"Chi ha vinto e chi ha perso nel '48" tavola rotonda organizzata nell'ambito dell'incontro di studio "Il 18 Aprile 1948 nella storia d'Italia" promossa dall'Associazione Popolo Parlamento e Istituzioni A. Moro-C. Mortati-A. Piccioni (c/o Palazzo Baldassini - Via delle Coppelle, 35)

E rialzo presidente dell'associazione l'amico e collega Signorello illustrerà il secondo bollettino che peraltro dedicato proprio al tema che oggi è stato magistralmente trattato da molti professore che continuerà poi con la tavola rotonda naturalmente si tratterà di una illustrazione rapida inattesa appunto che vengano componenti dalla tavola rotonda
Facciamo peraltro mano mano che arrivano pregherei di prendere posto ecco Vacca giace
Presto grazie che c'è della vicenda
Dove sta il
Ecco
Qua qua
Chiedo scusa
Buongiorno qui
E qui credo
Sì
Onorevole
Ciao
No
No
I giovani
Più o meno
Lo spiegherò il manager
Sì ma Falcone allora
Grazie
Allora
In attesa che
Sì arrivino gli altri partecipanti a questa tavola rotonda già due autorevoli partecipanti sono presenti
Non proprio a mo'difforme
Si fa incerte così facevo in certe manifestazioni teatrali o come si faceva in certe manifestazioni teatrali
Che c'era sempre nei momenti che bisognava sistemare il parco che bisognava mettere a posto
La situazione della vigilia eccetera c'era sempre qualcuno che si presentava in proscenio e diceva qualche cosa non barzellette teneva insomma il pubblico inni esitazione di allegria e comunque di attenzione
E dunque poi si svolgeva a quello che si doveva svolgersi non è solo per questo non è solo per riempire il vuoto rispetto alle ore sedici che sono previste per la nostra tavola rotonda che noi abbiamo convenuto di richiamare la vostra attenzione sul fatto che proprio oggi è stato pubblicato il secondo numero del nostro bollettino e questo numero e tutto incentrato sullo diciotto aprile mille novecento quarantotto
Dico
Io lo faccio con molto piacere
Questo accenno questo richiamo alla nostro bollettino
Intanto per sottolineare l'impegno dei giovani estensore
La dottoressa Francesconi e il dottor Malgieri
Che da tempo collaborano con noi
E che da tempo sono impegnati in queste ricerche con risultati che io spero voi possiate giudicare cinque come io giudico
Positivamente e di grande utilità in particolare si capisce per i giovani per quelli che vogliono percorrere gli anni del passato per quelle che vogliono approfondire alcuni aspetti della tematica che oggi è stata qui affrontate che sarà ulteriormente affrontata
E discussa in questa tavola ho rotto
Questo bollettino come voi capite no per noi almeno costituisce uno sforzo e costituisce Onno sacrificio lei bollettino perché qui pervenuto
Contiene una introduzione del professor Giovagnoli
Molto interessante sul problema sempre del diciotto aprile
Poi
Il bollettino in senso proprio e di Visso in alcune sezioni una prima sezione riguarda il diciotto aprile e la scelta di campo della politica estera italiano si è ritenuto opportuno introdurre il discorso il diciotto aprile con uno questa sezione proprio perché questa sezione affronta i problemi
Precedente quarantotto quarantasette anche
Anni precedenti per anche dare informazione sugli studi sulle osservazioni sulle considerazioni svolte dagli studioso dagli storici italiani intorno a questo tema la seconda sezione riguarda i cattolici e le elezioni delle diciotto aprile la terza sezione riguarda il Fronte popolare e le lezioni delle quarantotto
Per queste tre sezioni
Anche nel sommario sita informazione notizia degli autori o meglio dalla maggior parte degli autori che vengono presi in esamini ciascuna di queste sezione
Queste tre sezioni e poi si concludono con una bibliografia più generale intorno agli studi
Intorno al mille novecento quarantotto
C'è anche una sezione una ricerca che noi abbiamo fatto su un problema dei risultati del e quindi dei dati dei risultati elettorale
Una breve ma interessante ricerca sulla quale richiama anche la vostra attenzione e come noi facciamo in questi o nostro lavoro
Beh bollettino
C'è una paginetta che riguarda l'attività della nostra ha successo associazione lo dico soprattutto per i miei colleghi presenti e che io ringrazio ma anche per gli amici presenti richiamo l'attenzione è un pagine ma serve sono indicate alcune iniziative che abbiamo preso
Alcuni studi che abbiamo fatto alcune ricerche che abbiamo promosso serve per darvi l'idea dell'impegno che cerchiamo di profondere in questa attività di animazione
E di alimenti alimentazione Della memoria storica e anche dello studio l'approfondimento di alcuni problemi che riteniamo di enorme importanza per quello che riguarda l'avvenire del nostro paese la il bollettino Noemi lo inviamo a tutti i nostri socie naturalmente lo rinviamo gli istituti di cultura più qualificati del nostro paese lo mandiamo alle biblioteche abbiamo uno scambio con una serie di case editrici
Ed è anche disponibile per quegli amici che ne facciano richiesta poi glielo possiamo andare abbiamo l'indirizzo di molti di voi
Che che fossero interessate a questo tipo di studio
Lo possiamo mandare Corno tranquillità alle loro abitazioni perché anche loro possono
Prendere conoscenza conosce questi da questo lavoro questo contributo all'approfondimento di un momento cruciale e centrale della vita nazionale ora io non vorrei come si dice
Allungare
Il Brotto
Non è passato non son passati che cinque minuti rispetto
Ecco sì credo che arrivino non si
Lei
Allora
E accusa
Facci sapere
Sprecato
Inattesa della dall'arrivo se
No
Sì perché competente
No voglio bene
Ecco prego prego
Cominciamo ad avere
Arrivata ad avere quindi
Abbiamo
Sì
Quindi
Mi pare che le associazioni
Silenzio pochissimo
Ce ne siamo accorti
Ma io credo si
Possiamo
Piero
Piero
Non ti preoccupare perché è stato illustrato questo volumetto Stato
Adesso associazioni
Dunque e
Non è non è una prova una premessa politica però un collega illustre mi ha chiesto che cosa mi è capitato io gli ho risposto che sono scivolato a sinistra e mi sono fatto male ma non ha nessuna rilevanza le premessa politica questa è la risposta che ti dove io ma al di là di questa battuta voglio dire che io mi trovo nientemeno che ad essere supplente
Mi è un destino sempre di supplenza ero di Gabriele De Rosa
Il quale doveva dirigere questa tavola rotonda vero che talvolta come capita ai portieri va via e il titolare interviene supplente talvolta il supplente si dimostra l'altezza del titolare io non posso minimamente pretendere una cosa del genere
Quindi non farò nessunissima introduzione così com'era prevista neppure nessuna conclusione anche perché essendo in qualche maniera
Io cominciai la mia battaglia politica proprio nel mille novecentoquarantotto facendo un comizio contro i miei parenti io democratico cristiano loro orientati in diversa
Linea erano più orientati a destra
Coltivavano il mito monarchico però insomma è la mia storia che comincia in un paese famoso per aver dato i natali a Francesco De Santis avevo sedici anni e mezzo feci il mio primo comizio contro un prete che invece era
Sostenitore del Partito comunista e che era stato mio maestro quindi ho cominciato così e Squiddi sono in qualche maniera parte in causa ero non so se finisco bene come ho cominciato ma insomma spero di poter continuare a svolgere un'azione politica più che ha come dire dare contributi di chiarimento stenografi di qui invece noi avvertiamo l'esigenza
Stamattina abbiamo sentito delle relazioni eccezionali
Che hanno puntualizzato direi le tematiche anche gli interrogativi che
Intorno al diciotto aprile si sono addensati in una data che credo anche se poi sui giornali quando si è celebrato il diciotto aprile qualcuno la sottovalutata è una data che credo si scriva nella storia di un Paese
Nella storia europea in modo o potremmo dire
Da definire periodizzazione prego Giovagnoli sei atteso
Io facevo quello che a Napoli si chiama li intrattiene c'è
Avviare il dibattito in attesa che si completi da tavola
Ti hanno destinato un posto sulla destra mi dispiace ma
Grazie casuale dicevo
Questa mattina si sono appunto addensate tutti gli interrogativi durante il
La celebrazione ovviamente i giornali italiani
Hanno dedicato notevole attenzione a questa data che rimane una data spartiacque una data importante
Una data non soltanto italiana ma una data mondiale per le vicende
Che si sviluppano di cui ovviamente non parlo qualche mese prima e che si svilupparono anche nel mille novecentoquarantotto è che videro collocata all'interno di questo fatidico mille novecentoquarantotto la vittoria
Della democrazia cristiana
Le letture sono o naturalmente letture sempre inevitabilmente legate agli orientamenti anche culturali e storiografici dei vari filoni
L'amico Signorello a concepito questa tavola rotonda in termini diciamo ma non è questo lo scopo quasi di domanda provocatoria chi ha vinto e chi ha perso
Naturalmente qualcuno potrebbe vivi dire come si è detto ha vinto la libertà altri potrebbero dire dare risposte diverse ma io non credo che sia questo lo scopo del nostro convegno che già questa mattina assunto invece la linea di voler ricercare in profondità di capire in profondità che cosa è avvenuto anche se io come dire
Ho trovato
Nel disordine delle mie carte il il giornale L'Unità che ha dedicato un'attenzione particolare al diciotto aprile e la cosa che mi ha sorpreso leggendo l'Unità questo poi vale anche per dare un po'di stimolo e che in ogni caso oppure in articoli che solo
Firmati da storici di valore come per esempio Tranfaglia
La tentazione di interpretare il risultato del diciotto aprile come un risultato di forse
Conservatrici che prevalgono rispetto alle forze del rinnovamento c'è il titolo specifico che potrei leggere
La tesi i di fondo che in realtà ci fu una insufficienza da parte delle sinistre
Nel portare avanti il proprio progetto e quindi fu determinato da una insufficienza
Della sinistra Riccardi arrivato benvenuto
E e quindi anche questa insufficienza a capire gli eventi a interpretare la situazione storica la sopravvalutazione di alcuni aspetti che invece e diventarono dei boomerang nei confronti della sinistra questa sorta di autocritica perché però o di come dire afferma il principio che tutto sommato nel diciotto aprile quello che prevalse non fu certo una linea di sviluppo coerente democratico ma fu una vittoria delle forze conservatrici io credo che
Questa lettura sia inevitabilmente da definire come riduttiva non capace di intendere fino in fondo
Come stamattina peraltro è stato messo anche ben in evidenza di successo non fu determinato solo come si è detto dall'intervento
Della dottrina Truman o dall'intervento del Piano Marshall oppure ancor più dall'intervento della chiesa della Madonna Pellegrina
Fu come
E si è sottolineato anche la domanda che io rivolgo a quelli che devono intervenire da una elaborazione dottrinale culturale profonda che all'interno del mondo cattolico cercò di dare delle risposte in positivo ad ogni livello
Io devo qui certo ricordare illustri storici il valore per esempio che ebbe una lunga elaborazione durante il Periodo Fucino che sfociò poi
Nel Codice di Camaldoli non era l'adorazione dottrinale sociale nella visione
Personalistica che si scrisse anche nella Carta costituzionale sono comunque tutti interrogativi che in un certo senso si addensano noi pensiamo che sia importante anche per il futuro
Del nostro Paese chiarire fino in fondo il significato il valore di questi momenti storici che cosa hanno rappresentato quali sono i limiti che sono stati per esempio
Sia nel suo intervento introduttivo
Nel libretto che è stato curato dall'associazione
Giovagnoli mette in luce molto bene anche i limiti che erano connessi al tipo di successo della Democrazia Cristiana il fatto che sulla democrazia cristiana confluirono un voti non soltanto dei cattolici democratici ma anche
Di quella parte che ebbe timore di un avvento del comunismo voti moderati Butti anticomunisti
Il limite che veniva dalla presenza di queste forze ma anche il fatto che non può essere questo ridotto soltanto al concetto che spesso è stato ripetuto che la DC ha vinto e ha mantenuto il governo del Paese perché ha svolto la funzione di DDA
Non è soltanto la DDA c'è qualcosa di molto più
Profondo specifico di capacità di governo di risposta alle grandi questioni di anche come è stato detto anche questa mattina di capacità per esempio di riassorbire rapidamente lei ferite e rimarginare avidamente le ferite gli squarci che si erano determinati con la guerra e con lei decisioni che furono assunte subito con il patto di pace nel giro di pochi anni l'Italia per meriti di De Gasperi riassume una funzione
Nel contesto internazionale solitaria di punto di riferimento e comincia la sua fase ricostruttiva cosa che non avviene certo soltanto per elementi negativa per elementi positivi comunque io Ovo
Comincia a temere gli Sordi Tare dal mio compito
E vorrei subito avviare questo interessante
Dibattito ringraziando
Stamattina la micro Signorello ha ringraziato i relatori io ringrazio i nostri amici
Storici che hanno accettato di venire qui sono nomi illustri ma non voglio fare
In questo momento grandi come dire presentazioni perché sono persone che poi tutti quanti conoscete per il grande impegno di ricerca per volumi che rappresentano momenti di chiarificazione dalla storia del Paese di grande valore persone che hanno anche come dire
Impegnato loro ricerca proprio su questi momenti che noi stiamo qui trattando io lo seguirei se permettete solo la logica alfabetiche di sorriso
L'ho capita a me sembra me essendo cominciato il mio nome con Bianco di essere il primo critici a questo punto io seguo questa stessa logica e prego l'amico professor Craveri di avviare questo dibattito e lo ringrazio
Grazie a te bianco ma
Scultura tolto un applauso
Sembra
Era appena accennato non convinto Baiocco si ricorre solo come si risolverà questo dimostra l'attuabilità torna
Dialetti che apre io voglio partire dalle dell'interrogativo che ci è stato posto chi ha vinto e chi ha perso
Vorrei fare una brevissima scaletta perché non vi è dubbio in primo luogo che ha vinto la Democrazia Cristiana
E la Democrazia Cristiana di quel grande statista che fu Alcide De Gasperi
Insieme la Democrazia Cristiana vinsero un blocco di forze laiche socialiste laiche fortemente motivate
E si schiera arte nella scelta del guerra fredda che il diciotto aprile aprile in qualche modo poneva in termini chiari
Voglio ricordare Giuseppe Saragat
