"Il dibattito sul duopolio Rai-Fininvest e i referendum sulla Mammì del 1995"; servizio di ricostruzione realizzato con materiale tratto dall'Archivio di Radio Radicale

Il sempre attuale dibattito sul ruolo dell'informazione in particolare dell'emittenza televisiva sulle scelte politiche degli elettori sarà uno dei temi affrontati nelle registrazioni d'archivio che ascolterete in questa circostanza vi faremo rivivere alcuni momenti di quella campagna referendaria che nell'autunno novantaquattro
Porto alcune forze politiche guidata dal PDS dal cosiddetto partito dalla RAI a promuovere del referendum per abolire alcune parti della legge Mammì i referendum anti Fininvest
Referendum che si svolsero nella primavera del novantacinque e che vennero poi sonoramente sconfitti
Io direi che possiamo cominciare darei la parola per introdurre questa parte danno trapelata a Tito Cortese presidente del Comitato periti diretta da una campagna difficile e dura se qualcuno avesse avuto bisogno
Di capire perché abbiamo promosso questi referendum perché bisogna votare chi bastava guardare le reti Fininvest in tutti i giorni vero bastava guardarla in questi giorni deve appartenga dal mese di gennaio ha cominciato a questo vuol vagamente aperta ossessione e questa sera stiamo dando come come Paese televisivo devo dire uno spettacolo stupefacente all'esterno del nostro Paese una la totalità
Quella televisione Coverciano in mano a un unico soggetto appaltata a una delle parti piace confrontano in un grande referendum popolare questa la situazione è questo
Queste alla dimostrazione più evidente è evidente non solo a noi evidente al mondo intero della necessità della giustezza dei questa direzione che noi abbiamo indicato che ottocento mila italiani anni degli nata sottoscrivendo il referendum sulla legge Mammì questo è uno dei poteri forti per votare sì l'undici giugno no in questi mesi questa campagna certo non fa Cile abbiamo
Abbiamo scelto le strade della ragione abbiamo ragionato sulle cose abbiamo spiegato i motivi del sì sapendo bene sapendo bene che se fossimo riusciti a Isernia uscivamo a spiegare le era giorni a tante donne a tanti uomini di questo Paese quelle donne e quegli uomini non possono non votare Fini
E io non ripeto qui queste ragioni io mi limito dai giornali di questa mattina a prendere due martedì
Di queste ultime ore del dibattito di campagna due motivi perplessi sulle schede numero dieci undici e dodici domenica undici giugno dirigevo dai ripeto dai giornali che stamattina il primo e prima mi viene dalla da un nuovo intervento dei di Umberto Eco Umberto Eco è uno è uno dei più degli italiani oggi
Più utili a questo Paese quelle che rendono a questo Paese la testimonianza migliore in tutto il mondo
Ecco era con noi all'inizio è stata con noi in emotivi più difficili
Quando si è si è rotta anche quell'esile dica che si proponeva Lost prova potere all'invasione dagli sbotta il potere del denaro del possesso dei mezzi
Dico ecco ha lanciato una sottoscrizione che ci ha dato forza e alla quale hanno partecipato migliaia e migliaia di dare al nostro Paese stamattina dalle colonne dell'Unità
Eco lanciato un altro appello
Ha detto guardate non c'è solo la televisione
Se ognuno di noi in queste ultime ore telefona ad altri da uno dei numeri a delle persone vive alle persone in carne ed ossa dotate ciascuna di una testa in grado di scegliere con la propria testa
Noi ce la facciamo e questo invito che io voglio ripetere qui impieghiamo queste ultime ore per parlare per ragionare per spiegare le ragioni del sì e il secondo motivo è concluda per lasciare la par no la agli esponenti delle forze politiche che sono qui anche simbolicamente uniti in questa battaglia di democrazia e di libertà il secondo motivo che io traggo dalle pagine dei giornali che stamane viene viene dal proprietario del monopolio della tv commerciale che è anche capo di una grande forza politica Forza Italia ebbene da l'onorevole Berlusconi abbiamo letto sui giornali che stamattina ha detto
Noi invece giugno è una prova generale
