"Dopo la guerra" dibattito organizzato nell'ambito della manifestazione "Libri in campo" in Santa Maria in Trastevere

Voti a questo incontro i libri in campo
Il tema
E il dopoguerra nel covo
è un tema uno del posto erano
Dico purtroppo
Ma ha dovuto allontanare
Fin dalla sua nascita fin dal novantatré quando facemmo un primo numero sulla Jugoslavia purtroppo chi chi ci segue sa che questo è diventato purtroppo uno dei temi
Portantini
Della della nostra rivista non per nostra volontà
Ma perché gli avvenimenti
L'attualità che ha portato ad occuparcene
Io questa sera mi limiterò
A moderare si dice così
La discussione tra i nostri illustri ospiti
E
Vorrei salutare con particolare cordialità
Il presidente Ibrahim Rugova
E qui i controlli
E che interverrà alla fine di questa discussione
Attendiamo ancora il senatore Migone
Ma essendo ormai le nove e mezza siamo in qualche modo costretti a a cominciare
Io darei subito la parola
A Massimo Nava
Viado speciale del Corriere della Sera in Kosovo molti di voi avete retto
I suoi articoli
E forse anche
Il suo libro
Sul Kosovo
Che è uno dei
I testi credo a un tempo più approfonditi e più attuali che sono usciti recentemente su questo tema e Massimo Nava essendo stato fino a poco tempo fa fino a pochi giorni fa
In Kosovo
Credo potrà darci una testimonianza
Di particolare valore prego Massimo
Buona sera
Ma io quello che ho cercato di raccontare
In questo libro
Forse lo troverete qua stasera perché fortunatamente per me è esaurito ma sfortunatamente per la casa editrice non non è ancora fatto in tempo a farlo arrivare
Ho cercato di raccontare le l'esperienza di non della guerra cominciata il ventiquattro marzo di quest'anno ma la guerra cominciata dieci anni prima
E che affonda anche in precedenti storici ancora più lontani
E credo di essere stato tra i pochi giornalisti non il solo per la verità ma sicuramente è tra i pochi italiani che hanno cercato di andare a vedere che cosa succedeva in Kosovo
Molto prima di questa guerra quando probabilmente molta parte dell'opinione pubblica e sicuramente la grande totalità anche del nostro mondo politico del Kosovo forse conosceva l'esistenza forse sulle carte geografiche e comunque con una distrazione totale verso i problemi di quella gente di quei popoli
Che credo poi alla fine sia da mettere nel conto
Delle responsabilità di cura della tragedia che poi abbiamo visto tutti quanti
Io ho cercato come credo sia dovere di di un giornalista che fa l'inviato di guerra che quindi fa il cronista di quello che di quello che di quello che
Vada a vedere di limitarmi veramente a raccontare i fatti storie avvenimenti
Di cui ero diretto testimone lasciando molto sullo sfondo le analisi politiche
La dietrologia e l'interpretazione di questi fatti
Perché vedete poi alla fine quello che mi è rimasto di questa lunga esperienza a volte tragica a volte anche piuttosto pauroso anche sul piano personale
E che poi alla fine i pali fatti veramente parlano da soli
Lasciando parlare i fatti ci si accorge che uno parte per il Kosovo
E comincia a raccontare il dramma di una popolazione che contemporaneamente minoranza in un Paese più grande che la Serbia ed è maggioranza in una regione di questa sera via che si chiama Kosovo e già questo
Da molto l'idea della dell'esclusione della repressione che questo popolo vive e nello stesso tempo della paura e del senso di accerchiamento che si rovescia poi in aggressività
Della minoranza serba che si trova all'interno del Kosovo
E cominciando a raccontare
Le vicende così dei villaggi dall'una e dall'altra parte e mi accorgevo che in certi momenti quando tornava poi la sera in albergo e dovevo scrivere un articolo mi accorgevo che certe volte mi bastava veramente
Non l'ho mai fatto per la verità ma psicologicamente o in questo stato d'animo
Di cambiare il nome del protagonista e poter raccontare per certi aspetti la stessa storia vista da un villaggio serbo vista da un villaggio albanese
Certamente se poi uno va a vedere tutte le le le ragioni storiche
Sociali ed economiche che affondano in questo conflitto
Probabilmente ci si perde e poi alla fine nel nel nel tentativo di di trovare delle ragioni e dei torti dall'una e dall'altra parte ma certamente quello che risulta in modo drammatico è che se
Ci fosse stato
Questo un corto circuito democratico quindi uno uno sviluppo diverso un approccio diverso a questi problemi e sì dall'esterno dalla comunità internazionale dall'Europa ci fosse stata forse meno distrazione e molto più molto più presenza
Forse le cose sarebbero potute andare diversamente
E certamente comunque la storia non si fa con i se e quindi non ci si può farà al bosco fra l'altro che limitarsi a raccontare lo svolgimento degli avvenimenti
E quando mi sono trovato appunto a raccontare queste cose poi a un certo punto mi sono accorto che non solo perdevo il filo della ragione dalla da una parte e dall'altra ma mi rendevo conto che poi alla fine quello che si prospettava come unica soluzione possibile tra la sordità del regime di Belgrado e la guerriglia che si organizzava i avanzava sempre di più
E diventava quello che poi è stato alla fine cioè un un disastro complessivo io spero che poi il dibattito ci a ritirare non so quanto il presidente Rugova potrà essere d'accordo sulle conclusioni a cui sono arrivato io ma certamente quello che chiedo quello che mi è rimasto di tutta questa esperienza
E che le bombe il bombardamento per così dire umanitario poi alla fine non ha aiutato nei serbi né tanto meno il popolo kosovaro
Oggi probabilmente andiamo abbiamo di fronte una un atteggiamento
Come dire cerchiamo di di di trovare il il Bilancio il filo definitivo di questa guerra e vediamo
La scoperta di dei grandi massacri che sono che sono avvenuti vediamo le fosse comuni certamente ricostruiamo delle grosse e pesanti no inequivocabili inequivocabili responsabilità
