"Ritorno al futuro" Assemblea Nazionale dei Popolari (Palazzetto dello sport, 25-28 marzo 1999)

Liberando aggiornata di dibattito e di riflessione dal titolo Ritorno al futuro credo che questo titolo si addica soprattutto alla giornata di oggi dove si parla di identità un nome che un termine che va pronunciato con voce soffusa
Proprio perché le nostre radici la nostra identità il nostro estere dentro la storia presente per poter costruire autorevolmente il nostro futuro credo che sia questo lo spirito con cui dobbiamo vivere la giornata di oggi prima di dare la parola a Dario Franceschini
Che ci aiuterà e ci introdurrà nella riflessione nel dibattito di oggi vogliamo dare la parola al vicepresidente dell'Unione cristiano democratica olandese
E Gianni D'Anna scusate la pronuncia Yanina Yanina
Gli anni Vanna Laroni venne spero di averlo pronunciato bene
Anche questo è indicativo della nostra dimensione europea
Più di due giorni ma
Ai accogliamo
Buongiorno signore e signori mi chiamo Jon Von Laroni
Mi chiamo Jon Polaroid
Sono vicepresidente del partito olandese
Appello democratico cristiano
è molto bella destro da qui
Per questo prologo soprattutto le parole che io conosco invita a Vedano
Scusi minima debba continuare l'inglese
Per esempio io di solito eccepibile versa in trasmissioni fuori ho qualche merito
Twitter intesse un po'c'è invece in Destination Sambuy è una non è seguita poi e ringrazio la Presidenza per l'invito veterani parlare qui davanti alla Silene nazionale Bottoni piuttosto espresso Mibac giù più ci fu cancelli Grauso debutto spendo una di sommo vedesse
Dossier piccolo spicchio ospiti gli occhiuti Folsom proprio sconosciuto due marce delitto barca identici non solo perché Mita l'opportunità Eric di ritornare in un Paese come l'Italia
Già ci sono stati compiere delle vacanze ma anche intimità anche l'opportunità di seguire il vostro importantissimo dibattito e parlerà dell'identità del partito
Percentuali stracci Watson un attimo anzi per questo incidente Warwick Buju One Cimbri naturalmente questo implica che si parlerà di chi siamo e chi vogliamo essere e sempre caute sconosciuti rosone in modo oggi riempirono Pimpi può sporchi Lo Piccolo sui Oronzo trovava Global tra un sorso Bacci microspie sindaco ex filtra sul mostro a suo nome crescente giovedì urli questo immenso
Questo è lo stesso dibattito che abbiamo noi in seno al nostro partito e anche a livello europeo non perché siamo incerti circa la nostra identità
Ma perché i democristiani si sente no in obbligo di chiariti e la loro vera e si tornerà esistenza
Fare uscire il CIPE a Lococciolo Enzo ha fondato il manzo andrà fuori dismesse Sutri Tupputi sforzo ciuccio ai Anzola le questioni aulica insorto Picpus in giugno persi
I tempi cambiano e committenti anche lei varie necessità e ci dobbiamo domandare come meglio servire i popoli io d'Europa
Auguri Canciani smarrito Agca rilancia ormai sedici i numeri dato il PIL possedendo gli umani cantando stante s'massicci io bisogna chiederci come tradurre il nostro messaggio è come portare il nostro messaggio ai popoli
In Europa
Fa incidenti Lufthansa nudo Bands
Ha omesso il CIPE ha stupito giacchetto intatto
Our penso fosse profondo statuina furono spesso questi in democrazia in due passaggi giuridici diversi prime anciens quindi dicevo i tempi cambiano quindi anche il nostro messaggio si deve adattare quello che non cambia però sono i valori i valori che abbiamo avuto per gli ultimi settantacinque e ottant'anni sono già in atti strutture di sollievo Cocciu a Spoleto e costumi ampolle pietanze marittime su qualche sentiamo fax & paste che il signore
La storia la solidarietà e il varo valore di base che ci viene dal Vangelo
Purtroppo non s'esulta voglio capire se spesso le tribù nel modo Times bambina tex-mex fama informato annoso solo su France la buona governabilità è il valore che si può utilizzare perché oggi siamo minacciati alziamo abbiamo dei problemi ambientali minacce sociali ci circondano
Cioè ci ha sponsor privati che sottolinea che ospitò Ugo posso Dell'Atti tu ex solista Châlons
Agosto Pierson biometrici tu scritta sventando un tipo
Una responsabilità condivisa data ognuno di noi la possibilità di mettere in atto di propri valori Pola ciò sospeso poi il trasferimento in o socio su o Times hanno rifiutato il posto di Waters Menschen tristezza la giustiziata mantenuta in tutti i tempi e per tutte le necessità
E noi ne sappiamo qualcosa oggi Pain Saccenti cinque titoli USA anzi possibilmente dunque i tempi cambiano ma i valori restano concludo comunque un sindacato nuovo noioso
Non ci sono cinquina imporranno comunque un servizio pubblico pragmatismo i movimenti politici senza senza valore senza valori di base non sono degni di essere chiamati movimenti politici questa si chiama pragmatismo
Processo in strada unico offrono un bonus o gli Uros ordine URSS più grosso al nuovo processo istruttorio fanno a me stesso
I lavori scaglionato i politici che governano utilizzando gli Euro lira Fiorini non sono politici ma e economisti
A ventuno pubblico Alessandra Wittgenstein Suma Sizzo messe cinquantotto i cibi appuntito dapprima canzone e non si rendano conto che il valore di base il messaggio di base è che ogni uomo conta ma i soggetti
Replica
Invece Gian fumo Anacapri da tutti a queste Partito Popolare vittoriano
A Doha oggi non provoca Portis tranquilli sto a oggi Suite pesca fanciulli Catalunya Rocks
Unica dicasteri nel gruppo e quindi io non Pimpi posporre il signore e signori sono gli errori che insieme alti pini egli agli altri gruppi in Grecia Svezia Paese Basco capelloni ed altri ci sia la presenza del gruppo Athena gli utili nel gruppo
Fino ai gruppi più sullo smog dieci tutti rischio scendeva coi Chicago Johnstone nel rinnovo o uguale quindi IPT la missione fondamentale del gruppo è piena è di mantenere vivo il dibattito di cui parlavo all'interno del dipinti
E ne vinciamo io amo il sospetto membro per il PPI dal primo rosso un'accusa il trend trasmissioni papillon rosso messa sotto i cui tempi CPP
Siamo presenti all'interno del Pd e siamo tra rispettati ed attivi all'interno del gruppo europeo risorge ottima intendo vogliono sempre risposto natura questo Maurice profilo dei via Stones presso il programma da questo quei gendarmi mangi valigie è nostra missione mantenere vivo di il pensiero di base delineate nel programma nel mille novecentonovantadue
Per legge Gianfranco Partito popolare poiana preso invece un nuovo rinvio fino al gruppo
Signore e signori il Partito Popolare Italiano giù acqua gioca un ruolo fondamentale all'interno del gruppo Atena Alan shore dal popolo ma pendio Cerveteri Bonhams spesso interrotto il PPI o infatti nel gruppo Andrea forcuta ambiti sviluppi in più lo sport e sono sicuro che tutto quello che succederà qui oggi renderà più forte più forte il PD è anche il Gruppo Athena
E va avanti da un europeo
How uscì un successo hanno questo ed è proprio questa scelta più incanta e uccide falchi foglio Cianci vi auguro saggezza nella fissazione biologica
Fra
Ringraziamo il vicepresidente dell'Unione cristiano democratico Land and day e prima di dare la parola a Dario Franceschini voglio ringraziare il presidente della Camera onorevole Violante
Per la sensibilità e l'attenzione che vuole dimostrare alla Partito popolare il segretario generale della CGIL Cofferati grazie presidente sul
Il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura il professor verrebbe e l'onorevole Acquarone e vice presidente della Camera è arrivato anche il ministro Rocco l'amministratore Rosi Bindi
Interessante quest'applauso ci teniamo tutti alla nostra salute al modo in cui Rosi Bindi chi aiuta a conservare la nostra salute diamo la parola a Dario Franceschini e ci aspettiamo da lui molto
Attorno a noi sta cambiando tutto
Eppure gli anni che stiamo attraversando vengono descritti come un tempo grigio
Un tempo privo di quelle grandi battaglie di quelle grandi sfide
E hanno accompagnato altri momenti della storia anche recente del nostro Paese
Invece stiamo vivendo un tempo emozionante
Un tempo nuovo un tempo carico di rischi enormi ma anche ricco di grandi speranze
Abbiamo vissuto per decenni un equilibrio con l'equilibro tra Est e Ovest
Tra comunismo e capitalismo
Un equilibrio che in qualche modo garantiva a tutti che di qua e di là dal muro
La vite lo sviluppo sarebbero andati avanti magari con accelerazioni con frenata impreviste ma comunque sarebbero andati avanti lungo binari ben fissi
Come un treno con il percorso già tracciato
Oggi ci troviamo invece in mare aperto tutti costretti a trovarci la rotta e costretti soprattutto a scegliersi l'approdo
Molto esposti molto più esposti ai rischi di buffet aerei rischi di errori ma anche infinitamente più liberi
Liberi di costruirci il futuro liberi di decidere dove andare dove andare noi e dove andare il nostro Paese
All'indomani della caduta del muro di Berlino
Papa Giovanni Paolo secondo mise subito in guardia il mondo
Ricordando che in nessun modo la sconfitta del comunismo poteva voler dire automaticamente Vittorio del capitalismo e dei suoi modelli di vita e di sviluppo
E dieci anni dopo il percorso della Russia di molti altri Paesi dell'Est europeo
Ha dimostrato che l'ingresso dell'economia di mercato non è stato accompagnato da quel
Necessario completo recepimento delle garanzie proprie dei sistemi democratici
Risulta sempre più evidente che la fine
Della divisione del mondo in blocchi ha liberato molti paesi da vincoli da condizionamenti
Ma quello spazio di libertà non è stato sufficientemente utilizzato dalla politica anche in questi giorni in questa delicata crisi internazionale dovremo farti una domanda quanto abbiamo fatto perché l'espansione all'Est fosse un'espansione della democrazia
E non invece soltanto una espansione dell'area in cui fare investimenti
Quindi uno spazio nuovo del tutto nuovo negli scenari di politica internazionale
Ma anche profondamente gravido di novità di inedite opportunità
Nelle politiche interne di quei Paesi primo fra tutti l'Italia che erano stati così profondamente caratterizzati in tutti i passaggi della loro vita politica dalla divisione del mondo in blocchi
E il bipolarismo italiano nasce da lì
E non è figlio di Tangentopoli come qualcuno vorrebbe far credere per potersene poi prontamente dichiarare padre
E anche la conclusione della formidabile esperienza politica della democrazia cristiana nasce da lì
E non da Tangentopoli come anche in questo caso qualcuno vorrebbe far credere per potersene poi prontamente proclamare giustizieri senza macchia
La nostra riflessione sull'identità deve partire da questo
Abbiamo vissuto abbiamo attraversato tutti insieme questi anni difficili di transizione
In cui sembrava e ci stessero smarrendo le ragioni stesse del nostro stare insieme
Sembrava e soprattutto così insistentemente scrivevano e predicavano
Autorevoli intellettuali o comitologia nostrani
Sembrava che non vi fosse più spazio
Per un partito di ispirazione cristiana
Poiché spiegavano
Era finito il pericolo comunista
E quindi ne sono abilmente l'esaurito anche il ruolo di chi al comunismo si era contrapposto
Confondevano la storia con i loro rancori confondevano i loro desideri con il futuro basterebbe il solo fatto di essere qua noi in così tanti di noi popolari per dimostrare a quei falsi profeti che avevano sbagliato tutto
Hanno invece
Noi invece vogliamo vogliamo spiegare anche a loro che mai come ora in questa politica finalmente più libera
Vi è spazio per una forza cristianamente ispirata certo in qualche modo la storia dei dei cattolici democratici il nostro Paese sembra essere stata accompagnata da un destino ricorrente
Murri Sturzo De Gasperi tutti immaginare uno dei partiti di programma di proposta nati per costruire qualche cosa
Ma poi invece costretti questi partiti a trasformarsi perché questo richiedeva l'urgenza dei tempi a trasformarsi in soggetti scelti
Per difenderci da qualche cosa da qualcheduno dall'anticlericalismo dello Stato liberale dal fascismo dal pericolo comunista
La stessa profonda trasformazione della democrazia cristiana una trasformazione che per fortuna
è venuto molto in fretta per difendere la democrazia nel nostro Paese ma quella trasformazione profonda dal mille novecentoquarantasei
L'anno di quel memorabile discorso delle libertà il programma per la nuova Costituente di Guido Gonella che tutti dovremmo rileggere fare rileggere
Quel formidabile programma
Ma da quell'anno alla battaglia dei mille novecentoquarantotto cambia in muta per sempre il destino della democrazia cristiana costretta dall'imprescindibile urgenza di difendere la libertà e la democrazia
Ad aggregare consensi nei mondi più diversi
Ma costretta anche per riuscire a fare queste per fortuna c'è riuscita a dimenticare quasi accantonare quel programma rivoluzionario
Oggi in questa politica più libera finalmente con semplici avversarie posto dei nemici ci è data forse per la prima volta una formidabile opportunità essere noi stessi essere fino in fondo noi stessi
L'Assemblea nazionale chiamata questo difficile compito
E anche per questo soprattutto per questo e abbiamo voluto aprirla
A donne e uomini che si Colorno culturalmente nella nostra stessa tradizione
Ma che non hanno aderito al Partito Popolare per riflettere per ascoltarli perché insieme a loro
Che vogliamo trovare risposte che riguardano anche loro
C'è ancora spazio per un partito di ispirazione cristiana
Il destino dei cattolici democratici in Italia
è quello di portare individualmente i loro valori e la loro testimonianza in partiti e schieramenti diversi
O invece quello di mantenere vivo una presenza organizzata con una forte identità
E possono coesistere
Partiti che si richiamano o che presumono di richiamarsi ad una storia comune una specie d'entità
Credo che le risposte a queste domande vadano cercate compiendo anzitutto uno sforzo guardare sempre avanti non cadere Nostalgia o tentazioni che ci impediscano di capire qual è la strada giusta
E negli ultimi anni a volte ci è stata presentata ripetutamente un'alternativa fra tre possibili scelte per il nostro futuro presentate come se fossero le uniche strade possibili
La prima strada
Quella che potremmo chiamare della Nostalgia
Va contro la storia
Va contro i nuovi sensi di appartenenza l'idea di ricomporre tutte le forze eredi della Democrazia Cristiana per costruire in prospettiva un terzo polo di centro
Contro quei sensi nuovi di appartenenza che vanno maturando quanti cittadini oggi vi sanno rispondere di richiamarsi al centrodestra o centrosinistra poi magari vi dicono quale dei partiti del centrodestra o del centrosinistra scelgono
Ma seguire questa strada rischia di ostacolare né infatti ciò che noi invece dobbiamo fare impedire che la storia politica della Democrazia Cristiana
Venga scritta soltanto per i comportamenti di pezzi della sua classe dirigente negli ultimi anni e non invece per quello che la DC è rappresentato in termini di cultura politica
Per quello che ha fatto il cinquant'anni per la storia del nostro Paese
Ma proprio
Proprio perché noi abbiamo
E conserviamo intatto
L'orgoglio di quelle radici
Proprio perché sappiamo di essere noi e solo noi i portatori dell'eredità politica vera della democrazia cristiana
Proprio per questo dobbiamo avere il coraggio e l'onestà intellettuale
Di dire che non si può camminare verso il futuro tenendo la testa girata alle spalle
La divisione tra noi e quanti stavano con noi oggi sono andati con il Polo non va vissuta come una ferita
Da rimarginare il prima possibile ma come una serena inevitabile conseguenza della storia che va avanti aveva già detto Luigi Sturzo nel discorso di Caltagirone del mille novecentocinque i cattolici italiani non possono sfuggire a questa situazione ne crearne un'altra e si devono affrontarla ho sinceramente Conservatorio sinceramente democratici
Una condizione ibrida toglie consistenza al partito e confonde la personalità nostra con quella dei conservatori ci si dirà
Si esibirà prosegue l'ascolto ciò scenderà le forze cattoliche se è così che avvenga non sarà certo un male quello che necessariamente deriva da ragioni logiche storiche e che risponde alla realtà del progresso umano
Sono proprio queste parole di Sturzo tornate oggi così attuali che devono spronare c'è da andare avanti senza incertezze senza nostalgie
La seconda strada che ci viene proposta e quella che si potrebbe chiamare dell'ambiguità
E vorrebbe portarci pur dentro il bipolarismo
In un soggetto politico che mette insieme tutti coloro siano singole siano movimenti
Che sono nell'Ulivo ma sono diversi dei Democratici di sinistra
è una strada che ci hanno proposto più volte negli ultimi tempi
Ricordate la seconda gamba la federazione di centro e via dicendo tutti i progetti pensati più per arruolare truppe peraltro generali senza esercito che non costruiti attorno a disegni politici
Ed è una strada che noi abbiamo rifiutato di imboccare
Perché è figlia di un disegno debole
Come si può creare un soggetto politico è una cosa diversa lo capiamo tutti da un'alleanza tra singoli e culture politiche diverse lontane tenute insieme non da valori e storie comune ma solo dal fatto di essere più piccoli e deboli dell'alleato più grosso
Come si può spiegare che per raggiungere l'obiettivo del partito unico sul modello così improbabile del partito democratico americano in cui tutti dovrebbero confluire annullando le diversità culturali e di valori
Andando verso quell'obiettivo si sceglie la tappa intermedia di costituire un partito a termine a cui decidono di aderire quanti si dichiarano già pronti
A rinunciare alla propria identità e alle proprie culture politiche è una dichiarazione allo stesso tempo di subalternità nel confronto dei Democratici di sinistra e di confusione
Vi è poi la terza strada quella che si potrebbe chiamare dell'isolamento
Vorrebbe portarci verso un soggetto politico di soli cattolici democratici
Un soggetto che rifiuto quantomeno non cerca tensioni e consensi da chi non si dichiara esplicitamente tale è una tentazione lo ricorderete che è comparsa più volte nella nostra storia
Ma che rischierebbe di confinare chi in un ruolo di testimonianza gelosa anche se coerente
Che rischierebbe di diventare ininfluente rispetto a scelte rispetto a programmi delle coalizioni nel momento in cui dentro il sistema bipolare che invece necessità della massima forza e del massimo peso politico
Per sostenere e difendere i valori di cui siamo portatori
Ma vi è per fortuna una quarta strada la nostra strada la strada del popolarismo la strada di un partito di ispirazione cristiana laico ed autonomo nel suo operare ma saldamente ancorato ai valori della propria ispirazione cristiana
Pronto a rivolgersi non soltanto ai cattolici ma tutti quei cittadini che condividono il programma e le proposte del partito
Partito a confessionale geloso custode di quella laicità dell'impegno politico che i cattolici italiani non hanno chiesto e ottenuto ma che si sono faticosamente guadagnati
E dunque come insegnava Sturzo l'ispirazione cristiana non come arma da dichiarare per acquisire una specie di consenso di appartenenza che derivi dalla scelta di fede
Nemmeno oggi
Come una specie di certificato di coerenza da appendere al petto di chi ha resistito
Ad un processo di secolarizzazione durante il quale troppi cattolici si sarebbero arresi al mito della disunita pal tagliandosi nei due schieramenti tutti i partiti
Noi non possiamo pensare di identificarsi o peggio di essere identificati come coloro che non si sono arresi o ancora di più come coloro che non si sono ancora resi dobbiamo invece essere noi i primi a dire con orgoglio che mai come oggi in questa stagione politica liberata possiamo essere fino in fondo noi stessi possiamo finalmente sprigionare quella formidabile carica di novità
Di voglia di cambiare che ci deriva dall'ispirazione cristiana questo vogliamo questo dobbiamo essere eredi ed interpreti di un filone culturale il popolarismo
Che non ha mai preteso di essere identificato con l'intero mondo cattolico ma che è sempre stato una parte ben identificata
E vorrei sottolineare il termine parte perché questo è il senso più vero del nostro volesse restare partito
Una parte della storia politica italiana quella vissuta e testimoniata dai cattolici democratici
Partito di programma dunque la relazione di Castagnetti credo che abbia dato un'indicazione chiara in questo senso partito che non sbandiera la propria ispirazione cristiana per richiamare o per trattenere un elettorato di riferimento
Ma che la utilizza per i Leporale le proprie proposte in coerenza con i valori di fondo tutte le proprie proposte tutti i propri punti programmatici incoerenza con i valori della propria ispirazione cristiana
E non soltanto quelli che si ritengono più vicino alla sensibilità dei cattolici o più vicini all'attività della Chiesa
In questo nuovo schema bipolare vi sono troppe persone anche autorevoli
E hanno pensato che il ruolo di un partito come il nostro
Sì è esclusivamente quello di difendere dentro la propria condizione
Mi difendere alcuni valori o di proteggere alcuni spazi per attività del mondo cattolico restando comunque pronti a raccordarsi trasversalmente con i cattolici di altri partiti o dell'altro polo qualora si rendesse necessario
E qui si esaurirebbe la nostra funzione
C'è anche qualcuno che ha teorizzato che una presenza
Di cattolici sparsi in tutte le forze politiche da destra a sinistra probabilmente sarebbe più efficace certa se accompagnata da questa disponibilità collegarsi trasversalmente all'occorrenza quando si tratta di bloccare o di far passare posizioni che toccano temi etici o interessi specifici
Abbiamo fatto anche questo e continueremo a farlo per libera scelta quando la nostra coscienza ci ricorderà che su alcuni principi la fedeltà ai valori e molto molto più forte della fedeltà agli schieramenti
Ma crediamo
Ma crediamo come ha scritto bene padre Sorge
Dei cattolici democratici
è necessario si esprimano politicamente in forma autonoma senza diluirsi in una generica animazione cristiana della politica
Gli anche qualcuno nello scenario politico
E ha pensato che il ruolo del Partito popolare sia quello
Dentro il centro sinistra di fare come dire il guardiano la parte del guardiano che vigila sull'ortodossia
Delle posizioni assunte dalla coalizione sui temi che sono tradizionalmente più vicini a noi si sbaglia
Noi abbiamo il dovere di dire con chiarezza che continueremo a certa senza cedimenti
Ad impegnarci per tutelare i valori e mondi hanno i vicini ma abbiamo anche il dovere di ricordare che tutto il nostro impegno
Eh eh sarà quello di affrontare non soltanto alcuni ma tutti i temi tutti i temi che ogni giorno finiscono sul tavolo della politica e affrontarli in coerenza con la nostra ispirazione cristiana soprattutto non rinunciando mai a discutere
A ragionare in un dialogo fitto continuo con le altre culture politiche presenti nel centro sinistra per provare a costruire politiche scelte di governo il più possibile vicini alle nostre per fare crescere il centro sinistra come coalizione in cui le diverse culture politiche si permeano in cui le scelte maturano nel confronto perché queste la cultura della coalizione che sa insegnato De Gasperi
E noi continueremo su questa strada senza cercare scorciatoia improponibili
E dico continueremo perché questo è ciò che è avvenuto nell'esperienza dell'Ulivo
Prima nel laboratorio del programma
Voi nelle scelte dei governi Prodi e D'Alema
E i risultati per noi sono stati risultati fortemente positivi se è vero che in tanti settori nei quali le nostre posizioni e quelle della sinistra erano lontane molto lontane soltanto qualche anno fa
Penso per esempio alle politiche a favore della famiglia i temi della parità scolastica l'elenco potrebbe continuare su quei temi oggi le distanze si sono quasi annullate
E se questo è avvenuto non è perché noi siamo andati verso la sinistra ma perché la sinistra è venuta verso di noi
E ci piacerebbe
Certo ci piacerebbe che tutti quei commentatori
Così pronti a spararci addosso dalle colonne dei loro giornali non appena intravedono con qualche presunto margine di cedimento ci riconoscessero solo per amore della verità
Il merito di avere portato tutta la coalizione di centro sinistra supposizioni che qualche anno fa erano proprie solo del cattolicesimo democratico
Allora il richiamo forte all'identità del partito
Non è un modo per rinchiudersi in un recinto
A difendere uno spazio di sopravvivenza che abbiamo tanto faticosamente conquistato ma è anzi la chiave per aprirsi per aggregare energie nuove per parlare a mondi a realtà sociali che sembrano lontane da noi ma che possono sentire il fascino
Di una forza politica che parla di ispirazione cristiana che parla di valori in una società che diventa sempre più arida
E del resto come non possiamo leggere come la prova di un bisogno enorme di valori e di ideali di speranze
L'attenzione con cui i giovani di tutto il mondo anche milioni di non cattolici ascoltano le parole di Giovanni Paolo secondo
Allora può
Può anche la politica possiamo anche noi nel nostro piccolo certamente ma possiamo estere tornare ad essere portatori di speranza
Possiamo riuscire a spiegare ai giovani che oggi si sentono in qualche modo le nostre parole soltanto come un rumore lontano noioso incomprensibile possiamo provare spiegare quei giovani che la politica in cui noi crediamo non è solo gestione del potere
Non è nemmeno solo gestione del presente dei problemi di ogni giorno ma è anche qualcosa di molto più alto
E la via per costruire il futuro per costruire il mondo in cui i giovani di oggi dovranno invecchiare riusciremo a fare questo
Oggi le giovani generazioni in questo frastuono
Di processi di trasformazione sempre più veloci
Avvertono in modo drammatico la mancanza di punti di riferimento sento un'incertezza angosciante sul loro futuro
Ma non riescono a trasformare loro anzi in un pensiero positivo
E così rimuovono non ci pensano
Sfuggono sfuggono perché avvertono di Ester ingranaggi di una macchina troppo forte che va avanti indipendentemente dalle loro volontà vorrebbe incidere vorrebbero provare guidarla ma non trovano la chiave per farlo
Non sanno che la macchina che li consideri ingranaggi al mercato
E la chiave per tornare padroni del loro futuro è la politica proprio quella politica che avvertono così fastidiosa così lontana proprio quella cosa e la cosa che stanno cercando
E non sanno che lo strumento più moderno più democratico per vivere la politica sono i partiti
Proprio quei partiti
Proprio quei partiti che oggi vengono dipinti
Come strumenti spregevoli
Per tutelare interessi personali per costruire carriere e che sono invece la sede in cui ancora oggi si incontrano per una scelta di volontariato si incontrano migliaia di donne e di uomini che credono in un'idea donne e uomini che sono i primi come noi a volere rinnovare
A volere migliorare a volere modernizzare i loro partiti ma che li difenderanno con permetta dal qualunquismo interessato di chi vorrebbe spazzate via perché noi sappiamo che spazzare via i partiti vuol dire far morire la democrazia
Dunque
Dunque questo
Dunque queste il rischio più grande che stiamo vivendo perdere il primato della politica
Sta cambiando tutto con una velocità inarrestabile
Le nuove tecnologie fanno scomparire il tempo fanno scomparire le distanze
La parte ricca del mondo e già quel villaggio globale di cui sentivamo parlare con una cosa teorica solo qualche anno fa
Le persone vestono allo stesso modo in tutto il mondo guardano gli stessi programmi televisivi
Ascoltano la stessa musica hanno gli stessi gusti le stesse ambizioni purtroppo la richiesta la giovinezza la notorietà
Ma questa globalizzazione così dirompente
Questa globalizzazione che fa cadere ogni giorno una barriera vecchia è costruita attorno a valori positivi
è guidata da un disegno condiviso
Purtroppo no non è così
Noi stiamo diventando tutti come quei giovani stiamo diventando tutti ingranaggi di una macchina le cui regole sono quelle del mercato del profitto in cui i modelli di vita i bisogni sono imposti da chi deve vendere vendere vendere
E la politica Rancati
Discute
Ma non riesce ad assumere come dovrebbe la guida di quei grandi processi di trasformazione
Lo ha scritto con un'efficacia cruda il premio Nobel per la letteratura Ottavio parte ha scritto l'inquinamento non in testa solo a quei fiumi le foreste ma anche le anime
Una società in preda alla frenesia di produrre di più per consumare di più
Tende a trasformare le idee i sentimenti l'arte l'amore l'amicizia le stesse persone in cose da consumare
Tutto si trasformi in oggetti d'acquistare usare gettare nessuna società come la nostra ha prodotto tanti rifiuti tanti rifiuti morali e materiali
Ora non si tratta di agitare vecchi spettri contro il progresso
Contro lo sviluppo non si tratta nemmeno di disegnare scenari apocalittici
Si tratta semplicemente di farsi una domanda può la politica limitarsi ad assistere inerte
O limite può limitarsi a governare al meglio ciò che avviene nella società rinunciando a un ruolo di guida rinunciando a progettare il futuro a guidare i cambiamenti
E per noi
Può un partito di ispirazione cristiana non ribellarsi
Rispetto a un modello sociale sempre più lontano
Dal personalismo comunitario che avremmo dovuto costruire un modello in cui le persone diventano soltanto consumatori
Modelli in cui il male del nostro tempo il grande male del nostro tempo la solitudine
Rischia di diventare sempre più dure tragica
Sostituendo la vita in comunità migliaia di celle sorde
Popolate da individui soli che abitano a pochi metri di distanza ma che non comunicano più tra di loro e questo per paradosso mentre tutto lo sviluppo tecnologico fa crollare le barriere fa crollare le distanze
Ci siamo quasi pericolosamente rassegnati
All'idea di un mondo popolato di individui non di persone
La cui dimensione di vita comunitaria si restringe sempre di più
Sino ridursi in molti casi purtroppo
Soltanto ad un incontro con il mondo attraverso lo schermo televisivo
Anche la stessa diffusione di internet
Il telelavoro che ne deriverà sempre di più risolverà sicuramente molti problemi pratici della vita delle nostre città gli spostamenti il traffico
Ma nel contempo rischia sempre più di estinguere ogni spazio di vita comunitaria
Stanno già sparendo i luoghi per stare insieme i luoghi per trasmettersi in modo diretto sensazioni esperienze sentimenti sparisce quella convivenza tra generazioni
Dei modelli di vita familiare quanto stanno cambiando velocemente quella convivenza tra generazioni diverse che ha sempre garantito il tra mandarsi di culture di valori specifici di un gruppo sociale un vuoto
Un vuoto che crei in un'assurda contraddizione due solitudini quella degli anziani e quella di tanti bambini due solitudini che scomparirebbe ero semplicemente pensiamo scomparirà ebbero semplicemente tornando ad incontrarsi
Allora non si tratta di avere paura
O peggio di ostacolare
Le nuove frontiere i nuovi scenari esaltanti che il progresso tecnologico ci sta offrendo e che ci offriva nei prossimi anni si tratta invece di farsi una domanda sarà la tecnologia ad essere al servizio dell'uomo
O viceversa sarà un uomo a mettersi al servizio della tecnologia
E la stessa domanda che ormai trent'anni fa Stanley Kubrick
Si pose con quella visione profetica del computer Hal nove mila
Il cuore pensante dell'astronave di due mila e uno dice nello spazio quel computer che si ribellava fino a vincere e si ribellava all'intelligenza umana
Ma di fronte a questo rischio allora perché rassegnarsi a subire
Perché assistere soltanto i cambiamenti anziché accettare la sfida entusiasmante del nostro tempo riuscire a mettere al servizio del progresso civile dell'eliminazione delle sofferenze e delle differenze più odiose
Al servizio di questi disegni le formidabili opportunità che ci offrono le nuove tecnologie strappandole alle sole regole del profitto
Io credo
Che mai
Mai come nel secolo che comincia
Ci sarà utile riferimento costante al pensiero di Emmanuel Mounier alla sua rivoluzione personalistiche comunitaria a quei principi ancora così attuale
L'economia al servizio dell'uomo il primato del lavoro sul capitale il primato del servizio sociale sul profitto il primato della persona che si espande nelle comunità organiche
Uni è indicata con chiarezza i principi di una terza via molto prima che diventasse di moda questo termine scriveva Mounier l'individualismo astratto giuridico rigoriste rivendica Tore non ci offre che una caricatura della persona
Il capitalismo gli stati totalitari ci propongono solo una società oppressiva senza comunione
Per vincere queste due forme di degradazione dobbiamo ritrovare le origini profonde della personalità e della comunità e instaurare quel regime personalista e comunitario che favorisce lo sviluppo interdipendente dell'uno e dell'altra
In questo fin e secolo senza più totalitarismi marxisti la strada del personalismo allora non è più la terza via e l'altra via quella che noi dobbiamo seguire
è il nostro popolarismo di oggi nostro nuovo popolarismo deve proprio essere il modo di tradurre in politica i principi personalistici
Per tutelare gli spazi di autonomia e libertà dei mondi vitali per valorizzare la partecipazione il protagonismo civile la responsabilità sociale come molle
Per fare crescere una democrazia che sia veramente una democrazia diffusa
Allora non si tratta di rifugiarsi in utopie
Come dire rese quasi patetiche dalla forza di una realtà inarrestabile da un sistema economico sempre più potente
Sempre più prigioniero delle proprie regole
E credo non si tratta nemmeno di fare una nobile battaglia di retroguardia è semplicemente che non vogliamo piegarsi
Non vogliamo arrenderci non vogliamo dimenticare che le scelte in politica si devono compiere ogni giorno mediando con la realtà accerto facendo ciò che in quel momento è storicamente possibile fare ma senza dimenticare verso quale modello di società noi vogliamo andare
E ce lo vogliamo ambire ad un sistema personalistico dobbiamo pensare che ogni piccola scelta quotidiana deve essere coerente con quell'obiettivo
Nel governo nazionale nella politica internazionale
Ma anche nell'amministrazione delle realtà locali anche il modo di costruire le periferie delle città di regolare la distribuzione commerciale di organizzare i servizi per le famiglie i trasporti per l'infanzia tutte queste cose possono essere affrontate contro o invece in modo coerente con un disegno che recuperi di Fendi e difende i modelli di politica comunitaria
Proprio in questi giorni in cui
Il nostro sistema economico e attraversato da scosse da operazioni di una portata che solo fino a qualche mese fa prima dell'ingresso nell'euro era inimmaginabile pensare
Proprio in questo nuovo quadro è lecito faccio una domanda ma la politica deve solo assistere esiste uno spazio per difendere qualche principio che indirizzi questi processi le fusioni le scalate
Certo l'idea che è stata per tanti anni propria
Del patrimonio storico del cattolicesimo democratico vi ricordate la partecipazione dei lavoratori di fare impresa l'utopia dell'autogestione nel loro fascino intatto ma sono inapplicabili in un sistema economico globale
E così è enormemente cresciuto nella competizione nella dimensione dell'impresa
Ma non è forse giusto dire ne sono esempio che l'idea delle public company
Con milioni di azionisti
Senza padrone
E con un management che risponde alloro dei risultati e ne compartecipe degli utili queste idea e molto più vicina alla nostra l'idea di democrazia economica che non questo continuo predominio delle operazioni finanziarie sui disegni di sviluppo industriale
Altro che è capitale presto altro che nuovo capitalismo
Certo
La globalizzazione dell'economia
Ha reso comuni questi nostri problemi a tutto il mondo industrializzato
E diventa
Anche per questo sempre più difficile affrontarli in chiave nazionale mentre sempre più reggente riscoprire la dimensione internazionale della politica
Per affrontare temi rispetto ai quali le frontiere le distanze sono ormai definitivamente scomparse
Se c'è una cosa che dimostrano i fatti di questi giorni nel corso e proprio l'assurdità che in un mondo integrato
Non esiste ancora un ente sovranazionale che abbia poteri di intervento
Di fronte alla violazione dei diritti umani di fronte ai genocidi un potere che vada oltre la sovranità degli Stati che su alcuni temi sovranità che è un concetto vecchio certo un ente con regole che lo facciano funzionare che lo mettano in condizione di operare e questa assenza
Che ci costringe all'inizio del terzo millennio ad usare le armi a ricorrere a quello strumento primitivo che resta la guerra per evitare un'inerzia che sarebbe colpevole
Ma proprio
Per questo
Noi dobbiamo riscoprire la dimensione internazionale in questa dimensione internazionale comperare un rapporto con le forze politiche di ispirazione cristiana
Molte sono venute anche qui a salutarsi essere testimone del cammino che vogliono fare con noi in questa Assemblea
Perché in questo processo globale anche in questa Europa
Che oggi sta crescendo soltanto come un dato economico un dato monetario della giusta inevitabile che fosse così
Master rischia di crescere soltanto come un grande unico mercato
In cui rischiano di valere solo regole dei mercati il più forte che vince sul più debole il più grande che mangi più piccolo e allora c'è un grande bisogno di anticorpi per difendere i valori della solidarietà della giustizia sociale per difendere i diritti dei più deboli
E i partiti che nei vari Paesi si richiamano popolarismo più autentico devono essere in prima fila insieme con gli anticorpi dei propri valori comuni
Dunque
E concludo ispirazione cristiana non è una Nostalgia sopravvissuta solo nell'animo di pochi sopravvissuta ai cambiamenti di una politica che non servirebbe più ma invece la chiave con la quale leggere affrontare le grandi sfide della modernità certo non è l'unica chiave
La portata di queste sfide
La presenza nel mondo in Europa
In Italia di una destra che asseconda un liberismo senza scrupoli sino
Formato ci impone anche di cercare alleanze con altri riformismi di individuare punti e iniziative comuni per essere insieme più forti e vincere
Allora scopriamo che la scelta di stare in un'alleanza di centro sinistra
Non è un obbligo derivante da una legge elettorale che dice alle Attilio scomparisse ma è la conseguenza inevitabile della scelta di continuare a essere partito d'ispirazione cristiana
Allora scopriamo
Allora scopriamo che dentro l'alleanza è vecchia è vecchia
La distinzione tra centro e sinistra
Mentre è molto più vera
Ma soprattutto molto più ricca di opportunità per noi
L'indicazione di un centro sinistra in cui due riformismi quello popolare quello socialdemocratico siano alleati ma anche in concorrenza nella ricerca del consenso senza il limite
Dentro la coalizione
Di confini che sono ormai superati
Due riformismi
Due riformismi che continuano a per me arsi tra loro
Ma che restano orgogliosamente gelosi
Della loro diversità e che anzi coltivano quella diversità nella riflessione politica
Nello studio nella formazione di classe dirigente che abbia voglia di competere anche con i propri alleati sul piano delle idee piuttosto che sulla spartizione del potere perché così cresce la coalizione
Queste
Queste per noi la competition ed è a questa Competition che noi ci sentiamo pronti abbiamo imparato da Benigno Zaccagnini
Negli anni indimenticabili del confronto
E quante nostalgie per tanti di noi ritornare qualche anziano
Ricordate cosa diceva zappe nostro rapporto con il cui si di Enrico Berlinguer
Se si studiano
Se si studiano diceva Zaccagnini noi dobbiamo studiare di più se lavorano noi dobbiamo lavorare di più se sono seri noi dobbiamo essere più seri se hanno fortemente noi dobbiamo avere più fede e certezza delle nostre idee di quanta ne abbiano loro
E non solo così
E solo così
E solo nel confronto appassionante tra riformismi Diversi che può crescere l'Ulivo no nell'appiattimento no nella cancellazione portata delle storie delle identità
Dunque dentro una coalizione riformista vogliamo esteri sino in fondo
Partito laico saldamente ancorato alla propria ispirazione cristiana queste la nostra forza molto più di un mediocre partito di centro o della casa dei moderati che hanno scelto per necessità il centrosinistra
Questo vogliamo che sia l'Ulivo
No non è semplice alleanza
Da formare scioglierà l'occorrenza ma molto di più e l'Ulivo una collezione che individua sedi di dibattito permanente forme organizzative comuni cui cedere anche quote di sovranità noi siamo pronti a questo
E su questo può ripartire il dialogo oggi non c'è bisogno di aspettare il tredici giugno
Può anche finire la polemica ma su questo credo Prodi dovrà pronunciarsi con chiarezza
Noi non gli chiediamo come qualcuno pensa di smettere di fare politica in Italia
Gli chiediamo di dire con chiarezza se vuole tornare ancora di più oggi nel suo ruolo internazionale a lavorare per fare crescere la coalizione per quale cresce l'Ulivo o se invece vuole ridursi a guidarne un piccolo frammento
Ciò che noi non accetteremmo
Ciò che noi non accetteremmo
E l'idea di un soggetto
Unico in cui confluire in cui ciò diversi
Non potremmo nemmeno farlo
Perché l'eredità del popolarismo
Il patrimonio di cui oggi abbiamo la gestione pro tempore è un patrimonio indisponibile
Non potremmo spenderlo semplicemente perché non è nostro e di quanti l'hanno costruito con la loro fatica
Hanno costruito con i loro sudore hanno costruito con il loro sacrificio e di quanti vi hanno creduto compassione compete con la convinzione di lottare per una speranza giusta
Abbiamo davanti anni difficili
Ci servirà generosità dei meno giovani
E umiltà dei più giovani
Ci servirà un partito aperto
Con gruppi dirigenti locali nazionali che accettano di mettersi in discussione che aprono le porte del partito che non si rinchiudono
Le aprono a chi vuole tornare perché aveva sbagliato
Le aprono a quei cattolici democratici che erano rimasti alla finestra che oggi stanno capendo che queste la loro casa
Ci serviranno forze tenace
Ma ci aiuterà la consapevolezza che oggi l'eredità del popolarismo
è soltanto nelle nostre mani e noi sapremo custodirla ma quell'eredità
Sapremo anche farla diventare il terreno fertile su cui fare crescere una forza politica giovane
Che si fa riconoscere non solo per ciò che è stata ma per quello che vuole diventare una forza politica che conserva la memoria e l'orgoglio della propria storia ma che guarda avanti riguarda il futuro
Solo un sindaco come Giorgio la Pira
Poteva pensare di coprire i muri di Firenze
Poteva pensare di coprire i muri di Firenze
Con un manifesto per ricordare la scomparsa di un giovane leader il leader di una generazione che era stato suo assessore Nicola Pistelli che vivendo semplicemente
Scrivendo semplicemente su quel manifesto
Da quel chicco di frumento nasceranno tante spighe di grano nuovo ecco il compito che ci affidato fare nascere dalla nostra storia tante spiga di grano nuovo
Ringraziamo Dario Franceschini per questa approfondita relazione per aver richiamato i valori e per averci anche portato alle soglie del terzo millennio nel nostro futuro è questa la dimensione
Mentre continuano gli applausi chiamo il presidente dell'Associazione Nazionale Partigiani Cristiani Sandro botta
Vediamo alle nostre spalle anche il medagliere
è il ricordo
Di uomini che hanno donato la loro vita
Nella lotta di liberazione e noi oggi siamo Guidi solo grazie all'impegno alla tenacia e alla testimonianza di questi uomini
Cari amici
Non sono il presidente nazionale perché presidente nazionale della nostra associazione
Morto un anno fa e vorrei ricordarlo qui i con deferente affettuoso pensiero Ferrari Aggradi
Quando la costituzione del Partito Popolare Italiano alcuni anni fa io sono venuto conterranea grati al nostro medagliere al congresso
E mi ricordo una definizione che è stata data non mi ricordo da chi
Accanto ai liberi e forti di don Sturzo il pensiero del ricordo
Dei ribelli per amore sono elemento costitutivo fondamentale del nostro partito
Ecco perché noi siamo sempre venuti
Ecco abbiamo avuto qualche incertezza in qualche momento ascoltando però gli interventi le prese di posizioni la definizione dell'identità
Del Partito Popolare Italiano ci siamo persi sentiamo veramente col cuore commosso e ci sentiamo veramente con voi e per
In un momento in cui è diffuso nelle parti più stamane del Parlamento e dell'opinione pubblica una certa forma io la chiamo dire la rottamazione agevolata Dinoi e sarebbe il meno
Ma di quello che noi intendiamo mente rappresentiamo e portiamo di valori di sacrifici di ideali di Badia elementi basilari della vita democratica del nostro Paese
C'è da essere un po'preoccupati
E a sentire che è un partito questi valori questi principi di fatti propri ci commuove profondamente e noi soprattutto diciamo
E possiamo essere qui con voi con il nostro spirito con le buone feste nostre possibilità Marco uniti un ideale con una volontà di legare e di trovare nei giovani e soprattutto nei giovani una continuità di valori e di ideali che purtroppo qualche volta viene a mancare
Una esperienza
E non ci sentiamo
Quando cinquant'anni fa abbiamo cominciato a fare un po'di politica abbiamo avuto delle difficoltà non sempre siamo stati capiti
Abbiamo avuto delle avversità violentissime contro ex partigiani come noi
Però una cosa noi abbiamo ritenuto sempre fondamentale nel nostro mondo una ricca
Sa che forse e qui entro nel merito del vostro dibattito scusate l'intero lo sento veramente col cuore perché quando qualche anno fa io avevo organizzato col movimento giovanile della Democrazia Cristiana Roma ed era presidente la Rosetta Iervolino carissima amica noi avevamo fatto l'incontro chiamandolo
Il domani ha un cuore antico incontro di generazioni di ideali per il rinnovamento della politica il discorso di cinque anni fa e valido anche oggi più che mai nel nostro mondo soprattutto ai giovani ed era quello che non ci voglia rivolgiamo non avrebbe senso il versore North noi qui ed è il parlare qui se non pensassimo che c'è una possibilità di questa continuità ma i giovani noi abbiamo una ricchezza una riserva e nove in quel mondo del volontariato cattolico chessò offre quanti fax soffre ma paga tutti i giorni con fatica una sua attività di presenza di testimonianza del mondo vorremmo potremmo farli arrivare qui con noi nel nostro nel nostro ambito nella politica ecco io penso che la scommessa più importante che noi possiamo cercare di vincere questa di portare questa esperienza e norme del nostro retroterra cattolico volontà di volontariato nella politica convincendoli anche con la nostra testimone
Kanza che la a far politica o anche essere un servizio e come tale altamente nel rito se noi portiamo questi giovani con voi faremo dei passi in avanti
E per chiudere un'iniziativa che noi
Da due anni o tre facciamo a Roma
Associazione partigiani cristiani
Comi iniziò con i popolari che il movimento serio non più anziani siamo seniores
L'unica manifestazione per la celebrazione del venticinque aprile in Roma da due anni e quella che noi abbiamo organizzato e che stiamo organizzando quest'anno e la che abbiamo per non dimenticare il domani li ha un cuore antico tetti anziani e giovani dal quarantacinquesima cinquantaquattresimo anniversario della lotta di liberazione sabato ventiquattro aprile alle ore diciannove sarà celebrato una messa
Mi suffragio dei caduti della guerra libica di liberazione
E alle venti da quella
Chiesa ci sarà una fiaccolata di trecento metri alle vicine forse Ardeatino io mi auguro non sono ancora riuscito ad ottenerlo con sicurezza di avere come
Colui che ci dirà questa messa
L'arcivescovo Montezemolo nunzio apostolico in Italia figlio della Medaglia d'Oro colonnello Montezemolo delle Fosse Ardeatine tutto si lega al Mic tutto ha un senso
Se noi vogliamo veramente ricaricarsi in qualche modo io sono
Come posso entusiasta vedere una massa così grande e così bella di persone che hanno volontà di ricominciare a camminare per far meglio la vita del nostro Paese
Ritiro grazie e vorrei chiedere solo che uno dei giovani che ho visto prima venga qui accanto al mio lavoro assieme ad un anziano grafologica tirar dentro grazie
Diamo ora la parola alla ministro degli Interni Rosa Russo Jervolino mentre prende la parola dolce benvenuto a Guglielmo io unghie segretario internazionale della DC
Cari amici
Nel vedervi qui tanto numerosi e soprattutto impegnati convinti ricchi di entusiasmo anche il calore di questa mattina lo dimostra
Il ricordo va immediatamente ad un giorno lontano ma molto importante per la nostra storia collettiva il ricordo Parkway il ventisei luglio del mille novecentonovantatré
Nel quale con la voce rotta dalla forte emozione come presidente dell'Assemblea costituente ho annunciato la nascita del Partito popolare del Freelander
Decidendo amici quel giorno un giorno di speranza
Ebbene l'impegno e il sacrificio
L'entusiasmo vostro e di canti popolari permettetemi di dirlo in primo piano l'impegno delle donne degli anziani del Partito popolare del giornale
Hanno realizzato questa speranza
Il nostro partito Franco con la tua guida è ora una realtà forte praticata in tutte le regioni
Capace per la freschezza e l'attualità del proprio patrimonio ideale di essere forzati validi insostituibile per rinnovare il Paese
Andando contro le ragioni dei numeri che nel mille novecentonovantaquattro sembravano condanna ci all'estinzione quanti nella loro mente e ci avevano dato già per i distintivi noi abbiamo saputo essere limpidi e dritti Liberia ed intensi
Come richiedeva uno dei nostri giovani Teresio Olivelli ribelle era amore Giovanetti ha testimoniato con la vita il suo amore per la libertà ed i cittadini hanno colto questa tensione civile questa passione questo spessore culturale ed hanno avuto fiducia nel PPI
E ha ragione Sandro Volta ricco di significato la presenza fra di noi del medagliere dei partigiani cristiani
Ad ognuna e dei nostri caduti è stato ricordato
Mario Ferrari Aggradi che per anni era con noi ma tanti ne potremmo ricordare ad ognuno dei nostri caduti nella Resistenza donne e uomini vogliamo dire il nostro grazie
Come il nostro grazie va detto ai molti protagonisti di un'altra storia della Resistenza
Quella del di chi ha saputo anche durante il regime di de di vent'anni innovi libertà
Menestrelli i fili dei cattolici democratici
E desse aerei le linee culturali di una pensiero che anche qui in Toscana col Codice di Camaldoli a avuto delle ricadute concrete che ha tenuto fresco e pronto il patrimonio delle nostre idee
Per costruire lo Stato moderno anche quello un rapporto forte fra identità
