"Sconfiggere la disoccupazione in Europa" Convegno internazionale di studio (17-18 ottobre 1998) organizzato dall'Istituto di Studi Economici e per l'Occupazione (I.S.E.O.) con il contributo di: Fondazione Cariplo Banca Intesa e l'intervento di Promostudio Deloitte Consulting vettore ufficale: Alitalia (presso l'Abbazia Rodengo Saiano)

Buongiorno benvenuti alla seconda giornata del convegno sconfiggere la disoccupazione in Europa io spero che le notti tentacolare di Franciacorta non abbiano distratto gli ospiti che vengono da fuori Brescia vorrei cominciare subito i lavori dando la parola al dottor Nino Lo Bianco cioè l'amministratore delegato della dell'Oil Consulting che unitamente a promo studio ha collaborato all'organizzazione del convegno grazie
In apertura dei lavori di questa seconda giornata volevo dargli una brevissima sintesi di una ricerca che abbiamo condotto a livello mondiale
Sull'occupazione e sui vincoli dello sviluppo organizzativo in campo aziendale ed industriale
La coppia poi di questa relazione con i dati molto più estesa la potete trovare credo in segreteria
Il
Problema della della disoccupazione non è soltanto un problema di tipo economico sociale anche un problema di tipo organizzativo cioè come risolvere il problema una volta che alcuni rimedio alcune scelte di fondo siano state adottate ieri abbiamo sentito illustri economisti abbiamo sentito anche poi i i più diretti interessati da un lato Fosso dell'altra parte Cofferati
Questi brevissime notte di di introduzione sono soltanto per fare un attimo di chiarezza su alcuni terminologie che sono usate molto spesso abusate in particolare vorrei parlare sulla sul tema della flessibilità che viene utilizzato maniera molto spesso
Contingente molto spesso utilizzata per dare poi buonsenso al fatto che possiamo fare contemporaneamente molte cose
Credo che la scelta Ladies dimensionamento dei gradini flessibilità che devono essere ricercati per risolvere così il problema sia Unipro dei temi fondamentali con cui affrontare e le tematiche parliamo di flessibilità esterna e di flessibilità in tema intanto per cominciare la flessibilità esterne quelle che ti consente di assumere che ti consente di licenziare di avere dei turnover e delle formazioni ambientali che ti consentono poi di avere il massimo dell'efficienza interna quella che noi definiamo la flessibilità interna è la possibilità di utilizzare i dipendenti gli operai e le disponibilità impiegatizia e che ci sono nel modo più efficace e soprattutto dinamico per il fatto che le esigenze e i bisogni da soddisfare cambiano nel tempo mentre spesso le strutture organizzative sono bloccate vincolate da accordi sindacali da accordi diciamo di tipo tradizionale che vengono tenuti in azienda
I due grandi Poli difensori della libertà esterna
Sono gli Stati Uniti o comunque l'economia nordamericana come ci veniva ricordato ieri da da Turone in particolare
Che consente grandissima flessibilità e poi ha invece delle notevoli regista all'interno della struttura organizzativa nella gestione della singola azienda del singolo Della singola istituzione mentre invece l'altro grande polo di flessibilità interna ed apprezzato dal Giappone che ha raggiunto i livelli di efficienza e i livelli di qualità sorprendenti per per gli ultimi negli ultimi decenni
Per il fatto di avere una grande possibilità e disponibilità di ottimizzare la le proprie risorse l'Europa non ha scelto l'Europa naviga con una serie di ricette di tipo parziale che possono a volte in qualche caso va limitare o a condizionare le flessibilità esterna in qualche caso a condizionare né flessibilità interna credo che questo sia il problema maggiore quello di avere una scelta di fondo che miri o a lasciare e nell'imprenditoria ma quando parlo di imprenditoria non parlo soltanto di quella privata parlo delle grandi istituzioni nazionali che hanno bisogno di essere sostanzialmente ripensate in chiave di efficienza le grandi strutture su cui siamo impegnati
Per tutti operativamente dall'interno e dall'esterno le poste e le ferrovie l'Alitalia i greci i grandi servizi di Telecom e così via tutto il sistema bancario quindi scegliere se c'è bisogno di creare delle sponde delle grandi riserve per cui ci sia ancora l'assistenzialismo esterno che giustifica e prevale su certi tipi di impostazione organizzativa o se invece entrare nell'altra sera quella del del privato
Siamo di fronte a delle esigenze che devono comportare delle degli equilibri mi rendo conto però il il perbenismo buonsenso di Cofferati e trovo che non ci aiuti molto nel fatto di avere delle scelte di fondo che risolvano non in maniera parziale il caso per caso o o qualche categoria di di di di di problemi ma riesca ad affrontare in chiave più generale il fenomeno occupazionale cioè dobbiamo decidere se e i costi e i rischi sono pagati sul breve della della flessibilità sono pagati sul breve o sul lungo termine
Ci sono pagati in maniera hard atroce il conflitto sociale prepensionamenti pensionamenti licenziamenti e così via o se sono invece pagati sostanzialmente in maniera soft tipo le casse integrazioni e così via
Abbiamo una realtà che si è andata strutturando con dei meccanismi di aggiustamento progressivo molto molto europeo ma anche molto italiano se mi consentite
E credo che una una una virata di fondo quello che in qualche giorno qualche settimana fa in queste in questi giorni credo stia agitando anche per fortuna c'è qui la presenza dei il Antonino
Un un sindacalismo che prenda che prenda né posizione non soltanto in difesa degli occupati ma in difesa di lei della della politica del cambiamento e della politica della gestione della gestione del della modificazione degli assetti che si sono sterminato e tormento
Chiudendo credo che non ci sono ricette magiche per la lotta alla disoccupazione eroe però non ci sono neanche come dire certezze che soltanto mettendosi al lavoro con buona volontà come abbiamo scritto ieri sia possibile superare questi questi tipi di di fase di stallo o di difficoltà che ci porta a recuperare qualche punto percentuale c'è un grande cambio ed è dovuto a un'applicazione di una scelta di fondo e soprattutto di un cocktail di iniziative che sono a volte a produrre un salto culturale non soltanto in coloro che poi sono gli attori diretti dell'occupazione delle attività che svolgono ma anche in chiave indiretta in chiave di scelta sociale del delle costo a carico di chi deve essere sostenuto i meccanismi interni sono quelli che possono fare recuperare efficienza e quindi poi nel tempo produrre nuove opportunità di risorsa e di occupazione addizionale
Queste passano attraverso degli studi organizzativi pesanti cosa che nostro Paese nona sviluppato molto nel nei decenni scorsi ci si è affidati molto
Alla capacità in prenditi IVA diciamo di tipo contingente del giorno per giorno della dell'intuito
Le scuole di business administration sono poco poco presente nel nostro Paese si possono contare
Sulle dita di una mano le istituzioni di tipo culturale come di un sentito ieri metti a Harvard e così via non sono riproducibili in fotocopia del mondo ma certamente non siamo neanche avviati ad imitarne
Se volete non solo strutture ma le le filosofie e e gli approcci non è soltanto prema di salto culturale di formazione un problema di tecnologie i tecnologi organizzative nostro paese uno di quelli che investe meno in questo senso tanto in sede aziendale quanti se ne pubblica amministrazione oltre il grande sforzo per recuperare da un lato efficienza ma per dall'altra ma dall'altra creare le risorse per produrre un ulteriore occupazione
Debba avvenire quello sforzo congiunto di tipo da un atto politico ma d'altra parte anche delle classi imprenditoriale di questo Paese non nella ricerca soltanto del né consenso di breve termine
è un problema di lungo termine va affrontato con grande determinazione e con un cocktail di iniziative e di leve difficilmente perseguibile da parte di una sola delle parti sociali
Se avrete la curiosità di esaminare più a fondo questo tipo di tematiche credo che il il il materiale a vostra disposizione però ve lo potrà consentire non prendo più tempo perché so che questa è stata proprio una una cortesia avere la possibilità di darvi questo salute questo tipo di indicazione grazie
Grazie dottor Lo Bianco io non non non vorrei banalizzare tutto quello che è stato fatto in questo convegno da ieri fino a questa mattina però una piccola considerazione la vorrei fare come
Un Little poi come direbbe il dottor Barca che ieri ci ha deliziato con il suo fluente inglese e noi non siamo abituati a burocrati italiani che parlano inglese
Allora
Abbiamo sentito sostanzialmente parlare di alcune ricette contenuta nel Manifesto per favorire la ripresa dell'occupazione essenzialmente il rilancio degli investimenti
Il secondo punto un miglior coordinamento tra la domanda e l'offerta che poi deriva da questa capacità di coordinare di mirare gli investimenti secondo un ruolo più produttivo degli investimenti abbiamo sentito parlare di flessibilità del mercato del lavoro come di un effetto immediato sulla disponibilità creare posti di lavoro
E abbiamo sentito parlare ce ne ha parlato ieri lanciando un altro sasso nello stagno proprio Cofferati dell'esigenza comunque di avere in Europa delle regole uguali per tutti
Alla luce di questo però io vorrei calare queste considerazioni queste proposte questi suggerimenti nella realtà italiana e lì secondo me
C'è il grave problema cioè l'Italia è pronta ad affrontare un progetto di svecchiamento di quello che si è fatto fino adesso e di riammodernamento degli strumenti per favorire l'occupazione
Così come indicato dal manifesto così come indicato dai partecipanti al nostro convegno secondo me ci sono molte molte difficoltà noi non dobbiamo dimenticare che ad esempio l'Italia è il paese del pasticcio Malpensa abbiamo fatto un investimento si di due mila miliardi tra un investimento senza né capo né coda c'era una rapporto in mezzo a una brughiera senza strada senza ferrovia che ha prestato immediatamente il fianco ai concorrenti ai concorrenti europei per attaccare l'Italia in più l'abbiamo gestito mettendo in scena in Europa il grande litigio tra Milano e Roma tutto questo non va bene in una logica europea
E questo è anche il Paese che applicando le direttive europee io mi ricordo la direttiva macchine qui ci sono molti imprenditori sanno di che cosa stiamo parlando o della sei due sei la famosa legge
Per la sicurezza sui posti di lavoro è riuscito a complicare ulteriormente quella che doveva essere una semplificazione a livello europeo di una norma che è base il fattore di competitività per tutte le imprese
Ecco questi sono i problemi di italiani che si scontrano contro queste ricette apparentemente semplici del nostro manifesto anche là dove si parla di flessibilità ad esempio questo il Paese e dove c'è una grandissima flessibilità in uscita e D'Antoni segretario generale della CISL ce lo potrà confermare ma dove c'è una grande rigidità all'entrata e questo è sofferente
Per i giovani che vogliono cominciare a lavorare allora alla luce di tutto questo io vorrei cominciare questa tavola rotonda che dovrebbe cercare secondo me di dare proprio una risposta a questo interrogativo di fondo cioè l'Italia è pronta a recepire il messaggio di Modigliani e degli altri sei grandi economisti per potersi muovere in direzione di una maggiore disponibilità a creare del lavoro e quindi del benessere io comincerei a rivolgere questa domanda al presidente di Federchimica
Il
Dottor Squinzi ci parlerà appunto di questo si parlerà naturalmente anche dei POR di punti di forza che a questo Paese cioè la flessibilità della piccola e media impresa grazie
Buongiorno a tutti
Ma ecco io così quello che ho portato quella che era da questa mia testimonianza l'imprenditore della piccola e media impresa fossero piccolo oggi mi dicono che sono diventata media e e anche IRNA l'esperienza che ho accumulato negli ultimi tempi nell'Osservatorio di Federchimica di di cui sono presidente verrà poco più di un anno
Ecco io penso in generale che il per l'impresa oggi il problema dell'occupazione e comunque strettamente legato alla crescita
è legato alla crescita perché il ritengo anche che sia legato ad una crescita che non può essere modesta l'uno virgola cinque per cento di di di crescita del PIL quest'anno che secondo le ultime proiezioni secondo me non creerà occupazione
E bisogna effettivamente pensare a a una crescita superiore per il nostro Paese però all'interno di questo io penso che il per la piccola e media impresa il legame
Crescita occupazione
E fondamentale perché non si oggi nel mercato c'è globalizzato non si può più si può nel nel passato si poteva rimanere nel mercato nelle proprie nicchie protetti alle nicchie di tipo nazionale dei tipi di di tipo prodotto di settore prodotto eccetera oggi il mercato si è globalizzato e non possiamo più pensare di rimanere nelle nostre e nicchie protette nello status quo oggi e penso che il problema fondamentale sia quello per le imprese e in modo particolare per le piccole e medie imprese di di di crescere perché o si cresce o prima coi se destinati a scomparire
E e questo problema ripeto è sicuramente è un problema che si pone in maniera molto più pressante precisa per le piccole e medie imprese che nel passato non non l'avevano
Venne chiaro questo concetto
Oggi io penso che però per crescere servano delle condizioni se ero nelle condizioni e all'interno delle nostre aziende e all'esterno delle nostre aziende
Vediamo cerco scusi un attimo di di analizzare e anche in base a un po'alla mia esperienza dell'imprenditore questo discorso è posso ripenso banalizzano con degli esempi ben concreti
La crescita all'interno delle nostre aziende la crescita all'interno delle nostre aziende si può pesare essenzialmente su tre punti dal mio secondo me la redditività internazionalizzazione innovazione
La redditività fondamentale per crescere
C'è un rapporto annuale dell'Istat ci dà dei dati che secondo me sono estremamente interessanti
Le piccole imprese haitiano bassa redige hanno dimostrata una bassa dei primi redditività hanno diminuito nel periodo dal novantuno al novantacinque l'occupazione del cinque virgola sei per cento
Quelle con alta redditività dal nome intatta del dieci virgola otto per cento
Le esportazioni solo le piccole imprese che esportano sono riuscite ad aumentare l'occupazione del sei virgola quattro per cento quelle che hanno una quota esportata dal venti al cinquanta per cento e dell'otto virgola sette per cento quelle che avevano quattro l'esportazione superiore al cinquanta per cento
