Il Consiglio regionale dell'Emilia Romagna sta discutendo, tra le polemiche anche all'interno della maggioranza dell'Ulivo, l'ipotesi di finanziare la scuola privata

Salvati
Grazie dal dal capogruppo devolverli in Consiglio regionale la Romania dello stesso Consiglio in questi giorni in discussione il progetto dice illogico seduttori però la che come denominazione quella sulla parità scolastica
Ecco chiediamo voi avete appena dato il vostro inno
Questo il progetto di legge in modo particolare su un articolo ci vuole descrivere brevemente il motivo per cui voi voterete quindi rischiando di mettere in crisi la Giunta regionale certo l'articolo presuppone l'istituzione di un assegno di studio
Che può essere dato da studenti bisognosi e meritevoli sia che frequenta la scuola pubblica che frequenta una scuola privata all'interno di questo assegno di studio è ricompresa anche la retta di frequenza alle scuole private ecco nuovi riteniamo che ricomprende Garnett in cui la retta in questo seri studi se inaccettabile abbiamo fatto un percorso di avvicinamento alla maggioranza
Per cui intendere il diritto allo studio come diritto soggettivo non ci scandalizzano avanti se questo fosse stato a fronte di spese di trasporto libri di testo mense Mannion anche la retta del resto questa è la posizione che i Verdi hanno assunto anche a livello nazionale ed è la posizione che ha poi trovate la convergenza delle forze di maggioranza quello che ci stupisce eh
Che quello che avevamo mise in Emilia Romagna divida ecco infatti il rischio di assumere anche rilevanza a livello nazionale vuol con questo voto contrario che avete preannunciato avete Ciuciu questo voto avete gran ha ricevuto l'assenso del portavoce nazionale Luigi Manconi sette il nostro portavoce nazionale ci ha sempre seguito in questa vicenda e proprio perché è essa stava assumendo un carattere anche di indicazione a livello nazionale ci ha sollecitato a tenere una posizione che indicasse con chiarezza che è una scelta di questo genere
Che diventa un finanziamento occulto le scuole noti inerenti erano contrari quindi in perfetta sintonia con il nostro livello Nasty Nale noi esprimiamo un voto di dissenso
La crisi giusta Fernando sotto il suo genio questo giunto
Comunista nel Consiglio regionale dell'Emilia Romagna ecco proprio tra esponenti ulivisti dichiarati ulivisti sono inermi
Mista e l'assessore Luigi Marinucci dei DS e di cui il presidente Laforgia ha chiesto le dimissioni e lo stesso la porta e che invece è uno strenuo difensore della legge
Rivista dichiarato
Ma è la coalizione dell'Ulivo o nella quale noi crediamo è comunque una coalizione quindi al suo interno ci deve essere il rispetto pieno di tutte le sensibilità nel momento in cui il presidente si era accorto che su quella legge non è così confezionata non aveva il consenso di tutta la sua maggioranza secondo noi avrebbe dovuto fermarsi o quanto meno avrebbe dovuto sollecitare i popolari che sono il gruppo politico che porta avanti questa richiesta di legge ad accettare l'emendamento che noi abbiamo proposto noi l'abbiamo detto no a tutto abbiam detto anzi sì agli assegni di studio abbiamo chiesto di togliere dagli assegni di studio la retta fare questa operazione lei sa avrebbe significato avere il consenso di tutta la maggioranza e quindi dell'Ulivo evidentemente però ci sono state delle forzature e la coesione della maggioranza è passato in secondo piano da Fortune politico con una certa esperienza secondo le come mai si è messo in questo tipo vicolo cieco insomma
Ma io credo che abbia anche sottovalutato la tenuta dei verbi che si sono dimostrati un partito e coeso a livello regionale e coeso con livello nazionale molto probabilmente aveva pensato che avremmo manifestato un disse
Enzo magari unilaterale magari in un di tutto il gruppo penso che ci sia stato una sottovalutazione della della portata del nostro dissenso avrà ripercussioni al livello di Ulivo regionale anche a livello nazionale a questo punto ma io penso che posso avere anche delle ripercussioni positive come non sia questa è la dimostrazione che l'Ulivo apportare assieme se non ci sono delle forzature inaccettabili
Si deve accettare che anche se un partito è dimensionalmente piccolo e si deve però avere nei suoi confronti quello riguardo per poter mantenere coesa la maggioranza se si fanno delle fu delle forzature ci può esserlo sfilaccia nei toh e tutti sappiamo che è pericoloso è un messaggio che abbiamo lanciato speriamo che venga raccolto perché per noi questa è l'unica maggioranza possibile