Progetto politico e capacità di realizzare un progetto
Occorre ora andare avanti l'ha detto prima Dario l'avete detto tutti nei giorni scorsi per affrontare un futuro difficile ma ricco anche di possibilità e speranze
Andare avanti perché ce lo impone la nostra passione civile
E perché non manchi all'ulteriore sviluppo civile e democratico del Paese l'apporto della cultura del popolarismo
Ma prima di andare avanti è alloggi che dobbiamo guardare e come membro del governo come ministro dell'Interno non possono non soffermarmi un momento sullo
Queste assemblee a tanto voluta dai popolari è così ben preparata DNA cadere in giorni drammatici
La pace amici per noi è tutto per rispetto dei diritti umani e solidarietà Esperanza su di esso è radicato il nostro progetto politico
Stiamo vivendo giorni terribili giorni di tormento interiore di fronte alla sofferenza tanta sofferenza umana
Il governo con grande realismo ma con anche con grande coraggio ha fatto di tutto fino all'ultimo momento spesso solo rispetto agli altri Paesi dell'Alleanza per evitare di una guerra
Il governo farà di tutto in esecuzione del mandato ricevuto ieri dal Parlamento perché si riapra lo spazio per il dialogo perché riemerga non le ragioni le possibilità della pace
La fedeltà all'Alleanza atlantica è fuori discussione
Ma è altrettanto fuori discussione e noi abbiamo sentiamo il dovere morale le di lavorare come dice la mozione in sintonia spingendo in avanti i Paesi dell'Alleanza atlantica
Perché siano ripresi i negoziati e perché siano sospesi i bombardamenti
Ed
Avevo sci
Lo chiederanno austera e ulteriore convinzione lo chiede il dolore di migliaia di persone
L'impegno di queste ore quindi quello di trovare spazio solidarietà politica
Per un progetto di pace
Partendo da dal pacchetto di Rambouillet riconosca i diritti delle popolazioni del Kosovo e non umili nessuno la pace e non un Vieri giammai nessuno
E di fronte al dolore
Delle popolazioni colpite dalla guerra noi non ci tireremo dice Ernesto indietro
Ieri
Il Consiglio dei ministri ha creato attraverso la dichiarazione dello stato di emergenza
Le condizioni perché il ministro dell'Interno e ne sente fortemente la responsabilità la Protezione civile i prefetti possano agire con poteri straordinari
Di fronte all'emergenza profughi e devo dirvi che mentre gli sci preoccupa l'arrivo dei profughi ci spaventa di più Weston non arrivò anche perché non riusciamo a capire
Dati cosa adesso proprio
Le organizzazioni umanitarie hanno proposto l'intervento delle navi militari per transfer per trasportare i profughi
Siamo impegnati innanzitutto perché eccessi di la guerra e quindi cessino le ragioni della loro fuga
Stiamo lemon lavorando con le organizzazioni internazionali per favorire se è possibile il massimo di assistenza in loco
Ma e lo voglio dire con chiarezza noi lasceremo di certa o i profughi i loro vecchi i loro bambini mano agli speculatori
Non lasceremo viscidi Chianciano i profughi in mano a chi seleziona le possibilità di salvezza in base al reddito disponibile non in base al bisogno
Quindi
Se sarà necessario quando sarà necessario si muoveranno anche le nostre navi per andare a prendere i popoli per andare a prendere i profughi
L'Italia dei la solidarietà non si tira di share tutto indietro l'Italia della solidarietà
Ha girato in quella profonda sintonia fra istituzioni pubbliche volontariato che ormai c'è una positiva costante
Ma tornando brevemente per alcuni brevi considerazioni sul tema del nostro convegno rispetto al quale il mio intervento sarà un po'lunare
Sarà l'intervento di chi non ha avuto la possibilità di seguire i lavori durante questi giorni non ha avuto la possibilità di ascoltare la relazione di bianco quella di ladro che peraltro ho potuto leggere sul popolo non ho potuto neanche leggere quella di Castagnetti che Marini mi dice essere particolarmente bella è particolarmente ricca
Solo alcune notazioni su un tema di oggi l'identità
Ecco mi ha colpito amici il fatto che giorni fa sul popolo Ruggero europeo Orsay faceva notare che siamo l'unico partito ad occuparci della identità no dice certa un lusso culturale ma per noi sostanza di vita perché vi è una connessione molto forte fra identità e soldi del progetto politico
E del resto la relazione molto bella ed intensa di Dario Franceschini casato riflettere ancora una volta che il patrimonio più bello più fresco e più vitale già abbiamo la nostra ispirazione cristiana
è il nostro essere partito laico ed autonomo nell'operare politico ma saldamente ancorato ai valori della propria ogni inspirazione
E la laicità dell'impegno politico e scelta coraggiosa e coerente
Distinguendo proprio perché il pallone spetta il campo della fine da quello della politica dottor scelta e porta su di noi la responsabilità di decisioni delicate difficili
Così come del resto ha insegnato alla mia generazione quel formidabile documento terra gaudium e spesso
Ecco vorrei che riflettessimo Guanda giusta rivendicazione di autonomia e di libertà c'è nella riaffermazione della laicità della politica
Ma anche quanto amore per la chiesa c'è in questo non buongiorno ammalia strumentalizzata scolastico
Vivere
Silenzioso o ascoltare di lezioni di coerenza da parte di persone o di forze politiche per vita personale e per cultura per obiettivo politico a tutto pensavano salvo che ai valori Levante
Fortemente una formazione politica aconfessionale
Che realizza un cammino di popolo e di partecipazione aperto a quanti cattolici e non cattolici si riconoscono nei nostri valori un cammino che vuole ricostruire con l'impegno politico ed attraverso le istituzioni
Spazi di confronto possibilità di sintesi è più che Hemingway necessario al Paese
C'è un'ansia di giustizia al fondo della nostra presenza politica abbiamo in noi un'ansia che non possiamo dimenticare senza rinnegare noi stessi
C'è un'attenzione del tutto particolare che ci deriva dall'essere il Partito popolare per le ragioni del lavoro e lo dico a D'Antoni lo dico a Cofferati
Perché il diritto al lavoro ossia riconosciuto perché siano riconosciute le ragioni del lavoro amiche ed amici quanto abbiamo letto nei giorni scorsi circa un gruppo di operai siciliane costrette per difendere il loro posto di lavoro perfino a programmare la maternità
Beh qualcosa limati
Tappe
Vede raggio
Livelli di vita veramente rispettosi della giustizia contro questo che noi vogliamo combattere noi non siamo né lo diceva molto bene anche prima
Per Dario contro il liberismo accettiamo il mercato accettiamo tutte le sfide della concorrenza
Ma purché la finalizzazione all'uomo alle ragioni del lavoro alla iniettava dell'uomo sia veramente piena e sentita mezze misure non ci interessa
C'è il
Amici popolari
Una ansia di libertà di democrazia sostanziale presidente Violante tuber rappresenti però dico ancor
Ma una volta in un'altra sede il Parlamento e con l'amico Nicola Mancino presidente del senato
Sì del autore dell'ateneo
C'è la volontà di andare verso un sistema di democrazia sostanziale che valorizzi le autonomie locali e sociali una volontà di realizzare un Europa be'una dimensione internazionale Sempre all'insegna della solidarietà
E nel rispetto del principio di sussidiarietà abbiamo quindi idee fresche e pronte per il futuro
Una tradizione come la nostra non ideologica interclassista solidale Edis straordinaria attualità proprio perché ha come elemento portante della centralità della persona i diritti di cittadinanza attiva e la partecipazione
E perché ha come obiettivo la realizzazione di quelle comunità solidali alle quali prima Dario faceva riferimento
In questa fase politica di nuovo ha ragione Dario una fase politica resa finalmente più libera dal rapido mutare della realtà storica a diciamo una formidabile opportunità
Di essere noi stessi fino in fondo e noi non abbiamo voluto far prima
Non abbiamo testardamente voluto rafforzare il partito popolare non si chiamo lanciati verso un futuro che non vedrà accertamenti ancora
Più forte e più grande senza accettare fino in fondo la nostra sfida
Ed è per quello che è importante la relazione di Castagnetti anche se io non ho ancora potuto leggerla e me l'hanno solo raccontata e le concrete proposte programmatiche che essa contiene
Bertea Nesci popolari non basta
è lo sappiamo bene perché ognuno di voi opera il istituzioni che hanno responsabilità di Scelta
Non basta a declinare le categorie della giustizia della solidarietà se esse non diventa no progetto politico in una società complessa e di rapida evoluzione
Allora avanti con coraggio
Avanti andando controcorrente cercando tonda testimonianza perché il nulla coinvolge più nella testimonianza
Di recuperare nella coscienza dei cittadini soprattutto dei giovani il valore vera politica come impegno mio Ohio tutto come cambino o dei beni verso il bene comune non è vero che c'è disinteresse il rigetto per la politica
C'è il rigetto per l'accattivante politica se si sale S.r.l. insieme coerenti vecchie di ideali e concreti si riesce ancora a coinvolgere i cittadini
Andiamo avanti e nel recuperare anche in questo è stato detto ma voglio ripeterlo perché ci credo profondamente
Recuperare il valore non solo del nostro essere il partito ma dei partiti così come era costituzione lì disegna
Come momento di crescita e di esercizio della democrazia
Come entità hanno chiuse il loro stesse ma che hanno il compito di essere cerniera fra società ed istituzioni
Una convinzione che non ha mai visto i popolari Ermolli vedrà di certo disinteressati nei confronti delle organizzazioni sindacali delle associazioni del volontariato
Perché la nostra da convinzione nella necessità dei partiti non è mai stata la convinzione di un ruolo totalizzante
Ma è sempre stata latin convinzione di un ruolo dissi pezzi di un ruolo che deve aderire alle sue spalle
Questa linfa con la quale essere in poi costante confronto ed un'ultima considerazione
Amici popolari
Non abbiamo mai ritenuto che vi sia contraddizione farà alla nostra brunito cercar di identità
Strana nostra orgogliosa rivendicazione di identità nella nostra storia nel nostro presente soprattutto nel nostro futuro la logica delle alleanze
Io credo che vi sia sinergia perché quanto più di soggetti politici detto dei nano con chiarezza e il loro patrimonio di idee
Il loro programma tantopiù in un clima non viene mai non o di omologazione e non potremo mai accettare
Ma di colloquio di dialettica di sintesi è possibile raggiungere insieme obiettivi alti
Del resto Missiroli anche qui dobbiamo guardare al futuro ma con assicurazioni che ci vengono alla nostra storia
Se penso agli anni secondi erri chi dell'Assemblea costituente vedo in quel momento l'espressione più alta
Di cui sta dubbio di questa duplice strada la strada della identità
E la strada del Reade il ricerca di punti di riferimento se quegli anni difficili di contrapposizione ideologica
Di lacerazioni i nostri padri sono stati capaci di trovare valori condivisi
Sono poi i valori che hanno dato vita alla Carta costituzionale i cui principi sono ancora validi è governano la nostra realtà
Ecco io credo e con la maturità
I cinquant'anni di esperienza democratica
Debba possa proseguire in modo ancora più bello fraterno e i DAR mittente
Questo camminò di confronto fra impopolari fra tutte le forze del centrosinistra
Piango insieme nel loro DNA l'esigenza profonda di rispetto della persona umana di giustizia e di pace ne fa parte per il nostro del nostro patrimonio
Dai Chianciano quindi ricominciamo a camminare
Camminiamo insieme senza trionfalismi però con grinta con gioia con entusiasmo per un futuro migliore nel nostro paese grazie
Infinitamente al ministro Jervolino do la parola Luciano D'Ulizia presidente delle unioni nazionale delle cooperative italiane la Confcooperative
E si prepara intanto lieta sbagliato che è segretario provinciale di Venezia questo dimostra che oggi all'interno dell'Assemblea daremo la parola a tutti ai Telegatti ai segretari e non solo agli atti ministri e agli onorevoli persone importantissime era anche la base deve far sentire la sua voce
Gli ai cari amici popolari
Ero segretario Marini caro presidente bianco
Il mio dovrebbe essere un contributo esterno
Ma Milito da tanto tempo
In questo partito che sarà ben difficile
Distaccarmi dalla passione politica
Le riflessioni Brevi che voglio fare perché bisogna dare spazio al più ampio dibattito sono queste
In sintesi noi stiamo riscoprendo
La questione culturale ritrovando la questione sociale
Debbo dire che il movimento cooperativo aveva perduto la speranza di avere un partito popolare disponibile al proprio progetto
Credo di poter dire che oggi qui in particolare
Sentendo Franceschini il movimento cooperativo
Distillazione cristiana
Stia ritrovando un partito credibile disponibile a costruire insieme un project quel progetto dell'economia sociale
Che è il solo possibile Progetto
Per i cattolici impegnati nella solidarietà
Nella civiltà nello sviluppo dell'uomo avveduto luogo h l'undici ma io credo di poter dire l'intera cooperazione cattolica
E in questo momento è soprattutto in futuro
Insieme nelle rispettive autonomie al Partito Popolare per costruire seriamente un progetto alternativo e di risposta ai problemi occupazionali qui è stato detto molto bene
Gli italiani sono scadere utilizzati dal problema del lavoro allora credetemi nella cooperazione nell'economia sociale
Che poco ostruire un nuovo Progetto e una nuova cultura del lavoro
è la cooperazione che insieme alle forze democratiche quindi al Partito popolare che può costruire un nuovo stato sociale degno di questo nome
Noi siamo a disposizione ma Amici come diceva ieri ricordando Sturzo i programmi si vivono abbiamo bisogno degli strumenti che ci permettano di dare le risposte ai giovani di dare risposte coloro che attendono da noi età voi
Sì dieta impegno
Tensione continua perché il nostro agire sia un agire cristiano premiato della funzione politica grazie per questo spazio sappiate che lungi sarà sempre insieme a voi per costruire insieme un nuovo progetto dei Società civile Cristian
Grazie mille ringraziamo mentre prepara parlare lieta sbagliate poi darò la parola all'onorevole Lombardi Giancarlo Lombardi ringrazio l'onorevole Pasetto
Perché saggiamente ci ha consegnato l'intervento che leggeremo con attenzione poi faremo anche distribuire grazie mille
Non c'è
A perfetta
Segretario provinciale di Venezia segretario donna
Ringrazio da presidente che mi ha dato una parola così
Fra i primi interventi e prima di iniziare un tributo al tema di questa mattinata vorrei esprimere il saluto e ringraziamento della nostra base dei nostri aderenti alla nostra dirigenza nazionale per il lavoro che sta facendo con coerenza con fatica ma credo rispettosa della nostra della nostra gente dei valori che penso acquisirle esserci spiegano
Vi prego se volete parlare uscite dall'aula grazie cari amici questo tempo di transizione caratterizzata dalla fine delle ideologie sta gradualmente consolidando delle profonde trasformazioni della nostra società si stanno consolidando alcuni elementi che potremmo definire caratteristici dell'oggi
Il processo di secolarizzazione intesa come mutazione antropologica tipica della modernità
Lo smarrimento del senso ultimo e il venir meno di valori fondanti in corso deve fare altre l'assenza di certezze assolute
Le dinamiche le dinamiche di globalizzazione dei sistemi economici finanziari ed industriali
Parallele al superamento di fatto del principio di sovranità nazionale inteso nel modo tradizionale alla crisi del modello di Stato oltre al crollo del male demografico accompagnato dal conseguente invecchiamento della popolazione
Il deficit etico che ha attraversato tutta la società ed i livelli di questa la frammentazione della società civile che sta portando il ripiegamento corporativo in piccole nicchie di sicurezza nella ricco rincorsa affannosa dei gruppi di potere e di pressione verso posizioni di privilegio nella costruzione di recinti che segnano l'inclusione e specularmente l'esclusione
L'umanità è passata da una fase di chiusura in rigide frontiere geografiche chiede politiche culturali alla necessità di aprirsi alle diversità ed al pluralismo
Tutto ciò è causa ed Effetto dell'evoluzione della società anche da omogenea si è fatta culturalmente e strutturalmente complessa le funzioni le relazioni ed i soggetti sociali ci sono talmente moltiplicati che la maggioranza delle persone e dei gruppi oggi non coincide più nei denti
Oggi i cittadini il solito associati fanno rima enti fanno riferimento diversi centri culturali o ad interessi che caratterizzano appunto la Società policentrica o complessa il fenomeno della complessità complessi che azione della società ha portato con sé la cosiddetta crisi di identità o crisi di senso di appartenenza
Nella società complessa ai policentrica l'identità l'appartenenza divengono sempre più deboli fino quasi a liberarsi o addirittura scomparire
A livello politico o gli effetti sono Anton sotto gli occhi di tutti l'avvento di una società policentrica sommata con la fine delle ideologie con il dramma di Tangentopoli
Ha messo in crisi d'identità dei partiti tradizionali che fino a ieri potevano venir considerati sicuro punto di riferimento per il funzionamento del sistema democratico
Il cosiddetto zoccolo duro che esitava dal senso via dell'appartenenza non è così scontato
Non solo ma di fronte ad eventuali inadempienze incoerenze o eventi imprevisti si producono facilmente significativi spostamenti di elettorato
Risultato
Inoltre anacronistica tutta una serie di strumenti che caratterizzavano nasce politica nella società mono gente ricca il partito dei cattolici il colorate darwinismo certi modi di intervento nello stato nelle dello Stato nell'economia il consociativismo nella gestione del potere
Il centralismo statalista lo stesso sistema elettorale proporzionale la stessa scomparsa del centro come luogo politico sia come cultura omogenea della maggioranza
Infatti la stessa cultura moderata pur rimanendo maggioritaria rispetto ad altre culture tenente densamente estremistiche non è però omogenea come veniva nella società concentrica
La cultura di centro ora è diventata policentrica o comunque bipolare
Ed appare divisa tra una visione moderata a tendenza conservatrice ed una visione moderata a tendenza progressista una marcatamente neo liberista l'altra essenzialmente solida resta in questo nuovo contesto socioculturale
Dove ormai i centri sono più d'uno la pretesa di mantenere in un unico centro la presenza che politica dei cattolici e oggi solo una possibilità meramente teorica
Di fronte a questo mutamento cari amici si pone la questione della presenza del cattolicesimo democratico a livello culturale sociale e politico
Con una coscienza della difficoltà di interpretazione dell'oggi
E ancor di più la difficoltà della individuazione di risposte sempre più esigenti alle problematiche che stanno investendo le persone le famiglie i gruppi le comunità le istituzioni è certo comunque tutte le forme di presenza fin qui attuate non sono più proponibili che siamo ad un passo dal guado i modelli di ieri non servono più
Quelli di domani non ci sono ancora
In questo contesto anche la Chiesa italiana si è trovato ad affrontare il problema della presenza dei put politica dei cattolici oggi individuando le sfide da raccogliere per i cristiani la sfida culturale la sfida sociale la sfida politica
La sfida culturale
Al cuore al cuore della crisi culturale vi è una crisi etica il venir meno del senso religioso la rottura fra vangelo e cultura tra fede e vita il rafforzamento del relativismo etico è un richiamo forte ad unità per i valori è una unità che nasce dalla coerenza con la fede eccone magistero sociale della Chiesa
E che induce i cristiani a regime uniti dovunque essi si trovano ad operare ogni volta che sono in gioco i valori fondamentali dell'uomo e della convivenza sociale
Questa unità fondamentale sui valori che prima di ogni pluralismo è sola consente al pluralismo non solo di essere legittimo molti cavilli e fruttuoso
Voglio stralciare alcune parti dell'intervento perché chiama un po'ad accelerare i tempi
Siamo comunque una situazione pluralistica complessa dove ciò che consideriamo come bene anche morale non sempre
Certo i limiti oggi dalla politica dei suoi strumenti
Verrebbe spontaneo pensare ad un ripiegamento al disimpegno alla tentazione di credere che in fondo si possa lasciare spazio ad altro l'interpretazione la soluzione di queste problematiche
Magari alle leggi di mercato del liberismo individualista e utilitaristico ai letti alle leggi dei media alle lenti di un potere tecnocratico sempre più invadente sofisticato ma i popolari non intendono cedere a questa tentazione in primo luogo perché l'ispirazione cristiana che ci appartiene non per l'età e ripiegamento
Mantieni Vietti interroga continuamente incoraggia dunale attenta lettura matura dei segni dei tempi
In secondo luogo perché proveniamo da un'esperienza da una cultura politica quella del cattolicesimo democratico
Pensiamo che il tratto più positivo della nostra tradizione quella vera sia Dino Poli politica orientata verso i componenti suo dei valori autentici della persona umana di valori
Che sono espressioni di diritti irrinunciabili di ogni uomo credente e nove
In terzo luogo perché crediamo nonostante le apparenze che questa struttura politica sia ancora importante a maggior ragione di questo tempo di lunga transizione
Il nostro Progetto sta in questi presupposti le nostre sono le linee programmatiche di un partito di ispirazione cristiana ma eticamente responsabile
Delle sue scelte politiche caratterizzato dei valori del personalismo dello sviluppo delle autonomie locali sociali locali dell'economia del lavoro ed al servizio per la persona tale impegnativa ricerca della compatibilità del trinomio sviluppo occupazione e solidarietà per secondo il modello della democrazia economica e decapitati inottemperato
In un sistema instabile interdipendente imperniato sull'Unione europea e sulla cooperazione internazionale grazie grazie mille
Innanzitutto ve lo chiedo con una inerzia non è possibile continuare i lavori in questo modo è una questione di educazione e l'educazione la si impara da piccoli eletti deve conservare anche da grandi quindi se qualcuno vuole parlare è pregato di uscire è possibile parlare però fuori nei corridoi non sicuramente in aula perché quella compagnia che presiede se permettete allora c'è già lombardi presente voglio solo salutare con calore compassione umana e politica l'amico presidente del Senato Nicola Mancino grazie essere tenuto è un altro amico impegnato nel sociale il segretario della CISL a D'Antoni
Mi dispiace
Che non ci sia Franceschini perché il meglio italiano ha subito di Mila no è solo un po'di correttezza e di intervento non è esattamente sulle linee nel suo intervento
Come
Lavorativo o qualche elemento anzi molti elementi meno a favore rispetto a una larga parte dei presenti che hanno militato nel nostro partito danni
Con grande impegno con grande generosità il sacrificio però ho dalla mia il fatto di essere uno dei non moltissimi che ha preso la tessera del partito negli ultimi due anni e questo evidentemente resta un fatto di una qualche singolarità
Mentre Franceschini parlava e otteneva il giusto consenso visto che sollevava
Le onde del legittimo orgoglio di gruppo e di conseguenza io condivido anche questi atteggiamenti delle cose che ha detto io mi chiedevo come mai se così forte era queste identità
Così grande le idee che noi portiamo il successo che avesse possono raccogliere beh il nostro partito non abbia un risultato nel Paese molto più forte di quanto in effetti non raccolga
Allora io credo che un'assemblea come questa è sicuramente molto Giove vuole se rafforza in tutti noi la convinzione che io sento profondamente sul possibile futuro del Partito popolare
Ma francamente la considererei un'occasione persa se dovesse essere soltanto un momento celebrativo
Nel quale ricordiamo i nostri grandi meriti storici le parole bellissime dei nostri padri fondatori e non ci confrontassimo con la dura realtà nella quale il nostro partito oggi ha inserito
La domanda a quale noi dobbiamo rispondere se queste identità che a mio avviso Franceschini ha definito più con gli occhi rivolti al passato che al futuro è così chiara che bella perché la gente vada con Prodi perché la gente va con i sindaci perché della gente smette di votare
Noi siamo un partito con un elettorato potenziale molto forte e questo è ciò che dobbiamo sentire e ci sono due fatti precisi che lo giustificano
Che non sono identità ma solo considerazioni concrete di realtà una non tanto o in parte in parte sì ma comunque in parte per merito nostro in parte per demerito degli altri noi siamo oggi l'unico partito erede del meglio dalla Democrazia cristiana
Sono sciolti il CDU CCD UDR non si non si vedono più noi siamo oggi oggi nessuno può disconoscere che partito polare è l'unica realtà partitica chiara che in qualche modo raccoglie il messaggio
Il secondo elemento è che in questo Paese esiste un numero elevato di persone che non vuole votare il DS e a mio avviso hanno molte buone ragioni per non volerlo fare
Che non vuole votare la destra per Berlusconi o Alleanza nazionale e che di conseguenza dovrebbero naturalmente essere nostri elettori la domanda è perché non lo sono perché non riusciamo a raccogliere questo potenziale consenso che sicuramente esiste e che non raccogliamo in modo adeguato
Una delle cose che noi diciamo da ugualmente che i mass media hanno delle responsabilità su questo e non vi è dubbio
Noi non siamo trattati bene
Stamattina Pasetto ricordava come nella lettura degli interventi di ieri alla Camera
Sul problema del Kosovo non sia stato praticamente citato di intervento di Andreatta che a mio avviso è stato l'intervento più significativo rispetto a tutti gli interventi allora questa è una ragione questa è una ragione dobbiamo ovviare a qui ma non è la sola ragione
Esiste un secondo problema e tecnici sia riconosce nella chiarezza delle prese di posizioni che si assumono
Quando io sento ripetere direi da Franceschini ma anche dal ministro Jervolino questo costante riferimento alla grande insediamento cristiano anche il nostro amico da olandese tenuti ha detto il Vangelo che ci illumina il pensiero non ci dice niente sulla scelta del Kosovo se ci dice qualche cosa il Vangelo non ci dice nulla sulla scelta della scuola cioè quale riforma fare per la scuola o per la riforma sanitaria
Cita alcune illuminazione di fondo che solo la scelta della solidarietà chi sono l'attenzione ai più deboli e questo certamente sì ma questo ce l'hanno anche i basisti e di conseguenza caratterizzanti tutta la sinistra ma una certa diventa una certa tecnica
Allora questo ripropone un problema
Noi appariamo all'esterno come un partito più portato alla mediazione e a trovare delle soluzioni non neghiamo lancia e qualche volta trattare nel nostro interesse cioè recuperando qualche posto qualche posizione
Che non nell'affermare posizioni politicamente chiare e riconoscibili
Perché questo sia possibile occorre un grande rilancio di partecipazione del partito perché queste non possono essere esclusivamente demandate al vertice o a singole persone
Io ho molto apprezzato il lavoro che ha fatto Franco Marini in questi anni
L'ho pensato e ho apprezzato personalmente il suo modo di procedere è stato generoso non ha mai messo in evidenza in modo particolare se stesso e ha sicuramente rafforzato il partito io credo che mi sia fiero di un'Assemblea come questi
Questo
è sicuramente un un grande successo di Marini è un grande successo degli amici che hanno collaborato all'organizzazione dell'incontro
Però la scelta di aumentare la partecipazione e perciò di ridare al nostro partito una identità vera che non sia solo il richiamo Sturzo De Gasperi a Moro che non sia solo un richiamo alla fede cristiana
Passa attraverso a confrontarci su dei problemi concreti creando fra noi una posizione non importa che la pensiamo diversamente ma questo è normale
Non possiamo essere un grande partito e non pensarla diversamente ma se abbiamo luoghi di confronto scendiamo poi diventerà una posizione del partito e quella diventerà la nostra posizione è chiaro che se non abbiamo avuto il momento del modo del confronto sarà difficile che ci riconosciamo in una posizione chiara eccetera
Occorre del partito un grande rilancio del dibattito di idee non dobbiamo avere paura di tornare a ragionare sull'idea si parla troppo in politica di problemi di schieramenti di chi sarà il Presidente della Repubblica se ci tocca questo cioè tocca a quell'altro e non parliamo mai invece dei problemi
Io ho sentito Rosa Russo Iervolino che ha raccolto un grande applauso e me ne rammarico vivamente
Per citare un esempio che ella conosce poco e che io conosco bene che è la fabbrica di Riesi
Qui c'è un imprenditore che è andato a fare una fabbrica al centro della Sicilia Ulisse Matthey può essere così pazzo di andare a fare un maglificio che lavora per conto terzi al centro della sedici
Qui ci sono delle operaie che con grande intelligenza hanno detto capperi
Ti piuttosto che farci perdere la possibilità di un lavoro per cento persone cerchiamo di accordarsi se siamo tutte ragazze giovani perché è un settore che sentiamo in maternità in trenta esplica qualche problema l'azienda lo si crede
Benissimo il Milan bene fischi vuol dire che no vuol dire che non c'è accordo ne parliamo insieme però non si liquida il problema senza neanche affrontare questi sono i problemi veri è ultime è inutile richiamare è inutile richiamare D'Antoni Cofferati dicendo il problema del lavoro è un problema importante chi non lo sa che vorrei portare il nostro problema è come creiamo lavoro al centro della Sicilia io voglio sapere quanti sono stati ieri Jesi e conoscere cosa voglia dire queste allora questo è per dire che a un certo momento il problema dei programmi e della concretezza sono veramente i nostri problemi
Il secondo problema dare Polito lo spiego va letto perché non conosce il problema noto lo spiego allora idea dopodiché l'altro problema l'altro problema che ora toccare il discorso del gruppo chiamiamolo dei prodiani e dei democratici
A me non interessa e io penso che al nostro partito non debba molto interessare che cosa faranno i tre deputati di Prodi poi tre edipico ci interessa molto la gente che può votare quel parti perché guardi sono voti che possiamo intercettare noi perciò sono vuoti che ci interessa non vuol io credo che in questo momento noi dobbiamo riconoscere che la nomina di Prodi ed Europa è una cosa buona per l'Italia certamente molto buona per lui probabilmente buona per l'Europa all'Italia da credito all'Uefa molti si può piacere e alla all'Europa speriamo che porti giovamento
Resta il fatto che questo modifica in modo significativo questo gruppo noi dobbiamo trovare un modo oggi di intercettare cioè nolo con una posizione ostile
Ma con una posizione in qualche modo comprensiva le persone che sono interessate a quel discorso questa è la ragione
Per la quale io insieme ad altri amici del Partito popolare
Abbiamo aderito insieme a Nino Andreatta eccetera al movimento cosiddetto del quattordici giugno che ha come unico obiettivo questo cioè quello di in qualche modo riagganciare qualcosa che era un rito questo non vuol dire in nessun modo almeno per quanto mi riguarda rinunciare alle caratterizzazioni forti
Del nostro partito ma vuol dire prendere anche coscienza che noi abbiamo bisogno di alleanze e le alleanze si fanno fare come persone che sono più vicine al nostro pensiero in ordine a
Grazie mille
Ora la parola alla presidente della Camera onorevole Luciano Violante in
Cari amici l'intervento di
Giancarlo Lombardi mi ha fatto riflettere su una questione
Il problema divisi credo che sostanze sia questo
Cosa dobbiamo cambiare la nostra società perché una ragazza non debba decidere quando far l'amore dell'azione giudiziaria tenta credo che sia questo il punto cioè cosa dobbiamo cambiare dentro società senza dare la colpa a Tizio o a Caio e da questo punto di vista mi pare
Che la relazione di Franceschini
Ponendo la questione della identità al centro della riflessione di un partito politico coglie quello che è un problema che non è soltanto il popolare ma è un problema che abbiamo tutti
C'erano i Democratici di sinistra azioni popolari c'era l'Europa
C'era il nostro Paese c'erano i cittadini quando i cittadini ritengono di riconoscersi di più in una persona
Che in un partito
Non c'è il problema delle identità
Cioè io non mi riconosco più in un partito qualunque esso sia ma mi riconosco di più in una persona
E ritengo che scelgo meglio quando scelgo una persona che quando scendo secco un complesso di valori è un complesso di interessi è questo il problema che abbiamo è una la giornata dura che abbiamo vissuto ieri tanto al Senato quanto alla Camera io credo che sia anch'essa una una giornata la durezza che deriva dal problema della mancanza di una identità europea quando Clinton ha detto avanti ieri sera noi americani non possiamo permettere che nel cuore d'Europa ci sia una guerra io credo che quella domanda rivolta a noi cosa dobbiamo fare noi europei perché nel cuore per l'Europa non ci sia la guerra e qui che non siamo attrezzati perciò a me pare che la questione dell'identità è una delle grandi questioni che abbiamo oggi
E se non c'è identità non abbiamo neanche consenso
Se non c'è identità non abbiamo neanche consenso se il cittadino non riconosce un complesso di valori in quella forza politica da condividere o non condividere e consenso non viene
Perché non è detto che le lezioni vincano i migliori non è un concorso e anche lì a volte vincoli migliori com'è noto figuriamoci la reazione
Vince chi riesce a far scattare di più il meccanismo del consenso che può giocare esultante carte
Ma rafforzare discutere sul telaio di valori che costituiscono identità è il presupposto per un consenso onesto cere per un consenso che nasca sull'imbroglio non nascosto l'esemplificazione ma nasca sull'adesione e qui si pone una questione di svolta io vedo nella redazione rispetto al passato
C'è stata una fase con gli amici lo ricorderanno in cui è stata messa in crisi messo in crisi il concetto di appartenenza non so se vi ricordate
Se poi basta con l'appartenenza ci vuole la cittadinanza
Ora quando diciamo questo è chiaro che lì si voleva dire basta con l'appartenenza o un partito visto come macchina organizzativa non come complesso di valori il ramo d'accordo
Ma il passaggio dall'appartenenza al partito alla cittadinanza assegnato allo sgretolamento delle identità politiche perché la cittadinanza vede un soggetto solo
Solo di fronte alla macchina pubblica
L'appartenenza a un partito almeno un soggetto dentro cui l'organizzazione che media risolve individua gerarchia di priorità tra la fase nella quale ci troviamo è dare forza all'appartenenza ad una forza politica intesa come condivisione di un telaio di valori mi pare che questa sia la linea delle Franceschini che a me sembra
Il condividere profondamente perché c'è questo problema io credo che ci sia e lo dico come uomo di sinistra quindi che ha vissuto impartito direttive in un partito diverso dal vostro chiedo che ci sia perché sono cambiati i due grandi le due grandi condizioni
Delle vecchie identità il bipolarismo internazionale
E la impossibilità di un'alternanza di governo
Queste erano le due condizioni dentro le quali Ceroni che identità bipolarismo internazionale impossibilità dell'alternanza di governo oggi queste condizioni non ci sono più e caduto il valore della grande contrapposizione comunismo anticomunismo
E quindi siamo alla ricerca
Di un telaio di valori tutti
A me pare che il cambiamento dei dati di fatto
Ha comportato tre conseguenze principali
La prima
E che nel nostro Paese rischia di prevalere più che altrove perché noi siamo inusitati uno dei paesi più condizionati da bipolarismo internazionale
La logica di scambio rispetto alla logica dei valori
Noi siamo molto più globalizzati nella finanza di quanto non lo siamo dei diritti
C'è più attenzione allo scambio di quanto non ci sia attenzione la gerarchia dei valori
E io credo che dobbiamo riflettere bene attentamente insieme e processi di mercificazione della presso l'umana del quale il nostro Paese protagonista tutte le questioni scusate della immigrazione che sono state toccati sono trattate con grande competenza e umanità da Rosa Russo Jervolino responsabilità il ministro
Della prostituzione della pedofilia tutto questo
Insomma il corpo messo sul tavolo da chi non ha niente da scambiare
E l'unica cosa che può mettere sul tavolo per valere per essere il proprio corpo io credo che ci richiama al dato della mercificazione dello scambio come elemento tragico tradita broccolo contemporanea eccome Tirreno e queste cose e questa mercificazione non la combattiamo con le prediche
La combattiamo sì diamo forza ai valori che combattono contro questa mercificazione io sono laico
Ma voglio dire che dobbiamo avere la forza di riscoprire dell'evento del sacro
Intendo dire quello che non si compra e non si vende
Lo scambio universali usato rende tutto comprati e tutto vendibile
Ma non ci sono persone famiglie Società Stati che si possano salvare se non determinano quello che non si copre quello che non si vende io sono un politico so che su molte cose si può accedere
So che su molte cose si può transigere ma ci deve essere un punto a partire dal quale si dice no
Si dice no
E si dice no in relazione ai valori che costituiscono la identità di qui la essenzialità di questo disastro e ciò che non si discute
Che poi c'è per il laico come c'è per i credenti e poi da questo punto di vista me pare che oltre che la definizione del sacro cioè la definizione dei valori costitutivi dell'identità il secondo passaggio di fronte al quale ci dovremmo tutti non solo voi tutti
E la ricostruzione della coesione sociale del nostro Paese
Per la questione sociale
Io credo che nel passato la coesione sociale si sia tenuta più si riconoscimento dei bisogni che sul riconoscimento dei meriti
Nel passato credo che la coesione sociale si è tenuta più sulla comprensione che sulla responsabilità per etnici abbiamo bisogno che nostro sistema comincia a riconoscere e premiare il merito
Comincia a definire il principio di responsabilità la nostra società
Il merito per la responsabilità senza sacrificare l'equità o il bisogno ma il punto è questo se avanti viene in merito c'è anche lo sforzo dello stato di creare le condizioni perché il merito possa emergere se e avanti c'è il bisogno vi assicuro che tutto diventa un muro del pianto per cui chi piange di più ha di più
Episodio
Parte
E allora ricostruiva una questione sociale basata sul merito e basata su responsabilità
Significa anche ricostruire
Un rapporto di fiducia con la società civile
Un rapporto di fiducia con la sua lingua che molto spesso si confonde il consenso con la fiducia sulle cose diverse
Si può dare persino consenso senza avere fiducia perché io penso che quell'uomo quel partito miglia qualcosa in cambio di uno fiducia però mi conviene
Ma la fiducia e l'altra cosa la fiducia chi tiene in piedi stabilmente un sistema anche nei momenti di una difficoltà
E oggi quello che mina la fiducia
Io credo primo
E la questione della sicurezza
Noi siamo uno dei paesi più sicuri del mondo e tuttavia la sicurezza è una condizione umano nella nostra società
E questo è un tema che dobbiamo affrontare come sta affrontando Rosetta questa forma di governo ma dobbiamo farlo in tre di più dentro le gli elementi costitutivi della democrazia perché guardate sulla sicurezza sempre dal nazismo al fascismo ad altro tipo nutrita ritmi si sono costruite le dittature sulla insicurezza
Perché e di sicurezza basta farla vedere come se fosse presente anche se non c'è anche se non c'è
E ci sono meccanismi di consenso che giocano sulla insicurezza nostro Paese oggi
E allora no questo deve essere un grande punto guardate possiamo restare cento Rina
Ma se non chiudiamo spacciatore sotto casa del cittadino comune cittadino se ne frega scusate
Che diceva poi e a chi ha avuto la macchina sottratta non possiamo presentare elenco delle statistiche
E allora ecco attorno a questo bisogna costruire innanzitutto il dato della verità
La verità la verità e che siamo uno dei paesi più sicure del mondo il secondo fatto il fatto che stiamo facevo Chris forse doveva mostrare i risultati e io chiedo una cosa al ministro degli Interni
Protetta molto spesso vittime di reati sono persone povere di sono anziani
Per loro andare scusate questo non ha niente a che fare con i primi atti che sono stati trattati ma vi assicuro che quella gente pensa anche a questo all'anziano andarsense andrà pensionata con la quale è stato rubato alla posta eccetera andare in commissariato pare la fila
Aspettare un poliziotto un poliziotto annoiata perché su Pato all'omicidio delle cose gravi che raccolga se denuncia dicendo guardi cinte da fare e un elemento di frustrazione e di rottura del rapporto di fiducia non so no scusate ora devo dire un'altra non so se è possibile nei confronti di soggetti particolarmente deboli che avvenga il contrario
C'è chi sia il poliziotto la poliziotta andare a casa della persona era poi denunciano cosa da niente
Però basta una telefonata c'è basta che lo Stato entri nella casa del cittadino
E non costringa cittadino andare nella casa dello Stato laddove questa Dio non si può muovere quando lo si può muovere ponte povero quando è debole
E poi ci sono fatti di poco conto che possono davvero gli attivare un meccanismo che faccia capire che lo Stato pensate simbolo sono piccole cose che credo che si possano fare
E poi guardate nel passato non ci meritavamo il consenso
Sulla base della capacità della democrazia cristiana di essere un argine al comunismo sulla capacità del Partito comunista di essere una forza di equità nella società su questo equilibrio si è rotto il Paese
Ora
Che crollato questi schema di contrapposizioni noi governiamo la nostra legittima azione non sulla base di questo in astratte guadagniamo legittimazione c'era usciamo a dare servizi ai cittadini c'è poco da fare
Se riusciamo ad essere funzionali alla vita della società e da questo punto di vista a me pare
Che il problema del federalismo
Cioè il problema di portare il potere il più vicino possibile ai cittadini i poteri decisione e di rendere veloce la decisione politica e una delle grandi questioni chiedono davanti proprio affrontare non c'è non è possibile vi assicuro
Governare un Paese così complessa come l'Italia soltanto l'accento o attraverso l'autonomia regionale che non ha né gli strumenti né i soldi nelle regole per funzionare a vantaggio dei cittadini
Non parliamo dei comuni che sono sovraccaricati di responsabilità di compiti senza delle risorse potere per addetti alla responsabilità e compiti qui c'è un punto fondamentale io credo che non saremo molto più legittimati
Se noi potremmo
Dire tra sette otto mesi un anno a maggio la Camera dovrebbe cominciare la discussione testo sul federalismo
Se noi poter se noi potremmo dire guardate stiamo cominciando a fare questa riforma
La provata la Camera quella proverà il Senato perché vogliamo cambiare vogliamo portare a decisioni più vicino al cittadino vogliamo che chi ci decida risponda perché questo vuol dire anche maggiore responsabilità e vogliamo investire i cittadini della responsabilità maggiore della scelta dei propri governanti ecco noi ci legittimiamo ripeto per quello che riusciamo a fare per i cittadini non più non più
Per la contrapposizione ideologica
Però quello che riusciamo a fare per i cittadini dipende grandemente ampiamente dall'identità che riusciamo a ricostruire ciò rapporto molto stretto voglio dire
Tra l'identità i valori e le azioni ci facciamo e la coerenza tra valori mentite ad azioni segna poi quello che ciascun partito sarà nella nostra società io so amici finisco che questo lavoro difficile ma ogni generazione politica
Ogni generazione politica
Quando arrivato a un certo punto del suo cammino deve trarre il significato della sua vita
Deve trarre il significato del suo sforzo la generazione politica nostra di noi che siamo qui dentro
è una generazione che e uscita dal bipolarismo internazionale
E dire condurre il nostro Paese verso un sistema nel quale tutto si governa da sé e non c'è nessuno che governa per conto terzi come capitato nel passato
E allora il problema della responsabilità il problema del merito prima del potere i più vicini ai cittadini il problema dalla battaglia ideale io se mi permettete non sotto Nicola da molto tempo non vedo una battaglia ideale in Parlamento uno scontro ideale è chiaro do i soli veri non le convenienze non le convenienze idee che si contrappongono e allora ben venga devo dirvi un dibattito politico che comincia a parlare di identità
E io spero che tante forze politiche di sinistra di centro di destra affrontino questa questione perché sono convinto che se siamo più forti in questo tipo di dibattiti se saranno più forti identità anche le cose che faremo tutti insieme per il Paese sono più significative e i paesi a quel punto lì comincerà a riallacciare un rapporto di fiducia perché le tra forze politiche che si muovono su questo terreno dei valori io so ripeto e questo difficile però venite a volte bisogna mettere da parte ciò che conviene il contingente
E sforzarsi di fare quello che dà un senso alla vita e che fa sì che la vita abbia un senso grazie
Grazie mille do la parola Maria eletta Martini grande assaggiate il carattere
Sì precari dopo Maria eletta Martini l'onorevole Monti coni
Da ottobre chiaramente Cantone
Uno
Mi scusi ma intanto così per essere nata
Poco quello cinema avevo un altro calendario di fronte che mi è stato cambiato in modo immediato e anche scusate se parlo da seduta
Ciò qualche problema di stabilità fisica
Io credo che incontro che si è aperto stamani con la relazione di Franceschini che mi pare molto attenta e curata
Sia un elemento importante al quale del resto quelli che poi sono intervenuti hanno fatto riferimento
Io dirò solo poche cose in relazione a questo atteggiamento until dentisti a che abbiamo sentito soprattutto in questi ultimi periodi
Non c'è dubbio che è sembrata la nostra un'azione indifesa indifesa chi TT discese in fondo
Che ci state a fare in questo sì collocazione
Reagisco un po'di fronte alla forzatura
Per qualche verso non dico decisionale ma quasi almeno per alcuni amici
Di un dibattito che c'è da molto tempo sia nello schieramento politico ma soprattutto un dibattito culturale ed ecclesiale
Se abbia ragion d'essere un partito di ispirazione cristiana ne sappiamo che questa un partito un raggruppamento un insieme di persone chiamatelo come vi pare
Ma che nella loro azione politica hanno questo riferimento
Ci sono otto più pendenze ci sono sempre state e quello a cui io occhio ognuno ha la sua storia la sua vita o ha reagito entra Wagner lo risolto senza averlo visto
Perché io sono disponibile a discutere questa indicazione o il mio parere lo dirò lo dirò anche brevemente dicevo ognuno ha la sua storia
Le citazioni che sono state fatte da Sturzo in poi non ci sono per rivendicare il passato
Ma perché in questo passato sta la ragione di fondo culturale se abbia o no ha ragione di essere un partito di ispirazione cristiana
Perché che ci siano dei cristiani i quali scelgono di fare come in tutta la vita anche la politica
Con tenendo fede ai loro principi non c'è dubbio questo nessuno lo mette in dubbio quello che si discute invece ma ripeto non da oggi essi e
I cristiani debbano aggregarsi o possano aggregarsi fra di loro per fare corsa Cetto
Nella vita personale queste cose si fanno quei gruppi di associazioni di amicizia ma cos'è la politica se non la formazione di una cultura
Per trovare gli strumenti i mezzi gli argomenti per fare politica e questi sono può farlo più semplicemente un cristiano da solo come un'onda solo o non è più logico che le persone si incontrino insieme per insieme costruire la politica questo è la risposta che mi si deve dare e allora accerto io se non piace il termine ispirazione cristiana voglio dire
Che è un termine che è tutt'altra cosa da ideologia
Io ricordo ognuno ha i suoi maestri io ricordo che Moro usava sempre era una e l'accezione che diceva con più frequenza perché ispirazione cristiana non è soltanto quella sentiamo spesso ripetere da dottrina sociale della Chiesa è molto di più
è un'ispirazione che viene a canalizzare a fare da sfondo se così si può dire a un'elaborazione culturale che però deve essere mediata che non può essere semplicistica e così via e allora
Noi abbiamo già discusso più volte in questo senso
Ricordo quelle bellissimo discorso di Moro dopo da sconfitta del referendum sul divorzio che era aveva assegnato da conoscenza palese di un Paese cambia
Di un Paese Cambiaso reciterebbe certamente fortemente laici Zagato
Eppure in quella fase per il bel discorso al consiglio nazionale del settantacinque
Morleo certamente disse anche i nostri limiti nostri difetti la necessità di cambiare stile atteggiamento di fronte a questi problemi no per rinunciarvi disse ma per renderli possibili
Ad essere il più largamente il più possibilmente condivise qua io ho seguito anche recentemente qualche dibattito interessante
Dove l'ipotesi in fondo liquidata con una certa così disinvoltura a mio parere di una elaborazione culturale che abbia bisogno di essere collegiale
è un atteggiamento se volete un po'elitario da chi la puntura sa di possederla e dice io le racconto ma questo non è un partito popolare che può condividere questo atteggiamento della puntura che lo ispira ecco perché io non credo alla possibilità anche di incontri di culture diverse certamente sempre perseguita da da De Gasperi in poi nella storia della migliore
Nella storia migliore del cattolicesimo democratico le radici del nostro Paese se ci sono identità precise da confrontare
Altrimenti cosa metto insieme metto insieme la lite dell'ultimo momento certi o che altrimenti scendo alla contrattazione dammi un po'di qui e io ti do un po'di là
Ma questo che è stato
Certamente la strada che ha idealizzato senza dirlo il pragmatismo e noi sappiamo che tribal pragmatismo e gli affari non c'è molta distanza perciò non ci dobbiamo meravigliare più di tanto
Del ritorno alla ispirazione alla identità da da riscaldarmi e riscoprire di fronte alle grandi sfide della modernità altro che verso il passato proprio verso il futuro mi sembra così importante
E allora io non ho condiviso
Questa questa americanizzazione del futuro io ho ascoltato con molto interesse verosimili era con me
