Il dibattito sul provvedimento governativo relativo alla par condicio; I quesiti referendari proposti dai radicali

Stiamo pennette Natale Gavino Angius capogruppo al Senato per i Democratici di sinistra allora provvedimento di questi giorni che sta facendo discutere e sicuramente quello della par condicio
Lei prima ha detto non vieta niente anche da libertà dal più libertà indifferente non c'è subendo libertà tutti una libertà dal re coatto a prendere
Esiste una libertà selvaggia
La libertà selvaggia vince il più forte come adesso cioè Berlusconi quindi in realtà noi vogliamo semplicemente con questa proposta di legge creare pari condizioni per tutti quindi esattamente il conto ed è quello che si vuole dire ciò che dice una certa campagna secondo la quale ne saranno dei proibizionista i veri dei ceri dieta attori di comuni l'azione politica esattamente il contrario cosa vogliamo per tutti consentire che tutti svolgano questa abbiano questa possibilità nell'esercizio delle
La funzione politica ma allora perché vietare gli spot perché allora non pensare invece dei provvedimenti inquisita un accesso più agevolato a tutti agli sport queste quello esattamente cosa eccepiva
La legge bastava leggerla la legge
Questo è esattamente quello che è scritto nella legge cioè si regola sino all'accesso Eddie quarantanove Disposizioni ma lo spot che cos'è è un una comunicazione di dieci secondi che in nessun Paese al mondo
Nessun Paese al mondo faccio notare al mondo civilizzato diciamo anni di fallimento no nemmeno negli Stati Uniti avviene una cosa di questo genere per cui tra un cioccolatino una lavatrice esce un dirigente politico e di già sentite adesso io vivendo la mia merce politica comprate nera questo non non è comunicazione politica verso invece la legge prendendo degli spazi che poi uno utilizzare esattamente come vuole allora di comunicazione politica in modo tale che ciascuno comuni le elettrici e gli elettori propri intendimenti comunica i cittadini le proprie posizioni politiche su questo c'è quella come
è una legge di tipo europeo teenager ma
Era in gran Bretagna in Francia in Spagna vige
La legge di questo tipo di questo genere non mi risulta che siano considerati questi Paesi antidemocratici e illiberali e di sionista sicuramente astrazione anche diventa per quanto riguarda le televisioni nei Paesi a cui lei fa riferimento a differenza del nostro Paese restano tre canali evitata tre canali in mano a un imprenditore storia Manara meglio partire proprio dal conflitto di interessi no per niente io in questo senso prescindo completamente da chi è proprietario le reti prescindo non mi interessa nel discutere la par condicio a me non interessa sapere chi è il proprietario delle reti chi le controlla questioni
Non interessa Regolo l'accesso a queste televisioni pubbliche tre dei privata non sono solo tre porto son quattrocento nazionali
E lo reggono sulla base di quello che dev'essere un principio di pari condizione militari se la questione conflitto di interi sì e tutta una tutta la questione molto più complessa di rilevanza costituzionale
Che sarà affrontata in Parlamento anzi in Senato nell'autunno prossimo non c'entra nulla con una questione della par condicio rimarranno agli spazi che lei disse
Che a questo punto invece a parità di condizioni verranno destinati a tutti non c'è rischia di creare un po'dei ghetti che ho poi come come
Come le tribune elettorali spesso passano relegata in spazi che non sono uguali c'è questo rischio ma nessuno dice perché questa legge prevedibili in un articolo che tutte queste forme di Arce esso al fine di evitare quei pericoli lei paventa saranno regolamentate dalla commissione di vigilanza della RAI che un istituto parlamentare tra l'altro non per
Sì è tutta da un uomo del centrosinistra come ben noto quindi sono aspetti questi che potranno essere visti ed esame
