
Tra i movimenti che rappresentano la società civile sentendo parlare voi oggi mi sembrava proprio mi sentivo a casa parliamo lo stesso linguaggio abbiamo gli stessi problemi chiediamo le stesse cose
E allora chiediamo a Massimo D'Alema
Quanto è disposto a cedere di Ulivo per poter formare una maggioranza con l'UDR
Questa domanda gliela poniamo oggi noi formalmente spero che gli organi di stampa la possano riprendere
Io sono sicura
Che non potremmo arretrare di niente rispetto a quello che Romano Prodi e i leader politici hanno costruito in questi due anni e mezzo
L'Ulivo non è stato solo un momento elettorale non è stato un modo per accaparrare voti per interessare il singolo cittadino alla vita politica e poi niente più
Noi e Piscitello lo sa ma qui mi rivolgo a tutte le persone che sono sedute dietro in questo tavolo tutte nessuna esclusa non sappiamo quanta abbiamo lavorato per costruire l'Ulivo
Perché dopo il ventuno aprile l'Ulivo rischiava di essere solo l'Ulivo che era al governo gran bella cosa
Alta
Dignitosa pulita
Ma noi abbiamo lavorato giorno per giorno e su tutto il territorio perché questa formula questa mentalità questa nuova cultura diventasse la cultura del Paese
Questo lavoro noi del Movimento per l'Ulivo l'abbiamo fatto in silenzio
Per non distogliere i nostri leadership dei leaders dall'attività di governo l'abbiamo fatto in silenzio ma l'abbiamo fatto con i partiti non senza i partiti l'abbiamo fatto in tutte le città l'abbiamo fatta in tutte le province l'abbiamo fatto in tutte le regioni e se oggi possiamo dire che il Veneto la Lombardia la Liguria il Piemonte la Toscana e giù giù a venire giù fino all'Italia fino all'Italia del sud fino alla Sicilia se oggi c'è in ogni regione una carta costituente dell'Ulivo
Questo lo dobbiamo al lavoro degli ulivisti che in questo periodo compianta pazienza
Si sono riuniti e insieme hanno dato vita ad un libro anche nel territorio nelle cento città nelle singole amministrazioni
Ora possiamo dire che l'Ulivo
Non è solo non era solo un unico al governo
è l'unico delle pubbliche amministrazione e dei cento sindaci ma è l'Ulivo anche capitato l'opposizione in queste città in questi anni
è l'unico che si è fatto accoppiare l'unico che ha superato la frammentazione a cui eravamo abituati
è un libro che non ha parlato in più per voce dei singoli segretari dei partiti come è sempre avvenuto è un Ulivo che si è dato degli organismi unitari ancora questo percorso non lo avevamo fatto a livello nazionale
Però l'onorevole Piscitello sa che dal mese di luglio era in discussione nel Comitato nazionale di coalizione una carta costituente dell'Ulivo
Non era una carta costituente per fare dell'Ulivo un partito unico no perché ancora in Italia non esistono i presupposti per il partito unico
Però era una carta costituente
Per poter dare all'Ulivo degli organismi di rappresentanza unitari
Nei livelli provinciali nei livelli locali nei livelli nazionali nei livelli regionali
E il popolo dell'Ulivo i rappresentanti dell'Ulivo
Che venivano espressi da livelli territoriali
Entravano nella direzione nazionale nell'Assemblea nazionale in modo tale che veniva superato lo schema delle segreterie dei partiti
E venissero chiamati i rappresentanti del territorio nazionale a discutere dei problemi dell'Ulivo un gran un grande sforzo abbiamo fatto in questo anno
Alcuni di noi ci hanno lavorato giorno e notte devo dire e lo riconosco pubblicamente e con l'assenso dei partiti
Con l'assenso dei popolari con l'assenso del PDS prima e dei DS dopo con l'assenso dei Verdi
E anche con l'assenso di Rinnovamento italiano questo era il percorso politico non è siete a conoscenza perché ancora ancora non era arrivata a completamento
Capite che cosa voleva dire per noi presentarci al nostro elettorato
Dandoci no non contenitore come veniva detto prima ma una carta organizzativa una carta costituente
Noi non vorremmo che questo percorso venisse in qualche modo rallentato
Dalle fantasie dell'UDR di Cossiga
Io comunque mi spingo un po'più in là stasera proprio perché ripeto mi sento a casa
Nel momento in cui questo percorso non si dovesse completare
E non dovesse avanzare non dovesse essere accelerato all'opposto
Il processo di costituzione dell'Ulivo
Io penso che i movimenti e partiti
D'accordo
Con la carta costituente con quello che avevamo già fatto non avranno altro da fare che ritrovarsi insieme e decidere per questo futuro
Io mi auguro che non si debba arrivare a tanto perché un ulivo senza una parte sarebbe un Ulivo più piccolo non vorremmo diventare qualcosa di meno di quello che avevamo raggiunto
E lo schema che ci eravamo dati e la Carta costituente ce l'eravamo proprio data per aumentare le potenzialità politiche dell'Ulivo
Non vogliamo arretrare non siamo disposti a perdere niente per dare questa maggioranza in termini di Unipol sia chiaro
Questo lo dico a nome del Movimento per l'Ulivo ma so che l'Italia dei Valori
è assolutamente concorde su questo argomento e dopo l'intervista che ho visto stamattina anche del sindaco Cacciari ma conoscendo anche il sindaco Bianco il sindaco Rutelli sapendo un po'quello che sta muovendo anche questo movimento dei sindaci sono sicura che saremmo diversi soggetti politici comunque
A lavorare per per andare avanti
è morta una maggioranza non è morto l'Ulivo
Prima l'onorevole Bordon e io ancora qualche minuto prima
Abbiamo sentito abbiamo parlato con Romano Prodi
Prodi era e rimane il leader dell'Ulivo
Perché
Perché l'esperienza dell'Ulivo come
Qualcuno in con un po'di fragilità probabilmente anche
Fragilità politica chiamiamola così per essere benevoli stasera come qualcuno aveva detto non è stata un'esperienza pensata a tavolino
L'unico nasce è nata da una coscienza del popolo italiano
è nata quasi naturalmente
E poi naturalmente i comitati di ricordate i primi Comitati Prodi comitati per l'Italia che vogliamo
Si sono formati naturalmente attorno a un'idea precisa
Andare verso un sistema maggioritario e bipolare
In questi giorni viene rimesso in discussione anche questo malgrado la raccolta delle firme viene messo in discussione questo
E forse diciamo che viene in proprio messo in discussione proprio perché può essere un tentativo per frenare
Il lavoro il grande lavoro che avete fatto e che abbiamo fatto nella raccolta delle firme
Io mi auguro che così non sia mi auguro che Massimo D'Alema
Possa darci una risposta esaustiva posa dà una risposta a quei migliaia di cittadini che in questo momento sono turbati per le sorti dell'Ulivo grazie
Dunque io ho già delle domande da parte di alcuni di voi non so se volete venire a porre direttamente o se voglio leggerle il signor mandato Francesco di Campobasso
Rivolge una domanda all'onorevole Bordon non so se la vuole ripetere o la leggo io non c'è forse
Allora chiede all'onorevole Bordon come crede si comporterà l'onorevole D'Alema nei confronti di Berlusconi riguardo il tema della giustizia giustizialista
Come dire tanto
Bisognerebbe da una parte la sfera di cristallo
Dall'altra parte ci si potrebbe per rispondere basare sull'esperienza di quando abbiamo vissuto in questi due anni e mezzo
E cioè la Bicamerale
La Bicamerale pur con tanti tentennamenti e fallita principalmente perché Silvio Berlusconi non ha ottenuto quello che voleva sulla giustizia presidente la Bicamerale era Massimo D'Alema io almeno su questo sarei tranquillo
Benissimo il signor Ugo cavarsela dice a cavarsela dicesse qui vuole proporre la domanda direttamente
Oppure non indica però a chi è rivolta la domanda chi quindi risponda chi vuole se la Corte costituzionale dovesse approvare il referendum non pensate che si allontanerebbe il cittadino dal consenso democratico
Si può rispondere scusate rispondo in questo caso come membro della presidenza del comitato referendario si potrebbe rispondere con un monosillabo si io però o voglio pensare da una parte vista la giurisprudenza della corte in particolare che questo pericolo non ci sia perché
Non vi sono dubbi
E del resto le cose che vi sto dicendo le hanno dichiarate tutti i presidenti emeriti della Corte costituzionale cioè coloro che hanno preceduto la corte costi
Che questo referendum e ammissibile
Ovviamente
C'è invece diciamola con franchezza e con chiarezza
Un pericolo
Ma io mi voglio augurare che l'indipendenza anche in questo caso
Della magistratura
