Il problema dell'informazione in Italia e i lavori della Commissione di Vigilanza sulla Rai: la questione delle tribune elettorali

Torniamo ad occuparci dei temi dell'informazione centrali in ogni campagna elettorale in particolare negli ultimi anni da quando cioè la cosiddetta par condicio nuove iniziative dei radicali scambi di opinione fra il conduttore
Bruno Vespa e la commissaria europea Emma Bonino la commissione di vigilanza al lavoro senza grandissima efficacia per la verità noi siamo in collegamento telefonico con Daniele Capezzone Daniele Bongiorno e allora si pone il problema i radicali di solito hanno posto l'accento sul problema dalla quantità di informazione che il problema più evidente ma c'è anche un problema di qualità dell'informazione del
Teatro ma guarda qui si pone
Le urna è il un problema ma di regolarità del gioco democratico io comincio subito dal primo tema che per molti versi uno dei più scandalosi che spende in una puntata della telenovela delle tribune elettorali dunque
Il diciotto maggio scorso l'altro ieri la Commissione parlamentare di vigilanza ha dato la sua approvazione definitiva il suo via libera al calendario Micheli cure predisposto dalla RAI eccome
La fin troppo facile prevedere ma insomma in Italia leccare le previsioni è facile basta scommettere sul petto dicevo come era fin troppo facile prevedere la vigilanza e
Cento percorsi creativi aspettarci sulla linea più bassa e limitarci a concedere gli spazi minimi previsti dalla sua stessa Risoluzione del ventisette aprile scorso imparò i poveri a ciascuna delle liste che concorrono alle prossime elezioni europee saranno garantiti nei prossimi trenta giorni soltanto cinque spazi che vado rapidissimamente ad elencare innanzitutto
Prego procure tre vie della dura HD trenta minuti organizzati con la formula che come credo che il confronto tra quattro partiti tribune che andranno in onda e stanno già andando in onda alle quattordici su RAI uno oppure alle tredici e trenta su RAI due ancora una colf penso alla stampa della durata di venti minuti e che viene trasmessa sulla seconda serata di RAI uno o sulla seconda serata di RAI due conferenza stampa che moltissime liste dovranno comunque tenere a grandissima distanza dal momento del voto e il caso della Lista Bonino a cui è stato assegnato il due giugno quindi noi avremo quest'unico spazio ampio a più di dieci giorni dal conto e infine l'appello al voto finale
Quello di tre minuti che viene trasmesso in seconda serata su RAI uno oppure su RAI due tutto qui tutto finisce qui ora in base ad una valutazione ad un'analisi onde data di tutti i dati relativi alle tribune trasmesse dal mille novecentonovantaquattro a oggi in occasione di tutte le campagne elettorali con referendum Aria noi siamo in grado di affermare che su RAI uno alle quattordici e su RAI due in seconda serata le tribune hanno in genere un ascolto che arriva a malapena al milione i telespettatori mentre nelle altre due
Nasce orarie e cioè su RAI due alle tredici e trenta e sulla seconda serata di RAI uno chi arriva a malapena città in tarda a giungere in due milioni gli ascoltatori quindi su queste basi noi siamo in grado di dire con buona approssimazione a mio avviso con un'approssimazione forse addirittura per eccesso
Che in questi trenta giorni attraverso questi spazi istituzionali predisposti dalla RAI e approvati dalla Commissione di vigilanza ogni libertà potrà parlare sentite bene soltanto a ci comunque milioni di elettori su quarantotto ripeto a cinque milioni di elettori su quarantotto cioè i partiti saranno messi nelle condizioni di raggiungere a malapena il dieci virgola quattro per cento dei cittadini oltre il novanta per cento degli elettori dei telespettatori dei cittadini gli ultrà materialmente irraggiungibile quindi come vedete è un dato assolutamente scandaloso che pone un problema di quanto ita ma anche di qualità come tu dicevi perché nel momento in cui non è possibile raggiungere sono una quota marginalissimo nell'opinione pubblica
E lo stesso atto della democraticità del gioco elettorale che viene messa assolutamente in discussione quindi trova ancora una volta conferma quel meccanismo per verso per cui quel sistema radiotelevisivo che tutto l'anno consente al sistema dei partiti naturalmente con l'eccezione dei radicali di raggiungere quotidianamente decine e decine di milioni di telespettatori quando invece è giunto il momento straordinario la Cam Agli elettorale cioè proprio quando si dovrebbe garantire ai cittadini il massimo di informazione quando bisognerebbe al meglio tutelare il diritto dei cittadini al conoscere per deliberare ebbe proprio nona sul controllo l'opera elettorale con il sistema dello televisivo è autorizzato a far calare una saracinesca di silenzio assoluto il regno è più che mai chiaro la politica quella tra virgolette vera quella giusta
Seria tra virgolette deve continuare
