La crisi tra il Parlamento europeo e la Commissione europea: l'incertezza per il voto sul discarico del 1996 e le polemiche sulla gestione dei programmi umanitari e sulla nomina di alcuni alti funzionari

Radio radicale la Commissione europea rischia di iniziare i mille novecento
Allora con una grossa per crisi politica nei confronti del parlamento Peo c'è stata nel nel corso dell'ultima sessione plenaria di dicembre e incertezza per il voto su discarico hotel mille novecentonovantasei ricordiamo che qualche settimana prima la Commissione per il controllo del bilancio aveva deciso con quattordici voti favorevoli e tredici contrari di concedere il discarico all'esecutivo per la gestione del bilancio
Dell'Unione per il mille novecentonovantasei a marzo la stessa assemblea aveva deciso il rinvio di tale decisione chiedendo alla commissione una serie di informazioni concernenti i vari irregolarità che erano e verze nelle nel l'esercizio in questione vedere per il di scarico del mille novecentonovantasei Gian sei alza del Partito Popolare Europeo si è detto contrario alla scelta della Commissione controllo bilanci di concedere il discarico poi che l'esecutivo non ha saputo o voluto dissipare i dubbi sollevati dall'aula in marzo e che riguardano soprattutto l'allegra gestione dei programmi umanitari e la nomina di alti funzionari e le polemiche sono aumentate anche nel corso dell'ultima sessione plenaria quando uno non è stato concesso il discarico
Aprendo così tra Parlamento europeo e Commissione europea una crisi di fiducia che dovrà comunque essere risolta
Gennaio con duecentosettanta voti contrari duecentoventicinque favorevoli e ventitré astensioni il Parlamento europeo non ha concesso il diciassette dicembre scorso il discarico alla Commissione per l'esecuzione del bilancio mille novecento novantasei contro la concessione si sono pronunciati portavoce del Partito popolare Martens
Di altre forse politiche tra cui quella del dell'Unione per l'Europa dice ancora appassiti e lo stesso relatore sei della Partito Popolare Europeo come avete ascoltato contro si sono espressi anche esponenti politici dei Verdi spaccati anche altri gruppi come per esempio i liberaldemocratici hanno espresso un voto individuale come per esempio i radicali europei a ascoltiamo che cosa ha detto Gianfranco l'alba su questo problema dell'alba ha minimizzato il la polemica con la Commissione ricordando che si voleva fare del discarico di un affare politico ascoltiamo che cosa ha detto il deputato radicale europeo su questo problema
Se la Commissione resta in seria difficoltà domani avremo questo voto che si giocherà un po'sul filo di lana e con due posizioni diciamo che tutti e con tutto il Parlamento in gran parte del Parlamento condivide una misura molto criticato il modo col quale la commissione gestito non solo nell'esecuzione del bilancio novantasei ma nessun con quale ha gestito un po'il dei dossier che hanno fatto emergere qui egli delle frodi delle irregolarità nel nell'esecuzione del bilancio della della Commissione e dell'Unione europea in generale poi di viaggiamo sulle conseguenze da dare a questo voto vogliamo che la commissione resti seriamente preoccupata e seriamente prendo seriamente in considerazione un ruolo crescente del Parlamento Europeo nella controllo dei conti ma io ed altri molti altri non condividiamo l'idea di non dare lo scarico gli scali con la Commissione che che di fatto in questo momento si sembrerebbe più aree anche se non lo è a un voto DC cioè della Commissione stessa e che invece il nostro autore di Regolamento il Trattato prevede una debba essere preso a una maggioranza molto più consistente quindi c'è questo sentimento vedremo domani come andrà il voto e e momento difficile per la commissione ma anche per l'Unione europea perché alla vigilia di scadenze molto importante aprire o rischia di aprire una crisi istituzionale non mi sembra il modo migliore per fare avanzare la costruzione o per fare avanzare soprattutto quelle i nodi cosciali che devono essere risolti e che caso