"No al referendum, No nel referendum"

Forse se
E chi riguarda al professor Norberto Bobbio
Grazie
Gli applausi se mai dopo
Semmai semmai Diego perché una navetta balbettava
Non è detto che quello che
Sto per dire
Meriti mere dimostri applauso quindi rimandiamo a dopo grazie ma non
Si sente
Teme deve che ci fosse qualche tecnico Quiché mentre si pone e sedetevi libanese
Adesso va bene
No agli applausi
Cercherà di fare
Un discorso
Pacato
Per ridurre i Gavardo di tensione che caratterizza questi ultimi giorni di campagna elettorale
Nei quali si inserisce
Oltre ai problemi scottanti
Delle giunte dopo
Il dodici maggio
Anche quello del referendum
Si farà
O non si farà
E se si farà come si poteva
O non si voterà
Con una certa difficoltà
Perché vengano a Torino sono un po'sono un po'stanco sono imposti al tatto
Perché ho scritto in quindici giorni fa un articolo sulla stampa su questo argomento
Che avuto diverse reazioni
Spesso negative
Approfitto di questa occasione pubblica questa è la ragione per cui mi vedete qui soprattutto
Per cercare di rispondere
Ai miei gli obiettori
Sono convinto
Di quelli con cui tu riesci
A mettere l'avversario con le spalle al muro
Ma a un ad ogni modo ebbene esercitare quanto più è possibile
La nostra facoltà
Di uomini
Razionale
E lasciare da da parte per un momento
Le nostre passioni
Le nostre mozioni eventualmente anche i nostri
Pregiudizio
Però appunto
Ciò su cui siamo tutti d'accordo
Il referendum è un istituto eccezionale
Questa prudenza l'hanno dimostrata
In tutti i campi precedenti
Ricordiamo mille novecentosettantaquattro divorzio mille novecentosettantotto legge Reale finanziamento dei partiti mille novecentottantuno gli ultimi referendum
Due sulla sull'aborto l'ergastolo
La legge Cossiga e portata
Da usare con cautela anche perché
Essendo previsto il referendum nel nostro sistema costituzionale soltanto con funzione abrogativa
E non come in altri sistemi con funzione consultiva o a questo referendum e non in sede locale è un'enorme macchina
Anche costosa
Che ha effetto suolo quando prevalgono i volti di coloro che vogliono l'abrogazione
Nel caso contrario
Le cose rimangono come prima non è successo assolutamente nulla e sino ad ora sino ad ora il risultato dei referendum è stato questo secondo vale a dire non hanno il referendum non hanno cambiato assolutamente niente sinora almeno dico finora visione dei referendum in cui il sì soprattutto nell'ultima tornata quella del mille novecentottantuno in cui dissi enti per cento
è un istituto eccezionale perché il nostro sistema è un sistema di democrazia rappresentativa e parlamentare
Un sistema in cui le grandi decisioni vengono prese normalmente dai rappresentanti eletti eletti a suffragio universale e il luogo dove vengono prese queste decisioni è il Parlamento
Democraticamente eletto
Che ci sia anche uno spazio ampio per la contrattazione collettiva
Non esclude che la democrazia parlamentare abbia come luogo ultimo di decisione dalla Costituzione in un sistema come si dice oggi neo corporativo
Le ragioni a favore della democrazia rappresentativa
Sono di carattere pratico
Perché è impossibile praticamente che tutti
Tutti i cittadini decidano su tutto
Ma sono anche ragioni di principio
L'evasione di principi fondamentali sono due
Penso la caratteristica principale della democrazia
Rispetto al suo contrario
Cioè ai regimi autocratici e la possibilità del compromesso
All'interno della maggioranza soprattutto quando ci sono molti precari di scioglierli
Prima col dibattito poi
Con il ricorso alla regola di maggioranza
Anche se poi la maggioranza
E spesso il risultato a sua volta di un compromessi
Il referendum è invece è un istituto di primo tra zia no compromissorio
Orsi
O no
A
Auto
Il problema che viene posto
Ai votanti in in euro referendum deve essere sempre posto sotto forma di alternativa
O prendere ho lasciato
Ora vi sono problemi che non possono essere promulgati repubblicana l'onore lo stallo pubblica monarchica
Così
Il divorzio
La porta l'ergastolo la pena di morte eventualmente l'eutanasia fra l'altro anche molti di questi problemi nessuno vorrebbe affidare questi problemi di principio in cui veramente la scelta può essere posto sotto forma di alta nessuno di questi problemi ben vorrebbe vorrebbero essere affidati al voto popolare
Che naturalmente più emotivo
Il referendum sull'ergastolo nel mille centottantuno insegni il venti per cento dissi per l'abrogazione
E sarebbe sarebbe certamente imprudente
Fare un referendum Italia prese Traverso le intermediazione dei rappresentanti eletti le decisioni collettive debbono essere prese tenendo conto degli interessi generali immediati e non di quelli particolari e immediato Paul McCartney della democrazia rappresentativa è come tutti sanno quello che i giuristi chiamano il divieto di mandato imperativo previsto dalla la nostra Costituzione dall'articolo sessantasette il quale dice che ogni membro del Parlamento rappresenta la
Nazione
Ed esercita le sue funzioni
Senza vincolo di mandato
Non sono tanti re in altre occasioni che forse delle norme della nostra Costituzione questa è la più
Tra le dita però
Noi reagiamo continuamente contro la sua violazione
E le insistenze stessi
Sul voto segreto
E tra l'altro insistenza propria dei comunisti ne è una prova anche se spesso il franco tiratore esponente di interessi non già di interessi
Diremo di coscienza ma qualche volta gli interessi più particolaristici
Di quelli del più particolaristico dei partiti
Un referendum in cui si tratta di votare propensione al corrente fa appello indubbiamente a interessi invidia
E secondo me natura il principio fondamentale
Della democrazia rappresentativi che è la rappresentativa in quanto appunto lei la sede in cui si decide devono essere sempre trattati quanto il più possibile interessi di carattere generale per questo appunto la necessità del compromesso
Ecco le obiezioni al primo punto
Sul primo punto si dice
Tu sostieni
Il principio del compromesso con principi fondamentale del democrazia però
I compromessi è stato stroncato dalla presenza mai palese che il compromesso non era più possibile perché il compromesso durevole tra le varie componenti di una delle due parti
In contrasto parlo delle comparazione sindacali era venuto meno
La differenza fondamentale tra l'altro è che
Il compromesso richiede l'unanimità
Il compromesso fatto fra due contraenti Duprè contraente che si giunga contro messo devono essere tutti d'accordo quindi il principio che regola regola l'assoluzione attraverso il nuovo Messia decidono età ma lo novità non è sempre possibile ed ecco che allora laddove l'unanimità né nel perseguire
Sì si ricorre al principio dalla maggioranza
Questo queste sono alcune avrei
Ho detto che una delle ragioni di una superiorità democrazia sull'autocrazia
è che rende possibile compromesso lo rende possibile ma non ne fa e non ne può fare una condizione sine qua non
L'aveva già decisi la ragione decisiva
Della sua superiorità e che quando al compromesso non è raggiungibile
Siccome una decisione non può non essere Presa
La decisione spetta in ultima istanza alla maggioranza
In una democrazia parlamentare che decide in ultima istanza e il Parlamento decisioni prese dalla maggioranza in Parlamento
Non hanno niente a che vedere con quello che è stato chiamato
In tono molto poi guardo alla vita nazionale
Sono state prese dal Parlamento
In base alla regola laceranti
Non soltanto in questi anni anche se attualmente ci sono state delle decisioni prese
Col compromesso anche con l'Iran non mi risulta che si sia mai parlato precedentemente
Di decisionismo
Anche se tutte le decisioni fossero stati sinora prese
All'unanimità
Il che non è vero
Una decisione prese a maggioranza sarebbe pur sempre Prensa
Secondo
La regola
Fondamentale della democrazia parlamentare
Che è appunto quella secondo cui dicono anche a Milano
Sul secondo punto
Quando io ho sostenuto che e il referendum
Esprimete interessi immediati particolaristici si risponde ed è una risposta che è stata data
Nessun ritardo spagnoli per esempio negli spagnoli
Parte su Repubblica anche da da Scalfari
Da Rodotà sul di nuovo sunnita da Pasquino Gianfranco Pasquino sulle pubbliche
L'errore meglio sarebbe stato secondo questi critici che sono molto concordi
Su questo punto su questo secondo edizione sarebbe stato quello avviato sarebbe gli elettori a pronunciarsi non
Sul piccolo problema vogliamo dire come avrei suggerite rio dei cosiddetti tagli della scala mobile
E per questo caso si sarebbero interessi particolaristici ma sull'intera politica economica del governo queste l'addizionale
Ora mi tocca rispondere
Comunque molta forza e questo non è vero
E chi sostiene il contrario
Cade
Inno alla
Auto mistificazione
Che poi creare nelle dopo
Ed è molto limitato
Cito testualmente
Dalla sentenza della Corte costituzionale
Si parla del referendum popolare
Tecnica e il quesito sottoposto alla corte questione referendum popolare
Per l'abrogazione parziale
Dell'articolo unico della legge del dodici giugno mille novecentottantaquattro numero duecentodiciannove recante
Conversione in legge con modificazioni del decreto legge diciassette pari aprile mille novecentottantaquattro numero settanta
Concernente misure urgenti
In materia di tariffe e prezzi amministrati
Questa è la domanda questa è la sola unica ed esclusiva domanda
Con gli elettori dovranno rispondere se la votazione si farà
Dico che sostenere il contrario
E dare un'illusione perché se il referendum si farà
E sì alla risposta a salvarsi
L'effetto sarà unicamente quello previsto dal quesito e non altro
La risposta anche favorevole non avrà alcun effetto immediato sulla politica economica del governo ma esclusivamente
Sul repressiva del sabato