Da parte della polizia serba da parte delle delle forze speciali serve
Però
Dentro questa lunga esperienza Mary Mastro sempre il grande dubbio che forse tutto questo poteva essere evitato o forse poteva non avvenire nella misura in cui è avvenuto
Se l'approccio fosse stato diverso e certamente non con le bombe non con un bombardamento dal cielo sostanzialmente indiscriminato
Dove si è visto di tutto cioè la distruzione degli obiettivi militari che poi si è rivelata piuttosto limitata
Le cui i cosiddetti errori collaterali che poi in realtà hanno provocato massacri anche piuttosto pesanti
E poi questo esorto allucinante clamoroso di cui io sono stato diretto testimone
E che però è stato sicuramente voluto forse anche pianificato
Certamente portato avanti da da bande da milizie da da poliziotti da forze anche esasperate ma il dubbio che tutto questo sia stato comunque innescato
Da un'azione di bombardamento
E che ha di fatto aggravato la situazione come come come come chi getta della benzina sul fuoco e su un fuoco che già divampa va be'questo dubbio mi mi è rimasto
E soprattutto mi è rimasto il dubbio
Che non è un dubbio intendiamoci così amletico e il dubbio di chi cerca la verità e che cerca di soldi di di di aprire comunque delle riflessioni e appunto dei dubbi su quello che sta avvenendo che è avvenuto
è su poi sui risultati di tutto questo
E oggi abbiamo una un Kosovo sostanzialmente devastato da ricostruire
Abbiamo un un paese come la Serbia pesantemente devastato da ricostruire
Abbiamo un un popolo serbo che probabilmente nell'opinione pubblica internazionale criminalizzato in modo totale generalizzato ma che di fatto ha visto allontanarsi delle prospettive di ricambio di democrazia comunque di di di pacificazione proprio grazie attraverso questa guerra e tra l'altro probabilmente io non mi farei neanche trenta illusioni sui movimenti di piazza protesta che si vedono in questo momento a Belgrado in alcune città della Serbia perché almeno fino a quando ci sono rimasto io cioè fino a pochi giorni fa la sensazione diffusa è che ci fossero dei fortissimi sentimenti antioccidentali e soprattutto anti ora americani e quindi tutto sommato la ferita del Kosovo che continua a sanguinare e che in qualche modo rimette in circolo virus nazionalistici di cui Milosevici probabilmente sarà pronto ad approfittare e questo devo dire è stata anche questa un'altra esperienza
Triste e tragica di questa guerra che ho potuto constatare
E cioè del fatto che tutto sommato soprattutto nelle giovani generazioni serbe si vede questo grande anelito verso l'Europa verso verso l'Italia anche tra l'altro che che adorano come come immagine
Complessiva e tutto sommato portandogli le bombe non abbiamo fatto altro che consegnare ritardare
La speranza di di queste di queste cose
E questo per quanto riguarda i servi per quanto riguarda i kosovari francamente la situazione forse ancora più deprimente perché un milione di profughi cacciati nel modo con cui abbiamo visto dispersi dei territori macedoni venne nel nord dell'Albania oggi si ritornano perché c'è questo grande attaccamento alle proprie radici e la propria terra ma ritorna in un territorio devastato
In una situazione di politica di totale incertezza perché ormai il Kosovo si avvia ad essere quello che è stata e che tuttora la Bosnia cioè un piccolo protettorato sorvegliato blindato da una forza multinazionale che probabilmente rimarrà in questo posto per per chissà quanto tempo
Mi giungono anche voci di traffici e di cose
Poco simpatiche che in qualche modo continuano ad operare in questa zona grigia che è il confine tra l'Albania e il Kosovo pensiamo alle rotte dei clandestini era tutta una serie di traffici di cose
C'è l'opzione militare fortissima dell'UCK che nelle intenzioni nel nei piani e nei progetti di accordo e di pacificazione
Avrebbe dovuto essere disarmato o al limite trasformato ed una forza di polizia di di polizia
Che però di fatto in questo veto controlla ancora la situazione e soprattutto c'è stata poi la cacciata in massa dei serbi
Che dal punto di vista numerico chiaramente ci può fare molto meno affetto e commuovere di meno
Anche perché continuiamo a considerare appunto la parte serba la più responsabile di quello che è avvenuto ma nello stesso tempo la il concetto di pulizia etnica non è una cosa che può essere come dire relativizzare atto con la quantità delle persone che vengono tra virgolette pulite cioè la pulizia etnica rovesciata che sta avvenendo in Kosovo alla fine porta al ma a quello che è poi il il disegno complessivo il risultato complessivo di tutte le guerre balcaniche
Cioè al di là della gerarchia delle risponde le responsabilità e dei crimini
L'impotenza dei del della del nostro voto il nostro mondo del nostro Occidente a risolvere questi problemi o a risolvere il modo secondo me è sbagliato come è stato il bombardamento in fondo ha prodotto una serie di Stati etnicamente puri
O per effetto del dell'esasperato nazionalismo o per effetto della pulizia etnica o perfetto
Della Prodi della protezione forse in modo anche esasperato di quelle che riteniamo le vittime della pulizia etnica e in questo modo
Appunto il l'esatto contrario della pulizia etnica la titolo che siamo riusciti a costruire è stato quello soltanto di avere degli Stati etnicamente Turi
Etnicamente pure i dove sono dove di fatto è saltato il margine di ricostruzione non solo della convivenza civile ma di sviluppo possibile di democrazia in tempi ragionevolmente Brevi
Quindi risultato la necessità di mantenere anche con enormi costi una una pace blindata per l'appunto
Per quanto riguarda l'esperienza bosniaca e credo temo che si ripeterà anche in Kosovo nessun quasi totale impunità per i veri criminali di guerra
