I Assemblea Nazionale di "Carta 14 giugno" org. c/o sala Igea - Istituto dell'Enciclopedia Italiana

Zero con questo suo questa riunione di oggi cioè la prima a livello nazionale dopo la conferenza stampa di marzo
Per la presentazione del documento fondativo e dopo le riunioni locali che sono state fatte un po'in tutta Italia a Roma Napoli e Milano Torino Catanzaro
Vorrei sottolineare di che quegli incontri hanno registrato per chi non c'era quasi nessuno di voi ci doveva essere una massiccia convinta affluenza superiore anche alle nostre previsioni probabilmente questo era l'effetto della del fatto che nel nostro documento si sentiva si sentivano vivere ancora le idee ispiratrici dell'Ulivo e nello stesso tempo nel fatto che noi non chiedevamo un rinuncia alle appartenenze politiche e culturali di ciascun quindi era ripreso in sostanza quel progetto complessivo di avvicinamento dei diversi riformismi italiani che stava alla base anche della vittoriosa esperienza del novantasette e ci troviamo comunque qui dopo quattro mesi molto importanti per la politica italiana e per il centrosinistra
Mesi che hanno visto in sequenza la sconfitta del referendum elezione del nuovo presidente alla Repubblica la lezione europea anche la nomina di Romano Prodi alla massima carica dello e quindi ci sembra opportuno verificare pubblicamente gli obiettivi e contenuti della nostra Carta e decidere insieme i prossimi appuntamenti
Per intanto noi constatiamo con soddisfazione l'attenzione del mondo politico e della stampa alle nostre proposte
Perfino nel Messico
Magari senza che sia aumentata la fonte e si sono entrate a pieno titolo nel dibattito politico
La cessione di sovranità penale prospettata e ormai ad esempio una citazione frequente nei pastoni politici
Questo carattere innovativo e autonomo delle nostre proposte non lo rivendichiamo certamente per una questione di primazia
Quanto piuttosto perché nel dibattito sviluppatosi nei giorni immediatamente precedenti ed in quelli successivi alle elezioni si è alzato un polverone abbastanza confuso nel quale hanno giocato non poco le convenienze ovviamente legittime di linee di strategia delle varie forze politiche sono state evocate formule come quella del partito dei riformisti del partito dei partiti e via dicendo
Credo che un'ambizione della riunione di oggi dovrebbe essere quella di contribuire a fissare alcuni punti fermi della discussione per evitare da un lato improduttive pericolose fughe in avanti
E dall'altro la ripetizione degli errori che hanno portato alla fine della prima esperienza dell'Ulivo
Io credo che si possa dire che il nostro obiettivo finale è quello di prefigurare per il centrosinistra una coalizione un programma ed un leader di legislatura
Da realizzare mediante una federazione di cui le volontà delle forze politiche e delle associazioni partecipanti come le contrazioni aumenta del contesto politico guideranno gli sviluppi
è comunque fondamentale che la strutturazione della nuova casa dell'Ulivo superi il rischio che sempre presente di egemonia o di rendite di posizione
In quest'ottica ma non solo per questo
è anche essenziale che al nuovo Ulivo possano aderire direttamente i singoli cittadini ed anche associazioni e movimenti che non vogliono passare per la porta stretta dei partiti in sostanza che vogliono iscriversi direttamente al Polo di centro sinistra
Un altro punto essenziale del nostro progetto è quella della situazione del leader e della classe dirigente
Che deve avvenire si attraverso il metodo le primarie primaria che però debbano essere disegnati pena la loro inefficacia o anche peggio con il conforto di una attenta ed esigente cultura istituzionale
Con l'occasione vi informo per inciso che i temi delle primarie dell'ipotesi del partito federato abbiamo recentemente dedicato un seminario coordinato dal professor Barbetta
Hanno partecipato esperti italiani e stranieri e gli atti saranno pubblicati a brevissimo termine nella nostra rivista I quaderni di Carta quattordici giugno
Concludo rapidamente
Segnalo soltanto un dato già sicuramente presente a tutti e che merita però un approfondimento urgente
Il quadro politico uscito dalle europee con le aspre divaricazione all'interno della maggioranza di centrosinistra
In cui i partiti maggiori pagano un prezzo alto anche anche se non esclusivamente per l'abbandono chiamiamolo così dell'Ulivo nella crisi di ottobre e la sua forza frammentazione pericolosa in una prospettiva elettorale impongono un'accelerazione decisa della discussione sul nuovo libro
Però di questo e di altro di parlerà più diffusamente Occhetto a cui do subito la parola
Naturalmente noi ci scusiamo per i problemi organizzativi che ci sono stati naturalmente più piacevole passare da una stanza del piccolo in una stanza più grande e viceversa quindi
Un fatto significativo importante d'altro canto noi non avevamo puntato sulla manifestazione di massa ma sui gruppi più militanti che ci sono in tutte italiane che hanno già dato prova di una grande vitalità
Visto che abbiamo già perso però un po'di tempo io mi limito anche se limitarsi più del tempo che nell'importanza spero a leggervi delle notte per una discussione sull'Ulivo nel senso che dopo questa mia lettura queste note vi saranno distribuite su questa base è possibile aprire la discussione in tutto il Paese fare pervenire oltre che gli interventi che ci potranno essere qui ma che come al solito in questi casi poi finiscono per essere limitati far pervenire anche invece degli apporti critici di ulteriore approfondimento in modo da allargare notevolmente la platea
Di coloro che partecipano a questa discussione prendetele quindi non come un classico documento di partito ma proprio più semplicemente come delle note per una discussione sul e allora inizio subito
Una lezione innanzitutto si deve trarre dal recente voto europeo il centrosinistra paga un alto prezzo per averle messo in mora L'Ulivo
Carta quattordici giugno aveva subito affermato che la crisi del governo Prodi e la sua sostituzione
Con un altro esecutivo e un'altra maggioranza non votate dagli elettori aveva inferto un colpo allo spirito del maggioritario e programmaticamente politicamente omogenea raccolta attorno e che questo comportava
Il successo elettorale in termini numerici e percentuali di partiti commenti STP
Che erano stati protagonisti di quel passaggio politico il buon risultato viceversa di altri la lite della lista nata per far rivivere l'idea di dico
Confermano quella previsione e chiariscono un dato che ci appare in confuta
Noi consideriamo altre sia assai positivo che da parte di tutte le principali forze dell'area di centro sinistra
Si dichiari oggi la volontà di rilanciare l'Ulivo
Carta quattordici giugno e nata precisamente avendo questo obiettivo e si sente quindi parte di questa ricerca anche se questa tendenza positiva si alterna con nervosismi chiusure persino rissosità che occorre al più presto superare essenziale e ora operare per far sì che tale ricerca non vada impantanarsi in discussioni confuse e non venga inquinata da tentativi trasformista Cucci
Si temono quindi individuare poi difendere con fermezza le condizioni indispensabili per una nuova fase dell'esperienza Carta quattordici giugno ha subito affermato che l'Ulivo può vivere solo se diventa compiutamente soggetto puri
E che questo significa procedere a chiare e definite cessioni di sovranità come ricordava adesso Masini da parte degli attuali partiti nei confronti della coalizione
Ci sembra che fortunatamente tale convinzione comincia a farsi strada nel dibattito in corso ma prendiamo atto insieme che forti sono anche per resistenza a procedere lungo questa occorre perciò dire con chiarezza che la direzione che noi indichiamo e incompatibile come l'idea della coalizione come super partes la nostra indicazione per un'ipotesi di federazione di cui le volontà delle forze politiche mi diranno gli sviluppi e che dovrà articolarsi in modo da iniziare egemonie e rendite di posizione
Si batterono noi non sottovalutiamo certo la necessità di una riaggregazione culturale e politica
Delle forze del centrosinistra e siamo consapevoli allo stesso tempo che questo processo deve seguire i suoi tempi individuare sui percorsi i quali saranno con ogni probabilità molteplici quel che segnaliamo in proposito e che non può esservi identificazione tra quest'ordine di problemi e quello della costruzione della coalizione e delle sue reti e siamo altresì convinti che la strutturazione della coalizione
Come soggetto politico può costituire un deciso punto di riferimento è un potente catalizzatore dei processi di riaggregazione delle forze politiche senza forza nell'autonomia questo però a condizione che la costruzione dell'Ulivo procede a sua volta in modo visti Carta quattordici giugno sostiene del resto che una delle principali necessità del sistema politico italiano e da tempo quella di una più marcata distinzione tra la funzione dei partiti è quello delle sue
La distinzione tra coalizione come soggetto politico e partiti è coerente e conseguente atta a nessuno
La condivisione dello spirito e dei punti sin qui esposti ci sembra la condizione indispensabile per procedere realmente ad una nuova fase riteniamo che qui si collochino spartiacque tra chi vuole davvero procedere in questa direzione e chi no
La discussione dovrebbe allora svilupparsi sul carattere e la fisionomia della coalizione come soggetto può noi pensiamo che la coalizione debba essere soggetto politico nella competizione per il governo e nell'azione di governo
Nella selezione degli uomini chiamati a sporgere questo compito
Nella definizione delle idee dei programmi necessari a sostenere questa sinistra l'obiettivo finale è quello di una coalizione di programma e di un leader di legislatura
L'aspetto programmatico e da segnalare perché il centrosinistra soffre oggi prima ancora che di una frammentazione partitica di una frammentazione della sua identità programma
Vi è poi il capitolo decisivo della sostanza e della legittimazione della coalizione come soggetto politico
Noi pensiamo che il nuovo Ulivo debba nasce da un'autentica spinta costituente attraverso convenzioni politiche programmatiche usando quello che dovrebbe diventare uno strumento dorma il metodo delle primarie che debbono però essere disegnate sapientemente con il conforto di un'adeguata ed esigente cultura
Istituzionale dovendo essere coerenti con l'obiettivo di favorire contemporaneamente il rafforzamento dell'esecutivo ma anche quello dei poteri di controllo sulle sec.