Atti dal Parlamento e dalla Commissione di vigilanza alla quale demandato questo delicatissimo compito proprio per evitare quei rischi che lei paventa c'per i rischi ci sono ma sono previsti questi rischi e mai previsto anche lo strumento per risolverle per completare una sulla sempre sulla legge
Divieto anche su internet questo potrebbe diventare quasi impossibile eticamente a monitorare tutta la Rete che poi ci sono anche dei siti che non sono italiani come pare diventa un'operazione
No
Infatti questa è una cosa che non si può fare hanno una lettera scritta sia indicata anche su internet infatti questa è una cosa che secondo me è impossibile da farsi realizzarsi del potere giorni che lei diceva guardi la legge va discussa nel suo impianto fondamentale ed essenziale che secondo me non è buono e ottimo
Poi ci saranno degli altri aspetti specifici di dettaglio da vedere
Da sistemare ma contestarla in blocco nel suo principio ispiratore e francamente una cosa che non sta né in cielo né in terra definirla come Baldassarre ha detto anticostituzionale l'unica cosa che c'è antico va bene la comunicazione politica la situazione attuale non quella legge e e purtroppo Baldassarre questo non l'ha detto e secondo me sbagliando prima e sbagliando adesso ma per concludere chi chi è
Effettivamente che poi forse invece dovrebbe essere l'utente il pezzo che con il telecomando invece decide se credere o meno a un messaggio propagandistico so io li
Loro l'audience non ci credo molto perché la guerra dell'ordine sono sempre produce il meglio più spesso prodotto il peggio quindi non chi usa lo strumento della televisione chi ha dei compiti e delle funzioni che hanno non possono essere quelle di assecondare il pubblico che si facesse dopo un un delitto di mafia la Sas Sini o di un gioielliere un referendum nel nostro Paese lo dico ai radicali che sono sulla pena di morte vincerebbe la pena di morte che vuol dire che non sempre distinto diciamo così popolare quello giusto bisogna stare attenti lo strumento televisivo è uno strumento potente ha utilizzato certo poi alla fin fine ci si rimette alla decisione però
Di quello che alla decisione di coda del del da del dell'utente dell'elettore perché poi alla fine non sempre allora
Però per chi ha in mano il potere diciamo della comunicazione è sempre una grande responsabilità
A usarla lo si può usare per il attivi positivi e la si può usare eccetera per fini non propriamente positivo e ringraziamo alle
Siamo con Guglielmo Epifani vicesegretario della della CGIL alla Verziano alla festa dell'Unità avete parlato de la riforma del Welfare talaltra come volevo partire da dei dati che lei ha detto in Inghilterra e si spende più che in Italia per quanto riguarda la spesa sociale sì è vero c'è poco paradossale perché tutti far riferimento al modello inglese per dire che bisogna fare l'Italia come l'Inghilterra gran
E poi i che nessuno o quasi sa che in Inghilterra si spende molto più che in Italia quindi tutta questa polemica sul fatto che in Italia si spenda troppo per la spesa sociale è sbagliata perché non è assolutamente vero
Al contrario dove si spende meno questo però che cosa si fa potrebbe istintivamente dieci allora magari ci fosse una Thatcher in Italia che porta queste no perché noi in realtà già si palmo più basso
Sì della Thatcher la realtà a essere onesti dovremmo spendere un po'di più e spendere meglio spendere un po'di più perché abbiamo Giovanni anziani non autosufficienti e sanità in cui si potrebbe secondo me si dovrebbe spendere un po'di più
E sul resto spendere meglio perché non c'è dubbio che ci sono delle ancora delle cose un po'da sistemare negli altri capitoli della spesa sociale ma come si deve dire questo è un conto dire che bisogna ridurre
La spesa sociale altro conto quindi c'è una battaglia culturale che noi dobbiamo fare contro queste posizioni che dicono il falso andati pane appagati Papalia culturali Patto di Milano