Poi ma non sarà comunque una sfiducia in senso tecnico in senso istituzionale in senso in cui la sfiducia è prevista dalla nostra Costituzione perché la sfiducia può essere data secondo la Costituzione soltanto al Parlamento
Comunque è un è un caso nuovo da un punto di vista costituzionale interessante perché fra l'altro nessuno degli altri referendum
Aveva per oggetto un provvedimento diretto del governo
E quindi non poteva suonare eventualmente come sfiducia del Governo per questo per questo questo provvedimento può essere considerato da questo punto di vista non abita
Questi precedenti e le rifare referendum avevano natura molto più ampi però teniamo pur sempre presente
Che non basta il voto contrario di uno ad entrambi le Camere su una proposta del governo per costringere il governo all'emissione
Anche quindi
Facendo un'analogia azzardata spiata permettetemi
Questa
Questa riflessione poi estemporanea fa la sfiducia al data governo dal dal dal voto popolare la sfiducia data invece in in Parlamento anche la fiducia in Parlamento Duccio show o un provvedimento la la porta della disapprovazione
Devo di un provvedimento non conduce necessariamente alle dimissioni
Non intendo affrontare i pipistrelli delicatissimo problema
Una volta respinto il referendum come strumento adatto a risolvere il conflitto che ci sta di fronte
La conseguenza sarebbe quella
Vi non partecipare al voto
Non partecipare al voto significa non già rifiutare la decisione che verrebbe prendeva
Se il referendum
Adesso il luogo ma significa rifiutare lo strumento stesso per prendere quella decisione
è stato suscitato grande scalpore su questa proposta
Non vedo perché ci si dovrebbe scandalizzare
Se tu pensi
Il problema che il referendum non può risolvere
Ho risolve male che sarebbe stato meglio risolvere in altra sede è perfettamente ragionevole
Non andare a votare
Il che non è affatto
Come si dice spesso e questo è l'argomento
Di coloro che si contrappongono a questo argomento un attentato alla democrazia
Anzitutto perché come si è detto
Il referendum è un istituto eccezionale
In secondo luogo perché il non votare alle elezioni normali non è di per se stesso
Un atteggiamento antidemocratico lo può essere per alcuni può essere per la quiete delle democrazie molto più avanzate le nostre nessuno discute che sia democrazia anche se quasi la metà qualche volta anche più della metà dei cittadini che hanno diritto di voto invano
Che non va a votare non è detto che non vada perché rifiuta
Rifiuta questo strumento che sono appunto le elezioni con cui
Si eleggono i rappresentanti in Parlamento ma perché non sa perché votare perché ritiene che le scelte che gli vengono proposte
Non signor giudice
Le ragioni semmai contro il non volto
Ci sono altre
Ma qui il tema è molto complesso
Cui partecipano milioni di persone
Non è detto
Che sia ragionevole accettare la conclusione di un ragionamento individuale
Che l'individuo fa senza tener conto
Di quello che decideranno gli altri
Ok è presumibile prevedibile che gli altri registi
Ci possono fare mille esempi si fa l'esempio di chi ritiene che voterebbe secondo il per interesse
Il giudizio individuale per un partito ma ritiene che in quel momento sia bene votare quell'altro partito perché il votare quel partito non continuerebbe ad una decisione collettiva più favorevole se vincesse
L'aula che prevale in un vuoto soprattutto in un voto di centinaia di di di di decine di milioni di persone
La ragione contraria al non voto semmai deriva dalla considerazione che questo voto avrebbe l'effetto sperato
Se io potessi prevede
Con tutti un grado altissimo di probabilità
Che i non votanti supererebbero il cinquanta per cento ma sono sicuro sotto posso posso fare una simile previsione
Che posso portando io come singolo
Prevedere che ci saranno altri milioni di persone che poter andato che faranno come me perché non andando a votare io ci saranno altri milioni di persone che voterà me
Che non andando a me ottanta per cento quindi a rigore si potrebbe di trascinare il trenta per cento di persone che ha non a non votare per poter raggiungere quel venti per cento
Che non ha votato l'altra volta
Ma se non sono sicuro di come votano gli altri
E prevede che non sia possibile Ottone ottenere
Con un accordo manco un accordo collettivo che è chiaro che c'è un accordo collettivo i grandi partiti l'astensione del cinquanta virgola uno per cento non votare ecco questo è un rischio calcolato lettera un rischio calcolato
Il non votare è come votare
Indirettamente sì
Per la semplice ragione che non vota unicamente non è destinata a diminuire il voto di quelli che votano sì riferivano votare
Sinteticamente incisivamente
Si vota sì
Sia portandosi
Sia non portando no
A meno che appunto coloro che
Che non votano e che non votano no che non potrà sino sì ma il cinquanta per cento virgola
Facciamo un esempio pratico per per capire qual è la difficoltà che noi dobbiamo porci e come possiamo prepara
Facciamo l'esempio molto semplici cento votanti vi sia un gruppo di cento votanti per semplificare le cose nove se non votano quarantanove
Il referendum è valido perché ha lottato cinquantuno
E la votazione
E la vittoria
Dei sì
è scontato
Perché se votano il cinquantuno conferendole valido e per la vittoria dei sì basta che abbia votato sì ventisei
Voglio dire voglio fare presto la differenza per cinquantuno e quarantanove rilevantissima per le conseguenze
Anche se e piccola molto piccola qualche quanti effettivamente
Cioè voglio dire ecco il rischio calcolato guai a puntare sul cinquantuno dentro
Scusa
Non voglio aggiungere altro
Dico soltanto
Che
Per
Se non con consideriamola improbabilità
Che il non voto sia tale
Da invalidare il referendum
Il voto POR il non voto porta acqua al mulino dei sì
Però un accordo globale per il non voto
Ma che modo stipula stipulato prego
E naturalmente questo accordo è molto più facile in una comunità di cento persone lo dice anche che ho fatto che in una comunità di decine di milioni di persone
E quindi tu devi comportarti
Da un secondo la sua ragione personale
Ma secondo un calcolo che tenga conto anche del mondo prevedibile ma è veramente prevedibile come si comporteranno tutti gli altri
Giacché la decisione finale revisione che risulta dalla somma dell'incisione individuale quindi la tua decisione da diversi risultati e secondari come votano gli altri
Dico insomma fra
Da questo punto di vista io ritengo
Per chi è contro il sì
Sia h a alle condizioni attuale alla situazione attuale
Sia più ragionevole votare no che non andare a votare anche se in linea di principio
Si è tentati in linea di principio dico per le regioni quel testo rimessi attentati
Di fare fallire la Pro
E quindi di non andrà
Ma distinguo la linea di principio
Da quello che può essere invece l'azione di fatto
E in questa situazione di incertezza
Di grande incertezza
Per me che divide per possono smentire io sarei lieto gli esperimenti
Io continuo a ritenere
Che
Che prima di di cercare
Di rendere valido il referendum o di stabilire che voteremo
In modo piuttosto
Che in un altro sia bene
Anzi doveroso da parte di tutte le forze politiche italiane
Di fare ogni sforzo
Per evitare perché se si farà
Nelle condizioni vivendo in questi giorni
Alla fine della quale verrebbe subito cominciamo a un'altra
Non voglio fare previsione
Troppo pessimistiche
Non ci saranno né vincitori né vinti ripeto
Quello che è stato scritto
In vari appelli anche in un appello che io spesso ho firmato
Il referendum deve essere
Se è possibile vita
E l'iter limitarlo sarebbe proprio di atteggiamento
No fazioso
E certamente sarebbe anche
Permettetemi di Compaq
è un nobile scopo è un nobilissimo Sco
Uno scopo tanto nobile
Che deve essere portato al di sopra di tutti gli atti
Grazie al professor Bobbio Camos prato ancora una volta come problemi complessi debbano e possano essere affrontati con tolleranza e illuminati dalla ragione Dosso
Otto mesi fa
Quando cominciò la campagna per la raccolta delle firme
Arriva arriva
Per i referendum
Questa campagna verità alimentata da questo slogan approvata ricordarlo anche voi
Ho sentito ripetere più volte dagli dagli altoparlanti per esempio al Festival dell'Unità questa speranza firmato per il referendum abrogativo del decreto del quattordici di febbraio
Perché firmando si combatte una battaglia per restituire
Potere contrattuale per molte settimane la campagna per la raccolta delle firme
Otto mesi dopo
Tutti possono vedere
Tutti possono toccare con mano
Quale aiuto al sindacato a tutto il sindacato nessuno escluso
Quale aiuto è stato prodotto da questa iniziativa
L'ultima volta che abbiamo incontrato la Confindustria è stato nel luglio del mille novecentottantaquattro
A tre settimane dall'inizio della raccolta delle firme per il referendum
Da quel momento non esplicitato possibile incontrare i rappresentanti della maggiore organizzazione imprenditoriale del nostro Paese
Un sindacato non vive non esercita il suo potere contrattuale il suo potere negoziale se non è in grado chiaro discutere trattare
Nel mese di settembre del mille novecentottantaquattro mentre si dispiega la campagna per la raccolta delle ultime firme c'è la prima decisione della Confindustria che la dice lunga su come questa campagna aiuta il sindacato a recuperare potere negoziale la Confindustria decida di bloccare la contrattazione articolata decida di bloccare la contrattazione aziendale
Di più
Nel mese di novembre del mille novecentottantaquattro la Confindustria decida di non pagare il decimale
Sì che arriva a compimento con lo scatto della scala mobile del mese di novembre dando per la prima volta forma concreta ad un'interpretazione unilaterale di un accordo liberamente sottoscritto con il Governo e con
La Confindustria dichiara
La sua indisponibilità a qualunque iniziativa rifiuta gli appelli del governo e ritiene qualunque soluzione improponibile prima del dodici di maggio