Non abbiamo voluto noi politicizzare questo scontro noi abbiamo voluto spiegare le ragioni quell'apertura di un mercato della comunicazione televisiva che era bloccato per asfittico che era antiquato che non era aperto verso il futuro
Se qualcuno l'ha voluto questo scontro ed è bene che gli italiani lo sappiamo io trovo perfettamente legittima dopo questo appello alla prova generale che tutti coloro che vogliono che l'onorevole Berlusconi torni a governare questo per voterò no l'undici giugno trovo altrettanto legittimo è indispensabile che tutti coloro che non lo vogliono voi
Sì dopo avere causato il giudeo sulla numero dieci un dodici grazie grazie a Tito Cortese adesso vorrei che ci racconta anzi un po'
La sua esperienze Antonello Falomi capogruppo dei progressisti nella Commissione parlamentare di vigilanza dove ciò che è successo i questi ultimi mesi anche all'interno della RAI ha dimostrato una volta di più la necessità di questa nostra patria di Ripetta Falomi
Ma quello che è successo in commissione di vigilanza sta sotto gli occhi di tutti sono arrivati sono entrati alla Rai hanno fatto piazza pulita di tutti i direttori di telegiornale ali di testate hanno messo uomini di loro fiducia portando quindi la situazione del sistema radiotelevisivo a una situazione di assoluto monopolio aggiungendo alle reti Fininvest anche le reti del servizio pubblico ora gli o televisivo e questa situazione credo deve essere rimossa a votare sì a questo referendum vuol dire cambiare la situazione l'aereo che è passato sopra le nostre teste è un'ulteriore prova
Che c'è una tale disparità di mezzi a disposizioni tra il pronte del sì il fronte del no
Vengano no no quello quello a era dei comuni scusate perché non lo sapete perché no non era dei comuni e io l'ho visto la ciò la prova ciò la prova della della ripresa televisiva perché l'ho visto già un altro giorno domenica scorsa stavo appellata a fare una manifestazione dentro villa Ada per il referendum e noi con i Los i poveri mezzi stavamo avevi eravamo sorvolare Ap dagli aerei con e i simboli del Biscione con il voto a votare no dicevo che in questa disparità di mezzi è tale che ebbe la mente ci dice che le cose devono cambiare io credo che se qualcuno avesse ancora qualche dubbio sulla necessità di votare sì appunto basta guardare a questa situazione non è democratico un Paese nel quale
Non c'è la pari possibile da per tutti di poter fare arrivare la loro opinione e poter fare le proprie arriva a riprova le proprie argomentazioni la situazione sta in questi termini la televisione le imprese televisive non producono poligoni poi ho avuto mobili producono informazione producono cultura producono sentimenti è bene un Paese democratico deve avere la possibilità che cultura informazione sentimenti debbano poter essere ispirati a una logica di pluralismo in questo Paese il pluralismo nel campo dell'informazione radiotelevisiva non c'è ed è bene che questa situazione venga rimossa ed è bene quindi votare sì domenica ai referendum grazie frazione la Parodi vorrei salutare e diverse vogliono salirà sul palco con
Ma ne saremmo molta Orientis Silvio Orlando Domenico Starnone che sono qui con noi in questa piazza ci piacerebbe e ci tenessero compagnia qui sul patto che magari ci dicessero anche qualche parola adesso vorrei invece catturando la mentre sta per pigiare il tasto del suo telefonino Corrado Augias per un saluto questa nostra manifestazione abbia impedito il tipo di tempestività è clamorosa telefonino di Curzi il piglio buonasera amici io
Tutto è stato già detto tutto del resto noi che siamo qua sapevamo già tutto prima di venire qui diciamo qui per sentirci insieme per passare insieme questo avuti ma ora prima che questa spropositata campagna referendaria si chiuda questi referendum qualcuno ha accusato il comitato promotore del sì imprevidenza questi preferendo non sono in realtà un atto obbligato sono no il risultato dell'ultimo regalo avvelenato di brutte Bettino Craxi ci ha lasciato prima di andare ad Hammamet a consumare non sua nel suo esilio sono il frutto di quel caffè che per dieci anni ha dettato legge dal quale nata la legge vanno questa frutto distorto di una direttiva europea