Ecco
Sulla scuola italiana così come nome del personale però nessuno il mio intervento legislativo come quello in discussione nella regione Emilia Romagna catalogo sinistra perché si dice riconosce un fino al signor mento in ogni caso le scuole private vanno anche con utili storno magari più liberale più difficile da apprezzare in quanto sotto a me il i finanziamenti e gli adulti dalle scuole privo all'atto del a comportamento gestionale il tipico del scuole pubbliche ma la squadra pubblica assicurano che tanti problemi e molti dei suoi problemi derivano dallo stato di abbandono in cui è stata lasciata dai tanti ministri alla pubblica istruzione che si sono succeduti è necessario svecchiare la scuola italiana rimotivare gli insegnanti riqualificarlo facendo anche dei Co sì che presuppongono per esempio un anno sabbatico non si possono fare corsi burletta nel momento in cui si sta insegnando bisogna fare interventi
Consistenti e massicci di rimotivazione di riqualificazione sicuramente non è dando dei soldi alla privata che questo lo show che questo si ottiene e neanche innestando scienza dei prerequisiti una sorta di conflitto tra scuole di concorrenza tra scuole pubbliche scuole private innanzitutto perché e s'non ci può essere concorrenza se non a parità di condizioni la scuola pubblica è stata enormemente gravata da orpelli burocratici
E e in questo momento è molto più appesantita rispetto ad una scuola privata in sé il trattamento economico degli insegnanti la scuola privata non è a assolutamente all'altezza di quello della scuola pubblica
Perché là dove si parla di parità di rispetto di requisiti salariali è però nel rispetto del loro contratto è un contratto molto poco tutelante rispetto agli insegnanti quello della scuola pubblica tanto che insegnanti appena possono e appena vincono un concorso se ne vanno dalla scuola privata per accedere alla scuola pubblica
Allora non si può pensare di fare una concorrenza finché è non sono dettate le regole e i requisiti che queste può scuole private
Debbono avvenire ma non lo possiamo far dalla sede regionale lo si può fare solo dalla sede nazionale solo così una qualche concorrenza potrebbe essere accettata e intanto si cominci a investire e a riqualificare la scuola pubblica cosa che da anni non si fa ringrazio modo nella Guerra capogruppo dei Verdi in Consiglio Regionale Emilia Romagna
Siamo con Fabio Garagnani i consigliere di Forza Italia nel Consiglio regionale dell'Emilia Romagna
Garagnani il la Giunta dell'Emilia Romagna su una legge quale la parità scolastica la così detta legge Rivola rischia di spaccarsi ma non tanto per un'opposizione intransigente da parte del Polo bensì per contrasti interni
Sì rischia di spaccarsi
Ecco su nulla ecco io ho l'impressione che attorno a questa legge si intreccino problemi Bank più complesse DiVersi
Venuto che questa legge reale riguarda polveri guardare l'applicazione nella manica scolastiche il reale ed effettivo in Emilia Romagna di fatto è stata strumentalizzata per fini politici dei DS e dei popolari ieri dai popolari soprattutto io ritengo che
Occorra porre in essere un effettivo diritto allo studio per tutti i cittadini dell'Emilia-Romagna
E la base di questo diritto lo studio deve essere rappresentato da una parità effettiva cioè da un intervento della Regione per alleviare gli oneri delle famiglie
Che sono costrette ad accollarsi esborsi notevoli se vogliono iscrivere i propri figli alle scuole autorizzata non statali ora su questo problema si è innestato una polemica fra Verdi fra i Verdi e la giunta ha fra un assessore della giunta il presidente ma e quei tutto questo dimostra che cosa dimostra che l'obiettivo fondamentale è l'obiettivo alto di questa legge probabilmente è stato attenuato di fronte ad altri obiettivi che sono la posta in gioco gli assetti i futuri della Giunta regionale in riferimento alle prossime amministrative
Ecco
I quindi volevo resto una legge che prevede su un po'più di effettiva concorrenza ed effettivo pari gioco insomma tra pubblico e privato intanto io ritengo che sia se ne disfa
Cevoli vergognoso il fatto che il Consiglio regionale non sappia ancora la reale consistenza della copertura finanziaria una legge come questa se non vuol creare delle attese che non può poi esaudire