E in modo attivo con cui la Confindustria partecipa alla campagna elettorale
La Confindustria giunge in queste ore ed è questa una novità nell'atteggiamento della massima organizzazione imprenditoriale del nostro Paese qualche tempo fa si diceva che la Confindustria avrebbe deciso la disdetta della scala mobile solo nel caso della vittoria dei sì
Al referendum oggi la Confindustria ci ha preso gusto e ha capito che le difficoltà del sindacato sono destinate in ogni caso ad aumentare quale che sia l'esito di questa vicenda e dunque per bocca dei suoi più
Lucchini
Il presidente degli industriali commenta con la saggezza e con l'arroganza di un vecchio padrone del vapore lo avrete letto tutto in un'intervista su Repubblica
Noi della Confindustria il gol il referendum non lo vinceremo e non lo perderemo loro lo sanno già
Qual è l'esito del referendum per la grande industria del nostro Paese per i Rapporti di classe per i rapporti sindacali per il potere negoziale
Con l'interpretazione che danno
Dell'accordo del ventidue gennaio del mille novecentottantatré
Hanno già praticamente riformato
La scala mobile
All'indomani del referendum
Pensano di dare un colpo definitivo ad un sindacato altro che rafforzamento del potere negoziale del sindacato
Altro che un milione di firme per dare a Roma una mano al sindacato si annuncia come è successo in questi giorni ed essere sfuggito apparecchi
Alla vigilia del primo di maggio
Il più colossale trasferimento di proprietà
Dalla mano pubblica a quella privata di uno dei settori fondamentali dell'IRI
Uno dei settori per i quali la collettività aveva speso centinaia di miliardi per visionarlo
E lo si fa sostituendo
Ai diritti contrattuali liberamente sanciti e sottoscritti in dieci accordi contrattuali Collini e con un protocollo che è stato enfatizzato come la nuova frontiera del sistema di relazioni industriali
E il presidente Lula che è quella del diritto alla telefonata qualche ora dopo aver stipulato l'accordo con uno dei grandi industriali privati del nostro Paese
E tutto questo viene chiamato a Battaglia per restituire potere contrattuale al sindacato
Sono mesi compagni ed amici che noi parliamo di ciclo della follia
E questa nostra ostinazione
Nel continuare questa battaglia è stata tutt'al più scambiata per un generoso tentativo
Al quale si rende sempre l'onore delle armi
Di un dirigente o di una componente di un'organizzazione di tutelare L'Unità interno alla proprie confederazione adesso tutti possono toccare con mano
Quanti guasti questo ciclo della follia sta producendo per tutti per il sindacato ma non solo per il sindaco mousse
Così veniva chiamato che sarebbe stato inferto al potere negoziale del sindacato con il decreto del quattordici febbraio
Otto mesi dopo non solo Scalfari Bobbio
Non solo spagnoli ma Reichlin Natta i firmatari degli appelli per il comitato per il sì dichiarano che al centro di questo referendum in realtà c'è la politica economica del governo
Ora io non sono mai esperto di diritto
E mi pare però che l'introduzione del senatore Bobbio sia illuminante da questo punto di vista per stabilire la linea politica di politica economica una linea di un governo forse più che un referendum sono più normali le elezioni anticipate o le elezioni politiche quelle normali quelle previste dal nostro sistema istituzionale una consulta vuoi tu abrogare gli effetti dell'articolo tre del decreto del quattordici febbraio altra cosa sarà chiesta agli elettori per altre ragioni
Sono state raccolte le firme
Nel mese di agosto nel mese di settembre del mille novecentottantaquattro
I promotori del Comites i comitati per il sì leggete prova per leggere i testi che vengono diffusi nei singoli territoriali Province dove sorgono questi comitati
Fanno a gara nel preannunciare sventure e catastrofi se non vince il sì in questa consultazione elettorale
Si parla addirittura di rischi per la democrazia del Paese
Se non prevalgono i sì ma quando mai
Nella nostra storia compagni ma non parlo solo della storia delle forze che sono qui dentro ma nella storia collettiva del movimento operaio italiano si è deciso di mettere ai voti a comporre
Una questione così delicata
Così importante così vitale per tutti
Al voto popolare sì o no
Dicendo magari che dietro quel sì o quel nuovo più di quattro punti ci sono questioni più gravi che addirittura coinvolgono gli stessi rapporti politici sociali
Democratici del Paese a quaranta anni del
Dal venticinque aprile del quarantacinque sotto la presidenza di Sandro Pertini affermazioni di questo genere sono dai responsabili ed è avventurismo questo sì che avventurismo
Proporre una campagna
Con al centro la questione di questa natura un intellettuale comunista
Che per anni si è fatto portavoce ha teorizzato
Lo scambio politico
Uno che per anni ha parlato di Goldie esecutivo forte un bel un decisionista ante litteram come si potrebbe dire
Una miniatura di Smith come ricorda Bobbio
Beh Mario Tronti è arrivata a dire
Una cosa che considero francamente aberrante
E che il referendum è una grande occasione che si propone alla sinistra del Paese per vendicarsi finalmente del diciotto aprile del mille novecentoquarantotto
Non ci pare
E anche qui Bobbio
è sicuramente il più autorevole o Dinoi
Ma non ci pare che la costituzioni contempli la vendetta politica come uno ragione che giustifica la tenuta di un referendum e inimmaginabile un uso così disinvolto biblica
La follia che rischia di determinarsi
I meccanismi che si possono mettere in modo Baraldi compagni fare le riunioni del sindacato in questo periodo e vi prego di credere farle nella posizione particolare che occupa il sottoscritto è difficile ma prima ancora che parta la campagna per il referendum si avvertono già i sintomi di una battaglia che non risparmierà niente nessuno
Sarà difficile una volta partita la campagna che si possano rispettare regole
Le regole classiche quasi quelle deontologiche che dovrebbero animare il lavoro di qualunque attivista di qualunque dirigente sindacale
Hanno i questo paio tantissime buone ragioni per raccogliere ancora una volta l'appello che ha formulato Bobbio nella parte conclusiva del suo intervento con allo schieramento progressista la sciagura del referendum e a costo di apparire degli inguaribili sognatori
Noi continuiamo a batterci perché venga evitata questa prova
Le condizioni sindacali ci sono tutte
Ci sono come ci ricordano spesso osservatori che guardano da vicino il dibattimento il sindacato
Delle differenze tra la CGIL la CISL e la UIL nelle piattaforme nel modo di affrontare il tema del rapporto con la Confindustria i possibili sbocchi di questo negoziato ma non c'è un solo dirigente sindacale in questa sala o in qualunque altra riunione del nostro Paese che non ricordi
E in altri periodi e su questioni di gran lunga più importanti i dissensi erano se si può dire ancora più grossi ma abbiamo in partita dopo pochissimo tempo per trovare delle soluzioni che consentono il sindacato
Le ragioni non stanno dentro di noi
E per la parte che ci riguarda e per la parte che potremo fare fino all'ultimo giorno che sarà possibile
Lo svolgeremo la nostra funzione in questa direzione cercando ostinatamente di far ragionare la gente di farla riflettere i colloqui sulle conseguenze
Io non so chi ha coniato lo slogan
Ora e un conflitto cari amici e cari compagni che nessuno sa come dove e quando si potrà chiudere
Noi continuiamo a ragionare da sindacalisti che hanno imparato
Di nei quali fare l'accordo sarà necessario ma sarà un accordo diverso e noi continuiamo a pensare e non c'è nessun sindacalista
Che abbia un minimo di esperienza che non capisca che fare l'accordo a maggio è cosa diversa che fa la luglio a settembre o a novembre allora lo faremo in condizioni di maggiore debolezza e di minore forza per il sindacato
Avendo al disposizione la Confindustria non solo i vantaggi politici che ha accumulato in questa stagione ma anche il vantaggio di discutere con una forza che è stata resa più vulnerabile
Dalle ferite inferte dalla Campania referendaria
Dopo il referendum tutto diventerà più complicato
Dentro il sindacato
Per questo lavorare fino all'ultimo giorno utile per evitarlo
Non è un modo per sceglierlo riacquisire di sindacalisti
Di ricordarci qual è il mandato che ci hanno dato i lavoratori
Se tutto lo sforzo dovesse alla fine risultare inutile
Allora il nostro posto
è quello naturale di una forza che seppe assumersi il quattordici di febbraio una grande responsabilità un anno fa e lo rifaremo con la stessa energia con la stessa chiarezza e con la stessa determinazione anche il morbo di giugno
Dando il nostro contributo alla battaglia ventuno
Compagni in questa battaglia
C'è un fronte molto ampio di forze che si presenti
Ognuna di queste forze ha una storia
Una sensibilità una cultura
Questa storia che ci ha visto diversi per molti anni si noi lo faremo
Con la nostra storia con la nostra sensibilità con la nostra cultura sapendo che il mondo Ruffini esce
Non può finire il nove di giugno
E dopo quella data c'è posto solo per la distruzione di tutto e di tutti
Noi lasciamo ad altri assai volentieri
Questa grave
Responsabilità
Noi vogliamo combattere questa battaglia compagnia test altre
Con i lavoratori
Con la gente che sa già qual è la nostra collocazione così come la conosceva ieri
Così come sa
Quale sarà la nostra collocazione domani perché oggi e domani il nostro compito rimane quello di impegnarci tutti
Perché il sindacato non debba conoscere ancora una fase lunga ai padroni alla Confindustria i conservatori del nostro Paese i resti di un sindacato diviso e sconfitte
Grazie ad Ottaviano Del Turco
Il quale ha mostrato
Non solo quali sono gli effetti dirompenti finora registrati dalla iniziative referendarie