L'altro punto dell'innovazione le imprese non innovative e cioè quelle che hanno dei prodotti in cui con noti e non forte contenuto di innovazione hanno mantenuto nel migliore dei casi i livelli occupazionali mentre quelle una forte innovazione a nome intatta in quattro anni l'occupazione del dieci virgola tre per cento
Ecco questo è il in cui il punto centrale che volevo far capire su questi tre
Aspetti e ritengo che chi nel futuro questa sarà ancora più vero
Sono le le le piccole e medie imprese che che sapranno raccogliere un po'così la sfida della globalizzazione potranno crescere e garantire al nostro Paese un un aumento dei livelli occupazionali
Lo stesso rapporto dell'Istat ci fornisce degli altri dati abbastanza significativi oggi solo il diciassette virgola cinque per cento delle imprese italiane esporta all'interno di questa c'è poi una tutta una serie di di situazioni molto diverse la chimica anche perché la chimica e sicuramente forse oggi il mercato più globale o uno dei più globali le imprese italiane pur essendo l'Italia caratterizzata nel campo della chimica da una anomala rispetto alla media mondiale presenza delle piccole e medie imprese esporta comunque il quarantaquattro per cento delle aziende chimiche
Ma sporta però solo l'otto virgola quattro per cento degli alimentari il sei e sette del legno il diciassette nove del settore tessile abbigliamento
E questo secondo noi secondo me è assolutamente è un fatto da meditare perché esportare è fondamentale
Perché in impone alle nostre aziende di confrontarsi nel mercato di confrontarsi con la concorrenza e con la concorrenza di tutto il mondo ecco questo io penso che che sia un altro punto chiave per fare dello sviluppo
Ecco io come imprenditore vorrei ridere raccontarvi brevissimamente la parabola il piede della mia del mio gruppo della mia aziende noi eravamo dieci anni fa ancora un'azienda di di dimensioni modeste
Avevamo penso settanta ottanta miliardi di fatturato
Avevamo ci trecento addetti una cosa di questo tipo oggi in un programma di internazionalizzazione forzata noi siamo cresciuti al livello dei dei settecentocinquanta atteso quest'anno supereremo sicuramente di ottocento miliardi di fatturato
Abbiamo ventuno un stabilimenti di cui diciassette in giro per il mondo e solo quattro in Italia eco con questa politica noi che siamo riusciti a crescere siamo diventati leader mondiale nel nostro nel nostrani chiedano e facciamo adesivi prodotti chimici per l'edilizia
Ma e questo ci ha obbligato ad essere più forti nella ricerca più forte nel marketing ricco abbiamo creato uno pur avendo non non è che abbiamo diminuito la la nostra produzione in Italia anziché poi questo è un punto su quale torneremo
Pur protetto avendo soprattutto aumentato le nostre produzioni all'estero
Noi abbiamo creato occupazione anche in Italia abbiamo creato occupazione negli ultimi dieci anni sicuramente mai meno di di venticinque trenta posti di lavoro all'anno e tutti i posti di lavoro ad alta qualificazione
Perché abbiamo potenziato le strutture di ricerca abbiamo potenziato il Marchetti ne abbiamo potenziato tutta una i controlli di gestione c'è tutta una serie di di di cose che di di Investimenti di di occupazione altamente qualificata
E e sarebbero stati anche di più se poi avessimo potuto potenziare anche le produzioni in Italia insomma
Ecco quindi più occupazione occupazione più qualificata perché comunque il cervello del nostro gruppo è rimasta in Italia
E lì quindi il fatto di internazionalizzarsi per le aziende secondo me non colpisce evidentemente salvo casi particolari l'occupazione paese di origine ecco questo sicuramente a un dato di fatto io vi posso portare col come imprenditore io dico parecchio io stesso mi definisco una micro multinazionale no
E collegato a questo c'è anche nello stesso nella stessa linea c'è anche un discorso di innovazione innovazione è fondamentale innovazione nelle piccole e medie imprese
Fino ad oggi pressata così fosse una cosa un po'estranea ma in effetti
Fosse davvero il nostro è un caso privilegiato perché nella chimica il rapporto innovazione sviluppo e direttissimo cioè io non ricordo di aver visto una volta una fotografia del del missione degli inizi di questo secolo il consiglio d'amministrazione della Solvay
Intorno ad un tavolo c'erano dieci premi Nobel questa evidentemente per la chimica di ricerca innovazione e sviluppo dell'impresa è un legame estremamente diretto anche perché se non si fa innovazione sì ricade un po'così nel cerchio
Vizioso
Del del delle commodities cioè prodotti maturi
Costi nicchie che si devono comunque sempre comprimere e e che in Italia certamente sia in termini di manodopera che come costi del sistema Paese
è non non siamo certamente il massimo della competitività quindi bisogna andare a delocalizzare per cercare competitività quindi in definitiva a rischio di licenziamento minore capacità di riassumere di soprattutto di inserire i giovani nel mondo del lavoro insomma
Ecco in Italia questo dobbiamo portarci fortemente sull'innovazione perché qui non abbiamo materie prime parlo della chimica ma parlo anche penso che il discorso che faccio per la chimica
Sì posso traslare anche a tanti altri settori la materia prima principale che abbiamo in Italia e comunque la materia Berg grigia che c'è nella testa delle delle nostre persone
Dei nostri ricercatori dei nostri quadri dei nostri dirigenti e con questo
Noi non dobbiamo perdono di vista col come italiani sono e quindi questi mi sembra che l'innovazione per la chimica ripeto è fondamentale ma deve essere considerato in tal modo anche da un po'da tutti gli altri settori industriali
Ho adesso il
Si comincia a guardare un po'di più anche alle MD in prese
C'è stentato recentemente una richiesta una inchiesta della attiche armi
Condotta dal professor Guerci sulle medie imprese italiane del di di di successo i professori sono state individuate sessantasette
Aziende di di di successo e prosegue ci ha cercato di capire quali erano un po'e infatti IRI caratteri distintivi di queste aziende e ha fatto secondo me è una serie di considerazioni che sono molto interessanti
Bene doppi qualcuno per esempio di fattore di successo sicuramente la capacità di essere creativi e di innovare di non essere mai soddisfatti dei risultati raggiunti ricercare sempre nuovi modelli per essere più competitivi
Un altro discorso le aziende di successo che sono state analizzate
Hanno s'dato sempre molto spazio alle risorse umane mantenuto strutture semplici strutture pochi livelli strutture piatte pochi livelli gerarchici
Diffusa aspirazione alla qualità al servizio l'orientamento al cliente
Quindi da qui anche una capacità di adattarsi alle esigenze del mercato una flessibilità totale una grande capacità di ascoltare il mercato dare al mercato quello che serve al mercato
E e cercare soprattutto di dall'ottima degli altri prima che chi se ne accorgano e che ci arrivino i concorrenti
Ecco oltre a questo l'altra cosa che emersa da questa ricerca che conferma quello che vi ho detto io la la grande l'internazionalizzazione di queste aziende tutte aziende che per le quali il internet senza azione è un must è un dovere iniziale prete senza internazionalizzazione non non non non non si è aziende di successo ecco questo è mi a me fa piacere vedere che finalmente si è studiato anche questo tipo di aziende perché in Italia si è sempre dato molta importante si è un po'mitizzato la piccola azienda
Ma oggi il problema è che per competere in un mercato globale non basta più essere piccoli ci può essere piccoli facendo gli artigiani INEA nelle nei paesi dei villaggi del nostro Paese
Ma se si vuole creare occupazione se si vuole andare al di là bisogna crescere bisogna che le nostre dimensioni da da piccoli diventare medita medi diventare medio-grandi da medio-grandi diventare grandi euro questo è sicuramente fondamentale
Questo così per era un po'il discorso per quanto riguardava quello che si può fare si deve fare all'interno delle nostre aziende evidentemente la spinta dell'imprenditore uno degli imprenditori è fondamentale per per portare avanti un discorso di questo tipo
Però anche noi non è che possiamo
Chiuderci nelle nostre aziende concentrarci solo all'interno delle nostre aziende
Perché il in modo particolare qui in Italia ci sono tutta una serie di condizionamenti io quattro impianti in Italia due sono impianti originali Matei e duelli o acquisiti nel mille novecentonovantaquattro da Enichem
Erano le attività del dell'acetato di poli vinile cosiddetto Vinavil tanto per capirci ed erano sono due stabilimenti uno a Villadossola uno a Ravenna e io su questi quattro impianti devo ammettere mia scoramento perché abbiamo uno stabilimento a Mediglia provincia di Milano dal mille novecentottantanove c'abbiamo messo nove anni per poter fermare la Terza Convenzione perché ne avevamo già fatte due precedenti col Comune di Mediglia
E di cui gli ultimi quattro anni non sono stati neanche persi direi per cattiva volontà de de dell'amministrazione del Comune solo perché in quattro anni è caduta quattro volte la Giunta ecco quindi e questo è un primo noi dovevamo fare investimenti adesso stiamo partendo proprio in questi giorni però per nove anni non abbiamo potuto programmare il nostro sviluppo
A latina altro stabilimento Matei
Abbiamo
Chiesto dove avevamo necessità di ampliarsi nel novantuno andiamo dal consorzio industriale di Roma latina diciamo aveva bisogna ampliarci questi signori peraltro molto efficienti ci di Chrome acquisì tempo di terreni intorno a voi e Nardelli passiamo subito a industriali
Eseguiamo
Il compito del consorzio industriale Roma-Latina c'è ripassa nell'arco di sessanta giorni siamo nel dicembre del novantuno la pratica viene mandata
Direi che peraltro non riguardava solo i nostri terreni ma tutta una serie di terreni industriali dello stesso Consorzio viene mandata la Regione Lazio bene voi non ci crederete ma ad oggi questa pratica giace inevasa alla Regione Lazio ecco ditemi poi come cosa dobbiamo fare o su Villadossola c'erano degli impianti che dovevamo smontare vecchi impianti che dovevamo smontare
Per poter negare creare dei nuovi per poter fare del degli investimenti per creare dei posti di lavoro specie abbiamo messo due anni e mezzo per avere l'autorizzazione allo smontaggio di una caldaia perché c'erano dei degli isolamenti in amianto isolamenti in amianto nella regione Piemonte sono autorizzati solo dalla UE serve di Grugliasco che a duecentocinquanta chilometri da Villadossola
In Lombardia la stessa cosa si fa in sessanta giorni massimo ecco nel frattempo cosa abbiamo fatto questo investimento che non avevamo indice sitar si tratterà un investimento per fare uno spray tra India e di di Vinavil per renderlo in polvere riviste simile in acqua lo stiamo facendo in Svizzera
Pensate che sembra impossibile abbiamo riutilizzato un impianto che faceva del dell'alta in polvere perché lo stesso tipo di impianti e forse nell'arco di di di qualche mese riusciremo a partire con questo investimento aveva addosso ecco mi fermo qui perché poi ve ne potrei raccontare diverse altre insomma
Però questo è il condizionamento che abbiamo come sistema Paese e io personalmente sono un grande tifoso del vedi di Bassanini
Perché ritengo che la sfida su questo nostro Paese
Passi e attraverso l'attuazione vera della Bassanini ecco
Per oggi per avviare un impianto chimico in Italia servono trentadue tipi di autorizzazioni o di pronunce del dell'amministrazione pubblica il risultato è che negli ultimi sei sette anni in Italia non si fanno praticamente più nuovi impianti chimici non si riesce neanche più ad adeguare quelli esistenti o ad ampliarli
E questa è una situazione drammatica
Noi ci siamo battuti come Federchimica ci stiamo continuando a battere mi fa molto piacere che siamo riusciti a trasmettere questa sensibilità anche governo l'ultimo atto del Governo Prodi due giorni fa l'ultima riunione del Consiglio dei ministri approvato in via definitiva lo sportello unico autorizzativo
Della Bassanini
Dunque su questo tipo di cose passa l'ammodernamento del nostro Paese passa la la possibilità di creare occupazione nel nostro Paese io se le cose rimangono come sono onestamente ritengo che sarà molto difficile
Muoversi
Poi qui non voglio
Togliere poi la parola
A D'Antoni che molto più qualificato di me vorrei spendere comunque due parole sul contratto nazionale dei chimici che è stato oggetto di molte polemiche io personalmente come imprenditore l'ho firmato me ne sono preso la responsabilità e me ne continua a prendere M e me la prendo anzi penso che nel futuro
Questo contratto sarà il modello delle relazioni industriali nel nostro Paese perché è questo perché è un i i punti fondamentali di questo contratto sono quelli della flessibilità
Noi abbiamo bisogno delle nostre aziende più flessibilità abbiamo bisogno di poter reagire alle richieste del mercato in tempi reali non possiamo
Qui avere gli ordini i con la logica e portare e non poterli evadere perché non possiamo seguire perché non vogliamo aumentare l'occupazione niente
Ecco quindi in questa direzione quali sono i punti caratterizzanti erede del contratto dei chimici noi abbiamo ottenuto e qui parlo come imprenditore chimico come Federchimica
Una flessibilità che ci permette di avere fino al venticinque per cento nelle nostre aziende di forme di lavoro flessibili che possono essere di lavoro a tempo determinato che possono essere di lavoro interinale che possono essere di lavoro part-time
E questo voi sapete benissimo che già un grande che cosa vuol dire in aggiunta a questo abbiamo la possibilità col nuovo contratto di sviluppare un Hood soldi fa di crearci degli orari personalizzati ecco non abbiamo contrariamente a quello che è stato scritto sui giornali non abbiamo ridotto il nostro Lario di lavoro di un solo minuto
Ma in compenso abbiamo tenuto la possibilità di distribuire l'orario di lavoro in base ad un orario annuo cioè semplifico la settimana lavorativa nelle industrie chimiche può essere da quattro a sei giorni
Può essere da ventotto a quarantotto ore alla settimana secondo le esigenze produttive secondo e questo viene deciso autonomamente dall'imprenditore semplice
Al massimo con una consultazione con le organizzazioni sindacali
Ecco io penso che questo sia fondamentale noi siamo legati ve l'ho detto prima all'edilizia noi al mese di febbraio nei nostri stabilimenti in Italia lavoriamo esattamente quaranta per cento in meno di quello che lavoriamo al mese di luglio noi faremo sicuramente