In coerenza con questa impostazione pensiamo altresì che sia essenziale per rendere possibile la visione all'Ulivo
Come soggetto politico degli iscritti ai partiti che essa sostengono consentendo una doppia vita
E consideriamo infine decisivo e non rinunciabile che all'Ulivo possano aderire direttamente i singoli cittadini e anche associazioni e movimenti che non militano nei partiti su tutto ciò invitiamo a discutere tutte le forze che si riconoscono che sostengono il centrosinistra sapendo che in gioco il futuro del centrosinistra
A queste norme voglio solo aggiungere due piccole considerazioni esplicativo
L'esemplificazione che ho voluto fare all'inizio e cioè che la motivazione fondamentale della sconfitta di certe forze sta nel mutamento dalla guida di governo a un certo punto sicuramente non esaurisce la valutazione complessiva del bimbo
Perché un conto è la valutazione complessiva del voto che devono fare i biglietti di essere arte popolare dall'altra e ciascun partito
Questa esemplificazione mai la facciamo non a caso come Carta quattordici giù
Perché il problema fondamentale al quale noi dobbiamo rispondere a una domanda semplicissima quando si sostiene
Che i democratici hanno portato via voti ad altri partiti dell'Ulivo nasce immediatamente un'altra domanda ma chi affatto
I democratici e la risposta a questa domanda non può essere semplicistica e non si può dire è stato Romano Prodi
Democratici nascono dalla crisi
Dell'Ulivo perché solo chi ha effettiva onestà intellettuale può rispondere seriamente a questo problema e quindi ha poi la capacità strategica di dare la risposta a quanto e effettivamente
Ma a questo punto di partenza decisivo di queste note e importante anche da un altro punto di vista perché noi fin dal primo momento come Carta quattordici giugno abbiamo affermato
Che il problema era passare dall'Ulivo numero uno all'Ulivo numero due
Ormai tutti parlano di Ulivo numero due ma stiamo attenti a coloro che parlano di Ulivo numero due ritornando alla stessa concezione voglio dirlo con estrema chiarezza a me poco importa darebbe se intorno a un tavolo invece di Marini si trovasse il nostro con
Proprio
Il vero problema è che noi dobbiamo fare qualcosa di profondamente diverso rispetto al passato
Noi non possiamo pensare a una federazione che vada Cossutta Mastella dobbiamo capire quali sono i contenuti i problemi di identità che stanno dietro la crisi storico politica del centro senz'e non possiamo nemmeno a limitare il discorso alla questione tradizionale tende singole identità dei singoli c'è un problema di identità più complessi
Che deve essere messo in modo unitario
In discussione direi in modo trasversali discussione all'interno dei diversi riformismi e delle diverse anime del centro sinistra e proprio per questo noi continueremo la nostra battaglia per imporre come terremoti il quadro di riferimento dentro al quale secondo noi si deve costruire
La coalizione
Ed è un aspetto formale ma importantissimo della battaglia spessa ma credo che altro compito nuovo
Della Carta quattordici giugno sarà anche quello incominciare a porsi il problema dei programmi dei contenuti
Le identità facciamo evidentemente oggi
Un aspetto decisivo della nostra iniziativa sulla base di questa impostazione noi abbiamo già chiesto di incontrare libertà partiti
Sinistra e incontrare anche altre forze
Uliviste e di avere così un passaggio politico alla fine del quale potremo trarre attraverso un'altra Assemblea un bilancio dell'attività che
Grazie
Ci vuole parlare può comunicarla cominciamo il dibattito mi si dicevano
Mi chiamo Giovanni Napolitano e vivo a Milano da trentanove anni
Opposti dico doloroso
Oggi ulivista liscio come
Come si dice
Anche se in questo lungo lasso di tempo mi sono rovinato non fatto a furia di annusare in centro e a sinistra
Ma veniamo al tema mi sembra francamente un'ovvietà
La giornata è sull'opportunità dell'iniziativa Carta quattordici giugno considerato che tutti gli angoli democraticamente più avanzati dividono anche se
In modo postumo uno domando il nuovo pulito
Certo
Carta quattordici giugno grazie alla consueta sensibilità e lungimiranza politica
Di Occhetto Scoppola Andreatta Petruccioli ed altri
Ha disegnato per tempo e nitidamente le linee guida per la ricostruzione della politica
Ma
Paura il tavolo si sta affondando
E si rischia la va bene
E questo invece e il tempo della prudenza della pacatezza
E della chiarezza
A me preme sostenere che nella prospettiva di medio lungo termine dell'auspicabile partito democratico
I partiti debbano dichiarare chiede effettivamente eccetera che parte sostanziale della loro qua sovranità alla costituenda di federazione dell'Ulivo
Comprensiva di tutte le culture
Riformiste da quelle storiche liberaldemocratica socialista cattolico democratica a quella ambientalista e dotata compiutamente come poco fa ha detto Occhetto di soggettività politica propria
La federazione a mio parere dovrà affrontare affondare le proprie radici nel terreno dell'associazionismo locale
Dai circoli culturali al volontaria dalle imprese non profit al movimento cooperativistico ai circoli sportivi
Ai circoli di Brigitte e perché no ai circoli del tre sette
Al fine proprio di un radicale processo dice ricostruzione dell'Ulivo dal basso ove sono convinto i riformismi sono meno diversi e vivissimi e comunque più disponibili a ricomporsi
Certo sono anch'io che le pluralità di posizioni sconfiggerà
E meno male
Perché dovranno discutere dialetticamente interagire parlarsi e tutto ciò innescherà un processo di mediazione e di integrazione che a sua volta produrrà un prezioso patrimonio di nuove idee per una politica nuova
La società è cresciuta grazie a Dio
E diventa è diventata adulta e giustamente non accetta più per i propri problemi soluzioni elabora in alto dalla nomenclatura partitocratico
I luoghi di produzione politica hanno cambiato residenza
Non abitano più in centro la vera e più originale domanda politica sale dalla società e non è per caso che lo spirito dell'Ulivo è rimasto vivo nonostante i pesanti tentativi di distruggerlo con machiavellico stravolgimento culturale Giada Gargonza fino all'incredibile contrattazione di patti scellerati checché ne dicano cosicché gli altri
Il troppo e ciò
I partiti devono reinventarsi
La loro funzione deve sganciarsi da quella di governo e dalla gestione della cosa pubblica
Il loro dovrà essere un lavoro di ascolto di sensibilizzazione sociale e di organizzazione della domanda politica
Un lavoro sia chiaro faticoso
Umile ma certamente gratificante e fuori dalle istituzioni
Vorrei ricordare in proposito un episodio di quando diciannovenne frequentai un corso di formazione politica alla Camilluccia Roma essendo un giovane democratico cristiana il corso fu inaugurato da De Gasperi
Il quale ci invitò
Ad occuparci molto del partito perché era nostro perché noi saremmo stati la futura classe dirigente e per il vino
E terminò dicasteri
Dicendo ma attenti rammenta
Che le istituzioni sono degli italiani e con quella bella mano bianca che aveva disse
No non dei democratici cristiani
E finita come naturalmente sapere
Sia per scegliere un bidello
C'è un presidente di una grossa banca
Se ne sono sempre e solo occupato i pasticci
Nel merito del progetto politico istituzionale concordo pone le due idee forti per federalismo e primarie
Anche se ritengo che dovremmo con forza sollevare i problemi della giustizia
I problemi della comunicazione e quello dello sviluppo del Mezzogiorno
Non vorrei però
Vorrei però osservare e concludo che l'organizzazione federalista la immagino come una griglia grande quanto il mondo ove sono visibili i campanili con le loro diverse culture che a mezzo un continuo processo di osmosi e di metabolizzazione
Convivono confliggendo e in una logica necessitata di solidarietà e sussidiarietà
Si rivitalizzano arricchendosi
Anche le istituzioni quindi e concludo davvero
Dovranno sradicare le loro origini nelle diversità culturali locali che concorreranno così non solo a legittimare il ma anche e soprattutto a rivitalizzare le di continuo nel tempo grazie
Prima di dare la parola all'onorevole Lombardi vorrei chiedere a tutti se possibile di contenere gli interventi in sette otto minuti detta già parecchi iscritti a parlare grazie
Ma io cerco di sta perché più breve nel senso che sono alieno da ripetere con lo striscione d'accordo trovato eccellente nella relazione
Di ottima
E mi sembra che la la sintesi possa davvero rappresentare non solo strumento di lavoro ma anche direi i punti fermi su quale carta quattordici può riconoscerci oggi dal quale può partire
Le due osservazioni sono essenzialmente legate alla mia in realtà di parlamentare scuso tra l'altro il parlamentare del PPI e me stesso che dormo assentarmi perché noi abbiamo una riunione del gruppo parlamentare in questo momento ed è ovvio che ha una sua delicatezza
E perciò alcuni colleghi hanno esplicitamente chiesto di essere scusate che venisse detta nonché la loro assenza dovuta solo questo fatto sono riuniti
In altra sede
Allora a me sembra che questo momento si caratterizza per grande dibattito iniziato poi vedremo se finisce subito
O si continua o con grande e confusione grande dibattito all'interno di molti dei partiti dell'area dei Riuniti
Quale sarà lo sbocco di questo dibattito francamente non è chiaro anche perché è molto probabilmente da parte dei vertici del partito
Ci sia uno sforzo intelligente per contenerlo che riducono però questo dibattito in qualche modo sì sì
Carta quattordici a mio avviso non fa a sovrapporsi su questo dibattito
Ma in qualche modo diventa il luogo che altrimenti non c'è per dibattere in modo trasversale e cioè fra persone che sono oggi
Nel caso dei parlamentari presenti in diversi partiti o nel caso dell'elettorato che si riconoscono hanno votato per diversi partiti o per coloro che eventualmente non hanno votato ma col dispiacere terrestri troppo
Questo pressione pone un problema noi come Carta quattordici cioè mentre Andreatta Occhetto e ci dialogano e non può che essere così perché un dialogo avviene fra un numero ristretto evidentemente di persone con i vertici dei democratici del DS del PPI o di altri ancora a noi compete però di portare a questo dibattito in modo molto più ampio sia alla periferia e dei luoghi in modo che davvero sia coinvolgenti e di un numero assai più ampio di persone e non resti esclusivamente punta al discorso di vertice
Lo dico perché siccome purtroppo la difficoltà di questi fatti passa poi attraverso affatto organizzativo
E cioè bisogna andare a casa incominciare intorno a questo costruire momenti gli uomini che possono essere aiutati da un'azione del centro che può fornire degli strumenti come il testo presente di Occhetto può offrire delle dono sopraddette lei indicazioni di temi come il dibattito sulle primarie quali sono i limiti e il regole necessarie per sviluppare troppo in larga misura dipende evidentemente
A me sembra e su questo io ho discusso forchette con Andreatta e la risposta c'è stata è abbastanza chiara che la possibile alternativa e Carta quattordici anni quella sia quella o di diventare un movimento politico o di essere in questa fase senza nome evidentemente precludere sul futuro
Ma invece il luogo della discussione perché questa discussione che giardiniere dei singoli partiti possano vivere in modo trasversale sui temi che Occhetto indica mi sembra che la scelta privilegiata sia in questa fase la seconda
E cioè non quella di fare un movimento politico con inevitabilmente la necessità di un impegno poi politico penso a momenti elettorali od altro ma che sia questo il luogo di riflessione
Che in qualche modo decanta e permette evidentemente anche a coloro che oggi non lascerebbero magari il loro partito eccetera
Di trovarci però in questa fisionomie finalizzazione nel documento è molto ben chiari
Ecco a me sembra che questo sia un punto importante
Non dimenticando che il problema che hanno sicuramente i DS che ha sicuramente più picchiasse non sicuramente i ferri d'altro in qualche modo ce l'hanno anche i democratici
E cioè i democratici non sono in piccolo diciamo la soluzione del problema
Cioè i vocalizzi attuali spedire va be adesso gli atti sono confusi ma li abbiamo già quell'Ulivo due che sostanzialmente noi vorremmo realizzare
Anche perché la l'attuale composizione democrazie la presenza di alcune persone particolarmente caratterizzata eccetera indiscutibilmente pongono dei problemi
Donde l'importanza e l'interesse che ha questo colloca questo dialogo i democratici partecipino anche loro in modo attivo e partecipe e non possono compiacermi deve fare qui alcune autorevoli rappresentante personale però la mia parere finale questo e cioè in questa riunione di Guido valutazione molto importante perché anche avendo organizzate in modo è abbastanza rapido e semplice