Ma si è soffermato particolarmente i costi necessari
Per evitare questa prova dichiarandosi peraltro disponibile a testa alta nel caso la prova dovesse esserci per affrontare i costi imposti dalla necessità di fare
Oggi
Questa manifestazione
Del comitato dei nove
Anche per la presenza autorevoli
Di Bobbio
Si può considerare come una fede di appello
Alla ragione
Affinché si eviti il referente
Ma qualora fosse impossibile evitarlo
Si realizzi lo schieramento più ampio
Anche sul piano culturale e morale
Per esprimere con un no
La risposta al quesito Renga in perpetrata come si fa spesso in questi giorni
Come un atto di debolezza
E quella della ricerca di soluzioni valide
A te ad evitare il referendum
Nel contesto di un patto e di un accordo per il lavoro
Siamo stati è rimaniamo dell'opinione
Il problema è come quelli oggetto del referendum
Si devono affrontare
E devono essere risolti dalle parti interessa
Nessuno infatti
Meglio dieci se può perseguire e quindi realizza entro un quadro di compatibilità economica che il governo mica delle retribuzioni
Siamo ancora dell'opinione che prima del quattordici febbraio mille novecentottantaquattro
Un atteggiamento della componente comunista della CGIL
Non pregiudiziale
E non condizionato avrebbe consentito un accordo accettabile per tutti e che dopo il quattordici febbraio
Non sarebbe stato difficile
Sviluppando l'insieme delle intese di quell'accordo il quattordici febbraio e di quello del ventitré gennaio ottantatré
Pervenire ad una struttura del salario e della contrattazione
Capace di non ampliare le spinte inflazionistiche di concorrere al rispetto degli obiettivi di riduzione dell'inflazione e di produttivo perché disoccupato
Ma poiché questo non è accaduto prima del quattordici febbraio
E non è accaduto ancora dopo il quattordici febbraio sul piano del negoziato tra le parti sociali
Crediamo che i partiti politici
Che sostengono ed esprimono la maggioranza di governo
Debbono assumere in pari misura una responsabilità ed una possibilità di iniziative
Fuori dalla materia salariale che abbiano per risultato di migliorare anche a breve termine il potere di acquisto dei lavoratori occupati
E di creare le premesse per un miglioramento complessivo dell'andamento della nostra economia
Non è questo essere richieste
Fuori da ogni pregiudizio
E che occorre grande coraggio per una forte iniziativa comune
Alla ricerca di tale soluzioni tra le parti e il Governo
In termini politici e in termini di azione amministrativa
Perché si concorra
Alla creazione dei presupposti sulla base dei quali il referendum ossa
O essere evitato ho superato ho vinto
Ma se questo obiettivo non potesse essere raggiunto
Se il perenne prendo non potesse essere evitato come del resto abbiamo ma mica è stato in più coazioni
Siamo dell'avviso che si debba creare uno schieramento
Il più ampio possibile
Per le ragioni illustrate nel Manifesto degli intellettuali
Il cui contenuto condividiamo in pieno anche per ulteriori ragioni più direttamente inerenti
All'esperienza e al responsabilità politiche vorrei ribadire come tutti sanno
Che è necessario trovare un metodo e una sedia nella quale le questioni di politica salariale e di responsabilità delle parti sociali siano risolte dalle parti stesse autonomamente con lo strumento contrattuale oggi come ha ricordato Del Turco
Ma questo sempre
In un contesto più ampio nel quale in riferimento ai problemi di politica economica e sociale nel quale governo e Parlamento l'azione del lavoro nelle imprese
E nel mercato del lavoro elementi adatti a realizzare un equilibrio generale soddisfacente per tutti
Siamo convinti che la via indicata dall'esperienza dell'ottanta prede al febbraio dell'ottantaquattro
Anche se in quest'ultimo caso una forte corrente della CGIL si dice socio debba essere percorsa per riordinare la contrattazione avere un sistema di indicizzazioni nuove di Verro dall'attuale scala mobile procedure metodi nuovi per gestire la trasformazione produttiva e il mercato del lavoro
è una scelta civica quella di pensare che con il referendum questi obiettivi siriano più facilmente il referendum delegittimando la contrattazione
Avrebbe il solo effetto di dare il contributo decisivo a chi persegue con visione e mio per conservatrice una crisi irreversibile nel sindacato per poter avere mano libera
Nella gestione
Delle questioni del lavoro
E chi si preoccupa riportare il sindacato entro la tradizione
Che pensavamo superata è superabile
Di subordinazione a interessi politici introducendo tra i lavoratori divisioni inutili e pericolose nel momento in cui i problemi del grande cambiamento produttivo del Paese richiedo che un'industria
Si possono individuare correttamente
E come a gioire adesione alla realtà
Indicazioni facilmente traducibili in soluzioni operative per quello che tutti ritengono essere il problema centrale del momento cioè l'occupazione
Una un forte insieme di politiche generali definite dal governo dal Parlamento ed una vitalità delle iniziativa dei singoli e dei gruppi nel promuovere realizzare l'attività produttiva rappresenta ancora la struttura fondamentale sulla quale poggia la vita economica e sociale
Che nessuno appello al popolo come volontà assoluta di tipo Ruffoni hanno o pensare di sostituire e di fatto in nessun sistema
Per quanto riguarda comunque la parte salariale delle relazioni industriali
Rispetto al decreto
Rispetto alla quale il decreto è stato soltanto un momento successivo
Nelle concrete condizioni di non soddisfacente e complessiva formalizzazione del nostro sistema di contrattazione collettiva
Non può
Senza una grande ferita all'autonomia dei sindacati dei lavoratori e degli imprenditori
Essere sottratta alla sua sede legittima è naturale
Per essere usata indebitamente come terreno sul quale incentrare la battaglia politica de formando in tal modo sia le forme proprie delle reti infatti oltre che dall'esigenza di rispetto dell'autonomia e della contrattazione collettiva
Dall'esigenza di rispettare la ragion d'essere del referendum nel quadro del nostro sistema politico
Non stiamo a mettere in evidenza quello che già abbastanza chiaro
Circa lo stravolgimento che si compie trasformando il referendum dà modo di espressione immediata e diretta degli elettori sulle grandi questioni delle libertà civili e dei diritti universali dei cittadini su cui tutti hanno interesse cultura per pronunciare e nei fatti nella storia del nostro Paese è stato sempre così in questi ultimi anni sia pure di grande rilievo per se stessi
Anche se in questo caso si Binetti dalla riduzione ad un metro monetario tra l'altro di significato minore Rispetto al metro del salario reale
Non si può non rilevare
Come
Per effetto dell'uso che si vuol fare del referendum uso apertamente dichiarato
E il giudizio complessivo sull'operato del governo e sulla sua politica economica
E allora scusatemi
L'espressione bisognerebbe mettere al referendum non soltanto la riduzione dei punti di contingenza ma anche la sua contropartita la riduzione dell'inflazione all'interno del nostro Paese con molta serenità e molta carne
Perché che introduce per il futuro
Nel nostro sistema politico un ulteriore elemento di gravissima turbativa
Con le conseguenze di screditare ulteriormente l'autorevolezza delle nostre istituzioni e la loro capacità di rispondere alla ragione per la quale sono state costruite costituite e pensa
E su questo terreno
La lezione di Bobbio oggi appartiene alla preoccupazione comune
Sul futuro delle istituzioni democratiche del nostro Paese
E non si vede nel modo più assoluto perché il Partito Comunista non devi democrazia nel nostro Paese solo per il fatto che esso ha concorso a indire il referendum
E non vuole e non può tornare indietro anche se a ogni piè costante cerca di trovare che altri Scomparin ove il campo da questo macigno morto posto sulla strada della vita democratica del Paese
Noi ci ritroviamo nelle preoccupazioni di Bobbio e le facciamo oggi nostre
Grazie all'onorevole Scotti
Il quale ha ricordato la permanente validità della politica di concertazione sa in causa è rifiutata dall'iniziativa referendaria
E ha precisato che pur considerando prioritario l'impegno ad evitare i referendum nel caso si dovesse fare esseri chiede un largo ed esteso impegno a cui non si sottrae la forza che qui egli a rappresenta la parola ora
Addotto benvenuto segretario generale dove
Anche sei giorni stanno passando invano anche se aumenta la confusione a livello politico
E anche il Fed inibiscono le possibilità di evita a costo di andare controcorrente e fino all'ultimo che si debba fare uno sforzo per scongiurare il ricorso al voto
Dobbiamo però sapere che ogni ragionevole speranza cadrebbe
E già nelle prossime ore la disputa prediletto orale
Travolgente e cancellate ogni spazio
Già l'assai ridotto per un confronto serio su quelli che sono i veri problemi del Paese
L'occupazione la prosecuzione della lotta all'inflazione una vera equità fiscale
E per me preoccupazioni dell'occupazione le proposte ultime parte dal ministro del lavoro
E preoccupante che non si comprenda
Come l'unico scenario possibile per aprire negoziati tra il sindacato e le sue controparti
E costituito dalla soluzione che si saprà dare al problema del drenaggio fiscale
Per il quale non mancano partitino ampliare ed è quindi necessario
A questo punto che vengano superate reticenze
Che appaiono sempre meno giustificate e qui se vogliamo evitare referenziale
Di non aspettare il dodici maggio e di formulare una proposta che possa mettere tutti di fronte alle proprie responsabilità
Se ci sono queste disponibilità ebbene giocarle ora perché possono consentire di riaprire in tempo utile un dialogo tra le parti sociali
Noi appoggiamo ostenta Rita R. l'appello del doppio no perché noi non intendiamo solo difendere i risultati positivi raggiunti con l'accordo del quattordici febbraio