Figura molto dimenticata ma in quegli anni fu molto coraggioso
Prima di meritarsi con la sua Presidenza della Repubblica ha detto che la Repubblica era passata dal produttore al consumatore fu un uomo
Che
Ricordo brevemente ruppe il partito socialista
Nella famiglia socialista decisioni sul posto sempre state storicamente il sale di quel movimento in qualche modo però ci voleva coraggio e forza farla come la fece
Fu essenziale
Quando Degasperi decise di rompere l'alleanza quel ripartita
Perché pur non entrando subito nella maggioranza di lì a pochi mesi sulla spalla decisiva per votare il trattato di pace
Che una parte della maggioranza Degasperi via che De Gasperi aveva messo in piedi rifiutava liberali anche i grandi liberali procedurale vecchi soprattutto i vecchi
Entro prima del le lezioni del quarantotto
Nel governo De Gasperi
Entrò nella maggioranza
E insomma fu sponda essenziale nel senso che
Perché lui e gli altri i repubblicani la Malfa
I resti del mondo liberale perché anche questo credo va sottolineato questo era nella strategia di De Gasperi in qualche modo evitò che quella contrapposizione che era una contrapposizione più complessa è baricentrato appunto sulla guerra fredda
Diventasse una contrapposizione tra mondo cattolico e gli altri
Quando cattolico in quanto schierato diciamo così forza decisiva di quello
In quello schieramento quindi questi furono
Voglio ricordare mi sembra che la Democrazia cristiana presente quarantotto per cento dei voti che gli altri infissi M non mi ricordo più beveva per Roma trentuno circa il dieci-dodici per tutti insieme sarà catene presso il sette insomma si arriva al dodici che di fatto il sessanta per cento nell'elettorato italiano si schierò determina mo'
Ecco in terzo luogo direi che
Hanno vinto tutti anche quelli che hanno perso perché certamente se avesse vinto il Fronte popolare avremmo perso tutti
E
Questo non è il senno di poi
Di poi dico di dopo il mille novecentottantanove
Il segno si raccoglie diciamo da una maturazione
Che procede a sinistra ricordo una sola cosa per non farla troppo lunga
Con i governi di unità nazionale con i governi di unità solo dopo il settantasei Governo Andreotti con le maggioranze di unità nazionale
Sì voto a un certo punto una mozione di politica estera si vota all'unanimità con il forse solo le messe in una volta
In cui diciamo
La tavola di principi della politica estera
Quale in qualche modo aveva nel suo bar baricentro in quella vittoria del diciotto aprile
E no non dimentichiamoci posizioni di Berlinguer e dei comunisti della seconda metà anni metà degli anni Settanta sul sull'Europa e sulla NATO
Tutte queste son cose che si innestano
Sull'albero cresciuto da quella vittoria per la vittoria del
Del diciotto aprile
Io vorrei sottolineare sul diciotto aprile sul tra le tante cose
Risposta di risposto così diciamo che verso variamente questa domanda delle tante cose che si possono dire due elementi
Uno e sulla natura dello scontro
Che fu uno scontro politico ma anche uno scontro ideale
Nel quale convergevano motivazioni diverse e matrici culturali diverse e che determinò
Proprio per la radicalità dello scontro
E per come questo scontro proseguì senz'altro nella legislatura che si aprì col quarantotto ma anche in seguito determinò amalgama Amalgam mie trasformazioni delle forze politiche che si erano presentate
Schierate sulle posizioni incidentali vero diciotto aprile che credo Pantano
Un attimo sottolinea la seconda elemento è un elemento di continuità e lo chiarirò in seguito inizio dal primo elemento
Credo che non non dobbiamo scordare dobbiamo sempre mettere a fuoco sebbene molta acqua sia passata sotto i ponti e il modo di incontrarci oggi per fortuna in questo Paese
Così radicalmente diverso da quello di allora
è che
Nello schieramento occidentale del diciamo del delle forze che si erano schierate la Democrazia Cristiana e quelli che si erano schierati accanto la democrazia che sia contro il Fronte popolare contro l'ipotesi e c'erano fortissime motivazioni di carattere ideale
E
Che intorno fu detta la scelta occidentale
E questa non me la sentivo soltanto danno Bindi il problema di quella scelta italiana era capitale capitale rispetto agli equilibri europei
E rispetto al gioco dei rapporti tra est e ovest io la l'altro giorno proprio scorrendo un volume in cui c'era su
Adenauer e De Gasperi in cui c'è un ricordo del vecchio bando Rusca
Storico austriaco cattolico
E in cui come gli austriaci hanno visto hanno visto le figure di De Gasperi ad Adenauer
E a proposito del diciotto aprile ricordava il titolo di un giornale di Vienna e e Luís occorre emotivamente aderiva quel titolo
In cui voi insomma titolo che raccoglie la vittoria del Che e la seconda Lepanto
Il più autorevoli non un giornale perché adesso non mi ricordo più il più autorevole giornale di Vienna
No questo per dire come insomma la scelta non solo attraversava l'Italia ma siccome l'Italia non è stata poi mai proprio una terra marginale dell'Occidente insomma si ripercuote imbarco valenze varie e accusa e acquisiva una fortissima intensità
E diciamolo legami di ora questa scelta occidentale
Proprio perché ha rappresentato una concentrazione di forze anche diverse
E ha determinato anche contiguità e la necessità di contiguità e quindi sviluppi
A che non non vanno sottovalutati penso al mondo cattolico che sono quattro anche autorevole storico cattolico
Io credo che
Il problema
Per la Chiesa per il pontificato di Pio dodicesimo in primo luogo come il riflesso diciamo che la linea Complesso credo che la linea di quel pontificato aveva sulla politica italiana
Che il problema degli Stati Uniti
E il problema del rapporto basilare con gli Stati Uniti nel senso che una chiesa che fino a prima della seconda guerra mondiale i suoi riferimenti
Diplomatici e diciamo storico politici fondamentali e aveva ancora sul sull'asse Parigi Berlino poi sostanzialmente Parigi Berlino Roma Parigi Berlino
Dopo la guerra la se si sposta sul
E lasse e lo spostarsi di quest'asse in questo devo dire c'è un libro di Baget Bozzo colletto non sono sempre primissime estimatore delle cose di base va però ciò che sia un uomo molto intelligente non c'è ombra di dubbio
E c'è un libro dei sogni mi ricordo più in cui lo sottolinea questo problema il problema americano della chiesa
Che è il problema
Diverso dal passato di confronto con un tipo di modernità
Ed è anche un problema di confronto politico
Io credo che c'è stata siamo stati in qualche modo l'Italia è in corso una certa se siamo stati anche fortunati
A che diciamo la svolta
Conservatrice con valenze fortemente reazionaria che inizia con la presidenza Eisenhower nel cinquantadue nel cinquantadue sia avvenuta appunto nel cinquantadue non prima
Questo probabilmente ha avuto anche un influente uno che è stato anche un elemento di forte contenimento di spinte interne per esempio
Al mondo cattolico al Vaticano penso al partito romano partito romano non era filo americano certamente
Ma
Io non sono non voglio dilungarmi su questo
Ma credo che
La
Il mutamento dell'anno come Londra della nomenclatura del mondo occidentale e quindi anche dei punti di riferimento sostanze pensiamo quanto la chiesa degli Stati Uniti la la Chiesa cattolica il cattolicesimo americano diventa importante diventa che che ruolo che ruolo acquista credo che il mio il mutamento di questa morfologia denso di questo quadro morfologico di riferimento
Che naturalmente della guerra fredda trova insomma la sua espressione politica primaria e più e più evidente insomma a una notevole rilevanza lui ha avuto una grande incidenza
A che tutto subito non si richiude essere su contrapposizioni fortemente conservatrice che quadro rimanesse rimanesse avverto
Questo anche
Diciamo io
Se dovessi rivisitare andrà fatto dal momento che sono laico di provenienza forse insomma toccherà quindi come nel parco
Se si va a rivisitare la storia diciamo dei frammenti rimasti che pure hanno avuto un ruolo
Dei frammenti del mondo laico che sono rimasti
Io credo che non sia una storia particolarmente gloriosa nella seconda Repubblica e comunque è una storia che senza il retroterra americano probabilmente voglio avrebbe avuto una parabola molto più
Il ruolo sarebbe anche stato minore di quello che non che non quindi anche lì c'è una interazione c'è un cambiamento di ieri iniziato la mia attività pubblicistica al Mondo di Pannunzio
E mi ricordo che
Essendo di una più giovane generazione la cosa che rilevando era come quello forse un bellissimo giornale ma tutto proiettato
Diciamo sulla tradizione laica italiana passa italiana europea passate non avesse nessuna apertura con quella che fu erano i termini della modernità che avanzavano
Quindi diciamo sono vorrei su questo sintetizzare così
La scelta occidentale di e che che diciotto aprile rende determinante egemone nel Paese intorno a quella scelta già mentre
A quella scelta politica ideale inizia un mutamento di cultura di culture lento ma importante che secondo me dovremo indagare con serietà
Che attraversa innanzitutto le forze politiche che di quel blocco facevano parte e ne determina delle mutazioni interna rispetto a quello che era il bagaglio diciamo delle tradizioni di non secondaria rilevanza e comunque quello che torno a ribadire
Carattere fortemente idea pensate
E su questo concludo al versante europeistico di queste scelte perché non dimentichiamoci che la scelta europea è strettamente legata questa scelta quater poi Atlanta Piano Marshall
Patto Atlantico
Alleanza con gli Stati Uniti d'America vanno di di pari passo col collo sullo sforzo che poi ha un momento anche di forte arresto nel cinquantatré di costruzione delle istituzioni europee che poi riparte alla fine degli anni Cinquanta
Due parole su invece
Dette queste cose diciamo
Su la legalità della scelta sul il loro carattere
Sugli elementi innovativi ieri di mutamento che vi erano loro interno due parole sulla continuità
Sì perché appunto quando uno va a vedere quello schieramento
Quello schieramento lo schieramento che vinse il diciotto aprile era costituito dalla Democrazia cristiana dal mondo cattolico organizzato politicamente
Che era qualcosa di più del vecchio Partito popolare
Perché
Nel senso che insomma aggregava c'era anche la Chiesa dentro c'era la chiesa se non in prima del balzo ma di fatto in prima persona imprese con quindi era il modo il mondo cattolico in quanto tale
E accanto adesso
Quanto rimaneva della effettiva continuità politica del vecchio Stato unitario
E perché c'è liberali repubblicani e poi c'era quella frangia riformista del socialismo
Che già prima della prima guerra mondiale in qualche modo aveva fatto il salto ed era entrata dentro le strutture quelle di tessera amalgamata dentro la struttura dell'Italia libera
Dall'altra parte diciamo c'erano socialisti e comunisti
In particolare i comunisti che rappresentavano quella tradizione che anche altri Paesi hanno hanno avuto che non si era ancora amalgamata diciamo col tessuto
Dallo stato liberale democratico
Bene
E lì l'interpretazione c'è un'interpretazione io credo si possa dire molto rozzamente ma insomma situazioni anche non rozzamente se lo dico io molte lo dico molto rizal c'è un'interpretazione di quell'alleanza
Di forze che poi è l'interpretazione
Di Vega
E che è un'interpretazione nel segno della continuità cioè
La forza cattolica sovrappeso sopravviene con le sue idealità con i suoi elementi di mutamento e si inserisce però nel corpo di una di una tradizione come dire e le le diventa l'elemento di continuità si fa carico di un'eredità naturalmente facendo anche i conti con quel ma insomma è è il problema della continuità dello Stato se vogliamo ma ancor di più il problema della continuità ideale della tradizione politica italiana ribadita sulle rovine del fascismo
E
Concludo per dire che insomma questo elemento di continuità importante secondo me è importante ancora oggi questo elemento di continuità si vuole la rottura porno
Cioè queste naturalmente le ippiche motivazioni di una continuità cambiano nel tempo il problema vedere se si è orientati nel senso di quella continuità e voglio a riguardo ricordare che
Certo simile diciotto aprile fu una contrapposizione
Però già nel cinquantatré si lavorava per allargare le maglie sulla sull'asse di quella continuità quando voi andate a vedere i tentativi collochi che Degasperi fa per formare quel governo che poi forme poi poi esce di scena
E la preoccupazione che ha di sondare se c'è la possibilità a breve o a medio di aprire con i socialisti che fu poi l'operazione che si fece proprio perché c'era un problema poi di salvare quella frattura
E però tenendo fermi i principi della prima continuità io ricordo vorrei ricordare che quando Aldo Moro assume la segreteria della Democrazia Cristiana siamo nel mille novecentocinquantanove
Ed è purtroppo anche la data in cui more Luigi Sturzo
E a pochi mesi dall'assunzione della segreteria Moro va a commemorare Luigi Sturzo
E fa un discorso tutto degasperiana di riaffermazione di quella continuità e dei valori
Del cattolicesimo liberale di Sturzo proprio per riaffermare Marocco era uomo molto colto e da giurista insomma Rocco conosceva i termini della discussione ottocentesche esprimono pezzettino attenti se ne e torni conosce conosceva bene gli ho letto le sue conosceva bene quindi quel discorso discorso importante
Dopo il fallimento del primo centrosinistra Valle centrosinistra diciamo come operazione effettiva di riuscire a riportare la sinistra dentro attraverso il partito socialista è una cosa che si chiude nel sessantaquattro sessantaquattro e già chiusa
Inizia il problema del rapporto coi comunisti iniziato il problema la dizione di di riportare
Diritti di Porta di di saldare la rottura del Paese però sulla linea di questa continuità
Io mi fermo qua però credo che questo è un è un valore è un valore ed è un punto politico centrale che viene da adesso non so ma insomma dobbiamo tener duro non possiamo buttare via quel questo elemento che è stato fondante della Repubblica
Voglio aggiungere solo e concludere una cosa che che è relativa ma non è cosa di oggi ma che è relativa perché al al problema della Costituzione del valore diciamo del del valore ideale fondante della carta
è l'approvazione della Carta e la rottura diciamo politica italiana procede all'ultimo tratto procedono di pari passo
La la carta
è generalmente interpretata diciamo come la matrice di tutti
Ma è la matrice di tutti
E anche in qualche modo