Testimonia con la vostra presenza un certo momento quale sia l'interesse noi siamo questi ma potranno essere tre volte tanto se appena si fossi motivate certi passano in un modo un po'diverso ecco che questa operazione onestamente incomincia ad allargarsi
Il colloquio e le modalità della riflessione e credo che sia bene che siano indirizzate da diciamo da da è responsabile di carta e il testo mi sembra più che sufficiente per poter far questo poi con un minimo probabilmente anche di rete organizzativa fra voi permette di valorizzare questa uno strumento che dobbiamo utilizzare
Grazie lombardi la forza
Alla prima parte dell'intervento di Giancarlo Lombardi Emilio avrebbe sconsigliato per prendere la parola perché essendo anch'io come lui completamente d'accordo con la traccia di lavoro e di riflessione che ci è stato presentato non avrei molto da aggiungere
Però Giancarlo Lombardi ha concluso il suo intervento
Sottolineando che il movimento al quale io ho aderito
Esso stesso
Parziale ed io aggiungo consapevolmente parziale
Nessuno di noi ha come posso dire alberga all'idea
Che dare la ricostruzione dello spirito del novantasei la costruzione della nuova coalizione per dirla fino in fondo per come la penso anch'io da traiettoria verso un partito dell'Ulivo Partito Democratico
Posso essere il percorso a quelle successive annessioni
Al movimento dei democratici
è chiaro che i democratici cercano di assegnare a se stessi un ruolo dinamico propulsivo nel campo del centrosinistra
Io credo che saranno molto forti
Al tempo stesso direi le pressioni e le tentazioni ad abbandonare questo ruolo
A essere in qualche modo trasformati e ricollocati come forza politica tra le altre forze politiche a tutti gli affetti
Però credo che da questo punto di vista al momento la vocazione originaria è ben salda totalmente forte e a caccia consentito per esempio di respingere i due primi suggerimenti che ci sono state rivolte
Quello di costituire il polo di attrazione ancora una volta della gamba moderata del centrosinistra ovvero di aderire al campo che peraltro si presume avrebbe ben definito del socialismo europeo quindi per ora direi che la posizione saldamente tenuta la vocazione originaria il codice genetico diciamo dell'iniziativa del movimento
E ha affermato con rigore
E non c'è dubbio però che dobbiamo affrontare problemi di durata ed io credo che ragionevolmente dobbiamo sapere e dire anche che la durata è nemica della vocazioni originarie
E che quindi per noi il fattore tempo in questo processo a un duplice peso ha il peso che ha per tutti dobbiamo prepararci all'appuntamento delle elezioni politiche che per quanto le possiamo mantenere ferme le si possano mantenere ferme al due mila e uno è un tempo ormai politicamente Breve ebbene misurabile
E ancora secondo peso su noi stessi perché tempi lunghi e ci espongono a rischi crescenti di snaturamento della nostra intenzionalità
Politica
Detto questo
Aggiungo a questo punto davvero con parole mie il consenso a cose che sono già state dette
Tornare allo spirito del novantasei è una formula che a metà benissimo perché mi consente di dire in modo molto semplice ciò che credo si debba fare
Tornare allo spirito del novantasei per ripulirlo detto per liberarlo della doppiezza che fin da ieri dando origine fin dal primo istante lo ha anima
La parola così ingegnosamente ed efficacemente trovata Ulivo soggetto politico è stata ai nomi diciamo la copertura sotto la quale hanno potuto convivere permanentemente due concezioni della coalizione
Io da questo punto di vista trovo molto interessante che senza nessuna forzatura ingegneristica
Si comincia almeno da parte di qualcuno e sono molto contento che Prodi lo abbia fatto con lui il movimento dei democratici si cominci a dire esplicitamente ovviamente senza fissare tempi ma il termine al quale far pendere il processo di costruzione di questo soggetto politico alla coalizione dell'Ulivo
Perché io non credo anzi ritengo sono convinto che se e il processo che ne vogliamo denominare caratterizzare come soggetto politico non ha un termine nitidamente indicato al di là della scala dei tempi ma comunque nei tempi politici ovviamente non
Rischia di rifluire lascia maggiori spazi aperti appunto a quella doppiezza che ha caratterizzato la prima esperienza che poi si è sciolta in un processo
E che quello che è stato sotto i nostri occhi e che ha avuto una prima sanzione dal voto del tredici di giugno un processo di restaurazione del sistema politico
E il precedente della repubblica della repubblica dei partiti
La seconda osservazione che voglio fare rapidissima
Io
Come posso dire a costo di apparire un po'puntiglioso non ho visto grandi asprezze nella campagna elettorale ho visto asprezza di linguaggio di tono ma l'asprezza in politica cioè quando si manifesta nella distinzione nei dissenso sulla proposta programmatica sul che fare
Io asprezze in termini di dissenso sul che fare non ne ho viste in campagna elettorale si potrebbe obiettare sarcasticamente che ciò è accaduto perché poco si è parlato del che fare ed è anche vero
Ma l'asprezza di toni e linguaggio che c'è stata in campagna elettorale che in qualche modo sta perdurando io francamente la trovo non solo efficace ma necessaria
Perché se ci troviamo tutti convintamente su questo credo che non ci siano processi alle intenzioni da farsi reciprocamente
Tutti convintamente schierati nel campo del centrosinistra
Sul modo di organizzare questo campo sulla forma politica da dargli su una traiettoria da percorrere sui caratteri dei requisiti del soggetto politico che vogliamo costruire beh non si può discutere come degli abbattimenti bisogna dirsi le cose con la durezza anche necessario in modo assolutamente esplicito come e chiudo su quest'argomento in modo esplicito erano dette nella
Del testo che nel siamo nella nel tema di ragionamento che ci ha che ci ha proposto Occhetto con la sua la sua introduzione
Un piccolissimo corollario tra parentesi sui temi programmatici
Io credo che se noi riuscissimo addirittura ecco mi espongo istituisco quasi una relazione temporale causale io credo che se noi vogliamo uscire dalla debolezza programmatica del nostro campo che non è soltanto italiano anche europea
Se vogliamo andare oltre il fatto pure importante che abbiamo un'agenda comune in Italia e in Europa
Ma abbiamo difficoltà a svolgere in termini di Progetto i temi annotati in questa comune agenda politica io trovo che la vita della coalizione
Sia una condizione credo di essere inteso strumentalmente necessaria
Che sono una discussione programmatica che sia dall'inizio della coalizione
E non dei suoi soggetti parziali ha maggiori probabilità
Il Cile a formulare risposte ai problemi che abbiamo di fronte
L'ultimissima cosa che mi porta via trenta secondi perché mi limito a citare Giancarlo Lombardi che citava a sua volta Occhetto Andreatta scopo ed altri sì io credo che
Carta quattordici giugno
Abbia tutte le carte in regola per proporsi come il luogo nel quale svolgere questa discussione tra le forze del centro sinistra ed io credo che questa dovrebbe essere e penso che sarà la posizione i Democrats
Conto
Sono un po'emozionata scusate quindi se prendiamo qualche granchio
Invece di fare un ragionamento vorrei a porre alcune domande ai nostri tempi interlocutori che c'hanno invitato quest'oggi
Io vengo dalla provincia di Venezia e sono stata fino alla fine di febbraio la coordinatrice provinciale del Movimento per l'Ulivo
Nel momento in cui il movimento ha deciso di fare altro io che comunque ho creduto sempre in quello che sono le parole d'ordine di Carta quattordici giugno ho dato le dimissioni
Perché non riuscivo a distinguere ad non non volevo decidere che casacca mettermi
Perché questo è anche il punto secondo me da dibattere intanto volevo fare un piccolo appunto all'onorevole Occhetto quando parla di selezione della classe dirigente
Faceva riferimento alla scelta di uomini mi permetto di essere un po'di di portare acqua al mio mulino preferirei qualcuno ricordasse dire donne e uomini con uomini e donne non ha importanza anche Stinche senso cronologico
Di direi che forse cioè non non mi va più bene questa cosa del genere umano la data per buona ma approfitto dove il posto per puntualizzare questa cosa soprattutto noi donne costa parecchio lavorare in politica essere in politica perché abbiamo sempre duplice o triplice ruolo
Da portare avanti
Condivido tutto quello che è stato detto
Da chi mi ha preceduto quando Carta quattordici giugno
Ha formulato la prima ipotesi a marzo credo di essere stata credo una delle prime che ha telefonato alla segreteria di Tana De Zulueta per dire che questa era era lei il lume che c'era l'orizzonte visto che intorno a me c'era il buio
Però devo anche cominciare a dire quali sono le difficoltà in merito a questa iniziativa che io vedo perché peraltro mi sembra di sentire fortunatamente di sentire lo spirito lo stesso spirito che c'era
All'inizio della costituzione del Movimento per l'Ulivo e chi era quello di dire lavoriamo per in ultima analisi per la costituzione di un partito unico ma sostanzialmente per tentare di federare le varie forze
E allora io e qualcun altro che nel Veneto abbiamo tentato di portare avanti le idee di Carta quattordici giugno e a cui abbiamo mandato varie lettere per vedere se questa iniziativa poteva avere consenso
Lamentiamo il fatto che poiché non c'è nessuno di Carta quattordici giugno di un certo spessore cioè nel Veneto non c'è non abbiamo l'onorevole Occhetto l'onorevole Lombardi che possono fare da come diciamo rompighiaccio al movimento è ovvio che essendo io o qualcun altro esponente non di estrema visibilità abbiamo un ritorno minore
Nel momento in cui chi credeva nell'Ulivo più degli altri
Più degli altri affatto si è messo una casacca se chiamato i democratici
Sembra quasi che altri cioè quelli che nonostante la casacca o a prescindere dalla casacca che hanno continuano a dire che l'esperienza è quella del dell'Ulivo
Potrei chiamarla Margherita Magnoni è lo stesso cioè del dell'appartenenza di quella quel progetto iniziale del novantasei
Non non abbiamo voce in capitolo per poter dire cioè siamo visti di nuovo come ulteriore Sovreco sovrapposizione
Sono praticamente chi vuole far qualcosa in questo momento deve dire da che parte sta DS PPI democratici eccetera
Per cui mi trovo che nella situazione almeno per quella che io conosco del Veneto c'è questa tentazione a metterci in un angolo sempre che non ci siano esponenti di un certo calibro
E poi vengo al nocciolo che siccome e i più importanti tutti
Sono due settimane che nella stampa i toni su scala nazionale esponenti politici si rimpallano il il tipo di contenitore da costruire mentre io e qualcun altro obietti amo che sia più logico parlare
E i contenuto
Vale a dire siamo partiti da ottantotto tesi nel novantasei che molti di voi hanno contribuito a a formulare io ritengo che sia necessario trovare i contenuti si quali tutti coloro che credevano nell'Ulivo si ritrovano perché se non troviamo almeno il minimo comune multiplo là dentro finanche inutile e in non ha senso tentare di formula
O no tutta una serie di paragrafi o paradigmi da contrattare
Se ritroviamo lo spirito e io sono a disposizione da umile peone essere del portale portare questa cosa nel nel mio territorio sempre se ritroviamo alcuni punti
Dove tutte le forze di centrosinistra si ritrovano a senso questo se invece non si trovano c'è dobbiamo continuare a negare rispetto a questo non ha neanche senza attentati sbranarsi per il contenitore
Comunque ringrazio ancora per il fatto di aver invitato tutti quanti noi e se e se questo via di dialogo riusciamo anche a portarlo più avanti
Credo che vada merito a tutti quanti noi soprattutto a chi ha avuto l'idea di di di aver questa inizia di per questa iniziativa va dato merito di aver trovato il coraggio di rimesse di mettersi in discussione e di rimettere lui in discussione
Il ricavato Pasquino
Io due premesse da fare
Che credo debbano essere fatte perché non vorrei che rimanessero come dire il non detto di questa assemblea
La prima Renzi premessa è questa provo un crescente fastidio nei confronti delle baruffe che si stanno svolgendo tra il presidente del Consiglio italiano e il presidente designato per la commissione europea
Le trovo disdicevoli sgradevoli e in larghissima misura controproducenti penso anche che non siano dovute che non sia il caso di fare la politica del risentimento e che non sia il caso di fare la politica di chi ha vinto e quindici all'altro guarda che hai perso e adesso decido io e quindi la prima premesse che vorrei che smettesse il prima possibile perché credo che un'assemblea di questo genere dovrebbe condividere la premessa perché se loro non smettono il lavoro nostro non è semplificato ma è in realtà complicato
La seconda premessa riguardante la definizione dell'Ulivo
Perché anche su questo punto qualche come dire fastidio
Cioè non credo che nessuno sia autorizzato a dare un'interpretazione autentica dell'Ulivo