Sia fuori da ogni rischio
E il pericolo qual è
Che si credo pressioni di carattere politico
Che cerchino di evitare se ci pensate bene
Quello che è il vero elemento una sorta chiamiamola così Di Pietro dice la mina forse sarebbe più esatto dire il meccanismo a orologeria che raccogliendo le firme abbiamo messo contro i tentativi di restaurazione
Perché lo diceva prima Piscitello
Non vi è dubbio
Che è uno dei tentativi che le forze come dire
Che non nascondo di volere proporzionale
Faranno per condizionare il governo che eventualmente nascerà guidato dall'onorevole D'Alema sarà quello di mettersi d'accordo su un sistema elettorale che ci faccia ritornare ancora più indietro da parte l'accordo c'era già famoso patto della crostata
E chiaro che perché questo non vada in porto oggi abbiamo uno strumento che quello referendario se venisse spazzato via anche queste
Probabilmente la strada come dire sarebbe libera
Io torno a dire non solo non credo che nonché avverrà io
Il diciotto
L'italianità per
Votare sì e quindi aumenta
Vedete non solo ci credo ma meno allo
Perché se così non dovesse essere ecco io voglio ripetere una cosa può
Che avevo detto fin dall'inizio
Un bellissimo
Che dice che Dio fa impazzire coloro
Ecco io ho un maledetta preoccupazione
Che cioè
Il quadro politico
Non si riesca più a Colli quali sono esenti
Avanza dei cittadini e ci si illude e ci si chiuda e
Bando nuovamente sui ponti e se così dovesse essere e non si volesse capire qual è il sentimento profondo dei sipari italiani secondo me corriamo però che non sia così
E io mi sento di aggiungere che anche non si tiene conto del fatto che noi facciamo riferimento ai cittadini che hanno
Do anche nelle scorse lezione il ventuno aprile ma quanti sono quelli che invece non hanno espresso nessun tipo di consenso una percentuale
Anche che avanza sempre di più
Se qualcun altro vuole intervenire pregato di farlo
La dottoressa Magistrelli
Amen per rifiutato
Non è ed Alemanno
Così
Sì qui bisogna vedere arrivare
E non pone più le stesse condizioni a D'Alema
è disponibile
Ha una concessione maggiore
Io non so che cosa ho
Se fosse direi
Domanda che l'UDR pone a
Sarebbe chiaro
Quello che diceva
Rosaria Di Cesare prima
E cioè che qui c'è un disegno
Un disegno politico c'è stato un disegno politico particolare volto unicamente a far cadere il governo
Non lo sappiamo
Non lo sappiamo oggi probabilmente non lo sapremo neanche fra qualche giorno
Volevo soltanto
Già perché non bisogna dimenticare tutto questo disco che il governo
è caduto per
Al sistema così come ricordava
Cioè ben dimentichiamo
Altro sistema così con
Le deficienze di fondo
Rispetto alle porre senz'altro
E quel fatto culturale
Come fatto acquisito alla mi
Su questo sono d'bisogna fa fatto politico e cioè c'è il resto o c'è la possibilità comunque di una legge le
Che sia una legge elettorale sana
Che consente
La peculiarità del sistema e
Tedesco né quello in
Vere possibilità di Rip
Muto in qualche modo che corriamo il rischio di avere anche in questo momento
Sotto questo verso
Ma di che cosa dirà la corte costituzionale c'è e ci deve essere un impegno politico di questo centrosinistra che vent'
Il popolo italiano
Vedersi questa scelta rispettate
Su questo punto e vorrei
Patto che credo
Mentre nessun par nessuno mi che si riconoscono nel centrosinistra possa pensare in questo momento di dare spazi o al proporzionalismo di Cossutta
O al proporzionalismo di Cossiga
Quanto sistema dei
Volta serie
La domanda precedente era stata rivolta dal signor Walter Candela di Avellino
Il signor Antonio carrozza invece ci vuole soltanto dare questo messaggio alla gente del Molise e un'ora
Nella vostra partecipazione noi ringraziamo voi invece per la vostra partecipazione per la vostra siccome ci sembra il modo migliore per chiudere questo income
Può ovviamente chiudersi
Visti i temi
Spazio senza o
Formazione e tecnologia che succederà immediatamente gran
Iniziamo subito Salinaro sul consumo di José Mourinho
Grazie a casa mentre in pratica
Digitali
Per il resto dedizione seguendo
Bankitalia
E qui cosa fanno
Io capisco che Eurolandia colore zone deboli cioè non è non meno
Cosa vuole
Ne ha parlato
Naturale
Desidero
Nuove
Allora buona sera di nuovo siamo qui questa sera a discutere di informazione ecologia con alcuni degli operatori principali dell'informazione italiana abbiamo cercato di dare la voce quindi in varie l'opportunità alla alla RAI invitando il dottor Mauro Mazza
E ha vicedirettore del TG uno che alla mia estrema sinistra il il direttore di avvenimenti Claudio Fracassi quindi di un periodico elettivamente conosce tutti voi non mi mi dilungo nuoto delle presentazioni
Abbiamo invitato a il qui per il dottor l'ingegner Luca Montrone della editore di Telenorba quindi dovrebbe utenza locale
Regionale abbiamo qui alla mia destra il professor Salvatore Sica docente dell'università di Salerno che ci porta quindi una visione neutrale
E quindi un parere accademico su quello che lo scenario della radiotelevisivo italiano e poi i aperte in Iraq piccole presente le presenze dottor Daniele Maria Angelini editore di Tele adriatica Cinquestelle
Purtroppo non c'hanno potuto raggiungere e si scusano per l'assenza l'onorevole Giuseppe Giulietti della commissione vigilanza RAI
E il dottore Enrico Mentana direttore del TG cinque che aveva assicurato fino a poche ore fa la partecipazione a questo dibattito
Pure appunto prende l'atto di queste assenze però abbiamo ritenuto appunto di avverrà soddisfatto questa esigenza di pluralismo degli inviti che abbiamo che abbiamo fatto
Lo scopo di questo dibattito era di porre nuovamente all'attenzione dell'opinione pubblica un dibattito che è sempre più rischiano anch'esso di svolgersi tra addetti ai lavori
Nel chiuso al del delle stanze del Parlamento o magari in ambite internazionali fuori assai limitati
Il problema centrale su cui volevamo richiamare l'attenzione chiedere l'opinione dei nostri pare dei partecipanti al dibattito
E soprattutto legato a quello che lo sviluppo dell'INPS della tecnologia all'avvento di quelli che sono stati detti
Quella che è stata detta la Società delle informazioni
Cinquecento e più canali tanto per essere entrare e banalizzare le cifre via satellite
Grandi possibilità di informazione via cavo attraverso la la Grande Rete mondiale internet e la possibilità quindi di accedere alle informazioni in tutto il mondo
Di avere la la connessione dai punti dalle periferie da quelle che erano state sempre considerate le aree marginale a tutte le banche dati a tutti gli eventi mondiali
Ma è proprio vero che questa tecnologia si rende oggi più liberi ci rende oggi più informati
è proprio vero che questa tecnologia questa liberalizzazione
Porta ad un pluralismo delle voci o quello che sta accadendo invece segue direzioni diverse ecco senza dilungarmi troppo nelle premesse io vorrei
Rivolgere questa prima domanda che può sembrare ingenua a Claudio Fracassi che sul problema del informazioni di quella querela l'acquisizione del consenso attraverso l'informazione a sviluppato o dei diversi
Diverse pubblicazioni quindi al Fracassi la questa prima Pen prima tentativo di risposta sulla sulla domanda appunto della pluralismo nell'informazione e la la possibilità di sapere se la tecnologia può aiutare o meno questo sviluppo
Grazie io cercherò di come si può dire di sovrastare rumori di fondo
Seguito
Sebbene ci riflettete l'informazione è un grande rumore di fondo non ci siamo immersi dentro da quando ci alziamo di mattina
La radio la televisione poi ci arriva sott'occhio qualche giornale il collega l'amico che ci racconta quello che ha saputo dicono che ho visto che quando dice ho visto che mica l'ha visto ha visto per televisione qualcuno che raccontava una certa cosa
E e tutto questo si incombe intorno come un grande rumore di fondo
La signora paradisi chiedeva l'informe la tecnologia lo sviluppo tecnologico straordinario ci aiuta a essere più informati
Ovviamente la risposta è sì
Ovviamente la risposta è sì nel senso che le grandi tecnologie televisive
Radiofoniche informatiche
Ci mettono in grado oggi di conoscere cose
Ciò che accade in Cina ce lo doveva un tempo raccontare Marco Polo a dorso di cammello
Dopo qualche mese
E a ora
Si dice che una farfalla
Che svolazzano a un congruo può mettere in crisi i mercati borsistici