Ma perché Dante per l'economia e per i rapporti sociali ha tutto da perdere e sappiamo ed al referendum hanno tutto da perdere i giovani i disoccupati gli anziani i lavoratori
Questo referendum lo sappiamo non sana nessuna ferita della democrazia
Se mai questo referendum acquisisce la frattura tra gli interessi garantiti e la speranza di chi è senza lavoro la speranza degli e marginale
Per noi della UIL il doppio no a questo valore
Ricordare che la vera sfida che il sindacato deve vincere
E quella di Colle come stiamo apparendo in questi ultimi mesi come tre confederazioni che si dividono su quattro punti di scala ma un mobile che si accapigliano
E che così rilasciano sopravanzare da fenomeni imponenti come le grandi ristrutturazioni industriali che si stanno realizzando nel nostro Paese
Come è testimoniato dalle intese tra liti e la Buitoni o tra la probabile intesa tra la FIAT e la porta
Da cambiando la geografia economica dell'Italia
E con questo cambiamento sfide termineranno
Alla quale il decreto è stato soltanto un momento successivo nelle concrete condizioni di non soddisfacente e complessiva formalizzazione del nostro sistema di contrattazione collettiva
Non può
Senza una grande ferita all'autonomia dei sindacati dei lavoratori e degli imprenditori
Essere sottratta alla sua sede legittima è naturale
Per essere usata indebitamente come terreno sul quale incentrare la battaglia politica de formando in tal modo sia le forme proprie delle reti infatti oltre che dall'esigenza di rispetto dell'autonomia e della contrattazione collettiva
Dall'esigenza di rispettare la ragion d'essere del referendum nel quadro del nostro sistema politico
Non stiamo a mettere in evidenza quello che già abbastanza chiaro
Circa lo stravolgimento che si compie trasformando il referendum dal modo di espressione immediata e diretta degli elettori sulle grandi questioni delle libertà civili e dei diritti universali dei cittadini su cui tutti hanno interesse cultura per pronunciare e nei fatti nella storia del nostro Paese è stato sempre così in questi ultimi anni sia pure di grande rilievo per se stessi
Anche se in questo caso subiti dalla riduzione ad un metro monetario tra l'altro di significato minore Rispetto al metro del salario reale
Non si può non rilevare
Come
Per effetto dell'uso che si vuol fare del referendum uso apertamente dichiarato
Il giudizio complessivo sull'operato del governo e sulla sua politica economica
E allora scusatemi
L'espressione bisognerebbe mettere al referendum non soltanto la riduzione dei punti di contingenza ma anche la sua contropartita la riduzione dell'inflazione all'interno del nostro Paese con molta serenità e molta carne perché se introduce
Per il futuro
Nel nostro sistema politico un ulteriore elemento di gravissima turbativa
Con le conseguenze di screditare ulteriormente l'autorevolezza delle nostre istituzioni e la loro capacità di rispondere alla ragione per la quale sono state costruite costituite e pensa
E su questo terreno
La lezione di Bobbio oggi
Appartiene alla preoccupazione comune
Sul futuro delle istituzioni democratiche del nostro Paese
E non si vede nel modo più assoluto
Perché il Partito Comunista non devi democrazia nel nostro Paese solo per il fatto che esso ha concorso a indire il referendum
E non vuole e non può tornare indietro anche se a ogni piè costante cerca di trovare che altri Scomparin ove il campo da questo macigno morto posto sulla strada della vita democratica
Del paese
Noi ci ritroviamo nelle preoccupazioni di Bobbio e le facciamo oggi nostre
Grazie all'onorevole scoppi
Il quale ha ricordato la permanente validità della politica di concertazione sa in causa è rifiutata dall'iniziativa referendaria
E ha precisato che pur considerando prioritario l'impegno ad evitare i referendum nel caso si dovesse fare in esso richiede un largo ed esteso impegno
A cui non si sottrae la forza che qui egli a rappresenta
La parola ora a Giorgio Benvenuto segretario generale dove
Anche sei giorni stanno passando invano
Anche se aumenta la confusione a livello politico e anche se diminuiscono le possibilità di evita a costo di andare controcorrente e fino all'ultimo
Che si debba fare
Uno sforzo per scongiurare il ricorso al voto
Dobbiamo però sapere che ogni ragionevole speranza cadrebbe
E già nelle prossime ore la disputa prediletto rare
Travolgente e cancellate ogni spazio
Già la fine ridotto per un confronto serio su quelli che sono i veri problemi del Paese
L'occupazione la prosecuzione della lotta all'inflazione una vera equità fiscale
E per me preoccupazioni e dell'occupazione le proposte ultime parte dal ministro del lavoro
E ho preoccupante che non si comprenda
Come l'unico scenario possibile per aprire negoziati tra il sindacato e le sue controparti
E costituito dalla soluzione che si saprà dare al problema del drenaggio fiscale
Per il quale non mancano partitino ampliare ed è quindi necessario
A questo punto che vengano superate reticenze che appaiono sempre meno giustificate e qui se vogliamo evitare referenziale
Di non aspettare il dodici maggio e di formulare una proposta che possa mettere tutti di fronte alle proprie responsabilità
Se ci sono queste disponibilità ebbene giocarle ora perché possono consentire
Di riaprire in tempo utile un dialogo tra le parti sociali
Noi
Appoggiamo ostenta riserve l'appello del doppio no
Perché noi non intendiamo solo difendere i risultati positivi raggiunti con l'accordo del quattordici febbraio
Ma perché Dante per l'economia e per i rapporti sociali ha tutto da perdere e sappiamo che dal referendum hanno tutto da perdere i giovani i disoccupati gli anziani i lavoratori
Questo referendum lo sappiamo non sana nessuna ferita della democrazia
Se mai questo referendum acquisisce la frattura tra gli interessi garantiti e la speranza di chi è senza lavoro la speranza degli e marginali
Per noi della UIL il doppio no a questo valore
Ricordare che la vera sfida che il sindacato deve vincere e quella di Colle come stiamo apparendo in questi ultimi mesi
Come tre confederazioni che si dividono su quattro punti di scala ma un mobile che si accapigliano
E che così rilasciano sopravanzare da fenomeni imponenti come le grandi ristrutturazioni industriali che si stanno realizzando nel nostro Paese
Come è testimoniato dalle intese tra licei della Buitoni o tra la probabile l'intesa tra la FIAT e la porta
Sta cambiando la geografia economica dell'Italia
E con questo cambiamento sfide termineranno inevitabilmente condizioni nuove e diverse
Sul piano composti hanno non accorgercene e non possiamo soprattutto subire questi progetti ma il nostro doppio no
Non era rivolto solo al vinificato con negativo del referendum ma è anche indirizzato con grande decisione
Contro quel gioco allo sconquasso che la Confindustria sembra prediligere scopertamente in questo periodo
In questo senso il referendum fili vela per quello che è
è un favore immenso che il Partito comunista e la maggioranza della CGIL
Vanno a quantità agli imprenditori privati non vogliono la riforma del Ferrario sulle retribuzioni e sulla remunerazione della professionalità
Ed ancora il referendum ma appare con la sua carica dirompente nei rapporti politici e sociali
Come un bel regalo per quella parte della Confindustria che si spera nella ibernazione della contrattazione per poterla svuotare completamente
Eppure
L'isolamento del vertice confindustriale
Dimostra che in Italia se ci fosse un sindacato unito con altri obiettivi Bilotta
Dimostra che in Italia sono possibili diverte e più moderne relazioni tra le parti sociali
Ecco per elevate proprio perché una parte del sindacato la maggioranza della CGIL aldilà di una neutralità di facciata
Si muove come se il referendum fosse inevitabile e il fitto poste l'unica bandiera possibile
Se questo sarà sempre più evidente il contratto fra le organizzazioni sindacali diverrà insanabile
E lo dobbiamo sapere non sarà più possibile neppure ripartire datemi che pure
Oggi ancora offrono Pati di unità come la battaglia per il lavoro e la battaglia per l'equità fiscale
Uno contro la valenza conservatrice del referendum unendo contro il suo falso obiettivo di riparare a una ingiustizia che non c'è stata
Un no contro i suoi effetti che costituirebbero estinti una ingiustizia palese nei confronti di chi attende più lavoro
Di chi attende un'economia sana di chi vuole è un sindacato rappresentativo di tutti gli interessi in gioco nel mondo del lavoro dipendente
Bobbio ci ha ricordato che in questa battaglia dobbiamo essere uomini razionali
E dobbiamo esserlo che non dobbiamo a venire pregiudizi non care anche mi piegando la questione e difficile per un sindacalista
Non aveva e non ricorrere alla passione
E noi ci ricordiamo perché il quattordici febbraio abbiamo fatto un accordo che speravamo che fosse fatto da tutti
Il quattordici febbraio noi non abbiamo voluto escludere da nessuno
Per una battaglia vera abili equità e aveva come obiettivo il lavoro oggi compassione diciamo alla maggioranza della CGIL
Che è ancora possibile a chi è ancora in tempo ma diciamo che la maggioranza della CGIL ancora in tempo alcuni grandi fin da califfi del passato
Vittorio
E campi
Vi erano battuti negli anni bui per un piano per il lavoro per il lavoro ai giovani per una lotta che dipendesse i più poveri i più indifesi
Ai più poveri ai più indifesi ai giovani e agli anziani
Non si può rispondere con quattro punti effimeri di scala mobile ma Fideleff rispondere con un impegno per il lavoro
Grazie
Aggiornando benvenuto e con molta fermezza a giustificare
Nel gennaio dell'ottantatré e nel febbraio dell'ottantaquattro nei quali dice Giorgio Benvenuto si è consacrato e rafforzato il potere contrattuale del sindacato