E quindi di fatto un'intera area di di popoli di persone di culture di energie di generazioni che anni fa sognavano di entrare in Europa o di esserne comunque vicini
E che invece si allontanano in un limbo abbastanza confuso e abbastanza incerto e di cui sinceramente forse siamo un po'tutti i responsabili vi ringrazio
Grazie Massimo Nava da lei adesso la parola Mario Di Livio della Comunità di Sant'Egidio grazie io ringrazio innanzitutto Lucio Caracciolo per averci convitato qui a questa questa presentazione questa discussione su su questo dramma della guerra in Europa dalla guerra in Kosovo e naturalmente ringrazio anche il presidente
Rugova di essere qui con noi in questa piazza che conosce bene anche perché qui è già venuto ospite della comunità di Sant'Egidio varie volte
E ed è proprio in questa chiesa dove la comunità si raduna in preghiera tutte le sere che abbiamo pregato per tutta la durata della guerra perché la guerra finisca oggi la guerra è finita e questo
Chiaramente un segno positivo e il fatto che in questo momento le armi tacciono ma Ciacci davanti a noi c'è la grande sfida della ricostruzione certo è difficile già ricostruire le case le fabbriche palazzi ma la cosa più difficile
Sarà quello di ricostruire di costruire l'uomo e gli animi così divisi
La grande discussione che abbiamo avuto anche qui in Europa sulla guerra in Italia voi dovete immaginare che in quelle terre ancora più forte è ancora più come anche Massimo Nava testimoniava è ancora più drammatica
E naturalmente il primo pensiero va a chi non ci sarà in questa ricostruzione a tutti quelli che ne abbiamo conosciuto in anni di lavoro della comunità in Kosovo che ovviamente continuerà e che ci hanno lasciato perché sono stati portati via da questa guerra terribile sono stati uccisi amici e l'Inter tutti vorrei ricordare il il braccio destro del presidente Rugova il professor afgani che era venuto anche lui qui
E che avevamo conosciuto tanto tempo con cui avevamo lavorato molto che negoziava
Da parte del per il in favore del suo popolo con i serbi e che è stato ucciso durante quei giorni terribili della fuga da Pristina
Ecco noi la Comunità di Sant'Egidio con io posso testimoniare che commenta un po'la storia di nostro interesse del nostro impegno in Kosovo che comincia nel all'inizio degli anni Novanta quando monsignor Paglia incontra i propri presidente Rugova a Tirana in Albania
E da lì nasce il nostro la nostra amicizia nostro interessamento per questo popolo che in un periodo in cui non se ne parlava
E non se ne è parlato per ancora lungo tempo anche perché durante gli accordi di Dayton non se ne è parlato con un bisognava toccare il Kosovo perché il Kosovo non si doveva toccare
Perché bisogna pensare alla Bosnia e in tutti quegli anni io ve lo posso testimoniare ci andavo a Pristina non c'era veramente nessuno
E c'era una situazione terribile la situazione in che voi avete appreso in questi ultimi mesi quando poi i giornali e la stampa che che peraltro è stata molto attenta soprattutto da quando ha cominciato a scorrere il sangue in Kosovo
Ha spiegato che cosa era successo negli anni dai dall'inizio degli anni Novanta ed alla fine degli anni Ottanta dire quando il Kosovo perde la sua autonomia
Di fronte la durezza di una posizione quella dei serbi quella del regime serbo di Milosevic
Del non volere discutere in nessun modo in nessun caso sulla questione dello status del Kosovo la comunità pensato di affrontare il problema in una prospettiva umanitaria
Cioè provando a discutere a partire dalla vita reale della gente che ne conoscevamo in Kosovo che chiedeva male
Rita male perché c'era questo come un apartheid dobbiamo immaginarci allo in cui i serbi avevano occupato tutti i posti di comando avevano espulso gli albanesi
Come voi sapete da tutti i posti pubblici dalle scuole i bambini eccetera e abbiamo cominciato proprio dalla scuola in questa prospettiva Humanitarian c'è stata l'idea di questo accordo sull'educazione che è stato negoziato duramente
Perché non era facile tra il novantasei e il novantotto e che ha dato dei risultati questo a testimonianza del fatto che i negozi del del negoziato della trattativa del poter parlare c'è sempre bisogno e c'è sempre spazio per questo
L'Università di Pristina da cui i kosovari erano stati espulsi
è stata resa per due terzi dai serbi agli albanesi
E le ultime facoltà sono state rese proprio durante o quando ormai l'opinione pubblica internazionale non sperava più cioè quando un anti gli accordi di Rambouillet poi falliti ne potremmo discutere molto
E Limes ci aiuta in questo
Con i i vari numeri che sono usciti sulle questioni politiche
Sulle questioni politiche hanno doc che hanno portato al dramma che noi conosciamo
E qui visto che si parla di libri o profitto Lucio per dire anche per consigliata che questo libro che il libro scritto da Roberto Morozzo della Rocca sul Kosovo storie della guerra in Europa della Guerini Associati dove un po'sì sintetizza
Morozzo che è intervenuto sull'immesso varie volte
Quindi le aspetti politici
Ma da un punto di vista umanitario c'era un punto di vista della gente io mi ricordo che a Pristina Venini cioè c'era veramente il terrore della guerra tutti non può nessuno voleva la guerra di quelli che erano di quel Paese in particolare gli albanesi non volevano la guerra e e chi dice che una politica del dialogo del della pazienza non è non serviva a niente si scorda di sì omette di pensare che in fondo si è riusciti per dieci anni a non avere un fiume di sangue nel mentre c'era in Bossi una guerra terribile
Io penso che ovviamente gli aspetti umanitari sono poi quelli che ci hanno coinvolti di più perché sono quelle anche che noi guardiamo vediamo la televisione che ci colpiscono dal novembre del novantotto la comunità