Non ha fatto venire fuori una diversa impostazione tra la CISL e la CGIL c'è davvero questa differenza oppure in realtà sono un po'due facce dalla stessa medaglia cercando comunque di riportare il sindacato Zio
In una veste più progressista che in un anno no c'è una differenza ma non ridotta all'osso ma anche estremizzandola consiste nel fatto che la CISL e convinca che il futuro sia dell'
La dalla logica dei contratti retributivi per territorio noi pensiamo che in una fase ancora importante sia necessario mantenere il ruolo da dal contratto nazionale di lavoro che vede perdere diciamo di peso però serve ancora aprire una regola nazionale minimo uguale per tutti non ci convince l'altra strada quindici sono in realtà due opinioni diverse col Patto di Natale riuscimmo a fare vincere diciamo questa impostazione che qui riassunto come CGIL e con accordi tipo quello di Milano la CIG pensa di far prevalere l'attenzione o solo che non si fa in questo modo perché se bisogna rivedere le regole bisogna rivedere dalla dalle fondamenta non solo diciamo dalle finestre
Vado di rivedere le regole della fondamenta ovviamente c'è una CGIL impegnata a combattere i referendum Lista Bonino e radicali sì
Noi combattiamo diciamo nella nel merito perché ce ne sono alcuni davvero che non sbagliati e anche un po'datati perché ad esempio quello su tutte le forme di flessibilità al mercato del lavoro risentano di una impostazione che era precedente agli accordi fatti alle nuove leggi che adesso con sei per un'Italia grande libertà sul part-time sul tempo determinato ce ne sono due particolarmente odioso uno quello sul licenziamento perché se passasse il referendum così come chiunque potrebbe esser licenziato senza moto
Il libro discuteva proprio compera approfondire questo però effettivamente per le imprese sotto i quindici dipendenti questa regolazione come mai allora non ci si scandalizza di quella regola che ci ha per le aziende sotto i quindici dipendenti ma intanto per
Sotto i quindici dipendenti c'è comunque una formula diciamo di di risarcimento che nella quesito referendario secco no salterebbe perché tant'è vero che anche il quesito referendario dice ci vorrebbe
Una legge che spendesse e quindi realtà se passa quesito così com'è questa cosa mancherà tanto un po'di oltre quello sulle linee prova a spiegarlo come funziona l'assicurazione in Italia non una logica viva di mercato ma di cappelli avviene che si concentrano mentono i prezzi e si riducono le garanzie ad esempio per gli automobilisti sui rischi degli infortuni del lavoro dove ci sono mille trecento morti l'anno sessanta mila feriti dove l'Italia e il numero uno in Europa per numero di morti e di feriti se non abbiamo un'assicurazione pubblica si abbasserebbe Dal Soglio di garanzia dei rischi per i lavoratori le imprese più in difficoltà si rivolgerebbe a compagnie di assicurazione private che tutte le per lo meno le impresa e i lavoratori i cartelli farebbero lievitare comunque prezzi è risultato che non ci sarebbe mio vantaggio per le imprese a ridurre quanto paga né soprattutto garanzie
Per i lavoratori in una situazione così difficile comma a al di là di una visione un po'un po'preoccupante come la sta descrivendo lei in realtà poi non c'è invece la possibilità anche che non è che si tolgono tutte le le le garanzie le cautele ma semplicemente pezzi cercano anche di regolare e di regolamentare certe cose non è e non è obbligatorio che poi e le assicurazioni non paghino un mettano delle troppo alti ora beh io capisco sì una logica fosse quello di dire le leggi che ci sono vanno ancora meglio perfezionare anche un conto
Ma il quesito referendario nel bene o nel male è fatto così cioè sì o no e se viene abrogata viene abrogata tutta la norma poi è vero che si può sempre fare una legge migliore ma intanto non è detto che la legge si farà