La parola ora a Franco Marini segretario generale aggiunto della chiesa
Ma cari amici e compagni
Per noi della CISL e questo incontro
Ha un'importanza rilevante
Non solo per la presenza chi ha dimestichezza con il mondo sindacale politico romano
Sa qual è il tipo di rappresentatività dei presenti in sala
è importante dopo dichiarazioni di singoli
Dopo prese di posizioni sottili e qualche volta diverse
Noi vediamo che si rompe un silenzio si supera una fase d'incertezza si cerca di ricreare con forza una solidarietà attorno ad un progetto
Una solidarietà non astratta
Le forze dell'intesa del quattordici febbraio
Debbono avere per nuovi e possono avvenire
Chiarezza di idee coesione
Forte determinazione per affrontare una battaglia importante per il Paese ed importante fuori dalle immagine dagli schieramenti
Per cercare di fornire qualche chiarimento
Io e noi della CISL
Non abbiamo condiviso che non condividiamo
Una noia di diffuso pessimismo che deve essere smontata e sconfitta
Un'area un'aria di sorpresa qualche volta
La scelta fatta con questi sforzi di aggiornare la linea del sindacato
In una situazione italiana fortemente mutata
E dentro la quale non poteva restare immutabile una linea sindacale
Un solo dato quando il Paese ha cominciato a perdere negli ultimi anni amare rilevanti di piena occupazione
Chi può meraviglia a fare riflessioni nuove per cercare la via della propria proposta i lavoratori al Paese
Noi sapevamo dopo le reazioni immediati all'accordo del quattordici febbraio che a un nocciolo duro è stretto si sarebbe andati
Noi lo vogliamo sciogliere il secondo il metodo che ci ha richiamato un uomo come Bobbio questa mattina
Vogliamo essere razionali e responsabili
Ma la scelta di questo sindacato rispetto ai problemi del lavoro come chiudeva ricordava in chiusura benvenuto rispetto ai dati della fase nuova per i prossimi anni
è una scelta che noi qui dentro che la CISL la UIL i socialisti dalla CGIL possono rimettere in discussione care di discutere in queste settimane
Ci diceva
Questo nostro amico caduto vittima delle Brigate Rosse
Questo amico di tutto il movimento sindacale spesso ci ripeteva
Spesso ci ripeteva
Da intellettuale illuminato qual era
Più che da sindacalista che non era stati attenti abbiate coraggio e ce lo ripeteva anche in occasione di queste scelte perché la gente capisce alla fine
è il segno uno dei segni di questo nostro incontro all'Adriano deve essere questo oggi
E per quante difficoltà ci possono essere
Se restiamo convinti che la scelta di una linea nuova di maggiore al Paese e giusta noi dobbiamo accettare questa sfida e confrontarci cercando di chiarire nella certezza che la gente capisce
E alla fine le idee giuste avranno lo spazio che Mary
Due obiezioni ci fanno alla parte sindacale che ha sottoscritto gli accordi
La prima quella della ferita
Che avremmo contribuito
A toccare l'autonomia
Del sindacato
In questo Paese
La seconda che ci saremmo appiattiti su una ipotesi e su un'azione di governo che legittimamente per quanto lo riguarda l'opposizione politica può contestare
E i discorsi sarebbero lunghi ma due riflessioni voglio farle banalizzare
La militanza di un lavoratore comunista nel partito nel sindacato è diverso da quello di altre storie
Ma un punto per chissà quale la vita del sindacato oggi in Italia deve essere chiaro
Anche quando riprenderemo un discorso tra le tre confederazioni perché siamo confini convinti che una riflessione su un patto d'unità d'azione sia necessario inserire le condizioni dei rapporti di forza con le controparti padronali
Agguerrite le aggressive come Del Turco ci richiamava
Ma un punto deve restare non basteranno le parole che nessuna componente nessuna confederazione nessun partito
Che accordi col mondo del lavoro nel nostro Paese può pensare di piegare alla dialettica politica ha problemi più immediati e che deve raccordarsi invece alla classe lavoratrice che lo esprime
E su questo piano
Quale ferita
Io una ferita la vedo
Non è quella di un'elaborazione comune apparente senza obiezioni
Sul cambiamento di linea nel cambiamento di fase del movimento sindacale
Perché abbiamo lavorato anni attorno all'aggiornamento della Libia con discussioni serie con impegni ripetuti
La ferita non è stata quella di chi al tavolo delle trattative dopo grandi discussioni dopo tentativi di mediazione
Largamente presenti come forse nel sindacato italiano ha ritenuto di accedere ad un accordo semmai è il rapporto e posso ricordarlo solo ai compagni comunisti dalla CGIL
Che nel primo i quindi la prima di queste intesa
Nell'ottantatré
Quando ministro dell'amore era Scotti anche lì ci furono problemi alla fase di chiusura malgrado la elaborazione comune
E chi abbandonò il ministero del lavoro per andare ad una sede di partito furono solo i compagni comunisti dalla CGIL non sono stati gli altri
è un fatto
E demagogia
No
Ragioniamo sui fatti
Fuori dalle cose astratte
Questo è stato un fatto cioè il fiato sul collo di una componente comunista delle necessità immediate di partito sindacale alla lunga azione politica
Ma questo è accettabile sì abbiamo idee proposte giuste il quadro politico si raffronti alla lunga verrà premiato chi ha più legami e più rapporti ma nell'immediato è inaccettabile questo rapporto di condizionamento assoluto
Sul governo appiattiti
Ma io
Ho già detto che questa questo sforzo di responsabilità ci è stato imposto dai cambiamenti oggettivi
Della società italiana
La crescita zero di tre anni l'ho richiamata
La necessità di accettare un cambiamento industriale per tenere i mercati e nel Breve riduce i posti di lavoro la crisi della finanza pubblica
Che mette in discussione conquiste fondamentali di questa democrazia azioni siamo partiti da un'esigenza tutta interna Annoni tutta sindacale per avere questo atteggiamento è questa disponibilità diversa
Senza senza trascurare il fatto
Che dentro una crisi come quella che abbiamo avuto spontaneamente non si sviluppa il senso dalla solidarietà
Le aree forti risultiamo risorse
è un sindacato che sa che oggi in Italia il problema del lavoro e non solo nel Mezzogiorno ma pure a Torino purtroppo in altre aree un problema centrale deve trovare il modo di dare gambe a questa solidarietà e proclama tutti i giorni
Sugli accordi
Beh io credo che quest'area così vasta e diversa
Che però ha condiviso la necessità dell'aggiornamento a questo governo
E a quello del senatore Fanfani il primo accordo fu fatto lui
Che cioè il rapporto aperto tra sindacati e questo governo ha eretto una barriera ad un momento neoliberista che ha scosso e travolto sindacati in altri Paesi dell'Occidente
Si può dire questo
Che può dire questo dentro un sindacato pluralista
E cerca di avere i suoi venti o è schiacciamento sulle posizioni del governo e anche la critica alle divisioni e alle debolezze
Anche la critica la lentezza con cui il quadro politico fa camminare provvedimenti per l'occupazione che abbiamo deciso di e concordato il quattordici febbraio che io rinnovo e invito i rappresentanti dei partiti presenti a porsi il problema di jet il piano di quaranta mila posti di di formazione e lavoro
Bene anche la critica sui ritardi non tocca nulla alla giustezza di un metodo democratico e compatto non ha fatto prevalere posizioni di governo e posizioni reazionarie che in altri Paesi pure ci sono stati
Finisco con un'ultima riflessione
Si può evitare ancora il referendum
Io voglio fare io che sono d'accordo
Per uno sforzo possibile non sbaglio lo scalino qui l'hanno messo troppo sotto
E quindi stavo con un piede solo in piedi non è o un po'meglio
Io voglio fare un piccolo passo avanti rispetto a quello che ha detto tagliano del tutto e Giorgio Benvenuto
Abbiamo sempre detto le alpina prima di me
E abbiamo anche tentato abbiamo tentato è un intesa
Perché siamo contro e saremo contro a provvedimenti sulla testa delle parti sociali in questa materia
Lo sappiano bene anche i rappresentanti dei partiti di governo ma c'erano due condizioni
Io spero che questa possibilità ci sia ancora non debba partire c'era
Ma era una sola rispetto alla posizione di chiusura
Dino o di ricatto di rivincita che la Confindustria sembra Espresso comunque ha reso esplicito c'era Martelli come a un dibattito a un'assemblea di massa fatta a Firenze da una delle sue grandi organizzazioni
Con quella posizione oggi negoziato non è possibile e non per colpa nostra il governo poteva forse può ancora ma della struttura delle retribuzioni
Che renda per un cambiamento profondo inutile legalmente giuridicamente il referendum
C'erano due condizioni una la potevamo verificare anche nel corso della trattativa la disponibilità dalla maggioranza dalla CGIL a non riproporre il problema del recupero
Perché quasi paradossale sembra che non lo vogliamo i soldi il recupero e la negazione di quello sforzo e della linea nuova questo è il punto e noi non lo possiamo accettare
Però una verifica si poteva fare si può fare se si apre un tavolo vero ci voleva un'altra condizione politica che secondo me non c'era
Che le forze di governo avessero la determinazione di fare una cosa senza la Confindustria e ma al di là degli appelli possibilità di vedere di stringere una intesa senza aprire una trattativa non c'eri
Con la Confindustria impossibile però una loro scelta che è stato illustrato e sulla quale non mi fermo
Se le cose stanno in questi termini
Io credo e siamo convinti profondamente che abbiamo cambiato linea stiamo aggiornando faticosamente la linea e la linea giusta è quella per me e per il lavoro al centro dare ruolo al sindacato e bloccare chi vuole cancellare queste forme di rappresentatività
Noi dobbiamo difendere il metodo e il contenuto delle due intese fatte e quindi di dire quello che abbiamo detto sul referendum eccessiva al voto votare con determinazione sulla base di quei contenuti spiegati no
