"Le ragioni della sinistra: idee e proposte per l'Italia e per l'Europa" org. dall'Associazione "per la sinistra" Costruiamo oggi partecipazione e libertà (c/o Salone Palatino - via Cavour)

Diciamo
Diamo il benvenuto a tutti coloro che sono qui voglio avvertire che il compagno Adalberto Minucci nuovamente
Purtroppo presente perché avuto un invece Min disposizione quindi degnamente lo sostituisco io questa mattina
Voglio anche
Portare il saluto di Aldo Aniasi e ha inviato appunto un caloroso saluto e un plauso per questa iniziativa e rammaricato in un essere potuto venire qui e perché anche ieri indisposto
Voglio anche avvertire che l'appello le ragioni della sinistra l'appello che voi avete trovato in stralcio qui sul sull'invito è riportato invece per intero sulla rivista titolo per la sinistra che qui
Allora si sia vi accomodate un po'tutti io do la parola subito a a Sergio Garavini per l'introduzione
Abbiamo organizzato questo convegno con il contributo del Partito dei Comunisti Italiani in giorni convulsi della politica
Nel quale è difficile sfuggire al momentaneo
Trovare ragioni fondamentali di impegno politico
Sulle quali invece vogliamo tentare una discussione
Per cui può valere come sollecitazione il documento di lancio di questo convegno che è stato ampiamente sottoscritto
Probabilmente è bene cominciare dal punto della situazione
Dove la realtà politica e più lontana dalle idee della sinistra che sono sempre fondamentali istanze di democrazia
Mi riferisco alla crescente distacco dei cittadini dalle istituzioni
E alla caduta di partecipazione in corrispondenza una personalizzazione della politica che tende a svuotare i partiti di identità e di programmi riducendoli a comitati elettorali
è una involuzione incanalata lungo sistemi elettorali che consentono il voto che decide solo alle persone
E tendono a realizzare questa designazione direttamente anche nei ruoli di governo a tutti i livelli
Un'investitura personale talmente forte che inevitabilmente occupa anche spazi legislativi
Delimita sempre più fortemente l'autorità delle assemblee elettive esse stesse formate su scelte solo personali
Svuota di ruolo gli organi collettivi delle formazioni politiche
Non per caso la destra presenta il voto al referendum del diciotto aprile come l'imposizione plebiscitaria di una vera e propria controriforma politico istituzionale
La questione va considerata in tutta la sua problematicità
Ne deriva la necessità e l'importanza della scelta per il no al referendum
Bisogna chiedersi inoltre serie come sviluppare una linea e una iniziativa per la partecipazione come base della democrazia
Che nelle e oltre il referendum
Condizioni e si ponga in alternativa a un assetto politico istituzionale già elitario e personalizzato
Ulteriormente irrigidito dal referendum
Ove avesse successo
E anche da esiti ulteriori di personalizzazione presenti pure nella proposta di sistemi elettorali fatta dal governo
E da ipotesi di presidenzialismo fino al vertice dello Stato come quella prospettata da D'Alema
Si tratta
Di una linea di un'iniziativa difficili Pernorio
Che esigono da qui in avanti un impegno il più unitario possibile
Anche perché parte oggi prevalente della sinistra e del centro sinistra si identifica nel sistema politico che dovrebbe essere consolidato irrigidito dal referendum
Ma anche altri eventi possono essere vissuti ritenendo la partecipazione criterio politico essenziale
Credo sia stato giusto valorizzare il fatto che il Presidente del Consiglio
Sia chiaramente collocato nella storia della sinistra provenga dal pc
Eppure apprezzare l'impegno di una parte dei comunisti comunisti italiani a partecipare al governo e quindi impedire una svolta a destra in occasione della crisi del governo Prodi
Ma vanno pure considerati i limiti del Governo e della maggioranza
Prodi poteva definirsi designato al governo da un processo di partecipazione almeno elettorale
D'Alema vi è giunto con un accordo fra gruppi politici
Ed è costretto a manovrare come capo del governo nella logica dell'accordo di vertice che l'ha designato
Vicenda che ha lasciato strascichi pesanti del resto prevedibili in una politica sempre più personalizzata
Certo determinanti nel sollecitare pronti a lanciare con altri il partito dell'Ulivo
Si è quindi aperta una polemica nel centrosinistra
Nella quale a dividere i Democratici di sinistra e D'Alema da Prodi e dai suoi sostenitori
Non sono tanto diversità di orientamenti
Ognuno non casualmente rimproverando l'altro di essere senza programma
Quanto soprattutto una questione di egemonia o se volete di potere nel centrosinistra
Sarebbe invece essenziale
Aprire un dibattito reale nel Paese su cosa deve fare centro sinistra dopo l'ingresso nell'euro
Confrontarsi su questo tema in una vasta consultazione per verificare e tentare di superare le ragioni che oggi separano gravemente la società dalla maggioranza e dal governo
A questo fine
Decisivo lo stimolo la sollecitazione di una sinistra critica ma unitaria
Che conta
Se pesa come un vero e proprio movimento che dalla società preme sulle istituzioni
Dunque
Bisogna promuovere partecipazione
Ma bisogna anche chiedersi come se la linea del Governo fa largamente proprie quelle politiche moderate che abbiamo criticato a suo tempo in una viva dialettica con la società
Promuovendo per cambiarle iniziative di cultura reazioni politiche e sociali
Come
Quando una maggioranza della sinistra e partecipe consenziente di un processo che comporta meno partecipazione e più personalizzazione della politica più leaderismo più ricerca di consenso fuori
Da quei processi critici di confronto nelle formazioni politiche e nei loro organismi che sono il sale della militanza politica e i canali veri del rapporto con la società
Per promuovere partecipazione
Bisogna porsi il problema di una revisione sia di quelle politiche sia di quel modo di fare politica
Ma la domanda da porsi S. basti una netta denuncia
La rivendicazione di un'alternativa
Oppure vadano valutati i motivi profondi non tattici nemmeno semplicemente opportunistici di quegli indirizzi
Bisogna pur chiedersi perché non abbiano un effetto sui destinatari le grida di denuncia dello strappo dello snaturamento di una sinistra che sarebbe solo un'altra destra
E proporsi di considerare ciò che avviene in questa parte politica nel contesto di un vero e proprio processo sociale e civile in atto
Si dice che il capitalismo ha vinto ed è vero
Che suscitando enormi e crescenti contraddizioni sociali
è andato avanti con la globalizzazione
Dilatando al contempo la finanza e la produzione di merci in particolare di nuove merci anche immateriali
Gettando nel mercato del lavoro un miliardo e più nuovi produttori e più ancora nuovi disoccupati sradicati da società ed economie tradizionali
La maggior parte in condizioni miserabili
Un processo che si può ben dire abbia travolto il socialismo reale e grande parte dell'Uefa
Scardinate le garanzie di occupazione
Ammanettata alla mano pubblica nell'economia
E che per questo ha avuto bisogno delle rotture chiamate richiami taccia
Ma negli anni più vicini per ulteriormente consolidarsi per tentare di controllare superare le contraddizioni crescente davanti a episodi di crisi economica già forti in parti intere del mondo e che minacciano di estendersi
Questo processo è sembrato dover superare parte del suo carattere selvaggio
Dovere per così dire tentare di civilizzare assi di collegarsi all'istituzione di darsi regolamentazioni controlli istituzionali
Queste valutazioni non sono condivise
Da chi vede la globalizzazione come un fenomeno profondamente involutivo in termini di civiltà
Per denunciare e combattere in questo suo carattere generale
Ma è difficile fare pienamente coincidere questo giudizio che pure ha tanto importanti motivazioni
Con le ragioni del successo così vasto in Europa ma non soltanto di una sinistra moderata
La quale sembra in prevalenza piegata un ruolo subordinato
Rivolta a sostenere non a riformare il sistema
Collocata entro le sue contraddizioni e non avesse in alternativa ma sta in questi limiti questa sinistra moderata anche con un richiamo al suo ruolo storico di civilizzazione di civilizzazione e di istituzionalizzazione
Tentando di praticare il compito di portare il sistema consolidarsi pure con regole e controlli su scala interna e internazionale
Sarebbe semplice chiamarsi fuori
Dal processo economica e sociale reale del mondo considerato un vero e proprio arretramento di civiltà e contrapporgli una denuncia radicale un modello ideale
Ma questa via presto può costare l'isolamento
Anche più socialmente che politicamente
Con questa posizione pure isolati si può avere un peso almeno elettorale da fare valere sul piano politico
Ma sul piano sociale
La protesta radicale rischia di collocarsi al margine della società
Mentre può prodursi la più vasta mobilitazione sociale per esiti concreti
All'interno dei processi reali in atto
Ne sono ultimamente dimostrazione fatti sindacali importantissimi
La grande partecipazione dei dipendenti pubblici all'elezione dei loro rappresentanti di in controtendenza con mazzette Isma'nelle elezioni amministrative e politiche
L'ampiezza e la forza dello sciopero contrattuale dei metalmeccanici con un'adesione vasta di giovani
Dell'azione sindacale di altre categorie come gli elettrici
Si ripropone un movimento sindacale unitario di massa e si ripropongono i lavoratori come classe sul piano della più vasta mobilitazione
Superando nei fatti le tesi per cui i cambiamenti del lavoro comportano la scomparsa della classe lavoratrice come tale
La scelta può dunque essere quella di porsi criticamente ma all'interno del processo in atto
Di trovare le riforme da imporre al sistema nella profondità delle sue contraddizioni superando la tentazione di rifugiarsi in modelli alternativi proclamati dall'esterno
Un problema più evidente nei comunisti
Ma che in realtà ha attraversato e attraversa tutta la sinistra perché vi è per tutti il rischio invece di cadere nella subordinazione
Di perdere autonomia politica e di cultura di modellare interamente le politiche le forme stesse delle istituzioni alla parte della società costituita dal capitale in concreto al sistema dell'impresa
Credo vada quindi sviluppato una ricerca fondamentale
Sulle contraddizioni sociali e civili in atto e sulle alternative di riforme da proporre
Che però debba passare subito dalla teoria alla prassi nutrirsi di proposte concrete capaci di promuovere partecipazione iniziativa nella società e nelle istituzioni
Si tratta di intervenire i nodi già al pettine
Per il governo e per la maggioranza
Che invece sembrano muoversi in coda agli avvenimenti senza una linea di proposta sui problemi fondamentali
Si veda la vicenda telefonica
L'impressione è un fatto si parla di cento mila miliardi che però non sono investimenti per impiantare attività produttive e di servizio per avviare tecnologie ricerche per domandare lavoro
Si comprano vendono smembramento prese più che di nuovo capitalismo si tratta di commercio di finanza
Fluente negli Stati Uniti negli anni ottanta qui importato in ritardo
D'Alema si dichiara neutrale ma il governo non è stato neutrale nel caso della rottamazione a favore di un settore dominato in Italia da una sola impresa
Nel consentire proprio alla Telecom per più d'un anno che con minima esposizione finanziaria alcuni gruppi determinassero nell'azienda una condotta disastrosa al governo sembra necessario chiedere no hanno una neutralità ma una politica industriale
Una linea per sollecitare sostenere quei programmi le maggiori imprese che si chiamano tecnologia ricerca domanda di lavoro qualità di prodotti e di servizi
E per ottenere dall'estero Investimenti nuove attività e nuova occupazione piuttosto che favorire acquisto di imprese già attive poi magari da smembrare e ridimensionare
La questione decisiva è uno sviluppo più ampio e qualificato
A questi fini fatti dimostrano che nella stagnazione economica in atto sarebbe decisiva in Italia e in Europa una forte iniziativa per investimenti pubblici dalle infrastrutture alla ricerca dopo i tremendi tagli degli investimenti negli ultimi anni
E politiche coerenti che sollecitano dall'impresa Investimenti evoluzione tecnologica domanda di lavoro
Da notare che uno sforzo di ricerche in questo senso l'ha fatto lo stesso governo
In particolare nell'apparato tecnico politico del ministero del Tesoro ma la centralità della questione non è presente letteralmente nascosto nelle preoccupazioni di una politica alla coda degli eventi
Ci si preoccupa di delineare futuri tagli delle tasse che impedirebbero questi investimenti e costringerebbero ridurre le spese sociali
Si guarda al mercato del lavoro e del far da un'angolazione solo restrittiva più elasticità cioè più libertà di licenziare
Probabile intervento negativo sulle pensioni nessun passo per coprire il vuoto di sostegno alla disoccupazione e al diritto allo studio
Il messaggio alle nuove generazioni e grave per oggi più che per quando saranno in età di pensione oggi disoccupazione o lavoro necessaria per un ente precario
Nessuna protezione dalla disoccupazione nessun sostegno alla formazione
E nell'impegno per affrontare finalmente questi problemi che va sviluppata la relazione fra governo e parti sociali
Come al basso livello dell'occupazione non c'è risposta l'arretratezza della formazione viene proposto il finanziamento alla scuola privata quando il problema è la stagnazione burocratiche all'involuzione culturale della prevalente scuola pubblica a tutti i livelli
Cui dovrebbe essere destinato ogni impegno finanziario e la più vasta mobilitazione da parte dello stato delle risorse culturali del Paese
è stata dedicato un'enorme attenzione
Al tema delle riforme istituzionali e aprendosi anche non ad un aggiornamento ma una vera e propria revisione della Costituzione nata dalla Resistenza
Ma si sono lasciati ingarbugliare senza soluzione problemi essenziali dell'attuale condizione civile
Dalla procreazione alla famiglia
E non si è impostato una dialettica che sia adeguata rispetto a determinati orientamenti della Chiesa cattolica
Che va apprezzata per le sue critiche alle ingiustizie sociali
Ma della quale vanno pure posto in discussione le impostazioni dogmatiche fideistica e quando escono dall'ambito della fede per interferire con i diritti civili
E se è vero che l'immigrazione pone problemi difficilissimi di solidarietà e di convivenza
Proprio non si può dire che si sia riusciti dal Governo a mandare segnali cerchi di una politica della solidarietà su cui costruire una coesione popolare nella società
Ma questa coesione va cercata come esigenza civile essenziale dell'Italia di oggi
A questo punto si pone emblematicamente la questione Ocalan
In termini di solidarietà
Come di esigenza di regole internazionali
Il problema curdo va affrontato senza contraddizioni
Sia chiaro che la lotta dei curdi per l'autonomia e la libertà è tale in Turchia come in Iraq deve particolarmente trovare in Europa la spinta per soluzioni politiche e diplomatiche reali
Che siano difficilissime le questioni delle nazionalità lo dice ancora il Kosovo
Ma la loro soluzione passa dal riconoscimento ovunque e per tutti della libertà e dell'autonomia dei popoli de decisiva per tutti la salvezza di Ocalan
Tutte queste difficoltà nella situazione
Il navigare a vista del governo senza evidenti prospettive
Sono viste con profondo allarme da tanti a sinistra anche perché costituiscono i riferimenti per la riscossa della destra
Questa condizione vastità
Da sinistra vanno lanciati orientamenti e proposti obiettivi di riforma
Da riportare in una vasta consultazione nella società
Sui quali impegnarsi in vista delle scadenze di primavera
Qual è il documento di programmazione economica e finanziaria la legislazione scolastica e sui diritti civili
Il referendum le leggi elettorali anzitutto si può fare
Probabilmente la risposta più coerente sarebbe che si deve fare
Come però il vero problema
Questa sfida assenso non dando per scontato che il Governo e la sua maggioranza rifiutino di misurarsi su una linea riformatrice
Sollecitando l'uno e l'altra a superare almeno in parti decisive gli attuali pesanti elementi di passività
Quindi si propone una linea critica netta ma diversa da quella che ha portati in autunno Rifondazione alla opposizione
Però quanto tempo e quali eventi sono passati da allora
Sarebbe giusto evitare di fermarsi al passato per quanto prossima
Guardare avanti
Nel tentativo di raccogliere le forze della sinistra più avanzata per cambiare la situazione
Si può lavorare sull'ipotesi che questa sfida critica ma costruttiva valga e sia necessaria
Possa conquistare un rilievo nella società
Incidere profondamente sulla linea del Governo e della maggioranza
Ma la sfida può avere questa forza a determinate condizioni
In quanto lanci un messaggio critico e solleciti un cambiamento degli orientamenti prevalenti oggi nella sinistra e nel centro sinistra
In quanto possa contare incidere a questo fine
Con una a raccolta di forze che vada dalla sinistra dei Democratici di sinistra al Partito dei comunisti italiani a Rifondazione ad altre tendenze della sinistra
In quanto delinei in questi termini un programma e un movimento politico
Sia chiaro che non si tratta di ipotesi riferite a una comune identità anzi proprio nelle tendenze più avanzate della sinistra oggi è forte il richiamo alla propria identità
I comunisti e i socialisti
Di nuova sinistre di ambientalisti
Di cattolici di sinistra e non tanto in termini di recupero storico soltanto quanto di rinnovata vitalità politica culturale
Quello di cui si propone l'esame quindi un discorso propriamente politico
Il richiamo alle forze più avanzate critiche del sistema
Pure segnate da divisioni laceranti ancora recentissime
Perché provino a collegarsi su una piattaforma comune
Piattaforma politica
Non solo programmatica
In quanto alternativa alle tendenze liberiste e fuori da orientamenti liberaldemocratici
Da proporre con un segno unitario
Che richiami l'attenzione e l'impegno dei tanti della frantumazione delle forze trattiene fuori dalla partecipazione politica
Vi chiedo se ne può almeno discutere
Grazie a Sergio Garavini una romeni divise nessuna Flash che nelle comunicazioni che che come che si è macchiato ameni visti gli anelli tutti gli argomenti riguardano lei giurie la sinistra e i problemi che sono oggi sul tappeto le istituzioni l'economia lo stato sociale e così via
Io non vorrei dare Ermini di tempo agli interventi ma raccomando naturalmente in una certa brevità per consentire la possibilità anche ad alti che poi di intervenire dopo questi comuni sistematiche la prima è quella di e Luciano Barca emiparesi pinne Sala perché invito quindi a prendere la parola
Appare quasi incredibile la superficialità di taluni analisi che vengono fatte e che troppo spesso la sinistra sembra condividere
In un quadro generale il totale subalternità culturale circa la crisi economica che sta tra vagliando il capitalismo a livello mondiale
Con costi altissimi che per via economiche e a volte per il rilievo militari vengono scaricati sui Paesi più deboli e sui Paesi in via di sviluppo
Nella maggior parte dei casi le cause della crisi vengono cercati o all'esterno dei paesi asiatici per esempio oppure attribuiti a manovre speculative
Ora è indubbio che un ruolo assai rilevante in alcuni casi la speculazione finanziaria l'ha avuto e lo ha la bolla speculativa che al comma che come ho avuto occasione di riservare ogni tanto o il presidente della fretta Greenspan o il finanziere Soros si dilettano a puntellare
Il primo per dovere d'ufficio
Il secondo per speculare al al ribasso lucrare miliardi non è una loro invenzione
Ma quello che viene taciuto è che ciò è connaturato all'attuale capitalismo nel quale la finanza è tutt'altro che un'ancella della produzione di merci e servizi
Ma opera in modo del tutto autonomo e separato
Dall'economia reale
è la cosiddetta economia di carta come denunciava Berlinguer negli anni settanta che domina su tutto e la speculazione è del tutto fisiologica Attali dominio e quando essa opera in una borsa limitata e asfittica
Come quella italiana
Dominata da cinque o sei gruppi anche se ora sembra che avremo il massiccio ingresso tra i vecchi big di nuovi imprenditori che si sono consorziati
Tra loro per disputarsi la telefonia
Italiana
E ovvio che quello che lui sta già uniti e semplice Baretta da noi è tempesta tempesta verso la quale con irresponsabilità
Il governo cerca di spingere piccoli e medi risparmiatori e nella quale se non ci fosse stata la resistenza
Dei sindacati e la loro difesa delle pensioni
Da troppi ritenuta una battaglia di retroguardia sarebbero stati gettati cinicamente milioni di pensionati
Voglio essere chiaro
Non ho alcuna intenzione di porre sul banco degli imputati i fondi di investimento e neppure i fondi pensionistici privati
Nello stesso momento in cui va rilevato che questi fondi pongono nelle mani di alcuni gestori l'amministrazione di centinaia e migliaia di miliardi
Che finiscono per aggravare le manovre speculative ed assicurare a pochi sicuri e giganteschi
Tale a pochi
A poche persone sicuri e giganteschi guadagni sì anche la Borsa salga sia che la Borsa sia che la Borsa scende occorre riconoscere che essi
Almeno in taluni casi penso ai fondi obbligazionari penso ai fondi bilanciati costituiscono anche uno strumento di difesa
Ottetto di difesa doti progresso di sviluppo dai rischi che il singolo piccolo risparmiatore correrebbe si affrontasse da solo il mercato borsistico
Ma guai se trasformando questa difesa in una conquista della modernità
Noi rinunciassimo al dovere di garantire per altri sicure vie
Sotto la responsabilità e il controllo dello Stato il diritto alla pensione così come altri universali diritti di cittadinanza
La critica da muovere compiute scissione a chi detiene le quote dell'economia solo gli aspetti finanziari e monetari non esclude infatti anzi al contrario
A forza un preciso dovere della Comunità europea e del Governo italiano a intervenire nel campo della finanza e del credito
Proprio il fatto che il processo di finanziarizzazione siepe separato dal processo produttivo persegue obiettivi obiettivi propri
Simile a se stessi richiede un maggiore impegno degli organi di vigilanza dalla Consob alla Banca d'Italia la quale finge
Di non vedere e di fare le diverse forme con cui certe banche hanno realizzato una nuova forma di rendita la rendita da Euro aggravando anziché alleggerendo l'onere del costo del lavoro a carico di piccole imprese e delle famiglie
Il rischio che lo sforzo che il Governo sta facendo a favore del Mezzogiorno sia vanificato dall'alto costo del denaro
Dal peso delle garanzie che le banche richiedono facendo pagare due o tre volte con voci diverse il cosiddetto rischio Suter
è un rischio reale contro il quale bisogna intervenire per evitare che stanziamenti e finanziamenti finiscono solo per arricchire le banche
è positivo che il presidente della Consob Luigi Spaventa abbia finalmente chiesto maggiori poteri
Ma non è un caso che ciò sia avvenuto in connessione con il clamore suscitato dall'OPA Olivetti sulla e contro la Telecom
Ma su ciò out avrò modo ritornare
Anche se non voglio farne il centro del mio intervento perché l'OPA presenta aspetti che non solo solo finanziari anche se le banche finiranno per lucrare più degli altri
E tocca invece questioni molto rilevanti per l'economia reale e l'occupazione
In ogni caso ho sempre Corsini considerato esiziale
Fare del capitalismo ed è il mercato due termini equivalenti e darò dei dispiaceri
Anche a quegli amici che continuano a confondere fra loro due termini che solo gli apologeti
Consapevoli o inconsapevoli del capitalismo o i nostalgici del gossip One
Considerano identici
Denunciare la riduzione dell'economia
Ad alcuni parametri finanziari e monetari non significa dunque disinteressarsi da ciò che sta avvenendo nel mondo della finanza
Ma significa intervenire per ristabilire un un legame positivo virtuoso come si usa dire tra finanza e produzione di beni e servizi
E per impedire che le diseguaglianze sì aggravino
Soprattutto a favore della piccola impresa
Che in Italia garantisce ormai il cinquantadue per cento dell'occupazione e riceve solo il diciotto per cento del credito
Per non parlare della chiusura che ancora permane ai danni della media impresa a differenza di ciò che avviene in altri paesi europei ma torniamo alla denuncia della superficialità di talune talune analisi della crisi economica che non solo il mondo asiatico ma l'intero l'intera Europa e gli stessi Stati Uniti stanno vivendo
Abbiamo detto del primo errore
Quello di separare i parametri monetari e finanziari da quelli dell'economia reale e che comprendono non solo la crescita del PIL ma i dati relativi all'occupazione
I dati relativi al benessere dei cittadini e alla distribuzione di tale benessere
Un secondo errore tipico degli economisti cosiddetti puri ma che pure non sono è quello di Solari l'analisi economica dall'analisi politica
è merito gli ho un gusto Graziani
Quello di avere in più occasioni recentemente legato strettamente l'idea di crisi all'idea di conflitto conflitto economico conflitto sociale conflitto politico e in molti casi conflitto militari oggi ho avuto occasione di indicare dall'Ulisse secondari punti di divergenza da Graziani concordo comunque pienamente con lui
Quando per spiegare la profonda crisi tuttora in atto
Vendite rendere esplicito il conflitto
Da in primo luogo rilievo all'autentico saccheggio che le grandi potenze e in primo luogo gli Stati Uniti vanno operando ai danni dei paesi che stanno in più gravi condizioni
E per il quale l'aria il Fondo monetario internazionale
E sul piano Moro militare della NATO si fanno strumenti impedendo qualsiasi misura volta frenare la fuga dei capitali dai paesi colpiti
E obbligando questi a destinare gli aiuti concessi a pesanti condizioni politiche al rimborso del debito estero con il risultato che gli aiuti
Non restano nei paesi crisi ma tornano con gli interessi alle banche americane
Ho europee che li hanno concessi è una macchina infernale che nel Brasile sta rendendo la crisi sempre più grave e anche in città e che ha certamente tolto
A questo Paese ogni velleità
Di fare concorrenza agli Stati Uniti
Ma la identificazione della crisi con il conflitto sembra efficace anche quando non si tratta dello scontro aperto
Convalidato dal Fondo monetario internazionale
Tra USA e Brasile oltre a USA e Giappone oltre a USA è unione europea
Il riferimento in questo caso alla lotta dei dazi e alla lotta fare unitaria tra dollaro ed è uno questi sono certamente gli aspetti più evidente meno evidente ma non meno pesante tuttavia e lo scontro che si svolge all'interno dei vari Paesi del sistema
Stati Uniti e a uno e aria dell'Euro compresi
E non mi riferisco tanto allo scontro sindacale
Molto attenuato da quando i sindacati sono diventati quasi ovunque componenti interni del modello di accumulazione
Cercando qualche volta con successo attraverso patti sociali di condizionarlo
Ma mi riferisco allo scontro che in tutto il mondo oppone il venti per cento
Bella
Che la popolazione che detiene Tusa l'ottanta per cento delle risorse
All'ottanta per cento della popolazione che lotta per spartirsi il restante venti per cento
Molto molte guerre locali sono combattute per questa drammatica spartizione tra poveri
Con interventi di corazzate e missili americani o della NATO nei territori nei quali ci solo petroli o diamanti o qualora qualcuno dei concorrenti
è pilastro essenziale del sistema di potere americano
Ma accanto ad essi vanno considerate le guerre silenziose
Che attraversano anche i Paesi cosiddetti avanzati e che si combattono attorno ai diritti fondamentali e universali della persona umana e di cittadinanza
Che cosa si sta combattendo attorno al tema della scuola in Italia sembrano una grande battaglia non solo in difesa della laicità ma per difendere il diritto all'istruzione
Dall'assalto che il venti per cento sta apportando con motivazioni diverse
E con l'aiuto del ministro Berlinguer Luigi all'universalità e alla qualità della scuola pubblica e dunque al principio dell'uguaglianza
E e per affermare anche nel campo dell'istruzione il ruolo subalterno dell'ottanta per cento e ciò anche a costo di sacrificare questo fattore decisivo per lo sviluppo che è la formazione
E la battaglia per il diritto al lavoro non ha la stessa origine e una traversa anch'essa tutta l'Europa
E le Americhe
E la battaglia
Cito una cosa che può apparire marginale per le quote latte o quella volta imporre Alitalia desideri significare
Dal mosto importato dall'estero invece che dalle proprie lignee non fa parte dello stesso conflitto dello stesso scontro la crisi che viviamo alla sua origine in questo permanente conflitto
Distruttori di intelligenze e di risorse umane e materiali e nel rifiuto che giustamente una minoranza di quell'ottanta per cento
Pur priva ormai di coprite politica insicure oppone ora in nome dell'indipendenza unità nazionale
Ora il nome del diritto a una casa
Ora il nome di antichi valori proletari o di antica libertà borghesi ad essere quotidianamente derubata dal venti per cento ai e ad esigere
Una equa redistribuzione delle risorse e del reddito
In verità si era sperato che il passaggio dal dominio incontrastato del dollaro
Moneta internazionale di riserva
Subordinata all'esclusivo interesse degli Stati Uniti ad un sistema poco tripolare fondato sul dollaro gli M ed euro potesse portare a una situazione più contrattata e più equilibrata
La presenza al governo di una sinistra sia pure variamente articolata in undici Paesi delle europei
Poteva rafforzare questa speranza purtroppo i termini sinistra è diventato un molto equivoco anche il turco esce fitte di cui abbiamo visto il barbarico comportamento Controls Scialanca
Fa parte della internazionale socialista e in molti casi non trascurabili
Componenti di questa sinistra sono impegnati sotto la guida del thatcheriano Gentile Blair a mistificare i termini del conflitto
Ecco allora che viene montato ogni giorno con la complicità di componenti della sinistra un presunto conflitto tra giovani e vecchi
Perciò distruggere più che per Mio modificare il sistema di Welfare oppure entro mezzogiorno che riceverebbe troppo Ehud Olmert che darebbe troppo dobbiamo con decisione in temi specificare queste menzogne ecco un preciso compito della sinistra
E individuare obiettivi che uniscano giovani e vecchi lavoratori
Lavoratori e imprenditori seri del Nord
E lavoratori del Sud in nome di quelli che è stato o dovrebbe essere un obiettivo ideale strategico della sinistra la lotta alla diseguaglianza
Dobbiamo denunciare anche penalmente chi con avventate notizie ha spinto migliaia di lavoratori ad anticipare la richiesta di pensione di anzianità
Dobbiamo altresì garantire che finanziamenti al sud vadano realmente alla creazione di produzione dice di merci e di servizi e non vadano ad arricchire le panchine
Questo è nell'interesse sia del Nord che nel Sud
Ed è un interesse comune di giovani e di pensionandi in condizioni ancora di dare qualcosa alla società
Che ci siano individuati forme contrattuali ad hoc a part-time che consentiranno ai giovani di apprendere
E ai vecchi di far fruttare ancora la loro saperi esperienza
Vedere questo tema
Sotto il titolo
Della riduzione delle diseguaglianze
E della valorizzazione delle capacità delle donne e degli uomini
Può essere più proficuo che vederlo sotto il titolo subalterno della flessibilità del lavoro anche se ci sarebbe una ricaduta in questo
Più urgenti è importante
Che parteggiare per Telecom o per Olivetti nello scontro che sia aperto sul mercato
Io personalmente
Non lo so alcuna nostalgia per l'IRI
E neppure per la stette privatizzata Di Biagio Agnes
Se la polizia dice Azzi politicizzata politicizzazione delle aziende a partecipazione statale non ha funzionato quando i partiti con tutti i loro difetti e bacche interni
Erano partiti di massa
Che in qualche modo dovevano tener conto della volontaria
Collettiva che attraverso di essi si esprimevano ogni intervento della politica sarebbe deleterio nel momento in cui i partiti sono ridotti a staffe
Primi di privi di controllo democratico
Fatto di cui sono in molti in questi giorni ad esultare
Da vanno da Panebianco a Galli della Loggia e nel momento in cui la sinistra Nonda elaborato un suo modello alternativo
Di corretto rapporto tra pubblico e privato
Che è sul mercato si sia aperto uno scontro tra Olivetti e Telecom è positivo quale che sarà la conclusione
Perché
Rappresenta un fatto nuovo e clamoroso sul mercato concordo il gioco con Marco tornato nel senso che segna la fine della possibilità di mantenere i il controllo di grandi gruppi con Luccoli più o meno duri di piccole dimensioni e di nominare i presidenti o gli amministratori
Possedendo lo zero sei per cento del capitale
Ciò che dobbiamo esigere il rispetto della legge e delle regole che il mercato non sia forzato
Che il Tesoro usi la sua golden share uguale dando non solo agli aspetti finanziari ma i piani industriali e all'interesse di mantenere una solida posizione nazionale nel campo delle telecomunicazioni se non altro per poter contrattare su un piede di parità future combinazioni e regole europei dobbiamo batterci perché l'occupazione sia garantita e possibilmente potenziata
Cosa non difficile se venissero creati sportelli per garantire a tutti il diritto di cittadinanza
Telematica e dobbiamo batterci perché tutti gli organi di controllo italiani europei facciano il loro dovere a tutela degli azionisti dei piccoli azionisti
Ed è la trasparenza
Trasparenza delle operazioni finanziarie ed e progetti industriali
Ciò significa Tom confondere tra loro
Capitalismo e mercato e cominciare a usare il mercato
Controlli violazioni che più potenti gruppi capitalistici fanno delle sue regole
Regole di cui fanno parte anche gli accordi contrattuali liberamente assunti da tutte le parti più rappresentative
Del mondo dell'imprenditoria e del lavoro grazie
Grazie a Luciana marca in convegni in questo genere il compito del moderatore è un compito ingrato me ne rendo conto
China una parte degli interventi sono di grandissimo interesse ma d'altra parte il tempo come immaginate i tiranni e quindi dobbiamo cercare di contenere lo negli interventi legati negli non riuscì hanno tutti a parlare quindi io