mai vedono il Parlamento perché l'opposizione con il Consiglio dei ministri con il Consiglio europeo che non con la Commissione quella dei polemica strumentale alla vigilia del del voto per le europee del del mille novecentonovantanove certo questo è uno degli altri argomenti c'è questo elemento quindi in molti partiti molti gruppi un po'antieuropei cercheranno di cavalcare e questo voto c'è una polemica un po'tra i paesi che vogliono pagare meno le casse dell'Unione europea e che quindi potrebbe essere ancora Gianatti da una sanziona la commissione a dimostrare a tu che è meglio pagare meno per evitare che i libici i troppi soldi siamo mal gestiti quindi vi sono vari elementi che gravano su un voto non lo rendono così neutro come potrebbe essere soprattutto ripeto a cinque sei mesi dalle dalle elezioni euro
Ellissi il che ci fa dubitare appunto della natura non tecnica ma più politica di questo voto ecco l'ago della bilancia di questo voto chi saranno i quelli del Partito popolare europeo i socialisti sono ma nella diciamo una
La posizione i liberali sono profondamente spaccati spetta diciamo al Partito popolare fare diciamo l'ago della bilancia a bilancio vago del bilancio dovrebbe essere che la parola che in questo caso potrebbe anche adattarsi sì sono effettivamente il gruppo del partito Popolare c'è una forte pressione dei tedeschi e dei conservatori inglesi per rifiutare per negare questo scarico cioè una posizione opposta belli spagnoli condivisa anche da una gran parte degli eletti italiani di altri paesi per darlo e vedremo domani l'ultimo voto interno al gruppo PPE su come danzato finisce domani mattina proprio poco prima del voto in prende
Più critico e il deputato dei liberali europei Stefano
De Luca che ha criticato duramente la commissione ascoltiamolo
Ma divisioni per quanto riguarda questo voto sul discarico sono o trasversali attraversano tutti i gruppi del Parlamento europeo in ciascun gruppo c'è una componente a favore del concesse a discarico alla componente contraria perché in realtà il problema e più che un nodo come dire politico una sorta di e non
Do
Istituzionale nel senso che qui il problema è di tentare da parte del Parlamento di far prevalere un concezione dell'Europa come concezione diciamo sovranazionale di stampo di embrione di Stato sovranazionale politico piuttosto che l'Europa della burocrazia in buona sostanza lo scontro che c'è stato in questi anni tra il Parlamento e la Commissione
E stato di questa natura la commissione tende ad essere una grande burocrazia che amministra fondi più o meno bene più o meno in modo trasparente più bene in modo efficace dal punto di vista della qualità della stesa il Parlamento ha cercato invece di imporre regole di trasparenza di efficienza e soprattutto ha cercato di imporre il suo ruolo di io controllore come autorità di bilancio e e il braccio di ferro è stato forte perché la Commissione ha resistito soprattutto più che la parte politica dalla commissione proporrà burocrazia i direttori generali funzionari ognuno di fare beh questo suo potere tempi e allora il Parlamento ha cercato di farlo valere rispetto a questo suo o potere di concedere o non concedere il discarico
Per la verità quest'anno la Commissione ha capito che il Parlamento ed ha determinato e da quando si è votato la scorsa primavera discarico e de de e il Parlamento ha deciso una sorta di moratoria la commissione qualcosa fatto per venire incontro alle richieste del Parlamento perché c'erano molte CRI i ticket sulla gestione del bilancio adesso certo non si poteva fare tutto e quindi qualche passo avanti è stato fatto noi siamo parzialmente soddisfatti il nodo adesso è votare a favore o contro il discarico e qui sì la questione si è intrecciata con una cosa di natura procedurale nel senso che a un certo punto
Di fronte alla preoccupazione che il Parlamento potesse negare a discarico e quindi che come conseguenza sì