Uso utilizzeremo questa flessibilità
Tra l'altro abbiamo proprio in questi giorni fatto un calcolo questo contratto di lavoro nella mia azienda Matei
Crea da trenta a quaranta posti di lavoro perché prima eravamo anche noi obbligati ad avere del personale è stato occupato durante il periodo invernale
Personale
Sotto tensione chiedo è Hublot obbligato a fare il numero di di ore di straordinario anomale nel nel periodo estivo
Ecco io penso che il nostro contratto dei chimici vada nella direzione di di uscire così da un po'dalla logica perversa del passato che era quella di de dei grandi straordinari quando le cose vanno bene
E della cassa integrazione normalmente può è a carico delle finanze pubbliche quando le cose vanno male in questa direzione penso che ci siamo mossi in un modo giusto corretto moderno ecco e i sacrifici che chiede agli imprenditori chimici hanno dovuto accettare in questo contratto
Comunque sono cosa inferiore rispetto ai vantaggi che ne abbiamo avuti
Ho ecco questi sono un po'old direi
Il le cose che volevo dirvi così come imprenditore
La mia testimonianza che volevo portarvi oggi
Io penso comunque che per per concludere che oggi all'interno per per crescere per creare più occupazione nelle piccole e medie imprese abbiamo bisogno vivi alcune cose
Innanzitutto un sistema Paese più efficiente che che sappia di di essere di dovere mettersi al passo con l'Europa ci sono tanti cose ancora da fare nel nostro Paese io personalmente ritengo e qui non parlo soltanto pro domo mia ma
Ritengo che in modo in Italia nel nostro Paese I uno dei modi me se non sicuramente in modo più importante per Diario pupazzi non è e di fare degli investimenti di di nell'edilizia nell'edilizia pubblica nell'edilizia privata
Anche perché sono cose che innanzitutto come infrastrutture nostro paese a una di necessità estrema di crescere di adeguarsi vidi arrivare hanno standard europeo possibilmente hanno standard mondiale
E e poi l'edilizia e un'attività che ha una grosso contenuto di manodopera per unità di prodotto ed è un settore che anche a con una bilancia commerciale abbastanza favorevole nel senso che è un settore a basso contenuto di importazione quindi tutte condizioni che in Italia sono veramente auspicabili
Ecco io penso quindi abbiamo bisogno di crescere in sintesi per concludere di crescere come sistema Paese
Per poter creare occupazione ma comunque al di là di tutto quello che è fondamentale e la volontà nostra di noi imprenditori di noi imprenditori piccoli medi di di crescere vedi dissi
Di prendere quella dimensione sempre più grande che richieste dal mercato globale
Quindi non possiamo se se non abbiamo questo fuoco imprenditoriale dentro di noi purtroppo non non ci potremo poi lamentare che a un certo punto il mercato ci spazzerà via e nel nostro paese essere spazzati via dal mercato significherà ridurre l'occupazione
Questi sono scusate così per riflessioni che io volevo portarvi fossero abbia una visione molto di parte troppo di parte però io credo fortemente in quello che viene grazie
Grazie presidente Squinzi a me è piaciuto l'intervento di Squinzi perché è pragmatico perché esce sono le cose di tutti i giorni che sono poi i combattimenti che dobbiamo fare impresa lavoratori ma cittadini come come si diceva anche ieri
Ecco e e mi è piaciuto anche questo riferimento di Squinzi quando sostanzialmente dice la flessibilità è qualche cosa che in Italia ci si deve conquistare con con l'intelligenza con la fantasia perché le regole non consentono la flessibilità allora mi viene in mente che qualche anno fa il professor microspie però che oggi è presidente dell'IRI teorizzava proprio questo diceva gli imprenditori italiani sono più bravi degli altri imprenditori perché hanno imparato
A vivere nella giungla a vivere in un sistema in cui le regole non sono certe in cui le regole non ma non esistono anzi quando esistono riescono a essere un fattore di freno invece che è un fattore di sviluppo
E allora sentiamo l'esperienza del sindacato Sergio D'Antoni segretario della CISL è proprio vero e in Italia come si dice o ci si arrangia oppure si muore
No no prima di arrivare a rispondere a questa questa domanda al ciò mi pare sia giusto
Ringraziare gli organizzatori di questa iniziativa che è un invito
Mi è stato rivolto sempre perché questo mi dà la possibilità di appunto
Portare un contributo a queste riflessioni
Seconda questione mi dispiace che oggi appunto
Per ragioni di Saluzzo non è con noi il professor Modigliani perché
C'è un sento stato l'anima dell'elaborazione del documento e poi del degli inviti perché con Modigliani non si accetta un invito si obbedisce ad un ordine quindi problema non era sarebbe molto più piaciuto averlo appunto qui per potere interloquire
Terzo io trovo voglio fare questa riflessione trovo il Manifesto
Che è stato qui presentato
Una vera importante novità nel dibattito complessivo della politica europea della politica per il lavoro
E trovo che
Ci vorrà un'azione più forte per cercare di valorizzando di farlo conoscere di poterlo dibattere e discutere noi abbiamo avuto presentato un po'in Italia in maniera un po'perversa
Perché i titoli che presentavano questo manifesto erano investimenti contro licenziamento
Se uno legge questo manifesto si accorge che tutto questo non c'è
Già è un'altra i pozzi
Eppure appunto il modo per evitare una vera discussione sui contenuti del manifesto è quello di etichettare
In maniera diversa che ormai il vizio di tanta pubblicistica così non discute più dei contenuti del manifesto de sconti dell'etichetta
E siccome etichette
Provoca dell'altro alla fine lo cancelli io trovo questo autenticamente sbaglia
E vorrei in quest'ambito come l'avete fatto ieri però vorrei che fosse chiaro che le indicazioni che da il Manifesto se venisse prese
Come politica economica della comunità dei governi e la comunità e se diventassero linee per le politiche economiche dei singoli Paesi io penso che si aprirebbe in Europa una vera nuova stagione e l'obiettivo che qui viene indicato di poter raggiungere in un arco di tempo definito
Il risultato di abbassare la disoccupazione
Di quattro cinque punti è un obiettivo a mio giudizio raggiungibile se si fanno le politiche che qui vengono indica certo come dice il manifesto tutte le politiche qui vengono indica non un pezzo di queste politiche
Dice il manifesto c'è una interconnessione in queste politiche ma ci vogliono tutte se ce n'è solo una parte queste politiche non funziona
Ci vogliono l'insieme delle questioni che qui sono descritte a partire dalle prime due su cui il sindacato italiano il sindacato europeo si batte da ormai dieci anni
Prima la firma del Trattato di Maastricht e subito dopo la firma su sul fatto che bisogna fare una politica espansiva quindi una politica che avesse nel rilancio degli investimenti pubblici e privati da carta la forza della nasce dalla monete insieme
Ad una politica di crescita dei paesi corrispondenti in cui si faceva la moneta unica questioni contenute nel famoso libro bianco di dell'organo fatte proprie dalle politiche dall'i governi europei ma mai attuate mai gestita Sempre cancellare
La seconda questione forte di questo manifesto è che la politica del lavoro dell'occupazione la politica europea
Ancora non sappiamo bene che in Europa invece c'è un'altra linea la linea è che appunto la Banca centrale europea gestirà la moneta ma la politica del lavoro dell'occupazione resta una politica nazionale
Su questi due presupposti iniziali
Tutto il resto che qui viene detto delle flessibilità degli adattamenti del io lo trovo coerente ai corrispondente e basta aprire un tavolo di discussione
Mettersi in moto a trovare soluzioni adeguate perché se la priorità è il lavoro e se quella politica espansiva europea deve puntare a creare crescita quindi lavoro tutti dobbiamo essere disponibili a trovare quelle soluzioni corrispondenti corrispondenti per fare in modo che questo risultato si raggiunga
Io ho una concezione dei rapporti nel quadro dalla globalizzazione di capitale lavoro di impresa sindacato assolutamente nuova e io sono contento qui che il presidente Squinzi nel valorizzare il contratto che ha fatto la fatto dal punto di vista imprenditoriale
Ma i contratti si fanno in due
E siccome l'abbiamo fatto insieme e io penso che le cose che lui diceva dal punto di vista imprenditoriale
Corrispondano alle cose che e dal punto di vista sindacale dei lavoratori noi abbiamo convenuto tanto da fare un contratto
Che è stato attaccato dalla come indotto italiani non h
Essendo un contratto che si muoveva sulla logica che qui è stata indicata non è stata pagata dai lavoratori contratto di Squinzi
è stata calcola la Comindustria vorrei che il pubblico qui presente lo sapeste perché Squinzi ha difeso quelle scelte l'ha fatto benissimo e lo ha fatto in una logica interessa dell'impresa giustamente ha detto lui
Io difendo quel contratto in una logica di interesse dei lavoratori quindi il Ponto è che abbiamo approvato in questa logica di flessibilità di ricerca di adattamenti come ci dice il manifesto un punto di equilibrio che gestito nelle aziende chimiche ecco perché è importante entrare in questo aspetto in questa cultura in questo modo di ragionare
Le flessibilità noi dobbiamo entrare in questa cultura in una cultura di parità di rapporti tra impresa e lavoro tra capitale e lavoro
E trovare le soluzioni che siano dentro una politica espansiva dentro una politica per il lavoro dentro una politica di rilancio l'Europa poi le soluzioni più adeguate
Finire finita un'epoca l'epoca dell'antagonismo è finita una stagione storica
Noi entriamo in un'epoca della cooperazione entro la quale avremo sicuramente conflitti e la corte perché la fine l'antagonismo non significa la fine del conflitto ma significa avviare una fase autenticamente nuova e qui l'esperienza portata mi aiuta cioè significa entrare anche la fase lo posso dire con un aneddoto
Così più chiaro a tutti in una fase in cui ciascuno rispetta l'altro e nel portare avanti quelle linee dell'impresa o del lavoro nel fare l'interesse dell'impresa o del lavoro cerchi di fare vi interessa dell'uno e dalla che è una bellissima frase detta qui per praticarla ci vuole un poco più di fatica
Un giorno si incontrarono maiale una gallina
E si guardarono lungamente negli occhi
E a un certo punto la gallina viste al maiale noi due insieme possiamo fare grandi cose
Il vaglia la guardo agli stessi ma cosa potremmo fare
Pensaci
Potremmo fare vuol prosciutto
E magari se è vero non ci avevo pensato hai ragione o guarda
E tornando a casa in riflettendo disse ma ma questo accordo non mi conviene
Uno dei due finisce a fette
Ecco questo è il punto
Se le due parti entrano nella concezione che nessuno dei due finisce affette le soluzioni si trovano e l'esperienza che qui ha portato Squinzi è la prova che si possono trovare allora se è così come facciamo ad andare avanti sul versante di un collegamento tra una politica espansiva europea è una politica di rilancio dell'occupazione nazionale
Se affrontiamo le tre questioni che in Italia sono direttamente collegate
E c'è un solo modo per affrontarle è il modo che abbiamo utilizzato in questi anni in maniera forte da un lato e qualche volta contraddittori
Cioè se usiamo una politica di concertazione quindi una politica di assunzione di responsabilità
Dei tre soggetti fondamentale governo Impresa e lavoro per affrontare quello che sono i ritardi dell'Italia per cogliere le opportunità che una politica espansiva europea una politica di rilancio europea del lavoro possa produrre da noi come elemento decisivo per avanzare in una linea di rilancio lo sviluppo della allora prima questione
Dobbiamo proseguire sull'azione di risanamento
E la politica di concertazione e l'unica come abbiamo visto in questi anni
Che si ha sconfitto l'inflazione ha contribuito in maniera decisiva a risanare la finanza pubblica
Ha determinato appunto insieme ad altre politica la conquista del gruppo di testa la moneta unica deve essere proseguita perché è fondamentale che tutto questo come dire torni ad essere e ci contorni ad essere nella regolari ci consenta poi anche a noi la politica espansiva
Perché fino a quando noi abbiamo questo peso del debito
è chiaro che tutto si complica
Ora sul debito voi vedete sul debito italiano deve dare una cosa stranissima perché tutti quelli che oggi parlano del debito sembrano tutti marziane tutti sulla luna cioè tutti arrivano gli dicono guarda c'è il debito come se ciascuno fosse stata in altri Paesi fa arrivare Italia scopre che c'è il debito
è il debito c'è perché perché c'erano tutti anzi per dirla con più sincerità perché c'eravamo tutti e quindi si è formato per responsabilità di vario tipo quindi ne possiamo uscire tutti
E io penso che l'azione di risanamento debba seriamente proseguire in una logica qui non mi addentro per ragioni di tempo in una logica che di pesca la pressione fiscale diminuisca il costo del lavoro e determina attraverso la crescita e lo sviluppo una possibilità di recupero
La questione la pressione fiscale guardate viene vista sempre sul versante dei prezzi
Io dico che andrebbe vista anche sul versante del lavoro
Perché negli ultimi anni noi abbiamo avuto un aumento la pressione fiscale sul lavoro veramente consistente e pur avendo difeso il valore reale della retribuzione delle pensioni in questi anni l'orto perché il valore reale netto dei salari e delle pensioni è diminuito quindi limita la domanda e quindi questo può e non fa crescita non fa sviluppo
Dovevamo pagare questo prezzo per il risanamento quindi non non stiamo qui a recriminare
Ma dobbiamo sapere che c'è un problema di pressione fiscale sul lavoro che va recuperato non solo per recuperare il cuneo fiscale che oggi noi abbiamo ma contemporaneamente per determinare una condizione in cui le questioni tra lavoro dipendente tipico del lavoro atipico siano affrontata sul versante giusto perché molti diventano lavoratori atipici per sottrarsi alla pressione fiscale per e questo è un elemento di distorsione
Io sono per flessibilità ampie ma non si può col come dire è sbagliato che per sfuggire come chi ha vicende
Pesanti si ricorre a forme e poi non garante come che poi non determinano ve lo sviluppo delle nostre condizioni
Secondo noi abbiamo bisogno per rilanciare questa politica di concertazione di un aspetto di pubblica amministrazione funziona
Qui Squinzi ha detto delle cose
Come dire è facile essere d'accordo perché