Deve contare su un Budget dispensa di interventi ben preciso e delineato non ci si può praticamente la Giunta ci chiede una delega in bianco mentre la Giunta deve dire sei miliardi sono effettivamente dieci quindici venti o o di più
In primo cosa primo Cunto
Seconda considerazione io contesto radicalmente l'impianto della legge che è un impianto ancora pubblicistico perché è vero che sono previsti interventi a favore delle strutture educative
Non pubbliche autorizzato cosiddette private però se aderiscono al sistema formativo integrato e ovviamente esse stipulano convenzioni la cosa che io denunce non mi stanco mai di denunciare che questo sistema pubblico integrato in realtà rischia di lettere fortemente l'autonomia ed
Cattiva delle scuole private questa non è una legge sulla parità tra l'altro potrebbe rischiare di creare una sorta di privato assistito che non fa una reale concorrenza
Sì rischia anche di creare questo ma di là d'indubbio crea una forma pubblica perché poi rischia di in generale una forma di controllo pubblico mascherato quello che la la reale autonomia scolastica io almeno dal mio punto di vista ritengo che la reale autonomia scolastica la reale parità si è quella rappresentata da una scuola che svolge una funzione sociale che gode di un riconoscimento esplicito da parte della popolazione scolastica e che in quanto tale
Viene diciamo privilegiata privilegiata nel senso del riconoscimento da parte dell'ente pubblico
In gara in anni i qui i numeri starebbero dalla parte della maggioranza nel senso che con ventisei consigliere DS più gli alleati popolari comunque non è problemi di numero e per la prossima legge quindi problema politico
Ma e comunque ciò delle spaccature notevole all'interno della stessa maggioranza come si diceva
Ecco lei la sua analisi rispetto al potere in regione il quale cioè il Polo comunque c'è una scarsa consistenza perlomeno a in base ai risultati delle precedenti elezioni regionali
Ecco però nonostante questo una forza straripante dell'Ulivo in Consiglio regionale che nonostante questo ci sono dei contrasti notevole ecco qual è il motivo se col suo avviso da su Osservatorio di opposizione d'alla destra diciamo
Ma il Polo ha una consistenza significativa purtroppo i meccanismi della legge elettorale il premio di maggioranza hanno dato a questa coalizione eterogenea dell'Ulivo un'ampia maggioranza anzi era maggioranza di tutto rispetto è ovvio che una maggioranza così a anche se si pensa che su cinquanta consiglieri ben ventisei sono dei DS e Benin una maggioranza così ampi aumento nei contrasti le ambizioni la diversità di approccio ai problemi proprio anche perché siamo nel novantanove non siamo più nel settantadue per cui la disciplina di partito anche all'interno dei DS sta un po'scemando ecco crescono le ambizioni ci sono vari centri di potere il fatto che i nativi parti Democratic do la sinistra DS tendono sempre più a diventare un partito che acchiappa tutto cioè che coinvolge tutto il contrario di tutto con spinte e controspinte al proprio interno
C'è un partito che in sostanza tenta di conciliare settori anche tradizionalmente alternativi nella società emilianoromagnola è ben di fronte a questo di fronte a venir meno anche di un collant ideali che di tenere insieme chiaro che aumentano le ambizioni le spinte delle varie Province e tutto questo se poi si aggiunge il protagonismo dei popolari le ambizioni dei verdi e così via sia una situazione al limite direi quasi kafkiana cioè un'aggiunta allo sbando priva di un punto centrale di sintesi di resistenza una Giunta dove ogni assessore gestisse il proprio settore per ti colare prescindendo totalmente da un discorso di insieme che pur è indispensabile mai come minoranza ravvisiamo questo questa settorialità questa mancanza di una visione globale della regione Emilia Romagna
Per cui tutto
Ecco una battuta anche sulle imminenti amministrative del capoluogo emiliano il Bologna ecco Ceci sono c'è un'altra contraddizione in questo senso vari candidati autocandidature da nel centrodestra nessuna ufficiale invece del centro sinistra
Il gruppo di Forza Italia come si muove
Beh noi siamo per una candidatura del popolo sia ben chiaro delle libertà che ampli proprie consenso verso il centro però il punto di partenza deve essere il Polo delle libertà cioè non non accettiamo una candidatura che discrimini anche a destra