Vorrei suggerire ai prossimi interverranno di Contini e o no spazi più limitato di tempo
Darei la parola Gennaro Lopez si poi dopo a Ugo Spagnoli che vede ospiti in sala
Ho affidato ad una nota scritta alcune considerazioni sulla scuola
E sulla formazione nota che spero venga distribuita in sala
E quindi questo mi consente di essere breve come richiesto dalla presidente e di aggiungere semmai alcune considerazioni alle cose contenute già in questo scritto
Intanto vorrei ricordare mi pare
Importante che a proposito di finanziamento alla scuola privata siamo alla vigilia di una importante giornata di mobilitazione a Bologna
E credo sarebbe opportuno che anche da questa Assemblea partisse un messaggio di adesione diciamo alle manifestazioni che sono previste appunto
Per domani nel capoluogo emiliano
Vorrei poi soffermarmi su una prima considerazione
Il ministro Berlinguer loro ora richiamato nel l'intervento e il compagno barca
Si è reso protagonista di una serie di interventi riformatori badate non pochi né di poco conto sia col governo Prodi sia con l'attuale governo D'Alema
Penso agli esami di maturità
Penso a ciò che viene definito con espressione orribile innalzamento del dell'obbligo
Penso alla nuova scansione dell'insegnamento della storia penso da ultimo al a quanto deciso proprio nell'ultimo Consiglio dei ministri in tema di autonomia scolastica
Ecco io mi domando perché questi provvedimenti abbiano suscitato e suscitino molte perplessità e critiche
Anche se non soprattutto a sinistra
Eppure ministro Berlinguer e la sua politica sono essi stessi come dire prodotti della della sinistra
Dunque credo non sia fuori luogo domandarsi se in campo scuola scolastico come peraltro in altri campi
Noi non stiamo pagando un deficit di strategia riformatrice
Che coinvolge sia pure in modi diversi tutta la sinistra
Mi riferisco ad una evidente difficoltà di ordine di ordine progettuale intendo dire difficoltà politica e culturale insieme
Che si cerca di mascherare con la politica del giorno per giorno o peggio con la politica spettacolo
L'altra faccia Ap di questa medaglia speculare
Ma che denuncia lo stesso tipo di di difficoltà e quella di una sinistra che dichiarandosi alternativa si rifugia tuttavia in schemi ideologici puri
Impermeabili al confronto e perciò spesso del tutto sterili e improduttivi
La questione scuola e formazione rinvii rinvia dunque ad un modo d'essere complessivo mi pare della della sinistra che pare aver smarrito mi pare
La capacità di tenere insieme il concreto agire politico e l'ansia di prefigurare un mondo diverso e migliore
E non a caso questo limite appare ancor più evidente se si parla appunto di scuola di formazione di processo educativo e cioè di qualcosa che per sua natura pone domande sul tipo di società
Di convivenza umana a cui finalizzare la trasmissione del sapere
Qualcosa che costringe a misurarsi con questioni di valore di prospettiva
Le stesse questioni cioè che danno senso alla condizione giovanile nel momento in cui il giovane è impegnato a costruirsi il suo progetto di vita
Proprio per queste ragioni io credo che compito di una sinistra che voglia tornare a parlare alle nuove generazioni a coinvolgerle a interrogarsi sulle sulle cose che oggi più che mai le angosciano
Dovrebbe essere quello di ridefinire su basi del tutto nuove il rapporto tra le due grandi questioni che agitano vorrei dire i giorni e le notti dei giovani quella della scuola e quella del lavoro
Nella nota che mi viene distribuita
Io contesto l'ottica puramente economicistica con cui questo tema continua ad essere affrontato anche a sinistra
E mi sono permesso di ricordare come non sia trascurabile per il sistema distruzione
L'esigenza di promuovere e valorizzare innanzitutto la persona umana e la democrazia
E tuttavia
Una scuola capace di stare al passo con i processi sociali in atto
Non può trascurare il fatto che i lavori oggi tendono ad incorporare quantità sempre maggiori di competenze e di conoscenze e non solo nelle fasce medio-alte di professionalità
Le specializzazioni legate alle nuove tecnologie e il loro bisogno di flessibilità
Sono compatibili solo con una base di formazione di ampio respiro culturale
Di qui dunque io credo la necessità di mettere in campo un nuovo concetto di professionalità
Non più statico non più raggiungibile una volta per tutte nella vita lavorativa ma appunto dinamico
E di qui quindi una funzione inedita e a mio avviso centrale che dovrebbero assumere nella proposta complessiva della sinistra su scuola e formazione la formazione ricorrente ed educazione permanente
Sul terreno più squisitamente politico
Questo ordine di problemi postula una rinnovata alleanza mi pare tra mondo dei lavori nel mondo della scuola
Un'alleanza in cui decisivo può rivelarsi il ruolo del sindacato
L'uomo che peraltro il sindacato ha cercato di svolgitore ancora in occasione di quello che con enfasi forse eccessiva è stato definito come nuovo patto sociale
E non si può non cogliere ed è stata colta mi pare
Da questo punto di vista un'emergenza che deriva dal problema drammatico della disoccupazione
E del sostegno formativo da assegnare alla forza lavoro occupata ma a rischio cioè sposta alle conseguenze dell'andamento negativo del ciclo economico dei processi di riconversione trasformazione del lavoro
Si è posta dunque l'urgenza di usare anche lo strumento della formazione per una politica attiva del lavoro ma il sindacato da solo
Io credo che non possa affrontare
Questo ordine di problemi senza trovare sponde politiche in termini di Progetto
Che guardi quindi oltre l'emergenza in termini di movimento in termini di proposta e iniziativa a livello istituzionale
Tutto ciò rinvia dunque la necessità di elaborate di pensare di incominciare a tradurre iniziativa politica un'idea un progetto complessivo di riforma
Del resto dettata questa esigenza dagli stessi processi di trasformazione in atto nella società nella cultura e nell'economia
Questo Progetto ripeto a mio avviso non può non ispirarsi ad una logica di educazione permanente nel quadro di un sistema formativo come dire integrato in cui si realizzi una collaborazione tra scuole impresse formazione professionale università in un sistema in cui
Tempo della scuola il tempo del lavoro pur distinti non siano totalmente separati ma interagiscano e si intreccino
Dal punto di vista culturale
Io credo occorra Dom domandarci
Si può la scuola costruirsi una propria identità
Non subalterna alle esigenze del mercato del lavoro
In altri termini come si risolve il dilemma fra il prolungamento per ora di un solo anno
Del diritto allo studio
E la cosiddetta propedeuticità orientamento agli anni successivi
Come si affronta cioè il rapporto tra formazione culturale e formazione alle professioni
La questione di fondo che interessa la democrazia italiana prima ancora che il mercato del lavoro
Io credo che sia comunque legata alla possibilità di realizzare un'aspirazione come dire storica della nostra scuola
Quella di passare dalla scuola dell'alfabeto del far di conto alla scuola della cultura e cioè di garantire una nuova alfabetizzazione alle giovani generazioni a livello richiesto dai nuovi saperi e dalle nuove e tecnologie
Da questo punto di vista un'osservazione finale e concludo
Non convince il modo in cui il governo in prima persona il ministro Berlinguer sta impostando l'avvio
Della così detto appunto innalzamento dell'obbligo
A mio avviso ogni soluzione che anche in modo surrettizio
Tenda per questa via riprodurre il vecchio doppio canale formativo
Ci deve vedere come sinistra decisamente contrari
La scuola e io credo che non rinunci al suo ruolo alla sua funzione specifica
Che è quella di educare di formare complessivamente la personalità
Di chi accedere appunto
Ai processi educativi e processi formativi
Non rinuncia a questo ruolo se fa propria anche l'educazione al lavoro però qui bisogna essere chiari su questo punto
Un'educazione al lavoro io credo nella scuola dell'obbligo non può essere intesa neanche nell'ultimo anno
Come formazione professionale
Ma io credo vada recuperata nella scuola dell'obbligo e in particolare nell'anno che ora si aggiunge alla scuola dell'obbligo una educazione a al lavoro intesa in senso formativo e pre professionale
Assumendo cioè il lavoro come valore sul quale educare le nuove generazioni
Educare al lavoro e peraltro io credo compito che rientra a pieno titolo in un progetto culturale che si ponga l'obiettivo prioritario riformare l'uomo e al tempo stesso il cittadino vi ringrazio
Grazie a Gennaro Lopez se grazie anche per l'uso che ha fatto del tempo
Interviene ora Ugo Spagnoli e poi daremo la parola a Roberto Pizzuti
Io credo che nel mille novecento novantotto
Sia stato per le riforme istituzionali di un un anno sostanzialmente piatto
Devo terra così
Adesso funziona bene
Un anno sostanzialmente piatto il crollo della Bicamerale
è stato seguito da un'assenza
Di iniziative
Nessuna riflessione seria è stata portata alle ragioni di questo fallimento
Non potendosi certamente accontentare dal fatto che il fallimento sia soltanto causa delle bizzarrie di Berlusconi
Io penso che si sarebbe dovuto riflettere vedere se e fino a che punto
Non ci sia stata una mancanza di coinvolgimento
Di dibattito nel Paese
Di dimostrazione della validità
Di un'operazione così impegnata è così importante
Quando si è arrivati al momento del
Della frattura
Ricordo che c'è stato chi è stato il presidente della Commissione D'Alema che aveva detto Sensi romperemo la catastrofe
E il presidente della Camera che ha detto se si rompe si va allo scioglimento di campo
La reazione è stata pressoché hip inesistente
Si è rotto alla catastrofe non sia andato allo scioglimento per fortuna reali
Ma questo sta a significare
Che occorreva riflettere su questa vicenda
E abbiamo avuto un anno e passa di tempo perché questa riflessione avvenisse nella riflessione non è avvenuta Nesi e la sinistra ha cercato di costruire un progetto nuovo che tenesse conto anche dell'Italia e degli errori
Delle insufficienze delle arroganze della della precedente della precedente
Esperienze
Non si è neanche fatto lo sforzo di prendere alcune cose su cui c'era stato un intesa è di tradurle immediatamente sarebbe lo Stato cose più limitate ma certamente utili non è avvenuto assolutamente nulla
Tutto è avvenuto nulla ma qualcosa si è mosso lo stesso
La Costituzione è cambiata anche se non ce ne siamo accorti alla questione dell'Authority è un cambio forte della della Costituzione
Poteri regolamentari poteri esecutivi poteri giurisdizionali cosa sono le autorità che cosa che pesa possono avere cambiamento dalla nostra
Della nostra Costituzione anche sulla prostituzione le cose non sono stati così tranquille
Sì in CT
Con il metodo del centotrentotto della Costituzione
La prima Commissione affari costituzionali del Senato sta apportando avanti la modifica della costituzione economica scritta negli articoli quarantuno quarantadue e quarantatré della Costituzione da otto mesi per iniziativa
Di Alleanza nazionale si sta discutendo di questi tre articoli che solo il fulcro
Questa è la vita questione dell'impresa questione l'intervento dello Stato
E recentemente il ministro Amato di questo governo
Non si è espresso nel merito ma ha detto continuate pure che va bene
Per questo ovviamente sta a significare
Che si sta muovendo qualche cosa che si sta muovendo in modo negativo così come in modo negativo si stanno dato che ormai
C'è la fase che vi per cui le il bisogna far finta che certe cose nella Costituzione non esistono gli nell'articolo trentatré ci sono quelle tre parole ma no non tamponiamo le nell'articolo ventisette c'è scritto che che c'è un problema di una presunzione vedi di non colpevolezza fino a che la sentenza quasi giudicata bar note lasciamo che dopo due che due gradi di giudizio con la sentenza e uguali eccetera resi posso andare definitivamente in galera
Non va bene
Ed è in questo quadro in questo scenario irrompe
All'improvviso quasi vai all'improvviso ma quasi all'improvviso
Irrompe questa Mina
Che è costituito da referente
L'operazione sappiamo benissimo che inizialmente avuto importa per protagonisti diciamo i reduci della del del novantatré i reduci del del referendum del mille novecentonovantatré
Ma ormai
Questi i reduci
Che si sono battuti
E che inventate fanno partecipa o della sinistra sono stati ormai nettamente scavalcati dalla destra
Che ormai il referendum è diventato appannaggio della destra appannaggio di alleanza nazionale nelle nelle battaglie che sta conducendo ora ancora in questi giorni per
Fare l'ostruzionismo affinché è una legge diversa non abbia neanche non solo non possa passare
Il il non possa diventare legge nel vero senso la parola prima del referendum ma neppure che possa essere approvata dal solo suonato ma neppure che possa essere approvata soltanto da una dalla Commissione affari costituzione
La destra gente gestisce il referendum puntando nel populismo sulla considerazione negativa
Di cui godono oggi i partiti sui riflessi negativi della legge sul finanziamento dei partiti anche sulla frantumazione delle sì delle sigle
è un'impostazione qualunquista e populista che sta diventando dominante
Lo sia sarà sempre di più quando si scatena la campagna elettorale questi saranno gli argomenti su cui purtroppo saremo chiamati a discute
è la destra che vuol fare il pieno dei voti che punta successo clamoroso alla rivincita la formazione sull'onda del referendum di uno schieramento che è già stato preannunziato uno schieramento di centrodestra che va da Segni alla a ad Alleanza Nazionale
Che punta ad influenzare con la spinta popolare elezioni presidenziali e già Fini indica come i successori di Scalfaro segni in modo tale che in qualche modo si avviano già delle presidenziali con la spinta del voto popolare sul sul sul sul welfare sulle strade
E partendo da referendum visto il vittorioso si punta decisamente ad una rigenerazione del centrodestra con un programma di riforme istituzionali
Che vanno dall'elezione diretta del Presidente della Repubblica con ampi poteri di indirizzo politico fino all'elezione di un'Assemblea costituente
Che mette in ogni caso in ombra ore dimensioni i partiti tagliando le completamente Finarte i finanziamenti
Ciò che si temeva allorché partito operazione referendum si sta puntualmente verificando
Abbiamo regalato alla destra di Fini
Al populismo di Di Pietro
Uno strumento pericoloso che può cambiare l'assetto politico ed istituzionale del Paese
Se il disegno della destra uscisse della consultazione con una percentuale di voti favorevoli alta assai alta sarà difficile toccare la legge frutto del referendum che è la peggiore legge immaginabile piena di irrazionalità
Che abbia riportato un forte suffragio popolare e che essendo autoplay cattiva non ha bisogno di alcuna integrazione legislativo la forza del responso popolare renderebbe cioè pressoché intangibile quella prossimale quella quella pessima legge che verrà se venisse difesa nella sua integralità
Tanto più che poi tra l'altro non potrebbe essere certamente a la la legge Amato a sostituirla anch'essa criticatissima e certamente e Saccon triste contrasta Artissima dalle opposizioni sia della destra che della della CBS
Quindi la fase del dopo referendum sarà così assai difficile e tormentata
Intrecciata intrecciata così come sarà con le elezioni presidenziali e la campagna per le elezioni del giudice del del giugno
Tanto più che sarà agevole dimostrare che le leggi in discussione il loro varianti
Si riveleranno idonee inidonee a risolvere i problemi di semplificazione e di stabilità superando la frantumazione e iniziati dei piccoli partiti
Nell'Unione maggioritaria ci ha fatto ritrovare con un Parlamento ancora più frantumato e che continuerà ad essere così qualunque sia il tipo di legge maggioritaria che ci governi in un sistema
Di partiti deboli
Che divengono sempre più deboli soprattutto a sinistra
L'alibi della
Della quota proporzionale
Sparirà sei presto mettendo in luce l'inganno e le false informazioni che l'hanno accompagnata la proposta Amato si è buttata la rincorsa a chi era il più maggioritario
Mantenendo tutti i vizi dell'attuale eleggibile legislazione e liquidando il pluralismo con l'innovazione del diritto di tribuna prendo forti dubbi sulla sua correttezza costituzionale
è innegabile che la spinta maggioritaria così come si è da noi venuta sviluppando
Configura di per sé uno sbocco presidenzialisti col
Tanto più quando si si sviluppa sulla scorta del Prix plebiscitarie due del populismo l'illusione ma maggioritaria da noi non è durata più di una legislatura
Il modello che ci era stato designato che avevamo disegnato si è dissolto
E l'ideale maggioritario irraggiungibile in un regime parlamentare senza partiti forti ha aperto la strada ad un regime presidenziale
D'altra parte questa svolta è stata in vario modo preannunziata
Da una serie di segnali soprattutto in quest'ultimo anno certamente sono cresciute le funzioni e la presenza del Presidente del Consiglio del Presidente della Repubblica senza peraltro creare contestazioni
D'Alema ha abbandonato ogni remora ogni cautela ed ha lanciato la proposta di eleggere direttamente il Presidente della Repubblica
Dopo avere affermato anni addietro prima dell'inizio della Commissione bicamerale che il presidenzialismo era contrario alla nostra cultura e dopo avere convertì essersi convertito d'un presidenzialismo di garanzia ora ha raggiunto il punto dell'attribuzione dei poteri di indirizzo politico sui problemi della stabilità e della politica esterno e della politica
Dall'altra parte vi è il presidenzialismo primogenito di Fini
Che ora corre ferendo può cavalcare la demagogiche antipartito
Sostenuta in concorrenza col populismo di Di Pietro preziosissimo alleato nella raccolta delle firme del referendum
è chiaro che l'impotenza del maggioritario la illusioni le illusioni e le delusioni che ha creato e che continua a creare daranno forza al pre al presidenzialismo di destra
Ma ciò che maggiormente preoccupa è che la spinta presidenzialismo ma posso presidenzialista possa scaturire da un risultato
Clamoroso del rito del del del delle delle delle del referendum da una specie di plebiscito contro i partiti contro la democrazia dei partiti
Così si può aprire cari compagni davvero una democrazia autoritaria
In una situazione di muro contro muro
Ad Udine il Paese è spaccato
è stato un grave errore contro non contrastare per tempo il referendum pure essendo consapevoli del della portata che esso esplosiva che esso poteva avete
E chiaro
Ed è altrettanto secondo me un errore quello di pensare
Di potere
Limitare il danno votando a favore del del referendum
Dobbiamo comprendere
Che è chiaro che l'esito delle sei nell'esito referendum
Ci saranno quelli che diranno che la bandiera e la loro che loro sono i vincitori
La destra si impadronita del risultato
E lo sbandierati mostrando che l'ha ottenuto anche contro chi lo voleva depotenziare chi lo voleva impedire Chicchirichì chi voleva ritardare uno
Il fatto che la destra possa fare un uso accorto del successo dipenderà certo dalla loro intelligenza ma comunque nelle trattative per un'eventuale nuova legge saranno loro a pesare per il successo che hanno avuto e per le le un un successo che nasce
Dall'espressione della volontà popolare
Dall'espressione quindi di un voto che ha dietro di sé di una legge che ha dietro di sé il voto il clamoroso voto popolari
Ecco perché io ritengo che questa vicenda sia
Sì è molto delicato
E che bisogna stare estremamente attenti per i riflessi che può avvenire io credo che sia sbagliato dire votiamo a favore così in sostanza non perdiamo credo che questa sia una tattica sbagliata
Che non solo divide la sinistra ancora una volta
Ma in sostanza scoraggia chi deve votare scoraggia i compagni li demoralizza
Come una legge brutta cattiva criticata fino in fondo valutata come come pessima come irrazionale con un attacco ai partiti e Bea questo punto io debbo votare a favore perché ho paura di perdere ma allora cerco di vincere
Non posso pensare ad un certo punto di fare un'operazione nella quale sono soltanto subalterno dinanzi alla prepotenza di una destra che si sente vincente anche con i voti del su
La questione è grossa e da le sue implicazione
L'obiettivo che secondo me di contrastare questo per l'azione pericolosa della destra
E non lo si e non si contesta se non attraverso un una battaglia condotta con molta determinazione
Il dramma è che ancora una volta come dicevo la sinistra e e divisa al suo interno
Al suo tra tra le varie formazioni e anche per un partito al suo stesso
Ritengo che purtroppo questo è il nostro dramma che ci perseguiteranno
Ma nonostante questo io mi auguro che anche da questa esperienza
Si riesca a trovare dei punti di riferimento che ci consentano di evitare il via spetti più negativi di un successo che dovesse essere molto forte da parte della destra con le implicazioni che ho detto
E che essi ancora una volta una lezione per la sinistra di evitare di difendersi di di dividersi e di affrontare in maniera progettuale i garanti problemi delle istituzioni
Grazie a una spagnoli che ha toccato un argomento veramente decisivo in questo momento io
Vorrei ricordare che alla Camera in discussione già in Aula la proposta di riforma costituzionale per l'elezione diretta dei presidenti delle Regioni
Modifica quindi dell'articolo centoventidue della Costituzione ed è prevista in calendario per il mese di maggio
Questo sostenuto appunto anche dalla democratici di sinistra la proposta di elezione diretta del presidente La Repubblica quindi come vedete non si tratta soltanto di timori vari
C'è una deriva plebiscitaria come ricordava spagnoli e c'è una ventata contro la democrazia organizzata quella dei partiti portata avanti dal referendum
Ma la reazione a questo secondo me non è soltanto una battaglia parlamentare che ne abbiamo fatto
Vorrei ricordare che noi siamo stati gli unici nella Bicamerale a condurre una battaglia fino alle estreme conseguenze contro la Bicamerale fortunatamente poi ci ha aiutato dobbiamo discenda da Berlusconi non non gli andavano bene alcune cose per i suoi affari penali e quindi ha rovesciato il tavolo dalla Bicamerale ma rischiavamo lì veramente di soccombere c'è bisogno quindi di una mobilitazione di massa su questo forse il referendum può essere l'occasione in questo momento il fronte del no quindi deve trovare anche una giusta linea di contrasto verso questa questa Maria che sta montando contro la democrazia
Già la parola adesso a Roberto pizzo utili poi
Succederà dopo nel nel suo intervento Mario Cazzaniga
Ma io credo che così come indica peraltro lo stesso titolo di questo incontro la sinistra si trovi in questo questo scorcio diciamo recita millennio anche di fronte a problemi proprio di natura esistenziale quali sono i suoi compiti quali sono le possibilità necessarie
Nell'immediato quali sono le sue possibilità io credo che qualche indicazione che ovviamente non esclude altre possa venire da alcuni aspetti che hanno caratterizzato il passato ventennio
Che nel passato ventennio io credo che un passaggio cruciale sia stato il crollo del comunismo reale
Questo mondo ha indebolito io credo tutta la sinistra non solo quella più legata a quell'esperienza anche chi l'aveva
Criticata fin dall'inizio
Ma l'altro punto
Vado ovviamente per molte per approssimazioni l'altro punto che ha caratterizzato il passato ventennio e che credo sia stato un po'nascosto dalla dimensione storica geografica economica politica e culturale del crollo del comunismo reale
Ecco tutto ciò in qualche modo coperto un'altra crisi che si è verificata
E che la crisi in corso Buffon sicuramente meno vistoso dall'esito ancora non definito che la crisi di un'altra ideologia che il neo liberismo di questo si parla di meno la cosa è comprensibile lenti le due crisi non sono sullo stesso piano
Però io credo che la sinistra
Debba per cercare di capire quali sono i suoi compiti oggi
Partire e da una valutazione per molti aspetti autocritica di quello che in è successo nell'esperienza del comunismo reale
E in una da una valutazione critica del neo liberismo
Naturalmente l'autocritica la critica non bastano quello che io credo sia fondamentale che sta forse la cosa più difficile per la sinistra e fare anche proposte proposte precise e praticabili
Ecco io vorrei dire pochissime parole come il tempo consente su alcuni elementi di autocritica necessari su alcuni elementi di critica ancor più necessari e qualche elemento di proposta
Allora il crollo del comunismo
Continuamente occorrerebbero convegni io vorrei solo dire che
Nonostante tutto sia ancora necessario far chiarezza su gli errori del passato
Credo sia indispensabile e indifferibile se non vogliamo recuperare quello che poi la caratteristica irrinunciabile della sinistra che io credo sia la progressività del ruolo sociale
E tra le tante cose che andrebbero dette io ne accenno mi ricordo una
Credo che nella sinistra ancora non sia ancora non sia del tutto metabolizzata una convinzione
Che è quella della impraticabilità in base alle conoscenze attuare
Di della possibilità di sostituire completamente il mercato è stato ricordato prima che il mercato non equivale a capitalismo
L'esperienza ci ha dimostrato la difficoltà di sostituire completamente il mercato con la pianificazione centralizzata altri tentativi sono in corso ci sono le terze vie tra stato e mercato io credo che
Questi sforzi analitici siano importanti che vadano anche incoraggiati
Però vorrei anche mettere in guardia per
Alcune cose da alcuni rischi perché a me pare che non di rado dietro certi progetti e teorizzazioni diciamo innovative di terza serie spesso si ripropongono solo magari in forme politicamente accattivante
Interessi privati e contraddittori con quelli complessivi
Io credo che sul piano della strumentazione l'analisi marxiana del funzionamento del mercato capitalistico delle iniquità che esso genera della sua instabilità intrinseca degli elementi di contraddizione di crisi che in esso sono inseriti
Sono tutti elementi questi dati dall'analisi marxiana che continuano ad essere un importante punto di riferimento analitico tuttavia non possiamo ignorare che tra gli strumenti teorici oggi disponibili
Quelli che evidenziano i limiti del mercato e che allo stesso tempo sono in grado di darci una indicazione operativa a fini di politica economica per come criticare sostituire e accompagnare il ruolo del mercato non possiamo negare che tra questi strumenti ci sono quelli dell'economia debbano essere quella e quelli dell'analisi keynesiana che come sappiamo sono basati sul ruolo centrale del mercato
Un secondo importante compito dicevo è quello della critica al nero liberismo
Io credo che i fallimenti del neoliberismo così che si può chiamare
Vadano visti essenzialmente nella inadeguatezza di questo approccio in rapporto anche agli stessi obiettivi di sviluppo economico che sociale in una
Società capitalistica
Le tesi neoliberiste diciamo iniziarono così a svilupparsi
Alla fine degli anni Settanta anche qui il discorso sarebbe nel lungo e compresso dovevano solo evidenziare un fatto partivano da una esigenza molto molto forte e sentita che era quella di contrastare vincere la inflazione che ricorderete aveva raggiunto livelli molto pericolosi ma in realtà dietro il contesto dietro diciamo l'obiettivo disinflazionistiche un c'era un disegno di normalizzazione politica che andava ben al di là dell'inflazione nella lotta all'inflazione
Questa normalizzazione politica richiedeva un indebolimento delle potenzialità rivendicativa salariali e sociali e non è un caso che le politiche economiche avviate in quel periodo lasciassero in secondo piano gli obiettivi dell'occupazione perché questi erano funzionali al discorso della normalizzazione politica e sociale
E dunque si ipotizzò una prima fase con tassi di crescita
Anche ridotti che tuttavia erano come dire
Finalizzati a ricostituire quel clima nell'ambito del quale le libere forse di mercato avrebbero meritato smalto alla crescita e dunque anche al occupazione dunque la prima fase era funzionale ad una seconda fase
Ecco il problema è qui credo che a questo punto si possa e si debba parlare di fallimenti del neoliberismo e che questa seconda fase non è mai arrivata
Non è mai arrivata e anzi specialmente in Europa abbiamo assistito continuiamo ad assistere ad un raddoppio portata al anche ad una triplicazione dei tassi di disoccupazione
Viceversa i tassi di crescita si sono ridotti a un terzo forse la regola del tre vale per capire i fallimenti del neo liberismo
Ma quello che più conta è che nel frattempo e non in maniera casuale cioè in maniera del tutto conseguente alla filosofia liberista
Sì è smisurata mente diffuso il potere finanziario e la libertà di manovra dei grandi capitali ma qualcosa ancora una volta non è che va giudicata solo come dire da un punto di vista
Preconcetto che ovviamente sarebbe quanto mai utile e importante ma credo che l'altro aspetto da
è da valutare è e allora
Questa novità questo nuovo potere finanziario quali risultati ha dato un beh i risultati mi pare che siano sotto gli occhi di tutti l'instabilità tipica del capitalismo è aumentata
Le crisi internazionali sono diventate questioni all'ordine del giorno le giornate nere della Borsa non sono più una eccezione
Soros ci ha addirittura detto che il capitalismo destinato al fallimento
Ma al di là diciamo delle battute più o meno credibili magari dettate da interessi speculativi in proprio del signor Soros quello che conta e che gli inviti ad imbrigliare in qualche modo i mercati per impedire loro di arrecare danni
Quelli dei Riuniti che all'inizio erano solo venivano solo da qualche economista diventano indipendente adesso sempre più vengono da autorevoli banchieri centrali a cominciare da Greenspan
Allora mi pare che un punto su cui richiamare l'attenzione è che il persistere di bassi livelli di attività non implica solo situazioni di sofferenza sociale per i disoccupati
Che a sinistra sono considerate con maggiore attenzione intrigante che l'intero sistema produttivo si allontana da sentieri di crescita potenziali
E il tasso di accumulazione semplicemente si riduce le quali cose sono preoccupanti non solo se ci si mette da un punto da un giudizio di valore di sinistra ma anche se ci si mette da un punto di vista
Tipicamente capitalistico
Quello che è successo e che il tentativo continuo è riuscito di aumentare i tassi di profitti unitari
Si è risolto in una una riduzione della crescita della massa complessiva
Dei profitti e il che allunga andate crea problemi a tutti sì che il fallimento del neoliberismo non è una cosa che la si può valutare solo dal punto di vista di chi è ragionevolmente pregiudizialmente contrario ma anche dal punto di vista di chi sostiene
Questi strumenti rispetto Ca'l'efficienza da ultimo ci sono stati anche da ultimo più o meno nello stesso periodo nell'ultimo ventennio si sono si sono diffusi anche i processi di globalizzazione
Che a mio avviso sono spesso strumentalmente enfatizzato in chiave neoliberista per ribadire il crescente ruolo dei mercati e allo stesso tempo per ribadire l'impotenza della politica e della politica economica
In realtà allettare anche qui solo per accenni che i processi di globalizzazione abbiano accentuato le contraddizioni economiche sociali generate normalmente dalla logica di mercato
C'è stata un'accentuata instabilità economica e sociale generata dall'ampliamento territoriale dei mercati c'è stata una maggiore possibilità dei capitali di spostarsi in rapporto alle convenienze fiscali
C'è stato un mancato sviluppo di istituzioni territoriali sovranazionali che andasse di pari passo con la ampliamento territoriale del mercato
Tutti questi elementi hanno accentuato le difficoltà le difficoltà dei singoli Stati in particolare a finanziare il proprio intervento
E dunque la globalizzazione ha creato una maggiore necessità di intervento pubblico ma allo stesso tempo crea maggiori difficoltà economiche e politiche e culturali perché questo intervento pubblico sia via e ciò devo particolarmente per lo stato sociale tanto più in presenza di un mercato che crea squilibri sociali ci sarebbe bisogno di un intervento del welfare che non è solo di natura sociale ma anche di natura di efficienza tanto meno il la globalizzazione consente che questi interventi siano finalizzate
Ora io credo che sia dall'autocritica dei passati strumenti utilizzati degli strumenti utilizzati in passato dalla sinistra sia dalla critica al nero liberismo debbono emergere come dicevo prima proposte proposte di politica economica la proposta che abbiano anche la capacità di essere praticati subito e evidentemente sostenute da proposte politiche
Ora mettendola in termini di slogan politici si potrebbe dire che occorre lavorare per la realizzazione da subito di una politica democratica e riformista che sappia coniugare equità ed efficienza
Nell'ambito di uno sviluppo sostenibile accettabile e progressivo tenendo conto degli equilibri economici sociali e ambientali esistenti oggi ma questi sono per l'appunto degli slogan che andrebbero ricco che andrebbero riempiti di punti specifici e qualche punto specifico credo lo si possa accennare a me pare che tra i punti qualificanti dell'impostazione
Il giorno ce ne sono due la riduzione del costo del lavoro per l'aumento della sua flessibilità questi due punti rappresentano il cardine della politica economica in corso
Da
Da un paio di decenni e sono entrambi i punti che privilegiano le condizioni dell'offerta nell'ambito del discorso economico ora io non ho dubbio che specialmente dopo l'ingresso nella rete dell'euro
Se da un lato occorre aumentare la competitività produttive delle imprese di sistema e quindi anche del nostro occorre anche che le nostre imprese possono contare su una sufficiente domanda interna
Che invece da molto tempo e resa inadeguata non solo dal basso volume degli investimenti privati che qualsiasi tentativo si faccia continuano ad essere insufficienti
Ma anche dalla bassa domanda pubblica e anche dalla bassa domanda per consumi privati resa inevitabile dalla redistribuzione del reddito che ha penalizzato i redditi da