L'ARPU grande armistizio un armistizio un armistizio
Connesso a una guerra
Che si sperava
E tutti volevano che rimanesse fretta ma però tale
E
Da questo punto di vista io credo che vi è stata
Una evoluzione chiudo subito c'è stata un'evoluzione delle forze politiche italiane
Molto più corpose di tutte le forze politiche sentiamo molto più corposa
E fonda
Che rispetto a quelli che erano i termini che son fusti issati nel testo costituzionale teniamo conto se è possibile avviare teniamolo conto di questo fatto compresa la prima parte della Costituzione
Nell'arco degli anni che vanno dal cinquanta oggi le porte diciamo dal cinquanta al novantadue lasciamo stare quello che è successo dopo ma le forze politiche italiane sviluppano principi qua e punti di convergenza sono più più forti e più moderni probabilmente di quelli che son fondati nella carta grazie scusa grazie
Grazie io introdurrei una piccola correzione alla via idea di seguire l'ordine alfabetico mi pare
Opportuno proprio alternare diciamo i diversi filoni di pensiero le diverse scuole quindi e dopo aver sentito Piero Craveri darei la parola vacanti in modo tale da poter come dire sviluppare alcuni temi molto importanti che sono stati introdotti anche la Craveri
Io capisco che ci sono delle esigenze di tempo da parte del pubblico solo dobbiamo cercare di contenere un poco interventi quanto tempo mi assegni presi nove io non vorrei et perché tutto affidato al vostro buon cuore
Allora
Grazie inutile
Io ho seguito con molta attenzione i lavori di questa mattina e devo dire francamente che me ne sono giocatori e quindi vi ringrazio in maniera non formale di questi tu
E faccio questo riferimento in partenza perché
E venuto incontro il seguire i lavori fino alla mattina a quello che io pensavo nei giorni passati nei momenti in cui riflettevo a come affrontare
Il tema di questa tavola rotonda
Io pensavo appunto che la domanda come l'interrogativo come ha già avuto modo di dire
Gerardo Bianco non va presa alla lettera
E piuttosto la metafora del problema storico che vi sta dietro e cioè come leggere cinquant'anni dopo il diciotto aprile come evento nella storia della Repubblica o dell'Italia repubblicana
E dicevo che la il lavoro di lavori questa mattina mi mi mi hanno confortato perché erano già tutti impostati in questa chiave
Non solo ma anche nella e se non ne condivido l'inquadramento più complessivo perché non non basta dire come legge il quarantotto l'evento quarantotto le centodiciotto aprire Repubblica italiana questo
Rinvia ad un'altra domanda come leggere i cinquantenni a Delhi e del della storia cinquantenne dell'Italia repubblicana
Nella seconda metà del secolo della storia mondiale
Perché questo e vero più che mai è oggi
La storia contemporanea è storia mondiale solo convenzionalmente se ne può ritagliare la storia ad azionare come storia dei singoli Paesi a condizione che se ne sappiano cogliere gli intrecci con la storia generale altrimenti
Si rischia di tentare di far storia non dell'epoca contemporanea ma di altre epoche
E allora se è così
Ma intesa la domanda
Come accennavo nella
Il problema come accennavo nella domanda che ho posto stamattina professor Bonini
Storicamente percepita la formula
Scelta di civiltà come posta in gioco di quelle elezioni
Io credo che vada percepita in questo senso che
All'indomani della seconda guerra mondiale
Le ragioni stesse per cui si passa dalla unità antifascista nella guerra fredda
Al di là di come se ne ricostruiscano le origini e su questo forse diciamo ci potevano essere approfondimenti sull'altro fronte stamattina
Nella relazione sul Veneruso veniva focalizzata
L'attenzione prevalentemente sulle responsabilità
Ti stai deluxe nelle origini della guerra fredda
Forse si richiederebbe un approfondimento sulle origini della guerra fredda su anche sull'altro versante ma
Possiamo prescindere in questa sede in questo momento da questo tema
E tornare appunto a quello che dicevo e il tentativo che farò di
Analizzare dal mio punto di vista questo concetto della posta in gioco delle elezioni del diciotto aprile inteso come scelta di civiltà dicevo all'ASP alla fine della seconda guerra mondiale scusate siccome erano un testo scritto devo ragionare mentre mentre parlo allora
Diciamo il mondo si divide in due dopo la parentesi della guerra della guerra antifascista
Perché la prospettiva Rose il piano e che è stata ricordata qui stamattina
Quella del quarantuno ma ancora quella degli anni della seconda guerra mondiale
Peso non trova conferma nella realtà del mondo che risulta alla fine della seconda guerra mondiale
Non trova conferma perché diciamo l'universalismo new di lista
Non incontra la sua seconda condizione la prima condizione la straordinaria espansibilità del tipo di industria Visco americano ed il tipo di civiltà nordamericano
La seconda condizione è la sua diciamo più o meno rapida e diretta diffusività in Europa e questo non è immediatamente possibile ci vorrà il Piano Marshall perché europee ci distrutte dalla guerra
La terza condizione la disponibilità dell'Unione Sovietica a cambiare il paradigma che invece aveva definito la percezione del proprio interesse nazionale degli anni Trenta in particolare nell'ultima parte degli anni Trenta
Quando diciamo la ridefinizione dell'interesse nazionale russo da parte delle ditte staliniane in termini di sicurezza territoriale
E se volete il prima e il poi del perfezionamento di quello che uno storico che c'è stato citato qui stamattina sul quale io tornerò Silvio Pons gratuiti vicedirettore dell'Istituto io dirigo
Ha definito lo stato di sicurezza totale quello cioè che si costruisce negli anni del Grande terrore
In Unione Sovietica che che verrà restaurato immediatamente dopo la parete la parentesi della guerra per il timore che l'élite staliniana della contaminazione che attraverso il ritorno dei
Dei dei soldati che sono stati in Occidente
C'è rispetto alla stabilità di quel modello di poter
E allora
Che che scena si pre che qual è lo scenario con cui si presenta il mondo della guerra fredda il mondo che si viene dividendo in due
E che da una parte cioè a cominciare dalla percezione del proprio interesse nazionale da parte degli Stati Uniti una grande prospettiva espansiva
Dello sviluppo di un modello molto più avanzato
Di organizzazione dell'economia e della società e se volete di valori libertà e democrazia
Difficile dire cosa che imprime cosa viene dopo non è questo importante sta tutto insieme
Dall'altra parte invece c'è il ribadimento e persino la fossilizzazione di una percezioni puramente militare delle relazioni internazionali
Questa è la scelta che l'URSS fa
Che l'URSS fa nel momento in cui tra il CUP sostanzialmente Gianni nel quarantasei
Impone ai paesi di cosiddetta democrazia popolare il proprio modello
Costruisce quella che Cerci e definire la cortina di ferro cioè percepisce la sua avanzata nell'Europa centrale e orientale come un allargamento dei confini intensi in termini di sicurezza territoriale militari come se si stesse nel mondo dell'Ottocento
Allora così stando le cose è chiaro che
Diciamo
La doppia lealtà del PC cioè il suo allineamento a Mosca in politica estera non solo contraddice e delimita la possibile espansibilità del suo modo di interpretare l'interesse nazionale
Non solo falsifica la scommessa sulla tenuta dell'unità antifascista su cui Togliatti continuava ancora scommettere fino al quarantasette ma lo rende
Agli occhi dell'opinione pubblica
Prima ovviamente della nascita del Cominform al al gli occhi della grande delle pubbliche dell'elettorato come interprete di un di un interesse nazionale sicuramente non confrontabile con il modo in cui viene interpretato e proposto l'interesse nazionale d'altra parte
Cioè il tipo di legame fra percezione dell'interesse nazionale e sistema delle relazioni economiche ed e politiche internazionali in cui il Paese deve inserirsi perché questa è la realtà
Per la storia del Novecento è soprattutto la storia successiva seconda guerra mondiale trova diciamo ippici già vinto storicamente per il suo legame prima di essere battute letteralmente nel quarantotto per il legame con Mosca
Allora io così interpreto
La formula della scelta di civiltà e la scelta fra due ipotesi che sono complessi globali economiche politiche o culturali e che poi in Italia si presenta
Come diciamo il momento in cui quello che il sistema della guerra fredda
Si provi si prolunga
Attraverso i suoi principali interpreti in un sistema nazionale e gli dà forma
Poi però sul significato di questo passaggio risposte è stato già detto insomma chi io condivido
L'ho visto ancora una volta ripreso questo concetto del Giovagnoli anche nella
Nell'introduzione a a questo bollettino valore storico rispetto alla sua politica italiana e quarantotto in volo di grande stabilizzazioni democratica questo fu discussione mappe che dall'altra parte ci fossero alcuni pozzi insurrezioni stiliamo esattamente perché la stabilita dalla commisurata all'equilibrio e al sistema di relazioni internazionali in cui il Paese stabilmente si inseriva
E poi tutto quello che è stato detto su come questo passaggio diciamo contra dicesse e i radicalismi di di tutt'presenti da tutte le parti e costringesse la sinistra diciamo ad affrontare il problema di educare la propria tradizione massimalisti Ca'maggioritaria
E cioè è già stato detto stamattina e personalmente sono d'accordo
Vorrei dire qualcosa di più diciamo da un lato sul le ragioni di questa debolezza
Del piccino della sinistra
Dall'altro sulle attenuanti
Di queste di questo di questo di questo fuori di questi suoi difetti
Innanzitutto c'è da parte di Togliatti perché poi e sicuramente interprete di gran lunga più influente fra tutte la famiglia dei leaders di sinistra
Una sopravvalutazione della possibilità di tenuta dell'unità antifascista sto parlando degli anni che precedono ovviamente il quarantotto e che precedono la nascita del Cominform
A differenza di quanto invece vede meglio dei gas
Anche se
Gli studi di Formigoni in particolare c'hanno insegnato quanto complessa sia stata l'evoluzione della cultura politica dei cattolici in particolare i cattolici che poi sono si esprimono attraverso la democrazia cristiana nel diciamo nel combina nel nel ridefinire una propria tradizione nazionale
Nel ridefinire la proprio punto di vista l'identità e l'interesse nazionale e partendo di qua trovare l'intreccio con una prospettiva internazionale come quello occidentale atlantica senza esser come è stato ricordato anche questa mattina come devo dire puramente cauda tariffe
Del dei valori
Di altre culture o di altri Paesi quindici è sicuramente questa questa questa scommessa perdente di Togliatti
La ragione per cui è perdente è che Togliatti è stato uno degli interpreti della duplice prospettiva della politica di Stalin già durante tutti gli anni Trenta ma questa è una storia troppo lunga perché io la riepiloghi qui ma comunque credo che nei testi che sono stati richiamati per esempio stamattina
Dal dalla relazione del professor Bonini la si possa vedere tranquillamente ricostruita cioè la per la diciamo la la definizione del proprio interesse strategico da parte delle liti staliniana e dei l'interesse strategico dell'URSS e duplice oscilla
Già negli anni precedenti
Gli anni trenta e volte dopo l'avvento di Hitler precipita in una definizione puramente militare dell'interesse nazionale e questa è l'origine del patto Molotov Ribbentrop
Si apre invece ad altre possibilità attraverso l'alleanza antifascista che come devo dire una Wanda che arriva
Come possibilità all'Unione Sovietica dopo l'aggressione tedesca alla Polonia e al aveva agli adulti alla Russia spessa e poi si richiude
Togliatti era uno degli interpreti di questa duplice linea diciamo la linea della sicurezza totale e della Sea dette del del e della sicurezza Terim militare territoriale Stalin in senso stretto o se volete Stalin quando sceglierà molto più vicini Ski la linea diciamo della tradizione litighino sbucare in Dimitrov Togliatti che invece sicurezza collettiva a far politica avere come obiettivo principale evitare la guerra giocare sulle alleanze eccetera e la guerra antifascista sembra dare grandi Chances a questa possibilità
Togliatti è uno di quelli che pensano che l'URSS possa evolvere secondo questo altro paradigma
Cosa che da quarantasei non è più vera
E Togliatti stesso scriverà un bellissimo editoriali rinasce nel sessantaquattro per dire che lì era all'origine poi
Della diciamo della la sconfitta storica del movimento comunista malgrado le possibilità che il sì che si erano aperte
Dopo la seconda guerra mondiale perché c'è questo scommettere ultra petita di Togliatti su questa prospettiva
Che entra subito in contraddizione quando comunque pur volendo votare a favore del piano Marshall accetta il diktat di Mosca
E accetta il Cominform ecco qui c'è un elemento secondo me che comunque va valutato il peso della diplomazia atomica il peso che nella situazione mondiale successiva alla seconda guerra
A il fatto che c'è stata la bomba di Hiroshima e Nagasaki e che fino al quarantanove c'è una sola po'
Pensa che detiene Alberto ma questo non lo dico sul terreno della valutazione etica lo dico sul per tutte le note il diciamo di dell'individuazione di come venivano percepite
Le situazioni e quindi definite le basi su cui si diciamo si sviluppavano ipotesi politica per cui anche Togliatti prende sul serio l'ipotesi della possibilità di una terza guerra mondiale che è quella creduta o non creduta o comunque enunciate certo a tutela dell'interesse
Nazionale russo così come è definito
Alla vigilia della nascita del Cominform dall'élite staliniana
Da citando nella relazione alla prima conferenza da cui nasce in Polonia nel quarantasette il convento
Guardando le cose appunto in prospettiva storica è chiaro che il confronto e vinto in partenza dall'Occidente
Lasciamo stare la drammaticità del vissuto di tanti di noi me compreso il più sessanta anni insomma anche la ricorda ancora questa storia e mi ricordo come è stato lungo e complesso il mio approdo al Partito Comunista
Nel sessantuno
Credo però con un vissuto molto complesso e quindi non proprio acritico sic e nel quale comunque c'entrano poco il mito del mio sovietica per la mia generazione
Perché diciamo il fondamento della funzione mondiale negli Stati Uniti in un mondo che si divide in due
Anche militare ma dentro un'ipotesi economica e culturale straordinariamente espansiva e quindi egemonica
Per l'Unione Sovietica questo non è mai esistito