E per fare poi il gioco darà di Proust in questo caso di Prussia è la sinistra l'ulivo la coalizione di Cini di centro sinistra ecco
Quante speranza il polo di infrangere una tradizione cinquantenne alla di sindaci di sinistra Bologna ma guardi se ci fosse vera convinzione
Di competere su temi che cittadini di Bologna sentono il problema della crisi dello Stato sociale il problema della delinquenza il problema del ruolo di Bologna che sta sempre più venendo meno nel contesto regionale e nazionale la crisi di identità della nostra città
Il preoccupante a un mento di casi di emarginazione sociale ad esempio il venir meno di un certo dinamismo imprenditoriale tutti questi dati configurano una città in piena decadenza dove è il partito finora igiene non è come lei dice da cinquant'anni però non è più in grado di dare lo stimolo di dare l'impulso a fenomeni di novità se ci fosse questa convinzione io son convinto che potremmo sfondare anche in settori tradizionalmente distanti da noi perché oggi la gente vuole desidera la risoluzione dei problemi non si basa più su alcune a affiliazioni o un sentimentalismo ideologici che hanno fatto il loro tempo ringraziamo
Fabio Garagnani del gruppo Forza Italia in consiglio regionale vigili Mario Pucci appartenente gruppo DS ulivista
Assessore alle Politiche istituzionali della Regione Emilia-Romagna che i sul problema delle scuole
Sulla parità scolastica diciamo a Cosette legge Rivola avuto o come conseguenza la richiesta da parte di la Forgia prese dalla Regione
Di di di essere dimissionato praticamente ecco assessore e la cosa particolare e che questo scontro si è avvenuto proprio nella col chiama una corrente o come si voglia comunque tra gli ulivisti ecco non è particolare
Beh dimostra che nella corrente ulivista c'è un vero pluralismo di opinioni che evidentemente i vincoli di corrente non non sono i meccanismi che non muovono i nostri vizi attive tra me e la foggia si è aperto un problema che lui ha valutato criticamente sul piano del metodo
Perché la richiesta di dimissioni che lui ha fatto ieri è stata esplicitamente motivata non per ragioni di di contenuto di merito ma per il fatto che un'iniziativa che io ho promosso al fine di modificare la legge regionale di emendarla per le caratteristiche che poi
Assunto insomma non non è stata da lui condivisa
Quindi se a petto questo problema ora al di là di questo fatto qui ci sono due questioni da considerare la prima riguarda per l'appunto i caratteri della legge regionale sul diritto allo studio io sono intervenuto in consiglio
Per sollevare due problemi
Primo problema che ho sollevato riguarda il fatto che il messaggio il modo con cui questa legge è stata rappresentata all'esterno è stato un modo messaggio sbagliati perché questa non è né può essere una legge sulla parità scolastica
Il tema della parità scolastica incoerenza o in attuazione dell'articolo trentatré della Costituzione deve essere affrontato in sede nazionale dal Parlamento
E sappiamo che è un tema complesso delicato perché la scuola è una grande questione una di quelle istituzioni che toccano i nodi di fondo della cittadinanza e dei diritti di cittadinanza
Io sono tra quelli che oggi ritiene che debbano essere superate in questa materia le fratture storica cioè non possiamo nel due mila
Nella fase di costruzione concrete dell'Unione Europea mentre la nostra società si sta trasformando radicalmente
Penso per esempio al fatto che il pluralismo delle delle religioni questo Paese aumentar
Perché stiamo diventando in qualche misura un paese anche noi come altri Paesi europei multietnico ecco questo problema non può essere affrontato nel modo in cui lo si affrontava nel mille novecentoquarantotto nel mille ottocento
Cioè come uno scontro fra laici e cattolici integralisti il problema va affrontato
In una chiave appunto europea
Individuando quali sono le regole comuni
In base alle quali
Si può pensare a un sostegno diretto da parte dello Stato anche alle scuole non statali Marchetti punto delicato della questione questo
Perché qui va trovato un equilibrio tra libertà diversa
Quindi lei rivendica anche se ne discute prima a livello nazionale
Quindi questo tema è un grande tema che va discusso nelle sedi appropriate a livello nazionale non è un tema che riguarda la Regione Emilia-Romagna perché la Regione Emilia-Romagna come le altre regioni