Vedo con crescente fastidio che all'interno dei Democratici qualcuno si arroga il proprio ruolo di definitore autentico dell'Ulivo
E dice anche chi sta dentro e chi sta fuori anche quest'operazione trovo che disdicevole e controproducente
E dunque penso che questo qualcuno o questi qualcuno dovrebbero smetterla il primo possibile il prima possibile
Ciò detto penso anche che dovremmo riflettere un po'di più su quello che davvero è stato l'Ulivo nel mille novecentonovantasei e questo è in parte il cuore del discorso che voglio svolgere perché nell'Ulivo del novecentonovantasei c'era da un lato una spinta una propensione ad andare al di là dei partiti cioè a fare una coalizione che forse quasi un soggetto politico ma dall'altro in realtà è purtroppo c'era una sommatoria
Di partiti che si mettevano insieme sostanzialmente spinti dal desiderio giustissimo e che credo che nessuno di noi non potrebbe non condividere di impedire al centrodestra di vincere e di fare quello che Previti aveva annunciato non faremo prigionieri
E quindi questo errore un desiderio legittimo ma che ha prodotto una sommatoria che e alla fine la sommatoria per di più una sommatoria artificiale perché con la vittoria avuta a quell'accordo di nuovo molto utile fatto con Rifondazione di desistenza ma che mostrava tutti i suoi limiti tutta la sua corte in tempi in tempi brevissimi
E dunque se noi pensiamo di ricostruire un ulivo come sommatoria no faremmo una cosa buona non soltanto ma nel corso del tempo la sommatoria come dicevo siede si è vendicata
E ha dimostrato che c'è una certa tendenza dei partiti a rioccupare partiti grandi e piccoli dirigenti e così via
A rioccupare ruoli che invece dopo la vittoria del novantasei avrei potuto abbandonare ma se non li hanno abbandonati vuol dire che quell'Ulivo come coalizione vincente
Non è stata guidata in maniera sufficientemente efficace
Cioè non possiamo pensare che sia soltanto che c'era un accordo fra due cattivi c'erano dei limiti all'interno della coalizione anche limiti di leadership perché riguardavano alcune tematiche che non state sostanzialmente dimenticate dal presidente del consiglio e invece che erano tematiche importanti
Se così e alcune di queste cose sono nel documento di Occhetto fra l'altro la vecchia politica richiederebbe perché io dicessi che sono d'accordo no sono d'accordo ma non lo dico perché perché in realtà non c'è bisogno di dirlo c'è questo documento è perfettamente condivisibile
E dunque tranne sul punto che stavo sottolineando relativamente e alla definizione dell'Ulivo
Io non credo che l'Ulivo possa essere ricostruito come l'abbiamo visto
Cioè credo che quello che che vanno dicendo alcuni compreso anche Veltroni cioè che si possa rimettere insieme il meglio dalla cultura cattolico-liberale
Il meglio dalla cultura ambientalista il meglio dalla cultura di sinistra socialista non so bene poi che determina inutilizzati sia quello che non è successo barbecue vivo e che non può succedere così perché non è mettere insieme il meglio
Delle culture e e dubito che all'interno dei partiti che facciano parte dello schieramento dell'Ulivo ci fosse davvero il meglio delle culture ho questo dubbio ma il punto cruciale che già trasformare quelle culture
Cioè il problema non è sommare le culture ma neanche il meglio
E di riuscire a trasformare quelle culture e questo passaggio il passaggio notoriamente più delicato su quale non c'è stato ma in realtà nessun contributo e anzi per coloro di voi che hanno che abbiano per caso già letto la terza via di di intense tutte le mie condoglianze
Perché un libro di un anno in ritardo è di una banalità assolutamente favolosa vi propongo di leggere Bernstein invece di pietanze per sapere che cosa vuol dire la cultura politica riformista
Quindi il problema come lo vedo io e di fare come posso chiamarlo uno scontro culturale se queste culture esistono si scontrino su tematiche cospicue sulle tematiche che sono le tematiche dominanti in questo Paese e in Oropa perché non sa non possiamo fare finta che riusciamo a chiamarsi fuori dal dibattito europeo
E dunque non sommare le culture ma costringe ad a confrontarsi con i problemi è a trasformarsi ciò detto e poi praticamente concluso concludo con una proposta che che non so se una proposta di organizzazione ma anche in questo caso penso che sia come dire un passaggio utile per capire dove vogliamo andare
Cioè va bene vedo molte facce che conosco molte che non conosco
Ho sentito argomenti che condivido però temo che non possiamo rimanere un come dire Roma il luogo dove ci incontriamo
E questo per azione non può essere condotta da un centro per quanto il centro sia brillante per quanto il centro sia capace o le persone cadono ricominciano da dove ci siamo detti come Ulivo
Nelle tesi do avremmo dovuto cominciare
Cioè che dovremmo cominciare con convenzioni di collegio io condivido le indicazioni primaria selezione dei candidati punti programmatici e così via
Queste cose possono essere fatte bene andando nei collegi con lei ci sono i collegi senatoriali che hanno al loro interno i due collegi
E per i deputati andando lì cioè riprendendo quella colazione che dentro il programma c'era e non è stata eseguita lì sì che si possono fare delle operazioni politicamente rilevanti
Lì sì che si possono raggiungere gli elettori dell'Ulivo lì sì che gli elettori dell'Ulivo possono contare davvero e dunque ricomincia modifiche non significa naturalmente sparare sul quartier generale ma si fa molto semplicemente fare quell'operazione che credo sia utile a tutti e cioè decentrare nella nella maniera migliore possibile questo tipo di di come dire di costruzione che al tempo stesso politica e culturale
Ultima nota sulla quale non vi esibisco perché in un certo senso è ancora più fastidiosa del delle due premesse con le quali sono partite cioè quest'operazione di costruzione
Di un unico diverso da quello che abbiamo visto che sia un vero soggetto politico non può che essere favorita da riforme istituzionali conseguenti e dunque questa è una priorità assoluta cioè bisogna riuscire a cambiare la legge elettorale
E le modalità di formazione del governo perché per avere un premio di legislatura bisogna che questo per la ritenga eletto dai cittadini non designato su maschere da non concordato dai partiti perché sarebbe nelle mani dei partiti che lo designano lo concordano e quindi questi due passaggi legge elettorale
E modalità di di elezione diretta del Presidente del Consiglio del prima e del primo ministro sono assolutamente essenziale grazie
Grazie Pasquino Daga
Personalmente sono soddisfatto per due motivi primo
Perché con
Poche telefonate sono bastate solamente poche telefonate
Per determinare il successo dell'iniziativa e quindi sta a dimostrare il fatto che c'è una voglio una volontà da parte dei cittadini di cambiare la politica di innovare
Il secondo motivo è perché dopo le elezioni stranamente dopo le elezioni del tredici giugno
Sembrano diventati tutti ulivisti compresi quelli che dicevano che l'Ulivo era la costituente del nulla e che quindi non stava né in cielo mente ora
Sono d'accordo sulle osservazioni che qui sono state fatte innanzitutto sulla necessità della costruzione per soggetto politico e degli strumenti per determinarlo io credo che noi siamo uno degli strumenti per
Determinare la nascita del nuovo soggetto politico che l'Ulivo
Come comportarci che la Carta quattordici giugno si il luogo dove si discute dove si prendono le iniziative va benissimo ritengo che noi dovremmo adattare la nostra iniziativa secondo delle necessità e quindi se serve trasformarsi anche in saper trasformarsi anche in tasca forse nell'ordine struttura che si muove con l'obiettivo di unire
C'è un punto che sembra oggi al centro della discussione politica
è quello relativo alla cessione di sovranità tutti parlano di questo
Io credo che dovrebbe essere chiaro a tutti
Che questa cessione di sovranità dovrebbe avere un duplice aspetto
Il primo aspetto che tutti abbiamo affrontato e che abbiamo condiviso
Che è quello relativo alla cessione della sovranità verso il soggetto politico che andiamo a costituire
Si tratta quindi di stabilire le modalità di questa cessione di sovranità
Che i partiti dovrebbero fare verso la federazione
Però ritengo che noi dovremmo accentuare il punto anche su un'altra cessione di sovranità su una duplice se Species
Giovedì sovranità una verso l'alto chiamiamolo così che il soggetto politico della federazione l'altra cessione di sovranità dev'essere fatta verso il basso verso i cittadini
Perché sei partiti continuano ad essere così organizzati e la cessione di sovranità avviene solamente verso la federazione non determiniamo quell'altro passaggio che per noi è fondamentale
Che è quello dalla democrazia dei partiti così come è venuta oggi alla democrazia dei cittadini
Se posso usare una similitudine
C'è un passaggio molto bello nel libro di Achille Occhetto governare il mondo in cui parla delle
Cessioni di sovranità
A livello delle istituzioni
E dice così come è giusto che la cessione di sovranità delle nazioni avvenga verso le sovranità sovrannazionale sulle strutture sovrannazionali quindi la riforma dell'Europa dell'ONU eccetera che è uno dei temi fondamentali che la recente guerra messo in evidenza così è altrettanto giusto
Che se da un lato si deve andare verso il villaggio globale per andarci meglio e in una società profondamente riformata al tempo stesso bisogna che le nazioni cedano la sovranità verso il basso attraverso quello che viene chiamato il federalismo se possiamo fare una similitudine una sorta di clessidra dove la sabbia si sposta nell'uno e nell'altro versante dei due coni che fanno parte della quel signore io credo che la stessa cosa noi dovremmo farla pretendere batterci per realizzarla
Nell'Ulivo e utilizzare lo strumento dalla Carta quattordici giugno per rendere chiaro questo obiettivo che significa la democrazia dei cittadini una partecipazione dei cittadini le elezioni primarie e quindi non più i candidati imposti
E così via
Sono anche convinto che questa iniziativa deve essere la Carta quattordici giugno noi abbiamo la necessità di farla vivere sul territorio
Lo diceva adesso Pasquino dicendo che non noi non possiamo essere codici lo diceva riferito all'Ulivo però credo che valga anche per noi non dobbiamo o predicare l'innovazione della politica ad essere poi una struttura di fatto centralistica
E quindi noi abbiamo previsto nello statuto di Carta quattordici giugno che possono che debbono sorgerebbe associazioni a livello locale le quali poi decidono di Unizzi attraverso un patto federativa io sono consigliere regionale del Lazio noi stiamo facendo un esperienza abbiamo ho deciso
Alcuni consiglieri siamo già sei di dar vita a un coordinamento a livello istituzionale di Carta quattordici giugno tra i nostri iscritti c'è anche il presidente della giunta regionale
Badaloni e quindi dar vita a questo questa sorta di intergruppo di coordinamento
Tra soggetti tra consiglieri che fanno parte di gruppi diversi per operare in modo tale che si rafforzi la coalizione e si renda visibile il soggetto politico
Dell'Ulivo l'altro aspetto fondamentale è come dobbiamo muoverci
La nostra proposta dell'Ulivo non può essere come è stato qui detto va ribadito ulteriormente ulteriormente la sommatoria nei partiti
Ma deve essere l'insieme dei partiti delle associazioni dei singoli cittadini con la doppia militanza e la doppia e la se serve Petty ce l'ha già la doppia tessera o la doppia iscrizione per chi non ce l'ha e vuole aderire direttamente all'Ulivo è Libero di farlo e di e deve essere data questa possibilità quindi io credo che l'obiettivo che dobbiamo perseguire quello che questo passaggio di questa innovazione della politica però a me compete un altro compito io vi chiedo scusa
Perché oltre a parlare di queste cose debbo parlare anche di un aspetto un po'più penale
E che però è necessario
Io sono stato nominato tesoriere di questa associazione allora noi abbiamo tanti compiti abbiamo pochissime risorse vogliamo fare
Tante cose
Vi chiedo sommessamente umilmente prima di andar bene siccome abbiamo un modulo di adesione presso la nostra segreteria se ciascuno di voi può decidere di aderì sottoscrivendo sostenendo un'organizzazione come la nostra che altrimenti non si potrebbe
Sostenere cioè io vorrei evitare fatto che mentre noi lavoriamo per scioglierci tutti insieme nell'Ulivo magari nel frattempo siamo costretti a scioglierci
Per mancanza di risorse siccome questo dobbiamo tutti evitarlo io vi faccio questo appello con tutto il cuore grazie
Dopo dopo ci sono decine di scritti dico
Si è allontanato Rognoni
Secondo da
Anch'io condivido la traccia che ci ha presentato Occhetto
Credo anche che Carta quattordici giugno
Più che non il luogo di dibattito trasversale come abbiamo ascoltato
Costituisca
Quell'insieme di obiettivi di convincimenti