Ci fosse una implicita sfiducia alla commissione la quale si sarebbe dovuta dimettere oppure dovrebbe avrebbe dovuto avere la sensibilità di dimettersi si è tentato di né imprigionare in una gabbia procedurale questo voto dicendo che se domani il Parlamento dovesse votare contro il discarico non avrebbe in realtà mica tubi di scarico che una sorta di atto dovuto ma avrebbe votato contro la
La proposta fatta dal relatore Welles che naturalmente però a quel contenuto di concedere discarica e quindi la conseguenza non sarebbe discarico negato Commissione dimissionaria ma la conseguenza sarebbe di tornare alla commissione controlli anche per ricominciare la discussione questo è un po'come dire con un un artificio procedurale che a me personalmente non piace e che non non fa concludere la vicenda in modo molto molto felice probabilmente io sono convinto che domani prevarrà un voto negativo perché si sommeranno ai voti di coloro i quali non volevano già in partenza dare del carico anche quelli come me di deputati che si sentono un po'come dire offesi da questa meccanismo di e navette del avanti indietro tra aula e Commissione controllo di bilancio in ogni caso credo che questo sarà il voto che prevarrà e credo che in questa un come dire complicata intricata vicenda quello che si può dire questo che tutto sommato però questo potere del Parlamento di approvare o non approvare il bilancio consuntivo perché poi di questo significa e quindi esprimere un giudizio sulla qualità e la spesa effettuata dalla Commissione
è un potere importante perché piano piano se non altro costringe la Commissione a tenere conto dello fino al Parlamento a rendere più trasparente i suoi ma crede di spesa a migliorare la qualità complessiva della pesa naturalmente questa cosa non potrà andare all'infinito io credo che bisognerà nei prossimi mesi rispetto al anche alla discarico novantasette arrivare un punto e quindi primo chiarire meglio la procedura secondo stabilire e le conseguenze politiche di questo voto e quindi sapere se automaticamente il voto negativo dovesse comportare sfiducia per la come Simone maniacale poi da avere da un lato certezza di poterli dall'altro lato anche un deterrente più forte nei confronti della Commissione stessa senti qualcuno ha detto
L'Europa il Parlamento soltanto oggi alla alza diciamo il polverone intorno al discarico perché si avvicina la data delle delle elezioni europee tu sei anche forse chi l'ha detto questo cosa risponde no io dico che questo non era
Brutalmente vero perché io che sono stato a lungo membro della Commissione controllo di bilancio devo dire che già questo la stessa identica cosa è avvenuta nel novantaquattro cioè sul discarico novantaquattro quindi nel novantacinque c'è stato un grosso scontro un rimedio anzi due rinvii del discarico e poi alla fine questo discarico è arrivato anche in considerazione del fatto che intanto la Commissione era cambiata quindi non aveva se Enzo sfiduciare la commissione presieduta da loro quando ormai c'era quella presieduta da Santer ma c'è già stato il discarico novantacinque forse è stato un discarico concesso troppo però rapidamente troppo facilmente anche se anche lì però c'è stata una fase di come di confronto con la Commissione e e quest'ultimo il confronto si trascina da lungo tempo non è una manovra eccola e viceversa un giusto tentativo del Parlamento di appropriarsi o comunque di rafforzare un proprio potere che finora è stato esercitato in modo blando perché via via in questa consapevolezza che l'unica istituzione democratica eletta a suffragio universale dei cittadini vede acquisire potere naturalmente anche per auto no va be d'assunzione di coscienza dei parlamentari si va rafforzando quindi francamente questa critica la ritengo ingiusta ceti Comi si è inserito il
Il il Consiglio dei ministri europeo in questa in questa vicenda quale tipo di diciamo discussione a avviate come centro messo nel nel dei rapporti che riguardano la Commissione e il Parlamento europeo quando l'udire il così rimasto abbastanza neutrale in questa questione anche perché
E tutto sommato il consiglio teme un accrescimento di potere del parlamento
Però