Nel frattempo le condizioni peggiorano spera nostra critica che Freccero ai referendum radicali e paramenti e Radicali Lista Bonino Bonino subito fin dall'inizio ha cercato un dialogo proprio perché il Parlamento facesse delle leggi su questi argomenti comunque su all'ordine del giorno di cui discute sia la destra che la sinistra però tali non è venuta nessuna risposta tentato però su alcune cose come dicevo prima a Partanna in tempo determinato ci sono addirittura intese europee quindi ci sono proprio
Che negli ultimi mesi dei risultati basta vedere le ultime statistiche dei nuovi occupati su credo novantadue per cento della nuova occupazione fatta con contratti a tempo determinato e il che vuol dire che che si va già in quella direzione ma anche noi l'abbiamo favorita però c'è un altro punto di differenza per noi è necessario mantenere un minimo di i diciamo di regolamentazione nell'esercizio di questi nuovi forme di lavoro perché ci può essere bisogno di differenziare da settore a settore rare a dare in modo tale da non creare danni lavoro interinale lavoro interinale siamo partiti diciamo sperimentando lo siccome sta funzionando bene lo guardiamo la possibilità ma allarghiamo la per via contrattuale non c'è bisogno di abrogare leggi non c'è referendum su questo né di farne altre lasciamo alle parti il compito di dire conviene farlo qui non conviene farlo lì perché l'esperienza la differenza dei settori e delle aziende può talvolta essere migliore di una linea guida sul legislativo invece c'è anche questo nella nella logica dei referendum cioè che il rapporto tra le parti
Tra sindacati e Confindustria e sindacati cooperative tra sindacati artigiani viene messo meno perché si crede più al rapporto diretto legge il singolo cittadino in realtà la società complesse ha bisogno di questi fan molti corpi intermedi se funzionano male bisogna fare funzionalmente senza corpi intermedi non funziona l'applicazione anche di un'idea di mercato regola alta probabilità di partenza Sarli
Posta presidente della della le opportunità società ed erano partiti Milano Bernabé rappresentante in Kosovo effettivamente poi che succede cioè privato o pubblico si sommano addirittura rappresentanti e dipinti parti sociali ricordiamo ancora che in Confindustria c'è perfino la RAI cioè ora pubblico privato io oggi non è come il pubblico privato
Di una volta quindi dobbiamo saperlo che le differenze non sono più quelle di una volta ma la cosa che più ci ha colpito noi
Non è il fatto che nell'ospedale non può andare a dirigere glielo porto io di Milano dei romanzi ci mancherebbe frazione industriale Bra o forse allo empirica quelle anche di più e che non si può aziende questo anche tutte le repliche che ci son venute quando ci dicono ma anche i sindacalisti vanno all'INPS non è questo il problema non è che se uno è un sindacalista un industriale un professore un ci da vino non può fare il presidente di qualcosa di importante pubblico o privati che non si possono fare assieme cioè non si può contemporaneamente essere capo degli industriali italiani e presidente degli aeroporti
Io ho detto all'intervista a un giornale come se il mio segretario generale Cofferati facesse assieme al segretario generale della CGIL e presidente alle porte di Milano che cosa direbbe l'opinione pubblica democratica di questo Paese che questa cosa non può essere
Invece in questo caso noi solleviamo il problema e nessuno parla quando problema dei conflitti di interesse che il si tirano fuori soltanto in certi momenti esatto sì cioè che manca lo dico perché poi come fosse una persona che con noi sempre avuti rapporti molto
Positive del quale ne abbiamo scritto molto molto importante non è quindi quella questione personale ma noi dobbiamo abituarci che è una cultura delle regole un po'più rigoroso un pochetto anzi perché non va bene l'idea che le regole valgono solo quando riguardano gli altri e non si applicano mai quando riguarda se stessi è un'idea di democrazia di regole che non funziona la ringrazio
E ricordiamo che eravamo panna e il vicesegretario della CGIL Guglielmo Epifani e tasse Anna Donatella Poretti per radio radicale