Intervenuta fin quindi all'inizio dei primissimi profughi molto prima dei bombardamenti che sono del manto nel marzo novantanove ad aiutare i profughi kosovari che già arrivavano già arrivavano a Kukës nella zona di Tropoja e comunque sono nel nord dell'Albania
E tutto quel lavoro scolastico fatto in Kosovo ci ha trasportato in qualche modo in Albania con le scuole della pace due fino a cinque mila bambini sono stati iscritti a queste scuole che ne abbiamo organizzato in me facendo l'avrebbe rimettendo al lavoro i propri maestri kosovari che avevamo conosciuto in Kosovo e adesso li seguiamo nel loro ritorno a casa
Tutto questo lavoro nasce naturalmente dalla motivazione di amore per questo popolo un popolo per tanti anni dimenticato perché in fondo la comunità politica internazionale si accorge del Kosovo solo al a a diciamo nel novantotto
E in realtà la storia e questa crisi è molto più lunga questo ci dimostra che in fondo una presenza una presenza umana sensibile vicina
Potremmo dire una parola che va molto in voga oggi umanitaria può essere invece importante anche per risvegliare le coscienze nostri tutti
Perché i popoli non soffrano come quello kosovaro qua tanto sofferto io ho visto i campi profughi kosovari miti
E che subito si sono messi al lavoro per di permettersi un po'in situazione migliore così come subito oggi sono rientrati sono rimessi a lavorare per i costi del loro case la volontà di un popolo di vivere di vivere libero
Di vivere amico degli altri popoli vicini di vivere una vita di convivenza e non di guerra soltanto una vita di coabitazione che è espressa anche dalla politica del presidente Rugova
Che che io trovo una politica molto saggia molto lungimirante ecco io con queste brevi poi poche parole volevo solo testimonial di questo testimoniando in in fondo come anche in questo senso è una un'altra parte di quella come dire di quell'interesse che l'Italia ha dimostrato così bene con l'Operazione Arcobaleno questa presenza umanitaria dell'Italia di cui anche noi abbiamo fatto parti
Per questo popolo e in fondo il vero lavoro comincia oggi non solo per ricostruire le case ma come dicevo all'inizio per ricostruire gli animi e per ricostruire la pace che è un lavoro lungo e difficile anche perché la frontiera tra la Serbia e Kosovo non può essere una fonte di guerra ma presso una sottile assicura una frontiera
Di pace tra due popoli che hanno in passato anche vissuto insieme grazie
Grazie grazie Mario Giro il presidente Migone arriverà tra breve perché adesso impegnato nelle votazioni al al Senato sul DPEF e credo che sia il momento di dare la parola al nostro graditissimo ospite presidente Ibrahim Rugova
Che
Vorrei veramente
Ringraziare molto per avere accettato quest'invito
E credo che
Posso dire senza dover
Esprimere
Diciamo previsioni che sono difficili che certamente il Kosovo ha bisogno di una guida
Illuminata sicura
Che possa finalmente portare quella regione e non solo il Kosovo direi tutta la regione balcanica verso una prosperità e una pace che da troppo tempo non conosce darei adesso la parola presidente Rugova
Allora
Andassero Conso alla Madame Monsieur
Bronzo al
Zo abito Monte Taro
Buona sera signori signore buona sera a tutti gli abitanti di Roma romane ai romani
Jessi Trésor sul vetro intonse las Santamaria Trust Trastevere che l'attracco armi pur qualche kosovaro
Sono molto contento felice di essere su questa piazza di Santa Maria in Trastevere che è molto conosciuta al popolo kosovaro Rossi il Sant'Egidio perché non credo non sia un messo se Mario chiglia travagli Peter sanno che a consolare perché ha consumato perché c'è come diceva
Quindi ha preceduto il Santella conta di Sant'Egidio che ha lavorato in questi ultimi anni tanto per il Kosovo per il popolo dell'osso se Tosel Mannio spesso dal monsignor Paglia quattro gioca a Sant'Egidio tema intimato speciale ricordo qui monsignor Paglia è come altre persone di Sant'Egidio fossile agendo sono voi non tirate Sant'Egidio Chisone delle attrattive del Kosovo da ottant'anni
E ha Bertotto erratici e anche tutti i giovani di Sant'Egidio che analoga aiutato i kosovari come volontari Nord Albania durante il periodo in cui erano rifugiati Giorgio perversi ostile per l'Italia che il tornerebbe occulto del contro il vizio pur rapisce
Da da prelazione Darko parleremo ringrazio anche il popolo italiano che ha tanto aiutato i rifugiati attraverso l'Operazione Arcobaleno Gogol memorietta lì tour de force politiche italiane ci sono Tresa Hartinton sette Po
Il governo italiano ringrazio anche tutte le forze politiche italiane che sono state molto attiva in questo sforzo
Con la troverebbe no no mi tiene lontano il Kosovo il tali abbiamo trovato una grande amicizia tra Kosovo e Italia
Conta che stiamo a partire dal Kosovo apre l'asta la signora Truth tornasse notte Dottò
In quanto al futuro del Kosovo dopo l'installazione delle truppe interni e delle forze internazionali era nato ma nove dal ministro assonante al Nacional e adesso con l'amministrazione civile internazionale Jasper sui componenti che l'asse tra suo pass calme sono convinto che la situazione adesso si calmerà il format nostre porte del le forze internazionali nelle tre l'amministrazione tornasse ma bisogna oggi sostenere l'Amministrazione internazionale civile le forze militari internazionali
A Vobarno tre sul POR Dottor Sottile al pur costruttore costruirle Kosovo abbiamo economiche politiche sociali devono dobbiamo sostenere perché dobbiamo oggi ricostruito il Kosovo dal Piano e che sul piano economico sociale e politico
Corsi il fuoco non sei al rettore consentirà sino sono trattati da kosovaro ma anche dobbiamo ricostruire la riconciliazione tra la gente i popoli del Kosovo
Sugli Personal mobili sorrette del Kosovo assapora l'appeal di della common sense rompi io sono contento e felice col corso non è più vuoto com'era