A New York
Il famoso Tempo reale
Che in realtà è reale per modo di dire perché
Sì manifesta in modo virtuale
Viene vissuto contemporaneamente ma non come normalmente la gente vive insieme viene vissuta nella stesso momento
Attraverso strumenti
Che introducono immagini virtuali ma insomma la tecnologia ci ha aiutato moltissimo
Quindi io mi guarderò bene dal fare un discorso che possa apparire come o quanto era bello quando l'informazione
Era più ravvicinata più controllata minore
Quante meno Bugie scene erano e cose di questo genere perché perché sarebbe un discorso credo profondamente sbagliato
Nello stesso tempo però io cerco di non dare una risposta troppo lunga
Quindi mi scuserete per lo schematismo della risposta è anche vero che la tecnologia
Va osservata e come si può dire sorvegliata
Richiede una straordinaria consapevolezza
E sotto due aspetto
Il primo passo e quello delle disuguaglianze
La tecnologia può essere una grande fonte le nuove l'informazione gli strumenti dell'informazione possono essere un grande elemento di crescita collettiva non c'è bisogno di dimostrarlo
Si può conoscere di più
Più in grande
Nel mondo
Però può essere anche anzi già è un grande strumento di disuguaglianza
Nel senso che sempre più nel mondo la disuguaglianza tra gli esseri umani
Non si contraddistinguerà
Sul terreno della fame su cui naturalmente è oggi tragica
C'è sul terreno
Bella si calcola che c'è una disuguaglianza tra Paesi poveri e paesi ricchi da uno a dieci
O sul terreno del reddito il reddito del Canada di di diciotto mila dollari medi l'anno quello del Ruanda di poco meno di cento dollari
C'è un rapporto di uno a duecento
Il la disuguaglianza nell'informazione
Che sarà alla grande disuguaglianza del terzo millennio possiamo osservarla da alcuni dati voi avete tutti quanti seguito la grande entusiasmo che circonda lo sviluppo di internet
Internet quello strumento a Rete che consente a tutti di accedere a tutto e di sapere tutto
Di tutte le biblioteche di tutti le scoperte di tutte le informazioni di tutti i giornali
Non si sa quanti sono gli apparecchi internet oggi e i collegamenti internet si calcola che si stiano avvicinando rapidamente ai cento milioni
è possibile che si estendano in in maniera ancora più rapida
Bene di questi cento milioni più della metà sono concentrati nel Nordamerica
Fra i dieci e i venti milioni in Europa sapete quante quanti collegamenti internet ci sono nell'Africa equatoriale
Due
Due di numero
Allora vedete perché in questo caso il rapporto
Di disuguaglianza non è di uno a dieci come per la fame non è di uno a duecento come per il Reddito
Ma è di uno a quaranta milioni
E i due che sono collegati pagano cifre stratosferiche per accedere alla biblioteca di Parigi o al congresso di un Washington
Ecco allora il primo aspetto per cui la tecnologia va sorvegliata
E questo la tecnologia dell'informazione può essere un grande strumento di emancipazione
Ma è anche e può diventare uno strumento di straordinaria disuguaglianza
E voi sapete anche e comunque sono interessanti
Gli studi elleniche
Come si può dire le le le le proteste e le angosce che si levano
Per il tipo di colonizzazione che viene fatta attraverso l'informazione pensate soltanto che i collegamenti su internet avvengono tutti quanti lingua inglesi
Nel momento in cui c'è un risveglio di ricerca di etnie di di popoli
Questo è il primo aspetto il secondo
Che naturalmente richiederebbe da solo un dibattito ma io ho promesso di essermi
Il più rapido possibile il secondo punto per cui gli informazione va sorvegliata controllata io dico
Lo dico subito perché se no sarebbe troppo lungo il passaggio per arrivarci ma credo che l'informazione richieda una grande alfabetizzazione di coloro che la leggono di coloro che la vedono
E oggi prevalentemente le persone che sono alfabetizzate dal punto di vista della cultura della scuola della scienza sono del tutto analfabete dal punto di vista dell'informazione
Non sono cioè in grado di coglierne i i meccanismi e per questo ne sono potenziali vittime
L'altro punto e quello dei flussi e delle fonti dell'informazione
Perché a mano a mano che si allarga il raggio dell'informazione grazie alle tecnologie
Le fonti dell'informazione diventano sempre più lontane sempre più sconosciute
Sempre meno controllabili sempre più arbitrarie
Il vice direttore del TG uno
Credo che di questo può essere uno straordinario testimone da dove arrivano le il Maggi
Quante immagini arrivano e si vede gente che spara gente che ma dove sono da dover chi le ha girate
Chi le ha girate
Chi materialmente era lì quando sono state girate è una guerra di oggi di ieri dell'altro ieri di un anno fa
Ci sarebbero da raccontare storie per giorni
Su come
Guardate non la manipolazione consapevole c'è anche quello
Ma mai il collage
Della notizia di oggi il arriva il massacro la notizia del massacro dell'Algeria ma la notizia
E di un massacro di cui non esiste l'immagine quindi l'immagine del massacro di tre mesi fa ma che guarda vede il massacro di tre mesi fa la notizia di oggi che cosa guardato che Costazza appunto che cosa ha imparato
Badate questa è la normalità dell'informazione non è che questo viene fatto per cattiveria dice adesso voglio imbrogliare lì seduta no questa è l'informazione
Da dove arrivano chi le controlla chi emette l'informazione
Io mi limito a dire
Che sempre più ci sono dei produttori di informazione
Che sostanzialmente la voglio dire in maniera molto Rozzano
Sostanzialmente sostituiscono
L'informazione alla propaganda
Siano essi produttori privati con interessi privati di informazione siano essi produttori politici con interessi politici governi stati organizzazioni sempre più la propaganda non avviene attraverso il tradizionale meccanismo
Io sono bravo ve lo dico io Fago votate per me fate questo perché questo è è propaganda UE pubblicità
Ma attraverso ma avviene attraverso sempre più la politica l'economia si fanno si condizionano attraverso la produzione di informazione
E sempre più le fonti produttrici dell'informazione sono inaccessibili
Questo grazie alle
Nuove tecnologie che ci fanno che ci fanno che allungano le nostre mani le nostre orecchie i nostri occhi fino a panorami altrimenti sconosciuti
Ma noi riceviamo non controlliamo
Questo è l'altro grande problema posto dalla rivoluzione tecnologica nosta naturalmente a mia risolverle passo la parola agli altri
Credo che fra casi ha colto uno del dei nodi centrali dei quali per quello che riguarda lo sviluppo della nostre possibilità di accesso alle informazioni
E soprattutto le riferisco al problema delle fonti era proprio questa la domanda che io volevo girare a ammazza cioè e chiedere al uno dal punto dei principali operatori del sistema radio dell'italiano che nella RAI e quanto la appunto questa evoluzione tecnologica anche un po'stravolto quella che era la normale regimazione dei giornali
Quanto quello che stava dicendo prima fra casi ha cambiato il rapporto tra il mezzo radiotelevisivo e il l'utente
E soprattutto ecco ritornare su alcuni eventi che hanno segnato un po'negli ultimi anni che hanno fatto parlare di video Grazia e e dell'uso dell'immagine che è stato fatto in alcune occasioni quali quelli della gara del Golfo o la crisi della ex Jugoslavia ecco rispetto anche a questi due fatti
In particolare che cosa è cambiato sta cambiando e quali sono i rischi che dato avviso possono essere più gravi nel prossimo futuro ma io dico subito come premesso
Che chiunque venisse da voi in questo dibattito in altri dibattiti a dirvi a raccontarvi come sarà l'informazione come sarà la televisione tra dieci anni
Mostrandosi sicuro di saperlo sappiate che stava ascoltando un bugiardo nessuno al mondo può dire oggi con certezza o anche soltanto con una certa approssimazione come sarà la tv tra dieci anni
Possiamo ricordare com'era dieci anni fa
Possiamo soprattutto e questo è quanto ha ha già fatto il direttore Fracassi quanto tento di fare io in questo brevissimo intervento
Dirmi
Come oggi il sistema dell'informazione
Come oggi in una situazione assolutamente non tranquilla assolutamente rivoluzionaria non viviamo dentro un alibi loro rivoluzione in corso
Ed è rivoluzione quotidiana
Stiamo dentro questo processo dobbiamo starci