Una relazione di un vescovo americano
Era il quale ci ha raccontato l'esperienza dei cattolici americani
Dicendo il fondo che la identità che egli che i cattolici americani stanno stanno presentando equilateri individualismo della fede
E allora accetto se lì non c'è altro spazio non ci rimane che dà testimonianza personale e l'individualismo della fede
Ma sì ci sono possibilità esperienze valutazioni non si vede perché queste debba esserne o per qualche verso America abbandonato
C'è un un articolo di qualche volumetto di qualche tempo fa
E dalla Loggia che parlava delle identità cristiana e identità italiana ma perché noi dovremmo rinunciare
Proprio nel momento in cui andiamo a dialogare con tutti perché dovremmo rinunciare ad una specificità del nostro Paese che anche un laico come la Loggia riconosce cioè questa acquista in fondo consenso ampio che certamente non sarà di una fede profonda ma che incerto criterio ispiratore valutato e allora incontro tra posizioni diverse non c'è dubbio che da ricerca migliore di fronte alla quale sembra noi abbiamo pensato io sono d'accordo con anche questa parte della datazione
Di Franceschini noi abbiamo pensato al all'Ulivo come l'incontro di culture in politica diverse e perché dall'incontro ci fosse sinergia ci fosse stimolo reciproco ad andare avanti questo appiattimento sulle persone ma che a fare il dialogo lo fanno le élite culturali non mi torna più
Se lo deve fare una realtà popolare c'è bisogno che di queste cose si parli e si discuta all'interno delle linea che venga fuori non sia la linea del più intelligente di turno perché poi intelligenti possono anche passare ma sì ad Albinia di chi la condivide il dunque capace di canalizzata in termini politici
Perché la politica la fa chi ha le responsabilità
Ma la la fa anche il cittadino qualsiasi ma l'anno fa la fanno anche i quattro ragazzi che si mettono insieme per discutere della guerra queste sono le valutazioni attraverso le quali si può esasperare o ipotizzare una cosa diversa
E allora questo abbandono dell'identità secondo me sarebbe
Un indebolimento enorme
Fabius che pure non era un credente crede chiese ai vari cristiani di rimanere cristiani
Cioè di portare per non impoverire questo Fabius per non impoverire il mondo non capisco perché noi dovremmo impoverire la politica che mi pare insomma proprio e movimenti ecco perché allora certamente vero quello che è stato detto del più spazio all'elaborazione culturale ma senza mortificazione senza credere che sia una cosa inutile
Quella
L'abbiamo sentito recentemente questa preoccupazione siete pochi ceti insignificanti cosa contate
Anche da chi di fondo forse dovrebbe avere più a cuore la nostra formazione che non i nostri numeri
Ma voi credete davvero che non sia vera questa anche in politica
La frase che la frase evangelica del piccolo sì
Del Papa di di piste queste sono cose vere anche nella vita della gente ma noi abbiamo avuto l'esperienza del nostro Paese
Ricordo b certo non è detto che le cose si realizzano da un giorno all'altro noi abbiamo sempre il problema dell'immediatezza e forse dovremo faticare di più lottare di più per realizzare alcune cose a me è venuta in mente tante volte la sicura di De Gasperi che dopo le speranze del Partito popolare finì in prigione a Firenze ero sembrava che tutto fosse finito e diventò il capo della ricostruzione di questo Paese certi
Intervento di venti anni è lungo e difficile sperimentato ma basta che qualcuno continui adesso tenace
Mi ricordo come si è concluso il congresso l'ultimo congresso del Partito Popolare del ventisei
Stamattina e nelle realtà culturale sul Messaggero dei popolari quando ormai fascismo stava sciogliendo tutti i partiti che fu anche sciolto il partito popolare del ventisei perché poi le realtà crescono e crescono con una velocità certo non quella che noi desidereremmo ma forse approfondendo più in profondità e allora come il cardinale Martini ci invitava a qualche tempo fa
Ad essere consapevoli che le minoranze possono una volta si diceva che facevano la storia ora sembra passata questa indicazione me che anche questa indicazione può essere forte se non però abbiamo e questo si collega con le cose che sono state dette ieri da Castagnetti la possibilità di progettare di prosperare indicate varie cose
Qui e si è ricordato il Codice di Camaldoli ci vogliamo ricordare che questo che è stato l'asse portante per i cattolici nella elaborazione costituzionale è stato scritto nel quarantatré in piena guerra quando non si sapeva neanche che cosa sarebbe successo noi dobbiamo avere anche questo coraggio
Che anche nei momenti che sembrano che sono
Più difficili più lontani più complessi dobbiamo avere la forza la consapevolezza la responsabilità di costruire per il futuro poi il futuro sarà quello che sarà certo permetta di e facile dire che il futuro saranno altri da me ma forse anche i ragazzi di oggi possono pensare ha un ragazzo ai domani che forse saranno altri ma che certamente
Per un cristiano che crede nella previdenza nella storia crede che Dio ha detto sarò con voi fino alla fine dei secoli non ci sono momenti in cui non ci può essere cristiani
Ringraziamo Maria eletta Martini per l'autorevolezza e la pacatezza con la quale ci ha trasmesso questo interessante interessante riflessioni e cercheremo di non impoverire la politica
Diamo la parola all'onorevole Ciriaco De Mita
L'applauso denota l'attenzione e l'appesa
Si prepara dopo l'onorevole Monti Coni abbiamo anteposto perché non era in sala quindi
Credo
Sia difficile
Collocarsi e a questo momento della riflessione senza la tentazione di raccogliere le sollecitazioni desiderio di sistemazione la necessità di spiegare
E vi confesso che
Avevo molta incertezza prima di partigiani anche perché il tempo lo rispetto necessariamente breve non consente una riflessione che recupera tutte le sollecitazioni che in questa assemblea ci sono state la prima lo dica a me stesso
Perché qualche preoccupazione sul modo come
Questa assise era stata preparata ce l'avevo
La prima relazione sarebbe dovuta essere l'ultima
L'ultima la prima in mezzo quella che giustamente è stata collocata
Nel mezzo però stamattina quando le voci crescono mi avvenuta alla memoria un'immagine che mi colpì quando ero ragazzo vedendo per la prima volta il giardino dieci legge di cieco il via il dialogo in una quel dramma e molto singolare all'inizio si ha la sensazione che ognuno parli per conto proprio
Di ammenda me hanno però che nella riflessione cresce cresce poi una considerazione generale e che probabilmente
Adesso non per legittimare insomma guarda la procedura probabilmente e il mondo più sereno meno schematico
Di affrontare le questioni la la pretesa
Perché nella riflessione di ognuno di noi cioè sistema
è evidente che c'è la preoccupazione di sistemare a volte rischia
Di chiudere dentro la riflessione rigida la parzialità dell'osservazione
Per come se fossimo in attesa di questa possibile grande coralità che alla fine tanta musica Gobbi Monza insomma che segnò
Rispetto alla musica precedente un passaggio straordinario
Questo lo dico come speranze non vorrei perché chi mi ascolta avesse la sensazione di un miglio o incosciente ottimismo io so che attraversiamo un momento difficile delicato io non sono del parere che la condizione in cui la nostra presenza politica si organizza sia ottimale
Questo però non mi porta a da pagarmi
Nello contrappunto critico o nello compiacermi perché le cose sono in difficoltà io credo che ognuno di noi sulla difficoltà e dovrebbe innescare un impegno una disponibilità Ballotta in maniera che coralmente poi ci sia il passaggio verso una condizione diversa perciò se le mie considerazioni adesso le svolgo tutte in positivo lo dico per Lombardi
è perché io credo che tentando ce la possiamo fare
A patto
La scritta ritorno hanno futuro Franceschini del recupero il sottotitolo recuperando l'Estonia
Perché Ritorno al futuro
Quando dico recuperando le storie non immagino minimamente
La nostra sia del passato recuperare le storie a mio avviso significa recuperare la possibilità di andare oltre
Perché la vita e la continuazione della storia la nostra capacità sta nel fare in modo che le fila che si sono interrotte possano essere ricostruite e io non ho mai avuto e il nonno l'illusione che la storia si processi
Il secolo breve la parentesi del fascismo
Me lo consenta
Violante la svolta della sinistra e della destra
Nel nostro Paese con eccessiva semplificazione e scarse analisi sul loro passato
Questo non è rivolto violenti che nell'intervento di stamattina
Molto dialogante e voglio dire che ha fatto un'affermazione che mi consola
Da un certo punto di vista legittima una via Nostalgia il recupero del sacro come valore il rifiuto della secolarizzazione come conquista ignorando che cancellando i valori e riducendo gli ancoraggi sì accresce la condizione di solitudine e di disperazione dell'individuo che caratterizza la grande crisi delle società moderne
Ma per far questo su
Io in maniera sintetica e me ne scuso la brutalità del dell'analisi è legata alla semplificazione necessaria
Io non condivido
L'affermazione dettata tutti anche da Violante
Che la storia nostra è andata avanti con un riferimento forti a bipolarismo internazionale e all'anticomunismo nel Paese
Io non sono convinto che è stato così
L'ho detto in passato lo ripeto la crisi del comunismo prima che sul piano internazionale si è misurato nell'esperienza storica del nostro Paese
Perché lo sforzo del comunismo di di adeguarsi rinnovarsi costruirsi come forza di governo del cambiamento non ha voluto uno sbocco culturale
Ok non significa che la storia dello comunismo nel nostro Paese si uno story inutili
Io ritengo che la storia del comunismo del nostro Paese è stata una grande storia democratica
E non con un testo dell'equilibrio politico possibile
Perché a fronte della presenza dei comunisti più che del comunismo nel nostro paese c'è stata una grande storia democratica quella della Democrazia Cristiana
Tanta
Facciamo un accordo l'applauso alla fine
Se non mi misurando il tempo
Quando dico questo lo accennavo sottovoce
A Violante lo ripeto ad alta voce io non ho un giudizio negativo dell'esperienza Togliatti anni in Italia
Il giudizio negativo sull'esperienza togliattiana e altre la collocazione internazionale del Partito Comunista ma il tentativo che Togliatti affatto di ancorare la presenza
Del movimento operaio alla tradizione culturale dinamica della paese è stato un'operazione non da poco
Se oggi le classi dirigenti l'esperienza che sono maturate all'interno del comunismo sono in condizione di concorrere alla costruzione di forme di democrazia diversa nel paesello debbono a questa storia
Così l'altra parte quella di Berlinguer e dico quella positiva di aver capito che il condizionamento internazionale riduceva sul piano dell'impossibilità la disponibilità del partito comunista misurarsi con i problemi della democrazia nel Paese sono le due grandi novità
Quello che non mi persuade
Lo dice uno che non ha avuto mai avversione
Per i comunisti nel nostro paese del comunismo e questa spiegazione semplificata
Del mutamento della loro storia e bella legittimazione profonda della loro continuità perché è chiaro introduce un elemento di ingombra indecisione sulla difficoltà della politica del nostro paese come non mi convince l'altro ha fatto bene
Franceschini a sottolinearlo la lettura giudiziaria della storia politica del nostro Paese
Io voglio dire con loro una punta di orgoglio
E se mi consentite con una qualche presunzione
Una lettura attenta della storia politica italiana ci porterebbe a concludere così
Che lo sforzo maggiore
Rispetto al governo delle trasformazioni che erano intervenute nel nostro Paese alla forte domanda di partecipazioni ingordo
Volta danno movimento del sessantotto no dalla sua degenerazione nelle forme del terrorismo io parlo al grande movimento alla grande domanda di innovazione che ha caratterizzato quel periodo
Per una quantità di ragioni
A partire dal Concilio
Danno movimento che dentro il mondo cattolico segnò la caduta dell'ipocrisia come riferimento alla condizione della vita di fede ricordo
L'insegnamento di Paolo sesto allo mutamento della condizione culturale e sociale
Le stesse migrazioni del belliche che hanno caratterizzato i processi di trasformazione tra Nord assurdo che indubbiamente ebbero un avrebbero hanno avuto ancora aspetti negativi però fossero la politica di fronte a domande diverse dal passa e su queste domande diverse dalla passato dobbiamo riconoscere lo sforzo fatto prima attraverso la politica della solidarietà nazionale
Una lettura sono quell'esperienza andrebbe fatta non in maniera celebrativo in maniera critica assoluta quando letto leggo
Ascolto che all'interno o di quello che fu il PC queste esperienze viene liquidata come un errore
Quando Veltroni attribuisce al PG l'errore di non aver trasformato il pidgin socialdemocrazia nel mille e novecentocinquanta sì significa non fare i conti con la storia delle storie ma hanno vita Moro ci aveva insegnato visto che lo ricordiamo tutto che l'obiettivo alto può essere assunto dalla politica anzi deve essere assunto a patto che poi si abbia la capacità
Di costruire le condizioni per conseguirlo
E dopo
Beh dopo amici del Partito popolare sullo venir meno dalle politiche centralizzate
Sulla necessità di articolare il di il potere informi di autonomia sul controllo della spesa pubblica che era sfuggita
Ad ogni attività di governo
Io sono sconcertato quando ascolto da parte di rappresentanti della sinistra a ritenere che la Democrazia Cristiana forse fosse cresciuta sulla dilatazione della spesa pubblica ignorando che storicamente
La spesa pubblica si dilatata per le politiche di organizzazione dallo stato sociale che avevamo introdotto alta spesa e scarsa efficienza
Però perché non ricordarci che quando all'inizio del mille novecentottanta
Insomma lo dovrei ricordare anche al mio segretario
Ecco sì sì
Ponemmo questo problema cioè dal recupero di meccanismi diversi di controllo della spesa pubblica cinque romeni ci scontriamo con una sordità generale
Ma dicendo questo non faccio accuse dicendo questo non rivendico meriti
Dicendo questo il costruisco un po'l'esperienza per capire perché poi siamo finiti in fondo Alda baratro secondo me
Questa è la mia opinione l'attenzione che la Democrazia Cristiana e gli altri partiti li hanno avuto nell'immaginare che l'equilibrio politico di governo forse l'obiettivo massimo
Per la governabilità del Paese fu messo in crisi nonno dall'attività dei magistrati
L'idea dei magistrati
Andrebbe ripensata in maniera molto serena non in termini
Anti magistrati ma in termini di comprensione del fenomeno o quella processo fu messi in crisi dalla dilatarsi di un processo nuovo di contestazione che fu il movimento della Lega fenomeno che si sta esaurendo nella disattenzione generale quasi che il ridursi
Della capacità di riferimento della lega avesse prodotto un meccanismo di raccordo tra bisogni e rappresentanti della politica che non c'è io credo che la lettura della crisi sia questa
C'era stato della debba essere questa certe o poi ci sono anche aspetti individuali minori rispetta queste ragioni però fino a quando noi ragioniamo
Amici del Partito popolare e e ospiti su una lettura semplificata dalla storia noi non è verremo fuori
Il paradosso quale che a oggi la politica e ancora vista tutta in termini di scontro di potere colta Kia maggiore rappresentante lombardi se il bellissimo discorso Nobel ma bellissimo
Discorso di Andreatta di ieri sera non bello letterariamente Bello per la capacità di rispondere
Ai problemi ipotizzare risposte quindi contro l'intelligenza di uomo di Stato non di propagandista non è stato neppure riportato dai giornali è perché i giornali continuano a fare riferimento
Alla comunicazione antico
Non quello che si dice ma chi conta e siccome purtroppo Antonia
Non è neppure il presidente del gruppo del partito popolare ma era un parlamentare nella cronaca non si registra la ascoltato credo lo
Con uno compiacenza il presidente della Camera e anche i parlamentari debbo dire ma nella cronaca non lo spazio purtroppo la politica e così la politica è questa
Dico solo questo anche perché ritengo che anche questo fenomeno è superato
Visto che lombarde molto preoccupato
Del movimento di Prodi adesso dovremmo dire di Rutelli e Di Pietro insomma di di questo movimento
Il quale
Si sarebbe attenzione della pubblica opinione
Io sono convinto lombardi
Che l'attenzione enorme
Io sono
Attento osservatore questo movimento acuto nella pubblica opinione un'attenzione sorprendente
Nonostante i limiti insomma se le cronache avessero registrato bene le assemblee di Di Pietro in altra epoca avremmo avuto cronache divertenti su fenomeni di questo tipo no no no no l'evidente
Nel perché si va configurando una sorta di congiunzione non astrale
Lo dica lombardi Sanna disaffezione dell'elettore e l'aggancio alla promessa possibile il recupero della politica come ho letto nella bellissima relazione di Castagnetti
Che assegna alla politica non al progresso divismo nonna leggendo cose aride da fare ci aveva insegnato Moro
Ma io il programma come risposta alla domanda la politica quella un po'come la malattia la malattia di M individuata attraverso la terapia diversamente all'analisi sulla malattia non c'è c'è l'analisi sul disaggio
Prodi è questo movimento anzi più indeterminato è
Quando noi ci sforziamo di razionalizzare un fenomeno irrazionale più intercetta questo monto che segna la disaffezione per la pubblica opinione
Rispetto Ambra gioco della polizia
Leggende questo lo capisce che dibattiti che facciamo
Violante dice non si discute più ha ragione
Tutte le discussioni tutti gli atti di governo sono oggettive transazione di interessi
E tutte le transazione di interessi interessano gli interessati scusate il bisticcio di Barcellona semmai la collettività
La politica fiducia
La politiche riconoscersi fatto bene Jolanda sottolinearlo no il ruolo delle persone
Dei leader carismatici plebiscitaria ma nelle comunità giorni dell'impegno politico Tondo la democrazia
Io leggo Yolande con qualche difficoltà alle discussioni all'interno vostro sulla democrazia di mandato e un passo molto indietro
Rispetto alla concezione della democrazia rappresentativa il voto è tarato sul presupposto che kilowatt esercita il mandato curando gli stessi interessi ticket datati il voto e la fiducia rimane nostri se chi ha dato il voto gli risolve tutti i problemi ma effettivi ha dato il voto si comporta
Potremmo introdurre operare in questo concetto con la dirigenza del buon padre di famiglia nell'esercizio della propria rappresentanza se non si recupera questo circuito
Discutere di ripresa del sistema democratico credo che sia una discussione inutile ed etica abbrivio recuperare la nostra storia lombardi nonno significa
Insomma ricordare il passato Secondo me recuperare la nostra storia significa recuperare anche le possibili risposte alle domande del presente
Ti citate seppure non di certo più come Castagnetti poi possiamo discutere alcune risposte
Dante qualcun ipotesi sarte però dovresti essere tranquillo
Perché non ci sarà mai nessuno in condizioni di dare risposte in termini di verità ai problemi che si pongono le risposte sono sempre le risposte possibilità vorrei fare questa annotazione Violante
Oggi si discute tanto di trasformismo
Lo riducendo il livello quel giudizio su una sorta di di condizione immorale del rappresentante politico ignorando che all'origine
Di questa storia c'è stato più il limite dell'idealismo e dell'Illuminismo anziché dei comportamenti delle persone
Quello che non regge
E l'illusione che si trasmette e la capacità di processo che si riesce a costruire io popolarissimo
Veniamo al recupero della nostra storia che negli anni del dopoguerra leggevamo tutti come una storia
Minore il non esaltante come il marxismo o le posizioni liberali sembrava un po'più ripianata sul conto incendiano dunque oggi rimane la sola strada percorribile
Per pulsare impegnare le persone il responsabilizzare le persone
Sul piano dell'impegno politico e dalla realizzazione dei gli impegni assunti il recupero di questa cultura mio avviso e di straordinaria importanza per tre ragioni
Popolarissimo è stato la spiegazione della libertà in maniera diversa
Da quella che ha caratterizzato le culture politiche tradizionali e su questo o Dario siccome condivido la tua relazione nuovo una riserva
L'idea che il solidarismo bolla tutela della persona
Possa recuperare ancora nell'organizzazione dei miti e dei meccanismi economici una qualche tutela io sono convinto me un'opinione da approfondire che alla fine della storia dopo o il secolo breve spetta alle grandi suggestioni che hanno governato i processi quella socialista da una parte e e quella fascista nazista dall'altra perché lei si erano posti
Di governare i problemi della libertà tutti dentro i processi produttivi con risposte diverse ma dentro i processi produttivi che cosa è avvenuto
è venuto fuori che la storia ci propone che il problema si ripropone non scompare occorrono altri riferimenti
Cioè il dato nuovo le grandi conquiste del secolo non sono la modifica del processo produttivo
Papà tant'è vero che oggi assistiamo con una qualche distrazione all'esaltazione
Del mercato come regola della democrazia neppure come regola della produzione al sistema quale fatto
Che la democrazia vive sull'arricchimento dei diritti di cittadinanza in fondo a questo processo tutto può essere messa in discussione tranne il diritto in più delle persone
Dopo il diritto civile conquistato con la rivoluzione francese dopo il diritto di cittadinanza politica ottenuta attraverso il voto il diritto sociale come
Potenziamento dell'autonomia della persona secondo me
è la grande questione intorno alle qua alla quale si gioca l'avvenire della democrazia nonno ove uno modi c'è un riformismo dentro il meccanismo di produzione ma un arricchimento di libertà da parte dei cittadini in maniera da creare
Condizioni di equilibrio difficilmente superabili ed è questo è nella nostra tradizione lombardi altro che ricordo la seconda è una questione insomma che è saltata Linda classismo
Che veniva letto come una sorta di superstizioni ripropone il problema che lo scontro tra gli interessi non può essere rimessa anni al mercato indica la forza lo scorporo degli nere si parla di Pisa
Da la politica Laterza questione la dimensione internazionale della politica la cenavo a Castagnetti che secondo me lui la represse
La ripresa molto bene nella configurazione del mio futuro dell'integrazione europea
E nel recupero del Governo delle autonomie cioè un'articolazione dei meccanismi istituzionali
Dentro i quali bisogni delle persone e le libertà delle persone che sono diversi da persona a persona
Non scompaiono nel mercato dell'indistinto o nell'indifferenza ma nel recupero di una comunità che di governo
Voglio dirlo ai rappresentanti del sindacato la organizzazione della diversità degli interessi
Che quando la lettura classista era predominante il tipo di organizzazione societaria lo lo rendeva forte aveva una sede dove questo scontro era possibile armonizzarlo adesso è difficile fare e allora secondo me non si può far finta che non esista più
Adesso bisogna individuare il nuovo dove la diversità degli interessi e non è più interpretati ideologicamente in astratto mai registrato per quello che della realtà e questo può essere fatto dentro l'autogoverno delle comunità
Dove tocca della presunzione della definizione generale del diritto
Violante e dove il diritto si costruisce con riferimento alla tutela del bisogno e alla creazione di una condizione di tutela della libertà della persona e non dell'individuo io chiudo
Certo che se noi immaginassimo qua raccolgo la preoccupazione di Lombardi che è fatta questa riflessione
Il problema esaurito commetteremmo un grande errore noi però abbiamo bisogno di fare questa riflessione per poi articolare
Norme una quantità di proposte programmatiche ma per poi articolare l'impegno politico del partito come risposta agli problemi quando sorgono eccome sorgono
La ripresa della capacità di riferimento del Partito popolare passa attraverso questa novità che può essere anche problema di persone a volte esistono pure i problemi di persone ma prima che essere problemi di persone che il problema di cultura politica mi rendo conto che è difficile
Perché consapevolmente o no abbiamo tutti interiorizzato che la politica è solo scontro
è molto più semplice
Demonizzare gli interlocutori anziché aiutare l'interlocutore a risolvere il problema la gente così esasperata
Che a dispetto ad una proposta ragionevole probabilmente rischiamo di non intercettarlo ma questa è la mia
Il tentativo di articolare una posizione all'interno dell'Ulivo rincorrendo la disperazione non la speranza non è l'uscita la uscita dalla crisi che la democrazia attraversa potrà essere più difficile
Stamattina comincia a pensare che probabilmente non è tanto difficile
Sì anche noi la smettiamo di leggere la nostra storia in maniera impropria
Se anche noi la smettiamo sulle questioni don non lo so se per viltà o per convenienza di non recuperare le ragioni delle identità
No dello scontro delle identità e delle differenze la ripresa della democrazia sarà difficile ma la ripresa della democrazia sarà difficile certamente non per colpa di pochi
Ringraziamo l'onorevole De Mita e si appresta a parlare
Proprio in conseguenza di quell'anche che ha detto De Mita l'onorevole Monti Coni grande storico
Prenderà dopo la parola il segretario della CISL a D'Antoni
Il presidente della Camera Violante ci saluta spero con un applauso perché chianche lasciato un bel messaggio
Ho condiviso largamente la relazione di grande qualità di Dario Franceschini
Come ho condiviso la relazione di Castagnetti di ieri mi pare che questa Assemblea stia lavorando molto bene
Mi permetterò solo di aggiungere alla relazione di Franceschini qualche breve considerazione anche con gli occhi di qualcuno che
Opera o
Che opera dall'interno del partito e nello stesso tempo e anche osservatore dalle stelle
Credo che per il Partito popolare italiano sia giunto il momento di riprendersi di ripresentarsi con chiarezza di riferimenti ideali e con precise linee progettuali ai cittadini italiani
Dopo le difficoltà della separazione del febbraio novantacinque ha saputo superare le dure prove della ricca della ripresa di contatto con i suoi elettori ha contribuito alla nascita e poi al successo elettorale dell'Ulivo
Si è riorganizzato sul territorio e partecipa con autorità e competenza al governo del paese
Si deve essere grati per questi risultati ai tanti aderenti che hanno creduto nel partito
E ai dirigenti espressi dalle segreterie di Martinazzoli della Jervolino di bianco e di Marini ora però il partito e dinanzi ad un bivio
La scelta cioè di procedere per raccordi e con gli altri partiti del centrosinistra per garantirsi spazio rappresentanza sia pure operando per accrescere localmente consensi da una parte oppure dall'altra di prendere una forte iniziativa politica richiamandosi da un lato al patrimonio ideale che lo caratterizza e dall'altro mettendosi in ascolto delle attese dei cittadini specie dei giovani
La seconda via certamente più difficile e per qualche verso più rischiosa
Ma essa è il solo modo di diventare un partito nuovo non quello dei nipotini o degli eredi come qualcuno dice di Sturzo di De Gasperi e di Moro bensì quello dei popolari del due mila
Per il Partito popolare deve avvenire ciò che accade i giovani quando intorno ai trent'anni prendono le distanze dai genitori non perché non si riconoscono nella famiglia di origine ma perché vogliono essere protagonisti del loro futuro
L'adolescenza del Partito popolare terminata ci attendono le sfide dell'età matura prendiamo in largo e allora necessario procedere a chiarirci chi siamo o meglio come è stato detto anche autorevolmente chi vogliamo essere come giustamente facciamo in questa Assemblea
Bene ha fatto il segretario Marini qualche settimana fa a formulare l'appello al popolarismo ma resta l'interrogativo sulla natura del nostro del nostro popolare la risposta deve venire da noi
Non è sufficiente richiamare i principi cardine principi cardine dell'ispirazione cristiana e della laicità dello sviluppo e della sul giustizia sociale del riformismo e del bene comune neri occorre discernere nell'Italia e nell'Europa del nostro tempo le ragioni e i modi di una presenza politica del cattolicesimo democratico
L'in certo senso buongiorno e chiedo scusa un momento per ridiamo chi vuole uscire di uscire ma non è pensabile che si possa continuare per la gente che ritiene importante ascoltare
Ha facoltà scusa ammonitico grazie
Dicevo che non è sufficiente richiamare questi principi cardine che pure sono essenziali occorre discernere nell'Italia e nell'Europa del nostro tempo le ragioni Modin una presenza politica anche in Europa del cattolicesimo democratico
In un certo senso dobbiamo farci aiutare a capire noi stessi abbiamo bisogno di farci aiutare non presumiamo difenderci da soli
Di capire noi stessi così nel nostro tempo e decidere così di reinventare il popolarismo
Chiediamoci da che cosa può riconoscersi un popolare oggi
In primo luogo dal radicamento nell'esperienza cristiana
Senza il fondamento di questa in questa esperienza non sarebbe esistito nel Partito popolare del diciannove nella Democrazia cristiana ne potrebbe oggi esistere il nuovo Partito popolare
L'ispirazione cristiana e del Partito non va tuttavia confusa né con la mera accettazione della dottrina sociale della Chiesa né con la difesa degli interessi cattolici
Cioè dei pur grandi valori cristiani calati nella realtà
Tanto l'una l'accettazione della dottrina sociale quanto gli altri valori cristiani abbisognano di una mediazione
Ossia di una seria profonda assimilazione da parte di chi intende operare in politica da credente sono il presupposto dell'azione non l'azione stessa
Per la verità tale presupposto e altamente esigente
Perché deve recare con sé alte qualità morali intelligenza critica senso di responsabilità
Non tutti coloro che si rifanno alla dottrina sociale della Chiesa e proclamano la tutela dei valori religiosi sono da ritenersi politici cristianamente ispirate
Adesso per essere tali e necessario provenire da ed essere nell'esperienza religiosa con libertà e con maturità secondo le indicazioni per spicco e del concilio Vaticano secondo
La laicità vera sia soltanto nell'autenticati zio adesione ai valori religiosi
Se il Partito Popolare intendesse essere un partito laico sarebbe altra cosa da un partito di ispirazione cristiana laico sarà al suo modo di agire perché laica di per sé la politica ma la sua del del Partito popolare non può essere che una laicità cristiana
Vi sono però diverse forze politiche e numerosi uomini politici che pur tendendo a realizzare l'ispirazione cristiana non sono identificabili con i popolari tanto a destra quanto a sinistra
Pertanto essere popolari significa qualcosa di più di laici cristiani impegnati in politica bisogna come è stato detto anche stamattina avere un progetto politico un obiettivo sociale un metodo che li caratterizza i il progetto politico popolare prefigura una società italiana ed europea fondata sui diritti della persona e della comunità insieme coniugati non solo quelli della persona non solo quelli della comunità
Convinta convinta dei valori delle divise delle diversità ai fini degli interessi comuni articolata nelle autonomia e nella molteplicità delle culture
Tale progetto si riallaccia dunque la tradizione del popolarismo e del cattolicesimo democratico europeo ma le ritraduzione all'attenzione di mutamenti profondi delle Papon temporanea
La scelta politica per l'attuazione del progetto è una cosa Giosa opzione per la giustizia la solidarietà sociale
Una scelta di parte come è stato già anche sottolineato nel senso però che è diretto ad una parte diffusa ed ampia dei ceti sociali meno forti
Ricordo che questa scelta di parte è stata all'origine di tutti i partiti democratici cristiani e dell'intero movimento cattolico europeo
Il metodo politico è quello democratico rappresentativo che valorizza tutte le realtà intermedie istituzionali sociali e culturali
Mi si potrà dire che queste sono definizioni astratte può anche darsi non credo che le idee chiare portino però a paghe teorie al contrario permettono di orientarsi consequenzialmente nel decidere i passi concreti
Per esempio il popolare non possono consentire con la politica dello sviluppo che non sia contestualmente politica di occupazione
Non possono unirsi alle tendenze dominanti del liberismo di mercato non possono sostenere progetti che alterino l'ambiente facendo venir meno la solidarietà intere generazioni generazionale
Ma l'identità del partito riferita alla tradizione ed alla modernità
Quasi ascissa ed ordinata del suo disegno non può essere fissato una volta per tutte questo credo che sia molto importante dircelo no che l'identità di questo nostro partito non può essere fissata oggi per poi stare ferma per Nisi anni una volta per tutte
Quasi for quasi quale formula risorto risoluto Ria estatica in se stessa e se invece dinamica talché individuati i tratti essenziali vive in continuo rinnovarsi noi sia la nostra identità e come siamo noi oggi come vogliamo essere e come saremo di volta in volta domani nei prossimi anni
Essa appunto è in gran parte data dalle persone che compongono il partito in un tempo e in un luogo potremmo avere una grande identità di partito ma se le persone che lo compongono oggi domani non corrispondono a quelle identità quella identità avrebbe poco significato
Così almeno la percepisce anche l'opinione pubblica diviene allora primario il problema della classe dirigente della sua formazione della sua significanza sfacciate
Della sua rettitudine del suo disinteresse parlo della classe dirigente o se vogliamo delle del personale attivo dei del del nostro partito non solo dalla classe dirigente del paese che ovviamente e un grande obiettivo del del nostro e degli altri partiti democratici
Sulla classe dirigente del nostro partito si gioca parte notevole della sua credibilità
Qualcuno ha proposto di non chiamarci più Partito popolare ma semplicemente popolare
Non sono convinto dell'utilità di tale trasformazione ma a maggior ragione i popolari o comitive come diciamo spesso noi popolari
Devono essere con tali qualità da farsi riconoscere quando che ritrovare no
Anzi in modo che si possano ritrovare in loro i dati essenziali del cattolicesimo democratico non ci può essere un partito dalla grande identità del cattolicesimo democratico intesa anche in senso laico senza che si possano riconoscere dei suoi componenti i tratti essenziale coerenti del cattolicesimo
E dicendo
è un procedimento comune nella storia e nella politica ma poco concludente e talora deviante perché dire che il PPI è diverso dai democratici
E dai CCT
O o da quanti altri si vuole indicare perché polemizzare con concorrenti possibili avversari presunti siamo noi stessi
Siamo noi stessi una imperativo categorico andiamo avanti senza sgomitare con i vicini e senza porre in luce negativa quelli che riteniamo più lontani
Il popolarismo e con esso la politica italiana
Ne ha tutto da guadagnare
Respiriamo aria libera siamo contenti lo dico quasi provocatoriamente se altri cattolici democratici
Annullo Oro seguito il terreno se saremo più credibili noi è aperto davanti a noi oltre le attuali ristrettezze delle competizioni nel centro sinistra
Se si guarda avanti le strade possono più facilmente ricongiungersi
Non solo dopo il ventuno poi quattordici giugno ma costantemente dopo le prove elettorali e referendarie e comunque soprattutto ricongiungersi nell'impianto politico del Paese nel prossimo futuro
Dall'Italia dall'Europa e concludo sale una richiesta di politica nuova molti movimenti sono effimeri
Tanti protagonisti di ieri sono già dimenticato anche qui molti di quelli odierni perderanno presto il fascino del loro apparire
La gente cerca un appiglio sta non mollare definitivamente la fiducia nella politica sul e e la gente ha bisogno di speranza offerta da un partito che sia credibile per i valori e per le persone
La nostra identità può essere grande attraente se noi accettiamo però questa società questo nostro tempo questa condizione politica anche del Partito popolare nelle nelle difficoltà nell'ambiente italiano ed europeo dobbiamo convincerci Tito per essere diretti come popolari dividere le difficoltà ma anche le possibilità dell'oggi
La gioia e componente fondamentale dello spirito di chi ha fede
Di chi è libero dice che è pronto a servire il Partito popolare allora faccio un bell'esame di coscienza
Di se stesso
Anche del passato recente
Sì resta di autentica identità vada incontro la società non dobbiamo temere le prossime prove elettorali dobbiamo temere di non essere degni di attenzione per come siamo e per quello che siamo
Diamo alla parallela segretaria della CISL è attenta
Ripeto a dire stare è in aula perché concluderemo i lavori Connell intervento del vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura il professor terra dei e poi interrompiamo per un'ora
Gli prometto di essere sintetico
Ho grande rispetto per i vostri gusto succhi gastrici
Io sono convinto che il Partito popolare ha fatto benissimo a mettere in piedi questa iniziativa
A dare senso significato visibilità ad un patto demonio
Di idee e di valori
Per cercare in sostanza di rilanciare l'azione politica contro le mode imperanti
E nel pieno di una vicenda tra le più difficile più delicate del nostro Paese
Franceschini questa mattina ha disegnato un percorso importante che io condivido
Che nel richiamo del passato ci indica il futuro
Io sono convinto che solo chi ha un grande passato può avere un grande futuro
Io sono convinto che il passato serve per trovare le ragioni forti che siano adeguati a questi cambiamenti per determinare e guidare il futuro
Non un passato sterile ma ho passato un ricco capace quindi di darci gli stimoli l'attenzione ma anche la forza di individuare i percorsi che portano alla guida alla necessità di condizionare fortemente un cambiamento senza precedenti
Di fronte a questo cambiamento tutti si interrogano
Tutti cercano la risposta
Tutti a Viano fasi diverse di riflessione il cambiamento è senza precedenti il cambiamento è tale da non dare certezze a nessuno il problema è il popolarissimo i suoi valori la concezione della persona della comunità il rapporto tra società e istituzioni sono adeguati a questi cambiamenti e possono guidare il futuro
E di fronte a questa sfida altre culture hanno più chance di noi per determinare questo passaggio
La mia risposta è che spopola realismo ha queste caratteristiche alla forza dentro per determinare questo passaggio
Il problema autentico e trovare gli uomini e le donne in grado di far mettere in moto questo processo il problema vero è avere le idee e queste dentro il popolarismo ci sono ma avere anche la forza di farle passare la crisi delle altre risposte ci indica che noi dobbiamo inserirci in questo cammino
Il liberalismo il liberismo sfrenato e gli anni ottanta le versioni anche modernizzati
Non sono adeguate dimostrano tutta la loro insufficienza e anche quando riescono con questa concezione stremata dall'individuo il gollista lasciano dietro di sé ineguaglianze storture ingiustizie profonde
Quella non è la risposta non può esserlo gli anni Ottanta hanno dimostrato che quello era un passaggio ma che oggi di fronte alla crisi nel mondo dall'America Latina Allasia quella risposta non è sufficiente
Ma neanche la socialdemocrazia l'altra grande risposta che in questi anni è stata data
E più adeguata a questo tipo di sfida
Si è visto in maniera chiara non solo in tutti i processi dibattiti che oggi caratterizzano la sinistra europea ma anche proprio nel recente colleghi congresso che è stato tenuto a Milano da parte di tutti i socialisti
Quel congresso si è chiuso colonna manifesti
E ha promesso dieci milioni di posti di lavoro nei prossimi cinque anni tanto sarebbe utile non fare mai di queste promesse che non portano bene come dimostra la storia italiana
Secondo
Di questi dei paesi che partecipavano a quell'iniziativa ben tredici guidano i governi europei concludere o un congresso con un appello e quanto di più singolare si possa fare cioè si sono guardati allo specchio e hanno fatto l'appello a loro stessi perché il problema di quindi di tredici governi e fare un programma dare un'indicazione ma siccome è difficile fare un programma e dare un'indicazione hanno concluso con un appello allora se è vero tutto questo
Qual è la risposta Blair dice ci vuole una terza via
E la cerca la cerca di metterla in moto fatte le riflessioni anche attenti e troppo pensare a noi stessi e troppo pensare che il popolarismo può essere questo
Può essere esattamente questa terza via che gli altri cercano di imboccano e che noi abbiamo a portata di mano se sappiamo tradurla in comportamenti nazioni in obiettivi e valori
E troppo pensare che c'è un equilibrio tra la persona e la comunità tra la società e le istituzioni che l'Italia avendo un grande patrimonio associativo che l'Italia avendo un grande patrimonio
Un'eredità formidabile può candidare questa eredità del futuro io penso di no
Io sono convinto che è possibile che questa è la strada giusta che questo percorso è quello che i nostri padri e ci hanno indicato ma che noi possiamo indicare ai nostri figli
Questo percorso è l'unico in grado di mettere insieme il nuovo grande principio al centro di questi cambiamenti
E il nuovo grande principio il principio la responsabilità individuale coniugato con responsabilità collettive
Di fronte a questi grandi cambiamenti senza una grande responsabilità individuale e senza responsabilità collettiva e conseguenti non se ne esce
Prevalgono gli interessi dei forti si determina una condizione di moda
Tutti inseguono con le mode alla fine il debole fuori da qualunque gioco e non sarà mai coinvolto nei processi né di crescita culturale né di crescita economica Mary crescita sociale
Che su questo che io penso sarebbe il caso di concentrare e di determinare queste scelte sono dure e difficili sono in controtendenza
Perché ora è difficile convincere ciascuno che è questo il nuovo problema ma il problema non è essa è in controtendenza seggio se questo avrà fatica non diventerai immediatamente popolare partiamo noi popolari per farla diventare popolare il problema è se è giusto perché possa diventare popolare questa è la grande questione vedete voi
Questo problema delle pensioni questo indicativo è indicativo Totti parlano dei formale attenzione Totti
Tutti dicono che l'età media si allunga e che quindi è indispensabile fare questo processo e probabilmente appunto è vero perché questo determina queste condizioni di squilibrio ma la domanda è tutti quelli che ne parlano stanno parlando della propria pensione o parlano trascorrono la pensione di un altro perché se partono dalla propria
Allora è giusto allora è giusto porsi il tema e dare l'esempio se parlano di quella di un'altra non serve a niente perché pochi lo capiscono e quindi tutti capiscono che non funziona ma ahimè quanto difficile parlare della propria e soprattutto quanto è difficile
Mettere in moto un processo di responsabilità
Io lo dico sempre con una battuta vedete di fronte a nuovi bisogni individuare quelli a cui devi dare di più nei nuovi bisogni e diventato abbastanza facile
Il giovane disoccupati in cerca di occupazione quindi evitare una garanzia una formazione un Polo un process
La famiglia numerosa che affronta molti più ostacoli di fronte a tutti questi cambiamenti
Il
L'anziano non autosufficiente che stavano a una famiglia alle spalle corre grandi rischi
E questo è abbastanza facile quindi da queste dobbiamo dare di più a queste categorie siccome non possiamo più far debiti dobbiamo individuare quelli a cui dare di me
Perché se no non funzioni prima si potevano far debiti glielo potevano oggi non più benissimo e facile individuare quegli atti del di meno
C'è qualcuno che si esercita in questa e ammesso che qualcuno trova quelli a cui dare di meno cosa non facile non facile e facile trovare chi riporta la notizia quelli cui dare di meno
No non la trovi
Noi in questi anni abbiamo capito che non c'era altra alternativa che l'unica alternativa possibile quella di portare alla buona una cattiva notizia
Che era quella di stabilire attraverso il principio di responsabilità
La necessità di uscire da una condizione difficile di crisi
Di fronte al quale il Paese è una grande chance nel futuro questo ci ha portato a individuare un assetto di democrazia concertativa
Che può portare più avanti ad una democrazia economica che può portare più avanti ad una vera democrazia sociale in una parola può portare alla democrazia
Noi abbiamo fatto siamo l'unico Paese al mondo ad aver fatto un risanamento dei conti pubblici per quantità enorme con il consenso
Non esiste un altro paese al mondo
Non ce lo riconosce nessuno ma badate che così
Noi siamo stati quelli che in questi anni duri e difficili in cui ci cambia tutto attorno abbiamo determinato una condizione che fatto tornare protagonista il nostro Paese in Europa che l'ha fatto tornare credibile
Che ha determinato la condizione nella quale oggi l'Italia e sicuramente un Paese protagonista il futuro europeo senti e niente di meno e niente di più rispetto agli altri Paesi è sicuramente il riconoscimento che è stato dato a Prodi ha dato alla persona ma io dico che è dato all'Italia per questo sforzo che ha fatto in questi anni e se vogliamo dirla
Con tutta la verità possibile
Dobbiamo dire per la nostra parte tanto se non lo dice ma ha sono diciamo noi non lo dicono gli altri quindi è meglio dirselo
Beh si deve alla realtà alla profonda realtà che il Partito popolare in tutti questi anni ha dato ai governi che ci sono state senza venir meno al qualunque allo tentazione a qualunque altra demagogia mentre tutti gli altri facevano questo e se mi consentite
E se mi consentite a questo ruolo di responsabilità dalla CISL a questo ruolo che ha portato alla concertazione come l'asse centrale di questo Paese cinque anni fa a parlare di concertazione la bestemmia
Cinque anni fa a sinistra ti guardavano come un marziano oggi ne parlano così bene che sembra che l'abbia inventata loro questa è la condizione che è avvenuta e io penso
E io penso che certo non possiamo fermarci lì
Che questo Paese non può fermarsi al risanamento può dare anima all'Europa se l'Europa capisce che non può fermarsi alla moneta ma qui apriremmo un grande
Argomento non abbiamo il tempo ma capisce che c'è un problema di fondo nella costruzione di questo processo e capisce che non basta una banca centrale che tre mesi si riunisce due volte al mese e finora il massimo che ha fatto e non prendere nessuna decisione prima o dopo qualche decisione la dovrà pure prendere altrimenti il rischio è che abbiamo fatto un bella una bella costruzione
Ma le conseguenze sulla vita delle persone si vedono poco
Ma questo non c'è sufficiente
Noi dobbiamo andare più avanti
Noi dobbiamo andare verso la democrazia che sia in grado di affrontare il problema lo sviluppo
Noi dobbiamo andare verso una democrazia che attraverso un purché un produrre un vero rapporto nuovo con le istituzioni e il popolarismo in questo è fondamentale può provocare un effetto giusto sulla vera grande questione di questo Paese che la questione all'occupazione e non solo l'occupazione in senso generico è stretto che la questione dell'occupazione nelle sue diseguaglianze attuale badate non andiamo più dietro a questo modo di un Paese bloccato che non ce la fa che non decide nulla non è vero non è vero per fortuna questo Paese va avanti incerto cresce di meno di quanto dovrebbe crescere
Cresce di meno perché c'è una distorsione profonda la distorsione la sua diseguaglianza Leon nord il ricco per portone un sold troppo povero e il fatto che si continua a dare lavoro dove non ci sono disoccupati e non lo si laddove disoccupati ci sono e questa cosa alla lunga non funziona
Perché il problema vero è che se tu vuoi crescere nei prossimi anni il suo dovere cresce dell'otto per cento se vuole una media del tre quattro per cento nazionale e per fare questo oggi bisogna assumersi responsabilità forti
Responsabilità forti parlare chiaro
Creare condizioni di vantaggio per portare gli investimenti al Sud non c'è un'altra strada
Non esiste possibilità se il cavallo va sulla riva del fiume e non beve bisogna che lo convinciamo Abele sei lavoratori debbono perbene trovarsi un lavoro dopo ovunque cioè al Nord dovunque
Se tutto questo crea problemi ambientali di affetto di saturazione l'unica alternativa è portare all'impresa dal nord al sud Allison citare un percorso nuovo e diverso
Per farlo ci vogliono condizioni condizioni
Di vantaggio fiscale di vantaggio salariale di vantaggio complessivo riassetto questa è la grande battaglia coraggiosa e bisognava
Questo è il punto di fondo
In su cui ancora lo stesso governo non riesce a fare la scelta fino in fondo su cui la sinistra tante difficoltà
Perché dare vantaggi fiscali significa parlar chiaro al Paese puntava la sua unità dargli una prospettiva diversa nel quadro europeo parlar chiaro a tutti ma farlo farlo dopo qua con chiunque parli perché se poi qualunque provvedimento bestiale
Arriva in Parlamento e stima uguale per tutti perché non si possono fare differenza
Allora la cosa diventa preoccupante
La super ditte che questa cosa di cui si parla poteva essere un grande strumento se i primi tre anni si riservava solo alle aree sottosviluppate e si metteva un morto un processo che il richiamo ecco io vorrei non voglio
Non voglio polemizzare con Giancarlo Lombardi che la persona che Stintino ma se ci mettesse la stessa agitazione che c'ha messo stamattina sulla questione di Jesi sulla super Dit per riservarla riesce a tutto il Mezzogiorno io sarei veramente contento se invece si continua a pensare che ci sono percorsi diversi allora no allora no allora io penso che questo sia sbagliata
Perché io penso che sulle questioni economiche sia giusto dare flessibilità ci fu una battaglia coraggiosa sulle questioni mentali culturali culturali sulla questione del rapporto uomo-donna dalla famiglia no di non c'è questo problema il problema non è Giancarlo che abilissimi e io sono contento con quell'imprenditore coraggioso
Vada lire faccia quelle cose il problema è
Che quella cosa lì è sbagliato Aguglia astro
è sbagliato in Piemonte e sbagliata tutte le volte che si pensi che si può condizionare un processo produttivo alla vita fisiologica dell'uomo e di una donna qui invece il problema che noi abbiamo esattamente il contrario