Possono e devono intervenire sul diritto allo studio quindi la prima questione che ho posto è stato una questione di correzione del messaggio politico e su questo fame la foggia c'è un accordo totale perché l'intervento del presidente la foggia in Consiglio avuto punto questo carattere lui ha detto l'articolo trentatré dalla costituzione non si tocca non stiamo parlando di parità scolastica
Stiamo parlando di diritto allo studio del modo in cui sosteneva il diritto allo studio al tempo stesso però io ho formulato in consiglio e poi io tentato attraverso una proposta
Anche diciamo delle osservazioni sul piano tecnico dei contenuti della legge
A mio giudizio si poteva fare un tentativo di rendere più limpida e chiara l'intenzione che è quella appunto di intervenire subito lo studio
Dando a questi interventi di legge un carattere straordinario sperimentale e puntando ad un sistema di diciamo contributi finanziari alle scuole io dico anche agli insegnanti e agli studenti
Che avesse però un fine molto preciso quello di stimolare diciamo una competizione sulla qualità dare cioè a questo intervento della ricevono un carattere più chiaramente premiale
Evitando il rischio che la legge appaia come una legge di distribuzione di risorse fra
Il settore statale e non statale senza peraltro avere poi diciamo mezzi strumenti di accertamento concreto quindi se il fine era quello di Ome invitare la qualità della scuola attraverso un principio di concorrenza
Chi c'è questa legge a suo avviso non non risponde a questo fine questa legge secondo me poteva essere emendata migliorata proprio in questa direzione devo dire tra l'altro che il problema comunque si porrà in fase di attuazione
Perché ci sono una serie di formulazioni della legge
Sia per quello che riguarda il finanziamento ai progetti presentati dalle scuole statali e non statali sia per quanto riguarda gli assegni di studio agli studenti meritevoli è in condizioni economiche disagiate Maselli formulazioni che dovevano poi essere tradotto in una direttiva della Giunta
Quindi per esempio si dice che i finanziamenti i progetti presentati dalle scuole possono essere presentati quindi finanziati anche quando si tratta di scuole non statali cioè di scuole private cattoliche o non cattoliche
E purché queste scuole abbiano di requisiti
L'applicazione dei contratti collettivi di lavoro il rispetto della libertà di insegnamento si tratta di vedere questi requisiti come vengono accertati questo nella legge non si dice doveva evidentemente essere detto disse di direttive
Così come vanno stabiliti criteri attraverso cui determinare gli assegni agli studenti
Meritevoli bisognosi bisogna anche dire come si accerta la condizione di bisogno visto che non basterà
Vogliamo aveva dichiarazione IRPEF no si parla di dedito ometti di sanitometro e quindi sono aspetti che avrebbero potuto secondo me essere meglio chiariti dalla legge dovranno comunque essere essere dissolte in sede di direttive di attuazione
Quindi comunque la scuola privata che in un qua in un modo o nell'altro finanziata a suo avviso avrebbe dovrebbe rispondere a dei requisiti
Stabiliti tipo quelli che erano già previste nella legge prevedeva lo stesso trattamento per gli insegnanti lo stesso organizzazioni di tattica sostanzialmente quinti in effetti poi c'è il rischio che non non si traduca in effettiva concorrenza perché diventa un cosiddetto pubblico assistito
Per i quesiti io penso che dovrebbe essere anzitutto quelli della qualità della formazione e dell'istruzione che viene chi viene realizzata
Vent'penso ad esempio che non dovrebbero dazi contributi a cosiddetti diplomi Fish insomma quelle scuole
La mano che con logiche di carattere mercantile si dividono commuove gli studenti infatti poi è proprio quello il problema ecco o comunque e questa situazione che parte dell'Emilia Romagna che è stata la prima Regione che ha approcciata o d'un approccio con la legge che riguardasse comunque la riforma del sistema scolastico sta assumendo carattere nazionale oggi i Verdi hanno dichiarato il loro no
Al alla legge all'approvazione della legge e fra l'altro con l'approvazione di Luigi Manconi i portavoce nazionale
Fra l'altro La Forgia che ancora non ha parlato ha detto aveva detto che nel caso in cui
I i Verdi non avessero votato la legge si sarebbe dimesso