che era cominciata con tutt'altri mezzi perché noi dopodomani andremo a seppellire come ha detto benissimo parcelle metteremmo l'ultimo tassello di demolizione di una sistema televisiva norme che non ha eguali nel mondo neanche del Brasile come qualcuno ha detto che non è vero perché anche in Brasile c'è un sistema televisivo che fa capo ad una sola persona ma questi referendum sono soltanto sia chiaro il primo Papa sì perché poi troppi referendum ci sarà il che sono come prevede la costituzione di una cosa sostanzialmente di rimozione ci sarà il lavoro mi do da fare lavoro vero da fare è quello di fare una legge di impiantare un sistema come se farà la Commissione Napolitano che ci metta un po'più al pari con gli altri e un po'più dentro l'Europa nell'ultimo l'ultimo gradino sarà quello di avere l'ultimo passaggio sarà quello di avere una televisione che sia più pluralista in più posti di lavoro al contrario di quanto sostengono interessata mentre certe persone compiute dei giornali con più opinioni insomma una televisione che assomigli di più a quella dell'Europa e meno a quella del terzo mondo dove l'iniziativa di Silvio per Rusconi per il momento ci ha trascinato amici poche ore letterari raggiungeremo il primo di questi risultati grazie grazie Corrado Augias adesso a nome del Comit dato parlamentari interparlamentare per la libertà di informazione che raccoglie tanti parlamentari di diversi schieramenti politici
Do la parola a Beppe Giulietti che è anche uno dei promotori del referendum sulla legge Mammì Carlo
Woman
Cerchiamo di essere molto Brevi questa sino al Comitato interparlamentare che significa classica che mette assieme parlamentari diversi della lega pattisti popolari e progressisti PDS Rifondazione Verdi Rete laburisti ambientalisti tutti che ha potere vietato per il sì ma io voglio dire su alcune cose uno ringraziare
Ringraziare le migliaia di persone che hanno fatto volontariamente sia la raccolta delle firme sia questa difficile campagna referendaria cioè una cosa è segnata io vi racconto il mio esordio a Milano della campagna per andare a
Per dire perché secondo me comunque non è stato tempo perso ma una grande battaglia di libertà a Milano è stata così l'iniziativa c'era un banchetto o certo punto sono arrivati gli amici della lega con le bandiere visto l'auto sbanda ben do sul lato sinistro dello schieramento che ha detto ma con chi ci tocca correre con la lega poi arrivato Cossutta sbandamento da parte della lega bambini nascosti dico che cosa faranno adesso i comunisti piazza successivamente arrivato D'Alema altro sbandamento poi sono arrivati gli scout con la loro divisa in calzoni corti e c'era il presidente delle ACLI Giovanni Bianchi poi i pattisti poi Dario Fo alcuni erano preoccupati di Genova Mamma mia con quanta gente diversa corriamo io credo che sia il primo risultato di questo referendum chi va
A tassi non vota per una caserma chi vota sì non vota una caserma chi vota si vota per donne e uomini associazioni e movimenti diversi che tali vogliono restare ma che sanno una cosa che
Certi passaggi quando si vota per la libertà io non mi posso mettere in testa di continuare la rissa con il mio vicino di banco io devo avere la forza e la generosità su temi come questi di non avere mal di pancia di correre in modo gioioso con persone diverse per poter già va dato anche di sentire ma per dissentire non posso avere bavagli per dissentire devo avere la libertà devo far pagare anche gli stonati
Allora vedete questi referendum checché ne dica Berlusconi non sono andati incontro non sono nati per i grafici aziendali non sono nati sugli spot questi referendum sono nati per restituire quote di libertà scomparsa a cittadine e cittadini ad autori a registi a produttori a musicisti sono nati perché sia un Paese non male con tante televisioni contanti proprietari dove la sera si possa scegliere si possa scegliere di vedere per chi vuole il documentario per chi vuole un'inchiesta per chi vuole sentire le voci del dissenso perché non vuole si guardi la telenovela la nostra idea non è imbavagliare quando voi non ci sono i cappucci la nostra idea non è incappucciati nella politica nel cinema nel teatro nella musica la nostra idea che ciascuno possa produrre possa avere le condizioni materiali per esprimersi per raccontare è un'idea diversa
