La diffusione del virus dell'HIV; L'attenzione mostrata dal ministro della Sanità Bindi nei confronti del problema della sieropositività; Le terapie impiegate nella lotta contro l'AIDS interviste rilasciate a margine del XII Congresso dell'Associazione Nazionale per la Lotta contro l'AIDS (ANLAIDS)

A Genova si ha appena aperto il dodicesimo Congresso dell'Associazione nazionale per la lotta contro l'AIDS a nostro microfono abbiamo il presidente di questa associazione Lallai se la signora residenti Fiorenza Crespi
Signora Crespi
Quali con quali dati con quali atti si apre questo congresso delle dell'Anlaids allora a aveva appena
Ho ascoltato la relazione Stefano Vella che ci ha dato delle grandi speranze nella nelle cure nella terapia ma anche nella sapere che bisogna continuare tanto nel laboratorio a combattere il virus perché va è radicato completamente va spiegato da dove si nasconde e altrettanto importante dell'associazione o quanto meno per le persone in generale che sanno che questo problema esiste eradicare a quelle immaginazione che tuttora si annidano attorno alle persone
Sieropositivo malato ma a ridare con le cure quella vera spettanza di vita e di vitalità e di speranza Camp tante a mio avviso questo per l'associazione sarà un'aspra così io la chiamo la scommessa nel senso una sfida altrettanto importante di quella va affrontata dalla terapia agli inizi perché non sarà semplice in un mondo che è sempre più stretto Perron sono appelli agli immigrati per le persone a che hanno dei disagi sociali anche per l'persone che positive che in realtà non hanno ancora potuto raggiungere queste visibilità trovare il modo di l'inserimento di riappropriazione di progettazione di vita ecco questo io penso che sarà un
Una sfida altrettanto impegnativa di quelle che in questi anni è stata svolta dalle vicine senta per quanto riguarda di dati di diffusione della malattia si mi davano previsioni positive sì per quello che riguarda i reati e vedere
Perché anche se qui ci sono altre persone che le daranno delle risposte più esaurienti delle mie ma per quello che riguarda la malattia e casi di decesso sono molto calati sono calate sia le persone hanno vengono prese immediatamente diciamo c'è un desiderio maggiore delle persone di per esempio passare al testo perché cominciano a pensare che che forse non è un test che poi ti dà con una chiusura ancora più più grave ma in realtà una speranza per vivere comunque quello che viene sempre ribadito e che è il momento in cui la prevenzione anche se in realtà tutti sanno cos'invece come si trasmette va veramente fatta come atto quotidiano di vita ecco tanto dalle persone che non sono state contagiate o nelle persone che sono state contagiate tre nel considerare questa che malgrado il loro virus sia diminuito come forza virale in realtà non era dedicato e quindi possono ancora contagiare l'Europa cos'è
Crespi in particolare Nestor sembrerebbe che l il numero delle persone sieropositive almeno nel mondo occidentale dove più facile un controllo una
Una numerazione sia stabile allora a questo punto CID no dici no sia
Non non è che le numerose persone sieropositive sia stato in realtà probabilmente ce ne sono che ancora non sono stati ossia e più difficile
Fare un
Ma diciamo contare numericamente le persone sieropositive di quello che non era contare la persona contagiata
Allora alle persone sieropositive dovranno prestare ancora più attenzione alla loro salute e quelle che hanno un dubbio di così di aver contratto il virus o ho non so ho sonno mo'anno dei motivi per questo veramente prendere in considerazione di fare il test perché per loro c'è molta spettanza di vita forse saranno quelli quei malati o non arriveranno neanche essere malati ma che verranno veramente come date ma comunque devono ancor di più a stare attenti alla diffusione del virus ecco ad aiutare tutti noi che facciamo prevenzione ad essere loro stesse darci una mano perché questo virus non si diffonda è
Essere consapevoli sette tutto merito della prevenzione questo previsioni ottimistiche oppure c'è stato effettivamente un eccessivo allarmismo bene negli anni passati perché secondo i dati
Quel passati gli si dovrebbe essere in piena epidemia articolata all'anno hanno giustamente ricordato Giannotta ma non uomo straordinario che io a Biella l'onore di
Incontrare nell'ottantotto a Stoccolma e poi di avere anche ospite a Milano nel novantadue ein Anlaids
Forse come tutte le cose che non si conoscono quando Lezzi non era così conosciuta era vista veramente con una cosa super incalzante forse era stata nel mondo occidentale sovrastimata in realtà
A non è stato così anzi sono peggiorate le condizione nelle in quei Paesi dove le terapie non arrivano e dove le persone nord
Riescono ad accedere non dico alla cura che sarebbe già straordinario ma anche proprio una prevenzione capillare tutta l'ultima