Dopodiché è giusto preoccuparsi del passaggio
Della realtà del meccanismo
Per l'insieme di un processo che possa produrre effetti positivi su un Paese che ha bisogno di tanto coraggio di tanta determinazione
Per questo il Partito Popolare
Può diventare in questo con coraggio e decisione la sua identità la può ritrovare per l'unità del Paese e posto convincere chiunque chiunque e faticoso duro le mode vanno altrove ma questo è possibile come sull'altra questione democrazia economica
Ci piace questo cambiamento al capitalismo
Ci piace tutti assistiamo a questo trionfo a questo trionfo incredibile al capitalismo così
Io penso di no che è giusto coniugare mercato persone che giusto mettere in moto un processo di nove incontro capitalismo il lavoro
Che è giusto mettere in moto un vero progetto di democrazia economica ce lo può intestare il Partito Popolare
Guardate che all'inizio sarà difficile perché la destra figuriamoci non ci sta la sinistra su questo considera la cosa compromettente e poi essendo neofiti sul capitalismo s'innamorano tanto che diventano più dagli altri quindi questo c'è sempre il rischio formidabile
Io
Io ogni tanto me lo chiedo mi sento parlare tanti sono di sinistra perché Mancini e perché per il resto non Mancino Mancini perché per il resto proprio solo sono scordati basta guardare questa cosa la Telecom che il massimo cioè delle darsi ma questa questa vicenda emblematica emblematica nel fatto che lo Stato ha venduto un'azienda ventiquattro mila miliardi l'ha ceduta ad un gruppo di comando per pari a due mila miliardi chi lavora comprare oggi con un'opera ne offre centodue mila chi la vuole difendere quelli del due mila ne offrono centosessanta mila
Lo chiamano privatizzazione e mercato si chiamano svendite e saldi chi può
Indotto a questo
è possibile
è possibile fare due riflessioni due soltanto due no niente di più di due una qual è il ruolo dei lavoratori in tutto questo
Dei lavoratori azionisti
I lavoratori che hanno investito anche loro restando in quell'azienda per cui ci credevano
E così utopistico pensare che se i lavoratori avessero voce in capitolo se puntasse ma ad una vera applicazione all'articolo quaranta affetto dalla Costituzione
Se ci volessimo su una linea autentica democrazia economica cioè di terza via questa sì sarebbe possibile avere un capitalismo che si sviluppa ma anche maggiore equità banche maggiore sviluppo ma anche amato l'occupazione
Negli Stati Uniti badate nella capitale nel regno del capitalismo
I fondi pensione hanno un ruolo decisivo sugli assenti sul sui comportamenti e sulle aziende certamente c'è stato un'azienda americana che ha deciso di portare tutta la sua produzione in Indonesia
Si sono riuniti gli azionisti di cui in fondo pensione dei dipendenti era un azionista principale e ha detto almeno Angelo sai qual è la nuova Indonesia ci vai tu le produzioni restano qui
E troppo pensare o perché se come siamo stati ubriacati dal fatto che avevamo troppa presenza allo Stato
Nell'economia oggi non possiamo pensare ad assetti nuovi e diversi per cui avendo gli scheletri nell'armadio non possiamo essere idonea a fare questo ragionamento e poi diciamola tutta quale sarebbe questo schierati con l'arma no
Aver consegnato dalle aziende che ci hanno bistrattato operanti che tutti erano il frutto dalla DC peggiore che era la cosa più terribile averla sul mercato a centosessanta mila miliardi questo era quello che bisognava cancellare
Che spesso abbiamo tutto ci accorgeremo che le cose stanno diversamente che possiamo dire in questo di avere delle carte in regola per giocare una partita più ampia
E infine la questione della democrazia sociale o meglio di una democrazia in grado di mettere insieme una nuova concezione dello Stato sociale dalla famiglia un nuovo rapporto tra giovani e anziani una vera nuova possibilità dalla distribuzione del sapere
C'è un dibattito sbaglia si vogliono mettere i giovani contro gli anziani come a dire che la colpa se giovane hanno problemi degli anziani che si sono sacrificati per conquistare quello che hanno conquistato dalla visione assurda enorme il problema il nuovo equilibrio
Il problema è capire che questo Paese cresciuto alla sua coesione sociale tutto la parte che si è sviluppata Totta parte che si è sviluppata perché ha avuto la grande concezione la famiglia dalla questione sociale
La parte più oggi quella che concorre mercati internazionali tra le parti più ricca del mondo si deve a questo incontro tra giovani e anziani che ha tenuta salda la famiglia il lavoro sua capacità se lo rispettiamo questo determiniamo acquisì una vera fuga dalle responsabilità il problema il giusto equilibrio
Non è mai un percorso che metta gli uni contro gli altri
Non è mai questa specie di teoria strana per cui se io difficoltà in quanto giovane e perché mio padre mi impedisce che questo avvenga questa è una concezione assolutamente sbagliata
Non adatto a questo Paese questo Paese cresciuto sull'altra concezione si può dipenderà l'altra concezione che puntava sulla famiglia come un valore
Tenendo l'insieme e facendo in modo che quindi ognuno trasmettesse di sei il suo valore di lavoro la sua capacità e non spetta se tutto questo e troppo secondo me è quanto noi dobbiamo fare
E quanto è possibile con una correzione perché in tutto questo
Dobbiamo distribuito sapere
La carta vincente dei prossimi anni purtroppo in Italia sapere non si distribuisce
Si trasferì
E l'unico vero punto dove la nostra ineguaglianza è visibilissima
In cui per le ragioni profonde del di sud del Paese disuguale si finisce per non studiare nel nord perché si va a lavorare a quindici anni e nello studiare nel Sud perché può essere starebbe disoccupati
Come facciamo a mettere in moto un processo diverso a dare la garanzia tutti che se vogliono possono arrivare alla laurea a dare un percorso diverso dico solo con una battuta Milauro se in Italia si lavorano solo sette persone ogni cento che si iscrive all'università
In Corea se ne lavano diciannove
E ci sono sempre laureati in Italia che dicono che la laurea non serve a niente in genere appunto essendo laureati dicono che non serve a niente così non hanno concorrenti
Ma se invece riflettesse lo capisco capirebbero che questo è un percorso nuovo diverso da garantire a tutti
Ed è una vera nuova prospettiva di cui noi ci possiamo far portatrici e portatori per fare in modo che la questione sia ribaltata di fronte a questi grandi problemi
Non faccio complica di fronte ad un assetto che quindi presente a queste nuove sfide il massimo che ci presentano in tutta questa vicenda è un regime un referendum semplificatorio
Un un referendum che ha un messaggio chiaro un messaggio c'è statista votate sì o no scompaiono i partiti ci sarà uno solo che comanda e alla fine deciderà per tutti e la gente penserà
Che tutto sommato
Siccome la democrazia e fatica siccome la democrazia e consenso siccome la democrazia e tenere insieme persone siccome la democrazia e concertazione siccome la democrazia questa cosa Bach
Cioè si semplifica si semplifica tutto affidiamoci a qualcuno e questo risolve tutto
Ora sarà di moda quello il problema vero essendo sbagliato noi dobbiamo fare in modo che la moda diventa l'altra ce la possiamo fare sì se facciamo ragiona le persone
Se i nostri militanti si mettono in campo convoglia fiducia
Sapendo di avere ragione perché questo è il problema
Spesso sono scoraggiati non visibili perché la Trevisano li va a vedere ma sanno di aver ragione basta dirgli una cosa semplicissima tutti quelli referendari
Che sono lì i due principali protagonisti segna Di Pietro che dicono che fanno il referendum contro i partiti nel momento in cui dicono queste ognuno dei due se va al suo partito il vero problema qual è
Che non vogliono il partito dagli altri non il loro perché avere il loro va benissimo piacquero agli altri che non funziona
Per il resto questo che noi dobbiamo avere la forza la capacità
La determinazione
Di spiegare perché
Perché noi siamo in grado di sostenere questo impatto e di far riflettere tutti che alla fine badate bene comunque avvenisse scale
Comunque a me rischia questi sono argomenti che portano solo acqua al mulino della destra perché solo a destra che vuole per Veltroni il le lire forme plebiscitarie Cesaris è e solo a destra vuole che si determina questi spostamenti perché parliamo con franchezza quando si fa meno dei partiti primo dopo
Si fa meno ai sindacati prima o dopo si fa meno di tutte le associazioni prima o dopo la democrazia è solo una grande vicenda semplificatoria e televisiva e in quel caso ribattono gli altri perché lì sono più bravi
Se non riflettono io penso che andrebbe fatta questa riflessione e io penso che da questo che noi dobbiamo ripartire per un processo vero di identità di valori e di forza mettendo insieme questo sociale
Mettendo insieme con un sociale oggi vivo forte
Certo che l'ha sintetizzato e qui l'importanza del partito dalla politica qui l'importanza di qualcosa in più ma il sociale oggi è diventato adulto può essere messo in maniera tale da concorrere in questo processo da protagonista non più da come dire
Secondario da stare dietro la porta ma può stare nella porta il partito a questo compito porri unificare sociale può fare la sintesi
Può determinare questo spostamento che fu nella grande tradizione del passato ma che può diventare oggi la vera carta del futuro a mio giudizio sì
Secondo contabile riprendiamo questo grande cammino questo grande cammino di fiducia Pino espressi noi abbiamo provato in questi anni a mettere insieme questo sociale ce ne hanno dette di tutti i colori
Subito ci hanno detto che volevamo fare un altro partito erano esattamente quelli che in quel momento lo stavano facendo
Diciamo che una volta per tutti noi vogliamo fare il Forum Sociale per contribuire alla governabilità di questa società corresponsabilità
E vogliamo farlo perché questo dà un contributo decisivo allo sviluppo all'eguaglianza e l'equità di questo Paese niente di più e niente di meno per quel che riguarda il partito no il partito ce l'abbiamo si chiama Partito Popolare Italiano
Che non ha e non ha nessun problema nessuna difficoltà
Di confrontarsi e di misurarsi con tutto questo
Ancora care amiche e cari amici
Bisogna che su questo si si sia coerenti fino in fondo abbiamo scelto un'alleanza di governo abbiamo scelto che in questa alleanza
Noi avessimo un compito speciale un compito particolare
Io sono per confermarla se questa alleanza è sempre forte reciproca se ci vede protagonisti di linee d'iniziative se su quelle cose che qui indicato e su altre si può fare
Una grande battaglia aperta nel Paese a quel punto arriva anche il consenso a quel punto arrivano anche i conti a quel punto il passaggio decisivo di questa vicenda sarà per noi altrettanto determinante questa mattina Marini dichiara in un giornale e se alle elezioni europee il Partito popolare non prenderti il dieci per cento lui se ne va e allora dobbiamo impegnarci tutti almeno l'undici per farlo restare
Perché se no
Il rischio il rischio
Di avere
Percorsi
Percorse viversi credibili si diverte già sarebbe veramente fare un grande favore a tutti quelli che ci guardano da fuori noi abbiamo bisogno invece proprio di questo di riprendere questo cammino di fiducia
Ecco Lapo concerto finale per me la fiducia determina
Viviamo in una società sfiduciata tutti i sociologi ci dicono che la società senz'anima e la società in trincea che è una società che non ce la fa ce lo spiegamento Teresa
Io vorrei che qualcuno mi spiegasse come si fa a darvi fiducia come si fa a darli Annina
E se la società è fetta come si fa dagli calore non meritano più come bisogna far capire e bisogna dire come si deve fare per cambiarla perché altrimenti il rischio è un rischio formidabile posso dare qualche suggerimento
Per dare fiducia per dare calore bisogna dare alla gente una visione positiva della vita
Bisogna dare alla gente una visione positiva del futuro noi siamo dentro un percorso in cui invece topici vanno analisi impressionanti sul futuro scenari apocalittici questioni terribili terribili
Siccome l'età media si allunga ed è questa una grande fortuna
Perché l'età media si allunga è un fatto che si campa di più dovremmo essere contenti no sarete puniti lavorerete fino a settant'anni perché non è possibile che l'età media si allunghi allora si capovolge
Allora tu pensi che forse è meglio lavorare fino a ottanta così i due dati corrispondono ne parliamo più
No poi sui giovani terribile tutti gli spiegano questa cosa terribile lavorerete dieci volte al lavoro di cambiamento a lavoro nella vostra vita almeno dieci voti e già una cosa non da poco perché poiché chiunque sa che la cosa diventa
Obbligata io dico che bisogna cede dirglielo lo sa
Che bisogno c'è di dirglielo lo metti mosse Puglia lo dice come se lo vuoi terrorizzare eccome se indica è un problema di sfiducia sul suo futuro perché poi in genere questa cosa si dice con accanto un'altra si dice comunque difficilissimo trovare il primo lavoro
Metti i piedi
E ti chiedi come farai a trovare gli altri nove perché questa diventa la cosa più terribile del mondo e allora di fronte a questo
Di fronte a questo
Di fronte a questo
C'è sempre un terzo che gli dice comunque i figli staranno peggio dei padri che è una cosa terribile noi noi qui in questa sala anche più giovane cioè come noi
Vivevamo in una società
Più povera di queste con più problemi di questa con più ma noi avevamo un solo messaggio in casa in famiglia la parrocchia
A scuola dovunque andavi ti ricevano studia lavora vedrà
Anzi vedrai che cambieranno le cose tu fare di meglio tutto riuscirai domato padre non è riuscito toccandola e questo è il messaggio che ricevevano si può pensare che a questo messaggio gli si offre invece come fanno l'esatto contrario perché lo fanno
Perché ci preparano al peggio perché lo fanno perché sono spaventati dalle culture forti e solidali perché lo fanno perché pensano che questo possa dividere le persone lasciato ciascuno
Come dice il Papa
Ai bordi delle strade
Noi possiamo invertire questa cosa abbiamo milioni di persone in grado di sostenere questo impatto io lo dico e sindacalisti e lo dico anche a voi per il sindacalista posso consentire tagliato un poco di meno che e basta basta con questa cosa del sindacalista triste
E si mette sulle spalle tutto il mondo che non va
E gli racconta tutte le si angoscia le persone e le persone ne hanno ciò troppo di loro angoscia per sentire anche le due
Diciamogli che quali sono i problemi questua il cammino
Noi riteniamo di avere una proposta una forza un'identità noi dichiarano di avere un partito il Partito popolare in grado di sostenere questo impatto vieni con noi milita con noi volta parlò e vedrai che le cose cambieranno
Vedrai che queste innescherà questo processo
Vedrai e ci sarà questa possibilità
Concreta
Di fare in modo che le cose cambiano in questo in questo
In questo la più grande donna di questo secolo sicuramente la più grande donna di questo secolo Madre Teresa di Calcutta tra poco santa diceva la vita è una grande avventura ossia
Posso consentirmi seguano consentite però proprio lo stesso
Io penso che la vita è una grande avventura
Io penso per la mia esperienza che il sindacato una grande avventura io penso nel Partito popolare sia una grande avventura bisognosa ossia ossia
Attanaglia il professionalmente
Dipenda di fermarmi un attimo
Chiudiamo tra poco i lavori grazie
Parlò sotto il peso di un triplice no imbarazzato professore
Vi prego è stato una straordinaria mattinata noi noi stiamo dando la parola al professor Verde vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura è l'ultimo intervento della mattinata lo ringrazio
Per la sua presenza per aver seguito in queste ore completamente i nostri lavori dopo chiudiamo vi prego di prendere posto per il grazie
Dicevo che vi parlo sotto un triplice imbarazzo primo
Perché parlo dopo D'Antoni lo capite non è facile
Secondo perché parlo alle due meno un quarto quando ognuno di noi ai il pensiero rivolto al pranzo
Terzo
Perché parlo essendo investito di una posizione istituzionale particolare
Superò i primi due i i primi due tipi di imbarazzo con una promessa sarò veramente molto breve
Per quanto riguarda il terzo imbarazzo soprattutto soggettivo
Vi dirò che
Ho pensato che potessi tranquillamente intervenire il prendere la parola in questa riunione perché da un lato sono convinto in tutta coscienza di garantire nella mia posizione istituzionale
Assoluto equilibrio e assoluto rispetto di tutte le idee Serino al Consiglio superiore
Che in secondo luogo
Perché i
Scusate di modestia
Faccio parte di una categoria la categoria degli intellettuali
Che per loro vocazione almeno secondo il mio punto di vista sono politicamente inaffidabili
E devono essere politicamente inaffidabile perché esprimono la coscienza critica che tutto mette e rimette in discussione
E quindi rivendicando questa libertà di pensiero che ho sempre avuto e che continuerò a coltivare ritengo di poter aveva il collo
Ogni diritto e ogni titolo di legittimazione alla parola
Mi occuperò
Di ciò di cui so occuparmi
Dei problemi della giustizia e non è male che me ne occupi dopo che D'Antoni abbia in qualche modo parlato Buy dei problemi del lavoro
Perché credo che tutti voi siete disposti a convenire su un fatto che nel nostro Paese le due emergenza e hanno priorità assoluta sono il lavoro e la giustizia
Me ne occupo però da un punto di vista particolare che è un po'lo svolgimento del dibattito di questa mattina perché i questa mattina
Sono alle gelate due idee
La prima e di una certa diffidenza o con tradita
Nei confronti della mediazione quasi che la mediazione politica sia un disvalore
La seconda che
Il politico deve
Individuare ciò che ripeto le parole di Violante ciò che è sacro ed inviolabile
Io sono d'accordo con Violante
Che il politico ma direi tutti quanti noi l'uomo
Deve individuare ciò che è sacro
Perché e il problema dell'IMI
E il problema di ciò oltre cui non ci si può spingere e nel fare ciò però noi non abbiamo la stella polare a meno che il non siamo dentro di noi dotati di una tale fede interiore che ci
Porta ad individuare con
Nettezza
I contorni di ciò che è sacro e di ciò che invece non lo è ma per un laico
Come il presidente Violante ha detto di essere per un laico ciò e troppo e difficile il vero problema e di individuare quale il limite oltre il quale non ci si può spingere e di però è proprio di questi giorni
Il dibattito sulla bioetica sulle sulle biotecnologie ed è un dibattito dove ciascuno di noi si interroga su ciò che è sacro e ciò che non lo è e
Il vero
Segno del politico e sta nell'individuare esattamente ciò che in un dato momento storico e il limite inviolabile e in questa ricerca
Che si contrappeso e segna la verità natura del politico che abbia merito il titolo per essere tale
E allora mi riaggancio ai problemi della giustizia
Noi viviamo si dice un momento di crisi della giustizia
Io non amo questa parola non amo questa parola perché ripeto sempre che a mio avviso la giustizia deve essere in crisi guai se la giustizia non fosse in crisi perché vorrebbe dire che l'uomo non si interroga più sulla giustizia vorrebbe dire che c'è un Paese nel quale non c'è neppure la coscienza di sviluppare i propri diritti
Di andare avanti di progredire
La giustizia è una anch'essa una costante ricerca il vero problema non è quello della crisi della giustizia
è il problema di una eccesso di crisi della giustizia rispetto al quale bisogna trovare degli antichi
Vedete questo eccesso di crisi della giustizia anch'esso non è il frutto di fattori soltanto negativi ma l il prodotto anche di ciò che c'è di positivo nella società moderna
L'eccesso di giustizia o meglio l'eccesso di crisi di giustizia con nascere da un eccesso di bisogno di giustizia
L'eccesso di bisogno di giustizia si lega ad uno stato di benessere nel quale i cittadini hanno la consapevolezza dei loro diritti e hanno la possibilità di farli valere
Quindi se noi abbiamo una situazione di crisi eccessiva della giustizia e anche perché per nostra fortuna viviamo in uno stato che uno stato contrassegnato da un alto tasso di benessere
Ma detto questo
Dobbiamo anche renderci conto che l'eccesso di giustizia pur aprire vari fattori che in qualche modo sono degenerativo penso da un lato nella in una esplosione indiscriminata di le rivendicazioni
Nel senso che di fronte ad nuove assenti i nuovi bisogni a sempre nuove esigenze sempre più spesso si ricorre al giudice per ottenere il riconoscimento di quel bisogno di quella esigenza
Ciò e un meccanismo che in qualche modo e pericoloso diventa pericoloso tutte le volte in cui a fronte della bisogno dell'esigenza del singolo vi è un bisogno o una esigenza della collettività e qui il politico gioca il suo ruolo perché deve riuscire a trovare il punto di equilibrio
Tra il bisogno e l'esigenza che merita di essere garantito e invece il bisogno e l'esigenza della collettività che bisogna i che e necessario in qualche modo non abbandonare
E questo è il momento della mediazione
Il momento dell'alta mediazione rispetto alla quale ciascun politico si deve interrogare e chiedersi fino a qual punto è possibile concedere al singolo e fino a quel punto è necessario porre un limite perché dall'altro lato Biella esigenza della collettività che comunque è prevalente
Questo discorso che vale soprattutto nella tutela dei diritti
Civili e del nel campo quinti della tutela giudiziaria davanti ai giudici civili e amministrativi pù in qualche modo essere riguardato anche dal punto di vista del processo penale
Qui voi potreste dire non è così perché l'azione penale e una prerogativa
Qua età le indagini penali nasce da una iniziativa dello Stato
Ebbene però riflettete un attimo su un punto che è venuto all'attenzione di tutti e che diventa anche questo un punto di necessaria alta mediazione politica e il punto della obbligatorietà dell'azione penale
Vi farò un esempio
Par di capire come una certa maniera d'intendere
Quasi automaticamente l'auto la obbligatorietà dell'azione penale ciò ossa portare ad delle disfunzioni e ad un eccesso un aumento di crisi della giustizia
Ponete il l'esempio o il caso di un qualsiasi pentito
Allo stato non ancora completamente credibile il quale faccia ad un il Pubblico ministero indagatore il nome di una qualsiasi persona politica
Perché lo accusa come responsabile di reato
Chiediamoci nel sistema della obbligatorietà dell'azione penale o questo organo di indagine
E di indagine giudiziaria qual è il Pubblico ministero pubblico astenersi dal riscrivere quella notizia nel registro delle notizie di reato
Ho evitare di inserire quel soggetto tra i soggetti indagati la risposta nell'attuale sistema e no perché il sistema della obbligatorietà dell'azione penale impone come doverosi questi ha e tuttavia considerate che questi atti hanno un immediato riflesso sulla situazione dell'individuo
Da quel momento l'individuo che è sottoposto ad indagine perde o comunque a un diritto alla riservatezza attenuato
Perché da quel momento in poi si giustificano pressing giustifica che l'indagatore di Abele che alla polizia giudiziaria sulla persona si giustifica che possano essere presi provvedimenti per conoscere che cosa fa quella persona
Ipo seguirla intercettarlo e così via ecco questo è un momento inevitabile cui porta una maniera pressoché automatica intende l'obbligatorietà dell'azione penale
è un momento delicatissimo perché dall'altro lato stessi dovesse interviste di intervenire ponendo la discrezionalità da parte del pubblico ministero si correrebbe il rischio diverso
I rischi il rischio dell'occultamento delle indagini
Però il problema esiste
Ed è e spetta al politico con la sua alta mediazione individuare nell'attuale momento storico quale qual è il punto oltre il quale non ci si deve spingere ancora
Voi sapete che noi abbiamo in corso un dibattito
Dibattuto anzi è un dibattito tutto curve politico su murale e debba essere il la la linea di confine tra
Ciò che serve è indispensabile per fare giustizia e ciò che serve o è indispensabile perché ciò avvenga nel rispetto delle garanzie delle garanzie
Non eliminabili da parte dei cittadini
Ebbene oggi il Paese è spaccato
Tra coloro i quali ritengono che tutto e consentito pur di far giustizia
E coloro i quali ritengono che invece è necessario dare le garanzie e necessario che alla giustizia si pervenga soltanto nel rispetto delle garanzie ebbene ancora una volta e soltanto la politica che deve fissare il limite entro il quale l'attività di giustizia non beve trasbordare a Roma e andare a decremento delle garanzie è il simbolo PPI può essere comunque assicura
E finalmente
Per venire ai problemi che più strettamente attengono anche a al settore delle mie attuali competenze pensate al problema della organizzazione della giustizia
L'ordine l'organizzazione della giustizia presupposti presuppone sospese
La Spesal sulla giustizia e una spesa che in qualche modo va estrapolata dal bilancio dello Stato
Ma stabilire qual è la spesa compatibile in un Paese per assicurare adeguata giustizia e sicuramente anche questo compito della politica che deve raggiungere quell'esatto
Un po'di mediazione
Che l'uso delle riforme delle risorse disponibili per la giustizia nell'ambito delle risorse di cui tutti quanti noi abbiamo proprio bisogno ecco allora dire come ho sentito dire questa mattina che la mediazione è un luogo di bassa politica mi sembra ingiusto e ingeneroso in realtà la politica e arte della mediazione
Nel campo del diritto il diritto e arsi bonum e tempo ma cioè ricerca costante del punto massimo di equilibrio ed è in questa prospettiva che mi pare un partito che si è sempre posto come Alto mediatore delle varie istanze sociali non beve a mio avviso rinnegare se stessi vede anzi affermare porre con forza
La l'indispensabilità di questo ruolo
Concludo con due osservazioni
La prima è che nelle scelte che ci devono guidare ed è stato detto ben ieri da Castagnetti non possiamo prescindere dal fatto che oggi facciamo parte dell'Unione Europea per cui le nostre scelte anche in tempi in tema di politica giudiziaria sono scelte largamente condizionate
Ieri l'altro il presidente Mancino me ne dà atto c'è stato un interessantissimo convegno che si occupa delle ricadute
Sul nostro Paese della legislazione comunitaria e qualcosa di cui oggi non possiamo più fare a meno e qualcosa che dobbiamo comunque tener presente
Seconda osservazione che soltanto di riflesso ha a che fare con il il problema della giustizia ma che è un tema comunque centrale nel Paese esprima delle libere professioni io vorrei che questo partito si punizione il problema delle libere professioni perché vedete queste professioni sono chiamati liberi perché sono la espressione di una esigenza di libertà
Oggi nel nostro Paese anche per effetto di culture che vengono da fuori mi sembra che si stia indugiando tra due alternative quella di tipo aziendalista e quello di tipo opera insista della libera professione che la negazione di quell'aggettivo libertà ecco su questo punto sulla la maniera di garantire che le professioni possono essere liberamente esercitate e necessaria una vostra riflessione accurata perché anche questo è un punto di alta mediazione politica con questo Fini quello
Mentre i chirurghi hanno quel caprini freschi ogni via oggi vai a ricordare a scanso di equivoci che quel cartello alleati chiude domani alle ore quattordici
Dopo l'intervento del segretario Marini grazie arrivederci alle tre alle ore quindici pecchiamo di
Ecco calda c'è un po'inevitabilmente l'avvio del dibattito pomeridiano
è sempre un po'difficile ma io credo che
Questa mattina parte alcuni interventi di a Miccichè erano invitati e che hanno parlato un po'su tutto abbiamo dedicato abbastanza attenzione al tema
Dell'identità e credo che vada data dato atto a Franceschini di aver dato con la sua relazione un indirizzo positivo un contributo positivo al dibattito
Ecco io penso che le cose dette nella relazione e anche riprese successivamente da chi è intervenuto dedicandosi a questo tema abbiano contribuito a darci un'idea della nostra identità però accanto a questa a questo tipo di identità io vorrei soffermarmi per quel tempo che mi ha dato su un altro tipo di identità non meno importante
Per un partito politico
Cioè l'identità di cui abbiamo parlato questa mattina la quella che io chiamo l'identità di chi era cioè è quello che noi diciamo di essere di voler essere è quello che è iscritto nella nostra storia le nostre radici
è quello che ha dentro i documenti costitutivi del partito le assemblee costituenti che abbiam fatto qualche anno fa i nostri convegni
Nel nelle carte nell'incunaboli dal partito
Ebbene questa identità importante perché è questa identità decida l'orientamento per le scelte che noi andiamo a fare via via nella contingenza politica è una sorta di di bussola che ci permette di orientarsi sui problemi di fare delle scelte coerenti appunto con queste nostre identità
Però amici noi non dobbiamo dimenticare che per un partito esiste un altro tipo di identità al quale dedichiamo poco poca attenzione
Chiede l'identità percepite dall'elettorato identità percepita dai nostri militanti d'identità percepite dagli italiani
E io credo che molto spesso l'identità percepita è ben diversa dall'identità di Chiara
E che quando la distanza tra identità dichiarata l'identità percepita cresce cresce anche l'incomprensione da parte dell'elettorato del nostro modo di fare dal nostro modo diverso ecco se come ho detto prima l'identità dichiarata è una sorta di bussola che ci aiuta ad orientarsi
Identità percepita è in realtà il cammino da quello che ci permette di camminare di dirigersi verso gli obiettivi che ci siamo posti
E allora credo sia utile dedicare un po'di attenzione a questo perché è qui secondo me che siamo deboli
L'identità percepita è frutto di una miscela di un mix sapiente di fattori ed elementi diverso ne indico solo alcuni anzitutto la storia le radici che ci portiamo dietro questo di cui abbiamo parlato stamattina
Lui volto della leadership del gruppo dirigente
è la qualità della militanza che c'è sul territorio cioè i nostri amministratori nostri segretari di partito quello che la la gente comune vede con nel però nella propria comunità come popolare come espressione dei popolari è la capacità reale o potenziale di governo cioè di dare risposte e quindi di dire che cosa vogliamo fare
Ed è anche la politica delle alleanze ebbene amici noi non abbiamo mai riflettuto abbastanza sul fatto che con il tracollo della Democrazia Cristiana c'è stato il tracollo di queste identità percepite
Cioè e avvenuto che la nostra storia è stata demonizzata
Che la nostra storia è stato un pretesto quasi per escluderci dalla dignità di entrare nella cosiddetta Seconda Repubblica
A questo dato abbiamo aggiunto gli errori nostri gli scontri le le beghe che sono avvenute le frazioni ricchi isolazionismo mi dice cessioni libiche sono avvenuti dentro il Partito popolare con le vicende di prima di Casini poi di Buttiglione
Questo ha contribuito a distruggere questa parte della nostra identità
La stessa militanza ha subito un processo di colpevolizzazione quasi che il giudizio che veniva dato su un certo ceto politico dirigente del partito
Forse estensibile a tutta la nostra militanza ai nostri amministratori gli anni soprattutto novantatré novantaquattro sono stati sotto questo aspetto anni terribili
Avvenuto che la leadership stessa del partito mi è stata distrutta e quindi ne è stata distrutta anche quella capacità quella percezione che l'opinione pubblica aveva di nuovo e di un partito di governo di un partito che fosse capace di dare risposte alla alle domande dall'opinione pubblica
Ebbene amici io credo che occorra riflettere su questo perché da questo tracollo
Cioè da questa perdita di quella che io chiamo la identità percepita noi non ci siamo ancora sollevati
E questo dà una risposta alla domanda che aveva posto stamattina lombardi in modo magari pro provocatorio
Lombardi stamattina non so se vi ricordate ha detto va bene se l'identità è così belle così chiare così ben definita è così moderna come ce l'ha descritta Franceschini perché poi il voto non cioè perché o
Noi dobbiamo a tremare se è un ex presidente del Consiglio tre sindaci è un ex PM si mettono insieme perché rischiano di farsi una concorrenza durissima sul campo elettorale
Ebbe questa è una domanda che si può apparire provocatoria ma è reale
Ed è proprio ci chiediamo noi perché pur avendo la cultura di governo più moderna più adatta ai bisogni della nostra del nostro tempo noi non riusciamo poi a raccogliere concretamente il frutto
Di questa nostra modernità di questa nostra capacità ebbene io credo che la risposta vada proprio ricercate in questo dal fatto che non prestiamo attenzione a queste identità percepita e non riusciamo quindi a metterci in sintonia con l'elettorato
E allora credo che sia compito della dirigente del partito
Ma sia competono soprattutto dall'amico Marini che ha annunciato di voler portare il partito dopo i passaggi elettorali di questi due mesi al congresso di fine anno far sì che arriviamo a questo congresso
Cercando di risolvere questo che è il problema principale che ci impedisce di arrivare ad una asso a a dei risultati soddisfacenti allora credo che occorra aver la forza di attualizzare le radici di avere di attualizzare la cultura politica che abbiamo che abbiamo alle spalle non dimenticando che per tantissimi giovani i nomi che noi citiamo spesso di Sturzo De Gasperi Moro spesso non vogliono dire niente
Loro chiedono le risposte ai loro bisogni alla loro domanda di lavoro alla loro domanda di professionalità alla loro domanda di formazione
Occorre
L'attenzione alla militanza far crescere la militanza sul territorio
Occorre
Far sì che le nostre alleanze rispondono più il criterio l'interesse del Paese che non ha l'interesse del partito
E però attorno al gruppo dirigente alla leadership del partito
Credo che occorre chiedere a Marini una riflessione attenta
Noi dobbiamo stare attenti a non costruire leadership virtuale
A non costruire leadership che non esistono e non sono radicate sul territorio
Ricordiamoci sempre
E nella nostra storia i leader nazionali prima di essere leader nazionali erano leader locali
I Marcora i Donat Cattin ma anche i De Mita
Erano prima leader locali era un leader regionali poi diventavano leader nazionale
A me sembra che spesso siamo tentati
Siamo presi dalla tentazione di costruire leader nazionali non radicate sul territorio non capace di interloquire con il territorio
A Bra abbia bisogno di leader che al sabato tornino in periferia tornino nella realtà provinciali che abbiamo la capacità di dialogo con la nostra realtà col nostro mondo
Sono importanti leader che sanno parlare bene la televisione ma sono importanti ancor più i leader che hanno un radicamento dentro il territorio ecco io credo che i lavori questa Assemblea saranno importanti nella storia del nostro partito si opporranno le premesse
Questi questi processi per questi
Fasi di crescita cioè se diventerà la premessa
Per un rilancio del partito voglio che sia capace non solo di rivendicare il suo passato ma sia capace di con di progettare di costruire un futuro milioni grazie
Al consigliere nazionale che ci ha aiutato a introdurre questa Assemblea Giuseppe da vicino di Torino vice segretario di Torino come segue c'era
Tutto bene Presidente tutto bene tutto bene
Quelle che per i mezzi dopo tre giorni oggi il terzo giorno di riflessione su temi diversi la forma Parco Vivo il programma l'identità io penso che da oggi in avanti e soprattutto in prospettiva noi dovremmo cominciare a chiederci in che rapporto stanno queste diverse di questi diversi aspetti del che caratterizzano la vita del nostro partito
E credo che lo dobbiamo fare anche in rapporto ai due importanti avvenimenti che segneranno la vita politica di qui a a giugno cioè il referendum elezioni europee
O per ecco
Ieri Castagnetti citando sicuro visto Cingano ha detto che il programma e il partito io penso che oggi dopo aver ascoltato la relazione di Franceschini possiamo anche dire che l'identità è un programma necessariamente si deve tradurre in programma
Ecco io penso io vorrei porre soltanto
Vorrei fare soltanto una constatazione
Da questo punto di vista bookmark continua a girare partiamo da questo dato costruttori sotto la crisi della partecipazione dei cittadini alla vita politica
Che si traduce in crescente astensionismo e nella sfiducia non solo verso i partiti ma più in generale anche verso le istituzioni
Summit a me sembra che su questo dato oltre che essere un dato di preoccupazione per l'intero sistema politico è un dato che deve confliggere fortemente con quella che la nostra identità
Perché noi non possiamo dimenticare che storicamente siamo andati per inserire i ceti popolari della vita democratica del Paese e che grazie a questo inserimento i ceti popolari sono diventati presto velocemente classi medie
E quindi
Dobbiamo preoccuparci anche da questo sotto questo profilo della della crisi della partecipazione alla politica e della diminuzione del potere reale dell'elettore che è sempre più chiamato a scegliere prodotti confezionati da poche e lì
Anziché programmi realmente e va be programmi e persone realmente rappresentative
Dei degli interessi diffusi e articolati
E io penso che questo problema di rappresentanza verrà accentuato dalla prossima scadenza referendaria
Noi anche se non ne parliamo tanto ieri Andreis
Diceva anche se cerchiamo di rimuovere questo problema però sappiamo che dovremo fare i conti in un modo o nell'altro con il risultato del referendum sulla legge elettorale
E qui dovremmo misurare
La nostra capacità di tenuta la nostra capacità di presenza e in definitiva la nostra identità ghiotti come José e penso che presso qualunque sia sono l'assetto di legge elettorale che verrà fuori da questo passaggio
Noi non potremmo rinunciare a proporre quella che è la nostra visione della democrazia che è peculiare rispetto alle altre tradizioni politiche
Vorrei fare solo due osservazioni
Una
Che parte dal basso che guarda quella che era la la realtà effettiva dei nostri enti locali di cui ieri caste ieri Lusetti ha indicato quelli che sono i problemi più urgenti ecco io credo che tutti noi ci accorgiamo che oggi nei Comuni c'è una forte crisi di rappresentatività dei consigli comunali e che si sono ridotti gli spazi di partecipazione dei cittadini allora la domanda che credo dobbiamo farci poco popolari
E anche queste da in che misura come partito siamo capaci di farsi carico dei limiti che si sono manifestati nella stagione dell'elezione diretta dei sindaci
Non dobbiamo contrapporci a questa evoluzione dobbiamo dipenda dagli aspetti positivi
Ma vogliamo o non vogliamo infrangere questo tabù che la legge sull'elezione diretta dei sindaci e dei presidenti le province si può anche emendare
Che qualche cosa qualche correttivo sulla sbilanciamento del potere tra Esecutivo ecco e consigli comunali si può anche introdurre io lo dico al partito lo dico a Lusetti penso che su queste cose noi dobbiamo iniziare a lavorare
è un'altra osservazione mi avvio alla conclusione sul piano sul piano nazionale
Se noi siamo veramente quello che diciamo di essere cioè un partito ma un comitato un partito di iscritti e non gente che si raduna attorno a un leader un partito vero insomma io penso che perché per la maggior parte lo siamo poi abbiamo anche dei problemi ma sostanzialmente non siamo questo
Ecco
Allora io credo che non dobbiamo temere il confronto con la democrazia plebiscitaria televisiva
Con la democrazia fondata sull'uninominale maggioritario e secondo me Franceschini questa mattina ha introdotto un grande elemento di novità da questo aspetto perché ha rivendicato a testa alta quelli che sono i prezzi
Del partito
Indicando il fatto che il partito è la forma più moderna e attuale di organizzazione politica
E democratica
E qui volesse semplicemente aprire una breve parentesi ho apprezzato la relazione di lato nella prima giornata sulla forma partito perché ha avuto la capacità di indicare che la critica ai partiti oggi e radicale e attiene al al ruolo stesso dei partiti nella società
Però poi ho letto anche le schede che sono contenute in questo documento sulla forma partito e ho visto che si parla di
Ruolo da dare agli elettori del nostro partito ai simpatizzanti e sono cose giuste
Ma la cosa che deve essere ben chiara e e che si deve mantenere la differenza tra iscritti e altre forme di partecipazione alla vita del partito perché altrimenti faremmo rientrare dalla finestra quello che diciamo pubblicamente di rifiutare e chiudo la parentesi
E mi avvio alla conclusione
Quindi dobbiamo ricco dobbiamo smetterla di stare sulla difensiva quando si parla del ruolo del partito
E vorrei citare queste queste parole che mi sembrano significative
Per fare politica oggi ci vogliono troppi soldi e troppe poche idee la frase che definisce la democrazia una persona un vuoto non ha più senso quando un voto costa decine di migliaia di dollari
Il costo della politica e chiudo e immenso perché tutto quello che avviene avviene tramite la televisione queste somme parole dette da un candita Bradley un candidato alla corsa per le presidenziali alla in America alla Casa Bianca quindi non
Non vicino alle contese di casa nostra
Però
Vediamo che il sistema che system modello americano il Modern non solo economico ma anche politico americano che va per la maggiore che che è di moda
Fa acqua anche in casa propria viene criticato in casa propria anche quindi io credo che se mai sapremo cambiare atteggiamento passare dalla difensiva invece anche alla
Alla rivendicazione dei meriti e della modernità della della nostra forma partito coniugata con una forte identità e con una grande capacità programmatiche propositiva quale ci ha illustrato Castagnetti penso che potremo giocare fino in fondo il nostro ruolo in questa fase
Grazie cela il segretario di Foggia segue Giovanni Bianchi
Segue dopo
Non ho altre due
C'era via
Cari amici è quello lì io vorrei dire poche cose c'è anche quello da far parlare le cose che mi hanno colpito di più su questa nostra meravigliosa Assemblea
La relazione dall'amico Dario Franceschini ha sicuramente ha avuto il merito di coniugare
Un discorso comune e di chiudere ma traccia finale già fare su quel ritorno al futuro che tutti ci auguriamo
Diceva questa mattina Franceschini
Dell'India delineando quarta strada
Quella del popolarismo
Una cosa molto bella molto cara Marini
E a tutti noi
Parlava di un partito aconfessionale
Pronto a rivolgersi a tutti i cittadini non solo cattolici
Ma liberi e forti
Che si riconoscono nel nostro programma
A me pare
Che questo sia un punto molto forte
Sul quale non si può non riflettere
Perché noi siamo quella parte della società
Che ha saputo rappresentare nella storia del nostro Paese
I valori dei cattolici democratici
Certo
L'interrogativo di fondo che Franceschini pone
Costituisce probabilmente
Il dilemma maggiore che è una forza come la nostra
Deve superare per riuscire ad essere ancora una volta il partito della speranza
Mi chiedo e vi chiedo può bastare
A me pare a me pare di sì perché nel segno della speranza e l'unica vera grande mondo ma che può consentire ai nostri sogni di diventare il bisogni
Della gente
Di tutta quella gente
Che non ci ha lasciato e che ha continuato a credere in noi
C'è un punto in cui credo
Che il ragionamento di Franceschini si incontri pienamente con le tesi di Castagnetti
Entrambi riconoscono nella forma partito il modello ideale
Per combattere
Forse il nemico peggiore
Dei tempi che viviamo
Il qualunquismo di chi vorrebbe liberare
La nostra società
Dalle organizzazioni politiche
Che restano per noi popolari
Un avamposto importante
Fondamentale
Per la democrazia
Non è forse questo il villaggio globale di cui tutti parlano
Io vivo in una realtà dinamica
Del conflitto sociale del nostro Mezzogiorno
Di quel meraviglioso pezzo d'Italia che la Puglia
Una terra generosa
Non solo per la sua cultura
Contadina ma anche per quella sua carica di grande spontanea solidarietà
Ituri riusciamo ad essere capaci sono anni che viviamo ogni giorno
Con il flusso di una migrazione biblica
è di parti di e i fatti di guerra di queste ore rendono ancor di più difficile alla nostra vita
Perché ho voluto ricordare questa cosa
L'ho fatto perché noi abbiamo quegli anticorpi così come diceva questa mattina Franceschini
Per difendere i valori della solidarietà e della giustizia sociale
Costretti come siamo ogni ora a resistere ad una sfida davvero difficile
Ebbene
Devo dirvi che su questo terreno
I frutti dalla nostra sfida
Non sono mancati
Perché il partito è cresciuto misurandosi
Su questa realtà una realtà che avrebbe schiacciato qualunque organizzazione politica se non votata di una grossa carica ideale
Certo
Tornare al lavoro della politica significa per voi anche a ricordare tornare alle cose che i nostri padri
Ci hanno insegna
Ed in questi giorni a Chianciano
Io ho ascoltato nuovamente
La grande capacità attrattiva
Dalla nostra storia
Da don Sturzo a De Gasperi da Zaccagnini a Murri da Moro a Ruffilli
è questo il nostro partito
Sotto questo punto di vista è il partito che è sempre stato il nove
Così come lo avvertiamo
E lo vediamo sulla pelle dei nostri quartieri nelle istituzioni nella società
Tra chi soffre e chi non sa che cosa è la sofferenza
Vedete amici carissimi
Il Dama della nostra scelta forse tutto qui si tratta cioè di capire chi siamo e che cosa vogliamo essere nell'evoluzione del presente senza con questo voler avere una la pretesa di rappresentare il meglio
Noi partiamo dà una speranza
Per coltivare la cultura della tolleranza sociale i numeri concerto dove i grandi cambiamenti hanno prodotto grandi guasti
Tanti turbamenti
Ma il paese è ancora qui
Perché le sue fondamenta affondano nella radici profonde della nostra cultura
In cui c'è appunto tutto il sudore dei nostri padri tutte le speranze dei nostri figli
è vero
Lo sappiamo tutti abbiamo anni difficili davanti a noi
Caro Dario
Qualche quel tipo di grano può diventare una grande sfida
Anzi
La mia speranza e che essi viva nel Partito popolare une né un'enorme granaio
Riccò come quello di un tempo del Tavoliere delle Puglie
è importante innanzitutto crederci
Lavorando ogni giorno con austerità e serenità
Ma è importante soprattutto che ognuno di noi faccia fino in fondo la sua parte
Piccolo o grande che sia
In questo senso anche a un tipo di frumento può essere una grande speranza
Qualche giorno fa
Alfredo Carlo Moro è stato da noi a Foggia per ripercorrere la vicenda del delitto del fratello
C'era anche colui
Ma figlia di Aldo Moro Agnese
Ho sentito una cosa bellissima
Nessuno vorrebbe parla più di questa triste storia ha detto Alfredo Moro
Tranne i popolari
Evidentemente essendo un ancora forte
La prego la forte presenza morale e politica di mio fratello
Queste parole mi hanno davvero colpito
Mi hanno davvero fatto sentire il grande intrecci ideale gli Aldo Moro rappresenta ancora nel nostro storico politico
Non è forse anche questa l'identità più profonda di cui noi dobbiamo restare ad ogni costo custodi gelosissimo
Non è forse questa indicazione sto per finire in fondo dalla terza fase Moro crea tornata di grande attualità nei scenari cupi
Dalla politica
E allora la nostra identità non poteva e non può perdere attualità solo perché sono caduti i muri
O perché i comunisti non mangiano più i bambini
Lo amici carissimi
La nostra identità è insieme il problema politico ed il problema dello do della democrazia nel nostro Paese
La questione
è tutta qui
Nessuno potrà dire che non è poca radicalmente nuova nella quale ci muoviamo non nasconde il rischio di una confusione talmente grande da essere da ostacolo al rinnovamento dalla vita politica nel nostro Paese
Viviamo e lo sappiamo
Tutti di sfida difficili in cui è un'incomprensione alla costante fissa
Ma abbiamo sempre una speranza
Perché la corda non si spezzi questo come dice la Marini abbiamo sembra quel chicco di grano
Come nelle favole
Come nella favola del Partito Popolare Italiano
Grazie
Ha facoltà di parlare l'onorevole Giovanni Bianconi
Grazie
Identità e ispirazione cristiana
Non è un problema di spiritualismo riservato al superstite anime belle nell'epoca del trasformismo questa decisione di confrontarci con il tema però no sicuramente vincente della ispirazione cristiana del partito
E però
Voglio tirare il mio contributo intorno a questo pensando come qualcuno mi suggeriva che non vi è nulla di più pratico di una buona teoria
Pensando che come ricordava Dario Franceschini stamattina e mi ritrovo nella sua relazione si tratta di scegliere l'approdo
Al giovane Franceschini non come a Lucilio mando la lettera di Seneca il quale diceva nessun vento è favorevole per chi ignora il porto sapere dove si va mi sembra quindi fondamentale da questo punto di vista ma credo dobbiamo guardarci dal giocare la questione dell'identità in termini difensivi
E a vere identità recuperarla implementarla renderla Progetto significa anzitutto pensarla pensarci in quanto identità
Si sa che Aldo Moro sosteneva che pensare politica è per il novanta per cento già fare politica
Non siamo da tempo a questi livelli ma se la tensione troppo calata se non investiamo nella fatica di pensare il pericolo cresce
E a questo punto che si fa presente l'esigenza di un rilancio del popolarismo e quindi che passa il confine che ci si stia che ci distingue separa dai clerico moderati
Non serve spendere riunire sul loro trasformismo commesse discendesse da una carente moralità non è l'etica che ci divide ma l'idea di partito consegnataci da Sturzo perno voi del l'identità è il partito chiese se ripetuto che non c'è democrazia senza partiti
Ma la democrazia non è riducibile a questi partiti quindi viaggia il paradosso reale di una partitocrazia senza partiti
Dal momento che i partiti non sono più macchine organizzative uniformemente distesi sul territorio e comunità di uomini dall'identità tese
Anzi
Il problema sistemico della politica italiana quello che sconsiglia fughe in avanti e fughe all'indietro consiste nel rapporto tra identità partitiche e coalizione
Questa
è stata la vera grande opportunità dell'Ulivo un'occasione da non sprecare
Che non chiedeva di sciogliere proprio nulla implicava anzi un dialogo serrato tra identità forti perché è inutile dialogare sulle subordinate e la moltiplicazione di lavoro
E di occasioni di lavoro comune
E questo il molto che rischiamo di perdere è infatti c'è tuttora più Ulivo nella domanda dei cittadini che nell'offerta elaborata dai gruppi dirigenti quindi no ad un partito spensierata ossia privo di pensiero del gusto di pensare
