"La solidarietà intergenerazionale nell'ambito familiare" presentazione del rapporto Centro Europa Ricerche (c/o Crediop, via XX Settembre, 30)

Buongiorno e io desidero semplicemente dare il benvenuto e ringraziare sia il cerca la Fondazione San Paolo
Per avere scelto in crede otto come cede la presentazione di questo rapporto che secondo me riveste una particolare importanza sia sul piano dell'analisi solo su un piano delle politiche ringrazio ovviamente anche coloro che hanno accettato di presentare questo rapporto oltre che tutti gli intervenuti
Che ripeto è un rapporto estremamente interessante direi in qualche misura anche nuovo perché cerca di vedere come si vanno modificando i rapporti internet generazionali tra generazioni
In conseguenza dei mutamenti molto forti soprattutto in questo secondo dopoguerra relativi all'invecchiamento della popolazione e relativi anche a mutamento delle strutture familiari rispetto alla famiglia intesa in passato che vedere come si modificano questi rapporti tra generazioni sotto l'aspetto economico sotto l'aspetto della reciproca solidarietà che nel solo in termini economici mentre mi prendeva tutta la parte relativa all'assistenza sanitaria tutti gli altri rapporti anche diciamo così
Psicologici e culturali anche se più difficili da misurare di quanto non siano quelli economici quindi credo che le indicazioni quantitative e alcuni hanno sorpreso anche me che pure cerca di occupare di queste cose nel senso che non sapevo che assumessero certi fenomeni le dimensioni che sono misurate in questo rapporto con delle cifre
Ripeto impressionanti in qualche caso e pongono ovviamente problemi non solo in termini tradizionali delle spese relative alla previdenza del rapporto il sostegno dei redditi fa dei nuclei familiari vigenti del problema della spesa per l'assistenza sanitaria per classi di età i problemi della solitudine dico la percentuale di persone solitudine cresce ovviamente capre share e dell'età in maniera drammatica
Ritenere che sia una certa in molti casi è veramente Monte proprio e quindi diciamo sapeva tutta una serie di problemi che credo possano servire anche indirizzare con riferimento alla realtà
Come si è tenuta modificando le politiche nel campo della previdenza dell'assistenza e direi della vita associate in generale quindi ringrazio ancora in cella Fondazione presentatori e partecipanti naturalmente
La prego tocca Gianni Zandano presiedere questa riunione
Grazie sono un molto lieto come presidente la Fondazione San Paolo PD di Torino per l'arte la scienza e la cultura di aprire questa manifestazione
Ringraziando anzitutto il professor Pedone che temo dovrà lasciarci tra poco
Per la cortese ospitalità offerta dal Credi OPA poi illustri relatori
Il rappresentante del Governo sottosegretario Pennacchi che sono qui con noi e per aver accettato l'invito e e rivolgo ovviamente a tutti gli intervenuti il più cordiale benvenuto
La Fondazione San Paolo che non va confusa con la Compagnia di San Paolo noi abbiamo siamo nati prima abbiamo poche le risorse e e vorrei parlare brevemente questo un po'pubblicità giocato ma consentitemi di farlo
Non anche scandito in fondo i tre lustri di attività e quindici anni che vive in tre settori viversi la cultura l'arte la la scienza gli interventi nel campo artistico sono stati particolarmente importanti negli nei primi anni
Ricordo il recupero del Museo Egizio di Torino il San fruttuoso di Camogli la la basilica di Superga
E attualmente la realizzazione della progetto dalla Grande Brera
Che risale del primo museo vivibile nel nostro paese abbiamo anche portato a termine il salvataggio dell'ospite stasera l'Orchestra Sinfonica della RAI
Costruito una nuova scuola di ballo alla Scala eccetera eccetera per quanto riguarda il settore scientifico
Abbiamo manifestato un'attenzione particolare ai problemi dello sviluppo sostenibile non sto qui a l'effetto Serra problema delle acque eccetera eccetera e se attualmente un importante interesse per l'informatica è una prossimo convegno comma Linux stornando anche coloro che conoscono un pochino di informatica sanno che sono l'antitesi di Bill Gates in sostanza perché il progetto mira a tarda disporre il Paese il nostro Paese che particolarmente arretrato in questo settore del fringuello era cioè tutto quel software che è disponibile su internet ma per qualche ragione dall'altra viene inscatolato invenduto anziché essere reso disponibile gratuitamente alle agli utenti
Ecco direi in questa linea di pensiero che mi permetterei di definire il nuovo umanesimo in sostanza si iscrive anche questa collaborazione col Centro Europa Ricerche
L'analisi che è stata condotta dal dal Centro Europa Ricerche sul fenomeno dell'invecchiamento demografico che interessa il no in modo particolare il nostro Paese ma non soltanto il nostro Paese
A come obiettivo quello di approfondire i rapporti tra le generazioni all'interno dei nuclei familiari
Esaminando in particolare dal punto questo punto di vista condivido del giudizio espresso dal professor Pedone
Sulla originalità della ricerca esaminando in particolare i meccanismi di scambio economico esistenti tra le generazioni anziane e quelle più giovani
E i i risultati dell'indagine che sono presentati oggi offrono indicazioni mio viso molto interessanti sugli tratti distintivi della popolazione anziana del nostro paese anche sui flussi economici tra generazioni e questi questi questo fenomeno direi che è stato esaminato e e ha consentito di delineare un quadro d'insieme
Che appare poco meno di un mutamento epocale che sta intervenendo nella struttura negli orientamenti e nelle forme di sviluppo della società italiana
Non è particolarmente importante io
Consumer o soltanto pochi minuti
E la conclusione che mi sembra emergere da questi studi secondo la quale la presenza di consistenti elementi di solidarietà intergenerazionale all'interno delle famiglie italiane
Sia la disponibilità che le generazioni più giovani manifestano
Ma a sacrificare parte del proprio reddito e del proprio tempo soprattutto nel sostegno degli anziani conviventi o comunque facenti parte del loro nucleo familiare allargato
E un fenomeno che da sempre il punto di forza è il vigile il TAR della società italiana ecco tutto questo appare chiaramente dall'indagine del cento per non è più sufficiente a far fronte in modo efficace ai problemi di gestione della vita quotidiana della popolazione anziana
E questa insufficienza emerge a a chiave lettere dall'elaborazione della ricerca statistica effettuato su un campione di nuclei familiari ma questo insomma poi dopo verrà spiegato molto meglio
Però quello che io sono rimasto molto impressionato nel leggere questi questi dati dicevo su un campione di lupi familiare che avendo un anno al loro interno componenti di età non inferiore ai sessantacinque anni
Diretto il sessanta per cento degli intervistati anzitutto com'era ovvio in sostanza manifestato diciamo le loro difficoltà insomma nella per la presenza di questi anziani regola che si fanno più acute nei grandi centri urbani dove il settantasette per cento degli intervistati dichiara il proprio disagio
E soprattutto l'insoddisfazione verso i servizi esterni alla famiglia di sostegno che sono disponibili oggi
Ma al riguardo le conclusioni del CER non lasciano dubbi anche se la cosa evidentemente e nota a tutti
E soprattutto per quanto riguarda l'utilizzo dei servizi per la per terza età sostanza secondo quanto dichiarato dagli intervistati che ripeto sono questi componenti diciamo nove anziani del nucleo familiare Inter destino intervistati
Ben l'ottantadue per cento del campione dichiara di non avere mai fatto ricorso a servizi per la terza età
Comunque percentuale ancora più elevate nel Mezzogiorno d'una situazione abbastanza drammatica insomma e
De dice mentre invece si fa ricorso in misura maggiore da parte di famiglie che dispongono di redditi più elevati di sostanza ma sono servizi a appagamento
La presenza di anziani nel nucleo familiare non influenza molto la propensione all'utilizzo di questi servizi
Perché l'offerta di questi servizi è carente in sostanza questo detto in parole molto semplici in altre parole
Vi è una presenza di una domanda potenziale elevatissima
Scoraggiata dalla sufficienza qualitativa e quantitativa della Offerta
Mentre appare evidente come dicevo prima l'esistenza di una domanda potenziale di servizi molto più ampia di quella registrata dagli dai mercati
A causa della dimensione della qualità ottimale dell'Offerta non tanto per la vocazione autarchica delle famiglie nella gestione del parente anziano altrettanto significative sono le riflessioni svolte dal serve circa l'evoluzione futura della domanda di beni e servizi per l'ansia
Alla luce del del dell'invecchiamento del della popolazione italiana dei progressi in campo sanitario possibile tre vedere qui ci sono delle cifre
Che prevedono lo sviluppo futuro appare possibile ipotizzare per gli anni futuri una vivace evoluzione della domanda di servizi sanitari ed assistenziali che sono legati ai bisogni emergenti della terza e quarta età
Ma tutto questo scaturisce certamente un allarme non nuovo più volte espresso da da più parti
Sulle dimensioni e la gravità del fenomeno anche se non rappresenta più una notizia
è ovvia proprio che c'è anche un risvolto importante in forte e crescente impatto che il processo di invecchiamento demografico produce sulla domanda di quelle prestazione di lunga durata di carattere socio sanitario in cui l'anziano necessitano all'eventualità di perdita totale o parziale della propria autonomia ginocchia l'anziano non autosufficiente
E faccio riferimento qui alle così dette prestazioni ha dovuto Kerman
L'identificare nella
Letteratura anglosassone come quel complesso di interventi erogate istituzioni pubbliche e private
Necessari per garantire un'idonea assistenza ad individui prevalentemente anziani in condizioni di non autosufficienza provocata malattia o da senescenza
Un calcolo di massima realizzato da Piperno utilizzato dati Istat da alcuni studi inglesi nel porterebbe ad una stima del fabbisogno attuale parlo degli auto sul non autosufficiente pari a circa ventinove mila miliardi
Bene e si valuta inoltre che il costo iniziale di uno schema pubblico di assistenza in un mondo autosufficienti
Simile a quello introdotto per esempio in Germania con la legge sulla su quattro ma obbligatoria per il rischio di non autosufficienza
Considerato il fatto che la popolazione italiana è pari a cinque ottavi di quella tedesca più o meno ecco questo costo si aggirerebbe intorno ai diciotto mila miliardi di lire all'anno ed è destinato secondo gli studi a crescere di circa il trentacinque per cento nei prossimi trentacinque anni e questi dati sono ampiamente confermati dalla considerazione alle considerazioni svolte dal fare nella quarta parte dell'indagine e i leggo alcuni dei risultati che poi saranno commentati certamente
Più ampiamente primo il quarantasei per cento degli intervistati nei grandi centri urbani pensa di dover utilizzare in futuro uno dei servizi per la terza età per i congiunti anziani
Nel cinquantotto virgola cinque per cento dei casi per tutti i servizi segnalati il servizio sarebbe richiesto anche appagamento il sessantaquattro virgola sette per cento terzo punto delle famiglie appare disponibile a stipulare polizze sanitarie Quarto all'assistenza infermieristica dell'accompagnamento servizi tipicità di non autosufficienti