Domanda lo scorso anno a Pisa il congresso dell'ALAI se fra le altre cose fu caratterizzato da una polemica con il Ministero della Sanità quest'anno il ministro Bindi invece siederà alla
Come moderatore in una delle sessioni di qui a Genova che il congresso ma probabilmente nei punti di vista delle persone mi resi conto non si scontrano si realizzano ministro Bindi ha avuto attenzione particolare né con
Molte delle persone sieropositive che mi sembra ancora più importante che non rispetto alle associazioni come non me in se stesse venendo alla a questo convegno che era stato fatto a Roma incontrando le persone si deposita diciamo renda tavolette ma comunque era aperto a tutte le prese sì ero positive incontra ne possiamo elettive andando incontro anche alle loro richieste e noi con processo il positivo con pure come associazione ma anche al tavolo dell'associazione così come è successo tante volte quest'anno continuiamo a chiede e non ci sono e non smettiamo mai di chiedere e sollecitare naturalmente l'istituzione al duo a volte l'istituzione dei tempi estremamente lunghi però in questo caso il ministro Bindi se vuole anche con ritardo dalle ricche
E sì che aveva fatto ma ha dato delle risposte io penso che l'importante sia lavorare concretamente certo tempi più diciamo più corte sarebbero auspicabili persone misure preventive giustamente devono la loro parte loro
è giusto che siano quella parte magari a volte eccessiva ma devono essere così perché loro vivono sulla loro pelle questa questi pone e quindi è giusto che stiano dalla parte dell'attacco chiuso tale poi e noi anche dalla parte di sostenerlo va bene grazie all'
Auguriamo buon lavoro per questo congresso alla sulla verso al presidente dell'Anlaids e la signora Cerenzia Crespi grazie a lei
Siamo ora al
Con il dottore Stefano Vella che
Responsabile del reparto HIV
O dell'Istituto superiore di sanità dottor bella lei ha tenuto qui al congresso dell'ALAI su una relazione introduttiva inaugurale a quali sono ad oggi le prospettive di cui
Ora dissoluto dissoluzione della malattia ai diessini
Ecco che le prospettive sono buone per quanto riguarda il mondo occidentale anche se resta tantissimo da fare ci sono stati dei successi clamorosi negli ultimi due anni sono diminuiti i decessi sono i miti nuovi casi di AIDS sembra che questa infezione si potrà cronicizzata anche se non guarire come si pensava una volta non si pensa che si possa guarire da queste persone però cornici zar la sì che succede che bisogna però ancora lavorare tanto perché queste terapie sono e molto efficaci ma fragili c'è una serie di tossicità edifici sono difficili da prendere per il paziente se non facciamo qualcosa di di un c'è il rischio che perdiamo il successivo ottenuto finora e poi c'è l'altro problema molto importante che ho ricordato la fine il fatto che tutto questo non arriverà mai nei paesi dove poi l'HIV invece gira di i paesi in via di sviluppo l'Africa l'America latina ma anche l'India dove sono travolgente tutto il Sud-Est asiatico è un problema che non riguarda solo l'HIV questo della dell'eguaglianza della sanità diciamo delle cure però fin qui è clamoroso perché resto nel mondo occidentale si sta bene e lui si continua a morire
Ecco il problema lei diceva dei Paesi del Terzo Mondo perché
Meno male la cura si basa ormai tutto sulla ricerca farmaceutica vidi sui farmaci sì e non è soltanto il costo dei farmaci comunque elevato e anche che io ci sono le strutture per per farle terapia e quindi è un discorso globale ma ricordavo che anche per muore un milione di bambini l'anno solo per diarrea li basterebbe l'acqua quindi addirittura si per se pensiamo che non si riesce a curare una infezione virale del bambino solo perché manca la la fisiologica per regatare bambino figuriamoci con cose così costosa lì ci vorrà il vaccino probabilmente ci vorranno ancora purtroppo tanti anni per poterlo mettere appunto
Comunque insomma quelle l'unica strada ecco proprio a questo riguardo forse il vaccino è uno dei primi
Miti del nella cura della cari fu in passato c'erano state delle proiezioni ottimistiche sul appunto approntare il vaccino lo scorso anno invece molti l'avevano dato ormai per in possibile altro impossibile fa trovarsi si è purtroppo è un po'un pendolo ogni tanto sei positivo o negativo si pensa che
Si pensa che il bacino riesca a venire in realtà ci siamo sbagliati all'inizio de fa sono stata sbagliata adesso abbiamo ricominciato daccapo
Siccome ci sono speranze che ci si riesca ma ci vorranno moltissimi anni ancora prima dello disponibile
Ecco
Dottor bella
Come mai questo lei dice appunto stanno un po'il pendolo non è che poi ci saranno degli interessi a dare speranze quel poi avere