Nei tempi scorsi ma che sia ha cominciato a riempirsi grassa comune intento Nacional de prison Santomaso no dal Kosovo grazie alla comica internazionale la presenza internazionale in Kosovo la Mer modo ditta lire riunione europea più esatta seguiti innanzitutto dell'Italia e l'unione europea degli Stati Uniti
Quattro chi sono interesse pur dal Kosovo e di altri paesi che sono stati interessati al Kosovo sponsor per creare nel ponte più il pool Kosovo penso che in questo modo si possa creare un futuro un buon futuro per il Kosovo conta non sia a Milano sia il Carroccio veri che l'avvio per tutti la Rescigno se disporre Lele solo Spolli ittiche Commons vecchia reclamò economiche
In quanto a quello che diceva Lucio Caracciolo bisogna io credo che bisogna ricominciare a regolare le questioni politiche e poi le questioni economiche in corso non Chomsky
Pur pur nel proprio settore G noto sito estero Appeal for inerte europea
Penso che per i popoli di questa regione del Sud-Est Europa ci vuole un aiuto europeo politiche economiche politico ed economico Bossi il foglio Tess democrat Fises per del
Bisogna aiutare questi popoli e democratici basarsi
Conta il prestito del Kosovo annusa con sé pastrano se tu allora in quanto al consumo in particolare noi siamo adesso in questa fase transitoria
Kosovo la birra perché
Onda Ponton tonda del Bajkal nella regione in questo avvenire indipendente del Kosovo sarà sa questo venire dipendente del Kosovo sarà una una contributo a a alla pacificazione della regione del Var calma assetto a al bambino
Montenegro e calmerà la Macedonia e l'Albania il Montenegro Ossi la servitù e anche la Serbia certo io il corso Paolo un costo coperto per la regia o per l'euro verso tutta ai Paesi della regione che verso l'Europa
Non parla puro perché Index esprimesse ex jugoslavi si parla di un Paese che non esiste più dall'ex Jugoslavia
Lo sponsor il percorso Valle Pascal nella situazione da bar io penso che nell'il futuro del Kosovo sarà un contributo alla pace alla pacificazione
Di quella regione
Del premier Borno tra oggetti disse tra varie pur ora questo gliel'kosovara perché il Comune tenta Marzio no dobbiamo temo Crotti politiche economiche
Ma al primo Obiettivo nostro adesso e concentrarsi sulla ricostruzione economica e politica del Kosovo con l'aiutante Maresciallo Circle Monsellato eccetera consigli al Signore
Ma anche cominciare subito la riconciliazione all'anteriore del Kosovo all'interno del Colosseo certi costi Don tutti la regia o tessuta starò appunto Barco e anche in tutte le regioni del Sud-Est Europa debba Camporese Walter Platter Balco il favore con tra il danno al dottor
Perché i popoli del Bal balcanici si devono riconoscere l'un l'altro
Possessiva monca
Questo manca fino adesso tipo Courir letti alle ovvio discussione voi intelletto e politiche economico pur la regia e un giorno no bisogna aprire un grande dialogo politico diplomatico intellettuale nella regione tra tutti questi popoli poi il fuoco non se la paura Marocco
Non so se si deve farlo cominciando Livo facendolo qui in Europa
Beh il tipo il forcone a tre il perché dava o son se storiche o son Sutter ma i popoli li devono riconoscersi l'un l'altro nel senso storico e anche nell'attualità onda Speron che a Belgrado il varo comperavo avrebbe tuttavia moto avvocati speriamo che a Belgrado ci sia presto un nuovo sviluppo democratico un'evoluzione democratica le perplessità del PD il fondo il Foppa un seppur Setanta creo Naro
E il popolo serbo deve pensare ad integrarsi in Europa
Quattro ostile sottratta Roasio cassette e spero così come anche gli altri popoli della regione del Sud Est Europa ricevuti corso va sotto impettito Perilli io vi dico il costo che un paese piccolo con sbocco dette Tipperary o Marocco e così come altri piccoli paesi in Europa kosovara intendere terrà Monaro
Ma il Kosovo integrato direttamente in Europa Sarhan pensa infatti sarà un Paese simpatico
Gossip debbo dalla signora con buone relazioni andassimo ammicca alla vecchietta dietro tre parte della rotta
E con relazioni amichevoli con Italia e gli altri popoli ancora non può lasciare Bruxelles per le italiana ancora una volta ringrazio il popolo italiano era un po'il tronco triplice gli ATO nella sua grande grande conto intriso gravidanze usando tutto privato sette al mio mo'in tutti questi anni e sono tutti questi ultimi mesi
Beh
Usare messi sotto incontro impressione che che per Giacomo severo Antonella Patta ed è attrarre i ringraziamenti attraverso questo contributo il popolo kosovaro ha cominciato a ricarica entrare crescono però profondo approfondire notturno tramiti noi approfondiremo la nostra amicizia più del PIL
Giroud Peter sia che dura da più di due secoli Grazia
Qualche altra viva l'Italia
Grazie presidente Rugova e credo che la il suo l'invito a considerare il Kosovo nello nell'insieme della regione
Dei Balcani e dell'Europa sia un po'la nostra speranza di tutti
Qui questa sera sia uno de anche degli obiettivi
Prioritari se così posso dire presidente rigore anche della politica estera italiana cioè quella di considerare la necessità di dare a tutti i popoli
Do oltre Adriatico la prospettiva di un'integrazione europea quindi anche la speranza di integrazione europea
A condizione come vice presidente Rugova che ci sia una capacità di riconoscersi reciprocamente di rispettarsi
Reciprocamente
E
Credo che quello che fai la fine tutti sogniamo alla fine di un processo forse lungo speriamo non troppo e quello che l'Adriatico diventi un lago europeo e non una frattura fra
Due mondi e due culture
Io adesso darei senz'altro la parola al presidente Migone e poi credo che ci sia spazio per due tre quattro brevi interventi ho domande da parte del pubblico tra l'altro vedo anche l'ambasciatore