Di buone ragioni
Che innanzitutto devono servire agli ulivisti che appartengono ai vari partiti per fare
La propria battaglia politica all'interno e di essere interni popolare all'interno del verde e così via
Una battaglia politica che deve avere come obiettivo finale quel soggetto politico
Destinatario di alcuni conferimenti di sovranità da parte degli stessi partiti
Ma intendiamoci quando noi parliamo di soggetto politico in realtà
Noi portiamo rispetto ai processi lunghi della politica
Perché se dovessi nessun dovessimo saltare
Questi processi lunghi io quanto meno
Sarei del parere che non bisogna fatto abbandonare l'idea del partito democratico
Il quale partito democratico non può essere il risultato dell'accostamento di varie colture ma semmai della contaminazione fra virgolette per le culture appartenenti ai partiti tradizionali
Non è possibile oggi e domani a vere questo Partito democratico bene andiamo un soggetto politico destinatario di conferimenti di sovranità
Sono rimasto molto compiaciuto
Di quello che ha detto e noi diamo ascoltato con attenzione La Forgia
Perché scegliere un fatto spontaneo di domandarci se il rapporto fra quattro Carta quattordici giugno e
I DS e Partito popolare cioè i partiti che ha facevo ieri l'Ulivo è un rapporto identico a quello che la Carta quattordici giugno a nei confronti dei democratici
Io temo anche per quello che ho ascoltato dalla forza che si
Se dura molto questa transizione
I democratici finiscono per subire la tentazione di diventare
A loro volta partito hanno già passato
E non poteva essere che così
Quella quella quella fase crudele dalla campagna elettorale che finisce per imprimere le stigmate del partito anche movimenti che partito non vogliono essere
Perciò dobbiamo fare in fretta
Dobbiamo fare in fretta nell'individuazione del programma nell'individuazione di alcuni strumenti che favoriscano questo soggetto politico
Perché io sono convinto che ha fatto bene Pasquino qui a ripeterli che che nel sistema maggioritario deve essere sottolineato ribadito perché tra l'altro la coalizione e questo è un discorso che ho fatto nel mio partito più volte ma senza fortuna
La coalizione all'interno di uno scenario caratterizzato dal sistema maggioritario è diversa obiettivamente al di là dell'intenzionalità dalla correzione della coalizione della del sistema proporzionale
In questa la coalizione si sta è l'insieme dei partiti nel sistema maggioritario progressivamente questa coalizione diventa una maggioranza politica articolata ma sostanzialmente unitaria
Quindi bisogna fare presto
Altrimenti altrimenti le cose possono possono diventare difficile
è andata in crisi l'appartenenza dobbiamo coltivare questa crisi e uscirne attraverso l'individuazione di questo soggetto politico
Importante che l'Ulivo
Tenete presente che ci può anche essere un pericolo
Perché il governo D'Alema è sostenuto dal centrosinistra e noi molte volte diciamo il centrosinistra ne sarà portato benissimo
Però all'interno della maggioranza che sostiene il governo D'Alema ci sono soggetti politici che non appartengono né Ulivo non sono mai appartenuto Oliva che anzi sono dentro questa maggioranza in forza di una pregiudiziale anti ulivista
Che fare
Io non me ne preoccuperei
Che che che sostengano il governo D'Alema come centrosinistra ma all'interno quel di quest'area di centro sinistra noi dobbiamo coltivare le buone le buone ragioni dell'Ulivo
Ecco queste erano
Sostanzialmente i convincimenti che volevo
Portare a questa Assemblea
Sono d'accordo
Nella necessità sottolineata da Pasquino della contaminazione delle culture
Qui non è la sede non è il tempo per cercare di avere delle congetture al riguardo
Ma l'idea di una cittadinanza solidale in cui si esercitano i diritti e i doveri ecco a me sembra che possa essere un elemento stimolante per cercare di contaminare per cercare di rendere unitaria per quanto è possibile questa diversità che oggi ancora ci caratterizza grazie
Grazie prima del prossimo scollature che Nico volevo comunque un buon se possibile consentire di stringere un pochino gli interventi del perché abbiamo ancora una decina di scritti Pozzillo Abruzzo Molise un quarto una dozzina
Grazie
Ma
Io innanzitutto mi presento sono iscritto ai Democratici di sinistra via Roma ho partecipato fin dall'inizio
All'esperienza dei comitati Prodi prima del movimento per l'Ulivo dopo
Io personalmente come tutti noi credo sono molto preoccupato per la situazione che si sta determinando inseguito a questo voto europeo
Perché mi sembra che
Né in questa situazione siano presenti due rischi che sono strettamente connessi tra di loro
Da una parte c'è un rischio di deflagrazione della coalizione del centrosinistra
Perché quel da quel che occupa potuto capire leggendo le
Dichiarazioni di vari leader politici del centrosinistra sui giornali ma anche dal dibattito
Che in qualche modo si è aperto nel mio partito
Mi sembra che alcuni hanno intenzione di lanciare adesso la vera competizione all'interno del centrosinistra
E se questa con un competizione non viene regolata subito
Con regole chiare certo e certe temo che porterà a una
Alla sconfitta del centrosinistra
L'altro rischio che vedo
E quello di cui parlava D'Alema alla direzione nazionale dei DS l'altro giorno e cioè quello della deriva neocentrista il neo proporzionalista
Anche se poi Massimo D'Alema ne dava un'interpretazione che ho trovato tra il comico e il bizzarro quando attribuiva il rischio di questa deriva all'iniziativa dei democratici e di Prodi
Un'analisi francamente sconcertante
Perché i rischi della deriva neocentrista e neo proporzionalista non nascono dall'iniziativa di Prodi
Ma nascono ben prima dal modo in cui io è stata condotto ex stata condotta la Bicamerale
Dal modo in cui si era partiti con la Bicamerale per arrivare al Parigi al doppio turno eravamo finiti ad Avellino con il patto di casa letta con una legge elettorale fatta scrivere sostanzialmente da De Mita
E il rischio bella deriva neocentrista deriva anche dal fatto che dopo il ventuno aprile
Il mio partito il suo gruppo dirigente a cui spettava al dovere della proposta
Anziché preoccuparsi di rafforzare della coalizione di mettere in campo un progetto politico che puntasse a un rafforzamento della coalizione si è illuso o io penso più verosimilmente affatto finto di Luther si che fosse possibile in Italia
Creare il grande partito della sinistra siamo partiti da creare grande partito della sinistra e abbiamo regalato a Berlusconi la possibilità di costruire il Grande Centro come risultato insomma no
Non mi sembra male
Per quanto riguarda l'Ulivo io credo sono convinto da tempo che l'Ulivo fin dall'inizio si è portato si è portato dentro la contraddizione dei progressisti
E cioè di una coalizione di un'alleanza
Dove non era stato sciolto il nodo di fondo che è una coalizione deve sciogliere oggi
Cioè una decisione una decisione univoca è irreversibile per il sistema maggioritario e bipolare
Dopo il comma ventuno aprile a mio avviso a questo si doveva lavorare a sciogliere questa contraddizione a tentare di far diventare l'Ulivo sufficiente anche elettoralmente molti hanno pensato di fare altro è i risultati sono quelli che sono davanti agli occhi di tutti
Poi non si può dare la colpa di questo esito a un'iniziativa come quella di Prodi alla quale io non ho aderito aderito ma che ho considerato necessaria per cercare di dare di arginare questa deriva all'interno dello stesso centrosinistra
E vengo rapidamente alla conclusione io credo
Sì confini
Io credo che non ci dovremmo muovere anche gli esponenti di Carta quattordici giugno su due terreni
Da una parte c'è un terreno che non ho sentito un po'trascurato in questo dibattito finora
All'interno di quattordici giugno ci sono diversi parlamentari io credo che un loro impegno prioritario
Deve essere quello di tentare di rilanciare l'azione riformatrice del governo su una piattaforma di modernizzazione e liberalizzazione della società chiara e senza equivoci
Perché lo dico insomma io ho un timore nel nel senso che nessuno si può illudere che dalla sconfitta di questo governo dura o da un suo fallimento possa nascere la possibilità di di vittoria di un centrosinistra oggi di una coalizione come quello che noi pensiamo
Per quanto riguarda le proposte diciamo di tipo sulla strutturazione della sulla struttura della coalizione come soggetto politico
Io credo che siano importanti programmi come richiamava l'amica di Venezia però credo che sia più importante è fondamentale definire il quadro delle regole e quali sono e qual è l'asse politico su cui all'interno della coalizione di governo si va a ridefinire quello che i mercati finanziari si chiama un nucleo forte
Perché se non si fa questo tutto il resto mi sembra che abbia poche Gump poco spazio
Da questo punto di vista ritengo chiaramente insufficiente la proposta di federazione
Che viene avanti anche da autorevoli dirigenti del mio partito perché o non capisco cosa sia opera quel poco che capisco non mi piace molto
Anche per un'esperienza che noi abbiamo fatto a Roma nel primo collegio
Le federazioni arrivano sempre un punto che finché c'è da giocare ti fanno giocare poi quando c'è da decidere le cose vere come ci siamo trovati a noi nel primo collegio
I partiti fischiano la fine della ricreazione
Allora sono d'accordo con la proposta che facevo Occhetto nella sua introduzione
Per tentare di rimettere in piedi la situazione bisogna rilanciare un'ipotesi di aggregazione forte
Che per il momento non può essere il partito unico dei riformisti ma può essere deve essere secondo me la costituente dell'Ulivo con due può condizioni chiare e irrinunciabili
La cessione di quote di sovranità da parte dei partiti a questo soggetto politico in modi e Termini da definire e la possibilità di adesione diretta al alla coalizione
Tutto il resto secondo me come ha detto qualcuno andava bene tre anni fa ma non va più bene ora grazie
Grazie colonna d'invito talmente
Mi chiamo Paolo Colonna nessuno della Progetto di padre Bartolomeo Sorge poco di solidarietà porto i saluti di padre Bartolomeo Sorge che in questi giorni sta uscendo con molti articoli un pochettino su tutta la stampa
Padre Sorge da un saluto a Carta quattordici giugno vede in cascata quattordici giugno un ulteriore se c'è speranza al rinnovamento della politica del nostro Paese
Il Polo deve solidarietà che rappresenta un po'il progetto base dell'Ulivo si è sentito tradito da una ribalta il dibattito fisso si sono verificati il nostro Paese
Di guarda con ammirazione delle scelte coraggiose cominciando dalla dall'onorevole Achille Occhetto quant'è stato segretario della Partito Comunista PDS che ben il coraggio di certe scelte coda
Amo il Progetto di auto moto interrotto dalla Presidente del Consiglio dalle ma è stato qualcosa di traumatico per il nostro Paese sa un Matic coperti perché attraverso questo dibattono verificatosi quella gente che incidenti ficcato in cui il grosso come oggetto dell'Ulivo oggi praticamente non crede più
A questo tipo di politica che si sta portando avanti e guarda con fiducia e con speranza tutto ciò che è nuovo
Una piccola critica secondo il Progetto di pace sono c'è era lo stesso padre Sorge noi riteniamo indispensabile per il bene del Paese che l'Asinello ritorni nella scala in quanto è stato un movimento politico a termine
Oggi l'ultima alternativa per il rinnovo degli arredi la politica del nostro Paese nell'ambito di cinturini sinistra rimane questo grosso Progetto che noi stiamo cercando di portare avanti
Da tanti anni e purtroppo dobbiamo dire da questi microfoni da questa Assemblea
Che dirigente il PDS all'epoca lo stesso presidente D'Alema
Quando il popolo delle solidarietà sponsorizzò la candidatura di buon Romano Prodi Cipro cannuccia cinque sei anni fa
I perché ritenevano inopportuno praticamente questa candidatura pertanto voglio evidenziare acquistasse in poi anche il presidente D'Alema
Chi ha cercato di boicottare sempre l'Ulivo non penso Kiss potrà essere mai il leader dell'Ulivo
Di domani
Sarebbe una catastrofe per quel Paese e rinnovamento che guarda con fiducia a tutto ciò che è nuovo e con speranza auspica un rinnovamento reale della politica mediante certe scelte coraggiosa e forte che si affrontano i problemi reali del Paese
Tra cui il problema fondamentale
I la grossa piaga della disoccupazione udì pristino dello stato sociale armonico con il Paese e noi poco delle solidarietà che abbiamo lottato tanto punto
O il ministro tre o all'epoca Pettit riteniamo che lavora part-time e i lavori interinali attualmente esistenti non sono altre di impoverimento dell'essere umano pertanto siamo per l'azzeramento di quella legge
Però vi ieri c'è bisogno di uomini forti e coraggiosi
Che portano avanti lei Tay con coraggio e con fermezza la ultima speranza che noi abbiamo pazza resto Carta quattordici giugno è gli amici che la compongono