Guardate che la legge Mammì morti e feriti li ha fatti Telemontecarlo in crisi non la potete vedere in molte zone del Paese perché già stati racket delle frequenze così Videomusic e così hanno chiuso e lo sapete molte radio molte televisioni molti giornali quella legge ha ridotto l'occupazione quindi se significa sia ad avere più televisioni con più proprietari significa avere più occupazione perché questo Paese arretrato tecnologicamente significa avere più autori significa poter vedere il film senza espatriare perché lo stesso appeal ma voi in Francia in Germania in Inghilterra italiano lo vedete senza interruzioni o con poche interruzioni mentre qua non potete godere quella che l'attività di artisti di autori che vanno rispettati nel loro linguaggio della loro creatività non succede proprio niente se vincono i sì è una vittoria della libertà non c'è altro voglio concludere molto rapidamente vedete
Io penso che ci sia motivo io ho provato in questi giorni come tante persone più illustre viene a spiegare ai giornalisti e la pay perché si vota è stato molto difficile voi provate a spiegare parlando magari male l'inglese come faccio io a un giornalista che in questo Paese per poter parlare le forze politiche il Comitato del Sì paga il Comitato del no paga il leader della destra
Io che parlo delle televisioni guardate che non vi capisce nessuno noi raccogliamo i soldi e per parlare consegniamo a un principe feudale i soldi questo non è l'innovazione e la vecchia cultura del principio datario e la cultura del padrone del periodo che dice il o comando e tu mi paghi un obolo questo è molto rischioso ma lo dico soprattutto guardate non a chi è già convinto nel Sinai molti se c'è un referendum dove un moderato può adottare senza preoccupazioni perché comunque gli serve la possiede dati espressione questo
Non c'è nessun tipo di rischio a meno che questo non sia un Paese in crisi etilica perché vedete io delle volte le discussioni che sento mi ricordano gli anni quando io stavo a Venezia frequentavo le osterie tenere osteria sentivo un dibattito se io so li vedo ma non posso farlo in dialetto perché qua non è la rete fanno in dialetto ma dall'osteria veneziane io sentivo la discussione che c'è in questo Paese voi provate stasera lo dico con molta ironia semplice da tornate a casa provata tornare a casa entrare dire buonasera sono unto del Signore sto intendo il giudizio di Dio mi sono incontrato con i miei apostoli ma secondo voi cosa vi accade che cosa le ha provate padre sperato provate a fare questo tipo di esperimenti ecco c'è un problema di linguaggio allora è un linguaggio che oltre a essere per chi crede blasfemo è un linguaggio che indica una col azione della persona come merce ecco il sì dice che il cittadino si guarda la televisione come vuole ma non è un numero di una rivista cui vendo qualcosa ma è una persona che scelga che ha diritto di scegliere di guardare non è una persona riducibile a una come dire semplice né da un numero questo è il senso del sì che noi abbiamo cercato di dare e chiudo con una battuta vedete io penso alla nostra campagna sia una campagna Marina che queste ultime una grande forza ma anche un elemento di ironia perché il sì
E diverso dal no a un solo come dire diverso meno dura meno arrogante allora io faccio un appello agli sportivi prima di tutto a votare sì sapete perché per assumiamo l'impegno
Se vince il sì voi avete notato io ho visto l'autodromo di Imola sono comparsi i cartelloni dai no ogni dieci minuti la Ferrari ha perso successivamente c'è Milan Ajax quel paio ricattati dai no il Milan perde allora evidentemente no non è neanche ben augurale ma soprattutto impedisce agli sportivi Sensi vince mi consenta di vedere con grande sereni da tutto ma se ci fosse un dubbio dal popolo delle telenovela che non dobbiamo peraltro dileggiare anche su questo giochiamo una carta forte non so chi di voi segua la telenovela che peraltro non verranno oscurate perché faccio presente che hanno oscurato noi non le telenovela in questa campagna re per l'aria ma non c'è rischio neanche su questo perché uno dei grandi protagonisti tre telenovela si chiama rigetta beautiful nella finzione scenica si è sposato e ha detto sì indiretta alla Fininvest ora se ha detto siluri ma diciamo sì con serenità e ironia anche noi non c'è pericolo grazie