Il modo migliore per starci è quello di starci consapevolmente sapendo quel che si sta vivendo un po'vale lo stesso discorso dello star dentro la lenta apparentemente interminabile transizione politica
Il nostro paese ha cominciato alcuni anni fa e non si sa se e quando questa transizione infinita
La stessa cosa accade per la televisione
Io non so quante antenne paraboliche le così dette scodelle ci siano a Campobasso
Però quelle scodelle sono uno dei simboli della rivoluzione in corso e sono dei simboli che cambiano le nostre abitudini quotidiane di telespettatori per il momento
Possono tra qualche tempo cambiare le nostre abitudini di cittadini
Liberi e poi vediamo in che modo liberi
Di prendere attraverso un apparecchietto che si chiama decoder
Le televisioni di tutto il mondo
Se è vero che gli Stati Uniti si in molti campi ci precedono e che noi più o meno pedissequamente seguiamo alcuni modelli alcuni stili di vita che ci vengono da Oltreoceano
La realtà degli Stati Uniti ci presenta oggi un panorama piuttosto variegato ma con alcune costanti di riferimento per esempio la moltiplicazione
Delle televisioni locali
La moltiplicazione dei cosiddetti canali tematici
Quando alcuni eccessi che fanno riflettere che debbono farci riflettere sulla libertà che si moltiplica con la moltiplicazione dei canali
Ho letto che è un telegiornale locale negli Stati Uniti nei giorni della vicenda Clinton che tanto appassionava gli abitanti del pianeta Terra
Un telegiornale locale di progetti in americana ha aperto il suo notiziario
Con un caso di esplosione di un seno al silicone di una cittadina di quella piccola località
Relegando la vicenda Clinton che appassionava che preoccupava che faceva dibattere tutto il pianeta
In una delle brevi notizie che si danno nella seconda parte del telegiornale
Si moltiplicano i notiziari via internet ne faceva cenno Fracassi parlando di cento milioni di collegamenti possibili e potenziali nel mondo
Sono trentasei milioni i contatti quotidiani via internet con le fonti dell'informazione ci sono trentasei milioni di cittadini americani che ogni giorno si costruiscono un proprio giornale
Che scelgono di accedere alle fonti di informazione che essi stessi scelgono
Di privilegiare rispetto ad altre
Ha scritto Robert Samuelson che del un editorialista del mio sui
O lo me la sono appuntata perché impressionante anche un pochino inquietante questo questo panorama da luglio è scritto
E dice Samuelson facciamo il caso che il futuro sia davvero quello dei giornali personalizzati
Quelle via internet
Voi pre selezionate quello che volete ricevere
Qualche storia di cronaca locale che interessa
Le notizie sportive
Gli spettacoli di teatro cinema nella vostra città
Le quotazioni non della Borsa ma dei titoli che vi interessano
Il vostro oroscopo non tutti i segni basta il segno zodiacale di appartenenza
Tutto questo viene confezionato in tempo breve trasmesso al vostro PC stampato nella vostra stampante e voi avete tra le mani in pochi minuti il vostro giornale personalizzato
Chiedo al direttore Fracassi ancora un giornale questo
E ancora un telegiornale quello costruito con le notizie scelte anche con collegamento video non solo audio sarà presto possibile costruirsi un proprio telegiornale
Pensando allora per un attimo ha come cambia il nostro mestiere come cambiato negli ultimi venti anni quindici anni
Pochi anni fa le nostre redazioni erano invase quotidianamente da lenzuola di carta
Erano i rotoli che portavano le notizie attraverso le agenzie
Nella relazione dominava il rumore
Chi era il ticchettio familiare
Affettuoso non fastidioso
Delle telescriventi che battevano le notizie ed è nostro Olivetti pesanti e dure e ci venivano i calli ai polpastrelli
Oggi sono se scrivanie c'è il cioè il personal computer
Io nella mia stanza o tre televisori
Uno collegato sulla RAI una sulla concorrenza
E l'altro è collegato sulle e veline che non sono le signorine di Striscia la notizia
Guarda anche quelle per vedere la concorrenza cosa fa ma tutto il giorno le Evelina son quelle mi faceva cenno Claudio Fracassi ci portano in tempo reale o in tempo virtuale le immagini da tutto il mondo
Non sempre però ne faceva cenno Fracassi la notizia della Strage in Algeria dell'ennesima stragi in Algeria e accompagnata in tempo più o meno reale o comunque utile per essere trasmessa dal nostro telegiornale dalle immagini delle velina
Perché il regime di Algeri non gira quelle immagini e sì anche leggi da qualcuno non vengono messe nel circuito internazionale cosa accade il più delle volte lo dico con rammarico come un dato di fatto
Che quella stragi in Algeria non è notizia da telegiornale spesso non la SITA
Perché è senza il supporto delle immagini che fanno la notizia è televisione lo strumento è fatto di immagini
Spesso accade
Non nel nostro telegiornale peccato che non c'è il direttore Mentana
Che per una settimana di seguito abbiamo visto immagini spacciate come quelle dell'intervento chirurgico alla mano operato a Lione
Mentre invece quelle immagini erano di una sala operatoria qualunque che magari si faceva la ricostruzione di un dito non era l'operazione di Lione quella che vedevamo che tutti erano illusi di vedere
E allora
Voglio parlare un pochino di politica come cambia la politica ancora prendendo a modello gli Stati Uniti
La tappa storica per gli storici della televisione dal punto di vista del confronto dall'etica politica considerata il mille novecentosessanta
Quando per la prima volta in diretta televisiva si trovano di fronte i due candidati alla alla Casa Bianca
Uno era Richard Nixon
Da tutti considerato politico molto esperto e molto affidabile
L'altro era John Fitzgerald Kennedy
Poco esperto poco conosciuto
Nei giorni precedenti questo dibattito televisivo presso gli presso il teatro che avrebbe ospitato questo faccia a faccia si presentò lo staff
Determine di
Chiesa di prendere visione del posto che avrebbe preso il loro candidato preso informazioni sul giornalista che gli avrebbe intervistati sui tempi a disposizione per ciascuna domanda prese appunti anche sul colore che avrebbe avuto Chennedy alle spalle
Domande incomprensibili per
Gli addetti ai lavori fino a quel momento per farla breve accadde
Che Nixon era stato poco bene nei giorni precedenti il dibattito e si presentò al dibattito raccontano gli storici con il colletto della camicia leggermente più largo del suo collo che era un po'dimagrito data l'influenza
Era anche un po'pallido non ha pensato di mettersi niente no
Non pensava all'effetto della televisione
Tener invece con il suo staff se n'era andato al mare nel fine settimana precedente l'incontro aveva messo un abito intonato con il fondale
Era anche un po'abbronzato ed era preparato al botta e risposta anche se con i tempi della televisione
Accadde in una parola che l'America si innamorò di Kennedy
Anche quelli che fino a quel momento consideravano più affidabile perché poi esperto l'altro candidato
Da noi per trovare un episodio analogo bisogna far passare molti anni io ne ricordo uno
Negli studi di Canale cinque con Enrico Mentana nel mezzo da una parte il politico professionista che si chiamava Achille Occhetto
Dall'altra parte l'imprenditore di successo prestato alla politica ha sceso in campo per il bene del Paese Silvio Berlusconi
Che provocò si può dire lo stesso effetto di Kennedy fece innamorare moltissimi telespettatori
Che gli credettero lo votarono
Oggi che situazione c'è esempio mi ha recitato lo diceva nel dibattito non il tassista che gli chiede
Di che non di che partito è ma serve il poster dell'Ulivo
Tra due mesi che differenza ci sarà nel circuito dell'informazione tra D'Alema e Cossiga facenti parte della stessa maggioranza con ruoli diversi
Che differenza c'è oggi visibile al di là della scissione consumata tra Bertinotti e Cossutta
Che fine fa la politica è come passioni come competizione tra idee dov'è finita dove sta più e rischia di starci sempre meno in questo in mondo di informazioni così alterato così virtuale dove conta più la simpatia il carisma che non la consistenza reale delle proposte politiche e delle passioni che si sanno suscitare
Vorrei aggiungere
Che i problemi dell'informazione non si risolvono e della televisione immaginando un futuro di concentrazioni proprietarie forse di questo parleranno persone molto più esperte di me tra poco
Né si risolve però al contrario con una impossibile parcellizzazione delle frequenze che accontenti quanti più possibili soggetti