Lavoro
Io credo sia del tutto inutile continuare a ridurre il costo del lavoro e a migliorare le condizioni di profittabilità potenziali delle imprese
Se poi la produzione non trova sbocchi e se gli stessi profitti non riescono a concretizzarsi per mancanza di domanda effettiva
E l'esperienza europea dell'ultimo ventennio mi pare confermi che per quanto il mercato venga messo nelle migliori condizioni di funzionamento perché il mercato nell'ultimo ventennio dopo il crollo del comunismo ha operato in un clima di
Monopolio culturale monopolio ideologico dunque ha potuto veramente estrinsecare fino in fondo i propri punti i propri criteri e dunque successo che il costo del lavoro si è ridotto è aumentata la sua flessibilità sono state normalizzate le relazioni industriale usiamo questo termine
Più funesti con è stato ridotto il costo del denaro è stato lo sono state ridotte le regolamentazioni pubbliche il pubblico si è tirato indietro lasciando spazio a iniziative private che si giustificavano e non si giustificavano dal punto di vista dell'economia liberista e tuttavia e tuttavia questo mercato pur messo nelle migliori condizioni di funzionamento non è stato in grado né di garantire il pieno impiego né di garantire tassi di crescita economica idonei all'utilizzo delle risorse disponibile
Dunque a me pare che il problema all'ordine del giorno su cui la sinistra dovrebbe impegnarsi
è un cambiamento di politica economica che prenda atto dei forti limiti dell'impostazione affermata se nell'ultimo ventennio e rilanci la collaborazione tra pubblico e privato
Su basi che da un lato non ripetano gli opportunismi della politica che hanno caratterizzato i decenni passati ma che allo stesso tempo non concedono più spazio agli ideologismi e agli interessi che oggi si concretizzano in quello che a me pare essere un fondamentalismo dei mercato
E tra gli affetti più pericolosi di questa politica economica tutta incentrata sulla riduzione del costo del lavoro ci sono i rischi per lo stato sociale
Ora anche qui discorso lunghissimo su un solo cenno a me pare che specialmente in rapporto alle esigenze poste dall'accelerazione dei mutamenti tecnologici
Delle nuove forme organizzative dei processi produttivi
Lo si chiama post fordismo non so se sia il termine giusto
Specialmente in seguito all'esigenze poste dalla globalizzazione lo stato sociale è uno strumento sempre più necessario non solo dal punto di vista equitativo e sociale ma dal punto di vista dell'efficienza e della competitività dei sistemi produttive
Tuttavia a me pare che in Italia in particolare l'approccio neoliberista anche rispetto le conseguenze dello stato sociale sia ancora forte
E se è forte e perché trovati a interessi consistenti che lo difendono ma trova anche un'efficace rappresentanza politica la rappresentanza politica anche nella sinistra
D'altra parte se noi andiamo a vedere il recente patto sociale non si sa che fine farà ma insomma
Due caratteristiche sono da un lato la sottovalutazione dell'esigenza del rilancio della domanda e dall'altra
Il ribadire con forza questa necessita di ulteriore riduzione del costo del lavoro che non può non riversarsi anche su lo stato sociale e qui vorrei tra l'altro citare due dati per quanto riguarda questo costo del lavoro
Il costo del lavoro per unità di prodotto nel nostro Paese è pari a quello della Grecia
è inferiore a quello di tutti gli altri Paesi europei fatto pari a cento il costo del lavoro per unità di prodotto italiano
Quello spagnolo e centosette quello statunitense centoquattordici quello britannico e centoquindici quello francese centotrentasette quello tedesco e centocinquantasei quello giapponese centonovantanove il doppio
D'altra parte mi pare che nell'agenda governativa siano previsti interventi che inevitabilmente io credo porteranno ad una riduzione dei beni e servizi sociali offerti dallo Stato
Che verranno sostituiti solo parzialmente da un'offerta più costosa ad opera del mercato che sarà più costosa e più iniqua nella distribuzione nelle possibilità di accesso
Naturalmente vorrei essere chiaro anche su un altro punto che la difesa del ruolo economico e sociale del Welfare State non implica assolutamente una difesa aprioristica del suo assetto attuale io credo che lo Stato sociale proprio perché costituisce una componente fondamentale anche per l'equilibrio economico deve essere continuamente adeguato al mutare sia delle esigenze sociali sia di quelle produttive e di mutamenti sostanziali in corso ci sono sono molti
Li elenco le variazioni degli equilibri democratici con l'aumento del tasso di dipendenza degli anziani
Ci sono nuove figure di lavoratori sorgono esigenze di nuove modalità di finanziamento dello stato sociale c'è da constatare per fortuna un miglioramento delle condizioni di vita di lavoro che pure bisogna prendere in considerazione
C'è una necessità impellente violentare l'istruzione e la formazione professionale c'è da riorganizzare più in generale i rapporti tra tempo di lavoro tempo di formazione e tempo libero
Tutto questo a mio avviso richiede un adeguamento dell'organizzazione dello Stato sociale che tuttavia non implica assolutamente una riduzione del suo provola
E vorrei a questo punto uscire un attimo degli aspetti economici per vedere se anche
Se tutte queste cose poi non debbano avere anche un riscontro dal lato della politica io credo che mi pare che i fallimenti del neoliberismo di seri costi che questo che questa ideologia a e sta creando siano ormai un po'all'ordine del giorno nel senso che la gente se ne cominciata ad accorgere non è un caso se in Europa gli equilibri politici siano mutati così sostanzialmente tuttavia mi pare che ancora una volta in Italia il dibattito sia un po'più indietro rispetto ad altri Paesi in particolare rispetto a Germania e Francia
A me pare che oggi specialmente in Italia il pericolo principale con cui la sinistra deve confrontarsi e quello del progressivo venir meno da parte dei sostenitori della sinistra del loro senso di appartenenza
Alla sinistra stessa forse credo questo sia il dato più riassuntivo et importante e d'altra parte che in Italia ci sia una disgregazione della sinistra beh io trovo che un esempio consistente sia stato quello della disgregazione del Partito Socialista Italiano e io credo che l'aspetto inquietante di questa storia di del del del crollo di questo partito non sia solo e tanto nel fatto che una classe dirigente un'organizzazione siano state scompaginate io credo che l'aspetto inquietante sia la metamorfosi culturale e politica che ha trasformato la gran maggioranza dei militanti di questo grande partito storico della sinistra FIAT trasformati in convinti sostenitori del centrodestra
Ora per evitare questa deriva il Moro Piva della sinistra io credo che da un lato la sinistra debba fare i conti con l'inadeguatezza odierno di certe sue posizioni politiche e di alcuni suoi strumenti culturali del passato ma d'altro lato non deve nemmeno cadere nell'errore di subire o addirittura accettare posizioni e valori
Appartenenti ad altre tradizioni politico-culturali che non per questo Sortino da respingere sono da respingere perché anch'esse sono fallimentari
Io credo che il primo errore
Quello di non aggiornarsi renderebbe la sinistra inadeguata ad affrontare i problemi attuali ma il secondo errore quello di accettare ideologia altrui rischia di renderla totalmente inutile
Io mi domando quanto possa reggere la schizofrenia di sentirsi di sinistra e di sostenere le sue forze politiche se proprio da queste ultime si ricevono continui messaggi che avvalorano la superiorità e la modernità di valori e strumenti tradizionalmente propri della cultura e dei partiti del centrodestra
A me pare che in Italia in particolare in questi ultimi settimane mesi vada determinandosi una nuova situazione creata da nuove e ambiziose formazioni politiche all'interno del centrosinistra
Io credo che anche il riferimento a queste novità la sinistra si trova di fronte al serio rischio di un suo ulteriore snaturamento e al grave pericolo di un ridimensionamento aggiuntivo rispetto a quello che già c'è stato nell'ultimo decennio
E credo che questo pericolo non riguardi solo la componente moderata della sinistra che pure naturalmente e quella più immediatamente colpita dalla concorrenza delle nuove formazioni politiche io credo che il rischio coinvolgerà anche le forze della sinistra stamattina è stata definita più avanzata
Di vedere cose più sensibili al pericolo d'omologazione culturale e politica della sinistra stesse direi che questo rischio colpita anche loro se da esse da tali forze non deriveranno non sorgeranno nuove iniziative
In grado di riproporre e praticare anche in modo differenziato ma coordinato la complessiva e odierna ragion d'essere della sinistra
Ci sono differenti linee politiche che prevalgono sia nella sinistra di governo sia nella sinistra l'opposizione ma mi pare che ci sia una sottile convergenza a lasciare scoperto di fatto un grande spazio politico che quello per l'appunto di una sinistra che da un lato sappia difendere aggiornare gli aspetti anche compositi della sua identità e dall'altro sappia darsi utilizzare gli strumenti anche istituzionali
Per farla fermare nelle scelte che concretamente condizionano la vita economica sociale e culturale del Paese
Ritengo anche che i tempi di una riorganizzazione nell'ambito da sinistra siano stretti e che un primo passo potrebbe essere quello di un maggior coordinamento tra quelle forze che pur essendo divise dall'appartenenza o meno all'aria di governo presentano tuttavia maggiori elementi di omogeneità rispetto ad Aprilia del neoliberismo e delle linee di politica economica che dal neoliberismo discendono e non mancano i punti specifici immediati su cui esercitare questo coordinamento si pensi al problema della concreta realizzazione del patto sociale
Si pensi all'organizzazione dell'intervento del Mezzogiorno si pensi alla politica delle privatizzazioni si pensi al finanziamento della scuola si pensi all'impostazione del luogo di PS
Si pensi alla riforma dello Stato sociale
In ogni caso io credo che la sinistra non possa più permettersi che possibilità favorevoli potenzialmente favorevoli si risolvano nel loro contrario e a me pare che un esempio recente della concretizzazione di questo tipo di rischio
Sia stato dato dal passaggio dal Governo Prodi a quello D'Alema
C'era la possibilità di accentuare il peso della sinistra nelle scelte del Paese si è passati allo spostamento a destra degli equilibri politici e di governo
Nell'immediato io credo si tratti da un lato di rafforzare i legami tra le forze della sinistra più sensibili ai compiti autocritici critici e propositivi
Cui ho fatto cenno ma dall'altro di lanciare un'iniziativa politica capace di coinvolgere quell'aria vasta e crescente di persone di sinistra
Che ormai hanno sempre più ragioni per assumere atteggiamenti disillusi
E di disarmo rammento per la politica
Atteggiamenti che anche a livello elettorale si traducono in astensionismo in molti casuali o di protesta o addirittura nel passaggio stabile a partiti di centro di destra
Questi comportamenti disillusi e disc eleganti sono a mio avviso alimentati o dall'insofferenza verso scelte politiche delle forze della sinistra ritenuti inconcludenti
O dalla parzialità inadeguatezza di alcuni loro progetti politici
O dalla comprensibile sfiducia che piccole forze divise e litigiosa possano realmente incidere in una realtà fatta di interessi contrari molto forti e organizzati naturalmente so bene il dibattito in corso lo ha più volte sottolineato quanto creare in questo tipo di coordinamento presenti in molte difficoltà
Tuttavia a questo riguardo e concludo vorrei fare due sole considerazioni
La prima è che per una forza progressiva qual è in generale la sinistra guardare al futuro e superare gli errori e le ferite del passato rappresenta allo stesso tempo un'esigenza è una responsabilità politiche di portata storica
Che non possono essere ignorati
Secondo io credo che l'opportunità e la forza di un progetto politico vadano valutati anche in rapporto alle valutazioni delle possibili alternative
E allora mi domando quali sono oggi le prospettive concrete ed immediate per ciascuna di queste forze della sinistra più avanzata al di fuori di un loro coordinamento
Grazie a Roberto X Mickey
Nelle trasmissioni televisive a un certo punto c'è una pausa pubblicità io devo fare una pausa per un comunicato di carattere organizzativo noi interromperemo i lavori a una certa ora più o meno intorno alle tredici tredici e qualcosa per riprendere poi nel primo pomeriggio prevista comunque è una per la colazione la possibilità chi lo ritiene di recarsi a questo ristorante dove è stata stipulata per li aveva i convegnisti una convenzione a un prezzo concordato il ristorante la Puerta del Sol che si trova in Santa Maria Maggiore centosessantaquattro cioè proprio qui mi dicono a trecento metri comunque
è l'all'ingresso credo che hanno anche di l'indizio più preciso quindi questo naturalmente petti lo ritiene utile
Adesso alla parola Gianna Mario Cazzaniga e poi dopo interverrà Galloni Nino Galloni
Le ragioni di questo incontro che beninteso condivido mi sembra sostanzialmente due
Da una parte una riflessione sulla legge elettorale a partire dall'impegno per il no al referendum
E dall'altra una più ampia riflessione sulle ragioni della sinistra
Per non so se Garavini sarà d'accordo questa sintesi un progetto organizzato oggi
Dove Progetto è la prima questione
E non è ovvio visto che oggi l'aggregazione in genere avvengono per i risultati immediati sul mercato politico
Organizzato perché essendo afferenti a partiti diversi o nessuno
Di organizzazione anche se in senso sorte bisognerà pure parlare e oggi perché alcune questioni sono particolarmente urgenti e chiedono soluzioni a tempi brevi
è stato chiesto a me a Dante di fare sei tematiche tematico naturalmente ed è stato precisato va inteso in senso lato
Io sarei in difficoltà nel definire il tema del mio del mio intervento
Ma se dovessi dare un titolo lo chiamerei delle ragioni non chiare e non condivise e di una sconfitta storica
Negli ultimi dieci anni mi è carte tanto non ora di avere dei ruoli politici
E di essere in difficoltà non perché minoranza ma perché il linguaggio e le questioni di cui si discutevano non comunicavano
Da questo riparto
Anche se non mi è chiaro come uscirne
Perché a me sembra che sia impossibile riflettere sulla situazione attuale del punto di partenza non c'è dubbio l'ottantanove
Che è una data di cesura storica
Senza riflettere su Tangentopoli
E Stay Behind
Su quella discussione o non c'è stata questa data apparentemente unanime Dimitrov radicale dissenso
Per Tangentopoli perché Tangentopoli da destra e da sinistra è stata affrontata in termini di questione morale ed allora confesso di avere difficoltà colloca nel dibattito politico
E che a Messina inizia sembra entra una fase importante del processo di unificazione europea cioè di rottura di mercati nazionali per la costruzione di un mercato più ampio
Di cui la distruzione di parte di un ceto politico e comunque della forma del partito politico di massa faceva parte necessaria per la rottura delle barriere all'entrata ai singoli mercati
Che non a caso la crisi sia partita Coldiretti dalle firme cioè dati due situazioni tutelate e protette per eccellenza sembrava ne è una conferma che di storie di mercati si stava parlando e non certo di morale
Ma PDS in testa di questione morale si è discusso e sulle questioni morali i partiti politici di massa sono morti
Tutti
Ma a me non sembra che questa questione che qui naturalmente rilievo per accenni perché altrimenti su ognuna di queste questioni dovrei parlare troppo lungo
Sia scissa da Stay Behind
Su cui la discussione è stata episodica ampliamenti non si è parlato tanto poi non se ne è parlato più e c'è un senso comune io temo molto
Nel senso comune perché il senso comune e la sanzione definitiva del Silenzio se così non c'è più
Sì come Stay Behind serviva Conseco moniti non ci sono più i comunisti e quindi che bisogno c'è non è vero che Stay Behind la struttura della NATO cioè dei servizi americani serviva contro i comunisti
Servirà per definire degli ordinamenti sociali con gruppi economico politici egemoni
Da cui tutti coloro che non accettano le regole del gioco di questi gruppi dovevano essere espulso se Stay Behind abbia operato dove non c'era la NATO e dove non c'erano i comunisti dovrebbe far riflettere che l'Unione Sovietica e comunisti c'entravano certamente Mannoni ed hanno se non parte di una questione più larga
Noi veniamo da una sinistra comunista non tutti ma insomma la maggioranza è stata sempre molto discreta su queste questioni
Mi è capitato di ricordare anche se in sedi poco divulgate
Che è l'ultima volta che qualcuno ha avuto il coraggio di scrivere specialmente di queste questioni per quello che ne so non potendo della ceduto quello che si scrive ma sto attento
è stato il compagno Secchia con attico su critica marxista nel sessantasette
E che l'ultimo dirigente politico che con un accenno criptico ha parlato di queste cose è stato il compagno Natta nella relazione al Comitato centrale del PC relativo al bombardamento americano su Tripoli
Dopodiché non se ne è parlato più
Dico la sto parlando sto parlando del fatto che Stay Behind significa per esempio che negli accordi segreti con cui noi abbiamo aderito alla NATO
Stava scritto che ci dovevano essere se Dinato cioè Stay Behind in tutti i ministeri in tutti i mistici sono sempre state e per quello che mi risulta ci sono ancora
Stava scritto che per i ministeri chiave necessario nulla osta Cosmic da parte della NATO e duecento e per quello che mi risulta è necessario ancora
Allora se noi parliamo della collocazione dell'Italia nella UE e ingegnere della collocazione internazionale dell'Italia
Dobbiamo ricordarci che questo non fa parte di un passato poco noto poco discorso
Ma anche del presente
E allora Tangentopoli
C'è una storia di mercati e di unificazione di mercanti e dentro una storia anche più ampia
Che data Patti è stata scritta perché una delle caratteristiche di questi anni
E che non c'è niente di più
Devastante della diretta
Non c'è niente di più fare significante dell'informazione diffusa mediaticamente in tempo reale perché sempre parziale pilotata per cui si può addirittura a dire la verità e non se ne accorge nessuno
La necessità di ridurre le forme di democrazia perché la domanda sociale non era più soddisfacibilità e nella nuova divisione internazionale del lavoro è stata scritta apertis verbis nei documenti della Trilateral della seconda metà degli anni settanta e anche tradotte in italiano De Angelis ebbe alcuna difficoltà a leggere invece ma di questo non si è più discusso quando questi progetti diventavano riforme istituzionali
Quando Andrea Monti è diventato un tirassegno
E qualcuno come Lima anche in senso non metaforico
La discussione politica io qui potevi contare alcune direzioni del PDS stante sul fatto che
Qualcuno stava perdendo qualcuno ha perso anche la vita in effetti ma mai stata sudista la vincendo
Non è mai stata sul perché Andreotti che è sempre stato l'uomo del Vaticano degli americani era diventato all'improvviso il nemico da battere
Io credo che forse alcune
Imprudenti opzioni filo Gorbaciov diane di Andreotti negli anni ottanta
E forse alcuni discreti interventi perché sta inviando in cominciasse a ridimensionare la sua presenza in Italia sono una delle ragioni
Per cui qualcuno qui
E dall'altra parte dell'Atlantico ha deciso che un amico che non era più amico andava ridimensionato
E d'altra parte liste bianche si è sempre discorso rispetto al ceto politico e spezzoni di ceto politico e a spezzoni di apparato dello Stato collegati a questi a volte anche pensiamo all'ufficio affari riservati del ministero Interni con funzione dirigente rispetto al ceto politico e non subordinata
Ma d'economia invece non si è parlato mai eppure in questa storia
Alcuni spezzoni sono emersi talvolta io faccio qui per brevità e comunque mi richiamerà il presto perché sforerò due esempi
Quando mai abbiamo discusso del processo che non ha potuto naturalmente concludersi
Alla FIAT da Confindustria per i centocinquanta milioni di finanziamento al Grande Oriente d'Italia all'inizio degli anni settanta
Perché i sindacalisti fratelli bloccasse l'unità sindacale
Pensate questo non fosse collegato alla strategia di Stay Behind
E quando mai le confederazioni hanno fatto delle inchieste per sapere chi erano questi signori che beccano i soldi
Dalla Confindustria
Un altro esempio
Dopo il viaggio di agnellini Stati Uniti degli accordi col generale Abramo insomma per entrare nella fare guerre stellari dove poi naturalmente non siamo entrati
è arrivato da fare la Fico per quel contribuente via Mediobanca pagato più di mille miliardi a Gheddafi perché uscisse perché non potevamo fare di affari
Con le multinazionali americane con i libici dentro
Forse che questo non fa parte dei però ad ogni di Tangentopoli cioè da distruzione del ceto politico
E della strategia economico politica I Stay Behind che pesa ancora ora su di noi
Dette in sintesi nell'ottantanove che una data epocale la Germania e uscita dal controllo degli Stati Uniti noi no
E quello che è successo eccessivamente fa parte anche della persistente presenza degli Stati Uniti nel nostro Paese ma anche della autonomizzazione della Germania che ha iniziato una sua strategia economica politica e finanziaria in Europa
E allora quando ci troviamo di fronte alcuni turbamenti del mercato come l'OPA recente
Ma non solo questa
Io credo che dovremmo come intellettuale e come politici della sinistra a fare un passo indietro anche perché tanto le notizie fresche non l'abbiamo mai
E incominciare a ragionare su cosa ha voluto dire Tangentopoli scioglimento dei partiti politici di masse privatizzazione del settore pubblico
Ma privatizzazioni nel settore pubblico che poi la ciccia del nostro paese non è una FIAT la ciccia
Lo sanno bene grandi operatori economici no significa passaggio
A settore capitalistico privati italiano significa nella grande divisione internazionale del lavoro alleanze a livello globale e mondiale
E quindi in primo luogo versus Stati Uniti o verso se Germania
Allora la prima cosa da chiedersi in questa come in altre occasioni è nello scontro oggi
Tra Stati Uniti Germania per il controllo di settori di mercato noi cosa c'entriamo
E c'entriamo come oggetto o come soggetti politici
Avendo in mente quale tipo di collocazione internazionale
Perché mentre noi ci lamentiamo che la UE è stato costruito a livello monetario ma non a livello politico
Non dobbiamo pensare che la costruzione comica dove si fermi all'Euro
Va avanti e va avanti nella di divisione internazionale del lavoro anzitutto in Europa rispetto alla distribuzione alcuni settori finanziari delle banche in primo luogo e le operazioni che stanno avvenendo
E le grande industria
Con la prima cosa che si deve chiedere al Governo
E di sapere con manette intervenire di sapere come stanno le cose
L'impressione che questo governo si sia mosso in modo maldestro
Perché
Ha pensato di muoversi cosa che era meglio non facesse ma non la pensa di informarsi cosa che invece la doccia
Che facesse
Io credo che questa sia la situazioni in cui noi oggi noi ci troviamo ad operare con Gatti informativo che minano altra riflessione
E che poi rende molto debole naturalmente l'intervento certo che il primario concludere
Se come sinistra dobbiamo dire quali sono le questioni prime Pernorio ovvio che la prima questione occupazione
E però se non vogliamo fare emettere parole vuote
La questione occupazione si distingue gli interventi straordinari che possono essere fatti anche raschiando il fondo del barile e che possono essere utili
E in interventi di prospettiva che richiedono invece scelte di collocazione internazionale prima ancora che certe di carattere economico
Mi sembra che non ci sia una particolare attenzione nessuna di queste due cose non c'è sugli interventi straordinari che non vi sono prove non possono alleviarlo
Pensiamo alcune gigantesche possibilità in termini dieci mila i posti di lavoro forse di qualche centinaio di migliaia per le assunzioni straordinarie in tutto il settore dei beni culturali
E non si tenta nemmeno questo
Non abbiamo iniziative sul piano strategico
Dove io credo ma qui sarebbe necessario un convegno e non solo uno
Il primato su cui vogliamo e possiamo puntare quello della razionalizzazione delle infrastrutture
Ben diverso e questioni invece dei settori pilota dove a me sembra il problema deve essere distratta a livello di Unione europea non può più essere visto a livello nazionale quando si dice sì noi andiamo bene a Bilancia commerciale molto attiva
Però noi siamo forti nei settori maturi siamo deboli nel settore hi-tech
E pensiamo con investimenti italiani nei prossimi anni dislocare i settori high tech mi sembra folle siamo in difficoltà a livello europeo in difficoltà la Germania in difficoltà la Francia noi possiamo avere un'azione propulsiva per rompere egoismi nazionali
Peraltro fortissimi
Per politiche e di ricerca e di innovazione e anche di raccordo con iniziative industriali a livello europeo in funzione di autonomia europea rispetto agli Stati Uniti rispetto al Giappone ma credo che proporre una politica innovativa nell'alta tecnologia a livello nazionale oggi sia come dire un salvarsi l'anima tanto poi qualcosa non dice
Ma se queste la situazione io credo si debba riflettere sul fatto che sulla riforma elettorale noi siamo stati sconfitti prima di tutto perché non abbiamo combattuto
O meglio perché abbiamo combattuto quando l'hanno già perso
Mi scuso se qui concludo con dei ricordi personali e di ricordi personali indeboliscono sempre l'argomentazione
E però mi è toccato per caso di essere proprio nel merito
La riforma elettorale è maturata nel PC negli anni ottanta
E non c'è mai stata una discussione chiara precisa esplicita su questa questione al congresso di Bologna due soli compagni sono intervenuti in Congresso su queste questioni e compagnia nata dei compagni Cassani
Al congresso di Rimini io sono stato noi a votare su ottanta in commissione politica contro il documento e a intervenire in Congresso scontrano riconoscervi sono sulla questione la riforma elettorale
Una grande sensibilità su queste questioni mi permetto di dirlo o qualche titolo per dirlo non doveva esserci
E molti di quelli che oggi giustamente per foto fanno parte del fronte del no hanno a lungo combattuto nel PDS
Per realismo
Per una riforma
Media
Mentre tutto è stato pilotato dai partiti del presidente prima con Occhetto e poi con D'Alema il partito non ha mai deciso nulla su queste questioni e per partito intendono direzione del partito non iscritti
Se vado continua ricordo mi ricordo nel novantadue
Chiacchierando con Bassanini di aver detto che anche un proporzionalista incallito come me non poteva e convertirsi al modello tedesco
Battuta di Bassanini non è una battuta su cui c'è la maggioranza della segreteria del partito se Occhetto ci facesse discutere
Noi abbiamo perso senza che il patito discutesse su queste cose
E questa discussione in realtà per questo incominciato prenderanno da lontano
Faceva parte di una ristrutturazione
Della divisione internazionale del lavoro e dei modi dei tempi dei soggetti delle forze che gestiva il processo di Unione europea nel momento in cui noi non discuteva di queste
Questo non significa che la sconfitta sia irreversibile non c'è nulla di irreversibile in politica però di questo dobbiamo ricordarci
Anche perché soltanto partendo da questo possiamo arrivare a quella che è la questione su cui non abbiamo credo il coraggio di discutere fino in fondo ebbe
Ricorso era un progetto da sinistra quel super per questo siamo stati convocati ma noi siamo tutti figli del movimento operaio
Esiste ancora un movimento operaio
Esiste ancora una organizzazione politica che ha il suo asse culturale politico organizzativo sul lavoro salariato
A me serve sia molto difficile once rispetto ai partiti esistenti in Italia parlare di partiti del movimento operaio
Alcuni sostengono perché è morto perché siamo in un'altra fase storica siamo una fase in cui ci sono i cittadini non possono più esistere partiti dei lavoratori
Altri la penso diversamente sono una minoranza io sono fra questi
Ma io credo che questo andrebbe discusso e qui mi fermo in modo meno episodico
Perché non è la stessa cosa di costruire un partito del lavoro o di costruire un partito di sinistra dei cittadini non è questione di parole
Passano due ipotesi strategicamente diverse e su questo ancora una volta non si è discusso il PDS è stato lo scioglimento del PC in quanto partito i lavoratori
Senza che nel PDS si sia mai discusso una volta della natura del partito discorsi fumosi sul partito come Rete come rete di unità tematiche territoriali mai di identità culturale e sociale
Io credo che da questo si deve ripartire necessariamente non poco non può che essere un ripartire fra soggetti diversamente organizzativa non organizzati affatto pretende di fare un partito tout-court con questo vuoto di dibattito mi sembra difficile ognuno con i suoi cherchez la faccia il possibile ma i temi di discussione a me sembrano quelli che sia pure in modo schematico già troppo lungo
Cercavo di offrire alla discussione
Grazie Cazzaniga e adesso la parola e a Nino Galloni poi seguirà Nerio Nesi
Allora
No è successo
Vorrei cercare di riprendere un momento le fila del discorso
E per capire se anche sullo stesso tema dell'occupazione che è stato detto in altri interventi centrale per noi
Si può o cercare di fare un ragionamento che abbia come riferimento se possibile il recupero dell'obiettivo della piena occupazione
Un discorso puro sul Welfare State nella sua parte che riguarda le politiche del lavoro di cui ogni tanto si parla ma che non viene fatto a parte un accenno importante ma non sufficiente nel patto appunto per il così detto per il lavoro
E terza cosa capire che tipo di contraddizioni si possono inserire nell'ambito di quello che possiamo chiamare con un certo grado di approssimazione il sistema capitalistico per vedere un attimino di venire a capo
Del dei nostri ragionamenti io ma vorrei però partire da alcune considerazioni
Di natura di natura macroeconomica che sono il quadro all'interno del quale noi dobbiamo cercare dobbiamo cercare di inserirci
Approfittando della presenza di importanti personaggi politici per porgli il problema per porre loro il problema delle
Opzioni
Che sono possibili nell'ambito della macroeconomia
Farà vari scenari possibili
In tempi infatti recenti negli ultimi mesi
Le nostre autorità sono andati all'estero facendo due o tre discorsi diversi tra di loro dai quali discende il problema delle risorse
Pubbliche che sono destinabili ad investimenti ad altri interventi tipo Welfare State e difesa rafforzamento delle nostre istituzioni
Perché abbiamo sostanzialmente davanti a noi comunque queste tre possibilità
La prima e quella di interpretare il patto di stabilità
In senso non rigido come hanno già annunciato che faranno la Francia e la Germania
E cioè quella di dire che il disavanzo in rapporto al prodotto interno lordo dovrà essere intorno
All'una e mezzo al due per cento al due mila e due
In questo caso noi abbiamo oltre l'avanzo corrente
Da spendere per investimenti pubblici all'incirca altri trenta mila miliardi un punto e mezzo di PIL significa trenta mila miliardi
La seconda cosa che è stata detta dalle nostre autorità
Mi sembra a Bruxelles o a Strasburgo
è stata invece quella che noi ci impegniamo a interpretare rigidamente il patto di stabilità e cioè avremmo l'obiettivo di azzerare il rapporto tra deficit e PIL cioè il pareggio di bilancio
Questa ipotesi questa seconda ipotesi non è catastrofica perché significa che tutto l'avanzo corrente che sta diventando sempre più consistente può essere speso per Investimenti pubblici
Sottolineo che in entrambi i casi il rapporto fra il debito e il PIL
Si può ridurre ovviamente in modo lento ma non sta scritto da nessuna parte che il nostro debito pubblico si debba ridurre rapidamente a costo di mandare per aria gli equilibri sociali
La terza possibilità di cui si è parlato che invece sarebbe quella a mio modo di guardare alla macroeconomia catastrofica
è invece quella di dire che tutto l'avanzo corrente o gran parte dell'avanzo corrente deve essere utilizzato per ridurre il più possibile
Il rapporto fra il debito e il PIL realizzando quindi in termini di flussi un surplus un avanzo non solo corrente ma generale di Bilancio
In questo modo ad esempio se noi volessimo ridurre in dieci anni
Alla sessanta per cento il rapporto fra debito e PIL
Dovremmo realizzare ogni anno un avanzo di centoventi mila miliardi da destinare non ha sostegno delle istituzioni non è investimenti pubblici no niente di tutto questo ma semplicemente a ridurre il nostro deficit questa cosa purtroppo è stata detta
Alla dalle nostre autorità qualche mese fa in una delle varie riunioni
Senza problemi se poi in una riunione si diceva una cosa in una violazione diceva un'altra ma quello che è sconcertante proprio questo che rispetto al quadro macroeconomico spesso le autorità come dire sì muovono indifferentemente fra questi tre obiettivi come se fossero equivalenti il che non è mi sono permesso di mettere avanti al mio ragionamento il problema delle risorse perché in genere le righe alle risorse si dovrebbe pensare dopo perché se no poi quello che cercò di cercherò di dire
Sulla piena occupazione
Rischia di essere o sulla formazione solo accennandolo sugli altri aspetti del quel far spetta il diritto allo studio eccetera può essere tacciato di velleitarismo perché si dice non ci sono le risorse la prima cosa di cui la sinistra deve avere piena consapevolezza deve recuperare consapevolezza perché nella storia di questo Paese ogni volta che questa consapevolezza non c'è stata è stato un disastro
E sul fatto che di risorse pubbliche da destinare a investimenti a potenziamento dell'offerta dei tre e al rafforzamento delle istituzioni ce ne sono
Ci sono tantissime risorse pubbliche ovviamente non sono infinite non sono illimitate