Vedo che non è mai stata una superpotenza da questo punto di vista lo è stato da turista militare e il fatto di scegliere di esserlo dal punto di vista militare una delle ragioni della sua fine delle modalità della sua figlia
Ho detto della parziale giustificazione che si può
Addurre all'errore di previsione di Togliatti
Dico che in questa prospettiva è chiaro che il quarantotto e il momento in cui diciamo il sistema la costituzione vivente una costituzione in senso materiale che prende corpo in Italia prende corpo in base a quella che
Quello che il sistema mondiale la guerra fredda cioè a come si riproduce sì ripercuote sul terreno nazionale ma anche qui riprendendo concetti che sono state già presenti questa mattina
Non è un caso che malgrado l'asprezza dello scontro il paese si divide non si spacca
E qui rinvia un concetto che era già la base della relazione bellissima del professor Rumi
E cioè il fatto che quel diciotto aprile non ex separabile dal venticinque aprile di tre anni prima
In che senso nel senso che il significato politico di quel venticinque aprile di tre anni prima
E il riconoscimento reciproco che poi diciamo trova nella Costituzione la carta comune dei valori e degli obiettivi
Tra i partiti che riscattano
Il paese
Dopo la sconfitta e lo riscattano attraverso la Resistenza non riscatta attraverso il trattato di pace
Al quale pur in condizioni di guerra fredda ormai cominciata i piccini sostanzialmente collabora al suo Vasco lo riscattano attraverso la Carta costituzionale
Badate bene malgrado le condizionalità
In senso contrario
Di quelle dell'URSS è stato già detto stamattina
Ma è stato detto anche abbastanza perché poi e un tipo di conti sanità che tende a fare dell'Italia nel contesto di Yalta piuttosto diciamo
Non certo un un un
Un punto di espansione dell'Unione Sovietica in Europa ma piuttosto un avamposto
Nel caso fosse prevalsa un'ipotesi neutraliste via
Vantaggioso per l'Unione Sovietica nella sfera di influenza da ella comunque sempre rispettata ad egemonia America
Dall'altra parte malgrado i condizionamenti americani e qui ha ragione Giovagnoli ancora una volta nell'introduzione a questo bollettino nel ricordare che il quarantotto e molto aspro come confronto dal punto di vista elettorale ma dal punto di vista complessivo lo scontro diciamo fra
Scelto occidentale e
I movimento comunista socia al comunisti cioè l'anticomunismo l'anticomunismo di massa democratico e molto più aspro tra il cinquanta e cinquantatré anche
Perché sono gli anni più bui del condizionamento internazionale del sistema della guerra fredda su un versante sull'altro e sull'altro sono gli anni nei quali forte la pressione
Almeno di una parte dell'establishment americano perché venga messo fuori legge il PC
E la DC
De Gasperi Scelba in testa si rifiutano di farlo
Come di recente studi non sono meno recenti di Giovagnoli ma di Gentiloni e di Del Piero hanno messo in luce concludo con una battuta
Il ragionamento che ha svolto tende dal punto di vista più strettamente storico a dire come ho detto che appunto il significato del diciotto aprile di stabilizzazione democratica
Dell'Italia uscita dalla sconfitta bellica del fascismo e della resistenza antifascista nel quadro di una stabilizzazione internazionale che quella della guerra fredda
E anche diciamo l'inizio della lunga modernizzazione sotto le bandiere dell'anticomunismo democratico di questo si tratta
Mai
Messe in discussione nella sua legittimità
Da parte della sinistra storica
Ma è stato ricordato qui stamattina che appunto
La guerra fredda e intanto ad un certo punto l'evoluzione della cultura cattolica dalla cultura politica il cattolicesimo politico in Italia può arrivare a cominciare da da più dodicesimo a diciamo
Condividere
La scelta occidentale in quanto comunque c'è il vincolo o il la premessa che la guerra fredda non diventi mai guerra
Appunto la guerra fredda è l'inizio di una regolazioni bipolare del sistema delle relazioni internazionali in cui oggi lo possiamo dire cinquanta anni dopo
Elemento prevalente l'interdipendenza il condizionamento reciproco il reciproco affiorino affievolimento di una della possibilità
Di agire la propria sovranità in termini unità unilaterali
Questo è stato la guerra fredda che da questo punto di vista e uno straordinario un periodo straordinariamente positivo
Per la storia mondiale di questa seconda metà del secolo ma se questo è stata dal punto di vista concettuale una guerra che non poteva essere vinta cioè lo stesso concetto di vittoria di una guerra non si applichi in una guerra non si applica più
Quando si passa dalla guerra classica
Dalla classica equazione fra il politico e la guerra proprio dell'epoca moderna
A qualcosa che invece e già l'inizio di un mondo molto diverso preludio di un mondo forse radicalmente nuovo che abbiamo cominciato a vivere quando la guerra fredda è finita e con essa il bipolarismo e sono cominciati gli ultimi dieci anni di questo secolo grazie
Ora la parola
A professore Giovagnoli
Grazie
Sì
Pezzo poi alla fine ero rapidissimo quindi cerchiamo di volgare anche il tempo per un rapidissimo giro pregando gli spettatori ci sono stati grossi attenti ero far rimanere perché credo che il dibattito diventa molto interessante
Prego giovani ecco allora
Se per
Io ho ascoltato con molto interesse quello che hanno detto prima di me vedi e Vacca che hanno tra l'altro ricordato l'ampiezza del quadro complessivo in cui si inserisce la vicenda specifica del diciotto aprile del quarantotto anche e soprattutto per ciò che riguarda la le influenze internazionali che certamente sono state decisive in quella vicenda
E penso tra l'altro che poi alla fine di questa giornata quando ormai si si è si è detto molto su questo
Su questa data su questo evento valga forse la pena di fare qualche riflessione ulteriore almeno io cercherò di farla
Dando in qualche modo anche per assodati molti elementi che sono stati richiamati appunto nel corso di questa giornata e per la verità anche nel corso di quest'anno in cui il tema diciotto aprile è tornato più volte
Ad essere affrontato l'aspetto su cui vorrei richiamare l'attenzione e proprio in qualche modo l'evento elettorale e cioè
Quella vicenda quella vittoria della di una delle parti in in causa e anche un aspetto specifico che però è stato estremamente importante
E cioè la misura di quella vittoria perché certamente ciò che rende eccezionale straordinaria la vicenda del diciotto aprile
E proprio il fatto che un partito ha ottenuto all'ora quasi la metà dei voti quasi il cinquanta per cento dei voti più correttamente quarantotto ma incerto insomma si è avvicinato notevolmente alla
Alla metà dei voti
E così ora questo aspetto che sicuramente non può essere dimenticato
Prego
Aspettiamo un attimo
Questo è un po'quello che con la forza è una pausa così
Come nel Cono Sur poi diviene meglio come eccome nel Cono Sur viene poi meglio tirare il caffè vendere farà è un po'
Un momento un po'difficile
Non la puoi vivere meglio prevalsero possibile questa operazione
Riservatezza trovare ascisse è impossibile fare la Regione presentata o non è non differisce dalla cattiva c'è il rischio dalla discontinuità scusa
Prego
Quello che appunto stavo dicendo era il il tentativo da parte mia di richiamare brevemente l'attenzione sulle peculiarità di quella vicenda elettorale sulle conseguenze che essa ha avuto
Sulle conseguenze immediate ma anche su un profilo più di lungo periodo che riguarda la storia dell'Italia repubblicana nel suo complesso
Perché
Chi ha vinto e chi ha perso le elezioni del diciotto aprile sono stati già fatti molti
Molte ondate già molte risposte a questa domanda è tutto abbastanza giuste si è parlato degli Stati Uniti si è parlato della chiesa si è parlato dei laici ma si è parlato anche di una vittoria paradossalmente anche degli sconfitti e così via
Tutto questo è certamente vero e l'elenco potrebbe anzi continuare innanzitutto riguardare più da vicino al mondo cattolico non c'è dubbio ma io credo si possa anche dire che paradossalmente la peculiarità le particolarità le specificità di quella vittoria sono state tali da condizionare non solo gli sconfitti il che evidentemente e o è ovvio in una certa misura ma anche i vincitori cioè il diciotto aprile come un evento in qualche modo fondante nella storia dell'Italia repubblicana
Per le connessioni si è ricordato stamattina credo lo ha ricordato Rumi per le connessioni con gli enti precedenti ma anche fondante per la forte influenza che ha avuto sugli sviluppi successivi
Questo è vero per tutte le forze politiche
Certamente vero con il mondo comunista il diciotto aprile immagino si sia credo si possa dire che si è trasformato in una sorta di incubo Togliatti lo definì una grande vittoria anzi l'unica grande vittoria dell'anticomunismo
Ma certamente questo incubo del diciotto aprile divenne anche in qualche modo paradossalmente qualche cosa che ha anche accompagnato quella che è stata poi la successiva lunga costante crescita elettorale del Partito comunista
In qualche modo la resistenza diciamo così del diciotto aprile diventato una sorta di zoccolo duro da cui poi è cominciato un lungo cammino verso le istituzioni
Questo è vero per i partiti laici che sono usciti certamente ridimensionati o può o comunque non hanno evidentemente potuto esprimere in quell'occasione un forte peso elettorale e che dunque si sono inseriti nella successiva vicenda politica soprattutto attraverso un'influenza che più che puntare sul sugli equilibri del elettorali è stata rilevante sotto il profilo delle della cultura politica
Ma questo risultato del diciotto aprile certamente influenzato anche i socialisti si può dire che è rimasto con un esempio di un errore da cui prendere gradualmente le distanze
E in qualche modo determinando forse anche squilibri ed eccessi
In un altro senso quasi che in fondo il Partito socialista non sia più riuscito a trovare un equilibrio fra la scelta frontista diciamo così del quarantotto è una scelta completamente opposta
Come quella che poi soprattutto dopo il settantasei questo partito ha fatto ma naturalmente questo discorso riguarda in primo luogo e soprattutto la democrazia cristiana naturalmente il grande vincitore di questo risulta di questa vicenda
E il grande vincitore anche se sappiamo quanto sia stata ampia il e praticamente senza conclusioni la discussione se nel diciotto aprile abbia vinto De Gasperi oppure abbia vinto Gedda
Se abbia vinto la chiesa di più dodicesimo o se abbia vinto l'influenza americana in fondo non è facile risponde a queste domande anzi per la verità impossibile sono tutti vincitori del diciotto aprile perché tutte queste forze hanno concorso alla successo della democrazia cristiana ma in un certo senso dire questo non risolve il problema significa semplicemente spostato e cioè significa in qualche modo interrogarsi sulla natura di questo partito
Sull'auto di questo partito che accoglie al suo interno o comunque a suo sostegno forze delle menti che sono evidentemente piuttosto eterogenea
E noto che questa eterogeneità del voto del diciotto aprile è stato un'eterogeneità che è stata subito messa in rilievo
All'interno stesso del mondo cattolico gruppo dossettiani o ma non solo l'uva sottolineato in modo molto efficace e molto forte
Il diciotto aprile in questo senso a me pare sia una sorta di data fondante ori fondante se così vogliamo dire nella storia successiva della democrazia cristiana tant'è vero che questo giorno questo evento ex ha costituito una sorta di mito fondatore che poi non era un mito ma è un evento con cui tutte le successive vicende hanno dovuto direttamente o indirettamente fare i conti penso per esempio alla nascita di iniziativa democratica che avviene qualche anno dopo viene nel mille novecentocinquantatré ma che in qualche modo è legata alla vicenda del diciotto aprile perché legata all'idea di un grande partito di massa che sul modello un po'quasi del Partito comunista almeno dal punto di vista organizzativo avrebbe dovuto portare la democrazia cristiana ad essere stabilmente
Sui livelli elettorali appunto del diciotto aprile e poi mai più raggiunti
L'idea dunque di costruire un partito che fosse stabilmente il partito del diciotto aprile
Perché questo avrebbe permesso osseo si pensava che avrebbe permesso a democrazia cristiana una ampia libertà di azione avrebbe permesso a questo partito anche in qualche modo di svincolarsi da tanti condizionamenti che malgrado il suo successo ne hanno certamente condizionato e ostacolato il percorso
D'altra parte possiamo anche dire che il diciotto aprile è stato un momento importante nella vicenda della sinistra in Terna alla democrazia cristiana
E cioè in sostanza che proprio quel risultato elettorale ponendo un problema di come dire identitario a questo partito ne ha a accentuato una dialettica in Terna
Possiamo dire in una qualche misura che tutta la vicenda delle correnti interne la democrazia che stiano S è ruotata in gran parte intorno al risultato del diciotto aprile
Intorno cioè a un modello di partito che si era configurato che uscito dalle urne
Senza che fosse come dire preparato primo ma che in un certo senso paradossalmente si cercava di realizzare dopo
In un modo conforme a quanto non si doveva fare ma quanto era già accaduto e a cui bisognava in qualche modo tornare
Qui diciamo in un certo senso un problema perché evidentemente non era facile tornare ai livelli del diciotto aprile anzi per la verità era impossibile il risultato del diciotto aprile evidentemente un risultato unico
C'ha provato Fanfani in qualche modo la sua segreteria appuntato da cinquantaquattro in poi ad a risultati elettorali che fossero più o meno analoghi
Il risultato del cinquantotto è stato certamente positivo per la democrazia cristiana ma il quarantadue virgola quattro dei voti non era di certamente più vicino al cinquanta per cento
E questo in un certo senso è vero per tutta la vicenda successiva il declino della democrazia cristiana è stato un declino che è sempre stato vissuto all'ombra del diciotto aprile quindi anche con l'angoscia di un risultato che non si poteva più ripetere
Mi sembra fino alla ad aspetti paradossali quando nel mille novecentonovantadue democrazia cristiana ha preso quasi il trenta per cento dei voti quello è suonata come una grande sconfitta oggi io credo che il trenta per cento dei voti è un risultato una che su cui i principali partiti italiani evidentemente