Perché non si può correre il rischio che una comunità d'ascolto che una comunità territoriale
Venga trasformata in un microcosmo che si senta autosufficiente chiuso al resto del mondo non è più questo il tempo dei dei microcosmi chiusi
C'è il rischio però che l'eccesso di libertà di Scelta di canali di televisioni a disposizione di tutti attraverso a scodella l'antenna parabolica
Faccia affogare tutti in questa troppa libertà confonda un po'tutto e tutti
Per eccesso di libertà si può anche morire qualche anno della libertà di informazione per paradossale eccesso di libertà
E non vorrei che tra qualche tempo ci trovassimo approvare Nostalgia per questa tv generalista che sopravvive forse ancora per un po'di tempo
Con la televisione che voleva non forgiare formare le coscienze ma si limitava a dare notizie a farci compagnia in modo più o meno piacevole a seconda del palinsesto proposto ogni sera dalle televisioni
Io vorrei
Da da persona che lavora all'interno per la televisione
Ricordare che la televisione non è la vita non è vero quello che diceva Woody Allen che il cinema si ispira alla vita
E la vita si ispira alla tv
Non è così la vita è altrove fuori dalla tv
La televisione deve tornare ad essere secondo le corti consapevolmente una elettrodomestico
Mi viene in mente concludo con questo la battuta di Turandot De Filippo raccontano che una volta lo chiamavano gabbia da viale Mazzini
C'era soltanto la RAI non e allora funzionario disse
Eccellenza
Ne parla la televisione
Eduardo rispose a bene mi passi la lavatrice
Come avete visto sia niente l'intervento di Fracassi e credo di mazzate vengono tanti scenari che richiederebbero uno va ad uno un approfondimenti di di ore
E però appunto dato il tempo io chiuderei questa prima parte che riguardava un po'più il rapporto fra mezzo di comunicazione e utenza mezzo di comunicazione e l'opinione pubblica sia per quanto riguarda la custodia dell'accesso ai nuovi strumenti quindi era a faccia dico di lettura che verrà data a tutti noi di poter orientarci in questo grande scenario che si apre con buoni centinaia e centinaia di Canale con la Rete la rete mondiale cioè con internet e quindi la necessità dell'alfabetizzazione
Che su cui i governi dovrebbero impegnarsi per rendere veramente eguale
Nel domani e la poesia di accesso all'informazione di tutti i cittadini
E quello che è stata fatta appunto sulla l'attenzione che noi tutti dovremo prestare nel guardare le immagini che sempre più ci verranno offerte che non sempre saranno rileva diciamo rilevatori di un fatto reale veramente ecco due molto spesso potranno essere frutto di Napoli ha mani fuori manipolazione per entrare un po'appunto invece quindi nella rapporto interno fra televisioni e televisione
Fra grande emittenza nazionale ed emittenza locale
Era questo per far questo iniziamo diciamo chiediamo di introdursi in questo mondo della emittenza dell'emittenza locale alla l'ingegner Luca Montrone che è il pittore editori Telenorba per chiedergli appunto come la nuova tecnologia
Sia anche all'interno della delle televisione del mondo radiotelevisivo effettivamente di facile accesso ed uguale accesso a tutti se le opportunità vengono conferite allo stesso modo a tutti gli operatori e quali scenari si prospetta per l'emittenza locale in questo nuovo contesto digitale
Io rappresento Telenorba ma non solo
Sono il responsabile per l'Europa della inviato
La il riavvio rappresenta il quarantadue Stati e sedici mila emittenti nell'universo
Ed è un'associazione mondiale
Che fra l'altro fra le varie corse si batte per la libertà di espressione
E per nulla in una nostra ultima assemblee internazionale di las Vegas
Ne abbiamo al nostro interno varie commissioni il presidente della Commissione Libertà fatta la sua relazione su quegli Stati dove c'è un forte tentativo di soffocamento della libertà di espressione
E l'Italia era in compagnia del Venezuela dell'Argentina termica avrà ancora
Quindi l'argomento che vorrei discutere
E la questione la libertà di espressione nel nostro Paese
è la questione della disoccupazione del nostro paese in particolare del Mezzogiorno
Ma mi si può chiedere ma che cedendo la disoccupazione polli informazioni
Che c'entra con il tema l'informazione e tecnologico
è la stessa cosa
Quando parliamo di informazione libera
Significa quindi pluralismo delle informazioni in Italia l'informazione non è l'Italia
C'è tanta buona volontà da tanti giornalisti
Però di fatto noi abbiamo un'informazione
Al novantacinque per cento controllata da una parte dalla RAI che è controllata dai politici
Dall'altra parte da media sette controllata ancora dal
Politici
E imprenditore
Questo per la televisione per la carta stampata come sapete
La il Corriere dalla sera alla stampa il Sole ventiquattro Ore sono controllati da
Danielli
Poi magari abbiamo Repubblica con L'Espresso una decina di quotidiani controllate da Caracciolo che cognato di Agnelli chiude Benedetti
Poi c'è ancora sembra carta stampata ancora una volta Berlusconi con Panorama il il giornale
Diffusori se canzone anche quello fa fa comunicazione fa informazione qui dell'informazione sotto controllo
Con quali grandi conseguenze
Che succede che il la politica perde valore succede che il parlamento italiano non rappresenta più il popolo italiano il parlamentare non conta niente
Il nostro Parlamento non è altro che una Repubblica di partiti
Dove ogni partito è il segretario e gli amici del segretario
Qui son venuti meno i valori è venuto meno alla politica
L'amico vicedirettore mazze di avere uno diceva poc'anzi ma che sta succedendo
Questa è l'informazione che viene fuori questo è quella informazione che voi vedete voi leggete e vedete quello che vi vogliono far vedere questi sono i risultati questa e mancanza di libertà di espressione
Questa e concentrazione
E dominanza
Questi affossamento dell'economia del nostro Paese
Questa è la più grande motivo della disoccupazione del Mezzogiorno
Vedete
Perché è un'azienda abbia successo
Non è necessario non è sufficiente che questa azienda sia in grado di fare un buon prodotto di buona qualità e a basso prezzo
Se succede solo questo
Quell'azienda
Avrà costruito una cattedrale nel deserto perché se poi quell'azienda non riesce a far conoscere il loro prodotto
E non riesce a commercializzarlo quell'azienda si chiude
Quindi fare un buon prodotto è condizione necessaria ma non sufficiente le altre due condizioni sono la comunicazione del prodotto e la commercializzazione
Bene in Italia
Contrariamente agli altri paesi liberi c'è il soffocamento della libertà di espressione e di conseguenza anche della comunicazione del proprio
L'Italia l'Italia che anche questa informazione vite non è che l'informazione è solo quello di dare notizia anche informare sui prodotti e informazione
Ecco l'Italia l'Italia è un Paese è costituito da soprattutto piccole e medie aziende in mezzo giorno soprattutto piccole e medie aziende sempre più piccole
Ma queste piccole mediazione
Se non hanno quotidiani locali e radio locali televisioni locali forti con la capacità di far conoscere i loro prodotti e quindi far cassa di risonanza per i loro prodotti e come fanno a farli conoscere
E se questi prodotti e non solo che non sud e poi non riesco ad andare nei vari centri di distribuzione chiaramente queste aziende chiudono ed è quello che continua a succedere
Ecco vedete nel mille novecentosettantasette la disoccupazione nel Mezzogiorno era il dieci per cento
Poi diventata undici
Poi dodici tredici sembra progressivamente siamo arrivati nel mille novecentonovantasette i dati e novantotto per regioni non sono state ancora distribuiti calcolati
E siamo al ventidue e mezzo per cento di disoccupazione nel Mezzogiorno
Con una disoccupazione giovanile del cinquantanove per cento e femminile del sessantanove per cento etiche all'Arco
Del sistema drogato che si è creato
Quando c'era solo la RAI ecco quelli erano i tempi migliori arrivava finalmente le televisioni locali esplosa l'economia del Paese la disoccupazione Mezzogiorno solo al dieci per cento
E arrivata la Fininvest sia varata l'undici al dodici tredici perché all'epoca le televisioni locali facevano il trentacinque per cento per ascolti quotidiano locale contavano di più radio locale conta funzionava appunto