E Ciari serbata la quota relativamente maggiore delle risorse e delle famiglie destinate alla cura degli anziani conviventi
Rispettivamente il ventotto virgola sei per cento il diciannove virgola due per cento
Ora il prevedibile impatto del processo demografico in atto sui meccanismi di sviluppo e di spesa del nostro ordinamento sociale consiglierebbe certamente di collocare il tema dell'invecchiamento della popolazione al centro del dibattito politico sostanza
L'indagine Chair sembra anche suggerire va anche oltre sembra suggerire che il banco di prova dell'efficacia dell'azione di governo nei prossimi anni
Starà proprio nella capacità di un approccio innovativo alle politiche di regolamentazione dei rapporti intergenerazionali contatta la complessi tale dimensione gravità del processo che sottostante a questo fenomeno appare fondata la sotto la natura che il cerca in più parti e soprattutto nelle conclusioni della inadeguatezza delle politiche attuale alla riguardo
Certamente le politiche economiche o non possono rifarsi come sottolinea il c'era
Al modello classico di un welfare risarcitorio ossia quel tipo di intervento pubblico finalizzato essenzialmente alle correzione sposto delle dispersione del mercato
E tanto meno assumono valore decisivo le pure innovative politiche del welfare pomo promozionale cosiddetto promozionale apprezzate praticate nei Paesi anglosassoni
E quindi per una ragione molto evidente l'assenza di eguali condizioni di partenza per gli anziani di oggetti rappresenta un costo non volevo recuperabile con iniziative incentivanti
In realtà l'elaborazione di politiche pubbliche miste
Con un equilibrato apporto di misure risarcitoria ed incentivanti mi sembra che possa rappresentare al momento attuale la sola strada concretamente praticabile
Nella consapevolezza del carattere comunque sperimentale che assumeranno tutte le iniziative Carla al riguardo di particolare interesse mi sembra anche mi sembra anche l'indicazione della Commissione Onofri
Per l'analisi delle compatibilità macroeconomiche della spesa sociale che anche prospettato lo ricordo qui insomma la possibilità di arricchire il sistema settanta l'italiano col nuovo istituto del fondo per i non autosufficienti sul modello di un'analoga iniziativa tedesca già attuata
Da finanziare non certamente con una un aumento della pressione fiscale complessiva avessi destinando al fondo le risorse che gradualmente si liberassero
Dalla interruzione di altri istituti assistenziali come per esempio l'indennità di accompagnamento su quanto ci sarebbe da dire
In ambito locale immenso non soltanto rapidamente mi sembra interessante accennare al progetto della regione Trentino Alto Adige di un modello integrativo di copertura ha rotto assistenziale per i non autosufficienti ha realizzato
Tramite la costituzione di un fondo per ciascuna delle province autonome di Trento e Bolzano
Qui sono iscritti cittadine residenti contribuente al servizio sanitario nazionale i fondi sono finanziati quaranta per cento da contributi previdenziali
E per il resto da assegnazioni regionali dai proventi dei fondi gli stessi
In una prospettiva finisco di riformulazione dei principi
Ampiamente condivisa all'opinione appare dal rapporto cerchi anche in Italia come negli altri paesi europei
Saranno necessarie per far fronte alla crescente domanda di assistenza agli anziani e in particolare il nonno otto sufficienti
Oltre alle risorse che lo Stato potrà destinare a tal fine risorse aggiuntive da parte dei privati e qui si apre tutto il grosso capitolo sostanza dei fondi delle altre iniziative
E diffusa quindi la consapevolezza di tutti noi della necessità di destinare quote del risparmio individuale al soddisfacimento delle esigenze assistenziali
Attraverso il ricorso per esempio lo lo strumento assicurativo sia una forma individuale che collettiva ed è auspicabile auspicabile un crescente impegno del Parlamento che recentemente ha avviato un dibattito sull'incentivazione fiscale dei fondi assistenziale integrativi collegati al servizio hanno sanitario nazionale
Ecco a questo riguardo piccolissime inciso prima di chiudere mi sembrerebbe ragionevole proporre apprezzabile agevolazioni fiscali volte ad incentivare l'acquisto di pollice di polizia long term Kirk altrimenti non verrebbero fra e ritengo che il dibattito odierno fra però spunti di riflessione molto stimolanti dato il livello dei partecipanti i compiti istituzionali chi da essi assolti da parte della Fondazione
Non posso che esprimere alla cerva un sentito ringraziamento per questo primo rapporto e riaffermare il nostro impegno a proseguire nel sostegno di approfondimenti programmati per i prossimi grazie
Credo che la parola sia alla
Andato via professor Pedone
Ho l'ordine
Dottor Daniele seduta
Zero proprio nelle facce vorrei anche dire che
L'onorevole Antonio Marzano chiederebbe di intervenire avendo un impegno a
Magari subito dopo quello che è Pennacchi condividere poi poi fermarsi fino
Allora allora cerchiamo di accelerare il più possibile io contrariamente alle mie abitudini cercano quindi di legge
Sperlonga chiare diciamo ringraziarla perché ora il problema così
Dunque il processo di invecchiamento della popolazione interessa in maniera più o meno differenziata tutti i paesi sviluppati
In Italia d'intensità del processo e verrà presentato all'evoluzione prevista di due indicatori demografici quali l'indice di dipendenza degli anziani e l'indice di presenza dei grandi anziani
Dei periodi previsione novantasei due mila cinquanta l'indice di dipendenza degli anziani tra registra un incremento del centotrentuno per cento passando dal ventisette al sessantatré per cento l'indice di vecchiaia fa registrare sempre nel medesimo periodo un incremento di circa cento giorni il centocinquanta per cento portando il numero di anziani per ciascun giovane ebbe a meno di uno nel novantasei a due nel due mila cinquanta
E la demografia in genere induce negli osservatori un atteggiamento rilassato poiché i risultati delle sue analisi rimangono associati ad una tranquillizzante immagine di lungo periodo
Tuttavia questa volta il lungo periodo sembra già cominciato
E sì che l'analisi condotta nel nel rapporto si è concentrata sulla situazione dei rapporti fra generazioni in ambito familiare così come già configurati piuttosto che sulle prospettive
Le quali sono stati invece affrontate nei termini di uno sviluppo possibile di tendenze già inadatto
Il ladro hai ferimento per una rete di rapporti familiari è costituito dall'indagine Banca d'Italia si redditi delle famiglie
Che il Cerro da anni insomma poi ricalibrati modo opportuno che sia per tener conto dei dati censuari e delle informazioni estraibili l'anagrafe tributaria
è una fonte informativa importante che consente un'analisi approfondita dei nuclei familiari ma tuttavia è parziale degli scopi e questa ricerca si prefiggeva
Il riferimento dell'indagine Banca Italia infatti limitato ai nuclei di conviventi mentre non vengono rilevati quei nuclei familiari che hanno un tessuto di relazioni spesso assai fitto con anziani non conviventi
E per colmare questa lacuna è stata condotta un'indagine di campo che presenta profili di complessità non trascurabili
E che costituisce come diciamo molto gentilmente hanno già attestato di persone che sono intervenute anche qualche elemento di novità insomma deve il sistema informativo del nostro paese
Dalla combinazione delle informazioni disponibili emerge una stima di oltre otto milioni di nuclei familiari non composti da soli anziani che hanno stabili relazioni con anziani sia conviventi che non convivente
Sommando a questa cifra i circa tre milioni di nuclei composti da soli anziani si ricava
Come dire con una semplice operazione di medica che i problemi della terza e quarta età e le misure di politica economica in senso lato riguardanti il welfare
Riguardano circa undici milioni di famiglia italiani
Complessivamente tra le famiglie che hanno dichiarato di avere nell'ambito familiare almeno un anziano di cui si prendono cura nel circa il trenta per cento dei casi l'anziano conviene alla famiglia
Nelle circa il settanta per cento dei casi non convive mentre circa nell'uno per cento dei casi gli intervistati hanno dichiarato di avere sia anziani conviventi che anziani non conviventi ma di cui comunque si prendono cura
Il passo successivo dell'analisi è consistito nella ricerca di informazioni sulle concrete forme di rapporto tra giovani e anziani all'interno di questa nozione di nucleo familiare allargato
La prima forma di rapporto cui si è posta attenzione è stato il bilancio cioè la combinazione dei flussi di reddito delle consistenze patrimoniali
Complessivamente si occupò del bilancio dell'anziano più della metà delle famiglie più precisamente cinquantaquattro punto sette per cento
Con una distribuzione territoriale che vede prevalere questa forma tra virgolette di tutela finanziaria verso l'anziano maggiormente nel Nord impartiva nel Nordeste con una punta del cinquantotto punto due
è un po'meno nel Sud dove il valore che attesta sul livello del cinquanta per cento
La propensione ad occuparsi del bilancio dell'anziano si differenzia in maniera molto marcata se la si rapporta al comune di residenza
Con quasi il settantatré per cento delle famiglie residenti nei grandi centri urbani che si occupa del bilancio dell'anziano
Mentre al contrario in tutti gli altri Comuni ed in particolare nei comuni alle periferie dei grandi centri urbani centri minori con una popolazione non supera i due mila abitanti meno della metà delle famiglie si occupa del bilancio dell'anziano
Le informazioni raccolte mettono in luce che esiste un consistente gruppo di anziani collocati per lo più al nord e nei grandi centri urbani
Che pur non convivendo con i propri discendenti tuttavia si fanno Dessì aiutare nella gestione del proprio bilancio
Con riferimento a livello del reddito dall'indagine emerge che ci si occupa del bilancio degli anziani più frequentemente in presenza di redditi di questi ultimi reputati insufficienti
Dichiara infatti di occuparsi del bilancio dell'anziano il sessantuno per cento degli intervistati i cui anziani vivono di un reddito giudicato insufficiente
A fronte del cinquantuno per cento di quelli che ritengono che l'anziano gode di un reddito sufficiente a soddisfare i propri bisogni
Quest'ultimo aspetto consente di ricordare un ulteriore non trascurabile risulta aveva ricerca
Infatti le famiglie di riferimento degli anziani
Hanno giudicato sufficiente il reddito percepito dagli anziani medesimi nel cinquantanove punto cinque per cento dei casi con una punta inferiore nel Mezzogiorno
Con cinquantatré punto uno per cento di risposte direi più sufficiente ed un livello superiore al nord dove esse con un valore pari al sessantasette punto sei per cento questo aspetto e di un qualche interesse perché pone in luce come la percezione della propria situazione reddituale si è spesso una coppia infedele
Dei dadi Obiettivi riscontrati in ormai molti anni di indagini sui redditi delle famiglie
Dite che
Sarebbe stato lecito attendersi una risposta diversa
Infatti nel Mezzogiorno si registra la più alta frequenza di rugby degli anziani deputati insufficienti
Ma il Mezzogiorno è proprio l'area geografica dove le famiglie con la presenza di percettori di pensione sono posizione su un gradino più alto della Scala reddituale rispetta le rimanenti famiglie meridionali