Tutti noi soffriamo di questi a Settis soffriamo di questa condizione e in particolare per la cosa che dico tra poco tutto questo incide in maniera pesante sulla vera grande questione aperta e vitale
Che è la questione nord-sud che la questione della distribuzione disuguale della disoccupazione
Squinzi qui ha citato esempi del Nord o del Sud quindi dal punto di vista l'efficienza
Non ci sarebbe una grande differenza no quindi non ma non c'è dubbio che noi abbiamo insieme le due questioni cioè noi abbiamo un meccanismo che se vogliamo affrontare in termini forti
Dobbiamo sostenere attraverso una politica di concertazione quindi di impegno
Per fare gli sportelli unici per dare in sessanta giorno tutti i permessi per consentire tutte le questioni ma qui badate bene si tratta di entrare in una vera nuova cultura perché noi in questi anni siamo stati massacrati insieme non si fa più nulla non si fa più un'infrastruttura perché un verde si trova sempre un parroco si trova sempre un magistrato si trova sempre tutte le cose messe insieme alla fine il blocco
E vedete voi lo dico come dire con una battuta amara c'è poi questo modo le ferrovie Hatchet
Ma a guardate tutti gli incidenti ferroviari dell'ultimo anno sono avvenuti nel centro no
Per Forza Sud non ci sono treni come volete si scontrano cioè tutto questo deve fare riflettere sul fatto che noi abbiamo bisogno di un rilancio una politica infrastrutturale di efficienza e di condizioni che pongono a tutti i nuovi interrogativi
Tutto questo dobbiamo farlo sapendo però come come come noi siamo
O come la nostra disoccupazione stiamo attenti quando un Paese ha ventitré province col tre per cento disoccupati
Il ventitré province col trenta per cento disoccupati
Otto sposta i lavoratori o spostare il premio
Se non a me
C'è niente da fare c'è
Io sono contenta del manifesto c'è scritta finalmente una cosa che dico da anni che se i sistemi americani fossero trasferiti in Europa la disoccupazione europea da diciotto milioni diventerebbe ventiquattro milioni è scritto qui
Fino a quando lo dicevano sindacalisti erano suo tutti se lo dicono premi Nobel forse nel suo tran lo stesso ma almeno sono brevi no
E
Ho sempre pensato
Ho sempre pensato
Che la questione italiana avendo raggiunto il ventitré province il tre per cento cioè nel senso che non ci sono disoccupati in questi ventitré province io ho pensato sempre che sono gli Stati Uniti che dovrebbero copiare questi ventitré province perché non li abbiamo battuti e quindi seguirebbero copiare gli Stati Uniti perché non li deve copiare la parte d'Italia che al trenta per cento
E come si fa ad ottenere questo risultato
Che è la vera sfida che noi abbiamo
Insisto o spostando i lavoratori o spostando l'impresa
Percentuale ne abbiamo spostato i lavoratori
Questi vantaggi discorsi sulle mobilità ma è stato così storicamente
Cerchiamo nei prossimi cinque anni di spostare l'impresa
Le imprese si spostano se ci sono fattori di convenienza di flessibilità
Fiscali
Salariali
Di mercato del lavoro edito da sotto
Allora vogliamo seriamente
Porci il tema
Di come sia possibile nell'ambito di queste nostre regole determinare questo spostamento
Per dirla con altre parole flessibilità date genericamente a Ponti di partenza disuguali rischiano di creare ulteriore diseguaglianza
E quindi di impedire per l'Italia di affrontare il suo vero tema che è questo e se lo fa in una logica europea come dice il manifesto come dice il manifesto lo dice chiaramente
Di rilancio espansivo di infrastrutture di fondi
Regionali per lo sviluppo dell'Europa e se l'Europa punta la coesione sociale che era uno dei punti del trattato di Maastricht e Totti sono scordati mentre in questi anni le differenze tra le regioni forti alle regioni deboli dell'Europa si sono allungate
Si è incrementata la differenza allora io dico viva la moneta unica ma l'Europa vera è quella che punta alla coesione su come si punta e qui anche per voi
Lo dico spassionatamente noi siamo pronti speriamo a questo governo si faccia siamo pronti ad affrontare una discussione vera sulle convenienze fiscali salariale ad avere un sistema contrattuale che consente a tutto questo
A determinare una situazione nella quale a fronte di investimenti pubblici e privati ci sia un'assunzione di responsabilità perché non possiamo più continuare a fare dibattiti sterili e a registrare l'aumento di montagna e disoccupati in molte aree del Mezzogiorno
In questo senso è fondamentale
Che ciascuno si assuma la sua responsabilità perché è fondamentale che ci sia un rapporto tra una politica generale i comportamenti individua certo sappiamo tutti che non basterà che nel Mezzogiorno abbiamo problemi di criminalità organizzata di infrastrutture di Società civile ma come vogliamo uscirne
Solo con una ventata di sviluppo di cultura del positivo
Solo con una rottura
Di un blocco che si è determinata come dimostrano mille uno esperienze quando si riescono a fare creare meridionale io sono contento di dirlo qui a Brescia bada
Perché questo può determinare la svolta il sei manifestanti i premi Nobel determineranno un attento
Pone su questi terreni per fare in modo che ci sia una vera assunzione di responsabilità io sono convinto che il nostro Paese
Può affrontare la sfida europea in maniera forte adeguato cioè lo dico con parole conclude io sono convinto che noi abbiamo le energie
Cioè noi dobbiamo mettere in tutto questo la possibilità di coerenza di rapporto e abbiamo le condizioni per poterlo fare se usciamo da una logica negativa se rilanciamo la concertazione
è chiaro che la concertazione
Non può essere rilanciata se la mattina tu parla di concertazione e il pomeriggio decide di fare una legge sulle trentacinque ore che l'esatto opposto la concertazione
Perché l'orario salari tutto deve stare lì dentro per fare quel ruolo quell'azione
E se nel farlo tua per il rapporto di fiducia io sono contento quel volevo prima degli anni perché che magari ha questa caratteristica che avendo gli anni che ha però a questa cosa come dire di futuro come se ne avesse davanti altri cento e questo è stupende
Perché invece il grosso di studiosi degli economisti hanno queste facce tristi terribile
Questo modo incredibile di presentarci il futuro di scenari sembra apocalittici che uno come dire per evitare banalità
Se scali
Si rischia io io richiamo agenti anzi oggi cioè sono quelli che ti innesca la sedia scorte che mescola anziani paura angoscia
Lavora RAI fino a settant'anni ma che è come dire siccome l'età media si allunga sarai punito già come la fortuna calata Meda sarà il la sarà anche vero che poi dovrai lavorare di più qua non c'è bisogno di dirlo con questo tono che siccome la tabella dallo lavorare fino a settanta anni e c'è sempre un altro economista accanto che dice
E non è detto che ti paghi una pensione
Ettore dice guarda il massimo
Il massimo il massimo è che alla fine forse meglio lavorare fino a ottanta far corrispondere le date così assicura che a Roma Vaticano
Sugli anziani questo e sui giovani cambierete lavoro nella vostra vita almeno dieci volte e fin qui può capitare il lavoro si fa mobile e tutti di come faremo dieci volte di Barbero
Però c'è sempre un altro economista che dice e comunque difficilissimo trovare il primo e tutti i piedi come farai a trovare gli altri nove perché questo poi diventato qualcosa allora io dico e e finisco si può smettere i problemi che abbiamo solo nuovi di possiamo affrontare questa discussione lo dimostra il manifesto dimostra che è possibile ma usciamo da questa logica
Della del del questi queste dello stop Bury i i guru che lascio della sventura una volta si chiamavano iettatore strapazza
E oggi ma li chiamiamo pure dalla sventura cioè della delle cose più terribili dico apriamo apriamo noi veniamo da generazioni io sono giovanissimi però che sia da generazioni come dire in quella cosa erano peggio rispetta ore o per eppure ognuno riceveva dentro la famiglia fuori dalla famiglia da tutti gli studiosi riceva messaggi impegnati studia lavora vedrà che migliorerà beh è possibile ecco il manifesto a questo è dice una cosa positiva è possibile facendo queste politiche per ridurre l'occupazione del cinque per cento
Questo a me piace io per questo mi batterò proprio per sconfiggere questa teste di legno che ci circondano e fanno il nostro cattivo destino noi dobbiamo fare il nostro buon destino grazie
Grazie D'Antoni si è ricordato che oggi e domenica ci alleggerito info la tensione io non vedo l'ora di andare a casa a raccontare la storiella del maiale delle Galli della gallina i miei figli io ne ho tre però questo mi dà anche una certa preoccupazione perché voi sapete i ragazzi moderni sono bellissimi e non vorrei che mi facessero questa domanda sì ma chi fa il maiale e chi la gallina
E io ho il sostiene nessuno questo è il problema
Allora la
E che la metafora ce ne suggerisce un'altra cioè abbiamo paura che nel gioco europeo l'Italia posso far la fine del maiale D'Antoni perché mi piace il il suo ottimismo della volontà ma noi dobbiamo fare anche i conti con il pessimismo della ragione per fare un po'di considerazioni culturali
Ecco la dottoressa Padoa Schioppa vediamo se davvero l'Italia rischia di fare la figura del maiale in Europa cioè questo pessimismo della ragione radicato a tal punto da non poterlo rimuovere oppure può esser superato grazie
Insomma io credo che gli economisti come tutte gli altri esseri viventi hanno misto di pessimismo e di ottimismo
Io in particolare credo di appartenere a quel gruppo di economisti che propone molto fortemente è un un allungamento dell'età pensionabile spero senza tristezza e senza essere triste
E vorrei far notare a D'Antoni quanto meno il fatto che Modigliani ieri ci ha detto che ha il cuore infranto per non essere qui con noi a lavorare il sabato e la domenica forse Louis è così
Giovanile giovane ottimista e perché precisamente continua a lavorare lavorare penso che faccia bene all'ottimismo
E da questo punto di vista suggerirei ulteriormente di continuare a lavorare più a lungo possibile ma pervenire invece al tema di di oggi io vorrei
Dire che vorrei concentrarmi soprattutto sugli aspetti distributivi della disoccupazione in Europa sugli aspetti di composizione che sono trattati si nel manifesto ma in un modo diciamo non centrale
Almeno mi pare per guardare poi alle politiche che il manifesto propone e cerca di capire se quelle politiche diciamo sono efficace sono utili anche dal punto di vista
Della soluzione degli aspetti distributivi in particolare anche degli aspetti delle differenze regionali
Di cui parlava parlava D'Antoni in altri termini mi appresto a dire che la disoccupazione in Europa è un fenomeno gravissimo non solo e non tanto perché tocca diciotto milioni di persone su una popolazione di circa trecentosettantatré milioni ma perché in realtà colpisce particolari segmenti particolari fasce della della popolazione della popolazione europea
Cinque sono i problemi distributivi della disoccupazione in Europa di cui vorrei brevemente parlare mi soffermerò soprattutto su quelli che meno sono stati discussi in questi due giorni
In questo convegno innanzitutto esiste un problema di dimensione dei paesi se noi consideriamo in quindici Paesi d'Europa osserviamo che quelli più grandi soffrano di maggiore disoccupazione e non solo per la ragione banale evidentemente che più alto è il numero delle il persone di una appartenente a una popolazione più alto sarà il numero dei disoccupati a parità di probabilità di disoccupazione ma anche per la ragione meno banale che la frequenza dei disoccupati appare decisamente minore nei paesi più piccoli
E questo lo si vede io ho fatto circolare dei dati lo si vede bene anche dalle prime colonne della prima tabella che ho fatto circolare ora
Perché avviene così avviene così perché la mobilità territoriale
E resa molto più facile nei paesi più piccoli
Per via di un sistema di trasporti che funziona meglio nel senso che in tutti i Paesi funziona bene un sistema o più o meno bene dopo quello che mi ha sentito il sistema che collega
Le città di periferia alle città marginali periferiche alla alla capitale e molto meno Binelli città periferiche fra di loro evidentemente
Nei Paesi più coesi nei paesi più piccoli funziona meglio il sistema che nel gergo del trasporto e che si chiama Stella del sistema cosiddetto Carsen scozzese
Per cui questa mobilità territoriale e resa più facile
Se infatti andiamo a vedere i dati sulla mobilità all'interno delle regioni dei paesi osserviamo che questi dati sono in parte riportati anche nella tabella due e io ho fatto circolare osserviamo che la mobilità territoriale mobilità interregionale
è sicuramente molto bassa in alcuni dei paesi ad alta disoccupazione come la Spagna e l'Italia
Sì anzi addirittura ridotta questa mobilità questo non lo si vede dai miei dati ma si osservato in vari Paesi in particolare di nuovo in Italia e in Spagna che la mobilità interregionale si è ridotta dopo il primo choc petrolifero naturalmente è ben noto che essa è molto minore che negli Stati Uniti ed è anche quindi noto che le conseguenze saranno necessariamente e conseguenze di dispersione di della della disoccupazione a meno che non ci siano perfetti compensativi
Un'altra ragione per la quale probabilmente le i Paesi più piccoli hanno in generale un tasso di disoccupazione minore e che funziona meglio un sistema di informazioni all'interno di un paese piccolo questo lo si vede anche in uno studio che ho fatto con un collega sulle sui dati su cinque mila individui italiani si vede che a parità di altre circostanze la probabilità di disoccupazione in Italia è minore nelle città di meno di quaranta mila abitanti e come se l'essere piccoli aiutasse
Con queste premesse va da sé che più della metà dei disoccupati europei resti risiede in tre soli Paesi d'Europa Spagna Germania Francia ma naturalmente italiani inglesi rappresentano anche se un numero non irrilevante la popolazione di questi cinque Stati membri rappresenta l'ottanta per cento dell'Europa
Le uniche eccezioni a questa regola che mi sembra abbastanza generale e ben verificata sono date dall'Irlanda
Che ancora un tasso situazione alta ma come sappiamo e come ci dirà il vice primo ministro è una storia di successo e quindi sta molto riducendo sì questo tasso il minuscolo Belgio che ha un tasso di disoccupazione inferiore alla media europea ma veramente abbastanza rilevante per le sue dimensioni geografiche e dall'altro lato l'altra eccezione la grande Inghilterra il grande Regno Unito con un tasso di disoccupazione decisamente minore della media europea