E anche lieto di ridimensionare la commissione che qualche volta in questi ultimi tempi cominciato scappa di mano la verità e che il consiglio si riserva forse di intervenire la faccenda quando bisognerà la andare un chiarimento una definizione del del Trattato delle norme del Trattato e quindi quando sarà chiamato in causa ecco io mi auguro che da qui ad allora tra il Consiglio è il parlamento ci sia una medium una bomba migliore intesa cioè che i prossimi in buona sostanza che i prossimi vertici europee non siano un fallimento come quello di Vienna e e piano piano si dovrà fare strada aveva convegno la consapevolezza che o in qualche modo si sottrae alla con sì più qualche potere dandolo in più al Parlamento pure sostanzialmente degli ulteriori passi al oltre quello dell'Europa dei banchieri non si potranno fare i democratici
Di sinistra in seno al Partito Socialista europeo hanno una posizione che tende a minimizzare le le polemiche con la Commissione europea per le spese per impegno e novecento novantasei come testimonia questa dichiarazione e dell'onorevole Colajanni capo delegazione i Democratici di sinistra responsabile esteri dei Democratici di sinistra
Senta qual è il vostro atteggiamento sul discarico prima mille novecentonovantasette sappiamo che in un certo senso al Parlamento europeo e la Commissione sono arrivati quasi ai ferri corti su questa storia del discarico io ho già sentito in e mi che mi sembrava minimizzare se su questo problema lei che comunque ritiene che il Parlamento europeo stia comunque aumentando i suoi poteri come diceva poco fa per la legge elettorale europea con opinione si è fatto del del lavoro della Commissione su questa cosa
La polemica che mettete ogni a rischio la vita della Commissione stessa ma guardi la mia opinione è questa che questa vicenda metterlo scoperti il fatto che la la commissione che è stata pensata però come una struttura funzione niente per un certo numero di Paesi è scoppiata cioè non è più in grado di funzionare questa vicenda mette in luce una vera e propria crisi di capacità operative di funzionamento della come se ne che necessita di una riforma ci sono state anche delle delle dei dei rapaci e di gestione
Tuttavia se ci basiamo su quello che dice la corte che ha fatto una sua la corte non dice che ci sono delle irregolarità che è un'espressione diciamo così severa ma non sufficiente per dare l'impeachment diciamo al alla alla commissi pone quindi che si tratta adesso per un dal mio punto di vista insomma di fare sentire alla Commissione anche l'opinione pubblica che le cose non vanno fare una critica la Commissione delle forme che sono possibili senza però da provocare una crisi globale perché alle alle soglie delle elezioni sarebbe un po'come diciamo sparare su un obiettivo che non è quello vero quello vero è che noi dobbiamo chiedere alla commissione prima delle nostre elezioni di in primavera di portarci una proposta sulla sua riorganizzazione in modo che questi fatti non si ripetano perché stando così la struttura della Commissione con i suoi mezzi i suoi poteri eccetera queste vicende si ripeteranno anche in futuro se non ci si mette mano in termini di riforme in realtà per la commissione si verifica la stessa cosa che si verificherà ancora di più per tutte le altre istituzioni Parlamento compreso il Consiglio nel momento in cui andremo all'allargamento cioè la commissione essendo la più operativa rise The prima già del l'allargamento e l'abbiamo fatto finora a quindici Paesi e va in crisi ma andremo in crisi anche noi appena ci allarghiamo ai quindi è il tema della riforma delle istituzioni mi che viene in primo piano e questo non si risolve diciamo così a colpi di mozioni di censura sì però certo non pone anche non succedere niente quindi noi vogliamo che si cominci a discutere della riforma della commissione primo passo per discutere della riforma delle istituzioni europee in presenza dell'allargamento la Commissione grande campanello d'allarme sull'asfalto sul fatto che si possa lasciare l'unione se qualcuno pensa e molti lo hanno pensato finora di fare l'allargamento senza fare l'approfondimento delle istituzioni politiche tariffa