Metterebbero la firma come si dice dunque c'è un aspetto paradossale di questa vittoria che costituisce una sorta di archetipo una sorta di paradigma per meglio dire con cui occorre poi misurare tutte le vicende successive
E anche tutta una dialettica interna fra come dire la necessità di raggiungere quel risultato dunque di raccogliere per forza di cose influenze esterne
Appoggi forze elementi aiuti che vengono dall'interno del mondo cattolico che però al tempo stesso appunto come ho detto un tentativo invece di tornare quel risultato per svincolarsi di da Q da questi condizionamenti se vogliamo una situazione paradossale anche per certi versi contraddittoria anche se certamente
Ricca di svolte dispetti DiVersi
E tutto questo in un certo senso induce a riflettere sulla natura di quella vittoria cioè sulla natura della vittoria del diciotto aprile
Che effettivamente qualche cosa di particolare di unico come ho già detto
Di unico perché film in nessun altro evento elettorale c'è stata una così forte mobilitazione perché nessun altro evento elettorale nessun partito mai raggiunto questo risultato forse le lezioni nell'intera storia repubblicana che più si avvicinano a quelle del diciotto aprile sono quelle del mille novecentosettantasei
Laddove più chiaramente l'elettorato ha fatto una scelta fra due grandi poli di riferimento
Dopo il diciotto e dopo l'elezione del settantasei giornali titolavano l'Italia bipolare sia pure in un senso diverso da quello con cui lo intendiamo oggi perché tre elettori su cento avevano votato o per la democrazia cristiana o per il partito comunista ma c'è una grande differenza fra il quarantotto e il settantasei nel settantasei come disse Moro ci furono due vincitori nel quarantotto no ce ne fu uno uno e questo vincitore fu un vincitori improprio e anche per conto terzi
E cioè in altre parole le lezioni del quarantotto in fondo hanno avuto un carattere curioso perché sono stati anche un referendum
Si è parlato di Shell ha scelto occidentale il il comunismo l'anticomunismo il quarantotto votare per la Democrazia Cristiana significava votare contro il comunismo dunque una sorta di referendum ecco
Ciò che spiega in una certa misura perché quel risultato sia stato e così polarizzato proprio perché in fondo non si trattava solo di votare per un partito ma anche di fare una scelta di fondo
Ora io credo che non è un caso se poi successivamente
Tutta la vicenda della democrazia cristiana ma anche se vogliamo tutta la vicenda della storia politica italiana è stata in qualche modo all'ombra del diciotto aprile
All'ombra cioè in sostanza di un paradosso per cui le elezioni sono state costantemente ricognizione degli orientamenti dell'elettorato rispetto alle varie forze le varie tendenze politiche però al tempo stesso anche Nostalgia richiamo ritorno suggestioni diciamo così appunto di una sorta di momento referendario
Di una sorta cioè di scelta chiara netta fra due opzioni diverso se e fra due anzi possibilità radicalmente alternative
Naturalmente questo non è sempre stato vero naturalmente le che le contingenze storiche di volta in volta hanno sfumato appunto a parte l'eccezione nel settantasei questo carattere referendario ma non c'è dubbio che tutta la vicenda elettorale italiana si è sì snodata intorno a questa situazione paradossale per cui anche un semplice trenta per cento di voti raccolti a democrazia cristiana sembrava troppo poco rispetto a quello che avrebbe dovuto essere non solo per ricordare come dire i fasti del passato ma anche per lui risponderà alle esigenze del sistema politico che chiedeva comunque
La conferma di questo partito PV come è stato detto di questo partito cardine del sistema il quale evidentemente non poteva essere solo un partito un po'più forte del degli altri ma doveva riassumere in sé anche questa funzione cardine
Rispetto al sistema politico nel suo complesso
In questo senso non certamente non voglio contraddire quello che è stato detto che che io evidentemente condivido e cioè il fatto che quelle lezioni sono stati un momento di grande stabilizzazione democratica non c'è dubbio
D'altra parte è anche vero che quell'elezione hanno posto un problema che in qualche modo contiene la storia degli anni successivi non interamente ma in parte ed è una storia che è la storia anche dell'Hull dell'unità di questo partito
Perché come o accennato chiaramente la vicenda democrazia cristiana è stata una vicenda fortemente dialettica al suo interno in cui sono state presente componenti così anche profondamente diverso dal punto di vista culturale politico ma è stata però una vicenda per molti aspetti unitaria
Ecco perché forse oggi anche singolare che si trasporta Spongano alcuni elementi di questa storia adattandoli a una vicenda attuale che è profondamente e radicalmente diversa
In realtà L'Unità debolezze che sarà è la è una faccia di cui l'altra faccia è la sua dialettica in Terna
Centro e sinistra o destra e sinistra sono in realtà espressioni che hanno potuto esistere proprio nel misure in cui convivevano all'interno della stessa realtà e all'interno di un partito che evidentemente ha dovuto assumere in sé
Una funzione che potrebbe essere definita con temporalmente la funzione della parte del tutto la funzione cioè di un partito che ha una sua identità molto precise specifica ma che per le condizioni storiche in cui viene a trovarsi costituisce anche un elemento portante del tutto cioè del sistema politico nel suo complesso dunque partito che ha un'identità precisa ma anche che deve rispondere a quelle esigenze di funzionalità complessiva del sistema che in qualche modo proprio l'elezione diciotto aprile gli hanno assegnato grazie
Va bene grazie loro la parola professor Villari
Grazie presidente io mi scuso se stamattina non ho potuto seguire interessanti lavori
Ma devo dire di un fatto privato molto più agevole vediamo mi è nato un nipotino
è grazie
Grazie dell'applauso
E tra l'altro figlio di mia figlia tra l'altro la moglie è una giovane musicista giapponese nata a Nagasaki ma trent'anni dopo lo scoppio della bomba atomica ecco la nascita di questo bambino alla fine del secolo fatto di questa giovane mia nuora nata a Nagasaki ma così lontana da quella tragedia mi fa pensare che veramente è passato tanto tempo anche dal dagli dal diciotto aprile mille novecentoquarantotto è passato tempo è e noi li registriamo questa lontananza dal quarantotto ma nello stesso tempo e questo convegno lo dimostra
Almeno noi ne sentiamo la vicinanza
E mi pare anche giusto
E la sentiamo mi pare in modo problematico al punto che a molti interrogativi che qui vi sono stati posti
Si riesce a dare una risposta e forse non si riesce Kagel Giovagnoli l'ultima dice cose che ha detto
è insomma a segnalato alla difficoltà di dire
Grazie oltre indicibile cioè che il diciotto aprile comunque è stata una è un evento di libertà
E e di stabilità oltre questo ma noi non siamo qui per celebrare questo fatto perché non ci sarebbe stato motivo
Di riunirsi per celebrare il fatto che il diciotto aprile comunque è stato un evento di libertà e di stabilità ma siamo qui per crede residui se si riesce a a a sciogliere certi nodi storici
E se si riesce a dare qualche risposta è
Non solo interpretando la storia di quel tempo ma anche cercando di di vederla così come essa si è svolta perché non vorrei che di fronte a un evento che è stato definito giustamente dal presidente Bianco una svolta epocale insomma si debba dire quello che Nicea diceva della Rivoluzione francese cioè che l'interpretazione so per sia il fatto il testo
Noi non dobbiamo essere nelle condizioni di soverchiare con l'interpretazione i fatti del diciotto aprile elemento diciotto aprile abbiamo forse il dovere di attenerci al testo di questo evento
Cercare di leggerne le varianti cercare di leggerne
Le diverse posizioni
Anche le sfaccettature che questo evento ha portato con sé
E il modo come è stato preparato
Non registriamo solo le conseguenze del diciotto aprile
Noi rigetto dobbiamo registrare anche storicamente perché si è arrivati al diciotto aprile come si è arrivati al diciotto aprile
Il primo maggio di quest'anno il cardinale di Bologna il cardinale Biffi fece un'omelia che il giorno dopo pubblicato dall'Osservatore Romano
E quindi la chiesa accettato pienamente
La tesi di Biffi e cioè che la il diciotto aprile è stata la chiesa a salvare l'Italia dal comunismo
Io qui ho il testo reso conto di questa omelia
Di del cardinale Biffi il quale ha detto il merito dello scampato pericolo spetta primariamente alla Chiesa italiana
In tutte le sue componenti pastori organizzazioni militanti attivi popolo dei credenti
Poi aggiunge rapporto risolutivo è stato dato dalla gente comune
Che non avevo un gran bagaglio ideologico e non nutriva troppi interessi culturali
Questa gente semplice e predisposto al buonsenso è stata raggiunta illuminata dall'impegno delle ventidue mila parrocchie della penisola
Ora questo è un testo è un'interpretazione
La più recente possibile autorevole
Sulla quale forse andrebbe detta spessa qualche parola
Non per raggiungere quel quello che sappiamo già cioè per quale state al peso della chiesa
Nella vicenda che ha portato ad alla vittoria della democrazia cristiana son cose notissime evidentemente
Ma pelle soffermarsi un poco sul peso che ha la riflessione storica su questa vicenda
Cioè se al di là del impegno diretto che la Chiesa ha messo soverchiante anche rispetto anche alle organizzazioni politiche
Anche cattoliche tipo la Democrazia Cristiana se questi impegni e diretto è stato determinante eccetera
Nel senso che dice il cardinale Biffi
Allora forse
La stessa vittoria della democrazia cristiana per la democrazia cristiana non solo per il Paese
Non solo per le sinistre sconfitte
Non solo per il mondo laico minoritario ma sconfitto anche esso manipolazione si Tiziana stessa diventa un momento diciamo un oggetto di riflessione anche drammatica
Per le ragioni ovvie ed evidenti
Che diciamo
La vittoria della democrazia diciotto aprile
E insomma ha creato anche dei problemi
All'interno dello schieramento politico dei cattolici e non solo quei problemi che sono ben noti anche ben noti dissidi che
De Gasperi la selvatica la Santa Sede
Ma anche alla luce poi di ciò che avverrà dopo cioè in un partito che ha ha portato dentro di sé anche il peso di una contraddizione cioè non solo il peso
Piacevole di una vittoria elettorale ma anche il peso di una contraddizione politica ideologica e religiosa
Che fa aumentare in medico me storiche rispetto per il travaglio di questo partito ma non deve essere occultata però nella ricostruzione storica che noi facciamo perché altrimenti perderemmo di vista quegli elementi per così dire o come si diceva una volta dialettici che sono all'interno
Della prima repubblica italiana e ci fa perdere di vista alcun elemento di contraddizione
Politica anche della stessa stabilità politica della Prima Repubblica italiana
Brevemente riassumo alcune
Ragioni diciamo di questa contraddizione interna alle scelte politiche della democrazia che sia dando per scontate molte cose evidentemente per ragioni di brevità
Si è accennato
Alla politica estera
Si è accennato al poi naturalmente anche alla guerra fredda
Al clima della guerra fredda
Io direi per quella opportuna
Diciamo necessità di essere sempre molto attenti nella ricostruzione storica quelle che il nonno dell'amico grave richiamava le distinzioni
Le giuste distinzioni
La dialettica delle distinzioni
E cioè vedere esattamente quale è stato poi realmente il peso della politica estera e della incipiente guerra fredda
Nel
Contesto politico ideologico che ha determinato la vittoria del diciotto aprile
L'opinione più coro corrente corriva
E che no forte pressione degli Stati Uniti d'America
Sul democrazia cristiana e sulla persona stessa di De Gasperi che già il primo viaggio aveva fatto nel gennaio del quarantasette negli Stati Uniti che questa forte pressione
Che poi avrebbe portato all'esclusione dei delle sinistre dal Governo alla fine di maggio del quarantasette
E indubbiamente come dire l'inizio di un processo storico che porterà sempre di più
La la la il peso politico
Degli Stati Uniti d'America nella direzione della vittoria della democrazia cristiana diciotto aprile quarantotto
Onestamente non so se così
Subito dopo
L'esclusione dei comunisti dal governo Togliatti scrisse un articolo sull'Unità
In cui e esplicitamente dichiarò che non non era legata alla pressione degli Stati Uniti l'esclusione dei comunisti nel governo
Mi pare che questa testimonianza diciamo fatta nel fuoco di quei giorni abbia una sua anche un suo valore di testimonianza di documento storico
Ah dirò di più esistono i documenti ufficiali storici recentemente in Emilia la venute alla luce che fanno parte dell'archivio storico del ministero degli Esteri
E della diciamo e le carte diplomatiche di quel tempo in cui il Dipartimento di Stato
Aveva sempre sostenuto
Anche nel quarantasette anche dopo il viaggio di De Gasperi in America aveva sempre sostenuto che il governo di coalizione dovesse rimanere tale con le sinistre al governo
Dirò di più nel luglio del quarantasette De Gasperi scriveva all'ambasciatore turco italiano al a Washington Tarchiani
Esattamente queste parole il popolo certo credeva che la cacciata dei comunisti
Fosse dovuto al fatto che avessi già in tasca chissà anche assicurazioni dall'America quindi lo stesso De Gasperi diciamo
Informava l'ambasciatore nostro che non c'erano state né pressioni diciamo riservate sul Presidente del Consiglio
Ne e questo apparteneva alla strategia delle relazioni internazionali tra l'Italia gli Stati Uniti d'America
E addirittura
La rottura diciamo della questa coalizione antifascista era presentata
Come risulta anche nei documenti diplomatici
In ragione di una necessità di razionalizzazione della politica economica del nostro governo cioè di un risanamento dei tre conti pubblici di un rilancio dell'economia nel senso
Che aveva indicato Luigi Einaudi che era autorevole membro del Governo il vicepresidente del Consiglio e ministro del tesoro
Non solo
Nell'opinione pubblica ancora o o in coloro che ancora oggi si occupano cui interessano questi problemi
E si riconduce alla dottrina Truman anche diciamo questa sterzata che porterà certamente alla rottura del fronte antifascista
Del quarantasette
Insomma l'antica Truman non era
Cioè il discorso che tu quando fece il dodici marzo del quarantasette che passa alla storia come la dottrina Truman