Ma evidentemente il giudizio dell'intervista di meridionali è stato formulato con riferimento ai rendimenti ai redditi medi del Paese più elevati per qualunque tipologia familiare
Scusate piuttosto che a quelli della propria aree Geographic
Dall'analisi condotta emerso una particolare tipologia di nucleo familiare che abbiamo chiamato famiglia più generazioni
Gode in media di più elevati livelli di benessere economico
Si è rilevato inoltre che nelle famiglie più generazioni in particolare nell'area meridionale i componenti anziani apportano un contributo positivo la ricchezza familiare
Soprattutto in termini di proprietà immobiliare
E pertanto utile approfondire brevemente le caratteristiche di questi nuclei familiari
Concentrandosi scusate su tre sottogruppi omogenee di famiglie selezionati in base all'età del capofamiglia
Le famiglie con almeno un anziano pari a circa tre milioni per il sessantuno per cento fanno riferimento ad un capo famiglia oltre ultra sessantacinquenne
Per oltre il trenta per cento d'uno in età compresa tra quaranta e sessantaquattro anni e solo per il restante nove per cento ad un capo famiglia di età non superiore a quaranta
La scomposizione per classe di età dei componenti delle famiglie
A più generazioni fa dunque emerge l'esistenza e di due principali categorie riconducibili a questo tipo di famiglia da un lato quelle con capofamiglia giovane fino a quarant'anni
E dall'altro le famiglie guidate da un ultra sessantacinquenne che hanno al loro interno anche componenti giovani
L'analisi delle caratteristiche reddituali delle famiglie con almeno un componente anziano mette in luce alcune peculiarità di questi nuclei familiari
La quota dei percettori di reddito aumenta al crescere dell'età del capo famiglia il reddito disponibile familiare così come il reddito per percettore viceversa decresce all'aumentare dell'età del capo famiglia
A indicare che l'apporto marginale dei componenti anziani al reddito familiare è inferiore rispetto a quello dei componenti i giovani se si fa riferimento al reddito medio per percettore anziano questo risulta di gran lunga inferiore nelle famiglie con anziani guidate da un capo famiglia giovane
Piuttosto che nelle famiglie anziane con capofamiglia ultra sessantacinquenne
Si va dai quattordici milioni nel primo caso i circa diciotto milioni del secondo
Ciò risulta coerente come alcune conclusioni ormai consolidate dell'analisi sulla situazione reddituale delle famiglie anziane in primo luogo risulta verificata l'ipotesi
Del ciclo vitale con generazioni sovrapposte applicata ad una situazione quale l'italiana
Caratterizzata da lunghi in tempi di ingresso nel mercato del lavoro in queste circostanze infatti non stupisce che la quota di percettori aumenti all'aumentare dell'età del capo famiglia
Poiché c'è stato più tempo a disposizione per completare la peculiare patologica forma di Job seeking che caratterizza i giovani inoccupati del nostro Paese
Risulta poi confermato che il reddito da pensione o il reddito degli ultimi anni di lavoro del capo famiglia e più basso del reddito di un maschio in età centrale
E che la velocità di accrescimento del reddito dei componenti giovani da poco entrati nel mercato del lavoro di norma è minore della riduzione che caratterizza con il passare del tempo il reddito del capofamiglia
Questa caratteristica desta preoccupazione e mostra che sotto determinate circostanze
Prevalenti in gran parte del nostro Paese il trasferimento intergenerazionale si connota con un gioco a somma negativa almeno per un certo numero di anni
Dagli elementi emersi si può avanzare l'ipotesi che nelle famiglie più generazioni guidate da giovani e gli anziani non arrechino un grande apporto economico al bilancio familiare mettermi di reddito né di proprietà immobiliare
Diversamente nelle famiglie più generazioni guidati da un capofamiglia ultrasessantacinquenne l'apporto dei componenti anziani è fondamentale per il bilancio familiare complessivo
Tuttavia occorre considerare che l'attuale e prospettica modifica della composizione per età dei nuclei familiari italiani a favore di una crescente presenza di componenti anziani
Produce naturalmente degli effetti di un certo rilievo anche sui comportamenti di consumo
Nell'età anziana si verifica contemporaneamente una riduzione del reddito disponibile in coincidenza del pensionamento è un progressivo incremento del peso dei consumi sanitari sulla spesa complessiva
Dal punto di vista Nigro economico si verifica dunque una riduzione del livello di benessere degli individui
Indotta dalla riduzione di risorse disponibili per l'acquisto di beni non di prima necessità
Le statistiche ufficiali si rivelò però insufficienti sotto due aspetti in primo luogo perché i valori di spesa che vengono rilevati da queste fonti esprimono comunque valori medi familiari e non le sole esigenze dei componenti anziani
E soprattutto perché la disaggregazione delle voci di spesa disponibile non ci permette di isolare dalle altre voci di consumi più strettamente di tipo assistenziale connessi con la presenza di individui tra anziani in famiglia
Per ovviare a questo tipo di difficoltà è stata effettuata l'indagine di campo già ricordata in apertura
In primo luogo è stato chiesto all'intervista e di segnalare in base ad un elenco predeterminato
Che immagino voglia d'acqua nel lucido
Le principali difficoltà connesse con le esigenze di assistenza di familiari anziani
Nell'insieme per le famiglie che si occupano degli anziani la vinceva difficoltà è la mancanza di tempo con il trentasette virgola tre per cento seguita dalla mancanza di servizi e strutture
Ventiquattro punto cinque mentre un su un secondo piano vengono posti i problemi economici tredici punto sette
E la necessità di assistenza specialistica quindici punto tre
Per il trentotto punto cinque per cento delle famiglie invece non sussiste alcun problema la presenza e difficoltà viene percepita maggiormente al sud
Dove la quota di famiglie che dichiara di non avere alcun problema scende al trentaquattro punto tre per cento
In particolare nel Mezzogiorno si lamentano in misura maggiore problemi economici ma anche mancanza di strutture con riferimento al tipo di Comune di residenza il dato che spicca maggiormente è rappresentato dalla circostanza che le maggiori difficoltà nella gestione delle problematiche relative familiari anziani
Si erano manifestate soprattutto dalle famiglie residenti nei grandi centri urbani
Come era lecito attendersi le famiglie che si occupano dell'anziano dall'esterno nel senso che egli non convive con loro incontrano maggiori difficoltà rispetto alle famiglie che convivono con l'anziano
Per le quali nel quarantaquattro per cento dei casi non sussistono problemi di alcun tipo
Fa eccezione a questo schema l'attenzione ai problemi economici i quali vengono segnalati come difficoltà per la famiglia più da chi convive con l'anziano che che non da chi non ci convive a conferma che probabilmente la convivenza di un anziano
Con i propri discendenti e motivata anche da problemi economici
L'indagine compiuta fornisce notte delle indicazioni sulle soluzioni che l'interazione tra domanda e offerta pubblica private volontaria e attualmente in grado di offrire alle famiglie di riferimento degli anziani anche attraverso la costruzione di una funzione di preferenza rivelata ottenuta attraverso la rilevazione di una disponibilità a pagare per taluni servizi di assistenza
Come è stato detto
Per questo non vi trattengo ulteriormente
Esiste uno scarsissimo utilizzo dei servizi
Per la terza età
Tuttavia si può dire che la domanda di servizi per la terza età appare più concentrati in relazione al tipo di Comune di residenza e piuttosto che secondo l'area territoriale
Infatti circa il venticinque per cento delle famiglie residenti nei grandi centri urbani ha usufruito di almeno uno dei servizi proposti nel questionario
La domanda di servizi non appare legata in maniera significativa con la circostanza che l'anziano di sede all'interno della famiglia intervistato pure al di fuori appare invece influenzato e come abbiamo appena accennato a livello di reddito familiare
Le famiglie con un reddito mensile superiore ai cinque milioni e usufruiscono di almeno uno dei servizi vedo le anziani al trenta per cento dei casi con utilizzo maggiore per ciascuna tipologia di servizio
I servizi sono dunque poco usati ma ciò non pare tuttavia dovuto ad un cattivo giudizio circa la loro qualità
Infatti soltanto il sei punto quattro per cento degli intervistati esprime un giudizio negativo e questo valore medio nazionale si muove poco
Sale fino al nove punto sei per cento nel nord-ovest e fino all'otto punto nove per cento nei grandi centri urbani
Infine dall'indagine emerge uno scarto molto forte tra la domanda effettiva e quella potenziale la quota di famiglie che risponde di non voler utilizzare nessuno dei servizi proposti scende dall'ottantadue per cento registrato nel caso dell'utilizzo reale di questi stessi servizi al sessantanove per cento
Questa maggior propensione teorica ad usufruire dei servizi menzionati è significativa anche nel caso di quei servizi che oggi risultano meno utilizzati dalle famiglie
La distribuzione delle intenzioni di rizzare i vari servizi per dimensione del Comune segnala la presenza di una forte domanda insoddisfatta nei grandi centri e nei comuni alle loro immediate periferie
Allo scopo di verificare se questa maggiore domanda fosse accompagnata dalla disponibilità a pagare è stato chiesto agli intervistati se fossero comunque disposti a usufruire di questi servizi qualora gli stessi fossero disponibili appagamento con un prezzo di riferimento sottoposto agli intervistati pari a un prezzo medio di mercato
Nel cinquantotto virgola cinque per cento dei casi per tutti i servizi segnalati in precedenza il servizio verrebbe richiesto anche a pagamento ma con le rilevanti differenze
Sarebbero richiesti di più i servizi con un prezzo più basso
A livello territoriale niente gli intervistati hanno manifestato una maggiore intenzione di pagare i servizi nel centro e nel Nord Ovest
Per quanto riguarda invece la propensione con riferimento a pagare il servizio con riferimento al tipo di Lou Monelli intervistati maggiormente disposti a pagare sono risultati quelli residenti nei grandi centri urbani
Che pagherebbero per oltre il settantatré per cento dei servizi richiesti
Per quanto riguarda la propensione a contribuire con riferimento al reddito familiare si evidenzia come del resto lecito attendersi come tale propensione se direttamente correlata
Con il livello di reddito delle famiglie passando dal cinquantatré per cento per le famiglie con un reddito inferiore ai due milioni di lire mensili
Fino al sessantasette punto sei per cento per le famiglie con oltre cinque milioni di reddito mensile
Infine si registra nel Complesso una differenza molto significativa tra la propensione a pagare delle famiglie con anziani conviventi e la propensione delle famiglie con anziani non conviventi
Risulta invece differente la propensione sui singoli servizi con le famiglie con anziani conviventi che mosso una propensione a pagare superiore riguarda l'assistenza infermieristica è quella notturna
Mentre le famiglie con anziani non conviventi mostrano una maggiore propensione a pagare per il telesoccorso il disbrigo di piccole pratiche e la consegna a domicilio di medicinali in conclusione dall'indagine qui presentata si possono trarre alcune indicazioni utili per i policy makers e più in generale per coloro che intendono occuparsi professionalmente o come volontari dei problemi di una società che già invecchiata