Sono contento di essere qui con me contento ieri in una conferenza stampa
Di partecipare insieme anche persone molto lontane dal mio modo di vedere così c'è il capogruppo della Lega onorevole Petrini che ha esposto le sue ragioni per il sì erano sposta erano idee diverse dalle mie un'idea assolutamente liberale e liberista le ragioni di un'opposizione rigorosa al monopolio e al monopolio della Fininvest in nome della ridata della FIAT
L'opinione diverso
O l'opinione che bisognerebbe riprogettare un nuovo pubblico non il pubblico della lottizzazione nodi il pubblico che ha dato così cattiva prova di sé per cui uno degli argomenti del no
Proprio come è lottizzata Lanaj e la televisione ma quelli che Dinoi voglio nel pubblico non vogliono una radio televisione lottizzati ai patiti dei potenti vogliono un canale pubblico capaci di un servizio di una progettazione l'intelligenza della produzione culturale critica un'idea diversa la mia da quella dell'onorevole Pedrini e tuttavia
Non era non c'era nessun artificio stavamo insieme in nome di una limpida convergenza come quella di tutti quelli che sono qui o oggi la convergenza per abbattere in Italia un monopolio privato che ha instaurato il suo potere su un punto decisivo della democrazia al Paese le comunicazioni di massa una convergenza rafforza l'idea se io però posso arrivare anche in altre battaglie perché il fatto che siamo diversi noi comunisti dai Popolari e dai compagni al PDS da quelli della lega non impone a noi lasco fitta conto al centrodestra possiamo stare insieme per Abate il centrodestra più in questa inutile altre battaglie
Iniziare allora
Pier Ferdinando Casini ha chiesto subito la parola per un breve saluto lo chiama al palco
Cari amici si poche parole
E anche un ringraziamento agli organizzatori che mi consentono
Di non perdere l'aereo che ho programmato per le otto e mezza
Le ragioni del nostro no
Sono tante ma soprattutto ad una vorrei fare riferimento
Ad una concezione iniqua delle regole da parte della sinistra
Chi come noi
è particolarmente affezionato al tema di un bipolarismo
In cui le regole sia da un punto di riferimento comune non può che reagire ha un'impostazione ideologizzata che porta a vedere le regole come espressione di una cultura punitiva e strumentale
In questo caso si vuole colpire
La Fininvest tenendo presente che in Italia esiste
Una situazione anomala che si è creata sul campo
Esistessi un problema di antitrust ma esiste anche la necessità di una gradualità
Di una garanzia del lavoro delle persone e delle impresa
Noi diciamo no non solo a una concezione strumentale dell'uso dell'istituto referendario
Ma diciamo no anche alla grande vendetta che qualcuno vorrebbe ordire nei confronti di Berlusconi e di questa azienda
Diciamo no
Ad una concezione delle regole
Come strumentale e punitiva verso qualcuno emerso qualcosa ecco la ragione di questa nostra presenza
Di una presenza che conferma come bisogna rivolgere un grande appello agli italiani
Consentitemi una battuta scherzosa
Qualcuno degli ultimi giorni ha definito Torchio colombe alcuni di noi io spero che tanti torti e tante colombe vadano a votare per fare vincere il no domenica Intini in una giornata di mobilitazione grazie
Bene riprendiamo
Io dirò solo poche cose siamo tutti un po'stanchi un mese di dura ma bella battaglia politica
E forse di molto molte cose
Di questi giorni ci mancheranno siamo stati molto insieme abbiamo combattuto abbiamo su tutti i fronti cercato di fornire un apporto di vita democratica questo paese di fronte a una propaganda ingannevole che continuava da un anno e mezzo su questo tema e c'è solo una cosa di cui io non mi lamento che finisca e che è la campagna di inganno e di menzogne con i quali i nostri avversari hanno cercato di combattere questa partita politica e io penso che questa campagna dilungando e di menzogne si ritorca subito