Che attraverso questo corso Progetto ci sia un rinnovamento di reale del paese e della politica viene dette il nostro travagliato Paese grazie
Io mi chiamo Carla De Bernardi e vengo da Milano prego Masini dichiararmi per la giacca il cinque minuti perché la percezione del tempo sfugge quando si parla e non si è abituati a parlare e anche per questo vi chiedo scusa se non sarò chiarissima
Io voglio parlare di in tre punti il primo riprendo l'intervento di Daga sotto il profilo organizzativo perché secondo me non è ininfluente come ci si organizza e come ci si finanzia anche noi a Milano abbiamo nominato un tesoriere che qui con noi e che prego di mettersi Juan contatto con Daga per capire lì i contributi che raccogliamo a Milano in che parte mandarli a Roma e in che parte tenerli per finanziare iniziative locali
Perché pagare due volte un po'difficile visto che siamo tutti esposti su mille fronti e questa è la prima brevissima cosa
Su Milano volevo dire questo ne abbiamo fatto già due assemblee una prima molto spontanea è una seconda che era l'Assemblea degli aderenti
La seconda è stata sborsata e diciamo in parte boicottata da una lite selvaggia tra i democratici e i popolari
Questo mi porta a dire che dobbiamo smetterla di partire da ciò che divide e come diceva qualcuno prima partire invece da ciò che ci unisce dalle tesi dell'Ulivo o quant'altro
Questo sicuramente come diceva Pasquino in assemblee locali io sottolineo che la forte organizzazione sul territorio e una delle cose fondamentali da perseguire
Perché quando Occhetto mi dice o dice a tutti noi che domani comincerà una serie di colloqui con i leader politici
Io sono molto contenta ed è gli auguro buona fortuna ma non può essere soltanto una cosa di leader politici che si parlano tra di loro i contenuti i programmi dobbiamo svolge identificarli elaborarli sul territorio
E vengo l'ultimo punto dopodiché ho finito io credo che il dibattito sul contenuto i contenitori sia molto importante per Carta quattordici giugno nel senso pezze Carta quattordici giugno
è un luogo ha detto Lombardi io dico una struttura di servizio a Milano su questa cosa e cinque anni che lavoriamo e uno dei punti fondamentali poi di questa riflessione è il dibattito sulle primarie poi vengo anche un attimo questo
Secondo me Carta quattordici giugno non è solo il luogo perché sarebbe troppo poco è una struttura che lavora per l'aggregazione di un nuovo soggetto politico è al servizio del nuovo soggetto politico
In questa misura non fa effettivamente parte nel senso che non è una parte del nuovo soggetto politico come sono i democratici
Ma è il la struttura che Fede era e come tale è qualcosa secondo me di diverso livello logico
Se capiamo questo secondo la mia opinione è l'opinione di noi milanesi riusciamo a fare il salto di qualità che ci porta a federare realmente le forze sul campo
Se continuiamo a fare finta
Come stanno facendo i democratici che ognuno di noi deve guadagnare la testa del corteo come si faceva ai tempi del movimento studentesco non ce la facciamo cioè qualcuno che si chiami fuori
E sederi per conto di tutti io Carta quattordici giugno mentendo così spero di non sbagliarmi perché se no credo che finiamo come finito l'Ulivo come è finita un'altra esperienza che nessuno cita più ma di cui io ho fatto parte mi ero appassionata
Per Alleanza democratica l'abbiamo vista de fungere a un famoso convegno a Firenze quando ha cominciato a comportarsi da partito
Ha cominciato a fare delle nomine che ha cominciato a dire a Milano farete così ve lo diciamo noi di Roma gli è stata la rovina assoluta
Sulle primarie un'ultima cosa a Milano abbiamo organizzato per ottobre un convegno all'Università degli Studi facoltà di Scienze politiche
Ospiti di Martinelli a cui abbiamo invitato esponenti costituzionalisti e politologi parecchi hanno già aderito ma non avendo ancora le adesioni definitive non ve li do ancora
In cui tratteremo e amplieremo informa di seminario
Inserito nel corso di scienza politica dell'Università degli Studi il seminario che si è svolto a Roma la settimana scorsa e a cui ho avuto l'onore di partecipare che ha trattato esattamente il tema delle primarie e il tema della riforma
Istituzionale fondamentale come ha detto Pasquino è quella dell'elezione diretta del premier con questo concludo e buon lavoro a tutti grazie
Grazia De Bernardi Politi
Va bene la Saponaro
Franco la Saponaro molto rapidamente io ritengo di essere soltanto in parte d'accordo con l'intervento di Occhetto e gli altri
Perché anche se il necessitati pone dei punti così il riferimento nella politica attuale stabilire anche rapporti di vertice ci diceva
Prima lasciamo condiviso delle analisi ciò che ci è stato certa insoddisfazione
Nel senso che la fretta coincide la presenza politica ci porta a dare un valore positivo ad una esperienza fatta dopo l'esperienza non è soltanto la costituzione dell'Ulivo del novantasei con le premesse del novantacinque ricordavi tutto quello che c'è stato alla fine a novantacinque euro inizio novantasei
Con la caduta del governo Dini alcuni tentativi del governo Maccanico dobbiamo ricordarlo anche con certi personaggi che si spostò di qua e di là in certe situazioni
Piccole processato così il ritornò in prima in prima istanza dell'Ulivo la vittoria dell'Ulivo nell'aprile novantasei B le contraddizioni dell'Ulivo sono saltate fuori tua dopo cioè nel novantasei mazzette nel novantotto
Il che significa che la necessità di Quallizza re forse diverse
Per arrivare alla vittoria centotré extra poi ha maturato l'esperienza contraddittorie con tutta una serie di errori politici strategici lo ritiriamo certe parti l'abbiamo notato tanto per essere chiari la Bicamerale
E il tentativo di mettere mano molto pesante
Dallo strumento chiave la Costituzione italiana soltanto in alternativa come alternativa di basso livello di accordi politici che per il gioco di forze per le presenze in Parlamento non ci riusciva chiaramente a delineare a livello maggioritaria
E quindi l'uso strumentale e non ricorre al centotrentotto per mettere mano sulla Costituzione allo IOR ritengo che non dico a livello centrale in queste riunioni necessariamente sintattiche facciano a Roma ma per lo meno in sede locale una certa riflessione su che cosa è stato l'Ulivo
Come costituzione come in modo operativo nella realtà politica nazionale il locale una certa scale sembra le regioni o questa cosa incredibile della Regione Campania
Bisogna farlo
In particolare il tema della presenza dello scostamento politico tra un certo vertice una certa un certo spazio politico anche noi
Tra comune e comune sentire delle persone e salta fuori un momento elettorale riportate nella quarta circoscrizione ne abbiamo avuto una presenza degli elettori alle urne del cinquantadue per cento
E se depuriamo con risvolti bianche voti nulli scendiamo a qualcosa ma il quarantasette per cento quarantasei per cento dei voti espressi
Con un radicamento per tutto partono cioè io sono reduce da un mese di campagna elettorale in appoggio come indipendente PDS tanto per essere chiari
Con una presenza diffusa nel territorio di una forza che non pensavamo fosse talmente radicata cioè Forza Italia
E giustamente degli arrivato qualche giorno fa sul colle alla sera che vende pensabile che per le elezioni europee per la presenza la dimensione di alcuni candidati di tutti i partiti questi poterlo richiamare i volti non si pensava che a livello di amministrative ci fosse una tale presenza rilevante del centrodestra
Non voglio tediarvi con questi discorsi soltanto preannuncio a voi tutti e poi particolari vernici e compagni di Napoli che stava organizzato una riunione per la prossima settimana su questi temi io credo quindi c'è un confronto a livello locale secondo gli auspici di Pasquino
Pensare che ci sia una funzione o addirittura che ci sia un momento privilegiato di Carta quattordici giugno per mediare io richiedo che sia un passo ancora eccessivo
Senza che ne facciamo di confronti tra le culture e le esperienze politiche perché denunce azioni teoriche sono appelli ai comportamenti pratici però ci rendono partite le nostre intenzioni reale il nostro modo di comportamento e se questo modo di comportamento non una forte coerenza noi troviamo lo scostamento tra il numero degli elettori e quelli che si recano aveva quindi l'augurio a tutti noi di continuare ma con maggiore chiarezza di quanto non sia stato fatto perlomeno del nostro ambiente di sinistro dicendo seduce negli ultimi quattro anni grazie
Grazie Landi
Punti il primo stop
Mi ha fatto molto piacere sentirlo ritorni sulla foce in precedenza quando rivendicava i democratici lo spirito originario diciamo così del centrosinistra dell'Ulivo tuttavia non posso tacere che io per esempio ho avuto esperienze recentissimo con l'assemblea di Milano vengono Milano liquida tante dei Democrats espresso lo concezione leggermente diversa e addirittura preoccupante perciò il tono è stato non solo il tono ma anche la sostanza noi siamo quelli che hanno vinto o per il secondo voi consumo non ci stiamo è un teorico mi rendo conto che io la situazione è tale per cui a lungo andare possono sfilacciarsi spoglio rapporti e si può creare una situazione in cui da lo spirito originario di un milione si passa a diventare ognuna piccolo monade se amata dagli alti e tuttavia c'è una evidentemente confusione ancora all'interno dei Democratici ma detto questo passo ad altro sono convinto anch'io che il nodo di fondo per lui sia quello dell'orario a livello locale
E non tanto perché sia gli opportuni nuovo addirittura poco appassionante discutere di cosa debba essere in linea generale l'Ulivo diviso deve essere Ca'tra quattordici giugno di quale sia il disegno la la dimensione dei confini del nuovo soggetto politico federativo che vogliamo costruire perché speriamo di poter costruire ma io non penso che possano nascere se il numero affrontiamo oggi per l'immediato per domani o tra un mese un anno in un di più scadenze che sono davanti a chi fa politica in questo Paese pensiamo soltanto le elezioni regionali sul doppio una domani atto appunto vista politico sulle elezioni politiche due dopodomani ci sono vedove di consigli comunali sindaci Galli del gettito andrà come Torino Napoli alto Perù allora sì tutto liscio dopo diventava una realtà contro l'Inter reale può diventare il luogo con genitori chiamato lo come volete mi si cominci in cui si comincia a tessere una tela di proposte programmatiche di accordi fra forze politiche sociali associazioni cittadini privati in cui si mettono a confronto idee opinioni per costruire un programma alternativo quello delle destra perché rischiamo diversamente se non lo facciamo noi adesso di consegnare ho lasciato in mano il Paese ne cita alcuni regioni alle destre grazie grazie Franco Monaco
A questo punto potrei anche rinunciare sostanzialmente è già stato detto tutto solo allora telegraficamente due osservazioni offre la prima è questa sottoscrivo tra le altre cose per intero ma in ispecie la postilla conclusiva degli Achille Occhetto laddove si dice
Che non si può intendere compiutamente il senso né dell'iniziativa politica dei democratici nell'iniziativa politica diciamo pure così di Carta quattordici giugno se non muovendo dal presupposto del vulnus
Della discontinuità diciamo della rottura in senso proprio che si è prodotto nell'esperienza dell'Ulivo e vorrei fare un riferimento che può sembrare magari eccentrico ma alla luce da via diciamo modesta testimonianza di parlamentare
Il dibattito politico parlamentare sulla procreazione assistita testimoni alla regressione rispetto allo spirito originario dell'Ulivo inteso appunto della prospettiva dalla contaminazione tra le culture politiche
Si è straordinariamente diciamo vorrei Dio lottizzata la Conte per la politica si sono rialzate le bandiere quando la democrazia maggioritaria
Sostanzialmente presuppone si diceva un tempo la consapevolezza del limite della politica e la disponibilità da parte degli schieramenti parlate riferimento un po'eccentrico ma Pasquino la a mio giudizio giustamente introdotto la disponibilità non solo degli schieramenti diciamo ad abbandonare l'idea che lo schieramento come Thales materia di questa natura possa diciamo univocamente compiutamente esprimersi ma anche i partiti che compongono gli schieramenti voi avete visto come i partiti dentro gli schieramenti
Hanno rialzato le bandiere diciamo ideologiche etico politica e così via
Allora bene fissare questo elemento questo vulnus come ci fa tornare indietro anche dal punto di vista della positiva contaminazione delle culture politiche seconda osservazione quindi omento tutte le altre finirono notato
Ha ragione chi dice che oggi lo possiamo dire con più libertà anche noi che ci siamo imbarcati in questa come si può dire