E non era assolutamente non parlava su niente di queste cose
Era una indicazione strategica sul problema della sostituzione della Gran Bretagna del controllo del quadrante mediorientale del Mediterraneo in particolare il problema della Turchia
Quindi un problema di attualità ci siamo ancora vivo ma non a caso
La vitalità del problema turco oggi e un lascito di questo problema che comincia già nell'ambito della del svolgimento della seconda guerra mondiale soprattutto nel primo del dopoguerra cioè nello scoop questo scacchiere strategico del mondo e l'Europa
Il ruolo della Turchia avrebbe dovuto essere quello di costituire crudo come dire un un un punto di di di uno status di Stato cuscinetto fra
Letture i due schieramenti mondiali nati agli alta
E quindi al cercare di attrarre più che altro la Turchia nell'orbita occidentale per evitare che cadesse
Questo Paese così strategico così importante nell'orbita dell'area comunista sovietico comunista quindi era un gioco di politica internazionale
Ora il gioco pur il gioco sulla Turchia era molto più importante per gli statunitensi quanto fosse un problema
Elettorale o di coalizione di governo
Del nostro Paese ma questo ci ha detto solo solo per inciso accertata
Programma pure infatti
Questa è un'altra conferma
Ora né il problema
Ne è il problema
Del famoso assegno dato a De Gasperi nel suo viaggio in America cento milioni significano qualche cosa perché poco tempo prima
Un assegno alla Francia gli Stati Uniti avevano dato era di mille trecentosettanta milioni di dollari di un milione trecentottanta mila dollari cioè scusate cioè una cifra molto superiore alle circa cento mila dollari date Elli non era successo niente
Ci fu certamente poi anche in Francia una esclusione dei dei comunisti al governo ci fu anche in Belgio contestualmente faceva parte anche questo di strategie di politica interna però
Naturalmente legittime com'era legittima anche l'esclusione delle sinistre al governo in Italia io non non non suoi discutendo sulla legittimità politica in in quel momento era sto discutendo sul fatto se questo avvenisse in seguito a una in
A una imposizione da parte degli Stati Uniti d'America esaminiamo i tre mi terrei nella posizione storica di chi questo punto
Diciamo evita di dare un giudizio di questo genere sulla posizione americana per anche perché l'amministrazione americana era ancora piena di Roosevelt piani che credevano più in una politica di coalizione che noi politiche diciamo di rottura
Allora la la CISL la scissione o la rottura del quarantasette
Non può rientrare nel clima della guerra fredda ecco questa è un'altra
Via diciamo ipotesi di di di analisi storica del problema e cioè il prima della guerra fredda e certamente successiva alle vicende del quarantotto
I noi sappiamo bene che in tutto il meccanismo poi anche della Piano Marshall
E comincia a mettersi in moto anche se il Piano Marshall piena progettato nel quarantasette come diceva di sé di moto bene oltre gli eventi del quarantotto cioè a partire dal quarantanove
Quindi c'è una serie diciamo di distinzione di rispetto di dati di successione di eventi che vanno riconosciute con una certa diciamo approssimazione e fedele ai la realtà delle cose perché altrimenti si perderebbero di vista
Allora evidentemente la scelta di politica interna fatta da De Gasperi eliminazione di Commissione e Governo
Non può essere strettamente collegata a quello che poi saranno le elezioni diciotto aprile perché su questa scelta legittima
Di De Gasperi si innestano elementi Craveri diceva le ragioni ideali ma insomma chiamiamolo pure così si innestano elementi ideali fine ideologici che sovrastano anche alla scelta di politica interna compiuto dalla Democrazia cristiana e da De Gasperi in persona
E
La presenza della Chiesa cioè la Chiesa si inserisce in un momento in cui il processo di stabilizzazione se vogliamo
E delle sistema politico italiano che De Gasperi vuole perseguire anche escludendo comuniste giurista governo cioè stabilendo quello che oggi noi diciamo il bipolarismo quindi io personalmente ma accetto benissimo
La scelta del dell'esclusione delle sinistre al governo perché non necessita anche di chiarezza
Nella lotta politica viene sovraccaricata di un elemento chiamiamolo così è una serie di elementi ma insomma di un elemento ideologizzazione o di cariche di via Litta
Ci hanno gettato le premesse non della stabilità politica dell'Italia ma della instabilità e ideale culturale della sua democrazia come i fatti della Prima Repubblica hanno ben dimostrato ecco allora che la vittoria del diciotto aprile può essere letta in maniera anche più problematica di quanto semplicisticamente non noi stessi non la leggiamo
Noi troviamo
Noi troviamo
Una
Sopra un sovraccarico ideologico proprio nel momento in cui
L'accordo diciamo tra le sinistre la Democrazia Cristiana
L'approvazione dell'articolo sette avviene sinistro cioè dei comunisti e voi sia avviene nella maniera più chiara e più semplice più leale possibile
Cioè prendo
Il Partito Comunista lei ma anche in questa occasione nell'occasione della dall'approvazione dell'articolo sette mostrato che c'erano tutte le condizioni per evitare proprio quell'elemento di sovraccarico ideologico si insomma che avrebbe soltanto alterato gli equilibri possibili è un Paese che con un anno Costituzione tra le più avanzate democratiche del mondo si apriva la strada finalmente verso
La democrazia è verso una libertà costruite costruttiva
Moderna
Nel senso pieno della parola
Per cui il fatto che in Belgio o in Francia fossero stati eliminati i comunisti
O i socialisti dal dai rispettivi governi non può essere assimilata lo stesso gesto compiuto dall'Italia dalle gole da De Gasperi e dalla Democrazia cristiana perché intanto lì tranne l'esperimento tragico drammatico del Governo di Vichy non c'era stata
Il dramma di vent'anni di fascismo come certi d'Italia
Quindi la scelta della diceva dei comunisti può essere diciamo ripetutamente voglio vederli disposizioni considerata evidentemente come un atto legittimo però insomma non potendo anche gettare le premesse di una contrapposizione netta diciamo a fa le sinistre la DC
Perché e avveniva nel momento in cui questo nostro Paese cercava di uscire fuori un'esperienza ventennale di libertà e di antidemocrazia e tendeva a costruire un sistema democratico diciamo basato inizialmente sul consenso sull'accordo ma basato anche sulla possibilità di una leale confronto di posizioni
Giustamente quindi poi Togliatti al momento dell'uscita dal governo poteva scrivere un articolo titolato vittoria della discordia
Non perché ripeto non riconoscesse la legittimità del far politica del fatto qua perché questo in un paese sensibilizzato come il nostro
Da vent'anni di fascismo e da una guerra Gica guerra è guerra civile insomma evidentemente
Non era in del paese più adatto per raccogliere in quel momento questi elementi di differenziazione ma comunque questa è una reazione immediata quel gesto ma poi io posso qui portare una testimonianza forse inedita
Perché un ricordo che mi la confessione che mi fece Franco Rodano
è una delle ultime volte che ci vedemmo prima della sua morte ed i se e quando voi taglia Degasperi cacciò i comunisti al governo Togliatti andò
A casa di Rodano abitava all'inizio della gli atti di Porta latina
E e tagliati gli disse
Sono tutto sommato contento di quello che è avvenuto perché adesso io posso dedicare al partito posso dedicarmi insomma alla battaglia politica e ho degli spazi più chiari di lotta insomma era contento di questo fatto privatamente era contento questo mi ricorda una una pagina anche molto importante della storia che precede gli eventi del quarantotto cioè quando i giapponesi attaccarono
La flotta americana a Pearl Harbor
Quando arrivò la notizia
A Roosevelt Luino sì prego le mani dicendo finalmente era quella che aspettava per potere entrare in guerra finalmente e per potere rompere gli indugi e scegliere il campo della democrazia e della lotta contro la la la il fascismo e il nazifascismo cioè ci sono eventi della storia in cui è infatti che dall'esterno vengono interpretati in un modo poi visti dalla storia interna assumono un altro significato
Ma io devo concludere
Volevo ricordare anch'io secondo brevemente brevissimamente un secondo punto insomma delle cose
Richiamare un secondo punto delle cose che sono state qui dette
E si mi permetto anche di entrare dentro una un accenno che faceva bianco ad apertura di questa nostra cosa cioè sull'elaborazione di dottrinale profonda che la Chiesa ha fatto mi permetto di farlo io sono un laico
Mi permetto di dire vorrei conoscerla questa elaborazione dottrinale profonda che la Chiesa ha fatto nel clima del diciotto aprile nell'ambito del diciotto aprile
Ho l'impressione lo dico da da da da studioso di storia naturalmente
Non è un giudizio politico ho l'impressione che quello degli esempi sia il punto più basso dell'elaborazione dottrinale della Chiesa
Ci ha un momento di perdita di identità culturale ideale insomma della stessa chiesa io capisco che le insomma la posta in gioco era molto alta storicamente e politicamente eccetera
Ma era quello il momento del coraggio delle scelte e da quel momento in cui forse andava approfondita più che altro
La svolta epocale questa sì che la vittoria della democrazia sul fascismo aveva determinato per la storia dell'umanità per la storia dell'Europa per la storia diciamo delle persone
Che vivevano a quel tempo
E giusto il richiamo che ha fatto bianco anche a come dire all'afflato personalistico ma che apparterrebbe al clima culturale della Chiesa di quell'anno ma anche qui mi permetto di esprimere un dubbio
Io penso che il personalismo di munire non sia arrivato
Diciamo nelle viscere interni della chiesa di quel tempo perché altrimenti le cose sarebbero andate forse in maniera diversa
Penso che l'esperienza personalistica che io giudico di altissimo profilo morale
Culturale e ideologico che questa esperienza di Venere sia rimasta ai margini essi stessi è riaffiorata soltanto molto dopo in un clima che potremmo dire genericamente definire del Concilio come anno secondo
è stata anche questa un'occasione perduta
Perché probabilmente una valorizzazione anche nell'ambito dell'otto politica anche nell'ambito direi della guerra fredda
E nell'ambito della lotta contro il comunismo alcuna valorizzazione da parte per così dire del mondo cattolico e della stessa chiesa
Del valore del significato altissimo del personalismo avrebbe dato a questa lotto politiche quindi ai fondamenti ideali teorici e morali della Prima Repubblica una carica
Di identità culturale ma carica di onestà pubblica una carica di dignità di cittadinanza
Che forse come la crisi della Prima Repubblica ha dimostrato è mancato a molte volte nella storia di questi anni grazie
Grazie
Villari
Credo che le tentazioni incredibili
Che invitano al Signore la fare un'ulteriore incontro il titolo del convegno perché sono temi da affrontare prego Riccardi sì a me è dispiaciuto anche a me ma
Signorello porto matti lo sapevano non poter partecipare per un altro impegno a questo incontro
A questa giornata di incontro
Perché credo che il dibattito le relazioni gli apporti storici che sono avvenuti in questo giorno
Segni no così mi sembra almeno di capire dall'andamento di questa tavola rotonda che trovo estremamente interessante
Come sia completamente archiviato l'uso politico del diciotto aprile e come siano in un certo senso spezzati
I figli di quell'eredità del diciotto aprile che come Agostino Giovagnoli ha molto ben detto
è stato un grande mito un grande mito fondatore forse un incubo
Non solo per i vinti come sarebbe stato più naturale ma proprio per gli stessi vincitori
Un uso politico del diciotto aprile tanto Ri affiorante nella nostra storia repubblicana che in fondo di battaglie di epopea sembra averne tanto poche e in fondo quel diciotto aprile rappresenta ancora una storia politica battagliera un diciotto aprile come vivere diceva molto bene partendo quasi da un fatto molto biografico che perduto nel tempo
è lontano sono lontani quei sentimenti sono lontane quelle forze sono lontani quei pericoli sono lontane quelle prospettive che dietro il diciotto aprile si affacciavano
Dall'altra un diciotto aprile che è un dato acquisito nella storia del nostro Paese di quella storia su cui le nostre interpretazioni possono divergere
Ma quella storia che storia comune di tutti noi
Certo
A rivedere e Vacca mi sembra
Che provava a farlo
A rivedere la vicenda internazionale di quel periodo a rivedere le scelte dell'Unione Sovietica scelte di Fortezza
A rivedere le scelte degli
Stati Uniti sia chiara la percezione di dove stesse la super potenza e in fondo dove stesse
Una logica che col tempo sarebbe stata logorata ma noi negli ultimi anni sentiamo sempre più parlare del fatto della debolezza dell'Unione Sovietica che tutti un po'se n'erano accorti in realtà la percezione della forza dell'Unione Sovietica
Era ben altra nel tempo
Era ben altra della forza dell'Unione Sovietica e qui io mi collego alle cose che sono state dette e in particolare io vorrei sottolineare il diciotto aprile proprio nella visione che la visione della chiesa stessa
Che risulta uno dei principali interpreti di quell'evento elettorale emozionale movimentisti col quasi nei mesi nel mese
Nel mese di aprile mettendo mettendosi in luce collocandosi in primo piano
Tanto che gli uomini politici ne restano quasi restano quasi indietro innanzitutto io vorrei dire
Che la scelta della Chiesa sul nel diciotto aprile e dintorni è una scelta di schietto carattere internazionale non poteva essere percorsi innanzitutto perché il profilo del cattolicesimo italiano era un profilo per tanti aspetti scarno è poco sviluppato non esiste una Conferenza Episcopale
Ma non è solo per questo proprio perché il cattolicesimo
Con quella in quella realtà di internazionale che rappresentava aveva avuto nitida la percezione che il mondo che si stava affermando nell'Est europeo ero un mondo che sentiva totalmente antagonistico alla propria presenza e alla propria realtà
E qui mi sia consentito di dirlo c'è un dibattito nel mondo cattolico su come uso questo termine resistere al comunissimo
E c'è un dibattito e ci sono linee molto differenti non una linea rappresentate diciamo da Pio dodicesimo e l'altra da avanguardie
Ma dibattito tra figure uomini partecipi di grandi responsabilità
Indubbiamente
Indubbiamente la linea vincente