A Franco Marini
Per avere indicato ancora una volta con fermezza importanza che riveste per i lavoratori e per il Paese il mantenimento e non l'affossamento ad una politica di concertazione
Grazie per la sottolineatura che ha voluto fare a proposito di questa parola che appare e non appare il vulnus la ferita
Per aver precisato da quale parte esattamente si possa trovare la ferita
Grazie ancora per avere indicato a quali condizioni ruolo attivo dei d'un partner il Governo per tentare di fare quanto è possibile fare per evitare referendum
La parola ora e al vicesegretario del Partito Socialista Italiano onorevole Claudio Martelli
Se andiamo
Qui convenuti
Stamane gente
Di diversa
Se siamo qui stamane gentili diversa ispirazione fede e dottrina naturalmente oltre che età ed esperienza
Beh non può esservi solo come dire un motivo di autodifesa di una decisione che prendemmo
Insieme o che condividemmo una volta che le parti sociali interessate l'avevano sollecitata poi si deve fare un altro tratto di strada e penso che questo sia particolarmente importante per coloro i quali annettono un valore non tattico non contingente alla scelta che un anno fa fu compiuta
E per coloro a maggior ragione che ritengono che debba esserci come dire un respiro o addirittura una strategia comune che dovrebbe unire quanti nel corso di questi anni
E nei prossimi anni intendono di insistere su un indirizzo di risanamento e di riforma
Di modernizzazione e di sviluppo dell'equità sociale fiscale in tutte le sue manifestazioni a me pare che questo punto in comune la l'assassinio la scomparsa di Ezio Tarantelli lo definite finita Rampelli come uno di quegli intellettuali di quei democratici del nostro Paese
Che avrebbe potuto stare sopra le parti come tanti intellettuali
Fanno e anche legittimamente
E che invece aveva
Ed è per l'attentato sul crinale più difficile
Quello di fare incontrare le esigenze li aspetterà
Collettiva alla quale si è giustamente stamane ancora una volta richiamato Norberto Bobbio
E questo pare il punto di partenza
Che dà senso significato e forse prospettiva alla riunione di stamane quella di vedere come in rapporto al referendum innanzitutto
Ma trattandosi di partita così grossa e impegnativa probabilmente anche al di là del referendum
Come queste diverse rappresentanze sindacali politiche sociali
Che stamattina qui sono convenute che sono soltanto una parte
Di uno schieramento potenziale assai più vasto
Diversificato dal punto di vista che è quello del mondo del lavoro della sua valorizzazione della sua proiezione in una società moderna
In rapida trasformazione con grandi e complessi problemi di arretratezza
Ma anche di sviluppo e di maturità dello sviluppo già raggiunte
Penso che questo sia possibile
Sì è possibile
Fare incontrare
L'interesse generale di una società come quella italiana in questa fase in questo con testo anche di concorrenza di competizione nella quale è inserita e insieme non solo di tutelare o di rispettare ma di promuovere
Una fase ulteriore di sviluppo di Matri scontro se lo è diventato
Chi almeno stamane ha parlato non ne rivendica come dire la paternità rivendica la coerenza e il coraggio la difficoltà di certe scelte ma non rivendica
La divisione come proprio patrimonio tanto meno in campo sindacale o su un terreno come quello salariale
La gravità della condizione in cui si trova il sindacato italiano e tutta nella definizione che benvenuto dava prima
In una società che in rapidissima trasformazione di fronte a un sistema produttivo amministrativo e distributivo
Che è un po'scricchiola assicurazioni negli assetti produttivi proprietarie capitalistici di fronte
A tutte le nuove frontiere di partecipazione di responsabilità che negli ambiti più diversi il mondo del lavoro si può e si deve conquistare
Beh francamente la lotta sui quattro punti di scala mobile intorno a un'impostazione demagogica che continua a voler scambiare far
Cambiare ciò che non è scambiabile e cioè il taglio dell'inflazione con il taglio dei salari beh francamente essere costretti in una trincea difensiva di questa natura
E la l'aspetto più grave più preoccupante della situazione che c'è stata consegnata e che si è creata nemesi che abbiamo
Noi noi
Siamo qui convenuti e quanti hanno condiviso partecipato in diversa forma e misura al varo della politicanti inflazione al tentativo di una politica e qua
Dei redditi alla scommessa che
Amendola riteneva non dovesse avere contropartita giacché la lotta contro l'inflazione tutelando appunto salari stipendi pensioni e risparmi non ha bisogno di avanzare altre contropartite pure
Approfittando come dire di questa disponibilità successi sono pure stati ottenuti su altri fronti da quello dell'equità fiscale
A quello della adeguamento se non della riforma del sistema pensionistico e in particolare verso la disoccupazione giovanile bene a tutti coloro i quali hanno condiviso
Le scelte del gennaio ottantatré del febbraio ottantaquattro
Vale il richiamo
Alla razionalità
Esistono tre modi per affrontare e vincere la partita del referendum
La maggioranza di forze sociali produttive sindacali politiche parlamentari e di governo che ha condiviso quella scelta può vincere la partita del referendum in tre diversi modi
Attraverso un buon accordo
Un onorevole compromesso
Onorevole per tutti beninteso avranno di condividere e quindi anche
In rapporto agli obiettivi di lotta all'inflazione magari non più così rigorosi come nel passato si poteva pensare di conseguire ma che tuttavia rimangono con me
L'obiettivo sul quale l'insieme del movimento sindacale maggioranza comunista CGIL compresa si era pronunciata favorevolmente un buon accordo quindi che
Rispetti l'onore di tutti
E che rispetti gli obiettivi comuni è ancora possibile
Non so se verrà
Ha reso più possibile dalla dodici maggio
Se dovessi seguire il ragionamento dell'onorevole Occhetto
Il quale dice alla restituzione dei quattro punti o vincere il referendum con i sì dovremmo dire se il Partito Comunista perde o non vince le elezioni il dodici maggio sarà più facile
Che abbia a più miti consigli e più prossimo un onorevole compromesso anche in materia di referendum
Porterebbe appunto a una delle incursioni politiche partitiche ed elettorali in una materia che non ha bisogno di incursioni di questo genere un ragionevole accordo su basi oggettive in molti a cominciare dal ministro del lavoro dichiarano possibile bene questa strada va sperimentata sino in fondo con coerenza con pazienza con tutto ciò che è necessario la ventitreesima ora
A una discussione che poi verrebbe bruscamente interrotta come venne bruscamente interrotta quella che dovrà portare un accordo generale il quattordici febbraio
Lungo una traiettoria in cui Issey si stanno così mobilitando che appunto di elezioni amministrative si parla ormai quasi poco o punto mentre si parla soltanto di referendum parlo dei comitati dei siti
E nel frattempo essere riusciti però con l'OPA ipotetica illusoria dell'accordo all'ultimo minuto
A evitare che questo che non è un continente compatto noi non siamo né comunisti né neofascisti chiedemmo proletari questo è un vastissimo
Arcipelago democratico sì o con un colpo di bacchetta magica all'improvviso che ha bisogno di prendere consapevolezza consapevolezza della propria straordinaria forza democratica che ha bisogno di conoscersi parlarsi insieme di studiare argomenti iniziative di proiettarsi in definitiva
In una battaglia politica se battaglia politica democratica
Vi deve essere quindi
Così come il Partito Comunista dichiara una generica disponibilità un accordo sul suo terreno e intanto arma le fanterie prepara le salmerie organizza i comitati per il sì il mio
è un modesto suggerimento è quello di tentare con convinzione con serietà la strada di un accordo però intanto non preparare gli esempi di questo vasto orizzonte di forze politiche sonda cali e sociali
Mi pare debba essere fatto in questo senso la manifestazione di stamane
E non soltanto riuscita ma mi pare abbia centrato l'obiettivo
Quanto poi
Si dovesse malauguratamente accertare che appunto
L'accordo non è possibile
Per i più diversi motivi o per le più contrapposte intransigente
Che cosa ci resterebbe a quel punto da fare
Quali strade avremo di fronte realisticamente e ragionevolmente
La citate Norberto Bobbio io seguo su questo il filo del suo ragionamento
Una strada coi quali l'amo proposto consideriamo sbagliato
Sul piano politico sul piano giuridico e sul piano costituzionale
Ciò che si giudica sbagliato sul piano politico giuridico e costituzionale
Va sconfitto è vinto attraverso le armi legali e costituzionali quelle che esistono e che sono disponibili per vincere questa battaglia
Allora non esiste nessun argomento di principio serio
Nessun serio argomento di principio
Che possa contestare la scelta di una massiccia campagna di astensione perché non incide più quelle che si astengono abitualmente quindi si astenga e si seppe lisca un referendum sbagliato
Giuridicamente e politicamente costituzionalmente con il settanta o l'ottanta per cento degli italiani che non vi partecipano che si rifiutano di prendere parte a una beffa di quei tratti
Riconosco il fondamento della ragionamento di Norberto Bobbio che ripeto però non concerne la questione di principio concerne la questione diciamo così strumentale e cioè il rischio che tra di noi ci si divida tra coloro i quali
Per convinzione e per scelta intendono comunque di andare a votare per votare no e coloro i quali ritengono che Youth Diretta su che deve impedire che ci si divida
Tra quanti sono per un'astensione ben meditata e quanti sono per una partecipazione per votare no beninteso
A tutte le fasi della campagna referendaria ivi compresa appunto quella di deporre una scheda nell'urna ivi compreso cioè l'atto finale queste la questione che appunto non deve dividere