Sarà appannaggio esclusivo dei telegiornali dei salotti di Bruno Vespa di tutti i luoghi e i quali hanno accesso solo i soliti noti tutti gli altri proprio quelli che meglio avrebbero bisogno di potere spiegare al Paese le proprie ragioni sono buttati con violenza in queste nicchie in questi ghetti negli anfratti più scuri dei palinsesti televisivi ed a quelle vinte da quei diritti appunto devono poter raggiungere suo quote marginalissimo dell'opinione pubblica lo ripeto cinque milioni di elettori su quarantotto il restante novanta per cento fa materialmente irraggiungibile
E questo è il servizio pubblico
Per non parlare poi della qualità di queste tribune perché poi tu lo accenna in apertura io com'
Presso credo che questi tribuni siano scientificamente concepite per indurre il telespettatore a cambiare canale non appena inizia la sigla perché poi anche questo c'è da dire con conduzioni letteralmente lunari con questa durata break trenta minuti e quattro rappresentanti che devono contendersi lo spazio quindi il rischio è quello o del dormitorio o della rissa con addirittura vietato della scenografia che se non fosse tragico sarebbe comico con che sta conduttrice o conduttore che sta al centro dello studio su una via di mezzo tra un trono e un seggiolone e tutti i politici intorno a fare da Corteno che devono quasi elemosina
Tre dal conduttore dalla conduttrice spazi minuti il microfono per potere esprimere poco più o poco meno di una pillola della loro posizione anche queste un'anomalia che si conferma in queste figure così come in tutto il resto della programmazione televisiva e
Cambia in tutto il resto del mondo la politica in tv si svolge così c'è un politico hutu e politici è un insieme di giornalisti che li interpellano l'incalzano eccetera in Italia
Viene esattamente il contrario abbiamo il protagonista assoluto il sommo sacerdote che il giornalista di turno il Bruno Vespa di turno il conduttore la tribuna in turno che appunto in questa posizione c'entra Ale fecero totale del MIUR dica e i politici intorno che gli fanno che gli fanno da corte è un'altra assurdità che ripeto nasce
Cioè nei così detti spazi di approfondimento politico ma che in queste tribune è stata è stata riproposta allora il panorama
Ma complessivo dell'informazione è davvero quello di un deserto i telegiornali e le trasmissioni di approfondimento sono quelli che non riconosce Chamot quelli che ci hanno portato nei giorni scorsi a tornare a denunciare la
Ai per attentato ai diritti civili e politici
Cittadini gli spazi di informazione istituzionale sono quelli che abbiamo appena descritto cioè tribune lo ripeto penose nella loro qualità ma
Assolutamente insignificanti dal punto di vista della loro potenzialità di consentire ai partiti di parlare davvero al Paese tutti
Era dell'informazione locale anche private eccetera è imbavagliato dalla par condicio questi sono terrorizzati dalle multe che sono molte di decine e centinaia di milioni e quindi si guardano bene dal rischiare
Insomma in questo Paese l'informazione non deve esistere o meglio deve continuare a esistere nelle forme alla Bruno Vespa
Daniele per concludere torniamo sull'
Sull'organo che dovrebbe vigilare su tutto questo che la commissione di vigilanza RAI in particolare sul dal suo Presidente che negli scorsi mesi aveva preso delle posizioni molto coraggiose a difesa anche di diritti di di tutti i cittadini e dei radicali in particolare ricordiamo
La dichiarazione sul genocidio politico culturale
Del mondo radicale posizioni coraggiose che volentieri gli riconosciamo e che gli fanno onore però con altrettanta franchezza dobbiamo dire che io sul fronte generale dell'informazione che su questo fronte particolare beh ci pare che si stia lasciando tra sci in dall'inerzia in qualche misura specie sul fronte generale mille attività della vigilanza rispetto al mancato adempimento della RAI gli alle sue stesse risoluzioni finisce per divenire complicità rispetto al comportamento della RAI TV
Quanto alla questione le tribù voi sapete Emma Bonino ha scritto recentemente a Storace Storace ha risposto oralmente sembrava cogliere se non la lettera quanto meno lo spirito delle richieste di alla Bonino Storace si è per così dire impegna nato pubblicamente ha promesso chissà io adopererà presso la RAI per avere maggiori spazi informazione nei TG e nelle trasmissioni di approfondimento come si dice faremo capire aspettiamo però c'è un dato che al di là delle promesse al di là delle belle parole che al di là delle dichiarazioni d'intenti c'era una cosa che la commissione vigilanza poteva fare subito e cioè quella di predisporre un calendario che pure serio e questo purtroppo dobbiamo dirlo non è stato fatto la campagna elettorale questa volta è più clandestina che mai ripetuta dato che è un dato scandaloso un dato su quali invito davvero gli ascoltatori di radio radicale a riflettere sarà possibile a ciascun partito raggiungere a malapena cinque milioni di elettori su quale un po'dieci virgola quattro per cento degli elettori il restante novanta per cento risulterà irraggiungibile e inaccessibile se queste democrazia beh insomma mi pare che abbiamo davvero sbagliato qualcosa