Ma delle istituzioni politiche ecco la commissione ha perso molti soldi per verso il il sui fondi che venivano dati all'Est alla corte la corte di conti europea è stata molto molto severa su su questo questo minerebbe anche diciamo la politica che sta facendo la sinistra i socialisti europei di
Di allargamento quindi a diciamo una cosa che colpisce indirettamente quello che voi vorreste fra qualche anno B intanto diciamo questo mina la politica d'unione europea germi europea sta facendo una politica di allargamento quindi non è un fatto specifico dei socialisti vogliono più degli altri diciamo lei lo voglio più degli altri ma non tanto più degli altri perché presenta il Pepe è anche colle è stato uno dei di quelli che hanno spinto di più insomma per largamente quindi non lo dico perché su fatto che si debba fare l'allargamento siamo tutti d'accordo non siamo d'accordo sul fatto non siamo tutti d'accordo sul fatto che prima di fare l'allargamento bisogna fare la riforma delle istituzioni altrimenti l'allargamento propongo che era una crisi verticale dell'Europa politica e ci rimarrà soltanto l'Europa mercato e noi da questo punto di vista non siamo d'accordo questo è l'argomento di lotta politica in questo momento si chiama opinione delle
Del vicepresidente del Parlamento europeo Renzo in beni che i democratici di sinistra la anch'egli cerca di minimizzare
Le responsabilità
Della commissione
E e dichiara di essere favorevole in qualche modo al discarico per il mille novecento novantasei
Ma anche perché sono anni e anni che noi facciamo delle osservazioni tutti gli anni facciamo delle osservazioni su alcuni al modo in cui vengono specie con i fondi riguardano li aiuti umanitari riguardo a Favaro riguardò Thaci s'
Riguardano attività collegate con il turismo insomma ci sono parecchie osservazioni tutti gli abbiamo fatto queste osservazioni e poi alla fine arriviamo ovviamente direi ovviamente quasi naturalmente acqua cedere ad approvare questo consuntivo con tutte le osservazioni con tutte le osservazioni quest'anno io ritengo più per una ragione politica che non per una questione di merito è partita una iniziativa volta a dire no ma perché dobbiamo concedono presso il sicario possiamo anche rifiutarlo
Ecco senza valutare bene se è questo il terreno vero su cui esprimere una critica la Commissione
Una critica vera perché qui cosa succede se noi rifiutiamo di scarico si dimette dica si dimette un commissario quello al Bilancio ma è l'unico per
No sabbie di queste cose siamo sicuri che sia il principale responsabile o il solo responsabile già allora tutto si confonde per cui dato che il no da non concedere il discarico di fatto
Viene interpretato come una sorta di mozione di censura allora chi ha intenzione di presentare una mozione di censura per la commissione lo faccia apertamente non attraverso il sotterfugio e la diciamo la via confusa il terreno poco chiaro del rifiuto del di concedere fiscale se c'è qualche d'uno che ritiene che il PIL diciamo la misura sia colma che la commissione abbia esagerato nel non governare positivamente
Diciamo l'uso delle risorse allora si presenta una mozione di censura senta e e si parla d'altro canto anche degli
Chi all'Est che sono andati persi da parte della della commissione è questo minerebbe anche la vostra politica di apertura di socialisti europei verso l'apertura ai Paesi dell'Est se questi fondi si vanno perdendo sì ritarderà anche questo questo
Lo sviluppo che no non c'è nessun rapporto tra le due cose assessore la strategia dell'allargamento come lo stretching discussione perché i fondi faro i fondi Thaci sono sono stati utilizzati al meglio come come dovevano insomma questa ha una sua auto assuma una sua ragione d'essere di fondo la strategia per l'allargamento
La vera discussione che si apre diciamo su un altro terreno quella sui fondi che sono a disposizione per mantenere una politica di coesione dei paesi che sono già membri dell'Unione