Il fatto che su un tema di questo genere si sia diciamo posta una questione di politica nazionale tanto rende evidente quanto sia stato a mio giudizio improprio porre il problema delle dimissioni di un assessore
Che appunto aveva svolto un tentativo di migliorare ricordiamo che lei ha respinto e le ho respinte perché accettare le dimissioni in quel momento a mio giudizio avrebbe provocato un danno politico ai DS all'Ulivo alla coalizione a cui appartengo perché sarebbe passo inevitabile leggerlo come un atto censorio no
Quasi come se si trattasse di reprimere il dissenso
Ma quante pressione ha ricevuto perché ricevesse da una sua posizione che lei già prima della nell'anno spassava To praticamente alla fine dell'anno scorso insomma espresse in maniera molto forte cioè Recioto molte persone
Su cioè perché ritorna sui suoi passi
Ma chi mi conosce sa che è difficile premi Emmy quando ho preso una decisione io la decisione che ho preso di fare un tentativo di contribuire positivamente a una situazione critica nella maggioranza sull'oggetto legislativo molto delicato e complesso la seconda decisione è stata quella di non arrendermi
E quindi una volta presa questa decisione non c'è pressione che tenga
I DS un partito in trasformazione
Che e si scontra cioè in un a livello nazionale al governo cioè non ha serie di cioè gli alleati per cui deve mediare
Ecco in questa regione dove ci avrebbe la maggioranza assoluta dei Consiglieri ventisei sui cinquanta si divide ecco non cioè è una crisi del partito non ha più chiaro bene dove vuole andare
Io una crisi fisiologica
No io penso che debba essere proprio così visto che si parla del PDS dei DS del partito aperto di cui dice Walter Veltroni non è più il Partito Comunista Italiano
E quindi è chiaro che un partito democratico deve alla fine di uscire diciamo a prendere una decisione tanto più in quanto governa in una quali sì oggi ma a mio avviso è altrettanto chiaro che all'interno del partito deve essere garantito diciamo la massima libertà di confronto fra tutte le opinioni
Ma il tutte le alleanze e quindi compromessi rischiano che si fanno quando si devono governare parliamo anche delle Verona a livello nazionale cioè non rischiano poi di inficiare una possibile linea indicata da un segretario di partito
E mi pare che non ci sia più argomento neppure tra quelli appartenenti più semplici in cui le cose funzionano in maniera così lineare cioè che il segretario del partito dalla linea agli altri le applica in una società complessa come la nostra molte cose sono controversi bisogna sforzarsi
Di trovare la decisione giusta
è particolarmente complesso e delicato il tema della scuola
Un'ultima considerazioni riguardo sempre alla situazione politica della Regione il il rischia di cadere questa Giunta
Il però l'opposizione di destra e non è così cioè non non l'ha creata all'opposizione di destra ecco cioè il Polo delle libertà avviene i per merito o comunque per contrasti interni ecco cioè
I questa regione si prefigura comunque in ogni caso non soggette a possibili ribaltoni di qualunque natura però se ci sono queste spaccature perché poi metta d'accordo popolari
E Verdi diessini non è soltanto sulla parità scolastica sono contrasti anche ricordiamo la Forgia predicava proposto sull'elezione diretta del presente la Regione i popolari quando non sono d'accordo ecco c'è quindi il motivo diciamo che il basso s'è rotto su questa proposta però i contrasti in questa collezione dell'Ulivo che ancora governa l'Emilia Romagna non sono anche altre cose
Ma intanto sull'elezione diretta del presidente della Regione direi che c'è un accordo invece oggi molto forte io recentemente ho discusso di questo con il capogruppo del Partito popolare di questa Regione Luigi Gilli e lei mi dice che va ormai acquisito il principio dell'elezione diretta del presidente della regione al di là del cambiamento della legge dal punto di vista formale è ormai diciamo
Acquisito nell'elettorato quest'idea che il mandato popolare deve essere diretto e che il rapporto diciamo fiduciario di governo aveva stipulato direttamente tra chi governa e gli elettori di questo non mi pare che sia un tema di divisione
Ci sono questioni su cui si discute ci sono questioni controverse è bene che si discute e si cerca di trovare diamo la soluzione migliore nelle circostanze date ma è altrettanto vero che questa maggioranza questa coalizione al di là del fatto numerico