Solo due errori che dobbiamo evitare quello di pensare che le risorse pubbliche siano illimitate perché invece sono limitate e quello di pensare che di risorse pubbliche per investimenti eccetera non ce ne siano
Sono due errori fondamentali che dobbiamo evitare che la sinistra
Ha fatto in varie occasioni demandando poi la difficile gestione delle questioni finanziarie ad ambienti a forze politiche che appunto con la sinistra non avevano niente a che fare con conseguenze che poi tutto il movimento operaio le famiglie e il paese in generale oltre che la sinistra hanno poi pagato a carissimo prezzo
Ora una volta che noi individuiamo ad esempio nel negli investimenti pubblici in infrastrutture e in ricerca scientifica
Nel recuperare il diritto allo studio gli assi portanti del nostro del nostro ragionamento dobbiamo poi riflettere su quella che è la situazione attuale del mercato del lavoro
Noi oggi abbiamo la possibilità a mio modesto avviso di inserire una grandissima contraddizione nel sistema capitalistico perché oggi il sistema capitalistico nostra più lavorando ed è stato in parte accennato questo aspetto dal professor Pizzuti prima
Non sta più lavorando per glielo dico parole mie
Per la massimizzazione
Del profitto totale e quindi alle condizioni capitalistiche per la ma anche portare al da Luciano Barca per la massimizzazione
Dell'occupazione alle condizioni di mercato ma sta lavorando per un altro obiettivo e cioè quello della massimizzazione del profitto per unità di investimento
Le due cose sono completamente diverse dal punto di vista degli effetti sulla sui volumi produttivi e sulla e sui livelli occupazionali perché se io massimizza il profitto totale
Rispetto la regola generale della globalizzazione
E mi fermo nel produrre l'ultimo pezzo quando quell'ultimo pezzo che produco non mi dà più profitto ma produco il penultimo pezzo che mi dà un piccolissimo profitto e quindi ho prodotto tutto il resto fino ad arrivare a quel punto se io invece voglio massimizzare
Il profitto per unità di investimento e quindi attenzione lavoro per tenere alto il saggio del profitto
Allora che cosa succede che mi fermo molto prima perché oggi ci sono degli investimenti finanziari che sono più profittevoli di investimenti produttivi
E se il sistema è libero di scegliere fra il due le le le due opzioni ovviamente
Ridurrà i livelli occupazionali e le quantità e le quantità prodotte molto prima valorizzerà il resto del capitale sui mercati finanziari e su questo il primo punto su cui la sinistra si deve inserire per creare delle per creare delle contraddizioni
In quanto l'imprenditore e il manager puro
Sono favorevoli a don ad una massimizzazione del profitto totale che significa una crescita di importanza delle loro imprese sui mercati
Mentre invece il l'investitore finanziario valuta che è molto meglio licenziare ridurre i volumi produttivi soprattutto se alle ai licenziamenti corrispondono delle riduzioni meno che proporzionale dei volumi produttivi perché a quel punto il titolo In Borsa vola e si guadagna sulla Borsa quello che si perde in termini di volume di profitto
Dalle attività produttive questo è il nostro primo come dire compito il nostro primo avversario se volessimo
Penso unificarlo
Ma le politiche sul mercato del lavoro che oggi stiamo verificando sono estremamente preoccupanti perché dietro questo discorso della flessibilizzazione non c'è
La semplice il rincorsa alla riduzione del costo del lavoro
Ma c'è di peggio c'è il fatto di dare all'esterno attraverso i meccanismi dell'outsourcing
Delle attività delle attività produttive mentre i profitti sono elevati cioè noi non abbiamo delle imprese ad esempio nel comparto metalmeccanico
Che danno fuori delle attività a a cooperative a piccole impresa e alla al sommerso al lavoro nero e
Peccato e però vogliono accelerare la formazione di profitto dando all'esterno queste lavorazioni riducendo ulteriormente il il costo del lavoro
Il rischio sociale di questi meccanismi enorme perché quando poi queste in prese a volte a controllo non nazionale
Decidono di disinvestire
Non incontrano più nessuna resistenza dal punto di vista sindacale e politico ma vanno semplicemente a devastare un territorio dove il cosiddetto indotto ha molti meno meccanismi di di difesa e non esistono
Ammortizzatori sociali o altri
O altri meccanismi al proposito
Allora bisogna individuare una serie di politiche fiscali tributarie del lavoro etc che scoraggi no questo tipo di strategie anche perché la massima preoccupazione
Non è soltanto quella dell'Effetto sul costo del lavoro e quindi sulle retribuzioni di questi meccanismi
Ma il fatto che praticamente quando abbiamo decentrato la la produzione rispetto a una a una grande una media impresa
Non si fa più la ricerca la ricerca scientifica e tecnologica non ci si adegua più e si è condannati a perseguire come unica linea per la riduzione del costo del lavoro per unità di prodotto quella della riduzione del costo salariale
Il che è ovviamente la via maestra per ridurre la domanda effettiva e per abitare la crisi
Col risultato paradossale che abbiamo sotto i nostri occhi che la flessibilizzazione selvaggia
Ha consentito una grande aumento dei profitti ma che poi non si fanno gli investimenti semplicemente perché le imprese che hanno realizzato quei profitti non pensano che i mercati si allarghino semplicemente perché sono state loro che hanno contribuito a ridurli
Ma noi sappiamo anche che anche laddove riuscissimo con politiche fiscali
Tributarie pensiamo ad esempio di interventi anche diretti sulla speculazione finanziaria quindi a una Tobin tax a controllare i movimenti dei capitali
In uscita dai paesi come ha proposto solo socio e qui non è che è un è diventato improvvisamente comunista Soros semplicemente nell'ambito del liberismo
Nel movimento dei capitali delle dei delle merci degli uomini delle idee eccetera eccetera che è uno dei punti di riferimento del liberismo in generale
Ci sono quelli un po'più realistiche hanno esperienza di quello di cui parlano che non sono semplicemente professori di liberismo come appunto il il citato Soro sui quali si rendono conto che non cercare di porre dei vincoli
Alla fuoriuscita dei capitali come ad esempio ha già fatto la Malesia
Significa in buona sostanza favorire comportamenti che finiranno per spezzettare
A seconda dei vari Paesi e delle scelte individuali diciamo così di di vari Paesi tutto la la circolazione
Del delle risorse finanziarie capitalistica
Quindi credo che ragionare attorno alla Tobin tax e ragionare attorno alla tassazione dei movimenti speculativi a breve anche in Borsa
Sia un compito fondamentale non solo per recuperare risorse ma anche per inserire come appunto diceva Tobin della sabbia nelle i meccanismi troppo oliati e che girano troppo velocemente del sistema del sistema capitalistico internazionale
Però stavo dicendo anche se si riuscisse a massimizzare l'occupazione alle condizioni capitalistiche che significa ripeto porre delle contraddizioni all'interno del campo avverso tuttavia noi sappiamo perfettamente che questo non produrrebbe la piena occupazione
Il motivo per cui a a condizioni di mercato non è possibile conseguire la piena occupazione è che le attività a cui corrispondono bisogni della gente
Né i servizi di cura delle delle persone dell'ambiente ci pongono di fronte a questo dilemma
Ho produciamo a costi del lavoro bassissimi
Come nelle proposte del terzo settore
Oppure rinunciamo a soddisfare questi bisogni perché negli ultimi centocinquant'anni le attività di cura delle persone dell'ambiente
Non hanno ricevuto nessun miglioramento tecnologico che consentisse di rendere compatibili il costo del lavoro corrente e una riduzione del costo del lavoro per unità di prodotto
In altri termini il mercato non può funzionare in quello che chiamiamo più o meno correttamente il terzo settore
Perché il costo del lavoro considerato uguale per tutti i settori produttivi
è troppo alto per mantenere sul mercato le imprese che si organizzassero per produrre questi servizi e che corrispondono a bisogni della gente e in ultima analisi del mercato stesso
E che per soddisfarli a livello di massa e quindi creare la piena occupazione ripeto richiederebbero di risolvere questo dilemma allora la soluzione è quello di andare oltre il mercato cioè recuperare
Risorse dalla progressività dell'imposta dalla tassazione dei movimenti speculativi dalle margini seppur limitati ma che ci sono del bilancio pubblico per optare per una di queste tre soluzioni o noi interveniamo a sostegno delle retribuzioni dei lavoratori nei settori dei servizi di cura delle persone dell'ambiente
Ora noi interveniamo a sostegno dei redditi delle famiglie interessate dalla soddisfazione di questi bisogni
Oppure noi facciamo un'altra cosa che teoricamente molto migliore ma praticamente c'era studiarci un po'sopra
Che è quella di vedere come si possa migliorare l'organizzazione del lavoro la risposta ai bisogni l'organizzazione della gente sul territorio per dare risposta ai propri bisogni
Anche le tecnologie
Per questo cosiddetto terzo settore in modo di rendere compatibili costo del lavoro a livello normale necessario e costo del lavoro per unità di prodotto sufficientemente basso da rendere economiche queste attività
Queste sono sostanzialmente come dire le grandi linee per restituire alla piena occupazione il rango di un obiettivo praticabile e non di un obiettivo di natura così teorica o semplicemente ho semplicemente valoriale però insisto occorre inserire delle contraddizioni non ultimo quello anche di intervenire sulla previdenza cercando di evitare questa spaccatura pericolosissima politicamente perché può creare delle saldature fra la parte più precaria e meno garantita del mondo del lavoro e l'estrema destra come sta già avvenendo chi vive nei nei quartieri popolari lo sa lo sa perfettamente quello che sta succede da questa proposito e occorre a quindi necessariamente trovare delle misure praticamente di scambio tra formazione contributi previdenziali diritto allo studio da una parte e innalzamento dell'onerosità per le imprese a mantenere questo esercito di consulenti partite IVA eccetera eccetera che oggi che sia il dieci o il dodici per cento e sempre troppo conveniente per le imprese
L'ultimo aspetto e sempre per ridurre il cioè scusate farà aumentare il costo per le imprese del lavoro nero e quello ovviamente di intervenire in modo repressivo perché sono tantissime Lane prese che praticamente hanno realizzano profitti sfruttando il lavoro in nero che non è vero niente che se regolarizzasse la loro forza lavoro
Non realizzerebbero più profitto e dovrebbero chiudere i battenti è vero che esistono centinaia di migliaia di impresa in queste condizioni ma è anche vero che esistono centinaia di migliaia di imprese
Che realizzano altissimi profitti sulla pelle della gente che ne pagano irregolarmente ieri i salari che sono al di sotto gravemente al di sotto della media e non pagano nessun contributo previdenziale
Il motivo per cui questo accade non è che manca una legge contro il lavoro nero ma che si sono tagliate le mani ai nostri ispettori del lavoro che anni fa erano in grado di controllare sul territorio
E di valutare anche situazione da situazione perché è ora che la sinistra si tolga
Dalla mente che sia sufficiente fare una buona legge per vedere realizzati diritti obiettivi della legge stessa occorre riservare risorse
Per la pubblica amministrazione affinché ad esempio i nostri ai nostri ispettori sia restituita la possibilità di andare sul territorio
Controllare verificare prendere le decisioni del caso e restituire alle casse dello Stato quei contributi evasi che possono essere recuperati grazie
Grazie Nino Galloni una parola Nerio Nesi nell'unico questo Dini chi è l'ultima comunicazione tematiche di questa mattina vecchi c'era un'altra previste ai quali Luciano Canfora che avverrà con il nel pomeriggio
Poi credo che avremo un po'di tempo anche per il dibattito e quindi per altri interventi Pregoni
Chiedo scusa e se farlo di prima le carte sottomano almeno le più comodo
Non so chi di loro ha visto quella puntata di Pinocchio
Di a proposito della Telecom medi
Il Olivetti ed era mi quella puntata era visibile fotografa bene la situazione attuale
C'erano quattro esperto di diritto societario
Poi sotto di loro c'erano tutti gli esperti di Borsa numerosi e agguerriti
Bravissimi
Poi in fondo c'erano proprio in fondo a parte
Tenuti anche proprio in margini
C'erano quattro cinque sindacalisti e il sindaco di Palermo che davano proprio l'idea mi ha dato l'idea terrorizzante della situazione attuale cioè la vittoria del grande capitale rituali della finanza
La vittoria della finanza contro l'economia reale quei quattro sindacalisti rappresentavano circa due mila lavoratori della Telecom
Del chiedo scusa dell'Olivetti
Personal computers che probabilmente perderanno il posto fra i quali cinquecento fra ingegneri periti tecnici quindi uno comma uno sperpero anche di energie di valori intellettuali enorme però quello che contava in quella trasmissione così come quello che conta adesso è il valore delle azioni
E glielo ricordo chiusi tutti noi come dice la casa di che giustamente siamo prigionieri dei nostri ricordi io ricordo molti anni fa ero quasi un ragazzo
Quando per la prima volta conobbi Cuccia
Roberto Villetti mimando a Mediobanca perché per discutono equestre con Cuccia io cercai e mi disse guarda li devi parlare solo dieci minuti io avevo trentaquattro trentaquattrenne al Cuccia mi sembrava già molto vecchio all'ora e ecco immaginiamo sopra di trenta Durante
Ebbene io cercai di parlare con Cuccia della situazione reale dell'Olivetti dei suoi prodotti di quello che faceva della sua esportazione del Canavese dopo cinque minuti esatti Cuccia mi disse guardi caro Nesi
Lasci stare
A me di quello che dice lei non importa nulla
A me interessa il valore delle azioni Olivetti in Borsa ecco io capii allora forse
Più che lei centinaia di libri che avevo studiato cos'è il capitalismo questo proprio mi è rimasto sempre da lì è nato intanto nemmeno una
Grande perplessità è una grande diffidenza mentre
L'altro giorno mentre discutevo con un ministro compagna del compagno ministro del partito democratico della sinistra
Di alcuni problemi importanti della situazione economica finanziaria industriale del Paese
Ci siamo arrabbiati
Aim deboli di un in un momento di autenticità questa persona
Questo ministro de la Repubblica e mi ha mi ha stretto il braccio
Proprio per
Rettore pranzo
E mi ha detto caro Nesi
Tu hai ragione però tu dimentichi una cosa che abbiamo perduto
Ecco il punto
Cosa voleva dire con quella abbiamo perduto
Voleva dire la sinistra ha perduto la guerra ha vinto il capitalismo
Ecco io vorrei richiamare la loro attenzione su questo la vostra attenzione su questo fatto perché qui è l'elemento su questo elemento che vorrei dire non solo politico ma anche ideologico io non ho paura di usare questa parola
E veramente elemento della divisione reale nella sinistra
Fra coloro cioè che penso che ormai il capitalismo abbia vinto
Si può fare una distinzione so che è stata fatta anche in questa sede
Tra capitalismo e mercato
Per me è molto difficile fare una e sostanza però
Qualcuno ritiene che il capitalismo ormai il sistema capitalistico che vede al centro della della vite umane una l'impresa
E quindi il profitto che il frutto dell'impresa come un valore etico questo il punto
Abbia definitivamente vinto nel mondo dopo la sconfitta del socialismo reale in Unione Sovietica
Ecco che fra coloro i quali son convinti che questo non è così non è vero e io mi onoro di appartenere a questa seconda
Parte anche certamente minoritaria come è stato detto tanti minoritaria fino a un certo punto poi lo vedremo poi nel corso delle ecco naturalmente quelli che pensano e io ne parlo con rispetto quelli che pensano che il capitalismo abbia definitivamente vinto ritengono
Che ho il compito di partiti della sinistra e di fare sgocciolato e uso la parola chiuso gli economisti inglesi
Dal profitto che rimane l'elemento fondamentale tutto quello che si può fare sul gocciolare il per la classe lavoratrice ecco stante la classe lavoratrice o per la gente muratore
La divisione qui
Pensavo queste cose proprio pensavo queste cose
Vedendo la struttura del nostro Paese la struttura industriale economica del nostro Paese
Che facevo con un conto di cosa è successo in questi cento anni pensate
Proprio l'altro giorno
Ministro di questo governo ha presentato un progetto di un disegno di legge sul privatizzazione di tutti i servizi
Pubblici locali quelli che appartengono ai Comuni Totti
E allora io ricordavo che nel mille novecento tre esattamente cento anni fa quattrocento anni fa
Il governo di Perale di Giolitti e Nichetti
Giolitti netti
Decretò la municipalizzata siamo
Delle aziende di servizi pubblici locali son fatti cento anni qui siamo in piena Controriforma
Nel mille novecentocinque lo stesso governo Giolitti Vietti nazionalizzò le ferrovie che diventarono allora Ferrovie dello Stato erano private quasi tutte di proprietà inglese tedesca e francese
Nel mille novecento undici lo stesso Governo Italietta quello che i fascisti chiamarono sprezzantemente l'Italietta che fu una grande Italia
Nel mille novecentoundici lo stesso governo decreto e il Parlamento approvò
La creazione dell'Istituto nazionale delle assicurazioni
E nel mille novecento dodici la creazione dell'Istituto nazionale della previdenza sociale
E nel mille novecentotredici
La creazione di istituto di credito per la cooperazione darcela K la creazione di strumenti per la cooperazione come strumento diverso da quello societario e davanti tanta qui siamo veramente in piena contro eforo sarebbe interessantissimo forse due questure distribuirà le scuole
Le relazioni alla Camera dei deputati che fecero i due ministri competenti quando
Proposero la la creazione di ristrutturazione dell'assicurazione che Linus quando dicevano con le parole del tempo è opportuno che le classi meno abbienti abbino la stessa possibilità
Di aveva la sicurezza nella vecchiaia e la sicurezza nelle malattie delle classi più abbienti
Mille novecento complici
Proseguiamo nel tempo rapidamente il il fascismo fece solo una legge in in mi strutturare importante due anzi liberi mille novecentotrentatré nasce l'istituto previsto giustizia mille novecentotrentasei la legge bancaria erano due leggi che qui erano resi necessari dalla grande crisi
Degli anni Trenta erano leggi uguali in tutta Europa no pressoché uguale io l'ho letto tutto uguale
Dopo il fascismo nel cinquanta nasce la Cassa per il Mezzogiorno
Nel cinquantasei nasce legni
Nel sessantatré nasce l'ENEL
Questa è la struttura ecco se noi andiamo a vedere tutto questo in in cui cent'anni tutto questo è stato nel corso di pochi anni distrutto
Cioè è stata distrutta la struttura economica statuali italiano
E questo ha creato la crisi perché sappiamo tutti per lunga esperienza che il capitalismo italiano
Si è formato nel tempo
Attraverso due grandi piloni due piloni storici il capitalismo familiare
E il capitalismo di Stato
Con un tentativo che ha avuto poi delle manifestazioni contraddittorio quello visto sopra della cooperazione sistema cooperativistico Caputo un certo successo torna che ha perso le sue caratteristiche originali ma esame nella realtà
Tutta la struttura del economica italiana si è letta soprattutto su questi due
Grandi Pilo capitalismo delle famiglie capitalismo dello Stato il capitalismo dello Stato sta finendo
Anche il capitalismo delle famiglie sta finendo
Ecco e la diva grande crisi la grande crisi strutturale italiano è questa
E al capitalismo dello Stato il capitalismo delle famiglie non si sta sostituendo niente
Si dice normalmente nelle aziende che la prima generazione
Costruisce l'azienda la seconda generazione le ampie la terza di distruggerlo
Questo sta avvenendo anche adesso con la sola differenza che la terza generazione che quello attuale non distrugge le aziende le vette
Siamo in presenza in tutto il Paese senza eccezioni naturalmente riguarda soprattutto il Nord e il Centro di una vendita senza precedenti
Di aziende da parte degli imprenditori che chiudono
Bendoni aziende acquisiscono mezzi finanziari le mando l'arresto immediatamente no questore
Cioè è venuto meno su questo vorrei riflettere un attimo perché credo che questa sia una delle funzioni di questo di questo nostro incontro di anziché dovranno seguire
La grande borghesia industriale ha deciso di venir meno alla sua funzione che ha avuto un tempo noi comunisti dobbiamo essere coscienti di questo l'ha avuto il tempo di grandi costruttori di imperi familiare hanno avuto una funzione hanno avuto una funzione storica del Paese
E non parliamo della famiglia soltanto della famiglia reale non è un problema di torinesi Isma'
Anche altri certamente si è concentrata nella Genova Torino a Milano nel Veneto in parte in Emilia
A un certo punto la borghesia industriale ha avuto la coscienza dei suoi compiti ha pensato di poter costruire sui suoi interessi una struttura per il Paese possiamo dire adesso purtroppo lo diciamo senza piacere
Che la grande borghesia industriale ha deciso per ragioni che poi possiamo esaminare di lasciare questo compito di lasciare questo
Questa missione ha deciso di finanzia disavanzi
Questo di riguarderà anche la più grande delle famiglie ideali più tardi possibile ma avverrà lo stesso
Ecco allora il paese si trova senza strutture che è la differenza profonda che c'è con gli altri grandi Paesi europei è anche questo è anche questo non questo non è successo in Francia
Non è successo in Germania in Francia non è succede perché lo Stato mantiene intatta la sua capacità di direzione della politica economica assolutamente
Ricordo quando andai recitare da quello riduttiva e triste de France la più grande compagnia elettrica del mondo e il presidente della sede France alla mia domanda che appartiene le imprese frase mi rispose squali Sanza ambienti alla Francia
E il cento per cento della edizione de France Bruxelles un boxer appartiene la Francia e rimarrà la Francia cinque non ci son dubbi non ho nessun dubbio
La Germania ha sostituito il capitalismo familiare
Con il capitalismo dello Stato federale dei lender cioè le carte grandi potenti regioni delle tre grandi banche nazionali totalmente tedeschi ovviamente deutsche Bahn Drexler bancomat sbanca che come noto
Sono proprietarie di circa il cinquanta per cento dell'industria tedesca e di tutte le compagnie di assicurazioni
Che sono sorte alle quali hanno partecipato i sindacati tedeschi creando quindi un intreccio di potere pubblico ma privato organizzato che
In
Intoccabile e inattaccabile
Che che ha mai provato qualcuno ha provato andare a comprare qualcosa in Germania bicchiere insomma comprare un'azienda ed è impossibile
E lo stesso sta accadendo per la Francia ecco l'Italia si trova sempre di più
Come vaso di coccio in mezzo dei duro i vasi di ferro che sono la struttura
Il
Questo succede perché ecco io riflettevo in questi giorni nella dure battaglie che
Non lo dico senza nessun presunzione è ubicato nel rispetto chiedo scusa di doverlo dire so che il mio partito condotto per contro la controriforma dell'energia elettrica
Lui veramente e si è visto chiaramente
Quali ridisegno disegno era di privatizzare totalmente energia elettrica italiana contrari dalla Francia al contrario la Germania
E i distorcere Lehner cioè di distruggere l'ultimo baluardo
Di quello che c'è di pubblico nel sistema nazionale
E in
Riflettevo queste cose effettivo anche gli ultimi fatti che non sono finiti la battaglia in corso
Che non è indifferente
Non concordo con quelli che hanno detto che anche questa mattina che vinca Crisan Geyer Colaninno che o che vinca
Bernabè la stessa cosa non è vero
Non è vero e ce ne siamo accorti anche dalle dalle dislocazioni delle forze in campo si vede gli eserciti come si muovono
Non è vero perché quello del l'attacco al Telecom
E poi non è soltanto un attacco di onore
Beh c'ero sommati invita al sistema portato prima che mi ha riconosciuto ma detto a tutto ci mettiamo che lei compriamo le Telecom
Cioè non è soltanto l'attacco di poveracci che mettono insieme cento mila miliardi fanno conto le medesime c'è un esempio di capitalismo
Senta base senza classe no
Intanto c'è un fatto veramente di morale non bisogna abusare chiaramente questa parola ma in quello che è successo in questi giorni ebrea e mi scuserete io con questo anche una componente passionale
Cioè le un'azienda che porta un nome glorioso che mi sarebbe toglierle
Sì di Olivetti
Non trova cento miliardi di dare riff di le fideiussioni
Per salvare una sua consociata perché hanno Olivetti personal computers l'unica azienda di personal computer italiana controversia Into miliardi diffusione nonché
E
Sei giorni dopo certamente lo sapeva già in quel momento trova cento dieci mila miliardi attraverso delle società fasulle del del Lussemburgo noto paradiso fiscale il Paese da operetta un Granducato da Vedova allegra va che pure fa parte della come Comunità europea questo patto morale
Su questo non si può transigere
E il governo ha fatto male
Mi spiace doverlo dire
Ministri competenti avrà fatto male ed è un avallo anche se generico a questa operazione o per lo meno duro ieri volete far questo cominciate a
Cominciate a a salvare la nostra azienda
Che visitata di un problema industriale
Tutto il resto e finanza pura
Il fatto che aziende lussemburghesi cui di cui non si conosce la proprietà reale perché ancora adesso dei dei non si conosce la proprietà reale
Possano
Tentare di scalare cioè di diventare proprietarie
Di uno dei più grandi aziende italiane presenti aspetti la più grande
Non è un fatto che non può che non riguarda il governo
Non è un fatto che non riguarda il Parlamento
Addossando poi perché la tecnica geniale
Come sono geniali contabili che fanno queste cose addossando poi tutti i debiti necessari per dare l'assalto all'azienda saltata per cui il rivendicato un giornalista che acutamente ha fatto suo aiuto McQueen
Volevano comprare la tela blu coi soldi della Telecom questo è proprio l'estrema sintesi ma è la verità coi soldi della Telecom
Ma è questo non è un problema è un problema seppur io l'altra sera ho visto l'ambasciata di Francia il presidente della Telecom France
E io ho detto ma secondo me in Francia poteva succedere una cosa di questo genere
E lui mi mi ha fatto un gesto con la mano che vuol dire non esistano avevano
E c'era anche il presidente Della deutsche Telekom quale malato una risposta che non posso dire perché sono anche sta
Cioè fortunatamente c'è un'inchiesta gli dava della magistratura in corso
Fortunatamente
Perché è molto è molto facile pensare che un insider trading ci sia stato cosa vuol dire che chi ha fatto l'operazione sapevo cosa sarebbe avvenuto entro
è
Marinetti è questo che conta io voglio fare il perito poté importo perché questo ecco perché succede questo
Perché andiamo verso la svendita del patrimonio industriale nazionale
Ad uso nella Nuovo Pignone di Firenze un gioiello un gioiello dell'industria italiana
Venduta la General elettriche nordamericana la quale era guadagnato tutto quello che poteva guadagnare in questi anni dalla
Perché ripeto si tratta di un gioiello improvvisamente scopre che ci sono quattrocentocinquanta preso di più che quindi
Bisogna diminuiti così un cinquanta persone ma io ricordo la Philips
Mi ricordo quello che successe la Philips di Monza da fili di Andover mandò un fax
Ad hoc un fax a un avvocato di Milano che me lo feci vedere col quale informava cortesemente che aveva deciso di chiudere sullo stabilimento di Monza mille persone
Mille persone
E quelle persone furono furono licenziate ecco domando
è consentito tutto questo è consentibile il fatto che siamo in un'economia aperta consente tutto questo io credo di no
Oppure dobbiamo fare la lotta ad oltranza contro il capitalismo in quanto tale ma dimenticare queste cose
Io credo preciso negli strumenti allo domanda più forte e questo
Ci sono aperte adesso le strade per la privatizzazione della Rai non si comincia già a parlare Varani sarà presa punto accanto
Ecco c'è la possibilità di una
Politica alternativa io credo di sì
E la domanda di fondo che si deve porre la sinistra è questo esiste una politica economica alternativa a questa e se possibile consente
è un'altra la seconda domanda è questo perché tutto questo attacca l'Italia non attacca la Francia la Germania neanche l'Inghilterra per certi aspetti perché l'americanizzazione
Senza le regole che ci sono poi gli Stati Uniti tocca l'Italia non questi altri Paesi io credo che questa sia la vera grande vittoria del capitalismo nei confronti dell'Italia una vittoria culturale
La vittoria dell'altro proprio dette la mente della perché se andassimo a fare proprio in mente un referendum adesso preporre preferiti il pubblico o il privato potrà sui premi cruenti primato dice storici italiani
E se mandassimo fare un referendum avete qualche interesse che ci sia per la proprietà italiana delle imprese italiane probabilmente
La maggioranza sempre no
Ripetendo la frase famosa dei di cinquecento anni fa vinca Francia vinca la Spagna purché se magna questo è il dramma di questo Paese
Purché sembra questori perché sono scomparsi i valori che sono scomparsi il perché
Tutto quello che ci hanno indotto a pensare porta alla scomparsa dei grandi valori che hanno formato la coscienza nazionale non soltanto quella della sinistra voglio dire non solo quella del regista che ci appartiene ma anche altri valori che c'erano
Non avrebbe accettato Luigi Einaudi cose di questo genere non era certamente un uomo dell'altra sinistra ma è una vicenda deciso è un punto di riferimento della del del del paese mancano i punti di riferimenti probabilmente
Pronto ecco a qualcuno sostiene che tutto questo avviene perché in Italia c'è un'organizzazione statuale molto più debole di quella
E gli altri grandi paesi europei può darsi che anche questo sia vero ho finito
In questo quadro io credo che noi dobbiamo pensare è questo il nostro compito quando dico nostro dicono solo del partito al quale mi onoro di appartenere ma
Anche di tutti i partiti della sinistra che non abbiano rinunciato a considerare vini battibile il capitalismo selvaggio o come viene chiamato i francesi il capitalismo texano quelli francesi fanno distinzione fra capitalismo selvaggio o texano cioè del Paese più incivile da degli Stati Uniti e e il capitalismo renano che naturalmente Reno che vedranno l'anno questo che ci sia ecco tutti i partiti della sinistra che non abbiano rinunciato a pensare in termini di capitalismo selvaggio come vincitore finalmente eterno hanno questo dovere
E si può fare si può fare non soltanto costruendo un progetto che quello che occorre fare anche battendosi per singoli fatti
Quando vediamo che la la battaglia per contro il patto di stabilità
Europeo che quello che teme soprattutto l'Italia nella Comunità europea viene fatta soprattutto dalla Francia dalla Germania e perché non per l'Italia che poi ha più gareggiato dal patto di sole di stabilità
Quando vediamo che economisti che vogliono applicare le armi la tassazione ai redditi di capitale
A livello europeo in modo omogeneo sono soprattutto sul economisti non italiani
Oltre che devo dire un premio Nobel nordamericane gesto
Quando vediamo che si comincia a dire da parte di alcuni economisti di grande peso
Che l'assoluta libertà di movimento di capitali senza nessuna regola danneggia l'economia reale
E noi sappiamo anche delle procure della Repubblica appuntato carta quale io stesso non credevo che su cento lire
Che entro l'Italia escono dall'Italia solo dieci lire sono a fronte di merci e di servizi novanta lire sono di natura speculativa cognome un'auto una cosa enorme
Recentemente il recentemente il governatore della Banca d'Italia ha fatto una dichiarazione allarmante in questo senso allarmante da una parte ma indicativa dall'altro ha detto siamo impotenti
Di fronte usava quasi una frana riferì una frase di marxiana
C'è un capitale una nube sotto sopra di noi
Questa nube che il il grande capitale speculativo da questa nube su partono gli strali fulmini che vanno a colpire questo quella monete a secondo della debolezza della forza di quella moneta siamo impotenti
Ha dichiarato Fassino
E quindi credo che la nostra battaglie per dimostrare che non siamo impotenti
Che tra attraverso l'azione del nostro Paese e l'azione europea nel suo complesso perché ci sono le possibilità di farlo noi possiamo battere questa nube metrica che sopra di noi grazie
Grazie milanesi
Io per vorrei correggere la la citazione di Nesi perché mi pare che questa doveva essere attribuita alle popolazioni meridionale che rassegnate alle dominazioni francesi e spagnole quindi escludo con l'espressione con Franza o Spagna purché se magna
Comunque noi aspetteremo ancora un po'per questo per la colazione in possiamo aprire il dibattito con qualche intervento c'è il primo è quello di Novelli e lo aveva chiesto poi Agostinelli
Poi vedremo magari intente rompiamo
Ma i compagni io mi limiterò
Funziona
Puntate WTA Novelli viene
Cioè
Io mi limiterò ad una brevissima considerazione compagni
Ma scusi
Mi limiterò ad una sola considerazione compagni
Non solo per ragioni di tempo ma perché volevo focalizzare un una sola questione
Credo che molti di voi
Hanno letto ieri sul Corriere della Sera
La l'editoriale di Ernesto Galli della Loggia
Questo illustre o presunto tale politologo
A recitato praticamente il De profundis
Dei democratici di sinistra
Con una serie di argomentazioni
Che a mio avviso non sono tutte infondate anzi la maggior parte sono considerazioni
Fondate
E circola già negli ambienti del cosiddetto Palazzo quello che io chiamo la vasca di Montecitorio con tutti i pesci che si inseguono per tutta la giornata
Il gioco del dopo elezioni vorrei mettere il dito nel piatto le mani nel piatto sul usando il gioco del dopo elezioni per richiamare alla vostra attenzione questa mia riflessione
Il gioco del dopo elezioni e alle simulazioni nel caso che
Il nel caso che l'analisi di Galli della Loggia si rivelasse fondata
Io credo che possiamo anche partecipare a questa sorta di gioco perverso
Con dei numeri e con delle percentuali
Nel caso che i DS vadano sotto il venti per cento
Nel caso che Prodi con i suoi amici