Secondo elemento diciamo di composizione della disoccupazione la disoccupazione di lunga durata di questo si è già detto molto in questi due giorni
Vorrei semplicemente limitarmi a ricordare che metà dei disoccupati d'Europa rimane in questa situazione disoccupazione per più di un anno naturalmente non tutti i paesi sono ugualmente colpiti da questo male
Per esempio la Svezia e la Francia Paesi genericamente piuttosto omogenei non hanno disoccupazione di lungo periodo sostanziale
La ragione abbastanza chiaro è abbastanza chiara nel caso della Svezia la diminuzione la relativa poco il relativo poco peso della disoccupazione di lungo periodo dipende dal fatto che esistono politiche attive del lavoro
Cioè invece che normale sussidi di disoccupazione che si possono essere generosi lunghi in molti paesi d'Europa ci sono invece politiche attive del lavoro
Terzo elemento di composizione il problema la disoccupazione la differenza di disoccupazione per sesso
I tassi femminili di disoccupazione sono nei paesi meridionali dell'Europa due volte superiori a quelli maschili in Grecia più di due volte in Italia il settantatré per cento maggiori
Ma nella media europea il differenziale è solo circa del trenta per cento cioè c'è una percentuale dei di disoccupazione di trova ITA disoccupazione femminile circa del trenta per cento superiore
Dico solo nel senso che questo deriva dal fatto che ci sono alcuni Paesi d'Europa per esempio regno noi unito e Svezia di nuovo dove l'eguaglianza di opportunità è stata pienamente ottenuta e anzi le donne appaiono avere una probabilità di disoccupazione minore di quella maschile
E chiaro anche qui abbastanza chiaro che questo questi effetti sono raggiunti perché sono state utilizzate delle polis ti che nel caso del dei paesi scandinavi sevizi sociali e le famiglie molto intensi nel caso dei paesi anglosassoni
Azioni positive contro la discriminazione per sesso dappertutto si tenta naturalmente di fare di ottenere cambiamenti di tipo culturale
Però in molti casi si fa notare che la occupazione femminile dipende la maggior disoccupazione femminile dipende anche da una serie di scelte che le donne fanno per esempio quanto gli orari di lavoro quanto i posti di lavoro ed effetti osserviamo che
Per esempio nel caso italiano dove la disoccupazione femminile come ha detto è nettamente più forte
Solo il un dieci per cento delle donne disoccupate accetterebbe di lavorare part-time
C'è una evidente correlazione né i dati fra la frequenza della disoccupazione femminile e la quasi totale assenza di part-time o la frequenza molto limitata di tartan di orari flessibili la verità anche però se osserviamo poi il conto e quello che le donne dicono molte donne non lo vorrebbero questo part-time non ce l'hanno e non lo vorrebbero
Sempre le donne italiane deve dichiarano che solo per un quindici per cento delle disoccupate sarebbero disponibili ad accettare un lavoro ovunque
E queste percentuali aumenta non solo al venti per cento fra le giovanissime che naturalmente hanno più facilità spostarsi e tra quelle del Mezzogiorno delle zone arretrate
Questa questo immobilismo territoriale perché in effetti Street di dice di King così si potrebbe chiamare
E anche di tipo funzionale che è tipico dell'Italia e credo anche di altri paesi del Mediterraneo dell'Europa mediterranea
Bisogna però capire che non è un male solo femminile diciamo se andiamo a vedere le corrispondenti corrispondente atteggiamenti degli uomini dei disoccupati
Solo un trenta per cento dei disoccupati maschi giovani italiani sarebbe disposto ad andare a lavorare ovunque cioè lontano dal comune di residenza
O da un comune che si può raggiungere secco diciamo nel nel nell'arco della giornata e questi sono dati ufficiali che non penso si possano contestare
Andiamo adesso però ai due punti principali le e sono gli ultimi diciamo perfetti di distribuzione di cui voglio parlare la disoccupazione giovanile
Più di un quarto della disoccupazione totale europea si osserva sui dati riguarda giovani di meno di venticinque anni
Cioè riguarda un intervallo di età decennale su un arco di vita attiva che sperabilmente sempre che D'Antoni non sia contrario dovrebbe essere circa cinquantennale
E nonostante che la maggioranza degli europei di questa età e in meno di venticinque anni sia fuori dalla forza lavoro perché secondo i dati europei circa un sessanta per cento dei giovani europei ancora frequenta il sistema educativo fino a e venticinque anni
Quindi disoccupati giovanissimi sono come è noto un po'meno di cinque milioni metà di essi vive in Spagna e in Italia si tratta quasi sempre di First job site associa di gente che alla ricerca del primo impiego non di persone che hanno perduto un primo lavoro ma di gente che non è mai entrata nel mercato del lavoro
Si tratta per lo più secondo i dati riportati per esempio nella tabella due se non sbaglio che bio fatto circolare di di persone che vivono nella casa dei genitori si tratta di figli non dica di famiglia
Soprattutto nei nei nei paesi come la Grecia e l'Italia e la Spagna dove appunto è alta la disoccupazione giovanile cioè c'è una correlazione molto forte e non dico una causalità tra frequenza della disoccupazione giovanile e percentuale di persone che di giovani che vivono in casa
Ora evidente se questi giovani diciamo non non sono mai riusciti a entrare nel mercato sono tipicamente quel che si dice degli Outsiders questo deriva non può che derivare da anche quello meno da eccesso di protezione a favore dei già occupati
Vorrei però sottolineare che l'eccesso di protezione a favore dei già occupati crea non solo diciamo molti giovani che non riescono a entrare certo stickers perché appunto in un certo senso avviene che chiede entra dentro e chi è fuori è fuori in questo mercato
Ma crea anche un atteggiamento da parte dei giovani che viene documentato nei sondaggi che vengono fatti che viene chiamato di voi ad Improvement
Cioè di disoccupazione di a tesa
Sostanzialmente i sondaggi ci dicono per esempio nel caso dell'Italia che i neri i giovani dell'Italia meridionale
Preferiscono aspettare un impiego pubblico sicuro piuttosto che adattarsi ad uno un po'più rischioso al centro nord
Quindi fondamentalmente diciamo ci sono degli elementi anche di volontarietà se vogliamo fra che che possono spiegare la disoccupazione giovanile alcuni sostengono anche che per la disoccupazione giovanile
Manca un una coerenza un matching fra l'acqua le qualifiche che i giovani possiedono e quelli che le imprese vorrebbero per essi quando al offrono posti di lavoro in una certa misura i dati anche gli alle analisi econometriche che abbiamo elaborato nel mio istituto recentemente lasciano intendere che c'è qualcosa di vero ma non ma non nel senso che bisognerebbe che questi giovani avessero un livello di istruzione più alto
Anzi paradossalmente si osserva che nei paesi ad alta disoccupazione giovanile i dati lo confermano come Italia Spagna
Osserviamo che più alta è più alto il livello di istruzione il grado di istruzione e più alta è la probabilità di essere disoccupati quello che si osserva che serve invece non è un più alto livello di istruzione
Ma serve un tipo diverso distruzione cioè serve un'istruzione più adatta ai bisogni dell'impresa in particolare si osserva che serve una servirebbe maggiore istruzione di tipo di tipo professionale
Molti altri elementi di carattere individuale e anche di carattere familiare spiegano la disoccupazione giovanile
Non penso di avere il tempo di trattarli e mica invece vorrei dire qualcosa sul quinto aspetto del diciamo di composizione della disoccupazione europea che mi pare particolarmente grave e questo è il problema diciamo a cui accennava D'Antoni il problema degli squilibri regionali
Vorrei far notare che il problema degli squilibri regionali non è un problema solo italiano anche se in Italia il problema si presenta più grave che altrove
Perché perché se per esempio prendiamo i dati implicitamente credo che facesse riferimento anche l'ultima
I primi dati del primo rapporto sulla coesione economica e sociale dell'Unione Europea osserviamo dati che si riferiscono circa gli ultimi quindici anni osserviamo che le venticinque regioni d'Europa
Con i minori tassi di disoccupazione nel mille novecentottantatré continuano a venire più o meno quei tassi di disoccupazione non sono cambiati invece le venticinque regioni d'Europa
Che avevano allora i più alti tassi di disoccupazione sono passati da una media di circa il diciassette per cento nel tasso disoccupazione una media del ventidue per cento
Quindi come diceva lui la forbice si è effettivamente allargata
Le posizioni relative delle Regioni d'Europa che io ho esaminato a livello questa vicenda level due cioè a livello abbastanza disaggregato sono più o meno stabili sono più o meno stabili in nel corso degli ultimi quindici anni e quindi si dice va be l'Europa non è un'area monetaria ottimale nel senso che ci sono troppe differenze all'interno delle sue regioni non compensate e si fa riferimento di solito anche ha problemi di barriere linguistiche che ridurrebbero la mobilità Inter regionale all'interno dell'euro
Il problema però e credo che sia molto documentato in queste tabelle e che bisognerebbe allora sostenere che anche i singoli stati membri all'interno dell'Europa dei quindici non sono aree monetarie ottimali perché osserviamo i seguenti fatti
I tassi regionali minimi di disoccupazione all'interno degli stati membri sono tutti
Salvo eccezioni che dirò tutti al di sotto del cinque per cento quindi ogni paese d'Europa salvo la Francia e la Spagna
A alcune regioni in pieno impiego
Perché sotto al cinque per cento vuol dire stare il pieno impiego
Contemporaneamente invece in quegli stessi Stati membri ci sono regioni che hanno tassi di disoccupazione molto più forti
Se andiamo a vedere il rapporto all'interno degli stati membri d'Europa tra il tasso regionale di disoccupazione Massimo e quello minimo osserviamo che questo rapporto raggiunge un minimo nel caso dell'Austria che un Paese che vive nel pieno impiego
E poi è un rapporto che invece diciamo e questo minimo comunque non è proprio irrilevante perché è un è un po'sotto al due al al fattore due
Negli altri Paesi d'Europa salvo ripeto la Spagna e la Francia che sono al loro casi a parte osserviamo che ci sono delle delle differenze
Detta mente forti tra le regioni dello stato membro ad alta disoccupazione e quelli a bassa disoccupazione il rapporto tra il massimo e il minimo regionale all'interno degli stati membri varia tra due e tre supera il valore di tre in molti in molti Paesi raggiunge valori di quattro e mezzo per la Germania valore di sette e mezzo
Per per l'Italia la Francia e la Spagna sono Paesi diversi sono Paesi dove il il tasso di disoccupazione minimo è molto alto e ci sono pochissime differenziali interregionale soprattutto nel caso francese
Allora qui è evidente che diciamo così il vero problema secondo me è sulla disoccupazione in Europa e di capire perché non si ottiene la convergenza all'interno delle regioni nemmeno sale regioni nemmeno all'interno degli stati membri e perché anzi questa convergenza lungi dall'essere aumentata appare piuttosto ridotta negli ultimi quindici anni naturalmente c'è un problema un primo problema è la bassa mobilità interregionale
Ho non dimentichiamo che bassa mobilità interregionale e una forma di rigidità e anzi diciamo spie peccato che quando ci sono degli Autori che parlano di rigidità queste elemento in genere non lo prendono in considerazione mentre questo è un elemento chiave della rigidità secondo me dei mercati del lavoro europei poi ci sono evidentemente condizioni di sviluppo regionale ineguali e questo è anche già stato detto
Ci sono rigidità ci sono rigidità salariali che non sono compensate cioè che cosa succede negli stati membri d'Europa succede che in molti casi i salari non differiscono fra Regioni
Non differiscono fra Regioni e e questo fatto però viene combinato a differenze di produttività il risultato che il costo il costo del lavoro evidentemente è molto differenziato quindi tutti questi elementi
Secondo me dovranno essere aggrediti proprio per affrontare in modo efficace la disoccupazione europea ora in tutto questo quadro se uno va a vedere
Dirti il diciamo le patologie distributive della disoccupazione in Europa purtroppo serve una cosa l'Italia è un Paese leader se andate a vedere io c'ho messo le stellette in queste tabelle se andate a vedere le stellette sono riguardano i Paesi diciamo che si trovano peggio
E c'è la stelletta una stelletta per il Paese che si trova peggio su una patologia distributiva due al secondo posto tre al terzo posto l'Italia sta assente nei primi tre posti in tutte queste patologie ora se invece che ai tassi di disoccupazione andassimo a guardare i tassi di occupazione cioè il rapporto tra gli occupati e la popolazione vedremo di nuovo che l'Italia ha il più basso saggio di occupazione in Europa
Combinato con la più alta variabilità interregionale purtroppo siamo dei leader questo però si dà un vantaggio Ciacci dal vantaggio seguente che se capissimo bene come risolvere il problema della disoccupazione in Italia avremmo trovato una ricetta che può essere allargata
Arresto d'Europa allora io ho fatto il seguente esercizio cercato dipende le ricette che vengono fuori dal manifesto
Di Modigliani dei suoi colleghi anche qualche altra ricetta sostanzialmente nel nel dibattito ordini politica economica su questi problemi i nel mondo
Si fanno tre tipi di diagnosi e si danno tre tipi di terapie le ho prese mi son domandata per il caso italiano
E ancor più per il caso diciamo dei differenziali regionali all'interno dell'Italia queste terapia proposte hanno un valore di sul risoluzione
Perché se ce l'hanno col dire che sono terapie che servano non solo diciamo così per la disoccupazione in generale per l'Europa in generale ma anche per risolvere problemi molto particolari che sono questi diciamo di differenze interregionale e allora prendiamo la prima la prima ricetta che quella diciamo cosiddetta keynesiana
La disoccupazione dipenderebbe da carenza di domanda finale questo a sua volta dipenderebbe in particolare da carenza di Investimenti sarebbe secondo diciamo il manifesto più che altro l'aggiustamento fiscale richiesto nella convergenza dei tre del ai parametri di Maastricht ad aver ridotto ed è vero i dati lo confermano molto fortemente investimenti pubblici e privati