Maggiore risorse anche per le dicerie Abad guardi questo è anche un ruolo della stampa devo dire delle Dorieo informazione di dare questa informazione corretta qui sull'AIDS troppe volte si è esagerato ride dì la verità ma non so non so parlo di dati radicale né di altri di di qualcuno in particolare siccome c'è dietro ai DS una serie di di aspettative a volte le cose vanno o esagerate in un senso o nell'altro se sono troppo positivo troppo negative bisogna richiede diciamo controllare verificare che siano apparendo delle cose senza dare né troppe speranze né far cadere la nella depressione io penso che si sta lavorando così come si è riusciti a fare dei passi avanti nella terapia si faranno anche nel bacino però ci vuole più tempo quindi il vaccino non è qui dietro l'istituto presenta sta facendo una una incredibile ricerca con la dottoressa Ensoli però anche lì siamo ancora a livello delle scimmie quindi bisogna capire che non stiamo
Per avere un bacino
E consente invece per quanto riguarda la ricerca sui farmaci anche qui c'erano state sono state in passato molte polemiche in parti adesso l'uso di uno dei primi farmaci l'AZT che poi risultò o no c'era chi risiede ieri riteneva o comunque addirittura tossica ma fa sarà
L'atto si citate da tre lati è quella proprio di tutti i farmaci che usiamo quindi tutti i farmaci hanno suscitato quello che è successo che all'inizio non abbiamo capito che cosa succedeva durante questa infezione quindi pensammo che il virus non si replicasse facciamo sì pigliasse molto poco poi invece le ultime gli ultimi anni quel cinese Li che è diventato uomo dell'anno ha scoperto che invece D'Ursi replica fattura dieci miliardi di particelle al giorno quindi è cambiata proprio la nostra conoscenza della malattia per cui prima pensavamo di diciamo arrestare la malattia dando un solo farmaco oggi però ho capito che non era possibile d'altra parte a quei tempi non c'erano anche altri farmaci quindi non è che si potessero dare in combinazione quindi devo dire che è stato fatto è vero che li studi hanno dimostrato che dando la tirati in monoterapia alla lunga non cambia niente quindi queste vero abbiamo capito che non si possono dare ma neanche in doppia terapia funziona non funziona solo in tripla purtroppo quello che è successo è che docente oppure di non non hanno infatti Zárate problema perché a quei tempi purtroppo non c'era altro e la stessa cosa è successa quando c'è stata la tubercolosi all'inizio è venuta solo la Stretto vicina e sì curava la tubercolosi con la sola stretto vicina sembrare funzionasse poi abbiamo capito che bisogna dare quattro farmaci lei sa che la terapia da tubercolosi e quattro siamo abbiamo rifatto le stime essa strada forse se avessimo studiato il passato a avremmo fatto meno errori però la strada di tutti i progressi scientifici e anche costellata di errori e quelli erano in certo senso anche inevitabili nel senso che non essendoci altro questa è stato dato forse se lo faccio potevamo risparmiare però forse era inevitabile perché succedesse il progresso è stato quello di associarmi un altro poi un altro e vedere quello che è successo ecco l'
Penso che a questo punto ricerca sui farmaci vada verso quelli che vengono chiamati inibitori della proteasi cioè quelli di riprendere non
Non se non c'è settanta di dire che non soltanto però in senso l'abbiamo visto che ci sono altre classi di farmaci stanno venendo fuori quindi non mi fisse Reja oggi quello che si chiama la triplice non è una con una una combinazione unica si possono dare tante diverse combinazioni di diversi farmaci con lo stesso obiettivo cioè quello di tenere giù il virus quindi anche quello non è così fisso ci ci sono diverse possibilità oggi siamo però di valutare qual è quella migliore per cominciare ma inibito da pagati rimangono un anello importante ma ce ne sono altri e speriamo anche di avere altre classi cioè altre
Via famiglie di farmaci che dovrebbero arrivare per concludere dottor Vella
Lei ritiene che in passato sia stato comunque troppo ci sia stato comunque troppo allarmismo a riguardo di questa che fu chiamata appunto l'epidemia del secondo dalla peste del secolo di Sosa ai tanti errori e si
Noi andiamo io vorrei scrivere un libro sugli errori fatti anche in buona fede voglio dire perché però è giusto vederli presenterò anche soltanto dal punto di vista della trasmissione pensammo fosse la marca gli omosessuali vi ricordate tanti anni fa pensavamo che fosse dello stile di vita si faceva progredire la malattia mentre invece oggi abbiamo una visione diversa meno quindi voglio dire stati fatti tanti errori ma fa parte della storia dell'uomo a volte farli delle
A volte rileggerli più frequentemente per evitare di farli anche in futuro
Va bene allora ringraziamo il dottor Stefano Vella grazie
Responsabile HIV dell'Istituto superiore di sanità da Genova Carlo Valli salici radio radicale