Voglio solo a raccontarvi un episodio
Curioso che gli è capitato ieri in un dibattito di questi televisivi a Studio aperto con Paolo Liguori avevo di fronte a me l'onorevole Carla Stampa deputato del PDS e che vedevo che avremmo avuto un dibattito con un minimo di serietà gli argomenti su opinioni
Ebbene l'argomento centrale dell'esposizione dell'onorevole che alla stampa è stato uno solo
Onorevole Carla Stampa detto sulle reti Fininvest il sì non può parlare e lo diceva mentre si trovavano in una rete Fininvest sono straordinari tentano talmente di imbrogliare che riescono anche a imbrogliare se stessi sono veramente straordinari
Ma non imbavaglia l'anno il popolo non Imbrogliera hanno voi don imbrogliare hanno gli elettori e io credo che tutti avete potuto vedere tutti abbiamo potuto vedere che cosa c'è stato in campo in questi referendum ma qualcosa l'ha detto il TAR della Lombardia
Quando accogliendo integralmente il nostro ricorso contro quell'ingiusto ordinanza del garante l'altro giorno
Ha scritto una cosa essenziale
E che la stampa e le televisioni di questo Paese hanno un po'sottovalutato non hanno raccolto
Quel collegio di magistrati quel collegio giurisdizionale ha scritto che la legge sulla par condicio è una legge eccezionale di natura transitoria oggettivamente complessiva dei diritti costituzionali sanciti dall'articolo ventuno e quarantuno dalla Costituzione
è bene quali sono l'articolo ventuno e l'articolo quarantuno sono quelli che stabiliscono la libertà di espressione del pensiero da una parte e la libertà dell'INPS viva economica privata dall'altra quel tale aveva visto giusto quella legge contro quei diritti questi referendum sono contro quei neri e allora io credo che gli italiani
Sapranno decidere se loro vogliono difendere l'articolo ventuno e l'articolo quarantuno della Costituzione
Che questi referendum vogliono in qualche modo abrogare
Non starò a spiegarmi le ragioni per cui se si voterà no avremo difeso il nostro diritto di scelta come telespettatori nostro diritto di libertà come subito nell'informazione il nostro diritto di libertà e il nostro diritto di libertà dell'iniziativa economica privata e si apre Moggi difeso fatto argine a una sottocultura oscurantista che ha passato un mese appunto a cercare di oscurare noi non saremmo oscurati l'Italia non sarà oscurata e credo che domenica potremo festeggiare una vittoria di libertà do adesso la parola alla composizione
Grazie a sorpresa
Cari amici due sono fondamentalmente le ragioni del nostro no
Due ragioni di contenuto che io vi vi esporrò brevemente e mi permetterò poi di fare qualche commento politico
La prima ragione nasce dalla volontà di difendere quel poco di pluralismo che c'è nel sistema informativo italiano noi siamo per la libertà noi siamo per il pluralismo noi vorremmo vedere non due ma cinque sei dieci cento soggetti forti della informazione televisiva in Italia ma il referendum che qui viene proposto se accettato non ci dà cento protagonisti
Si fa passare da un mercato con due protagonisti ad un mercato con un solo protagonisti
Ci fa fare un passo indietro da quello che si chiama un duopolio almeno tre nel solo due a quello che si chiama uno monocorde
Un Monopolio di Stato un monopolio che largamente pene tratto da una cultura per la quale ho il massimo rispetto ma che soltanto una delle culture che hanno il diritto di esprimersi in questo Paese
Perché non esiste soltanto una concentrazione di potere televisivo
E anche di impegno politico nella persona di Silvio Berlusconi
Certi esiste è un dato anomalo è un dato che Berlusconi spesso sia offerto più volte di risolvere chiedendo soltanto due cose
Di poter avere il valore economico dell'azienda che ha costruito il suo chiede la paghino che non gliel'ha espropriato e chiedendo che l'azienda non venga distrutta
Che passando di mano però esista e abbia le condizioni per poter continuare a prosperare nell'interesse del Paese e dell'interesse di quelli che ci lavora