Con la vecchia impotente presunzione che bastino le tessere a costruire e controllare un partito no alla corsa plebiscitaria un potere senza politica in questo contesto anzi la difesa dei partiti deve coincidere con la difesa della razionalità della politica
Vi è un atteggiamento di fondo che pare a me deve caratterizzare a questo punto l'approccio al tema dell'ispirazione cristiana
Non consentire che gli venga messa la sordina che venga confiscato dall'ultima generazione di apprendisti stregoni non consentire soprattutto che venga risolto per rimozione
Con due avvertenze preliminare
Che con la fine della democrazia cristiana partito di centro e il partito di ispirazione cristiana non sono più sinonimi
è infatti nella secolarizzazione anche dando il partito di centro semmai ci sarà tende ad assumere piuttosto un profilo si scambiano Secondo
Che sarà bene che chi è interessato a riproporre l'ispirazione cristiana cerchi di dar conto dei problemi nuovi che stanno davanti a noi piuttosto che passare tediosa mente il tempo a fare nostalgica memoria del passato
Insistere troppo sulle figure gigantesche dei nostri predecessori può indurre lo spiacevole interrogativo su come mai est da essi sia poi è arrivata una generazione di Nanni
Anzitutto
Anzitutto il terreno merita di essere sgombrato il partito di di ispirazione cristiana è in Italia non una petizione di principio ma una continuità storica che sarà saggezza non interrompere
è la densità storica dei popolari che fa la differenza tra il caso italiano è il caso francese
Da Sturzo a De Gasperi a Dossetti a Lazzati la Pira Zaccagnini Vanoni Moro la testimonianza di una politica cristianamente ispirata non si estingue è stato avanti a noi in Francia
Con la fine da Lerner per sì imbattiamo invece nello spinto centrismo di Eurolega annue è nella grande parabola di Dell'Orto che con il suo staff passa nelle file socialiste e poi nel vertice europeo ricordo con quante insistenza il grande domenicano francese Marie Dominique ce ne evidenziasse la differenza tra il cattolicesimo d'Oltralpe è nostro
In Francia cenacoli intellettuali e gruppi liturgici in Italia fornì sociali cooperative associazioni circoli familiare casse rurali e artigiane insomma
Un cattolicesimo eminentemente popolare associativo
Luogo delle Autonomie e di una vivace cultura del Civile nessuna cinghia di trasmissione nessun centralismo democratico possiamo anche risalire alla Mennea riconoscerci Maritain e Mounier ma a dispetto dei referenti intellettuali francesi la corposità delle forme sociale politiche
Disperazione cristiana è soprattutto italiana
Se mai un necessario recupero che ha colmato un evidente lacuna sul piano dell'elaborazione è quello che data con una serie di tappe successive dall'omelia di San
Non basta dice il cardinale di Milano la difesa gridata di alcuni valori e interessi
è necessario essere in possesso di una visione e di un metodo che enuncia il fondamento e viene prima dei singoli obiettivi e dando ad essi senso li sottrae a rischio dei fondamentalismi avvertenza tanto più valida dal momento che una politica secolarizzata assiste a un precipitoso aumento proprio dei fondamentalisti
Per tutte queste ragioni mi pare risulti evidente come l'ispirazione cristiana in politica sia tema nei confronti del quale per corpose ragioni storiche tutto si può fare tra hanno che risolverlo per rimozione
è vero che nelle discussioni sulla restituzione agli italiani di un partito di ispirazione cristiana di tutto si parla meno che di questa si direbbe che si gioca una partita col morto senza di manca senza mancare di riguardo nessuno eppure la questione preliminare proprio quella costituita dalla percezione che i cristiani si danno del loro modo di presentarsi nelle attività pubbliche e politiche
L'affermazione è di Ruggero Orfei eccoli un punto essenziale dei processi in corso nelle aree politiche del cattolicesimo italiana
è evidente infatti che l'ispirazione e non può che essere un elemento insostituibile tackle il ricostituirsi Biella e identità
Che senza di esso la forma partito risulta ad un tempo improbabile è infondata
Si tratta dunque preliminarmente di chiarire un equivoco si tratta
Nella Viani anglo del
Ma concava grazie
Si tratta di tenere bene in conto che il tema dell'ispirazione cristiana si è mosso e tende a muoversi in uno spazio di oscillazione trapunte integralisti che modalità statuti quasi che rimandano alla lettera di ogni età un documento sorgente
Dal secondo secolo dell'era cristiana sovente citato da Giuseppe Lazzati
Ma attraverso e al di là di tutte queste trasformazioni che si aprono in un elenco aperto il problema della ispirazione obbligare sì a rivisitare il rapporto con l'apostolato un tema classico nella storia del partito e non in questa soltanto
La soluzione per un problema non nuovo che già oppose Lazzati agenda e per noi ancora una volta quella Lazio peana la politica non è apostolato
Ma chiede nel credente un atteggiamento apostolico come partecipazione ai compiti di rifusione della vita di grazie
E queste e questo chiede una più evidente la presenza dei laici mentre vi è oggi un grande silenzio dei laici nella Chiesa proprio mentre si fa più vasto il magistero del resto
Il rischio è che la Chiesa stessa venga più percepita come una grande agenzia ippica che come un annuncio di salvezza tutto ciò pone a volte in maniera drammatica il problema della libertà della fede cosa voleva dire cosa vuol dire quella libertà nella fede e come questa libertà interseca la storia
Ebbene la risposta ed è la penultima osservazione che voglio fare la ritroviamo in Giuseppe Dossetti scriverlo se occorre che essa alla comunità cristiana
Perseguendo sempre più genuinamente il suo fine proprio con i suoi mezzi propri
Lasci eventualmente ai singoli cristiani o a gruppi di essi di muoversi dentro il gran mare della storia in base ad un certo progetto di società
Occorre però che siano adempiute molto più di quanto sia stato fatto finora tre condizioni precise la prima che questo progetto ossia non solo nominalmente ideato è seguito anche praticamente in modo totalmente distinto dalla comunità di fede secondo che esso abbia una sua genialità credi creativa cioè non sia uno a rimasti cattura di dottrina e progetti altrove nati e abbia una sua validità storica risponda cioè ad un momento reale della storia interpretando non solo conoscenza ma anche con sapienza Terzo
è che infine esso nasca da un senso di giustizia
Disinteressata e soprattutto di carità genuina verso i compartecipi sociali specialmente verso le categorie evangeliche privilegiati i poveri di umili piccoli se non fosse così i gruppi cristiani debbono piuttosto astenersi da un proprio progetto e riconoscere di non aver nessun titolo che liability più di altri a costruire dottrine o a tentare di realizzare un qualunque progetto sociale
Concludo con un'ultima annotazione
Lo stile
Lo stile di una politica e di un partito di ispirazione cristiana lo stile di lavoro significa investire i contesti
A riposizionarsi sul territorio creando e via inventando strutture il partito a questo compito senza dimenticare il limite della politica
In quest'ansia di incamminarsi sulle strade della felicità lasciando finalmente cadere alcune ossessioni dall'economia
L'esempio è quello di Giovanni Paolo secondo nel crepuscolo di un grande pontificato
L'esempio di chi si spinge con il corpo laddove la teologia non ancora parole rischiando una pastorale per amore di profezia anche la politica devi osare laddove ancora mancano ricette
Perché la sua azione non può essere arrestata perché ha in fin dei conti liberi si scrivono sempre dopo perché molti problemi teorici della politica non ultimi alcuni dei quali sui quali oggi si è qui ragionato possono essere risolti soltanto da una decisione pratica
Insomma è tempo di riscoprire accanto al limite anche il ritardo e il bisogno della politica grazie all'onorevole
Giovanni Bianchi
Ha facoltà di parlare
Gli Anna Morelli
Responsabile del movimento giovanile
Passo sveglia sugli
Cinque
Cari amici dell'Assemblea
Dopo questo cercherò aspetta un momento di portare il contributo vuoi che io mi aspetto mi aspettavo continua ad aspettarmi da tutti voi
Contributo magari un po'più dettato dall'emozione che dalla capacità di un ragionamento nazionale
Ma il forze proprio all'emozione che noi dobbiamo affidarci quando si parla di identità
Molto bene sia a posto la strada l'amico dei democristiani olandesi quando ha detto un ragionare sull'identità significa rispondere alla domanda fu a voi chi siamo noi
Non perché siamo incerti ma perché c'è sempre bisogno di studiare c'è sempre bisogno di rivisitare quello che si è non per diventare qualcosa d'altro di diverso Venus ma per essere sempre è meglio noi stessi
Cari amici noi stessi queste due parole pur non ci pronunciate più di una volta in questa Assemblea
In gaelico la lingua navale dell'Irlanda essi in quei
Gli amici di quel partito rimborsi
Che ha scelto finalmente la via della pace
Ecco la perizia
Devono più Mancino commento fasulli capaci
Brillare negli occhi un insegnamento
è l'insegnamento che traspare anche dalla canzone degli U due che abbiamo sentito all'inizio di questa Assemblea e spero che li sentiremo Pride orgoglio
La canzone che il gruppo irlandese ha dedicato a Martin Luther King dove si dice
Detto Cauzzo on line decoder un tempio qua e c'hanno tolto la vita non ci toglieranno mai il nostro orgoglio il nostro orgoglio di essere popolari
Il nostro orgoglio di difendere un partito di ispirazione cristiana
è l'ispirazione cristiana quel dato che è la diversità del nostro partito
Rispetto alla sinistra e alla destra che in passato hanno coinvolto migliaia e migliaia di giovani su delle utopie impossibili la nostra che ha forza che il fine dell'ispirazione cristiana è quella di poter coinvolgere devo che la politica tutto quel mondo giovanile che vive nell'associazionismo nel volontariato coinvolgendo lo sulla possibilità di realizzarla un'utopia
Cari amici
L'invito che voglio rivolgere a tutti voi è la richiesta che abbiamo fatto quando abbiamo incontrato in una discoteca a Roccaraso Sergio Mattarella il Messaggero giorno dopo sintetizzò con un titolo bene i giovani chiedono al dj Mattarella Sergio facci sognare allora quel Sergio facci sognare lo rilancio a tutti voi delegati dell'Assemblea nazionale lo rilanciò Dario Franceschini lo rilanciò a tutti i giovani dirigenti del Partito popolare ai deputati a quei deputati di qua dei quali non faccio i nomi
Perché potrebbe sembrare un'opera di captatio benevolentiae
Ma quei deputati che ieri sono intervenuti in aula del Partito popolare e hanno detto che votavano contro la guerra li ringrazio perché ci fanno sognare
Lei amici
La Democrazia Cristiana ha avuto il grande merito storico di trasformare e di dare la certezza che poteva trasformare i sogni in realtà le ambizioni in concretezza
I desideri
Nell'attuazione di una linea politica
A noi adesso sta il compito di ritrovare quella capacità di mediare
Tra ciò che noi chiediamo e ciò che noi viviamo
Di mediare
Tra la dottrina del Vangelo la dottrina sociale della Chiesa che è la nostra lingua per le esigenze della nostra società
E in questo sta la diversità del Partito popolare in questo sta la diversità della ispirazione cristiana cari amici liberismo il socialismo le dottrine dei partiti di oggi nascono tutte sul sul campo terreni non sulla si sviluppano e sulla terra muoiono la dottrina sociale della Chiesa la nostra grande ispirazione fuori dal tempo trova la sua origine e oltre il tempo trova il suo obiettivo
Cari amici
Guardiamo oltre la siepe
Guardiamo oltre il muro dell'oggi della quotidianità
Guardiamo su uno con uno spirito nuovo il rapporto con la sinistra l'ha detto oggi Dario Franceschini competizione aperta con la sinistra per riconquistare lo spazio del non voto ma una competizione che si apre
Peraltro volgendo in atti concreti quello che è un grande maestro scomparso un anno fa ci insegnava monsignor Di Liegro
Se le le sacche del disagio sociale sono i poveri noi saremo poveri insieme a loro se solo gli esclusi saremo esclusi insieme a loro se sono immigrati saremo immigrati insieme a loro se saranno donne che dovranno abortire perché non in condizioni socialmente
Compatibili per mantenere un figlio saremo i loro quindi dagli amici
Questo dovremmo essere
Questo dovrà essere il nostro appello la nostra risposta all'invito di Benigno Zaccagnini riproposto oggi da Dario Franceschini Caro Dario inviato un ringraziamento supplementari a te a tutti i giovani a tutti gli amici del giovanile che in questi giorni stanno animando l'Assemblea
Cari amici sei il partito il vivo oggi possiamo dire che lo dobbiamo il può anche a noi che siamo qui vi ringrazio grazie agli Anna Morelli
Carlo cambiare
Versione della Sapienza Cogliati rinuncia
Sì sì c'è senz'altro perché era qua
Ecco allora
Segue Loredana vivono
Grazie io sono professore di chimica quindi
Porto forse una nota diversa ma penso che tuttavia che sia una nota indispensabile sia in termini che di di programma sia in termini di identità ed è il problema della creazione di ricchezza all'interno di un Paese che affronta due transizione data contemporaneamente la transizione della globalizzazione
E la transizione dell'entrata in un contesto europeo gli aspetti etici e umani e politici di questo che sta diventando il pensiero unico cioè il mercato sono stati trattati da altri vorreste solo descrivere brevemente quello che lo scenario nel nel quale noi ci troviamo in che stato accennato questa mattina da D'Antoni quando ha parlato della Telecom
Non abbiamo una assistito negli ultimi quattro cinque anni ad una acquisizione di da parte del grande capitale internazionale in una versione praticamente a senso unico nel senso che non c'è stata la l'andamento opposto cioè non abbiamo noi comprato a all'estero delle delle principali strutture divisi di creatrici di interdire ricchezza del nostro paese in particolare non sono più mani nostre le grandi strutture della chimica della farmaceutica della siderurgia dell'elettronica degli alimenti nel settore dell'energia siamo debitori per quasi due per oltre l'ottanta per cento intorno all'ottanta per cento verso l'estero della pelle comma parlato questa mattina D'Antoni USA usando il vocabolo svendita io non so se in degli altri casi si possano adottare lo stesso vocabolo voglio solo significare quello che è accaduto intere in termini di ricerca scientifica questa acquisizione ha portato normalmente alla dista dal alla diminuzione qualche volta al trasferimento altrove dice dei principali centri di ricerca quindi non abbiamo subito stiamo subendo uno sfilacciamento dell'Eritrea scientifica nazionale che sta portando a conseguenze piuttosto forti se si considera che la forza produttiva del Paese è affidata soprattutto alle piccole e medie imprese che hanno uno scarsissimo potenziale di innovazione io sono stato un mese fa alla alla SMAU lo SMAU la mostra dell'elettronica e di
Ma che italiane non se ne vedono si vedono degli oggetti che due anni fa non erano stati nemmeno concepiti si vedono delle sì per il futuro dell'industria delle telecomunicazioni della elettroniche noi sembra che non partecipiamo fu così come non partecipiamo alta ospite citiamo in misura limitata tutta quella la grossa trasformazione della del miglioramento genetico dei cibi in termini di diritti dire Abruzzo culture d'alimentazione si tenga presente che l'agricoltura e l'alimentazione
Costituiscono circa centonovanta no centonovanta mila miliardi di fatturato nel nostro Paese
Due metri qualche mese fa sia Prodi sia D'Alema sia Berlinguer rivolsero agli scienziati italiani che lavorano all'estero e ti crea un'impresa è all'estero paradossalmente queste intrise della SMAU due molte delle imprese che della core business sono state concepite da ricercatori nostri che si sono recati altrove hanno rivolto l'invito dicevo a ritornare in Italia nove abbiamo organizzato un incontro ci siamo fatti dire da questi scienziati per quale motivo non tornano in Italia detenuto uno scenario allarmante sul quale emerge uno scenario allarmante sul quale richiamo l'attenzione di tutti
E ed è guizzo ci esistono due grossi problemi il sistema bancario che perché opera più sul patrimonio che sul rischio e una burocrazia
Angosciante
I protagonisti della ricerca moderna e della creazione di impresa moderna
Di fronte all'ipotesi di riprodurre qualcosa deve in Italia qualcosa del genere di quello che viene tranquillamente del effettuato negli Stati video in Israele hanno citato un la burocrazia come uno dei punti chiave negativi che impediscono di muoversi ieri mattina un rappresentante delle camere di commercio e dell'artigianato ha parlato addirittura di ho fatto questo esempio si i mass andassero nelle nostre piccole imprese probabilmente chiuderebbero tutto io credo che ci troviamo di fronte ad una forma di
Difficoltà
Artificiale che potremmo benissimo in qualche modo eliminare e che poteri e la cui eliminazione potrebbe creare dalla creazione la possibilità al nostro Paese di creare un nuovo tipo di occupazione basato su un imprese create dalla ricerca scientifica italiana che se non riesce se non è valida sotto il profilo tecnologico certamente assai valida frutto il profilo della della scienza il Consiglio delle c'è stata di recente una ottima modifica della normativa del Consiglio delle ricerche che permette a questo ente di creare niente entrare in in società per azioni cioè di uscire dal non profit e anche di creare di partecipare direttamente allo sfruttamento delle della di ricerche in termini di di Business in termini commerciali e credo che questo sia un punto che debba essere in qualche modo inserito Memmola nel nostro programma e nel momento in cui si parla di identità del nostro partito grazie
Grazie
Ha facoltà di parlare vivono Loredana segretario nazionale del movimento giovanile
Dirà
Carcerario intenzione iniziare l'intervento rileggendo recuperando una lettera che nel mille novecentosessantotto un padre scrisse ad un figlio questa fa lei non era un parere qualsiasi era un maestro emessa di tutti noi il grande maestro Benigno Zaccagnini
Ogni uomo ognuno Dinoi si sente insoddisfatto di sé stizzito delle proprie difficilmente e dei propri limiti delle proprie manchi politica noiosa mente sempre identiche e Dini spesso il desiderio di rifarci tutti nuovi di cambiarci di rinnova ci dà proponendo di fare la nostra personale di evoluzione radicale totale definitiva
Vita nuova
Ma non serve fuggire da Roma corrotta nei deserti della Tebaide rifugiati in convento andare i missionari in paesi lontani
Dovunque porterà anche il fisso non si può fuggire da noi stessi bisogna imparare ad avere pietà e comprensione anche i vizi e sfizi e con pazienza molta e lunga
Modificato rinnovarsi
Riforma migliorarsi lentamente
Cercando di ricondurre e di ricominciare ogni giorno anche dopo le cadute sempre insoddisfatti di sì ma anche Sempre pazienti e pietosi verso se stessi e verso gli altri
Questa assemblea nazionale del Partito popolare che si avvia vivacemente alla conclusione costituito uno straordinaria opportunità un'occasione storica potremmo definirla sì al primo compreso e credo che oggi Dario Franceschini ha dimostrato che abbiamo tutta la possibilità di comprenderlo bene ci ogni sforzo ogni nostra piumino ostinata determinazione saranno inutili che non saranno ottima tipizzate interiorizzate sviluppate e praticate con coerenza e con responsabilità sappiamo che è difficile adottare mettere in pratica quelle decisioni di sicuro impegnative e partecipate che sono emerse da questa Assemblea
Ma questo rapporto mio compie un un mio convincimento che vi sia una volontà ben era e autentica c'è la volontà di essere coerenti Ghedini agli impegni presi solo così riusciremo ad avere una credibilità e di un consenso duraturo per incidere meglio e più a fondo nella nostra società e per realizzare una nuova qualità non solo della vita politica ma della società
E in generale chiesi nodi attraverso un itinerario che abbiamo tracciato in questi giorni ossia l'aggiornamento della forma partito i programmi e infine l'identità in questa fase di svolta della società italiana ed europea noi popolari abbiamo maturato la consapevolezza di dover si è Re con tutta la nostra forza con tutta la nostra capacità di rendere finalmente vita attraverso i programmi la nostra identità
Siamo convinti infatti di dover ricominciare da un'analisi seria e coerente delle nostre radici quella convinzione di dovere evolvere e mai decidere la nostra storia
L'Italia i giovani chiedono ai cattolici democratici di essere protagonisti di essere testimoni di un'idea che si concretizza che si fa progetta che propone comporta un modello di vita prima che di politica dove non esistano differente Italia individua e la società
Dobbiamo essere in Cadoneghe da uomini Soggetti naturalmente all'altezza di questi effetti estinte dando i nostri obiettivi i una valenza etica e non soltanto programmatica conferendo così un significato pieno alla nostra stagione dei doveri
I nostri programmi devono potere all'interno della forza che in data al vostro Progetto attraverso entrate rispettare quelli che sono i nostri destinatari
Perché noi popolari siamo i primi aggredire venne a Benigno Zaccagnini di dover pronto proporre un modello di libertà possibile volontariamente asceta e giammai imposta chi crede nella necessità di una stagione di riforme vere
Dove si abbia il coraggio di cambiare di rispettare ciniche cattolici popolari di dare un senso concreto alla nostra capacità di partecipare alla al recupero degli ultimi ecco allora il bisogno di una politica che riparta dal sud del nostro Paese considerando con ciò che quello che nei paesi a Finmek debolezza e voglia di riscatto ma anche desiderio di crescere insieme oltre ogni tentazione egoistica
Nei popolari dobbiamo credere nella necessità morale e politica ed economica di un processo di integrazione sociale teso a una comunità omogenea capace di arricchirsi delle reciproche diversità rinnova c'è allora significa andare oltre il nostro presente è deve essere abita nelle nostre radici autentiche capendo che anche a livello programmatico la nostra partita e l'applicazione di quanto diciamo
Ma i nostri programmi devono anche saper guardare alla fragilità di una storia che angoscia mentre nel futuro e alla ricerca della propria esistenza
La politica deve togliere tutto questo e sull'autenticità della nostra cultura aggiungere i nostri programmi la solidità l'efficienza tutta di un messaggio cristianamente ispirato per questi fini noi crediamo in una stagione che nuovo movimenti di un nuovo movimentismo stanziano in un tempo che non confonde radicamento con una forma di partito esclusivamente burocratica
Nei giovani vogliamo avere spazi dove la nostra battericida individualmente indirettamente anche attraverso i nostri referendum sulle proposte di riforma che riguardano i popolari
Vi chiediamo un partito che renda protagonisti coloro che hanno davvero qualcosa da dire da suggerire un partito dunque dove il ruolo sia legittimato dalla capacità di proporre c'è un tempo per gettare sta ed un tempo per raccogliere ci costituisce il Vangelo che eccetto caro
Onorevole Lombardi un'istanza che non cioè non non dice che non si può fare la guerra in un Kosovo in qualunque altra parte del mondo ma s'impegna che la guerra non si riesca a fare e il principio quello che punta
E ancora dice il Vangelo c'è un tempo per tacere e un tempo per parlare a disco quinto modestamente aggiungere
Oltre a un tempo per parlare c'è un tempo per agire Axhire con la dizione parte convinta di tutti voi in una direzione DC coerente Enough Luca quindi talvolta insostituibile patrimonio di valori
Questo è possibile fare Quinzio è necessario fare messo lì sono convinta noi sapremo fare grazie
Levantini
A Luciana ho l'onore di invitare alla tribuna la regista Luciana cava
Liliana Cavani
Faccio presente che questa sera
Alle ore ventuno
Alle ore ventuno presso Bottelli Caloia si riunisce il comitato delle donne alle ore ventuno presso il cosmo si riunisce il comitato dei movimento seria
Per professione faccio dello spettacolo faccio il finto faccio delle opere liriche Mancino
Sono lavori che hanno un perno in comune che il plot
C'è una storia umana voi di oggi voi di ieri
Ma in che cosa un fin somiglia ad un partito
Per un film
Occorre dunque una storia un regista che la racconta
Insieme agli attori ed un organizzato un'organizzazione tecnica dopotutto a pensarci bene un partito è anche una storia una vicenda umana
La storia di un gruppo di persone che hanno un progetto che vogliono condividere con altri perché credono che sia una buona cosa per la vita
Nessun uomo vive isolato dal contesto sociale neanche il frate certosino
Un partito che si forma intorno ad un progetto di vita sociale dunque
Un partito si forma intorno ad un progetto di vita sociale chiunque lo sceglie lo fa perché lo condivide lo vuol partecipare ci si vuole esprimere decide di legare a quel partito il proprio diritto di partecipazione alla vita pubblica dunque un partito un progetto di vita liberamente condiviso potremmo anche dire in questo modo persone che condividono un progetto un progetto di vita sociale possono dar luogo a un partito
E detto meglio così perché progetto e persone sono il fattore primo mentre il partito e la forma di organizzazione che si stanno cioè il fattore secondo e come se ci domandarsi che cosa serve per disse starci non rispondere non risponderemmo che serve un bicchiere ma che serve dell'acqua cioè il fattore primo
Persone progetti sono dunque i fattori primi di un partito
Quando invece accade che si inverte la posizione dei fattori e l'organizzazione cioè il partito diventi il fattore primo e più importante più importante delle persone
E del progetto condiviso entriamo quindi un'aberrazione logica democratica
Dei entriamo in un'aberrazione della logica democratica della politica perché insisto in questa maniera molto night a chiedermi queste cose
Perché
Tento di affrontare un poco il punto centrale d'angoscia delle persone e non sono poche che esprimono sfiducia nei partiti
Forse questa angosciosa sfiducia si forma quando viene a mancare la comunicazione collaborativa fra i rettori e delegati e di conseguenza non appare più a fuoco la chiarezza del Progetto fondante
Del partito le scoperture possono stare anche molta nausea
La comunicazione tra lettori ed eletti e l'anima di un partito parlo di una comunicazione a doppio senso chiara e libera e che quindi responsabile costante partecipazione di chi condivide il progetto
Nel nostro Paese si sono ci sono sempre stati due tipi di politica la politica dei partiti e i partiti della politica non è uno scioglilingua
Come residuato dei tempi della guerra fredda esiste ancora spesso la politica dei partiti
Quella che si fa fuori dell'autostrada della comunicazione
Io sono per i partiti della politica e mai per la politica dei partiti perché naturale in un Paese democratico che siano i cittadini ad esprimere la politica attraverso il loro mandato
La differenza consiste in due parole un due verbi parlare ascoltare la politica dei partiti
Ma la politica dei partiti parla i partiti della politica ascoltano l'ascolto e l'arte genuina di un partito democratico il quale non può ignorare di domandarsi molto spesso la gente perché dovrebbe votarci
E cosa proponiamo che cosa vogliamo partecipare agli elettori
Quali i giovani possiamo convincere a crescere con noi come pensare di contenere la giovinezza che di per sé non non vuole appartenere eppure un partito ha un bisogno enorme anche di giovani per rimettersi in discussione
Quando la visione del progetto di un partito risulta sfocata
Come accennavo vuol dire che questa domanda non circola e che è in atto una crisi non leggera di identità e di fisionomie
Precisiamo le due parole identità dall'etimo significa essere se stessi e fisionomie significa vere un'immagine riconosciuta
Se il progetto fondante di un partito non è più esattamente lo stesso il partito ovviamente non è più se stesso perché ha perso una parte della propria identità
Cioè non è più se stesso
Io ricordo di aver incontrato una santa indiana induista
E aveva un solo messaggio da raccontare
Sono sempre all'altezza
è un messaggio antico che comincia prima di Socrate che ne fa la chiave della sapienza
Le fisionomie veniamo le fisionomie a perdere la fisionomia politica sono invece i leader sei delegati di un partito che sono le eletti viceversa perché la loro persone espressiva della garanzia del mandato non voto per quella persona perché agli occhi celesti ma perché è una persona nella quale riconosco l'empatia culturale con il progetto che condivido
E che anche finiti in una in patria culturale con me se così non accade quella persona che ho delegato non la riconosco si dice infatti a volte non riconosco più quella persona
Sono semplici corso considerazioni che mi e vi chiedo pazienza ma volevo dare qualche forma verbale insisto all'angosciosa spunti di sfiducia nella politica e nei partiti di molti connazionali
C'è una cosa che mi ha sempre stupito quando noi occidentali pensiamo al passato lo pensiamo dentro le spalle il passato diciamo e alle spalle e dietro da qui il termine dietrologia dietro dove gli occhi non ci sono più a vederlo fuori dalla lista davanti invece mettiamo il futuro
Noi occidentali il futuro pensiamo davanti agli occhi
I cinesi viceversa penso nel futuro dietro le spalle è passato davanti
A pensarci bene ciò che noi conosciamo che abbiamo davanti agli occhi e viceversa proprio il passato
Perché esce tutto quello che conosciamo dal lontano passato fino all'ultimo istante
Il futuro se non siamo dei Magi non lo conosciamo e non lo possiamo vedere semmai possiamo immaginarlo con il rischio di sbagliare vi faccio un esempio ho ascoltato delle persone che in chiaro che erano ancora entusiaste del comunismo sovietico soltanto tre mesi prima del crollo dell'Unione Sovietica
Si può ben dire che queste persone avevano in passato dietro le spalle e che pertanto non riuscivano a guardarlo e a vederne le crepe
Il futuro che avevano davanti era evidentemente identico al passato indiretta e ininterrotta continuità se avessero potuto spostare il loro punto di vista avrebbero anche potuto prevedere
Qualcosa proprio a causa delle crepe in atto
Viceversa dietro le loro spalle il passato è crollato e anche il loro futuro che immaginavano come in passato è crollato d'un botto e cosa voglio dire con tutto questo vorrei segnalare la necessità di cambiare il punto di vista
Di cambiarlo spesso di applicare alla politica finalmente la rivoluzione scientifica di Galileo
Il futuro lo sanno guardare un poco soltanto quelli che il passato lo hanno ben chiaro davanti perché esso è tutto quello che conosciamo
è l'unica topografia dalla quale partire per cambiare anche tutto
La realtà parola piccola ma molto esigente è il nostro passato fino all'attimo presente
E ogni progetto sul futuro e realistico se parte dall'analisi della realtà che si vuole modificare molti partiti hanno creduto di poter mettere una croce sul passato e di inventarsi il futuro
L'errore del punto di vista ha causato il loro una perdita del senso della realtà
Ciò che era male nel passato lo è anche nel futuro
Non c'è la palingenesi dei partiti ci sono solo altri partiti progettati diversamente
Tutti si dicono democratici per esempio anche se alla realtà dalla
Dalla quale partono non ha in sé cultura democratica
Se c'è cultura democratica un partito lo si vede dai fatti
Fondamentali sono la comunicazione a doppia corsia tra elettori ed eletti a cui accennavo lo scrupoloso rispetto delle identità del partito della fisionomia politica dei leaders dei delegati
A volte si confonde la politica democratica con la semplice esternazione dei principi democratici
Ai conveniente in tv sulla stampa assistiamo alla politica che si trasforma in retorica politica in pura e semplice tecnica politica
Oggi si sento spiccare spesso la necessità di un ritorno al primato della politica
I come me considero la politica niente di più ma niente di meno dell'esercizio onesto di un mandato che deriva dal sacrosanto patto con gli elettori si aspetta un solo primato quello della fedeltà al patto
Nel passato che abbiamo davanti si è visto troppo spesso il primato della politica e della tecnica politica
Tutti conosciamo il non facile percorso della pratica democratica del nostro Paese malgrado la sua costituzione democratica
Perciò io opterei per un solo primato insisto quello del patto tra elettori ed eletti al fine di aree realizzare insieme il Progetto di vita costruito insieme grazie grazie
Abbiamo gli americani passate
Ha facoltà di parlare Francesco Russo
Nella segreteria nazionale
Dovesse accadere
Siamo già è un po'provocatoriamente vorrei partire da una battuta fatta da un giornalista racconta la giornalista
In queste giornate
Mi diceva
Tra molte altre
Esso
Attestati di stima e di apprezzamento per il lavoro di questo partito e dei frutti che anche quest'Assemblea in qualche maniera testimonia rispetto a
A una riconquistata identità va riconquistata dignità di partito che iniziata fin dalla Resistenza
Gerardo Bianco Acea
Aiutati a
Portare avanti ormai qualche anno fa
E Mircea questo giornalista tra il serio e il faceto
Vedi se voi continuate a parlare
Di ciò che riguarda
Il vostro passato dell'identità del cattolicesimo democratico
E così come state facendo
Utilizzando mi faceva notare molto spesso molto più spesso la parola difesa dell'identità piuttosto che il rilancio di un'identità e la ritraduzione forte lui modernità e di un'identità più moderna e c'è badate che anche per noi è difficile trasmettere un messaggio che non sia quello della difesa di una specie protetta
Una specie nobile una specie interessante di grande dignità
Ma rischiate che il la riflessione anche bella e suggestiva da questo punto di vista va ringraziato
Dario Franceschini che con la sensibilità di una della nostra generazione probabilmente a
Patto la Summa
Della tradizione grande che sta alle nostre spalle
E mi diceva però eh eh stare attenti a non rinchiudere in una bella cornice una foto di famiglia
Che una un tempo come il nostro una società come la nostra che cancella miti e disgregata
Anche idealità che sembrava inaffondabile i rischia di rendere gialla ingiallire in grigi re con il tempo
Questo per dire
Che l'identità è di cui anche oggi stiamo parlando non è una rendita non può essere una rendita identità o si vive
O si traduce nelle forme di un partito di persone di uomini e donne
E sperimentano anche pagano con la propria esperienza frassino una scelta anche difficile in politica oppure il riferimento è quello evangelico dei dei talenti
Ricordate il chi riceve un talento che mi dice le tre chine riceve cinque
Ma alla fine
Il rischio è che chi non ne commercia
Il rischio è chi non è sa fare buon uso si ritrova con qualcosa che è sotto terra e alla fine non raggiunge lo scopo per cui è stato è stato lasciato questa è la nostra identità
Per fare però anche il rischio che io in qualche maniera condivido non Giancarlo Lombardi nel suo intervento della mattinata
Di non uscire da una importante momento come questa assemblea nazionale in cui ci troviamo in tanti amici popolari e non
Ma con la difficoltà ancora una volta di dire fuori da chi sta
Da questo palazzetto eccetera le ragioni le buone ragioni perché il popolarismo ritorni ad essere il patrimonio del popolo italiano e non sia ma il Che difficile da spendere ancora per un partito che meritava un consenso più ampio di quello che oggi che oggi ha
E so che è difficile Pesaro e ne fa un'assemblea
Di riflessione forse sono mancati i gruppi di studio faccio solo una riflessione un po'più un accenno un po'più approfondita riflessione che l'amico De Franciscis ieri ha fatto davanti una sala ormai è semideserta questo bando ricordava che ne stiamo tentando di mettere sul mercato un'idea forte della politica
In un tempo però che è un tempo di pensiero debole in cui non c'è una pedagogia forte non c'è un'idea dell'uomo forte non c'è una filosofia
Non c'è una cultura
Che abbia la forza di caratterizzarsi di collocarsi soprattutto come quell'ispirazione del personalismo
Comunitario che a noi cara
Tanto più
Mettere sul mercato un idea forte della politica è un'idea forte dei partiti politici ritornerò
è difficile perché mi riallaccio all'attualità
Anche qui con
Con un giovane amico dicevamo
Per noi è difficile capisco lei Anna Morelli nel suo intervento di prima richiamava la guerra e la difficoltà di comprendere le scelte di guerra operate nostro Paese
Ma la difficoltà e la nostra generazione quella di chi non ha sperimentato la guerra e quindi sa non sa
E per la pace bisogna pagare un prezzo
E il parallelismo purtroppo il parallelismo è che oggi e la nostra generazione fa fatica credo
E dice delle operazioni di questo secolo da cattiva politica di questo secolo hanno portato
Allora
Per andare nella direzione di tradurre
In novità spendibile comprensibile per la gente del nostro tempo
Per dire in parole concrete So che i popolari credono possa essere la buona politica di oggi
Diciamoci con coraggio che mai abbiamo bisogno di una dieci e cento Chianciano per parlare tra di noi per mettersi d'accordo tra di noi perché se è vero che l'idea di famiglia che ieri Pierluigi Castagnetti in qualche maniera si proponeva di politiche per la famiglia
Può forse oggi trovarci d'accordo io penso avrà un modo più difficoltà oggi a capire rispetto alle politiche dell'immigrazione qual è la strada qual è il confine tra l'accoglimento erba la cui udienza
E la giustizia anche nei confronti di di chi accoglie e vediamo la difficoltà dei nostri vescovi da questo punto di vista di dare messaggi chiari
Ma penso avremo difficoltà tra Di noia decidere a sapere qual è la risposta anche moralmente accettabile rispetto al problema che ci veniva proposto ieri del dell'adozione degli embrioni e ancora il problema sollevato questa mattina
Di di quali siano i limiti del mercato qual è la difesa positiva che dobbiamo fare di uno strumento che pure ha dato tanto alla crescita del e allo sviluppo dell'umanità e quale sia il limite
Oltrepassato il quale il mercato diventa nemico dell'Uomo
Allora rispetto a questo io non se ne vorrà male l'amico lato di cui ho condiviso grandissima parte della relazione se noto una cosa
Abbiamo parlato mezza giornata della forma del nostro partito
Quaranta cartelle fitte
E interessanti ma una volta sola è stata citata
La forma partito come luogo privilegiato della formazione dei cittadini della formazione nelle coscienze della formazione di di coloro che sono pronti a impegnarsi a lottare per la costruzione della Città dell'Uomo misura dell'uomo
Un partito senza formazione come ahimè il nostro da troppi anni al centro come in periferia è un partito che non può dipendere un'identità perché non è capace di trasmettere un'identità tra coloro che per primi dovrebbero far sapere protagonisti e divulgatori allora posto di essere provocatorio
Io dico che su questo riprendo molte delle cose dette da Liliana Cavani appena cinque minuti fa
Cioè non siamo per difendere i partiti così come oggi sono mai siamo per difendere l'idea di un partito diverso di un partito nuovo di un partito che ha il coraggio di mettersi in discussione rispetto alle sfide della modernità ed Antonio e alle sfide della dell'incomprensione che oggi i cittadini hanno nei confronti della nostra forma partito
E questo
Mi fa dire che
Più che preoccuparci dei nostri livelli provinciali dei comitati delle segreterie
Forse oggi il miglior servizio del partito saprebbe rendere ai cittadini sarebbe proprio quello di moltiplicare vado a concludere Presidente
Quello di moltiplicare i momenti di riflessione interna
Di moltiplicare ai luoghi di formazione obbligatoriamente
Questo deve essere lo stimolo che deve partire da Roma in ogni provincia una scuola di formazione riprendendo Pierluigi Castagnetti se duecento focus group quando hanno fatte nelle prossime settimane
Duecento occasioni in cui incontrare i giovani e provare la difficoltà di tradurre quello che oggi ancora noi qui dentro riesce a entusiasmare ma che fuori prendiamo atto non entusiasma Sturzo De Gasperi e Moro
Non dicono nulla oggi ai nostri ai nostri giovani e non lo non dicono nulla perché la nostra è la difficoltà di rendere comprensibile quella che è stata una grandissima esperienza
Di impegno di di sacrificio ma anche di grandissimo entusiasmo perché era giovane solo fino a trenta quaranta anni fa e concludo dicendo che allora identità è è rimettere in discussione fino in fondo il nostro essere partito perché si si comunica soltanto ciò che si è non immaginiamo ancora una volta di prendere in giro i nostri i nostri elettori
Ma saremo capaci di fare delle battaglie contro il personalismo e contro l'accentramento se come dice Liliana Cavani il nostro partito sarà capace di essere luogo di ascolto luogo in cui la persona sente di essere di essere accolta luogo in cui si moltiplicano i momenti in cui la gente persone sono educate
A capire che la politica è momento di servizio
Sì vinceranno le diffidenze nei confronti dei partiti sei partiti ritorneranno momenti di servizio
E allora
Se questa è il l'orizzonte che in qualche maniera si anima recuperare il popolarismo di Sturzo recuperare un arcipelago popolare un partito che sa rinunciare forse anche i propri simboli ogni tanto ma perché è certo che la propria identità
E più forte della dell'organi di qualsiasi tipo di organizzazione possa mettere in campo è un partito che deve saper dire che proprio mettersi a servizio vince le diffidenze della gente che sa di vere la propria testimonianza della verità
Avendo il coraggio e la fiducia del le sapere che anche il potere dei senza potere come diceva Gabriel e capace di cambiare la storia un partito che sta scommettere sul fatto come diceva a piedi la nostra rivoluzione la nostra capacità di cambiare o sarà una rivoluzione morale o non sarà grazie garantisce infine
Sono precedenti ministro il compito Chiellini
E Zecchino Ortensio abbiamo allora il benvenuto ho l'onore di chiamare alla presidenza per parlare il presidente del Senato Mikkola Mancino
Abbiamo tutto finito cari amici
Non ho ho avuto la fortuna
Via ascoltare direttamente la relazione di Franceschini
Ho ho avuto anche il privilegio qui poterla leggere
E di poterla valutare
Come in linea
Di indicazione di una strada da percorrere
Di un
Cammino
Intraprendere
I tempi che viviamo sono
Tra i più difficili
Probabilmente perché a differenza
Dell'immediato dopoguerra
Non siamo
Nelle condizioni ideali
Di nutrire
Grandi speranze e probabilmente anche molti ideali
Si sono indeboliti
Ma se guardiamo all'insieme
Della situazione internazionale
Ci accorgiamo che sia quelli che sono arrivati sia quelli che già c'era uno
Una regola ormai accomuna non soltanto l'Europa ma lo scenario internazionale dal punto di vista economico quella
Del mercato rigida non flessibile dura
Molte volte impietosa
E questa è una condizione che dobbiamo pure
Convivere
è figlia di una globalizzazione che intenti reali pone le economie dei singoli Paesi in una sfida
Ruvida anche se il Vangelo perciò io apprezzo
Il
Penta Tivo mi pare riuscito oltretutto del Segretario politico Marini il dare vita ad una riflessione
E consente a ciascuno di noi
Di ricavare anche dal punto di vista della esperienza che resta sempre personale qualche riflessione alta rispetto ai compiti che ci attendono
E solo compì gli anche difficili perché proprio
La globalizzazione dei mercati ha portato come conseguenza immediata
Quella
Dell'indebolimento delle identità
Sì fate caso
Blair dopo tantissimi anni di dominio conservatore in Inghilterra si afferma ma dichiara di essere di centrosinistra
Cioè vince la battaglia contro colla
Da scritta un Governo di sinistra meno sinistra dopo l'esclusione di la Fontaine
E però indica
Nella linea di centro sinistra alle alligna guida del suo del suo Governo
La l'indebolimento delle indennità porta
Ad un avvicinamento
Di distanza e un tempo erano incolmabili e tuttavia non possiamo dire che è un partito è uguale a un altro
E dei tempi
Di transizione lunga come quelli che noi viviamo
E c'è un
Una incapacità di distinzione perché tutti si appropriano di tutto
La tradizione politica sul piano generale
Ha conosciuto
Partiti di orientamento liberale
Si sono articolati al proprio interno ma la tradizione liberale era chiaramente identificabile
Ancora una tradizione cattolico democratica
Che aveva una sua precisa collocazione il richiamo alla dottrina sociale della Chiesa era un punto di forte demarcazione
Una tradizione
Socialista socialdemocratica diciamo oggi riformista
Però siamo sicuri che sulla scena politica all'interno del nostro Paese
Si è in grado di Avvenire estinzioni così immette da poter dire questi sono destra
Questi sono centro e questi sono sinistre
è un po'difficile è un po'difficile anche per chi ci sta dentro anzi
Proprio perché ci si
Dentro diventa ancora più difficile distinguere perché se alcuni mettono sotto il cuscino Sturzo
Altri mettono sul comodino un Moro e sembra che Sturzo e Moro sia stanca siano stati contemporaneamente nel centrodestra nel centro e nel centrosinistra è un periodo di grande difficoltà
Grande difficoltà al punto da far vive ad alcuno da far scrivere ad alcuni politologi ma c'è proprio bisogno
Di un partito di ispirazione cristiana come pure è avvenuto
In tempi ancora recenti
E questo naturalmente porta
Ad una esigenza di approfondimento distoniche dirà di cd culture
Stare hanno ogni
Sapere denunciare li ambiguità che stiamo vivendo
Da lungo tempo cioè dalla caduta del muro di Berlino stiamo noi vivendo all'interno di una profonda ambiguità che non posso definite culturale
Io sono stato di recente nel liceo Tasso di Roma per discutere
Delle leggi razziali
Sono sessanta anni fa una larghissima partecipazione di giovani che l'avevano organizzato avevano organizzato il convegno e una larga partecipazione anche di storia vissuta
Di generazioni per dire che c'era una continuità tra generazioni
Allora io vorrei dire a Francesco Russo
Che può darsi che non interessi Sturzo non interessa i De Gasperi non interessa il Moro ma in un clima di grande confusione in cui come nella notte tutti i gatti sono bigi così tutte le culture divengono indistinte lontane perché siamo presi dal problema del quotidiano senza affondare la nostra attenzione dentro le radici
Che hanno contraddistinto questa o quella o quella forza politica
Oggi c'è un problema
Di Grande attenzione su temi che contraddistinguono
I territori dal nostro paese abbiamo un problema e di piena occupazione in alcune aree
In nostre
E abbiamo un problema di offerte di lavoro in quell'area
Per marcare una differenza fra gli anni cinquanta e gli anni e gli anni novanta
Beh nonostante l'offerta di lavoro non c'è una domanda di lavoro perché la disoccupazione all'interno del nostro Paese sia fatta stanziale
Resta normalmente nell'uovo dove si procura disoccupazione non si sposta non c'è la mobilità degli anni cinquanta degli anni e degli anni sessanta vien fuori il problema della immigrazione
Che è un problema che ma visto anche dal punto di vista tutto nostro
In termini di a pensione di tolleranza di solidarietà
Esiste anche un grosso problema che è quello della sicurezza e sta al al Governo allo Stato
Dare sicurezza ai cittadini ma possiamo noi renderci schiavi di una preoccupazione
Non sapendo risolvere il problema della sicurezza producendo però intolleranza razziale dal punto di vista generale ecco io vedo e il Governo
Si è dato molto da fare il ministro la ministro scusatemi Jervolino si è data molto molto da fare sta ottenendo anche
Utili i risultati ma noi non possiamo seguire l'umore del giorno senza la sensibilità che ci ha caratterizzato
Senza mettere a confronto la nostra
Riflessione il nostro atteggiamento rispetto a questo fenomeno
Con
Quello che ascoltiamo dal magistero della Chiesa
Il Santo Padre sfida ammonimenti tutte le domeniche e possiamo noi nona vere sensibilità
Lungo questa strada e marcare una differenza tra il cinismo e l'indifferenza e la solidarietà da parte dei badante di tutti noi
Io non credo che
Questo secolo
Possa chiudersi
Con me
La scomparsa di un partito di ispirazione cristiana seni avverte il bisogno
Se ne avverte il bisogno anche laddove è stato fortemente ridimensionato ed è scomparso come in Francia se ne avverte il bisogno
In ogni angolo della terra
Noi abbiamo bisogno di sbilanciare il popolarismo
Ma attraverso
La individuazione ed è la strada più corretta che ci fa essere
Partito
Della società e partito anche delle istituzioni
Se dico
Questo è perché io solo
Molto
Preoccupato di quello che può avvenire
Ecco io voglio fare una riflessione
Pregando Marini di seguire questo breve ragionamento
Abbiamo
Dato vita a una legge elettorale per la elezione del sindaco e del Presidente della Provincia e abbiamo l'elezione diretta del sindaco del presidente della Provincia
Fra poco il Parlamento
Approverà il disegno di legge per la elezione diretta del
Presidente della Giunta regionale
Riteniamo che il sistema possa registrare delle soluzioni o debba vere invece
Una sua coerenza
Noi fatalmente
Arriveremo a destra cedere anche il primo ministro perché sarà inevitabile sarà la forza delle cose che ci porteranno a quella situazione
E
Dal punto di vista delle conseguenze dobbiamo pur vedere che cosa
Ne ricaviamo
Spesso si assume che tra partito e sindaco partito Presidente della Provincia perché no anche parte intoppi partiti Presidente della Giunta regionale
Non c'è più un rapporto non c'è più una relazione
Ma è inevitabile che sia così
Perché se il sistema porta al presidenzialismo il presidenzialismo è così marcato dal punto di vista del segno personale e mette in difficoltà i partiti politici che dovessero restare così come sono state nella loro tradizione dobbiamo allora cambiare nomi il rapporto tra par Pinto ed eletti soprattutto tra partito e governo ICI delle amministrazioni locali e domani anche del del governo centrale
Ma per fare questo io credo che il tema delle riforme istituzionali sia un tema che noi non dobbiamo ma abbandona
Se c'è stata un'epoca che è durata
Molto più di cento anni
In cui il nostro Paese aveva bisogno di consolidare L'Unità d'Italia Attraverso il centralismo oggi noi viviamo
Una condizione diversa una esigenza forte
Quella dei rom spera il centralismo all'interno del nostro paese di dare vita
A quelle realtà cioè venivano indicate fra il mille novecento e cinque nel mille novecentodiciannove da Sturzo nella sua riflessione