In primo luogo emerge che l'andamento demografico impone il ritorno a forme rigorose di trasparenza nelle decisioni di politica e di politica economica
Infatti la quota di PIL che dovrà essere trasferita cittadini anziani crescerà in modo sensibile a tassi crescenti avendo a parità di altre circostanze
Un tasso di crescita identico a quello dell'indice di dipendenza degli anziani
Di conseguenza lo stress distributivo ricco noterà questo lungo mutamento strutturale potrà essere affrontato da un lato dosando attentamente e la riserva di solidarietà posseduto da un Paese occidentale
E avendo la consapevolezza che in essa come ogni bene esiste in natura in una quantità finita
E dall'altro riconducendo i flussi di reddito che vengono incassati da ogni cittadino ad un regime di contratti basati sul principio della scommessa qua
Questo vale certamente per il caso delle pensioni ma non solo il complesso delle spese pubbliche per le politiche di benessere possono essere accettate in quanto ritenute pure al netto delle distorsioni indotte da misure redistributive esplicitate con chiarezza
E possibilmente mantenute per periodi non brevi le quali possono essere per l'appunto finanziate con uno stock di solidarietà a disposizione
In questo senso se è consentito un paragone le politiche di benessere come la moneta
Devono per essere accettate godere della fiducia dei partecipanti al sistema economico
Ciò naturalmente all'immediatamente a che vedere con il tema sei di moda della privatizzazione delle politiche sociali
Infatti è possibile rispettare le condizioni che ho ricordato sia all'interno di sistemi pubblici che privatistici
In altri termini appaiono non più rinviabili scelte di politica economica su quanta parte della partecipazione alla spesa per i programmi di benessere debba essere su base volontaria e privatistica e quante invece su una base pubblico obbligatorio
Del pari sembra non più rinviabile una decisione sul connesso tema riguardante quanto ogni generazione debba provvedere alle proprie necessità e quanto invece di questo onore possa ricadere sulle generazioni future
Infine da questa ricerca esce confermato come occorre intensificare il ricorso a politiche selettive negli obiettivi poi che anche categorie fin qui pensate omogenee come gli anziani
Sono divenute soprattutto a causa della crescita del loro numero delle realtà molto differenziate per età localizzazione geografica sesso reddito e condizioni di salute
E non pare esistere nessuna politica economica o d'offerta centralizzate in grado di agire con una retta interpolate ante che minimizza i la distanza dei problemi che si vogliono affrontare grazie
Grazie per la relazione do subito la parola alla sottosegretario Laura Pennacchi
Oh scusa
Abbiamo
Allora se lei consente ancora qualche margine in più Antonio Marzano il professor D'Antona Manzano in cui veste non so presente come professore o come sono presenti lamentato
Grazie molte grazie molte
Io vorrei toccare sia pure molto sinteticamente quattro punti nel mio intervento
E il primo di questi punti e come si situa questo studio
Del c'è e della Fondazione San Paolo
Nel dibattito
Che è in corso fra gli economisti
Il dibattito a cui faccio riferimento a un titolo esattamente opposto a quello di questo quaderno
Ed è il dibattito sull'egoismo intergenerazionale quell'egoismo intergenerazionale al quale faceva riferimento
Pochi mesi fa anche Mario Monti
Con riguardo al nostro Paese
L'egoismo fra le generazioni di cui parlo gli economisti ormai possiamo dire da
Oltre un secolo
Perché questa dell'egoismo fra le generazioni rappresenta in sostanza di una delle più vecchie e antiche sia pure attuali teorie del debito pubblico
è un egoismo che nasce soprattutto da due cose il primo è appunto il debito pubblico il secondo questa scuola di economisti rivela
La
Tendenza dei governi a coprire la spesa pubblica non con il ricorso alla tassazione
Perché questo gli farebbe perdere il consenso
Ma appunto con il detto
Debito a cui poi provvederà no al cui bagamento il cui ammortamento come dicono gli economisti provvederanno quelli che verranno dopo le generazioni future quindi il debito pubblico è un sintomo di egoismo
Delle generazioni attuali verso quelle future
Più recentemente l'egoismo tra le generazioni si sarebbe manifestato secondo molti economisti con una va dei sistemi previdenziali
Soprattutto nei sistemi previdenziale a ripartizione
Le guardi i giovani lavoratori pagherebbero contributi previdenziali per provvedere alle pensioni degli anziani
Questi contributi previdenziali fanno parte del costo del lavoro
Un più alto costo del lavoro crea problemi ai giovani perché tra l'altro si manifesta anche con una difficoltà maggiori di trovare lavoro
Quindi il dibattito principale nel quale io vorrei situata questo contributo molto stimolante per quello che dirò fra un momento del chairman della Fondazione San Paolo
è quello dell'egoismo fra le generazioni
In parte questo quaderno va controcorrente
Perché invece ci parla della solidarietà tra le generazioni nell'ambito familiare
E siccome io apprezzo molto a impostazioni che vadano un po'contro corrente perché insomma aiuto vedere altre parti della verità della realtà
Questo fatto io non ho avuto come un fatto positivo
Quindi
Esprime la tesi dell'egoismo fra deliberazione c'è qui una presa di posizione sia pure entro certi limiti come vedremo tra un momento in cui si parla della esistenza di solidarietà stravincere
Debbo subito aggiungere però una precisazione
E che cioè
No non c'è una contrapposizione complessiva fra in due modi di vedere le cose perché perché l'egoismo fra le generazioni di cui parlano gli economisti in prevalenza non è un egoismo che si manifesta nell'ambito familiare
Ma nella società
Cioè la società che rigorista verso i giovani
Non la fanno
La società con i suoi meccanismi ed in particolare ad essere sotto accusa diciamo chiaro e tondo
è l'egoismo della classe politica
La classe politica nel suo assieme
Il cui obiettivo e quello di catturare il consenso
E in una società che invecchia in cui cioè il numero delle persone anziane cresce catturare il consenso significa fare provvedimenti a favore degli anziani
E quindi anche per il re ragioni due ragioni che ho detto prima debito pubblico sistema previdenziale a danno dei giovani
Quindi non c'è una perfetta
Contrapposizione fra i detenuti l'egoismo fra le generazioni di cui parla tanti economisti non mette in discussione i valori della famiglia mette in discussione i valori della società son due cose piuttosto diverse
Detto questo passo al secondo punto che io vorrei
Discutere
Che cosa ci dicono i dati
I dati molto interessanti che emergono da questa da questa
Rapporto e mi riferisco ai dati volti a dimostrare l'esistenza di rapporti di solidarietà
Intanto devo dire la verità che io leggo questi dati sempre tenendo presente che il problema però di fondo rimane che quello delle politico della società
E per quanto riguarda l'atteggiamento dei giovani verso la società io non posso dimenticare che la cronaca
Ci dice che esiste un forte disagio dei giovani
Purtroppo ce lo dice anche la cronaca nera
Le bande giovanili di cui parlano in questi giorni i giornali secondo me sono anche proprio un segno di ribellione in qualche modo sia pure di frange limitante dei giovani
Nei confronti della società
Però i dati ci direbbero alcune cose
Il primo dato che mi ha colpito è che il cinquantuno percento
Delle famiglie hanno un anziano di riferimento o come anche si dice
Si prendono cura oppure diciamo si occupano di una
E qui i dati data molto interessante significa appunto che c'è solidarietà
Però l'espressione di riferimento si prendono cura se ne occupano a me pare che rimane e lo dico con uno solido spirito di spingere a un approfondimento un tantinello vago che significa
Occuparsi di un anziano
Significa telefonargli una volta al giorno
O qualcosa di più dobbiamo intenderci sulla intensità diciamo così di questa forma di solidarietà
Io ho la sensazione che nella nostra voi sapete che in Italia Italia è il Paese che si caratterizza per una forte sviluppo del tifo dei telefonini mobili
Io ho la sensazione che uno dei delle ragioni per cui c'è tanta diffusione dei telefonini è proprio perché con una telefonata si chiama l'anziano
La madre anziana il padre anziano e questo spesso mette a posto la coscienza
Voglio dire con queste battute un po'provocatoria che forse bisognerebbe scavare un po'di più dietro quell'espressione di riferimento se ne occupano prendono cura per capire che significa vera
In ogni caso c'è un dato che però è preoccupante e cioè che il settantuno per cento degli anziani
Vive fuori della famiglia
E questo può essere anche interpretato non necessariamente ma significa ancora approfondiamo momentino le cose
Significa ancora che la solidarietà se c'è non è così intensa potrebbe significare che non è così intensa da portare l'anziano nella famiglia
Insomma intanto vive fu Tabili mi sembra questo settantuno per cento è che le cose sono molto diverse da come erano nella famiglia per esempio agricola
Perché nel casale c'era sempre l'anziano
E stava in famiglia
Probabilmente in una civiltà agricola la nostra ovviamente non lo è più
Qui la percentuale del settantuno per cento sarebbe quasi del cento per cento quindi le cose da questo lato sono cambiate c'è solidarietà ma certamente una solidarietà non così forte come già nel passato e comunque abbastanza vaga nel suo significato meter mi pare perciò che sia attuale quello che diceva Marlboro
Vieira
Se le stesse la
Invecchiare
è rimanere soli
Quanto poi alla solidarietà in senso inverso dell'anziano verso la famiglia in cui sta
Certo colpiscono i dati i due dati secondo i quali
Il contributo di reddito che l'anziano dalla famiglia e dentro il cinquanta per cento di pare aver capito in media e che analogo eh il contributo patrimoniale sotto forma credo soprattutto di proprietà immobiliare
Dell'anziano alla famiglia
Anche questi dati però secondo me richiedono qualche approfondimento
Per esempio qui si parla di famiglia per generazioni se ho ben capito ma una famiglia più generazione anche per esempio quella formata da uno che ha più di sessantacinque anni
E ora che a meno di sessantacinque la moglie che nel sessantaquattro
C'è questo caso fa a pesare nel cinquanta per cento se ecco questo vorrei capire quanto pesa perché se così è ovvio che non sia nemmeno ci vado veloce ma Fonsetti
Di nuovo quasi il cento per cento
Poi
Nelle famiglie
A più generazioni
Con un sessantacinquenne questo sessantacinquenne mi chiedo può essere o no
Uno che se ne è andato in pensione da cinquantenne
Sì
E che oggi ha sessantacinque anni o più
E quindi il problema sociale
Di questi pensionati così giovani
Che certamente pesano molto sulle nuove generazioni
Perché vanno in pensione giovani la pensione capannoni contributi dei giovani
è in qualche modo rimane mascherato da questo dato voglio dire i contribuisce sì per il cinquanta per cento però al tempo stesso è andato in pensione e con la sua pensione contribuisce
Quand'era giovane
Relativamente giovane diciamo cinquantenni cinquantatré enne cinquantaquattrenne
E questo aspetto nel sistema pensionistico italiano
è un aspetto di egoismo
Intergenerazionale come ne parlo io non esiste
Cioè quindi solidarietà familiare perché c'è un contributo di reddito dato dall'anziano però nell'anziano c'è un anziano ultrasessantacinquenne che se ne andò in pensione che sta inventiva