Nel dal mille novecentonovantadue a oggi certo sequestro avvenuto secondo me anche se non lo leggo proprio esattamente del manifesto avvenuto contro lo spirito del Trattato di Maastricht perché perché semplicemente è più facile tagliare gli investimenti e tagliare le spese correnti ma nulla nel Trattato di Maastricht lasciava intendere che si dovesse far così anzi ricordo che nella costituzione economica tedesca si dice esplicitamente che da a cui evidentemente i costituenti di Maastricht si sono o tutti o dovuti rifare a un certo momento si dice esplicitamente che l'unica forma di deficit pubblico che si può ammettere e quella che viene a a realizzarsi per finanziare gli investimenti quindi si fa una distinzione importante
Che gli economisti chiamano della regola aurea fra la componente in conto capitale e la componente in conto corrente del bilancio pubblico
Ebbene allora se SD lanciasse la domanda questo non solo avrebbe e in particolare gli investimenti questo non solo avrebbe effetti positivi per l'Italia nel suo complesso ma certamente particolarmente le avrebbe per il Mezzogiorno date le sue presumibile carenze di dotazione infrastrutturale abbastanza notte se poi andiamo all'altra
Terapia proposta quella diciamo dal lato dell'offerta in particolare per ridurre le rigidità De è il mercato e non è il mercato del lavoro si può notare che anche questa terapia diciamo oltre ad avere una troppe sul Mib l'efficacia a livello diciamo dell'Italia nel suo complesso dell'Europa nel suo complesso potrebbe essere particolarmente utile
Per le regioni in maggiore difficoltà
Perché perché sostanzialmente il punto diciamo lo voglio un po'esplicitare anche perché ieri Cofferati esplicitamente ha detto che e non può non possono essere le rigidità a spiegare differenze di disoccupazione molto forti fra Regioni perché le rigidità sono uguali dappertutto e quindi diciamo omogenee le rigidità dovrebbe essere omogenea anche la disoccupazione
Il professor Modigliani
Nulla sfugge a questo Superiore Comando si dice credo nel gergo militare
Ha immediatamente ripreso il problema da Boston e ha detto la professoressa Padoa Schioppa domani risponderà eccomi qua come dice D'Antoni noi diciamo obbediamo sempre Modigliani rispondo
Rispondo per dire che non è affatto vero che se le rigidità sono uguali allora diciamo così gli affetti sulla disoccupazione dovrebbero essere uguali
Prendiamo il caso per della rigidità salariale l'abbiamo anche già in parte detto se il salario uguale dappertutto in tutte le regioni d'Italia
Esso diciamo e quello giusto flessibilmente giusto per rendere uguale la domanda e l'offerta in una regione come questa dove non ci sono disoccupati ma quello stesso salario diventa un salario rigide troppo alto diciamo in una regione a bassa produttività a bassa capacità innovativa diciamo pure nel Mezzogiorno quindi effettivi effettivamente l'eliminazione delle rigidità salariale ma non solo dovrebbe far bene dovrebbe far bene
All'Italia nel suo complesso ma particolarmente laddove esse sono particolarmente sentite cioè nelle nelle regioni del Mezzogiorno da ultimo si parla come di una possibile ragione di disoccupazione in Europa non ne parla il manifesto ma spesso si parla una regione che viene chiamata del mese ma cioè come ho detto prima della mancanza di coerenza fra le richieste le qualifiche in il posto dove ci sono posti vacanti e dall'altro lato il luogo dove ci sono posti vacanti e dall'altro lato le qualifiche le disponibilità dei lavoratori che stanno cercando lavoro in parte ne ha parlato solo ieri e io voglio solo dire qui che intanto c'è di nuovo un problema anche per questo dispaccio di scarsa mobilità territoriale siamo sempre a questo grande problema secondo me in Europa
Poi c'è forse una questione di qualifiche nella forza lavoro e l'abbiamo detto prima in che senso Cetto è che tutti i dati anche riportati in queste tabelle lasciano intendere che sei esiste una capacità esplicativa del MIS marce nella disoccupazione europea in quelle italiane in particolare essa non ha non è più esplicativa della disoccupazione del Mezzogiorno di quanto non sia la disoccupazione del centro nord anzi
Più in generale si osserva che non ci sono motivi particolari che rendono il Mezzogiorno una zona di maggiore disoccupazione se non nel senso che una Regione debole sul piano dello sviluppo generale quindi a un PIL pro capite più troppo basso un costo del lavoro per unità di prodotto non compensato abbastanza che le ragioni che abbiamo detto prima
Una presenza ingombrante del settore pubblico una quota dell'occupazione pubblica sul totale dell'occupazione che non rende servizi ma crea rigidità perché l'occupazione pubblica e quella diciamo che dalla protezione massima per definizione in Italia non si può
Essere cacciati evidentemente dal da un posto pubblico
Ha una quota di istruzione dei dei dei della della sua forza lavoro di tipo non tecnico quindi ci sono tutti i motivi gli abbiamo detto prima diciamo così particolarmente presenti lì a parte questo non c'è un problema del sud in sé almeno secondo quello che abbiamo potuto rilevare no
Risultato le politiche generali contro la disoccupazione in Europa servono quelle generali non specifiche nelle regioni servono anche dell'Italia e anche per i suoi problemi regionali
In generale vuol dire che non esiste spazio per le politiche regionali sì un uno spazio uno spazio esiste per le politiche regionali ma è uno spazio abbastanza limitato rispetto a queste politiche di cui abbiamo parlato finora e con questo diciamo e l'ultimo argomento che voglio brevissimamente trattare lo spazio è uno spazio del genere di cui ha parlato il presidente Squinzi
Nella sua introduzione cioè sostanzialmente ci sono delle politiche di tipo regionale che vanno fatte a favore dell'impresa sia diciamo di sostegno diretto a favore delle intese sia di sostegno indiretto attraverso la creazione di un ambiente socio istituzionale circostante favorevole
Però ci sono diciamo tre punti da premettere a questo discorso il primo è che secondo me è l'intervento pubblico a questo livello deve essere comunque limitato a situazioni di evidenti fallimenti del mercato
Deve cioè riguardare situazioni come beni pubblici puri cioè cose tipo la giustizia l'ordine pubblico dove il rendimento sociale chiaramente diverso dal rendimento privato
E dove in aggiunta l'intervento pubblico non crea più fallimenti di quanti ne ha ne crea anche lo stesso intervento privato naturalmente l'intervento nelle infrastrutture quello per la formazione del capitale umano appartengono a queste stesse categorie invece lo Stato può intervenire più fortemente in quella che gli economisti chiamano la rule of law cioè sostanzialmente nella determinazione di nuove regole efficienti ed efficaci per il mercato
Per gli operatori pubblici oltre che privati nel quadro ad esempio delle liberalizzazioni lì diciamo lo Stato può intervenire in modo sistematico secondo punto siccome il bilancio pubblico è un Bilancio limitato delle scelte sono necessaria una scelta che sul piano economico poi non so se sia politicamente fattibile mi sembra di poter proporre e che nella scelta fra decidere di intervenire
Un po'dappertutto nel Mezzogiorno per esempio migliorando l'ordine pubblico oppure concentrarsi su alcune aree io ritengo che sarebbe diciamo e triste di
La più dinamico c'è paradossalmente forse ingiustamente si è costretti a cercare diciamo di avere storie di successo quindi andare dove c'è già un tessuto che in parte funzione ha bisogno di essere rafforzato
Terzo
Non è consigliabile aumentare il numero di strumenti a favore delle politiche del Mezzogiorno anche il documento che il sindacato ha consegnato al governo subito prima che cadesse ma non penso che ci sia una correlazione fra le due cose
Diceva esattamente diceva esattamente questo e io sono d'accordo i gli strumenti sono già molti vanno razionalizzate non vanno resi più numerosi
Quindi esistono i patti territoriali e fissano i contratti d'area dove peraltro si concentrano precisamente le risorse pubbliche ma non solo pubbliche limitate
A questo punto che cosa deve fare lo Stato innanzitutto la lo si è detto varie volte in queste in questi giorni in queste regioni che sono afflitta dalla criminalità
Organizzata bisogna che sia ripulito l'ambiente sia riqualificata l'ambiente l'ordine pubblico e l'amministrazione della giustizia deve deve funzionare meglio
Poi in secondo luogo l'ha detto il presidente Squinzi bisogna che la pubblica amministrazione contribuisca con lo snellimento delle procedure amministrative con tutta quella se ieri è di leggi che Bassanini ha fatto passare questa serie di leggi deve diciamo così essere applicato nel Mezzogiorno più che mai più che altrove
Perché il Mezzogiorno ne ha più bisogno e diciamo il decentramento amministrativo e lo stile diciamo secondo il principio di sussidiarietà e quanto diciamo si sta pian pianino osservando anche nel nostro Paese
Per quanto concerne invece ed è l'ultimo mio argomento lei il il sostegno diretto all'impresa io vorrei limitarmi a dire che esso dovrebbe essere un palo differenziato a seconda del tipo di impresa locali alle quali si fa riferimento per esempio le in prese che hanno carattere estremamente innovativo piccole che stanno che devono nascere non hanno i mezzi per nascere credo che avrebbero un grandissimo giovamento dallo sviluppo dei cosiddetti in cubetto su questi incubatori diciamo con che si sono utilizzate con successo in altre parti del mondo ma che altrove sono stati diciamo così prodotti dal mercato per esempio in California
L'incubo ethos funziona perfettamente ma non c'è un intervento pubblico in Italia invece si può tentare se sta attentando diciamo effettivamente già adesso di provocare le servizi all'impresa innovative
Attraverso questi in cubetto che cosa fanno beh coste consentono di abbattere in modo significativo i costi fissi c'è un'offerta dei locali iniziale un'offerta dei macchinari che darà luogo a un rimborso dopo parecchi anni
Si realizza la fornitura di alcuni servizi radicate sul territorio per esempio migliore accesso al credito ma un migliore accesso al mercato dei fattori e al a quelli di sbocco delle informazioni che le piccole imprese non hanno per esempio sugli aspetti fiscali contributivi e così via
Le piccole e medie imprese quella secondo me hanno bisogno soprattutto di detassazioni anche particolari penso per esempio a detassazione degli utili reinvestiti hanno bisogno di servizi più servizi in passato si davano solo incentivi neri incentivi creditizie e fiscali a mio parere hanno invece molto più bisogno di servizi e diciamo servizi all'interno non dimentichiamo che questa sessione si chiamava distretti industriali servizi all'interno dei distretti industriali eccetto per la promozione di questi distretti
Perché perché aiuta nei distretti industriali a internalizzare una serie di economie Esterne correlate all'ambiente circostante e anche a dare la possibilità di ottenere economie di scala le economie di scopo anche a intensa che sono piccole normalmente le economie di scala vengono invece goduta soltanto per imprese grandi ma all'interno dei distretti
E fra intese fra loro interdipendenti si possano diciamo internalizzare queste economie il vero problema
Mi sembra di dover dire sui distretti industriali che mentre si capiscono tutti gli aspetti positivi di questi distretti non si riesce a capire assolutamente come farli nascere laddove non esistono quindi è un è piuttosto complessa o dal almeno per me capire diciamo come farne uno strumento di politica economica mi sembra che gli incubi tassi di cui ho parlato prima
Sono forse la cosa che più assomiglia nello spirito a questi a questi distretti industriali da ultimo invece per la delocalizzazione nel sud delle grandi intese del centro nord
Oltre che deve di imprese estere e forse meno importante che le pipe le piccole e medie locali ma senz'altro molto rilevante secondo me che venga ripulita la criminalità eliminata o per lo meno contenuta la criminalità organizzata è un costo è una tassa sicura dell'impresa in deve essere diciamo reso più flessibile negli orari di lavoro in tutte le cose di cui ci ha parlato il presidente squinzi il il rapporto di lavoro deve esserci un costo del lavoro più proporzionale ai livelli di produttività cioè ci deve essere e questo siamo tutti convinti una minore pressione fiscale grazie
Grazie dottoressa Padoa Schioppa un po'amaro sentire che una ricetta per sconfiggere le patologie della dell'occupazione o della disoccupazione
Se funziona in Italia funzionano ovunque perché è un po'un messaggio Lugano
Però è altrettanto vero che ci sono ci possono essere anche delle ricette per andare avanti in questo Sergio D'Antoni abbiamo avuto un economista non che porta sul Tuna ma che ci ha dato qualche idea da da seguire ho detto dalla scuola di Modigliani quelli che valorizzi altri sono
Bravo Sergio D'Antoni vera gente ecco allora adesso non io avrei voluto andare avanti con i nostri ospiti ma il tempo come dicono i conduttori bravi tiranno quindi inviterà invece la nostra ospite la signora Mary a nei dice primo ministro irlandese nonché ministro del commercio dell'industria e del lavoro a spiegare come l'Irlanda affronta andò dei problemi in parte molto simili a quelli italiani è riuscita a dare a mettere in moto un volano per l'occupazione e lo sviluppo signora
Sebbene ma
Si chiudono guaglione obblighi
Anche Cremaschi chiaramente ante andrei liste civiche Simone a Versace estensori Enzo è siglata M fatiscenti il nostro export e infatti ora ci sarà l'ex grazie esce anch'esse sesto
Allora è che quest'aria che non è Stefania secondo grazie catenella Francavilla in strass
Ma è Caramel scaffali pasticciona presenta Campania note all'Area ex ante ha perso il suo senso ed anche altre in senso
E ancora poste in essere acciocché petto Chances messi alle strette messi e il diario si può fare a meno of trust è che ha già un proposte arroganze svolta Carlo
No cioè stile Lecce ripari anzi talvolta i cetacei funzionamento creste l'astista sessanta in quella percepita e avrete il TA in centro a Mestre Spink Pachacamac propone andate lei faccia inferiore per cui certo che sarà mantovani Enzo
E non è attuabile Jesse ormai imminenti
Esponente file qualche lei signor vaschette Hallmark canale Totti cara ed esame cercato inferiore
Eh io ex Fornace dove lei si trovano insomma innanzi Fangio Ascari fuori magniloquenti emette performances pesantemente riesca a inserirsi Argentina insegnanti fai l'accenti fai chiacchiericcio
E Mac pieces registro il forzista ex poi il fine Charles coesione pieces Etoile conniventi Axa anche lei che tentasse Casimo Carige poi sembra che lei stessa forse forse fa questi ceti nel caffè McCain Sauer Monia capriccioso cafone issues Amos Oz essenziali e Nights ex e miliardario