Che riflessione alta riflessione attuale dal punto di vista istituzionale
Ecco perché credo che l'autonomismo
Deve diventare sempre più il nostro patrimonio
E il patrimonio dei cattolici democratici
è il patrimonio di un partito
Che sa che il diretto rapporto con la società mette in condizione la società di migliorare e mette in condizione il partito di sfidare le altre forze politiche dal punto di vista del riordino istituzionale sul piano
Sul piano più generale
Noi non possiamo
Immaginare di a vere
Ho
Simultaneamente da una parte una competenza centrale
E dall'altra una competenza periferica oggi non abbiamo bisogno che i lavori pubblici siano a Roma o l'agricoltura figlia a Roma
Oggi abbiamo bisogno di spezzare questa cappellina centrali spiega che ha soffocato le Autonomie però non approvò con efficienza Kabul dal punto di vista del risultato
Quindi quando dovremo affrontare il tema del rapporto costa ho avuto romeni
Io resto convinto che i una
Azione coraggiosa da parte nostra
Può dare vita a quelle riforme senza delle quali il rapporto fra la comunità locale e le istituzioni diventa sempre asfittico astratto lontano non produttivo
Come come risulta
Sul piano più generale
Credo che anche il rafforzamento delle
Autonomia delle regioni che chiamiamo federalismo
Ha bisogno di una ulteriore puntualizzazione non facciamo riforme a metà
Per accontentare i centralisti da una parte gli autonomisti dall'altra parte
Non possiamo chiamare federalismo un federalismo disossato
Che non si faccia carico preventivamente di una riforma fiscale che assegna i Comuni che hanno la titolarità della spesa anche la piloti titolarità delle entrate non ci può essere una finanza derivata
E poiché non abbiamo fretta perché ci sono almeno due anni per fare questo fino al due mila e uno io credo che imboccare la strada del federalismo fiscale quello serio quell'organico è la premessa per arrivare poi al federalismo sul piano generale se lo vogliamo chiamare federalismo
Se invece lo vogliamo tenere all'interno dell'impianto costituzionale possiamo dire un autonomismo rafforzato un regionalismo rafforza
E questi sono tempi in cui
I partiti si caratterizzano per quello che sanno produrre dal punto di vista della proposta politica
L'analisi non è mai sciupare alta non può essere mai ritenuta inutile noi dobbiamo riprendere questo discorso è un discorso che ci interessa direttamente
E qua me fa male io partecipo
Poco
E non in queste occasioni alla vita interna del partito non posso non dare atto
A Marini
Che da pochi che eravamo siamo diventati in molti nelle assemblee in cui siamo chiamati ad una ad una riflessione
è segno che c'è un movimento un'attenzione un'attenzione su questioni fondamentali
E le questioni fondamentali
Implicano anche da parte nostra un'assunzione di enorme responsabilità sul tema della sussidiarietà noi non possiamo rimanere all'interno di una logica ideologica perché si parla di ideologia è archiviata e poi tornano le è lei biologiche
E noi la sussidiarietà orizzontale o o ai imponiamo dal punto di vista della riflessione culturale oppure noi siamo alle prese tra una prevalenza della mano pubblica
Rispetto alla mano privata minoritaria o una prima prevalenza della mano privata rispetto alla mano pubblica tutta la problematica relativa
Al volontariato al non profit è una problematica tutta nostra che dobbiamo portare all'interno delle istituzioni per farle diventare la problematica della intera società
Spesso anche ieri dopo una giornata piena di fatica che Franco
E sentire
Dire da crisi storicamente non ha avuto ragione
Che gli otto settembre sono stati tanti
Dei governi a direzione non si ha detto ma chiaramente a direzione democratica cristiana
Beh noi dobbiamo realizzare una pare sta morale
Non essendo possibile una parità quantitativa ma una parità morale polline un diritto al rispetto delle nostre posizioni a ciò che stiamo fa
Azzaro che abbiamo fatto
E che può anche essere così la stessa gli stessi Stati Uniti dopo la caduta del muro
Certo non solo nelle stesse condizioni del bipolarismo di un tempo era un bipolarismo che si reggeva sulla paura però c'era l'altra parte con la quale bisognava fare i conti voi
Può darsi che ci siamo anche guadagnati una condizione diversa dalla condizioni ieri è stata certamente anche responsabilità nostra però questo Paese
Se ha consentito a tutti di crescere in democrazia
Se è vero come diceva squisitamente Ida De Mita che il comunismo avuto rilevanti responsabilità anche nella crescita democratica all'interno del nostro Paese
Però dobbiamo anche vive con orgoglio che se dopo queste avvenuto è perché c'è stato un partito che per primo a difesa le libertà e la democrazia nella nostra nella nostra società questo
Crescono infida piccoli amici cioè noi non possiamo vivere di rendita di posizione
Ma è nel momento in cui noi dobbiamo provocare chiarimenti di tipo culturale all'interno delle forze politiche beh noi dobbiamo snidare quelli che ambiguamente vivono quelli che ritengono di rappresentare anche un altro mondo io non ho mai abbandonato
Il concetto di appartenenza io appartengo a questo mondo
Eh sì so che difficilmente noi possiamo dare vita a un contenitore unico dove i riformisti come negli Stati Uniti stanno tutti a una parte e i conservatori stanno tutti dall'altra parte dobbiamo rivendicare perciò la nostra originale posizione
E dobbiamo farlo in uno spirito di servizio perché alla società dobbiamo dare messaggi
Questo è un ottimo utile utilissimo messaggio io auguro diciamo una buona conclusione e sia la premessa
Perché il Partito popolare possa presentarsi con la sua identità con la sua originalità per essere giudicato per ciò che vuole fare ma non per l'immagine che gli altri vorrebbero adesso regala
Grazie
L'anno attanagliati inviata
Mentre prende Natale affiliata stabilità da che domani mattina alle ore nove sia terminati celebrerà la Santa Messa in quel testo Essaouira
E la celebrerà il vescovo di questa diocesi non signor Rossi
Credo di interpretare non soltanto la sensibilità delle donne di questa Sala ma certamente di tutti noi popolari
Dicendo che mi piacerebbe in questo momento
Mandare un appello alle donne serbe
E dire loro che hanno nelle loro mani la possibilità
Di far sentire la loro voce
Ai loro governanti che hanno la possibilità come altre donne hanno avuto in tante parti del mondo di far cessare le armi e dire che non ci deve essere questa drammatica contraddizione fra pace e difesa dei diritti umani
Che non ci può più essere qualcuno che in nome di ragioni di espansionismo o etniche o imperialista e o di forme di sopraffazione di diverso tipo Possa far soffrire ancora tanto qui vicino troppo vicino a noi
Uomini e donne bambini anziani credo che questa sia una responsabilità grande che anche le donne devono saper esercitare voglio dirvi che a nome della Commissione parità io già dall'otto marzo dedicato il nostro vale la nostra otto marzo alla costruzione possibile che la pace nel Kosovo sul nostro sito internet c'è un appello a cui abbiamo stiamo ricevendo centinaia di adesioni da donne di tutto il mondo in tutte le lingue e da donne laiche donne religiosi i Giudei giovedì diverse religioni che chiedono che mandano anche loro messaggi ai governi in questo momento coinvolto in questa difficile vertenza
Perché questo perché noi donne non possiamo rimanere in silenzio perché le parole della pace e dei diritti umani sono le nostre parole perché sono sempre le donne poi a dover ricostruire le ragioni pazientemente
Della convivenza e della quotidianità
E se anche capiamo le esigenze di essere fedeli a un patto ha un diritto internazionale al dovere di non tirarsi indietro chi vi parla con altre colleghe un tempo in modo molto sofferta votato anche per la famosa questione dell'Iraq però sappiamo anche che questo è una offesa della politica e delle ragioni del per le quali molte di noi sono anche impegnate
Da tanti anni in politica e allora credo che però questo qui ci deve interrogare come questione
Che poniamo che dobbiamo porre noi popolari con grandissima forza
Questo gravissimo dramma internazionale pone tre urgenze
E guardate sono tre urgenze che richiedono a chi ha una cultura cattolici democratica una supplemento di responsabilità e probabilmente trova in noi una cultura più capace di guidare questo processo
L'Unione europea sicuramente la responsabità grande che Romano Prodi oggi a fortunatamente nelle sue mani nell'acqua pesante la Commissione europea
Rende fanfara fare dei passi necessariamente molto audaci alla prossima gestione sia della Commissione e del Parlamento e guai se così non fosse
E per questo vorrei dire c'è bisogno che più popolari italiani siano presenti nei popolari europei perché guardate che anche la famiglia i popolari europei sta rischiando di andare più verso una anima conservatrice che non è mai stata quella che ha fatto la grande colto la grande concessione i De Gasperi Schumann Adenauer l'Europa abbiamo bisogno di essere in Europa noi
Esserci
Europea e i popolari europee che hanno la nostra concezione questo andrà fatto capire anche prossime azioni europee
C'è bisogno che la prossima commis che prossimo Parlamento cosa questo europea
Capiscano che bisognerà andare probabilmente oltre i trattati attuali penso alla questione della difesa europea della sicurezza europea ormai mi sembra che non ci sia più tempo da perdere
C'è un'altra questione che è rimasta un po'nell'ombra in questi giorni noi abbiamo avuto qui a Roma un accadimento straordinario io devo ringraziare di queste in particolare una persona qui fra noi che Patrizia Toia sottosegretario agli Esteri
Che con grande determinazione e con una grandissima coerenza ha lavorato moltissimo in quest'anno e noi abbiamo lavorato anche molto insieme con la Commissione parità
Due donne ma insomma mi pare che abbiamo dato dei segnali in questo lo dicono certo orgoglio in questo anno sui diritti umani l'abbiamo inaugurato al femminile parlando i diritti negati delle donne nel mondo
Abbiamo fatto recentemente la conferenza con donne diciannove Paesi del Mediterraneo e vogliamo che questo resti un appuntamento
Tempi itinerante e permanente che si svolgerà a ogni anno sulla sponda nord e sud dei terraneo perché riteniamo che solo dal dialogo dalla comprensione dalla crescita
Nella diversità culturale ma nello uguale difesa dei diritti universali di uomini e donne che potranno nascere un antidoto un anticorpo per questi tremendi segni di di guerra
Ebbene quest'anno c'è stato qualcosa che ci responsabilizza come cattolici democratici coi popolari
La nascita del Tribunale penale internazionale non ci sarebbe stato ricco bisogno di ricorrere a questa drammatica bombardamento a queste nuove vittime se fosse stato già in funzione Tribunale penale internazionale
Contro che può agire contro chi si macchia di crimini contro la guerra e contro l'umanità
E io penso che dobbiamo superare su questo
Alcune prudenze che alcune e alcuni ritardi dobbiamo accelerare il processo l'Italia ha ratificato
Quelle importantissima decisione altri paesi non l'hanno ancora ratificato c'è bisogno di fare su questo una grande politica di sensibilizzazioni opere pubbliche a livello anche internazionale
E ce n'è un'altra
Di questioni che sono davanti a noi
C'è bisogno di riformare il Consiglio di sicurezza dell'ONU e anche qui è la nostra e la nostra proposta il progetto che facemmo per per primo a noi i nostri ministri degli esteri
Il progetto più interessante più democratico che premesso più in grado l'ONU di assumere questa decisione che sappiamo tutti perché non possiamo nasconderci dietro questa possibile così paravento e dirci che doveva passare dal nono questa che questa decisione quando sapeva perfettamente che cosa è sicurezza attuale non ebbe mai fatto passare per il diritto di petto che potevano avere la Russia e la Cina io ora se siamo sinceri dobbiamo dire che la via maestra è di accelerare la riforma dei cosa di sicurezza di sostenere in tutti i modi la nostra azione a New York
Perché dico questo perché a me pare che oggi sia evidente e quando parliamo di identità di partito vedete al partito deve essere un partito che sia ormai sovranazionale che ha la capacità di pensare in grande di avere una visione di collegarsi con i popolari
E i democratici ispirazione cristiana del mondo e dell'Europa di non rimanere chiusi angusti nelle nostre confini ma come i confini ormai sano cadendo da per tu sto e ne siamo ancora un partito che ha un'iscrizione nazionale ma cominciamo a lanciare l'idea della iscrizione popolari europei alla nostra e e rafforzare la nostra componente c'è bisogno di pensare in grande rispetto alle questi della cittadinanza io penso che sia giunto il momento di avere coraggio su questo piano noi non possiamo essere passati da paese
Di e immigrazione
A Paese di immigrazione e non avere colto alcune importanti esigenze che dobbiamo affrontare io credo che dobbiamo parlare dire una parola chiara su questo la cultura dell'accoglienza
Deve essere la cultura dell'accoglienza nella legalità
Nella capanna distinguere ciò che è proprio del volontariato hanno proprio che ciò che è proprio di un percorso di legalità che deve essere chiaro per chi viene nel nostro Paese ma ci deve essere anche allora una grande maggiore sforzo sul piano istituzionale
E caro Segretario di così arrivato il momento di dire
Che non bastano le consulte per gli immigrati presso il governo ci vuole un vero e proprio assalto istituzionale ci vuole coralmente un ministro o sottosegretario per l'immigrazione
E dia il segnale che cambia qualcosa che si applica una legge nuova che si verificano e siccome si vanno a determinare con chiarezza i percorsi perché arriva è molto difficile per chi viene nel nostro Paese vuole entrare in un circuito di legalità capire quali sono i suoi diritti oltre che sui turisti abbiamo bisogno di costruire un assetto istituzionale che passi anche per le regioni tanto più in un progetto che dà molta autonomia alle regioni e ai comuni e dobbiamo sapere anche ad affrontare il tema delle sedi danza non è possibile che i bambini che nascono nel nostro Paese
Da genitori che vivono qui ormai da dieci anni vent'anni o da qui generazioni che non conoscono la loro lingua del loro Paese con lo scorso l'italiano che come dice un altra donna immigrata nella Consulta immigrate che presso la Commissione parità c'è tifa per le squadre italiane ma sarà sempre concittadino extra comunitario dobbiamo affrontare il tema della cittadinanza superando probabilmente lo ius sanguinis visto che abbiamo vicino paese come la Germania che sta affrontando questo tema c'è un'altra questione che vorrei porre naturalmente selezionando le fra tante che uno potrebbe dire
C'è una grande questione che l'elaborazione delle donne in particolare in questo Paese ha portato ormai a tema centrale che è stato ripreso con molta efficacia dalla da Castagnetti
E magari sarebbe avremmo preferito che ci fosse anche qualche riferimento alla grande lavorazione che le donne di tante generazioni piene cito solo una presente che che Maria eletta Martini hanno fatto in questo Paese e in questo partito
Ebbene c'è la questione di rendere centrali le questioni della cura della conciliazione famiglia e professione le questioni dell'economia sociale e solidale come le chiamano Zamagni ma come le chiama anche una donna come Chiara Lubecca
Come questione che ormai sarà la vera il vera para di gomma di confronto fra paesi civili Paesi evoluti e i Paesi a ad alta qualità di vita o meno
Oggi la competitività di quest'altro si parla la globalizzazione rischia di essere soltanto vissuta in vista come fatto finanziario economico
Con una miopia anche degli economisti che secondo me dovremmo il coraggio di smascherare oggi la la competizione è fra sistemi Paese
è fra Paesi che vedono che mettono nella contabilità generale il costo della della maternità e della paternità come fatto anche produttivo di ricchezza di significati e anche di nuova generazioni che mettono nella contabilità la cura la cura non può rimanere lavoro invisibile delle donne altrimenti la pari opportunità è soltanto un doppio lavoro un triplo lavoro e lascia sullo sfondo la corresponsabilità di gli uomini nell'ambito della responsabilità familiari
E e di di educative
Deve mettere a tema la questione di come ripensare i servizi perché siano effettivamente servizi per la persona e la famiglia dove la famiglia assume una soggettività nuova
Non solo di distribuzione di risorse o di compensazione delle mancanze di uno Stato che ha pochi servizi ma come produttrice di senso di significati e anche direttivi Cats
Credo che la solidarietà tra le generazioni debba trovare attraverso politiche familiari intelligenti una ricomposizione è una sua nuova qualità credo che sia una grande sfida questa che trova in noi chi ha su questo già elaborato che ha su questo anche una visione non né confessionale né laicista ma costituzionale molto chiara
Però c'è un'altra questione che insidia oggi questa concezione vorrei solo di là velocemente
C'è stata una una battaglia e una dibattito politico molto serio molto impegnativo e molto difficile in Parlamento e saranno sempre di più questi tipi di dibattiti parlo della procreazione assistita ma parlo anche di altre questioni che oggi stanno sfidando i parlamenti
Ed è qui il paradosso nel momento in cui si allontanano gli umanissimi e si avvicinano invece le politiche questa è la e la stranezza di questo periodo siamo non più in un clima ideologico ma siamo in una IP apparentemente in una forma di avvicinamento delle grandi scelte politiche quelle che prima dividevano ma si sono allontanati in qualche modo le concezioni antropologiche profonde e dobbiamo ricostruire di noi stiamo elaborando di meno quel partito stiamo come siamo come distratti su quello che viene prima di queste leggi prima del suo professore assistita di la concessione della persona della vita Della poi dobbiamo ripensare non sono tra di noi ma anche con altre lì la sfida se volete reali la sfida dell'Ulivo
Era quella di costruire insieme una cultura un nuovo umanesimo dopodiché si parla delle coalizioni sennò me ci troveremo sempre più in questa situazione che forse va però anche laicamente annunciate gestita Roberta arrivo quella di distinguere sempre più due piani e nessuno si dovrà scandalizzare
Il piano delle coalizioni di governo che impegnò le forze politiche soltanto sui temi del programma di governo e un piano parlamentare in quel confronto e le intese potranno avvenire anche con altre forze anche più larghe o anche più stretta tra maggioranza di governo
Però attenzione io sono contraria ad alcune parole questo dire anche in casa nostra
Quando si parla di prelazione responsabile non si parla di un problema di coscienza si parla dei fondamentali di quello qui la nostra Costituzione pare mette nei diritti inviolabili della persona umana stiamo attenti stiamo scivolando su una china per cui si privatizza tutto ciò paradossalmente che attiene alle alla sostanza
A quello che viene prima delle regole della convivenza e poi si decide che invece di rilievo pubblico politico anche tutto ciò che attiene al discorso sulla forma sulle regole e su queste benedette coalizioni io credo che su questo siamo perdendo molto anche incapacità
Chiuse gelosa ma un'identità che ha il coraggio di dirsi e allora io chiedo agli amici che sono anche al governo lo sapete che l'ho già detto in altre occasioni che ci sia in questo anche una maggiore fermezza dei amici popolari
Non è possibile che i ministri di questo governo o ministre possono su questa materia che io vorrei leggo nelle prese di coscienza ma che sono ormai Terio orma è pienamente di battute in Parlamento e su cui si trovano maggioranze e minoranze possano impunemente intervenire senza che nessuno di noi dica una parola nell'ambito in cui a la sua responsabilità il Governo alla sua responsabilità i ministri parlo per favore non a titolo personale ma titolo collegiale come si conviene in una democrazia
E noi per favore queste cose dobbiamo dire
Non vanno a sentire sì
Sono alcune persone di noi sembra che abbiano questa sensibilità la cultura delle situazioni si costruisce anche così altrimenti siamo soltanto disegnare delle magnifiche forme quando ormai il contenuto sarà completamente ormai oscurato
Un'ultima cosa io sono molto preoccupata
Di una questione che chiamerei democratica perché democratica zero anzi la si chiama la si chiama sette istituzionale la si chiama governabilità ma questa opzione democratica la posta Bodrato con grandissima
Io apprezzo moltissimo quello che scrivevo grato delle che per me è spesso un punto di riferimento fondamentale leggere sui liberali
Spero tornerà sul popolo voglio dargli anche molta solidarietà sulla sua vicenda ha avuto il coraggio ha avuto il coraggio di dire alcune cose con molta sincerità
E c'è una questione guardate che voi avete tutti i relatori c'è chi ha introdotto in questi giorni a acciuga naturalmente incrociato molte volte ma che io vorrei che fosse in particolare lo sto pongo gli amici i nostri amici che hanno più Dinoi competenza e scienza come si diceva un tempo istituzionale io sono preoccupata e ne abbiamo fatto delle battaglie incredibili tratto capite dalla gente sulla questione del cancellierato
Abbiamo fatto delle in campo delle battaglie e sul fatto che la che tutto non si risolve soltanto la governabilità non si risolve mettendo tutto nel rafforzando sono gli esecutivi ignorando il problema dell'astensionismo della partecipazione democratica non c'è più delle assemblee che non ho più un ruolo
E dall'altra parte non aprire quella che Mancino chiama la sussidiarietà almeno orizzontale quella cioè che dà senso autonomia responsabilità nostra civile la sorveglianza attiva c'è qualcosa che si è inceppato nel nostro modo di settore talvolta inseguire la la elaborazione io mi son letta il riforma delle Repubblica federale e già questo per me è stato un un questa già io francamente non ho ancora digerito perché sono uno degli ultimo i cani ma probabilmente c'è anche ancora spazio per il dissenso
Non so se era necessari si omettere questo titolo
Ma guardate che io son preoccupata del fatto che si diceva prima o una cosa un sindaco eletto direttamente che risponde alla sua comunità e che deve in qualche modo racchiudere sinteticamente anche una investitura dal basso una cosa è il capo di una di una regione presa di una regione che tra l'altro un ruolo soluto legislativo che viene invece esaltato come ruolo ed enfatizzato da un'elezione diretta è chiaro che a quel punto non c'è più possibilità di fermarsi
Salto qualitativo
Allora io credo che da qui io personalmente ero già contraria alla Provincia Pesatori già apertamente messa ma secondo me stiamo pian piano scivolando su un terreno sul quale noi è inutile inseguire la lega su queste questioni e se altri lo vogliono fare nel non dobbiamo accordarci tra l'altro non convinciamo nessuno
E penso che in questo momento ci sia bisogno di grandissima attenzione altrimenti diamo degli input devi segnali talmente schizofrenici per cui da un lato diciamo no a un giustamente a un referendum che inganna rispetto a quello che dice l'eterogenesi dei fini e che noi in realtà ostacoliamo perché diciamo che non è quel la la soluzione la soluzione semmai era il premio di Gobetti di maggioranza non è quello di andare a uninominali Zare tutto e dall'altro coi abbiamo un segnale che va esattamente nella direzione contraria cioè della rafforzamento autarchico
Dei poteri e al leaderismo provincialismo peronismo che denunciano c'è qualcosa che non torna che non quadra io vorrei che su questo ci fossero pressioni più ampia discussione non sa non penso potrà delegare
A pochi le decisioni di questo tipo e un'ultima cosa questo nuovo sistema elettorale quanto l'abbiamo noi indagato e ne parlo mi riferisco anche la relazione di latu
Chi ha fatto il primo giorno quanto ne abbiamo indagato le conseguenze sulla cosa devono essere oggi partiti rispetto al MOSE sta metto orale
Allora io credo che dobbiamo capire tutto ciò che deve essere oggi un antidoto una come dire un un contrappeso si diceva al a qualcosa che si dovesse attorale lo sappiamo abbiamo dato molto il referendum io in parte sono anche pentita e ve lo dico però resta il perché c'è una parte che somministra ci sta sfuggendo di mano ma allora non era possibile fare diversamente però una cosa è certa
La bussola però tenerla ben presente ma possiamo farci noi stessi governare da questo processo scusami Luisa scopre una battuta la i sì il sistema elettorale oggi presuppone qualcosa che non c'è
E che per Titti abbiano una democrazia interna molto più trasparenti
Prevedono che almeno ci siano forme che siano le primarie interne che siano forme di coinvolgimento della quota base elettorale altrimenti ne abbiamo che il potere nelle candidature i poteri decisionali potere purtroppo anche di decidere le linee politiche è sempre più anche la nostra partita purtroppo
Oligarchica allora questa è una questione democratica che oppongono soprattutto esiste l'articolo quarantanove della Costituzione che dice che partiti
Concorrono a definire la politica nazionale con metodo democratico bene forse ribatte il momento di fare una legge ti applichi la legge l'articolo quarantanove la costruzione la proporzionale e le preferenze il il la persona eppure mente erano in qualche modo un antidoto oggi ne questo non ce l'abbiamo più dobbiamo avere il coraggio di dare dignità e cittadinanza chiara agli scritti alle persone che vogliono lavorare in un partito che voglio che credono alla presidenza democratica
E in questo guardate che anche il chiudersi rispetto alla presenza delle donne in questo partito alla presenza delle donne le canne le liste le donne elette è una questione democratica la gelida ci democratico che io pongo e vorrei che imparino polare dimostrasse come dicono alcuni che non c'è bisogno di mettere questo principe costituzione e che non c'è bisogno delle quote nelle liste perché ci si crede vorrei proprio vedere se questo è vero grazie
Mentre prende la parola l'onorevole candele anch'
Di potremmo che fatta questa notte l'ora legale ebbene che ce lo ricordiamo e Poiret tipico l'informazioni che è stata data prima
Il Comitato delle donne si trova all'hotel alta mi era stata data un informazioni
Sbagliata della luogo ci si vede alle diciannove e quindici quindi stecche in quarto lì fuori dove ci sono i pulmini che ci portano grazie mille
Caro segretario
Cari amici dell'Assemblea nazionale sui banchetti
Del popolo lì fuori
C'è in distribuzione un librettino curato da Carlo Danae e intitolato costruisci il loro futuro
Appunti per una storia del Pitti dal mille novecentonovantadue al mille novecentonovantotto
Io sono convinto che se tutti lo leggessimo tutto d'un fiato come si può fare avrebbe su di noi un effetto straordinario
Pari a quello di un'autoanalisi
Perché ci aiuta a sciogliere o a ridimensionare molte inquietudini e molti dubbi di questi giorni
Ricostruendo il filo
Della memoria di sei anni sconvolgenti
Nei quali resistendo al canto delle sirene di destra e di sinistra e non ne sono mancate né a destra né a sinistra noi abbiamo avviato una fase nuova della storia del cattolicesimo politico italiano
La identità di un partito per me e la sua storia anche nel senso che ricordava la Cavani no questa sera nel suo efficace intervento
La storia del suo travaglio
La storia dei suoi tormenti la storia delle sue deduzioni dei suoi errori delle sue sconfitte non nemmeno della storia delle sue speranze dei suoi successi e delle sue scelte più le scelte sono limpide e coerenti più grande la storia di un partito e la nostra anche quella di questi anni cari amici resta una grande storia
La storia del ricominciare senza rinnegare di Mino Martinazzoli la storia dell'affermazione delle nostre ragioni Franco contro tutti coloro che volevano ridurla solo ai nostri torti
La storia dell'ostinazione con la quale abbiamo coltivato l'ambizione di continuare ad essere una forza autonoma resistendo al disegno di chi attraverso l'alleanza con la destra puntava a farci assimilare in un indistinto contenitore conservatore
Ma anche la storia della corrida Giosa disponibilità
All'incontro con la sinistra per dar vita a una nuova stagione del riformismo italiano Gerardo Bianco capace di andare oltre gli steccati
Di una lunga vicenda di contrapposizioni per offrire all'Italia una moderna prospettiva europea
Selezionando il meglio che la cultura politica tradizionale italiana poteva offrire in questa prospettiva ma è anche la storia della fermezza con la quale in questi mesi abbiamo rifiutato di immolarsi sull'altare di un nuovismo di ritorno senza radici e appunto senza storia
Per imbucarsi in una specie di frullatore
Il cui presupposto culturale è proprio lo sminuzzato mento degli ingredienti che rientrano perché ne potesse uscire una indistinto unitario
Se dovessimo sintetizzare gli elementi distintivi di una carta di identità ecco qui cari amici noi abbiamo chiaro il nome abbiamo chiara la data di nascita abbiamo chiara la casa
Franceschini oggi con la sua relazione
Approvato a certificare una paternità del Partito popolare un altro elemento importante della fisionomia di un partito politico così come ieri Castagnetti ne ha descritto l'attività quella che potremmo chiamare la ragione sociale del nostro partito
La città è chiara la nostra città e della collocazione nel centrosinistra noi abbiamo bisogno a questo punto di riuscire a comunicare il Complesso di questa sintesi della nostra identità
Per poter interloquire attivamente con le ansie e le suggestioni del Paese
L'ispirazione come io amo chiamarla lo dico a Maria Eletta Martini io sono perfettamente d'accordo con la evocazione di questa terminologia Moro Thea più propria di quella dell'idea dell'identità di identità
Da sempre un'idea di fissità poi Monti cone questa mattina ci si è soffermato e in qualche modo sfocia in una sorta di ideologismo anche quando non rinnega invece ispirazione è un termine rivolte da la tua idea del rapporto tra l'esperienza e il valore ebbene l'ispirazione ed il programma sono gli elementi caratterizzanti di un partito l'ispirazione nell'energia vitale che lo alimenta il programma e la forza motrice che lo fa continuare ad esistere
Ed allora in un tempo di revisione di revisionismo sommario
E talvolta piuttosto superficiale per non essere strumentale gioverà riproporre le radici della nostra tradizione
L'abbiamo fatto l'anno scorso per ricordare il sacrificio di Moro dei diciotto aprile di De Gasperi
Dobbiamo farlo quest'anno ricordando Zaccagnini come è stato detto e poi anche gli ottant'anni del PD del PPI e i quarant'anni della scomparsa di Sturzo sapendo bene
Io leggo il l'integrazione e la preoccupazione di Francesco Russo proprio così
Che contro la che sapendo bene che in ogni caso con una eredità storica bisogna fare i conti ma con la consapevolezza che la legittima successione è un patrimonio certo indisponibile mai diritto ad essa come abbiamo ricordato più volte anche a Berlusconi va dimostrato non può essere comprato al mercato come se fosse un pacchetto di azioni allora noi possiamo dice ancora un partito di ispirazione cristiana
Lo dico al mio amico lombardi che questa mattina sollevava qualche dubbio dal da quel punto di vista anche secondo me fondato ma noi possiamo dirci ancora un partito di ispirazione cristiana con la consapevolezza che va ispirazione cristiana
Ci può aiutare a fare le nostre scelte non può darci le scelte belle fatte cioè con la consapevolezza di volere essere un partito di ispirazione nel senso al quale pensava ma ritengo o se preferite per un'esperienza più nostra nel senso al quale pensava Sturzo
Sturzo molto spesso qui viene evocato più per i contenuti della sua proposta che sono ovviamente datati perché attengono a quell'esperienza
Che per il metodo del popolarissimo che era il rapporto tra l'ispirazione la scelta tra l'ispirazione il programma mi piace qui ricordarla Luigi Granelli ricordando il bel lavoro che fu edito nel mille novecentocinquantanove
Quando devo dire per la prima volta la democrazia cristiana in quanto tale faceva i conti con l'esperienza complessiva di Sturzo in occasione della sua morte
E ne coglieva il significato profondo anche non legato alle singole vicende storiche ma come un messaggio di metodo nel rapporto tra la vita politica dell'ispirazione che nella esperienza Sturzo Diana è particolarmente vivo io penso a due temi che sono propri
Non della sua riflessione politica ma della sua riflessione teorica e che hanno una grande attualità quello dell'ordine internazionale quando Sturzo subito dopo la Prima guerra mondiale
Disse che l'ordine internazionale
Tra le nazioni doveva essere disciplinato dalla stessa logica che l'ordine interno disciplina la il rapporto tra le persone
Però noi trovavamo il modo di riavere in campo internazionale
Una qualche etica che si sovrappone S in qualche modo alla logica della forza e del mostrare i muscoli o la comunità internazionale non sarebbe riuscita a esprimere una sorta di liberazione dalla tentazione ricorrente alla guerra che allora c'era stata e che profeticamente Sturzo individuava come uno dei rischi
Ci abbiamo pensato in questi giorni
La vicenda serba presidente
Colombo tu me lo ha insegnato sin da giovinetto ripropone annoveri il programma di una pace se non riesce a trovare le regole sulla quale si possa costruire il mondo caduto
Della divisione dei blocchi reclama un nuovo ordine internazionale che non può più essere quello della logica militare ma non riesce a trovare invece i valori attorno ai quali l'ordine internazionale si va da costruire
Ci accontentavamo prima
Della caduta dei blocchi
Del cosiddetto principio di non ingerenza
Reclamiamo oggi invece il principio di ingerenza avendo come bussola di riferimento i diritti umani e facciamo della idea di pace un'idea più complessiva più larga e più aperta
Che però noi dobbiamo avere la forza di portare nel nostro dibattito politico con la coerenza di questa ispirazione e di questo patrimonio
Noi dobbiamo avere l'ambizione e l'altro argomento che volevo toccare poi concludo
Di interpretare questa nostra ispirazione cristiana lo dico a Franceschini e lo dico a Castagnetti che ha dato una lettura in qualche modo complementare di questa preparazione di questa preoccupazione
La nostra ispirazione cristiana deve avere l'ambizione di alimentare tutto l'orizzonte della nostra iniziativa politica non solo le nostre posizioni sulla vita sulla scuola sulla famiglia
Noi dobbiamo rifiutare l'idea di una considerazione lobbistica del nostro essere cattolici in politica c'è un'idea avviserà che qualche volta viene avanti e devo dire
Viene avanti anche con qualche qualunquisti può appello
Ai cattolici di tutti gli schieramenti come se queste cose fossero poi di per sé indifferenti all'entità nella politica a ritrovarsi nell'adozione di scelte coerenti
è un appello al quale io mi sento di rispondere con grande disponibilità se discende da una preoccupazione pastorale
Ma a una condizione che si richieda una coerenza tra tutte le scelte della politica per i valori a cui noi facciamo riferimento ci sono un po'meno disponibile
Quando si ritaglia troppo strettamente si delimita troppo strettamente il campo sul quale andare a fare questa verifica di coerenza tra i grandi valori e le scelte della politica perché cari amici citando solo la vita la famiglia e la scuola che sono fondamentali
E in qualche modo scontate dal nostro punto di riferimento e quasi come se si dicesse che non hanno il medesimo valore la convivenza la solidarietà la giustizia la pace la solidarietà
Noi abbiamo il dovere quindi andare alla ricerca del nostro specifico essere in politica avendo davanti a noi l'intero orizzonte di queste nostre scelte ed è il tema cari amici del rapporto tra i valori e la politica quello fondamentale in un passaggio come questo
La dialettica conservatori progressisti o democratici progressisti sposta dal merito al metodo la dialettica politica età per scontata una specie di società neo liberale indistinta nella quale la competizione e tra chi corre di più e chi si ferma un po'di più
Tra chi vuol fare una riforma più avanzata e chi la vuol fare più moderata non ha non lasciando alcuna possibilità
Di dialettica di discussione sul merito delle linee politiche e il merito delle linee politiche invece quello che ha a che fare con i valori e le culture politica io credo che in una fase come questa noi dobbiamo avere la forza di alimentare la nostra iniziativa politica con una cultura politica ce lo ricordava questa mattina il presidente Violante lo ricordava bianco nella sua introduzione
Noi possiamo avere di fronte a noi due modelli di sistema politico un modello indifferente ai valori e tutto ripiegato sulle tecniche sul metodo per un moderno aperto messo in crisi dai valori ma che con i valori fa i conti noi vogliamo l'Italia cinque o moderno abbiamo fatto la nostra scelta di centrosinistra all'interno di questo modello
Recuperando i valori positivi della convergenza e non l'occasione delle convenienze elettorali o di potere o delle prenotazioni del futuro
Se sapremo essere coerenti con questa nostra impostazione se sapremo raccogliere la sfida del mondo intorno a noi se sapremo avere la fiducia nella politica
Io cari amici guardo sempre con un po'di diffidenza a coloro che vogliono prefigurare tutti i passaggi del futuro a coloro che vogliono applicare alla politica la causalità delle scienze esatte che tra l'altro ormai non viene riconosciuta più neanche alle scienze esatte
La politica a che fare con la volontà degli uomini e ha a che fare con la volontà degli uomini politici e tecnica certa ma è anche è un po'parte io voglio avere fiducia nell'arte della politica il futuro di fronte a noi
Può essere buono o cattivo non dipende dal futuro ma dipende da noi dalla nostra fiducia della politica dalla nostra voglia di domare il futuro di guidarlo di orientare e di proporre a chi guarda noi con fiducia alcuni elementi di riferimento che diano le ragioni forti della presenza politica e continuino a farci dire
Che se bianco all'ultimo congresso diceva sai io non ho rinunciato a morire
Democratico Cristiano per morire socialdemocratico
Beh io dico a Gerardo Bianco che anche io non ho rinunciato a morire democristiano per morire socialdemocratico
Ma mi permetto di dire senza voler entrare in una polemica astiosa di questi giorni che io non desidererei morire neanche democratico io se è possibile voglio morire popola
Terra
Cordoba correnti dare la parola al ministro Rosi Bindi
Credo che debba essere dato merito a queste giornate
Di incontro e di riflessione di dibattito e soprattutto ai relatori di queste giornate
Maniera particolare a Franceschini ha Castagnetti
Mi scuso con laddove con il presidente
Bianco che non sono riuscita
A
A recuperare ma
Da quello che ho ascoltato e da quello che ho letto io credo che si debba dare merito diceva queste giornate soprattutto ai relatori
Del fatto che
Possiamo uscire da da questa esperienza
Avendo chiaro il recupero
Del partito a ispirazione cristiana
Potrebbe quasi sembrare
Scontato tutto questo
Da quanto tempo ci ritroviamo per riflettere su questo
Io ricordo l'indomani del crollo del muro di Berlino
La fondazione del Partito popolare
Le lacerazioni della nostra storia
Eppure abbiamo sentito la necessità di tre giorni di riflessione con al centro una riflessione sull'identità
E ci viene riproposta appunto nel partito ispirazione cristiana
Perché non è scontato tutto questo ma sicuramente perché cambiano le motivazioni storiche per le quali
Dobbiamo ribadire che la nostra identità e questi
Non sono soltanto sfumature
Se per esempio all'indomani della caduta del muro come ricordava bene Franceschini questa mattina
Eravamo chiamati a recuperare
La libertà dell'essere ispirazione cristiana senza la costrizione dell'essere
Diga nei confronti di qualcosa che non c'era più e che quindi potevamo
Pensare sì pensarci tutti in senso progettuale
E certo che questo non è venuto meno però forse oggi l'attualità maggiore per la quale riflettiamo intorno a questa identità sta
In una linea di tendenza di trasformazione di transizione del pari del Paese verso quello che definiamo un sistema bipolare ha ancora senso in un sistema bipolare un partito ispirazione cristiana
E sta anche è inutile che ce lo neghiamo
Nelle vicende degli ultimi mesi che hanno riproposto
Con grande attualità non la presenza politica ispirazione cristiana ma la presenza di un partito a ispirazione cristiana
A fronte di
Esperienze non ultima quella dei Democratici
Che in qualche modo nascono anche per negare l'attualità storica nell'Italia bipolare di un partito a ispirazione cristiana
Ecco io vorrei che riflettessimo ancora un momento su questo punto
Perché io parto da una constatazione
Questa mattina ascoltando Franceschini e soprattutto ascoltando le che la sua relazione ha avuto in ciascuno di noi
E che si è espressa anche in applausi
Ho avuto un po'quell'impressione che sottolineo una volta Giovanni Paolo secondo quando si incontrò come Azione Cattolica tutto questo quel ma lo applaudivano continuamente lui a un certo punto si fermò e disse ma voi non state applaudendomi estate applaudendo voi stessi
Io vorrei dire che noi non siamo alla ricerca di una consolazione oggi una giustificazione
L'identità cristiana non è la nostra consolazione la nostra giustificazione ma è la nostra responsabilità
E cambia profondamente la prospettiva
Primo perché non abbiamo bisogno di giustificazione di consolazione
Se ne avessimo bisogno dovremmo farci un esame di coscienza
E certamente non sarebbe l'identità cristiana a coprire i motivi della nostra del nostro esame di coscienza
Mentre siamo alla ricerca di una responsabilità perché
Quello che tal quale certamente non possiamo sfuggire è la capacità non di convincerci noi qua dentro
E già è cosa importante perché non è scontato
Ma di riuscire a comunicare oggi al Paese e io dico pure alla Chiesa italiana e non solo italiana di che cosa vuol dire un partito di ispirazione cristiana e perché serve un partito di ispirazione cristiana oggi nel nostro Paese
Ricordava Maria eletta Martini
Un incontro al quale abbiamo partecipato organizzato dalla rivista il Regno su i cattolici nell'Italia bipolare
Pubblicato nel Regno numero monografico ve lo potete andare a trovare a Lecce
La tesi di quel convegno fu non ha senso un partito aspirazione cristiana nell'Italia bipolare
Perché nell'Italia bipolare i cattolici sono insieme ad altri una parte
Non possono più contare sull'essere il tutto che fu la Democrazia Cristiana
E quindi devono confondersi
E non a caso c'era lì un vescovo statunitense
Vorrei partire da qui anch'io
Io credo che anche alla Chiesa italiana debba essere ricordato
Perché
Una chiesa non può accontentarsi di una presenza dei cattolici nella politica
Ma ha bisogno di un partito di ispirazione cristiana
La chiesa
Non per far valere le sue ragioni storiche e temporali e politiche
Ma proprio per essere riconsegnata pienamente la sua funzione alla sua vocazione spirituale pastorale
Il Congresso americano
Ci veniva ricordato quando deve approvare delle leggi non consulta soltanto i petrolieri costruttori darmi ma anche la Chiesa cattolica
La quale ha un agguerrito ufficio legislativo al suo interno
E fa questo lavoro di verifica
E come dire la Chiesa è una parte della società
Possono benissimo i nostri vescovi organizzarsi come stanno facendo con un ufficio legislativo
Quello che non si può sostituire con questo tipo di rapporto
è quella mediazione politica della dottrina sociale della Chiesa
Ed è l'ispirazione cristiana che contenuta all'interno di un Progetto
Che nella laicità della politica
Si fa carico dell'unità
Del contenuto della dottrina sociale della Chiesa
E fa di questo nella laicità il fondamento della sua azione politica
Nell'unità
Certo ci sono cattolici in tutti gli schieramenti oggi in questo Paese
Ci sono cattolici nella lega tanto impegnati in questi giorni
A difendere lo statuto dell'embrione
Ci sono cattolici in Alleanza nazionale altrettanto impegnati
In queste in altre battaglie
Ma che cosa differenzia noi dal loro
Chi aderisce al Partito popolare o chi vota il Partito Popolare non vive la contraddizione
Di trovarsi di fronte ad una forza politica che mentre difende a cani in maniera anche accanita lo statuto dell'embrione ma cerca le firme per abrogare la legge sull'immigrazione
Non mente gli elettori
E gli iscritti a questo partito nella contraddizione interiore
Di dover contrapporre il valore della famiglia e della solidarietà al al valore legato a modello di sviluppo economico complessivo del Paese
Allora può anche darsi che qualcuno si accontenti in questo nostro Paese di trovare e di assistere al ritorno di una presenza cattolica che contratta in maniera moderata la difesa di alcuni valori
Noi riteniamo di poter dire oggi all'Italia che questa lunga fase di trasformazione del nostro Paese ha bisogno di una forza politica
Che ne la laicità della politica e e nella completezza del progetto politico per il Paese
Si assume la responsabilità
Di tradurre in pensieri nazioni in Progetti sociali e civili comunicabili condivisibili
Tutto il grande e forte pensiero politico che contenuto nella dottrina sociale della Chiesa
Ma come dicevo prima questa non è la nostra consolazione e la nostra giustificazione e la nostra responsabilità
Perché era nostra responsabilità perché
Vedete io
Credo che un se ci metteremo d'ora in poi a lavorare
Intorno alla relazione di Franceschini intorno alla relazione di Castagnetti
Non considerandolo esaustive loro mi perdoneranno ma considerandoli come due programmi di lavoro per il futuro
Forse ne veniamo fuori
Perché quello di cui c'è bisogno oggi una volta che ci siamo convinti che noi siamo questo
è quello di riuscire a comunicare con il linguaggio che parla la gente che sta fuori di qua
La forza civile sociale e culturale politica delle cose in cui crediamo
Se posso permettermi anch'io di dire citando qualche volta in meno
I nostri pensatori i nostri padri fondatori
Le nostre teorie politiche compreso il personalismo comunitario che detto così oggi non solo non significa più niente
Ma è in qualche modo disarmato
E non ha le risposte immediate senza un ulteriore fatica culturali e di elaborazione nei confronti delle sfide che oggi abbiamo di fronte hanno
Dico questo perché
Pur apprezzando molto l'intervento di D'Antoni di questa mattina
Io non credo che ce la faremo
Con le cooperative sociali a contrapporre
E a contrapporsi e a mettere in guardia dai pericoli economici
Delle OPA nei confronti del volessi finanziarie di questo Paese
Non ce la faremo
Non perché quel modello non sia valido e non si debba ripartire da lì
Ma perché gli strumenti oggi per vivere in questo contesto non possono essere semplicemente quelli che ci sono serviti a costruire un modello economico certamente originale rispetto all'impostazione liberista o all'impostazione socialista delle democrazie dell'Europa e delle democrazie del resto del mondo
Ecco perché dico è una responsabilità e non è una consolazione
E penso che cosa vuol dire questo
Nei confronti delle riforme istituzionali
Nel modello economico dello stato sociale
E penso soprattutto che cosa vuol dire questo
All'interno
Della coalizione con la quale noi oggi non solo governiamo il Paese ma con la quale
Ci siamo incamminati per un'unghia lunga fase di riforme di trasformazione dell'Italia e dell'Europa
Perché poi questa è un passaggio
Che non dobbiamo e non possiamo eludere
Tra tutte le cose non piacevoli che ci siamo scambiati in questi ultimi mesi
Con i democratici ce n'è una che se permettete mie
Due se nessuno che mi sono suonate come particolarmente offensive
Una che noi saremmo subalterni ai DS
E l'altra
E noi rimuovere in modo in qualche modo la questione morale e di oggi è una
Questione morale per la raffinata del senatore Di Pietro in proposito al quale vorrei ricordare che noi siamo nati anche sulla questione morale
Non lo faccio mai ma io condividevo il percorso dell'analisi che ha fatto De Mita ucciso
Per il cattolicesimo democratico ha incominciato a non avere le risposte a partire
Dalle trasformazioni della società della fine degli anni sessanta
E che non è stato il muro di Berlino e che non è stata soltanto la questione morale ma è stata anche la questione morale
Quindi nessuno ci dà lezioni da questo punto di vista
Forse qualcuno ha bisogno
Di qualche lezione sul complesso delle riforme della giustizia nel nostro Paese ma non abbiamo bisogno di fondi elezioni sulla questione morale
Questo ha da essere chiaro
E così l'altro aspetto perché Sona offensivo
Ma perché io vorrei partire da ragionamento sulla terza via e cos'è oggi la terza via
Se non in recepimento all'interno delle visioni socialiste
Di economia e di riforme sociali di alcuni principi del liberismo
Questa è la terza via di cui si parla oggi Blair è questo
La Fontaine che abbandona cioè
E Blair e si pone come la terza via all'interno dei socialisti e questo è il recepimento all'interno dell'ordine economico sociali del socialismo europeo ogni alcuni principi liberisti
E noi dovremmo ridurre la nostra storia
Dopo essere stati in questo secolo i costruttori della vera per famiglia
E quella dell'originalità delle democrazia ispirazione cristiana nei confronti delle democrazie liberaldemocratiche ed democrazia stessa democratiche a diventare costruttore della terza via all'interno del progetto socialista
Perché di questo si tratta
Allora se c'è subalternità culturale c'è da parte di chi si candida in qualche modo a contribuire al riformismo socialista in questo momento noi abbiamo un'altra ambizione
Abbiamo un'altra ambizione
E però vorrei dire
Alla quale ancora non abbiamo dato risposte
E ora è su questo sul quale
Vorrei che soprattutto la mattinata di domani ci lasciasse
Forti e radicati nella consapevolezza di quello che siamo ma anche forti e radicati nella responsabilità che noi non sta non abbiamo dato ancora piena attuazione all'esercizio di questa responsabilità e di questa presenza originale oggi nella vita del Paese e nella vita dell'Europa
Anche perché
E io ho molto apprezzato le sottolineature in questo senso
Noi oggi per la prima volta
Ci troviamo nella storia di questo Paese
Ad essere responsabili di questa identità e di questa cultura non da una posizione di maggioranza
Ma da una posizione di minoranza al governo del Paese ma in una posizione di minoranza
Guai se perdessimo questa consapevolezza
Perché anche nel cammino della coalizione di centro sinistra
Nella quale stiamo costruendo