Da cinquanta anni in poi
Ha provocato disagio ai giovani non della sua famiglia ma in generale nella società quindi vedete che i due problemi sono problemi che si possono mantenere andrebbero mantenuti visti
Ecco e quindi la domanda che segue queste
Ma il contributo di reddito dell'anziano la famiglia e così alto
Per un motivo di solidarietà dell'anziano verso la famiglia o per una condizione di difficoltà economicamente i membri i giovani di quella famiglia
E magari sono disoccupati anche perché i contributi sono alti fanno costo del lavoro o perché non trovano un lavoro adeguato
A
Io mi porrei questo problema
Questa analisi del cioè
Che come vedete stimola tante considerazioni
Ci dice qual è l'appuntato
A della anziano al reddito della famiglia più generazioni non ci dice qual è la quota del costo
Nell'anziano o ce lo dice in maniera indiretta che mi sarebbe invece approfondite e il costo dell'anziano in corso diretto è un costo inutile
Ricorso diretto è quello sanitario eccetera ma il costo indiretto è quello che va attraverso la società cioè attraverso gli effetti indiretti di nuovo quelli a cui si riferisce il dibattito prevalente fra gli economisti
Sulla a sulla società te Silvio
Diceva
Marini
Chi difenderà la gioventù
Contro la tirannia Dinoi anziani
Ho fatto due citazioni che bisognerebbe secondo me mettere a confronto per arrivare al terzo punto che vorrei toccare
Invecchiare
Restare soli
Seconda citazione
Chi proteggere alla gioventù contro la tirannia degli anziani
Le due cose vanno messi insieme perché emergono due problemi problema è quello del costo della protezione sociale dell'anziano
Ma c'è anche un altro problema
Questo costo non deve essere tale
Da provocare ed altro sacrifici ai giovani sono contemporaneamente sempre da vedere non mi pare il contenuto del rapporto per le ragioni che ho cercato di capire permettono di superare questo problema perché rapporto se invece la famiglia quell'espressione si riferisce alla società
Allora qual è il vero problema eccetto assicurare protezione
All'anziano una protezione che di per sé tenderà sempre più col ai servizi sempre più costosa visto che si mette
La popolazione invecchia
Ma rimane il problema comunque di come ridurre
Assicurare questa
Questa produzione ma come ridurre il costo che questo comporta
Soprattutto sui giovani
E allora Visco le risposte sono mi pare ancora una volta quelle che il dibattito sull'egoismo fra le generazioni
Metti rilievo e cioè
L'età della pensione
L'anomalia del pensionato giovane
Cinquantenne lo paga il giovane va modificato
E i fonti integrativi
La protezione dell'anziano fatta su base volontaristico
Secondo
Secondo tipo di interventi o di
Giorno in cui intervenire in cui darsi da fare e mi dispiace che non c'è una Rosi Bindi
La tecnologia sanitari
Dove rivolgere la ricerca tecnologica in campo sanitario
Perché bisognerebbe rendere meno costosa un progresso tecnologico la protezione sanitaria dell'ansia no e la tecnologia può le cose da questo punto di vista e secondo la tecnologia preventiva
Quella che allunga il più possibile l'aspettativa di buona salute che oggi mi pare calcolata in dodici anni per un sessantacinquenne
Anche a lunghi l'aspettativa di una un buon tratto di vita da sessantacinque anni in poi vissuto in buona salute perché se questo si realizza si riduce il costo
Questo
E la è la è la terza vi era da tre poi naturalmente l'efficienza complessiva del sistema sanitario c'è un dibattito in corso non c'era molto critici verso un progetto di riforma
Varato provo prospettato perché si sa ancora discutendo da questo governo pensiamo che non si debba andare a te verso una centrali già azionista tale del sistema sanitario ma piuttosto verso un sistema di concorrenti
E poi ci sono le altre cose gli altra grande zona e com'è crescere comunque le risorse stabilito che occorre affrontare il problema della protezione sociale dell'anziano
Stabilito che bisognava fare tutto quello che è necessario per ridurre l'onere corrisponde
Poi c'è l'altra strada aumentare le risorse
E a me interessa significa fare una politica per l'occupazione i giovani cioè collisioni
Politiche per la produttività
Più occupazione più progredita significa più risorse a cui attingere
E c'è una per le politiche dello sviluppo
Ancora una volta cioè la solidarietà va coniugata con lo sviluppo
Perché ogni politica della solidarietà che sacrifica lo sviluppo è una politica in qualche modo manifesta l'egoismo nei confronti delle generazioni Gio
E questo è quello che volevo dire cioè il messaggio che vorrei deve badare interessante viene fuori l'esistenza di rapporti solidarietà ma il problema rimane
Un come problema della società
E poi devo dire la verità il fatto in sé
Che l'anziano da contributo economico significativo alla famiglia non è per la verità una grande novità
Honoré de Balzac diceva
Lo vide in via dal nuovo piano ma niente
E chi è legato da lei sotto Mancini
Il vecchio è uno che ha mangiato e che guarda ora gli altri che Mangano
Anche se ogni dubbio che Balzac intendesse dire un'altra cosa ma ci sono delle signore presenti non posso spiegarlo
Grazie professor Marzano per le sue stimolanti provocazioni che scuramente potrebbero fare oggetto poi di un approfondimento del rapporto cioè Bari subito alla prova la parola al sottosegretario Laura Pennacchi
Caroli per costringere
Pare anche a me che
Questa ricerca che oggi discutiamo
Presenti comunque un elemento che va controcorrente come diceva poc'anzi e anche l'onorevole Marzano rispetto a una visione talmente generalizzata che appare ormai uno stereotipo
Per cui la nostra società sarebbe attraversata da un inglese terribile insanabile conflitto intergenerazionale questa ricerca documenta
L'infittirsi a viceversa dei rapporti tra generazioni documenta il ruolo attivo degli anziani la famiglia anzi attraverso i flussi di reddito come vi è stato ricordato che attraverso la proprietà immobiliare
E da questo punto di vista è molto apprezzabili avere un elemento che quanto meno problematico già il quattro anche se non lo rovescia del resto ricerche sono fatte apposta per mettere elementi quando sono ben fatte
Per non approdare a verità apodittica ma suggerire tutta una serie di pubblici nell'orecchio che prendano poi i politici più avveduti nel trovare lei soluzioni
Voglio dire anch'io che nel segnalare questo elemento che va contro corrente e quindi con una grande opportunità su cui poi tornerò ricerca ci segnala tuttavia che c'è un limite poiché
Queste famiglie che sono qui analizzate Nanni analisi non poteva non essere sulle famiglie dato la la base documentaria fondamentale fornita agli annali distribuzione dei redditi che Banca d'Italia che fatta prima sulle famiglie
Ci dice tuttavia che c'è ce lo dice molto indirettamente non sono temi questi che vengono affronta anche in modo esplicito dalla ricerca che e questo grande ruolo delle famiglie in particolare delle famiglie più generazioni suggerisce che probabilmente e questo ci piene anche detto sulla parte relativa ai servizi altro punto su cui vorrei tornare
C'è una supplenza della famiglia
Rispetto a a funzioni di protezione che dovrebbero essere forniti da un operatore pubblico e dall'operatore privato non sono chiaramente dall'operatore pubblico
Quindi questa ricchezza a un limite che prova una probabile supplenza della famiglia
E un ulteriore limite connesso a questo
Ebbene che nell'esercitare questa supplenza della famiglia si esercita anche quel familismo tipico della Società italiana che gli antropologi sociologi storici
Mettono spesso in rilievo
Un familismo che tende a chiudere le risorse di solidarietà entro il circuito familiare
Piuttosto che e
A diffonderle su tutta l'area circostante e nel chiuderle entro il circuito familiare crea una specie chi
Egoismo delle famiglie
O in ogni caso una sottrazione della crescita delle risorse e di solidarietà alla generazione di quel senso civico più ampio di cui secondo quest'altra letteratura che io ora ricordo
Che è un filone che Marzano non ha citato minimamente campioni molto importante nell'analisi della peculiarità del caso italiano a quella crescita dicevo di senso civico
Che una parte Perin in parte costituita da risorse di solidarietà in parte da risorse
Più più complesse che sono appunto etica pubblica
Che sono identificazione idealità di statualità di esercizio di esercizio più complessa di statualità e che sono stati e che sono a loro volta una base fondamentale della creazione di un modello di sviluppo pensiamo
All'Emilia Romagna la Toscana
Ad alcune aree della Lombardia alleare dove appunto il sistema sociale è stato elemento di
Di base del modello di sviluppo e elemento anche di competitività di forse di quel modello di sviluppo oggi anche quel modello di sviluppo presenta molte difficoltà quindi bisogna comunque interrogarsi su tutti questi elementi
Ma appunto vediamo già da questa segnalazione che la relazione di solidarietà sviluppo non è così anche essa così semplice come e così univoca come Marzano sembrava lascia pensare poc'anzi riportandoci una
Un tipo di letteratura che oggi tende addirittura stabilire non solo
Che
C'è una relazione una e una sola ma addirittura stabilisce che c'è un trade-off e cioè una contrapposizione un rapporto proprio di di alternativa tra solidarietà e protezione sociale e sviluppo come se lo sviluppo non posso anche generarsi soltanto sulla base dell'egoismo più assoluto
Questo mi porta a dire che
Dunque
C'era in quel in questa letteratura in particolare quella che si basa sul conflitto intergenerazionale
Che non è la lettera la letteratura prevalente è semplicemente quella che arriva di più sui quotidiani sui giornali e che oggi quella quindi che si vede di più ma non è la letteratura prevalente in un dibattito molto molto serrato che invece avviene nelle riviste per esempio scientifiche in un cupo e nei rapporti tra discipline però quella letteratura di quella del conflitto inter intergenerazionale era ecco è un po'paradossale il modo con cui oggi anche in molto interessante ovviamente stimolante ma paradossale il modo con cui
Marzano oggi la sintetizzava perché da una parte tende aspro tendeva a dire Marzano a spostare mi spiace sia andato via
A dire bene questa ricerca dice che in realtà non c'è un rigorismo all'interno di famiglia anzi dice
Molta solidarietà e si chiama infatti la solidarietà intergenerazionale però c'è il problema si sposta sulla società e quindi c'è un egoismo della società e sembrava dirlo dei provandolo
Sembrava dire c'è un egoismo della società che va combattuto e che bisogna e che bisogna combattere soprattutto togliendo
Intervenendo su quei canali che dirottano risorse prevalentemente verso gli anziani quindi tornava però al problema di fondo delle del conflitto di equità fra generazioni quindi da una parte diceva sì prendo atto
Che questa ricerca mi problema attizza il quadro sull'equità fra generazioni dall'altra diceva però c'è l'egoismo della società
E quindi quell'egoismo della società è però soprattutto determinato dal dalla dall'egoismo degli anziani che sottraggono risorse ai più giovani quindi torniamo sempre a quel discorso
Molto schematico a mio parere molto semplicistico del conflitto intergenerazionale ma danno tra l'altro ancora
Pur deplora pur sembrando deplorare l'egoismo della società temi partire ma siccome c'è un conflitto tra solidarietà e sviluppo ricordate dico lo sviluppo funziona soltanto sulla base del rigorismo