E alla fine Wettin Christié parlai sesta può cioè è e c'è un porto in tasca e violenta aprì gli occhi
Ciani sedici consideriamo Thieves né competitive quello che hanno fatto abbiamo otteniamo predire proseguire con false promesse
Lo spira competitiva più nel genere uno dei primi punti da prendere in considerazione anzi attualmente anzi c'è una consiglio del del mercato unico a una consiglio Gagliardi quindi a fare sociale eccetera ma non c'è nessuna commissione che si occupa appunto della competitività da la concorrenza e credo che invece è questa la questione debba essere trattata come prioritaria all'interno del programma europeo se vogliamo creare nuovi posti di lavoro maggiore prosperità e anche migliorare la qualità di vita delle nostre popolazioni Irlanda pacata e fare un produttore di vigoroso beni agricoli diventare invece una delle migliori e maggiori economie tecnologici scherza vedete anche per quanto riguarda il rapporto è stato l'importazione di prodotti tecnologici tra pensiamo seguiamo soltanto giapponese ma secondo posto per e-mail Irlanda il maggiore sport Torre per la fretta fa capo il caos al mondo quindici mila dollari per in pratica una chat so che è cinque volte maggiore quello degli Stati Uniti tre volte maggiore nel regno Michelangelo e al Giappone dove due volte per maggiore del Gran Bretagna è il maggiore sport Torelli Birkoff dopo gli Stati Uniti a mille novecentonovantasei per esempio l'Irlanda ha prodotto metà di tutti ben più ostilità che al mondo sono stati prodotti dalla Intel in Irlanda punto ma la storia di successo che titola contando non è qui per farla fino alla metà degli anni Ottanta abbiamo avuto un problema finanziario molto grave in Irlanda abbiamo gli spazi assolutamente avevamo Derek nazionale che praticamente era il centoventicinque per cento del nostro dire esce passa in prestito
Quando lire qui chiede per il CIA che ci venivano poste rami e nove virgola cinque del killer avevamo un deficit estremamente ampio
Palazzo Enzo un deficit della bilancia dei pagamenti è molto elevata partito investimenti è un tasso di disoccupazione molto elevato al sedici per cento passerà la porta sei nel mille novecentottantatré per il periodo che va dall'ottantasette al novantanove
Migliaia di posti sono stati persi pochi lavora sono state porte e siamo arrivati a un un quindici per cento ripeto occupazione anzi duecento mila persone hanno lasciato l'Irlanda negli anni ottanta ossia il sei per cento per la popolazione l'anno scorso per esempio quaranta mila irlandesi sono tornati a linee Lambeau ora chiamo una gettato di immigrazione Almeyda su quali sono i problemi nati tutta ad agitare le quanto prestazioni fiscale non era il modo per risolvere la questione negli anni settanta negli anni Ottanta c'eravamo occuparsi di un di un progetto di spesa pubblica ma picchia esprime finanziata attraverso i sette che credibilità perché è questa veniva coperto attraverso la la tassazione moltiplicheranno visto che molti dei nostri problemi in Irlanda era in realtà quello che spendere di più ricorrere sempre più e crediti e Tiscali fare sempre di più per esempio tutte le tasse sul reddito sono andate in quei testi a coprire il debito nazionale mentre invece adesso le cose non sono più così la situazione era così grave per cui a quel tempo molte persone ritenevano che il guidatore della banca e internazionale per ha profuso venire a soccorre l'economia l'ambiente quindi potremo Pato innanzi tutto il governo e l'organizzazione per l'occupazione e anche sindacalisti si sono riuniti prima cosa che hanno fatto o faranno hanno erano fatti dannosi c'è per capire qual era il vero e proprio problema c'erano d'accordo che non si poteva andare avanti con questa sera ma sentiva e che l'inflazione ormai era Zatoichi pre al Parma tredici per cento e non ha non solo e non potevamo continuare a ricorrere ai crediti a settembre e a fiscalizzare attuale amore stato ai nostri problemi dovevamo innanzitutto a considerare le questioni monetarie fiscale dove Pamuk pone degli obiettivi ben precisi perché volevamo far crescere le cono mia il posto di lavoro dovevamo essere naturalmente competitivi Ravenna isola un'altra economia molto piccola e il quindici per cento per cento
E si presenta fa qui
Jeans esportiamo l'ottanta per cento di quello che produciamo stiamo una tenda effettuato un paese che è molto altamente datato sulla esportazione l'analisi economica rende gli ha mostrato che però nella specie percentuale di aumento dell'esportazione c'è una mentre lì per tre per cento dell'occupazione l'economia irlandese è cresciuta nei primi anni di questo decennio degli anni gratis da centonovantaquattro mila trecentonovantasette il PIL cresciute perché ti sei per cento perché perché se per cento fatta tre volte più elevato rispetto alla media dei Paesi del Nord è quattro volte maggiore rispetto al verrà allarme che prende il Unione Europea bene quando appunto i tre poli si sono tra l'altro Papetti sono riuniti dirà qualcosa sulla precisione anche giusta che all'interno l'economia era ben registrate da tua madre ha attraversato il canale questo sarebbe stato impossibile attraverso una paga base sinceramente nel fare una riduzione della presunta evasione fiscale otto di diciamo soldi sono stati tolti dal aliquota fiscale farei se deciso o anche di ridurre la le persone fiscale sugli imprenditori ad in quel periodo che falcate da cinquanta per cento al trentadue per cento intanto e quindi vogliamo arrivare al dodici virgola cinque per cento entro il due mila e tre inoltre Zorzi abbiamo delle sacrosante le in poste sul capital gain accoppiata queste cambiamenti a livello fiscale soprattutto per quanto riguarda l'imposizione sulle aziende le mi pare tutte le altre ne hanno potuto contribuire del dodici per cento di tutte le tappe tutto il gettito fiscale ignorando anche l'aliquota fiscale minore resta tuttora per l'Europa per quanto riguarda e il settore manifatturiero e l'aliquota fiscale del dieci per cento in Europa dove la la media di tre volte tanto fai e e c'è stato un contributo del cinque per cento per quanto riguarda il territorio locale in generale da parte dell'imprenditore quindi grazie a queste qui dura c'è stata una maggiore produttività e un maggior volume questa è una motivo passare dal fatto che Irlanda stava prende tempo il venticinque ventisei per cento di tutti gli investimenti ma provenienti da gli Stati Uniti e dall'Europa e anche un abbiamo attratto anche l'un per cento che la popolazione europea il tredici per cento degli investimenti provenienti da altre parti del mondo
Stato comincia a quindi il fatto che Elisa Ercoli e sociale si siano riuniti parlando punto di tutte questi punti ENI oltre a questo si era raggiunto un accordo di congelare il Pontoise il calare del settore pubblico e anche un rispettato anche portato avanti sacchi di patate Perrotta ma anche diverse politiche a livello di amministrazione pubblica
Si è trattato di un sacchetto molto il traffico che vogliamo però tutti hanno hanno comportato il loro apporto e e grazie a questa coesione e siamo ormai al sesto programma di assortiti negli anni dagli anni ottanta ogni tre Anna tre anni il il governo noi imprenditori e inizino a cazzotti si riuniscono perché a Serre decidere appunto tutte queste questioni in generale economiche fiscali eccetera e questo ha portato diserta risultate per l'economia ruandese ha permesso una forte stabilità economica ha permesso la l'imprenditore di pianificare con maggiore certezza le loro attività perché sanno quale paramilitare salariale permette laboratori di avere una voce in capitolo e nell'andamento economico e azzera messo anche ad una maggiore reddito disponibile attraverso una minore pressione fiscale ha ridotto anche il giorno di i giorni persi a causa di discussioni o di svoltesi Liquid DTT diciamo di controversie sul mercato del lavoro eccetera e questo ha portato quindi a un livello senza precedenti tipici saccente reale oltre tutto ciò abbiamo sempre in Irlanda
Investito moltissimo sull'istruzione e sull'educazione recentemente e il professore a Roma mi sembra pertanto oggi unipersonali ha detto che i due vantaggi competitivi come principale per le Panda e la forza lavoro sempre in crescita e la forza lavorativa l'ambiente ha un tasso di circa tre volte tanto quello dell'Unione Europea ed entro l'anno due mila sillaba l'età media della popolazione in Europa sparati quarantasei anni trentacinque Nencini a tarda sera il quaranta per cento della popolazione all'Anteo guadagna il venticinque al ventisette per cento della popolazione ruandese e sono soddisfatto del quindici anni grazie tracciano abbiamo investito moltissimo in istruzione nell'educazione e d'Irlanda all'interno dei Paesi dell'OCSE produce senza una percentuale sia elevata se la popolazione diciamo lasciano qualificati in ingegneria incentra in High Technology è sempre più irlandesi a partecipa appunto alla perché i ciclisti istruzioni in questo campo in questo modo possiamo fornire il personale a molte delle aziende chimiche di hi-tech pescarese il calcare eccetera eccetera con tutte le qualifiche necessarie le competenze per queste e disposti lavoro che la nuova era atea minaccia a delle condizioni molto migliore rispetto a molte altre banche europee statunitense questa lepre riguarda è un aspetto di grande attrazione e sono appunto alcune delle tecniche che sono state prese in questi anni è un dato di fatto che ovviamente lega che non mi arrendo e non è che va tutto bene sebbene lei ha chiuso perché non sia passata dal sedici al sotto il nove per cento al di sotto della media dell'Unione europea quindi abbiamo ancora delle aree nel nostro Paese telefonate in cui ci sono delle partire dall'ed occupazione motivo per cui la preoccupazione non è c'è ulteriormente le nonostante appunto la crescita dell'economia gli esportazioni perché già sono cresciute in media del tredici virgola del tredici per cento all'anno ha fin dall'inizio degli anni Novanta il motivo per cui la preoccupazione non è diminuita ulteriormente e che moltissime per non è tornata all'estero rimpatriato diciamo per prendere qualche lavora per l'emergenza il Governo si è posto l'obiettivo di ridurre la disoccupazione al sette per cento entro la fine del prossimo anno riteniamo che questo sia un obiettivo raggiungibile
Non e non civili in questo questo che non ci sia ancora andremo oltre
Non cederemo sugli allora in pratica e saremo in grado di intendere i nostri prodotti a questo mercato dell'esportazione dato che tocchiamo appunto
Esportano capace di quello che produciamo capiamo che questi prodotti non sono abbastanza competitive a livello di petto di qualità e se non saremo a tante non ivi ecco non investiamo nella ricerca e nello sviluppo e moltissime delle strutture questo sport che sono disponibile ad illustrare le in Irlanda sfrattato Pretato e sul sul forte l'aiuto delle dell'industria della ricerca e lo sviluppo delle reti dello sviluppo delle risorse umane e insomma quali giostrina bandito quello che è stato detto prima è stato detto che un giovane nell'arco di vita dovrà cercare che ci porti lavorato Italia sta bene io credo che in Irlanda comunque nei prossimi vent'anni giovani che cercano la propria mente dovranno farlo in modo molto diverso ci sarà una aprendo una circa d'apprendimento completamente diverso ne contiamo investire moltissimo da questo punto di vista lei giovane nell'istruzione nel credo che in Irlanda stia molto significativo come in altri Paesi che quando ci sono dei cambiamenti di governo in Irlanda e la politica industriale fra rimasta col tant'è che abbiamo ormai un record trentennale in questo da questo punto di vista non abbiamo sì la critica da destra a sinistra e questa invece a casa e molti altri paesi e devo dire che tutti i politici e sono tutti arcano tutte non di persone Stazio che tipi non ci sono ci sono dei perentoriamente la e di polizia però le politiche industriali e sono state immatricolate grande successo espletare dovuto tue cosa in particolare lo sviluppo delle infrastrutture attraverso Porcarelli modo sappiamo una sistema di telecomunicazioni molto moderno abbiamo investito moltissimo da questo punto di vista negli ultimi anni e chiaramente visto che siamo un Paese comunque periferie con stima e nel ai margini dell'Europa con solo tre virgola cinque milioni di persone con la pelle nostra economia e necessaria per avere infrastrutture estremamente moderne per poter sostenere e assistere questa economia patate sull'esportazione io credo che appunto queste infrastrutture di telecomunicazioni Piano e il motivo per coordinatore grande crescita perché il motivo è nel modo in cui operiamo pieno nel nel mondo in cui operiamo oggi non fa niente non importa dove accadono le cose perché anche se siamo a Dublino possiamo in pochissimi se con D. contratte la tecnologia moderna operare in pietra tutta da parte del mondo nei prossimi anni faremo molta prescrive nello sviluppare nel M. Laudrup farcela Latella commercio elettronico perché ci rendiamo conto che in questo campo ci sono dei vantaggi per il nostro stare