Lei chi c'era maestra di Jugoslavia sarei felice se lui volesse dire qualcosa grazie la parola Presidente Migone
Io mi scuso Colli parecchi Poli presenti se mi inserisco così un po'all'ultimo momento in questo dibattito ma ho avuto un voto a cui era mio dovere partecipare
Parlo dopo il presidente Rugova
Vorrei subito dire
Che se noi e quando dico noi penso a tutta la comunità internazionale non soltanto al nostro Paese
Va benissimo dato retta
A Rugova
Prima di quanto non abbiamo fatto
Forse la storia sarebbe cambiato
Noi dobbiamo da imparare ad ascoltare voci ferme
Debbo carati che moderate
E dobbiamo imparare
Che in diplomazia ed in politica
Come nella vita personale di ciascuno di noi
La prevenzione essenziale
Quando non abbiamo questa capacità
Noi contribuiamo
A delle tragedie che non sono certamente causate dai rovi
Ma chi in cui rispetta cui finiamo per essere sia pure indirettamente responsabili questa credo che sia una delle elezioni importanti della tragedia che abbiamo vissuto
Un'altra osservazione che vorrei fare che qualche volta la realtà è ostica pari a piegarsi
A quelle che sono le nostre categorie interpretative
Che addirittura dei valori possono entrare in conflitto tra di loro
Creando quindi anche una difficoltà delle conoscenze parlo delle conoscenze
Disponibili ad una ricerca autentica di verità
è quello che è avvenuto sul Kosovo e sulla guerra del corso
Sono entrati in conflitto
Due grandi eredità due grandi insegnamenti della seconda guerra mondiale
Il primo insediamento
è il rifiuto radicale
Dell'atto del concetto di pulizia etnica e tutto quello che può conseguire da questo punto di vista
Se volete parlare in termini simbolici il rifiuto di Auschwitz e tutto quello che Auschwitz ha significato e disgraziatamente continua a significare
Ma queste o c'è da affiancare un altro rifiuto quello che in termini sempre simbolici potremmo chiamare il rifiuto di Rothschild ma
Il rifiuto
No a una in termini assoluti della violenza
Perché la protezione del debole può significare addirittura un dovere di violenza
Ma di Umbria violenza non proporzionata
Non calibrata
Prevalentemente tecnologica per proteggere non le popolazioni civili ma chi questa violenza esercita
Il non avere non tenera e nel necessario conto quelle che sono le conseguenze della popolazione civile non importa di quale colore di quale parte e che quindi ha rischia di diventare ostaggio di una situazione
La tragedia di questi di questi inglesi estratta queste è stata la difficoltà
Di riuscire a a tutelare infatti ci siamo riusciti soltanto in piccola parte in maniera assolutamente imperfetta
Queste due garanti lezioni della storia a cui corrispondono evidentemente dei valori da una parte di pacifica convivenza
E dall'altra di rifiuto di rifiuto della guerra
Non possiamo quindi e questo sarebbe un ulteriore conseguenza negativa di questa guerra noi non possiamo rinnegare il concetto dell'ingerenza umanitaria
Noi dobbiamo riconoscere dei doveri nei confronti
Della tutela dei diritti umane
è il fatto che non siamo sempre in grado o anche che non vogliamo Uche alcuni non vogliono tutelare questi diritti in altre situazioni non può costituire una giustificazione
Per non intervenire dove l'intervento è impossibile
Però senza false conoscenze
Con la piena lucidità che vi sono altre situazioni che sarebbe dove l'intervento sarebbe alti altrettanto doveroso va dove non viene effettuato
In questo momento
Noi abbiamo tutti presente
Un rifiuto ungo rifiuto duro che noi diamo
Alla pena di morte di o Challant al di là delle responsabilità delle persone del suo movimento
Perché rifiutiamo per lotterie
La pena di morte
Fa al condannato ma rifiutiamo anche la pena di morte per quello che fa ad noi stessi a quelli che la pena di morte applicarle
Proprio perché noi vogliamo voliamo
Un'europa multietnica è una Europa multireligiosa
E non accettiamo
La posizione di chi rifiuta la Turchia nel nome di un'Europa esclusivamente cristiana
Noi diciamo con chiarezza alla Turchia che se non vengono rispettati i diritti delle minoranze i diritti umani
Se non si rifiuta la pena di morte
Queste sono delle posizioni incompatibili con la partecipazione all'Europa e questo mi suggerisce anche
Un pensiero su quella che deve essere la via futura
Io mi auguro un Kosovo non dico governato da Rugova perché queste sono delle decisioni spettano al popolo Cosso Vaccaro kosovaro
Ma dico certamente
Un Kosovo ispirato ai valori al comportamento all'attaccamento alla democrazia
Che Luigi CIA insegnanti anche se siamo legno stati lenti ad accogliere questo insegnamento
E mio mi auguro e mi batterò perché per il futuro del Kosovo e per il futuro dei Balcani si faccia quello che avremmo dovuto fare nel mille novecentonovantuno non lasciarci paralizzare da ribadita all'interno del mondo occidentale dell'Europa
Ma apparire alle Estrada
Per questi Paesi all'accesso all'Unione Europea
Chiedendo loro cose elementari le stesse che chiediamo avranno gli stessi e per le quali dobbiamo vigilare in varie parti dell'Unione Europea per non parlare della NATO
Dobbiamo chiedere il rispetti dei diritti umani dobbiamo chiedere il rispetto per i diritti delle minoranze
Dobbiamo chiedere anche ugual rifiuto della modifica delle frontiere e delle condizioni giuridiche degli stati che siano raggiunti attraverso strumenti violenti voglio dire questo con chiarezza
Che vi sono dei comportamenti dell'UCK attualmente che sono inaccettabili
E che
Uno straordinario contributo di documentazione non vorrei che questa frase suonasse
Beh me limitativa in alcun modo perché fornire al momento giusto tempestivamente della documentazione è scomoda per tesi prevalenti
A un dibattito che di queste conoscenze non è sufficientemente in un perito non è solo opera di cultura di informazione è anche opera di democrazia