Esiste dicevamo una situazione anomale ma nella persona di Berlusconi e del campo Fininvest
Ma non è che dall'altra parte non esista un'altra concentrazione di potere televisivo ed informativo in generale che non dipende semplicemente dalla proprietà perché la proprietà teoricamente dello Stato quindi di tutti noi che dipende dal fatto che una strategia di egemonia culturale
Iniziata dal vecchio partito comunista e proseguita in vari modi dalle forze della sinistra ha di fatto occupato concordate professionali
Con accordi politici con la connessione creatasi con il mondo dell'ASP nella stampa scritta ha occupato in diversi modi non tutta ma gran parte della televisione di Stato e questa è un'anomalia ancora più preoccupante ancora più preoccupante perché qui un sistema di condizionamento culturale a favore di una parte viene costruito con i soldi di tutti
E questo e questo è assolutamente intollerante allora la prima buona ragione a favore del no
E il fatto che ci fa tesi a questo referendum ci farebbe regredire da una condizione di duopolio ad una condizione di Monopoli
Certo la situazione attuale va cambiata va cambiata in Parlamento discutendo rilanciando tutti i valori in gioco e tutti gli interessi legittimi in gioco
La seconda buona ragione a favore del no
E che noi facciamo attraverso il sì al referendum faremmo se approvassimo il sì al referendum
Una legge assolutamente fuori del tempo
Nuove tecnologie approvano il mercato della informazione televisiva aprono i mercati pubblicitari nazionali
Tra due anni noi avremo probabilmente metà dell'Italia servita da reti via cavo
O con la possibilità di servirla tramite reti gli a capo
Noi avremo la possibilità tramite il satellite
Di ricevere già doppiati in italiano e magari con gialli Sports pubblicitari inseriti programmi prodotti e inviati direttamente da qualunque Paese dell'orbe terracqueo
Per le aziende che operano in questo settore per le aziende della televisione e della telefonia
Si prospetta una battaglia durissima
Per difendere la propria capacità competitiva in un mercato molto più ampio e molto più competitivo
E questo non coinvolge solo la televisione la telefonia coinvolge anche la cultura italiana il cinema italiano lo spettacolo tuttavia o noi saremo capaci a questo livello di produrre spettacolo che noi mandiamo a Dallas come da Dallas ci manderanno i loro oppure scomparire Emo e sarà un dramma non solo per chi ci lavora ma anche per il sentimento di Authority entità culturale e nazionale degli italiani che si vedranno proporre come già ora in misura troppo grandi avvia il gli archetipi per educare i loro giovani di modelli ai quali conformarsi
Da Paesi di altra cultura e di altra civiltà e questa è una seconda ragione forte per votare
No
Aggiungo alcune considerazioni politiche
Questa campagna referendaria è stata inaugurata da una richiesta di rinvio a giudizio a carico dell'onorevole Berlusconi per vicende
Che riguardano la sua azienda e che attendono di essere chiari
Io credo ai alle coincidenze
Ammettiamo che sia una coincide la seconda settimana di campagna elettorale è accompagnata dagli arresti per Marcello Dell'Utri il numero due al numero tre della Fininvest
E io qui comincio a dubitare perché una coincidenza va bene due coincidenze cominciano ad essere troppi
La terza settimana e accompagnata dalla domanda di mettere sotto amministrazione controllata Publitalia
Ora di aziende che sono in condizioni eguali a Publitalia o nettamente peggiori di Publitalia dal punto di vista delle indagini dei sospetti e così via ce ne non una ma tante che fanno parte del Gotha Stella imprenditoria Italia
Allora delle due l'una
O esiste una volontà di distruggere il gruppo Fininvest oppure ma sarebbe ancora il meno oppure esiste una volontà di arrivare per via giudiziaria al socialismo in Italia ponendo sotto controllo della magistratura non un'azienda
Ma la gran parte del sistema imprenditoriale italiano e questo farebbe ovviamente
Ancora peggio
E oggi c'è con noi
Uno leader politico che a mia memoria è stato il primo a fare lotte civili e politiche per battere il monopolio di Stato nella RAI
Io ricordo