Poi il tutto si è concentrato la capacità di comunicazione prodotto del novantacinque per cento e allora le aziende straniere
Hanno una capacità di far conoscere i loro prodotti al novantacinque per cento sulle reti nazionali le nostre piccole e medie aziende a una la capacità di far conoscere loro rotto solo
Ne ha la percentuale del cinque per cento
è ovvio che queste chiusa
Meno consumo di prodotti italiano meno produzione più disoccupazione provate a vedere vicende distribuzione nei supermercati non vedendo sempre più prodotti stranieri
Meno prodotti italiani meno consumo di prodotti agli anni meno consumo di prodotti locali grande disoccupazione questo è un problema di informazione questo è un problema di comunicazione questo un problema di concentrazione è un problema di dominanza
In Italia le leggi sono state fatte per risolvere questi problemi
Già da molti anni queste leggi non si applica né
Io mi auguro che la situazione poi si risolva a livello europeo quando si parla di satelliti
Che badate il satellite non è che può darci un'informazione nazionale si ci sarà ma molto poco
Perché il discorso loro lo fanno a livello europeo così pure per quanto riguarda la comunicazione del prodotto molto poco a livello nazionale quasi niente a livello locale quindi quel tipo di comunicazione
Ha un valore relativo non significativo per noi noi per esempio in Puglia abbiamo insieme alle varie università fatto un progetto di sistema digitale molti fascio di comunicazione bene questi sono i sistemi che funzioni il futuro e nella comunicazione
Ma comunicazione che riesce ad arrivare al singolo bisogna uscire dal televisore rientrare in casa con cortesia
E parlare lealmente di rifatte esattamente come stanno e non dire al loro fare in modo che ciascuno di noi legge vede quello che vogliono
Su se succede questo abbiamo dittature in Italia dell'informazione così come diceva Di Pietro in un giornale la dittatura RAI Mediaset se succede questo avremo sempre più crisi dell'economia del Paese e in particolare nel Mezzogiorno grazie
Siamo entrati e un po'nel vivo chiaramente della polemica che accompagna il dibattito fra appunto grande emittenze nazionale emittenza locale e su quelle no io vorrei chiedere anche un intervento del dottor Daniele Maria Angelini che l'editore di Tele Adriatica Cinquestelle
Chiedendo gli appunto quali sono i punti a brevemente accennati nel precedente intervento dall'ingegner Luca Montrone che a suo avviso diciamo segnano questa discriminazione dell'emittenza locale e quali sono quindi questi come vuole aiutarci a capire in che modo si può garantire in un po'nel contesto italiano questo pluralismo della voce dichiara delle voci riconoscendo chiaramente volare emittenti nazionali ma senza appunto
Togliere ossigeno alla una grande ricchezza che quella dell'emittenza locale
Io penso che oggi nel nostro Paese giustizia invita debbono andare di passo di pari passo con la salvaguardia e la valorizzazione
Di questo terzo polo rappresentato
Dalle emittenti
Dalle emittenti locali
Diceva Fracassi parlava di tecnologia come disuguaglianza secondo e curvi Schio che oggi l'emittenza locale sta vivendo
Questo è sottolineato con queste parole che diceva il per un dobbiamo andare a pescare
Nelle parti più remote del mondo del mondo a mio avviso importante anche guardare in casa nostra guardare al nostro Paese al paesi Italia perché a volte i problemi si annidano
Con più consistenza alcun più disuguaglianza al nostro interno che al di fuori quindi a volte non serve neanche scomodare il terzo
Tecnici che non possono interessare ma che vanno dal a toccare la libertà di ogni di noi di ogni cittadino che vive specialmente nelle periferie dei piccoli comuni
Perché lì è più forte e più radicato il rapporto tra la televisione locale utenza televisore locale cittadino
Bene le autorità per le garanzie nelle comunicazioni deve emanare entro il trentuno ottobre di questo mese
Un il piano nuovo di assegnazione delle frequenze per la radiodiffusione televisiva cioè la frequenza e quel traliccio per portarlo per per parlare in termini poveri che permette la diffusione del segnale che permette hanno intenti
Di poter vedere il segnale televisivo di poter vedere la trasmissioni in casa Pinocchio per fare un esempio senza quelle frequenze
Non potrebbero esistere le televisioni senza quelle frequenze non esisterebbe la RAI non esisterebbero le televisioni le televisioni
Bene oggi siamo di fronte
Ad un bivio più parlante nome
Delle associazioni degli editori A R anti corale Lodi che era rappresenta lo mille trecentoventinove impresse in radio e e televisive
Ebbene noi oggi
Ripeto ci ci troviamo in una fase in cui il Ministero delle Comunicazioni
Che sta ridendo una supplenza rispetto a quella che l'autorità nuovo organo l'Autorità di garanzia come diceva
Ai avviato un processo di pianificazioni senza tenere conto in alcun modo
Delle attuali utilizzazioni emittenti private non si tiene conto non si può tenere conto di questa realtà che oramai è evidente oramai ventennale che in questi venti anni ci hanno tenuto e tengono ancora compagnia e fanno un servizio un servizio concreto la cittadinanza e alla alla popolazione oggi
Ci troviamo ad un bivio o all'azzeramento
Delle delle frequenze oppure quello che noi chiediamo
All'ottimizzazione alla razionalizzazione e compatibilizzazione dell'esistente
Cioè significa farsi che quei disguidi che noi vogliamo avvisiamo a avvertiamo nelle nostre case qui disguidi come le interferenze con una televisione che si interseca con un'altra come quella rete metallica che a volte non rientri vediamo e in una attraverso attraverso il video
Il non vedere bene non vedere bene ci sono alcune va detto che ci sono alcune zone del nostro paese non sono coperte e alcuni alcuni quartieri delle nostre città dove non si vede ancora bene nei media sette e non Rai
Tutta e qui entriamo in tutta quella problematica portata avanti da Telemontecarlo avuto proprio come Cinquestelle nazionale abbiamo organizzato un dibattito televisivo dibattiti televisivi su questi argomenti dove non vengono fatti purtroppo dalle grandi reti nazionali
Che hanno decretato media sette in primis hanno depredato
Quella che era la fa una delle frequenze nazionali lasciando le briciole a tutti a tutti gli altri
Ben un dibattito in cui era presente il ministro vita il e l'amministratore delegato
Prima oggi
Membro del consiglio di amministrazione della RAI il dottor Balassone
Ecco invitavo il dottor Balassone il dottor Balassone a evitare errori politiche dei politici del passato che hanno portato a media sette quindi alla all'allora Fininvest ad occupare tutto il piano delle frequenze nelle nel nostro Paese ma che bisognava tenere conto anche delle esigenze delle televisioni comunali delle televisioni delle televisioni regionali oggi azzerare tutto e noi siamo contrari significherebbe significherebbe cancellare tutti gli sforzi gli investimenti produttivi fatti da questi piccoli di editori che io considero pionieri
Della della televisione pionieri della televisione faceva un esempio in questa in questa trasmissione televisiva di un piccolo editore di un piccolo editore di Pesaro che è stato costretto a vendere la sua televisione comunitaria
Provinciale un artigiano del ferro che la mattina entrava nella sua bottega alle cinque di mattina lavorare la sua bottega artigiana e alle dieci faceva editore televisivo metteva i tralicci metà giusta vale paravano aggiustava illumina Dori faceva le riprese faceva faceva il giornalista ma era a salvaguardia della cultura di un territorio che oggi sì cerca di espellere ecco quindi noi ripeto siamo per questa compatibilizzazione mi dispiace che non ci sia il l'onorevole Giulietti poi un concludere molto brevemente con una novità tra virgolette per far comprendere anche l'importanza di questi canali tematici delle piattaforme e la piattaforma digitale che non è una cosa scusa lontano
Da noi diciamo da noi utenti e qui parlo
Da cittadino ma ci sono dei progetti che tendono da un lato alla valorizzazione dell'emittenza locale
E dall'altro anche la salvaguardia