E quindi dobbiamo ricreare le condizioni perché ci sia il bullismo questo egoismo si possano manifestare la solidarietà la dobbiamo restringere ai limiti minimi possibili vediamo lo Troccoli protezione
Se vogliamo sviluppare le implicazioni a coloro che hanno più basso reddito e lo sviluppo gli spiriti animali osservati dell'imprenditorialità dello sviluppo economico siano lasciati liberi di agire
Allora di quelle di di tutto questo contesto che quindi vedete quanto è complesso
Io vorrei mettere in rilievo due aspetti e poi
Tornare sulla ricerca in quanto tale ma ebbene avere momenti come questo in cui discutiamo in fondo dei prerequisiti valoriali
Dei fondamenti culturali della iniziativa politiche sociali complessiva che tutti possiamo e dobbiamo avere il primo è che c'è una povertà motivazionale drammatica negli schemi nei paradigmi della scienza economica e in particolare in quel paradigma quello delle del conflitto fra generazioni una povertà motivazionale che vede appunto gli individui agire sulla base strettissima soltanto dell'alto interesse e non e una cecità assoluta quel paradigma che ha portato il premio Nobel Amartya Sen premio Nobel per l'economia a parlare di sciocco razionale
Quella quella gente economico che agisce così viene definito sulla base semplicemente le pacato interesse d'Amartya Sen uno sciocco ma motivazionale uno sciocco razionale
E la seconda questione è come vogliamo trattare le questioni di equità perché le questioni di equità sono troppo complesse è troppo serie così comica in sé diceva dell'economia in quanto tali economie troppo seria e complessa per lasciarla in mano agli economisti
Sulla gli economisti ecco le questioni di equità sono troppo serie e con esse son troppo serie questioni dell'allentamento indubbio che c'è oggi delle camicie o Charlie delle questioni
Che riguardano la coesione sociale
Che sono questioni anche legate all'immagine collettiva che una società sa costruire di se stessa ai valori che appunto sa
Summit in campo e alle e alla distribuzione che va bene Dida di una questione di rapporto solo fra le generazioni energetica e che in conosciate tantissime altre variabili anche perché poi le generazioni sono a loro volta estremo come la ricerca documenta estremamente articolate allora in termini quindi che senso ha rendere queste due categorie giovani e contrappone agli anziani giovani vs anziani
Quindi la questione dell'equità e turno a al grande contributo di filosofica ed economica gli economisti come Amartya Sen che ha preso un premio Nobel su queste questioni
E anch'e a molti altri insomma su cui però adesso questo bisogna richiederebbe un lungo ragionamento che tuttavia sarebbe molto interessante fare perché vedete per esempio
Faccio riferimento ad una parte politica molto esplicita il verbo re inglese sostiene sta sostenendo da anni è impegnato in una riflessione che porta a dire che oggi non è più questione di eguaglianza per lei di Gigli paradigmi dell'eguaglianza da mantenere per le società moderne e qui e qui faccio riferimento anche ai rapporti fra generazioni ma è necessario assorbe a vere un paradigma di giustizia sociale e di equità che tende a essere considerato come esclusivo delle questioni dell'eguaglianza io non la penso così e sarebbe estremamente interessante che facessimo discussioni altrettanto seria approfondite su questi aspetti
Dicevo che la la ricerca segnala e se a mio parere indirettamente sarebbe bene che facessimo un ricerca gentile invece per poter segnalare in modo più diretto con indicatori più precisi che ci sono comunque anche molti limiti ma affondo la ricerca un messaggio di speranza diciamo così
Ci segnala una una ricchezza un'opportunità che va
Presa sul serio
Io dunque vedo qui è
Che
Un elemento molto prezioso che il ribadimento del dell'errore del pensare in termini di contrapposizione categoriale
La politica non può essere un gioco a somma zero
Non può esserlo mai
E se dunque abbiamo delle cose da fare perché molte moltissime per rispondere al disagio alla rotta all'allentamento delle grandi sociali
E perché la solidarietà è una risorsa finita come ci veniva ricordato
Ma devo anche aggiungere una risorsa che tutte le ricerche ci dicono che è quella tipica risorsa la cui entità aumentar se essa viene usata se il ricorso ad essere attivato ricordate le ricerche le le mitiche famose ormai lontani mitiche perché lontane nel tempo di cerca di Titus sulla donazione di sangue in Inghilterra
Ricerche che risalgono alla alla guerra ebbene e sono ricerche che dimostrano che quella risorsa si deperisce deperisce esse non viene attivata e più viene attivate più si alimenta quindi non c'è un limite nel senso della scarsità della scienza economica
Ma ci sono problemi
Dunque e problemi sono quando noi decidiamo di non attivare un meccanismo di contrapposizioni categoriale ma quindi stiamo dicendo non poco eh non poco in termini anche di indirizzi di politica io domando anche come valutare
Ammesso che siano fondati questi schemi che mi lasciano un'enorme perplessità per cui si prende
Una tabella si si guarda la riga delle entrate e delle uscite e alla fine si dice che chi ha di più chi ha di meno a Mila Schon un'enorme perplessità che fanno anche perplessità che poi ci riportano anche come viene Carter fatta la contabilità generale agli apporti di certe categorie di altri soggetti di gruppi
Pensate a tutta la questione del genere dentro questo questo tipo di valutazione e vedrete quanto quanti problemi ci sono ma in ogni caso accettando che ci debba essere anche una sfida di contabilizzazione come valutare per esempio il fatto che noi siamo entrati nell'euro grazie primariamente agli accordi di politica dei redditi fatti nel novantadue e nel novantatré e cioè grazie al sacrificio fatto da lavoratori dipendenti italiani primariamente per questo
Lei è uno significa per i giovani assai più che non terre gli adulti e gli anziani la promessa che battuta attivata vediamo tutte le difficoltà che ci sono ma la promessa di un futuro di sviluppo che darà ai giovani molto di più
Di quello che altrimenti non avrebbe avuto allora come si fa a calcolare a parlottare un apporto di questo tipo e come si fa a valutare allora se ci se c'è un nuovo egoismo e ecco e che e qual è stata la misura della generosità viceversa di coloro che già lavoravano di coloro che avevano avevano un reddito che hanno accettato un sacrificio di questa natura
Peraltro è molto interessante questo lo dico anche dal punto di vista antropologico rilevare che
L'europeismo della popolazione italiana che c'ha che ha portato farsi che il sostegno ai ai all'Europa la spinta dell'euro sia stato così elevato mostra una propensione della Pop della popolazione italiana sopportare sacrifici in termini di reddito corrente
Pensate anche all'accettazione dell'eurotassa che è stata pagata soprattutto dai lavoratori dipendenti ad alto reddito
E mostra una propensione dice ad accettare di più un sacrificio in termini correnti la stessa io ora sto parlando di uno stesso soggetto la stessa persona chi nomina essendo quella persona magari una persona prendiamo un soggetto di quarantacinque anni tre quarantacinque cinquant'anni accetta di più una riduzione un sacrificio interdizione Terni corrente che non un'immaginazione di un sacrificio che debba prospettarsi su una riduzione di una sua prestazione pensionistica futura
Perché nel futuro
C'è il dramma il dubbio dell'incertezza della solitudine dite mentre nel presente come dice il miracolo in qualche faccio questo sacrificio espresso a come fare farvi fronte
Questo ovviamente almeno porta a dire che noi abbiamo completato il processo di riforma del Welfare anzi mi porta a ribadire che il processo di riforma del welfare che lui a cui ne siamo impegnati un processo soprattutto di riequilibrio della spesa interna perché non c'è dubbio che la spesa sociale complessiva eccessivamente assorbita dalla spesa previdenziale e che c'è un problema di riequilibrio e qui attraverso quale soltanto potremo affrontare la riforma che decisiva di strumenti come di ammortizzatori sociali
L'ultima notazione che faccio perché ho consumato il mio tempo nel senso del proprio io mitico andare riguarda avrebbe voluto essere sui servizi ma dedicandoci un po'più di
Di tempo non posso farlo ma anche questa molto ridotte le sante di questa ricerca ci viene ci viene detto che c'è
Un ulteriore corso molto Poli imitato i servizi e il quale presumibilmente fa riferimento a una carenza nell'offerta di servizi questo mi riporta al tema della sotto terziarizzazione dell'economia italiana che è una sotto questo sotto terziarizzazione di Battisti ma noi abbiamo sulla popolazione totale Olivetti terziarizzazione del dieci per cento inferiore a quello di un Paese come la Germania che anche è che anch'esso sotto Tessier Rizzato Ciprian C rispetto a quelli dove invece il terziario esiste
Questo problema peraltro implicazioni molto rilevanti per quanto riguarda i tassi di attività e castighi attività femminile l'occupazione femminile in modo particolare
E anche di canzoni ancor più rilevanti su un aspetto che finora abbiamo poco trattato e che io oggi tratto nell'articolo che è uscito in sull'Unità di oggi e cioè la correlazione tra sotto terse ricezione
E parlo di una terziarizzazione che riguarda i servizi alla persona la comunità alla collettività territorio come sono i servizi discussi in questa ricerca ma anche di servizi questi stessi servizi già recentemente ad alto contenuto tecnologico ad alta qualificazione guai a pensare che si tratti di servizi de qualificati perché non è così se guardiamo il mondo come sta andando ma poi ci sono servizi alla produzione servizi avanzati servizi finanziari per esempio
Ed insieme
Deve dei di questi servizi e Bolze congiuntamente non è pensabile che potrà e polvere uno di questi sedimenti senza che gli altri avvolgono positivamente nella stessa direzione
E voglio dire qui concludo per davvero questa sotto terziarizzazione guardate in questa complessità è in forte connessione con la staticità della specializzazione produttiva italiana
L'Italia è l'unico paese che negli anni in termini anche paese al di fuori del G7 hanno conquistato posizioni di punta nella ricerca scientifica e tecnologica come la Spezia la Svizzera educanda
Va per deposizioni di punta è l'unico paese in cui la quota del valore aggiunto dei prodotti tradizionali produttore fra tutti sul valore aggiunto totali aumenta invece di invece di diminuire in nessun altro luogo è accaduto quello che accade qui e io credo che ci sia una forte connessione tra questa sotto terziarizzazione questa staticità della specializzazione produttiva e ancor di più a tra questa staticità della specializzazione produttiva questa carenza di investimenti di ricerca e sviluppo e anche però il fatto che le imprese hanno ottenuto margini operativi estremamente elevati anche nel novantotto hanno difficili molto elevati
E al tempo stesso e quindi però non avendo veicolato verso investimenti e produttivi di altra natura vediamo per esempio guardando i campioni delle imprese che c'è
Una formazione di risparmio che scende sistematicamente il fabbisogno di capitale fissa di capitale circolante chiedo a voi se di fronte a dati di questa natura possiamo dire possiamo concludere che il problema del sistema delle imprese italiane è ancora un problema
Di costi da un lato e dall'altro di scarsità di risorse
Grazie abbiamo veramente apprezzato la relazione mi spiace che debba assentarsi