Dell'allegra brigata formata Brancaleone super il dodici il tredici per cento
Nel caso che i comunisti italiani non abbiano non avesse un buon risultato nel caso che Rifondazione congelarsi a sinistra anche solo il sei il sette o l'otto per cento
Se tutti questi nel caso che si dovessero rivelare fondate
L'ipotesi che ne abbiamo di fronte è quello di una crisi di governo
Scioglimento delle Camere
Elezioni anticipate in autunno
Con tutto quello che ne consegue
Da un quadro
Politico generale e morale del paese è facilmente immaginabile
Il tempo per correre ai ripari
E non solo limitatissimo
Ma coincide con uno dei periodi più burrascosi
Per la vita della sinistra italiana
Il clima tesissimo a sinistra compagni
Ha già fatto registrare alcuni episodi preoccupanti
Anche da un punto di vista dei rapporti personali
Con il ricorso addirittura allo scontro fisico
Come accaduto poche sere fa a Torino durante una manifestazione di solidarietà della sinistra però Challant e come quasi ci siamo arrivati l'altro ieri a Roma con insulti fischi
Nei confronti di compagni
Le cui posizioni le conosciamo e l'impegno in queste battaglie
Non è da oggi
E la campagna referendaria accentuerà queste divisioni nella sinistra con una parte schierata con il sì una parte schierata con il nuovo
E così sarà per la campagna elettorale amministrativa dove si voterà in parecchi comuni e e in diverse province
La campagna elettorale per le europee che vedrà una parte della sinistra
Impegnata per contarsi per poi contare edotto
E se ne erano tutte queste cose ulteriori divisioni all'interno dei Democratici della sinistra
Tra i compagni schierati per il sì
E quelli per il nuovo gli ulivisti ad oltranza
I presidenzialisti ormai ha preso corpo ragione spagnoli di ricordarsi che solo qualche tempo fa i massimi dirigenti di questo partito dicevano mai l'ipotesi presidenzialista sul piano culturale prima ancora che politico
E mi soffermerò brevissimamente a conclusione di questo mio intervento
E allora
Il De profundis di Galli Della Loggia
Rischia di diventare il De profundis nella realtà della sinistra italiana
Che fare
Oggi non dopo le elezioni
Concordo con la proposta di Garavini muoversi subito
Ricordo
Che alcuni mesi fa ad una assemblea promossa dall'associazione
A cui avevo aderito promosso da Tortorella e da altri compagni
Avevo suggerito di muoverci subito per costituire i comitati del no per incominciare ad informare l'opinione pubblica di questo gigantesco imbroglio
Io non uso la parola truffa di col questo gigantesco imbroglio
Si fa credere che con il referendum si abolisce la quota proporzionale che non è vero ci fa credere che si impediscono i ribaltoni che non è vero si fa credere che si elimina la frantumazione che non è vero
Perché con la legge che uscirà dal referendum i gruppi parlamentari alla Camera sì e ci sarà chi ne ha voglia di fare possono arrivare sino a trentuno
Anzi trentadue con il gruppo misto perché ogni venti deputati può fare un gruppo in base al regolamento dalla Ca'quindi una gigantesca mistificazione
Che non ha trovato sinora nessun contrasto
Anzi c'è stato chi all'inizio aveva detto che il referendum era sbagliato strada facendo poi si è un po'convertito poi per questa astuzia questa questa cultura levantina
Ha detto meglio fare i furbi saltiamo sul caro così diciamo che abbiamo vinto anche perché sono diventiamo perdenti siamo arrivati a questo punto
Da un punto di vista culturale della cultura politica di una parte della sinistra
E allora
Anziché schierarsi subito Perrino per spiegare le ragioni ebbene in quell'occasione si se no c'è tempo
Non incominciamo pregiudicare e ancora ultimamente ci sono state delle resistenze ci sono tuttora perché vari comitati del no in periferia da parte di compagni della sinistra delle dei dei DS perché non vogliono creare complicazioni all'Inter del partito con un partito per quel poco che rimane allo sbando nella totale confusione
A me è capitato venerdì scorso di partecipare ad un'assemblea delle unioni come il come li chiamano adesso essendo del collegio elettorale mio mi hanno invitato
A rendere conto del mio operato beh in uno stato confusionale alla fine un compagno generoso che da tanti anni mi conosce mi ha detto testualmente compagni Diego sarebbe stato meglio che tu questa sera non fossi venuto
Perché io vado a casa con un magone che non riuscirò a dormire
Ebbene poco fa ci diceva Nesi tutte le cose che sono capitate ma questa cultura del del del privato è bello del pool ma solo in quindici anni che abbiamo disarmato le coscienze in questo Paese
Quindici anni e forse di più al dall'inizio degli anni ottanta
E allora
Oggi si tratta di cercare di correre ai ripari con quelle poche forze ottanta io spero che riusciamo a mettere in campo
E allora subito cercare di mobilitarsi in tutte le città in tutti i comuni in tutte le realtà per costituire i comitati del no semplicemente per spiega per spiegare di che cosa si tratta del referendum vi sono centodiciassette Cat io non so come sarà fatta la scheda elettorale
Ma ma son curioso di vedere come sarà stampata la scheda elettorale
Io mi sono divertito a cancellare sulla sulla legge Mattarellum tutte le le le richieste referendarie viene fuori una specie di cimitero
E allora almeno spiegare
Alla gente
Nei termini chiari leggibili
E il potenziale di rischio che comporta una vittoria strepitosa del referendum che sarà appannaggio della destra un bel dire Veltroni Eno
Tu non c'eri tu non c'è arrivato all'ultimo momento
Oggi si ripropongono
Si pongono gli in negli stessi termini altre importanti questioni prima fra tutte la riforma elettorale compagni
La questione del presente presidenzialismo ma non perché io ho delle riserve ideologiche nei confronti del presidenzialismo non perché dove c'è il presidenzialismo non c'è democrazia
Perché oggi proporre il presidenzialismo nel contesto politico
Gravissimo
Si rinuncia al coinvolgimento e partecipazione non intesa come soltanto momento rivendicativo dei cittadini
Ma la partecipazione inteso come l'avevamo intesa noi come l'abbiamo intesa come corresponsabilizzazione come consapevolezza come conoscenza con il coinvolgimento del cittadino dò una delega uno CIPE in siluri io lunedì io sono intervenuti in aula eravamo in cinque presenti i compagni cinque del dibattito della legge che la prossima settimana voteremo per l'elezione diretta dei presidenti delle giunte regionali
Ma cosa vuol dire
Questa scelta culturale ideologica a questo punto diventa
Del presidenzialismo portato alle estreme conseguenze del cittadino che ormai in un contesto così di sfiducia di sfilacciamento dice verde diamo la delega c'è qualcuno che decide cioè e e l'evocazione dell'uomo forte dell'uomo
Che che ha le sue radici nel passato ma in un passato non tanto lontano nel decisionismo degli anni degli anni ottanta
E allora una sinistra non ha nulla da dire e da discutere
Da approfondire su queste questioni ecco perché lo considero un un errore madornale e un macigno pesante che si mette sulla vita democratica del nostro Paese quest'scelta presidenziale perché poi è andata è stato un'escalation uno prima dovesse in un certo modo poi un altro poi prima addirittura erano contrari poi nel giro ma di un un un tempo rapidissimo
Le posizioni sono mutate e l'ultima uscita del Presidente del Consiglio è stata ricordata poc'anzi da da Ugo Spagnoli
La questione della scuola bisogni problemi del lavoro della flessibilità intesa come intende la Confindustria la questione e la sicurezza e dell'impegno e e e dell'immigrazione ma compagni in un quartiere della mia città un quartiere per il Enrico quando si arriva ad organizzare la lenzuolata simbolo della lotta contro la mafia contro la piovra ebbene a Torino città operaia tradizioni Graham civico be'Betti e poi mi scomodiamo tutti si organizzava lenzuolata contro gli extracomunitari ma dov'è la sinistra dov'è la cultura dove sono gli intellettuali di Torino dove qui dove sono quei cattolici democratici
Silenzio assoluto sollevi la questione ti senti dire eh sai però quelli che ha un protestato son dei compagni perché poveracci e abito lì vicino il loro immobile viene svalutato o questa è stata la risposta
San comprato solo al condominio e loro immobile viene svalutato e questa è la nostra cultura compagni io dico che non dobbiamo tener conto del disagio serto son venuti due volte a casa mia
A a rubare Lieberman detto che era dei nomadi se avessi trovati quel giorno lì su per le scale gli avrei tirato il collo certo alla reazione immediata ma poi dico dall'emotività alla razionalità c'è una differenza sì o no
E allora la funzione dei partiti la funzione di sindacati la funzione delle parrocchie lasciatelo dire
Ad uno che non è credente ma dov'è finita tutto questo
No da un cardinale Torino che si occupa di separare i maschietti dal termine negli oratori quindi ebbe la dice lunga
Dai tempi di Pellegrino della camminare insieme ecco il degrado politico
E culturale a cui abbiamo assistito impotenti indifferenti
Poi ne raccogliamo i frutti
Certo ha ragione Nesi si noi oggi facciamo un un referendum su certe questioni tutto privato
Dunque ormai siamo tutti azionisti siamo diventati tutti presi dalla Borsa devo furia all'una e mezza siamo lì che sentiamo tutti si si fa credere Milano la Borsa com'è il listino
E allora mi avvio alla conclusione
La questione partito Company noi abbiamo assistito
Ad una demonizzazione ad una criminalizzazione da parte di personaggi che quando portavano i calzoni corti erano junk nel partito è fatto loro fortune né ai partiti Mario si ogni vestiva alla marinara era è nato già democristiano figlio di democristiano e come se non fosse stato sufficiente quello che ha fatto suo padre con la Presidente da Repubblica che c'è sempre qui quell'ombra
Dell'operazione De Lorenzo eccetera e lo stesso e ictus che l'avrebbe colpito dopo quel colloquio drammatico che si dice con con con Saragat ecco adesso certo ci vuole maggio due
Già da bambino quando vestiva marinara era già democristiano ma e diciamolo anche di Occhetto avendo avuto occasione di conoscerlo quando aveva quattordici anni e suo padre lo portava al circolo
Della FIGC dove di cui ero responsabili in via in via Monte di Pietà Torino era già comunista era già iscritto al partito e adesso dobbiamo sentir dire che i partiti sono
Il demonio ma ci dicono con che cosa vogliono sostituire anche su questo che noi dobbiamo spronarli con cosa visto il siciliano
Con le Charlatans alte del del partito dei sindaci anche questo dobbiamo assistere
Cosa vuol dire il partito dei sindaci esiste un'organizzazione dei sindaci lanci e dei Comuni ma nell'interesse dei comuni delle amministrazioni locali non hanno mosso dito quando diciassette di
Dicembre il governo ha emanato un decreto pubblicato il ventidue di dicembre che scadeva il trentuno dicembre per le le la di diciamo la risoluzione dei mutui con la Cassa depositi e prestiti è andato Sindaco di Milano in ventiquattro ore gli han fatto il decreto Hutter Ciolan aveva venduto la gente elettrica dà i soldi pronti è andato alla Cassa depositi e prestiti
Il decreto scadeva il trentuno un decreto fatto al personale non hanno mosso un dito quali del il partito dei sindaci non se ne sono nemmeno accorti
Eh già perché erano occupati a preparare la campagna elettorale per le europee la questione dell'incompatibilità con quali sono stati in due in commissione io è un ex democristiano alla prima Commissione e compagno
Studio Grimaldi farlo
E adesso è arrivata la compagna Moroni ecco
La questione dell'incompatibilità in un problema che era tabù certo e difficile sollevare la questione dell'incompatibilità tra i sindaci e gli incarichi incarichi nazionale quando hai un ministro che è anche sindaco e di una città mica mica da poco
Ma perché è venuto fuori quell'incarico l'astuzia la furbizia per il il e Mantini Isma'pensare dis di di di di disinnescare la mi
Dice del partito dei sindaci attraverso queste cose qui avicola ma si può continuare a fare politica in questo modo compagni
Si può continuare
E avremo io Rutelli avremo il bianco i Cacciari che avendo il dono dell'ambiguità come diceva
Il mio presidente del Torino Calcio che non aveva molta dimestichezza con la lingua italiana
Che siccome non poteva essere in due posti contemporaneamente ci rimproverò e noi lo rimproverano le disse ma cari amici non l'ho mica il dono dell'ambiguità non potevo e c'era la lega e in società ecco
E avendo il dono invece dell'ambiguità io Rutelli Bianco saranno sindaci di di di Palermo e se non lo si designi Palermo con Orlando e a Bruxelles e a Strasburgo eccetera la battaglia sulle incompatibilità non è stata Condò
Atta non l'abbiamo l'abbiamo persa perché non è stata condotta e allora
E concludo veramente non ho in tasca una carta che risolva ecco però dico almeno partiamo da questa iniziativa che è stata promossa cerchiamo almeno facilitare
Cioè la cosa più bella sarebbe di prendere i leader della sinistra chiuderli tutti in una stanza Cossutta
E dire un po'come fanno per il Papa adesso mettetevi d'accordo fin quando non vi siete messi d'accordo
Non uscite più di lei perché questo è l'animo della gente quando si parla in giro e quei so che ti chiedono quando vai in
In giro chiedo ma cosa fate a Roma cosa fanno a Roma
Questi quindi che sembra che il nemico numero uno e quello che gli sta più vicino io ho scherzato con Armando ci conosciamo da tanti anni l'altro ieri al ristorante gli ho chiesto una cortesia personale gliela rinnovo pubblicamente
Armando per un mese
Per due mesi non nominare più il nome di Bertinotti fammi il favore ignora lo
Ignorava per cortesia abbiate pazienza
Non se ne può più di questa roba qui la gente non ne può più i nostri compagni non ne possono più il popolo della sinistra i il popolo comunista non ne può più
E allora siccome non possiamo chiudere in una stanza allora partiamo con iniziative almeno dal basso
Nei quartieri nelle nelle nelle fabbriche dove c'è ancora un minimo di organizzazioni giustamente ha ricordato che la vini lo sciopero dei
Dei ma avete avete visto come è stato collocato nel suo L'Unità il risultato di questo sciopero in basso pagina grazie solo Solone decine di migliaia di lavoratori
Dopo un chiaro un lungo periodo sono ritornati in piazza su Nature su una piattaforma rivendicativa importantissima non solo di carattere salariale ebbero e tutte queste cose qui ripartiamo di lì
Ripartiamo con la gente ripartiamo dai problemi che assillano la vita quotidiana
Dei lavoratori delle donne degli anziani dei pensionati
Io credo che almeno durante la campagna USA in questa campagna elettorale
Anziché andare a dire che che Cossutta è un malvagio che Bertinotti un perfido che Veltroni è un traditore della patria che D'Alema è un venduto al capitalismo e cerchiamo di
Far discutere i suoi problemi anali e vedere in che misura riusciamo a costruire qualche cosa che ci serva per il dopo perché il dopo-elezioni compagni sarà un dramma sarà un dramma se il referendum come ci ha ricordato spagnoli
Sarà un trionfo e sarà un dramma se quel gioco perverso delle percentuali si dovesse verificare
Perché io non so come si andrebbe poi ad affrontare perché non riesco a capire come Possa entrare nella testa di qualcuno della sinistra
Che comunque se si va ad elezioni anticipate
Non si dovrà trovare un accordo elettorale vuol dire che c'è la volontà perversa di consegnare il Paese
Alla testa allora lo si dica come poc'anzi qualcuno mi ricordo più se Cazzaniga o qualcun altro che ci ha ricordato come dal Governo Prodi il nuovo governo pur avendo dei ministri comunisti dentro che prima non c'era no da un certo punto di vista è peggiorato rispetto al governo Prodi
E questo ebbe il risultato che ha ottenuto qualcuno
Per difendere la purezza non so di che cosa
Ecco io vi chiedo io vi chiedo compagni e su queste questioni che dobbiamo misurarci e soprattutto a ristabilire un rapporto immediato perché c'è il rischio veramente che questa sfilacciamento questa sfiducia non credo che si riverserà con un voto trionfale verso la destra ma Traverso come tutti ben sappiamo
Il distacco attraverso la la disaffezione attraverso il non voto e poi non solo
In che modo ne potremmo
Ricostituire ecco allora riportare al centro la politica la riscoperta della politica comune come cultura come Scienza come passione come impegno come sacrificio e anche qualche volta perché no come divertimento
Dico per un momento ha ottenuto dei Tories
Sì chiudiamo i leader della sinistra in una stanza buttiamo riallacciare ma non era così ma
Bisogna fortemente preoccupati
Lei c'è spazio infine per l'ultima intervenire stamattina di Agostinelli cent'
C'è una
Richiesta allarmata di una discussione aperta anche al diverse sensibilità contributi a sinistra
Io partecipo molto volentieri partecipò tra l'altro con un esperienza quella
Poi lo può interpretare meglio di me probabilmente Cofferati alla tavola rotonda ma almeno io quella del sindacato lombardo
Vorrei porre qui è un problema con un taglio se volete un po'diverso ma fortemente convergenze con le riflessioni fatte prima
Guardate io o meno angosciata da un certo punto di vista registra in questo momento il sindacato una serie di tenuta e quanto meno e di risultati
Che sarebbe un gravissimo errore confinare in un'area marginale magari per delle valutazioni di carattere qualitativo del tipo non è più sindacato di una volta nonna
Lo sciopero dei metal Amici in Lombardia ha raggiunto punte che io rarissimamente ho verificato
Con articolazione ad esempio tra gli impiegati e tra i giovani che negli scorsi contratti non raggiungeranno
Eppure è un contratto squisitamente
Come si può dire
Garavini lo sa come è stato forse a suo tempo quello della mezz'ora dei turni alla FIAT cioè di solidarietà politica non si prende abbastanza in Lombardia da questo contratto
Si potrebbe molti padroni cercano di farlo ricco Ida Arlotta
Magari con una quantità in salario aziendali nettamente superiore all'ottanta miliardi eppure tiene benissimo
Abbiamo registrato una partecipazione dell'ottantasei per cento tra i lavoratori nel pubblico impiego guardate il Pubblico impiego nel non tra i metalmeccanici alle elezioni delle Rsu negli stessi giorni in cui per importantissime città Sondrio
Brescia in Lombardia raggiungevamo secondo turno al quarantaquattro per cento
Ieri c'è stata una manifestazione io ritengo eccezionale della CGIL Lombardia la Camera del lavoro di Milano
Sulla questione curda con la presenza di tutti i rappresentanti dai curdi
Una forte contaminazione of fortissima risposta non c'era un rappresentante della sinistra politica milanese ce la salone stracolmo di gente
Portati dalla CGIL e cioè o legati c'era la Caritas
C'erano queste aree non c'era nemmeno alla vostra sinistra nella nostra non c'era
Eppure il rappresentante
Anna a metà scusate da la PKK
Con un discorso assolutamente moderato diceva guardate il problema curdo è un problema europeo e in particolare
Detta Titti e delle istituzioni europei
E lì non c'era nessuno se non noi che lo cornee
Allora io pongo un problema
Io credo che questo spazio ormai improprio che noi stiamo assumendo non è che non ci deve tenere assolutamente rincuorare molto preoccupante
Segnala una grande distanza tra il permanere di enormi bisogni sociali e invece una teoria io credo perché vorrei che ricordasse anche
La sinistra politica che non può io credo a questo punto semplicemente addossare ad altri certi
Io credo che ci sia una carenza
Anche di teoria politica o di impegno che sguarnisce la rappresentanza politica del lavoro e del lavoro che cambia e che questo è il nodo io vorrei un pochino può e qui provo se me lo consentite a rifletterci un momento
Una prima questione e lo dico con grandissima franchezza
Io notato
A riflettere su come una tendenza neo corporativa che pure era presente nell'accordo del ventitré luglio nel sindacato
Si è saputa trasformare poiché l'esperienza in qualcosa di sempre più vicina invece a un modello di partecipazione
Più elevato badate che l'ultimo accordo
Gli voglio dire non so c'erano per criteri si mantiene e l'abbiamo voluto noi una struttura di riferimento del modello concertativo poi piacciono che esattamente quello della Costituzione cioè i Comuni le Province e le regione e lo sa cioè si fa così poi dopo si può riflettere si può discutere può essere insufficiente ma si ripropone un modello di democrazia sociale assolutamente l'unico riferimento degli ultimi tempi ad esempio a quello che l'impianto costituzionale
Allora un sindacato che
Questo è il mio giudizio in questa fase per ragioni anche oggettive di carenza la rappresentanza assume un carattere meno corporativo era magari la sua origine propria e lo vedo io nel lavoro tutti i giorni si rivolgono a noi stessa fa e adesso non non vi faccio nemmeno perdere tempo
E che ha un grande limite se volete non è ancora in grado di rappresentare tutto il lavoro si trova però a non avere referenti in forze politiche
Che scelgono nella rappresentanza politica del lavoro di dicevo prima che cambia la loro non dico uniti
L'identità ma la loro radice questo un punto chiave è un punto chiave e ce lo dicono i lavoratori nelle assemblee pittrice lo dico e lo potrà
L'assemblea
E qui però fare una seconda riflessione se possibile
Io per un limite personale se volete ognuno ha la sua esperienza non sono così convinto
Che tutto il nodo stia nella vittoria come si dice del mercato
Io ho ancora una radice se volete che pensa che la vera sconfitta non l'abbiamo subita nella gerarchia che l'impresa non invecchiano ha preso sul lavoro questa è la questione che poi il vizio di fondo della sinistra che governa in questo momento questo è il mio giudizio e proprio ragionarci un momento
Vale è un leader io per esempio di crescita della produttività di uso delle conoscenze delle tecnologie a che cosa assolutamente di sinistra si potesse della come questo io credo non si sia mai verificato addirittura nello forse una prima fase dello sviluppo industriale
Ma è possibile che questa incredibile crescita possano essere impunemente incamerata da una parte sola senza nemmeno elementi di redistribuzione
E che noi non colleghiamo questo nodo come il nodo anche di ricostruzione la nostra rappresentanza cioè come è possibile ad esempio che a sinistra ci si limiti a rappresentare l'impresa anche dal punto di vista del
Da questo punto di vista la programmazione un nodo formidabile che va aggiornato s'ma la programmazione significa ripristinare in queste condizioni assolutamente nuova
Il significato e la centralità del sento dell'occupazione dei diritti dal lavoro che poi sono l'osso a cui è giunta ormai la questione perché se non c'è presto
Separate che pensa il problema è unicamente quello del mantenimento della competitività ma i diritti allora sono assolutamente disponibile non c'è dubbio insomma e non solo i diritti sono disponibili
è disponibile fino in fondo l'irreversibilità della rappresentanza del lavoro cioè la sua irrinunciabilità e qui vorrei porre
Un secondo punto
Alla
Ecco io credo che la per età e un referente nello scontro
Impresa lavoro che io vorrei aggiornare tantissimo rendere modernissimo adeguare a questa frase che io in breve definirei anche al di là del suo
Benissimo grandi cambiamenti che ci sono stata ecco questo nodo noi lo ripigliamo questo il mio la mia valutazione però
Se sappiamo ricostruire un tessuto di democrazia sociale che si occupa di questa cosa qui cioè i lavoratori che mettono fuori le lenzuola a Torino contro gli immigrati
Non hanno più un richiamo alle condizioni a cui a suo tempo gli immigrati venivano ricondotti che erano state né Sergio
Il lavoro Sly Lombardia ad esempio gli immigrati che vanno a lavorare che entrò nel sindacato e che vengono accolti attraverso le battaglie per il lavoro non sono cacciati più questa è la prova e lo riprova che facciamo c'è visto che nelle politiche nei comuni ad esempio dove anche amministriamo se questa cosa non si toglie quali sono sempre fuori sono sempre da un'altra parte
E allora
è possibile collocare questa questione dentro lo si dice di il quadro europeo perché in realtà c'è un piccolo problema è che sarebbe sbagliato saltare
Lunedì solo invitato a partecipare una cosa grande convegno dei partiti socialisti europei dove si presenta un documento di cui nessuno di noi probabilmente sa abbastanza è stato fatto elaborato da un esecutivo non so e Gutierrez mi pare che con alcuni esperti l'ha proposto e provate a pensare ad esempio l'orizzonte europeo
La grande svolta elettorale che sono milioni di bottiglie milioni di speranza viene surrogato da uno staff tecnico
Che presenta un documento questa è la grande dove dove ricade questa discussione dove riparte questo no per questo
Io qui chiudo con quattro punti che mi sembrano
Io credo che l'avevamo fatto a suo tempo il ripartire da un nodo sociale che riguarda bisogni e diritti bisogni e diritti e andare
Lo dice però la relazione che ho potuto leggere con grande
L'attività perché ho avuto dei problemi arrivati
Risalire fino all'assetto istituzionale e quindi anche questa di nodi che sono stati posti più adesso la riforma istituzionale per ma questo percorso va incardinato alcune questioni su cui ho finito super
Noi siamo teoricamente addirittura assolutamente impreparati teoricamente difendere questo mi piacerebbe molto fosse l'appello anche
E lo sforzo che la sinistra deve fare proviamo al dirà se siamo al Governo l'opposizione a lavorare su questi perché non è stare al governo esempio che risolve i nodi che adesso proprio elencare proprio rapidissimamente
La questione della scuola ed è la viene da un'altra questione che non c'era ad esempio quando il modello della produzione materiale attuazione terrorista e la così diffusori quando si aggregavano il partito e per e cioè oggi c'è un nodo che quello della produzione intelletto della proprietà intellettuale e della diffusione delle conoscenze so che le reti ad esempio come diceva nei
E si tratterà i campi ai diventino privati te noi avevamo le ferrovie pubbliche non era un caso e la socializzazione anche della produzione
E l'ha fatta attraverso strumenti pubblici era passava attraverso la proprietà intellettuale oggi è per i
La pizza naturalmente lo può diventare perfino la scuola c'è il nodo della scuola che formidabili è importantissimo
Da rielaborare
C'è il nodo del tempo
In Lombardia non si socializza più e non si viene allora
Kurdistan a a dove si son fatti tanti si è stati assieme perché alla sera la gente ai atei pezzi di lavoro ma anche i nostri hanno dei pezzi di lavoro che continuano a fare oltre la cioè non si socializza più si lavora quarantaquattro ore virgola tre non va via distribuite le sulla gente che conosce e dite poi quali sono i momenti di socialità si lavora a Savona sono aumentati i turni in Lombardia l'abbiamo detto in giro dal ventisette per cento
Negli ultimi quattro anni questa è la realtà da cui disastrati e quindi c'è una questione del tempo della sua fruizione della sua
C'è un problema del territorio
Io oggi è più facile essere espropriati di una tenuta sul territorio e non di una tenuta nella fabbrica
E io credo che tra l'altro assieme alla questione e l'ambiente su queste questioni e noi abbiamo una forte titubanza a muoversi in un forte radicamento su delle posizioni che non evolvono a sufficienza eppure abbiamo tantissime culture che possono convergere e andare in questa direzione io credo che tali da questi nodi noi potremmo ricostruire anche la programmazione anche una nuova intuizione nessun come si può sull'occupazione e sul welfare rilanciare una politica di grande respiro e potremo farlo altri la di quanto o di come stando al governo stando all'opposizione si può cercare un rapporto con la gente perché
L'arretramento sul piano della democrazia sociale è una cosa che neanche il più forte sindacato potrebbe sopportare
Allora sospendiamo qui riprendiamo diciamo intorno alle quindici
Riprendiamo il dibattito inchiesta di intervenire stamattina Raniero la Valle che vedo qui
E quindi invito no alle a prendere la parola poi ci sarà la comunicazione che non abbiamo tenuta stamattina di Luciano Canfora
E poi girata con la rotonda come previsto
Io prendo la parola a nome del comitato per la verità sul referendum elettorale che uno dei soggetti che parteciperà a questa campagna elettorale per il no
E quindi è di questo che sostanzialmente voglio parlare
Quando l'altro giorno ho letto in un articolo di Angelo Panebianco sul Corriere della Sera
A sostegno delle ragioni del referendum che la democrazia dei partiti e un cadavere punto rifatto
Non ho potuto fare a meno di ricordare
Un discorso che fu tenuto dall'allora presidente del Bundestag Lenin che era il dieci novembre mille novecentottantotto
Nel cinquantesimo anniversario in Germania della notte dei cristalli
In quel discorso il presidente del Bundestag
Cercava di scavare nella storia della coscienza tedesca
Per vedere quali erano state le origini meno prossime del nazismo
I prodromi le origini le radici che avevano preparato nella coscienza della cultura nella stampa tedesca quello che poi sarebbe stata la grande abominio azione del nazismo
E tra le cose che gli Henning ricordava era precisamente l'insofferenza che nella Repubblica di Weimar
Nella stampa nell'opinione pubblica eccetera si manifestava verso le dispute dei partiti verso la democrazia dei partiti
Nonché quell'atteggiamento di insofferenze di antagonismo che si manifestava nei confronti dei diversi che allora non erano gli extracomunitari me erano gli ebrei
Per cui si comincio a pensare che davvero in Germania esistesse una questione ebraica
Il discorso di Jenin gare non fu accettato perché troppo duro dalla società tedesca e Jelling fu costretto a dimettersi
Però la sua denuncia era perfettamente giusta e io credo che se noi se il compito della nostra generazione voglio dire la generazione che ha conosciuto il fascismo e il nazismo
E di mettere in guardia contro i veleni del fascismo
Molto prima che essi invadono tutto il corpo sociale
Noi dobbiamo denunciare dobbiamo identificare questi veleni quando sono solo dei prodromi e delle avvisaglie
E mettere in guardia i nostri concittadini quelli che non hanno fatto queste esperienze
Ben sapendo come diceva Breakers che se il mostro del fascismo è stato debellato in Europa il ventre che ha generato quel mostro è sempre gradito
Per queste ragioni io credo che tra le battaglie della sinistra nessuna oggi le più importanti e più urgente di quella che le viene imposta fino al diciotto aprile
Per il referendum elettorale
Il quale viene presentato come il Maglio definitivo per far uscire i partiti dalla scena politica
E vanificare così quel diritto fondamentale dei cittadini che è sancito dall'articolo quarantanove della Costituzione che precisamente il diritto di associarsi liberamente impartiti
Per concorrere a determinare la politica nazionale
Io non voglio qui
Elencare tutti gli argomenti che militano
A favore del no in questo referendum elettorale
C'è un documento che il nostro Comitato ha prodotto che si chiama appunto per la verità sul referendum elettorale che è stato anche qui distribuito da cui si può fare riferimento per alcuni di questi argomenti io voglio solo dire
Che il rinnovo nel referendum non è solo il frutto dell'istinto di conservazione
Di partiti meno forti che penalizzati dal maggioritario difendono quel residuo di quota proporzionale che permetta loro di sopravvivere
Se così fosse l'esito del referendum lo riguarderebbe solo una frazione relativamente piccola del sistema politico
E la battaglia potrebbe essere considerate perdute in partenza cioè se chi ha ha l'interesse a far fallire il referendum posso solamente quei partiti piccoli che insomma lottano per la propria sopravvivenza
Invece il nostro parere e che la battaglia sul referendum non è affatto perduta che non ci sono affatto le stesse condizioni di trascinamento che c'erano nelle precedenti esperienze referendarie
Che bisogna respingere diciamo l'idea alimentata da sondaggi eccetera che la partita sia già giocate già perduta o vinta secondo i punti di vista
E invece questa è una battaglia che va combattuta fino in fondo perché in realtà e questa mi pare la ragione fondamentale il referendum in questo referendum
Non è un capitolo in più del faticoso processo di riforma del sistema elettorale
Ma al contrario e un capitolo della revisione se non del sovvertimento costituzionale a cui i danni sono intenti gli apprendisti stregoni della Repubblica
Preferendo il diciotto aprile e un atto di mutamento costituzionale prima ancora di essere un atto di innovazione del sistema elettorale
In effetti il tentativo di liquidazione o superamento della Costituzione del quarantotto ha seguito in questi anni due strade
La prima strada è stata quella delle procedure di revisione attraverso le Commissioni bicamerali fuori o dentro la legittimità dell'articolo centotrentotto della Costituzione
E questa strada è fallita
E tanti fallita che come ci ricordava questa mattina spagnoli si tenta in modo surrettizio di introdurre altre riforme
Alcune riforme della Costituzione al di fuori di quella che è stata il tentativo fallito della Grande revisione attraverso la commissione bicamerale ma c'è stata una seconda strada attraverso cui si è perseguito il cambiamento costituzionale
E questa seconda strada è stata quella dei referendum elettorali
E questa strada ha avuto invece fin qui perfettamente successo
Perché io dico che le modifiche al sistema elettorale che vengono introdotte per via referendaria sono in realtà degli atti di modifica costituzionale sono in realtà delle modifiche costituzionali
è vero che il sistema elettorale non sta in Costituzione
Ma non esiste una indifferenza della Costituzione Rispetto ai sistemi elettorale
Il sistema elettorale e il cuore e la radice e la fonte il culmine di un sistema democratico
Il sistema elettorale non è neutro rispetto al sistema politico
E del tutto infondato sostenere che data la democrazia un sistema elettorale vale l'altro e si tratta solo di scegliere quello più efficiente o più capace di assicurare governi stabili
In realtà il sistema elettorale produce il sistema politico in tutte le sue espressioni sia di vertice che di base