E quella della opposizione Franca e diretta secondo me è una scelta su cui pesano le esperienze della seconda guerra mondiale le esperienze del confronto col nazismo su cui pesano l'esperienza di alcune polemiche nascenti
Insomma la scelta eh
E credo che questo si possa dimostrare considerare
Il comunismo i Paesi dell'Est
E la realtà nel suo complesso come un
In vero blocco quasi fosse un Islam come il nuovo Islam
Questo comporta un senso alternativo molto forte
Un senso alternativo molto forte
In cui alcuni termini interpretativi sono condivisi dagli alti responsabili ecclesiastici ma quanto sono condivisi totalmente dalla classe politica dirigente cattolica
Questo comporta delle trasformazioni profonde nello stesso cattolicesimo italiano il che non avviene nel cattolicesimo francese e qui ammesse embra
Anche la differenza culturale perché il cattolicesimo francese della metà degli anni Quaranta
è il cattolicesimo che si muove nella logica presento di alcune scelte come la scelta di mister ammissione di Parigi dei preti operai e diverso a quella italiana
La Chiesa quindi come movimento di massa
E credo che negli ultimi anni si è resa giustizia storica cioè ci sono fatti uscire dall'aspetto di fantasma e fare l'Italia Radio dimensione concreta personaggi come Gedda come Lombardi
Ma anche direi proprio nella fine degli anni Quaranta in questo sforzo e in questa tensione che attraversa quello che è il blocco cattolico nelle sue numerose articolazioni attorno a una leadership carismatica che è quella del Papa
Mi sembra che proprio negli anni quaranta mentre si avverte questo pericolo internazionale si consuma un iniziale senso di esaurimento di metodi e di proposte un iniziale senso di crisi
è interessante all'inizio degli anni Cinquanta la relazione del cardinal Lercaro sulla crisi del clero italiano
In cui si dice abbiamo privilegiato il momento politico e movimentisti dico
Abbiamo privilegiato questo momento oggi c'è bisogno di un altro tipo di scelta ma il processo di in una realtà così vasta e complessa quale la Chiesa il cattolicesimo
Certo non si potevano consumare in qualche rapido dibattito
Ma coinvolgevano
Perché ma esigevano dibattiti ben più ampi quelli che sarebbero poi arrivati dieci anni dopo alla fine degli anni cinquanta
Ma già in questo sforzo enorme
Di mobilitare realtà non assimilabili e un cattolicesimo mai così mobilitato perché negli anni del fascismo questo fu estremamente superficiale o superficiale come mobilitazione o connessa solo alcune dritta
Inizia a quel movimento molecolare quel senso di frattura all'interno del cattolicesimo che è più volte segnalato dei responsabili spesso l'esistenza
Per esempio di due classi dirigenti cattoliche per la prima volta nella nostra storia nazionale perché nella nostra storia nazionale in realtà sì c'è l'esperienza popolare ben Breve
Ma di classe dirigente del mondo cattolico una sola ce n'era stata ed era la classe dirigente ecclesiastica
Ma di due classi dirigenti cattoliche quella laica democristiana con responsabilità di governo sempre più crescenti con un suo spazio con un suo potere e quella ecclesiastica e nella dialettica tra queste due classi dirigenti nei momenti di tensione forti tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta minori in una certa misura nel periodo degasperiana anche se pur lì molto forti secondo me storia di anima e di coscienza la vicenda De Gasperi più dodici più che di tensioni reali come negli anni Cinquanta e sessanta pensioni rispetto a strategie differenti e bene dicevo l'esistenza di due classi dirigenti cattoliche quinti nella compattezza nel blocco un'estrema complessità stratificazioni diversificazioni
Insomma voglio dire
Il vincitore di rientro al diciotto aprile
Si sta secondo me il punto massimo di tensione all'identità e all'unità di un blocco e dopo quel diciotto aprile ci sta un processo naturale
Naturale dopo quello sforzo di grandi articolazione e i divi diversificazione
Ma un processo di articolazione mentre i cattolici e per la prima volta e gestire il potere per la prima volta non è cosa da poco
Per la prima volta sono al potere in Italia
Bene molte cose verrebbero da dire ma io non non credo di dovere mi piacerebbe riprendere tutti gli spunti che sono stati avanzati in questa tavola rotonda che trovo estremamente lo dico estremamente interessante vorrei dire però dietro quel diciotto aprile dietro quel diciotto aprile consunti quel diciotto aprile ci sono interpretazioni estremamente differenti io non posso trattenermi da citare le parole di Dossetti
Dossetti quel diciotto aprile per Dossetti era un cahier rosso c'ha un momento opportuno in cui finalmente fare la rivoluzione cristiana sono parole sue
Nel quarantotto quando noi avevamo una maggioranza assoluta che ci consentiva di governare con i governi stabili non si sono fatti i governi stabili ossia fatto passare chi sosteneva governi stabili comuni integralista
Non è che si volesse il potere ma si voleva che la parte cattolica avendo il mandato dell'opinione pubblica adempissero a questa responsabilità non l'ha voluto De Gasperi e quindi le debolezze della Costituzione sono diventate maggiori e a pensarci sopra l'attentato a Togliatti Lassini rivoluzioni il periodo incertezza il blocco di iniziative rappresentato la guerra di Corea hanno rappresentato un grosso calo di speranze in coloro che avevano fatto la Costituzione
Questo calo di speranze ha iniziato e qui va avanti Dossetti dicendo la crisi del potere il regime democristiano e via dicendo quindi in una certa misura siamo nella linea di un diciotto aprile letto come mandato per una politica cattolica fosse fosse
Stavolta
Fai sempre bene a porsi domande
Ma il discorso del diciotto aprile rappresenta come un
Come nella lettura dossettiani come un mandato ad attuare lo Stato cristiano seppure in una certa misura altra era l'interpretazione completamente opposta degli ambienti
Diciamo così della destra cattolica che è il discorso dello stato autoritario
Che è il discorso della democrazia
Non solo della democrazia protetta ma dello Stato autoritari altro è ancora è l'interpretazione di don Milani quando dice nella famosa lettera ragazzo di Calenzano quel diciotto aprile ha sconfitto assieme e poi torti le tue ragioni io ho avuto la disgrazia di vincere
In tutto questo contesto riprendendo le diverse interpretazioni de la cultura dei vincitori e di questo blocco giunto alla massima attenzione
Si toglie la gestione del degasperiana come il punto di mediazione insomma la gestione politica del diciotto aprile
Gestione politica del diciotto aprile che a mio modesto avviso delude la maggioranza del mondo cattolico
Che in una certa misura non è condivisa perché non è condivisa rapitori cesure condivisa Dossetti non è condiviso dalla destra cattolica non è condivisa
Dagli elementi diciamo così più critici
è insomma una gestione politica che sembra quasi in frenare quel movimento ideale suscitato dal diciotto aprile sono qui
Sono quindi secondo me dei grandi problemi profondi
Che segnano poi quel clima culturale politico e permettetemi di dire religioso degli anni Cinquanta estremamente problematici e anche contraddittori
Tuttavia tuttavia la politica italiana la collocazione internazionale del Paese
Si può risolvere con il diciotto aprile
Ho in realtà il sogno di quella specie di strano bipolarismo delle emozioni dello scontro e del confronto non è in una qualche misura
Il reale devo care costantemente in un Paese che necessita di una gestione politica che ricostruisca la realtà italiana e la Proietti in Europa
Mi sembra che in fondo mi sembra che in fondo
La
L'affermazione degasperiana
Con quella connessione per aspetti contraddittoria per aspetti coincidente con quella soddisfazione togliattiana di cui Villari citava prima testimonianza
Mostrino che tra i tanti vincitori del diciotto aprile se il vero vincitore che poi è quello di una politica di governo e di una politica di opposizione
Ma credo che tante altre cose sarebbero da dire
Tuttavia penso di potere sottolineare solo come un'espressione di apprezzamento di questo convegno che veramente si sta facendo storia in una certa misura il diciotto aprile
L'uso politico del diciotto aprile e oggi lontano tanto che se ne può discutere in questa maniera in una maniera in in cui che una maniera con cui non si poteva discutere forse fino a qualche anno fa grazie
Grazie anche perché Riccardi ha avvenga colto e il significato di questa giornata una problematica sanzione di carattere storico non certo rivendicazioni di bandiere che peraltro poi in realtà anche nei decenni passati non è stata mai fatta anzi in qualche maniera solo dico a mo'di battuta si era perfino rimosso il diciotto aprile
Per paura di determinare processi come dire di non comprensione con forze politiche con le quali invece bisognava in una intavolare un dialogo rapporti
Io o penso che voi siete stati bravissimo quanto i relatori perché con grande pazienza da questa mattina avete ascoltato non vorremmo abusare ancora troppo del vostro tempo però credo che ci sia l'esigenza e di qualche intervento ancora rapido
Dei relatori della tavola rotonda che pur se vogliono fare delle precisazioni quindi in termini naturalmente diversi da quelli del dibattiti iniziali in modo molto contenuto chi vuol prendere la parola l'ho la tavola rotonda deve essere mantenuta quadro se c'è una domanda secca la possiamo anche consentire una domanda secca averlo facciamo la domanda e poi diamo la parola è relatore prego prego
Diciamo all'atto del tripartito
Ecco mi rivolgo proprio loro tripartita ero voluto dall'americano sta di fatto c'è la corrente minoritaria si era posta contro la rottura del tripartito difatti Dossetti parlava proprio della città in un'unità popolare per realizzare qualche cosa di più
Altra cosa una puntualizzazione a proposito di Mounier io ho guardato qualche cosa di Giorgio Campanini
Testimonia peso niente era contro la bici anzi aveva previsto nel nel dicembre del quarantasette che la DC sarebbe finita quindi tutto questo richiamo mundi avviene da parte degli studiosi ma la classe politica democristiana non ha mai avuto niente a che vedere comuni e Mounier non auto mai dato credito alla classe politica democristiani farò per documentale
Adesso non so Dario faccio pretese siccome chiese
No
Allora
Nella
Risposte diciamo umanesimo integrale tradotto nel trentanove direi il punto di riferimento lo so con tutti i limiti dalla posizione chiamiamola organici stia pure la
Dura all'italiana diventa l'elemento filosofica dottrinale di riferimenti tutta la classe dirigente che entra a parte quella popolare del da Dossetti allacciati
Tutta un'altra serie di personaggi Sospiro
Allegare va be'comunque su questo ci sono anche gli scritti dei libri la parola tra le sì no io molto brevemente ma
Tutti hanno dato tutti quelli che sono intervenuti e hanno dato spunti molto interessanti ma consentitemi di concentrarmi
Non voglio perdere l'occasione di fare alcune osservazioni
Di rivolgermi all'amico Vacca
Che col quale è sempre un piacere discutere denti interlocutore sempre meditato e e serio
Equilibrato
Voglio a proposito dire solo una cosa
Vacca ha citato un lavoro di Ponzoni io vengo dalla lettura del libro di Ponte sugli archivi
Del dell'Unione Sovietica be'che riconducendo una serie di vicende ai quadri generali devo dire ristabiliscano
Tra tra delinea una traccia più equilibrata
Che non quello che si ricava da una lettura pure di un bel libro pieno di cose vere come quello degli amici Zaslavsky e Aga Rossi su Stalin quindi io voglio parto dico queste cose perché parto dal fatto che
Il il rapporto di interlocuzione con il lavoro che attualmente sta facendo l'Istituto Gramsci
Senz'altro positivo
E lo dico perché non con tutta la storiografia di sinistra e così
Dalla storiografia di sinistra c'è anche un filone di interpretazioni molto presente e molto che esercita un vero e proprio terrorismo ideologico di tipo storiografico
Ricco di profonde aberrazioni menzogne
Non è solo mi riferisco alle tesi al modo in cui sono state sviluppate le tesi del doppio Stato che nascono da un saggio di De Felice che era storico serio e che le impiantava sul su un piano diverso Franco Di Felice scusa mi riferisco sia al comunista non non ambiziosi
Mi mi Lorenzo
Non senza mi riferisco insomma a tutto ciò che le per cui sembra che siamo tutti qua non so insomma certamente molti di noi credo molti che siamo in questa sala
Siamo stati tutti militanti connessi alla mafia i servizi segreti e in questo modo diciamo così abbiamo determinato la vittoria e l'esclusione del partito con
Non è solo per un fatto ma vedo qua in uno di questi libretti Piero Craveri e professore eccetera le sue pubblico pubblicazione ricordiamo la campagna d'Italia i servizi segreti perfetto no no non è mio ma è di mio padre Kenneth che in effetti durante la dispensa benediceva per il CLN l'organizzazione di connessione con l'OSS americano mie lanci alle brigate partigiane e informazioni attraverso la rete di ricetrasmittenti
Perché erano sul territorio occupato
Non è mai stato un agente a meno a me non risulta che sia mai stato un agente della CIA e nemmeno a una aggregato alla mafia come peraltro leggende invece i saggi di Tranfaglia o di altri per diciamo siccome non poteva non sapere sicuramente lo lo dovrei scrivere diciamo a questa a questa categoria no desidero dirle queste cose per chiarire che combatte è un'altra cosa disporre le ha dato diciamo anche delle cose che ha detto quando Vacca per esempio ha accennato
Dicendo by la guerra fredda
Ha rappresentato una perdita di sovranità
Ed è vero
Però questa ha detto è un fatto positivo ma del resto in Europa dovevamo perdere sovranità per uscire dalle contraddizioni che da un secolo ci avevano portato a fare due guerre mondiali e ed è stato un processo positivo di cui diciamo la parte che ha vinto nel mille novecentoquarantotto è stata una sicura interprete di questa operazione diciamo di vena razionalizzazione nel senso negativo del termine
Ma Vacca quello che io voglio dire che nel momento in cui ci ritroviamo su questa ricostruzione diciamo e sulla continuità di questa storia che sta largamente su questo versante
C'è una cosa che io
Che secondo me te lo dico francamente ma nella tua ricostruzione mi sembra che non torni
Che in qualche modo forse andrebbe diversamente pensato te lo dico molto rozzamente quindi prenderlo
Cioè tu nel momento in cui diciamo
Porti la tua analisi e la fai convergere su questa su questa linea di continuità che appartiene diciamo all'ucciderle quel a quello che abbiamo detto