Un progetto e un programma per l'Italia e per l'Europa
Il più possibile unico e unitario facendo ogni giorno la fatica di superare le antinomie culturali che ci separano all'interno della coalizione
E in questo senso abbiamo fatto insieme tanta strada gli uni degli altri non lo so di fatto strada
Io son sempre convinta che se l'altro fa un pezzo di strada ed abbiamo l'impressione che ci si avvicina a noi e perché anche noi in qualche modo abbiamo
Siamo riusciti a rappresentare un elemento di dialogo nei suoi confronti che prima non eravamo
Anche il superamento delle nostre chiusure è in qualche modo un passo avanti
Noi stiamo facendo tutto questo ma
Nel costruire questo dobbiamo sempre comunque avere la consapevolezza che ci troviamo
Paradossalmente all'interno di un processo
Entro il quale
Oggi noi non siamo semplicemente alternativi
Alla destra
è vero noi oggi siamo in una forma di competizione
Non solo
Con le democrazie a ispirazione socialista
Ma con la trasformazione di queste democrazie e di queste impostazioni economico sociali che sta avvenendo nell'incontro tra i due elementi dai quali storicamente ci siamo distinti
Allora
è facile spiegare questo per ciò che eravamo non è difficile in una mi sarei mai aspettata che Ettore Bernabei mi chiedesse di andare a presentare il suo libro
Ma non mi è stato difficile risponderà la Malfa e di riguarda e la Democrazia Cristiana e si distingueva da voi
Perché la sinistra era già stata battuta si trattava di distinguersi dal liberismo e di costruire un un Progetto di sviluppo e di crescita del Paese e forse diverso da quello che avreste costruito voi
Noi dobbiamo essere altrettanto lucidi e capaci oggi
Di dimostrare la nostra originalità e la nostra caratteristica nei confronti di un percorso che anche in paesi sta prendendo anche con il nostro assenso ma che forse qualche volta non ci rappresenta totalmente
Ecco e su questo punto che io credo noi abbiamo ancora tanta strada da fare
Non entro nel nel negli aspetti di programma
Sui quali dovremmo io credo lavorare molto nel futuro
Torno invece
Su un altro elemento e concludo scusandomi per le la lunghezza e anche per
Forse la poca lucidità data la stanchezza di oggi per un
Ma io ho apprezzato un passaggio in maniera particolare della relazione di Franceschini questa mattina quando ha detto
Per costruire la coalizione non bisogna aspettare il quattordici dicembre
Perché ho apprezzato molto tutto questo
Perché vedete io
Non credo
Che noi ci possiamo permettere
Che avvenga dopodomani la saldatura tra l'esperienza dei democratici e l'esperienza dei Democratici di sinistra
Perché questo vorrebbe dire che in qualche modo regaliamo il riformismo dentro la coalizione di centro sinistra ai democratici di sinistra siamo noi ad aprire la strada della persona
Non solo perché lì
Ci sono molti cattolici
Con i quali vale la pena tornare a riflettere del perché assenso il significato o ancora oggi nell'Italia bipolare un partito di ispirazione cristiana un partito di programmi
Io credo che ritengo con forza
Che il futuro
Di questa che non è la nostra giustificazione la nostra consolazione ma la nostra responsabilità stante la capacità dimostrare tutta la forza riformista che portiamo con noi
Alla quale dobbiamo essere disponibili scusatemi se lo dico
A sacrificare
Anche qualche pezzo della nostra storia del passato
Anche quella gloriosa
Se questa non dovesse servire a mostrarci oggi nella classe dirigente nel linguaggio né il programma né il Progetto capaci di intercettare interpretare le vere esigenze della società di oggi
Allora
A me pare che
Noi possiamo davvero lasciare Chianciano
Con me la consapevolezza che ci è stata affidata una responsabilità molto esigente
Non una scappatoia per giustificare le scelte politiche di questi ultimi messi
Ma una responsabilità molto esistente
Che ci chiede di trarne le conseguenze su questa identità intorno a tutti gli aspetti della nostra esperienza politica aiutiamoci a far per questo perché non è per noi ma è per l'Italia ed è per loro
Grazie racconta l'onorevole Canaan
Segue il ministro vecchi
Ciao grazie ecco cari amici in qualche modo cerco di continuare la riflessione della Bindi vi prendo lasciate la sala senza chiacchierare dando un approfondimento sul tema del cattolicesimo democratico
Che oggi giustamente lo ricordava poc'anzi il Presidente De Mita potremmo forse chiamare cattolicesimo popolare dico questo perché rispetto al richiamo storico che il presidente Mancino ha fatto a Sturzo e De Gasperi
Credo che possiamo anche ritenere utile
Il richiamo fatto da Francesco Russo
Non tanto sul fatto che Sturzo e De Gasperi non debbano essere richiamati quanto piuttosto che oggi è ben possibile parlare di questo cattolicesimo popolare probabilmente escludendo ogni richiamo a quelle che sono diventate delle parole
Quasi tipiche io credo che questa Assemblea in qualche modo ne segna il superamento sia di centro che ti centrosinistra col trattino o senza trattino e cerco di spiegarmi
L'identità di un soggetto politico non è solo un'astratta e teorica costruzione intellettualmente realizza nel pensare politicamente i due termini sono del pari importante
Senza pensiero non ve politica
Ma il solo pensiero non fa politica contro l'identità e frutto di un pensiero e di una storia che si fanno convinzione profonda
Passione civile volontà di impegno proposta politica iniziativa concreta e accaduto nel nostro Paese che alcune formazioni politiche a seguito del frantumarsi delle ideologie hanno perduto con il pensiero sistematizzato anche la singolare conseguente concezione del mondo e delle realtà sociali
Con il pensiero sono caduti anche i valori che i esso costituiscono il fondamento e quelle formazioni sono rimaste orfane di futuro non più solidamente ancorato ad un passato vinto per implosione e quasi sepolto nel volgere di pochi anni
Del comunismo totalitario del socialismo rivoluzionario del centralismo burocratico non v'è traccia questo pensiero forte sistematizzato è scomparso
Gli ex comunisti oggi diessini sono alla ricerca di una identità e pur avendo alle spalle una storia non lieve
Guardano con interesse a quella forma di socialismo umanitario e democratico che però ora segna il governo di molti Paesi dell'Europa
I socialisti in Italia invece sono stati rimossi non per la caduta del pensiero ma per il baratro morale cui hanno legato il governo del Paese
Trascinando con essi vorticosamente tutti i partiti di governo
Certamente anche per la caduta del comunismo non solo ma anche e per la questione morale sì eppure conclusa l'esperienza della Democrazia Cristiana
Una esperienza basta ricca complessa del cattolicesimo politico
Nella quale ha svolto una parte di non poco rilievo quel cattolicesimo democratico che non è contro ma è altro dal cattolicesimo liberale
Chiesa e democrazia politica si sono riconciliate con ritardo solo il proprio messaggio natalizio di Pio dodicesimo del quarantadue enne dato solo il concilio Vaticano secondo con la dignità che su umane accoglie ufficialmente il principio della libertà religiosa
Il secolo che si sta per chiudere amici e un secolo significativo per il cattolicesimo
Esso si connota in politica come democratica
Nella luce della libertà che non è Anarchia o arbitrio e nell'espressione di una partecipazione popolare alla cosa pubblica
Che fa del popolo il soggetto mediato per rappresentanza democratica del governo e che fa del bene del popolo l'oggetto specifico e globale del governare
Un governo politico del popolo e per il popolo nel quadro di una ragione di vita civile informata ai principi cristiani
Rende vivo e concreto il popolarismo anche per il finire di questo secolo e per l'alba del luogo
Non furono pochi i meriti del cattolicesimo liberale
L'accettazione dei parte dei da parte dei cattolici dei principi liberali ispirati dall'Illuminismo
Fu un passaggio significativo se sia riguardo all'esistenza della questione romana e al timore che la democrazia finisse con l'intaccare
E velati Vizzari dopo un tra cui quello proclamato dal Concilio Vaticano primo della infallibilità del Papa l'accettazione della democrazia formale liberale un passaggio decisivo ma non fu sufficiente per due ordini di motivi la rigida separazione fra coscienza e legge civile
Cattolici col papà liberali con lo statuto e l'erroneo presupposto della mera eguaglianza formale dei cittadini tutelate sì contro le pretese assolutistiche dello Stato ma non nelle oggettive e soggettive e pari opportunità
La prorompente questione sociale cavalcata dal socialismo marxista poneva in crisi il liberismo disumano condannato come il marxismo atti o da leone tredicesimo
D'altro canto per via democratica si affacciava lo scenario europeo la dittatura occidentale del fascismo prima e del nazismo dopo con consensi popolari di maggioranza e manipolate o impazziti
L'insufficienza della democrazia formale
E la forza prorompente della questione sociale indussero al convincimento che la separazione fra valori della coscienza e cittadinanza dello stato formalmente liberale non era la mia unica è perfetta
Anzi che dovesse essere superata
Le strade aperte dall'élite del nuovo pensiero cattolico politico furono due
Quella dell'imposizione a colpi di maggioranza dei propri contenuti cattolici con un passaggio sulla testa dei contrari con una trasposizione immediata dei principi dalla fede alla città
Quella invece della persuasione della libera accettazione dai cittadini dei valori e delle risorse cattolica mente ispirate con scelte storiche meditate e concrete circa la possibilità di recuperare un sentire comune
E una comune decisione per lo sviluppo della città dell'uomo secondo una ragione ragionevole un umanesimo razionale cristianamente ispirate
La prima strada quella dell'integrità uno cattolico prediligeva la purezza del risultato nella confusione democraticamente vincente o metteva in conto Coladonato tale separazione democraticamente perdente
La seconda strada quella del cattolicesimo democratico
Più che la separazione netta fra vincitore perdente
Persegue il metodo della mediazione alta del dialogo aperto della persuasione sul piano dell'attualità concreta del grado più alto e più e possibile di accordo fra i cittadini
Tutti cattolici e tutti i democratici sia i liberali sia gli integralisti sia i cattolici democratici non basta perciò dirsi cattolico e democratico per essere cattolico democratico
Occorre con contenuti non strettamente cattolici ma cristianamente ispirati e qui la importante questione della laicità del partito non cattolico non dei cattolici ma di cattolici attuare un metodo persuasivo e dialogico attraversa un'opera culturale e politica
Per cui il metodo e la scelta politica concretamente operata diventano l'essenza stessa del cattolicesimo democratico
Questo metodo e le scelte conseguenti hanno un radicamento teologico nella fede cristiana da cui traiamo la nostra ispirazione
Scrive Guardini solo la fede che innalza i diritti di io sull'anima dell'uomo al di sopra di tutti i diritti di cessare puoi vincere l'egoismo di sua natura cieco delle collettività superiori insomma la fede afferma che la persona e non solo anche nella storia ma proprio perché va oltre la storia non può essere assorbita nel dallo Stato né da ogni altro potere costituito
Ogni ordine temporale viene così relativizzare per cui la persona non può mai perdere la sua polarità individuale lo Stato non può essere né assoluto né totalitario né plebiscitaria
E così che per un verso la fede esclude l'assolutizzazione dell'ordine politico peraltro verso ne afferma il rafforza la piena secolari ITA
Essa latente e la vera garanzia della laicità dell'ordine politico
In questa visione con questo metodo e con queste scelte è nata la nostra Costituzione repubblicana dove certamente la persona e la società vengono prima dello Stato
Ma dove lo Stato non è un male necessario
Ma è un bene equilibrato ore nella solidarietà secondo un principio di sussidiarietà che non rende gli enti intermediari Marchisio autarchici ma tutti coinvolge per la realizzazione del bene comune
In questo contesto i cattolici democratici non si appellano alla classe
Che è un'aggregazione di essenziali interessi economici non coltivo un una comunità nazionale chiusa nei suoi confini geografici etnici e culturali
Non imboccano la gente come massa di individui fuori da ogni organizzazione sociale
Ma hanno a cuore il popolo come insieme di persone che compassione ragione costruiscono un comune destino un condiviso ha ben il popolarismo è questa visione della politica dei suoi contenuti cristianamente ispirate del popolo e del servizio culturale politico per il suo sviluppo
Rilanciare il popolarismo oggi è dare concretezza in questa temperie ad una coniugazione del metodo popolare dei contenuti programmatici in una secco in una società secolarizzata
In cui le tecnologie avanzatissime più che servire sembrano schiavizzare l'uomo contemporaneo
In cui il relativismo etico apre contraddizioni vistose nei comportamenti individuali e sociali in cui alla magnificenza di alcuni risultati e di alcune prospettive si accompagna alla drammaticità di non poche situazioni la guerra in atto
è una coniugazione complessa e difficile
Anche perché noi popolari animati dallo spirito del cattolicesimo democratico non siamo maggioranza come è stato ricordato ma minoranza trattante minoranza l'identità si coniuga anzitutto in due modalità generale lo spirito di coalizione e lo spirito costituente
Rispetto ad una destra aziendalista e soggiogata dall'autorità del padrone dell'iter liberissimo
Rispetto ad una destra pur democratica ma che si libera con difficoltà da nazionalismi da contraddittori statalismo e da porte resistenze ad Acqui
Vive ragionevolmente
Molte istanze contemporanee come quella migratoria rispetto a posizioni che scambia un'autonomia con secessione chi come noi ha a cuore il destino comune del popolo non può scegliere posizioni di conservazione
Ma in un chiaro e sano riformismo deve declinare quella moderazione insita nel metodo persuasivo che non è mai moderatismo contenutistica
Non possiamo accedere amici al conservatorismo possibile
La nostra è una posizione di libertà
Nella verità e nella responsabilità che spinge avanti il processo partecipativo del popolare
Non alza barriere ma apre strade di grandi confluenze riformiste nel nostro Paese nell'Europa alla quale necessariamente cediamo quote di sovranità
E nelle realtà locali altri quali riconosciamo sempre più ampi spazi di libertà ed autonomia
Non intendiamo amici popolari Lint aegris mo'cattolico ma non ci rendiamo succubi dell'integrino laicista
Il valore della vita ci sta a cuore quello di ogni vita e di tutta la vita
Su questo non chiediamo in sede politica che il pieno rispetto della Costituzione diritti inviolabili dell'uomo promozione della famiglia e della filiazione legittima tutela del prodotto del concepimento perché l'embrione che diventa un uomo senza processi di discontinuità ed attraversa una gradualità naturale
Non la stretta morale cattolica ma nella ricerca dei valori condivisi neppure un radicalismo libertario che dia ragione all'etica della vere su quella dell'essere
E che consacra e giuridicamente le ragioni del più forte contro quelle del più debole
Noi possiamo e dobbiamo dialogare
Ma non dobbiamo cedere ad un malinteso dialogo che cancellerebbe quell'umanesimo razionale quella ragionevole ragione né porte né debole che noi traiamo dalla ispirazione cristiana
Ci sta a cuore il valore di tutta la vita noi siamo contro la cultura della guerra della morte della violenza la nostra e cultura di pace e di vita di solidarietà
Non basta dire no e forma e per mare concretamente le guerre etniche Polo scempio terribile di donne bambini ed anziani
Non basta dire sì ad una politica per l'immigrazione che che coniughi sicurezza e solidarietà nella legalità non basta rispondere con generosi gesti encomiabili a situazioni di emergenza per fame Caras carestie e malattie
La nostra ispirazione cristiana in politica non può fermarsi a politiche di contenimento e di pura gestione di quanto c'è occorre sviluppare politiche di pace
Di risorse vitali come pane istruzione di incremento di iniziali processi artigianali e industriali nei paesi di emigrante immigrazione
Bastano queste semplificazioni amici bastano per dire che il popolarismo oggi ci richiede nella transizione mondiale un di più di spendita generosa e di fede democratica
Noi non ci facciamo corrompere metà interessi personali merita interessi di partito siamo una parte anche piccola ma preziosa non certamente per i nostri meriti
Ma per le nostre radici i nostri ideali e la volontà di un impegno che sale ogni gradino della storia senza anticipazioni che compongono ma anche senza paura che separa saliamo insieme con tutti stringiamoci di più con chi cammina riformando e riforma camminando
In modo che il giusto e il nuovo di cui siamo capaci si riversi più consistente sul cammino di tutto il folle per noi la libertà anche in politica e ricerca del vero profondo e del bene di tutti dal giudice per noi la politica non è tutto ma ha bisogno dell'etica e deve guidare l'economia non è l'esistente e la capacità di assumere guidare l'esistente per preparare un futuro migliore
Amici popolari concludo la nostra responsabilità in quanto politica e globale
E riguarda non solo il presente
Ma anche il mantenimento dei presupposti per future politiche biologiche ecologiche economiche e di sviluppo e di pace
Riguarda anche orizzonti lontani che si stagliano da condizioni costitutivamente mutevoli e nella modernità essenzialmente dinamica
Sappiamo che la situazione muterà ma non sappiamo esattamente come e quando dobbiamo essere responsabili per l'oggi e per il domani
Muoviamo dalla consapevolezza di una esagerata introversione e di un forte attaccamento al terreno all'utile all'effimero al transeunte
Siamo consapevoli con Kierkegaard che ciò di cui il nostro tempo ha bisogno è l'eternità
Ma sappiamo pure che il nostro servizio sarà inutile se non ci sforzeremo a vincere l'ipocrisia di comodo su cui ci interpella il signore dalla storia
Quando vedete salire una nuvola da ponente subito di perviene la pioggia e così h e quando soffia lo scirocco dite ci sarà caldo e consiglia Carlo ipocriti sapete giudicare l'aspetto della terra e del cielo come mai questo tempo non sapete giudica il tempo che a noi dato e questo non avremo un altro per noi ma amici politici dobbiamo leggere rispondere a questo tempo in modo da consentire anche buone risposte a quello che verrà per gli altri
Tra la speranza e la disperazione noi politici da cattolici democratici non possiamo che ancorarci alla responsabilità
Al sacrario della coscienza responsabile garanzie ha facoltà di parlare il ministro declino
Cari amici
Il nostro segretario dalle colonne di un giornale stamattina ha lanciato una sfida è una scommessa
Coraggiosa
E forte
Perché guarda l'obiettivo delle elezioni europee che per noi è un grande punto di riferimento è uguale e un grande traguardo io credo che noi siamo tutti qui caro Franco
Per dirti che questa è la scommessa di tutti e che su questa sfida ci misuriamo tutti per avere il nostro partito grande e per mantenerti alla guida di questo partito
Ma questa scommessa è questa e questa sfida
Ma questa scommessa in questa sfida caro Franco
Io credo che ci impone
Di
Uscire di qui ma non soltanto uscire di qui con una più forte consapevolezza appunto della nostra identità chi siamo
E chi vogliamo rappresentare perché da questo dipende non dalla sorte la vittoria di questa scommessa
In questa Assemblea è scattato come giusto e positivo
Un senso dei grande orgoglio di partito il gene egoistico direbbe verità
è un fatto importante
Che non può essere l'ottimismo lo ha detto De Mita stamattina
L'ottimismo in un certo senso il responsabile che si alimenta più facilmente
Pensando alle glorie del passato che non guardando alle difficoltà e alle sfide del futuro che debbono invece essere l'estive e che deve essere la ragione della nostra grande attenzione
De Mita alza mattina
Debbo dire da par suo ci ha dato un saggio
Distonia e di metodologia della politica
Ma noi dobbiamo saper calare in questa cornice
La storia serve per capire le nostre radici e contribuisce capire meglio chi siamo
E la metodologia ci consente di inquadrare l'azione lungo coordinate che non ci facciano perdere ma noi dobbiamo sapere introdurre in questa storia antica e in questa metodologia delle scelte precise
Che guardano all'oggi al problema dell'oggi
E su queste scelte dobbiamo saperci organizzare
Con la capacità dialettica caro Franco t. è stato ricordato da altri anche Silvia Costa dobbiamo saper discutere dobbiamo saper approfondire ma dobbiamo saper decidere
Perché
Questo è stato questo è il primo grande insegnamento sul ci hanno quando i grandi personaggi mantengono viva l'attualità dell'insegnamento giusto ricordarli Sturzo ci ha insegnato che il popolarismo
Non era un'ideologia
Era una metodologia era una scelta di organizzazione della politica rispetto ai problemi concreti della società e noi dobbiamo sapere rispetto a questi problemi saper dire cose concrete e precise perché solo così noi sappiamo chi sia solo così
Possiamo dire che rappresentiamo chi rappresentiamo
Sturzo ha molto insistito su questo su questo concetto e questo nel tempo in cui la Tepco Sturzo e per tanto tempo ancora voglio dirlo io sono tra quelli che penso che il l'ottantanove
Abbia contribuito molto al cambiamento del mondo e molto al cambiamento della politica italiana fino a quel tempo
Il popolarismo era una sorta di storia e di cultura minore
Perché era c'erano le grandi ideologia le grandi scuole di pensiero o il marxismo il liberalismo e questa metodologia questo approccio era in qualche modo considerato un approccio minore
Voglio dirlo la grande democrazia cristiana
Della quali noi dobbiamo essere ci dobbiamo sentire reti delle cui glorie noi dobbiamo goliardici
Ha vissuto in un tempo in cui non ha potuto interpretare fino in fondo quello che è stato l'insegnamento Stucchi hanno perché Sturzo
Il popolarismo era una metodologia che poggiava tecnici sono una sola scusa c'è un'attenzione scusa l'utenza
Scorte c'è un'attenzione straordinaria della platea giù in fondo è spostate più o fuori arriva un brusio qui no sono tutti atti John c'è questa cosa per favore no
Scotch attribuito attenzione ha ragione
L'abbiamo detto cento volte
Questo popolarismo luccicano poggiava
Su una grande idea che è la grande idea chi oggi si rivela in qualche modo chiaramente raffrontare i grandi problemi dell'oggi ed era
La idea della rapporto tra Stato e società
Perché più ancora che l'ispirazione cristiana voi sapete quanto laicismo era nella concezione espulsi Anna la grande originalità del pensiero di Sturzo era la sua concezione del rapporto tra stato e Società noi dobbiamo dire che la nostra grande democrazia cristiana
Con tutti i suoi grandi meriti è stata condizionata nella sua storia perché la Democrazia Cristiana ha finito per essere un grande partito sistema non è stato il grande che non poteva essere storicamente per le vicende
Che in qualche modo hanno costretto e condizionato la storia del nostro Paese la Democrazia Cristiana la sua grandezza
L'ha vissuta e la consumata nella capacità di garantire valori straordinariamente d'Italia la nostra democrazia
Ma non ha potuto rappresentare La Pira originaria posizione istruzione a chi era quell'appunto de la società aperta rispetto alla quale società alle istituzioni
Sì offrono come momento di sussidio come momento di aiuto questo non è stato per la Democrazia Cristiana
Questo voglio dirlo non è oggi per le socialdemocrazie Bellagio olive la nostra superiorità in un certo senso superata questa concezione della cultura minore del popolarismo rispetto alle grandi ideologia oggi la socialdemocrazia denota tutti i limiti per essere essa stessa in qualche modo ideologia per essere in qualche modo essa stessa partito sistema che
It marginale costa poi una punizione prevalente rispetto alla società questa è la ragione vera per la quale noi non possiamo dirci socialdemocratici e questa è la ragione vera perché noi dobbiamo saper rifiutare
Questa confusione nella quale oggi tutti si sentono un po'socialdemocratici un po'liberali noi abbiamo una ragione più forte abbiamo una chiave più forte abbiamo una cultura
Più forte per affrontare i problemi del nostro momento
Ma questa cultura
Noi dobbiamo saper rappresentare nella concretezza
Vedete e qui caro Franco si possono snodare i punti forti sulle quali sui quali noi misuriamo la nostra capacità di essere interpreti di questa grande cultura
Il bipartitismo che in qualche modo è tema che noi finiamo per affrontare Silvia Costa lo ha puntato molto bello questa è la prima ragione
La nostra cultura struzzi Anna che è la cultura
Della realtà della realtà viva e la realtà viva di questo Paese e la realtà di un Paese che nel pluralismo culturale municipalista dico sociale alla sua porta noi dobbiamo sapere incarnare
Questa posizione anche del momento istituzionale anche e soprattutto nel momento rappresentativo questa è la ragione per la quale noi non possiamo accettare
Le logiche bipolari le logiche fare realmente bipolare io vi partitiche perché questo sarebbe un tradimento questo sarebbe in qualche modo l'annullamento della grande ragione ed è una grande
Lezioni Lousiana questo però dobbiamo dirci il tema che nel nostro partito e ancora in qualche modo vagante
La Carta quattordici giugno è da questo punto di vista
Un momento di questo equivoco che io credo noi dobbiamo pur chiarire tra di noi io ho grande simpatia ed amicizia per Enrico Letta per il collega letta
Ma quando letta prospetta la possibilità di un impegno di un voto favorevole al referendum
Siamo fuori oggettivamente fuori e lontani da quella logica che deve presiedere alle nostre grandi e quando alcuni amici nella convinzione di essere il futuro e di proiettarsi al futuro sottoscrivono la Carta quattordici giugno che se fosse soltanto un documento penso gare intuire una capacità di ricomprensione avrebbe la sua accettabilità
Ma chi la legge nel profondo non può ignorare che in quel documento sono sottese tutte le ragioni antipartito sono sottese tutte le ragioni della prospettazione
Di un'unità
Di una indistinta unità
Che annebbierebbe le ragioni le ragioni forti di una cultura che oggi è la cultura che divide poter sorreggere i processi di sviluppo di un Paese complesso e articolato come il nostro
E allora questo è un punto che vede caro Franco appartenere al dibattito possono esistere
Posizioni diverse ma noi dobbiamo organizzare i nostri dibattiti non come dei seminari soltanto per discutere dobbiamo organizzare la vita del nostro partito
Con la capacità di discutere di discutere profondamente ma anche di decidere di assumere su questi punti fondamentali posizioni decise
Così come dobbiamo organizzare il partito sul territorio perché proprio questo significato saper corrispondere a questo pluralismo del nostro del nostro Paese
Organizzare il partito sul territorio significa dare sporte spazio vero alle Autonomie organizzative perché solo così partito in vera la sua prima ragion d'essere che quello della capacità di rappresentanza e di raccolta delle istanze sulla dobbiamo saper
Un taglio entrando qui ho sentito il delegato
Della Lombardia un delegato della Lombardia che ha sottolineato come questo significa anche che dobbiamo in qualche modo rivalutare la figura dei politici radicati sul territorio
Perché questo è il senso pieno e vero della politica che non può essere momento di astratta rappresentazione verticistica la politica è e deve essere ancor più nella concezione scuti anali una capacità di rappresentazione delle posizioni vere delle realtà locali perché
è sul territorio che il Partito Popolare più ancora che
Rispetto ai grandi alle grandi capacità di comunicazione sui mezzi di informazione che ci è preclusa in gran parte e sulla capacità di essere presenti sul territorio che si misura il successo la capacità e la cultura del Partito popolare ma questo significa anche e noi dobbiamo organizzarci questa che una gran bella occasione per stare insieme e per discutere
Acquista più il valore di una sorta di convention
E noi non possiamo però
Ad un tempo criticare
Stigmatizzare la pericolosità e la negatività dei movimenti e in qualche modo vivere secondo i loro schemi noi dobbiamo organizzare questi momenti di incontro come e esito di un dibattito che crede essere che vede partire deve nutrirsi delle ragioni che nascono dal basso
Questo dobbiamo farlo come metodo perché se no il discorso sui movimenti che pure noi finiamo per diciamo stigmatizzare come fenomeno pericoloso rischiamo di farlo soltanto in termini Astra
Sforzo consentitemi questo riferimento puntuale perché io credo che è un alimento del quale dovremmo apprezzare ancor più la validità e la freschezza Sturzo
Che
L'imprenditore in qualche modo del popolarismo e di questa formula che oggi appartiene rischia di essere ragione di espropriazione o di appropriazione da più parti Sturzo ci aveva insegnato che la
Il popolarismo doveva essere doveva in qualche modo presupporre la liberaldemocrazia alcuni valori alcune grandi scelte della liberaldemocrazia tra questi il valore
Delle garanzie del cittadino noi su questo tema che è un tema istituzionale dobbiamo dire che dobbiamo avere il coraggio di scelte più chiare io stamattina ho ascoltato l'intervento del vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura l'amico professore di che ha sottolineato tante cose interessanti l'obbligatorietà dell'azione penale che nel nostro Paese è ragione di garanzia straordinaria vorrei aggiungere anche di potere straordinario per le procure non può continuare ad essere punto comunico in un equilibrio difficile figlio la separazione delle carriere
Con una più forte sottolineatura di indipendenza del giudice
E il contrappeso imprescindibile senza eventuale
Ma obbligatorietà dell'azione penale
è o rischia di essere finanche un momento discriminatorio e complessivo delle garanzie del cittadino caro Franco questi sono temi ineludibili sui quali si misura la capacità di un partito di essere capace di definire una sua identità e di essere capace di rappresentare istanze ed interessi e tema su quali in Bicamerale noi abbiamo finito per avere una posizione ondivaga e tema sul quale il partito non può non essere chiamato ad una riflessione ed una assoluzione di posizioni precise
E poi
Concludendo su questo scenario di impegni politici di scelte concrete
Che cosa significa per noi
L'esser popolare se non il rifiuto di una logica statalista
E la logica in qualche modo che ha portato anche a tante degenerazioni le pagine di Sturzo o degli anni sul finire degli anni Cinquanta sono una straordinaria previsione solo una straordinaria preveggenza di quello che sarebbe capitato noi dobbiamo saper interpretare
La nostra funzione nell'attuale momento come dei difensori
E la società rispetto allo Stato che rischia di essere sopraffatta ore ma questo significa e noi dobbiamo sapere realizzare in scelte concrete su temi concreti questa vocazione antistatalista sulla scuola
Dove cerco il discorso della parità non può essere sventolato soltanto in termini di principio quando poi capitano delle occasioni la legge emiliana noi abbiamo finito per assumere sì una posizione vorrei dire
Più pensosa di un Giurì di cinismo
Cavilloso e non pensosa delle ragioni profonde che noi abbiamo della difesa di questo valore che la parità che è il valore come dire dell'Anpi monopolio statale e questo discorso vale per tante altre scelte
Vale per la politica sanitaria abbiamo alle spalle una legge di delega
Che non credo sia orientata completamente su queste scelte dovremo nella fase di delegazione dovremo provare a correggere alcune rigidità stataliste che sono lontane dalle ragioni che ci inducono ad essere e a pretendere di essere i depositari di una cultura che non è la cultura statalista ma che la cultura del popolarismo che vuole inverare la prevalenza della società rispetto allo stato e allora questi solo caro Franco le ragioni che io credo possano indurci a sperare di poter vincere insieme la scommessa perché io mi fermo qui
Per le ovvie ragioni di considerazione del tempo di tutti dicendoti che questa scommessa
Noi non possiamo vincerla
O non avremmo ragioni per vincerla affidando essa alla fortuna
Affidando essa soltanto al calcio la scommessa la sfida la vinceremo se sul campo saremo capaci di realizzare queste scelte di sostenerle
Di esser capaci di rappresentare attraverso queste scelte questa nostra storia questa nostra cultura che altrimenti finiamo per esibire soltanto in termini Vivacqua declamazione
Ha facoltà giovani Nomura di già l'India del movimento anziani
Segue l'onorevole Gargani
Finalmente
Presidente pochi minuti
Tali fatti dall'avvocato
Ad una Venere bene
Presenti
Amici
Ho condiviso largamente la relazione di Franceschini
Mi ha affascinato la relazione di Castagnetti e mi ha conquistato quello di lato perciò il mio modesto intervento non può che far riferimento ad esse con un'articolazione particolare sulla vita quotidiana di chi come rappresentante della base a obblighi nei confronti del partito e del board metodisti migliore la forma del partito viene definita nel nostro statuto e qui è inutile ripeterlo il Partito Popolare non può essere soltanto un partito di opinione ma un partito impegnato nel programma del bene comune al servizio di tutte le persone di ogni età
E deve tradurre tali valori e una forte proposta politica eh popolare
Esso deve conservare nella sua ragione sociale
Innanzitutto da definizione di partito Tipperary come i partiti prego si può uscì
Non è pensabile per chi rimane in aula di sentire questo brusio vi prego
Perché il Cerba i partiti politici servono rispettivamente alla società alle Nazioni servono sempre
Comunque vengano denominati i partiti sono indispensabili ad una democrazia organizzata che non vogliamo ridursi aziendale tra il potere condizionante dei grandi media e quell'altrettanto dispotico dei grandi interessi economici poteri che molto spesso coincidono
Non si può dire che il partito dei militanti il partito delle sezioni dell'insediamento nel territorio debba tramontare
Il partito di oggi deve fungere da cinghia di tratti da trasmissione a tutti i livelli come alle provinciale e regionale nazionale ed europeo della domanda politica di base e allo stesso tempo deve essere concepito come scuola di partecipazione
Promuovendo squadre quasi selezionando dirigenti integrando la periferia al centro del sistema politica alcuni sostengono attualmente il tipo di partito leggero a quell'ora la leggerò come apparati ridotti poco tesseramento quasi nessun militante stimabili tanta pochi scritti questo tipo di partito all'americana soltanto in parte costringe una cinghia di trasmissione dal basso verso Atlanta svolge non democraticamente un'altra funzione
Indica il candidato nelle istituzioni è questo legittimo
E decide le nomine negli enti controllati dalla politica cioè distribuisce poltrone
E cioè non è legittimo perché è così la logica dell'appartenenza prevale su quell'antenna competenza
Sì inoltre
Mancando i soci iscritti che pagano la pezza le quote dovute al partito i cui proventi servono a mantenerlo in vita rendono necessari anch'indispensabili i finanziamenti illeciti da parte di individui o gruppi organizzati
Cioè monopolizzare ebbero abusivamente tutta l'attività del partito stesso
In tal modo non verrebbero al elaborati programmi generali da parte dalla base
E questa non potrebbe più esprimere la propria classe dirigente me potrebbe contribuire alla sua formazione politica e ideologica parlano perciò bisogna trovare i piccoli partiti ideale che soddisfi le esigenze e le aspettative dalla quale società in cui viviamo concorda con Salvatore Ladu quando dice che bisogna pensare alle forme di adesione alla selezione della classe dirigente alle modalità dal processo decisionale
Della comunicazione alla organizzazione del partito fino ad arrivare alla strutturazione delle alleanze
Non è sufficientemente innovativa la proposta di paternalismo e di sussidiarietà delle funzioni fra organi centrali e periferici sono ribelli e strumenti della democrazia interna
Del partito a farli vedere il che comporta una ridistribuzione del potere fra il centro e periferia
Un partito è vivo quando vi è un centro è coerente cioè quando apporta all'esterno l'impatto ed eccitazioni politiche
Quando cioè e capaci di guida del credito e della linea politica nazionale regionale provinciale e locale definendo il quadro di riferimento per scelte ed orientamenti di fondo
Ma deve essere viva anche la periferia autonome responsabilizza investita di una punizione afferente
K ecco gli apporti significativi di idee e di realizzazioni concrete la periferia deve essere sempre in movimento o non è nulla più che apparenza movimento significa i cardini capi tecnica poco e nelle quali coinvolgere persone gruppi che vivono problemi concreti movimento al significa saper mobilitare la gente torna ostenta la pretesa di monopolizzare le iniziative va all'insegna del partito
Per porti in questa prospettiva e concordando con l'onorevole Cassano Magnago un partito appello agli a vivere e non solo sopravvivere debba pensare liquami accoglienti aperti
Cioè no no non comporta una revisione critica del reclutamento e delle sue implicazioni nella gestione del potere interno ma una rei concezione dello spirito dei metodi organizzativi eredità
Mazzorbo Lezzi ma molto disinvolta
E durature nell'iniziativa
Poiché bisogna accettare il fatto che il cittadino sente in una identità personale facciale fatto dei riferimenti precisi spesso limitata al mondo locale a gruppi ristretti quali club affetti azioni o parrocchie a movimenti di opinione eccetera il nuovo partito diffuso nel territorio deve esprimere ovini idee aggregazioni culturali sportive socioassistenziali socio sanitario i cui aderenti debbono portare al suo interno e negli organi istituzionali
Acque varranno proposti caratterizzando lì con un solido grado di maturità politica debbono portare diceva esperienza capacità professionalità esprimendo e diffondendo in modo completo ed efficace la propria carica ideale rafforzata alla cultura del partito
Non dalla politica dai cani sciolti trenta all'obbligato la tessera dell'appartenenza del rispetto di una linearità politica come si evince attualmente in nuove aggregazioni politiche e delle cosiddette liste autonome
Inoltre il concetto di partito ma di peso dalla canna qualunquista che imperversa contro alla sua esistenza
Che vorrebbe ricreare la paradossale situazione di un sistema suffragio elettorale ristretta ed elitario muretti Benito abbiamo proprio bisogno di stampa ho qui si quanta
Persone che devono intervenire abbiate un po'di pietà anche per noi
Ok un più
Il nuovo concetto di partito non deve essere solo dominante nella società manca egemone non in senso agganciano comunista ma deve saper vincere nel sistema parlamentare e nel contempo deve saper progettare intorno a sé il consenso delle più ampie porte democratiche traducendo effettivamente in atti dei presupposti basilari della dottrina cristiana a cui si ispira conquistando la fiducia non solo
Di intellettuale ma dalle giovani generazioni in primis affinché queste traendo esempi dalle delegazioni di quegli anziani che hanno lavorato onestamente per la ricostruzione dell'Italia portandomi dietro portandoli in Europa possano maggiore possibilità realizzare tutte le molteplici indispensabili trasformazioni economiche sociali e politiche secondo il disegno di una visione del mondo accettata e non più repulsiva ma coordinata richiesta sollecitata è condivisa grazie onorevole Gargani racconta di parlare
Va be'ma non è possibile però kit per sei stato chiamato non c'è
Allora
Penso
Cari amici
Io chiedo qualche minuto di attenzione per facilitarne il compito doveva essere in questo modo anche più presso io ho letto la relazione di Dario Franceschini
Partecipato ieri ai lavori
Ho preso atto che io c'è la necessità prova perché no partito ha sentito e noi che aveva per la verità ha avvertito già lo scorso anno di una Conferenza nazionale organizzativa per rilanciarsi e il partito che diciamo meglio sistemasse la sua immagine in un rapporto ad una società che si evolve in maniera così finali
Precipita e quindi ecco che il risultato caro Marini richieste di domani delle conclusioni prenderà credo che avranno per tanti militanti e dirigenti una ragione importante fondamentale
Io ho letto la relazione di Franceschini e vorrei parlare di quattro questioni che lui ha individuato come caratteristica del partito Dario se mi ascolti
E cosa deve essere il partito come deve essere
E non impone quattro questioni
Partito non deve avere la nostra giuria
Non deve avere la nostalgica della Democrazia Cristiana non deve guardare indietro ma deve guardare avanti
E io vorrei dire che non possiamo non essere d'accordo nessun popolare
Può non essere d'accordo su questa considerazione
Vorrei aggiungere che anche la Democrazia Cristiana in tutti i suoi quarant'anni ho cinquant'anni di attività per la verità non ha mai guardato indietro a se stessi ma guardato sempre avanti ha guardato alle grandi vie nuove esperienze
E a forgiato le nuove esperienze le nuove coalizioni all'insegna di un dinamismo di un divenire che è stata poi la caratteristica fondamentale del partito del partito che ha assunto in sede ragioni dello stato e che quindi ha dato una involuzione
Come forza politica al progresso del Paese
Vorrei aggiungere però e non lo direi perché personalmente vorrei fugare
Di parlare di giustizia
Ma stamattina a proposito di Nostalgia
Però se sul palco mi ha aiutato e poi anche gli altri ascoltano Dario Franceschini
Mi piace così ascoltano pure lorda sto parlando di Pietro
Non lo direi ma rispetto a questa nostra giuria
Siccome
C'è una dichiarazione che la Bindi ha ricordato di Di Pietro io devo dire ripeto non lo avrei detto non oggi non l'avrei accennato stamattina non ci sono stato qui perché ho fatto una tavola rotonda a Firenze
Con il magistrato Nordio e altri politologi e Nordio ha detto una cosa importante che dovrebbe venire in prima pagina domani perno sui giornali come mai rivolto a me da Nordio ha detto
Quanta differenza culturale tra il senatore Di Pietro e il dottore Nordio ha detto come mai
A questo punto della storia non c'è un orgoglio il risveglio di un orgoglio da parte del Partito popolare
Che attraverso una tradizione preziosa che non può essere intaccata dalla nostra azione che è stata limitata e parziale e ha sottolineato limitata e parziale perché non ha intaccato la ragione forte rossa di questo partito e di quello che ha dato come contributo al Paese allora non la nostra Algeria e ragione Dario però la consapevolezza che il ruolo della Democrazia cristiana e mi pare di aver capito come ha detto la Bindi da questione morale
Che ha sempre tenuto alta e forte e che quella stessa questione uno può essere intaccata da fenomeni sia pure importanti ma pur sempre marginali
Fanno considerare questa tradizione come un bagaglio forte attraverso il quale noi andiamo avanti io vorrei aggiungere un dato critico che se noi non abbiamo reagito adeguatamente e abbiamo consentito che nel Paese ci fosse questa nebulosa questo giudizio negativo su tutta la classe dirigente e questa criminalizzazione su tutta la Democrazia Cristiana
Perché me lo consentite è venuto meno il rigore garantista depura caratterizzato la storia dei cattolici e che nell'ultimo periodo
Non sia affatto avvertire i nuovi diritti di libertà ai nuovi diritti Gigi
Che solo maturati nel Paese che da parte dei cattolici democratici
Dovevano avere altro Rispetto altra rappresentanza e che alcuni inodori io in particolare che era la Democrazia cristiana abbiamo voluto bene a rinviata in qualche modo abbiamo pagato
Rispetto a quelli che in ultima fila o in quinta fila essendo diventati responsabili
Hanno ritenuto di poter strumentalizzare il giustizialismo e quindi dare in qualche modo una figura opaca ma per al Partito popolare al nuovo partito popolare per quello che invece dove rappresentarle
Noi abbiamo una Costituzione
Molto forte molto alta che non è adeguata alle leggi che facciamo che abbiamo fatto in questi anni era un'osservazione di Nordio di stamattina che io ripeto
Perché la differenza
Proprio per il rigore del garantismo tra quello che la Costituzione indicava è quello che con le leggi abbiamo fatto crea in qualche modo un'ombra sul ruolo finale della Democrazia Cristiana per cui altro per gli ostaggi e Dario noi come Partito Popolare dobbiamo portare con maggior vigore rispetto a questi temi ritorniamo risvegliare nella nostra coscienza dobbiamo portare il massimo rispetto e la massima sollecitazione all'opinione pubblica proprio per correggere l'ultima fase della democrazia cristiana quanto la questione morale rigore garantista non erano più la spina dorsale del ruolo del significato che la democrazia cristiana aveva avuto nel pub dunque no alla vostra zia
E certamente no all'ambiguità è il secondo no giudizi e l'ambiguità
è una posizione provvisoria TBC del partito come tale
Una soluzione provvisoria per cui L'Ulivo non era la somma della coalizione non era il significato esterno e rappresentativo dalla coalizione ma è una cosa che avrebbe dovuto portare ad un partito movimento ad un partito non significativo sul piano della tradizione delle forze popolari nel Paese un partito che doveva confondersi con il del significato di movimento democratico non partito primo
Qui io credo che una parola chiara
Ma si debba dire era quindi ha fatto bene a richiamare segretario abile domani con molta chiarezza una parola importante io non voglio fare polemica
Però dico che noi dobbiamo avere la consapevolezza perché se non c'è un chiarimento di fondo Franco da fare un chiarimento molto delicati
Se ma questione di Prodi è una questione sulla quale possiamo soprassedere il quattordici giugno partendo a che non è successo niente come le sceneggiate napoletane stare di nuovo tutti insieme
Secondo me questo ci farebbe perdere anche voti ma noi dobbiamo avere la consapevolezza che va in Siria più forte Franceschini che è stata portata al Partito popolare dal novantacinque ad oggi non è Buttiglione
Ma è la manovra di Prodi
è la iniziativa di Prodi che contraddice tutta la nostra storia e che rischia sradicare sono contento che sono d'accordo che tutti d'accordo con me per la giovane età di c.t. nei miei confronti rispetto a questo tema che è un tema dirimente
Sul quale rischieremmo una nuova spaccatura del partito se non avessimo chiarezza di indicazioni l'insidia di Prodi è la più pericolosa che ci possano essere senza polemiche
Dopo il dodici di giugno ne possiamo stare insieme nella coalizione come stiamo con altri partiti ma è altra cosa Prodi sarà altra cosa è già altra cosa per cui non ci può essere confusione di ruoli
Il bipolarismo a cui anche io mi converto alla fine
Serie A Silvia se pentita e io con quanta soddisfazione potete immaginare ho ascoltato che ma per in consiglio si è pentito di aver votato in un referendum mi converto anch'io bipolarismo
Ma un bipolarismo che non sia in maniera superficiale approssimativa
Tra un partito democratico l'Asinello e dell'elefante dall'altro lato che semplificherebbe in maniera drammatica non democratica la vita del Paese sarebbe ancora un equivoco più forte ma un bipolarismo
Che venga fatto dalla coalizione dove noi all'interno della coalizione di centrosinistra dobbiamo avere un ruolo no l'importante rischiamo di avere un ruolo subordinato a ragione la vittima un ruolo significativo e specifica attivo
Per far sì che i partiti esistenti
Che i partiti siano la struttura portante di un Paese perché questo Paese non può che avere come democrazia un supporto di partiti d'Italia attivi e alimentano la coalizione ma che mantengono fino in fondo la loro individualità
E allora
In questo senso noi possiamo accettare
Il punto di cui tu parli il popolarissimo che supera l'isolamento che è l'altro dato negativo perché l'isolamento significherebbe contemplare noi stessi in una prospettiva
Soltanto quotidiana non di strategia ma di tattica libere purché vivere e qualche volta abbiamo dato l'impressione di non avere strategie ma di avere sono tattiche ma di rinverdire rilanciare il popolarissimo
Ma cari amici caro Franco io credo che il popolarismo che vuol rompere l'isolamento e che quindi vuole far venir fuori dalla società attraverso la ispirazione religiosa
La cosa più importante che ha cimentato la società in questi anni il significato dalla forza politica dei cattolici che hanno una ispirazione politica ma che trovano nel tessuto connettivo e organizzativo dalla società
Una ragione forte per intenderci laici e cattolici e quindi per impegnare noi stessi al lume delle riforme istituzionali una ragione vera il presente di attiva propositiva rispetto ai problemi del Paese deve portare quasi alla riscoperta del partito disturbo un partito nazionale è un partito programma
Erano due cose che diceva lo ricorda dal Consiglio nazionale perché Bjorn Borg spolverate non l'abbia memoria per una relazione molto molto importante che ho fatto in un seminario a Napoli qualche tempo fa riscoprire il Partito nazionale e riscoprire il partito programmi
Lo rispetto a questi due dati a questi due principi
Evitando l'isolamento dobbiamo portare attraverso l'organizzazione anche periferiche perché no portare attraverso l'organizzazione di partito come tale che si apre
Che si apre a tutti
Il popolarissimo non è una cosa che appartiene solo al Partito popolare italiano
Io su questo vorrei dire alla mia fino in fondo
Appartiene a chiunque voglia star del Partito popolare con le idee
Anche se non possiamo misurare l'ispirazione religiosa non possiamo avere il termometro ma chiunque crede degli ideali del Partito Popolare Europeo io credo che abbia bisogno da parte nostra di grandi aperture di grande tolleranza
Se ci crediamo a questa Europa agli amici io credo che e il destino italiano di una cosa ovvia non può e passate passare attraverso
La Confederazione europea una ragione più forte transnazionale che porterà problemi più importanti sul piano istituzionale che noi dobbiamo capire e pesare ponderare
Ha ragione Silvia Costa è un tema che mi è caro abbia particolare Dante noi non possiamo costruire il nostro partito la nostra democrazia no facendo il federalismo che lo stiamo facendo il federalismo amici che mi ha ascoltato amici popolari non ci siamo mai sentiti con i vertici locali