Professor Ruffolo critica
Particolarmente allora provvedimento
Loro
Sì no le cose dette da dall'altra hanno espresso dal sottosegretario
Contengono già delle degli spunti di riflessione
Che consentono anche a meno di
Di avanzare qualche ulteriore punto di vista oltre quelle che già sono stati espressi
La prima cosa che vorrei dire che noi ora non ho sentito la Pennacchi che diceva più sulla pubblicistica che nella sostanza però non c'è dubbio che noi in questi ultimi mesi in quest'ultimo anno e mezzo abbiamo molto letto di questo conflitto tra le generazioni
Sono abbiamo onore anche l'autore questo libro fortunato dal titolo particolarmente indovinato meno ai padri e più ai figli è stato un po'l'archetipo il prototipo di uno schema di riflessione
Che affrontava la questione dell'egoismo generazionale come punto fondamentale di riferimento delle politiche di questi atti
E da qui partiva per invece aprire una ragionamento differente tra tra questo rapporto
Ora io che pure non mi sono mai nascosto che esista un rapporto di equità tra le generazioni che bisogna tenere con grande attenzione
Avevo sempre pensato che accanto a quest'area di egoismo a realtà fosse viva e vitale anche un'area di cooperazione e di solidarietà
E la ricerca del c'è oggi mi offre esattamente qualche risposta
A un ragionamento è un'impressione che erano poi molto desunti dalla realtà dei processi sociali e familiari
Tutti i dati tutte le cifre che contengono diciamo delle riflessioni molto interessanti però portano a dire che accanto a quel binomio conflitto rigorismo ce n'è un altro altrettanto importante che è fatto di cooperazione di solidarietà
E non c'è da stupirsi
Perché in realtà la dinamica dei processi sociali dei processi culturali dei processi economici vive anche nel conflitto tra queste in via di tra queste duplicità di coppie c'è nella realtà e c'è quindi anche l'immagino anche nelle analisi e nelle scelte di politica economica
Però il mio punto di riflessione detto questo è un po'diverso da da quello del quanto è stato espresso fino a oggi e cioè io penso che se è vero un processo crescente l'invecchiamento della popolazione europea ed italiana in particolare
La cosa curiosa che non è stata notata non è tanto questo ma che a questo invecchiamento progressivo non corrisponde a realtà un aumento di spesa nei confronti di queste persone che a me
Cioè io vedo esattamente il problema contrario
A un invecchiamento
Forte della popolazione italiana numero corrisponde in realtà quello che uno che immaginare benché potesse corrispondere un aumento della Spezia pubblica nei confronti di queste popolazioni che ebbe
E perché dico questo che sembra paradossale è il contrario di quanto si sta dicendo per un motivo molto semplice
Che se si parla come si deve parlare nei confronti degli anziani al netto delle spese per i pensionamenti d'anzianità che come è stato detto solo riferite alle persone che hanno cinquant'anni e quindi non sono anziane
Le politiche distesa pubblica nei confronti degli anziani cioè delle persone che hanno più di sessanta sessantacinque anni in Italia hanno incrementi modestissimi
Tanto è vero che la spesa sanità pubblica diminuisce e siccome grossi produttori sono gli anziani una spina in diminuzione
La spesa per pensioni al netto degli incrementi derivanti dalle pensioni d'anzianità cioè quelle che riguardano proprio gli anziani è una spesa sostanzialmente in pareggio
La spesa per l'assistenza non esiste in Italia la spesa per formazione per gli anziani non esiste la questione vera paradossalmente il contrario di quello che normalmente si ritiene
Allora siccome io non voglio arrivare al paradosso opposto
Il problema che allora si dovrebbe porre correttamente e come evitare per il futuro che questo che non c'è stato fino adesso posso venire c'è cosa bisogna fare perché nei prossimi dieci quindici anni questa pressione demografica indubitabile che esiste è destinato ad ampliarsi possano avvenire degli affetti distorti
O pesanti sulla spesa pubblica
Rispetto a quella dinamica che invece fino a oggi non certo allora da questo punto di vista
Visto che diciamo rispetto alle cose dette abbiamo introdotto qualche qualche paradosso mi voglio anche Giulio subito un altro
Perché in questa in questa analisi che si fa nel rapporto tra le generazioni avviene anche che si possono scambiare le cause ed effetti
La causa l'invecchiamento della popolazione
Il resto sono gli affetti
Non è che si spende di più per i vecchi e quindi come tale diciamo l'invecchiamento diventa
L'effetto perché se no si cambiano normalmente tutti i principi di giudizio
Quindi noi dobbiamo tenerlo preciso questo elemento perché se noi conosciamo i termini delle questioni facciamo delle confusioni tra cui non se ne esce più
Si è parlato del ruolo della famiglia
Allora da questo punto di vista c'è una cosa detta da Marzano che mi riesce un po'ospiterà comprende
Il ruolo della famiglia
è diverso da o cosa un'estranea alla società
C'è esiste una società egoista una famiglia che copriva e la famiglia cosa rispetto alla società ora io non penso che la famiglia sia un nucleo di diritto positivo o di diritto naturale per carità
Ma non posso neanche immaginare che le relazioni che si stabiliscono nucleo familiare non c'entrino nulla
Con quello che normalmente noi rappresentiamo col termine società la società è anche fatta di famiglia è fatta di individui e fatto da individui che vivono in famiglie fatta da famiglie
O esiste una mozione per cui la famiglia espulsa dalla società perché se fosse così non si capirebbe come si potrebbe espellere la realtà quello che in realtà
Tace
E allora questa funzione della famiglia una funzione ovviamente importante che a detta legge che anche evidentemente dei difetti o delle controindicazioni
I preti sono quelli di cui si parla nel nucleo familiare si stabiliscono anche in virtù della presenza di anziani di relazione di prossimità di cooperazione di reddito di sostegno di rapporto di relazione di cura molto forti molto intense
E la controindicazione che talvolta questi interventi sono sostitutivi gli altri interventi che dovrebbero fare altri
Oppure riportano l'idea della famiglia statica nel momento in cui la mobilità delle persone la mobilità degli individui è una costante caratteristiche crescente della futuro che ci aspetta
E quindi fino a quanto la famiglia potrà rappresentare questa sostituzione di altri interventi e fino a quando quest'idea di famiglia un possibile
Pallido che Nicola e potrà essere valida anche per un futuro in cui avremmo probabilmente più mobilità più dinamica sociale
Ma c'è un punto in cui anche la discussione a cui siamo arrivati non dà secondo me giustizia del tema
Un anziano
Che è portatore di un rende
Non è una figura più debole come mi pareva Marzano alla fine pensasse
Un anziano portatore di reti tra una figura più forte
La solitudine degli anziani
Si accentua anche in relazione al fatto se è un anziano dispone di un reddito che gli consenta una vita dignitosa o meno
E purtroppo allora le analisi di questa ricerca e quelle che noi abbiamo civico che al reddito cresce in relazione al
No il contrario
Le persone ma mano che arrivano a settanta anni settantacinque ottanta ottantacinque anni sono persone che dispongono di redditi via via decrescenti
Tanto è vero che gli ultra ottantacinquenni hanno redditi bassissimi gli ottantenni hanno redditi un pochino meno bassi e così via fino a scalare
Quindi esiste una relazione inversa tra Letta e al reddito disponibile
Cambiano naturalmente i consumi
Cambiano naturalmente le priorità nelle preferenze di vita
Ma un anziano di chi dispone di un reddito e un anziano che un soggetto anche quando vive in famiglia un soggetto attivo che ha una sua funzione
Un anziano che non arretra Bitto neanche un reddito di autosufficienza di sostentamento minimo e una persona che dipende interamente italiana
Qui c'è il punto di cui non si è discusso a sufficienza
Dicevo che allora il problema per il futuro è quello di vedere come operare per ridurre diciamo una crescita possibile dispensa
Perché crescono la domanda di salute risalita come si è visto dalla ricerca prevalentemente pubblica un anziano si rivolge più la sanità pubblica di quanto non faccia un giovane o una persona di mezza età e si comprende un anziano consuma molti più medicine farmaci di quanto non non consumi nessun'altra classe di età quando scatta poi il problema della non-autosufficienza i problemi diventano molto più forti
Allora
Se si vuole evitare un trasferimento crescente di reddito nel tempo bisogna operare con le politiche di riforma del Welfare dell'assistenza della sanità
Con l'introduzione tecnologiche come organizzazione diversa domanda e dall'offerta nei confronti di questi Piso
Non è che c'è da fare questo è il punto
Allora nei confronti dell'autosufficienza malgrado accordi fatti impostazioni previsione siamo sostanzialmente all'anno zero
Un problema che in Germania è stato risolto con un'assicurazione in Italia tuttora non trova soluzione più tardi si affronta questo problema
Più diciamo rischi si corrono per la finanza pubblica o per la situazione di bisogno di questi lavoratori indirettamente per le famiglie
La stessa cosa vale per la riforma sanità la stessa cosa vale per le politiche fiscali
In relazione soprattutto alla detraibilità di tutto quell'insieme di di comportamenti che va sotto il nome di spese di cura
C'è poi un problema che riguarda l'organizzazione della domanda
Se lo pone la ricerca non ci abbiamo ragionato è vero c'è un'offerta insufficiente e c'è una domanda
Come si può organizzare meglio questa domanda
E la famiglia al centro
Intercettori gli organizzatori di domanda sociale da parte di questi bisogni di sostentamento di sostegno e aiuto da parte degli anziani si può affrontare solo dal lato dell'offerta questo problema io penso di no noi abbiamo bisogno soprattutto in queste attività di cura di una capacità di organizzare la domanda perché a fronte di questa capacità di organizzare meglio la domanda si può determinare un maggiore sviluppo sia del mercato dei beni sociali sia dei servizi di prossimità sia delle attività di cura sia che le faccia il pubblico sia che le faccia il prima ossia che ne fa cenno pro ma ruota tutto attorno a questa questione per ultimo latte spione di cui di cui implicitamente si è discusso
Da qui si evince anche la mia ho nessun rapporto tra spesa per pensioni spesa associata e pressione fiscale in sostanza per essere chiaro
Quando arriveremo al punto in cui bisogna verificare la spesa pensionistica io resto dell'opinione
Che qualsiasi e risparmio si otterrà dalla Spesal per pensioni
Stante la situazione del livello della spesa pubblica sociale in Italia i risparmi che si otterranno vanno colmare quelle presta Toni sociale che fino a oggi in Italia no ci sono sta se è vero com'è indubitabile che il nostro livello di spesa sociale
E di circa tre punti più basso della media la spesa sociale dei Paesi europei vada se che qualsiasi riduzione della crescita della spesa pensionistica più che a ridurre oltre mentre una spesa sociale che si abbassa dovrà andare a venire incontro a quelle questioni Spesal di welfare che in Italia fino a oggi sono state sacrificate
Per questo non c'è un rapporto diretto nel modo più o meno questo problema tra la spesa pensionistica e il livello di pressione fiscale perché ripeto qualsiasi dinamica in meno sulla spesa pensionistica andrà nel futuro correlata al riequilibrio tra i fattori che compongono la spesa sociale nel nostro paese se non fosse così avremmo il paradosso di un la riduzione della spesa sociale ancora più netta è più forte di quello che oggi non si