Siamo ha in sé i motivi di di forza e di coesione molto rilevanti io voglio ricordare che in questa regione
L'Ulivo per così dire insomma no alla coalizione di centrosinistra si è fatta nel mille novecentonovantacinque un anno prima che venisse costituita a livello a livello nazionale
Preso le sue previsioni sulla chiusura della crisi c'è sì tutto si metterà a posto pure sono elezioni anticipate
Ma escludo che ci sia una lezione elezioni anticipate io spero che
In questa situazione
Travagliata e tormentata come è giusto che sia su un tema di questo genere
Sulla scuola in Italia sono caduti i governi nazionali e più d'uno e quindi diciamo è sbagliato pensare che su queste materie si possa intervenire così in maniera come dire indolore
Io spero che anche da questa circostanza si possa uscire con un rilancio della qualità politica di questa coalizione che a me piace pensare e non come una coalizione di governo in cui ogni volta bisogna cercare faticosamente l'accordo fra i diversi partiti che compongono la coalizione
Piace pensare di più come un governo di coalizione cioè che ha un suo spirito unitario e che sulla base di questo riesce anche a risolvere i dissidi e dissensi che sulle singole questioni si manifesta
Ringraziamo Luigi Mari UCI ulivista dei DS dell'Emilia Romagna
Siamo con l'assessore della giunta regionale dell'Emilia Romagna Pier Antonio Rivola proponente della legge sulla così detta parità scolastica
Che tante polemiche sta suscitando le del Partito popolare comunque la base ulivista argomenti ulivista dei DS ma anche con i Verdi ha provocato molti contrasti
Adesso questo è da vedere se c'è alla base ulivista
Abbiano manifestato qualche punto di dissenso
Io credo che
Abbiamo preparato una buona legge insomma intanto la legge sul diritto allo studio
Poi ognuno dalle valenze che vuole questo tema ma noi operiamo esclusivamente e solamente all'interno
Di quelli che sono i poteri che le regioni AGEA hanno questi poteri ci derivano e dall'articolo centodiciassette della costituzione che trasferisce all'assistenza scolastica alle regioni
Anzi comunica che l'esercito nell'ambito
Di leggi regionali e dall'articolo quarantadue del Seicento e sedici
Quindi
Oltre a questo posso aggiungere che ci deriva anche dalla bassa Neto al centododici
Dove si parla di sistemi integrati viene abbiamo costruito una legge che si propone di offrire opportunità in più agli studenti
Comunque meritevoli e bisognosi
Per poter consentire loro di accedere ai più alti grado dello studio l'ammissione che è un po'questa legge criticato da sinistra perché dice dicono che i comunque un finanziamento fittizio alle private in un modo o nell'altro
è poi una visione liberale che effettivamente questa al il una legge così fatta non garantisce l'effettiva concorrenza per da cui potrebbe scaturire una migliore qualità effettiva perché comunque le scuole private non avrebbe autonomia gestionale dovrebbero essere inquadrate
In ogni caso secondo certi rigidi schemi quindi effettivamente la libertà di insegnamento non non sarebbe tale
Non è assolutamente vero stragi si può criticare in mille modi naturalmente ognuno è libero
Fortunatamente in Italia sperando di Manerbio di dire quello che vuoi quello che c'è scritto nel già è un'altra cosa la legge non è assolutamente così
Noi stabiliamo un sistema integrato fra quindi l'istruzione e quando Prandi istruzione cioè l'istruzione statale e quella non statale con la formazione professionale e con il mondo del lavoro questo metterà in moto un sistema anche di crediti formativi in modo che una persona che ad esempio tra combattiamo il fenomeno della dispersione scolastica a parole
Perché con i fatti oggi non è così
Allora noi perché non mettiamo in condizione una persona che domani hanno smesso di andare a scuola fatto del lavoro di trovare un sistema che riconosca anche un credito formativo al lavoro che ha svolto in modo che possa riprendere distruzione
Nella legge parliamo distorsione continue permanente per tutto l'arco della vita diciamo che vogliamo Rosariello di assistenza scolastica da zero a diciotto anni
Cioè mettiamo in piedi una tastiera di strumenti che sono strumenti importanti io credo tutto la polemica sulla scuola non statale tra l'altro noi limitiamo alla la scuola non statale senza fini di lucro tra le altre cose
è una polemica secondo me è che fatto da chi ha la testa rivolta indietro mi dispiace doverlo dire però