Nel contempo di fatto rivendichi la continuità della storia la continuità della storia comunista
Della storia comunista
Permettimi di forse sbagliano in questa ma per esempio quando
Anche di Hillary via
Ha portato a questa cosa elementi interessanti faccio solo accenno questo problema della storia interna
Storia interne sono importanti ma però insomma nella storia politica le le suo quelle decisive sono le storie Esterni ne abbiamo lette tante di queste cose io mi ricordo dei ricordi della Iotti di all'epoca del Cominform quando Stalin voleva fare segretario del Cominform Togliatti chiama Togliatti a Mosca la gli occhi ricostruisce tutta e non è qua da ricordare ma sarebbe pure bello
Dice che quando finalmente tornando indietro dopo difficile sbarcano
Il confine tra la zona russa nella zona occidentale in Austria Togliatti abbia detto finalmente siamo in un Paese libero quindi siamo nel mille novecentocinquanta non più
No
è per non dire ho letto nel libro di Giolitti di di memoria di Giolitti lui racconta quando nel cinquantasei
Di essere tornata a casa in macchina con Di Vittorio
Sul problema della decisione della CGIL a favore dell'Ungheria e Vittorio che gli diceva piangendo ma tu non tu che stai in questa posizione così ma non sai fino a che punto questi sono dei mascalzoni e dei criminali
Ora Giolitti poi onestissima persona se dà testimonianza io
Ci si cc credo nel senso che non è uno che quindi le storie interne le conosciamo sono le testimonianze però la storia esterna Vacca tutto un'altra e secondo me non c'è quel sì certo gli atti era un uomo molto intelligente
Notoriamente di valutazioni ne faceva uno due tre e tutte quante in parallelo però sta di fatto scusate ma ricostruiamo in termini internazionali
Non è vero questo che tu dici che la prospettiva è vero che la linea sovietico ma lì linea di avanzata ideologica militare rivoluzionaria insomma in qualche pub preparare il terreno
Però quest'anno come è una linea già perdente all'indomani della guerra
La Cina ma o quando conclude la lunga marcia siamo nel quarantasette poiché abbiamo la Cecoslovacchia poi ci sarà la Korea
E ma il Piano Marshall perché si fa qual è la situazione dell'Europa occidentale
Cioè il pericolo grosso in Europa occidentale nel senso che se se non si fosse riusciti rapidamente a costruire argini in termini sociali ma le situazioni sociali giocavano
Malacca permettimi di dirti risalente questa linea sovietica
Che non è più la linea del partito comunista
Alla fine degli anni settanta e forse il momento in cui ha il suo punto più pericoloso e più
Che è quello che è l'ultimo tentativo di forzare la situazione in termini di supremazia militare e in particolare in Europa
Vacca
Sugli SS venti la risposta dei Pershing e Cruise le scelte Furano
Si chiamava il preambolo te lo ricordi il preambolo furono dei preamboli 'sti e di Craxi ma voi ci abbandona aste alla fine degli anni settanta questi ora
E con tutto la strada che era stata fatta il discorso che era pienamente aperto
E allora io credo insomma questo è il problema che pongo
è difficile ricostruire una continuità vostra in parallela Cuesta sulla base diciamo della storia Interna della differenza di valutazioni del la bomba atomica insomma no
Da questo punto di vista se permettimi concludo quando sento una debolezza della tua interpretazione grazie scusa
Brevemente generico
Perché loro riprendere ci sono
Parlare oggi qualche battuta per essere breve
Tenuto rigorosamente nell'arco cronologico di cui si discuteva
E cioè
Quarantatré quarantotto
Personalmente e noto io nonno una interpretazione continuista della storia del PC io penso che dal punto di vista storico i piccini muore agli inizi degli anni settanta
Che c'è una forte soluzione di continuità nella sua storia interna
Più o meno in parallelo a quello che succede nella DC ma non voglio adesso aggiungere altra carne al fuoco
E quindi sicuramente se diciamo un impressione di enfasi su elementi di continuità ricavabili dalla storia in Terna c'erano nel mio discorso
Riguardano diciamo la diciamo la linea di Togliatti tra il quarantatré e il quarantasette
I rinvii alla al ruolo che Togliatti aveva giocato ai vertici del Comintern tra il trentaquattro
E il trentotto
Anche qui senza continuità perché dopo ce l'allineamento a Mosca sul patto molto Frieden troppo c'è di più al rientro dalla guerra di Spagna
Togliatti messo sotto processo il processo due due anni oggi lo si può leggere tranquillamente nei diari di Dimitrios anche se sono in tedesco in Lussemburgo e lo sta per uscire l'edizione inglese anche quella italiana che farà l'Istituto Gramsci
E e processato per due anni dal quarantuno esautorato e arriva quarantatré in posizione marginale quindi c'è tutt'altro che continuità nella sua storia è tutt'altro che continuità da parte mia
La storia interna tanto più se poi guardiamo ad una storia che arriva fino agli anni Settanta e agli anni
Ottanta
Personalmente io ho parlato ho ho richiamato un giudizio storico
Tra l'altro largamente condiviso e cioè che la sfida per l'egemonia diciamo così da un punto di vista storico l'URSS la perde alla fine della seconda guerra mondiale
Perché concepisce il suo ruolo internazionale in termini fondamentalmente i militari non espansionistici
La storiografia che si occupa di questo cinquantennio almeno nella sua parte più avvertita parla di espansionismo sovietico solo a partire dagli anni settanta cioè prensili
Quando e appunto per questo si avvia al suicidio concepisce la possibilità di sfidare gli Stati Uniti d'America sul terreno del dominio mondiale attraverso
Una possibilità di spesa illimitata negli armamenti
L'URSS staliniana norme espansionista
La vicenda della Cina va per i fatti suoi grazie alla forte autonomia che Mao conquista lottando contro la maggioranza stati mia ma del partito comunista cinese già negli anni Trenta
Dopo il bagno di sangue la sconfitta da da Comuni scenda e quindi tutt'altro che continuista per quattro per quanto mi riguarda mi fermo qui perché altrimenti diciamo il discorso si fa troppo complesso e comunque per quanto riguarda la storia di pc per quanto mi riguarda c'è una soluzione di continuità dopo Longo
Il riflusso del PC verso il massimalismo che poi verrà fuori soprattutto dopo la le la crisi fallimento da solitaria nazionale non si può mettere sulle spalle di un ente più azioni continuista D'Astoli Picci
Certo non fu quelle di Togliatti e di lunga questa è la mia tesi
Il brevissimamente
Perché in grado di si rifaceva un po'questi due opuscoli bibliografia allora mi permetto di di rilevare che c'è quel io sono ha un passato citato fra le ragioni vere del
E la cacciata delle sinistre dal Governo problema di scelte di politica economica fondamentali in quel momento cioè la linea Einaudi
Che rendeva
Esempi inattuale il Codice di Camaldoli tra l'altro il fatto che De Gasperi avesse nel dicembre c'era del quarantacinque abolito il ministero della ricostruzione perché non rientrava nel disegno
Di una ripresa economica secondo certe direttive voluto in gran parte dalla Confindustria che qui l'America non c'entra eccetera il modo anche sbagliato con cui fu impostato
Il sistema di aiuti al merito utilizzato il Signore Dio domenicani previsti dal Piano Marshall cioè qui c'è di politica economica
Che sono scelte anche politiche e di cui non vedo riscontro anche nella bibliografia di questi due opuscoli e vedevo permettere di di rilevare una una mancanza almeno intervista sulla ricostruzione di Pasquale Saraceno
Mi sono interessato perché gliela feci io fu un prezioso volumetto è una preziosa testimonianza dell'uomo che partecipò al Codice di Camaldoli e che nel giudizio sulla ricostruzione
Pose questi elementi importanti di quello che fu chiamiamola così la svolta a destra della democrazia cristiana e mi richiamo questa sede a insomma al presidente di questo istituto all'amico carissimo Gabriele De Rosa che è giustamente nella ricostruendo anche lui
In diversi suoi scritti la vicenda del diciotto aprile disse ed è scritto testualmente il pericolo era che si può do potesse creare intorno alla DC un mostruoso blocco d'ordine
Questa testualmente scriveva scrive De Rosa cioè sono questioni che entrano Craveri anche nella storia interna dei partiti certamente e se non compaiono fuori però fanno parte per noi storici che ce ne occupiamo cinquant'anni dopo e diciamo di un materiale di studio e di riflessione
A cui dobbiamo tener conto anche la doppiezza di Togliatti che si sente libero
Appena varca la frontiera ma quando viene a Roma si dichiara ancora lealtà a Mosca queste la doppiezza certamente ma il fatto che le sue dichiarazioni però già sta dimostrare allora che c'è una drammaticità in questa storia una complessità in questa vicenda che che prepara la Prima Repubblica le vicende della Prima Repubblica
Di cui il diciotto aprile e un punto di partenza essenziale questo volevo dire grazie
Grazie
L'osservazione
Abbiamo già bagliori
Proviamo
Sì una osservazione brevissima volevo dire Corona cosa credo poi è ovvio che sul piano della ricerca ognuno risponde seria tra mi sento intercetti verso gli abbia di sinistra gli atti sette responsabili quello che penso io
Dal novanta ragione a ognuno il suo
No non c'è voleva non ci voleva porre al
La sua giusta osservazione
Mi pareva d'aver detto che a mio avviso il problema della guerra fredda non si pone in relazione alle vicende del diciotto aprile si pone negli anni successivi anzi con voi ricordava Vacca adesso il problema proprio della del conflitto fra superpotenze si va precisando addirittura nei decenni successivi io mi riferivo al modo come veniva interpretata questa presenza della politica estera nelle scelte di politica interna fatte dalla democrazia cristiana o diciamo dal blocco d'ordine da me l'avrebbe detto De Rosa
Guardi c'è per esempio tra i documenti diplomatici che stanno venendo alla luce adesso vedendo un rapporto di Manlio Brosio lo cito perché Broggi è stato segretario generale della NATO quindi uomo più sicuro da un punto di vista di una visione atlantica mi pare che non ci sia ebbene in rapporto fatta Degasperi
L'undici dicembre del mille e novecento quarantasette
E dolce dice testualmente che se i russi non si occupano della Grecia ove avrebbero molte possibilità derivanti dalla situazione geografica e dalla maggiore debolezza di quel Paese non si vede perché dovrebbero farlo in Francia e in Italia
Il Cominform accerto un qualche rapporto con la coordinata azione offensiva dei comunisti europei
Ma non a quelle effetto meccanico che taluno suppone ne può creare dal nulla le ragioni sostanziali di un reale malcontento sociale
Ora che poi come informa fosse quello che è stato un elemento anche di diciamo di disturbo dell'armonia internazionale
Che poi i comunisti fossero serve di Mosca eccetera io sono per posso accettare tutto quello che io dico che nell'esame storico che noi facciamo del tempo noi dobbiamo riferirci a a dei dati storici storiografici precisi alla documentazione precisa
Quello non era il tempo della guerra fredda come poi noi le intendiamo né noi possiamo col senno di poi
E prima graverebbe sull'intervento dicevano e degli non lo non parliamo col senno di poi esattamente non possiamo parlare col senno di poi noi dobbiamo parlare sulla base di una esperienza vissuta in quel momento che noi oggi abbiamo il dovere di ricostruire con la maggiore approssimazione alla maggiore esattezza possibile e allora io dico che il discorso torna alla politica interna
E le ragioni poi di quello che saranno le contraddizioni della democrazia italiana cioè di una scia di scelte politiche drastiche che contrastano con il clima
L'espressione compromesso storico l'ha inventata Meuccio Ruini durante i lavori del della Commissione dei settantacinque e quindi la Costituzione aveva generato una situazione di compromesso storico diciamo di altissimo profilo
Scelte di politica interna hanno rotto questo clima e questa ha creato una nuova situazione che la storia della Prima Repubblica allora chiede responsabilità voi dei comunisti dei russi degli americani
Della democrazia cristiana vanno valutate momento per momento e con tutta la dovuta oggettività spesso io soltanto volevo dire
No
Ultimo ma se certamente penultima rispetto a un dibattito che dovrà continuare in altra forma no io vorrei semplicemente riprendere quelle osservazioni faceva andare Icardi alla fine il suo intervento sul fatto che questo incontro testimonia certamente un clima perché il clima di una riflessione non più diciamo immediatamente politica mai invece più ampiamente storiografica e quindi più capace di affrontare la realtà degli eventi in modo concreto in modo vero in modo scientificamente attendibile
E qui vorrei fare un piccolo esempio cioè Coro adesso proprio Villari
Citava l'importanza della documentazione come la base evidentemente per qualsiasi riflessione storiografica interessante ora io senz'altro concordo con questa affermazione e anche Nietzsche è sembrata interessante la sua rivisitazione della crisi del maggio quarantasette che due viene compiendo sulla base di documentazioni italiana
Mi sembra interessante perché coincide poi in realtà anche con quello che la documentazione americana
Ha cominciato a fare emergere ormai da diciamo già a inizio degli anni ottanta le cioè dell'assenza di un condizionamento politico americano anche se invece c'era un condizionamento economico molto forte quindi le due cose
Ora proprio dichiarandomi proprio a questa osservazione sull'importanza del come dire documento come base di una riflessione seria
Ecco apre invece un punto interrogativo su un'altra affermazione che faceva prima Villari su questo peso aggiuntivo della Chiesa fra il maggio quarantasette e l'elezione del quarantotto ecco questo mi sembra un punto che andrebbe approfondito perché se poi noi andiamo a vedere quel poco di documentazione che possiamo attingere in modo più qualifica
Vedere
è già presente un più dodicesimo che si batte perché in Italia si facciano le lezioni del quarantotto quindi in effetti sono d'accordo con Conte quando dici
Certamente ci fu un peso aggiuntivo nel senso che la Chiesa intervenne in modo chiaro esplicito nella scelta di civiltà senza per questo che evidentemente esaurisse questa impegno esplicito con un esaurisse quello che invece era una scelta per la Chiesa Inc
Momento certamente
La democrazia in Italia
Prego Javert si dice tanto comunque
Dunque
Diciamogli