Io ovviamente quando questo avviene non è che poi
Possiamo immaginarci una società in cui gli egoismi sono meno do immaginiamo una società in cui gli egoismi la competizione tra gruppi sociali tra fattori sociali e tra persone diventa molto più alta di quello che oggi ancora non c'era e siccome io penso che la coesione c'è un rapporto di con per azione tra le fasce generazionali un rapporto di cooperazione tra le diverse aree di reddito in modo particolare stando attento all'area della povertà dell'esclusione è fondamentale per poter avere uno sviluppo equilibrato una società ovviamente nel nostro mondo nel nostro tempo io credo che quando si affrontano queste relazioni tra grandezze dispense tra dinamiche che compongono le voci del bilancio dello Stato bisogna avere un'attenzione molto forte
Grazie o
Ieri dopo la parola al professor Giorgio Ruffolo che dovrebbe essere poi dopo se ci sarà qualcuno che vuole intervenire marciano
Al dibattito attorno a questi
Soltanto pochissime chiose queste
Rapporto
Di inquilini che Buontempo intimo parti nessuno responsabilità e e tuttavia vorrei innanzitutto ringraziare la fondazione con la quale abbiamo avuto la possibilità di promuovere e di scorgere questo rapporto che a me sembra abbia stimolato almeno delle riflessioni che non mi paiono peregrine due o tre sole chiose uno
All'
Per così dire all'esterno di questo robot questo rapporto si inquadra in un problema che è stato soltanto implicitamente ricorda
Do e che l'invecchiamento della popolazione che in Italia e particolarmente acuto e e grave e questo è un problema
Anche i problemi specifici che il rapporto affronta e tale questo problema dei sono tali le sue dimensioni che ci fanno vedere l'immigrazione non più come un supporto un incidente ma come un'occasione di ricambio della popolazione se questa tendenza dovesse continua ma vengo a quello che è stato sollevato come problema che mi pare come centro della discussione animata che si è svolta sulla base della come dire provocazione di Marzano provocazione brillante di Marziale di Mazara B
Il rapporto Marzano stesso lo riconosce chip ci presenta un paese meno spietato anzi senz'altro non spietato ma certamente disorganizzata of
No spietato perché ci presenta un Paese che nell'ambito familiare
Realizza una certo equilibrio sociale tra anziani tra anziani
E e giovani tuttavia mi pare che il porre il problema così colà come apposto Marzano che nell'ambito della famiglia c'è solidarietà e nell'anno Vito della società c'è egoismo a parte che l'egoismo e la solidarietà sono il senso inverso così come l'ha posto lui perché nell'ambito della famiglia ci sarebbe troppa ci sarebbe ci sarebbe cura
Delle terre per gli anziani e nell'ambito della società ci sarebbe troppa cura i giovani non mi pare che possa essere risolto in questo modo manicheo in realtà questo rapporto ci dice che nella nell'ambito della famiglia ci si prende cura reciprocamente perché c'è anche una corrente inversa ci sono anche dei giovani che si valgono dei patrimoni e delle redditi le attività degli anziani
E nell'ambito della società non è che ci si prenda troppo carico dei vecchi meno dei giovani è che non ci si prende carico forse né degli uni né degli altri in modo efficiente dato che c'è una politica economica e sociale che non riesce ad aggredire il fenomeno tremendo della disoccupazione giovanile e non ci sono dei servizi sociali che si prendano carico efficientemente del problema degli anziani quindi non è un lei ma semplicemente di dodici per benissimo Laura Pennacchi di somma zero dove si dà a a ad alcuni si toglie ad altri c'è un problema di disorganizzazione che deve essere affrontato quindi in modo organico in modo organico per affrontarlo è quello di da da trarre da questo rapporto la conclusione che mi sembra che mi sembra più ovvia c'è troppo cari così ciao Ale sulla famiglia sia per i giovani che per gli anziani sia per i giovani che restano disoccupati nell'ambito della famiglia fino a trent'anni e più sia gli anziani che non ricevono quel tipo e nei quel di servizi sociali cui anch'di cui hanno bisogno in modo efficiente da una componente esterna lo ricevono solidalmente sì ma in modo spesso inefficace nell'ambito della famiglia questo problema non è un problema di cotoni così gli anziani hanno di più o i giovani di meno viceversa nell'ambito della famiglia o nell'ambito della società ma di come organizzare
Da una parte e qui il problema ovviamente non è affrontato in questo rapporto una economia che dia lavoro i giovani e da una e e dall'altra pare te un'economia e una società che dia servizi agli anziani non facendo ricaricare tutti sul meglio questo e il problema è un problema di non insomma zero nella distribuzione ma di struttura degli interventi tale da realizzare un optimum sia nell'ambito sociale sia nell'ambito economico
Ed è un problema quindi che non può risolversi anche qui nella contrapposizione manichea tra competitività e cooperazione non possiamo aderire ma le tesi di Elide che Polani chiamava quelle del credo liberale per cui la lotta di tutti contro tutti ci porta chissà quando un sistema di equità sociale no sappiamo che la competizione da sola non risolve i problemi della coesione sociale una coesione sociale d'altronde che fosse perseguita soltanto attraverso la redistribuzione non ci porterebbe a problemi di equità né di efficienza il problema della società e di coniugare questi problemi
Coniugare lì appunto svolge riuscendo a stabilire un sistema che sia efficiente nell'ambito di valori e di obiettivi di solidarietà sociale e questo è possibile secondo me
E venendo incontro a quelle esigenze che si esprimono nella domanda potenziale e che il rapporto in qualche modo percepisce questa domanda potenziale attraverso nuovi tipi di offerta non è necessario più qualificare questi tipi di offerta soltanto attraverso l'intervento dello Stato del due stette dall'alto accresce attraverso il lo strumento della pressione fiscale perché queste aprisse la discarica dei limiti perché l'intervento dello Stato ha dei limiti di efficienza e la pressione fiscale ha dei limiti di tollerabilità però si possono aprire nuove strade ecco quella quella quella quella parola d'ordine quello slogan del mercato del deve essere non è uno slogan non è una fuga
Davanti o una fuga laterale effettivamente una nuova occasione che si pone alle nostre società di dirottare una parte della doma annota verso bisogni sociali sulla base di un mercato di una offerta che può essere alimentata nello stesso tempo dallo Stato con incentivi adeguati detassazione eccetera
La
Dai dai privati attraverso una disponibilità ad aderire a forme di assicurazione di convenzione di abbonamento eccetera di tipo nuovo e e e dalla volontariato anche da quella forma fondamentale che e sì profila nella Società di un terzo settore nel quale determinati servizi possano essere svolti da giovani od anziani non nell'ambito di un'economia del profitto marito nell'ambito di l'economia del servizio allora e mi pare che questa può essere una risposta che coniuga efficienza e solidarietà e che varrebbe la pena di essere perseguita voglio dire anche nell'ambito di queste chiose
E allora di nell'ambito di quella risposta il lavoro degli anziani nella famiglia o fuori della famiglia può essere ancora valorizzato e valorizzando i in modo molto efficace diminuendo anche il costo del loro assistenza per la società e per lo Stato poi è il quarto più Alfredo Franco e voglio dire che questa ricerca il cervo orrende continuarla anche sulla base di qualche cosa che noi non facciamo specie se una comparazione con altri paesi qua ci sono degli scende in questo rapporto ma qualche volta finiamo per volere scoprire sempre l'ombrello e il cavallo quando forse il cavallo e l'ombrello sono stati già scoperti e quindi dovremmo potere svolgere queste indagini e lo faremo cercheremo di farlo e speriamo di avere sempre la Fondazione al nostro fianco nel senso di potere offrire
Una ma ma di ciò che gli altri Paesi hanno fatto in questo campo e ciò che si apprestano a fare siamo in Europa e questo è anche un modo di realizzarla
Fornaio ringraziare
Professor Ruffolo per questa questi cerchiamo modestamente chiose ma a me sembrano conclusioni interessanti dopo un dibattito che si è svolto un po'all'insegna del tempo lo stretto ma che tuttavia ha messo in luce le mille sfaccettature del problema che oggi avevamo vorrei chiedere se qualcuno desidera prendere la parola oppure
Non ci sono richieste di interventi
Perché in tal caso
Chiuderei
Il nostro incontro
Con
Una brevissima considerazione come dicevo prima mi sembra che l'intervento del del professor Ruppolo abbia il carattere proprio Bini di chiusura di commento finale
Direi che e il tema vorrei ricordare a quello della solidarietà intergenerazionale nell'ambito familiare invierà un tema molto preciso e ovviamente anche le statistiche presentate le indagini sono state centrate su questo tema questo ne scaturì dibattito che io in un certo senso è debordato riso comitato dal tema Felix culpa assolutamente non nessun appunto semplicemente questo ha dimostrato che ci sono mille filoni ulteriori da perseguire ed a indagare
Come diceva prima il Ruffolo probabilmente anche con analisi comparative tra il nostro degli altri negli altri paesi da questo punto di vista ancor prima di questa riunione nel
Mia breve introduzione ho detto che non eravamo veramente pronti ad accompagnare c'è
Gli ulteriori approfondimenti di questa di questa analisi mi paiono particolarmente importante anche perché siamo di fronte a una società estremamente complessa bene ha fatto è stato detto diciamo che nordiste soltanto per gli anziani hanno un problema di assistenza
Può essere affrontato contanti attraverso tanti canali tanti mezzi il volontariato il
Lo stesso lavoro degli anziani che ho sentito qui dire che diciamo dopo i sessantacinque anni c'è una specie il welfare spetta sicché che dura dodici anni per alcuni di loro non tutti ma pronti al proseguimento ecco certamente e dobbiamo considerare dei dei disoccupati il cui impiego potrebbe ridurre il il costo della Dell'Oro dallo dallo dell'assistente sosta e poi ci sono i giovani che sono disoccupati eccetera me pare che effettivamente
Il problema del del conflitto generazionale dell'egoismo e così via insomma ebbe possano essere in taluni Bergomi rispetti configurato come problema ma che ci siano molte modalità di composizione certo la nostra società non è come la società dei paesi emergenti ricordo un detto che
Molto frequente lei pastori nomadi del del Kenya quando parlano della necessità a della terra del Pascoli e del rapporto che essi hanno comunque
Con la terra in sostanza e se la terra non c'è stata data dai nostri padri c'è stata prestata dai nostri figli questa forma più in una società molto semplice ecco di interpretare questo rapporto tra le generazioni direi che con questo impegno di approfondire la discussione così via ringrazio tutti degli intervenuti e mi auguro che ci ritroviamo magari con qualche ora in più di tempo per poter dibattere a fondo questi questi temi magari tra un anno con un nuovo rapporto c'è allargato alle problematiche che sono riemerse durante il dibattito grazie ancora a tutti i relatori agli interventi