E sostenere effettivamente l'allargamento ecco è se abbiamo i fondi perseguire questi due obiettivi non è non c'entra molto ecco il tratto ripeto quello è un dibattito che riguardi nel recinto novantasei così come poteva riguardare novantacinque se lei va a prenderlo e relazioni novantaquattro novantacinque ad esempio meno sono uguali ci sono sempre questo osservazioni la vera differenza che quest'anno forse a causa delle lezioni tedesche qualcheduno ha pensato di partire con un'offensiva politica infatti non a caso che erano soprattutto i deputati tedeschi che spingevano per una finta mozione di censura per il Partito popolare di nel Partito popolare sì in modo particolare loro
E infine sulle critiche alla commissione per il consuntivo del mille novecento novantasei ascoltiamo il deputato europeo Luigi Florio che fa parte del Partito popolare europeo appunto
Non le polemiche ci sono direi sono abbastanza da polemiche vere e in parte anche fondate il rapporto tra Parlamento la Commissione se vogliamo è sempre stato abbastanza difficile e dovuto anche al fa perché il Parlamento si sente investito di sovranità popolare ma di pochi Poteri mette la Commissione e dominata dai governi ma ha un potere che la rende più influente bisogna riconoscerlo e più influente da realtà europea del parlamento poi sono emersi anche documentati oggettivamente casi di cattiva amministrazione di cui non sono probabilmente responsabile in prima persona il commissario però sicuramente non tutti i commissari ce ne può essere qualcuno magari più responsabile e altri meno boh per nulla responsabili però sicuramente i commissari che sono poi i ministri hanno dei poteri e dei doveri di controllo nei confronti dei loro funzionari e mi pare che questo non sia sempre avvenuto e il Parlamento la doverosamente sottolineato devo però dire che il Parlamento non è senza colpa perché tu ricordavi prima rabbia polemica che poi non era soltanto mia e sulle sul costruzione del Parlamento europeo non soltanto peraltro a Strasburgo ma anche a Bruxelles due nuove costruzioni circondate da da scandali da inchieste giudiziarie da spese pazzesche e e che non sono gli dovrebbe gli unici casi di spesa diciamo allegra se noi pensiamo ad esempio un'altra polemica che ricordo su cui cercare di attirare l'attenzione dell'opinione pubblica qualche anno fa quella sulle siepi e della Commissione su cui si trova il Parlamento non ha mai fatto doverosa una doverosa battaglia e possibile che la la la commissione abbia più sedi estere e di quanti ma molti più seri estere di quanti siano gli Stati al mondo e che i in buona parte di questi sedi estere cito Papua cito le strisce letti cito i posti più ameni l'ha presentata la Commissione cono con un suo ufficio non sembri così essenziale pure lo stesso parla tu non ha mai messo sotto accusa questa politica di finanza allegra e quindi c'è veramente da dire chi è senza peccato scagli la prima pietra il Parlamento sta bene a Illy indagare su quello che non fa la commissione su come la commissione spesso spende male i propri denari però non lo fa in tutti i settori in cui lo dovrebbe fare e comunque il Parlamento ha a sua volta un far Bello di cattiva amministrazione finanziaria sulle spalle che lo rende purtroppo bisogna dirlo talvolta può credibile quando a fare le pulci alla commissione
Bene queste erano le opinioni che abbiamo raccolto tra gli europarlamentari ricordiamo che il discarico per il mille novecentonovantasei non è stato approvato dalla al Parlamento europeo che è stata presentata inoltre una mozione di censura nei confronti della Commissione europea nella sessione di gennaio si avranno maggiori chiarimenti su quello
Che succederà se verrà ripresentato il discarico sulle spese del mille novecentonovantasei da parte della della commissione o se la crisi politica della Commissione si aggraverà addirittura si arriverà per la prima volta nella della storia e le istituzioni europee alla dimissioni in massa
Della Commissione o almeno di un di un commissario europeo staremo a vedere