La posizione assunta dalla Lega Nord in merito alla crisi del Kosovo; L'audizione dei ministri della Difesa e degli Esteri presso le Commissioni riunite di Camera e Senato sulla crisi in Kosovo

L'onorevole Rodeghiero esponente della Lega Nord Rodeghiero lei insieme con altri suoi colleghi a oggi ho avuto un incontro con l'ambasciatore jugoslavo a Roma voi avete assunto una posizione come dire in controtendenza per quanto riguarda
L'analisi della situazione in Kosovo le responsabilità alla Serbia beh Noè innanzitutto siamo e continuiamo ad essere per l'autodeterminazione dei popoli questo l'abbiamo ribadito nell'incontro appena conclusa in questo momento sono le diciotto pochi minuti con l'ambasciatore del repubbliche jugoslave a Roma l'abbiamo ribadito ripeto contemporaneamente abbiamo ribadito che siamo intenzionati a appoggia aree le richieste di autodeterminazione non solo di autonomia quella che il governo serbo ha sempre detto di voler dare però oltre a questo abbiamo la preoccupazione di capire chi vuole determinare collabora aree alla soluzione dei problemi in Europa anche nel caso dei conflitti dei Balcani se l'organizzazione dei popoli qual è l'ONU se l'Europa conflitto nel cui seno appunto si trova il Kosovo o se invece una ma organizzazione ma nata come la NATO che in questo caso non risponde a una direttiva dell'ONU ecco o una risoluzione dell'ONU noi siamo contrari ad azioni di forza di qualsiasi tipo come siamo com'rari abbiamo condannato lezione di forza che vanno peraltro anche appurate da parte della Serbia di confronto del Kosovo c'è proprio nell'articolo di oggi dire del le Figaro un a partico anche questo in controtendenza che va a delineare alcuni aspetti d'ombra sulle ultime scoperte di massacri cosiddetti avvenuti per
Intervento dalla polizia quindi ci sono alcune situazioni che non ci paiono molto chiare mentre si pare molto chiaro un intervento forza
Nato che non esperito ancora tutte le forme di mediazione rispetto a una libertà dei popoli quale quella del Kosovo che a tutt'oggi è vero non è stata ancora data però ribadiamo la strada non è quella di creare altra violenza che può provocare violenza anche nei confronti dell'Italia perché non dimentichiamoci che sporche le sponde italiane sul l'Adriatico porterà
Eh no inevitabilmente o non
Data di nuove immigrazioni non controllabili e anzi di questo l'Albania ne approfitterà magari e giustificando persone che vengono dall'Albania come se si provenissero percosso lo di Roma non
Rischia a te di accreditare un regime considerato da tutti un regime sanguinario tra l'altro nel comunicato avevo anche detto che i parlamentari della lega si offrivano come scudi un
Mani nel caso di attacco NATO diciamo che noi ci offriamo come scudi umani nel momento in cui sappiamo o che questo intervento militare andrà a colpire anche zone del Kosovo nuovo probabilmente andrà a colpire anche ospedali quindi nei confronti di tutta la popolazione
Coinvolta in questo conflitto il nostro non è assolutamente utile più legittimare alcuna violenza né da una parte né da un'altra ma come sempre abbiamo fatto poi opere in modo pacifico come stiamo facendo nei confronti del governo italiano rispetto alla Padania una libertà che possa esprimersi in maniera completa per i popoli di autogovernarsi non nella violenza che può risolvere le cose anzi se determinata dall'esterno come in questo caso dagli Stati in i ticket stanno promuovendo questa azione rispetto alla NATO può provocare ulteriore violenza e e questa implicherà inevitabilmente con riflessi come ripeto dal punto di vista di un'immigrazione incontrollata e anche economici inevitabilmente anche la Padania quindi sia mandati a tutelare gli interessi attinenti alle persone che i diritti umani che anche gli interessi e la sicurezza che riguardano nascoste sui confini ma la Serbia nel Kosovo star
Quando un'operazione di pulizia etnica lei dice fermare i massacri ma senza un intervento energico come è possibile bloccare un esercito
Del genere così forte dinanzi al quale i kosovari ben poco possono fare certa un intervento energico che deve fare l'ONU non deve farla non altro blu dell'ONU l'ONU potrebbe essere bloccata da un semplice Vito e la NATO non avrebbe bisogno nemmeno di ulteriore deliberazione dell'ONU
Certamente e che potrebbe essere bloccato da un determinato veto però
Voglio dire anche in questo momento l'azione di violenza o di immediato intervento armato e come abbiamo visto anche in altri casi può nascondere invece che una volontà di risolvere il conflitto la volontà di acquisirlo e quello che adombrava e le Figaro nell'articolo oggi come è avvenuto in altri teatri regionali e di conflitto pensiamo all'Iraq labor non volontà di risolvere la situazione ma di rendere permanente un conflitto in modo tale da rendere instabile una reale e questo ha una risponde degli interessi economici che non sono certo quelli europei richiedo cosa vi ha detto l'ambasciatore jugoslavo ma naturalmente ci ha colto ribadendo le posizioni del proprio paese noi abbiamo ribadito le nostre posizioni a favore dell'autodeterminazione però contro ogni violenza e la volontà