Che chiarendo
Anche no con me come sempre Caracciolo lo sa la parte della rivista che condivido meno è l'editoriale no anche qui vorrei auspicherei anche da parte di lime nessuna concezione dell'Europa
Un po'meno esclusiva un po'meno dal nucleo d'acciaio un bel espressione con nucleo duro nella specie la cosa un concetto che dobbiam mai piaciuto il bel sulla fase della mia vita
Un'europa
Che è libera e democratica in quanto anche e accessibile
Ed è in quanto è diversificata e in quante capace di offrire una prospettiva impositivo per Paesi che si sono molto tormentati e che sono molto stati molto tormentati nel corso della storia vi ringrazio per l'attenzione
Grazie presidente Migone dicevo che c'è spazio ancora per qualche Breve intervento e domanda ma volevo pregare se possibile lo stesso ambasciatore Jugoslavia lei dice se vuole accomodarsi
Per un breve intervento saremo particolarmente lieti
Buonasera io ringrazio falsa signor Caracciolo per questa occasione di parlare
Il secondo festa
Questo principio AWD altura ed altera pars
Quando dico ovviato d'altra parte se io non intendo di parlare per serbi montenegrini e contro albanesi
Io sono ambasciatore di Jugoslavia
E finché siamo insieme
Anche in situazione di guerra
Insieme serviti albanesi ungheresi macedoni io rappresento tutti e io non sento nessuna differenza in queste sofferenze che sono state tra popolazione jugoslava soffrivo veramente di stesso modo per albanesi e per altri
Io sono sicuro
Non ho sentito questo ma sono sicuro che signor Rugova anche
A
Questo sentimento in questo momento
Verso popolazione serba che scappa in questo momento dal Kosovo
Serbi
Normalmente
Scappano in operazione Tempesta
Operazione dove dove poi non c'è arcobaleno
Mi sembra giusto ricordare che c'è in questo momento una tragedia di un popolo che scappati su queste di di di sulle sulla terra
Io vorrei ricordare
Che questa tragedia
Il Kosovo
è una conseguenza di una tragedia che dura dieci anni
Tragedia di desiderio azione dieci costo varia
Io sono un ex un ex anche ambasciatore di ex-Jugoslavia sono ora io conosca Gico diciamo ma da parte sentimenti vorrei dire che pensavo prima anche adesso che Jugoslavia insieme era migliore sta migliore migliore soluzione per questo spazio
Questa disintegrazione jugoslava
Senza regole
Visite creazione selvagge
Ha provocato queste tragedie incatena questo questo fenomeno balcanizzazione a domino dopo io vedo anche questa tragedia di Kosovo come una conseguenza di dell'integrazione ex-Jugoslavia
Che si poteva evitare ma se era inevitabile
Era necessario aspettare trovare una soluzione un accordo tra Repubbliche e poi dopo proclamare questi nuovi Stati
Sappiamo che unione Sovietica sia disintegrata dopo un accordo Cecoslovacchia dopo un accordo ma in caso jugoslavo era una fretta di riconoscere Slovenia e Croazia io non nego diritto di prestiti popoli
Non nego diritto di questi popoli di scegliere il suo destino ibridi diventare i dipendenti ma sappiamo che una fretta con sponsor destri sono state riconosciute queste due repubbliche che si è aperta una fase un processo di caos
Poi dopo tutti volevano indipendenze e sappiamo che in quest'area è stato uno stato molto complicato e sappiamo bene che il nozione
Il enciclopedia Britannica ricchi emozione balcanizzazione che tra l'altro significa una frammentazione infinita e si è aperto un processo senza regole e adesso abbiamo allora a catena nuove nuove nuove esigenze per fare indipendenza
Però signor Rugova che io naturalmente apprezzo sulla moderazione un o politico che ha rispettato in Kosovo ma io direi servirà dico in Montenegro sono montenegrino è solo questo molto bene
Stasera ha parlato di corso quindi perdente
Naturalmente il diritto di autodeterminazione è un po'il diritto legittimo io non a priori nego
E non ho diritto di negare anche questa ipotesi ma vorrei ricordare se ancora rispettiamo
Regole se rispettiamo accordi Risoluzione di Consiglio di sicurezza dice che consola deve essere parte di Jugoslavia
E in questo senso mi sembra un po'prematuro già parlare di Kosovo di corso indipendente
Vorrei dire
Se si apre un nuovo processo
Una processo dire costruzione non soltanto ponti fabbriche ma un are costruzione di coscienze
Se abbiamo nuove forze
Democratiche perché storia insegna che dopo le guerre sempre nascono anche nuove forze
Democratiche io penso che c'è spazio in questa federazione di queste varianti percosso Kosovo con una autonomia
Che deve diventare un soggetto con suo governo suo parlamento eccetera e dobbiamo tentare di vivere insieme Serbia Montenegro Kosovo con un processo di riconciliazione con tutto spazio ex Jugoslavia io penso che processo di balcanizzazione di comunità internazionale è stato il momento quando sono arrivati i Balcani e quando hanno deciso
Di dire questo popolo è buono e questo è cattivo questo è stata un errore incredibile
Che siamo arrivati io momento quando la NATO è sembrato uno protagonista balcanizzato perché voleva con la forza risolvere problema è introdurre la democrazia con le bombe eccetera
In questo senso
Penso che Europa comunità internazionale deve finalmente scegliere una politica coerente
Finora sono state queste conferenze che si chiamavano balcaniche ma veramente non sono state bere conferenze mi sembra che ci vuole veramente una seria conferenza
Di spingere questo processo una riconciliazione tra di noi in Jugoslavia rispettato queste realtà di nuovi Stati e così quando riusciamo si può porre con una condizione
Quando noi
Quando voi riusciamo di di trovare di nuovo nostri legami perché questo è possibile e io dico su piano di gente comune è possibile un po'difficile sul piano di litri e a Licci che vuole godere di essere litigi nuovi Stati ma sul piano di gente comune è possibile aprire processo di riconciliazione tra di noi e ci può sbaglia naturalmente con questi nuovi Stati