Ne dipendono le forme di governo ma anche le forme della legislazione del controllo il rapporto tra i Poteri la partecipazione dei cittadini e così via
Solo per un'astrazione destinata ad avere breve durata si può sostenere che sistema elettorale e Costituzione siano indipendenti l'uno dall'altra
E non ho stretti da un vincolo di coerenza sicché intatta una Costituzione diversi e alternativi sistemi elettorali siano possibili al contrario si danno solo due possibilità
O la Costituzione
Produce il suo sistema elettorale
Che sia coerente con il disegno generale della Costituzione
Ed è quello che precisamente è avvenuto con la Costituzione del quarantotto che ha prodotto come sua naturale conseguenza il sistema elettorale proporzionale
Oppure
E il sistema elettorale che produce il suo regime politico come sta avvenendo ora il sistema elettorale produce il suo regime politico che può essere all'inizio un regime di fatto e poi alla fine inevitabilmente troverà la sua sanzione ordinamentali è sempre stato così
Il trasformismo dell'età giolittiana
Le elezioni fatte dagli Ascaride capo bastoni del capomafia
Dai prefetti
La corruzione del parlamento dell'Italia pre fascista
L'unico Parlamento come denunciava Sturzo che durante tutta la guerra ha mantenuto il silenzio e che non aveva neanche il concorso a decidere l'entrata in guerra dell'Italia
Tutto questo fu il frutto del sistema maggioritario uninominale vigente in Italia nella nel periodo dello Statuto Albertino dell'Italia monarchica April fascista
Il fascismo nella sua identificazione statuale non nella sua fase movimentisti Ca'
Nella sua identificazione statuale e il figlio beni più della legge Acerbo che della marcia su Roma
Ciò che è stata la Repubblica nell'età della ricostruzione postbellica e nel passaggio alla modernità la Repubblica diciamo dell'arco costituzionale dai comunisti ai liberali di Malagodi
è stato nel bene e nel male frutto della sconfitta della legge truffa nel mille novecentocinquantatré
De Gaulle in Francia ha fondato la quinta Repubblica cambiando il sistema elettorale
Dunque la formazione del sistema elettorale e la vera fase costituente dell'ordinamento politico nel senso cioè che lo costituisce
Che lo determina nella sua natura e nei suoi esiti e per questa ragione che i costituenti avevano escluso quasi all'unanimità
Le leggi elettorali dalle materie suscettibili di essere sottoposte al referendum abrogativo perché appunto una Costituzione seria non si fa con procedure plebiscitarie
Le quali non fanno che coprire le scelte imposte dalle oligarchie
Ma per un errore materiale di quelli che fecero la coordinamento formale del testo della Costituzione
Quelli divieto che era stato votato dai costituenti cadde nella scrittura dell'articolo settantacinque della Costituzione sul referendum e nessuno se ne accorse
Fino a quando non comparve Mariotto Segni
Dunque il sistema elettorale fa il regime politico
E questo referendum né il passaggio decisivo
Se il referendum vince è fatta
La Costituzione è cambiata l'Italia e un'altra cosa
Perché questo sì del referendum peserà con il peso di un ricatto invincibile su tutto il processo di riforma successivo
Allora qual è la Costituzione che per via di referendum successivi si sta introducendo surrettiziamente in Italia e la Costituzione della cosiddetta Italia bipolare
L'Italia apartitica l'Italia dove finalmente si celebra il trionfo dell'impolitico
E qui c'è secondo me il vero problema politico di questo referendum perché tutti anche i fautori del sì sono convinti che il sistema elettorale che risulterebbe dal referendum sarebbe un orrore
Ma tutti anche i fautori del nuovo
Sono convinti che il bipolarismo bisogna farlo
E sì anche non ne sono convinti pensa no che siccome il bipolarismo vince in Italia bisogna vincere connesso
E pensano che il bipolarismo
In Italia ormai sia con la mamma
Non si può parlare male della mamma e così il bipolarismo non si discute
E in questo modo il referendum si perde
Invece è proprio il bipolarismo che si deve discutere
L'altro giorno in una manifestazione per il Nord realizzata al più a Roma da Luigi Preti
Il senatore Urbani di Forza Italia che per il no ed è per una legge proporzionale alla tedesca
Ha detto che c'è un buono è un cattivo bipolarismo
Quello che si sta facendo in Italia sarebbe un cattivo bipolarismo
E lui l'ha chiamato un bipolarismo pornografico
Cioè osceno nel senso cioè che costringe da una parte e dall'altra ha delle ammucchiate che sono innaturali e inverecondo
Mi sembra molto difficile fare questa distinzione fra bipolarismo buoni cattivo
L'unico bipolarismo buono
E quello che si costruisce spontaneamente nel processo politico e sociale
E quello che risulta da un processo spontaneo di aggregazioni di di elaborazione di lotti comuni nella Società tra le forze politiche sociali movimenti di associazioni così via quello certamente è un bipolarismo buono perché nasce dalle dinamiche della società
Ma il bipolarismo che viene imposto che viene imposto con una procedura da corto circuito da forzature istituzionali elettorali questo bipolarismo
è certamente un cattivo bipolarismo e un osceno bipolarismo
Perché le forzature istituzionali ed elettorali per forza di cose devono ridurre la realtà a una semplificazione diciamo così digitale binaria
Come quella dei chips dei computers zero uno uno zero
E devono queste forzature sradicare svela le aree e tagliare con l'accetta e le rappresentanze come ben si vede in quella cartina di tornasole
Che la legge Amato che adesso è già caduta ma è molto significativo che la sequenza sì a questo referendum legge Amato presidenzialismo è già tutto lì è già tutto lì
Ora il bipolarismo coatto come quello che si impone per via di artificio istituzionale ed elettorale
è un bipolarismo che viene dalla violenza
E che produce violenza
Non è nella storia abbiamo avuto molti esempi funesti di questo bipolarismo coattivo diciamo russi
Abbiamo avuto il bipolarismo del regime di cristianità che divideva tutta la realtà in credenti e non credenti infedeli e infedeli
Con le conseguenze dell'Inquisizione delle crociate di tutto il resto
Poi c'è stato il bipolarismo tra nazioni civilizzate e quelle non civilizzati il cerchio magico dei Paesi civilizzati che poi dall'Europa con le sue propaggini e tutto il resto del mondo
Che ha prodotto conquiste coloniali imperialismo poi abbiamo avuto il bipolarismo di due blocchi
La guerra fredda il rischio della distruzione atomica che ha fatto sì che tutto il resto fosse terzo mondo tutto il resto cioè fosse diciamo da in qualche modo d'gettare al macero
In Italia abbiamo avuto il Biko il bipolarismo tra comunismo e anticomunismo che ha prodotto la democrazia bloccata
Ora quello avviato dal primo referendum Segni poi
è un bipolarismo che non è figlio di un processo politico sociale ma il figlio di una dottrina di un a priori dottrinario che immagine in un certo modo la politica che esattamente l'inverso di quello che della politica ha sempre pensato da sinistra chi ha sempre pensato il movimento operaio
Perché questo bipolarismo non fa altro che tradurre in termini elettorali ed effettuarli
La concezione teorica della politica che è stata in Occidente affermata da Carl Schmitt
Secondo cui l'unico criterio che identifica la politica e la contrapposizione tra amico e nemico la politica non è altro che il conflitto il culmine della della politica perciò e la guerra
La sostanza della politica e la contrapposizione di forze contrapposte amici e nemici questo è il bipolarismo che si sta introducendo in Italia e infatti non è affatto per caso
Che da quando noi lavoriamo con questo bipolarismo anche il clima l'etica il linguaggio le delle le le le maniere della lotta politica italiana non conoscono che due sentimenti Hall oggi io
O l'indifferenza che poi vuol dire la disaffezione e vuol dire l'astensionismo
E quando in un bipolarismo così artificialmente imposto non c'è che appunto questa diciamo questa aggregazione obbligata di forze diversissime tra loro
Allora si realizza una lotta di doppi che vuol dire che gli uni sono uguali agli altri perché sono i identificati e omologati dallo stesso obiettivo che il trofeo del potere
E in questo modo mentre resta come unica dominante questa nettissima contrapposizione per la conquista e la gestione del potere scolora hanno tutte le altre identificazioni politiche religiose ideologiche culturali morali tutte le altre vengono depotenziata e e perdono qualsiasi importanza voglio prima di chiudersi invece mente citarvi
Che nella grande riunione ideologica promossa da Prodi negli ultimi tempi dell'Ulivo a Camaldoli
Spero in qualche modo rintracciare le basi teoriche programmatiche dell'Ulivo
Fu invitato un vescovo americano il vescovo di Cincinnato i perché raccontasse le meraviglie del bipolarismo americano
La cosa interessava particolarmente quell'assemblea perché era fatta quasi esclusivamente di cattolici bene il vescovo di Cincinnato i ha raccontato ai convenuti di Camaldoli
Che nel sistema americano
Come gli stessi vescovi riconoscono e sostengono la gerarchia dei valori per la maggior parte dei nostri connazionali cattolici dice il Vespucci girati sia la seguente
In primo luogo e soprattutto sta parlando dei cattolici americani
In primo luogo e soprattutto sono dei consumatori
Vogliono il benessere il Confort questa è la prima cosa
Poi sono americani pronti a difendere il loro Paese per qualunque causa poi sono o democratici o repubblicani fedeli al programma politico che più risponde ai loro personali interessa
In quarto luogo sono cattolici
I cattolici americani sono giunti al centro della scena culturale americana e l'impressione è che reca citino un copione uguale a quello di qualunque altro
E quello che si può dire di cattolici come grande famiglia spirituali e culturale si può dire degli incrementi di qualsiasi altra identificazione culturale ideologica e c'è una cosa in più che dice il vescovo di Cincinnato
Il desco il CIN CIN atti dice che essendo la chiese in America una associazione come qualsiasi altra essa si deve guardare bene dal cercare di influire sulla vicenda politica parlando in termini di rivelazione religiosa cioè nei termini della propria cultura
L'unica cosa che la Chiesa americana può fare e di parlare nei termini di politica pubblica cioè parlando i temi politici e riuscire a convincere che le sue idee politiche sono migliori di quelli degli altri cioè l'unica strada che è aperta la chiesa cattolica americana e di comportarsi come una lobby
Cioè influire su questo sistema assolutamente diciamo
A il biologico a culturali Apu appartenga a politico della politica americana cercando di fare un lavoro di lobby
Bene io credo che se questo diciamo solo poi le le le le le i modelli e se queste sono le prospettive bisogna avere il coraggio di fare questa battaglia per il referendum
Non solo per tutte le buone ragioni per cui quella legge elettorale che uscirebbe il diciotto aprile sarebbe orrenda
Ma anche perché appunto questo referendum non fa altro che prefigurare e varare un tipo di società e di ordinamento politico che evidentemente è quanto di più lontano possa essere dei nostri desideri e dei nostri interessi
Mentre invece io credo che andrebbe ripresa con forza
Contro l'idea della politica che si riduce a una contesa tra amici e nemici
Bisogna riprendere con forza il tema della Repubblica
Della repubblica così come le pare la Costituzione italiana e la repubblica garantisce la Repubblica promuove la repubblica tutela la Repubblica come qualche cosa che sta al di sopra delle parti in cui si contrappongono le frazioni o fazioni politiche
La Repubblica come il vero oggetto della battaglia politica la Repubblica come il vero contenuto delle scelte politiche e quindi l'interesse nazionale la comunità nazionale e quel vecchio ormai dimenticato concetto che era il concetto del bene comune
Del quale bene comune il primo bene evidentemente quello del riconoscimento reciproco dell'accettazione reciproca tra quanti partecipano della stessa vicenda politica grazie
Grazie Raniero la Valle il compagno Cuffaro che sottosegretaria al ministero università ha mandato una lettera scusandosi per non essere quindi non ha potuto partecipare perché impegnato una vicenda questione che riguarda il mostro quindi mandato i saluti gli auguri di buon lavoro e si è scusato
C'è chi adesso la parola al Luciano Canfora
Poi procederemo alla tavola rotonda e ci scusiamo con alti che hanno chiesto di intervenire ma i tempi come immaginate sono strettissimi quindi dobbiamo poiché fetta vorrei chiudere
Per dare un orientamento sintetico
Alle parole che volevo pronunciare questa mattina mi scuso di non averlo potuto fare per colpa di un altro impegno
E assai utile prendere le mosse brevissimamente da questo bell'intervento onesto
E caldo e e pieno di vita spirituale sana che ha pronunciato
La valle poco fa
Il succo del discorso che gli ha fatto
A mio se ho capito bene
E che
Il focus
Del
Delle operazioni politiche in corso del conflitto politico in atto e l'attentato alla nostra Costituzione attraverso il veicolo più ovvio il micidiale al tempo stesso che è quello della modificate la legge elettorale
Impostazione correttissima
Cui a mio avviso però manca una realistica considerazione del perché siamo dinanzi a questo conflitto
E noto
Quanto più volte si ripete che cioè una Costituzione muore è un'altra nasce quando una frattura epocale storica una rivoluzione una guerra devastante undici cambio d'epoca si è prodotto
E i difensori dell'attuale Costituzione tra i quali io
Mi schiero pienamente
Usano dire a mio avviso debolmente
Ma quale la rivoluzione
A fronte della quale dobbiamo cambiare la Costituzione italiana
E un ragionamento depone
Perché in realtà quello rivolgimento profondo c'è stato
è mutato l'equilibrio delle forze
A favore di quelle forze che i principini affermati nella nostra Costituzione mai gradivano
Hanno vinto una partita storica
Dirò di più il caso dell'Italia proprio da questo punto di vista appare in tutta la sua peculiarità
Si riflette talvolta sul fatto che l'unico Paese dell'Europa
Occidentale in cui praticamente tutte le forze politiche hanno cambiato nome
E Statuto
E l'Italia
Non mi accaduto nulla di simile né in Francia né in Germania né in Belgio in Olanda mini Spagna né in Inghilterra né in Danimarca ma soltanto in Italia
Ci sarà una ragione per cui questo è accaduto
Che non è soltanto la debolezza di alcuni di gruppi dirigenti è un fenomeno troppo grande per essere riducibile ad un contingente increspatura della storia o addirittura alla fragilità dei gruppi dirigenti
Sto che mantici sì ma mente molto schematicamente tendo a dire
E mi rendo conto che ogni schematismo e deleterio per chi lo pronuncia
Che il nostro Paese è stato per tutta una fase storica nel bene e nel male
Un Paese socialista sui generis
In cui l'equilibrio determinato dalla esistenza di un'enorme Partito comunista e della sua capacità di determinare intorno a sé alleanze e di governare anche dall'opposizione come si diceva un tempo faceva del nostro Paese un caso a parte
Non è un caso che la deflagrazione di quel partito abbia trascinato dietro la deflagrazione degli altri partiti portandoci sotto gli occhi quella grande crisi di cui il nuovo equilibrio delle forze e lo specchio
A fronte di ciò è evidente che difenderemo il principio proporzionale la costituzione dei padri fondatori però dobbiamo sapere che il rapporto delle forze ci è sfavorevole e allora
Un incubo imperativo della lotta politica non è soltanto quello sacrosanto difendere una causa giusta ma anche quello di chiedersi quale obiettivo
Concreto raggiungibile e utile proporsi per intanto sapendo che una battaglia così importante può essere perduta
Così importante perché davvero sarà tracciato un altro quadro del nostro Paese attraverso la la triade appunto costituzionale che la Valle ha così bene descritto
Che culminerà nel presidenzialismo dando compimento ad un'altra Italia
Orbene dinanzi a questo scenario non improbabile che comunque il politico realistico deve assumere come possibile
Il vero problema che sta dinanzi a
Le persone da bene
Diciamo una categoria
Minima
Un minimo denominatore comune
E quello della unità
Di tutti coloro che hanno un intento comune sostanziale
Un tempo si diceva l'unità della sinistra
E il nome da cui prende corpo questa nostra rione reca la parola sinistra in grande evidenza
Mi rendo conto fra l'altro di quanto questa parola sia di uso sempre più complicato e sfuggente semanticamente trascinata significare così assai diverse
La cultura del Partito che una volta si chiamava PDS ora credo si chiami di esserci una persona la lettera alfabetica e sempre più
Di ispirazione
Liberale e sempre meno di ispirazione socialista questo ne fa un partito non più di sinistra non sta a me dirlo ora con un'analisi sommaria è un esempio evidente di quanto la parola sinistra sia
Poco utile se usata senza chiarimenti
è evidente che l'unità della sinistra è un obiettivo prioritario io credo che però sarebbe già molto importante
L'unità dei comunisti
Una volta mi è capitato di dire come sempre succede nella comunicazione forma frettolosa e maldestra che sia con la stampa con i giornalisti
Che la nascita del Partito dei comunisti italiani nel quale io milito
Poteva essere una buona occasione
Per captare per attrarre
Le forze intellettuali spirituali
Dei pidiessini tristi io ho usato questa espressione in felicissima
E qualcuno pensò che io avessi una predilezione proprio per le persone caratterizzate dalla tristezza volevo dire un'altra cosa l'ho detta malissimo che cioè a mio modo di vedere il vero problema
Della sinistra italiana e dei comunisti quindi in primis e il grande equivoco costituito dall'attuale partito di S nel quale tanti comunisti che sono ancora tali perché la loro forma mentale la loro cultura e ai loro proponimenti ne fanno dei comunisti vivono soffrendo
Questo è un problema a mio modo di vedere di rilevante importanza la ricomposizione dei comunisti in una forza politica che abbia questo parametro mentale come ancora valido e sentito come attuale è un elemento di chiarimento notevole anche a fronte di quella imminente temo nuova repubblica alla quale ci trascina anche la politica dell'attuale partito di S o per lo meno del suo gruppo dirigente
Io so bene che dire questo significa dire qualcosa che viene facilmente tacciato di minoritari Isma'non mi faccio illusioni
Studiando la storia come si dice si constata
Perché nei Paesi democratici avanzati diritti del essenzialmente del del continente europeo che la parte più felice più ricca del mondo e più privilegiata e non a caso prediletta dai diseredati della terra perché è chiaro che vanno a riprendersi qualche cosa che noi in ultima analisi storicamente abbiamo loro tolto
Considerando la storia di questo continente si osserva che in tutti i cimenti elettorali in qualunque contingenza storica essi si siano svolti i comunisti sono stati una minoranza
Ma non per un deficit di attrattiva non perché i loro argomenti fossero deboli ma perché come Gramsci ci insegna
La conta dei voti e il Bilancio terminale di un lungo processo di formazione delle coscienze di costruzione del consenso
E nei Paesi nostri questo processo e così avanzato che il massimo cui non possiamo aspirare e di essere presenti come una minoranza che guarda alla grande maggioranza del pianeta dicevo poco fa ad un amico
Una cosa che mi piace conclusivamente dice qui
Perché i minuti credo siano già stati da me bruciati
Ho grande tedio
Dinanzi alla frase ricorrente
Giornalistica
Altrettanto stucchevole quanto la necessità del bipolarismo cui con giusta ironia sì riferiva la valle della fine del comunismo
Per un asiatico
Questa frase e priva di senso
Per un asiatico cioè per la grande maggioranza dell'umanità
La seconda guerra mondiale è stata essenzialmente lo scontro fra gli Stati Uniti e Giappone
La novità agli Stati Uniti e Giappone ha mostrato di avere molte frecce nell'arco ed è sul sul terreno del dominio perlomeno regionale con grande prestigio
Al termine di quel conflitto è apparso un terzo soggetto asiatico immenso ora nessuno di noi può dire che cos'è oggi la Cina popolare che cos'è oggi il Vietnam comunista che cosa vuole il partito comunista giapponese certo per un asiatico il comunismo non è finito
Allora è un'ottica tipicamente euro Centrica di una piccola e privilegiata parte del mondo quella di dire l'esperimento socialista d'Europa è finito
Io mi permetto di dire Spartaco è durato tre anni l'Unione Sovietica settant'anni e quindi può essere che la storia ci insegni che questi reiterati tentativi di liberazione avranno una maggiore durata in ogni caso questa frase della fine del comunismo e prima di senso se soltanto ci di stacchiamo da un'ottica così ristretta
Considerando questo garantire l'esistenza di un partito dove i comunisti possano essere veramente tali con la carica morale che essi hanno nei Paesi d'Europa significa trovare finalmente un raccordo con la grande maggioranza dell'umanità
Ringraziamo Cam fora esito ed è qui in questa prima parte del convegno adesso ci sarà la tavola rotonda io voglio comunicarvi che il compagno Carani Cofferati purtroppo
Non sarà qui perché per sopravvenuti impegni non può esserci
Cedo la parola insomma Massiah Caprara Maurizio Caprara che modera la tavola
Grazie
Ci sono Aldo Tortorella Sergio Garavini e Armando Cossutta e quindi anche senza Cofferati cioè motivo di discutere dello stesso tema cioè della necessità del vedere quali possono essere le idee e i programmi della sinistra in questa fase politica e anche storica
Io credo che quello che sia più opportuno almeno in una prima ricognizione sì a chiedere a ciascuno di voi avendo ognuno di voi fatto politica in livelli nei quali l'esercizio dell'attività politica ha una sua dimensione compiuti Sima da segretari di partito o nel caso di Tortorella da King maker di segretari di partito ma ognuno di voi ha un'esperienza di raccordo tra l'organizzazione dei militanti di un partito e quello che si chiama lo ritroviamo ancora lotte di massa
Sia Armando Cossutta sì Aldo Tortorella sono stati segretario della Federazione del PCI di Milano
E della Lombardia in anni diversi ma comunque un compito di questo tipo necessitava una capacità di conoscenza non solo dall'interno di un partito ma dell'ambiente nel quale un partito si doveva anzi nel varietà di ambienti nei quali un partito si doveva recare
E Garavini è stato segretario della FIOM
Io chiederei a ciascuno di voi ditemi quali possono essere in questo momento
Due tre obiettivi nell'interesse del Paese perché la sinistra può perseguire individuando in questi obiettivi sul piano sociale ed economico
Qualcosa cui richiedere anche di aggiungere quali sono non solo i fini gli scopi ma anche gli avversari
Da ad abbattere evoluta dei quali circoscrivere iniziative per riuscire a realizzare queste cose modo poter dare alla definizione di che cos'è la sinistra di oggi un contenuto anche materiale
Tortora
Grazie
Dunque io non credo che diciamo la sinistra da riuscita
Ha
Dipendere una funzione
Importante diciamo così non soltanto dal punto di vista degli ottenimento di potere ma dal punto di vista della sua funzione culturale ideale morale eccetera
Unicamente proponendo sì degli obiettivi
Chiamiamoli così immediati tuttavia la sollecitazione che ci fa che appare giusta insomma vero
Io credo che questi obiettivi possono e debbono essere detti con una certa chiarezza con una relativa chiarezza sebbene noi ci troviamo in una situazione di grande difficoltà dovuta al fatto che viviamo un paradosso diciamo cui io credo che di fronte alla
Rottura della maggioranza elettorale
Sia stato giusto senza dubbio
Cercare di risolvere la situazione
Nel modo che le condizioni di dettavano
Ma noi ci troviamo nella nella situazione da cui discende anche la difficoltà di individuare gli obiettivi che formalmente parlando
La sinistra lei sinistre pari democratici di sinistra i comunisti italiani in primo luogo ma anche i Verdi etc
Hanno grandi responsabilità
Al governo del paese
E il Presidente del Consiglio è persona che conosciamo insomma il giovane compagno che viene da tutta una parte della sua anzi tutta la giovinezza diciamo ormai si sta facendo maturo vero ma tutta la giovinezza trascorsa nel partito comunista italiano
E però questa condizione è stata raggiunta
In una situazione di straordinaria fragilità fragilità elettorale che conosciamo il minimo storico per la sinistra italiana la sinistra italiana è arrivata soltanto considerando comunisti socialisti e Puddu per
Al quarantasei per cento se ci mettiamo dentro anche i socialdemocratici repubblicani che oggi fanno parte di varia misura dei Democratici di sinistra
Si arrivava sì sì sì sorpassava nel settantasei cinquanta per cento siamo alle percentuali che si conoscono insomma percentuali che non sono in espansione anzi sono a quanto ci dicono questi sondaggi che possono essere spesso depurati ma purtroppo non sono del tutto mezzo Nieri siamo in ritirata
Dunque noi la difficoltà sta in ciò che da una parte
Noi dobbiamo volere
Che
Questo governo possa leggete alla prova diciamo
Possa fare il meglio possibile
Per il Paese
Ma dall'altra parte che i condizionamenti
Che si esercitano sopra da questo governo sono tali per cui effettivamente
E molto difficile immaginare anche per
I lavoratori anche per la gente semplice anche per coloro che sono ben
Correggerne il corso
Contemporaneamente evitando che le cose finiscano male
E cioè che ci sia un nuovo drammatico crollo diciamo di questa esperienza come c'è stato un crollo dell'esperienza precedente
Stamattina
Nesi ha ha sottolineato come sia stato se non ho capito male la sua esposizione come sia stato evitato il peggio per lei nella diciamo
Ecco Tortoreto proprio qui prima di definire ancora quali sono gli obiettivi da raggiungere e mi sembra che sta mettendo in evidenza un rischio un rischio vidi arretramento
Non solo di così di stare fermi sì bensì appunto queste il fatto che la la situazione è tale per cui sì sostiene non è il massimo desiderabile con un governo di centro sinistra si deve vantare come un risultato
Ed è giusto vantando come un risultato non c'è dubbio il fatto di aver ed è evitato il peggio per quello che riguardava l'ENEL che poteva essere addirittura non soltanto la cessione di una parte rilevante eccetera ma una privatizzazione selvaggia come già capitato per Telecom con le conseguenze che noi abbiamo sotto gli occhi
Perché le conseguenze che noi abbiamo sotto gli occhi e il governo viene in una certa misura
Coinvolto non voglio dire compromesso perché sarebbe una brutta espressione insomma
Potrebbe essere equivocata ma certamente in una certa misura il governo vi è coinvolto in questa vicenda della che tener conto che si dice che che verrebbe scalata da questi nuovi capitalisti e questo sarebbe un bene per il Paese perché ci si libera da questo dominio delle vecchie solite grandi famiglie ma contemporaneamente
Questi signori per scalare addebito diciamo come appunto ricordava Nesi IVA la tele come con i soldi della Telecom stesse in ultima istanza come ha spiegato lo Scalfari che prima si comparazione presidi vendono
E debbono contemporaneamente alienate cioè dare a mani diverse da quelle che che attualmente c'è hanno cioè dare al capitale tedesco le altre due compagnie telefoniche eccetera
Quindi la situazione Cuesta
Ed è una sì io non sto a fare tutti gli altri esempi l'ultimo furbetto oggi che secondo una una dichiarazione del presidente del Consiglio un giornale straniero IVA aveva l'opinione almeno del presidente sarebbe che la NATO deve intervenire in tutte le situazioni in cui sia compromesso qualche in realtà la libertà dei popoli naturalmente eccetera la NATO deve intervenire anche a prescindere dalle Nazioni Unite ma noi sappiamo vediamo
Dal ed ai fatti concreti che quando si tratta poiché l'intervento era nato nato minacciata guerra a la Jugoslavia per il Kosovo che è una provincia della Serbia ma non minaccia la guerra la Turchia per il Kurdistan che è una provincia della Turchia
Quindi sentiamo che insomma ci sono orientamenti che vengono avanti i quali ci pongono una situazione assai difficile e assai pericolosa
Detto questo io ritengo che valida se noi vogliamo partire dalle cose e immediate che possono essere fatte io De Vito chiave per esempio un sostegno molto forte
Alle lotte per un minimo di redistribuzione della ricchezza il contratto dei metalmeccanici il cui cioè Cinti degli sento una indifferenza delle parti politiche diciamo
Sento il bisogno di sottolineare che non c'è soltanto il metano e il contratto dei metalmeccanici in ballo ma c'è in generale un problema di ritorno di sulla necessità di una ripresa del movimento popolare operaio e sindacale intorno a obiettivi che possano riguardare il fatto tela occupazione non la si può aspettare unicamente dalla da dai patti territoriali che io non voglio per mettere in discussione o dagli altri accorgimenti che sono contesi nel patto sociale che naturalmente
Io vi spettò e considero uno sforzo importante che sia stato fatto da tutte le organizzazioni sociali ma anche con la rivendicazione luogo per luogo posto per posto di lavori che possano essere seguiti di opere pubbliche che possono essere impostate
Di bisogni che possono essere soddisfatti attraverso la mobilitazione di risorse pubbliche che come stamattina ci veniva ricordato non sono sconfinate ma non sono neppure inesistenti
Vedo la necessità di una battaglia immediata sulle questioni che riguardano la scuola
Purtroppo il fronte ha sofferto di una larga si sia anche perché diciamo uno dei maggiori partiti della sinistra e ha nella sua maggioranza assunto un orientamento
Del tutto opposto diciamo pure io non voglio affatto condannato è vero la ho polemizzato aspramente a lungo dentro e fuori diciamo del partito cui appartengo sull'orientamento che è stato assunto so i motivi per cui è stato assunto questo atteggiamento diciamo
Che viene definito per esempio dalla che è stato definito dal compagno La Forgia che adesso del passato
A a Prodi alla partito di Prodi come un atteggiamento veramente di sinistra perché ha detto la forza ma se c'è ci sono i cittadini che vogliono mandare i loro figlioli alla scuola cattolica come posso io non darmi dei danari è una discriminazione perché quelli che vanno alla scuola pubblica
Hanno dei danari e quindi io volevo dire che la Regione o lo Stato discriminano quelli che vogliono e naturalmente questo è un orientamento che voi con come voi comprendete confligge completamente con l'idea costituzionale e con l'idea che la scuola pubblica è stata inventata per evitare le discriminazioni e per evitare il fenomeno libanese dove ciascuno iscrivendosi a una scuola maturità Ovo Scivittaro
Ho sunnita eccetera eccetera ha portato poi la conseguenza di una guerra civile in cui libanese libanese non si riconoscevano fra di loro perché ognuno si riconosceva soltanto nella propria religione di appartenenza o nel proprio clan di appartenenza
Quindi so che c'è una difficoltà molto grande ma ciononostante per esempio proprio domani quando sarà finito questo convegno partirò per Bologna dove si terrà questa manifestazione pubblica che ha avuto come di una battaglia che ha avuto come protagonista compagni della sinistra dei Democratici di sinistra compagni comunisti italiani compagni di Rifondazione
Amici laici di nessun partito della sinistra ma che tuttavia sono per la difesa della scuola pubblica pur non essendo afflitti da nessuna forma di anticlericalismo preconcetto
Battaglia cioè sono abbastanza evidenti
Però io voglio terminare questa risposta perché so che i tempi dobbiamo tenerli con un certo rigore mi mi pare che sia un quarto dove pochi minuti ancora voglio terminare questa risposta dicendo che il problema
Non è soltanto la identificazione delle battaglie immediate che debbono essere combattuti
è stato detto stamattina chi riceve sul nel suo bell'intervento Nerio Nesi che quel ministro gli ha stretto il braccio gli ha detto ma noi siamo stati sconfitti
Per il ministro parlava di una sconfitta storica effettivo credo io non so chi sia maggiore immagino di una sconfitta storica che effettivamente c'è stata perché la questione la sconfitta dell'Unione Sovietica il crollo dell'Unione Sovietica non è stata una sconfitta dei comunisti
è stata la sconfitta dei comunisti dei socialisti e dei socialdemocratici
Il programma era comune nel programma del partito laburista c'era scritto la socializzazione che fine del partito laburista
Infine era la socializzazione dei mezzi di produzione e di scambio la differenza tra comunisti e socialisti la contesa storica diciamo fra comunisti di osservanza sovietica
I i socialdemocratici e poi da un certo momento in e anche Comunisti italiani è stata sui mezzi nel senso che diciamo RAI voi vi entra mento sovietico sovietici Sante metteva al primo posto la conquista del potere senza tanto badare alle forme diciamo mentre i socialisti democratici socialisti non tout-court oppure i comunisti italiani dichiaravano la via democratica una via irrinunciabile
Ma la differenza dei mezzi non comportava la differenza nei fini il crollo ora perfettamente ragione Canfora
Nel dire in Asia il significato è completamente diverso questo è uno il parlare del fallo del comunismo a da rappresenta una forma di egocentrismo e di mio via diciamo europea europeista il referto della ho paura che così abbiamo molto concludo subito sul generale no no concludo immediatamente se andiamo sul generale Cerciello preferisco che magari ci entriamo ognuno l'intervento dell'altro ma rendiamolo sposa più limitarmi dei vorrei fare qualcosa di simile a quello che potrebbe essere una discussione sul gravissimo nessuno davanti se nelle quali uno sui dice un po'come la pensa cioè io la penso a questo punto di vista mi permetto di dire ed in immediatamente che l'idea era quella di chiedere alcuni obiettivi che servissero a definire che cos'è la sinistra attraverso gli obiettivi che si pone e che non fossero anzi necessario residente alla obiettivi di riordino ho l'impressione che dagli obiettivi indicati
Da quelli sui metalmeccanici e quelli sulla scuola
Legittimisti mi e di cui in un contesto assolutamente la validità siano molto degli obiettivi questo la mia non è un'osservazione non è una critica un'osservazione poco di di constatazione di difesa