Avventurosa esperienza dei democratici e non c'è dubbio che l'esperienza dei democratici è quella di Carta quattordici giugno sono complementare sono due strumenti diversi che muovono nella medesima prospettiva perché dico che oggi lo possiamo dire con più libertà
Perché nel nostro campo lo sapete non è un mistero c'era qualcuno che coltivava questa preoccupazione non vorrei che tutti si contenta sono di firmare Carta quattordici giugno sul treno non viene più nessuno dice si affolla la stazione entra in uno stato inserto
Mentre noi diciamo dobbiamo reciprocamente avere questa consapevolezza e quindi male l'assemblea di Milano spiace perché è un amico mio quello che ha sbagliato Toni e forse contenuti da come mi riferisco dunque dobbiamo avere questa reciproca consapevolezza fatemi dire la prima a mio vantaggio e cioè che noi non saremmo qui colleghi con queste Jean con questa passione se l'esperienza dei democratici non avesse avuto come l'assegno un discreto successo
D'arresto Andreatta in quella sua limpida e tagliente intervista sul Corriere Della Sera all'indirizzo dei suoi amici di partito va detto chiaro io mi auguro il successo dei democratici chi ha sottoscritto diciamo con sa per bollette Carta quattordici giugno non poteva non scommettere anche sul successo dei dei Democrats che sono stati una leva una come si può dire un fattore di accelerazione un fattore dinamico diceva bene La Forgia
Perché un terzo i democratici devono avere l'umile consapevolezza come posso dire di non essere totalizzanti che non bastano alla partita che sono un pezzo del disegno forse rubo la parola e poi mi fermo volevo dire molte altre cose Rugova l'espressione a a Augusto Barbera che la dice in un altro contesto e disegnando un altro oggetto sono uno dei perni struttura antica la coalizione soggetto politico non il perno uno dei perni strutturante il soggetto politico allora io dico che sì abbiamo reciprocamente questa consapevolezza ci possiamo aiutare noi a resistere alla tentazione che è nelle cose di farci partito tra i partiti
Convenzionale con tutti i difetti dei partiti tradizionali che abbiamo anche aspramente contestato questo badate che può essere una tentazione in vinciamo e nella la forza della nella logica degli aggregati politici
E diciamo da parte però degli altri amici di essere altrettanto risoluti ed energici nel puntare in alto nel non accontentarsi delle forme e delle proposte che ci stanno venendo anche in queste ore
Diciamo riduttive spurie che ancora non vanno nella direzione di una soggettività politica dell'Ulivo
Grazie
Grazie Landi
Va bene Di Mauro allora
Ma pochissime cose perché sia mai abbastanza aperti
Che io vorrei di cogliere la suggestione che veniva dall'intervento di Pasquino
Per cercate di formulare una domanda non per dare una risposta perché il tema affrontato da Pasqui da altri della necessità di porre un confronto tra le culture
E quindi di diventare come Carta quattordici giugno un momento di stimolo verso questa esigenza io credo che in realtà dobbiamo affrontare una questione che a altri la la sottolineato poco fa Monaco
Quando ha posto il problema del ritornare di barriere ideologiche appena si affronta un tema concreto e che è un problema oggettivo cioè quando abbiamo visto in alto su alcuni temi le difficoltà dei democratici quando vediamo le difficoltà dei DS a configurare proposte politiche io credo che si ha a che fare con una questione è possibile e come è possibile coniugare sondaggi e progetti che cosa voglio dire
Che la possibilità di costruire un progetto politico in una situazione nella quale si costruiscono le politiche sui sondaggi è una cosa difficilissima
Carta quattordici giugno nasce da questo punto di vista in controtendenza rispetto a quello che il mercato politico
Questo è un problema che ha a che fare con una a che fare con la nascita democrat dei democratici con il futuro dei democratici
A che fare con il problema dell'identità dei DS che non Sacco sei non sa decidere cos'è perché alle spalle una storia e attualmente questa storia non sa come posizionando sul mercato politico
Allora questo problema credo sia una delle questioni centrali che dobbiamo affrontare intanto interrogandoci se è possibile come possibile costruire un progetto politico
Io credo che Carta quattordici giugno possedeva un senso se riesce ad avviare un confronto sulle questioni difficili sulle questioni che i partiti hanno distico tale da affrontare ciascuno di noi milita in qualche modo in un partito anch'io mille un partito ne vedo di difficoltà ne vedo il riaffiorare di come dire dixit vecchi del dei partiti politici che sono forme storiche in qualche modo chiuse o del discorso è lunga e complessa sono il tempo nella possibilità di affrontarlo però dobbiamo avere la consapevolezza che noi non siamo le anime belle della politica
Qui tutti quelli che siamo qui siamo tutti parte di questo ceto politico in crisi
In più c'è anche altro ma l'altrove occupa allora la questione centrale che dobbiamo affrontare e questa cioè c'è una situazione di spazio politico avverte l'astensionismo la crescita della senso di ismi allo stesso tempo la spia di un fenomeno oggettivo perché si riduce lo spazio della partecipazione attiva alla politica così come si riduce lo spazio del voto politico
Ma nello stesso tempo è anche il sintomo di un disagio che offre delle opportunità
Ma accanto a questo c'è un'altra questione che ci si attiva e si attivano soltanto le minoranze attivamente interessate tutto il resto non riesce ad ascoltare né noi siamo stati in l'hanno finora di elaborare le parole capaci di parlare a quest'altra parte che ormai non può ascoltarci perché queste parole sono ancora tutte di derivazione ottocentesca di derivazione ideologica
Cioè qui siamo tutti
Più o meno grandi insomma no ragazzi non ne vedo giovani non ne vedo acconti è difficile immaginare che vengono qui in questo luogo però in generale questo è un problema
E anche la strada di attivarci localmente come suggeriva Pasquino come suggeriva la Saponara che ovviamente giusta ma è difficile
è una cosa difficilissima
Perché ci ha abbiamo constatato in questa campagna elettorale in altre fasi che quello che si attiva in qualche modo riesce a muoversi a alla base una piccola struttura che sono i partiti grandi Oberti di piccoli
Quanto in una struttura una grande difficoltà a muoversi e accettare di incontra però scene l'esigenza e diffusa
Di trovare altre parole di trovare altri stimoli di trovare ancora la possibilità di che rendere nella possibilità di costruire un progetto politico
Io credo che questa è la questione centrale a cui Carta quattordici giugno in qualche modo deve tentare di dare una risposta e qui possibile immaginare la possibilità di fare un progetto politico non gli ho dato un andrà banale né scontata io credo che questa sia una questione centrale a cui e difficilissimo dare una risposta ma è da questione difficile a cui dobbiamo cominciare a pensare perché non bastano
Le formulette non bastano i discorsi che già tutti sappiano non basta quanto ciascuno di noi conosce anche perché sono siamo rimasti in meno da quanti eravamo ma in realtà la situazione nella quale tutti viviamo e tv una ipertrofia della soggettività e allo stesso tempo di una soggettività trattenuta
Cioè c'è una contraddizione profonda tra il narcisismo che tutti ci comprende ciascuno ascolta se stesso che è disposto ad ascoltare se stesso qui saremmo credo
Ciascuno si sente ufficiale di qualche truppa o ma di soldati non ce ne sono ed è difficile da trovare soldati per qualcosa che non riesca assurge lire l'ipotesi di un progetto
Se si riesce a suggerire a cominciare a costruire l'ipotesi di un progetto forse riusciremo a diventare insieme come i protagonisti di una avventura politica positiva
Grazie ma fatti
Io sono arrivato un po'tardi perché c'era stato a questo cambiamento piazza Navona via delle enciclopedie Equilio conto soltanto le ultime battute della relazione di Occhetto
Le ultime battute sono l'Algeria con la quale lui ha chiuso
Programmi contenuti identità
Prima però vuole sbarazzare brevemente il terreno alcune cose sulla quale penso ci sia accordo
Magari poi non è vero che ci si accordò quanto meno la maggioranza del popolo della sinistra
Cioè federazione e non partito socialdemocratico tanto meno del Riformista
K volevo sapere la differenza fra socialdemocratico e riformista non Ulivo due comma affastellamento di sigle costituente mi pare ha detto qualcuno
Spesso pressappoco mi trovo d'accordo
Vengo alla questione dei contenuti e programmi identità però inverte il fattore comincia o l'identità dei programmi
I programmi contenuti EK programmi e contenuti pressappoco collimano
Cioè il fatto che sono invertiti perché comincia con identità perché dire plur di questo breve intervento
Badate il problema dell'identità questo lo dico soprattutto che tutto lo dica a me comunista dal mille novecentotrentanove
Il problema dell'indennità riguarda soprattutto i Democratici di sinistra
Riguarda soprattutto il PDS
Già già Partito Comunista cioè il viaggio in fondo lasciamo perdere alla riduzione le cifre percentuali ci voti ottenuti ma gli altri il problema dell'identità diciamo ideale o ideologica non hanno
Avranno delle crisi indubbiamente
Ma ne abbiamo veramente un problema aperto l'identità siamo gli unici ad averlo perché la nostra identità del tutto particolare voi sapete che c'è Scalfari quando ha parlato dell'anima della sinistra dice la sinistra non ha più un'anima
E ma dobbiamo riflettere che cos'è l'anima della sinistra l'anima della sinistra Eva la consapevolezza che c'era in ogni comunista italiano di essere il fattore della storia anzi fattore unico neanche il principale fattore unico
Storia classe operaia classe generale e liberando se stessa liberava tutta l'umanità il corso della storia aveva era buono eravamo dentro la tornerà eravamo noi il fattore presente poi faceva davanti alla storia il comunismo era la meta che era determinato stava scritto nel processo storia
Ecco quest'anima è inutile cercarla non c'è più
Non esiste più
Io ho letto mi pare rientri l'articolo dalla Mafai da quando è morto ottimista perché dice viene da ieri dall'altra
Ah bene molto ottimista perché dice che abbiamo fatto a delle norme progressi perché per esempio non abbiamo più l'America nemici dell'antiamericanismo perché ormai abbiamo accettato il principio della guerra alla difesa dei diritti umani e così via badate
Io voglio essere molto chiaro esplicito io ne dubito
Come gomitate sia scomparsa Mani Matter noi siamo ancora fattore progressivo del siamo l'unico fattore che manda avanti la strada del giornale
Noi bisogna assolutamente uscire
Da queste parti visione da questa da questo tipo di di concezione della realtà del progresso umano
Noi dobbiamo scendere dalla storia dalla missione Restore e dobbiamo scendere nella strada
Insieme sposarsi insieme agli altri noi non siamo diversi nasciamo uguali agli atti
E vorrei dire c'è la colonna che mi separa dalla visione
Ha detto Occhetto è qualcosa di più della spocchia
Per riavere la convinzione di essere noi il progresso nella storia
è molto di più
E quindi bisogna guarire da questa cosa
è chiaro che a quel tipo di anima corrispondeva con un certo tipo di partito è altrettanto chiaro che non essendoci più quell'anima dobbiamo trovare un altro tipo di partito
E quindi scorso sarebbe lungo e so che è una tematica anche di Carta quattordici e anche dalla sinistra italiana ho visto nel quale lo metto proprio ora che mi è stato dato
Ho visto che nei Quaderni
Si è parlato ancora c'è la svolta del PC dell'ottantanove si doveva fare prima o dopo l'ottantanove badate io sono anni Lodetti lo scritto l'ho scritto anche di recente su un giornaletto parlamentare nuovo parlamentino
Che nella svolta da dovevamo fare nel sessantotto all'epoca dove c'è poco da chi al cioè abbiamo fatto una svolta con vent'anni di ritardo
Badate non lo dico per recriminare perché recriminare al famosa latte versato sul quale è inutile piangere sabato e versate versato no Lotito per una riflessione
Per una riflessione che non è mai cominciata
Ho visto che è stato Occhetto si rifà Gramsci sulla diversità dalla rivoluzione all'Occidente niente no
Ma badate che Gramsci predicava dalla è veramente il teorico della sovrastruttura per parlare in termini marxisti e lui e stava parlando di Lunga Marcia nelle istituzioni
Vorrei dire a Occhetto fino alla svolta e forse anche qualcosa dopo la svolta da abbiamo continuato ad attardarci nella lunga marcia dentro le fabbriche
è dovuto venire Pannella parlare di riforma delle istituzioni mai volevano la riforme di struttura noi una riforma delle istituzioni quindi pensate che razza di ritardo
Ma lei avevamo ottetto le carte in regola come nessun partito comunista dell'Occidente non parliamo dei sovietici