E così uniti con valori di Europa dobbiamo tutti integrarsi in Europa è un errore se Europa di nuovo dice e questi sono buoni debbano entrare questi sono cattivi devono aspettare
In questo senso io concludo migliore di breve intervento
Naturalmente parlò con un'angoscia su tutto questo che è successo
Sperando il forze democratiche che nasceranno gli dico se l'aria in Serbia il tutte le ex repubbliche conto
Con signor Rugova come un protagonista che può portare a questo processo di democratizzazione in Jugoslavia grazie
Grazie al corso con lui scusi spero democratici delle cose D'Aversa porre questioni io posso cui democrazia democratizzare Cosso e il resto è questione che vi riguarda
Bene schiuse no prego
Ci sono ancora due o tre interventi se possibile domande i premi
Prego
Si prende però
No però così non si sa
Traumi fuori fuori microfono per favore
Convertiti all'interno
Vanno grazie verso il basso faccio solo buonasera se sono una domanda breve siccome il signor Rugova parlava che la Jugoslavia non esiste esiste una Jugoslavia che non è quella che
La teniamo noi nel cuore io sono appartengo a una ex Repubblica jugoslava trovati però io mi identifico jugoslavo è morto lei ha parlato della conciliazione io volevo soltanto del notare questo che parlate di kosovari chi sono questi kosovari sono in questo ok sono serbi del Kosovo sono i rom sono tutte le altre nazionalità allora bisogna attendere anche tutte le altre nazionalità cosa vogliano e come dire ecco grazie grazie
Certe Monte nel scrisse del patron decise deciso in mora monsieur tornarci utile lo sto andando concert
Per l'austero siamo alcuni che mi scuso con il signor Caracciolo e siamo in questa bella piazza di Roma on parli liberammo si parla liberamente puro in prospettiva per tutti la regione del palco per una prospettiva di tutta la regione dei Balcani
Perché stiamo che il Poselli ammessi ecco la questione posta dal signore un po'al puro impedì che nei mesi estivi si parla di un Paese che non esiste più e più il corner biliare pastiglie under crostini durezze viene dalla Croazia lo sa bene se l'ho trovato il senso antico jugoslavo con motore adorabili sui futuri
Sentirsi jugoslavi erano slavi del Sud
Beh il porre Specter Lesotho ma bisogna imparare a rispettare bisogna rispettare gli aromi certi kosovaro Sondel conservare
Ma nel Kosovo avessero il Kosovo
Quando dico questo vale
Pico kosovari albanesi kosovari serbi
Canta Kosovo
Violato nessun kosovaro di nessun tipo cassette non son stemma sorrette dal proprio dal Kosovo e questo è quello che pensa la maggioranza
I rossi
Sark Ison part time
Miracco sopra con sé calmi la situazione anche se la LIPU no anche i serbi che sono partiti ad sono io sono sicuro che torneranno in Kosovo quando la situazione sarà più
Certi Seap
Nun se Emons per ma bisogna l'Europa ci aiuti emanciparci nel in tutti i Balcani
Nutrire temono
Risse
E a legarci direttamente con Bruxelles togliere Pettit del drop piccole e grandi ribaltati tutti la prospettiva del Kosovo a settanta solamente alcuni la prospettiva secondo me le costo per un corso multietnica dispotica Rossi
Nero indica signore la mitra stessero in
E ve lo diciamo apertamente le non chiediamo una unisce una unificazione con l'alba
Perché questo sarebbe un
Non avesse stelle pronti al percorso va noi rispettiamo le frontiere
Su quattro
Le la questione ma bisogna
Ogni adesso regolare tutte le questioni e Balcani
Non SL che Stio colpito il
Aperte questioni conflittuale il rapporto se partire il server lo salva
Ma era un sound
Gossip
Nel Sud Balkan cani serbi albanesi sono i più numerosi
Le le Sosa resterà
Mio e bisogna
Rare le consta di nove ieri
Per gli amici per il suo intercorso qualche getti se son compie ex
Da quando a un passo un po'al corrente o parli così est io parlo senza complessità dell'indipendenza perché parlo di un popolo che esista
Barrett lei assetto antiche Sisto le contro gli assalti alle salvarne oncia darà
Solo in questo modo si potranno regolare i problemi che esistono
Si sono aperti il folle
Dal palco Mossadeq
Tale che non ci si riconosce bisogna che i popoli dei Balcani riconoscono e rispettino si rispettano tra di loro c'era
Una logica primi Kilmer il fuoco Nouser tersa Ramon Setterosa Songs
Io dico che bisogna aiutarci emanciparci questo salvo
No economico tornare
No no non soltanto sul piano economico dandoci soldi
Dopo li tickets per Hitler ma sul piano politico e spirituale
E passerelle
E il rischio sorpassare le
Pronti al chi è il sistema
E bisogna aprire le frontiere che esista grossi li affronti o del Kosovo
Per Purtuc s'è anche corso alla frontiera per
Vorrei in conclusione perché siamo andati un po'oltre il tempo vorrei in conclusione sottolineare
Sa di queste
Che credo di poter interpretare
Un impegno per il futuro
Io credo che tutti noi euro
Resse particolare
Kosovo come non si dimentichi tutta Lexicon
La mia paura lo dico apertamente
Che si rischi dopo questa
La gente non voleva sentir parlare di queste storie balcaniche s'
Questo credo che sarebbe non solamente un una cosa ingiusta ma sarebbe un grave rischio per noi europei e italiani
Perché
è ormai evidente qualsiasi possa e
La nostra opinione sugli assetti geopolitici o politici dei Balcani è evidente
Che il nostro futuro è strettamente legato a quello di tutti insisto tutti i popoli
E che se non cominciamo cari come abbiamo fatto credo un po'anche questa sera a cercare capirci entrare nelle teste dei
E non solamente avere delle verità da distribuire ma le anche le ragioni di tutti gli ha difficilmente potremo costruire quella
Grazie ancora a tutti voi
Permettetemi di ringraziare
Padre di colica corso
Quello che ha fatto per il comma spetterà grazie