Noto dal sinistra che descrive Tortorella una sinistra nonostante sia al governo sulla difensiva in buona parte sulla difensiva da se stessi
Ed è su questo che mi interessa capire ciascuno di voi che cosa ne pensa sì appunto barricati stavolta stavo cercando di rispondere alla tua domanda
Chiarendo che in tanto non ci sono obiettivi di lungo periodo per la sinistra italiana perché non c'è intesa non c'è accordo su che quali siano gli obiettivi di lungo periodo
Uno non esiste una sinistra né che non abbia un'immagine della società e caduta un'immagine di Società della sinistra e questa immagine deve essere ricostruita quando noi oggi diciamo per esempio se vogliamo dire dobbiamo fare una delle quando noi parliamo di riforme una parte della sinistra per riforme intende la legge elettorale pessima
Che per che diciamo prospettata dal referendum e quella egualmente pessima che è stata fatta da Amato e che non è altro che una copia del referendum sia pure con anzi con delle aggravanti che la rendono del tutto incostituzionale
Il poi punto appunto che a me interessa chiarire questo non vi sorgeva diciamo l'obiettivo per cui Garavini a stamattina ha detto delle cose assennate che io condivido d'altra parte con Garavini abbiamo costituito una associazione comune oltre questa che diciamo più particolarmente organizza questa manifestazione
Non si riusciva a realizzare quella rifondazione della sinistra se non si al incominciava a confrontarsi diciamo sulla sulle cose come stanno cioè su una motivi della sconfitta e sul modo di fa farvi fronte nella situazione presente nel momento presente cioè nelle trasformazioni che indotte dai modificazioni dei mezzi di produzione e che però sono diventate mo'
Citazioni profondissime nella realtà in cui viviamo questo è il punto
Vedi noi ci troviamo di fronte che i Democratici di sinistra oggi sono alla ricerca un posto mentale di una identità parlo della maggioranza la minoranza a definito a un una una propria piattaforma del tutto diversa ma insomma la maggioranza e alla ricerca anche ascoltando qualcosa di quello che ha detto fin qui la minoranza e Alice alla ricerca di un'identità alla sinistra dei valori
Ha detto l'attuale segretario dei DS d'altra parte i comunisti italiani vengono da una prova durissima perché siamo di fronte a qualcosa che non può non colpire che cioè i comunisti italiani che erano parte costitutiva di Rifondazione Comunista
Hanno rappresentato proprio la parte che ha costituito quell'esperienza io ho dovuto in larga misura venir fuori dall'esperienza che essa stessa aveva costituito perché e andate in una direzione che non era quella del progetto originario dunque il progetto originario aveva e poneva evidentemente dei problemi
Rifondazione comunista che cerca di ridefinire la propria identità come cerca di ridefinire i DS dal loro punto di vista Rifondazione Comunista si trova in una situazione in cui oscilla sale immaginazione totale e il desiderio manifestato all'inizio delle loro tesi congressuali di riprendere un dialogo con il resto della sinistra quindi è evidente che non ci troviamo di fronte a una crisi profondissima
Gli obiettivi che io ti ho indicato sono gli obiettivi di breve periodo che possono costituire già il fatto che ci si muova immediatamente
Ma gli obiettivi di medio e di lungo periodo non saranno definiti se non si affronterà una discussione sincera a sinistra sulle cose che non sono andate sulle responsabilità di noi stessi di noi della sinistra dei Democratici di sinistra
Dei comunisti italiani dei rifondatori comunisti oltre che di quelli di una parte della sinistra che io non condivido l'analisi di Revelli deve essere già chiamata una seconda a destra perché se noi facciamo se non gli ho diciamo poniamo così la questione non arriviamo da nessuna parte ma certo come correggere quella parte della sinistra che ha fatto prevalere in se stessa e per quali motivi ha fatto prevalere in se stessa non obiettivi
Di carattere socialisti comma obiettivi di carattere neo liberale
Se noi non affrontiamo con chiarezza ora attivo deve affrontare innanzitutto la parte che ritiene di essere la più avanzata e questa parte e deve fare diciamo vallata di se vogliamo dire con con qualche un poco un po'di modestia la parte più pensante perché alti si possono appagate degli obiettivi che si ottengono per esempio con queste politiche governative non se ne può pagare una sinistra reale
Grazie Tortorella noi siamo qui proprio per sincerarci delle cose che andrebbero fatte e quindi nella massima sincerità chiederei ad Armando Cossutta Tortorella diceva
Tra i punti tra gli obiettivi da perseguire cioè quello di superare l'indifferenza delle forze politiche di sinistra verso il contratto dei metalmeccanici il due dicembre del mille novecentosettantasette i metalmeccanici a Roma erano almeno duecento mila per il rinnovo del loro contratto che c'erano in una manifestazione anche di studenti del movimento di quell'anno
Sono passati ventidue anni
Chiaramente
è vero è indubitabile che sia diminuito il peso dei metalmeccanici nel complesso delle figure sociale e professionale dell'Italia di oggi
Ma non è cambiato pure qualcosa e parecchio nella testa della sinistra per cui questi metalmeccanici contano meno e non meritano attenzione Cossutta oltre alle cose che ci dicevamo prima sugli obiettivi
Certamente è cambiato molto è cambiato nella nella realtà sociale è cambiato nel
Nella concezione politica della sinistra
Da tempo non soltanto in questi ultimi anni il declino rispetto alla considerazione per la centralità dei temi
E la classe operaia e del lavoro che è venuta è venuta diminuendo
Ripeto da tempo e quindi quando ancora c'era grande partito comunista italiano e poi via via fino ai giorni nostri
Ma
E questo pure la questione che stamattina è stata indicata in qualche intervento anzi
Voglio subito dire che considero mi pare doveroso molto importante questa riunione promossa dall'associazione presieduta dal compagno Carandini
Perché ha potuto mettere a confronto opinioni esperienze diverse lo stiamo ancora facendo con delle relazioni relazioni di di forte spessore
Ideale culturale politico non solo con la relazione di Sergio Garavini ma con la relazioni di chi
Ha parlato questa mattina di barca di pizzo utili casalinga di Nesi Lopez i galloni di spagnoli e poi nel pomeriggio di la valle di Canfora ho citato questi compagni che hanno dato un contributo importante alla definizione della nostra posizione della posizione della sinistra oggi in questa fase della nostra battaglia e credo che emerga proprio anche dalle domande che ha fatto sin qui il il l'amico K Ara
E dalle dalle me risposte
Che al centro di una rilancio della ruolo della sinistra debba esserci il tema appunto del lavoro per lavoro
Se dovessimo poter riassumere
Di fronte alla domanda di Caprara qual è l'obiettivo che i rimpatri gente io risponderei così un'Italia del lavoro unitaria dei diritti
E su questo la sinistra potete ritrovare il suo slancio o il suo impegno la sua la sua mobilitazione naturalmente la parola lavoro
A tanto i connotati
Compagno e amico carissimo Cazzaniga stamane
Si parlava di questo tema riferendosi in modo particolare se ho ben inteso al lavoro al lavoro dipendente
è questa questione cruciale per i partiti della sinistra
Che debbono considerare prioritario questo ruolo
Nei confronti del lavoro dipendente quello che veniva chiamato una volta ancora è oggi il lavoro salariato quale che ne siano le categorie professionali
Vorrei però soggiungere
Il
Il lavoro il lavoro di questa nostra età il mondo del lavoro che quindi di un lavoro che anche quando non è dipendente un lavoro è un'attività attività dei lavoratori autonomi di gran parte dei lavoratori autonomi
Che è strettamente collegate che comunque deve essere collegato a quello del lavoro dipendente in un grande schieramento il mondo del lavoro punto così come lo ha detto anche Tortorella sono d'accordo
Si collegano a questi temi quelli che io definisco dei diritti ma dei diritti in senso lato e che quindi sono
La scuola cultura
L'istituzione la la formazione e la ricerca che sono quelli della giustizia fiscale che sono quelli dei diritti ancora dei diritti democratici della partecipazione democratica e dunque un'Italia del lavoro e dei diritti e a questo riguardo è certo che la mia insoddisfazione
Sto pesando le parole
Ci sono diversi colleghi giornalisti presenti
C'è un pubblico di persone di grande dispetto
Ogni parola conta la mia valutazione nei confronti dell'opera del Governo di questo Governo in questi pochi mesi della sua attività è una valutazione critica
E credo che vi siano parecchi elementi di insoddisfazione da sottolineare
Ecco in modo particolare attorno a questo grande tema che quello che poi appassiona le grandi masse popolari più di ogni altro che quello appunto dell'occupazione del lavoro per non parlare di quanto stamattina con grande forza è stato delineato a proposito dei temi più vasti dell'economia con tutto quello che
è scritto a grandi titoli sui giornali di questi giorni
Ma così è per
A scuola
Così è per il fisco siamo di fronte a
Orientamenti
Che suscitano preoccupazioni molto forti
Nel mondo popolare e tra le forze
Che si considerano vogliono essere autenticamente di sinistra
E peraltro non capisco la ragione qui c'è la capisco nulla giustifico per cui il Presidente del Consiglio abbia dovuto abbia voluto non ne aveva il dovere
Il proprio sì a questo referendum che dal punto di vista appunto di un'Italia dei diritti
E di
Una vita democratica del Paese
Rappresenta per lo meno rappresenterebbe l'esito positivo di quel quesito
Un rischio molto grave un referendum che io ho definito e torno a definire fanno un dell'istituto del referendum di quel quesito il mondo
Grave di la presi la posizione del partito democratico mo'Democratici della sinistra di aderire al referendum
Non capisco perché anche il presidente del Consiglio abbia dovuto assumere questa posizione
Peraltro non vedo perché non essendo questo scritto nei programmi di governo si debba anticipare sin da ora come è stato fatto in questi giorni
Una accelerazione a un dibattito attorno alla organizzazione politica dello Stato per esempio
Come scusi al presidenzialismo al presidente eletto per le regioni al presidente eletto
Se la Repubblica
Ed è in questo contesto che quindi io credo dobbiamo portare il grande senso il grande impegno della sinistra
Il mio giudizio è critico
E sono molto preoccupato
E sono preoccupato non tanto o perlomeno non soltanto per i contrasti anche aspri che si sono manifestati si manifestano dentro la maggioranza
Parlo dell'atteggiamento
Contraddittorio criticabile
Non è accettabile di Romano Prodi
Ed il cippo tentativo di dare vita a questo nuovo schieramento
Che può determinare lacerazioni serie
Crescenti all'interno della maggioranza che sostiene questo governo non parlo soltanto di questi contrasti ma della tenuta stessa del governo rispetto alla coscienza del pratese
Alla coscienza popolare
Preoccupato dunque e critico
E detto questo con grande franchezza voglio anche dire
Che questo Governo è un governo
Se mi si permette il termine obbligato
Bisogna fare Canfora ci ha invitato a farlo
Con la sua grande consapevolezza storica
Un'analisi della realtà dei rapporti di forza
è un Governo obbligato non vedo alternative democratiche rispetto a questo governo per la direzione democratica del Paese
Altre alternative possono esistere
Ci sono ovviamente ma solo alternative di destra
Non vi sono rispetto all'attuale maggioranza e all'attuale governo alternative beati coloro che non ne vogliono tenere conto li invidio
Che possono tranquillamente la notte dormire
Su questo loro illusione che si possa cioè creare determinare
Con l'opposizione
Da sinistra rispetto a questo governo delle possibilità
Di sviluppo e comunque di miglioramento della situazione beati coloro
Ma incoscienti nella loro per attitudine che non vengono quello che il dato saliente
L'Italia a differenza di altri paesi dell'Europa
Che è quello del piccolo incombente della destra
Di una destra che non ha eguali rispetto agli altri Paesi dell'Europa
La destra di colto
La destra di Chirac la destra dei conservatori inglesi non è in nessun modo pasta con abile alla destra di Fini e di Berlusconi
Di una destra populiste reazionaria come quella di Fini di una destra mercantile
E affaristica come quella di Berlusconi e dunque questa è la è la vicenda politica nella quale trovato portarsi la sinistra insoddisfazione e la mia seria
Seria
Dalla quale occorre trarre anche non soltanto motivi di preoccupazione
Ma anche scelte
Impegni
Che debbono essere valutati con grande ponderazione ma che non possono certo essere esclusi
Motivi di Scelta anche anche forti
Ma comunque
Questa è la è il primo dato della situazione e l'altro è la consapevolezza che bisogna cercare di mantenere un un quadro etico un quadro partitico democratico
Entro il quale operare
Per uno sviluppo per un progresso per uno sviluppo per il progresso per lo sviluppo economico e per il progresso sociale
E democratico del nostro Paese non vedo ripeto alternative rispetto a questo e dunque occorre che all'interno di questa formazione
Non vedo perché si continui a chiamarla formazione dell'Ulivo non c'è più una maggioranza se mai c'è stata e non c'è mai stato
Una maggioranza parlamentare dell'Ulivo non c'è oggi chiaramente questa maggioranza piè una formazione di centrosinistra
Come diceva Tortorella è la verità ed è una verità amare ma è una verità la sinistra oggi più debole non è più forte che nel passato anche nel passato recente
Messi tutti insieme a sinistra prendiamo il trenta per cento dei voti oggi e quel trenta per cento non si governa
E il centro parlo del Centro Democratico ovviamente
Non parlo del centro conservatore
Contro il centro reazionari parlo del Centro democratico da solo non so quanto possa avere ancora meno e non può governare da solo
Ma il centro e la sinistra possono e debbono governare insieme non vi è alternativa non so per quanto tempo
Certo per un tempo non breve
E allora occorre che all'interno di questo schieramento
Di questa maggioranza
Obbligata
E di questa maggioranza che a Cortina se ha una grande forza perché non soltanto il l'unico argine al dominio della destra
Ma anche una maggioranza che contiene la possibilità alla potenzialità di uno sviluppo economico e di un progresso sociale e cioè di un'avanzata democratica del Paese dentro questo schieramento
è inevitabile la competizione
La competizione nel senso migliore e questa espressione
Perché vi sono tendenze opinioni posizioni diverse se non altro perché le componenti sono culturalmente idealmente politicamente diverse da sinistra e il centro
La sinistra nelle sue varie componenti e il centro nelle sue varie competenti ma sono due
Due caratteristiche che hanno tra di loro divergenze non soltanto differenze reali e dunque la competizione è inevitabile una competizione rivolta a conquistare all'interno di questo schieramento
La possibilità di un rilancio di un rilancio che io indico con l'obiettivo di un nuovo programma
Dice né legislatura
Di un programma che abbia al centro questi temi che io ho riassunto certamente in uno slogan per un'Italia del lavoro e dei diritti che sono lavoro occupazione scuola fisco diritti democratici
Quindi un rilancio attraverso un programma di fine legislatura e all'interno di questo schieramento per un programma un patto di unità alle sinistre
Un patto di unità a sinistra
Non una Cosa tre di cui non esistono
Neanche le premesse
Nel rispetto scrupoloso delle distinzioni delle identità
La differenza le differenze a questo riguardo possono essere motivo di forza e non di debolezza se sono sorrette da questo impegno unitario e questo che lo che ha determinato né tanti compagni
A dare vita a questo Partito dei comunisti italiani fondamentalmente questo vorrei difendere una identità dei valori i principi sono quelli che hanno animato da sempre la nostra vita
Ma nello stesso tempo avere questa concretezza questo realismo questo essere con i piedi per terra perché cercare di fare avanzare e non soltanto di proclamare le esigenze del rinnovamento di farlo avanzare
Il fatto di compiere dei passi reali Nava
Attraverso attraverso questo patto unitario a sinistra tra forze che sono diverse che continueranno ad essere ad essere distinte naturalmente ma che possono avere
La possibilità di una valorizzazione di quei principi di quegli ideali diciamo di quei valori che fanno che hanno fatto la sinistra
Si può trovare
C'è la possibilità di riaffermare questi valori di farli valere nel momento in cui appunto è necessaria questa competizione come condizione per il rilancio di tutta l'attività di governo
Una competizione che possa
Oggi ancorarsi sulle questioni concrete ma anche sulle questioni sulle questioni di prospettiva
è stato detto molto appuntamenti oggi
Nel dibattito che cosa è questo referendum ho finito
Che cosa la conseguenza quale può essere la conseguenza
Te la tua vittoria che non dobbiamo dare
Per sicura dobbiamo contrastarla fino all'ultimo portando i nostri argomenti e dimostrando peraltro l'assurdità e l'inutilità di questo referendum perché comunque dovrà essere varata una legge esistono le condizioni già da ora per una nuova legge per una nuova legge mi rivolgo ai compagni
Della sinistra dei DS
Che hanno rivolto espresso anche con con grande ponderazione come sempre peraltro le loro preoccupazioni le loro critiche al progetto al progetto chiamato anche a me non piace
Sono da sempre proporzionalista
E mi batto la proporzionale
Ma se il referendum vince la proporzionale va salutata non c'è più
Non c'è più
è questo che forse non si è capito a sinistra
Neanche nella sinistra più avanzata in anche nella sinistra più combattiva si è capito come stava modificandosi la realtà politica del Paese i rapporti di forza oggi abbiamo questo referendum in un mondo
E se questo referendum vince
Bisogna fare i conti con la nuova realtà
E la nuova realtà sarà determinata da questo bipolarismo forzato
Forzata
Ma che il dato della realtà e dentro il quale bisogna lottare allora si tratta di vedere
Come noi salvaguardiamo la possibilità entro una realtà come quella che esce dal referendum con un bipolarismo ripeto forzato entro questa realtà quali possibilità
Quali possibilità reali esistono
Potere creare le condizioni che vi sia
La possibilità di sconfiggere il pericolo incombente della destra
Che rimane la questione prioritaria e di qui allora deriva tutto il resto perché questo lo fatto sin da ragazzo
Che la prima cosa per una forza comunista o comunque est progressista
Diciamo rivoluzionaria
Che è quella di unire le forze
Contro il pericolo della destra e in questa battaglia costruire le condizioni certo non soltanto per difenderci ma per potere passare al contrattacco verso un rinnovamento profondo della società
Quanto detto Armando Cossutta è molto chiaro definito il perimetro nel quale intende mantenere la forza politica dei comunisti italiani lì dentro bisogna battersi perché le cose vadano diversamente perché non stanno andando bene mi viene voglia di chiedere ad Armando Cossutta
Se avendo probabilmente anche lui visto il film Aprile di Nanni Moretti in Ecce Nanni Moretti che dice D'Alema fa qualcosa di sinistra dal suo di qualcosa di sinistra mi bastava che dicesse riserva Tortorella ecco
Diciamo sul fare perché adesso D'Alema e alla guida di un governo dal punto di vista di Armando Cossutta e il presidente del Consiglio Massimo D'Alema fa qualcosa di sinistra
Così dal pubblico qualcuno dice fa qualcosa di sinistro cambia don no non la rivoluzione così sono battute no credo che D'Alema faccia poco a sinistra e che abbia continuatore voglia continuare secondo una sua convinzione
Ovviamente in perfetta buona fede
Pensando di fare
Di fare bene
Che quello la sua concezione che quello che per potere sconfiggere le forze moderate bisogna cercare di impossessarsi delle posizioni stesse delle forze moderate rincorrendo le forze moderate le loro posizioni le loro concezioni le loro culture
E non si rende conto o perlomeno non si rende conto adeguatamente
Che questo lo porta poi ad essere subalterno a quelle culture a quelle concezioni a quelle Attic che cosa deve fare oggi un coro che cosa può fare oggi eccetto
Deve potere indicare con chiarezza una politica diversa per quanto riguarda l'occupazione che non è soltanto una questione di investimenti certo ma che è anche una questione di investimenti e di indirizzi
Non si tardare nel portare a compimento la legge per la riduzione dell'orario di lavoro
Non si può portare a portare a compimento la legge la rappresentanza sindacale non si può tartare a portare a compimento le questioni che sono sul tappeto da tempo
Per quanto riguarda la difesa dello Stato sociale
Per la sanità
E non soltanto della sanità e non è possibile fare concessioni ulteriori sul piano sul terreno sulle questioni della scuola io sono per il rispetto assoluto e scrupoloso del diritto della scuola Vatta
Ma tutte le volte che lo diceva horror anche Tortorella
Certamente con delle peppole che non esprimono il suo pensiero che conosco da tanto tempo perché il pensiero coerente di un combattente della sinistra comunista e laico
Ma alle scuole batte Teach col dieci qualcuno si paga e quindi siccome alle scuole pubbliche non si paga c'è una c'è una iniquità che va e e che va eliminati no
Presto nelle scuole pubbliche si paga ed è la società che paga la scuola pubblica come la società paga tutto quello che un un diritto perché la scuola non è un servizio ecco la chiesa non è un servizio come il servizio delle Poste il servizio dei trasporti il servizio dell'immondizia di un servizio e un diritto è una è un dovere persino perché è scritto nella Costituzione che lo Stato ha il dovere lo Stato può anche non mettere l'ospedale in tutti i Paesi perché non ne ha i mezzi e non lo fa fatti ma deve mettere la scuola in tutti i Paesi perché ha il dovere costituzionale di mettere la scuola in tutti i Paesi i ragazzi hanno il dovere di andare a scuola
E i genitori erano dovere di mandarli a scuola perché è scritto nella Costituzione e se non vado a scuola possono arrivare anche i carabinieri a chiamare quei ragazzi i cui genitori a frequentare insegnamento e dunque è una situazione che deve essere affrontata in termini completamente diversi rispetto la scuola privata a tutela dei diritti della scuola privata ma c'è poco da fare senza oneri spostato su questo il contrasto è forte è reale e su questo bisogna che un Governo se vuole dire o perlomeno se un partito se un Presidente del Consiglio vuole dire parole di sinistra deve dire questa cosa elementare
Diritti per la scuola privata sì senza oneri per lo Stato e potrei continuare sulle altre questioni per esempio quello di rimanere fedeli a quello che da sempre a sinistra ha sostenuto e cioè la partecipazione democratica che vuol dire sì a tante tante innovazioni in mano al presidenzialismo che tra l'altro ha dato come abbiamo visto e si è ritorto come un boomerang preoccupante
Sugli autori di quelle vicende per quanto riguarda la elezione diretta dei sindaci o dei presidenti delle province una sorta di verticismo di autoritarismo
Che è dato appunto dalla logica i pensieri sta ma potrei continuare per cui concludo alla rispondendo alla domanda poco è stato detto e ancora meno è stato fatto a sinistra
Grazie risulta
Armando Cossutta diceva fra le altre cose che occorre un atto di unità a sinistra fra le sinistre e Aldo Tortorella in precedenza diceva non ci sono obiettivi della sinistra italiana perché non c'è accordo è caduta un'immagine della società
Inevitabile chiede a Sergio Garavini e guida l'Associazione per la sinistra se prefiggersi a questo punto di rilanciare la sinistra di agire per la sinistra non possano essere un obiettivo tanto serio tanto
Ambizioso quanto irrealizzabile dati i dati di partenza eccome intende contenere all'interno di questa associazione nel programma che si prefigge questa
Difficile dinamica tra la ricerca di una politica della sinistra nella coesistenza di più sinistre non armonizzate come in Francia fanno almeno dal punto di vista delle formule con l'idea di una sinistra plurale
Questo problema che presupponeva calibrare certamente reale del proprio quello su cui abbiamo concentrato la discussione di questo nostro convegno
Da un lato è estremamente difficile pensare ad un raccordo tra un da una unità se le forze della sinistra per affrontare i problemi che ci stanno di fronte per le lacerazioni e le divisioni le contraddizioni che tutti conosciamo ma dall'altro lato tutti credo siamo consapevoli
Che se non si riesce a realizzare il terzo grado di unità delle forze di sinistra specialmente di quelle forze che mi son permesso di definire più avanzate
Che non si riconoscono in orientamenti liberaldemocratici se non si realizza questa unità i rischi
Di degenerazione involuzione della situazione politica e sociale del Paese di riscossa della testa sono molto molto alti
Qual è la difficoltà che noi abbiamo oggi nel realizzare questa unità delle forze di sinistra più avanzate
Mi pare che sia abbastanza chiara
Da un lato noi dobbiamo fronteggiare come diceva giustamente adesso Armando Cossutta parole che condivido naturalmente dobbiamo fronteggiare il rischio di una riscossa della teste
E questo rischio è in evidenza il referendum il primo strumento che è a disposizione della destra per tentare di fare valere una sua una sua riscossa ma non si tratta soltanto di questo dato insieme della situazione politica e sociale del Paese
Pensiamo al problema dell'immigrazione pensiamo alla questione del cosiddetta della sicurezza e avanti di questo passo sulle quali gli assi la destra all'attacco
Nello stesso tempo però di fronte a questo tentativo di riscossa delle forze più reazionaria del Paese
Noi non possiamo facilmente lanciare un appello all'unità sinistra per una ragione molto precisa
E cioè che noi non ci troviamo solo di fronte alla destra che attacca ci troviamo anche di fronte al fatto reale che c'è un distacco
Una la distanza fra la Società e governi di centrosinistra
Che la partecipazione la sinistra al governo e la maggioranza non è riuscita a determinare una situazione in cui ci sia una partecipazione convinta dei cittadini dei lavoratori
In questo in questo ambito in questa esperienza di governo in questa maggioranza anzi
Proprio nel periodo in cui la sinistra è al Governo proprio in questo periodo noi ci troviamo purtroppo di fronte a fenomeni come quelli dell'assenteismo nelle elezioni
Come quelle dello svuotamento della partecipazione politica nei partiti che sono segni opposti a quelli che noi pensiamo che dovrebbe portare ad una sinistra che partecipa al governo che fa parte della maggioranza cioè momenti di più ampia partecipazione dei cittadini per affrontare le questioni che sono aperte nel Paese e per dare queste questioni delle soluzioni che vadano nella direzione tipica delle grandi rivendicazioni della sinistra contro l'ineguaglianza
No
Di far fronte nello stesso tempo al pericolo incombente Forte della destra
La spinta plebiscitaria che la destra va realizzando con il referendum e non solo con il referendum e dall'altro lato dobbiamo tentare la via di una critica di una sollecitazione al cambiamento nelle politiche del Governo e della maggioranza che ristabiliscano un rapporto fra la società il Governo e la maggioranza a cui partecipa la sinistra
Senza il quale rapporto senza il quale raccordo è chiaro che si sono create proprio le condizioni più favorevoli per la riscossa per il successo della destra
Ecco allora
Delinearsi la necessità la prima domanda che facevi Caprara
Questa nostra tavola rotonda
La necessità di una piattaforma
Della sinistra e più avanzate che il il merito della discussione che abbiamo cercato di condurre questa mattina
Ma il punto è che quando affrontiamo il merito di queste questioni
Di nuovo emerge che accanto alla necessità di una battaglia comune contro la destra ci sono dei problemi aperti nella sinistra il centro sinistra
In questa piattaforma noi poniamo al centro la questione del referendum
Il no al referendum
Non solo come la necessità rispetto a quell'episodio il referendum
Ma noi pensiamo che il no al referendum sia anche come dire il punto di avvio di una battaglia per la democrazia per la partecipazione a che è di assoluta mente di fondamentale importanza perché la sinistra per sua natura in quanto rappresenta i ceti più deboli della società non è in grado di farsi valere se non c'è nel Paese una partecipazione l'elemento di collegamento
Nella Società dei cittadini dei lavoratori la nostra azione
Ma questa battaglia sul referendum ci vede divisi
Perché è vero del referendum adesso preso come bandiera da destra ma una bandiera
Pizza anche altre manca sostenerne lo sappia e quindi c'è una battaglia difficile proprio perché è passato un discrimine ma in realtà questa viene anche su altri su altri fronti
Oggi noi abbiamo enormi problemi di politica economica e sociale
E abbiamo un governo che a dirla nel modo più benevolo
Non parte ma neutrale
Rispetto alle spinte che da un lato vorrebbero l'abbattimento delle tasse la il taglio delle spese sociali il taglio delle spese di investimento e una spinta che che noi cerchiamo di realizzare che vuole invece rinnova una politica di investimenti pubblici una politica industriale del governo una iniziativa non per ridurre la portata per dello stato sociale ma per riorganizzare e potenziare sì ma gli interventi dello stato sociale
E noi invece su questo fronte
Abbiamo assoluto bisogno di andare avanti abbiamo salutato la partecipazione dei dipendenti pubblici all'elezione dei loro rappresentanti
Abbiamo salutato il successo dello sciopero dei metalmeccanici di altre categorie
Ma attenzione che sono cambiali che la sinistra deve pagare
E deve pagare in termini non solo di rapporti sociali ma anche in termini di iniziative sul governo e sulla maggioranza che impongano quelle politiche economiche sociali che possono dare successo quelle lotte ma che oggi
Non solo non sono all'ordine del giorno del Governo
Che a quel tipo di posizione che veniva così bene illustrato a proposito delle questioni privatizzazioni
Dal da Nerio Nesi questa mattina
E lo stesso valga per la scuola
E perché anche qui certo che il discorso aperto ma il fatto che e voi ci troviamo davanti a un governo il quale sembra aver messo all'ordine del giorno la questione del finanziamento alle scuole private mentre sta degenerando la scuola pubblica le c'è bisogno assoluto di un intervento questo proposito
E il prolungamento dell'obbligo scolastico consentitemi di dirlo è una caricatura
Per prolungare il dito hanno l'obbligo scolastico mandando i ragazzi
Ai corsi della secondaria superiore senza aver cambiato niente significa parliamoci chiaro metterli in parcheggio non tardi davvero un ulteriore incentivo all'istruzione
E ancora anche sulle questioni della convivenza civile
Io le opposte nell'introduzione
Non sono state riprese da nessuno io temo parlo della questione della procreazione della famiglia che in questo sia anche avvenuto perché abbiamo la prima responsabilità
Il nostro convegno è spaventosamente maschilista finora non abbiamo sentito
Nessuna compagna esprimersi adesso qui c'è un gruppo di studenti e di insegnanti della facoltà di Scienza delle comunicazioni che ci faranno spero una critica argomentata in tempi successivi del nostro convegno temo che proprio su questo punto
Il loro voto sarà zero in condotta
E quindi tornando al tema qui è la questione
E allora lo sforzo che noi stiamo cercando di fare qui quale cerchiamo su questa piattaforma su una piattaforma che coinvolge questi problemi di carattere così importanti
Di realizzare una unità le forze più avanzati della sinistra
Che da un lato si contrapponga l'attacco della destra e che dall'altro lato
Sia capace di intervenire incidere vedere e cambiare le politiche della maggioranza e la politica del governo e che premendo in questo senso riprendo un rapporto con la società
E se questa battaglia politica
Questa dialettica che cerchiamo di introdurre vincerà questo significa che avremo dato un contributo decisivo a saltare asse risolvere problemi che oggi ci sono fra la sinistra il centrosinistra al governo e la Società italiana
E in ogni modo
Se anche si dovesse andare domani è una crisi politica istituzionale sociale tutti sappiamo che la situazione è pericolosa da questo punto di vista che la maggioranza è in bilico che il contributo decisivo che c'è stato alla maggioranza dall'UDR messe in discussione dalla dal disfacimento spesso di questo partito in ogni caso almeno ci saremo dati in una vasta consultazione con la Società italiana una grande piattaforma per affrontare domani gli eventi che dovessero essere conseguenti
Da una crisi politica
Ma se vogliamo fare un passo in questa direzione
Cari amici e cari compagni
Bisogna mettersi tutti in movimento
Perché se restiamo dove stiamo questi discorsi sono bei discorsi di un dibattito ma domani che si fa
Siamo ancora come prima domani oppure io lo chiedo a tutti naturalmente prima di tutto a Bema insomma
Queste forze della sinistra più avanzata insisto in questa definizione anche se imbarazzante ma
Parlo dei compagni che stanno nella sinistra dei DS
Che meritano
Grandissimo rispetto perché sono ancora malgrado
Difficoltà le le le uscite che ci sono stati una parte
Storicamente vitalissima della sinistra
Parlo dei compagni naturalmente del Partito comunista e i Comunisti italiani parlo dei compagni di Rifondazione insomma
Se non si riesce ad aprire un dialogo
E se non si riesce ad aprire un'iniziativa comune ma attenzione che poi ne porteremo tutti naturalmente in primo luogo chi oggi come me non è collocato in del momento non intende collocarsi dei partiti
Le porteremo una grande responsabilità
E insomma questo non è dove viviamo una fase in cui si può pensare aspettiamo domani e valutiamo qual è la situazione non mettiamoci nelle condizione di poter dover dire domani perché non abbiamo fatto cerchiamo di
Condurre il nostro dibattito alla nostra discussione da questo punto di vista a un approdo questa è proprio come dire
La spinta