Il vastissimo arcipelago di forze politiche sindacali democratiche culturali che i comitati dei no del doppio no stanno sensibilizzando e impegnando in questa
Iniziativa deve essere chiaro
Un punto deve essere chiaro Ione di coerenza o di principio a sostegno del no al referendum e a sostegno dei no nel referendum voi non a caso abbiamo aderito un invito che reca come titolo entrambe queste possibilità entrambe queste indicazioni
Deve essere chiaro tra di noi per onestà
Per evitare demagogia e retorica
O per evitare anche il lavorìo di talpe appunto cieche
Deve essere chiaro tra di noi che se la scelta fosse quella
Alla fine fallito il tentativo d'accordo se la scelta fosse quello di promuovere insieme
Per essere efficace e vincente a richiede un livello di impegno da parte di ciascuno ciascuna organizzazione ciascuno il sindacato ciascun partito
Ciascun gruppo Grable agire con riferimento culturale ciascuno di noi individualmente dovrebbe sentirsi mobilitato il doppio di quanto dovrebbe essere necessario per promuovere la campagna di astensione
Se non si entra sul piano di ipocrisia di falsità
Sul quale non solo si rischia di perdere una battaglia che il Partito Comunista il movimento sociale Democrazia proletaria sono in quanto forze organizzate io robustamente impegnate sono intenzionati a vincere se la mobilitazione comunista demo proletarie missina che porterà gli elettori che può influenzare a votare il sì questo deve essere chiaro a tutti noi dobbiamo discutono e credo serenamente e pacatamente
Raccogliendo questo invito ulteriore alla riflessione e alla razionalità delle scelte collettive delle scelte soprattutto impegnative
Come quelle che vedete decidere questo vasto schieramento di forze e stamattina si è dato qui appuntamento e che certamente non quanti qui siamo non rappresentiamo tutto ciò che potenzialmente può essere chiamato e impegnato in una battaglia democratica di prospettiva come quella a cui ci accingiamo questo mi pare la questione importante ciò
Che dobbiamo tentare il punto
Di unità
Che meglio ci consenta di affrontare questa campagna referendaria
Il punto di unità che ho attraverso la mobilitazione o attraverso l'astensione possa farci conseguire il successo che ripeto poi in definitiva è soltanto un successo
Come dire
Politico
Rappresentativo e perciò è importante ma un successo difensivo rispetto a quelli che sono i problemi quindi e di pronto il sindacato nel nostro Paese i problemi
E qui di fronte il governo dell'economia nel nostro Paese i problemi qui di fronte l'insieme anche lasciatemelo dire la sinistra politica e sindacale
E con questo augurio che noi si sappia ragionare quali
Convinti come lo era Tarantelli che è possibile
Intrecciare incrociare la razionalità collettiva e gli interessi del mondo del lavoro insisteranno in questo mese e dei mesi negli anni successivi nella medesima indicazione di fondo
Per cortesia ancora un attimo abbiamo l'ultimo oratore che deve intervenire voglio ringraziare come gli altri l'onorevole Martelli per aver sottolineato la pericolosità dei rapporti che hanno reso possibile una politica di concertazione
Per aver sottolineato che una politica di concertazione è quella icona credo non risolto in questo Paese
Delle ragioni per le quali diviene traumatica
Una decisione ogni volta che assunta a maggioranza grazie per aver sottolineato la necessità di un impegno che deve essere importante quanto è importante la posta in gioco intervento conclusivo e il dottor professor Tiziano premi del comitato promotore dei no
Motivi economici politici e sindacali inducono a valutare negativamente i referendum sulla contingenza promosso speso da alcuni intellettuali tra cui Ezio Tarantelli è firmato da oltre duecentocinquanta docenti
Abbiamo sentito parlare oggi abbiamo riflettuto su i motivi economici politici sindacali di questo no
Io sottolineo solamente alcuni
Motivi riprendendo quell'appello alla razionalità così autorevolmente fatto da Norberto Bobbio e vorrei sottolineare alcuni motivi
Anche di carattere istituzionale e costituzionale che rappresentano regole fondamentali della nostra convivenza
Non è vero quello che hanno sostenuto alcuni
Viarie contabilista sindacale politico ma anzitutto dal punto di vista istituzionale
è assurdo e non ha paragone non solo in Italia ma in nessun altro Paese sviluppato per chi lo ha proposto
Per l'oggetto su cui verte
Mai si è visto
Un referendum
Promosso
Da un partito contro un'intesa sindacale liberamente sottoscritto
E che è stata attuata con risultati positivi
è successo altre volte che i sindacati anche gran non condividere solo un accordo opposizione gli altri sindacati anche in Francia a pochi mesi fa
La sedicente ma mai un sindaco altri strumenti sindacali corre
E assurdo per l'oggetto
Oggetto del referendum non sono solo i quattro punti della contingenza ma come ha detto la stessa Corte Costituzionale un'intesa complessiva sulla politica economica del Paese
Ancora
Ha detto e ha ricordato autorevolmente Bobbio lo strumento del referendum è uno strumento di democrazia diretta da usare con cautela in modo eccezionale su questioni di carattere universale che interessano tutti i cittadini
Qui i referendum fa leva su motivi
E su principi particolaristici gli elettori sono chiamati a votare sotto lo stimolo illusorio avvio ottenendo particolaristico
Se volete diciamolo chiaramente è un referendum corporativo
Questo è un referendum anomalo anche dal punto di vista politico in senso stretto perché serve
Al Partito Comunista per entrare nel gioco da cui
Si ritiene escluso
Orbene questo è un problema politico del Partito comunista non è un problema che si debba e si possa affrontare con un referendum sul piano istituzionale
Dire sempre dal punto di vista istituzionale generale come fa al Partito Comunista che i referendum serve ad integrare l'autonomia contrattuale del sindacato
E ipocrita
L'autonomia sindacale sia integrarsi può integrare l'autonomia sindacale non si può integrare per conto terzi
Voglio sottolineare ancora due
Fattori di anomalia grave specifica di questo referendum perché sono non sono aspetti solo giuridici ma hanno un'importanza politica evidente dicevo anzitutto dicevo prima
La materia del referendum non riguarda solo i quattro punti di scala mobile
Riguarda attacca un in protocollo che comprende un e ha compreso un pacchetto di misure economiche
Che sono state attuate
Misure che hanno inciso incidono sull'intero equilibro della politica economica
Queste malattia avanzata ha mai ritenuto che queste questioni porselo decisi se posso potessero essere decisi con uno strumento del genere e un ultimo motivo
Dal punto di vista degli effetti
Quali sono gli affetti
Pensiamo un momento anche gli effetti di una vittoria del sì non è certo dal punto di vista giuridico
Che anti è dubbio che persino una vittoria del sì porterebbe a un evento vero effettivo dei quattro punti
Attenzione a un ragionamento che stretto ma e le cui conclusioni sono chiare ha detto la corte costituzionale giustamente
Che anche una vittoria del referendum nucleare ha detto che non può essere abrogato con effetti retroattivi
Allora non si capisce bene che cosa questo referendum ha Bogarelli
Abrogare gli aspetti non ha senso se non si abroga l'atto che li produce il decreto devo attenere una reintegrazione dei quattro punti per il futuro e non per il passato occorrerebbe
Una legge un atto positivo direi e allora il risultato è paradossale
Che si è montata una campagna
Pericolosissimo a come tutti convengono per gli equilibri sociali politici
Per niente
Questo con il rischio di non ottenere neppure l'illustre anomalie istituzionali perché questi sono motivi su cui dobbiamo riflettere
E sono motivi di fondo che ci spingono a evitare se possibile a combattere i referti e in questo contesto va a considerata anche la proposta dell'astensione
è una proposta difficile l'abbiamo sentito ma non è
Accettabile bollare questa proposta come scorretta e inammissibile
L'astensione in questo caso avrebbe il significato non di disertare un impegno civile ma di sottolineare quello che ho detto fino adesso e questo è un referendum assurdo
Oltre che dal punto di vista politico e sindacati l'opportunità di questo che questo dell'astensione come metodo efficace per sconfiggere un disegno ingiusto valutare questo strumento insieme con altri e concludo
Noi riteniamo anche alla fine del Manifesto degli intellettuali
Che resti fermo l'impegno a proporre soluzioni
Per evitare il referendum con un'intesa sociale e politica sui punti veri
In discussione a condizione che ciò si faccia sulla linea ed in modo coerente con gli obiettivi indicati perseguiti negli accordi nell'accordo dell'ottantatré e nel protocollo dell'ottantaquattro
è vero che il tempo e poco
Male solo dare date
Su cui se si vuole si può ricercare un accordo i punti su cui le soluzioni devono vertere sono come sappiamo ma è bene ripeterlo i punti di una riforma della scala mobile
Di un intervento sul Problemi del fiscal drag hippie problemi fiscale
Un intervento sui problemi dell'orario di lavoro
Cioè
Le soluzioni da affrontare sono le soluzioni che riguardano i problemi veri che stanno di fronte ai rapporti di lavoro non solo in Italia
Ma in tutto il mondo sviluppato
E per questo motivo che all'appello si conclude
Ma per le stesse ragioni l'appello
Sottolinea che motivi di razionalità emotivi di esperienza
Mostrano che il referendum è un modo demagogico e il falso per affrontare le questioni vere dell'economia e della società e per questo ribadisce l'impegno ad evitarlo e a combatterlo
L'intervento conclusivo del professor Tiziano Treu o a nome dei centinaia di intellettuali dichiariamo chiusi perché i nostri lavori nel comune impegno del no al referendum no nel RepRap