In tutti i Paesi dell'Europa ci sono sistemi finanziamento secondo regole pubbliche
Non vedo francamente il problema domani ci sarà l'autonomia scolastica
Beh pensiamo che tutto resti come adesso non c'è nessuno in Italia che sia contento della scuola così come oggi nessuno non ne conosco nessuno ne comincia ad insegnanti terra
Beh dovremo mettere in moto qualche meccanismo per cui modifichiamo le situazioni offriamo come dire delle delle opportunità in più ripeto tra l'altro noi ci rivolgiamo a coloro che secondo la norma della Costituzione
E hanno un problema come dire finanziario somma cerchiamo di venire incontro questo problema non vedo francamente tutto di Baggio conosco bene ma insomma mi sembra che sia sì esagerata la cosa come sono io lo vedo anche come una manifestazione di federalismo presto
Perché in fondo è un potere delle Regioni le regioni responsabilmente faranno la loro parte e lo Stato responsabilmente finalmente si decide a fare nessuno
Quindi non vedo
Però vedo che c'è questa questa enorme confusione ecco in effetti la maggior opposizione a questa legge venuto da sinistra quinti contraria del tutto a questo al meccanismo che in un
Noto nell'altro perlomeno questo l'argomentazione fra l'estrema perché l'opposizione di destra che almeno in questo Consiglio regionale di spionaggio assolutamente non oltre l'asilo terranno conto ma faranno però credono insomma
Quindi io non dico già presa di sinistra vedo che c'è una posizione dell'estrema sinistra
Politicamente in Regione lo possono di sinistra più più rilevante ecco per quello si sottolineava quello però ad garante elettoralmente più rilevante è l'altra sicuramente
Politicamente inteso come equilibri istituzionali e politici a della Giunta che attualmente mantenne la Regione
Era proprio su questo che lo tornare i verdi hanno detto che votano no a questa legge sul su mandato fra l'altro del portavoce nazionale Luigi Manconi
Spiace doverlo dire io non voglio giudicare nessuno perché ognuno responsabile rispetto tutte le opinioni ma responsabile del sulle cose però insomma a me pare che in Consiglio regionale non posso dipendere da decisioni romane
Preciso meglio la cosa che nel senso che i Verdi cioè con l'assenso di Manconi ecco ma e la domanda che volevo fare l'attenzione da parte di nessuno insomma io sono un popolare o la mia responsabilità
Se anche Marini dovesse dirmi questa cosa non la devi fare e invece ne sono convinto la faccio ma andiamo ma insomma siamo tutti maggiorenni ma deve poterla diventata sta cose allora il punto d'
Io volevo studiare questo che il La Forgia il presidente di della regione aveva detto che nel caso in cui Verdi votavano no lui si dimetteva ecco
Allora
Parlare con La Forgia io non non non condivido solamente una cosa del genere sono sono ancora speranzoso che alla fine di questo tormentatissima ho percorso anche i verdi possono ancora ulteriormente ripensarci
Non non non vedo perché il presidente da brevetto metri mettessimo pistola ragione francamente però ripeto sono se il tè che appartengono al presidente all'appartengono me
Comunque al di là dell'ostruzione gusto ostruzionismo lei pensa che la legge sarà approvata certo ci mancherebbe perché se anziché essere qui fossimo nel bar di fronte si esegue in Consiglio
E andiamo a chiedere un cittadino qualsiasi glossa il gallese sono pronto a fare la prova chiedere Consiglio regionale di cinquanta persone
Chiedere quante alla maggioranza sale trentaquattro in maggioranza
B come mai nessuno è riuscito ad operarla cosa di cui che volete da Prati ingiunto regolarmente discussi in Commissione doppio sette mesi discussione perché non è che non si sia discusso eletto sette mesi che si discute di questa cosa il perché una persona che il collega RAS mi si è messo a fare ostruzionismo partecipa al comando e mica possibile c'è questo diventa anche un problema serio di discredito delle istituzioni e quindi non sottovalutiamo questo è un problema che preoccupa molto molto molto di più
Di quello che lei sto dalla legge perché alla legge sarà provato questo è fuori discussione circa due giorni ce lo terremo tre quattro cinque sei domenica saremo qui benissimo ce ne copre San pagati e dobbiamo stare qui va il problema nessuno
Ringraziamo l'assessore Pier Antonio Rivola assessore all'istruzione della Regione Emilia-Romagna
Da Bologna per radio radicale Mimmo Murrone