Della libertà informazioni alla valorizzazione dell'informazione dell'informazione locale e quindi vorrei parlare e saluto sono presenti in sala i dirigenti della sit com una società del di più dicendo che anche in Italia stanno nascendo dei canali tematici di Mus-e di informazioni ventiquattr'anni su ventiquattro di informazione locale di approfondimento dell'informazione locale per dare la possibilità attraverso la parabola quindi attraverso il satellite
Di poter
Usufruire dell'informazione locale anche quando siamo al di fuori dei nostri paesi e concludo Cornet
Un'affermazione gli obiettivi editore siciliano Telecolor quando diceva che trovandosi in Germania
E per difficoltà momentanei
Parlando con un immigrato italiano chiedendogli delle Corte delle Corte sia il e parlando informandolo che lui era un editore era un editore ditele coloro la più importante televisione siciliana
Questo emigrante questo lavoratore siciliano all'estero diceva io quando Torno d'estate al mio paese
In tutto il mese il registro tutti i programmi delle televisioni locali che parlano delle sagre delle feste locali delle feste patronali delle delle parrocchie per poi rivederla Mele per poi rivederle durante l'anno che sono in Germania ecco questo è una testimonianza importante che cosa significano dobbiamo oggi lottare anni come movimento
Quindi lo chiedo anche al movimento Italia di valori per la salvaguardia
Di queste televisioni locali
Questo intervento di Angelini riporta ad un altro interrogativo che sta diciamo al centro del dibattito sulla telecomunicazioni e sul sistema radiotelevisivo
E cioè il confine stabilire il confine tra regolamentazione e deregolamentazione del settore
Perché mentre da un verso appunto che abbiamo abbiamo visto che abbiamo cercato cercato e viene vinto dall'intervento di Angelino
C'è un grande bisogno di regolamentazione che metta in qualche modo ordine a un universo appunto delle frequenze che non sono un bell'illimitato sono un bene scarso e che quindi hanno bisogno diciamo di indirizzare il segnali e di dare a tutti la possiamo di accedere a queste a queste autostrade diciamo di onde dall'altro l'evoluzione della tecnologia che consentirà ben presto di trasportare attraverso i semplici cavi telefonici immagini suoni voci e spinge invece per una grande deregolamentazione del settore cioè le grandi società di telecomunicazioni che si stanno affermando sempre di più anche nel settore radiotelevisivo
Sono quelle che nei grandi fora internazionali delle grandi dibattiti dicono che in realtà tutto deve essere lasciata al mercato sarà la tecnologia disciplinare chi ed a dettare le regole della settore ecco tra queste due esigenze opposte piuttosto contrastanti
Chiediamo qualche diciamo qua una bussola per orientarsi e per avere qualche idea appunto per riflettere al nostro ultimo partecipanti al dibattito che è il professor Salvatore Sica docente università di Salerno
Dunque i termini della questione così come sono stati posti dalla nostra moderatrice sono telecomunicazioni informazioni tra libertà e regolamentazione io vorrei subito dire una cosa che questi temi non possono e non debbono essere risolti dagli addetti ai lavori non è una questione unicamente di tipo tecnico ne tecnologico né tecnico giuridico perciò sono estremamente contento che all'interno di una festa nazionale di un movimento che aspira ad essere movimento della società civile soprattutto venga posto al centro addirittura quasi in apertura un dibattito su informazione Pecoraro è stato già detto quale sia il rapporto il rapporto forte tra informazione e tecnologia è vorrei aggiungere dal mio punto di vista dal punto di vista di chi si occupa professionalmente per ragioni di studio per ragioni di professione di del diritto dell'informazione e della comunicazione che signori miei questa questione non può essere affidata lo ribadisco non è un affare per giuristi io voglio fare soltanto tre esenti
Rispettando i tempi serrati come devono essere di un dibattito di questo tipo tre esempi soltanto di come l'intervento legislativo in alcuni casi è stato nefasto in altri casi a assecondato l'esigenza o del politico del potente di turno
Pensate un po'che addirittura del quarantotto non s'era nemmeno fatta la Costituzione era stata era fresca fresca di promulgazione che in Italia esce la prima legge sull'editoria assistita
Beh dovremmo provare a rileggere queste cose anche da un punto di vista storico mi rendo conto che dico a quest'ora in una piazza di Campo Base a così poche persone fa quasi sorridere
Ma è in questo tipo di lettura che lo dobbiamo andare a trovare a scoprire le ragioni del perché la nostra è sostanzialmente un'informazione ben va detto prima e veniva detto dagli addetti ai lavori sicuramente meritoria Tor sotto tanti aspetti ma certamente sotto tanti altri terribilmente droga atta è condizionata una editoria che perde il suo connotato di in Prince sa perde il suo connotato di attività economica e viene immediatamente coperta perché questo è avvenuto negli anni cinquanta in Italia da questa sorta di ombrello della libertà
Anche stasera tornano ed è importante ma prendiamolo con attenzione questo ombrello prendiamolo quando davvero piove articolo ventuno della Costituzione l'unico riferimento normativo che faccio e poi non vi annoio no libertà di manifestazione del pensiero ma per e tutto merita questo tipo di di copertura costituzionale nessuno si è mai posto il problema di distinguere critica e cronaca per esempio nessuno ha sotto a valorizzato fino in fondo il problema che l'attività in pre storia le come in tutti i Paesi dell'Occidente sviluppato come negli Stati Uniti come in Inghilterra è innanzitutto un attività di tipo economico questo dobbiamo dirlo perché in quel tipo di legislazione e cioè una legislazione che immediatamente introduce la mucca da mungere periodicamente è la legge sulla cellulosa per i giornali è la legge per la sovvenzione alle editrici comperati vive è poi la legge sulle stampe Zampa di partito in altre parole è difficile tagliare un cordone ombelicale che ormai da cinquant'anni Rustam
Va e potere politico in qualche maniera condizionante ma è anche vero l'opposto ed ecco perché se l'alternativa non può essere borsistica perché in
Le libertà soltanto nel soltanto regolamentazione del soprattutto nel senso di regolamentazione condizionante perché poi va detto che per lungo tempo è stato fatto fare al mercato quando un'altra famosa sentenza della Corte costituzionale ha detto il monopolio pubblico non può più esistere perché è finalmente con sei Tito da un punto di vista tecnico che si moltiplicò le emittenti però occorre una legge però occorre una riflessione sapete bene quello che successe sapete bene il ritardo doloroso di intervento del legislatore che ha fatto sì lo ricordavano i precedenti interventori che si realizzasse uno stato di fatto quel uno duopolio e con un monocolore quanta più e alla emittenza diversa da quella pubblica ricordate tutti il famoso decreto Craxi che praticamente consentire il voto ricorre date tutti si parlava di Autorità garante di questo tema lo vorrei prendere tra un istante la lunga dolorosa inerzia del gara ente per la radiodiffusione anteriore a all'autorità che è stata introdotta nel novantasette ecco da questo punto di vista ci rendiamo conto che nemmeno la regolamentazione può tutto è ci rendiamo può dove la regolamentazione sei tardiva o interessata e condizionata a sua volta forse produce un danno ancor maggiore che l'abbandono totale a al mercato e all'ora e allora da questo punto di vista quale prospettiva che cosa assecondare quale soluzione migliore
A io direi che in quello che diceva il direttore Mazza c'è una Fortis sì ma dose di verità per poter avere un approccio giusto a questo tema lo dobbiamo renderci conto che cos'è la realtà non dell'informazione soltanto ma delle telecomunicazioni in generale per poter avere una proprio giusto dobbiamo stabilire dei criteri generali sapendo bene che ciò che vale ora mentre stiamo parlando tra due giorni potrei
Non essere più valido noi abbiamo contesto uno internazionale e allora il contesto internazionale stravolge tutto
Facciamo un esempio se questa pubblicazione
Secondo i la logica vecchia tradizionale mi offende io mi rivolgo al giudice per tentare del sequestro eccitone Sam io fa molto per tutti che dimostra come le vecchie logiche i vecchi strumenti oggi non reggono più perché il contesto internazionale non so se ricordate che qualche hanno falsata pubblicato in Francia un libro sulla malattia della Presidente Mitterand