Ma chi Tivoli è contento di una legge quella dei sindaci eletti dal popolo che io modestamente non ho votato alla Camera perché votai contro ove non ho votato rispetto alla legge elettorale dal Mattarellum chi di voi
Non avverte e c'è una distanza una discrasia tra l'organizzazione del partito come la concepiamo come popolari e il sindaco il presidente della Provincia eletti che sono in qualche modo una
Superfetazione una distanza tra il cittadino
Il cittadino è l'esponente il personalismo che taglia fuori tutto il pluralismo che era la ricchezza della nostra forza e la ricchezza della società
E oggi ho finito Luis se vogliamo arrivare combattuto appostate arrivando a eleggere il presidente della Regione noi siamo verso una deriva inarrestabile che porterà alla scomparsa dei partiti allora all'ASI potranno aver ragione i democratici e i conservatori e quindi il panorama italiano
Do si altererà totalmente
Io questo panorama voglio contribuire a non farlo altera
Prodi su questo piano è un equivoco e io mi auguro che tutta la parte di centrodestra non segue
Quel folle di segni che vorrebbero Elefante contrapporre contrapposto all'Asinello mi auguro fortemente
Che ci sia anche per la parte centrale e diciamo pure berlusconiana questa volontari di aderire al popolarissimo in modo tale
Che si possa evitare questa dannazione del paese che farebbe sparire i partiti ma ci porterebbe indietro rispetto alla democrazia le conquiste di libertà che in questi anni abbiamo portato avanti
Allora se il popolarissimo per noi vogliamo rilanciare e vogliamo domani in qualche modo precisare perché forse c'è bisogno di stare in questi termini e per queste finalità
L'Assemblea nazionale avrà avuto un ruolo fondamentale più assai del complesso fra
Non abbiamo bisogno di congresso abbiamo bisogno di rinverdire
Questa forte questa volontà politica abbiamo bisogno di avere una guida e abbiamo bisogno di allargare di aprire porte e finestre per un popolarismo vero che non si gioca più sulla partita italiana quasi giocoso una partita europea dove le politiche nazionale le coalizioni nazionali sono importante ma sono pur sempre secondarie complementare al grande partito popolare europeo
Dal quale dobbiamo ripigliare alle mosse per avere una federazione europea questa sì legata alle ragioni forte dei cattolici democratici che presenti dei partiti
Ho presente in tutti i partiti democratici pur tuttavia possono trovare un collegamento e un legame che rende più forte d'Europa bilingue
Grazie Benetton
Dottoressa Baio e l'onorevole Merlo hanno presentato il documento scritto
Seguitemi amici
L'occasione è costituita da una sorta di flashback su tre anni di esperienza parlamentare spesso esaltante importante
Abbiamo tentato davvero corre il partito di modificare strutturalmente molte cose in Italia però contemporaneamente per riferirci al tema che ci riguarda
Abbiamo vissuto il disagio di una convivenza tutta da sperimentare con certe forze che troppo rapidamente avevano dovuto apprendere e praticare i principi del mercato della democrazia che tratta che accetta le ragioni degli altri
Delle privatizzazioni
Ci siamo scontrati con l'autorità di occupazione per i luoghi dei posti per potere
Con una interpretazione della storia spesso ingenerosa con noi
Abbiamo sopportato il dovere di stare zitti anche quando urgeva l'esigenza di ribellarsi per amore del nostro passato
Abbiamo sostenuto il governo Prodi con lealtà e Confort sa anche quando non ci veniva data risposta la nostra offerta di assunzione di responsabilità nel partito
Siamo maturati strada facendo nell'idea che moderatismo non può non sia quotidiano esercizio di mediazione
Oggi finalmente siamo alla scoperta di una identità che già possedevano dobbiamo solo renderla intellegibile perché su di essa maturi il consenso e la fiducia della gente
La domanda è allora questa ci sono condizioni storiche perché ciò avvenga la risposta eh sì
Il partito di Prodi e di Rutelli con il rimorchio di Di Pietro carico di radical chic di ambizioni personali
Tintin amenti persone in vari e simili strumenti si è in incuneato tra noi e la sinistra
Ed ha coperto uno spazio che rifiuta i partiti a parole e che si rivolge a quell'aria indistinta dei cosiddetta senza partito che è stata vi tranquilli mai sarebbero stati con noi
Un team che alla lunga finirà per essere area demaniale dei DS ci ha liberato di questa esigenza di supportare sempre e comunque esigenze pretese politiche della sinistra e c'ha così restituito una autonomia che appena evocata suscita interessa e consenso nel nostro gente direi allora che questa ritrovata autonomia è il primo dato forse uno dei più importanti e dire per segnalare come circostanza fondante la nostra identità l'altro elemento sul quale riflettere e la crisi del partito dei DS in termini di organizzazione e di forma partita sono in crisi di identità come era facile immaginare per l'eccessiva rapidità del cambiamento cui erano stati sottoposti sono in crisi di identità
Perché i cambiamenti epocali non potevano non incidere su un corpo pachidermi do e lento nel muoversi la mancata celebrazione del loro congresso ha lasciato insoluto il vero problema vedi S. relativo proprio alla loro identità e noi rispetto a questo scenario abbiamo ancora una responsabilità in più
Costituita dalla circostanza che dobbiamo praticare un metodo che privilegiando la politica
Attribuisca ad essa non il compito di gestire il potere ma di giungere al potere attraverso la individuazione dei problemi e nel contempo del metodo per affrontare i problemi e per risolvere così possiamo aiutare tutta la sinistra ad imboccare la strada ad una democrazia compiuta all'interno dalla quale il confronto tra le forze riformiste sia accertato come momento di crescita e le decisioni non siano frutto di Conte numeriche ma di malocchio valutazioni sui diritti i doveri e le responsabilità
Questo compito che ci permette di pretendere per noi la responsabilità di essere apripista dalla democrazia compiuta connota il Partito popolare e costituisce un ulteriore elemento da tenere presente per la sua identità
Un terzo elemento che segnalo e la capacità nostra di un approccio ai problemi dell'uomo e della società senza dimenticare che parliamo di me Dinoi
Cioè lei nostri padri dei nostri figli di identità specifiche che hanno capacità di elaborazione che è propria soltanto di chi sa donde derivi la dignità dell'uomo
Ed infine un ultimo argomento sulla nostra identità i problemi
Per essi se queste sono le premesse dobbiamo spenderci per offrire non solo soluzioni immagine dipendenza chiare ed alternative a quelle offerte da tutti gli altri
Partiti politici possiamo essere nuovi se siamo rivoluzionari nell'individuare quelle i problemi che contano delimita ripresa riflettere su di essi i problemi sono tanti ne cito due soltanto e chiudo il problema del Mezzogiorno il problema della giustizia
Quando D'Antoni ha detto stamani
Che l'Italia si costruisce solo se adottate una politica di incentivi e di spinta per il Mezzogiorno
Non ha raccolto i grandi applausi che è una platea interessata ai problemi del Mezzogiorno avrebbe dovuto tributarie lo so mi rendo conto il mezzogiorno e terra di mafia
Di camorra il Mezzogiorno ai uguagliato risorse enormi nell'hit dell'intervento straordinario non sospendere il denario dei fondi europei è tutto vero
Ma allora il partito deve affrontare il problema lasciare la Calabria e il sud alla deriva o studiare cause Effetti radici Progetti spendersi nella solidarietà
Cogliendo la speranza imita ma certa di amministrazioni comunali che si battono nel silenzio
Che riescono a fare argine che affrontano i problemi facendosi vessilli feriti un impegno nel quale finalmente i meridionali non pretendono soltanto ma propongono e chiedono di essere trattati con la medesima dignità il secondo tema la giustizia
Verde oggi ha rievocato i guasti e l'iscrizione nel registro degli indagati può determinare ed egli si riferiva a un pentito che accusi un politico ecco un pentito lì è il problema che è un partito moderno è libero deve porsi troppi esempi di giustizialismo interessato
Troppi processi alla nostra storia e ai nostri uomini partono da una giustizia che non persuade non foss'altro perché lasciata non solo nella gestione ma nella stessa elaborazione dei principi
Atti occupa sette enorme di poteri forti e fa fatica a sottrarsi alla Maria del suo esercizio pensiamo alle spinte che dipingono la settori bene individuate dello schieramento politico ai quali conviene tenere in vita
Un braccio secolare guappo interessato ad una visione manichea e semplificata della società
Questo è un altro degli elementi dunque affrontare i problemi sono queste le ragioni attraverso le quali si individua una identità vera
Direi che liberati
Così nello spazio alto in cui si discute di contenuti e di metodi di prospettive di speranze i popolari possono così o privati italiani
Sentimenti e pensieri capace di costruire un futuro intellegibile mai nel quale ciascuno di noi si ritrovi insieme a tutti gli altri grazie
Vi prego qui non è possibile continuare così
Anna Maria Miraglia non c'eri
Picco appellarsi Walter
Non c'è
Uboldi Roberto
Non c'è
Andrea Guarino
C'è
Bene di Luca Francesco
Luciano fustini
Anti acconto Rocco raccolti
Detto mia rinunciate rappresentata prescritto
Andrea Arrigoni
Le analisi Lino Renna
Accento
Con legge ordinaria
Gargiulo si comincia a ragionare Gargiulo Rosalba Meneghello Giuseppe
Roberto Barbieri
Antonio Marzano tocca ottanta sì presente
Poi Bosco
Me onorevole Merlo onorevole veneto onorevole Gianni ci sono o non ci sono
Via
Daniele Bernardini
Bosco Maria Pia Valetto non c'è Ruggero Ruggeri non c'è Fabbri Giulio non c'è benigni Giorgio
Da nuvola Paolo
Alberto Mattioli
Lino Venturelli
Venturelli certi
Poi Giovanni Assogna
Cento
Gira bene Assogna luglio e poi di io Giraudo
Sì e
A Lamas schiarita grazie allora abbiamo soltanto cinque interventi incominciamo a dalla persona che Antonio arti ancora vicesegretario provinciale della provincia di Napoli
Signor presidente Amici popolari non era possibile credo che noi abbiamo tre questioni su cui riflettere cioè c'è la prima non è capire chi siamo ma cosa vogliamo essere
La seconda non è dove stiamo andando ma dove vogliamo andare
La terza quali strumenti vogliamo usare
L'Ulivo non può essere il partito blocco che metabolizza si assorbe le differenze in un Progetto neutro e neutrale ma va inteso come il luogo geometrico in cui le culture democratiche
Che vi hanno diritto storico di cittadinanza costruiscono anche con un ritmo duro dialetti con uno scontro dialettico duro un progetto politico sulle cose che sono comuni la solidarietà lo stato sociale le istanze dei ceti più più deboli
Se l'Ulivo o un modello di alleanza che loro interpreti deve restare il nostro progetto politico
I popolari devono fissare con chiarezza e coerenza senza titubanze se necessaria anche con fermezza i cardini intorno a cui costruire le proprie ambizioni di guida dell'alleanza la famiglia la riforma dello Stato Lush quo la lo stato sociale
Le scelte bioetiche dieci flussi vengono la pace e non la guerra dico la pace e non la guerra sono e devono restare la nuova frontiera del Partito popolare rischia gli all'interno di questo progetto
Che va sostituito il concetto di centro con quella di centralità del Partito Popolare Italiano adesso non posso certo la centralità prefigura un muoversi dinamico e concreto
Una capacità di elaborare proposte e progetti che ci rendono i protagonisti del dibattito e delle scelte politico dell'Ulivo
I popolari devono trarre dalle istanze del mondo cattolico dalle associazioni di categoria di tutti quei riferimenti sociali de alle nostre radici culturali
La forza delle idee per un progetto che ci veda garanti anche per quanti ancora oggi non si sentono rappresentati
E il dovere di una forza politica debole governare prendere atto dei fermenti che accedono il centro conservatore
Dobbiamo essere attenti alle ragioni che li sostengono per poter captare il limite che divide quell'elettorato dalle nostre posizioni
Ma è altrettanto vero che non si debbano sovrastimare quei movimenti che pur contribuendo a modificare il quadro politico devono essere considerati strumenti contingenti della storia e non elementi di respiro strategico ai quali affidare il nuovo della politica
Ad ottobre abbiamo avuto un dubbio che il concetto di centro Espresso dal senatore Cossiga tendesse sola spostare l'asse del Partito popolare tra i conservatori a costo di apparire noioso mi permetto di ripetere anche qui un concetto io che oggi ho più volte espresso moderati e conservatori non sono mai stati non sono e non potranno mai essere la stessa cosa
La politica deve tornare al centro dell'azione del partito ci siamo spesi nell'organizzazione e ci siamo spesi per consolidare il consenso
è tempo delle proposte politiche
Abbiamo di fronte scenari indecifrabili mai menti incerti promesse va anche in tutto questo dobbiamo riuscire ad essere un punto fermo
Le nostre radici culturali ce lo consentano il nostro passato Shepp garante la nostra storia c'è maggiore
Se qualcosa e qualcosa dobbiamo tentare di essere è innanzitutto essere il partito della gente non il partito che rincorre la gente ma il partito che propone un progetto alla gente
Dovere della politica
Non è giudicare le trasformazioni sociali dovere della politica e guidare e governare le trasformazioni sociali
Per potesse chiamare moderni per rispondere alle esigenze di giustizia sociale e di sviluppo il Partito popolare deve produrre
Tutta la sua capacità di anticipare gli eventi e di capire i cambiamenti prima che diventino storia
Non possiamo negare che l'emancipazione di Prodi dal Partito popolare non ci abbia prodotto più di qualche imbarazzo
è vero che in quel movimento troppe anime tendono di convivere dal populismo un po'rétro di Di Pietro ai rigurgiti radical chic degli indù virtuali alla caccia
Ma non sono questi aspetti marginali
A dover condizionare la serenità di un'analisi politica doverosa e necessaria del fenomeno Prodi
Che alla fine sul Time credo consenso soprattutto i Democratici di sinistra riconducendoli in quell'area moderata che altrimenti impiegherebbe decenni per riequilibrare i rapporti di forza del centrosinistra
In quell'area moderata di qui siamo innaturale riferimento storico culturale e politico
Signor presidente
Amici popolari
La scomparsa delle correnti organizzate così come si erano venute consolidando nel corpo attivo della Democrazia Cristiana
Ha di fatto annullato tutto una rete di rapporti all'interno della quale trovavano soluzioni anche con il prezzo di feroci mediazioni le istanze che provenivano dalla base del partito
Il repentino cambiamento della scacchiera politica cui la legge maggioritaria ha dato un'accelerata vertiginosa non ha permesso a chi anche forse suo malgrado raccogliere il testimone di metabolizzare questa assenza
Oggi ci pare troppi Dinoi conservando nella testa quello schema di riferimento si trovano a dover fare i conti con il voto nel momento in cui cercano le leve per trasformare lei dà e infatti il problema non è occupare posizioni o non è solo quello il problema è che le posizioni poche o morte che siano piccole o grandi che siano non restino bozzoli entro cui esaurire le ambizioni elettorali
Io credo che troppi sono quelli in questo partito che hanno avviato la loro militanza dai banchi di un consiglio comunale di un Consiglio provinciale di un Consiglio regionale nel Parlamento a questi non si può chiedere senza del partito
E senza senza e senza il senso di appartenenza è senso quello che mi permetto definire la scuola di militanza quella dell'orgoglio e della passione di essere popolari questo partito non avrà un futuro
Di quel futuro di cui dovremmo essere punto di riferimento un punto decisivo il Partito Popolare è stato ricco di uomini capace di guardare oltre la frontiera
Se l'Europa oggi alla nostra patria e la pratica di quella De Gasperi che ce la Indigo cinquant'anni fa
E su queste anticipazioni che all'epoca sembravano quasi visionarie che ne possiamo pretendere di partecipare da protagonisti al disegno del futuro
Grazie l'onorevole Marzotto Caotorta
Vi ringrazio cari amici Diversabilità se fino adesso per la vostra pazienza comincio subito con una battuta l'ho sentito ieri sera da un amico
Di fronte ad altri che rimproveravano alla nostra classe dirigente popolare di guardare troppo ai nostri antenati
Nostro passato ha detto siamo a Chianciano e non a Fiuggi
Non so se capita il significato di questa frase
A Fiuggi grazie al Cavaliere è stato sdoganato il movimento sociale italiano
E non siamo nemmeno alla Bolognina
Dove Occhetto riuscito a far cambiar nome al suo partito e ha dimenticare il passato pesata ho detto a oltranza e quindi non le ripeto Rebesco soltanto sento consapevoli delle nostre radici cui possiamo andare avanti ma perché allora ci domandiamo e qualche d'uno se lo domanda e ancora non è stato dato una risposta
Come mai allora la Democrazia Cristiana se aveva questi valori ha queste radici è crollata in quel modo nel mille novecentonovantaquattro
La ragione c'è e mi stupisce che ancora nessuno l'abbia detto in questi due giorni la ragione è il sistema elettorale maggioritario uninominale
Che è stato inventato apposta per farci fuori vogliamo riconoscere una buona volta sì o no è stato appositamente studiato e ci sono i documenti per far fuori di un partito di centro
E quando noi abbiamo tentato di rimanere soli noi abbiamo Buscate nel novantaquattro come era ovvio e questo sistema è fatto apposta per far fuori che ha delle idee diverse e che non si assimila questo è diventato un dogma quello del bipolarismo
Ebbene io dico che non credo al bipolarismo che è una finzione che una finzione voluta apposta per togliere alla democrazia e la libertà di esprimersi ai cittadini
Per togliere ai cittadini e agli elettori la possibilità di scegliere chi vogliono nelle elezioni
Noi oggi siamo costretti a votare quattro volte su cinque per dei candidati che non ci piacciono che appartengono ad altri partiti Marche qualche d'un altro a Roma si è messa d'accordo per metterci sulla schiena e per poter scegliere soltanto lo schieramento
Questo è l'aberrazione acquisiamo arriva allora abbiamo il coraggio di ribellarci a questo slogan a questo tabù a questo efficientismo Cecco del bipolarismo
Per una ragione molto semplice amici perché il bipolarismo porta fatalmente Albini può bipartitismo è inutile che ci illudiamo ho sentito ancora qualche amico stasera rivendicare la pluralità dei partiti con delle condizioni che si contrappongono nel bipolarismo è un'utopia nemici abbiano il coraggio di dirlo non possiamo sperare di rimanere isolati nelle varie nel vippaio del bipolarismo è inutile sperarlo e vi dico subito allora
Perché ci sono due tendenze precise ormai in Europa cioè il partito all'americana e il partito all'europea il partito all'americana che dice i partiti sono solo due
Quello che si contrappongono partiti come c'è in America dove la gente va a votare il trenta quaranta per cento perché ha capito che tanto che la stessa musica
E che sono i poteri forti che comandano di qua e di là e che spostano semplicemente un po'di voti al centro da una parte o dall'altra ma non c'è la possibilità di essere rappresentati democraticamente per qualche d'uno in cui si crede
E c'è invece il partito europea su delle convinzioni su delle principi su degli obiettivi sulla decisione colturali
Non per nulla la loro OPA e più antica dell'America l'America è una colonia dell'Europa è stata dura la replica l'America vorrebbe colonizzare l'Italia immobilizzare l'Europa
Non lo dico perché stava guidando quelle che sono i bombardamenti nel della Jugoslavia ma lo dico perché non bisogna essere succubi di questa tendenza che tende ad appiattirci King due partiti che sono soltanto delle finzioni
Ed è questa la ragione per cui non abbiamo accettato in un primo tempo la Cosa due
Quando D'Alema voleva allargare una quando ha sostituito la falce e martello con una rosellina socialista e vorrei allargare che noi diventassimo soltanto la corrente catodica della Cosa due ci siamo ribellati
E adesso ci siamo ribellati e giustamente ringrazio Marini di averlo fatto ci siamo ribellati alla tendenza della del giochino dell'Asinello quella di un partito unico di tutto il centro sinistra
Dove non si capisce un'opinione distinzioni dove c'è gente che la pensa ognuno in un modo diverso e che sono messi in moto per fare che cosa il partito all'americana e dall'altra parte segni per fare lo stesso con l'elefante
Quel segno che dopo avere girovagato ma una parte e dall'altra dopo aver guidato il referendum dopo l'altro ci ha provato a cascata per terra due seggiole adesso si è attaccato affini addirittura dopo avere avvolgono ogni elezione quattro altri fra questa è la situazione dell'abbiamo davanti ai rami di coraggio di respingerli Bodrato più volte lo ha detto
Lei sulla sul popolo
La destra e la sinistra sono finiti qualcuno oggi l'ha detto non ci sono più differenze di fatto di obiettivi tra destra e sinistra qualcuno ha detto chiaramente ci rifiutiamo di distinguerci soltanto tra moderati e riformisti riformisti perché cosa bisogna sapere su quale forma
Quindi è l'ora di finirla su questo gigantesco equivoco che ci sta venendo avanti e che è pericoloso amici perché il referendum e tutti quelli che attaccano
E che vogliono sostenere i referendum dicono di votare sì voglio arrivare a questo fatto a questo bipolarismo che diventa bipartitismo in cui non si riconosce più nessuna identità in cui le dita è scomparsa
E qui si rinfacciano a noi di guardare solo all'indietro
E non guardano invece i contenuti e gli obiettivi alla sostanza per cui vogliamo avere una attività politica di fronte a questo quindi bisogna avere il coraggio amici
Di non solo dire no al referendum ma dire anche no a questo sistema elettorale
Vogliamo avere un sistema che ci rappresenti ognuno con le sue idee c'è un sistema molto buono che ha funzionato benissimo che sistema tedesco proporzionale con lo sbarramento al cinque per cento la si sfiducia costruttiva
Da noi abbiamo addirittura urbani e Martino di Forza Italia che sostengono questo sistema proporzionale
Già abbiamo altri partiti noi non lo dimentichiamo perché soldi abbiamo paura di scomparire i piccoli partiti con un sistema uninominale lo rivendichiamo perché vogliamo che la gente si voti per le nostre idee non perché sia una schieramento e trovano candida ogni tanto deciso altrove data in gazzetta essa messo d'accordo alle spalle degli elettori ingannando tutto quello che è stato detto che questo nuovo sistema avrebbe ferito con la autore con la lo strapotere dei partiti avrebbe dato la possibilità all'elettore di scegliere fra rappresentanti è successo il contrario abbiano trasformismo ignobile che ripete quello che era successo a livello di Giolitti col trasformismo e che giustamente era stato denunciato allora dal nostro fondatore si Urso il quale per questo volle la proporzionale quindi Street decidiamoci una buona volta a cambiare sistema e a dire che cosa soltanto questo sistema che ha voluto la morte del nostro partito ma abbiamo resistito allora noi vogliamo rimettere un sistema elettorale che risponda veramente alla libertà degli elettori
Grazie
Paolo Danuvola c'è
No
Bosco
C'è rimasto molto colpito oggi dall'intervento di Franceschini
Sono soddisfatto del fatto che
C'è una persona che sappia interpretare così bene le nostre ragioni e sono anche ottimista sul futuro perché sono convinto che
Rischi mi è un leader vero e ci porterà lontano
C'è anche soddisfatto molto per il fatto che Romano Prodi e presidente dell'Unione Europea l'Europa ha bisogno di Romano Prodi
L'Europa oggi in un momento molto difficile di crescita e in crisi di crescita l'Europa oggi e Romano Prodi con la sua esperienza di economista e di statista saprà dare all'Europa secondo me quell'impulso che l'OPA ha bisogno ma anche l'Italia ha bisogno di Romano Prodi
Noi possiamo essere felici del fatto che le azioni europee Prodi sia fuori fuori fuori diciamo così fuorigioco però pensiamo al dopo
Un attimo al fatto che
Dopo senza Prodi in Italia cosa faccia senza Prodi l'Ulivo italiano cosa sarà dobbiamo noi popolari diventare i portacolori D'Alema come prossimo Presidente Consiglio questo è il problema che oggi Giancarlo molto lucidamente a posto e che non dobbiamo porci molto presto molto presto
Tra dieci settimane andremo al voto europeo e tu Franco oggi ha detto viene detto in Transatlantico che se non con cui stiamo di sito accento tenendola
Se non come stiamo al dieci per cento te ne andrai ai sbaglia perché dovendo il venti per cento non dobbiamo pensare in termini di ma ulteriormente delle fonti non siamo un partito che ha un'esperienza del dieci per cento tu devi importi in una cuspide vedesse l'autentica di diventare ritornare ad essere come proposta politica il partito doping loro
Nel senso che abbiamo questa grande possibilità così vita che stiamo perdendo il giorno dopo giorno perché le campane per Arp agli altri l'hanno già cominciato e noi no dobbiamo quindi siccome Franco nei prossimi dieci settimane concentrarsi sapere che ci sono impegni molto importanti elezione presero e pubblica così gamma concentrarci in questa scommessa perché e su questa vittoria o sconfitta
Che non tanto la tua testa dipenderà dopo di te potrà poteva ad un altro segretario ma il partito
E il partito e secondo me si faccia una bella campagna elettorale possiamo oltrepassare il dieci per cento
E dimostrare a tutti che non solo siamo di tali ma che senza di noi il concetto d'Europa non c'è perché l'abbiamo oggi è guarda no tanto io questo le diciture ottetto pure io
Perché
Quando
Diciamo così come si può dire Prodi ci ha lasciato ci ha indicato un obiettivo che non ci piaceva
E io ho detto subito preparati il fucile invece nel partito c'è stato un momento di
Se noi avessimo detto vediamo coi democratici adesso saremmo lì dell'Asinello pure noi quindi l'obiettivo è quello che dici tu però la cosa importante Carrera è chiaro che c'è noi gli abbiamo detto no per una cosa che non potevamo fare queste non viene poi c'è e e c'è se prendiamo molto poco
Non servo io allora troviamo una che il discorso del seriamente questo aiuto mica uno a così però a me basta almeno lo spirito che dici tu che ci siamo e cerchiamo di andare e i risultati facciamoli dopo adesso Berlusconi ha insegnato a tutti farli coi soldati
Ma di questo ne parlerò domattina scusami un Pappalardo senz'altro e dopo è importante P. appunto oltrepassare il dieci per cento non perché parliamo di costi anche dopo senz'altro è una cosa opportuna
Ma perché il partito deve porsi questi obiettivi non di mantenimento delle forze ma di superare gli stessi questo è il nostro destino che spero danno sappia interpretare Prati ha vent'anni meno di Tecnimont più in ogni modo è importante affrontare la campagna elettorale con delle dei chiare
Ed è chiaro che a mio avviso sono quattro rispetto ai temi di politica doppia te lo diamo noi noi appunto
Trattare imprime la Costituzione europea Simone dobbiamo col partito presentarsi elettorato con tra quattro idee non di più molto chiare da proporre
Il primo di questo la prima di questa idea e la Costituzione europea cioè senza una costituzione europea non possiamo avere un Europa democratica eccetera ora nostra entrare nei particolari perché è tardi
Dove andare a mangiare il secondo punto che abbiamo ribadire che il governo economico e allora non basta devono macho nel Governo la politica al motore della economica il terzo punto e l'esercito europeo sette situato avesse avuto un esercito
Cioè una politica estera con i denti direi ora la guerra in Bosnia non ci sarebbe
La Terna e la guerra in questi usata sarebbe stata detenuta dal fatto che gli europei con un esercito efficace potevano intervenire a prevenire il fatto di il quarto punto che dovremmo affrontare è una politica esterna dopo che Simone più che non una politica mediterranea devi andare in direzione della Ostpolitik cioè una politica verso verso l'Est europeo come metodo sono felice che Pierluigi abbia accettato alcune indicazioni che io tempo fa gli avevo suggerito cioè organizzare in tutte le province italiane
Un convegno chiamato col nome del dalla città Leandro rotta tagliati per loro eccetera eccetera ma il centro deve essere in grado di fornire a tutte le Province degli strumenti
Per affrontare questo Domenico successo perché non c'è ancora il partito una cultura capace di motivare le scelte in campo proprio quindi ho proposto anche di gran lunga dei miei
Strumento indispensabile strumento di venti pagine indispensabile da dare a tutti i nostri militanti per fare attività politica convinzione cittadini che noi siamo il partito dell'Europa
Questo è quello che dovremo fare comunque
La sfida non si ferma al tredici giugno la sfida comincia interessi sulle perché è da lì che raramente i giochi in Italia si faranno e ribadisco il fatto che senza Romano Prodi senza il nostro leader carismatico dell'Ulivo ricordiamoci che per colpa di Prodi abbiamo rotto il partito perché senza Prodi Buttiglione ma per far processi
Ebbene senza rotta Romano Prodi la nostra posizione dentro l'Ulivo sarà molto difficoltosa e per questo motivo dell'anno sull'opporci la questione
Vorrei ricordare una sola cosa lombardi è stato fra i creatori di Prodi quello che più si è impegnato a suo tempo Prodi e più figlio di Giancarlo Lombardi che non dico il sessanta persone
Ebbene dobbiamo
Pensare Giancarlo non è qua però sappiamo come dobbiamo pensare questo patrimonio che abbiamo nel partito
Penso che solamente se facciamo questa riflessione sul dopo elezioni aperte avendo in testa una persona possiamo veramente confrontarci con una sì una sinistra viabilità una sinistra allargata perché senza Prodi l'Asinello sarà senz'altro un'appendice del leader DS
Questa quindi è Franco la sfida che abbiamo ma ripeto non puntare al dieci per cento guarda ultra dieci per cento
Grazie
Assogna
Non c'è
Sono due ultimi interventi Venturelli
Non c'è e allora Lino Duilio se vuole chiudere la giornata
I
Per il segretario stava dicendo lo dico a chi non ha sentito a conferma delle sue grandi qualità qui insite nella sua lunga esperienza
Politica e sindacale per indorare la pillola come si dice più come dire volgarmente insomma che questo mio parlare come dirigenti di partito alla fine della giornata
Come dire con una platea
Presente ma insomma non in modo consistente per usare un eufemismo è un grande esempio di democrazia io credo che questo sia vero e quindi come dire motivato ulteriormente
Motivato diceva ulteriormente da questa sottolineatura del segretario volevo comunque non rinunciare a offrire poche cose peraltro sapendo che più che l'ultimo intervento poté la fame più o meno a quest'ora io sono le otto e mezzo insomma e quindi credo che il vogliate
Chiude ma io sono intervenuto perché volendo usare un espediente un po'dialettico se volete anche un po'provocatorio insomma oggi ho fatto una telefonata
Ho ricevuto una telefonata di qualche amico che ha sentito che a seguito meglio i nostri lavori alla radio
Perché va detto che a un certo punto ha avuto l'impressione mi seguirà un congresso del partito di dieci anni fa
Siccome mi sono ricordato che il partito è nato cinque anni fa allora ho voluto portare qui la mia testimonianza insomma di uno che dieci anni fa non c'era e quindi almeno sulla base anagrafica
Può dire delle cose come dire insomma che non sono state già ascoltate
Lo dico come ho già detto prima chiedendo Ylenia insomma per questo esordio che può apparire un po'provocatorio
Ma solo per utilizzarla come espediente retorico se volete un po'dialettico per dire che rispetto a quello che è il nostro impegno insomma di rilancio del partito
Cercando di individuare quello che è il canale veicolo l'interstizio se volete culturale dentro il quale collocare l'offerta politica dei popolari che possa risultare seducente intriganti rispetto a un contesto che ci piaccia o meno
Ci ascolta poco è toccato poco esprime poco consenso almeno in una certa parte del paese io credo che questo ci obbliga a riflettere sul quale possa essere il nostro ruolo in termini di proposizione che possono appunto risultare interessante perché rispetto alle più o meno sofisticate analisi sociologico descrittive che sento fare anche dentro il nostro partito sentite fare qui lo si deve fare in qualche consiglio nazionale
Di altrove a volte anche molto celebrate quelle analisi su cui non si può non essere d'accordo perché quando ci descrive c'è sempre d'accordo io credo che il problema di fondo della nostra società e della politica e la democrazia nelle società avanzate
Non sia tanto quello della domanda dei cittadini i quali come reagiscono
Nelle forme più diverse oggi ahimè con molta indifferenza più che con insofferenza in alcune realtà ma il problema vero sia quello della offerta politica io credo che la difficoltà del nostro contesto sia di una offerta politica inadeguata rispetto alla domanda politica non ci sono molte ragioni per via appassionarci alla politica non ci sono molte ragioni per via apprezzare i partiti politici
Non ci sono molte ragioni come dire insomma per stigmatizzare inclinazioni un po'aristocratica e tecnocrati che tentazioni che appartengono alla razza i Twin acquista come dire facendo la sua comparsa nel regno della politica
Per difendere poi ciò che molto spesso è indifendibile perché se vogliamo dire le cose come stanno i partiti politici oggi non hanno molto e PIL e allora io che giro molto per il partito di questo sono grato al partito nel territorio nazionale
Comincia ad avere una prima preoccupazione la preoccupazione che al di là delle nostre liturgia delle nostre cerimonie il paese si stia di fatto dividendo in due c'è una parte del Paese laddove anche il partito vive una condizione quantitativa migliore laddove la politica viene vissuta come un'occasione di riscatto possibile
Da parte del cittadino riferisco alla realtà centro-meridionale del Paese
è una parte del Paese laddove ci piaccia o meno la politica viene vissuta come un intralcio come un ingombro
Come in sostanza qualcosa che funge da ostacolo rispetto a quelle che sono le possibilità di sviluppo della società
Vi sia giusto che non sia giusto che sia vero che non sia vero io credo che come popolari questo problema non ce lo dobbiamo porre ne ho sentito parlare poco o nulla stamattina sia nelle analisi che sono state fatte sia nell'analisi di Franceschini
Non mi è parso di notare come dire una qualche attenzione a questo rischio che noi corriamo di perdere un pezzo del Paese
Che in qualche misura rappresenta ciò che dovrebbe diventare a seguito di un processo economico di sviluppo la realtà meno sviluppate del Paese cari amici
Che piaccia o meno insomma non si può ragionare sulle percentuali chiusi dentro la logica delle percentuali nel nord del Paese noi viviamo un contesto di grande secolarizzazione laddove il
Secolarismo soprattutto nelle grandi città segna le contraddizioni le metafore della società moderna rispetto alle quali metafore noi non siamo in grado di fornire dicevo prima un'offerta interessante in una città come Milano come Torino come altrove il cittadino non ci percepisce come un soggetto che fornisce un messaggio che possa Ria professionale lo alla politica siamo in grado noi
Di domandarci almeno come fare a fornire una risposta che possa risultare interessante io credo fosse come dire pecco di una qualche presunzione di pessimismo est
Greta che ogni tanto mi rimprovera per questo ma io credo che anch'io anche perché c'hai ragione sugli io questa storia del Nord o del Sud
Noi diciamo che a Milano a Torino a Roma siamo indifesi ma al nord
Anzi Sesto San Giovanni a Cuneo a Desio a Mondovì e te ne faccio altri passiamo all'undici dodici dieci per cento come s'
Chiamo Inari in parti dell'Abruzzo altre parti poi c'è questo il punto di maggiore debolezza nostro e tu lo sai bene
è proprio mila se tu mi dici proprio il punto e allora tu hai ragione ma io non generalizzare approfitto che lo stai dicendo tu per dirlo tradiva perché ogni tanto sento dire ma sto partito diventa meridionale eccetera non è così perché no io sto vedendo che c'è una situazione anche allora grandi città ma in fondo Roma nostra come Milano intendiamoci bene perché alle comunali a Roma abbiamo preso il cinque e sei però metto anche Roma assieme a Milano e altre due o tre città gran ma il nord mostra dei segni di ripresa anche elettorale che ci sono già sono venuti prima su
Poiché questo è un problema serio perché se diventasse un partito solo meridionale
Bravi meridionali ma insomma sarebbe un problema serio io non credo che sia proprio così paio comunque stavo dicendo che il problema come dire non è riconducibile alla mera logica delle percentuali quando faceva riferimento ai grandi contesti
E la realtà sette tre del Paese intendevo riferirmi riferirmi a quelli che sono i nodi presenti nelle società industriali avanzate rispetto ai quali non dobbiamo fornire risposte di qualità più che delle risposte di quantità faccio un esempio concreto dando da vent'è meglio l'idea non molto tempo fa Giuseppe De Rita poco tempo fa partito un bell'articolo sul Corriere della Sera parlando della neoborghesia che sta avanzando nel nostro Paese e dicendo che rispetto a questa e ho borghesia che sta avanzando le risposte che si forniscono una parte diciamo della società che li organizza sono state fino ad oggi di varia natura è stata la risposta della magistratura c'è stata o c'è la risposta degli intende quali più o meno illuminati aristocratici che pensano che facendo gli opinion leader riescono a fornire una guida a questo fenomeno diffuso che avanza c'è la risposta dei capitani d'impresa del nord est che scendono in campo i Mag Nando di diventare di inventarsi politici tutto a un tratto tutte risposte inadeguate lo aveva detto anche i diamanti un'analisi del Mulino alcuni mesi Orso ma il problema vero è che diceva Demi verità mi sta venendo dei MiG già ma perché qualcuno ha detto che De Rita era un lapsus di De Mita ma non credo che le cose stiano esattamente così qualcuno dice che chi riuscirà a comprendere per gli anni a venire il problema delle nuove classi sociali che vengono avanti la neo pur
Vi sia la metafora di un nuovo di una nuova soggetti qualità che avanza dentro queste società e chi riuscirà a comprendere il problema delle grandi città come i luoghi della contraddizione laddove lo sviluppo ci mette insieme al sottosviluppo avrà vinto che
I prossimi vent'anni bene allora se questo è vero se noi siamo un partito popolare laddove deve trovare una giustificazione quell'aggettivo sul piano
Suo della qualità e non solo della quantità se vogliamo dar vita ad una prospettiva che sia consistente e duratura se vogliamo mettere
Intorno a noi un'attenzione che ci porti a definire se sarà possibile un nuovo Codice di Camaldoli per i prossimi vent'anni ecco se vogliamo fare questa cosa io credo lo dico in senso Moro Teo e dobbiamo e ridere una sorta di Lina appagamento non di appagamento rispetto ai pur brillanti risultati che abbiamo ottenuto in alcune realtà del paese e allora rispetto a questo discorso io dico come popolare come popolari abbiamo ancora molto da fare il discorso dell'Ulivo che avevamo tentato che andrebbe rilanciato medico al segretario che dopo quello che sta succedendo sul versante vino di cui accennavo prima probabilmente noi dobbiamo reagire cioè in termini o come dire di soddisfazione o addirittura in termini Saccenti dobbiamo invece aprire in termini positivi per recuperare quelle che erano le motivazioni comprensibili e positive in atti mi dica ad una democrazia che perde in qualità recuperare dentro la proposta dei popolari la possibilità di un'offerta che ieri assorba ma non solo ancora una volta quantitativamente ma qualitativamente quelle che sono i problemi che stanno venendo Lori
Zona oggi Violante venuto a dirci che c'è una carenza del sacro dentro la nostra società che c'è il problema della insicurezza dentro il quale abita il rischio della dittatura iter profondamente vero patate che se voi venite a
Milano o andate a Torino e andate nei quartieri periferici dove alle nove di sera c'è il coprifuoco caro Segretario se ci spostiamo cinquanta chilometri nel collegio io sono stato eletto alle nove di sera non c'è il coprifuoco e prendiamo il bit
Sotto il venti per cento anche lì e però ritorno nella grande città come metafora del moderno se voi venite a Mila no e allora vi rendete conto che lì c'è una urgenza che ci interno un'urgenza che mi fa dire che è un po'ottimista il preside in The definita quando afferma del fenomeno della lega sta progressivamente regredendo e finendo questo non è affatto vero io direi che il fenomeno della Lega si è incitato oramai dentro il contesto settentrionale
E al massimo se anche tende a regredire produce non un ritorno alla politica i partiti ma produce un ingrossamento delle file dell'indifferenza piuttosto che non dell'insofferenza che non ci può non preoccupare cerchiamo di evitare di fare come è successo nel lontano Sessantotto quando rispetto da alcuni segnali che veniva della società dalla società come ebbe a dire a suo tempo Arvigo e mi pare un detto ha parlato delle grandi città anche in questa sede all'epoca disse hard dico che per eccesso di valutazione o per difetto di valutazione quello che segnalava il Sessantotto poneva alla politica un problema che non fu risolto che diede luogo coi ha delle grandi tragedie anche a livello sociale io credo che questi fatti che sono accaduti il fenomeno della Lega il fenomeno di Tangentopoli Che volete perché è vero che Tangentopoli è stata la pretesa di una risposta ad una crisi della qualità della democrazia guardate che se voi andate in certi Conte sì forse io recente della mia esperienza laddove è capitato che per scavare le fosse ai cimiteri bisognava pagare la tangente la politica aveva mostrato il volto insopportabile della in punibilità
E allora io credo che facendo tesoro di quello che è accaduto senza cercare di cedere sovranità ad altri ambiti extra politici che non possono migliorare la qualità della democrazia io credo che se noi ci caliamo in situazione facciamo partito in cinque rione forse possiamo recuperare una speranza io credo l'ho già detto segretario l'ho detto al Consiglio nazionale e spero che l'esito di questi lavori non producano un animisti ci una enigmistici applausi a documenti già scritti a l'inizio ma producano semplicemente la consegna agli organi del partito della discussione di quelli che sono i temi che noi abbiamo affrontato io credo che se questi se questo accadrà noi non possiamo non porci con serietà
Il problema di un'organizzazione del partito che per recuperare Sturzo Caro Dario poco citato Sturzo purtroppo insomma ma il destino secondo me di essere poco citato molto meno insomma applicare toh e molto spesso più dimenticato io credo che noi dobbiamo costruire il partito delle autonomia e della libertà dicevo al segretario che forse dobbiamo andare verso la prospettiva di partito federato lo dico come provocazione nel senso che lo dobbiamo costruire un partito che dal territorio laddove si organizza un'autonomia che sia politica oltreché organizzativa rispetto alla quale ovviamente ci faccia una sintesi a livello nazionale senza smarrire quello che è il bene di una sintesi in cenare però noi affrontiamo i problemi del domani laddove nell'epoca della globalizzazione il locale fa da pendant alla globale c'era un bellissimo slogan tanti anni fa un convegno di trotto Roncone di novecentottanta in cui si diceva e bisogna ti udo e bisogna pensare globalmente e agire localmente noi abbiamo tutte le carte in regola per poter fare questo discorso riscoprendo quella che è la nostra grande tradizione che però non può essere solamente una evocazione rettori cane de liturgie il congresso di Assemblea deve produrre gli effetti concreti anche in termini di organizzazione del partito perché caro Segretario il problema dei nostri grandi contesti e che i nostri messaggi non arrivano più non per nostre come dire insomma in sufficiente o per mancanza di buona volontà o per altre ragioni non arrivano più per ragioni anche oggettive io come segretario del partito a Milano sono andato in giro tutte le sere prima della campagna elettorale e sono arrivata incontrare se è andata bene venti trenta mila per sono in contesti laddove un solo quartiere periferico della città a centoventi centotrenta centoquaranta mila persone laddove la solitudine di cui parlava Franceschini si misura nella non conoscenza rispetto a quello che sta sul pianerottolo di fronte a te non è un discorso solamente intellettuale quello della solitudine delle grandi città la solitudine si misura nel rifiuto di quello che sta nel pianerottolo di fronte a noi di fornire il proprio tenendo Omero di telefono al Comune il quale gli chiede di potergli telefonare quando l'anziano che vive da solo in casa sua di fronte a Luís non risponde al telefono e quindi chiede per favore ci può andare a vedere se sta bene se gli è successo qualcosa meno abbiamo il rifiuto di quello che sta di fronte molte volte insomma a fornire quello che proprio lui telefono bene rispetto a questi contesti o noi sviluppiamo quella che stando io l'ho detto segretario dice che sono un patito un po'matto su queste cose
O noi ci facciamo venire come i tossicodipendenti la crisi che ci porta a discutere fino alle due di notte per cercare di io affrontare queste questioni sviluppando un tam-tam sul territorio che non si sbilancia delle Parigi fiori televisive virtuali e Frette che oramai interessano un pubblico sempre meno cospicuo o noi sviluppiamo sul territorio modo popolare di fare partito di fare politica di fare democrazia io direi
O noi dobbiamo vivere la contraddizione di declamare ciò che poi nei fatti molto spesso contraddiciamo anche con i nostri comportamenti noi con in qualche modo contestiamo la personalizzazione della politica nel mentre momenti in
Quindi diamo la personalizzazione della politica noi contestiamo a livello istituzionale la personalizzazione e la politica rispetto alle regole il momento in cui andiamo a eleggere il presidente della Regione direttamente e siamo usciti dalla Bicamerale proponendo di essere presidenzialisti o cose di questo genere o noi ci mettiamo del nell'idea lordi di idea che dobbiamo produrre qualità della politica a partire dai nostri comportamenti e consequenzialmente rispetto a e così che diciamo fare proposta politica e organizzare il tam-tam sul territorio Orsino rischiamo di vivere dentro la virtualità delle percentuali che come ha detto bene stamattina
Mi spiace dover recitare ancora mi spiace ma in verità non mi spiace il mio presidente Violante che però devono portarci a distinguere tra il consenso e la fiducia caro Segretario
Diffidiamo da una condizione da più piccola democrazia cristiana come partito di potere dove le gazzelle della polizia accompagnano i nostri uomini e sono al potere estive e che anche visivamente ciò che siamo diventati per renderci conto che c'è un problema di rapporto tra consenso e fiducia come si diceva stamattina nei riguardi del Partito riguarderà istituzioni
Chiudo per non apparire solamente tra virgolette critico che poi segretario DC del mio mestiere fare critico io credo che come dire la la vera lealtà sia quella di esprimere mio preoccupazione su come migliorare la nostra situazione non sia quello di forare i violini io penso che la nostra situazione sia sia a livello di partito che a livello di democrazia dentro questo binomio del consenso e della fiducia non dobbiamo cercare di far crescere consenso delle guardie del partito ma dobbiamo anche cercare far crescere la fiducia rispetto a un soggetto politico il Partito Popolare che si candida ad essere nell'epoca della modernità un segno di contraddizione verso una logica razionalistica per quella dell'economia che ha invaso anche la politica laddove i partiti in fondo con la deriva personalistica assolvono semplicemente la funzione di essere lo strumento utile per ottenere certi risultati infine e giustifica il mezzo io credo che noi vogliamo esce e in altra qualcos'altro è in relazione a questo grande obiettivo sia pure a poche persone insomma e con l'accento in relazione a questo obiettivo che ho pensato di offese queste mie poche riflessione grazie usate
Il concludiamo chiudiamo grazie a a livello posso preside
E no io non è non mi dipingere male a me la critica fa bene stimola no io attente dico che tu essendo uno dei capi del partito e non è critica ma fa Longo Quetta io in nella veste di come anche AN il partito questo di Nicolò sala critica va bene però Duilio affatto queste un'Assemblea anche se qualcuno se ne è andato a vedere la partita ancora formalmente costituita c'è una proposta che fa Duilio mi sembra veramente seria noi abbiamo ascoltato tre relazioni che a giudizio dell'Assemblea non mio
Sono di livello sono entrati dentro i problemi queste giudizio largo che in questi tre giorni abbiamo registrato ora la ritualità alla quali siamo abituati eppure noi ci avevamo pensato sarebbe che domani mattina
Abbiamo in programma c'è il segretario generale del Pepe che parla un esponente dalla Democrazia Cristiana Cilena poi Mattarella ed io concludo la Sam l'idea c'era di vedere in questa giornata e sono pronti debbo dire di definire tre documenti
Conclusivi da portare domattina
Ad una rituale perché non credo che si possa fare di più approvazione dell'Assemblea
Ora la osservazione fatta dall'onorevole Duilio mi fa dire che in effetti questa abitudine non l'abbiamo avuta anche quando si lavorava per commissioni per cui magari una commissione arrivava anche a stringere
Trattandosi in particolare la prima relazione di materia che riguarda la vita del partito io domani vorrei proporre se voi siete d'accordo all'Assemblea
Di approvare le relazioni come proposta di carattere generale e di portare poi la definizioni di documenti operativi agli organi di par del partito che sono una direzione e il Consiglio nazionale
Se siete d'accordo io domani dirò che non la proposta Duilio parrebbe un modo più operativo forse anche più serio perché di concludere l'assemblea perché nella relazione ci sono i filoni di intervento e c'è il quadro che mi pare condiviso anche nel dibattito poi siano Jorge il Consiglio nazionale la direzione che vedono di trovare le modalità operative se non l'ho mai con due mila persone qui non è che possiamo fare l'abbiamo deciso grazie per questo ha partecipazione fino alla fine
Allora
Dom era purtroppo o
La velocità vediamo alle
No
Proposte
E otto ore astratto
Basta
Insomma
Il punti quattro pensate cercato