E mio messaggio è quello dobbiamo chiaramente in Europa concentrarci sulla competitività sulla capacità concorrenziale ci sono molte settore in Europa che non sono più concorrenziale che stavano ancora meno concorrenziale tra pochi anni insomma il Guangzhou ecco queste porterà per all'intera catena del valore a meno che non riusciremo a concentrarci sulla competitività a volte alcune dei no delle nostre politiche che vogliamo portare avanti per poter migliorare perché potrebbe lavoratore telefono mio ingenerare poteva proprio Altan tanto che questa competitività e così facendo va a vantaggio l'economia Rocca che c'è una lezione che potrà imparare dalla senta irlandese è appunto il la gestione cauta e ieri inflessibile delle finanze pubbliche e anche il controllo della spesa pubblica invertendo nell'educazione e nell'esplorazione riducendo il cioè il pressione fiscale sull'imprenditore sui lavoratori e lo sviluppo di una moda ventotto perché le comunicazioni riapre a fare questo genere è come me la maggior parte degli altri Paesi europei hanno come in Sandro a a portare avanti il progetto di telefono internet e l'economia che sarà un ulteriore ausilio per rendere l'economia irlandese ancora più concorrenziale oltre a ciò di fa ritengo che il fatto che abbiamo la forza lavoro è in crescita e dato che la parte della corretta parla pacatamente cosiddetta ma sta crescendo al Tokyo della media europea nella prossimo futuro avremo persone catalano disponibile a coprire nuovi lavori che stanno emergendo portano in tre e cruciale per far sì che le randa continua a essere molto allettante e infine permettetemi di aggiungere ricchezza che sia importante all'interno di una conferenza nell'ambito di una conferenza di questo genere ci stiamo concentrando contro il Pietro cooperazione tra i diversi punti di vista vengono collegate credo che dobbiamo considerare il modello debolezze e parti sociali Hernandez perché è molto ottimale perché se ne non capitato un accordo su quelli che sono i problemi non si può arrivare una ricetta che soluzione che possa veramente portare una agevolazione a tutti e che fatto la coesione sociale non ha delle tecniche nette tirare quella tolte i la misura richiesta sono così tratte che cammino che tutti siano d'accordo e partecipano nello sviluppo di questa ricetta allora nell'accomandita insomma nel raccomandare cose così di chi ci lavora allora forte eco bene ai politici strano molto difficile riuscire implementare queste misure così drastiche che sono necessarie per l'interesse che del sistema economico anche dell'occupazione sulla base di quello che sappiamo della disoccupazione così tanti problemi la marcia abilitazione da poter all'isolamento
A a
Problemi irta lucchetti salute la composizione di famiglia eccetera Corsano appunto anche alla tossicodipendente a molti altri la Gelli effetto perché questo genere ci sono molte ragioni economiche per cui bisogna parlare con la disoccupazione ma anche i problemi sociali e perché non dobbiamo assicurare che la disoccupazione non venga messa sotto i riflettori in modo da poter essere ricordano ma dall'altro la competitività ancora una volta ripeto è una chiave di volta per quanto riguarda l'Europa debito pubblico che vogliamo avere successo in una scenario globale sempre più competitivo dovremmo essere competitivi anche in Europa su qualunque cosa vada affrontato o danneggi la competitività non sarà a nostro favore e credo che riusciremo a essere competitivi solo nel momento in cui appunto cominceremo a attuarla in tutte le decisioni che prendiamo all'interno dell'Unione Europea e permettetemi di aggiungere al comma infine che la no il nostro Paese dipende moltissimo sugli investimenti mercati coloro che operano nelle aziende manifatturiere e ne permette l'esportazione all'estero nella Repubblica d'Irlanda lavorano per esempio Tremonti ripete pendenti per sono americane e molti che queste aziende non comprendono la cultura fetente in Europa per quanto riguarda le legislazioni sociali questioni che hanno che fare appunto con il riconoscimento serie dei sindacati ai guai crea un proprio cercare eccetera che invece sono molto sentite a livello europeo a volte bisognerebbe e che queste attese si richiede però se ci sono altri modi oppure no e dovremmo chiederci se ci sono altri modi ottenere quello che vogliamo tenere a Sacchetti agli esteri è impossibile capire come portare avanti questi tipi di questioni che sono investimento sostanziali nostro perderanno ma per tutta l'Europa credo che questa sia la strada da percorrere
Insomma senza perché e molte delle cose che stanno accadendo non sono necessariamente ciò che andrà a migliorare l'occupazione o la a occupabilità diciamo e poi che portano avanti la maggior parte alla velocità ma
Anche Mario marzo ammesso almeno grazie signora attinenti con
Adesso dovrà spegnere il professor trenta per farla breve intervento
Ma Honduras commentò un vostro gli ordini che mi sono stati impartiti da Bossi concluso e di contribuire a creare le conclusioni di questo convegno
Ed è veramente un grande piacere per me è obbedire a quegli ordini ventidue
Perché ho trovato veramente pieghevole e
Stimolare e partecipare a questo regolare guasti unione di più più accentuata oppure ci sono persone che sono spinte alla viene dall'ottimismo guasti sbagliato in legge che sono stimolate dalla cosiddetto realismo vedo che in quel vede insomma Stella siamo stati tutti trascinati in un certo senso dall'ottimismo del nostro leader il professor Guizzi ha rimarca che veramente notevole
All'esterno
Io non capisco devo dire che Adilardi Equense otto ottimismo che io conosco bene mai e che ammiro moltissimo cioè quello che mi ha impressionato nel corso di questo convegno disse con lei ma Ciocchetti decisione la determinazione comunica in virtù di parte Gervasi Masi vale dei sogni
Purtroppo la determinanti Romanelli trasforma risolvere questo problema che ormai riserva mondiale fu ucciso fare impresa che il sogno mio aiutarli prova rivolti a Foggia pensa gesto
Tutte
Il va però tutto quello che tanto senza giusto detto ieri e oggi poteri sconcertato dettato dalla sede regionale la gravità di questo problema Bossi stiamo convinti che è un problema che va assolutamente affrontato e che possiamo affrontare
In quel modo l'impiego e questo dà un'ulteriore spigoloso ottimismo
Dico scritti rispetto alle era espressione inglese no perché Lampard texture l'abituale questi può costruire Rosaspina invariato il Sic con l'ottimismo Valentino coccolate rapper realistica non ha bisogno di ricordare venti che abbiamo ancora ascoltato l'opposizione propone sprovvisti presto abbiamo sentito gli autori di Sassari Famous spese oltre agli uffici questo che va quo però lei politiche le convinzioni più affermate se si leggono i documenti dell'OSCE oggi della Commissione europea non viene familiarmente esibizione
Della sui inutilmente Siemens offre volontà si muove tale della fondatezza del perseguire politiche basate sulla tomaie pelle ma quale dell'Offerta comunque il suo ordine del giorno è quello di eliminare completamente il disavanzo pubblico chiuso perché quaestor ridurrà Borromini lardo ma Castella creditore pubblico se non del gettito pubblico esercitarli decapitata quindi quindi possono indurre un amico Carelli tempi
E a loro volta quell'unità previste aree Larry ore favorirà agli intendimenti della creatività dei posti di lavoro
Scamponi dello Buttiglione avesse parlato a questo convegno avrebbe ripetuto questo messaggio a fare il pubblico più
E sarebbe andata diversamente all'ostilità della domanda la per cui scrisse debbono benissimo che tenga in linea con gli ultimi sviluppi della teoria economica andando di rapidamente agli investimenti
O ai tacchini stereo esterna verso le politiche economiche invece che operare indirettamente attraverso consolidamento nel bagno di un libro Sixers
Non lo potete ottenere buoni risultati
This is not Goffredo è chiaro quindici che quest'anno a Melilla guardano sporca in cui muovono molte delle persone che Spengler venute
In quella vede più compensi
Quindi devono diffondere questo messaggio per convincere chi la pianta diversamente va che è possibile fare qualcosa combinando furti Wotan protezione volontari che conta furto d'ordinanza alla all'atto della domanda ma un atto nell'offerta uno ucciso il per l'Europa nel suo complesse noiosissima pictures
Un'area grande e abbastanza chiusa
Anzi all'inverso valida devo ricordarmi personali spunto benefits from compatti grazie
Chiedi vantaggi della competitività fuori smontanti non possano essere listelli se era un piccolo paese penso che mezz'ora la sua posizione relativo sarebbe venuto all'Europa
Tu buste un occhio ecco perché a muovere il lungotevere Europa far costare l'intera Europa Paradiso Hourman crescita più veloce ambasciata di occupazione è più alto
è un problema diverso poi pentito all'affrontare lo stesso problema in aspettano paese contro il affrontare io insisto la pelle i suoi problemi da dare un contributo legislativamente all'aggregato
Con Albert Speer noi ben Ross o
Ma dolci ormai cioè i membri dell'aria nell'Ohio rimarcando dal momento che abbiamo vissuto non sotto la politica Moressa aria della Palma Franz Franco
Un ponte banche è stata attaccata rigorosamente laici amico Franco
Abbiamo sofferto in certa misura ha sentito a lungo il suo albergo valutarli oralmente bis più valutaria di Paesi il nome dell'Italia e l'Albania la Gran Bretagna consulenza sentivo
Nuovomondo ad un'aragosta undici Bayre nell'euro Nember quelli comincia il bello c'è un trend che è stata nasce una marsalesi ben senza mai trasmessi con riguardo all'educazione qualcun'altra grande nuova era from finalmente la semola risale sui non saremmo stati D-Type disturbi il tris monetari e valutare il nell'ambito di una grande area Fausto Russo battuta la crescita veloce che in questa gara tende a sei anni il Presidente Illy alla quale mi ha mai contribuito anche nove è interamente la più grande più grande vantaggio competitivo di quel sale agli uffici che ci aiuterà attraverso l'efficienza progetto che attraversa il vantaggio relativo Rispetto alle volte
Cucinotta non voglio compare più o degli ospedali del posto tempo voglio semplicemente ripete l'ex quanto abbia fatto piacere riuscì vedere definite essere invalida decimali o nel comune questa determinazione
Ieri molti italiani queste pensi il re degli ospiti Chang sono intervenuti riaffrontare il problema della DIA conferma che non si crea un e ripartire la mia comprensione Stepan ora quale le linee tracciate manifesto sono quelli più con George Bush e spero che mettendo in piena corsa o Bruce fonte di importazione Rizzo quando son soliti la Jones spero di tutte le parti del giardini i rappresentanti dei lavoratori mi imprenditori e e lì funzionari pubblici e qui abbiamo sentito ieri risale che sentiremo anche negli altri Paesi e la collaborazione di tutti coloro che vengono dei vari Paesi europei tenutosi diamo arrivare in bikini
Alle manifestazioni di questo programma ha mostrato forniscono i risultati disse che vengono promessi pellicola meste può aiutare a raggiungere grazie per la vostra determinazione Persico
Anche una struttura su e avverso passiamo alla parte conclusiva per i nostri lavori con il professor
Moro che uno come ormai voi avete imparato uno dei firmatari del del money presto per le conclusioni per un saluto da parte mia intanto vi ringrazio per la vostra calorosa partecipazione
Mi è stato chiesto di
Esprimere poche parole conclusive
In assenza ovviamente occorso Modigliani perché questo era un conte tonda legato a lui e utilizzo questi pochi minuti per dire
Due o tre concetti Flash il primo è che personalmente sono molto soddisfatto dell'andamento dei lavori
Ho sentito ieri un altro dei firmatari del documento che era presente con noi il professor solo che era altrettanto soddisfatto e soprattutto ho sentito Franco Modigliani si era soddisfattissimo ho sentito in piena notte lui io non ero l'unica persona con cui lui si era messo in contatto penso che facessi parte di un giro più ampia quindi ha sentito i pareri di molti di noi ed è rimasta estremamente soddisfatto e questo ci fa piacere sicuramente lo ha sentito lo ha come dire fatto sentire molto più vicino a noi di quanto fisicamente non lo fosse
E la secondo concetto secolari ecco un cui volevo far riferimento nelle conclusioni che
Il Manifesto lancia un messaggio ovviamente il messaggio cade in una situazione di come definirla particolare apatia rispetto a questo problema
Noi stiamo entrando nell'Unione monetaria sia raggiunto c'è un traguardo molto importante
è però nell'ambito di questo traguardo la situazione che si presenta e che la politica monetaria dovrà essere svolta dalla Banca centrale avendo di mira esclusivamente al controllo dell'inflazione dei prezzi
La politica fiscale è preclusa dal patto di stabilità e quindi in teoria sembrerebbe non rimanere alcuno strumento di controllo delle cosiddette politiche macroeconomiche dal lato dell'offerta la posizione prevalente è quella che problemi PRG ritardi l'efficienza del mercato del lavoro siano problemi di natura regionale o al massimo nazionale che essi devono sbrigare i singoli Stati
E quindi la situazione sembra essere di impasse ecco è in questa situazione di impasse che l'idea di Franco Momigliano è quella di lanciare un sasso in piccionaia come si suol dire
E dei richiamare tutti alla una maggiore attenzione nei confronti di questo problema che è un problema di tutti
E quindi lui ha voluto in questo modo un po'strigliare i governanti europei perché se ne occupassero di più almeno più di quanto non abbiano fatto fino a questo momento
Sul singole cose che sono state dette che sono tantissime e io ringrazio tutti gli intervenuti per avere contribuito a ciascuno dava alla proprio punto di vista al dibattito
E ha per aver contribuito quindi alla valorizzazione del documento
Ne voglio richiamare brevissimamente uno solo perché m'interessa molto forse perché ieri è rimasto un po'più in sordina però in compenso se ne è parlato molto stamattina io sono molto contento e cioè gli ha l'aspetto dei differenziali regionali dello sviluppo stamattina si è come dire riequilibrato un po'l'importanza che ha questo problema il manifesto lo tratta questo problema non voleva minimamente sminuirlo
Si voleva semplicemente sottolineare che questo problema parallela della semplice congiuntura
Checché King e di gestione macroeconomica della domanda riguarda cioè tematiche di sviluppo strutturale riguarda tematiche che devono essere affrontate Pia fondente
I provvedimenti che sono suggerite dall'atto dall'offerta si inquadrano prevalentemente in questa prospettiva perché come giustamente è stato detto stamattina
Il problema della maggiore flessibilizzazione del mercato del lavoro esiste nelle aree sottosviluppate è un problema che esista meno o non esiste affatto nelle aree sviluppate
Chiudo con i ringraziamenti
Vorrei ringraziare
Innanzitutto BNL quote li ritiro Moneta e credito
Che Corno molto impegno e molta professionalità hanno reso possibile la pubblicazione in tempi rapidi del Manifesto prende non è disponibile l'estratto in occasione di questo convegno per lo stesso motivo ringraziare anche il Sole ventiquattro Ore per aver pubblicato l'intero manifesto nell'edizione di ieri quindi rendendone una diffusione capillare a livello nazionale
Vorrei ringraziare
Gli organizzatori di questo convegno in particolare il dottor Venchiarutti è tutta lì tipiche ruota intorno a lui
Re l'efficienza dimostrata nell'organizzazione del convegno per l'ospitalità che c'è stata riservata
Vorrei ringraziare tutti gli oratori che hanno contribuite così autorevolmente al dibattito che si è svolto in questi due giorni
E infine vorrei ringraziare tutto il pubblico cui presente che ha partecipato veramente con calore grazie a tutti