E allora che alzino ma mi ricordo bene che senza avviene televisivo senza a vere averi
Senza avere nulla ma forte delle sue idee chi mi disse chi il monopolio di Stato nell'informazione era contro le libertà beh questo fu Marco Pannella cui do la parola grazie
Care amiche cari amici
Al termine di questa campagna elettorale
Io non posso che portare al Comitato dei no
Dico al Comitato dei no ripeto al comitato dei no
Le nostre sedi eccitazione le nostre congratulazioni oltre che la fraterna solidarietà che era e spero sarà iscritta nelle cose
Giorgio Stracquadanio ha avuto la bontà di ricordare qualcosa alla quale in effetti tengo molto
E dove che prima di ogni altra battaglia politica
La battaglia contro i teppisti del video e i ladri di verità
è stata la nostra battaglia costante ogni giorno sapevamo sì toccava o anche se si sta viva i ampio e soprattutto le corti della menzogna della prevaricazione della partitocrazia
Di Saxa ruba o di via Teulada allora ne avremmo viste di difficili
Nel nostro paese anche in difesa dei diritti dei lavoratori
Di ogni tipo di quell'azienda
Il no al quale arriviamo attraverso vi è diverso
E arriviamo anche forse con significati diversi illustrati
Un metodo che quello in alcuni momenti
è necessario occorre marciare divisi
E colpire insieme
Io sono certa
Che se questo revival qualunquista contro il referendum
Mancherà il suo obiettivo
E domenica le cittadine e i cittadini faranno tesoro di questa occasione
E andranno a votare numerosi io sono convinto che con questo e su questo no spera vinceremo e batteremo il
Alla ripresa al rilancio alla continuazione sì ogni teppismo organizzato del video e quindi ogni organizzata campagna struttura
Menzogna e di furto di verità
Questo e dato sicuramente a creare
Vorrei anche dirvi
Poiché il momento in cui colpiamo insieme che ciascuno arriva con le sue bandiere questi appuntamenti con moglie
E queste bandiere fanno vedere in trasparenza dietro a questo no altri sì in sia ad alcune cose
Il nostro
No
è un si liberale come dimostra il nostro atteggiamento rispetto a tutti gli altri referendum
Noi siamo contro Ivano Parolini gli oligopoli contro il partitocratico lo siamo anche quando Costa e anche quando come ci accade questa volta come ci era già accaduto contro il finanziamento pubblico dei partiti
Quando con qualche si dopo né in qualche occasione ci troviamo ad essere assolutamente soli in un sì con tutti tutti i gli altri partiti nel no avranno ragione loro e torto noi apportiamo a questa lotta anche quelli che è un segno di libertà contro le corporazioni che sfruttano i coloro in nome dei quali parlano a cominciare dai sindacati ma non solo per gli quindi sì all'alternativa liberale sì ad una grande informazione Neale è libera sì ad un sistema radiotelevisivo nel quale noi porteremo se volete la storia di radio radicale come radio di tutti i partiti e di tutte le idee di tutte le forze cari amici io mi auguro che la vittoria e su questo su questi tre no e io mi auguro sugli altri siti liberali andremo a prendere
Sarà
Messa a frutto se ne saprà fare tesoro e non sarà dilapidato contro i teppisti debiti
Contro gli organizzatori delle menzogne dei linciaggi io ripeto la mia convinzione e che se continueremo a essere mobilitati fino all'ultimo minuto non solo vinceremo ma su questo stravincere sono occupato per il resto ma già da adesso ho già da lunedì mattina inizia il tentativo quest'ultimo anno ce l'ha dimostrato
Quanto difficile di far tesoro anziché dilapidare le vittorie facciamone tesoro oggi e facciamone tesoro insieme da lunedì in poi grazie
E con questo intervento di Marco Pannella termina qui l'odierno programma realizzato con registrazioni d'archivio che abbiamo fatto rivivere un momento della campagna referendaria dalla primavera novantacinque quando si votò tra l'altro se i referendum per abolire alcune parti della legge Mammì
Quelli cosiddetti anti Fininvest e avete riascoltato sintesi degli interventi che esponenti del sia del no
Agli obiettivi di quel referendum pronunciarono il nove giugno mille novecentonovantacinque durante le manifestazione di chiusura della campagna referendaria