Anche persino emotiva che io sento di dover mettere nel dibattito e nella discussione
Perché
E concludo
Attenzione
Io credo può darsi che mi sbagli che il destino del partito dei Democratici sinistra di realizzare una propria identità fondamentalmente liberaldemocratica
Perché si vede pure tirar fuori delle conseguenze dal fatto
Del partito nato come il partito democratico di sinistra e poi diventato Democratici di sinistra che segretario del partito è un caro compagno che fino a ieri sosteneva la tesi del partito dell'Ulivo e di un partito democratico
Io non dico affatto attenzione che questo significa che i DS sono un'altra destra non sono d'accordo con chi sottolinea questo dato
Perché l'orientamento liberaldemocratico e di parte decisiva della sinistra non solo in Italia ma in tutta Europa queste alla verità
Io dico anche con un partito così fatto deve esserci un rapporto no non solo una polemica una discussione ma un rapporto tendenzialmente un rapporto unitario con queste forze così come col centro sinistra ma anche per avere questo rapporto unitario
E per influire sugli orientamenti della maggioranza e del governo
Ma c'è un problema da averne la forza di farlo di avere inteso che bisogna gettare sulla bilancia a questo fine e questa definisco
Il problema che credo debba do ognuno di noi detta debba proporsi cercando ognuno di noi lo ripeto
Dimettersi in movimento
Anche se vogliamo andare incontro a esigenze che qui sono state prospettate di Ricupero dei valori sociali del partiti della sinistra
Del fatto che bisogna fare riferimento alle classi lavoratrici
Che le classi lavoratrici sono cambiate ma non sono scomparsi
Che noi siamo figli del movimento operaio ma anche il nome di questo dato questo appello a raccogliamo una raccolta di forze delle forze più avanzate della sinistra mi pare l'unico modo davvero per poterlo
Realizza e sentite bene sì poi proprio non possiamo decidere almeno che se ne discuta
Facciamo pure qualche altro convegno ma poi arriverà pure il momento più in cui non soltanto discutere
Faremo ma pure decideremo insieme
Ognuno
Ognuno di noi vede rimettersi in movimento diceva Garavini e pensando agli scontri
E ci sono stati dentro Rifondazione Comunista negli anni passati vedere qui allo stesso tavolo Sergio Garavini che Armando Cossutta indica che ognuno dei due si è rimesso in movimento si è rimesso
La si sente il consenso sei adesso dicevo Garavini diceva ognuno di noi deve dimettersi voi entro vedendo allo stesso tavolo ricordando quello che era successo negli anni scorsi dentro Rifondazione Comunista riscontri che c'erano stati
Sergio Garavini che Armando Cossutta questo indica che indubbiamente entrambi si sono rimessi in movimento
Senza una volta si sarebbe detto settarismo Ivo spiriti di rivalsa e che in qualche modo questo è un indice di una ricerca di convergenze all'interno della sinistra che i convergenze all'interno
Di un settore comunista
Della sinistra detto questo dopo la prima ricognizione abbiamo fatto finora su obiettivi che malanni della sinistra io sarei tentato per certi versi di nove e niente di nuovo sotto il sole qual è il quadro che ne emerge la sinistra combatte dentro se stessa fa questo da quando dettata più di un secolo fa questo da quando c'era la contrapposizione tra socialismo scientifico del socialismo utopistico fatto questo quando c'è stata la scissione di Livorno ha fatto questo quando c'è stata la lotta tra porticato gli altri Gramsci
Però è inevitabile ritenere che ci sia qualcosa di più e che questa anomala rispetto ai decenni precedenti presenza della sinistra in posizione chiave nella governo del nostro Paese rende diverso questo tipo di contrapposizione per certi versi e di tanto ho l'impressione che nessuno dei contendenti sappia esattamente da che parte andare
Prima Garavini diceva una cosa diceva dobbiamo fronteggiare il rischio di una disse no di una riscossa della destra la destra l'attacco
Ecco cuore quando a destra l'attacco per la verità qui e questo può essere credo una un'osservazione se almeno parliamo della destra politica consolatoria per la sinistra la la destra non è un attacco la destra un po'confusa dai bordi del campo
Se nel referendum Gianfranco Fini sostiene il sì è anche vero che lo sostiene perché si è iscritto tra i primi al Carlo dei probabili o potenziali loro accreditati vincitori
Ma poi in quello stesso in quella stessa lista si sono iscritti come ricordava Cossutta i Democratici di sinistra Presidente del Consiglio
E quindi quei pericoli che Garavini attribuiva alla destra inutili domanderei non nascono dall'interno della sinistra
Quante
Se il uno dei problemi è la spinta plebiscitaria GS questa da giudicata negativamente questa avrà un'origine nella destra ma domande Negrini Tortorella neanche a Cossutta
Quante casematte ha conquistato all'interno della sinistra
Cioè siamo sicuri che l'avversario destra che talvolta viene evocato non sia molto più vicino di quanto si ritenga
Dappertutto soltanto fa purtroppo io son d'accordo con Cofferati
Sì
Purtroppo io non sono d'accordo Caprara erano altre difficoltà
Cioè la nostra difficoltà e di combattere posizioni politiche che sono senza dubbio impugnate dalla destra perché insomma il referendum oggi
E soprattutto è diventato soprattutto un un attacco della destra addirittura verso una controriforma politico istituzionale ma non c'è dubbio che l'efficacia di questo attacco ne deriva dal fatto che
Una parte della sinistra lo sostiene
E quindi che noi dobbiamo condurre questa difficilissima battaglia perché è una battaglia che ha in mente
Le involuzioni reazionarie che possono derivare da un successo domani destra ma che deve combattere queste involuzioni reazionarie anche nei confronti di una parte decisiva maggioritaria della sinistra che sostiene proprio quelle politiche che noi per decenni abbiamo cercato di combattere di cambiare qui e qui il punto difficile su cui che richiamo appunto il bisogno di unità delle forze più avanzate che abbia un peso tale da fare valere l'una una istanza nel paese di rivendicazione di cambiamento dell'orientamento politico della maggioranza e del Governo
Io farei si tratta della poi
Cosa
Cosa devo rispondere ricercatore l'arresto era libera discrezione di turno era solo di per sé almeno poco equilibrata iscrizione aggiungere una cosa dottoressa inoltre avvenuto come al scuola diciamo così no professore dopo io da sé e ha fatto capire bene la domanda S.r.l. la ripresa sì non ritiene no no sì sì sì sì sì se non ritiene che molto spesso la destra e anche sulla allora se il mondo se vogliamo è già nella risposta diciamo se vi era un treno doveva essere in qualche modo questa qui la possiamo dare per acquisita il candidato Tortorella già espresso le sue opinioni qui dove Andreola
Questo e come può sottrarsi dalla morsa potenziale dei questa parte della sinistra più critica di cui parlava Garavini nella spinta plebiscitarie nelle sue accondiscendenza e all'interno della sinistra
Soltanto con il no al referendum soltanto difendendo il sistema elettorale attuale o e scusi citando qualche via d'uscita
Che spinga in avanti il confronto che determini magari maggiormente l'agenda delle questioni da affrontare cioè può con un guizzo con un uno scatto di reni
Dai contenitori coeso che come diceva la Valentina in questo questo noi abbiamo sempre sostenuto che la legge elettorale non è tutto che ci vuole ben altro
Per una di fuga ma diciamo così del del del del medesimo Stato in senso democratico eccetera ma e poi vero che la legge elettorale le leggi elettorali sono basta mente funzionali per determinate dal sistema politico
Ed è vero che quel punto è stato già detto non ha bisogno di ripeterlo che in questo referendum è stato concepito per la distribuzione dei partiti almeno per la distruzione di questi partiti e per fare dei partiti nuovi non si va verso un bipolarismo coatto come è stato io mi permetto di correggere
Sono queste sessione la tendenza vuole essere quella verso un vero e proprio bipartitismo perché quando i partiti
Non si possono numerate e non si possono contare in una casa elettorale per il governo del Paese
Ed è del tutto evidente che diventano delle specie di partiti virtuali diciamo ecco e quindi quella cosa diceva Cossutta che io condivido che ci vuole
Condivido da insomma da tanto tempo ecco nel senso che appunto cercato di praticare questa strada
Che ci vuole uno sforzo di Intelisano diciamo di unità ma di intesa all'interno delle sinistre all'interno del centrosinistra ma contemporaneamente di competizione
Assumerà un aspetto completamente nuovo quando diciamo sarda ha cancellato il problema non è il fatto che questa cancellazione a soltanto un valore simbolico anche un bar la cancellazione voglio dire della numerazione dei diversi partiti ha un valore
Concreto grandissimo quindi avremo una competizione all'interno di questi se passerà questo referendum voi sapete che io ho cercato di battermi
E cerco di battermi per il no insomma credo che abbiamo prodotto un bell'appello che ha esteso il fronte con questa associazione per il rinnovamento della sinistra un all'appello che è un po'esteso il fronte di coloro che dicono di no
E quindi però se passa questo referendum e non c'è dubbio che la competizione diventa un'altra cosa perché sarà una competizione all'interno di un contenitore per questo Prodi si è mosso non basta deplora lo Prodi si è mosso così perché lui vuole contestare diciamo alla sinistra o almeno chiamiamoli così insomma i Democratici di sinistra il ruolo che essi hanno attualmente è diventato la coalizione che avrebbe potuto nella sua Irma idea
Riprodursi dopo quando ci fosse IVA Successo del referendum e Paratico avvio verso una bipartitismo in questo Paese
Lallai il lavoro di Prodi ma anche dei sindaci badate
E questi sindaci eletti con una legge che io sulla base di una legge che io naturalmente non ho votato per peso son venuto via dal Parlamento perché non si poteva come ci ha quando ci sono degli indirizzi così profondamente diversi
E il re e avocare a questa questa questi sindaci che cosa dicono dicono a i dirigenti dei partiti ma voi chi siete voi chi rappresentate noi siamo stati eletti si dimenticano di essere stati eletti dei partiti naturalmente
Che dicono Massimo il popolo ha dato la fiducia Noemi
E cioè e questo questa in questa diciamo rivendicazione di rappresentatività
Cioè anche una rivendicazione di ruolo diciamo di questa neonata formazione
Nei confronti della leadership di quella che dovrà essere nella Volvo immagine ma anche nella pratica indotta dal referendum
RAI per Hillary la la coalizione di domani o per meglio dire l'avvio al partito UE alla coalizione unificata al Partito Democratico diciamo che si dovrà confrontare con quell'altra cosa che stava diciamo sul centrodestra
Quindi che se noi vogliamo esercitare se si vuole esercitare una funzione bisogna partire dal riconoscimento
In questo senso diciamo mi pare che oggi siamo più vicini ecco perché quello che ha un po'diviso anzi profondamente diviso
La quella parte del partito comunista ma anche altre forze di sinistra
Dopo il mille novecentonovantanove Nettuno e seguenti
E stato quale dovesse essere in realtà diciamo va'risposta avo sfondamento culturale che c'era stato è ovvio che c'è stato uno sfondamento gutturale gravissimo questi che fanno adesso che i dirigenti che sono i dirigenti della maggioranza dei Democratici di sinistra Cossutta lo sa benissimo Garavini un po'meno perché dal sindacato diciamo quindi è meno colpevole di quello che sia
Cossutta dico che sia io questi sono i figli del Partito Comunista Italiano parliamoci chiaro
Quando il quando vedo quando io vedo da lei male quando vedo Veltroni quando vedo Folena tutti questi altri Enzo dobbiamo essere onesti con noi stessi diciamo
Poi non ci sono stati soltanto questi figli o a Libero tredici sono stati anche altri Alighieri dietro prediletto salvo filtri oggi recuperabile sì Salvini eccetera
Mi puoi rinfacciare molto diciamo io anche la sua bella tournée eccola furto per quindi è perché sono andati su quella strada e nulla lo sfondamento culturale che c'è stato
Diciamo è difficile da rimuovere questo dobbiamo ricordarlo e dobbiamo vedere quali sono diciamo che
E dobbiamo vedere quali sono i di i conti tabellini di da gettare in campo ecco uno di questi è senza dubbio questo de di uno sforzo di maggiore intesa
Fra le diverse identità della sinistra senza la cancellazione di nessuna di esse
Ma uno sforzo di maggiore intesa come ricordava adesso Garavini scusa perdeva perché già faccio già fatica qui a rispondere il professore quindi perché e quindi così allora dico la vuol sforzo di maggiore intesa cioè già il fatto
Che qui stiamo denunciando di riconoscere professoressa e buona educazione lo professore ritorni sorella io Emiliano Iovine quando era dirigente del Pci lo parlava così la Fata accattivante la prima e ci siamo aggiornati vedi e quindi allora Cuesta
E questo sforzo di maggio avvicinamento è già una questione di metodo importantissimo
Riconoscere nell'altro non dico proprio un fratello insomma ma un cugino un parente eccetera
E già una cosa di grande importanza magari come per quanto per quanto riguarda il mio rapporto con i compagni della maggioranza dei DS dei nipotini diciamo
La curva che che di cui non condivido assolutamente delle uscite di urne né quelle notturne diciamo ma e le ma almeno di conoscervi come nipotini è necessario come voi fare a non dire la verità su questi punti e quindi devi discutere con loro delle volte io mi interrogo per esempio
Come sia possibile e mi interrogo profondamente con serietà insomma sulla ne ho scritto anche tanto ma nessuno è obbligato a leggere quei le cose che scrivo su critica marxista noiosissimi eccetera
Ma come sia stata possibile il fatto che l'insieme della sinistra europea
Non i democratici nel nella loro maggioranza soltanto i democratici sinistra
Siano diventati fondamentalmente una sinistra neo liberale come hanno potuto essere così facilmente terra di conquista ovvero ho ricordato prima e gli acquisti
Ma presento né i socialdemocratici tedeschi che un c'è un vivo conflitto ma una parte è è una parte senza dubbio di obiettivo di orientamento neo liberale
I i socialdemocratici tedeschi sono andati alle elezioni con la parola d'ordine e hanno vinto noi siamo il nuovo centro della Germania vero quindi questa e la prodotti su cui hanno vinto i socialdemocratici svedesi
Se non ci vogliamo illudere Blair lo sapete
Non vuole non va neppure adesso al convegno liti di Milan vi diede vita dei capi socialdemocratici eccetera credo che ci sia un significato politico
La parte più di sinistra dei partiti socialisti e socialdemocratici è rappresentato dalla Francia e dal programma comune di sospenda con i comunisti francesi diciamo ed è una parte abbastanza bombardata ma anche questa parte
Tiene dentro di sé delle tendenze che sono chiaramente delle tendenze che noi credo possiamo definire tranquillamente neo liberali neppure neo democratiche
Questo sviluppo che ha preso in Italia va dottrina della privatissimo
Oltre che delle privatizzazioni dei privati Isma'deriva appunto dal fatto che da parte della sinistra che degli a Dadini definisce più avanzata che possiamo definire una Sinistra critica una sinistra
Che possiamo ritenere che tenga dentro di sé i principi di orientamento socialisti coppe da parte di questa sinistra
Diciamo allo sforzo di di risposta e c'è stato come negarlo insomma c'è si sono state delle volontà da tutte le parti da parte di Rifondazione occhiata Uberti adesso quella parte che si chiama Comunisti italiani
I forse anche la sinistra dei DS ed altre parti gli stessi Verdi che ogni tanto mettono in campo qualche tematica eccetera ma non c'è dubbio che noi dobbiamo è io credo che uno dei che il problema che noi dobbiamo affrontare e della cultura perché anche noi dobbiamo spiegare perché è saltato in aria il partito socialista e in Italia è saltato in aria il Partito Comunista vedo quello che ha detto
Cazzaniga io sono contento di avere ricordato Stay Behind per su quali ho speso qualche anno della mia esistenza per fare delle accertamenti che nessuno ha letto ma il a mai diciamo il c'è qualcun fondamento culturale
Io con diciamo senza senza vede una una delle grandi risposte
Ho cercato di porre in discussione il la base diciamo sua quale noi credevamo di avere costruito uno di Fitch o molto solido e in realtà questo edificio molto solido non cioè da tre la base e quello adesso dico sbrigativamente quindi perdonatemi in queste poche parole col terrore che mi vedi veniva interrotto
E la la base su cui a noi abbiamo costruito è stata una certa considerazione della storia
Diciamo così in una una forma di storicismo
Che ci ha portato anche a delle forme di relativismo etico profondissimo insomma eh
E quindi io credo che noi dobbiamo riprendere il discorso da un'altra parte cioè dalla parte un po'diversa cioè dopo pur dobbiamo discutere senz'altro dei programmi immediati l'ho detto prima ma Coppola dobbiamo anche disco delle su quali siano i fondamenti perché da questo deriva poi questo certo cinismo giudice questo tatticismo che prevale diciamo
Quarto d'ora
Ho finito finito
Angeli va bene francesi
Era la voce del presidio nelle procedure
Residente
E allora questa il bisogno noi abbiamo un bisogno fortissimo di dare un fondamento diciamo pure morale molto più solido alla battaglia di una sinistra politica tutti ci siamo illusi diciamo che bastasse come dire
Evocare certe idee perché queste parlassero
Istologico mi metto tra questi naturalmente perché questi parlassero alla gente non possiamo dire che vi avete fatto bene Doyle per per esempio evochiamo il problema del lavoro e votiamo il problema anche del lavoro operaio la realtà oggi è che nell'Italia settentrionale il primo partito operaio della Lega
Non non i democratici sinistra non vi fondazione certo appunto non i comunisti italiani che tra l'altro sono appena nati eccetera quindi questa è il punto allora se noi vogliamo dipende dobbiamo conquista degli eletti in Italia è venuta a mancare una forza solida e seria di orientamento socialisti Ico
è vero con principi solidi e con forte volontà di andare avanti
è venuta a mancare una visione comune un sentimento comune di trasformazione sociale ed è questo insieme con naturalmente ciò che è stato detto molte delle cose che diceva Armando le condivido ovviamente non è chiaro che qui non c'è alternativa dobbiamo fare in possibile perché questa cosa riesca l'avevo ricordato anche prima tutto questo è del tutto evidente ma e e quindi dobbiamo lavorare con una competizione adesso dentro questa situazione peggio ancora domani se passa il referendum ma detto questo noi dobbiamo avere come obiettivo fisso nella mente
Quello di ricostituire una grande forza della sinistra chiamiamola pure plurale fondata anche sul set un sentire comune su sentimenti comuni su un'idea di trasformazione della società se no a sinistra non c'è se no non si dà la possibilità che questa sinistra possa andare avanti
Assad al Governo per un po'poi Salvadore sciatta vedi datato diceva resta non è un attacco ma no il problema non è quello e la resta perde meno voti arte e dopo tanti anni di ormai son tre anni di governo di centrosinistra la destra non so non perde voti ma conquista posizione negli animi quando si esce estende il privatissimo quando si estende
L'idea ognuno per sé e Dio per tutti eccetto le società avanza la destra non è Fabio depressione che li conquisti non per merito pro vinoterapia il medico che i suoi e non c'è dubbio è quello che sto dicendo io venni a contatto quindi ricorre il punto che noi dobbiamo avere chiaro in mente e quello come diceva Sergio poc'anzi Gallarini poc'anzi quello di avere il desiderio di costruire un dialogo diciamo alla fine con un fine con una finalità per cercare di mutare i rapporti di forza che si sono generati a sinistra per dare nuovo slancio diciamo alla parte che io direi nuove non dimenticare che la società non va soltanto governata Nava trasformata questo è il problema e quindi anche ci sono da fare delle denunce e noi non possiamo più considera la e tante cose prima se no ma se non non stanno diciamo così non lo sono ovviamente superate come sappiamo benissimo
Ma Marcella uno che esaltava se rileggiamo il manifesto dei comunisti la forza rivoluzionaria del capitale mi fanno ridere adesso questi che dicono amore voi non avete visto che il capitale una forza che si autore o diversi di Genna c'è ma voleva in marcia c'è scritto nel Manifesto spesso c'è scritto
Tegra capitale muta continuo può vivere soltanto rivoluzionando continuamente infatti metodi propri metodi di produzione medesimi eccetera eccetera esaltava la forza rivoluzionaria capitali ma poster pacco
Si indignava per le schifezze che succedevano vero all'interno della sua società noi dobbiamo di partire di qui da una grande indignazione di massa
Per queste primo sentimento che dobbiamo suscitare per l'ingiustizia Pelillo
Non solo il cuoco di naturalmente tutto il Terzo Mondo eccetera ma per l'ingiustizia che qui e ora è nelle società capitalistiche continua a vivere per le forme di alienazione
è vero detti legge vi sono dei dentro questa società cioè per il fatto che questa società
Certo deve essere governata ma deve essere governata ai fini di una sua trasformazione di una di una trasformazione dei rapporti tra gli uomini in salita i rapporti tra gli uomini e le donne e così via
Questo deve essere voti etimo è quanto più ci parleremo tra di noi tanto più io credo che questo obiettivo è possibile tipo porselo
E non
Certo il cammino è lungo la vittoria non è facile cambiare la maggioranza del movimento di sinistra dell'Europa in Tierra per non vive il mondo
Per non dire anche della Cina assai Campora cambiare la maggioranza è un obiettivo però se non si incomincia a volerlo e molto difficile di uscire ad arrivarci io credo che i compensi Enza con calma già il fatto che ci riparliamo che ci troviamo insieme
Che discutiamo insieme io non credo neppure che si deve dimenticare i compagni di Rifondazione io sono stato contrario lo col gesto
Ma anche quella è una parte che non dobbiamo volere che se ne vada per conto suo chissà dove
E peggio che teme che che vanno è meglio che no quella se quel pezzo di di della sinistra che contiene tante cose interessanti anche il suo se quel pezzo della sinistra finisce nell'avventura è un disastro per quella poca forza che noi abbiamo dobbiamo con digital coltivate questo dialogo tra noi per col fine di ricostituire una sinistra certamente plurale ma animata almeno da una comune volontà di trasformazione grazie
Mi permetterei prima nell'ultima domanda ad Armando Cossutta
Dici proporre un emendamento anche se non verrà colto la definizione di sinistra più critica
Questa è anche la parte della sinistra più sofferente da parte della sinistra più tormentata per una ragione semplice perché non era perché non ha il Simone della politica del governo
E non a il relax che le consentito che gli sarebbe consentito se stesse fuori dal governo e ha quindi le responsabilità del difendere la l'assetto attuale del governo senza poterne aprire la possibilità di creare ET determinare in piena libertà dazione la sua linea politica
Una delle strettoie che le si profilano davanti come a tutti ma qui interessa capire quali possono essere i criteri di orientamento di questa parte politica e quella del elezione del prossimo Presidente della Repubblica perché è un momento nel quale si incrociano
Le esigenze della tattica immediata della distribuzione della quantità di potere che legata a quell'incarico e a quelli che nello stesso contesto possono essere già assegnati o prima assegnati per avere un e qui
Ieri delle singole componenti dello schieramento politico italiano ed è anche un momento nel quale entrano in competizione le varie impostazioni culturali e politiche della cultura italiana
Dal bando Cossutta chiederei che cosa pensa che la sinistra debba fare in quell'occasione oltre che e in generale nei prossimi mesi
Certo risponderò senz'altro questa domanda di Caprara vorrei però fare anch'io qualche considerazione su quello che è stato detto Aurora
A proposito della destra del dalla destra in qualche modo favorita dagli atteggiamenti della sinistra
E mi richiamo anche una parte del dibattito di stamane
Io sono tra coloro che pensano che il capitalismo in questa fase della storia ha vinto
So che ci sono molti compagni
I miei compagni che non condividono questo giudizio
Ha vinto in questa sua attuale vittoria determinato però che determina continua a determinare tali contraddizioni e così forti contraddizioni
Da potere
Esso stesso come Marx aveva previsto determinare la possibilità di una mobilitazione delle forze contro il capitalismo
Il capitalismo ha vinto non soltanto perché su scala mondiale economicamente trionfante
Ma perché è riuscito e quindi oltre che il capitalismo veniamo la concede al concetto più vasto
Anche se più vado di destra e han fatto penetrare se le sue concezioni
Nelle masse popolari
Tra i lavoratori
Tra tra coloro che obiettivamente dovrebbero essere e sono oggettivamente contro il dominio capitalistico mi riferisco alla alla cultura la visione del mondo
Il mercato
Il privato e le privatizzazioni
Immigrati che vengono a toglierci la casa il lavoro la necessità dell'uomo forte
Il plebiscito che dentro alla alle votazioni dirette del presidente oltre i sindaci o nelle concezioni referendarie
Per arrivare persino a quei valori di cui si fanno portatori e questo mi fa soffrire moltissimo più i cattolici che non cattolici intendo dire non da un punto di vista culturale ma da un punto di vista della collocazione politica che non le sinistre in quanto tali quei grandi valori per cui persino le questioni etiche oggi sono affrontate con più determinazione
Con più forza
Da altri che non dalle forze della sinistra
E su ognuno di questi punti la sinistra ha perso terreno ha lasciato ha lasciato il terreno all'avanzata del dominio culturale della testa e quindi e quindi capitalistica
Ecco perché
Io sono ho dato questo giudizio rito questo giudizio ripeto si creano però contraddizioni talmente forti talmente esasperati di ingiustizie
Di sacchi di miseria di sacche di povertà di masse di disoccupati che possono oggettivamente determinare un modificarsi della situazione oggettivamente ma soggettivamente
Abbiamo appunto queste forze perché e oggettiva il conflitto è un dato ineliminabile nella nella situazione data in tutta la storia e nella nostra stanza fase fase politica e sociale
Ma non basta perché il conflitto può portare da una parte o dall'altra
Il conflitto è dentro le cose occorre che intervenga l'elemento soggettivo cioè l'azione della sinistra la consapevole azione della sinistra per portare verso sbocchi progressisti progressivi la la vicenda sociale culturale e politica
Per fortuna questa destra che è maggioritaria nel modo di pensare del nostro stesso popolo non è affidabile politicamente
E le forze della destra non hanno oggi la credibilità l'affidabilità
Berlusconi Fini e i loro alleati per governare il Paese e il centrosinistra dentro il quale esistono queste posizioni che sono posizioni moderate diciamo pure di destra sono più affidabili per il governo politico del Paese
E allora su questo aspetto soggettivo che io metto l'accento sulla necessità cioè di una iniziativa di un'azione avremo ora delle scadenze importantissime si sta trascurando una scadenza che dal punto di vista dei contenuti qualificante e te il prossimo Documento di programmazione economica siamo alla fine di febbraio
E fra poco il Documento di programmazione economica dovrà essere sottoposto al Parlamento
è possibile proprio attorno ai temi che sono propri
Della programmazione economico-finanziaria avere un rilancio dell'azione delle sinistre della cultura della concezione delle sinistre e connesse un rilancio del programma
Del governo di centrosinistra ecco un obiettivo concreto
L'altro obiettivo e l'obiettivo ancora più avanzato che partendo da Di Pietro e rilanci un programma per tutta la legislatura per quello che rimane o come ha detto Garavini condivido questa sua valutazione nel caso in cui non si riuscisse ad evitare una crisi di governo
Prima della fine della legislatura che sia la base per un programma delle sinistre per il prossime per le prossime elezioni politiche per la nuova legislatura che all'interno ancora di questo un patto a sinistra un patto di unità a sinistra
Io uso questa parola patto anche per una certa reminiscenza storica capiamo per tutti presente nella mente
Per quanto mutati siano i tempi e le condizioni ed era il patto di unità d'azione
Rispettoso delle reciproche identità
Rispettoso deve essere oggi l'intesa rispettosa delle diverse identità delle diverse collocazioni ideali e e generali ma un'intesa bisogna ricercare la possibilità di un'intesa di un'intesa appunto a sinistra quello che io chiamo un patto unitario a sinistra un patto unitario a sinistra senza preclusioni
Vi è un grande discrimine e su questo vorrei che anche i compagni di Democratici della sinistra e soprattutto la sinistra dei DS sia se possibile se posso chiederlo esplicita con
Non ci devono essere preclusioni io non pongo preclusioni nei confronti di nessuno a sinistra e ci mancherebbe altro
Per ben altro viviamo e lottiamo se non appunto quello dell'unità delle sinistre per con come condizione per fare avanzare l'intero movimento di lotta dei lavoratori e per il rinnovamento del Paese
Ma c'è un punto di riferimento che è quello della realtà politica
E quello del realtà politica è di considerare questa formazione politica è questo il punto probabilmente un punto discriminanti Sivo oggettivamente discriminante che questa Alleanza questa formazione politica è obbligata
Al di là della quale c'è il trionfo della destra è questo il punto sul quale occorre che i compagni di Rifondazione si diano una mossa io mi auguro che al loro congresso fra poche settimane
Novelli basta con la citazione di Bertinotti e di Rifondazione ma pongo una questione che come vedete una questione che è reale perché la sinistra soffre di questo fatto di questa autoesclusione
Da questa auto separazione da una battaglia che può essere deve essere una battaglia comune
Una battaglia sia pure nelle distinzioni nelle reciproche differenze nel rispetto di queste distinzioni una battaglia per l'avanzata delle forze democratiche per il rinnovamento del Paese
Caprara mi ha posto la domanda sul Quirinale un punto anche questo di riferimento ma io credo che io non vorrei però che credo che abbia ragione abbia avuto ragione il Presidente del Consiglio
Nell'indicare la necessità che sia la maggioranza a a definire e a formulare una proposta
Non vorrei che anche su questo punto poi si finisse
Per fare marcia indietro
Come è avvenuto a proposito terrestre io mi ricordo sono stato partecipi di una riunione addirittura solenne a Palazzo Chigi presso la Presidenza del Consiglio con i leader di tutti i partiti che sostengono questo governo e in quella riunione solennemente fu sostenuto appunto dal presidente del Consiglio
Che bisognasse avanzare una iniziativa per cercare di evitare il referendum o comunque perde potenziarlo e poi le cose sono andate come abbiamo visto e quindi con un cedimento non ho altre espressioni da usare pur sapendo il significato di questa parola e quindi per il Quirinale non vorrei che adesso ci facesse qualche cosa Diana occorre che le forze della maggioranza che le forze democratiche che si riconoscono in questa maggioranza siano in grado di discutere di ragionare
Di presentare una o più proposte naturalmente da discutere poi con l'insieme del dello schieramento parlamentare ma non vedo che questa soluzione e non vedo d'altra parte a proposito della scelta del presidente della Repubblica che è un elemento assolutamente privati prioritario pregiudiziale
Presidente della Repubblica non è non può essere la persona che garantisce determinate soluzioni politiche questo lo fanno coloro che vogliono l'elezione diretta del Presidente della LIPU il Presidente della Repubblica può avere ha certamente opinioni sullo Stato sociale sulla condizione economica
Sui problemi del rapporto tra lavoratori e imprenditori è su tutte le altre questioni dalla vita sociale della vita civile della vita politica
Ma è chi può nella elezione diretta del Presidente della Repubblica che vuol dare al presidente questo tipo di caratterizzazione
Il Presidente della Repubblica stabilito dalla Costituzione vigente saggia costituzione che noi difendiamo strenuamente anche su questo punto
Il Presidente della Repubblica chiedere denunciato quorum per essere eletto
Non bastano i milioni di voti che ovviamente avrebbe un Presidente della Repubblica
Eletto dal popolo milioni milioni altrimenti non sarebbe eletto non avrebbe la maggioranza ma anche con milioni e milioni di voti sarebbe o candidato di destra o di sinistra o di centrodestra o di centrosinistra e quindi inevitabilmente un uomo di parte
E la la Costituzione della Repubblica sancisce che il Presidente della Repubblica deve stretto dal Parlamento con un certo quorum un quorum tale che EasyJet l'intesa tra forze politiche fra di loro diverse
Fra di loro anche contrastanti e quindi un uomo super parte sull'uomo che abbia come caratteristica fondamentale quella per dispetto della costituzione della difesa
Della democrazia
Questo è quello che secondo me il punto di vista che dovrebbe avere e che devi avere la maggioranza che sostiene questo governo e che certamente la posizione che i comunisti italiani c'è intendono intendono sostenere sul Quirinale
Sul referendum sulla legge elettorale sulle questioni economiche sulle questioni sociali sulle questioni della scuola vi sono differenze grandi ma vi è al di sopra di tutte la esigenza di riuscire a a determinare del Paese
La condizione primo per respingere l'attacco e la vittoria delle destre secondo condurre le condizioni le Patta la battaglia in modo tale da creare le condizioni per un rinnovamento del Paese non ha scadenza lontana cioè nell'ordine delle cose ma a scadenza anche ravvicinata le possibilità esistono ma occorre accanto alle possibilità oggettive l'impegno soggettivo e noi siamo qui per questo
Grazie sussulta Garavini e Tortorella grazie saporiti e avete ascoltato grazie