No noi avevamo le riflessioni sotto i portici di Tonino detto il gatto di Karachi avevamo la lettera del novecentoventisei di Grancia Togliatti avevamo lui l'Ama International ricordata ritagliate nel ventisette contro i sovietici perché gli volevano far firmare la mozione anti trotskista che lui era d'accordo sui contenuti pressappoco quelli che immaginava ma perché volevano la firma senza che la mozione venisse letta
E badate queste cose le racconta Silone in uscita di sicurezza ma per noi se non erro fascista
Eppure avevo partecipato alla sessione del commentario insieme a Togliatti per allora in quel momento sito nel partito il Partito comunista
Noi vorremmo avverrà con le carte in regola ricordando il Togliatti del trentasette che nato il verbo russe di Mosca avara discussione con
Perciò nessuna svolta sola democrazia abbiam detto attratte dalla svolta di Salerno del partito che oggi proposta che non di protesta
Ho visto che è stata riportata dal petto per sbaglio e nessuno si è accorto che poco tempo prima di morire Togliatti era diventato per le staliniano ci fu un compagno che si avvicina Togliatti gli domanda a bruciapelo ma compagno Togliatti posa il socialismo medicare risponde marxisti che ammette che il socialismo e il passaggio dei mezzi di produzione dalle mani dei dei borghesi nelle mani del guard rail manco per idea
Togliatti risponde caustico il socialismo è un Sempre più di democrazia
Cioè sempre più il movimento benestare del movimento e tutto il fine nulla e anche per Togliatti il finanziere al socialismo ma era un fine dipendente era un film di venire a Roma sembra che stava in fondo all'infinito
Ebbene come carta e penna aveva bere ecco la riflessione che non abbiamo fatto
E io non tocco berlina ma è già troppo tardi Berlinguer è già troppo tempo nell'ottantaquattro è già troppo tardi
Il Happy Miss disposte e finisco mi disposta dall'analisi della carta
Non è vero che c'è una crisi perché c'è stato il passaggio di mano da Prodi a D'Alema senza avere e senza essere passato i lombardi elettorale
Andiamo a riflettere seriamente su quella situazione non era consapevole rinunciare al Governo e andare alle elezioni in quel momento
No secondo me
La crisi non sta nel passaggio di proprietà Aler ma senza bagno culturale senza al bando elettorale da crisi sta nel fatto
Non abbiamo fatto il bagno dalla storia al bagno accompagnata dal nostro del flessione il bagno dei nostri ponti col nostro passata io so bene
Di parlare di cose che molti ignorano
Il finisce nella lettera del ventisei benestante
Forse per qualcuno per estraneità ma sarà il centravanti della Germania io lo capisco perfettamente ma badate questo non è una scusante questa semmai un'aggravante anzi è proprio motivo per tornare su questo
Non per tornare per ricordare ma per tornare per riflettere ritornare voglio usare un termine freudiano ritornare su queste cose per rimuovere noi non abbiamo ancora rimosso Alfano ma sembra ancora abbiamo ancora oltre il primogenito ho capito ho finito ci sarebbe da parlare un mese ma sui programmi ho finito veramente sul programma io faccio una domanda Carta quattordici ma la sinistra le vuole davvero le riforme
No domanda se vuole l'avete letta stamani Mattei l'avete letta stamani mattina Manzella
Hai l'avete letto hakka dalla peste e da sinistra
Che vuole l'elezione diretta dei presidenti delle Regioni purché è stato lui non decidano diversamente dice Manzella ma questa cretinata è dire e disdire fra l'altro è anche anticostituzionale e stasera c'è l'ultima notizia
Che il Senato sapete che si deve fare la riforma con sull'uso del centotrentotto dalla Costituzione azzerato il Polo e la lega hanno votato contro quindi andiamo al referendum perché dalla seconda detto battutaccia dopo tre mesi ci vorrebbe Terzi devoti se non ci sono i due terzi dei voti c'è il referendum ecco le vogliamo le riforme e mi fermo perché non c'è tempo ma abbiamo poi per parlare della proposta di Amato sulle analisi sono avvenute parlare d'un sacco di altre cose la verità è per non vogliamo
Questo è il punto e allora vediamo vorrei fare chiarezza su queste cose e allora forse forse
Può darsi che si riprende a camminare in avanti
Grazie
Brunetta
Io farei accorparle invita che ce la facciano Pasquino
Di portare il nostro confronto culturale le idee che oggi qui abbiamo un ottimo esplicitata e approfondite sul territorio
Proprio per realizzare questa
Questa audizione che era quella dell'Ulivo di USA mutua contaminazione
Del culture vi forniste imitarli quest'estate uno slogan efficace ma è stato molto faticoso realizzato
Io con lo accolgo convettive con naturalezza lì invece di Pasquino perché mi ha indicato è una strada che mica scatta il no e cioè ha suggerito nei collegi senatoriali essendo senatrice la cosa mi come dire viene naturale e anche una cosa che abbiamo già fatto un percorso che abbiamo iniziato su questo territorio in questa parte di Roma del primo collegio prova del Senato
L'abbiamo iniziato ma vi assicuro non è stato e non è cosa facile
Io credo che siamo tutti raccordo su la realizzazione del sul fatto che per trasformare una coalizione che non ha fornito cessare di essere sommatoria di partiti eravamo partiti con la campagna elettorale per novantasei con uno slogan molto efficaci nell'Ulivo è qualcosa di più della somma delle sue parti e questa questo slogan ha trovato una risposta
Del furto venti numeri della vittoria dell'Ulivo ma anche delle speranze degli elettori
La speranza che non credo che noi apriamo onorato in moto s'adeguato
Ebbene siamo d'accordo che per ripartire
Bisognerà passare attraverso una condivisione sulle record
E soprattutto sull'accettazione nella molti guai citazione del principio attivo da cessione di sovranità
E siamo anche d'accordo su dove concentrare i nostri sforzi su che cosa accetterei
Il primo passaggio credo che già sperimentato in parte con il programma dell'Ulivo e cioè la
Una coalizione che si assoggetta perché anche partecipato collegialmente alla stesura del proprio programma rinunciando a quello che era tradizionalmente il prerequisito di un partito e cioè rinunciando alla monopolio sul programma
L'altro punto questo molto più difficoltoso e nemmeno abbozzata nella prima fase dell'uniforme e quello della leadership
E cioè la cessione di sovranità per arrivare attraverso un percorso democratico e trasparente alla selezione della propria rappresentanza politica
Su questo punto noi abbiamo tenuto il seminario qui a Roma come Carta quattordici giugno e abbiamo un lavoro che vi seracco mettete il nocciolo il cuore nel prossimo numero dei Quaderni della Carta quattordici
Proprio per portare
Creare uno strumento per avviare la discussione in tutt'Italia su questo punto io credo che molti considerano altrettanto irrinunciabile sollevare la questione della selezione della lì
Esce attraverso primaria attraverso un processo democratico e attento a tutti gli altri enti
All'utilizzo
Della propria rappresentanza territoriale e locale e soprattutto laddove c'è un'elezione maggioritaria
Faccio nostro che tutti i Paesi che hanno sistemi consolidati di rapporti elezione maggioritaria hanno in qualche modo o a livello interno dei partiti e delle coalizioni o a livello attenerci ai cittadini uno strumento e selezione primaria dei candidati eletti con sistema maggioritario perché se no il sistema tv dentro ad andare in corto circuito quarta sì Clint grandi sofferenze che ci sono stati non sono a Bologna
Nel specifici corto circuito che se adesso sono come dire
Ultima proprio forse troppo tardi con delle primarie frettolose
Ebbene questo problema è stato anche attinto in molte altre città
Realtà che noi non abbiamo ma una città come Ascoli Piceno in una zona rossa rossa diciamo come le Marche e abbraccia Alleanza Nazionale al primo turno perché l'Ulivo aveva tre candidati sindaco
E Macerata anche quanti sono gli esempi per cui su questo punto credo che noi dobbiamo lavorare appunto tutti quelli che sottoscrivevano questa Carta quattordici nel territorio
Bene su questa questione del territorio io credo che c'è da fare è un altro discorso e riguarda l'organizzazione della coalizione nei territori
Sono stata eletta come parlamentare dell'Ulivo appunto in questo collegio il comma uno del Senato
E ho scoperto chi era estremamente difficile
O non raramente tanto che avevo preso in campagna elettorale
Di essere i parlamentari che risponde ai propri elettori a livello territoriale perché credo e credo che questo non sia la mia condizione personale che la forza per maggiore il taglio sta proprio in questo patto tra eletti ed elettori un pazzo altamente responsabilizzante e che rende il sistema maggioritario molto più alta cioè alle democrazie complesse moderne
Perché impone all'eletto di render conto non ad ogni scadenza elettorale come avviene con una rappresentanza proporzionale cioè numerica
Ma in ogni occasione in ogni passaggio significativo bancari ogni due settimane ai propri elettori questo approccio e responsabilizzare c'è ma non è come dire più che una promessa perché è molto difficile perché nel letto rapportarsi con i propri elettori perché i partiti non sono organizzati in funzione dei collegi parlamentari
I partiti esserne organizzandosi in funzione delle circoscrizioni delle province e delle regioni di tutto meno de La sette della sovranità parlamentare c'è la sede in cui si decidono le leggi la prima serie politica
Per cui i cittadini dimenticano i loro eletti quale naturalmente in scala no nel loro cantano in una specie di coprire a cui hanno aderito Rio ospiti peccato e non è il loro prestigio e nel loro spesso i rappresentanti veri della sovranità popolare e io credo che noi dovremo anche fra le regole che noi suggeriremmo alla coalizione pensare a questo a per realizzare la promessa del maggioritario in modo che io letti atti hanno i canali politici perché allocare con i propri cittadini e che possano possano davvero onorari questa prodezza
Noi abbiamo approvato a Roma a vivere questa contaminazione come Movimento per l'Ulivo e ci siamo anche riusciti
Io credo che si può ripartire
E credo che ce non solo una spinta che riguarda il futuro e cioè la possibilità di rilanciare un progetto politico ma c'è una spinta che riguarda il presente e c'è la possibilità per noi Lenzi ora in questa legislatura di poter assolvere alle Nazioni contenti pagati che in molti pazienti Italia i coordinamenti dell'Ulivo si stavano riattivati trovando nei parlamentari il punto di riferimento per natura
Il Monte Lo Bello dicono i colleghi senatori quarta casa terrà succede anche alla Camera naturalmente
In collegi sopra anche di quelli basti che comprendono molti comuni il TAR lamentele letto diventa il punto di riferimento per un coordinamento dell'Ulivo che consente di parlare di scelte che riguardano il territorio mi dicono che a Trieste
Si chiede una riunione dell'Ulivo per parlare e le scelte sul porto per parlare delle scelte segrete infrastrutture
Io non credo che tutti noi possiamo sfuggire anche a queste sollecitazioni e credo che dobbiamo mettere tra i nostri impegni quando parliamo di cessione di sovranità
Anche quella di riprendere in considerazione
La sovranità
Del collegio elettorale e l'obbligo dei parlamentari ardersene appunto i rappresentanti effettivi dell'euro elettronici io credo che uno e questa è l'ultima considerazione
Dei
Tempi difficoltoso degli elettori europei nell'ultimo elezioni che il Parlamento europeo nessuno la distanza
E anche l'irrilevanza percepita di questa istituzione che acquisito nuovi portieri nello stesso modo momento ahimè e Carlazzo nella considerazione e nella legittimazione popolare
Pone dei problemi anche questo sistema elettorale proporzionale che non è una mitica nessuna
Vincono territoriali per i lettori inglesi che non avevano mai portarceli nell'elezione proporzionale che considerano improprio nel letto
Il loro rappresentanti indipendentemente dal colore politico e obbligato a vendere contro non non sicuri chi li avrete rappresentati
Era una lista non era un uomo o una donna
Io credo che noi non metto in dubbio la saggezza di una rappresentanza proporzionale in Europa ma voglio ricordare che quando Pasquino parla dell'importanza delle riforme anche politiche per rafforzare il progetto della Carta quattordici quella di tener saldo questo pallore del maggioritario deve essere al primo punto
Io credo di potere innovare una cosa tradizionale cioè rinuncio a fare qualsiasi conclusione perché ritengo parole dette età
Tana possano balene benissimo con me conclusione di questa Assemblea aggiungo soltanto che c'è stato l'accordo generale mi sembra sull'ossatura fondamentale delle note
Che sono state presentate e quindi il lavoro nuovo che noi dovremo portare avanti e quello che qui è stato evocato la progettualità e delle identità le forze di centro sinistra anche su questo noi apriremo un nuovo a Asso noi siamo a forza di impulso io sono totalmente d'accordo che dalla base per usare una vecchia e brutta parola bengali iniziativa nei termini in cui è stata netta grazie a tutti era ed è