Ne ottennero il sequestro gli interessati la famiglia Mitterrand
Presso tutte le librerie francesi in quello stesso istante il testo integrale del volume partiva da un sito internet trionfo dunque internazionalità del fenomeno dobbiamo entrare nella logica
Indispensabile ineliminabile che non possiamo orientarsi da subito
E non è casuale scusateci la citazione tecnica ma io vorrei veramente c'è passione non so se si avverte in quello che dico che ciò diventasse patrimonio comune civile
Non è casuale che le uniche novità
Finora registrate in queste materie per esempio la riservatezza per esempio la riservatezza e la privacy nelle telecomunicazioni sono figlie di direttive europee che vuol dire questo che da soli non ce la facciamo e non possiamo faccenda
Seconda caratteristica secondo elemento che noi dobbiamo tener presente qualunque sia il quadro l'evoluzione l'elemento di un è corretto equilibrio tra stato e mercato
Io non credo che il mercato possa essere la giungla in cui tutto si risolve e si risolve da solo gli esempi precedenti e che sono soltanto alcuni tra i numerosissimi che potremmo fare lo dimostra ma attenzione attenzione nemmeno è pensabile una totale regolamentazione
Legge una legge in questa materia non può che essere a contenuto elastico generale deve essere in grado di rinnovarsi giorno per giorno
Non so se è chiaro questo secondo passaggio è terzo punto di riferimento per quanto riguarda la realtà soprattutto interni italiana secondo me occorre avviarsi verso una priorità assoluta dei diritti dei cittadini è qui io sono estremamente più Pato mi rivolgo ai giornalisti presenti questa sera
E l'ho scritto anche e quindi mi assumo la responsabilità di ciò che dico la reazione corporativa dell'ordine dei giornalisti rispetto al Codice deontologico per la privacy
Che ha fatto sì che si arrivasse all'approvazione dopo una proroga investendo e se anche oggi il tentativo di vanificare un e la portata è un fatto estremamente preoccupa
E allora in definitiva quale tipo di prospettiva si attendeva
Abbiamo già una prospettiva la prospettiva dell'autorità di garanzia per le comunicazioni ero
Non più tardi di tre quattro giorni fa accenna ad un convegno col presidente Cheli che è persona lo dico pubblicamente affidabilissima nella misura in cui è sorretta da un'opinione che mica attenta e solerte su questi temi perché se l'Autorità di garanzia per le comunicazioni si risolve in due-tre consiglieri componenti tecnici bravi
Sì mi ma lontani dalla società civile in un presidente persona affidabile onesta e seria ma solo isolato in due tre tromboni riciclati perché non è lei
Nessun'altra parte si son trovati a prendere un gettone cospicuo in verità di componenti dell'autorità di garanzia per le comunicazioni a questo punto a
Che questa autorità fallirà le altre hanno fallito per il passato o per dolo o per colpa legacy il Garante per la radiodiffusione questa fallirà perché nessuno le dà linfa vitale abbiamo visto che qualunque avvenimento pensate a Tangentopoli pensate anche alla difesa dei risultati di Tangentopoli nella misura in cui sia opinione pubblica e si costruisce attenzione sui temi in questa misura il risultato efficace
E allora in definitiva l'Autorità di garanzia credo che stia lavorando e a tambur battente come del resto ha lavorato per esempio in quest'anno e mezzo cambiando il paese nessuno se n'è ancora accorto Rodotà con la sua autorità per la la privacy ha bisogno sa dal manterrà gli impegni li manterrà fino in fondo se ed in quanto ogni parte civile ogni parte sociale riuscirà a far presente le sue istanze che mi diceva non so se diceva il falso che manterranno fede a tutti gli impegni come tempistica ma se questo problema del Bash io ho delle frequenze per esempio di un tema decisivo se il problema e le butto sul tappeto soltanto un altro ma sarebbero decine gli altri qua
Le regolamentazione per internet che non sia né liberticida ma neppure consenta la pillola dalla pedofilia e la pornografia in libertà totale allora se questi temi restano oggetto diviso missione per pochi intimi non nessuno abbia lamentarsi se ci ritroveremo di qui a qualche anno o a constatare lo stato di fatto di altri monopoli e oligopoli creatasi oppure a prendere atto
E anche il suo atteggiamento sbagliato di dover rimpiangere i tempi in cui l'informazione era minore credo che l'informazione è comunque un bene essenziale e prezioso credo che lo Stato debba fare la sua parte rispettando il mercato e d'altra parte ci piacciano ormai su lo dice l'Europa ma la grande parte deve farlo la società civile ecco perché io vedo un ideale collegamento da questo dibattito apparentemente tecnico il tema di fondo direi di tutto il la festa dei valori e soprattutto il dibattito precedente forse nell'informazione può capitare qualcosa di quello che rischiamo o temiamo possa cadere in motel momento politico e cioè se le sigle riprendono il sopravvento se le segreterie di prendono il sopravvento e la società civile arretra non vi preoccupate che anche il bacino le frequenze sarà un fatto per addetti ai lavori e per specialisti di settore dominati dai partiti grazie
Bene pare che anche con questo ultimo intervento a ringraziando per tutti coloro che hanno avuto la pazienza di ascoltarci fino a quest'ora però sia forte la preoccupazione in tutti i partecipanti al Di do su quelle che possono essere le evoluzioni del sistema delle telecomunicazioni della radiotelevisione in rapporto Apu tua pluralismo alla libertà di informazione ai diritti dei cittadini e sempre più rischiano di essere compromessi se qualcuno non dando loro la possibilità di essere partecipe di questo grande evoluzione se non dagli strumenti per orientarsi nelle televisioni per capire chi c'è dietro quella scatola chi è che gli manda i messaggi di chi è è quel satellite di chi è quel cavo di chi è quella quel messaggio che arriva via internet quell'informazione
No dobbiamo saperlo questo dobbiamo controllare capire chi c'è dall'altra parte perché nel nostro panorama oggi così piccolo ma in qualche modo tranquillizzante quando noi accendevamo a Ponte Canale ali vedevamo RAI uno sapevamo che quello era incarna alle della democrazia cristiana sapevamo che accendendo R tre avremmo visto il canale bella partito color del vecchio partito comunista e poi del PDS sapevamo che vedendo magari canta Rete quattro vedevamo Meglio fede sapevamo che quello rispondeva all'editore Berlusconi avevamo comunque nella tutta la l'approssimazione in tutto il difetto di questa info non era la capacità di riconoscere chi c'era dietro quell'informazione di poter fare in qualche modo una critica domani questa cosa sarà molto più difficile e più aumenteranno e Cana ali più noi perderemo di vista il controllo dell'informazione ma questo non vorrà dire automaticamente appunto più voci e più libertà perché in realtà quello che sta succedendo nel mondo ed è quello che noi cercheremo anche come Italia dei Valori di portare avanti nel però sì mi dei prossimi mesi né come impegno è proprio il contrario si stanno concentrando i poteri del controllo dell'informazione si stanno concentrando i mezzi di comunicazione tarde mezzi di comunicazione di elevati per i visi donne e tutto e dell'editoria quindi sempre meno noi avremo la possibilità di conoscere veramente quello che avviene realmente nel mondo è sempre più potremo corre il rischio di essere condizionati del nostro pensiero e nei nostri Jude sì con tutto quello che ne consegue avremo quindi estesa di dare forza in questo processo di liberalizzazione di apertura al mercato al sempre più alle piccole di Colli ai ai ai piccoli e più debole cittadini come anche partecipando Present dalle privatizzazioni anche dando voce come abbiamo cercato di fare come elemento e come il padre di piano sta cercando a fare per esempio nella nostra vicenda della privatizzazione Telecom ai piccoli azionisti quello è l'unico modo per noi avremo di contro la
è veramente anche dall'interno quanto sta avvenendo che rischia di vederci soltanto soggetti passivi io vi ringrazio spero che ci sia hanno anche altre occasioni per incontrarci su questi temi e chiaramente ringrazio i nostri partecipanti per il contributo che loro hanno voluto apportare al dibattito grazie a tutti e buonasera