di chiarire anche di sancire le responsabilità di ciascuno rispetto alla violenza esercitata contro la l'autodeterminazione la possibilità dei popoli di avere un proprio auto-governo in qualsiasi longitudine e latitudine si trovano tanto più quanto si trovano in un contesto europeo nel quale finalmente l'Europa stessa cominciare i Paesi che stanno vicini a questo teatro devono assumersi la responsabilità di primo piano non come quelle che si è assunto il governo italiano nei confronti dell'Albania incapaci poi di gestire la situazione e a tutt'oggi quindi incapaci di reagire all'ondata massiccia di invasioni che poi di fa di tali di fatto sono di immigrati non controllati e non controllabili che poi attorno a quella situazione e di connivenza per la la parte purtroppo lo dicono indagini statistiche con la criminalità organizzata che tutti sappiamo i e quanto vanno a toccare anche la convivenza dei nostri centri del più grande più piccola
Audizione dei ministri della sei degli esteri presso le Commissioni riunite di Camera e Senato sulla crisi nel diamo con l'onorevole Pezzoni capogruppo dei Democratici di sinistra a Montecitorio allora Pezzoni da parte di Dini un nuovo duro atto di condanna nei confronti della Serbia per il suo atteggiamento ma non c'è dubbio anche perché latte già
Todi Milosevic è un atteggiamento che radicalizza il conflitti
Rende più difficile lo stesso negoziato politico diciamo così che da tutte e due le parti si sta alzando il prezzo perché
Tori kosovari sono sempre meno disponibili al dialogo chiedono l'intervento e la dato perché il loro progetto politico è molto chiaro è quello d'indipendenza ormai mentre dall'altro lato Milosevic d'sfida il mondo intero non si rende conto che in questo momento la Russia e in una situazione di relativa debolezza e che e lana atto potrebbe comunque attaccare indipendentemente da una discussione che si possa fare in questo momento presso il Consiglio di sicurezza dell'ONU proprio perché disposizioni internazionali hanno recitato in passato non ancora la questione se attaccare o meno no ma il quando e il quando è un giudizio politico che bisogna fare lezioni sulla NATO il presidente del del Consiglio ha detto parole che ha are ha detto parole chiave e importanti proprio sono state ribadite anche dal ministro della difesa Scognamiglio tra l'altro dobbiamo sapere che ovviamente facendo parte della NATO lei nostre basi sono già a disposizione oggi sono salpate da Brindisi nati della NATO che Portanova aerei è un numero molto alto di aerei in zona la cosa invece che forse l'opinione pubblica non conosce che noi abbiamo
A dispositivo interno che la NATO ha accettato per cui in questo momento noi mettiamo disposizione logistica le nostre basi le nostre forze armate per il momento non ci è stato richiesto di partecipare direttamente ad un eventuale attacco aereo in territorio serbo kosovaro c'è l'emergenza le
Data a quella dell'aggressione sei araba della immigrazione possibile nel nostro paese di decine di migliaia di profughi kosovari ma qui credo che in questi
Il mese soprattutto in queste settimane credo che si è accentuato un altro tipo di iniziativa molto importante e cioè quella di un insediamento logistico in accordo con l'Alto commissariato per i rifugiati dell'ONU il insediamento e una di spread e diciamo così un dispiegamento di centri di accoglienza in territorio albanese al confine con il Kosovo proprio perché le migliaia dica rifugiati che già oggi come dire non ha in una propria casa in territorio kosovaro possono comunque rimanere nelle vicina Henze della loro comunità e del loro territorio semplicemente spostando sì di qualche decina di chilometri in territorio albanese e questo ovviamente potrebbe in qualche modo con a fare mare un mese lodo che potrebbe essere prossime settimane massiccio credo che sia intelligente questa collaborazione che il Governo italiano ha chiesto al governo albanese e all'Alto commissariato per i rifugiati e cioè di predisporre attrezzature campi e quindi sicurezza e tutela umanitaria oltre che vide rialimentazione e case di alloggi di fortuna proprio in territorio albanese confit
E con il Kosovo Pezzoni un'ultima riflessione sull'atteggiamento singolare assunto dalla lega un atteggiamento anti America
Hanno contro l'intervento della NATO filo serbo sì se non filo serbo certamente non filo Kosovo nel senso che la lega non è interessato in questo momento all'autonomia dei kosovari non è interessata nemmeno alla prospettiva di un'eventuale indipendenza del Kosovo perché questo sarebbe in qualche modo un regalo un dono ottenuto grazie all'intervento della NATO e all'intervento degli Stati Uniti e quindi questa nuova linea che da qualche giorno Bossi ha indicato che il nemico principale è la globalizzazione e sono gli stati un miti e tutto quello che è legato gli Stati Uniti come la NATO li porta in questo momento Accor a ad essere in contraddizione con la linea di attenzione al diritto dei popoli al diritto delle anzi etnico linguistiche perché non c'è dubbio che in questo momento in Kosovo il prezzo più alto è pagato dalla popolazione civile di origine albanese